RI V I S T A D E L L ’ A U T O TRA S P O RT O APRILE ... · SRL, VIA VITTIME DI PIAZZA DELLA...

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ANNO 17 - NUMERO 105 - APRILE-MAGGIO 2013 - 0,52 - POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN A.P. 70% - N. 105/2013 PROVATO IN CAVA L’ASTRA HD9 84.48 TEST DAILY NATURAL POWER 136 CV SUCCESSO DI IVECO AL TRANSPOTEC 2013 GUARDA IL VIDEO APRILE-MAGGIO 2013 R I V I S T A D E L L A U T O T R A S P O R T O

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PROVATO IN CAVA L’ASTRA HD9 84.48TEST DAILY NATURAL POWER 136 CV

SUCCESSO DI IVECO AL TRANSPOTEC 2013

GUARDA IL VIDEO

APRILE-MAGGIO 2013

R I V I S T A D E L L ’ A U T O T R A S P O R T O

& 2 NUMERO 105 APRILE-MAGGIO 2013

prodotto focuseventi

Transpotec: siriparte da Verona

Successo di Iveco e dei brand di Fiat Industrial al salone del trasporto e della logistica

24 Dakar 2013:

la gara vista

da Miki Biasion

26 Iveco in action:

Arcese sceglie

gli Hi-Way

28 Iveco nel mondo:

novità da

Sudamerica,

Inghilterra, Russia

e Australia

Test su strada:Daily a metano

Provato il furgone 35S14GV/PNatural Power con motore a gasnaturale da 136 Cv

14 Test in cava per

l’Astra HD9 84.48

8x4 da 480 Cv

Bus a trazionealternativa

Gli autobus di Iveco Irisbus con catene cinematiche non convenzionali

20 Innovazione:

il futuro

del camion

visto da Iveco

4 10 17

DIRETTORE RESPONSABILE MAURIZIO PIGNATA DIRETTORE EDITORIALE EMANUELA DE VITA COMITATO DI REDAZIONE GIORGIO GARRONE(REDAZIONE), MONICA BERTOLINO, EMANUELA DE VITA, FEDERICO GAIAZZI, MARCO MONACELLI, MAURIZIO PIGNATA, SIMONA RICHINOCOLLABORATORI GIUSEPPE BELLETTI, SARA BUOSI, GIOVANNI CECCATO, ELISA FONTANA, CARLA FRANCONI, PIERLUIGI LUCCHINI, MARIONATALI, ALESSANDRO OITANA, FRANCO ORIOLO, GIUSEPPE PESCE, SERGIO PIPERNO BEER, MARTA RAVA, FRANCO ZORZETTO EDITORE SATIZSRL, VIA VITTIME DI PIAZZA DELLA LOGGIA, 25, 10024 MONCALIERI (TO) REDAZIONE GIORGIO GARRONE, VIA TRAIANO 10, 20149 MILANO,EMAIL [email protected] STAMPA SATIZ SRL – MONCALIERI (TO) REGISTRAZIONE TRIB. DI TORINO N. 5446 DEL 10/11/2000.È VIETATA LA RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE DI QUANTO PUBBLICATO SENZA AUTORIZZAZIONE

sommarioAPRILE-MAGGIO 2013

Rubriche44 Protagonisti

TNTNicolosi

Camion & Servizi

parts&services

Quelli Doc fannobene al camion

Perché i ricambi originali di Ivecomigliorano l’efficienza dei mezzi di trasporto

38

editoriale Camion&Servizi dedica il servizio d’apertura di questo numero al Transpotec di Verona.L’edizione 2013 del Salone del trasporto della logistica e dell’innovazione tecnologi-ca, che ha visto la presenza di tutti i brand di Fiat Industrial legati al mondo del tra-sporto su gomma, è stata l’occasione per trasmettere un messaggio di fiducia a tuttoil comparto in un momento d’incertezza per l’economia italiana. La volontà d’investi-re sul paese, sulla ripresa del mercato nazionale e di scommettere sul futuro del tra-sporto su strada sono i concetti ribaditi da Federico Gaiazzi, General manager Iveco

per il mercato Italia, nell’intervista concessa a Camion&servizi in occasione della manifestazione scali-gera, durante la quale sono state proposte ai padroncini e ai flottisti le più recenti novità di prodottoIveco: dallo Stralis Hi-Way, vincitore del premio Truck of the Year 2013 e vera e propria star del saloneveronese, al nuovo Trakker per il comparto delle costruzioni. Due i test su strada di questo numero.Riguardano l’Iveco Daily 35S14GV/P Natural Power, in versione furgone con sospensioni pneumaticheposteriori e motore a gas naturale compresso da 136 Cv, e l’Astra HD9 84.48 8x4, dotato di propulso-re FPT Industrial Cursor 13 da 480 Cv. L’innovazione tecnologica dei veicoli – nel breve, così come nellungo periodo - è uno dei pilastri di Fiat Industrial per lo sviluppo di una mobilità sostenibile. Le lineeguida della ricerca sono analizzate in due articoli dedicati, rispettivamente, ai mezzi a trazione alternati-va di Iveco Irisbus per il trasporto passeggeri e a quelli di Iveco – dal concept Dual Energy agliEurocargo ibridi o a metano, fino agli Stralis con motorizzazioni a gas naturale compresso o a LNG - perla movimentazione delle merci. La rubrica Iveco in action propone il caso della Arcese Trasporti – laprincipale azienda di trasporto e logistica italiana - che ha scelto di rinnovare la propria flotta con i nuoviStralis Hi-Way per ridurre i costi di gestione. La sezione Iveco nel mondo riporta le notizie e le curiositàdella galassia di Fiat Industrial provenienti dal Sud America, con l’inizio della produzione dello Stralis Hi-Way in Brasile e i successi di vendita dei motori a metano di FPT in Perù, dall’Inghilterra, dalla Russia edall’Australia. Il tema d’attualità del risparmio di carburante è analizzato in due articoli. Il primo, dedica-to al sistema di monitoraggio dello stile di guida Driving Style Evalutation del dispositivo telematicoIveconnect. Il secondo, invece, centrato sulle soluzioni tecniche sviluppate da Iveco, partendodall’Ecostralis fino all’Hi-Way, per ridurre la resistenza aerodinamica, i consumi di gasolio e il Total Costof Ownership. Infine, tante altre notizie sul ruolo dei ricambi originali Iveco per garantire la piena efficien-za dei veicoli e sulle proposte finanziarie di Iveco Capital per far tornare la voglia di comprare camion.

Emanuela De Vita

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eventi<TRANSPOTEC 2013

INIEZIONEDI FIDUCIA

Èstata una presenza a tuttotondo, quella di Iveco, all’edi-zione 2013 del TranspotecLogitec, il Salone dell’autotra-sporto, della logistica e dell’in-novazione tecnologica svoltosialla fiera di Verona a cavallo fra

febbraio e marzo. E il successo, di pubblicoe di critica, non si è fatto attendere. Cometestimoniano i quasi 21mila visitatori dellamanifestazione scaligera e le centinaia ditest drive dinamici effettuati sugli Stralis Hi-Way Euro V ed Euro VI da 500 Cv e da 460Cv, a disposizione dei trasportatori nell’areaesterna della fiera. I loro giudizi sul nuovopesante stradale di Iveco – si veda il box -

proclamato all’IAA di Hannover InternationalTruck of the Year 2013 per la riduzione deiconsumi e dei costi di esercizio, il confort, lasicurezza e il basso impatto ambientale, nonlasciano dubbi: chi lo ha provato ne apprez-za i tanti plus di prodotto e i contenuti tecno-logici.

LEGGERI, MEDI, PESANTI E ALTERNATIVIIveco si è presentata al Transpotec con l’inte-ra gamma di veicoli: dai leggeri ai pesanti, lagamma bus al completo, i mezzi d’opera perla cantieristica. La presenza del costruttoreitaliano si è concentrata in un’ampia areainterna, con uno stand di oltre 2.400 metri

Grande successo

di Iveco al Salone

del trasporto

e della logistica

di Verona.

Protagonisti lo

Stralis Hi-Way e

il nuovo Trakker,

ma anche

i veicoli a trazione

alternativa, i bus

di Iveco Irisbus,

i mezzi

cava-cantiere

di Iveco Astra

e i motori

di FPT Industrial

Sara Buosi

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quadrati, ospitato presso il padiglione 8.Come è accaduto all’edizione 2012 delSalone Internazionale di Hannover, tuttal’area espositiva di Iveco si è ispirata ai colo-ri e ai materiali con cui è stato realizzato ilFiat Industrial Village di Torino, il primo cen-tro multifunzionale di Fiat Industrial al mondo.A completamento della presenza di Iveco alTranspotec, è stata allestita un’area esterna,su una superficie di oltre 12mila metri qua-drati, con una pista prove per i modelli dipunta delle gamme Stralis e Daily. La ‘star’del Salone del trasporto è stata, ovviamente,lo Stralis Hi-Way, presente anche in versioneEuro VI con l’innovativo sistema di post-trat-tamento High-Efficiency Scr che non richiedela presenza del sistema di ricircolo dei gascombusti (Egr). E’ stato, inoltre, esposto ilconcept Stralis Hi-Way ‘Emotional’, un veicolosuperaccessoriato, che integra dotazioni diserie con contenuti specifici ordinabili in pac-chetti personalizzabili, secondo le necessitàdella singola azienda di trasporto. Gli acces-sori dell’Emotional sono stati concepitisoprattutto per soddisfare le esigenze del-l’autista durante la guida e i momenti disosta, e per garantire le performance e lasicurezza del veicolo e del carico in qualun-que condizione operativa. Tra i diversi optio-nal, sono presenti un sistema tecnologica-mente avanzato che integra suono e video e

A fianco, il trofeo Truck of the Year 2013, assegnatoallo Stralis Hi-Way. Sotto, un motore FPTIndustrial della serie Cursor.Sotto, il nuovo Trakker in versione 8x4

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PARLA FEDERICO GAIAZZI, GENERAL MANAGER IVECO MERCATO ITALIAIveco ha partecipato al Transpotec 2013 con l’intera gamma diprodotto, insieme agli altri brand di Fiat Industrial legati almondo trasporto su gomma. Sul significato di questa massic-cia presenza, sui messaggi che vuole trasmettere alle aziendedel settore e sulle prospettive che si aprono sul mercatonazionale con l’introduzione del nuovo Stralis Hi-Way,Camion&Servizi ha intervistato Federico Gaiazzi, Generalmanager Iveco mercato Italia.

C&S: Cosa significa la partecipazione di Iveco al Transpotec?Gaiazzi: E’ un ulteriore segnale della volontà d’investire sulpaese e sulla ripresa del mercato nazionale. Abbiamo volutoscommettere sul trasporto per trasmettere un messaggio difiducia, confidando in un prossimo ritorno all’espansione eco-nomica. E’ stata, inoltre, l’occasione per presentare agli opera-tori il nuovo Trakker e le motorizzazioni Euro VI.

C&S: Perché Iveco si è presentata a Verona insieme con tutti isuoi marchi – Iveco Astra, Iveco Irisbus, Fpt - con aree dedi-cate all’innovazione e ai veicoli alternativi?Gaiazzi: Da due anni a questa parte, Iveco partecipa allemanifestazioni in modo sinergico, promuovendo tutti i suoibrand. Quest’approccio determina due risultati: da un lato,garantisce l’efficacia commerciale e la focalizzazione sul sin-golo marchio. Dall’altro da origine a sinergie, nel cui ambitociascun brand può avvalersi di enti qualificati che si occupanoin modo trasversale di tutti i marchi, generando così azionimirate più efficaci. Inoltre, esistono delle ‘best practice’ chepossono essere trasferire da un brand all’altro. Sono processidi successo, suscettibili di essere riprodotti positivamenteall’interno di altre realtà aziendali.

C&S: Qual è stata l’accoglienza riservata all’Hi-Way dalleaziende di trasporto all’inizio della commercializzazione?Gaiazzi: Già a partire dal lancio, il nuovo pesante stradale diIveco ha suscitato grande interesse nel mercato e il riconosci-mento di Truck of the Year 2013, ottenuto all’IAA di Hannover,ne è una dimostrazione. Un interesse confermato anche alTranspotec, per entrambe le versioni dello Stralis in mostra:quella con motorizzazione Euro VI e la superaccessoriata,unica nel suo genere, del concept Stralis Emotional. Gli Stralishanno attratto i flottisti, più interessati alla versione Euro VI. Maanche i padroncini, molto incuriositi dall’Emotional, che sonoarrivati in gran numero soprattutto la domenica, giornata con-clusiva della manifestazione. Tutti hanno apprezzato gli impor-tanti interventi apportati alla cabina e il propulsore Euro VI,che prevede l’utilizzo dell’innovativa tecnologia HI-eSCRsenza EGR: una soluzione che ha suscitato grande interesse ecuriosità fra i trasportatori. Sarà adesso nostro compito spie-gare la nuova tecnologia e presentare camion dell’anno 2013.

C&S: Quale messaggio vuole trasmettere Iveco alle aziende ditrasporto italiane e cosa fa, in concreto, per essere al loro fianco?Gaiazzi: Uno su tutti: ricercare al proprio interno le efficienzea tutti i livelli. E, quindi, prediligere quei prodotti che vannonella direzione della sostenibilità e dell’efficienza. Il nostro

Stralis Hi-Way, per come è stato progettato e concepito, è unveicolo che ottimizza il Total Cost of Ownership, riducendocosì i costi operativi dei trasportatori.

C&S: Da quali settori Iveco si attente i maggiori riscontri di mer-cato, pur in un momento molto delicato per l’economia italiana?Gaiazzi: Il comparto che mostra tuttora una certa vitalità èquello delle medie e grandi flotte, che hanno già effettuato unprocesso di ristrutturazione. Si tratta di realtà che spesso ope-rano a livello internazionale, per diversificare il loro business inaree e paesi meno esposti alla congiuntura economica italia-na, dove la crisi non si è sentita oppure è stata avvertita inmisura minore.Sono aziende che stanno investendo in prodotti efficienti e insistemi di gestione logistica integrata, che permettono loro diconseguire ulteriori efficienze. È questo il settore cui guardia-mo con grande attenzione nel 2013, come fonte di possibilipositivi sviluppi.

Federico Gaiazzi, General manager Iveco mercato Italia.

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un impianto di illuminazione a led che creaun ambiente favorevole per la guida e il relax.Infine, a conferma dell’attenzione di Ivecoalla sostenibilità ambientale, sullo StralisEmotional è montato un pannello fotovoltai-co sulla botola del tetto, che permette di rica-ricare le batterie anche a veicolo fermo conil motore spento. Oltre agli Hi-Way, Iveco hapresentato per il mercato italiano il nuovoTrakker, il cava-cantiere della gamma off-road, recentemente rinnovato nella cabina,

svelato in anteprima mondiale al SaloneInternazionale di Hannover dello scorsoanno. A completamento dell’offerta dellagamma pesante off-road, è stato esposto uncabinato Astra HD9, in configurazione 8x4ideale per missioni heavy duty in cantiere. Lagamma media è stata, invece, rappresentatada un Eurocargo CNG alimentato a gas natu-rale compresso. La famiglia Daily era inveceampliamente rappresentata dai modelli dipunta della sua offerta commerciale: all’inter-

Sopra, un autotelaiocabinato a quattro assiIveco Astra della gammaHD9 con motore da 480 Cv.Sotto, un Eurocargo 120EL20P CNG, dotato di propulsore FPT Tector agas naturale compresso da200 Cv

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no spiccava il Supervan Special che si con-traddistingue per la varietà e completezza dioptional anche rispetto al già ricco Supervan;per le trazioni alternative un Daily furgone elet-trico e un Daily cabinato Natural Power, hannocompletato l’offerta della gamma leggera.Sullo stand Iveco erano presenti anchealcuni veicoli destinati al trasporto perso-ne: dal Daily minibus, un veicolo che puòportare fino a 25 passeggeri, utilizzabile indiversi tipi di missione, da quella urbana al

trasporto scolasticoe turistico, alCrealis, un mezzo abasso impatto am -bientale concepitoper il trasportourbano, dalle inno-vative caratteristi-che tecniche e didesign. Per non par-lare del MagelysPro, leader di mer-cato nel segmentospecialistico deiGranturismo, e -sposto a Veronanella livrea ufficialedella Nazionale dicalcio italiana.

UNO SGUARDO AL FUTURO CON IVECO DUAL ENERGYIl Transpotec di Verona è anche il salonededicato alla logistica e all’innovazione tec-nologica. E per ribadire il proprio impegnonella ricerca e nella sperimentazione dinuove soluzioni tecnologiche nella prospetti-va di possibili scenari futuri, Iveco ha espostoil concept Iveco Dual Energy. Si tratta di unatecnologia estremamente flessibile applicataad un veicolo commerciale leggero, in grado

Sopra, un Crealis Neo diesel di 12,3 metri di lunghezza

con motore FPT Curso 8 EEVda 245 Cv.

Sotto, il concept Dual Energy

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di rendere disponibile, di volta in volta, lafonte energetica più adatta alla specifica mis-sione di trasporto. Il sistema prevede, infatti,la possibilità di utilizzare due tipi di trazione:una esclusivamente elettrica, per garantireemissioni locali nulle e bassi livelli di rumoro-sità, e un’altra ibrida (termoelettrica).Quest’ultima è adatta per gli spostamenti alungo raggio e per missioni extraurbane,dove permette una riduzione dei consumi edelle emissioni di CO2 – il gas ritenuto il mag-gior responsabile dell’effetto serra - fino al25%. Il concept è il risultato di un laboratoriodi cooperazione con partner di rilievo inter-nazionale con i quali Iveco collabora secon-do il modello di Innovazione Aperta eCollaborativa.

NIENTE RICIRCOLO PER I MOTORI EURO VI DI FPT INDUSTRIALAl centro dello stand Iveco, nell’area dedica-ta alle tecnologie motoristiche, era espostoil motore Euro VI Cursor 11 di FPT Industrial,dotato dell’esclusivo sistema di riduzionecatalitica High Efficiency SCR (HI-eSCR)delle emissioni allo scarico. E’ uno deimodelli della famiglia di propulsori che equi-paggia gli Stralis Hi-Way, caratterizzata daun’architettura a 6 cilindri in linea e da trevarianti di cilindrata: 9-11 e 13 litri per lagamma Euro VI. Otto sono i livelli di potenzaper le versioni Diesel. Il sistema HI-eSCR è ingrado di ridurre i livelli di ossidi di azoto dioltre il 95%. La tecnologia di post-trattamen-to di FPT Industrial, che si affida soltanto alsistema SCR per rispettare i limiti della nor-mativa Euro VI, non ha bisogno del parzialericircolo dei gas di scarico in camera di com-bustione.

LA PISTA ESTERNA:UN’ESPERIENZA UNICA PER I CLIENTINello spazio esterno ai padiglioni fieristici,Iveco ha allestito una suggestiva pista ester-na, a disposizione dei trasportatori per i testdinamici. Oltre a un Daily Supervan a gasolioera presente anche la versione NaturalPower con l’innovativo sistema di rifornimen-to Brc, e un Supervan frigo allestito in colla-borazione con Lamberet e Carrier, leadereuropei del settore trasporto isotermico. Idue Stralis Hi-Way, un AS440S50T/P conmotore EEV da 500 Cv e un AS440S46T/Pdotato di propulsore Cursor 11 da 460 Cv inversione Euro VI, hanno attratto il maggiornumero di richieste di prova, come era lecitoattendersi, trattandosi di novità da pocointrodotte sul mercato.

STRALIS HI-WAY: I GIUDIZI DI CHI L’HA GUIDATOEcco una panoramica dei giudizi di chi li ha guidati. ‘Ciò che mi ha mag-giormente colpito dell’Hi-Way Euro VI da 460 Cv – ha affermato PatrizioCappella della Autotrasporti Cappella Bruno di Osio Sotto, Bergamo – è lasilenziosità del veicolo rispetto agli Stralis Euro V in forza nella nostra flot-ta, costituita da una ventina di camion con percorrenze medie annue attor-no ai 120mila chilometri. L’Hi-Way ha un’impostazione di guida molto con-fortevole e ha un sistema telematico che, con la funzione DSE di valutazio-ne dello stile di guida, può fornire un contributo rilevante alla riduzione deiconsumi. Insomma: è una bella macchina, dentro e fuori’. La silenziosità dimarcia del trattore Euro VI ha favorevolmente impressionato anche LucaLugoboni, autista di Verona. ‘Avendo testato sia la versione Euro V che lavariante Euro VI dell’Hi-Way – ha affermato – mi ha colpito subito il confortacustico dell’Euro VI. Poi, un giudizio positivo va al cambio automatizzatoEurotronic 2, comodo e in grado di semplificare la guida. Infine, di entram-bi i modelli sono da apprezzare gli interni, curati e con un look moderno’.‘Con l’Hi-Way Euro VI – ha commentato Sandro Lanfranchi, della FratelliLanfranchi SA di Poschiavo (Svizzera) – sembra di essere alla guida diun’automobile. L’automatizzato Eurotronic 2 – e lo dice chi ha sempre gui-dato con un cambio a innesto meccanico a 16 marce – è fluido e perfor-mante. In sintesi: l’Hi-Way mi sembra un gran bel camion’.

Sandro Lanfranchi - asinistra - della FratelliLanfranchi SA diPoschiavo (Svizzera).

Patrizio Cappella, della AutotrasportiCappella Bruno di Osio Sotto(Bergamo).

Luca Logoboni, autista di Verona.

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VIAGGIA SULL’ARIA CON IL GASProvato a Torino il furgone con sospensioni pneumatichee motore a metano da 136 Cv. Silenziosità e portata superiori a quelle di un diesel. Prestazioni equivalenti ai modelli a gasolio, ma con un costo del carburante inferiore del 40 per cento

Giorgio Garrone

prodotto<TEST DAILY 35S14GV/P NATURAL POWER

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ADESSO CON LE BOMBOLE SI GUADAGNANO 90 CHILIFino allo scorso anno, il peso delle bombole incideva negativamente sulla portata complessiva dei veicoli alimentati a gasnaturale compresso. Tuttavia, da marzo 2012, la situazione è completamente cambiata, grazie all’approvazione della legge27 che ha modificato il comma 2bis dell’articolo 167 del Codice della strada, relativo all’eccedenza di peso ammessa, rispet-to alla massa complessiva a pieno carico. Secondo la nuova normativa, i veicoli con alimentazione esclusiva o doppia a meta-no, Gpl, elettrica, ibrida, dotati di dispositivo di controllo elettronico della stabilità (ESP), possono circolare con una massacomplessiva che non superi del 15 per cento (sui modelli a gasolio la tolleranza massima è, invece, del 5 per cento) quellaindicata nella carta di circolazione. In pratica, nel caso del Daily 35S14 CNG con una mtt di 3.500 kg, il peso massimo con-sentito su strada non deve superare i 4.025 kg (525 kg in più del valore indicato di 3.500 kg), contro i 3.675 kg di un die-sel (175 kg di tolleranza massima oltre illimite). Tenendo conto che bombole dimetano comportano un aggravio di tara inordine di marcia di 260 kg rispetto a un vei-colo a gasolio tradizionale, con la legge 27del 24 marzo 2012 i mezzi alimentati ametano guadagnano circa 90 kg di portatautile. Le buone notizie, per gli utilizzatoriveicoli a gas naturale compresso, non si fer-mano qui. Il decreto sulle liberalizzazioni del24 gennaio 2012 contiene, infatti, all’artico-lo 17, norme specifiche per la promozionedella diffusione del metano per autotrazio-ne. In particolare, sono previsti tempi piùrapidi per l’allacciamento dei distributori eper ridurre gli oneri di allacciamento. Infine,l’articolo 5 del decreto legge liberalizza gliimpianti di rifornimento completamenteautomatizzati al di fuori dei centri abitati.

Iveco vanta una lunga tradizione nellarealizzazione di veicoli alimentati a gasnaturale compresso come dimostral’ampia offerta di mezzi CNG, che spa-zia dai leggeri ai medi, fino ad arrivareai pesanti stradali della serie Stralis.Camion&Servizi ha provato nel centro

di Torino e sulle strade limitrofe uno deimodelli di punta della gamma Daily: il furgo-ne a ruota singola 35S14GV/P Natural Power,equipaggiato con motore da tre litri di cilin-drata da 136 Cv, con una coppia di picco di350 Nm fra 1.500 e 2.730 giri/minuto. Il van,caratterizzato da un passo di 3,3 metri, haun comparto di carico di 12 m3, con un’al-tezza utile interna di 1,9 metri. Il 35S14GV/Pin prova è dotato anche di sospensionipneumatiche posteriori autolivellanti a duesoffietti.

DELICATO CON IL CARICO, RISPETTOSO DELL’AMBIENTELe molle ad aria integrate nella balestra asemifoglia permettono di regolare l’altezzadel piano di carico, con un’escursione di 5cm verso il basso e di 4 cm verso l’alto, econsentono di raggiungere un’altezza daterra minima della pedana di salita posterio-

Nella pagina a fianco, una fase del test su strada, effettuato nel centro di Torino. Sopra, il posto guida e l'abitacolo del Daily Natural Power

& 11NUMERO 105 APRILE-MAGGIO 2013

colo. A velocità inferiori a 15 km/ora è pos-sibile modificare manualmente l’assetto delveicolo mentre, oltre questo limite, il sistemadi controllo riporta in automatico il telaioall’altezza standard. Le sospensioni pneumatiche autolivellantioffrono molteplici vantaggi rispetto alla solu-zione standard con balestre paraboliche.Oltre alla regolazione dell’altezza del vano dicarico (che agevola le operazioni di presa econsegna delle merci), i soffietti miglioranola stabilità del veicolo, la tenuta di strada, eil comfort di marcia. Le molle ad aria poste-riori sono particolarmente utili per chi devemovimentare merci delicate (lastre di vetro,apparecchiature elettroniche, computer,strumenti musicali), che vanno protette dallesollecitazioni del fondo stradale.

SILENZIOSO E PULITOA questi vantaggi si aggiungono, per il furgo-ne in prova, i tanti plus della motorizzazioneCNG, conforme alla direttiva EEV –Enhanced Environmentally Friendly Vehicle– ancora più restrittiva, in termini di emissio-ni, dell’attuale normativa Euro V. I livelli diossidi di azoto (NOx) risultano inferiori del95 per cento rispetto a quelli dei propulsoriEuro III, mentre il particolato è praticamenteassente (-99 per cento in confronto a unEuro III). I motori FPT Industrial alimentati agas naturale compresso, basati sull’iniezionesequenziale multi-point, funzionano con unamiscela stechiometrica aria-combustibile, inabbinamento con una sonda lambda e conun catalizzatore a tre vie per la riduzione deiprincipali inquinanti. Oltre alle basse emis-

re di soli 27 cm (a veicolo carico). Il solleva-mento e l’abbassamento del telaio sonocomandati da tre pulsanti collocati sullaplancia in cabina di guida. Una centralinaelettronica (ECU) controlla i segnali prove-nienti dai due sensori di livello posizionatisui soffietti. In questo modo, l’ECU è ingrado di gestire lo scarico dell’aria dallemolle o di comandare l’azionamento delcompressore per sollevare il piano di carico,mantenendo il corretto allineamento del vei-

prodotto<TEST DAILY 35S14GV/P NATURAL POWER

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CHI LI PROVA LI COMPRA: LA CAROVANA DEI CAMION A METANO DI ADRIACAR Per far apprezzare le tante qualità dei camion alimentati a gas naturale compres-so, il modo più efficace è farli provare su strada ai potenziali utilizzatori. E’ il con-cetto che ha ispirato la carovana itinerante dei veicoli a metano organizzata, nel-l’ultimo quadrimestre dello scorso anno, dalla concessionaria Iveco Adriacar diSan Giovanni Teatino (Chieti). L’iniziativa promozionale, durata in tutto cinque set-timane, ha interessato i principali centri dell’area di riferimento della concessiona-ria: Ancona, Macerata, Fermo, Ascoli Piceno, Teramo, Pescara e Chieti. La caro-vana, costituita da due Daily, un Eurocargoe uno Stralis, ha percorso oltre 5milachilometri, effettuando circa 230 prove dimostrative. I risultati non sono mancati,come dimostrano le vendite di 14 Daily, di un Eurocarco e di uno Stralis alimen-tati a gas naturale compresso. Per non parlare delle trattative ancora in corso, chepotrebbero concretizzarsi nei prossimi mesi. L’iniziativa, supportata dall’affissionedi locandine nei punti strategici del territorio, dall’invio di Sms ai potenziali acqui-renti e da inserzioni pubblicitarie su alcuni quotidiani a tiratura nazionale molto dif-fusi localmente, è stata affiancata da una serie di eventi ‘porte aperte’ durante iweek end presso le sedi della Adriacar e delle officine autorizzate.

sioni, il motore da 3 litri del Daily in prova ècaratterizzato da livelli acustici inferiori di 5db rispetto a un diesel di potenza equivalen-te, che si traducono in una riduzione fino al75% della rumorosità percepita. Si tratta diuna differenza notevole – la scala di misura-zione delle emissioni sonore è, infatti, loga-ritmica – avvertibile in tutte le condizioni dimarcia: dal funzionamento al minimo, aisemafori o nel traffico congestionato, allefasi di accelerazione o di rallentamento. Unrisultato, questo, che non penalizza però leprestazioni sovrapponibili in tutto a un dieseltradizionale, sia dal punto di vista della capa-cità di spunto, dell’accelerazione e dell’ela-sticità, che sotto il profilo dei consumi. In più, il metano costa circa il 40% in menodel gasolio, il che permette di recuperarenell’arco di un paio d’anni (con una percor-renza media di 30.000 km l’anno) il maggio-re investimento richiesto al momento del-l’acquisto del veicolo. Le bombole di gasnaturale – 1 all’interno dei longheroni, 2all’esterno e 2 nello sbalzo posteriore – con-feriscono al furgone un’autonomia di circa300 chilometri. In caso di esaurimento metano, entra in fun-zione l’alimentazione a benzina per mezzodi un serbatoio (collocato sul lato sinistro) da14 litri, che estende il raggio d’azione di altri80 chilometri. Il passaggio dall’alimentazio-ne a metano alla benzina avviene automati-camente, quando si esaurisce la riserva digas naturale compresso. Il motore utilizza inpartenza la benzina in due circostanze: contemperature inferiori a -15°C e dopo ognirifornimento di metano.

Nella pagina a fianco, il carico del furgone e il rifornimento di metano.A sinistra, il motore a gasnaturale compresso con sistema d'iniezioneMultipoint

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Messo alla prova in cava l’8x4 della gamma HD9 con la nuova cabina

in acciaio più confortevole e silenziosa della precedente.

Prestazionale l’Fpt Cursor 13 da 480 Cv con 2.300 Nm di coppia,

abbinato al cambio meccanico ZF a 16 rapporti

Giorgio Garrone

IL DURO PENSA ANCHEAL COMFORT

prodotto<TEST ASTRA HD9 84.48

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La cabina, adesso, è in acciaio per essere più silenzio-sa e confortevole nella marcia sullo sterrato e suifondi sconnessi. Ma la vocazione da off-road duro epuro dell’Astra HD 9 è rimasta immutata rispetto alpassato. Lo ha constatato Camion&Servizi, testandoin cava, sul terreno delle Cave Moncalieri nei pressidi Torino, uno dei modelli di punta della nuova serie:

l’HD9 84.48 8x4, dotato di motore Fpt Cursor 13 da 480 Cv, conuna coppia di picco di 2.300 Nm nell’intervallo da 1.000 a 1.440giri/minuto. Esternamente l’HD9 84.48 presenta un design aggres-sivo, che richiama il family feeling della precedente serie HD8 lan-ciata sul mercato nel 2005. La cabina in lamiere d’acciaio, confor-me alla normativa di sicurezza ECE R 29, mantiene la struttura aquattro sospensioni meccaniche degli HD8. Cambiano, invece, i rin-forzi sottoscocca, gli attacchi (soprattut-to quelli posteriori) e i cinematismi, chesmorzano e riducono al minimo leoscillazioni di rollio anche in condizionid’utilizzo gravose. Completamente ridi-segnati sono i passaruota, progettati infunzione di un’ampia scelta di gomma-ture, che spazia dalle classiche 13 R22.5 alle 12.00 R 20, dalle 315/80 R22.5 alle 385/65 R 22.5. Lo snorkel diaspirazione dell’aria, a sviluppo vertica-le come sui precedenti modelli ma didiversa geometria, è composto da unapresa d’aria retro-cabina e da un filtro adoppio stadio, lo stesso utilizzato daAstra sui dumper rigidi o articolati. Glielementi filtranti sono efficaci in condi-zioni d’impiego estreme, caratterizzatedalla presenza di polvere o sabbia, e di

facile sostituzione. La calandra frontale, di dimensioni maggioraterispetto alla gamma HD8, facilita i controlli di routine dei livelli deifluidi (liquido refrigerante, detergente lavavetri) e delle condizioni delfiltro anti-polvere. Ampie le finestrature degli HD9, integrate dallesuperfici vetrate latero-inferiori sulle portiere che semplificano lemanovre negli spazi ristretti (per esempio, sulle rampe di carico osui dispositivi di pesatura) sia in cantiere che sulle strade di monta-gna più impegnative. Gli specchi retrovisori di nuovo design, dispo-nibili anche motorizzati e riscaldati elettricamente come sul veicoloin prova, offrono un ampio campo visivo posteriore. E nuova èanche la visiera parasole, vincolata alla sezione superiore dell’abita-colo. La cabina è facilmente accessibile, grazie alle portiere conangolo di apertura di 90 gradi, ai gradini ben spaziati, distanti dalsuolo 65 e 91 centimetri (con gommatura 13 R 22.5), e ai corrima-

ni correttamente posizionati. L’introduzionedel nuovo abitacolo ha permesso di ridise-gnare gli ingombri del tunnel motore, chenon ostacola il passaggio del conducentequando è necessario scendere a terra dallaparte opposta del veicolo, a causa della pre-senza di fango o acqua sul lato sinistro.

IL TELAIO SOPPORTA TUTTIGLI STRESSIl telaio è il vero punto di forza degli HD9.Costruito in acciaio speciale a elevata resi-stenza e limite elastico, è costituito da duelongheroni di 10 millimetri di spessore consezione a C, piani e paralleli. L’anima haun’altezza di 320 millimetri, mentre le alisono larghe 90 millimetri. L’elevatomomento flettente della struttura si traducein una riduzione degli stress torsionali

LE CARATTERISTICHEDEL VEICOLO

Modello: HD9 84.48 8x4Motore: Fpt Cursor 13 Cilindrata: 12,88 litriPotenza massima: 480 CvCoppia massima: 2.300 NmCambio: ZF 16S2520TO Ecosplit 4Innesto: meccanico con ServoshiftMarce: 16 + 2Rapporto al ponte: 1:4,229Sospensioni: balestre parabolicheFreni: a tamburoPotenza freno motore: 347 CvPneumatici: Michelin 13.00 R 22.5

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ne rispetto ai dischi negli ambienti ‘ostili’ del cantiere, caratteriz-zati dalla presenza di fango e pietrisco. I sistemi di rallentamentosecondari prevedono il freno motore a decompressione (di tipoJ-brake), azionabile mediante una leva a tre posizioni situata sullato destro del piantone dello sterzo, e il retarder integrato alcambio (Intarder). Il freno a decompressione, grazie ancheall’azione del turbo a geometria variabile (VGT) del Cursor 13, hauna potenza massima di rallentamento di 347 Cv.

SOTTO LA CABINA IL CURSOR 13Il mezzo d’opera testato da Camion&Servizi è equipaggiato con ilsei cilindri in linea FPT Cursor 13 di 12,88 litri di cilindrata. Il propul-sore, noto per la sua affidabilità dimostrata anche nelle recenti edi-zioni della Dakar in Sudamerica, è dotato di quattro valvole percilindro (due di aspirazione e due di scarico) e di un sistema d’inie-zione con iniettori pompa a controllo elettronico (EUI). Gli EUI sonoallineati con l’asse di simmetria di ciascuna canna. Le valvole diaspirazione e scarico e gli iniettori sono comandati da un albero acamme in testa, mosso da una cascata d’ingranaggi collocata nellasezione posteriore – cioè quella più ‘tranquilla’ dal punto di vistavibrazionale - del motore (lato volano). Si tratta di una soluzione cheriduce la rumorosità del propulsore e rende più precise la manda-ta e la fasatura del gasolio. Con gli iniettori pompa si raggiungonopressioni di polverizzazione del gasolio prossime ai 1.800-2.000bar. L’abbattimento delle emissioni inquinanti è affidato a un cata-lizzatore selettivo SCR, dotato di un dosatore di urea (con un ser-batoio di 45 litri) nel condotto di scarico. Il Cursor 13 dell’HD984.48 è dotato di un turbo a geometria variabile (VGT) che assol-ve a due funzioni: velocizza – grazie a un anello scorrevole assial-mente - la risposta del motore a fronte a una richiesta di maggiorpotenza da parte del conducente e rende più energica l’azione delfreno motore a decompressione. Quest’effetto dipende dalla capa-cità del VGT di riempire i cilindri d’aria in assenza di mandata digasolio. La catena cinematica dell’HD9 84.48 è completata dalcambio meccanico ZF 16S2520TO (della famiglia Ecosplit 4) a 16rapporti, con l’ultima marcia in presa diretta. Grazie al sistema diservo assistenza Servoshift, i passaggi di rapporto risultano rapidi esenza sforzo. L’Ecosplit di quarta generazione può reggere coppiein ingresso comprese nell’intervallo fra 1.600 e 2.700Newtonmetro. Il cambio ha una griglia d’azionamento ad H affian-cate, che richiede un minimo di apprendimento (ma che da soddi-sfazioni sui fondi impegnativi) per chi migra dallo schema ad Hsovrapposta. La catena cinematica dell’HD9 84.48 è completatadal tandem a doppia riduzione: centrale mediante coppia conica efinale ai mozzi mediante gruppo epicicloidale.

generati dalle asperità del terreno, anche in condizioni d’utilizzoparticolarmente gravose. Le sospensioni anteriori (del primo edel secondo asse) sono a balestre paraboliche a tre foglie. Comeoptional, per le versioni rinforzate, possono essere a quattrofoglie con corda di 1.600 millimetri. Optional sono anche lesemiellittiche, indicate per allestimenti particolari con baricentrielevati rispetto al suolo e per condizioni d’utilizzo esasperate.Posteriormente, sono previste molle paraboliche basculanti suun perno centrale, integrate da staffe d’irrigidimento e aste direazione. La barra stabilizzatrice è di serie sul quarto assale.L’impianto frenante di servizio, potente e ben modulabile, è basa-to su freni a tamburo, che offrono un maggior grado di protezio-

A fianco, il posto guida del mezzo d'opera. Sotto a sinistra, il clusterstrumenti e, in basso, il secondo assale, le sospensioni e l'albero di trasmissione

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tecnologia<INNOVAZIONE DI IVECO IRISBUS

BUS VERDIE HI-TECHAutobus con propulsori alimentati a metano,

catene cinematiche ibride diesel-elettriche e motori

ultrapuliti EEV: le soluzioni di Iveco Irisbus

per la sostenibilità del trasporto collettivo

Simona Richino

L’innovazione è parte integrantedel Dna di Iveco Irisbus nelsettore del trasporto collettivo,così come lo è di Iveco nelcampo dei veicoli per la movi-mentazione delle merci sustrada. Lo sviluppo di autobus

tecnologicamente avanzati per garantire lasostenibilità del trasporto pubblico segue duefiloni principali: quello dei mezzi alimentati agas naturale compresso (CNG) e la realizza-zione di veicoli con catene cinematiche ibri-de, abbinando in serie un propulsore termicoa un motore elettrico per ridurre i consumi e

abbattere gli inquinanti. Tuttavia, non bisognascordare le soluzioni più convenzionali, mamolto efficaci per la protezione dell’ambientee per la mobilità, come la messa a punto dimotorizzazioni diesel EEV, ancora più pulite diquelle Euro V richieste per legge dall’UnioneEuropea. Nel settore degli autobus con moto-ri a CNG, Iveco Irisbus propone un’ampiaofferta di urbani della serie Citelis, che com-prende modelli di 10,5 - 12 e 18 metri di lun-ghezza, del tutto sovrapponibile a quella com-mercializzata con i diesel tradizionali. Ladisponibilità di numerose varianti e versioni(per numero di porte e allestimenti) e la stori-

tecnologia<INNOVAZIONE DI IVECO IRISBUS

cità della presenza nel comparto dei bus ali-mentati a gas naturale compresso, le cui ori-gini risalgono agli anni ’80, hanno fatto diIveco Irisbus il leader di mercato in Italia (oltre2.100 unità vendute e una quota commercia-le del 60 per cento), Francia (market sharedel 90 per cento e 2.300 veicoli in esercizio)e Spagna (con 700 bus, immatricolati nelperiodo 2003-2012). Ma il costruttore italianovanta anche una forte posizione commercialenei paesi del centro e nord d’Europa. Il ‘segre-to’ dei mezzi alimentati a CNG è il motoreCursor 8 di FPT Industrial che, in termini diemissioni allo scarico, è sicuramente il moto-re più performante a livello di emissioniattualmente disponibile. Il Cursor 8 CNG fun-ziona con una miscela stechiometrica di ariae combustibile – cioè con un mix nelle pro-porzioni esatte richieste da processo di com-bustione – ed è dotato di un sistema d’inie-zione multipoint sequenziale fasato, con cata-lizzatore a tre vie a valle del propulsore. Imotori a metano conservano lo stesso mono-blocco delle versioni diesel. Cambiano, inve-ce, la testata e i circuiti di raffreddamentodelle aree attorno alle candele e dei cuscinet-ti dell’albero del turbocompressore. Nel com-plesso, le prestazioni dei Cursor 8 CNG sonosovrapponibili, in termini di potenza e coppia,a quelle dei diesel tradizionali. Ma vantanouna rumorosità inferiore di 2 db rispetto a unpropulsore a gasolio, fattore di grande impor-tanza per i veicoli che operano soprattutto inaree urbane. Le bombole di metano, concapacità compresa fra 1.260 e 1.280 litri peri Citelis da 10,5 e 12 metri di lunghezza, per-mettono un’autonomia di oltre 500 chilome-tri, pari a due turni giornalieri di lavoro.

GIÙ I CONSUMI E LE EMISSIONI CON GLI IBRIDI SERIEIl secondo filone di sviluppo di soluzioni dimobilità innovative da parte di Iveco Irisbusriguarda i bus con catena cinematica ibridadiesel-elettrica. L’offerta di prodotto si arti-cola sui modelli di 12 o 18 metri di lunghez-za della gamma Ciltelis e Access Bus diHeuliez, altro brand di Iveco Irisbus presen-te sul mercato francese. Sono veicoli chehanno già riscosso ampi consensi commer-ciali in numerosi paesi, come dimostra l’or-dine record di Digione dello scorso anno.Che comprende 102 autobus diesel-elettri-ci, di cui 41 standard e 61 autosnodati. Intermini di volumi, è la più importante com-messa mai registrata fino ad oggi in Europa.I diesel-elettrici, prodotti nello stabilimentoIveco Irisbus di Annonay in Francia, sonodisponibili come veicoli completi (Citelis da12 e 18 metri di lunghezza) oppure comeautotelai, carrozzati nello stabilimento diRorthais e venduti con la denominazionecommerciale di Access Bus GX 327 e GX427. Gli ibridi seriali di Iveco associano unmotore termico Tector EEV di 5,9 litri dicilindrata (anziché il Cursor 8 della versionediesel) da 280 Cv, prodotto da FPTIndustrial, a un elettro-generatore da 140(12 m) o 200 kW (18 m) che fornisce insie-me alle batterie di bordo energia elettrica almotore elettrico di trazione da 175 kW (200kW per il 18 metri). Il motore elettrico tra-zione, inoltre, recupera, in fase di decelera-zione, l’energia accumulata dal veicolo. Ilmotore diesel di un ibrido ha una cilindratainferiore del 25% rispetto al motore cheequipaggia un bus tradizionale. Il generato-re, accoppiato al propulsore termico, forni-sce l'energia elettrica e permette di evitarel’uso del motorino d’avviamento e dell’alter-natore. Il motore elettrico di elevata poten-za fornisce la trazione del veicolo attraversoun ponte, identico a quello dei modelli die-sel. Quest’architettura ibrida seriale consen-te anche l’eliminazione del cambio. Le bat-terie agli ioni di litio di ultima generazioneservono per l’accumulo di energia in fase didecelerazione e per restituirla in accelera-zione. I risultati ambientali sono ottimi. Conl’ibridizzazione della catena cinematica siottiene, infatti, una riduzione media dei con-sumi di gasolio e delle emissioni di CO2

compresa fra il 29 il 37%. In particolare,con il Citelis Hybrid da 12 metri gli abbatti-menti dei dispendi di carburante, in condi-zioni operative reali, sono stati del 29-39per cento a Lione, del 31-36 per cento aBruxelles e del 32-34 per cento a Cagliari.

Sopra, un Citelisarticolato con

motorizzazione a gasnaturale compresso

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CON I CROSSWAY E CITELIS EEV SI RINNOVA LA FLOTTA DELLA GTT DI TORINOInnovazione non significa solo bus a trazionealternativa o equipaggiati con motori alimenta-ti con combustibili diversi dal gasolio. Si con-cretizza anche con l’ammodernamento delparco veicoli, come sta facendo la GTT diTorino – Gruppo Torinese Trasporti – che loscorso dicembre ha ricevuto da Iveco Irisbusquattro unità diesel delle gamme Citelis eCrossway, prima tranche di una fornitura dioltre 180 mezzi destinati ai servizi di trasportopubblico urbano e interurbano. GTT è unasocietà leader nel settore della mobilità collet-tiva, che movimenta circa 200 milioni di pas-seggeri l’anno. Il contratto di fornitura prevedela consegna di 86 Crossway, della gammaurbana e interurbana da 12 e da 10,7 metri, dicui 19 Low-Entry suburbani da 12 metri, e di96 Citelis diesel da 12 metri. I mezzi contribui-ranno al rinnovo della dell’azienda di trasportocittadino, iniziato nel 2011. I Crossway, fornitinei modelli Low Entry Sub-urban da 12 metri eIntercity Normal Floor da 10,7 e 12 metri, sonoveicoli equipaggiati con motori FPT IndustrialCursor 8, EEV (Enhanced EnvironmentallyFriendly Vehicles), con potenze da 330 a 380Cv, con emissioni allo scarico inferiori a quellepreviste dall’attuale normativa Euro V. Il frenomotore a decompressione è coadiuvato dalrallentatore ausiliario, annesso al cambio.Sono, inoltre, presenti a bordo i sistemi di sicu-

rezza EBS (Electronic Braking System) di frena-tura a controllo elettronico e ESP (ElectronicStability Program) di regolazione della dinami-ca di marcia. L’ingresso ribassato (Low entry),è una soluzione sviluppata da Iveco soprattut-to per gli impieghi interurbani. Ma adattaanche alle esigenze del trasporto urbano, cherichiede un buon mix di accessibilità e didisponibilità di posti a sedere. Il Crossway LowEntry offre, infatti, un’elevata capacità di tra-sporto e facilità d'accesso, grazie alle dueporte doppie (di 1.200 mm di larghezza) nellesezioni anteriore e centrale, tra le quali il pavi-mento è completamente piano e ribassato, egrazie alla disponibilità di una rampa disabilicon spazio dedicato a bordo. Il CrosswayIntercity Normal Floor si caratterizza, invece,per il pianale rialzato e le ampie bagaglierelaterali, che lo rendono particolarmente adattoal trasporto interurbano. Disponibile in trediverse lunghezze, da 10,7, 12 e 12,8 metri, èdotato di motori FPT Industrial Cursor 8 eTector 6 e ha una capacità massima di traspor-to di 59 passeggeri. I Citelis, autobus a ridottoimpatto ambientale e basso consumo energe-tico, adottano motori FPT Industrial Cursor 8da 380 Cv. La gamma Citelis è disponibile intre lunghezze, da 10,5, 12 e 18 metri, con ali-mentazione a metano, diesel (come quelli for-niti alla GTT) o ibrida. I motori Cursor 8 sonoomologati EEV. L’autobus è dotato di pianaletotalmente ribassato, indipendentemente dallaconfigurazione o dal numero di porte.

Sotto, la consegna dei primiCitelis e Crossway dotati di motori diesel EEV al GruppoTorinese Trasporti (GTT)

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tecnologia<CAMION INNOVATIVI

COSÌ IL TRUCKDIVENTA ECO

Dagli ibrididella gamma

Eurocargo, ai mezzi

a metanocompresso

o a LNG dal Daily

elettrico fino al concept

a doppiatrazione Iveco

Dual Energy: le tante

soluzioni di Iveco

per la mobilitàsostenibile

Giorgio Garrone

Dall’innovazione tecnologica deicamion dipende la sostenibilitàambientale del trasporto sugomma. Ne è ben consciaIveco, che rivolge i propri sforzidi ricerca e sviluppo in più dire-zioni, secondo le diverse mis-

sion affidate ai veicoli. Nel campo dei commercia-li leggeri, il fronte più avanzato dell’innovazione èrappresentato dal concept Iveco Dual Energy, pre-sentato lo scorso anno al Salone del veicolo indu-

striale di Hannover e, più recentemente, esposto alTranspotec di Verona. Il concept incorpora un pac-chetto di tecnologie molto flessibile, concepito perrendere disponibile, di volta in volta, la fonte ener-getica più adatta alla specifica missione di traspor-to. ‘La ricerca sul concept Iveco Dual Energy –spiega Alessandro Bernardini, Iveco Truck & BusInnovation Manager – ha preso spunto da dueconcetti: flessibilità e modularità. Caratteristicheche sono, poi, quelle distintive del Daily ed attornoalle quali si è deciso di costruire una nuova archi-

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merico integrati e Bosch ha collaboratoall’eDrive, il moto-generatore elettrico abbinatoall’inverter. E ancora: Il Centro Ricerche Fiat (CRF)ha curato lo sviluppo dello scambiatore di caloreplanare, Denso del sistema di raffreddamento adoppio livello, Johnson Controls della batteria ditrazione agli ioni di litio, ZF Lenksysteme del ser-vosterzo elettrico e Brembo dell’Electric BrakeSystem. Quest’ultimo è un impianto frenante ditipo brake-by-wire, privo del tradizionale circuitoidraulico montato sui veicoli commerciali legge-ri, sostituito da un cablaggio elettrico che collegadirettamente la centralina di controllo all’attuato-re della pinza freno in prossimità del disco. Nelcampo della sicurezza passiva, il Dual Energymonta gli airbag avvolgenti D-air, sviluppati conDainese. Questa tecnologia che proviene dalmondo delle competizioni motociclistiche, utiliz-za speciali sacchi ad alta pressione a struttura tri-dimensionale (con generatori di gas a tecnologia‘fredda’) per la massima protezione ed ergono-mia. La nuova concezione di guscio di protezio-ne avvolgente è pensata per rispondere alle spe-cifiche esigenze dei veicoli commerciali. Il saccodel D-air a espansione controllata ha un tempod’intervento totale, compresa l’attivazione e ilgonfiaggio, dell’ordine dei 45 millisecondi. IvecoDual Energy è un vero e proprio laboratoriod’idee in continua evoluzione.

Sopra, un Daily Elettricoin versione furgone nel centro di Torino

tettura mantenendo intatti e valorizzando i principidi base. Il fatto di poter disporre di due tipologie ditrazione rende questo concept particolarmenteadatto per le consegne ‘last mile’ con emissionizero e, nel contempo, permette di avere prestazio-ni elevate sui percorsi extraurbani. È un modoinnovativo di interpretare le esigenze sociali e dimercato, che possono trasformarsi in vere e pro-prie opportunità di business’. Iveco Dual Energy èin grado di utilizzare due modalità di trazione: unasolo elettrica (con una velocità massima di 50 kml’ora e con un’autonomia di 40 chilometri), pergarantire emissioni locali nulle e bassi livelli dirumorosità in ambiente urbano ed una ibrida, ditipo termoelettrico, adatta per gli spostamenti alungo raggio e per i percorsi extraurbani, dove per-mette di abbattere fino al 25 per cento i consumidi gasolio e, quindi, le emissioni di CO2. Fattore,questo, di grande importanza oggi e per il futuro,in linea peraltro con le attenzioni che ponel’Unione europea sulla riduzione delle quantità dianidride carbonica, il principale gas responsabiledell’effetto serra, parzialmente dovute anche aimezzi di trasporto.

MOBILITÀ URBANA IN EVOLUZIONEIl concept Iveco Dual Energy, per come è statoideato, soddisfa le molteplici necessità di unamobilità urbana in evoluzione. In quest’ottica, l’ar-chitettura della catena cinematica è molto flessi-bile. Sullo stesso telaio è, infatti, possibile gestiredifferenti schemi di trazione, utilizzandoli comebase per un’ampia gamma di allestimenti – fur-gonati, cassonati, camper, scuolabus - richiestadalle diverse missioni di trasporto. Il conceptpuò, di volta in volta, essere declinato nella ver-sione con trazione elettrica e ibrida, elettrica adautonomia estesa, ibridizzazione leggera, conmotore termico alimentato a metano, in soloelettrico o, ancora, con propulsore diesel anterio-re trasversale ed elettrotrazione posteriore arichiesta per avanzare con quattro ruote motrici.Il processo innovativo sviluppato da Iveco per ilDual Energy è di tipo ‘aperto’, prevede cioè la col-laborazione con alcuni partner di rilievo per con-dividere le competenze ed arrivare a una comu-ne visione del futuro della mobilità. FPT Industrial,che costruisce il motore termico di 2,3 litri dicilindrata con sistema d’iniezione common rail,ha sviluppato inoltre il riduttore multimodale, pro-gettato per minimizzare le perdite in qualsiasimodalità operativa e gestire i flussi di potenzameccanica ed elettrica, garantendo la massimaefficienza energetica. Il telaio multifunzione èstato progettato in collaborazione con ArcelorMittal e Magnetto, mentre le parti in compositosono scaturiti dal know-how di Xperion.Streparava si è occupata delle sospensioni inmultimateriale, Sole dei moduli in materiale poli-

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CAMION A METANO, IBRIDI ED ELETTRICILa sostenibilità del trasporto su gomma dipendeda soluzioni meno futuribili e di più immediata eampia applicazione di quelle pensate per IvecoDual Energy. In quest’ottica, i principali indirizziseguiti da Iveco nello sviluppo di veicoli a trazio-ne alternativa riguardano i camion con motorialimentati a gas naturale compresso (CNG) o agas liquefatto (LNG), i mezzi di trasporto ibrididiesel-elettrici e quelli totalmente elettrici dellagamma Daily. Iveco vanta una lunga esperienzanel campo delle motorizzazioni a metano. Dallametà degli anni ’90 ne ha, infatti, commercializ-zate nel mondo oltre 11mila unità (inclusi gliautobus di Iveco-Irisbus), con una percorrenzatotale superiore a 1miliardo di chilometri. I van-

taggi del CNG rispetto al gasolio, in alcune mis-sioni di trasporto, sono molteplici. Vanno dalrisparmio sul costo del carburante alle minorirestrizioni alla circolazione nei centri urbani onelle ZTL, dalla riduzione della rumorosità - da 3a 6 db(A), secondo i casi, pari a un abbattimen-to delle emissioni sonore compreso fra il 50 e il75 per cento – al basso impatto ambientale,inferiore alle motorizzazione ecologiche EEV.L’offerta di prodotto di Iveco, nell’ambito dellemotorizzazioni CNG, spazia dalla gamma Daily,ai medi della serie Eurocargo, fino ai pesantistradali Stralis. I Daily vengono proposti comeautotelai con cabina singola o doppia e comefurgoni, con massa totale a terra da 3,5 a 6,5tonnellate. Il motore bi-fuel metano-benzina (conun serbatoio ausiliario di benzina di 14 litri) hauna potenza massima di 136 Cv, mentre la cop-pia raggiunge i 350 Nm. L’autonomia operativaè di 250-300 chilometri. Gli Eurocargo CNGsono proposti con peso totale a terra di 11-12tonnellate e di 15-16 tonnellate. In entrambi icasi, il motore è un Tector a 6 cilindri in linea di5,88 litri da 200 Cv e 650 Nm di coppia massi-ma. Le bombole di metano – 2 gruppi di trebombole ciascuno - sono collocati a fianco deilongheroni in posizione simmetrica o asimmetri-ca secondo i passi. L’offerta di Stralis CNG pre-vede cabinati 4x2 e 6x2 con peso totale a terradi 18 e 26 tonnellate e trattori 4x2, adatti a com-binazioni di 40 tonnellate. Il motore è un Cursor8 a 6 cilindri in linea di 7,79 litri, tarato a 270 Cve a 330 Cv, capace di coppie massime, rispet-

Sopra, un Daily con motore a gas naturale

compresso in fase di ricarica presso

un impianto collegabilealla rete domestica.

Sotto, l'Eurocargo ibridocon catena cinematica

diesel-elettrica

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tivamente di 1.100 Nm e 1.300 Nm. Accantoalle soluzioni con alimentazione a metano, Ivecoha sviluppato anche veicoli a LNG, in cui il com-bustibile è immagazzinato nei serbatoi in faseliquida. Sugli Stralis LNG, presentati nel 2011 alSalone del veicolo industriale di Amsterdam(RAI), il gas naturale si trova allo stato liquido allatemperatura di -125° C e a 11 bar di pressione incontenitori criogenici. Viene convogliato almotore allo stato gassoso, dopo essere statoriscaldato in uno scambiatore di calore. La tec-nologia LNG, oltre ad abbattere le emissioniinquinanti (come, del resto, fa il gas naturalecompresso), consente una maggiore autonomiarispetto al CNG. Questa caratteristica la rendepiù adatta agli utilizzi su medie e lunghe distan-ze, con tare più contenute (quindi, maggior cari-co utile) dei camion a metano gassoso di analo-ga potenza e dello stesso peso.

IL DIESEL-ELETTRICO FA RISPARMIARE IN CITTÀPer le missioni di trasporto in aree urbane concamion del segmento medio, Iveco ha sviluppa-to catene cinematiche ibride diesel-elettriche.Come quella dell’Eurocargo Hybrid di 7,5 ton-nellate di peso, costituita da un motore termico– un FPT Tector a 4 cilindri da 180 Cv omologa-to EEV – abbinato in parallelo a un motogene-ratore elettrico da 44 kW e a un pacco batterieagli ioni di litio con capacità nominale di 1,8kWh. Nelle partenze da fermo, il ‘lancio’ avvienein solo elettrico fino alla velocità di 15-20 kml’ora, quando subentra il propulsore termico. Ilmotore elettrico serve anche da generatore dicorrente in fase di decelerazione del veicolo eda starter per il diesel quando è inserito didispositivo start&stop che spegne automatica-mente il propulsore termico durante le sosteprolungate ai semafori o nel traffico congestio-nato. Con l’Eurocago Hybrid, di cui esistonoanche le versioni da 12 e da 15 tonnellate, sipossono ottenere riduzioni dei consumi e delleemissioni compresi fra il 15 e il 30 per cento,rispetto a un camion tradizionale. Infine, i veico-li totalmente elettrici, il Daily, ideale per le mis-sioni di trasporto urbane che richiedono emis-sioni zero ed elevata silenziosità d’esercizio.L’autonomia del Daily, proposto in versione cabi-nato o furgone, varia da 90 a 130 chilometri,secondo il peso totale a terra (3,5 e 5,2 tonnel-late) e il numero di batterie (da 2 a 4) in dotazio-ne. La pendenza massima superabile è del 18per cento. Un display a colori inserito nel cru-scotto fornisce al conducente le informazionisullo stato di carica delle batterie, sull’autono-mia residua e sulla temperatura del motore elet-trico e degli accumulatori. Vengono, inoltre,segnalate la marcia inserita e le eventuali ano-malie rilevate dal sistema diagnostico di bordo.

In alto, uno Stralis LNG.Sopra, un Eurocargoalimentato a gas naturalecompresso. A fianco, il sistemafrenante brake by wire del concept Dual Energy

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eventi<DAKAR 2013

LA GARA VISTA DA MIKINel rally più duro al mondo il team Iveco-De Rooy-Petronasconquista sette vittorie di tappa ma non riesce a bissare il successodel 2012. Bene i veicoli e la squadra, come racconta Miki Biasion

Maurizio Pignata

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apportate la scorsa estate al Powestar e ai Trakker – in terminidi ripartizione dei pesi, di efficacia delle sospensioni e di riduzio-ne delle tempistiche degli interventi manutentivi - hanno dato irisultati sperati. I problemi, per me e per Gerard De Rooy, sonoarrivati da due ‘sciocchezze’: una guarnizione dell’idroguida e ilcedimento del fascetta di tenuta del condotto d’adduzione delturbo. Due inconvenienti che hanno richiesto l’intervento deicamion di assistenza, che hanno faticato più del previsto.Quest’anno, per tutti i team, non è stato mai facile raggiungerei truck in difficoltà a causa delle elevate velocità medie dei con-correnti di testa.C&S: Il team ha funzionato bene?Biasion: I meccanici sono stati eccezionali: ogni notte, al bivac-co, hanno lavorato al massimo per restituirci al mattino i camioncome nuovi per la tappa successiva. La squadra Iveco-De Rooy-Petronas ha dominato a livello prestazionale con sette vittorie ditappa, mentre il vincitore della Dakar non ne ha al proprio atti-vo nemmeno una. Forse, siamo partiti troppo determinati, trop-po veloci. Invece, avremmo dovuto essere più attendisti.. In ognicaso, i camion di Iveco sono stati i veri protagonisti della corsa,gli avversari sui cui fare l’andatura.

uattordicitappe, piùdi 8.000chilometripercorsi intre paesi –P e r ù ,

Argentina e Cile - sette vittorienelle prove speciali - unrecord assoluto per il rallysudamericano di quest’anno -e due veicoli fra i primi diecinella classifica finale sul tra-guardo di Santiago del Cile:questo il bilancio della Dakar2013 per il team Iveco-DeRooy-Petronas. Un risultatoche è il compendio di unapartenza sprint del Powerstardi De Rooy nelle prime frazio-ni del rally e di una tappadecisamente sfortunata per ilpilota olandese – la nona daSan Miguel de Tucumàn aCordoba – per il cedimentodella fascetta del condottod’adduzione del turbo e dellaforatura di un pneumatico.Vano, a causa del ritardoaccumulato, il successivo ten-tativo di rimonta dello stessoDe Rooy nella parte conclusi-va della Dakar 2013. La classi-fica finale ha visto al quartoposto Gerard De Rooy conl’Iveco Powestar, al nonol’equipaggio di René Kuiperscon il Trakker Evolution III e altredicesimo Miki Biasion con ilTrakker Evolution II. Il pilota italiano, campione mondiale rallycon la Lancia Delta Integrale nel 1988-1989 e dal ‘97 pilota deicamion da rally di Iveco, ha raccontato così a Camion&Servizi lapropria esperienza di gara.C&S: Alla vigilia della Dakar 2013, molti si aspettavano untracciato difficile nelle prime fasi del rally e una seconda fra-zione meno dura: è andata proprio così?Biasion: Le prime quattro tappe sono state sicuramente impe-gnative. Ma, credo, nessuno si attendesse una sabbia così sof-fice e dune così alte e difficili da superare. Più facile del previ-sto, invece, il passaggio in Argentina, caratterizzato da traccia-ti veloci, che hanno determinato distacchi contenuti fra i con-correnti di testa. Le difficoltà sono ritornate nelle tappe cilene,ancora a causa della sabbia resa, però, più compatta dalleabbondanti precipitazioni,che, a loro volta, hanno creato nonpochi problemi nell’attraversamento dei fiumi. In sintesi: unaDakar dura, che verrà ricordata da chi vi ha partecipato pro-prio per questo.C&S: I veicoli si sono dimostrati affidabili?Biasion: L’affidabilità dell’FPT Industrial Cursor 13 e del cambiosono stati, ancora una volta, i nostri punti di forza. Le migliorie

Nella pagina a fianco, il Trakker di Miki Biasion. In alto, il pilota italiano. Sopra, il Powerstar di Gerard De Rooy

Q

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Iveco in action<

Dopo la positiva esperienza con gli Ecostralis,

la più grande azienda di trasporto e logistica

italiana sostituisce una parte del parco veicoli

con i nuovi pesanti stradali di Iveco

per ridurre i costi di gestione e i consumi

Giorgio Garrone

IL GIGANTE SCEGLIEGLI HI-WAY

Ci sono aziende che per dimen-sioni, dinamicità e capacità dibusiness anche in tempi diffi-cili, fanno ‘tendenza’ nel pro-prio settore per le scelte tecni-che dei veicoli. E’ il caso dellaArcese Trasporti di Arco

(Trento) che ha recentemente messo in lineaoltre 200 trattori Iveco, una sessantina deiquali appartenenti alla gamma Stralis Hi-Way.Sono destinati al rinnovo periodico della flottadel gruppo, che oggi conta circa 1.200 mezzidi trazione e 2.800 semirimorchi. La sceltadegli Hi-Way ribassati 440AS46 da 460 Cvgommati in /60 non è casuale. E’ frutto, infatti,della positiva esperienza maturata con gliEcostralis sia in termini di consumi ridotti che,

più in generale, di contenuti costi di gestione(TCO – Total Cost of Ownership). ‘Abbiamo unaflotta di notevoli dimensioni – spiega GuidoBertolone, Amministratore delegato del grup-po Arcese – costituita totalmente da veicoliEuro 5 a basse emissioni. La modernità delparco implica un elevato tasso di sostituzione,che si concretizza nell’acquisto di circa 200camion ogni anno. La scelta degli Stralis Hi-Way è legata principalmente a due fattori. Daun lato, al rapporto consolidato negli anni conIveco, quale principale fornitore di veicoli delnostro gruppo. Dall’altro, agli ottimi risultatiottenuti con i trattori della serie Ecostralis, chehanno fatto registrare i migliori consumi dellacategoria su un ampio ventaglio di percorsi’. Inpassato, due erano le motorizzazioni preferite

ARCESE TRASPORTI

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da Arcese per gli Ecostralis: 460 Cv e 500 Cv.Poi, gli acquisti si sono concentrati sui trattorida 460 Cv e lo stesso orientamento è statomantenuto anche per gli Stralis Hi-Way dell’ul-tima fornitura. ‘Siamo giunti alla conclusione –afferma l’Ad di Arcese - che la motorizzazioneda 460 Cv rappresenti il miglior compromessoin termini di potenza, coppia, consumi e che,quindi, costituisca la scelta ottimale per la stan-dardizzazione del parco. Lo stesso criterio èapplicato anche gli altri componenti della dri-veline dei veicoli della flotta, come il cambioautomatizzato Eurotronic e il retarder idraulicointegrato al cambio (Intarder)’. I trattori dellaArcese accumulano percorrenze medie mensi-li attorno agli 11mila chilometri, con un soloconducente, e superiori ai 21mila chilometricon l’impiego di due autisti. Di solito, la sostitu-zione dei veicoli avviene dopo il raggiungimen-to del traguardo dei 700-900mila chilometri.Ciò consente di avere sempre in linea trattori dilimitata anzianità operativa, quindi in piena effi-cienza e con un elevato tasso di disponibilità,fattori indispensabili per garantire i servizi dilogistica integrata per copertura della supplychain La manutenzione ordinaria e straordina-ria dei mezzi è curata dall’officina interna diRovereto e da altre due strutture assistenzialidislocate in Belgio e nel Regno Unito.Particolare attenzione è posta al controllo deicosti di gestione dei veicoli (TCO) e alla forma-zione dei conducenti. Non a caso, alcuni deinuovi Stralis Hi-Way sono dotati dei dispositivotelematico Iveconnect, con la funzione DSE –Driving Style Evaluation – per la valutazionedello stile di guida e delle modalità di utilizzodel camion. ‘Dal DSE – spiega Guido Bertolone– ci attendiamo molto, in termini di riduzionedei consumi. Un concetto su cui abbiamo sem-pre posto l’accento in passato, puntando sullaformazione dei conducenti, sull’utilizzo dimezzi risparmiosi, come gli Ecostralis, e su ungestionale sviluppato per la nostra società ingrado di analizzare le singole voci di costo.Adesso, con la messa in linea degli Hi-Way,avremo anche un formatore dedicato, chediscuterà con gli autisti i risultati rilevati attra-verso il Driving Style Evaluation e fornirà loroun feedback, su base giornaliera o settimanale,per superare le eventuali criticità.Dell’Iveconnect, tuttavia, non sfrutteremo solola funzione DSE, ma anche quelle di messaggi-stica e d’interfaccia con il nostro programmagestionale’.

I NUMERI DI ARCESELa Arcese Trasporti è nata nel 1966 peropera di Eleuterio Arcese, attuale Presidente.Da allora si è evoluta da azienda di trasportocompletista a operatore logistico multimoda-

le con un network mondiale, in grado di forni-re soluzioni integrate per le supply chain dinumerosi gruppi che operano nei settoriautomotive, chimico, industriale, alimentare,dell’industria cartaria e tessile. Il gruppoArcese, che si avvale di un network consoli-dato di corrispondenti e partner commerciali,comprende oggi 57 società attive nei com-parti dei trasporti terrestre, ferroviario, maritti-mo e aereo, della logistica e dell’immobiliare.Tramite la controllata Ventana Serra, specia-lizzata nelle spedizioni aeree e marittime, èpresente in tutto il mondo. Il parco mezzi ècostituito da oltre 1.200 trattori e da 2.800semirimorchi.

A fianco, il Presidentedella società, EleuterioArcese. Sotto, la consegnadei nuovi Hi-Way presso la sede della ArceseTrasporti

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attualità<IVECO NEL MONDO

NOVITÀSENZA CONFINISuccesso di vendite per i motori di FPT in Perù.

Iniziata in Brasile la produzione del nuovo Stralis.

L’Hi-Way, presentato in Russia a giornalisti e

trasportatori, celebra la prima consegna in

Inghilterra. Un “musone” australiano pensato per

i roadtrain. Pronto il primo bus articolato Crealis

Neo destinato alla città di Nancy

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Prosegue con la seconda puntata,in questo numero diCamion&Servizi, la rubrica Iveconel mondo, che raccoglie leinformazioni e le curiosità sullagalassia di Fiat Industrial prove-nienti da tutti i continenti.

Arrivano dai mercati dell’America Latina le noti-zie delle forniture di motori FPT Industrial ali-mentati a gas naturale compresso per il princi-pale costruttore di bus urbani del Perù e dell’ini-zio della produzione dello Stralis Hi-Way nellostabilimento Iveco di Sete Lagoas in Brasile. Ilnuovo pesante stradale di Iveco, presentato uffi-cialmente in Russia alle aziende di trasporto ealla stampa specializzata sulla pista del centro-prove Dmitrovsky a un centinaio di chilometri daMosca, è anche il protagonista della prima con-segna in Inghilterra. In Australia, il ‘cabina arretra-ta’ Powerstar 7800 si propone nel segmentoultraspecialistico dei trattori per il traino dei road-train. Infine in Francia, presso lo stabilimentoIveco-Irisbus d’Annonay, è stato presentato ilprimo dei 24 bus articolati della gamma CrealisNeo con motore a gas naturale compresso,destinati alla municipalizzata di Nancy.

SUDAMERICA: MOTORI A METANO PER IL PERÙ E DEBUTTO CARIOCA DEL TRUCK OF THE YEAR 2013In Perù, FPT Industrial Latin America ha siglato unimportante contratto di fornitura di motori a gasnaturale compresso con Modasa, leader di mer-cato nel paese andino per la produzione di auto-bus urbani e gruppi elettrogeni, nonché fornitoredi servizi di assistenza e di riparazione. L’accordoriguarda circa 1.500 propulsori a metano (daquest’anno al 2016) della gamma NEF a 6 cilin-dri in linea di 5,9 litri di cilindrata. I primi 15 vei-coli equipaggiati con questi motori sono già staticonsegnati ad alcune aziende di trasporto pub-blico che operano nella capitale peruviana per levalutazioni preliminari in condizioni operativereali. I propulsori NEF a metano erogano unapotenza massima di 147 kW a 2.700 giri al minu-to, mentre la coppia di picco raggiunge i 650Nm. L’accordo di fornitura prevede anche cheModasa esporti i propri bus urbani con motoreCNG di FTP Industrial in altri paesi dell’Americalatina, come Cile, Colombia, Venezuela, Equador,Bolivia e Costa Rica. In Brasile è iniziata lo scorsodicembre la produzione dello Stralis Hi-Way pres-so lo stabilimento Iveco di Sete Lagoas, nellostato di Minas Gerais. L’Hi-Way, costruito in baseagli elevati standard qualitativi previsti dalla meto-dologia World Class Manufacturing adottata neglistabilimenti Iveco, viene proposto sul mercatobrasiliano con tre motorizzazioni: 440, 480 e560 Cv. Il nuovo pesante stradale, vincitore del

titolo di Truck of Year 2013, si affianca allagamma Stralis Ecoline, lanciata nel paese suda-mericano nel settembre dello scorso anno.Rispetto alla serie Ecoline, l’Hi-Way permetteun’ulteriore riduzione dei consumi di gasolio del3,1 per cento e un abbattimento del 5 per centodei costi di manutenzione.

RUSSIA: IL NUOVO STRALISIN PASSERELLA NEL GELO DI MOSCALa cornice climatica, con temperature sottozeroe strade completamente innevate malgrado laprimavera incipiente, e la location, un “provingground” in mezzo ai boschi a un centinaio di chi-lometri a nord di Mosca, sono quelle dellaFederazione Russa. In questo scenario il nuovoStralis Hi-Way, presentato ufficialmente allastampa e alle aziende di trasporto locali, hadimostrato di sentirsi a proprio agio anche incondizioni operative estreme: su fondi con scar-sa aderenza e sulle salite ‘impossibili’ delDmitrovsky autopoligon, uno dei maggiori cen-tri-prova automotive al mondo dotato di un anel-

Nella pagina a fianco, lo stabilimento di Iveco di Sete Lagoas (Brasile).Sopra, un Hi-Way sul percorso di prova nei pressi di Mosca

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lo esterno di 14 chilometri e di una serie di pistedi handling per testare tutte le caratteristiche deiveicoli. L’evento, battezzato ‘rivoluzione arancio-ne’ per la colorazione esterna dei trattori, haconvolto tre Stralis: un Hi-Road con motoreCursor 10 da 460 Cv e due Hi-Way - uno cam-bio meccanico e uno con l’automatizzatoEurotronic 2 – con propulsori da 500 Cv. Anchein mezzo alla neve lo ‘Stralisa’, come lo chiama-no in Russia, ha soddisfatto appieno le aspettati-ve di chi ha sfidato il gelo per provarlo.

REGNO UNITO: L’HI-WAYSI PRESENTA CON I COLORIDELLA KNIGHTS OF OLDLa società di trasporto e logistica Knights of Oldè la prima azienda inglese ad aver ricevuto ilnuovo pesante stradale di Iveco. Si tratta di seitrattori 6x2 – uno con cabina Hi-Way e cinquecon abitacolo Hi-Road – dotati di motorizzazio-ne EEV da 460 Cv. Tutti i nuovi Stralis sonoequipaggiati con la funzione Driving styleEvaluation del sistema telematico Iveconnect,per la valutazione dello stile di guida dei condu-centi e la riduzione dei costi totali d’esercizio(TCO) dei veicoli. Un fattore chiave per Knightsof Old, che utilizza in modo intensivo i nuovitrattori, con percorrenze previste di 160milachilometri l’anno con due conducenti per cin-que giorni la settimana. La scelta degli Stralis daparte dell’azienda di trasporto inglese è statadeterminata dalla positiva esperienza maturatacon gli Eurocargo della flotta Mainland Group,assorbita nel 2011 dalla Knights of Old.

attualità<IVECO NEL MONDO

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FRANCIA: PRONTO IL PRIMOBUS ARTICOLATO CREALIS NEODI IVECO-IRISBUS PER NANCYIl primo dei 24 bus articolati della gammaCrealis Neo di Iveco Irisbus, destinati alla muni-cipalizzata di Nancy (nella regione della Lorena),è stato presentato presso lo stabilimento Iveco-Irisbus d’Annonay ai funzionari dell’amministra-zione della città francese e ai manager di VeoliaTransdev, società leader nel settore del traspor-to pubblico. I Crealis Neo, che possono traspor-tare fino a 120 persone oltre a un passeggero amobilità ridotta, sono degli articolati di 18 metridi lunghezza, dotati di motore FPT IndustrialCursor 8 alimentato a gas naturale compresso.I nuovi bus, denominati Stanway come l’insiemedelle principali linee della futura rete di traspor-to pubblico della città francese, saranno opera-tivi, in una prima fase, su un itinerario di 13,5chilometri lungo la direttrice nord-sud dellagrande Nancy. I Crealis Neo, che costituisconol’elemento portante di un network di bus ad altolivello di servizio, garantiranno frequenze di pas-saggio di 5 minuti nelle ore di punta nelle 39stazioni previste dal percorso di linea.

AUSTRALIA: PROGETTATO PER I ROADTRAIN IL POWERSTAR 7800Visto dall’esterno, con la sagoma massiccia,l’ampio radiatore frontale squadrato e il gene-roso bull-bar di protezione, il Powerstar 7800sembra un ‘musone’ (conventional) america-no. E’, invece, il modello di punta della gammaa cabina arretrata di Iveco, sviluppato per lespecifiche esigenze del mercato australiano.Il 7800, in particolare, si rivolge al settore deltrasporto ultrapesante che, nel paese dei can-guri, significa combinazioni extralunghe(roadtrain) composte da un trattore 6x4 e dadue (B-double, da 19 o 25 metri di lunghez-za) o più semirimorchi (Double roadtrain finoa 36,5 metri di lunghezza) per la movimenta-zione di bestiame, legname e minerali. IlPowerstar 7800, proposto con motorizzazionifino a 600 Cv e un cambio a 18 rapporti, puòtrainare convogli di 140 tonnellate di pesocomplessivo. Il trattore è dotato di 4 serbatoidi gasolio di 450 litri ciascuno, indispensabiliper assicurare l’autonomia operativa sullestrade senza fine dell’outback australiano.

Nella pagina a fianco, in alto, il primo Hi-Wayconsegnato in Inghilterra e,in basso, il Powerstar 7800progettato per i roadtrainaustraliani. Sotto, un Iveco IrisbusCrealis Neo per la municipalizzata di Nancy

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Il sistema telematico Iveconnect, montato sugli StralisHi-Way, sa fare quasi tutto. L’hardware è costituito dauno schermo touch-screen da 7 pollici integrato nellaplancia e comprende la radio, il lettore Cd, la presaUsb compatibile con iPod - iPhone e file Mp3, il colle-gamento Bluetooth con comandi al volante e la con-nessione Aux - video. Iveconnect consente di accede-

re a due set di funzioni dedicate rispettivamente all’autista -Iveconnect Drive - e al gestore flotta, Iveconnect Fleet.La modalità Drive comprende il navigatore con specifichefunzionalità per i veicoli industriali, il sistema Driving StyleEvaluation, che valuta lo stile di guida dell’autista e agisceda istruttore di bordo, e il dispositivo di sicurezza DriverAttention Support, per proteggere il guidatore dalla stan-chezza e dai colpi di sonno. La stessa interfaccia touch-screen sulla plancia è anche il terminale di bordo dei servi-

zi di fleet management, Iveconnect Fleet. Tutte le funziona-lità di gestione della flotta sono proposte da Iveco in colla-borazione con Qualcomm, leader mondiale nel settore delletelecomunicazioni wireless. L’interazione tra il guidatore, il veicolo e la centrale operati-va permette di tenere sotto controllo tutti i mezzi, verifican-do in tempo reale gli orari di guida, i consumi di carburante,la posizione GPS e i tempi di percorrenza previsti. Consente,inoltre, la gestione automatica degli obblighi di legge relativiallo scarico, all’analisi e all’archiviazione dei dati del crono-tachigrafo e delle informazioni memorizzate sulle carte auti-sti. Il nuovo Stralis equipaggiato con il Driving StyleEvaluation permette al gestore della flotta di valutare le per-formance di guida di ciascun conducente, attraverso reportpersonalizzati. Camion&Servizi analizza in questa puntata lemodalità operative della funzione DSE – Driving Style

tecnologia<DRIVING STYLE EVALUATION

IL RISPARMIO APORTATA SCHERMO

Alla scoperta dei ‘segreti’ della funzione Driving Style Evaluation

del sistema telematico Iveconnect montato sugli Stralis Hi-Way.

I parametri per valutare lo stile di guida del conducente, fornirgli

suggerimenti in tempo reale e compilare report per la flotta

Giorgio Garrone

& 33NUMERO 105 APRILE-MAGGIO 2013

Evaluation – un vero e proprio trainer viaggiante, pensatoper la riduzione dei consumi di gasolio e dei costi totalid’esercizio (TCO) dei camion. In un prossimo articolo verran-no, invece, esaminati i risultati ottenuti sul campo da unaflotta che ha adottato l’Iveconnect con la funzioneIveconnect Drive, all’interno della quale si trova il softwareDriving Style Evaluation.

HARDWARE E SOFTWARE FANNO PIÙ EFFICIENZASu un mezzo di trasporto, la ricerca dell’efficienza passaanche attraverso dispositivi di controllo evoluti e di facile uti-lizzo, che contribuiscono a rendere l’ambiente di lavoro piùproduttivo. Il sistema Iveconnect è citato, insieme alla nuovacabina e alle motorizzazioni Euro VI High-efficiency SCRsenza ricircolo dei gas di scarico, fra le motivazioni della giu-ria di giornalisti internazionali che ha assegnato allo Stralis Hi-Way il premio Truck of theYear 2013 in occasione delSalone del veicolo industria-le di Hannover dello scorsoanno. Il Driving StyleEvaluation monitora, analizzae valuta i comportamenti diguida del conducente, cheincidono sui consumi digasolio. Per scegliere i para-metri di giudizio e il ‘peso’ diogni singolo dato sul votofinale attribuito dal DSE alconducente, Iveco ha effet-tuato, nell’arco di tre anni,una serie di test su stradacon veicoli strumentati,

simulando 300 missioni di trasporto. Quest’attività ha portatoalla definizione di otto comportamenti, che impattano diretta-mente sui dispendi di carburante: l’approccio e la frequenzadelle fermate, le accelerazioni e le decelerazioni, lo sfrutta-mento dell’inerzia del veicolo, i cambi di marcia non opportu-ni, l’innesto del rapporto ottimale e l’utilizzo dei sistemi di ral-lentamento ausiliari (freno motore e retarder), al posto del-l’impianto frenante di servizio. Gli indicatori principali dellostile di guida – chiamati di primo livello – visualizzati in formagrafica sullo schermo dell’Iveconnect sono il risparmio di car-burante e l’impiego dei freni ausiliari. Al secondo livello si col-locano, invece, l’utilizzo del cambio e le manovre anticipato-rie, mentre al terzo livello si trovano, fra l’altro, le accelerazio-ni e decelerazioni, le frequenze delle frenate e l’approccioalle fermate. Durante la marcia, il DSE visualizza talvolta infor-mazioni pop-up su come migliorare lo stile di guida o sul rap-porto ottimale da innestare. I dati del Driving Style Evaluation

possono essere scaricati dalgestore della flotta, utilizzan-do i servizi telematici svilup-pati da Qualcomm. Il gesto-re, attraverso le schermatedi Fleet Visor, è in grado divisualizzare l’andamentodelle performance di tutti iconducenti e di avere unavalutazione dei risparmi digasolio potenziali. In baseall’esperienza accumulatada Iveco nei corsi di guidarivolti agli autisti, l’abbatti-mento dei consumi di carbu-rante può arrivare anche al12 per cento.

In alto, il sistema Iveconnect sulla plancia di uno Stralis.Sopra, una schermata del Driving Style Evaluation

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attualità<ACTION FOR ROAD SAFETY

INSIEME PER LA SICUREZZA Con un evento al Fiat Industrial Village di Torino, Iveco e New Holland

Agriculture hanno annunciato il loro sostegno alla campagna FIA

ACTION for ROAD SAFETY promossa dalla Federazione Internazionale

dell’Automobile (FIA). I particolari dell’iniziativa

Maurizio Pignata

La sicurezza dei veicoli e degli utenti della stra-da è uno dei core values di Fiat Industrial. Il gruppo, con Iveco e New Holland Agriculture,ha recentemente avviato una collaborazione conla Federazione Internazionale dell’Automobile(FIA) per sostenere, in qualità di‘official supplier’, la campagna

FIA Action for Road Safety. La partnership èstata presentata ufficialmente nel corso di unaconferenza stampa che si è svolta al FiatIndustrial Village di Torino. La campagna FIAAction for Road Safety, lanciata a maggio2011, appoggia il progetto della Nazioni Unite‘Decade of Action for Road Safety’ 2011-2020

per salvare 5 milioni di vite umane entro la fine del decennio.Lo scopo principale è quello di sensibilizzare ed educare ilcomportamento dei conducenti dei veicoli sulle strade di tuttoil mondo per ridurre drasticamente il numero di incidenti.Iveco e New Holland Agriculture sono i primi costruttori di

mezzi commerciali e di macchine agricole asostenerla trasmettendo, attraverso i rispettivinetwork, il proprio messaggio in tema di guidaresponsabile. Un valore fondamentale per idue brand di Fiat Industrial per i quali la tecno-logia, applicata ai sistemi avanzati di sicurezza,rappresenta uno strumento indispensabile allasalvaguardia del conducente, degli altri utentidella strada, del veicolo e del carico. La par-

Servono veicolisicuri

e comportamentidi guida

responsabili

& 35NUMERO 105 APRILE-MAGGIO 2013

tnership fra Iveco e New Holland Agriculture e la FIA prevede,tra le altre iniziative, la presenza dei mezzi dei due marchi suicircuiti di gara del FIA World Touring Car Championship, il prin-cipale campionato mondiale per vetture da turismo. Iveco condurrà in pista il primo Safety Truck, uno Stralis – ildebutto è avvenuto a fine marzo sull’autodromo di Monza -che vestirà i panni di ‘Leading Truck’ e aprirà tutte le gare delcircuito WTCC effettuando il primo giro di pista per poi posi-zionarsi davanti allo schieramento di partenza.Inoltre, all’interno di un paddock sarà allestita un’area dedica-ta alla sicurezza in cui sarà presente un veicolo hospitality diIveco, appositamente personalizzato. Servirà da palco e daspazio d’incontro per comunicare i messaggi sulla sicurezzastradale dei mezzi di trasporto e delle macchine agricole.New Holland Agriculture era, invece, presente a Monza allaprima tappa del campionato WTCC con un trattore T7 AutoCommand dotato di sistema ABS SuperSteer. ‘La partnership fra Iveco - New Holland Agriculture, cui si èaggiunta Parts&Services, e la FIA – spiega Mauro Veglia,Responsabile Emea Servizi Commerciali e Customer Care diFiat Industrial – è basata sulla condivisione di alcuni valori: vei-coli sicuri e comportamento responsabile di chi ne è alla guida.Sulla sicurezza dei mezzi abbiamo investito molto, come dimo-strano i sistemi di ultima generazione installati sui camion diIveco e sulle macchine di New Holland. Ed è proprio la realtàtangibile di questi investimenti che viene comunicata ai nostriclienti con l’iniziativa FIA Action for Safety, anche grazie allacopertura televisiva e media mondiale offerta dal WTCC. Si trat-ta di una campagna worldwide, che comprende eventi sui cir-cuiti di gara, iniziative sul web che parlano dei temi della sicu-rezza e una comunicazione specifica dedicata ai dispositivielettronici di aiuto alla guida’. La diminuzione del numero degliincidenti stradali non dipende solo dall’adozione di sistemiavanzati di sicurezza. Per garantire la massima efficienza deiveicoli nel tempo, è fondamentale anche la corretta manuten-

zione con l'impiego di ricambi originali ORIGIN 100% IVECO,di cui Parts & Service testa e certifica l'assoluta qualità lungotutta la filiera produttiva e distributiva. In particolare, Parts &Service suggerisce il monitoraggio puntuale dell'impianto edelle parti frenanti, degli ammortizzatori, delle spazzole tergicri-stallo e dei proiettori, ovvero di quelle parti con maggior impat-to sulla sicurezza dei mezzi e quindi delle strade.Ogni anno 1,3 milioni di persone sono vittime di incidentiletali e quasi 50 milioni restano ferite a causa di un sinistrostradale. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) stimache, se non si interverrà per risolvere il problema, entro il2030 gli incidenti della strada saranno la quinta causa dimorte più comune del pianeta, con una previsione di oltre 2milioni di decessi all'anno. La campagna FIA Action for RoadSafety mira proprio ad affrontare questa situazione concen-trando le risorse della Federazione per sostenere i proprimembri di tutto il mondo a educare alla sicurezza sulla stra-da con comportamenti di guida prudenti e responsabili.

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attualità<SERVICE CHALLENGE

CACCIATORIDI GUASTIIN AZIONEGrande successo della prima edizione della gara per iltitolo di miglior tecnico d’assistenza non-stop e di miglioresperto diagnostico indetta dal Customer Care & TechnicalService di Iveco a fine 2012. Quest’anno si replica l’eventoEmanuela De Vita

& 37NUMERO 105 APRILE-MAGGIO 2013

La ricerca dell’eccellenza tecni-ca attraverso la crescita dellecompetenze del singolo, dellospirito di squadra sono valoriimportanti per Iveco. Lo testi-monia la prima edizione delService Challenge, svoltasi a

fine 2012 a Torino, per iniziativa delCustomer Care & Technical Service. La competizione ha coinvolto nella fasefinale 73 tecnici specializzati, 30 dell’assi-stenza non-stop (ANS – Assistance Non-Stop) e 43 della diagnostica (DEEC – DealerElectronic Excellence Community), prove-nienti dalle concessionarie e dalle officineautorizzate Iveco di numerosi paesi europei:Italia, Spagna, Portogallo, Regno Unito,Germania Austria, Svizzera, Francia, Belgio,Olanda, Lussemburgo, Danimarca, Svezia,Norvegia, Slovacchia e Repubblica Ceca. I finalisti sono stati selezionati in base allecompetenze tecniche valutate durante l’an-no e delle performance del ServiceProgram, il programma di sviluppo e monito-raggio della rete di assistenza Iveco. I tecnici ANS hanno sostenuto un test scrit-to, composto da una serie di domande lega-te all’assistenza nell’arco delle 24 ore, conparticolare riguardo alle procedure operati-ve.

CONTA ANCHEL’APPROCCIO AL CLIENTEDopo lo scritto, è stata la volta di una provapratica individuale in pista per diagnostica-re e risolvere, nell’arco di un’ora, un’anoma-lia su un veicolo che simulava un fermo-macchina su strada. Nella valutazione delle performance degliaddetti all’assistenza sono state prese inconsiderazione, con grande attenzione, lemodalità d’approccio al cliente. Gli espertidi diagnostica hanno, invece, sostenuto unesame teorico basato su un questionario di50 domande a risposte multiple, centratosui componenti elettrici ed elettronici deiveicoli delle gamme Iveco. La sessione pratica, della durata di 70 minu-ti, prevedeva l’individuazione di tre malfun-zionamenti e due test di rilevamento deisegnali. L’acquisizione dei dati per la sco-perta dei guasti è stata effettuata con i piùrecenti tool diagnostici a disposizione delleofficine della rete Iveco, fra cui Easy edEasyscope. Particolare attenzione, nell’attribuzione delpunteggio finale dei tecnici, è stata postaall’abilità di configurazione delle prese diforza (PTO) e all’approccio diagnostico ai pro-blemi proposti. Al termine della competizio-

ne, Alberto Perfetto, Customer Care &Technical Director ha premiato StefanAngehrn della concessionaria NaterNutzfahrzeuge AG di Iveco Switzerland comemiglior tecnico ANS 24h e Ron Schol dellaconcessionaria Schouten Spijkensse, IvecoNetherlands, come miglior diagnostico DEEC. Per l’Italia i premiati sono stati GiancarloSabatino di A.R.A. S.p.a. per la categoriaAssistance Non Stop e Luca Facheris di QuadriVeicoli Industriali S.p.a. per la categoria DEEC. I tecnici ANS 24h devono garantire l’assi-stenza su strada 24h su 24, 365 giorniall’anno, provvedendo ad una soluzionerapida ed efficace per far ripartire il clienteil più velocemente possibile. I diagnostici che fanno parte del DEEC, ungruppo d’eccellenza, rappresentano il topdegli esperti in problematiche elettronichedei mezzi di trasporto.

PER I VINCITORI DEL CHALLENGE IL FERRARI FACTORY TOURI vincitori del Service Challenge sono statiospitati lo scorso dicembre a Maranello peril Ferrari Factory Tour. I partecipanti hanno avuto la possibilità discoprire i ‘segreti’ del mondo Ferrari, attra-verso una visita guidata allo stabilimentodove si producono le Rosse. In particolare,hanno visto da vicino le lavorazioni e le fasid’assemblaggio dei motori, la carrozzeria, ilnuovo impianto di verniciatura e le linee dimontaggio. La giornata si è poi conclusa con la visita alreparto sportivo e al museo Ferrari.

Nella pagina a fianco, una foto di gruppo dei finalisti del concorsoService Challenge 2012.Sopra, una fase della premiazione

Parts&Service<RICAMBI ORIGINALI IVECO

Il marchio Origin 100% Iveco che contrassegna i componenti originalidella casa italiana assicura il percorso dell’intera filiera produttiva ela qualità dei servizi assistenziali

Marta Rava

SE SONO “DOC” IL CAMION CI GUADAGNA

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NUMERO 105 APRILE-MAGGIO 2013

Nell’ambito dei filtri per il carburante i Diesel Green FilterOrigin 100% Iveco sono stati specificatamente studiati per imodelli della gamma Daily. Sono assemblati in camera bian-ca, laboratori con sistemi di controllo della pressione e dellaconcentrazione delle polveri in sospensione nell’ambiente.Utilizzano, inoltre, materiali di elevata qualità a basso impattoambientale, quindi di facile smaltimento in officina. I GreenFilter vengono sottoposti a una serie di rigorosi test specifici,studiati per assicurarne le performance e il livello qualitativo.Dalla verifica dell’intera produzione con aria a 2 bar di pres-sione alle prove funzionali, dai collaudi di resistenza a quellirelativi alle perdite di carico e alla valutazione dell’efficienzafiltrante e del potere d’accumulo, fino ai test di compatibilitàelettromagnetica in camera anecoica. Il risultato? Capacità direggere condizioni di utilizzo gravose, resistenza ad ampiintervalli di temperatura (da -30°C a +90°C), elevati margini disicurezza e tempi più contenuti di sostituzione. L’importanza dei Ricambi Originali è ancora più evidente peri componenti critici dell’impianto frenate, come i dischi e lesuperfici d’attrito. I dischi freno studiati per la gamma Dailydevono superare oltre 1.000 ore di prove al banco. Ciò perresistere alle deformazioni e agli stress termici causati dall’at-tivazione ripetuta dell’impianto e garantire nel tempo i livellidi performance e i margini di sicurezza. Un disco Origin100% Iveco ben accoppiato con il materiale d’attrito è sog-getto a minori usure, rigature o rotture in seguito a cricche.Risulta, inoltre, silenzioso, esente da vibrazioni in fase di ral-lentamento e consente elevate percorrenze fra due intervalli

manutentivi. I Ricambi Originali hanno un ruolo fondamen-tale anche per i componenti come delle spaz-

zole del tergicristallo. Quelle Doc, che Iveco raccomanda disostituire ogni 6-8 mesi (corrispondenti acirca 100mila cicli di lavoro), assicuranouna perfetta visibilità, grazie alla pressio-ne uniforme sul parabrezza, resistono atemperature estreme e minimizzano le

vibrazioni. Iveco Parts&Services aderi-sce, insieme a Iveco New HollandAgriculture alla campagna Action forRoad Safety promossa dalla Fe de -razione Internazionale del l’Auto -mobile (FIA) per sostenere la sicu-rezza su strada e i comportamenti

di guida responsabili.

La qualità è molto importante, anche nel settore deiricambi per i veicoli industriali. I componenti origi-nali, come Origin 100% Iveco, fanno la differenzanel garantire nel tempo le prestazioni dei camion,gli elevati margini di sicurezza su strada e la ridu-

zione dei costi totali d’esercizio (TCO). Fattore, il TCO, d’im-portanza fondamentale per i bilanci delle aziende di traspor-to, in tempi difficili per l’economia italiana ed europea. La buona salute di un veicolo industriale, con il crescere del-l’anzianità operativa, dipende direttamente da un utilizzocorretto del veicolo da parte del driver e, soprattutto, da unadeguato piano manutentivo con un alto livello qualitativodei ricambi. E’ essenziale che i componenti sostituiti in officina sianoidentici a quelli omologati in primo impianto. Proprio come iRicambi Origin 100% Iveco, che sono sottoposti a severitest funzionali e qualitativi prima di essere distribuiti alla reted’assistenza. Il marchio Origin 100% Iveco, non si limita agarantire le prestazioni dei singoli componenti. Ne certificaanche l’intera filiera produttiva e tutta l’organizzazione lega-ta ai servizi assistenziali. Il controllo qualitativo e la rispondenza alle specifiche delcostruttore del veicolo sono fondamentali per tutte le tipolo-gie di ricambi: da quelli importanti per il buon funzionamen-to e la sicurezza del camion, come i freni o gli elementi fil-tranti, a quelli ritenuti erroneamente meno importanti, comele spazzole del tergicristallo.

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Iveco Capital<INIZIATIVE FINANZIARIE AL TRANSPOTEC 2013

Il Salone dell’autotrasporto, della logi-stica e dell’innovazione tecnologica –Transpotec Logitec 2013 – di Veronaha costituito l’occasione per mostrareagli operatori e al pubblico le piùrecenti realizzazioni dei brand di FiatIndustrial, legati alla movimentazione

delle merci su strada. Ma è stato anche unavetrina per le soluzioni finanziarie di IvecoCapital, rivolte all’intera gamma di prodottoIveco: dai leggeri della serie Daily, fino agli

Stralis e al nuovo Trakker, che ha debuttatosul mercato italiano in occasione della mani-festazione scaligera. La completa attenzioneda parte di Iveco Capital alle esigenze deitrasportatori è stata testimoniata anche dallapresenza di un’area dedicata ai servizi finan-ziari del gruppo, all’interno dello standIveco. Qui il cliente ha potuto conoscere neldettaglio l’ampia offerta di prodotti finanziarie richiedere agli specialisti della finanziariacaptive soluzioni personalizzate. Il rapporto

Piani finanziari per l’intera

gamma di prodotto

Iveco dal Daily

allo Stralis al Trakker

e tanti serviziaggiuntivi:

il contributo di Iveco Capital

per far tornare

la voglia di comprare

camion

Monica Bertolino

IL TRASPORTORIPARTE DA VERONA

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società leader delsettore, offerti a prezzi competitivi. Le poliz-ze assicurative si articolano in diverse solu-zioni in grado di proteggere il veicolo e ilconducente. Spaziano dalla garanzia incen-dio e furto, che prevede la restituzione del-l’intero valore del veicolo in caso di sinistronel corso del primo anno di vita dalla data diimmatricolazione, la polizza cristalli e infor-tuni del conducente, la protezione dai dannicausati dagli eventi atmosferici e dagli attivandalici, fino ad arrivare alla protezionecompleta del camion con la garanzia kasko.Iveco Capital offre inoltre la polizza CreditoProtetto, la garanzia che prevede il rimborsodei canoni in caso d’impossibilità all’utilizzodel veicolo da parte dell’assicurato. L’offertadi Iveco Capital è, inoltre, completata dal-l’antifurto satellitare, distribuito in collabora-zione con una delle aziende leader del set-tore. L’apparecchio avvisa in tempo reale ilcliente in caso di tentativo di furto, evitandoi fermi macchina e i costi correlati che deri-vano dall’attesa del rimborso assicurativo edell’ordine del nuovo veicolo.

diretto con il cliente è unacaratteristica del lavoro deiprofessionisti della finanziaria,che di norma seguono e sup-portano la vendita, indivi-duando la tipicità del busi-ness dei clienti proponendopiani finanziari coerenti.Come di consueto, anche inoccasione dell’edizione2013 del TranspotecLogitec, Iveco Capital haproposto differenti pianifinanziari dedicati all’interagamma Iveco, a partire daicommerciali della serieDaily presenti sullo stand fino, ad arrivareallo Stralis Hi-Way e al nuovo Trakker. Asuscitare grande interesse l’offerta mirata aimodelli della gamma light. Come il DailySupervan, con motore Multijet II da 146 Cv(ma disponibile anche nella versione NaturalPower con propulsore a metano), sospensio-ni pneumatiche posteriori, cerchi in lega,allestimento Top e sistema ESP di controllodella dinamica di marcia. Grazie alla possibi-lità di usufruire della promozione “paghidopo 3 mesi”, il cliente acquista il veicolo edinizia a pagarlo 90 giorni dopo l’acquisto,con canoni leggeri comprensivi di polizzaincendio e furto e antifurto satellitare. Si trat-ta di un ulteriore esempio di offerta integra-ta, costituita da un prodotto completo conuna soluzione di leasing vantaggiosa, adattaall’esigenze del cliente. L’attenzione verso ilcustomer viene confermata anche dallesoluzioni dedicate alla gamme pesante e offroad con una proposta, in linea con le per-formance dello StralisHi-Way e del nuovoTrakker, orientata alla riduzione dei costitotali di esercizio (TCO). Per lo Stralis la dura-ta del leasing a tasso agevolato può arrivarefino a 72 mesi. I canoni, calcolati su basegiornaliera per evidenziare il concetto diriduzione dei costi totali di gestione, sonocomprensivi di alcuni servizi accessori,come la polizza incendio e furto e l’antifurtosatellitare, per una completa protezione nelcorso dell’intero ciclo di vita del veicolo. Nelcaso del nuovo Trakker sono previsti seicanoni iniziali ‘leggeri’, con una durata mas-sima del leasing di 60 mesi. Valgono, inoltre,gli stessi servizi accessori previsti per loStralis Hi-Way. Per tutti i veicoli finanziati daIveco Capital è possibile includere i contrat-ti di manutenzione e riparazione, nonché diestensione di garanzia. Iveco Capital propo-ne, accanto alle soluzioni finanziarie leasinge rateali, un’ampia gamma di servizi distri-buiti in cooperazione con le più importanti

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attualità<RIDUZIONE DEI CONSUMI

La riduzione dei consumi di gasolio e, più ingenerale, degli oneri di gestione dei veicoli –TCO, Total Cost of Ownership - sono i fattorichiave dai quali dipende la ‘salute’ economicadelle aziende di trasporto. Di queste priorità èben conscia Iveco che, nel corso degli anni, hasviluppato soluzioni mirate ed efficaci per tutti

gli aspetti del problema: dall’incremento dell’efficienza ener-getica dei camion all’allungamento degli intervalli manuten-tivi, dai corsi di formazione per i conducenti fino agli stru-menti informatici per la gestione della flotta e per la valuta-zione dello stile di guida degli autisti. Insomma, un impegno per il risparmio a 360 gradi, i cuiesempi più recenti sono costituiti dal lancio dell’Ecostralis edall’introduzione, lo scorso anno, della nuova gamma StralisHi-Way.

Dall’Ecostralis allo Stralis Hi-Way:

come le soluzioni sviluppate

da Iveco permettono

di abbattere i consumi

di carburante e gli oneri

di gestione dei veicoli.

Il contributo fornito

dalle gomme a bassa resistenza

di rotolamento

Giorgio Garrone

MENO GASOLIO, MENO COSTI

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APPLAUDITO DALLA STAMPA E DAL PUBBLICOL’iniziativa Ecostralis, presentata ufficialmente nel 2011,comprendeva un’offerta di veicoli e servizi, studiati per ilcontenimento del TCO e per la riduzione dell’impattoambientale. I modelli proposti includevano trattori 4x2 e6x2, dotati di cabine Active Time (AT) o Active Space (AS),con motorizzazioni da 420-460 o 500 CV omologate Euro5 ed Eev. Nelle dotazioni di serie degli Ecostralis era pre-sente il sistema Ecoswitch, per attivare il programma iEco diottimizzazione delle logiche di cambio marcia e delle pre-stazioni del veicolo in funzione del carico trasportato e ilsettaggio a 85 chilometri l’ora del limitatore di velocità. A ciò si aggiungevano la modalità Ecofleet del cambioautomatizzato Eurotronic che, inibendo parzialmente l’uti-lizzo in sequenziale e ottimizzando i giri motore, permettedi ridurre i consumi di gasolio. Completavano l’offerta, oltrealla soluzione telematica Blue&Me Fleet, il sistema elettro-nico di stabilità (Esp), il dispositivo di antiarretramento (Hillholder), il pacchetto aerodinamico completo (spoiler supe-riore e laterali), i pneumatici a bassa resistenza di rotola-mento Michelin Savergreen e l’apparecchiatura TPMS dimonitoraggio della pressione degli pneumatici. Con questedotazioni, l’Ecostralis ha ridotto i consumi del 7,32 percento rispetto al modello standard di pari potenza, un risul-tato certificato ufficialmente dall’ente di controllo tedescoTÜV Sud. E testimoniato anche dai riscontri delle prove sustrada effettuate dalle riviste specializzate di mezzaEuropa. Per le aziende di trasporto italiane, l’occasione perconoscere la proposta Ecostralis (e per decretarne, suc-cessivamente, il successo di vendite), è venuta con il tourdi presentazione del 2011. Che ha toccato sei località dellaPenisola, coinvolgendo oltre 3 mila trasportatori intervenu-ti alle sessioni teoriche e più di 800 driver professionistiimpegnati nei test su strada.

PENSATO FIN DALL’INIZIO PER RIDURRE IL TCOLo Stralis Hi-Way riprende ed amplia a tutto campo il con-cetto di abbattimento degli oneri di gestione, alla basedell'Ecostralis, modello ormai fuori produzione. Oggi, l'inte-ra gamma Hi-Way per il mercato italiano è, di fatto,Ecostralis, grazie al sistema Ecoswitch e alle motorizzazioniEEV proposte come dotazioni di serie. Sul nuovo Stralissono stati presi in considerazione, fin dalla fase di progetto,tutte le voci di costo del veicolo suscettibili di essere ridi-mensionate. In primo luogo, il carburante, che rappresentacirca il 36 per cento del totale nelle applicazioni su lungadistanza. Ma anche i costi di manutenzione e riparazione (ilprezzo dei contratti offerti da Iveco è diminuito mediamen-te del 7 per cento, mentre quello dei ricambi originali èarretrato del 5 per cento) e il valore residuo del veicolo(aumentato del 4 per cento, grazie all’incremento del livel-lo qualitativo) al termine del primo ciclo di vita operativa. Glielementi che incidono sui consumi di gasolio di un camionper le mission di trasporto su lunghe distanze sono molte-plici. Fra i tanti, i contributi maggiori vengono dall’aerodina-mica, dai pneumatici, dalle dotazioni per la guida economi-ca e dal training del conducente. Grazie al nuovo design –sono stati ridisegnati fra l’altro i deflettori d’aria laterali - la

cabina dell’Hi-Way è caratterizzata da un coefficiente dipenetrazione aerodinamico (Cx) inferiore del 3% rispetto alprecedente modello. Fatto, questo, di grande importanzaalle elevate velocità raggiunte sugli itinerari autostradali,quando la resistenza opposta dall’aria incide per il 40% suiconsumi totali di gasolio di un autoarticolato di 40 tonnella-te di massa totale a terra. L’abbattimento del 3 per centodel Cx si traduce in un decremento dell’1 per cento deiconsumi. Un’altra voce importante, ai fini della riduzione deidispendi di gasolio, riguarda i pneumatici. Per i quali contala resistenza di rotolamento, che deve essere la più bassapossibile poiché, da sola, si ‘mangia’ quasi un terzo di ognipieno di carburante. Per queste ragioni, Iveco ha consolida-to nel tempo – i primi contatti fra le due società risalgonoagli anni ’90 - una partnership con Michelin per la fornituradi coperture Energy a basso coefficiente di rotolamento.

LA DISTRIBUZIONE È “VERDE”

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Protagonisti<

LA DISTRIBUZIONE È “VERDE”

TNT EXPRESS ITALY

CON I DAILY CNGConcluso fra Iveco e due main partner di TNT Express Italy un accordoper la fornitura entro il 2013 di 115 Daily Natural Power da utilizzare a Roma e nel Centro Italia. La prima tranche di 74 veicoli consegnata a fine 2012 presso la sede della concessionaria Romana Diesel

La sostenibilità del trasporto sugomma è uno dei valori chiave diIveco e TNT Express Italy, chehanno ribadito il loro impegno con-giunto a favore dell’ambiente. Laprima tranche di 74 veicoli è stataconsegnata a dicembre 2012 pres-

so la sede della concessionaria Iveco RomanaDiesel, che si è occupata dell’intesa commercia-le con HDG e Future Service, main partner di TNTnell’area di Roma e del Centro Italia. Alla cerimo-nia di consegna erano presenti i titolari HDG, i fra-telli Ernesto e Fabio Allegretti, l’AmministratoreDelegato di TNT Uffe Ekstedt, il DirettoreOperativo Joost Bous e, per Iveco, Andrea Bucci,General Manager Mercato Italia. HDG e FutureService utilizzano i Daily Natural Power per i com-piti di distribuzione in area urbana, partendo dalletre filiali romane del corriere espresso e da altresedi dislocate nel Centro Italia. I furgoni alimenta-ti a metano mantengono le medesime prestazio-ni, in termini di potenza e coppia, delle versioni agasolio, ma con una significativa riduzione – del-l’ordine del 40% - del costo del carburante. Imotori Natural Power possono anche funzionarea benzina in ‘Recovery mode’ per proseguire ilviaggio, in caso di esaurimento del combustibilegassoso, fino al più vicino distributore di metano.Oltre a questi vantaggi, i Daily CNG hanno unbasso livello di rumorosità – quella percepita èinferiore del 75% rispetto a un diesel – fattorechiave per il confort del conducente e la tranquil-lità dei residenti nei centri storici durante le mis-sion di distribuzione urbana. Inoltre, la presenzadel sistema di controllo della dinamica di marcia(ESP) di ultima generazione, accanto a numerosialtri dispositivi di sicurezza, permette di aumenta-re del 15% la tolleranza sulla massa totale a terradel veicolo. Il che significa che il peso delle bom-bole di metano non penalizza più la portata. Laquale, al contrario, cresce di 90 chili sui NaturalPower, rispetto alle versioni diesel. L’entrata inlinea dei Daily a metano permetterà a TNTExpress Italy di ridurre di 370 tonnellate l’anno leemissioni di CO2 della propria flotta. Un obiettivoin linea con le strategie di sostenibilità ambienta-le dell’azienda che prevedono il costante rinnovodel parco veicoli, costituito da circa 2.950 furgo-ni e 800 camion da linea. Il 63% dei mezzi dadistribuzione è classificato Euro 4 o Euro 5, men-tre il 18% è omologato Euro 3. La flotta di TNT Express Italy collega 110 filialisparse su tutto il territorio nazionale, che gesti-scono oltre 180.000 spedizioni al giorno.L’Amministratore Delegato di TNT Express ItalyUffe Ekstedt ha così commentato l’intesa conIveco per la fornitura dei Daily a metano: “Ivecoe TNT sono reduci dal successo dei test nell’am-bito del progetto europeo Citylog per la distribu-zione intelligente delle merci nell’ultimo miglio.

Questo accordo commerciale rappresentaun’ulteriore dimostrazione del comune impegnosul fronte del rispetto dell’ambiente e dell’inno-vazione tecnologica. Il metano costituisce lasoluzione ottimale nel breve-medio termine perabbattere le emissioni nocive ed è, nel contem-po, un’efficace alternativa per combattere ilcaro-carburante nel settore del trasporto. Questiveicoli – ha concluso l’AD di TNT Express Italy –rientrano nella nostra strategia di eco-sostenibi-lità, che comprende anche l’ottimizzazione delnetwork distributivo, con la conseguente riduzio-ne delle percorrenze per ogni mission di tra-sporto, e le soluzioni studiate in stretta collabo-razione con la clientela per diminuire l’impattosull’ambiente della supply chain”. La concessio-naria Iveco Romana Diesel, che si occupata del-l’accordo commerciale con i partner di TNT perla fornitura dei Daily Natural Power, nasce nel1937 per iniziativa di Fernando Campilli comeconcessionaria OM – la società si chiamava allo-ra Saroca - per il Lazio e l’Umbria. Negli stessianni inizia l’attività commerciale nel campo deisemirimorchi la Sievit di Massimo Maurizi. Nel1982, dall’integrazione delle attività delle con-cessionarie dei due gruppi, scaturisce laRomana Diesel Iveco Service, officina di ripara-zioni e magazzino ricambi situata sul grande rac-cordo anulare di Roma. Oggi la Romana Dieselsi occupa della commercializzazione e dell’assi-stenza ai veicoli di Iveco, Iveco Astra, IvecoIrisbus, Fiat Professional, Case, New HollandConstruction e New Holland Agriculture. La con-cessionaria opera nelle province di Roma,Frosinone, Latina, Viterbo, Rieti, L’Aquila.

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protagonisti<

CRESCITASOSTENIBILEConsegnati 16 Stralis da 500 Cv alla Nicolosi trasporti di Catania, attiva nella distribuzione dei beni di largo consumo e degli alimentari. Grande interesse per le energie rinnovabili e i carburanti alternativi

La Nicolosi Trasporti è un’azienda storica diCatania, dove è stata fondata nel 1962, che rie-sce a crescere anche in un momento difficileper il trasporto e l’economia in un settore alta-mente competitivo, come quello della distribu-zione dei beni di largo consumo e dei prodottialimentari. La dinamicità della società etnea è

testimoniata dal recente acquisto di 16 Iveco Stralis440AS50T/P con motorizzazione EEV da 500 Cv. I nuoviveicoli, ancora più ecologici dello standard Euro V impostoattualmente dall’Unione Europea, vanno ad ampliare la flottaaziendale, costituita da oltre un centinaio di trattori e dacirca 500 semirimorchi. La scelta degli Stralis, per il rinnovoe l’ampliamento del parco mezzi, non stata casuale.

NICOLOSI TRASPORTI

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‘Abbiamo optato per questi trattori – spiega GaetanoNicolosi, Amministratore e presidente della società – fonda-mentalmente per tre ragioni: l’ottimo rapporto che si è stabi-lito con il management di Iveco, l’elevato standard qualitati-vo dei veicoli e poi perché, da Italiani, abbiamo voluto com-prare italiano’. La sede principale della Nicolosi Trasporti èubicata a Catania, dove si trova un autoparco di 100mila m2,oltre agli uffici amministrativi e all’officina, mentre le struttu-re decentrate sono a Palermo, Napoli, Anagni (Frosinone) eGenova. La società etnea, che opera a livello nazionale, sioccupa della distribuzione primaria e finale – e delle relativeoperazioni logistiche – dei prodotti food e non food di pri-mari marchi italiani ed esteri. Tutti i veicoli, che percorrono in media 100-120mila chilome-tri l’anno, sono equipaggiati con un sistema telematico dirilevazione dei dati, che s’interfaccia con un softwareSiemens per la gestione delle operazioni logistiche. Ciò per-mette di stimare i tempi di arrivo ai punti di presa o di con-segna e di tenere sotto controllo i consumi gli oneri operati-vi dei camion, cioè i costi totali d’esercizio (TCO). Fattore,questo, d’importanza critica per le aziende attive nei com-parti di elevata specializzazione, come quelli della distribu-zione e della logistica. Grazie al monitoraggio continuo della flotta, la società etneaè in grado di soddisfare le eventuali richieste di trasportourgenti, utilizzando i veicoli dislocati su tutto il territorionazionale. La Nicolosi è da tempo impegnata anche sul fron-te della sostenibilità ambientale delle proprie attività.

‘Abbiamo installato – spiega Gaetano Nicolosi – un impian-to fotovoltaico di 3 Megawatt di potenza che compensa, conla produzione di energia pulita, le nostre emissioni di CO2. Poi, abbiamo in programma di rinnovare il parco veicoli conmezzi a basso impatto ambientale. La scelta è caduta suicamion a metano di Iveco, poiché il costruttore italiano vantauna lunga esperienza e una leadership tecnologica in questocampo. Prevediamo di fare una sperimentazione sul cortoraggio con tre motrici alimentate a gas naturale compressoe poi, se i risultati saranno soddisfacenti, di acquisire veicolia CNG anche per le lunghe distanze’. La vendita dei 16 Stralis è stata effettuata in collaborazionecon la concessionaria Iveco di riferimento, la Primosole diCatania. La Primosole Veicoli Industriali è attiva dal 1997nelle province di Catania, Messina Siracusa e Ragusa, conquattro sedi e con un esteso network di officine autorizzate.Assicura, inoltre, i servizi di assistenza su strada nell’arcodelle 24 ore e gestiste un magazzino ricambi con oltre 15mila voci in stock. Con uno staff di 64 dipendenti, oltre a curare la commercia-lizzazione dei veicoli di nuova fabbricazione di tutte legamme di Iveco, si occupa anche della gestione degli usatiritirati in permuta per la vendita del nuovo.

Nella pagina a fianco, il momento della consegna degli Stralisalla Nicolosi Trasporti nel piazzale della concessionaria IvecoPrimosole Veicoli Industriali di Catania. Sopra, uno dei centri logistici della Nicolosi

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Oltre 530mila visitatori prove-nienti da 200 paesi hannodecretato il successo dell’ul-tima edizione del Saloneinternazionale delle costru-zioni, del cava cantiere edelle macchine movimento

terra di Monaco di Baviera (Bauma), che ha vistola massiccia presenza di Fiat Industrial con ibrand Case Construction, New HollandConstruction, Iveco, Iveco Astra e FPT Industrial.Alle macchine movimento terra di CaseConstruction è stata dedicata un’area espositivaesterna, mentre i veicoli e le attrezzature diIveco, Iveco Astra, FPT Industrial e New Holland

Construction sonostate posizionate suuna superficie di oltre2.600 m2 all’internodel padiglione B5.“Fiat Industrial al ser-vizio dei professionistidel cantiere” è stato iltema di fondo dellostand, realizzatocome un vero e pro-prio cantiere apertograzie all’utilizzo dimateriali di impiegocomune nel settoredelle costruzioni. Acominciare dal peri-metro dell’area espo-sitiva, delimitato da unmuro in cemento, edalla presenza di

strutture in legno e lamiera, fino alla riproduzio-ne di disegni tecnici sulle pareti degli uffici e deibanchi informazione ospitati all’interno di boxsimili a container. Al Bauma 2013, Iveco ha pro-posto l’intera gamma dei veicoli per missioni off-road – dal Daily 55S17 DW in versione 4x4,all’Eurocargo 80E18 K per i compiti di riforni-mento del cantiere fino al nuovo Trakker – oltrea uno Stralis Hi-Way AS260S46Y/P 6x2, allesti-to con un’attrezzatura scarrabile per il carico elo scarico autonomo dei materiali. Protagonistidella manifestazione tedesca sono stati il nuovoTrakker e l’Iveco Astra HHD9 per compitiheavy-heavy duty, esposto in anteprima mon-diale a Monaco di Baviera. Il primo è stato pro-posto come trattore 4x4 AT400T45, con cabi-na corta Hi-Track e motorizzazione PFTIndustrial Cursor 13 EEV da 450 Cv. L’AstraHHD9 adatto per gli impieghi nei bacini minera-ri, era, invece, in versione 8x6, con propulsoreFPT Industrial Cursor 13 da 480 Cv abbinato aun cambio automatico Allison 4700 a 7 rappor-ti. Le soluzioni tecniche implementate su questomodello di 63 tonnellate di peso totale a terracontribuiscono ad aumentarne la robustezza,l’affidabilità e la resistenza, incrementando cosìanche la produttività in cantiere. Comprendonoassali heavy duty Kessler con sospensioni ante-riori e posteriori paraboliche rinforzate, nuovifreni a disco anteriori per un migliore angolo disterzata e costi e tempi di manutenzione ridotti,telaio rinforzato per utilizzi ultra-gravosi, costitui-to da due longheroni piani e paralleli (320 x 90x 10 mm) con il più alto momento flettente tra iveicoli sul mercato per una migliore stabilità eresistenza nelle condizioni di lavoro estreme.

PROFESSIONISTIDEL CANTIERE

eventi<BAUMA 2013 DI MONACO DI BAVIERA

Il nuovo Trakker

di Iveco e l’Iveco

Astra HHD9 sono stati

i protagonisti

della trentesima edizione

della manifestazione

tedesca dedicata

al mondo delle costruzioni

GUARDA IL VIDEO

Il mercato inglese dei camion è molto esigente, soprattut-to per la grande attenzione posta dalle aziende di tra-sporto locali alla riduzione dei consumi e al contenimen-to dei costi d’esercizio dei veicoli, il Total Cost ofOwnership. Due elementi che costituiscono i punti diforza dello Stralis Hi-Way e del nuovo Trakker, presentatida Iveco al Salone del veicolo industriale di Birmingham

(CV Show), la principale manifestazione di settore del RegnoUnito. Il Trakker esposto al Nationat Exhibition Centre era unAT340T41K in versione autotelaio 8x4 con cabina Hi-Track – atetto basso, con zona notte - e motorizzazione Cursor da 410Cv. E’ stato presentato al pubblico d’Oltremanica nella livreaverde resa famosa dal team Iveco-De Rooy-Petronas, vincitoredella Dakar 2012 e di settetappe del rally Sudamericanodi quest’anno. Anche ilTrakker può essere equipag-giato con il sistema telemati-co multifunzione Iveconnectsviluppato per lo Stralis Hi-Way, vincitore del premioTruck of the Year 2013 asse-gnato al Salone del veicoloindustriale di Hannover (IAA)dello scorso anno. Nel RegnoUnito, come nel restod’Europa, i nuovi Trakker ven-gono proposti con motorizza-zioni EEV – EnhancedEnvironmentally friendlyVehicle – ancora più ecologi-che delle unità Euro V richie-ste dall’attuale normativaantinquinamento UE.Arriveranno, in seguito, i pro-pulsori Euro VI, che adottanol’esclusivo sistema di post-trattamento Hi-eSCR, senzaricircolo dei gas di scarico,brevettato da FPT Industrial. Eproprio ai motori Hi-eSCR eradedicata una parte dellostand Iveco, dove eranoesposti uno Stralis Hi-WayEuro VI e un FPT IndustrialCursor 11 Euro VI da 480 Cv.

eventi<SALONE DI BIRMINGHAM – CV SHOW

VETRINA PER HI-WAY E TRAKKER IN UKGli Stralis e i nuovi Trakker da cantiere protagonisti dellamanifestazione inglese, insieme ai motori Euro VI di FPT Industrial

Sui nuovi Hi-Way, i miglioramenti all’aerodinamica, la tecnolo-gia motoristica di FPT Industrial e la funzione Driving StyleEvaluation di valutazione dello stile di guida del conducente,costituiscono tre elementi chiave per la riduzione dei consu-mi di gasolio. Fattore critico per le aziende di trasporto ingle-si che, negli scorsi anni, hanno apprezzato le qualitàdell’Ecostralis nel competitivo segmento dei trattori 6x2 perle combinazioni a sei assi di 44 tonnellate di peso totale.Completavano l’offerta di prodotto Iveco al CV Show unEurocargo a telaio ribassato 120EL18/P da 12 tonnellate, perla distribuzione multidrop in aree urbane, e due Daily con lafunzione Start & Stop di spegnimento automatico del moto-re in caso di soste prolungate nel traffico o ai semafori.

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prodotto<PNEUMATICI MICHELIN

MENO ATTRITO, MENO CONSUMI

Far comprendere al volo ai trasportatori la desti-nazione d’uso degli pneumatici è l’obiettivo chesi è posta Michelin nel modificare la denomina-zione delle proprie gamme di prodotto per auto-carro. Il line-up della casa francese comprendeadesso gli X-Line per i trasporti su lunghe distan-ze su percorsi prevalen-

temente autostradali o lungo le prin-cipali vie di comunicazione, i poliva-lenti X-Multi, ottimizzati per sposta-menti su brevi e lunghe tratte su tutti itipi di strade, e gli X-Coach per auto-bus, adatti a tutte le tipologie di stra-de. A ciò si aggiungono gli X-Worksper impieghi misti strada-fuoristrada e gli X-Force, destinati aveicoli civili e militari che si muovono su strade sterrate e suterreni sconnessi. Completano l’offerta di prodotto gli X-InCity,pensati per le missioni urbane ed extraurbane degli autobus.Nell’ambito delle coperture per autocarro a bassa resistenza alrotolamento, giunte alla quinta generazione, Michelin proponegli X-Line Energy, pensati per ridurre i consumi di carburante. Leprincipali caratteristiche di queste coperture, destinate alleaziende di trasporto che effettuanoservizi di linea, sono l’affidabili-tà, l’elevata resa chilometri-ca con usura regolare ela costanza nel tempodelle prestazioni.Affidabilità significamaggiore resistenzatrasversale sulbagnato, maggioreefficacia in frenata

La casa francese modifica la denominazione delle proprie coperture e presenta le più recenti novità per la lunga distanza e per gli impieghi regionali

su qualsiasi fondo, comfort di guida e precisione della traietto-ria nell’immissione in curva. Inoltre, gli X-Line Energy mostranouna resa chilometrica incrementata fino al 20 per cento per glipneumatici anteriori e fino al 12 per cento per quelli del rimor-chio, rispetto alla precedente generazione di Energy. Le presta-zioni durature si traducono in un comportamento su stradacostante, anche con livelli di usura della fascia battistrada supe-riori al 60 per cento. Con gli X-Line Energy montati su un auto-

articolato è possibile risparmiare finoa 515 litri di carburante l’anno conuna percorrenza media di 130milachilometri nell’arco di dodici mesi.Accanto agli X-Line Energy, Michelinpropone i polivalenti X-MultiWay, che

coniugano risparmio di carburante, durata, ricostruibilità dellacarcassa e motricità per le aziende di trasporto che operano sudifferenti tipologie di strade in qualsiasi condizione climatica. IMichelin X-MultiWay devono la loro polivalenza a un ventaglio disoluzioni tecniche innovative, comprese nel pacchetto DurableTechnologies. Fra queste, la carcassa Energy Flex, che allunga lavita degli pneumatici e ne permette un tasso di ricostruibilitàsuperiore al 90 per cento negli utilizzi regionali.