Scuol @ News 3 … · convegno su Memoria e pace, la Giornata Il nodo blu contro il bullismo, il...
Transcript of Scuol @ News 3 … · convegno su Memoria e pace, la Giornata Il nodo blu contro il bullismo, il...
Scuol@
IL NOSTRO
GIORNALINO
VINCE
IL PREMIO
“SCIANGUETTA”
Legalità, Sant’Angelo all’Esca apre gli appuntamenti al ‘Di Prisco’
GIORNALE DI INFORMAZIONE SCOLASTICA DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO “L. DI PRISCO” DI FONTANAROSA CON SEZIONI ASSOCIATE IN LUOGOSANO - PATERNOPOLI - S.ANGELO ALL’ESCA - TAURASI
Il fondo L’iniziativa il due aprile in segno di amicizia nei confronti dei compagni specialiDIVERSE VOCIFANNO DOLCI
NOTE
Continua il potenziamento dell’offerta formativa con la
prossima attivazione di moduliprevisti nei PON patrimonio culturale e creatività digitale
S i è s v o l t o l o s c o r s o 2 2m a r z o i l p r i m o d e i q u a t -t r o a p p u n t a m e n t i i nca lendar io per sens ib i l iz -z a r e g l i a l u n n i v e r s o u ntema molto importante emai scontato: la legal ità. G l i a p p u n t a m e n t i a n c h eq u e s t ’ a n n o s i s v o l g e r a n -n o i n t u t t i i p l e s s i es a r a n n o p a r t e c i p a t i d aa u t o r i t à c i v i l i , m i l i t a r i erel igiose che insieme al lad i r i g e n t e s c o l a s t i c aaffronte ranno i l d e l icatot e m a e p r o v e r a n n o arispondere a tutti i quesi-t i p o s t i d a g l i a l u n n i . I lc i c l o d i i n c o n t r i è s t a t oa p e r t o q u e s t ’ a n n o d a lp l e s s o d i S a n t ’ A n g e l oal l ’Esca.
3.0TERESA STAIANO*
NewsNumero 11
Aprile 2019
a c u r a d e l l a p r o f. ss a M a r i a R o sa C a sp a r r i e l l o
Autismo, tantipalloni blu nel cieloNel canto VIII del Paradiso
Dante incontra, nel cielo diVenere, Carlo MartelloD’Angiò, giovane principepassato a miglior vitaancora nel fiore degli anni,di cui era stato amico. Tra idue il dialogo è appassio-nato e sincero, come solotra veri amici avviene, e adun certo punto si concentrasull’argomento che più staa cuore ad entrambi. ÈCarlo a prendere l’iniziati-va, rivolgendo all’amicoDante una domanda perlui cruciale: “Or dì: sarebbeil peggio/ per l'omo interra, se non fosse cive?”,ovvero: se gli uomini sullaterra non vivessero insieme,organizzati in società,vivrebbero meglio? Se nonfossimo diversi gli unidagli altri, ognuno con unacapacità diversa, un talen-to peculiare da mettere adisposizione degli altriall’interno del consessosociale, saremmo più felici?Possiamo riformulare ladomanda in due sensi: sivive meglio da soli o insie-me? O, ancora: se fossimotutti uguali, e gli altri foto-copia del proprio ego,potremmo mai essere felici?Mi piace ricorrere allametafora dell’orchestra,visto che la nostra Scuolane ha una davvero speciale:essendo l’unico IstitutoComprensivo in provinciadi Avellino con doppiocorso di strumento musica-le, la nostra orchestra com-prende ben otto strumentidiversi: pianoforte, violon-cello, flauto, fisarmonica,tromba, clarinetto, saxofo-no e percussioni. Ora, l’or-chestra è qualcosa di più diun insieme di strumenti: èla scoperta concreta, espe-rienziale, di quanto siaarricchente la diversità.Quando timbri differenti,
linee melodiche diverse eritmi variegati creano qual-cosa di bello, l’effetto vienepercepito come piacevole;così nasce l’armonia, che èconvivialità delle differen-ze. Ecco perché ancoraDante, questa volta nelcanto VI del Paradiso, scri-ve che “diverse voci fannodolci note”, verso che puòdavvero sintetizzare lanostra idea di Scuola.Questo significa che ognu-no deve riconoscere le capa-cità proprie e quelle altrui edeve essere riconosciutodagli altri nella propriaoriginalità. In tal modociascuno può percepire diessere importante e di averebisogno anche dell’unicitàdell’altro. In questi mesiabbiamo vissuto insieme,alunni, docenti, personale,famiglie, istituzioni e terri-torio, esperienze assaisignificative in tal senso,che questo ricco numero delnostro Giornalino raccontain un caleidoscopio di colo-ri: il Safer Internet Day, lacampagna M’illumino dimeno, le Giornate dellaMemoria e del Ricordo, ilconvegno su Memoria epace, la Giornata Il nodoblu contro il bullismo, ilRicordo delle vittime dellemafie, il flashmob per laGiornata di sensibilizzazio-ne alla consapevolezzadell’autismo, gli incontrisulla Legalità in tutti iplessi, le visite e i viaggi diistruzione, i PON, l’incon-tro con i Vigili del fuoco ealtro ancora. Tutte tesseredi un mosaico di emozioniche ci rendono entusiasti dicamminare insieme percostruire ogni giorno un po’di più, con umiltà e impe-gno, una Scuola davveroinclusiva.
*dirigente scolastica“L. Di Prisco”
Il 2 aprile abbiamo celebra-t o l a X I I E d i z i o n e d e l l aG i o r n a t a M o n d i a l e d e l l aC o n s a p e v o l e z z as u l l ' A u t i s m o , i s t i t u i t adall'ONU nel 2007, aderen-do FLASH MOB – Un pallon-cino blu per ogni bambinoa u t i s t i c o - S c u o l e i r p i n einsieme per l ’autismo, pro-mosso dal CTS di Avel l ino.Una adesione la nostra chev u o l e s o t t o l i n e a r e l avolontà di impegnarsi sem-p r e d i p i ù n e l l ' e s s e r e u n ascuola inclusiva e attenta ai“bambini speciali”.La nostralinea non è infatti basata suuna generica sensibilizzazio-ne ma sul la formazione d itutto i l corpo docente. Infoto: gl i a lunni l iberano alcielo dei palloncini blu comesegno di attenzione e spon-tanea amicizia nei r iguardidei loro compagni speciali.
AN EXPERIMENTAL SCHOOL PROJECT
PATERNOPOLI HIGH SCHOOLOur school participa-ted to an experimentalschool project thisyear. Cosmo Radio, alocal radio station ofTaurasi, a small townnearby, asked us towrite and performtheatrical pieces,songs, or short sketcheswhich could be usefuland interesting forradio listeners. Whilethe first grade wroteand performed amu-sing short acts, thesecond and third gra-des performed somelocal folk songs suchas: “OI MA’, CHESUONI E CHEBALLI!”, “M’AGGIA‘NZORA’”, “NGOPPA
FRICIENTO”, and “LAFRASCAIOLA”. Wesang and performedour repertoire live onRadio Cosmo. It wasvery exciting and emo-tional knowing thatradio listeners from allover the world couldlisten to us on theInternet. We enjoyedthis project very muchbecause we learntmany things about howto act and sing on aradio and, above all,how to regulate ourvoices for the radiolisteners. We hope tohave a similar schoolproject next year.Third class – Highschool Paternopoli
“Memoria e pace”, un convegnoper ricordare l'orrore delle foibe
Foibe. In un'atmosfera digrande partecipazione ecommozione si è tenuto IL22 febbraio scorso, nellasala auditorium di via Diaza Fontanarosa, i l conve-gno “Memoria e pace”.L'iniziativa, volutadall ’Associazione cultura-le Fontanarosa Comunità-Prof. Giuseppe Zollo, dalComune e dall ' Istituto “L.Di Prisco” è stata organiz-zata per diffondere tra lenuove generazioni laconoscenza dei tragicieventi che coinvolsero -sullo scorcio del secondoconflitto mondiale - centi-naia di migliaia di ital iani,abitanti dell ’ Istria, diFiume e della Dalmazia, alasciare le loro case, spez-zando secoli di storia e ditradizioni. A raccontarel' immane tragedia ad unaplatea composta non solodi studenti ma anche digenitori, rappresentantiistituzionali e ospiti , i ldott. Petroccione –Presidente FontanarosaComunità, l 'assessoreall ' istruzione Capobianco,la prof.ssa Staiano, diri -gente scolasticodell'Istituto comprensivo
2 Scuol@ 3.0News
L’evento s i è tenuto ne l la sa la aud i to r ium d i Fontanarosa
“Di Prisco” e i l dott. Fiumestudioso del II confl ittomondiale. “La mia propo-sta è quella di celebrare inun'unica data la Giornatadella memoria e i l Giornodel Ricordo per sottolinea-re come queste due trage-die abbiano un'unicamatrice: i l male” – haosservato Petroccione
dopo i saluti ai presenti ei l benvenuto all 'ospitedella serata, la sig. Ferri,f igl ia del compianto avvo-cato Ferri già tenente deibersaglieri e f igura di r i l ie-vo nella cattura di nume-rosi ufficial i al servizio delmaresciallo Tito.Emozionante poi i l r icordoofferto ai presenti dall 'as-
sessore Capobianco che hacondiviso l 'esperienza diun'amica di famiglia riusci-ta a scampare agli orroridelle foibe e dello studio-so, dott. Franco Fiume cheha interagito con la plateanon solo raccontando i lfrutto dei suoi studi e lenumerose testimonianzeraccolte in tanti anni di
vita vissuta nella VeneziaGiulia ma anche presentan-do un docufilm sull 'orroredelle foibe. Ricordiamoche i l 'Giorno del Ricordo'è stato istituito con Leggedello Stato n.92 del 30marzo 2004, i l f ine è quel-lo di conservare e rinnova-re la memoria della trage-dia degli ital iani e di tuttele vittime delle foibe, del-
l 'esodo dalle loro terredegli istriani, f iumani edalmati nel secondodopoguerra e della piùcomplessa vicenda delconfine orientale.“Memoria è pace – haesordito la DS, prof.ssaStaiano – nel senso checonservare i l r icordo ditutti gl i orrori significalavorare e operare nelsolco della pace, affinchéqueste immani tragedienon accadano più. Sonoconvinta che la memoriastorica possa essere l infadi una convivenza civi lepiù consapevole e acco-gliente. Auspico che dainostri ragazzi venga fuoriuna nuova classe dirigen-te che argini sempre piùl' ignoranza”. Infine, una menzione par-ticolare va fatta al toccan-te lavoro di r icerca sullefoibe, a tratti presentatoanche in l ingua inglese,offerta al la platea daglialunni delle classi terzedella scuola secondaria diI grado di Fontanarosasotto l 'attenta egida deiprofessori Tomasetti, Galae Uva.
redazione
comando nemico. Il plotone di Ferri penetròcon impeto inarrestabilen e l Q u a r t i e r G e n e r a l eposto in una caverna for-tificata”. Qui Ferri trovò la divisa digala di Tito, il berretto ediverse armi. N o t a z i o n e c u r i o s a , s u lt a v o l o e r a p r o n t a u n afumante e r icca colazio-n e , s e g n o c h e i l f u t u r odittatore era fuggito dapochi minuti. Il giovane e ardimentosotenente procedette a l lacattura di diversi ufficialic o m u n i s t i e c o s t r i n s e iprigionieri ad indicare lazona in cui il maresciallopoteva essersi rifugiato.Il tutto fu comunicato alComando ed ebbe iniz iol’inseguimento deifuggiti-vi.
Tutto lasciava presagire ilsuccesso dell’operazione,un esito che avrebbe cam-biato il corso della storia,ma le truppe italo – tede-sche non avevano chiusoil varco a valle nonostan-te le tempestive comuni-c a z i o n i d i F e r d i n a n d oFerri che, intanto, conti-nuava il suo inseguimentoe si ritrovò nella zona incui due ali ditruppe italia-ne e tedesche stazionava-no senza essere riuscite achiudere il varco. I l t e n e n t e fe r m ò l a s u agenerosa corsa e si lasciòandare ad una vera e pro-p r i a e s p l o s i o n e d ’ i r a i nd i r e z i o n e d e g l i u f f i c i a l itedeschi. Tito aveva avuto, intanto,i l t e m p o d i r i f u g i a r s iverso il Montenegro. La chiusura del varco e il
conseguente arresto delmaresciallo avrebbe com-portato un diverso desti-no di popolazioni ancoraoggi protagoniste di lotteferoci tra diverse etnie eavrebbe anche evitato lavergogna del le Foibe. E’tristemente noto, infatti,che dopo i l 25 aprile del1945, il IX Corpus dei par-t i g i a n i d i T i t o o p e r ò l ac o m p l e t a d i s t r u z i o n edelle popolazioni italianed e l l ’ I s t r i a e d e l l aD a l m a z i a c o s t r i n g e n d oa l l ’ e s i l i o c e n t i n a i a d imigliaia di persone e mas-sacrandone circa trecen-tomila attraverso prati -che terribili che accomu-nano il regime di Tito allae f f e r a t e z z a d e l l aGermania nazista. E’ anche il caso di sottoli-neare che, oltre i cittadinii t a l i a n i , T i t o m a s s a c r òanche un rilevante nume-r o d i s l o v e n i e b o s n i a c ic h e a v e v a n o a d e r i t o a lgoverno fascista di AntePavelic.I n t a n t o , a l l a f i n e d e l l aguerra, Josip Broz (Tito),ricordò l’impresa dell’av-vocato Ferri e lo inclusenel l ’elenco dei cr iminal id i g u e r r a c o n l ’ a s s u r d ap r e t e s a c h e l e a u t o r i t àitaliane lo consegnasseroa l s u o R e g i m e .Naturalmente i l governoitaliano non diede seguitoalla vendicativa richiestadel dittatore e Ferri, chei n t a n t o e r a t o r n a t o i nItalia a Taurasi, si dedicoal l ’att iv i tà forens e e fua v v o c a t o d i s u c c e s s ooltre che padre di fami-glia esemplare”.
redazione
Una vera e propria rivelazione...Curiosità: l’episodio che avrebbe potuto cambiare il corso della storia
E n o n s o n o m a n c a t i ,a l l ’ interno del conve-g n o , v e r e e p r o p r i er ivelaz ioni che hannoc o l p i t o i l p u b b l i c o i nsala e gli alunni stessi.S i t ratta del la not iz iadelle gesta di un valo-r o s o t e n e n t e d iTa u r a s i , i l c o m p i a n t oavvocato Ferri. E’ statop r o p r i o i l n i p o t e ,Giovanni Di Pr isco, aportare al l ’attenzionedei presenti un articoloa f i r m a d i A n t o n i oPolidoro r iportato sulC o r r i e r e - q u o t i d i a n od e l l ’ I r p i n i a . N o i v iriproponiamo un ampiostralcio tratto propriodal pezzo di Polidoro.
“ L’ a v v o c a t o M a f f e i d iantica, dist inta famigl iat a u r a s i n a , h a r a c c o l t ocirca venti anni or sono iracconti di guerra dell’av-vocato Ferri, suo amico ec o n c i t t a d i n o . S u a l c u n ifogli dattiloscritti Maffeir a c c o n t a u n e p i s o d i oc h e , s e a v e s s e p r e s o l ap i e g a g i u s t a , a v r e b b ec a m b i a t o i l c o r s o d e l l astoria in tutta la marto-riata zona che si affaccias u l l ’ a l t r a s p o n d ad e l l ’A d r i a t i c o e c h e h av i s s u to u n i n c red i b i le et o t a l e s c o n v o l g i m e n t odella sua geografia politi-ca. L’episodio riveste unap a r t i c o l a r i s s i m a i m p o r -t a n z a p e r c h é a t t i e n eall’avventurosa esistenzad e l m a r e s c i a l l o T i t o ,detentore del duro regi-m e c o m u n i s t a c h e h agovernato per decenni laex Iugoslavia ed è statoo g g e t t o d i v e r i f i c h e s u
fonti britanniche e ameri-cane r i levate dal l ’esamedi pubblicazioni edite inSvizzera. Ferri fu avvocato di suc-c e s s o , p a t r o c i n a n t e i nCassazione, ed esercitò lasua professione fino allamorte sopravvenuta pre-m a t u r a m e n t e . E q u i ifatti.Dal 1941 al 1943 l’avvocatoF e r r i , a l l o r a g i o v a n et e n e n t e d e i B e r s a g l i e r i ,era di stanza in una zonadella Croazia che oggi s itrova in territorio bosnia-c o , p e r l a p r e c i s i o n e i nq u e l R e g n o d i C r o a z i a ,v o l u t o d a M u s s o l i n i . L azona era all’epoca teatrodi sanguinose lotte tra ipartigiani del marescialloTito e le truppe italiane,tedesche e croate lealiste.L e b a n d e t i t o i s t e e r a n os o s t e n u t e d a l l a G r a nB r e t a g n a e d a l l ’ U n i o n eS o v i e t i c a m e n t r e l aB o s n i a c e n t r a l e ( c o m eprecisa, con lo scrupolodello storico di razza, l’av-vocato Maffei) era sotto-posta per volontà italianaal governo collaborazioni-sta del Regno di Croazia.N e l l ’ a p r i l e d e l ’ 4 3 l aseconda armata italiana,in col laborazione con let r u p p e c o r a z z a t e t e d e -sche, decide di sferrare und u r i s s i m o a t t a c c o a l l ep o s i z i o n i d i B a n j a L u k aper annientare definitiva-mente le truppe del mare-sciallo Tito.L’accerchiamentosembròessere perfettamente riu-s c i t o . I l R e g g i m e n t oItaliano dei Bersaglieri sitrovò a precedere decisa-mente i tedeschi costrettia rallentare la marcia per
le obiettive diff icoltà dimanovra dei carri armatiin quel territorio monta-gnoso.Il plotone comandato dal-l ’ a v v o c a t o F e r r i f u i lprimo ad entrare a BanjaL u k a e f u a n c h e t r a iprimi a lanciarsi alla con-quista del territorio indi-c a t o d a g l i i n f o r m a t o r icome sede del comandod i T i t o . I l t e n e n t e Fe r r il a n c i ò i l s u o p l o t o n e i nu n a c a r i c a t r a v o l g e n t enell’intento di raggiunge-re il quartier Generale diTito.“ D o p o a v e r s fo n d a t o l elinee di difesa appressated a i c o m u n i s t i , s c r i v eLudovico Maffei, il repar-t o , b e n c h è i s o l a t o d a lresto delle truppe, riuscìa conquistare una monta-g n a s u c u i e r a p o s t o i l
Nella foto il maresciallo Tito
The Holocaust and The Foibe Massacres
3 Scuol@ 3.0News
I n t h e m o n t h o fJ a n u a r y a n d F e b r u a r yo u r s c h o o l o r g a n i z e dt w o i m p o r t a n t m e e -t i n g s , o n e o n t h eH o l o c a u s t a n d t h eo t h e r o n t h e F o i b eM a s s a c r e s . T h eH o l o c a u s t , w h i c hc o m e s f r o m t h e G r e e kw o r d m e a n i n g “ w h o l e ,b u r n t ” w a s a d e v a s t a -t i n g g e n o c i d e d u r i n gWo r l d Wa r I I . T h eN a z i s s y s t e m a t i c a l l ye x t e r m i n a t e d a b o u ts i x m i l l i o n J e w s ,g y p s i e s a n d o t h e r p o l i -t i c a l o p p o n e n t s . A f t e rt h e s p e a k e r s h a de x p l a i n e d t h e h i s t o r i -c a l e v e n t s w e s a n gt w o s o n g s , o n e o fF a b r i z i o M o r o c a l l e d“ P e n s a ” a n d t h e o t h e rs o n g o f L a u r a P a u s i n i“ I l c o r a g g i o d i a n d a -r e ” . We a l s o r e a ds o m e b e a u t i f u l p o e m sf o r p e a c e i n E n g l i s h .T h e o t h e r m e e t i n g w a so n T h e F o i b eM a s s a c r e s , o r s i m p l yT h e F o i b e , w h i c h l i t e -r a l l y r e f e r s t o m a s s k i l -l i n g s b y w h i c h c o r p s e sw e r e t h r o w n i n t o f o i -b a s ( c a v e r n s o r d e e ph o l e s i n t h e g r o u n d ) .T h e s e m a s s a c r e s w e r ep e r p e t r a t e d m a i n l y b yYu g o s l a v P a r t i s a n s i nVe n e z i a G i u l i a , I s t r i aa n d D a l m a t i a , a g a i n s tt h e l o c a l I t a l i a n p o p u -l a t i o n , d u r i n g a n da f t e r Wo r l d Wa r I I .
Class i 3A e 3B – ScuolaSecondar ia d i pr imogrado d i Fontanarosa
If you want peacedeclare war
on your egoism,don't ask everything for yourself
look at your brother's needs. Fight any desire
to prevail over all others,the same desire that make you
boss aroundwhen you're playing
at home, at school, everywhere. If you want peacemake everybody
around youable to satisfy all his needs, able to talk and feel free!
Just as freeas you want to feel freeto talk, play and workto pray, love and live.
(This our poem for peace)
IF YOU WANT PEACE
Il 27 gennaio di ogni anno sicelebra la Giornata dellamemoria per non dimentica-re l’Olocausto. Venne istituita ufficialmen-te dalla Repubblica italiananel 2000 per ricordare l’or-rore della Shoah. Si è sceltaproprio questa data perchéil 27 gennaio del 1945 letruppe dell’Armata rossabuttarono giù i cancelli diingresso al campo di stermi-nio nazista di Auschwitz, inPolonia. Per ricordare l’or-rore della Shoah e soprat-tutto l’importanza di nonripetere certi orrori e stra-gi, vi presentiamo due poe-sie per non dimenticare mai.
redazione
Per non dimenticare ...LA PAURA
Di nuovo l’orrore ha colpito il ghetto,un male crudele che ne scaccia ogni altro.La morte, demone folle, brandisce una
gelida falceche decapita intorno le sue vittime.
I cuori dei padri battono oggi di paurae le madri nascondono il viso nel grembo.La vipera del tifo strangola i bambinie preleva le sue decime dal branco.Oggi il mio sangue pulsa ancora,
ma i miei compagni mi muoiono accanto.Piuttosto di vederli morire
vorrei io stesso trovare la morte.Ma no, mio Dio, noi vogliamo vivere!Non vogliamo vuoti nelle nostre file.Il mondo è nostro e noi lo vogliamo
migliore.Vogliamo fare qualcosa.
E’ vietato morire!
Ev a P i c k o vá
UN PAIO DI SCARPETTE ROSSEC’è un paio di scarpette numero ventiquattro
quasi nuove:sulla suola interna si vede ancora la marca di
fabbrica ‘Schulze Monaco’.C’è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio di scarpette infantilia Buckenwald
erano di un bambino di tre anni e mezzochi sa di che colore erano gli occhi
bruciati nei fornima il suo pianto lo possiamo immaginare
si sa come piangono i bambinianche i suoi piedini li possiamo immaginare
scarpa numero ventiquattroper l’ eternità
perché i piedini dei bambini morti non crescono.C’è un paio di scarpette rosse a Buckenwald
quasi nuoveperché i piedini dei bambini morti
non consumano le suole.Joyce Lussu
Palatucci, Trieste e laRisiera di San Sabba!
Gli alunni della classe quarta della scuola primaria di Fontanarosa presentano la loro ricerca storica
4Scuol@ 3.0News
Gli alunni della classe IV B della scuola primaria di Fontanarosa, inoccasione della “Giornata della memoria” per non dimenticare, parten-do dalla figura di Giovanni Palatucci, irpino nato a Montella il 13 maggio
del 1909, Questore in Fiume, personaggio noto per aver salvato daicampi di sterminio nazisti moltissimi ebrei e cittadini italiani, hannoavuto modo di conoscere la “Risiera di San Sabba” ubicata in Triestenella strada all’eroe dedicata, immobile che da deposito di “pilatura diriso” divenne dapprima campo di prigionia provvisorio per militari ita-liani e successivamente campo di deportazione dell’Europa meridionaleper lo smistamento dei deportati diretti in Germania e Polonia, nonché
forno crematorio, unico in Italia. Nel 1965 la Risiera fu dichiarata Monumento Nazionale quale esempio di“Lager Nazista In Italia “ e dal 1975 “Civico Museo della Risiera di SanSabba” che ospita una mostra fotografica permanente e oggetti apparte-
nuti agli ebrei triestini. Le foto della Risiera e di alcuni oggetti, fanno parte della ricerca esegui-ta dagli alunni a ricordo di tanti detenuti che tra il 1943 e il 1945 sonostati torturati e uccisi a causa dell’odio razziale o di ideali politici.
Il padre di Giovanni Palatucci lo avrebbe volutoavvocato in Irpinia, ma lui, dopo il Liceo era partito
per il servizio militare in Piemonte. Di stanza aMoncalieri, aveva sì completato gli studi di
Giurisprudenza a Torino, laureandosi a 23 anni conuna tesi in Diritto penale, ed aveva anche superatogli esami per Procuratore legale, ma l'avvocatura
non lo entusiasmava. Ai primi del 1938 venne "esilia-to" alla Questura di Fiume dove divenne
Commissario e poi Questore reggente, con laresponsabilità dell'Ufficio stranieri. Grazie a questoruolo, con le leggi razziali in vigore, svolse con granrischio personale un'intelligente attività a favore di
ebrei italiani e stranieri. È stato calcolato che,distruggendo archivi e procurando documenti falsi,abbia, nel giro di sei anni, salvato dalla deportazio-ne (anche con la collaborazione di uno zio, vescovodella Diocesi di Campagna) almeno cinquemila per-
sone. Palatucci continuò la sua generosa attivitàanche durante l'occupazione nazista di Fiume. Ad
un certo momento il C.L.N. fiumano, nel qualePalatucci era entrato con il nome di dott. Danieli, fu
informato che i nazifascisti avevano cominciato asospettare della sua attività; a Palatucci fu consiglia-to di mettersi in salvo, ma lui rifiutò: una sua fuga,
disse, avrebbe messo in difficoltà i sottoposti che loavevano aiutato. Arrestato nella sua casa, il 13 set-tembre del 1944, dalla polizia di sicurezza germani-ca, il Questore di Fiume - che non aveva fatto nominonostante le torture - fu condannato a morte per"cospirazione e intelligenza con il nemico". La penafu poi commutata nella deportazione e, quaranta
giorni dopo l'arresto, Giovanni Palatucci entrava nelcampo di Dachau con il numero di matricola 117826.Vi sarebbe morto, in seguito agli stenti e alle sevizie.
PALATUCCI
Progetto sicurezza, l’incontro con iVigili del Fuoco a Paternopoli
Nell’ambito del ProgettoSicurezza, il 9 aprilescorso gli alunni e idocenti della scuolaPrimaria di Paternopolihanno incontrato unadelegazione delComando Provinciale deiVigili del Fuoco diAvellino. Gli alunni sonostati impegnati nell’atti-vità di informazione suicompiti operativi ed isti-tuzionali dei Vigili delfuoco e sull’importanzadel loro lavoro nella col-lettività. Scopo dell'ini-ziativa anche quello diformare ed educare igiovani a comportamen-ti che siano improntatialla solidarietà, collabo-razione ed autocontrol-lo. A conclusione dell’at-tività formativa e dimo-strativa gli alunni hannovisionato anche i mezzi ele relative attrezzaturein dotazione.
redazione
5Scuol@ 3.0News
L’iniziativa riservata agli alunni della scuola primaria si è svolta lo scorso 9 aprile
Impegno e allegria per il progetto di giornalismoradiofonico promosso da CRT Radio
sommato è andatabenissimo. Prima di farela diretta pre-semifinale,abbiamo provato tantis-simo, cosi tanto cheabbiamo fatto 30 minutidi ritardo, ma la prova èandata benissimo, soloalcuni dovevano ripeteredi più, ma per essere laprima prova è andatabenissimo secondo me.Prima delle semifinaliabbiamo fatto tantealtre prove anche in clas-se. Nel corso del tempotutto è iniziato a cambia-re: le parti e i posti asse-gnati sono iniziati a cam-biare, ma noi non cisiamo arresi e abbiamomantenuto fino alla fine.Arrivati al giorno dellesemifinali eravamo tuttiin ansia, ma ci siamofatti coraggio a vicendae siamo andati.Eravamo vestiti con
Prosegue con allegria eimpegno il progetto digiornalismo radiofonicodedicato agli alunni dellasecondaria che si svolgeda novembre nel nostroplesso. Con le finali alleporte, i ragazzi racconta-no la loro esperienza e sipreparano ad affrontarel'ultima tappa. “Per me èstata un esperienza bel-lissima - ci diceMichelangelo, alunnodella classe II diFontanarosa - nonostan-te le piccole difficoltàche si incontrano neldover fare un program-ma serio. Noi ci siamodivertiti tantissimo esotto sotto abbiamofatto divertire anche laprofessoressaCasparriello, nonostantesi arrabbiasse perchénon leggevamo con lagiusta dizione. Tutto
jeans, camicia e un fioc-chetto blu, che rappre-sentava il bullismo e leparti le avevamo messesu un cartoncino rossocon dietro il logo CRT.Alla fine delle semifinaliabbiamo vinto e siamopassati alle finali. Non cel’aspettavamo, maabbiamo vinto per 1punto sulla terza media.Per questo ringraziamola professoressa Gala ela professoressaCasparriello che contanta pazienza ci hannoseguito e ci hanno aiuta-to a preparare tutto.Adesso tutta la nostraattenzione è puntatasulla finale. Cerchiamo dimettere a punto unaidea vincente che abbiaa che fare sempre con ilnostro radio giornale e ilbullismo. Non abbiamointenzione ovviamente
di svelare quello che piùo meno comincia a pren-dere forma nelle nostreteste ma possiamo direche sarà una cosa un po’più divertente del pro-gramma che abbiamopensato per le semifina-li. Inutile dirlo: speriamodi vincere! E speriamo divincere non soltanto peruna nostra soddisfazio-ne personale ma ancheper le docenti che cihanno seguito e per l’in-tero plesso che rappre-sentiamo!” - concludeMichelangelo.Ricordiamo che a partiredal mese di Novembre,agli alunni delle tre classidella Scuola Secondariadi I grado partecipano alProgetto “Cosmo RadioTaurasi”, proposto gra-tuitamentedall’Associazione omoni-ma e approvato dal
Collegio dei Docentinella seduta dell’11 otto-bre, in quanto in sintoniacon le finalità formativedel PTOF d’Istituto, spe-cie in riferimento al rac-cordo fra Scuola eTerritorio e alla sinergiafra le Agenzie formativein esso operanti. Obiettivo del Progetto èfar compiere agli alunniun’esperienza concretadi giornalismo radiofoni-co che concorra alla loroformazione civica, socia-le, etica e culturale, conparticolare riferimento aitemi della Legalità e delBullismo.I volontaridell’Associazione orga-nizzano di volta in voltale attività presso i singoliplessi, allestendo unastazione radio con le pro-prie attrezzature. In que-sto modo gli studenti
possono vivere “in diret-ta” la costruzione di unprogramma radiofonico,apprendendo elementi diregia radiofonica, dicomunicazione e giorna-lismo web. Il Progetto siconcluderà con la parte-cipazione attiva deglialunni ad un programmaradiofonico loro dedica-to presso la sede centra-le dell’istituto, che pre-mierà il reportage radio-giornalistico più efficace.Dopo le selezioni dellasemifinale, sono appro-dati alla finale di finemaggio la classe II diFontanarosa, la classe Idi Taurasi, la classe III diLuogosano, la pluriclassedi Sant'Angelo all'Esca,la II e III media diPaternopoli.
Classe II secondaria di I grado -Plesso di Fontanarosa
Safer Internet Day e cyberbullismo 2019
I l 5 febbraio scorso, intutti i plessi dell ' Istituto,si sono tenuti momenti diapprofondimento con lafinalità di promuovere unuso più sicuro e responsa-bile del web e delle nuovetecnologie. L' iniziativa, come ognianno, si è svolta in occa-sione del Safer InternetDay (SID) l 'evento annua-le, organizzato a l ivellointernazionale con i l sup-porto della CommissioneEuropea nel mese di feb-braio.Nel corso degli anni, i lSafer Internet Day (SID) èdiventato un evento diriferimento per tutti gl ioperatori del settore, leistituzioni le organizzazio-ni della società civi le, arri -vando a coinvolgere, oggi,oltre 100 Paesi.L'edizione 2019 del SID è
6 Scuol@ 3.0News
5 febbraio: la Giornata Mondiale della Sicurezza in Rete
stata celebrata con i lmotto -"Together for abetter internet" - (Insiemeper un internet migliore) -ed è stata finalizzato a farrif lettere i ragazzi non
Bullismo e social media
Regole sul webPrima di accedere sul web, informa un adulto;
se sei o ti trovi in un pasticcio sulla rete, prendi esempio dal tuo errore e NON rifarlo mai più;
usa il cellulare per cose giuste e buone;
NON dare mai i tuoi dati personali a qualcuno(SCONUSCIUTO);
NON fare mai video e foto in cui sei imbranata/o,perché te ne puoi pentire!!!
Classe II - secondaria di I grado di Taurasi
solo sull ’uso consapevoledella Rete, ma sul ruoloattivo e responsabile diciascuno nella realizzazio-ne di internet come luogopositivo e sicuro.
Last Sunday, I met Debby a victim of bully.
Debby was twelve when she had this horrible experience. Now, she is happy and fourteen. The bully
was Nicola and his gang.
They were very mean sixteen years old boys and girls. A day, Debby was walking in a park of
London, when Nicola and his gang asked Debby for money, and her mobile phone ,but she ran
away. When she got home she was very upset and cried, but she didn’t tell her parents. Nicola, the
bull, put on Facebook some photo of Debby leaving a comment “Debby is a cowardly and stupid
girl”. At this point Debby told her teacher and family about the bullying. They called the police
and denounced Nicola and his gang.
De Maio Simone Raffaele - Classe IIIA Luogosano
Va detto infatti che i l temadella sicurezza online è diassoluta attualità, perchèparte della cronaca quoti-diana. Ma non tutti sonoesperti e sanno come indi-
viduare situazioni r ischio-se. Per questo motivo i l SIDpuò diventare l 'occasionegiusta per parlare confron-tarsi , discutere ed
approfondire dubbi econoscenze che possanoaiutare tutti noi ad educar-ci al l 'uso consapevole diinternet e degli strumentidigital i .Inoltre, in concomitanzacon i l SID, anche quest’an-no si è tenuta la giornatanazionale contro i l bull i -smo e i l cyberbull ismodenominata “Un Nodo Blu- le scuole unite contro i lbull ismo”, lanciata lo scor-so anno.Per l ’occasione, in tutte leclassi di ogni ordine egrado, sono stati organiz-zati eventi e/o attività diformazione e informazionedestinate agli alunni, alf ine di favorire una mag-giore conoscenza delletematiche per la preven-zione del bull ismo e delcyberbull ismo a scuola.
redazione
I #Supererrori aiutano a comprendere e conoscere meglio i pericoli della Rete, per approndire l’indirizzo web è:https://www.generazioniconnesse.it/site/it/super-errori/
SEI FORTE SE AIUTI NON SE
DISTRUGGI GLI ALTRI.
USA LE MANI PER DONARE
CAREZZE, NON PUGNI.
USA IL SORRISO O LE RISA-
TE PER RIDERE CON GLI
ALTRI E NON DEGLI ALTRI.
E’ PIU' DIVERTENTE CHI FA
L’AMICO, NON CHI FA IL
BULLO.
LA VERA FORZA E' L’AMICI-
ZIA NON LA VIOLENZA.
B a m b i n i
U m i l i a t i
L o g o r a t i
L i m i t a t i
I n s u l t a t i
S o l i
M a l t r a t t a t i
O f f e s i
INSIEME SI PUO’
Classe II - secondaria di I grado diTaurasi
An invented story on Bullying…
Classe II - secondaria diI grado di Taurasi
“Siamo stati bullizzati”Il racconto di due alunni
Quella di seguito descrittanon è una composizionedi fantasia. Abbiamo sempre trattatosul nostro giornalino i ltema del bull ismo maforse quasi mai in primapersona. Ed ecco, come in un per-corso di crescita, arrivanole prime due testimonian-ze di altrettanti alunni. Si tratta di due studentidella scuola secondaria disecondo grado che fre-quentano i l plesso diFontanarosa.Dario racconta la suadrammatica esperienzavissuta alle scuole ele-mentari in Romania eLorenzo spiega quello chegli è accaduto in stradacon dei ragazzi di Napoli.
“Quando parlo del bull i -smo i l mio cuore inizia abattere forte, le miemani iniziano a sudare enella mia testa rimbom-bano tutti gli insultiricevuti e i l rumoredegli schiaffi.All 'epoca dei fatti mitrovavo ancora inRomania. Tutti i giorni ero terro-rizzato dalla presenza diquesta persona: amerenda mi rubava i lcibo, mi faceva gli sgam-betti e mi tirava i capel-
7 Scuol@ 3.0News
La testimonianza di due studenti della secondaria di II grado del plesso di Fontanarosa
l i . Ma tutto questo non miha ferito molto perché inrealtà l 'episodio che miha traumatizzato è statoquando, con una sempli-cità unica, mi ha tiratosulla fronte una pietra.Io ho iniziato a piangerementre i l sangue mi cola-va sul viso.Così i miei amici impauri-ti mi hanno accompagna-to a casa e nonna hachiamato i l medico difamiglia per medicarmi. I l giorno seguente vole-va chiamare i genitoridel presuntuoso bulloma io l 'ho pregata di nonfarlo: lui mi odiava giàmolto figuriamoci seavessi detto ai genitoriche mi picchiava …insomma, mi avrebbe'ucciso'Altre volte micostringeva a compiereatti i l legali come fumaree imbrattare i muri dellecase. Allora spesso mi chiude-vo nella mia camera edisperato iniziavo apiangere: non volevo piùparlare con nessuno enemmeno uscire.Ho sofferto molto: misentivo diverso e inutileall 'umanità.Ma un giorno mi sonofatto coraggio e ho con-fessato tutto a miamamma di corsa ha par-lato con la dirigente sco-
lastica che ha preso seriprovvedimenti.In modo che nessuno sitrovi a vivere la miastessa storia, vogliodare tre consigli fonda-mentali per poter riusci-re a superare gli atti dibull ismo:confessare tutto ciò chesubisci a un adulto difamiglia di cui si ha fidu-cia; essere forti e corag-giosi; non chiudersi inse stessi.Detto ciò spero che i lbull ismo tra qualcheanno non esita più e chesi senta parlare solo difratellanza e uguaglian-za fra tutti”.
Darius Luca – classe IIsecondaria I grado Fontanarosa
“Il bull ismo si presentain tanti modi.Io lo conosco bene per-chè in quinta elementa-re sono rimasto vittimadi un atto di bull ismo.Era sabato ed io mi tro-vavo con tre amici dellamia classe e con altriamici che non erano diFontanarosa ma diNapoli.Eravamo 'all 'erbetta' –un posto dove noiragazzi andiamo spesso- vicino c'è un bar: i l bar
Nonostante le innumere-voli iniziative attuate al ivello nazionale, i fatti dicronaca riportano unnumero sempre più alto diepisodi di prepotenza eviolenza fisica e psicologi-ca tra giovani di età sem-pre più precoce. Rispettoalle note forme di bull i -smo, la novità più al lar-mante sta proprio nell ’uti-l izzo dei dispositivi tecno-logici per offendere eaggredire gl i altri pari tra-mite gesti di cyberbull i -smo. A tal proposito i lMiur ha lanciato “SENZAPAURA – LIBERI DAL BUL-LISMO”, una applicazionescaricabile gratuitamentesu smartphone e tablet edotata di “Linee Guida eistruzioni per l ’uso dellaAPP” indirizzate ai docenti
“Senza paura – Liberi dal bullismo”nasce l’app gratuita per gli studenti
superiore dello schermo,che possono essere vistitramite un menù a tendi-na e che si può sceglieredi cl iccare o di el iminare.L’obiettivo è quello dispiegare la problematicaai giovani studenti inmaniera più comprensibileed accattivante, medianteil loro l inguaggio e i lorostrumenti. Ciascun utentepuò creare i l proprioaccount e monitorare i lproprio punteggio, quellodegli altri partecipanti equello degli istituti scola-stici . La registrazione, comun-que, viene effettuatadagli studenti in formaanonima. Ciascuno stu-dente sceglie i l proprionome da una rosa di nomipreimpostati a cui viene
aggiunto un numero pro-gressivo per distinguerlodagli altri studenti chehanno scelto lo stessonome. È possibile inoltreaccedere con un account“Docente” in modo dapoter visionare i contenutidella APP senza creare unutente. Con tale iniziativa si ambi-sce alla costruzione e dif-fusione di una specificaazione rivolta agli studentidi tutte le scuole seconda-rie di primo grado sullatematica del bull ismo edel cyberbull ismo. E anche per mezzo di que-sto articolo, i l “Di Prisco”vuole concorrere ad unasempre maggiore diffusio-ne di questa applicazione.
redazione
per poter uti l izzare l ’appli -cazione anche a scuola.La APP contiene infattiuna serie di quiz, giochi edi contenuti informativiche hanno lo scopo di gui-dare gli studenti in un per-corso pedagogico-didatti-co sul tema del bull ismo edel cyberbull ismo. I con-tenuti della APP non sonodisponibil i tutti subito, masono temporizzati secon-do uno schema atto afavorire la r if lessione el’assimilazione progressivadel contenuto (prevenzio-ne, legislazione, soluzioni,ecc.).Parte dei contenuti sonoproposti tramite i l s istemadelle notif iche a compar-sa, o notifiche push. Sitratta di quei messaggiche troviamo nella parte
Marisol D’IsolaClasse II - secondaria I grado Taurasi
Kevin was a victim ofa bully. He was 11years old. The bullywas his classmate. Ithappened three yearsago at school.The bully teased, hitand send him nasty e-mails and instantmessages. He inven-ted nasty nicknamesfor him and there wasa lot of gossip andrumours on him.The victim wasalways sad, he didn’t
eat, he usually hadstomach-aches andwas usually angry. It lasted two months. The victim told hisparents and his tea-chers. Finally, the teacherscalled the bully’sparents and under-stund that was wrong,he apologised and hestopped.Stefania Vecchi classe III secondaria Igrado - Taurasi
Cinema.Mi ricordo che tuttoebbe inizio come in ungioco: i protagonistidovevano dimostrare diessere più forti.Fu a quel punto che i duenapoletani mi bloccaro-no le braccia e, nono-stante io urlassi di nonvoler prendere parte al“gioco”, mi bloccaronole braccia e cominciaro-no a tirarmi dei calci. Io iniziai a difendermi intutti i modi soprattuttotentando di tirare pugnie calci. Ad un certo punto alcunidi loro si al lontanaronoe io riuscii a buttare aterra i l bullo e a scappa-re via.È stata questa una espe-rienza di cui parlo spes-so per condividere con imiei veri amici - e ingenerale con tutti checonosco - che bisognauscire solo con gli amicipiù fidati e che non biso-gna avere paura quandoqualcuno ti dice: “ dopo ti picchio se nonmi dai la merenda” ma essere forti e difen-dersi se se ne ha la pos-sibil ità e comunque rac-contarlo sempre ad unadulto”.
Lorenzo Cerundolo -classe II secondaria Igrado Fontanarosa
��
Fatima Wafiq Classe II - secondaria I grado Taurasi
Kevin, victimof a bully
M’illumino di meno luci spente per 5 minuti
Anche quest’annol'Istituto comprensivo “L.Di Prisco” di Fontanarosaha aderito alla campagnadi sensibil izzazione sullarazionalizzazione dei con-sumi energetici"M'il lumino di meno".Dalle ore 12:00 alle ore12:05 del 1° marzo, neiplessi di Fontanarosa,Paternopoli, Taurasi,Luogosano e Sant'Angeloall 'Esca sono state simbo-l icamente spente per cin-que minuti le luci e tutti idispositivi collegati al larete elettrica. L'evento siè svolto in concomitanzacon la XV GiornataNazionale del RisparmioEnergetico e degli Sti l i diVita Sostenibil i , che si ècelebrata appunto i l 1°marzo nell ’ambito delleiniziative previste dalPiano per l 'educazione allasostenibil ita ̀promosso dal
8 Scuol@ 3.0News
Anche quest’anno il nostro Istituto ha aderito alla campagna di sensibilizzazione
MIUR a sostegnodell'Agenda 2030 per losviluppo sostenibile. I ltema scelto per la XV edi-zione è stata l 'economiacircolare. L' imperativo èriuti l izzare i material i ,r idurre gli sprechi, al lonta-nare "i l f ine vita" dellecose. E dal momento che lerisorse finiscono ma tuttosi r igenera, gl i insegnantidel “Di Prisco” hanno pro-mosso in classe azioni checiascuno può mettere inatto nella propria vita quo-tidiana per ridurre l ' impat-to sull 'ambiente, hannofornito agli alunni spunti eidee su come riuti l izzaregli oggetti, r idurre glisprechi, al lontanare "i lf ine vita" delle cose attra-verso un processo di “rige-nerazione” dei material i ehanno approfondito latematica della produzione
di energia dagli scarti e dairif iuti.Anche quest'anno, dun-que, l ' Istituto comprensi-vo ha sposato convinta-mente la causa delRisparmio Energetico edegli Sti l i di VitaSostenibil i . “Aderiamo perché siamoconvinti che è decisivoeducare i nostri ragazzi sinda piccoli al concetto disostenibil ità come dimen-sione fondamentale del-l ’essere cittadini consape-voli e attivi, inseriti in unambiente-mondo che, inquanto sistema vivente ecomplesso, r isente nonsolo delle scelte su largascala dei governi e dell ’e-conomia – ha sottolineatola dirigente scolastica,prof.ssa Teresa Staiano -ma anche degli sti l i di vitaquotidiani di ciascun indi-viduo, e dunque di gesti
Accendiamo la cultura del risparmio energetico, le riflessioni della classe III primaria di Fontanarosa
Noi alunni della classequinta di Fontanarosaabbiamo aderito al pro-getto SAVE propostodal Museo delRisparmio. Mercoledì 6marzo ci siamo recati aBenevento tappa cam-pana del SAVE, proget-to it inerante che sirivolge agli studenti ditutta Ital ia per educareall ’uso responsabile deldenaro e delle risorsescarse.Sul t ir del Save abbia-mo visto dei f i lmatisulla storia della mone-ta: dalle prime forme dibaratto nell ’anticoEgitto fino alla nascitadelle monete, come sidiffuse la moneta pres-so i Babilonesi e i Greciche già conoscevano i lconcetto di interesse.Fu però attraverso iGreci che la monetaarrivò nelMediterraneoOccidentale e poi, gra-zie ad AlessandroMagno, in India. I l ter-mine “moneta” è di
derivazione latina. Sinarra infatti che, nel396 a.C., le oche sacre aGiunone sventarono unattacco di un gruppo diGall i al la città di Romastarnazzando e al lertan-do così la popolazione. Da quel momento fuattribuito alla dea l ’ap-pellativo di Moneta, dallatino monere, cioè“avvertire”. Un secolodopo, vicino al Tempiodi Giunone Monetasorse la zecca, e i l l in-guaggio popolare tra-smise i l nome della deaa ciò che l ì s i produce-va.Nel Medioevo, si diffusein Europa occidentale enel mondo islamico i l“bimetall ismo”. In talesistema le moneteauree venivano accumu-late, le monete d’argen-to erano uti l izzate perle grandi transazionicommercial i e le mone-te di rame venivanoinvece usate per i l com-mercio al dettaglio. I lvalore della moneta era
IN VIAGGIO VERSO UN FUTURO SOSTENIBILE
apparentemente ininfluen-ti che, invece, reiterati emoltipl icati, pesano suidestini del pianeta.È dalle piccole scelte chesi innesca i l cambiamentoed è dallo sguardo lungodei giovani che può nasce-re una polit ica più lungimi-rante per la tutela dell ’am-biente: l ’esempio di GretaThunberg, la sedicennesvedese che sta guidandoun movimento mondiale disensibil izzazione affinchévengano adottate misureadeguate per far fronte almutamento cl imatico cheminaccia i l pianeta, dimo-stra – ha concluso Staiano- quale risorsa preziosasiano i ragazzi non soloper immaginare un futurosostenibile ma anche perimprimere una sterzatadecisiva sul piano polit icoal presente del mondo”.
redazione
Classe V Primaria - Plesso di Fontanarosa
connesso al valore delmetallo prezioso che lacomponeva. Infineabbiamo visto i l f i lmato“La cicala e la formica”,che racconta la celebrefavola di Esopo: unacicala passa l ’ interaestate a divertirsi , men-tre le formiche accumu-lano provviste per l ’ in-verno. Quando arriva i lfreddo, la cicala si r itro-va senza cibo, mentrela formica può racco-gliere i frutti del suo
risparmio.Nel laboratorio “recu-perino” abbiamo datosfogo alla nostra creati-vità dando nuova vita aimaterial i di recuperoportati da casa.Non potevamo lasciareBenevento, città dellestreghe, senza aver visi -tato i l museo “Janua”che si trova all ’ internodello splendido palazzoPaolo V.E’ stata un’esperienzafantastica, un viaggiodella durata di circa 20minuti al l ’ interno di unmondo misterioso, al lascoperta della storia,dell ’arte, delle tradizio-ni e delle leggendelegate al mondo dellestreghe.
Classe V Primaria -Plesso di Fontanarosa
“Quando arriva il freddo, lacicala si ritrova senza
cibo, mentre la formica puòraccogliere i frutti del suo
risparmio”
Vittime delle mafie, celebratala XXIV Giornata della Memoria
Il 21 marzo si è celebratala XXIV Giornata dellamemoria e dell’impegnoin ricordo delle vittimeinnocenti delle mafie,che quest’anno ha cometema “Orizzonti di giu-stizia sociale”. La rete diLibera, gli Enti locali, lerealtà del Terzo Settore,le Scuole e tanti cittadinihanno ricordato tutti gliinnocenti che hannoperso la vita per manodelle mafie, per creare intutto il Paese unamemoria responsabile econdivisa che dal ricordopuò generare impegno egiustizia quotidiana. La manifestazione regio-nale quest’anno si èsvolta ad Avellino, pro-vincia che conta settevittime innocenti, pertestimoniare il fatto cheun’intera regione èimpegnata nel contrastoalle camorre.
9Scuol@ 3.0News
Pur non potendo esserestati presenti alla mani-festazione in Piazzadella Libertà, abbiamopartecipato ugualmentealla lettura, in contem-poranea nazionale,dell’elenco dei nomidelle vittime innocentinella nostra Scuola. Alle ore 12:00, in ciascunplesso, gli insegnantidella Scuola Primaria edella Scuola Secondariadi 1° grado hanno accom-pagnato gli alunni in cor-tile per vivere insieme ilmomento del ricordoattraverso la lettura con-temporanea dei nomidelle quasi mille vittime,suddivise in cinque elen-chi, uno per ogni plesso,in una staffetta ideale diimpegno per la giustiziacondiviso dall’interaComunità scolasticadell’I.C. “Luigi Di Prisco”.
redazione
In ciascun plesso, i docenti hanno fatto leggere il nome di oltre mille caduti
Vittime delle mafie, celebratala XXIV Giornata della Memoria
10Scuol@ 3.0News
In ciascun plesso, i docenti hanno fatto leggere il nome di oltre mille caduti
Classi I e III Secondaria I grado - Plesso di Taurasi
LA LEGALITA’ RACCONTATA DAI BAMBINI
11Scuol@ 3.0News
Ci sono alcune cose che non
si dovrebbero fare, atti di bul-
lismo, rapine, guerre…
Per questo, noi alunni della
pluriclasse IV e V di
Sant’Angelo all’ Esca, vorrem-
mo un mondo senza guerra
affinché tutti i bambini del
mondo possano divertirsi e
giocare così come facciamo
noi. Pace significa anche
rispettare le regole e non
compiere gesti di prepotenza
e di bullismo. I bulli, infatti,
con il loro comportamento
aggressivo e violento, cerca-
no di imporre con la forza le
loro “regole”. Nelle scuole
non ci dovrebbe essere il bul-
lismo, perché i bambini e i
ragazzi hanno il diritto di stu-
diare e “vivere la scuola”
serenamente.
Legalità non è solo osservare
le regole, ma anche non
osservare quelle ingiuste e
cercare di cambiarle.
L a l e g a l i t à è i l r i s p e t t o e l a p r a t i c a d e l l e l e g g i .
E ’ u n ’ e s i g e n z a d e l l a v i t a s o c i a l e p e r p r o m u o v e r e i l
b e n e c o m u n e .
Che cos’è la legalità?
GIORNATA DELLA LEGALITA’- SANT’ANGELO ALL’ESCA
Noi alunni della pluriclasse ci siamo chiesti “Checos’è la legalità? ”
Senza legalità questo mondo non esisterebbe.
Legalità, secondo me, è il diritto di ogni uomo a viverefelice e libero.
Legalità è rispettare le regole e gli altri .
Legalità è rispettare tutto ciò che ci circonda.
Legalità è fare le cose giuste, non infrangere le rego-le.
Legalità vuol dire rispettare le regole e avere uncomportamento corretto.
Legalità vuol dire essere legali e onesti.
La legalità è fondamentale per vivere bene.
Classi I, II, III Primaria Sant’Angelo all’Esca
L’appuntamento del 22 marzo
Non disperdere i rifiuti nell’ambiente ma buttarli nel contenitore giusto.
Stare attenti ad attraversare la strada rispetta il semaforo.
Stare attenti andando in bicicletta ogni mezzo deve camminare nella
sua corsia.
Rispettare tutti a prescindere dal colore fai della diversità una ricchezza.
della pelle, della razza e della religione
ALCUNE REGOLE PER UN CITTADINOMODELLO
I C O L O R I D E I D I R I T T I D E I B A M B I N II l d i r i t t o a l l ’ u g u a g l i a n z a è g i a l l o c o m e i l s o l e
c h e i l l u m i n a l a s t a n z a I l d i r i t t o d i m a n g i a r eI l d i r i t t o d i s t u d i a r e
T u t t i i b a m b i n i h a n n o i l d i r i t t o d i a v e r e d e g l ia m i c i e d i c r e s c e r e f e l i c i ! !
I piccoli e i loro lavori sulla legalità
12Scuol@ 3.0News
Infanzia di Sant’Angelo all’Esca
Gli alunni della classe seconda della scuola primaria di Taurasi
13Scuol@ 3.0News
IL FANCIULLO E I SUOI DIRITTI
Gli alunni della classe seconda della scuola primaria di Taurasi
14Scuol@ 3.0News
I BAMBINI HANNO DIRITTOALLA FELICITA’
Tiro con l’arco, un successo
15 Scuol@ 3.0News
Il progetto svolto durante le ore di scienze motorie è stato menzionato sul bollettino nazionale
Il progetto del tiro conl’arco - svolto durante leore di Scienze motorie ecurato dalla prof.ssa Pepe- ha riscosso un così gran-de successo tra gli alunnida meritare unaparticolaremenzione sul giornalenazionale della categoriasportiva. Un riconoscimen-to per il lavoro dei nostrialunni che ci riempie diorgoglio. Di seguito vi pro-poniamo l’articolo pubbli-cato on line e a seguire ilcommento degli alunni diLuogosano e Fontanarosa:
“Grande successo per gliArcieri Del VecchioCastello che, assieme allaProfessoressa diEducazione FisicaGiovanna Pepe, hanno por-tato il progetto "ArcieriGiocando" nell’istitutocomprensivo “Luigi DiPrisco” di Fontanarosa eLuogosano.Nell'istituto scolasticocampano sono state svolte5 lezioni di cui una teoricae 4 pratiche, al terminedelle quali si è anchedisputato un torneo tra leclassi per decretare lamigliore.Il progetto porta-to avanti dagli arcieriEvelina Cataldo e AngeloCataldo è stato un toccasa-na per i ragazzi, abituatisolo a sport più conosciuticome calcio e basket,entrando nei loro cuori.Alla fine del progetto èstato infatti chiesto airagazzi di scrivere qualchepensiero su cosa è stataper loro questa esperienza
Giocare a dama, fin dal primo momento, è apparsauna bella esperienza. All’inizio non tutti sapevamogiocare poi, però, ci siamo allenati e abbiamo supera-to le difficoltà. Il momento più bello è stato il giornodel torneo; quello è stato un’occasione non solo per
divertirci, ma anche per conoscere ragazzi e rivedereamici delle altre scuole.
Durante il torneo abbiamo provato diverse sensazio-ni: allegria, paura di sbagliare, ansia, ed è stato
anche un modo per imparare a controllare le nostreemozioni. La competizione ci ha permesso di confron-
tarci con compagni più bravi. Il nostro plesso ha raggiunto il secondo posto!
Speravamo che uno di noi arrivasse primo, ma, tuttosommato, meglio il secondo che niente.
RITORNA IL TORNEO DI DAMA
e la maggior parte deglistudenti l’ha reputata bel-lissima e divertente, consi-derando il tiro con l'arcouno sport in cui ci voglionoqualità come il carisma, ladeterminazione e moltaprecisione.Gli Arcieri delVecchio Castello da anniportano avanti progettinegli istituti scolastici pro-seguendo una tradizioneiniziata dal presidente ono-rario Michele Ferraro che,in quasi 20 anni di attività,ha portato in una comunitàdi 1500 abitanti 27 titoliitaliani, 7 maglie azzurre epartecipazioni ad eventiMondiali e Europei”.
“Quest’anno abbiamoavuto modo di provare unosport nuovo, il tiro con
l’arco. È stata un’esperien-za molto bella e diverten-te, inizialmente credevamofosse uno sport noioso enon adatto a noi, ma gra-zie agli istruttori e allanostra professoressa dieducazione fisica che ognianno ci fa provare unosport nuovo, abbiamo sco-perto questo sport cheneanche consideravamo;uno sport che piano pianoci ha impegnati e coinvoltisempre più, che si è fattoapprezzare per la precisio-ne, la tranquillità e la posi-zione corretta da assume-re. Ci siamo sentiti dei pic-coli Robin Hood, ancora inpratica”.
Gli alunni di Fontanrosa eLuogosano
Il torneo di dama del “Di Prisco” ha coinvoltole classi prime della scuola secondaria di
primo grado dell’istituto.
clavicolascapolaperonetibiafemorerotulaomeroradioulnaischiocarpometacarpocraniomandibolacostolescheletrobacino
16Scuol@ 3.0News
LE SUPERSTAR DI CAROSELLO
“La pubblicità è l’anima delcommercio!” È proprio vero!La televisione, la radio, i gior-nali ed oggi tutti i social sonoi mezzi attraverso i quali iprodotti vengono reclamiz-zati in modo veloce e diffu-so. Mentre guardiamo unfilm, la pubblicità irrompeprepotentemente sulloschermo e ci invita a compra-re merce di ogni tipo: dai gio-cattoli alle bibite, dalle auto-mobili alle merendine farcite.San Pietro gusta un buoncaffè in compagnia di unangelo buffo e sprovveduto,arrivato da poco inParadiso… Del Piero, il famo-so calciatore della Juventus,beve dell’acqua purissima eleggerissima sotto lo sguar-do attento di un simpaticouccellino che lo osserva e faeco alle sue parole… tantepersone, sedute a tavola,sono pronte a gustare un belpiatto di pasta al pomodoro,pronto in cinque minuti… epoi? Tanto altro ancora! Allevolte lo spot è addirittura piùbello del film interrotto! Inostri nonni ci hanno raccon-tato che in Italia la pubblicitàè nata tanto tempo fa conCarosello, una trasmissionetelevisiva andata in onda perun ventennio, dal 1957 al1977. Allora non tutte lefamiglie avevano la TV incasa e non esistevano tanticanali televisivi come oggi.Poiché Carosello era unappuntamento serale moltoatteso da grandi e piccini,per vederlo, ci si riuniva acasa del vicino più ricco efortunato che possedeva iltelevisore. La sigla dei primi
anni, con un rullo di tamburied un’allegra tarantellanapoletana, introducevadelle mini-storie a lieto fine,seguite dal “codino” pubbli-citario. Se per vent’anni lamusichetta di apertura èrimasta sempre la stessa, leimmagini dei siparietti sonostate di volta in volta modifi-cate: una fontana, una “gio-strina per bambini”, panora-mi di città italiane. Lo spetta-colino consisteva in scenettedivertenti, arricchite da can-zoncine orecchiabili. I testi-monial di Carosello (attori,cantanti, pupazzi, ecc.) con ilpassar del tempo diventaro-no delle vere e propriesuperstar televisive. Più ilpersonaggio della reclameera affascinante più i tele-spettatori ricordavano il pro-dotto pubblicizzato e finiva-no con l’acquistarlo.
Alla scoperta dei protagonisti della trasmissione televisiva più amata dagli italiani
Calimero, il famoso pulcinopiccolo e nero, aveva in testaun guscio d’uovo; era sem-pre vittima dei prepotentiche lo trattavano male… aconclusione di ogni storiel-la,però, riusciva a riscattarsi:una gentile signorina lo lava-va con il detersivo Ava, ripu-lendolo dalla fuliggine.Susanna Tuttapanna era unasorridente bambina dalcaschetto biondo e dal vesti-tino bianco. Sempre in com-pagnia della simpatica muccaCarolina, esordiva così: “Ehi!Ehi! Ciao… io vado matta peril formaggino Milione!Pitupitum - pa!”Topo Gigio,topino dalle grandi orecchierotonde e dai denti sporgen-ti, con la sua inconfondibilevocina raccontava le sueavventure! Pubblicizzava iPavesini, odiava i gatti e nonnascondeva la sua innata
passione per il formaggio!Protagonista dello spot delcaffè era Caballero, un corag-gioso pistolero, che in terramessicana andava alla ricercadella sua bella Carmencitadalle lunghe trecce nere;dopo averla trovata le diceva:“Carmencita sei già mia, chiu-di il gas e vieni via!” La ragaz-za, però, preferiva Paulista,“col baffo che conquista!”…Jo Condor, testimonial dellaNutella, era Networkun avvol-toio vestito da militare, conun mirino sulla punta delbecco, che insieme con ilfedele Secondor, disturbavala vita della Valle Felice,distruggendo tutte le coseamate dagli abitanti. Alla finei bambini chiedevano aiuto alGigante amico che lo puniva,riportando la pace nella valla-ta. Miguel el Merendero por-tava, per merenda, deliziosi
dolci al cioccolato… mentrele Ballerine danzavano can-tando: “Mamma, mamma, losai chi c’è,/ è arrivato ilMerendero,/ è arrivato colsombrero,/ è arrivato, eccoloqua./ El Merendero!/ L’è li, l’èlà,/ l’è là che l’aspettava,/ l’èli, l’è là,/ l’è là che l’aspetta-va,/ l’è li, l’è là, l’è là che l’a-spettava,/ l’è là che aspettavaMiguel” E lui rispondeva:“Miguel son mi!” La Linea,testimonial delle pentoleLagostina, era un omino chepercorreva una linea infinitadi cui anch’esso era parteintegrante; nel suo camminoincontrava numerosi ostacolie spesso si rivolgeva al dise-gnatore (usando una linguaincomprensibile) affinchédisegnasse la soluzione aisuoi problemi. La reclame diMariarosa, graziosa bambi-netta saggia, pubblicizzava
un tipo di lievito per tortedolci e salate. Che spasso!Nei giorni scorsi a scuola liabbiamo rivisti tutti nei fil-mati d’epoca (in bianco enero e a colori). Quante ideeci frullano ora nella testa…Carosello, nome curioso…abbiamo svolto delle ricer-che… in napoletano “caru-so” o “mellone” significa“testa rasata”, “bambino”.Ma andando indietro neisecoli, e più precisamenterisalendo al periodo delladominazione spagnola aNapoli, abbiamo scopertoche i nobili cavalieri pratica-vano un gioco (torneo) in cuisi lanciavano una grossapalla di creta che, per il suocolore marrone e per lasomiglianza ad una testarasata, veniva chiamata“caruso”. I salvadanai deltempo, fatti di creta, eranomolto simili a questa palla eperciò vennero chiamati“piccoli carusi” e, quindi,“carusielli”. Torniamo nel2018 e usiamo il cervello:oggi spendere il denaro peracquistare prodotti di qualitàal giusto costo significaanche imbucare più soldininel salvadanaio! La pubbli-cità ci regala un mondoincantato, che non semprecorrisponde a quello reale.Bisogna sviluppare il sensodel risparmio e capire chenon tutto si può comprare!Comunque se fossimo statibambini in quegli anni, dopoaver visto Carosello, sarem-mo andati a nanna!
Gli alunni della classe terzadella scuola primaria di
Taurasi
LOGICAMENTE
Matematica in gioco…il pensiero logico tra razionalità e creatività
17Scuol@ 3.0News
Quest’anno scolastico si è attivato nella nostra scuola un progetto intitolato “Logicamente” a cui hanno preso parte gli alunni di III, IV e V prima-ria di Luogosano. Il corso aveva come finalità quello di migliorare le nostre abilità matematica e di creare situazioni alternative per l’apprendi-mento e il potenziamento delle nostre capacità logiche.
Antonia, Cristian, StefaniaDurante il corso abbiamo fatto delle esperienze di lavoro di gruppo volte a sviluppare il confronto e la condivisione per uno
scopo comuneGaia, Alessandro
Questo progetto ha incentivato in me il gusto per la matematica anche in virtù della partecipazione ai campionati junior dellaPristem in collaborazione con l’università Bocconi.
Denise, Maria Antonietta, Michela
“La mente intuitiva è un donosacro e la mente razionale è un
fedele servo. Noi abbiamo creato una societàche onora il servo e ha dimenti-
cato il dono”Albert Einstein
I quiz di logica sono stati divertenti e sti-molanti. L’utilizzo del pc per risolvere igiochi ci ha coinvolti piacevolmente.
Antonia, AntonioAprire la mente è l’imperativo necessarioper ottenere risultati.
Antonio, Jenny, AngeloTanti sono stati i giochi che abbiamo crea-to gli indovinelli con cui ci siamo misuraticon entusiasmo.
Antonio, Cristian, UmbertoQuesta esperienza per me è stata positivaperché con i giochi ho ragionato diverten-domi.
Nicoletta e Andrea,FrancescoOgni lezione abbiamo fatto cose diversepassando da creare giochi a risolvere quizal computer.
Maria, Mariateresa, Federica
Il momento più interessante è statoquando abbiamo fatto i campionati di
matematica, eravamo emozionati perchéci misuravamo con tanti altri partecipan-
ti. Luigi, Simone, Antonio
I giochi di gruppo ci hanno fatto compren-dere come sia necessario collaborare per
“vincere”. Maria Lucia, Marta Alessia
Tra i giochi proposti mi è piaciuto “15”gioco di carte che mi ha insegnato a pensa-
re e ragionare prima di fare. Michele, Michela, Fabio
Ci è dispiaciuto molto quando abbiamofatto l’ultimo incontro perché ci siamo
molto divertiti: la matematica è davverobella quando diventa un gioco.
Antonio,Victoria
18Scuol@ 3.0News
A SCUOLA DI CODINGI bambini della scuola dell’Infanzia di Fontanarosa presentano i loro lavori
Anche gli alunnidella scuola
dell’infanzia ...
...possono avvicinarsi al
coding in classe
AN INTERESTING TRIP TO QUINDICI AND LAURO
19 Scuol@ 3.0News
O n t h e 2 2 n d M a r c h w ew e n t o n a g u i d e d t o u rt o Q u i n d i c i a n d L a u r o ,w h i c h a r e s m a l l t o w n si n t h e p r o v i n c e o fAv e l l i n o . I n Q u i n d i c i w e v i s i t e da b u i l d i n g , r a t h e r ab u n k e r v i l l a , c o n f i s c a -t e d b y t h e I t a l i a nS t a t e f r o m t h eG r a z i a n o C a m o r r af a m i l y , a n d i t i s d e d i -c a t e d t o N u n z i a n t eS c i b e l l i .N u n z i a n t e w a s a b o y
k i l l e d b y t h e C a m o r r ai n 1 9 9 1 a n d h e b e c a m et h e f i r s t v i c t i m o f t h el o n g a n d b l o o d y f e u db e t w e e n t h e C a v a a n dG r a z i a n o c l a n s .I n r e a l i t y , h e h a dn o t h i n g t o d o w i t h t h eC a m o r r a a n d w a s s h o ta n d k i l l e d m i s t a k e n l yi n t h e f e u d . T h e v i l l a h a s n o w b e e nt r a n s f o r m e d i n t o ak n i t w e a r f i r m a n d t h e yp r o d u c e c l o t h i n g f o rc h i l d r e n a n d a d u l t s . T h e d i r e c t o r t o l d u st h a t t h e v i l l a i s a l w a y so p e n t o p u b l i c a n de s p e c i a l l y t o s c h o o l -c h i l d r e n w h o v i s i t i tr e g u l a r l y a n d i t i s as i g n a l t o e v e r y o n et h a t t h e I t a l i a n S t a t ea n d i n s t i t u t i o n s a r ep r e s e n t a n d o p e r a t i v ea g a i n s t a l l f o r m s o fo r g a n i z e d c r i m e g r o u p s .
THE CASTLE IN LAUROA f t e r Q u i n d i c i w e w e n tt o t h e s m a l l t o w n o fL a u r o w h e r e w e v i s i -t e d i t s w o n d e r f u lc a s t l e o r m a n o r . T h e m a n o r i t s e l f h a se l e m e n t s i n G o t h i c ,R e n a i s s a n c e a n dB a r o q u e s t y l e . We v i s i -t e d m a n y o f t h e r o o m si n s i d e w h i c h a r e p r e -s e r v e d i n a n e x c e l l e n ts t a t e . T h e r o o m s a r e : S a l ad e l P l a s t i c o , S c u d e r i a( h e r e t h e r e a r e r e a l
On the 20th March wewent on a school trip toNaples, in particular wevisited the “Città dellaScienza” and the “TheNational ArchaeologicalMuseum of Naples”.Both were very intere-sting and we learned alot of new things. At the“Città della Scienza”,which has now beenrebuilt after a terriblefire burnt it down, wesaw how the humanbody works. We werevery fascinated by theheartbeat and how ourblood circulates. Aftervisiting the other depart-ments such as the“Insects”, and the“Planetarium”, we wentto “The NationalArchaeological Museumof Naples” where wesaw several ancient mar-ble statues from the
Greek and Romanperiod. In this museumthere are also manyEgyptian objects andthere is also a SecretRoom where there aresome erotic picturesfrom the excavations ofPompeii andHerculaneum. Aftereating a deliciousNeapolitan pizza, we visi-ted the subway with itsbeautiful art decorationsand then the “GalleriaUmberto I” to do someshopping and taste thefamous and extremelydelicate cakes called“fiocco di neve”. Wereally had a fantastic dayand we recommendother students to go ona similar trip.
Classi 3A e 3B – ScuolaSecondaria I gradoFontanarosa
A FANTASTIC SCHOOL TRIP TO NAPLES
c a r r i a g e s f r o m t h e1 8 t h a n d 1 9 t h c e n t u -r i e s ) , S a l a A r m i a n dt h e S a l o n e R o s s o . We a l s o v i s i t e d t h eP r i v a t e C h a p e l , a s m a l lc h u r c h j u s t n e x t t o t h ei n t e r n a l c l o i s t e r .
THE “UMBERTO NOBI -LE” MUSEUMA t l a s t w e w e n t t ov i s i t t h e “ U m b e r t oN o b i l e ” m u s e u m t h a tw a s f o u n d e d i nS e p t e m b e r 1 9 8 8 w i t ht h e a i m o f r e c a l l i n gt h e h i s t o r i c e x p l o r a -t i o n s o f U m b e r t oN o b i l e , w h o w a s b o r ni n L a u r o i n 1 8 8 5 a n dd i e d i n R o m e i n 1 9 7 8 .A p a r t b e i n g a p o l a re x p l o r e r a n d a v i a t o r ,h e w a s a n e n g i n e e r ,b u i l d e r a n d a u n i v e r -s i t y p r o f e s s o r . H e i s s t i l l c o n s i d e r e do n e o f t h e g r e a t p r o t a -g o n i s t s o f t h e h i s t o r yo f h u m a n f l i g h t s . H e w a s a s s i g n e d t o t h eM i l i t a r y A e r o n a u t i c a lC o n s t r u c t i o n s o fR o m e , o f w h i c h h e w a st h e d i r e c t o r f r o m 1 9 1 9t o 1 9 2 8 ; b u t h e i sk n o w n a b o v e a l lb e c a u s e h e r e a c h e dt h e N o r t h P o l e w i t ht h e a i r s h i p s “ N o r g e ”i n 1 9 2 6 a n d t h e“ I t a l i a ” i n 1 9 2 8 . S a d l y w e r e m e m b e rt h e s e c o n d e x p l o r a -t i o n , t h e o n e w i t h t h eI t a l i a n a i r s h i p , w h i c he n d e d i n t r a g e d y o nt h e w a y b a c k d u e t ot e r r i b l e a n d a d v e r s ew e a t h e r c o n d i t i o n s .F o l l o w i n g t h e i c ec r a s h , t h e s u r v i v o r sf o u n d s h e l t e r i n t h ef a m o u s " R e d Te n t " .E i g h t p e r s o n s d i e d i nt h i s e x p e d i t i o n b u tm a n y m a n a g e d t o s u r -v i v e , t o o .
Classe 3A - ScuolaSecondar ia d i pr imogrado d i Paternopol i
in foto: alcuni momenti del viaggio didattico
Paestum ... alla scoperta della Magna Grecia
20 Scuol@ 3.0News
Il racconto dell’esperienza degli alunni delle classi V e IV
I l g i o r n o 2 9 m a r z o2 0 1 9 , n o i a l u n n i d a l l ac l a s s e V i n s i e m e a g l ia l u n n i d a l l a c l a s s e I Vs i a m o a n d a t i i n g i t a aP a e s t u m i n p r o v i n c i ad i S a l e r n o . P a e s t u m è u n ’ a n t i c ac i t t à d e l l a M a g n aG r e c i a , c h i a m a t a d a if o n d a t o r i P o s e i d o n i ai n o n o r e d i P o s e i d o n e ,m a d e v o t i s s i m a a dA t e n a e d E r a . D o p o l as u a c o n q u i s t a d a p a r t ed e i L u c a n i v e n n e c h i a -m a t a P a i s t o m , p e r p o ia s s u m e r e s o t t o iR o m a n i i l n o m e d iP a e s t u m . N e l 1 9 9 8 ès t a t a i n s e r i t ad a l l ’ U n e s c o n e l l a l i s t ad e i s i t i P a t r i m o n i od e l l ’ U m a n i t à e d è u ne s e m p i o d i q u a n t ol ’ I t a l i a s i a u n P a e s er i c c o d i t e s t i m o n i a n z eA r c h e o l o g i c h e m o l t oi m p o r t a n t i .L a m a t t i n a c i s i a m or i u n i t i d a v a n t i a l l an o s t r a s c u o l a e a l l eo r e 7 : 1 5 s i a m o p a r t i t i . D u r a n t e i l v i a g g i oa b b i a m o a s c o l t a t o l am u s i c a e c h i a c c h i e r a t ot r a n o i . A r r i v a t i aP a e s t u m c i s i a m o r e c a -t i a l M u s e oA r c h e o l o g i c oN a z i o n a l e d o v e c ia s p e t t a v a l a g u i d a c h ec i h a r a c c o n t a t o u n p o 'd i s t o r i a r o m a n a eg r e c a e l e o r i g i n i d iP a e s t u m . C i h a f a t t ov i s i t a r e i l m u s e o c o n ir e p e r t i , i l t e m p l i o d i
Un po’ di Storia... in viaggio verso VIII sec a. C.
Dall’8° secolo a.C.numerose città dellaGrecia iniziano a fon-dare colonie nelMediterraneo occiden-tale, in particolare inItalia meridionale e inSicilia. Questi nuoviinsediamenti divengo-no presto militarmen-te e politicamenteimportanti, nonchécentri di intensa vitaculturale e artistica:rinomati artigiani epoeti famosi, scienzia-ti e filosofi, retori eautori di teatro – pro-tetti spesso da ricchitiranni – danno vitaalla splendida civiltàche sarà chiamataMagna Grecia e chetrasmetterà la culturagreca prima a Roma epoi all’intera Europa.Quando i primi Greciarrivano sulle costedell’attuale Basilicata,scoprono una terrafertile e ricca di acqua,abbondante di grano edi vino. La chiamanoEnotria,che in grecosignifica «terra del
ca a indicare tutto ilmondo grecodell’Italia meridionale,compresa la Sicilia. Iprimi Greci a sbarcaresulle coste tirrenichedell’Italia vengonodall’Eubea, e si ferma-no su un’altra isola,Ischia. La chiamanoPithekoùssa «isoladelle scimmie», e di lìiniziano a colonizzarela costa da Napoli aSalerno. Siamo all’inizio dell’8°secolo a.C. Proprio aIschia è stata rinvenu-ta una delle più anti-che testimonianzedella scrittura greca: lacoppa di Nestore, unlargo recipiente davino con iscritto unepigramma gustososul tema dell’amore edel vino.Pochissimopossiamo vedere del-l’antica Napoli – ingreco «città nuova» –perché la città medie-vale e moderna è statacostruita sopra le suerovine. L’originariosito colonizzato daiGreci sorgeva però a
vino» ma che è anchecollegato con il nomedell’eroe Enotrio,figlio di Licaone, redell’Arcadia. In dire-zione di queste costedel golfo ionico eoltre, tra Taranto eReggio, si concentreràla migrazione dellegenti di stirpe dorica eachea, provenienti dalPeloponneso e dalleregioni centro-occi-dentali della Grecia.Una dopo l’altra, tra il730 e il 670 a.C., sor-gono Reggio, Sibari,Crotone, Taranto,Metaponto e Locri. È in questi luoghi, chenasce il concetto diMegàle Ellàs, cioè di«Grande Grecia»(«Magna» in latino),idea che nel 6° secoloa.C. si rafforza grazie aPitagora, filosofo algoverno di Crotone. Il concetto di MagnaGrecia, benché natoper designare il terri-torio delle colonieacheo-doriche delgolfo di Taranto, siestende già in età anti-
P o s e i d o n e , i l d i o d e lm a r e , a c u i l a l o c a l i t àe r a d e d i c a t a , l aB a s i l i c a t a d e d i c a t a a l l aD e a E r a c o s t r u i t av e r s o l a m e t à d e l V Is e c o l o a . C . , i l t e m p i od i N e t t u n o , l ’A n f i t e a t r o , l a t o m b ad e l Tu f f a t o r e e i r e s t id e l l e c a s e r o m a n e .A l l a f i n e d e l l a v i s i t ag u i d a t a s i a m o r i t o r n a t ia l m u s e o d o v e a b b i a -m o a s s i s t i t o a d u n os p e t t a c o l o i d e a t o d au n s i g n o r e e u n ar a g a z z a d u r a n t e i lq u a l e a b b i a m o a s c o l t a -t o i l s u o n o d i a l c u n is t r u m e n t i a n t i c h i . A l l e o r e 1 4 : 0 0 c i s i a m or e c a t i a l l ’ H o t e l“ C r i s t a l l o ” p e r p r a n z a -r e . D o p o p r a n z o s i a m oa n d a t i a d a s s i s t e r e a l l os p e t t a c o l o d i “ To t òS a p o r e e l a m a g i c as t o r i a d e l l a p i z z a ” .Te r m i n a t o l o s p e t t a c o -l o c i s i a m o r e c a t i a lp u l l m a n p e r r i t o r n a r ea L u o g o s a n o . S u l l ’a u t o s t r a d a c ’ e r am o l t o t r a f f i c o e s i a m oa r r i v a t i a l l e o r e 2 0 : 0 0a l n o s t r o p a e s e c o n u np o ' d i r i t a r d o r i s p e t t oa q u a n t o p r e v i s t o .D u r a n t e q u e s t a s p l e n -d i d a g i o r n a t a a b b i a m og i o c a t o , s c h e r z a t o e c is i a m o d i v e r t i t i t a n t o : ès t a t a d a v v e r o u n ’e s p e r i e n z a b e l l i s s i m a .
C l a s s e V P r i m a r i a -P l e s s o d i L u o g o s a n o
in foto: alcuni momenti del viaggio didattico
qualche chilometro didistanza e si chiamavaPartenope, dal nomedella sirena che, inna-morata di Ulisse ma dalui rifiutata, si gettònegli abissi per ladisperazione e fusepolta nel golfo diNapoli.Altrettanto famosa eimportante è la scuolafilosofica che nasce aElea, l’attuale Velia (inLucania), a opera diParmenide (5° secoloa.C.). ristocratico legi-slatore e scienziato,autore di numerosissi-mi libri in prosa e inversi, Parmenide èconsiderato l’invento-re della logica. La colonia greca cheancora oggi non cessadi stupire i visitatori ditutto il mondo conl’imponenza dei suoitempli è Paestum, l’an-tica Poseidonìa, «lacittà di Poseidone»,fondata dai colonidella Sibari ionicaintorno al 600 a.C.
redazione
21Scuol@ 3.0News
A scuola di ceramicanelle botteghe di Cerreto Sannita
Entusiasmo per la visita guidata nel beneventano
Noi alunni della classe terza scuo-
la primaria di Luogosano, Il 27
marzo insieme agli alunni della
classe prima, seconda e quarta
siamo andati in gita scolastica. La
mattina alle 7, 30 ci siamo ritro-
vati tutti davanti alla scuola per
prendere il pullman e partire
per la tanto attesa gita. Nel pull-
man tutti eravamo emozionati,
ansiosi e pieni di curiosità. Ci
siamo seduti ognuno con l’amico
o l’amica preferita, abbiamo
chiacchierato, scherzato tra di
noi e con le maestre. La prima
tappa è stata al Museo Civico di
Cerreto Sannita, lì un maestro
della ceramica ci ha fatto vedere
con il tornio come nasce un vaso
di creta e poi diventa pregiato
vaso di ceramica. Poi tutti ci
siamo seduti a un lungo tavolo e
il maestro ci ha dato a ognuno
un vasetto piccolo di creta e noi
con l’aiuto di un altro insegnante
abbiamo fatto treccine e fiori con
la creta e li abbiamo applicati sul
vasetto. Poi abbiamo visitato il
museo dove c’erano antichi e
curiosi oggetti di porcellana.
Intanto si era fatta l’ora di pran-
zo e siamo andati a mangiare in
un ristorante di San Lorenzello.
Subito dopo ci siamo incammi-
nati a piedi verso il vicino parco
dei dinosauri. Appena entrati nel
parco tutti siamo rimasti impres-
sionati dalle fantastiche riprodu-
zioni in grandezza naturale di
ben tredici specie di dinosauri.
Abbiamo fatto tante foto e poi
siamo ripartiti. Sulla strada del
ritorno ci siamo fermati a uno
dei tanti torronifici di Dentecane,
dove però in questo periodo in
occasione della Pasqua prepara-
no e confezionano: uova , coni-
glietti, galline e pulcini di ciocco-
lato di tutte le dimensioni e con
tantissime decorazioni. Felici e
pieni di regali per tutta la fami-
glia siamo ritornati a Luogosano.
classe III scuola primaria plesso
di Luogosano
A San Lorenzello “Citta dei Dinosauri” un viaggio a ritroso neltempo fino al Giurassico. Visita al Museo Civico della Ceramica
Cerretese per ammirare vasi piatti ed altri oggetti dell’epoca roma-na, barocca e contemporanea. A conclusione della gita, visita al
torronificio Garofalo di Dentecane.
E POI...
TUTTI A CASAFELICI E
SODDISFATTI
22Scuol@ 3.0News
GLI ALUNNI RACCONTANO Dopo la visita guidata a Cerreto Sannita e San Lorenzello, la pluriclasse di Luogosano coglie i momenti più
emozionanti e li trascrive per noi
Una gita nelSannio ...
...tra dinosaurie
ceramiche
23Scuol@ 3.0News
LE TRADIZIONI PASQUALI IN QUEL DI... LUOGOSANO
I riti di Pasqua inizia-vano con la domenicadelle Palme. I bambiniaccompagnati dallemamme e dai papà porta-vano le palme di ulivodavanti alla chiesa. Ilsacerdote benediceva iramoscelli, poi bussavatre volte sul portonedella chiesa, che veni-va aperto e tuttiinsieme entravano.Questa rappresentaval’ingresso di Gesù aGerusalemme.
LUNEDI’, MARTEDI’, MERCOLEDI’ SANTO IN
CHIESA.Le donne allestivano ilSanto Sepolcro utiliz-zando delle piantine digrano, lasciato cresce-re in cantina al buionel periodo dellaQuaresima in piccolivasi che venivanoabbelliti con fioriprimaverili. Le donnevestivano a lutto laMadonna del Rosario.
GIOVEDI’ SANTO IN CHIESA
In chiesa la sera ilsacerdote lavava ipiedi a dodici confra-telli della congregaMaria Santissima delRosario, che rappresen-tavano i dodici aposto-li. Finita la celebra-zione, si usciva inpiazza dove venivarappresentata l’ultimacena. Sempre in piazza,
iniziavano i riti perpreparare laResurrezione di Gesù. Ilsacerdote davanti allachiesa bruciava lepalme benedette da que-sto fuoco accendeva ilnuovo Cero Pasquale, cheserviva per le celebra-zioni Eucaristiche ditutto l’anno successivo.Benediceva anche l’acquae tutte le persone neprendevano un po’ perconservarla in casa e ilresto veniva conservatain chiesa per i ritireligiosi. Subito dopoiniziava la S. Messa elo “scioglimento” dellecampane per annunziarela Resurrezione di Gesù. SETTIMANA SANTA IN CASAIn tutte le casa veniva-no effettuate le puliziepasquali, venivanoimbiancate le pareti ele pentole di rame veni-vano lucidate. Le mammepreparavano i dolci e irustici: biscotti, ciam-belle, taralli e “pizzachiena” che venivanomangiati il giorno diPasqua. Tutte questeprelibatezze venivanocotte nei forni a legna;all’epoca non tutti pos-sedevano un forno e que-sti prodotti venivanopreparati e cotti incomunità tra varie fami-glie.
Alunni classe quartaPrimaria Luogosano
LUNEDI’ IN ALBISLa mattina del lunedìdopo Pasqua, in chiesasi celebravano le S.Messe in onore dellaMadonna del Carmine,mentre in piazza e perle strade del paesesuonava la banda musi-cale per la raccoltadelle offerte per lafesta. Alla fine dell’ultimaMessa, la statua dellaMadonna che per tuttala settimana Santa erastata sull’altare dellaChiesa Madre, venivatrasportata a spalle,fino alla chiesettaMaria Santissima delCarmelo. Al ritornomangiavano verdura stu-fata nella “pignata”vicino al fuoco o iresti del pranzo delgiorno di Pasqua.Nel pomeriggio tuttiinsieme: fedeli, sacer-dote e banda partivanodalla chiesa Madre e sirecavano alla chiesadella Pietà, per prele-vare la statua dellaMadonna Addolorata conGesù Morto e in proces-sione portarla nellachiesa di Santa MariaMaggiore per la venera-zione del giorno suc-cessivo.
MARTEDIIn chiesa si celebrava-no le S. Messe e labanda suonava in piazzae per le strade.Nel pomeriggio laStatua della Madonnadella Pietà venivadeposta davanti allascalinata della Chiesae si procedeva all’astaoffrendo una somma per
ogni barra, le barreanteriori erano quellepiù prezzate, la sommapoteva raggiungere le500 mila lire; inoltre idevoti che avevano rice-vuto qualche graziaoffrivano alla Madonnaoggetti in oro, chevenivano attaccati a unpannello di stoffa lega-to alla statua dellaMadonna.La Madonna veniva porta-ta a spalle in proces-sione per le vie princi-pali del paese. La Statua era precedutadal sacerdote, dallagiunta comunale, da per-sonalità locali e da uncorteo di donne giovanie bambini, alcune bambi-ne indossavano l’abitobianco della prima comu-nione, dai confratellidelle congreghe, dadonne che camminavanoscalze con in mano uncero in segno di ringra-ziamento per graziaricevuta.Al termine della proces-sione la statua venivariportata presso laChiesa Maria S.S dellaPietà. A fine cerimonia, quandoera ormai notte, veniva-no sparati i fuochid’artificio per conclu-dere le feste pasquali. Con il tempo molte cosesono cambiate, le perso-ne preferiscono trascor-rere la giornata dellunedì in Albis fuori.
Alunni classe quartaPrimaria Luogosano
“In chiesa si celebravano le S. Messe e la banda suonava in piazza e per le strade”
vicino al pozzo venivapreparato con tantepiante di olivo l’ortodel Getsemani, dove Gesùsi ritirava per pregare.Veniva anche rappresen-tato il tradimento diGiuda e l’arresto diGesù. Successivamente inchiesa il sacerdote pro-cedeva alla spogliazionedegli altari, le campanenon suonavano (attacca-te) più in segno dilutto.
VENERDI’ SANTONel primo pomeriggio sisvolgeva la rappresenta-zione del processo diGesù e la sua condanna amorte. Subito dopo ini-ziava la Via Crucis perle strade del paese conla partecipazione ditutti i fedeli. Allafine Gesù che era imper-sonato da un giovaneveniva crocifisso su unacollinetta. In chiesa lasera il sacerdote cheaveva spogliato glialtari riponeva Gesù nelsepolcro. A tarda serala statua di Gesù morto,con la Madonna vestita alutto veniva portata inprocessione per tutte levie e i ragazzi più pic-coli suonavano in segnodi lutto le “taccolet-te”.
SABATO SANTOTutta la giornata lagente si recava in chie-sa per visitare il SantoSepolcro. La sera tardi
24Scuol@ 3.0News
RICETTE E TRADIZIONEIl lavoro di ricerca della classe II secondaria di I grado di Taurasi
Alla scoperta dei piatti tipici e della loro preparazione per tramandare i segreti delle pietanze più antiche
Interviste ainonni per
mantenere vivele usanze
Pizza e menestamugliatielli
soppressate
soluzioni cruciverba
È TEMPO DI … PRIMAVERA!Gli alunni della classe prima della scuola primaria di Taurasi
25Scuol@ 3.0News
Dopo tanti mesi di freddo, vento e pioggia, è arrivata finalmente la primavera!Le giornate sono più lunghe e soleggiate. In questa stagione la natura si risve-glia: il pesco e il mandorlo mettono i primi fiori; nei prati cresce l’erba e sivedono svolazzare coloratissime farfalle. Gli uccellini cinguettano contenti ecominciano a costruire nidi per accogliere i loro piccoli. Le lucertole sui murisi godono il sole mentre molti animali si svegliano dal sonno invernale. Noibambini possiamo giocare all’aria aperta con il pallone, andare in bicicletta
per le strade del paese e gustare buonissimi gelati! Bentornata primavera!
Gli alunni della classe prima della scuola primaria di Taurasi
Gli alunni della scuola dell’Infanzia di Luogosano
26Scuol@ 3.0News
AL LAVORO SULLA PRIMAVERA
... la Natura si risveglia...
Oggi lavoriamo alla maniera di Herve'Tullet: creiamo una bellissima
primavera...
Didattica laboratoriale: il lapbook
27Scuol@ 3.0News
Il lapbook è una mappa tridimensionale e interattivadelle informazioni necessarie e specifiche di un argomento.É come una cartelletta al cui
interno vengono raccolti diversiminibook.L' alunno coinvoltonella costruzione del lapbook
sa creare connessioni, relazioni e impara a costruire il proprio
metodo di lavoro.Questi sono lapbook di scienze
e matematica.
Ecco a voi l’attività laboratoriale della classeIV A Primaria di Fontanarosa
LABORATORIO CREATIVO PER LA FESTA
DELLA DONNA
L’ALBERO DELL’AMICIZIA a cura della classe I
Primaria diFontanarosa
28Scuol@ 3.0News
I BAMBINI DELL’INFANZIA DI TAURASI PRESENTANO
L’ORTO A SCUOLA