TLR-dependent T cell activation in autoimmunity
Kingston H. G. MillsNature Review Immunology
Vol 11 - Dec 2011
UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI MILANOUNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI MILANOFACOLTÁ DI MEDICINA E CHIRURGIAFACOLTÁ DI MEDICINA E CHIRURGIA
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE INSCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE INBIOCHIMICA CLINICABIOCHIMICA CLINICA
Colleoni FedericaMatr: S57307
Si possono sviluppare attraverso una combinazione di fattori ereditari ed ambientali che portano a “fallimento” della regolazione del SI in risposta agli Ag del “self”.In particolare sembra essere legata ad un “guasto” nella funzione dei Treg che porta ad un’incontrollata produzione di Ab anti-self e di cellule T patogeniche che mediano infiammazione (Th17).
Malattie autoimmuni - origine
Treg: Cellule T regolatrici che controllano l’espansione dei cloni di cellule T
Th17: cellule T CD4+ effettrici. IL6, IL23, IL1 ne promuovono lo sviluppo.Sono la popolazione cellulare patogenica in molte malattie autoimmuni
NLR - Nod Like ReceptorsCLR - C-type Lectin ReceptorsRLR - RIG-1 like Receptors
Ligandi esogeni o endogeni attivano la risposta infiammatoria innata che porta alla generazione di cellule autoreattive, in particolare Th17 e cellule T δγ
PATTERN RECOGNITION RECEPTORS
TLR - Toll Like Receptors
Funzioni
I TLRs legano DAMPs e PAMPs
Infezione (PAMPs) Danno tissutale (DAMPs)
Microrganismi e danni tissutali patogenici e non patogenici (MAMPs e DAMPs)
Le cellule T vengono attivate da MAMPs e DAMPs seguendo
via diretta:PRRs espressi dalle cellule T
via indiretta: citochine pro-infiammatorie secrete da cellule del SI innato
Il legame coi TLR porta all’attivazione di 3 vie trascrizionali:NF-kB => TNF, IL6, IL1β pro-IL8IRF => IL12p35, IFN di tipo IERK => p38, MAPK, IL23p19, IL10
Attivazione dei TLRs
PAMPs e autoimmunità
Polimorfismi di TLR2 sono stati associati a diabete di tipo I, di TLR4 e TLR9 in pazienti con malattia di Chron.
Mutazioni di NOD2 sono state associate a malattia di Chron, con effetto sinergico all’attivazione di TLR9.
Le infezioni sono solitamente la causa scatenate di una malattia autoimmune, possono peggiorarla ma in alcuni casi anche inibirla.
L’infezione può:
Questo legame è stato attribuito alla similitudine tra gli Ag patogeni e le molecole del self che portano ad un’attivazione del SI innato con conseguente “rottura” della tolleranza immunologica e sviluppo di anticorpi specifici per il self da parte di cellule T.
Topi transgenici che esprimono un TCR specifico per un peptide di derivazione mielinica, sviluppano spontaneamente encefalopatia autoimmune se mantenuti in condizioni non pathogen free.
Studi in pazienti con SM hanno evidenziato che la patologia può essere scatenata da infezioni di Chlamydia p., HV6 o EBV
Il parvovirus B19 e l’EBV sono considerati il fattori scatenanti dell’artrite reumatoide
Anche microorganismi commensali (in particolare filamenti batterici e ATP) possono attivare Th17 che causano infiammazione intestinale e possono portare poi a sviluppare artrite reumatoide
- precipitare la malattia autoimmune
- esacerbare la malattia autoimmune S. Pneumoniae peggiora l’artrite reumatoide indotta in topi wt ma non in quelli tlr2-/-.
Peptidoglicani che interagiscono con NLRs e TLRs, sono stati trovati in diversi tessuti: tessuto sinoviale di pazienti con artrite reumatoide; sulle pareti dell’intestino di pazienti con malattia di Chron; nel cervello di primati con encefalopatia autoimmune e di pazienti con sclerosi multipla.
Inoltre, nei pazienti con sclerosi multipla si ha una maggiore espressione dei TLRs (2 e 3) nei macrofagi e nelle cellule dendritiche cerebrali.
L’infezione può:
- inibire la malattia autoimmune Ipotesi Igiene: alcune infezioni possono attivare una miglior funzione delle Treg che mediano a reazione autoimmune con un effetto bystander
Infezioni di elminti inducono la produzione di citochine anti-infiammatorie e le cellule T reg ad inibire i Th17 autoantigene-specifici
Ruolo dei DAMPs nelle malattie autoimmuni
Le APCs rispondono ai danni o ad allarmi endogeni riconoscendo molecole prodotte dai tessuti danneggiati
HMGB1 si lega ad acidi nucleici e ne favorisce il legame con i PRRs che riconoscono acidi nucleici (TLR3, TLR7, TLR9, RIG-1). Esiste una correlazione positiva tra la concentrazione di HMGB1 e l’attività della malattia in pazienti con LES.
Il1-α promuove la produzione di IL17 da parte delle cellule T patogeniche
15- α idrossicolestene attiva la microglia via TLR2 ed è molto elevato nel siero di pazienti con SM in fase progressiva.
Cellule sinoviale di pazienti con artrite reumatoide esprimono TLR2 e TLR4 e rilasciano ligandi che contribuiscono all’infiammazione delle articolazioni.
Heterogenous nuclear ribonucleo-protein (hnRNP) attiva TLR7 eTLR9 di APCs artritogeniche che attivano cellule T patogeniche
TLRs in modelli animali di malattie autoimmuni
Hanno permesso di studiare il ruolo dei TLR nelle malattie autoimmuni
Modulazione indiretta delle cellule T da parte dei TLR
Cellule dendritiche e macrofagi attivati da PAMPs secernono citochine pro-infiammatorie che inducono la proliferazione dei Th17. TLR4 e NOD2 inducono la produzione dei IL1 e IL23 che stimolano le cellule T memoria a secernere IL17 che promuove il differenziamento dei Th17.
Cellule Th17
Cellule TregI TLR hanno la funzione di attivare una cascata di segnali volti a bloccare la funzione delle cellule Treg attraverso la produzione di IL6 e TGFβ.
Strategia per limitare i danni
Modulazione diretta delle cellule T da parte dei TLR
Cellule che esprimono TLRsCD4+ Esprimono TLR2 che ne promuove la proliferazione
CD8+Esprimono TLR2 che ne promuove la proliferazione
TLR9 che induce l’attivazione di cellule T autoreattive via IL8Agiscono con un meccanismo poco conosciuto ma legato alla cross-presentazione di autoantigeni.
γδEsprimono TLRs 1 e 2 che inducono la produzione di IL17 Esprimono TLRs 1,2,4,6,9 in qq maggiori rispetto alle T CD4+
Non rispondono però solo a questo stimolo, devono esistere almeno due stimoli per attivare una risposta autoimmune (controllo)
Treg TLR8 ne reverte la funzione soppressiva, aumenta la proliferazione.Esprime anche TLRs 4, 5, 7.
TLRs come target terapeutico
L’inibizione del signalling dei TLRs in risposta a PAMPs o a DAMPs è un approccio efficace e sicuro per il trattamento delle malattie autoimmuni
I difetti di espressione o di signalling dei TLRs sono associati alla modulazione del SI innato e acquisito che mediano l’autoimmunità
Bloccare un singolo TLR può essere sufficiente per l’inibizione del SI che promuove l’autoimmunità ma l’effetto è malattia dipendente
La somministrazione di agonisti esogeni dei in topi promuove l’esacerbazione di autoimmunità
Usare i TLRs come target terapeutico può avere quindi un ruolo importante per la comprensione e la cura delle malattie autoimmuni
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