INTERNO GAS Puri e Strumentazioni analitiche 2013-ok · Calibrazione: miscele di gas per la...
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Gas Puri e Speciali
Gas Puri e Speciali per strumentazioni analiticheStarpure la linea di gas e materiali per il laboratorio
Making our planet more productive
3
Rivoira ed il Gruppo Praxair
Qualità sicurezza e ambiente
Rivoira nel corso degli anni ha
ottenuto le principali certifi cazioni
per i propri sistemi qualità,
sicurezza e ambiente. È costante-
mente impegnata nel mantenerli
effi cienti e migliorarli per offrire alti
standard qualitativi. Inoltre, aderisce
al Programma Responsible Care®,
basato sull’attuazione di principi e
comportamenti riguardanti la Sicu-
rezza e Salute dei Dipendenti e la
Protezione Ambientale.
Organizzazione territoriale
Rivoira garantisce una presenza
capillare su tutto il territorio nazio-
nale, operando con una struttura
organizzativa costituita da stabili-
menti produttivi, centri distributivi ed
una rete commerciale funzionale e
fl essibile. Inoltre, è rappresentata in
tutta Italia da agenzie e rivenditori
accuratamente selezionati.
Rivoira opera attivamente
dal 1920 ed è un’azienda di
riferimento per tutti i principali
settori produttivi e del terziario
avanzato, dalla refrigerazione
al medico-sanitario, dalla
ristorazione all’autotrasporto,
offrendo qualsiasi tipologia di
gas con la purezza desiderata.
Tecnologia, innovazione e
sostegno alla ricerca
Rivoira detiene numerosi
brevetti, sia negli ambiti in cui
tradizionalmente opera sia in
settori alternativi. Le tecnologie
sviluppate da Rivoira sono
strategiche per il successo delle
aziende operanti nei più diversi
settori industriali: aereospaziale,
chimico, alimenti e bevande,
elettronico, energetico, ricerca
& sviluppo, metalmeccanico,
manifatturiero, siderurgico e tanti
altri; nonché in campo medico-
sanitario. L’azienda, oltre ad
investire nella ricerca, garantisce il
proprio supporto ad enti, istituzioni
ed Università.
Rivoira è presente in Italia con
circa 560 dipendenti, 23 fi liali
di vendita e distribuzione,
10 centri di imbombolamento,
18 impianti produttivi e 300 tra
agenzie e rivenditori.
Appartiene al Gruppo Praxair, una
delle maggiori multinazionali nel
settore dei gas industriali nel mondo,
nonché la più grande in assoluto del
Nord e Sud America.
Rivoira produce, commercializza e
distribuisce:
• gas atmosferici: ossigeno, azoto,
argon e gas rari;
• gas industriali, di processo e
gas speciali: acetilene, anidride
carbonica, elio, idrogeno, gas di
processo per semiconduttori, etc;
• gas refrigeranti;
• gas ad uso alimentare;
• gas medicinali.
Oltre a questi prodotti, Rivoira forni-
sce servizi, materiali, apparecchia-
ture ed impianti destinati a diversi
utilizzatori dei gas, dalla grande
industria al piccolo laboratorio.
Rivoira in Italia Praxair nel mondo
Nord America
51%
Sud America
19%
Europa
13%
Asia
11%
G A S
OS
SI
GE
NO
AR
GO
N
AZ
OT
O
I prodotti Praxair ed i
loro molteplici impieghi
Praxair è un’azienda specializzata
nella fornitura di gas e di prodotti di
rivestimento superfi ciale destinati
a soddisfare un’ampia gamma di
esigenze e di utenze.
I gas rari e i gas atmosferici ven-
gono ottenuti dall’aria mediante le
fasi di purifi cazione, compressione,
raffreddamento, distillazione e con-
densazione; il risultato è la produ-
zione di azoto, ossigeno, argon,
xenon, kripton e neon.
L’idrogeno, l’elio, l’anidride carbo-
nica, l’ossido di carbonio, il gas di
sintesi, l’acetilene ed i gas speciali
vengono invece estratti da gas na-
turali o ricavati da processi chimici.
E L I O
A C E T I L E N E
I DR
OG
E NO
AN
IDR
IDE
CAR
BONICA
OSSID
O D
I CAR
BONIO E SYNGAS
X E N O N
N E O N
KR
I PT O
N
Processi di affi nazione
Industria vetraria
Industria elettronica
Materie plastiche
Industria aerospaziale
Metallurgia
Medical imaging
Strumentazione nucleare
Illuminazione
Illuminazione
Ricerca
Illuminazione
Tecnologia laser
Ricerca Industria aerospaziale
Illuminazione
Saldatura
Industria aerospaziale
S P E C I A L I
Surgelazione e confezionamento di prodotti alimentari
Criomacinazione
Industria chimica
Trattamenti termici dei metalli
Industria farmaceutica
Stampa
Metallurgia
Industria della gomma
Centrali elettriche
Ricerca
Allevamento
Medicina
Industria cartaria Industria vetraria
Industria chimica
Industria farmaceutica
Taglio e saldatura
Trattamento delle acque refl ue
Incenerimento dei rifi uti
Medicina
Allevamenti ittici
Medical imaging
Attività subacquee
Saldatura
Industria chimica
Centrali elettriche
Palloni e dirigibili
Fibre ottiche
Industria elettronica
Raffi nazione
Ricerca
Industria aerospaziale
Strumentazione
Medicina
Industria alimentare
Laser
Ricerca
Industria elettronica
Industria chimica
Saldatura e taglio
Rivestimenti
Saldatura
Industria vetraria
Raffi nerie
Grassi ed oli
Industria chimica
Trattamento termico dei metalli
Industria elettronica
Industria aerospaziale
Fibre ottiche
Impianti elettrici
Isolamento termico
Industria elettronica
Metalli e leghe
Laser
Prove ambientali
Stimolazione dei pozzi
Inertizzazione
Industria elettronica
Acciaierie
Industria chimica
Trattamento delle acque refl ue
Industria cartaria
Saldatura
Trasporto di prodotti alimentari
Conservazione e surgelazione dei prodotti alimentari
Carbonatazione di bevande
www.rivoiragroup.it6
Indice Generale
Gas Puri e Speciali Rivoira pag. 7 Gas Puri e Speciali Rivoira 8
Principali metodi di analisi e gas utilizzati 12
Metodi cromatografi ci 13
Tecniche di estrazione 19
Metodi spettroscopici 20
Spettrometria di massa 22
Analizzatori termici ed elementari 23
Miscele pag. 25 Calibrazione: miscele di gas per la taratura 26
Principali componenti delle miscele 29
Campi di applicazione nelle miscele 30
Bombolette monouso 32
Contenitori e modalità di fornitura pag. 33 Contenitori per gas compressi 34
Contenitori per grandi volumi 36
Azoto ed Elio liquidi in contenitori mobili 37
Microbulk Service 38
Materiali e impianti pag. 39 Riduttori di pressione 40
Impianti centralizzati di decompressione e distribuzione gas 43
Esempi di impianti centralizzati 46
Materiali per criobiologia pag. 49 Materiali per criobiologia 50
Contenitori di stoccaggio gas criogenici 52
Contenitori di stoccaggio e trasporto gas criogenici 56
Raccomandazioni di sicurezza pag. 57 Raccomandazioni generali di sicurezza 58
Informazioni tecniche 62
www.rivoiragroup.it8
Gas Puri e Speciali
Gas Puri e Speciali Rivoira
Gas Puri e Speciali Rivoira pag. 9
Principali applicazioni
La linea Rivoira dedicata ai Laboratori
Gas per strumentazione
Principali gas per strumentazione
Principali metodi di analisi e gas utilizzati pag. 12
Metodi cromatografi ci
Tecniche di estrazione
Metodi spettroscopici
Spettrometria di massa
Analizzatori termici ed elementari
Metodi cromatografi ci pag. 13
Gas carrier
Gas ausiliari
Gas di supporto
Gas di purge
Gascromatografi a
Cromatografi a liquida HPLC
UV - Visibile
Fluorescenza
Indice di rifrazione
Detector di massa
Forniture di azoto per applicazioni LC
Cromatografi a con fl uido supercritico (SFC)
Tecniche di estrazione pag. 19
Estrazione con fl uido supercritico
Spazio di testa statico
Spazio di testa dinamico o “Purge & Trap”
Metodi spettroscopici pag. 20
Assorbimento
Emissione
Spettrometria di massa pag. 22
Analizzatori termici ed elementari pag. 23
Analizzatori termici
Analizzatori elementari
Caratteristiche chimico-fi siche pag. 24
9
Rivoira è uno dei principali punti di
riferimento nella fornitura dei Gas
Puri e Speciali, dei materiali per il
loro utilizzo e nella realizzazione de-
gli impianti di distribuzione.
I concetti di qualità totale, sicurezza
e difesa dell’ambiente hanno porta-
to grandi cambiamenti nell’utilizzo
delle tecniche analitiche: è infatti
cresciuta l’importanza dei controlli
di qualità, di processo, di monito-
raggio ambientale.
Rivoira continua costantemente
ad accrescere la propria focaliz-
zazione e le proprie capacità nella
produzione di:
• Gas Puri fi no al grado 6.0
(99,99990%);
• Miscele Speciali ad alta accu-
ratezza per la taratura dei più
sofi sticati analizzatori;
• Gas Criogenici in dewar e ser-
batoi;
• Materiali e Impianti centralizzati
per l’utilizzo dei gas in grado di
aumentare la sensibilità della
strumentazione ed incrementare
contemporaneamente accura-
tezza e riproducibilità.
La Linea Gas Puri e Speciali è
rivolta fondamentalmente a:
• Analisi Strumentale &
Calibrazione;
• Ricerca Scientifi ca;
• Life Science;
• Processi Speciali ad alta
tecnologia;
• Processi Produttivi.
Principali
applicazioni
• Analisi e tecniche di
laboratorio.
• Industria automobilistica.
• Produzione di cemento.
• Centrali nucleari.
• Produzione di
semiconduttori.
• Industria fotovoltaica.
• Industria farmaceutica e
chimica.
• Strumentazione e controllo
di processo.
• Ospedali e centri sanitari.
• Laser da taglio e ricerca.
• Monitoraggio ambientale.
• Centri di Ricerca pubblici
e/o privati.
• Università e istituti di
insegnamento.
• Sistemi di comunicazione
via cavo.
• Degasaggio dell’alluminio.
• Depurazione delle acque
refl ue.
• Individuazione di esplosivi.
• Produzione di lampade e
fi nestre.
• Raffi nerie e industria
petrolchimica.
• Sistemi di controllo qualità.
• Monitoraggio ambientale.
• Industria alimentare.
• Strumentazione analitica.
• Laser CO2.
• Rilevamento fughe.
• Medicina e biologia.
• Industria automobilistica.
• Controllo di processo.
10
Gas Puri e Speciali
Gas Puri
Sono impiegati:
• per l’alimentazione della stru-
mentazione analitica come
gas carrier, gas di zero, gas di
supporto;
• come componenti e/o diluenti di
miscele di gas;
• come gas di processo.
Gas Criogenici
Sono utilizzati in contenitori
fi ssi e/o mobili per applicazioni di
criobiologia e analisi strumentale.
Trovano inoltre impiego nel raffred-
damento di magneti, nel refi lling di
criostati e in tutte le applicazioni
dove è necessario sfruttare le bas-
se temperature dei gas atmosferici
liquefatti.
Miscele
Con composizioni standard o su
specifi ca del cliente, sono prepa-
rate con due o più componenti a
concentrazioni variabili da parti per
miliardo (ppb) fi no a percentuali in
volume (% vol).
Sono impiegate per la taratura
degli analizzatori e per il funziona-
mento di alcuni strumenti quali ad
esempio gascromatografi , analiz-
zatori, esplosivimetri, contatori di
particelle, ecc.
Materiali e Impianti
Il mantenimento della qualità
e della purezza dei gas, dallo
stoccaggio fi no al punto d’uso,
deve essere garantito con l’utilizzo
di materiali idonei e di impianti di
distribuzione progettati e realizzati
nel rispetto dei più elevati standard
di qualità e sicurezza.
La linea Rivoira dedicata ai Laboratori
www.rivoiragroup.it
Inoltre progetta, realizza e installa
impianti centralizzati costituiti da:
• gas cabinet e depositi di stoc-
caggio;
• centrali di decompressione
primaria;
• linee di distribuzione;
• posti presa;
• sistemi di sicurezza;
• sistemi di monitoraggio,
automazione e controllo.
Rivoira fornisce attrezzature e
materiali per l’utilizzo di singole
bombole, come:
• riduttori da bombola;
• fl ussimetri;
• valvole di regolazione;
• fi ltri;
• purifi catori;
• raccordi e connessioni in
uscita.
11
Per ottenere risultati esatti e precisi
è necessaria una combinazione
di attrezzature analitiche sofi sti-
cate e gas di purezza elevata. Le
impurezze possono contaminare
e persino danneggiare le strumen-
tazioni, compromettendo il lavoro
analitico.
Analogamente al lavoro svolto dai
costruttori di strumentazione ana-
litica per migliorare le prestazioni
delle loro apparecchiature, per
aumentarne la sensibilità e rag-
giungere limiti di rilevabilità sempre
minori, allo stesso modo Rivoira
ha sviluppato una linea di prodotti
dedicata composta da gas ad
alta purezza e materiali per il loro
utilizzo idonei a soddisfare le più
elevate specifi che di qualità.
Il personale Rivoira, sia di labora-
torio sia di produzione, vanta una
vasta esperienza con tali strumen-
tazioni analitiche e le loro applica-
zioni: è pertanto in grado di offrirvi
il miglior servizio possibile, met-
tendo a disposizione di ciascun
Cliente la propria competenza
nell’individuare i gas e le miscele
più adatte per ottenere i migliori
risultati possibili, sia nell’analisi
di laboratorio sia nel controllo di
processo.
Gas per strumentazione
Principali gas
per strumentazione
Acetilene, anidride carbonica,
aria, argon, azoto, butano,
deuterio, elio, idrogeno,
isobutano, krypton, metano,
miscele di calibrazione, neon,
ossido di azoto, ossido di
carbonio, ossigeno, propano,
propilene, xenon.
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Gas Puri e Speciali
Principali metodi di analisi e gas utilizzati
Metodi cromatografici
Gascromatografi a GC/HRGC (*)
• FID: Aria, Ar, He, H2 e N
2
• MSD: CH4, He e NH
3
• TCD: Ar, He e N2
• FPD: Aria, Ar, CH4, CH
2, C
3H
8,
He, H2 e N
2
• PID: Aria, Ar, He e H2
• NPD: Aria e N2
• ECD: Ar, He e N2
• DID: Aria, He, H2 e N
2
• AED: He, H2 e N
2
• USD: He, H2 e N
2
(*) Il consumo di miscele di taratura è
specifi co dei vari strumenti di rivelazione
Tecniche di estrazione
• SF: CO2
• Spazio di testa statico: He
• Spazio di testa dinamico: He
Spettrometria di massa
• CH4, He, NH
3 e miscele
Analizzatori termici ed elementari
• Termogravimetrico: Aria, Ar, He, H2, N
2 e O
2
• Termico differenziale: Aria, Ar, He, H2 e O
2
Metodi spettroscopici
Metodi di assorbimento
• AA: Aria/C2H
2, Aria/C
4H
10,
Aria/H2, Ar e N
2O/C
2H
2
• UV: Aria, Ar, N2 e miscele
• NMR: He e N2
• IR: Aria, N2 e miscele
• FTIR: Aria, Ar, N2 e miscele
Cromatografi a liquida
ad alta risoluzione (HPLC)
• UV-VIS: He
• Indice di rifrazione: He
• Fluorescenza: He
Cromatografi a con fl uido
supercritico (SFC)
• CO2, n-C
4H
10, NH
3, N
2O, e SF
6
Metodi di fl uorescenza
• XRF: Ar/CH4, He, He/C
4H
10
e He/iC4H
10
• UV: Aria, Ar, N2 e miscele
Metodi di emissione
• Arco/scintilla: Ar e Ar/H2
• ICP: Ar, He, H2/Aria, CH
4/Ar e
O2/Ar
• Chemiluminescenza: Aria, C2H
4,
N2 e O
2
Metodi cromatografi ci
Per fornire una risposta adeguata
ai sempre più sofi sticati cromato-
grafi , Rivoira dispone di una vasta
gamma di gas di elevata purez-
za e miscele ad alta precisione,
preparate mediante procedimenti
tecnologicamente avanzati per
garantire un adeguato controllo dei
contaminanti.
Per effettuare l’analisi gascromato-
grafi ca sono necessari quattro tipi
diversi di gas speciali: gas carrier,
gas ausiliari, gas di supporto e gas
di purge.
13
Gas carrier
Nella gascromatografi a il gas
carrier rappresenta la fase mobile,
ovvero il gas eluente che circola
lungo la colonna portando con sé i
vari componenti del campione.
È fondamentale che il gas carrier
sia puro per evitare reazioni se-
condarie che produrrebbero effetti
indesiderati.
Gas ausiliari
I gas ausiliari non intervengono
direttamente nel processo di se-
parazione, ma sono indispensabili
per il corretto funzionamento degli
analizzatori. Per esempio, in un
detector a ionizzazione di fi amma,
utilizzando come combustibile
l’idrogeno, la presenza di eventuali
contaminanti potrebbe contribuire
ad aumentare il rumore di fondo,
limitando così la sensibilità dello
strumento.
Gas di supporto
In alcuni casi specifi ci in cui è
richiesto un fl usso elevato di gas,
è necessario sostenere il gas car-
rier con un altro gas. Ad esempio,
in un gascromatografo ad alta
risoluzione con detector a cattura
di elettroni, l’azoto e/o la miscela
argon-metano agiscono da gas di
supporto.
Gas di purge
Con alcuni strumenti per croma-
tografi a liquida è necessario un
gas per estrarre i gas disciolti (in
genere ossigeno e azoto), che, se
non eliminati, riducono l’effi cienza
di separazione in colonna causan-
do l’allargamento delle bande e
interferiscono con il funzionamento
del detector.
Il gas di purge viene utilizzato, fra
l’altro, anche per i sistemi a “spazio
di testa” dinamici e statici e nel
desorbimento termico, come i peri-
ferici della gascromatografi a.
Una delle tecniche analitiche in
cui si sono registrati i maggiori
progressi negli ultimi anni è la
cromatografi a, grazie alla sua
capacità di separare i compo-
nenti di una miscela.
14
DETECTOR GAS
PUREZZA/RANGE
SENSIBILITÀ ANALITICA
< 100 PPM > 100 PPM
TERMO
CONDUTTIVO (TCD)
N2
5.5 5.0
He 5.5 5.0
H2
6.0 5.0
Ar 5.5 5.0
IONIZZAZIONE DI
FIAMMA (FID)
He 5.5 5.0
N2
5.5 5.0
Ar 5.5 5.0
H2
6.0 5.0
40%H2/He 5.5 5.5
40%H2/N
25.5 5.5
ARIA 5.0 CROM 5.0 CROM
A
CATTURA DI
ELETTRONI (ECD)
He 5.5 5.0
H2
5.5 5.0
5%CH4/Ar Mix St. Nr. 25 Mix St. Nr. 25
10%CH4/Ar Mix St. Nr. 26 Mix St. Nr. 26
A
IONIZZAZIONE DI
ELIO (HID)
ARIA 5.0 CROM 5.0 CROM
He 5.5 5.0
H2
5.5 5.0
N2
5.5 5.0
A
FOTOMETRIA
DI FIAMMA (FPD)
ARIA 5.0 CROM 5.0 CROM
He 5.5 5.0
H2
5.5 5.0
N2
5.5 5.0
A
FOTOIONIZZAZIONE
UV (PID)
He 5.5 5.0
H2
5.5 5.0
N2
5.5 5.0
SPETTROMETRO DI
MASSA (GC/MS)
He 5.5 5.0
N2
5.5 5.0
Ar 5.5 5.0
A
SCARICA
FOTOIONIZZANTE
(DID)
Ar 5.5 5.0
He 6.0 5.0
H2
5.5 5.0
N2
5.5 5.0
A ULTRASUONI
(USD)
He 5.5 5.0
H2
5.5 5.0
N2
5.5 5.0
A EMISSIONE
ATOMICA (AED)
He 6.0 5.0
H2
5.0 5.0
N2
5.0 5.0
O2
5.0 5.0
Gas Puri e Speciali
La gascromatografi a è una tecnica
strumentale nella quale il campio-
ne viene nebulizzato e iniettato in
testa ad una colonna cromatogra-
fi ca. L’eluizione si verifi ca mediante
il fl usso di una fase mobile di gas
inerte, ottenendo la separazione
delle specie gassose in funzione
della loro diversa affi nità verso la
fase stazionaria di cui è costituita
la colonna cromatografi ca.
Gascromatografi a
www.rivoiragroup.it
15
ANALISI METODOIMPUREZZE CHE POSSONO
COMPROMETTERE I RISULTATI
Detector
universale
Il campione gassoso eluito dalla colonna cromatografi ca è fl ussato su
una resistenza di un ponte di Wheatstone, provocandone lo squilibrio.
La variazione della resistenza è direttamente funzione della quantità
di prodotto analizzato.
L’ossigeno può essere responsabile dell’ossida-
zione del fi lamento, riducendo la sensibilità e la
vita utile.
Componenti
organici
Tutti i composti che contengono legami C-H e che vengono eluiti dalla
colonna cromatografi ca sono bruciati dalla fi amma di idrogeno/aria
del detector, misurando la differenza di potenziale prodotta dagli ioni.
Gli idrocarburi possono comportare l’aumento
del rumore e della corrente di fondo, riducendo la
sensibilità e provocando la deviazione della linea
di base e/o picchi fantasma.
Componenti
alogenati
Si basa sulla misura del segnale elettrico generato dalla ionizzazione
del gas carrier ad opera di una sorgente radioattiva. Il passaggio nel
detector del campione, in grado di catturare parte degli elettroni, ne
determina il cambiamento. Questo cambiamento risulta proporziona-
le alla quantità della sostanza analizzata.
Le impurità che possono catturano elettroni,
come ad esempio i composti alogenati, l’ossige-
no e l’acqua, possono generare rumori e correnti
di fondo elevate, riducendo la sensibilità e la vita
utile della colonna.
L’ECD rileva
composti
elettromagnetici
Il suo uso è
obbligatorio per
pesticidi e PCB
Composti
azotati
o fosforati
I composti azotati o fosforati del campione passano attraverso una
fi amma di idrogeno/aria, andando a incidere su una perla incande-
scente di sali di rubidio che crea un plasma con una grande quantità
di ioni di fosforo o azoto.
Le impurezze possono ridurre la sensibilità del
detector e possono causare anche dei picchi ne-
gativi; soprattutto le impurezze elettronegative,
quali l’ossigeno e l’umidità.
Composti
solforosi
o fosforati
I composti solforosi e fosforosi sono bruciati in una fi amma di idro-
geno/aria producendo specie fortemente ionizzate di fosforo e zolfo,
che comportano le caratteristiche lunghezze d’onda delle emissioni
per interferenza.
La presenza di idrocarburi può impedire la rispo-
sta del detector.
Composti
organici
I composti organici gassosi sono ionizzati da una sorgente UV e viene
misurata la corrente raccolta da un elettrodo.
Le impurezze elettronegative riducono il segnale
del detector e gli idrocarburi possono contami-
nare la fi nestra ottica.
Tutti i
componenti
I composti eluiti dalla colonna cromatografi ca sono ionizzati e sepa-
rati in base alla loro massa attraverso l’azione congiunta dei campi
magnetici ed elettrici.
I composti organici possono produrre interferen-
za alla della linea di base e l’anidride carbonica
può impedire la risposta del detector.
Detector
universale
Il campione viene ionizzato tramite una scarica UV. Un elettrodo ca-
ricato negativamente riunisce gli ioni e dà il segnale elettrico. Come
gas carrier è possibile usare argon e azoto, ma si ottengono risultati
migliori con l’elio 6.0 poiché i fotoni prodotti hanno un’energia di 21,2
eV, superiore ai potenziali di ionizzazione della molecola.
Le tracce dei gas permanenti, come le impurezze,
possono compromettere gravemente la sensibili-
tà di questo detector.
Detector
universale
Studio del segnale ad altra frequenza attraverso i fl ussi di gas, uno
sottoposto a un’onda con frequenza constante e l’altro all’onda tra-
smessa.
Detector
universale
o specifi co
Introducendo il campione in un plasma di He generato tramite mi-
croonde, si crea l’atomizzazione molecolare, analizzando poi le linee
dello spettro di emissione, specifi che per ciascun elemento.
16
Gas Puri e Speciali
Cromatografi a liquida HPLC
www.rivoiragroup.it
La HPLC (High Performance
Liquid Cromatography), o
cromatografi a liquida ad alta
risoluzione, è una tecnica
utilizzata per separare i
componenti tramite le interazioni
chimiche tra l’analita e la
colonna cromatografi ca.
L’analita passa attraverso
una colonna (fase stazionaria)
pompando la fase mobile
liquida a pressione elevata. Il
campione si introduce a piccoli
volumi nella corrente della fase
mobile, dove ritarda a causa di
interazioni chimiche con la fase
stazionaria mentre attraversa
la colonna. Tale ritardo viene
defi nito tempo di ritenzione ed è
diverso per ciascun analita.
Nella cromatografi a liquida si uti-
lizza, come fase mobile, un liquido
(puro o miscelato con altri solventi
o tamponi) che avanza nel sistema
cromatografi co grazie alla pressio-
ne esercitata dall’azionamento di
una pompa.
La composizione della fase mobile
può restare invariata nel corso
dell’analisi (eluizione isocratica)
oppure variare (eluizione con
gradiente).
Solitamente i solventi utilizzati
hanno polarità diversa e devono
essere perfettamente miscibili.
Inoltre, è necessario il gorgoglia-
mento dell’elio puro per eliminare
l’aria residua dissolta.
In questo modo le oscillazioni della
linea di base e la formazione di vie
preferenziali nel letto della colonna
vengono ridotte al minimo.
I detector usati più frequentemente
in cromatografi a liquida sono di
seguito descritti.
UV - Visibile
La fase mobile che eluisce dalla
colonna cromatografi ca è irradiata
continuamente con frequenze nel
campo UV - Visibile. Le variazioni
in termini di assorbimento così pro-
dotte sono rilevate e registrate.
Fluorescenza
Detector specifi co, valido esclu-
sivamente per composti che pre-
sentano fl uorescenza. La fase mo-
bile è irradiata continuamente con
luce UV, in modo che i composti
che presentano questa caratteri-
stica assorbano tale radiazione e
la riemettano con una lunghezza
d’onda maggiore.
Indice di rifrazione
È un detector di tipo universale, va-
lido per qualunque tipo di compo-
sto. L’indice di rifrazione della fase
mobile che eluisce dalla colonna è
misurato con continuità. Le varia-
zioni dell’indice di rifrazione dovute
dall’eluizione di un composto sono
i segnali analizzati.
Detector di massa
La spettrometria di massa associa-
ta alla cromatografi a liquida è una
tecnica di impiego recente. Dopo
l’eliminazione della fase mobile
eluita dalla colonna, i composti
vengono introdotti in uno spettro-
metro di massa per essere separati
e ottenere uno spettro di massa.
GAS PUREZZA APPLICAZIONE
Elio 5,0 5,5 Purge
Azoto 5,0 Purge - Carrier
MODALITÀ DI FORNITURA AZOTO PER LC
17
Forniture di azoto per applicazioni LC
Per queste applicazioni Rivoira
propone diverse modalità di forni-
tura installando in loco le relative
attrezzature per l’alimentazione di
azoto alla colonna.
In base alle proprie esigenze e
tipologie di consumi, il cliente può
scegliere la soluzione più idonea:
• bombole;
• pacchi bombole;
• serbatoio criogenico;
• generatori On-Site.
Gli impianti per la produzione
on-site di azoto comprendono le
seguenti attrezzature:
• compressore (con essiccatore
incorporato);
• sistema di fi ltrazione;
• generatore di azoto e
membrane;
• bombole di riserva (back up).
18
Gas Puri e Speciali
Cromatografi a con fl uido supercritico (SFC)
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La cromatografi a con fl uidi supercritici (SFC) è una tecnica ibrida
tra la gascromatografi a (GC) e la HPLC. Essa consente di separare
miscele di componenti su cui non è possibile usare effi cacemente
tecniche tradizionali. Viene applicata a composti non volatili o
termicamente instabili che non è possibile separare tramite GC, o a
composti contenenti gruppi funzionali che non è possibile rilevare
tramite HPLC.
La SFC si applicata a una vasta gamma di composti, tra cui
alimenti, erbicidi, tensioattivi, polimeri e relativi additivi, droghe,
propellenti, esplosivi o combustibili fossili.
Con questa tecnica analitica gli
elementi termolabili a elevato peso
molecolare vengono determinati
con una risoluzione soddisfacente
e in tempi brevi.
Come fase mobile si utilizzano
vari fl uidi, in particolare l’anidride
carbonica in condizioni di tempe-
ratura e pressione supercritiche, in
modo da ottenere un fl uido le cui
proprietà fi siche sono intermedie
tra quelle della fase liquida e quelle
della fase gassosa.
La risoluzione può aumentare
con alcuni composti, variando
la densità e la polarità della fase
mobile, con l’apporto di fl uidi come
il metanolo.
I detector FID, ECD e UV sono i
più frequenti, con sistemi on-line e
off-line associati alla cromatografi a
supercritica.
GAS PUREZZA PRESSIONE
CRITICA
(bar)
TEMPERATURA
CRITICA
(ºC)
DENSITÀ
CRITICA
(kg/dm3)
CO2
4.8 5.0 - 73.82 31.0 0.468
n·C4H
102.5 3.5 - 37.97 152.0 0.228
NH3
3.6 - 5.0 112.77 132.4 0.235
N2O - 3.5 - 72,54 36.4 0.452
SF6
3.0 4.5 - 37.59 45.5 0.736
Tecniche di estrazione
19
Estrazione con fl uido
supercritico
La tecnica di estrazione con fl uido
supercritico è un sistema di estra-
zione di campioni rapido, preciso
ed effi cace.
L’utilizzo di anidride carbonica
come solvente, in condizioni di
pressione e temperatura super-
critiche, fornisce una capacità
di penetrazione nella matrice del
campione simile a quella di un gas
e un potere solubilizzante simile a
quello di un liquido.
Una volta effettuato il processo di
estrazione, l’anidride carbonica
utilizzata può essere fatta eva-
porare facilmente e il campione
può essere sottoposto all’analisi
gravimetrica, spettroscopica o
cromatografi ca.
In alcuni casi l’anidride carbonica
supercritica viene mescolata ad
altri solventi (solitamente il me-
tanolo) per cambiarne la polarità
e consentire in questo modo un
controllo selettivo del processo di
estrazione.
Questa tecnica cromatografi ca di
recente introduzione si avvale di
vari tipi di detector (FID, UV, ECD,
ecc.) con sistemi on-line e off-line
accoppiati all’estrazione supercri-
tica del campione che deve essere
analizzato e il successivo passag-
gio al sistema di riconoscimento.
Spazio di testa statico
Si basa sull’equilibrio tra fasi di
matrici diverse. Dopo aver scaldato
il campione contenente gli anali-
ti, si ottiene l’equilibrio tra le fasi
(liquido/gas). Il campione è iniettato
nel cromatografo sotto pressione
di elio.
Spazio di testa dinamico
o “Purge & Trap”
Tecnica di estrazione tramite
gorgogliamento dell’elio in matrici
acquose e successiva concentra-
zione degli analiti estratti in trappo-
le chimiche. È fondamentale che
l’elio, utilizzato per questa applica-
zione, abbia una purezza minima di
99,999%.
PRODOTTO QUALITÀ PUREZZA BOMBOLA CONTENUTO (*)
m3 kg
CO2
5.0
H2O < 4 ppm
O2 < 3 ppm
N2 < 10 ppm
H2 < 0,1 ppm
THC (come Metano) < 1 ppm
Monossido di carbonio < 0,1 ppm
Aromatici < 0,1 ppm
Zolfo totale < 0,1 ppm
Derivati alogeni < 50 ppt
40H 16,4 30
www.rivoiragroup.it20
Metodi spettroscopici
La spettrometria è una tecnica
analitica basata sullo studio della
interazione tra la radiazione elettro-
magnetica e la materia.
A seconda del tipo di interazione
che si verifi ca, è possibile distin-
guere tra metodi di assorbimento
e metodi di emissione.
Assorbimento
Si basano sulla caratterizzazione degli atomi mediante la
misurazione dell’energia necessaria per farli passare dallo stato
fondamentale a quello eccitato.
DETECTOR GAS PUREZZA ANALISI METODO IMPUREZZE
CHE POSSONO
COMPROMETTERE
I RISULTATI
ASSORBIMENTO
ATOMICO
C2H
2
H2
N2O
ARIA
Ar
N2
2.6
5.0
3.5
5.0
5.0
5.0
ANALISI
ELEMENTARE
Il prodotto da analizzare entra in con-
tatto con una fi amma che spezza i
legami molecolari. Gli atomi adsorbo-
no luce visibile o ultravioletta e hanno
transizioni a livelli più elevati di energia.
La concentrazione dell’analita è de-
terminata dalla quantità di radiazione
adsorbita.
Le impurezze possono causare
variazione di colore o irregolarità
della fi amma. Per mantenere la
sensibilità dello strumento, è ne-
cessario che i livelli di ossigeno e
umidità nell’atmosfera del forno
siano bassi.
INFRAROSSO
NON
DISPERSIVO
(NDIR)
ARIA
N2
5.0
5.0
COMPOSTI
ETEROATOMICI
E POLIATOMICI
Un fascio elettromagnetico prodotto
dalla sorgente di infrarossi si divide
in due fasci di uguale energia. Le dif-
ferenze di intensità prodotte vengono
misurate mediante successiva sovrap-
posizione.
IR (INFRAROSSO
DISPERSIVO - FTIR)
Infrarosso a
trasformata
di Fourier
Ar
N2
5.0
5.0
COMPOSTI
ETEROATOMICI
E POLIATOMICI
In questo tipo di spettrometria, la so-
stanza da analizzare viene irradiata
con radiazione infrarossa la quale inte-
ragisce con i legami atomici producen-
do vibrazioni, stiramenti, rotazioni ecc,
dando così informazioni sulla struttura
della sostanza.
Durante l’isolamento della matrice,
l’ossigeno può ossidare il cam-
pione. L’umidità interferisce con
lo spettro IR. Le impurezze in cor-
rispondenza dei picchi possono
causare imprecisioni.
UV - Visibile N2
5.0
ANALISI
QUANTITATIVA
DI DIVERSI
COMPOSTI
La sostanza da analizzare è irradiata
con radiazioni nel campo UV o Visibile,
poiché ogni specifi co tipo di legame
assorbe una diversa lunghezza d’onda.
RISONANZA
MAGNETICA
NUCLEARE (RMN)
LHe
LN2
Liquido
Liquido
ANALISI DI
STRUTTURE
MOLECOLARI
Alcuni nuclei atomici sottoposti a un
campo magnetico esterno assorbono
radiazione elettromagnetica nel campo
delle radiofrequenze.
Poiché la frequenza esatta di questo
assorbimento dipende da ciò che cir-
conda questi nuclei, è possibile utiliz-
zarla per determinare la struttura mo-
lecolare nel punto in cui essi si trovano.
Le basse temperature necessarie
per raffreddare il superconduttore,
sorgente del campo magnetico,
rendono necessario l’uso dell’e-
lio e dell’azoto, entrambi in fase
liquida.
Gas Puri e Speciali
21
Emissione
Si basano sullo studio delle emissioni elettromagnetiche prodotte
dagli atomi durante il passaggio dallo stato eccitato allo stato
fondamentale. Per questo motivo inizialmente si spezzano i legami
molecolari e si produce l’eccitazione delle molecole o degli atomi
da caratterizzare tramite plasma, fi amma, arco elettrico o scarica
elettrica ad alta tensione.
DETECTOR GAS PUREZZA / RANGE
SENSIBILITÀ ANALITICA
ANALISI METODO IMPUREZZE
CHE POSSONO
COMPROMETTERE
I RISULTATI< 100 PPM > 100 PPM
PLASMA AD
ACCOPPIAMENTO
INDUTTIVO
(ICP)
Ar
LAr
N2
H2
55.5
Liquido
5.0
5.0
5.0
Liquido
5.0
5.0
ANALISI
ELEMENTARE
Il campione introdotto come aerosol nel
plasma di argon è sottoposto ad una
radiazione ad alta frequenza. Le elevate
temperature raggiunte nella torcia con-
sentono di dissociare le molecole più
diffi cili da ionizzare.
Per campioni con elevata concentrazio-
ne di organici, si usa l’ossigeno in qualità
di comburente.
OSSIGENO E
UMIDITÀ
EMISSIONE
AD ARCO O
SCINTILLA
SPETTROMETRI
A SCINTILLA
Ar
H2
5% H2
in Ar
5.0
5.0
Mix St. Nr. 24
5.0
5.0
Mix St. Nr. 24
ANALISI
ELEMENTARE
Tramite una scarica elettrica (arco
elettrico oppure scintilla a media/alta
tensione), è possibile far entrare il cam-
pione nello stato eccitato e studiare le
onde elettromagnetiche che si produ-
cono nello spettro UV quando torna
allo stato fondamentale.
OSSIGENO E
UMIDITÀ
CHEMILUMINE-
SCENZA
ARIA
N2
O2
5.0
5.5
5.0
5.0
5.5
5.0
NOX
Il campione di NO si trasforma quanti-
tativamente in NO2 per la presenza di
ozono molecolare prodotto all’interno
dell’analizzatore tramite l’introduzione
di aria od ossigeno. Una certa quanti-
tà di molecole di NO2 passa allo stato
eccitato, e quando ritornano allo stato
fondamentale si produce un’emissione
di fotoni.
HC
FLUORESCENZA
UV
(UVF)
ARIA
N2
5.0
5.5
5.0
5.5
SO2, H
2S E
COMPONENTI
SOLFOROSI
ORGANICI
Tecnica basata sull’eccitazione delle
molecole mediante radiazione UV, e
sullo studio delle fl uorescenze specifi -
che riemesse dal campione.
QUALUNQUE
COMPOSTO
CON ZOLFO
FLUORESCENZA
RAGGI X
KRF
10% CH4
in Ar
1,3%
nCH4H
10
in He
0,95%
iCH4H
10 in
He
LN2
Mix St. Nr. 26
GMZ
GMZ
Liquido
Mix St. Nr. 26
GMZ
GMZ
Liquido
ANALISI
ELEMENTARE
Quando un atomo viene sottoposto ad
un irradiamento con un fascio di fotoni
X ad alta energia, è possibile eccitare
e liberare gli elettroni delle orbite inter-
ne degli atomi. Se un elettrone dello
strato esterno ne va ad occupare la
posizione, si produce una radiazione
secondaria (fl uorescenza) caratteristi-
ca dell’elemento.
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Gas Puri e Speciali
Spettrometria di massa
La spettrometria di massa si basa
sulla separazione delle particelle
molecolari o atomiche a seconda
della massa.
La procedura utilizzata dalla spet-
trometria di massa comprende
essenzialmente quattro stadi:
1. Ionizzazione del campione.
2. Accelerazione degli ioni da parte
di un campo elettrico.
3. Dispersione degli ioni in base
alla massa/carica degli stessi.
4. Rilevamento degli ioni e pro-
duzione del segnale elettrico
corrispondente.
DETECTOR GAS PUREZZA / RANGE
SENSIBILITÀ ANALITICA
ANALISI METODO IMPUREZZE
CHE POSSONO
COMPROMETTERE
I RISULTATI< 100 PPM > 100 PPM
MS
He
N2
H2
5.5
5.0
5.0
5.0
5.0
5.0
TUTTI I
COMPOSTI
Magnetico
Tempo di volo
Quadripolare
MS/MS
Composti organici possono
produrre interferenza sulla
linea di base e l’anidride
carbonica può impedire la
risposta del detector
La spettrometria di massa è una
tecnica usata per identifi care
composti sconosciuti, quan-
tifi care quelli noti e chiarire la
struttura e le proprietà chimiche
delle molecole.
Lo spettro di massa di ciascun
composto è unico e può essere
utilizzato come “impronta chimi-
ca” per caratterizzare il campio-
ne da analizzare.
Analizzatori termici ed elementari
23
Analizzatori termici Analizzatori elementari
Si distinguono tre grandi aree di
applicazione in base all’area di
utilizzo:
• Metodi elettrochimici
Si basano sullo studio del cam-
po elettrico esistente tra gli elet-
troliti della soluzione e l’elettrodo
del sistema di misura.
• Analizzatori di processo
Consentono varie tecniche
analitiche come la spettroscopia
e la cromatografi a agendo in
continuo su processi industriali.
Le principali caratteristiche di
questi sistemi sono l’automa-
zione delle routine di lavoro e la
manipolazione dei segnali.
DETECTOR GAS PUREZZA MIN. /RANGE SENSIBILITÀ
ANALITICA
< 100 PPM > 100 PPM
IGROMETRO
ARIA
AZOTO
5.0
6.0
5.0
5.0
ANALIZZATORE
PARAMAGNETICO
N2
O2 in N
2
5.0
GMZ
5.0
GMZ
CARBONIO
ZOLFO IN ACCIAIO
Ar
He
N2
O2
5.0
5.0
5.0
5.0
5.0
5.0
5.0
5.0
Attraverso l’applicazione di
gradienti di temperatura ai cam-
pioni da analizzare, gli analizza-
tori termici caratterizzano i vari
elementi costitutivi in base alle
variazioni delle diverse proprietà
chimiche o fi siche che si ma-
nifestano. I gas argon e azoto
vengono utilizzati come atmo-
sfere inerti, mentre l’ossigeno si
usa nei processi che richiedono
la combustione.
Le due tecniche più frequenti sono:
• Termogravimetria
Si basa sulla registrazione della
variazione di massa, mediante
una bilancia termoisolata, mano
a mano che la temperatura
all’interno del forno viene modi-
fi cata in modo specifi co.
• Analisi termica differenziale
I dati presi in considerazione
sono le differenze di tempera-
tura raggiunte dall’elemento
da analizzare e un sistema di
riferimento termicamente inerte.
• Analizzatori di atmosfere
di lavoro
Questi analizzatori presentano
caratteristiche diverse in base agli
elementi da analizzare.
Il loro campo di applicazione è rap-
presentato da ambienti in cui sono
presenti concentrazioni di compo-
sti infi ammabili, nocivi o tossici.
24
Gas Puri e Speciali
Caratteristiche chimico-fi siche
GAS
DENOMINAZIONE
CHIMICA
AC
ET
ILE
NE
AN
IDR
IDE
C
AR
BO
NIC
A
AR
GO
N
AZ
OT
O
EL
IO
IDR
OG
EN
O
KR
IPT
ON
ME
TA
NO
OS
SID
O D
I
CA
RB
ON
IO
OS
SIG
EN
O
PR
OP
AN
O
PR
OT
OS
SID
O
DI A
ZO
TO
XE
NO
N
FORMULA CHIMICA C2H
2CO
2Ar N
2He H
2Kr CH
4CO O
2C
3H
8N
20 Xe
PESO MOLECOLARE
g • mole-126,038 44,01 39,948 28,013 4,0026 2,016 83,8 16,043 28,01 31,9988 44,096 44,013 131,3
PU
NT
O T
RIP
LO TEMPERATURA °C -80,55 - 56,57 - 189,37 - 210,0
- 270,973
(punto A)-259,203 -157,2 -182,47 -205,01 -218,8 -187,68 -90,81 -111,8
PRESSIONE
bar °C1,282 5,185 0,687 0,125
“0,05
(punto A)”0,072 0,731 0,117 0,1535 1,52 • 10-3 3,3 • 10-9 0,878 0,816
CALORE LATENTE
DI FUSIONE
kJ • kg-1• K-1
96,44 196,62 29,43 25,6 0,0836 58,23 19,51 58,71 29,89 13,9 95,02 148,6 17,48
PU
NT
O C
RIT
ICO TEMPERATURA
CRITICA °C35,18 31,06 - 122,29 - 146,95 - 267,95 -239,91 -63,75 -82,62 -140,24 -118,574 96,67 36,41 16,583
PRESSIONE CRITICA
bar61,91 78,825 48,98 33,999 2,275 12,98 55,02 45,96 34,987 50,43 42,5 72,45 58,4
MASSA CRITICA
kg • m-3230,8 464 537,7 314,03 69,64 30,09 919 162,8 301 436,1 217 452 1110
STA
TO
LIQ
UID
O
TEMPERATURA
EBOLLIZIONE
°C
-83,8
(t°sublim.)
-78,5
(t°sublim.)- 185,86 - 195,8 - 268,926 -252,766 -153,35 -161,52 -191,53 -182,97 -42,045 -88,47 -108,1
MASSA VOLUMICA
DEL LIQUIDO
kg • m-3
617
(p.triplo)
1180
(p.triplo)1392,8 808,607 124,96 70,973 2413 422,62 788,6 1141 582 1222,8 3057
CALORE LATENTE
DI VAPORIZZ.
kJ • kg-1• K-1
801,7
(t°sublim.)
570,97
(t°sublim.)160,78 198,1 20,419 454,18 125,15 510,11 215,16 212,94 425,92 376,07 96,28
MASSA VOLUMICA
DEL GAS
kg • m-3
1,729
(t°sublim.)
2,814
(t°sublim.)5,853 4,614 16,891 1,312 8,52 1,819 4,355 4,475 2,423 3,16 9,86
EQUIVALENTE
LIQUIDO/GAS
15° 0.9807 bar I
572
(p.triplo)
650
(p.triplo)851 704 763 861 704 642 688 870 317 674 566
STA
TO
GA
SS
OS
O
TENSIONE DI VAPORE
(15°C) bar39,05 50,86 - - - 7,31 45,12 57,65
MASSA VOLUMICA
(15° 0.9807 bar kg • m-3)1,0777 1,814 1,636 1,147 0,1638 0,08247 3,432 0,658 1,147 1,3109 1,839 1,815 5,399
MASSA VOLUMICA
(15° 0.9807 bar aria = 1)0,908 1,53 1,379 0,967 0,138 0,0695 2,893 0,555 0,967 1,105 1,55 1,53 4,553
CALORE SPECIFICO
Cp 25°C
(1,013 bar kJ • kg-1• K-1)
1,69 0,85 0,521 1,042 5,19 14,31 0,251 2,234 1,043 0,919 1,678 0,878 0,16
CALORE SPECIFICO
Cv 25°C
(1,013 bar kJ • kg-1 • K-1)
1,31 0,657 0,312 0,744 3,11 10,18 0,151 1,712 0,742 0,653 1,47 0,674 0,096
CONDUCIBILITÀ
TERMICA 0°C
1,013 bar μW • kg-1• K-1
184,52 146,43 163,6 239,6 1426,17 1744 88,32 301,3 230,23 244,2 167,4 (25°C) 145,67 51,91
SOLUBILITÀ
IN ACQUA 15°
1,013 bar
vol/vol H2O
1,163 1,01 0,0375 0,0170,0086
(20°C)0,0185
0,059
(20°C)
0,035
(20°C)0,025 0,0342 0,044 0,789
0,108
(20°C)
VISCOSITÀ 0°C
1,013 bar 10-5 poise9,55 13,73 21 16,58 18,64 3,42 23,3 10,28 16,62 19,1
7,9
(20°C)13,6 21,1
LIMITI
INFIAMMABILITÀ
IN ARIA
20°C 1,013 bar % vol
2,4-85 - - - 4,0-75 5,0-15 12,5-74 2,1-9,5
TLV-TWA (AC.G.I.M.)
ppmSA 5000 SA - SA SA NS SA 50 NS SA 50 NS
SA = semplice asfi ssiante NS = non stabilitowww.rivoiragroup.it
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Gas Puri e Speciali
Miscele
Calibrazione: miscele di gas per la taratura pag. 27
Componenti delle miscele
Limiti di fattibilità
Tolleranza e precisione di analisi
Certifi cato di Qualità
Tolleranza relativa di preparazione
Incertezza di misura
Principali componenti delle miscele pag. 29
Campi di applicazione nelle miscele pag. 30
Esempi di applicazioni di miscele di taratura
e per processi industriali
Bombolette monouso pag. 32
Impieghi
Caratteristiche
Calibrazione: miscele di gas per la taratura
L’espressione “Misurare è Cono-
scere” è alla base di ogni attività di
controllo, sia in campo industriale
(controlli di processo, controllo
qualità, controlli ambientali), sia nel-
le attività di Ricerca e Sviluppo.
Numerose applicazioni di anali-
si strumentale richiedono infatti
l’utilizzo di miscele di gas come
campioni standard per la taratura
delle attrezzature.
Rivoira realizza una vasta gamma
di miscele, dalle più semplici alle
più complesse:
• miscele con componenti
corrosivi e/o tossici;
• miscele ad elevatissima
precisione;
• miscele a bassissima concentra-
zione;
• miscele gas-liquido, con livelli
di tolleranza e precisione molto
elevati.
Componenti delle miscele
Per realizzare le miscele, Rivoira
utilizza materie prime ad altissima
purezza, controllate ed analizzate,
per garantire la massima qualità del
prodotto fi nale. Attualmente Rivoira
realizza miscele con oltre 80 com-
ponenti in fase gassosa e più di 45
in fase liquida.
Per miscela si intende un
insieme omogeneo di due o più
componenti.
Esistono due tipi di miscele:
• miscele di gas compressi;
• miscele di gas liquefatti.
In una miscela di gas
compressi, tutti i componenti
rimangono allo stato gassoso,
in un range di temperatura
compreso tra 0ºC e +40ºC.
Nessun componente della
miscela deve essere soggetto a
condensazione, anche quando
la temperatura nella bombola
pressurizzata raggiunga 0ºC.
In una miscela di gas liquefatti,
tutti i componenti rimangono
allo stato liquido.
Tuttavia, la parte superiore della
bombola è occupata dalla fase
gas che resta in equilibrio con
la fase liquida e la quantità di
ciascun componente nella fase
gassosa dipenderà dalla sua
pressione di vapore. Il prodotto
deve essere prelevato dalla fase
liquida.
Limiti di fattibilità
Per l’infi nito numero di combi-
nazioni di prodotti che possono
essere realizzati, le severe norme
Rivoira sulla Qualità e la Sicurezza
obbligano a studiare e valutare co-
stantemente le caratteristiche dei
composti, assicurando la produzio-
ne di miscele stabili da un punto di
vista sia chimico che termodinami-
co. Infatti, si deve evitare la misce-
lazione di composti incompatibili,
che possa dar luogo a reazioni
improvvise e non controllate.
I limiti di fattibilità fi ssati sono qui di
seguito elencati.
Miscele di gas con componenti
infi ammabili e comburenti
Rivoira produce miscele di com-
ponenti infi ammabili e comburenti
nel rigoroso rispetto delle misure
di sicurezza. Nelle miscele ric-
che di comburenti, limitiamo il
componente infi ammabile a una
concentrazione pari al 70% del
limite inferiore di esplosività in aria,
determinando di conseguenza il
volume e la pressione massima
della miscela.
Miscele con componenti
condensabili
Per evitare la condensazione dei
componenti a più bassa tensione
di vapore, è necessario ridurre la
pressione totale della miscela. La
natura e la concentrazione dei vari
componenti determinano la pres-
sione a cui una miscela può essere
soggetta a condensazione.
Le miscele vengono fornite a una
pressione massima di 200 bar. In
caso vi troviate in zone con condi-
zioni climatiche estreme, si prega
di segnalarlo affi nché vengano
applicate procedure più severe.
Miscele con componenti reattivi
Prima di realizzare qualunque
miscela, Rivoira effettua sempre
studi di fattibilità e compatibilità,
per essere sicuri che i componenti,
una volta miscelati, diano il prodot-
to desiderato.
Per una soluzione su misura alle
vostre esigenze, contattateci!
27
28
Gas Puri e Speciali
www.rivoiragroup.it
La tolleranza di preparazione e la
precisione di analisi dipendono dal
livello di concentrazione richiesto
e sono espresse in percentuale re-
lativa al valore nominale di ciascun
componente. Rivoira garantisce
per tali parametri le precisioni indi-
cate nelle due tabelle sotto riporta-
te. Per comprendere il signifi cato di
questi due parametri consideriamo
una miscela certifi cata a due com-
ponenti A = 10% e B = 90%.
Componente A: dall’utilizzo delle
due tabelle, ovvero dalla interse-
zione della “Concentrazione del
componente” (10%) e del “Tipo di
miscela” (certifi cata) si evidenzia
una tolleranza di preparazione del
±5% ed una precisione di certifi ca-
zione del ±1%.
Componente B: con lo stesso pro-
cedimento, e considerando per la
concentrazione di B (90%) la soglia
del 50%, si evince una tolleranza
di preparazione di ±2% ed una
precisione di analisi di ±0,5%.
Tolleranza e precisione di analisi
CONCENTRAZIONE NOMINALERICHIESTA
VALOREANALITICODICHIARATO
Certifi cato di Qualità
Tutte le miscele di gas speciali
possono essere fornite corredate
da una Certifi cazione di Qualità
(Certifi cato di Analisi o Dichiara-
zione di Conformità), su richiesta
del cliente. La certifi cazione viene
emessa conformemente ai requisiti
specifi cati nella norma ISO 6141,
che comprendono l’indicazione
della norma UNI EN ISO 6142,
6143, 6144, 6145, utilizzate per la
realizzazione del campione.
Tolleranza relativa di preparazione
TIPO
MISCELA
CONCENTRAZIONE DEL COMPONENTE
0,1-0,99 ppm 1-9,9 ppm 10-99 ppm 100 ppm-0,99% 1% - 9,9% 10% - 100%
ALTA
PRECISIONE5% 5% 2% 1% 0,5% 0,2%(1)
STANDARD 15% 10% 6% 4% 2% 1%(1)
NOMINALE n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a.
TIPO
MISCELA
CONCENTRAZIONE DEL COMPONENTE
0,1-0,99 ppm 1-9,9 ppm 10-99 ppm 100 ppm-0,99% 1% - 9,9% 10% - 100%
ALTA
PRECISIONE- - - 5% 2% 1%
STANDARD - - 20% 10% 10% 5%
NOMINALE 10% 10% 5%
Incertezza di misura
(1) Per concentrazioni tra il 90 e il 99% è 0,5 e per concentrazioni superiori al 99% è 0,04%.
Principali componenti delle miscele
29
Rivoira, grazie ai suoi sofi sticati
laboratori di analisi, è in grado di
preparare numerosissime miscele
di taratura e di processo con com-
posizione su richiesta. Si elencano
qui di seguito alcune delle sostan-
ze disponibili per la preparazione di
miscele multicomponenti.
Per componenti non citati nella
tabella rivolgersi al Servizio Vendite
Gas Speciali dell’area di compe-
tenza.
A
Acetilene
Acido bromidrico anidro
Acido cloridrico anidro
Acqua
Alcole etilico
Alcole isopropilico
Alcole metilico
Alcole propilico
Allene (propadiene)
Ammoniaca anidra
Anidride carbonica
Anidride solforosa
Argon
Aria
Azoto
C2H
2
HBr
HCl
H2O
C2H
6O
C3H
8O
CH4O
C2H
8O
C2H
4
NH3
CO2
SO2
Ar
N2
B
Benzene
Biossido di azoto
Bromuro di metile
Bromuro di metilene
(dibromometano)
Bromuro di vinile
Butano-n
Butene-1
Butene-2 cis
Butene-2 trans
Butino-1 (etilacetilene)
Butino-2
C6H
6
NO62
CH3Br
CH2Br
2
C2H
3Br
C2H
10
C4H
8
C4H
8
C4H
8
C4H
8O
2
C4H
6
C
Cicloesano
Ciclopropano
Cloro
Cloroformio (triclorometano)
Cloruro di cianogeno
Cloruro di etile
Cloruro di metile
Cloruro di metilene (diclorometano)
C6H
12
C3H
6
Cl2
CHCl3
CNCl
C2H
5Cl
CH3Cl
CH2Cl
2
D
Deuterio
Dibrometano
(bromuro di metilene)
Dicloro-1,4-butene-2
Dicloro-1,1-etano
Dicloro-1,2-etano
Diclorometano (cloruro di metilene)
Dicloromonofl uorometano (R. 21)
D2
CH2Br
2
C4H
6Cl
2
C2H
4Cl
2
C2H
4Cl
2
CH2Cl
2
CHCl2F
Difl uoro-,1-etano (R. 152 a)
Dimetilacetilene
Dimetilammina anidra
Dimetiletere (etere metilico)
Dimetil-2,2-propano (neopentano)
C2H
4F
2
C4H
6
C2H
7N
C2H
6O
C6H
12
Ossido di etilene
Ossigeno
Ottofl uorociclobutano
C2H
4O
O6
C4F
3
E
Elio
Esafl uoroetano (R. 116)
Esafl uoruro di zolfo
Esano
Esene-1
Etano
Etere metilico (dimetiletere)
Etilacetato
Etilacetilene (butino-1)
Etilammina anidra
Etilene
Etilmercaptano
Etilmetilchetone
He
C2F
6
SF6
C6H
14
C6H
12
C2H
6
C2H
6O
C4H
8O
2
C4H
6
C2H
7N
C2H
4
C2H
6S
C4H
8O
P
Pentano
Pentene-1
Pentene-2
Perfl uoropropano (R. 218)
Propadiene (allene)
Propano
Propilene
Propino (metilacetilene)
Protossido di azoto
C5H
12
C5H
10
C5H
10
C3F
8
C3H
4
C3H
8
C3H
6
C3H
4
N2O
R
R. 14
R. 21
R. 22
R. 23
R. 116
R. 142 b
R. 152 a
R. 218
R. C318
CF4
CHCl2F
CHClF2
CHF3
C2F
8
C2H
3 ClF
2
C2H
4F
2
C3F
6
C4F
8
I
Idrogeno
Idrogeno solforato
Isobutano
Isobutene
H2
H2S
C4H
10
C4H
8
M
Metano
Metilacetilene (propino)
Metilammina anidra
Metilmercaptano
Monocloro-1-difl uoro-1,1etano
(R. 142b)
Monoclorodifl uorometano
CH4
C3H
4
CH5N
CH4S
C2H
2CIF
2
CHCIF2
N
Neon
Neopentano (dimetil-2,2-propano)
Ne
C5H
12
O
Ossido di azoto
Ossido di carbonio
NO
CO
X
Xenon
Xilene
Xe
C2H
10
K
Kripton Kr
S
Solfuro di carbonile COS
T
Tetraclorometano
Tetracloruro di carbonio
(tetraclorometano)
Tetrafl uorometano (R. 14)
Tetraidrotiofene
Toluene
Tribromometano
Tricloro-1,1,1-etano
Tricloroetilene
Triclorometano (cloroformio)
Trifl uorometano (R. 23)
Trifl uoromonobromometano
(R. 13 B1)
Trimetilammina anidra
CCl4
CCl4
CF4
C4H
8S
C7H
8
CHBr3
C2H
3Cl
3
C2HCl
3
CHCl3
CHF3
CBrF3
C3H
9N
30
Campi di applicazione nelle miscele
Gas Puri e Speciali
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Analisi di Laboratorio
• Miscele fuel gas: H2/He e H
2/N
2.
• Miscele Argon/Metano P5-P10.
• Miscele per spettrografi a: Argon/
Idrogeno.
• Miscele per analizzatori IR.
• Miscele per contatori di
particelle.
• Miscele in fase gassosa prepa-
rate su richiesta del Cliente.
Analisi Ambientale
• Analisi emissioni da camino.
• Analisi immissioni in ambiente.
• Analisi SOV.
• Miscele per taratura analizzatori
di combustione.
• Miscele controllo gas di scarico.
• Controllo motori.
• Miscele riferibili a standard
internazionali.
Analisi Gas Naturale
• Miscele di taratura per composti
solforati.
• Miscele G - Wobbe index.
• Standard gravimetrici ad alta
accuratezza.
• Valutazione di fattibilità delle
miscele tramite software di
controllo.
• Materie prime ad alta purezza.
• Specifi ca preparazione delle
bombole.
Controllo di Processi Chimici e
Petrolchimici
• Miscele di taratura per
esplosivimetri.
• Bombole ricaricabili di piccola
capacità per taratura detector.
• Bombole disposable per taratu-
ra sensori.
• Miscele in fase gassosa prepa-
rate su richiesta del Cliente.
• Miscele in fase liquida preparate
su richiesta del Cliente.
• Miscele gravimetriche ad alta
accuratezza preparate su richie-
sta del Cliente.
Miscele per Applicazioni Speciali
• Miscele per Laser a CO2.
• Miscele per Laser ad Eccimeri.
• Miscele per lampade.
• Miscele per applicazioni metal-
lurgiche e nucleari.
Miscele per Applicazioni
Biologiche e Medicali
• Atmosfere aerobiche e
anaerobiche.
• Miscele per pHmetri.
• Miscele per fi siopatologia
respiratoria.
• Miscele di sterilizzazione.
Miscele per Attività Subacquee
• Miscele Ossigeno/Azoto.
• Miscele Elio/Ossigeno.
• Trimix.
Miscele per Industria Alimentare
• Atmosfere modifi cate per confe-
zionamento alimentare.
• Miscele a 2/3 componenti
Ossigeno/ Azoto/ Anidride
Carbonica a composizione
variabile.
• Miscele per deverdizzazione
frutta.
Esempi di applicazioni di miscele di taratura e per processi industriali
31
Realizzate per analisi di laboratorio oppure per controlli di processo, Rivoira fornisce idrocarburi e miscele
di idrocarburi ad elevata purezza in bombole di differenti tipologie e capacità. Il laboratorio di Chivasso
certifi cato 9001:2008 produce per esempio metano a purezza 99,9999%, miscele multicomponenti a
matrice organica e miscele con idrocarburi in tracce.
Tabella Miscele di controllo gas naturale
COMPONENTI IN %mol GAS NATURALE PIPELINE ALTO CONTENUTO ETANO
n-Esano 0,09
Neopentano 0,5
IsoPentano 0-1 0,05 0,5
N-Pentano 0-1 0,05
n-Butano 0-5 0,2 0,3
Isobutano 0-5 3
Propano 0-6 0,85 7
Etano 0-10% 3,4 12,5
Anidride Carbonica 0-25% 0,55 0,5
Idrogeno Solforato 0-25%
Azoto 2% 9
Metano Balance Balance Balance
COMPONENTI IN %mol PROPANO PROPILENE BUTANO ISOPENTANO
1-3 Butadiene 3 20 ppm
n-Butano 3 40 ppm Balance 4
cis-2-Butene 3 50 ppm 0,1
trans 2-Butene 3 30 ppm
Etano 3 0 - 2
Etilene 3
IsoButano 5 60 ppm 15 - 25 0,6
IsoButene 40 ppm 0 - 6
IsoPentano 0 - 2 Balance
Isoprene 0,2
Metano 1
Propano Balance 3 - 45
Propilene Balance 0 - 6
Tabella Miscele per PetrolChimica
La taratura degli analizzatori di
aria ambiente è una delle princi-
pali attività di fabbrica rivolta per
alla sicurezza delle persone che lì
operano.
Rivoira produce miscele per la
taratura degli analizzatori realizzan-
do miscele ad hoc su richiesta degli
utilizzatori fi nali e dei costruttori di
questi strumenti. Sono disponibili
miscele di taratura per sensori di
gas infi ammabili, di gas tossici e di
gas reattivi.
* Concentrazione massima in base a L.E.L.
** Miscele a 2 o più componenti sono prepara bile a richiesta in base alla compatibilità
chimica dei prodotti in miscela
ESEMPI
COMPONENTI
IN %mol
COMPONENTE BALANCE
Miscele con Gas Infi ammabili
per taratura esplosivimetri*
CH4 - C
3H
8
C4H
10
Azoto/Aria
Miscele per controllo atmosfe-
re sovra/sotto ossigenateCO
2 - O
2Azoto/Aria
Miscele con gas reattivi o
Tossici
NO - SO2 - CO
HCL - H2S**
Azoto/Aria
32
Bombolette monouso
Gas Puri e Speciali
Dove c’è necessità di piccole
quantità di gas e, allo stesso tem-
po, è importante avere la garanzia
della purezza erogata o dell’accu-
ratezza della certifi cazione di una
miscela, le bombolette monouso
LIGHTCYL sono la soluzione
giusta. Le bombolette LIGHTCYL
rispondono infatti a tutte le esi-
genze di disponibilità di gas puri o
miscele certifi cate, senza avere le
restrizioni normative, di sicurezza
ed i problemi di manipolazione
legate alle tradizionali bombole ad
alta pressione.
Impieghi
La linea LIGHTCYL può essere
utilizzata dove le sue caratteristiche
di maneggevolezza e semplicità
d’uso sono essenziali. È parti-
colarmente adatta per il settore
della sicurezza, nel monitoraggio
ambientale e nei laboratori.
Bombolette monouso
LIGHTCYL “Large”
Bombolette monouso
LIGHTCYL “Small”
I materiali della linea LIGHTCYL
Caratteristiche
Le bombolette sono estremamente
leggere e costruite con materiali
che preservano la qualità del gas
contenuto.
L’alluminio con cui è costruito il
corpo bombola elimina la possibi-
lità di interazioni superfi ciali mentre
la valvola e l’o-ring evitano qualsi-
asi contaminazione dagli inquinanti
esterni, garantendo la conformità
del titolo e la stabilità delle miscele.
Con l’arrivo del nuovo modello
LIGHTCYL “Large” sono ora di-
sponibili anche miscele contenenti
sostanze reattive quali H2S, SO2,
NH3 ecc.
Nella tabella sono elencati i formati
LIGHTCYL disponibili e le loro
principali caratteristiche.
LIGHTCYL Small
LIGHTCYLLarge
Volume geometrico (ml) 1.000 1.600
Pressione (bar) 12 40
Contenuto in fase gas (l) 12 64
Contenuto in fase liquida (ml) 750 -
Peso a vuoto (g) 140 1.100
Altezza* (mm) 263 346
Diametro (mm) 74 89
Valvolaspray
filettatafilettata
* Valvola esclusa
Maneggevoli e semplici da
gestire: queste sono le caratte-
ristiche di LIGHTCYL, le bom-
bolette monouso sviluppate da
Rivoira per gli utilizzatori di gas
puri e miscele certifi cate.
• Verifi ca dei dispositivi di
sicurezza individuali e di
monitoraggio degli ambienti
di lavoro: esplosimetri,
detector gas tossici,
ossimetri ecc.
• Taratura degli analizzatori
di gas per il controllo
dell’atmosfera in luoghi
confi nati.
• Taratura degli analizzatori
VOC.
• Taratura degli analizzatori
di stream gassosi in
emissione.
• Lampade a fl uorescenza.
• Gas di zero.
• Test di span.
• Ricerca e sviluppo.
34 www.rivoiragroup.it
Gas Puri e Speciali
Contenitori e modalità di fornitura
Contenitori per gas compressi pag. 35
Bombole
Contenitori per grandi volumi pag. 36
Scarabei
Carri bombolai
Serbatoi criogenici fi ssi e mobili
Azoto e Elio liquidi in contenitori mobili pag. 37
Contenitori criogenici mobili
Microbulk Service pag. 38
Microbulk: la svolta nella fornitura di gas compressi
Semplicità di gestione
Produttività e riduzione costi
Alta Qualità
Sicurezza
Caratteristiche tecniche
35
Contenitori per gas compressi
Bombole
GAS
PURI
BOMBOLE E PACCHI BOMBOLE
Tipo Materiale CapacitàGeometrica
lt
Dimensioni Pressionebar
Contenuto
Altezzamm
diametromm
pesokg
mcO
2
mcN
2
mcAr
mcH
2
mcHe
mcMix
GAS PURI
E MISCELE
Bombole
Acciaio 50 1530 229 65 200 10,75 10 10,75 10 10 10
Acciaio 40 1570 203 58 200 8,5 40 8,8 8 8 8
Acciaio 14 760 171 16 200 3 2,75 3 2,8 2,8 2,8
Acciaio 10 795 140 12 150 - - - - - 1,5
Acciaio 5 430 140 7 150 - - - - - 0,75
Acciaio 1 250 80 2,5 100 - - - - - 0,1
lega leggera
40 200 - - - - - 8
lega leggera
20 200 - - - - - 4
lega leggera
10 1000 140 12 150 - - - - - 1,5
PacchiAcciaio 800 1826 1030.1030 LxP 1200 200 172 160 172 160 160 160
Acciaio 600 1826 795.1030 LxP 1050 200 129 120 129 120 120 120
ANIDRIDE
CARBONICA
BomboleAcciaio 40 1570 203 58 50 30 kg
Acciaio 14 760 171 16 50 10 kg
Pacchi Acciaio 800 1826 1030.1030 LxP 1200 50 480 kg
ACETILENEBombole Ferro 33 1090 380 52 18 6 kg
Pacchi Ferro 640 1700 1030.1030 LxP 1183 18 112 kg
GAS
LIQUEFATTI
Bidoni
Acciaio 112 1450 380 42 *
Acciaio 60 750 360 25,3 *
Acciaio 34 650 310 15,3 *
Acciaio 23 600 275 13 *
Fusti Acciaio 600 ÷ 900 *
* Pressione di carica in relazione alla tensione di Vapore
I Gas Puri e Speciali Rivoira
sono confezionati in bombole
di varie dimensioni e capacità
per consentire un’impiego pra-
tico e confacente alle diverse
esigenze dei clienti.
Le bombole sono condizionate
prima del riempimento in funzione
della qualità del prodotto a cui
sono destinate. Tutte le bombole
subiscono in più fasi un trattamen-
to di essiccamento per eliminare
ogni traccia di umidità. Partico-
lari tipi di condizionamento sono
adottati per bombole utilizzate per
miscele di gas tossici o corrosivi,
per miscele destinate a particolari
applicazioni (es. SFC, SFE) e per
prodotti con altissima purezza.
36 www.rivoiragroup.it
Gas Puri e Speciali
Contenitori per grandi volumi
Scarabei
Sono costituiti da gruppi di bombo-
le, fi no ad un massimo di 160 unità,
assemblati in strutture tipo isocon-
tainer e montati su pianali di auto-
mezzi per un agevole trasporto.
Carri bombolai
Sono casse mobili su cui sono
installati recipienti ad alta pressione
per azoto, elio o idrogeno.
CONTENITORE
TIPO
LUNGHEZZA
(m)
LARGHEZZA
(m)
ALTEZZA
(m)
PESO
(kg)
CONTENUTO
(m3)
Scarabeo S90 3,3 2,27 - 2,97 2,25 7500 900
Scarabeo S135 5 2,26 - 3,06 2,32 11300 1350
Scarabeo S160
Carro CB 11,50 - 12 2,55 3,20* 35000 3500 - 5000
Per richieste superiori a 1000 m3 al
mese di azoto, ossigeno, argon o
anidride carbonica, i sistemi di for-
nitura criogenica rappresentano la
soluzione ideale, offrendo risparmi
in termini di spazio e costo.
Sono disponibili anche contenitori
mobili per liquidi criogenici, deno-
minati Starcyl, per consumi minori.
I serbatoi criogenici sono studiati e
realizzati per soddisfare le severe
norme nazionali ed internazionali e
garantiscono l’erogazione auto-
matica del prodotto alla pressione
desiderata.
EVAPORATORE
TIPO
CAPACITÀ
(litri)
DIMENSIONI
(mm)
EF Press. di bollo (bar)
Uso Totale Utile A ø
1.500 15 1.560 1.480 2.915 1.410
3.000 15 3.210 3.050 3.985 1.890
3.000 18 ------ 3.050 4.100 1.680
3.000 25 CO2
3.460 3.280 4.100 1.680
3.000 25 P 3.300 3.135 4.000 1.680
5.000 15 5.500 5.225 5.050 1.820
5.000 18 ------ 5.110 5.020 1.830
5.000 25 CO2
5.500 5.225 5.050 1.820
5.000 25 P 5.500 5.225 5.050 1.820
6.000 15 6.185 5.875 4.180 2.150
7.500 18 ------ 7.474 6.550 1.830
10.000 15 10.340 9.820 5.300 2.300
10.000 18 ------ 10.052 5.350 2.320
10.000 25 CO2
10.530 10.000 5.350 2.320
Serbatoi criogenici fi ssi e mobili
I serbatoi criogenici di stoc-
caggio, disponibili con diverse
capacità, sono installati presso
lo stabilimento dei Clienti e le
consegne sono effettuate tra-
mite autocisterne criogeniche.
Azoto ed Elio liquidi in contenitori mobili
37
Contenitori criogenici mobili
Contenitori criogenici per Elio
liquido mod. MSB e MS
Capacità geometrica da 30 a 5.000
litri. Estremamente affi dabili sono
particolarmente adatti alle esigenze
dei:
• centri di ricerca nucleari;
• centri di ricerca universitari;
• centri di ricerca biologia e centri
diagnostici che utilizzano appa-
recchiature MRI.
Contenitori criogenici per Azoto
liquido serie XL
Contenitori di stoccaggio a bassa
pressione destinati al trasporto,
stoccaggio ed erogazione di azoto
liquido.
Corpo in acciaio inox, carrello
solidale al corpo, realizzati secondo
il regolamento TPED99/36.
GAS
CRIOGENICI
CONTENITORI CRIOGENICI MOBILI
Tipo Capacità
Geometrica
lt
Dimensioni Pressione
bar
Contenuto approx.
Altezza
mm
diametro
mm
peso
kg
mc
N2
mc
Ar
AZOTO
ARGONEV 200
140 170
200 1640 570 151 3,9 140 171
240 1510 660 137 1,5 169 204
ELIO MSB
30 32,8 962 555 52 0,5
60 64,4 1164 555 63 0,5
100 102,6 1359 555 77 0,5
250 265 1395 890 180 0,5
500 500 1667 1050 258 0,5
Realizzati con le migliori tecni-
che produttive, sono caratteriz-
zati da una notevole robustezza
dovuta alla costruzione comple-
tamente in acciaio inossidabile
a basso tenore di carbonio, che
garantisce anche il comporta-
mento amagnetico.
Ottime prestazioni e ampia gamma
di capacità completano l’offerta di
questi contenitori.
Microbulk Service
www.rivoiragroup.it38
Gas Puri e Speciali
Microbulk: la svolta nella fornitura di gas compressi
Il sistema d’approvvigionamento
Microbulk introdotto da Praxair è
l’alternativa più semplice ed econo-
mica rispetto alla fornitura di gas in
bombole. Si tratta di un sistema di
fornitura gas, in loco, attraverso un
serbatoio installato direttamente dal
cliente.
Semplicità di gestione
• Fornitura continua.
• Gestione d’approvvigionamento a
distanza (telecontrollo).
• Monitoraggio dei livelli in remoto.
• Nessuno stoccaggio bombole.
• Gestione magazzino semplifi cata.
Produttività e riduzione costi
Eliminazione tempi per sostituzione
bombole.
• Gestione ordini più effi ciente.
• Contabilità più snella.
• Costi di manutenzione ridotti.
• Ottimizzazione area stoccaggi.
Alta Qualità
• Elevata purezza.
• Erogazione continua del gas.
• Incremento produttività.
Sicurezza
• Nessuna movimentazione
bombole.
• Minimo coinvolgimento del
personale.
• Contenitori a bassa pressione.
Caratteristiche tecniche
Mezzi di distribuzione
• Progettati appositamente
per il trasporto e servizio di
gas criogenico.
• Ampia fl otta per una
distribuzione capillare su
tutto il territorio.
Contenitori di stoccaggio
• Progettati per il rifornimento
on-site.
• Stoccaggio adeguato alle
necessità del cliente.
• Velocità di riempimento: da
2 a 12 minuti.
• Maggiore tenuta rispetto ai
contenitori standard.
• Realizzati in acciaio inox.
Presa di carico
• Posizionata all’esterno
dell’area di lavoro.
• Sigillata e sicura contro le
manomissioni.
• Continuità di fornitura.
• Possibilità di effettuare
rifornimento 24 ore su 24.
Telecontrollo
• Linea diretta con il servizio
Rivoira Customer Care.
• Display LCD per
monitoraggio costante.
• Nr. 3 livelli d’impostazione.
• Indicatore di livello acustico.
Mezzi Rivoira progettati
esclusivamente per il trasporto di
gas criogenico; capillare rete di
distribuzione sul territorioPannello di controllo posizionato
all’esterno della struttura
40 www.rivoiragroup.it
Gas Puri e Speciali
Materiali e impianti
Riduttori di pressione pag. 41
Il principio di funzionamento di un riduttore
Riduttori monostadio
Riduttori bistadio
Serie RSD
Serie RSDS
Impianti centralizzati di decompressione e distribuzione gas pag. 43
I componenti degli impianti centralizzati
I principali componenti di un impianto centralizzato
Esempi di impianti centralizzati pag. 46
Valvole per bombole secondo la vigente normativa UNI
Riduttori di pressione
Il principio di funzionamento di un riduttore
I riduttori di pressione servono per ridurre l’elevata pressione del gas
in bombola oppure in una rete di distribuzione, fi no alla pressione di
esercizio compatibile con l’attrezzatura e le strumentazioni di lavoro.
Un riduttore controlla solo la pressione, NON misura né controlla il
fl usso di erogazione, a meno che esso non sia dotato di dispositivi
progettati a tale scopo.
Riduttori monostadio
Nel caso di riduttori a singolo
stadio di espansione, solitamente
defi niti monostadio, il gas entra nel-
la camera di alimentazione e la sua
pressione è mostrata sul manome-
tro di alta pressione. Alla fi ne di tale
camera una valvola impedisce al
gas di proseguire. La pressione del
gas forza la valvola contro la sua
sede, e ciò garantisce un’ermeticità
totale quando la valvola è chiusa.
Questa valvola separa la camera di
alimentazione da quella di eroga-
zione, ed è collocata in modo tale
da essere in contatto con un dia-
framma fl essibile posto all’interno
della camera di erogazione.
Il diaframma esercita una pressione
contro una molla, detta molla di re-
golazione della pressione. Quest’ul-
tima viene compressa tramite una
vite di regolazione. La molla spinge
contro il diaframma che attiva la
valvola, aprendo così il regolatore e
consentendo al gas di fl uire.
Alla camera di scarico è collegato
un altro manometro. Osservandolo
quando si gira la vite di regolazione
della pressione, è possibile visualiz-
zare la pressione di erogazione del
riduttore.
Nei riduttori monostadio, la pressio-
ne del gas contenuto nella bom-
bola spinge sulla valvola, contra-
stando la molla di regolazione della
pressione.
Tuttavia, quando l’alta pressione in
bombola si riduce, la forza eserci-
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Riduttori bistadio
I riduttori a doppio stadio di espan-
sione (bi-stadio) sono, di fatto, due
riduttori montati in serie nello stesso
corpo. I due stadi funzionano in
modo simile, con una camera di ali-
mentazione, uno stelo, un diafram-
ma e una molla di regolazione della
pressione. La prima fase riduce la
pressione di entrata a una pressione
intermedia, normalmente inferiore a
30 bar.
La seconda fase riduce la pres-
sione intermedia alla pressione di
esercizio desiderata. Poiché nella
seconda fase vi sono variazioni
minime in termini di pressione di
entrata proveniente dalla prima fase,
un riduttore doppiostadio mantiene
una pressione di uscita costante per
tutto il contenuto della bombola. Un
fi ltro, solitamente inserito nel punto
di ingresso, elimina le eventuali par-
ticelle presenti nel gas in entrata.
1
2
4
11
12
6
13
14
A
B
C
Pressione di uscita
Pressione di entrata
Media pressione
A
B
C
1 Volantino
2 Stelo di regolazione
3 Coperchio valvola
4 Molla di regolazione
5 Sistema ammortizzante
6 Gruppo sede valvola
7 Camera di alimentazione
8 Corpo
9 Elemento filtro
10 Camera di erogazione
11 Diaframma del secondo stadio
12 Gruppo sede della valvola del
secondo stadio (+ filtro)
13 Diaframma del primo stadio
14 Molla
tata contro lo stelo di regolazione
diminuisce e la pressione in uscita
aumenta. Ciò signifi ca che sono
richiesti interventi frequenti per
mantenere costante la pressione di
erogazione.
41
Gas Puri e Speciali
www.rivoiragroup.it
Per gas ad elevata purezza:
• disponibile con corpo in ottone
cromato senza valvola in uscita
e in acciaio inossidabile con
valvola in uscita;
• i riduttori in acciaio inossidabile
possono essere utilizzati per i
gas della classe 3 e 4, ad esclu-
sione dei gas molto corrosivi
che richiedono il contenitore tipo
HDM;
• per i gas corrosivi si consiglia di
utilizzare sempre un sistema di
purge.
Serie RSD
Disponibili sia nella versione in
ottone cromato sia in acciaio inos-
sidabile;
membrana a soffi etto in tombacco
e AISI per Acetilene.
Serie RSDS
RSD1 - RSD1X Riduttore a singolo stadio
di espansione
Corpo RSD1: Ottone Ni-Cr
RSD1X: AISI 316L
Membrana RSD1: AISI 302, Buna, Viton
RSD1X: AISI 302
Pressione di ingresso
massima (bar)200
Fondo scala manometro in
uscita (bar)2,5 - 6 - 15 - 60 - 160
Connessioni in uscita ¼” NPTF
(¼” NPTM per RSD1X)
RSD1S - RSD1SX Riduttore singolo stadio di
espansione
Corpo RSD1S: Ottone Ni-Cr
RSD1SX: AISI 316L
Membrana RSD1S: Soffi etto in tombacco (AISI
302 per Acetilene)
RSD1SX: Membrana AISI 302
Calotta Alluminio 11S Anodizzato
Pressione di ingresso
massima (bar)200
Fondo scala manometro in
uscita (bar)
Serie Ottone: -1 a 3, -1 a 5, -1 a 9
Serie Inox: 2,5 - 6 - 15
Connessioni in uscita ¼” GF
RSD2 - RSD21X Riduttore a doppio stadio
di espansione
Corpo RSD2: Ottone Ni-Cr
RSD2X: AISI 316L
Membrana: AISI 302
Pressione di ingresso
massima (bar)200
Fondo scala manometro in
uscita (bar)2,5 - 6 - 15
Connessioni in uscita ¼” NPTF
(¼” NPTM per RSD2X)
RSD2S - RSD21SX Riduttore a doppio stadio
di espansione
Corpo RSD2S: Ottone Ni-Cr
RSD1SX: AISI 316L
Membrana RSD2S: Soffi etti in tombacco
RSD1SX: Membrana AISI 316L
Calotta Alluminio 11S Anodizzato
Pressione di ingresso
massima (bar)200
Fondo scala manometro in
uscita (bar)
Serie Ottone: -1 a 3, -1 a 5, -1 a 9
Serie Inox: 2,5 - 6 - 15
Connessioni in uscita ¼” GF
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5
Impianti centralizzati di decompressione e distribuzione gas
43
Rivoira progetta e realizza impianti
di distribuzione gas “chiavi in mano”
in base a criteri di qualità e sicurez-
za defi niti nell’ambito dei più evoluti
standard aziendali. La fl essibilità dei
nostri sistemi favorisce soluzioni che
soddisfano le specifi che tecniche e
le richieste dai costruttori di stru-
mentazione analitica nel rispetto
delle più recenti normative di legge.
Laboratorio Analitico
1. Posti presa al punto d’uso
2. Generatori di gas
3. Sistemi a scambio automatico
4. Contenitori gas criogenici
5. Mass fl ow meters e sistemi
di controllo
Locale stoccaggio bombole
6. Riscaldamento CO2
7. Bilancia elettronica
8. Gas cabinets
9. Rastrelliera bombole
10. Pacchi bombole
11. Centrale erogazione gas
12. Sistema a scambio autom.
13. Detector portatile
14. Carrello portabombole
15. Compressore aria
16. Generatore di azoto a membrane
17. Sistema di rilevazione fughe
18. Filtro in linea
19. Centrale erogazione gas di calibrazione
GRUPPI DI
DECOMPRESSIONE
DI PRIMO STADIO
GRUPPI A R0006 GRUPPI AX R0009
GRUPPI B R0010 GRUPPI BX R0011
GRUPPI B GLL R0012
QUADRI SA R0013 QUADRI SAX R0014
GRUPPI BE R0015
RSD1 STAFFA R0016 RSD1X STAFFA R0017
RSD1 RAMPA R0018 RSD1X RAMPA R0019
Membrana
RIDUTTORI DI
PRESSIONE DI SECONDO
STADIO (POSTI PRESA)
POSTI PRESA RD R0026 POSTI PRESA RDX R0027
POSTI PRESA GLL R0028
POSTI PRESA RDE R0040
POSTI PRESA SD R0029 POSTI PRESA RDX R0030
Soffi ettoPOSTI PRESA RSDS R0031 POSTI PRESA RDSX R0032
RAMPE E DISPOSITIVI DI
COLLEGAMENTO
GRUPPI C R0020 GRUPPI CX R0021
GRUPPI CE R0022 GRUPPI CEX R0023
SERPENTINE RD, SD, RDE R0024 SERPENTINE SDX R0025
VALVOLE SERIE OT R0061 SERIE IX R0062
RIDUTTORI
DI PRESSIONE DI
SECONDO STADIO
(PER LINEA)
MS100 R0033
L’obiettivo primario degli im-
pianti centralizzati è fornire ad
ogni Cliente i sistemi e le appa-
recchiature per l’utilizzo dei gas
in modo affi dabile, sicuro ed
effi ciente. L’impianto di distribu-
zione gas riveste a tale proposi-
to un’importanza fondamentale.
Purezza dei Gas
Solo un impianto tecnologicamen-
te avanzato può garantire il mante-
nimento della purezze dei gas dal
sito di stoccaggio bombole fi no ai
punti d’uso posizionati all’interno
degli ambienti di lavoro.
44
Gas Puri e Speciali
www.rivoiragroup.it
Sistema di decompressione di
primo stadio
Per la riduzione della pressione dal
valore presente nei contenitori di
stoccaggio a quella di rete.
Le centrali possono essere a uno
o più posti bombola a scambio
automatico o manuale.
Dorsale di distribuzione
Per il convogliamento dei gas
dal locale di stoccaggio alle varie
utenze.
Riduttori di secondo stadio
(posti presa)
Da posizionarsi a bordo delle appa-
recchiature per la regolazione fi ne
della pressione. I posti presa sono
disponibili a membrana o a soffi et-
to nella confi gurazione da parete o
da banco.
I principali componenti di un impianto centralizzato
Sistemi di sicurezza attivi e
passivi
• Box e gas cabinet per lo stoc-
caggio in sicurezza dei conteni-
tori.
• Rastrelliere di ancoraggio bom-
bole.
• Valvole di sicurezza per lo sfi ato
della sovrapressione.
• Valvole tagliafi amma ed elet-
trovalvole di blocco per gas
infi ammabili ed esplosivi.
• Controtubazione linee gas in-
fi ammabili in corrispondenza
di passaggi pericolosi.
• Sensori gas infi ammabili, tossici,
comburenti.
Accessori
• Trasmettitori di pressione per
gas compressi.
• Celle di carico per gas liquefatti.
• Misuratori di portata massicci e
volumetrici.
• Sistemi di miscelazione.
• Preriscaldatori.
Sistemi per il controllo remoto
L’impianto di distribuzione può
essere dotato di sistemi di control-
lo ed allarme per il monitoraggio in
continuo, direttamente dall’interno
dei locali di lavoro, dei parametri
operativi e di sicurezza.
Sistema di rilevazione fughe e
blocco automatico del fl usso di gas
pericolosi.
È costituito da una centralina per il
controllo dei sensori di rilevamento
e delle elettrovalvole di blocco;
Sistema di monitoraggio del grado
di svuotamento bombole.
È costituito da una centralina per il
controllo dei trasmettitori di pres-
sione (trasduttori o pressostati) e
delle celle di carico (gas compressi
liquefatti).
Un impianto di decompressione
e distribuzione è generalmente
composto dagli elementi de-
scritti di seguito.
45
Apparecchiature a norma
di sicurezza
Ogni apparecchiatura è testata
e collaudata singolarmente per
garantire qualità del gas in uscita,
assenza di perdite ed affi dabilità
nel tempo.
I sistemi di riduzione sono prodotti
in esclusiva, progettati e realizzati
su specifi che Rivoira in modo con-
forme alle norme di settore. Sono
quindi dotati di valvole di scarico
sovrapressione secondo UNI EN
961 e di fi ltri sinterizzati in ingresso
per garantire le purezze dei gas.
Ogni linea di distribuzione è dotata
di valvola di scarico sovrapressio-
ne conforme alle direttive 97/23/CE
“PED” come prescritto dalla UNI
EN961, posta a protezione della
tubazione e delle apparecchiature
a valle del sistema di decompres-
sione di primo stadio.
Linee di distribuzione
Le tubazioni, che convogliano i gas
dai bunker bombole ai posti presa
di utilizzo, opportunamente dimen-
sionati da Rivoira tenendo conto
delle portate totali, delle perdite di
carico e delle velocità dei gas pas-
santi, saranno realizzate in rispetto
delle normative vigenti (norme UNI
- CIG, PED) e delle norme interne
di buona tecnica Praxair/Rivoira
che prevedono in particolare:
• utilizzo di tubi in acciaio inox
- AISI 316L o 304L - o rame
trafi lati, collaudati ed opportuna-
mente bonifi cati e condizionati
per l’uso con gas puri;
• giunzioni a saldare realizzate
mediante procedimento TIG
o TIG Orbitale in copertura
di argon puro per tubazioni e
raccorderia (manicotti, tee, cur-
ve90°) in acciaio inox o median-
te saldobrasatura nel caso di
tubazioni e raccorderia in rame;
• staffaggio in sicurezza ed
etichettatura delle linee per l’i-
dentifi cazione del nome del gas
e della direzione del fl usso.
La raccorderia per ciascun diame-
tro è stata scelta ed identifi cata
in modo da garantire giunzioni
fi lettate ad alta tenuta e sicure nel
tempo.
Verifi che, collaudi e
manutenzione
Ogni impianto viene collaudato
e verifi cato con prove di tenuta e
di resistenza meccanica secondo
qualifi cate procedure interne ed
eventuali specifi che prescrizioni
per analoghi settori impiantistici
(con eventuale riferimento alle
norme PED).
Lo scopo è quello di verifi care
l’assenza di perdite funzionalità e
sicurezza sull’impianto mediante:
• verifi ca delle linee;
• prove di tenuta delle linee ad
una pressione pari al +20%
della pressione max di esercizio;
• prove di tenuta dei riduttori;
• controllo della funzionalità in
campo di tutte le apparecchiatu-
re;
• controllo del corretto colle-
gamento dei punti d’uso alle
relative tubazioni;
• etichettatura delle linee e delle
apparecchiature;
• avvertenze di sicurezza e cartelli
antinfortunistici di segnalazioni
per box di stoccaggio (a cura
del cliente);
• controllo funzionamento allarmi
delle eventuali centrali di segna-
lazione;
• taratura dei pressostati montati
sui collettori gas.
Crescere insieme è il nostro auspicio: ogni impianto centralizzato,
realizzato da Rivoira, è modulare per garantire l’estendibilità e la
completa intercambiabilità nel tempo. Le esigenze di crescita del
cliente in termini di aumento del numero di gas e/o utenze sono in
tal modo conseguite con un semplice adeguamento dell’impianto
esistente nel pieno rispetto delle normative tecniche vigenti.
46
Posti presa all’utilizzo
per gas ad alta purezza
Sistema di stoccaggio
bombole in box dedicato
www.rivoiragroup.it
Gas Puri e Speciali
Esempi di impianti centralizzati
Sistema di distribuzione gas di contenitore criogenico con back-up
Contenitori mobili per gas criogenici
Quadri di decompressione
I° stadio
47
Rete di distribuzione in acciaio inox con sistema di controllo della pressione
Quadri di decompressione a scambio automatico
48
Gas Puri e Speciali
Valvole per bombole secondo la vigente normativa UNI
1H - UNI 11144
Metano - Idrogeno - Solfuro di Idrogeno Etano
Etilene - Monossido di Carbonio
Miscele compresse infi ammabili Maschio Ø 20 mm
14 f.p.p. sinistro
1P - UNI 11144Butano - Butene - Butadiene - Isobutano Propilene
- Idrocarburi gassosi in miscela liquefatti
2 - UNI 11144
Anidride carbonica (non per uso medicale)
Anidride solforosa - Esafl uoruro di zolfo
Fosgene - Ossigeno - Miscele comburenti
Clorofl uorocarburi
Maschio Ø 21,7 mm
14 f.p.p. destrorso
3 - UNI 11144 Ammoniaca - Dimetilammina Maschio Ø 30 mm
14 f.p.p. sinistrorso
4 - UNI 11144Acido bromidrico - Acido cloridrico Acido fl uoridri-
co - Cloro
Maschio Ø 25,4 mm
14 f.p.p. destrorso
5 - UNI 11144Azoto
Miscele inerti a base di azoto
Femmina Ø 21,7 mm
14 f.p.p. destrorso
6 - UNI 11144 AriaMaschio Ø 30 mm
14 f.p.p. destrorso
7S - UNI 11144 Acetilene Raccordo a Staffa
Ø 20 mm x Ø 10 mm
8 - UNI 11144Argon - Kripton - Elio - Neon
Xenon - Miscele inerti di gas rari
Femmina Ø 24,51 mm
14 f.p.p. destrorso
9 - UNI 11144 Protossido d’azotoMaschio G 3/8” A
destrorso
10 - UNI 11144 Anidride carbonica per uso medicaleMaschio Ø 27 mm
passo 2 destrorso
Bombola Raccordo
Bombola Raccordo
Bombola Raccordo
Bombola Raccordo
Bombola Raccordo
Bombola Raccordo
Bombola Raccordo
Bombola Raccordo
Bombola Raccordo
Bombola Raccordo
Sui recipienti destinati al trasporto di acetilene disciolta sotto pressione possono essere montate in alternativa alle valvole
con attacco a pressione, anche valvole con raccordo fi lettato Femmina G 5/8” sinistrorso tipo 7F - UNI 11144
f.p.p. - fi letti per pollice
50 www.rivoiragroup.it
Gas Puri e Speciali
Materiali per criobiologia
Materiali per criobiologia pag. 51
Contenitori di stoccaggio gas criogenici pag. 52
Contenitori di stoccaggio azoto liquido: serie “LD”
Contenitori di stoccaggio criobiologici: serie “XT” - serie “HC”
Serie K
Accessori
Contenitori di stoccaggio e trasporto gas criogenici pag. 56
Contenitori di stoccaggio e trasporto a bassa pressione
Contenitori di stoccaggio e trasporto a media pressione
51
Rivoira ha sviluppato già agli
inizi degli anni ’60 le compe-
tenze per progettare, costrui-
re e realizzare grandi impianti
di liquefazione nonché dei
contenitori fi ssi e mobili
per la distribuzione dei gas
criogenici.
Successivamente negli anni ’90,
Rivoira ha stretto rapporti di col-
laborazione con le più rinomate
industrie nel campo dei materiali
e dei contenitori superisolati per
criogenia.
Rivoira è in grado oggi di fornirvi
soluzioni chiavi in mano per le sod-
disfare le vostre esigenze, a partire
dai sistemi di stoccaggio, linee di
trasferimento sottovuoto, conteni-
tori per mantenimento di materiale
biologico, criostati per ricerche di
Fisica applicata.
Le nostre soluzioni Vi consentono
di operare su un ampio spettro di
temperature: dal mantenimento
di materiale biologico in vapore di
azoto liquido, a sistemi che pos-
sono operare sino alle più basse
temperature dell’elio liquido. Tutti
i materiali utilizzati sono scelti per
garantire le migliori performance
del sistema:
• Realizzati in acciaio inox o allu-
minio in base alle destinazioni
d’uso.
• Isolamento realizzato con mate-
riali specifi ci per assicurare una
alta effi cienza termica.
• Tecnologie produttive in grado di
mantenere un elevato grado di
vuoto.
L’affi dabilità dei prodotti e le loro
prestazioni vi consentono di ridurre
il consumo di gas ed avere un
miglior ritorno del vostro investi-
mento.
I contenitori sono progettati e rea-
lizzati per mantenere gas criogenici
in forma di liquido o vapore, a
temperature che possono variare
da -125°C a oltre -269°C, la tem-
peratura dell’elio liquido.
Usati direttamente in laborato-
rio o utilizzati come mezzi per il
trasporto di ridotte quantità di
liquidi criogenici direttamente agli
utilizzatori, i contenitori rispettano
gli standard, a seconda del loro
utilizzo sono forniti secondo le più
recenti normative CE 97/23 PED e
CE 99/36 TPED, ADR e IATA.
Laboratorio Criobiologico
1. Detector per ossigeno
2. Linea super-isolata per azoto liquido
3. Congelatori ad azoto liquido
4. Serbatoio di stoccaggio azoto liquido
5. Contenitori criobiologici
6. Congelatori portatili e dewar
7. Contenitori criogenici
8. Prod. e stoccaggio ghiaccio secco
9. Congelatori programmabili
9
8
7
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5
4
3
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Gas Puri e Speciali
Contenitori di stoccaggio gas criogenici
In base alla tipologia di utilizzo i contenitori sono suddivisi in due
categorie principali:
• contenitori di stoccaggio;
• contenitori di stoccaggio/trasporto di gas criogenici liquefatti.
I primi sono destinati ad un uso statico di laboratorio, mentre i secondi
sono normalmente utilizzati per fornire laboratori dove per consumi
ridotti o per mancanza di spazi adeguati si è nell’impossibilità di
installare serbatoi fi ssi di maggiori dimensioni.
In base alla tipologia di utilizzo
per gli usi interni di laboratorio, la
richiesta di piccoli volumi di azoto
liquido si deve sposare con la
maneggevolezza che è propria di
questi contenitori.
A partire dal corpo in alluminio
rinforzato che ne garantisce sia il
peso ridotto che la robustezza, i
Contenitori di stoccaggio azoto liquido: serie “LD”
materiali e le tecniche usate
per l’isolamento che consentono
una ottima effi cienza ed infi ne
il mantenimento dell’azoto allo
stato liquefatto per un lungo
periodo, fanno di questi contenito-
ri una scelta ideale per le appli-
cazioni di bassa temperatura in
laboratorio.
SERIE LD
Modello Capacità in litri
(N2 liq.)
Tasso di evaporazione
(l/giorno)
Mantenimento Azoto liquido in fase statica
(giorni)
Mantenimento Azoto liquido in fase dinamica
(giorni)
Tara (kg)
Lordo (kg)
Altezza totale (mm)
Diametro (mm)
Diametro del collo
(mm)
LD4 4 0,4 10 3 6,2 432 193 30
LD5 5 0,77 6 3,1 7,2 445 193 142
LD10 10 0,22 45 6,6 14,7 597 290 51
LD25 25 0,23 109 10,5 30,8 655 396 64
LD35 35 0,23 152 16 44,3 668 475 64
LD50 50 0,41 122 17,6 58 823 475 64
Classic25 25 0,21 119 8,6 28,9 582 394 51
53
Se il materiale biologico è stato
correttamente crio-preservato,
non ci sono virtualmente rischi di
mutamenti. Un corretto manteni-
mento richiede di assicurare una
temperatura costante. Scegliere il
contenitore più adatto è importante
per avere un’ottima effi cienza nel
tempo e di ridurre i costi di man-
tenimento dei campioni biologici
stoccati.
Contenitori di stoccaggio criobiologici: serie “XT” - serie “HC”
Caratteristiche Serie XT
I contenitori della serie XT (Exten-
ded Time) sono progettati per
mantenere a temperatura crioge-
nica materiale biologico per lunghi
periodi.
La serie XT prevede inoltre conte-
nitori a basso profi lo, ugualmente
dotati di canister da 5”.
• Costruzione robusta in alluminio
con nervatura.
• Elevato grado di vuoto e superi-
solamento garantiscono un tem-
po di mantenimento più lungo.
• Sicurezza - Possibilità di control-
lo remoto del segnale di minimo
livello di azoto.
• Coperchio bloccabile.
• Carrello per facilitare la mo-
vimentazione disponibile per
alcuni modelli.
SERIE XT
Modello Capacità in litri
(N2 liq.)
Tasso di evaporazione
(l/giorno)
Mantenimento Azoto liquido in fase statica
(giorni)
Mantenimento Azoto liquido in fase dinamica
(giorni)
Tara (kg)
Lordo (kg)
Altezza totale (mm)
Diametro (mm)
Diametro del collo
(mm)
XTL3 3 0,11 27 17 3,3 5,7 437 193 51
XTL8 8 0,1 80 50 8,9 15,4 483 396 51
XT10 10 0,1 100 62 7,5 15,6 597 290 51
XT20 20,7 0,09 230 140 11,8 28,6 655 396 51
XT34 34 0,1 340 212 15,8 43,3 668 478 51
Modello N° Canestri
Diamestro e altezza canestri
Numero di fi ale da 1,2 & 2 ml (portafi ale a 5)
Numero di fi ale da 1,2 & 2 ml (portafi ale a 6)
Numero di straws da 0,5 ml (portafi ale a 10
posti)
Numero di straws
da 0,5 ml - Bulk(a 1 livello)
Numero di straws
da 0,5 ml - Bulk(a 2 livello)
XTL3 6 38x127 NA NA NA 750 NA
XTL8 6 38x127 NA NA NA 750 NA
XT10 6 38x279 150 180 540 750 1500
XT20 6 38x279 150 180 540 750 1500
XT34 6 38x279 150 180 540 750 1500
Rivoira può fornire conteni-
tori di differente grandezza
e prestazioni per soddisfare
le necessità di stoccaggio
attuali e future.
54 www.rivoiragroup.it
Gas Puri e Speciali
Caratteristiche Serie HC
I contenitori della serie HC (High
Capacity) sono progettati per
stoccare una grande quantità di
campioni biologici a temperatura
criogenica.
• Costruzione in alluminio con
nervatura per aumentarne la
robustezza.
• Diametro del collo fi no a
119 mm.
• Sistema di riconoscimento
dei canestri.
• Elevato grado di vuoto e superi-
solamento garantiscono un tem-
po di mantenimento più lungo.
• Sicurezza - Possibilità di control-
lo remoto del segnale di minimo
livello di azoto.
• Coperchio bloccabile.
• Disponibile carrello per i conte-
nitori di maggior dimensione.
SERIE HC
Modello Capacità in litri
(N2 liq.)
Tasso di evaporazione
(l/giorno)
Mantenimento Azoto liquido in fase statica
(giorni)
Mantenimento Azoto liquido in fase dinamica
(giorni)
Tara (kg)
Lordo senza cane-
stri (kg)
Altezza totale (mm)
Diametro (mm)
Diametro del collo
(mm)
HCL12 12 0:20 60 37 9,8 19,5 482 396 91
HC20 20 0:23 87 54 12 28,2 615 396 91
HC34 34 0:17 200 125 16,1 43,6 668 478 91
HC35 35 0:27 130 81 17,7 46 681 478 119
VHC35 35 0:27 130 81 17,2 45,5 681 478 119
Modello N° Canestri
Diametro e altezza canestri
Numero di fi ale da 1,2 & 2 ml (portafi ale a 5)
Numero di fi ale da 1,2 & 2 ml (portafi ale a 6)
Numero di straws da 0,5 ml
(portafi ale a 10 posti)
Numero di straws
da 0,5 ml - Bulk(a 1 livello)
Numero di straws
da 0,5 ml - Bulk(a 2 livello)
HCL12 670x127
- - - 2940 -44x127
HC20 6 70x279 570 684 1850 2940 5880
HC34 6 70x279 570 684 1850 2940 5880
HC35 10 67x279 850 1020 2800 4900 9800
VHC35 6 94x279 1050 1260 3000 4950 9900
Modello 3K 10K 24K 38K
Capacità in volume
di Azoto liquido48 litri 165 litri 365 litri 592 litri
Nel caso di stoccaggio di grandi
quantità di materiale biologico, è
necessario passare a contenitori di
maggiori dimensioni.
Le unità della serie K corrispon-
dono a questa esigenza di man-
tenimento in bassa temperatura
di materiale biologico. Particolar-
mente adatti per ospedali, centri
di fecondazione in vitro ecc., sono
dotate di ruote per una facile
movimentazione e localizzazione
all’interno dei laboratori.
Serie K
Sia nella versione base sia in quelle
dotate di controllore di livello e
controllore di temperatura, la Serie
K è fra le più versatile della propria
categoria adattandosi all’uso di
ogni centro medico.
Sono disponibili diversi sistemi di
stoccaggio: racks, cassetti, sacche
per sangue, cannucce e fi ale.
55
Per facilitarne l’uso sono stati pre-
disposti alcuni accessori da usare
congiuntamente ai contenitori:
Accessori
Carrello porta contenitore in
alluminio pressofuso verniciato,
a 5 ruote piroettanti, per un facile
spostamento su tutte le superfi ci
in laboratorio. Adatto per i modelli
come da tabella.
Carrello porta contenitore con
supporto verticale che consente di
poter ruotare il contenitore per faci-
litare il travaso. Adatto per i modelli
come da tabella.
Testa di travaso
Un metodo facile e sicuro per
prelevare liquido; per mezzo di una
leggera sovrappressione l’azoto
fl uisce tramite un separatore di
fl usso montato sul tubo eduttore.
Il contenitore si riempie rimuoven-
do la testa di travaso. Adatto per i
modelli come da tabella.
Controllore di livello con allar-
me di minimo una segnalazione
acustica e luminosa può essere
attivata nel caso il livello dell’azoto
scenda sotto il limite prefi ssato.
Adatto per i modelli come da
tabella.
Serie XT Serie HC Serie K
XT20 HC34 3K
XT34 HC35
VHC35
Serie LD
LD25
LD35
LD50
Serie XT
Serie HC
Serie LD
Serie K
XTL8 HCL12 LD25 3K
XT20 HC20 Classic25
XT34 HC34 LD35
HC35 LD50
VHC35
Serie LD
LD25
Classic25
56 www.rivoiragroup.it
Gas Puri e Speciali
Contenitori di stoccaggio e trasporto gas criogenici
Quando aumentano i consumi
di gas criogenici in laboratorio
e soprattutto aumentano i punti
di utilizzo, nasce il bisogno di
contenitori di maggior capacità,
in grado di erogare azoto liquido
per alimentare direttamente le
attrezzature che lo richiedono
oppure di trasferire azoto in
contenitori di ridotta capacità,
direttamente presso il laborato-
rio dei clienti.
MODELLO XL-45 CE
XL-45HPCE
XL-50CE
XL-55HPCE
XL-65HPCE
Capacità totale 180 176 193 188 247
Capacità netta 169 165 181 176 240
Pressione massima di lavoro (bar)
15,9 24 15,9 24 24
Diametro (mm) 508 508 508 508 660
Altezza (mm) 1562 1559 1614 1764 1476
Tara 116 123 122 130 211
Tasso di evaporazione% giornaliera della
capacità1,2 1,4 1,1 1,2 1
Portata Azoto liquido in erogazione (l/min)
5 5 5 5 5
Portata Azoto gassoso in erogazione (mc/h)
9,2 9,2 9,2 9,2 9,2
MODELLO XL-70
PB-CE
XL-120
CE
XL-120
PB-CE
XL-160
CE
XL- 180/20
CE
XL-180/26
CE
XL-180/26
PB-CE
XL-240
CE
XL-240
PB-CE
Capacità totale 70 126 126 163 186 189 189 250 250
Capacità netta 67 120 120 160 180 181 181 240 240
Pressione massima di lavoro (bar)
1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5
Tasso di evaporazione % giornaliera della
capacità
3,1 2,2 2,2 1,5 1,3 1,3 1,3 1,4 1,4
Tara 71 82 82 104 115 116 116 137 137
Lordo (N
2 Liquido)
125 179 179 234 260 263 263 332 332
Diametro (mm) 508 508 508 508 508 660 660 660 660
Altezza (mm) 1065 1300 1300 1464 1635 1280 1280 1510 1510
Carrello 4 4 4 - - 5 5 5 5
Pressurizzazione SÌ NO SÌ NO NO NO SÌ NO SÌ
Contenitori di stoccaggio e trasporto a bassa pressione
I contenitori XL-70 - XL-240 sono
unità trasportabili estremamente
robuste, appositamente progetta-
te per il travaso di liquido a bassa
pressione. Dotati di ruote, possono
a richiesta essere forniti di carrello
per la movimentazione. Costruiti in
accordo alle norme TPED 99/36 CE.
Contenitori di stoccaggio e trasporto a media pressione
Contenitori adatti per il trasporto
su strada, sono forniti di circuito di
pressurizzazione e valvola econo-
mizzatrice. Il ridotto tasso di eva-
porazione consente di conservare
l’azoto liquido per lunghi periodi.
Approvati per il trasporto sono for-
niti con certifi cato di conformità alle
norme Europee TPED 99/36 CE.
Questi contenitori devono essere
adatti al trasporto su strada, aver
la possibilità di erogare liquido ed
inoltre, se richiesto, di poter eroga-
re azoto in fase gassosa in sostitu-
zione dell’azoto in bombole.
58 www.rivoiragroup.it
Gas Puri e Speciali
Raccomandazioni generali di sicurezza
Raccomandazioni generali di sicurezza pag. 59
Rispettare le norme legali
Mantenere una ventilazione suffi ciente
Utilizzare esclusivamente materiali adatti per ciascun gas
Evitare il contatto di ossigeno con grassi e oli
Proteggersi da fughe o schizzi di gas criogenici
Evacuare i gas all’esterno
Cosa fare in caso di incendi in presenza di gas
Caratteristiche e norme
Gli utilizzatori
Le attrezzature
Colorazione distintiva delle bombole dei Gas Compressi
e Liquefatti
Informazioni tecniche pag. 62
Compatibilità con i vari gas
Istruzioni
Chiave di compatibilità dei materiali
Caratteristiche dei principali gas in bombola
59
Rispettare le norme legali
Seguire le istruzioni del fabbricante
della strumentazione e del fornitore
di gas e rispettare le norme legali
applicabili.
• Decreto Legislativo 9 Apri-
le 2008, n. 81 in attuazione
dell’art.1 Legge 3 Agosto 2007
in materia di tutela della salute
e della sicurezza nei luoghi di
lavoro.
• Regolamento sugli apparecchi a
pressione trasportabili, Decreto
Legislativo 2 Febbraio 2002,
n. 23 di recepimento e attua-
zione della direttive 1999/36/
CE (TPED) e 2001/2/CE e della
decisione 2001/107/CE, relativo
a bombole e serbatoi di gas
compressi, liquefatti e disciolti
a pressione. Regolamento ADR
riguardante il trasporto su strada
di merci pericolose.
• Regolamento sulle attrezzature
fi sse a pressione, Decreto 1
dicembre 2004, n.329 Rego-
lamento recante norme per la
messa in servizio ed utilizzazione
delle attrezzature a pressione e
degli insiemi di cui all’articolo 19
del decreto legislativo 25 febbra-
io 2000, n. 93.
• Decreto sui gas medicali, Decre-
to Legislativo 24 Aprile 2006, n.
219 in attuazione della direttiva
2001/83/CE (e successive diret-
tive di modifi ca) relativa ad un
codice comunitario concernente
i medicinali per uso umano, non-
ché della direttiva 2003/94/CE.
• Regolamento riguardante i
Dispositivi Medici, Decreto Legi-
slativo 24 febbraio 1997, n. 46 in
attuazione della direttiva 93/42/
CEE, concernente i dispositivi
medici.
• Norma tecnica UNI EN ISO
7396-1:2007 La norma specifi ca
i requisiti per la progettazione,
l’installazione, il funzionamento,
le prestazioni, la documenta-
zione, le prove e l’accettazione
degli impianti di distribuzione dei
gas medicali compressi e per
vuoto e gas. Come riferimento
è possibile utilizzare i manuali
Unichim nr. 192/I e 192/II.
Per le misure antincendo è possibi-
le riferirsi alle seguenti norme:
• D.M. 16 febbraio 1982 e suc-
cessive modifi che relativo alle
Aziende soggette alla visite di
prevenzioni antincendio.
• Circolare Ministero dell’Interno
nr. 99/1966 Distanze di sicurez-
za per contenitori di ossigeno
liquido e protossido di azoto.
Mantenere una ventilazione suffi ciente
Evitare l’immissione in ambiente
di gas che possano modifi care la
composizione dell’aria.
La percentuale di ossigeno deve
essere mantenuta costante tra il
19,5 e il 23,5%. Concentrazioni
inferiori danno luogo a rischi di
asfi ssia (sottossigenazione). Con-
centrazioni superiori aumentereb-
bero il rischio di incendio (sovraos-
sigenazione). Evitare anche che la
concentrazione dei gas infi amma-
bili superi il 10% del limite inferio-
re di infi ammabilità (LII) e che la
presenza di gas tossici o corrosivi
superi il valore limite di esposizione
giornaliera (TLV, Threshold Limit
Value).
Utilizzare esclusivamente materiali adatti per ciascun gas
Utilizzare esclusivamente attrezza-
ture e accessori adatti al gas che
si intende usare. Non modifi care
l’attrezzatura raccomandata dal
produttore.
Assicurarsi che i componenti siano
puliti e in buono stato.
Alcuni gas sono corrosivi e distrug-
gono rapidamente certi materiali.
Non modifi care l’impianto senza
l’approvazione del produttore delle
attrezzature o del fornitore di gas.
Evitare il contatto di ossigeno con grassi e oli
Alcuni gas sono incompatibili
con determinati materiali (per es.
l’ossigeno e il protossido d’azoto
con materiali di origine organica, o
l’acetilene con il rame, argento e il
mercurio).
Proteggersi da fughe o schizzi di gas criogenici
I gas criogenici possono raggiun-
gere temperature prossime a
-190º C. Il contatto con gli occhi o
la pelle può provocare gravi danni
per congelamento. Maneggiarli evi-
tando fughe o schizzi.
Non toccare tubature né valvole.
Se si entra in contatto con un gas
criogenico, lavare la parte inte-
ressata con abbondante acqua a
temperatura ambiente e rivolgersi
al medico.
Utilizzare calzature e occhiali di
sicurezza protettivi, guanti crio-
genici facili da togliere e schermo
facciale.
Proteggere la pelle da possibili
contatti indossando indumenti a
maniche lunghe e pantaloni senza
risvolto che scendano sopra le
calzature.
60 www.rivoiragroup.it
Gas Puri e Speciali
Evacuare i gas all’esterno
Evacuare i gas in ambienti aperti o
all’esterno, in modo che possano
disperdersi facilmente. Travasi di
gas criogenici devono essere effet-
tuati all’esterno, su una buca piena
di ghiaia. In caso di gas comburen-
ti, versarli in condizioni di massima
sicurezza, lontano da persone,
materiali combustibili, grassi, oli,
sporco e sorgenti di innesco.
Cosa fare in caso di incendio in presenza di gas
In caso di incendi alimentati dalla
presenza di gas, chiudere la valvola
di fuoriuscita del gas (se possibile).
Le bombole esposte a un incendio
possono scoppiare e proiettare
frammenti a distanze considerevoli.
Un intervento immediato e corretto
può evitare danni seri.
Disporre sempre di personale pre-
parato, che sappia come interve-
nire in caso di incendio. Avvisare i
vigili del fuoco e Rivoira ed evacua-
re la zona.
Caratteristiche e norme
• A causa della grande varietà di
gas speciali e miscele disponibili
e delle diverse proprietà che
possono avere, non è possibile
stabilire in anticipo delle rac-
comandazioni di sicurezza da
applicare in ciascun caso.
• Se non si è abituati all’uso di
un gas o miscela, richiedere le
informazioni necessarie su tale
prodotto. Richiedere a Rivoira la
Scheda di Sicurezza del prodot-
to in questione.
• È particolarmente importante
leggere attentamente l’etichetta
delle bombole e dei recipienti
contenenti gas speciali prima di
usarli.
• Sulle etichette sono riportati,
oltre ai dati relativi alla purezza
e ad altre caratteristiche, gli
avvertimenti e le specifi che rac-
comandazioni di sicurezza che
dovranno essere osservate.
Gli utilizzatori
• I responsabili di sicurezza dei
clienti devono assicurarsi che
i dipendenti o gli utilizzatori
diretti abbiano letto e rispettino
le raccomandazioni indicate in
etichetta.
• Le persone che maneggiano e
usano le bombole di gas speciali
devono essere consapevoli dei
rischi inerenti a tali prodotti.
Le attrezzature
L’utilizzo di attrezzature e materiali
non idonei a gas speciali presenta
due rischi:
• l’elevata purezza del gas conte-
nuto nella bombola o l’alta pre-
cisione della miscela possono
venir meno e permettere che il
prodotto perda le caratteristiche
adatte al suo utilizzo.
• A seconda delle caratteristiche
chimiche o qualitative dei gas,
l’utilizzo di materiali incompatibili
può causare il deterioramento
delle attrezzature o aumentare
il rischio ambientale (in caso di
gas tossici e corrosivi).
61
Colorazione distintiva delle bombole dei Gas Compressi e Liquefatti
Gas con colorazione
individuale
Gas con
colorazione
individuale
Colorazione
Colorazione Colorazione
ColorazioneRAL
RAL RAL
RAL
Miscele ad
uso respiratorio
Miscele ad
uso respiratorio
• ACETILENE C2H
2
• AMMONIACA NH2
• ARGON Ar
• AZOTO N2
• BIOSSIDO
DI CARBONIO CO2
• CLORO Cl2
• ELIO He
• IDROGENO H2
• OSSIGENO O2
• PROTOSSIDO
D’AZOTO N2O
3009
1018
6001
9005
7037
6005
9010
6005
9008
1018
8008
3000
9010
5010
Ogiva
MARRONE
ROSSICCIO
Ogiva
BIANCO +
NERO
Ogiva BIANCO +
MARRONE
Ogiva
GIALLO*
Ogiva
VERDE
SCURO
Ogiva
NERO
Ogiva
GRIGIO
Ogiva
GIALLO*
Ogiva
MARRONE
Ogiva
ROSSO
Ogiva
BIANCO
Ogiva
BLU
• ARIA
RESPIRABILE
• MISCELE
ELIO-OSSIGENO
N
N
N
N
NN NN
Colorazione ColorazioneRAL RALAltri gas e miscele con
colorazione per gruppo
di pericolo
Altri gas e miscele
con colorazione per
gruppo di pericolo
6018
3000
5012
1018
6018
3000
1018
5012
6018
Ogiva
VERDE
BRILLANTE
Ogiva
GIALLO +
ROSSO
Ogiva
BLU
CHIARO
Ogiva
VERDE
BRILLANTE
Ogiva
GIALLO
Ogiva
ROSSO
Ogiva
GIALLO +
BLU CHIARO
• INERTI
• INFIAMMABILI
• OSSIDANTI
• TOSSICI E/O
CORROSIVI
• TOSSICI E
INFIAMMABILI
• TOSSICI E OSSIDANTI
• ARIA INDUSTRIALE
N N
N N
N N
62 www.rivoiragroup.it
Gas Puri e Speciali
Informazioni tecniche
Compatibilità con i vari gas
I dati relativi alla compatibilità
specifi cati nelle pagine seguenti
sono forniti per aiutare a scegliere i
materiali idonei per la manipolazio-
ne dei vari gas.
È di fondamentale importanza che
tutti gli strumenti di regolazione dei
gas siano compatibili con il gas
che li attraversa.
L’utilizzo di un dispositivo in-
compatibile con il gas utilizzato
può danneggiare lo strumento e
causare una fuga che, a sua volta,
potrebbe causare danni materiali e
lesioni a persone.
Per limitare le situazioni poten-
zialmente pericolose, accertarsi
sempre della compatibilità dei
materiali prima di usare qualunque
strumento di regolazione dei gas.
Dato che le combinazioni di gas
sono teoricamente infi nite, nella
Tabella di compatibilità non vengo-
no indicate le miscele (ad eccezio-
ne della miscela Carboxid*).
Prima di usare una miscela di gas
o un gas non specifi cato nella
tabella, è essenziale rivolgersi a
Rivoira per chiedere informazioni.
* La presente tabella è stata formulata per
i gas secchi (anidri) alla temperatura ope-
rativa normale di 21ºC.
Le informazioni possono variare in pre-
senza di diverse condizioni operative.
I sistemi e le attrezzature usate con gas
ossidanti (es. ossigeno o protossido di
azoto) devono essere pulite prima di es-
sere usate per procedimenti ossidanti.
Istruzioni
Per consultare la tabella, procedere
nel modo seguente:
1. Individuare nella prima colonna il
gas che si sta utilizzando.
2. Confrontare i materiali di fab-
bricazione dell’apparato che si
intende usare con i “materiali
di fabbricazione” indicati nella
Tabella di compatibilità, quindi
usare la “Chiave di compatibilità
dei materiali” per stabilire se
sono compatibili.
Chiave di compatibilità dei materiali
• S - Compatibile con il gas in
questione.
• U - Non compatibile con il gas in
questione.
• Da C1 a C7 - Compatibile con il
gas in questione solo in deter-
minate condizioni (specifi cate di
seguito).
• C1 - Compatibile con l’ottone
a condizione che il contenuto
massimo di rame sia limitato
(65-70%). In caso di contenuto
maggiore, è incompatibile.
• C2 - Compatibile con l’acetilene.
Tuttavia, l’acetilene viene im-
messo in bombola disciolto in un
solvente (generalmente acetone)
che può essere incompatibile
con questi elastomeri.
• C3 - La compatibilità varia in
funzione del tipo di Kalrez usato.
Chiedere informazioni a E.I.
DuPont sulle specifi che applica-
zioni.
• C4 - Compatibile con l’ottone,
eccetto in presenza di acetilene
o acetiluri.
• C5 - Generalmente non compati-
bile, ad eccezione dei casi in cui
specifi che condizioni di utilizzo si
siano dimostrate compatibili.
• C6 - Compatibile sotto 1.000
psig (70 bar).
• C7 - Compatibile sotto 1.000
psig (70 bar) quando la velocità
dei gas non è superiore a 9,14 m
/ sec.
• I - Dati disponibili insuffi cienti per
stabilire la compatibilità con il
gas in questione.
Importante
Queste informazioni
sono rivolte a personale
specializzato a conoscenza
dei principi generali e delle
norme di sicurezza che
vanno osservate soprattutto
nel manipolare i gas e le
relative attrezzature. Se non
si è certi di aver compreso
completamente queste norme
di sicurezza, consultare la
relativa Scheda di sicurezza
dei gas (MSDS) e il Manuale
di istruzioni delle attrezzature.
I dati contenuti nella Tabella
di compatibilità sono stati
compilati da Rivoira, in
base a quelle che essa
considera fonti autorevoli,
come supporto ai suoi clienti.
Rivoira ritiene questi dati
esatti e obiettivi alla data
della loro pubblicazione e
considera che la loro funzione
sia esclusivamente quella di
guidare il cliente fornendo
indicazioni generali rispetto ai
prodotti in essa specifi cati.
Di conseguenza, non deve
essere considerata come
una garanzia e Rivoira nega
qualunque responsabilità
legale. Considerato che la
formulazione del prodotto del
cliente, la sua applicazione per
usi specifi ci e le condizioni di
utilizzo sono fuori dal controllo
di Rivoira, quest’ultima non
fornisce alcuna descrizione né
offre alcuna garanzia riguardo
al risultato ottenuto dal cliente.
È responsabilità esclusiva del
cliente fare in modo che gli
apparati di regolazione dei gas
siano adeguati all’utilizzo con i
prodotti citati.
63
MATERIALI DI COSTRUZIONE
Metalli Polimeri Elastomeri
NOME
COMUNE
FORMULA
CHIMICA Ott
one
Accia
io a
l carb
onio
Accia
io
ino
ssid
ab
ile
Allu
min
io
Zin
co
Ram
e
Mo
nel
Kel-
F
Tefl o
n
Tefz
el
Kynar
PV
C
Po
licarb
onato
Kalrez
Vito
n
Buna-N
Neo
pre
ne
Po
liure
tano
1,3 Butadiene C4H
6S S S S S S S S S S S S U S S U S U
1-Butene C4H
8S S S S S S S S S S S S U S S S S S
Acetilene C2H
2C1 S S S U U S S S S S I I S C2 C2 C2 C2
Acido Bromidrico HBr U S S U U U S S S I S S I I S U U I
Acido cloridrico HCl U S S U U U S S S S S S U S S U U U
Acido fl uoridrido HF U S S U U U S S S I S S I I S U U I
Ammoniaca NH3
U S S S U U S S S S U S U C3 U S S U
Anidride Carbonica CO2
S S S S S S S S S S S S S S S S S S
Anidride Solforosa SO2
U S S C5 U U S S S S S S U S S U U S
Aria — S S S S S S S S S S S S S S S S S S
Argon Ar S S S S S S S S S S S S S S S S S S
Arsina AsH3
S S S C5 I S S S S S S S I S S S S U
Azoto N2
S S S S S S S S S S S S S S S S S S
Biossido di Azoto NO2
U S S S I U S S S S I U I S U U U U
Bromuro di Metile CH3Br C5 S S U I U U S S I I I I I S U U I
Butano C4H
10S S S S S S S S S S S S U S S S S S
Carboxid — C4 S S I I U I S S I I U U C3 U U U U
Cis-2 Buteno C4H
8S S S S S S S S S S S S U S S S S S
Cloro Cl2
U S S U U U S S S S S U U S S U U U
Cloruro di Etile C2H
5Cl S S S U I S S S S S S U U S S S S U
Cloruro di Metile CH3Cl S S S U U S S S S S S I I S S U U U
Deuterio D2
S S S S S S S S S S S S S S S S S S
Diborano B2H
6S S S S I S S S S S S S I S I I I I
Diclorosilano H2SiCl
2S S S U I S S S S S S I I S I I I I
Dimetilammina (CH3)2NH U S S U U U S S S I U S I I U U S I
Dimetiletere C2H
6O S S S S S S S S S S S S U S S S S I
Disilano Si2H
6S S S I I S S S S S S S U I S I S I
Elio He S S S S S S S S S S S S S S S S S S
Esafl uoruro di Tungsteno WF6
U C5 S U U U S I S S S S I I U U U I
Esafl uoruro di Zolfo SF6
S S S S I S S S S S S S I C3 S S S S
Etano C2H
6S S S S S S S S S S S S I S S S S S
Etilene C2H
4S S S S S S S S S S S I I S S S S I
Fosfi na PH3
S S S S I I S S S S I I I S I I I I
Gas Naturale — S S S S S S S S S S S S I S S S S S
Idrogeno H2
S S S S S S S S S S S S S S S S S S
Idrogeno solforato H2S U S S S I I S S S S S S S S U S S S
Isobutano C4H
10S S S S S S S S S S S S U S S S S S
Isobutene C4H
8S S S S I S S S S S S S I S S S S I
Kripton Kr S S S S S S S S S S S S S S S S S S
Metano CH4
S S S S S S S S S S S S I S S S S S
Monometilammina CH3NH
2U S S C5 U U S I S I U I I I S S S I
Neon Ne S S S S S S S S S S S S S S S S S S
Ossido ci carbonio CO S S S S S S S S S S S S S S I S S S
Osside di Etilene C2H
4O C4 S S C5 I U I S S I I U U C3 U U U U
Ossido di Azoto NO U S S S I S S S S S I S I S I I S I
Ossigeno O2
S C7 C7 C7 S S S S C5 S S S S C3 S U U S
Pentafl uoruro di Fosforo PF5
I S S I I I S S S I S I I S S S S S
Propano C3H
8S S S S S S S S S S S S U S S S S S
Propilene C3H
6S S S S S S S S S S S S U S S U U S
Protossido di Azoto N2O S S C6 C6 S S S S C5 S S S I C3 S S S S
R 116 C2F
6S S S S S S S S S S S U U C3 I I I S
R 134A CH2FCF
3S S S C5 I S S I I I I I I I I U U I
R 14 CF4
S S S S I S S S S S S U U C3 S S S S
R 218 C3F
8S S S C5 I S S S S S I I I I I I I I
R 22 CHCIF2
S S S C5 I S S S S S S U U C3 U U S U
R 23 CHF3
S S S C5 I S S S S S S U U C3 I I I S
Silano SiH4
S S S S I S S S S S S S I S S S S S
Tetracloruro di Silicio SiCl4
I S S U I U S S S I I U I C3 I I I I
Tetrafl uoruro di Silicio SiF4
S S S S I S S S S S S S I C3 S S S S
Trans 2 Butene C4H
8S S S S S S S S S S S S U S S S S S
Tricloruro di Boro BCL3
U S S U I S S S S S S S I C3 I I I I
Trifl uoruro di Boro BF3
S S S C5 I S S S S S S S I C3 I I I I
Trifl uoruro di Azoto NF3
C5 C5 S U U C5 S S S I S I I I I I I I
Trimetilammina (CH3)3 N U S S U U U S S S S U S I I U U S I
Xenon Xe S S S S S S S S S S S S S S S S S S
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Gas Puri e Speciali
Caratteristiche dei principali gas in bombola
GAS TITOLO DI PUREZZA FORMULA PRESSIONE DI CARICA
A 21°C
C = COMPRESSO
L = LIQUEFATTO
D = DISCIOLTO
ACETILENE 99,6% C2H
215 D
ACIDO BROMIDRICO 99,8% HBr 22,1 L
ACIDO CLORIDRICO 99,5% HCl 37 L
ACIDO CLORIDRICO 99,999% HCl 37 L
ACIDO FLUORIDRICO 99,8% HF 0,03 L
ACIDO IODIDRICO 98% Hl 6,5 L
ALLENE 93% C3H
47 L
AMMONIACA 99,98% NH3
6,3 L
ANIDRIDE CARBONICA 99,99% CO2
49 L
ANIDRIDE CARBONICA 99,998% CO2
49 L
ANIDRIDE SOLFOROSA 99,98% SO2
1,8 L
ARGON 99,9995% Ar 200 C
ARGON 99,9999% Ar 200 C
ARGON 99,999% Ar 200 C
ARIA Cromatografi a CnH
m < 3 ppmV 200 C
ARIA Zero CnH
m < 0,1 ppmV 200 C
AZOTO 99,9999% N2
200 C
AZOTO 99,9995% N2
200 C
AZOTO 99,999% N2
200 C
BIOSSIDO DI AZOTO 99,5% NO2
0,03 L
BROMURO DI METILE 99,5% CH3Br 0,9 L
N-BUTANO 99,5% C4H
100,8 L
N-BUTANO 99,9% C4H
100,8 L
1-BUTENE 99,5% C4H
81,6 L
CIS-2-BUTENE 95% C4H
80,9 L
TRANS-2-BUTENE 95% C4H8 1 L
CIS AND TRANS-2-BU-
TENE
95% C4H
80,9 L
CICLOPROPANO 95% C3H
64,8 L
CLORO 99% Cl2
4,8 L
CLORO 99,99% Cl2
4,8 L
CLOROETANO 99,8% C2H
5Cl 0,4 L
CLORURO DI VINILE 99,5% C2H
3Cl 2,3 L
DEUTERIO 99,95% D2
100 C
DIMETILAMMINA 99,8% (CH3)2NH 0,8 L
DIMETILETERE 99,5% (CH3)2O 4,3 L
ELIO 99,9999% He 200 C
ELIO 99,9995% He 200 C
ELIO 99,999% He 200 C
65
GAS TITOLO DI PUREZZA FORMULA PRESSIONE DI CARICA
A 21°C
C = COMPRESSO
L = LIQUEFATTO
D = DISCIOLTO
ESAFLUORURO DI ZOLFO 99,970% SF6
17,4 L
ETANO 99,9% C2H
632,8 L
ETANO 99,3% C2H
632,8 L
ETILENE 99,99% C2H
482,4 C
ETILENE 99,5% C2H
482,4 C
FLUORO 99,9% F2
20,6 C
KRYPTON 99,997% Kr 200 C
METANO 99,95% CH4
200 C
METANO 99,9950% CH4
200 C
METANO 99,9995% CH4
200 C
METANO 99,9999% CH4
200 C
METILMERCAPTANO 99,5% CH3SH 1 L
MONOETILAMMINA 98,5% C2H
5NH
20,1 L
MONOMETILAMMINA 99% CH3NH
22 L
NEON 99,997% Ne 150 C
OSSIDO DI AZOTO 99% NO 34,3 C
OSSIDO DI CARBONIO 99,3% CO 150 C
OSSIDO DI CARBONIO 99,97% CO 150 C
OSSIDO DI ETILENE 99% C2H
4O 0,5 L
OSSIGENO 99,9999% O2
200 C
OSSIGENO 99,999% O2
200 C
OSSIGENO 99,95% O2
200 C
PERFLUOROPROPANO 99,95% C3F
86,9 L
PROPANO 99,95% C3H
86,3 L
PROPANO 99,9% C3H
86,3 L
PROPANO 99,5% C3H
86,3 L
PROPILENE 99,5% C3H
68 L
PROTOSSIDO DI AZOTO 99,95% N20 44 L
R 116 99,9% C2F
629,7 L
R 13B1 99,7% CBrF3
13,1 L
R 14 99,95% CF4
137 C
R 152A 99,9% C2H
4F
24,3 L
R 22 99,9% CHClF2
8,4 L
R 23 99% CHF3
43,7 L
TRICLORURO DI BORO 99,9% BCl3
0,3 L
TRIFLUORURO DI BORO 99,5% BF3
65 C
XENON 99,997% Xe 41,2 L
66
Gas Puri e Speciali
VOLUME * 1 cm3= 1ml
Per ottenere
cm3* ft3 in3 m3 l
Moltiplicare Per
cm3* - 3,53 x 10-5 0,0610 1 x 10-6 1 x 10-3
ft3 28.316,85 - 1.728 0,0283 28,3169
in3 16,3871 5,79 x 10-4 - 1,64 x 10-5 0,01639
m3 1 x 106 35,3147 61.023,74 - 1 x 103
l 1 x 103 0,03531 61,0237 1 x 10-3 -
PORTATA
Per ottenere
ft3/min m3/h m3/min l/h lpm
Moltiplicare
ft3/min - 1,6990 0,0283 0,4719 28,3169
m3/h 0,5885 - 0,0167 1 x 103 16,6667
m3/min 35,3147 60 - 60 x 103 1.000
l/h 5,89 x 10-4 0,001 1,67 x 10-5 - 0,01667
lpm 3,53 x 10-2 0,06 0,001 60 -
PESO
Per ottenere
g kg mg oz lb
Moltiplicare Per
g - 1 x 10-3 1 x 10-6 3,53 x 10-5 2,2 x 10-6
kg 1 x 103 - 1 x 10-3 3,53 x 10-2 2,2 x 10-3
mg 1 x 106 1 x 103 - 35,2740 2,2046
oz 28.350 28,3495 0,0283 - 0,0625
lb 453.592 453,592 0,4536 16 -
TEMPERATURA
Per ottenere
°C °F K
Moltiplicare Per
°C + 17,78 - 1,8 -
°C + 273,16 - - 1
°F - 32 5/9 - -
K - 273,16 1 - -
PRESSIONE
Per ottenere
atm bar kgf/cm2 kPa mm di Hg a 0° C
(torr)
psi
Moltiplicare Per
atm - 1,0133 1,0332 101,3171 760 14,696
bar 0,9869 - 1,0197 100 750,062 14,5037
kgf/cm2 0,9679 0,9807 - 98,0392 735,5592 14,2233
kPa 9,87*10-3 1*10-2 1,02*10-2 - 7,5006 0,1450
mm di Hg
a 0° C (torr)
1,32*10-3 1,33*10-3 1,36*10-3 0,1333 - 1,93*10-2
psi 6,81*10-2 6,89*10-2 7,03*10-2 6,8947 51,7150 -
DENSITÀ
Per ottenere
g/cm3 kg/m3 lb/ft3 lb/in3
Moltiplicare Per
g/cm3 - 1.000 62,428 3,61*10-2
kg/m3 1*10-3 - 6,24*10-2 3.61273x10-5
lb/ft3 1,6*10-2 16,0185 - 5.78704x10-4
lb/in3 27,6799 27.679,90 1.728 -
CONCENTRAZIONE
Concentrazione Equivalente
1.000.000 ppm 100%
100.000 ppm 10.0%
10.000 ppm 1.0%
1.000 ppm 0.1%
1.00 ppm 0.01%
10 ppm 0.001%
1 ppm 0.0001%
1.000 ppb 1 ppm
100 ppb 0.1 ppm
10 ppb 0.01 ppm
1 ppb 0.001 ppm
LUNGHEZZA
Per ottenere
cm ft in m
Moltiplicare Per
cm - 3,28*10-2 0,3937 0,01
ft 30,48 - 12 0,3048
in 2,54 0,0833 - 2,54*10-2
m 100 3,28 39 -
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