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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Abbonamento: Ordinario 30,00 - Sostenitore 80,00 Benemerito 105,00 - Estero Europa 80,00 - Estero America 120,00 - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata 3,0. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06 PAGINA 1 PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 Euro 1,50 e-mail: [email protected] www.letruria.it L ETRURIA Cortona - Anno CXXI - N° 6 - Domenica 31 marzo 2013 REALIZZAZIONE E VENDITA DIRETTA MAGLIERIA PERSONALIZZATA E SU MISURA Via Gramsci, 62/X - Camucia (Ar) - Tel. e Fax 0575/60.50.35 - [email protected] Abbonati a L’Etruria: solo carta 12 mesi 30 euro; web 12 mesi 25 euro; carta + web 12 mesi 40 euro - info su: www.letruria.it H a il sapore della beffa, ma purtroppo così non è, perché, nonostante la cri- si economica che ci atta- naglia e che vede molti italiani e cortonesi arrivare a fatica alla fine del mese, il Consorzio Bonifica della Vadichiana sta inviando in questi giorni pre-pasquali 40 mila cartelle esattoriali per il pagamen- to della tassa dei fossi relative non per l’anno 2012 ma anche per il 2013. Per il 2013 è un prelievo an- ticipato che nasce da esigenze economiche di questo strano ente. La decisione non è ufficiale ma crediamo di non sbagliare di- cendo che la richiesta sarà per due anni. Il Consorzio per legge deve avere i bilanci in attivo entro luglio 2013, data nella quale questo Consorzio della Valdichiana e gli omologhi di altre zone devono lasciare per favorire il nuovo maxi organismo voluto dalla Regione. Dunque la necessità di inviare la richiesta anticipata di contributo per l’anno in corso fa chiaramen- te capire che questo Ente, nato e contestato fin dalla sua nascita qualche anno fa, ha lavorato creando, come sempre fanno le strutture parallele agli enti pubbli- ci, debiti che devono essere sanati non con i soldi degli amministra- tori, eventualmente incauti, ma con quello dei cittadini che si vedono beffati due volte perché non solo pagano, ma soprattutto perché non hanno visto dove sono stati spesi questi soldi in quanto gran parte dei fossi e delle aree di pertinenza di questo Consorzio, non hanno presentato nessuna im- magine di miglioramento. La somma che dovrebbe risso- levare i conti dell’ente, ha dell’as- surdo; si parla di 3 milioni e 200 mila euro. Nel quotidiano “La Nazione” in questi giorni un ampio reso- conto della situazione ed un invito a non pagare. Come L’Etruria abbiamo da tempo contestato questa struttura che si sovrappone alle competen- ze della Provincia e che molto spesso i lavori non li fa in proprio ma li sub-appalta a ditte terze. Facciamo anche noi la pro- testa di non pagare. Le Acli e la Confedilizia aretina si sono fatte già da tempo capofila di questa protesta. Abbiamo parlato con i loro dirigenti e con i loro avvocati. Intanto consigliano di aspetta- re di saldare gli avvisi di pagamen- to ricevuti e di attendere la cartella esattoriale vera e propria. Successivamente ci sarà l’op- portunità di valutare il ricorso. Per una nuova norma entrata in vigore quest’anno, è stata inseri- ta una tassa di 30 euro per ogni ricorso. Così il contribuente, se ha in cartella, per importi modesti sarà obbligato a pagare per subire il male minore. L’assurdo è he questo importo 30 euro va calcolato per ogni nominativo ricorrente e non per singola opposizione che può pre- vedere un ricorso collettivo di molti utenti. Se le cartelle sono relative agli anni 2012/2013 gli importi com- plessivi da pagare saranno sicura- mente superiori a questa iniqua tassa per la quale gli avvocati delle Acli e della Confedilizia hanno già fatto ricorso. Nelle precedenti attività di opposizione la tassa era di 5 euro. Averla elevata a 30 euro è un modo elegante, ma scorretto di obbligare gli utenti a dover abbas- sare la testa e, “hob torto collo” corrispondere a questo ente sciu- di Enzo Lucente Il Consorzio Bonifica della Valdichiana chiede due annualità Terme di Manzano: Vignini assolto un’area di un’ottantina di ettari. E’ nel quadro di questo intervento che le vecchie terme (superficie di circa tre ettari) vennero messe all’asta. A lanciare il grido d’allarme su una probabile “asta pilotata” fu al- l’epoca dei fatti il consigliere comu- nale Luciano Meoni che decise di presentare un esposto in procura. Partì l’indagine che coinvolse anche lo stesso Vignini che fu accusato di aver "procurato intenzionalmente ad altri un ingiusto vantaggio patri- moniale". Nel 2013 la sua assoluzione con formula piena. E la soddisfazione del sindaco per la chiusura di questo capitolo giudiziario (che anche sul piano politico pesava non poco) è grande. “A sei anni dai fatti che mi veni- vano contestati- scrive Vignini - e dopo due anni dall’avviso di garan- zia, finalmente oggi, di fronte al Gup Giampiero Borraccia, è stata pro- nunciata nei miei confronti sentenza di proscioglimento con formula piena per l’accusa di abuso d’ufficio relativa alla vicenda della vendita delle ex Terme di Manzano. Final- mente giustizia è stata fatta e sono stati restituiti a me personalmente e all’Amminstrazione Comunale di Cortona dignità ed onore. Questo è anche il momento dei ringrazia- menti che in primo luogo voglio rivolgere ai tanti privati cittadini che non mi hanno mai fatto mancare la loro fiducia e la loro stima, nono- stante le accuse infamanti che mi venivano rivolte. Ringrazio i miei av- 35° dalla Fondazione COMPAGNIA 1978 2013 35° dalla Fondazione COMPAGNIA 1978 2013 vocati Piero Graverini e Marco Man- neschi per lo splendido lavoro effet- tuato. Ringrazio quasi tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio Comunale, sia di maggioranza che di opposizione che hanno sempre sostenuto pubblicamente una posi- zione garantista, ribadendo fiducia nella mia personale onestà, anche aldilà degli steccati ideologici”. Ma Vignini non risparmia una stoccata per il consigliere Meoni. “Purtroppo questo ringraziamento non può ovviamente estendersi a chi con le sue denunce, che oggi si rivelano del tutto immotivate, ha da- to il via a questa spiacevole vicenda e ha continuato per mesi e mesi a sollevare illazioni e sospetti sul mio conto, infangando non solo il mio nome ma anche quello della città di Cortona. Io, a differenza di lui, non chiederò dimissioni. Auspico inve- ce, che in un estremo scatto di di- gnità il Consigliere Meoni abbia il coraggio di ammettere l’errore e di chiedermi scusa. L’ultimo ringrazia- mento, il più importante, lo devo alla Magistratura sulla quale ho sempre riposto la massima fiducia, attendendo in silenzio quell’inevita- bile conclusione positiva che oggi in effetti si è verificata.” E le reazioni alle parole di Vi- gnini non si sono fatte attendere. A pagina 2 potrete leggere la risposta accorata del consigliere Meoni, ma anche l’analisi della vicenda da par- te di Pdl, Lega e dello stesso Partito Democratico. Laura Lucente pone l’importo previsto dalla car- tella. Dobbiamo comunque con- statare che i ricorsi fino ad esso fatti dai legali di queste due be- nemerite associazioni hanno tro- vato ampio accoglimento presso gli uffici competenti. Dunque prima di pagare a- spettiamo, telefoniamo ad Arezzo alle Acli e alla Confedilizia e poi decideremo insieme cosa fare. I l terremoto politico-giudiziario sulle terme di Manzano segna un primo importante punto di svolta. Il 18 marzo scorso uno dei pro- tagonisti della vicenda è stato defini- tivamente assolto dalle accuse. Si tratta del primo cittadino di Cortona Andrea Vignini, che è stato prosciol- to con formula piena perché il fatto non sussiste. Su di lui pendeva l’ac- cusa di abuso d’ufficio per aver, se- condo le accuse, venduto ad un prezzo non congruo le ex terme cortonesi all’immobiliarista romano Tosato. Sotto la lente d’ingrandimento della procura aretina non c’era finito solo Vignini, ma anche lo stes- so immobiliarista Domenico Tosato e un avvocato amica di famiglia, la dott.ssa Patrizia Iacobelli. Per loro l’accusa, per cui è stato confermato, invece, il rinvio a giudizio con il processo fissato a novembre, era di turbativa d’asta. I due, secondo l’ac- cusa, avrebbero “addomesticato l’a- sta” per aggiudicarsi l’immobile ad un prezzo di favore. Oggi le ex terme di Manzano stanno per essere trasformate in un lussuoso Golf Resort con campo da gioco da 18 buche strutture ricettive e spa. Progetto votato dal consiglio comunale e che all’epoca della vendita (2007) fu coadiuvato da una variante urbanistica per l’edifi- cazione di 23 mila metri cubi in A giudizio Tosato e Jacobelli. Processo a novembre Ancora una volta ci sentiamo turlupinati e non disponibili ad aprire i cordoni della borsa Piazza de Gasperi, 9 Tel. 0575/60.31.43 Camucia (Ar) Singolare esposizione a Cortona dall’11 aprile prossimo Grazie alla grande disponibilità dei nuovi gestori Oltre 100 milioni di euro di investimenti Sopra i monti del Parterre, in collegamento con la piscina riapre dopo un anno di chiusura il ristorante sapientemente rinnovato Il tesoro dei Longobardi Riapre il ristorante Da Arezzo la rivoluzione delle telecomunicazioni D all’11 aprile prossimo al 30 giugno 2013, all’inter- no del salone mediceo di Palazzo Casali, a Cortona, avrà luogo la mostra “Il tesoro dei Longobardi”. L’iniziativa nasce in seguito alla firma del protocollo d’intesa stipulato tra il Comune di Cortona, il Comune di Cividale del Friuli e l’Associazione dei Toscani in Friuli e portata a compimento dal MAEC (Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona) e Confartigianato di Arezzo. Tale iniziativa, attraverso l’ esposizione di singolari reperti, di prefigge di fornire un inquadramento genera- le del popolo longobardo, di far conoscere la sua attività metallo- tecnica, attraverso la presentazio- ne dell’oggettistica ornamentale e di oreficeria e delle creazioni di maestri orafi ispirate al mondo S abato 23 marzo dalle ore 17 il ristorante già “Sopra i monti del Parterre” oggi ri- battezzato “Oltre il giardi- no” ha riaperto i battenti ripresen- tandosi ai tanti cortonesi che sono accorsi fino a tardissima ora all’in- vito proposto dallo chef Bernardo Costantino. Il locale, ricavato da un vec- chio conservone in cemento ar- mato dei primi del secolo scorso ed inaugurato dal Tennis Club Cortona che lo aveva ottenuto con il project financing dal Comune di Cortona, oggi, grazie alla sapiente regia della madre dello chef si è N asce ad Arezzo il primo polo industriale italiano di telecomunicazioni. Terra Spa è grande Pubblic Company composta da oltre 100 azionisti che hanno deciso di unire le forze per creare una realtà imprenditoriale unica nel suo genere. La particolarità dell’impresa è quella di riunire sotto un unica azienda tutti i comparti delle telecumunicazioni abbattendo così i costi di gestione. Terra opera sul mercato della telefonia fissa e mobile, dei colle- gamenti ad alta velocità. Ha acquisito anche le infra- struttuture di FlyNet, a potenziarle fino ad arrivare ad una copertura totale dell’intero territorio. Fibra ottica, nuovissime tecno- logie radio e sofisticati sistemi per la gestione dei dati, permettono a Terra di fornire servizi integrati anche in quelle località dove nes- sun altro operatore è riuscire a garantire copertura. Valore aggiunto di Terra è il nuovo operatore di rete cellulare Bip-Mobile, il gestore che in meno di 3 mesi a già conquistato 100 mila abbonati. Arezzo si propone ancora una volta come capofila della ripresa economica nazionale tenendo a battesimo il vero e proprio polo industriale di telecomunicazione ed un nuovo modo di fare im- presa. I soci hanno eletto presidente un trentaenne aretino Sauro Landi che ha una decennale esperienza nel ramo delle telecomunicazioni e si è formato suprattutto all’este- ro. Gli altri dirigenti hanno tutti un età inferiore ai 40 anni. longobardo. Saranno presenti nel- la mostra anche reperti prove- nienti dal territorio cortonese e una serie di oggetti del Museo Ar- cheologico Nazionale di Firenze. (I particolari dell’evento a pag. 3) presentato totalmente rinnovato e irriconoscibile sia nella parte a- perta al pubblico che nella cucina totalmente rinnovata, molto più funzionale e spaziosa. Anche il giardino antistante il ristorante è stato curato in ogni particolare e si presenta nella eleganza voluta “dalla storia”. Il ristorante riapre al pubblico a partire dalla fine di questo mese e siamo certi che ritroverà l’affetto che i cortonesi gli avevano riversa- to fin dalla sua apertura. Si completa così con la piscina ed il calcetto il rinnovato progetto di rivitalizzazione dell’area. E’ Pasqua, tanti auguri Con il nuovo Papa Francesco questa Pasqua deve essere molto più inti- ma e indurci ad essere più buoni verso il nostro prossimo. Per questa rinascita interiore ed esteriore (la primavera), tanti auguri a tutti i nostri lettori ed abbonati.

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Abbonamento: Ordinario € 30,00 - Sostenitore € 80,00Benemerito € 105,00 - Estero Europa € 80,00 - Estero America € 120,00 - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata € 3,0. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06

PAGINA 1

PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 Euro 1,50 e-mail: [email protected]

L’ETRURIACortona - Anno CXXI - N° 6 - Domenica 31 marzo 2013

REALIZZAZIONE E VENDITA DIRETTAMAGLIERIA PERSONALIZZATA E SU MISURA

Via Gramsci, 62/X - Camucia (Ar) - Tel. e Fax 0575/60.50.35 - [email protected]

Abbonati a L’Etruria: solo carta 12 mesi 30 euro; web 12 mesi 25 euro; carta + web 12 mesi 40 euro - info su: www.letruria.it

Ha il sapore della beffa, mapurtroppo così non è,per ché, nonostante la cri -si economica che ci atta -

naglia e che vede molti italiani ecortonesi arrivare a fatica alla finedel mese, il Consorzio Bonificadella Vadichiana sta inviando inquesti giorni pre-pa squali 40 milacartelle esattoriali per il pagamen-to della tassa dei fossi relative nonper l’anno 2012 ma anche per il2013.

Per il 2013 è un prelievo an -ticipato che na sce da esigenzeeco nomiche di questo strano ente.

La decisione non è ufficialema crediamo di non sbagliare di -cendo che la richiesta sarà perdue anni.

Il Consorzio per legge deveavere i bilanci in attivo entro luglio2013, data nella quale questoConsorzio della Valdichiana e gliomologhi di altre zone devonolasciare per favorire il nuovo maxiorganismo voluto dalla Regione.

Dunque la necessità di inviarela richiesta anticipata di contributoper l’anno in corso fa chiaramen-te capire che questo Ente, nato econtestato fin dalla sua na scitaqualche anno fa, ha lavoratocreando, come sempre fanno lestrutture parallele agli enti pubbli-ci, debiti che devono essere sanatinon con i soldi degli amministra-tori, eventualmente incauti, macon quello dei cittadini che sivedono beffati due volte perchénon solo pagano, ma soprattuttoperché non hanno visto dove sonostati spesi questi soldi in quantogran parte dei fossi e delle aree dipertinenza di questo Consorzio,non hanno presentato nessuna im -ma gine di miglioramento.

La somma che dovrebbe risso-levare i conti dell’ente, ha del l’as -surdo; si parla di 3 milioni e 200mila euro.

Nel quotidiano “La Nazione”in questi giorni un ampio reso -conto della situazione ed un invitoa non pagare.

Come L’Etruria abbiamo datempo contestato questa strutturache si sovrappone alle competen-ze della Provincia e che moltospesso i lavori non li fa in proprioma li sub-appalta a ditte terze.

Facciamo anche noi la pro -testa di non pagare.

Le Acli e la Confedilizia aretinasi sono fatte già da tempo capofiladi questa protesta.

Abbiamo parlato con i lorodirigenti e con i loro avvocati.

Intanto consigliano di aspetta-re di saldare gli avvisi di pagamen-to ricevuti e di attendere la cartellaesattoriale vera e propria.

Successivamente ci sarà l’op -portunità di valutare il ricorso.

Per una nuova norma entratain vigore quest’anno, è stata inseri-ta una tassa di 30 euro per ogniricorso. Così il contribuente, se hain cartella, per importi modestisarà obbligato a pagare per subireil male minore.

L’assurdo è he questo importo30 euro va calcolato per ogninominativo ricorrente e non persingola opposizione che può pre -vedere un ricorso collettivo dimolti utenti.

Se le cartelle sono relative aglianni 2012/2013 gli importi com -plessivi da pagare saranno sicura-mente superiori a questa ini quatassa per la quale gli av vo cati delleAcli e della Confedilizia hanno giàfatto ricorso.

Nelle precedenti attività diopposizione la tassa era di 5 euro.Averla elevata a 30 euro è unmodo elegante, ma scorretto diobbligare gli utenti a dover abbas-sare la testa e, “hob torto collo”cor rispondere a questo ente sciu -

di Enzo Lucente

Il Consorzio Bonifica della Valdichiana chiede due annualità Terme di Manzano: Vignini assoltoun’area di un’ottantina di ettari. E’nel quadro di questo intervento chele vecchie terme (superficie di circatre ettari) vennero messe all’asta.

A lanciare il grido d’allarme suuna probabile “asta pilotata” fu al -l’epoca dei fatti il consigliere co mu -nale Luciano Meoni che decise dipresentare un esposto in procura.Partì l’indagine che coinvolse anchelo stesso Vignini che fu accusato diaver "procurato intenzionalmentead altri un ingiusto vantaggio patri-moniale".

Nel 2013 la sua assoluzione conformula piena.

E la soddisfazione del sindacoper la chiusura di questo capitologiudiziario (che anche sul pianopolitico pesava non poco) è grande.

“A sei anni dai fatti che mi ve ni -vano contestati- scrive Vignini - edo po due anni dall’avviso di garan-zia, finalmente oggi, di fronte al GupGiampiero Borraccia, è stata pro -nunciata nei miei confronti sentenzadi proscioglimento con formulapiena per l’accusa di abuso d’ufficiorelativa alla vicenda della venditadelle ex Terme di Manzano. Final -mente giustizia è stata fatta e sonostati restituiti a me personalmente eall’Ammin strazione Comunale diCortona dignità ed onore. Questo èanche il momento dei ringrazia-menti che in primo luogo vogliorivolgere ai tanti privati cittadini chenon mi hanno mai fatto mancare laloro fiducia e la loro stima, no no -stante le accuse infamanti che mivenivano rivolte. Ringrazio i miei av -

35° dalla Fondazione

COMPAGNIA

1978 2013

35° dalla Fondazione

COMPAGNIA

1978 2013

vocati Piero Graverini e Marco Man -neschi per lo splendido lavoro effet-tuato. Ringrazio quasi tutte le forzepolitiche rappresentate in ConsiglioComunale, sia di maggioranza chedi opposizione che hanno sempresostenuto pubblicamente una po si -zione garantista, ribadendo fiducianella mia personale onestà, anchealdilà degli steccati ideologici”.

Ma Vignini non risparmia unastoccata per il consigliere Meoni.“Pur troppo questo ringraziamentonon può ovviamente estendersi achi con le sue denunce, che oggi siri velano del tutto immotivate, ha da -to il via a questa spiacevole vicendae ha continuato per mesi e mesi asollevare illazioni e sospetti sul mioconto, infangando non solo il mionome ma anche quello della città diCortona. Io, a differenza di lui, nonchie derò dimissioni. Auspico in ve -ce, che in un estremo scatto di di -gnità il Consigliere Meoni abbia ilco raggio di ammettere l’errore e dichiedermi scusa. L’ultimo ringrazia-mento, il più importante, lo devoalla Magistratura sulla quale hosem pre riposto la massima fiducia,attendendo in silenzio quell’inevita-bile conclusione positiva che oggiin effetti si è verificata.”

E le reazioni alle parole di Vi -gni ni non si sono fatte attendere. Apagina 2 potrete leggere la rispostaaccorata del consigliere Meoni, maanche l’analisi della vicenda da par -te di Pdl, Lega e dello stesso PartitoDemocratico.

Laura Lucente

pone l’importo previsto dalla car -tella. Dobbiamo comunque con -statare che i ricorsi fino ad essofatti dai legali di queste due be -nemerite associazioni hanno tro -vato am pio accoglimento pressogli uffici competenti.

Dunque prima di pagare a -spettiamo, telefoniamo ad Arezzoalle Acli e alla Confedilizia e poidecideremo insieme cosa fare.

I l terremoto politico-giudiziariosulle terme di Manzano segnaun primo importante punto disvolta. Il 18 marzo scorso uno dei pro -

tagonisti della vicenda è stato defini-tivamente assolto dalle accuse. Sitratta del primo cittadino di CortonaAndrea Vignini, che è stato prosciol-to con formula piena perché il fattonon sussiste. Su di lui pendeva l’ac -cusa di abuso d’ufficio per aver, se -condo le accuse, venduto ad unprez zo non congruo le ex termecor tonesi all’immobiliarista romanoTosato.

Sotto la lente d’ingrandimentodella procura aretina non c’erafinito solo Vignini, ma anche lo stes -so immobiliarista Domenico Tosatoe un avvocato amica di famiglia, ladott.ssa Patrizia Iacobelli. Per lorol’accusa, per cui è stato confermato,invece, il rinvio a giudizio con ilpro cesso fissato a novembre, era diturbativa d’asta. I due, secondo l’ac -cusa, avrebbero “addomesticato l’a -sta” per aggiudicarsi l’immobile adun prezzo di favore.

Oggi le ex terme di Manzanostanno per essere trasformate in unlussuoso Golf Resort con campo dagioco da 18 buche strutture ricettivee spa. Progetto votato dal consigliocomunale e che all’epoca dellavendita (2007) fu coadiuvato dauna variante urbanistica per l’edifi-cazione di 23 mila metri cubi in

A giudizio Tosato e Jacobelli. Processo a novembreAncora una volta ci sentiamo turlupinati e non disponibili ad aprire i cordoni della borsa

Piazza de Gasperi, 9 Tel. 0575/60.31.43

Camucia (Ar)

Singolare esposizione a Cortona dall’11 aprile prossimo

Grazie alla grande disponibilità dei nuovi gestori

Oltre 100 milioni di euro di investimenti

Sopra i monti del Parterre, in collegamento con la piscina riapre dopo un anno di chiusura il ristorante sapientemente rinnovato Il tesoro dei LongobardiRiapre il ristorante

Da Arezzo la rivoluzione delle telecomunicazioni

D all’11 aprile prossimo al30 giugno 2013, all’inter-no del salone mediceo diPalazzo Casali, a Cortona,

avrà luogo la mostra “Il tesoro deiLongobardi”. L’iniziativa nasce inseguito alla firma del protocollod’intesa stipulato tra il Comune diCortona, il Comune di Cividale delFriuli e l’Associazione dei Toscaniin Friuli e portata a compimentodal MAEC (Museo dell’AccademiaEtrusca e della Città di Cortona) eConfartigianato di Arezzo. Taleiniziativa, attraverso l’ esposizionedi singolari reperti, di prefigge difornire un inquadramento genera-le del popolo longobardo, di farconoscere la sua attività metallo-tecnica, attraverso la presentazio-ne dell’oggettistica ornamentale edi oreficeria e delle creazioni dimaestri orafi ispirate al mondo

S abato 23 marzo dalle ore17 il ristorante già “Sopra imonti del Parterre” oggi ri -battezzato “Oltre il giardi-

no” ha riaperto i battenti ripresen-tandosi ai tanti cortonesi che sonoaccorsi fino a tardissima ora all’in-vito proposto dallo chef BernardoCostantino.

Il locale, ricavato da un vec -chio conservone in cemento ar -mato dei primi del secolo scor soed inaugurato dal Tennis ClubCortona che lo aveva ottenuto conil project financing dal Comune diCortona, oggi, grazie alla sapienteregia della madre dello chef si è

N asce ad Arezzo il primopolo industriale italiano ditelecomunicazioni. TerraSpa è grande Pubblic

Company composta da oltre 100azionisti che hanno deciso diunire le forze per creare unarealtà imprenditoriale unica nelsuo genere.

La particolarità dell’impresa èquella di riunire sotto un unicaazienda tutti i comparti delletelecumunicazioni abbattendo cosìi costi di gestione.

Terra opera sul mercato dellatelefonia fissa e mobile, dei colle-gamenti ad alta velocità.

Ha acquisito anche le infra-struttuture di FlyNet, a potenziarlefino ad arrivare ad una coperturatotale dell’intero territorio.

Fibra ottica, nuovissime tecno-logie radio e sofisticati sistemi perla gestione dei dati, permettono a

Terra di fornire servizi integratianche in quelle località dove nes -sun altro operatore è riuscire agarantire copertura.

Valore aggiunto di Terra è ilnuovo operatore di rete cellulareBip-Mobile, il gestore che in menodi 3 mesi a già conquistato 100mila abbonati.

Arezzo si propone ancora unavolta come capofila della ripresaeconomica nazionale tenendo abattesimo il vero e proprio poloindustriale di telecomunicazioneed un nuovo modo di fare im -presa.

I soci hanno eletto presidenteun trentaenne aretino Sauro Landiche ha una decennale esperienzanel ramo delle telecomunicazionie si è formato suprattutto all’este-ro.

Gli altri dirigenti hanno tutti unetà inferiore ai 40 anni.

longobardo. Saranno presenti nel -la mostra anche reperti prove-nienti dal territorio cortonese euna serie di oggetti del Museo Ar -cheologico Nazionale di Firenze.

(I particolari dell’evento a pag. 3)

presentato totalmente rinnovato eirriconoscibile sia nella parte a -perta al pubblico che nella cucinatotalmente rinnovata, molto piùfunzionale e spaziosa.

Anche il giardino antistante ilristorante è stato curato in ogniparticolare e si presenta nellaeleganza voluta “dalla storia”.

Il ristorante riapre al pubblicoa partire dalla fine di questo mesee siamo certi che ritroverà l’affettoche i cortonesi gli avevano riversa-to fin dalla sua apertura.

Si completa così con la piscinaed il calcetto il rinnovato progettodi rivitalizzazione dell’area.

E’ Pasqua, tanti auguri

Con il nuovo Papa Francesco questaPasqua deve essere molto più inti -ma e indurci ad essere più buoniver so il nostro prossimo. Per questarinascita interiore ed esteriore (laprimavera), tanti auguri a tutti inostri lettori ed abbonati.

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L’ETRURIA N. 6 del 31 marzo 2013 ATTUALITÀ

PAGINA 2

Carissimo prof. Caldarone,cosa deve succedere ancora prima che i nostri politici capiscano che ilpopolo italiano, con i risultati delle ultime elezioni, vuole un cambiamentoradicale della politica, vuole che a governare ci siano degli uomini diversida quelli che da oltre vent’anni stanno occupano indegnamente poltroneper perpetuare fino all’ultimo respiro i loro privilegi? Cosa deve succedereper far capire a quei personaggi logori, sfatti, sempre pronti ad avvicen-darsi davanti alla telecamera solo per ripetere che sono ancora vivi, chedevono fare altro da quello che finora ha portato l’Italia allo sfascio? Evitodi fare nomi che occuperebbero lo spazio di intere pagine del suo giorna-le. Che cosa deve succedere ancora per evitare che si facciano per lasuccessione al Quirinale i nomi di Massimo D’Alema (“il macellaio dellasinistra italiana”), o di quel Franco Marini, che ancora va in giro con lascorta in nome di quell’ignobile privilegio che mantiene anche oggi, legatoalla carica di presidente del Senato del 2006? Neppure la nomina delnuovo Papa Francesco I, a quanto pare, con i suoi innovativi comporta-menti, legati soprattutto alla semplicità e alla sobrietà, è riuscito a smuove-re le coscienze dei nostri politici intorpidite nel sonno dell’agiatezza. E’veramente incomprensibile che Bersani si ostini ancora a tenere fuoridella porta i rappresentanti di 9 milioni di cittadini che hanno votato per ilPDL. Se vuole veramente il cambiamento, come va ripetendo, deve dialo-gare con tutti coloro che rappresentano in maniera consistente il popoloitaliano. Non aveva ammesso prima delle elezioni che neppure il 51%avrebbe consentito al suo partito di governare il Paese? Ma, a cose fatte, vaconvincendosi di essere il vincitore. Io credo che sia questa l’occasioneadatta per un dialogo nuovo e civile tra tutte le forze più rappresentative inParlamento, che modifichi il clima delle contrapposizioni frontali e dellereciproche scomuniche e che permetta di cambiare radicalmente ilsistema logoro, dannoso e corrotto della vita politica italiana che hagenerato solo malcostume e miseria. Io credo che con il dialogo e lapresa di coscienza del grave momento storico che si sta vivendo, sipossano attuare tutte quelle riforme non procrastinabili e che lei più volteha ricordato in questa rubrica: dalla eliminazione dei vergognosi costidella politica al dimezzamento dei parlamentari, alla riforma delle leggeelettorale ecc. ecc. ecc.Non è necessario scomodare la sapienza di Salomone per cambiare rotta.La ringrazio dell’ospitalità e la saluto.

Un abbonato che si firma

Condivido l’analisi dell’attento, giudizioso e preoccupato lettore.Non è necessario scomodare la sapienza di Salomone: è talmentechiaro il drammatico profilo della situazione italiana che insiste-re su uomini e su comportamenti del vecchio sistema è da follioltre che da irresponsabili. Ma lasciando da parte Salomone iocredo che se la classe politica, che ha retto le sorti dell’Italia damezzo secolo, avesse avuto contezza del significato della parola“politica”, dei suoi comportamenti e dei suoi obiettivi, magarirovistando tra le carte dei grandi del passato, e li avesse messiin pratica con convinzione e determinazione, non avremmoassistito al suo attuale avvilente fallimento. E questo perché lacompetenza in ogni mestiere che si pratica è fondamentale. Valeper il falegname, per il medico, l’insegnante e vale soprattuttoper il politico. E la competenza di quest’ultimo si calcola sullabase della considerazione che ha del popolo e delle competenzeche dimostra nel riuscire a risolvere i suoi problemi. I grandi delpassato, che hanno elaborato i percorsi e le finalità, legati allapiù nobile delle attività umane, dovrebbero far parte obbligato-riamente di quelle competenze indispensabili per svolgere benee con successo questo mestiere. Infatti, gli obiettivi che deveprefiggersi oggi il politico sono stati già elaborati a chiare notenei trattati dei grandi uomini, che il tempo non riesce a scalfire.“Coloro che hanno intenzione di fare politica - scrive nel Deofficiis Cicerone -riprendendo alla lettera il pensiero di Platone- devono osservare due cose: la prima consiste nel fare semprel’interesse dei cittadini, cancellando i propri; la seconda nell’a-scoltare tutti e non solo quelli del proprio partito”. E di frontealle turbolenze di questi giorni, Tito Livio propone la sua efficacericetta: “Con la concordia le piccole cose crescono, con la discor-dia anche le più grandi vanno in rovina”. Sono questi i ferri delmestiere, ieri come oggi, per chi intende fare vera politica; èquesta la vera cultura che per il politico onesto e responsabiledeve diventare contemporanea e deve essere testimoniata con ilproprio lavoro. Ma di fronte alla condotta dei nostri “partitanti”, come li chiama-va Pancrazi, si deve concludere che ci troviamo, all’incirca damezzo secolo, di fronte a una classe politica per lo più compostada mestieranti, arrivisti e mercenari.

Quando il dialogo è indispensabile

Ricordo a tutti, che nell’am-bito delle mie funzionipubbliche, informato daicittadini, accertata la do -

cumentazione, esposi alla A.G ilca so riguardante la vendita delcomplesso terme di Manzano, unesposto mirato alla sola vendita,cioè all’asta pubblica. La vicenda,da me segnalata a portato moltirisvolti, tanto da rinviare a giudizioi due partecipanti, il Sindaco èstato “tirato” sulla vicenda dallaMagistratura, quella che lui dice dirispettare, non dal sottoscritto.

Dalle dichiarazioni a "caldo"del sig. Sindaco, si evince la suasoddisfazione, la sua "vittoria",capibile ci mancherebbe, senzaperò dire ai cittadini che gli altridue soggetti, sono rinviati a giudi-zio per turbativa d'asta pubblica,sulla gara che riguardava la ven -dita delle terme di Manzano, pro -prio il reato che avevo segnalatoalla Magistratura. La segnalazione,che avevo emesso, sulla vicendadella vendita delle terme suddette,riguardava appunto la turbativad’asta, mai denunciato il Sindacoin prima persona, tuttavia l’Au to -rità Giudiziaria, gli aveva inviato unavviso di garanzia, per abuso d’uf -ficio. La domanda sorge sponta-nea, ad oggi il compratore delcom plesso, e il suo “braccio de -stro” sono rinviati a giudizio si ono? ....... quindi la segnalazionealla A.G era opportuna si o no?....questo è il nodo della vicenda, chegli elementi da me prodotti, neiconfronti di chi partecipò all’astasono schiaccianti, hanno unvalore, indicano come si svolsequella gara............

Il Sindaco nonostante fossestato informato, in consiglio co -munale e anche fuori dal palazzo,che vi era in corso una presuntaturbativa d’asta, lo stesso non siimpegnò, anzi partirono gli attac-chi al sottoscritto.

Se come dice, nonostantel’accaloramento, lui ha fiducianella giustizia, ci mancherebbe,abbia fiducia anche su chi halavorato all’indagini, l’AutoritàGiudiziaria, che con serietà haprodotto la giusta documentazio-

L’Unione comunale e ilgrup po consiliare del PDCORTONA esprimono gran -de soddisfazione e compia-

cimento per la sentenza di pro -scioglimento con formula pienaper il sindaco Andrea Vignini perl’accusa di abuso d’ufficio relativaalla vicenda della vendita delle exterme di Manzano.

Dall’avvio delle indagini la sti -ma, la vicinanza e la fiducia versoil sindaco e in primis uomo An -drea Vignini da parte nostra nonera assolutamente mai mancata el’esito positivo di oggi ne testimo-nia l’assoluta correttezza e onestà

Crediamo che la sentenza diproscioglimento da ogniaccusa nei confronti delprimo cittadino di Cortona

debba essere accolta positivamen-te sia nei confronti della personache in quelli del Sindaco.

La politica non può e non deveentrare in questioni che non lariguardano ma non può neppurelimitarsi ad una stretta di mano,una pacca sulla spalla, ed archi-viare tutto.

E se la vicenda di Manzanoancora occupa le aule dei Tri -bunali e quindi non è oggetto dicommenti, ciò che è successo alSindaco e sopratutto all'uomo èpoliticamente rilevante e quindimerita una considerazione.

Infatti, come tutti ricorderan-no, il Sindaco, escluso dalle pri -marie, si è vista preclusa una legit-tima aspirazione parlamentare el'uomo, in graticola per moltotempo, ha dovuto convivere con lesue notti insonni e gli sguardi so -spettosi della gente.

Così hanno dovuto fare i geni -tori, i parenti e gli amici più stretti.Cortona ha perso un potenzialeparlamentare ma un uomo la suaserenità.

Vignini chiede le scuse di un

consigliere comunale. Errore.L'uo mo, non il Sindaco, ha dirittoa delle scuse e se, nella fattispecie,queste non sono dovute nè dalconsigliere nè tantomento dall'Or -gano inquirente allora questespettano a tutte quelle persone chealla verità preferiscono il sangue.A chiedere scusa devono esseretutti coloro che a parole si defini-scono garantisti ma che alla provadei fatti fondano il proprio credoin un giustizialismo giacobinoamante più della ghigliottina chedella legge. Non crediamo chequalcuno si farà avanti.

E allora le scuse le faremo noi,anche se non dovute nè tantome-no richieste, in quanto rei di nonaver saputo diffondere ed infon-dere quella cultura del rispetto esalvaguardia dell'uomo in quantotale; rei di non aver saputo daremaggioranza alla moderazione,alla tolleranza ed alla giustizia cheè cosa ben diversa dalla legalità.Le croci e i campi di sterminiosono piene di persone che infran-gevano la legge ma non per questoqualcuno le ha mai ritenute giusteo giusti.

Caro Andrea... noi ti chiedia-mo. scusa!

Manfreda, Milani, Rossi

portata avanti in questi anni nel -l’amministrazione del Comune diCortona.

Amministrazione che è statamolto spesso oggetto di inqualifi-cabili accuse e sentenze già scritteda parte del consigliere Meoni chein ogni Consiglio Comunale nonha mai perso occasione per get -tare fango e discredito assumen-dosi in sé anche il ruolo di giudicesenza aspettare invece la sentenzadella Magistratura che oggi hasconfessato in pieno la sua tesi.

Crediamo che in periodi comequesti in cui ci si richiama giusta-mente alla riduzione dei costi eall’eliminazione degli sprechi sidebba fare in modo di non richie-dere l’intervento della Magi stra tu -ra solo per voci sentite dire opersonali idee che non trovanoreale sostentamento.

Da oggi quindi continueremoinsieme al nostro sindaco nell’o-pera di buona Amministrazionedel Comune di Cortona che cicon traddistingue ormai da diversianni e a cui vogliamo contribuireanche in futuro.Unione Comunale e Gruppo

Consiliare PD CORTONA

Inchiesta di Manzano, proscioglimento di Vignini: le riflessioni della Lega Nord

Non è accettabile ascoltarepolitici che chiedono ledimissioni di colleghi dailoro incarichi istituzionali

solo perché essi hanno ricevutoun avviso di garanzia.

Le forze di opposizione do -vrebbero avere come principaleobiettivo quello di costruire un’al-leanza seria e credibile intorno aun programma condiviso.

CORTONA - Il fatto della setti-mana a Cortona è stata la sentenzadi proscioglimento emessa neiconfronti del sindaco Vignini nel -l’inchiesta di Manzano che prose-gue con due soggetti rinviati a giu -dizio per turbativa d’asta.

Sarebbe opportuno aspettarela chiusura definitiva del casogiudiziario per una sua più

compiuta valutazione, anche dalpunto di vista politico.

Per il momento prendiamoatto della sentenza già emessa cheproscioglie il Sindaco dall’accusadi abuso d’ufficio, e ci limitiamo afare alcune riflessioni.

Ora è innegabile che il Con -sigliere Comunale Meoni abbiaassolto con puntuale responsabi-lità al suo dovere, denunciandoall’Autorità Giu diziaria la presuntaturbativa d’asta.

Tanto è vero che il processocontinua. Non condividiamo larichiesta di scuse formulata dalSindaco nei confronti di Meoni:riteniamo, infatti, che le scuse nonsi debbano chiedere, né tanto me -no pretendere, e che esse sianoun atto personale che nessuno

dovrebbe sindacare. Hanno ra -gione i Consiglieri del PDL a stig -matizzare una cultura giustizialistapur troppo assai radicata nel no -stro Paese: non è accettabile a -scoltare politici che chiedono ledimissioni di colleghi dai loroincarichi istituzionali solo perchéessi hanno ricevuto un avviso digaranzia, soprattutto se conside-riamo la lentezza con cui la ma -gistratura abitualmente svolge lesue funzioni.

Abbiamo assistito al dibattitopolitico che è seguito alla sentenzae riteniamo opportuno prendereuna nostra posizione.

Condividiamo l’impressionedif fusa tra la popolazione e sottoli-neata dalla stampa che il casoManzano abbia avuto per effetto diesasperare in ambedue gli schie-

ramenti certi personalismi, edabbia provocato il ricompattamen-to della maggioranza di sinistra el'ennesima divisione delle forze diopposizione, che a poco più di unanno dalle elezioni, invece dicercare visibilità mediatica al solofine di allargare il proprio orticel-lo, dovrebbero avere come princi-pale obiettivo quello di costruireun’alleanza seria e credibile in -torno a un programma condiviso.

Siamo convinti che la spallataal sistema imperante a Cortonapos sa avvenire lavorando a unper corso comune con e nel cen -tro-destra, in quella politica fattadi proposte serie e condivise, ba -sata su un valido progetto alterna-tivo a quello della sinistra.

Lega Nord Toscanasezione di Cortona

Terme di Manzano ancora non è finita...

Grande soddisfazione del PD Cortona

Il PDL sulla sentenza del Sindaco ne, garantendo a tutti la democra-tica difesa.

Oggi non si può far finta dinulla, la turbativa è fin troppoevidente, la sceneggiata che quelgiorno fu posta in essere, pressola sede del comune, è palese, unSindaco si doveva tutelare ancorprima, addirittura poteva blocca-re la gara, dopo essere appuntostato informato. Ricordo che ilnome del personaggio che poi si èaggiudicato la gara, era stato datoe verbalizzato dal sottoscrittocinque mesi prima, quando qual -cuno, cenava e pranzava con lostesso...

Sono orgoglioso di aver messola firma in quell’esposto, ripetonon contro il Sindaco, questo è ilruolo che deve svolgere un consi-gliere comunale, nell’ambito delleproprie funzioni. La gravità delreato, di turbativa d’asta, implicadelle responsabilità che sicura-mente verranno accertate.

La vittoria di Pirro... non mipreoccupa, io non devo chiederescusa a nessuno, il Sindaco caso -mai deve chiedere scusa, al di làdella sua assoluzione, per il fattoche due soggetti si sono approfit-tati della gara pubblica per farsi ipropri affari... il Comune è dei cit -tadini non della politica.

Al sig. Sindaco parlando sem -pre delle denuncie, spagliando anon chiamarli esposti, cosa diver -sa come sostanza, che io ho fatto,ricordo che per ora sono andatea buon fine, vedi il “Casale Bas so -lino” con tanto di ex dirigente co -munale, che è stato rinviato agiudizio per corruzione... dovelavorava il soggetto?... la stessaasta di Manzano... e altro...

Gentile Sin daco, chiudo affer-mando pub bli camente, che ionon ho mire po litiche, non miinteressano pol trone, né incarichi,sono un cittadino di Cortona,prima ancora che consiglierecomunale, quindi farò di tutto peronorare il mio paese, la mia città,la fiducia che mi danno molticittadini, e fin quan do avrò fiato,esporrò tutto quello che serve atenere alta la legalità.

Luciano MeoniS.A.L.T.u.s.r.l.Sicurezza Ambiente e sul Lavoro

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L’ETRURIA N. 6 del 31 marzo 2013 CULTURA

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Difetti e difettucci della vita quotidiana

Prove di Galateodi Nicola Caldarone

La giornalista Lucia Annun -ziata, durante la sua trasmissionedi Domenica, 17 marzo, dialogan-do (si fa per dire) con AngelinoAlfano, a proposito di un possibilecandidato moderato al Quirinale,ha detto e ripetuto: “Forse non èpos sibile, perché voi siete impre-sentabili”. Oltre a peccare di evi -dente faziosità, la giornalista hadato dimostrazione di intolleranzae di cattiva educazione oltre che dicattivo giornalismo. E dire che unvero giornalista non dovrebbe fartrasparire la sua posizione politi-ca, un vero giornalista non do -vrebbe mai presentarsi con unasua precisa connotazione partiticadi fronte al suo interlocutore e ami lioni di telespettatori.

Ma da noi questa condotta,che dovrebbe re golare l’ imparzia-lità e l’etica del la professione èpres soché i gno rata.

E’ ignorata dall’Annunziata ecom pagni come dalla carta stam -pa ta di destra.

Purtroppo la maleducazioneimperversa in tutti i comparti del -la nostra società. Per decenni lapolitica italiana ha fatto sfoggio dirozzezza linguistica e comporta-mentale, fornendo, con la spudo-ratezza che la contraddistingue,plateali e ripetuti esempi di dise -du cazione civica.

E l’uscita infelice di Lucia An -nunziata segue, infatti, le dichiara-zioni del segretario del PD PierLui gi Bersani, impareggiabile stra -

tega di metafore più che di po -litica, che, con palese dispregioper il partito di opposizione, ap pe -na sotto la sua coalizione di mezzopunto in percentuale alle ultimeelezioni politiche, ha, in più circo-stanze, affermato che nessun dia -logo è possibile con il PDL per lafor mazione del nuovo Governo.Incredibile! E tutto ciò in un mo -mento in cui la situazione econo-mica e morale della nostra Italiavive uno dei suoi momenti piùdifficili per non dire più dramma-tici, che pretenderebbe con forzal’abbandono o almeno la sospen-sione delle ostilità e dei capriccipersonali e la messa in atto di unaintesa comune e rapida sui princi-pali pun ti critici dell’attuale peno -so stato delle cose.

E’ tutta questione di rispetto edi galateo di cui oggi in particolareavvertiamo una inquietante ca ren -za. E dire che la morale cristianadell’amore verso il prossimo è sta -ta il lievito profondo del pensieromorale laico dell’Occidente anchein epoca moderna.

Essa sta dietro l’imperativo ca -te gorico di Kant e dietro la con -danna della tortura e della pena dimorte di Ce sare Baccaria.

Anche se non rea lizzabile nellasua interezza, costituisce pur sem -pre una meta, un punto luminosoda ricercare in continuazione conuna perenne re visione dei nostriatti e delle nostre regole di com -portamento.

Il Galateo del giornalista

Nello scorso mese di gen -naio, l’Accademia Etrusca,nella persona del suosegretario, il dott. Paolo

Bruschetti, è stata chiamata a svol -gere una conferenza sulla MusaPolimnia, uno dei simboli del no -stro Museo e dell’Accademia stes -sa. L’occasione è data dal prestitoconcesso per una bella mostrache la Soprintendenza di Arezzoha organizzato in palazzo Ta glie -schi di Anghiari, sede di un riccoMuseo Statale d’Arte: “Arte dellacontraffazione -Contraf fa zione del -l’Arte”, che si può visitare fino al 9giungo prossimo. La Mu sa diCortona, della quale è ormai ac -certato il carattere di opera nonappartenente all’antichità classica,è una delle attrazioni principalidella mostra, assieme a pitture,sculture e decorazioni fatte allamaniera o chiaramente contraffat-te: fra i tanti materiali sono e spo -ste le ben note e rinomate Testeche furono fatte ritrovare in uncanale della città di Livorno e chea lungo divisero i critici sull’ap-

partenenza o meno al grande Mo -di gliani, prima della confessionedegli studenti che le avevano scol -pite e che hanno gettato una lucenon certo positiva sulla competen-za di tanti critici d’arte.

Nel corso della conferenza èstata fatta una breve ma completarassegna della vicenda antiquariadella Musa Polimnia, a partire dalsuo presunto ritrovamento in uncampo della villa di Petrignano,fra Cortona e Montepulciano, del -la sua acquisizione alle collezionidell’Accademia Etrusca, fino allun go processo che era stato in -tentato dal nobile Carlo Tommasinella seconda metà dell’Ottocento,volto al riconoscimento del suodiritto a rivendicarne la proprietà.Dopo varie vicissitudini, che mi se -ro a dura prova la costanza degliaccademici di allora, fu accoltauna transazione che consenti lacon servazione della legittima pro -prietà del dipinto da parte dell’Ac -cademia; una transazione certa-mente pesante - tremila lire di al -lora, corrispondenti all’incirca a25/30 milioni attuali, ma con bendiverse condizioni socio-economi-

che - nella quale una parte di ri lie -vo ebbe il Comune che garantì ilsuo appoggio non formale (fu suoun contributo di due terzi dellasomma), dimostrando una straor-dinaria sensibilità alla conserva-zione del patrimonio culturale del -la città.

Al di là della natura del dipinto- sembra ormai accertata la pater-nità di un copista napoletano delSettecento, tale Giuseppe Guerra,al quale si era probabilmente ri -volto Marcello Venuti, che alloradirigeva gli scavi di Ercolano,desiderando lasciare a Cortonaqualcosa che ricordasse la grandepittura romana - è tutta la sua vi -cenda antiquaria che dimostraqua le fosse la funzione del l’Ac ca -demia Etrusca nei confronti delpatrimonio artistico della città; va -rie volte ho ricordato che c’è forseuna mo tivo molto chiaro per cuinei gran di musei europei è moltoscarso il materiale proveniente daCortona, mentre grande spaziohan no i depositi di altre celebricittà etrusche o dell’Italia antica;tale motivo consiste nel fatto chementre altrove gli antiquari cheagi vano per conto dei regnantieuropei avevano facile possibilitàdi acquisto di oggetti di scavo o dialtre opere d’arte, che spesso pa -ga vano profumatamente, a Cor -tona tale possibilità era meno

agevole, in quanto chi trovavamateriali archeologici o chi ne en -trava in possesso, o chi era titolaredi collezioni private, preferiva le -garle all’istituzione che in città giàesisteva e gestiva un museo ed unabiblioteca pubblici: così si arric-chiva il museo accademico e nonsi impoveriva la città: una formaquesta di tutela del patrimonio inun’epoca in cui non esistevanoancora normative adeguate.

Si rammenti che dopo l’acqui-sizione della Musa, il Comune el’Accademia rifiutarono un’offertadi centomila sterline formulata dalmuseo inglese di Kensington perassicurarsi la pittura: segno questodi grande affezione per le ricchez-ze artistiche della città. Valga ciòcome auspicio che l’Accademia eil Museo possano continuare asvol gere una simile funzione an -che in un’epoca drammaticamen-te difficile per i nostri beni cultura-li; le possibilità non mancano e lavicinanza che la città ha sempredimostrato per le sue massime i -stituzioni culturali è un ottimoviatico per sperare in un futuroan cora brillante.

La sapientissima Musa di CallimacoLa questione della Polimnia di Cortona Il tesoro dei Longobardi da Cividale a Cortona

La novità, che non mancheràdi suscitare interesse neicortonesi e di attirare visita-tori nella città etrusca, è

rap presentata dalla e sposizionenel salone mediceo di Pa lazzo Ca -sali del Tesoro dei Lon gobardi.

Una iniziativa che parte da un pro -tocollo d’intesa tra Cor tona, Ci vi -dale del Friuli e l’Asso ciazione deiToscani nel Friuli e portata a com -pimento dal MAEC e Con far ti -gianato di Arezzo, con il so stegnodella Camera di Com mer cio diArezzo, di Banca Valdi chiana edel la Fondazione “Nico demo Set -tem brini Cortona”. La Mostra saràinaugurata l’11 aprile 2013 alleore 16,30 presso la Sala del Con -si glio Comunale e sarà presenteuna delegazione del Comune di Ci -vidale guidata dal Sindaco StefanoBalloch e dal presidente e vicepre sidente del l’Associazione To -sca ni nel Friuli, Angelo Rossi eVin cenzo Rossi.

In questa circostanza si po -tran no ammirare due preziosicor redi restituiti di recente dallane cropoli della ferrovia di Cividaledel Friuli e recentemente restaura-

ti. I reperti provengono da unatomba maschile con armi e unacintura multipla, composta da nu -merose guarnizioni con decora-zioni in agemina e da una sepoltu-ra di donna più antica che custo-disce gioielli di tradizione ro ma -

na-bizantina, raffinate spille (unadella quali sormontata da unapiccola colomba con cui probabil-mente era stata chiusa la cuffiache fermava i capelli della de fun -ta). Entrambi i corredi conferma-no la complessità culturale dellasocietà cividalese tra la fine del VIe i primi decenni del VII secolo.

La singolare iniziativa si pre -fig ge lo scopo di far conoscere lastoria e la civiltà dei Longobardi ele principali tappe del loro per -cor so a partire dalla presa di Civi -dale nel 568 d.C. E sarà questaanche l’occasione per illuminare,attraverso l’esposizione di repertidi età longobarda provenienti dalnostro territorio, la storia di Cor -to na nei suoi rapporti con questi“bar bari” provenienti dalla Pan -no nia, l’antica regione compresatra la parte occidentale dell'attualeUngheria e parte della Germania.

Dall’11 aprile singolare Mostra a Cortona nella Sala Medicea

La mostra prevede anche una se -zio ne riservata alle creazioni dimae stri orafi aretini ispirate almon do dell’arte longobarda e unaserie di oggetti provenienti dalMu seo Archeolo gico Nazionale diFirenze. Infine arricchirà la mo -

stra un catalogo a colori, curatoda Paolo Bruschetti, Paolo Giu -lierini, Fabio Pagano e Paolo Fru -so ne e realizzato dalla casa editri-ce Tiphys.

La mostra resterà aperta finoal 30 di Giugno 2013. N.C.

L’Aforisma del giorno, ovvero il sussulto della coscienza

Il banchiere è uno che vi presta l'ombrello quando c'è il sole e lo rivuole indietro appena incomincia a piovere.Mark Twain (1835-1910), scrittore, umorista e docente statunitense; è autore di romanzi famosi tra cui Le avventure dei Tom Sawyer.

Cividale del Friuli Museo Archeologico Nazionale: Placca delduca Orso, in bronzo dorato, avorio, pietre preziose e vetro conla scena della Crocifisssione

Cividale del Friuli Tempietto Longobardo (sec. VIII). Particolaredelle decorazioni a stucco con Sante e Martiri

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2. Via Bagni di Bacco. C’era latrat toria gestita dalla signora Ar -genia Nocentini, dove si giocavaan che a carte; 3. Via Bagni di Bacco. Mescitadella signora Bertocci;4. Via Berrettini, tra via S. Mar -co e il Pozzo del Caviglia, piccolabettola dove si beveva e si giocavaa carte;5. Via Maffei (Ex Raca) Trat toriagestita dalla famiglia Angori.Mescita, merende e gioco carte; 6. Via Maffei (vicino all’Ostellodel la gioventù). Alimentari, ven -dita vino, con gioco carte, la cuipro prietaria, signora Bianca Casi,detta Violetta, vendeva al mercato

for maggio, acciughe, baccalà, a -ringhe e sarde; 7. Via Dardano. (Di fronte allaCom pagnia dei Carabinieri) Trat -toria e mescita “Le Giacche” di -retta dalla famiglia Casanova, congio co carte. Vendevano anche ilge lato nelle piazze cortonesi con ilcarrettino biciclettato, di colorebianco, con cestelli chiusi da co -perchi lucidi di metallo, al cui in -terno c’erano i contenitori dei varigusti di gelato (cioccolato, cremae nocciola i più richiesti);8. Via Dardano. (Oltre la prece-dente in direzione di Porta Colo -nia) Trattoria e mescita con giococarte, gestita dalla famiglia Cec ca -relli. Il padre Giovanni era detto“Giannino” o “Checcarello”. Pas -sò poi ad un forestiero chiamatosig. Doneda detto il “Cocchiere” einfine al sig. Giammarioli;9. Via Dardano. (Ancora piùavanti in direzione di Porta Colo -nia) Trattoria, mescita e gioco car -te delle sorelle Lunghi;10.Via Dardano. (Angolo viadel le Fontanelle). Rivendita vino egioco carte, gestione della famigliaI sitani, di cui uno detto “Nan do -ne”; 11.Via Dardano. (Di fronte allaprecedente) Trattoria dellafamiglia Ponticelli, mescita e giococarte; 12.Via Benedetti. (Di fronteall’Ufficio delle Poste). Trattoria emescita diviso in due locali, unoper il gioco carte e l’altro per la ri -storazione, gestita dai coniugi Pacie Bennati, il marito detto il “Se -gante”;13.Piazza Pescheria. Trattoria erivendita vino con gioco carte, ge -stita dalla signora Cesira Camilletti(cuoca) e dal figlio Libero; 14.Piazza Pescheria. Trattoria emescita con gioco carte dal “Tit -tolo”, gestita dalla famiglia Bertinie Masi, in seguito trasferita in viaSantucci, con ulteriore ingresso dapiazza Passerini, luogo dove sivendeva frutta e verdura portata abraccia dai contadini delle zonelimitrofe;15.Piazza Signorelli. (Vicolochiuso del teatro, vicino al loggia-to) Trattoria, mescita e gioco car -te, gestito dalla famiglia Gista. Lama dre era detta la Cocona ed a -

veva anche un ufficio in via Bene -detti, dove si occupava del disbri-go di pratiche varie presso ufficipubblici. Successivamente fu rile -vata dalla famiglia Quitti; 16.Piazza Signorelli. (Angoloex palazzo Fierli in direzione dellaCro ce del Travaglio). In fondo aduna ripida scala c’era una trattoriagestita dalla signora Eva Poli Po -lezzi; 17.Via Garibaldi. (Ora via Ro -ma). Trattoria “Del Cacciatore”, icui proprietari erano CeppodomoAldo e consorte;18.Tra via Jannelli e via delGesù c’era l’osteria del “Moro”; 19.Via Ghibellina. Da piazzadella Repubblica scendendo sulladestra esisteva in un antichissimoe caratteristico scantinato unarivendita di solo vino gestitasempre dalla famiglia Ceppo do -mo. Dal momento che le finestredel locale si aprivano in via Roma,sotto il cinema Berrettini e a livellodella strada, i ragazzi di Cortona sidivertivano ad importunare i clien -ti con urla scherzose ed appellatividai contenuti alcolici;20.Via Guelfa. Di fronte allachiesa di S. Agostino c’era una ri -endita vino con gioco carte del“Piombino”, poi Beloni;21.Via Guelfa. Più in basso ri -vendita vino e gioco carte del “Fa -va”;22.Vicolo Petrella. Antica me -scita con gioco carte del “Man gia -mo sche”;23.Piazza Armaioli. Trattoria emescita del “Palanchino”;24.Vicolo della scala. (Proprioin cima) Rivendita di vino e giococarte gestita dalla signora CeticaLaura, detta “Lauretta”;25.Via dell’Amorino. (Ex lavan-deria ospedale). Vecchia mescitacon gioco delle carte detto il “Can -tinone”, dove in estate vendevanoanche il cocomero;26.Borgo S. Domenico. (Exfrut tivendolo Caponi). Bettola congioco carte gestita da Bruno e Ma -ria Ghezzi. Locale preferito dalletruppe d’occupazione tedesche,dove bevevano vino, vin santo evermouth tanto da ubriacarsi qua -si tutte le sere. Passato il fronte fuugualmente apprezzato dalle trup -pe alleate. 27.Borgo S. Domenico. (CasaNe ri) Rivendita e mescita di ver -mouth, vin santo, vino e dolci fattiin casa (paste, ciaramiglie, crosta-te e torte), gestita da Fini Gaetano,che, musicista, suonava il piano -forte e l’organo della Cattedrale,del monastero di S. Chiara e dellaSantissima Trinità;28.Borgo S. Domenico. (CasaParigi) Rivendita vermouth, vinsan to e vino con gioco delle carte,gestita da Parigi Ugo e dalla sorellaPia. 29.Via delle Contesse. (CasaBroc chi). Trattoria con gioco dellecarte e delle bocce gestita dal

L’ETRURIA N. 6 del 31 marzo 2013 ATTUALITÀ

Antiche trattorie e mescite di Cortona“Fulminantaio” e dalla moglie si -gnora Ulivelli Dinda, che faceva tral’altro la postina per la campagna; 30.Torreone. La famiglia Cecca rel li, quella cheaveva l’attività in via Dardano, aprìnei primi anni qua ranta un’altra

Dobbiamo purtroppo con -statare che Cortona vivedue realtà di verse e con -trapposte: la bella stagione

riservata ai turisti e il re sto dell’an-no per gli sparuti residenti, congioie e dolori non equamente di -stribuiti, provare per credere. Manon è stato sempre così, un secolofa il centro era affollatissimo pertutto l’arco dell’anno e i numerosiresidenti non dovevano scendere avalle per comprare an che unasemplice lampadina co me accadeoggi, perché negozi di ogni generee botteghe artigiane la voravano apieno ritmo. E non potevano man -care trattorie, me scite e bettole,dove i nostri nonni amavano gio -carsi a carte il “litro”, che venivaportato su un bel vassoio conquattro bicchieri da un quarto (ilfamoso “quartuccio”), oppure inun recipiente con quattro bicchie-ri e alla fine del pomeriggio, tran -ne che l’oste, si perdeva il contodei quartini. Non in tutti i localiera possibile ordinare dei pasti,quindi, gli stessi clienti potevano,anzi, dovevano provvedere a por -tarsi da casa il companatico: testa-fredda, finocchiona, capocollo,burischio, prosciutto, salamino,salsicce e pecorino che poi an -naffiavano abbondantemente conil vino della casa. Poi ogni sabato ein occasione delle fiere, nellenostre trattorie veniva preparata lafamosa “trippa al sugo”. Spessouna frasca di quercia veniva e -sposta all’entrata e ciò voleva si -gnificare che il vino di quel localeera buono; ma non sempre que stocorrispondeva al vero e i su premigiudici erano gli stessi avventori.Poteva accadere, infatti, che alcunibettolieri annacquassero il vinoper tagliare quello troppo forte oper guadagnare di più, ma lebugie e il vino intrugliato non han -no mai avuto lunga vita, so -prattutto in Toscana, così che que -gli osti sprovveduti si esponevano

al boicottaggio dei fini e sapientipa lati cortonesi, oltre che ai prov -vedimenti delle autorità. Gli allegribevitori uscivano spesso un po’storti, gli inni al signore si spreca-vano e potevano giocare a carte ealle bocce dalle prime ore delpomeriggio fino a sera inoltrata.Nei locali più spaziosi i reducidella Grande Guerra erano solitifesteggiare il 4 novembre con laconsueta cena sociale, con canti,brindisi e allegria. Finito il ban -chetto, gli ex combattenti prose-guivano i vivaci schiamazzi pertutta la sera lungo le vie centralidella città. Gran parte delle bet -tole, trattorie e mescite ha chiuso i

battenti dopo la fine della secondaguerra mondiale e, grazie alla fer -rea memoria di babbo Gaetano,ecco un loro approssimativo elen -co:1. Piazza di Pescaia. Trattoria erivendita di generi alimentari, congioco carte, bocce e merende va -rie. Preparavano i pasti quasi tut ti igiorni e soprattutto per le fe ste.D’inverno i clienti si trattenevanoall’interno e d’estate c’era al l’a -perto un bel giardino, ombreggia-to da rampicanti a tendone. Igestori abitavano sopra la trattoria;

trattoria al Tor reone, in corrispon-denza della cur va dove ci si avviaverso S. Eg dio. Era molto rinomata per gli ar rosti,cacciagione ed uccellini confagioli.

Mario Parigi

Come ogni anno il Teatrodel Seminario di Cortonaha ospitato lo spettacoloteatrale dei giovani corto-

nesi, ottimamente diretti da ungeneroso gruppo di animatori,fortemente rinnovato: “La Bibbia”,titolo impegnativo per il 2013.

Adolescenti, bambini piccoli,piccolissimi e adulti si confondo-no nel gioco magico del teatro perstare insieme, condividere emo -zioni, risate e crescere in un mododivertente e utile.

Sono state raccontate in modopersonalissime le storie della Bib -bia: parodie musicali, trovate sce -niche, gli occhi dei bambini han -no illuminato vecchi personaggiimparati a dottrina.

Di seguito la grande squadraal gran completo…• Attori: Andrea Bettacchioli,Lin da Ricciarini, Diego Zucchini,Vit torio Novello, Michele Lucani,

Mi riam Sposato, Anna Manning,Aurora Gnozzi, Agnese de Nisco,Michele Fragai, Federico Caval -lucci, Federico Monadi, FrancescoMorè, Francesco Pasqui, Gian Ma -rie Camerini, Emma Baglioni,Tom maso Angrisano, Giulio Tiezzi,Diego Ricciarini, Samuele Pagani,Lisa Zucchini, Maria Calzini,Chiara Crivelli, Emma Novello,Maria Sole Morè, Asia De Nisco,Nicolas Restuccia, Giulia Ca val luc -ci, Camilla Tamagnini, Irene Pie -gai, Carlo Andrea Lucani, MattiaFragai, Sebastian Bruni, BertiLorenzo, Emi Camerini, ChiaraCeccarelli, Leonor Polezzi, GaiaPagani, Chiara Broccolini, Fe de -rica Bettacchioli, Glenda Rossi,Carlotta Monadi, Martina Cen sa -bella, Francesca Pallini, VeronicaBianchi, Enrica Baglioni, Sofia Pa -gani,• Collaboratori: Elisa Falomi,Leo nardo Zucchini• Animatori: Emma Manning,Marianna Tribbioli, MargheritaCa tani, Margherita Migliacci, Mar -ta Pagani, Giulia Tacconi, AlessiaTartacca, Irene Giusti, ElisabettaBucaletti• Chitarrista: Luca Tartacca

Una grande festa piena di gioa,semplicità, emozione, affetto: per -ché le cose belle hanno veramentesenso, splendono veramente solose condivise…

Nella vita tutto è reciproco,soprattutto la felicità.

Albano Ricci

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Cortona 1917. Via Guelfa. (Collezione Paolo Gnerucci)

Cortona 2013. Via Guelfa.

Al Teatro del Seminario di Cortona

Cortona 1917, piazza Vittorio Emanuele. Collezione Paolo Gnerucci

Page 5: L'ETR. IMP. 22/2006 · ad ltri u n igus tov ap r - moniale". N el2013 a s u oz nc f rmul apie . E l as odif z n c pe rla chi us ad iques t oc p l g iud z ar ( che ns l p p ol it c

no poche ma efficaci tecniche pernon subire violenze.

I docenti ed i relatori del cor -so sono tutti appartenenti alle For -ze di Polizia, nonché istruttori diKrav Maga (il Krav Maga è un si -stema di combattimento di origineisraeliano nato in ambienti ebraicidell'Europa centro-orientale e svi -lup patosi nella stessa Israele du -rante la prima metà del XX secolo.La parola “krav maga”, in ebraicomoderno, significa letteralmente"combattimento con con tat -to/com battimento a corta distan-

za". Anche se viene spesso indica-to come stile di combattimentofinalizzato alla difesa personale, inrealtà il krav maga ha una compo-nente offensiva che spesso pre -vede di attaccare l'avversario pri -ma di essere attaccati, quindi mol -to adatto per essere insegnato edappreso rapidamente e soprattuttoper l’autodifesa negli ambienti ur -bani). Per ulteriori informazioni,l’or ganizzazione mette a disposi-zione i seguenti recapiti: DirezionePale stra Body Line: 0575-62.797

Stefano Bistarelli

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Brevidal territorio

a cura di Laura Lucente

Arezzo

Foiano

C.Fiorentino

MontepulcianoChianciano

15 marzo - Valdichiana I Carabinieri della Compagnia di Cortona hanno tratto in arresto per deten-zione ai fini di spaccio di stupefacenti un 34enne della provincia di Napoli,una 44enne di origine francese ed un 27enne della Valdichiana, trovati inpossesso di oltre tre etti di cocaina. A Marciano della Chiana i militaridell'Arma, nel corso di un servizio finalizzato al contrasto del traffico delladroga, hanno fermato un’ autovettura, presa a noleggio con l'intenzione diavere a disposizione una "macchina pulita" per destare meno sospetti,condotta dal 27enne e con a bordo gli atri due. I Carabinieri hanno perquisi-to i tre e l’auto trovando e sequestrando, addosso al 34enne e alla 44ennedue involucri in cellophan contenenti complessivamente 200 grammi dicocaina, una bustina contenente un grammo di cocaina e un grammo dihashish. Nell’abitazione dae 34enne e della 44enne, custoditi all'interno diuna cassaforte, sono stati inoltre sequestrati altri due involucri di cellophan,contenenti complessivamente ulteriori 120 grammi di cocaina. Il 34enne edil 27enne sono stati rinchiusi nella Casa Circondariale di Arezzo, mentre alladonna sono stati concessi gli arresti domiciliari presso la sua abitazione. Conquesta operazione, risultato di mesi di indagine da parte dei Carabinieri, èstato inferto un duro colpo al fenomeno dello spaccio di cocaina nella zonatra Foiano della Chiana, Cesa, Marciano della Chiana e Lucignano. Dallostupefacente sequestrato, che i tre avevano acquistato a Napoli, opportuna-mente tagliato, si potevano ricavare fino a 1300 dosi, per un valore al detta-glio di oltre 50.000 euro.

15 marzo - Cortona I Carabinieri di Cortona hanno denunciato in stato di libertà per furto condestrezza una 23enne rumena, senza fissa dimora. Il 30 settembre delloscorso anno un ultra ottantenne della Valdichiana aveva denunciato aiCarabinieri che una giovane donna, circuendolo con proposte lascive, loaveva convinto ad appartarsi con lei in un vicoletto e lo aveva derubato di unorologio in oro e 1.500 euro in contanti, allontanandosi poi con una scusa. Imilitari dell'Arma, dopo indagini, hanno identificato l'autrice del furto.

19 marzo - Foiano4 le denunce in stato di libertà scattate grazie all'attività investigativa deicarabinieri di Foiano della Chiana per reati che vanno dalla ricettazione alfurto. Il primo fatto di cronaca risale al 18 luglio del 2012 quando fu rubatoun telefono cellulare ad un 50enne del posto. I carabinieri hanno appuratoche nel mese successivo il telefono era stato utlizzato da un 47enne origina-rio di Napoli ma residente in valdarno e da un 39enne della Valdichiana. Larefurtiva è stata recuperata e restituita al proprietario. I due sono stati denun-ciati per ricettazione. Il 10 gennaio 2013 due persone, dopo aver forzato unaporta secondaria, sono entrati all’interno dell’abitazione di un 76enne dellaValdichiana, tentando di commettere un furto ma sono stati messi in fugadall’arrivo del proprietario. I Carabinieri, a conclusione delle attività diindagine, hanno identificato uno degli autori. Si tratta di in un 22ennealbanese, residente in provincia di Siena. L'ultimo fatto di cronaca risale al22 febbraio 2013 quando all’interno di una pizzeria ignoti avevano rubato adun 37enne del luogo un telefono cellulare, di circa 500 euro di valore. Icarabinieri sono riusciti anche in questo caso a risalire al ladro, un 40ennedella Valdichiana. Il telefono è tornato al suo legittimo proprietario.

22 marzo - Castiglion Fibocchi Producevano borse di una nota griffe nazionale, ma nelle loro aziende lametà dei dipendenti era a nero. Due le imprenditrici finite nei guai che sonostate denunciate e e dovranno pagare multe per oltre 40 mila euro.Le indagini sono state condotte dai Carabinieri di Castiglion Fibocchi che,insieme al Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Arezzo. I militari dell'Arma, inoltre, hanno accertato che nei fondi utilizzati dalle dueaziende erano state realizzate opere abusive. Entrambe le ditte lavoravano alconfezionamento di borse per una nota "griffe" nazionale.

24 marzo - Valdarno Grave incidente al crossodromo Miravalle a Montevarchi. Un bambino di 9anni, residente a Castenaso di Bologna è stato trasportato all'ospedale dellaGruccia dopo un infortunio alle gare di minicross. Le condizioni di salute delpiccolo hanno fatto optare i medici per il trasferimento all'ospedale MeyerFirenze. Il piccolo ha riportato un'emorragia cerebrale , oltra alla frattura delbacino e della mandibola. Il giovanissimo centauro stava partecipando allafase finale del trofeo Macro-Regioni della Federazione Motociclistica Italiana.Il giovane non è in pericolo di vita.

Passione, capacità e amoreper i prodotti genuini delterritorio. Tutti elementiche hanno portato lontano

la famiglia Castelli da 30 anni fer -mamente al timone della famosaTrattoria Dardano.

Era il 16 marzo del 1983quan do Alfiero e Ilva Castelli deci -sero di intraprendere questa im -portante esperienza nel mondodella ristorazione.

Appassionati della buona cuci -na e abituati a mettere a tavola fa -mi glie numerose, hanno raccoltola sfida acquistando la trattoria diVia Dardano che da lì a poco è

diventata un punto di riferimentoper gli amanti della cucina rusticatoscana. E il loro amore per la ri -storazione non poteva che esseretrasmesso ai figli.

Oggi Paolo e Alessandra gesti-scono insieme ai genitori la tratto-ria di famiglia continuando a pun -tare sulla qualità dei prodotti esul le prelibatezze della tradizioneche hanno fatto della Toscana unameta prediletta per il turismo eno -gastronomico.

La Trattoria Dardano è unpun to di riferimento indiscussonon solo per le migliaia di turistiche ogni anno visitano la città, maanche per tanti cortonesi che nonrinunciano a gustarsi piatti di in -dubbio gusto come gli arrosti e lacarne cotta al carbone.

Anche la conosciutissimascrit tice Frances Mayes nel suo ce -lebre “Under the Tuscan Sun” haspeso parole entusiastiche sullepre libatezze di casa Castelli, luogodo ve non manca di tornare co -stantemente.

Tantissimi i volti noti chehanno pranzato in questi anni alla

Trattoria Dardano. Tra loro spiccasicuramente anche il famoso at to -re americano Robert Redford che,durante il suo soggiorno a Cortonain occasione del Tuscan Sun Fe sti -val, ha avuto occasione di gustareun menù in perfetta tradizione con

tanto di pici al sugo d’anatra, ta -gliatelle al cinghiale e arrosti misti.

Alla famiglia Castelli giunganoi migliori auguri della redazionede L’Etruria per questo importanteanniversario lavorativo auspicandodi continuare con la stessa passio-ne a tenere alta la cultura dellatra dizione enogastronomica di ca -sa nostra. Laura Lucente

Aggressività: come riconoscerla, come neutralizzarla

L’ETRURIA N. 6 del 31 marzo 2013 TERRITORIO

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Canile di Ossaia

Stanno per concludersi positi-vamente i lavori di amplia-mento del canile intercomu-nale di Ossaia. Ad ufficializ-

zarlo è la stessa amministrazione

comunale di Cortona capofila delprogetto di riammodernamentodel canile che serve anche Foinao,Castiglion Fiorentino, Lucignano eMarciano che fa sapere che re -stano solo alcuni piccoli interventiesterni che verranno conclusi inquesti giorni. Il costo dell’opera-zione am monta complessivamentea 80 mi la euro per il 50% finan-ziati dal Ministero della Salute.

“Per l'Amministrazione Comu -nale il problema del randagismo,l'abbandono e la cura degli ani -

mali da compagnia è stato da sem -pre considerato un problema pri -mario a cui destinare risorse eco -nomiche e scelte politiche -spiega-no in una nota. Cortona è stata laprima Amministrazione che hareso operativo un RegolamentoCo munale sulla Tutela degli Ani -mali da Affezione dove sono in di -

30 anni di buona cucinaper la Trattoria Dardano Conclusi i lavori

cate oltre che le superficie dellestrutture destinate al ricovero deglianimali, le regole sulla tenuta deglistessi, i loro diritti e soprattutto idoveri per i loro proprietari che

partono dall'obbligo della sgam -batura quotidiana al raccogliere le

loro feci, all'obbligo del guinzaglioe della museruola, ecc”.

La nuova struttura coperta delcanile offre condizioni di vita mol -to buone agli animali, con box piùspaziosi e spazi adeguati. Spazi or -mai più che necessari visto il gran -de afflusso di randagi e la strutturaobsoletae fatiscente in cui poteva-no essere ospitati.

Il canile, è gestito, per contodel le cinque amministrazioni, da -l’associazione Etruria Animals, chegrazie alla competenza e dedizio-ne del proprio personale garanti-sce cura, sicurezza e tranquillitàagli animali presenti.

Ora la speranza è che oltre al -la costruzione della nuova ala delcanile vengano trovate risorse persistemare e riammodernare anchel’area storica della struttura.

L.L.

Sabato 6 aprile alle ore 15,30presso i locali della PalestraBody Line di Camucia, avràluogo un seminario di anti

aggressione femminile organizzatoda “Margot - associazione cultura-le no profit per la tutela dei diritticivili con sede c/o la Questura diPerugia”.

L’incontro si svolgerà in dueparti, una teorica, dove si parleràdi aggressività (cos’è, come rico -no scerla, come neutralizzarla, co -me evitare situazioni a rischio) el’altra pratica, dove si insegneran-

A Camucia un seminario di antiagregazione femminile

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E rano in tre. Giovani, a -mici e vicini di casa:Quin to e Costantino dettoGosto, coetanei - ci scap -pa vano solo 13 giorni di

differenza nella nascita - e Gio van -ni Sarcoli detto Nanni, fratello diGosto, il più vecchio, l’intellettua-le, quello che la domenica a Ca -mu cia comprava La Nazione, laleg geva e poi la passava agli altridue o, per far prima, sunteggiavaloro direttamente le notizie cheaveva appena letto. Nanni, Gosto,Quinto, tre giovanotti negli anni50, che di giorno lavoravano icam pi sempre, e la sera, d’inver-no, vegliavano al focolare mentre

d’estate, la notte dormivano fuoricasa, al capanno, come si diceva,per far la guardia ai polli e proteg-gerli dai ladri. Questi anacoretiper momentanea allegra necessitàdi cui era popolata la Valdichianasi richiamavano da una capitagnaall’altra, da una proda a quella piùprossima: fratellanza virile dellagiovinezza che si emancipava daipadri e che era sancita da risate echiacchiere, pure facilitate daqual che bicchiere di vino intornoa un unico fuoco (i famosi discor-si fatti al capanno), prima di rag -iungere ognuno il suo innocentegregge pennuto già accucciato daltramonto sui rami dei grandi te -stucchi e precipitare nel sonnoche, a vent’anni, morde feroce.

Poi i pomeriggi della domeni-ca, fatti di passeggiate in biciclettadopo l’accurata cerimonia dellavestizione dell’abito buono, la pie -gatura dei capelli con la brillantinaLinetti e la partenza dalla casa diMonsigliolo che aveva la scala incomune e porte gemelle. E via aguardare le ragazze all’uscita dellefunzioni, soprattutto a S. Caterina -luogo di famiglie numerosissime equindi, per statistica, di tante don -ne -, a confidarsi, a prendersi ingiro e ad aspettare la cartolina perandare militari e così scoprire perla prima vera volta il mondo. Uningenuo vitellonismo di campa-gna, senza mare, senza Rimini,senza spiagge e senza un Felliniche ne abbia raccontato l’epopea.Una triplice amicizia che in 18anni era diventata schietta e forte.Contadini tutti, stesse aspirazioni amigliorare la propria vita dopo laguerra, a farsi una famiglia e unacasa, stesse abitudini che furonoquelle di una generazione intera.Ma accade che ognuno scelgastra de diverse. Gosto e Quinto sisono sposati, hanno avuto dei figli,Nanni non ebbe una sposa, rimasecon Gosto e con gli altri due fratel-li più piccoli, Silvano e Angiolo.

Ha fatto in tempo a compiere88 anni il 1° marzo scorso, poi,l’8 dello stesso mese, Nanni èmor to, assistito fino all’ultimo conl’usuale dedizione dalla cognataGiuseppa e avendo accanto An gio -lo con sua moglie Imola e i nipoti

af fezionati Enzo, Marco, Lucia,Clau dia e Fabio.

Nella sua camera con lo spec -chio velato del cassettone dovegiaceva, lenito, in pace finalmente,c’era la sua foto in divisa militare.Era un bell’uomo Nanni, coi ca -pelli ondulati, uno sguardo sicuro.Ne ho viste molte di foto di giovanidegli anni 50. Nell’eleganza delbianco e nero si riconosce in queivisi una vitalità che provava a con -quistarsi il futuro. Pensavo questoe ripensavo a quando li portaiinsieme Nanni e Quinto, che è poimio padre, il 3 luglio 2009 (nonGosto, ché era già morto, cosìcome Silvano), a visitare la casadove avevano abitato quali vicini echiesi loro di raccontarmi i giornidi 65 anni prima, quelli del pas -saggio del fronte. Lo feci davanti auna porta dipinta di verde doveancora si scorgevano in bassodegli squarci. Mi dissero che erasta ta una granata lanciata dagli in -glesi che avanzavano da San Lo -renzo contro i tedeschi in ritirata.Era il 2 luglio 1944 (il giorno pri -ma della liberazione di Cor to na, il3 appunto), l’ordigno e splose inmezzo all’aia e i frantumi si di -spersero all’intorno, alcuni ma -ciul larono la porta lasciandoviun’im pronta che nessuno mai piùcancellò.

Tutti i Sarcoli e i Ceccarelli chesi stringevano sotto la tettoia delforno, impauriti e pronti a salire incittà per sfuggire alla battaglia,sentirono il bruciore dell’aria per -cossa dal fischio di mille falci mi -ci diali ma non subirono danni senon una lieve escoriazione al gi -nocchio di Rosa Tribbioli, la zia dimio padre. Nanni esponeva ognicosa, secondo il suo modo lento,ponderato. Distillava me ti co losi ri -cordi, tendeva il dito, mostrava iluoghi, ne descriveva l’aspetto an -ti co: verso Sparitondo c’era l’offi-cina in cui gli inglesi riparavano imezzi, lì invece sta va no i carri ar -mati e i fusti del gras so e di mor -chia, oltre ancora il muc chio dirot tami, preda dei ragazzi più au -daci che per i loro giochi volevanocostruirsi un car retto o un piccoloaereo fatto di legno e bandone.Sull’altro lato, in vece, continuavaNanni, in un fosso fondo fra duecam pi attendeva, nascosto, un gra -cile rifugio contro i bombarda-menti non a pe na giungesse, stra -ziante, da Ca mucia l’urlo della si -re na.

È stato un uomo semplice etranquillo, in armonia col mondo,amava leggere, studiare e in altritempi e condizioni economicheNan ni avrebbe avuto maggior suc -cesso. In sorte invece ebbe il la -voro di contadino, e se Gosto gui -dava il trattore, lui - conforme-mente al suo carattere - preferivala zappa e la vanga; aveva la pa -tente ma non volle mai l’automo-bile perché il traffico lo metteva inapprensione. Nanni è stato certa-mente felice. Gentile con tutti, tan -to che a me bambino faceva lec -care la marmellata e lui si mangia-va il pane prosciugato, ha amatoin specie i suoi nipoti. Ha lasciatoloro l’eredità preziosa della tene -rezza, della pace e del sorriso. Eanche il bastone dal tocco leggerocon cui si sosteneva.

Alvaro Ceccarelli

“Noi tutti Grazia” l’associazione di Camucia è un inno alla vita

L’ETRURIA N. 6 del 31 marzo 2013 TERRITORIO

Mercoledì 20 marzo ilprof. Andrea Bar luc -chi, ricercatore di Sto -ria medievale all'U ni -versità di Siena, sede

di Arezzo, presso la sede del Clubha tenuto un conferenza dal titolo“Poteri e società a Cortona tra Me -dioevo e Rinascimento”. Cortona,infatti, è un centro storico che

deve molto al suo passato etrusco-romano ma dopo una generaledecadenza tra IV e V secolo d.C. èuna delle poche località italianeche riesce a mantenere una fisio-nomia cittadina anche per tutto ilmedioevo.

L'edificazione della chie sa diS. Francesco da parte di Frate Elia(seconda solo ad Assisi), la pre -senza di santa Margherita e la na -scita di quel genere letterario dicui il Laudario cortonese è il testi-mone più antico al mondo (ms.91 della BCAE), sono infatti alcuniesempi della vivacità e della ric -chezza culturale della Cortona trafine Duecento e inizio Trecento.

Il prof. Barlucchi ha quindievidenziato la vivacità culturale,politica ed economica di una cittàche non può quindi dirsi minore

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Conferenza del prof. Barlucchi

Un piccolo nodulo puòfermare un vita ma nonla voglia di vivere. E’successo a Grazia, la26enne di Camucia

scom parsa due anni fa per un ra -ro tumore alla mammella. Dopoquesta tragedia, la famiglia diGrazia e i suoi amici hanno datovita ad un’associazione: “Noi tuttiGrazia”. Perché se lei non c’è più,la sua voglia di vivere è ancorafortemente presente.

Perché lei ha continuato a la -vo rare fino al giorno prima di mo -rire. Perché lei guidava, andava inpiscina e alle feste anche se i me -di ci le raccomandavano di ripo -sarsi. La vitalità e l’entusiasmo nonsono però bastati e Grazia ha la -sciato questa terra nel maggio

2011. La sua mamma, Maria, conil marito e gli altri due figli, hadeciso di reagire al tremendodolore perché “vogliamo metterlanel didietro a questa malattia checi ha portato via Grazia”.

Maria sorride quando parladella figlia, e ride quando ricordala sua vitalità, il suo non poter sta -re ferma, nemmeno durante lache mioterapia. Nemmeno quandoha perso i capelli e allora si è mes -sa la parrucca. E dopo ogni inter-vento, cinque in un anno, Grazia sifaceva un tatuaggio. L’associazione“Noi tutti Grazia” è un inno allavita ed ha un obiettivo ben chiaro:sensibilizzare le giovani generazio-ni sull’importanza della prevenzio-ne in campo oncologico; informa-re i ragazzi sull’importanza di nonsottovalutare certi sintomi. PerchéGrazia, purtroppo, aveva sottovalu-tato quel piccolo nodulo. “Lo a ve -va avvertito quando aveva 16 anni

ma non mi ha detto niente -rac -onta Maria - Pensava fosse unaciste, ha sottovalutato quel piccolosegnale. Che poi, a 20 anni, in se -guito ad una cura ormonale, è div -entato molto più grosso. E allora èemersa la crudele realtà”.

Da lì è partita una serie infinitadi cure, controlli, anche dal dottorVeronesi, di interventi, che perònon sono bastati. Ma nel frattem-po Grazia non si è arresa. Si è lau -reata in Economia aziendale con il

massimo dei voti, “ma ai professo-ri non ha detto niente del suo ma -le perché non voleva essere com -patita” dice Maria; è stata contatta-ta da una grande azienda italiana,che però, visti i certificati mediciha preferito non assumerla; fino allavoro che l’ha accompagnata al

giorno della sua scomparsa. “E’ stata un esempio per noi

familiari e per i suoi amici - diceMa ria, guardando la foto di unafe lice Grazia vestita a festa - Nonha mai voluto prendere la mor -fina, ha lottato con i denti e con leunghie. La consapevolezza diquan to avrebbe voluto vivere ci haspin to a non lasciarci andare.

Nell’immensità del dolore, ab -biamo quindi deciso di fondarequesta associazione che, ad oggi,conta 40 soci effettivi, tra cui mol -to amici di Grazia, e circa 200 socisostenitori”.

L’associazione si autofinanziaattraverso cene e iniziative varie,mentre proprio in questo periodosta incontrando i ragazzi delle ul -time classi delle scuole superioridel comune di Cortona.

Grazie al supporto di tremedici, Mario Aimi, Marco Conti eDonatella Cortini, dopo aver som -

ricordo di Giovanni Sarcoli

ma che anzi continua a primeggia-re in tutta la Toscana anche tra XVe XVI secolo.

Gli studi sulla Cortona medie-vale e rinascimentali sono oggiavvantaggiati dalla pubblicazionedel volume della ricercatricefrancese Célin Perol “Pouvoirs etsociétés aux confins de la Toscane(XVe-XVIe siécle)“, tanto che alla

se rata ha preso parte anche l'ing.Giancarlo Ristori, presidente del -l'As sociazione per il Recupero e laValorizzazione degli Organi Storicidella Città di Cortona, che ha datoalle stampe la traduzione italianadel volume, distribuendone gentil-mente una copia in omaggio a tuttii presenti. La conferenza del prof.Barlucchi e l'intervento dell'ing.Ristori, sono stati quindi l'occasio-ne per riportare l'attenzione, dopogli studi benemeriti di GirolamoMan cini, su quello che può es -sere fondatamente considerato ilmomento di massimo splendore eprestigio della storia di Cortona eche forse molti avranno negliocchi grazie alla rievocazione chesi svolge ogni anno a maggio du -rante la giostra dell'Archidado.

Simone Allegria

La scomparsa della 26enne ha spinto la famiglia ed amici per impegnarsi nella prevenzione oncologica

ministrato ai ragazzi dei questio-nari, per capire quanto conosco-no i tumori, si dà vita a dei con -fronti in base a quanto hannoscritto gli studenti. Occasioni diconfronto, di informazione e sen -sibilizzazione, “perché troppospes so i nostri ragazzi sono disin -formati - spiega Maria - Con lasalute non si scherza e noi voglia-mo dare un contributo alla loroconsapevolezza”.

Prossimo passo dell’associa-zione è una due giorni program-mata per maggio alla Polisportivadelle Tavarnelle con una festa ealtre iniziative collaterali. Obiet -tivo: raccogliere fondi da destinarea famiglie in difficoltà, soprattuttoper motivi di salute legati ai tu mo -ri, ma non solo. “Troppo spessochi vive queste situazioni di malat-

tia- dice Maria - si ritrova solo,sen za punti di riferimento. A Ca -reggi, per fortuna, ci hanno datodelle indicazioni importanti maprima di arrivare lì abbiamo bran -colato nel buio. Vorrei che questonon succedesse più perché lefamiglie hanno bisogno di un ap -poggio”.

L’associazione ha un sito inter-net e una pagina su Facebook,oltre all’obiettivo di uscire daicon fini cortonesi, per poter coin -volgere più ragazzi, medici e fami -glie. “La nostra rabbia si trasformain voglia di fare, quella che hasem pre dimostrato Grazia -con -clu de mamma Maria - La pre ven -zione è tutto. Il nostro scopo èfarlo capire a più persone possibi-li”.

Simona Buracci

La meglio gioventù

Nanni davanti alla porta ferita

ROTARY INTERNATIONALDISTRETTO 2070-ITALIA

ROTARY CLUB CORTONA VALDICHIANA Anno 2012-2013 - Presidente PAOLO MATEROZZI

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Dal 9 al 21 marzo scorsola Mostra d’arte fioren-tina del prestigiosoGruppo Donatello, conil patrocinio del Comu -

ne di Firenze, ha accolto nelle suesale l’esposizione al pubblico dellepregevoli produzioni pittoriche diWilma Mangani nei suoi ses -sant’anni d’arte. Notevole è risulta-to l’interesse e ottimo il giudiziodei molti visitatori.

L’artista, nata a Castiglion Fio -rentino ed attualmente residente aFirenze, è da considerare anchemercatalese d’adozione poiché a

Mercatale lei ha avuto stabile di -mora per vari anni, e tuttora vitorna a trascorrerci i mesi estivi,durante i quali non pone freno alsuo vigore creativo. Avendo perciòil modo e il piacere di conoscerla,di seguire i successi del suo lungopercorso artistico e di osservare lesue opere, tutte capaci di metterein una suggestiva luce splendidevisioni ed emozioni, abbiamo dilei scritto altre volte su questogiornale, l’ultima delle quali neln.16 del 15 settembre scorso. Ciòche la pittrice nelle più recentiinterviste ha tenuto a evidenziarciè il graduale processo evolutivodella sua arte avvenuto attraversodiverse forme d’espressione pitto-rica avviata nella maniera figurati-va e a lungo esplicata con succes-so in importanti Gallerie fiorenti-ne, fino a giungere oggi in pienalibertà e grazie al suo istinto eclet-tico alla produzione astratta, chepiù d’ogni altra gratifica oggi lasua sensibilità espressiva.

All’inaugurazione della Mo -stra, sabato 9 marzo alle 17, pre -sente un vasto pubblico di amici,cultori e amanti d’arte, giornalistie TV, in una veste e in una cornicedi delicata eleganza, l’arte di Wil -ma Mangani, esposta nelle suevarie modalità stilistiche e d’esecu-zione, riceveva l’ammirazione, ilcom piacimento e il caloroso plau -so di tutti i presenti. A far gli onoridi casa era il prof. DomenicoViggiano, Presidente del Gruppo, ilquale, nel presentare la pittrice, leesprimeva innanzi tutto il ringra-ziamento di avere accettato l’invitoad esporre le sue opere in quellaimportante e storica sede. “Opere- aggiungeva - affascinanti e di unafreschezza che non è facile trovarein molti giovani che appaiono giàvecchi. Sessant’ anni d’arte, quellidi Wilma Mangani, durante i qualilei è riuscita a compiere un enor -me percorso manifestando costan-temente una intensa curiosità. Neisuoi lavori - precisava - appaionoe videnti una grandissima esperien-za figurativa ed una ricerca materi-ca preziosa e bella che ci riporta,come fatto positivo, all’espressivitàdel ‘300 e ‘400 e infine a quellaattuale”.

Dopo il Presidente prendeva laparola la scrittrice Gabriella Gen -tilini, organizzatrice di mostred’arte e collaboratrice di Firen -

zeart Gallery, che illustrava il per -corso professionale e creativo diWilma Mangani compiuto dirigen-do importanti Gallerie e con unaprestigiosa attività espositiva ancheaccanto a nomi eccellenti comeGiorgio De Chirico e Gino Seve -rini. “Una carriera assai feconda -commentava - che ha messo inluce la personalità eclettica edinamica dell’artista, i cui esordifigurativi hanno lentamente lascia-to il passo ad un’espressivitàlibera nel gesto e nell’uso delcolore, frut to di una straordinariaenergia vitale che riflette un

intenso dia logo con la natura e ununiverso interiore ricco e profon-do”.Al rinfresco offerto a fine vernis-

sage, interminabili i sentimentid’ammirazione, i complimenti egli auguri espressi alla espositriceda tutto il pubblico presente. Aiquali, con profonda e amichevolestima, si uniscono anche i nostripiù vivi e cordiali.

Mario Ruggiu

In due articoli delle scorsesettimane, usciti su L’Etruria,il maestro Mario Ruggiu e ilProf. Marcello Silvestriniriflettono sulla situazione

generale di Lisciano Niccone eMercatale di Cortona, due paesidivisi da confini amministrativi mafacenti parte della stessa vallata,che si estende a destra e sinistradel torrente Niccone e caratteristi-ca per la presenza di numeroserocche e castelli.

Condividendo in larga parte leanalisi di entrambe mi sento difare alcune considerazioni inmerito.

Ha ragione Mario Ruggiuquando ci ricorda come fino allafine degli anni ’70 sia statoMercatale il centro più sviluppato.Solo con l’avvento dell’agricolturae in modo particolare del tabaccoLisciano Niccone ha conosciutouna trasformazione socio econo-mica e uno sviluppo edilizioinimmaginabili fino a qualcheanno prima.

Sono stati anni di sviluppo.Abbiamo assistito all’implementa-zione dei servizi, alla realizzazionedi infrastrutture, ad un settoreprivato in espansione che hacontribuito alla crescita occupa-zionale. Ciò che purtroppo èmancata è stata la forza e lavolontà di ricercare una veracollaborazione fra le duecomunità, al fine di porre inessere le condizioni per unacrescita strutturale ed omogeneadi tutta la valle. Poteva e dovevaessere fatto. Nei decenni scorsi cisono stati amministratori e cittadi-ni che si sono impegnati per

questo, ma, a prevalere, sono statiil campanilismo e la logica del“camminare divisi”.

Oggi, alla luce di una delle piùgrandi crisi economiche e disistema, il modesto numero degliabitanti, le minori disponibilità dirisorse pubbliche, con un settoreprivato meno dinamico che nelpassato, possiamo ancora permet-terci di “camminare divisi”?

Viviamo in una delle più bellevallate del centro Italia, avvoltadalle colline quasi fosse unaconchiglia, così ben descritta dalmaestro Federico Giappichellinella poesia “L’ombra dellenuvole”. Nel tempo siamo riuscitia coniugare sviluppo ed emanci-pazione senza rinnegare la nostrastoria e le nostre tradizioni.

Il dazio che però siamochiamati a pagare è quello diessere marginali dai centri urbanipiù grandi, luoghi dove maggiorisono le opportunità occupazionalied i servizi.

L’effetto di ciò è una lenta macontinua emigrazione giovanile.Per invertire questa tendenza ènecessario creare nel territorionuove opportunità occupazionali egarantire la presenza di serviziadeguati alle nuove esigenze.E ’ una sfida complessa, difficile,perché il risultato finale dipendeanche da fattori esterni sui qualinon possiamo incidere. E’ perònecessario relegare alla storia lapolitica del “camminare divisi” eimboccare la strada della collabo-razione e della cooperazione, conla consapevolezza che sono inutilie fuori luogo pensieri quali l’unifi-cazione amministrativa.Fra le varie cose che possiamo edobbiamo fare penso:-TURISMO: Il turismo è diventatouno degli assi portanti della localeeconomia. Negli anni sono sortemolte strutture ricettive, si è bensviluppato il settore dei servizi ed ècresciuto quello commerciale.Ognuno però ognuno agiscesingolarmente, senza una visioneorganica e spesso a prevalere èl’invidia anziché il gioco disquadra. E’ necessaria una politicadi promozione della valle nella suacomplessità. L’obiettivo è accre-scere il numero delle presenze edestagionalizzare gli arrivi.L’amministrazione Comunale diLisciano Niccone ha sottoscrittoun “protocollo d’intesa ” con un’importante azienda di ricezioneturistica del territorio, che tra ivari punti prevede la valorizzazio-ne dell’occupazione locale, sia dalpunto di vista numerico cheformativo e politiche di marke-ting territoriale.- AMBIENTE E AGRICOLTURA L’ambiente è il nostro valore aggiun-to. E’ necessaria una programma-zione territoriale che metta alprimo punto la conservazione, lavalorizzazione e la trasformazionedell’ambiente e delle risorsenaturalistiche. E’ basilare mante-nere e far crescere gli insediamen-ti e le attività negli ambiti rurali .Solo con la presenza in loco delcoltivatore, dell’allevatore, delboscaiolo, è possibile mantenereinalterato l’equilibrio ambientaleed attuare quella manutenzioneordinaria del territorio cosìimportante nella prevenzione dallecalamità naturali. E’ pertantoessenziale un’agricoltura che siacapace di generare reddito.Produzioni locali di qualità, filieracorta dal produttore al consuma-tore sia nelle coltivazioni chenell’allevamento, green economy,biomasse, sono alcuni degli assi

sui quali puntare.- SERVIZI La qualità della vita inun territorio è un parametrodipendente dalla quantità e dallaqualità dei servizi presenti. La loropresenza dipende soprattutto dal

numero degli abitanti fruitori. E’per questo che, nel medioperiodo, ritengo che se vogliamomantenere la pluralità di serviziche abbiamo oggi , dobbiamopensare a come questi dovrannoservire tutta la popolazione dellavalle. Colgo l’occasione percomunicare che la RegioneUmbria ha autorizzato la realizza-zione a Lisciano Niccone di unastruttura di residenza protetta peranziani e centro socio riabilitativo- ASSOCIAZIONISMO E SPORTLe associazioni e le manifestazionida queste organizzate arricchisco-no il territorio. Annualmentedovrebbe essere redatto il“programma delle manifestazioni”anche come mezzo di promozioneturistica. Così com’è nata la localeMisericordia, cui tutti noi dobbia-mo ringraziare per il lavoro chequotidianamente svolge, si po -trebbe organizzare una piccola

sezione di Protezione Civile. E’fondamentale sostenere e farecrescere le associazioni, al fine diampliare gli spazi di impegnoricreativo, sportivo, culturale, dovei giovani possano dedicarsi edoccupare il tempo libero. Uncontributo fondamentale in meritoè quello dato dalla società sporti-va ValdiPierle. Fra poco a Liscianoinizieranno i lavori per la realizza-zione di un centro polivalente divita associata, una strutturamoderna che sarà a disposizionedi tutte le associazioni del territo-rio per le proprie esigenze e per lemanifestazioni che necessitano dispazi chiusi.- SCUOLA Chiudo con la scuola.Se vogliamo che il TorrenteNiccone, nel passato simbolo diconfine e di divisione, diventidefinitivamente elemento diunione, dobbiamo unificare lescuole. I bambini di questo terri-torio, proprio perché abitantidella stessa valle, hanno il dirittodi frequentare la stessa scuola,giocare negli stessi spazi, mangia-re nello stesso refettorio, viaggiarenello stesso scuolabus. Dobbiamogiungere ad un accordo che,partendo dalla valorizzazione delcorpo docente del territorio, abbiacome fine l’unificazione scolastica.Scriveva Calamandrei: ”trasforma-re i sudditi in cittadini è unmiracolo che solo la scuola puòcompiere”. Noi, partendo dallascuola e dalle giovani generazioni,possiamo trasformare le divisionidi ieri in un domani di compattez-za e collaborazione.

Orgogliosi del nostro piccolomondo locale, ma aperti alle sfideglobali, insieme ce la possiamofare.

Luca TurcheriaSindaco di Lisciano Niccone

Alla Mostra d’arte fiorentina del Gruppo DonatelloMErCATALE “Sessant’anni d’arte” di Wilma Mangani

L’ETRURIA N. 6 del 31 marzo 2013 TERRITORIO

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“Il Licchio” ha compiuto 100 anni

Per l’anagrafe si chiamaConti Rinaldo, manessuno in Val di Pierlelo ha mai chiamatocon quel suo vero

nome. Con una dialettale metafora

che identifica scherzosamente ilminore di più fratelli col pallinodelle bocce, lui, nato ultimo deimaschi, sin da piccolo è stato “ilLicchio”, e ancora adesso che hacompiuto cent’anni, sempreLicchio si chiama.

Se Mercatale ha avuto, etuttora ha, delle persone con irequisiti della bontà, dell’onestà,della simpatia, della affabilità,dell’allegria, dell’ottimismo econ tante altre buone qualità,Licchio è senza dubbio fraquelle.

Lisciano Niccone e Mercatale di Cortona:per un futuro di collaborazione

Con queste doti ha saputoessere amico di tutti, accoglien-te, estroverso e faceto, soprattut-to nella sua bottega di barbiere,in cui ha lavorato per decennifin quasi alla fine del secoloscorso.

Bottega dove, col suoimmancabile sorriso e qualcheesilarante battuta, palesavaripetutamente il suo infinitoattaccamento alla famiglia e alpaese, la sua passione sportiva, isuoi sentimenti politici e iricordi delle sue lunghe vicendevissute da soldato richiamato inguerra.

Quel suo piccolo negozioartigianale era così diventato unattraente locale d’aggregazione,in cui clienti ed amici si ritrova-vano ogni sera, aspettando l’oradi cena, a conversare in suapiacevole compagnia.

Nato il 20 marzo 1913, ilLicchio ha dunque compiuto100 anni.

Il giorno del compleanno,circondato dall’affetto dei figliLaura e Pietro, dei nipotiBarbara, Luisa e Geremia, haavuto vicino a sé in casa sua, inun bel rinfresco augurale, tuttoil paese, stretto a lui dintornocon un sincero, caloroso efestoso abbraccio.

Il Comune, per mano dell’as-sessore Miro Petti, gli ha fattodono di una pergamena con gliauguri dell’Amministrazionecortonese.E felicitazioni e auguri, di vero

cuore, vanno al caro Licchio daparte nostra e del nostro giorna-le.

M.R.

Scuola Media (Meratale)Foto Repertorio

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Quando di anno in anno, nelperiodo delle ricorrenze pasquali,ripropongo l’attenzione sulla ViaCrucis di Gino Severini sento diritrovarmi insieme ad amici a con -dividere una grande opera d’arte.

Come tutti i capolavori che sirispettino riflette potenti sensazio-ni e profondi sentimenti.

Penso sia tra le più belle vie“religiose” d’Italia, da un lato lacol lina che sale e che si arrampicafino al Santuario francescano diSanta Margherita, dall’altro il pro -fondo orizzonte celeste del cielo el’impareggiabile panorama sotto-stante della Val di Chiana e del La -go Trasimeno. Le sue edicole inpietra serena sono decorate a mo -saico e come in piccoli teatrinirappresentano la più drammatica

delle trame: la storia della torturae della morte di un uomo, ma ilracconto, diversamente da tutti gli

altri fatti di violenza, si evolve in unlieto fine meraviglioso. L’uomo,quell’Uomo risorge perché Dio.

Il Severini sa esprimere unaltro messaggio importantissimoper la religione cristiana: il Signo -re offre a tutti gli uomini di risor-gere dopo la loro morte nella suaLuce, proprio perché uomini.

L’artista ha infuso un’animaalla pietra serena delle sue edicoleed ai tasselli colorati che compon-gono i suoi mosaici. E’ un percor-so interiore che mi commuovesem pre e mentre, passeggiando,raccolgo una foglia per terra e nestudio ammirata il disegno, poisorridendo per le tante meraviglie,rivolgo lo sguardo in cielo ed au -guro la Buona Pasqua a tutte lepersone che viaggiano sull’aereo

su personico che sfreccia veloceso pra il cielo di Cortona. [email protected]

Prove di tour alla Fortezza per Jovanotti

Colore e linea a palazzo Ferretti

L’ETRURIA N. 6 del 31 marzo 2013 VERNACOLO

La via Crucis di Gino Severini a Cortona

“Si ricomincia ragazzi!” E’ conqueste parole che il cantante Lo -renzo Cherubini annuncia attra-

verso Facebook e Twitter il suo ri -torno a Cortona per dare il via alleprove del suo nuovo e intenso tourestivo.

“Arriva la band a Cortona.Spie ga ancora il cantante. Arrivanoi tecnici di palco. Arrivano gli stru -menti e la tecnologia necessaria.Ci chiudiamo nella Fortezza diGirifalco (in ritiro spiritual/sporti-vo/musicale) per tre settimane.Sa remo il vostro uovo di pasquache si aprirà a giugno”.

Il cantante promette di tenereaggiornati i suoi follower attraver-so la rete. “Vi manderò qualchedi spaccio dalla pancia della ba -lena”- commenta ancora.

Dunque, dopo la parentesi ol -tre oceano, che durante l’invernoha portato Lorenzo ad esibirsi inlungo e in largo per l’America, oraè la volta di tornare in patria perun nuovo appuntamento con ilsuo affezionato pubblico.

La scelta di “rinchiudersi” perle prove nel bastione Santa MariaNuova della Fortezza non è una

no vità. Dopo l’importante ristrut-turazione di qualche anno fa è di -ventato il luogo privilegiato permettere a punto i suoi tour insie -me alla band e allo staff.

Certo, da cortonesi, non man -ca la speranza di veder vivere quelluogo anche per altre iniziativeche magari vedano proprio Jova -notti e l’associazione culturale Or -lando (di cui è presidente sua mo -glie Francesca Valiani) in primafila. Gli appuntamenti con "Lo -renzo negli stadi - Backup Tour2013" prenderanno il via il 7 giu -gno dallo stadio del Conero di An -cona.

La tappa toscana, allo stadio A -r temio Franchi di Firenze, è inprogramma per il 23 giugno.

Il cantante girerà l’Italia toc -cando città come Bari, Bologna,Mi lano, Roma, Salerno, Palermo,Pescara, Padova e Torino.

Laura Lucente

assaporate in tutto il loro esseretra linee e colori, collocate all’in-terno di un inconfondibile e singo-lare sentire artistico. Un viaggio didue settimane tra arti tessili estampe d’arte originali, uniche,ca riche di creatività e armonia.Una mostra. Due firme. ChristinaWilliams e Rebecca Ghezzi. Bus -

siamo alle loro porte. Ci aprono eda qui inizia il racconto delle lororispettive vite, del loro personalepercorso artistico che le hacondotte ad esporre i loro lavorinella bella Toscana.

Christina Williams nasce inO regon e studia arte, storia del -l’arte e disegno di vestiti all’U -niversity of Washington. A cinqueanni inizia a costruire oggetti constoffe e prodotti tessili. Vive un p -riodo come proprietaria di alcuneattività economiche variando dallavendita di accessori di stoffe, vestiticuciti a mano fino all’utilizzo disva riati tipi di tessuti per la crea -zione di lampadari. E poi eccolo.A chiamarla è il suo spirito creati-

vo. Lei non può non ascoltarlo ecosi dal 2000 inizia a costruiretessuti decorativi da parete, parti-colari tipi di arazzi sui quali leiapplica la seta presa dai kimono.Tuttora lavora a Cortona. Rebecca Ghezzi nasce in Te xas estudia Incisione e Stampa al Cor -curan College of Art a Wa shingtonDC e Arte del Libro alla Universityof Georgia. Insegna alla GeorgeWashington University e al Cor cu -ran Collage of Art, entrambi a Wa -shin gton DC. Attualmente lavorapart time presso l’U ni versità dellaGeorgia a Cortona (UGA StudiesAbroad), dove vive da ben 12 an -ni. Stampa, incisioni in taglio e xi -lo grafia. Queste le tecniche che leiutilizza al fine di creare uno stileoriginale, semplice e coinvolgente.Mosse dalla passione, è attraversola ricerca e lo studio che questedue donne arrivano alla creazionedi lavori ricchi di personalità. Duesguardi proiettati verso una realtàvista con gli occhi di chi, attraver-so un tocco d’arte, è in grado dico glierne l’essenza, di far nascerecu riosità e passione in ogni sin -golo spettatore. Un luogo. PalazzoFer retti in Via Nazionale a Cortona.

Una data. Dal 2 aprile al 17aprile la mostra sarà aperta a tutticoloro che vogliono fare un tuffonelle limpide e splendide acque

dell’arte, dove poter nuotare tracolori e linee, tra il desiderio diesplorare nuovi orizzonti e la setedi conoscenza che dovrebbe per -vadere sempre ogni fibra del no -stro corpo. Infondo, è solo vi -vendo l’arte che si può respirarearte. “Ci si deve sostenere con

braccia coraggiose in mezzo alcaos delle rovine, nel quale la no -stra vita è sminuzzata e attaccarcifortemente all'arte, alla grande ealla duratura arte che, al di sopradi ogni caos, attinge l'eternità” (W.H. Wackenroder).

Martina Maringola

L’ Arte comincia là dovel'I mitazione finisce (O -scar Wil de). Palazzo Fer -retti è pronto a inaugura-re il prossimo 2 aprile,

dalle ore 17:30 fino alle ore19:30, la professionalità di due ar -tiste e la bellezza delle loro opere.Opere che andranno ammirate e

Tre settimane cortonesi poi il via al tour negli stadi

Christina William e Rebecca Ghezzi in mostra a Cortona

Di Tremori Guido & Figlio0575/63.02.91�

Via XXV Aprile, 5 - Camucia - Cortona

“In un momento particolare,una serietà particolare”

El Palazzo Postéle de CastiglioniUndicimilaquattrocentotantanta

sòn le gente che stèno a Castiglioni,s’amiri la campagna ce n'è tanta,ma anco tanti stèno ndui rioni.

C'è Via Dante ch’è la principèledoppo del Corso ce sòn bei palazzi,

e lì se trova anche quel postèlecon tutti i su’ mirèbili ragazzi.

Tu entri lì, te père primavera,li vegghi tutti lieti e sorridenti,è tutta gente brèva eppù sincera

che cerca de sbrighè tutti i clienti.

Quande ce sono i pensionèti amiri,se dan da fère per cuntentere tutti,li consenghi el libretto eppù t'argiri,e ‘n trè minuti pu piglière i frutti.

Però se dèn da fere, povarini,per suddisfère a tutte l'isigenze,ma specie ppù si trovono critini

che fèno el chiasso e no le riverenze.

Sòn brèva gente donqua, e l'Ispettorecredo che sia cuntento de sto fatto,sirèn per no l'oggetto de l'amore,e dète retta a mè,che non so matto.

Primo Tanganelli di Montecchio Vesponi

Ei fu. Siccome il mobile (2)gran tassator vampiro,ch’agli Italiani tuttitassato avea il “respiro”,trombato alle elezionialfine muto sta,

l’Italia va pensandoche errore madornalecommise ad affidargliil poter ministeriale,se mai dal triste statorisorgere potrà.

Lui inventor di tassevide il Paese e tacque,quando all’interno e all’esterofe’ quel che più gli piacque,per soddisfare semprela grande vanità.

Il più servile encomiocredeva a suo vantaggio,ma unanime sorse voceche disse con coraggio:“Caro professor Monti,or te ne vai di qua”.

Ma noi che non siam usiad infierir sui morti, (3)

presi da compassione per miserande sorti,sciogliam per lui la preceche invoca umanità.

“Bella, immortal, beneficafede, ai trionfi avvezza,scrivi ancor questo, allegratiper lui, che da tanta altezzacadde, e possibil crede di ritornare in sù.

Tu che sempre sai trovar pei vinti una parola,fagli sperare un prossimoritorno e lo consola.Ch’ei speri… Ma intendiamoci:che non ritorni più”.

Rolando Bietolini

1) Absit augurium verbis.2) Da una recente indagine risul-terebbe che il Prof. Monti nei pochimesi in cui è stato Presidente delConsiglio abbia effettuato unnumero di viaggi superiore aquelli di Papa Giovanni Paolo II in27 anni di Magistero.3) A buon intenditor poche parole.

De profundis (1) per Mario Monti(Probabilmente questi versi all’uscita del giornale

saranno superati dagli eventi, ma tant’è)

VERNACOLO

Un vecchjo: de bianco vistito, che lento s'avia verso l'uscio, la fóto è fresca: nun porta sito, com'un ciucino che esce dal guscio.

'L su' muvimento è lento e diciso,de omo battuto, non solo dal temposulla parete: un ghigno surriso d'un affresco, scurito sul campo.

La stanza è lugubre e sgombra, senza tèvela e senza missaggio, '1 resto è ringuatto dalla pinombrasembra un dipinto del Caravaggio.

L'omo che lascia 'l su' siggélone da i braccèli de legno massellodé tanto pinsiéro e miditazione gravèto dal peso del grande fardello.Questa sieda è scarna e rubusta,

sempre attuèle: de nocèlla scura,è doventa scommeda e 'n po ‘ngustacoi legacci sembrarebbe a tortura.

Questo brèv'uomo: è aridiscésofra' no', provèto e 'n po' smarrito non da' l'anni ma fórse 'ncumpreso,i scandili 'ntorno l'hano avvilito.

Bruno Gnerucci

Il ritiro

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L’ETRURIA N. 6 del 31 marzo 2013 ATTUALITÀ

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IL FILATELICo a cura di MARIO GAZZINI

Approfittando del momentoparticolare che attraversa la Cittàdel Vaticano, e così anche tutti icollaterali degli eventi vaticani, laCon sulta di questo Stato ha aggior-nato il suo programma di emissio-ni filateliche per il 2013, confer-mando le quattro emissioni delFeb braio ("anno della fede 2012-13", "750° anniversario del Mi -racolo di Bolsena", "la Pasqua diResur re zione" e "la busta filatelica2013"), e ha aggiunto subito l'e -mis sione di Marzo sulla "Sede Va -cante" e "l'insediamento del nuo -

vo Pontefice" . L'atto conferma quanto già

deciso, ma tutto senza data di e -missione e di valuta: "60° giornata mondiale dei malatidi lebbra" "28° giornata mondiale della Gio -ventù, a Rio de Janeiro" "Bene -detto XVI, nono anno di Ponti fi -cato" (sub judice) "I viaggi di Be -ne detto XVI nel mondo nel 2012" "50° anno della morte di Giovanni

XXIII" "1700 anniversario dell'Editto diMilano” (congiunta con l 'Italia) "1150° anniversario dell'Evan -gelizzazione dei Santi Cirillo e Me -to dio" "I Pontefici del Rina sci -mento: Giulio II e Leone X" "6° Centenario dell'elezione a cat -te drale di Santa Maria di Nardò""Bicentenario del Capitolo Vat ca -no" "Pasqua di Resurrezione" "Santo Natale" (emissione con -giunta con Aaland)" "Bicentenariodella nascita di Giuseppe Verdi eRichard Wagner" "150° anniversa-rio della morte di Giovacchino

Belli" "150° anniversario della nascita diPietro Mascagni"(aerogramma)"Il furgone Postale" "Busta filatelica 2013"

Ecco come si presenta il nutri -to programma filatelico della Cittàdel Vaticano per la filatelia 2013,considerando che, alla luce diquanto sta accadendo, penso chequalche aggiunta filatelica verràfatta.

Michael Ewert con le sue foto ci fa tornare più giovani, per ricordare i negozi di oltre trenta anni fa

Somalia 1957. Serie commemorativa completa per l’istituzione dell’as-semblea della Somalia

Abbiamo voluto dedicare una intera pagina del nostro giornale a questo autore di foto che sono state scattate tra il 1979 e il 1987. Sono un ricordo vivo e caldo della nostra storia passatada qualche decennio. Nella corsa del nostro quotidiano spesso dimentichiamo le tracce del nostro immediato passato. Per fortuna qualcuno ci fa tornare indietro nella memoria

Questa è la copertina del volume fotografico. Nella prefazionel’autore dice: “Sono venuto a Cortona per la prima volta nell’a-prile del 1979. Abitavamo in una casa affittata in Torreone”.

Voltando l’angolo vediamo Mario Giusti non vorrei mancare dipresentare il suo negozio di biciclette che dal 1969 fino al 1986 erasituato nello stesso edificio di fronte al quale c’era il distributore

Primavera 1981. Demetrio Alari apriva il suo negozio di alimentariin via Nazionale 17 dopo la pausa di mezzogiorno, scomparivaden tro... e tornava con una sedia (questa volta con suo fratelloBru no)

Primavera 1987. E raggiungiamo finalmente il salone in via Roma35 dove un barbiere (Guerriero Serafini) ci aspetta già...

Estate 1979. Siamo già arrivati a piazza della Rupubblica, viaNazionale 3, dove Giuseppe Venturi gestiva la sua drogheria dagliinizi degli anni Sessanta fino all’ottobre 1984, quando morì.

Estate 1979. L’atmosfera lì era sempre gradevole, addirittura fa mi -liare... Anna, la sorella del gestore ha colmato nostro figlio di 9 mesidi cordialità e carezze. Enzo, suo fratello era di un gentile come èdato soltanto ai grandi caratteri.

Primavera 1987. Giovanni Molesini ha fondato il suo negozio dialimentari in piazza della Repubblica 23 nel 1937.

Settembre 1987... Entriamo nel mondo della Grotta di S. Francesco,anche chiamata (secondo il soprannome del gestore la Trattoria daRaca o solo da Raca) in via Maffei 5. Aperta dalle 5,30 il sabato i com -mercianti del sabato ci facevano colazione: trippa e un quarto di vino

Primavera 1981. Clara Banchelli e Maria Gnozzi sorridenti. Sottoquesto aspetto una delle due era un po’, diciamo, riservata...

Estate 1979. Al numero 56 troviamo il parrucchiere da uomo FolcoScaramucci (suo fratello e socio Febo era già morto)

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“DALLA PARTE DEL CITTADINO”risponde l’Avvocato

Dalla parte del cittadinoil parere dell’arch. Stefano Bistarelli

Gentile Avvocato, dovrei co -struire un piccolo gazebo e michie devo se trattandosi di unapertinenza dovessi rispettare ledistanze di legge dalle costruzio-ni del vicino oppure no. Grazie.

(Lettera firmata) Partiamo dal presupposto che

si deve ritenere costruzionequalsiasi opera non completamen-te interrata, avente i caratteri dellasolidità, stabilità ed immobilizza-zione rispetto al suolo, anchemediante appoggio o incorpora-zione o collegamento fisso ad uncorpo di fabbrica contestualmente

realizzato o preesistente, e ciòindipendentemente dal livello diposa ed elevazione dell'operastessa, dai suoi caratteri e dallasua destinazione.

La Corte di Cassazione (sent.n.72 del 3 gennaio 2013) in temadi distanze di costruzioni, hapertanto ribadito che qualsiasiopera che esca dal suolo (quindianche accessori e pertinenze diimmobili principali) deve rispetta-re le di tanze previste per legge.

Ne consegue che, ad esempio,non si può realizzare a confinecon il vicino un vano di circa m.5x3 di lato e m. 3 di altezza, inviolazione delle norme sulledistanze previste dal regolamentoedilizio comunale.

Se venisse realizzato il vicinopotrebbe chiedere ed ottenere chevenga demolito.

L’unica possibilità potrebbeessere quella che in luogo dellademolizione colui che costruiscein violazione delle distanze legali eregolamentari possa esserecondannato allo spostamentodella costruzione alla distanza dilegge, sempre che vi sia fisicamen-te la possibilità di farlo.

La ragione di tale orientamen-to sta nel fatto che le pertinenze egli accessori accrescono la funzio-nalità economica del bene im -mobile e, pertanto, sono sottopostialla medesima disciplina cheriguarda l’immobile principale.

Avv. Monia [email protected]

Anche con le pertinenze si devono rispettare

le distanze

Conto Termico: arrivano le regole per accedere agli incentivi

Detrazione 55%: entro il 2 aprile la comunicazione all’Agenzia delle Entrate

Credere nell’educazione

una vita da strega

L’ETRURIA N. 6 del 31 marzo 2013 ATTUALITÀ

Aggiornamento alla Direzione Didattica II Circolo di Cortona

Al Teatro Signorelli di Cortona

Ammettiamolo: a tutti noi,o quasi, piacerebbe: dueali di pipistrello conditecon corna di drago, un‘abracadabra’, un ‘sim-

sala-bim’ e le difficoltà che sisciol gono come neve al sole; il la -voro che ingrana la quinta anzichéla retromarcia e la persona deinostri sogni che si materializzadavanti ai nostri occhi con un ‘puf’anziché sparire con la stessa velo -cità. Forse la ragione del successodella commedia ‘Una vita da stre -ga’, di Elvio Porta e ArmandoPugliese, regia Armando Pugliese,andata di scena venerdì 15 marzo2013 al Teatro Signorelli di Cor -tona sta tutta qui: nel desiderio diridere, anziché pensare alla crisi;nel viaggiare alla velocità dellaluce nel mondo dell’illusione an -ziché attendere per ore i treni inritardo; nel desiderio, insomma disciogliere i problemi in risate espremere arance per farne ‘po -zioni di verità’, come accade allastrega-madre, anziché succhi po -li-vitaminici.

La trama della commedia at -trae per vari motivi; l’inizio vedecontrapposti prima e affiancati poiun’ammaliante lei (Bianca Guac -cero) ed un ambizioso lui, (Fran -ce sco Venditti), che il destino por -ta ad incontrarsi e scontrarsi trascoppi di polvere e di risate. ‘Pol -vere’ e non ‘polvere fatata’, poi chélui, il pubblicitario, deve presenta-re una campagna pubblicitaria suun piumino; quanto alla ragazzasi occupa di pulizie. Per inciso,l’idea che anche una strega bellacome la Guaccero fatichi a sbarca-re il lunario è una rivincita pertutte le donne in lotta con gli annie con le rughe.

La trama si snoda con velocità:la strega Chiara deve affrancarsida alcuni errori del passato do -vuti ad un carattere troppo accesoe si imbatte in Angelo, un mortalemisogino per nulla interessato aivoli, pindarici o sulla scopa chesiano. La miscela è prodigiosa,tan to per restare in tema: la ra -gazza, divisa tra il mondo dellama gia e quello della terra, scoprea poco a poco l’incanto di un uni -verso in cui si può essere deside-rati e amati per quello che si è,mentre Angelo impara ad assapo-rare la bellezza della vita e a per -correre l’amore senza incertezze.La pozione ‘comicità e romantici-smo’ conferma il suo fascino: allasolarità di Chiara risponde lafreddezza di Angelo, chiuso nellatrappola della carriera fino aquan do lei non interviene; all’esu-beranza dei dèmoni Asmodeo(Lui gi Tabita) e Astarotte (Simone

Càstano), che superano brillante-mente anche la prova di canto,sioppone la saggia forza della strega-madre, Sidonia, narratrice di unpunto di vista esterno e borghese especchio della ‘Endora’ di televisi-va me moria. Non manca il bacio,unica possibilità per Chiara diabbandonare la vita da strega eacquistare una veste umana. E nonmanca una morale, quando Sido -nia si rammarica di aver impeditoalla figlia di seguire la propriastrada e decide di porre rimedio aipropri errori favorendo e nonostacolando l’unione tra i due.Fiori d’arancio, allora? Non lo ri -veliamo.

Tuttavia l’epilogo conferma lavittoria dell’amore. Senza trucchiné magie, stavolta. Ma con laprofessionalità di un cast che sarecuperare in brillantezza gli inevi-tabili cedimenti di una trama indefinitiva piuttosto scontata; sasupplire con la ricchezza espressi-va alla povertà di una scenografiaminimalista giocata sul positivo enegativo; sa consegnare al pubbli-co la scarsezza di effetti speciali ecompensarla con la pienezza del -l’esecuzione musicale dal vivo.

‘Una vita da strega’ insommapiù vicina al mondo di oggi che aquello dell’omonima sit com deglianni ’60 cui, peraltro, la comme-dia non ha mai preteso di rifare ilverso in maniera pedissequa.D’altro canto, il teatro richiede sti -lemi propri. E sa essere specchiodella contemporaneità. Per cui ècomprensibile la presenza dei duedemoni, As e As, che richiamanoad un tempo le Gargolle del car -toon ‘Il Gobbo di Notre Dame’ e ipupazzi Jacob e Sam Marley delfilm ‘Festa in casa Muppet’; èaccettabile che la segretaria dellacommedia tipizzi l’amante delcapo e trascorra il suo tempo trainiezioni di botulino e telefonate; èaccettabile che il capo salti da untavolo all’altro con un’agilità cheogni direttore rampante gli invidie-rebbe ed ogni buon dipendenterifuggirebbe ed è plausibile cheuna delegazione di russi mastichicollaboratori e lingua italiana conpari difficoltà.

Il tutto all’insegna della parcondicio e del budget: nel primocaso, se il capo salterino proponea Chiara un futuro di successo ericchezza, lo stesso fa un istantedopo la committente della campa-gna pubblicitaria con Angelo.

Quanto all’aspetto finanziario,Chiara si occupa di pulizie, i duedemoni si prestano a fare icamerieri, la segretaria si sottopo-ne da sola ai trattamenti di bellezzae all’occorrenza l’intero cast

La pedagogia del personalismo e della persona. “Un tema impopola-re nel la società di oggi”, ha sottolineato la chiar.ma professoressaSira Serenella Mac chietti, Or dinario di Pedagogia presso l’Universitàdi Siena, ad apertura del corso di aggiornamento ASPei presso laDirezione Didattica II Circolo di Cortona giovedì 14 Marzo 2013.

Autrice di monografie e relatrice insigne, ‹‹che ha formato insegnanti epedagosti››, come ha evidenziato il Dirigente Sco lastico Nicoletta Bellugi, laprofessoressa Mac chietti ha fatto dell’educazione uno dei temi privilegiatidella sua ri cerca e ha fornito strumenti an che operativi per ribadire il pri -mato della persona. Ma chi è la per sona secondo Macchietti? E come si puòdefinire? A tali domande la professoressa risponde con il richiamo ad unatradizione che annovera Ri coeur, da un lato, e Papa Rat zinger dall’altro.Entrambi hanno centrato il loro programma educativo sulla persona edhanno accompagnato al rispetto dell’uomo e del l’individuo.

Un programma didattico -pe da gogico, quello dei due educatori, sottoli-nea Macchietti, che può a sua volta ispirare il progetto di in segnamento deldocente consapevole. Credere nell’educazione e nel futuro dell’educazionediventa allora il fulcro dell’operato di un docente che desideri ricomporre irapporti umani; che abbia il pro posito di ascoltare e guardare ne gli occhi lostudente per trasmettergli la propria stima. L’ascolto come chiave dicomprensione, allora. Perché nella relazione si può insegnare, oltre cheaprirsi all’alterità; perché dare e ricevere sono frutti dello stesso ramo eperché, come insegna il pedagogista Cesare Scurati, non si assista più alladicotomia di bambini co me piccoli Budda da adorare o, al contrario,bambini come Pollicini in famiglie senza regole e senza una formazionepedagogica ade guata.

“La scuola- prosegue Mac chietti - stimola a rivedere la no stra relazionecon i bambini, gio cando la carta della corresponsabilità educativa, dellareciprocità. Occorre pensare all'infanzia co me a un ‘noi’, cioè a una societàin cui ci sono bambini e ci sono a dulti che hanno il dovere, il diritto, la gioiadi educare la prole”, una società che si completi e contorni di regole econferisca valore all’ascolto. Bambini come ricchezza, allora, e come unicità.Perché l'e ducatore è tale se riesce a testimoniare l’amore pedagogico e se loalimenta confrontandosi con la fonte dell'amore stesso. Elena Valli

Il D.M. 28 dicembre 2012,cosiddetto "Conto Termico" intro-duce un pacchetto di agevolazioniper coloro che vogliono effettuareinterventi di piccole dimensioni, fi -nalizzati a incrementare l'efficien-za energetica e/o a produrreenergia termica da fonti rinnovabi-li.

Il meccanismo di incentivazio-ne si rivolge sia alle amministra-zioni pubbliche che ai soggettiprivati, fino al raggiungimento diuna spesa annua cumulata pari a200 milioni di euro per gli inter-venti delle P.A. e 700 milioni dieuro per gli interventi da parte disoggetti privati.

Il GSE (Gestore dei Servizi E -nergetici) rende disponibili sulpro prio portale le Regole Ap -plicative del Conto Termico che di -sciplinano le modalità per accede-re al meccanismo d'inacentivazio-ne.

Con questa prima pubblicazio-ne delle Regole Applicative, il GSEavvia una consultazione pubblicasulle regole stesse che resteràaperta fino al 25 Marzo 2013.

Per partecipare alla consulta-zione, rivolta in particolare alleAssociazioni di categoria e aisoggetti beneficiari degli incentiviprevisti dal "Conto Termico", èpossibile scrivere all'indirizzo di e-mail [email protected].

Le osservazioni che perverran-no entro questo termine saranno

valutate dal GSE in fase di redazio-ne del documento delle regoleapplicative nella versione definiti-va.

Le regole applicative illustranole procedure per ottenere gliincentivi, dalla richiesta del bonusfino alle verifiche, passando attra-verso i criteri di ammissibilità e ilcalcolo dell'incentivo in base al -l'intervento realizzato.

Il soggetto responsabile entro60 giorni dalla fine dei lavori devepresentare al GSE la scheda con larichiesta degli incentivi.

Attraverso il portale del GSE, ilsoggetto responsabile inserisce idati relativi all'edificio e all'im-pianto realizzato e riceve uncodice richiesta.

In seguito deve ca ricare ladocumentazione sull 'in tervento, lefatture e i bonifici e l'eventualedelega ad un altro soggetto adoperare sul portale a proprionome.

Dopo aver inserito i dati, ilpor tale rende disponibile unascheda precompilata, che ilsoggetto deve stampare, sottoscri-vere e caricare sul sito insieme adun documento di identità.

Il GSE, quindi, effettua l'istrut-toria e entro sessanta giorni, sericorrono tutti i presupposti perl'ammissione, rende disponibile lalettera di avvio dell'incentivocontenente la tabella con la ripar-tizione in rate.

Il D.L. 83/2012 (Decreto Svi -luppo) ha prorogato al 30 Giugno2013 le detrazioni fiscali del 55%relative a interventi di riqualifica-zione energetica e ha previsto chedal primo Luglio 2013 tale detra-zione sia sostituita dalla detrazio-ne fiscale del 36% prevista per lespese di ristrutturazione ediliziache, non avrà più scadenza.

Entro il 2 aprile i contribuentiche hanno eseguito interventi diriqualificazione energetica acavallo tra il 2012 ed il 2013,usufruendo della detrazione 55%,devono inviare la comunicazioneall'A genzia delle Entrate.

Chi non invia o invia in ritardoil modello telematico rischiasanzioni che vanno da un minimodi 258 Euro fino ad un massimodi 2.065 Euro.

L'Agenzia delle Entrate haprevisto che il modello deve es -

sere inviato dal contribuente"esclusivamente nel caso in cui ilavori pro seguano oltre il periodod'imposta nel quale sono iniziati,per comunicare le spese sostenu-te nei pe riodi d'imposta prece-denti a quel lo in cui i lavori sonoterminati".

La comunicazione va presen-tata direttamente dai contribuentiin via telematica o tramite gliintermediari abilitati.

Non sono oggetto di comuni-cazione: • lavori iniziati e terminati nellostesso periodo d'imposta;• lavori effettuati a cavallo del31 dicembre 2012, ma pagatisolo nel 2013;• lavori che iniziano nel 2013anche se sono stati versati accontinel 2012.

[email protected]

smonta le scenografie dal palco.D’altra parte, lo abbiamo afferma-to: il teatro è specchio della realtà.E forse la più grande magia che lospecchio dei desideri potrebbe

esaudire consiste nel trovare unlavoro.

Tra una risata e l’altra, s’inten-de.

Elena Valli

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collaborazione con l'Istituto MarioNegri che ha lo scopo di valutarese l'aggiunta di succo di limonealla dieta sia in grado di ridurre ilrischio di riformazione dei calcolirenali nei pazienti che abbiano giàsofferto di tale patologia.

Lo studio, oltre alle proprietàprotettive del limone nei calcolirenali, ha indagato anche gli effettidel frutto su loro complicanze,come le infezioni del tratto urina-rio e le coliche.

Il Consorzio del Limone di Si -ra cusa ha come obiettivo la tuteladi questo importante frutto, inparticolare il limone di Siracusa, ilno to Femminello siracusano, ap -prezzato in tutto il mondo per ilsuo gusto unico e la straordinariaricchezza di succo, che dal 2007ha ottenuto il marchio IGP.

Dott. Agnolucci, cosa sonoi calcoli della colecisti?

La colecisti è un organo cheraccoglie la bile proveniente dalfegato riversandola poi nell’appa-rato digerente.

La bile ha la funzione di favori-re la digestione e l'assorbimentodei grassi.

All’interno della colecistiposso no frequentemente formarsii calcoli.

Questi sono dei sassolini, dicomposizione varia.

Le di mensioni dei calcoli sonovariabili: talvolta assomigliano agranellini di sabbia, altre volteraggiungono dimensioni maggio-ri fino a qualche cm, a voltepossono avere la consistenza diuna formazione fangosa.

Quali sono i sintomi dellacalcolosi della colecisti?

Fortunatamente questi sassoli-ni in oltre l’80% dei pazienti nondanno problemi; in tal caso lacalcolosi della colecisti è asinto-matica e tale può rimanere perdiversi anni; spesso la diagnosi èoccasionale, durante una ecogra-fia dell’addome eseguita per altriproblemi.

In altri casi questi calcoli,specie quando sono piccoli, sispostano dalla loro posizione diorigine andando ad occludere idotti biliari; è così che si verificala colica.

La colica biliare è caratterizza-ta da dolore intenso, improvviso,associato a nausea e vomito.

A volte si possono avere anchecomplicanze importanti comel’ittero (colorazione giallastradella cute), la colangite (infezionedelle vie biliari con febbre) e lapancreatite, la più grave dellecomplicanze, perché l’infiamma-zione coinvolge anche il pancreas.

Perché si formano i calcolidella colecisti?

I calcoli della colecisti posso -no formarsi per un difetto conge-nito del fegato che produce unabile troppo ricca di colesterolo epovera di Sali biliari, oppure perun rapido dimagrimento: un’ec-cessiva restrizione calorica o il di -giuno prolungato e diete squilibra-te facilitano la formazione dicalcoli rallentando la motilità dellacolecisti; altri possibili fattori ingiuoco sono l’obesità o il sovrap-peso, il sesso femminile, la gravi-

danza, l’uso della pillola anticon-cezionale o la terapia estrogenicadi sostituzione.

Come si fa diagnosi dicalcolosi della colecisti?

L’ecografia dell’addome èl’indagine di primo impiego.

La risonanza magnetica dellevie biliari è invece indicata per ladiagnosi della calcolosi delcoledoco (la via biliare principaleche conduce la bile al duodeno),quando il coledoco appare dilata-to alla ecografia.

Come curare la calcolosidella colecisti? E come preve-nirla?

Il trattamento terapeutico puòessere medico, se i calcoli sonopiccoli, con colecisti funzionante:assumendo l’acido ursodesossico-lico per un lungo periodo si puòtentare di disciogliere i calcoli tiposabbia.

Nel caso che i calcoli siano piùgrandi ed inizino a dare coliche iltrattamento è chirurgico contecnica quasi sempre mini invasi-va, in laparoscopia, tecnica che haridotto notevolmente le giornate didegenza ed i fastidi post operatori.

Nel caso che i calcoli sianoanche all’interno del coledoco sideve procedere alla pulizia dellavia biliare attraverso un trattamen-to endoscopico detto ERCP ocolangio-pancreato-grafia retro-grada, che consiste nell’introdu-zione di un particolare endosco-pio flessibile attraverso la bocca,fino a raggiungere la secondaporzione del duodeno, dovesbocca il coledoco; in tal modo siinterviene per favorire la fuoriusci-ta del calcolo.

Questa tecnica endoscopica disecondo livello consente la bonifi-ca delle vie biliari in oltre il 90%dei casi.

Lo stile di vita ha un ruolonella prevenzione della calcolosidella colecisti.

Vanno corretti il sovrappeso,l'obesità, la sedentarietà, l'eccessi-va assunzione di grassi animali ecarboidrati.

Biso gna favorire l’assunzionedi fibre, soprattutto di quelle so -lubili.

Tra i fattori protettivi il con -sumo di grassi monoinsaturi epolinsaturi (derivanti dal consumodi olio di pesce, oli vegetali comequello di oliva e di frutta seccacome le mandorle o le noci), ri -spetto ai grassi saturi (di origineani male, come il burro e lo struttoed in generale i grassi di carne elatticini).

Anche la dieta vegetariana, edin genere la preferenza per le pro -teine vegetali rispetto alle animali,è stata segnalata come fattorepositivo nella prevenzione deicalcoli alla colecisti.

R.B.

L'ictus è una malattia va -scolare cerebrale graveche comporta non solorischio di morte, maanche di disabilità.

Infatti, dopo la fase acutadell’ictus, può residuare unainvalidità e una limitazione anchesevera nelle attività della vita quoti-diana.

Una attività riabilitativa speci-fica e un piano di assistenza conti-nua si impongono in questi casi,allo scopo di favorire il recuperodelle abilità compromesse dall’ic-tus e promuovere il reinserimentosociale.

Il percorso da seguire pre -vede che dopo qualche giorno ilPaziente venga trasferito dalla de -genza per acuti in Reparto diRiabilitazione, dove , attraverso untrattamento personalizzato, sipersegue un recupero funzionaleche gli consenta di raggiungere ilpiù alto livello di autonomia possi-bile.

Tale percorso coinvolge an -che i familiari, che vengono istruitiper il rientro al domicilio del lorocongiunto.

In Valdarno, dove l’attivitàriabilitativa è affidata al Centro diRiabilitazione, situato nell’O spe -dale della Gruccia, è stato speri-mentato, nell’anno 2011, unprogetto chiamato “Riprendersi lapro pria autonomia: il malatoesper to”.

Il personale della Ria bili tazio -ne, un terapista occupazionale e

una psicologa di Citta dinan zaAttiva hanno collaborato indiriz-zando le famiglie ed i pazientiverso un percorso educati vo/ria -bilitativo che è iniziato durante ladegenza in reparto di Ria -bilitazione ed è proseguito dopo ladimissione in ambito familiare. Gliinterventi sono stati rivolti sia aipazienti che ai loro familiari, alloscopo di migliorare il livello diattività e di partecipazione nelcontesto di vita familiare e sociale.Un mese dopo la dimissione, levalutazioni eseguite hanno con -sentito di verificare che tutti i pa -zienti erano stati adeguatamentestimolati dai familiari, ottenendocosì un miglioramento dellacapacità di autogestirsi e dellecondizioni di vita quotidiane.

Le attività di riabilitazione nonsono in grado di modificare lalesione cerebrale venutasi a crearedopo l’evento vascolare acuto, mapossono sfruttare il potenziale direcupero del paziente, allo scopodi ripristinare quanto più possibi-le, attraverso un processo diapprendimento, la sua autonomianelle attività quotidiane della vita,riducendo il grado di dipendenza.

Questa esperienza, promossada Cittadinanza Attiva e dal Centrodi Riabilitazione, ha contribuito amigliorare il reinserimento delpaziente in famiglia e la qualitàdella vita dei familiari e del pazien-te stesso, confermando che ilsoggetto con postumi di ictus,adeguatamente riabilitato in re -parto e dopo la dimissione in am -bito fa miliare, può reinserirsicome persona abile nel territorioe partecipare alla vita sociale efamiliare.

Hanno collaborato al Progettoper Cittadinanza Attiva: AdrianaMa scagni (coordinatrice di Citta -dinanza Attiva Toscana ONLUSTribunale per il Diritto dei Malati,sezione di Montevarchi); MichelaMonda (terapista occupazionaledel progetto), Laura Di Marco(psicologa del progetto).

Dr.ssa Daniela CorsiResponsabile Medico del Centrodi Riabilitazione del Valdarno

Le virtù nascoste del limone

Il 3 ottobre 2012 l'Istituto diRi cerche FarmacologicheMa rio Negri, con il supportodel Con sorzio del Limone diSiracusa e del Ministero delle

Politiche Agricole hanno organiz-zato il con vegno "Le virtù na -sco ste del Limone - A gri col tu -ra, scien za, salute".

Scopo dell'incontro è statoquello di far conoscere le interes-santi e spesso poco note qualità diquesto frutto prezioso nell'alimen-tazione, ma anche nella prevenzio-ne di alcune patologie.

Durante il convegno sono statepresentate le specificità territorialidella produzione di questo a gru -me, si è parlato del suo ruolo nel -l'alimentazione e in cucina e si èpresentato il razionale e le caratte-ristiche di uno studio clinico degliOspedali Riuniti di Bergamo, in

L’ETRURIA N. 6 del 31 marzo 2013

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La voce del “Mario Negri”

Una nuova metodica,chia mata “decapneizza-zione”, consente di ri -pulire il sangue dall’ani-dride carbonica nei pa -

zienti con insufficienza respirato-ria acuta, salvandone la vita.

E’ stata per la prima voltaapplicata ad Arezzo dal dottor Raf -faele Scala, direttore della Pneu -mologia.

“Si tratta - spiega il dottorScala - di una tecnica di rimozioneextra-corporea di anidride carbo-nica, per trattare una grave formadi insufficienza respiratoria acuta,in pazienti con grave malattiarespiratoria avanzata e che non r -spondono alla ventilazione mecca-nica non-invasiva.”

Una speciale apparecchiatu-ra, per il momento utilizzata solopresso centri pneumologici dieccellenza, ripulisce il sangue dal -la anidride carbonica sostituendola funzione dei polmoni e rispar-miando al paziente la ventilazionemeccanica: il paziente non devepiù subire il ventilatore meccani-co che forzatamente fa entrareossigeno nei polmoni e fa uscirel’anidride carbonica prodottadall’organismo, mediante una ma -schera (ventilazione non invasiva)o mediante un tubo che deveessere posizionato e mantenuto intrachea (ventilazione invasiva).

La paziente trattata con questametodica era una donna aretinadi 83 anni, con grave insufficienzarespiratoria cronica riacutizzata.

Ricoverata nell’UTIP (unità diterapia intensiva pneumologica)della Pneumologia Aretina, nonaveva risposto all’applicazioneprolungata della ventilazione nonin vasiva e aveva rifiutato categori-camente l’intubazione e il trasferi-mento in Rianimazione.

“Per queste ragioni - spiega ildottor Scala - abbiamo propostoalla donna di sottoporsi a questatecnica sperimentale, applicatacon risultati incoraggianti in ma -lattie croniche simili e avanzate, inpochi casi trattati in soli due centriin Italia, Bologna e Torino, con cuiabbiamo stretti contatti per proto-colli di studio sulla ventilazionemeccanica.

Senza questa nuova opzione

terapeutica non ci sarebbe statopiù nulla da fare e la donna sisarebbe dovuta arrendere al de -corso inesorabile della sua malat-tia.

Dopo solo 8 ore di trattamen-to con la decapneizzazione i valo -ri di anidride carbonica sono sce sidi 30 punti e le condizioni dellapaziente sono rapidamente mi glio -rate, a un punto tale da non neces-

sitare più della ventilazione non-invasiva.

La signora è stata quindi di -messa e portata nella sua abitazio-ne, dove continua il trattamentocon solo ossigeno”.

Questa nuova metodica arric-chisce la Pneumologia di Arezzo,realtà clinica di altissima qualità;l’’UTIP, costituita da una affiatataéquipe di medici, infermieri edoperatori sanitari, potenziata nel -l’ultimo anno con la riapertura di3 posti letto con un infermierededicato, vanta grande esperienzanel trattamento dell’insufficienzarespiratoria: in 5 anni sono statitrattati più di 700 casi di pazienticon insufficienza respiratoriaacuta grave, utilizzando nel 70%dei casi la ventilazione non invasi-va e nel 30% la ventilazione invasi-va mediante tracheotomia, con untasso di mortalità del 10%, in lineacon i dati della letteratura interna-zionale.

La tecnica della ventilazionenon invasiva ha consentito nel -l’80% dei casi di evitare l’intuba-zione e il trasferimento in Riani -mazione.

Altro fiore all’occhiello è l’atti-vità scientifica: lavori pubblicati suriviste prestigiose e presentati acongressi nazionali e internaziona-li.

Insufficienza respiratoria acuta: nuova tecnica applicata per la prima volta ad Arezzo

Verso il recupero dell’autonomia dopo ictus cerebrale: un progetto

La calcolosi della colecisti. Diagnosi, terapia e prevenzione

Il dottor Raffaele Scala: la “decapneizzazione” è una metodica salvavitaL’impegno del Centro di Ria bi litazione del Valdarno e di Cit ta di nanza Attiva

L’Associazione “Amici di Fran cesca”, interpretando il sentimento deisoci e dei lettori del Gior nale L’Etruria, partecipa al dolore del nostroSocio e Consigliere Piero Donati, formulando le più sentite condo-glianze a lui e ai suoi familiari, per la grave perdita della madre sig.raIolanda Rosi.

NecrologioLutti in casa degli Amici della nostra Associazione

Dott. Raffaele Scala

Dott.ssa Daniela Corsi

Un’intervista con il dott. Angiolo Agnolucci dell’Ospedale San Donato di Arezzo, amico e collaboratore dell’Associazione “Amici di Francesca”

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Sabato nove marzo, con unasemplice, agreste cerimo-nia, quasi da cristiani ca ta -combali (ormai in una so -cietà a maggioranza neopa-

gana dovremo abituarci a questoaggettivo dell’antica Roma), il Vi ca -rio della nostra Diocesi, Mons.Gioac chino Dallara, ha riaperto alcul to religioso la chiesa di San t’A -gata a Cantalena.

L’antica e, artisticamente par -lando, davvero splendida chiesettadel noto borgo cortonese era an -data quasi distrutta nel 1999, a se -guito dell’esplosione di una bom -bola di gpl adoperata dal miticoparroco don Rodolfo Catorcioniper dare un minimo di riscalda-mento invernale ai suoi anzianiparrocchiani.

Da allora Cantalena (nonostan-te che nella parte medievale delborgo avvenisse la nota trasforma-zione in oasi residenziale estiva diinnamorati, locali e foresti, dellano stra montagna e del buen ritirodi screto o da breve romitaggio diper sonaggi di primo piano dellano stra repubblica) si è quasi spo -

polata e a presidiare quel meravi-glioso angolo dei nostri monti sonrimaste appena due famiglie .

Una è quella di Walter Ber nar -dini che, attorniato dalla moglieRoberta Martini, dal figlio Michele(in rappresentanza del fratello,Samuele fuori casa per attività dimotocros di cui è uno dei piùgran di campioni italiani e delleso relle Chiara e Sara impegnate a

scuola) ha fatto, come si usa dire,gli onori di casa rappresentandotutta la comunità cristiana cantale-nese di ieri e di oggi; ma, come haben sottolineato nel suo breve, masentito, discorso Mons. Dallara,“rappresentante con i figli anchedel domani di quest’avito borgocortonese”.

Un borgo che con questa pic -co la cerimonia mette a dimora unnuovo seme di speranza cristianadi rinascita e di avvio di costruzio-ne di un domani che riparte pro -prio dal ricordo dell’indimentica-bile parroco don Rodolfo, che loguidò ininterrottamente per quasitutto il Novecento e che con il re -stauro della propria chiesetta ri -

parte non dal transitorio economi-co, ma dai fondamentali dell’ani-ma cristiana di una comunità av -vezza a guadagnarsi il vivere la vo -rando con il sudore della propriafronte.

Anche il restauro, magistral-mente studiato e guidato sul cam -po dall’architetto cortonese SilviaPoggioni, che ha già avanzato unnuovo progetto di completamentodefinitivo nella parte della parete

orientale relativa agli affreschi diIgnazio Lucibello, è un segno po -sitivo di chi crede nel domani enei valori della “piccola patria”.

L’opera di recupero e restauroè stata finanziata dall’Istituto dio -ce sano del Clero, guidato daMons. Donato Buchicchio e inque st’occasione degnamente rap -presentato dal vicepresidente, ar -chitetto Gino Lelli.

I lavori sono stati eseguiti dalla

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Accade che particolari cele -bra zioni e feste ci portino a sen ti -re in un modo che non è l’abitua-le. E così la Pasqua enfatizza unmo rire per risorgere, mentre ilnostro modo ordinario di pensareè quello di un nascere per mo ri -re; venendo infatti al mondo ci ècon segnato un tesoro da spende-re fino al momento che il saccori marrà vuoto e l’esperienza di vi -ta conclusa

La filosofia della Pasqua in -vece è promessa di una vita nuo -va con richiamo ad un esempioin natura: se il chicco di grano,ca duto a terra non muore, ri -mane solo; se invece muore,por ta molto frutto (Gv 12, 24).Ma quello che dà valore a questaparabola è che Gesù la rende og -gettivamente fondata con l’interosuo modo di essere e dalla nettaco scienza che egli ha di una suae sistenza anteriore a quella uma -na. Questo noi lo chiamiamo fedenell’al di là, mentre la sua non èfede, ma il sentirsi gestore di unregno, d’altra natura rispetto aquelli che noi conosciamo. Ognisua parola, ogni riga di Vangelo, esoprattutto ogni suo atto è direttoa dimostrare e celebrare un re -gno che spiazza l’umano e gli con -trappone un ordine di cose su -periore e al riparo di ogni delusio-ne e usura del tempo, a cui tutte leco se sono soggette.

Se queste cose le dicesse unal tro sarebbe facile considerarlemitologia o gioco di fantasia , manel caso suo hanno per fonda-mento una sua ineccepibilestraordinaria coerenza, un equili-brio di pensiero e di azione chetutti ammirano e nessuno puòmet tere in dubbio. Affermazionicome queste: Non abbiate pauradi quelli che uccidono il corpo,ma non hanno potere di ucciderel’anima; temete piuttosto colui cheha il potere di far perire e l’animae il corpo nella Geenna, oppure:Non accumulatevi tesori sulla ter -ra, dove tignola e ruggine consu-mano e dove ladri scassinano erubano; accumulatevi invece teso -ri nel cielo, dove né tignola néruggine consumano, e dove ladrinon scassinano e non rubano (Mt10, 28; 6, 19-20), dette da luihanno il peso stesso che ha la suainattaccabile persona. Quando poidirà. Sono uscito dl Padre e sonovenuto nel mondo, ora lascio dinuovo il mondo e vado al Padre(Gv 16, 28), sarà altrettanto facile,e per i bene informati dovere dicoscienza, piegarsi a lui. Questal’af fluenza e il gioco concentricodei dati che, partendo da lontanocioè dal modo completo di ve de -re Gesù, danno forza e fondamen-to all’esultanza pasquale, al l’al le -luia che ne è inconfondibile gri do.

Cellario

L’ETRURIA N. 6 del 31 marzo 2013 ATTUALITÀ

Ditta Gielle di Genito Luigi, dal no -to maestro artigiano Egisto Pog -gio ni e, in parte, dallo stesso Wal -ter Bernardini, che è il conduttoredell’agriturismo Sant’Agata,(http://www.rurality.it/agrituri-smi/arezzo/sant-agata-a-cantale-na), sorto da ormai un decennionel l’antico complesso degli edificie dei terreni parrocchiali.

Nel corso della piccola ce ri -monia di inaugurazione del re -stau ro di restituzione della chiesaal culto religioso, Mons. Gioc chi -no Dallara ha avuto modo di ap -prezzare i beni artistici e di de vo -zione popolare conservati in San -t’A gata di Cantalena: dal fonte bat -tesimale in masso unico di pietralocale ora ben collocato sul latosinistro dell’ingresso principale, aidue altari laterali, alla parete affre-scata dal grande pittore Lucibello,alla croce lignea appoggiata adestra, alle icone di Sant’Agata e diSan Michele, all’altare medioevalecentrale.

Il tutto racchiuso in una navataunica e ora riportata allo splendo-re delle sue origine sia nel pa vi -mento di ottimo cotto fiorentino,sia negli intonaci a malta bastardae di color ocra sia nella coperturaa capriate e pianelle.

Un insieme architettonico ecul turale di grande valenza, checosì è stato presentato, nel corsodel suo breve, ma appassionatoin tervento dall’architetto SilviaPog gioni, curatrice del restauro:“L’impianto originario della chiesasembra risalire al 1200, ma leprime notizie certe, relative allaChiesa di Sant’Agata a Cantalena,risalgono al 1426, quando erariservata al popolo la nomina deiparroci. Intorno al 1500 fu unitaal la parrocchia di S. Miche lan -

giolo a Populonico ed eretta aPrio ria. Assunse allora l’attualestruttura muraria.Nello stesso pe -riodo (1523) Bartolomeo Tur pinoZaccagnini cortonese, allievo delSignorelli, dipinse la tavola raffigu-rante la Madonna con il Bam bino,S. Michele e S. Agata. Nel re staurodel 1943 la chiesa fu alzata di unmetro, il tetto e il pavimento furo -no rinnovati, l’orchestra fu tolta ele finestre da rettangolari furonori costruite ovali. Il fonte battesima-le in pietra serena è datato 1659.Gli affreschi nella facciata orienta-le sono dell’amalfitano IgnazioLucibello (1904-1970), che in se -gnò disegno nelle scuole di Cor to -na nel periodo bellico. La croceesterna alla chiesa, che è posta sulpiazzale antistante l’ingresso (finoall’editto napoleonico del 1805“cam posanto o cimiterio”) è inghi sa fusa ed è stata realizzata dal -la Fonderia del Pignone di Firen -ze.”

La piccola cerimonia presie-duta dal Vicario diocesano Mons.Dallara si è conclusa con la fotoricordo, che qui pubblichiamo, econ un arrivederci al dieci agosto,quando gli ultimi cantalenesi, gui -dati da Walter Berrnardini, or ga -nizzeranno una festa parrocchialeall’antica aperta a tutti i montagni-ni, a tutti i cortonesi e a tutti co lo -ro che vorranno godere un buonpomeriggio e una buona serata dimezza estate in un’oasi naturaledei monti cortonesi, ancora in -contaminata e salvata dall’amoreromantico dei suoi ultimi abitanti.

Mons. Gioccahino Dallara si ègià impegnato a celebrare in quelprossimo dieci di agosto una santamessa in onore di sant’Agata e ditut ti i montagnini cortonesi.

Ivo Camerini

riaperta ai fedeli la chiesa di Cantalena

Più che le parole, le foto

Molti lettori ci hannochiesto di intervenirecon il giornale perchiedere a chi dicompetenza il ripristi-

no di muri a secco caduti già datempo a causa delle abbondantipiogge di questo inverno.

Effettivamente il problemaesiste e non ci rendiamo contoperché la vigilanza urbana, unavolta verificata la caduta del muro,non provveda con lettera o ingiun-zioni a chiederne il ripristino.

Molti di questi casi sonolungo le strade e non basta uncartello per dire che c’è una inter-ruzione.

Può succedere che qualcheautomobilista distratto possa ur -

tare con la sua auto su questi cu -muli di sassi.

A chi poi dedicare la respon-sabilità e il recupero economicodel danno?

Questi muri sono una caratte-ristica storica della nostra culturacontadina; sarebbe bene non

perdere questa nostra storia lo -cale, e se la responsabilità econo-mica è dei privati, non sarebbemale verificare se esiste qualchepossibilità per l’Ente comunale dicontribuire in qualche modo.

E’ vero che le Ammini stra -zione Comunali sono economica-mente con il fiato corto, ma man -tenere viva una tradizione presu-mibilmente può essere un motivodi riflessione.

Muri a secco caduti da tempo

Orario invernale - SS. Messe Festive - Vicariati di Cortona, Camucia e TerontolaSABATO– S. MESSA PREFESTIVA

16,00 - OSPEDALE “S. Margherita” alla Fratta - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO16,30 - Cristo Re a CAMUCIA17,00 - S. Filippo a CORTONA – S. Giovanni Evangelista a TERONTOLA - S. Maria aMER CATALE18,00 - SS. Cristoforo e Biagio a OSSAIA

DOMENICA mattina7,30 - S. Pietro a CEGLIOLO8,00 - Basilica S. MARGHERITA – Monastero S. Chiara a CORTONA - Cristo Re a CA -MUCIA - S. Agata alla FRATTA.8,30 - S. Filippo a CORTONA8,45 - S. Maria degli Angeli a MEZZAVIA - Sorelle dei Poveri (via S. Margherita, 47) aCORTONA 9,00 - Monastero SS. Trinità a CORTONA - S. Giovanni Evangelista a TERONTOLA -S.Bartolomeo a PERGO - S. Biagio a MONSIGLIOLO - S. Celestino a FOSSA DEL LUPO(Camucia)9,30 - S. Maria a RICCIO - Sacra Famiglia alle PIAGGE (Camucia) - S. Leopoldo a PIETRAIA10,00 - S. Francesco in CORTONA - Basilica di S. Margherita in CORTONA - Cristo Re aCAMUCIA - SS. Cristoforo ed Emiliano a MONTECCHIO - S. Giusto a FRATTICCIOLA - S. Ca te -rina alla FRATTA - S. Eusebio a TAVARNELLE - S. Giovanni Battista a MONTANARE - SS.Michele Arcangelo a S. ANGELO10,15 - S. Francesco a CHIANACCE10,30 - Eremo delle CELLE - S. Pietro a CEGLIOLO - S. Martino a BOCENA - S. Lorenzoa RINFRENA10,50 - RONZANO11,00 - Cattedrale di CORTONA - S. Maria del Rosario a CENTOIA - San Bartolomeo aPERGO - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO - S. Agata al la FRATTA - S. GiovanniEvangelista a TERONTOLA11,15 - S. Maria a MERCATALE - S. Marco in VILLA - S. Maria Assunta a FARNETA11,30 - Cristo Re a CAMUCIA - SS. Biagio e Cristoforo a OSSAIA - S. Bartolomeo aTEVERINA11,45 - SS. Ippolito e Biagio a CRETI

DOMENICA pomeriggio16,00 - S. Pietro a POGGIONI - Eremo delle CELLE - S. Maria delle Grazie al CALCI NAIO16,30 - Basilica S. Margherita in CORTONA – Cristo Re a CAMUCIA - PIAZZANO (4^domenica del mese) - VALECCHIE (2 ̂domenica del mese)17,00 - S. Giovanni Evangelista a TERONTOLA - S. Maria a MERCATALE18,00 - S. Domenico a CORTONA

PRONTA INFORMAZIONEFARMACIA DI TURNO

Domenica 31 marzo 2013Farmacia Boncompagni (Terontola)Turno settimanale e notturnodall’1 al 7 aprile 2013Farmacia Centrale (Cortona)Lunedì 1° aprile 2013Farmacia Centrale (Cortona)

Domenica 7 aprile 2013Farmacia Centrale (Cortona)Turno settimanale e notturnodall’8 al 14 aprile 2013Farmacia Bianchi (Camucia)Domenica 14 aprile 2013Farmacia Bianchi (Camucia)

GUARDIA MEDICACortona, vicolo Mancini 0575/63.90.55A Mercatale di Cortona 0575/61.92.58

� �L’ABC della fedenella liturgia delle Domeniche

Domenica di Pasqua31 marzo 2013

(Lc 24, 1-12)

Filosofiapasquale

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NECROLOGIO

TARIFFE PER I NECROLOGI: 25 Euro

positivo a questa tornata elettoralema non mi sento di attribuirlo amiei demeriti. A Cortona, infatti, laLega Nord ha preso alla Camerauna percentuale (l’1,04%) con -forme alla media della Lega Nordin Toscana.

Il nostro 1% è il primo mat -tone su cui cominciare a costruireuna grande casa. Sono voti reali,di stima per il nostro ope-rato, ar -rivati quando era in atto lo tsu -nami grillino che ha numerica-mente ridotto tutti i partiti sia didestra che di sinistra. Trovo inge -neroso confrontare i dati della Le -ga Nord a Cortona a queste ultimeelezioni con quelli delle regionalidel 2010, dove il trend era bendiverso.

L’impegno per il territorio diCortona portato avanti dalla LegaNord e da tutte le altre forze politi-che dovrà essere misurato alleelezioni amministrative del 2014:è normale che alle elezioni politi-che i cittadini facciano valutazionipiù complesse e che esulano daiproblemi locali.

Spetterà quindi ai cittadini giu -dicare se in futuro vi sia o menospazio di crescita per la Lega Norda Cortona. Presenteremo, infatti,

Mio malgrado mi trovo a ri -spondere all’articolo del Con si -glie re Comunale Luciano Meoni:“Futuro per Cortona, elezioni2013 Valutazioni locali” apparsonell’ultimo numero de L’Etruria.Ora, se, come lo stesso Meoniscrive, il risulta-to elettorale dellaLega è stato deludente, mi chiedoil perché di queste attenzioni. Sel’obiettivo fosse quello di scredita-re la Lega e il sottoscritto in vistadelle prossime elezioni ammini-strative, esso non rende merito al -lo stesso Meoni che ho più voltepubblicamente elogiato per l’im -pegno e la serietà.

Chi conosce il mio lavoro sabene che presto attenzione esclu-sivamente ai problemi ammini-strativi del nostro territorio. Leazioni della Lega Nord sono staterivolte a questo fine: la stessamanifestazione di domenica 17feb braio con l’arrivo dell’on. Bor -ghezio a Terontola (cui ha assistitolo stesso Meoni) aveva lo scopo di

evidenziare l’allarme sicurezza peril tratto di SR 71 che attraversaTerontola. Purtroppo i fatti succes-sivi, che hanno visto un altropedone investito proprio in queltratto di strada, hanno confermatol’opportunità della nostra iniziati-va. Meoni ha presentato in materiaun’interrogazione al Sindaco chesarà trattata nel prossimo Con -siglio Comunale. Per sonalmenteritengo utile ed oppor-tuno che iproblemi amministrativi del no -stro Comune siano sempre denun-ciati, da chiunque ne abbia la sen -sibilità e la premura, nell’interesseesclusivo della collettività. Nonintendo quindi replicare all’accusache Meoni muove alla Lega di averfatto dei copia ed incolla, chetuttavia andrebbero dimostrati.

Non ho mai detto di esserebra vo, ma semplicemente di es -sermi fatto il mazzo. Credo chenes suno possa disconoscere que -sto mio impegno che toglie tempoalla mia famiglia e al mio lavoro.

Riconosco un risultato non

Replica a Luciano Meoni Centrali a biomasse,il business e il buon senso

La fermata degli autobus

Assistiamo a un botta e rispo-sta tra coloro i quali fiutano unbusiness e coloro che, lungi dalchiudere a prescindere, pretendo-no che si realizzino opere ecoso-stenibili, non invasive dal punto divista ambientale e della salute, masoprattutto tassativamente inseriteall’interno di un quadro normativoche solo un piano attuativo, re -datto secondo criteri scientifici,può garantire.

Centrale a biomasse di Ri -gutino.

Ringraziamo la ditta proponi-trice, per aver generosamenteconcesso ai nostri polmoni di ri -cevere un po’ meno polveri sottilie altre benefiche essenze abbas-sando di ca. 5 volte la potenzanominale della capacità produttivadella centrale che vogliono re -galarci; la ringraziamo davvero,ma vorremmo spostare il discorsoad altro livello.

Tralasciamo solo un istante ilfatto che possano essere statedette inesattezze riguardo la ca -pacità produttiva dell’impiantoproposto dal richiedente, quandoquesti aveva apportato modifichedi sostanza senza darne notizia achi poteva esserne interessato(vedi gli abitanti della zona inoggetto) - non che sia dovuto masicuramente gradito - e pensiamopiuttosto a quanto previsto oggisul piano legislativo.

Non esiste una legge, un re -golamento, un piano che sullabase di studi scientifici, basati suprove certe e svolti da enti in -dipendenti, stabilisca a quale di -stanza da civili abitazioni possanoprovocarsi emissioni derivantidalla combustione di quellematerie che vengono utilizzate alfine di ottenere energia elettrica etermica per riscaldamento, e,soprattutto, quali limiti debbanoessere rispettati nella concentra-zione nell’aria dei fumi derivantidall’incenerimento di tali sostanze.

Per essere ancora più chiari,cosa ce ne facciamo della promes-sa di una centrale più piccolaquando al di là di una autocertifi-cazione, manca la possibilità di unassiduo controllo sulla tipologia disostanze combuste ma, soprattut-to, manca un vincolo al numeromassimo realizzabile di detti im -

pian ti?Chi potrebbe porre un veto

all’autorizzazione di altri successi-vi innumerevoli impianti dellostesso tipo?

Ci vogliamo annerire i pol mo -ni tutti allegramente?

Siamo felici di sapere che nonverrà bruciato olio di palma in -donesiano, ma non possiamo es -sere felici di respirare quantitativiillimitati di potature e scarti dilegname vari.

La filiera corta (scarti derivantidalle industrie e aziende agricolelocali) è sicuramente meglio diquella lunga o lunghissima, machiediamo alla Provincia e a tuttigli organi interessati di non proce-dere ad autorizzare impianti dinessun genere fin quando nonsarà stabilito dalla Regione un li -mi te massimo in tal senso, nonchéuna distanza minima da popolosefrazioni come quella di Rigutino.

Dove peraltro non è nemmenochiara l’effettiva possibilità direalizzare simili manufatti per losvolgimento di attività classificate“insalubri”.

Siamo qui a rivendicare undiritto sacrosanto, che è quellodella salute, per noi e i nostri figli,non la vogliamo buttare sul pateti-co o passare per quelli del “no” aprescindere.

La produzione di energiaelettrica tramite combustione dibiomasse non va demonizzata, maregolamentata e incentivata se -condo giusti criteri.

Siamo consapevoli di viveretempi di crisi e mancanza di la -voro, ma siamo anche consapevoliche non se ne crea autorizzandoimpianti alla rinfusa e, comunque,non sarebbe giusto crearne ar -recando pregiudizio alla salutedelle persone.

Perché di questo si tratta.Auspichiamo maggior sensibi-

lità e una presa di coscienza daparte dei soggetti chiamati in cau -sa e chiediamo a tutti gli

Imprenditori capaci e onesti,che costituiscono la spina dorsaledi questo Paese, di mettersi unamano sulla coscienza e dare illoro contributo affinché possiamoessere tutti un po’ meno disfattistie tornare a sperare nel futuro.

Alessio Marchi

L’ETRURIA N. 6 del 31 marzo 2013 ATTUALITÀ POLITICA

PRESO ATTOChe, la fermata degli autobus almercato vecchio, crea probleminotevoli ai cittadini, anziani, stu -denti, con lamentele provenientianche dai turisti, i quali si trovanoa salire, con i propri bagagli viaGuelfa, per arrivare nel centro sto -rico.

CONSIDERATOChe, Cortona sta subendo più dialtre realtà, essendo centro sto -rico, una flessione negativa anche

in termini economici, con le atti -vità commerciali e turistiche, infor te crisi, visto anche la mancan-za di servizi, come appunto il tra -sporto pubblico, il quale è neces-sario al fine dell’utilità pubblica,sempre se gestito con criteri giusti,in modo da rendere fruibile lostesso.

CONSIDERATO ALTRESI’Che, il servizio pubblico suddetto,viene pagato dai cittadini, studenti,turisti, i quali però si trovano condisagi, causati da una cattiva collo-cazione del teminal bus, che do -vrebbe essere ristabilita in piazzaleGaribaldi

PRESO ATTO ALTRESI’Che, già nel passato uno studio deltraffico, pagato “profumatamente”con soldi pubblici, aveva stabilito,che il fulcro dello studio stesso,verteva nel ripristino a doppiosenso di marcia del Viale CesareBattisti. Pertanto, il blocco del passaggiodei pulman in via Severini, è statoutile e necessario, per non gravare

MARMI - ARTICOLI RELIGIOSI

Terontola di Cortona (Ar)Tel. 0575/67.386Cell. 335/81.95.541www.menchetti.com

su una situazione già esposta, mache di fatto ad oggi rende necessa-ria anche un'altra valutazione deltraffico, specie quella rivolta alservizio pubblico suddetto

INPEGNA- Il Sindaco, la giunta il consigliocomunale a rivedere il piano deltraffico a Cortona, con il ripristinodel servizio autobus a fermata inpiazzale Garibaldi, zona centrale epiù fruibile da parte dell’utenzatutta- Il Sindaco, la giunta a ripristina-

re il doppio senso di marcia delvia le C. Battisti, considerando dasubito la fattibilità di un nuovoparcheggio a Cortona, pensando aPorta Colonia, in modo da occu -pare i posti che andrebbero persi,una volta ripristinato il doppiosenso di marcia del suddetto viale,visto che gli stessi ad oggi sonocollocati lungo detto tragitto.

Luciano Meoni

Questa pagina “aperta” è dedicata ai movimenti, ai partiti ed all’opinione

di cittadini che vogliono esprimere le loro idee su problemi

amministrativi del Comune di Cortona

Il pino curvoLì dall'orlo del dirupo sembra voglia fare un tuffo a valle. O forse è aliante in procinto di volare.

Soffia il vento sulla verde chioma

come volesse alzarlo in volo.Ma non lo stacca da quel suolo.

Perché lì vuol morire quel pino curvo che osserval'erboso mare.

Amos Grilli da Cortona

Gesù risortoNon ci sono voci stasera,

la campana silentedi tristezza, circonda il mio cuore!

La pace risuona, con queirami di palme d’ulivo, e ora

come una luce rischiara la sera!Il vento si placa ad un tratto.Gesù è sceso dalla sua croce,e ritorna a gioire l’amore!Ora cantano le campaneal Cristo risorto, e come

un brivido intorno mi avvolge. Alberto Berti

Varia la notteAdesso che la Notte più non temi evochi a volte quelle dei primordi: le infantili e l'adolescenziali paura t'infondevano e sospetto. Se tu nel tenebror vedevi il male, l'insidia in cui si celano i malvagi, l'infida cappa nera da evitare, non era per inconscia regressione né per retaggio dell'età remota (quando con l'ombre l'avo ringrottava), ma per le reiterate orrende storie che ciscranne pettegole del vico ai margini del borgo medievale narravano, di solito al tramonto, pe' incutere timore a voi marmocchi e indurvi a rimanere nei paraggi. E tu, suggestionato dai racconti, appena sceso il Sole oltre i crinali rientravi in casa e dalla finestra, rapito dai colori e dalle forme, miravi il variare dell'Occaso e il rapido imbrunir di Terra e Cielo. Poi desinavi al lume di candela, inginocchiato recitavi un'Ave e, pria che il buio empisse la tua stanza,ti rimpiattavi sotto le coperte e trattenevi il fiato ed ascoltavi l'enigmatiche voci della Notte mentre via via cedevi al dolce sonno. E t'eri finalmente ormai affrancato

dalla Notte pervasa di fantasmi quando, per esigenze esistenziali,t'allontanasti dall'angusto mondo per quello immenso metropolitano dalle notti affollate d'irrequieti pregne di note e luci frastornanti. Quel collettivo rito degli eccessi che pare esalti ma spersonalizza e di sovente ottunde anche la mente, subito ti sedusse e ti coinvolse. Breve però fu quell'infatuazione: anzi che tu ne divenissi schiavo che tu smarrissi il dono introspettivo,l'inani nottolate abbandonasti. Fu poi calcando le solinghe strade per ritrovare la meditazione che incontrasti la Notte dell'idillio, del sentimento, del romanticismo: si palesò ch'avei l'età di mezzo e conquistò di subito il tuo cuore ché pareva fondesse Cielo e Terra ... Nel crogiolarti fra le notti andate, tremulo e fidente nel contempo, oggidì frughi e cerchi oltre le stelle la recondita Notte siderale da cui par scaturisca ogni Creatura: la Notte che affascina e spaura che indarno tenti di prefigurarti e dove tutti gli Avi son rientrati.

Mario Romualdi

una lista con il simbolo dell’Al ber -to da Giussano anche alle prossi-me elezioni amministrative. Sarà laprima volta a Cortona.

Non ritengo di dover accettarelezioni di collocazione politica danessuno e non ho la presunzionedi darne, pur essendo nutrita laschiera di coloro che sono rimastidisorientati da un quadro politiconazionale molto turbolento negliultimi 15 anni. Posso orgogliosa-mente rivendicare di non aver maiguadagnato un euro dalla passio-ne che anima la mia vita.

Per quanto possa interessareai lettori (presi da ben altri pro -blemi…), ricordo che nel 2009ho fatto una scelta politica chiara eprecisa. Da tre anni sono militanteper la Lega Nord: sono orgogliosodi aver messo la faccia per il miomovimento proprio nel momentopiù difficile in Toscana avendo tut -to da perdere e nulla da guada-gnare vista la mia posizione nellistino regionale che non mi davachance. Credo non vi sia dimo -stra zione migliore di attaccamentoe di amore disinteressato.

Marco CasucciSegretario Lega Nord Cortona-

Valdichiana

I Anniversario

Un anno è trascorso, ma il ricordo di teè sempre vivo. Con immutato affetto ti ricordano Giu -sep pe, Annunziata, Ernesto e Familiaritutti.

22 marzo 2012

Orsola MagiGnerucci

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gio favorirebbe la squadra di casache comunque non sarebbegarantita perché ha ancora dadisputare l’ultimo incontro alMaestà del Sasso contro il CortonaCamucia. Una partita sicuramenteaperta a qualsiasi risultato.

Il Marciano affronterà in casail Castiglion Fi bocchi; mentre ilLucignano avrà in casa l’Ambra eterminerà al Farinaio contro il Te -rontola. Tanto il Cortona che ilTerontola, saranno decisivi per lesorti finali del torneo. Per saperechi vincerà il campionato, bisognaaspettare ancora i 180 minuti cheancora mancano alla fine.

La seconda e terza classificata,disputeranno i Play-Off con laquarta che sarà il Talla, cheadesso è a 46 punti, l’ultima inlizza uscirà tra Torrita, Alberoro eCortona Camucia.

Per quanto riguarda le retro-cessioni, è già in seconda il Mon -tecchio, mentre, Bettolle, Ambra eCastiglion Fibocchi, si giocheran-no le ultime speranze, tanto perentrare almeno nei Play-out, op -pure per non caderci affatto. Peril Tegoleto, senza un miracolo gliamici di Badia al Pino sono retro-cessi.

Nel prossimo turno, il Cortonadovrà recarsi a Torrita di Siena, ilTerontola a Tegoleto, mentre ilMontecchio affronterà la Traina, inquella che sarà l’ultima partita inPrima Categoria, giocata all’EnnioViti.

Seconda CategoriaFocalizziamo l’interesse sulle

nostre due squa dre cortonesi.La Fratta in due gare conquista

altri 4 punti preziosi, che le fannomantenere il 4° posto, anche seex-equo con l’Asinalonga.

Nella 27a. giornata, i rossoverdi vanno a vincere per 2-1 al -l’Amiata, mentre nel turno succes-sivo, pareggiano al Burcinella 1-1contro lo Spoiano.

Decisivo sarà il prossimo in -contro per entrambe le conten-denti. Camucia Calcio-Fratta S. Ca -terina, un derby decisivo soprat-tutto per il passaggio agli spareggiPlay-Off. A sole due giornate dallafine del campionato, la Fratta inclassifica ha 44 punti mentre a 43segue il Camucia Calcio.

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pionato è stato appannaggio delCesa.

Ai play passeranno senz’altroS.Quirico e Rapolano, mentre pergli altri due posti, lotteranno finoalla fine, Asinalonga, Fratta, Ca mu -cia, Virtus Chianciano e Torrenieri.

Cinque squadre in due posti,oggi distanziate tra loro da solidue punti.

Il Ca mucia negli ultimi dueturni ha to talizzato 4 punti esatta-mente come i cugini della Fratta,in virtù del pareggio 1-1 conqui-stato a Spoiano e la vittoriasempre in trasferta per 1-o neiconfronti del Trequanda.

Terza CategoriaPurtroppo nel giro di quattro

giorni, tra domenica 17 e merco-ledì 20 Marzo, la Fratticciola si ègiocata molto del suo credito

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Prima CategoriaCortonesi un po’ distratte in

questi due ultimi due turni dicampionato.

Il Cortona in due gare conse-cutive giocate al Maestà del Sasso,prima riesce a vincere contro ilmodesto Ambra per 1-0, quindiperde per 3-2 contro il forteMarciano, che già nella primaparte della gara conduceva per 3-0.

Il Cortona faceva suo il 2°tempo, con due reti all’attivo, cheperò erano sufficienti a raggiunge-re il pareggio per riequilibrare lesorti della gara.

Il Terontola in due partiteottiene solo due punti, in virtù dialtrettanti pareggi.

Prima pareggia per 1-1 neldifficilissimo campo del Marciano,quindi altro risultato di paritàconquistato al Farinaio contro ilquotato Torrita di mister LucaMearini, con punteggio pieno direti, e di suspance, 3-3.

Niente cambia per il Mon tec -chio che continua imperterrito aperdere tutte le gare.

Questa volta ha limitato idanni; contro il modesto Casti -glion Fibocchi perde con una solarete di scarto, si fa per dire eottiene una onorevole sconfitta per2-1.

Giunti alla 28° turno dicampionato, con due sole partitealla conclusione del girone diritorno, la situazione è ancoramolto ingarbugliata.

Adesso sola in testa a 57 pun -ti, troviamo il Bibbiena; a 56 punti,con una sola lunghezza di distaccoe tutto periò può accadere, il Lu -cignano; a 55, ancora con buonepossibilità di superare l’attualecapolista il Marciano.

Queste tre squadre sono lemaggiori candidate alla vittoriafinale; ovviamente per queste tresquadre saranno decisivi gli ultimidue turni di campionato.

Il Bibbiena affronterà in casanello scontro diretto il Mar ciano.Sarà sicuramente uno scontro adalto livello perché sono duesquadre che hanno lavorato benedurante tutto il corso del campio-nato; questo scontro sarà decisivoe troverà le compagini pronte atentare la vittoria perché il pareg-

positivo accumulato fino a primadi queste due gare.

Nel turno domenicale di ca -pionato è andata a perdere per 2-1 contro il S.Giovanni di Arezzo,squadra penultima in classifica,mentre nella finalissima di CoppaChimera, a Castiglion Fiorentino,in notturna con il Santa Firmina,un’altra amara sconfitta sempreper 2-1. Resta l’ultima speranza.

Il Chitignano è capolista con53, mentre i giallo rossi di misterMeacci seguono a 49. Ci sonoancora tre partite da giocare,speriamo bene.

Resta soltanto la sicura parte-cipazione agli spareggi ai Play-Off,ma le partite di calcio hannoognuna una propria storia. Tuttopuò succedere.

Danilo Sestini

In seconda categoria Fratta e Camucia testa a testa per i play offE’ morto Alberto roggiNella 27 e 28 giornata dei campionati in prima categoria il Cortona Camucia rallenta la sua corsa e in due partite casalinghe conquista solo 3 punti, il Terontola

consegue due pareggi. In terza categoria dramma per la Fratticciola che dissipa in tre giorni il vantaggio sul Chitignano e perde lo spareggio in Coppa Chimera

ADS Cortona Volley femminile Under 16

L’ETRURIA N. 6 del 31 marzo 2013 SPORT

Conquista le semifinali regionali

Il settore giovanile del CortonaVolley continua la serie disuccessi e questa volta lo fa aimassimi livelli con la squadraUnder 16, allenata da Car -

men Pimentel che conquista a pie -no titolo il diritto a giocarsi le se -mifinali Regionali; la squadra dellegiovani atlete Cortonesi infatti hasconfitto, senza perdere un soloset, la gara decisiva, ultima del gi -ro ne di qualificazione, contro ilVol ley Cecina e si è qualificata co -

me prima del girone B alle semifi-nali Regionali Under 16.

Un risultato eclatante ed ec ce -zionale se si tiene conto che la no -tra “realtà” si è scontrata controformazioni blasonate e certamentecon molti più mezzi ed atlete dase lezionare.

Dopo aver iniziato con unasconfitta nella prima partita delgirone contro il Volley Le Signe lasquadra ha poi vinto in modo net -to e sicuro contro il Cus Siena, ilVol ley San Miniato e appunto il Ce -cina .

In tutte queste gare la squadrasi è dimostrata forte e decisa met -tendo in luce determinazione, tec -ni ca e carattere non comuni e fa -cendo intravvedere le grandi po -tenzialità di queste giovani atleteche sotto la guida di Carmen Pi -mentel, allenatrice esperta e sa -pien te, stanno crescendo e ma tu -rando in fretta.

Allenamenti fatti con impegnoe dedizione stanno facendo diquesta formazione un esempio pertutte le altre squadre giovanili; lasocietà è orgogliosa di queste ra -gazze ed il tecnico Pimentel si diceentusiasta.

In questa fase potrebbe arriva-re un traguardo storico per lasocietà; infatti la partecipazione

alle semifinali potrebbe garantire,indipendentemente dalla vittoriafinale, la partecipazione alle finalinazionali di categoria che si gio -cheranno a Chioggia.

A breve si conosceranno lesemifinaliste, il luogo, le date dellepartire da giocare e la squadradiretta avversaria.

Per il gioco espresso in campola formazione allenata da CarmenPimentel se la puo' giocare dav -vero con tutte le avversarie e i

com plimenti a tutto il gruppo so -no pienamente meritati; occorreche la squadra resti calma e con -tinui a giocare come fatto sinorama siamo certi che in questol'allenatrice saprà consigliarle eguidarle nel modo giusto.

Il gruppo delle atlete è cosìcom posto: Bianchi Martina, Ca -pac ci Angela, Capogna Anna,Cec carelli Giulia, Cocci Fran -cesca, Cesarini Chiara, Gio van -nini Francesca, Ladislai Sonia,Man nelli Benedetta, MenchettiSo fia, Milani Chiara, Mitu Ale -xan dra, Persici Elena, PetrucciStella, Vanni Eleonora.

Riccardo Fiorenzuoli

Alberto Roggi, nato a Vi -tia no nel 1921, iniziò acorrere in bicicletta mol -to presto. Penalizzato co -me tanti altri dalla guer -

ra, che ne interruppe l’attività,vinse 8 corse nel 1945, ben 18 nel1946, partecipò al Giro d’Italia nel1947, fu Campione Italiano degliIndipendenti nel 1949. Il suo so -prannome ci dice tutto: “il Boli -de”. Ripensando alla storia di Al -berto Roggi e collocandola nelsuo contesto ambientale e familia-re, credo che ci sia del “miracolo-so” nei risultati che ha raggiunto.Come spiegare, altrimenti, che ungiovane agricoltore della campa-gna aretina, subito dopo la deva -stante Guerra, senza finanze fami -liari, senza grossi sponsor dietro,senza grossi appoggi di alcun tipo,sia arrivato a vincere il Cam -pionato Italiano e tante altre corse,alcune davvero importanti?

E di contro: dove sarebbe ar ri -vato un atleta con il fisico, lavolontà ed il sacrificio di Roggi seavesse potuto beneficiare delleattenzioni, della tecnologia, delladieta di oggi?

Il ciclismo attualmente ha per -so molto del suo fascino e moltidei suoi appassionati, delusi daitanti scandali e dai tanti casi didoping. Personaggi, anzi, “epicieroi” come Alberto Roggi ci testi-moniano un ciclismo diverso, fattodi sacrifici, allenamenti, fatica,sudore, sopportazioni. Un cicli-smo che fu di Bartali, di Coppi edegli altri corridori come Roggi,scolpiti nel legno delle antichequerce che popolavano i boschidella nostra Italia.

Alberto Roggi, già ultra-qua -ran tenne, ancora staccava i ven -tenni e tagliava il traguardo tra lafol la plaudente nelle tante corseche una volta venivano organizzatenei paesi dell’aretino.

L’amico Massimo Pulitini ha

ri trovato cose impensabili, che cipar lano di un Alberto Roggi fa mo -sissimo per gli sportivi italiani deldopo guerra. Pensate che in unaraccolta di figurine ritagliabili dei118 grandi CAMPIONI di tutti glisport, di fine anni ’40, assieme aCoppi, Bartali, Mazzola, Meazza,Carnera, Nuvolari, Luis, Chron, c’èanche lui, Roggi! Infiniti gli articolidi giornale, le foto con personaggifamosi, i racconti di certi avveni-menti.

Addirittura, c’è un articoloscrit to dallo scrittore Vasco Pra to -lini, che ci parla di Alberto Roggial Giro d’Italia del 1947 e proprionella tappa che attraversò la suaVitiano.

Pratolini seguì eccezionalmen-te il Giro come cronista sportivo epubblicò i suoi articoli (Cronachedal Giro d’Italia) su “Il Nuovo Cor -riere” di Firenze dal 24 maggio al19 giugno 1947.

L’articolo era intitolato LE BI -STECCHE DI ROGGI. Ne riportopo chi brani: “Arezzo ha la sua glo -ria locale. Bartali, Coppi e gli altripadreterni occupano un cantucci-no appena nel suo cuore, tuttoinvaso dal ragazzo solido e biondoche ha nome Alberto Roggi.

Roggi è un contadino di fra -zione Vitiano, ha smesso da pocovanga e aratro per diventare dipro fessione corridore. Da annitut te le gare ciclistiche dell'Aretinofinivano con una sua vittoria. Oggisui muri, sull'asfalto, sui festonistesi da casa a casa, per venti,tren ta chilometri, c'era scrittoRog gi. Ci siamo fermati al paese diAlberto. Amici recatisi fino a Fi -renze per salutarlo ci hanno dettodi averlo trovato con davanti duebistecche che, per finirle, ci sareb-bero voluti quindici giorni. CheAlberto possa meritarsi simili bi -stecche è per i suoi amici una te -stimonianza inconfutabile di meritiacquisiti. Agli amici Roggi ha di -chiarato: Questi Bartali, questiRon coni, credevo andassero piùforte».”.

Dopo quel Giro, Alberto Roggiavrebbe pedalato ancora, per tantichilometri di strada. Migliaia. Eavrebbe inanellato una lunghissi-ma serie di vittorie, più o menoimportanti, ma indispensabili acreare quel mito che ancora re si -ste in chi ha almeno qualche ca -pello bianco oppure è davvero in -na morato del ciclismo, quello ve -ro. E adesso che con l’ultima salitaè arrivato in Cielo, voglio ringra-ziarlo: Grazie Alberto, per tutte lesoddisfazioni che ci hai fatto assa -porare. Siamo in tanti a volertisem pre bene.

Santino Gallorini

Al cinemacon ... giudizio

a cura di Francesca Pellegrini

Gangster SquadIl regista di “Benvenuti a Zombieland” dirige un noir dalla patina retrò chetrova la squadra anticrimine del duro Josh Brolin alle costole dello spietatogangster Mickey Cohen alias Sean Penn, sedotto dalla femme fatale doppio-giochista - Emma Stone - che scivolerà fra le lenzuola del sexy detective RyanGosling. Giudizio: Discreto

Educazione SiberianaIl premio Oscar, Gabriele Salvatores, ci trasporta in un gelido e raffinatoromanzo di formazione, infiltrandoci nell’“onesta” comunità criminale degliUrka Siberiani cui patriarca, John Malkovich (un maestro dell’ambiguitàmorale), nutre l’animo degli affiatati nipoti (il riflessivo Arnas Fedaravicius el’indomito Vilius Tumalavicius) con dottrine etico-violente; fino a quando, labella e pura Eleanor Tomlinson li dividerà per sempre.Giudizio: Buono

Il Grande e Potente OzSam Raimi s’irradia di smeraldo per catapultarci con la sua mongolfiera nelmagico sogno di Frank Baum, svelando come tutto ebbe inizio. Questa è lastoria dell’illusionista circense e ciarlatano Oscar Diggs (un James Francosbruffone irresistibile) e di come precipitò - a bordo del suo pallone volante- dal Kansas al regno incantato di Oz, divenendone il Grande e Potente mago.Ma prima di governare incontrastato, il prestigiatore dovrà vedersela conuna triade di seducenti streghe: una perfida Mila Kunis dal cuore infranto, ladeliziosa Michelle Williams dall’animo nobile e una crudele e altezzosaRachel Weisz.Giudizio: Discreto

Un campione del ciclismo aretino

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Si è giocata la ventunesimagiornata del campionato dipallavolo della serie C siamaschile che femminile e,ancora una volta, siamo a

raccontare di una stagione chemanca di continuità e, che soprat-tutto per la formazione maschile,stenta ad avere una connotazioneben precisa.

La squadra allenata da PietroSalvi sta attraversando un periododavvero difficile, che ha conciso inpratica con tutto il girone diritorno sin qui giocato; la squadraha alternato partite sufficienti adaltre davvero preoccupanti nonsolo per i risultati ma soprattuttoper l'approccio alla gara che igiocatori continuano ad avere an -che contro compagini alla loroportata. Misero il bottino nel giro -ne di ritorno con appena 2 vittoriee ben 6 sconfitte nelle 8 gare gio -ca te; partite spesso perse conscar sa vena agonistica e mai giun -te al tie-break, in cui spesso i gio -catori Cortonesi non sono riuscitiad invertire l'andamento della ga -ra se non in pochi sets.

Difficile dire se anche una er -rata preparazione possa aver in -fluito negativamente su questi ri -sultati certo è che la squadra hain contrato difficoltà davvero inatte-se ed imprevedibili dopo che c'erastata una partenza tutto sommatabuona del campionato non si èriu sciti a crescere ma anzi c'è sta -ta una involuzione nel gioco.

Non ha fatto eccezione a que -sta tendenza la gara giocata sabato16 marzo contro il Cus Siena dovedopo una partenza buona coincisacon la vittoria nel primo set, lasquadra ha lottato nel secondoperdendolo 26/24 per poi arren-dersi negli altri due e lasciandol'intera posta ai padroni di casa efacendosi scavalcare in classificadagli avversari.

La partita successiva, sabato23 marzo, vedeva di fronte ai Cor -tonesi la Sestese Pallavolo, squa -dra che lotta per la testa della clas -sifica con la Bancaetruria; non eracerto questa la partita che dovevainvertire la tendenza negativa macerto il solo set conquistato, il ter -zo. Rimane un bottini troppo scar -so per poter dire che la crisi sia altermine. Comunque quando man -cano 5 gare al termine della sta -gione e con la sosta per le festivitàPa squa li in calendario il prossimisabato, c'è da augurarsi che lasqua dra abbia un rusch finaleinat teso. Del resto la classifica conil Cortona a 27 punti e la quartapiazza a soli 2 , fa intravvedere unastagione ancora da poter “salvare”

ma occorre davvero un cambio dipasso che sinora la squadra nonha dimostrato di possedere..

La squadra allenata da Salvi,non è riuscita ad avere durante ilcampionato quella crescita che ciaspetta da una formazione conatleti di spessore che mancano diamalgama ma che hanno ottimepotenzialità; si potrebbe dire chenon hanno avuto l'aumento direndimento che atleti che impara-no a conoscersi hanno normal-mente nell'arco di una annata.

La squadra femminile allenatada Carmen Pimentel, pur non a -vendo continuità nei risultati stalottando bene, invece, alla sua pri -ma esperienza in serie C .

Pur tra le tante difficoltà infattile ragazze Cortonesi stanno lottan-do tenacemente per arrivare aduna salvezza tanto importantequanto preziosa. Il lavoro svoltodalla loro al le natrice si vede incam po e la squadra lotta con ago -nismo e capacità tecniche controavversarie spesso più forti ma sen -za mai farsi sottomettere comple-tamente.

Le qualità tecniche sono mi -glio rate e lo spirito del gruppo ècoriaceo e giocano con poca pau -ra riuscendo spesso a mettere inpratica quello che hanno imparatoin allenamento.

Così è successo che contro ilCus Siena ne sia sortita una partitadura ma bellissima coronata daun bel successo esterno per tre azero, 21/25, 23/25 e 20/25 i par -ziali a dimostrazione di una garadominata tenacemente.

Il sabato successivo, 23 mar -zo, è stata la volta della gara con -tro il Volley Club Le Signe, squadracon due punti in meno in classifi-ca. Anche in questa gara le ra gazzedi Carmen Pimentel hanno do mi -nato, non permettendo alle avver-sarie di “credere” nella vittoria edalla fine hanno vinto per tre sets azero, raggiungendo così i 32 puntiin classifica, a cinque gior nate daltermine. Ben sei punti sopra lazona sal vezza e a voler essere otti -misti anche in piena corsa per unposto paly off. Adesso la squadraha davvero in mano il propriodestino quando mancano lo sprintfinale al ter mine del campionato econ una squadra in ottima salutefisica e mentale ed in costantecrescita.

La squadra è migliorata moltoe tanto ha preso del carattere dellasua allenatrice che ha forgiatoque ste ragazze trasformandole inot time atlete e soprattutto spingen-dole ai loro limiti per migliorarsi,senza mollare mai. R.F.

Da ormai un anno Cor -tona ha la sua squadradi rugby. Il Rugby Cla -nis Cortona, per i suoitesserati, è anche qua -

co sa in più, come una vera fa -mi glia. Lo spirito di appartenen-za al gruppo è un tratto decisi-vo per ad dentrarci nel mondo diuno sport in decisa ascesa alivello nazionale, solo apparen-temente violento ed invece in -tris o di valori e di regole.

Cerchiamo di capire di piùquesto lodevole progetto del Cor -tona Rugby dal presidente WalterTiberi.

Da quanto tempo esistequesta realtà sportiva e comeè nata l’idea di lanciare unasquadra di Rugby a Cortona?

L’attuale stagione 2012/2013 èla prima per il Rugby Clanis Cor -tona, in Serie C. La società è na taper sopperire all’esigenza derivan-te dalla mancanza di una squadranella zona del Cortonese. Il rugbyè uno sport che richiede una pre -parazione adeguata, fatta di diversiallenamenti a settimana, necessariper la preparazione fisica ma an -che per cementare lo spirito digrup po. Chi voleva fare rugby do -ve va necessariamente spostarsi fi -no ad Arezzo e ciò era penalizzan-te soprattutto per le famiglie chevolevano far praticare questo sportai loro figli. Perciò abbiamo co -minciato a cercare delle struttureadeguate per lanciare una squadradella palla ovale nel Cortonese. Lastruttura che ha risposto positiva-mente ai requisiti è stata la Po li -sportiva ValdiLoreto di Tavarnelle(Cir colo di Ta varnelle) che è di -ventato il campo da gioco ed illuo go di ritrovo del Clanis Rugby.

Data l’importanza dellosport per i giovani , è presen-te anche un settore Junioresdel Rugby Clanis?

Attualmente la nostra societàconta circa 40 tesserati. Per quan -to riguarda la prima squadra si moiscritti alla FIR e nel Campionatodi Serie C siamo al momento quin -ti in classifica.

Abbiamo anche un settorefem minile con 7 tesserate. Il se to -re juniores è certamente un obiet-tivo per i prossimi anni ed al mo -mento stiamo dando la priorità al -

Direttore Responsabile Vincenzo LucenteVice direttoreIsabella BietoliniRedazioneIvo Camerini, Riccardo Fiorenzuoli, Lorenzo Lucani,Laura LucenteOpinionistaNicola CaldaroneCollaboratori: Rolando Bie tolini, Stefano Bi sta -relli, Piero Borrello, Simona Buracci, Alvaro Cec -carelli, Fran ce sco Cenci, Mara Jogna Prat, Ma rioGaz zini, Ivan La n di, Prisca Mencacci, Mario Pa ri -gi, Fran ce sca Pel le grini, Roberta Ramacciotti, Al -bano Ricci, Ma rio Rug giu, Da ni lo Se sti ni, Mo niaTarquini, Pa dre Teo baldo, Elena Valli, A les sandroVen turi, Ga briele Zampagni.CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEPresidente: Nicola CaldaroneConsiglieri: Vito Garzi, Mario Gazzini, Vin -cen zo Lucente, Mario Parigi, Umberto San -ticcioliNecrologi euro 25,00Lauree euro 25,00 Compleanni, anniversari euro 30,00

L’ETRURIA Soc. Coop. a.r.l. Fondato nel 1892

Il giornale, chiuso in Redazione lunedì 25 è in tipografia martedì 26 marzo 2013 Gli articoli sono pubblicati sotto lapersonale responsabilità dell’autore

Camucia di CortonaPrimo piano arredamenti

Castiglion del LagoFoiano Sansepolcro Gubbio

la formazione nelle scuole in mo -do da diffondere la conoscenza diquesto sport. Il rugby è uno sportdi contatto fisco ma nei fatti le sta -tistiche dicono che l’incidenza de -gli infortuni è minore che in altrisport. Il rugby insegna il rispettodegli avversari, lo spirito di grup -po e delle regole.

Puntiamo ad avvicinare i ra -gazzi a questo sport già da teneraetà, con attività negli asili, nellescuole elementari ed al liceo. Ilrug by è anche un mezzo, non solouno sport ma una disciplina vera epropria che insegna il rispetto del -le regole della vita. In questo sen -

so è fondamentale che le fami gliedel cortonese possano con ta re suquesta valida alternativa alla classi-che attività: nuoto, pallavolo, cal -cio.

Quali altri funzioni socialipuò avere il Rugby?

Il progetto del Rugby ClanisCor tona si attiene con quanto in di -cato dalla Regione Toscana nelsuo “Piano regionale per la pro -mo zione della cultura e della pra -ti ca dell'attività sportiva e motorioricreativa”. Il nostro è un progettovolto a coltivare e far crescere unospi rito di aggregazione, che valo -riz za l’obiettivo educativo e socialedello sport. Quando ab biamo pre -sentato il nostro progetto in Co -mu ne abbiamo riscosso grandeen tusiasmo poiché è stato tra -smes so “un clima diverso da quel -lo presente in altri sport”. Cosìpossiamo contare su sponsor im -portanti quali il MAEC, la BancaPo polare di Cortona che per noi,insieme al simbolo della Gorgonasulla maglia, incardinano proprioil senso di attaccamento al territo-rio. Inoltre da sottolineare anchelo scopo socio-sanitario, in quantonel gruppo vi sono anche over 30e persone che per la prima voltapraticano uno sport costantemen-te. Questo è inoltre lo sport disqua dra per eccellenza, il gruppoè una vera e propria famiglia chenon si esaurisce negli ottanta m -nu ti ma prosegue anche dopo, nelterzo tempo con gli avversari enelle vita di tutti i giorni. Così riu -sciamo a togliere molte personedalla “strada”, dalla solitudine.

In una delle ultime partitedi Campionato avete battutogli Arieti di Arezzo, è già statoraggiunto un primo traguar-do?

Nel primo anno di Campio -nato di serie C, ci troviamo al m -mento a metà classifica. Abbiamoiniziato da matricola con due sor -prendenti vittorie, quindi sicura-mente la stagione è positiva maquello che ci preme di più èporre delle solide basi anche tra ibambini nelle scuole per potercontare su un movimento solido evitale. Certamente scontiamo an -cora un po’ di inesperienza ed inal cune sconfitte si è notato. Il se -tore maschile, in questa fase dilancio, ha ben due allenatori, Mas -sarutto per la parte tattica e Mam -mone per gli aspetti tecnici. Altraindubbia soddisfazione sono lequasi 100 persone che seguonocon interesse e passione la squa -dra la domenica al circolo di Ta -var nelle.

Domenica 10 marzo si ècorsa la 11a edizionedella gara denominata“Città di Cortona”, corsadi mountain bike or ga -

nizzata dal Ciclo Club quota Mille,con il patrocinio del Comune diCortona.

Quest'anno si è deciso per unadata precedente a quella degliscorsi anni e pur con qualche bri -vido per il maltempo alla fine lacorsa è stato un successo conmol ti partecipanti; quest'anno in -fatti si è praticamente raggiunto unnumero record di 162 iscritti; lagara era infatti la 2a in program-ma quest'anno per il circuito Colli& Valli 2013 e la prima per il Cir -cuito Interprovinciale UISP di A -rez zo, Siena e Perugia.

Nonostante nei giorni prece-denti il tempo fosse stato incle-mente la mattina della gara un so -le timido ha salutato i numerosipar tecipanti regalando uno scam -polo di pausa alla cattiva stagionee permettendo di fatto una garabellissima e selettiva.

Tanti i corridori accorsi percer care di aggiudicarsi i primipunti della stagione e fronteggiarsidi fronte ad avversari temuti ma

rispettati.Una gara dura e non priva di

qualche incidente ma alla fine cor -retta e a detta di tutti molto bella etecnica.

L'organizzazione della garacurata dal Ciclo Club Quota Mille èstata messa a dura prova ma lacollaudata esperienza è servita inpiù di una occasione per far fronteai vari problemi da risolvere.

Impegnativo e selettivo il per -corso agonistico di 30 Km ma an -che quello cicloturistico di 20 nonera facile da portare a termine.

La partenza della gara è stataassai entusiasmante con tutti gliatleti a scattare al via e cercare difare subito selezione.

Erano previsti premi per i pri -mi 5 di ogni categoria, per il pri -mo assoluto e per le prime tresqua dre più numerose.

Si è aggiudicato la gara comepri mo assoluto Corsetti Nicola, del

TEAM Errepi ASD cat A1 (da 19 a32 anni) con il tempo di 1:37:04distaccando di 45 secondi MagiSimone del team ASD CiclismoTerontola - Bike.

Per la categoria A2 (da 33 a39 anni) è arrivato primo BurziMi lo, con il tempo di 1:40:15 delteam Scott Pasquini Stella Azzurra.

Per la cat A3 (da 40 a 47 an -ni) ha vinto Nocenti Sauro delteam Scott Pasquini Stella Azzurracon il tempo di 1:37:06 conten-dendo la vittoria al primo assolutoe perdendo alla fine per soli 2secondi!

Per la cat. A4 (da 48 a 55anni) ha vinto Papaveri Renatosem pre del team Scott PasquiniStel la Azzurra con il tempo di1:45:30.

Per quella A5 (oltre 56) havin to Burzi Massimo, Scott Pa squi -ni Stella Azzurra.

Per la cat. W (donne) ha vintoVos se Monica.

Per la cat. Dilettanti ha vintoCelli Sanuele del team B.P.Motion.Per gli Escursionisti è arrivato pri -mo Donati Lorenzo del Ciclo ClubQuota Mille.

Per le squadre la classifica èstata vinta dalla Società Scott Pa -

squini Stella Azzurra, con 7 iscrittie 6 arrivati al traguardo.

Seconda classificata l'ASD Ci -clismo Terontola con 5 su 5.

Terzo il Team B.P. Motion concon 8 iscritti e 6 arrivati.

Davvero un successo generaledi partecipanti ed una gara che èentrata di diritto tra quelle più fre -quentate nella stagione.

Ottima ancora l'organizzazio-ne del Ciclo Club Quota Mille chegrazie all'aiuto di iscritti ed amiciha reso possibile lo svolgimento insicurezza di questa gara che hadato anche una ottima immaginedel territorio e di Cortona.

Un ringraziamento anche atutti gli sponsors che aiutano que -sta manifestazione, prima fra tuttila Banca Popolare di Cortona.

L'appuntamento è per tutti è alprossimo anno con l'obbiettivo dimigliorare ancora.

Riccardo Fiorenzuoli

ADS Cortona Volley Intervista al presidente Walter Tiberi

Bene la squadra femminile la maschile ancora problemi

Il rubgy Clanis Cortona

Gara di mountain bike a Cortona

L’ETRURIA N. 6 del 31 marzo 2013 SPORT

A riprova del forte spirito diaggregazione della famiglia RugbyClanis Cortona ad accompagnareil Presidente Tiberi in questa inter-vista anche il responsabile dellaparte didattica verso le scuole, Da -niele Pucci, il Capitano Ghe rar do

Cosci, sempre coinvolto nelle de -cisioni del Consiglio amministrati-vo della società ed il vice CapitanoFederico Villanacci, giocatore inserie C ed allenatore della rappre-sentanza femminile.

Valerio Palombaro

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