Rimini IN Magazine – 01/2013

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Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 20/12/2000 n. 34- E 3,00 Rimini www.inmagazine.it Carlton Myers Una vita a canestro Elettrico e ibrido L’energia si fa strada Medicina estetica Bellezza senza tempo Omar Montanari Largo al factotum Anno XIII - N. 1 - MARZO - APRILE 2013 ®

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CarltonMyers

Una vita a canestro

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| EDITORIALE di Andrea Masotti |

Sommario

Edizioni IN MAGAZINE S.R.L.

Redazione e amministrazione: Via Napoleone Bonaparte, 50 - 47100 Forlì tel. 0543.798463 - fax 0543.774044

[email protected]

Tutti i diritti sono riservati. Foto e articoli possono essere riprodotti solo con l’autorizzazione dell’editore e in ogni caso citando la fonte.

12 Annotare Brevi IN22 Essere Carlton Myers28 Guidare Elettrico e ibrido34 Pedalare Giornalisti in sella38 Ritoccare Medicina estetica42 Ricreare Trattoria La Marianna44 Cucinare Cristina Lunardini46 Gustare Cuochi, Fuochi e Passioni

50 Cantare Omar Montanari53 Recitare Stefano Alessandroni56 Costruire Semprini e Mijic58 Disegnare Cosedichi60 Giocare Viserba Volley62 Organizzare Jazz Around Rimini64 Programmare Eventi in riviera66 Ricordare Bepi Savioli

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Occhi furbi e fisico impeccabile, il cestista Carlton Myers apre questo numero di Rimini IN, con una bella intervista sulla sua carriera e sull’at-tuale attività fuori dal parquet, alla ricerca di nuovi talenti del basket. Dall’energia muscolare del campio-ne passiamo a quella elettrica e ibri-da che muove i mezzi di trasporto nati sotto la stella della green eco-nomy, proseguendo poi sull’onda della passione per la bicicletta, parti-colarmente forte oggi tra i giornalisti locali. Parliamo quindi di medicina estetica con alcuni professionisti del territorio e ci accomodiamo a tavola con i piatti della trattoria La Marian-na, le ricette di Cristina Lunardini e

il party “Cuochi, Fuochi e Passioni” del ristorante Quartopiano. Largo allo spettacolo con il baritono Omar Montanari e l’attore Stefano Ales-sandroni; ci tuffiamo nell’architet-tura, invece, con Roberto Semprini ed Eduard Mijic e nel design con il gruppo multimediale Cosedichi. La rubrica dello sport vede in primo pia-no il Viserba Volley, mentre parliamo di musica e di eventi con il gruppo Jazz Around Rimini e con una pano-ramica sugli appuntamenti in riviera. Chiudiamo con un sentito “amar-cord” dedicato a Bepi Savioli, grazie alla serata promossa dai Lions Club Riccione e Cattolica in omaggio allo storico imprenditore dell’ospitalità.

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Stampa: Graph S.N.C. - San Leo (RN)

Direttore Responsabile:

Andrea Masotti

Redazione centrale:

Roberta Brunazzi, Serena Focaccia

Progetto grafico: Lisa Tagliaferri

Impaginazione: Marica Graziani

Controllo produzione e qualità: Isabella Fazioli

Ufficio commerciale: Irena Coso

Coordinatrice redazione di Rimini: Irena Coso

Collaboratori: Graziella Biagetti, Giulia Crociani, Alberto Crescentini, Giorgia Gianni, Marina Giannini, Marianna Giannoni, Alessandra Leardini, Lucia Lombardi, Andrea Manusia, Lucia Rughi, Manuel Spadazzi. Fotografi: Riccardo Gallini, Studio Paritani

Chiuso per la stampa il 13/03/2013

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Incontro con i licei sul tema della legalità

Riccione - “Educazione dei giovani alla legalità”: è il tema presentato

a studenti e docenti del liceo scientifico “A. Volta” e del liceo artistico “F. Fellini” organizzata lo scorso 15

febbraio nell’aula magna del liceo scientifico dal Lions Club di Riccione,

di cui la presidente Marina Giannini ha accompagnato la preside del liceo

Daniela Zoffoli nel condurre una riflessione introduttiva al tema. Ospiti dell’incontro sono stati il Procuratore Capo della Repubblica del Tribunale

di Rimini Paolo Giovagnoli e il capitano della Compagnia Carabinieri

Antonio De Lise.

Vacanze in bicicletta con Rimini Bike Hotels

Rimini - Al via la stagione 2013 per Rimini Bike Hotels. L’attività del nuovo club di hotel dedicato

alla vacanza in bicicletta riparte a fine marzo, con proposte per

pedalare attraverso la natura, la storia e le tradizioni dell’entroterra

romagnolo grazie ad itinerari fra il mare e le colline: road, off-road e trekking. Il progetto è sostenuto

dall’Associazione Albergatori di Rimini, con il patrocinio

dell’Assessorato al Turismo della Provincia di Rimini, del Comune di

Rimini e la partnership dell’azienda romagnola di biciclette Freewheeling FRW e CicliMatteoni. Partecipano 15 strutture alberghiere di Rimini Nord

con servizi su misura per i ciclisti, alimentazione ad hoc, noleggio bici e guide ciclistiche specializzate per bike tour in totale sicurezza e relax.

Numerose le attività di marketing e promo-commercalizzazione

di Rimini Bike Hotels: dalle fiere di settore in Belgio, Germania e

Olanda al progetto Blogger Tour in collaborazione con APT. Testimonial

d’eccezione l’ex campione Claudio “El Diabo” Chiappucci.

www.riminibikehotels.com

Nuove vetrine Baldinini, a Cipro, Lugano e Cannes

Rimini - Inaugurata a Cipro la bouti-que di Lymassol, nuova frontiera di vacanze hi-level. L’antica isola accan-to alle incantevoli risorse naturali offre oggi strutture per un turismo ricercato e d’élite, con residenze, campi da golf e marine per barche d’alto bordo. Tra le griffe moda ora è presente anche Baldinini, con un negozio che replica il newconcept del brand, giocato sui toni del bian-co e del grigio, dal metal al fumo. L’inaugurazione, con cena di gala e party, si è tenuta con Gimmi Baldi-nini e l’Ambasciatore della Federa-zione Russa Vyacheslav D. Shumsky. Apre a fine marzo anche la bouti-que-gioiello di Lugano (nella foto), un piccolo scrigno affacciato sulla deliziosa piazza Riforma che ospita il Municipio, ad un passo dal lago e di fronte a via Nassa, strada dello shopping di moda e lusso. Per fine

primavera, infine, è atteso lo sbarco in Costa Azzurra, con l’opening a Cannes che aggiunge un altro tassel-lo al bouquet Baldinini nelle località da red-carpet.

La dieta più antica nel libro di Piccini

Rimini - Come ritrovare la salute e la linea seguendo la “vera” dieta medi-terranea: è quanto promette il nuovo libro di Fabio Piccini “La dieta più antica del mondo”, fresco di stampa per i tipi di Dalai Editore. Nel suo in-teressante volume Piccini torna alle origini del regime alimentare seguito dai contadini cretesi, indicato negli anni Settanta come dieta mediterra-nea oggi divenuta patrimonio dell’U-manità, individuandone il segreto di fondo. Che non sta nei prodotti scelti o nel particolare abbinamento tra i cibi, ma nei digiuni periodici os-servati dai cretesi in ossequio ai loro precetti religiosi. Un digiuno inter-mittente riconosciuto benefico per

il corpo anche da recenti ricerche mediche, che vedono in questa pra-tica un ottimo modo per invecchiare meno, non ingrassare e ridurre i ri-schi di infarto e tumori, recuperando le energie proprie degli esseri umani di un tempo.

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Presidenza in rosa per il Consiglio Notarile

Rimini - Rosa Menale (nella foto) è la nuova presidente del Consiglio Notarile

Distrettuale di Forlì-Rimini, nominata dall’assemblea collegiale il 27 febbraio

scorso. La neo-eletta subentra al notaio Marco Gori, che passa le consegne dopo otto anni di presidenza. Rosa

Menale è il primo presidente “in rosa” nella storia del Consiglio Notarile del

Distretto di Forlì-Rimini e in Emilia-Romagna è seconda solo al notaio

Maura Manghi, presidente del Consiglio Notarile di Reggio Emilia. Nella stessa

assemblea è stata decretata la new entry, quale consigliere, del notaio

Antonella Odierna, con sede a Cesena, mentre i notai Massimo Albore e

Gualfreduccio Degli Oddi sono stati riconfermati nella compagine. L’attuale

Consiglio Notarile risulta quindi composto da Menale, Odierna, Albore e Degli Oddi, affiancati dai notai Stefania

Di Mauro, Mario De Simone, Giorgio Oliveri, Luigi Ortolani, Giannantonio

Pennino, Maria Chiara Scardovi e Roberto Scotto di Clemente. (G.C.)

A Riccione il miglior albergo italiano

Riccione - Sono stati assegnati ad inizio anno da TripAdvisor, il sito web

dedicato alle recensioni di viaggio, i “Travelers’ Choice Hotel Awards

2013” per le migliori strutture ricettive italiane. Il primo classificato nella Top

25 degli hotel italiani è risultato l’Hotel Belvedere di Riccione, che si è inoltre

piazzato in quinta posizione nella classifica dei migliori hotel europei

e in undicesima nella classifica mondiale. Oltre ad aver conquistato

la prima posizione, la Romagna vanta altre due strutture nella Top 25 Italia: si classificano infatti all’ottavo

posto l’Hotel Maree di Cesenatico e al diciassettesimo l’Atlantic Hotel di

Riccione. (S.F.)

La disabilità spiegata da Luca Pancalli

San Marino - Il Comitato Paralimpico Sammarinese e l’associazione Attiva-Mente hanno invitato il presidente del Comitato Paralimpico Italiano Luca Pancalli a San Marino per sensi-bilizzare gli studenti delle scuole me-die sul tema della disabilità. Al tavolo dei relatori anche l’atleta paralimpi-co sammarinese Cristian Benardi, i dirigenti delle due associazioni e il giornalista della Gazzetta dello Sport Claudio Arrigoni. Nell’occasione Pancalli ha presentato il suo roman-zo “Lo specchio di Luca”, scritto as-sieme al giornalista Giacomo Crosa. “Le Paralimpiadi di Londra - ha esor-dito Pancalli - sono state importanti perché hanno mostrato al mondo

degli atleti felici. I loro sorrisi sono la dimostrazione di una normalità che si costruisce insieme, andando oltre all’immagine di una carrozzina. Dietro ad ogni disabilità c’è un indi-viduo: bisogna guardare la persona e non la sedia a rotelle. E la normalità la dobbiamo costruire insieme, ren-dendo il mondo migliore”. (M.G.)

In volo sul Lungomare con l’Aquilonata

Rimini - Il 13 e 14 aprile sulla spiag-gia antistante Lungomare Tintori, tra i Bagni 15 e 25, va in scena la tren-tesima edizione dell’Aquilonata sul Mare, Festival Internazionale dell’A-quilone promosso dalla Uisp Comita-to Provinciale di Rimini, con il patro-cinio della Regione Emilia-Romagna e il contributo del Comune e della Provincia di Rimini. Ad organizzare la manifestazione è il gruppo aqui-lonisti “Riminivola” del Dopolavoro

Ferroviario di Rimini. Attesi numero-si aquilonisti italiani e stranieri, che qui porteranno spettacolari aquiloni multicolori. Nelle due giornate saran-no allestiti laboratori per bambini e si terranno iniziative benefiche a favo-re di Riminiail Onlus, Associazione Italiana contro Leucemie Linfomi e Mieloma che raccoglierà fondi per il potenziamento del reparto di Emato-logia dell’Ospedale Infermi di Rimi-ni. www.riminivola.it

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CineOpera di solidarietà

Rimini - Sono ancora cinque gli appuntamenti con il

CineOperaFestival, la rassegna cinematografica dedicata alla

proiezione near live, via satellite, dell’Opera proposta da quattro Opera House per eccellenza: il Metropolitan di New York, la Royal Opera House di Londra, la Opera National di Parigi e La Scala di Milano. Questo festival di rilievo, proposto presso tutte le sale

della catena Giometti Cinema a Rimini, Riccione, Pesaro e Tolentino, è nato

dall’accordo di collaborazione solidale fra la Giometti Cinema e il Lions

Club Valle Del Conca, con lo scopo di devolvere gli incassi per l’acquisto

di beni di primario consumo da destinarsi alle famiglie locali in grave

difficoltà economica. Tra le opere in programma anche il “Nabucco”

di Giuseppe Verdi, la cui proiezione è prevista per lunedì 29 aprile. www.cinemaoperafestival.altervista.org

Concorso nazionale di esecuzione musicale

Riccione - L’Istituto Musicale di Riccione presenta l’undicesima

edizione del Concorso nazionale di esecuzione musicale per solisti e

musica da camera, in programma dal 18 al 24 marzo. Quattro le sezioni di cui si compone: la prima dedicata

ai solisti, con protagonisti tutti gli strumenti escluso il pianoforte;

la seconda animata dai duo, trio, quartetti e quintetti che eseguiranno

musica da camera. La terza e la quarta sono invece dedicate

al pianoforte, per il conferimento del Premio Europeo di Esecuzione

Pianistica della Riviera di Rimini. In palio per i vincitori un montepremi

di 10mila euro e di 10 concerti. www.imriccione.com (G.C.)

Lounge Bar e ristorante del Titano

San Marino - Sempre più comple-ta l’offerta dei Giochi del Titano, elegante struttura nel cuore di San Marino ricca di sale gioco e luogo di spettacoli ed eventi. Ad ampliare i servizi è un Lounge Bar con rinno-vato servizio bar e ristorante all’in-

terno delle sale pronto a soddisfare ogni richiesta, grazie al suo ricco menu a base di pesce e carne, un va-sto assortimento di formaggi e pane fatto in casa. Nella foto, lo chef Daniele Neri, che guida la cucina assieme allo chef Alessandro Garattoni.

Neve e motori al party di Reggini

Monte Carpegna (PU) - Grande suc-cesso di presenze per il Reggini Snow Party, che si è svolto di recente presso l’Eremo di Monte Carpegna, dove si trova un’accogliente e attrezzata sta-zione sciistica. Gli ospiti hanno avuto modo di divertirsi sulla neve con le auto messe a disposizione dalla Con-cessionaria Reggini di San Marino, te-stando l’affidabilità e la sicurezza del 4x4 Skoda. Oltre duecentocinquanta persone hanno provato l’ebbrezza di guidare su una pista innevata, met-tendosi alla prova in uno slalom, in un circuito e controllando l’automo-bile in discesa e in salita a bordo dei modelli del marchio Skoda: Yeti, Oc-tavia, Superb. Durante tutto il Reggi-ni Snow Party è rimasto attivo un ser-

vizio navetta, “targato” Skoda e gestito in collaborazione con le “Seggiovie del Monte Eremo”, che ha permes-so di usufruire dell’impianto sciistico per le discese notturne e di accedere all’hospitality Reggini. Appuntamen-to dunque al prossimo anno per altre discese ed emozioni a quattro ruote sulla neve. (S.F.)

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La decrescita felice per una buona economia

Santarcangelo di Romagna - Successo di pubblico per l’incontro “Decrescita felice. Teorie, opinioni

ed esempi di buona economia a confronto”, tenuto al Teatro Lavatoio

di Santarcangelo lo scorso 9 febbraio. Ad aprire la conferenza il fondatore

del Movimento per la Decrescita Felice Maurizio Pallante, che ha presentato quattro progetti che

rispondono alla filosofia del “rifiuto razionale di ciò che non serve” e che

stanno stimolando l’economia locale. Tra questi “In cucina contro la crisi”, il libro di ricette di Cinzia Bauzone, che valorizza il risparmio e la solidarietà

in cucina; “Zafferano del Conca”, la piccola impresa che utilizza

esclusivamente metodi naturali di coltivazione dello zafferano; infine,

“Made 7.0” e “Borgo Etico”, progetti che mirano a sensibilizzare i cittadini

alla Green Economy e ad offrire alle imprese consulenze e strumenti per

realizzarla. www.decrescitafelice.it

Dipinti che fanno bene

Rimini - L’arte sostiene la ricerca sulle malattie genetiche. Ammonta a oltre quattromila euro la somma raccolta

a favore dell’Arch (Associazione Ricerca Corea Huntington) grazie

alla mostra allestita dalla apprezzata pittrice Liliana Ottaviani nell’area

espositiva della clinica Merli di Rimini (nella foto l’inaugurazione).

L’iniziativa ha permesso di raccogliere fondi mediante la vendita delle venti opere donate dall’artista

riminese all’associazione. Numerosi sottoscrittori hanno deciso di sostene

l’Arch acquistando uno dei quadri di Liliana Ottaviani: il ricavato delle

donazioni sarà destinato alla ricerca scientifica. (G.G.)

Miranda, dal film alla tavola con Serena Grandi

Rimini - Dal cinema alla tavola il passo è breve. Almeno per Serena Grandi, attrice cult anni ‘80 che ha inaugura-to in una location d’eccezione, vicino al Ponte di Tiberio nel Borgo san Giu-liano, alla presenza di numerosi vip il suo nuovo ristorante: Miranda, ispira-to al cult movie di Tinto Brass di cui lei fu sensuale icona. L’attrice, ora tor-

nata all’opera in alcune pellicole di Pupi Avati, riscopre altri lati della sua personalità, tra cui le doti culinarie. Affiancata in quest’impresa da pro-fessionisti capaci e dal figlio, proporrà una carta di piatti della tradizione ri-minese, che le ricordano le sue radici e la sua infanzia, legandoli a quelli dei vibranti anni romani. (L.L.)

Ph.

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Il mercato del contadino, ogni Giovedì

Rimini - È tornato dal 7 marzo il “Mercato del Contadino”, mostra mercato dei prodotti agricoli a chi-lometro zero ideata dal Gruppo Sgr in collaborazione con Cia e Coldi-retti. L’obiettivo è quello di sensibi-lizzare gli acquirenti verso un acqui-sto rispettoso della stagionalità dei prodotti e dei cicli produttivi, con l’auspicio che questi appuntamenti possano avere ricadute positive anche sul tessuto economico locale. Come nella passata edizione, saranno atti-vati progetti educativi rivolti ai bam-bini delle scuole elementari, per farli

familiarizzare con i prodotti tipici del territorio. Il Mercato del Contadino si tiene tutti i giovedì dalle ore 7,30 alle 13,30 nel piazzale del Gruppo Sgr, in via Chiabrera 34/b. www.fa-cebook.com/mercatodelcontadino

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Tappa a Folgaria per la Notte Rosa

Rimini - Dal mare alla montagna: l’evento clou della ri-viera adriatica arriva a Folgaria per presentare l’edizione 2013. Nella famosa località trentina la Notte Rosa rimine-se ha fatto tappa ad inizio marzo, con un programma di gare sociali e interprofessionali all’insegna di ciaspolate, sci e buon cibo, in un connubio perfetto tra mare e mon-tagna. Il tutto grazie al tradizionale weekend sulla neve organizzato dallo Sci Club Rimini Ski & Snowboard, che ha visto a Folgaria 250 riminesi tra associati al club e operatori turistici locali. Il Capodanno dell’estate, even-to clou della stagione estiva sulla Riviera Romagnola, si svolgerà nel weekend che si apre il 5 luglio 2013 sul tema dell’Anima, filo conduttore dell’evento accompagnato da un poetico manifesto ispirato al film 8½ di Fellini.

Primavera in fiore a Cattolica

Cattolica - Con un appuntamento ormai classico della primavera Cattolica, a fine aprile, inaugura la stagione balneare con la 41° edizione della Mostra dei Fiori. La kermesse si snoderà, come consuetudine, per le vie del centro a partire dal Municipio fino a raggiungere piazza 1° Maggio, riempiendo di colori e profumi la città e pro-ponendo a tutti i visitatori, oltre a un trionfo di piante e fiori, stand enogastronomici con prodotti tipici del terri-torio. In concomitanza alla mostra si terrà inoltre la gara con le ciaspole, ormai nota come “Ciaspolbeach”: un’ori-ginale ciaspolata sulla sabbia che si svolgerà nel settore di levante (Zona 33) della spiaggia di Cattolica e che, come ogni anno, richiamerà atleti provenienti da tutta Italia, ma anche amatori e curiosi. (S.F.)

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Scatti dal terremoto

San Marino - Si è appena conclusa al Museo San Francesco di San

Marino la mostra fotografica “Scossi al Cuore”, un reportage realizzato da Christian Zanzani nel campo di

accoglienza di Bomporto, in provincia di Modena, nei giorni del sisma

emiliano. Il fotografo (nella foto) ha voluto cogliere come il dolore, dall’animo, attraversi il corpo e si

riveli sui lineamenti, dentro agli sguardi delle persone colpite dal

terremoto. Ma gli scatti mostrano anche un segno di speranza, perché

questi volti sono uniti dalla sofferenza ma anche dalla voglia di ricostruire e di essere solidali. Uno spirito che

dà la forza di ripartire insieme e che appare in trasparenza nelle fotografie

di Christian Zanzani. (S.F.)

Sempre più lettori alla Gambalunga

Rimini - Crescono i prestiti librari e l’uso dei servizi della Biblioteca Gambalunga, una delle maggiori

biblioteche civiche della Regione, che ha registrato oltre 180.000

presenze nel corso del 2012 e ha visto raddoppiare gli accessi web per

informazioni sugli eventi e i servizi a distanza, a conferma del ruolo di istituzione culturale di riferimento

per i cittadini della provincia riminese. Positivo si conferma

l’andamento dei prestiti, che nel 2012 sono stati 86.329, con un incremento dell’8% rispetto all’anno precedente.

A Rimini, come nel resto del Paese, il lettore è donna: le donne infatti

rappresentano il 57,4% degli utenti, ma ben il 61,4% degli utenti attivi. Il genere più richiesto in prestito è il

romanzo e in cima al gradimento dei lettori si trova proprio il romanzo di un riminese, Marco Missiroli con il

suo “Il senso dell’elefante”. (S.F.)

San Leo gioiello d’Italia

San Leo - Il Ministro per gli Affari Regionali Piero Gnudi ha premiato lo scorso 12 febbraio ventuno piccoli Comuni italiani (nella foto tutti i pre-miati a Roma) che hanno ottenuto, fra trecentocinquanta concorrenti, il prestigioso titolo di “Gioielli d’I-talia”; fra questi c’era anche il Co-mune di San Leo, rappresentato per l’occasione dal Sindaco Mauro Guerra e dall’Assessore alla Cultura e Turismo Carla Bonvicini. “Gioiel-li d’Italia” è un brand di qualità ed eccellenza per i Comuni italiani con meno di sessantamila abitanti creato dal Ministero per favorire quelle cit-tadine la cui valorizzazione ricettiva non è sviluppata o adeguatamente ottimizzata. Grazie a questo proget-to i Comuni potranno entrare in un apposito circuito turistico e saranno oggetto di un costante monitoraggio da parte del Dipartimento al fine di

assicurare che mantengano gli stan-dard e le caratteristiche richieste dal bando per l’attribuzione del premio. I comuni vincitori saranno, inoltre, protagonisti di una campagna di promozione che sarà appositamen-te studiata e realizzata dall’ENIT.“È un grande vanto per noi - dichia-ra il Sindaco Mauro Guerra - avere ricevuto questo esaltante ricono-scimento. Per la Città di San Leo, capitale storica del Montefeltro, già definita da Umberto Eco ‘la città più bella d’Italia’, è un ulte-riore, prestigioso traguardo.” (S.F.)

Arriva la primavera da Sarti Bags

Rimini - È pronta la collezione pri-mavera-estate di Sarti Bags, con le borse di Lucia dai colori vivaci e

freschi, comode, pratiche ma nello stesso tempo classiche ed eleganti, per incantare coloro che adorano i materiali pregiati, le linee morbide e il totale “Made in Italy”.Tra i diversi articoli una particolare attenzione va alle nuovissime Sun, Sea, Beach e Coast, borse dedicate all’estate e alla vita sul litorale, par-ticolarissime per la lavorazione della tela e del pellame, davvero unica e piacevole. I punti vendita di Sarti Bags sono Mughi (via Rimembranze 97, Rimini), Malvestio (via Saffi 24, Santarcangelo di Romagna), Axis (viale Dante 273, Riccione). Nella foto, Lucia con le classiche Sarti bags e la piccola Matilde, dell’allevamen-to De’ Testoni.

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Sapori del territorio da gustare al Palato

Rimini - Un “Palato” sopraffino quello proposto da En-rico Santini, patron dell’azienda vitivinicola omonima. Un nuovo concept pensato per fondere più aspetti della creatività locale, dai prodotti della terra al design. Uno spazio polifunzionale, allestito presso l’avveniristico Pa-lacongressi di Rimini, ove organizzare convention ma anche succulente cene tra amici, serate conviviali o di lavoro a base di cibo e prodotti autoctoni preparati da chef d’eccezione. Un luogo che si fa performance, dove poter seguire corsi di cucina, marketing del territorio, manager dell’ospitalità. Il tutto all’insegna della cultura enogastronomica. (L.L.)

Il grande spettacolo della Notte

Riccione - Tutti pronti per tuffarsi nella notte con il Nightshow, il Salone delle attività e tecnologie connesse alla notte in programma dal 26 al 28 aprile al Palazzo dei Congressi di Riccione. Un’occasione unica per sco-prire ogni angolo della notte: le attività, gli oggetti che la persona utilizza durante le ore notturne, il diverti-mento, i servizi, la tecnologia, la creatività, l’arte e tanto altro ancora. Durante la manifestazione si terranno molti eventi aperti al pubblico fra cui dibattiti, show-case, spettacoli e mostre. E se il tema è la notte in tutti i suoi aspetti, l’orario non può che essere “inusuale”: il Nightshow, infatti, rimarrà aperto dalle 15 alle 24, con-sentendo di vivere momenti suggestivi proprio durante le ore serali e notturne. (S.F.)

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Essere | Carlton Myers

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Gli dei del basket gli hanno riservato una carriera da incorniciare. Ed ora, fuori dal parquet, Carlton Myers segue giovani talenti e li aiuta a crescere. Facendo base nella sua Rimini, dove vive con moglie e figli.

testo Manuel Spadazzi - foto Studio Paritani

La nonna gli mise in mano una Bibbia a sedici anni e gli disse: “Leggila Carlton, ti aiuterà”. Aveva ragione. “Il Signore mi ha conces-so tanto, tantissimo”, ripete lui. Gli dei del basket ancora di più. E an-che ora che è lontano dai parquet, Carlton Myers continua a ‘predi-care’ pallacanestro come quan-do, sul campo, inventava canestri impossibili ai comuni mortali. La sua missione? “Scoprire i giovani talenti, aiutarli a crescere seguen-doli con la mia agenzia. Non mi piace essere definito un manager o un procuratore, in fondo non lo sono. In America lo chiamano pla-yer development: seguo la crescita, lo sviluppo di un giocatore”.Ci vuole talento per scovare talen-ti. Ma se si togliesse giacca e cravat-ta per tornare a correre dietro ad una palla a spicchi, state certi che a 42 anni Carlton sarebbe ancora un temibile avversario per tanti giocatori della massima serie, altro che il campionato Uisp (dove gio-ca per divertimento). A ‘tradirlo’ soltanto qualche pelo bianco che

spunta dalla barba curata. Per il resto, è il Myers di sempre: tirato a lucido, la pelata che luccica sopra quegli occhi furbi e inquieti. Non un filo di grasso. La natura aiuta, ma “io continuo ad allenarmi, tutti i giorni - confessa - : corsa, cyclette, pesi. Ho scoperto il tennis. E natu-ralmente qualche partita a basket, ogni tanto”.Dica la verità: non ha nostalgia del campo, della pallacanestro giocata?“La verità? No, affatto. Nessuna nostalgia. Dopo 23 anni ho detto basta con molta serenità, consa-pevole di aver dato tanto e di aver ricevuto tanto, in cambio”.Due anni fa l’addio, nel giorno del suo quarantesimo compleanno. L’anno scorso quell’ultima partita, in campo con San Patrignano, a fian-co di suo figlio Joel. Quasi un pas-saggio di testimone… “Non so se Joel diventerà un gioca-tore da serie A. Per ora sta facendo bene nelle giovanili dei Crabs Ri-mini e ha avuto anche un assaggio di prima squadra. Il suo esordio mi ha emozionato e stupito, però deve

fare ancora tanta strada. Può pro-varci, ma sa che, per diventare un giocatore vero, dovrà sottoporsi a tanti sacrifici, dimostrando una de-dizione, un impegno, una costanza fuori dal comune. E oggi i giovani non sono pronti a tutto questo”.Non è facile scendere in campo, con un cognome così pesante sulle spal-le. Lei che padre è? Uno di quelli che mette pressione al figlio?“Con Joel sono stato chiaro. Gli ho detto: ‘se giochi a basket per divertimento, fai pure e vai in campo senza pressione. Se però vuoi diventare un giocatore vero io pretendo il massimo da te, l’im-pegno assoluto’. Quindi sì, sono molto esigente con Joel”.Le assomiglia, in campo?“No. Lui ha più talento di me nel tiro, e una maggiore visione di gio-co. Però non ha la mia fisicità e la mia cattiveria agonistica”.Lei ha vinto tanto: uno scudetto e una Coppa Italia con la Fortitudo, un oro con l’Italia agli Europei, varie promozioni. Eppure, fino al primo trofeo con l’Aquila, molti

Una vita a Canestro

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ripetevano: Myers è un perdente.“Vero. Ho sempre pensato che il problema non sia la sconfitta ma il pensiero della sconfitta: quello ti può rovinare. Quando nel 2000 con la Fortitudo abbiamo perso la prima partita della finale scudetto con la Benetton (dopo quattro fi-nali già perse in carriera, ndr) ho passato le 36 ore più terribili della mia vita. Come recita la Bibbia, in quelle ore ho attraversato la valle della morte…”.Fu quello il momento peggiore del-la sua carriera?“Sì, ma poi il Signore mi ha dato le forze necessarie per superare le mie paure e oscurità interiori e ci ha donato la vittoria nella finale scudetto. È stato un momento uni-co e profondo della mia vita, che mi ha fatto capire quanto tutti noi siamo fragili e bisognosi di Dio”.Un’esperienza quasi mistica. E qual è stato, invece, il momento più bello della sua carriera?“Sicuramente la vittoria della Cop-pa Italia nel 1998: indimenticabile perché è stata la prima, con una

grande squadra. In quella For-titudo giocavano Rivers, Fucka, Wilkins, che era la nostra croce e delizia in campo. Poi abbiamo conquistato anche lo scudetto. Mi sarebbe piaciuto avere qualche tro-feo in più in bacheca, ma non ho rimpianti per le mancate vittorie”.Lei non fa mistero della sua fede. La sua ‘conversione’ alla chiesa evan-gelica è avvenuta nel 2003: quanto l’ha aiutata, in campo e nella vita?“È stata fondamentale. Dio è en-trato al primo posto nella mia esi-stenza, dandomi dei principi, dei riferimenti. Con la fede ho trovato quella pace che non avrei mai pen-sato di trovare. In fondo gli amici, i successi, i soldi passano, e perfi-no le famiglie, se non hanno fon-damenta solide basate sulla fede. Il Signore no, è l’unica certezza”.A proposito di soldi e successi, lei ha guadagnato tantissimo col ba-sket e anche con la pubblicità. Era uno di quei personaggi che ‘bucava’ il video, però in tv l’abbiamo sempre vista poco. È stata una scelta?“Mi è sempre piaciuto centellina-re le mie apparizioni in televisio-ne. Di offerte ne ho avute tante, anche per fare dei reality, ma ho preferito dire di no”. Quanto ha contato il denaro nella sua vita? È stato più un aiuto o una preoccupazione?“Un po’ l’uno e un po’ l’altro. Molti soldi fortunatamente li ho investiti negli immobili: ho sempre creduto nel mattone. Altri invece li ho spesi in maniera sciocca, dicia-molo pure, oppure facendo inve-stimenti completamente sbagliati. Può capitare, quando sei giovane

A fianco, Carlton Myers con la moglie Milena nel negozio di abbigliamento che lei gestisce a Rimini.In apertura, Carlton in campo.

Una leggenda del parquet

Nato a Londra, il padre musicista, Carlton Myers brucia tutte le

tappe. Grazie al ‘maestro’ Claudio Papini, scopritore e guida per

tanti talenti della pallacanestro, arriva in prima squadra a soli 17

anni, debuttando con l’allora Marr Rimini nel campionato 1988-1989 di A2. Resta a Rimini fino al 1992,

poi il trasferimento a Pesaro, dove perde la prima finale scudetto.

Dopo un’altra stagione a Rimini (quello del record di punti in una

sola partita: 87), nel 1995 va a Bologna, alla Fortitudo. Ci resta fino al 2001, vincendo una Coppa

Italia, una Supercoppa, e poi finalmente lo scudetto, dopo tre

finali perse con i biancoblù. Gioca poi a Roma, Siena (dove conquista

un’altra Supercoppa), Valladolid (in Spagna), Pesaro e infine

ancora Rimini. Con l’Italia ha vinto l’oro agli Europei del 1999, dopo

l’argento conquistato nel 1997. Nel 2000 è il portabandiera della

squadra azzurra alle Olimpiadi di Sidney. Carlton è sposato con

Milena. Hanno due figli: Joel, 17 anni, e Naigel, 8.

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e ti ritrovi certe cifre per le mani”.Quegli investimenti li ha fatti so-prattutto a Rimini, a cui lei è sempre rimasto legato. “Lo dice la mia storia: ho giocato tanti anni a Bologna e a Pesaro, quindi a due passi da qui. Non è stato casuale. Solo dopo i 30 anni ho iniziato ad accettare ingaggi per squadre più ‘lontane’, a Roma, Siena, perfino in Spagna per un breve periodo. Rimini è la mia cit-tà, qui ho deciso di far crescere i miei figli Joel e Naigel. Un legame così forte, che mi ha spinto a dire no anche all’Nba, quando mi invi-tò per un camp. Se ho rinunciato a giocare oltre oceano l’ho fatto per questo attaccamento a Rimini, e perché volevo prima vincere a tutti i costi uno scudetto”.Ancora la storia del Myers ‘perden-

te’. Che ne ricorda un’altra, molto simile: anche Le Bron James, uno dei migliori giocatori Nba di sem-pre, ha portato questa croce, fino a quando non ha vinto l’anno scorso il suo primo anello con Miami.“Mi sono identificato molto con quanto è accaduto a Le Bron, nel mio piccolo. Ero il più forte in que-gli anni, eppure se non avessi vinto quello scudetto con la Fortitudo la mia carriera sarebbe stata un calva-rio. La verità è che io non ho mai te-muto nessuno in campo, tranne me”.Come, non temeva nemmeno Sasha Danilovic, il suo grande avversario ai tempi delle sfide Virtus-Fortitudo?“L’unico avversario contro cui ho dovuto lottare, in campo e nella vita, ero io. Alla fine, il Signore ha vinto la battaglia per Carlton e le vittorie sono arrivate”. Amen. IN

A fianco, un tiro a canestro dell’atleta durante il match Crabs Riviera Solare contro Aget, nella stagione 2009-2010.

In campo con Sanpa

La festa d’addio a San Patrignano, nel 2011. E poi quell’ultima partita, nel 2012, proprio con la squadra della comunità, la Cimberio, nel campionato di serie C. Tra Myers e Sanpa il legame è diventato sempre più forte, negli anni. “Ho conosciuto questa realtà grazie ad Andrea Muccioli, che mi ha avvicinato e coinvolto nell’attività della comunità. A San Patrignano ho incontrato persone con cui mi sono trovato da subito a mio agio e da allora sono sempre rimasto a disposizione, anche dopo l’addio di Muccioli. Mi è capitato anche di incontrare la famiglia Moratti, ho parlato a lungo con loro, e finché ci sarà bisogno di me o della mia immagine a Sanpa mi presterò volentieri”.

Ph. Riccardo Gallini

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Guidare | Elettrico e ibrido

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Eppur si muove: la “green mobility” cresce in provincia con aziende private, enti pubblici e concessionarie pronte a sfoderare modelli di auto elettrica e ibrida all’avanguardia.

testo Alessandra Leardini - foto Riccardo Gallini

I vantaggi potrebbero dare una “scossa” anche all’acquirente più scettico: niente carburante, con un notevole risparmio sui consumi e sul portafoglio, bollo gratis per cinque anni (e quota irrisoria dal sesto), assicurazione super sconta-ta, accesso libero in zone a traffico limitato in molte città italiane e inquinamento prossimo allo zero. Il segreto dell’auto elettrica è tutto qui: niente motore termico, con le-gati costi di manutenzione, e niente benzina, solo un variatore di veloci-tà spinto da energia elettrica e bat-teria al litio. Sembra quasi uscita da un film di fantascienza eppure, secondo stime internazionali, nel 2020 coprirà il 10% delle auto in circolazione nel mondo. Peccato che i prezzi tendenzialmente proi-bitivi applicati dalle case automo-bilistiche rappresentino ancora un ostacolo alla conquista del mercato di massa. Un altro “bastone tra le ruote” è poi il problema relativo alla durata della batteria: l’autono-mia del veicolo normalmente non supera i 140 chilometri e le colon-

nine di ricarica sul territorio si ve-dono ancora col binocolo. Qualco-sa però si muove sulla strada della “green mobility”. Anche nel Rimi-nese aumentano le aziende private e gli enti pubblici che ricorrono a mezzi elettrici per i propri spo-stamenti a breve e medio raggio, dall’Ausl alla Provincia di Rimini, fino a San Patrignano. Le conces-sionarie, dal canto loro, si arric-chiscono di nuovi modelli pronti a sedurre una clientela più ampia.Uno di questi è “Icaro”, la city car prodotta dalla GreenGo, piccola e dinamica azienda del Modene-se che ha già fatto il suo debutto ufficiale all’ultimo Motor Show. “I primi esemplari arriveranno in aprile e potrebbero veramente far fare la svolta a questo settore”, assicura Massimo Gori, titolare di Japan Car, concessionaria rimine-se che per dare ancora più risal-to alla sua gamma ecologica ed elettrica (auto, scooter e bici) ha creato una divisione interna che se ne occupa a 360 gradi, “Green Goo”. Simpatica, sbarazzina e a

L’energia si fa Strada

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due posti, la nuova “Icaro” arriva ad un’autonomia di 165 chilometri ma, soprattutto, si presenta ad un prezzo competitivo, sotto i 16mila euro con Iva. Niente a che vedere con la Tazari, modello già sul mer-cato a 25mila euro (Iva compresa), ma con un’autonomia non supe-riore ai 100 chilometri. Se i tito-lari della Japan Car hanno scelto di farne la propria auto aziendale, la clientela non ha però risposto con troppo entusiasmo. “L’ostaco-lo della mobilità elettrica - spiega Gori - in generale è rappresentato dai prezzi. Le grandi aziende non hanno interesse ad abbassarli per-ché hanno necessità di vendere le auto tradizionali. I piccoli, a loro volta, producono ad un livello più artigianale e a costi superiori. Ma nei prossimi anni, se non mesi, i prezzi scenderanno”. Laddove non arriva l’elettrico puro ci pensa la mobilità ibrida a spia-nare la strada. Il funzionamento è semplice: il motore elettrico è abbinato al classico “collega” a benzina, in modo che quando sta per esaurirsi la batteria non si corre il rischio di restare a pie-di. Non solo: le batterie possono ricaricarsi anche grazie al sempli-ce movimento delle ruote, nelle fasi di frenata e in tutti i momenti in cui è acceso il motore termi-co. “In questo modo si consuma mediamente il 30-35% in meno”, sottolinea Sebastiano Tonti di Auto In, concessionaria Toyota. “Se si viaggia molto in autostrada il ri-sparmio è meno evidente; se in-vece ci si muove prevalentemente nelle aree urbane il vantaggio è

notevole”. Anche la clientela sem-bra apprezzare, tant’è che, osser-va Tonti, “l’ibrido rappresenta ormai il 20% al mese delle auto vendute, e il trend è in aumento costante”. Merito, in particolare, del successo registrato dalla Toyo-ta Prius, prima macchina ibrida ad essere stata lanciata nel mondo con 9 milioni di auto già in circo-lazione. Se questo modello parte da 27mila euro, la Toyota Auris ibrida è già più abbordabile, man-tenendosi sui 18mila euro.Elettrico ed ecologico possono anche tradursi in soluzioni inno-vative in tempi di grandi cambia-menti per il mercato tradizionale. Un’altra concessionaria riminese, Marcar, da mezzo secolo in pista, dopo aver presentato la scorsa estate la sua Opel Ampera (emis-sioni zero fino a 80 km e poi, a bat-teria scarica, motore generatore a

benzina che produce a sua volta elettricità), ora lancia una nuova sfida: Marcar E-bike “cambia il mo-vimento”, con uno spazio all’in-terno dello showroom riminese dedicato all’esposizione e vendita di un’ampia gamma di biciclette a pedalata assistita di nuova ge-nerazione (Ducati, Italwin, Italjet e Saxonette), con vasta scelta di accessori e assistenza tecnica ga-rantita. “Secondo uno studio re-cente condotto a livello europeo - spiega Marco Ciavatta - la maggior parte degli spostamenti urbani avvengono nell’arco di 3, massi-mo 5 chilometri. Ecco perché la bicicletta elettrica a pedalata as-sistita può diventare il mezzo più adatto per muoversi in città, con 80 chilometri di autonomia, costi di ricarica inferiori ai 50 cente-simi, nessuna spesa assicurativa, nessun obbligo di casco e senza

In alto, Massimo Gori davanti alla divisione “GreenGoo” di Japan Car.

In basso, Marco Ciavatta di Marcar con le nuove bici elettriche.

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limiti alla circolazione in zone a traffico limitato. È un mezzo ecologico, economico, alleato della salute, alla moda, ma so-prattutto piacevole e divertente”.Dalle auto alle biciclette, fino alle moto, la filosofia non cambia: se si è costretti a spostarsi in strade traf-ficate come quelle riminesi, tanto vale guidare un modello che con-senta di consumare meno proprio in fase di rallentamento. È il caso della MP3 Hibryd 125, “capace di fare con un litro di benzina più di 60 chilometri”, spiega Marcello Rossi di Tosi Moto. Questo motoci-clo ibrido, tuttavia, è già destinato a soccombere di fronte al “fratel-

lo”, la variante 300 pronta ad affac-ciarsi sul mercato con un consumo di poco inferiore e molti più punti di forza. A cominciare dagli eco-incentivi statali, che consentiran-no (come per le automobili elettri-che e ibride) di dare un bel taglio ai prezzi di listino. Il 300, ad un prezzo di partenza di 8.600 euro comprensivo di costo d’immatri-colazione, si potrà così portare a casa “con poco più di 7.000 euro”. Non solo: l’Hibryd 300, essendo a tre ruote, a differenza delle moto di analoga potenza non richiede il possesso della patente A. Basterà a rendere il mercato se non più elet-trico almeno più “ibrido”? IN

In alto, i fratelli Tonti di Auto In. In basso, Marcello Rossi di Tosi Moto con un modello ibrido.

Cento chilometri con tre euro

Con appena tre euro di carburante riesce a percorrere quasi 100 chilometri, consentendo un taglio del 50% sui costi. Con questi numeri la nuova city car della Volkswagen “Eco Up” è riuscita ad aggiudicarsi il titolo di auto più ecologica del 2012. “Il riscontro del pubblico è stato immediato ed importante, e le vendite della vettura hanno subito superato le migliori aspettative”, afferma Regis Muccioli della concessionaria Reggini. La vettura è disponibile con la miglior motorizzazione per un utilizzo cittadino. “È molto piacevole da guidare – prosegue Muccioli -, solida e sicura come una Volkswagen sa essere, caratteristiche che l’utenza apprezza ogni qualvolta entra da noi in concessionaria e ha modo di fare un test drive”. In più c’è il grosso vantaggio del motore a metano. “Questa vettura ci ha consentito di entrare a testa alta nel segmento più combattuto del mercato dell’auto italiano. La nuova alimentazione a metano ci consentirà sicuramente di scalare le classifiche ed entrare di merito tra le city car più vendute”.

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La passione per le due ruote invade il mondo

dei professionisti locali, coinvolgendo anche molti giornalisti del

territorio. Tra lunghe pedalate nell’entroterra

e percorsi sterrati.

Non l’avevano previsto nemme-no i Maya. Negli ultimi due anni, complice anche la crisi economica, sono state vendute più biciclette che automobili e il trend cresce anche nella nostra città. La viabi-lità non è ancora delle migliori, la rete delle piste ciclabili rimane in-completa, ma la bici resta un mez-zo molto amato dai riminesi. C’è chi la utilizza per uno spostamento

lavorativo, chi per una passeggia-ta o per fare la spesa, chi invece la prende più sul serio facendola di-ventare un hobby sportivo. La bike passion si è diffusa anche nel mondo del giornalismo locale. Sono tanti i colleghi giornalisti-ciclisti che prendono respiro da una professio-ne piuttosto sedentaria con pedala-te in libertà nel nostro entroterra. “Ho iniziato alla fine dell’estate del

testo Andrea Manusia

Hai voluto la Bicicletta?

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Pedalare | Giornalisti in sella

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2009 acquistando una fiammante bici da corsa nera. Ho praticato tanti sport, dal calcio al tennis, poi, con i ritmi di lavoro negli anni mi ero dovuto accontentare di andare a correre, ma non era appagante”, commenta il redattore de “Il Resto del Carlino” Manuel Spadazzi. “La bicicletta per me è prima di tutto godere di 2-3 ore per stare solo con me stesso, avere tempo per pensa-re. Fisicamente mi ha rimesso al mondo anche se non è facile conci-liare questo hobby con il lavoro di redazione. Durante la settimana mi devo accontentare di giri brevi, di 50-60 chilometri. E quando arriva la primavera mi alzo anche alle 5 o alle 6 per poter fare uscite più lun-ghe. Domenica mattina sono libero e punto sempre all’obiettivo dei 100 chilometri, pedalando tra le nostre colline. La ‘Panoramica’, il ‘Grillo’ da Ponte Uso, ma anche Pennabilli e, in generale, tutta la Valmarecchia e il cesenate, tra Longiano-Roncon-freddo e Sogliano. Me la cavo su tutti i fronti, solo la discesa non è ancora il mio forte”.C’è invece chi privilegia il rapporto con la natura, la filosofia off-road della mountain bike. “È stato amo-re a prima vista - racconta Enea Abati, caposervizio del “Corriere Romagna” - durante una passeggia-ta in famiglia nel Tirolo austriaco, vedendo ragazzi arrampicarsi in mountain bike su spettacolari sen-tieri. E così, al ritorno dalla monta-gna, ho comprato la bici. D’inver-no riesco ad andarci soltanto nei giorni di riposo, quelli che in gergo definiamo ‘corte’. Difficilmente si

superano le due volte a settimana. In estate spesso parto alle 5 e mezzo del mattino e riesco ad essere in re-dazione pronto per una lunga gior-nata di cronaca. “Itinerari preferiti? “Spazio tra la Valle del Conca e quella del Marecchia, entrambe meraviglio-se. Ci sono percorsi impegnativi e difficili. Quando sono solo preferi-sco percorsi semplici come la pista ciclabile lungo il Marecchia: mi è già capitato di cadere da solo tra i boschi, non è piacevole”.Anche tra le giornaliste riminesi la bici è un must. Una buona pe-dalatrice è Giorgia Gianni, valente

freelance di comunicazione istitu-zionale. “Dai tempi dell’Universi-tà ho preso la buona abitudine di allenarmi in bici per rilassarmi e tenermi in forma. Non dimentico l’Olympia di mio padre, bellissima, con il telaio bianco perla, e le mie prime escursioni tra Rimini e Ga-bicce. Ma anche la mountain bike è divertente: tra le mie imprese ricor-do un suggestivo bike tour al Passo della Calla-Camaldoli. La bici e il ci-clismo sono uno sport che richiede impegno e tempo e io purtroppo ne ho sempre meno. Ma appena posso esco, anche se solo per una

Sopra, Enea Abati. In apertura, Manuel Spadazzi.

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‘sgambata’. A Rimini farei sempre le ‘Coste di Sgrigna’, perché amo le salite e meno il fondo. Ma anche i percorsi attorno a Sogliano e Bor-ghi. Sempre in bici ho fatto il giro dell’Elba, indimenticabile”. Rima-nendo nel mondo dei free-lance, specializzato nel motociclismo (è il portavoce-coordinatore del Moto-mondiale di Misano) c’è il collega Andrea Cicchetti. “Fino ai 30 anni ho praticato qualsiasi tipo di sport, iniziando con la pallamano, poi sci, calcio, snowboard e calcio a 5. La bicicletta l’ho scoperta solo 4 anni fa, dopo un brutto guaio di salute. Sono salito in sella per cercare di riprendere il tono muscolare di

una volta ed è rimasto un piacevole passatempo, prima facendo strada e ora solo mountain bike”. Come concili questo hobby con il tuo la-voro? “Fino a qualche mese fa ero il classico ciclista della domenica e salivo in sella quando il tempo me lo permetteva. Ora sto seguendo un piano di preparazione in previsione di un impegno sportivo importante extra MTB e quindi anche il lavoro dovrà fare i conti con la mia tabella di marcia”. Preferenze sugli itinera-ri? “Ho un feeling particolare con le ciclabili. Le conosco in lungo e in largo. Sono l’ideale per fare la ‘gam-ba’, anche se i miei preferiti sono i percorsi della Valmarecchia”. IN

Da sinistra a destra, Giorgia Gianni, Andrea Manusia e Andrea Cicchetti, in sella alla loro bici.

Bike passion tra i professionisti

In bici non solo giornalisti, ma anche professionisti, imprenditori, politici e amministratori. Il neo deputato Tiziano Arlotti è forse il più competitivo (9 partecipazioni alla Nove Colli e una medaglia di bronzo ai campionati giornalisti del 2012). Pedalatore indefesso è anche l’ex presidente della Provincia Nando Fabbri, l’ex sindaco di Santarcangelo Vannoni e tanti altri ancora. Chi di recente ha inforcato la bici è l’assessore al Turismo della Provincia di Rimini Fabio Galli (nella foto): “Da giugno pedalo su una vecchia MTB e a breve acquisterò una bici da strada. Nei limiti del possibile, bisogna ‘imporre a se stessi’ di riservarsi uno spazio per fare uno sport, qualsiasi esso sia. Mi piace ‘esplorare’ l’entroterra, in particolare la Valconca che per comodità è quella più vicina a casa mia, senza disdegnare qualche bel giro sulla strada ‘panoramica’ che collega Gabicce a Pesaro, davvero bellissima. Ma ancora nessuna velleità agonistica, solo il piacere di tenermi un po’ in forma, facendolo attraverso uno sport che permette di stare all’aria aperta e vivere il territorio in modo davvero unico. Riuscire a fare salite impegnative provando ogni volta meno fatica della precedente è comunque una bella soddisfazione”.

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Lifting soft e altri metodi innovativi per nascondere

le imperfezioni senza arrivare al bisturi.

Ad illustrarli alcuni professionisti di medicina

estetica attivi sul territorio.

L’orologio del tempo scorre impie-toso. Se a vent’anni non si ha trop-pa consapevolezza dei doni della natura, a quaranta e oltre si ha ben chiaro ogni mattina quello che manca. Colorito grigio verdastro da ottobre ad aprile, occhi gonfi o borse, angoli della bocca che fino a poco fa erano normali, un giorno inspiegabilmente virano all’ingiù. È a questo punto che tra amiche af-fiora la domanda: conosci un bravo medico estetico? La necessità del “ritocchino” non rappresenta più nell’immaginario femminile un ri-fiuto dell’invecchiamento ma, per molte, significa voler mantenere in buona forma l’involucro che ci viene dato, senza diventare un’al-tra persona o correre il rischio di sembrare un prodotto seriale. Sulle innovazioni più importanti degli ultimi tempi, il dottor Enis

Agolli della Nuova Ricerca di Ri-mini traccia una mappa precisa.“La medicina estetica, figlia dell’e-poca moderna, deve sempre ‘fare i conti’ con le novità. La vera in-novazione degli ultimi tempi è la volontà di fare proprie regole fon-damentali in termini di scelta e se-lezione di materiali e tecniche che offrono più sicurezza, garanzie e confort alle pazienti. Negli ultimi tempi posso personalmente anno-verare l’utilizzo dei presidi medi-ci e chirurgici ultra collaudati e controllati come i fillers, riempitivi all’acido ialuronico e il botulino, che permettono di eseguire dei tratta-menti di soft-restoration, il cosid-detto lifting senza bisturi. I tratta-menti in alcune zone specifiche in alternativa, per quanto possibile, alla chirurgia: rinofiller (correzioni del profilo nasale), zigomoplastica

testo Lucia Rughi - foto Riccardo Gallini

Bellezza senza Tempo

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Ritoccare | Medicina estetica

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(correzione e modellamento degli zigomi e della guancia), mentopla-stica (modellamento del mento); l’utilizzo dei fattori di crescita pia-strinici e dei fibroblasti propri per il ringiovanimento cutaneo; le tec-nologie ai laser frazionati dell’ulti-ma generazione per il trattamento delle cicatrici da acne e del foto invecchiamento cutaneo; tecniche per il modellamento corporeo, per esempio, la tecnica di lipoemulsio-ne per la cellulite e le adiposità lo-calizzate”. Si parla di “lifting soft” con fili di so-spensione in sostituzione dei tagli del bisturi: che risultati si possono ottenere?“È stata la vera novità dell’ultimo Congresso di Medicina e Chirurgia Estetica della SIES, tenuto a Bolo-gna alla fine di febbraio. Si tratta di una procedura ambulatoriale in cui, senza o con un minimo di anestesia locale, si possono inserire nel sottocutaneo dei fili costituiti da materiali riassorbibili nel tempo, si-mili ai fili che si usano per le suture chirurgiche. Essi danno un effetto tensore nel sollevare i tessuti del terzo inferiore del viso, cioè l’ova-le dell’arcata mandibolare, e della parte superiore del collo che subi-scono la forza di gravità. La durata stimata dell’effetto lifting è di circa 15-18 mesi e la ripresa delle attività lavorative e sociali è immediata”. Risultati di ringiovanimento imme-diati, apprezzabili sin dalla prima seduta. La tecnologia della radiofre-quenza medica li garantisce. Ci spie-ga come il dottor Ivan Squadrani, in servizio privato e al poliambulatorio medico SH a San Marino. “Con l’uti-

lizzo di apparecchi elettromedicali validati dal Ministero della Salute si ha un effetto molto più potente e performante di quelli comunemen-te usati nei centri estetici. La stimo-lazione della pelle per mezzo della radiofrequenza incrementa l’attività metabolica dei fibroplasti, riattivan-do la produzione di nuovo colla-gene, elastina e acido ialuronico”.In estrema sintesi, si ottiene un bio lifting non invasivo e una bio rivita-lizzazione sulle cellule a livello der-mico. “Chi vi si sottopone - spiega il

dottor Squadrani - potrà notare il miglioramento della qualità della propria pelle dovuto alla riorganiz-zazione delle fibre di collagene che, con l’elastina, costituiscono il natu-rale reticolo di sostegno dei tessuti”. Onde d’urto nuova avanguardia della medicina estetica. Fino a qualche anno fa era una tecnica utilizzata in urologia per sciogliere i calcoli renali, oppure la impiega-vano i fisiatri contro le calcificazio-ni. Ne è un convinto sostenitore il dottor Marco Ricci di Rimini Terme.

In alto, il dottor Enis Agolli. In basso, il dottor Ivan Squadrani con il suo staff.

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“Oggi, grazie all’uso di manipoli non dolorosi siamo riusciti a fare in modo che l’onda d’urto si ap-plichi alla cellulite, anche in solu-zione combinata alla mesoterapia. Nel campo delle onde sonore, in fisica, i suoni sono amplificati nei liquidi, e la stessa cosa avviene con le onde d’urto. Lo scopo non è soltanto sciogliere i grassi, ma diminuire la buccia d’arancia in maniera molto efficace”.

Altro trattamento esteso dalla medi-cina classica all’estetica è la carbossi-terapia. “Tuttora in uso per l’insuffi-cienza venosa - continua Ricci - oggi, l’anidride carbonica che ha proprie-tà vasodilatatorie è somministrata su adiposità localizzate e zone di rilassamento cutaneo ma è efficace anche in caso di occhiaie e di edemi in generale”. Sul fronte dell’antiage, l’ultima frontiera è il trattamento di ossigeno iperbarico con needling. Il

procedimento prevede la pressione di ossigeno e sieri ad alta concen-trazione di principi attivi. “Passiamo sul viso un rullo di microaghi che producono microiniezioni. Questo stimola la produzione di collagene naturale e i tessuti si rigenerano gra-zie ad una penetrazione in profondi-tà dell’ossigeno”. Agire in maniera mirata e non chi-rurgica contro le cellule grasse. Lo propone l’Intralipoterapia con Aqualyx, come spiega il dottor An-tonio Gentile del centro Medical Age a Gualdicciolo di San Marino. “Il trat-tamento con Aqualyx è indicato nel trattamento di pazienti che presen-tano adiposità localizzate in sedi come la regione trocanterica delle cosce, interno cosce, interno delle ginocchia, nei fianchi e nella regio-ne addominale”. Aqualix è inietta-to nel tessuto adiposo tramite una tecnica denominata “intralipotera-pia”, con un apposito ago che per-mette un migliore posizionamento del prodotto nelle sedi desiderate, un minore trauma dei tessuti e un dolore assolutamente contenuto. Le sedute vanno eseguite a inter-valli di due o più settimane, in base alla risposta clinica del paziente. “Il principio attivo dell’Aqualyx - continua Gentile - è l’acido desossi-colico in soluzione acquosa micro gelatinosa. Tale sostanza è in gra-do di lesionare la membrana della cellula adiposa con rottura della stessa e successivo riassorbimento. Si ottiene quindi una riduzione del patrimonio cellulare e non soltan-to una riduzione volumetrica, per-tanto si potrebbe confrontare con una micro liposuzione”. IN

In alto, il dottor Marco Ricci. In basso, il dottor Antonio Gentile.

40 | IN Magazine

ENDERMOLIFTIL VOSTRO BUSINESS VISO

• Metodica anti-età di ultima generazione con risultati immediatamente visibili

• 100% naturale, piacevole ed efficace

• Stimola e risveglia in profondità le cellule

• Produce naturalmente collagene ed elastina

• Personalizzazione dei trattamenti con i Kit Endermolift individuali (Regular e Sensitive)

• l’area coiffure è sempre a disposizione, pronta a realizzare per voi acconciature colori tagli pieghe e look del momento

• percorso benessere, bagno turco, sauna, piscina e doccia emozionali

• lascia parlare il tuo viso con i trattamenti Sothys

• abbronzatura Mega Sun lettino e doccia, il nuovo sistema di abbronzatura che non danneggia la pelle

Page 41: Rimini IN Magazine – 01/2013

ENDERMOLIFTIL VOSTRO BUSINESS VISO

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Sapori antichi rinascono attraverso ricette nuove,

servite ai tavoli della trattoria La Marianna, storico locale riminese

gestito oggi da Giuliano Canzian ed Enrica Mancini.

Nel cuore pulsante di uno dei bor-ghi più pittoreschi di Rimini, Borgo San Giuliano, dove la via Emilia fini-sce perdendosi nel ponte di Tiberio per poi cambiare identità e diven-tare la Flaminia, si trova una delle più antiche trattorie cittadine, La Ma-rianna, sede già dai primi del ‘900 della posta dei cavalli, con servizio alloggio nella sovrastante locanda. Per mantenere viva la tradizione del melting pot tipico di questi antichi esercizi chi ha rilevato l’attività, ov-

vero la coppia nella vita e sul lavoro composta da Giuliano Canzian ed En-rica Mancini, non ha voluto perdere la forte identità di questo luogo, ra-dicandosi sempre più sul territorio e vivificando la tradizione. Lo chef Canzian, piemontese di origine ma con porzioni di sangue friulano e lombardo, ha sempre avuto una pas-sione smodata per la Romagna e la sua tradizione culinaria, di terra e di mare. Ha iniziato la sua attività in proprio dieci anni fa con il ristoran-

testo Lucia Lombardi - foto Riccardo Gallini

Tradizione e Fusion

42 | IN Magazine

Ricreare | Trattoria La Marianna

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te “Dallo zio”, proponendo raffinati piatti della tradizione secondo una sua personalissima rilettura. Ora ha sotto di sé ben 40 dipendenti spal-mati sulle sue quattro attività cittadi-ne. In primis, La Marianna, un loca-le conviviale, semplice e raffinato al tempo stesso, con un poetico tocco retrò che rispetta la filologia del luo-go. La Trattoria fa del pesce di stagio-ne il proprio vessillo, così come del recupero di prodotti dall’alta qua-lità che la zona offre. Per Canzian il rapporto diretto coi produttori è alla base delle scelte giornaliere, nonché di richieste precise e pro-positive che rivolge ai suoi fornito-ri. Chilometro e miglio zero non sono i soli metri di misura con cui Canzian sceglie le materie prime, bensì l’eccellenza, pregio impre-scindibile. La fusion che gli circola nel sangue la traspone anche nei suoi menu, non disdegnando pro-

dotti di altre tradizioni che possano impreziosire i sapori delle pietanze. “Per me - dice - i sapori non devono essere più di tre perché vengano ben distinti durante la degustazio-ne, mi piace che il cliente riesca a distinguerli con precisione!”.Canzian raccoglie i frutti dell’evo-luzione che ha sospinto convinta-

mene nel tempo anticipando il cambiamento, all’insegna di un’al-ta professionalità, sua e della sua fidata equipe, senza rinunciare alla propria vena creativa. Questa lun-gimirante visionarietà infarcita di un guizzo imprenditoriale ha dato vita ad un format geniale. Minimo comun denominatore di tutto è l’aver puntato su una cucina clas-

sica ma con brio, ripensata in base alle esigenze di cambiamento del mondo e del cliente stesso. Come ogni patron che si rispetti cavalca e precorre i tempi: “Quando sono uscito dalla cucina ho capito molte più cose, ho potuto mettere in prati-ca anche l’aspetto manageriale che avevo imparato a scuola”. Il patron

Canzian ha percepito quanto le persone, attraverso il pasto, sia esso fugace o slow, abbiano necessità di vivere un’esperienza, di acquisire un bagaglio da portar via con sé. La polentina al sugo di vongole, una ri-cetta autoctona che era scomparsa dai menu degli ultimi decenni, lui l’ha riportata in auge. Il passatello saltato in sugo di pesce, il cappelletto in brodo di pesce, o il baccalà porto-ghese cotto sottovuoto e impiattato con capperi di Vulcano e olive tag-giasche sono ricette che profumano di viaggi, stuzzicano la memoria e le emozioni che dal palato giungono ai sensi. Lo chef Canzian ama fonde-re la tradizione al fusion, rendendo le pietanze forti di una profonda identità culinaria, attraverso una tecnica moderna che fa attenzione alle esigenze salutistiche, ovvero zero soffritti e alta digeribilità. “Que-sto mestiere regala forti emozioni, permette di conoscere persone in-dimenticabili come il Dalai Lama. Cucinare per lui è stata una vera esperienza di vita”. Abituato a do-nare esperienze, Giuliano fa dello scambio una virtù. IN

In apertura, Giuliano Canzian e Enrica Mancini con lo chef Angelo Jervolino. Sotto, la coppia con l’imprenditore agricolo Enrico Santini.

L’eccellenza in non più di tre sapori

IN Magazine | 43

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Una prof in Tv: dalla cattedra ai riflettori

di Sky, lo chef riminese Cristina Lunardini

spiega come lavorare di tagliere e mattarello,

invitando studenti e pubblico a mettere “Le mani in pasta”.

Impastare non è semplicemente amalgamare farina, acqua e lie-vito. Per questo basterebbero le macchine. Impastare è altro: tatto, energia, vitalità, calore. Lo sa bene Cristina Lunardini, chef riminese che sin da bambina, quando lavo-rava di mattarello e tagliere (for-mato mini) in piedi sullo sgabello accanto alla nonna e alla mamma, ha scoperto la passione di mette-re “le mani in pasta”. E proprio il programma “Le mani in pasta”, che conduce sul canale tematico Alice di Sky, l’ha consacrata fra le stelle dei cooking show televisivi.Nata e cresciuta a Rimini, Cristina ha iniziato la carriera come giova-nissima docente all’Istituto Alber-ghiero Savioli di Riccione, dove tut-tora insegna da oltre vent’anni. Nel contempo ha continuato a studiare e formarsi. Fra i suoi maestri lo chef

Gino Angelini: “Mi ha insegnato tan-to, e non solo di cucina”, racconta. “Mi ha fatto capire come vivere il lavoro, quanto è importante la squa-dra che si deve muovere dietro ai fornelli per ottenere dei risultati, e che questo lavoro è uno stile di vita”.Solare e coinvolgente, dopo alcu-ne partecipazioni alla “Prova del cuoco”, la chef riminese è appro-data su Arturo (digitale terrestre) come protagonista di “Romagna Mia” e quindi su Alice lo scorso anno. Per tutti è ormai la “signora della pasta e del mattarello”. “Nel mio percorso professionale avrei voluto dedicarmi alla pastic-ceria, ma mi sono ritrovata a fare un po’ di tutto in cucina: ho vissu-to il momento della nouvelle cuisine, le mode e le tendenze. Oggi il mio ruolo è legato alla riscoperta della tradizione e della pasta, e questo

mi sta dando molte soddisfazioni. Nella pasta ci sono il legame con la famiglia, il territorio, la tradizione tutta romagnola del mattarello e del tagliere”.La pasta e l’arte bianca saranno protagonisti anche del prossimo li-bro di Cristina Lunardini, intitolato naturalmente come la sua fortu-nata trasmissione. “Sono prodot-ti che hanno una loro vita... Con l’impasto, la lievitazione, il colle-gamento con le mani, la pasta rap-presenta energia e vitalità. Così come sono affascinata dal ciocco-lato e dalla sua lavorazione, che diventa pura seduzione”.Più difficile insegnare ad una clas-se o stare davanti alla telecamera? “Non è difficile insegnare quando c’è passione ed empatia. E quan-do sono in trasmissione è come se avessi di fronte i miei studenti”. IN

testo Giorgia Gianni - foto Riccardo Gallini

L’impasto è Servito

44 | IN Magazine

Cucinare | Cristina Lunardini

Tradizione, qualità, stile e innovazione, è quello che chiede il nuovo turismo. Sono le caratteristiche che hanno spinto Antonella Maso ad investire su una Spa di ultima generazione. Con la sua creatività e ca-pacità manageriale e con quella particolare nonchalance che contri-buisce al suo fascino, presenta il proprio personale modello turistico all’avanguardia, capace di offrire momenti di relax e benessere. L’Am-basciatori Spa wellness Centre è il risultato di una vera passione per questo settore legato al benessere fisico e mentale, per scrivere una nuova pagina relativa all’offerta turistica con una vacanza attiva e completa. Una filosofia di vita, insomma, propria della Perla. Mi faccia una breve presentazione del centro...“All’interno della nostra ‘culla del benessere’ i colori, l’illuminazione e la distribuzione dello spazio concorrono a rendere l’ambiente più ac-cogliente. L’idea era quella di creare uno spazio dove ognuno potesse trovarsi a proprio agio, con una serie di elementi all’avanguardia come il lettino Zero1, dove ti senti avvolgere in una carezza di calore e colo-re fino a raggiungere una sinergia totale di benessere”.

A quale target di clientela è orientata?“Non lo definirei proprio target, il mio è un invito rivolto a tutti coloro che hanno voglia di stare bene prendendosi cura del corpo e dell’anima”.Quali sono le sue aspettative? “Nelle mie operazioni imprenditoriali ho sempre cercato di pensare po-sitivo, valutando i rischi e il ritorno dell’investimento. E sono anche con-vinta che nelle imprese turistiche la qualità dell’offerta, alla fine, paga”.

Viale Milano, 99 – 47838 Riccione (RN)[email protected] Tel.: 0541 606517Fax 0541 606612

IN Magazine | Special ADV

Ambienti e servizi All’AvAnguArdiA All’AmbAsciAtori spA wellness centre di riccione

AvvoLti in unA CArezzA di CALore e CoLore, neLLA innovAtivA SpA Si entrA in pienA SinergiA Con Se SteSSi.

Relax e benesseRe peR coRpo e anima

Page 45: Rimini IN Magazine – 01/2013

Tradizione, qualità, stile e innovazione, è quello che chiede il nuovo turismo. Sono le caratteristiche che hanno spinto Antonella Maso ad investire su una Spa di ultima generazione. Con la sua creatività e ca-pacità manageriale e con quella particolare nonchalance che contri-buisce al suo fascino, presenta il proprio personale modello turistico all’avanguardia, capace di offrire momenti di relax e benessere. L’Am-basciatori Spa wellness Centre è il risultato di una vera passione per questo settore legato al benessere fisico e mentale, per scrivere una nuova pagina relativa all’offerta turistica con una vacanza attiva e completa. Una filosofia di vita, insomma, propria della Perla. Mi faccia una breve presentazione del centro...“All’interno della nostra ‘culla del benessere’ i colori, l’illuminazione e la distribuzione dello spazio concorrono a rendere l’ambiente più ac-cogliente. L’idea era quella di creare uno spazio dove ognuno potesse trovarsi a proprio agio, con una serie di elementi all’avanguardia come il lettino Zero1, dove ti senti avvolgere in una carezza di calore e colo-re fino a raggiungere una sinergia totale di benessere”.

A quale target di clientela è orientata?“Non lo definirei proprio target, il mio è un invito rivolto a tutti coloro che hanno voglia di stare bene prendendosi cura del corpo e dell’anima”.Quali sono le sue aspettative? “Nelle mie operazioni imprenditoriali ho sempre cercato di pensare po-sitivo, valutando i rischi e il ritorno dell’investimento. E sono anche con-vinta che nelle imprese turistiche la qualità dell’offerta, alla fine, paga”.

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Page 46: Rimini IN Magazine – 01/2013

Un party indimenticabile al ristorante Quartopiano,

con una cena a sei mani preparata da grandi

chef. È Cuochi, Fuochi e Passioni, evento unico

per veri gourmet.

In questo caso, le previsioni non hanno tradito le aspettative dei pa-lati più raffinati: lo stand up party Cuochi, Fuochi e Passioni, messo in scena al ristorante Quartopiano, fa di Rimini la città delle sperimenta-zioni culinarie, per una rivisitazio-ne geniale, appassionata e origina-le della cucina “nostrana”. Una cena a sei mani per una notte del gusto, attraverso raffinati percorsi gastro-nomici pensati appositamente per l’occasione da Riccardo Agostini de Il Piastrino di Pennabilli, Gian Paolo Raschi del ristorante Guido di Miramare, Raffaele Liuzzi della Locanda Liuzzi di Cattolica, Lu-igi Sartini de La taverna Righi di San Marino, Stefano Ciotti di Ur-bino dei Laghi, Urbino Resort di Urbino, Silver Succi del ristorante Quartopiano di Rimini.Prelibatezze in punta di dita per un

party senza precedenti legato alla tradizione culinaria della zona, dove grandi professionisti hanno accettato un confronto tra le loro tecniche, ricerche e passioni, rega-landosi e regalando ai convenuti un assaggio di futuro.Cuochi, Fuochi e Passioni, cui in tan-ti avrebbero voluto partecipare, ha registrato il tutto esaurito, lasciando i più con l’acquolina in bocca. Ma non scoraggiatevi, se siete rimasti a becco asciutto non perdete di vista questi sei chef, perché l’esperimen-to culinario ha dato i suoi frutti. Con la bella stagione, a ruota, per tutto l’arco dell’anno e a seconda della stagione in corso, i sei “Mae-stri”, entusiasti di questo confronto live tra i loro saperi e sapori, ripete-ranno il format nelle loro consuete sedi per un itinerario gourmand, alla ricerca dei “terroir” locali. IN

testo Lucia Lombardi

Dove osano i Golosi

46 | IN Magazine

Gustare | Cuochi, Fuochi e Passioni

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L’auto regale per antonomasia? La nuova Range Rover. Giunti alla quarta generazione dell’esclusiva gamma Range Rover, il nuovo modello, interamente riprogettato, possente e sinuoso al tempo stesso, custodisce in sé un esprit innovativo e un design di-venuto imprescindibile icona, già più di 40 anni fa col lancio del modello originale, che cambiò per sempre l’universo automobilistico.Primo SUV al mondo con una scocca leggera, intera-

mente in alluminio (ben 420 chili in meno che riducono i consumi e le emissioni di anidride carbonica), la nuo-va Range Rover innalza il livello delle capacità dell’am-miraglia del marchio, con un lusso e una raffinatezza senza pari, prestazioni e guidabilità migliorate su ogni terreno e sostanziali progressi nella sostenibilità. Li-nee eleganti e sobrie connotano la nuova Range Rover attualizzando i distintivi stilemi del brand. Una vettura che è un vero salotto su quattro ruote, dagli eleganti

icona di stileAllA concessionAriA Vernocchi di rimini uno spumeggiAnte cocktAil pArty

hA presentAto lA nuoVA rAnge roVer, grAffiAnte modello di quArtA generAzione.

interni in legno. Attraverso uno specifico programma, “autobiography”, è possibile personalizzare interno ed esterno del SUV, creando così un vero e proprio unicum. L’auto della Regina d’Inghilterra quasi non ne-cessita di presentazioni, scelta per la caccia alla volpe per merito delle sue molteplici doti, la si può immagi-nare inoltrarsi elegantemente per verdi brughiere così come nella City, tra impeccabili Sir o spavaldi broker, e perché no su avventurosi percorsi mai battuti pri-ma d’ora, poiché grazie al nuovo sistema Land Rover Terrain Response® le prestazioni del SUV si adattano ancora meglio ad ogni terreno. Lo scorso 1° marzo, nella concessionaria Vernocchi di Rimini è stato pre-sentato a clienti, amici e opinion leader il nuovo mo-

dello Range Rover. Uno spumeggiante cocktail party con dj set ha salutato l’evento, durante il quale gli in-vitati hanno avuto l’occasione di provare direttamente “on the road” l’elegante Range Rover, imperdibile per i sentieri della Riviera.

Nuova RaNge RoveR

Concessionaria Land Rover per Rimini, Rep. di San Marino e PesaroVia Circonvallazione Ovest 1, 47900 Rimini

Tel. 0541 740740 - Fax 0541.740604www.vernocchi.com

Una linea elegante e prestazioni al top per l’auto ammiraglia del marchio.

Page 49: Rimini IN Magazine – 01/2013

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L’auto regale per antonomasia? La nuova Range Rover. Giunti alla quarta generazione dell’esclusiva gamma Range Rover, il nuovo modello, interamente riprogettato, possente e sinuoso al tempo stesso, custodisce in sé un esprit innovativo e un design di-venuto imprescindibile icona, già più di 40 anni fa col lancio del modello originale, che cambiò per sempre l’universo automobilistico.Primo SUV al mondo con una scocca leggera, intera-

mente in alluminio (ben 420 chili in meno che riducono i consumi e le emissioni di anidride carbonica), la nuo-va Range Rover innalza il livello delle capacità dell’am-miraglia del marchio, con un lusso e una raffinatezza senza pari, prestazioni e guidabilità migliorate su ogni terreno e sostanziali progressi nella sostenibilità. Li-nee eleganti e sobrie connotano la nuova Range Rover attualizzando i distintivi stilemi del brand. Una vettura che è un vero salotto su quattro ruote, dagli eleganti

icona di stileAllA concessionAriA Vernocchi di rimini uno spumeggiAnte cocktAil pArty

hA presentAto lA nuoVA rAnge roVer, grAffiAnte modello di quArtA generAzione.

interni in legno. Attraverso uno specifico programma, “autobiography”, è possibile personalizzare interno ed esterno del SUV, creando così un vero e proprio unicum. L’auto della Regina d’Inghilterra quasi non ne-cessita di presentazioni, scelta per la caccia alla volpe per merito delle sue molteplici doti, la si può immagi-nare inoltrarsi elegantemente per verdi brughiere così come nella City, tra impeccabili Sir o spavaldi broker, e perché no su avventurosi percorsi mai battuti pri-ma d’ora, poiché grazie al nuovo sistema Land Rover Terrain Response® le prestazioni del SUV si adattano ancora meglio ad ogni terreno. Lo scorso 1° marzo, nella concessionaria Vernocchi di Rimini è stato pre-sentato a clienti, amici e opinion leader il nuovo mo-

dello Range Rover. Uno spumeggiante cocktail party con dj set ha salutato l’evento, durante il quale gli in-vitati hanno avuto l’occasione di provare direttamente “on the road” l’elegante Range Rover, imperdibile per i sentieri della Riviera.

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Concessionaria Land Rover per Rimini, Rep. di San Marino e PesaroVia Circonvallazione Ovest 1, 47900 Rimini

Tel. 0541 740740 - Fax 0541.740604www.vernocchi.com

Una linea elegante e prestazioni al top per l’auto ammiraglia del marchio.

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Non si resta affatto stupiti sen-tendo dire da Omar Montanari che in ogni luogo ricerca un po’ della sua città. Da sempre il suo legame con Riccione è fortissi-mo e inscindibile: un rapporto d’amore che vive ogni volta con la stessa intensità, la stessa passio-ne. Anche qui a Venezia, dove lo incontriamo per un autoritratto non celebrativo, come sottolinea lui, ma per illustrare la sua bril-lante carriera di baritono che ha preso il via a Spoleto nel 2000 con la vittoria al concorso europeo “A. Belli” e che lo ha portato ad af-fermarsi nei teatri più importanti del mondo. Non è facile fare un racconto di Omar: quando parla

in maniera garbata, il timbro fle-bile, non si riesce quasi ad imma-ginarlo sul palcoscenico, dove la possente voce baritonale si fonde con la sua personale interpreta-zione, la grinta, l’impeto, che lo pongono inequivocabilmente al centro della scena, trasformando-lo in uno straripante fiume che tutto inonda. Da piccolo sognava il palcoscenico, la prosa, poi a do-dici anni un vero e proprio colpo di fulmine.“Ascoltavo ‘Il Trovatore’ di Giu-seppe Verdi in un vecchio disco in vinile dei miei genitori, quello ha fatto scoccare la scintilla. Im-mediatamente un mondo nuovo si è aperto davanti a me. Pur non

Il baritono riccionese Omar Montanari

ci racconta la sua folgorante carriera

sui palcoscenici internazionali. Da

Mozart a Donizetti, fino all’amatissimo Rossini.

testo Cinzia Bauzone

Largo al Factotum

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50 | IN Magazine

Cantare | Omar Montanari

Page 51: Rimini IN Magazine – 01/2013

conoscendo ancora la musica, l’e-mozione delle voci, l’orchestra, gli spartiti e i libretti da allora avrebbero accompagnato la mia infanzia. Così ho cominciato a perseguire il mio sogno”.Le sue doti naturali verranno poi affiancate dagli studi.“Dopo il diploma in canto lirico al Conservatorio Rossini di Pesaro frequentai corsi di perfezionamen-to sotto la guida di valenti profes-sori. La vittoria del concorso di Spoleto mi portò subito in Olanda, Spagna, Stati Uniti, Russia, Qatar e tre volte in Giappone. Ripenso con un sorriso al titolo della mia prima recensione... Ricordiamocelo, ha solo ventidue anni”. Tantissime le situazioni artistiche che l’hanno visto protagonista: trentacinque opere in tredici anni, da Donizetti a Mozart, Puccini, Ci-marosa e tanti altri fino ad arrivare a Rossini, per cui nutre una vera predilezione.“Sono dodici le opere di Rossini che ho rappresentato, la più eseguita ‘Il Barbiere di Siviglia’. Le mie caratte-ristiche vocali e interpretative sono in linea con il Bel Canto del grande compositore; mi fido ciecamente di lui e la risposta viene ogni volta dai teatri in cui mi esibisco”.Due anni fa è arrivato anche il pre-stigioso premio internazionale “Gianni Poggi”, quale miglior in-terprete esibitosi negli ultimi due anni al Teatro Municipale di Pia-cenza, riconoscimento assegnato solo ai grandi della lirica. E poi Riccardo Muti, in una produzio-ne di grande pregio come “I due Figaro o sia il soggetto di una com-

media”, autentico gioiello musicale di Saverio Mercadante che ha de-buttato in anteprima a Salisburgo.“Lavorare col maestro Muti in una grande opera che non si ascolta-va da 150 anni è stato motivo di grande orgoglio. Uscire sul palco al suo fianco per ricevere gli ap-plausi mi ha fatto pensare: beh, dai, allora ci sono anch’io...”.Parliamo di Riccione.“Dalla mia città attingo tanta ener-gia. È il luogo dove posso ritem-prarmi anche solo per 48 ore. In camerino, oltre al mio profumo,

porto sempre una foto, tanto di Riccione quanto della mia fami-glia. È un aspetto che mi fa sentire meno solo e mi dà forza. E a Vene-zia, da due anni mia seconda casa, porto pentole e padelle. Quando cala il sipario mi diverto ai fornel-li, amo cucinare e sono appassio-nato del buon cibo.”Presto Omar Montanari sarà al te-atro Malibran per rappresentare la “Cambiale di matrimonio” di Rossini. Grande attesa a ottobre anche alla Fenice, per “L’elisir d’a-more” di Donizetti. IN

Sopra, Omar Montanari nei panni di Dandini, personaggio dell’opera rossiniana “La Cenerentola”.

IN Magazine | 51

Page 52: Rimini IN Magazine – 01/2013

Le coppie di fatto, ossia quelle stabili convivenze tra due perso-ne non legate tra loro da un matrimonio, sono una realtà concre-ta e tangibile, negarle o sminuirle non ne bloccherà la diffusione. Sempre più spesso dopo anni di convivenza alcune coppie si guardano indietro e si accorgono che, oltre ad aver fatto un per-corso insieme, hanno costruito non solo un legame affettivo soli-do ma anche un insieme di vicissitudini economiche e relazionali o figli messi al mondo proprio come se fossero marito e moglie. In realtà il tema è molto controverso: da un lato c’è chi sostiene che se si vogliono più diritti bisogna avere il coraggio di sposarsi e quindi assumersi formalmente anche tutti i doveri che derivano dal matrimonio, come l’obbligo di assistenza e di collaborazione nell’interesse della famiglia; dall’altro, però, ci sono coppie che hanno desiderio di vedersi tutelare una situazione che, pur non essendo sigillata da un contratto finché morte o divorzio non li separi, è tuttavia reale e sotto gli occhi di tutti.Si sente spesso parlare di “famiglia di fatto”. Cosa s’in-tende con questa espressione? E invece con “Conviven-za more uxorio”?“Entrambe le espressioni indicano il medesimo concetto, ossia un rapporto stabile, consolidato, spirituale e materiale fra due persone ma non fondato sull’istituto del matrimonio. Questa unione non trova un riconoscimento legislativo ma riceve comun-que una tutela minima dall’articolo 2 della nostra Costituzione e in norme che si adattano a regolamentare i rapporti tra convi-venti in assenza di una specifica normativa”.La convivenza oggi è molto diffusa e, a differenza delle ge-nerazioni passate, per molte coppie è un punto di partenza. Col passare del tempo, però, cosa può comportare?“La convivenza non indica solo l’insieme di due persone affet-tivamente legate ma porta con sé risvolti pratici e significativi che possono comportare problemi, come ad esempio il contrat-to di locazione o la gestione di immobili acquistati dalla coppia fino ad arrivare alla gestione delle spese della famiglia di fatto o dei figli messi al mondo dalla coppia. Questi aspetti paiono non interessare alle scelte legislative nazionali, che sembrano voler dar soluzione a questi problemi solo alle coppie sposate, lasciando i conviventi in un limbo colmabile solo da loro accordi privati, come ad esempio il Patto di Convivenza”.

Ha accennato ad un “Patto di Convivenza”: sarebbe possibi-le nel nostro paese un accordo simile, che ricorda un po’ i contratti prematrimoniali all’americana?“Sì, sarebbe possibile. Si tratta di un accordo di convivenza - che va registrato - con clausole liberamente definite riguardo vari settori, al fine di regolare le vicende patrimoniali durante il rapporto o al mo-mento della cessazione e in questo modo sarebbe possibile colmare la mancanza di una legge e stabilire ad esempio l’apporto econo-mico alle spese quotidiane della casa o come gestire i beni mobili o immobili acquistati nel periodo di convivenza, mentre riguardo ai diritti successori si potrà disporre un lascito solo con testamento. Ogni Comune può istituire un Registro per le Unioni Civili previsto dalla legge 142/1990 e già intorno a noi i Comuni di Pesaro e di Cesena vi hanno provveduto, mentre molti municipi, come quello di Ravenna e di Bologna, hanno previsto per le persone che convivono e che sono legate da vincoli affettivi la possibilità di costituire una “famiglia anagrafica con vincoli affettivi”.

Avvocato Lucia VarlieroVia S. Chiara, 68 - 47900 Rimini - Tel.: 0541 783071P.zza Ferrari, 22/A - 47921 Rimini - Tel.: 0541 50346

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COPPIE DI FATTOFUTILI PRETESE O VALIDI MOTIVI?

L’AVVoCAto riminESE LuCiA VArLiEro, ESPErtA di diritto CiViLE E diritto di fAmigLiA, Ci introduCE AL tEmA dELLE ConViVEnzE in CHiAVE LEgALE.

Page 53: Rimini IN Magazine – 01/2013

Attore e doppiatore, Stefano Alessandroni

si divide tra piccolo schermo e teatro,

impegnato in serie TV e ruoli shakespeariani. E

torna volentieri nella sua Riccione, addolcita dai

colori dell’inverno.

Da Riccione a Roma per rincorre-re un sogno. Attore e doppiatore, il suo volto ha accompagnato le nostre serate con ruoli importan-ti. L’abbiamo incontrato nei panni di Spartacus e del maggiordomo tuttofare dell’agenzia di wedding planner nella serie televisiva su Rai Uno “Sposami”. È anche apparso

in episodi nelle serie “Don Matteo 8”, “A un passo dal cielo”, “Carabi-nieri”, “Un medico in famiglia”... e ha interpretato Fortebraccio nell’Amleto di Antonio Calenda. Stefano Alessandroni ha comin-ciato cantando in un gruppo di Rythm and Blues a Rimini e già a 19 anni voleva fare l’attore. De-

testo Marina Giannini

Volto e voce in Scena

IN Magazine | 53

Recitare | Stefano Alessandroni

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terminato più che mai per rag-giungere il suo obiettivo, è salito sul primo treno per Roma per fre-quentare l’Accademia di recitazio-ne e presentarsi al primo esame, dove è stato escluso.“Non mi sono perso d’animo”, racconta. “Mi sono iscritto ad una scuola di recitazione privata e dopo due anni mi sono presenta-to al primo provino per l’Amleto del regista Antonio Calenda con Kim Rossi Stuart, per il ruolo del principe Fortebraccio. Ed è stato un successo!”.

Di fronte alle prime difficoltà ha mai pensato di cambiare strada?“Assolutamente no, anche perché ho avuto la fortuna di incontrare persone come Annabella Cerlia-ni che mi ha insegnato a crede-re nelle mie capacità. Ricordo che dopo una replica dell’opera teatrale Troilo e Cressidra di Sha-kespeare per la regia di Luca Ronconi venne in camerino per complimentarsi con me un vec-chio insegnante dell’Accademia di recitazione, chiedendomi quale percorso avessi frequentato. Gli ri-sposi che ero stato escluso dall’Ac-cademia e lui commentò dicendo: ‘a volte anche noi sbagliamo!’...”.Oltre al teatro, al cinema e alla Tv nella sua vita c’è anche il doppiaggio.“Si, è una specializzazione del me-stiere dell’attore. Grandissimi per-sonaggi, da Enrico Maria Salerno

e Gigi Proietti fino a Vittorio Gas-sman si sono cimentati in questa forma espressiva”.Tra tutti i lavori di doppiaggio fatti, a quale si sente più legato?“Doppiare la guardia del corpo di Mike Tyson nel film Una notte da leoni mi ha troppo divertito...”.Preferisce lavorare per il teatro e per il piccolo schermo?“Mi sento a mio agio ogni volta che prendo parte ad un progetto di qualità, anche se il teatro rimane ‘il mio mestiere’ per eccellenza”.Un sogno nel cassetto?

“Non ho sogni nel cassetto. Sono tutti sulla scrivania, in attesa di essere realizzati”. Quando non è sul set cosa le piace fare?“Adoro cucinare! Ero stato scelto-anche per il programma televisivo Masterchef...”.Com’è il suo rapporto con Riccione?“Torno sempre volentieri a casa, so-prattutto d’inverno, quando me ne vado al mare a camminare e a ‘de-purarmi’ dalla vita della capitale. Abito in una zona un po’ lontana dal centro di Riccione, nella casa di mia mamma dove un tempo era campagna, oggi un po’ meno. Pur-troppo posso sempre trattenermi solo per pochi giorni, per gli impe-gni di lavoro e un po’ anche per le troppe tentazioni gastronomiche... ed io sono ben poco virtuoso!” www.stefanoalessandroni.it IN

Sopra, Stefano Alessandroni mentre veste i panni da protagonista in “Ploutos” di Aristofane, per la regia di Massimo Popolizio.

Teatro, doppiaggio e... cucina

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Gli architetti Roberto Semprini ed Eduard

Mijic condividono gli studi in uno storico palazzo

di Corso d’Augusto. E qui hanno dato vita ad un’interessante mostra,

che termina con un progetto per Rimini.

Rimini, Corso D’Augusto, l’in-gresso è quello del vecchio Super-cinema, piccole candele accese segnano il percorso e conducono alla bella scala di pietra che porta direttamente in uno splendido sito dai soffitti affrescati, “attrezzato” a studi di architettura. Vi alberga-no due anime: Roberto Semprini architetto riminese laureato a Fi-renze ed Eduard Mijic, architetto, serbo di famiglia, nato e cresciuto in Germania, laureato a Darmstadt, riminese di adozione. Due studi, due architetti, due mondi che a volte si aprono l’uno all’altro per dar vita a progetti comuni, arric-chiti dalle grandi differenze che

si avvertono fra questi due uomini.Architetto Mijic come è arrivato a Rimini?“Ho vinto una borsa di studio che mi ha dato la possibilità di lavorare a Genova con Renzo Piano. In quel periodo, Piano stava realizzando il progetto della chiesa di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, mi sono trasferito in Puglia ed ho se-guito il cantiere. Subito dopo sono stato contattato dagli architetti di G.M.P., lo studio di Amburgo, vincitori del progetto per la nuova fiera di Rimini. Mi hanno affidato l’incarico per la direzione lavori artistica… Così è iniziata e sono ri-masto. Sempre per lo studio G.M.P.

testo Graziella Biagetti - foto Riccardo Gallini

Mondi diversi per progetti Comuni

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Costruire | Roberto Semprini ed Eduard Mijic

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ho fatto altre direzioni lavori, poi siamo arrivati al Palace, dove non ho più operato da incaricato ma bensì da parte esecutiva, anche per ciò che riguarda gli arredi. Nel frat-tempo abbiamo partecipato e vinto tanti concorsi ed aperto altri due studi, a Belgrado e in Germania”.Architetto Semprini, quale è la sua storia?“Appena laureato, da Rimini sono andato a Milano. Per un periodo, come molti architetti del nostro tempo, mi sono occupato di design. L’incontro con Ettore Sottsass, di cui sono stato allievo, è stato deter-minante. Milano dà molte possibi-lità e mi sono potuto esprimere in più modi. Ho scritto per AD, Vogue, Modo, ed ho insegnato, ed insegno tuttora a Brera, tengo seminari in molte università italiane. Ho pro-

gettato oggetti d’arredo per Fiam, Edra, Ciatti ed ho dato vita a RM12 Art and Design, lo studio riminese che è diventato luogo di ritrovo per artisti ed architetti. Ho organizzato molte mostre sia all’interno dello studio che fuori, ed ancora oggi curo gli allestimenti per le fiere del mobile di Milano, per Abitare il Tempo a Verona (che purtroppo non c’è più) ed altre… Poi la deci-sione di contaminare ulteriormente la parte più artistica della mia for-mazione con quella più tecnica… sono un architetto! E mi piace fare anche l’architettura urbanistica”.In questo momento gli studi sono col-

legati e vi si può visitare una interes-sante mostra, di foto e disegni, che termina con un progetto per Rimini.Arch. Mijic: “Sono stato chiamato per la realizzazione del piano strate-gico per l’evoluzione della città. Ro-berto desiderava da tempo organiz-zare una mostra sull’architettura e

sul design balneare, che si collegas-se alla fiera di Rimini in occasione del REX: è venuto spontaneo crea-re una sinergia, abbiamo lavorato insieme sia per progetto urbano re-lativo al nuovo parco e alla rotonda Fellini sia per la mostra sulla Storia e la contemporaneità dell’architet-tura e del design balneare”.Cosa è venuto fuori?Arch. Mijic: “Il molo è un elemento che racchiude nello sviluppo dell’ar-chitettura sia la proposta urbana che il design, inteso come ricerca del materiale e del particolare. Archi-tettura e design si fondono nel pro-getto per spiegare facilmente a tutti,

compresi i bambini (che hanno visi-tato la mostra numerosi!), la possi-bilità di cambiamento di una città”.Architetto Semprini, mi sveli il suo sogno!“Appartengo a questa città e per noi la rotonda del Grand Hotel è la sin-tesi di ciò che è Rimini. Quindi il mio sogno è che si possa realizzare il ‘Molo del benessere’ del nostro disegno, legato alla memoria storica di questi luoghi, che possono dare ancora straordinarie emozioni con un progetto realmente innovativo”.I due studi sono pieni di gente, l’architetto Mijic se ne è andato da un po’, “rapito” da personaggi di spicco, certamente incuriositi dalla mostra e da questo luogo ameno che potrebbe essere tran-quillamente in qualsiasi città della mitteleuropa. Ed è in questo sito carico di pensieri, in cui si respira l’anelito della storia che racconta-no i muri, i soffitti affrescati, i qua-dri della mostra ed i progetti, che due uomini appartenenti a terre diverse condividono la bellezza del sogno meraviglioso di chi fa l’architettura. Molto Bello. IN

In apertura, gli architetti Roberto Semprini (a sinistra) ed Eduard Mijic (a destra).

A fianco, il “Molo del Benessere”: la proposta progettuale degli architetti dello

studio Mijic architects e RM 12.

L’avanguardia che emoziona

IN Magazine | 57

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Quattro intraprendenti progettisti hanno dato vita a www.cosedichi.com, vetrina multimediale che unisce designer, artigiani e acquirenti in un percorso comune. Nel segno della creatività.

“Dalla città al cucchiaio”: si potreb-be definire con una citazione il sito www.cosedichi.com. Pensato da quattro progettisti - Cristina Zanni designer, Monica Gasperini archi-tetto, Fabio Ferrini architetto, Mi-chele Giacobbi designer - come un social network con una particola-re interattività, mentre lo sviluppo della piattaforma e del web design è ad opera di un giovane gruppo romagnolo, loool (www.loool.it).Cosedichi si propone come ve-trina multimediale per creativi, progettisti e artigiani che voglio-no proporre ad un mercato tra-sversale i propri oggetti, le proprie capacità, filtrate da una giuria

popolare che vota gli oggetti pro-posti dai singoli. La membership al sito è completamente gratuita. In un momento storico in cui l’indu-stria del design pare sempre più ferma in fatto d’innovazione e in cui tutti sono più attenti a come investire i propri denari, la mission che questo sito si propone è quel-la di presentare oggetti che non superino i mille euro, donando così agli oggetti stessi un valore di mercato vero, rimettendo in circolo energie e capacità in un rapporto diretto con maestranze capaci di porre in risalto la fanta-sia e la manualità. Il tutto per un nuovo made in Italy in cui si possa

generare un mercato fruttifero di contatti tra persone interessate al mondo del design. Un modo per impreziosirlo di nuova linfa ed ottenere sinergie tra chi progetta, chi realizza e chi compera. Basta girare per le città per osservare il proliferare di botteghe di desi-gner e di artigiani che vivificano i territori per uscire da un mondo ormai standardizzato, dove il con-cetto di arte sembra smarrito. Per stimolare il mercato e, perché no, ridare nuovi input all’industria di settore, vale la pena ricostituire una progettualità più democrati-ca e soprattutto dotata di una più sfaccettata personalità. IN

testo Lucia Lombardi - foto Riccardo Gallini

Dalla città al Cucchiaio

58 | IN Magazine

Disegnare | Cosedichi

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Alla soglia dei 40 anni di vita, la società

Viserba Volley mette a segno una stagione coi fiocchi nel torneo di B1 femminile. Guidata dal coach Matteo Solforati e dal presidentissimo

“Paolone” Stefanini.

È una distinta ‘signora’ di mezza età, orgogliosa per quello che sin qui ha fatto e curiosa di sapere cosa le riserverà il futuro. Il Viserba Vol-ley sta per compiere quarant’anni: era l’estate del ‘73 quando Paolo Stefanini e Valter Rinaldi, insepa-rabili amici accomunati dalla pas-sione per la pallavolo, decisero di dar vita a questa ‘creatura’. Un club che riesce ad essere gagliardamente ancora in piedi, nonostante la crisi economica che attanaglia il Paese e che non aiuta certo chi fa sport, soprattutto le discipline erronea-mente definite ‘minori’. In questa stagione 2012/13, poi, chi segue le vicende della squadra femminile - e

sono tanti i tifosi che gremiscono la fatiscente palestra dedicata a Rinal-di - si sta divertendo per davvero. Sì, perché la Battistelli, questo il nome dello sponsor sopravvenuto in corso d’opera, vince e convince nel torneo di B1 rosa, mette assieme risultati importanti e sciorina un gioco pia-cevole. Risultati che, a fine febbraio, si potevano riassumere in un record di 13-3, per un beato primo posto in solitudine, con chances più che concrete di accedere ai playoff pro-mozione per l’A2.“È stato un periodo molto positivo - ammette Matteo Solforati, 31enne coach pesarese alla sua prima espe-rienza sulla panchina del Viserba -.

testo Alberto Crescentini - foto Riccardo Gallini

Ragazze Vincenti

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Giocare | Viserba Volley

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Se devo essere sincero non mi aspettavo questi risultati, le incognite non mancavano... Il segreto dei nostri successi? Il lavoro in palestra con il sorriso sulle labbra. Quando riesci a giocare divertendoti, per le avversarie diventa dura”.Un sestetto bilanciato, con un’equa ripartizione della peri-colosità, più un libero che porta a sua volta i suoi ‘mattoni’ per quel che riguarda la difesa. Ecco i sintetici giudizi del tecnico sulle sue magnifiche sette, dalla palleggiatrice Elisa Morolli (“Solare”) all’opposto Sara Miola (“Un talento che deve sbocciare”), dai centrali Arianna Argentati (“Gene-rosa”) e Mila Montani (“Una garanzia”) alle schiacciatrici Marianna Masoni (“Una professionista”) e Carol Zuccarini (“Il braccio armato”), per finire appunto al libero, ruolo interpretato al meglio da Elisa Arcangeli (“Un’aspirapolve-re”). Solforati vuole poi evidenziare il lavoro prezioso delle altre giocatrici che compongono la rosa e dello staff, dal vice Luca Giulianelli allo scout Fabio Tisci, per finire a quelli che il coach definisce i suoi angeli custodi, il fisioterapista Ales-sandro Bianchi e il preparatore Alex Ferrini. Ma come vive questo momento il presidentissimo, quel ‘Paolone’ Stefanini che è sulla tolda di comando dal remoto ‘73? “Ero convinto che avremmo disputato un buon campionato, ma da lì ad essere a lungo in testa ce ne passa”, attacca il numero uno della società riminese, un personaggio scaramantico come pochi. Nelle gare interne, infatti, non abbandona mai la sua maglia rossa (“Mia moglie mi prende in giro per questo”), così come durante gli incontri rimane rintanato dentro un ufficetto che si affaccia sulla palestra. Uno Stefanini che sta tenendo in piedi una squadra ai vertici di un campionato nazionale, con sforzi economici inenarrabili. “È durissima, in questi quarant’anni ho messo più volte a repentaglio la mia esistenza, ma ormai sono legato a questa società in maniera viscerale... Come faccio a staccarmi?”, s’interroga ‘Paolone’, preoccupato pure per lo stato di salute dell’impianto, quella palestra ‘Rinaldi’ nella quale è piovuto dentro in occasione della partita con il Filottrano, squadre costrette a trasferirsi al volo nella vicina Igea per riprendere - anzi ricominciare da zero a zero - l’incontro, poi vinto. “Viserba è il nostro bunker però i playoff, se li raggiungiamo, potremmo anche giocarli al palasport di Igea. Staremo a vedere”. È possibilista il presidente, che può godersi, giustamente orgoglioso, que-sto grande momento della sua ‘creatura’. Una squadra che sarebbe piaciuta anche al ‘fratello di sangue’ Valter Rinaldi, strappato troppo presto alla vita. IN

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Page 62: Rimini IN Magazine – 01/2013

Quattro musicisti diventano impresari e s’inventano Jazz Around Rimini, per dar vita ad originali serate live in locali e in abitazioni private.

Pane, vino e jazz. La buona musica ora si serve a tavola, davanti ad un calice di buon vino e a piatti gusto-si. Nelle osterie, nei locali, e anche nelle case private: ovunque ci sia la voglia di jazz, c’è Jar a portare dal vivo le note di talentuosi musicisti per la gioia del pubblico.Jar è Jazz Around Rimini, il pro-getto nato un anno fa per mano di quattro musicisti e cantanti appas-sionati di jazz, Sabrina Rocchi, Sara Jane Ghiotti, Francesco Pesaresi e Simone Migani che hanno deciso di ‘reinventarsi’ impresari per or-ganizzare serate live molto diverse dai soliti concerti. “Quello che ci contraddistingue - spiega la stes-

sa Sabrina Rocchi - è la voglia di far conoscere il jazz in un modo diverso, avvicinando un pubblico fatto non solo di appassionati del genere”. Concerti dove il jazz sposa il tango argentino, come quando a Natale Jar ha organizzato il live dei Tango Spleen orchestra a Monte-fiore (‘servito’ al pubblico insieme a specialità culinarie argentine), o ancora il flamenco, la musica gita-na, il funky, la bossa nova. Musica da ascoltare e gustare appunto, non solo nei locali. Tra gli eventi (una trentina) organizzati dallo scorso maggio ad oggi dal collet-tivo Jar, anche un ‘secret concert’ con il musicista brasiliano Guinga

in un’abitazione privata, con Sa-brina e Sara ai fornelli a preparare una deliziosa cena per 20 spetta-tori-ospiti, seguita dal live. Jazz da servire a pranzo, cena, e perfino a colazione, con eventi come la jam session organizzata a fine gennaio alla locanda San Savino, accompa-gnata da un ricco brunch. “L’ambi-zione – continua Sabrina – è quella di creare un cartellone di eventi, sostenuto da gestori di vari locali del Riminese e non solo, che possa generare un’offerta musicale di va-rio genere. Concerti accompagna-ti da degustazioni sempre diverse ma con un ingrediente comune: il buon jazz”. IN

testo Manuel Spadazzi - foto Riccardo Gallini

La musica che gira Intorno

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Organizzare | Jazz Around Rimini

Un party all’insegna dello stile e del glamour è quello andato in scena il 16 febbraio a San Marino, ospitato nell’elegante cornice dello showroom Audi Reggini (Strada Rovereta 52, Falciano San Marino). Un evento unico, realizzato in collabora-zione col Peter Pan Club di Riccione e con i Dj Mappa e Tony Lovely alla consolle, per un’anteprima assoluta per tutto il ter-ritorio, con i riflettori puntati su due stelle di prima grandezza. Da una parte la nuova Audi A3 Sportback, vettura sporti-va e giovane caratterizzata da spazio e versatilità, ideale per giovani famiglie o professionisti dinamici. Tante le innovazioni dalla nuova piattaforma MQB che ha permesso di contenere la massa totale di 90 kg rispetto al modello uscente, mentre il design esterno è filante e lineare come non mai.Per suggellare questo evento, la Concessionaria Reggini ha invitato un nome del calibro internazionale come quello di Loretta Grace, cantante e attrice, che durante la serata si è esibita con il Loretta Grace Quartet. Da anni è lei la protago-nista assoluta del musical “Sister Act”, prodotto dalla Stage Entertainment e in scena al teatro Nazionale di Milano. Loretta Grace si è esibita con una band composta quasi interamente da donne, proponendo un repertorio musicale con arrangiamenti soul e black e anticipando alcuni brani portati anche al Jazz Club Blue Note di Milano.

Strada Rovereta, 52 - San MarinoTel.: 0549.941005www.reggini.it - [email protected] - www.facebook.com/regginicar

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Motori e Musica

Page 63: Rimini IN Magazine – 01/2013

Un party all’insegna dello stile e del glamour è quello andato in scena il 16 febbraio a San Marino, ospitato nell’elegante cornice dello showroom Audi Reggini (Strada Rovereta 52, Falciano San Marino). Un evento unico, realizzato in collabora-zione col Peter Pan Club di Riccione e con i Dj Mappa e Tony Lovely alla consolle, per un’anteprima assoluta per tutto il ter-ritorio, con i riflettori puntati su due stelle di prima grandezza. Da una parte la nuova Audi A3 Sportback, vettura sporti-va e giovane caratterizzata da spazio e versatilità, ideale per giovani famiglie o professionisti dinamici. Tante le innovazioni dalla nuova piattaforma MQB che ha permesso di contenere la massa totale di 90 kg rispetto al modello uscente, mentre il design esterno è filante e lineare come non mai.Per suggellare questo evento, la Concessionaria Reggini ha invitato un nome del calibro internazionale come quello di Loretta Grace, cantante e attrice, che durante la serata si è esibita con il Loretta Grace Quartet. Da anni è lei la protago-nista assoluta del musical “Sister Act”, prodotto dalla Stage Entertainment e in scena al teatro Nazionale di Milano. Loretta Grace si è esibita con una band composta quasi interamente da donne, proponendo un repertorio musicale con arrangiamenti soul e black e anticipando alcuni brani portati anche al Jazz Club Blue Note di Milano.

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Page 64: Rimini IN Magazine – 01/2013

Il calendario degli eventi riminesi si

annuncia accattivante, all’insegna dello sport, del divertimento e del

benessere, per accogliere la bella stagione all’aria

aperta e coltivando le proprie passioni.

La riviera riminese dà il benvenu-to alla primavera con un program-ma fitto di appuntamenti per tutti i gusti. La spiaggia, come sempre, è protagonista e fa da cornice a tre eventi appassionanti. Si parte con l’ormai classico “Paganello”, la Coppa del mondo di frisbee che si terrà dal 28 marzo al 1° aprile e accoglierà giovani da tutto il mon-do per cinque giorni di gare, mu-sica, spettacoli. Il 13 e il 14 aprile poi sul mare voleranno gli aquilo-ni, in una festa di forme e colori nel cielo accompagnata da labo-ratori in cui i più piccoli potranno imparare a costruire un aquilone. Infine a maggio (da venerdì 3 a sa-bato 5) si terrà la decima edizione

del Beach TchoukBall Festival, il campionato internazionale che si disputa ogni anno sulla spiaggia di Viserba di questo sport a metà fra la pallamano e la pelota basca. Sulla riviera, animata da tanti avvenimenti e divertimento, do-minerà per tutta la primavera e poi l’estate la grande ruota pano-ramica, installata a due passi dal mare, in piazzale Boscovich. Dai suoi 55 metri d’altezza si potrà ammirare tutta la costa, grazie alle cabine chiuse e trasparenti che regalano un paesaggio moz-zafiato che spazia dai Lidi ferra-resi a Gabicce, passando per l’en-troterra e l’Adriatico.Anche la fiera offre due appunta-

menti di rilievo: dal 5 al 7 aprile torna l’undicesima edizione di “My Special Car Show”, il salone dell’auto speciale e sportiva, una manifestazione di riferimento per il settore della personalizzazione dell’automobile, che si conferma come il più grande appuntamento indoor dedicato alle auto speciali e sportive e alla passione per le vetture non di serie. A maggio poi (da giovedì 9 a domenica 12) è la volta di “Rimini Wellness”, la kermesse dedicata al fitness e al benessere, una delle più impor-tanti fiere italiane del settore in concomitanza della quale si terrà anche “Thermalia”, il salone del turismo termale. IN

testo Serena Focaccia - foto Riccardo Gallini

Una primavera tutta da Vivere

64 | IN Magazine

Programmare | Eventi in riviera

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Una serata a cura dei Lions Club di Riccione

e Cattolica ha reso omaggio alla figura

di Bepi Savioli, guru dell’ospitalità in riviera.

Serata celebrativa per i Lions Club di Riccione e di Cattolica, che lo scorso 15 febbraio hanno ricorda-to Bepi Savioli, storico imprenditore dell’ospitalità. L’evento in omaggio al guru dell’accoglienza, dal titolo “Tra cinema e Bellezza”, tenuto al Grand Hotel Des Bains è stato orga-nizzato per i 100 anni della nascita, e i 10 anni dalla scomparsa, è stato celebrato. Savioli è stato l’ideatore del “Gran Premio Riccione per il Mondo dello Spettacolo”, una ma-nifestazione che ha visto passare su

tappeto rosso del Dancing Savioli i più grandi nomi dello spettaco-lo, da Vittorio De Sica, ad Alberto Sordi, Totò, Gina Lollobrigida, So-fia Loren. Riccione il 15 febbraio scorso per qualche ora è tornata lì, ai folgoranti anni della Dolce Vita, tra auto d’epoca affiancate dalla storica Fiat 600 che pubbli-cizzava il “Notturno” e un poker di ragazze che celebrava il “Gran Bal en Tete”, mentre scorreva un vecchio servizio del telegiornale in bianco e nero. IN

testo Marina Giannini - foto Foto Kino

Tra cinema e Bellezza

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Ricordare | Bepi Savioli

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