CONTROVERSIA TRONCO COMUNE Rivascolarizzazione chirurgica Pierluigi Stefàno.
Tecnica Chirurgica Gemini Light Italiano
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Knee System SL
MIT-K
Tecnica mininvasiva
per protesi totale di ginocchio GEMINI SL
Tecnica chirurgica
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Presentato da:
Link Italia S.P.A.
Via Cascina Belcasule, 11 20141 Milano, Italy
Tel. +39 02 53 54 21
Fax +39 02 53 54 23 50
E-mail: [email protected]
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Informazionisupplementari
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Indicazioni,
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MIT-K
Tecnica mininvasiva
per protesi totale di ginocchio GEMINI SL
Knee System SL
Descrizione del sistema
Tecnica mininvasiva MIT-K ginocchioGEMINI SL Total Knee ReplacementIndicazioni/Controindicazioni
Tecnica chirurgica MIT-K
Pianificazione preoperatoriaApproccioPreparazione del piatto tibialePreparazione della resezione femoro distale(intercapedine di estensione)Esaminazione dellintercapedine di estensione e degli assiPreparazione finale del femoreRiduzione di provaImpiantoTest funzionale
Informazioni supplementari
Informazioni importanti
Indicazioni e controindicazioni specificateInformazioni importanti per luso dei nostri impianti
Sommario
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La strumentazione di nuova conce-
zione allo stato dellarte e il sistema
di navigazione opzionale compute-
rizzato BLU-IGS (di Orthokey) facili-
tano lallineamento preciso degli assi
e il posizionamento delle guide di
resezione. Gli strumenti sono compatti e quindi
non urtano contro il tessuto molle circostante.
Queste caratteristiche garantiscono la massi-
ma durata dellarticolazione artificiale e un
funzionamento ottimale; inoltre, la tecnica
mininvasiva consente tempi di convalescenza
minori.
Descrizione del sistema
Tecnica mininvasiva MIT-K ginocchio
Precisa e conservativa
Impianto preciso con conservazione del tessuto
Il successo dellartroplastica totale del ginocchio dipende da:
allineamento corretto dellasse dellarto inferiore;
buon equilibrio di tessuti molli;
fissazione primaria stabile dellimpianto.
La tecnica mininvasiva MIT-K un intervento che conserva il tessuto per
limpianto della protesi GEMINI attraverso una piccola incisione. La differenza
di questa tecnica consta nel fatto che permette di conservare muscoli, tendini
e legamenti con una minore perdita ematica sia durante sia dopo lintervento chirurgico.
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La protesi totale di ginocchio LINK GEMINIcon i suoi impianti e strumenti specifici
fa parte del concetto LINKSLKnee Family
SLsta per System-integrated SoLution (soluzione integrata nel sistema):
qualsiasi componente dellimpianto pu essere combinato con qualsiasi altro
componente del sistema;
sistema unico per impianto standard e revisione.
I criteri essenziali per ottenere buoni risultati nellartroplastica delginocchio sono fissazione a lungo termine, componenti dellimpianto
anatomicamente corrette e una tecnica dimpianto riproducibile.
Limpianto per ginocchio LINK GEMINI per la sostituzione prima-
ria cementabile o senza cemento di ginocchia danneggiate com-
bina principi di progettazione comprovati e testati, ma anche innovativi.
La progettazione delle componenti femorali e tibiali e unampia scelta di
misure garantisce la stabilit primaria. Le componenti tibiali sono disponibili
con un anello mobile o un anello fisso. La finitura ottimale della superficie e il
nostro doppio rivestimento TiCaP
(titanio/fosfato di calcio) forniscono unafissazione secondaria per limpianto senza cemento.
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Descrizione del sistema
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Flessibilit
Le resezioni realizzate per la protesi totale del ginocchio
GEMINI consentono al chirurgo di passare in via intra-
operatoria agli impianti SLa rotazione o a cerniera e
di usare le versioni MEGASYSTEM-C, se indicate, con
lausilio di pochi strumenti supplementari, poich
ogni sistema per ginocchio della SL Knee Family
compatibile con la stessa resezione ossea (si veda a
pagina 6).
Modularit
Con un meccanismo uniforme per fissare gli inserti di
polietilene ai piatti tibiali di metallo, possibile combina-
re una componente femorale di qualsiasi dimensione
con un piatto tibiale metallico di qualsiasi forma-
to nellambito della gamma di prodotti GEMINI
SL. Occorre assicurarsi che la componente
femorale scelta sia della stessa misura dellin-
serto di polietilene. Questo consente al chirurgo
unelevata flessibilit intraoperatoria. Il sistema
GEMINI SL dispone di una serie di dimensioni femora-
li e tibiali, che offrono al paziente un trattamento senza
compromessi.
Componente femorale
Un fattore importante che contribuisce ad elevare la
durata del funzionamento del sistema GEMINI SL il
collegamento di attrito tra le superfici di fissazione e i
condili femorali resecati, oltre alla forma esterna della
componente femorale che modellata sulla base
dellanatomia del ginocchio e della funzione dellimpian-
to. Lelevata protezione rotulea evita che la rotula funzio-
ni a scatto in caso di patella alta. Il solco patellare
profondo accuratamente formato consente un tracking
anatomico della rotula ossea o della componente rotulea
in tutte le posizioni.
La componente femorale disponibile in due versioni
(cementabile e senza cemento) e pu essere combinata
con i piatti tibiali di metallo ad anello mobile o fisso.
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Descrizione del sistema
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* Fabriciani C. et al.: Total Knee Arthroplasty, Tibial Components: Design and Surfaces,Cementless Arthroplasty, M. DArienzo, R. Civinni, B. Pavolini, Aulo Gaggi Editore, Bologna
Crownshiled R.D., Murase K., Pedersen D.R.: An analysis of tibial component design in totalknee arthroplasty. Presented at the 28th Annual ORS, New Orleans, Jan 19-21, 1982
Walker P.S. et al.: Fixation of Tibial Components of Knee Prostheses, JBJS 63-A, No.2, 1981, pp. 258-267
Walker P.S., Hu-Ping Hsu, Zimmermann R.A.: A comparative study of uncemented tibial components,J. of Arthrop., Vol. 5, No. 3, 1990, pp. 248
** Christine S. Heim,BSc, Paul D. Postak, BSc, Nicholas A. Plaxton, MS, A. Seth Greenwald, DPhil (Oxon):Classification of Mobile-Bearing Knee Designs: Mobility and Contraint, The JBJS (American) 83:S32-37 (2001)
Protesi totale di ginocchio GEMINI SL
Componente tibiale
Le componenti tibiali GEMINI sono modellate sullana-
tomia della testa tibiale e sono disponibili varianti sini-
stre e destre. Durante varie prove*, il cono centrale e le
barrette a irradiazione esterna verso il lato dorsale
hanno mostrato di proteggere da forze di attrito, rotazio-
ne e, soprattutto, da carichi in varo/valgo che provoca-
no lallentamento. Le spine coniche alle estremit delle
barrette trasmettono lateralmente le forze verso losso
corticale che sostiene il peso.
La superficie concava del piatto tibiale ad piatto mobile
(A) crea una congruenza delle superfici articolari in
estensione, permettendo contemporaneamente ai con-
dili femorali di scorrere a mano a mano che la flessione
aumenta. La distribuzione del carico su una superficie
ampia limita lusura del polietilene. Il piatto rotante
separa il funzionamento dal movimento sulle superfici
articolari, permettendo cos alle strutture dei tessuti
molli di assumere il controllo sul movimento, il che con-
sente di realizzare una cinematica naturale. Inoltre, la
fissazione dellimpianto viene risparmiata. Il solco pro-
fondo nel piatto tibiale stabilizza il ginocchio, anche
in caso di legamento crociato posteriore deficita-
rio**.
In caso di buona stabilit articolare, laddove legamenti
e capsula sono intatti disponibile un piatto tibiale
con un piatto di polietilene fisso sostituibile (B).
Rivestimento cono-morsa/steli protesici
Il cono sotto il piatto tibiale di metallo permette il colle-
gamento di un rivestimento (C). In caso di instabilit o,
in particolare, di qualit dellosso insufficiente, questo
cono consente di collegare uno stelo cementato (D) o
non cementato (E).
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GEMINI SL
*** Cunningham B W et al.: General Principles of Total Disc Replace-
ment Arthroplasty, Spine, Vol. 28, No. 20 Suppl., 2003
Resezioni compatibili con protesi di ginocchio
a rotazione e a cerniera Endo-Model SL
Le resezioni tibiali e femorali per le misure 2, 3 e 4 della
protesi totale di ginocchio LINK GEMINI sono identiche
a quelle richieste per le misure corrispondenti della prote-
si del ginocchio a rotazione e a cerniera Endo-Model
SL:
Dopo la resezione del femore (per la quale necessaria la
strumentazione supplementare 16-0001/02 per protesi delginocchio Endo-Model SL), in fase intraoperatoria o di
revisione possibile passare al sistema di protesi totale di
ginocchio SL.
Protesi totale di ginocchio GEMINI SL
Ancoraggio
Le superfici di contatto con losso sulle componenti
tibiali e femorali presentano una macrostruttura a nido
dape SMS (Squarical Monobloc Structure) e unulteriore
microstruttura per la fissazione con cemento. Per la fissa-
zione senza cemento, sono disponibili impianti con il dop-
pio rivestimento* TiCaP (titanio e fosfato di calcio).
* Doppio rivestimento TiCaPTitanio (Ti)/
fosfato di calcio (CaP)
Il rivestimento TiCaP si applica agli impianti nebulizzando
prima uno strato altamente poroso di titanio di circa
200 m** di spessore sulla superficie dellimpianto usando
la tecnologia al plasma con vuoto. Sulla sommit della
superficie porosa, con un processo elettrochimico viene
depositato uno strato di ca. 20 m** di spessore di fosfato
di calcio estremamente stabile da un punto di vista mecca-
nico, che favorisce la crescita endogena nello strato di
titanio a cellule aperte. Gli esperimenti animali hanno dimo-
strato una crescita endogena sul 47,9% della superficie
implantare.***
La misura 2 GEMINI SLcorrisponde alla misura small della
protesi di ginocchio a rotazione
La misura 3 GEMINI SL corrisponde alla misura medium
della protesi di ginocchio a rotazione
La misura 4 GEMINI SLcorrisponde alla misura large della
protesi di ginocchio a rotazioneProtesi di ginocchio a
rotazione SL
Descrizione del sistema
** Lo spessore degli strati di titanio varia a seconda dei diversi tipi diimpianti.
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Navigazione
La protesi totale di ginocchio LINK GEMINI pu essere esplorata mediante il
sistema di navigazione senza imaging BLU-IGS (di Orthokey).
Indicazioni/Controindicazioni
Nota bene: le indicazioni/controindicazioni specificate
sono elencate a pagina 34.
Protesi totale di ginocchio GEMINI SL
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Per lidentificazione preoperatoria dei riferimenti anatomici nel ginocchio,vengono effettuate radiografie in ortostatismo dellintero arto inferiore siasul lato sano, sia sul lato deficitario. Langolo tra lasse anatomico (centrodel ginocchio canale intramidollare) e lasse meccanico (centro della testafemorale centro del ginocchio centro della caviglia fino al raggio sul2dito del piede) definisce langolo in valgo (fig. 01).
Questi angoli devono essere stabili per entrambe le ginocchia. Langolo invalgo di un ginocchio sano va da 5 a 7. Questo angolo deve essere deter-minato prima di eseguire la resezione femorale distale mediante un confron-to con larticolazione sana per ripristinare questo angolo in valgo nell'artico-lazione deficitaria.
La misura appropriata dellimpianto pu essere accertata in via preoperato-ria usando schemi ai raggi X. (Schemi ai raggi X: si veda lopuscolo sullatecnica chirurgica standard GEMINI SL, pagina 27). Le dimensioni dellim-pianto determinano le resezioni richieste.
1 Pianificazione preoperatoria
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In lieve flessione, eseguire unincisione rettilinea sopra la rotula finoalla tuberosit tibiale.
Praticare unincisione mediale parapatellare attraverso il retinacolopatellare, la capsula e la membrana sinoviale.
Durante lesecuzione dellincisione parapatellare, dislocare lateralmen-te la rotula per esporre larticolazione femoropatellare. Si accede alleparti mediali, laterali e intracondilari dell'articolazione rimuovendo lasinovia ipertrofica e parti del cuscinetto adiposo.
Per evitare limpingement postoperatorio e adesioni, eliminare la sinovia
in eccesso. Alcuni chirurghi preferiscono la sinoviectomia totale.
2Approccio
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3Preparazione del piatto tibiale allineamento extramidollare
Eliminare gli osteofiti sul femore e sulla tibia, soprattutto quelli intorno ai legamenti collaterali, in quanto potrebbero
influire sull'equilibrio dei tessuti molli. Esporre circa 2,5 cm della tibia prossimale sul lato ventrale e mediale. Con ilginocchio flesso a 90, la tibia pu essere ulteriormente ruotata per una migliore visualizzazione.
Per lallineamento esterno della resezione tibiale, assemblare la guida extramidollare e reimpostarla in base alla lun-ghezza della tibia.
3.1 Assemblaggio della guida extramidollare
Lallineamento dellasta si realizza con lasta tele-scopica prossimale (a) e il tubo telescopico dista-le (b). Per lassemblaggio, inserire la guida ditaglio tibiale (c) (si noti che esistono versionidestre e sinistre) nellasta telescopica prossimale(a) e quindi inserire entrambe nel tubo telescopicodistale (b).
Collegare lasta di allineamento alla pinza podali-
ca. La vite di fermo (f) sulla pinza podalica deveessere allentata e rimossa.
Nota:
Filetto di sicurezza! Per allentare la vite, esistonodue sezioni filettate separate.
Far scorrere lasta di allineamento sul braccio diposizionamento e fissarla provvisoriamente inposizione neutra usando la vite di fermo (g).
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3.2 Posizionamento della guida extramidollare
Posizionare ora la guida extramidollare assemblata(fig. 05) sulla tibia.
Lo strumento di allineamento collegato alla caviglia conla pinza podalica, con la punta dello strumento di allinea-mento inizialmente appoggiata intorno allinserzione dellegamento crociato anteriore, in posizione approssimati-vamente centrale rispetto alleminenza intercondiloideasul piatto tibiale (fig. 06).
Inserire quindi la punta con un martello. Lo strumento diguida pu ancora essere ruotato (fig. 07).
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3.3 Allineamento rotazionale e dellasse
Per stabilire lallineamento rotazionale corretto e la posi-zione in varo/in valgo, allineare lo strumento centralmentelungo lasse dello stelo tibiale ed estendere una linea pro-iettata verso il secondo dito del piede (fig. 08). A titolo diausilio, il centro della tibia, la tuberosit tibiale e il raggiosul secondo dito del piede possono essere contrassegna-ti con un pennarello sterile.
Quando lasta di allineamento tibiale sembra parallela allatibia ventrale, vista di lato, la guida di taglio neutra, valea dire che non presenta alcuna pendenza dorsale.
La pendenza dorsale raccomandata di 5. Dopo averallentato la vite di fermo distale (g), possibile inclinare lostrumento di allineamento spostando lasta di allineamen-to e quindi impostandola sulla pendenza dorsale deside-rata di 5. Una volta che si trovano nella posizione corret-ta, la vite di fermo (g) e la vite di fissaggio (f) sul tubotelescopico distale possono essere serrate (fig. 09).
Nota:
Per fissare lallineamento rotazionale e assiale, lo stru-mento pu essere fissato nel piatto tibiale con un perno di
fissaggio.
Per stabilire il livello di resezione, posizionare lo stilo (d)della guida di taglio tibiale sulla guida di taglio (c).
3 Preparazione del piatto tibiale allineamento extramidollare
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3.4 Determinazione del livello di resezione
tibiale
Lo stilo facilita due diverse impostazioni per rese-
zione standard e riresezione. Normalmente vieneutilizzata la resezione standard (10). Nel caso incui sia necessaria la riresezione che tuttavia nonpu essere impostata riposizionando la guida ditaglio, impostare 2 (riresezione).
Inserire lo stilo (d) e il montante (e) insieme nellaguida di taglio (c). Allineare lo stilo con il punto pialto dellarea meglio conservata del piatto tibiale.Stabilire il livello di resezione in considerazione delpiatto di metallo con linserto di polimetilene pisottile.
Landamento della resezione tibiale pu esserecontrollato con la maschera di taglio (fig. 11). In
questo momento possibile effettuare qualsiasicorrezione della posizione. Successivamente, fis-sare la guida di taglio tibiale con due perni inseritinei fori paralleli ventrali contrassegnati con 0(fig. 12 + 13).
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3Preparazione del piatto tibiale allineamento extramidollare
3.5 Resezione della tibia
Estrarre lo stilo e la vite di fissaggio (h) allentata perrimuovere con attenzione lasta di allineamentotibiale e la pinza podalica. Spingere la guida ditaglio tibiale il pi lontano possibile contro l'ossocorticale ventrale tibiale (fig. 14 + 15).
Lallineamento corretto pu essere controllato col-legando unasta di controllo.
Fissare la guida di taglio tibiale in posizione media-le con un terzo perno (fig. 15) ed eseguire la rese-
zione (fig. 16).
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3.6 Misurazione della tibia
Dopo la resezione, rimuovere il terzo perno e laguida di taglio tibiale. Lasciare in posizione i pernianteriori (fig. 17).
La misura dellimpianto tibiale pu essere stabilitaposizionando il calibratore tibiale appropriato. Lostrumento deve coprire losso corticale in manie-ra ottimale senza sporgere (fig. 18). possibileutilizzare anche una misura dellimpianto tibialecome indicatore della misura dellimpianto femo-rale.
4.1 Apertura della cavit femorale midollare
Per preparare il femore, piegare il ginocchio a 90.Per stabilire il punto dingresso (punto dintersezio-ne della linea bianca e dellasse transepicondilare)
per lapertura del femore, contrassegnarlo conlelettrobisturi. Generalmente si trova a ca. 35 mmdi distanza dal lato mediale superiore della fossaintercondilare. Dopo aver contrassegnato la lesinaper ossa, aprire la cavit midollare con una puntada trapano a spirale di 8 mm di diametro (fig. 19,19a + 19b).
4 Preparazione del femore resezione distale(intercapedine di estensione)
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4.2 Misurazione del femore
Introdurre l'asta di guida intramidollare e allentarela presa a T (fig. 20). Inserire il calibratore femorale.Puntare lo stilo di lato verso l'osso corticale ventra-le. La placca dorsale deve essere vicino ai condilidorsali (fig. 21).
Nota:
fondamentale evitare il tessuto molle tra lo stilo elosso corticale, per non influenzare la misurazione.Leggere la misura dellimpianto sulla scala dellostrumento. Per le misure intermedie, scegliere la
pi piccola delle due.
4.3 Resezione
femorale distale
(intercapedine di
estensione)
Collegare il blocco ditaglio distale, corri-spondente alla misuradel femore prescelta,con lo strumento diallineamento perlangolo in valgo (fig.22). Successivamen-te, impostare lango-lo in valgo determina-to in via preoperatoriae posizionare lo stru-
mento sullasta diguida intramidollare(fig. 23).
4 Preparazione del femore resezione distale(intercapedine di estensione)
Questa misura determinaladeguatezza della compo-nente femorale nella dimen-sione a/p. Per controllareladeguatezza m/l della com-ponente scelta, possibileutilizzare la componentefemorale di prova corrispon-dente.
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Prima di fissare il blocco di taglio distale con i dueperni, assicurarsi che almeno un condilo sia a con-tatto con lo strumento di allineamento e che siaimpostato langolo in valgo del lato corretto.
Inserire i due perni nei fori contrassegnati con 0(fig. 24 + 25).
Successivamente, estrarre lo strumento di allinea-mento per langolo in valgo dal blocco di tagliodistale. Rimuovere anche lasta di guida intramidol-lare.
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4 Preparazione del femore resezione distale(intercapedine di estensione)
Landamento della resezione distale pu essere con-trollato con la maschera di taglio.
Per migliorare la stabilit dello strumento, fissa-
re un terzo perno nel foro obliquo non contras-
segnato.
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Nella flessione a 90, eseguire la resezione distale(fig. 29 + 30) ed estrarre quindi il blocco di taglio.
Lasciare in posizione i due perni paralleli.
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Dopo aver pulito accuratamente il tessuto molle, inserire lo spaziatore corri-spondente alla misura della componente femorale e controllare lallineamentodellasse e la stabilit dellarticolazione in estensione (fig. 32 + 33).
Se non necessaria alcuna resezione ulteriore, ora possibile rimuovere i pernifemorali e tibiali.
5 Esaminazione dellintercapedine di estensione e degli assi
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6 Preparazione finale del femore
6.1 Impostazione della rotazione femorale
Sullo strumento di allineamento per la rotazioneesterna, impostare la misura della componentefemorale scelta e fissarla con un perno (fig. 34).
Lo strumento di allineamento consente di imposta-re una rotazione a 0, 3 e 5 in base alla tangentecondilare posteriore.
In alternativa, la rotazione esterna pu essereimpostata usando la linea bianca con lasta di alli-
neamento piccola al centro dello strumento.
Per lallineamento con la linea transepicondilare, leaste di allineamento piccole possono essere fissa-te sul lato mediale e laterale.
Una volta impostata la rotazione corretta, fissare lostrumento inserendo due perni nei fori mediali elaterali (fig. 35 + 36).
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Asta di allineamento per la
linea bianca
Allineamento con
lasse transepicon-
dilare
Impostazione della
rotazione in
relazione alla
tangente
condilare
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6.2 Esaminazione dellintercapedine di flessione
Il blocco di controllo femorale della misura appropria-ta si trova sui perni contrassegnati con 0. Il ginoc-chio flesso a 90. La resezione ventrale pu esserecontrollata dopo aver collegato lo stilo (fig. 38).
Posizionare ora lestremit a gradini dello spaziatoredella misura appropriata sotto il blocco di controllo con
il lato pi alto che sporge dal blocco di controllo (fig. 39).
possibile modificare la simulazione dellintercape-dine di flessione di +/- 2 mm spostando il blocco dicontrollo, vale a dire che il blocco di controllo pu
essere spostato di 2 mm verso il lato ventrale o dor-sale.
Eliminare lo strumento di allineamento, ma lasciare idue perni nellosso.
6 Preparazione finale del femore
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6.3 Resezione a/p del femore e delle faccette
Rimuovere il blocco di controllo femorale con iperni. Posizionare ladattatore a coda di rondineper il blocco di taglio femorale su questultimo,dove si possa muovere l iberamente. Ladattatore acoda di rondine per il blocco di taglio femoraleoffre tre opzioni: impostazione dellaltezza stan-dard o di correzioni di +/- 2 mm o di +/- 1 mm.Limpostazione dipende dallimpostazione effet-tuata precedentemente sul blocco di controllofemorale, che tiene conto della resezione anteriore(evitare intagli).
Incastrare il blocco di taglio con la presa e conlinseritore del blocco di taglio femorale e posizio-narlo (fig. 41 + 42).
Nota:
Landamento delle singole resezioni, ma soprattut-to del taglio ventrale, pu essere controllato con lamaschera di taglio.
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6 Preparazione finale del femore
Il blocco di taglio pu essere posizionato sulladat-tatore a coda di rondine in modo che si muovaliberamente oppure pu essere fissato stringendo lavite centrale ad esagono incassato (i) e inserendodue perni (fig. 43, 44 + 45).
In primo luogo, eseguire il taglio ventrale, poi quel-
lo dorsale e infine i tagli obliqui anteriore e poste-riore.
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Prima della resezione della troclea con il ceselloper la scanalatura rotulea intercondilare, allineare ilblocco di taglio in posizione leggermente lateralerispetto al centro.
Eseguire quindi la resezione della troclea con ilcesello.
In alternativa, eseguire la preparazione con laraspa.
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7 Riduzione di prova e controllo del funzionamento
Posizionare la componente femorale di prova corri-spondente con linseritore/estrattore.
Inoltre, inserire limpianto di prova nella posizionefinale con limpattatore (fig. 50 + 51).
Successivamente, posizionare le due guide di trapa-
natura e praticare i fori di fissazione con la punta aspirale di 5,5 mm di diametro (fig. 52).
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Rimuovere quindi limpianto femorale di prova.
Posizionare il calibratore tibiale appropriato edeseguire lallineamento rotazionale con laiuto
dellasta di allineamento extramidollare, prima dipreforare i due fori con la punta a spirale (fig. 53).
Avvertenza:
forare solo per alcuni millimetri e non fino al limiteo, in alternativa, contrassegnare con una lesina perossa.
Inserire la base tibiale di prova appropriata conlimpattatore inclusivo dellasta di allineamento(fig. 54 + 55).
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Dopo aver rimosso limpattatore, inserire la guidadi trapanatura (fig. 56) e fresare un perno di riferi-mento con il trapano (fig. 57).
Inserire il manicotto per la compressione del bloc-co di osso spugnoso nel foro con il compressoreper osso spugnoso comprensivo dellasta di alline-amento (fig. 58).
Rimuovere il compressore per osso spugnosogirandolo verso destra; il manicotto rimane in posi-zione (fig. 59).
7 Riduzione di prova e test funzionale
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8 Impianto
Inserire la componente femorale di prova con dueperni di fissazione e posizionarla. Posizionare lin-serto di prova (k) corrispondente. Introdurre lospessore pi sottile (m) con la pinza da inserimen-
to (l) (fig. 60). Effettuare quindi la riduzione diprova, con estensione, flessione del ginocchio econtrollare la tensione del legamento.
Nota:
assicurarsi che nessuna struttura ossea (ad es.osteofiti) o tessuto molle interferisca con la cineti-ca. Se necessario, la superficie intorno alla tacca,soprattutto sui condili dorsali, deve essere rilavo-rata con un piccolo cesello ricurvo.
Rimuovere quindi le componenti di prova.
8.1 Componenti tibiali
Descrizione generale delle versioni di coni e steli disponibili:
In via opzionale, sulla componente tibiale possibile posizionare un cappuccio conico (cementabile o senza cemento).Inoltre, esiste la possibilit di estensioni dello stelo (cementabili o senza cemento) in caso di instabilit o di osso insuf-
ficiente.
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Superfici articolari di polietilene Cappuccio conico + estensioni dello stelo
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In via opzionale, impattare la componente tibiale dimetallo insieme alle superfici articolari di polietilenepremontate. Per fare questo, usare limpattatore percomponenti metalliche comprensivo della superfi-
cie articolare in PE (anello mobile).
8.2 Componente femorale
Componente femorale cementata
Posizionare la componente femorale con la presadellimpattatore. Dopo aver applicato il cementoosseo preparato precedentemente in base alleistruzioni del produttore specifico, impiantare lacomponente femorale. Impattare la componentefemorale finale con la presa dellimpattatore(fig. 66).
Successivamente, usare limpattatore per finire diimpattare la componente femorale (fig. 67).
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Avvertenza:
Assicurarsi che il cemento osseo in
eccesso venga completamenterimosso e che sull'articolazione nonsiano rimaste particelle di cementoosseo libere.
Componente femorale senza
cemento
Come descritto per la versionecementata, la componente femora-le senza cemento va posizionata inmodo simile usando la presa dellim-pattatore. Posizionare la compo-
nente femorale e impiantarla con unpaio di colpi di martello delicati maefficaci.
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Ulteriori informazioni su:
Impianti e strumenti
GEMINI Knee System SL
Tecnica chirurgica standard
GEMINI Knee System SL
disponibili su richiesta.
Ulteriori informazioni su:
Tecnica chirurgica
Componenti rotulee
GEMINI Knee System SL
disponibili su richiesta.
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Informazioni supplementari
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Indicazioni e controindicazioni specificate:
Informazioni importanti
Indicazioni generali
Queste indicazioni/controindicazioni si riferiscono a casi standard. La decisione finale sullidoneit onon idoneit di un impianto per un paziente spetta al chirurgo sulla base della propria analisi indivi-duale e della propria esperienza.
Indicazione
Indicazione differenziale
Controindicazione
Controindicazione relativa
Obesit
Legamenti collaterali insufficienti
Muscolatura insufficiente
Mancata compliance o compliance non assicurata
Potenziale sovraccarico dellimpianto
Infezioni acute o croniche, locali o sistemiche
Allergie a uno qualsiasi dei materiali utilizzati
Gravi neuropatie, patologie muscolari, vascolari o altrecondizioni che mettono a rischio l'arto interessato
Sostanza ossea insufficiente o qualit dellosso tale daescludere una fissazione stabile dellimpianto
Osteoartrite del solco trocleare
Deformit in valgo/in varo
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WALDEMAR LINK GmbH & Co. KG, Hamburg
Informazioni importanti
Attenersi alle seguenti indicazioni per lutilizzo dei nostri impianti:
1. La scelta dellimpianto corretto estremamente importante.
La dimensione e la forma dellosso umano determinano la misura e la forma dellimpianto e limitano la capaci-
t di carico. Gli impianti non sono progettati per resistere a sollecitazioni fisiche illimitate. Le sollecitazioni nondevono superare i normali carichi funzionali.
2. La manipolazione corretta dellimpianto estremamente importante.
La forma di un impianto finito non deve essere modificata in nessun caso per evitare di ridurne la duratamedia. I nostri impianti non devono essere usati in combinazione con impianti di altri produttori.
Usare gli strumenti indicati per la tecnica chirurgica per garantire limpianto sicuro dei componenti.
3. Gli impianti non devono essere riutilizzati.
Gli impianti sono forniti nello stato sterile e sono solo monouso. Gli impianti usati non devono essere riutiliz-zati.
4. Anche il post-trattamento molto importante.
Il paziente deve essere informato dei limiti dellimpianto. La capacit di carico di un impianto non paragona-bile a quella dellosso sano!
5. Se non diversamente indicato, gli impianti sono forniti in confezione sterile.
Le seguenti indicazioni sono importanti per la conservazione degli impianti confezionati: Evitare cambiamenti improvvisi o eccessivi di temperatura. Gli impianti sterili nella loro confezione protettiva originale intatta possono essere conservati in edifici perma-
nenti fino alla data di scadenza indicata sulla confezione. Non devono essere esposti a gelo, umidit e lucesolare diretta o danneggiamenti meccanici.
Gli impianti possono essere conservati per 5 anni dalla data di produzione nella loro confezione originale. La
data di scadenza riportata sulletichetta del prodotto. Non utilizzare un impianto se la sua confezione stata danneggiata.
6. La rintracciabilit importante.
Usare gli adesivi di documentazione forniti per assicurare la rintracciabilit.
7. Ulteriori informazioni sulla composizione dei materiali sono disponibili dietro richiesta al produttore.
Osservare le istruzioni per luso!
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La tecnica chirurgica descritta stata redatta secondo le nostre migliori conoscenze e convinzioni, tuttavia non eso-nera il chirurgo dalla responsabilit di considerare debitamente le particolarit di ogni singolo caso.
Salvo diversa indicazione, tutti gli strumenti sono realizzati in acciaio inossidabile per uso chirurgico.
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