Per una Antropologia della Mente
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8/14/2019 Per una Antropologia della Mente
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2009 Neuroscienze.netJournal of Neuroscience, Psychology and Cognitive Science
On-line date: 2009-05-04
Per una Antropologia della Mente
di Alessandro Bertirotti
Keywords: Antropologia, Mente
Permalink:http://www.neuroscienze.net/index.asp?pid=idart&cat=3&arid=538
Quando parliamo di cervello quasi tutte le persone sono in grado di comprendere a quale parte del
corpo umano ci stiamo riferendo. Nello stesso modo, quando si parla di qualsiasi altro organo
naturale si tende a collocarlo in una zona specifica del proprio fisico. Il cervello collocato nella
scatola cranica e da lui si diparte l'interno sistema nervoso, sia esso centrale che periferico. Le
funzioni, che in questa sede chiameremo azioni, dei diversi organi che compongono il nostro corpo
e gli permettono di vivere sono in genere invisibili ad occhio nudo, mentre sono visibili i risultati
di tali azioni. Stabilire questa differenziazione fra azioni e risultati, assolutamente importante,
per non dire vincolante, nella fondazione di una disciplina come la Antropologia della Mente. In
effetti, solo comprendendo a fondo quanto i risultati siano le conseguenze di una azionefisiologicamente determinata saremo in grado di ragionare sulle conseguenze delle azioni
cerebrali, ossia sulla mente. In questa ottica, definibile cognitivistica, la mente l'insieme delle
conseguenze delle azioni cerebrali. Ma se fosse solo questo, sarebbe sufficiente studiare
attentamente la funzionalit cerebrale per giungere ad una comprensione soddisfacente dei
comportamenti umani. Il cervello per un organo del tutto speciale, perch le sue azioni vengono
continuamente modificate in quanto inserite nella quotidianit degli altri. Per fare un esempio:
mentre il fegato agisce come fegato, indipendentemente dal suo trovarsi in una geografia diversa
rispetto a quella nella quale cresciuto (questo avviene regolarmente quando ci rechiamo in
vacanza e mangiamo cose "strane"), ogni volta che "portiamo" il cervello in altri luoghi la sua
azione sensibilmente modificata, sotto l'influenza dell'ambiente che incontra. Il cervello dunque
un organo altamente reattivo e la sua funzionalit dipende sia da fattori endogeno-fisici che dafattori esogeno-culturali. Come possiamo definire l'incontro di queste due funzionalit? Con il
termine mente. La mente il risultato congiunto delle azioni cerebrali interne all'individuo, il quale
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si incontra con altri individui, all'interno di una geografia che possiamo anche definire ambiente. Il
risultato di questo incontro non si esplica in successione cronologica, ma si verifica secondo un
risultato contemporaneo, grazie al quale non si distingue facilmente la funzionalit cerebrale
individuale dalla modificazione di tale funzionalit in seguito all'incontro con altri cervelli. In
sostanza, non possibile individuare con certezza dove inizia la mente altrui e termina quellapropria. La nostra vita si esplica all'interno di un continuum mentale, nel quale perdiamo di vista
l'inizio delle nostre azioni e le conseguenze che esse comportano negli altri. In questa prospettiva
si colloca l'Antropologia della Mente, grazie alla quale si studia la formazione, all'interno del
sistema della cultura, della cosiddetta mentalit, che appunto possiamo definire come il risultato di
azioni e conseguenze ad esse compartecipate da un gruppo di invidiai all'interno di un preciso
ambiente.
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