Diamante n°67 Preview

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Diamante A&T, pubblicazione internazionale dedicata alle tecnologie di lavorazione lapidea e alle applicazioni degli utensili diamantati. Diamante A&T, international magazine focused on stone processing technologies and diamond tool applications.

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Pubblicazione Trimestrale67a Edizione - Dicembre 2011

ISSN 1824-5765Editore / Publisher Editorial and Advertising OfficeG&M Associated SasVia Caracciolo n° 26 20155 Milano - ItalyTel. & Fax +39 02 [email protected]

Direttore Responsabile:Renata Marchi

Progettazione, Grafica, Traduzionia cura di: G&M Associated Sas

Hanno collaborato:O. CaiF. DagrainM. FerreiraM. FilgueiraA. KnoteJ. NebelW. TheisenW. Tillmanne gli Autori citati.

Stampa: Lazzati IndustriaGrafica S.r.l., Casorate Sempione (Va)

Autorizzazione del Tribunale diMilano n° 454 del 18 novembre 1993

Registro Operatori di Comunicazionen° 4373 del 21 novembre 2001 (ex Registro Nazionale della Stampan° 454 del 18 ottobre 1993).

Spedizione in abb. postale 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96

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08 I Borghese e l’Antico. Dal Museo del Louvre i capolavori dell’arte antica appartenuti alla collezione BorgheseThe Borghese Family and Antiquity. Masterpieces of ancient art from the Musée du Louvre that once belonged to the Borghese collection

16 “Mutable Spirit”, Marmomacc Meets Design 2011

25 Caratterizzazione microstrutturale di una lega metallica 25,2%Fe - 49,5%Cu - 24,1%Co ottenuta con metallurgia delle polveriMicrostructural characterization of metallic alloy 25.2%Fe - 49.5%Cu - 24.1%Co obtained by the technique of powder metallurgy

31 Indagine sulla spruzzatura termica, cinetica e ibrida per la deposizione di rivestimenti abrasivi di diamante a legante metallicoInvestigation of thermal, kinetic and hybrid spraying for the manufacturing of metal-bonded diamond abrasive coatings

41 Caratterizzazione di utensili diamantati prodotti mediante sinterizzazione (SPS) e consolidamento (SPC) a plasma pulsatoCharacterization of diamond tools fabricated by Spark Plasma Sintering and Spark Plasma Consolidation

51 Progettazione di una nuova configurazione di taglio per ottimizzare l’utilizzo di segatrici a catena in cavaDesign of a new cutting configuration to optimize the cutting operations of chain saw machines in quarries

L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati, che saranno utilizzati esclusivamente per l’invio della pubblicazione, e la possibilità di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione.

Immagine di Copertina / Cover PageParticolare della statua della Madonna,Chiesa di N.S.della Concordia, Albissola (Savona)Close-up of the Lady’s statue,Church Our Lady of ConcordiaAlbissola (Savona), Italyby Jacopo Antonio Ponzanelli

Pietra / Stone

Diamante Industriale / Industrial Diamond

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60 Smart choice for entry big but changing market: Stonetech 2012 Shanghai63 A Marmomacc +8% le presenze estere da oltre 130 Paesi

+8% for international attendance at Marmomacc from more than 130 Countries68 XXII Rapporto sul settore lapideo mondiale

XXII World Marble and Stones Report 72 BolognaFiere: buon risultato per SAIE 2011 74 Made expo 2011: segnali positivi per il fututo delle costruzioni

MADE expo 2011: positive signals for the future of building

DDAPPLICAZIONI TECNOLOGIA

&IAMANTE

Anno 17 nn°° 6677

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2 18:14 Pagina 1

Eventi / Events

15 BOVONE DIAMOND TOOLS1 CO.FI.PLAST4 DIAMOND PAUBER2 DIAMOND SERVICE23 PIEDRA 2012 - Madrid24 EPMA3 INTERMETAL49 MARBLE 2012 - Izmir6 MARMOTEC CARRARA 2012

73 MEDIPAV30 METALPOLVERI59 NATURAL STONE 2012 - Istanbul79 SK78 STONEBUILD 2012 - Tianjin61 STONETECH 2012 - Shanghai80 URMA ROLLS23 WORLD OF ASPHALT 2012 - USA 1 WIRES ENGINEERING

40 Schede tecniche Vademecum50 Schede tecniche Vademecum62 Schede tecniche Vademecum

II COP. ZHONGNAN DIAMONDIII COP. POLIGEMIV COP. DELLAS

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Ermafrodito dormiente

Replica antica di un originale greco del

150-140 a.C. ca. attribuito a Policleto.

Marmo lunense - Lunghezza 169 cm,

larghezza 89 cm.

Paris, Musée du Louvre

© 2011 Musée du Louvre, Thierry Ollivier

The BorgheseFamily andAntiquity Sixth event of the Galleria Borghese’s “TenGreat Exhibitions”: masterpieces of ancient art from the Musée du Louvre that once belonged to the Borghese collection

by MondoMostre

F rom December 7, 2011 until April 9, 2012, the

Soprintendenza Speciale per il Patrimonio

Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il

Polo Museale di Roma, headed by Rossella Vodret,

will present an exhibition entitled The Borghese Family

and Antiquity, organized by the Galleria Borghese with

the exceptional cooperation of the Musée du Louvre in

Paris. The most important masterpieces of ancient art

that once belonged to the Borghese collection and now

constitute the core of the collection of antiquities of the

Musée du Louvre will return to their original home.

The Borghese Family and Antiquity is curated by Anna

Coliva (Director - Galleria Borghese), Marie-Lou

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DAL 7 DICEMBRE 2011 AL 9 APRILE 2012 IL SESTO APPUNTAMENTO ALLA GALLERIA BORGHESE

DEL CICLO “DIECI GRANDI MOSTRE”

I Borghese e l’AnticoDal Museo del Louvre i capolavori dell’arte antica appartenuti alla collezione Borghesea cura di MondoMostre

D al 7 dicembre 2011 fino al 9 aprile2012 la Soprintendenza Speciale peril Patrimonio Storico Artistico ed

Etnoantropologico e per il Polo Museale diRoma, diretta da Rossella Vodret, presenta lamostra “I Borghese e l’Antico”, organizzatadalla Galleria Borghese con la collaborazioneeccezionale del Museo del Louvre. I più importanti capolavori dell’arte anticaappartenuti alla Collezione Borghese, ogginucleo essenziale della raccolta di antichitàdel Museo del Louvre di Parigi, tornano nellaloro sede originaria.La mostra è curata da Anna Coliva, Direttoredella Galleria Borghese, Marie-Lou FabregaDubert, Chargée de mission Département desAntiquités grecques, étrusques et romaines -Musée du Louvre, Jean-Luc Martinez,

Directeur Département des Antiquités grecques, étrusques et romaines - Musée duLouvre e Marina Minozzi, Storico dell’artedirettore coordinatore - Galleria Borghese;coordinata da MondoMostre e resa possibiledal sostegno di Arcus, Enel, BNL BNP Paribas,Ferrero e Air France.Evento eccezionale e unico, la mostra celebrail patrimonio storico-artistico italiano in occa-sione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.Torneranno alla Galleria Borghese per laprima volta dopo 200 anni, 60 opere illustricome il Vaso Borghese, con scene dionisia-che, l’Ermafrodito dormiente restaurato da un giovanissimo Bernini, il Sileno e Baccobambino, Le tre Grazie e il celebre Centaurocavalcato da Amore, che mai prima d’oraavevano lasciato il Museo parigino.

Sileno e Bacco fanciullo

Particolare I-II sec. d.C, replica da un

originale di Lisippo (seconda metà

IV sec. a.C). Marmo, h. 190 cm

Paris, Musée du Louvre

© 2011 Musée du Louvre,

Thierry Ollivier

DIAMANTE Applicazioni & Tecnologia 9

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Per quattro mesi la GalleriaBorghese ospiterà i capolavoridella più grande e importante raccolta di antichità esistente almondo, restituendo alla collezioneformata dal cardinal ScipioneBorghese all’inizio del Seicento, la sua sede d’origine. Il patrimonio archeologico dei“marmi Borghese”, oggi gloriaclassica del Louvre, costituisce una delle più “sensazionali venditemai avvenute”. Nel 1807 Camillo Borghese, maritodi Paolina Bonaparte, accettò divendere alla Francia 695 pezzi trastatue, vasi e rilievi, per volontàdel cognato Napoleone che perse-guiva il proposito autocelebrativodi dotare la capitale del suo impe-ro del museo pubblico più impor-tante delle arti universali – ilMuseo del Louvre, già Musée

Central des Arts -, che tra il 1803e il 1815 prende il nome di MuséeNapoléon.Incaricato da Napoleone di stimarela collezione Borghese in vista delsuo acquisto, Ennio QuirinoVisconti, antiquario di fama, fu il responsabile dell’acquisizione più importante della storia delleraccolte d’arte antica del Louvre.L’idea che animò il progetto èespressa bene da Denon, direttoredei Musei imperiali, che sapevacome blandire l’orgoglio dell’impe-ratore: in tutte le lettere che gliinvia sull’argomento non trascuramai di associare le belle arti alprestigio imperiale: “il secolo diNapoleone deve essere il secolodelle belle arti come è quello deglieroi”, scrive all’imperatore, “il piùpotente protettore delle belle arti,primo sovrano d’Europa”.

La scelta privilegiata dell’arte antica doveva dunque contribuireal prestigio dell’imperatore che sidichiarava erede della romanità.Era nelle intenzioni di Visconti eDenon scartare le opere “moder-ne” nella convinzione che solo l’arte antica potesse arricchire lascienza e formare il “vero gusto”.La volontà di Napoleone di acquisire la collezione Borgheserisponde alle aspettative scientifi-che dell’antiquario Visconti di favorire il progresso della scienza(attraverso lo studio delle opereacquisite), di contribuire alla formazione degli artisti attraversolo studio dei modelli antichi, ma soddisfa anche il gusto delpubblico e contribuisce dunque adaffermare l’identità dei cittadini edell’imperatore come eredi dellaclassicità. Le opere partirono perParigi in due fasi ben documentatedai materiali conservati presso gliArchivi nazionali di Parigi e laBiblioteca di Besançon. Le opere più belle partono immediatamente con due convoglivia terra; la seconda parte, chedoveva essere inizialmente trasfe-rita via mare, raggiunse il Museo

Fabréga-Dubert (Chargée de

mission - Département des

Antiquités grecques, étrusques et

romaines - Musée du Louvre),

Jean-Luc Martinez (Directeur

Département des Antiquités

grecques, étrusques et romaines -

Musée du Louvre), and Marina

Minozzi (Director-Coordinator Art

Historian - Galleria Borghese);

coordinated by MondoMostre; and

made possible by the support of

Arcus, Enel, BNL BNP Paribas,

Ferrero, and Air France.

An exceptional and unique event,

the exhibition celebrates Italy’s

historical and artistic heritage in

connection with the 150th anniver-

sary of Italian Unification. For the

first time after 200 years, 60 well-

known works will return to the

Galleria Borghese, including the

Borghese Vase, with Dionysian

scenes; the Hermaphroditus

Asleep, which was restored by

Bernini when he was very young;

the Silenus and the Infant Bacchus;

Vaso Borghese

Scuola neo-attica 40-30 a.C.

Marmo pentelico - 172 cm.

Paris, Musée du Louvre,

© 2003 Musée du Louvre,

Etienne Revault

Page 13: Diamante n°67 Preview

DIAMANTE Applicazioni & Tecnologia 11

The Three Graces; and the famous

Cupid Astride a Centaur, which has

never before left the Parisian

museum. For four months the

Galleria Borghese will host the

masterpieces of the largest and

most important collection of antiquities

in the world, thus returning the

collection established by Cardinal

Scipione Borghese to its original

home. The archeological heritage

of the “Borghese marbles”, which is

now the classical glory of the

Louvre, constituted one of the most

“sensational sales ever made”.

In 1807, Camillo Borghese, Pauline

Bonaparte’s husband, agreed to

sell 695 sculptures, vases, and

reliefs to France as insisted by his

brother-in-law, Napoleon, who was

pursuing his self-laudatory goal of

endowing the capital of his empire

with the most important public

museum of universal art: the Musée

du Louvre, formerly the Musée

Central des Arts, which between

1803 and 1815 was called the

Musée Napoléon.

Entrusted by Napoleon with the

task of appraising the Borghese

collection in view of its purchase,

Ennio Quirino Visconti, a famous

antiquarian, was responsible for the

most important acquisition among

all the Louvre’s collections of

ancient art. The idea that inspired

the project was well expressed by

Denon, the director of the imperial

museums, who knew how to flatter

the emperor’s pride.

In all the letters on the subject that

he sent the latter he never neglected

to associate the fine arts with the

imperial prestige, writing the

emperor (“the most powerful patron

of the fine arts and the leading ruler

of Europe“) that “the century of

Napoleon must be the century of

the fine arts, as it is that of heroes”.

Thus the privileged choice of

ancient art was to contribute to

the prestige of the emperor, who

proclaimed himself the heir of the

Roman spirit. Visconti and Denon

intended to reject “modern” works,

convinced as they were that only

ancient art could enrich scholarship

and mould “true taste”. Napoleon’s

determination to acquire the

Borghese collection corresponded

to the antiquarian Visconti’s

scholarly expectations of encouraging

the progress of scholarship (through

the study of the works acquired)

and contributing to the education of

artists through the study of the

ancient models, but also satisfied

solo nel 1811 con un trasportoanch’esso via terra, reso possibiledall’intervento del commissariofrancese, Pierre-Adrien Pâris,nominato dal Ministro francesedell’Interno e incaricato dell’imbal-laggio e della spedizione deglioggetti acquisiti.Il valore commerciale dei pezzicalcolato inizialmente da Viscontiè di circa 6 milioni di franchi ma lasomma finale che viene pattuitaeffettivamente per la vendita risulta di 13 milioni di franchi. Tale incremento di prezzo, cheraddoppia in meno di un annodalla valutazione alla firma delcontratto di vendita, si spiega conalcune considerazioni. Per prima cosa il principe Camillonon ha alcuna fretta di vendere e,dunque, deve essere incoraggiatoa compiere l’operazione. Inoltre,nel prezzo della vendita sono daconsiderare le eventuali operazionidi restauro, dopo gli invasivi interventi per la rimozione dellesculture e dei rilievi dall’architet-tura della Villa. La somma pattuita viene di fattosolo in parte corrisposta: dei 13milioni di franchi ne sono versati

Centauro cavalcato da Amore

Replica romana dell’epoca

di Adriano di un originale del

II secolo a.C. Marmo, h. 147 cm.

Paris, Musée du Louvre

© 2011 Musée du Louvre,

Thierry Ollivier

Page 14: Diamante n°67 Preview

8, la cifra restante sarà soloparzialmente coperta dalla cessio-ne del feudo di Lucedio, pressoVercelli in Piemonte, dove Camillosi trasferisce come governatoregenerale dei dipartimenti transalpi-ni dell’impero francese.La formazione della raccoltaBorghese di antichità si deve alcardinale Scipione Borghese, nipote di Paolo V, che acquista, a breve distanza di tempo, duecollezioni: la prima nel 1607, quella di Lelio Ceoli, collocata nelpalazzo eretto dal Sangallo in viaGiulia; subito dopo, nel 1609, siassicura quella formata dallo scultore Giovanni Battista DellaPorta. A questi due primi nuclei siaggiungono ben presto altre operedi straordinaria importanza, acqui-site da altre collezioni o pervenuteattraverso ritrovamenti fortuiti. Le sculture, inizialmente destinatealla residenza in Campo Marzio e aquella di Borgo, nonché alla villa

sul Quirinale, furono ben prestotrasferite, quasi per intero, nellavilla suburbana, completatanel 1613 e concepita dal cardinaleappositamente per l’esposizionedelle sue collezioni di pittura escultura. L’importanza delle scultu-re negli intenti decorativi delnuovo edificio appariva evidentefin dall’esterno della palazzina: le statue e i rilievi costituivano ilprezioso ornamento delle facciatee scandivano il disegno dei viali edei piazzali antistanti la “VillaBurghesia”.Anche alla fine del Settecento,quando la Villa Borghese fu rinnovata per volere del principeMarcantonio Borghese, furono leopere di scultura a determinare ipunti focali dell’allestimento.L’architetto Antonio Asprucci dispo-se i maggiori capolavori della cele-bre collezione Borghese secondoun nuovo criterio espositivo ponen-doli al centro di ogni sala e raccor-

dando l’intero tema deco-rativo dell’ambiente, dallepareti alla volta, al nucleoiconografico del grupposcultoreo. Si creò così l’a-spetto con cui il Museo

appare ancora oggi nel suo splen-dore di marmi, pietre dure emosaici.Tra la fine del 1807 e il 1808, inseguito alla cessione a NapoleoneBonaparte, le sculture archeologi-che della Villa furono trasportate aParigi. La perdita di questa straor-dinaria collezione ebbe un impattofortissimo sulle coscienze deltempo. Antonio Canova, che sullesculture della Villa aveva condottoil suo appassionato studio dell’anti-co, l’avrebbe definita nel 1810davanti a Napoleone “una incancel-labile vergogna” per la famigliache possedeva “la villa più belladel mondo”. Il Cardinal Casoni cerca in tutti imodi, rifacendosi alla legislazionepontificia, di salvare la collezioneBorghese dall’acquisizione napo-leonica. Il tentativo non ha, tutta-via, alcun esito data la situazionepolitica che fa registrare, in quelgiro d’anni, un assoluto predominiodei Francesi a Roma. Camillo dopola “sciagurata” vendita cercò diripristinare, per quanto possibile,la collezione attraverso il recuperodi reperti archeologici provenientida scavi e acquisti, alcuni di note-

the public’s taste and thus

contributed to establishing

the identity of the citizens

and the emperor as heirs

of the classical spirit.

The works were shipped

to Paris in two stages,

which are well documented

by the material housed in

the National Archives in

Paris and the Library of

Besançon. The finest

woks left in two convoys

by land, while the others

– which initially were to be

transported by sea –

arrived at the museum

in Paris only in 1811, also

by land. The second

shipment was made

possible by the action of

the French commissioner,

Pierre-Adrien Pâris, who

was appointed by the

French Minister of Home

Affairs and entrusted with

the packing and shipment

of the objects acquired.

The commercial value of the

objects initially calculated by

Visconti was about 6 million

francs, but the final sum actually

established for the sale was 13

million francs. The increase in the

price, which doubled in less than

a year from the estimate to the

signing of the sale contract, can be

explained by a few observations.

First of all, Prince Camillo was in

no hurry to sell and thus had to

be encouraged to enter into the

transaction. Furthermore, the sale

price had to include the restoration

work necessary after the invasive

work to remove the sculptures and

reliefs from the Villa’s architecture.

The sum agreed on was in effect

only partly paid. Of the 13 million

francs, 8 were paid, while the

remaining sum was to be only

partially covered by the transfer of

the Lucedio estate in Piemonte,

near Vercelli, where Camillo moved

as the governor general of the

Ritratto di Lucio Vero

Testa del 180 d.C. circa, busto

moderno di Carlo Albacini, XVIII

sec. Marmo, h. 80 cm.

Paris, Musée du Louvre

© 2008 Musée du

Louvre, Daniel Lebée

et Carine Déambrosis

Page 15: Diamante n°67 Preview

DIAMANTE Applicazioni & Tecnologia 13

transalpine departments of the

French empire.

The establishment of the Borghese

collection of antiquities is attributed

to the Cardinal Scipione Borghese,

the nephew of Paul V, who

purchased two collections within

a short period of time. The first was

Lelio Ceoli’s, which he acquired in

1607 and housed in the mansion

built by Sangallo on Via Giulia,

followed immediately, in 1609, by

the sculptor Giovanni Battista Della

Porta’s. Initially meant for the

Borghese palazzo in the Campo

Marzo and the one in Borgo, as

well as their villa on the Quirinal

Hill, the sculptures of these two

collections were soon almost

entirely moved to their villa outside

the city walls beginning in 1613.

The importance of the sculptures in

the decoration of the new building

was evident right from its exterior,

as the statues and reliefs constituted

the precious ornamentation of the

façades and lined the paths and

squares facing the “Villa Borghese”.

At the end of the eighteenth century,

when the Villa Borghese was

renovated by Prince Marcantonio

Borghese, it was again the

sculptures that determined the focal

points of the arrangement.

The architect Antonio Asprucci

arranged the most important

masterpieces of the famous

Borghese collection according to

a new criterion of display, placing

them in the middle of each room

and linking the entire decorative

theme of the setting, from the walls

to the ceiling, to the sculptural

group. Thus he created the look

with which the museum still

appears today, with his magnificent

marbles, semi•precious stones, and

mosaics. Following their sale to

Napoleon, between the end of 1807

and 1808 the sculptures were

transported from the Villa to Paris.

The loss of this extraordinary

collection made a very strong

impression at the time. Antonio

Canova, who had enthusiastically

studied Antiquity, is said to have

told Napoleon in 1810 that it was

vole importanza, come il FaunoDanzante restaurato da BertelThorvaldsen. Le nuove acquisizioni operate nelcorso dell’Ottocento costituisconol’attuale collezione archeologicaconservata presso la GalleriaBorghese. La vicenda della venditadella collezione Borghese fu cosìscioccante da suscitare una nuovaconsapevolezza del rischio incom-bente sulle opere d’arte italiane epose le basi dei primi veri provvedi-menti di tutela del patrimonio artistico nazionale, come l’editto del cardinal Pacca emesso nel 1820 e ripreso da numerosi governipreunitari.La scelta delle opere si incentrasulle sculture più celebri della colle-zione Borghese che ritroveranno laloro collocazione nella sala che necelebrava l’importanza, secondo icriteri ricostruibili per i diversi allestimenti. Al piano terreno lamostra riproporrà l’allestimentotardo-settecentesco realizzato dall’architetto Antonio Asprucci.Attraverso il ricorso ai disegni diCharles Percier, restituiti mediantegrandi riproduzioni, le sculturesaranno collocate rievocando

Venere marina

160 d.C. circa, replica della

Venere Capitolina, da un

originale del III sec. a.C.

Marmo, h. 180 cm.

Paris, Musée du Louvre

© 2006 Musée du Louvre,

Daniel Lebée et

Carine Deambrosis

Page 16: Diamante n°67 Preview

l’aspetto della Villacome si presentava allafine del Settecento. Per il periodo dellamostra sarà dunquepossibile fare un vero eproprio “salto indietronel tempo”, agli anni incui tutta Europa guar-dava alla Villa Borghesecome al nuovo modellodi esposizione e inter-pretazione dell’antico.Al primo piano dellaVilla sarà rievocato l’allestimento delSeicento, quando leopere di scultura eranoesposte insieme aidipinti, in una suggesti-va sequenza di immagi-ni. Alcuni dei capolavo-ri, come le Tre Grazie eil Centauro cavalcato daAmore torneranno nellesale che per oltre unsecolo e mezzo furonoad essi intitolate. Il catalogo è pubblicatoda Skira.

“an indelible shame” for

the family that owned

“the most beautiful villa

in the world”.

Referring to papal legislation,

Cardinal Casoni tried every

possible way to save the Borghese

collection from being sold to

Napoleon. However, his attempt

was unsuccessful, because the

political scene in Rome was totally

dominated by the French at that

time. After the “calamitous” sale,

Camillo tried to revive the

collection as much as possible

with archeological finds from

excavations and purchases, some

of which were of considerable

importance, such as the Dancing

Faun, which was restored by Bertel

Thorvaldsen. The new acquisitions

made during the nineteenth century

constitute the current archeological

collection housed in the Galleria

Borghese. The vicissitude of the

sale of the Borghese collection was

so shocking that it led to greater

awareness of the risk threatening

Italian works of art and laid the

foundations of the first real

measures for protecting the national

artistic heritage, such as Cardinal

Pacca’s edict, which was issued

in 1820 and adopted by many

governments before the unification

of Italy. The selection of the works

in the exhibition focuses on the

most famous sculptures of the

Borghese collection, which will be

displayed in the room that celebrated

their importance, according to the

criteria that can be reconstructed

for the different arrangements.

On the ground floor the exhibition

will present the arrangement

conceived by the architect Antonio

Asprucci in the late eighteenth

century. Through the drawings of

Charles Percier, of which large

reproductions will be displayed, the

sculptures will be placed so as to

evoke the Villa as it appeared at

the end of the eighteenth century.

During the exhibition it will be

possible to really “jump back in

time”, to the years in which all of

Europe looked to the Villa

Borghese as the new model for

displaying and interpreting Antiquity.

The second floor of the Villa will

present the 18th-century arrange-

ment, in which the sculptures were

displayed together with paintings in

a fascinating series of images.

Several of the masterpieces, such

as the Three Graces and the Cupid

Astride a Centaur will return to the

rooms that bore their names for

over a century and a half.

The catalogue is published by

Skira.

Page 17: Diamante n°67 Preview
Page 18: Diamante n°67 Preview

“Mutable Spirit”,Marmomacc Meets Design 2011Il nuovo tema ha caratterizzato la quinta edizione di Marmomacc Meets Design.

“Spirito” come soffio, essenza, carattere, individualità. “Mutante” ad identificare la capacità necessaria di evolversi, trasformarsi, adattarsi

A CURA DI UMBRELLA PRESS OFFICE, FOTOGRAFIE DI © ALBERTO PARISE

I l marmo muta. Materiale naturale e “alchemico”,si forma e si trasforma, evolve in lentissima gene-si, assume proprietà e caratteristiche dell’ambien-

te dove nasce, assorbendone e rappresentandoneindividualità e unicità. Resistente e stabile, è statostoricamente associato a durata e prestigio, diventan-do materiale d’elezione di architettura e scultura, allaricerca dell’immortalità. Oggi tecnologie sempre più avanzate, anche digitali,ne riscoprono l’essenza intimamente, insospettabil-

mente adattabile. Il marmo dunque muta ancora.Lo fa questa volta a livello percettivo, rendendosi duttile ad accogliere quello specchio flessibile di unmondo in continua evoluzione che è il design.Moduli, complementi, superfici vengono riletti dallasensibilità dei progettisti allo scopo di affinare logichesempre più attente anche alle tematiche della sostenibilità. Se da un lato, infatti, il marmo continuaa imporre la sua personalità, chiedendo di accostarsialle proprie caratteristiche con una profonda

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e specifica conoscenza, dall’altrapropone infinite variabili - di colore, consistenza, impatto - che rendono possibili altrettante declinazioni. È allora che intervieneil fondamentale potenziale di speri-mentazione e innovazione offertodal design.Nasce da qui la sfida propostaquest’anno da Marmomacc MeetsDesign a progettisti e aziende,“Mutable Spirit”: essere tanto flessibili da esaltare il marmocome materiale mutante e mute-vole. Rendendolo, con il loro lavoro, concretamente “mutabile”.Mutable Spirit come essenza delmarmo, materiale strettamentelegato alle origini, elemento naturale da sempre legato allastoria dell’uomo: in costante evoluzione, per rispondere a creatività e progettualità presentie future. Senza mai tradire la propria individualità.

DIAMANTE Applicazioni & Tecnologia 17

T he mutability of

marble. A natural yet

“alchemic” material,

formed and transformed,

evolving through extremely

slow genesis, taking on

properties and characteristics

typical of the environment

where it originates, absorbing

and representing individuality

and uniqueness.

Hard-wearing and stable,

marble was historically

associated with durability

and prestige, becoming the

favoured material for

architecture and sculpture in

the search for immortality.

Today, increasingly advanced

technologies - including digital

systems - are rediscovering

its intimate, unsuspected and

adaptable essence.

Marble, inasmuch, is still

changing.

And this time is does so at a

perceptive level, becoming

ductile in order to welcome

that flexible mirror of a

world - design - experiencing

continual evolution.

Modules, accessories and

surfaces are reviewed thanks

to the sensitivity of designers

in order to refine logics that

are also increasingly attentive

to sustainability topics.

If, on the one hand, marble

is still able to impose its

personality, demanding that

we should approach its

characteristics with deep and

specific knowledge, on the

other hand it propose infinite

variables - of colour,

consistency and impact -

that make all kinds of other

interpretations possible.

It is here that the fundamental

potential for experimentation

and innovation offered by

design intervenes.

This is the background to the

challenge suggested this year

by Marmomacc Meets Design

for designers and companies.

Mutable Spirit: become so

flexible as to exalt marble as

a mutating and mutable

material. Make marble

effectively “mutable” through

their work.

“Mutable Spirit” Marmomacc MeetsDesign 2011The new theme characterised the fifth edition of Marmomacc Meets Design. “Spirit” as the breath, essence, character, individuality. “Mutant” to identify the necessary capacity to evolve, transform, adapt

by Umbrella Press Office, photos by © Alberto Parise

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RAFFAELLO GALIOTTO

PER LITHOS DESIGN

Portare il design al servizio dell’architettura è la nuova sfida di Lithos Design. L’azienda presenta un progetto architettonico all’avanguardia

proponendo una suggestiva composizione di elementi lapidei modulari (concio-base) producibili in serie e diversamente componibili tra di loro per

la costruzione di pareti, angoli, aperture, architravi. L’installazione propone la realizzazione di un “edificio tipo” ottenibile dall’impiego seriale dei

conci-base. Il mood che ne esce è improntato ad una forte naturalità e matericità assicurate grazie all’impiego di un materiale come il Travertino,

un marmo poroso, stratificato, solido, particolarmente adatto anche per l’utilizzo esterno. Progetto tutto italiano dalla scelta del materiale al

concept, dallo studio e realizzazione della tecnologia alla produzione, Materia Litica è anche una sfida alla sostenibilità del marmo: la forma è

studiata in funzione del minimo scarto di produzione, inoltre, il concio-base è stato studiato per essere smontato, riutilizzato e riedificato come il

marmo degli edifici antichi. Partner dell’installazione: Travertino Sant’Andrea.

FLAVIO ALBANESE

PER MARGRAF

Il tema Mutable Spirit è stato interpretato sotto il segno di due concetti-chiave: metamorfosi e metafora. Il marmo, come elemento naturale, viene

tratto fuori dalla natura (meta-forein), lavorato dall'attività umana, per diventare opera. Questo processo è una vera trasformazione, una metamor-

fosi, in cui il marmo muta grazie allo spirito creativo dei designer e delle tecnologie, acquistando proprietà e caratteri prima impossibili da immagi-

nare. La materia litica viene sgretolata, alleggerita, cesellata, modulata in infinite forme e soluzioni, diventando altro.

Il mito di Apollo e Dafne, che dà il nome all’opera, rappresenta perfettamente la mutazione di spirito e natura: l'albero marmoreo, con le sue

fronde leggere ed eteree che sfidano l’opacità del materiale, ospita al suo interno uno spazio umano. La natura si trasforma e rivive attraverso la

tecnica. Dove c’è natura c’è mutazione, dove c’è mutazione, c’è spirito.

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KJETIL THORSEN

PER PIBAMARMI

Grandi blocchi lapidei sezionati e scavati, diaframmi porosi permeabili alla vista, piani pavimentali morbidi e lievemente incoerenti.

Sono questi i temi formali e materici attorno ai quali si è sviluppato il concept espositivo di Snøhetta per il padiglione Pibamarmi alla fiera

Marmomac di Verona. Secondo Kjetil Thorsen, socio fondatore dello studio di Oslo, la pietra deve dimostrare l’identità versatile e polivalente

insita nel suo “codice genetico”: aldilà delle idee più convenzionali radicate nel pensiero comune, la materia lapidea può infatti declinare immagini

e sensazioni di levità e morbidezza, che nei contrasti di formati e spessori trovano un’immediata e suggestiva evidenza.

Volumi ciclopici, texture leggere composte da anelli e cilindri litici, superfici orizzontali formate da inerti di vari calibri, accoglieranno così il

visitatore nel nuovo padiglione Pibamarmi, in uno spazio che esplorerà gli antipodi di una litosfera sempre più centrale per gli interessi del design

contemporaneo.

PATRICIA URQUIOLA

PER BUDRI

È una sinergia, una fusione tra diversi materiali: le proprietà del vetro, la sua leggerezza e la trasparenza vengono trasferite al marmo, che muta

nella sua essenza. Pareti traslucide sulle quali si adagiano in modo irregolare e tridimensionale pezzi, per la precisone sfridi e residui di lastre

pretagliate di marmi colorati, intarsiati in cornici modulari, formano il perimetro dello stand.

Il marmo acquista un rapporto inconsueto con l’ambiente che lo circonda, integrandosi con materiali amorfi come il vetro o organici come il legno

e le resine. Forte è la connotazione giapponese riconoscibile nell’uso di pannelli modulari e paravent divisori, tavoli e oggetti bassi.

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PIETRO FERRUCCIO

LAVIANI PER CITCO

Citco si presenta al Marmomacc di Verona 2011 con una serie di interessanti novità sfidando ancora una volta le proprie capacità produttive e

presentando una collezione con tratti e lavorazioni veramente uniche. Il rimando alle pietre preziose come fonte di ispirazione per accentuare il

lusso e la preziosità del dettaglio. L’inserimento della luce sul retro dei pannelli dove, assottigliando il marmo in alcuni punti, la materia riluce

conferendo sofisticati bagliori. L’unicità delle realizzazioni, non solo studiate ad hoc per ciascun cliente ma anche difficilmente riproducibili per la

complessità, le alte performance e le qualificate maestranze che occorrono per realizzarle. In ultimo nel mix di materiali che si accompagnano al

marmo - tra questi ottone, acciaio e plexiglass - risiede il cuore e l’originalità del progetto Citco.

PHILIPPE NIGRO

PER TESTI FRATELLI

Modulare e componibile, la libreria Niche è pensata come una grande e profonda scatola in cui, come negli antichi camini del Medioevo, la

persona possa camminarci dentro e, volendo, posizionarci un piccolo mobile per sedersi e leggere oppure una scaletta per accedere ai ripiani alti.

L’idea è di accoppiare alla pietra lavorata con spessori minimi un altro materiale, il legno, che conferisca un maggiore aspetto di domesticità alla

composizione: la pietra, materiale principale e strutturale, è usata per i montanti verticali mentre il legno di rovere per le parti orizzontali e i ripiani.

La preoccupazione principale è stata quella di far risaltare la bellezza e la matericità della pietra usando varie profondità delle spalle per avere il

più possibile la pietra a vista, irregolarità che conferisce ritmo all’insieme.

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SETSU E SHINOBU ITO

PER GRASSI PIETRE

Partendo dall'idea che la pietra, materiale costruttivo e decorativo per eccellenza, venga utilizzata in maniera da coniugare la funzionalità e

la decorazione delle pareti, è stato sviluppato un sistema di moduli, uguali per dimensioni e modalità di installazione ma declinabili secondo

diverse destinazioni d'uso (rivestimento, pensili, sedute, illuminazione...) e finiture.

Il set creato per questo allestimento richiama gli ambienti di una SPA, il cui perimetro sinuoso e continuo spinge ad avvicinarsi, interagire e

toccare, per rendersi conto del caratteristico calore e dell'estrema capacità di adattarsi a ogni contesto, tipica della Pietra di Vicenza.

MARCO PIVA

PER REGIONE PUGLIA

Due tunnel di ingresso identificano un percorso dinamico, che conduce gradualmente il visitatore all’anima della materia. Lo stand è stato

immaginato come un percorso emozionale, tattile e visivo, alla scoperta delle texturizzazioni delle pietre indagate, dove forte è il gioco tra lo spirito

della materia naturale, grezza, e la sua simultanea mutevolezza, consentita dalle evoluzioni intercorse per rispondere a sempre nuove esigenze

creative e progettuali. Un viaggio tra le vibrazioni intrinseche della pietra, con i suoi movimenti, i suoi grafismi e le sue ombre. La forma è studiata

per avere due pareti interne su entrambi i lati del percorso, per un totale di quattro pareti principali. Quattro, come il numero delle principali aree di

estrazione del marmo di Puglia (il bacino della pietra di Apricena, il bacino della pietra di Trani, il bacino della Pietra di Lecce, l’area estrattiva di

Fasano). All’esterno, il rivestimento è tecnico, come a protezione dell’anima materica del progetto.

DIAMANTE Applicazioni & Tecnologia 21

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GIUSEPPE FALLACARA

PER POLITECNICO DI

BARI

Il progetto consiste nella realizzazione di un mock-up

in scala reale di una porzione di facciata lapidea

apparecchiata con conci poligonali, secondo la

tassellazione di Penrose, parzialmente decorati con

figure umane in bassorilievo e parzialmente lisci.

Esso è un frammento di muro spiraliforme di grandi

dimensioni che conforma il progetto di un impianto

termale fruibile da non vedenti nel parco urbano

Vàrosliget a Budapest.

Le peculiarità fondanti del lessico ornamentale

del progetto sono determinate dalla dialettica tra

decorazione/struttura, decorazione/funzione, deco-

razione/tatticismo. Il prototipo è finalizzato da un

lato alla dimostrazione della migliore performance

meccanico-strutturale e decorativa di una specifica

disposizione irregolare di conci nella compagine

muraria, e dall’altro ad esaltare le qualità tattili e

percettive del decoro lapideo.

RICCARDO BLUMER PER

TRENTINO PIETRAUn tessuto in cubetti di Porfido del Trentino si avvi-

luppa a guisa d’armatura intorno ad un organismo

sferico pneumatico gonfiato ad aria, la cui membra-

na plastica in poliuretano trasparente è tesa al

massimo della sua plasticità. La pietra diventa base

decorativa dell’organismo, texture in addensamento

e rarefazione dalle sfumature di colore che variano

tra il giallo verdognolo e il violetto e attraverso cui si

scorge la materia trasparente e luminosa sottostan-

te, una medusa corazzata. La massa inerte dei

quasi trecento chili del Porfido pesa sul gonfiabile

ed è contrastata dalla sua spinta pneumatica.

La configurazione geometrica dell’armatura della

medusa è quella triassiale dei tessuti industriali che,

disponendo le loro fibre lungo tre direzioni inclinate,

diventano particolarmente resistenti. I cavi metallici

tesi creano gli intrecci, addensandosi in corrispon-

denza delle due estremità per poi diradarsi nella

parte centrale, così da sottolineare la tensione

massima presente all’altezza del diametro maggiore

di una forma sferica chiusa e infinita.

MICHELE DE LUCCHI E

ANGELO MICHELI PER

STONE ITALIANA

Legno grezzo e tessuto sono i materiali che

compongono la piccola architettura che ospita i

materiali della Stone Italiana.

Le pareti sono un intreccio di legno e il loro tampo-

namento è in tulle, è una architettura leggera, una

architettura senza colore, sono i materiali esposti

che colorano con la loro varietà cromatica il luogo

espositivo. La morbidezza del tessuto e la natura-

lezza del legno sono una cornice adeguata al

prodotto presentato nelle sue diverse finiture e

possibilità di utilizzo. I grandi tavoli da lavoro con

appoggiata la materia che compone i diversi prodotti

nelle loro molteplici colorazioni sono la tavolozza

che anima l’atelier “Stone”.

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Page 26: Diamante n°67 Preview

www.epma.com/PM2012Develo

pin

g the Pow

der M

etallurgy Future

european powder

metallurgy association

Reserve Exhibition Space Now

Call for Papers Available Shortly

16th - 19th September 2012

Congress Center Basel, Switzerland

EURO PM2012

CONGRESS &

EXHIBITION

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Page 29: Diamante n°67 Preview

Indagine sulla spruzzatura termica, cinetica e ibrida per la deposizione di rivestimenti abrasivi di diamante a

legante metallico

AbstractLe tecnologie di spruzzatura presentano un elevato potenziale economico nella produzione di utensili diamantati. La variabilità delle forme geometriche, la possibilità di modificare l’atmosfera di spruzzaturae le poche fasi di produzione sono alcuni dei vantaggirispetto ai complessi e rigidi processi di sinterizzazio-ne e brasatura. In questo articolo, vengono affrontatigli aspetti fondamentali, le potenzialità e i limiti diquesta tecnologia relativamente nuova, oltre che glisviluppi ottenuti dalle ricerche in corso e le prospetti-ve future. Analizzando i diversi approcci (termici ecinetici) di spruzzatura, l'attenzione si focalizza prin-cipalmente sui meccanismi di inclusione del diamantee sui corrispondenti comportamenti del legante.Utilizzando, come campioni, dei rivestimenti a base di diamante e bronzo spruzzati ad alta velocità perdetonazione, sono state valutate la morfologia e lacapacità di molatura. Attraverso una serie di test leprestazioni e la resistenza a usura dei compositispruzzati sono state poi confrontate con quelle disegmenti diamantati ottenuti con una sinterizzazioneconvenzionale.

AnnotazioneQuesto articolo è stato selezionato tra gli studi inviatiin occasione della 1a Conferenza Internazionale sullaLavorazione della Pietra e del Calcestruzzo (ICSCM2011) svoltasi ad Hannover, Germania, ed è contem-poraneamente pubblicato negli atti della Conferenza.1st International Conference on Stone and ConcreteMachining. Hannover, Germania, Novembre 23-24,2011, B. Denkena, Fr.-W. Bach, W. Tillmann und W.Theisen, edizione 2011, ISBN: 978-3-943104-22-6.

1. IntroduzioneI compositi di diamante a legante metallico per lalavorazione di pietra e calcestruzzo sono principal-mente prodotti con processi di metallurgia delle polveri. Ad esempio, nella produzione in serie di segmenti diamantati, lo stampaggio a caldo si è rivelato un processo molto economico, in quanto lacatena di produzione può essere in larga misuraautomatizzata. Tuttavia, il processo produttivo basatosulla metallurgia delle polveri presenta alcuni limitinel momento in cui si deve affrontare la fabbricazio-ne di utensili speciali.

AbstractSpraying technologies show a high economic potential

for the manufacturing of diamond grinding tools.

Geometric variability, atmospheric conditions, and

only few production steps are some of the spraying

advantages compared to complex and restrictive

sintering and brazing processes.

Revealing the fundamentals, potentials, and limitations

of spraying processes, this paper introduces current

research developments and future prospects.

Investigating different thermal and kinetic spraying

approaches, the main focus is based on diamond

implantation and the corresponding bonding mechanisms.

Using the example of detonation sprayed diamond-

bronze coatings, the morphology and grinding abilities

are evaluated. In a series of grinding tests the

performance and endurance of the sprayed composites

are compared to conventionally sintered diamond

segments.

AnnotationThis article is an invited paper selected from

presentations at the 2011 International Conference

on Stone and Concrete Machining (ICSCM).

It is simultaneously published in the conference

proceedings of the 1st International Conference

on Stone and Concrete Machining. Hannover,

Germany, November, 23-24, 2011, B. Denkena,

Fr.-W. Bach, W. Tillmann und W. Theisen, ed. 2011,

ISBN: 978-3-943104-22-6.

di W. Tillmann, J. NebelTU Dortmund, Instituto di Ingegneria dei Materiali, Dortmund, Germania

Investigation of thermal, kinetic andhybrid spraying for the manufacturing ofmetal-bonded diamond abrasive coatings

by W. Tillmann, J. NebelTU Dortmund, Institute of Materials Engineering, Dortmund, Germany

1st International Conference on

Stone and Concrete Machining

(ICSCM) - Hannover, Germany

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ADEMECUM

Società / Company..............

Stabilimento e LaboratoriPlant and WorkshopsIndirizzo / Address...............

Resp.Comm./Sales ManagerResp.Tecnico/Technical Manager

BELFORTGLASS Srl

Via Regione Fornale, 1015070 Belforte Monferrato (AL) - ItalyTel. +39 0143 86244 / 81949Fax +39 0143 [email protected]

Sig. Mauro BovoneSig. Franco Marenco

SETTORE MERCEOLOGICO DI APPARTENENZAOperat iv i ty Market branch

❏ Utensili diamantati per applicazioni nei settori:Diamond tools for application in the sectors:◆ Vetro / Glass

BB

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ

LINEA PRINCIPALI PRODOTTIMain Product Lines

Mole diamantate a legante metallico e resinoide per il vetroDiamond wheels at metallic and resinoid binders for glass

costruite con / manufactured with:• LEGANTI METALLICI SINTERIZZATI / Sintered metal binders • LEGANTI RESINOIDI / Resinoid binders

QU

AD

ER

NO

FO

RN

ITO

RIV

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Page 33: Diamante n°67 Preview

ADEMECUM

Società / Company..............

Stabilimento e LaboratoriPlant and WorkshopsIndirizzo / Address...............

Resp.Comm./Sales ManagerResp.Tecnico/Technical Manager

BOVONE DIAMOND TOOLS Srl

Via Voltri, 7815076 Ovada (AL) - ItalyTel. +39 0143 835796 - 89Fax +39 0143 [email protected]

Sig.ra Patrizia PastorinoDr. Renato Genocchio

SETTORE MERCEOLOGICO DI APPARTENENZAOperat iv i ty Market branch

❏ Utensili diamantati per applicazioni nei settori:Diamond tools for application in the sectors:◆ Lapideo / Stone◆ Vetro / Glass

BB

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ

LINEA PRINCIPALI PRODOTTIMain Product Lines

Mole diamantate / mole periferiche per tutti i diametri e profili Mole lucidanti / feltri / foretti / ossido di cerio Diamond wheels - peripheral wheels for all diameters and profiles Polishing wheels - felts - drills - cerium oxide Diamond wheels at metallic and resinoid binders for glass

costruiti con: / manufactured with :• LEGANTI METALLICI SINTERIZZATI / Sintered metal binders • LEGANTI RESINOIDI / Resinoid binders

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Progettazione di una nuova configurazione di taglio per ottimizzare l’utilizzo di segatrici a catena in cava

di Dr Ir Fabrice Dagrain 1, Patrick Marchandise 2, Sébastian Desmette 31 Dipartimento di Ingegneria Civile, Facoltà di Ingegneria, Università di Mons, Mons, Belgio

2 PMDS sa, Nivelles, Belgio 3 NETS sa, Mons, Belgio

INTRODUZIONELa progettazione di utensili da taglio è sempre più caratterizzata dall’utilizzo di metodi numerici (metododegli elementi finiti, ad esempio nel taglio del metallo, o metodi degli elementi discreti, nei materiali granulari)che permettono di simulare i meccanismi di distruzionedei materiali, o dall'impiego di software in grado di integrare i modelli fenomenologici di taglio. I produttori di utensili per il settore petrolifero sonosenza dubbio all’avanguardia nella tecnologia di progettazione di utensili per la perforazione di materiali rocciosi. La maggior parte di loro ha sviluppato un pro-prio software di progettazione che consente di bilanciaregli utensili sfruttando i parametri geometrici di tutti gliinserti, inserti considerati indipendentemente l'uno dall'altro (Figura 1). La potenza di calcolo dei computerattuali permette di ottimizzare la progettazione di utensili anche nel caso di forme complesse. Questo metodo di progettazione è stato adattato perdimensionare in modo ottimale una nuova configurazio-ne di utensili da taglio, con l'obiettivo di ottimizzare ilfunzionamento delle segatrici a catena in cava.La simulazione numerica del funzionamento degli utensili

da taglio è più complessa: richiede di conoscere allaperfezione il comportamento meccanico e il criterio dirottura del materiale roccioso e, spesso, di tarare imodelli numerici realizzati. L'uso di un software di progettazione semplifica, quindi, l'approccio, pur essen-do basato su modelli di taglio fenomenologici o empiricidei materiali rocciosi. Esistono vari modelli di taglio emolti articoli e lavori scientifici hanno già ampiamentetrattato questo argomento. I modelli principali conside-rano le caratteristiche geometriche degli inserti (formageometrica, angolo di spoglia posteriore, angolo di spo-glia laterale e inferiore) così come l'asimmetria dei solchigenerati o l'interazione tra inserti consecutivi. La grande maggioranza dei modelli si limita, comecampo di validità, alla modalità di rottura “duttile”, che è una modalità di taglio con generazione di un flussocontinuo di particelle di piccole dimensioni, in opposizio-ne alla modalità “fragile”, che è invece caratterizzata darottura del materiale con propagazione di cricche.Nessun modello di taglio, allo stato attuale, permette dirappresentare il modo “fragile” di rottura.Tutti i modelli di taglio in modalità di rottura duttile riferiti a singoli taglienti (inserti) presentano una

INTRODUCTIONThe design of cutting tools is more and more done by use

of numerical methods (finite elements method for example

for metal cutting, discrete elements methods in granular

materials) which makes it possible to simulate the

destruction mechanisms of materials, or by use of design

softwares which integrate phenomenological cutting

models. The drilling tools manufacturers for petroleum

engineering are doubtless with the point of technology in

the design for applications in rock drilling. The major part

of them developed their own design software which

makes it possible to balance the tools while exploiting the

geometrical parameters of all the inserts of a tool, inserts

taken independently from each other (Figure 1).

The computing power of the current computers makes

it possible to refine the design of tools of sometimes

complex form. This principle of design was adapted to

dimension in an optimal way a new configuration of

cutting tools with an aim of optimizing the operation of

the chain saw machines in quarries.

The numerical simulation of the operation of cutting

tools is more complex: it requires to know perfectly

the mechanical behavior and the failure criterion of

the destroyed rock materials, and often to calibrate

the numerical models carried out. The use of a design

software thus simplifies the approach while being based

Design of a new cutting configuration to optimize the cutting operations of chain

saw machines in quarries by Dr Ir Fabrice Dagrain 1, Patrick Marchandise 2, Sébastian Desmette 3

1 University of Mons, Civil Engineering Department, Faculty of Engineering, Mons, Belgium2 PMDS sa, Nivelles, Belgium 3 NETS sa, Mons, Belgium

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ADEMECUM

Società / Company..............

Stabilimento e LaboratoriPlant and WorkshopsIndirizzo / Address...............

Resp.Comm./Sales ManagerResp.Tecnico/Technical Manager

SORMA Spa

Via Don F. Tosatto, 830174 Venezia-Mestre (VE) - ItalyTel. +39 041959616Fax +39 [email protected]

Mr Riccardo Galluzzi

SETTORE MERCEOLOGICO DI APPARTENENZAOperat iv i ty Market Branch

❏ Utensili diamantati per applicazioni nei settori:Diamond tools for application in the sectors:◆ Lapideo / Stone◆ Vetro / Glass◆ Meccanica / Mechanics◆ Ceramica / Ceramics

SS

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ

LINEA PRINCIPALI PRODOTTIMain Product Lines

Dischi sinterizzati, elettrodepositati, segmentati laser, silenziatiDischi per lucidatura a secco e ad umido, Mole a tazza sinterizzate, elettrodepositate e VB Mole lucidanti per costa piana e per coste toroidaliForetti diamantati e adattatori Frese elettrodepositate, sinterizzate e VB

Sintered, electroplated, silent, segmented laser welded saw bladeDry and wet polishing padsSintered, electroplated and VB cup wheelsPolishing wheel for straight edge and bullnosing Diamond drill bits and adaptorsElectroplated, sintered and VB mounted points

QU

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Un mondo di soluzioni...

Sede legale e amministrativa: Via Roma, 170 - 91028 Partanna (TP) - Tel. +39 0924 922066

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Pavimenti stampati

Trattamenti di ripristino

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Distributore per la UE della Xertech Ltd.Sud Africa

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