The King’s Singers · imposto dal Concilio di Trento e reintegrati nelle epoche successive...

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STAGIONE 2017 | 18 martedì 19 dicembre 2017 | ore 20,30 SALA VERDI DEL CONSERVATORIO Foto © Marco Borggreve The King’s Singers

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STAGIONE 2017 | 18 martedì 19 dicembre 2017 | ore 20,30

SALA VERDI DEL CONSERVATORIO

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The King’sSingers

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SOSTENGONO LA SOCIETÀ DEL QUARTETTO

COLLABORANO CON LA SOCIETÀ DEL QUARTETTO

LA SOCIETÀ DEL QUARTETTO PARTECIPA A

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Di turno

Mario Bassani Salvatore Carrubba

Direttore artistico

Paolo Arcà

È vietato, senza il consenso dell’artista, fare fotografie e registrazioni, audio o video, anche con il cellulare.

Iniziato il concerto, si può entrare in sala solo alla fine di ogni composizione. Si raccomanda di:

• disattivare le suonerie dei telefoni e ogni altro apparecchio con dispositivi acustici

• evitare colpi di tosse e fruscii del programma

• non lasciare la sala fino al congedo dell’artista

Il programma è pubblicato sul nostro sito web il venerdi precedente il concerto.

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Cipriano de Rore (Ronse 1515 o 16 - Parma 1565)

Hodie Christus natus est

Francisco Guerrero (Siviglia 1528 - 1599)

Virgen SanctaOyd, oyd una cosa

Tomás Luis de Victoria (Ávila? 1548 ca. - Madrid 1611)

O magnum mysterium

Jakob Reiner (Altdorf 1560 - Weingarten 1606)

Hodie Christus natus est

Mykola Leontovych (Monastyryšče 1877 - 1921)

Carol of the bells (arr. Keith Rogers)

Bob Chilcott (Plymouth 1955)

The sheperd’s carol

Canto tradizionale It came upon a midnight clear (arr. Robert Rice)

Ruggiero Giovannelli (Velletri 1560 ca. - Roma 1625)

Hodie Christus natus est

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Arvo Pärt (Paide 1935)

Bogoróditse Djévo

Peter Warlock (Londra 1894 - 1930)

Bethlehem Down

John Rutter (Londra 1945)

There is a flower

Jan Pieterszoon Sweelinck (Deventer 1562 - Amsterdam 1621)

Hodie Christus natus est

Intervallo

Bob Chilcott We are

Toby Hession (Peterborough 1997)

Master of music

Songs in close harmony: proposte natalizie estemporanee degli esecutori

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Mistero, sacralità, stupore, senso di pace e fratellanza: lo “spirito del

Natale” ha costituito e tuttora costituisce una delle più grandi e antiche

fonti di ispirazione per i più diversi artisti. I compositori hanno dedicato

e dedicano ancor oggi al tema dell’Avvento e alla nascita di Gesù un

repertorio musicale vastissimo, soprattutto vocale, che affonda le sue

radici nel canto gregoriano e prosegue con messe, cantate, mottetti,

oratori, corali e tanto altro. Si va - per citare solo qualche titolo -

dall’Historia der Geburt Jesu Christi (Storia della Nascita di Gesù Cristo),

del 1664, del tedesco Heinrich Schütz, alla Cantata pastorale per la

nascita di Nostro Signore di Alessandro Scarlatti (1700), dal ciclo delle

sei cantate di Johann Sebastian Bach, raccolte come Oratorium tempore

nativitatis Christi (Oratorio di Natale) del 1734, alla forse più celebre

composizione dedicata a questo periodo dell’anno liturgico, il Messiah

di Georg Friedrich Händel, composto nel 1741; un titolo ottocentesco:

l’Oratorio de Noël op. 12 di Camille Saint-Saëns (1858). Non mancano gli

esempi nell’ambito della musica strumentale, come il Concerto in forma

di Pastorale per il S. Natale di Giuseppe Torelli, pubblicato nel 1709,

il Concerto grosso fatto per la notte di Natale op. VI n. 8, di Arcangelo

Corelli (1714), e l’intenso ciclo per organo La Nativité du Seigneur di

Olivier Messiaen (1935). Perché allora non prendere in considerazione

quelle opere musicali di cui la magia del Natale ha ispirato la

storia, contribuendo a costruire un mondo incantato? Il balletto Lo

Note per il Natale…

Lo “spirito del Natale” ha costituito e tuttora costituisce una delle più grandi e antiche fonti di ispirazione per i più diversi artisti

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Schiaccianoci di Čajkovskij trae spunto proprio dalla tradizione natalizia

del dono dei regali ed è intriso di citazioni della musica popolare russa,

riletta in chiave romantica. E si potrebbe continuare a lungo.

Ma la musica che ascolteremo stasera, se da un lato si accosta ad alcuni

dei repertori citati, dall’altro presenta caratteri di assoluta unicità.

I King’s Singers, innanzitutto, cantano “a cappella”, ossia in una

formazione vocale priva di accompagnamento strumentale. Il canto “a

cappella” ha le sue origini nella monodia sacra del canto gregoriano, il

quale non prevedeva l’ausilio né dell’organo, né di alcun altro strumento,

ed era affidato alle sole voci dei monaci o dei chierici, che costituivano il

gruppo di cantori chiamato, anche in seguito, schola cantorum.

L’utilizzo degli strumenti musicali durante le celebrazioni liturgiche ha

subìto, nella Chiesa romana, un percorso assai travagliato: dapprima

vietati, essi compaiono nelle testimonianze del Medioevo, con la funzione

di raddoppio delle voci, per essere di nuovo banditi dal rigore liturgico

imposto dal Concilio di Trento e reintegrati nelle epoche successive

secondo i decreti di chi, di volta in volta, si è susseguito al Soglio di Pietro.

La pratica di cantare senza accompagnamento strumentale non si limitò

alla musica sacra, sconfinando ben presto anche nel repertorio profano:

si pensi ai madrigali polifonici del periodo rinascimentale e tardo-

rinascimentale, ed a nomi quali Orlando di Lasso, Cipriano de Rore, Luca

Marenzio, Gesualdo da Venosa, Claudio Monteverdi, con i quali la storia

della musica è giunta forse alle più raffinate manifestazioni nell’ambito

del repertorio vocale privo di accompagnamento.

Il canto “a cappella” ha dunque una lunga tradizione. Ma dove nasce

il canto “a cappella” moderno? Gli si possono certamente attribuire

tante origini, tanti filoni che nel corso degli anni si sono sovrapposti e

influenzati vicendevolmente, pur continuando ad esistere ciascuno

nella propria unicità. Stiamo parlando degli spiritual, frutto a loro volta

dell’unione tra i ritmi dei canti africani degli schiavi e degli inni dei coloni

inglesi, del gospel, del folk tradizionale inglese e irlandese, del doo-wop

americano degli anni Cinquanta.

I King’s Singers cantano “a cappella”, ossia in una formazione vocale priva di accompagnamento strumentale

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Talvolta, ed è il caso dei King’s Singers, il canto “a cappella” assume il

carattere di canto “da camera”: un piccolo ensemble, qui di sei elementi,

che non costituisce un “coro”, con le sue tipiche sezioni vocali, ma,

spesso, affida a ciascun membro una parte musicale diversa, così come

avviene in un quartetto d’archi o in un’altra formazione cameristica

strumentale. Grande abilità tecnica e intonazione perfetta sono, dunque,

le condizioni necessarie alla buona riuscita di un’esecuzione nella quale

l’unico punto di riferimento per le voci sono le voci stesse.

I King’s Singers, nella formidabile vastità di repertorio che li

contraddistingue, interpretano tutti i generi finora citati, e non solo. La

polifonia tardo-rinascimentale e madrigalistica è uno dei loro punti

di forza, ma abbracciano anche stili più contemporanei, quali il pop, il

jazz, il folk o lo spiritual, senza trascurare i capolavori della musica colta

romantica, moderna, contemporanea.

Il programma di stasera dà prova di tale capacità di spaziare, con un

altissimo livello tecnico e interpretativo, attraverso il repertorio di ogni

tempo e di ogni luogo. Alla polifonia cinquecentesca e secentesca è

dedicata tutta la prima parte del concerto: dai più grandi maestri, quali

il fiammingo Cipriano de Rore, gli spagnoli Francisco Guerrero e Tomás

Luis de Victoria, l’olandese Jan Pieterszoon Sweelinck, a chicche di autori

meno conosciuti, ma non meno interessanti, come i due Hodie Christus

natus est di Jakob Reiner e di Ruggiero Giovannelli. Quest’ultimo, nato

a Velletri nel 1560 e morto a Roma nel 1625, fu esponente della Scuola

romana e, dapprima cantore della Cappella Pontificia (la Cappella

Sistina), succedette poi a Giovanni Pierluigi da Palestrina nell’incarico

di maestro della Cappella Giulia nella Basilica di San Pietro. Non esigua

è la sua produzione di musica sacra, messe, mottetti e salmi, custoditi

perlopiù nella Biblioteca Vaticana, ma ancor più copiosa è quella

di musica profana, con tre libri di madrigali, uno di villanelle, uno di

canzonette. Tra il 1582 e il 1588 pubblicò una serie di manuali in piccolo

formato di canti non compresi nel Liber Gradualis (Canti della Messa), il

più importante dei quali è il Directorium Chori, una sorta di guida ai toni di

lezione delle letture, salmi, responsori, inni.

Alla polifonia cinquecentesca e secentesca è dedicata tutta la prima parte del concerto

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Negli stessi anni, viveva e operava a Roma Tomás Luis de Victoria (1548-

1611), considerato il più eminente compositore della scuola spagnola

nell’ambito della polifonia sacra cinquecentesca. Dopo aver compiuto

gli studi musicali presso cattedrale di Ávila, nel 1565 fu inviato a Roma.

Perfezionò la propria educazione culturale e artistica presso il Collegio

Germanico, forse sotto la guida di Palestrina, e, a partire dal 1569, fu

maestro e organista della chiesa aragonese di S. Maria di Monserrato. Fu

successivamente maestro dei pueri del Collegio Germanico, maestro di

cappella di S. Apollinare e ricevette gli ordini sacerdotali. Dal 1585 la sua

vita si divise tra Roma e Madrid, dove si stabilì definitivamente dal 1596,

in qualità di cappellano dell’imperatrice Maria, moglie di Massimiliano

II d’Austria. La sua opera costituisce il più grande monumento della

musica sacra spagnola: 20 messe, 44 mottetti, 34 inni, diversi Magnificat

e responsori, e molto altro. All’interno del programma di stasera è

presente una delle sue più note composizioni, O magnum mysterium,

mottetto per coro “a cappella” a quattro voci, in stile prevalentemente

omoritmico e sillabico, accostabile a quello di Palestrina, del quale

Victoria aveva subito l’influenza a Roma. Scritto nel 1572 e pubblicato nel

1592, questo mottetto ci introduce, attraverso la sua scrittura lineare e le

sue melodie chiare e pulite, alla contemplazione intima e raccolta della

nascita di Cristo.

Altrettanto raffinate, con un ampio salto cronologico, le sonorità di Arvo

Pärt e del suo Bogoróditse Djévo, “O Madre di Dio”. Caratterizzato da una

forte carica emotiva, il brano, a quattro voci, è un vibrante omaggio alla

Vergine Maria e una preghiera che riflette, come molta della musica

di Pärt, la devozione religiosa del compositore. Il pezzo inizia con

una formula liturgica in lingua slava, che si eleva su un accordo fisso.

Quindi, improvvisamente, questo “religioso rispetto” viene interrotto da

linee melodiche giubilanti, che emergono dal ricco impasto armonico.

L’alternarsi delle due espressioni di devozione e gioia divina percorre

l’intero lavoro, commissionato dal King’s College Choir di Cambridge e

composto nel 1992.

Tante sono le melodie tratte dalla tradizione popolare natalizia inglese e riadattate per gruppo vocale

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Tante, durante la serata, le melodie tratte dalla tradizione popolare

natalizia inglese e riadattate per gruppo vocale “a cappella”, lavoro

per il quale i King’s Singers si affidano ormai da tempo, tra gli altri,

all’arrangiatore Bob Chilcott, di cui stasera ascolteremo due brani: The

shepherd’s carol e We are. E poi, ancora, tra le tante proposte, Carol

of the bells, il celebre canto natalizio del compositore ucraino Mykola

Leontovych (1877-1921), arrangiato da Keith Rogers, e There is a flower,

uno dei più noti tra i numerosissimi brani che John Rutter, compositore,

direttore d’orchestra inglese, nonché fondatore del gruppo vocale

Cambridge Singers, ha dedicato e continua a dedicare al tema natalizio.

Il finale del concerto non mancherà di sorprenderci, con alcune Songs

in close harmony, improvvisazioni vocali su melodie natalizie scelte in

modo estemporaneo dagli esecutori: di queste non possiamo anticipare

nulla, è il regalo natalizio degli interpreti al pubblico del Quartetto.

Giulia Ferraro Conservatorio “G. Verdi” di MilanoLaureanda in Discipline storiche,critiche e analitiche della musica

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Cipriano De RoreHodie Christus natus est

Hodie Christus natus est,

Hodie Salvator apparuit,

Hodie in terra canunt angeli,

Laetentur archangeli,

Hodie exultant iusti dicentes:

Gloria in excelsis Deo,

Alleluia.

Francisco GuerreroVirgen sancta

Virgen Sancta, el Rey del cielo,

vuestro hijo y nuestro bien,

Gran Señora, vuestro amado,

luz del cielo y nuestro bien,

¿Cómo está’n un pesebruelo

de la pequeña Belén?

El Hijo de Dios eterno,

que govierna lo criado,

está’n medio del invierno

a un pesebre reclinado.

Virgen Sancta, el Rey del cielo,

vuestro hijo y nuestro bien,

Gran Señora, vuestro amado,

luz del cielo y nuestro bien,

¿Cómo está’n un pesebruelo

de la pequeña Belén?

Oyd, Oyd una cosa

Oyd, oyd una cosa

divina, gracioza y bella:

El que crió la donzella generosa

esta noche nasció della.

Sentid, sentid con cuydado

aquesta hazaña bella:

El que crió la donzella generosa

esta noche nasció della.

Oyd que dichosa nueva

qué hecho regozijado:

oy parió la Eva nueva

al Hijo de Dios amado.

Tomás Luis de VictoriaO magnum mysterium

O magnum mysterium,

et admirabile sacramentum,

ut animalia viderent

Dominum natum,

iacentem in praesepio!

Beata Virgo, cujus viscera

meruerunt portare

Dominum Iesum Christum.

Alleluia!

Jacob ReinerHodie Christus natus est

Hodie Christus natus est,

Hodie Salvator apparuit,

Hodie in terra canunt angeli,

Laetentur archangeli,

Hodie exultant iusti dicentes:

Gloria in excelsis Deo,

Alleluia.

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Mykola Leontovych (Arr. Keith Roberts)Carol of the Bells

Hark! How the bells,

sweet silver bells,

all seem to say,

throw cares away.

Christmas is here,

bringing good cheer,

to young and old,

meek and the bold.

Ding dong ding dong,

that is their song.

With joyful ring,

all carolling,

one seems to hear

words of good cheer,

from everywhere,

filling the air.

Oh how they pound,

raising the sound,

o’er hill and dale,

telling their tale.

Gaily they ring,

while people sing

songs of good cheer,

Christmas is here.

Merry Christmas,

Merry Christmas.

On, on they send,

on without end,

their joyful tone

to every home

Ding dong ding!

Bob ChilcottThe Shepherd’s Carol

We stood on the hills, Lady,

Our day’s work done,

Watching the frosted meadows

That winter had won.

The evening was calm, Lady,

The air so still,

Silence more lovely than music

Folded the hill.

There was a star, Lady,

Shone in the night,

Larger than Venus it was

And bright, so bright.

Oh, a voice from the sky, Lady,

It seemed to us then

Telling of God being born

In the world of men.

And so we have come, Lady,

Our day’s work done,

Our love, our hopes, ourselves,

We give to your son.

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Canto tradizionale (Arr. Robert Rice)It came upon the midnight clear

It came upon the midnight clear,

That glorious song of old,

From angels bending near the earth

To touch their harps of gold;

“Peace on the earth, good will to men

From heaven’s all-gracious King”

The world in solemn stillness lay

To hear the angels sing.

Still through the cloven skies they

come

With peaceful wings unfurled,

And still their heavenly music floats

O’er all the weary world;

Above its sad and lowly plains

They bend on hovering wing,

And ever o’er its Babel-sounds

The blessed angels sing.

Yet with the woes of sin and strife

The world has suffered long;

Beneath the angel-strain have rolled

Two thousand years of wrong;

And man, at war with man, hears not

The love song which they bring;

O hush the noise, ye men of strife,

And hear the angels sing!

And ye, beneath life’s crushing load,

Whose forms are bending low,

Who toil along the climbing way

With painful steps and slow,

Look now! for glad and golden hours

Come swiftly on the wing;

Oh, rest beside the weary road

And hear the angels sing!

For lo! the days are hast’ning on

By prophet bards foretold,

When, with the ever-circling years

Comes round the age of gold;

When Peace shall over all the earth,

Its ancient splendours fling,

And all the world give back the song,

Which now the angels sing. Amen.

Ruggiero GiovannelliHodie Christus natus est

Hodie Christus natus est,

Hodie Salvator apparuit,

Hodie in terra canunt angeli,

Laetentur archangeli,

Hodie exultant iusti dicentes:

Gloria in excelsis Deo,

Alleluia.

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Arvo PärtBogoróditse Djévo

Bogoróditse dyévo, raduisya,

Blagodatnaya Mariye

Gospod s Toboyu.

Blagoslovenna Ty v zhenakh,

I blagosloven plod chreva Tvoyevo,

Yako Spasa rodila

yesi dush nashikh.

O Madre di Dio

Ave Vergine Madre di Dio,

Maria piena di grazia,

il Signore è con te.

Tu sei benedetta fra tutte le donne,

e benedetto è il frutto del tuo seno,

perché tu hai generato

il Salvatore delle nostre anime.

Peter WarlockBethlehem down

“When He is King

we will give Him the Kings’ gifts,

Myrrh for its sweetness,

and gold for a crown,

Beautiful robes”,

said the young girl to Joseph,

Fair with her firstborn

on Bethlehem Down.

Bethlehem Down

is full of the starlight,

Winds for the spices,

and stars for the gold,

Mary for sleep,

and for lullaby music

Songs of a shepherd

by Bethlehem fold.

When He is King,

they will clothe Him in grave sheets,

Myrrh for embalming,

and wood for a crown,

He that lies now

in the white arms of Mary,

Sleeping so lightly

on Bethlehem Down.

Here He has peace

and a short while for dreaming,

Close huddled oxen

to keep Him from cold,

Mary for love,

and for lullaby music,

Songs of a shepherd

by Bethlehem fold.

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John RutterThere is a flower

There is a flower sprung of a tree,

The root thereof is called Jesse,

A flower of price;

There is none such in paradise.

This flower is fair and fresh of hue,

It fadeth never, but ever is new;

The blessed branch this flower

on grew

Was Mary mild that bare Jesu;

A flower of grace; Against all sorrow

it is solace.

The seed hereof was Goddess and,

That God himself sowed with

his hand,

In Nazareth, that holy land,

Amidst her arbour a maiden found

This blessed flower

Sprang never but in Mary’s bower.

When that fair flower began to spread

And his sweet blossom began

to bed,

Then rich and poor of every land

They marveled how this flower

might spread,

Till kings three

That blessed flower came to see.

(Alleluia)

Angels there came from heaven’s

tower

To look upon this freshele flower,

How fair he was in his colour

And how sweet in his savour,

And to behold

How such a flower might spring

in gold.

There is a flower sprung of a tree,

The root thereof is called Jesse,

A flower of price;

There is none such in paradise.

Jan Pieterszoon SweelinckHodie Christus natus est

Hodie, hodie Christus natus est.

Noe, Noe, Noe.

Hodie, hodie Salvator apparuit.

Alleluia.

Hodie, hodie in terra canunt angeli,

Laetantur archangeli.

Noe, Noe, Noe.

Hodie, hodie exultant justi dicentes:

Gloria in excelsis Deo, Alleluia.

Noe, Noe, Noe.

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Bob ChilcottWe are

I note the obvious differences

In the human family.

Some of us are serious,

Some thrive on comedy.

Some declare their lives are lived

As true profundity,

And others claim they really live

The real reality.

The variety of our skin tones

Can confuse, bemuse, delight,

Brown and pink and beige

and purple,

Tan and blue and white.

I’ve sailed upon the seven seas

And stopped in every land,

I’ve seen the wonders of the world,

Not yet one common man.

I know ten thousand women

Called Jane and Mary Jane,

But I’ve not seen any two

Who really were the same.

Mirror twins are different

Although their features jibe,

And lovers think quite different

thoughts

While lying side by side.

We love and lose in China,

We weep on England’s moors,

And laugh and moan in Guinea,

And thrive on Spanish shores.

We seek success in Finland,

Are born and die in Maine,

In minor ways we differ,

In major we’re the same.

I note the obvious differences

Between each sort and type,

But we are more alike, my friends,

Than we are unalike.

We are more alike, my friends,

Than we are unalike.

We are more alike, my friends,

Than we are unalike.

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Toby HessionMaster of Music

Glory of architect, glory of painter,

and sculptor, and bard,

living forever in temple

and picture and statue and song,

Look how the world with the lights

that they lit is illumined and starred,

Brief was the flame of their life,

but the lamps of their art burn

long!

Where is the Master of Music,

and how has he vanished away?

Where is the work that he wrought

with his wonderful art in the air?

Gone, it is gone like the glow

on the cloud at the close of the day!

The Master has finished his work,

and the glory of music is where?

Once, at the wave of his wand,

all the billows of musical sound

Followed his will, as the sea

was ruled by the prophet of old:

Now that his hand is relaxed,

and his rod has dropped to the

ground,

Silent and dark are the shores

where the marvelous harmonies

rolled!

Nay, but not silent the hearts

that were filled by that life-giving

sea;

Deeper and purer forever

the tides of their being will roll,

Grateful and joyful, O Master,

because they have listened to

thee,

The glory of music endures

in the depths of the human soul.

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Patrick Dunachie controtenoreTimothy Wayne-Wright controtenoreJulian Gregory tenoreChristopher Bruerton baritonoChristopher Gabbitas baritonoJonathan Howard basso

The King’s Singers

Fondato nel 1968 da sei studenti del King’s College di Cambridge, l’ensemble dei King’s Singers è diventato in poco tempo uno dei più popolari gruppi “a cappella” prima in Gran Bretagna e poi nel mondo. Con un repertorio sterminato che copre sei secoli di musica dal medioevo alla musica contemporanea, folk e pop si è esibito nelle maggiori sale da concerto e cattedrali di tutto il mondo. Il loro stile associa perfezione tecnica, sicurezza di gusto, humour e curiosità verso l’attualità musicale.Collabora inoltre regolarmente con orchestre di primo piano quali London Symphony Orchestra, BBC Concert Orchestra, Chicago Symphony Orchestra e artisti quali Placido Domingo, Kiri Te Kanawa, Emanuel Ax, Barbara Hendricks, Evelyn Glennie (con la quale ha inciso Street Songs), George Shearing, Bill Dobbins, Art Farmer, Bruce Johnston dei Beach Boys e Paul McCartney.Sono oltre duecento i nuovi lavori commissionati o dedicati all’ensemble

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da compositori quali Luciano Berio, György Ligeti, Nico Muhly, John Rutter, Toru Takemitsu, Sir John Tavener e Eric Whitacre.All’attività concertistica con 120 concerti all’anno, i King’s Singers condividono la loro arte anche in numerosi incontri, master class e workshop per cantanti di tutte le età e livello; molte di queste attività servono a sostenere gli scopi benefici della The King’s Singers Foundation.Hanno al loro attivo oltre 150 registrazioni che hanno meritato due Grammy Award, un Emmy Award e un posto nella “Grammophone Hall of Fame”. Sono inoltre ospiti regolari di importanti trasmissioni televisive.Nella stagione 2017/18 festeggiano il loro 50° anno di attività con un “GOLD tour” intorno al mondo, un cofanetto di 3 CD intitolato GOLD, nuove commissioni a compositori, video e nuove pubblicazioni di musiche scritte per loro.L’ensemble è stato ospite della nostra Società nel 1976, 1978, 1992, 1994 e 1996, 2003, 2013 e 2015.

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I GIOVANI VINCITORI DEL PREMIO DEL CONSERVATORIO DI MILANO 2017 La giuria del concorso è formata dai musicisti Ospiti di Casa Verdi piazza Buonarroti 29, Milanoil giovedi dalle ore 17 alle ore 18

Premio Sergio DragoniA CASA VERDI... QUASI UN TALENT SHOW MUSICALE

INFORMAZIONI [email protected]à del Quartetto di Milano via Durini 24 - 20122 MilanoTel 02 795 393 www.quartettomilano.it

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IN VENDITA PRESSO

Ingresso € 2

Società del Quartetto via Durini 24, Milano, da lunedì a venerdì ore 13,30 - 17,30

Casa Verdi piazza Buonarroti 29, Milano, a partire dalle 16,15 nei giornidi concerto

DATE

gennaio 11, 18febbraio 1, 8, 15, 22marzo 1, 8, 15, 22aprile 5, 12, 19maggio 3, 10, 17, 24, 31

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7 concertia Natale, regala il coupon da 50 Euro

20.1

27.1

28.4

24.3

10.29.3

3.2

sabato 20.1 ore 17,30 Quartetto Echos

sabato 27.1 ore 17,30 Quartetto Dàidalos

sabato 3.2 ore 17,30 Quartetto Maurice

sabato 10.2 ore 17,30 Quartetto Fauves

giovedi 9.3 ore 18,30 Quartetto di Cremona

sabato 24.3 ore 17,30 Quartetto Indaco

sabato 28.4 ore 17,30 Quartetto Epos

Società del Quartetto di Milanovia Durini, 24 | T 02 [email protected]

Quartetti d’ItaliaA VILLA NECCHI CAMPIGLIO Via Mozart 14 Milano

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Sala Verdi del Conservatorio ore 20,30via Conservatorio, 12

DICEMBRE martedì 5 | Angela Hewitt pianoforte martedì 19 | The King’s Singers

GENNAIO martedì 16 | Sir András Schiff pianoforte martedì 23 | Katia e Marielle Labèque pianoforti martedì 30 | Europa Galante

FEBBRAIO martedì 6 | Jan Lisiecki pianoforte martedì 13 | Le Concert des Nations, Jordi Savall viola da gamba e direzione martedì 20 | Sir András Schiff pianoforte martedì 27 | Joshua Bell violino, Sam Haywood pianoforte

MARZO martedì 6 | Quartetto Artemis martedì 13 | Daniel Lozakovich violino venerdì 23 | Radu Lupu pianoforte

APRILE martedì 10 | Quartetto Mucha

MAGGIO martedì 8 | Divertimento Ensemble martedì 15 | Quartetto Jerusalem giovedì 24 | Murray Perahia pianoforte

per informazionitel. 02 795393

www.quartettomilano.it

4 concerti, a sceltaa Natale, regala il coupon da 100 Euro

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Grazie ai musicisti che hanno dato prestigio al Quartetto e ai Soci che l’hanno sostenuto e lo sostengono!

Vogliamo esprimere gratitudine ai Soci d’Onore, e prima di tutto ai grandi musicisti che hanno contribuito al successo del Quartetto nei suoi 153 anni di attività (da Richard Strauss e Anton Rubinstein nei lontani anni dell’800 a Rudolf Serkin, Mieczyslav Horszowski e Ton Koopman in tempi più vicini), ai Soci Vitalizi, ai Soci Benemeriti, fra i quali i “fedelissimi” con oltre 50 anni di associazione, ai Sostenitori, che col loro contributo annuale esprimono il loro apprezzamento per il Quartetto, e vorremmo crescessero sempre più.

Soci d’Onore

Johann Becker (1888), Franco Faccio (1888), Charles Gounod (1888), Joseph Joachim (1888), Joachim Raff (1888), Anton Rubinstein (1888), Pablo de Sarasate (1888), Richard Strauss (1888), August Wilhelmj (1888), Antonio Bazzini (1892), Felix Mottl (1892), Mieczyslav Horszowski (1985), Rudolf Serkin (1985), Ton Koopman (2003), Francesco Cesarini (2006), Harry Richter (2006), Giancarlo Rusconi (2017)

Soci Vitalizi

Gerardo Broggini, Paolo Dardanelli, Tomaso Davico di Quittengo, Carla Giambelli, Antonio Magnocavallo, Maria Majno, Francesca Moncada di Paternò,Carlo Vittore Navone, Gian Battista Origoni della Croce, Franca Sacchi, Luca Sega, Società del Giardino, Beatrice Svetlich, Pietro Svetlich, Paolo Terranova

Soci Benemeriti

Domenico Arena, Sandro Boccardi, Salvatore Carrubba, Francesco Cesarini, Philippe Daverio, Francesca del Torre Astaldi, Fondazione Sergio Dragoni, Anna Maria Holland, Carlo Musu, Quirino Principe, Sua Eminenza Gianfranco Ravasi, Harry Richter, Carlo Sini

I fedelissimi (soci da oltre 50 anni)

Francesco Adami, Ladislao Aloisi in memoriam, Ester Ascarelli, Margherita Balossi Barbiano di Belgiojoso, Maria Piera Barassi Livini, Carlo Barassi,Cecilia Bicchi,Maria Luisa Bonicalzi, Alessandra Carbone, Paolo Carbone, Paolo Carniti, Claudio Citrini, Mathias Deichmann, Giuseppe Deiure, Maria Cristina Delitala, Antonio Delitala, Roberto Fedi, Renzo Ferrante, Anna Ferrante, Salvatore Fiorenza, Maria Teresa Fontana, Anna Genoviè, Emma Guagnellini, Riccardo Luzzatto, Federico Magnifico, Antonio Magnocavallo, Giovanna Marziani Longo, Giovanni Miserocchi, Jacqueline Molho, Davy Molho, Giuseppe Mottola, Anna Mottola, Luciano Patetta, Luisella Patetta Deiana, Maria Carla Peduzzi, Giancarlo Rusconi, Pietro Saibene, Giuliana Saibene, Maria Vittoria Saibene, Giovanni Scalori, Luigi Scalori in memoriam, Luciano Scavia, Angelo Mario Sozzani, Ilaria Stendardi Antonini, Luca Trevisan, Giovanni Weisz

Soci Sostenitori

Marco Bisceglia, Ilaria Borletti Buitoni, Alberto Conti, Nora del Torre, Liliana Konigsman Sacerdoti, Marco Magnifico Fracaro

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Tel 02 795 393 | [email protected]

via Durini 24 - 20122 Milano |

www.quartettomilano.it

Per la stagione 2017/18 la Società del Quartetto ha attivato i seguenti progetti in collaborazione con: CONSERVATORIO “G. VERDI” Biennio di Discipline storiche, critiche e analitiche della musica

PROGETTO NOTE DI SALA

Maria Grazia Campisi, Giulia Ferraro, Lorenzo Paparazzo, Paola Rossetti, Creusa Suardi, Maurizio Tassoni

Supervisori: Pinuccia Carrer docente di Discipline musicologiche e Antonio Schilirò ex docente di Storia della musica

FONDAZIONE ARNOLDO E ALBERTO MONDADORI

PROGETTO EDITORIALE SOCIAL NETWORK

Alice Gualandris, Marta Mazzucchelli, Irene Milazzo, Valerio Talevi

Docente: Marco Cadioli

IED, ISTITUTO EUROPEO DI DESIGN

PROGETTO GRAFICO PROGRAMMA DI SALA

Camilla Agazzone, Alessia Arrighetti, Antonija Bubalo, Edoardo Campagner, Arianna Cassani, Tommaso De Bonis, Federico A. Fava, Sofia Fonda, Alice Porcella, Federico Sartori, Giulia Sigismondi

Staff: Dario Accanti coordinatore del corso triennale in Graphic Design, Sara Canavesi assistente triennale

Docente: Silvia Lanza, Studio 150up

PROGETTO FOTOGRAFICO Cristiana Cappucci, Valentina Colombo, Ilaria Cutuli, Eleonora Dottorini, Angela Guastaferro, Alessio Keilty, Marta Lunardi, Andrea Puxeddu, Luca Taddeo

Staff: Silvia Lelli coordinatrice del corso di formazione avanzata, Sabrina Radice assistente Master

Docente: Silvia Lelli

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PROSSIMO CONCERTO martedì 16 gennaio 2018 | ore 20,30

SALA VERDI DEL CONSERVATORIO

CLASSICA HDMUSICA PERI TUOI OCCHI

“La musica esprime ciò che non può essere dettoe su cui è impossibile rimanere in silenzio”

Victor-Marie Hugo

Sir András Schiff pianoforte

András Schiff è un vero amico del Quartetto. Quest’anno festeggeremo i 30 anni dal suo esordio. Ungherese di nascita, naturalizzato britannico, fiorentino per residenza, per la nostra Società, ha messo in programma grandi cicli monografici (Bach, Beethoven), magistrali per rigore e completezza. Ma Schiff sa anche creare serate caleidoscopiche. Così è il nuovo appuntamento: un universo di pezzi brevi, liberi e fantasiosi, sciolti o aggregati, da Bach a Beethoven, a Mendelssohn. Sono miniature ancora romantiche la cui tradizione sembra finire con Brahms; e che sono pronte a trasformarsi in tessere di nuovi mosaici espressionisti.