IN Magazine Rimini 03/2014

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Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 20/12/2000 n. 34- E 3,00 Rimini www.inmagazine.it ® Anno XIV - N. 3 - LUGLIO - AGOSTO 2014 Prime cittadine Le signore tricolori I balconi di Piero Affacciati sulla storia Adolfo Franzò Ciao maschio! Alberto Rondina Sulla cresta dell’onda

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Anno XIV - N. 3 - LUGLIO - AGOSTO 2014

Prime cittadine Le signore tricoloriI balconi di Piero Affacciati sulla storiaAdolfo Franzò Ciao maschio!

Alberto

RondinaSulla cresta dell’onda

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Surfiamo sui mari di tutto il piane-ta con il giovane campione riccio-nese di kitesurf Alberto Rondina, che salta sulle onde ben stretto alla sua “vela”. Proseguiamo raccontan-do tante storie al femminile, con una carrellata di energiche ed en-tusiaste donne che intraprendono l’avventura di sindaco dei comuni del riminese; sempre una donna ha assunto di recente la guida del Gruppo Giovani di Confindustria di Rimini, Maria Teresa Colombo, e, ancora, l’attrice riccionese Carlot-ta Montanari ci racconta Hollywo-od e la sua nascente carriera negli States. Il territorio lo guardiamo invece con gli occhi del grande ar-

tista Piero della Francesca dai bal-coni che mostrano i paesaggi che ha raffigurato nei suoi quadri più celebri. Affascinanti foto d’autore sono poi quelle di Adolfo Franzò che ha ritratto gli attori italiani dan-doci una panoramica dell’universo maschile contemporaneo. E ancora tanta arte e passione, con la talen-tuosa ballerina Daniela Zaghini, i curatori artistici di Santarcangelo dei Teatri, il flautista Fabio Mina, il costruttore di giocattoli Giovannino Pasini e la nuova realtà culturale di Cambia-menti. E infine una pausa con il gusto di due protagonisti del ricevere con Alceo e Summertrade. Buona lettura!

20

34

28

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6 Annotare Brevi IN20 Essere Alberto Rondina28 Amministrare Prime cittadine34 Visitare I balconi di Piero40 Presiedere Maria Teresa Colombo44 Recitare Carlotta Montanari50 Fotografare Adolfo Franzò

52 Danzare

Daniela Zaghini54 Organizzare

Santarcangelo dei Teatri58 Suonare

Fabio Mina60 Inventare

Giovannino Pasini62 Gustare

Alceo e Summertrade66 Creare

Cambia-Menti

|EDITORIALEdi Andrea Masotti |

Sommario

Edizioni IN MAGAZINE S.R.L.

Redazione e amministrazione: Via Napoleone Bonaparte, 50 - 47122 Forlì tel. 0543.798463 - fax 0543.774044

[email protected]

Tutti i diritti sono riservati. Foto e articoli possono essere riprodotti solo con l’autorizzazione dell’editore e in ogni caso citando la fonte.

Stampa: Graph S.N.C. - San Leo (RN)

Direttore Responsabile: Andrea Masotti

Redazione centrale: Roberta Brunazzi, Serena Focaccia

Progetto grafico: Lisa Tagliaferri

Impaginazione: Sabrina Montefiori

Controllo produzione e qualità: Isabella Fazioli

Ufficio commerciale: Irena Coso

Coordinatrice redazione di Rimini: Irena Coso

Collaboratori: Giorgia Gianni, Marina Giannini, Marianna Giannoni, Alessandra Leardini, Lucia Lombardi, Andrea Manusia, Sabrina Marin, Melania Rinaldini, Lucia Rughi.

Fotografi: Anna Agliardi, Pasquale Bove, Gilles Calvet, Quincy Dean, Adolfo Franzò, Riccardo Gallini, Francesco Grillo, Roberto Masotti, Photo Love, Ilaria Scarpa.Chiuso per la stampa il 25/07/2014

SeguicisuFB:www.facebook.com/edizioni.inmagazine

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Castel Sismondo vive l’Estate

Rimini - La volontà della Fondazio-ne Cassa di Risparmio di Rimini di promuovere Castel Sismondo Estate 2014 ha trovato il favore dei cittadini e dei turisti. Oltre 40 serate dedicate ad eventi culturali stanno punteg-giando l’estate riminese. Undici se-rate dedicate alla danza, poi Parco Poesia, i concerti, le serate dedicate alla lettura per ragazzi, la rassegna

Moby Cult e insieme la mostra dedi-cata a Guerrino Bardeggia, il grande artista di Gabicce scomparso dieci anni fa. La Fondazione ha voluto rendere maggiormente fruibile uno dei monumenti più famosi della cit-tà e, allo stesso tempo, valorizzare le realtà culturali locali, offrendo loro una location suggestiva come la rocca quattrocentesca.

Rimini Fiera a passo di danza

Rimini - Oltre 25mila ballerini da 35 nazioni sono stati protagonisti

di SportDance, a luglio a Rimini Fiera. Il più grande festival di Danza

Sportiva al mondo per sette giorni ha riempito otto padiglioni di Rimini

Fiera e la città di Rimini di atleti e di accompagnatori, garantendo

al territorio oltre 20mila presenze turistiche. In fiera si sono svolti

anche i campionati mondiali, le gare paralimpiche, con 100 coppie in

pista e una preparazione atletica di altissimo profilo. Rimini si conferma

quindi una delle capitali mondiali della danza, fenomeno sportivo

in costante crescita e che ha trovato sul territorio partnership adeguate

a favorire la crescita di un’arte straordinaria per gli spettacoli

presentati e per l’indotto economico garantito.

I ponti di Parigi raccontati da Antonio Stolfi

San Marino - Parigi come non è mai stata raccontata. Con il suo “Ponti

di Parigi - Una passeggiata poetica lungo le rive della Senna lontano

dal traffico caotico della metropoli”, il sammarinese Antonio Stolfi

conduce il lettore alla scoperta del carattere di una città nata dall’acqua.

Il libro, edito da Europa Edizioni - Roma, è dedicato agli innamorati

di Parigi ma anche a tutti i curiosi, studiosi e turisti che vogliono

conoscere la capitale francese da un punto di vista inusuale.

L’autore, infatti, propone un viaggio carico di fascino, per scoprire

la memoria di una città dinamica, vivace e romantica.

Banca di Rimini al fianco di iBike

Rimini - La Banca di Rimini parteci-pa al progetto iBike di Rimini Reser-vation. Si tratta di un nuovo mezzo di comunicazione al servizio dei tu-risti, realizzato tramite una sorta di bicicletta da cui si possono attingere informazioni turistiche, come pure effettuare prenotazioni e pagamen-ti di alberghi, ristoranti, concerti ed eventi. A luglio una nuova iBike è stata inaugurata presso la filiale di Mirama-re della Banca di Rimini, sulla quale è attivo anche il servizio di POS mobile, con cui è possibile acquistare le vacan-ze con carte di credito e bancomat.

Ph. Francesco Grillo

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Gelato World Tour, gran finale al Sigep

Rimini - Dal 5 al 7 settembre l’arte del gelato artigianale conclude a

Rimini un trionfale viaggio mondiale proprio nel cuore del suo distretto, nella patria di Sigep, salone leader del settore. Il conto alla rovescia in

vista di Gelato World Tour è partito e i maestri gelatieri stanno affinando

le ricette in vista del weekend che decreterà il miglior gusto gelato del

mondo. In piazzale Fellini, davanti a migliaia di turisti, Carpigiani

Gelato University e Sigep-Rimini Fiera, in partnership con Ifi e Mec3,

proporranno quindi la tappa finale di un viaggio partito da Roma e poi proseguito a Valencia, Melbourne,

Dubai, Austin e Berlino. Il Villaggio del Gelato, aperto al pubblico

e con ingresso libero, trasmetterà la cultura del gelato italiano, prodotto

alimentare artigianale fresco ed unico, insieme ad una

impareggiabile occasione di degustare coppette firmate dai grandi

maestri internazionali.

La CasaMatta, un anno di solidarietà

San Giovanni in Marignano - Primo anno di attività per l’iniziativa

“La CasaMatta”, il progetto realizzato da Auser con il patrocinio del Comune

di San Giovanni in Marignano. La CasaMatta è un luogo in cui

è possibile portare e donare oggetti, indumenti e materiali non più

utilizzati e trovarne altri cui dare una nuova vita, nonché un punto

di aggregazione per i cittadini con l’obiettivo di finanziare progetti a carattere sociale o culturale

nel territorio comunale. Curata da un gruppo di volontari, è aperta

tre volte alla settimana (lu nedì, mercoledì e sabato) e in occasione

di eventi; si trova in piazza Silvagni, presso l’ex sede comunale.

A settembre romba la MotoGP

Misano - Si avvicina il grande ap-puntamento con la MotoGP. Dal 12 al 14 settembre e nelle giornate pre-cedenti, la Riviera di Rimini tornerà ad ascoltare la musica dei motori, in un’estate che ha visto prima il Mon-diale Superbike e, a metà luglio, lo straordinario World Ducati Week, che ha richiamato oltre 65mila ap-passionati della community Ducati

da tutto il mondo. Il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimi-ni sarà l’occasione per abbracciare i grandi campioni delle due ruote, vedere se Marquez sarà capace di imporre il suo dominio anche a Mi-sano e, allo stesso tempo, incitare i beniamini locali che anche in questa stagione si sono messi in evidenza. motogp.misanocircuit.com

Hotel Savoia, il mercoledì a Bordo piscina

Rimini - Sorseggiare un aperitivo e rinfrescarsi con un tuffo in piscina: il mercoledì sera è magico all’Hotel Savoia di Rimini, con appuntamento in terrazza dalle ore 20.00. A rendere ancora più frizzante l’atmosfera il Dj Set e live music con Alberto Ananke. Progettato dall’architetto Paolo Porto-ghesi, l’Hotel Savoia si trova nel tratto di lungomare più esclusivo di Marina Centro, affacciato sul mare Adriati-co. Benessere, divertimento e relax sono di casa, grazie ad un nuovo con-cetto di ospitalità che, unito alla cura dei dettagli, fa la differenza.

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Ph.federicogalli.net

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Luce in salotto con Marisa Lazzaretti

Rimini - La luce che valorizza gli spazi fondendosi perfettamente con le architetture. È lo spirito con cui, dal 1974, Effetto Luce Spa lavora nel settore dell’illuminazione. Gui-data da Marisa Lazzaretti, la società si appresta a festeggiare i 40 anni di vita forte del nuovo showroom Vbo-

riccione, monomarca Viabizzuno, e dello spazio a Rimini in via XX Settembre 29, dove Marisa incontra clienti e architetti come nel salotto di casa, per ascoltare le loro richie-ste e riuscire sempre a dare una so-luzione adeguata alle loro esigenze. www.effettoluce.it

Contemporary Shop inaugurato all’Embassy

Rimini - Nella cornice della nuova e più esclusiva area turistica-comme-riciale della città, Embassy Marina Centro ha inaugurato il nuovo Con-temporary Shop Embassy - bags & shoes, che rimarrà aperto fino all’au-tunno inoltrato. Uno store con forte identità, che esprime la decennale esperienza lavorativa di Giuliano e Natasha nel settore. Insieme hanno esposto brand tra i più importanti nel modo delle scarpe e borse tanto ama-te dalle donne: Baldan, Essere, Acca-demia, Norma J. Baker, Sara Burglar e tante altre. I colori della collezione 2014 sono rosso e salmone, pensati per la clientela giovane, attenta ai co-dici tendenza della moda femminile.

E poi giacche in pelle autunno-inver-no con colori caldi e linee morbide, rigorosamente Made in Italy. Negli oltre 200 metri quadri dello store è esposta anche la linea scarpe per lui di Dino Bigioni. (I.C.)

Ladri di biciclette da De Sica a Missiroli

Rimini - Una bicicletta viene prima riscattata, poi rubata e quindi

cercata: tutto in tre giorni. Questa storia banale è il soggetto di uno

dei film più decisivi della storia del cinema come “Ladri di biciclette”,

firmato nel 1948 da Vittorio De Sica. Un gigante del cinema mondiale,

che condivide con Federico Fellini il primato del regista italiano più premiato dall’Academy, 4 Oscar,

tutti nella categoria del miglior film straniero. Questo film che incarna,

nell’immaginario collettivo, la quintessenza del neorealismo,

è stato presentato alla Corte degli Agostiniani il 26 luglio scorso dallo scrittore riminese Marco Missiroli,

autore, tra gli altri, di “Senza coda”, premio Campiello opera prima,

e del recente “Il senso dell’elefante”.

Clinic per allenatori a San Patrignano

Rimini - Non esiste una grande squadra senza un grande allenatore. Nello sport come nella vita. Lo sanno

bene San Patrignano e la Federazione Italiana Pallacanestro, che durante il weekend del 28 e 29 giugno hanno dato vita al Clinic Internazionale per Allenatori “Giovanni Papini”, a cura

del Comitato nazionale allenatori della FIP. Un importante momento

tecnico, dedicato a tutti gli allenatori italiani e stranieri, tenuto proprio

a San Patrignano. Tra i relatori Ettore Messina (nella foto assieme a

Carlton Myers, che con la sua agenzia B-Side ha organizzato con i ragazzi

di San Patrignano il camp Sport High School), uno dei migliori allenatori europei di tutti i tempi, già ct della Nazionale italiana e allenatore del CSKA. Con lui anche Luca Banchi

e Marco Crespi, Francesco Cuzzolin, Aleksandar Dzikic e Umberto Vezzosi.

Ph. Riccado Gallini

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Aperidialoghi di Assoform

Rimini - Riscuotono successo e ampia partecipazione di pubblico gli Aperi-dialoghi di Assoform Rimini, il ciclo d’incontri organizzato in collabora-zione con Accademia Ligabue per raccontare storie di imprenditori e professionisti che hanno basato il pro-prio successo sulla capacità di costru-ire e gestire efficacemente il gruppo. Il secondo appuntamento si è tenuto il 21 luglio presso l’Osteria il mare in piazza di Rimini, e ha avuto come ti-

tolo “Gestire il Team nelle emergenze: Obbligati a essere efficaci”. Protagoni-sta Alessandro Grandi, coordinatore infermieristico del reparto Anestesia e Rianimazione dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. I pros-simi appuntamenti di Aperidialoghi saranno con Mauro Berruto, commis-sario tecnico della Nazionale maschile italiana di pallavolo, il 2 ottobre e con Marcello Mazzoni, pianista e composi-tore, atteso per il 27 ottobre.

I finalisti del Premio Alpi

Riccione - Saranno proclamati il prossimo 6 settembre i vincitori della ventesima edizione del Premio Ilaria Alpi, che si terrà da giovedì 4 a dome-nica 7 settembre all’interno del Palaz-zo dei Congressi di Riccione. I fina-listi sono stati già scelti dalla giuria presieduta da Luca Ajroldi. Il premio per la migliore inchiesta televisiva italiana va a Laura Bonasera, Elena Radaelli, Alessandro Pampanini, Giancarlo Ceraudo, oltre che a Wal-ter Molino, Francesco Nava e Valerio Cataldi. Per la sezione IA Doc i pre-

miati sono Alessandro Marinelli, Raf-faella Cosentino, Alessio Genovese e Manfredi Lucibello. Per la miglior inchiesta giornalistica internazionale premiati Edouard Perrin, James Jo-nes, Marcel Mettelsiefen, Jean-Séba-stien Desbordes, Matthieu Martin e Nicolas Berthelot. Il premio della critica va invece a “Morti di Stato” di Riccardo Iacona e Giulia Bosetti; “In-ferno Atomico” di Sandro Ruotolo e Dina Lauricella e a “Caccia al tesoro”, di Duilio Giammaria e Teresa Paoli.www.premioilariaalpi.it

TTG Lab, formazione per il mondo del turismo

Rimini - Incontri, lectio magistralis e seminari con i massimi esperti

del settore per aggiornarsi e specializzarsi sui temi più caldi

del momento. Un percorso di marketing online in collaborazione

con Be Wizard! e tre giorni intensi di formazione per il settore alberghiero,

con un programma di seminari realizzato in collaborazione con

Sia Guest, il Salone Internazionale dell’Accoglienza. È quanto propone

TTG Lab, principale fiera btb del turismo in Italia che si terrà a Rimini

Fiera dal 9 all’11 ottobre 2014. In tutto saranno 50 le ore d’aula, dense di istruzioni, informazioni, proiezioni e suggerimenti utili all’attività degli

operatori del comparto.

Moda e bellezza con Sunrise

Cattolica - Nell’elegante cornice dell’Hotel Carducci76 di Cattolica, la Sunrise management ha organizzato a metà luglio una serata di moda con

i migliori brand del momento, come Cucò costumi, Brandina, MariaSole gioielli, Make your shoes. La serata

ha visto conquistare la fascia di Miss Carducci76 da Natalia, bellissima ragazza proveniente dalla Russia (nella foto); la fascia di Miss Birra

Viola, birra artigianale del posto, è andata invece a Jennifer di Riccione.

La Sunrise management e fashion Show hanno sostenuto la causa Tatù,

braccialetto contro la violenza alle donne. Tatù è un simbolo di libertà

dai condizionamenti culturali che vogliono ancora oggi la donna un

passo dietro l’uomo, un braccialetto fashion e insieme una causa civile.

www.sunrisemanagement.it

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Gran Galà per tutti gli Sposi

Rimini - Il 28 settembre nella magica cornice dello storico Grand Hotel, lo showroom santarcangiolese “Il Giardino della Sposa” di Alessandra Mussoni (nella foto in alto) realizza uno dei desideri di ogni sposa: indossare di nuovo il proprio abito del matrimonio. Perché l’abito da sposa è l’Abito per eccellenza che rappresenta il sogno ed esprime la persona-lità della donna che lo indossa e va scelto con cura, affidan-dosi a professionisti che possono guidare in un acquisto unico nella vita. Per questo Alessandra Mussoni realizza il Gran Galà degli Sposi, evento in cui ogni sposa potrà re-in-dossare il suo Abito. Il momento dell’aperitivo sarà seguito dalla cena nel salone interno e dall’intrattenimento musi-cale per concludersi con un meraviglioso finale a sorpresa.

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L’Adorazione, il canto dei corpi agli Agostiniani

Rimini - Nell’ambito del programma “Due Giorni con Jean Luc Nancy”, promosso dall’Istituto di Scienze

dell’Uomo con il patrocinio del Comune di Rimini e la collaborazione

della Biblioteca Civica Gambalunga, il 1° luglio è andata in scena

agli Agostiniani la performance “L’Adorazione, il canto dei corpi”,

produzione di Movimento Centrale Danza & Teatro per la regia di Claudio

Gasparotto. Il progetto artistico è nato dall’incontro con Roberto

Borghesi, traduttore del libro “L’adorazione” di Jean-Luc Nancy,

una delle figure più interessanti dello scenario filosofico contemporaneo.

Doppia personale a Augeo Art Space

Rimini - Augeo Art Space invita a Rimini Dannielle Tegeder e Diego

Cibelli, in una doppia personale, a cura di Elena Forin e Claudia

Löffelholz - LaRete Art Projects, che sarà visitabile fino al 28 settembre

prossimo. L’americana Dannielle Tegeder è un’artista multidisciplinare

la cui consolidata ricerca affianca installazione, animazione e

suono a una indagine nell’ambito dell’astrattismo pittorico. Per la

sua prima mostra in Europa, negli spazi di Augeo, ha elaborato un

progetto che interpreta l’ambiente attraverso il dialogo tra alcuni disegni di grandi dimensioni, una proiezione,

e un’installazione di The Library of Abstract Sound, uno dei suoi progetti

a lungo termine. La ricerca di Diego Cibelli ha già suscitato attenzione presso diverse sedi istituzionali in

Italia e all’estero. Da Augeo l’artista presenta un progetto inedito che -

tramite un video e fotografie - elabora una profonda riflessione evolutiva

basata sul confronto tra le dinamiche del mondo animale e di quello umano.

www.augeo.it

L’artista israeliano Rimon dona l’installazione “Cumulus”

Santarcangelo di Romagna - La 44esima edizione del Festival Inter-nazionale del Teatro in Piazza, da poco conclusa, lascia un segno tangi-bile della sua presenza a Santarcan-gelo: l’artista israeliano Yuval Rimon, infatti, ha scelto di donare alla città l’installazione “Cumulus”, inaugura-ta proprio nel corso della kermesse. L’opera, ideata e realizzata apposita-mente per l’arco di piazza Ganganelli con l’obiettivo di creare un’atmosfe-

ra provvisoria e un luogo di ritrovo, mette al centro il tema dell’invito e le figure dell’ospite e della nuvola. “Cumulus”, infatti, è il risultato di un workshop realizzato nell’ambito del progetto Nomadic School, che nel corso del Festival ha dato vita ad una serie di incontri e seminari intitolati “The host and the cloud” (“L’ospite e la nuvola”, appunto), titolo ispirato all’opera omonima dell’artista fran-cese Pierre Huyghe.

Oltremateria a Londra

San Giovanni in Marignano - Oltre-materia, una delle eccellenze del-la produzione italiana, e Material ConneXion Italia danno appunta-mento a Londra all’evento “100% Design”, la più importante fiera sul design del Regno Unito, con oltre 35mila visitatori provenienti da tut-to il mondo. L’azienda sarà all’in-terno di Materials Village, piattafor-

ma di eventi e iniziative dedicate a promuovere la cultura dei materiali e delle relative aziende produttrici, con uno spazio dedicato al mondo dei materiali innovativi e sostenibi-li, dove sarà possibile toccare con mano le nuove collezioni in ECO-MALTA® e una parte dei materiali presenti nella Library di Material ConneXion.

Ph. Ilaria Scarpa

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Arisa, Brignano e Noemi, star sotto le Stelle

San Marino - Sarà Arisa ad apri-re “l’estate stellata” di San Marino. “Star night (in) San Marino”, la nuova manifestazione promossa dalle Segreterie di Stato Turismo e Cultura, nei mesi di luglio, agosto e settembre vede succedersi sul gran-de palco all’apice del centro storico, tre personaggi amatissimi e di gran-de talento: Arisa, Enrico Brignano e Noemi. Il primo appuntamento è con Arisa il 31 luglio, che porterà sul

Titano il suo nuovo tour “Se vedo te”; il secondo appuntamento, sabato 30 agosto (sempre alle 21.30) con un altro beniamino del pubblico come Enrico Brignano, con il nuovissimo spettacolo “Evolushow”. Ultima star dell’estate, in occasione della Festa Nazionale del 3 settembre, per le Ce-lebrazioni della Fondazione della Re-pubblica, sarà Noemi, a San Marino con il suo “Made in London tour”. www.visitsanmarino.com

Al Riviera Golf Resort Audi quattro Cup con Reggini

San Giovanni in Marignano - Si è tenuta sabato 5 luglio la sosta roma-gnola del circuito Audi quattro Cup al Riviera Golf Resort, ospite della Concessionaria Reggini S.p.A. di San Marino. Ben 148 giocatori si sono dati “battaglia” per conquistare i posti di-sponibili per la Finale Nazionale su

Smiaf, festival dei giovani Saperi

San Marino - Spettacoli, concerti, mostre, incontri dalle ore 18.00

fino a tarda sera animano le piazze e le vie del centro storico di

San Marino città dal 1° al 3 agosto. Torna infatti anche questo anno Smiaf, San Marino International

Arts Festival, settima edizione della kermesse dedicata ai giovani

saperi. Circa 60 eventi nelle tre giornate del festival: concerti, dj set,

performance, spettacoli, installazioni, proiezioni e mostre si susseguiranno

senza sosta, spaziando dall’arte figurativa al teatro, dalla danza al

nuovo circo. Non mancheranno workshop, incontri e aperitivi

culturali; eventi in cui le idee più innovative e aggiornate saranno le

protagoniste, promuovendo arte e turismo culturale.

Assosoftware, il futuro tra innovazione solidarietà

Coriano - Si è tenuto il 23 giugno a San Patrigano il convegno di Assosoftware dal titolo

“L’Italia che sa innovare - 20 anni di storia proiettati verso il futuro”.

Ai soci, che oggi superano quota 100 aziende, è stato presentato il nuovo

“Software Hub” dell’associazione, una piattaforma nazionale per

la fatturazione elettronica a cui aderiscono le più grandi imprese

italiane produttrici di sistemi gestionali. Forte anche l’impegno

sociale: per ogni fattura che transiterà sulla piattaforma,

un centesimo di euro verrà donato ad un’associazione non profit italiana,

con particolare attenzione alle imprese sociali. Per il 2014 la scelta

è ricaduta proprio sulla Comunità San Patrignano. Alla giornata hanno

partecipato Bonfiglio Mariotti (nella foto), presidente di

Assosoftware, e Roberto Bellini, direttore generale dell’associazione.

Ph. Emilio Tini

Ph. Julian Hargreaves

Ph. Gianmarco Chieregato

questo percorso. Prima coppia clas-sificata quella composta da Renato Gaudimonte e Gabriele Marzi, la se-conda da Marco Pelliccioni e Loris Riccardi, che accedono alla finale di Acaya. Una vera festa per la concessio-naria Reggini, conclusa con un ricco cocktail offerto dallo sponsor.

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Dalla Saraghina fritto e piadina

Viserba - È ormai noto che “Dalla Saraghina” sul lungomare

di Rimini si gusta la cucina riminese, quella di mare dal profumo

di ospitalità e di cibo di una volta con il pesce appena pescato (davvero)

e la pasta fatta in casa dalla “zdora”, quella di famiglia. Ogni piatto del

menù “è pescato” dalla tradizione della nonna-mamma-vicina

di casa con i profumi nostalgici di quella cucina marinara

al profumo di sardoncino e gratin. A un anno dall’apertura, l’anima

“Dalla Saraghina” si è sdoppiata per diventare “Dalla Saraghina, fritto

e piadina”. A Viserba, a pochi passi dal mare, è nata una gastronomia che propone piatti tradizionali con

ingredienti a km 0, prezzi accessibili a tutti e cordialità romagnola servita dalla “zdora” (vera). E già in cantiere

c’è l’esportazione del format.

Carabinieri in mostra

Rimini - Si è tenuta lo scorso 17 luglio presso la Galleria dell’Immagine

di via Gambalunga l’inaugurazione della personale di pittura dal titolo “L’abbecentenario del carabiniere”.

La mostra è realizzata con l’alto patrocinio del Comando Generale

dell’Arma dei Carabinieri, del Comune e della Provincia di Rimini

ed espone le opere realizzate dal maestro Freddy Veroni, Brigadiere

Capo presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Rimini, in occasione

del 200° Annuale della Fondazione dell’Arma. Si possono vedere

esposte cinquanta opere in cui Veroni raffigura situazioni ed eventi legati

all’Arma, reinterpretandoli con leggerezza e ironia.

Festa de Borg dedicata al Ponte

Rimini - Borgo San Giuliano in fe-sta come sempre a inizio settembre per la tradizionale Festa de Borg che quest’anno giunge alla diciannovesi-ma edizione. Sabato 6 e domenica 7 settembre la comunità del Borgo si riunirà per festeggiare in particolare i duemila anni del Ponte di Tiberio, un’icona dell’intera città di Rimini, che ha visto passare sulle sue pietre secoli di storia e di vita. Il fulcro della

Festa sarà “Happy Birthsday’s Water Square”, una serie di spettacoli di grande impatto visivo che si terranno sabato e domenica sera nell’invaso, con celebrazioni collettive del com-pleanno del Ponte. Nelle piazze del Borgo ci saranno poi animazioni con ambientazioni storiche differenti e, come sempre, mostre, iniziative con le scuole, un’area dedicata ai bambini e la lotteria. (S.F.)

Mai stati meglio, con Lia e Gianluca

Rimini - Ritrovare il proprio benesse-re e la fiducia in se stessi, scoprendo le nuove tecniche per migliorare la propria qualità della vita, attraverso l’ironia di una giornalista e l’entu-siasmo di un ventenne sognatore alle prese con una complicata storia d’amore. È il format di “Mai Stati Meglio”, il nuovo programma di Rai Radio2 dedicato al mondo del be-nessere, condotto dalla giornalista, autrice satirica e tweet star Lia Celi e dal giovanissimo Gianluca Daluiso (entrambi nella foto), in onda dal 5 lu-glio il sabato e la domenica. Lia Celi ha scritto alcune delle pagine più irri-verenti della satira degli ultimi anni, ad esempio su riviste come “Cuore” e in programmi come il “Pippo Chen-

nedy Show”. Gianluca Daluiso ha 21 anni ma si è dato già molto da fare: a 16 anni inizia a scrivere per “La Voce di Romagna”. È stato web-opinionista di “Agorà” su Rai 3; cura una rubrica sul Corriere di Romagna e, dal 2014, collabora con “Il Fatto Quotidiano”.

Ph. Riccardo Gallini

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Storia, sogni e progetti del giovane fuoriclasse riccionese Alberto Rondina, ai primi posti delle classifiche Mondiali e campione europeo di Kitesurf.

testo Marina Giannini - foto Gilles Calvet

Sulla cresta dell’ Onda

Essere | Alberto Rondina

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Nascere in una località di mare e avere una naturale passione per le onde non è poi così scontato. Ad Alberto, nato nel 1989, la passione per il mare e per il surf l’ha tra-smessa suo padre Flavio. Quando ha compiuto un anno il primo re-galo che ha ricevuto è stata una ta-vola da surf cinque volte più alta di lui. Ha iniziato il surf e la ginnasti-ca artistica a 5/6 anni, poi èarriva-toinItaliaquestonuovosportdalleHawaii,ilKitesurf.A Riccione è sta-to un grande boom. Una moda che continua anche oggi, con appassio-nati e soci del VelaClubMarano. Il vento e le onde sono diventati per lui alleati indispensabili, gli “ami-ci” sui quali sa di poter esaltare al massimo il suo talento. Alberto, infatti, è andato oltre. Dopo aver provato il Kitesurf se n’è innamo-rato, trasformando una semplice passione in professione fino a di-ventare, nel 2010, Campione Eu-ropeodiFreestyleOpen. All’icona dell’onda basta una tavola sotto i piedi e una sorta di paracadute per “prendere” l’aria, poi Alberto sprigiona tutta la sua fantasia con evoluzioni e salti che possono rag-giungere i 10 metri di altezza.Nelcorsodellasuacarrieraagoni-sticaqualitraguardiharaggiunto?“Ho iniziato a fare le prime gare di kite nel 2004. All’inizio non c’erano categorie juniores, quindi mi sono dovuto subito confron-tare con molti rider più grandi, che venivano da anni di gare sul windsurf. Nel 2006, a 17 anni, sono riuscito a vincere il mio pri-mo Campionato Italiano, salendo sul podio in tutte le tappe in pro-

gramma. Continuando ad andare al liceo non avevo molto tempo per allenarmi, ma ho continuato a ga-reggiare in Italia e a vincere ogni tappa del Campionato per 4 anni consecutivi, fino al 2009. Dopo aver dato l’esame di maturità nel 2008, per tutta l’estate mi sono dedicato al kite e ho partecipato alle mie prime tappe di Coppa del Mondo in giro per l’Europa, per fare esperienza e vedere il livello dei migliori riders. Nell’autun-no di quell’anno mi sono iscritto all’Università di Scienze della Nu-

trizione ad Urbino, ho frequenta-to un po’ le lezioni, ho dato qual-che esame poi ho deciso che il 2009 doveva essere il mio primo anno completamente dedicato al kite. Ho partecipato e vinto il mio ultimo Campionato Italiano e ho partecipato per la mia prima volta a tutto il Campionato del Mondo di Freestyle. All’ultima tappa, in Nuova Caledonia, sono riuscito a battere il 5 volte Campione del Mondo Aaron Hadlow e ad assi-curarmi un posto nei primi 10 del ranking mondiale”.

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Sulle spiagge del mondo

Quattro volte Campione italiano di kitesurf e Campione europeo 2010, grazie al primo posto in tutte e cinque le tappe del Tour Europeo, che gli ha regalato una vittoria più che piena. Nel 2012 è arrivato nella top3 del ranking mondiale ed ora il suo obiettivo - prima di tirare i remi in barca, come è normale in uno sport in cui competono giovani e giovanissimi - è quello di vincere una tappa del Campionato del Mondo. Una carriera sempre sulla cresta dell’onda quella di Andrea Rondina, 24 anni, nato a Riccione il 14 novembre 1989 e da oltre un decennio in viaggio lungo le spiagge e i litorali più belli del mondo, affrontati con il suo formidabile kite. Ben 12 anni di gare, come ricorda il suo profilo di rider pubblicato su www.prokitetour.com, dove si legge - non senza un sorriso - che il nickmane di Alberto è quello di “Alby, The Italian Stallion”. Il suo kite preferito è Cabrinha Nomad prodotto dalla ditta Cabrinha, suo sponsor assieme a Npx, Turbolenza, Marcar, Andrel Multimedia. Tra le caratteristiche umane e di carattere, il profilo on-line sottolinea la discrezione e la personalità molto apprezzata dai compagni in tour, oltre alla sua gentilezza e solarità. E il grande charme con le ragazze di tutte le spiagge del mondo, dal quale si deduce l’inequivocabile soprannome...

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Unesordiodavveroentusiasmante!“Nel 2010 ho deciso di partecipare al primo Campionato Europeo di Kite oltre che cercare di migliora-re la mia posizione nel Mondiale. All’inizio non ci potevo credere, ma ho vinto tutte le 5 tappe del Tour Europeo, diventando cosi il primo Campione Europeo. In questo secondo anno del mondiale sono arrivato per le prime volte sul podio, chiudendo 3° in Marocco e 3° in Australia, e concludendo l’an-no al 5° posto Overall. Il mio so-gno si stava davvero avverando! Nel 2011 ho avuto una grande battaglia con Marc Jacobs dalla Nuova Zelan-da. Ogni evento eravamo sempre in finale per giocarci il terzo gradi-no del podio. Alla fine dell’anno, con la differenza di qualche punto, lui è riuscito a salire sul podio fina-le e io sono rimasto 4° overall.Nel 2012 ce l’ho fatta: sono riusci-to a chiudere al 2° posto in diverse tappe e alla fine dell’anno sono finalmente arrivato nella top3 del ranking mondiale!! Che spettaco-lo... È stata una grande soddisfa-zione salire sul quel podio mon-diale. Il 2013, poi, è stato un anno particolare e sfortunato. Tutti gli anni prima delle gare partecipo al photoshooting della mia azienda sponsor Cabrinha alle Hawaai o in altre location sempre paesaggisti-camente molto belle. L’anno scorso mi sono infortunato ad un piede su una delle belle onde di Maui e sono rimasto fermo due mesi”.Comesisvolgeunagiornatanorma-lediallenamento?“Il programma giornaliero dipen-de da dove mi trovo. Se sono in al-

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lenamento probabilmente mi trovo in un posto caldo e ventoso, come potrebbe essere il Brasile, e questo mi permette di stare in acqua più tempo durante la giornata e ave-re sempre la certezza del vento! Mi alzo presto, verso le 7, e dopo una colazione abbondante mi avvio in spiaggia per la prima session in ac-qua. Le uscite della mattina pos-sono essere un po’ dure all’inizio, ma alla fine sono sempre le più pro-duttive. Dopo avere fatto stretching ed aver mangiato un bel piatto di pasta (se ce l’ho anche una bella piadina) faccio la mia penichella pomeridiana. Torno giù in spiag-gia verso le 3 di pomeriggio e mi preparo per la session al tramonto. Le “Sunset session” sono sempre le più belle, per i colori che ti circon-dano. Mi piace un sacco stare in acqua fino a quando diventa buio e aspettare il sorgere della luna! Dopo avere fatto ancora stretching, faccio una doccetta veloce e sono pronto per cenare con gli amici!

Due chiacchere, un film o una jam con le chitarre e sono pronto per andare a dormire”.ChièilsuopreparatoreatleticoaRiccione?“Ho la fortuna di aver praticato ginnastica artistica per oltre 10 anni, sempre qui a Riccione, e quindi sono riuscito quasi sempre ad autogestirmi nell’allenamento e nello stretching. Ma quando si ha bisogno di un massaggio per qual-che muscolo o parte del corpo con-tratta non c’e stretching che tenga! Il mio amico Maurizio Poli mi ha sempre dato una mano, dalla pre-parazione atletica, al massaggio e lo stretching”. Qualisonolecaratteristicheneces-sarieperpraticarequestadisciplina?“La passione e la tenacia sono due elementi fondamentali. Per il re-sto se sei uno sportivo e ti piace l’acqua non ci sono problemi, non serve niente di speciale”.OltrealKitesurflepiacepraticareanchequalchealtrosport?

“Ci sono altri due sport che cerco di praticare il più possibile e sono il surf da onda ed il cable. Sono en-trambi, diciamo, complementari al kite, perché riuscire a surfare bene con la tavola da surf rende le cose ancora più facili quando si surfa un’onda in kite”. Progettiperilfuturo?“Gareggio da 10 anni e adesso che ho 24 anni nel mondiale stanno arrivando i ‘giovani’ kiter di 15-16 anni e questo mi fa anche un po’ pensare che magari sia ora di la-sciare il campo di gara vero e pro-prio, pur rimanendo nel kite, per dedicarmi al freeride, fare video, partecipare ad eventi o gare sin-gole, senza avere il vincolo di un campionato”. Ilsuoprossimoobiettivo?“Mi piacerebbe vincere una tappa del Campionato del Mondo prima di lasciare la competizione”.Trecosesempreinvaligia...“La chitarra, un libro e quando posso... la piadina”. IN

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Amministrare | Prime cittadine

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Donne sindaco al governo delle città. Da Riccione a Santarcangelo, da Verucchio a Montescudo fino a San Clemente, le prime cittadine raccontano il loro impegno politico e sociale.

testo Marina Giannini e Giorgia Gianni - foto Riccardo Gallini

Sempre più donne vestono nei Co-muni della provincia la fascia trico-lore. Grazie al loro impegno e alla loro determinazione. Qualità che contraddistinguono anche la don-na al governo della cittàdiRiccione. Capelli lunghi e lisci, scuri come gli occhi e con il sorriso sempre pron-to a stemperare qualsiasi tensione. RenataTosi, laureata in Giurispru-denza, sostenuta dalla lista civica e dal centro destra, è la prima donna a conquistare la poltrona di sinda-co e crede con grande convinzione nei valori della sua giovane squadra di governo. Sveglia alle sette. Si comincia a correre. Come nella savana, per-ché il leone, se sei gazzella, ti sta già alitando sul collo... Potrebbe sembrare la dichiarazione di un atleta impegnato a prepararsi alle Olimpiadi, invece è il sindaco che sta salendo la scalinata del Palazzo. Per portare una piccola rivoluzio-ne culturale che chiarisca in quali tempi, con quali costi, in quanti punti si possano risolvere i proble-mi della città. “Vorrei trasmettere il sentimento femminile, quindi

un approccio più vicino alle cose semplici e alle persone. Ogni gior-no sento la città sempre più vicina, anche perché l’entusiasmo che si è manifestato dopo la mia elezio-ne lo rivivo quotidianamente negli occhi e nelle parole dei miei concit-tadini. Il rapporto che vorrei avere con loro è lo stesso di un vicino di casa che c’è quando hai bisogno del sale...”. Oltre alla sua professione, la politi-ca è stata una scelta di vita? “Più che una scelta, una passione. Ho avuto la fortuna di approcciar-mi alla politica dal basso ed è per questo che ancora mi appassiona e mi fa spegnere tutta la fatica. Ho un unico obiettivo: che la città torni unica, a pulsare e a vivere con la stessa visione”. A 26 anni, AliceParma, laureanda in giurisprudenza, detiene il titolo di sindaco più giovane della Pro-vincia di Rimini. E ringrazia la sua Santarcangelo per questa “fortuna e responsabilità”. “Un’esperienza importantissima, che spero mi per-metterà di fare qualcosa di utile e importante per la città che mi ha

cresciuta e a cui devo molto”. Nono-stante la giovane età, vanta già una buona esperienza politica (è stata segretario del suo partito, il PD, fino all’elezione) e cita fra i suoi modelli di riferimento “Enrico Ber-linguer, come esempio di moralità e lungimiranza nell’azione politica, e Cristina Garattoni, sindaco molto amato dai santarcangiolesi, per la sua sensibilità e capacità di ascolto”.Le sue giornate da maggio sono cambiate molto. “Subito dopo le elezioni ho voluto essere presente in Comune per iniziare a lavorare insieme a tutti i nostri collabora-tori. È una ‘macchina’ molto com-plessa, quindi è evidente che le mie giornate siano cambiate e ricche di impegni. Vado in ufficio tutti i gior-ni e cerco di essere presente alle iniziative pubbliche organizzate dalle tante realtà presenti a Santar-cangelo. Il contatto quotidiano con i cittadini è una parte imprescindi-bile del mio lavoro”.A Verucchio la 44enne StefaniaSabba, avvocato, è il primo sindaco donna, dopo essere già stata primo vicesindaco “in gonnella” e poi as-

Le signore Tricolori

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sessore provinciale. Un ruolo che ricopre con orgoglio, e che ha ag-giunto numerosi impegni alle sue giornate già piene. “Sono comun-que mamma e moglie, ho mantenu-to l’impegno in Provincia e svolgo la libera professione di avvocato: ho dovuto riorganizzarmi, ed è stato indispensabile circondarsi di collaboratori molto bravi e moti-vati. Mi alzo verso le 6.30, spesso le pause pranzo sono di lavoro e cerco di ricevere tutte le persone che chiedono di incontrami”. Esse-re donna l’ha portata a fare delle scelte, ma non a delle rinunce. “Ho scelto di non accettare alcune pro-poste professionali ed accademiche che mi avrebbero trattenuto a Bo-logna subito dopo la laurea, anche perché mi sono sposata due mesi dopo essermi laureata. Ho scelto di non fare esperienze in enti so-vranazionali per non lasciare l’I-talia e Verucchio per lungo tem-po, anche perché dopo due anni

dal matrimonio è nata mia figlia. Soprattutto nella professione legale essere donna e giovane (ho aperto il mio studio a 28 anni) non è stato proprio un vantaggio: ricordo an-cora che qualche cliente, al primo incontro, mi chiedeva addirittura se fossi laureata!”. Anche la fami-glia partecipa in qualche modo al nuovo ruolo della mamma. “Natu-

ralmente ho condiviso con loro la scelta di candidarmi e mi sosten-gono in tutto, con massicce dosi di pazienza. Più volte mia figlia è rien-trata a casa riportandomi messaggi di cittadini incontrati in paese: a Verucchio conosco pressoché tutti, sono sempre stata disponibile nei confronti di tutti, e non voglio cer-to cambiare”.In Valconca, non ha ancora com-

piuto 35 anni Elena Castellari, neoletta sindaco di Montescudo, avvocato. Vanta già un’esperienza da assessore nella precedente legi-slatura, ma indossare la fascia tri-colore nel proprio paese, racconta, è naturalmente un’esperienza che cambia la vita. “L’impegno elet-torale è stato molto pressante e i mesi prima delle elezioni sono stati

impegnativi. Oggi le mie giorna-te sono cambiate completamente, non solo perché tutte le mattine sono presente in Municipio, ma an-che perché le persone mi guardano con occhi diversi e anche io vedo con occhi diversi la mia realtà. In campagna elettorale, con gli incon-tri e il porta a porta, ho instaurato un contatto diretto con le persone e sento il loro calore e la grande

A sinistra, Alice Parma, sindaco di Santarcangelo; a destra, Stefania Sabba, sindaco di Verrucchio. In apertura, Renata Tosi, sindaco di Riccione.

Storie di impegno e orgoglio

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responsabilità di essere sindaco: non è scontato avere la fiducia delle persone per 5 anni”. Essere donna, sottolinea, le dà una marcia in più. “Anche nella precedente giunta ero l’unica donna, ma non mi sono sen-tita né mi hanno fatto mai sentire più indietro rispetto agli uomini. Penso che essere donna sia un valo-re aggiunto, abbiamo più sicurezza, maggiore sensibilità”. Modelli a cui si ispira? “In realtà non credo a modelli a priori. Mi guidano i miei principi: la famiglia, l’amicizia, l’amore, la solidarietà, l’aiuto verso il prossimo”.

Sostenuta da colleghi, amici e fa-miliari (“Sono felicissimi, i miei ge-nitori sono anche un po’ preoccu-pati perché fare il sindaco significa essere in prima linea, ma da parte loro è comprensibile”), nel tempo libero la prima cittadina continua il proprio impegno nel sociale. “Fre-quento la parrocchia, curo le ini-ziative e le feste a Santa Maria del Piano. Amo anche le passeggiate, il trekking, il mare”.A SanClemente il nuovo sindaco è MirnaCecchini, laureata in giuri-sprudenza, 48 anni e madre di due ragazzi adolescenti. Già vicesinda-co e comproprietaria del Caffè Im-periale, ha scoperto la passione per la politica sin da ragazzina. “Come donna, nel lavoro e nella mia car-riera, ho dovuto solo correre di più per conciliare gli impegni con la

famiglia: i figli fanno sempre rife-rimento alla mamma. Ho dovuto impegnarmi di più, soprattutto a livello mentale, ma posso dire di non essere mai stata né favorita dal mio essere donna, né discriminata. E la mia famiglia mi ha sempre so-stenuta sin da quando sono diven-tata assessore, mi è stata al fianco in campagna elettorale, non mi ha mai fatto provare sensi di colpa, anzi mi ha dato molta serenità”.Dall’elezione, le sue giornate non sono cambiate molto dal punto di vista degli impegni. “Anche come vicesindaco ho sempre voluto esse-

re molto presente. Ma sicuramente è cambiato l’atteggiamento psi-cologico. Ho realizzato che ruolo sto coprendo e la responsabilità di cui sono investita, consapevole che la città dipende dalle scelte della mia amministrazione. Da quando ho scoperto la politica, i valori che mi guidano sono sempre gli stessi, quelli del centrosinistra, la tutela dei più deboli, l’attenzione verso le persone. E non ho la presunzione di non sbagliare mai”.Il tempo libero, però, è davvero poco per la prima cittadina. “Amo la musica e il canto, soprattutto in passato adoravo cantare, ma anche fare sport, leggere. Ora la cosa più difficile è trovare l’equilibrio fra i molti impegni. Ciò che è fonda-mentale è non smettere mai di fare progetti”. IN

A fianco, in alto Elena Castellari, sindaco di Montescudo; sotto, Mirna Cecchini, sindaco di San Clemente.

Sguardo femminile nella politica

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I paesaggi del Montefeltro riscoperti grazie a I balconi di Piero, originale iniziativa che avvicina i turisti al territorio attraverso gli scorci dei capolavori rinascimentali di Piero della Francesca.

testo Lucia Lombardi - foto Riccardo Gallini

Avete mai desiderato entrare in quadro. Farne parte? Un sogno per voi irrealizzabile? Ora non più. I fondali di alcuni dei masterpieces più famosi al mondo hanno un ri-scontro nella realtà. Una realtà in cui potete entrare: Leveduterina-scimentalidelMontefeltroeibal-conidiPiero. Piero chi? Ma Piero della Francesca. Il grande pittore di San Sepolcro che lavorò sia per Sigismondo Pandolfo Malatesta sia per il rivale Federico da Mon-tefeltro Duca di Urbino. Egli stes-so, per mezzo delle sue opere, ci introduce, dal suo punto di vista e in maniera del tutto inusitata, alla scoperta dell’entroterra.Affascinanti dipinti quasi meta-fisici, limpidi e matematici quelli di Piero, la cui enigmaticità affa-scina il mondo intero. Vi siete mai chiesti, osservando quei dipinti, a quali luoghi corrispondessero le sinuosità dei crinali ammantati di bruma? Forse un gioco che si faceva da piccoli, quando la fan-tasia si lancia libera all’esplorazio-

ne. Beh, c’è chi ha cercato delle risposte plausibili e scientifiche per tutti noi, identificandolaVal-marecchiaconilsuosfaccettatoesinuososkylineinbentre impor-tantidipinti:alle spalle del “ritratto di Battista Sforza”, conservato agli Uffizi di Firenze; nel “San Girola-mo e un devoto” conservato alle gallerie dell’Accademia di Venezia, nonché nel “Battesimo di Cristo” della National Gallery di Londra. L’internazionalizzazione della sco-perta consegna a tutti noi una ric-chissima eredità paesaggistica da condividere e proteggere nella sua integrità. Per questo anche gli enti pubblici hanno supportato questo progetto, individuandone l’impor-tanza a livello internazionale. Seiitineraricorrispondentiasettedipintichedannoluogoasettebal-coni,ovverosettepostazionid’os-servazione,alcostodi5,00euroavisita.Il progetto culturale è a cura dell’associazione Montefeltro ve-dute Rinascimentali, nato a segui-to delle scoperte di due studiose,

Affacciati sulla Storia

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Visitare | I balconi di Piero

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“cacciatrici di paesaggi”: RosettaBorchia(pittrice e fotografa di pa-esaggi) e OliviaNesci (docente di Geomorfologia dell’Università di Urbino sui paesaggi del Montefel-tro). Frutto di un anno di ricerche tra dipinti e colline, il lavoro del-le due donne ha dato vita a una nuova scienza: il Landscape busting. Attestando che gli scorci dipinti in queste opere non sono frutto della fantasia dell’artista ma luoghi reali cui lui attinse. Località esistenti, ri-conoscibili ad un attento raffronto ed ora, grazie a questo progetto, visitabili. Ciò ha offerto a molti studiosi afferenti varie discipline di riprendere in mano gli studi affrontati sino ad ora. E rimette-re in discussione molte delle pre-cedenti teorie. Per approfondire l’argomento, potete leggere i due volumi “Il Paesaggio Invisibile”, edito da Il Lavoro Editoriale e suc-cessivamente per Electa - Monda-

dori, e “Codice P. Il vero paesaggio della Gioconda” (oppure andate su www.montefeltroveduterinasci-mentali.eu).Ibalconicorrispondonoalleloca-tionscheilpittoreindividuòormai500annifa, quali postazioni ideali per carpire i fondali dei suoi di-pinti tra Marche e Romagna, nel Montefeltro, un’area geografica

piuttosto vasta continuamente am-bita dai due potenti signori locali e con cui entrambi avevano nessi strettissimi, come vi sveleranno le guide, provando un forte senso di appartenenza. Un territorio unico per bellezze naturalistiche, pecu-liarità culturali e storiche. Attra-verso questi studi e le conseguenti postazioni di avvistamento, ade-

guatamente corredate di strutture atte alla sosta e all’offerta di utili informazioni, è possibile attuare il confronto tra paesaggio e ope-ra d’arte presa in esame, grazie alle indicazioni fornite da esperte guide. Ai balconi già esistenti nel territorio di San Leo, quest’anno sono stati aggiunti il Balcone a Monteboaggine, Comuni di Mon-

tecopiolo e Pennabili per l’opera “la Natività di Cristo”; Balcone a Pugliano Vecchia, Comuni di Mon-tecopiolo e San Leo per l’opera: “Resurrezione di Cristo”; Balco-ne di Petrella Guidi, Comune di Sant’Agata Feltria per l’opera: “Il Battesimo di Cristo”.Un unicum nel suo genere. Un prezioso gioiello di cui va fatto te-

Lo sguardo dell’artista

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L'OSTERIA DELLA LOCANDASI CENA TUTTE LE SERE A BORDO PISCINA O NELLE SALETTE INTERNE

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LE CAMERE • LA PISCINA • IL CAMPO DA TENNIS • L’OSTERIA

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soro. E che si innesta e fa fronte all’intensificarsi, a livello interna-zionale, della domanda da parte del cosiddetto “turismo culturale” di itinerari appetibili da più pun-ti di vista. Sono già molti i turisti olandesi, inglesi e tedeschi che hanno aderito alle interessanti vi-site guidate a caccia di paesaggi rinascimentali di Piero e non solo. Un altro scoop artistico, infatti, è stato svelato da Rosetta e Olivia. Alle due detective di “vedute rina-scimentali” non poteva sfuggire un grande esponente dell’arte di tutti i tempi, proprio lui,LeonardodaVinci. L’ultima scoperta in ordi-ne di tempo, risalente allo scorso anno, è relativa alla “Gioconda” di Leonardo. Ilbalconededicatoa “Monna Lisa” sarà visitabile apartiredal2015. Alle spalle della conturbante dama a stagliarsi è proprio l’entroterra di Rimini e Pesaro Urbino. Che vogliate fare i turisti a casa vostra o far bella figura coi vostri ospiti, portandoli in visita al patri-monio naturale ed artistico che le nostre colline serbano, affidatevi al fitto carnet di eventi che inclu-de visita ai balconi e alla città di san Leo o, in alternativa, una visi-ta ai balconi accompagnata da un aperitivo campestre dai sapori au-toctoni, mentre per un maggiore coinvolgimento potete scegliere di seguire l’incontro con un attore che impersona il grande artista. Il calendario si spalanca fitto sui mesi di agosto, settembre e ottobre. Af-frettatevi dunque, il cammino dei balconi di Piero è aperto. Imbocca-telo, e lasciatevi incantare. IN

A fianco e nelle pagine precedenti, vedute e allestimenti dei balconi di Reno.

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La neo-presidente del Gruppo Giovani di Confindustria Rimini, Maria Teresa Colombo, racconta la sua esperienza di giovane imprenditrice e di guida dell’associazione di categoria, fra speranze e sempre nuove sfide.

testo Alessandra Leardini - foto Riccardo Gallini

Lo spazio dell’Impresa

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Presiedere | Maria Teresa Colombo

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Meno ostacoli e più flessibilità per la creazione di nuove imprese, “perché il mito del posto fisso non esiste più”, e al tempo stesso un at-teggiamento più propositivo e otti-mista da parte della classe impren-ditoriale. Maria Teresa Colombo, nuovo presidente del Gruppo Gio-vani di Confindustria Rimini, non ha in mano una precisa ricetta per la ripresa. Ma come tanti coetanei - sebbene crederlo sia veramente dif-ficile di questi tempi - non ha perso la speranza perché è dai tanti punti di forza del nostro territorio che si può e si deve ripartire.Secondogliultimidatisull’economiariminese,igiovani-egliimprendi-toriunder40inparticolare-sonotralemaggiorivittimedellacrisi.Comeèpossibileinvertireiltrend?“La crisi non è di certo un incenti-vo per i giovani, per chi vuole crea-re una sua impresa e per le aziende che esistono già e faticano a soprav-vivere. Da imprenditrice penso che

oltre al sostegno delle banche e alla disponibilità di finanziamenti, il nostro Paese abbia bisogno di rifor-marsi: meno burocrazia, tassazione più equa e un mercato del lavoro più flessibile altrimenti l’impren-ditore non sarà mai incoraggiato a creare nuovi posti di lavoro e far crescere la sua attività”.

DapresidentedelGruppoGiovaniriminese,qualèlasfidaprincipalechesièposta?“Di responsabilizzare i giovani imprenditori affinché siano loro stessi a muoversi per portare le loro istanze al governo. In questo momento prevale un senso di forte scoraggiamento e sfiducia verso le istituzioni, è vero, ma se riuscire-mo a presentarci uniti e ad essere propositivi verso chi ci ammini-

stra, potremo aiutare il Paese ad attuare finalmente quelle riforme di cui da tempo abbiamo bisogno”.Qualèilprincipalepuntodiforzadelnostroterritorio?“Una cultura di impresa in cresci-ta, nonostante la crisi. Dalle pic-cole imprese del manifatturiero al turismo, sempre al passo con i tem-

pi, passando per eccellenze locali come le macchine per la lavorazio-ne del legno. La nostra economia, così variegata, possiede un valore altissimo. Il fatto stesso che il setto-re edile, una fetta importante della nostra economia, sia legato anche al turismo, ci porta a sviluppare ri-spetto ad altri territori prodotti di qualità maggiore”.Equiveniamoallasuaimpresa,laC.C.C.Srl.ImmobiliareeCostruzio-

A fianco, Maria Teresa Colombo all’Assemblea di Confindustria di Rimini.

La forza del territorio per l’impresa

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ni:comevidistinguetesulmercato?“Abbiamo alle spalle l’esperienza trentennale della società immobi-liare di famiglia alla quale abbia-mo affiancato un’attività di proget-tazione di costruzioni piccole ma di alta qualità. Oggi è il mercato turistico la nostra principale sal-vezza: clienti che cercano casa per trascorrere le vacanze e imprendi-tori stranieri arrivati in Italia per fare business. Il nostro territorio piace e non a caso la clientela stra-niera è in crescita”.Hasempreavutoleideechiaresulsuopercorsoformativoeprofes-sionale?

“Mi sono laureata in architettura per poi specializzarmi in economia e gestione degli appalti con un ma-ster all’Università di Bologna. Da lì ho iniziato a lavorare in questa città, al Consorzio Cooperative Co-struzioni. Imprenditori non si na-sce e quando ti scontri con il mon-do del lavoro comprendi quanto sia diverso da quello universitario. Per questo uno degli impegni della nostra associazione è di creare una nuova classe imprenditoriale più consapevole. La formazione è uno dei pilastri da cui partire”.LeièilprimopresidentedonnadelGruppo Giovani di Confindustria

Rimini.Credenellequotarosa,inpoliticacomeneiCdA?“Se oggi ci sono più donne che ri-coprono ruoli di prestigio in questi campi, ciò avviene non per le quote rosa in sé e per sé, ma soprattutto perché abbiamo avuto più oppor-tunità nello studio e nella realizza-zione delle nostre attitudini”.Infine,incosapensacheunadon-naimprenditricepossaesserepiù“forte”diuncollegauomo?“Forse nella sensibilità e capacità di intravedere alcuni aspetti nasco-sti della realtà, alcune opportunità non così palesi nei mercati e nel business”. IN

Chi è Maria Teresa Colombo

Maria Teresa Colombo, riccionese, 36 anni, dopo una laurea in Architettura conseguita a Ferrara, si specializza con un master universitario a Bologna in “Processi Gestionali delle opere pubbliche”. Dopo varie esperienze di lavoro, fra le quali l’attività di assistente in Economia Industriale presso il Dipartimento di Economia dell’Università di Bologna, nel 2006 torna nella sua città per ristrutturare insieme alla sorella Cristina l’azienda di famiglia, oggi C.C.C. s.r.l. Immobiliare e Costruzioni. Entra a far parte del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Rimini nel 2007. Dal 2009 è nel Consiglio Direttivo e delegato regionale e nazionale. Dal 2010 fa parte del Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Rimini.

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Partita da Riccione con una valigia piena di sogni, Carlotta Montanari è approdata a Los Angeles e oggi lì è un’apprezzata attrice e produttrice. Senza dimenticare la sua città, alla quale ha dedicato un toccante filmato.

testo Melania Rinaldini

La ribalta a stelle e Strisce

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Recitare | Carlotta Montanari

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Un’infanzia serena tra il mare e la campagna romagnola, ma anche telecamere e microfoni come gio-cattoli. Questa è Carlotta Montana-ri, attriceeproduttricericcioneseormai parte integrante dello star system a stelle e strisce.“Fin da piccola ho sempre avuto la passione del cinema e della tv”, rac-conta Carlotta, passione che pian piano è diventata la sua professione: “Dopo aver frequentato l’Istituto d’arte Fellini sono partita alla volta di Roma, dove ho iniziato a lavorare nel mondo della televisione, in Me-diaset e in Rai”.Un percorso che prende forma, ma la parte migliore deve ancora venire. “Durante gli anni a Roma ho iniziato a studiare seriamente l’inglese, volevo avere opportunità anche al di fuori dell’Italia”.L’occasione è dietro l’angolo, Car-lotta sbarca a Los Angeles, viene scelta dall’Actors Studio e dopo soli due mesi ha la sua prima parte.Semplificando, la sua storia si di-rebbe una favola: dalla provincia al cinema statunitense...“In realtà non è stato tutto facile, anzi. La recitazione non è il me-stiere giusto per chi non è disposto a fare sacrifici. Bisogna studiare molto, lavorare ed esercitarsi. Ho voluto imparare l’accento ameri-cano per avere più possibilità di lavorare: negli Stati Uniti, infatti, parlare fluentemente americano è molto importante per essere mag-giormente considerati ai casting”.Qualisonoiprogettiaiqualistaat-tualmentelavorando?“Sono davvero tanti, sia come attri-

ce che come produttrice. I film ai quali sto lavorando sono molti, que-sto è un anno davvero magico per me. Il primo si chiama ‘The perfect weapon’ con Scott Adkins, si tratta di un thriller poliziesco, c’è molta suspence e questo è tipico del regi-sta Fatmir Doga, con il quale colla-boro tantissimo. Poi sto lavorando anche a ‘Mission S.O.P.’ con l’attore di ‘Grey’s Anatomy’, Patrick Dem-psey. Si tratta di un film natalizio

con un grande messaggio sul tema della famiglia e delle crisi coniugali; in questo film avrò un ruolo molto ‘italiano’, una donna frizzante! A fine agosto, invece, inizio le riprese di ‘Mermaid’s Tale’, una vera e pro-pria favola della quale sarò anche co-produttrice. In quest’occasione avrò l’onore di lavorare con Luke Perry, un’icona del cinema ameri-cano e un grande professionista. L’ultimo, ma non ultimo, è il cor-

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to ‘Sundust’, che girerò con il mio team nel deserto della California. Si tratta di un progetto nato con un’associazione locale per la difesa dei cavalli, animali che amo molto, sarà una storia emozionante”.Unveroepropriovulcanoinattività.Recentementeètornatanellasuacittà,Riccione,perpresentarleunasortadidedica,dicosasitratta?“Il titolo è ‘Riccione Chi… Ama Hollywood’, un filmato di 6 minuti nato per gioco con Carlo Cancel-lieri, Paolo Massarente, Gabriele Maestri, Valerio Tullio e Simona Meriggi. Abbiamo ricevuto subito l’appoggio di tutta la comunità e gli sponsor necessari alla realizza-zione. Si tratta di un bello spot per Riccione, che speriamo possa di-ventare internazionale. L’aiuto del

mio partner lavorativo Fatmir Doga è stato essenziale: abbiamo inserito nella clip le immagini di Los Ange-les tratte da ‘Being American’, un film in uscita nel 2015, si tratta di una piccola anteprima esclusiva!”.Mentre parla di Riccione le bril-lano le perle verdi che ha al posto degli occhi. Mi sembra proprio il momento di farle una domanda sentimentale.QualisonoisuoiluoghidelcuoreinRomagna?“Oltre a Riccione, dove ho parte della mia famiglia, torno spesso a Santarcangelo e a Sant’Ermete, in campagna, dove rivivo i miei ricordi di passeggiate a cavallo e di cose semplici, come mangiare le ciliegie appena colte. Poi una gita a San Marino ci sta sempre. Abito a Los

Angeles da quasi 5 anni e mi trovo bene negli Stati Uniti, la prima volta che sono atterrata non ho provato straniamento, anzi. Mi sono trovata subito a mio agio, perché quello è il mio modo di lavorare e di vivere, ero già in linea con quello stile di vita. Sicuramente però il mio cuore appartiene ai luoghi dove sono nata e cresciuta”.C’èunruolocheancoranonhainter-pretatomachedesideradavvero?“Sì, ci sto lavorando. Si tratta di un ruolo estremo e sensuale che mi per-metterà di uscire dalle righe. È un film provocatorio che penso smuo-verà molto il pubblico, soprattutto quello femminile. Si tratta di mette-re a nudo anima e corpo delle don-ne. Una storia molto intensa e sof-ferta, ma non posso dirvi di più”. IN

A fianco, in alto Carlotta Montanari alla presentazione del corto “Riccione Chi... Ama Hollywood”; sotto, in una scena del film “Being American” con Lorenzo Lamas.

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IN Magazine | Special ADV

Franca Casagli, riminese doc, è più di una semplice ar-tista: è pittrice e al tempo stesso designer di capi di moda di lusso per la “Casagli Foulard d’autore”. Il suo percorso inizia come autodidatta: nature morte e sog-getti floreali sono il suo personalissimo album di sog-getti. Col tempo quella che è una semplice passione si fa sempre più preponderante nella sua vita fino ad arrivare al 2009, l’anno della svolta. La vittoria di un concorso di pittura organizzato dal comune della sua città segna un cambiamento di approccio all’arte, e Franca ne ricava la giusta motivazione per dedicarsi più sistematicamente ai suoi amati pennelli. Quelli ricercati da Franca Casagli sono effetti visivi di

Franca Casagli, artist and painter www.francacasagli.com [email protected]. 339 8398321 - Fax.: 0541 782024

Capolavori sulla seta

I ColorI ed I motIvI rIprodottI neI

quadrI dI FranCa CasaglI trasFerItI

su lussuosI CapI dI moda, prodottI

raFFInatI e leggerI pIenI dI grazIa

ed estro CreatIvo.

Casagli Foulard d’autore

grande impatto e dalla forte emoti-vità che trascinano in un vortice di sentimenti. I colori ricordano il poetico giardino della casa di Giverny, nel quale Monet amava rifugiarsi per ritrarre le sue adorate nin-fee, perdersi negli effetti della luce e lasciarsi affasci-nare dai fenomeni atmosferici. Ma nella creativa scena riminese sono i colori del suo mare ad ispirarla, nonché le rutilanti estati della vita rivierasca. Le grandi tele ad olio tratteggiate da Franca si armonizzano naturalmen-te con l’ambiente circostante. Dalle mura di casa nasce quindi l’idea di espandersi fino alle boutique di moda, dove il pennello incontra il tessuto: nel 2013 Franca decide di fare della sua passione artistica qualcosa di diverso e più gran-

de. Nasce così, da questo forte impulso e dal supporto del marito Luciano, l’o-monimo brand “Foulard Casagli”, che vanta già rappresentanze dalla California

al Giappone. La filosofia aziendale è chiara quanto sem-plice: proporre su supporti preziosi e di estrema raffina-tezza come i foulard di seta o cachemire, le nuances e i soggetti originali provenienti dalle tele create dalla appassionata mano di Franca.Nel 2014 “Casagli Foulard d’autore” partecipa alla fiera di settore White Fashion Show di Milano, permet-tendo al brand di collocarsi anche all’estero e permet-tendo a questo ennesimo esempio di “Made in Italy” di affacciarsi con disinvoltura sui due lati dell’oceano Pacifico, avvolgendolo con l’eleganza del suo marchio!

Il brand Foulard Casagli vanta

oggi varie rappresentanze,

dalla California al Giappone.

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IN Magazine | Special ADV

Franca Casagli, riminese doc, è più di una semplice ar-tista: è pittrice e al tempo stesso designer di capi di moda di lusso per la “Casagli Foulard d’autore”. Il suo percorso inizia come autodidatta: nature morte e sog-getti floreali sono il suo personalissimo album di sog-getti. Col tempo quella che è una semplice passione si fa sempre più preponderante nella sua vita fino ad arrivare al 2009, l’anno della svolta. La vittoria di un concorso di pittura organizzato dal comune della sua città segna un cambiamento di approccio all’arte, e Franca ne ricava la giusta motivazione per dedicarsi più sistematicamente ai suoi amati pennelli. Quelli ricercati da Franca Casagli sono effetti visivi di

Franca Casagli, artist and painter www.francacasagli.com [email protected]. 339 8398321 - Fax.: 0541 782024

Capolavori sulla seta

I ColorI ed I motIvI rIprodottI neI

quadrI dI FranCa CasaglI trasFerItI

su lussuosI CapI dI moda, prodottI

raFFInatI e leggerI pIenI dI grazIa

ed estro CreatIvo.

Casagli Foulard d’autore

grande impatto e dalla forte emoti-vità che trascinano in un vortice di sentimenti. I colori ricordano il poetico giardino della casa di Giverny, nel quale Monet amava rifugiarsi per ritrarre le sue adorate nin-fee, perdersi negli effetti della luce e lasciarsi affasci-nare dai fenomeni atmosferici. Ma nella creativa scena riminese sono i colori del suo mare ad ispirarla, nonché le rutilanti estati della vita rivierasca. Le grandi tele ad olio tratteggiate da Franca si armonizzano naturalmen-te con l’ambiente circostante. Dalle mura di casa nasce quindi l’idea di espandersi fino alle boutique di moda, dove il pennello incontra il tessuto: nel 2013 Franca decide di fare della sua passione artistica qualcosa di diverso e più gran-

de. Nasce così, da questo forte impulso e dal supporto del marito Luciano, l’o-monimo brand “Foulard Casagli”, che vanta già rappresentanze dalla California

al Giappone. La filosofia aziendale è chiara quanto sem-plice: proporre su supporti preziosi e di estrema raffina-tezza come i foulard di seta o cachemire, le nuances e i soggetti originali provenienti dalle tele create dalla appassionata mano di Franca.Nel 2014 “Casagli Foulard d’autore” partecipa alla fiera di settore White Fashion Show di Milano, permet-tendo al brand di collocarsi anche all’estero e permet-tendo a questo ennesimo esempio di “Made in Italy” di affacciarsi con disinvoltura sui due lati dell’oceano Pacifico, avvolgendolo con l’eleganza del suo marchio!

Il brand Foulard Casagli vanta

oggi varie rappresentanze,

dalla California al Giappone.

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Il cinema italiano al maschile in mostra a

Riccione, dove il fotografo delle star Adolfo Franzò

presenta un carrellata di volti del grande

schermo, illuminati dalla luce glamour del bianco e nero.

Maschio alfa più Merlo Maschio, il tutto mescolato con un 50% di seduzione e l’illusione è servita. È il mix che il fotografo delle star Adolfo Franzò mette in mostra per illuminare l’estate riccionese. Atto-ri svelati e riflessi dall’obiettivo ci restituiscono la loro natura più vera e intima, suscitando in noi (donne) reazioni molto calde. Il titolo della mostra: “Ciao, Maschio” si ispira al film di Ferreri del 1978 con Depar-dieu e Mastroianni, una pellicola dalle tematiche sociali molto forti.Quelloche“saluti”tuoggichema-schioè?“L’idea della mostra nasce dal ‘Mer-lo Maschio’ di Lando Buzzanca. Attraverso gli attori del nostro ci-nema si offre uno spunto per dare uno sguardo a come la ‘maschiez-za’ italiana sia cambiata anche nel-la società, da quei tempi ad oggi. Diciamo che dal maschio selvatico, istintivo, animalesco e anche un

po’ grezzo dei tempi di Buzzanca o di Giannini (‘Mimì Metallurgico’, ‘Travolti da un insolito destino’) siamo adesso arrivati ad un essere maschio a tratti più elegante, va-nesio, curato, spesso permaloso e talvolta incerto. Il titolo l’ho soltan-to preso in prestito dal bellissimo film di Ferreri, ma non è legato alla Mostra. Mi piaceva per l’as-

sonanza col tema ed il cinema...”.Comemaiun’esposizionealmaschile?“E perché no?! Un’idea originale in più, per distinguersi con temi ed immagini differenti rispetto ad altre iniziative, con quel pizzico di glamour che non guasta. Credo sia la prima dedicata esclusivamente al cinema italiano al maschile”.Quantisonoipezziesposti?

testo Lucia Lombardi - foto Adolfo Franzò

Ciao Maschio!

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Fotografare | Adolfo Franzò

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“Sono 83 fotografie 50x70 tutte in bianco e nero, tutte verticali; 88 in-vece sul catalogo (con 5 inediti in più non esposti). Le foto sono in vendita come opere uniche con una quotazione, che parte dai 2.500 euro ciascuna. Per l’acquisto di più opere o della totalità della mostra, la valutazione sarebbe quantificata in proporzione al numero”.Dedichimoltodeltuolavoroalri-tratto,qualidifferenzed’approccioall’obiettivohairiscontratotrauo-miniedonne?

“Semplicissimo: con gli uomini è tutto molto, ma molto più imme-diato e rapido… anche se alcuni, pochi, chiedono di rivedersi dopo la post-produzione, che invece con i maschi praticamente non uso”.Comeseidiventatofotografo?“Un po’ per caso: in una calda estate siciliana del 1979, a 18 anni, ho rubato una rivista (‘Fotografa-re’) perché mi piaceva l’immagi-ne della copertina di una ragazza nuda a cavallo, in controluce verso il tramonto. Poi, sfogliandola, ho cominciato a cercare di capire di cosa trattasse! Ci sono volute alcu-ne settimane, la Voigtlander di mio padre e molti rullini per comincia-re a fare i primi scatti più o meno accettabili. Nel 1981 ho venduto le prime foto: Anna Kanakis in bikini sulla spiaggia di Catania a ‘Play-boy’. Il resto è quasi tutto noto…”.Dovetrail’ispirazionepercreareilsetdiunservizio?

“Solitamente il mio modo di foto-grafare è istintivo. Ma comunque dipende dalle circostanze ed esi-genze dello shooting da realizzare. Mi rinnovo ogni volta, se posso”.C’ètragliscattipresentiinmostraunoalqualeseipiùlegatoodicuiserbiunaneddotosignificativo?“Quasi tutte le foto della mostra hanno una storia. Una per tutte, quella scattata a Giancarlo Gian-nini: eravamo all’Hotel Timeo di Taormina durante un’edizione del Festival del Cinema. Erano più di

vent’anni che aspettavo l’occasione, mai concessa, di poterlo fotografa-re! Senonché, trovata la situazione favorevole sulla terrazza dell’hotel, mi presento e gli chiedo di poter fare questi sospirati ritratti. Lui dubbioso e titubante, fra una si-garetta e l’altra, acconsente e co-mincia a posare forse annoiato ma spontaneo. La cosa che però mi folgora è che comincia ad usare il quotidiano che stava leggendo a mo’ di riflesso per schiarirsi le om-bre sul volto, visto che scattavo in esterni e a luce naturale. Quindi ha praticamente fatto da assistente al suo stesso servizio fotografico! Quando si dice la professionalità e l’esperienza. Ho aspettato vent’an-ni per fare quelle foto, ma ne è valsa la pena, son semplicemente meravigliose! Grazie Giancarlo”.La mostra “Ciao,maschio-IlCine-maItalianoRitrattoalMaschile”è a Villa Mussolini fino al 31 agosto. IN

A fianco; i ritratti di Raoul Bova e Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu.

In apertura, Giancarlo Giannini fotografato da Adolfo Franzò.

Ritratti di uomini di oggi

Ciao Maschio!

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Talento e determinazione segnano la strada di

Daniela Zaghini, partita da Rimini per Milano e

approdata al corpo di ballo del Grand Théâtre

de Genève. E da qui ai palcoscenici mondiali.

Questa è una storia a lieto fine. Quasi un copione da film. Sullo sfondo, il destino determinato dall’amore per la danza si sovrap-pone all’avventura acerba di una ragazzina che dalla gaudente pro-vincia conquista i più grandi pal-coscenici del mondo. Scorre felice oggi le istantanee più importan-ti della sua vita, DanielaZaghini,23ennerimineseilcuinomecompa-renellaselezionatissimalistadei22elementidelcorpodiballodelGrandThéâtredeGenève, uno de-gli ensemble più brillanti della scena europea. Ma andiamo con ordine. A 8 anni inizia a sentire il richia-mo della danza. Muove i primi passi al Centro Futura di Rimini, attorno agli 11 anni arriva la svolta. L’insegnante consiglia a Daniela di affiancare alle lezioni di dan-za moderna lo studio delle basi di classica. “A quell’età ho cominciato a partecipare ai primi concorsi -

racconta Daniela - e sono arrivate le prime vittorie”. Così nel 2004, appena quindicenne, la decisione di tentare un’audizione al TeatroLaScaladiMilanoappare naturale. “Entro affrontando un mese di prova, mi sento osservata, esami-nata, penso che sia un buon segno, invece dopo 30 giorni il verdetto è come un macigno. ‘Hai le spal-le troppo larghe’, mi dicono, e il mondo mi crolla addosso”. Lon-tana dalla famiglia e dagli affetti, rifiutata, alloggiata in un convento di suore meneghino, Daniela non si perde d’animo e tira fuori una straordinaria grinta. Si convin-ce che un ostacolo non basterà a dissolvere il suo sogno e dimostra come una sconfitta possa diven-tare un’opportunità. “Continuo a frequentare la scuola a Milano, m’iscrivo al Teatro Carcano per continuare le lezioni di danza e nel frattempo tento un provinocon

testo Lucia Rughi - foto Anna Agliardi

Sulle puntedel Successo

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Danzare | Daniela Zaghini

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MauriceBéjartaLosanna”. L’incontro con uno dei grandi maestri del balletto contemporaneo segna la strada di Daniela. Accolta alla Rudra Béjart School, per lei si apre lo scenario della danza accademica. “Béjart è stato un grande maestro - ricorda Daniela - aveva uno sguardo di ghiaccio ma dava prova di profonda umanità e conti-nuamente ci spronava verso il meglio”. Terminato questo ciclo, entra a 20 anni al GrandThéâtredeGenève. “Siamo 22 ballerini molto uniti, c’è una rivalità fisiologica, i ruoli girano e negli spettacoli c’è una buona alternanza. Quan-do siamo ‘sotto creazione’ fisicamente è molto faticoso, si lavora a stretto contatto con il coreografo che è l’ideatore dello spettacolo. Ci sono balletti in cui si diventa attori e s’interpreta un’idea, un’ispirazione”. Come nell’ultimo, “Glory” di Andonis Foniadakis su musiche di Friedrich Händel, portato in tournée in Europa, Stati Uniti, Sud Africa, quest’estate anche nel programma del Ravenna Festival. “Conoscere un coreografo è sempre un’espe-rienza artistica di arricchimento - riflette Daniela - ca-pita anche di confrontarsi con creatività giovani, come quando abbiamo lavorato con BenjaminMillepied(bal-lerino francese marito dell’attrice Natalie Portman, che da settembre sarà il direttore dell’Opera di Parigi ndr), un personaggio molto aperto. Ci siamo molto divertiti, nonostante la fatica”. IN

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Con l’edizione 2014 di Santarcangelo dei

Teatri si chiude la conduzione del festival

curata dal presidente Roberto Naccari e da

Silvia Bottiroli e Rodolfo Sacchettini per la

direzione artistica. A loro la parola.

Santarcangelo dei Teatri 12 •13 •14 si è appena concluso e con lui un triennio di conduzione dalla forte caratterizzazione, che ha ricollo-cato il Festival nella schiera delle kermesse artistiche d’avanguardia di più forte impatto e di più forte ricezione della mistura linguistica dell’oggi. La direzioneartisticaè stata nelle mani di SilviaBottirolieRodolfoSacchettini: “Sono stati tre anni molto intensi - affermano - e non privi di difficoltà. Proprio per questo crediamo che il nostro bi-lancio personale sia molto positivo. Il festival ha assunto un carattere sempre più internazionale e allo stesso tempo ha creato maggiori re-lazioni con la città di Santarcangelo

e il suo territorio. In un momento di grande crisi per tutti crediamo che questo festival sia riuscito, in questi tre anni, a guardare avanti e a dire delle cose importanti”.Comesiconcludequestaedizione?“In crescita, con slancio. Si chiude guardando avanti, ‘aprendosi’ an-cora di più”.Cheereditàlasciatealfestival?“È riuscito a riacquisire un ruolo importante nel panorama dei festi-val europei, riconosciuto oggi come momento importante di riflessione e scoperta della scena contempo-ranea. È ancora luogo di inizi, di nascite, di crescite, di incroci. L’ere-dità? Un luogo vivo e vitale. Ci sono anche alcune questioni di metodo

testo Lucia Lombardi - foto Ilaria Scarpa

Un triennio per Tre

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Organizzare | Santarcangelo dei Teatri

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importante, a partire dal fatto che per lavorare bene ci vuole tempo”.Cosavicaratterizza?“Lavorare accanto agli artisti stimo-lando percorsi non scontati; guar-dare fuori, all’estero e scoprire ar-tisti internazionali; lavorare con le attività di Anno Solare; essere esi-genti e rischiare nei progetti artisti-ci; ricercare un teatro che continui a porre domande e confrontarsi con l’oggi; creare per dieci giorni un piccolo mondo”.In questo importante momento di passaggio incontriamo un’altra figura cardine: Roberto Naccari,presidente del Festival, al quale chiediamo di delinearci il percor-so di questo triennio: “Quando tre anni fa ci siamo assunti la respon-sabilità di guidare il Festival di San-tarcangelo i pilastri su cui abbiamo delineato la nostra strategia erano l’annualità, il radicamento sul ter-ritorio, l’ampliamento progettuale e il rafforzamento della dimen-sione internazionale del Festival. Anno solare, la restituzione della piazza al teatro, le attività forma-tive nelle scuole e il progetto P. S. per la sostenibilità ambientale della manifestazione sono state le rispo-ste che abbiamo messo in campo. Con questa terza edizione - con-clude - abbiamo affrontato il nodo della dimensione internazionale, con un cartellone di spettacoli di cui almeno un terzo realizzati da compagnie estere e con un festival sostenuto economicamente con la partecipazione a due progetti eu-ropei, ‘Create to connect’ e ‘Sha-redSpace’”.

Qualesaràilfuturodellamanife-stazione?“Il paradosso che stiamo vivendo è che mentre il Festival attraversa un periodo di salute interna note-vole, godendo degli sforzi di questi intensi anni di lavoro, il suo futuro

appare drammaticamente fosco a causa di una serie di contingenze esterne, come la soppressione del-le province, minacce di tagli alle entrate delle Camere di Commer-cio, la riduzione dei contributi dei Comuni e una perdurante crisi economica, che rendono quanto

mai incerta la programmazione di un’attività futura”.Leirimarràincarica?“Conserverò il mio ruolo di pre-sidente fino al termine di questo festival poi, alla prima assemblea dei soci, rimetterò il mio manda-

to nelle loro mani. Anche se il mio mandato scadrebbe tra un paio di anni, il Festival ha bisogno di pie-na legittimità da parte degli enti soci. Se ci sono le condizioni e se i soci intendono rinominarmi io rimango disponibile per portare a compimento il percorso”. IN

Da sinistra, Rodolfo Sacchettini, Roberto Naccari e Silvia Bottiroli.

Un teatro che sa porre domande

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Per il sorriso di un bambinoserata solidale Promossa dal GruPPo sGrOltre 450 persone hanno partecipato alla cena di beneficenza organizzata da Micaela Dionigi e Donatella Turci nel Giardino del Centro Congressi SGR

SGR Solidale chiama e la città risponde! La cena di beneficenza organizzata da micaela dionigi e donatella turci per raccogliere fondi da devolvere a progetti di solidarietà sociale ha avuto in questa sua decima edizione un grande successo. Sono state circa 450 le persone che hanno partecipato alla serata svoltasi venerdì 18 luglio presso il Giardino del Centro Congressi SGR e tra i presenti anche il vice sindaco di Rimini Gloria Lisi e l’assessore Jamil Sadegholvaad, oltre a Stefano Giannini, sindaco di Misano Adriatico.Ad allietare i convenuti oltre al buon cibo frutto della sapienza culinaria degli chef del Quartopiano Suite Restaurant e l’emozionate spettacolo pirotecnico

offerto da Scarpato, l’applaudita performance di Paolo Cevoli, testimonial della campagna pubblicitaria del Gruppo SGR 2013-2014.Le due organizzatrici e promotrici, Micaela Dionigi e Donatella Turci, hanno saputo costruire una serata dal giusto equilibrio dosando con estrema capacità tutti gli ingredienti e alternando momenti di riflessione ad attimi di assoluta spensieratezza. Il ricavato di “Per il sorriso di un bambino” edizione 2014, sarà devoluto in parti uguali a tre progetti umanitari: una missione in Tanzania, una in Bangladesh e a “Crescere Insieme”, associazione della Provincia di Rimini che riunisce i familiari di persone affette da Sindrome di Down.

ph. Gabriele Scarpato

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Per il sorriso di un bambinoserata solidale Promossa dal GruPPo sGrOltre 450 persone hanno partecipato alla cena di beneficenza organizzata da Micaela Dionigi e Donatella Turci nel Giardino del Centro Congressi SGR

SGR Solidale chiama e la città risponde! La cena di beneficenza organizzata da micaela dionigi e donatella turci per raccogliere fondi da devolvere a progetti di solidarietà sociale ha avuto in questa sua decima edizione un grande successo. Sono state circa 450 le persone che hanno partecipato alla serata svoltasi venerdì 18 luglio presso il Giardino del Centro Congressi SGR e tra i presenti anche il vice sindaco di Rimini Gloria Lisi e l’assessore Jamil Sadegholvaad, oltre a Stefano Giannini, sindaco di Misano Adriatico.Ad allietare i convenuti oltre al buon cibo frutto della sapienza culinaria degli chef del Quartopiano Suite Restaurant e l’emozionate spettacolo pirotecnico

offerto da Scarpato, l’applaudita performance di Paolo Cevoli, testimonial della campagna pubblicitaria del Gruppo SGR 2013-2014.Le due organizzatrici e promotrici, Micaela Dionigi e Donatella Turci, hanno saputo costruire una serata dal giusto equilibrio dosando con estrema capacità tutti gli ingredienti e alternando momenti di riflessione ad attimi di assoluta spensieratezza. Il ricavato di “Per il sorriso di un bambino” edizione 2014, sarà devoluto in parti uguali a tre progetti umanitari: una missione in Tanzania, una in Bangladesh e a “Crescere Insieme”, associazione della Provincia di Rimini che riunisce i familiari di persone affette da Sindrome di Down.

ph. Gabriele Scarpato

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Da “Percuotere la mente” ai concerti

con Vinicio Capossela. Tanti i successi per il

flautista e compositore riminese Fabio Mina, ora impegnato ad inseguire i

suoni del mare.

Da “Percuotere la mente” ai con-certi con Vinicio Capossela. Per Fabio Mina, flautista e compositore riminese, quest’estate sarà difficile da dimenticare. Ne sono soffiate di note da quel primo flauto provato a 11 anni sull’onda di una melodia scoperta in un brano di Peter Ga-briel. Era il suono, quasi impercet-tibile, di un flauto turco, il ney, tra i più antichi strumenti al mondo. Una vera folgorazione per il giova-ne Mina che decide così di studiare per sette anni il flauto traverso al Conservatorio di Pesaro. Parallela-mente agli studi accademici, affian-ca l’approfondimento delle tecni-che di improvvisazione e del jazz di confine tra i ritmi standard e le musiche etniche. Studialemelodieeiflautidell’India,delGiappone,delMedioOriente. Queste stesse atmo-sfere, però, vuole viverle da vicino, così anche i suoi viaggi s’ispirano alla ricerca dei flauti più preziosi. “Il ney, che tanto mi ha condizionato,

resta uno degli strumenti che amo di più”, racconta, pur ammettendo di suonarlo poco nei suoi concerti. “Estrapolarlo dal suo contesto vor-rebbe dire snaturarlo”. Fabio è stato anche in India, in Slovacchia, “dove i flauti in legno di betulla sono un patrimonio dell’umanità”, e ora so-gna di partire con la moglie Laura per la Thailandia per conoscere un altro flauto “magico”, il khaen.Nel frattempo si esibisce solo o con altri artisti, ha affiancato VinicioCaposselain un progetto legato al Carnevale degli animali del composi-tore Camille Saint-Saën tra Raven-na, Verona e Grottaglie. E dal2007collaboraconMarkusStockhausen, trombettista e compositore tedesco, suo maestro dagli anni vissuti a Ber-lino. Con lui ha partecipato a molti festival in Italia e Germania e ha suonato l’11 luglio scorso a “Percuo-tere la Mente”, insieme al percus-sionista Marco Zanotti e al bassista Daniele Camarda. Qui Fabio Mina

ha anche presentato il suo ultimo lavoro, “TheShore”, un mix di im-provvisazione, musiche extraeuro-pee, elettronica e field recording (registrazione di suoni ambientali). Ilmare,inparticolare,èalcentrodeisuoiprossimiobiettivi. “Sound collective” è il progetto sui suoni della natura per cui ha vinto il ban-do regionale GAER con il fratello Luca Mina e Emiliano Battistini. Il trio si è esibito al porto di Rimini. “Grazie a dei microfoni in tempo reale, per noi è stato come suonare con le onde”. Ma perché il mare? “È un bene da difendere dal punto di vista ecologico-ambientale, ma anche una causa sociale: dal mare arrivano i migranti, i popoli si sono sempre spostati così, portando con sé anche i loro strumenti”. Con il mare anche la musica diventa mul-ticulturalità, modello di una società dove “nessuna voce prevale, ma c’è bisogno di ogni singolo suono per avere una perfetta sintonia”. IN

testo Alessandra Leardini - foto Roberto Masotti

Il flauto Magico

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Suonare | Fabio Mina

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Nel suo laboratorio di Coriano sono nati i primi giochi elettromeccanici in vetroresina. Qui Giovannino Pasini ancora costruisce e restaura clown e quei cavallucci su cui, da generazioni, cavalcano i bimbi in riviera e nel mondo.

Da oltre 30 anni i suoi giochi fan-no divertire e sognare i bambini di tutta Europa. Giovannino Pasini è un artigiano riminese che ha rivo-luzionato il mondo dell’intratteni-mento per l’infanzia. Hainventato,brevettatoecostruitoperprimoigiochielettromeccaniciagrandezzanaturalenelsuolaboratoriodiCo-riano, a pochi chilometri da Rimi-ni. I cavalli, i cammelli, gli elefanti e tutti gli altri animali in vetrore-sina che vediamo nelle sale giochi per bambini e nei parchi sono frut-to del suo ingegno e creatività. Gio-vannino Pasini ha 57 anni ed è il classico “self made man”, un uomo che grazie al duro lavoro, l’umil-tà, l’impegno, la determinazione e l’ingegno ha creato una realtà artigianale d’eccellenza.“Ho cominciato a lavorare a 14

anni come apprendista da un arti-giano che lavorava la vetroresina”, racconta Pasini. “Poi crescendo, nel 1979, mi sono messo in proprio in questo stesso settore realizzando scenografie, arredamento per lo-cali e giochi”. Nelcorsodegliannihaesportatoisuoimanufattiintut-taEuropaeperfinoinBrasile.Migliaia, forse milioni, di bambini si sono divertiti grazie ai suoi gio-chi che riproducono animali ma non solo. Pasini ha ideato anche clown a grandezza naturale che distribuiscono palloncini e tante altre attrazioni amate dai bambi-ni e dai loro genitori. Tra l’altro molti giochi tutt’ora presenti sono proprio gli stessi degli anni ’80. Giovannino Pasini, infatti, regala una nuova vita anche a giochi co-struiti 30 o 40 anni fa. Cisonocose

senzatempo,chenonpassanomaidimoda.Ci sono sapori, colori, suo-ni, suggestioni che si tramandano da generazioni e solo la memoria storica è in grado di preservarle.“Mi capita spesso di attualizzare dei giochi anche molto vecchi. Forse sono uno dei pochi in Ita-lia in grado di farlo, perché lavoro in questo settore da tanto. Non si tratta solo di ristrutturarli o am-modernarli ma di aggiornarli tec-nicamente ed elettronicamente, adeguandoli alle normative attua-li in materiale di sicurezza, che è la priorità. I giochi devono essere belli, colorati, divertenti, ma so-prattutto sicuri”. E così la mente vola agli anni dell’infanzia. Quel cavalluccio su cui giocano i bambi-ni di oggi forse è lo stesso, da inte-re generazioni. IN

testo Marianna Giannoni - foto Riccardo Gallini

Giocattoli senza Tempo

60 | IN Magazine

Inventare | Giovannino Pasini

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La famiglia è per tutti il luogo degli affetti, della tranquillità e della sicurezza, o almeno dovrebbe esserlo... Uso il condizionale proprio perché quoti-dianamente mi trovo ad affrontare e ad assistere realtà che testimoniano l’opposto; anzi è proprio tra le mura dome-stiche che in molte tristi occasioni si annida l’illecito. Solo recentemente il mondo del diritto è intervenuto nel grande tema dei danni endofamiliari, un fenomeno di enorme dimensio-ne che, caso dopo caso, si ingrandisce in ragione del fatto che è difficile far emergere quel che avviene quando si chiude l’uscio. La giurisprudenza, grazie ad una prima apertura a metà degli anni ’90, è riuscita a porre la questione sotto la tutela del rimedio ge-nerale fornito dall’articolo 2043 del Codice Civile, che obbliga al risarcimento chiunque cagioni un danno ingiusto tramite un com-portamento doloso o colposo.Quali sono stati i punti di partenza di questo nuova sfera protettiva?“Il fondamentale punto di partenza si è registrato allorché la Su-prema Corte ha ammesso che potessero avere natura di fatto ille-cito (e quindi degno di risarcimento) tanto la violazione dei diritti coniugali quanto la violazione di quelli genitoriali. Così facendo ha aperto il vaso di Pandora portando alla ribalta numerosi contesti familiari ove il mancato rispetto da parte di un coniuge degli obbli-ghi nascenti dal matrimonio aveva creato un reale e tangibile dan-no all’altro. Esempio di scuola è sicuramente la lesione dell’onore e della dignità personale che subisce un coniuge quando l’altro viene meno all’obbligo di fedeltà e - come spesso accade - la nuo-va relazione è sulla bocca di tutti”.Invece, nel caso del rapporto con i figli, quali danni si pos-sono venire a creare nei loro confronti?“Questa voce di danno è in continua espansione ed è difficile da ti-pizzare. Tuttavia in diverse occasioni è stato riconosciuto dannoso proprio per la prole il comportamento di un padre o di una madre che ostacola - in modo più o meno diretto - gli incontri tra i figli e l’altro genitore. Oppure altre Corti di merito hanno riconosciuto un danno all’identità del figlio qualora il genitore per lunghi perio-di abbia dimostrato totale disinteresse verso di lui. Infine anche lo stesso rifiuto del padre di riconoscere il figlio è stato ritenuto dannoso, e pertanto da condannare in via risarcitoria; in tale occa-

sione, infatti, l’uomo, la cui paternità era già stata accertata giudizialmente, non solo ha arrecato un danno esistenziale al figlio con cui più e più volte ha rimarcato di non volerci avere nulla a che fare,

ma gli ha altresì causato un pregiudizio economico, proprio perché non ha mai contribuito al suo mantenimento”.Quali possono essere allora le nuove frontiere di questo tipo di illecito?“Anno dopo anno si fanno straordinari passi avanti e vi saranno sempre nuovi approdi, poiché da un lato vi è maggiore consapevo-lezza dei propri diritti sia da parte dei figli che da parte dei coniugi vittime di azioni dannose, e dall’altro ci si muove in un ambito molto empirico e dominato da sentimenti contrastanti e devastan-ti, ove la rosa di situazioni possibili è in costante aumento. Basti pensare al mancato esercizio del diritto-dovere di visita dei figli minori da parte di uno degli ex coniugi, e al conseguente senso di abbandono da parte del bambino, che nel lungo periodo potrebbe subire un danno nella propria sfera emotiva e relazionale”.

La giurisprudenza fissa norme per il risarcimento di violazione dei diritti coniugali e genitoriali.

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DANNI ENDOFAMILIARIQuando l’illecito è di casaUn fenomeno In crescIta come QUello deI dannI sUbItI all’Interno delle mUra domestIche e le rIsposte fornIte dal mondo del dIrItto.

Nella foto, Dott. Giordano Fabbri Varliero e Avvocato Lucia Varliero

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Un’unione di successo quella tra Alceo e Summertrade, ristorante stellato il primo e società leader nel banqueting e catering di eccellenza la seconda. Insieme per trasformare eventi e cerimonie in momenti unici.

Alceo e Summertrade hanno rin-novato i “voti” per un’unione che, negli ultimi anni, ha garantito ad entrambi numerosi successi. Que-sta volta il matrimonio è tutto per loro: la creatività e la fantasia di Alceo sposa la professionalità e qualità di Summertrade. Da oltre 30 anni sulla cresta dell’onda, Al-ceoRapaè ristoratore rinomato e stellato; l’azienda riminese Sum-mertrade è invece dal 1979 leader nel banqueting e catering di eccel-lenza. Insieme hanno dato vita ad una partnership che li ha portati a servire aziende di prestigio fra le quali Scavolini, Dond Up e Banca Mediolanum. Come ama dire Alceo, “il menu sono io”. Alceo si reca tutte le mat-tine prima dell’alba all’asta del pe-sce e si aggiudica solo il prodotto migliore. Alceo non parte con la lista della spesa, ma si lascia guida-re dal suo occhio esperto. E poi c’è il servizio, e Alceo è un virtuoso in questo: “L’importante è creare la giusta atmosfera, dove contano i tempi di attesa e l’identificazione del cameriere col cliente”.AlfiancodiAlceoc’èSummertrade. Nata nel 1979 da un’idea, per quegli anni lungimirante, avuta da grup-po di giovani direttori d’albergo, barman, chef di cucina e maître, è oggi ancora di più un riferimento

nel settore della banchettistica e della ristorazione organizzata.“Per essere degli ottimi caterer bi-sogna essere strutturati, con per-sonale professionale, equipaggia-mento logistico, organizzazione amministrativa e commerciale. In poche parole il catering si può de-legare, il banqueting invece richie-de il diretto controllo della pro-prietà”: è quanto sostengono i tre soci fondatori rimasti, GinoAngeli-ni, chef patron di alcuni ristoranti di Los Angeles, AurelianoBonini, fondatore di Trademark Italia, pri-ma società di consulenza turistica in Italia e FrancescoTosi, gestore di diversi ristoranti di successo.

Con un fatturato annuo di circa 9 milioni euro e una forza lavoro di 160 persone, oggi Summertra-de annovera tra i suoi clienti Audi, BMW, Coca Cola, Banca Mediola-num, IBM, Maserati, Mediaset, Pol-trona Frau, RAI, RAS Assicurazio-ni, TIM, Volkswagen e Whirlpool. La cucina, che conta una brigata stabile di 15 persone, è affidata all’executive chef Cristian Pratel-li, talentuoso cuoco cresciuto alla scuola di Gino Angelini. E da qui un altro presupposto per il futuro: Alceo e Summertrade insieme per consentire ai loro ospiti di trasfor-mare eventi, cerimonie e ricevi-menti in momenti unici. IN

testo Sabrina Marin - foto Photo Love

Quando la qualità va a Nozze

62 | IN Magazine

Gustare | Alceo e Summertrade

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SCARPATO Pirotecnica dal 1784 Via Orsoleto, 197-B | 47922 RIMINI | tel. 0541 682197 | fax. 0541 681166 | cell. 338 1080239 | [email protected] | www.scarpato.net

1784… 2014La storia di Scarpato Pirotecnica inizia in Italia sul finire del Settecento. Nei favolosi giardini della Reggia di Caserta la Corte Reale faceva allestire meravigliosi ed elaborati spettacoli pirotecnici composti da “ruote di fuoco scintillante”, “Vulcani luminosi”, “getti di stelle d’oro”. Nel gruppo di quegli artigiani del fuoco, un antenato della famiglia Scarpato aveva iniziato l’arte magica dei fuochi d’artificio, dal 1784 ad oggi 2014, una grande storia di “fuochi di gioia” che festeggia oggi i suoi 230 anni in questa nobile Arte.

La famiglia Scarpato continuò la sua Magìa del Fuoco nelle generazioni successive a Napoli fino ad arrivare nel dopoguerra a stabilirsi a Rimini. Sempre proponendo la propria tradizione, affinando uno stile di preparazione e di allestimento dei fuochi artificiali, con arte e maestria ma anche con infinito senso di sicurezza e con esclusive ed originali composizioni chimiche elaborate da una propria alchimia che ancora oggi contraddistinguono le “creazioni” della Scarpato Pirotecnica.

Oltre agli spettacoli la maggiorparte della produzione è da decenni destinata al mercato estero, a quelle ditte che realizzano i loro show pirotecnici e piromusicali con i prodotti “Scarpato”.

Oggi tutta la gamma ha ottenuto le Certificazione CE che garantiscono la massima affidabilità e sicurezza degli artifici “made by Scarpato” secondo rigorosissimi standard qualitativi ottenuti da test dettati dalla Direttiva Europea.

EmOziOnE, SPETTACOlO, fASCinO dEl fuOCO, ChE ROmPE il buiO, REndE AllEgRA lA nOTTE COn millE COlORi Ed EffETTi ChE divERTOnO TuTTi, COn il nASO All’inSù E gli OCChi PiEni di STuPORE: quESTA è lA mAgìA dEl fuOCO!

Page 65: IN Magazine Rimini 03/2014

SCARPATO Pirotecnica dal 1784 Via Orsoleto, 197-B | 47922 RIMINI | tel. 0541 682197 | fax. 0541 681166 | cell. 338 1080239 | [email protected] | www.scarpato.net

1784… 2014La storia di Scarpato Pirotecnica inizia in Italia sul finire del Settecento. Nei favolosi giardini della Reggia di Caserta la Corte Reale faceva allestire meravigliosi ed elaborati spettacoli pirotecnici composti da “ruote di fuoco scintillante”, “Vulcani luminosi”, “getti di stelle d’oro”. Nel gruppo di quegli artigiani del fuoco, un antenato della famiglia Scarpato aveva iniziato l’arte magica dei fuochi d’artificio, dal 1784 ad oggi 2014, una grande storia di “fuochi di gioia” che festeggia oggi i suoi 230 anni in questa nobile Arte.

La famiglia Scarpato continuò la sua Magìa del Fuoco nelle generazioni successive a Napoli fino ad arrivare nel dopoguerra a stabilirsi a Rimini. Sempre proponendo la propria tradizione, affinando uno stile di preparazione e di allestimento dei fuochi artificiali, con arte e maestria ma anche con infinito senso di sicurezza e con esclusive ed originali composizioni chimiche elaborate da una propria alchimia che ancora oggi contraddistinguono le “creazioni” della Scarpato Pirotecnica.

Oltre agli spettacoli la maggiorparte della produzione è da decenni destinata al mercato estero, a quelle ditte che realizzano i loro show pirotecnici e piromusicali con i prodotti “Scarpato”.

Oggi tutta la gamma ha ottenuto le Certificazione CE che garantiscono la massima affidabilità e sicurezza degli artifici “made by Scarpato” secondo rigorosissimi standard qualitativi ottenuti da test dettati dalla Direttiva Europea.

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Primo compleanno per Cambia-Menti, dinamica

realtà frutto di una partnership innovativa

nata con un obiettivo chiaro: riqualificare,

diffondere e sviluppare la cultura riminese.

Un progetto per riqualificare la cultura riminese, diffondere e sviluppare nuovi modi di pensare creando dinamismo e proponen-do una nuova forma di cittadinan-za, mettendo a sistema un network artistico-culturale. Con questi presupposti nasce l’associazione culturale Cambia-Menti e compie un anno di vita il suo “GATE-Unpassaggioperlacultura” (in via Tonini 24/A, di fronte al Museo di Rimini), frutto di una partnership innovativa con la famiglia Poggia-li, proprietaria dello spazio, che lo ha reso disponibile - temporane-amente e gratuitamente - per la realizzazione di eventi culturali. “Nel corso di un solo anno di vita - racconta la presidente di Cam-bia-Menti, SoniaMariotti- il GATE ha ospitato mostre fotografiche (Per-Corsi/L’Egitto di Simone Maria Fiorani; ‘Ti amo da vive-re’ di Christian Zanzani in colla-

borazione con Rompi il Silenzio; ‘Per-Corsi/L’India’ di Francesco Busignani e Francesco Mascel-la; ‘Anitya: il sentiero di carta’ di Daniele Canonici, ‘Per-Corsi/Il Marocco’ di FF Fabio Franchini); mostre d’arte (Roberto Steve Go-besso, Francesco Pasculli, France-sco Ferranti, Viviana Manganaro); temporary store (NdA Edizioni e Insieme Fuori dal Fango, Rimini Swap Party); eventi teatrali (Teatro dei Cinquequattrini, Rione Mon-tecavallo, Slash, Compagnia Tea-trale Frelli), radiofonici (Rimini Net Radio) e fotografici (T-Club); casting cinematografici (Meclimo-ne), presentazioni di libri, confe-renze e concerti live”.Un numero considerevole di inizia-tive realizzate grazie alla apporto di EmanuelaGiannini, cofondatri-ce dello spazio GATE, e di AlexiaBianchie ValentinaPorrazzo, colla-boratrici di Cambia-Menti. “Un ri-

sultato molto importante è stata la collaborazione con la Biennale del Disegno - continua Sonia -, in occa-sione della quale abbiamo ospitato ben tre mostre: ‘Eppur si muove’ della disegnatrice Mabel Morri, ‘Mazel Tov - Un augurio per chi re-sta’ dell’artista Emanuela Cicoria e ‘Cartavita’ di Augusto Gennari, a cura di Annamaria Bernucci e Andrea Bianchi. Quello che abbiamo saputo cre-are è un vero e proprio network artistico-culturale realizzando il principale obiettivo di Cambia-Menti: non solo produrre cultura, ma organizzarla, mettere a sistema realtà culturali diventandone una sorta di catalizzatore. Un obietti-vo che l’associazione persegue sin dalla propria fondazione con il progetto, sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, della piattafor-ma culturale C.A.M.B.I.A.”. www.cambia-menti.com IN

testo Andrea Manusia - foto Terri Romolo

L’arte di mettersi in Rete

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Creare | Cambia-Menti

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