UMBRIANOISE N.9

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DESERT RIDER / TV LUMIÈRE / DIRTY DROP / RADIO TRASIMENO

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Rivista di Musica Umbra

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Desert riDer / tV Lumière / Dirty Drop / raDio trasimeno

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www.umbrianoise.itrivista // mostra // portale

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INDICE

UMBRIANOISEDirettore responsabileDANILO NARDONI

RedazioneDANILO NARDONI, RIccARDO cORRADINI, cLARA VINceNtI, SARA [email protected]

Hanno collaboratoBeRNARDO "BeRNh" ROmIzI, ANDReA LANzILOttO, LucA PAPAReLLI, LucA FARINeLLA, VALeRIA PIeRINI, mARIA ALeSSIA mANtI, mAtteO SchIFANOIA, GIAcOmO cALDAReLLI, GIOVANNA cAmPOSeO, ANDReA LuccIOLI

PubblicitàRIccARDO cORRADINIceLL. [email protected]

Progetto GraficoLOStuDIO8 - [email protected]

StampaARtI GRAFIche PAcIOttI Strada delle Fratte 2/A - Perugia

testata giornalistica registrata c/o il tribunale di Perugia n. 3/2012 del 3 Febbraio 2012umbrianoise è un marchio registrato.marchi - Altri prodotti e nomi usati possono essere registrati ed appartenere ai rispettivi proprietariumbrianoise è l'organo di stampa dell'Associazione "club Noise" in collaborazione con "l'Accademia perugina della musica e della cultura Luca marenzio".testi e fotografie non possono essere riprodotti, neppure parzialmente, senza l'autorizzazione dei rispettivi titolari dei diritti.L'editore e la redazione sono esonerati da ogni e qualsiasi responsabilità, diretta o indiretta, verso gli organizzatori, i lettori e ogni altro soggetto a qualsiasi titolo interessato, per l'esattezza, la completezza e l'aggiornamento di dati, notizie e informazioni relativi ad eventi, manifestazioni, iniziative. Si consiglia di ottenere direttamente dagli organizzatori preventiva conferma di date, orari luoghi e programmi.

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Eccoci qua. Con il secondo doppio numero di Umbria Noise dopo quello estivo. Ora è inverno e quale miglior passatempo se non sfogliare durante le vacanze natalizie la nostra “rivistina”. Un numero, tra

dicembre e gennaio, “al di qua” e “al di là” della profezia maya. Se ci sarà un al di là, verrebbe da dire se si ascoltano i loro “annunci” sulla fine del mondo. Quello che non finirà però è la nostra e vostra passione smisurata per la musica e quello che si tenterà ancora di fare per essa nella nostra piccola regione. Maya o non maya però Umbria Noise ci sarà anche nel 2013, archiviato così il suo primo anno di vita, tutto sommato pieno di consensi e soddisfazioni. Il progetto è piaciuto a noi prima di tutto, ma anche a voi lettori visto l'affetto che ci avete dimostrato ad ogni uscita. Ed anche per questo numero speriamo di non deludervi. Veniamo quindi ai contenuti. Stavolta il nostro sguardo, oltre ai gruppi musicali (abbiamo incontrato i recentissimi Desert Rider e i più “anziani” Tv Lumière), si è concentrato su una importante realtà per quanto riguarda le etichette discografiche: la perugina Dirty Drop Records di dj Scapo sta infatti conquistando sempre più prestigio anche a livello internazionale all'interno della scena della musica elettronica.Affrontiamo poi anche l'importante novità delle web radio umbre. Come prima “puntata” abbiamo incontrato i tipi di Radio Trasimeno. È un palinsesto davvero ricco quello messo in piedi dalla radio.Questo, ma tanto altro ancora. Pure nuovi “sconfinamenti” - in vista di un 2013 ricco di nuove sorprese - considerato che da ora iniziano anche le “parole dall'underground” e le “cinevisioni” di Umbria Noise. Parole e immagini curate da nostri cari amici ed ora pure collaboratori: il poeta Matteo Schifanoia e il “misterioso” cineoperatore László Kovács. Un grazie particolare va infine a Maria Serena Colombo. La copertina è stata fatta grazie ad un suo quadro e prendendo uno dei suoi tanti ritratti che sono appesi ai muri del Ricomincio da Tre e che l’affermata artista italo-belga, ormai perugina d'adozione, dedica ai musicisti che suonano nel locale. In particolare è quello che raffigura Fabrizio Bosso, grande trombettista piemontese, il quale insieme all’umbro Luciano Biondini suonerà proprio nel piccolo jazz club perugino per presentare il primo disco in coppia. Un “faccia a faccia” imperdibile che naturalmente seguiremo.

EDITORIALE

umbria Noise è stampato su carta riciclata

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Di DaniLo narDoni

support your local noiseDesert Rider ..........................#4Tv Lumière ............................#6Dirty Drop Records ..............#8Radio Trasimeno .................#10Bosso - Biondini ..................#12Henry Lee@centrodentro ..#13Agenda .................................#14Young Jazz si sdoppia ........#16Love me do ...........................#17

Shortnoise ..........................#18Photo ...................................#21Parole dall'underground ...#22Le Cinevisioni ....................#23Cortina di ferro ..................#24Punkinfundo .......................#25CD.........................................#26

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Di LuCa papareLLi

Dal sottobosco musicale perugino arrivano i Desert Rider, nuova ed interessante realtà che si inserisce in quel filone rock/stoner caro alle terre natie di Kyuss, Clutch ecc. Dopo l’uscita del suo primo demo autoprodotto, abbiamo volu-to incontrarla per conoscerla meglio.

Come e quando ha preso forma questo progetto?

“La gestazione del gruppo è stata molto rapida. Tutto è nato un anno fa da un’idea di Francesco (basso) e Mathias (chitarra) che, discutendo sulla comune passione per la musica immedia-ta, il riff spontaneo - insomma l’atteggiamento rock - hanno pensato di provare a iniziare in-sieme un nuovo percorso. Quindi, si è contat-tato Alessandro (voce), con cui Mathias aveva avuto una precedente collaborazione musicale. Grazie poi ad un contatto dato da una comune conoscenza, un paio di settimane dopo anche Manuel (batteria) è stato coinvolto nel progetto. Dopo una chiacchierata sulle intenzioni davanti a una bella birra, siamo andati in sala… e ora eccoci qui!”.Il monICker rIChIama ad un passo lento l’InCedere dI un Certo roCk/stoner. è questo Il vostro genere dI rIferImento o C’è dell’altro?

“Diciamo che lo stoner/rock e l’hard rock rap-presentano i principali generi di riferimento, ma la lentezza non è esattamente quel che vo-gliamo esprimere con il nostro nome: potremmo rilanciare dicendo... cadenza! Vorremmo sem-

IntervIsta alla neonata stoner/roCk band perugIna

mai richiamare il classico paesaggio desertico nord americano, patria appunto del desert rock. Nel novero delle nostre influenze includiamo di-ciamo tutto il rock, l’hard rock e i generi affini, che sono figli di quello sconvolgimento dell’oriz-zonte musicale occidentale. Ci piace tanta musi-

ca e non necessariamente “ortodossa” allo stoner rock. Crediamo che questo sia un aspetto positivo. Anche se l’obiettivo rima-ne creare un bel muro sonoro, piuttosto che andare a ricercare allo spasimo la soluzione originale o il virtuosismo del singolo”. avete da poCo pubblICato una demo. volete parlare della sua gestazIone e deI suoI ContenutI?

“La demo racchiude 3 dei primi 4 pezzi che abbiamo composto, nati nel giro di 2-3 setti-mane di prove. Si tratta del primo periodo di lavoro del gruppo. Abbiamo pensato che fos-

se giusto fissare il momento e che fosse utile per la band, come passo iniziale, anche per avere un qualcosa da far ascoltare per proporci al pubblico. Fotografa un primo sforzo compositivo e sonoro, che tuttavia non rappresenta totalmente la nostra produzione. E’ un assaggio. Il resto vorremmo poterlo proporre dal vivo! Dobbiamo ringraziare Francesco Romani dell’Officina Musicale, che ha curato la registrazione, il mix ed il mastering, con pazienza e attenzione. Per il famoso assaggio, po-tete andare su www.facebook.com/desertriderock ed ascoltare i brani!”.ognuno dI voI provIene da baCkground musICalI dIversI. In Che modo hanno InCIso nel sound fInale deI desert rIder?

“In effetti, soltanto Mathias ha un lungo passa-to da frequentatore del genere, mentre gli altri membri vengono da altri generi. Pensiamo che la provenienza da esperienze eterogenee rappre-senti un punto a nostro favore: cerchiamo di met-tere a disposizione della produzione quanto ci portiamo dietro e le nostre caratteristiche come singoli musicisti. Sappiamo che l’intenzione di non riproporre necessariamente una formula “classica” è una strada più complicata rispetto alla ripetizione di certi clichè e questo è uno de-

DESERT RIDER, A cavallo Del rock

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gli aspetti che teniamo presen-te quando valu-tiamo una nuova composizione o l’evoluzione del nostro suono. Inoltre, questo continuo con-fronto tra di noi ci fornisce stru-

menti per “crescere”, tanto in funzione della band che come amanti della musica. Per dare alcuni parametri, la nostra determinazione ad avere un suono “grosso”, la scelta di misure ten-denzialmente pari, ma portate con violenza e in-tensità, saranno sempre al centro della nostra ricerca sonora ed il nostro biglietto da visita”.qual è Il vostro approCCIo al songwrItIng? pIù “CostruIto” a tavolIno oppure pIù IstIntIvo?

“Siamo tendenzialemte istintivi: alcuni pezzi sono nati da veri e propri “cazzeggi” in sala pro-ve: primi 10 minuti per scaldarsi, parte un bel fill di batteria e allora si butta sotto qualcosa con una schitarrata o basso bello presente. Al-trimenti, si portano degli spunti da casa, dei riff o delle linee di basso su cui lavorare assieme, che vengono poi sviluppati dal punto di vista rit-mico. Anche la linea vocale è ideata durante le prove. E’ in sala che viene composto tutto, insie-me ed ad alto volume. Non significa che poi non ci si porti un po’ di lavoro a casa, però nessuno di noi pretende di arrivare con il pezzo chiuso. Vogliamo essere una garage band. Questo me-todo ci piace e ci ha permesso di comporre con una certa facilità parecchi pezzi. Di contro, ci mette di fronte alla necessità di essere critici con noi stessi e di operare una certa “scrematu-ra” della nostra produzione”.qualI sono I messaggI Che volete lanCIare Con I vostrI testI?

“I testi – farina del sacco di Alessandro – si ispirano a ciò che la vita ci propone ogni giorno, senza ovviamente rinunciare a tematiche più orientate al rock. Ad esempio: se in “On The Lo-ose” le lyrics descrivono il piacere della libertà assoluta, che talvolta può voler dire non consi-

derare appieno il “prezzo” che si rischia di pagare per goderne, in “Addicition” – pezzo non presente sulla demo – viene descritto il senso di “assuefa-zione”, che può essere dato sia da un abuso di so-stanze stupefacenti, sia dall’eccessivo attaccamen-to nei confronti di una persona. Ci piace lanciare messaggi che siano comprensibili a 360 gradi, con la possibilità che chiunque possa immedesimarsi nelle tematiche delle nostre lyrics. Probabilmente anche per questo l’inglese risulta decisamente più consono al raggiungimento di questo obiettivo, sia per quanto riguarda la musicalità, sia per suoni, ac-centi, struttura della lingua”.fInora avete CollezIonato solo un’usCIta dal vIvo, ma qual è Il rapporto Che avete Con la dImensIone lIve?

“Molti di noi sono stati fermi per parecchio tempo, ma per quanto la nostra presenza sul palco sia al momento limitata, troviamo che questa dimensio-ne si adatti alla nostra pelle. Anzi, crediamo che la lontananza forzata dal palco ci abbia dato la voglia di tornare a sudare in saletta e a fare rock. Il rock vive di live, di spontaneità e rapporto col pubblico. Siamo convinti che è durante il live che l’energia della nostra musica possa esprimersi al meglio. Che dire, sotto questo punto di vista dobbiamo termina-re il rodaggio, ma abbiamo la fortuna di avere avuto precedenti esperienze in altre formazioni. Credia-mo che questo vantaggio possa tradursi presto in uno show coinvolgente e dal forte impatto sonoro”. dove voglIono arrIvare I desert rIder?

“Per il 2013 ci proponiamo di suonare il più possi-bile, in Umbria, in Centro Italia, ma ci piacerebbe fare serate anche nel nord ovest, zona piuttosto accogliente per il genere. Stiamo anche continuan-do a comporre: finché la creatività regge, meglio sfruttarla! Ci piacerebbe avere un’ora di musica da suonare live, quindi abbiamo bisogno di un lungo re-pertorio di pezzi da scegliere e da proporre a secon-da delle serate e del tempo messoci a disposizione. Vorremmo registrare poi un altro lavoro nel 2013, un Ep o possibilmente un album. Perciò, più mate-riale avremo da registrare, meglio sarà. Se poi ad anno nuovo riusciremo a centrare questi obiettivi, ne abbiamo già in mente un altro paio da raggiun-gere, ma sarebbe meglio riparlarne l’anno prossimo con la scusa di una nostra nuova uscita!”

facebook.com/desertriderock

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Di DaniLo narDoni e riCCarDo CorraDini

Per presentare i Tv Lumière basterebbe solo dire che il loro più grande fan, oltre che produt-tore, è Amaury Cambuzat, ovvero colui che sta dietro il progetto Ulan Bator. Ma naturalmente alle spalle della band umbra c’è anche tanta al-tra bella storia. Da raccontare. I fratelli Federico e Ferruccio Persichini pro-vengono da un borgo dell’Umbria del sud. In-traprendono, alla fine degli anni novanta, un viaggio in Germania, e in un hotel del subur-bio berlinese, influenzati dall'ascolto di gruppi come Swans, My Bloody Valentine e Ulan Bator, fondano i TV Lumière. Alle loro chitarre si uni-sce Yuri Rosi alla batteria e la bassista Irene Antonelli.Nel giro di qualche mese preparano un cd demo di 4 tracce che offre loro la possibilità di esibirsi in una serie di concerti in alcuni club del centro Italia. In seguito vengono chiamati per aprire il live dei Trumans Water e degli Ulan Bator. Da qui inizia una collaborazione con Amaury Cambuzat, il quale produce il loro omonimo album d'esordio (2005), registrato totalmente in analogico tra Terni e Milano. Il disco, com-posto da violente trame strumentali e plumbee filastrocche appena sussurrate, viene ben re-censito dagli addetti ai lavori. Segue un lungo periodo di esibizioni dal vivo nei principali club underground d'Italia e alcune date europee in contesti come Parigi e Berlino.Nel 2007 si recano a Napoli per le registrazioni di “Per Amor dell'Oceano”, secondo album, nel quale i TV Lumière ricorrono a sonorità meno corrosive con un'attenzione particolare ai testi, dirottando spesso in soluzioni folk. Il disco vie-

attIva da dIeCI annI, la formazIone umbra ContInua Il suo entusIasmante perCorso musICale

ne licenziato nel 2008 dalla Seahorse di Paolo Messere, che ha agito anche in veste di produt-tore artistico. Dopo alcuni mesi esce il video di “Milit”, girato nella valle del Tevere da Paolo della Rocca ed Alessandro Roncetti, il quale suc-cessivamente, sviluppa anche un documentario live sulla band.Il loro terzo album, intitolato “Addio! Amore Mio”, esce per la Acid Cobra Records il 23 mag-gio 2011. La produzione artistica è ancora affida-ta ad Amaury Cambuzat.anChe Il vostro ultImo album, Come del resto pure I preCedentI, è stato aCColto posItIvamente dalla CrItICa. parlateCI anChe della rInnovata CollaborazIone Con amaury Cambuzat…

“Con Amaury è una storia che va avanti dal 2003, da quando lavorò sul nostro primo album, avrebbe dovuto collaborare anche sul secondo ma per una serie di problemi non riuscimmo ad incontrarci. Per questo disco abbiamo voluto di nuovo la sua collaborazione, sia come produttore che come musicista, tra l'altro era appena nata la sua Acid Cobra Records e tra un tour con i Faust e uno con gli Ulan Bator tutto si è com-binato nelle tempistiche giuste. Nel disco poi c'è anche la collaborazione di Rafael Bord, violinista francese del gruppo berlinese The Somnambulist ma dobbiamo molto anche a Giorgio Speranza e Alessandro Beltrame per il loro lavoro e la loro sensibilità”.I tv lumIere In sala prove. Come nasCe un vostro brano?

“Spesso porta un’idea uno di noi, talvolta tutto comincia da un improvvisazione che si dilunga finchè non raggiungiamo una sorta di orgasmo...

TV Lumière quEl suono che viEne dAl buio

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e poi si elabora, si divide in parti e ci si mettono sopra le parole giuste”.sIete natI una deCIna dI annI fa. Come è CambIato (se è CambIato) neglI annI Il vostro “rapporto” Con la musICa? vI sentIte dIversI daI prImI tv lumIere?

“Crediamo di aver subito una metamorfosi, così come altri, questa è una cosa normalissima durante una crescita, siamo passati da ascolti ad altri, abbiamo attraversato ogni sorta di mo-mento pur mantenendo una matrice personaliz-zata. Il nostro miglior risultato è quello di aver raggiunto una identità che ci contraddistingue, in poche parole, crediamo di essere riconoscibili tra centinaia di gruppi o artisti di questo mo-mento storico”.venIte defInItI da ChI vI ha asColtato Come un gruppo dalle atmosfere dark, post roCk, Con eChI noIse, mInImalIsta e ConCettualIsta, slow-Core Con deglI InsertI velatamente morrIConIanI. Come InveCe vI defInIreste voI e da ChI traete IspIrazIone?

“Lo avete detto voi, ci hanno definiti e lasciamo ancora a chi scrive di noi il compito di definirci, in questo modo un negoziante (uno di quei pochi che abbia il nostro album tra gli scaffali) avreb-be serie difficoltà ad archiviarci, diventerebbe pazzo! In realtà non sentiamo la necessità di de-finirci poichè il prossimo album potrebbe essere un disco punk o di solo piano, rumori e voce, non vogliamo metterci limiti. Nei panni di un giornalista il nostro primo lavoro io lo definirei psycho-noise con intervalli "chansonnaire", il secondo post-folk elettrico e il terzo la perfetta sintesi tra i due. Per rispondere all'ultima par-te della domanda credo che gli Swans e tutti i progetti di Michael Gira ci abbiano condotto in questa direzione; quando io e mio fratello (parla Ferruccio, ndr), una dozzina di anni fa, abbia-mo fondato i tv lumière non facevamo altro che ascoltare gli Swans e credo che ancora oggi, nonostante ci siamo arricchiti degli ascolti più disparati, gli Swans contano ancora molto per noi”.Il vostro può essere ConsIderato un genere dI nICChIa. Come venIte aCColtI dal pubblICo umbro? notate delle dIfferenze voI Che spesso vI sIete esIbItI all'estero Con quello non umbro?

“La differenza sostanziale sta tra i giovani e

giovanissimi, in passato ai nostri concerti qui nelle vicinanze (e abbiamo cercato di farne sempre pochi proprio per non stancare) la maggior parte del pub-blico era costituita da conoscenti, musicisti della zona, cultori di un certo tipo. Chiaramente sarebbe stato diverso se fossimo cresciuti a Roma o Milano, tuttavia oggi possiamo notare che un sacco di gente di queste parti si sta sempre più avvicinando a que-sto tipo di musica... e non che sia così assurdo quel-lo che facciamo. Chiaramente all'estero abbiamo avuto sempre un'accoglienza straordinaria, come credo è normale che sia, chi organizza i concerti si sbatte per fare la promozione quando passa un gruppo straniero e il pubblico si ritrova a che fare con un gruppo che viene da un paese che non è il suo, questo già di per se fa aumentare la curiosità, la stima e la voglia di ascoltare chi hai davanti. Non è una bella cosa ma purtroppo è così, poi finisce il concerto che la gente ne vuole di più, e soltanto al-lora ti accorgi che hai trasmesso tutto, che quello che volevi dire, anche se nessuno ha capito una sola parola, sei riuscito a dirlo!”.dove vI sentIremo suonare questo perIodo?

“Stiamo cercando di mettere su un po’ di serate qui intorno per anticipare un piccolo tour che faremo di nuovo in Germania. Possiamo dire per certo che il 26 gennaio suoneremo al centro di Palmetta di Terni e sempre in quei giorni saremo al Teatro di Magliano Sabina per un esperimento teatrale”.progettI per Il futuro?

“Quello che ci interessa è lavorare sul materiale per un nuovo album e poi poterlo suonare il più possibi-le in giro, anche se sappiamo che è sempre più diffi-cile, i locali stanno morendo, ne restano veramente pochi che non siano contaminati da agenzie di boo-king che dominano il mercato del live con gruppi di neo-frocetti e falsi profeti trendy!”

tvlu

mie

re.it

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Di DaniLo narDoni e riCCarDo CorraDini

Dal funk all’electro da club fino alle ritmiche più spez-zate e vertiginose della drum’n’bass. Dai generi più londinesi come la bre-akbeat e nuskool breaks fino a quelli molto più fran-cesi come l’electro nu rave

e indie dance.Spazia in questi universi sonori la musica elet-tronica d’avanguardia e libera da mode e com-promessi targata Dirty Drop. E la Dirty Drop Records, aspetto questo non secondario, ha nel-le sue fila i più rappresentativi djs/producers della scena elettronica italiana e non solo.Nata nel 2007, dal nulla e con poche risorse, l’etichetta discografica perugina si è da subito ritagliata un suo spazio nella scena della mu-sica dance elettronica italiana, e in particolar modo per gli stili musicali conosciuti come electro funk e breakbeat, resi celebri da star mondiali come Prodigy e Chemical Brothers. Da subito ha messo in luce nuove giovani promesse nella scena, giovani djs e produttori italiani, ma anche stranieri.Attualmente ha all’attivo oltre 30 uscite, sia in vinile che in formato digitale, riuscendo anche a ricevere per ben due volte la nomination nella lista tra le migliori etichette breakbeat al mon-do negli storici Breakspoll Awards di Londra. Il vinile “Together We Stand Ep” è finito poi primo in classifica nel famoso store inglese Chemical Records ed inoltre i singoli della Dirty Drop compaiono nelle tracklists di moltissimi noti djs. La Dirty Drop è anche passata per program-mi radiofonici esteri, come l’importante Brap.fm inglese, l’irlandese Breakonomics, e l’inglese Nsb radio (forse la più influente tra tutte le ra-dio del genere). Dj Scapo, perugino, è il fondatore e direttore artistico dell’etichetta. È quindi a lui che rivol-giamo qualche domanda per conoscerlo più da vicino e per capire meglio cos’è la Dirty Drop, questa importante realtà che abbiamo sottocasa.

nata a perugIa nel 2007, grazIe a “sCapo”, è ormaI una realtà dI lIvello InternazIonale

Come è nata l’etIChetta?

“Nel 2007, dopo che avevo già iniziato a com-porre e passare nei miei sets tracce mie. Avevo, come molti, iniziato a mandare le mie tracce ad alcune etichette e sentendomi sempre dire che erano buone ma troppo particolari per gli stan-dard del genere cosiddetto ‘brekbeat’ alla fine decisi di buttarmi e di fondarne una mia dove la filosofia sarebbe dovuta essere ben diversa: lasciare ai produttori e djs la massima libertà di stile, pur rimanendo nell'ambito di un contesto dance/elettronico, privilegiando la qualità anzi-ché mode del momento e standards, e soprat-tutto mai imporre a forza uno stile o un suono preciso. Molte etichette questo fanno e lo trovo profondamente infantile e presuntuoso oltre che anti-artistico. E così iniziò la Dirty Drop, e nel 2008 uscì finalmente anche il primo vinile con 2 tracce mie, da lì ne sarebbero seguiti altri 2 con tracce di altri artisti più tutti i vari singoli ed ep in formato download digitale di vari produttori e djs anche stranieri, che ad oggi sono più di 30”.esIste una CaratterIstICa Comune a tuttI glI artIstI della “famIglIa” dIrty drop? C'è un CrIterIo Che usI per sCeglIere glI artIstI da produrre?

“Certo, fai la tua musica ma falla bene. Sono gli artisti che fanno le etichette e NON il contrario”.spesso venIte menzIonatI e reCensItI all’estero. notate dIfferenze tra Il merCato “dentro” e quello “fuorI” dell’umbrIa e dell’ItalIa?

“Sì, ho girato tutte le volte che ho potuto anche all'estero e posso dire che: fuori dall'Italia l'ap-passionato medio di una qualsiasi forma artisti-ca tende ad essere molto più attento e selettivo in quello che vede o ascolta, tende a fare la sua parte che può essere dare una mano disinteres-sata a un'artista o semplicemente comprargli il libro, quadro o disco che sia. Avendo un'etichetta mi basta controllare le vendite delle nostre trac-ce: VENDIAMO PIU’ IN AMERICA O UK CHE IN ITALIA… ho detto tutto! Non dico che non esi-stono giochi di potere nel resto del mondo, dico solo che qui è SOLO E SEMPRE un gioco di po-tere, e se poi sei anche bravo tanto meglio, ma

Dirty Drop recorDs quAndo il dj fa L’etichetTa

La famigLia Dirty Drop Scapo / Altered Beats / Elastic Fish / Lady Packa / Blorgio / Pale the Kid / Neofluxx / the Analogeeks / Disco Splatters / Leuce Rhythms / Digibox / Open Cluster / Mads / Sketi / Toy Quantize / Cris / Nocolor / Too Dusty / Andy Faze / Mart Opeter / Modulizer / Ergot Method / Pornorockerz / MustBeat Crew / Jad Barret / Zatoichi / The Bit Par Pals / Vegamoore Mc: Nex Necis#8

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viene dopo. Un altro esempio che riguarda il mio settore da vicino è: tra tutti questi "DJ" quanti propongono anche la loro musica e sono anche compositori e/o produttori? 1 su 100 se va bene. Fatevi un giro a Londra o in Francia o Germania, la differenza anche in questo sarà abissale. Qui in Italia ci sono artisti che sono 10 anni che li senti nominare qua e là ma di loro non hanno prodotto di fatto nulla, e chi lo ha fatto spesso non era farina del suo sacco. Se la gente notasse queste cose e diventasse più attenta ed esigente nel momento che paga un biglietto di un locale di sicuro cambierebbero anche gli artisti proposti”.sappIamo Che In passato suonavI In un gruppo. qualI sono seCondo te le dIfferenze pIù grandI tra Il mondo della musICa dal vIvo e quello della musICa elettronICa?

“Sì ho suonato la batteria in vari gruppi anche se poi il gruppo principale è stato la FRANCESCO ROMANO SESSION TRIO PROJECT, con la quale improvvisavo una sorta di rock-blues-psiche-delico e feci due cd. Se prima la differenza tra musica suonata su un palco e musica passata da una console aveva un confine ben preciso, e cioè strumenti da una parte e piatti e vinili dall'altra (al massimo pure qualche synth o drum machi-ne), ora è innegabile che questo confine non esista più. Un gruppo può unire le due cose in modo perfetto, prendete l'esempio di Prodigy o dei Nine Inch Nails solo per citare i più famosi e popolari. La diatriba i DIGGEI NON SUONANO è roba trita e stantia, un musicista può essere tale anche facendo evoluzioni con due piatti o un pc con cui improvvisa mischiando tracce di singoli suoni separate in modalità live-set, così come l'imbracciare una chitarra non fa di certo di te un musicista per partito preso. Potresti essere un genio anche nel suonare il citofono di casa se ce l'hai nel sangue! Di sicuro il luo-go comune che il Dj non suona è dovuto anche al fatto che soprattutto qui in Italia non siamo abituati bene: in effetti una grandissima fetta di ragazzi non sono dj ma selezionatori e c'è una

bella differenza: mandare tracce da una playlist con un pc o da un cd masterizzato ignorando ogni regola di mixaggio e di etica di questa figura ha con-tribuito senz'altro a gonfiare questo luogo comune. Per DJ si intende la figura di chi ascolta, seleziona, e scava sia nel polveroso magazzino di dischi usati sia nella giungla del web alla ricerca di tracce che lui ritiene degne di essere passate in un set”.spesso I gruppI sI lamentano dI non avere abbastanza "loCatIon" dove esIbIrsI, è Così anChe per I djs?

“Assolutamente sì, il problema è culturale, e in Ita-lia questo è evidente: il clientelismo vige ovunque e in qualsiasi settore perchè è la nostra mentalità che è così. Se a questo aggiungiamo che la figura di un musicista in Italia è vista come un hobby da universitario/a fuori corso e che vieni trattato/a con superficialità almeno finchè non finisci in qual-che grottesco programma Tv, appare chiaro il per-chè. Tutti ne siamo coinvolti che ci piaccia o meno: far suonare l'amico o conoscente, o come spesso si sente dire "chi porta gente" è segno di un provin-cialismo evidente, a nulla servirà fare il trendy o quello d'avanguardia poi. Per capire la realtà dei fatti chiunque di voi può fare una prova oggi stesso: se prendete tutti i volantini delle serate nei vari lo-cali della città troverete SEMPRE GLI STESSI 8/10 NOMI che se la cantano e se la girano. O iniziamo a ragionare per meritocrazia unito allo smettere di avere paura del nuovo o non saremo in alcun modo diversi da chi da sempre ci comanda e che opera in un diverso campo da gioco ma con le stesse degra-danti regole, il governo”

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Linee guiDa 1 > follow ideas not fashion2 > let the artists complete freedom3 > build your own sound: quality not quantity4 > starsystem was created by Mtv, forget it5 > don't ever sell your art

DOVE TROVARE i DiSChi DELL’ETiChETTA i vinili e cd si trovano nei negozi che trattano anche musica elettronica, per esempio a Perugia il T-Trane e Music Box. Oppure online nei vari storse di download: Beatport, Juno, itunes ecc... nei profili Soundcloud dove ci sono anche molti free down-loads. Tutte le uscite, le tracce e mixati si trovano anche su facebook.com/dirtydrop, soundcloud.com/dirty-drop e nel blog ufficiale dirty-drop.blogspot.it

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L’avventura comincia un freddo mercoledì di dicembre del 2010 mentre Luca, Lorenzo ed un altro amico si trovano in un locale per passare la serata. Luca alcuni giorni prima, navigan-do in rete, scopre un sito web che permette di creare una webradio, trasmettere musica e far sentire la propria voce. In lui matura il desiderio di fondare una we-bradio e ne parla con l’amico che al contrario non pare proprio interessato alla proposta. Lo-renzo, che casualmente si trova ad ascoltare la conversazione dei due, appare subito molto interessato all’idea e si propone come partner dell’iniziativa. Da lì il passo è breve. Nel giro di pochi giorni la “chiacchierata” prende contorni più nitidi e concreti. Complice l’entusiasmo tipico di chi vuol realizzare il classico “piccolo sogno nel cassetto”, i due cominciano un assiduo scam-bio di idee su possibili iniziative, programmi, progetti da poter realizzare nella loro radio. Dopo un vorticoso e intenso periodo di ge-stazione, a circa un mese da quel fatidico mercoledì, il 17 gennaio 2011 RADIO TRASI-MENO viene alla luce cominciando la sua pro-grammazione alle ore 21.30 in punto. Con un semplicissimo microfono da computer e tanto entusiasmo parte la prima puntata, che per quei due ragazzi completamente inesperti nel campo radiofonico, è una vera e propria ini-ziazione. Superati i primi cinque minuti di panico da pri-ma diretta tutto va per il meglio, cominciano ad arrivare centinaia di messaggi nella bache-ca facebook della radio. Scrivono un po’ tutti, amici, conoscenti e semplici curiosi all’ascolto. Arrivano numerose richieste di amicizia tra-mite social network ed alla fine delle prime due ore di diretta arriva il primo clamoroso

risultato: 121 ascoltatori per la trasmissione. Certamente non male per un debutto. Il giorno seguente altrettante persone grazie al passaparola tra amici ascoltano la prima punta-ta in differita. Appena sette giorni dopo la radio trasmette il suo primo live unplugged in diretta. “Da lì in poi la strada è stata tutta in discesa” affermano soddisfatti Luca e Lorenzo.nel 1976 le radIo dIventavano lIbere e Il mondo della musICa subì una radICale rIvoluzIone. pensate Che aI gIornI nostrI le webradIo possano avere lo stesso ruolo?

“Certo, è stata sicuramente la voglia di esprimer-si in libertà che ci ha portato a creare una radio, un'alternativa, un passatempo, uno sfogo, un col-lettivo dove gravitano oltre 15 persone, una vera realtà in crescita. Castiglione del Lago in quel pe-riodo ha conosciuto bene la realtà della radio, so-prattutto con Radio C.D.L., molti dei componenti di quella storica radio ci seguono assiduamente e ci trasmettono tanta fiducia e soddisfazione verso il nostro progetto”.se seCondo voI esIste, quanto è stretto Il rapporto tra webradIo e soCIal network?

“I social network sono la nostra reale forza, senza Facebook, Radio Trasimeno non sarebbe partita così bene e non sarebbe cresciuta in così poco tempo. Grazie ai social network riu-sciamo continuamente a coinvolgere i nostri ascoltatori e a guadagnarne di nuovi. C'è da aggiungere anche che oltre il 60% dei nostri ascolti provengono da accesso diretto al nostro sito, rinnovato graficamente nell'estate e in continuo aggiornamento. Questo dimostra che chi ci segue, sa cosa cerca... cerca e trova noi”.la vostra radIo In questa terza stagIone ha Introdotto nuovI programmI?

“Sì, siamo andati sempre crescendo, la prima stagione conteneva solo il programma del lune-dì, quello che fece partire tutto, nella seconda

l’Idea, Il progetto, la prIma dIretta e I progettI per Il futuro della webradIo dI CastIglIone del lago… “lake a radIo”!

raDio Trasimeno tuTto un altro webDi DaniLo narDoni e riCCarDo CorraDini

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stagione i programmi già erano diventati 4, que-sto grazie anche al nostro nuovo studio, sede an-che della nostra associazione Radio Trasimeno. Quest'anno i programmi sono ancora di più, oltre ai confermati Pensavo Meglio e RT Rock, abbia-mo un nuovo programma sui Mash-up a cura di Luca, uno sulla musica Rap gestito da Marco, un ragazzo giovanissimo, abbiamo una programma meteo, RT Meteo, curato da Claudio, che con due appuntamenti settimanali e un grande seguito offre anche un importante servizio pubblico: infatti grazie alla pagina Facebook del program-ma, raccoglie foto, video e segnalazioni utili per affrontare disagi, proprio come è stato fatto in occasione dell'alluvione di inizio novembre che ha coinvolto il nostro comprensorio. Oltre a questi, riusciamo anche a ‘scendere in strada’, questo grazie al programma RT On the road che ci consente di trasmettere dai locali alcuni mi-nuti dei migliori concerti, e al nuovo servizio di diretta audio/video attivato al locale 909Cafè di Castiglione del Lago, che consente di segui-re i live in corso o rivederli nei giorni seguenti. Stiamo preparando anche nuovi programmi che partiranno presto, ma per avere tutti gli aggior-namenti continuate a seguirci sul nostro sito Radiotrasimeno.it”.La radio quindi, spinta daLL’entusiasmo, ha interessanti progetti per iL futuro:

“Senza dubbio – sottolineano i tipi di Radio Trasimeno, l’obiettivo è quello di continuare a crescere, migliorarci e cercare di rappresentare sempre meglio il nostro primo slogan, ‘lake a ra-dio’, un gioco di parole basato sul like-lake, sen-tirsi come una vera e professionale radio (like a radio), ma allo stesso tempo sempre legati al nostro territorio, ai nostri amici e alla semplicità (lake a radio)”

radiotrasimeno.it

PALINSESTOLUNEDìCome sempre ci sono Luca e Lorenzo con il programma che fece nascere questa sempre più grande, piccola radio..

MartEDìConfermato il trio Charlie, romina e riccardo dopo il grande successo di PENSaVO MEGLIO

MErCOLEDìIl nuovo programma GHEttOBLaStEr è un viaggio nel mondo della musica rap e Hip-Hop, guidati da Marco. alessandro con rt rOCK propone il programma specializzato nel rockeggiare duro.

GIOVEDìIl JIMMY FLOYD HaSSELBaINK SHOW è un programma sportivo, si fa per dire, di quelli che non ne avete mai sentiti, con andrea, Manuele e Federico.

VENErDìNella sezione multimedia del sito si possono seguire le dirette audio/video dei concerti del 909Cafè, e rivederli anche nei giorni a seguire sempre dalla stessa pagina.

SaBatOalle 14.30 va in onda MaSHUPWOrLD, programma a cura di Luca dedicato ai mashup della rete... cos'è un Mashup? ascoltateli e lo scoprirete!

Ma non è finita qui: sono in tantissimi a seguire i bollettini meteo di Claudio, con rt MEtEO che va in onda due volte a settimana, generalmente di martedì e venerdì, verso le ore 13, dura un minuto e offre previsioni affidabili ed elaborate con vera passione.

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Tra Bosso e Biondini è “Face to Face” al rIComInCIo da tre Il trombettIsta torInese e Il fIsarmonICIsta umbro sI InContrano per presentare Il loro nuovo lavoro In CoppIa

Qualcosa di poco battuto in ambito musicale. Un faccia a faccia tra una tromba e una fisarmonica. Non però tra una tromba e una fisar-monica qualsiasi, ma quelle di Fabrizio Bosso e Luciano Biondini. I due musicisti sono arrivati finalmente a fermare su disco l’evoluzione di un incontro nato due anni fa e proseguito con innumerevoli concerti in tutta Italia.Lo scorso 22 novembre è in-fatti uscito “Face to Face”, il nuovo album di Bosso in duo con il fisarmonicista Biondini. Que-sto primo lavoro discografico in duo si muove tra i richiami all’estetica del jazz, la libera improvvi-sazione e le influenze mediterranee.Il poliedrico trombettista piemontese incontra così il tocco maturo e misurato del fisarmonici-sta umbro in un dialogo fatto di reciproco ascolto e profonda empatia. La forza e il pathos di cui sono pieni i rispettivi temperamenti musicali qualificano un progetto di grande fattura.Un dialogo tra pari, in cui non emerge una le-adership, ma un interplay sempre funzionale all’espressione compiuta del discorso musicale. I due musicisti, in questi giorni in tour in molte città italiane, l’11 dicembre suoneranno a Peru-gia. Scontato è il luogo scelto da Bosso. Si torna

infatti al Ricomincio da Tre di San Mariano, jazz club tanto caro al trombettista tanto da definirlo “uno dei migliori picco-li jazz club italiani”. “La prima volta che sono venuto da Fabio Giacchetta – racconta Bosso, uno dei migliori trombettisti della scena nazionale e inter-

nazionale che di jazz club se ne intende quindi – mi ha colpito l’ambiente e la gente che viene ad ascoltare la musica, la passione e la competenza

che c’è nel pubblico, sempre attento e disponibile a ricevere”. Ed al Ricomincio da Tre, come dicevamo, sarà quindi un incontro tra pari. Fisarmonicista mi-surato e dal tocco impeccabile, Biondini è dotato del linguaggio maturo proprio di chi possiede una profonda conoscenza della tradizione jazzistica moderna e un revisionismo storico tutto perso-nale. Bosso, trombettista poliedrico e sfaccettato, anche lui giunto a una pregevole intensità artisti-ca, lo asseconda in questa ricerca, tra le irruenze e le delicate alchimie di cui è intriso il suo suono. Durante il live ascolteremo quindi brani già nel repertorio di Bosso, altri a firma di Biondini, stan-dards e pezzi improvvisati ma sempre con strut-ture riconoscibili dal punto di vista melodico.

Di DaniLo narDoni

Bosso e Biondini - Foto di Giuseppe Capaldi

MARiA SERENA COLOMBOLa copertina di questo numero di Umbria Noise è de-dicata a Bosso. L’autrice del quadro è Maria Serena Colombo, artista italo belga ormai perugina d’adozio-ne che si è formata a Bruxelles prima nella scuola di imitazione marmi e legni e in seguito all'accademia di disegno e pittura dal vivo. ha esposto in Belgio, italia, Spagna e fuori Europa, le sue opere si trovano nelle collezioni private di appassionati e collezionisti in tutto il mondo.

Appesi alle pareti del Ricomincio da Tre ci sono suoi quadri dedicati ai musicisti che hanno suonato al locale, tra cui anche l’omaggio a Bosso. i lavori sono stati oggetto anche di una mostra che si è tenuta in occasione della passata edizione di Umbria Jazz, quando l’artista ha esposto le sue opere pittoriche dedicate alla musica e ai grandi musicisti internazio-nali presso il Teatro Morlacchi di Perugia.#12

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La voglia di passare una serata con Gaetano è riuscita a far riaprire in via del tutto eccezionale il Centrodentro. Una serata per ricercare belle emozioni, ma soprattutto per suonare insieme.Una serata per riunire tutti quelli che al Centrodentro hanno passato delle belle serate portando con sé l'energia dell'associazionismo e la voglia di vivere luoghi che non esistono più, oltre alla voglia di far vivere persone che non ci sono più.Lo scorso 31 ottobre è successo tutto questo. Con tante band che si sono alternate per un sentito omaggio ad un ragazzo. About a boy…

Henry lee @centrodentro

psychocandy + THE MIGHTIES + TV LUMIERE‘

PROMIRKONAX + THE RUST AND THE FURY + HYSM?

31 ottobre 2012 ore 20 CENTRODENTRO

Grazie Henry lee!

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█ Martedì 11Vinicio CaposselaLa City - Città della Domenica - PERUGIA

Fabrizio Bosso & Luciano BiondiniRicomincio da Tre - CORCIANO

█ Mercoledì 12 Old & New LoversoulBad King - PERUGIA

█ Giovedì 13Nunun T-Trane - PERUGIA

edYa Basta! - PERUGIA

Der KellerPellicano Pub - CASTIGLIONE DEL LAGO

█ Venerdì 14Luigi Piovano, violoncello Antonio Pappano, pianoforteSala dei Notari - PERUGIA

ShineBox / il Capro / True Lie / milkshake addicted Serendipity - FOLIGNO

Andrea RottinNovecentonove Cafè - CASTIGLIONE DEL LAGO

Mind the GapCafè degli Artisti - CITTà DELLA PIEVE

TakatatùmShamrock Pub - PERUGIA

Almir Da CruzLoop Cafè - PERUGIA

the noiseSt. Mary Live - CITTA' DI CASTELLO

La Bestia e la BellaCerte Notti - CITTA' DELLA PIEVE

█ Sabato 15young JaZZ muSeum gianluca petrella / furtherset duoMuseo Civico di San Francesco - MONTONE

Delano Smith djsetSerendipity - FOLIGNO

Matteo ToniLoop Cafè - PERUGIA

in Tenebra / Shadow BreakerOlandese Volante - TODI

Murder (The Killers Tribute Band)Caffè Viola - SIGILLO

Plan De FugaAfterlife Club - PERUGIA

The Zen Circus / Flora & FaunaUrban Club - PERUGIA

Stupendo (Vasco Tribute) + il Gallo & Alberto rocchetti Millenovecento Pub - PIEGARO

The Blues Collective (Trio)Il Birraio - PERUGIA

█ Domenica 16young JaZZ muSeumcristiano calcagnileComplesso Museale San Francesco - MONTEFALCO

█ Giovedi 20Giovanni Guidi Trio "On the Brink"Piccolo Teatro degli Istabili - ASSISI

SlalomPellicano Pub - CASTIGLIONE DEL LAGO

█ Venerdì 21CONCERTO Di NATALEpurcell singers / baroque collectiveBasilica di San Pietro - PERUGIA

Jazz Club Perugia 2012/2013 the harlem gospel choirAuditorium Hotel Giò Jazz Area - PERUGIA

Finaz Guitar SoloNovecentonove Cafè - CASTIGLIONE DEL LAGO

SPLEEN FRiDAY 4.0.desource / schloostCircolo Island - PERUGIA

BarriqueCafè degli Artisti - CITTA' DELLA PIEVE

ROCK STAGEjulian mente / ground wave / gattuzan / i sogni di cretaserendipity - FOLIGNO

MixageUrban Club - PERUGIA

Little Cora dj setLa Meglio Gioventù - MAGIONE

█ Sabato 22young JaZZ muSeum francesco diodati / francesco ponticelliMuseo Comunale di Palazzo Santi - CASCIA

White LakesCaffè Viola - SIGILLO

agenda dicembre/gennaio

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tutti gli eventi aggiornati suwww.umbrianoise.it Shifted djset

Serendipity - FOLIGNO

Management del Dolore Post Operatorio / il Pinguino imperatoreUrban Club - PERUGIA

Saghe MentaliLa Piattaforma - UMBERTIDE

█ Domenica 23Stocchetti DuoNovecentonove Cafè - CASTIGLIONE DEL LAGO

Ralf presenta BellaciaoUrban Club - PERUGIA

█ Martedì 25Dancity Kitschmas PartySerendipity - FOLIGNO

█ Giovedì 27 EnemaPellicano Pub - CASTIGLIONE DEL LAGO

█ Venerdì 28Umbria Jazz Winter 2012/2013Orvieto

Maybe i' mNovecentonove Cafè - CASTIGLIONE DEL LAGO

Slow handCafè degli Artisti - CITTA' DELLA PIEVE

█ Sabato 29Umbria Jazz Winter 2012/2013ORVIETO

StormwindSt Mary Live - SAN GIUSTINO

Jennifer Gentle feat Alberto & Luca (Verdena)Urban Club - PERUGIA

The Soul Sailor & The Fuckers unpluggedLoop Cafè - PERUGIA

█ Domenica 30Umbria Jazz Winter 2012/2013ORVIETO

No One NothingBuskers - PERUGIA

Ralf presenta BellaciaoUrban Club - PERUGIA

█ Lunedì 31Umbria Jazz Winter 2012/2013Orvieto

“The Gatsby Show" gli anni 30 e non soloSerendipity - FOLIGNO

Gennaio 2013 █ Martedì 1

Umbria Jazz Winter 2012/2013Orvieto - ORVIETO

█ Venerdì 4YOUNG JAZZ COUNTDOWN *4Auditorium Santa Caterina - FOLIGNO

█ Sabato 5YOUNG JAZZ COUNTDOWN *4Auditorium Santa Caterina - FOLIGNO

Simple StrangersCaffè Viola - SIGILLO

█ Venerdì 11Claudia is on the sofaNovecentonove Cafè - CASTIGLIONE DEL LAGO

█ Sabato 12young JaZZ muSeum mari kvien brunvollMuseo Civico - BEVAGNA

the fireAfterlife Club - PERUGIA

█ Domenica 13young JaZZ muSeum domenico caliri / pasquale mirraMuseo Comunale di Santa Croce - UMBERTIDE

David trioSala dei Notari - PERUGIA

█ Sabato 19young JaZZ muSeumhakon kornstadPinacoteca Comunale - SPELLO

Pino ScottoAfterlife Club - PERUGIA

█ Domenica 20Orazio Sciortino, pianoforteSala dei Notari - PERUGIA

█ Venerdì 25Gerald Finley, baritono Julius Drake, pianoforteSala dei Notari - PERUGIA

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young Jazztra dICembre e gennaIo Il festIval sI sdoppIa proponendo due sue ImportantI sezIonI

Di DaniLo narDoni

Sia con il “Countdown” che con il “Museum”, due importanti sezioni ormai sempre più at-tese, i ragazzi dell’Associazione Young Jazz continuano a portare in Umbria musica di alta qualità anche in inverno. I suoni di “nuova ge-nerazione” e delle “nuove generazioni” saran-no quindi ancora protagonisti a Foligno, e non solo, grazie al jazz più giovane, interessante, sperimentale e contaminato che c’è oggi in cir-colazione.Dopo il tradizionale e famoso Young Jazz Fe-stival, che si svolge in primavera nel mese di maggio, il 4 e 5 gennaio 2013 torna la 4° edizione di Young Jazz Countdown, rassegna invernale targata Young Jazz. All’Auditorium di Santa Caterina si esibiranno musicisti e gruppi come Stefano Tamborrino (percussio-ni, oggetti, giocattoli), Paul Roth (sassofoni), il quartetto Fattig Folket (Norvegia/Svezia), Joao Lobo (batteria, percussioni), Valerio Cosi (sassofono, moog, elettronica), il trio BABs (Inghilterra).Incentrato sul connubio tra arte, cultura, ter-ritorio e musica è invece Young Jazz Museum che apre da alcuni anni le porte dei musei alla

potenza creativa del jazz con l’o-biettivo dichia-rato di creare contaminazioni tra espressioni artistiche solo apparentemen-te distanti, far incontrare pub-blici diversi, favorire una pro-spettiva incon-sueta del patri-monio culturale ed artistico. Nato quale felice

evento all'interno di Young Jazz Fe-stival, per la sua terza edizione en-tra in tutti i musei dell’Associazione “Terre & Musei dell’Umbria” con un programma ancora più ricco ed esteso territo-rialmente. Dall'8 dicembre al pros-simo 20 gennaio Trevi, Amelia, Montone, Montefalco, Cascia, Bevagna, Umber-tide, Deruta e Spello accoglieranno nuove sono-rità e nuove suggestioni, con luoghi ricchi di fa-scino da scoprire attraverso concerti gratuiti, degustazioni, visite guidate, dj set. Le raccolte museali di queste località umbre diventeranno cornice insolita e suggestiva per un dialogo tra la musica e i maestri dell’arte: i musei si tra-sformeranno in un vero e proprio palco d’onore per le note di giovani talenti del jazz. Per sor-prendersi e domandarsi ancora una volta cosa succede quando la musica entra nei musei.Young Jazz Museum, ideato dalla collaborazio-ne tra l’Associazione culturale Young Jazz e la società Sistema Museo, è realizzato in questa edizione con il contributo della Regione Umbria.Il calendario prevede un programma di concerti pomeridiani ad ingresso gratuito di giovani ta-lenti del jazz già ampiamente affermati, da soli o in duo: Emanuele Morbidini e Rossano Emili, Claudio Filippini, Gianluca Petrella, Cristiano Calcagnile, Francesco Diodati e Francesco Pon-ticelli, Mari Kvien Brunvoll, Domenico Caliri e Pasquale Mirra, Michele Rabbia, Hakon Korn-stadquali Bojan Z, Oren Marshall, il gruppo El Portal, il duo Discantus e i Girodibanda.

youngjazz.it

un po’ countdown un po’ museum

Claudio Filippini

Emanuele Morbidini e Rossano Emili

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appuntamento per venerdì 7 dICembre, dalle ore 20, alla CIttà della domenICa

Il ConCerto, evento anteprIma della stagIone d’autore 2012-2013, sarà l’11 dICembre nel salone allestIto ad hoC alla CIttà della domenICa

Di GioVanna Camposeo

Londra - 1962. Quattro ragazzi escono dallo Studio Tre di Abbey Road, dopo aver registrato il singolo “Love me do”. I loro nomi sono John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e, un ancora 'incerto', Ringo Starr. 50 anni dopo... Perugia - 2012. I baronetti sono ormai “la storia” e lo sanno bene i quattro perugini Sergio Piazzoli, Serse Luigetti, Gianni e Bernardo Romizi.Ed ecco l'idea di omaggiare i ragazzi di Liverpool. Ma se chiamare alcune cover band sembrava scontato, “rispolverare” i gruppi della Perugia che fu, quelli che negli anni ‘60 ascoltavano e ama-vano il gruppo che ha segnato la scena musicale, la moda e i costumi di intere generazioni, pareva perfetto. E allora... Città della Domenica (Perugia) - venerdi 7 dicembre. Dalle ore 20 la storica location del capoluogo umbro ospiterà la serata “The Beatles - Love me do day”, l'omaggio della città di Perugia agli “scarafaggi”. Protagonisti dell’evento saranno oltre 20 band che hanno costruito la storia musicale perugina e che, grazie alla MusicalBox Eventi e Perugiamusica.com, si esibiranno sui tre palchi ideati per l'occasione. Si andrà dal palco “Real Story”, con i gruppi storici riformati, a quello “Revisited”, con musicisti che interpreteranno con vari generi musicali i Beatles, fino al “Re-volution Young Band”, che vedrà alternare i gruppi più giovani con musica garage, rock, punk e rap.Oltre ai concerti e al dj set, anche immagini, video, record store e gadget in pieno stile beatlesiano. Non mancheranno inoltre parrucchieri che realizzeranno acconciature anni ’60 e il premio miglior vestito uomo e donna “Beat sixteen” .A presentare la serata i giornalisti Paola Costantini e Leonardo Malà e l’attore Mauro F. Cardinali.

Dopo essere stato ad Assisi, a settembre, per un evento esclusivo, “Cantiche”, dedicato alla figura di San Francesco, Vinicio Capossela torna ad incon-trare i suoi fan umbri con la sua musica indiscipli-nata, ribelle e “urbana” dell’ultimo disco. Il “Rebetiko tour” di Vinicio Capossela farà quindi tappa anche a Perugia, martedì 11 dicembre, per un’anteprima della Stagione d’autore 2012-2013 della Musical Box Eventi di Sergio Piazzoli. Unico appuntamento in Umbria, lo spettacolo, che porta in giro l’ultimo lavoro del poliedrico artista, “Rebe-tiko Gymnastas”, si terrà, alle 21.30, nel “Salone rebetiko” della Città della Domenica, appositamente allestito. L’ultimo album del cantautore di origini irpine, regi-strato negli storici studi Sierra ad Atene, contiene

perugia festeggia i BeatlesloVe Me do day

Vinicio capossela a peruGia per il “reBetiKo tour”4 nuove tracce, una ghost-track (‘traccia nasco-sta’, con contenuti speciali) e 8 brani del suo tradi-zionale repertorio, reinterpretati attraverso suoni e ritmi del tradizionale blues ellenico, ovvero quel “rebetiko” che è musica popolare greca dallo spiri-to “ribelle” e “underground”.Ad accompagnare Capossela sul palco, grandi mu-sicisti della tradizione rebete che hanno collabora-to anche alla realizzazione del disco: Vassilis Mas-salas a chitarra e baglamas, Ntino Chatziiordanou a fisarmonica e organo Farfisa, Dimitri Emmanouil alle percussioni e il solista del bouzouki, Manolis Pappos. Completeranno l’organico due pilastri del-la band di Capossela, Alessandro Asso Stefana alla chitarra e Glauco Zuppiroli al contrabbasso.

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“da ussu cussaVille Vol.1”, il ritorno di pat.pend

petraMante, un liVe anticipa l’uscita del nuoVo disco

Si tratta di un E.P. 7' in vinile, autopro-dotto, con quattro brani. È il ritorno sulla scena di Pat.Pend. La scelta è

caduta su questo tipo di supporto perchè il musicista voleva rendere omaggio ad un tempo in cui la musica veniva vissuta in modo differente. Omaggio, e non un'operazione nostalgica da compiersi nel tempo degli I-pod. Per l'artwork si è avvalso della collabora-zione spontanea di Misterbad, un ottimo fumettista, Mauro Mesina, della sua stessa zona di provenienza. I brani contenuti nel disco sono molto semplici, cantati in italiano e costantemente al crocevia tra un folk selvatico e acido e il r'n'r scorticato, l'attitudine è punk e il risultato è giustamente grezzo e poco al-lineato e predilige una via personale al tutto. “Credo – dice Pat.Pend – siano piuttosto evidenti le influenze ricevute da tutti quei santini che tengo sul comodino e che sono i numi tutelari della musica che mi piace, partendo da Johnny Cash, passando per i Velvet e proseguendo verso i Cramps e il Gun Club fino alle Violent Femmes e tanti altri più o meno oscuri che hanno popolato le mie giornate in compagnia dello stereo. C'è anche chi ci trova il primo Bennato… ci può anche stare!”. La scelta di un suono così scarno è dovuta al fatto che, dopo alcuni anni passati a sperimentare con più strumenti sia in studio che dal vivo, come duo o trio e con batterie elettroniche, effetti ecc, da qualche tempo Pat.Pend è tornato ad una dimen-sione “one man band”. “Desideravo – sottolinea lui stesso – che il disco fosse quanto più vicino a ciò che si potrebbe ascoltare ad una mia esibizione dal vivo, quindi poche aggiunte, giusto un pizzico e lo considero appunto un souvenir per chi ne vorrà uno vedendomi in concerto”.

In anticipo di un paio di mesi rispetto all'uscita del secon-do album “Ciò che a voi sembra osceno a me pare cielo”, i Petramante hanno presentato in anteprima i nuovi brani lo scorso primo dicembre durante un concerto presso il teatro Santa Cristina di Porano. A condividere il palco con la band umbra c’erano ospiti prestigiosi come Paolo Benvegnù, produttore artistico del disco, Lorenzo Corti, già chitarrista di Nada, Cristina Donà e Luci della Cen-trale Elettrica, Laurence Cocchiara e Silvia Portarena. Ad aprire il concerto è stato Laurence And The Machine con un’esibizione al violino e loop station. L’esibizione è stata ripetuta in veste acustica nel pomeriggio di domenica 2 dicembre presso l’associazione culturale “il Magazzino delle idee” e il 14 dicembre toccherà invece alla Galleria Mitreo di Roma ospitare i Petramante. Anche in questa

occasione, come nei precedenti live, sarà possibile prenotare una copia dell’album a proprio nome, per essere poi inseriti tra i credits nel libretto del disco che uscirà a febbraio per Marte-label. Sotto la guida di Benvegnù la formazione orvietana ha fatto nascere undici nuove tracce grondanti sangue, lacrime e risate di cuore.

sHort noise

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sHort noise

altre noVità discoGraficHe

il suono dei caMpanili d'europa per sostenere i diritti uMani

Nell’ultimo periodo ci sono arrivate numerose segnalazioni riguardanti novità discografiche, presentazioni di nuovi video, concerti, nuove band ecc... Eccone alcune qui riassunte:

Anche quest’ anno il Gruppo Campanari di Arrone si impegna a sostenere per il 10 dicembre la Giornata internazionale per i Diritti Umani, promuovendo l’iniziativa “Suoniamo i Campa-nili d’Europa per sostenere i Diritti Umani”. Considerato il successo ricevuto nel 2011 quando alle ore 20.00 del 10 dicembre oltre trecento campanili dal nord al sud Italia, dalla Svizzera, dall’Inghilterra suonarono in contemporanea, gli organizzatori auspicano per questa edizio-ne una partecipazione ancor più numerosa. L’impegno - sono ben accetti anche i campanili elettrificati - prevede un’esecuzione (suonata a festa o qualsiasi altra cosa) da effettuarsi la sera del 10 dicembre alle ore 20.00 della durata di massimo dieci minuti. L’esecuzione sarà quindi in contemporanea con tutti i campanili partecipanti. Lo scopo è quello, simbolico, di divulgare e sostenere il valore dei diritti umani per mezzo delle armonie dei Sacri Bronzi. Tutte le informazioni su www.campanariarrone.it

- Venerdì 23 novembre è stato caricato online il nuovo singolo e il video ufficiale di “My Little Bunny” dei Wonder Vincent (facebook.com/wondervincent)

- Il video della Banda della Majela “Senza Futuro” ha fatto registrare 3 mila visualizzazioni in sole due settimane dalla sua presentazione.

- Venerdì 7 dicembre sarà presentato il nuovo disco “The Effects Of Getting Wilder And Wilder” di Simonfrancesco con i suoi The Soul Sailor & The Fuckers (è uscito da pochissimo anche il loro bellissimo video girato da Giacomo Della Rocca e Marco Del Buono).

- Gli (A)Tool presentano il 7 dicembre su Mother Ship Records (mothershiprecords.wordpress.com/2012/09/23/novita) l’album di debutto “With Clenched Teeth”, registrato negli HD Studio da Alberto Travetti (Ouzo, Any Good Reason ecc…). Artwork a cura dell'eroe dei fumetti Ratigher. La confezione oltre al cd comprende una very old style musicassetta rossa.

- Alessandro Voccia ha presentato la sua ultima canzone “Veleno”, primo singolo estratto dall'album “Pop Art” (si può scaricare su itunes.apple.com/gb/artist/alessandro-voccia/id39437190). Abbiamo rubato qualche informazione sul suo sito alessandrovoccia.com: “Veleno racconta, attraverso chiavi interpretative mai banali, un'esperienza che può apparire astratta, ma che invece, nella sua radicale concretezza, innesca percorsi di identificazione composti da infiniti colori”.

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riverockfestival.com

riVerocK contest 2013

Con lo slogan “non è mai troppo tardi per diventare una rockstar!” si sono aperte lo scorso 20 novembre le iscrizioni a “Riverock Contest 2013”, il concorso per band emergenti dell’associazione omonima di Perugia arrivato quest’anno alla sua seconda edizione.Se l’anno scorso il contest ha rappresentato una ventata d’aria fresca nei concorsi musica-li nostrani, offrendo ai partecipanti la possibi-lità di confrontarsi su un “palco vero” con ar-tisti famosi, quest’anno i ragazzi del Riverock hanno rincarato la dose.Dopo le preselezioni fatte sull’ascolto di 2 bra-ni, i gruppi selezionati si ritroveranno a scon-trarsi sul palco dell’Afterlife Club di Perugia, che permetterà alle band di dar sfogo a tutta la loro creatività. Per dar più spazio, durante le serate, suoneranno due band che apriranno, ogni volta, ad un big (i nomi verranno svelati durante questi mesi di iscrizione). Ma quali sono i premi di questa edizione? Oltre alla partecipazione alla compilation Riverock Vol. II, al book fotografico, alle interviste radio-foniche, i premi più succulenti sono senza dub-bio quelli per il vincitore, a partire dall’aper-tura del concerto dell’headliner del Riverock Festival 2013, alla produzione di un EP, in collaborazione con la casa di produzione Cura

Domestica e lo Studio di Re-gistrazione Mario Spagnoli di Perugia, al mastering del-lo stesso presso gli storici studi londinesi “Abbey Road Studios” (quelli dei Beatles per intenderci), al contrat-to per 6 mesi con l’agenzia Afterlife Booking & Mana-gement. Premi che lasciano senza dubbio a bocca aper-ta, dando quelle possibilità che tutti i gruppi emergenti hanno sognato di avere nelle lunghe giornate passate rin-chiusi in sala prove.

Ma quest’anno il Riverock Contest non sarà solo un contest nazionale, gli organizzatori, in collaborazione con Gianluca Liberali e il Loop Cafè di Perugia, hanno pensato di dare un’op-portunità in più alle band umbre under 19. “Riverock Contest Young” nasce con l’idea di permettere, anche a chi sta muovendo i primi passi nella musica, di farsi valere e arrivare a registrare un EP. Le band selezionate si sfide-ranno così, sul palco dello storico locale perugi-no, in apertura, (anche qui), ad un big!Cosa fare allora per non perdere quest’occasio-ne? Per le band l’invito è quello di fiondarsi sul sito riverockfestival.com, dove potranno tro-vare tutte le info e il modulo di iscrizione per partecipare al Contest Nazionale o, per le band under 19 umbre, allo “Young”. E per chi non suona ma ama la musica e vuo-le sostenere questa giovane associazione, che sta dando anima e corpo per valorizzarla, può andare su musicraiser.com, il sito di crowdfun-ding ideato da Giovanni Golino (cantante dei Marta sui Tubi) e Tania Varuni (Secret Con-cert), dove potrete sostenere il progetto “Rive-rock Contest”, aggiudicandovi fantastici premi come, tra i tanti, persino una cena con i big che suoneranno per il Riverock!

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•teatro degli Orrori (2) @urban club di Andrea Luccioli

•Grandi e Bollani @ Lyrick theatre di Maria Alessia Manti•Geoff Farina @umbertide di Valeria Pierini•cesare cremonini @ Palasport

•Grandi e Bollani @ Lyrick theatre di Maria Alessia Manti

In senso orario partendo da qui:

PHoTO

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PAROLE DALL'UNDERGROUND Di matteo sCHiFanoiaLa

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PRUGIA 3Vèrtse de cittàl vèrde finto nn ispiraCittà de vèrtseè n anfratto scupèrtodua ntruflasse. Cussì

ta Prugia smiccioe sbuldco ntì òcchjeEva n valoreadè è mbardellitada quanto curre l monno

Si è schiarito il tuo cieloed orasi possono vedereanelli, bracciali, lenti a contattoe quella risata usatache hai addosso comprata per due soldie tra i capelli si nascondonoimmagini, vertigini e rossettiutilizzati per scrivere lettere d’amore,chissà a che gioco stai giocando,chissà quali sono le regolee se le decidi tu,gli istanti arrampicatifino al tuo collo svaniscono lasciandoti intoccabilee le calze sono dello stesso coloredei tuoi occhie non possiedi scarpe né pantofoleed il tuo mondo è freddoperché il tuo modo di vincere è prepotente.Basta calcolareil tempo che impieghi quando sparisciper capire che la tua vitaè una fugaoppure un’attesa,molto più probabileche sia un’amarezza masticata con becco da cignoche si gratta le ascelle.

Da “un giorno di emozione ed ideologia” (2003) di Paul Beathens

di Diego Mencaroni da "l mèjo di poeti perugini" (2012) Da “Indicare titolo” (2002) di Matteo Schifanoia

Versi di città / il verde finto occlude / Città di versi / è un anfratto scoperto / dove mi insinuo. Così /

Perugia osservo / rovistandole gli occhi / Era preziosa / ora è sconquassata / dalla frenesia del mondo

CIGNO CHE SI GRATTA LE ASCELLE

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Di LászLó KoVáCs

Mille e più non replico!!!al

di Qua

al di laMille e più non replico!!! Parola di Don Celestino da Ponte Valleceppi che, sul finire del XIX secolo, lungo la via del Tevere, enunciava profezie apocalittiche. Mille e più non replico! Le “battute” al servizio di questa rubrica che si presenta con i piedi in due staffe. Un piede al di qua ed uno al di là della profezia Maya sulla fine del mondo.

Larry Clark. Per chi non lo conosce dico che è nato in Oklahoma il 01/01/1943 e cito tre suoi film da vedere assolutamente: Kids, Bully e Ken Park. Dopo la visione di almeno uno dei tre, avendo compreso genere ed autore, veniamo al punto. Roma, 11 novembre 2012 - «Fuck Hollywood!». Così il caro Larry esordisce in conferenza stampa al termine della proiezione di Marfa Girl, il film che vincerà il Festival Internazionale del Film di Roma. «Io sono contro un sistema che è dominato da truffatori che amano solo il guadagno e dai quali non ho mai avuto un dollaro! Ho deciso: dal 20 novembre, tutti potranno vedere Marfa Girl al costo di $ 5,99 sul mio sito web: larryclark.com. Non ho mai fatto film per soldi, ma solo per onestà verso me stesso. Fuck, fuck, fuck!». Non serve trama, commento o anticipazione. Va visto e contestualizzato. Unica indicazione: Larry Clark non racconta storie, mette in scena il racconto della vita imparata da chi ha vita da raccontare. UrtiCante!

Django. Voce fuori campo: «Un uomo che alla durezza dell’azione sapeva unire la dolcezza di un amore senza speranza...». In campo lungo Franco nero che trascina una bara nel fango, una mitragliatrice nascosta dentro la bara e 50 nazisti del profondo west da trucidare!! Il film di Sergio Corbucci del 1962 è, assieme a quelli di Sergio Leone, tra gli Spaghetti Western più famosi al mondo. Anche takashi Miike, inquieto autore di the call, Zebraman e 13 assasini, uno che di normale ha solo kimono e katana poggiati sul comodino, nel 2007 ne fa il suo Sukiyaki Western Django. Un Django nipponico, manga western e samurai, che sotto l’egida di Quentin tarantino diventa una piccola grande perla di cinecitazionismo. E se Leone e Corbucci fanno gli Spaghetti partendo dai samurai di akira Kurosawa, Miike e Tarantino fanno il Sukiyaki ispirati dalla Sora Lella. Sukiyaki alla matriciana che, aspettando il Django Unchained di Quentin Tarantino, sazia, affama e inganna l’attesa. BiSteCCa aLLa tartara!

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BaD Brains – “into tHe Future”

FranCo miCaLizzi & BiG BuBBLinG BanD – “VeLeno”

Nel 1977, a Washington, prese vita una delle band più con-troverse e amate del panorama musicale mondiale. Discusse perché osarono proporre generi e stili del tutto in contrasto fra loro, il punk e l’hardcore fusi con il reggae e il dub. La miscela fu da subito esplosiva, la successiva conversione alla religione rastafari dei quattro afroamericani comportò un approccio più mistico alle liriche, ma non al sound. Il loro pubblico, vasto e musicalmente eterogeno, li ama senza compromessi. Il nuovo al-bum “Into The Future” non si discosta dalle produzioni passate, soprattutto da quelle dei primi successi, i più clamorosi. Sonorità che spaziano e spiazzano, l’orecchio perciò deve essere preparato e abituato a cambi repentini da un brano all’altro. Passare dal molleggiato rub a dub alla chitarra indiavolata per i Bad Brains è sempre stato un gioco da ragazzi, eterni fanciulli che giocano con le ritmiche che più amano, tanto diverse quanto coinvolgenti. Dreadlocks e chiodo, unici e inconfondibili.

cHoroJazz

s.s. coacHella

festiVal in Giro per il Mondo

Jericoacoara (Brazil): 4/9 dicembre, in un paradiso terrestre il meglio del jazz brasiliano(www.chorojazz.com)

Bahamas/Jamaica: 16/23 dicembre, un festival tra l’Oceano Atlantico e il Mar dei Caraibi a bordo di una nave da crociera (www.ss.coachella.com)

Le colonne sonore sono un patrimonio della cultura musicale italia-na, il cinema, anche americano, deve molto ai nostri musicisti. Uno di questi è senza dubbio Franco Micalizzi, entrato fra le leggende di questo genere grazie alle musiche per i polizieschi di Umberto Lenzi e giunto alla fama con il motivo di “Lo Chiamavano Trinità”. Osannato recentemente dal mondo dell’hip hop, con il quale si è messo alla prova e cimentato in performance live esaltanti, amato dal regista Quentin Tarantino, per il suo apporto fondamentale al genere Pulp. Oggi torna con un nuovo lavoro, che ricalca le sonorità incalzanti degli anni settanta, degli inseguimenti, delle sparatorie e di quei criminali dall’aspetto romantico e spietato. Al suo fianco una band di diciotto musicisti, fra cui il figlio Cristiano, che il Maestro dirige con la passione e il talento che lo hanno sempre con-traddistinto. Undici brani per tornare a rivivere non solo un genere cinematografico, ma un’epoca dal sapore agrodolce, fatto di jazz, funk e polvere da sparo.

CortinaDiFerrosConFinamenti Di umBria noise

di andrea lanzilotto

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di BernH

PUNK IN FUNDO...Eccoci arrivati a dicembre, finalmente! Perché se è vero che sarà l’ultimo allora potremo strafogarci di cibi natalizi senza sentirci in colpa non solo perché il mondo finirà, ma perché anche se non sarà così, visto l’andazzo di questo paese l’anno prossimo ci aspetta la minestra col battuto invece che i cappelletti! Divertiamoci quindi e teniamoci stretti prima dell’inizio di un anno che si preannuncia come minimo emozionante e di quelli dove non ci si annoia.Come non si saranno di certo annoiate le decine di firmatari che grazie alla loro azione civica in difesa del giusto riposo e della criminalità non rumorosa hanno fatto sloggiare i, seppur rumorosi, non criminali ragazzi del Mercoledì Rock del Loop di Perugia che adesso si chiedono sinceramente a cosa valga cercare di portare uno straccio di evento nel centro storico quando si ricevono in cambio secchiate d’acqua e ingiunzioni varie; per la cronaca sembra che uno dei firmatari intervistato sul fatto se preferisse i tossici ai ragazzi del Mercoledì Rock abbia candidamente risposto: “certo, meglio i tossici! All’ora di cena ancora non ci sono, la notte non fanno rumore e al mattino se ne sono già andati” (Sic!). In effetti attirare 300 persone in clima di festa in una delle vie più anguste del centro sperando di non venir cacciati a pedate è un’azione degna del Generale Custer: sicuramente coraggiosa ma destinata al fallimento. In ogni caso loro c’hanno provato, sogni d’oro agli altri.Dopo simili premesse capisco purtroppo il grido disperato di chi dice che ormai questa è una città da abbandonare, ma non disperiamoci e, piuttosto, cambiamo discorso. Il mese passato ho avuto un’illuminazione: sono stato a Madrid e dei gaudenti amici spagnoli mi hanno portato a vedere tale Dj Shadow, un funambolo di piatti, scratch e mix di musica incredibile, roba da far incrociare gli occhi e lasciare a bocca aperta. Finalmente ho capito perché c’è gente così appassionata di musica elettronica e dei DJ in generale; altro che discutere se suonano o mettono i dischi, questa gente Suona con la S maiuscola e farebbe il culo a migliaia di stornellatori che pensano di suonare solo per aver imbracciato una chitarra elettrica! Sinceramente vedere concerti del genere è stata una rivelazione. Non credevo che anche la versione live di questa musica potesse essere riprodotta con tale maestria ed utilizzando solo un mixer e due dischi... ah, i dischi! Quale stupendo revival stanno vivendo i vinili che ritornano alla ribalta per la gioia dei cultori della musica che “da vinile la qualità audio è superiore a tutto!”... ma come? Mi ricordo benissimo di quando il cd soppiantò la musicassetta e, per l’appunto, il vinile grazie anche alla pubblicizzata qualità audio eccelsa e praticamente eterna! (cosa condivisa da tutti gli audiofili dei tempi). Adesso invece si riscopre il vinile come se per venti anni si fossero tutti addormentati? Non sarà invece che dopo anni di mp3 e smaterializzazione si vuole cercare di ridare dignità all’involucro solo per ottenere il magico effetto di valorizzare la musica al suo interno? Non è forse vero che se si impacchetta la cacca sempre cacca rimane anche se c’è scritto sopra “merda d’artista”? Forse è giusto dire che al di là del mezzo quel che conta è il contenuto. Mah! Saranno le profezie di catastrofi economiche e non che ci stanno facendo tutti aggrappare al passato come se fosse sempre più bello e rassicurante, ma se d’altronde questa è la via comune per lo meno percorriamola con stile: che sia da youtube o dal vinile polveroso comprato a prezzi indecenti l’importante è ascoltare buona musica, come l’ultimo album dei Dinosaur Jr che con le loro chitarre ruvide, gli assoli anni ’90 e quella voce svogliata ma unica vi faranno capire come anche dalla provincia del mondo come la nostra possano nascere cose meravigliose.Su le braccia amici, rock n roll!

Canzone del mese: Watch the corners – Dinosaur Jr #25

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Militia Folk XII (2012)

The Rust and the Fury May the Sun Hit Your Eyes (2012)

raffinato-armoniosopoliedrico-rilassantecalibrato-preparatocontrollato-inebriante

incantevole-strutturatolacerante-autorevoledissonante-effettatoinquietante-penetrante

Fast Animals and Slow Kids Questo è un Cioccolatino (2010)

scompigliante-tempestosocasinista-festaiolotrascinante-frescoscatenato-vorticoso

L'Uomo Di VetroA Merry Christmas (2008)

viscerale-evocativoconcettuale-profondointenso-tumultuosoipnotico-malinconico

Lilith Note a margine (2010)

meditativo-piacevolescrupoloso-ineccepibileleggero-equilibratoradioso-melodioso

Banda della MajelaAll'Inseguimento del Majale Verde (2011)

esilarante-pungenteesplicito-maliziosodissacrante-irriverentesardonico-divertente

SdemoikaTre Contro Uno (2012)

impetuoso-liberoeclettico-selvaticograffiante-ruvidorealista-sgraziato

(A)ToolWith Clenched Teeth (2012)

potente-distortofurioso-reattivoiracondo-scontrosoviolento-atroce

CD8 AGGETtIVi x 8 CD

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LA TIPOGRAFIA CON LA MUSICA DENTRO

Strada delle Fratte, 2/a │ 06132 - Perugia tel. +39 075.5279902 │ fax +39 075.5289143www.artigrafichepaciotti.it │ [email protected]