Smart Cities Report IPFI It summary · 2015-10-01 · ICM Research ICM ADVISORS EQUITY RESEARCH...
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Smart Cities:La nuova frontiera dell’ Eco-design
Torino, 7/1/2013
IICCMM RReesseeaarrcchh ICM ADVISORS EQUITY RESEARCH Politecnico di Torino & ICM Advisors LLC, 2013 All Rights Reserved
Indice dei contenuti
� Cos’é l’Eco-design?
� Eco-design e green buildings
� Le aree dell’Eco-design: focus sulle Smart Cities
� Cos’é l‘iniziativa Smart City?
� Perché investire in un progetto Smart City?
� Dove si collocano le aree di maggior interesse?
� Chi sono gli attori principali?
� Quando: vision e analisi delle dinamiche (orizzonte temporale)
� Caso pratico: Torino Smart City
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Cos’é l’Eco-design? (1/2)
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Eco Design è un conceptinternazionale, sviluppato dal World
Business Council for Sustainable
Development (WBCSD) al summit diRio, eco-design è il culmine di unapproccio olistico, cosciente eproattivo. Consiste nel progettare unprodotto – o servizio – in modo daminimizzare il suo impatto ambientale.L’ Eco-design si applica ad ogni stadiodi vita del prodotto: estrazione dellematerie prime, produzione, packaging,distribuzione, utilizzo, recupero,reciclo, incenerimento, etc.
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Cos’é l’Eco-design? (2/2)
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Alcuni modi in cui l’eco-design può minimizzare l’impatto ambientale (1/2)
3° stadio: packaging. Bottiglie, scatole, lattine e altri imballaggi attualmente contano per metà dei rifiuti domestici nei paesi sviluppati..
Soluzioni: concentrare i prodotti, ridurre l’ammontare e il volume del packaging lungo tutta la filiera, dalla lavorazione allo smaltimento dei rifiuti.
2° stadio: produzione. La lavorazione tende a consumare grandi quantità di energia a causa dei complessi processi che coinvolge.
Soluzioni: ottimizzare i processi di produzione, assemblare prodotti in modo che sia semplice separare i componenti per la riparazione e il riciclo.
1° stadio: materie prime. Fabbricare un prodotto significa in primo luogo sfruttamento delle materie prime. L’estrazione e il trattamento di questi elementi significa consumo delle risorse naturali, utilizzo
di energia ed è fonte di inquinamento.
Soluzioni: ridurre le quantità, scegliere i materiali più appropriati, trasformare gli scarti in materie prime, preferire materiali rinnovabili e prodotti composti da solo un tipo di materiale.
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: 6° stadio: smaltimento e rifiuto. Prodotti danneggiati o logorati sono più o meno facili da riciclare. Componenti multipli, leghe e altre combinazioni di materiali di cui sono fatti rendono lo
smontaggio e l'elaborazione una procedura complessa e costosa.
Soluzioni: sviluppare prodotti e componenti riutilizzabili e riciclabili.
: 5° stadio: utilizzo. L'utilizzo di prodotti, di elettrodomestici ed il mantenimento richiede più o meno energia, acqua, etc. Solitamente progettati per essere rimpiazzati frequentemente, i beni oggi stanno
diventando fragili e difficili da riparare, creando spreco e generando rifiuti.
Soluzioni: progettazione funzionale, risparmio d’energia e prodotti durevoli, sicuri e facili da mantenere o riparare.
4° stadio: trasporto. Produzione delocalizzata, taglio dei costi e mercati liberalizzati portano ad una conseguenza: i prodotti viaggiano migliaia di chilometri prima di essere utilizzati.
Soluzioni: scegliere siti di produzione in accordo con la destinazione finale dei prodotti, usare trasporti combinati e combustibili alternativi, ottimizzare i carichi.
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Alcuni modi in cui l’eco-design può minimizzare l’impatto ambientale (2/2)
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Il ciclo di vita del prodotto
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Ciclo di vita del prodotto
Costruzione del ciclo di vita
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Le differenti strategie di eco-design
Approccio focalizzato sui prodotti
Approccio focalizzato sui prodotti
Ambisce a rendere i beni e servizi esistenti più
economici, più efficienti e meno
dannosi per l’ambiente; migliora
il servizio post-vendita e il processo di raccolta alla fine
del ciclo di vita.
Approccio focalizzato sui risultati
Approccio focalizzato sui risultati
Persegue gli stessi obiettivi da una
diversa angolazione, per esempio non
vendendo il prodotto stesso ma il suo
utilizzo
(noleggio).
Approccio focalizzato sui bisogni
Approccio focalizzato sui bisogni
Studia i bisogni e le aspettative che un
prodotto o un servizio deve
esaudire, in seguito cerca il modo
migliore per renderlo attuabile.
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Mettere in pratica le idee
� Individui: scegliere prodotti ricaricabili o venduti con eco-ricariche o che abbiano almenouna parte del packaging composto da materiali riciclabili� evitare di comprare dosi singole� preferire beni durevoli a quelli usa e getta: riutilizzo, riparo, riciclo! � chiedere aiproduttori quanta acqua, energia e apparecchiature vengono messe in funzione.Domandare anche le origini, le caratteristiche e il tipo di materie prime utilizzate.� Primadi comprare un prodotto o un elettrodomestico, verificare le possibilità di servizio onoleggio.
� Aziende: durante lo sviluppo di prodotti, utilizzare strumenti eco-design il più possibile,facilitando la comunicazione tra designers e ingegneri o manager operativi � procurare ilmassimo di informazioni sulla certificazione del prodotto o applicazione da entitàindipendenti � richiedere la certificazione ISO 14001 � ottimizzare i costi della acqua edell’energia, l’edilizia e lo smaltimento di rifiuti� chiedere ai fornitori i metodi di produzione,l’estrazione delle materie prime etc. � proporre un’offerta di servizi in aggiunta alla venditadi beni e applicazioni � essere ispirati dalle best practices del settore.
� Autorità locali: sviluppare architetture bioclimatiche (piscine, scuole, abitazioni, etc.) �
valutare il costo dei differenti prodotti durante tutto il ciclo di vita � preferire materialiriciclati per la fornitura urbana e ottimizzare l’illuminazione stradale � estendere lefacilities di riciclo e incoraggiare le persone all’utilizzo � fornire un servizio di raccolta peroggetti ingombranti; facilitare il recupero ed il riciclo di oggetti� scegliere veicoli menoinquinanti per le flotte.
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Green Building & Eco Design
Principi chiave del concetto “Green Building”:
Ridurre al minimo l'espansione urbana, limitare l’inutile distruzione di terra preziosa,
habitat naturali e spazi verdi derivante da uno sviluppo inefficiente.
Incoraggiare un’alta densità urbana, il rinnovamento urbanistico e il riutilizzo di siti industriali inabbandono, come mezzo per preservare i preziosi spazi verdi.
Preservare assets ambientali chiave attraverso un attento esame di ogni sito.
Impegnarsi in un design e in un processo di costruzione che minimizzi l’impatto sul sito e chevalorizzi, mantenga e ristori (o rigeneri) habitat di valore, spazi verdi ed eco-sistemi associati che sonovitali per il sostegno della vita.
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Caso pratico: Eco buildings in Svezia (1/4)
Anni ‘80
• Il concetto di ”costruzione ecologica” o "eco building" è stato introdotto in Svezia diffusamente negli anni ‘80, in seguito all’incremento di problematiche ambientali come
l’ozono e la deplorazione delle risorse naturali.
Dalla metàDalla metàdegli anni
70
• Le costruzioni contano per più del 40% del consumo totale di energia in Svezia e sono pertanto al centro delle politiche energetiche nazionali.
DallaDalla
metà deglianni 70 fino
agli 80
• A partire dalla metà degli anni Settanta all’inizio degli anni Ottanta, è stato difficile trovare il modo di mettere il design ecologico in pratica.
Anni ‘90
• L'andamento delle costruzioni di "ecobuilding" diventa popolare tra il pubblico. Le tecnologie, le tecniche e i prodotti di supporto alla costruzione di edifici efficienti dal punto di
vista energetico diventano disponibili (Norbeck 1998).
1997
• Il Parlamento svedese stabilisce tre obiettivi per lo sviluppo ecologicamente sostenibile: la tutela dell'ambiente, l’utilizzo efficiente delle risorse naturali e l’ approvvigionamento
sostenibile.
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Caso pratico: Eco buildings in Svezia (2/4)
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Caso pratico: Eco buildings in Tailandia (3/4)
� La conoscenza della situazione attuale dei progetti eco-building in Tailandia non è moltodiffusa tra il pubblico.
�Nonostante ciò, esiste un piccolo gruppo di costruzioni che ha una certa rilevanza da unpunto di vista ecocompatibile.
� Gli eco buildings in Tailandia vengono percepiti tra il pubblico come edifici naturali.
�Nei paesi del sud est asiatico, Tailandia compresa, sono stati progettati edifici naturalicostruiti attraverso antichi metodi di costruzione, al fine di minimizzare l’impatto ediliziosull’ambiente.
� Abitazioni sopraelevate, salutari, belle, confortevoli e spirituali sono considerevolmente coinvolte in aspetti dell’eco-design. Nel processo di costruzione, il sistema si basa molto sul lavoro umano e sulla creatività utilizzati in alternativa a capitale, alte tecnologie e capacità particolari collegate all’aspetto economico.
� L’efficienza dei costi è soprattutto ottenuta grazie a processi di interazione sociale dovutiall’ampio ammontare di redditi bassi e medi della popolazione in Tailandia, specialmentenelle aree rurali.
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Caso pratico: Eco buildings in Tailandia (4/4)
Un esempio in Tailandia è il Mun Yuen eco village. Le case sono costruite dai futuriresidenti della comunità con materiali naturali, fango e paglia.
Il progettista Mun Yuenm spiega:
"We’re using clay from right next to the site, bamboo and rice husks harvested nearby,
rainwater, and hand tools. Everything is local%.”
La tecnica di costruzione prevede il solo utilizzo delle mani, consentendo pertanto unconsiderevole risparmio di energia.
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Condizioni che influenzano il design in Svezia e Tailandia
� Le differenze nelle condizioni climatiche, negli standard di vita, l’attitudine delle persone e ladiversa disponibilità di materiali edilizi influenzano considerevolmente i progetti di "ecobuilding design" dei due paesi precedentemente menzionati.
� Il clima è il fattore che maggiormente differenzia la progettazione ecocompatibile in questidue paesi, impegnati ad aumentare l'efficienza energetica e a ridurre le emissioni di CO2derivanti dal consumo energetico degli edifici.
� In Svezia, gli eco buildings sono progettati per ridurre il ricorso al riscaldamento mentrein Tailandia è necessario diminuire l’utilizzo del condizionatore.
� Per esempio, l’energia solare è utilizzata per ottenere e conservare il calore solare negliedifici della Svezia e sistemi di raffreddamento passivo sono richiesti per ridurre ilsurriscaldamento ed diminuire lo spreco di energia negli edifici in Tailandia.
� Secondo criteri di efficienza energetica, la ventilazione naturale viene aggiunta nellaprogettazione degli edifici in Tailandia per ridurre il consumo di energia per ilraffrescamento. Così, i sistemi di raffreddamento passivi sono stati progettati per ottenereventilazione e luce naturale. Inoltre, è in atto lo sviluppo di materiali e tecniche cheminimizzino l’impatto del calore solare.
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Applicazioni Eco-design: focus su Smart Cities
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Smart Cities focus
� Cos’è l’iniziativa Smart City?
� Definizione
� Struttura del mercato e segmenti tecnologici
� Perchè investire in un progetto Smart City?
� Trend di mercato e risultati empirici
� Condizioni generali
� Il valore generato dal progetto
� Dove
� L'ampiezza geografica
� Le aree ad elevato potenziale
� Chi sono gli attori principali?
� Città, politica e governi
� Consumatori finali
� Aziende
� Quando: vision e analisi delle dinamiche (orizzonte temporale)
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Presentazione della sezione tematica
� Si ambisce a:
� Comprendere le complesse interazioni derivanti dall’uso di risorse, dal consumo e dallo smaltimento dei rifiuti di una città;
� Fornire un quadro strategico coerente del concetto "Smart City".
� Un concetto che lega insieme Tecnologia, Innovazione e Sostenibilità
� La missione è una soluzione alla gestione dell’Innovazione Tecnologica
� Le città saranno in grado di accedere a benefici economici, sociali ed ambientali:
� Combinando le risorse dei progetti;
� Stimolando le economie locali e la competitività;
� Diminuendo il rischio attraverso una migliore pianificazione e previsione di utilizzo delle risorse;
� Coinvolgendo i cittadini nel processo.
� Le Smart cities non costituiscono solo un’opportunità tecnologica, ma anche un’opportunità di leadership, di cultura e di conoscenza.
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“Cities are a complex systems of
systems. Now we have the opportunity
to connect these systems and makes
our cities smarter�” [Source: IBM]
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Cos’é l’iniziativa Smart City
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Evoluzione delle condizioni esogene riguardanti le città
%da adesso...Crisi Economica
Efficienza e qualità
• Consolidare la crescita
• Innovazione come driver di tutte le attività
• Fornire servizi di qualità superiore in modo più efficiente: riduzione dei costi e gestione sostenibile
• Visione integrata di tutte le aree della città: sviluppo di sinergie e riduzione dei costi operativi
Fino ad ora%Sviluppo Economico
Processo di crescita delle città
• La sfida delle città è stata la fornitura dei servizi necessari e l‘incremento di infrastrutture che sostenessero la crescita demografica
• La pianificazione urbana è stata la spina dorsale di tutte le azioni comunali
• L’esigenza di risposta accellerata ai bisogni dei cittadini ha prevalso su una progettazione ottimale ed integrata
Evoluzione
Fonte: Sant Cugat Smart
City Strategic Plan
presentation
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Cos’é una Smart City (1/1)
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Fonte: Welcome to cities in Sustainia (website)
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Cos’é una Smart City (2/2)
DEFINIZIONE:
Una città può essere definita «smart» quando gli investimenti in capitale umano e sociale, nei
trasporti moderni e nello sviluppo delle infrastrutture per la comunicazione sono in grado di
supportare lo sviluppo in modo economicamente sostenibile e permettono una qualità di vita
elevata, con un'accurata gestione delle risorse naturali e attraverso un modello di governance
chiaramente partecipativo.
Una città che utilizza i dati, le informazioni e le tecnologie di comunicazione strategica per:
� fornire ai cittadini servizi più efficienti, nuovi e migliori;
� monitorare e tenere traccia dei progressi delle politiche adottate;
� affrontare i cambiamenti climatici e perseguire gli obiettivi di adattamento;
� impiegare nuovi livelli di collaborazione intersettoriale;
� abilitare modelli di business innovativi per la fornitura dei servizi nel settore pubblico e privato.
Una città consiste in tre differenti tipologie di sistemi – infrastrutture, collegamenti e ambiente.
Questo include:
� servizi della città (l'assistenza sanitaria, scuola materna, polizia, sicurezza, scuole);
� mondo degli affari (dipendenti, clienti, amministrazione efficiente);
� infrastrutture di trasporto (strade, trasporti pubblici, aeroporti);
� comunicazione (infrastrutture di telecomunicazione - telefono, a banda larga e senza fili);
� acqua (fornitura e servizi igienico-sanitari);
� energia (smart grid, la produzione di energia, lo smaltimento dei rifiuti).
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Mettere insieme i pezzi: cosa crea una Smart City
� Le Smart City di successo generano prosperità economica e migliorano la qualità della vita dei cittadini
� Esse offrono un miglior accesso al lavoro, all’educazione, alla sanità, al benessere, alla
ricreazione e alla mobilità sociale.
� Azioni intraprese:� Città amiche della bicicletta>>> Programmi di "Bike sharing", miglioramento e sviluppo della viabilità;
� Miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici;
� Maggior attenzione agli spazi verdi comuni e ai parchi;
� Implementazione dell’efficienza energetica dell’illuminazione stradale;
� Attrattività ed efficienza del trasporto pubblico;
� Facilitazione del sistema di riciclo;
� Facilitazioni per i proprietari di casa che generano e rivendono la propria elettricità.
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Il valore del progetto Smart City
� La nuova tecnologia sta cambiando le dinamiche di creazione di valore.
� Il potenziale delle tecnologie abilitanti (economie di scopo e scala) è enorme:
� La capacità di rilevamento e di controllo nelle tecnologie smart produce una grande quantità didati, in grado di generare potenti intuizioni sulle operazioni di una città.
� Una visione in tempo reale della città che mostra contemporaneamente il flusso di trasporti, larete elettrica, le reti di comunicazione e le transazioni di vendita al dettaglio.
� Il POTERE delle Smart cities sta cominciando ad essere riconosciuto:
� Il valore di una smart city è maggiore della somma delle proprie parti.
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UN APPROCCIO PIU’
OLISTICO
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Come estrapolare il valore da una Smart City?
� Affinché una Smart City possa CREARE VALORE, le autorità cittadine e glistakeholders devono:
� Comprendere come le proprie città siano in grado di performare oggi;
� In quali sistemi è stato raggiunto il progresso.
� Tale valutazione sistematica può:
� Identificare e aiutare a comunicare i punti di forza e di debolezza emergenti;
� Evidenziare dove un progresso reale possa risultare necessario;
� Creare un piano di miglioramento per il futuro.
� Essenzialmente, a questo primo stadio, la valutazione dovrebbe essere:
� Fatta su misura: supportare gli approfondimenti per il raggiungimento di una vision specifica;
� Olistica: coprire tutti i sistemi che sono presenti in una città;
� Comprensiva: cogliere i cambiamenti apportati da una gestione “più smart” e legarli agliobiettivi strategici di lungo termine;
� Comparativa: confrontare il contributo di valore apportato da ogni città.
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IDENTIFICARE COMPRENDERE COMUNICARE COMMERCIALIZZARE
RISULTATI
AMBIENTALI
RISULTATI
ECONOMICIRISULTATI SOCIALI
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Un esempio di una metrica condivisa
Fonte: "The New Economics of Cities Report; Information Marketplace"
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Se una città considera un singolo sistema (ad esempio energia), isolatamente e senza considerare altri sistemi, come i trasporti, le imprese e l'acqua, gli effetti possono portare ad azioni correttive che però risultano dannose per la città nel suo complesso.
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Superare le sfide per ottenere e comunicare il valore
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VALORE
• Misurare• Comprendere l’adeguato ritorno degli investimenti che può essere generato da iniziative smart
POTENZIALE
• Comunicare nel giusto linguaggio• Indirizzare il bisogno dei potenziali investitori
COLLAB-ORAZIONE
• Personalizzare i casi di valore per differenti destinatari• Il settore pubblico dovrebbe comunicare al settore privato le opportunità degli investimenti smart
• Condividere la creazione di valore
Il settore pubblico ha bisogno di trasferire risultati in un
linguaggio che il settore privato sia in grado di riconoscere
UN BENEFICIO MUTUALE
Le città devono comunicare con i cittadini in una lingua che abbia una rilevanza diretta sullo stile di vita degli stessi e che permetta
loro di connettersi
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Un nuovo modello di business per l'adozione
� Una tecnologia abilitante: impiegare nuove tecnologie per creare nuove entratecorrenti a favore di servizi basati su informazione e convenienza.
� Un business model innovativo: una commercializzazione di successo dipende dallacombinazione tra un’offerta che risolve un reale bisogno del consumatore [LATODOMANDA] con un business model dove il promotore può ottenere un profitto [LATOOFFERTA].
� Un'approfondita indagine di mercato: la proposta di valore offerta da tecnologie nellefasi iniziali e i modelli di business devono essere talmente incisive da indurre i clienti adadottarle.
� Una policy di governo favorevole: il sostegno del governo è più efficace quando èdiretto non solo a tecnologie specifiche, ma anche a nascenti modelli di business.
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I NUOVI PARADIGMI TECNOLOGICI RICHIEDONO MODELLI DI BUSINESS SPECIFICI
LA TRASFORMAZIONE SISTEMICA NON E’ FACILE
BUSINESS MODELS INNOVATIVI PER ALLINEARE GLI INTERESSI
DEGLI STAKEHOLDERS
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Perché investire in un progetto Smart City?
TECNOLOGIA
SOSTENIBILITA’INNOVAZIONE
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Perché investire nel progetto Smart City: sfide
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CITTA' E CITTADINI
Sociali
PoliticheEconomiche
Ambientali• Sostenibilità ambientale
• Gestione delle risorse naturali(energia e acqua)
• Prevenzione del rischio ambientale
• Incertezza economica, austerità, crescita in un nuovo contesto ecologico
• Efficienza nel management pubblico
• Accessibilità dell’amministrazione
• Partecipazione dei cittadini
• Infrastrutture sovraccariche
• Congestione dei trasporti
• Servizi sociali
• Urbanizzazione di massa
• Domanda di cittadini per un spazio dove vivere e lavorare migliore (salute e sicurezza)
• Condizioni di base per la competitività
• Quadro amministrativo e regolatorio
• Accessibilità e incentivi
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Sostenibilità: un quadro SMART per infrastrutture a bassa emissione di carbonio
1. Standardizzare: sviluppare protocolli che abilitino le Smart Cities a interagire.
2. Monitorare: rendere tracciabili le emissioni di carbonio e energia.
3. Ripensare: ottimizzare l’efficienza energetica e supportare la crescita di alternativeall’incremento di emissioni carboniche.
4. Transformare: implementare soluzioni a bassa emissione di carbonio in tutti i settori.
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Fonte: SMART 2020_Enabling the low carbon economy in the information age
STEPS OF SMART 2020 STRATEGY
TECNOLOGIA
SOSTENIBILITA’INNOVAZIONE
“Reinventare il nostro sistema
energetico sulla base di un
modello a basse emissioni di
carbonio è la sfida più
importante del XXI sec.” (SET
Plan 2009)
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Smart cities, ICT e cambiamento climatico
� Una mancanza di adeguati investimenti ICT può mettere un freno alla transizione versoun'economia a bassa emissione di carbonio e ostacolare la capacità di una città diattrarre persone di talento e aziende.
� Le città hanno la necessità di:
� Incoraggiare gli organismi standard a includere la tematica energetica in norme tecniche sin dall'inizio del loro sviluppo.
� Richiedere criteri solidi di misurazione di energia ed emissioni.
� Richiedere procedure standard per dispositivi di comunicazione e scambio dei dati.
� Sviluppare un quadro di politiche coordinate per il raggiungimento di soluzioni di efficienza e proporre alternative a bassa emissione di carbonio.
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Un approccio Smart City offre glistrumenti per monitorare le emissionie gestirle nel tempo
I rischi dovuti ai cambiamenti
intelligenti
I rischi dovuti ai cambiamenticlimatici possono essere gestiti inmodo efficiente usando tecnologieintelligenti
La gestione smart del traffico, unita a quella degli edifici, dei trasporti e dei rifiuti riduce l'inquinamento dell'aria
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Sostenibilità (finanziaria e ambientale)
� Solo le città spenderanno $350 trillioni, o 7 volte l’attuale prodotto interno lordo globale nei prossimi 30 anni, in:
� Infrastrutture urbane (inclusi sistemi energetici),
� Costruzioni residenziali e commerciali,
� Sistemi d’acqua e di rifiuto,
� Strade e trasporti,
� Information and communications technology di supporto.
� La stessa ricerca mostra che i $22 trilioni investiti oggi in ICT per migliorare le costruzioni e l’efficienza dei trasporti potrebbero:
� Consentire di risparmiare $33 trillioni
� Contribuire alla riduzione delle emissioni con una quota che può anche raggiungere il 50%.
� LA SEMPLICE EQUAZIONE DEL RETROFITTING (AMMODERNAMENTO):
[SPENDERE $10 BILLIONI ALL’ANNO PER AMMODERNARE I PALAZZI DEL GOVERNO]=
[CREARE 100,000 POSTI DI LAVORO] +
[RIDURRE LE TASSE PER IL PAGAMENTO DI UTENZE DI 1,6 BILIONI L’ANNO ] +
[RIDURRE IL PREZZO DELL’ENERGIA GRAZIE AL DECREMENTO DELLA DOMANDA].
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Fonte: “Booz&Co: Reiventing the City 2011”
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L'estensione tecnologica di prodotti e servizi: segmentazione
� Costruzioni
� Efficienza energetica, case passive
� Generazione di energia (su siti rinnovabili)
� Energia
� Reti elettriche smart
� Reti di riscaldamento smart: rinnovabili (Solare termico, fotovoltaico, pompe di calore, eolico..)
� Acqua
� Gestione smart delle acque
� Salute
� Monitoraggio in tempo reale della salute
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� Illuminazione
� Regolazione e controllo a distanza
� Trasporti
� Sistema di trasporto intelligente(ITS)
� Rifiuti
� Gestione smart dello smaltimentodei rifiuti
� ICT
� Cloud computing
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Un quadro generale: i requisiti dei prodotti e dei servizi
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SMART ECONOMY(competitività)
SMART PEOPLE(Capitale Sociale ed Umano)
SMART LIVING(Qualità della vità)
Spirito d’iniziativa Livello di qualificazione Strutture culturali
ImprenditorialitàAffinità per l'apprendimento permanente
Condizioni di salute
Immagine economica e marchi Pluralità sociale e etica Sicurezza individuale
Produttività Flessibilità e creatività Qualità delle abitazioni
Flessibilità del mercato del lavoro Partecipazione alla vita pubblica Strutture educative
Orientamento internazionale Apertura mentale Coesione sociale
SMART GOVERNANCE(Partecipazione)
SMART MOBILITY(Transporti e ICT)
SMART ENVIRONMENT(Risorse naturali)
Partecipazione nel prendere decisioni
Accessibilità locale Attrattività delle risorse naturali
Servizi pubblici e sociali Accessibilità (inter)nazionale Inquinamento
Trasparenza Disponibilità di infrastrutture ICT Protezione ambientale
Prospettive e strategie politiche Sostenibilità, innovazione e sistemi di trasporto sicuri
Gestione delle risorse sostenibili
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"New Eco-cities": incubatori per l'innovazione creativa
� I progetti di nuove città costituiscono un’opportunità per implementare costantementenuove soluzioni per l’efficienza energetica, le infrastrutture, l’acqua, e altre sfide dellapianificazione urbana.
� Sono esperimenti creativi, che apportano nuove idee e approcci allo sviluppo.
� É tempo per gli organi esecutivi politici e privati di raggiungere una visione strategica:- Impostare una visione di alto livello;
- Gestire un processo che potrebbe apportare benefici per i cittadini.
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New York City’s High Line - railway converted into an attractive park
promenade (Fonte: “Welcome to city Sustainia website)
Cleveleys’ seaside promenade and staircase to the sea – also serves as a flood-
defense strategy (Fonte: “Welcome to city Sustainia website)
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Esempio pratico: distribuzione tecnologica in St.Cugat Smart City
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• Distribuzione di reti di comunicazione
• Distribuzione efficiente e vision integrata
• Flussi bidirezionali e condivisione delle informazioni
Elementi chiave nella distribuzione della tecnologia
• Distribuzione efficiente dei sistemi di misurazione e di sensori
• Generazione di valore aggiuto (multiuso)
• Riduzione dei costi, semplice manutenzione
• Le informazioni rilevanti sono disponibili ad attori e sistemi
• Inizio dell’effetto delfeedback e miglioramento continuo
• Integrazione ed interpretazione dei dati
• Risposte automatiche e sistemi di apprendimento
• Supporto del processo decisionale
Smart City
Accesso all’
informazione
Intelligence
Sistemi di
raccolta
Comunicazione
Adattato da: Sant Cugat Smart
City Strategic Plan presentation
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Dove: la diffusione geografica
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Un punto di partenza: i sindaci delle città del C40 nel mondo
� I temi-chiave relativi alle città del C40 nel mondo:
� Le C40 sono essenziali per affrontare le sfide del cambiamento climatico
� I sindaci delle C40 hanno il dovere di sostenere azioni pratiche a favore delle sfide ambientali
� La collaborazione attraverso il C40 è una condizione necessaria per fare la differenza
� Le opportunità sono considerevoli
� Le 58 città incluse nel C40 rappresentano:
� L’8% della popolazione globale
� Il 12 % delle emissioni gas effetto serra
� Il 21% del PIL globale
� In valori assoluti :
� Rappresentano una popolazione complessiva di 297 milioni di persone
� Sono responsabili dell’emissione di 2.9 billioni di tonnellate di carbonio
� Contribuiscono congiuntamente ad un Pil complessivo di 10.6 trillioni US$
� Piu di 4734 azioni sul cambiamento climatico sono attualmente in vigore in tutte le città del C40, ulteriori 1465 sono in esame oggi . 335 azioni, applicate in tutti i settori, sono state prese in considerazione da almeno una città.
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Fonte: www.c40cities.org (per maggiori informazioni)
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Cosa stanno già facendo le città nel mondo ? (1/2)
� Singapore
Perché?
• La popolazione di Singapore è cresciuta da 3.05 mil. nel 1990 a 5.18 mil. nel 2011: una domandaconsiderevolmente crescente di abitazioni e risorse.
Cosa?
• Assicurare il disegno urbano e la pianificazione che promuove una vita sostenibile e rendere più facile per icittadini adottare stili di vita eco-compatibili.
• Aumentare l'efficienza energetica degli edifici.
• Migliorare gli spostamenti con piste ciclabili, stazioni di ricarica nei parcheggi e spazi per i servizi di car sharingnelle tenute.
• Installazione di pannelli solari su tutti gli edifici per servizi comuni.
• Fornire ai cittadini differenti aree ricreative.
� Curitiba, Brasile
Perché?
• Curitiba è diventato un modello di riferimento internazionale per la centralità dell’individuo e il disegno urbano, lagestione ambientale e le soluzioni integrate.
Cosa?
• Curitiba ha ridisegnato il sistema di autobus esistente in un sistema "Bus Rapid Transit". Il sistema assomiglia aquello di una metropolitana, ma a basso costo e predisposto a livello del suolo.
• Nel 1970, ogni abitante aveva meno di 1m2 di spazio verde , oggi il numero è di 52 m2 per abitante.
• Le famiglie possono scambiare i loro rifiuti per i biglietti degli autobus e cibo. I bambini possono scambiare i rifiutiriutilizzabili con articoli scolastici.
• 70% dei rifiuti viene riciclato.
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Cosa stanno già facendo le città nel mondo? (2/2)
� Songdo, South Korea
Perché?
• Il Nord-Est asiatico, con particolare riferimento a Giappone, Cina, e Korea, è casa di tre dellemaggiori economie nel mondo.
• L'esplosione della crescita economica e di business sperimentata dal Nord-est asiatico negli ultimi dieci anni ha portato alla necessità di un altro hub del Nord asiatico.
Cosa?
• Monitorare tutto: dalla temperatura alle condizioni della strada per sostenere i movimenti della città in modo efficiente.
• Sensori incorporati in strade ed edifici.
• Monitoraggio degli apparecchi elettrici da parte di società elettriche.
• Lampadine delle strade sostituite da diodi emettitori di luce.
• Volontà di Songdo di avere il 40% di spazi verdi, inclusa la vegetazione sul tetto per ridurre l'acqua piovana e estendere la superficie esposta al sole nei periodi caldi.
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Focus geografico sull'Europa: iniziativa europea Smart Cities
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La sfida europea
� dal 2050:
• Ridurre del 40% la produzione di CO2 in Europa� dal 2020:
• Ridurre la percentuale dei consumi europei del 20%
• Trasformare il 20% della produzione in energie rinnovabili
Obiettivo strategico:
� Dimostrare la possibilità di un rapido progresso verso il perseguimento degli obiettivi climatici a livellolocale
� Dimostrare ai cittadini che la qualità della loro vita e le economie locali possono essere migliorateattraverso investimenti in efficienza energetica e riduzione delle emissioni di carbonio
� progresso verso un futuro a bassa emissione di carbonio.
� Approcci sistemici e innovazione nell’organizzazione , comprendente efficienza energetica, tecnologiea bassa emissione di carbonio e gestione smart dell’offerta e della domanda.
� misure in materia di edifici, reti energetiche locali e mezzi di trasporto sarebbero i componentiprincipali dell'iniziativa.
� In Europa, 23 città hanno firmato la "Green Digital Charter" con la missione di sviluppare progettipilota “green digital” al fine di ridurre l’emissione di gas effetto serra del 30%.
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Iniziativa europea Smart Cities: campi di applicazione principali
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Costruzioni
Nuove costruzioni senza richiesta di energia o senza emissione di carbonio.
Ammodernamento di edifici esistenti per portarli al minor consumo possibile di energia o aumentare le performance e il comfort
Networks di energia
Riscaldamento e raffreddamento: applicazioni di biomassa, solare termico e geotermico (con un gestione dei costi efficace).
Elettricità: reti smart che consentano la generazione da fonti rinnovabili, la ricarica di veicoli elettrici, la conservazione, la gestione della domanda e il bilanciamento della rete.
Applicazioni smart (applicazioni ICTdomestiche), illuminazione (in particolare illuminazione allo stato solido per strada e al chiuso), equipaggio(e.g. sistemi di motori, sistemi d’acqua)
Trasporti
Trasporti pubblici e individuali a bassa emissione di carbonio.
Mobilità sostenibile
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Chi: i portatori di interesse coinvolti
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La catena di creazione del valore e gli attori coinvolti
� DEFINIZIONE:
I legami tra gli attori economici che generano valore, inclusi gli sviluppatori, le imprese e le persone che utilizzano le applicazioni in città.
� Per una Smart City:
questo include la comprensione del ruolo che il governo della città stessa assumerà nellapromozione di un'efficiente catena di valore attraverso le sue interazioni con questi attori economici.
� Attori economici che lavorano alla creazione del valore dagli asset per un range di portatori di interesse: � Cittadini,
� Consumatori,
� Processi decisionali della città,
� La città stessa.
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Le città che desiderano comprendere come ottenere pieno valore dai loro investimenti ICT devono concepire la tecnologia delle Smart City da un
punto di vista complessivo della catena del valore, piuttosto che trattare ogni progetto ICT come un problema particolare.
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Stakeholders differenti per il conseguimento del valore
Il valore dei risultati delle esternalità positive e delle economie di scopo e di scala già trattate possono essere difficili da attribuire, soprattutto perché:� sono distribuiti tra molteplici stakeholders;
� derivano dalla confluenza di più fattori, ciò rende difficile distinguere tra causa ed effetto;
� possono subire un lungo ritardo prima della realizzazione.
Gli stakeholders coinvolti nei progetti Smart cities valutano il valore in modi molto diversi: � Le aziende si focalizzano nel guidare i ritorni per gli shareholder e massimizzare i propri profitti;
� Municipalità, politici e figure regolamentatorie sono motivati a fornire benefici per la società e a mettere a disposizione servizi di elevata qualità supportando l'efficienza operativa;
� I cittadini sono alla ricerca di un sostanziale miglioramento dei servizi, di una maggiore scelta e di nuove soluzioni che consentano di risparmiare denaro.
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Una Smart City per avere successo, richiede la collaborazione e la partecipazione di tutti questi gruppi di stakeholder.
Il settore pubblico ha bisogno di tradurre i risultati in un linguaggio che il settore privato sia in grado di riconoscere.
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Diversi stakeholders, benefici differenti
Benefici del governo e dell’economia:
� Fornire grande impulso alle industrie basate sulla conoscenza (ICT e media)
� Vantaggi per diversi settori: ospitalità, servizi e vendita al dettaglio che portano benefici sia algoverno sia all'economia locale
� Offrire enormi opportunità di lavoro in diversi settori
� Smart City espone l'economia locale al mondo in modo da stimolare la crescita
Benefici per gli investitori, i finanziatori e le banche:
� Fornire garanzie per il finanziamento, obiettivi chiari e quantificabili per incoraggiare gli investimenti
� Fornire finanziamenti per le città e le organizzazioni i cui progetti dimostrano un impatto socialepositivo
� Creare un’ampia opportunità di investimento grazie ad un incremento dei posti di lavoro diretti e alsostegno di settori e servizi diversi
Benefici per le collaborazioni:
� Smart city facilita l’innovazione e la produttività delle pratiche collaborative che coinvolgono ibusiness partners
� Abilitare lo sviluppo di business nei Paesi emergenti e consentire ai partner commerciali diesternalizzare molti servizi di supporto
� Aiutare a condividere le risorse attraverso una rete globale e l'infrastrutturale IT
� Consentire un processo decisionale rapido e stimolare l'imprenditorialità
Benefici per le aziende
� Un ambiente di lavoro e di vita notevolmente migliorato per le popolazioni urbane (ospedali, scuole,istituti di istruzione, alberghi e strutture di accoglienza)
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Il ruolo dei cittadini
� Nella Smart City i cittadini sono la risorsa economica maggiore.
� Diverse ricerche mostrano una chiara correlazione tra l’impegno dei cittadini e le performance ambientali -->> più i cittadini sono coinvolti, meglio le città performano.
� É psicologia di base: più realizzi il tuo ruolo e le tue responsabilità, più sei coinvolto nel raggiungimento delle soluzioni.
� I cittadini quindi devono essere chiaramente coinvolti nella comprensione del modello e nell'identificazione di scelte sostenibili.
� Il progetto ha la priorità di fornire spazi comuni per i cittadini: aree attrattive all’aperto in cui godere del tempo libero e dove si possa interagire.
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La somma delle azioni individuali dei cittadini è la
forza più potente.
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Quando: vision e analisi delle dinamiche temporali“Avviare la transizione verso uno sviluppo della Smart City richiede una piena
comprensione del suo valore strategico”
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Perché un’opportunità?
UN’OPPORTUNITA’ DI BREVE PERIODO
� Gestione della congestione del traffico
� Bilanciamento dei picchi d’energia(smart grids: trasparenza tra offerta e domanda)
� Limitazione dei costi energetici
� L'interazione tra le persone, le infrastrutture e i sistemi tecnologici possono essere a disposizione di fornitori terzi di servizi e sviluppatori.
UN’OPPORTUNITA’ DI LUNGO PERIODO
� Cambiamento climatico: riduzione dell’effetto serra (Nel 2050 le città dovranno soddisfare le
esigenze dei futuri cittadini con 1/10th del
carbonio generato oggi)
� Infrastrutture (costruzioni e strade: utilizzo più efficiente)
� Pianificazione accurata (benchmarking e monitoraggio)
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Il ciclo aziendale completo:l'orizzonte temporale
� Un primo fattore chiave da considerare è stabilire una vision e creare delle metrichecomuni per le città.
� Poi, favorire l'accesso alle nuove possibilità di finanziamento, stimolare la costituzionedi nuovi partenariati e incentivare dei modelli di business in grado di coinvolgerecontestualmente anche il settore privato.
� Pertanto, i progetti da integrare nel modello di qualità Smart City possono essereconsiderati:
� Lo sviluppo e l'utilizzazione di un network di infrastrutture 'hard' e 'soft'
� Il supporto alla diffusione di informazioni "open" e allo stimolo dell'economia della conoscenza
� Il monitoraggio e lo sviluppo della capacità innovativa e creativa
� L'incentivazione dell'imprenditorialità per la crescita e della competitività
� Lo sviluppo di un modello di governance partecipativo e avanzato
� Il raggiungimento della sostenibilità ambientale, sociale ed economica
� Anche se non necessariamente 'nuova', la prospettiva Smart City costringe allaconsiderazione di come tali progetti possano essere messi assieme e sostenuti da unapiattaforma di infrastrutture hard e soft coerenti tra loro.
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Smart City Vision
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Le città sperano di ottenerevalore dall’impegno nel modello
Smart City
Su risultati misurabili e valutabili e sulle priorità di investimento che rendono la vita in città più attrattiva
per vivere e lavorare
Nel lungo termine
Lo sviluppo richiederà la creazione e la comunicazione efficace di una visione intuitiva e coinvolgente
Focus
Su un percorso unico per tutte le città, con modalità
pianificate per il raggiungimento del risultato desiderato
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Barriere principali
La filosofia "Smart thinking" rappresenta un potenziale enorme per le città, ma il valorepieno in questo momento non si sta realizzando.
� Mentre è incoraggiante assistere ad iniziative pilota e a progetti su larga scala, sonopoche le città che massimizzano tutte le opportunità offerte dallo sviluppo delleinfrastrutture digitali.
� Vi sono pochi esempi di città che hanno lanciato programmi di sviluppo delle Smart Citiescompletamente integrati e strategicamente progettati.
� Nessuna ha attuato un piano strategico per definire un quadro o una visione politica cheincludesse trend tecnologici importanti nella pianificazione della città.
1. I piani tecnologici non sono allineati ai bisogni ed al valore dei progetti.
2. Il valore degli investimenti digitali non è chiaramente articolato per tutte le partiinteressate.
3. Gli obiettivi di valore per una delle parti interessate possono non essere allineati con leparti sociali, economici e con la prospettiva ecologica della città.
4. Le città sono organizzazioni complesse e le decisioni che coinvolgono più parti possonorichiedere molto tempo e spesso risultano in contrasto con i cicli di vendita delle imprese.
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Catturare i vantaggi della convergenza della tecnologia per risolvere le sfide sociali, economiche e ambientali non è semplice nella pratica
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Crowdsourcing: Smart City e inclusione sociale
� Il concept del “Surplus City”:
� Crowdsourcing: nuove tecnologie digitali permettono alle persone di aggregare la lorocreatività con altri utenti online, la creazione di progetti di valore come software "opensource".
� Le interazioni tra persone, infrastrutture e tecnologia avvengono tramite la nuovatecnologia digitale.
� Un'esplosione d’interesse, tuttavia, non significa affatto un cammino sicuro per losviluppo.
� Sia la piattaforma, sia la strategia del modello devono essere sufficientemente flessibiliper gestire modelli di business diversi e strategie di finanziamento differenziate.
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Possibilità di trasformare le inefficienze in valore attraverso una visione di sistema e
una riduzione del grado di frammentazione
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Considerazioni finali
� Le Smart City di oggi denotano un approccio troppo tecnico, si necessita di un approcciopiù socio-economico, antropologico e meno tecnologico:
� in che modo le persone vivono le Smart Cities?
� A questo punto possiamo affermare che la tecnologia è uno dei mezzi necessari alla riuscita del progetto, ma non l’unico:
���� la pianificazione urbana è la "mano" che disegna e indirizza le strategie;
� la cooperazione pubblico-privato è la "forza" per portare a termine gli obiettivi prefissati.
� Ma si osservano ancora Vision e interpretazioni diverse sul tema.
� Ciò che attualmente manca è una strategia comune che riesca a fornire una visione complessiva dell’importanza del fenomeno, della serietà degli argomenti e della necessità di rimettere in gioco le amministrazioni locali, il tipo di partenership pubblico/privato e gli obiettivi essenziali che architetti, urbanisti, sociologi, policy makers devono riuscire a condividere per ottenere un risultato concreto.
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APPENDICE: I principi Smart City (TO DO)
1. TUTTI I CITTADINI DOVREBBERO CAMMINARE TRA I 5 E I 7 MINUTI AL GIORNOIN AREE VERDI
2. UNA DISPONIBILITA‘ CONTINUA DI ALIMENTI FRESCHI E DI ACQUA PULITA
3. UNA MIGLIORE EFFICIENZA ENERGETICA NEGLI EDIFICI ESISTENTI
4. I NUOVI EDIFICI DEVONO SODDISFARE I REQUISITI DI EFFICIENZA ENERGETICA(COME LA CERTIFICAZIONE)
5. DENSITA’ SENSIBILE = DENSITA' CHE CREA SPAZI ATTRATTIVI TRA GLI EDIFICINEI QUALI FAVORIRE L'INTERAZIONE TRA I CITTADINI
6. CAMMINARE OVUNQUE IN CITTA‘ DEVE ESSERE FACILE E SICURO
7. UN TRASPORTO PUBBLICO ACCESSIBILE ED EFFICIENTE
8. FIUMI, PORTI E SPIAGGE PULITI
9. UNIVERSITÀ DI QUALITA' E ALTRE OPPORTUNITÀ EDUCATIVE PER GARANTIREUN AMBIENTE EDUCATIVO GIOVANE E VIVACE
10. RIDUZIONE DELL’INQUINAMENTO DELL’ARIA FORNENDO SERVIZI PUBBLICI DINOLEGGIO DI AUTO ELETTRICHE E STAZIONI DI RICARICA
11. PISTE CICLABILI BEN PROGETTATE
12. COINVOLGIMENTO DI TUTTI I CITTADINI NEL RENDERE LA CITTA’ SOSTENIBILE -DARE LORO PROPRIETÀ E POTERE ATTRAVERSO L'EDUCAZIONE
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Adattato da: Sustainia City Principles
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Referenze bibliografiche
� “Information Marketplaces Report: The New Economics of Cities 2011”
(The Climate Group, Accenture, Arup, Horizon University of Nottingham)
� “Getting Smart about Smart Cities” (Alcatel-Lucent Market analysis)
� “SMART 2020: Enabling the low carbon economy in the information age” (The Climate Group, McKinsey & Company independent analysis)
� “How Smart is your city? Helping cities measure progress” (IBM Institute for Business Value )
� “Cities Investing in energy and resource efficiency” (UNEP United Nations EnvironmentProgramme, 2011)
� “Reinventing the City to Combat Climate Change” (Booz&Co, 2010)
� ARUP C40_Climate Change actions in megacities
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Torino Smart City
� Torino Smart City
- Che cosa significa Torino Smart City - Turin Action Plan for Energy: TAPE
� La Fondazione Torino Smart City
- Il modello decisionale e di Governance
� Progetti “Smart” in Torino
- "San Salvario "Eco-Quartiere"- "Variante 200"- "URBAN 3 – Barriera di Milano"
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L’idea in pratica: focus su TorinoSmart City
Perché Torino?
� Torino è la quarta città più grande in Italia con 910,504 abitanti.
� Torino ha cominciato ad interessarsi al progetto Smart city già nel 2009 con la sottoscrizione al “Patto dei Sindaci”, con il quale la città si è impegnata a ridurre del 40% le emissioni di CO2 entro il 2020.
Punti di forza di Torino Smart City:
� Industria: propensione a sperimentare tutte le nuove soluzioni
� Ricerca: istituti universitari, ricercatori, professionisti innovativi sono chiamati a un grande sforzo per creare e sperimentare nuove tecnologie, proporre sistemi ad alta qualità della vita
� Cittadini: una risorsa importante perché possono apportare idee, aiutare a sviluppare concept etc.
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Eventi torinesi su iniziative Smart Cities:“Le Città Visibili” SMART‐FESTIVAL
• Ambiente• Sostenibilità• Mobilità• Innovazione• Economia
• Arte, Cinema]• Educazione ambientale• Letture• Energia, acqua]• Stile di vita• ICT
Turin Smart City goals:Una città capace di:
• Produrre alta tecnologia• Ridurre il consumo energetico degli edifici • Promuovere trasporti • Fornire un’alta qualità di vita• Stimolare la “competizione di Smart City”
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Che cosa significa Torino Smart City (1/2)
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• Qualità dell’ambiente urbano: energie rinnovabili, eco-building, quartieri ad alta sostenibilità ambientale sono tra gli argomenti di sperimentazione con le maggiori dotazioni finanziarie a livello Europeo: il 25% dei fondi del VII Programma Quadro sono orientati all’energia e per l’VIII Programma Quadro le previsioni fanno emergere una polarizzazione sulle piattaforme tecnologiche, nelle quali prevale l’aspetto della sostenibilità energetica dei sistemi, dei processi, del territorio.
SMART ENVIRONMENT
• Mobilità sostenibile: reti stradali a gestione intelligente, fonti rinnovabili decentrate per la ricarica di batterie, info-mobilità, combustibili alternativi, nuovi veicoli, accessibilità, intermodalità, eco-guida, sono ambiti di ricerca e sviluppo dall’impatto potenzialmente rivoluzionario sui nostri tessuti urbani, ma al tempo stesso sulle nostre strutture di governo.
SMART MOBILITY
• Economia della conoscenza: la piattaforma Torino Smart City amplierà responsabilità, coralità e penetrazione dell’innovazione nel tessuto urbano di Torino. La fertilizzazione incrociata di esperienze tra centri di ricerca, università, industrie, professionisti, cittadini, amministratori, costituirà un punto di forza per una nuova economia urbana.
SMART ECONOMY
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Che cosa significa Torino Smart City (2/2)
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• Living Lab: Torino potrà diventare una vera e propria piattaforma di sperimentazione; un “living lab” su cui verificare in scala reale le applicazioni, confrontarle, misurarle negli impatti sociali e economici, proporle su ampia scala, per tutta la città, estendendo a livello regionale, ai suoi capoluoghi, gli effetti della sperimentazione.
SMART LIVING
• Qualità sociale: le competenze sviluppate a Torino da istituti universitari, ricercatori, professionisti innovativi, saranno chiamate a un grande sforzo per allestire e sperimentare su larga scala nuove soluzioni, sistemi, tecnologie di miglioramento della qualità e vita nella città. E’ uno sforzo che, in un decennio, contribuirà a formare una nuova classe dirigente molto più innovativa, coraggiosa e talentuosa di quella odierna.
SMART PEOPLE
• Inclusione sociale: il “sociale” non è solamente un risvolto di Torino Smart City, ma insieme l’obiettivo e il metodo di lavoro. Torino Smart City si caratterizzerà per il suo approccio “dal basso” (bottom-up). Torino non si sta alleando con pochi grandi gruppi industriali per vincere e gestire grandi bandi Europei in modo verticale (top-down). O meglio, farà anche alleanze di prestigio e di peso per dare solidità imprenditoriale alle iniziative di innovazione, ma compenserà le azioni dall’alto, con le iniziative di concertazione, a vantaggio della comunità.
SMART PARTNERSHIP
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Turin Action Plan for Energy (1/4)
Edilizia e Terziario
(Municipale, Residenziale,
Terziario, Illuminazione
pubblica)
Industria
Trasporti pubblici, privati e
commerciali
Produzione locale di energia elettrica
Teleriscal-damento
Pianifica-zione
Territoriale
Acquisti Pubblici Ecologici
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INVENTARI DELLE EMISSIONIIn base alle indicazioni della Commissione Europea i Settori considerati sono
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Turin Action Plan for Energy (2/4): Stakeholders coinvolti
TAPE
Presidenza, Consiglio,
Ministri
Comune di Torino
Politecnico di Torino
Agenzia per Agenzia per la diffusione
delle tecnologie
per l’innovazione
FondazioneTorino
Smart City
SMAT e AMIAT
Regione Piemonte
Agenzia Mobilità
Metropolitana Torino
Agenzia Energia e Ambiente di Torino
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Turin Action Plan for Energy (3/4)
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Turin Action Plan for Energy (4/4)
� Il sistema Torino spende in energia:
- 787 milioni di euro all’anno
� PER TORINO IL TAPE SIGNIFICA:
� - 41,90% di emissioni di CO2 al 2020
� ma anche MINORE SPESA e un punto di partenza per elaborare la piattaforma per Torino Smart City
*In base alle tariffe 2010 di energia elettrica, termica e dei combustibili fossili
65
Euro € all’anno*
ANNO 1991 2.410.703.763
ANNO 2005 1.975.491.843 - 435.211.920
ANNO 2020 1.623.760.811 - 351.731.032
- 786.942.952 €
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La Fondazione Torino Smart City
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La Fondazione Torino Smart City ha il compito di coordinare i contributi di istituzioni, Comuni dell'area metropolitana, fondazioni, università, aziende
nazionali e locali, le associazioni e condividere con loro un interesse comune della comunità locale.
Uno strumento di governo
� Dotato di autonomia operativa, finanziaria e gestionale ne confronti dell’amministrazione comunale� Snello, con una catena decisionale estremamente corta� Orientato alla riduzione del time to market nelle azioni promosse da Torino Smart City� Organizzato per creare/sollecitare/supportare iniziative proposte e promosse dai partner privati� Organizzato per creare opportunità per gli attori riguardo a: ricerca, implementazione, finanziamenti.
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La Fondazione Torino Smart City: il modello decisionale e di governance
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Progetti "Smart" in Torino
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San Salvario Eco-Quartiere (1/2)
� Cos’è un ecoquartiere?
L’ecoquartiere è un nuovo modo di pensare il territorio, la relazione tra i cittadini, il futuro.
� È un generatore di benessere e di speranza, una risposta concreta, rapida, efficace e in gran parte autosufficiente economicamente alla crisi e alla necessità di cambiamento.
� Un ecoquartiere è un luogo dove si vive meglio, perché l’attenzione alle esigenze dei cittadini (salute, relazioni, facilità di accesso ai servizi]) è costitutiva, ed è un luogo che produce
lavoro, reddito, sviluppo.
� Un ecoquartiere è costruito per facilitare i comportamenti sostenibili rendendoli a costo zero e –possibilmente – addirittura remunerativi, in modo diretto (es. minore spesa per erogazione di servizi) o indiretto (es. accesso a servizi aggiuntivi).
� MACRO-OBIETTIVI – un ecoquartiere perché:
- un ecoquartiere concorre a rilanciare l’economia- un ecoquartiere permette di creare nuovi posti di lavoro- un ecoquartiere contrasta il rischio (dato dalla crisi) di degrado delle nostre città- un ecoquartiere segue le indicazioni europee in materia di politiche ambientali- un ecoquartiere innalza la qualità della vita di chi ci abita, mettendo in moto un circolo virtuoso
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San Salvario Eco-Quartiere (2/2)
� SAN SALVARIO ECO QUARTIERE:
Il quartiere di San Salvario, a Torino, ha una lunga storia: di impianto ottocentesco, con ungrande mercato (il secondo di Torino per importanza) e una popolazione che ha saputoaccogliere a più riprese i migranti, prima dal sud dell’Italia e poi dal sud del mondo, è riccodi attività commerciali e artigianali, alberghi e ristoranti. Passato dall’essere sotto i riflettoricome quartiere “a rischio” ad esserlo per il sorgere ininterrotto di locali, eventi e iniziative,oggi è un territorio fertile, ricco di buone pratiche e soggetti capaci di concorrere allarealizzazione del percorso che porta all’ecoquartiere. Per questo la Città di Torino ha decisodi avviare nel 2012-2013 una sperimentazione in questa direzione.
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Il progetto è stato presentato il 2 giugno 2012 all’interno diLa Città Visibili - Torino Smart City Festival
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Progetti urbanistici: « Variante 200 » (1/3)
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Nel corso del 2009 e muovendo dal documento di « Indirizzi di politica urbanistica », elaboratodall’Assessorato all’Urbanistica nel giugno 2008, la città di Torino ha avviato insieme ad altriattori del territorio, pubblici e privati il lavoro che condurrà a definire la maggioretrasformazione urbana dei prossimi anni: la riqualificazione fisica, ambientale, funzionale esociale di due quartieri della zona nord, Barriera di Milano e Regio Parco.
Il ruolo della pubblica amministrazione nella gestione dei processi di trasformazione futuri ècentrale: l’idea è infatti quella della costituzione di una S.T.U (Società di TrasformazioneUrbana) a maggioranza pubblica, cui affidare la trasformazione nelle sue varie componenti.
Per scoprire i passi possibili della trasformazione, raccogliere suggestioni e riflettere suproposte innovative per questa grande porzione di città, l’amministrazione torinese ha banditoun concorso di idee aperto a tutti i professionisti architetti e ingegneri, articolato in tre AMBITI:"Spina 4", "Sempione-Gottardo" (ex trincea ferroviaria), "scalo Vanchiglia"; ciascuno dei qualirichiede di essere ripensato in base alle sue funzioni future, attraverso visioni progettualicapaci di rispondere anche alle grandi dimensioni dei temi proposti.
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Progetti urbanistici: « Variante 200 » (2/3)
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Grazie alla realizzazione della nuova linea 2 della metropolitana e attraverso la Variante 200 allo Piano, oltre un milione di metri quadrati saranno interessati da una metamorfosi senza precedenti: un processo che intreccia progetto infrastrutturale, insediativo e disegno il paesaggio, integrando mobilità pubblica e nuovi spazi per abitare, lavorare e divertirsi.
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Progetti urbanistici: «URBAN 3 – Barriera di Milano» (3/3)
"URBAN Barriera di Milano" è un programma integrato di rigenerazione urbana, finanziato dallaCittà di Torino, dalla Regione Piemonte e dall’Unione Europea, che sarà realizzato tra il 2011 e il2014. Organizzato in 4 assi di intervento, URBAN Barriera di Milano agirà sul piano fisico –ambientale, sul piano economico – occupazionale, su quello socio-culturale e attraverso unaforte azione di comunicazione e accompagnamento sociale.
Gli interventi principali riguardano:� la riqualificazione dell’area ex-Incet,
� l’ex insediamento industriale in prossimità di Spina 4 (che verrà trasformato in un luogo a servizio dellacollettività, con un nuovo nido e un asilo di infanzia, spazi di aggregazione e funzioni socio-culturali),
� la realizzazione del grande parco di Spina 4,
� la pedonalizzazione e il rifacimento del mercato “Foroni”,
� interventi di qualità urbana diffusa nell’area del Borgo Storico di Barriera (illuminazione pubblica, mobilitàciclo-pedonale, arredo urbano e spazi verdi),
� la riqualificazione degli spazi sportivi della Cascina Marchesa,
� il completamento dell’area verde nel cortile dell’ex-Ceat,
� il potenziamento del sistema del verde adiacente a via Bologna.
Dal punto di vista economico-occupazionale, saranno attivati progetti a sostegno dellaformazione professionale, di contrasto alla dispersione scolastica e per l’integrazione nelmercato del lavoro, parallelamente si agirà per il miglioramento della coesione sociale, ilrafforzamento delle attività culturali e la partecipazione attiva degli abitanti.
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