Download - PUPI AVATI Io e mio fratello Antonio - Gas Sales Energia · 2018. 10. 5. · Don Camillo, le mostarde Amedeo Farini, i non formag - gi di Cucinare secondo Natu - ra, il salmone Foodlab,

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Page 1: PUPI AVATI Io e mio fratello Antonio - Gas Sales Energia · 2018. 10. 5. · Don Camillo, le mostarde Amedeo Farini, i non formag - gi di Cucinare secondo Natu - ra, il salmone Foodlab,

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PRIMO PIANO

LA MARATONADI MANGIACINEMA

L'intervista p PUPI AVATI

«Io e mio fratello Antoniocelebriamo le nozze d'oro»

Alla cena di gala di domani, sfida tra mezzemaniche della Bassa e anolini di Parma

Festa per il palato Otto giorni stuzzicantitra degustazioni, show cooking e laboratori

p Otto giorni stuzzicanti: 60spettacoli con 40 degustazio-ni, 15 show cooking, proiezio-ni appetitose, incontri con ar-tisti, laboratori «Crea & gu-sta», visite guidate, l’imman -cabile cena di gala (domani),due eventi extra a Cantù e aParma (dopo le due antepri-me della scorsa settimana),

otto Premi Mangiacinema -Creatori di Sogni (realizzatidall’artista Giuseppe Previta-li). Premi che, oltre agli Avati ealla Pitagora, andranno aFrancesco Barilli (venerdì),Carlo Delle Piane (lunedì),Gianna Gissi e Lorenzo Baral-di (mercoledì prossimo), al ge-latiere Corrado Sanelli (do-

mani alla cena).Ecco i numeri della quintaedizione di Mangiacinemache sarà una festa per gli occhie il palato. Con assaggi unici egratuiti, il pubblico andrà allascoperta della bontà, genuini-tà e ricchezza dell’enogastro -nomia Made in Salso, Made inBorgo (la grande novità di que-s t’anno è il «gemellaggio» Sal-so-Fidenza) e italiana.Altra grande novità la sfida del-la cena di gala di domani seratra mezze maniche della Bassa

e anolini di Parma (firmati da-gli chef del Garibaldi di Cantù, iparmigiani Alda Zambernardie Marco Negri). Gran mattato-re nel pomeriggio, e durante lacena, sarà il comico Vito. Pre-notazioni per la cena alle Ter-me Baistrocchi (unico evento apagamento, inizio alle 20.30) al347 6961251. Main partner diMangiacinema (che quest’an -no ha il patrocinio del Mibac) èGas Sales, special partner lapasticceria Lady Anna di Sor-bolo. E gli altri assaggi, oltre

alle mezze maniche della Bas-sa e agli anolini di Parma diZambernardi e Negri? Le dolciemozioni della Pasticceria La-dy Anna, la pizza Mangiacine-ma di Cattani dell’Incontro, ilvino di Guareschi delle Canti-ne Bergamaschi, il gelato all’a-zoto liquido di Sanelli, la pastafatta in casa del Colore del Gra-no, le dolci creazioni della Nuo-va Pasticceria Lady, il Parmi-giano Reggiano Drmato Iemmi,Butteri e Lanfredini, gli elisirdel Liquorificio Colombo, le

specialità della Casa del Pane,le marmellate e i sott'oli del Gi-rasole, il Parmigiano bio diPersegona, il Cotto ‘60 e il cottoaffumicato Branchi, il culatellodi Spigaroli, le ricette di Vito, ivini Amadei, la pasta fresca diOscar, gli extravergini di Cop-pini Arte Olearia, la spongataDon Camillo, le mostardeAmedeo Farini, i «non formag-gi» di Cucinare secondo Natu-ra, il salmone Foodlab, i salumidi Romani e le specialità delKm 90, i formaggi della Stagio-natura dei Gesuiti e il formag-gio «gelato» dell’A g r i n a s c e nte,i cioccolatini di Biolzi, le sor-prese di Persegani e Bontem-po, i piatti di Chiarelli, i dolcid’autore di Battistini.

R.S.

LISA OPPICI

Sabato «Mangiacinema» ce-lebra delle nozze d’oro spe-ciali: quelle di Pupi e AntonioAvati con il cinema. Un’av -ventura iniziata appuntoc i n qu a nt’anni fa, il 18 set-tembre 1968, e ricca di suc-cessi. Alla vigilia del Festivalabbiamo fatto una brevechiacchierata con Pupi Ava-ti.

Pupi e Antonio Avati: unmarchio di fabbrica«In realtà mio fratello avevaaspirazioni diverse: voleva fa-re l’attore, gli feci anche in-terpretare un ruolo nel mioprimo film (“Balsamus, l’uo -mo di Satana”, ndr). Però eratimido e giovane, e la Romadei cinematografari era mol-to “r uv id a” per un ragazzinoche veniva da Bologna: af-frontare il mondo degli aspi-ranti attori romani era un’u-miliazione dietro l’altra, e al-lora lo convinsi a passare dal-l’altra parte. Prima aiuto re-gista, poi cosceneggiatore. Dalì è partito un sodalizio che èarrivato fino a oggi, con ruoliche non sono così definiticome si crede: lui non si oc-cupa solo della parte ammi-nistrativa ma anche talvoltadella sceneggiatura, e non haabbandonato gli aspetti crea-tivi. Naturalmente con unfratello è un rapporto com-plesso: si potrebbe ancheraccontarlo, ma ci sono molti

rischi... Nel nostro caso c’ègrande affetto ma spesso an-che competizione, piccolegrandi incomprensioni e an-che scontri, poi sempre ri-composti. Con un fratello c’èun tipo d’intimità speciale: èuna relazione particolare».

Insieme avete attraversatoc i n q ua nt’anni di cinema: unbel viaggio.«Quando abbiamo comincia-to noi erano ancora in pie-nissima attività autori comeLattuada, Comencini, Anto-nioni, De Sica… Quelli chehanno fatto grande il cinemaitaliano. In quell’ambiente cisiamo compenetrati, cercan-do di avere un nostro spazioe una nostra voce… Non èstato facile, certo, ma nel

tempo poi le cose sono moltocambiate, e noi abbiamo avu-to periodi fortunati: ancheanagraficamente, io assomi-gliavo molto al pubblico cheandava al cinema. Adesso digenerazioni che vanno al ci-nema ce ne sono poche, perònon è che il cinema nonvenga fruito: lo è, ma at-traverso mezzi diversi. Il rac-conto cinematografico non èscomparso. Anzi, si vedonopiù film ora di allora. Ma conu n’attenzione sicuramenteminore, sapendo che pos-siamo scegliere in un ven-taglio via via più ricco: laquantità non ha migliorato laqualità. Perché quando unnetwork ti offre un numerodi film sterminato, lì dentroci sono alcuni film belli ma

ce ne sono anche tanti brut-tissimi».

Ha un film preferito, tra isuoi ?«Il film che ti rimane piùdentro è il primo: è quelloche ti ha dato la sensazionedi incontrare per la primavolta questo strumento. Ilmiracolo di vedere tutte lemattine enormi camion chescaricavano enormi attrez-zatu re… Era tutto enorme…Il momento in cui ho vissutoil cinema nel modo più ine-briante è stato proprio quel-lo: del resto eravamo ungruppo di ragazzi che a Bo-logna negli anni Sessantarealizzavano un sogno con-tro ogni ragionevolezza».

Cinema e cibo: il binomiocentrale di «Mangiacinema»è ben presente anche nellasua produzione.«Certo. Venendo dalla cul-tura contadina, il cibo ha unruolo centrale. Penso adesempio a “Storia di ragazzie di ragazze”».

A che punto è “Il signor Dia-vol o”, il suo prossimo film?«Le riprese sono finite, sia-mo al montaggio. È un filmgotico, nero, di genere, cheho ambientato nel delta delPo negli anni Cinquanta.Avevo voglia di raccontareuna storia nera: spero siaabbastanza “s pave ntevo l e”».

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‘‘U n’avv e n tu rai n iz iatail 18 settembre1968 e riccadi successi

‘‘Il signor diavolo?E' un film gotico,spero siaab b a sta n za“s p av e n te v o le ”

LA MADRINA

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EVENTOSPECIALE I 50anni di cinemadei fratelli Avati.