PAZIENTE CHIRURGICO E MEDICO: STRATIFICAZIONE DEL RISCHIO TROMBOEMBOLICO B. COSMI Divisione di...

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PAZIENTE CHIRURGICO E MEDICO: STRATIFICAZIONE DEL RISCHIO TROMBOEMBOLICO B. COSMI Divisione di Angiologia e Malattie della Coagulazione M. Golinelli Ospedale S.Orsola-Malpighi, Bologna Università di Bologna

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PAZIENTE CHIRURGICO E MEDICO:

STRATIFICAZIONE DEL

RISCHIO TROMBOEMBOLICO

B. COSMI

Divisione di Angiologia e

Malattie della Coagulazione M. Golinelli

Ospedale S.Orsola-Malpighi, Bologna

Università di Bologna

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Silent PE1 Million

Deaths300,000

Estimated Cost of VTE Care $1.5 Billion/year

Venous Thromboembolism:The Third Leading Cause of Cardiovascular Death

Post-thrombotic Syndrome

800,000

Pulmonary Hypertension

30,000

DVT2 Million

PE600,000

Hirsh J and Hoak J. American Heart Association. 1996.Heit J et al. Blood. 2005;106: Abstract 910.

Anderson FA et al. Am J Hematol. 2007;82:777-82.

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Surgeon General’s Call to Action

Against DVT/PE

• 350,000–600,000 Americans suffer VTE annually

• Negative impact on QOL

• > 100,000 U.S. deaths per year

• “Must disseminate information widely” to “address gap” between clinical evidence and implementation.

• We are not applying knowledge systematically

Galson SK. Available at: http://www.surgeongeneral.gov. Accessed July 2009.

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PROFILASSI DEL TROMBOEMBOLISMO VENOSO (TEV)

• Studi e audit clinici hanno dimostrato come la maggior parte dei pazienti medici, chirurgici e oncologici non ricevono una profilassi antitromboembolica appropriata. Geerts W. Prevention of venous thromboembolism: a key patient safety priority. J Thromb Haemost 2009; 7 (1):1-8.

• Un recente studio (ENDORSE Survey) condotto in 358 ospedali di 32 paesi ha mostrato come solo il 62% dei pazienti definiti a rischio di TEV aveva ricevuto la profilassi raccomandata.

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FATTORI DI RISCHIO TROMBOEMBOLICO

• I fattori di rischio per il TEV da valutare/individuare nella definizione della profilassi includono:

• condizioni di rischio individuali, legate al paziente e alle sue condizioni cliniche

• fattori legati al tipo di procedura chirurgica o patologia medica presente.

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STRATIFICAZIONE DEL RISCHIO DI TEV

• Le linee guida disponibili stratificano i pazienti in 3 o 4 categorie di rischio di TEV

• Distinguere diverse fasce di rischio:Basso: nulla con mobilizzazione precoce

• Moderato: profilassi a bassa intensità• Alto/molto alto: profilassi ad alta intensità• MA• Non forniscono mezzi per la valutazione del

rischio individuale

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FATTORI DI RISCHIO INDIVIDUALI

NICE 2010

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LIVELLO DI RISCHIO TROMBOEMBOLICO GLOBALE IN CHIRURGIA (ACCP 2008)

Livello di rischio basso (<10%)pazienti senza problemi motori sottoposti a chirurgia a

basso rischio tromboembolico e senza aggiuntivi fattori di rischio individuali.

chirurgie a basso rischio tromboembolico :• generale in day-surgery, generale minore, vascolare • ginecologica minore (durata < 30 minuti)• ginecologica interamente laparoscopica• urologica transuretrale o a basso rischio • urologica interamente laparoscopica • chirurgia interamente laparoscopica • bariatrica in day-surgery• artroscopia del ginocchio (procedura standard)• spinale elettiva (con accesso posteriore)• fratture distali al ginocchio

N.B. dati di letteratura assenti

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LIVELLO DI RISCHIO TROMBOEMBOLICO GLOBALE IN CHIRURGIA (ACCP 2008)

Livello di rischio moderato (10-40%)• pazienti sottoposti a chirurgia a basso rischio che

presentano fattori di rischio tromboembolico individuali• pazienti sottoposti a chirurgia a rischio tromboembolico

moderato. Chirurgia a rischio tromboembolico moderato:• generale maggiore, ginecologica maggiore• urologica maggiore e a cielo aperto (prostatectomia radicale,

nefrectomia, cistectomia)• bariatrica in pazienti ricoverati• toracica maggiore• Bypass aorto-coronarico• Neurochirurgia maggiore elettiva• Artroscopia del ginocchio (procedura complicata)• Frattura di gamba (fratture prossimali al ginocchio, • del piatto o diafisi tibiale, frattura di caviglia, del tendine • di Achille)• spinale (accesso anteriore)

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LIVELLO DI RISCHIO TROMBOEMBOLICO GLOBALE IN CHIRURGIA (ACCP 2008)

Livello di rischio elevato / molto elevato(40-80%)

i pazienti sottoposti a chirurgia che presentano i seguenti fattori di rischio individuali:

• trauma maggiore• lesioni alla colonna vertebrale• i pazienti sottoposti a chirurgia ad alto rischio

tromboembolico.

Chirurgie a rischio tromboembolico elevato :• chirurgia generale ad alto rischio (interventi oncologici maggiori)• interventi di impianto di protesi totale d’anca• interventi di impianto di protesi di ginocchio• interventi per la frattura di anca / femore prossimale

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NICE 2010

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RISCHIO EMORRAGICO NICE 2010

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LINEE GUIDA PER PROFILASSI DEL TEV NEL PAZIENTE MEDICO

Formoso et al. Pacchetti Informativi sui farmaci,CEVEAS 2009

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Le concordanze delle raccomandazioni

• tutte le LG concordano sulla opportunità di eseguire una profilassi farmacologica del TEV nei seguenti scenari clinici:

– Patologia medica acuta (es: infezione acuta, malattia infiammatoria intestinale in fase attiva, ictus ischemico con difetto motorio a un arto inferiore, lesione midollare spinale, sindrome nefrosica in fase acuta):

• con immobilizzazione• oppure con allettamento + altro fattore di rischio

– Scompenso cardiaco di classe III + altro fattore di rischio o di classe IV

– BPCO o grave malattia respiratoria, scompensate– Trauma maggiore con immobilità AAII– Nei pazienti oncologici ospedalizzati per complicanze o altra

malattia acuta

Formoso et al. Pacchetti Informativi sui farmaci,CEVEAS 2009

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RISK ASSESSMENT MODELS

• Modelli di valutazione del rischio (RAM- Risk assessment models) sono stati proposti sia per pazienti chirurgici che per pazienti medici

• Ma l’assegnazione di ciascun paziente ad un certa categoria di rischio può non essere immediata

• Esistono ancora aree di incertezza sia sulla stratificazione del rischio individuale sia sulla appropriatezza della profilassi per certi livelli di rischio

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MODELLI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI TEV NEL PAZIENTE MEDICO

• Proposti diversi RAM (risk assessment models) e algoritmi ma la maggioranza non validati in studi prospettici

• 1 Cohen A et al. Thromb Haemost 2005; 94: 750.• 2. Samama MM et al Haematologica 2006; 91: 64• 3. Haas SK et al. Clin Appl Thromb Hemost 2007; 13: 7• 4. Goldhaber SZ et al Am J Cardiol 2004; 93: 259.• 5. Chopard P et al. J Thromb Haemost 2006; 4: 915.• 6. Kucher N et al.. N Engl J Med 2005; 352: 969.**• 7. Lecumberri R et al. Thromb Haemost 2008; 100: 699• 8. Barbar et al. JTH, Aug 2010 **

• ** validati in studi prospettici

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• Sistema di avviso elettronico su computer• 1255 Pazienti randomizzati a ricevere avviso elettronico • o no

80% dei paz erano neoplastici, mortalità a 3 mesi > 20%

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A risk assessment model for the identification of hospitalized medical patients at risk for venous thromboembolism. The Padua Prediction Score

Barbar et al.JTH; Epub Aug 2010

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Eighth ACCP RecommendationsHospital Thromboprophylaxis Policy

• Every hospital should develop a formal strategy that addresses VTE prevention (grade 1A)

• Written and institution-wide (grade 1C)

• Computer decision support (grade 1A), pre-printed orders (grade 1B) and periodic audit and feedback (grade 1C)

• Passive methods such as distribution of materialsand educational meetings as not recommended as sole methods (grade 1B)

• Recommend against the use of aspirin alone as thromboprophylaxis against VTE (grade 1A)

Geerts W et al. Chest. 2008;133:381S-453S.

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• formulati i protocolli di profilassi di U.O., con il supporto del Gruppo di Lavoro aziendale

• messa a punto di schede di U.O. per la definizione del rischio individuale globale (paziente chirurgico/ medico).

• Scopo: aiutare il professionista nell’identificare e stratificare il rischio di TEV nel singolo paziente e di rendere esplicito il processo decisionale

circa la profilassi da mettere in atto.

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SCHEDE DI U.O. PER LA DEFINIZIONE DEL RISCHIO INDIVIDUALE GLOBALE

(PAZIENTE CHIRURGICO).

1. Anagrafica2. Lista e score dei fattori di rischio

(personali e legati all’evento)3. Stratificazione del rischio e profilassi

consigliabile (basso, moderato, alto)4. Rischio emorragico prevedibile e tipo

di anestesia5. Profilassi adottata

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Opzioni profilattiche raccomandate dalle Linee di Indirizzo Aziendali

• Paziente medico - livelli di rischio e profilassi raccomandata per condizione clinica e fattori di rischio per TEV

• Rischio tromboembolico BASSO: precoce deambulazione o considerare l’uso delle CE

• Sempre profilassi farmacologica nel caso di una delle seguenti condizioni:– Patologie mediche acute (con immobilizzazione o

allettamento) – Scompenso cardiaco di classe IV (NYHA) o classe III +

altri fattori di rischio– BPCO o grave malattia respiratoria, scompensate– Paziente oncologico ospedalizzato per complicanza o

altra malattia acuta

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Algoritmo per la valutazione e registrazione delle

modalità di profilassi per TEV paziente medico