In Magazine Rimini 04/2012

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Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 20/12/2000 n. 34- E 3,00 Anno XII - N. 4 - SETTEMBRE - OTTOBRE 2012 Rimini www.inmagazine.it Piero Maggiò Sguardo da duro Gruppi Facebook Incontriamoci sul libro delle Facce Gioel L’impresa di fare musica Speciale Sposi E la favola continua

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Sommario

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10 Annotare Brevi IN25 Essere Piero Maggiò30 Navigare Gruppi Facebook38 Danzare Talenti Made in Rimini42 Creare Andrea Melucci45 Cantare Eleonora Giovannardi48 Recitare Fabrizio Raggi50 Mangiare Simposio riminese52 SpecialeSposi E la favola continua

64 Progettare Guerrino Paganelli66 Abitare Villetta in collina70 Comunicare Promos72 Correre Mario e Diletta Ricci74 Gareggiare Karatella Race76 Scrivere D. Camboni e G. Giorgetti78 Festeggiare Riccione 9080 Guarire Paolo Giovanni Morselli82 Ricordare Marco Simoncelli

|EDITORIALEdi Andrea Masotti |

Aria da duro alla Marlon Brando, l’attore Piero Maggiò apre questo numero di Rimini IN proiettandoci sul set al fianco di Nicholas Cage e Michele Placido. Un tuffo nella rete lo regala invece il secondo articolo, in cui sono protagonisti i gruppi Facebook dedicati a temi locali. Si prosegue con danzatori riminesi sui palcoscenici internazionali e con il giovane stilista riccionese Andrea Me-lucci. Eleonora Giovannardi, in arte Gioel, presenta il suo disco nato sotto l’egida di Mogol, e l’attore, regista e docente Fabrizio Raggi si racconta. Poi i consigli per mangiar sano dagli esperti riuniti al ristorante Quarto Piano, seguiti dallo speciale sposi,

con romantiche idee per il giorno più bello. L’intervista a Guerrino Pa-ganelli introduce al tema dell’archi-tettura, che prosegue con una villetta sulle colline riminesi. Poi il progetto di recupero delle idee dell’agenzia Promos, l’equipaggio composto dal pilota Mario Ricci e dalla figlia Di-letta nel trial 4x4 e la goliardica gara Karatella Race. Rimini è al centro di un’originale guida curata da Daniela Camboni e Gaia Giorgetti, Riccione è protagonista di un galà al castello degli Agolanti. Infine un’intervista al chirurgo Paolo Giovanni Morselli, impegnato in missioni umanitarie, e il ricordo di Marco Simoncelli, scom-parso un anno fa.

Stampa: Graph S.N.C. - San Leo (RN)

Direttore Responsabile: Andrea Masotti

Redazione centrale: Roberta Brunazzi

Progetto grafico: Lisa Tagliaferri

Impaginazione: Marica Graziani, Sabrina Montefiori

Controllo produzione e qualità: Isabella Fazioli

Ufficio commerciale: Irena Coso

Coordinatrice redazione di Rimini: Irena Coso

Collaboratori: Cinzia Bauzone, Graziella Biagetti, Riccardo Belotti, Andrea Cicchetti, Alberto Crescentini, Simona Failli, Serena Focaccia, Alessandro Gatta, Giorgia Gianni, Marina Giannini, Alessandra Leardini, Lucia Lombardi, Andrea Manusia, Massimo Morandi, Maria Cristina Muccioli, Davide Nicolò, Lucia Rughi, Manuel Spadazzi Fotografi: Foto Riccione, Riccardo Gallini, Studio Paritani

Chiuso per la stampa il 14/07/2012

Edizioni IN MAGAZINE S.R.L.

Redazione e amministrazione: Via Napoleone Bonaparte, 50 - 47100 Forlì tel. 0543.798463 - fax 0543.774044

[email protected]

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Medaglia d’onore per Kiwanis

San Marino - Medaglia d’onore del premio Walter Zeller al Kiwanis Club

San Marino, massimo riconoscimento conferito dalla sede centrale Kiwanis

di Indianapolis (USA) consegnato nel corso dell’ultima convention

nazionale a Torino. Il riconoscimento è stato assegnato per l’impegno profuso nei confronti

del progetto “Eliminate” per combattere la malattia del tetano

materno-neonatale nei paesi in via di sviluppo. La presidente Franca Stolfi,

il Chairman Mariarita Morganti, il luogotenente Eletto Biancamaria

Toccagni e tutti i soci del Club Kiwanis hanno conferito il premio Walter Zeller anche al Segretario

di Stato agli Esteri Antonella Mularoni per aver sostenuto presso

il Congresso di Stato il finanziamento di 20.000 euro, che ha permesso

ad ogni cittadino della Repubblica di donare simbolicamente una dose

di vaccino. (C.B.)

Grande festa con Happy Shopping Night

Rimini - Oltre cinquanta negozi in piazza fra musica dal vivo,

degustazioni e animazione per la prima edizione di Happy Shopping Night, la notte del commercio nel

centro storico di Rimini. Organizzata dall’associazione VitalCentroRiminese

con Credem e l’Associazione italiana ristoratori riminesi, è stata una

grande festa che il 23 agosto ha visto i negozianti del centro esporre in

piazza Cavour i loro prodotti a prezzi promozionali, dall’abbigliamento

alle calzature, dall’oggettistica all’erboristeria. Nella piazzetta

delle Poveracce e sotto le arcate della Vecchia pescheria il pubblico

numeroso ha gustato cozze, vongole e aperitivi, accompagnati dalla musica di dj Kapoz e dei “Suonatori Stradali

Indipendenti”. (G.G.)

Nuova hit e complimenti per il giovane Alessandro Coli

Santarcangelo di Romagna - I suc-cessi nascono sotto l’ombrellone: quest’estate Publiphono Radiomare, lo storico servizio di informazione sulla spiaggia, ha scelto la canzone “I colori dei miei guai”, del quindi-cenne santarcangiolese Alessandro Coli (nella foto), come sigla delle tra-smissioni quotidiane. Il brano ha subito suscitato l’interesse non solo dei bagnanti ma anche di personaggi come Linus, il cantante Paolo Belli e il comico Bruno Arena. Dagli al-toparlanti di Publiphono il giovane Alessandro ha così spiccato il volo con un tour di quindici tappe in tutta Italia. Il cantante clementino ha ricevuto, fra gli altri, le congratu-

lazioni dell’assessore provinciale al turismo Fabio Galli e del sindaco di Santarcangelo Mauro Morri. (G.G.)

Super fitness made in USA per Bruscia e Albini

Rimini - Guido Bruscia ed Ester Albi-ni sono una coppia d’oro del fitness italiano. Ester è posturologa Mezieres e Bricot, docente e presenter interna-zionale di pilates per la federazione italiana fitness e di tonificazione per la federazione svizzera; autrice di cin-que libri, otto dvd e manuali. Guido è docente e formatore di istruttori e per-sonal trainer in tutta Italia, presenter internazionale per l’allenamento fun-zionale, master trainer technogym,

autore di quattro libri, specializzato nell’allenamento femminile. Entram-bi ogni due anni fanno un viaggio di aggiornamento negli States o in Eu-ropa: una full immersion, studiando e allenandosi con i guru dello sport. Le mete di quest’anno sono state Chi-cago, San Diego, New York. E per il prossimo anno c’è la richiesta, avanza-ta ad entrambi da parte dei dirigenti di IDEA (organizzazione numero uno al mondo) di disponibilità per Los An-geles, come primi italiani chiamati ad insegnare in America. Le novità ven-gono messe in pratica a Rimini: Ester ha uno studio privato con macchine Pilates, Gyro Tonic e attrezzi non reperibili in Italia; Guido ha creato un innovativo metodo di lavoro su di-magrimento, tonificazione, postura e benessere, con attrezzi “unconven-tional” e una spa di altissima qualità, è PersonalCare presso LeRosesuitehotel(www.acquadirose.it)

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L’autunno in mostra alla Giardini d’Autore

Riccione - Nuova edizione di Giardini d’Autore a Villa Lodi Fè. La rassegna florovivaistica, dedicata agli appassionati di giardinaggio e design verde, è in programma per il 22 e 23 settembre. Protagonista è l’autunno, con i suoi colori e le sue atmosfere, con infinite varietà di vegetali provenienti dai migliori vivai italiani. Attivati corsi per giardinieri “in erba” e varie iniziative dell’associazione “Maestri di Giardino”. La rassegna offre anche la possibilità di una scoperta del territorio, grazie alle proposte weekend del Consorzio Costa Hotels Riccione. Giardini d’Autore s’inserisce nelle celebrazioni di “Riccione 90”. L’evento è organizzato da eStudio. www.giardinidautore.net

Fiori d’arancio al Molo 22

Rimini - Cullati dal mare anche per il fatidico ‘Sì’. A Rimini si può. Il Molo 22 Osteria sul Mare, in viale Ortigara a Marina di Rimini, è una cornice perfetta per trascorrere il giorno più importante, grazie anche ad un gruppo di professionisti della ristorazione che accompagnerà gli sposi nella scelta di ogni dettaglio. A rendere speciale il matrimonio al Molo 22 è l’atmosfera unica di un ricevimento servito davanti allo spettacolo del tramonto sull’acqua, con proposte culinarie che esaltano i profumi e i colori della natura. www.molo22.com

Tutti i vincitori del Premio Ilaria Alpi

Riccione - La giuria ha espresso il verdetto, premiando i giornalisti e cineoperatori nella diciottesima edi-zione del Premio giornalistico tele-visivo Ilaria Alpi, la manifestazione promossa a Riccione dall’associazio-ne in memoria della reporter del Tg3 uccisa nel 1994 a Mogadiscio insieme all’operatore Miran Hrovatin. Otto le categorie: per il miglior servizio da Tg il premio va a Giulio De Gennaro; per il miglior reportage italiano breve a Emilio Casalini; Barbara Cupisti si aggiudica il premio per il miglior re-portage italiano lungo. Premi anche per Alessandro Hielscher; Emiliano Bos e Paul Nicol ricevono il premio per il miglior reportage internaziona-

le. Miglior servizio tv locali e regionali è quello di Lucia Portolan; vincono ex aequo il premio per il miglior servizio delle web-tv Attilio Bolzoni e il duo composto da Claudio Pappaianni e Andrea Postiglione. Premio Ia doc Rai3 a Massimo Cocozza, mentre il premio della critica va ad Alessandro Sortino e Lorenzo De Giorgi. Il pre-mio alla carriera, in collaborazione con Unipolis, è andato a Nuccio Fava. Riconoscimento speciale anche a Paul Moreira, mentre UniCredit ha pre-miato le giornaliste e attiviste siriane Hanadi Zahlout e Yara Bader. I premi sono stati consegnati al Palacongressi di Riccione l’8 settembre, in una sera-ta condotta da Tiziana Ferrario.

Sports Days: Pronti, Via!

Rimini - Dopo il successo dello scor-so anno, torna a Rimini Fiera, dal 26 al 28 ottobre, la seconda edizione di Sports Days, manifestazione nata dall’accordo tra Coni Servizi S.p.A. e Rimini Fiera S.p.A. per offrire a tut-to il mondo dello sport la possibilità di incontrarsi e confrontarsi sulle novità, i programmi e le iniziative della stagione sportiva.

Attese le medaglie olimpiche di Lon-dra 2012, 70 Organismi Sportivi, 10.000 atleti in gara, tutte le novità del mondo dello sport, con oltre 50 eventi indoor e outdoor, gare e 40 convegni in programma. Durante la tre giorni il pubblico avrà inoltre la possibilità di testare le ultime novità relative alla propria disciplina di ri-ferimento. (S.F.)

Ph. Riccardo Gallini

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Grande successo per il concerto di Morricone

Rimini - La città di Rimini ricorderà a lungo il grande concerto tenuto

da Ennio Morricone il 25 agosto in piazzale Fellini. Banca di Rimini, main

sponsor dell’evento, ha espresso grande soddisfazione per il successo della serata.

“Il concerto – commenta Cesare Frisoni, Presidente di Banca di Rimini

– ha riportato a Marina Centro un appuntamento capace di rilanciare

la nostra migliore tradizione. È stata una grande serata per i turisti

e per i riminesi, nella quale oltre alla straordinaria partecipazione di Ennio Morricone si sono messi in evidenza

i cori riminesi ‘Amintore Galli’ e ‘Nostra Signora di Fatima’, quali

esempi delle eccellenze della nostra città”.

Guida e App per Rimini Street Food

Rimini - I chioschi e i “baracchini on the road” dove gustare piadine farcite

e cassoni, spiedini di pesce, pizzette e frutta fresca, avranno presto la

loro guida. Merito del progetto Rimini Street Food, che selezionerà i migliori punti di riferimento del cibo di strada in tutta la Romagna. Ideato da Filippo

Polidori e presentato a fine luglio da Michele Lupi, direttore della rivista “Rolling Stone”, insieme al sindaco

di Rimini Andrea Gnassi e a Philippe Gonzalez, fondatore della community

Instagramers, “Rimini Street Food” diventerà una guida cartacea edita

da “Rolling Stone” e una App per smart phone. (G.G.)

La Rimini che fu con Ruggeri Auto

Rimini - Una retrospettiva fotogra-fica racconta 75 anni di attività e di storia della mobilità riminese dalla bici all’auto. Così Ruggeri Auto fe-steggia la propria continuità nel tem-po. E inaugura, sabato 6 e domenica 7 ottobre, la nuova sala espositiva in via Nuova Circonvallazione 28, dove si potrà visitare la mostra con le im-magini della Rimini che fu. Un salto nel passato, dal primo Dopoguerra quando il sogno era possedere una bici, alle corse per amatori sul lungo-mare, fino alla conquista delle strade da parte di auto e scooter. Ruggeri Auto invita a visitare la mostra e nel contempo a scoprire i nuovi servizi che affiancano alla vendita di Peuge-ot e Citroen, assistenza e carrozzeria all’avanguardia. (L.R.)

L’Isola delle Rose raccontata da Veltroni

Rimini - Un bagno di folla per la pre-sentazione in anteprima a Rimini de “L’isola e le rose”, il nuovo romanzo di Walter Veltroni edito da Rizzoli. Accanto all’autore, nel complesso degli Agostiniani, sono intervenuti il senatore Sergio Zavoli, la giornalista Tiziana Ferrario e l’attore Fabio De Luigi. Il romanzo s’ispira alla storia dell’ingegnere bolognese Giorgio Rosa, che fuori dalle acque territo-

riali al largo di Rimini costruì una piattaforma dichiarandone l’indipen-denza come Esperanta Republiko de la Insulo de la Rozoj il 1° maggio del 1968. “Questa storia l’ho incontrata per caso - ha spiegato Veltroni - e ho subi-to sentito che aveva dentro cose che mi piacciono: la suggestione poetica, l’idea di una terra in mezzo al mare, l’innovazione assoluta e il luogo, le acque al largo di Rimini”. (G.G.)

Ph. Riccardo Gallini

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Commissariamento finito per Carim

Rimini - Dopo due anni si conclude il commissariamento deciso da Banca

d’Italia per Banca Carim. L’assemblea dei soci, prevista per il 27 settembre,

individuerà i componenti del nuovo consiglio di amministrazione che,

insieme al direttore generale, dovrà rigenerare lo storico istituto di

credito che ha chiesto agli azionisti una corposa ricapitalizzazione,

conclusasi con successo e con il forte sacrificio economico della Fondazione

Carim. Alla presidenza è candidato il Prof. Avv. Sido Bonfatti (docente

di Diritto bancario all’Università di Modena e presidente della Banca

Interprovinciale di Modena), mentre la Prof. Vera Negri (docente di Storia economica all’Università di Bologna

e reggente di Banca d’Italia a Bologna) sarà il nuovo vice presidente

(nella foto Massimo Pasquinelli, presidente della Fondazione Cassa

di Risparmio di Rimini).

Andrea Babbi nuovo direttore Enit

Rimini - Andrea Babbi, già amministratore di Apt Servizi Emilia-Romagna, è stato nominato direttore

generale dell’Enit, l’Agenzia Nazionale del Turismo. “Un riconoscimento del

primato delle politiche turistiche, attuate dalla Regione Emilia-Romagna

d’intesa con i territori nell’ultimo decennio”, affermano in una nota

congiunta il sindaco di Rimini Andrea Gnassi e il presidente della Provincia

Stefano Vitali. Ma, soprattutto, la nomina di Babbi rappresenta

“un’occasione di trasportare molta dell’esperienza maturata sul campo da quel modello riminese che Babbi

conosce alla perfezione”.

Giochi del Titano, nuova Area Lounge

San Marino - La nuova area Lounge, inaugurata recentemente, amplia ulteriormente la già ricca offerta di Giochi del Titano che comprende vi-deo roulette, black jack, baccarat, slot machines, keno e bingo live. Di sale poker e giochi della sorte la riviera di Rimini ne è piena. Una massificazio-ne che ha prodotto un calo di qualità del gioco e del giocatore ma che può vantare ancora delle isole felici. È il caso della Giochi del Titano, struttura

posta nel centro Diamond di Rovereta a San Marino. Una realtà in continua evoluzione e sempre in fase di rinno-vamento. La sala Lounge è una zona dove il pubblico può “staccare” per ri-storarsi e dialogare, dove può sentirsi “coccolato”, avendo a disposizione un personale attento e qualificato. L’area è posizionata di fronte alla nuova po-ker room arricchita di nuove slot, tra cui due nuovissime Elvis dell’america-na Igt. www.giochideltitano.sm

Vigilanza a Emissione zero

Rimini - Comincia a diffondersi l’uso di veicoli aziendali non inquinanti. La scelta è stata compiuta anche dal-

lo storico istituto di vigilanza Civis Augustus che, per rispettare l’am-biente nei centri storici, ha comin-ciato a dotarsi di autoveicoli ‘zero emission’. Ad inaugurare la serie di mezzi il rivoluzionario Twizy (nella foto), vettura elettrica prodotta dalla Renault e distribuita dalla concessio-naria Piraccini-RenAuto che fonde il concetto di vettura con quello di sco-oter. Sarà questo mezzo, dotato delle tecnologie opportune, a trasportare le guardie giurate nei servizi all’in-terno dei centri storici.

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Flying Days con le Frecce Tricolori

Rimini - Un grande evento dedicato al mondo del volo dopo 18 anni

ha segnato il ritorno delle Frecce Tricolori a Rimini. Flying Days ha

regalato emozioni nel weekend dell’8 e 9 settembre, con un incredibile

show aereo che ha tenuto a testa in su oltre 250mila persone. Le esibizioni si sono svolte in un fitto programma sul tratto di cielo davanti a Marina Centro

con i pezzi più pregiati della nostra aeronautica: dagli EFA da caccia, il

Tornado, il C27, uno straordinario aereo da trasporto bimotore anche

capace di acrobazie, l’elicottero HH3F che ha funzione di ricerca e soccorso

e la fantastica flotta delle Frecce Tricolori. Organizzato dallo storico

Aero Club di Rimini e da Giovanni Casadei in collaborazione con l’Aero

Club d’Italia, l’Aeronautica Militare e il Comune di Rimini, Flying Days

è stato l’epilogo di un lungo weekend interamente dedicato

all’aeronautica. (A.M.)

“Rimini Tutto L’Anno” App per russi e cinesi

Rimini - Ora c’è una App che parla di Rimini in russo e cinese. “Rimini Tutto L’Anno” (RTL’A) è un progetto di Roberta Sapio ed Enrica Mancini

che nasce per i visitatori del territorio riminese, un’App compatibile con

le piattaforme Apple e Android, accessibile da tutti gli smartphone

sul mercato. Per proporsi ai russi è stata avviata una partnership con il magazine “Orizzonte Italia”, che ha

dedicato recentemente uno speciale a “Rimini Tutto L’Anno”. In linea con i più

recenti trend, la guida è scritta dagli insider (persone del luogo): in RTL’A

professionisti riminesi accompagnano come “angeli” i visitatori attraverso il

territorio. Applicazione web anche per Riccione, che ha dato vita

a RiccioneApp, applicazione gratuita e funzionante anche offline. (D.M)

Sapori di classe a Le Milton Beach Restaurant

Rimini - Un’oasi del gusto e del buon vivere si trova a Marina centro di Rimini, tra i bagni 7 e 8, Le Milton Beach Restaurant. Un luogo dalla personalità spiccata, ove la raffina-tezza è perseguita all’insegna del-la ricerca culinaria, in cui lasciarsi prendere per la gola anche nei mesi autunnali. Sorseggiando champagne o degustando ottimi vini è possibile scegliere prelibatezze da veri intendi-tori: crudité, primo, secondo a scelta, e appetitosi dessert, per un viaggio dei sensi. Le Milton offre l’oppor-tunità di vivere una gustosa pausa a

contatto diretto con il mare e i suoi sapori più esclusivi, trascorrendo in-dimenticabili momenti dal glamour al conviviale. (L.L.)

Ph. Riccardo Gallini

Super party con Superdry

Rimini - Due eventi a base di glamour e dj set per Superdry, l’iconico brand britannico che insieme ai tantissimi intervenuti ha salutato l’estate e lan-ciato la nuova stagione con gli ospiti intervenuti (la prima a Le Rose Suite Hotel il 6 settembre, con bis domeni-ca 9 nel garden dell’I-Suite). Intanto in Italia non si arresta l’espansione del brand che approda definitiva-mente nella capitale (opening 19

settembre), dopo il successo del tem-porary store lo scorso inverno. Per questa stagione invernale le collezio-ni uomo e donna propongono un design di tendenza, con lavorazioni sartoriali ambiziose per lui e maxi maglieria per lei. Il total look Super-dry include anche calzature ispirate al vintage americano e tecno-acces-sori: dalla custodia per iPad e per il pc, alle cuffie hi-fi.

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Mister Nut si veste da gladiatore

Rimini - “Vinci il Cinema” è il concorso ideato e promosso

dall’azienda riminese New Factor in collaborazione con la casa di

produzione Rainbow. In occasione dell’uscita del film “Gladiatori di Roma 3D” della Rainbow, la cui prima si terrà a Roma il 18

ottobre 2012, New Factor, azienda riminese leader nella lavorazione

e commercializzazione di snack naturali a base di frutta secca,

veste le sue arachidi da gladiatore e mette in palio il cinema. Con ogni

confezione Mister Nut “Gladiatori di Roma” si può partecipare al

concorso che farà vincere l’ingresso gratuito al cinema sia per la visione di “Gladiatori di Roma” che per qualsiasi

altro film. Attraverso un semplice collegamento QRcode alla pagina

dedicata al concorso ed inserendo il codice trovato sulla confezione

monodose, si saprà subito se si ha vinto l’ingresso. Il superpremio

è invece un weekend a Roma per due persone, per la visione della

prima del film.

L’omaggio del Titano all’artista Dario Fo

San Marino - Prosegue fino al 14 ottobre la mostra che la Repubblica di San Marino dedica a Dario Fo, con

oltre 200 opere pittoriche riunite in un grande allestimento che occupa

tre prestigiosi spazi espositivi. A Palazzo Sums (Società Unione

Mutuo Soccorso) è possibile vedere monumentali dipinti acrilici realizzati

di recente, mentre negli spazi della Pinacoteca San Francesco sono

esposte opere dedicate alla satira della preistoria e in quelli del Teatro

Titano lavori dedicati alla musica e al teatro. Conosciuto prevalentemente

quale straordinario uomo di teatro e Premio Nobel per la letteratura

nel 1997, Dario Fo è anche un ottimo pittore: diplomato alla Accademia di

Brera nei primi anni ‘50, ha utilizzato da sempre la pittura come linguaggio espressivo primario, frequentandola

ancora prima di approdare al teatro ed alla letteratura. La mostra “Dario Fo a San Marino” costituisce un’importante

occasione per comprendere come la satira espressa tramite la pittura abbia costituito un punto cardine nel

linguaggio espressivo di Fo.

Vetrine internazionali per Oltremateria

San Giovanni in Marignano - Mate-riali e prodotti innovativi portano Oltremateria alla ribalta di fiere ed eventi internazionali. L’azienda roma-gnola è infatti stata presente in im-portanti fiere internazionali a Parigi, Milano, Bologna. Al Macef di Milano, International Home Show andato in scena dal 6 al 9 settembre, Oltremate-ria ha presentato le nuove eco-malte collezione Riciclo prodotte con il re-cupero del vetro certificato, affiancate

da molti complementi d’arredo, tra cui i vasi rivestiti con le eco-malte Ol-tremateria dall’artista Francesca Mita, che sperimenta questi materiali nelle proprie opere d’arte. Dal 17 al 20 otto-bre, invece, l’appuntamento è al Made expo di Milano, kermesse dedicata ad architettura, design ed edilizia, con uno stand all’interno del “Concept My Exybition”, progettato degli ar-chitetti e design internazionali come Aldo Cibic e Massimiliano Mandarini.

Un settembre all’insegna della Fotografia

Rimini - La fotografia è viva. La città lo vuole dimostrare con “Foto di Set-tembre”, una rassegna che si propo-ne di seguire le multiformi espressio-ni della fotografia italiana. In scena a partire dal 1° settembre, la mostra si tiene nel Museo della Città, nel-la Galleria dell’Immagine e al FAR (fabbrica arte Rimini). Il program-ma espositivo parte al Museo con la mostra “Un Regard Parisien” di Ettore Malanca e “Apologia dell’Er-rante” di Andrea Guastavino, che esporranno, rispettivamente, fino al 7 ottobre e fino al 30 settembre. La Galleria ospita invece “Dimenticare il Mondo Dal Mondo Dimenticati”, di Francesco Raffaelli (fino al 7 ot-tobre). Al FAR “La Poetica dei Toni

Grigi”, di Ferruccio Ferroni e Ric-cardo Gabelli, dal 16 settembre al 4 novembre. (A.G.)

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Chimici internazionali scelgono il Palacongressi

Rimini - Il Palacongressi di Rimini si aggiudica un importante evento

internazionale: l’ICCC 2020, 44esima edizione dell’International Conference

on Coordination Chemistry. Dopo Singapore (2014), Brest (Francia 2016)

e Sendai (Giappone 2018), i 1.500 aderenti a ICCC nel 2020 si

riuniranno al Palacongressi di Rimini per l’appuntamento internazionale più importante nell’ambito della Chimica

Inorganica. La data è fissata dal 5 al 10 luglio 2020, con 9mila presenze stimate e un indotto considerevole

per il territorio. “Il 2020 sembra molto lontano, ma sono i tempi organizzativi

per i grandi congressi scientifici internazionali”, dice Roberto Berardi (nella foto), presidente di Convention

Bureau della Riviera di Rimini. “Il nostro lavoro è iniziato nel 2010

e ora siamo orgogliosi di annunciare che un’associazione scientifica

di tale livello ci ha scelto per il suo incontro più importante”.

Honda e Drudi per la Fondazione Simoncelli

Coriano - Non si ferma il sostegno a favore della Fondazione Marco

Simoncelli. Alle porte della prima gara di MotoGP, si è tenuta un’asta

di beneficenza su Ebay per aggiudicarsi un esemplare di moto

unico al mondo, l’Honda CBR1000RR dedicata a SuperSic, donata da Honda

Racing Corporation e con le grafiche di Aldo Drudi. Il ricavato va alla

Fondazione. “Da dicembre – dichiara Paolo Simoncelli, padre

del pilota scomparso – con la Fondazione abbiamo sostenuto

progetti nei paesi più poveri. Ora vorremmo fare qualcosa sul

territorio dove Marco era di casa: abbiamo individuato una struttura

nel corianese su cui intervenire”. www.marcosimoncellifondazione.it

Giornalisti riminesi sul Podio come ciclisti

Rimini - Due riminesi sul podio del Campionato Italiano Giornalisti. Si è svolta domenica 2 settembre a Pergine Valsugana (Trento) la 52° edizione del-la competizione dei giornalisti-ciclisti. Presente, tra i 42 al via, anche Fran-cesco Moser, campione del passato con alle spalle un’iscrizione all’ordine professionale come commentatore te-levisivo. Ottima la prestazione dei due cronisti romagnoli: Tiziano Arlotti, ex Assessore del Comune di Rimini e oggi volto televisivo di VGA TeleRimini, ha conquistato il terzo posto nella catego-ria “pubblicisti veterani” (45-55 anni) e un ottimo decimo posto assoluto. Ter-zo gradino del podio anche per An-drea Manusia, freelance di Rimini che è arrivato al traguardo subito dietro

Arlotti all’undicesimo posto assoluto, conquistando il bronzo nella categoria “professionisti senior” (35-45 anni). La gara è stata vinta dal cronista del TG2 Pier Giorgio Giacovazzo. Moser sesto assoluto, ma vincitore del tricolore nel-la sua categoria pubblicisti gentlemen (nella foto, da sinistra, Tiziano Arlotti, An-drea Manusia e Francesco Moser).

Benessere e allenamento con iPersonalTrainer™

Rimini - Comincia il secondo anno del “wellness privé” all’hotel Villa Rosa Riviera in piazzale Kennedy a Rimini, con il team iPersonalTrainer™ compo-sto da Enzo Borrelli, Stefano Sorbino e Matteo Pizzi, che presenta nuove tecni-che di allenamento per il dimagrimen-to o per raggiungere o mantenere una forma fisica invidiabile per l’inverno che in arrivo. Le nuove frontiere del

wellness, la rieducazione funzionale, attività correttive e posturali a suppor-to dello sforzo fisico, oltre a confor-tevoli servizi mirati per “coccolare” il cliente. Novità assolute, inoltre, sono da quest’anno le mostre d’arte allestite nei suoi spazi, oltre alla registrazione di un reality show che andrà in onda sulla piattaforma Sky. Ulteriori info sul sito www.ipersonaltrainer.it

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“Riviera Club Culture” il mondo delle disco

in un libro

Rimini - Il giornalista Pierfrancesco Pacoda, per conto della NdA edizioni,

ha scritto un libro dal titolo “Riviera Club Culture”, dedicato al mondo

cangiante e rumoroso delle discoteche tra gli anni ‘80 e ‘90, quando la

metropoli balneare estesa tra Rimini e Gabicce è stata il cuore di un fermento

sociale, musicale e culturale senza precedenti. L’esplosione di questo

fenomeno è da attribuire alle geniali intuizioni di un manipolo di creativi,

intervistati nel libro, tra cui spiccano i nomi di NicoNote, Pier Pierucci,

Gianni Fabbri, Davide Nicolò, Loris Riccardi, Principe Maurice, Andrea Carnoli. Il ritratto di una

generazione che ha stravolto le regole dell’industria dell’intrattenimento,

portando all’affermazione di un modello turistico che ha fatto

scuola nel mondo.

Anteprime d’autunno per Baldinini

San Mauro Pascoli - Dal 16 al 19 settembre Baldinini presenta la sua

nuova Collezione Autunno Inverno 2012-2013 al MICAM di Milano,

l’evento internazionale più atteso dall’intera business community

del settore calzaturiero, il salone internazionale dedicato alla calzatura

di fascia alta, una celebrazione della calzatura, oggetto di culto e simbolo

di fascino, seduzione e alta qualità. E l’autunno milanese della moda

continua per il marchio romagnolo con un’anteprima della Collezione anche presso lo showroom di Via

Bigli 4, in programma per domenica 23 settembre. Shopping e glamour assicurati per tutti gli amanti delle

scarpe di classe. (S.F.)

Tecnargilla a Rimini capitale della Ceramica

Rimini - Pronti al via per Tecnargilla, la più importante vetrina mondiale dell’innovazione tecnologica e dell’e-stetica per l´industria ceramica e del laterizio, in programma dal 24 al 28 settembre presso RiminiFiera. L’edi-zione 2012 ospita oltre 450 espositori su una superficie di 70.000 mq lordi, confermando la leadership mondia-le della manifestazione, poiché sono ben 29 i Paesi di provenienza degli

espositori internazionali che han-no scelto Tecnargilla per presentare in anteprima le proprie novità tec-nologiche. L’internazionalità della manifestazione è confermata anche dalla provenienza dei visitatori regi-strati online attraverso il sito della manifestazione: sono ben 87 i Paesi di provenienza dei buyer interna-zionali presenti a Tecnargilla 2012. www.tecnargilla.it (S.F.)

Il freddo è un alleato con Criosauna

Rimini - Un bagno di freddo per al-leviare dolore e infiammazioni, per migliorare il benessere psicofisico, per ottenere risultati atletici migliori e agire su dimagrimento ed estetica. Criosauna consiste nell’esposizione a temperature che oscillano tra i 120°C e 170°C sottozero, per un mas-simo di tre minuti a seduta. Gli ef-fetti benefici di Criosauna sono così concreti che molti atleti professioni-sti ne fanno uso abitualmente per migliorare le performance e accele-rare il recupero. Questo innovativo trattamento apporta benefici alla microcircolazione, ottimizza i pro-cessi metabolici, aumenta il turgore e migliora notevolmente l’aspetto del-la pelle. Per maggiori informazioni www.innlinea.it

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Albergatore e attore, Piero Maggiò si divide tra l’hotel Blumen e il set. Con ruoli importanti alle spalle e una parte nell’ultimo film di Zampaglione. E con un sogno: girare una pellicola interamente a Rimini.

testo Manuel Spadazzi - foto Studio Paritani

Sguardo da Duro

Essere | Piero Maggiò

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“Mah… io l’ho già vista, al cinema. Non farà mica l’attore lei?”. Piero annuisce sorridendo, mentre prepa-ra il caffè alla signora Adalgisa. Pas-sa qualche minuto e al bancone del bar dell’hotel Blumen, nel cuore di Viserba, si presenta Mario. “LosaicheleiassomigliaaMarlonBrandodagiovane?Uguale,sputato…”. “Me lo dicono in tanti”, ammicca Piero, servendo un Montenegro al suo cliente appena arrivato da Como.In alcune fotografie appese alle pareti dell’hotel Blumen, la somi-glianza tra Piero e il leggendario at-tore de Il padrino è impressionante. Due gocce d’acqua: la stessa fronte imponente, le stesse mascelle, lo stesso sguardo che penetra con gli occhi chiunque lo incroci. “Brando è un mito, non scherziamo. Però è vero, in alcune pose posso ricordar-lo. Questa somiglianza con Brando mi ha aiutato spesso nei provini”. E di provini, e di film, ne ha fatti tanti negli ultimi mesi, Piero Mag-giò, “nonostante i tempi magri del cinema italiano. Ma quando non sono in giro per set sono sempre qui, all’hotel Blumen, a dare una mano alla mia famiglia che gestisce l’albergo da ormai 30 anni”.Èstataunasceltaounanecessità,quelladicontinuareadavereunavitaeunlavoronormali?“Una scelta. Una scelta felicissima che ho fatto quando invece avrei potuto mollare tutto e trasferirmi a Roma. C’è stato un momento, dopo che nel 2001 era uscito il film Il mandolino del capitano Corelli in cui recitavo accanto a Nicholas Cage, in cui ci ho pensato seria-mente. Mi arrivavano tantissime

A fianco Piero Maggiò indossa i guantoni da pugile. In apertura, sulla moto nel centro storico di Santarcangelo.

Dal ring al set

“In palestra ci vado ancora. La boxe è il mio primo amore, non si scorda mai”. Un amore che ha portato Piero Maggiò, quand’era giovane, nel giro della

nazionale italiana di pugilato. “Ero un discreto pugile, ho disputato una settantina di incontri. Erano gli anni in cui la boxe riminese era ai vertici: nella stessa

palestra dove andavo c’erano campioni come Maurizio e Loris Stecca, Damiani. Ci allenava Elio Ghelfi, un grandissimo tecnico. Era il Mourinho della boxe,

unico nel saper leggere gli incontri. Per me è stato un maestro di vita oltre che un allenatore immenso”.

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richieste, e stando a Roma sicuramente avrei potuto avere molte più possibilità”.InvecehadecisodirimanereaRimini.Comemai?“L’ho fatto per la mia famiglia, mia moglie (mi ero appena sposato) e anche perché temevo il salto nel vuoto. E ho fatto bene. Con il senno di poi, non potevo prendere decisione migliore. Perché di lì a poco il lavoro è diminuito tantissimo. Si sono fatti sempre meno film in Italia, le occasioni sono drasticamente calate. Per me sapere di poter lavorare qui in hotel, dando una mano ai miei genitori e provvedendo alla mia famiglia senza problemi, ha rappresentato una sicurez-za. Mi ha dato una grande tranquillità, anche come attore”.Albergatoreatempopieno,attoreneltempolibero?“No, affatto. Ho sempre la valigia pronta, a volte passo anche diverse settimane di fila fuori per le riprese, ma i miei ci sono abituati e non fanno obiezioni. Però lavo-rare qui in albergo mi piace. Faccio di tutto: sto alla re-ception, al bar, ma se c’è da sistemare una finestra o un rubinetto che perde non mi tiro indietro. Sono il jolly”.

SuamoglieGiorgianonèmaistatagelosa?“Lei è fantastica, se ho avuto successo il merito è anche suo. Giorgia non è solo una bellissima donna, ma è anche molto intelligente: ha capito perfettamente la situazione e abbiamo trovato il giusto equilibrio. Da qualche tempo mi segue anche sul set”.Quest’annoleiharecitatoinTulpa,direttodaFedericoZampaglione.Unfilmdestinatoaconquistarenonsoloicinemaitaliani…“Sarà distribuito anche in inglese. Infatti la prima è stata a fine agosto all’Empire di Londra ed è stata un successo, anche di critica. Il film andrà poi al festival di Toronto e ad altre kermesse internazionali, e a novembre sarà poi alla Festa del cinema di Roma. È uno dei film migliori in cui ho mai recitato, e grande merito va dato a Zampaglione. Per me è un regista dal talento immenso, con Tulpa stupirà”.Com’èapprodatosulset? “Mi ha cercato la produzione. L’aiuto regista, Leopoldo Pe-scatore, mi conosceva dai tempi di Radio West. Ha pensato a me, ho fatto il provino ed è andata”.

La somiglianza con Brando

Dall’alto, Maggiò con Michele Placido sul set di “Tulpa”. Al centro, l’attore riminese al fianco di Nicholas Cage nel film “Il mandolino del capitano Corelli”. Sotto, con Penelope Cruz.

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InquestofilmhagiratoinsiemeaClaudiaGerinieMichelePlacido.Incarrierahalavoratoconaltrigrandiattori:chièquelloacuièpiùlegato?“Nicholas Cage è sicuramente quello con cui ho mantenuto un bel rapporto. Lui è una star eppu-re è molto umano, ha un carattere speciale. Non si può dire che sia-mo amici, perché ci vediamo molto poco, ma ogni volta che ci rincon-triamo è una festa. Se è uno degli attori più famosi di Hollywood non è solo per il suo talento, ma anche per il suo carattere”.Tulpanonèstataperòl’unicapellico-lachehagiratoquest’anno.Leièsta-toalungosulsetancheinAmerica.“Vero. Ho recitato in due lungo-metraggi negli Stati Uniti. Il ci-nema indipendente americano mi ha permesso di avere molte più occasioni di lavoro rispetto a quello italiano, che rappresenta ormai una piccolissima fetta del ‘mercato’. Sono stato anche all’A-merican film market, una vetrina importante per me. A luglio ho gi-rato un film in Italia, sempre per una produzione americana. È la storia di un regista che viene in Italia per smascherare falsi maghi e poi scompare dopo aver seguito

un esorcista. Sempre con la stessa produzione sto girando un’altra pellicola”.Inpassatohalavoratospessoancheintv,oranonpiù.Anchequestaèstataunascelta?“Sì. Ho imparato a dire no. Un tem-po pensavo che andare in televi-sione, anche solo per piccoli ruoli, potesse aiutarmi. Non è così: non importa quanto ti vedono, ma dove. Meglio fare poche apparizioni ma di qualità, al cinema come in tv”.Le è mai capitato di rifiutare unaparteinunfilm,epoidipentirsene?“Solo una volta. Mi aveva cercato Vincenzo Salemme per un ruolo nella sua commedia Sms. Avrei

parlato poco, ma avrei avuto una presenza importante nel film. Il mio agente di allora mi sconsigliò di accettare: era uscito da poco Il mandolino del capitano Corelli, secon-do lui dovevo puntare più in alto”. Hagiàinmenteilprossimofilm?“Ho un chiodo fisso: girare una pellicola interamente a Rimini. Con Leopoldo Pescatore stiamo già lavorando alla sceneggiatura. Rimini per me è un posto favolo-so per viverci. Come dice sempre mia moglie, qui se hai anche solo mezza giornata libera sei già in vacanza. Non ti puoi annoiare, e mi piace pensare di crescere qui le mie figlie Lisamaria e Rachele”. IN

Mister Moschino

La carriera di Piero Maggiò comincia in passerella. Ex pugile professionista, nei primi anni ’90 sfila per i grandi stilisti a Milano, grazie al fisico statuario e alla somiglianza con Marlon Brando. Nel 1995 la consacrazione: Moschino lo sceglie come testimonial per la famosa campagna Moschino Cheap and Chic, e Piero diventa il muscoloso Popeye per una delle pubblicità più celebri dell’epoca. È l’occasione, per provare a sfondare nel cinema. Nel 1997 debutta con Elvis e Marilyn di Armando Manni. Piero colleziona parti in diverse pellicole, da Film a Terra bruciata, da Lupi a Una lunga lunga lunga notte d’amore. Nel 2001 è a fianco di Nicholas Cage ne Il mandolino del capitano Corelli. Recita poi in El Alamein, Radio West, La vida es un Carnaval con l’amico Samuele Sbrighi, attore di Santarcangelo. In questi anni ha avuto molte parti anche in film e serie per la tivù, da Casa Vianello a Crimini, da Il commissario Rex a Liberi di giocare, con Pierfrancesco Favino.

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Navigare | Gruppi Facebook

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Cosa pensi della tua città? Basta mettere un post per esprimersi, partecipando ad uno dei gruppi Facebook dedicati a temi locali. Sono le nuove forme di comunicazione, nella polis dell’era digitale.

testo Alessandra Leardini - foto Riccardo Gallini

Confrontarsi con altre persone, in ogni momento e da ogni “po-stazione” sui problemi e le possi-bili soluzioni per la propria città. Cercare lavoro o comunicare una nuova opportunità professionale potendo usufruire, senza barrie-re spazio-temporali, della potenza amplificata del passaparola. Ri-scoprire i simboli che hanno fatto la storia del proprio territorio, ri-spolverandone le immagini senza dover per forza scartabellare gli ar-chivi di una biblioteca. Tutto que-sto è possibile nell’era dei social network. Basta un pc, un tablet o uno smartphone per rimanere col-legati alla “piazza virtuale” e dare il proprio contributo al dibattito della Polis dei tempi digitali. Non a caso qui sono nati molti gruppi che, da Facebook a Twitter, han-no un solo obiettivo al di là delle diversità di contenuto: mantenere viva la “cosa pubblica”. Dal basso.

“LaRiminichevorremmo” e “Comevorremmo la nostra Riccione” sono, in questo senso, i gruppi più

espliciti. Il primo, pur nato come costola di un partito (Cuore di Ri-mini) si è con il tempo svincolato dai colori politici. “La gente, in genere, ha poca voglia di confron-tarsi con persone di diverso schie-ramento. Siccome è dal confronto che si cresce, abbiamo pensato di abbattere questo tabù”, racconta Corrado Paolizzi, uno degli am-ministratori de “La Rimini che vorremmo” insieme a RobertoGa-bellini, MassimoCampieSalvatoreGuerino. L’atmosfera del gruppo che, al momento in cui scriviamo, ha superato i 2.200 membri, è quel-la informale del bar, “pur elevan-do la qualità della chiacchierata e cercando sempre di mantenere un dialogo costruttivo”. Sulla bacheca i cittadini possono anche comuni-care direttamente con gli ammi-nistratori, in un ambiente super partes. Dal gruppo sono nate inol-tre iniziative importanti come, ad esempio, la pulizia della zona della nuova Questura, con l’obiettivo di mantenere alta l’attenzione su que-sto angolo abbandonato della città.

“A Rimini - conclude Paolizzi - non c’è una vera classe dirigente; il no-stro scopo è fare cultura e critica costruttiva”.

Nasce invece da un’esperienza di protesta (quella contro il TRC o Metrò di Costa che si è tradotta, anch’essa, in un gruppo Facebo-ok) “Come vorremmo la nostraRiccione” (quasi 1.800 membri). In questo caso, però, il nome del fon-datore resta top secret. “Per tutti noi è files icse: abbiamo provato a farci dire la vera identità ma non ci siamo mai riusciti”, rivela l’ammi-nistratrice del gruppo, LuciaBale-ani. L’obiettivo di questa comunità virtuale è quello di “manifestare le possibilità di un altro modo di fare politica e anche di denunciare le cose che non funzionano a Riccio-ne, dal degrado alla mancanza di pulizia, ecc…”. Per questo il gruppo non pone particolari censure, al di là di quegli interventi “che vanno oltre i limiti della buona decenza”. “Io - aggiunge Baleani - sono con-traria ad ogni tipo di limitazione.

Incontriamoci sul libro delle Facce

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Penso piuttosto che i riccionesi ab-biano molto bisogno di confronto e di espressione. Esigenze che oggi vengono più che altro negate”.

A “LaRiminichenonc’èpiù” è de-dicata invece l’omonima pagina Facebook che al momento ha rag-giunto 2.700 contatti. “Un luogo virtuale che, attraverso il ricordo di quanto è cambiato, vuole ma-nifestare il suo affetto per quanto ancora esiste”, sottolinea GaiaMat-tini, che gestisce questo spazio on line ideato, in realtà, dal marito AndreaPernici. “Facebook ha una caratteristica che ci è subito parsa adatta alla nostra iniziativa: è un luogo dove l’iconicità e le immagi-ni non costituiscono un’aggiunta, per quanto importante, ma inte-grano e sono sostanziali alla paro-la, diventando esse stesse quasi un linguaggio a sé, di grande impatto emotivo”. In due mesi la pagina ha

superato i 2400 contatti. Immagine dopo immagine si svelano i cam-biamenti che Rimini ha vissuto dal 1800 ai giorni nostri, si raccontano la città e lo spirito romagnolo in un modo insolito, riaffiorano luo-ghi, fatti e personaggi diventati un cult per i concittadini: dalla balena della Barafonda alle altalene sulla riva, fino al collegamento ferrovia-rio con San Marino all’Embassy.

Nell’era della socializzazione digi-tale anche domanda e offerta di lavoro s’incontrano on line, tanto meglio se in tempi di crisi. Lo di-mostra il successo di “Cerco/offrolavoro a Rimini e provincia” pre-sente su Facebook anche nelle “va-rianti” riccionese, cattolichina e pesarese. Funziona quasi come un ufficio di collocamento ma a gestir-lo sono due persone che non pren-dono neanche un euro: StefaniaBrisigotti e RitaFabbri, coadiuvate

Sopra, Lucia Baleani (al centro) assieme a due collaboratrici, impegnate nella

gestione del gruppo “Come vorremmo la nostra Riccione”. In apertura, Corrado Paolizzi de “La Rimini che vorremmo”,

assieme a Stefania Brisigotti e Rita Fabbri, amministratrici del gruppo “Cerco/Offro

lavoro a Rimini e provincia”.

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da BernadettaRanieri. Sono loro le responsabili della pubblicazione serrata degli annunci “anche se, in realtà, ogni membro può postare in bacheca un’offerta di lavoro”, spiega Brisigotti che a questa attivi-tà di volontariato è arrivata a dedi-care fino a sei ore al giorno. E sono sempre loro a riscrivere in una for-ma più corretta e invitante, sem-pre a costo zero per l’utente, alcuni dei curricula arrivati per e-mail. Il gruppo aperto conta ad oggi 2.400 membri, “ma non oso pensare il numero che raggiungeremo dopo settembre, quando la stagione sarà finita” commenta Brisigotti. Un desiderio degli amministrato-ri è quello di rafforzare l’attività, creando un’associazione ad hoc e un portale internet dedicato. “In ogni caso continueremo a dare il nostro contributo gratuitamente: al disoccupato non devono essere chiesti soldi per trovare un lavoro”.

È vicino invece alla soglia dei 5.000 amici (numero massimo per un account Facebook) “RiminiCentroStorico”, gruppo nato appena un anno fa per promuovere il Comi-tato Vitalcentroriminese che conta oggi quasi 70 associati. A gestire lo spazio sul social network sono Gioia Gattei e Roberta Leonardi che hanno fatto nascere il Comi-tato insieme a Marinella Cavalli “per ridare vitalità al nostro cen-tro contro la cultura predominan-te dei centri commerciali”. Anche in questo caso però la “rete sociale” ha fatto prendere al gruppo una piega diversa. “Tra i nostri mem-bri non ci sono solo attività com-

merciali ma comuni cittadini che con i loro post alimentano piccoli dibattiti o cercano lavoro”, spiega Gattei. Lo spazio, in attesa della creazione nei prossimi mesi di un portale internet, è diventato anche una piazza di informazione sugli eventi: quelli di maggiore spicco sul territorio e quelli promossi dal-lo stesso comitato, come “Happy Shopping Night” (con i negozi del centro aperti di sera), che lo scorso 23 agosto si è rivelato un successo.

Nascono con lo scopo di promuo-vere, rispettivamente, uno dei ne-gozi storici di Riccione e una delle rassegne più longeve, gli spazi su

In alto, Gaia Matteini e Andrea Pernici, impegnati nella gestione del gruppo “La Rimini che non c’è più”. Sotto, Gioia Gattei, Roberta Leonardi e Marinella Cavalli di “Rimini Centro Storico”.

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A fianco, Gianluca Dalusio (al centro), assieme a Ilio Pulici (a sinistra) e Oscar Del Bianco (a destra). Sotto, Tania Battaglia e Stefano Cipolat, che insieme gestiscono la pagina del consorzio “Piccoli Alberghi di Qualità”

“Libro Faccia” di Block60 (8.300 contatti) e “Paroletranoi” (quasi 500 “amici”). L’amministratore è il giovanissimo (20 anni) GianlucaDaluiso. “Sono spazi in cui infor-miamo su nuovi prodotti del ne-gozio e sugli appuntamenti dell’e-vento, quest’anno alla sua 13esima edizione e che si è da poco conclu-so”. La rassegna ha per la prima volta potuto contare anche sulle dirette streaming per 12 appun-tamenti. “Con un ottimo risulta-to”, sottolinea Daluiso, “visto che tante persone che si sono perse gli incontri con gli autori, hanno potuto rivederseli on line. Fino ad un totale di quasi mille visualizza-zioni sul web”.

Mira ad essere un punto d’incon-tro anche la pagina del consorzio “PiccoliAlberghidiQualità”, in que-sto caso tra albergatori e ospiti. “In realtà non è solo una pagina”, precisa StefanoCipolat, gestore in-sieme a TaniaBattaglia. “Molto im-

portante è l’interattività, lo scam-bio di informazioni che avviene su Facebook come su Twitter, anche attraverso la pubblicazione di ar-ticoli e immagini sui principali eventi della riviera, come il recente concerto di Morricone”. IN

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Cinque danzatori riminesi proiettati verso prestigiosi palcoscenici internazionali. A guidarli una passione senza limiti, per questa arte fatta di bellezza e armonia.

testo Riccardo Belotti

Stelle a due Punte

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Danzare | Talenti Made in Rimini

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Non si contano in Riviera i giovani che sognano di diventare etoile, con tre accademie internazionali estive a disposizione - Rimini In Danza, Riccione Danza Estate, Danz Fest a Cattolica - per poter perfezionare la propria tecnica assieme a docenti di fama mondiale. Una realtà ricca di passione per le due punte e fucina di talenti che, con impegno, sudore e sacrificio, hanno potuto coronare i propri sogni.MATTEOMAGALOTTIA cinque anni studia al Centro Danza Futura; a undici si perfe-ziona all’Accademia Internaziona-le Coreutica di Firenze diretta da Elisabetta Hertel, prima ballerina dell’Opera di Stoccarda, e poi all’Accademia di Stato di Vienna. Oggi, a tredici anni, ha superato l’esame di accesso all’Accademia di Firenze. Matteo Magalotti (Ri-mini, 1999) è un talento precoce della danza. I suoi ispiratori sono Baryshnikov e Nureyev mentre Elisabetta Hertel è stato l’incontro più significativo della sua giovane carriera. “Fin da piccolo – racconta Matteo – ho danzavo come se fos-se un semplice hobby: non potevo capire cosa avrei potuto fare. Oggi il mio pensiero sulla danza è cam-biato, perché ormai è diventata una parte di me. Un sogno nel cassetto? Diventare principal dancer all’Ame-rican Ballet Teather di New York”.SARABARBIERISara Barbieri (Cattolica, 1981) si forma all’Arabesque Dance Center di Rimini, si perfeziona alla Bienna-le di Arte Contemporanea, nell’Ac-cademia diretta da Carolyn Carlson, e con Aterballetto di Mauro Bigon-

zetti; poi lavora con RBR Dance Company di Verona e EgriBianco-Danza di Torino. “Oggi sono danza-trice al Teatro alla Scala di Milano, e docente di danza contemporanea del Centro Formazione Aida”, spie-ga Sara, che confessa un debole per coreografi come Jiri Kylian, “il più grande talento contemporaneo”. L’incontro più importante? “Quello con mio marito (Mattia Moro, ndr.), anche lui danzatore. Il nostro soda-lizio è stato un tale arricchimento reciproco, personale e professio-nale che devo a lui, in gran parte, l’artista che sono oggi”. Il sogno nel cassetto lo sta già vivendo: “Vedere

dall’interno come funziona il tea-tro ad alto livello; conoscere registi, coreografi, danzatori di caratura mondiale; ma anche trasmettere ai giovani professionalità e passione”.MATTEODILORETOLo scorso luglio si è diplomato ballerino professionista all’English National Ballet di Londra: poi, ad agosto, ha iniziato un percorso pro-fessionale in Estonia, all’Opera Na-zionale. Matteo Di Loreto (Cesena, 1992) scopre la danza a quattordici anni all’Arabesque di Rimini, dopo aver praticato ginnastica artistica. Studia all’Ecole supérieure de dan-se de Cannes e a Londra. Lo scorso

In alto, Sara Barbieri con Mattia Moro (foto di Laura Arlotti, coreografia di J.K. Gallagher). Sotto, la danzatrice e insegnante Roberta Mussoni. In apertura, il giovanissimo Matteo Magalotti (foto di Francesco Grillo).

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Eleganti evoluzioni di giovani talenti: a sinistra, Emanuele Corsini; nella foto a destra, Matteo Di Loreto (photo www.peterteigen.com).

dicembre balla ‘Lo Schiaccianoci’ con la Compagnia della scuola lon-dinese, mentre in primavera è stato in tour nei più grandi teatri inglesi con l’English National Ballet 2. L’a-mericano Stiefel e il russo Sarafanov sono per Matteo, che ha conosciu-to anche Gloria Grigolato, Rafael Darder e Cynthia Harvey, i più im-portanti danzatori di oggi, “ma non dimentico i primi docenti, Roberta Mussoni e Marco Baldazzi”. Il mio sogno? “Migliorare lavorando duro, perché nella danza il sacrificio è tan-to ma alla fine ripaga. Spero di di-ventare un buon ballerino e di fare carriera. E magari viaggiare, sco-prire luoghi e conoscere persone”.ROBERTAMUSSONIHa lavorato con il New Jersey Ballet, con le compagnie Young Dancers e Sisma TD: esperienze che l’han-no fatta crescere come danzatrice classica e contemporanea, “per-mettendomi di vedere il mondo e confrontarmi con diverse culture e tecniche”. Roberta, classe 1972, si forma a Rimini presso Arabesque,

che oggi dirige promuovendo tanti giovani danzatori, a Stoccarda alla John Cranko Schule. “Ho scelto la danza – spiega – per pura passio-ne: mi affascina la disciplina, l’aria che si respira in teatro, poter rega-lare emozioni al pubblico”. Ispira-ta da danzatori come Makarova e Barishnikov, oggi il suo più grande

desiderio “è poter vedere alcuni miei allievi che realizzano i propri sogni, intraprendendo la profes-sione del ballerino”. Il sogno nel cassetto? “Che la danza e tutte le arti non muoiano mai; che la gen-te possa ritrovare interesse e tem-po da dedicare a ciò che racchiu-de bellezza, armonia, passione”.EMANUELECORSINIDai primi passi mossi a Cattoli-ca al Centro Danza Erika Rifelli e all’Accademia di Antonella Bar-tolacci fino al Dresden SemperO-

per Ballett: è questa la parabola di Emanuele Corsini, danzatore oggi ventunenne, sei anni fa ammesso contemporaneamente in tre presti-giose scuole - Opera di Roma, Scala di Milano e San Carlo di Napoli. “Parto per Roma e ricevo anche una borsa di studio per l’English National Ballet di Londra. L’anno

dopo vado alla Scala e qui mi diplo-mo nel 2011”. Ha danzato con il Corpo di Ballo del Teatro alla Sca-la e del Maggio Musicale fiorenti-no; poi trova lavoro nella Dresden SemperOper Ballett: “Questo è il secondo anno a Dresda e sono mol-to soddisfatto; è una compagnia di grande livello e il repertorio è ec-cezionale”. Per Emanuele la danza è una grande passione: “Bisogna fare tante rinunce, ma la cosa più incredibile per me è che oggi posso vivere della mia arte”. IN

Il sogno di diventare étoile

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Andrea Melucci, giovane riccionese con una spiccata predisposizione per le arti creative, ha fatto il suo ingresso nel settore della moda come designer di tessuti. Lavorando per Moschino e portando i suoi lavori su Vogue.

Dotato di una spiccata sensibilità ed emotività Andrea Melucci, 25anni, segno zodiacale Pesci, dai banchi del Liceo scientifico di Ric-cione, dopo aver conseguito la lau-rea triennale in Interpretariato e Comunicazione a Milano, dove fre-quentava gli ambienti della moda intesi come creatività ed arte, hainiziatolasuaesperienzalavora-tivaperMoschinoall’Aeffes.p.a.diSanGiovanniinMarignano “a due passi da casa”. Di lì ha deciso di tor-nare nella capitale lombarda per iscriversi al biennio specialistico in Design del tessuto e dei materiali.“Non è stata una scelta del tutto facile, ma la passione che ho per la moda mi ha accompagnato ad intraprendere questo lungo per-corso”, racconta Andrea con l’en-tusiasmo di un ragazzo che ha già avuto la soddisfazione di vedere un suo disegno di stampa pubblica-to su Vogue. Il suo nome appare

testo Marina Giannini

La Stoffa del Creativo

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Creare | Andrea Melucci

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anche sull’inserto “VogueTalents” allegato al numero di questo set-tembre di Vogue Italia, con la pre-sentazione del suo abito di Gigli e un tailleur di pizzo giallo. “Milano mi piace, è inutile na-sconderlo. È una città che offre molte opportunità di lavoro so-prattutto nel settore della moda, anche se non sempre si trova la genuinità che contraddistingue noi romagnoli. È una vita frene-tica, scandita da ritmi e conse-gne ai quali non puoi sottrarti se hai deciso di fare questo lavoro”.

Qualisonolemotivazionichetihan-nospintoascegliereunsettoredel-lamodacomeildesignditessuti?“Fin da piccolo ho mostrato una spiccata predisposizione per le arti creative e sentivo l’esigenza di co-noscere nel profondo la materia prima di poterla gestire. Al di là dei materiali, la mia grande os-sessione/passione sono le stampe, fondamentali per personalizzare una collezione”.Qualisonoletuefontid’ispirazioneperdarevitaallacreatività? “L’arte e la musica sono da sempre le mie muse ispiratrici, anche se la vera forza motrice sono le persone che mi circondano, famiglia e ami-ci in primis. Ho anche progettato una linea di tovagliette, cuscini, bikini, parei e foulard dedicati al bar Delfino, gestito dalla mia fami-

glia sulla spiaggia di Riccione. Mi piace tornare in Romagna, terra ispiratrice per sviluppare le mie idee. Questi due anni, infatti, ho sempre lavorato con persone del posto. Recupero il materiale neces-sario a Milano per poi assemblare il prodotto a Riccione. Nonostante la mia giovane età, ho avuto l’onore di seguire la progettazione di una mini collezione di Romeo Gigli, uno fra i miei docenti, di origini romagnole anche lui, che ha sfilato in un evento/performance che mi ha coinvolto, durante la settimana

della moda nel mese di giugno a Milano. Una piccola, recente soddi-sfazione è stato il concorso indetto da Alcantara e Vogue Italia dove è stato segnalato un mio disegno di stampa su centinaia di lavori pre-sentanti. È stata una sorpresa e una grande soddisfazione vedere il mio disegno di tessuto pubblicato sul numero di Vogue Italia di maggio. È stato un primo riscontro del mio impegno extra scolastico. Adesso che ho terminato gli studi, in attesa di concludere il progetto di tesi, sto già pensando ai prossimi mesi, rin-correndo il mio sogno nel cassetto”.Qualegriffepreferirestiperfarelatuaesperienzalavorativa?“Una Maison che compia una forte ricerca sui materiali e tessuti e che condivida con me la passione per le stampe”. IN

A fianco, lo stilista Andrea Melucci. Sotto il suo tailleur di pizzo giallo

presentato su Vogue. In apertura, una modella indossa una sua creazione.

Passione per materiali e stampe

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Se hai un sogno, se ci credi fino in fondo e lotti per non lasciarlo am-muffire in un cassetto, prima o poi il momento giusto per realizzarlo arriva. Nell’ascoltare la storia di Eleonora Giovannardi, giovane ri-minese di trent’anni appena com-piuti, è proprio il caso di dire che è la nota giusta ad essere arrivata quando ha avuto l’occasione di far visionare i suoi testi niente meno che al signor Giulio Rapetti, in arte Mogol. Sarà proprio lui l’ospite d’eccezione della serata del 27ot-tobrealTeatrodegliAtti (con patro-cinio del Comune) quando Gioel, nome con cui Eleonora si esibisce nella sua Rimini con il chitarristaFabioCrociati, presenterà il suo pri-mo disco registrato proprio negli studi umbri del Cet (Centro Euro-

peo di Toscolano) del celebre au-tore. Un lavoro che non dimentica l’“alter ego” di questa decisa ragaz-za, manager nel settore della me-talmeccanica da più di dieci anni e dal 2009 presidente dei Giova-ni Imprenditori di CNA Rimini. Anchelamusica,percertiversi,èunaveraepropriaimpresa.Com’èriuscitaadarrivarefinqui?“In realtà sono solo tre anni che suono nei locali del territorio. Però se qualcosa mi interessa mi do dà da fare e spendo molto del mio tempo nel progetto. La svolta è avvenuta l’anno scorso, quando insieme alla mia band di allora, gli 80’s Project, ho partecipato ad un concorso. Lì ho incontrato il batte-rista e produttore Valter Sacripanti che è rimasto colpito dal timbro

Una passione per la musica coltivata insieme

a quella per l’impresa. Questo il ritratto

di Eleonora Giovannardi, in arte Gioel, che

presenta in anteprima nella sua Rimini il disco

realizzato sotto l’egida di Mogol.

testo Alessandra Leardini - foto Riccardo Gallini

L’impresa di fare Musica

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Cantare | Eleonora Giovannardi

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della mia voce e mi ha chiesto di fargli leggere qualche mio testo. Così è nato il progetto del disco di cui cura gli arrangiamenti anche il mio chitarrista, Fabio Crociati.”Qualcheanticipazione?“Conterrà nove inediti e due co-ver. Un brano che ho scritto è de-dicato ai giovani. Un altro brano, È tutto normale, invece l’ho scritto durante un viaggio fatto l’anno scorso in India con Cittadinanza, la onlus riminese a sostegno di progetti di riabilitazione psichia-trica e sociale nel Sud del mondo (fondata dal presidente di Confin-dustria Rimini Maurizio Focchi, n.d.r.) con cui io e Fabio collabo-riamo. Le royalties andranno a loro così come parte dei proventi della serata del 27 ottobre.”HaincontratoMogolloscorsoin-vernoperfarglileggereisuoitesti.

Cosaricordadiquelgiorno?“Abbiamo avuto un confronto ab-bastanza vivace su un pezzo del disco. Lui non era d’accordo sulla descrizione che davo del protago-nista. L’ho riscritto ma non era convinto fino in fondo di una par-te del brano. Alla fine mi ha detto: rifacciamolo insieme!”InquestodisconondimenticailsuoruoloinCNA,comedimostrailbra-nosuigiovanialqualetienemolto...“Sì. Per la foto abbinata a questa canzone ho collaborato con la foto-grafa riminese Elisabetta Acquavi-va, specializzata in scatti di neonati e bambini. L’ho conosciuta tramite il portale di CNA Impresa Donna Cont@tto, che mette in rete le varie imprese associate con i fornitori. Le ho fatto ascoltare i brani e lei mi ha proposto di dare un volto ai giova-ni immortalandoli con uno scatto.”

Quantiaspirantimodelliavetecoin-volto?“Inizialmente dovevamo essere 15 bambini. Alla fine, avendo ricevu-to più di 60 candidature, abbiamo allargato a 27 baby attori. A ciascu-no è stato assegnato un mestiere: dal fornaio al falegname, dal giar-diniere al bagnino. La foto finale sarà utilizzata come immagine del gruppo Giovani Imprenditori di CNA Rimini e i vari scatti rientre-ranno in un calendario, il cui rica-vato andrà ai giovani imprenditori di Modena colpiti dal terremoto.”Inattesadeldiscoquestaèstataun’estatemoltointensaperGioel...“Sì, io e Fabio siamo felicissimi. Dopo l’esperienza con Rimini Colta e Cortese siamo stati impe-gnati in un intenso tour con più di venti date tra giugno e luglio. Tutti i lunedì di luglio ci siamo esibiti al Summer Village e duran-te la Notte Rosa abbiamo aperto il concerto di Cristina D’Avena a Torre Pedrera. Per noi è stata una grandissima soddisfazione.”Il27ottobrecisarannoaltrinomiimportantioltreaMogol?“Non mancheranno i professioni-sti che hanno suonato per il disco, tra i quali il produttore artistico Valter Sacripanti che ci accom-pagnerà alla batteria e il bassista Sandro Rosati. E suonerà con noi anche il figlio di Ivan Graziani, Filippo.”Musica,impresaeCNA:comeriesceaconciliaretutto?“Non è facile: si tratta di tre impe-gni molto diversi. Metto tanta pas-sione in ogni cosa, e non mi pesa essere sempre così impegnata.” IN

A fianco, Gioel con il Maestro Mogol, mentre legge i testi della cantautrice.

Eleonora: non solo note

Eleonora Giovannardi, trent’anni, è nata e vive a Rimini. Dopo gli studi come Perito Turistico ha iniziato subito a lavorare nell’azienda di famiglia, Altech, con sede a Misano, occupandosi di commercio estero. Nel 2004 ha fondato

insieme ad altri tre soci (Mario Ubaldi, Gabriele Bartoli e Federico Maurizi) Rotex Srl. L’imprenditrice dal 2009 è presidente provinciale del gruppo giovani di CNA

(che conta 2.700 associati su un totale di 5.000 realtà aderenti a CNA Rimini) e vicepresidente dello stesso gruppo a livello regionale.

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Il percorso artistico dell’attore riminese Fabrizio Raggi, dal

teatro con le massime compagnie italiane, alla

regia, al cinema. Fino a scoprire una passione per l’insegnamento, per trasmettere la passione

e la tecnica di attore.

Fabrizio Raggi, attore, regista, uomo di spettacolo e cultura, negli ultimi anni ha deciso di “regalare” agli altri la sua arte e la sua espe-rienza. “Vorrei che tutti potessero essere consapevoli della propria ec-cellenza e con questa consapevolez-za avere un rapporto migliore con la propria vita”, afferma Fabrizio. Innanzitutto raccontaci come haiiniziato...“Dopo il liceo artistico a Rimini mi sono trasferito a Roma e ho frequentato varie scuole e corsi di recitazione, diplomandomi alla Scuola Internazionale di Teatro e lavorando in tanti spettacoli, fino alla consacrazione con Giorgio Al-bertazzi come attor giovane nella sua compagnia. Ho lavorato con Patroni Griffi, Gigi Proietti, Mau-rizio Scaparro, Antonio Calenda, Carlo Croccolo e tanti altri. Ho recitato anche in sette film, cine-ma d’autore con temi sociali for-

testo Serena Focaccia

La bellezza di essere in Scena

Recitare | Fabrizio Raggi

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ti e attuali. Ho collaborato con Roberto Herlitzka, D’Annunzio, Branciaroli, Aurelio Grimaldi, Car-boni, Cerman. Il cinema è un mio obiettivo ancora vivo. Invece con la televisione ho un rapporto conflit-tuale: ho girato parecchie puntate di sceneggiati e soap italiane, ma è una fabbrica troppo veloce, non importa che tu sia convincente o no, si gioca con altre carte forse un po’ troppo truccate.”Comeseiarrivatoallaregia?“L’approccio è stato casuale. Un caro amico, autore teatrale, aveva un bellissimo testo e quando gli ho

accennato alcune idee di messa in scena ha detto: ‘Bene, la regia al-lora la farai tu: andiamo in scena tra un mese!’ Poi sono seguite altre esperienze... Nel maggio scorso ho assistito alla regia Roberta Torre per la messa in scena di Uccelli di Aristo-fane, al teatro greco di Siracusa.”Atuttociòoraaffianchicongrandesuccessol’attivitàdiinsegnamento.Qualèilpercorsochehaicompiutodaattore-registaacoach?“All’inizio volevo stare sulla scena per appagare il mio bisogno in-soddisfatto di attenzione e anche perché ero e sono innamorato di questo mestiere. Poi è arrivato un momento in cui solo recitare non mi bastava più e volevo esprimere la mia idea attraverso altri attori. Co-

minciando a sperimentare la regia mi sono reso conto che mi riusciva facile comunicare un’intenzione. Ho così cominciato ad insegnare questo mestiere, scoprendo che insegnare è una vera e propria vo-cazione. Ho anche fatto da actor co-ach ad alcuni attori nell’ultimo film di Pieraccioni e a Roma collaboro con la scuola di Francesca Viscar-di, Free Mistake Project (www.freemi-stakeproject.com), che si basa sul metodo Strasberg, complesso ma assolutamente funzionale.”Esattamentechecosainsegni? “Insegno ad assumersi la responsa-

bilità di stare sulla scena emotiva-mente nudo, su di un palcoscenico ancora vuoto. Cerco di insegnare la fiducia in sé stessi dopo averla sperimentata su di me: compien-do un percorso di elaborazione ho scoperto e toccato aspetti per me davvero impensabili. Mi sono messo alla prova e ne sono uscito vincente. Lavoro soprattutto sulle resistenze, proprio quelle che non mi facevano andare avanti, ma che una volta sciolte mi hanno portato alla consapevolezza di avere ancora tante possibilità nella vita e di non dover rendere conto a nessuno, se non alla mia onestà intellettuale.”EapropositodeltuoruolonellaVoi-ceAcademydelCantoedelTeatrodiSanMarino?

“Un anno fa mi ha chiamato il Maestro Augusto Ciavatta, chie-dendomi se ero interessato a col-laborare con lui e sua moglie, il soprano Daniela Uccello, per creare una nuova scuola a San Marino di canto lirico, moderno e recitazione. Ho accettato con entusiasmo. Così dopo pochi mesi a San Marino è nata Voice Academy (www.voiceacademysm.com), unica “scuola” in tutta Italia ad avere que-ste tre discipline in primo piano.L’insegnamento, la regia: questocomportaunallontanamentodallescene?“Affatto, perché riesco ad organiz-zare il lavoro. Ora vivo prevalente-mente a San Marino, dove ho ri-trovato una dimensione diversa da quella romana, che fagocita ogni cosa si intraprenda. Aspetto con grande piacere che sia il lavoro a chiamarmi qua e là, ma anche se non dovesse chiamare sono in gra-do di realizzare progetti interessan-ti, seri e onesti, in modo autonomo. www.fabrizioraggi.it IN

Un attore che si mette in gioco

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Cibarsi in modo consapevole aiuta

a vivere sani e a tutelare il territorio. Le indicazioni

fornite da un inedito simposio riminese

composto dallo chef Silver Succi, il produttore Enrico Santini e il medico

Fabio Piccini.

In uno dei templi riminesi della cucina, il ristorante Quarto Piano, abbiamo incontrato un pool di uo-mini il cui minimo comun deno-minatore è l’attenzione per un’a-limentazione sana e consapevole. A far gli onori di casa è stato lo chef SilverSucci, che ha accolto il pro-duttore di vino e olio EnricoSanti-ni e il medico e psicoanalista FabioPiccini. Lo spunto per questa sorta di tavola rotonda ce lo ha fornito il libro scritto da quest’ultimo, dal titolo “Pane al pane e vino al vino” (FrancoAngeli/self-help, Milano 2012), un testo controcorrente che svela semplici regole per ov-

viare agli inconvenienti dovuti ad errati comportamenti alimentari.Per tutti il legame col territorio è for-te e sincero non per una nostalgia passatista, piuttosto quale stimolo per recuperareunatradizionesanaesemplicechepermettadiaprirsialmondoenogastronomicoconmaggio-reconsapevolezza. “Instaurare un rapporto diretto, umano di fiducia coi fornitori è fondamentale per la scelta delle materie prime. I colo-ri di frutta e verdura m’ispirano i menu nel momento stesso dell’ac-quisto”, dichiara entusiasta lo chef.Se pensate che seguire la dietame-diterranea, ora tutelata dall’Unesco,

testo Lucia Lombardi - foto Riccardo Gallini

La salute a Tavola

Mangiare | Simposio riminese

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basti a proteggere da rischi, il dottor Piccini approfondisce l’argomento puntualizzando alcune cose. Nel suo libro, infatti, indaga dal punto di vista scientifico i principi della vera dieta mediterranea, quella pubblica-ta negli anni Sessanta da Ancel Keys dell’Univerisità di Harvard, frutto di studi portati avanti negli anni Cinquanta, dai quali emerse quella favorevole per l’individuo la dieta seguita nell’isola di Creta, “basata su verdura fresca, olio extravergine di oliva, fichi, uva, pesce, feta (formag-gio salato a bassissimo contenuto di lattosio), uova, pollame, vino rosso e pane casereccio (di farina integra-le). “Questa dieta cardio-protettrice divenne famosa in tutto il mondo,

ma è un regime alimentare che ora-mai non appartiene più né ai greci né agli italiani del terzo millennio, che vedono modificare la vera dieta mediterranea dall’uso smodato - ol-tre il 55% - di carboidrati raffinati (merendine, biscotti, pane bianco, ecc…), responsabili della diffusione crescente di diabete e obesità an-che nel Bel Paese!”, chiosa Piccini.Alla luce di queste precisazioni, in-terviene lochefSantini:“Ogginellapropostadeimenusifamoltaatten-zioneall’impattoglicemico, il rappor-to col cibo deve essere di massimo rispetto. Si tende ad alleggerire le cotture, ponendo maggiore atten-zione alla temperatura, nondimeno alla quantità…”.“Cibarsi in maniera consapevole -

aggiunge Santini - fornisce un pia-cere in più. La conoscenza dei pro-dotti conduce al rispetto e all’amore per il territorio”.“Recuperare il rapporto con la cucina semplice delle campagne, coi valori, con le tradizioni di un tempo, apporta notevoli benefi-ci”: ne è convinto Piccini,checon“Panealpaneevinoalvino”scar-dina decenni di teorie alimentari.Ciò che provoca l’accumulo di gras-so in eccesso è l’insulina, e ciò che provoca un aumento di produzio-ne dell’insulina sono i carboidrati raffinati, che non erano presenti nell’originaria dieta mediterranea. Quindi, d’ora in poi se vorrete evi-tare che l’ago della bilancia impazzi-

sca, lasciandovi preda delle malattie proprie della società dei consumi, dovrete timerizzare l’assunzione di svariati alimenti che il dottor Picci-ni elenca con cognizione di causa, scardinando abitudini alimentari ormai sedimentate e fornendo un bagaglio di informazioni da mettere in campo per auto-tutelarsi. IN

Sopra, un piatto semplice e naturale ispirato alla dieta mediterranea. Nella pagina a fianco, da sinistra, Andrea Tani, titolare del ristorante Quarto Piano, Fabio Piccini, autore del libro; lo chef Silver Succi; Fabrizio Timpanaro, direttore di sala, ed il produttore Enrico Santini.

Il piacere di mangiare sano

Enogastronomia al Palas

L’accezione cultura di per sé è oggi molto ampia, e al suo interno vi si fa rientrare anche l’aspetto enogastronomico. Su quest’onda si muove Enrico Santini, che intende organizzare all’interno del nuovo Palas di Rimini workshop e incontri all’insegna dell’enogastronomia d’eccellenza con chef, produttori, critici e intellettuali i quali, partendo dalle specificità del territorio, allarghino la conoscenza verso altre specialità regionali e non solo. Creando percorsi gustativi, storici ed esperienziali ricchi di fascino, al fine di rendere il territorio ricco e appetibile da più punti di vista.

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E la favolacontinua...

* Wedding Planner Miss Planner, agenzia di organizzazione matrimoni ed eventi, vice presidente nazionale WPI, Unione Wedding Planner Italia di Confcommercio.

A cura di Simona Failli *

Proposta fatta, anello ricevuto, data scelta. Qualche info letta, ma ancora le cose da sapere per organizzare un giorno da favola sono tante. Continuiamo il nostro viaggio nel mondo del matrimonio…

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ChiCCa da wp: Si alla moda americana della wedding cake per l’eStetica eSterna ma il guSto interno deve eSSere rigoroSamente italiano: pan di Spagna e crema chantilly, magari con fragole. non ha rivali!!!

ChiCCa da wp: per il matrimonio Sul

mare, Se la location lo conSente, il taglio

della wedding cake va fatto in Spiaggia.

e tutti a piedi nudi. la magia del momento

Sarà tale che gli invitati penSeranno di Sognare

ad occhi aperti!

Location al mareSpesso uno dei sogni degli sposi è quello

di sposarsi sul mare.

Non sono tante le location che lo permettono, ma quelle che ci sono, sono veramente meravigliose, perché l’atmosfera che emanano è da sogno. Un consiglio però è d’obbligo: se avete questo desiderio, scegliete una data adeguata. Sposarsi in alta stagione significa spesso condividere la location con bagnanti che girano in costume fino a tarda sera e nei mesi di punta si rischia il collasso per il caldo asfissiante. Meglio scegliere un periodo meno affollato e leggermente più temperato!

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Page 55: In Magazine Rimini 04/2012

Wedding cakeSempre dagli Usa si è diffusa in

Italia la moda di utilizzare torte a più

piani, ricoperte all’esterno da pasta di

zucchero, di forma rotonda o quadrata,

decorate con fiori, pois, rombi, fiocchi

sempre in pasta di zucchero, e chi più ne

ha più ne metta..

Sono diventate vere e proprie opere d’arte e tutte hanno un’unica caratteristica: l’altezza!! Tre, quattro o cinque piani! L’alternativa sono dei golosissimi cupcakes, praticamente dei muffins abilmente decorati dagli artisti pasticceri e disposti su alzate a formare una vera e propria torta a piani.

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Page 56: In Magazine Rimini 04/2012

L’abito dello sposoGli uomini solitamente partecipano poco a

tutti i preparativi delle nozze, ma una cosa

alla quale tengono molto è invece la scelta

dell’abito.

L’offerta oggi è molto ampia, sia per i materiali che per i modelli. Due o tre bottoni, gilet, pantalone a sigaretta o più largo, gessato o tinta unita e così via. Qualche consiglio: Sì alla camicia bianca, molto elegante la scelta dei gemelli; No alla camicia colorata e alla scarpa lucida. Anche in ambito maschile ci sono alcune semplici regolette, che provengono dal passato ma valide tutt’oggi. Vediamole insieme: l’abito dello sposo dovrebbe essere blu o grigio scuro, mai nero. Lo smoking, in Italia, non è un abito da cerimonia ma un abito da sera (e sono necessarie le scarpe lucide), discorso diverso per gli stranieri che utilizzano lo smoking bianco o nero per sposarsi. Il Tight, in pochi lo sanno, è un abito da mattina o comunque da cerimonia prima delle 18, ed impone che, se viene indossato dallo sposo, anche i padri, i fratelli e i testimoni uomini della coppia debbano farlo. In qualunque stagione venga indossato deve essere in lana, di colore grigio, antracite o nero.

ChiCCa da wp:per la boutoniere, cioè il fiore all’occhiello, Scegliete un fiore uguale a quelli del bouquet della voStra amata… treS chic!!

Ph. Daniele Vertelli

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Page 57: In Magazine Rimini 04/2012

Testimoni, damigelle e paggettiHanno un ruolo fondamentale, ma come

devono vestirsi? Le regole da rispettare

valgono per tutti.

No al bianco e no al nero (inteso come total black or white) e ni al rosso, perché il bianco è il colore della sposa, di nero ai matrimoni non ci si veste mai e il rosso può attirare troppo l’attenzione, che quel giorno dev’essere invece tutta per la sposa. Come sempre deve prevalere il buongusto! Una particolarità degli ultimi anni, che ovviamente arriva dagli States, è quella di far vestire le damigelle (cioè le amiche speciali della sposa) tutte uguali, con un dettaglio negli abiti che richiami i colori scelti dagli sposi per il loro matrimonio. Le damigelle potranno anche avere un piccolo bouquet simile a quello della sposa ma in dimensione ridotta o un corsage (cioè un bracciale floreale). E i “damigelli”??!! (cioè i paggetti adulti, quindi gli amici speciali dello sposo o i testimoni). Anche in questo caso, si può scegliere il colore della cravatta uguale per tutti, sposo compreso, seguendo lo stesso principio del colore scelto per il matrimonio. Se è il caso, e se gli sposi sono particolarmente giovani come la maggior parte degli invitati, allora si può osare…. guardate la foto sopra: deliziosi vero?

ChiCCa da wp:è adorabile l’idea di far avere alle damigelle un piccolo bouquet Simile a quello della SpoSa oppure un corSage, cioè un bracciale floreale. Sono i dettagli che fanno la differenza!

…sarà proprioun gran bel Viaggio!

il vostro viaggio di nozze personalizzatosará vostro veramente

perché pensato proprio per voi.

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Page 58: In Magazine Rimini 04/2012

Le maniIl giorno del matrimonio le mani sono tra

le indiscusse protagoniste.

Sì a mani curate con unghie non troppo lunghe, bellissima la french manicure ma fatta ad arte (non con la riga bianca larga come una striscia pedonale!).Sì ad unghie corte e naturali. No ad unghie ricostruite lunghe, magari arricchite da disegni, brillantini o perline. Troppo volgari.

ChiCCa da wp:Se avete Scelto

un colore preciSo per il voStro matrimonio potete oSare con uno

Smalto uguale, ma Sempre con l’unghia

corta, altrimenti Sembrerete volgari

Streghette e non meraviglioSe SpoSe!

Tableau de mariagePer la disposizione degli ospiti nei tavoli

allestiti per la cena placé molto spesso viene

utilizzato il Tableau de Mariage.

Un tempo era un semplice cartoncino rettangolare con misure standard 90x70, con stampati oppure attaccati dei piccoli cartoncini riportanti il nome del tavolo ed il nome dei relativi ospiti assegnati a quel tavolo. Nel corso degli anni la struttura del tableau si è decisamente evoluta e la fantasia ha avuto il sopravvento. Oggi il Tableau è molto spesso così scenografico da lasciare gli ospiti senza fiato. Al posto del cartoncino rettangolare si utilizzano i più svariati oggetti o le idee più fantasiose e scenografiche: dalle cornici ai cd, dalle lavagnette a piccoli specchi legati da nastri attaccati ad alberi, dai vasetti a sfere in plexi. Insomma, qualsiasi materiale inserito in un progetto ben studiato renderà il vostro tableau meraviglio. Quindi spazio alla fantasia e alla creatività!

ChiCCa da wp:per la Scelta del tableau e dei nomi dei tavoli conSiglio Sempre alla coppia di utilizzare un elemento che rappreSenti una loro paSSione comune (canzoni, film, poeSie, Sport, tipi di fiori, fraSi d’amore, etc…). anche la Semplice diSpoSizione degli oSpiti, coSì, Sarà curata nei minimi dettagli.

58 | IN Magazine

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IntImo sposa

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Page 59: In Magazine Rimini 04/2012

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Page 60: In Magazine Rimini 04/2012

I capelliPer quanto riguarda la scelta dell’acconciatu-

ra da scegliere per un giorno così importante,

è necessario affidarsi ad un professionista del

settore, che saprà darvi il consiglio adeguato.

Solitamente si stabilisce la giusta acconciatura in base all’abito scelto, ma anche alla forma del viso, e non per ultimo, a come si è abituati giornalmente a portare i capelli, per non vedersi quel giorno completamente trasformate e non riconoscersi! Evitate quindi cambi di colore o tagli drastici, acconciature particolarmente complicate onde evitare un inutile mal di testa (soprattutto se portate il velo) e attenzione ai fiori (che con il troppo caldo o la sera appassiscono tra i capelli). Importante fare una prova allo specchio se avete un ciuffo laterale, perché altrimenti nelle foto avrete sempre una parte del viso in ombra ed un occhio coperto!

ChiCCa da wp:una volta Scelto l’abito, fate delle foto. con i capelli raccolti, con i capelli Sciolti, e con il velo Se lo avete Scelto, in modo da permettere anche al voStro hair StyliSt di capire bene come è l’abito e l’effetto dei capelli. lui poi penSerà al reSto, con la Sua bravura e creatività!

Page 61: In Magazine Rimini 04/2012
Page 62: In Magazine Rimini 04/2012

IN Magazine | Special ADV

Classe e professionalità. L’organizzazione matrimonia-le è la naturale evoluzione di un modello di accoglienza e ospitalità incarnato nel tempo dall’Holiday Inn Ri-mini, in viale Vespucci 16.“Scegliete il giorno. A tutto il resto pensiamo noi”. Oltre alla scenografia, infatti, l’Holiday Inn offre un ser-vizio completo di wedding planner. “Un unico refe-rente - spiega il direttore Marco Semprini - accompa-gna la coppia nelle tappe del percorso verso il fatidico Sì.

Le nostre squadre sono un ingranaggio ben oliato, una piccola catena di montaggio che punta all’eccellenza”.Struttura storica ed esclusiva di Marina Centro, standard di altissimo livello, ricerca costante dei mi-gliori fornitori nel campo dell’hotellerie. L’Holiday Inn è per definizione una scelta di buon gusto. E lo sarà soprattutto nel giorno più importante per molte coppie, trasformandosi in uno sfondo impeccabile. Lo staff si occuperà di ascoltare, comprendere e rea-

Holiday Inn Rimini Rimini - Viale Vespucci, 16 Tel.: 0541 52255 - Fax: 0541 [email protected] www.hirimini.com

La Tenuta Saiano con i suoi allevamenti di

animali da cortile, maiali, capre e pecore, i

suoi vigneti ed uliveti, e’ immersa nel verde

della Scorticata, a Montebello di Torriana (RN)

lizzare i desideri e le prerogative degli sposi. In ogni aspetto e in ogni dettaglio. Nulla viene lasciato all’im-provvisazione: dalla scelta del menù agli allestimenti floreali, dai materiali ai colori dei tessuti, dal servizio a tavola all’accompagnamento musicale. Segni distintivi dell’Holiday Inn sono la cucina “espressa”, vale a dire la preparazione di pietanze in diretta grazie al coor-dinamento ottimale dello chef Cosimo Panetta, che con il suo recente arrivo ha portato un vento nuovo e gradito in cucina. Il banchetto può declinarsi in maniera tradizionalista con il classico servizio ai tavoli, oppure in stile informale, con il buffet in cui si susseguono le pietanze. Ognuna ideata privilegiando la materia prima - alcune provengono dalla Tenuta Saiano, stessa pro-prietà dell’Holiday Inn - e ognuna preparata per asse-condare il palato anche nella semplicità della fruizione. Dopo la cerimonia gli invitati saranno accolti da ap-petizer e cocktail nello scenografico american bar dell’hotel, che offre un prolungamento spontaneo nello spazio del giardino. Per il banchetto nuziale si sa-lirà invece nel ristorante Panoramico che guarda il mare, dove i commensali vengono condotti con ma-estria alla scoperta dei piatti e degli abbinamenti pro-posti dallo chef. Fino al gran finale con il taglio della torta, sigillo simbolico dei festeggiamenti. Il ristorante sarà riservato unicamente ai festeggiamenti. Gli ospiti possono inoltre beneficiare di un ampio parcheggio a pochi passi dall’hotel. Il matrimonio all’Holiday Inn è un affresco romantico e raffinato, in cui al centro ci sono gli sposi e i loro invitati e in lontananza la poesia del mare, con la sua mutevole sinfonia di azzurri.

cornice perfetta per il fatidico SìMATRIMonI dA fAvolA nello SToRICo ed eSCluSIvo HoTel dI MARInA CenTRo.

SeRvIzIo CoMPleTo dI weddIng PlAnneR, CuRATo dA un AffIATATo TeAM dI PRofeSSIonISTI

Holiday inn

Marco Semprini, Direttore dell’Holiday Inn Rimini

Page 63: In Magazine Rimini 04/2012

IN Magazine | Special ADV

Classe e professionalità. L’organizzazione matrimonia-le è la naturale evoluzione di un modello di accoglienza e ospitalità incarnato nel tempo dall’Holiday Inn Ri-mini, in viale Vespucci 16.“Scegliete il giorno. A tutto il resto pensiamo noi”. Oltre alla scenografia, infatti, l’Holiday Inn offre un ser-vizio completo di wedding planner. “Un unico refe-rente - spiega il direttore Marco Semprini - accompa-gna la coppia nelle tappe del percorso verso il fatidico Sì.

Le nostre squadre sono un ingranaggio ben oliato, una piccola catena di montaggio che punta all’eccellenza”.Struttura storica ed esclusiva di Marina Centro, standard di altissimo livello, ricerca costante dei mi-gliori fornitori nel campo dell’hotellerie. L’Holiday Inn è per definizione una scelta di buon gusto. E lo sarà soprattutto nel giorno più importante per molte coppie, trasformandosi in uno sfondo impeccabile. Lo staff si occuperà di ascoltare, comprendere e rea-

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lizzare i desideri e le prerogative degli sposi. In ogni aspetto e in ogni dettaglio. Nulla viene lasciato all’im-provvisazione: dalla scelta del menù agli allestimenti floreali, dai materiali ai colori dei tessuti, dal servizio a tavola all’accompagnamento musicale. Segni distintivi dell’Holiday Inn sono la cucina “espressa”, vale a dire la preparazione di pietanze in diretta grazie al coor-dinamento ottimale dello chef Cosimo Panetta, che con il suo recente arrivo ha portato un vento nuovo e gradito in cucina. Il banchetto può declinarsi in maniera tradizionalista con il classico servizio ai tavoli, oppure in stile informale, con il buffet in cui si susseguono le pietanze. Ognuna ideata privilegiando la materia prima - alcune provengono dalla Tenuta Saiano, stessa pro-prietà dell’Holiday Inn - e ognuna preparata per asse-condare il palato anche nella semplicità della fruizione. Dopo la cerimonia gli invitati saranno accolti da ap-petizer e cocktail nello scenografico american bar dell’hotel, che offre un prolungamento spontaneo nello spazio del giardino. Per il banchetto nuziale si sa-lirà invece nel ristorante Panoramico che guarda il mare, dove i commensali vengono condotti con ma-estria alla scoperta dei piatti e degli abbinamenti pro-posti dallo chef. Fino al gran finale con il taglio della torta, sigillo simbolico dei festeggiamenti. Il ristorante sarà riservato unicamente ai festeggiamenti. Gli ospiti possono inoltre beneficiare di un ampio parcheggio a pochi passi dall’hotel. Il matrimonio all’Holiday Inn è un affresco romantico e raffinato, in cui al centro ci sono gli sposi e i loro invitati e in lontananza la poesia del mare, con la sua mutevole sinfonia di azzurri.

cornice perfetta per il fatidico SìMATRIMonI dA fAvolA nello SToRICo ed eSCluSIvo HoTel dI MARInA CenTRo.

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Holiday inn

Marco Semprini, Direttore dell’Holiday Inn Rimini

Page 64: In Magazine Rimini 04/2012

Il santarcangiolese Guerrino Paganelli fa un

bilancio di vent’anni di professione tra

successi, nuovi progetti e il sogno di una casa

in mezzo al blu.

Guerrino Paganelli, architetto, laureato a Firenze nel 1991. Il suo studio a Santarcangelo è sito in una chiesa sconsacrata che appar-teneva all’ordine delle suore della Sacra Famiglia. Ricordo quando da bambina andavo con mia non-na in visita, da suor Elena e suor Valentina: inevitabilmente si pas-sava nella piccola chiesa ottocen-tesca. Ora mi confonde quasi il modo in cui è stato riconsiderato lo spazio, non ci sono dubbi, nes-sun fronzolo, nessuna decorazio-ne, qui si parla solo di architettura.Comeèiniziatalasuastoriadipro-gettista?“Lavoravo con il geometra Gior-gio Benedettini quando ho pro-gettato la prima casa, contempo-raneamente frequentavo il primo anno di architettura: ho firmato il primo progetto da architetto il 2 febbraio del ’92. Quest’anno sono vent’anni di professione e vent’an-ni di matrimonio con Mariangela”.

HaprogettatolapiazzaGanganelli? “Anni splendidi! Pieni di entusia-smo! Con gli architetti Menghi e Piolanti abbiamo partecipato a cinque concorsi. Ne abbiamo vinti tre, di cui due sono stati realizzati: la Piazza e la Fondazione Franco-lini, il terzo purtroppo è rimasto sulla carta.Leièunraroesempiodiarchitetto“territoriale”,lavoraquasiesclusi-vamenteaSantarcangelo!(ride) “Non è vero! Ho progetta-to tre alberghi a Cesenatico e sto

facendo il quarto! Comunque mi piace lavorare qui...”.Quantecasehaprogettato?“In venti anni circa duecento unità immobiliari appartenenti a piani particolareggiati, più tut-te quelle che sono arrivate dalla committenza ‘libera’”.Elabioarchitettura?“Nel 2000 ho preso la ‘specialità’. Mi aggiorno regolarmente ogni anno frequentando corsi speci-fici. Da allora ho sempre cercato di utilizzare questa tecnologia in

testo Graziella Biagetti - foto Riccardo Gallini

L’architetto che sogna l’Acqua

64 | IN Magazine

Progettare | Guerrino Paganelli

Page 65: In Magazine Rimini 04/2012

ogni progetto: spesso i clienti non lo sanno, ma per me è importante applicare il risparmio energetico e il rispetto per la natura in ognuno dei miei lavori”.Comevaconlacrisiedilizia?“Sono fortunato, oppure ho lavo-rato bene. Non so. Comunque gli impegni non mancano. Sono ar-rivati lavori di grande visibilità e, insieme al mio staff storico, stiamo portando avanti dei bei progetti, specialmente nella contrada: una grande casa in Via dei Nobili e una locanda di fianco al museo”.Socheleièunattentoosservato-redelmercato immobiliare,cosapensapossasuccedereneiprossi-mianni inquestoterritorio,doveparesisiaedificatogiàtutto?“Si faranno principalmente inter-

venti di restauro per privati, ma di sicuro vincerà la politica delle pic-cole ‘case passive’ unifamiliari a basso costo. Quindi massima resa degli standard in prezzi contenuti di vendita”.È sicuro che ci sia ancora questomercato?“È una scommessa! Ma un nume-ro limitato di abitazioni di buona qualità e di bella architettura può solo fare bene”.Miparlidellalocandaacuistala-vorando.“L’edif icio era chiamato ‘Asi-lo Vecchio’ ed era di proprietà comunale; durante la seconda guerra mondiale fu abbattuto

da una bomba e nel 1945 venne acquistato, tramite bando, dal-la famiglia Giorgetti. Il restauro riporterà l’edificio alle tipiche caratteristiche architettoniche della contrada santarcangiolese”.Comemainonhaunsitoweb?“Non ci credo. Il mio lavoro è impostato sul passaparola e sulla qualità”.Qualecasahapiùamato?“Cà Fabbri: livello altissimo, il mas-simo di tutto, qualità, materiali... Sei anni di cantiere, l’uso della tec-nologia che ogni architetto sogna! No limits. Fantastico. Contava solo il risultato”Checosalepiacerebbeprogettare? “Una casa sull’acqua. Ci penso ogni domenica quando vado in bicicletta vicino al lago della vec-

chia cava Santarini. Sono nato in montagna... strano questo deside-rio che ho di acqua... ci vivrei, è dentro di me”.Guerrino Paganelli non sembra un uomo particolarmente roman-tico: è come il suo studio, preciso, diretto e di poche parole. Diventa dolce solo alla fine quando do-mando: “quanti figli ha?”. “Due fi-glie ed una moglie, le mie migliori architetture!”, risponde. L’anticiclone Lucifero è senza pie-tà: fuori ci sono 35 gradi! È il 21 agosto, ore 19.40, sono in bicicletta e pedalo piano. È una lunga e cal-da estate e assaporo questa bella serata mentre torno a casa. IN

Sopra l’ingresso della sede aziendale di LAVS a Santarcangelo di Romagna, progettata da Guerrino Paganelli. Nella pagina a fianco, l’architetto assieme a collaboratrici nel suo studio santarcangiolese, ricavato in una chiesa sconsacrata.

Il futuro? Case passive

IN Magazine | 65

Page 66: In Magazine Rimini 04/2012

66 | IN Magazine

Abitare | Villetta in collina

Page 67: In Magazine Rimini 04/2012

La storia privata e professionale del proprietario s’intreccia con le scelte progettuali adottate per la ristrutturazione di questa villetta sulle colline riminesi. Trasformata in un luogo di benessere e riposo.

testo Massimo Morandi - foto Riccardo Gallini

Sulle colline riminesi questa villetta costruita negli anni ‘70 è stata successivamente ristrut-turata; gli interni sono opera dell’architetto Roberta Marzi dello studio Officina Progetti di Roberta Marzi e Lena Sanese.La progettista, amica di lunga data del proprietario, ha incentrato il progetto sul temadelbenessereedelriposo. Inizialmente destinata a casa di vacanza, finisce per poi as-sumere col tempo le connotazioni di residenza-ritiro, dopo i lunghi viaggi di lavoro del padrone di casa.L’intuizione architettonica è sta-ta quella di riunirelatramadellastoriaprivataeprofessionaledelclienteconlescelteprogettuali.Già all’ingresso si ha la sensazione di varcare i confini di un mondo in cui materiali naturali e contamina-zioni artistiche confluiscono in uno stile personale. Una sorta di abita-zione-manifesto del suo pensiero.Entrando ci si trova subito in sog-giorno. Il pavimento è in caldo legno di rovere, abbinato ad in-tarsi di massetto cementizio fat-to a mano e lasciato al naturale, protetti solo da una resina tra-

sparente. Frammentimetallicidimotociclettasonoaffogatinelcal-cestruzzo, opera di un artigiano-artista amico dell’architetto.I frammenti d’acciaio sono frutto dello sport praticato professional-mente dal proprietario: il moto-cross. Le pareti sono tinteggiate in una rilassantetonalitàchiara; i mobili di legno sono disegna-ti dall’architetto e realizzati da artigiani sapienti.Davanti al focolare in calcestruzzo due enormidivaniflexform.La stanza è impreziosita da oggetti trovati nel corso di numerose espe-rienze dell’ecclettico padrone di casa. Lampade ed elementi con-temporanei di design sono posati con cura dall’architetto.Gli spazi interni si aprono su ogni lato verso il verde che li circonda.Lacucinaconparetiinvetrosiaf-facciasullasaladapranzo, che è un tutt’uno con il soggiorno. Le pareti sono finite con intonaci ar-tigianali, il pavimento ed i mobi-li in legno irradiano per tutta la casa una grande energia e vitalità.È la cultura del ‘benessere’ l’altro tema portante del progetto, che

Dar luce alla Materia

IN Magazine | 67

Page 68: In Magazine Rimini 04/2012

attraversa le funzioni e la storia di questa casa e pervade l’acco-gliente atmosfera domestica.L’architetto inserisce chiari spun-ti materici ed elementi compo-sitivi lineari, che si affiancano all’accurata selezione di arredi, chiamati a costruire un acco-gliente ambiente contemporaneo.Teoria chiaramente messa in pra-tica nella realizzazione del bagnoprincipaleenelguardaroba in le-gno a finitura goffrata-fine, che dona alla stanza una luce piacevo-le. Nella stanza bagno-benessere è protagonista il monolitico lavabo in pietra “iesina” e la grande va-sca, che si affacciano sul giardino e area sport. Il mix di questi materia-li crea un’atmosfera quasi magica, mentre la luce naturale inonda tut-ta la stanza di una luminosità calda e dorata. L’impattosensorialedeimaterialiprosegueintuttalacasa. Comune denominatore il naturale.Roberta, come suo solito, ha cu-rato attentamente ogni dettaglio, come facevano solo artisti ed ar-tigiani di un tempo. La sperimen-tazione di materiali caratteristica del lavoro dell’architetto si spin-ge fino al costruire unpavimentotuttooriginalechedivienefirmadiquestoprogetto.Bagni, zone relax e palestra sono infine il cuore di questa dimora. Gli ambienti su cui l’intesa tra cliente e architetto è stata massi-ma, favorita da una comune visio-ne, che ha portato alla creazione del luogo di riposo perfetto, lumi-noso e protettivo, con massima at-tenzione ai materiali. IN

A fianco, la camera da letto. Sotto, il bagno-benessere, con la grande vasca che si affaccia sul giardino e sull’area sport.In basso, il particolare del soggiorno con pavimento in legno e intarsio cementizio, in cui sono incastonati pezzi di motocicletta.

68 | IN Magazine

Page 69: In Magazine Rimini 04/2012
Page 70: In Magazine Rimini 04/2012

L’agenzia di comunicazione Promos di Rimini festeggia i venticinque anni di attività con un progetto di “riciclo intellettuale”: riproporre idee creative non utilizzate per un uso “eco-logico” del pensiero e del tempo.

Delle idee non si butta via nulla: è con questa filosofia che Vincen-zoCimino, capitano della squadra tutta al femminile che dà un volto giovane e spigliato a Promos - l’a-genzia di pubblicità e marketing da lui fondata assieme alla moglie Rita nel 1987 -, ha celebrato i ven-ticinque anni di attività con un progettoinnovativoedecofriendly. Dalla sede riminese di via Sasso-nia in questo quarto di secolo Pro-mos ha gestito progetti per molte aziende non solo locali, fornendo soluzioni per qualsiasi tipo di esi-genza legata alla comunicazione e alla pubblicità. E, come spesso accade, nel cassetto dei lavori pro-posti ai clienti si sono accumulati progetti che per diverse ragioni non sono stati realizzati, vuoi per-ché la scelta è andata su altre op-

zioni, vuoi perché - succede anche questo, quando si anticipano le mode - la proposta, troppo inno-vativa, non giungeva al momento giusto. Ora nel sito dell’agenzia questi “lavoririfiutati”sonoespo-sti inunasortadivetrinavirtua-le (all’indirizzo www.promosri-mini.com/lavori-rifiutati.html).Cimino sottolinea motivazioni e obiettivi del progetto: “A volte ca-pita che l’idea non piaccia o non sia capita. Oppure che sia giusta ma troppo azzardata per i tempi. Quindi abbiamo pensato che da un rifiuto può ri-nascerequalco-sadinuovo, a volte migliore. Ecco allora che abbiamo raccolto le nostre creatività cestinate, seguen-do un atteggiamento eco-friendly, dove l’imperativo è ‘nulla va but-tato, tutto si può riutilizzare’. In

sostanza, l’obiettivo è quello di riciclareilavorienonsprecarelacreativitàinvestita. La provocazio-ne sta tutta qui: invitare il cliente a dare un’occhiata alle proposte già confezionate per altri e, per-ché no, sceglierne una che gli piaccia. Con una veloce persona-lizzazione a costo molto contenu-to l’idea diventerà sua a tutti gli effetti. I vantaggi? Prima di tutto quello “eco-nomico,” in tempi in cui l’ecologia è al centro dell’at-tenzione di tutti e invita ad azio-ni responsabili verso i consumi”. Prospettiva positiva che andrebbe declinata anche nella vita di tutti i giorni quella che insegna Pro-mos: spesso ciò che avevamo eti-chettato come “sconfitta” si rivela, invece, fonte di successo e crescita professionale. IN

testo Maria Cristina Muccioli - foto Riccardo Gallini

L’ecologia delle Idee

70 | IN Magazine

Comunicare | Promos

PAVIMENTI E RIVESTIMENTI, SUPERFICI CONTINUE CON ECOMALTE ALL’ ACQUA, RIVESTIMENTI IN PORCELLANA ARTIGIANALE, IL COCCIOPESTO, PAVIMENTI IN LEGNO ANTICO, PIETRE NATURALI, ARREDAMENTI, E CUCINE, RETI METALLICHE STIRATE, BAGNI E ACCESSORI, SCHIUMA D’ALLUMINIO A CELLE APERTE, PANNELLI COMPOSITI E TANTI ALTRI MATERIALI PER PROGETTARE E ARREDARE OGNI TIPO DI AMBIENTE.

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Page 71: In Magazine Rimini 04/2012

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Page 72: In Magazine Rimini 04/2012

Nella famiglia Ricci è la figlia Diletta

a indicare la strada al padre Mario, ma solo

quando è al suo fianco in gara come navigatore

nel campionato trial 4x4. Una coppia fuori dal

comune, vincente sulle quattro ruote.

Non capita spesso, anzi non suc-cede quasi mai di imbattersi in un equipaggio “formato familiare” nel campionato italiano trial 4x4. La famiglia in questione è quella dei Ricci, con il babboMario al vo-lante e la figliaDiletta al suo fian-co, nel ruolo di navigatore. “Ècominciatotuttopercaso,nelgennaiodel2008”, racconta il pi-

lota riminese, 45 anni. “Un ami-co mi aveva prospettato la possi-bilità di gareggiare nel trial, ma io ero perplesso, non potendo contare sulla disponibilità di Silvano Fattori, il mio abituale partner. E l’amico, di rimando: ‘Prova a chiederlo a tua figlia’. Dilettaaveva13anniemezzoal-lora,manonhaesitatoneppureun

testo Alberto Crescentini

Al Volante in Famiglia

72 | IN Magazine

Correre | Mario e Diletta Ricci

Page 73: In Magazine Rimini 04/2012

attimoadaccettarelaproposta”. “Mio padre mi portava abitual-mente a vedere le sue gare, re-spiravo quell’aria. E ho preso quell’opportunità al volo”, am-mette la giovane Ricci, oggi di-ciottenne.Nonostante il titolo conquistato, quel binomio dura comunque poco. Diletta si iscrive al liceo scientifico Serpieri e per un paio di stagioni lascia perdere le corse, concentrandosi solo sugli studi, dove peraltro eccelle (è stata am-messa in quinta con la media di 9,20). La passione cova però sotto i libri e nel2011eccoladinuovointuta, con le carte da viaggio in mano: “Ho visto che riuscivo a conciliare la scuola con gli allena-menti, poi mi mancavano le gare, mi mancava l’emozione di allac-ciarmi il casco, magari di salire sul podio...”.Già, il podio, una piacevole abi-tudine per la “Riccifamily”,cheritrovasubitopiazzamentiimpor-

tantineltrial, con un secondo po-sto lo scorso anno e una posizione ai piani alti della graduatoria in questo 2012 che prevede ancora un paio di appuntamenti, a Car-rara in ottobre e a Senigallia a no-vembre. Ma cosa significa ritrovar-si dentro un’auto assieme? “Vivere lo sport con mia figlia è molto importante”, sostiene Mario. “Io

credo fortemente nello sport, fa capire i propri limiti, ti fa cadere e poi aiuta a rialzarti. È una vera palestra di vita, vorrei che Diletta, oltre a divertirsi, potesse forgiarsi attraverso lo sport”. “Io mi fido ciecamente, quando sono in macchina con lui” ribat-te Ricci junior. “Mi fa comunque effetto dirgli cosa deve fare, an-che con le maniere forti. Prima di gareggiare, infatti, gli ripeto sem-pre: ‘Babbo, quando scendiamo dimentica tutto quello che succe-de in macchina”.I “suggerimenti” di Diletta si fan-no indubbiamente sentire. “Altro che! Quandoèabordoescefuorituttaquantalasuagrinta,miurlanelcascocomeun’aquila”, rivela il genitore, che non deve preoccu-parsi di avere il lasciapassare della mamma, cioè di sua moglie. “No, non c’è problema, anche perché quando eravamo ragazzi, nel ‘90, c’era proprio Donatella al mio fianco come navigatrice. Poi è

consapevole che per la sicurezza si è fatto tanto. Non è assolutamente contraria, alle gare viene pure lei”.Loscorso16giugnoDilettahacom-piuto18annieilgiornosuccessivoc’eraunagara. “Abbiamo patteg-giato: le ho chiesto di non fare troppo tardi la sera prima con le amiche, in cambio le avrei rega-lato una vittoria. Purtroppo non

sono stato di parola, si è rotto il semi-asse dell’auto e siamo arri-vati solo secondi...”, quasi si scusa Mario. Intanto la figlia è ormai in odore di patente. Non è che avre-mo poi un cambio di sedile? “Cipotrebbestare,vorreiproprioprovareacorrere,aguidare io”,ci fapiùdiunpensierinoDiletta, che scalzerebbe così il padre. “È una cosa che mi farebbe sentire vecchio, però una chance gliela concederò senz’altro”, si mostra di larghe vedute Mario. IN

Una 4x4 per padre e figlia

Ph. Riccardo Gallini

IN Magazine | 73

Page 74: In Magazine Rimini 04/2012

Un’idea goliardica è divenuta punto di riferimento per gli appassionati delle karatelle, veicoli realizzati artigianalmente senza motore. È Karatella Race, tra gara e spettacolo, lungo le vie di Coriano.

La promozione è di quelle da For-mula Uno. Coriano è pronta ad ospitare la quarta edizione della Karatella Race. Non solo un even-to sportivo ma anche una festa, un carnevale in allegria che conserva al suo interno un obiettivo impor-tante: fare del bene.Non a caso è stata inserita traglieventiufficialidelGranPremiodiSanMarinoedellaRivieradiMo-toGP. A dimostrazione che il terri-torio, e anche i promotori dell’e-vento che si è svolto sul circuito di Misano, credono in questa iniziati-va nata come una goliardata e oggi

divenuta un punto di riferimento per gli amanti della Karatella.L’edizione 2012, come è lo stesso manifesto a ricordarlo, si aprirà con un dolce pensiero a MarcoSimoncelli (nella foto sopra), che proprio lo scorso anno era stato il protagonista assoluto della ma-nifestazione. MircoAcquarellieiragazzi della Karatella lo ricor-deranno a loro modo, cioè con quella franchezza e quel sano divertimento che hanno sempre contraddistinto il campione di Co-riano. Il pronti via è previsto per le 9,30 di domenica 23 settembre,

quando inizieranno a scendere la collina gli equipaggi dei giovanis-simi. Poi seguiranno gli amatori e i professionisti. Un tripudio di colori e di suoni (obbligatorio il clacson seppur in salsa domesti-ca), con ogni “pilota” che esibirà la propria creatività. Tra le kara-telle più simpatiche, si dice ce ne sia una che riprenderà la novità dell’estate riminese, cioè la gran-de ruota panoramica. Natural-mente nonmancheranno ipiloti,quelliveri, quelli che neanche una settimana prima sono sfrecciati nelle curve del Santamonica. IN

testo Andrea Cicchetti

Divertirsi in Discesa

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Gareggiare | Karatella Race

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Una nuova idea di guida è quella lanciata dalle giornaliste Daniela Camboni e Gaia Giorgetti: un romanzo giallo ambientato a Rimini che, mentre racconta una storia, accompagna il lettore alla scoperta della città.

A Rimini il turismo letterario si tinge di giallo. Accade grazie a un appassionante romanzo mystery che è anche una guida ai luoghi storici e artistici della città, quel-li noti e quelli più misteriosi: “Il mistero del tempio di Rimini”, 160 pagine scritte a quattro mani dalle giornaliste Daniela Cambo-ni (Corriere della Sera, Salvagente) e Gaia Giorgetti (il Resto del Car-lino). Primo volume della collana “Guide in giallo” di Pendragon, il libro racconta le vicende dell’inve-stigatore Italo Giusti alla ricerca del rampollo scomparso Niccolo Dall’Atti in una Rimini invernale e ammaliante.“IlmisterodeltempiodiRimini”:raccontogiallooguidaturistica?Daniela: “Volevamo scrivere qual-cosa insieme e cercavamo un’idea interessante, che non si fosse mai vista in una libreria. Ci siamo det-te: perché non facciamo un giallo che è anche guida turistica? Il li-bro è dedicato ai turisti, tanto è vero che è già stato tradotto in rus-so. Ma è dedicato a tutti quelli che amano Rimini e hanno voglia di scoprirne gli angoli nascosti, come la Casa delle conchiglie, il Lapida-rio romano, o Babbo Natale in una chiesa vicino al porto.”

Come è stato lavorare a quattromani?Gaia: “Spesso ci chiedono se è stato faticoso. Al contrario, è stato mol-to divertente. Abbiamo suddiviso la storia nei vari capitoli. E siamo partite scrivendone uno a testa in alternanza. Dopodiché lo spediva-mo all’altra e avveniva subito la se-conda stesura. Poi ancora così per altre due volte almeno. Oggi non riusciamo neanche noi a capire chi ha scritto cosa.”Daniela: “È stata una ‘scrittura lavatrice’: tanti cicli di scrittura e riscrittura alternati.”Chièilveroprotagonista?Gaia: “Il grande protagonista di questa storia non è il detective Italo Giusti e neppure il ragazzo scom-parso, il bellissimo e nobile Niccolò. Il protagonista principale è Rimini.”Daniela: “Sì, protagoniste sono innanzitutto la città e la bellezza di Rimini.”Aveteun“luogodelcuore”aRimini?Gaia: “Il Tempio Malatestiano, così ricco di misteri, di simboli, di segni destinati agli ‘iniziati’.”Daniela: “I miei sono la Domus del Chirurgo e borgo San Giuliano: un altro tempo, un’altra dimensio-ne... camminando per quelle stra-dine si dimentica tutto il resto.” IN

testo Giorgia Gianni

Rimini svelata in Giallo

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Scrivere | Daniela Camboni e Gaia Giorgetti

Il secondo volume delle “52 domenIche In Romagna” Un nuovo viaggio in un territorio che non smette di stupire

Per ordini e informazioni: Tel . 0543.798463 Fax 0543.774044 | [email protected] | www.inmagazine.it

le cIttà e I boRghI, la natuRa e la stoRIa, la costa e l’entRoteRRa

Le “52 domeniche in Romagna” torna-no con un secondo volume che narra il “sapore” dei luoghi e accompagna il lettore verso le mete più insolite e affascinanti per il week-end.

Una guida, organizzata come sempre in 52 itinerari, arricchita dalla segna-lazione di curiosità, luoghi nascosti e esperienze suggestive, perché ogni do-menica diventi indimenticabile.

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Il secondo volume delle “52 domenIche In Romagna” Un nuovo viaggio in un territorio che non smette di stupire

Per ordini e informazioni: Tel . 0543.798463 Fax 0543.774044 | [email protected] | www.inmagazine.it

le cIttà e I boRghI, la natuRa e la stoRIa, la costa e l’entRoteRRa

Le “52 domeniche in Romagna” torna-no con un secondo volume che narra il “sapore” dei luoghi e accompagna il lettore verso le mete più insolite e affascinanti per il week-end.

Una guida, organizzata come sempre in 52 itinerari, arricchita dalla segna-lazione di curiosità, luoghi nascosti e esperienze suggestive, perché ogni do-menica diventi indimenticabile.

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Evento mondano al Castello degli Agolanti,

per festeggiare i 90 anni di Riccione. Con il

sindaco Massimo Pironi a fare gli onori di casa.

Riccione ha festeggiato i suoi 90 anni con un Gran Galà andato in scena il 2 settembre scorso nella splendida cornice del Castellode-gliAgolanti. Centinaia gli ospiti del jet set riccionese, del mondo della cultura, della musica, dello sport e dell’imprenditoria. Per-sone che, insieme, hanno contri-buito a portare la Perla Verde in costante crescita, tanto da conqui-stare una fama internazionale. Al Gran Galà, organizzato da Cocori-cò Network in collaborazione con il Comune di Riccione, è stato il sindacoMassimoPironi a fare gli onori di casa, affiancato dall’avvo-cato AlessandroCatrani. Una forte impronta visuale e artistica è stata proiettata sulle mura esterne del castello, dove si riflettevano imma-

gini d’epoca in bianco e nero con la regia di GiancarloBartletta. La serata ha visto gli ospiti apprezzare anche la scelta della ristorazione a cura di LeardiniGroup, artefice di un allestimento che ha aggiunto un ulteriore tocco di classe a que-sto grande evento mondano. IN

testo Marina Giannini - foto Foto Riccione

Gran Galà al Castello

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Festeggiare | Riccione 90

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Con la onlus Interplast Italy il chirurgo Paolo Giovanni Morselli parte volontario per i Paesi più poveri del mondo per ridare speranza con interventi di chirurgia plastica ricostruttiva.

Curare vuol dire avere cura e farsi carico di una problematica. È la fi-losofia trasversale di PaoloGiovan-niMorselli, chirurgo plastico bo-lognese dal curriculum fittissimo, impegnato oltre che nella docenza e in sala operatoria anche in mis-sioni umanitarie nel mondo, per restituire ai bambini una vita digni-tosa, correggendo malformazioni ed esiti di ferite o ustioni. Lo incon-triamo nel suo studio di Riccione.Quali sono le nuove frontierenel campo della chirurgia rico-struttiva?“La chirurgia classica ricostruttiva ha fatto passi interessanti negli ul-timi 5-10 anni. Il concetto è cercare di ricostruire un tessuto, una forma perduti, attraverso l’uso delle cellu-le staminali, che hanno la capacità di costruire un muscolo, un tessuto osseo, lo scheletro, tutte le struttu-re particolari quando si differen-ziano. Il progetto sta nel trovare queste cellule staminali e indiriz-

zarle a ricostruire quella parte del corpo che manca, ad esempio un esito di mastectomia. Trapiantia-mo cellule che si chiamano stroma-li, cioè vicine, attorno al grasso, cel-lule che hanno una potenzialità. Il futuro è quello di prendere queste cellule dalla persona e incomincia-re ad indirizzarle. È come guidare un bambino per portarlo a scuola.”Èdifficilegestireleaspettativedeisuoipazienti?“Ho messo a punto qualche stru-mento che cerco di diffondere an-che tra i miei colleghi, per esempio ho un piccolo test con cui vado a sondare alcune situazioni in ambi-to comportamentale-psicologico. Questo sistema mi dà la possibilità di trovare parole chiave, cercare le ferite interiori, gestire le aspettati-ve, trovare segnali che mi dicono di valutare altri aspetti prima di procedere con l’intervento. Uti-lizzo anche un disegno: chiedo alla persona di disegnare come si vede e come vorrebbe essere.”Ma ha un par ticolare ricordolasciato dalle ultime missioni

compiute con Interplast Italy?“Eravamo in Tibet, in un ospeda-le a 4500 metri, eravamo stremati. Nel pomeriggio dell’ultimo giorno della nostra permanenza - aveva-mo operato oltre 100 pazienti - si presentano due signori con un fa-gotto che conteneva un bambino che aveva meno di un anno, che poteva essere operato. Dopo aver visitato il bimbo, che presentava una mostruosità sul viso, vado den-tro alla sala operatoria e dico ai colleghi: ‘Signori, c’è un bambino che è stato abbandonato e queste due persone dell’orfanotrofio lo hanno accompagnato qui. L’op-portunità è che chi arriva ultimo qualche volta può essere primo. Io decido che lo operiamo, chi ci sta?’ Il team ha risposto: ‘Portalo den-tro subito!’ Questa esperienza ha unito ulteriormente il gruppo, ha cambiato la vita a questo piccolo e noi abbiamo avuto la possibilità di dare qualcosa a lui. In ogni viaggio c’è un ‘caso’. Andare lì anche solo per operare quel paziente, ne vale-va la pena.” IN

testo Lucia Rughi

Ricostruire un sorriso Perduto

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Guarire | Paolo Giovanni Morselli

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L’ultima gara Marco Simoncelli l’ha corsa a Sepang il 23 ottobre di un anno fa. Da allora la ferita per quella perdita è ancora viva. E le iniziative benefiche a suo nome non si fermano.

Un sorriso aperto sotto i riccioli ribelli, da ricacciare sotto il casco per lanciarsi in pista. MarcoSi-moncelli era la gioia di correre a viso aperto senza staccare mai; è l’immagine della gioventù perdu-ta in un colpo, conservata immor-tale nella memoria di tutti.A mantenerla viva sono le tante iniziative organizzate dopo la sua scomparsa, ufficiali e ufficiose,

seguite da vicino dai genitori Ros-sella e Paolo (nella foto). Dall’inti-tolazione del Misano World Cir-cuit alla nascita della onlus a suo nome (www.marcosimoncellifon-dazione.it), che promuove raccolte fondi e iniziative benefiche.L’impronta filantropica si lega al nome di Marco in modo natura-le, vista l’inclinazione del giovane pilota a prendere parte in prima

persona ad iniziative solidali, a non tirarsi indietro mai di fronte alle richieste di aiuto.Un carattere solare e aperto che anche noi del RiminiIN abbiamo avuto modo di apprezzare, in oc-casione dell’intervista di coperti-na rilasciata dal Sic ad inizio 2011. E così vogliamo ricordarlo, sulla sua moto e con il suo inseparabile sorriso. IN

Un lungo anno senza il Sic

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Ricordare | Marco Simoncelli

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