RASSEGNA ALIMENTARE - 2013 - 3

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3-2013 Editrice Zeus sas - Via P. Ballerini , 66 - 20831 SEREGNO (MB) Tel. +39 0362 244182 - 0362 244186 - www.editricezeus.com Tariffa R.O.C.: Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB Milano TAXE PERCUE (tassa riscossa) Uff. Milano CMP/2 Roserio - ISSN 1827-4102 speciale: PACKOLOGY

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Rivista tecnica Bimestrale in italiano, distribuita in Italia. Presenta tecnologie, macchine, impianti, componenti, attrezzature e materie prime per l'industria alimentare, delle bevande e del confezionamento. Distribuita a rotazione ad oltre 18.000 aziende alimentari italiane e a oltre 5.000 costruttori. La testata è diffusa anche a tutti i più importanti eventi fieristici italiani di settore. Ospita inoltre "Speciali" che vengono pubblicati solitamente in occasione di manifestazioni o appuntamenti fieristici.

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SOMMARIO

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SPECIALE PACKAGING

AUTOMAZIONE

NEWS

IMBOTTIGLIAMENTO

ENERGIA

FIERE

EUROSICMAIV COP/4-7Tradizione e affidabilità: Eurosicma è un’azienda italiana che vanta una tradizione di mezzo secolo nella realizzazione di macchine automatiche.

QUADRANT56-57I nuovi materiali plastici “Food Grade” dellaQuadrant conformi alla normativa EU 10/2011 e FDA

MOMBRINI69/71Il macello Fratelli Faccia a Ceva.

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Redazione, sede legalee amministrazione:Via Ballerini, 66 20831 SEREGNO (MB)Tel. +39 0362 244182

+39 0362 244186web site: www.editricezeus.come-mail: [email protected]: www.itfoodonline.come-mail: [email protected]: editricezeus

SIMEI88-89Simei festeggia 50 anni e punta sulla sostenibilita’

AB ENERGY100/102Cooperativa Speranza di Candiolo (Torino) raddop-pia il suo impianto di cogenerazione alimentato a biogas

MACFRUT118-119Macfrut 2013: importanti adesioni

Saremo presenti a...

www.editricezeus.com

Novità e panorama dei fornitori di macchine, impianti, prodotti e attrezzature per l’industria alimentare anno XXXIII - n.3 - Giugno 2013

Direttore ResponsabileEnrico Maffizzoni

Coordinamento Redazione S.V. Maffizzoni

Redazione Sonia Bennati

ContabilitàElena Costanzo

Progetto graficoZEUS Agency

Grafica e Impaginazione ZEUS Agency

Tipografia Faenza Industrie Grafiche

Rassegna Alimentare(fascicolo singolo/bimestrale): 25 € (Europa) 30 US$ (fuori Europa).Abbonamento annuale (sei fascicoli):120 € (Europa) 170 US$ (fuori Europa)Il pagamento degli abbonamenti può essereeseguito a mezzo vaglia o assegnointestato a EDITRICE ZEUS SAS

Rassegna Alimentare

panorama dei fornitori di macchine impianti, prodotti e attrezzature per l’industria alimentare. Periodicità: bimestrale. Autorizzazione del tribunale di Milano, n°25 del 24/1/1981.Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

ISSN 1827-4102

Vietata la riproduzione anche parziale di articoli o fotografie (articoli e fotografienon vengono restituite dalla redazione). La redazione non si assume nessuna responsabilità su eventuali errori di fotocomposizione relativa ad articoli pubblicati su riviste della EDITRICE ZEUS SAS

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CONFEZIONAMENTO - IMBALLAGGIO - ETICHETTATURA

E urosicma è un’azienda italia-na che vanta una tradizione di mezzo secolo nella realiz-

zazione di macchine automatiche.Dal 1965 si dedica con passione e de-dizione alla progettazione, costruzione e assistenza di macchine e linee inte-grate per la manipolazione, l’alimen-tazione ed il confezionamento sia in stile flow che fold - pack di una vasta gamma di prodotti dolciari, da forno, cosmetici e farmaceutici. Iniziata la propria attività a Segrate contando su circa 30 addetti oggi Eu-rosicma è a capo di un gruppo indu-striale costituito da quattro unità che operano in sinergia impiegando circa 160 addetti. La produzione complessi-va ha superato le 4000 unità vendute, installate in più di 80 paesi del mondo.Gli investimenti nella struttura sono stati motivati dalla necessità aziendale di gestire in totale autonomia ogni fase del processo produttivo e del servizio post vendita. OMS, O.A.SYS ed EUROTEKNA sono dunque diventate membri del Gruppo, apportando specifiche competenze ed esperienze che hanno contribuito fatti-vamente all’affermazione e al succes-so del brand Eurosicma. OMS - Officina Meccanica di Sonico - dal 1978 è il sito manifatturiero di Euro-sicma ed esegue le lavorazioni mecca-niche in serie grazie ad un importante

parco macchine utensili a controllo nu-merico oltre a curare una buona parte delle fasi di assemblaggio delle parti meccaniche ed elettroniche .O.A.SYS – Open Automation Systems – progetta e sviluppa le architetture hardware e software delle macchine e degli impianti, garantendo ad Euro-sicma uno specifico know-how molto vasto in materia di controllo assi che si è consolidato in trenta anni di attività nel settore dell’automazione industria-le. Questo permette ad Eurosicma di assistere in termini concreti, ben oltre il termine legale fissato in 10 anni dalla data di fornitura, i clienti che utilizzano anche macchine realizzate negli anni 70 e 80.EUROTEKNA è l’azienda che è stata costituita per operare in sinergia con Eurosicma fornendo sistemi di mani-polazione, farcitura e porzionatura di biscotti.Grazie ad una produzione realizzata esclusivamente in Italia ed un accu-rato controllo dell’intera filiera di pro-duzione, l’affidabilità e la qualità dei prodotti Eurosicma hanno permesso di raggiungere altissime performance e conquistare quindi importanti quote di mercato. Lo studio e la realizzazione di progetti altamente customizzati ed il continuo investimento in Ricerca & Svi-luppo, rendono Eurosicma una realtà dinamica ed in continua crescita.

Soluzioni chiavi in mano per il set-tore bakeryAllo scopo di rafforzare la propria pre-senza nel settore dei prodotti da for-no e fornire in totale autonomia linee complete di confezionamento e impianti “chiavi in mano”, Eurosicma ha fonda-to la società Eurotekna. Nata da una lunga collaborazione tra Tekna ed Eu-rosicma, oggi Eurotekna gode di uno specifico know-how tecnologico nel settore delle macchine automatiche per biscotti e prodotti da forno in gene-re che risale agli anni ’80.Il portfolio di prodotti Eurotekna inclu-de farcitrici a tecnologia wire-cut per biscotti e crackers oltre a sistemi di alimentazione e porzionatura automatici per biscotti di costa, sia volumetrici che a conteggio.La farcitrice modello SAMA nella sua versione standard offre una configurazione ricca e completa di con-tenitore crema con apposito sistema “duble jacketed” per il raffreddamen-to o il riscaldamento della crema da depositare. Agitatore, coclea e pompa sono dotati di motorizzazione indipen-dente. Il sofisticato sistema di dosaggio impiegato garantisce un deposito pre-ciso della quantità corretta di crema anche nel caso in cui la linea di farci-tura debba gestire molteplici formati e sia soggetta a variazioni della velocità di produzione. Il dosaggio della crema risulta essere infatti adeguato alla ve-

TRADIZIONE E AFFIDABILITÀ

Lo staff aziendale della sede di Segrate

Visualizza il video aziendale

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locità reale di funzionamento dell’in-tera linea, grazie alla perfetta sincro-nizzazione tra macchina farcitrice e confezionatrice abbinata. Particolare attenzione viene dedicata alla sanitiz-zazione del macchinario, dotando le catene della “sandwiching machine” di sistemi di “self-cleaning”. È disponibile l’abbinamento diretto con la confezionatrice flow pack EURO 88 grazie ad un sistema di trasferimento in fase dei prodotti, sia singoli che in pila. Le due macchine sono connesse e sincronizzate in tempo reale per ga-rantire alti livelli di efficienza e di out-put. Un’altra applicazione di successo, nata dalle sinergie tra le due aziende è l’abbinamento della confezionatrice completamente servo-motorizzata mo-dello EUROFOLD al porzionatore volu-metrico automatico totalmente elettro-nico. Tale sistema di porzionatura è adatto a trattare sia biscotti secchi che farciti e può raggiungere una velocità di 25 cicli al minuto. Grazie alla tecno-logia impiegata, applicazione software compresa, il porzionatore garantisce una manipolazione dei prodotti estre-mamente delicata e flessibile. Product-oriented and customer-sensitiveLa strategia aziendale, incentrata sul-lo sviluppo di macchinari flessibili ad alte performance e sensibile ad indivi-duare e soddisfare bisogni ed esigenze dei clienti, ha portato alla progettazio-ne e realizzazione di macchine modu-lari, riducendo il numero di modelli di confezionatrici disponibili in gamma. Allo stesso tempo la gamma di mac-

chine e soluzioni che possono essere realizzate e fornite è stata ampliata grazie allo sviluppo di dedicati sistemi di alimentazione da abbinarsi alle con-fezionatrici. Componenti, parti e gruppi comuni ai diversi modelli hanno per-messo di razionalizzare alcuni impor-tanti processi aziendali ottimizzando allo stesso tempo la qualità reale dei beni realizzati grazie ai benefici che de-rivano da produzioni su più larga scala. Ad esempio la EURO 77 è l’unico mo-dello di macchina flow pack che viene proposto al settore delle caramelle e delle gomme da masticare; essa può essere abbinata a dedicati sistemi di alimentazione a seconda del prodotto da confezionare. Il modello EURO 77 DS/900 prevede un’alimentazione con disco centrifugo per caramelle dure, ge-latine, lecca-lecca, praline e pellets ed è in grado di raggiungere una velocità di 2000 pacchetti/min. Per quanto riguarda gomme

da masticare, caramelle toffee, chewy-candy e tutti i prodotti estrusi, Euro-sicma propone due modelli di taglia e incarto: EURO 77 TIV, per prodotti che devo avere dimensioni finali me-dio – piccole, che impiega un sistema di taglio a forbice con uno spingitore che inserisce la porzione tagliata nella catena della confezionatrice; EURO 77 TIR, per prodotti medio-lunghi che uti-lizza invece un sistema di taglio rotati-vo dotato di simultaneo trasferimento in catena. Per lastrine di chewing-gum vengono offerti due modelli di confe-zionatrice, EURO 77 AP ed EURO 77 DT,

Farcitrice modello SAMAabbinata alla confezionatrice flow pack EURO 88

Scarica la scheda tecnica

Confezionatrice modello EUROFOLD per biscotti di costa in stile portafoglioabbinata al porzionatore volumetrico

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entrambi partendo da grandi lastre di chewing-gum che vengono pre-tagliate e successivamente separate prima di essere trasferite in fase nella catena della confezionatrice, la quale può es-sere posizionata in linea oppure a 90°. A completare il range sono disponibili inoltre specifici sistemi di alimentazio-ne per confezionare palline di chewing-gum in colori assortiti.La EURO 88 invece è stata progetta-ta per confezionare in stile flow-pack barrette, cioccolati e prodotti da forno in genere, quali biscotti secchi, ripieni, farciti, crackers, tortine, wafer. È dispo-nibile in una vasta gamma di configura-zioni, partendo dalla EURO 88 UNIVER-SAL, che prevede l’impiego di operatori addetti al carico manuale dei prodotti da incartare, può essere abbinata a due tipologie differenti di caricatori ver-ticali a gravità, modello “P.W.F” oppure “V.M.”, per il confezionamento di bi-scotti in pila. Per biscotti di costa, la so-luzione più adatta è la confezionatrice EURO 88 EDG, disponibile con banco a stecche sia a singolo che a doppio ca-nale, anche completo di nastro servo motorizzato. Per barrette di cioccolato, wafer, stick di caramelle e prodotti dalla forma regolare Eurosicma propone la EURO 88 CF3, progettata per ricevere prodotti dalla linea di processo con il lato lungo fronte marcia, posizionati in una singola fila. Equipaggiata di un si-stema di alimentazione a tre nastri, con motorizzazioni indipendenti, ga-rantisce una efficiente e delicata manipolazione del prodotto, sep-

pur soggetta a una leggera pressione dovuta all’accumulo dei prodotti che transitano attraverso l’alimentatore a tre nastri . A seconda delle specifiche del prodotto e del materiale di incarto, il modello EURO 88/CF3 può raggiun-gere una velocità di 400 pacchetti al minuto.Per prodotti particolarmente delicati da gestire come per esempio meren-dine con forma irregolare, barrette appiccicose e torroncini, Eurosicma ha sviluppato un sistema di alimentazione a 8 nastri, l’HSF8, High Speed Feeder

and Timing System, in grado di gestire ad elevata velocità il flusso di prodotti in ingresso alla confezionatrice, at-traverso l’impostazione di parametri specifici, evitando qualsiasi contatto tra di essi. La combinazione di questo alimentatore con la confezionatrice è rappresentata dal modello Euro 88 HSF8.La gamma di applicazioni include an-che specifici dispositivi da abbinare agli alimentatori tradizionali multi-nastro. L’STF, Side Transfer System, ad esempio, rappresenta la soluzione più adatta per il confezionamento di wafer. Il sistema è completamente servo moto-rizzato e permette il trasferimento dei prodotti dall’alimentatore multi-nastro alla catena della confezionatrice. È inoltre disponibile anche la versione

più evoluta: l’SSTF, Soft Side Transfer Feeder che, dispo-nendo di un ulteriore servo

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Confezionatrice flow pack modello EURO 77 DS/900 percaramelle, gelatine,lecca lecca e gomme da masticare

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Taglia e incarto modello EURO 77/TIR per prodotti estrusi con dimensioni finali medio-lunghe

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motore, è in grado di inserire in catena la porzione da confezionare seguendo-ne il movimento e riducendo quindi la differenza di velocità tra i due oggetti che si incontrano. Entrambi i sistemi di alimentazione possono essere forni-ti in versione doppia - a due vie - con l’unità di taglio integrata ed eventual-mente quella di auto-pulizia temporiz-zata. Un’ulteriore configurazione disponibile del modello EURO 88, è la EURO 88 Noodles che è stata appositamente sviluppata per il confezionamento di paste istantanee, sia fritte che non. Per raggiungere performance elevate, Eurosicma ha studiato e sviluppato in-teramente il sistema di alimentazione delle bustine che è in grado di tagliarle e posizionarle sui prodotti, pronti poi per essere confezionati. L’alimentato-re è totalmente integrato nel sistema di controllo della confezionatrice e possono essere forniti fino ad un mas-simo di tre sistemi di alimentazione per macchina. Tale linea può essere equi-paggiata di funzione “no cake no sea-soning bag” e di un sistema dotato di telecamera 3D per il rilevamento e la relativa selezione del singolo prodotto con forma irregolare.

Nuove tecnologieEurosicma investe costantemente nel-la ricerca e nello sviluppo di soluzioni innovative ed è strutturata in speci-fiche divisioni competenti che gestiscono ogni fase della progettazione e della spe-rimentazione, mettendo a frutto la professiona-lità e il know-how con-quistati in cinquanta anni di attività.

Una delle applicazioni di successo recentemente sviluppata è il doppio sistema di alimentazione HSF, a 6 o 8 nastri a seconda della configurazione necessaria, che garantisce un alimen-tazione affidabile e continua ad alta velocità dei prodotti in entrata alla confezionatrice. Il sistema assicura una delicata manipolazione dei pro-dotti, applicando una minima, quasi nulla, pressione tra di essi ed in caso ri-chiesto, con semplice modifica dei pa-rametri impostati, è possibile assicura-re anche l’assenza di contatto. Detta applicazione è stata realizzata onde poter gestire un elevato quantitativo di prodotti, distribuendoli su due file, con una linea di confezionamento singola,

dotata quindi di una sola confezionatrice.

Eurosicma è stata

la prima azienda al mondo a realizzare una confezionatrice FOLD- Style com-pletamente elettronica per biscotti di costa: la Eurofold.

Questo modello ha sostituito la prece-dente versione meccanica risultando essere più performante e flessibile; è in grado di raggiungere 100 battute al minuto, e nel caso siano richiesti diffe-renti formati le parti da sostituire sono solo quelle in contatto col prodotto e non più l’intero gruppo “testa a stella”. Per soddisfare una specifica esigen-za riguardante il confezionamento di biscotti, Eurosicma ha sviluppato un dispositivo che permette di avere la configurazione pacchetto detta “flow pack ripiegato” che nella zona delle saldature trasversali appare simile allo stile portafoglio, ma che garantisce la maggiore tenuta del flow pack ed una maggiore shelf-life del prodotto. Tale new design è stato realizzabile grazie alla progettazione e allo svilup-po di un modulo aggiuntivo, applica-bile a tutte le configurazioni flow pack Eurosicma.

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Confezionatrice flow pack modello EURO 88 HSF8 completa di sistema di alimentazione e fasatura pri-vo di pressione

Flow pack tradizionale

Flow pack con “alette” ripiegate

Linea automatica equipaggiata di doppio sistema di alimentazione HSF

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N orgren, leader del mer-cato internazionale nelle tecnologie di movimen-

tazione pneumatica e del controllo dei fluidi, presenterà componenti di alta qualità e sistemi completi per il settore del gas naturale compresso (CNG) alla 4a edizione di NGVA Eu-rope di Gothenburg, International Show & Workshops, dall’11 al 13 giugno (Stand C15).Norgren presenterà innovazioni in due aree di applicazione chiave: valvole manifold per pannelli di pri-orità e controllo dell’erogatore, e regolatori di alta pressione e valvo-le proporzionali per il controllo del metano ad alta pressione. Jon Taylor, Global Sector Head-Ener-gy di Norgren, commenta: “NGVA Europe rappresenta la piattaforma ideale per Norgren per presentare le proprie soluzioni per il settore energia e nello specifico per il set-tore CNG. Disponiamo di una gamma di com-ponenti di alta qualità e soluzioni

complete che non teme confronti, capaci di soddisfare le specifiche esigenze del settore del gas natura-le compresso e di fornire Enginee-ring Advantage agli utilizzatori. Con pressioni di esercizio fino a 350 bar, questi prodotti sono stati progettati per aiutare ad aumenta-re l’efficienza energetica, migliora-re l’ambiente grazie alla semplifica-zione della fornitura del metano nei veicoli e all’eliminazione degli spre-chi, e ottimizzare la sicurezza dei sistemi di erogazione del metano.”

Soluzioni manifold per CNGCon 75 anni di esperienza nella produzione di sofisticate valvole a solenoide, Norgren è sicura della qualità, affidabilità e prestazioni dei propri prodotti, ed ora fornisce soluzioni a valore aggiunto grazie all’applicazione della sua collauda-ta tecnologia nelle valvole manifold costruite su esperienze specifiche.I sistemi tipici che si trovano nei pannelli di priorità e negli erogatori utilizzano il metano per far funzio-nare gli attuatori rotanti, che alter-nativamente aprono e chiudono le valvole a sfera. In alternativa si utilizza un’infrastruttura ad aria compressa per pilotare l’attuatore rotante.Con la soluzione presentata da Norgren - che comprende soluzioni manifold marcate Buschjost - ogni linea metano che precedentemen-te era costituita da valvola a sfera,

attuatore rotante e elettrovalvola pilota viene sostituita da una elet-trovalvola montata su manifold con valvole di non ritorno e filtri integrati (opzione).I vantaggi includono un aumento significativo dell’affidabilità del si-stema, minori costi di installazio-ne, manutenzione semplificata, nessuno spreco di gas disperso nell’atmosfera, nessuna necessità di utilizzo di aria compressa e della relativa infrastruttura. Inoltre si riscontra una riduzione nel numero dei componenti e ac-cessori oltre alle potenziali perdite e soprattutto dei tempi d’intervento che si dimostrano essere decisa-mente più veloci rispetto a quanto offerto dalle valvole a sfera.In base al tipo di applicazione la soluzione CNG si presenta con 3, 6 oppure 11 elettrovalvole installate su manifold.

NORGREN PRESENTA COMPONENTI DI ALTA QUALITÀ E SISTEMI COM-PLETI PER L’INDUSTRIA DEL GAS NATURALE COMPRESSO (CNG)Innovazioni tecniche in due importanti settori saranno in mostra alla fiera NGVA EUROPA di Gothenburg dall’11 al 13 giugno

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Valvola 2/2 ad azionamento diretto per alta pressione fino a 350 bar

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CONFEZIONAMENTO - IMBALLAGGIO - ETICHETTATURA

C AVANNA, specialista in linee complete per il con-fezionamento di prodotti

speciali e delicati nei settori food e non food, si differenzia nel pa-norama internazionale dei fornitori di soluzioni per il packaging, per le competenze acquisite in 52 anni di attività sulle differenti e nume-rose caratteristiche strutturali dei prodotti, sulle differenti modalità di confezionamento (primario e se-condario) ed infine sulla varietà di film per l’incarto. Il vero fattore differenziante di Ca-vanna è la grande capacità di ge-stire soluzioni complesse “chiavi in mano”. Nel 2010 Cavanna ha rafforzato

la sua specializzazione in uno dei mercati del bakery più dinamici in termini di crescita a livello interna-zionale: i prodotti secchi da forno nell’area del pane e dei sostituti del pane (fette biscottate, toast, minitoast, cracker e cracottes) ma anche umidi, come pane in casset-ta e toast (oltre a prodotti assimila-bili quali patatine e biscotti). In linea con la strategia basata sul-la necessità di disporre di soluzioni mirate e dedicate alle varie tipolo-gie di prodotto, processo e incar-to, Cavanna Packaging Group ha acquisito un’azienda che vanta un profondo know-how nel settore del bakery. SYNCHROSYS di San Mauro Torine-

se (TO) è entrata così nel gruppo dimostrando una profonda cono-scenza delle caratteristiche fisiche dei prodotti da trattare, una note-vole competenza progettuale di au-tomazioni e linee adatte ai prodotti da forno, la disponibilità di auto-mazioni speciali standard o su mi-sura per ottimizzare e migliorare il

Il bakery è uno dei settori più difficili nel confezionamento alimentare per l’elevato numero di prodotti, forme, formati e incarti. Synchrosys, insieme a Cavanna, studia per ciascun prodot-to la soluzione automatica più efficiente

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Design, production and trials of the Cavanna wrapping systems are armonized by a well established engineering system that will assure high performances in the schedule and development of a project.

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Cavanna promotes a sm

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CONFEZIONAMENTO - IMBALLAGGIO - ETICHETTATURA

ciclo produttivo anche su impianti esistenti. Come per Cavanna, an-che per Synchrosys ogni prodotto richiede soluzioni specifiche e su misura.

La Meccanica Lo stendifette SF-EV03 è concepi-to per posizionare le fette in modo appropriato prima del processo di farcitura e per l’alimentazione dei forni dì tostatura negli impianti di produzione dì fette biscottate. È in grado di processare filoni di formati diversi, alimentare la rete del forno di tostatura in modo uni-forme o parziale ed è totalmente personalizzabile alla larghezza del forno di tostatura. I tempi di cambio formato sono stati ulteriormente ridotti fino ad arriva-re, in alcuni casi, ad essere quasi totalmente azzerati. All’uscita dal forno, Synchrosys realizza unità di raccolta e raffreddamento, incana-lamento, suddivisione del flusso e controllo degli accumuli con il buf-fer dinamico o polmone a stacker mobile DY-B. Il DY-B è costituito da un trasporta-tore che integra un sistema a na-vetta mobile, in grado di indietreg-

giare con l’aumento della quantità dei prodotti in arrivo, nel caso in cui il macchinario successivo al buffer dinamico sia in fase di ar-resto. Il buffer dinamico presenta indubbi vantaggi rispetto alle linee di polmonatura tradizionali che si basano sulla variazione dell’incli-nazione dei prodotti: › maggiore capacità di polmonatu-ra per unità di lunghezza; › limitazione della pressione tra i prodotti nelle colonne; › efficacia nel trattamento di pro-dotti con difficoltà di scivolamento; › possibilità di trattare prodotti di forma differente (rotondi o rettan-golari/quadrati); › ottimizzazione della qualità di stackeratura. Successivamente i prodotti sono convogliati alle unità per la forma-zione delle porzioni. Il sistema più personalizzato e performante è il caricatore volumetrico robotizzato CRV®, che supera alcuni limiti dei caricatori tradizionali: › visione totale del piano di lavo-ro con ampia possibilità di pulizia senza impedimenti ed ingombri; › formazione della porzione in pia-no;

› presa e rotazione della porzione nella posizione definitiva di con-fezionamento, evitando stazioni intermedie di ribaltamento por-zioni; › deposito porzioni direttamente nella catena confezionatrice evi-tando shock e rotture ai prodotti e disfacimento della stessa por-zione; › flessibilità nella presa e de-posito e nella formazione della porzione; L’integrazione in Ca-vanna Packaging Group permet-te oggi a Synchrosys di avvalersi di un’ampia gamma di sistemi di confezionamento primario del tipo flow-pack, con alimentazione di cartoncino prefustellato o on-dulato da bobina, e completato da diverse tipologie di sistemi e dispositivi per alimentare display, scatole o confezionatrici multipac-co. Synchrosys rappresenta quindi il marchio di riferimento per linee complete di trattamento e confe-zionamento di pane e sostituti del pane caratterizzate da precisione, velocità, saving di tempi, lay-out e materiali d’incarto e soprattutto da un’elevata capacità d’adatta-mento a richieste specifiche.

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CONFEZIONAMENTO - IMBALLAGGIO - ETICHETTATURA

L' industria delle carni fresche si trova a fron-teggiare un’apparente

contraddizione: un mercato con condizioni di fornitura altamente in-stabili, da una parte, e consumatori che reclamano ad alta voce stabili-tà dei prezzi e qualità. Questa era la tematica dell’evento che si è tenuto il 20 e il 21 marzo a Packforum®, il Centro espositivo permanente per i clienti Sealed Air. I 60 partecipan-ti, provenienti da 16 paesi, sono ripartiti da Parigi con una dovizia di risposte destinate a migliorare il loro business in tutta la catena di valore dell’industria alimentare. Le soluzioni, basate su prodotti e pro-cessi, si indirizzano a tutta una se-rie di esigenze specifiche, dall’auto-mazione per il conseguimento della massima efficienza a un sistema unificato che permette di rispon-dere concretamente alla nuova legislazione europea che intende ridurre la contaminazione microbio-logica di superficie sulle carcasse bovine.

La sicurezza innanzituttoI vantaggi di un approccio globale per sistemi provano a tutti gli effet-ti la loro validità nelle applicazioni

della sicurezza dei generi alimenta-ri. La strategia Sealed Air “dall’alle-vamento alla tavola” garantisce una perfetta igiene a tutti gli stadi della catena di distribuzione.L’argomento è stato introdotto con l’intervento di Jason Robertson, vicepresidente e responsabile del settore Case-Ready di Tyson Foods, una delle maggiori industrie per la lavorazione e distribuzione di carni bovine, suine e avicole. La sua pre-sentazione si è conclusa con un’af-fermazione importante: un’efficace lavorazione dei prodotti Case-Rea-dy, rispondente ai più severi criteri di sicurezza, si traduce in un enor-me vantaggio strategico. Nei locali di Packforum® è stata fornita una dimostrazione di Diversey® Diver-Contact, un nuovo sistema che ridu-ce notevolmente la contaminazione microbiologica delle carcasse bovi-ne, compresa quella provocata da agenti patogeni quali E. coli e sal-monella. Il rischio di contaminazio-ne viene ridotto già all’inizio della catena di produzione (nei mattatoi) e si estende a tutte le fasi della di-stribuzione, incrementando la con-servabilità del prodotto finito ma senza provocare fenomeni di deco-lorazione delle carni o emanazione

di odori sgradevoli. Le applicazioni possono essere implementate su misura, adeguandole alle linee in esercizio, ed essere ampliate con la tecnologia Diversey® X-Controller che consente un monitoraggio to-tale e una piena ottimizzazione dei sistemi. Cambiamenti di struttura per controbilanciare la volatilitàL’intervento di Albert Vernooij, un analista industriale indipendente di Rabobank, ha fornito un quadro completo della volatilità del merca-to delle carni fresche, stretto nella morsa della crescita demografica e della scarsezza delle terre agricole, cui si aggiunge lo scompenso tra l’incremento nel consumo dei cibi e la resa delle materie prime. La vola-tilità richiede cambiamenti struttu-rali fra i quali i più importanti sono la forza del mercato e la gestione della catena di valore. La risposta di Sealed Air a queste esigenze com-prende equipment automatizzati ad alta efficienza, le soluzioni per carni fresche MAP Mirabella® e il versatile sistema skin Darfresh®. I vantaggi degli equipment ad alte cadenze, di cui è stata fornita una dimostrazione dal vivo, vanno dalla

RISPOSTE PER UN MERCATO IN PIENO CAMBIAMENTOConferenza internazionale sulle carni fresche: ricette per un successo sostenibile

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selezione automatica delle dimen-sioni del sacco, eliminando così fasi di lavorazione manuale che consi-stono nell’impostazione di sacchi di grandezza diversa, allo sfrutta-mento ottimale delle proprietà dei materiali. Il sistema Mirabella® garantisce una riduzione del 25% dell’impronta di carbonio, rispetto ad altre soluzioni in commercio, e un risparmio di materiali e spazi occupati pari a 30-50%. Un partico-lare interesse è stato suscitato dal sistema Darfresh® che permette conservare le carni bovine fino a 70 giorni e garantisce al contempo un’efficace frollatura e un gusto ot-timale dei prodotti. Per esprimersi con le parole di Bruno Filleau, diret-tore Innovazione di Bigard, uno dei maggiori produttori francesi di car-ni, “Nella terminologia delle case vi-nicole, Darfresh® svolge le funzioni di botte e di cantina”!

Il packaging come garanzia del marchioUn’importante riflessione presenta-ta ai partecipanti è che il packaging è un elemento a valore aggiunto che va ben oltre la preservazione dei generi alimentari. Il packaging è un veicolo di differenziazione e uno strumento di informazione che può svolgere una funzione cruciale e du-ratura agli effetti del fatturato. L’at-tenzione si è concentrata sulle atti-vità di Cre8, il laboratorio di design Sealed Air. Questo servizio, unico nel suo genere, è in grado di fornire soluzioni creative rispondenti a spe-cifiche esigenze dei mercati e dei clienti permettendo loro di raggiun-gere ambiziosi obiettivi di vendite. Le tendenze dominanti che si stan-no mettendo in luce come fattori di differenziazione sono la semplicità, l’immediatezza e il contenuto infor-mativo dei marchi privati cui si ag-giunge, evidentemente, un’efficace promozione basata sulla tradizione e l’autenticità. La presentazione di Cre8 ha corroborato quanto affer-mato dai vari relatori intervenuti

alla conferenza: “L’elemento chia-ve non sono i costi, ma i margini di guadagno”.

Packaging: non chiediamoci cosa è, ma cosa permette di fareSecondo WRAP, il 10% delle carni prodotte dall’industria alimentare viene gettato senza essere consu-mato. Ancora più allarmante è il dato secondo il quale due terzi degli sprechi che avvengono nei nuclei fa-miliari potrebbero essere evitati. Nel corso dell’evento sono stati esami-nati più metodi per ovviare a questo enorme spreco di risorse: fra questi uno dei più importanti è il prolun-gamento della conservabilità otte-nuto mediante una porzionatura intelligente. Per quanto riguarda i materiali di confezionamento è sta-to lanciato, in occasione dell’evento, il film SealAppeal®, un materiale di nuova generazione, interamente riciclabile, realizzato con una strut-tura mono coestrusa, destinato alla

saldatura a lidding di confezioni Ca-se-Ready per tutti i generi di carni. SealAppeal® permette la riduzione dell’impronta di carbonio dei siste-mi di confezionamento su vassoio e si traduce in un peso complessi-vo di 29,7 g invece dei 31,2 g dei prodotti attualmente in commercio. Ed Roberts, European Sustainability Director di Sealed Air, ha attirato l’attenzione dei delegati sul fatto che l’impiego del packaging assorbe soltanto il 4% dell’energia di tutta la catena di valore* e, in un’ottica “consumatore – ricavi – protezione dell’ambiente” ha chiesto loro di capovolgere la domanda ricorrente: “Non chiediamoci cosa è il packa-ging, chiediamoci cosa ci permette di fare”. Alla fine della conferenza i delegati sono tornati ai propri mer-cati – che vanno dalla Russia alla Costa d’Avorio – con una serie di no-zioni e soluzioni che permetteranno loro di affrontare le future sfide del settore delle carni fresche.

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D a sempre un punto di forza del sistema manifatturiero italiano, nonché uno degli

ambiti industriali che meglio ha ret-to di fronte alle difficoltà del contesto economico, la filiera della meccanica strumentale è l’oggetto cui è dedica-ta la nuova pubblicazione della colla-na “Filiere e sviluppo” realizzata da UniCredit-Laterza. Il volume “La filiera della meccanica strumentale” viene presentato oggi pomeriggio a Palazzo Magnani, sede di UniCredit a Bologna, nel corso di un incontro che sarà aper-to dai saluti di Luca Lorenzi, Deputy Re-gional Manager Centro Nord UniCredit, e proseguirà con gli interventi di Zeno Rotondi, Responsabile Italy Research di UniCredit; Paolo Gambuli, Direttore UCIMA (Unione Costruttori Italiani Mac-chine Automatiche per il Confeziona-mento e l’Imballaggio), e Alfredo Mari-otti, Direttore UCIMU (Associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot, e tecnologie ausiliarie).L’analisi contenuta nella pubblicazio-ne prende in esame una filiera che conta oltre 20mila imprese (anche

piccole artigiane) per un valore della produzione superiore ai 71miliardi di euro (stime Prometeia), focalizzando l’attenzione sul settore del bene stru-mentale, considerato tra i campioni del made in Italy. Con 3.300 imprese e 28miliardi di euro di fatturato (dati Federmacchine), l’industria italiana del bene strumentale ha nei comparti delle macchine utensili e delle macchi-ne per il packaging le sue due punte di eccellenza.Alla presentazione del volume seguirà una tavola rotonda alla quale prende-ranno parte Giuseppe Lesce, General Manager Closure & Containers Divi-sion Sacmi Imola e Presidente UCIMA, Maurizio Marchesini, Ad Marchesi-ni Group e Presidente Confindustria Emilia Romagna; Tomaso Tarozzi, Ad IEMCA Giuliani Macchine Italia Spa di Faenza e Giampiero Bergami, Regio-

nal Manager Centro Nord UniCredit. In primo piano, nel corso dell’incontro, i fattori di successo che permettono alle imprese del territorio della meccanica strumentale di competere a livello glo-bale: tecnologia e forza lavoro qualifi-cata con competenze tecniche e com-merciali, capacità di offrire soluzioni personalizzate e presenza di servizi di assistenza post vendita su tutti i mer-cati mondiali.L’Emilia Romagna si distingue nel set-tore delle macchine utensili per alcuni fattori di spicco: produce da sola il 12% del totale nazionale e esporta il 12,3% del totale esportato. Il 15,8% delle aziende italiane ha sede in Emilia Ro-magna. In particolare, la maggior parte delle imprese è concentrata nelle pro-vincie di Bologna e Modena (27% cia-scuna), segue Piacenza (20%). Piacen-za è prima provincia della regione per

UNICREDIT PRESENTA “LA FILIERA DELLA MECCANICA STRUMENTALE”:COSÌ LA TECNOLOGIA DI PRODUZIONE BATTE LA CRISIA Palazzo Magnani la presentazione del libro “La filiera dellameccanica strumentale” della collana Filiere e Sviluppo di UniCredit - Laterza. Nel volume, realizzato dall’Ufficio Studi dell’Istituto di credito in collaborazione con Ucima e Ucimu, il rapporto che illustra le caratteristiche di due settori, macchine utensili e per il packaging - di forte impatto per l’economia del territorio emiliano - che reggono al trauma della crisi e regis-trano un aumento delle esportazioni e dell’occupazione.

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contributo alla produzione di settore con il 40% del totale, e per contributo all’export con il 34%. Bologna si confer-ma in seconda posizione per entrambi gli indicatori economici.Ponendo una lente di ingrandimento sul settore del packaging, dalla ricerca emerge che su un totale di circa 700 aziende del settore, circa il 38% si trova in Emilia Romagna (ovvero 265 aziende). A Bologna si trova la concen-trazione maggiore della Regione, con un centinaio di imprese.Le aziende emiliano-romagnole rea-lizzano all’incirca il 65% del fatturato di settore (circa 3 miliardi di euro su un totale di 4,5 miliardi nel 2012). Le aziende più grandi del settore (IMA, Coesia, Marchesini, tra le altre) hanno sede sul territorio della provincia di Bo-logna. Con una quota del fatturato destinato all’estero intorno alla soglia del 90% (Centro Studi UCIMA su dati ISTAT), le macchine per imballaggio di Bologna, si presentano come un’eccellenza del cosiddetto made by Italians. Grazie soprattutto al contributo dei players di maggiori dimensioni, emer-ge una spiccata proiezione sui merca-ti emergenti, Cina in primis, presidiati non solo attraverso semplici strategie di internazionalizzazione ma attraverso programmi di investimenti diretti.Sia per la produzione di macchine uten-

sili che per il packaging le imprese emi-liane del settore si contraddistinguono in generale per l’attenzione agli investi-menti in progetti di ricerca innovativi, al fine di differenziare le proprie produzio-ni e ampliare la gamma produttiva per fronteggiare la crescente concorrenza in uno scenario competitivo interna-zionale in continua evoluzione. Anche il miglioramento del profilo qualitativo delle produzioni è un fattore distintivo di successo nell’ambito delle politiche aziendali del comparto analizzato. A questo riguardo un indicatore dell’at-tenzione alla qualità da parte di un’im-presa è la presenza di certificazioni di qualità (sistemi di gestione aziendale, sistemi per la sicurezza e la salute sul lavoro).In generale, il comparto delle macchi-ne utensili e quello delle macchine per il packaging - con un fatturato che nel 2012 per l’Italia si è attestato rispetti-vamente a 5 miliardi euro e 4,5 miliardi di euro - esprimono le migliori perfor-mances sul mercato internazionale. In virtù di un incremento delle espor-tazioni, rispettivamente del 12% e del 5% rispetto al 2011, i costruttori italia-ni di macchine utensili e di macchine per il packaging si mantengono saldi ai vertici delle graduatorie mondiali di settore. La loro forza – emerge dal vo-lume presentato da UniCredit - risiede nel realizzare produzioni ad hoc con

macchine sviluppate su misura, con soluzioni personalizzate e innovative. La valorizzazione ed esportazione di competenze è il segnale più visibile e conosciuto della capacità delle filiere meccaniche italiane nel loro comples-so di competere nel nuovo contesto globale ed economico. La percentuale di produzione esportata è in crescita costante dal 2003 e ha consentito una ripresa dei margini operativi più rapida a partire dal 2009.Nello specifico, nelle classifiche di export 2012 dei rispettivi settori, i co-struttori italiani di macchine utensili si posizionano secondi in Europa e terzi nel mondo; mentre i costruttori di mac-chine per il packaging sono al secon-do posto sia su scala europea che su scala mondiale. Player indiscussi delle scena internazionale le imprese italia-ne dei due settori hanno tra l’altro di-mostrato di meglio rispondere alla crisi rispetto ai concorrenti tedeschi, cui, nel periodo 2007-2011, hanno eroso quo-te di mercato. I risultati, raccolti prin-cipalmente oltreconfine, hanno per-messo alle industrie dei due comparti di mantenere intatto il capitale umano impiegato, vero valore dell’intera filiera – come emerge dallo studio UniCredit-Laterza - registrando, tra il 2004 e il 2012, un incremento dell’occupazione pari al 2% (macchine utensili) e al 5,6% (macchine per il packaging).

NUOVI OBBLIGHI PER ESPORTARE MACCHINE IN RUSSIA

In programma giovedì 18 aprile 2013 l’appunta-mento organizzato da ACIMAC e UCIMA per aggior-nare le aziende sui nuovi regolamenti Tecnici obbli-gatori in vigore dal 2013 per esportare macchine in Russia

Dal 15 febbraio 2013 sono entrati in vigore in Russia, Bie-lorussia e Kazakistan nuovi Regolamenti Tecnici obbligato-ri, in sostituzione della certificazione GOST, che applicano in quei paesi regole tecniche circa la sicurezza delle mac-chine e attrezzature, le problematiche sulla bassa tensio-ne, EMC, ATEX, apparecchi a gas, ecc.In considerazione dell’importanza di questi mercati, ACI-MAC e UCIMA organizzano giovedì 18 aprile alle ore 9.00

presso la sede di Villa Marchetti a Baggiovara un semina-rio che vuole fornire informazioni operative alle aziende che esportano macchine in Russia, Bielorussia e Kazaki-stan circa i contenuti di questi nuovi Regolamenti Tecnici, che avranno un forte impatto sui fabbricanti ed esportatori nelle prossime spedizioni verso i paesi dell’Unione doga-nale EurAsEC (Russia, Bielorussia e Kazakistan).Il Seminario sarà tenuto da Matteo Marconi (AC&E di Ve-rona), esperto di certificazione macchine, e da Roman Maluntsev (Rustandard), ente di certificazione per i Paesi area russa.A seguire nel pomeriggio sono previsti incontri personaliz-zati con i relatori di approfondimento delle problematiche aziendali.

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I n questo numero, e a maggior ragione in questo speciale sul confezionamento, presentia-

mo ai nostri lettori Rejves. Riportiamo quindi una presentazione per introdurvi alle loro tappatrici, poi in esclusiva pubblichiamo l’intervista

con la Dottoressa Resconi dell’Ufficio Commerciale di Rejves.

PRESENTAZIONERejves nasce nel 2002 su iniziati-va di Renzo Vesentini, che forte di trent’anni di esperienza inizia a pro-

gettare, costruire e commercializzare macchine tappatrici; le peculiarità delle tappatrici Rejves, nel concetto del suo fondatore, possono essere così sintetizzate: solidità, qualità, fa-cilità di utilizzo, assenza di manuten-zione, rapidità nei cambi formati.

LE TAPPATRICI REJVES: SOLIDITÀ, QUALITÀ, FACILITÀ DI UTILIZZOIn esclusiva per Rassegna Alimentare l’intervista: l’export, i nuovi progetti, le nuove soluzioni

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Gli obbiettivi aziendali della REJVES fin da subito sono quelli di raggiunge-re la totale soddisfazione del cliente, fornire un prodotto personalizzato ed una consulenza prima, durante e dopo la fornitura delle macchine. Al-tro punto di forza che caratterizzerà l’azienda sarà l’assistenza, sempre rapida, efficiente ed efficacie.

INTERVISTA CON LA DOTTORESSARESCONIBuongiorno Dottoressa Resconi, ci illustri in generale la vostra produ-zione.Rejves nasce nel 2002; è da 11 anni che costruiamo macchine tappatrici.La nostra mission è costruire macchi-ne tappatrici per settori quali food, chimico, cosmetico, farmaceutico e beverage; costruiamo macchine tap-patrici totalmente meccaniche e/o elettroniche per produzioni da 20 BpM a 500 BpM.

Quali sono i vantaggi dei vostri pro-dotti?Sicuramente l’elevato contenuto tec-nologico. Le nostre macchine sono solide, sono facili per l’utilizzo e non hanno bisogno di manutenzione.

Quali sono le caratteristiche delle vo-stre soluzioni?Innanzi tutto nelle versioni meccani-che il controllo di coppia è garantito da sistemi magnetici (senza contatti striscianti) a magneti permanenti od isteresi magnetica. Le versioni elet-troniche si dividono a loro volta in due differenti versioni: EL e ELH.› EL: caratterizzata da motori brushless più camme meccaniche, dove la movimentazione in vertica-le delle teste tappanti è prodotta da una camme meccanica. I motori vengono utilizzati per controllo di coppia, numero di giri, rotazioni an-golari parziali, posizionamenti e altre funzioni complementari che rendono la macchina precisa e versatile per varie tipologie di tappi, i quali devo-no essere assemblati con specifiche diverse che sono riportate in ricette

selezionabili dal pannello HMI.› ELH: si distingue per la movimen-tazione verticale con un servomotore lineare, il che aggiunge maggiore ver-satilità unitamente ad altri parametri specifici su ogni tappo (la camme elet-tronica per ogni tappo è selezionabile dal pannello HMI). Questa versione

assicura una garanzia totale che il tappo sia chiuso perfettamente con un decimo di precisione in altezza.Le nostre macchine sono costru-ite secondo la direttiva macchine 2006/42/CE e dunque provviste di tutti i sistemi di sicurezza per le per-sone e per gli organi in movimento.

Siete in grado di fornire il prodotto più adatto alle esigenze del cliente?Certamente; le macchine sono com-pletamente automatiche e funziona-no solo in presenza di tappi e botti-glie, sono dotate di controlli di qualità del prodotto confezionato e di siste-mi di scarto dei prodotti non conformi alle specifiche richieste dal controllo qualità del cliente.

la società considera il capitale umano ad ogni livello come patrimonio fonda-mentale dell’impresa e lo pone al centro dei propri interessi

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I nostri lettori sono principalmente l’industria alimentare e delle be-vande. Come rispondono i vostri prodotti alle esigenze dell’industria alimentare?Le illustro questa caratteristica delle nostre macchine: i cambi formato tra contenitori diversi sono eseguiti in tempi rapidi dal momento che tutte le parti che devono essere sostituite sono ancorate alla macchina con fis-saggi veloci e sicuri che non neces-sitano di utensili speciali per essere rimossi.

Può farci un esempio concreto di un vantaggio che ha un vostro cliente a utilizzare i vostri prodotti?La facilità; per esempio le parti dei formati sono facilmente identificabili grazie a colori e codici specifici.Inoltre l’organizzazione interna, sulla quale quotidianamente lavoriamo, ci permette ad oggi di essere puntuali nelle consegna delle macchine e dei ricambi e nell’assistenza ai nostri clienti in tutto il mondo, direttamente o attraverso i nostri agenti e distribu-tori dislocati in vari Paesi.

Dov’è la produzione? E in quali mer-cati mondiali esportate?La produzione è totalmente in Italia ed esportiamo in tutto il mondo – USA, Australia, Russia, Sud Africa, Indonesia, Europa, Sud America.

Ci illustri i progetti per il futuro.Abbiamo dei progetti e stiamo inve-stendo molto, in linea con i nostri principi di base: la società considera il capitale umano ad ogni livello come patrimonio fondamentale dell’impre-sa e lo pone al centro dei propri in-teressi. Di conseguenza richiediamo, tanto all’interno e nei rapporti con

l’esterno, un comportamento traspa-rente, equo, eticamente corretto nel rispetto dell’ambiente e dei diritti del-le persone. Stiamo investendo molto sulle persone e su nuove soluzioni, testandone pregi e difetti prima della messa in produzione e sul mercato.Tra gli investimenti più importanti rientrano la realizzazione del nuovo sito web, che sarà on line a breve, e la partecipazione a fiere internazio-nali, tra cui:› Eurasia Packaging 2013, ad Istan-bul (Turchia)› PackExpo 2013, Las Vegas (USA)› AllPack 2013, Jakarta (Indonesia)› Interpack 2014, Dusseldorf (Ger-mania)

visita il sito di Rejves!

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E ntrambe le aziende possono vantare una lunga tradizio-ne di successi nel proprio

settore: Acma, nata nel 1924 - ca-postipite delle aziende del distretto della packaging valley Bolognese - e tutt’ora punto di riferimento per linee di confezionamento primario e secon-dario; Ghirardelli importante marchio statunitense, forte di oltre un secolo e mezzo di tradizione nel cioccolato (la

sua fondazione risale al 1852), in tut-ti questi anni ha rafforzato il proprio primato sul mercato, investendo co-stantemente sulla qualità del proprio prodotto. Ghirardelli è infatti una del-le poche realtà che controlla l’intero processo produttivo, dalla produzione dei semi di cioccolato fino al prodotto finito. Tale strategia, combinata con gli esclusivi processi di tostatura e lavorazione, garantisce che i prodotti

di cioccolatocommercializzati dall’a-zienda rispettino altissimi standard qualitativi.

Un sistema studiatoper risponde-re alle nuoveesigenze produttive L’incontro tra le due società, ame-tà degli anni novanta, ha portato all’installazione di una prima linea flowpack presso gli impianti di San Leandro, apochi chilometri da San

ACMA E GHIRARDELLI: LA PARTNERSHIP DI LUNGO CORSO CON IL MARCHIO LEADER NEL CIOCCOLATO DI QUALITÀ

È una partnership che risale al 1995, quella in atto tra Acma, realtà attiva nella produzione di macchine automatiche indirizzate a numerosi settori dell’industria alimentare e Ghirardelli, marchio leader statunitense nellaproduzione di prodotti di cioccolato.

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Francisco, dove ha sede il polo pro-duttivo dell’azienda statunitense. La partnership è continuata con succes-so in tutti questi anni e nell’autunno del 2010, Ghirardelli - azienda del gruppo Lindt&Sprüngli dal 1998 - ha espresso lanecessità di identificare un sistema innovativo ad altissima efficienza per la manipolazione ed il confezionamento in flow- pack del ben noto prodotto modellato SQUARE, scegliendo di collaborare nuovamente con Acma.Grazie alla competenza e pluriennale esperienza degli ingegneri bolognesi, è stato studiato un progetto veramen-te innovativo perla gestione del pro-dotto sistemato in contro stampi mo-vimentati con un sistema di trasporto servo motorizzato, isola con robot per l’alimentazione dei prodotti alle quat-tro macchine flow- packe transito dei controstampi all’interno del gondola bufferFIFO. Da maggio 2012 l’impian-to è in funzione,con una percentuale di efficienza di linea molto elevata.

SP2: la soluzione ideale per l’in-carto in flow- pack Le confezionatrici flow- pack utilizzate sono le“SP2” di ultima generazione – personalizzate comeda specifiche di Ghirardelli - che incartano il prodotto SQUARE nei gusti solido, con ripieno di creme e con ingredienti. La SP2 è la confezionatrice flow- pack più prestigiosa della gamma prodotta da Acma,adattaper svolgere materia-le saldabile a freddo fino a 120 metri al minuto, traducibile in velocità di in-carto paria1200 confezioni al minuto. La SP2 è dotatadi un sistema pneu-matico per il tensionamento del film che consente prestazioni superiori ai tradizionali sistemi a rulli ed è partico-larmente adatto a film particolarmen-

te sottili. Grazie a questo sistema brevettato, la macchina si ferma automaticamente se manca il prodotto, quindi alla mas-sima velocità di incarto, il materiale non viene prelevato e non si produco-no confezioni vuote, con l’immediato vantaggio di risparmio del materiale di incarto.

RisultatiLa linea così configurata è estrema-mente affidabile. I risultati di produzio-ne indicano già valori di efficienza di linea del 95% e percentuali di scarto pari allo 0,7%. I risultati tecnologici e produttivi otte-nuti testimoniano laflessibilità delle soluzioni proposte daAcma nel settore dolciario; l’azienda bolognese, è in-fatti in grado di progettare e proporre soluzioni “su misura”, che vanno dalle macchine per il confezionamento in flow-pack ai sistemi di distribuzione ed alimentazione perpackagingprima-rioesecondario.

ANIE CONFINDUSTRIA INCUBATORE DI RETI D’IMPRESACon il contratto di rete le aziende aumentano la loro competitività sui mercati Uno strumento per rendere più competitive le aziende italiane sia sul mercato nazionale che all’estero: con questa convinzione ANIE ha avviato un approfondimen-to con le aziende socie per conoscere meglio le Reti d’Impresa, nuova formula aggregativa, snella e dina-mica, a sostegno delle imprese. Nella sede Anie si è tenuto un incontro con Fulvio D’Alvia, direttore RetIm-prese di Confindustria. L’obiettivo è stato quello di fare il punto sullo stato delle Reti, strumento che sta iniziando a decollare, e verificarne le potenzialità per le aziende Anie, comparto con grande vocazione all’innovazione. Da quando, nel 2010, è stato introdotto nel nostro ordi-namento il “Contratto di Rete”, in Italia a fine 2012 ne risultavano registrati circa 600, con oltre 2.800 impre-se coinvolte, provenienti da tutte le Regioni italiane e da 99 Province. La Rete si aggiunge ad altre forme di aggregazione esi-stenti, ma si distingue perché consente la cooperazio-ne tra aziende di regioni italiane diverse, superando la logica territoriale tipica del distretto. “Crediamo nelle potenzialità dello sviluppo delle Reti, soprattutto in un momento in cui è assolutamente necessario aumen-

tare la competitività – ha dichiarato Maria Antonietta Portaluri, direttore generale di ANIE Confindustria. Una Federazione come la nostra ha come mission quella di offrire alle aziende socie opportunità di confronto conti-nuo per la crescita e il successo sui mercati. Come luo-go di incontro privilegiato per le aziende socie, Anie si mette a disposizione come incubatore per identificare obiettivi e percorsi comuni delle imprese potenzialmen-te orientate a collaborare con altri soggetti, mettendo in campo un sistema di “accompagnamento” che parta dall’analisi dei fabbisogni e giunga fino all’avvio defini-tivo della Rete. Sono convinta che mettendo in rete aziende piccole e grandi che fanno filiera possa aumentare la competiti-vità sia dei singoli che collettiva. Tra l’altro una aggrega-zione di questo tipo, che unisce aziende di dimensioni diverse permette di superare i limiti tipici dei consorzi per l’export che riguardano esclusivamente le piccole e medie imprese. L’obiettivo di Confindustria – ha conclu-so Portaluri - è poi quello di lavorare per consentire alle reti maggiori agevolazioni nell’accesso al credito in un momento in cui è più difficile per le aziende ottenere fi-nanziamenti. La prospettiva delle rete potrebbe essere una risposta”.

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G amma di chiusure TIEFIX per le confezioni a sac-chetto con ciuffo.

General Plastics produce, sin dal 1952 e rigorosamente in Italia, un’ampia gamma di chiusure e le-gature destinate all’industria far-maceutica, alimentare ed in campo agricolo; in particolare i nastri ani-mati TIEFIX-clip e TIEFIX-twist per la richiudibilità dei sacchetti. Il nostro obiettivo di continua ricerca della qualità è, anche, confermato dall’u-tilizzo, nella nostra filiera produtti-va, di materiali non tossici, come già richiesto in molti Paesi. General Plastics propone anche le macchine chiudisacchetti MASTER-FIX e MINICLIP. Versatili, economi-che ed ideali per il primo step di chi vuole passare dal confezionamento manuale all’automazione, senza dover intervenire con ulteriori costi di impianto (macchine indipendenti

da linee di confezionamento, ali-mentate a energia elettrica senza necessità di impianto aria compres-sa).

Nuovi prodotti TIEFIXGENERAL PLASTICS produce la nota gamma di sistemi di legatura e chiusura per macchine chiudi-sacchetti, ampiamente rinnovata in considerazione della nuova sensibi-lità ecologica.Ed infatti la legatura animata TIEFIX

è disponibile sia con rivestimento in polipropilene, il più inerte tra i ma-teriali plastici, che in carta kraft o riciclata, dunque interamente bio-degradabile.

La novità di oggi è costituita da TIEFIX-BIO.La nota piattina animata a filo cen-trale è oggi prodotta anche con un nuovo materiale fotodegradabile, che si frammenta una volta esposto agli agenti esterni e consente al filo

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di ferro di ossidarsi e scomparire.TIEFIX-BIO si affianca a TIEFIX-2K in carta, biodegradabile al 100%, lad-dove sia indispensabile la corposità del rivestimento in plastica e si de-sideri al contempo la degradabilitàAnche il clipband TIEFIX-clip a due fili laterali è disponibile in versione -BIO, prodotto con il nuovo materia-le fotodegradabile.Riguardo al problema rappresen-tato dall’eliminazione delle bobine di supporto vuote, questo è stato superato con successo con l’intro-duzione delle rocche prive di sup-porto, da impiegare mediante un apposito adattatore riutilizzabile. Questo diventa parte integrante della macchina e si apre e si ri-chiude con un semplice gesto; oltre all’evidente vantaggio ecologico, si ottengono così un minor costo del materiale di legatura, una drastica diminuzione del fermo macchina

per cambio bobina e una maggio-re autonomia grazie alle rocche di grande formato.

Nuovo look ecologico Per pane, biscotti e pasta

GENERAL PLASTICS, n.1 in Europa per i nastri chiudisac-chetti, presenta a completa-mento della sua nota gamma una novità di rilievo: l’attesis-simo Tiefix-2Ki in carta.

Tiefix-2Ki è la versione in carta del celebre filo animato per legature twist rivestito in plastica. Ciò lo ren-de l’unica chiusura ermetica per sacchetti riutilizzabile e biodegra-dabile al 100%.Tiefix-2Ki, prodotto con carta e fer-ro, si degrada al termine del suo im-piego ritornando nel ciclo naturale sotto forma di fibra di cellulosa e ossido di ferro.

Una nuova carta speciale ad alta resistenza lo rende idoneo all’im-piego su tutte le macchine automa-tiche e semiautomatiche. Il nuovo filo è fornito in avvolgimenti senza flange che permettono di acquista-re il solo materiale di consumo, evi-tando i problemi ed i costi di smal-timento dei vuoti. La bobinatura ad alta precisione permette inoltre uno svolgimento senza inceppamenti.Tiefix-2Ki è la risposta alla crescen-te esigenza delle aziende alimenta-ri europee di donare ai propri pro-dotti un aspetto più naturale ed un imballaggio ecologico, allineandosi così alla consuetudine del Nord America dove da tempo si chiudo-no i sacchetti con laccetti twist in carta.Da ultimo, ma certo non meno im-portante, Tiefix-2Ki costa molto meno delle chiusure in plastica!

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CONFEZIONAMENTO - IMBALLAGGIO - ETICHETTATURA

L INPAC Packaging, leader eu-ropeo nella produzione di packaging multi-materiale,

durante il suo primo seminario Fresh!, svoltosi a Verona nel 2013, ha offerto una panoramica dettagliata sui trend globali emergenti che influenzano la catena di fornitura nel settore alimen-tare.Il seminario Fresh! ha riunito esperti del settore e del mondo accademico per la presentazione delle ultime cor-renti di pensiero in merito al packa-ging e al modo in cui questo settore sarà influenzato dai cambiamenti nel panorama sociale, economico, politi-co e tecnologico.I delegati hanno assistito agli inter-venti di Cristiano Madama (Direttore generale di LINPAC Verona), Giusep-pe Montaguti (Vice presidente e Am-ministratore delegato di INFIA Italia), Fabio Zoboli (Direttore commerciale di INFIA) e Joanna Stephenson (Vice presidente marketing e innovazione di LINPAC), i quali hanno discusso il modo in cui l’azienda sta reagendo ai cambiamenti nella società tramite il design e l’innovazione tecnologica.

Il dott. James Walsh (Liverpool Uni-versity, Regno Unito) ha esaminato il trattamento al plasma degli alimenti, mentre Guido Pietrobelli (Omori) si è soffermato sui trend e sugli sviluppi nei macchinari per il packaging.Cristiano Madama, Direttore gene-rale di LINPAC Verona, ha affermato: “Il packaging svolge un ruolo crucia-le nella minimizzazione degli sprechi e nella vendita di prodotti alimentari grazie alla propria capacità di attrarre i clienti a effettuare un acquisto inizia-le e poi acquisti ripetuti dei prodotti alimentari stessi. Di conseguenza, le aziende devono essere in grado di rispondere alla concorrenza globale, ai cambiamenti nella popolazione e ai mutati comportamenti da parte dei consumatori, elementi questi che rap-presentano una vera sfida per il set-tore alimentare. I seminari si incen-trano su queste idee fondamentali e prevedono la notevole partecipazioni di esperti del settore e del mondo ac-cademico”.Il seminario italiano è il primo di sei eventi che si terranno in tutta Europa quest’anno. Gli appuntamenti futuri

avranno sede in Spagna, Polonia, Regno Unito, Francia e Paesi Bassi.Alan Davey, Direttore all’innovazione di LINPAC, durante il seminario ha inoltre presentato una serie di nuove soluzioni per il packaging che sono state appena lanciate sul mercato italiano. Fra que-ste, è possibile ricordare LINfresh® Atmo 5 e 6, LINseal e LINseal Plus® (linee dedicate entrambe al settore della carne e del pesce) e LeanBake®, un assortimento di vassoi leggerissimi per alimenti

da colazione come cornetti, paste da-nesi, crostatine e muffin.

LINfresh® Atmo 5 e 6LINPAC Packaging ha ampliato la pro-pria gamma di vassoi in polistirolo a basso impatto ambientale pensati per prodotti a base di carne e pesce per il mercato italiano.I nuovi impianti produttivi presso il sito di Verona hanno permesso all’a-zienda di packaging il lancio in Italia delle gamme LINfresh Atmo® 5 e 6, le quali si sono dimostrate molto richie-ste tra i produttori, i confezionatori, i dettaglianti del settore alimentare in altri paesi europei.Grazie a questa nuova gamma pro-dotti, i clienti italiani avranno accesso diretto a queste innovazioni fornite da LINPAC Packaging, le quali sono ideali per prodotti preconfezionati a base di carne e pesce. LINfresh Atmo 5 e 6 sono progettati per un packaging per atmosfera modificata (MAP) e presen-tano un polistirolo a basso impatto ambientale dotato di una tecnologia di barriera che aiuta a estendere la durata del prodotto del 300% rispet-to ai tradizionali metodi di packaging non-MAP. I vassoi hanno un curriculum forte dal punto di vista ambientale: una maggiore durata dei prodotti riduce lo spreco alimentare e, considerato che questi imballaggi sono composti al 95% di aria, presentano il minore im-patto ambientale disponibile oggi sul mercato e, di conseguenza, riducono anche l’impatto ambientale di produt-tori e venditori al dettaglio.Se utilizzati in associazione a LINtop PE HB, la pellicola di chiusura integra-tiva di LINPAC Packaging, permettono ai clienti di sperimentare un abbina-mento vassoio/pellicola definitivo che fornisce prestazioni eccellenti per quanto riguarda la durata, la presen-

SIGILLA LA FRESCHEZZA CON SOLUZIONI DI LINPAC PACKAGING

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tazione e la protezione dei propri pro-dotti a base di carne e pesce.Cristiano Madama, Amministratore delegato di LINPAC Verona, ha dichia-rato “I vassoi LINfresh Atmo 5 e 6 completano la nostra gamma esisten-te di vassoi in polistirolo per alimenti a base proteica e ci permettono di offri-re ai nostri clienti le migliori soluzioni che rispondono alle loro esigenze. La nostra gamma LINfresh Atmo aumen-ta la durata dei prodotti di vari giorni grazie alla tecnologia di barriera che mantiene gli alimenti freschi più a lun-go e, di conseguenza, riduce lo spre-co alimentare. Se poi prendiamo in considerazione le qualità ambientali del polistirolo, ossia la leggerezza e il basso impatto ambientale, e i vantag-gi derivanti da una protezione e una presentazione eccellenti del prodotto, la gamma LINfresh Atmo rappresenta una scelta eccezionalmente efficiente per i clienti”.

LINseal® e LINseal® PlusI nuovi vassoi in polistirolo LINseal® e LINseal® Plus di LINPAC Packaging sono ora disponibili ai venditori al det-taglio e alle aziende di lavorazione italiane. Entrambi sono indicati per confezionare e velocemente i vassoi e presentano un sigillo di garanzia in-tegrato a prova di manomissione che migliora l’igiene e la sicurezza degli alimenti, un problema di particolare importanza nei vassoi e nelle pellico-le standard.I vassoi LINseal® rappresentano una nuova alternativa per un packaging in polistirolo destinato a prodotti dalla

durata breve e offrono una shelf-life maggiore rispetto ai vassoi in polisti-rolo e alle pellicole standard nel caso in cui integrino un’atmosfera modifi-cata o controllata. In questo modo i venditori al dettaglio, i confezionatori e le aziende che lavorano gli alimen-ti minimizzano gli sprechi alimentari nella catena di fornitura.Allo scopo di creare una confezione più attraente che accattivi i consuma-tori e migliori le vendite nei supermer-cati, i vassoi vengono offerti in una vasta serie di forme e colori e presen-tano un packaging pratico e maneg-gevole. Inoltre, la soluzione LINseal® Plus è stata progettata per avere in dotazione un cuore assorbente tec-nologicamente avanzato che raccolga tutti i succhi della carne spiacevoli alla vista.Joanna Stephenson, Vicepresidente marketing e innovazione di LINPAC Packaging, ha affermato: “I vassoi LINseal rappresentano una soluzione efficiente dal punto di vista dei costi per il packaging di alimenti a base proteica dalla durata breve. Una pro-gettazione intelligente del packaging aiuterà i nostri clienti a ridurre gli

sprechi alimentari e i danni, sia in ne-gozio, sia durante il trasporto, valore aggiunto come il sigillo di garanzia integrato a prova di manomissione e il cuore assorbente in LINseal Plus indicano come stiamo offrendo un’al-ternativa reale e conveniente ad altri prodotti in polistirolo sul mercato”.LINPAC Packaging offre una gamma di pellicole compatibili in modo che il cliente possa ottenere prestazioni ot-timali dai propri vassoi e non debba preoccuparsi quando si tratta di sce-gliere un solo fornitore che lo aiuti a creare la soluzione di packaging de-finitiva.Come per altri prodotti di LINPAC Packaging, i vassoi LINseal presenta-no un ottimo curriculum dal punto di vista ambientale: essendo realizzati per il 95% di aria, rappresentano una delle soluzioni più leggere sul merca-to e riducono in maniera significativa i costi di trasporto e l’impatto ambien-tale sia per il produttore sia per il ven-ditore al dettaglio.

LeanBake®LINPAC Packaging ha sviluppato una nuova gamma di scatole a cerniera per prodotti da forno, dediti alla pri-ma colazione, più leggere rispetto ai modelli precedenti per ridurre il con-tributo ambientale per rivenditori e produttori in tutta Europa.La gamma LeanBake® comprende scatole a tenuta ermetica o semier-metica, senza compromettere fun-zionalità e protezione del prodotto. Inoltre, sarà in grado di attirare con-sumatori in cerca di una soluzione di packaging con ridotte emissioni di carbonio.

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Il settore europeo dei prodotti da forno presenta attualmente un giro di affari di € 17,8 miliardi e prevede un aumento del 9,5% di circa € 19,5 miliardi entro il 2016. Solo il mercato francese presenta un giro di affari di € 1188 milioni ed entro il 2014 questa cifra aumenterà a € 1288 milioni, un aumento del 20% dal 2008.Ideale per cornetti, panetteria, paste e muffin, la gamma LeanBake® è di-sponibile in varie dimensioni da po-ter esporre facilmente sugli scaffali. I contenitori possiedono un aspetto di elevata qualità per massimizzare il valore del prodotto, attraverso una mi-gliore presentazione e conservazione della freschezza e della fragranza.Le scatole a tenuta ermetica sono sta-te create specialmente per minimiz-zare la perdita di umidità all’interno della confezione dei prodotti con base di pan di Spagna al fine di preservare intatta la freschezza. Le scatole stan-

dard, invece, possiedono fori disposti lungo tre lati, permettendo all’aria di circolare e preservare la fragranza di prodotti di pasticceria, come cornetti e sfoglie.Megan Ashcroft, marketing manager del settore europeo dei prodotti da forno presso LINPAC Packaging ha affermato: “L’innovazione tecnologica del design permette ai contenitori di essere più leggeri delle nostre pre-cedenti scatole a cerniera, elaborate senza alcun compromesso in termini di rigidità e qualità protettive, garan-tendo una conservazione intatta dei prodotti da forno durante il trasporto in modo tale da permettere al consu-matore di gustare un pasticcino come appena comprato in pasticceria!È un qualcosa che panettieri, pastic-ceri e produttori hanno richiesto per minimizzare i costi e l’impatto sull’am-biente. Come produttore leader euro-peo di imballaggi, LINPAC Packaging

si prefigge di ascoltare i propri consu-matori e collaborare con loro al fine di offrire un prodotto che gestisca e sod-disfi le loro perplessità ed esigenze.” È stata riposta particolare attenzio-ne al design della gamma LeanBake per impilare le scatole in modo facile e uniforme, facilitando il processo di produzione. Inoltre, il design garan-tisce una distribuzione uniforme del materiale per mantenere la qualità del prodotto e l’eccellente visibilità associata al PET, necessario per i pro-dotti da forno al fine di indurre i consu-matori all’acquisto.LINPAC Packaging ha fatto sì che il de-sign dello spigolo arrotondato possa facilitare l’apertura della confezione, migliorando la facilità operativa per il consumatore. In aggiunta, le dimen-sioni esterne delle scatole sono state adattate al fine di poter essere dispo-ste in modo appropriato su un pallet europeo standard.

• Barriera eccellente• Ottima presentazione del prodotto• Riduzione degli scarti di produzione• Vassoio barrierato con il miglior rapporto

di sostenibilità per l’ambiente• Imballaggio pratico e maneggevole

LINfresh Atmo 5 & 6Una soluzione vincente – allungamento di shelf-life a basso impatto ambientale

Per ulteriori informazioni si prega di contattare:LINPAC Packaging, Via Monte Pastello 40, 37057 San Giovanni Lupatoto,Verona.Tel: 045 92 16 411

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CONFEZIONAMENTO - IMBALLAGGIO - ETICHETTATURA

I l sistema per la cartotecnica avanzata presentato da Sy-stem SpA nel 2012 permette

di produrre, in automatico e on site, scatole a misura dell’oggetto da im-ballare partendo da fogli di cartone neutro piano e facendo risparmiare fino al 60% del materiale. Nei suoi 28 mq, Freebox™ rivoluziona la filie-ra produttiva tra logistica e packa-ging: evita il ricorso allo scatolificio e allo stampatore, stampa la grafica in linea, elimina il magazzino imballi, raddoppia lo spazio nell’ambiente di stoccaggio, abbatte fino al 70% i co-sti di realizzazione dei pack, realizza scatole esclusivamente just-in-time senza tempi morti. Libri, ombrelli, accessori moda, mo-bili componibili, capi d’abbigliamen-to, scarpe, forniture per l’ufficio: non è più un problema avere a dispo-sizione la scatola giusta a misura del prodotto per il mondo dell’e-commerce, senza dover ricorrere a imballaggi riempitivi a protezione dell’articolo ordinato. Freebox™ (www.system-freebox.com) è il nuovo ingegnoso sistema presentato dalla System SpA di Fio-rano Modenese nel 2012, lanciato ufficialmente a Ipack-Ima, è utilizza-bile in tutti i settori merceologici lad-dove sia necessario un packaging secondario del prodotto. Il sistema ideato dalla multinazionale italia-na trasferisce l’attività cartotecnica all’interno dell’azienda utilizzatrice e nei suoi 28 mq controlla l’intero processo di costruzione dell’imballo gestendolo in automatico, veloce-mente, tagliando i costi fino al 70% e diminuendo l’utilizzo di materia prima fino al 60% rispetto alla pre-

parazione della scatola americana preassemblata. La velocità di cam-bio formato – utile alle aziende con ampia gamma prodotti – elimina tempi morti e aumenta il ritmo del confezionamento dei prodotti. In pratica, una grande “fotocopiatri-ce” che partendo dal foglio di carto-ne piano è in grado di costruire mi-gliaia di modelli di scatole in tempo reale, a ritmi che possono raggiun-gere anche 9 scatole al minuto con una geometria calcolata che ottimiz-za gli spazi in fase distributiva. Re-stituisce un pack che calza perfetta-mente il prodotto - perché costruito attorno ad esso - già pronto per la spedizione, completo di stampa in li-nea di informazioni e loghi (in mono/policromia). Sono soppressi numerosi passag-gi tradizionalmente necessari, ma costosi per l’azienda e l’ambiente. Niente più scatole americane pre-assemblate a rischio obsolescenza e attrezzature a esse associate (cli-ché, tagliatrici, troncatrici, stampan-ti), sparisce il passaggio produttivo dello scatolificio, dello stampatore, del flessografo e i contestuali tra-sporti intermedi su gomma. Inoltre, l’intervento dell’operatore si limita

al refilling del magazzino interno con nuovi fogli di cartone. Nell’insieme, si tratta di voci che concorrono stret-tamente al calcolo del return of in-vestment (ROI).

«Freebox™ opera just in time produ-cendo il numero di imballi necessa-rio quando serve, senza dover occu-pare spazio prezioso a magazzino. Questa è un’altra importante carat-teristica che incide sul ROI» spiega Umberto Richichi sales manager di System SpA. «Per l’abilità con cui passa da un formato all’altro senza scarto di materia prima e con time-to-market in tempo reale – prosegue Richichi – è il valido braccio destro per le aziende di e-commerce a cui Freebox™ regala autonomia e una totale flessibilità. In pochi secondi si ottengono scatole della dimensione desiderata, passando da un formato all’altro in tempo reale, senza erro-ri. Il fatto di non dovere più riempire le scatole con materiale di ritaglio a protezione del prodotto è un vantag-gio sia per l’ambiente – dato che è tutto materiale di immediato scarto – sia per l’azienda che spedisce un pacco più ordinato con guadagno in immagine».

CON FREEBOX™ LE SCATOLE SONO HI-TECH E FAI-DA-TE

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CONFEZIONAMENTO - IMBALLAGGIO - ETICHETTATURA

FUNZIONAMENTOLa macchina utilizza un unico codi-ce di materiale: il foglio di cartone piano di 1.200X1.200 mm, in co-lore avana oppure bianco, fornito dai produttori di cartone ondulato. Il cartone è depositato nei due ma-gazzini interni alla macchina e viene trasformato in una sorta di modulo continuo da cui si ricavano tutte le parti della scatola tramite formatri-ci interne alla macchina. L’azienda che installa Freebox™ è autonoma, efficiente, ma anche di dimensioni modeste. Non ha bisogno dell’in-gombrante magazzino-scatole e può destinare gli spazi a usi più produt-tivi tenendo presente che l’abilità di Freebox™ permette di stoccare il 50% di scatole in più a magazzino. La macchina pone al centro dell’at-tenzione il prodotto e calcola la struttura del pack da creare attorno ad esso. L’inserimento dati può av-venire in tre modi: › manualmente, attraverso l’inter-faccia touchscreen Copilot (System Electronics) › da sistemi automatici di riconosci-mento dimensionale visivo del pro-dotto › dal database gestionale aziendale Freebox™ produce l’imballo perso-nalizzato nel giro di pochi secondi e già pronto per essere riempito con

l’articolo ordinato online e la sua spedizione. La struttura della scatola presenta quattro angolari di rinforzo, ispessi-ti dove e quando è necessario ma “sgrammati” nelle parti non struttu-rali. All’effetto adesivo della colla si somma la caratteristica meccanica: appositi microfori fanno penetrare la colla nel cartone. Inoltre l’etichetta-tura può essere evitata stampando il contenitore direttamente in linea. I test condotti al TÜV (Box Compres-sion Test) sui carichi statici, dinami-ci, scoppio e rotolamento hanno di-mostrato una superiorità strutturale della scatola-Freebox del 30% ri-spetto al tradizionale formato ameri-cano precostruito in scatolificio. L’a-

zienda utilizzatrice di Freebox™ può permettersi di utilizzare un cartone di costo inferiore, con immediato ri-sparmio di materia prima.

Tracciabilità del risparmio System aiuta gli investitori a calco-lare, prima dell’acquisto della mac-china, la prospettiva di saving e il ritorno d’investimento sulla propria produzione in termini di materia prima, mano d’opera, logistica, spe-dizione, processo. System fornisce applicazioni e fogli di calcolo da cui partire per calcolare in modo sem-plice il costo dell’intero processo produttivo. Alcune risorse sono an-che disponibili online www.system-freebox.com.

IL NUOVO FORMATO-SCATOLA REALIZZATO CON FREEBOX™

La tecnologia Freebox™ di System Packaging cresce e amplia la gamma di formati producibili on demand. È il modello “plug-in” (FEFCO 0212), ideale per riporre piccoli oggetti. System amplia la gamma di scatole re-alizzabili con la tecnologia Freebox™ destinate al packaging secondario, con la prero-gativa di mantenere la produzione on demand e il risparmio di mate-ria prima del 60%. Il nuovo forma-to “plug-in” (http://youtu.be/KdfG-UB6MVw) corrisponde al codice FEFCO 0212, ha il coperchio richiu-dibile ed è particolarmente adatto a contenere oggetti piccoli come ad esempio i ricambi. La protezione dei

prodotti all’interno dell’imballaggio è incrementata da-gli accessori, le interfalde e gli angolari, che possono essere prodotti e posizionati a seconda dell’occorrenza (http://youtu.be/HSbq9EweGEI). Il nuovo modello si aggiunge ai 6 già producibili secon-

do i codici GIFCO-FEFCO: scatole americane, vassoi e coperchi, scatole formato “telescopico”. Sul

canale YouTube dedicato a Freebox™ sono disponibili brevi filmati che mostrano tutti i modelli producibili da questa tecnologi, inoltre un nuovo video, presentato negli USA in occasione di ProMat2013, illustra Freebox™ inserito in un sistema logistico firmato System Logistics http://youtu.be/

cSgaBygpuDk.

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CONFEZIONAMENTO - IMBALLAGGIO - ETICHETTATURA

I portali T e H sviluppati da Fe-sto sono il 30% più veloci dei sistemi di manipolazione con-

venzionali. Le loro prestazioni apro-no nuove opportunità nella tecnica dell’imballaggio, grazie a risposte dinamiche proprie di un sistema ad asse lineare e costi di un sistema a cinghia dentata, la soluzione ideale per esempio per il transfer rapido di scatole al termine del processo di formatura, riempimento e chiusura.Questi due nuovi sistemi di mani-polazione costituiscono una reale alternativa ai complessi e costosi sistemi robotizzati che utilizzano cinematiche delta e SCARA. Festo fornisce questi sistemi pronti per il montaggio a bordo macchina e adattati a tutte le necessarie inter-facce macchina.

Portale T ad alta velocitàQuesto portale permette di raggiun-gere tempi ciclo da 670 millisecon-di senza difficoltà. E’ un’unità Pick and Place ad alta velocità con risposta dinamica più elevata rispetto ad un portale line-are convenzionale, scalabile per qualsiasi corsa, che le consente di “tenere il passo” con le operazioni

di formatura, riempimento e chiu-sura. Al termine di questo processo il portale T distribuisce i prodotti confezionati nelle scatole.Il sistema raggiunge una velocità di 4 m/s e un’accelerazione di 50 m/s² su tutta l’area di lavoro grazie ad un accorgimento costruttivo: i due assi a cinghia dentata sono colle-gati all’elemento a croce mediante un’unica cinghia che gira intorno all’albero motore. Questo è azionato da due servo-mo-tori EMMS. Un vantaggio aggiunti-vo è il fatto che non è necessario muovere i motori sull’asse X/Y con i loro due gradi di libertà. La mas-sa ridotta e due servo-attuatori a disposizione parallela, assicurano movimenti dinamici e un basso grado di usura.

Modulo slitta a pantografoCon questo modulo non è più neces-sario realizzare soluzioni in proprio per compensare i differenti interas-si nel posizionamento di parti da un vassoio ad un altro. Grazie alla possibilità di presa multipla del mo-dulo slitta a pantografo, conosciu-to anche come Pitch-Slide-Module, è possibile effettuare il prelievo di

più pezzi contemporaneamente e il deposito in posizione corretta nei blister o nei porta-pezzi, grazie ai pantografi che distanziano le pinze in base all’interasse settato. Que-sto modulo viene utilizzato nelle applicazioni che richiedono il tra-sferimento contemporaneo di più pezzi oppure quando è necessario modificare la distanza tra i prodotti.

Portale H ad alta velocitàIl portale 2D/3D distribuisce ali-menti confezionati come le barret-te di cioccolata nelle scatole. E’ in grado di coprire un’area di lavoro di forma rettangolare decisamente maggiore rispetto ai sistemi robo-tizzati con cinematica delta, che possono coprire solo aree di lavo-ro circolari o ellittiche. Un ulteriore svantaggio dei robot delta è il loro alto costo, la massa da installare di ca. 150 kg e l’ampio spazio di mon-taggio necessario.Il portale H invece è scalabile su qualsiasi corsa, presenta una co-struzione molto piatta, un centro di gravità basso e un telaio molto più semplice dei veloci robot delta. Il profilo ottimizzato di accelerazione e frenatura permette corse di due

CICLI DI IMBALLAGGIO DI 670 MILLISECONDIPortali T e H ad alta velocità con elevata risposta dinamica e costi contenuti

Portale H ad alta velocità integrato nell’impianto: l’unità Pick and Place con un tempo ciclo di 670 ms garantisce una rispo-sta dinamica più elevata rispetto ad un portale lineare conven-zionale, scalabile per qualsiasi corsa. (Foto: Festo)

Veloce e dinamico: il portale T ad alta velocità, con masse ri-dotte e due servo-attuatori. (Foto: Festo)

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Soluzioni Food & Beverage

Festo, il partner qualificato lungo tutta

la catena produttiva: dai processi continui

a quelli in zone a contatto con gli alimenti

e splash, fino al confezionamento end-line.

Tutto da un unico fornitore.

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CONFEZIONAMENTO - IMBALLAGGIO - ETICHETTATURA

metri e un metro sugli assi X e Y, con una precisione di 0,2 mm.Anche il modulo roto-lineare del portale H ad alta velocità è una soluzione ingegnosa: è formato da un albero cavo con passaggio di energia per il modulo Front-End e costituisce l’asse Z, sul quale è applicata l’unità di presa. Il modulo roto-lineare, con un’accelerazione di 20 m/s² ad una velocità di 1,5 m/s, permette la manipolazione di ventose per il vuoto e pinze mecca-niche con carichi compresi tra 0 e 2 kg.

Robot per soluzioni di sistemaFesto ha sviluppato i due sistemi di manipolazione come pacchetti completi comprensivi di controllore e componenti meccanici, per fun-zioni di trasferimento e posiziona-mento rapido e operazioni dinami-che di manipolazione e montaggio, con carichi da 0 a 3 kg per il settore dell’imballaggio.Il sistema si basa sul controllore CMXR, che combina parte mecca-nica, attuatori elettrici e tecnica di comando in una soluzione comple-

ta di cinematica e coordina il mo-vimento dinamico nello spazio. Il controllore CMXR garantisce l’inter-polazione ed il posizionamento di tutti gli assi che possono tracciare contorni su una linea centrale. Per-mette di impostare punti di commu-tazione dei contorni per la precisa

attivazione delle unità di processo.Il controllore CMXR funge anche da interfaccia sia verso comandi di gerarchia superiore, sia verso i controllori motori dei servo-assi e le unità di valvole. Ma non è tutto: permette di supportare anche siste-mi di elaborazione immagini come i sistemi a video-camera intelligente SBO..-Q Festo. Grazie ai sistemi di visione e di trasporto, è possibile realizzare anche applicazioni con oggetti in movimento.

Semplice integrazione di sottosistemiFesto fornisce la soluzione di siste-ma assemblata, collaudata e pronta per il montaggio a bordo macchina – completa di tutti i dati costruttivi, schemi circuitali, garanzia di funzio-namento e di prezzo fisso. I clienti del settore dell’imballaggio rice-vono non solo l’hardware in forma di un sottosistema pronto per l’al-lacciamento, ma un vero e proprio pacchetto di creazione di valore. La soluzione completa riduce il carico di lavoro del personale, abbassa i costi di progettazione, semplifica la procedura di acquisto e contiene i costi di processo.

Con il modulo slitta a pantografo non è più necessario realizzare soluzioni in proprio per compensare i differenti interassi nel posizionamento di parti da un vassoio ad un altro. (Foto: Festo)

Il doppio portale H ad alta velocità batte tutti i record: per la prima volta è possibile tra-sferire fino a 5000 prodotti alimentari confezionati all’ora come per esempio le barrette di cioccolata. (Foto: Festo)

Il sistema di manipolazione si basa sul controllore CMXR, che combina parte mecca-nica, attuatori elettrici e tecnica di comando in una soluzione completa di cinematica e coordina il movimento dinamico nello spazio. (Foto: Festo)

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CONFEZIONAMENTO - IMBALLAGGIO - ETICHETTATURA

Rollquattro: Per etichette avvolgenti per tutti i tipi di packaging.Rollquattro è un’etichettatrice rotativa dotata di una stazione di etichettaggio lineare caratterizzata da un elevato gra-do di ergonomia, robustezza e precisio-ne. Un rullo di alimentazione servo mo-torizzato ed un singolo coltello rotante consentono un taglio pulito e preciso.

FlessibilitàRollquattro garantisce tempi di cambio formato ridotti al minimo e grande effi-cienza grazie alla sua accessibilità: le procedure sono semplici e veloci e gli aggiustamenti sono realizzati per inte-ro tramite HMI. Rollquattro può essere progettata ed installata in varie confi-gurazioni in base allo spazio disponi-bile. Oltre alla disposi-zione in linea, sono possibili anche configurazioni in parallelo o di altra forma. Efficienza, af-fidabilità e accuratezza Il design sem-plificato della macchina e l’alta qualità dell’etichettaggio sono fattori chiave per il raggiungimento di performance elevate.› Tamburo del vuoto automatizzato:› impostazioni facili e ripetitive › possibilità di adattare i parametri del tamburo ad etichette in diversi mate-riali e spessori› Singolo coltello rotante a lunga dura-

ta: › 150 milioni di etichette per ciascuno dei quattro angoli › maggior stabilità e controllo dell’eti-chetta› Tamburo del vuoto: elevata efficien-za; 20% in più di precisione e qualità dell’applicazione etichette; chiusura delle etichette con sovrapposizione› corretto posizionamento dell’etichet-ta sulla bottiglia› applicazione di colla a caldo sul bor-do anteriore e posteriore delle etichette› risparmi di colla.

Impatto ambientaleRollquattro riduce i costi operativi e mi-nimizza i consumi energetici: › basso consumo di colla grazie alla speciale lavorazione del rullo per la colla: risparmi a partire dal 15% sul

consumo annuale complessivo di colla (5 g/1000 etichette h. 100 mm)› singolo coltello rotante a lunga dura-ta (con riporto di metallo duro)› pattini del tamburo del vuoto di lunga durata (PEEK) › elevata efficacia della pulizia e tempi rapidi › possibilità di trattare bottiglie in PET ultraleggere.

Hot Melt: Per etichette pre-tagliateavvolgenti in cartaLe caratteristiche principali di questa macchina sono l’assoluta semplicità di costruzione e di utilizzo e il design estremamente pulito e razionale, che consente un ingombro ridotto al mini-mo. Affidabilità, efficienza e riduzione dei costi sono i punti di forza di Hot Melt.

UN’AMPIA GAMMA DI TECNOLOGIE PER IL TRATTAMENTO DI TUTTI I PACKAGINGSidel offre un’ampia gamma di soluzioni di etichettaggio e di tecnologie (roll-fed, colla a freddo, colla a caldo, adesiva e shrink sleeve) per il trattamento di diversi tipi di contenitori e prodotti: dalle bevande agli alimenti, dai cosmetici ai detergenti.Su vetro, plastica o contenitori metallici, le etichette avvolgenti offrono enormi possibilità in termini di personalizzazione e in-formazione al consumatore.

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CONFEZIONAMENTO - IMBALLAGGIO - ETICHETTATURA

FlessibilitàHot Melt garantisce tempi di cambio formato ridotti al minimo e grande ef-ficienza grazie alla sua accessibilità: le procedure sono semplici e veloci e gli aggiustamenti sono realizzati tramite HMI. Hot Melt può essere progettata ed installata in varie configurazioni in base allo spazio disponibile. Oltre alla disposizione in linea, sono possibili an-che configurazioni in parallelo o di altra forma.

Efficienza e qualità del risultato finaleIl sistema di incollaggio per bottiglie con etichetta avvolgente:› riduce la presenza di impurità › migliora l’adesività delle etichette › garantisce un migliore aspetto › elimina gli sprechi di adesivo e riduce i costi grazie ad un’applicazione preci-sa dell’adesivo › consente di eliminare fuoriuscite di colla, sgradevoli dal punto di vista estetico e pericolose dal punto di vista pratico.

Impatto ambientaleHot Melt riduce i costi operativi e i con-sumi energetici:› sprechi di colla minimizzati grazie al sistema di incollaggio per eti-chette av-volgenti › elevata efficacia della pulizia e tempi rapidi › riduzione dei rischi connessi al luogo di lavoro e miglioramento delle condi-zioni di sicurezza: molte operazioni di manutenzione non sono infatti più ne-cessarie.

Rollsleeve: Per etichette avvolgenticon alta termoretrazioneSu vetro, plastica o contenitori me-tallici, le etichette avvolgenti con alta termoretrazione offrono enormi possi-bilità in termini di personalizzazione, informazione al consumatore e forte riduzione dei costi di materiale (in ter-mini di film). Rollsleeve è un’etichetta-trice rotativa dotata di una stazione di etichettaggio lineare caratterizzata da un elevato grado di ergonomia, robu-

stezza e precisione. Un rullo di alimen-tazione servo motorizzato ed un singo-lo coltello rotante consentono un taglio pulito e preciso. Rollsleeve unisce la semplicità della consolidata tecnolo-gia roll-fed ad un in-novativo processo di sleeveratura per alte cadenze. Offre inoltre un importante vantaggio com-petitivo in termini di riduzione costi e flessibilità nell’uso dei materiali. La pe-culiarità di questa macchina consiste nella creazione di etichette sleeve full body a partire da una bobina (MDO), nella chiusura delle stesse senza l’u-so di alcuna colla o solvente, e infine nell’applicazione.

Flessibilità di layoutRollsleeve, grazie alla sua modularità, può essere progettata ed installata in varie configurazioni in base allo spazio disponibile.

Efficienza, affidabilità e accuratezzaper un risultato ineccepibileL’alta qualità del processo di etichet-taggio è un fattore chiave per il rag-giungimento di un prodotto di qualità.Tamburo del vuoto automatizzato:› impostazioni facili e ripetitive › possibilità di adattare i parametri del tamburo ad etichette in diversi mate-riali e spessoriSingolo coltello rotante a lunga durata: › 150 milioni di etichette per ciascuno dei quattro angoli › maggior stabilità e controllo dell’eti-chetta Tamburo del vuoto: › elevata efficienza; 20% in più di precisione e qualità dell’applicazione etichette; chiusura delle etichette con sovrapposizione› corretto posizionamento dell’etichet-ta sulla bottiglia. Impatto ambientale Grazie a Rollsleeve i costi operativi ri-sultano ridotti:› riduzione dello spessore del film› nessun uso di colle o solventi per la creazione delle etichette sliverate› possibilità di usare vari materiali film ecosostenibili (quali PET riciclato, PLA)

› singolo coltello rotante a lunga dura-ta (con riporto di metallo duro)› pattini del tamburo del vuoto di lunga durata (PEEK) › possibilità di trattare bottiglie in PET ultraleggere.

SL 90: Per etichette auto-adesive ed etichette applicate con colla a freddo SL90 risponde alla crescente esigen-za del mercato di etichettare sia con etichette auto-adesive (pressure sen-sitive) che con etichette applicate con colla a freddo. SL 90, ideale per le alte cadenze, è un’etichettatrice rotativa che offre la massima flessibilità: è in-fatti dotata di moduli di etichettaggio che consentono di applicare etichette su tutti i tipi di packaging.

Stazione di etichettaggio auto-adesivaLe etichette auto-adesive (pressure sensitive) sono utilizzate, dall’indu-stria del beverage e non, su un largo numero di contenitori in diversi formati e misure. Queste etichette offrono in-finite possibilità in termini di design e differenziazione. Per gli imbottigliatori del settore beverage che ricercano af-fidabilità e soluzioni per medie e alte cadenze, la nuova stazione di etichet-taggio Sidel per etichette auto-adesive è la soluzione più completa in termini di tecnologia, robustezza e affidabilità.Completamente automatica, è ideale per un etichettaggio di alta qualità di auto-adesive trasparenti, anche chia-mate “no-label look”. Questa sta-zione di etichettaggio garantisce un’applica-zione di elevata qualità e grande facili-tà di utilizzo per l’operatore.

Efficienza e manutenzione semplificata La stazione di etichettaggio è caratte-rizzata da un design ergonomico che consente all’operatore facile accessi-bilità ai seguenti moduli: svolgimento bobine pilotato da servo motore › sistema ad aria di controllo della ten-sione› sistema di avanzamento delle eti-chette “push-pull”

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CONFEZIONAMENTO - IMBALLAGGIO - ETICHETTATURA

› staccatore etichette› sistema di riavvolgimento della carta di supporto pilotato con servo motore Il sistema di etichettaggio master-slave “non-stop” consente un cam-bio auto-matico della bobina e di conseguen-za una alimentazione continua delle etichette, senza riduzioni di velocità o fermi produttivi. Il cambio bobina del gruppo di etichettaggio auto-adesivo è semplificato da un sistema di sgan-cio rapido dell’albero di fermo bobina. Il design compatto della stazione di etichettaggio auto-adesiva permette all’operatore di con-trollare tutte le fasi del processo e rende il cambio formato rapido e le operazioni di manutenzione semplificate.

Flessibilità› Possibilità di regolare l’applicazione dell’etichetta sul contenitore elettroni-camente› Possibilità di intervenire sulla funzio-ne master-slave semplicemente trami-te HMI e trattare due diverse tipologie di etichette invece che una soltanto.

Affidabilità e accuratezzaProgettata e sviluppata specialmente per le alte cadenze, questa stazione minimizza il rischio di rottura delle eti-chette e offre la possibilità di trat-tare e applicare anche etichette molto sottili, grazie a:› un sistema altamente efficiente per la tenuta in tensione del film per mezzo di aria: grazie al balleri-no ad aria non viene effettuato alcuno stress sull’etichetta› il sistema di avanzamento delle eti-chette “push-pull” che aumenta la sta-bilità e il controllo delle etichette › anche ad elevate velocità, lo stress effettuato sulle etichette è mini-mizza-to grazie a picchi di acce-lerazione e decelerazione ottimizzati.

Elevata precisione e qualità di applicazione › Rotazione del contenitore durante l’applicazione e la stiratura delle eti-chette › Minimizzazione del rischio di forma-zione di increspature o bolle d’aria

sull’etichetta grazie ad un processo di stiratura ottimizzato› Elevata adesione dell’etichetta al contenitore › Risultato “no-label look” eccellente.

Impatto ambientale› Spreco di etichette minimizzato, gra-zie all’elevata precisione del sistema di applicazione e stiratura dell’etichetta› Basso disturbo acustico grazie all’u-so del ballerino ad aria per il controllo della tensione del film› Eco-sostenibilità del processo di puli-zia grazie a tempi ridotti e elevata effi-cacia dello stesso› Possibilità di trattare etichette auto-adesive wash-off e quindi di etichettare bottiglie in vetro a rendere› Possibilità di trattare etichette sottili.

Stazione di etichettaggio cold glueLa stazione di etichettaggio colla a freddo applica etichette pre-tagliate di corpo, retro e collo/spalla in carta e stagnola a media e alta velocità su contenitori in diversi formati. La caratterizzano: semplicità di utilizzo, design pulito, costruzione razio-nale e grande flessibilità. La sua struttura garantisce un alto in-dice di affidabilità anche in condizioni produttive al limite (funzionamento 24h/24h, alte tempe-rature ecc.).

Efficienza e manutenzione semplificata › La stazione di etichettaggio è carat-

terizzata da un design ergonomico che consente all’operatore facile accessibi-lità› Motorizzazione indipendente con servo motore › Costruzione in acciaio inox e tratta-mento anti-corrosione delle parti a con-tatto con il prodotto › La trasmissione interna alla sta-zione è a cinghia e pulegge› La lubrificazione della camma è a olio con guarnizioni a tenuta e labirinti te-nuta antispruzzo.

Affidabilità, accurtezza e flessibilità › Adatta per le alte cadenze› Possibilità di regolare la posizione dell’etichetta sul contenitore da HMI› Regolazione interasse rullo colla-pa-lette per garantire un corretto dosaggio di colla.

Impatto ambientale› Spreco di etichette minimizzato, gra-zie all’elevata precisione del sistema di applicazione e stiratura dell’etichetta› Eco-sostenibilità del processo di puli-zia grazie a tempi ridotti e elevata effi-cacia dello stesso.

Cold Glue La stessa stazione di etichettaggio viene utilizzata dall’etichettatrice Cold Glue, ovvero la macchina dedicata (di tipo non modulare) esclusivamente all’applicazione di etichette pre-taglia-te con colla a freddo.

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il packaging vincente:

_permette l’aumento dei margini

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CONFEZIONAMENTO - IMBALLAGGIO - ETICHETTATURA

D al ricevimento merci, alla lavorazione, all’etichetta-tura delle confezioni, per

le aziende attive nel settore della la-vorazione carni, il peso è un fattore operativo centrale che sta alla base del funzionamento delle tecnologie di lavorazione e produzione. Il peso determina l’alimentazione del materiale, influenza cicli di pro-cesso e produzione e costituisce il parametro fondamentale nei mec-canismi di controllo degli impianti e verifica delle diverse fasi operative. Tuttavia l’impiego del peso come elemento chiave per funzioni di calcolo e controllo e per l’ottimiz-zazione dei processi richiede una tecnologia intelligente per la pesa-tura, una gestione dei dati e una comunicazione in rete in grado di assicurare l’interazione fra tutte le funzioni operative e persino tra i singoli strumenti.

_statistics.BRAIN non solo è in gra-do di effettuare controlli qualità e

del peso in modo assolutamente affidabile ma fornisce anche un quadro dettagliato del processo produttivo attraverso un’accurata registrazione dei dati. Il software comprende una serie di moduli -“Reporting automatico”, “Monitoraggio”, “Interfaccia pesa-tura dinamica”, “Importazione ed esportazione dati”- e offre molte-plici funzioni per il controllo qualità.

_statistics.BRAIN al ricevimento merciAl reparto ricevimento merci, con l’ausilio dei ricettori di carico Bizer-ba e del terminale di pesatura ST, l’operatore è già in grado di proce-

dere al campionamento secondo il livello di qualità accettabile (AQL) conformemente alla norma ISO 2859. Il ricettore di carico può essere impiegato in esecuzione sopra pa-vimento, con rampa di accesso, oppure installato a filo pavimento, con quattro celle di carico a esten-simetri. Il terminale ST funge da interfaccia fra ricettore di carico, PC e periferi-che ed è predisposto per il collega-mento di max. tre ricettori di carico; un modulo switch consente la con-nessione al PC dell’ufficio addet-to alla gestione della produzione, dove il personale può così verificare

TECNOLOGIA INTELLIGENTE PER LA PESATURA, GESTIONE DATI E COMUNICAZIONE, IN GRADO DI INTEGRARE TUTTE LE FUNZIONI OPERATIVE IN UN’UNICA RETEBizerba presenta il software _statistics.BRAIN

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CONFEZIONAMENTO - IMBALLAGGIO - ETICHETTATURA

la merce ricevuta alla luce degli or-dini. Le consegne di peso non con-forme o incomplete possono essere quindi rifiutate direttamente al rice-vimento merci.

_statistics.BRAIN nella produzioneNella fase produttiva avviene l’ispe-zione dei prodotti e delle confezio-ni che può comportare controlli a campione o un controllo al 100%, a seconda delle esigenze del cliente. Durante l’intero processo, il perso-nale addetto alla produzione effet-tua direttamente i controlli qualità con sistema computerizzato. L’operatore addetto alla pesatura ri-ceve immediatamente un messag-gio d’allarme in caso di eventuali non conformità, pertanto ha modo di intervenire subito sul processo produttivo. Il modulo Monitoraggio Online con-sente al personale dell’ufficio di controllo centrale di osservare il processo in tempo reale, semplice-

mente dalla propria postazione PC. In caso di elevate quantità di dati, un grafico a barre offre un quadro immediato della distribuzione e dei valori aberranti, senza necessità di analizzare lunghe sequenze di nu-meri.

statistics.BRAIN nel reparto spedizioniIl riempimento delle confezioni al di sotto del peso nominale non è consentito dalla legge e comporta inoltre un danno d’immagine per l’azienda; d’altro canto le confe-zioni con peso anche lievemente in eccesso si traducono in un in-cremento significativo dei costi nel corso dell’anno. _statistics.BRAIN rappresenta invece una si-curezza per l’azienda, evitando la commercializzazione di confezioni di peso non conforme. Ipotizzan-do ad esempio una produzione di 15.000 confezioni al giorno e 200 giorni lavorativi l’anno, un’ecceden-za di soli 7 grammi di prodotto nelle confezioni corrisponde a un totale di 21 tonnellate su base annua e, considerando un costo di 1 € al chi-lo, la perdita complessiva risulta di 21.000 € l’anno. Per questo l’investimento nell’ac-quisto di _statistics.BRAIN viene ben presto ripagato. Inoltre la sua combinazione con le selezionatrici ponderali CWx Bizerba costituisce un efficace strumento per l’ottimiz-zazione dei processi. Grazie al mo-dulo “Reporting automatico”, tutti i report relativi ai controlli possono

essere stampati, conservati su sup-porto elettronico o trasmessi per e-mail ai destinatari desiderati. I dati vengono poi analizzati alla luce dei valori nominali prefissati con un vantaggio notevole: la disponibilità di report significativi su cui basarsi per assumere decisioni sulla confi-gurazione dei processi futuri.In questo modo è possibile garanti-re un elevato livello qualitativo, con effetti positivi in termini di immagi-ne aziendale, maggiore soddisfa-zione dei clienti e loro fidelizzazio-ne.

Agevola l’attività produttiva all’insegna della trasparenza: è _statistics.BRAIN

Verifica delle consegne: _statistics.BRAIN nel reparto ricevimento merci

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Siamo presenti al Packology 2013di Rimini, dall’11 al 14 Giugno,Padiglione A3 Stand 008.

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CONFEZIONAMENTO - IMBALLAGGIO - ETICHETTATURA

TUBO TIPO W.F.

TUBI FLESSIBILI IN P.T.F.E. ASSEMBLATI

Il tubo tipo W.F. é un tubo corrugato ricavato da un nastrino in P.T.F.E., tessuto di vetro impregnato di P.T.F.E e treccia ester-na in acciaio Inox AISI 304. Disponibile anche con sottostrato conduttivo (tipo W.F.C.). Temperatura d’esercizio: da -54°C a +250°C. Adatto anche per uso in leggera aspirazione (consultare sempre il nostro ufficio tecnico per verifi-care la compatibilità).

› Sottostrato corrugato onda lunga bianco o conduttivo nero con treccia Inox - Hastelloy - Poliestere Kynar - Gomma o con cavi autoriscaldanti. › Sottostrato liscio trasparente o conduttivo nero con 1o2 trecce in Inox o High Pack Mil. › Sottostrato corrugato onda stretta bianco o conduttivo nero con treccia Inox - Nomex. › Sottostrato liscio trasparente o conduttivo nero, ma cor-rugato esternamente con treccia Inox - Kevlar - Kynar - Po-liestere “molto flessibile”. › Raccordi relativi in qualsiasi materiale e configurazio-ne, rivestiti in P.T.F.E. direttamente dalla tubazione (senza spigoli di interferenza, quindi igienicamente perfetto).

ALLEGRI, TUBI FLESSIBILI PER L’INDUSTRIA ALIMENTARE

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CONFEZIONAMENTO - IMBALLAGGIO - ETICHETTATURA

TUBO TIPO W.F.A. PER IMPIEGHI GRAVOSI

Il tubo tipo W.F.A. é un tubo corrugato ricavato da un nastrino in P.T.F.E., di forte spessore con uno strato di rinforzo intessuto di vetro impregnato di P.T.F.E. conspirale in acciaio ad alta resistenza. Treccia esterna in acciaio Inox AISI 304. Disponibile anche con sottostrato nero condut-tivo (Tipo W.FA.C.).

TUBO TIPO W.F. / RACE / TE CORRUGATO CON TRECCIA TESSILE

TUBO TIPO W.F. /GP/SS CON TRECCIA INOX

TUBO TIPO W.F. /GP/SS/RC CON RIVESTIMENTO IN GOMMA

Il tubo tipo RACEFLON/TE é un tubo corrugato di P.T.F.E. antistatico rivestito con una treccia tessile esterna in poliestere. Tem-peratura d’esercizio: da -30°C a +135°C.Adatto per convogliare sostanze chimiche, lubrificanti, corro-sivi, carburanti, solventi. Particolarmente adatto per utilizzi sportivi (moto, auto, off-shore, ecc.) grazie alla sua flessibilità e leggerezza.

Il tubo tipo W.F./GP/SS é un tubo in P.T.F.E. di nuovagenerazione ad ondulazione elicoidale lunga per favorirne la pulizia, rinforzato con molla esterna in acciaio Inox e treccia metallica esterna. Temperatura d’esercizio: da -50°C a +200°C.

Il tubo tipo W.F./GP/SS/RC é un tubo in P.T.F.E. di nuova gene-razione ad ondulazione elicoidale lunga per favorirne la pulizia, rinforzato con molla esterna in acciaio Inox e treccia metal-lica esterna più un rivestimento esterno in gomma EPDM o altro su richiesta. Temperatura d’esercizio: da -50°C a +120°C.

La meta della nostra società e di tutti i suoi collaboratori è diventare partner del cliente, fornendo prodotti tecno-logicamente affidabili e innovativi con soluzioni personalizzate che semplificano i processi di lavoro.

TUBO TIPO W.F./RACE/SS CORRUGATO CON TRECCIA INOX

Il tubo tipo RACEFLON/SS é un tubo corrugato di P.T.F.E. antistatico rivesti-to con una treccia esterna in acciaio Inox AISI 304 S15. Temperatura d’esercizio: da -70°C a +230°C. Adatto per convogliare sostanze chimiche, lubrificanti, corro-sivi, carburanti, solventi. Particolarmente adatto per utilizzi sportivi (moto, auto, off-shore, ecc.) grazie alla sua flessibilità e leggerezza.

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CONFEZIONAMENTO - IMBALLAGGIO - ETICHETTATURA

� universalmente ricono-sciuto che il consumo di ortofrutta è un toccasana

per la salute. Frutta e verdura, infat-ti, sono antiossidanti naturali, sono cibi sani e dietetici e contengono un elevato apporto di vitamine e altre sostanze benefiche per l’orga-nismo. Non tutti però sanno che il consumo di frutta e verdura aiuta anche l’ambiente… se il packaging è in cartone ondulato.Basti pensare che una famiglia di

Milano che consuma una cassetta da 20 chili di agrumi provenienti da Catania (il quantitativo equivale al consumo medio di spremute all’an-no per nucleo familiare) produce 3,8 kg di CO2 se l’imballaggio in cui il prodotto è movimentato è in cartone ondulato, mentre se l’im-ballaggio è una cassetta in plasti-ca a sponde abbattibili l’impatto ambientale è oltre il 50% superiore (5,8 kg di CO2 emessi). Per fare un altro esempio, l’imballaggio in car-

tone ondulato nel quale una fami-glia tedesca, di Monaco, acquista mele del Trentino emette 5,8 kg di CO2 mentre se l’imballaggio in cui esse sono contenute è in plastica a sponde abbattibili l’emissione è di 9 kg di CO2, il 55% in più…. E si po-trebbe continuare. Il cartone, quindi, è amico dell’am-biente. Ce lo insegna BESTACK, consorzio nazionale dei produttori di cartone ondulato per ortofrutta, che nel corso della sua attività ha

Il consorzio BESTACK ha promosso una serie di ricerche volte a dimostrare come gli imballaggi in cartone ondulato siano la soluzione migliore per qualificare l’ortofrutta italiana e fregiarla di un marchio di riconoscibilità che sia sinonimo di igiene, si-curezza e soprattutto SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

FRUTTA E VERDURA FANNO BENE ALLA SALUTE… E ANCHE ALL’AMBIENTE, SE IL PACKAGING È IN CARTONE ONDULATO

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CONFEZIONAMENTO - IMBALLAGGIO - ETICHETTATURA

promosso una serie di ricerche e di studi che dimostrano come gli im-ballaggi in cartone ondulato siano una soluzione economica per mo-vimentare frutta e verdura, igieni-ca (perché per sua stessa natura il cartone trattiene parte della carica batterica trasferendone meno sul prodotto contenuto) e anche eco-sostenibile.I dati riportati sopra come esempio provengono da una serie di studi promossi dal Consorzio e condotti dal 2008 dal Politecnico di Milano, che hanno misurato l’impatto am-bientale di due sistemi di distribu-zione di prodotti ortofrutticoli che fanno ricorso uno a cassette in cartone ondulato monouso e l’altro a cassette di plastica a sponde ab-battibili riutilizzabili, per intenderci quelle che si trovano nei supermer-cati delle insegne più note. Da questi studi è emerso che gli imballaggi in cartone ondulato sono la soluzione più sostenibile per movimentare frutta e verdura,

quella che lascia un impatto minore sull’ambiente. Il cartone, infatti, è una materia preziosa e rinnovabile, 100% green. Per produrre imballaggi in cartone ondulato si coltivano alberi gestiti con piani di reimpianto superiori a quelli di taglio (per ogni albero ta-gliato ne vengono piantati tre). Ciò significa che crescono i boschi e le foreste, e non solo. Gli alberi più giovani introdotti nel sistema hanno processi di fotosintesi più accelerati e quindi sono in grado di assorbire dall’atmosfera una maggiore quan-tità di CO2. Gli imballaggi in cartone ondulato, quindi, permettono non solo di rispettare l’ambiente, ma anche di rinnovarlo.I dati sulla gestione certificata delle foreste in Europa promossa dall’in-dustria cartaria dicono che ogni anno la superficie boschiva au-menta di 6.450 km², l’equivalente al giorno di 2.475 campi da calcio come quello di San Siro.I prodotti dell’industria cartaria

sono a loro volta virtuosi in termini di sostenibilità ambientale. In par-ticolare, gli imballaggi in cartone ondulato utilizzati per movimentare frutta e verdura (che per questioni di igiene vengono prodotti utiliz-zando fibra vergine proveniente da foreste certificate, dove vengono piantati più alberi di quelli taglia-ti) dopo l’utilizzo vengono riciclati nella loro totalità per produrre altro cartone. Questo dato si inserisce nel quadro generale di riciclo degli imballaggi a base cellulosica in Italia, che par-la di quasi nove imballaggi su dieci recuperati e riciclati: vale a dire che ogni anno nel nostro Paese riciclia-mo imballaggi di carta e cartone per una superficie totale equiva-lente a 3,9 miliardi di metri quadri, quasi l’intera superficie del Molise. Un vero e proprio record, che vede l’Italia ai primi posti in Europa per i risultati di riciclo ottenuti in questa filiera. “In una realtà in cui i consumi di frutta e verdura continuano a con-trarsi per effetto negativo anche della crisi economica, la filiera orto-frutticola italiana, per essere com-petitiva e migliorare il proprio po-sizionamento a livello nazionale e internazionale, deve essere sempre più attenta a valori come l’igiene, la sicurezza alimentare, la qualità, e anche la sostenibilità - dichiara il presidente di Bestack, Piero Attoma - In quest’ottica diviene strategico comprendere ruolo e peso di tutti i fattori che concorrono a trasferire il prodotto dal campo al banco di ven-dita e poi alle tavole degli italiani, primo tra tutti l’imballaggio”. “Ottimizzare l’impiego di risorse, ridurre gli sprechi e l’impatto am-bientale sono diventate le nuove parole d’ordine all’interno della fi-liera ortofrutticola, dal produttore al consumatore - aggiunge il diret-tore di Bestack, Claudio Dall’Agata - Gli imballaggi in cartone ondulato possono rappresentare, in questo, senso la nuova frontiera”.

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CONFEZIONAMENTO - IMBALLAGGIO - ETICHETTATURA

I l prolungamento della shelf life e la corretta conserva-zione delle fragole passano

per l’utilizzo di ambienti refrigera-ti, ma non solo. Anche la chiusura del packaging svolge una funzione fondamentale, e la cestella termo-saldata è più efficace di quella con coperchio nella riduzione della per-dita di peso giornaliera.Sono questi i risultati emersi dal-la ricerca promossa da ILIP, tra le principali aziende europee nella produzione di packaging plastico termoformato per alimenti, e con-dotta del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Bologna con la collaborazione dell’azienda sperimentale Martorano 5 di Cese-na. L’analisi, condotta su un cam-pione di fragole rifiorenti Monterey, ha valutato l’effetto sulla shelf life e sulla qualità dei frutti di tre fattori: tipologia di imballaggio, pad e tem-peratura di conservazione.Le tre tipologie di imballaggio prese in esame sono le cestelle in r-PET ILIP B22PET58 con e senza coper-chio e ILIP B40PET85 termosaldata con top film in PET non perforato. Una volta confezionate nelle tre tipologie di packaging, le fragole,

dopo due giorni in cella frigorifera, sono state suddivise in due gruppi conservati rispettivamente in am-bienti refrigerati per 7 giorni a 4° C (più 2 giorni a 23° C) e a tempera-tura ambiente (23° C) per 2 giorni.Sia prima e che dopo l’imballaggio e il periodo di conservazione, sono state effettuate misurazioni su con-sistenza della polpa, gradazione brix, acidità del succo, colore e ridu-zione di peso. Dai risultati è emerso che sia la refrigerazione che il tipo

di confezionamento della cestella sono fondamentali per la mantene-re più a lungo la qualità dei frutti, contenere la disidratazione e ridur-re l’incidenza di marciumi.Tra i sistemi di confezionamento, la cestella termosaldata è risultata più efficace di quella con coperchio per mantenere il peso originale, con una perdita di 1,4 gr. al giorno con-tro i 3,6 gr. della variante coperchia-ta, nelle prove con refrigerazione e pad assorbente. La termosaldatura

LA RICERCA DI ILIP E UNIVERSITÀ DI BOLOGNA:PER LE FRAGOLE VANTAGGI CON IL PACKAGING TERMOSALDATOContinua l’impegno dell’azienda bolognese per una maggiore consapevolezza del ruolo del packaging nella riduzione degli sprechi alimentari. Fondamentali per la shelf life delle fragole la refrigerazione e la chiusura delle cestelle in r-PET: la cestella termosaldata è più efficace di quella con coperchio contro la perdita del peso dei frutti

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CONFEZIONAMENTO - IMBALLAGGIO - ETICHETTATURA

ha avuto performance leggermente migliori anche nella riduzione di fra-gole molli o ammaccate. La ricerca ha messo a confronto anche il pad bubble e quello assorbente, senza riscontrare differenze significative probabilmente poiché, per la durata

della sperimentazione, le cestelle hanno subito scarse sollecitazioni meccaniche.“Questa ricerca prosegue la collabo-razione con l’Università di Bologna, che ha già dato l’anno scorso infor-mazioni molto utili sulla conserva-

zione dell’uva– ha spiegato Rober-to Zanichelli, marketing manager di ILIP – Si tratta di un ulteriore contributo concreto da parte di ILIP verso una maggiore consapevolez-za della interazione fra imballaggio e prodotto confezionato finalizzato anche alla riduzione dello spreco alimentare, un problema che com-porta un elevato impatto ambien-tale e in cui il packaging svolge un ruolo fondamentale”.Nell’ambito di questo impegno, ILIP ha aderito a Save Food, l’iniziativa patrocinata dalla FAO con Interpack e Messe Düsseldorf per ridurre lo spreco alimentare.Il documento dettagliato relativo alla ricerca sulla valutazione dell’ef-fetto di differenti tipologie di imbal-laggio sulla shelf-life e sulla quali-tà di fragole intere è disponibile in formato pdf inviando la richiesta al seguente indirizzo: [email protected].

LE NOSTRANE PRESENTA “PURA CALABRIA”Tradizione e genuinità dei prodotti tipici calabresi in anteprima a TUTTOFOOD. Dedicati a tutti gli appassionati del gusto e ai profes-sionisti della ristorazione.LE NOSTRANE, impresa a conduzione familiare che da sempre produce con impegno e passione tipiche spe-cialità sott’olio, porta a Tuttofood una novità: la nuova linea PURA CALABRIA. Un nome che vuole essere una promessa: offrire il gusto, la ricchezza e la genuinità dei prodotti tipici della terra calabrese, trasformati esclusivamente in Calabria e ricettati secondo la tra-dizione regionale. Verdure con un gusto intenso e pie-no, quello dei sapori di un territorio ricco per natura di bontà, dove nascono vere e proprie eccellenze che LE NOSTRANE ha riscoperto e portato sulla tavola di tutti.La linea PURA CALABRIA è composta da tante gustose referenze: antipasti e contorni pronti - Antipasto Ru-stico, Giardiniera Nostrana, Melanzane a Filetti, Misto Funghi di Bosco, Bruschetta Piccante – Pomodori Secchi, Cipolle di Tro-pea, Peperoncini (a cornetto, ciliegino, ripieni al tonno), Olive (verdi intere in sala-moia, rosate intere condite, verdi denocciolate condite,

rustichelle condite, nere intere condite, nere al forno condite). I prodotti PURA CALABRIA sono disponibili sia nei piccoli negozi del canale normal trade che nei pun-ti vendita della grande distribuzione. Due i formati: la vaschetta da 200g, che conserva intatti aroma, con-sistenza e gusto delle verdure fino al momento dell’a-pertura con la comoda linguetta e il vasetto in vetro da 314g che consente di richiudere in maniera sicura la confezione e prolungarne il consumo.Per gli operatori della ristorazione e del banqueting la confezione è di grammatura superiore: una vaschetta da 2 kg ideale sia per l’uso all’interno delle cucine pro-fessionali che nei banchi gastronomia. Tante sono le

occasioni per gustare PURA CALA-BRIA perché le proposte della linea sono numerose ed estremamente versatili: semplicemente presenta-te su un bel piatto da portata sono un aperitivo o un antipasto sfizioso, con carne o pesce sono un contor-no gustoso che valorizza la pietan-za che accompagnano, su alcuni primi piatti diventano un ingredien-te che completa dando un gusto intenso e particolare.

ILIP RA 3/13.indd 4 31/05/13 14.56

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CONFEZIONAMENTO - IMBALLAGGIO - ETICHETTATURA

V eripack è un’azienda italia-na leader nella produzione di impianti automatici per

il confezionamento alimentare sotto-vuoto o in atmosfera modificata, co-niugando esperienza e innovazione ha realizzato un‘ampia gamma di termo-formatrici e termosaldatrici in grado di essere fortemente personalizzate per rispondere in modo puntuale alle esigenze del singolo utilizzatore. La completa gamma di termoformatrici e termosaldatrici Veripack permette di realizzare confezioni esteticamente accattivanti, garantendo una perfetta conservazione delle caratteristiche or-ganolettiche dei prodotti ed un consi-derevole incremento della shelf life de-terminando il suo successo sui mercati nazionali ed internazionali per tutte le esecuzioni in campo alimentare (carni fresche e salumi, pasta fresca, tramez-zini e panini farciti, formaggi, ortaggi precotti, sott’oli, ecc.). Tutti i sistemi Veripack consentono la massima produttività ed affidabilità, l’impiego di materiali e componenti di alta qualità, l’interagibilità con tutti gli accessori necessari. Veripack è ri-conosciuta dagli operatori del settore (piccole, medie e grandi imprese) per il sapiente mix che unisce know how, esperienza, tecnologia, innovazione, qualità dei prodotti ma soprattutto

cura per il cliente. L’azienda ha ottenu-to la certificazione del sistema di qua-lità ISO 9001, la sua attività produttiva avviene nel rispetto dell’ambiente in base agli standard previsti dalla nor-mativa ISO 14000. Le termoformatici e termosaldatrici, ideate per ottenere af-fidabilità, resistenza e performance, si adattano perfettamente a tutti gli am-bienti di lavoro, anche i più aggressivi. Per rispondere alle esigenze del mer-cato sono disponibili quattro modelli di termoformatrici: Entry, Freedom, Flexi e Progress. Gli impianti presentano pannellature laterali rimovibili, sempli-ci da estrarre e una struttura concepita per massimizzare l’utilizzo degli spazi disponibili e permettere un’efficace pulizia e sanificazione degli impianti. Il vuoto è ottenuto con pome interne e/o esterne ma sono possibili anche soluzioni con l’impiego di pompe con vuoto centralizzato. Le termoformatrici Veripack si adattano alle esigenze pro-duttive più diverse e possono essere dotati di numerosi accessori quali ad esempio: cambi rapidi semiautomatici in formatura e saldatura; gruppo lam-pade con maschere per il posiziona-mento del prodotto in caso di utilizzo del cartene; stampatori, marcatori e applicatori di etichette, movimenta-zioni e sollevamenti dei tagli e/o delle teste e quant’altro necessario per au-

mentare le funzionalità dell’impianto. Il software di controllo e di regolazione dell’impianto è un sistema PLC Sie-mens, di semplice utilizzo tramite un intuitivo pannello touch-screen.Le termosaldatrici Veripack sono sta-te concepite per ridurre al minimo la manutenzione e facilitare i cambi for-mato riducendo al minimo l’utilizzo di utensili. La piccola termosaldatrice au-tomatica Focus, semplice e affidabile, dispone di una struttura in acciaio inox e alluminio anodizzato che la rende robusta e resistente a tutte le sollecita-zioni. Con uno stampo personalizzabi-le, permette di sigillare e confezionare in atmosfera protettiva diversi formati, sfruttando anche il sistema di cambio rapido straordinariamente veloce sen-za l’utilizzo di attrezzi o utensili. Le termosaldatrici automatiche Vision e Panorama, strutturate in acciaio inox con una dinamica di movimento che garantisce fino a 20 cicli al minuto in sola saldatura e fino a 15 cicli al minu-to in caso di atmosfera protettiva sono indistruttibili, adatte ad aziende con volumi produttivi medio/alti e linee di produzioni semi o totalmente automa-tiche. Il modello Vision, totalmente in acciaio inox incluso lo stampo, con le tantissi-me installazioni in ambiente caseario, risulta unico nel suo genere.

VERIPACK: CONFEZIONAMENTO ALIMENTARE SOTTOVUOTO O IN ATMOSFERA MODIFICATA

VERIPACK RA 3/13.indd 3 04/06/13 10.30

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Zeus

Adv

ertis

ing

IFP ADV Zeus.indd 1 19/03/13 12.22

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CONFEZIONAMENTO - IMBALLAGGIO - ETICHETTATURA

I l confezionamento dei prodot-ti alimentari in vaschette ter-moformate, è da tempo una

condizione consolidata nel mercato alimentare e nel confezionamento della carne e prodotti derivati. Per affrontare le problematiche di etichettatura, identificazione e trac-ciabilità, LABELPACK ha sviluppato un’ampia gamma di sistemi di eti-chettatura in grado di applicare una o più etichette sulla confezione, ge-stendo anche la stampa in linea dei dati variabili e codici a barre. La soluzione al top di gamma è rea-lizzata con i sistemi della serie MO-DULAR costruiti sulla base di una struttura “open frame” in acciaio inox su cui vengono integrati i vari moduli di etichettatura della serie LABELX per l’applicazione sul lato superiore e inferiore delle vaschet-

te che contengono i prodotti. Il si-stema è dotato di una elettronica di controllo posizionata in una quadro pensile dove è alloggiato il PLC e in-terfaccia operatore Touch Screen, le velocità di funzionamento sono tutte sincronizzate elettronicamen-te e tutte le regolazioni sono dotate di indicatori numerici per facilitare il cambio formato ed il conseguente riposizionamento alla precedente posizione. I sistemi MODULAR possono inte-grare diversi sistemi di trasporto prodotto realizzati in funzione del-le caratteristiche dimensionali, del peso e della forma del contenitore da etichettare, questi sistemi di trasporto sono integrati in posizio-ne “balconata” permettendo una facile pulizia dell’area sottostante la macchina stessa ed evitando

che eventuali fuoriuscite di liquidi o del prodotto stesso raggiungano della parti della macchina difficil-mente pulibili e igienizzabili. I mo-duli di etichettatura LABELX dispo-nibili con larghezza etichetta 140 -250 mm, possono integrare tutte le unità di stampa a trasferimento termico disponibili sul mercato con larghezza di stampa 4” e 6” prodot-te da DATAMAX, ZEBRA,SATO, AVE-RY, CAB, CARL VALENTIN, in grado di gestire la stampa in linea di dati variabili, codici a barre e altre infor-mazioni necessarie alla tracciabili-tà dei prodotti alimentari. Per le applicazione entry level sono disponibili i sistemi della serie COMPACT, realizzati anch’essi con strutture in acciaio inox e dotati dei moduli di etichettatura della serie LABELX JR che permettono di avere

LABELPACK: SISTEMI DI ETICHETTATURA

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CONFEZIONAMENTO - IMBALLAGGIO - ETICHETTATURA

soluzioni estremamente funziona-li ad un prezzo molto competitivo. Molto spesso ci viene inoltre richie-sto di poter integrare i nostri mo-duli di etichettatura su macchine di confezionamento esistenti e su nuovi impianti da realizzare sia da utilizzatori finali che da costruttori di impianti e macchine, ai quali for-niamo tutto il supporto tecnico e la nostra esperienza, maturata in più di vent’anni di attività nel settore, per identificare la migliore soluzio-ne tra i vari modelli di etichettatrici automatiche della serie LABELX e tra i sistemi stampa & applica della serie PandA disponibili in oltre 30 modelli e altrettanti accessori che permetto svariate possibilità di con-figurazione per facilitare l’integra-zione su macchine confezionatrici quali: flow-pack, termo sigillatrici, termo formatrici, insacchettatrici verticali, fardellatrici, astucciatrici ed incartonatrici.

LABELPACK IFFA RA 2.indd 4 27/05/13 12.56

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CONFEZIONAMENTO - IMBALLAGGIO - ETICHETTATURA

La telecamera industriale AT-030MCL cattura un livello specif-ico rosso, verde e blu per ogni pixel, generando l’uscita cromat-ica più precisa attualmente dis-ponibile in commercio. Il proces-so di allineamento dei 3 sensori sviluppato da JAI offre una pre-cisione nella risposta cromatica unica, che rende questa telecam-era ideale per applicazioni come il controllo di alimenti.

L a nuova telecamera a colori con 3CCD di JAI AT-030MCL, di-stribuita in Italia da Image S, si

inserisce in una fascia di mercato uni-ca per applicazioni di classificazione/ispezione ad alta velocità, rispondendo alla richiesta di individuare anche mini-me variazioni cromatiche sugli oggetti sottoposti al controllo. E’ una teleca-mera da 0,3 megapixel con frame rate elevati, che si aggiunge ai modelli AT-140 e AT-200 rispettivamente con ri-soluzione di 1,4 e 2,0 megapixel. Prov-vista di interfaccia Mini Camera Link, AT-030MCL unisce alta velocità, risolu-zione VGA e prezzo concorrenziale. Questa telecamera è basata su un pri-sma disegnato specificatamente da JAI, che supporta tre CCD da 1/3 di pollice per immagini a colori ad alta fedeltà e risoluzioni spaziali superiori alle teleca-mere basate sulle tradizionali tecniche di interpolazione Bayer. Grazie ai 3 CCD integrati, AT-030MCL cattura un livello specifico rosso, verde e blu per ogni pixel, generando l’uscita cromatica più precisa attualmente disponibile in commercio. Il processo di allineamen-to dei 3 sensori sviluppato da JAI offre una precisione nella risposta cromati-ca unica. I tre sensori CCD ICX424AL forniscono una risoluzione di 659 (oriz-zontale) x 494 (verticale) pixel per ogni canale, con dimensioni dei singoli pixel pari a 7,4 x 7,4 micron. La telecamera

opera a 120 fotogrammi al secondo a piena risoluzione e, utilizzando modali-tà a scansione parziale e binarizzazio-ne (binning), può essere impostata per lavorare a frequenze molto più elevate. Ad esempio, con una scansione par-ziale a 1/8, la telecamera raggiunge i 422 fotogrammi/secondo a 659 (oriz-zontale) x 60(verticale) pixel. L’interfac-cia Camera Link consente di scegliere fra uscite a 8, 10 o 12-bit per canale, utilizzando una configurazione Camera Link base o media, secondo necessità. In virtù dell’uscita a colori RGB a 36 bit, nessun’altra telecamera progressiva a 3 CCD in commercio offre una fedeltà cromatica maggiore.

Ottimizzare la qualità dell’immagineSono disponibili diverse opzioni per ot-timizzare la qualità dell’immagine per applicazioni e condizioni di luce speci-fiche. Le opzioni comprendono quattro modalità di bilanciamento dei bianchi (manuale, automatica one-push, au-tomatica in continuo e temperatura colore predefinita), tre impostazioni gamma più una tabella LUT (Look-Up Table), compensazione automatica delle ombre, compensazione dei pixel difettosi (blemish), funzione Knee con valori RGB regolabili singolarmente e una matrice di correzione dei colori che permette di regolare manualmen-te ogni canale cromatico o scegliere fra una serie di impostazioni standard sviluppate da HP, Microsoft e Adobe. AT-030CML è ideale per applicazioni che richiedono una risoluzione (VGA) media, velocità elevate (fino a 120 fotogrammi/s a piena risoluzione) e riproduzione precisa dei dati cromati-

ci. La telecamera risulta così partico-larmente adatta per impieghi nel set-tore farmaceutico, dove serve grande precisione nell’ispezione di pastiglie e ampolle, ma trova largo impiego anche nel controllo di alimenti, nell’i-spezione di materiali stampati, diodi luminosi e schede elettroniche e in altre applicazioni ad alta velocità nelle quali è necessario scartare gli ogget-ti che presentano anche piccolissime difformità cromatiche.

Visione a 360 gradiImage S si propone sul mercato ita-liano come principale distributore di prodotti per Image Processing, sele-zionati per risolvere problematiche di visione nei vari mercati: industriale, militare, medicale e scientifico. La stessa attenzione che Image S ha posto e pone nella ricerca di prodotti sempre più performanti e meno costo-si, è stata dedicata anche alla selezio-ne dei collaboratori, creando un team di personale esperto in grado di risol-vere ogni problema tecnico e commer-ciale. Image S cura ogni aspetto della soluzione di machine vision, fornendo hardware d’acquisizione delle imma-gini (telecamere, frame grabber o fra-me processor), cavi di collegamento standard e dedicati, librerie softwa-re per l’elaborazione delle immagini complete di tutti i tool necessari, illu-minatori speciali (fibre ottiche e LED), ottiche e filtri, fino all’assistenza tecni-ca pre e post vendita, inclusi corsi di formazione all’uso dei prodotti. Image S è rappresentante italiana delle mag-giori case produttrici di sistemi di ma-chine vision.

LA TELECAMERA CHE INDIVIDUA PICCOLE DIFFORMITÀ CROMATICHE

IMAGE S.indd 3 29/05/13 09.59

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CONFEZIONAMENTO - IMBALLAGGIO - ETICHETTATURA

C ONFIDA – Associazione Italiana Distribuzione Au-tomatica rinnova l’ appun-

tamento con il concorso Packaging for Vending, indirizzato alle propo-ste di imballaggio utilizzate nel ca-nale della distribuzione automatica e valutate secondo parametri tec-

nici e tecnologici, logistici e di gestione, di promozione e co-

municazione. La premiazione è avvenuta in occasione di

Vending Cruise – EurOps 2013,

il più importante evento congressuale europeo del vending.

Premi specialiCategoria: Bevande e succhiAzienda: Conserve ItaliaProdotto: Yoga bevande alla frutta bot-tiglia PET 250Motivazione: Adeguato per forma e fun-zione. Emoziona il grande impatto del design e della comunicazione visiva. Il packaging valorizza la proposta comples-siva presente nel distributore automatico.Categoria: SnackAzienda: Perfetti Van Melle ItaliaProdotto: Air Action Vigorsol – astuccioMotivazione: Per forma, spazi occupati e modalità di gestione, spicca per equi-librio e facilità di rifornimento. Il packa-ging, in particolare, ha reso molto più agevole la vendita di questo prodotto attraverso distributori automatici.

Vincitore assolutoAzienda: Acqua Minerale San BenedettoProdotto: Progetto EcoGreenMotivazione: Risponde perfettamente alle esigenze logistiche e di gestione del prodotto nelle diverse tipologie di distributore automatico. I colori utiliz-zati nel packaging identificano in modo chiaro l’impegno ambientale e il suo forte valore comunicativo, in relazio-ne alla sensibilità di un consumatore sempre più attento e consapevole.Tutti i prodotti premiati saranno espo-sti in occasione delle tappe di Vending-toGo, la prima esposizione di prodotti e servizi per la distribuzione automatica professionale, horeca e self store:› Torino, 31 maggio – 1 giugno 2013› Bari, 14 – 15 giugno 2013› Firenze, 4 – 5 ottobre 2013› Messina, 8 – 9 novembre 2013› Padova, 22 – 23 novembre 2013

“PACKAGING FOR VENDING 2013”

A uchan Spa, una delle princi-pali realtà della grande distri-buzione, ha rinnovato il con-

tratto con CHEP Italia, filiale italiana del leader mondiale nelle soluzioni di pooling di pallet e contenitori. In base a tale accordo Auchan riutilizzerà i pallet CHEP ricevuti dai propri fornitori per la gestione delle proprie attività di picking da tutti i centri di distribuzione presenti sul territorio italiano. La collaborazione tra Auchan e CHEP ha visto progres-sivamente aumentare nel corso degli anni il numero di pallet utilizzati con-sentendo al distributore ottimizzazioni logistiche e risparmi notevoli che sono stati fondamentali per migliorare l’ef-ficienza della loro supply chain. “La

gestione delle attività di picking è un aspetto di fondamentale importanza per tutti i grandi distributori, che ri-schia di essere molto dispendiosa se non accuratamente gestita” afferma Paola Floris, Country General Manager di CHEP Italia. “Siamo certi che gli ot-timi risultati reciprocamente ottenuti finora nell’ambito della collaborazione con Auchan, possano essere la base di una sempre più ampia ed efficace part-nership tra le nostre aziende”. “In que-sti anni i vantaggi nell’uso del sistema di pooling offerto da CHEP sono stati davvero significativi. Questa soluzione ci consente di ottenere infatti risparmi sui costi, una maggiore soddisfazione dei clienti e una riduzione dell’impat-

to ambientale” dichiara Armando Pu-gliese, direttore approvvigionamenti e logistica di Auchan. “Abbiamo quindi deciso di continuare in questa dire-zione e di rinnovare il nostro contratto con CHEP, convinti di aver imboccato la strada migliore sia per noi che per i nostri fornitori.” Alcune informazioni su Auchan: Au-chan ha avviato l’attività in Italia nel 1989, aprendo il suo primo ipermerca-to a Torino. Oggi, Auchan SpA detiene 51 grandi magazzini in 11 regioni d’I-talia eimpiega circa 13.000 persone. Auchan SpA è una divisione di Auchan Group. Il gruppo francese è uno dei più grandi operatori della grande distribu-zione.

AUCHAN RINNOVA LA COLLABORAZIONE CON CHEPChep Italia continuerà a fornire all’azienda francese i propri pallet in pool

Acqua Minerale San Benedetto vince con il Progetto EcoGreen

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CONFEZIONAMENTO - IMBALLAGGIO - ETICHETTATURA

B EMA, specializzata nella progettazione e realizzazio-ne di sistemi di condizio-

namento tramite film estensibile per i settori beverage, food e tissue, ha rivoluzionato il concetto di packaging terziario con l’introduzione della robo-tica e della bobina di film di 1000 mm. Il risultato di questo approccio innova-tivo è SILKWORM, un sistema capace di condizionare ogni tipo di prodotto, dal più resistente al più delicato e di gestire contemporaneamente palette di misure e tipologie differenti, garan-tendo sempre elevata qualità di con-dizionamento, stabilità del carico, in-tegrità del prodotto, risparmio di film, altissima velocità produttiva, efficien-za e sicurezza.BEMA ora offre un ulteriore ed esclu-sivo servizio ai clienti interessati a ri-sparmiare e migliorare la qualità del packaging: il Laboratorio Tecnologico BEMA.L’azienda, infatti, ha creato presso la

propria sede un Laboratorio Tecnologi-co permanente che ospita un sistema SILKWORM con cambio automatico della testa di fasciatura e dispositivo metti-top e una stazione di test sulla stabilità delle palette, entrambi dispo-nibili per tutti i clienti per effettuare prove di fasciatura e analisi del packa-ging. La stazione di test sulla stabilità delle palette è un impianto speciale pro-gettato e sviluppato in collaborazione con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia per testare la capaci-tà di un carico palettizzato di resistere alle sollecitazioni generate dai mezzi di trasporto (navi, camion, treni).Il dispositivo simula sollecitazioni e im-patti sul carico palettizzato, offrendo ai clienti la possibilità di raccogliere in-formazioni su come assicurare la con-segna di un prodotto integro al consu-matore finale e su come ottimizzare l’utilizzo del materiale di imballaggio. Visitando il Laboratorio Tecnologico

BEMA, i clienti avranno an-che l’opportunità di scoprire le innovazioni che l’azienda ha recentemente imple-mentato nei sistemi della gamma SILKWORM (linea LS, con robot S.C.A.R.A. per linee produttive a bassa-

media cadenza e linea TURBO, dotato di robot industriale antropomorfo per linee produttive ad alta cadenza, con un output totale della gamma che va da 50 a 160 palette Euro/ora e da 55 a 190 mezze palette Euro/ora): il si-stema Anti-Torsione (ATW), il sistema VDR (Virtual Dancer Roller) e la funzio-ne FQS (Film Quality Sensing).Il sistema Anti-Torsione (ATW) mini-mizza la torsione della paletta normal-mente generata dal film estensibile sul carico palettizzato, ottimizzando così il processo di stoccaggio e il cari-co su camion delle palette.Il sistema VDR (Virtual Dancer Roller) migliora la qualità della fasciatura pre-servando la geometria originale del prodotto sulla paletta.La funzione FQS (Film Quality Sen-sing) rileva la qualità del film e adatta automaticamente il pre-stiro, al fine di mantenere la massima efficienza possibile del sistema minimizzando le rotture; inoltre, monitora il sistema restituendo precise informazioni circa la correlazione tra consumo e qualità del film. BEMA opera da sempre in un’ottica di costante miglioramento delle proprie soluzioni tecnologiche e dei propri servizi, per essere il miglior business partner per i propri clienti.

BEMA: TESTA LA QUALITÀ DEL TUO PACKAGING NEL NOSTRO LABORATORIO TECNOLOGICO!

Stazione di test sulla stabilità delle palette

Sistema di condizionamento per prodotti palettizzati

BEMA RA 3/13.indd 3 04/06/13 10.59

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AUTOMAZIONE COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

L a società ACM Engineering spa situata in Italia a Bardello (Varese) produce motori elet-

trici e generatori di alta qualità nelle seguenti categorie merceologiche:1) servomotori brushless compatti 2) servomotori ad albero cavo 3) servomotori a trazione diretta 4) servomotori coppia 5) servomotori con albero mobile 6) motorullo 7) generatori per impianti eolici 8) motori e generatori sincroni a ma-gnete permanente per applicazioni nautiche 9) motori e generatori per automotive

Caratteristiche:Oltre alla produzione di motori e gene-ratori a catalogo la ACM Engineering spa è in grado di sviluppare prodotti customizzati secondo le esigenze del cliente anche in serie limitate. L’azienda è certificata ISO 9001-2000 e UL

Prodotti ACM Engineering trovano ap-plicazione nei seguenti settori:› automazione industriale› macchine utensili› servocomandi e robot› macchine per settore tessile ed ab-bigliamento› macchine per lavorazione del legno› macchine per cucire› macchine per imballaggio e confe-zionamento (pakaging)› macchine per il vetro› macchine da stampa› macchine flessografiche

› motorulli per nastri trasportatori › macchine orafe › macchine per industrie agricole ed alimentari- macchine per la lavorazione delle materie plastiche› macchine per la lavorazione del marmo› macchine per la serigrafia› macchine per la lavorazione della lamiera› impianti eolici› applicazioni automotive › applicazioni nautiche.

ACM ENGINEERING SPA 21020 BARDELLO (VA) - Via Don A. Camera, 25 - ITALY - Phone +39.0332.731088/731064 - Fax +39.0332.730380

Website: http://www.acmengineering.it - Email: [email protected]

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SERVOMOTORI A

TRAZIONE DIRETTA SERVOMOTORI

AD ALBERO CAVO

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Produciamo motori elettrici e generatori di alta qualità nelle seguenti categorie merceologiche: servomotori brushless compatti, servomotori ad albero cavo, servomotori a trazione diretta, servomotori coppia, servomotori con albero mobile, motorullo, generatori per impianti eolici, motori e generatori sincroni a magnete permanente per applicazioni nautiche, motori e generatori per automotive

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AUTOMAZIONE COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

I l gruppo Omerin, leader mon-diale nella produzione di fili e cavi per usi speciali, presen-

ta il nuovo cavo PROFIPLAST® PBS-USE + Cavo di spostamento.Questo nuovo prodotto faciliterà molto le condizioni d’impiego del-le pompe da cantiere: finora era sconsigliato spostare una pompa da cantiere tirandola dal cavo di alimentazione, poiché si rischia-va di deteriorare il collegamento elettrico e così rendere la pompa inutilizzabile. Da oggi questa manovra, comu-nemente praticata poiché rapida è possibile grazie al cavo PROFI-PLAST® PBS-USE + Cavo di sposta-mento ! Questo nuovo cavo riunisce, in effetti, in un unico prodotto un cavo di alimentazione elettrica e un cavo di spostamento in accia-io inox che ne rinforza la solidità e permette quindi di portare e spostare la pompa tenendola dal cavo.Una grande innovazione sia per i produttori, sia per gli utilizzatori di pompe a immersione. Sui cantieri, i guasti alle pompe sono costituiti per il 90% dalla rot-tura dei cavi di alimentazione. Per risparmiare tempo, infatti, i cavi sono spesso maltrattati e usati per portare e spostare le pompe.

Non essendo progettati per resi-stere a trazioni di questo tipo, i collegamenti elettrici cedono sotto il peso delle pompe.Per superare questa limitazione, il servizio di R&S del gruppo OME-RIN ha deciso di studiare e rea-lizzare una soluzione adatta alle condizioni d’uso delle pompe da cantiere.Il nuovo cavo comprende quindi i fili di alimentazione del motore della pompa e del termostato di sicurezza, nonché un cavo di spo-stamento integrato. Quest’ultimo è protetto da una guaina che lo isola dagli altri fili elettrici, in modo che questi ultimi non siano danneggiati. Il Cavo di spostamento in acciaio inox è di-mensionato per pompe che vanno da 25kg a 500kg. Ideale per l’alimentazione elettri-ca delle pompe a immersione di raccolta, pretrattamento, tratta-mento e evacuazione delle acque di scarico, il cavo PROFIPLAST® PBS-USE + Cavo di spostamento è un’alternativa tecnica all’H07RN-F. Si tratta di un cavo elettrico per immersione, studiato e prodotto per consentire un’immersione per-manente in acqua. Un’altra caratteristica di PROFI-PLAST® PBS-USE + Cavo di spo-stamento è l’idoneità all’uso con

acque di scarico. La guaina del cavo è più resistente di una guai-na classica, e resiste a Ph elevati, liscivie e prodotti di depurazione. Il cavo assicura inoltre una tenuta meccanica rinforzata.Alternativa tecnica eccellente ai cavi di gomma RRF e RNF, i cavi PBS sono molto facili da installare (grande morbidezza e imperme-abilità) ma offrono anche un rap-porto qualità/prezzo tra i più com-petitivi del mercato. Lanciato nel 2011 in fase di pro-va, il cavo PROFIPLAST® PBS-USE + Cavo di spostamento è già stato adottato da tre produttori europei di pompe da cantiere, che hanno deciso di equipaggiare i loro pro-dotti con questo nuovo sistema.

NUOVO CAVO DI ALIMENTAZIONE PER POMPE A IMMERSIONE CHE AZZERA I RISCHI DI ROTTURA DURANTE LO SPOSTAMENTOOMERIN, division Polycable, rivoluziona il mercato delle pompe da cantiere con il cavo PROFIPLASTÆ PBS-USE + Cavo di spostamento

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Page 59: RASSEGNA ALIMENTARE - 2013 - 3

AUTOMAZIONE COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

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Quadrant Engineering Plastic Products, produttore leader mondiale di semilavorati in tecnopolimeri, sviluppa materiali di altissima qualità da oltre 70 anni. Con lo spirito pionieristico e il talento dei nostri team sviluppiamo polimeri ad alte prestazioni e nuove soluzioni per le vostre esigenze.

I nuovi materiali plastici “Food Grade” della Quadrant conformi alla normativa EU 10/2011 e FDA Alcune volte rimanete perplessi davanti ai regolamenti comunitari? La direttiva 2002/72/EC o 1935/2004/EC è pertinente? Può bastare l’approvazione FDA? Chi investe oggi in un nuovo prodotto e non prende in considerazione l’intero spettro della direttiva EU 10/2011, si potrebbe presto trovare davanti a un investimento superato.

La nostra gamma di prodotti “Food Grade” è conforme a queste norme e offre la più ampia scelta di materiali semilavorati a stock approvati secondo la normativa EU 10/2011, dal PE al PEEK. Si può scegliere tra varietà di colori, possiamo anche produrre materiali nel vostro colore aziendale, materiali rilevabili al metal detector e materiali plastici molto resistenti agli agenti chimici. Alcuni prodotti possono resistere a tutti i liquidi e detergenti usati durante un tipico processo di CIP (Clean In Place) durante la produzione di cibo, bevande e nel settore farmaceutico.

Il nostro team di esperti è a vostra disposizione per supportarvi, non perdete l’occasione!

I’ingrediente chiave per la sicurezza e l’effi cienza

GREEN ECONOMY: ENERGY RESOURCES ENTRA A FAR PARTE DEL NETWORK VEDOGREEN

Energy Resources, gruppo marchigiano con sede a Jesi (AN) attivo nei settori energy, efficiency, building e mobili-ty, entra a far parte del network VedoGreen, la società del gruppo IR Top specializzata nella finanza per le aziende green.VedoGreen promuove lo sviluppo del panorama delle aziende green italiane garantendo un accesso privilegia-to al mercato dei capitali e l’opportunità di entrare in con-tatto con un’ampia platea di investitori qualificati sensibili alle grandi potenzialità della green economy. Le società quotate e private avranno la possibilità di incrementare la propria visibilità beneficiando della vetrina offerta da VedoGreen per il posizionamento sul mercato, il consoli-damento del brand e la comunicazione del valore azien-dale anche attraverso Investor Day tematici.Il prossimo confronto tra imprenditoria e comunità finan-ziaria green sarà il 9 maggio 2013 nell’ambito della II edizione del GREEN INVESTOR DAY organizzato da Vedo-Green a Rho Fiera Milano all’interno di “The innovation Cloud”.“Uno dei criteri base per la selezione dei profili aziendali di VedoGreen - spiega Anna Lambiase, Amministratore Delegato di VedoGreen - è la propensione all’innovazione

e, da questo punto di vista, Energy Resources si dimo-stra all’avanguardia negli ambiti di mobilità sostenibile ed efficienza energetica. L’adesione al nostro network ga-rantirà alla società e al Gruppo la possibilità di dialogare con un’ampia platea di investitori qualificati nazionali e internazionali: Il primo appuntamento con il mercato sarà durante il Green Investor Day del 9 maggio”.“L’adesione al network VedoGreen – dichiara Enrico Cap-panera, Presidente di Energy Resources - è un passo fon-damentale per accrescere la nostra visibilità nei confronti della comunità finanziaria in Italia e all’estero. Sarà l’oc-casione per illustrare il forte tasso di innovazione tecno-logica che contraddistingue il nostro gruppo nell’ambito della mobilità sostenibile e dell’efficienza energetica. Lo sviluppo sostenibile è insito nella nostra cultura azienda-le e insieme a VedoGreen vogliamo contribuire ad avvia-re il Paese verso un nuovo modello di crescita rispettoso dell’ambiente e delle persone”.

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AUTOMAZIONE COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

M itsubishi Electric, ricono-sciuta a livello mondiale come leader nel campo

dell’automazione industriale, si ap-presta a vivere da protagonista la 3a edizione di SPS/IPC/DRIVES ITALIA (Parma, 21-23 Maggio).In particolare occhi puntati sulle so-luzioni integrate per i diversi settori dei mercati verticali, dal Trattamento Acque al F&B e CPG fino al Lifescien-ce, sfruttando i concetti innovativi di e&eco-F@ctory, l’esclusivo concetto basato su sistemi realmente integra-ti per l’automazione industriale che consente un flusso continuo di infor-mazioni a tutti livelli garantendo un incremento dellaproduttività ed un significativo ri-sparmio energetico.A completamento della famiglia di PLC compatti della serie FX3 saran-no presentati in occasione di SPS due nuovi modelli, FX3GE e FX3S.Per soddisfare le sempre maggio-ri esigenze di connettività, il nuovo FX3GE è dotato di serie delle porte di comunicazione Ethernet, USB e di una porta seriale RS422, ed integra tre canali analogici, due ingressi ed un’uscita. Le innovative dotazioni di serie di questo nuovo modello di PLC compatto lo rendono ideale per mol-teplici applicazioni,come ad esempio CPG, F&B, LifeScience e trattamen-to acque, consentendo di contenere sia i costi che gli ingombri. Il nuovo

modello entry level FX3S completa l’ampia offerta di PLC compatti di Mitsubishi Electric; è l’erede natu-rale dell’affermato FX1S ed è stato potenziato riducendo drasticamen-te il tempo di ciclo, implementando un’ampia memoria programma, con la possibilità di gestire le schede di espansione della famiglia FX3. Tra le schede di espansione ricordiamo l’interfaccia Ethernet, a completa-mento delle potenzialità di comu-nicazione che includono di serie la porta USB e RS422. Molteplici fun-zioni avanzate, dal controllo in treno di impulsi di due assi, agli ingressi di conteggio, al protocollo Modbus o FreqROL integrato, lo rendono parti-colarmente adatto in svariati settori.Presente in fiera anche la nuova soluzione avanzata RTU (Remote Terminal Unit) che combina la robu-stezza e l’affidabilità della sua tec-nologia PLC con le più avanzate tec-niche di comunicazione necessarie per la sorveglianza a distanza ed il controllo di attività distribuite.La nuova smart RTU è estrema-mente facile e veloce da installare e permette una semplice connes-sione alla centrale di monitoraggio e controllo grazie al router 2G, 3G o 4G integrato, alla porta Ethernet o tramite sistemi radio o modem esterni. La sua semplicità di integra-zione con tutte le piattaforme PLC di Mitsubishi Electric, rendono la nuo-

va soluzione smartRTU completa ed espandibile a seconda delle diverse esigenze applicative.Inoltre supporta i seguenti proto-colli di comunicazione verso siste-mi SCADA : IEC 60870-5-101/104 slave, DNP3 slave, TCP/IP e Web Server. Allo stand saranno presen-ti anche le nuove QnUDV, CPU PLC per iQ Platform con prestazioni allo stato dell’arte. Tempi di esecuzione ridotti (1,9ns per istruzione logica), funzionalità integrate di datalogging e nuove funzioni legate alla prote-zione dei dati e della proprietà in-tellettuale sono le principali novità offerte. Inoltre, sarà presentata la nuova WinCPU, PC industriale inte-grabile sulla piattaforma iQ, in gra-do di gestire le applicazioni tipiche (SCADA, gestione database,…) e allo stesso tempo controllare diretta-mente le periferiche dei moduli I/O presenti sul backplane. La WinCPU è dotata di una capacità di calcolo

MITSUBISHI ELECTRIC

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AUTOMAZIONE COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

elevata grazie al Processore Atom a 1.66GHz. Tra i protagonisti della fie-ra anche i nuovi Robot Serie F, svi-luppati per rispondere alle esigenze di altissime performance ed integra-zione in sistemi automatizzati richie-sti dal mercato. I nuovi scara RH-F sono dotati di parametri completa-mente nuovi quanto a precisione, flessibilità e facilità di integrazione, presentando le velocità di sposta-mento migliori della categoria (ciclo standard di soli 0,29 secondi).I nuovi robot verticali RV-F, invece, possono lavorare in isole di lavo-ro molto più compatte rispetto ai predecessori; sono attualmente gli unici robot sul mercato privi di “an-goli morti” e in grado di ruotare com-pletamente attorno alla loro base (J1±240°). Rimangono i riferimenti della categoria anche grazie ad un ciclo standard di soli 0,32 secondi.Allo stand saranno presentate le no-vità nell’ambito della famiglia diservosistemi Melservo MR-J4. Gli MR-J4, con una banda passante di

2,5Khz, la più ampia sul mercato, sono stati progettati con lo scopo principale di aumentare le perfor-mance delle linee di produzione ri-ducendo allo stesso tempo il consu-mo energetico; un occhio di riguardo e’ stato posto nella sceltadi componenti interni a basso con-sumo energetico e sono stati dotati di serie dell’innovativa “Life diagno-sis function” che controlla lo stato dei componenti interni ed esterni programmandone per tempo la ma-nutenzione evitando fermi macchi-na. Su MR-J4 la sicurezza è di serie con la Funzione Safety STO (Safe Torque Off) e inoltre è disponibile la funzione SS1 (Safe Stop) in accordo con la normativa EN61800-5-2. Il di-spositivo è quindi conforme aglistandard di sicurezza SIL2 (EN62061) e PLd (EN13849-1). E’ anche possibile ottemperare ai più elevati livelli di sicurezza definiti dalle funzioni SS2, SOS, SLS, SBC e SSM quando gli MR-J4 vengono im-piegati in una rete controllata inte-

ramente dal sistema Motion Control di Mitsubishi Electric. I Servomotori sono dotati di encoder assoluti a 22 bit (oltre 4 milioni di impulsi/giro), perrendere estremamente precisi sia il controllo di rotazione del motore stesso che il posizionamento. Tutti i motori sono IP65 o IP67, risultando idonei anche per gli ambienti indu-striali più gravosi.A SPS, sarà nuovamente presen-te la suite MAPS (Mitsubishi Adroit Process Suite), un tool software di ingegneria completo per la progetta-zione PLC/SCADA e per la gestione di impianti lungo l’intero ciclo di vita, riducendo il TCO (Total Cost of Ow-nership) aziendale.A completamento dell’offerta Mitsu-bishi Electric sarà esposto anche il controllore programmabile in lin-guaggio C, C-Controller, in grado di fornire una soluzione flessibile ed affidabile che rappresenta il punto di partenza per l’attuazione di poli-tiche di Open Innovation.

BEIERSDORF SA ABBANDONA I PALLET BIANCHI E SCEGLIE CHEP PER LE MOVIMENTAZIONI IN SPAGNA

CHEP, il principale fornitore a livello mondiale di soluzio-ni di pooling di pallet e contenitori, annuncia oggi che Beiersdorf SA, la multinazionale che opera nel settore del personal & beauty care con i brand Nivea, Labello, Eucerin e Hansaplast, ha scelto di utilizzare i pallet in pooling di CHEP al posto dei pallet bianchi in interscam-bio per le movimentazioni sul territorio iberico. “CHEP ci offre molti vantaggi, tra i quali costi inferiori della supply chain, un servizio migliore, qualità e con-trollo dei pallet grazie al portale Portfolio+Plus, il siste-ma di gestione account di CHEP. La sostenibilità è una delle principali priorità per noi e CHEP ci permette di ridurre il nostro impatto ambientale utilizzando una soluzione di pooling di pallet” afferma Arantxa García, Beiersdorf SALogistics & VAS Manager. L’azienda tedesca ha siglato un contratto con CHEP per 50.000 pallet annui da utilizzare nelle operazioni di picking in magazzino e per la distribuzione in Spagna e Portogallo. L’accordo con CHEPcopre le attività di pi-cking e il 100% dei flussi domestici e consente quindi a Beiersdorf SA di ridurre i danni ai prodotti e i costi di

trasporto, ottimizzare il controllo dei pallet e migliora-re l’efficienza delle proprieoperazioni. “I team di CHEP e Beiersdorf SA hanno costruito in-sieme un business case basato sulle nostre capacità strategiche comuni in termini di supply chain, risorse specifiche, servizio e sostenibilità” dichiara Laura Na-dor, Vice President & Country General Manager CHEP. “Beiersdorf SA ha riconosciuto i vantaggi offerti dal si-stema CHEP relativi a risparmi suicosti, migliore sod-disfazione del cliente e ridotto impatto ambientale, rispetto all’utilizzo dei sistemi basati su pallet bianchi in interscambio.Siamo quindi davvero lieti di accogliere Beiersdorf SA nella famiglia CHEP.”

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AUTOMAZIONE COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

C on sede a Edertal nei pres-si di Kassel, Big Drum Engi-neering GmbH è specializ-

zata nella produzione di attrezzature per il riempimento e il confeziona-mento del gelato. Le sue macchine innovative permettono di produrre una grande varietà di gelati (con l’ec-cezione di quelli su un bastone), in modo rapido ed economico. Le mac-chine Big Drum hanno una capacità produttiva fino a 50.000 vaschette per ora di lavoro, anche in grandi va-sche di plastica o di cartone in modo che sembri più attraente, appetitoso e artigianale.Attualmente Big Drum Engineering impiega il Robot Stäubli TX90 nella sua nuova generazione di macchine per il riempimento chiamato « Filler Robot ». Queste unità sono progetta-te per riempire e confezionare gelati in contenitori jumbo da 3,5 a 6,0 litri. Marco Gottschalk mette in evidenza il beneficio chiave del Filler Robot : “Il riempimento è fatto dal robot specia-lista. Siamo in grado di programmare

il TX90he Stäubli per svolgere questo processo in modo che sembri gelato confezionato a mano dal gelataio die-tro angolo. Possiamo anche inserire diversi programmi di riempimento, in modo che il contenuto vari legger-mente da pacco a pacco, accentuan-do così l’aspetto artigianale”.I primi due Filler Robot hanno recen-temente iniziato a lavorare a Ban-gkok . I clienti sono entusiasti della presentazione del prodotto e della flessibilità dei sistemiMentre il riempimento del gelato è un lavoro di routine per il robot, il programma di pulizia regolare rap-presenta una sfida importante. “Le macchine in Thailandia – non solo in questo Paese - vengono pulite con agenti aggressivi e un potente getto d’acqua, per soddisfare i severi crite-ri d’igiene e pulizia”, dice Gottschalk. “Un robot standard non poteva resi-stere a questo tipo di processo di pulizia, ma questo ciclo di pulizia non rappresenta alcun problema per il Robot TX90he Stäubli “.

FATTO A MANO DA UN ROBOT!La presentazione gioca un ruolo cruciale nella produzione in-dustriale di gelati. Anche in contenitori di grandi dimensioni, il prodotto deve apparire come una prelibatezza artigianale. Il nuovo “Filler Robot” riesce in questo compito perfettamente, come illustrato durante una recente dimostrazione a Bangkok.

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AUTOMAZIONE COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

› In prima linea le divisioni Indu-stry Automation, Drive Technolo-gies e Customer Services› Il portfolio completo di Siemens per un’automazione industriale ef-ficiente e sostenibile› In vetrina: nuova versione TIA Portal e nuova generazione di controller Simatic S7-1500Quest’anno a Parma, per la terza edi-zione di SPS IPC Drives Italia 2013 - la fiera dedicata alle tecnologie per l’automazione nel mondo dell’indu-stria in programma dal 21 al 23 maggio a Parma - le divisioni Industry Automation, Drive Technolo-gies e Customer Services di Siemens, oltre a essere protagoniste in termini di sostenibilità, sono in prima linea con il proprio portfolio d’automazione efficiente.Per la sua presenza in fiera, Siemens si ispira al concept di EFFICIENT WAY

che riassume la modalità efficiente di gestire l’automazione industriale e contemporaneamente richiama il concetto di percorso, naturalmente sostenibile, lungo il quale da tempo Siemens - e SPS Italia da due anni - sono indirizzate. Ed è proprio l’idea di questo percorso sostenibile espres-sione della freccia presente nel logo, il cui tratto centrale è in realtà una strada con la sua linea di mezzeria.Per rappresentare il suo contributo determinante per un’automazione ef-ficiente, Siemens - su una superficie di oltre 500 mq presso il Padiglione 2 (Stand E026 - E014 - G014 - G025) - presenta il proprio portfolio completo per l’intero workflow produttivo com-prendente prodotti, soluzioni e sistemi d’automazione industriale, finoSettore Industry ad arrivare ai servizi. In particolar modo sono da segnalare: la nuova versione di TIA Portal, fulcro

dell’esposizione, che consente di estendere le funzionalità di sicu-rezza della nuova ge-nerazione di controller Simatic S7-1500. Nella nuova versione del fra-mework del TIA Portal si trovano anche gli ag-giornamenti dei seguen-ti tool di progettazione: Simatic Step 7 V12 per controllori Simatic, Sima-tic WinCC V12 per le interfacce uomo-mac-china (HMI Simatic) e SINAMICS StartDrive V12, che consente di configurare e mettere in servizio i drive della famiglia Sinamics G120. Presso lo stand Siemens inoltre sarà possibile vi-

sionare il nuovo inverter Sinamics V20, l’azionamento monoasse per applicazioni basic, l’innovativo Sima-tic PCS7, le novità dal mondo HMI, la nuova gamma di relay di sicurez-za Sirius 3SK1, gli azionamenti a elevate performance della famiglia Sinamics S120 e i sistemi di motion control Simotion altamente scalabili.Nei tre giorni di fiera inoltre, in un’a-rea esterna di grande visibilità, sarà possibile visitare l’Energy Efficiency Truck di Siemens, lo showroom su quattro ruote dedicato alle ultime novità in tema di efficienza energeti-ca che vanno dai servizi ai sistemi di gestione dell’energia, dai motori ad alta efficienza, agli azionamenti con recupero energetico, con obiettivi di riduzione dei consumi, di incremento della produttività e delle performance industriali.“La presenza di Siemens alla terza edizione di SPS IPC Drives Italia 2013 conferma la priorità dell’azienda di garantire ai propri clienti la competiti-vità sul mercato in particolare sull’in-cremento della produttività legata al risparmio energetico ed alla soste-nibilità” afferma Giuliano Busetto, Responsabile del Settore Industry di Siemens Italia. “Ed è proprio il tema dell’efficienza, unito al concetto di in-novazione, tecnologia e conseguente produttività lungo tutto il workflow dal design al planning, dall’engineering all’execution, fino ad arrivare ai Ser-vizi, uno degli elementi chiave della nostra presenza in Fiera. L’efficienza energetica inoltre va intesa non solo nel senso dell’ottimizzazione dei consumi e quindi come elemento di competitività, ma soprattutto come applicazione di soluzioni sempre più evolute per massimizzare la produtti-vità.”

L’INNOVAZIONE, L’EFFICIENZA E LA PRODUTTIVITÀ DI SIEMENS A SPS IPC DRIVES ITALIA 2013

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AUTOMAZIONE COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

Sig. Rosa, ci illustri in generale la vostra produzione.La nostra azienda nasce come pro-duttore di catene a rulli di trasmis-sione standard, l’evoluzione del mercato e la concorrenza soprat-tutto di origine asiatica per questi prodotti ci ha spinto ad investire in settori con maggiore valore aggiun-to dove l’enorme bagaglio d’espe-rienza accumulato nel tempo dalla ns. azienda si può esprimere al meglio con prodotti quali ad esem-pio: le catene speciali a disegno per il settore agroalimentare, ca-tene adatte ad ambienti di lavoro particolare quali possono essere le alte o le basse temperature, catene “autolubrificanti” che permettono l’utilizzo evitando completamente l’uso di oli o grassi inquinanti del prodotto e non ultimo, che permet-

tono di eliminare la manutenzione periodica, catene con rivestimen-ti particolari che possono andare dalla semplice zincatura fino alla nickelatura chimica, tutto quanto in funzione delle necessità d’utilizzo del cliente. L’attuale filosofia della ns. azienda é quella di ascoltare, valutare e risolvere le problemati-che applicative del cliente.

Quali sono i vantaggi della tra-smissione a catena?Il principale vantaggio di una tra-smissione a catena è la possibilità di trasmettere indifferentemente piccole o grandi potenze con ele-vata sicurezza, ingombro limitato e ottimo rendimento. Vi è poi l’ele-vato grado di elasticità delle maglie e quindi l’attitudine a neutralizzare in buona misura la discontinuità

della trasmissione e ad attutire gli “strappi”.La trasmissione a catena rispetto ad una trasmissione a cinghia ri-chiede uno spazio decisamente mi-nore non tanto nelle dimensioni de-gli alberi e supporti (che dipendono dal tiro o potenza da trasmettere), ma come ingombro perché a parità di tiro la catena è sicuramente più stretta ed accetta generalmente ingranaggi con diametro primitivo minore.

Quali sono le caratteristiche delle vostre soluzioni?A differenza della cinghia, la catena può operare senza difficoltà a tem-perature relativamente elevate con l’unico presupposto di utilizzare una lubrificazione idionea. La catena in configurazione stan-

I VANTAGGI DELLA TRASMISSIONE A CATENARosacatene: ascoltare, valutare e risolvere le problematiche applicative del cliente

INTERVISTAa Luigi Rosa

Sales Manager di Rosacatene SpA

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AUTOMAZIONE COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

dard può lavorare fino a 180°C; la cinghia “standard” non lo può fare. Nessun slittamento tra la catena e i denti del pignone. Assestamento trascurabile che permette alle cate-ne di trasportare carichi pesanti rispetto alla trasmissione a cinghia la trasmissione a catena assicura una lunga vita di funzionamento.Le catene vengono costruite con materiali, trattamenti termici o rive-stimenti appositi per preservare il funzionamento della catena in am-bienti difficili.

Come si seleziona la catena più adatta alle esigenze di un cliente?Le soluzioni da noi proposte devono essere efficaci, devono avere la ca-ratteristica unica di risolvere la cri-ticità di un’applicazione . Non par-liamo di miracoli ma di competenza

I nostri lettori sono principal-mente l’industria alimentare e i fornitori di macchine e tecno-logie. Come rispondono i vostri prodotti alle esigenze dell’indu-stria alimentare?Il passaggio avviene tramite l’ufficio tecnico, depositario oggi di tutta l’e-sperienza accumulata in decenni di attività. Il cliente ci segnala i dati tecnici si-gnificativi dell’impianto che dovrà eseguire e ci informa delle criticità dello stesso in base all’ambiente in cui la catena dovrà lavorare, noi le esaminiamo, ci confrontiamo con lo stesso, cerchiamo di capire quali sono i punti deboli su cui interveni-re magari con semplici ma percet-

tibili miglioramenti, scegliamo la soluzione più efficace e facciamo delle proposte. Sarà il cliente a de-cidere anche in funzione del lato economico che non va trascurato, quale sarà la soluzione più adatta alle sue esigenze.

Può farci un esempio concreto di un vantaggio che ha un vostro cliente a utilizzare i vostri pro-dotti?È proprio l’industria alimentare quella che fra tutte ha le maggio-ri esigenze e necessità di perfor-mance - il nostro é sempre stato un prodotto definito “inquinante” negli impianti alimentari perché spesso intriso di sporco, oli e lubrificanti vari che possono intaccare l’igiene dell’ambiente in cui lavorano. È su questi principi che siamo inter-venuti proponendo al mercato ca-tene “autolubrificanti” che, come già detto in precedenza, evitano qualsiasi contaminazione e manu-tenzione. Il riscontro é stato estre-mamente positivo, abbiamo clienti che montano il prodotto e se lo “di-

menticano”, abbiamo risolto molti problemi e molti clienti ci ricompen-sano con la loro fedeltà.

Dov’è la produzione? E in quali mercati mondiali esportate?Il sito produttivo della ns.azienda si trova a Calolziocorte in prov. di Lec-co, esportiamo circa il 60% della ns produzione all’estero, in tutta Euro-pa, Nord Africa, Turchia, Australia.

Ci illustri i progetti per il futuro.-Parlare di progetti per il futuro in un contesto come quello attuale di pro-fonda crisi dell’economia mondiale e italiana in particolare non é sem-plice. Stiamo investendo risorse in nuovi mercati da cui ci aspettiamo importanti ritorni, non smettiamo mai di sviluppare nuove tecnologie che ci permettano di ridurre i costi interni di produzione, la ns. azienda é sempre cresciuta nel tempo ed ha trovato nel mercato la sua migliore legittimazione, abbiamo fiducia nel futuro perché comunque i migliori sopravviveranno e noi saremo tra quelli.

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all’interno?

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AUTOMAZIONE COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

C on la rinnovata gamma di motoriduttori IP67, Minimotor ottiene nuovi

importanti risultati in termini di si-curezza operativa, affidabilità d’uso ed estensione delle possibilità di utilizzo. I modelli della gamma, ar-ticolata in due versioni a vite senza fine (MCF e PCF) e due versioni co-assiali (ACF e PAF), con potenze che si estendono mediamente dai 35 ai 130 W e coppie massime che vanno dai 5 ai 20 Nm, sono stati sottopo-sti a verifica del grado di protezione IP67 secondo la norma EN 60529: le prove, effettuate presso i labora-tori IMQ di Milano, hanno dato tutte esito positivo. Questi mini motori-duttori, sempre più apprezzati da-gli utenti che chiedono rendimenti elevati insieme a consumi ridotti ed ingombri minimi, si distinguono per caratteristiche tecniche e qualità prestazionali finalizzate a garanti-re una complessiva ottimizzazione

delle linee produttive. Fra le pecu-liarità più importanti spiccano: • assenza di alette di raffreddamento del motore per impedire l’accumulo di sporcizia e facilitare le relative operazioni di pulitura • impiego di esclusivi paraoli in gomma speciale fluorurata per consentire una tenuta perfetta e un’elevata resistenza alle alte temperature • viteria di chiusu-ra in acciaio inox • utilizzo di vernici anticorrosione e atossiche • possi-bilità, a richiesta, di realizzare l’al-bero di uscita in acciaio inox Il suc-cesso della gamma IP67 ha portato Minimotor ad estendere l’offerta dei modelli, sia individuando nuove fun-zioni accessorie, sia approntando versioni con potenza maggiorata per affrontare in completa sicurez-za le situazioni più gravose. Nella serie PCF si segnala un nuovo moto-riduttore (vedi foto) che può essere fornito, in alternativa, con encoder (2 canali, 512 o 50 impulsi) per tra-

sformare i segnali elettrici in impulsi digitali ed ottenere quindi un preci-so feedback del motore, oppure con freno elettromagnetico a 24 Volt in corrente continua o 220 Volt in cor-rente alternata. Sempre all’interno della serie PCF, Minimotor offre la possibilità di fornire i motori con potenza maggiorata rispetto allo standard. Un motore con queste caratteristiche era stato inizialmen-te realizzato su apposita richiesta di un cliente che, operando nella lavorazione del tonno, necessitava di prestazioni particolari nonché di apposite vernici protettive in grado di resistere senza problemi a con-dizioni estreme quali sole battente, intemperie ed acqua salata di mare. La capacità di fornire soluzioni per-sonalizzate rimane uno dei punti di forza di Minimotor, che garantisce sempre la massima disponibilità sia a livello progettuale che in fase di assistenza.

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AUTOMAZIONE COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

H oneywell (NYSE: HON) ha introdotto oggi il nuovo lettore biottico Stratos™

2700, dotato di un’architettura ibri-da progettata per i retailer che desi-derano ottimizzare gli investimenti, velocizzare le operazioni di paga-mento e ridurre al minimo le perdite per mancato incasso. Basato sulla serie innovativa di let-tori laser Honeywell, il versatile Stra-tos 2700 integra sia la tecnologia laser sia l’esclusiva tecnologia di imaging sviluppata da Honeywell, in modo da consentire agli operatori di cassa di leggere in modo semplice e rapido pressoché tutti i codici a bar-re, dai tradizionali codici 1D ai nuovi codici 2D presenti sugli schermi dei cellulari, il tutto con un unico dispo-sitivo. La natura esclusiva della piatta-forma ibrida consente ai retailer di mantenere inalterata la velocità del-le operazioni di pagamento e al tem-po stesso di ampliare considerevol-mente le funzionalità di scansione dei lettori biottici standard, garan-tendo ad esempio la lettura di codici mobili e 2D, anche se danneggiati. Honeywell offre inoltre un conve-niente processo di migrazione che permette di aggiornare facilmente il lettore direttamente sul campo, per far fronte alle future esigenze del punto vendita mediante l’installazio-

ne di vari plug-in software e hardwa-re, tra cui imager e bilance.Con l’obiettivo di ridurre le perdi-te per mancato incasso, lo Stratos 2700 integra un display LCD nella parte verticale del dispositivo. Se combinato con una videocamera standard, consente inoltre di mette-re a punto un sistema di monitorag-gio che, con un costo minimo, offre ai retailer la possibilità di diminuire gli sprechi riducendo gli articoli di-menticati o smarriti nell’area del carrello. Trasmettendo immagini in diretta da una posizione facilmente visibile dagli operatori di cassa, pur senza ostacolarne la vista, questo sistema consente infatti di controllare gli ar-ticoli presenti sul fondo del carrello, in modo da limitare le perdite del punto vendita senza modificare il si-stema POS o l’infrastruttura IT. “Nel tentativo di ridurre al minimo le inefficienze associate alla lettura dei codici a barre nei punti vendi-ta, tra cui aggiornamenti software troppo costosi e perdite per manca-to incasso, la nostra piattaforma è stata sviluppata tenendo conto delle

esigenze di velocità e precisione dei clienti”, ha affermato Taylor Smith, Director of Product Management di Honeywell Scanning & Mobility. “Progettato per trasformare gli am-bienti di cassa dei retailer, il lettore Stratos 2700 offre vantaggi concreti ai clienti, agli operatori di cassa e al personale di assistenza grazie a un processo di pagamento più veloce e accurato e a un’ampia gamma di ap-plicazioni e servizi aggiuntivi, in gra-do di soddisfare le esigenze future”. Utilizzando il software Remote Ma-sterMind è possibile gestire e ag-giornare i lettori Stratos 2700 e tutti i dispositivi connessi da una posta-zione remota. Questa possibilità garantisce a un retailer di medie dimensioni un risparmio di oltre 250.000 euro l’anno, considerando quattro ag-giornamenti software. Il sistema Checkpoint integrato e le antenne EAS (Electronic Article Surveillance) Sensormatic opzionali per la disatti-vazione delle etichette di protezione contribuiscono inoltre a ridurre ulte-riormente i casi di furto durante le operazioni di pagamento.

HONEYWELL LANCIA IL LETTORE BIOTTICO IBRIDO DI NUOVA GENERAZIONEStratos 2700: destinato a rivoluzionare gli ambienti di vendita al dettaglio

HONEYWELL RA.indd 3 31/05/13 15.06

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AUTOMAZIONE COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

E merson Process Manage-ment ha ulteriormente am-pliato la soluzione Smart

Wireless con lo strumento integrato Rosemount 3051 per la misura di pressione, progettato per massi-mizzare la produttività e ridurre i tempi di fermata.Il trasmettitore di pressione Rose-mount 3051 Wireless è una piat-taforma per le misure di pressione, livello e portata, che permette di integrare, in ambiti industriali, nuo-ve opzioni per il monitoraggio degli asset, riduzione dei costi energe-tici ed aumento dell’efficienza di processo, incrementando al tempo stesso la sicurezza per gli addetti. Grazie ai 5 anni di stabilità ed alla durata di 10 anni del power modu-le, lo strumento non richiede manu-tenzione e permette di effettuare un monitoraggio wireless degli as-set con una soluzione affidabile che riduce i tempi morti. I guasti delle apparecchiature inci-dono per circa il 50% sulle fermate inattese e, al tempo stesso, molti asset critici non possono essere monitorati a causa delle restrizio-ni dei costi. Con il trasmettitore di pressione Rosemount 3051 Wire-less, gli utenti potranno monitorare gli asset con un risparmio compre-so tra il 40% ed il 60% rispetto ad analoghe installazioni cablate.I costi operativi possono aumenta-re significativamente quando ac-cadono variazioni non monitorate, che possono causare un degrado

della qualità ed una riduzione della produttività. L’aumento del nume-ro dei punti di misura permette di avere una migliore visibilità del pro-cesso e di ridurre le variazioni, ma i costi ed i tempi per l’implementa-zione possono essere un ostacolo. Con gli strumenti Rosemount 3051 Wireless, gli operatori possono in-stallare punti di misura aggiuntivi, economicamente e con rapidità,

realizzando misure precise e stabili con cui ridurre la variabilità e mas-simizzare la produttività.Con i trasmettitori di pressione Ro-semount 3051 Wireless, gli uten-ti potranno monitorare portate e pressioni di aria compressa, vapo-re ed acqua per analizzare i loro consumi di energia, identificare le opportunità di risparmio e gestire i consumi.

EMERSON AMPLIA ULTERIORMENTE LA SOLUZIONE SMART WIRELESS CON IL TRASMETTITORE DI PRESSIONE ROSEMOUNT® 3051Il trasmettitore di pressione Wireless Rosemount 3051 incrementa la produtitvità e riduce i costi

EMERSON RA 3/13.indd 3 28/05/13 11.19

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Pavimenti e r ivestimentiPer l’industria alimentareDAL 1962

24043 CARAVAGGIO (BG) ITALY via Leonardo da Vinci, 218 Tel. 0363 50449/049 Fax 0363 350714 www.mombrini.it [email protected]

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

I l nuovissimo macello Fratelli Faccia a Ceva si estende su una superficie di ben 15.000 mq, di cui ben 7.000 mq coperti, interamente pavimentati dalla Mombrini di Ca-

ravaggio, da anni leader indiscussa delle pavimentazioni per l’industria alimentare.In particolare nel settore della lavorazione delle carni, la scel-ta di una pavimentazione diviene fondamentale perché il lavo-ro possa venire svolto senza intoppi.In questi stabilimenti i requisiti più importanti che la pavimen-tazione deve soddisfare nelle varie fasi della lavorazione, sono quelli della non scivolosità e della lavabilità. Quando in poche ore affluiscono a un macello centinaia di capi di bestiame, ben si comprende come il ciclo della macellazione debba pro-cedere in tutta sicurezza, igiene e velocità di esecuzione. Le maestranze addette alle varie fasi di lavorazione, soprattutto nella sala macellazione, devono potersi muovere senza la pre-occupazione di scivolare. Inoltre, ma non meno importante, a fine lavorazione il pavimento deve essere pulito perfettamente e in tempi brevi. Il pavimento in Klinker, con sigillatura in re-sina epossidica, è quello che senza dubbio meglio risponde a entrambe queste esigenze. Nella sala di macellazione, in gra-do di lavorare 50.000 capi/anno, la pavimentazione riveste un’importanza fondamentale, soprattutto al piano superiore dove affluiscono i bovini provenienti dal grande bacino pro-duttivo della pianura piemontese, le cui principali razze sono: Piemontese, Blonde d’Aquitaine, Limousine, Charolaise e loro incroci.Le fotografie qui allegate mostrano chiaramente che soprat-tutto nella sala di macellazione l’intervento di pulizia non è cosa da poco: la pavimentazione Mombrini – grazie anche al kit di pulizia appositamente studiato – torna come nuova in breve tempo dopo ogni ciclo lavorativo.Oltre alla sala macellazione, disposta su due piani, l’impianto è dotato di tutti gli altri reparti che garantiscono alle carni di giungere fresche e perfettamente lavorate fino al consumato-re:• catena del freddo con tunnel di raffreddamento rapido car-casse a fine macellazione; celle per stoccaggio mezzene a 0°C (capacità kg 130.000); celle stoccaggio quarti a 0°C (ca-pacità kg 50.000); cella per conservazione frattaglie a 0°C; cella per stoccaggio prodotti confezionati a 0°C; tunnel di con-gelamento rapido prodotti confezionati a -40°C; cella di stoc-caggio prodotti confezionati a -20°C; cella per conservazione prodotti per lavorazione macinati a -4°C; cella conservazione trippe a 0 °C.- sala di sezionamento disosso e porzionato con capacità di

UNA REALIZZAZIONE MOMBRINI il macello Fratelli Faccia a Ceva

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

20.000 kg/giorno per tagli anato-mici sottovuoto e 18.000 kg/giorno per vaschette e porzionato in ATM. - Locali lavorazione macinati per la produzione di hamburger e tranci di macinato, confezionati in vassoi di polistirolo barrierati da confeziona-trici ad ATM.- sala spedizione per carni in osso e confezionate, dotata di cinque boc-che di carico.Solo una preventiva analisi del pro-getto di un impianto così complesso – unita a una grande esperienza in questo settore – può garantire che dopo la posa la pavimentazione sia all’altezza dei vari carichi di lavoro. Se è importante il materiale delle piastrelle, fondamentale è la loro posa e sigillatura, ma prima ancora il calcolo delle pendenze e il dimen-sionamento degli scarichi, nonché la realizzazione del massetto. Tutte operazioni interdipendenti che solo uno studio tecnico di grande espe-rienza può garantire pienamente: è

il caso della Mombrini. Le sue pa-vimentazioni in Klinker antiacido sono presenti in Italia dal 1962 e proprio quest’anno l’azienda ha tagliato il notevole traguardo dei cinquant’anni di attività. Sotto la costante guida di Gianni Mombrini,

il fondatore, e del figlio, ingegner Carlo, ben 15 squadre di posatori garantiscono che il “sistema di pa-vimentazione Mombrini” sia sem-pre posato coniugando innovazione ed esperienza. Centinaia di clienti hanno dotato i loro impianti delle nostre pavimen-tazioni, dal settore lattiero-caseario al conserviero, dalla lavorazione delle carni a quella del pesce, dalla gastronomia al settore enologico, e così via… Proprio lavorando in tutti questi ambienti, alla Mombrini sap-piamo bene che la pulizia dei nostri pavimenti è uno dei requisiti fonda-mentali. Anche al macello dei Fratelli Faccia la pensano allo stesso modo, pro-prio perché il rispetto dei requisiti previsti dalle leggi nazionali e dalle norme comunitarie è una garanzia prioritaria. Qui tutto il personale lavora per realizzare produzione igienicamente sicure, applican-do quanto previsto dalle istruzioni di lavorazione e dal regolamento aziendale, curando l’impatto am-bientale della propria attività, veri-ficando il rispetto dei limiti di legge delle proprie emissioni e il corretto smaltimento dei rifiuti. Con l’ade-guamento alla Direttiva IPPC ha at-tuato un sistema per la prevenzione e la riduzione integrata dell’inqui-namento attraverso un sistema di monitoraggio periodico, persegue il rispetto dell’etica del lavoro sia curando l’idoneità degli ambienti di lavoro sia addestrando il proprio personale all’igiene ed alla sicurez-za personale rifiutando prestazioni di lavoro, forniture o subforniture che possano presupporre lo sfrut-tamento dei lavoratori. Per rende-re possibile l’attuazione della pre-sente Politica per la Qualità, ogni anno si pone degli obiettivi pratici in tema di igiene, di riduzione delle anomalie e di miglioramento delle condizioni di lavoro. E la pavimen-tazione della Mombrini riveste un ruolo fondamentale per il raggiun-gimento di tutti questi obiettivi.

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

S velati i nomi dei due vincitori del Premio Marietta ad Ho-norem: il pasticcere di fama

internazionale Miro Mancini e l’am-basciatrice della cucina italiana nelle filippine Margarita Fores. Elemento comune che li unisce: la cucina ita-liana all’estero, in nome di Pellegrino Artusi. Personaggio sempre più glocal, conosciuto in tutto il mondo e nel con-tempo con le radici ben salde alla sua terra natale (Forlimpopoli). Ne sono te-stimonianza il profilo dei due vincitori. Mancini, forlimpopolese d’adozione, si impone a livello nazionale grazie alle sue dolci proposte nell’arte della pa-sticceria, fa alcune esperienze in giro per il mondo, conclude il suo percorso creativo a Forlimpopoli. Itinerario di-verso, ma la sostanza non cambia, per Margarita Fores, stregata dalla cucina italiana in un viaggio nel nostro Pae-se nel 1986, la esporta nelle Filippine sino a farne un marchio di qualità ar-ricchito dalla figura di Pellegrino Artusi con l’apertura a Manila lo scorso anno di “Casa Artusi Filippine”. Insomma, due personaggi che più glocal non si può. Scelta che bene si associa al tema centrale della Festa Artusiana di quest’anno (22-30 giugno), dedicata alla cucina italiana nel mondo.Promosso dalla cittadina natale di Ar-tusi, Forlimpopoli, il Premio Marietta ad Honorem da qualche anno affianca il prestigioso Premio Artusi, e viene at-tribuito a personalità che, con modali-tà differenti, contribuiscono alla diffu-sione della conoscenza della cultura del cibo. Il Premio Marietta è un omag-gio a Marietta Sabatini, la fedele go-vernante dell’Artusi, col quale insieme

hanno provato centinaia e centinaia di ricette dando vita al celebre Manuale artusiano. A Miro Mancini il Premio gli viene as-segnato “per aver saputo, nel corso di una lunga e soddisfacente carriera professionale, insegnare a tanti giova-ni la passione per un lavoro allettante, e far apprezzare, ben oltre i confini ter-ritoriali, l’arte della pasticceria made in Forlimpopoli”. Queste le motivazioni del Premio a Margarita Fores: “per promuovere la cucina italiana nelle Filippine e din-torni, con passione e competenza. Sostenitrice del pensiero e dell’opera artusiana, ha aperto, in accordo con il centro di cultura forlimpopolese e per le medesime finalità di formazione e ristorazione, Casa Artusi Filippine”. Nell’edizione ultime edizioni il Mariet-ta ad Honorem è stato assegnato a Tullio Gregory e Alba e Desolina Mi-landri (2009); Benedetta Parodi e Ga-briella Devetak (2010); a Paola Gho e Michele Serra (2011); Stefano Bi-cocchi (Vito) e Simonetta Agnello Horn-by (2012).

La premiazio-ne. Entrambi i vincitori sa-ranno a Casa Artusi a Forlim-popoli (Fc) la sera di dome-nica 23 giugno per la consegna del premio, in occasione della

XVII° edizione della Festa Artusiana. Nella stessa giornata di domenica ci sarà la consegna del Premio Marietta il concorso nazionale per cuochi dilet-tanti dedicato alla fedele governante dell’Artusi, Marietta Sabatini, le cui iscrizioni si chiudono il 3 giugno pros-simo. Conduce la serata l’artista romagnolo Enrico Zambianchi, protagonista di una comicità visionaria che ha con-vinto pubblico e critica nei laboratori Zelig vincendo diversi concorsi. Gira l’Italia con il suo spettacolo sempre rinnovato e grazie alla buona cono-scenza della lingua inglese, nel 2011 si è cimentato in serate stand-up co-medy a Londra, New York e nel 2012 a Rio de Janeiro in portoghese.Durante la serata, per omaggiare la figura straordinaria della fedele Ma-rietta, performance teatrale interpre-tata dall’attrice Tita Ruggeri, scritta da SARA OLIVIERI dal titolo “MARIA SABA-TINI...DETTA MARIETTA”.

IL PREMIO MARIETTA AD HONOREM VA A DUE PERSONAGGI ‘GLOCAL’MIRO MANCINI E MARGARITA FORES La consegna domenica 23 giugno 2013 a Forlimpopoli in occasione della XVII° edizione della Festa Artusiana

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

G iuso amplia la gamma di referenze della sua Linea Pistacchio Gold con il

nuovo Pistacchio Gold 100% Verde Bronte DOP, realizzato unicamente con pistacchi di Bronte, universal-mente riconosciuti per la loro uni-cità.Caratterizzato dall’aroma dolce, de-licato e aromatico e un colore mar-rone/verdastro naturale del frutto macinato, il Pistacchio Gold 100% Verde Bronte DOP, rappresenta il top di gamma della linea di prodotti Giuso dedicato a questo gusto, che è ormai diventato uno dei più im-portanti in tutte le gelaterie artigia-nali moderne, nonché uno dei best sellers del mercato. Inoltre, ad oggi, il pistacchio è considerato dai con-sumatori uno dei gusti più rilevanti per classificare e posizionare sul mercato la qualità dell’offerta delle gelaterie artigianali.Proprio per questo Giuso ha scelto di ampliare la sua gamma, che con-ta già altre 3 referenze al pistac-

chio, in modo da offrire a ciascun gelatiere la proposta più adatta alle caratteristiche del proprio locale e del mercato di riferimento. E lo fa ancora una volta puntando sempre sull’assoluta qualità delle materie prime, offrendo un prodotto alta-mente genuino e con proprietà or-ganolettiche eccelse.Il nuovo Pistacchio Gold 100% Verde Bronte DOP risponde per-fettamente alla filosofia produttiva dell’intera Linea Gold Giuso, che mira a preservare la purezza degli ingredienti e la piena corrisponden-za al sapore naturale dei frutti. Tut-ti i prodotti della linea, infatti, non contengono aromi, conservanti, olii aggiunti e coloranti (questi ultimi, se presenti, sono solo naturali).Oltre al Pistacchio Gold 100% Verde Bronte Dop, della Linea Pistacchio Gold fanno parte: Pistacchio Gold Sicilia, realizzato solo con i migliori pistacchi siciliani, dal tenue colore verde e un sapore intenso e persi-stente; Pistacchio Gold Sicilia Inte-

grale, sempre con pistacchi siciliani ma tostati molto delicatamente e poco raffinati, così da ottenere un sapore pulito e una struttura grez-za, in cui è possibile sentire e ap-prezzare tracce del frutto; Pistac-chio Gold Turchia, dal colore verde giallastro e un sapore molto intenso per palati decisi.Il Pistacchio Gold 100% Verde Bron-te DOP di Giuso arricchisce una li-nea di prodotti di altissima qualità e genuinità, capace di soddisfare le esigenze differenti di ogni artigiano gelatiere e permettere a tutti i con-sumatori di gustare il sapore del pi-stacchio che più preferisce.

PISTACCHIO GOLD 100% VERDE BRONTE DOP: IL GUSTO NATURALE DELLA SICILIALa Linea Pistacchio Gold di Giuso si arricchisce della nuova referenza con i pistacchi di Bronte, universalmente riconosciuti per la loro unicità

CS PISTACCHIO RA.indd 3 09/05/13 16.32

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

L' azienda PIGO Srl è uno dei produttori leader al mondo di attrezzature

per il congelamento e fornitore di macchinari di processo per la lavo-razione di frutta e verdura con una vasta esperienza sia nel congela-mento sia nella lavorazione di pro-dotti ortofrutticoli.Assieme ai propri partners, PIGO ha installato le sue macchine, congela-tori a spirale e a letto fluido, in tutto il mondo. I suoi sistemi sono forniti ad aziende in USA, Europa, Africa, Australia e Asia dall’azienda stessa e dai suoi partner industriali.PIGO Srl si è specializzata nelle co-struzione di congelatori a letto flu-ido, Easy Freeze, i più indicati per congelare una varietà di frutta, ver-dura e numerosi prodotti ittici, car-ne e formaggi. I congelatori PIGO sono costruiti in maniera modulare e tutti i componenti sono totalmen-te costruiti in acciaio inox, capaci di fornire un perfetto prodotto IQF an-

che con lavora-zioni di prodotti delicati, come riso cotto, lam-poni, ecc.Tutte le unità sono totalmente assem-blate e testate negli sta-bilimenti aziendali prima della spedizione al cliente. Dopodiché vengono assemblate da un team di esperti PIGO nella sede del cliente.Easy Freeze e Easy Freeze Spyro sono il risultato di molti anni di esperienza, ricerca e sviluppo. PIGO può orgogliosamente dire che le sue macchine raggiungono caratteristiche operative eccellen-ti, efficienza energetica e facilità d’uso, che si traducono poi in molti vantaggi e privilegi per l’acquirente.Oltre a Easy Freeze e Easy Freeze Spyro, una delle macchine di punta di Pigo è la denocciolatrice auto-matica PG 103. Grazie al suo siste-ma di distribuzione, per un riempi-

mento quasi totale di piastre molto grandi (con frutta), la denocciolatrice PG 103 ha una capacità 50-100% maggiore di ogni altra denocciolatrice nel mercato, per una capacità ottimale di 60 ci-cli al minuto.L’esperienza dei clienti PIGO con-ferma l’adeguata qualità e prepara-zione della frutta (pulita, calibrata e con il giusto grado di maturazione) con 0,00% di noccioli rimasti.I siti www.pigo.biz e www.pigo.it aiutano ad avere un’idea migliore della produzione, brevi video sulle macchine Pigo in funzione sono vi-sibili su www.youtube.com, sotto il nome PIGOsrl..

ESPERIENZA, RICERCA E SVILUPPOPIGO può orgogliosamente dire che le sue macchine raggiun-gono caratteristiche operative eccellenti, efficienza energetica e facilità d’uso

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Deaeration& Fruit ProcessingSolutions

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

U nionAlimentari – Unione Nazionale della Piccola e Media Industria Alimenta-

re sottolinea come spesso possano essere colpevolizzate e danneg-giate enormemente Aziende che operano con quotidiana diligenza e buona fede. Le PMI alimentari basano inevita-bilmente la propria attività sulla qualità dei prodotti e dei processi, a partire dalle materie prime e con-seguentemente sulla selezione dei fornitori. Non fa notizia il fatto che migliaia di controlli abbiano dato esiti di assenza di carne equina, la

campagna mediatica in atto per col-pa di qualche operatore disonesto, se ne verrà provata la colpa, che a sua volta ha frodato consumatori ed altre imprese consegnando pro-dotti con un ingrediente non dichia-rato, sta mettendo in ginocchio un intero settore con migliaia di Azien-de e decine di migliaia di addetti coinvolti. Talune dichiarazioni riportate a mezzo stampa, in cui si sostiene l’assenza di controlli nella filiera, ri-teniamo dovrebbero essere meglio ponderate, in quanto ogni impresa alimentare adotta un proprio piano

di autocontrollo sanitario a cui si aggiungono i controlli effettuati dal-le autorità pubbliche, controlli su prodotti e processi che nel settore delle carni in particolare sono mol-to rigorosi e codificati, soprattutto in Italia. Ben venga quindi l’ulteriore innalza-mento qualitativo dei controlli, ma attenzione a non demonizzare un settore dove gli operatori, soprat-tutto i piccoli e medi, si difendono principalmente con la qualità che producono, e che stanno pagando oggi un prezzo assurdo insieme a tutte le loro maestranze.

N ESCLUSIVA PER RASSEGNA ALIMEN-TARE PRESENTA IL PROSSIMO CALEN-DARIO FIERISTICO

UNIONALIMENTARI: “BENE I CONTROLLI A TAPPETO PER LE PRESENZA DI EQUINO, MA EVITIAMO GENERALIZZAZIONI INUTILI E DANNOSE PER LE NOSTRE IMPRESE”

PIGO SI AGGIUDICA IL PREMIO ALLA FIERA POLJOPRIVREDNI SAJAM NOVI SAD, SERBIA E IN ESCLUSIVA PER RASSEGNA ALIMENTARE PRESENTA IL PROSSIMO CALENDARIO FIERISTICO

L’etichetta deve tutelare a pieno i consumatori ed i controlli è giusto siano intensificati. Dannoso tuttavia colpevolizzare l’intero settore fatto di migliaia e migliaia di Aziende totalmente incolpevoli ed oggi in ginocchio.

EXHIBITION START DATE END DATE PLACE

FOODTECH AFRICA 30/06/2013 02/07/2013 JOHANNESBURG

INDIA FOODTECH 30/08/2013 01/09/2013 CHENNAY

ASIA FRUIT LOGISTICA 04/09/2013 06/09/2013 HONG KONG

WORLD FOOD MOSCOW 16/09/2013 19/09/2013 MOSCO

AGROPRODMASH 07/10/2013 11/10/2013 MOSCOW

CHICAGO PROCESS EXPO 03/11/2013 06/11/2013 CHICAGO

MAFEX MOROCCO 07/11/2013 09/11/2013 CASABLANCA

GREAT LAKE FRUIT EXPO 10/12/2013 12/12/2013 MICHIGAN

NWFPA 12/01/2014 15/01/2014 PORTLAND

FRUIT LOGISTICA 05/02/2014 07/02/2014 BERLIN

CFIA 11/02/2014 13/02/2014 RENNES

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

L a parte più onerosa per la sicurezza nelle Aziende Ali-mentari, riguarda probabil-

mente la messa in sicurezza delle strutture, in modo particolare di pareti e pavimenti che devono essere ade-guati alle normative legate alla Sicu-rezza delle Persone e degli Alimenti, ma al tempo stesso devono anche contribuire a preservare i macchinari e l’edificio da un deterioramento che potrebbe risultare nel tempo ancora più oneroso.Dalla cura e attenzione dedicata alle strutture e alla pavimentazione in par-ticolare, dipendono quindi molteplici aspetti legati alla sicurezza degli ope-ratori, alla sicurezza dei prodotti finiti e alla longevità di attrezzature e strut-ture, quindi possiamo affermare che

“Scegliere la giusta strategia di manu-tenzione è parte integrante della più ampia strategia di business ”. Una scelta strategica sbagliata, che non tenga conto di tutti gli aspetti, può costare molto denaro sia nell’im-mediato che lungo tutta la vita dell’A-zienda. Scegliere il giusto rivestimento protet-tivo di sicurezza, perché sia efficace nella logica economica non è però casuale, ma frutto di una vera e pro-pria progettazione sviluppata attorno ad un’analisi che tiene conto di fattori tecnici, estetici, ambientali, economi-ci, che riguardano il Cliente, la storia della Struttura, passata e futura e che vanno valutati contemporaneamente e miscelati con esperienza per ottene-re uno e un solo risultato.

Per questo APS Srl, azienda di Taglio-lo M.to con oltre 20 anni di esperien-za, ha messo a punto un sistema di progettazione delle pavimentazioni e rivestimenti attraverso un metodo: “PavimentiSICURI®” che non è un marchio ma un sistema di lavoro per garantire al Cliente il miglior risultato.Si parte dal check-up delle superfici che deve essere accurato e svolto in collaborazione con i progettisti. Analiz-zare attentamente lo stato del sotto-fondo, dell’eventuale rivestimento già esistente e conoscere quali lavorazio-ni sono state effettuate nel tempo e quali saranno effettuate in futuro in quell’area, permette infatti al Tecnico di Sistema, di poter progettare il mix adatto per quella situazione. Poi è importantissimo poter contare

IL PAVIMENTO MIGLIORE? QUELLO CHE RISOLVE I PROBLEMI!In ogni ambito la sicurezza ambientale è importante, ma diventa essenziale nelle Aziende della filiera alimentare dove avviene una manipolazione di alimenti.

PAVIMENTI SICURI RA 3/13.indd 3 29/05/13 12.22

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

su una gamma di materie prime ade-guata; infatti per il successo di una pavimentazione resinosa ad alte pre-stazioni, non è saggio affidarsi ad una soluzione standardizzata, ma ogni singolo componente del Sistema deve essere valutato idoneo per quell’a-rea da un Tecnico di Sistema, che abbia esperienza e competenza per progettare e garantire un Pavimento SICURO. La realizzazione, che deve sempre essere eseguita da persona-le capace e formato, va poi seguita in tutte le sue fasi perché è certo che una pavimentazione resinosa, seppu-re realizzata con i migliori materiali, sarà efficiente nel tempo solo se ogni singola fase progettata, sarà eseguita con perizia e competenza.In ultimo, ma non per importanza, è necessario essere consapevoli del piano di programmazione delle manu-tenzioni. Ogni singola pavimentazio-ne, infatti, risponde ad una specifica esigenza e avrà un piano di manuten-zione che sarà determinato in accor-do con le necessità del Cliente e sulla base delle sue attese e disponibilità.Con il metodo PavimentiSICURI® è stato progettato anche il Pavimento realizzato da APS per il laboratorio Opson Srl, una brillante realtà che dal 1987 produce piatti pronti in a Sesto Fiorentino.I fratelli Giovanni e Luciano Bartolozzi, discendono dai una famiglia che da sempre ha svolto attività nel campo

dell’alimentazione, insieme hanno fatto crescere il loro laboratorio di via del Cuoco, arrivando oggi a contare su oltre 40 persone tra collaboratori e dipendenti. Per rispondere alle esigenze di igiene all’interno della loro Azienda hanno affrontato in questi anni molti cam-biamenti e provato diverse tipologie di pavimentazioni: “Realizzando piatti pronti abbiamo la necessità di avere un’igiene assoluta all’interno della nostra struttura. Avevamo già provato diverse soluzioni ma solo la pavimen-tazione progettata e realizzata da APS ha dimostrato di rispondere in pieno alle nostre esigenze di praticità e si-curezza e alle precise richieste che vengono dalla GDO e dagli organi si controllo. Quando infatti è stato il mo-mento di pensare ad una soluzione definitiva, abbiamo ragionato insie-me ai tecnici di APS in merito a tutte le possibili criticità e con il metodo PavimentiSICURI®, siamo arrivati alla soluzione personalizzata che oggi ab-biamo in laboratorio.”Opson è un’azienda che ha scelto di puntare sulla qualità sotto tutti gli aspetti e da specialisti attenti i pro-prietari, hanno saputo valutare il “giu-sto costo complessivo dell’intervento” affidando a specialisti la progettazio-ne e realizzazione delle pavimentazio-ni: “perché chi punta all’eccellenza sa riconoscere l’eccellenza, scoprire che a conti fatti è anche conveniente, è una piacevole scoperta in più”. La pavimentazione realizzata presso Opson Srl, ha un’attesa di vita utile

superiore ai 10 anni, è perfettamente impermeabile e antiscivolo, di facile manutenzione anche in caso di modi-fiche alla struttura. APS attraverso il programma Pavi-mentiSICURI® realizza anche check-up preventivi per essere partner dei propri Clienti anche nella pianificazio-ne utile ad individuare e analizzare tutte le possibili criticità delle superfi-ci, presenti e future, aiutando così le Aziende a predisporre il piano di inve-stimenti per ridurre al minimo i costi di manutenzione.Avere chiaro la stato di salute delle proprie strutture, non solo permette di fare una adeguata pianificazione tec-nica mirata alla massima sicurezza dei prodotti e dei lavoratori, ma con-sente anche di prenotare e distribuire gli interventi anche a lunga distanza, riuscendo così a realizzare interventi più efficaci ed economici.APS con il Programma PavimentiSI-CURI® collabora anche con le Aziende nell’implementazione dei Piani di Re-sponsabilità Sociale mirati al supera-mento dei limiti di legge e al raggiungi-mento del massimo profitto d’impresa si sotto il profilo economico che socia-le perché la Sostenibilità non sia sol-tanto un bella prospettiva ma motore di un passaggio dalla logica di obbligo a quella di Opportunità.Tutti i materiali utilizzati nel program-ma PavimentiSICURI® sono a basso impatto ambientale per il raggiungi-mento delle massime performance con un’alta attenzione all’aspetto del-la Sostenibilità futura.

PAVIMENTI SICURI RA 3/13.indd 4 29/05/13 12.22

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

D opo aver intensivamente te-stato l’ISOMALT BENEO nel cuore delle gomme da ma-

sticare, il BENEO-Technology Center ha potuto dimostrare che questo ingre-diente è in grado di sostituire perfetta-mente il poliolo mannitolo, offrendo ai produttori di confetteria un’alternativa commercialmente allettante pur man-tenendo la forma, la masticabilità e la consistenza della gomma.Le prove del BENEO-Technology Center si sono concentrate sulla sostituzione di una quantità di mannitolo fino al 5% - il dosaggio comunemente usato per il cuore delle gomme da masticare - col sostituto dello zucchero ISOMALT di BENEO e i risultati sono stati mo-nitorati. Per la similitudine del profilo sensoriale e delle proprietà tecnologi-che, l’ISOMALT si è dimostrato equiva-lente, se non superiore, al mannitolo in termini di lavorabilità e stabilità del prodotto finito, nonché di gusto e con-sistenza finali. Le prove hanno anche mostrato che, sostituendo il manni-

tolo con l’ISOMALT, non è necessario apportare alcun cambiamento al pro-cesso. Maggiore stabilità del prodotto significa ottimizzazione del processo di produzione. Se si utilizza l’ISOMALT al posto del mannitolo, i risultati do-cumentano che la solidità iniziale au-menta, rendendo il cuore della gomma da masticare più stabile. Con un cuore più stabile, si mantiene la forma della gomma, evitando deformazioni duran-te il processo di copertura. In aggiunta, usando l’ISOMALT nel cuore delle gom-me da masticare, si riducono i tempi di condizionamento, favorendo l’ottimiz-zazione del processo di produzione. Le prove hanno mostrato che l’ISOMALT favorisce la lunga durata della solidi-tà del cuore delle gomme allo stesso modo del mannitolo, garantendo il mantenimento della masticabilità e consistenza.La lunga esperienza di BENEO con l’I-SOMALT, unitamente agli ultimi risul-tati, offre ai produttori un’alternativa commercialmente valida. L’ISOMALT

di BENEO è il solo sostituto dello zuc-chero derivato dalla barbabietola da zucchero e pertanto caratterizzato da un profilo dolcificante analogo a quello dello zucchero. Ha uno scarso potere igroscopico e migliora la shelf-life della gomma da masticare. Inoltre, non è cariogeno e ha un basso indi-ce glicemico e queste caratteristiche sono state di recente valutate posi-tivamente dall’EFSA. Rudy Wouters, Vicepresidente del BENEO-Technology Center commenta: “I produttori sono alla continua ricerca di nuovi modi per migliorare l’efficienza e grazie ai risul-tati delle prove del BENEO-Technology Center, adesso ciò è possibile nella produzione del cuore delle gomme da masticare. L’ISOMALT, il sostituto dello zucchero di BENEO, offre un’allettante soluzione commerciale mantenendo la forma, la masticabilità e la consistenza della gomma. Il feedback che ricevia-mo dai clienti, esistenti e potenziali, mostra che, con questi risultati, siamo sulla strada giusta.”

BENEO PRESENTA UNA SIGNIFICATIVA OTTIMIZZAZIONE DEL PROCESSO PRODUTTIVO GRAZIE ALL’UTILIZZO DELL’ISOMALT NEL CUORE DELLE GOMME DA MASTICARE

BENEO RA.indd 3 28/01/13 17.14

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

L a mozzarella così come la conosciamo ha un proces-so produttivo assai com-

plesso: dopo il ricevimento del latte dai vari allevamenti, con un proces-so di filtrazione e di pastorizzazione si rende il latte “puro” cioè senza contaminazioni. La pastorizzazione consiste nel por-tare a circa 85°C il latte attraverso uno scambiatore di calore vapore/latte per far decantare le varie im-purità presenti nel liquido. Successivamente la temperatura del latte viene nuovamente abbas-sato tramite uno scambiatore di ca-lore acqua/latte: questa operazione fa sì che il latte possa essere stoc-cato e mandato direttamente alla fase successiva di miscelazione con caglio ed inserimento del siero; anche lo stesso siero viene tenuto a una temperatura di 15/20°C, at-traverso circolazione forzata sulla camicia del serbatoio.La pasta che ne deriva viene suc-cessivamente filata a caldo e fatta passare in stampi rotazionali che ne determinano la classica forma a ciliegina. Successivamente la mozzarella ri-mane a bagno in una vasca di ras-sodamento ed eventuale salatura che ne determina la sapidità e la-consistenza in funzione delle ore di raffreddamento.Quest’ultima parte del processo viene completata grazie ad uno scambiatore di calore acqua po-tabile/soluzione antigelo in bassa temperatura per ridurre la tempe-ratura della mozzarella nella va-

sca: questa fase è costantemen-te monitorata dai casari che con la loro esperienza determinano il momento esatto di estrazione per procedere all’ultima fase di confe-zionamento.Dopo il confezionamento la mozza-rella viene stoccata in una camera climatica in bassa temperatura in attesa della spedizione.In questa specifica applicazione Eurochiller si è occupata di tutto il processo produttivo dal raffredda-mento post pastorizzazione, al raf-freddamento del siero, passando dal raffreddamento dell’acqua della vasca di rassodamento fino al man-tenimento delle celle climatiche di stoccaggio fornendo: un refrigerato-re mod. NAX-S-A-FT 230, esecuzione per lavoro a basse temperature; una vasca in AISI 304 per uso alimenta-re, capacità 3000 lt; tre pompe di ricircolo/mandata alle utenze rea-lizzate in acciaio inox; due gruppi di raffreddamento aria ad espansione diretta per il raffreddamento delle celle di stoccaggio.

IL RAFFREDDAMENTO DEI LATTICINIPer un importante caseificio Molisano, patria della mozzarella DOC, specializzato nella produzione di mozzarelle ciliegine e treccia, EUROCHILLER ha recentemente realizzato un impianto di raffreddamento in bassa temperatura oltre che di stoccaggio del prodotto finito.

EUROCHILLER RA.indd 3 04/02/13 10.59

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A lcuni capannoni sono ca-ratterizzati da varchi di importanti dimensioni,

necessari per il transito di merci ingombranti come macchine spe-ciali o per situazioni particolari; per tali varchi è dunque indispensabile un’adeguata ed apposita chiusura. Leader nelle chiusure industriali e nelle tecnologie di carico e scarico, l’azienda Hörmann presenta oggi le serrande avvolgibili Decotherm, realizzabili in larghezze sino a 10 metri.Queste serrande risultano d’estre-mo interesse non solo per le per-formance d’eccezione che garanti-scono ma anche dal punto di vista del rapporto prezzo/prestazioni: chiusure di dimensioni tanto impor-tanti sono infatti solitamente molto costose in quanto la maggior parte dei produttori, all’interno della loro gamma base, offrono chiusure fino ad un massimo di 8 metri di larghez-za ed è quindi necessario ricorrere a soluzioni personalizzate per poter ottenere la chiusura in questione. Il programma di serrande avvolgibili

Hörmann al contrario, comprende di base anche le serrande Deco-therm per varchi con larghezze fino a dieci metri e altezze fino a nove metri (le serrande Decotherm pos-sono avere in sostanza superfici fino a 90 metri quadri)La possibilità di realizzare serran-de con dimensioni tanto particolari nasce, all’interno del reparto ricer-ca e sviluppo Hörmann, a partire dall’evoluzione tecnica dei profili Decotherm. Grazie alla loro curva-tura e microprofilatura, essi sono contraddistinti da una robustezza particolarmente elevata. Per i suoi profili Decotherm S, Hörmann lavo-ra il cosiddetto acciaio “fullhard”,

estremamente resistente, che si distingue tra l’altro per il suo cari-co di snervamento maggiore del 70 percento rispetto ad altri tipi di acciaio. Grazie alla peculiare mate-ria prima e alla sagoma del profilo, anche una serranda di 10 metri riesce a resistere alla classe 2 di carico dovuto al vento. Per un’ulte-riore stabilità del manto, Hörmann offre per il suo programma di ser-rande una soluzione particolare: la tecnologia WPS. Con un sostegno telescopico rompitratta che si an-cora al pavimento dopo la chiusura, il WPS accompagna il movimento della serranda durante l’apertura e la chiusura. I profili Decotherm si distinguono non solo per l’ecce-zionale stabilità, ma anche per la particolare curvatura ottimizzata che, durante l’avvolgimento, garan-tisce la riduzione dei punti di pres-sione e di abrasione sul manto. Il diametro del manto della serranda (arrotolato) risulta così più piccolo; tale caratteristica fa sì che non sia necessario un ampio spazio nella zona architrave destinato all’avvol-gimento della serranda.

SERRANDE DECOTHERM HÖRMANN: SOLUZIONI AD HOC PER VARCHI SINO A 10 METRIDI LARGHEZZA

Chiusure con superfici fino a 90 metri quadrati

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

N uovo, completamente innovativo e unico sul mercato, per laboratori all’avanguardia o centri commer-

ciali, “panorama “ e’ un forno rotativo con sulla parete posteriore uon ampio cristallo curvato, permette ai clienti di avere una vi-suale diretta del prodotto in cottura mante-nendo la zona lavoro separata. Disponibile anche con schermo LCD poste-riore per la visualizzazione del tipo di prodot-to infornato e di tutti i dati inerenti all’avan-zamento cottura. Studiato per risparmio energetico, minimo ingombro e una cottura perfetta.

SHOW YOUR ART

CABLAGGIO SENSORE-ATTUATORE PER L’INDUSTRIA ALIMENTAREL’attuale gamma prodotti per il cablaggio sensore-attuatore di Phoenix Contact si amplia di nuove va-rianti. Le nuove versioni, sviluppate appositamente per l’impiego nell’ industria alimentare, si contraddi-stinguono, tra l’altro, per le loro superfici ultralisce e per l’acciaio inox 1.4404.I requisiti imposti ai macchinari ed impianti dell’in-dustria alimentare sono decisamente superiori agli standard dell’industria meccanica: tutte le superfici devono essere estremamente lisce e prive di fessure e di spazi intermedi. Per garantire i massimi livelli di igiene nell’intero processo, gli impianti vengono in parte puliti con pro-cedure aggressive, inoltre, i prodotti alimentari e i

loro imballaggi devono essere assolutamente protetti dal contatto con parti d’impianto e di macchinari. La nuova gamma prodotti per l’industria alimentare, hygienic design, soddisfa pienamente tali requisiti ed anche i materiali utilizzati rispondono alle spe-cifiche dell’ente americano Food And Drug Admini-stration (FDA).Oltre al cablaggio per il settore alimentare, Phoenix Contact offre una vasta scelta di connettori sensore-attuatore passivi M5, M8 ed M12 per il collegamen-to dei dispositivi periferici con il relativo sistema di controllo.

 

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P er identificare l’inizio di questo sodalizio occorre tornare indietro nel tempo

al 2003… Da poco due realtà azien-dali erano state riunite in un’unica realtà: Uniloy Milacron, portando con sé macchine diverse, con piat-taforme di controllo, know-how ed esperienze differenti. Fu chiara la necessità di unificare la gestione delle macchine e razio-nalizzare il processo di sviluppo, il che voleva dire anche adottare una piattaforma di controllo comune.Da un‘analisi dei fornitori presenti sul mercato il team di sviluppo iden-tificò la soluzione B&R come la più adatta ai loro scopi, essendo aper-ta, versatile e molto efficiente per-ché permetteva di portare il codice su diverse piattaforme HW e nelle successive release dell’ambiente di sviluppo. Questo avrebbe consen-tito a Uniloy Milacron di adottare soluzioni sempre più evolute, sal-vaguardando gli investimenti fatti nello sviluppo del software, che sarebbe rimasto compatibile tra le diverse taglie e serie di macchine.“All’inizio fu un po’ una scommes-sa per noi, che non conoscevamo ancora bene B&R, – racconta Luca Bertolotti, Direttore tecnico in Uni-loy Milacron – ma questa azienda ha messo in campo per noi capa-cità e competenze notevoli, sin dal primo contatto, con suggerimenti che si sono rivelati vincenti all’atto pratico. Durante tutti questi anni si è poi sempre trovata la disponibili-tà e il modo di affrontare ogni sfida con professionalità, confermando quella positività iniziale. Il fatto stesso che, nel tempo, al-tri concorrenti abbiano deciso di

abbandonare le loro soluzioni per passare a B&R è stata un’ulteriore conferma della bontà della nostra scelta.”A ulteriore conferma di quanto detto da Luca Bertolotti, anche le altre società all’interno del gruppo Milacron, l’unico fornitore globale dell’intera linea di macchine per injection molding/estrusione/blow molding, equipaggiano oggi le loro macchine con sistemi B&R.Nella prima macchina per il medi-cale controllata interamente con di-spositivi B&R, Uniloy Milacron si de-cise da subito di sfruttare al meglio l’integrazione nativa in Automation Studio di tutte le parti dell’automa-zione: CPU, I/O, motion, interfaccia operatore, etc.Negli anni a seguire, man mano che B&R sviluppava nuove tecno-logie e nuovi prodotti, questi sono stati integrati nei sistemi esistenti e in quelli via via creati, aggiungendo funzionalità, affidabilità e sicurezza alle macchine, sempre salvaguar-

dando gli investimenti fatti nei pro-getti precedenti. L’ultimo progetto sviluppato insieme ha dato vita alla nuova macchina iniezione-sof-fiaggio dedicata al mercato farma-cosmetico di alta gamma. Questa nuova macchina è arricchita con le più evolute soluzioni di sicurez-za ed è in grado di lavorare tutti i materiali plastici in commercio. Con una dotazione B&R completa e in-tegrata, anche l’ultima nata eredita il software di controllo e automazio-ne sviluppato per le altre macchi-ne, con cui condivide la struttura di base e l’interfaccia verso l’operato-re, con grande risparmio di tempi e costi di sviluppo e manutenzione.Dopo tanti anni di lavoro congiun-to, questa duratura relazione ha dimostrato come il continuo miglio-ramento tecnologico, insieme alla competenza e alla professionalità, siano in grado di produrre frutti ec-cellenti.

DIECI CANDELINE PER UNILOY MILACRON E B&RLa storia di una partnership lunga un decennio all’insegna della collaborazione e della qualità delle macchine.

UNILOY MILACRON RA 3/13.indd 3 08/05/13 13.20

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

S i è chiuso con un aumen-to del 5% il giro d’affari di SIPO nel 2012 rispetto

all’anno precedente. Un risultato positivo - nonostante il perdurante quadro economico recessivo - do-vuto alla strategia di internaziona-lizzazione messa a punto negli ulti-mi due anni che ha visto l’azienda espandere la propria presenza in molti Paesi europei. L’incidenza dell’export ha raggiunto infatti una quota pari al 10% del fatturato complessivo. “Mentre fino al 2011 i nostri prodotti erano destinati solo al mercato nazionale - ha dichiara-to Massimiliano Ceccarini, Deve-lopment Manager di SIPO - abbia-mo ritenuto fondamentale avviare un processo di internazionalizzazio-ne per valorizzare i prodotti italiani all’estero in aree con un elevato po-tere di acquisto ed una forte richie-sta di prodotti agricoli di importa-zione di qualità, in particolar modo mi riferisco ai paesi Nord-europei e dell’area Baltica”.

Il dato di bilancio è peraltro supe-riore alla media generale del com-parto ortofrutticolo e del trend eco-nomico generale. Secondo i dati diffusi nel corso di un recente con-

vegno dalla Camera di Commercio di Rimini, il fatturato dell’industria nazionale nel 2012 ha segnato una contrazione del 5,6% sull’anno precedente, la spesa per i consumi delle famiglie mostra un saldo ne-gativo e il tasso disoccupazione è in progressivo aumento. “I risultati po-sitivi – ha sottolineato Ceccarini - ci hanno permesso di garantire a tut-to il nostro organico i posti di lavoro, seppur abbassando notevolmente le marginalità a causa del costo del lavoro, della pressione fiscale e del costo delle materie prime sempre in aumento anno dopo anno. Nono-stante lo scenario sia triste e critico, occorre fare rete, ovvero favorire le collaborazioni lungo tutta la filiera economica per uscire da questa cri-si strutturale. Serve l’unione che fa

la forza - ha aggiunto - non soltanto da parte delle imprese e delle As-sociazioni di Categoria ma anche delle banche e dei rappresentanti politici nazionali e locali”.

Nei piani del 2013 l’azienda ha annunciato nuovi investimenti in ricerca e sviluppo di nuovi prodotti ad alto valore aggiunto per potersi presentare sul mercato internazio-nale come specialista di prodotto, soprattutto per categorie merceolo-giche di nicchia. E proprio in questa strategia rientra la recente registra-zione del brand Si Bionda che iden-tifica le insalate di IV gamma da agricoltura biologica confezionate e lavate pronte da consumare che saranno commercializzate preva-lentemente sui mercati esteri.

SIPO : + 5% IL GIRO D’AFFARI NEL 2012, LA SOCIETÀ CRESCE E PROSEGUE IL PROCESSO DI INTERNAZIONALIZZAZIONEL’azienda riminese SIPO - che opera nel settore agroalimentare e valorizza i prodotti agricoli italiani - ha registrato nel 2012 una crescita del fatturato del 5% rispetto al 2011, proseguendo il processo di internazionalizzazione nei mercati dell’Est e del Nord Europa.

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

O li EVO 100% italiani Alce Nero: aromi e sapori bio-logici per ogni palato

Provengono dalle coltivazioni più pregiate di Puglia, Calabria e Sicilia: la varietà di oli extra vergine d’oliva biologici di Alce Nero oltre ad esse-re alimenti sani, puliti e buoni sono anche completamente tracciabili per avere la certezza della loro sto-ria e qualità.Bologna, 9 maggio 2013 – Prodotti dalle olive coltivate nelle zone più vocate del Sud Italia, gli Oli Extra Vergine di Oliva biologici Alce Nero racchiudono l’ampia gamma di fra-granze e sapori tipici delle loro terre di origine coniugando la storia dei territori che ne permettono la nasci-ta con la possibilità di una comple-ta tracciabilità.Prodotto con olive provenienti dal Sud Italia, l’Olio extravergine di

oliva 100% italiano è la scelta più classica tra la gamma di oli propo-sti da Alce Nero a cui si affianca l’O-lio extravergine di oliva Dop Terra di Bari e Bitonto che, ottenuto dalle varietà Ogliarola barese e Coratina, è particolarmente fruttato, con un retrogusto leggermente piccante e amaro. Oltre a questi due pregiati oli, la gamma di Alce Nero conta anche oli monocultivar prodotti in alcuni dei territori più rinomati del nostro Paese: l’Olio Biancolilla, elegante e romantico che nasce dalla spremi-tura delle olive Biancolilla coltivate nella Sicilia sud-occidentale, l’Olio Frantoio, fruttato e leggermente piccante, proveniente dalle omo-nime olive calabresi e infine l’Olio Ogliarola dal gusto e dall’aroma unico e inconfondibile grazie agli ulivi del Parco degli Uliveti Monu-

mentali di Puglia che ne permetto-no la creazione.Classificato come varietà Ogliarola salentina (antica di 2.500 anni), quest’ultimo olio extravergine di oliva biologico Alce Nero è prodotto grazie agli ulivi secolari di Puglia, è caratterizzato da un colore giallo con riflessi verdognoli, dal profumo che ricorda il frutto dell’oliva, con sentori di erba appena falciata e dal gusto delicato, leggermente amaro, con retrogusto piccante. Ideale per con legumi e purè di fave, zuppe di verdure o di pesce, molluschi e pesce, è il condimen-to ideale per piatti tipici pugliesi come le frise bagnate con acqua e condite con pomodoro e origano, o l’acquasalata (pane duro, cetriolo, pomodoro, cipolla dolce).Sani, puliti e buoni, ma non solo. Tutti gli oli extravergine di oliva di Alce Nero garantiscono in più la possibilità di rintracciare la loro ori-

gine e la loro storia. La trac-ciabilità dell’olio permette di colmare la distanza tra pro-duttori e consumatori, dan-

do ai primi la possibilità di rendere pubblica la

qualità del loro pro-dotto e ai secondi la certezza di tale

qualità. Basta infatti digitare nel riquadro presente sul sito (www.alcenero.com) nella se-zione olio extravergine di oliva, il numero di lotto indicato sulla retro etichetta di ogni botti-glia per conoscerne la precisa provenienza e scoprirne le caratteristi-che sensoriali.

OLI EVO 100% ITALIANI ALCE NERO: AROMI E SAPORI BIOLOGICI PER OGNI PALATO

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NEWS NOTIZIE IN BREVE

D opo il successo registrato l’anno scorso con la promo-zione in store “Naturalmen-

te Bio”, Salumificio Pedrazzoli lancia una nuova iniziativa rivolta al consu-matore. Fino al 30 giugno, nei punti vendita aderenti che distribuiscono i prodotti a marchio Pedrazzoli in tutta Italia, acquistando 200 gr di Morta-della IGP Bologna, con o senza pistac-chio, subito in omaggio altri 100 gr di salume!Terminerà invece il 31 luglio l’inizia-tiva promozionale legata ai prodotti luxury gourmet della Linea Q+. Prota-gonista, in caso, sarà il Prosciutto Cot-to, nelle varianti Mantegna, Pico della Mirandola e Tramuschio. A fronte di un acquisto di 250 gr di prosciutto cotto al dettaglio subito in omaggio una vaschetta di preaffettato biologi-co a scelta tra Salame Mila-no e Bresaola di suino bio da 70 gr, della Linea Primavera Bio di Salumificio Pedrazzoli. “Abbiamo deciso di ripropor-re questa formula promozio-nale rivolta al nostro consu-matore, sempre attento e alla ricerca di prodotti alimentari di alta qualità, tramite i nego-zi che distribuiscono i nostri prodotti al dettaglio. I canali coinvolti anche quest’anno sono negozi, supe-rette, alimentari, salumerie, piccoli su-permercati di fascia alta dislocati su tutto il territorio italiano. – commenta Emanuele Pedrazzoli, Direttore Com-merciale Italia di Salumificio Pedraz-zoli – l’iniziativa ha lo scopo di offrire ai nostri consumatori la possibilità di degustare i diversi prodotti proposti dal nostro Salumificio che hanno un

unico minimo comun denominatore: la qualità 100% Made in Italy !”L’iniziativa vuole anche presentare la nuova vaschetta studiata dal Sa-lumificio Pedrazzoli per i prodotti Bio preaffettati, che si presenta più piena

e con fette mosse. Questa particolare disposizione permette che le fette si stacchino in modo ottimale anche a distanza di parecchio tempo da quan-do il prodotto è stato inserito all’inter-no della confezione.

SALUMIFICIO PEDRAZZOLI REGALA LA BONTÀ!Al via le promozioni in store che l’azienda mantovana ha riserva-to ai suoi consumatori. Protagonisti i prodotti delle Linee Tradizio-nale, Q+ e Primavera Bio

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IMBOTTIGLIAMENTO MACCHINE - ATTREZZATURE

D ove meno te l’aspetti… Nel regno delle bacche rosse… Tra vini grintosi e sangui-

gni dal nome evocativo: Negroamaro, Nero di Troia, Primitivo… ecco spunta-re un bianco fruttato, addirittura spu-mante, dal perlage delicato: impensa-bile, ma vero. Ad Alberobello di Bari, patria di rossi corposi, la Cantina-Museo Albea,dopo anni di ricerca e la-voro intenso, ha ricavato un raffinato brut da uve autoctone, attraverso la spumantizzazione secondo il metodo classico champenoise: “Donna GISLE-NA Medici”.«Da tempo pensavo di affiancare al nostro ormai famoso fuoriclasse LUI (Igt Puglia Rosso Nero di Troia) un bianco dello stesso livello che fosse espressione del territorio, senza per forza dover copiare gli analoghi vini-blasonati di altre zone, più vocate», rivela il cavalier Dante Renzini, titolare della struttura pugliese, «Per questo spumante della Valle d’Itria, abbiamo utilizzato quattro vitigni autoctoni, Ver-deca, Bianco d’Alessano, Fiato Minu-tolo e Maruggio, che conferiscono al brut sentori di frutta gialla matura e fragranza di fiori freschi. Alla finezza delle nostre bollicine do-veva corrispondere un nome di pari eleganza per cui ho dato allo spu-mante quello della mia nonna pater-na, persona di carattere e, al tempo stesso, dolce, autorevole ma gentile: esattamente come il “Donna Gislena

Medici!». All’incredibile risultato, in grado di spiazzare le regole codificate e tradizionali di una certa enologia e di rimarcare in modo inconsueto l’i-dentità territoriale di questo angolo di Puglia, non si è arrivati per caso, come riferisce l’enologo Claudio Sisto, responsabile di Albea: «Il brut nasce da un progetto ben definito. Alla Can-tina, volevamo lavorare sui vitigni a bacca bianca della valle d’Itria per tro-vare una base spumante che potesse caratterizzare la produzione di questo territorio sotto un aspetto diverso, rispetto alle duedoc, Locorotondo e Martina Franca, storicamente ricono-sciute. La nostra scelta è stata fatta anche grazie agli studi dell’Istituto di Ricerca di Locorotondo che si occupa da tempo della valorizzazione dei viti-gni minori».Dopo un primo periodo sperimen-tale di lavorazione del brut, che ha permesso l’annata 2009, la Cantina Albea ha l’obiettivo di incrementarne la quantità, ma solo fino a un certo punto…«Oggi volutamente ci limitia-mo a 2.000 bottiglie di spumante all’anno», conferma Dante Renzini, «In programma, abbiamo l’aumento della produzione del “Donna Gislena” fino a raggiungere nel 2016 le 6.000 bot-tiglie annuali, numero che però non intendiamo superare per poter garan-tire sempre una qualità costante e di pregio». È facile prevedere che questo vino del futuro, dal nome e lignaggio

del passato, potrà offrire al pro-duttore molte soddisfazioni come quelle già fornite dal conterraneo LUI Igt. Il Rosso Nero di Puglia conti-nua la sua strada di succes-so e, nei giorni scorsi, si è presentato ad un appunta-mento a cui da anni non manca mai: il vino di Albea ha preso parte al 63° Festival della Canzone Italiana, a Sanremo, abbina-to a LUI Igp, il pro-sciutto crudo di Nor-cia, riserva “24 mesi”, al pepe rosa, del Salu-mificio Renzini. In una location prestigiosa, i due “campioni” han-no conquistato un parterre di tutto rispet-to, formato da addetti ai lavori, personaggi celebri e pubblico. La squisita sapidità delle rosee fette di prosciut-to, leggermentearo-matiche, e le piacevoli note fruttate e speziate del vino, morbido ed equilibrato, sono state apprezzate da tutti. Lui e Lui si sono dimostra-ti imigliori testimonial dell’arte di Dante Renzini.

BOLLICINE “GRIFFATE” ALBEAUna nuova impresa enologica per la Cantina di Alberobello del cavalier Dante Renzini: uno spumante di alta classe in terra di grandi rossi! Il brut “Donna Gislena”, frutto di quattro vitigni autoctoni, va ad aggiungersi ad altri assi dell’Azienda, come LUI, l’IGT Puglia Rosso Nero di Troia, che anche quest’anno si è fatto notare a Sanremo, insieme all’altro LUI, il prosciutto crudo di Norcia Igp della Casa.

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IMBOTTIGLIAMENTO MACCHINE - ATTREZZATURE

I l focus 2013 sarà la sostenibi-lità, un asset imprescindibile in particolare per il comparto del

vino, dalle tecnologie di produzione al prodotto finito. L’orientamento alla sostenibilità di filiera sarà il filo con-duttore dell’intera manifestazione: dalla vite al vino sulla tavola, in ogni passaggio la qualità si sposa alla so-stenibilità, e diventa elemento distin-tivo e premiante.Durante il SIMEI sarà organizzato un importante convegno internaziona-le che coinvolgerà gli attori attivi sul tema della sostenibilità a livello mon-diale e che contribuirà a definire le linee guida del futuro in tale ambito, sostenuto da un calendario fittissimo di workshop e seminari di approfon-dimento. I visitatori di SIMEI, quindi, oltre a trovare una vasta e completa

esposizione delle eccellenze tecnolo-giche, potranno assistere a conferen-ze, convegni, momenti di studio e di scambio tra i protagonisti di questo settore affascinante quanto comples-so, portatore del Made in Italy nel mondo, e che costituisce una parte sostanziale del nostro export determi-nando in misura considerevole i tratti dell’economia globale.In questo processo di evoluzione di SI-MEI, Unione Italiana Vini in qualità di organizzatore della manifestazione si conferma fonte autorevole nella pro-duzione di contenuti ma soprattutto agevolatore di relazioni professionali a qualsiasi livello e target. SIMEI, infatti, è una vera e propria piattaforma d’incontro tra domanda e offerta. Un’importante novità che ver-rà introdotta nell’edizione 2013, mai

utilizzata in ambito fieristico, è Join Tag, la nuova tecnologia a supporto della relazione espositori-visitatori che rivoluzionerà la modalità di trasfe-rimento dei contenuti e di creazione dei contatti.In contemporanea alla 25° edizione di SIMEI si svolgerà anche la 9a edi-zione di Enovitis, il Salone Internazio-nale delle Tecniche per la Viticoltura e l’Olivicoltura. Nei padiglioni dedicati a Enovitis saranno esposte le attrezza-ture, le macchine e i prodotti per il set-tore viticolo. SIMEI ed Enovitis insie-me, quindi costituiscono l’itinerario tecnologico completo dell’intera filiera vitivinicola, dal vigneto fino alla produ-zione e al confezionamento del vino.Agli espositori delle due manifestazio-ni è dedicato il Concorso Novità SIMEI ENOVITIS 2013. L’iniziativa ha lo sco-po di valorizzare e divulgare le opere dei produttori di attrezzature, prodotti e servizi che presentino innovazioni di prodotto e di processo che possano far prevedere un progresso tecnico. La valutazione delle candidature sarà affidata ad un Comitato tecnico-scien-tifico. A cinquant’anni dalla prima edizione SIMEI è oggi l’appuntamento biennale più atteso a livello internazionale, lea-der a livello mondiale nel settore delle tecnologie del vino: luogo d’incontro, di approfondimento, dove si definisco-no i trend di mercato e si presentano le nuove tecnologie.

SIMEI FESTEGGIA 50 ANNI E PUNTA SULLA SOSTENIBILITÀSIMEI, il Salone Internazionale Macchine per Enologia e Imbot-tigliamento, il più importante punto di riferimento nel panorama delle manifestazioni fieristiche dedicate alla filiera del vino, olio e beverage, in programma a Fiera Milano Rho dal 12 al 16 no-vembre 2013, festeggerà quest’anno la 25a edizione. Un anni-versario importante che segna un vero momento di svolta.

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ORGANIZED BY

WORLD LEADERIN WINETECHNOLOGY

25A EDIZIONESALONE INTERNAZIONALE MACCHINE PER ENOLOGIAE IMBOTTIGLIAMENTO

12 —16.11.2013Fiera Milano (Rho)[email protected] / simei.it

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IMBOTTIGLIAMENTO MACCHINE - ATTREZZATURE

A cqua Minerale San Bene-detto S.p.A., si aggiudica l’O-scar dell’Imballaggio 2013,

sezione Comunicazione, con la sua linea “Progetto Eco-Green”. Promos-so dall’Istituto Italiano Imballaggio e da Conai, l’Oscar rappresenta uno dei più ambiti riconoscimenti attri-buiti alle migliori soluzioni di packa-ging eco-compatibili e valorizza le politiche di prevenzione dell’impatto ambientale. La linea “Progetto Eco Green” è la nuova generazione di bottiglie di ac-qua minerale con la quale San Be-nedetto vuole offrire al consumatore la possibilità di scegliere tra un pro-dotto convenzionale ed uno a ridotto impatto ambientale. Il 100% delle emissioni di CO2 dell’intero ciclo di vita dei formati della linea “Progetto Eco-Green” (che comprende la mez-zo litro, la bottiglia da 1 litro Easy su-percompatta e dalla massima prati-cità e i formati famiglia da 1,5 l e 2 l) è compensato attraverso l’acquisto di crediti di tipo “VERs”, che finan-ziano progetti ecosostenibili per la salvaguardia del clima. Inoltre, in un’ottica sempre più ecologica, i for-mati da 1 l Easy e quelli famiglia da 1,5 l e 2 l utilizzano rispettivamente il 30% e il 10% di RPET, cioè PET ri-generato proveniente dal riciclo del-la plastica, riducendo il fabbisogno di materia prima vergine e quindi di petrolio. Leggera ed equilibrata, l’Acqua Mi-nerale San Benedetto è un meravi-glioso dono a cui la natura ha dato

proprietà benefiche e per la quale ha creato uno scrigno sotterraneo a 300 metri di profondità in grado di conservare intatta la sua purezza originaria. La consapevolezza delle straordinarie proprietà di questa ri-sorsa spinge l’Azienda a protegger-la, per poterla consegnare intatta alle generazioni future. Per questo motivo San Benedetto ha sottoscrit-to nel 2009 e rinnovato negli anni successivi un accordo volontario con il Ministero dell’Ambiente e del-la Tutela del Territorio e del Mare, volto al calcolo dell’impronta di car-bonio (carbon-footprint) secondo il metodo dell’LCA, al fine di avere una “contabilizzazione” ed una consa-pevolezza scientifica delle emissioni prodotte dalla filiera dell’acqua mi-nerale ed orientarla alla definizione di un programma di lavoro teso ad una riduzione complessiva delle emissioni di CO2.I risultati di questi anni di intenso lavoro sono:

È stato misurato dal 2008 al 2011 un abbattimento del 30% della CO2 prodotta pari a circa 70.000 t CO2 eq relative alla li-nea acqua minerale a marchio San Benedet-to (certificato da Bure-au Veritas);

È stato introdotto nel 2010 sul mercato italiano il primo forma-to di acqua minerale a

CO2 compensata 1 l Easy (emissio-ni neutralizzate attraverso l’acquisto di crediti di carbonio di tipo VERs), caratterizzato altresì dalla presenza di un 30% di RPET, guadagnandosi presto il gradimento dei consuma-tori e la leadership assoluta di seg-mento;

Nel 2012 è stata estesa l’espe-rienza di successo di Easy ad una nuova linea di prodotti “Progetto Eco-Green” comprendente due for-mati famiglia da 2 l e da 1,5 l non-ché un formato da 0,5 l per il con-sumo on the go, tutti caratterizzati dalla completa compensazione del-le emissioni prodotte sempre secon-do il meccanismo dell’acquisto dei crediti.

LE BOTTIGLIE A RIDOTTO IMPATTO AMBIENTALE DI ACQUA MINERALE SAN BENEDETTO SI AGGIUDICANO L’OSCAR DELL’IMBALLAGGIO 2013 DEDICATO ALLA SOSTENIBILITÀ

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IMBOTTIGLIAMENTO MACCHINE - ATTREZZATURE

I n un mercato che parla di crisi e di sfiducia, ci sono Aziende come Acqua Sant’Anna che ri-

escono a crescere. L’Azienda leader del settore acqua minerale ha chiu-so infatti il 2012 con un fatturato di 220 milioni di euro, segnando un +10% rispetto all’anno precedente.I dati IRI al 31 dicembre 2012 con-fermano la leadership di mercato e il trend di crescita, unica marca con crescita di punti a valore e volume. Sant’Anna e Sant’Anna Bio Bottle – la bottiglia Sant’Anna ricavata non dal petrolio ma dai vegetali – rap-presentano insieme una quota a valore del 12,1% e dell’11% a volu-me. Bio Bottle è ormai nella top ten dei marchi più venduti di acqua mi-nerale, un risultato sorprendente, a soli due anni dal lancio della nuova bottiglia sul mercato e consideran-do la portata innovativa del prodot-to, che non ha eguali sul mercato.Bio Bottle è un prodotto di punta dell’Azienda, che ha inventato un contenitore nuovo per l’acqua mi-nerale, che non contiene petrolio come le plastiche tradizionali ma conserva tutte le caratteristiche di praticità e maneggevolezza del-le normali bottiglie, preservando le caratteristiche organolettiche dell’acqua in modo paragonabile al vetro.Intraprendenza, innovazione e crescita continua sono nel dna di questa Azienda che è divenuta un esempio imprenditoriale da manua-le di economia. In 10 anni il fattura-to è più che triplicato passando dai 68 milioni del 2003 ai 220 milioni del 2012. Anno dopo anno, Acqua Sant’Anna ha conquistato impor-tanti quote di mercato, superando

uno dopo l’atro i principali compe-titors fino a scalare la classifica e giungere in vetta. Il trend di crescita continua anche in questa fase eco-nomica difficile, laddove spesso i dati del mercato restano invariati o registrano un decremento.La diversificazione è un’altra ricetta individuata dall’Azienda per la cre-scita. A tal proposito sta registrando un grande successo il marchio Santhé Sant’Anna, lanciato solo pochi mesi fa sul mercato, che ha inserito l’A-zienda in un nuovo segmento, quel-lo del the freddo. Il marchio sta con-quistando un’importante posizione sul mercato, dove si confronta con competitors storicamente presenti e consolidati e in pochi mesi dal lancio ha raggiunto a gennaio 2013 un picco di quota volume dell’8%. Tale è il successo di pubblico, che l’Azienda sta valutando un nuovo investimento per ampliare la produ-zione installando una nuova linea nello stabilimento di Vinadio (Cu-

neo). I dati di crescita della marca Sant’Anna evidenziano il dinami-smo dell’Azienda Fonti di Vinadio su tutte le sue referenze, a partire dal best seller: Acqua Sant’Anna naturale nel formato 1.5 litri.L’Azienda Fonti di Vinadio diventa il 2° produttore nel rank a valo-re e soprattutto 4° produttore nel mercato delle bevande analcoliche operando in 2 soli mercati: acqua e the freddo, con quest’ultimo da po-chissimi mesi.Questi risultati testimoniano come il mercato risponda bene alla poli-tica di un’azienda che dal 1996, anno della fondazione, si è sempre rivolta ai consumatori su solide basi di fiducia e trasparenza, proponen-do un marchio dalla qualità ricono-sciuta del prodotto e dall’innovativa portata ecosostenibile. L’ascesa costante compiuta dall’a-zienda in questi anni è dovuta infat-ti in gran parte proprio alla forza del marchio Sant’Anna, ai valori positivi che questo marchio è riuscito e con-tinua a rappresentare per il consu-matore, valori che si sono trasferiti a tutte le referenze aziendali, così come dimostrato dai numerosi rico-noscimenti ottenuti e attribuiti dai consumatori ad Acqua Sant’Anna.Oggi l’Azienda figura ai vertici della classifica Nielsen delle 500 azien-de top del food & beverage, insieme a veri e propri colossi come Ferrero e Barilla. Nella classifica è uno dei pochissi-mi marchi a segnare nel 2012 un trend positivo, con un dato di cre-scita a valore dell’8,3%. Non a caso l’Azienda è ormai vista come una case study analizzata da enti di ri-cerca e mondo accademico.

SANT’ANNA: IL LEADER DELL’ACQUA CHIUDE IN CRESCITA ANCHE IL 2012L’Azienda di Vinadio continua a crescere ed è ormai in vetta alla classifica dei top 500 del food & beverage

Alberto Bertone, amministratore delegato di Acqua Sant’Anna

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IMBOTTIGLIAMENTO MACCHINE - ATTREZZATURE

N elle cantine, la chiarifica dei mosti è una delle ap-plicazioni tipiche in cui si

utilizzano i decanter. A tale proposi-to, nel processo in esame ad esseredi grande importanza non sono solo gli aspetti economici, bensì an-che la qualità del prodotto ottenuto risulta essere un fattore fondamen-tale.Il contenuto di feccia in un mosto è variabile e dipende, in particolare, dal tipo e dall’intensità di pressatu-ra dell’uva. Difatti, il mosto prodot-to con presse a vite tende ad avere un contenuto più elevato di feccia rispetto al mosto prodotto con pres-se soffici a membrana.Tradizionalmente, la chiarifica dei mosti viene effettuata per sedimen-tazione statica delle fecce; queste vengono poi trattate mediante suc-cessiva filtrazione su appositi filtri rotativi sotto vuoto che utilizzano uno strato di farina fossile. Comparata alla decantazione cen-trifuga, questa pratica non è in grado di separare altrettanto rapi-

damente le fecce dai mosti senza usare coadiuvanti di filtrazione, né di ottenere il più elevato grado di secco possibile. Tale risultato è in-vece ottenibile con i decanter gra-zie all’elevata accelerazione centri-fuga sviluppata.Inoltre, la tradizionale filtrazione comporta elevati costi di smalti-mento degli scarti, oltre al costo stesso di acquisto dei vari coa-diuvanti di filtrazione, e notevo-

le impiego di manodopera per la preparazione, la gestione e la ma-nutenzione dei filtri. Infine, va considerato il rischio po-tenziale per la salute e le relative precauzioni da adottare nel maneg-giare la farina fossile.Pur essendo il costo di investimento per un decanter più elevato rispet-to al costo di un filtro rotativo sotto vuoto, i ridotti costi operativi del de-canter offrono vantaggi economici

CHIARIFICA DEI MOSTI E TRATTAMENTO DEI FONDI DI FECCIA CON I DECANTER FLOTTWEG

veronesi flottweg RA 1/13.indd 3 19/02/13 16.11

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IMBOTTIGLIAMENTO MACCHINE - ATTREZZATURE

Veronesi Separatori S.p.A. • Via Don Minzoni, 1 • 40055 Villanova di Castenaso (Bo), Italia • Tel.: + 39 051 6054 511 • Fax: + 39 051 6053 [email protected] • www.flottweg.com

SEPARATORI E DECANTER FLOTTWEGper la chiarifica dei mosti

e dei vini• trattamento rapido

• funzionamento continuo• massima resa

• costruzione igienica

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evidenti: il decanter richiede tempi molto più ridotti sia di preparazioneall’uso che di pulizia, dal momento che non sono richiesti coadiuvanti di filtrazione. Inoltre, non vi sono costi aggiuntivi di smaltimento, mentre le farine fossili sono invececlassificate come rifiuto speciale, con costi sempre crescenti di smal-timento.Inoltre, dal momento che il decan-ter scarica un solido molto asciut-to, si può considerare la possibilità di re impiegarlo come fertilizzante nei vigneti, reintroducendolo, quin-di, nel naturale ciclo produttivo. I decanter Flottweg sono progettati per rispondere agli elevati standard igienici vigenti nelle cantine; per-tanto, tutte le parti a contatto con il prodotto sono in acciaio inox di alta qualità e le parti interne ed esterne al rotore sono raggiunte da oppor-tuni circuiti di lavaggio ad ugelli.

Portate indicative dei decanter Flottweg, in m3/ora:

Modello di macchina Z4E Z5E Z6EMosto: 5-10 8-17 12-22Fondi di feccia: 2-5 2-8 4-11

In sintesi, i decanter Flottweg, pro-gettati per operare in modo con-tinuo ed automatico, assicurano massima resa in mosto, eccellen-te qualità del prodotto, massima

compatibilità ambientale del pro-cesso di sfecciatura dei mosti e notevole risparmio sui costi di ge-stione.

veronesi flottweg RA 1/13.indd 4 19/02/13 16.11

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IMBOTTIGLIAMENTO MACCHINE - ATTREZZATURE

L a cassetta del futuro è ergo-nomica, compatta e realiz-zata con poco materiale. La

tendenza va verso cassette estre-mamente “aperte”. L’ultima edizione del premio di design di Coca-Cola Germania ha mostrato chiaramente come sia possibile realizzare proget-ti straordinari che uniscono praticità di consumo e sostenibilità. Le azien-de dell’industria delle bevande sono chiamate a sviluppare una sempre maggiore sensibilità alle esigen-ze di sostenibilità degli imballaggi secondari. I sistemi di fine linea e palletizzazione del futuro saranno presentati a drinktec 2013, salone internazionale delle tecnologie per le bevande e il liquid food, in program-ma nel Centro Fieristico di Monaco di Baviera dal 16 al 20 settembre 2013. L’industria sta attraversando un periodo di tensioni: i consuma-

tori si aspettano prodotti che, da un lato, possano essere imballati con un consumo ridotto di materiali, ma dall’altro siano adeguatamente pro-tetti fino alla destinazione finale. Per farlo, le aziende produttrici devono rispondere a una serie di requisiti: ridurre i consumi di materiale, usare materiali riciclati, sfruttare materie prime rinnovabili, abbattere i consu-mi energetici. La sostenibilità deve essere garantita ed evidente a ogni stadio della catena produttiva. Le tecnologie e gli impianti utili a questo scopo saranno in vetrina a drinktec 2013. Concetti flessibili in primo pianoEconomicità, efficienza, flessibilità e sostenibilità sono i benchmark fon-damentali per i sistemi di fine linea e palletizzazione del futuro, afferma l’Ing. Heiner Schaefer, amministrato-

re delegato di Schaefer Förderanla-gen- und Maschinenbau GmbH. La riduzione della quantità di materiale impiegata per i contenitori di bevan-de e per l’imballaggio secondario impone modalità di lavorazione ido-nee a risparmiare risorse. I nuovi impianti sono concepiti per lavorare incessantemente su tre turni, con ol-tre 8.000 ore di produzione all’anno e intervalli di manutenzione sempre più distanti. La maggiore frequenza di lancio di nuove confezioni richiede grandissima flessibilità sugli impian-ti. Cambiare confezione, classificare e mescolare sono le esigenze più recenti sul fronte dell’automazione degli impianti. Azionamenti e, in ge-nerale, impianti a risparmio energe-tico contribuiscono a loro volta alla sostenibilità. A drinktec 2013, opera-tori e clienti di tutto il mondo trove-ranno soluzioni a queste sfide.

L’IMBALLAGGIO MIGLIORE È QUELLO SUPERFLUO

A drinktec 2013 il futuro dei sistemi di imballaggio a fine linea e palletizzazione

DRINKTEC RA 3/13.indd 3 24/05/13 16.42

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IMBOTTIGLIAMENTO MACCHINE - ATTREZZATURE

Modularità e impianti a blocchiCon impianti flessibile è possibile realizzare diverse tipologie di imbal-laggio finale. Le linee di imballaggio complesse consentono l’esecuzione di processi in più fasi. Contenitori in PET, bottiglie di vetro o lattine pos-sono essere confezionate in pacchi multipli. Oppure i multipack possono essere imballati in scatole di carto-ne, cassette riutilizzabili o cartoni avvolgibili. Anche in questo ambito, il mercato si evolve verso soluzioni modulari. I sistemi con una conce-zione modulare possono essere fa-cilmente adattati a nuove tipologie di imballaggi. La capacità può essere aumentata in qualsiasi momento in base alle necessità attivando nuovi moduli. Parallelamente, nell’indu-stria delle bevande e degli alimenti liquidi si registra un’evidente ten-denza verso gli impianti a blocchi. I singoli aggregati vengono coordinati mediante sistemi di controllo avan-zati, affiancando confezionatrici, impianti di raggruppamento e palle-tizzatori. Film retraibili e alternativeA drinktec 2013 le aziende esposi-trici mostreranno come si possano ridurre i costi per gli imballaggi e il consumo di materiali. Grazie alla tecnologia moderna, il consumo di energia e altri mezzi di produzione degli impianti di confezionamento può essere ridotto drasticamente. I servosistemi decentrati sono più ef-ficienti e dinamici rispetto agli azio-namenti di grossa taglia. Il consumo ridotto di energia ammortizza i costi di acquisto lungo tutto il ciclo di vita dell’impianto. Un altro ambito di in-novazione riguarda l’utilizzo di film nell’imballaggio finale. Riducendo gli spessori e usando materiali lamina-ti è possibile risparmiare materiale. L’obiettivo finale è la (quasi) totale eliminazione dell’imballaggio finale. Nei contenitori in PET, l’avvolgimento con film termoretraibile ha una quo-ta di mercato superiore al 30 per-cento. Gli svantaggi sono l’utilizzo di

materie prime fossili e l’elevato con-sumo energetico del processo di ter-moretrazione. Nel frattempo, però, è stato sviluppato un sistema com-pletamente nuovo per i contenitori in PET che elimina completamente

l’uso della pellicola. Altre alternative all’imballaggio termoretraibile sono i vassoi a bordi alti in cartone o i vassoi conformati in plastica. Siamo curiosi di scoprire quali altre novità arriveranno da qui a drinktec 2013. Palletizzazione: sicurezza e compattezzaLe funzioni chiave della palletizza-zione sono da un lato l’ottimizzazio-ne del posizionamento sul bancale con processi manuali, robotizzati o affidati a macchine di carico spe-ciali, dall’altro la sicurezza mediante interfalde antiscivolo, avvolgimento con film o reggiatura. Nuove moda-lità di disposizione delle bottiglie in diagonale consentono di sfruttare al meglio lo spazio sul pallet. Anche i sistemi di carico puntano sull’in-novazione. Nel 2012, il premio per l’imballaggio in Germania è stato as-segnato nel settore degli imballaggi per trasporto e logistica a un quarto di pallet innovativo che ha proposto un’interessante evoluzione funzio-nale di una soluzione consolidata. Accanto all’uso di materiale ricicla-to al 100%, l’innovazione sta nella struttura del pallet, che può essere

accatastato con un ingombro mino-re grazie a cavità più profonde. In generale, aumenta la popolarità dei bancali di plastica rispetto a quelli di legno, soprattutto in virtù della loro precisione dimensionale e igienicità.

Giornata del packaging e del marketing a drinktec ForumAnche il programma collaterale di drinktec 2013 propone come sem-pre temi interessanti. Per Scott Meek di Miller Coors, l’imballaggio è uno strumento chiave per l’inno-vazione. Motore di crescita per il de-sign e l’innovazione degli imballaggi è il titolo della sua presentazione in programma giovedì 19 settembre a drinktec Forum, che dedicherà la giornata al tema generale Packaging e Marketing. Dominic Cakebread e Claudia Wer-ner di Canadeans terranno invece un intervento su Sviluppi e ripercussioni dell’imballaggio di bevande. Drinktec apre le porteHeiner Schaefer considera drinktec una chiave per aprire molte porte: Per una media impresa come la no-stra, drinktec è una porta aperta sul mondo. Il salone ci offre l’opportunità di presentare nuovi prodotti a un va-sto pubblico internazionale. Molte delle nostre relazioni commerciali, con clienti nazionali e internazionali, sono nate proprio a drinktec.

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IMBOTTIGLIAMENTO MACCHINE - ATTREZZATURE

P ago, specialista assoluto nei succhi di frutta pre-mium, amplia la sua linea

World of Nature, ispirata alle diverse regioni del mondo, inserendo il nuo-vo gusto Pago America per evocare attraverso la frutta, nuove terre lon-tane e regalare sapori esotici, questa volta quelli degli States!Pago ha quindi messo in bottiglia il succo della frutta migliore e più ricca di sostanze benefiche del continente americano unendo Pompelmo rosa, Cranberry, Mirtilli, Uva rossa, Fico d’India e Mela, ingredienti unici e innovativi ispirati ai sapori di questa Regione in un mix originale, in cui l’impronta locale e i sapori dei diver-si frutti si fondono per dare vita a un blend armonioso, aromatico e morbi-do al palato, senza aggiunta di ingre-dienti artificiali.Nei quattro gusti World of Nature (Pago Amazon, Pago Asia, Pago Africa e Pago America), il sapore di base è fornito da un frutto “classico” che nel caso di Pago America è il cranberry, frutto che cresce esclusivamente in Massachusetts, New Jersey, Oregon, Washington, Wisconsin e in alcune zone del Canada, che viene sapiente-mente affinato accostandolo in modo

creativo a frutta prettamente locale. Un gusto che rappresenta l’America in tutte le sue sfaccettature, un’ulte-riore proposta innovativa da Pago che da sempre offre prodotti premium continuando nella ricerca e nella pro-duzione di mix originali dimostrando come sia possibile ottenere risultati brillanti e straordinariamente godibili usando esclusivamente ciò che offre la natura.Il nuovo gusto segue la tradizionale filosofia dell’azienda: 100% naturale, 100% frutta senza zuccheri aggiunti per offrire tutti i benefici salutari che si possono trovare in natura. Pago World of Nature America sarà pre-sente sugli scaffali dei migliori su-permercati e ipermercati a partire da Aprile nel formato PET da 750 ml.

UNITED FRUITS OF AMERICADa Pago il nuovo gusto che racconta l’America

INALPI NUOVA SPIRALE DI RAFFREDDAMENTO PER FORMAGGINI

Inalpi implementa la linea di pro-duzione dei Formaggini con una nuova Spirale di Raffreddamento. L’introduzione di questo macchi-nario perfeziona il processo di raffreddamento dei Formaggini poiché il minor sbalzo termico – un’ulteriore garanzia del prece-dente processo di sterilizzazione del prodotto – comporta maggior sicurezza nella conservazione, ol-tre a rendere più agevole l’apertu-ra della confezione di ogni singolo formaggino.Entrato in funzione il 28 Gennaio, il nuovo macchinario riceve i for-maggini già confezionati che arri-vano dalle 3 linee produttive della Inalpi; a questo punto, girando ad una velocità impostabile, in circa 45 minuti porta il prodotto da una temperatura in ingresso di 70-75 gradi ad una temperatura di uscita di 12-13 gradi, rendendo

le confezioni di formaggini pronte per l’inscatolamento nei cartoni.La scelta di inserire la nuova spi-rale di raffreddamento nella linea di produzione è un’ulteriore con-ferma dell’impegno che Inalpi ri-pone nel perseguire un costante miglioramento e nella tutela dei consumatori, offendo loro prodotti sempre più sicuri e di qualità.

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IMBOTTIGLIAMENTO MACCHINE - ATTREZZATURE

P ROCAP, una delle aziende leader in Europa nel settore dei tappi e delle chiusure in

plastica, ha aperto nuovi impianti di produzione avanzata a Wicklow, in Irlanda. L’impianto permetterà all’a-zienda di servire meglio i clienti locali e di espandere non solo il portafoglio dei prodotti ma anche la clientela della regione (Irlanda e Regno Unito, in particolare), supportando le stra-tegie aziendali globali.Le strutture servono attualmente i clienti del settore farmaceutico, fornendo, in particolare, chiusure e dosatori per il mercato del latte per l’infanzia. PROCAP detiene una forte posizione in questo segmento, posizione che sarà rafforzata e migliorata dal nuo-vo impianto. Avendo adottato i pro-cessi richiesti ed essendo dotato di attrezzature in grado di soddisfare gli elevati standard igienici necessari in questa particolare applicazione per garantire l’assenza di contaminazio-ne dei prodotti, l’impianto ha ottenu-to la certificazione per lo standard BRC/IOP GSPP (Global Standard for Packaging and Packaging Materials) (Sezione 4). Le attrezzature, moder-

nissime e altamente automatizzate, assicurano una produzione molto più efficiente.La gamma di prodotti realizzati a Wic-klow sarà estesa fino a comprendere il portafoglio completo di PROCAP, in particolare le soluzioni innovative per il settore delle bevande, per consenti-re all’azienda di avviare e sviluppare ulteriormente le relazioni in Irlanda e nel Regno Unito e di rafforzare la pro-pria posizione come fornitore locale.I nuovi impianti sono stati inaugura-ti ufficialmente a dicembre 2012 e sono entrati in funzione a pieno regi-me a gennaio 2013. L’impianto serve attualmente i produttori di latte per l’infanzia di Irlanda, Paesi Bassi, Bel-gio, Germania ed Europa occidenta-le. La certificazione BRC/IOP ha già attratto nuovi clienti del segmento del latte per l’infanzia di Singapore ed Ecuador, di cui PROCAP è ora for-nitore approvato. Oggi l’impianto opera al 60% della capacità, sfruttando i 7.800 metri quadrati di spazio e le 23 macchine per estrusione e iniezione presen-ti nei due locali di produzione. La struttura è stata progettata “a prova di futuro”, infatti PROCAP prevede

di espandere a 40 il numero delle macchine, per portare a termine un numero maggiore di progetti. Inoltre, dal momento che il sito lo consente, in futuro PROCAP estenderà anche le dimensioni degli impianti di produzio-ne e dei magazzini.Le nuove strutture sostituiscono il vecchio impianto che PROCAP aveva preso in locazione in seguito all’ac-quisizione di MCF Plastics nel 2009. PROCAP ha scelto Greenfield, situato a soli 8 km dal vecchio impianto, per rendere più agevoli gli spostamenti ai 32 dipendenti con contratto a lungo termine. E per di più ha reso più effi-ciente il trasferimento delle macchi-ne e delle attrezzature.“Gli impianti di Wicklow costituiscono un importante investimento per PRO-CAP e rispecchiano il nostro impegno a continuare a servire i clienti in Irlan-da e nel Regno Unito e ad espandere la nostra azienda in futuro. L’Irlanda è un sito molto importante per i suoi solidi contatti con il Regno Unito e il continente. L’impianto sottolinea an-che la nostra responsabilità verso i dipendenti e il loro futuro”, ha dichia-rato Benoît Henckes, Chief Executive Officer di PROCAP.

PROCAP APRE UNA STRUTTURA ALL’AVANGUARDIA A WICKLOW, IN IRLANDA Nuovo impianto per espandere la clientela e le offerte PROCAP nella regione

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ENERGIA COGENERAZIONE - RISPARMIO - RINNOVABILE

Energia dal caffè Il consumo annuale di caffè nel Re-gno Unito è di circa 136.000 tonnel-late, un enorme potenziale dal quale le grandi aziende alimentari possono trarre beneficio non solo in termini di vendita. Dalla produzione e la torre-fazione del caffè vengono prodotti grandi quantità di rifiuti organici che possono essere utilizzati per produr-re energia. Un esempio di questo tipo è il progetto che 2G ha realizza-to con la Kraft Foods US Production Ltd. situata a Banbury.Gli scarti del caffè, aventi una tem-peratura di 45°C, attraverso il reat-

tore UASB (Upflow anaerobic sludge Blanket) producono biogas nell´arco di 10 ore. Il procedimento è partico-larmente efficace in quanto il reat-tore, grazie ad una temperatura già esistente di 45°C, non richiede un ulteriore processo di riscaldamen-to. In questo modo il biogas viene utilizzato come combustibile per un impianto di cogenerazione (agenitor 306) per la produzione di elettricità e calore decentralizzata.L’energia dei fumi di scarico dell’a-genitor 306 inoltre viene recuperata attravero uno speciale scambiatore installato a valle del motore per ge-

nerare vapore saturo. Il calore del motore, a sua volta, serve ad alimen-tare il filtraggio biologico dell’acido solfidrico e a sostenere il fabbisogno di acqua calda dell’azienda. Oltre alla grande efficienza del processo di funzionamento, il progetto comporta un ulteriore vantaggio: grazie alla produzione di CO2 neutralizzata pos-sono essere risparmiate le emissioni di gas serra di circa 1.400 tonnella-te l´anno. Infine, con l’attuazione di questo progetto, le parti hanno di-mostrato come si possano conciliare due obiettivi, quelli ecologici e quelli economici.

2G ENERGY AG

SCHEDA DI REFERENZA RS-007

Cliente: Kraft Foods UK Production Ltd.Modulo: agenitor 306 Alimentazione: BiogasPotenza elettrica: 250 kWPotenza termica: 265 kW Messa in servizio: 2012Collocazione: Cofanatura

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A nche il secondo impianto è stato progettato e realiz-zato da AB Energy, azienda

leader in Italia nel settore: permet-terà alla Cooperativa di disporre di nuova energia elettrica e fornire, tramite teleriscaldamento, acqua calda e calore al vicino Istituto di ricerca sui tumori di Candiolo. Un significativo esempio di come i vantaggi di produrre e vendere energia elettrica si uniscono a fina-lità di relazione positiva con il ter-ritorio.La Cooperativa Speranza di Candio-lo, sita in provincia di Torino, sta per fare entrare in attività un secondo impianto alimentato a biogas, che si affianca al primo realizzato nel 2008. Anche in questo caso si trat-ta di un impianto ECOMAX® 10 BIO, progettato e realizzato da AB Ener-gy di Orzinuovi (Brescia), azienda che fa parte del Gruppo AB, leader in Italia e una delle prime in Europa nel settore. La decisione scaturisce prima di tutto dall’aver rilevato come il primo impianto ha già dimostrato nel cor-so dell’esercizio di questi anni ec-

cellenti potenzialità di produzione cogenerativa e massima affidabili-tà. In tal senso ha dichiarato Carlo Vanzetti, socio della Cooperativa Speranza e Presidente della locale sezione di Coldiretti: “Avevamo a disposizione la biomassa per un se-condo cogeneratore, anche perché facciamo da riferimento per diverse imprese agricole e zootecniche del-la zona. Certo, l’investimento è im-portante e non siamo sicuramente in un periodo così favorevole come nel 2008. Abbiamo però fatto at-tentamente i nostri calcoli e siamo convinti che il secondo impianto sia una risorsa ottima per la nostra Co-operativa. Vi è poi da sottolineare il fatto di come impieghiamo l’energia ter-mica: il 30% è destinata al riscal-damento dei biodigestori, mentre il restante 70% viene convogliata tramite rete di teleriscaldamento al vicino Istituto di ricerca nella lotta contro i tumori. L’apposito accor-do che abbiamo sottoscritto con l’Istituto, della durata di 5 anni e rinnovabile, prevede la fornitura di calore a condizioni di mercato mol-

to vantaggiose per questa meritoria struttura scientifica e sanitaria del-la nostra provincia. Siamo orgoglio-si di questa collaborazione, anche perché evidenzia che il settore agro

COOPERATIVA SPERANZA DI CANDIOLO (TORINO) RADDOPPIA IL SUO IMPIANTO DI COGENERAZIONE ALIMENTATO A BIOGAS

Scheda tecnica impianto

ECOMAX® 10 BIOQuantita` di Gas 546 Nm3/hPotenza introdotta 2459 kWPotenza Elettrica 998 kWEfficienza elettrica 40,6%Potenza termica 995 kW:

588 kW dal blocco motore 406 kW dai gas di scarico

Energia introdotta da biogas 19.672.000 kWhProduzione annua di energia elet-trica 7.825.120 kWhProduzione annua di energia termi-ca 7.960.000 kWhEmissioni di CO2 evitate 4.790 t/a 8.030.000 kW all’anno di energia termica ceduta570.000 m3 di gas metano rispar-miati

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www.gruppoab.it | tel. +39 030 9400100

L’efficienza energetica costituisce una voce

fondamentale nelle politi-che industriali, soprattutto oggi che è necessario con-frontarsi con una situazio-ne economica difficile e mercati sempre più com-petitivi. In molteplici set-tori industriali, quelli più energivori e che richiedono un uso intenso e coordina-to di elettricità e calore, la cogenerazione è la scelta più efficace per ottenere una riduzione dei costi fino al 30%. Benefici oggettivi e misurabili. A ciò si affianca il significativo contenimen-to delle emissioni di CO2, che ha portato la Comunità Europea ad indicare questa tecnologia come una delle più affidabili per la realiz-

zazione dell’impegno am-bientale di tutta l’Unione.

Il Gruppo AB di Orzinuovi (Brescia), la più importan-

te realtà italiana nel setto-re della cogenerazione e una delle maggiori in Eu-ropa, mette a disposizione dell’industria la soluzione Ecomax®. Un prodotto in-dustriale per la cogenera-zione, basato sui principi della versatilità, della mo-dularità e della compattez-za, capace di unire queste caratteristiche distintive ad elevate performance ener-getiche. Un’idea concepita e sviluppata interamente in AB, evoluta nella gam-ma e nelle possibilità ap-plicative fino a diventare il principale riferimento tec-

nologico e di mercato della cogenerazione moderna. La linea Ecomax® assi-cura livelli di rendimen-to con vette del 98% di disponibilità di eserci-zio dell’impianto che permettono di rientrare dall’investimento in tempi certi.

Con la consulenza degli specialisti AB si può

individuare la taglia ido-nea dell’impianto in ragio-ne delle proprie concrete esigenze energetiche, avvalendosi di una pro-posta “chiavi in mano”, dal supporto prati-che autorizzative fino all’assistenza di un service dedicato (AB Service).

Il Gruppo AB al servizio dell’industria per ottimizzare la spesa energetica

COGENERAZIONEPER L’INDUSTRIA:

Il più importante Gruppo italiano nel settore degli impianti di cogenerazione mette a disposizione soluzioni mirate per ogni settore industriale al fine di migliorare l’efficienza ed abbattere i costi. Ora più che mai un’opportunità strategica per la competitività delle aziende.

PIùEffICIENZA,mENOCOSTI.

La soluzione modulare Ecomax® NGS per la cogenerazione a gas metano.

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zootecnico può e deve essere atten-to a ciò che caratterizza l’ambien-te e il tessuto socio-economico nel quale vive e opera”.

Il Gruppo Industriale ABIl Gruppo Industriale AB opera da oltre 30 anni nel settore della co-generazione e della valorizzazione energetica di fonti rinnovabili.Conta attualmente 13 società ope-rative e più di 450 dipendenti ed è l’unica realtà in grado di gestire in proprio tutto il ciclo di realizzazione di un impianto di cogenerazione: consulenza, progettazione, produ-zione, installazione e avviamento con un servizio a 360°. Ciò consente ad AB di accumulare un know- how che non ha eguali, di conoscere perfettamente ogni pe-culiarità del prodotto e di garantire la qualità e l’efficacia delle attività di assistenza post vendita. Il successo di AB - che ha già pro-gettato e realizzato più di 500 im-

pianti - deriva dai continui investi-menti in tecnologie evolute, dalla formazione e specializzazione pro-fessionale costante di ogni addet-to e dallo sviluppo di una sezione engineering assolutamente unica: un’equipe di oltre 100 tecnici impe-gnati a far evolvere il settore verso impianti massimamente affidabili e dalle performance sempre più ele-vate. Gli impianti di cogenerazione AB si caratterizzano per la modula-rità, la compattezza e la facilità di

trasporto e soddisfano le esigenze energetiche di differenti aziende. Leader assoluto in Italia, il Gruppo AB si sta espandendo anche in Eu-ropa: in Spagna con filiali a Barcel-lona e Madrid, in Romania a Buca-rest, in Polonia con l’acquisizione della quota di maggioranza di KWE Technika Energetyczna Sp.zo.o, di-stributore locale e service partner per i motori GE Jenbacher, e ancora con l’apertura di filiali in Croazia e Serbia.

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V ale oltre 1 milione di euro la ricaduta sul Pil locale della centrale a biogas

Greenway in funzione a Bertiolo (Udine). A tracciare un bilancio del primo “esercizio” dell’impianto a biomas-se è Marco Tam, presidente di Gre-enway Agricola a r.l, la società che riunisce dieci imprese agricole che, con la partecipazione al capitale di Friuladria impresa&finanza del Gruppo Cariparma – Crédit Agrico-le e lo studio Catullo & Partners di Treviso nel ruolo di advisor, hanno realizzato la centrale. «La crisi che ha investito il settore agricolo ha posto molti imprenditori di fronte alla necessità di ripensare un’atti-vità da tempo in balia delle fluttua-zioni delle commodities –spiega Tam–. Per riacquistare competiti-vità senza cambiare pelle, abbia-mo scelto di diversificare il nostro modello di produzione sfruttando le opportunità aperte dalle fonti di energia rinnovabile. I risultati del primo anno ci danno ragione. La ricchezza che producia-

mo qui, qui rimane in perfetta co-erenza con la filosofia della filiera corta: oltre alla cessione di ener-gia elettrica prodotta alla rete si è creato un indotto importante per un territorio di piccoli paesi con po-che migliaia di abitanti che si sono sempre basati sull’attività agricola e che quindi avvertono da tempo le difficoltà del settore».

La centrale, della potenza di un Me-gawatt e che produce 8500 MwH l’anno, è infatti alimentata da una filiera autoctona costituita da una quindicina di imprese agricole che producono, su circa 300 ettari di terreno, tutta la biomassa (colture erbacee) necessaria. Se si può quantificare in un numero oscillante, in relazione alle stagioni,

TROVATO IL PETROLIO VERDE NEL MEDIO FRIULI: IL BIOGAS PRODUCE OLTRE 1 MILIONE EURO L’ANNO PER IL PIL LOCALE

Dalla centrale di cogenerazione la risposta del sistema agricolo alla crisi del settore

Primo bilancio degli effetti sull’economia del territorio per l’impianto a biogas di Bertiolo (Udine). Il presidente Greenway Marco Tam: «Le aziende agricole devono puntare sull’energia da fonti rinnovabili per diversificare l’attività e non essere più in balia delle fluttuazioni delle commodities»

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fra le trenta e le trentacinque unità le persone che le aziende agricole destinano al lavoro per la centrale, bisogna aggiungere l’effetto indotto sull’economia locale per l’acquisto di attrezzature e macchinari agrico-li e detrarre la riduzione delle spese per i concimi chimici. La centrale, infatti, produce del di-gestato, quindi materiale organico che va a concimare i terreni “pro-duttori” migliorandone la qualità. Da non dimenticare, poi, i benefici ambientali: relativamente al fun-zionamento della centrale le oltre 1800 tonnellate equivalenti di pe-trolio risparmiate sulla produzione elettrica e, in termini di traffico, la ridotta movimentazione di camion

dall’esterno per il fabbisogno di concime dei terreni.

«La strada di un nuovo modello di impresa agricola, che integra la sua attività tradizionale con la produzio-ne di energia da biogas, è tracciata –prosegue Tam–, tanto che, già dal prossimo anno, vorremmo realizza-re nuovi impianti, più piccoli, per portare a 2 Megawatt la potenza complessiva, con ricadute ancora più significative sull’economia del territorio. L’esempio che abbiamo davanti per far fruttare quello che chiamiamo il petrolio verde è quello tedesco: in Germania ci sono 8mila impianti alimentati da biomasse (che saliranno a 10mila fra qualche anno), che danno 5 milioni di Mwh,

mentre l’Italia è a quota 600mila Mwh. Se è vero che questa energia ha un costo leggermente superiore non si può trascurare, accanto ai benefici ambientali, l’effetto volano sull’economia, nel nostro caso di un microsistema che ha rinnovato la sua vocazione»L’impianto Greenway di Bertiolo, costato 5 milioni di euro, produce 8mila 500 Mwh l’anno, ha un fat-turato di due milioni e una ricaduta sul Pil locale di oltre 1 milione euro l’anno. Detraendo gli autoconsumi dalla produzione, si stima di cede-re alla rete circa 8mila MWh, con la possibilità di valorizzare energia termica a costi contenuti per l’area industriale limitrofa.

F-GAS AL CENTRO DEL XV CONVEGNO EUROPEO SULLA REFRIGERAZIONEA Milano l’appuntamento più importante per il condizionamento e la refrigerazione

Si terrà il 7 e 8 giugno 2013 al Politecnico di Milano il XV Convegno Europeo sulle ultime tecnologie del freddo e del condizionamento, l’evento europeo organizzato dal Centro Studi Galileo, dalle Nazioni Unite, dall’Istitu-to Internazionale del Freddo di Parigi, dall’Associazione Italiana Tecnici del Freddo e con il patrocinio della Presi-denza del Consiglio dei Ministri.Il Convegno sarà incentrato sulla nuova revisione della regolamentazione sui gas refrigeranti fluorurati, F-Gas, che sta portando novità significative al mondo profes-sionale della refrigerazione.Il percorso, iniziato con il passaggio da CFC-HCFC a HFC che ha portato a refrigeranti quasi drop-in, intende con-cludersi con il passaggio definitivo a Gas refrigeranti na-turali, così come auspica la Commissione Europea nella proposta di revisione avanzata.Sarà argomento del Convegno anche lo sviluppo so-stenibile legato al mondo del condizionamento e della refrigerazione: lo sviluppo dell’Europa, notoriamente povera di materie prime, è infatti legato allo sviluppo di tecnologie a risparmio energetico e alimentate da ener-gie rinnovabili.Il mondo del freddo giocherà un ruolo importante anche in vista degli obiettivi europei fissati dalla politica 20-20-20, in cui l’Italia dovrà avere, entro il 2020, il 17% di energia consumata proveniente da fonti rinnovabili: in questa percentuale gioca un ruolo fondamentale la quota rinnovabile consumata per la climatizzazione (ri-

scaldamento e condizionamento) che dovrà essere pari al 16% (nel 2005 era del 2,8%). La situazione dei frigo-risti registrati dal sito delle Camere di CommercioAnalizzando le registrazioni del personale competente sul portale ufficiale dedicato, risultano iscritti con cer-tificato provvisorio circa 20mila tecnici, che dovranno conseguire il patentino del frigorista entro sei mesi, cir-ca 230 tecnici certificati e 145 tecnici con certificato europeo inglese: i dati sono in divenire in quanto solo il CSG ha certificato 1200 tecnici e altri 600 hanno con-seguito il Patentino europeo del Frigorista. Il Registro Te-lematico Nazionale dei frigoristi sarà un utile strumento soprattutto per i clienti finali che in questo modo potran-no verificare e scegliere il tecnico abilitato. Intanto il 28 marzo scorso è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Sanzioni (D. Lgs. 5 marzo 2013, n.26), conte-nente le sanzioni in caso di violazione del regolamento CE 842/2006 su taluni gas fluorurati ad effetto serra. Il provvedimento indica le sanzioni in cui incorrono sia i proprietari che i tecnici che operano con apparecchi di refrigerazione, condizionamento aria, pompe di calore e sistemi antincendio.

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ENERGIA ELETTRICA E TERMICA DALLE POTATURE DI ULIVO Nessuna colonna di fumo nero sa-lirà più dai campi di Calimera, pa-ese nella campagna del salentino in Puglia. I contadini, infatti non bruceranno più all’aperto gli scar-ti di potatura degli ulivi, la coltura più diffusa nella zona, creando in-quinamento, ma ne ricaveranno un reddito vendendole ad un’azienda agricola, la Fiusis srl guidata da Marcello Piccinni. Che le brucerà sì, ma non all’aperto. Bensì in un impianto di cogenerazione per ot-tenerne energia elettrica e termica.

TUTTI CONTENTI… ANCHE L’AM-BIENTE Ha ottenuto la quadratura del cer-chio Uniconfort che, con la sua cal-daia, scalda un’azienda, produce energia elettrica e offre un reddito alle decine di coltivatori che in pre-cedenza eliminavano i loro scarti bruciandoli o pagando per il loro smaltimento. Inoltre, l’impianto la-vora con combustibile a chilometri zero. Non a caso il progetto ha visto l’adesione entusiasta del Comune di Calimera, della Provincia di Lec-ce, di Arpa Puglia e del Ministero delle Sviluppo Economico.

COME FUNZIONA: CALORE ED ENERGIA L’impianto produce 1 MW di ener-gia elettrica e 4 MW di energia ter-mica ogni ora. L’energia pulita pro-dotta viene venduta all’Enel che la immette nella cittadina di Calimera con una tariffa incentivante. La co-generazione, cioè la generazione nello stesso impianto di energia termica e elettrica, è un processo che permette di ottimizzare l’utiliz-zo del combustibile ma anche di migliorare la resa economica, tale da rendere la spesa dell’impianto ammortizzabile in pochi anni.

Risparmiate 2.310 tonnellate di petrolio l’anno

ULIVI: NON SOLO OLIO MA ANCHE COMBUSTIBILE

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MAGGIOR RENDIMENTO CONUN’IMPIANTO SU MISURA L’impianto è frutto di un complesso iter di progettazione, che ha visto l’ufficio ricerca e sviluppo di Unicon-fort testare le potature di ulivo nella caldaia per le prove di combustione. Quindi, valutati il grado di umidità, la pezzatura e le caratteristiche fisi-co chimiche dello scarto agricolo, è stato progettato l’impianto migliore in termini di funzionalità, resa e ab-battimento delle emissioni.

IL RISCATTO DELLO SCARTOUniconfort è attualmente l’unica in grado di fornire caldaie che bru-ciano diversi materiali, anche fuori standard, in risposta alle particolari esigenze del cliente, sia che si tratti di materiale acquistato sia che de-

rivi dagli scarti di lavorazione della sua attività. Impianti in grado di bruciare senza problemi e ad alta resa materiali che altre caldaie non riescono a lavorare: con umidità molto alte (fino a M55) e con resi-dui di ceneri cinque volte più alte

del cippato: torsoli di mela, sansa di olive, lettiere di fungaie, potature di vite e vinaccia, scarti di segheria, residui di lavorazione che rappre-sentavano un costo per il loro smal-timento e che sono invece diventati risorsa.

Stoccaggio della biomassa nel piazzale esterno

A nticipare di due mesi la stagionalità degli aspara-gi, con evidenti vantaggi

nella loro commercializzazione. Un’utopia? No, una realtà economi-camente sostenibile se si utilizzano le biomasse. Gli asparagi vengono raccolti dal 15 aprile al 30 maggio, stagione più mite che aiuta la cre-scita naturale del turione. Crescono tutti insieme in poche settimane, così vengono immessi sul merca-to quasi simultaneamente, con un andamento dei prezzi che da mol-to alto nei primi giorni, si abbas-sa rapidamente per la quantità di prodotto immessa sul mercato. Ot-tenere un raccolto anticipato, dun-

que, presenta indubbi vantaggi dal punto di vista economico, qualora la produzione “artificiale”, natural-mente, abbia però costi sostenibili.

LA COOPERATIVA AGRICOLA CHIEDE AIUTO A UNICONFORTL’idea è venuta ai soci della Coope-rativa Agricola Bibione che lavorano nell’ambito della produzione agri-cola a pochi chilometri dal mare, a Bibione in provincia di Venezia. Hanno chiesto aiuto a Uniconfort, il terzo produttore al mondo di cal-daie alimentate a biomasse solide e insieme hanno progettato un im-pianto che utilizza combustibili a bassissimo costo: le biomasse so-

lide. Un’esperienza unica in Italia e che permette di raccogliere i primi asparagi a febbraio.

CON LE BIOMASSE SI PUÒ! Una caldaia alimentata a cippato con una potenza di 700 kW produ-ce acqua calda che va ad alimen-tare un circuito posto sottoterra, a 5 centimetri dalle radici degli aspa-ragi, per cinque ettari di coltivazio-ne. E’ possibile così mantenere una temperatura a 35 °C che permette di anticipare di molto la stagionali-tà. Il cippato che alimenta la calda-ia, 250 chilogrammi all’ora, viene acquistato a basso costo da una cooperativa che lo ricava dalla ma-nutenzione dei boschi e permette un risparmio sul costo dell’energia di oltre un terzo e di ammortizzare l’investimento in soli cinque anni.

FINANZIAMENTI PUBBLICIL’iniziativa ha visto il plauso anche dell’UE che, attraverso il Piano di Sviluppo Rurale e grazie alla colla-borazione di Veneto Agricoltura, ha erogato finanziamenti a fondo per-

Caldaie a biomassa per le primizie

A BIBIONE ASPARAGI A FEBBRAIO

La raccolta degli asparagi

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duto che hanno coperto circa il 40% dell’investimento.

IL RISULTATO Ora a Bibione è possibile fare la raccolta dal 20 febbraio al 1 apri-le: 430 chilogrammi di asparagi a stagione che ven-gono venduti, in genere alle grandi catene di su-permercati, al doppio del normale prezzo di vendita.

NON SOLO ASPARAGI… Uniconfort non è nuova a questo tipo di esperienze. In Francia calda-ie Uniconfort permettono di scalda-

re serre dove crescono tutto l’anno piantine di melone, di proprietà del mag-giore produttore fran-cese di questo pregiato frutto; mentre in Irlanda più che all’allun-gamento della stagionalità si è badato al risparmio: le serre dove si coltivano i funghi vengono

scaldate a costo zero bruciando la lettiera dove questi crescono.

La caldaia modello CMT

I NUMERI DELL’IMPIANTO

Modello caldaia CMT

Potenza termica 700 kWt

Contributo PSR 40%

www.itfoodonline.commacchine e tecnologie per l’industria dell’alimentazione e delle bevande

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A zienda leader nel settore energia, la Tessari Energia Spa negli anni ’50 si è spe-

cializzata nella costruzione dei primi gruppi elettrogeni per ospedali, azien-de, centri commerciali, alberghi. Una realtà che si è sempre distinta per l’affidabilità dei propri sistemi, stu-diati per offrire rendimenti elevati e massima sicurezza di utilizzo. Grazie alla sua politica di evoluzione conti-nua, oggi la Tessari Energia è impe-gnata anche sul versante del biogas: un settore già esplorato negli anni’60, quando i primi impianti costruiti in Ita-lia montavano proprio i motori dell’a-zienda.

Massima affidabilità con le moto-rizzazioni ManLa Tessari Energia si distingue nel settore delle energie alternative gra-zie ad una filosofia mirata alla massi-ma qualità. In quest’ottica, l’azienda garantisce l’alto livello della propria produzione con l’impiego di motoriz-zazioni Man. Un marchio affidabile, leader a livello mondiale nell’ambito dei motori con alimentazioni a gas metano/bio-gas, su gamme di poten-za medio piccole con potenza unitaria modulare a partire da 30 kWe sino a 350-380 kWe fino a 1 MW. In un momento in cui la produzione di energia deve ricorrere a fonti com-bustibili alternative rispetto alle tra-dizionali, la Tessari Energia ha scelto Man, confermando la propria vocazio-ne verso un settore ricco di sfide che necessita di serietà e di una solida

professionalità. Grazie a questa col-laborazione, la Tessari Energia offre il servizio ufficiale di officina autorizza-ta Man, con ricambi originali; il tutto, supportato dall’esperienza del perso-nale interno acquisita attraverso corsi di formazione tenuti presso la casa madre.

Impianti ad hoc altamente perso-nalizzatiGrazie agli incentivi statali, la richie-sta di impianti di produzione di biogas è in netto aumento, soprattutto nel comparto agricolo. Sistemi che, oltre a dare un contributo concreto alla sal-vaguardia dell’ambiente, permettono anche agli agricoltori, così come agli allevatori, di diventare imprenditori energetici. La Tessari Energia, forte di una lunga esperienza industriale e di un’operatività basata sulla massima flessibilità, è oggi in grado di realizzare impianti “ad hoc” progettati sulla base delle specifiche esigenze di ciascuna impresa agricola. Le motorizzazioni proposte trovano la loro applicazione

ideale nei sistemi di cogenerazione con produzione di energia elettrica e contemporaneo recupero del calore o di autoproduzione continua di ener-gia elettrica, con alimentazione a gas metano da rete o con biogas ottenu-ti da reflui di depurazione, discarica, biomasse ecc.

Supporto costante col servizio post venditaForte di un ufficio tecnico che analiz-za e personalizza il prodotto e grazie ad uno staff commerciale altamente qualificato, la Tessari Energia offre un servizio post vendita di massimo livel-lo. Grazie a questa organizzazione, il cliente viene costantemente suppor-tato nell’utilizzo degli impianti, dei gruppi elettrogeni di emergenza e dei gruppi di co-generazione che funzio-nano 24 ore su 24.Una filosofia aziendale che – supe-rando il concetto di vendita fine a se stessa – è basata sulla vicinanza al cliente e sulla costituzione di un rap-porto di fiducia.

TESSARI ENERGIA: DIVENTARE IMPRENDITORI ENERGETICI CON LA COGENERAZIONE L’azienda veneta, con oltre 60 anni di esperienza sui gruppi elettrogeni, è diventata un punto di riferimento anche nel mercato del biogas offrendo alle imprese agricole impianti personalizzati dalle elevate prestazioni

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P er fornire un sostegno va-lido alle aziende agricole italiane orientate verso

le bioenergie, DuPont Pioneer ha avviato nel 2009 un progetto per aumentare l’efficienza d’uso delle biomasse utilizzate negli impianti biogas.Il progetto oggi è diventato un pro-gramma di supporto esteso a tutti gli impianti biogas presenti in Italia con un’assistenza su più fronti del ciclo produttivo: scelta dell’ibrido di mais più adatto alla produzio-ne di biogas, analisi dei raccolti e dei sottoprodotti per la valutazione del loro potenziale energetico, as-sistenza e monitoraggio della con-servazione delle biomasse raccol-te, valutazione dell’andamento del processo fermentativo dell’impian-to di biogas.Fondamentale è la necessità di ottimizzare l’uso del digestato in uscita dall’impianto e di verificarne gli effetti sui suoli, in modo da va-lutare la migliore soluzione per la sostenibilità ambientale ed econo-mica dell’impianto di biogas. Il digestato rappresenta il sottopro-dotto finale del processo di fermen-tazione. Pur essendo spesso consi-derato solo un prodotto di scarto, ha un elevato valore agronomico, se utilizzato correttamente, perchè ricco di fertilizzanti e sostanze or-ganiche che possono migliorare le caratteristiche del terreno.Come spiega Mirko Bracchitta, Biogas/Biomass Marketing Coor-dinator, DuPont Pioneer Italia, “Per la valutazione delle proprietà ferti-

lizzanti del digestato, il laboratorio di Pioneer fornisce agli agricoltori tutti gli elementi necessari per in-serirlo nei piani di concimazione aziendali. Il programma di studio e supporto tecnico parte dall’analisi del digestato, passando al monito-raggio dei terreni per la valutazione della fertilità disponibile in campo e arriva ad un piano di concima-zione ed avvicendamento colturale circostanziato sulla realtà azienda-le.”

L’analisi del digestato permette di:incrementare la sostenibilità dell’impianto biogas, permettendo di mantenere livelli ottimali della sostanza organica dei terreni;quantificare le unità di potassio e fosforo apportate mediante lo spandimento del digestato, ridu-cendo o azzerando la necessità di concimazioni minerali per tali ele-menti;ottimizzarne l’uso in base alla sua composizione chimica, sugge-rendone l’interramento e riuscen-

do a minimizzare la necessità di una concimazione minerale azota-ta, con notevoli benefici ambienta-li ed economici, senza alterare le rese produttive delle colture;4) valorizzare l’azione neutralizzan-te del digestato in terreni acidi, con un netto miglioramento della fertili-tà del terreno.Le analisi effettuate da Pioneer riportano il reale quantitativo di azoto totale presente nei reflui zo-otecnici e nei digestati e la riparti-zione tra la quota minerale e quella organica; possono inoltre fornire il contenuto in microelementi del di-gestato, permettendo di valutare eventuali rischi di salinizzazione del suolo e di preservare gli equi-libri chimici e microbiologici del terreno. Il Servizio Agronomico di Pioneer assiste l’agricoltore in tutte le fasi della coltivazione del mais, dalla raccolta e conservazione, fino alla fermentazione e produzione di metano, creando nuove soluzioni per ridurre la dipendenza dai com-bustibili fossili, non rinnovabili e inquinanti.

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FIERE APPUNTAMENTI - CONVEGNI

H ost, il Salone internaziona-le dell’ospitalità professio-nale leader mondiale nel

settore Ho.Re.Ca e Retail, è il punto di riferimento riconosciuto per l’inno-vatività nel settore. E propone nella prossima edizione, in fieramilano a Rho da venerdì 18 a martedì 22 ot-tobre 2013, un ricco palinsesto di eventi e incontri che apriranno nuovi orizzonti di business agli operatori.Grandi protagonisti i nuovi format, che si evolvono sempre più verso la multi-specializzazione: punti di con-sumo capaci di evolvere lungo la gior-nata da coffee bar a bistrot, da happy hour a pub, offrendo sempre prodotti e servizi specializzati di qualità. Nuo-vi concept da conoscere aHost 2013 in momenti formativi-informativi e, soprattutto, da “toccare e prova-re” dal vivo, con sessioni di show-cooking, declinate nelle sue diverse potenzialità – e ibridate anche fuori dalla cucina, per entrare in gelateria, pasticceria e arte bianca e arricchirsi di design e tecnologia. Due leadership per un’innovazio-ne da star, Host e Identità GoloseÈ l’incontro tra due eccellenze quello che si concretizza nelle iniziative che Host 2013 realizzerà in collabora-zione con Identità Golose - the Inter-national Chef Congress.Cucina live sotto i riflettori per uno show cooking davvero “stellato”, grazie al connu-bio tra la partecipazione di top chef italiani e internazionali – nel portfo-lio di Identità Golose troviamo nomi

quali Carlo Cracco, Claudio Sadler, Jordi Vilà o Rodrigo Oliveira – e la presenza delle realtà Ho.Re.Ca. più innovative del mondo, che ogni due anni si ritrovano a Host per presen-tare in anteprima, le loro novità. Veri e propri top chef della tecnologia, che “cucinano” quelle innovazioni tecniche, ad esempio la cottura sot-tovuoto, che permettono un cooking sempre più originale e creativo: gli eventi di Host e Identità Golose sa-ranno un’esperienza dal vivo unica per individuare le tendenze di mer-cato più hot nella ristorazione, e non solo, viste ‘in action’ sotto le mani dei grandi chef.

Quando l’innovazione si fa layout: design, tecnologia e sostenibilitàPer rispondere all’esigenza di svi-luppare l’innovazione a 360 gradi, coniugando le nuove tecnologie con format e layout contemporanei, Host e Fiera Milano firmano, in collabora-zione con POLI.design, il consorzio del Politecnico di Milano dedicato al disegno industriale, due iniziative che pongono al centro il ruolo chia-ve della progettazione, intesa come armonia tra estetica, tecnologia, fun-zionalità e sostenibilità: HOSThinking - a design award e Smart Label.Sviluppare nuovi format di design, originali e innovativi, HOSThinking – a design award è la sfida che Host e POLI.design lanciano ai designer di tutto il mondo: il riconoscimento, che ha il patrocinio di ADI - Associazione Italiana per il Disegno Industriale, premierà i progetti che esprimeran-no al meglio, con proposte inedite e distintive, l’evoluzione dei nuovi spa-zi ibridi, con particolare attenzione al coinvolgimento del cliente nel con-cept. Una giuria, composta da rap-presentanti di ADI e del Politecnico di Milano, individuerà una short-list di progetti finalisti che saranno esposti a Host 2013, e tra i quali verranno individuati i 3 vincitori, premiati in uno speciale evento durante la ma-nifestazione.Con Smart Label, inoltre, Host e Fiera Milano con POLI.design premiano le proposte più innovative in termini di funzionalità, tecnologie, sostenibilità ambientale, risvolti etici e sociali per

A HOST 2013 INNOVAZIONE E FORMAZIONE GRAZIE AD EVENTI A 5 STELLEInnovazione non significa solo nuove tecnologie. Oggi significa anche, e soprattutto, nuovi modi di soddisfare la domanda in costante evoluzione di utenti sempre più esigenti.

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prodotti e aziende, presenti a Host 2013. Fino a maggio 2013, le azien-de potranno inviare la candidatura di un prodotto o progetto in realizzazio-ne: una commissione di docenti del Politecnico di Milano ed esperti di settore valuterà le candidature e attri-buirà il riconoscimento ai prodotti che possiederanno i requisiti necessari.

Oltre la ristorazione verso la mul-ti-specializzazioneAncora show-cooking protagonista, sviluppato secondo le più recenti ten-denze alla multi-specializzazione dei punti di consumo, perExtraordinaria-mente Host: una grande area eventi ‘extraordinaria’, realizzata in colla-borazione con l’APCI - Associazione Professionale Cuochi Italianie Reed Gourmet, che proporrà per tutta la durata della manifestazione nuo-ve, originali declinazioni nei quattro settori:cucina, pasticceria, gelateria, panificazione.Quattro mondi differenti, ma affini, s’incontrano in un unico, grande even-to per 5 giorni di lezioni live, animati dai migliori professionisti del settore: per la prima volta sotto un unico cap-pello, Host propone risposte innovati-ve alle tendenze del dolce, del pane, del gelato all’interno del ristorante (anche d’hotel), facendo parlare i protagonisti di ogni comparto. Punto forte degli eventi l’interattività con il pubblico, oltre ai temi ‘caldi’ e all’au-torevolezza degli chef partecipanti. Nella stessa linea, con l’obiettivo di mettere “in rete” la notevole rete di informazioni dell’associazione, una serie di incontri organizzati conFCSI - Foodservice Consultants Society In-ternational, che aiuterà gli operatori a valorizzare l’apporto dei consulenti nello sviluppo, progettazione, piani-ficazione e gestione di concetti nel settore alberghiero, nella ristorazio-ne gastronomica e nella ristorazione collettiva, con il supporto di aziende raggruppate in pool di professionisti. Il contributo culturale e d’informazio-ne di FCSI si esprimerà in seminari, che spazieranno dalla consulenza e

l’utilizzo degli strumenti social media alle nuove opportunità di business dei nuovi mercati, dall’organizzazio-ne di grandi eventi alla valorizzazione del rapporto di partnership tra clien-te e consulente, fino alla sostenibilità e la green economy. Bar-caffè, pasticceria-gelateria e oltreTaglio business al centro per P.E./24h La Cas@ fuori-Casa, ciclo di eventi a cura di FIPE - Federazione Italiana Pubblici Esercizi: ogni giorno focus, seminari, animazioni professionali per offrire soluzioni a una domanda in continua trasformazione. Un per-corso guidatoattraverso una giorna-ta-tipo di 24 ore – dalla colazione alla pausa pranzo, dal break all’happy hour fino alla ‘movida’ – renderà sti-molante e interattiva la condivisione degli approfondimenti che verranno trattati con professionisti del marke-ting, del design, della cultura enoga-stronomica, della fornitura di attrez-zature e di materie prime, insieme con momenti informativi sull’attua-lità in materia di igienico-sanitaria, economica, finanziaria e amministra-tiva. In attesa della manifestazione uno ‘sportello online’ è già disponibi-le suwww.host.fieramilano.it e www.fipe.it. Nell’ambito della pasticceria e gelateria, a Host Sweet World team provenienti da tutto il mondo daran-no vita, in un contesto di tecniche innovative e coreografiche, alle più suggestive creazioni di sapori rari. Or-ganizzato in collaborazione con GAT,

GA e Federazione Italiana Pasticceria Gelateria Cioccolateria, attraverso talk-show, ospiti e competizioni Host Sweet World trasporterà i visitatori di Host in un viaggio planetario tra pro-fumi lontani e culture enogastrono-miche, fra tradizione e scienza. L’a-rea ospiterà anche il più grande caffè del mondo, una perfetta replica in scala del Caffè Pedrocchi sullo sfon-do di Padova. Per il gelato,profumi lontani e sapori dimenticati, incontro di culture gastronomiche in bilico tra scienza e tradizione, materie prime da esaltare a Host Sweet World, una iniziativa che intende porre l’accento sulle diverse interpretazioni a livello internazionale della gelateria e della pasticceria, grazie al contributo di specialisti e professionisti.Puntando sulla qualità per creare si-nergie tra gelatieri e aziende: per loro Host diventa un grande laboratorio che, di fronte alla globalizzazione dei gusti e dei sapori, vuole mettere in ri-salto le differenze creando occasioni per la contaminazione dei saperi, at-traverso iniziative e competizioni or-ganizzate in collaborazione con GAT e ARTGLACE, Confederazione delle Associazioni dei Gelatieri Artigiani Europei. Si daranno battaglia 9 team provenienti da altrettante nazioni, che presenteranno 6 nuovi gusti di gelato con ingredienti tipici dei Paesi di provenienza. Completano l’evento dimostrazioni di cioccolato, sculture di ghiaccio, cake design e la compe-tizione internazionale per l’intaglio di vegetali con la partecipazione di spe-cialisti internazionali. Arte Bianca liveE con APPAFRE - Associazione Pro-duttori Pasta Fresca Piccola e Media Impresa, a Host 2013 nello show-cooking ci si potrà cimentare inPri-mo Piatto, vero e proprio laboratorio di pasta fresca, dove sarà possibile seguire corsi sulla preparazione della pasta tenuti da Maestri Pastai, spe-rimentare e provare come si lavora la pasta, e partecipare a sessioni di cucina dal vivo con degustazione.

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I l Congresso Mondiale del Po-modoro, che si terrà dall’8 all’11 giugno 2014 a Sirmione

sul Lago di Garda, è stato presenta-to, nell’ambito del programma di pro-mozione nazionale ed internazionale, agli Associati del Distretto del Pomo-doro da Industria - Nord Italia nel cor-so dell’Assemblea Generale tenutasi il 22 aprile a Parma. Alla presenza di oltre 50 Partecipanti - tra Organizza-zioni dei Produttori (OP), Organizzazio-ni Professionali Agricole, Industrie di trasformazione privata e cooperativa e loro associazioni, Province di riferi-mento del Distretto, Camere di Com-mercio e centri di ricerca - Fiere di Parma, Segreteria Organizzativa del Congresso, ha presentato i principali punti che saranno sviluppati dal pro-gramma di relazioni ed interventi su cui sono al lavoro gli esperti coinvolti nel Comitato Scientifico dell’evento. Questo importante Congresso appro-da in Italia, all’interno dell’area del Di-stretto del Pomodoro del Nord Italia, dove è presente una filiera divenuta un riferimento a livello internazionale per il settore, a conferma del valore aggiunto che il nostro Paese ha sem-pre dimostrato in ambito agronomico e per l’industria conserviera mondia-le.Il Congresso Mondiale del Pomodo-ro, che costituisce l’appuntamento biennale di riferimento organizzato da AMITOM e World Processing To-mato Council, sarà ospitato da AIIPA,

Confcooperative e gode del patrocinio dell’Organizzazione Interprofessiona-le Distretto del Pomodoro da Industria – Nord Italia, che sarà protagonista nell’ambito del post congress tour che si terrà a Parma l’11 e il 12 giu-gno 2014 con l’obiettivo di valorizzare il territorio produttivo, presentando il modo di lavorare in filiera coniugando l’alta qualità del prodotto e la sosteni-bilità ambientale. “Dalla terra alla tavola: un impegno comune per il futuro dei prodotti tra-sformati a base pomodoro” è il tema centrale che unirà gli argomenti trat-tati nel corso del Congresso: dalle previsioni su produzione e consumi nelle diverse aree del mondo, alla discussione sulla sostenibilità e la produttività della coltura del pomo-doro da industria. Per la prima volta, inoltre, il Retail sarà parte attiva del Congresso e fornirà il proprio punto di vista anche sulle nuove tendenze di consumo. Pomi - Consorzio Casalasco del Pomodoro ha confermato la pro-

pria presenza al Congresso in qualità di “main sponsor”.Il Consorzio Casalasco del Pomodoro è una cooperativa che associa cir-ca 300 aziende agricole, ubicate tra Parma, Piacenza, Cremona e Man-tova che coltivano pomodoro fresco su 4.500 ettari di terreno per una produzione complessiva di 350.000 tonnellate. Con un fatturato di 220 milioni è il primo trasformatore di po-modoro in Italia e detiene da alcuni anni il marchio Pomì famoso in Italia come nel resto del mondo.La Segreteria Organizzativa dell’even-to è stata affidata a Fiere di Parma, leader nel settore degli eventi dedica-ti all’agro-industria, con Cibus e Cibus Tec. Fiere di Parma lavora da sempre insieme all’industria “Food” e “Fo-odtech” per la promozione del settore nel mondo. Una competenza ricono-sciuta a livello internazionale ed un polo attrattivo per l’industria alimen-tare e tecnologica italiana che a Par-ma trova il suo baricentro naturale. Il World Processing Tomato Congress rappresenta anche un’importante vetrina per il comparto italiano, che, con i suoi 4,5 milioni di tonnellate di pomodoro trasformato, è la seconda realtà al mondo dopo la California e il primo Paese nell’ambito delle nazioni aderenti ad AMITOM. Sul totale relati-vo all’Italia, le industrie del Distretto del Pomodoro del Nord Italia hanno lavorato nel 2012 circa 2,5 milioni di tonnellate di prodotto.

PRESENTAZIONE DEL CONGRESSO MONDIALE DEL POMODORO 2014 ALL’ASSEMBLEA DEL DISTRETTO DEL POMODORO DA INDUSTRIA - NORD ITALIA

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FIERE APPUNTAMENTI - CONVEGNI

I l 29 e 30 ottobre a Verona è in programma la nuova edi-zione di SAVE 2013 evento

verticale di riferimento per le Solu-zioni e Applicazioni Verticali di Auto-mazione, Strumentazione, Sensori, organizzato da EIOM, Ente Italiano Organizzazione Mostre.Dopo gli ottimi risultati del 2012, SAVE torna a Verona con un’edizio-ne studiata per conoscere e condi-videre le migliori strategie, i recenti trend del settore, le applicazioni specifiche per i differenti mercati industriali, quali Energia, Ambien-te, Food&Beverage, Farmaceutica e Cosmetica, Automotive, Chimica e Petrolchimica, Gomma e Plastica, Carta e Legno, Cemento e altro an-cora. La struttura verticale della mani-festazione consente di ospitare, in parallelo con l’offerta formativa di associazioni e aziende, appro-fondimenti mirati, che andranno a toccare tematiche connesse alle soluzioni per l’industria. Molti i convegni, seminari e momenti di formazione che si stanno deline-ando in vista delle intense giornate di ottobre, grazie al contributo dei massimi esperti di settore e il sup-

porto scientifico delle principali as-sociazioni di settore, quali ANIPLA (Associazione Nazionale Italiana per l’Automazione), AIS / ISA Italy Section (Associazione Italiana Strumentisti), ISPE Italy (In-ternational Society for Pharmaceu-tical Engineering), ASSOAUTOMA-ZIONE / Gruppo PLC (Associazione Italiana Automazione e Misura), AIAT (Associazione degli Ingegneri per l’Ambiente ed il Territorio), PLC Forum (la principale Associazione Italiana online per la promozione dell’Automazione), AIAS (Associa-zione Professionale Italiana Am-biente e Sicurezza), A.I.MAN. (Asso-ciazione Italiana Manutenzione), e molte altre ancora.

Anche l’appuntamento 2013 di SAVE si svolgerà in concomitanza di altre iniziative verticali in program-ma nelle stesse date, quali MCM (manutenzione industriale), VPC (valvole, pompe, componentistica), ACQUARIA (trattamento acqua e aria), HOME & BUILDING (automa-zione dell’edificio) per sfruttare la sinergia degli eventi e lo sviluppo di nuove opportunità.SAVE è quindi un appuntamen-to immancabile per conoscere le più avanzate soluzioni applicative, comprendere il mercato e le novità dell’industria, offrire aggiornamen-ti, incontrare i principali protagoni-sti del settore e sviluppare nuove opportunità di business.

SAVE 2013 L’APPUNTAMENTO DI RIFERIMENTO DEDICATO ALLE SOLUZIONI PER L’INDUSTRIA TORNA A VERONA IL 29 E 30 OTTOBRE

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L' edizione 2013 di MC4 - Motion Control for, la mostra-convegno dedica-

ta alle tecnologie per il controllo del movimento, ha suscitato l’interesse dei costruttori di macchine, sempre attenti a ricercare soluzioni innova-tive per i loro prodotti esportati in tutto il mondo. Un’agenda ricca di contenuti e la presenza dei prin-cipali protagonisti del settore gli ingredienti principali del successo della manifestazione organizzata da Fiera Milano Media.

Alcuni dei beni di consumo più ama-ti nel mondo sono prodotti e confe-zionati grazie a ingegnose soluzioni progettate e realizzate dai costrut-tori italiani di macchine automati-che. Il cuore di queste macchine, o meglio il cervello che comanda i loro muscoli, è rappresentato dal-le soluzioni per il controllo del mo-vimento. Agli operatori di questo settore Fiera Milano Media dedica

MC4 - Motion Control for (www.mo-streconvegno.it), una manifestazio-ne che è diventata ormai un appun-tamento di riferimento.Giunta alla nona edizione, la mo-stra-convegno ha chiamato a rac-colta quest’anno circa settecento operatori specializzati: manager, tecnici e progettisti che lavorano nelle aziende che costruiscono macchine e impianti utilizzati in am-bito industriale ed energetico. Organizzata a Bologna, nel mezzo di uno dei più dinamici distretti pro-duttivi italiani, MC4 - Motion Control for affianca a una vetrina di prodot-ti e soluzioni di eccellenza un ricco programma convegnistico che con-sente ai visitatori di approfondire i temi di maggiore attualità tecnolo-gica. La meccatronica è infatti una disci-plina che attinge dalla meccanica, dall’elettronica e dalle tecnologie informatiche per realizzare solu-zioni in grado di far funzionare in

maniera efficiente ed efficace mac-chine e impianti. Particolarmente seguita è stata quest’anno la ses-sione plenaria curata da LIAM, il La-boratorio Industriale Automazione Macchine per il packaging nato dal-la fusione di conoscenze ed espe-rienze del mondo dell’industria con alcune importanti realtà della ricer-ca universitaria (Università di Bolo-gna e di Modena e Reggio Emilia). L’intervento di LIAM si è focalizzato sull’impatto delle tecnologie per il controllo del movimento sulla pro-gettazione delle macchine automa-tiche, con particolare riferimento alla simulazione degli assi elettrici all’interno di una macchina, alla portabilità della logica di controllo tra diverse piattaforme e all’impatto che il motion control può avere sulle prestazioni del sistema di controllo.Fiera Milano Media rinnova l’appun-tamento per la prossima edizione di MC4 - Motion Control for, in pro-gramma a febbraio 2014.

MC4 - Motion Control for si conferma punto di riferimento per le tendenze tecnologiche in atto nel settore del controllo del movimento

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M acfrut 2013 si terrà a Cesena da mercoledì 25 a venerdì 27 ottobre.

L’appuntamento si annuncia parti-colarmente interessante «Abbiamo già l’adesione delle imprese leader di vari comparti –sottolinea Do-menico Scarpellini, Presidente di Macfrut- e questo costituisce il pri-mo elemento per costruire una posi-tiva edizione di Macfrut, che abbia-mo voluto orientata ai nuovi mercati accentuandone la sua preziosa fun-zione di rassegna dell’intera filiera ortofrutticola».Macfrut si propone, anche per il 2013, come punto di riferimento di tutta l’ortofrutticoltura (dalle semen-ti agli imballaggi, la filiera, appunto) rivestendo il ruolo di spazio espo-sitivo e di occasione di business, oltre a mantenere un alto livello di momento di incontro e confronto internazionale per l’elaborazione e la definizione delle prospettive del

settore. A MACFRUT si danno appun-tamento operatori da tutto il mondo per fare il punto sull’andamento del mercato e sulle ultime novità della produzione. Il programma della ma-nifestazione si articola anche in vari convegni che affrontano con relatori ed esperti internazionali di alto pro-filo, alcuni degli aspetti più rilevanti del momento. Da sottolineare che il “Summit Internazionale”, che da alcuni anni anticipa il martedì po-meriggio (quest’anno il 24 settem-bre) l’apertura di Macfrut (mercoledì mattina), metterà sotto l’analisi di operatori ed esperti, GDO e produt-tori il frutto che è protagonista del mercato mondiale globalizzato: il kiwi o actinidia.A MACFRUT, oltre ai leader mon-diali dell’intera filiera ortofrutticola, saranno presenti anche la grande distribuzione moderna italiana ed internazionale, le imprese della IV e V gamma le aziende sementiere i

trasformatori e le aziende della “ca-tena del freddo”, senza trascurare il Biologico e le proposte di educa-zione alimentare per le scuole. Han-no dato l’adesione diverse Regioni particolarmente vocate alla produ-zione ortofrutticola proprio per dare maggiore risalto alla valorizzazione dei loro prodotti IGP, DOP ed al loro territorio. Macfrut proseguirà nella valorizzazione dell’innovazione, di prodotto e di processo, con l’edizio-ne 2013 dell’ “Oscar Macfrut”. Macfrut punterà ancor più decisa-mente ad una presenza di operatori esteri produttori e buyer GDO, con particolare riguardo ai paesi del Mediterraneo; non a caso, dopo le trasferte a Malta e Tunisia, l’Ufficio Estero ha programmato per mag-gio e giugno una serie di incontri in Africa (Marocco, Algeria, oltre a Turchia), America (Brasile, Argenti-na), Paesi dell’Est (Russia, Polonia, Ucraina), e Cina.

La rassegna internazionale della filiera ortofrutticola, si terrà a Cesena dal 25 al 27 settembre 2013 – Il grande appuntamento di tutto quanto ruota attorno a ortaggi e frutta si annuncia par-ticolarmente interessante

MACFRUT 2013: IMPORTANTI ADESIONI

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I l Forum PET si conferma come l’evento di approfondimento e di aggiornamento tecnologi-

co più apprezzato dagli operatori del settore degli imballaggi termoforma-ti rigidi ed espansi, per il packaging alimentare e industriale. Sono stati infatti oltre 200 gli operatori che il 27 e 28 marzo hanno preso parte alla terza edizione dell’evento organizzato dal mensile Plast e da Reed Eventi, con il patrocinio di AssoRimap.Le due giornate sono state carat-terizzate da un ricco programma di interventi che hanno delineato uno specchio fedele dello stato dell’arte e delle innovazioni di processo legate al PET, il cui consumo mondiale negli ul-timi dodici anni è cresciuto dell’8,4% medio annuo, come sottolineato da Giuseppe Tamburini dello Studio Tam-burini, che ha preso in considerazio-ne dati storici integrati con dati forniti da produttori, trasformatori e banche dati internazionali. Analizzando inol-tre il consumo mondiale di PET per area geografica, è emerso che l’Asia rappresenta quasi un terzo dei con-sumi totali con il 31,5%, seguito dal Nord America con il 20,4%, l’Europa Occidentale con il 19,3%, l’America Latina con il 12%, l’Europa dell’Est/CSI con il 10,1% e, infine, l’Africa/Me-dio Oriente con il 6,7%.

In Europa Occidentale, nel 2012, il consumo totale di PET tecnopolimero è stato di 3.163.000 tonnellate, di cui il 50% nel settore dei soft drink e delle acque minerali. Dal punto di vista del settore di impie-go, l’imballaggio alimentare ha rap-presentato quasi due terzi (64,1%), il consumo per la produzione di conte-nitori per prodotti chimici il 24,4% e gli impieghi tecnici l’11,5%. Una pro-iezione al 2017 stima un consumo mondiale di 20.750.000 tonnellate (+4,7% a livello mondiale).A dominare il mercato mondiale delle fibre poliestere è la Cina, che rappre-senta il 68% della capacità mondiale di produzione, il 68% della produzione mondiale, il 64% dei consumi mondia-li e il 27% dell’export mondiale (elabo-razione dati CIRFS).Per quanto riguarda i trend che gui-deranno le tecnologie di trasforma-zione, sono stati evidenziati: l’alto livello di automazione/produttività, la minimizzazione degli scarti, l’informa-tizzazione e la flessibilità produttiva, l’ottimizzazione degli aspetti legati alla logistica (spazi stoccaggio, con-servazione prodotto, ecc.). Infine, per dare una spinta al mercato è stata sottolineata la necessità di maggio-ri risorse finanziarie, di economie di scala e la selezione di converters, par-

ticolarmente necessaria nelle aree emergenti. Molti anche gli interventi a cura degli sponsor del Forum PET, che hanno illustrato le ultime tecno-logie per la produzione, la sicurezza e la qualità dei materiali di imballaggio, e si sono confrontati sulle recenti ten-denze e prospettive per la competiti-vità del settore e per la sostenibilità ambientale. Sui temi del riciclo degli imballaggi e delle possibili azioni a favore dell’am-biente, va sottolineato l’intervento di Luciano Villani di CoopItalia, che ha messo in evidenza come una chiara indicazione ai consumatori dei mate-riali utilizzati negli imballaggi, contri-buisce sia ad aumentare la raccolta differenziata, sia a diminuire la quan-tità di rifiuti indifferenziati.Gold sponsor dell’edizione 2013 sono stati: Costruzioni Meccaniche Luigi Bandera, Dentis, Erema Engi-neering Recycling Maschinen und Anlagen, Gneuss Kunststofftechnik, Kreyenborg, Piovan, Plastic Systems, Point Plastic, SB Plastics Machinery, Termostampi. Desk sponsor: Amut, AT&Service, B.For Pet, BG Plast Im-pianti, Electronic Systems, Kuhne Group, Lorandi Silos, Main Tech, NGR, O.M.G., Starlinger. Special Guest: AFG, Aliplast, Coopbox Group, ROL, RPC Cobelplast Montonate.

TREND, PROSPETTIVE E FUTURO DELLE MATERIE PLASTICHE: I DATI EMERSI DURANTE IL FORUM PET 2013Nel corso del convegno, che si è tenuto il 27 e 28 marzo, è stato analizzato il consumo mondiale di PET, i trend che guideranno il comparto nei prossimi anni e le innovazioni in campo tecnologico

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FIERE APPUNTAMENTI - CONVEGNI

I FFA 2013 si è conclusa regi-strando ottimi risultati sia in termini di affluenza di visitatori

ed espositori che di superficie occupa-ta. Per sei giorni 960 aziende (2010: 9421) provenienti da 47 paesi hanno presentato i loro nuovi prodotti e servizi a un pubblico di operatori specializzati. Va segnalato in particolar modo l’ele-vato grado d’internazionalità di questa edizione della fiera leader mondiale dedicata all’industria della lavorazio-ne della carne e alle macellerie. IFFA ha segnato un incremento di presenze del 2,5% totalizzando 60.266 visita-tori specializzati (2010: 58.2451) pro-venienti da 142 nazioni. Il 61% degli operatori presenti in fiera proveniva dall’estero. Simile è il dato relativo agli espositori: il 57% delle aziende esposi-trici possiede infatti una sede all’este-ro. Per quanto riguarda la superficie espositiva è stata registrata una cre-scita del 6% per un totale di 110.000 metri quadrati (2010: 103.9001). “IFFA

2013 è stata un’edizione vincente per tutti. Sia gli espositori che i visitatori sono altamente soddisfatti della fiera e dei risultati conseguiti. La tenden-za in aumento di tutti i dati salienti ri-specchia il dinamismo del settore”, ha commentato Wolfgang Marzin, presi-dente del Comitato direttivo di Messe Frankfurt. “Non c’è dubbio che IFFA sia la principale piattaforma di presenta-zione delle innovazioni e il più impor-tante evento dell’industria della carne.”I principali paesi di provenienza dei visitatori sono stati la Russia, l’Italia, i Paesi Bassi, la Spagna, la Polonia, l’Austria, gli Stati Uniti, la Svizzera e la Cina. C’è stato inoltre un buon afflusso dall’Australia così come dal Sudameri-ca e dall’est Europa. L’elevata percen-tuale di visitatori stranieri rappresenta un fattore determinante per una va-lutazione positiva della fiera da parte dell’industria. Soddisfatto si è mostrato infatti Berthold Gassmann, presidente del reparto macchinari per la lavora-

zione della carne dell’Associazione tedesca dei costruttori di macchinari e impiantistica VDMA: “Nel 2013 IFFA ha dimostrato per l’ennesima volta di essere il più importante evento mon-diale per l’industria della carne. Il grado d’internazionalità è incrementato ulte-riormente, i visitatori sono aumentati e, in particolare, il loro livello qualitativo è stato eccellente. Il nostro comparto ha potuto constatare che erano presenti tutti i decision maker di aziende di tut-te le dimensioni, provenienti sia dalla Germania che dal resto del mondo. È evidente che, grazie alla sua chiara fo-calizzazione sul tema della carne, IFFA sia ampiamente apprezzata da tutti gli esperti del settore.”Come già nella precedente edizione, le imprese aritigianali hanno rappresenta-to uno dei principali gruppi di visitatori della fiera. Come loro portavoce Heinz-Werner Süss, presidente dell’Associa-zione dei macellai tedeschi (Deutscher Fleischer-Verband / DFV), ha riportato

L’EVENTO N. 1 DELL’INDUSTRIA DELLA CARNE CONSOLIDA LA SUA LEADERSHIPAUMENTO DEL 2,5% DEI VISITATORI, PER UN TOTALE DI OLTRE 60.000 PRESENZEELEVATO GRADO D’INTERNAZIONALITÀ 61% DEI VISITATORI E 57% DEGLI ESPOSITORI PROVENIENTI DALL’ESTERO

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un bilancio positivo della manifestazio-ne: “Tre mostre speciali di successo, sette straordinari concorsi, tantissimi colloqui interessanti con colleghi tede-schi e stranieri e una miriade di nuovi impulsi, impressioni ed idee. IFFA 2013 è stato un appuntamento importante e prezioso per me, sia come macellaio e titolare di una macelleria, che come rappresentante dell’Associazione dei macellai tedeschi.”Per quanto riguarda la qualità della fie-ra leader mondiale sono stati raccolti dati molti positivi sia tra i visitatori che tra gli espositori. La quota di aziende espositrici che hanno espresso una va-lutazione complessivamente positiva è aumentata dall’81% all’86%, mentre per i visitatori si registra un aumento dal 94% al 97%.Nell’ambito del sondaggio condotto da Messe Frankurt, è stato mostrato otti-mismo anche in merito alla congiun-tura del settore. L’89% degli espositori (+5%) l’ha definita da soddisfacente a positiva. Altrettanto alto (88%) è il nu-mero di visitatori che si è espresso po-sitivamente in merito.

Temi centrali: sostenibilità, utilizzo efficiente delle risorse, automazio-ne e sicurezza dei generi alimentariQuest’anno uno dei temi centrali del principale evento dedicato all’industria della lavorazione della carne è stato lo sfruttamento sostenibile dell’energia e

delle risorse. Particolare attenzione è stata prestata all’automazione dei pro-cessi produttivi e grande importanzaè stata attribuita anche ai settori che si occupano di sicurezza dei generi alimentari. L’igiene, l’etichettatura e la rintracciabilità lungo l’intera catena del processo produttivo sono fattori im-portanti per garantire un livello qualita-tivo costantemente elevato nel settore della lavorazione della carne. Altri temi importanti per il comparto delle macel-lerie sono stati quest’anno la regionali-tà, i prodotti convenience e il consumo fuori casa.IFFA ha riservato ampio spazio anche al settore merceologico degli ingredien-ti, spezie, additivi, frattaglie e materiali per il confezionamento che trovano im-piego sia nel settore artigianale che in-dustriale della lavorazione della carne. Il “clean labeling”, ovvero la riduzione o l’eliminazione di additivi e allerge-ni a dichiarazione obbligatoria e degli aromi artificiali, è un tema centrale in questo settore tanto quanto i cosiddet-ti prodotti “walking food” che seguono lo stile di vita e le abitudini alimentari dei consumatori più giovani. Dressing particolari e simpatiche confezioni da asporto svolgono un ruolo di primo pia-no in questo settore.

La nuova configurazione dei padi-glioni ha riscosso ampi consensiIFFA 2013 si è presentata con una nuova configurazione dei padiglioni. Per la prima volta sono stati occupa-ti entrambi i piani del padiglione 11 (11.0 e 11.1). Qui le aziende fornitrici

di tecnologie per il confezionamento, impianti di distribuzione e sistemi di misurazione e pesatura hanno pre-sentato tutte le loro novità. Nel padi-glione 11.1 erano presenti anche i più importanti espositori del settore della lavorazione e del taglio. Molte aziende si sono mostrate molto soddisfatte della loro nuova collocazione. Signifi-cativa a tal proposito è la testimonian-za di Holger Kruse, director product management presso TIPPER TIE: “La scelta del padiglione 11.1 si è dimo-strata perfetta. L’attrezzatura messa a disposizione, i consensi espressi dai visitatori e le possibilità di allestimen-to dello stand ci hanno entusiasma-to. Il padiglione 11.1 si è rivelato un vero e proprio polo di attrazione per il pubblico dove le numerose aziende prestigiose presenti hanno contribui-to a creare un’atmosfera innovativa.” Altrettanto positivo è stato il parere espresso da Uwe Reifenhäuser, pre-sidente del consiglio di amministra-zione e titolare dell’azienda TREIF Maschinenbau GmbH: “Siamo molto soddisfatti dell’andamento della fiera, le nostre aspettative sono state più che soddisfatte. Il trasferimento nel padiglione 11 è stato un’ottima deci-sione.” Le aziende dei settori macel-lazione, trinciatura e lavorazione sono state ospitate come sempre nei padi-glioni 9.0 e 9.1. Il padiglione 8 è stato riservato invece al settore espositivo dedicato alla lavorazione della carne. In virtù della nuova strutturazione del-la fiera, l’offerta relativa ai macchina-ri e agli impianti è stata concentrata

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FIERE APPUNTAMENTI - CONVEGNI

per la prima volta nell’area ovest del quartiere fieristico e grazie alla nuova configurazione dei padiglioni è stato possibile soddisfare le richieste da tempo espresse da molti espositori di ampliare la superficie dei propri stand.Per la prima volta sono stati occupati anche entrambi i piani del padiglione 4. Il padiglione 4.1 ha ospitato l’offerta espositiva dedicata al tema “vendita – tutto per le macellerie” e le aziende di materiali per il confezionamento. Su entrambi i piani, i principali produt-tori dei segmenti ingredienti, spezie e frattaglie hanno presentato le loro novità. Nel padiglione 4.0 erano pre-senti anche gli espositori specializzati in additivi. Il nuovo layout della fiera ha garantito ai visitatori percorsi più brevi e una migliore visione d’insieme.

Concorsi, mostre speciali, giorna-ta della famiglia – ricco e presti-gioso programma di eventi colla-terali per i visitatori di IFFAAlla vigilia di IFFA si è svolta la prima edizione dell’International Meat Vision Congress con serata di gala e cerimo-nia di consegna dei premi. Come or-ganizzatore dell’evento, la casa editri-ce Deutscher Fachverlag ha messo a punto un programma congressuale di grande attualità con la partecipazione di relatori illustri in collaborazione con i suoi partner DFV, VDMA e MesseFrankfurt. Qui visitatori tedeschi e stranieri hanno avuto la possibilità di discutere con esperti su importanti temi del settore, come ad esempio la concezione sostenibile dei processi produttivi. La serata di gala “Spirit of Meat” ha offerto ai più importanti de-cision maker e rappresentanti del set-tore. un’esclusiva piattaforma d’incon-tro e di confronto. Durante la serata è stato assegnato per la prima volta il premio “Spirit of Meat” per innovazio-ni tecnologiche eccezionali e sosteni-bili e convincenti strategie sostenibili. Inoltre due giovani talenti del settore artigianale e dell’industria, così come del settore tecnologico e scientifico hanno ricevuto il premio promozionale del settore della lavorazione della car-

ne (Förderpeis der Fleischwirtschaft).Il ricco programma di eventi collaterali prevedeva anche quest’anno diver-se mostre speciali. Nell’ambito della mostra “La macelleria di tendenza”, aziende leader del settore hanno pre-sentato nuove soluzioni e proposte commerciali per il settore delle ven-dite. Tra i temi chiave della mostra vi erano: nuove confezioni e materiali per il confezionamento, innovazioni nei settori comunicazione ed etichet-tatura, presentazione e preparazione della merce, formazione e perfezio-namento professionale. Al personale di vendita e ai titolari di macellerie la mostra “Meat & Style – una finestra sulla macelleria innovativa”, ha forni-to spunti e suggerimenti sulle abilità, sugli strumenti e sulle soluzioni di pre-sentazione più utili per instaurare il giusto canale di comunicazione con i clienti. Altri temi affrontati nell’ambito delle mostre di IFFA 2013 sono stati “le specialità regionali” e “i macchinari storici”.I concorsi internazionali di qualità or-ganizzati dall’Associazione dei macel-lai tedeschi si sono rivelati ancora una volta delle vere e proprie calamite per visitatori. In un’area appositamente al-lestita nel padiglione 4.1, le macellerie partecipanti hanno messo in mostra la varietà artigianale e la qualità dei loro prodotti. Tra le novità dell’edizione 2013 vi è stato il concorso internazio-nale di qualità per prodotti in barattoli e vasetti che tiene conto della tenden-za a favore del convenience. Un altro evento speciale in programma è stata la seconda edizione del concorso In-ternational Front Cooking così come il concorso internazionale per giova-ni macellai. Anche quest’anno molti visitatori hanno potuto contare su un punto di ritrovo, ovvero la “piazza del comparto artigiano dei macellai”, dove tra l’altro si sono svolte la “prova di degustazione” e la mostra speciale “artigianalità nel mondo delle macel-lerie”.Uno straordinario successo è stata ad IFFA 2013 la giornata della famiglia nel giorno dell’Ascensione di Cristo.

Ogni visitatore ha potuto fare entrare in fiera tutta la propria famiglia con un solo biglietto d’ingresso. Mentre i bambini dai sei ai dodici anni si sono divertiti con castelli gonfiabili, make-up per bambini, pista da corsa Carrera e workshop tematici sul bricolage, per i più piccoli, a partire dai tre anni di età, è stato offerto un servizio di baby-sitting nell’asilo nido del Torhaus con un ampio programma e collaboratori competenti.

Business program per importanti decision makerA IFFA 2013 i decision maker dell’in-dustria della lavorazione della carne hanno potuto usufruire per la prima volta del nuovo eccezionale business program. Il pacchetto includeva ad esempio l’esclusiva partecipazione al Meat Vision Congress e alla serata di gala, l’accesso alla premium lounge nel quartiere fieristico, l’ingresso gra-tuito e l’utilizzo del servizio navetta con limousine. Oltre 300 manager pro-venienti da 50 paesi, tra i quali rappre-sentanti di tante importanti aziende della lavorazione della carne, hanno usufruito del business program.

La prossima edizione di IFFA si svolge-rà dal 7 al 12 maggio 2016 a Franco-forte, mentre quella di Tecno Fidta dal 16 al 19 settembre 2014 a Buenos Aires.

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FIERE APPUNTAMENTI - CONVEGNI

I l settore della Pulizia Industriale Internazionale si prepara all’in-contro più importante in Europa

dell’anno . Dal 24 al 27 Settembre CMS 2013 Berlin Cleaning. Manage-ment. Services , offre una completa panoramica sui Prodotti , Sistemi e Processi della Pulizia Industriale. L’En-te Fiera di Berlino si aspetta una par-tecipazione record anche grazie agli eccellenti risutati della passata edi-zione che aveva registrato oltre 354 Espositori provenienti da 20 Paesi e 15.000 Visitatori Professionali prove-nienti da 60 Paesi.“Berlino è proprio ubicata nel centro del più grande mercato dei Prodot-ti , Tecnologie e della Chimica rivolta al settore della Pulizia Industriale“ commenta Dr Christian Göke , Am-ministratore di Messe Berlin GmbH : “ Questa speciale connotazione fa della nostra capitale una vera calamita per aziende ed imprese di servizi di tutti i segmenti per questo settore . Presen-ziano a questa Evento Top tutti i leader del mercato .La presenza dei Decision Maker , le Innovazioni e le Tendenze nel comparto nonchè le informazionI di più grande attualità del programma congressuale fanno di CMS un appun-tamento irrinunciabile per la professio-ne, a 360°“ .

A meno di cinque mesi dalla data di inizio del più importante Salone Euro-peo del 2013 della Pulizia Industriale , Manutenzione degli Stabili e Servi-zi si annuncia sin d’ora un Evento di prim’ordine nel Quartiere Fieristico di

Berlino. Tutti i lea-der del Settore che siano produttori di Macchine e Attrez-zature per la Pulizia o Prodotti Chimici per la pulizia , Disinfezio-ne o Manutenzione , sono attesi nella capitale tedesca.

Le più importante Associazioni del Settore patrocinano il Salone Le Federazioni che patrocinano CMS sono : La Confederazione Tedesca delle Imprese di Pulizia (BIV - Bonn) l’Associazione dei Sistemi per la Puli-zia Industriale nell’Unione dei Costrut-tori Tedeschi di Macchine e Impianti (VDMA- Francoforte ) nonchè l’Unione Industriale della Protezione delle Su-perfici e dell’Igiene (IHO - Düsseldorf ) . Queste tre Associazioni sono presen-ti , insieme, nel Padiglione 3.2 allo stand 206. A questi capisaldi dell’In-dustria della Pulizia Industriale è stato anche affiancato un’intensa collabora-zione con l’ importante Associazione tedesca degli Alberghi e della Gastro-nomia e l’Associazione dei Commit-tenti del settore Sanità ed ospedaliero a coordinamento dei mercati di riferi-mento per CMS .

Il Congresso Internazionale CMSUn segnale forte di internazionaliz-zazione sarà inoltre, a CMS 2013, il primo Congresso Internazionale . Sot-to il titolo :“Competitività sostenibile nel settore della Pulizia Industriale “ il Congresso si rivolgerà , il 25 ed il 26

Settembre 2013 , a tutti gli Ope-ratori del settore con questo tema di grande attualità ed orientato al futuro . Esperti internazionali provenienti dall’Europa , dall’America del Nord e del Sud nonchè dall’India e dalla Cina discuteranno sugli aspetti attuali di questo tema in un vero contesto glo-bale . La lingua del congresso sarà l’inglese e la location è quella della Marshall House , un interessante edifi-cio sotto la protezione dei monumenti storici , proprio all’interno del Quartie-re Fieristico di Berlino.

Un ulteriore Highlight : il CMS Pu-rus AwardL’Ente Fiera di Berlino invita tutti gli Espositori di CMS 2013 a partecipa-re , con i propri Prodotti , Tecniche e Soluzioni , al concorso CMS Purus Award. Questo premio al Design ed alla Funzionalità è attribuito a cinque categorie : “Macchine“ , “Attrezzature“ , “Igiene“,“Sistemi di Management e Software“ nonchè “Comunicazione dei Brand“ : quest’ultimo aspetto , unito alla sostenibilità saranno aspetti an-cor più sottolineati nel conferimento di questi premi . Partner di CMS Purus Award è il Centro Internazionale del Design (IDZ ). Le iscrizioni chiuderan-no il 24 Maggio 2013.

le associazioni che patrocinano il salone si aspettano forti impulsi negli affari

BERLINO AL CENTRO DEL PIU’ GRANDE MERCATO DELLE IMPRESE DI PULIZIA IN EUROPA

 

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SIGEP19-23/01/2013RIMINISalone Internazionale gelateria, pasticceria e panificazione artigianaliInternational exhibition for the artisan production of ice-cream, pastry, confectionery and bakery

ENOLITECH 7-10/04/2013 VERONASalone Internazionale delle tecniche per la Viticultura, l’Enologia e delle tecnologie Olivicole e OlearieInternational Exhibition of Technolo-gies for Viticulture, Oenology and Technologies for Olive Growing and Oil Production

ENOMAQ 12-15/02/2013 ZARAGOZASalone Internazionale del Macchinario ed Attrezzature per Cantine e Imbottigliamento International Exhibition of Machinery and Equipment Winery and Bottling

INTERVITIS INTERFRUCTA 24-27/04/2013 STOCCARDAFiera internazionale delle tecnologie per vino, frutta e succhi di frutta Technology fair for wine, fruit and fruit juices

IFFA4-9/05/2013FRANCOFORTEManifestazione Internazionale sulletecnologie per l’industria della carne International Trade Fair for the meatprocessing industry

SPS/IPC/DRIVES/ITALIA21-23/05/2013PARMASalone delle Tecnologie perl’Automazione IndustrialeTrade fair for manufacturers and suppli-ers in the industrial automation sector

PULIRE 21-23/05/2013 VERONAMostra internazionale delle produzi-oni e delle tecnologie per le attività dell’igiene ambientale International exhibition of products and technologies for environmental hygiene

SIAB 25-29/05/2013VERONASalone Internazionale per l’ind. della panificazione e della pasticceria.International Fair for the Bakery and Confectionery Industry

PACKOLOGY11-14/06/2013RIMINISalone delle tecnologie per il packaging e il processingExhibition of Technology for Packaging and Processing

SNACKEX12-13/06/2013GOTHENBURGFiera internazionale & congresso sull’industria degli snack, salatini, nocciolineInternational Trade Fair & Congress for Savoury Snacks and Nut

DRINKTEC INTERBRAU 16-21/09/2013MONACOSalone Internazionale della tecnolo-gia per l’industria delle bevande International Show for the Beverage Industry Technologies

FACHPACK 24-26/09/2013NUERNBERGSalone Internazionale su Soluzioni e tecnologie per il confezionamento Trade Fair for Packaging Solutions

PACK EXPO 23-25/9/2013LAS VEGAS Fiera internazionale delle tecnologie per l’imballaggio International Packaging Trade Fair

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MACFRUT25-27/09/2013CESENAMostra Intenazionale di macchinari e impianti per l’industria ortofrutticolaInternational Exhibition of Machinery and equipment for the Fruit and Vegetable processing

ANUGA05-09/10/2013COLONIASalone Internazionale delle tecnolo-gie alimentari e delle bevande International Exhibition of food and beverages

IBIE 06-09/10/2013LAS VEGASSalone Internazionale per l’industria della panificazione e della pasticceria International Fair for the Bakery and Confectionery Industry

HOST 18-22/10/2013MILANOSalone tecnologico per la panificazi-one e la produzione di pasta e pizza Show for Bakery and Fresh Pasta and Pizza Industry

PROCESS EXPO03-06/11/2013CHICAGOSalone Internazionale delle tecnolo-gie alimentari e delle bevandeInternational Food and Beverage Technology Exhibition

SIMEI12-16/11/2013MILANOFiera internazionale sulla filiera vitivinicola e sulle tecnologie per l’industria dell’imbottigliamentoInternational exhibition for vine-growing,wine-producing and bottling industry

EUROPAIN08-12/03/2014PARIGISalone Internazionale sulla tec-nologia per la panificazione e la pasticceria International Show for the Bakery and Confectionery Industry

BRAU BEVIALE11-13/11/2014NORIMBERGAFiera delle Materie Prime Tec-nologie, Logistica e Vendita per la produzione e commercializzazione di birra e bevande Fair of Raw Materials, Technolo-gies, Logistics and Marketing for production and sales of beer and soft drinks

ANUGA FOODTEC 24-27/03/2015COLONIASalone Internazionale delle tecnolo-gie alimentari e delle bevandeInternational Food and Beverage Technology Exhibition

IPACK-IMA 19-23/05/2015MILANOMostra Internazionale per l’industria del confezionamentoInternational Exhibition for the Packaging Industry

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UPAKOVKAUPAK ITALIA29/01/2013- 01/02/2013MOSCASalone Internazionale delle macchine per imballaggioInternational Packaging Machinery Exhibition

SINO-PACK/CHINA DRINKTEC04-06/03/2013GUANGZHOUFiera internazionale per il confezionamento, l’imballaggio e le bevandeInternational fair for packaging, packing machines and beverage technology

INTERFOOD 03-05/04/2013S. PIETROBURGOSalone Internazionale di prodotti alimentari, di bevande e ingredientiInternational Exhibition for food beverages and ingredients

CHINAPLAS20-23/05/2013GUANGZHOUMostra internazionale sull’industria delle materie plasticheInternational Exhibition on plastic and rubber industries

BAKERY CHINA20-22/05/2013SHANGHAIFiera internazionale della panificazione e dell’industria dolciaria in CinaInternational Trade Fair for the Bakery and Confectionery Trades in China

MODERN BAKERY24-27/04/2013MOSCASalone internazionale delle attrez-zature per la panetteria e degli ingredienti alimentariInternational trade fair for bakery equipment and food ingredients

ROSUPAK18-21/06/2013MOSCASaloni internazionali per l’imballaggio alimentare ed industrialeInternational Food and Industry Packaging Exhibition

PROPACK China 17-19/07/2013SHANGAIMostra internazionale delle tecnolo-gie per l’industria alimentare e per il confezionamentoInternational exhibition for the food industry and for packaging technologies

BEVTEK & BREWTEK China 17-19/07/2013SHANGAISalone Internazionale della produzi-one di bevande e della tecnologia per l’imbottigliamentoInternational Exhibithion for the beverage production and bottling technology

INPRODMASH10-12/09/2013MOSCAFiera Internazionale sulle tecnologie per l’industria alimentareInternational Specialized Trade Fair of Equipment and Technologies for Food Processing Industry

WORLD FOOD MOSCOW16-19/09/2013MOSCASalone Internazionale dei prodotti alimentarie delle bevandeInternational Exhibition for Food and Drink products

AGROPRODMASH07-11/10/2013MOSCASalone Intern. dei macchinari e delle attrezzature per il settore agro-industrialeInternational Trade Exhibition of Machinery and Equipment for Agro-industrial industry

WORLD FOOD UKRAINE30/10-01/11/2013KIEVSalone Internazionale dei prodotti alimentarie delle bevandeInternational Exhibition for Food and Drink products

UPAKOVKAUPAK ITALIAJanuary 2014MOSCASalone Internazionale delle macchine per imballaggioInternational Packaging Machinery Exhibition

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2G ITALIA SRL99-100Via della Tecnica, 737030 Vago di Lavagno - Verona

AB ENERGY SPA100/102Via Gabriele D’Annunzio, 1625034 Orzinuovi - Brescia

ACM55Via Marconi, 521020 Bardello - Varese

ACMA 20-21Via C. Colombo, 140131 Bologna

ALLEGRI41/43Via Venezia, 620099 Sesto San Giovanni - Milano

ASP77-78Loc. Besiche 67- Zona Industriale15070 Tagliolo M.to - Alessandria

BEMA54Via Marconi, 2642030 Viano - Reggio Emilia

BENEO 79Theodor-Heuss-Anlage 1268165 Mannheim - Germania

CONSORZIO BESTAK44-45Via Miller, 3247121 - Forlì Cesena

BIZERBA 38/40Via G. Agnesi, 17220033 Desio - Monza Brianza

CAVANNA 10/12Via Matteotti, 10428077 Prato Sesia - Novara

CESENA FIERA SPA118-119Via Dismano, 384547522 Pievesestina di Cesena - Forlì

CRYOVAC Division 13-14Via Trento, 720017 Passirana di Rho - Milano

DUPONT109Centro Direzionale “Villa Fiorita”, Via P. Gobetti, 2/C20063 Cernusco sul Naviglio - Milano

EIOM114-115Viale Premuda, 220129 - Milano

EMERSON68Via Montello, 71/7320038 Seregno - Monza Brianza

ENOVITIS88-89Via S. Vittore al Teatro, 3 20123 Milano

EUROCHILLER SRL80Via Milano, 6927030 Castello d’Agogna - Pavia

EUROSICMAIV COP - 4/7Via Michelangelo Buonarroti, 4/620090 Segrate - Milano

MESSE NUERNBERG 9Messezentrum90471 - Norimberga - Germania

FESTO 30/32Via Enrico Fermi, 36-3820090 Assago - Milano

GENERAL PLASTICS22/24Via Salaria, 130200138 - Roma

GENERAL SYSTEM PACK SRL - GSP 33Via Lago di Albano, 8236015 Schio - Vicenza

HONEYWELL SRL67Via Philips, 1220052 Monza - Monza Brianza

FIERA MILANO SPA 110/112Strada Statale del Sempione, 2820017 Rho - Milano

IFP PACKAGING SRL 49 Via Lago di Alleghe, 1936015 Schio - Vicenza

IMAGE S SRL 52Via Tommaso Grossi, 3122066 Mariano Comense - Como

LABELPACK SRL50-51Via Ciaikovsky, 29 20092 Cinisello Balsamo - Milano

LINPAC GROUP25/273180 Park Square - Birmingham Business ParkB37 7YN Birmingham - UK

MESSE FRANKFURT ITALIA SRL121/123Via Quintino Sella, 520121 - Milano

MESSE MUENCHEN GMBH95Messegelande 81823 - Monaco - Germania

METTLER TOLEDO SPA 1Via Vialba, 4220026 Novate Milanese - Milano

MINI MOTOR SRL66Via E. Fermi, 542011 - Bagnolo in Piano Reggio Emilia

MITSUBISHI ELECTRIC58-59Centro Dir.le Colleoni - Pal. SirioV.le Colleoni, 720864 Agrate Brianza - Milano

MOMBRINI SRL69/71Via Giovanni XXIII, 21824043 Caravaggio - Bergamo

NORGREN SPA8Via Trieste, 1620059 Vimercate - Milano

SALUMIFICIO PEDRAZZOLI86Via San Giovanni, 16/A46020 – S. Giovanni del Dosso Mantova

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QUADRANT ENGINEERING PLASTIC PRODUCTS56-57Hardstrasse 5 5600 Lenzburg - Svizzera

REAL FORNI82Via Casalveghe, 34 37040 Gazzolo d’ Arcole - Verona

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SIEMENS62Viale Piero e Alberto Pirelli, 10 20126 - Milano

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