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PROTOCOLLO DI SICUREZZA ANTI-CONTAGIO Protocollo di regolamentazione per il contrasto e il

contenimento della diffusione del virus COV/0 19 negli ambienti di lavoro

Università luav di Venezia

Santa Croce 191 Tolentini

30135 Venezia

Approvata e verificata dal Servizio di Prevenzione e Protezione:

Datore di lavoro RSPP Medico Competente RLS

Leda Falena

Rett. Alberto Ferlenga Arch. Francesca Peltrera Dott. Pasqualino Falcucci Monica Perissinotto

Rebecca Ronzitti

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Indice:

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COVID-19: PROTOCOLLO DI SICUREZZA Rev. 04 del

ANTI-CONTAGIO 02.09.2020

1. Premessa ....................................................................................................................................................... 4

2. Riferimenti normativi .................................................................................................................................... 4

3. Introduzione .................................................................................................................................................. 5

4. Coronavirus e Prevenzione dal rischio di contagio ........................................................................................ 5

5. Valutazione del rischio ................................................................................ ·-················································· 6

5.1 Metodologia ................................................................................................................................................ 7

5.2 Analisi .......................................................................................................................................................... 8

5.3 Interventi generali volti a contenere il rischio di contagio ...................................................................... 9

5.3.1. Creazione di una task force ............................................................................................................. 9

5.3.2. Informazione dei lavoratori ........................................................................................................... 10

5.3.3. Riduzione del numero di persone ................................................................................................. 10

5.3.4. Organizzazione delle aree di lavoro ............................................................................................... 11

5.3.5. Org anizzazione del lavoro .............................................................................................................. 11

5.3.6 Modalità di ingresso in sede ........................................................................................................... 12

5.3. 7 Sanificazione ambiente di lavoro ................................................................................................... 12

5.3.8 Gestione delle consegne ................................................................................................................. 13

5.3.9 Utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e collettiva ed altri sistemi fissi di prevenzione. 13

5.3.10 Gestione sorveglianza sanitaria .................................................................................................... 14

5.4 Interventi specifici volti a contenere il rischio di contagio per le aree a maggior rischio ..................... 14

5.4.1. Biblioteca ...................................................................................................................................... 14

5.4.2. Laboratori ..................................................................................................................................... 15

5.4.3. Front office e servizi a contatto con utenza ................................................................................. 16

5.4.4. Sale riunioni .................................................................................................................................. 16

5.4.5. Eventi ............................................................................................................................................ 17

5.4.6. Attività didattica ........................................................................................................................... 18

6. Verifica delle misure adottate ..................................................................................................................... 20

7. Messa conoscenza della procedura alle parti interessate .......................................................................... 21

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COVID-19: PROTOCOLLO DI SICUREZZA

ANTI-CONTAGIO

NOME ALLEGATO

Informativa COVID-19

Gestione di condizioni di particolare fragilità

Istruzioni operative per i processi di pulizia e sanificazione

Procedura di gestione dei casi sospetti e dei casi di positività al test

Rev. 04 del

02.09.2020

Procedura temporanea di emergenza per la rianimazione cardio polmonare (RCP)

Istruzioni: come lavarsi le mani

Istruzioni: uso corretto della mascherina chirurgica

Istruzioni operative per rimuovere i guanti

Check list di verifica delle misure adottate

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1. Premessa

COVID-19: PROTOCOLLO DI SICUREZZA Rev. 04 del

ANTI-CONTAGIO 02.09.2020

Il presente documento intende fornire indicazioni sulle procedure da seguire per il rientro nelle strutture di

Ateneo in modo da contenere il rischio di contagio da SARS- CoV-2 e preservare la salute dei lavoratori

dell'Ateneo e di coloro che a vario titolo frequentano i locali dell'Università:

• personale tecnico-amministrativo;

• personale docente;

• studenti;

• assegnisti, dottorandi, borsisti, tirocinanti, collaboratori alla didattica;

• personale esterno;

• visitatori, ecc.

successive revisioni del documento saranno redatte in seguito all'emanazione di nuove disposizioni in

materia di emergenza Covid-19.

Le disposizioni contenute nel presente Protocollo si applicano a chiunque abbia accesso a vario titolo alle

strutture universitarie, tali informazioni verranno comunicate e dovranno essere recepite anche dai fornitori,

dalle imprese affidatarie, esecutrici e dai lavoratori autonomi come aggiuntive a quanto contenuto nei singoli

Documenti Unici di Valutazione dei Rischi da Interferenze (DUVRI).

2. Riferimenti normativi

• Decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19 recante «Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza

epidemiologica da COVID-19»

• Decreto-legge 30 luglio 2020, n. 83, recante «Misure urgenti connesse con la scadenza della

dichiarazione di emergenza epidemiologica da COVID-19 deliberata il 31 gennaio 2020»

• Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 luglio 2020, recante «Ulteriori disposizioni

attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare

l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante

ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19», pubblicato nella

Gazzetta Ufficiale 14 luglio 2020, n. 176;

• Ordinanza del Ministro della salute 16 luglio 2020, recante «Ulteriori misure urgenti in materia di

contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19» pubblicata nella Gazzetta

Ufficiale 16 luglio 2020, n. 178;

• Ordinanza del Ministro della salute 24 luglio 2020, recante «Ulteriori misure urgenti in materia di

contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19» pubblicata nella Gazzetta

Ufficiale 27 luglio 2020, n. 187;

• Ordinanza del Ministro della salute 30 luglio 2020, recante «Ulteriori misure urgenti in materia di

contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19» pubblicata nella Gazzetta

Ufficiale 31 luglio 2020, n. 191;

• Ordinanza del Ministro della salute 1 ° agosto 2020, recante «Ulteriori misure urgenti in materia di

contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19» pubblicata nella Gazzetta

Ufficiale 3 agosto 2020, n. 193;

• Delibere del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020 e del 29 luglio 2020, con le quali è stato

dichiarato lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso

all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;

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COVID-19: PROTOCOLLO DI SICUREZZA Rev. 04 del

ANTI-CONTAGIO 02.09.2020

• Dichiarazione dell'Organizzazione mondiale della sanità dell'11 marzo 2020 con la quale l'epidemia

da COVID-19 è stata valutata come «pandemia» in considerazione dei livelli di diffusività e gravità

raggiunti a livello globale;

• Decreto Del Presidente Del Consiglio Dei Ministri 7 agosto 2020, recante: "Ulteriori disposizioni

attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare

l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante

ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19";

• Circolare n.3/2020 del Ministro della Pubblica Amministrazione, recante indicazioni per il rientro in

sicurezza sui luoghi di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni.

• Protocollo quadro per la "prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici in ordine

all'emergenza sanitaria da Covid-19", validato dal Comitato tecnico-scientifico, organismo a

supporto del Capo Dipartimento della Protezione civile per l'emergenza Covid-19, e sottoscritto

il 24 luglio c.m. con le 00.SS.

• Ordinanze della Regione Veneto n. 59 del 13 giugno 2020, n. 63 del 26 giugno 2020 e n. 64 del 6

luglio 2020, n. 81 del 31 luglio 2020.

• Decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito dalla 17 luglio 2020, n. 77

3. Introduzione

In un momento di particolare emergenza, dettato dall'elevata rapidità di sviluppo del contagio, l'Ateneo ha

deciso di adottare misure specifiche volte a: • prevenire il rischio di contagio per i lavoratori;• intervenire tempestivamente su eventuali casi di infezione.

Si ricorda che l'attività svolta da Università luav di Venezia è espletata all'interno delle seguenti sedi: • Tolentini - Santa Croce 191• Palazzo Badoer - San Polo 2468• Campo della lana - Santa Croce 601• Casa del gondolier - San Polo 2468/B• Ca' Tron - Santa Croce 1957• Cotonificio veneziano - Dorsoduro 2196

• Magazzino 7 - Dorsoduro 1827• Magazzino 6 - Dorsoduro 1827• Masieri - Dorsoduro 3900• Terese - Dorsoduro 2206• Mestre - via Torino 153/A• Mestre- Primo piano dell'edificio "Pegaso 2" in Via delle Industrie 13, Marghera,

4. Coronavirus e Prevenzione dal rischio di contagio

I Coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a

malattie più gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la Sindrome respiratoria acuta grave

(SARS).

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A 02.09.2020 ANTI-CONTAGIO

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Il virus che causa l'attuale epidemia di coronavirus è stato chiamato "Sindrome respiratoria acuta grave

coronavirus 2" (SARS-CoV-2).

La malattia provocata dal nuovo Coronavirus ha un nome: "COVID-19" (dove "CO" sta per corona, "VI" per

virus, "D" per disease e "19" indica l'anno in cui si è manifestata). I sintomi più comuni includono febbre,

tosse, difficoltà respiratorie.

Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale

e persino la morte.

La maggior parte delle persone (circa 1'80%) guarisce dalla malattia senza bisogno di cure speciali. Circa 1

persona su 6 con COVID-19 si ammala gravemente e sviluppa difficoltà respiratorie. Le persone più suscettibili

alle forme gravi sono gli anziani e quelle con malattie preesistenti, quali diabete e malattie cardiache.

Il nuovo Coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con

una persona malata.

La via primaria sono le goccioline del respiro delle persone infette ad esempio tramite:

- la saliva, tossendo, starnutendo o semplicemente parlando;

- contatti diretti personali;

- le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi.

Studi sono in corso per comprendere meglio le modalità di trasmissione del virus.

In base alla specifica attività svolta, il contagio dei lavoratori può verificarsi in questi modi: 1. Presenza di lavoratori che hanno contratto la malattia all'esterno dell'ambiente di lavoro;

2. Accesso di fornitori, appaltatori tra i quali possono essere presenti persone contagiate;

3. Accesso di utenti, quali studenti, contrattisti e ricercatori che potrebbero essere malati;

4. Lavoro in presenza di persone che possono essere potenzialmente infette o a contatto con materiale

che potrebbe portare infezione (es: aule didattiche, locale bar, biblioteche)

Poiché il Coronavirus può essere presente in assenza di sintomi o in presenza di sintomi lievi, le misure di

prevenzione e protezione possono non risultare sufficienti.

5. Valutazione del rischio

Non essendo un virus la cui presenza è identificabile in una determinata attività lavorativa, ma essendo il

lavoro una condizione per la quale potenzialmente si può venire a contatto con altre persone, il Datore di Lavoro applica quanto possibile in relazione al Titolo X del D. Lgs. 81/08:

- misure tecniche, organizzative, procedurali;

- misure igieniche;- informazione e formazione.

In linea con quanto indicato all'interno del documento "Indicazioni operative per la tutela della salute negliambienti di lavoro non sanitari" pubblicato dalla Regione Veneto il 11/04/2020 in cui si esplicita che non si

ritiene giustificato l'aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi in relazione al rischio associato

all'infezione da SARS-CoV-2, si è proceduto a redigere un piano di intervento.

Vista la complessità dell'ateneo e la compresenza di aree a diverso rischio, si è ritenuto opportuno analizzare

l'esposizione, la prossimità e l'aggregazione degli ambienti a diversa destinazione d'uso cosi come indicato

dalla proposta di valutazione del rischio integrata esposta all'interno del "Documento tecnico sulla possibile

rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di

prevenzione" pubblicato da INAIL. Sono infatti state applicate delle misure generali di prevenzione in ogni

ambiente di lavoro, e nelle aree di lavoro identificabili come a medio e alto rischio sono stati attuati degliinterventi mirati di tutela dei lavoratori e dell'utenza.

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5.1 Metodologia

COVID-19: PROTOCOLLO DI SICUREZZA Rev. 04 del

ANTI-CONTAGIO 02.09.2020

Il rischio da contagio da SARS-CoV-2 in occasione di lavoro può essere classificato secondo tre variabili:

1. Esposizione: la probabilità di venire in contatto con fonti di contagio nello svolgimento delle

specifiche attività lavorative

• O= probabilità bassa (es. lavoratore agricolo);• 1 = probabilità medio-bassa;• 2 = probabilità media;• 3 = probabilità medio-alta;• 4 = probabilità alta (es. operatore sanitario).

2. Prossimità: le caratteristiche intrinseche di svolgimento del lavoro che non permettono un

sufficiente distanziamento sociale

• O= lavoro effettuato da solo per la quasi totalità del tempo;• 1 = lavoro con altri ma non in prossimità (es. ufficio privato);• 2 = lavoro con altri in spazi condivisi ma con adeguato distanziamento (es. ufficio condiviso);• 3 = lavoro che prevede compiti condivisi in prossimità con altri per parte non predominante del

tempo (es. catena di montaggio);• 4 = lavoro effettuato in stretta prossimità con altri per la maggior parte del tempo (es. studio

dentistico).

3. Aggregazione: la tipologia di lavoro che prevede il contatto con altri soggetti oltre ai lavoratori

dell'ateneo

Il punteggio risultante dalla combinazione esposizione-prossimità viene corretto con un fattore che

tiene conto della terza scala:

• 1.00= presenza di terzi limitata o nulla (es. settori manifatturiero, industria, uffici non aperti al

pubblico);• 1.15 (+15%) = presenza intrinseca di terzi ma controllabile organizzativamente (es. commercio al

dettaglio, servizi alla persona, uffici aperti al pubblico, bar, ristoranti);

• 1.30 (+30%) = aggregazioni controllabili con procedure (es. sanità, scuole, carceri, forze armate,

trasporti pubblici);• 1.50 (+50%) = aggregazioni intrinseche controllabili con procedure in maniera molto limitata (es.

spettacoli, manifestazioni di massa).

Il risultato finale determina l'attribuzione del livello di rischio con relativo codice colore all'interno della

matrice seguente.

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ANTI-CONTAGIO

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4

Rev. 04 del

02.09.2020

Matrice di rischio: verde cc basso; giallo = medio-basso; arancio = medio-alto; rosso - alto

5.2 Analisi

La seguente tabella identifica il rischio per i diversi ambienti presenti all'interno dell'Università IUAV di

Venezia:

DESTINAZIONE D'USO E

UFFICIO SINGOLO senza contatto con utenza o

UFFICIO SINGOLO con contatto con utenza 1

UFFICIO CONDIVISO senza contatto con utenza 1

UFFICIO CONDIVISO con contatto con utenza 1

AREE COMUNI-AREE BREAK senza distanziamento 2

AREE COMUNI -AREE BREAK con distanziamento 1

LABORATORI senza contatto con utenza 1

LABORATORI con contatto con utenza senza 3

distanziamento e controllo degli accessi

LABORATORI con contatto con utenza (limitata ai 1

ricercatori) con distanziamento

LABORATORI con contatto con ogni tipologia di

utenza su prenotazione (compresi gli studenti) con 1

distanziamento

BIBLIOTECA senza contatto con utenza 1

BIBLIOTECA

con utenza, senza distanziamento e controllo degli 3

accessi

BIBLIOTECA 2

con utenza ad accesso controllato e distanziamento

BIBLIOTECA

con utenza, con distanziamento, senza accesso 3

controllato

AREE RISTORO - BAR

senza accesso controllato

senza possibilità di distanziamento

colleghi/clienti

3 tra

p

1

1

2

2

3

2

2

3

2

2

2

3

2

2

3

tot A tot

O 1 o

1 1.15 1,15

2 1 2

2 1.15 2,30

6 1.15 6,9

2 1.15 2,30

2 1 2

9 1.30 11,70

2 1.15 2,30

2 1.30 2,60

2 1 2

9 1.15 10,35

4 1.15 4,60

6 1.15 6,90

9 1.15 10,35

MEDIO-BASSO

MEDIO-BASSO

MEDIO-BASSO

MEDIO-ALTO

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COVID-19: PROTOCOLLO DI SICUREZZA

ANTI-CONTAGIO

Rev. 04 del

02.09.2020

AREE RISTORO - BAR

con utenza con accesso controllato

senza possibilità di distanziamento tra 2

colleghi/clienti

BAR

con utenza con accesso controllato 1

con possibilità di distanziamento tra colleghi/clienti

AULE DIDATTICHE senza distanziamento e senza 3

accesso su prenotazione

AULE DIDATTICHE senza distanziamento e con 3

accesso su prenotazione

AULE DIDATTICHE con distanziamento e

accesso su prenotazione

con 2

SALE RIUNIONI senza distanziamento 2

SALE RIUNIONI con distanziamento 1

EVENTI senza distanziamento e senza accesso

controllato 3

EVENTI con distanziamento e accesso controllato 2

3 6

2 2

4 12

2 6

2 4

3 6

2 2

3 9

2 4

1.15 5,75 MEDIO-ALTO

1.15 2,30 MEDIO-BASSO

1.30 15,60

1.30 7,80 MEDIO-ALTO

1.30 5,2 MEDIO-ALTO

1.15 5,75 MEDIO-ALTO

1.15 2,30 MEDIO-BASSO

1.50 13,50

1.50 6

Tale valutazione suppone il riawio degli impianti di condizionamento/riscaldamento ad aria canalizzata con

eliminazione o riduzione della funzione di ricircolo dell'aria, inserimento di filtri in grado di sanificare

costantemente l'aria, la tenuta in funzione dell'impianto h24, la frequente apertura di porte e finestre per

ridurre l'eventuale carica virale presente.

Dalla precedente valutazione emerge l'importanza dell'applicazione da parte dell'ateneo e di tutti i suoi

utenti delle regole volte a garantire il distanziamento sociale e il controllo degli accessi ai vari ambienti.

5.3 Interventi generali volti a contenere il rischio di contagio

5.3.1. Creazione di una task torce

La task force, composta da:

- Rettore Prof. Alberto Ferlenga- Direttore Generale Dott. Alberto Domenicali

- Prof.ssa Valeria Tatano Delegato del Rettore per l'edilizia e il patrimonio immobiliare

- Dirigente area Tecnica lng. Ciro Palermo

- Dirigente area Finanza e Risorse Umane Dott. Corrado Angeletti

- Dirigente area Ricerca, Sistema Bibliotecario e Documentale Dott.ssa Laura Casagrande

- Dirigente area Didattica e Servizi agli studenti Dott.ssa Lucia Basile

- Responsabile Divisione Sistema Bibliotecario e Documentale Dott.ssa Monica Martignon

- Responsabile Risorse Umane e Organizzazione Dott.ssa Monica Gallina

- Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione RSPP Arch. Francesca Peltrera

- Medico competente Dott. Pasqualino Falcucci- Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Dott.ssa Leda Falena, Monica Perissinotto, Rebecca

Ronzitti

analizza l'evoluzione della situazione e valuta le misure da mettere in atto. Redige, aggiorna e approva il

presente documento e tutti gli allegati.

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In data 28/04/2020 è stata inoltre nominata una commissione di ateneo per la definizione dei piani volti alla

ripresa delle attività didattiche nelle fasi post-isolamento da COVID-19 coordinata dal Prof. Piercarlo

Romagnoni e composta dalle seguenti figure:

- Prof.ssa Francesca Cappelletti, presidente della commissione paritetica docenti-studenti

- Prof. Mario Lupano, direttore della sezione di coordinamento della didattica

- Prof. Mauro Marzo, delegato del rettore alla didattica

- Prof. Piercarlo Romagnoni, professore ordinario SSD lng-lnd/11 - Fisica Tecnica Ambientale

- Prof.ssa Valeria Tatano, delegata del rettore all'edilizia e al patrimonio immobiliare

- Prof.ssa Stefania Ton in, presidente del presidio della qualità

- Prof. Camilla Trevisan, professore associato SSD ICAR/17 Disegno

- Dott.ssa Lucia Basile, dirigente dell'area didattica e servizi agli studenti

- Dott.ssa Maela Bortoluzzi, responsabile della divisione affari istituzionali e governance

- lng. Ciro Palermo, dirigente dell'area tecnica

- Arch. Francesca Peltrera, responsabile del servizio di prevenzione e protezione

i rappresentanti degli studenti

- Dott.ssa Alessia Sala, presidente del senato degli studenti

- Dott.ssa Rossana Didonna, componente del senato degli studenti

con la collaborazione delle Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Dott.sse Leda Falena, Monica

Perissinotto, Rebecca Ronzitti.

In vista della ripresa dell'attività didattica è stato nominato il Dirigente lng. Ciro Palermo in qualità di

Referente Covid, con il compito di interfacciarsi con le autorità competenti in caso di necessità.

5.3.2. Informazione dei lavoratori

Seguendo quanto previsto dalle disposizioni nazionali, si decide di farsi promotori dell'informazione

attraverso:

1. Diffusione delle informazioni provenienti dalle istituzioni e inerenti l'individuazione di sintomi.

Questo awiene mediante pubblicazione di materiale informativo quale allegato al presente

documento, nonché affiggendo all'ingresso e nei luoghi maggiormente visibili dépliant informativi e

procedure di comportamento per il contrasto al COVID-19.

2. Riferimenti da contattare in presenza di condizioni di rischio. Questo awiene mediante distribuzione

di apposita cartellonistica;3. Norme igieniche volte a ridurre il rischio di diffusione, in particolare, all'interno di tutti i servizi

igienici, mediante affissione dell'infografica recante istruzioni per il corretto lavaggio e igienizzazione

delle mani;

4. Contenuti del presente protocollo anti contagio tramite pubblicazione su pagina web.

L'informazione riguarda anche tutti gli esterni che, a qualsiasi titolo, accedono alle strutture luav.

5.3.3. Riduzione del numero di persone

Art. 263 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito dalla 17 luglio 2020, n. 77

«1. Al fine di assicurare la continuità dell'azione amministrativa e la celere conclusione dei procedimenti, le

amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, adeguano

l'operatività di tutti gli uffici pubblici alle esigenze dei cittadini e delle imprese connesse al graduale riavvio

delle attività produttive e commerciali. A tal fine, fino al 31 dicembre 2020, in deroga alle misure di cui

all'articolo 87, comma 1, lettera a), e comma 3, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con

modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, organizzano il lavoro dei propri dipendenti e l'erogazione dei

servizi attraverso la flessibilità dell'orario di lavoro, rivedendone l'articolazione giornaliera e settimanale,

introducendo modalità di interlocuzione programmata, anche attraverso soluzioni digitali e non in presenza

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con l'utenza, applicando il lavoro agile, con le misure semplificate di cui al comma 1, lettera b), del medesimo

articolo 87, al SO per cento del personale impiegato nelle attività che possono essere svolte in tale modalità."

La legge 17 luglio 2020, n. 77 fornisce indicazioni per il rientro in sicurezza dei dipendenti pubblici e introduce

due importanti tematiche: la presenza del personale nei luoghi di lavoro non più correlata alle attività

ritenute indifferibili ed urgenti e il superamento dell'esenzione dal servizio per i dipendenti pubblici le cui

attività non siano organizza bili in modalità agile.

In questa fase di reintegro del personale negli uffici è indispensabile che il lavoratore diventi parte attiva

segnalando all'ateneo possibili situazione di fragilità.

L'ateneo, per quanto possibile, adotta le seguenti misure volte a ridurre la presenza di persone in sede

tramite:

1. Utilizzo del lavoro agile per tutte le attività dove questo sia possibile e compatibile con le norme

vigenti, dal punto di vista operativo e tecnologico, dove non vengono soddisfatti i requisiti di

distanziamento sociale e ove si ravvisi la presenza di condizioni peculiari di disagio e di fragilità del

personale interessato, ovvero della presenza di patologie preesistenti che potrebbero determinare,

in caso di infezione, un esito più grave o infausto.

2. Organizzazione più flessibile dell'orario di lavoro e dei servizi erogati al pubblico, compatibilmente

con le norme vigenti, in particolare, per le fasce di entrata e uscita, in quanto ciò costituisce una

misura rilevante per prevenire aggregazioni e per facilitare il distanziamento interpersonale nei

luoghi di lavoro, oltre a contribuire alla riduzione del rischio di affollamenti nei mezzi pubblici nel

tragitto casa lavoro dei lavoratori.

3. Incentivazione all'uso di ferie e permessi retribuiti.

4. Sospensione, anche parziale, delle attività dove questo è possibile senza inficiare sullo svolgimento

dell'attività di Ateneo.

5. Incentivazione alla formazione del personale in modalità e-learning.

6. Ricorso alle riunioni con modalità telematica ove non sia possibile garantire il distanziamento

interpersonale e ove non si ravvisi una reale necessità di svolgimento in presenza.

7. Implementazione di sistemi di comunicazione e di scambio documenti con l'utenza in via telematica

(mail, pec, fax o altri sistemi di comunicazione a distanza) in modo da ridurre il numero di accessi agli

uffici da parte dei utenti.8. Incentivazione di modalità di interlocuzione con gli utenti in presenza in forma programmata.

9. Nei locali ad uso comune quali area break e servizi igienici si prevede un accesso contingentato,

ovvero un accesso limitato e in alternanza da parte dei lavoratori/utenti. L'affollamento nelle aree

comuni verrà ridotto tramite idonea segnaletica.

10. Limitazione degli studenti e dei collaboratori alla didattica presenti all'interno delle aule alle capienze

massime derivate dalla valutazione dei rischi, nonché implementazione dei sistemi atti ad avviareattività didattica mista {in presenza e a distanza).

5.3.4. Organizzazione delle aree di lavoro

Il Rettore, in accordo con i Dirigenti, definisce i flussi di ingresso, uscita e fruizione dei locali, al fine di ridurre

il contatto fra i lavoratori.

a) Si accede e si esce dai locali uno alla volta, rispettando la distanza di almeno 1 metro;

b) Si limita la presenza in sede al numero di persone necessarie all'espletamento dei servizi.

5.3.5. Organizzazione del lavoro

Vengono adottati anche i seguenti interventi:

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• Sospensione ed annullamento di tutte le trasferte/viaggi di lavoro (nazionali e internazionali) ove non

venga dimostrata la reale indifferibilità.

• Sono autorizzati gli eventi purché essi avvengano nel rispetto della normativa nazionale e delle

prescrizioni di ateneo.

• Sono autorizzate le attività di formazione obbligatoria (es.: corsi in materia di salute e sicurezza) del

personale in presenza ove non sia possibile l'attivazione a distanza (per utilizzo di macchine e

attrezzature comuni). Tali attività dovranno rispettare le regole sottoscritte all'interno del presente

documento per il riavvio dell'attività didattica.

• Non sono consentite le riunioni in presenza ove non sia possibile garantire il distanziamento

interpersonale e ove non si ravvisi una reale necessità di svolgimento in presenza.

• Le riunioni degli organi collegiali possono essere svolte in presenza o a distanza sulla base della

possibilità di garantire il distanziamento fisico.• Si devono evitare gli accessi agli uffici e ai posti di lavoro degli altri colleghi privilegiando le

comunicazioni telefoniche. Qualora ciò non fosse possibile, si deve comunque rispettare la distanza

di 1 metro e indossare la mascherina chirurgica.

• Regolare la disposizione delle postazioni di lavoro per evitare il lavoro a distanza inferiore a 1 metro.

• Sono autorizzati gli esami in presenza per le sole materie per le quali non risulti agevole svolgerli a

distanza.

• E' autorizzata l'attività didattica in presenza o mista purché essa avvenga nel rispetto del presente

protocollo (si veda paragrafo specifico).

• Prevedere dei bidoni porta rifiuti chiusi dove buttare i fazzoletti di carta usa e getta, salviette di carta,

mascherine usate, guanti.

• Privilegiare lo svolgimento di lavori di pulizia, manutenzione mezzi di estinzione e manutenzioni in

genere nei momenti di chiusura dell'attività lavorativa.

• Ampliamento dei posti auto disponibili per ridurre l'utilizzo di mezzi pubblici.

5.3.6 Modalità di ingresso in sede

• li personale interno e esterno, prima dell'accesso al luogo di lavoro, verrà sottoposto al controllo

della temperatura corporea (la rilevazione avverrà ai sensi della disciplina vigente sulla privacy) con

termometro a distanza e con il supporto di un addetto formato e dotato di adeguati DPI (visiera,

guanti, maschera). Se tale temperatura dovesse risultare superiore ai 37,5°, non sarà consentito

l'accesso ai luoghi di lavoro. Le persone in tale condizione saranno momentaneamente isolate,

fornite di mascherine e verranno invitate a contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico

curante e seguire le sue indicazioni.

• li datore di lavoro informa preventivamente il personale, della preclusione dell'accesso a chi, negli

ultimi 14 giorni, sia a conoscenza di aver avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 o

provenga da zone a rischio secondo le indicazioni nazionali e dell'OMS;

• Per quanto il DPCM del 7 agosto 2020 (allegato 18) reputi la misurazione della temperatura corporea

degli studenti non necessaria demandando alla responsabilità individuale, l'ateneo si riserva di

adottare misure anti contagio ulteriori rispetto alle previsioni normative, da valutare in relazione

all'andamento della situazione epidemiologica e sentito il parere del RSPP e del medico competente.

Al riavvio della didattica, in via precauzionale, sarà prevista e richiesta per tutti la rilevazione della

temperatura corporea.

5.3.7 Sanificazione ambiente di lavoro

Al fine di ridurre il rischio di contagio, si definisce un protocollo di sanificazione dei locali di lavoro (si veda

ALLEGATO lii).

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5.3.8 Gestione delle consegne

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Al fine di ridurre il rischio di contagio, da e verso corrieri e fornitori, si decide di adottare le seguenti misure:

a. I corrieri depositano i pacchi ed i documenti di trasporto presso le portinerie. Non vengono apposte

firme che prevedano il contatto con oggetti e/o dispositivi a uso promiscuo. Dopo aver toccato i

pacchi è necessario lavarsi/igienizzare le mani. E' preferibile igienizzare i pacchi con apposita

soluzione spray e maneggiarli avendo cura di lavarsi le mani dopo la movimentazione.

b. Si dovrà limitare al minimo l'ingresso di fornitori all'interno delle sedi, e, ove questo non fosse

possibile, le consegne dovranno awenire mantenendo il distanziamento sociale e con l'obbligo di indossare le mascherine.

Le istruzioni ai corrieri vengono trasmesse mediante cartellonistica apposta all'ingresso.

5.3.9 Utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e collettiva ed altri sistemi fissi di

prevenzione

Per Dispositivi di Protezione Individuale, ai sensi dell'art. 74, comma 1, D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., si intende

"qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro

uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento

o accessorio destinato a tale scopo11

Tra i vari obblighi prescritti dall'art. 77 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., il Datore di Lavoro, a seguito della valutazione dei rischi, deve individuare i rischi che non possono essere ridotti con altri mezzi e, in questo

caso, deve individuare i DPI idonei a ridurli, tenendo in considerazione anche le eventuali fonti di rischio che

i DPI stessi possono rappresentare per i lavoratori. I lavoratori a loro volta, ai sensi degli artt. 20 e 78 del D.Lgs. 81/08 s.m.i., avranno l'obbligo di:

• utilizzare correttamente i DPI, rispettando le istruzioni impartite dai preposti;• aver cura dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) forniti;• non apportare modifiche ai DPI forniti;• segnalare immediatamente ai preposti qualsiasi difetto o inconveniente rilevato nei DPI messi a

disposizione;

• verificare prima di ogni utilizzo l'integrità e la funzionalità del DPI;• seguire eventuali procedure per la riconsegna/smaltimento dei DPI al termine dell'utilizzo.

Le mascherine dovranno essere utilizzate in conformità a quanto previsto dalle indicazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità.

a) data la situazione di emergenza, in caso di difficoltà di approwigionamento e alla sola finalità dievitare la diffusione del virus, potranno essere utilizzate mascherine la cui tipologia corrisponda alle

indicazioni dall'autorità sanitaria.b) qualora il lavoro imponga di lavorare a distanza interpersonale minore di un metro e non siano

possibili altre soluzioni organizzative è comunque necessario l'uso delle mascherine e guanti.

c) Nel caso di contatti con l'utenza è comunque necessario l'uso di mascherine e guanti monouso.

I DPI previsti sono:

✓ Guanti in vinile/nitrile monouso (ove richiesto);

✓ Mascherina chirurgica monouso;

Si specifica che le mascherine vanno indossate obbligatoriamente:

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• per l'ingresso a tutte le sedi IUAV da parte dell'intera utenza;

• in caso di ricezione dell'utenza da parte del personale IUAV;

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• per l'ingresso del personale ad ambienti comuni in cui possa sussistere una situazione di potenziale

contatto con colleghi e/o utenti, come ad esempio corridoi, aree ristoro, scale, accessi alle sedi ec­

ec;

• in caso di impossibilità di rispettare la distanza interpersonale di sicurezza (almeno 1 metro);

• su esplicita richiesta degli RLS si pone l'obbligo aggiuntivo di indossare la mascherina per l'intero

turno di lavoro per tutti coloro che lavorano all'interno di spazi/uffici condivisi. Tale misura potrà

essere rivista in caso di evoluzioni nelle modalità organizzative per lo svolgimento delle prestazioni

lavorative (ad esempio turnazioni e suddivisione degli spazi) e evoluzioni normative relative agli

obblighi di legge per l'utilizzo di DPI.

Oltre ai sopra indicati dispositivi di protezione viene garantita la presenza di erogatori di gel igienizzante per

le mani nei punti di maggior transito quali accessi alle sedi, accessi ai servizi igienici, accessi agli spazi comuni

e all'interno di ogni aula.

5.3.10 Gestione sorveglianza sanitaria

• la sorveglianza sanitaria deve proseguire rispettando le misure igieniche contenute nelle indicazionidel Ministero della Salute;

• vanno privilegiate, in questo periodo, le visite preventive, le visite a richiesta e le visite da rientro damalattia;

• la sorveglianza sanitaria periodica non va interrotta, perché rappresenta una ulteriore misura di

prevenzione di carattere generale: sia perché può intercettare possibili casi e sintomi sospetti delcontagio, sia per l'informazione e la formazione che il medico competente può fornire ai lavoratoriper evitare la diffusione del contagio;

• nell'integrare e proporre tutte le misure di regolamentazione legate al COVID-19 il medicocompetente collabora con il datore di lavoro e le RLS/RLST;

• l'Ateneo prowede ad informare i lavoratori sulla gestione di situazioni di particolare fragilità edell'iter da seguire per la loro adeguata tutela (Allegato Il).

Va effettuata una attenta e puntuale valutazione delle eventuali ulteriori azioni da mettere in atto per lavoratori appartenenti a fasce di popolazione sensibili rispetto al rischio (lavoratori oltre i 60 anni, lavoratori con nota immunodeficienza o che la dichiarino per la prima volta, awalorandola con atti). Rientrano nella categoria delle fasce sensibili anche le donne in stato di gravidanza.

5.4 Interventi specifici volti a contenere il rischio di contagio per le aree a maggior rischio

Le precedenti indicazioni di base andranno declinate da ciascuna struttura, nell'ambito delle azioni previste

dal presente Protocollo, attraverso una regolamentazione specifica che ne definirà con maggiore dettaglio

la modalità applicativa, in relazione alle caratteristiche logistiche e organizzative.

A mero titolo esemplificato si riportano le principali misure da adottare per gli ambienti classificabili come a

medio-basso e a medio-alto rischio.

5.4.1. Biblioteca

La biblioteca è accessibile su prenotazione per ritiro/consegna di volumi e consultazione e sono assicurate le

seguenti misure di prevenzione e protezione:

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Sono posizionati pannelli in plexiglass di protezione sul banco di accettazione in ingresso, che verrà

utilizzato per la ricezione/consegna dei libri;

E' assicurata adeguata segnaletica in prossimità dei desk di accettazione e ricezione/consegna libri,

per garantire il distanziamento di almeno 1 metro tra l'operatore e l'utente;

Sono ottimizzati i sistemi informatici per la richiesta di prestito e restituzione dei libri affinché

l'accesso alla biblioteca avvenga su prenotazione e in base alle fasce orarie disponibili;

I libri destinati al prestito vengono sottoposti a quarantena alla riconsegna con tempistiche differenti

a seconda della tipologia di materiale di rivestimento (carta, plastica o tessuto);

E' fatto obbligo per gli addetti e gli utenti di igienizzare le mani prima e dopo il contatto con libri o

attrezzature quali multifunzione;

All'ingresso vengono posizionati gel igienizzanti per l'utenza e il personale;

Sono posizionati appositi bidoni per la raccolta di fazzoletti di carta, mascherine e guanti utilizzati;

Viene impedito l'accesso agli utenti alle aree della biblioteca con scaffalature tramite opportuna

segnaletica e vigilanza da parte degli operatori;

Le porte di accesso alla biblioteca vengono mantenute aperte al fine di limitare il contatto degli utenti

con maniglie e superfici varie;

Vengono dati in dotazione agli operatori mascherine, guanti, soluzioni igienizzanti per mani e

superfici;

E' stata adeguatamente riorganizzata la sala studio per le richieste di consultazione dei volumi in

modo tale da garantire un numero ridotto di presenze (su prenotazione), la distanza interpersonale

di almeno un metro, la sanificazione delle postazioni e dei servizi igienici al cambio degli utenti.

Tutti coloro che vorranno accedere alla sede dovranno obbligatoriamente sottoporsi al controllo

della temperatura (nel rispetto della normativa privacy). La segnaletica all'ingresso informerà

sull'obbligo di indossare gli idonei DPI e igienizzare le mani.

5.4.2. laboratori

Per ogni laboratorio è stata stabilita con apposita istruzione operativa la capienza massima da rispettare

anche in questa fase di ripresa, potrà essere autorizzato l'ingresso degli utenti solo se preventivamente concordato e comunque in condizioni tali da garantire il distanziamento sociale cosi come le prescrizioni

relative alla capienza. Si precisa che l'utilizzo delle mascherine è da ritenersi obbligatorio all'interno di spazi

condivisi e ambienti comuni nonché in caso di contatto con personale esterno (sia per lavoratori sia per

utenti).

Si predispongono inoltre le seguenti misure di prevenzione e protezione: • Deve essere garantita l'aerazione naturale con la frequente apertura di porte e finestre.• Prima di accedere al laboratorio è necessario presentarsi in portineria, notificare la propria presenza

e sottoporsi al controllo della temperatura.• In tutte le aree comuni è obbligatorio indossare la mascherina ed evitare ogni forma di

assembramento. Per tale ragione le pause dovranno essere preventivamente concordate e gli

ingressi contingentati.• Per l'utilizzo promiscuo delle attrezzature e più in generale delle postazioni di lavoro, si richiede che

le stesse vengano igienizzate con soluzioni spray a inizio/termine dell'utilizzo.• Si posizionano agli ingressi, in prossimità delle multifunzioni e attrezzature di uso comune soluzioni

igienizzanti per le mani.

Le attività di ricerca a carattere nazionale e internazionale (fermo restando le restrizioni presenti per

viaggi da e per località a rischio) all'esterno delle sedi luav potranno essere autorizzate purché le modalità

di esecuzione e il luogo di destinazione consentano il rispetto di misure di sicurezza paragonabili a quelle

previste dai protocolli anti-contagio luav o superiori se richiesto dalle attività svolte. Ogni attività dovrà

essere autorizzata preventivamente, secondo le consuete procedure, previo accertamento e

dichiarazione da parte del responsabile di laboratorio delle condizioni di effettiva necessità

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(indifferibilità) e adeguato rispetto dei luoghi di destinazione del Protocollo condiviso di

regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli

ambienti di lavoro, sottoscritto il 24 aprile 2020 tra il Governo e le parti sociali, e il Protocollo condiviso

di regolamentazione per il contenimento della diffusione del COVID-19 nei cantieri, sottoscritto il 24

aprile 2020 fra il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali

e le parti sociali, nonché eventuali ordinanze regionali. Il Responsabile di laboratorio potrà awalersi,

eventualmente, se necessario, anche del parere del RSPP di ateneo.

5.4.3. Front office e servizi a contatto con utenza

Per le attività a contatto con l'utenza sono state previste le seguenti misure anti contagio:

Ulteriore implementazione di sistemi di comunicazione e di scambio documenti con l'utenza in via telematica (mail, pec, fax, firma digitale per l'autentificazione dei documenti o altri sistemi di

comunicazione a distanza) in modo da ridurre il numero di accessi agli uffici da parte dei utenti.

Sono stati istituiti spazi appositi per la ricezione degli utenti dotati di barriere in plexiglass. Le

superfici di lavoro degli spazi condivisi vanno igienizzate dal lavoratore all'inizio e al termine

dell'uso con soluzioni igienizzanti. E' stato previsto inoltre un sistema informatico per la

prenotazione di tali spazi.

E' assolutamente vietato condividere la cancelleria (es.: penne) con l'utenza.

E' obbligatorio indossare mascherine di protezione per lavoratore e utente.

E' consentito l'accesso degli utenti solo tramite prenotazione, consentendo la presenza contemporanea di un numero limitato di utenti in base alla capienza del locale.

L'attività di front office per gli uffici ad alto afflusso di utenti può essere svolta esclusivamente nelle

postazioni dedicate e dotate di pareti di protezione.

Per le riunioni con utenti vengono prioritariamente favorite le modalità a distanza, in alternativa, e

solo in caso di dimostrabile indifferibilità, saranno autorizzate riunioni e incontri in presenza

garantendo il rispetto del mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro e l'uso

della mascherina.

E' comunque auspicabile che gli utenti non accedano agli uffici, specie se condivisi e non attrezzati. li lavoratore deve procedere ad una frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti (prima e

dopo ogni servizio reso all'utente).

Favorire il ricambio d'aria aprendo frequentemente le finestre.

5.4.4. Sale riunioni

Come da Decreto Del Presidente Del Consiglio Dei Ministri 7 agosto 2020 e fino a diversa disposizione, le riunioni in presenza sono da ritenersi sospese, salvo dimostrare l'effettiva indifferibilità e l'impossibilità di

svolgimento a distanza dell'incontro. E' da ritenersi "attività indifferibile" qualsiasi riunione improrogabile o

per la quale si necessiti di attrezzature e/o materiale cartaceo in condivisione.

Le riunioni degli organi collegiali possono essere svolte in presenza o a distanza sulla base della possibilità di

garantire il distanziamento fisico.

Si dovrà garantire l'applicazione delle sotto indicate misure di sicurezza: • Mantenere sempre, anche da seduti, una distanza interpersonale di almeno 1 metro.• Indossare la mascherina per l'intera durata della riunione.• Igienizzare le mani all'ingresso e ripetere frequentemente l'operazione utilizzando le soluzioni

igienizzanti collocate all'interno dei diversi ambienti.• Sottoporsi al controllo della temperatura in ingresso. Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5°,

non sarà consentito l'accesso alla sede luav. Le persone in tale condizione saranno

momentaneamente isolate, fornite di mascherine e verranno invitate a contattare nel più breve

tempo possibile il proprio medico curante e seguire le sue indicazioni.

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• E' precluso l'accesso a chi, negli ultimi 14 giorni, sia a conoscenza di aver avuto contatti con soggetti

risultati positivi al COVID-19, provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell'OMS o manifesti

sintomi sospetti.• Per garantire un'adeguata e tempestiva attività di sanificazione degli ambienti si richiede di notificare

tempestivamente al Servizio Gestione Immobili la programmazione della riunione e i nominativi dei

partecipanti.• Rispettare la capienza degli spazi.• Evitare l'utilizzo condiviso di attrezzature.• Gettare mascherine, guanti e fazzoletti nei bidoni appositamente costituiti.

Le sopra descritte misure di prevenzione sono da integrarsi a quelle specifiche già pubblicate per ogni sala

riunione con indicazione della capienza massima.

5.4.5. Eventi

Come da disposizioni nazionali dal 1 ° settembre l'ateneo potrà autorizzare l'organizzazione di eventi,

manifestazioni, spettacoli aperti al pubblico, esposizioni e congressi (in aggiunta ai seminari) purché essi

avvengano in forma statica, con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque

assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro. A tal scopo si prediliga l'utilizzo di

spazi scoperti, si garantiscano 4 mq liberi ad ogni partecipante/invitato/utente.

Spetterà agli organizzatori dell'evento valutare il numero massimo dei partecipanti in base alla capienza degli

spazi individuati per poter ridurre l'affollamento e assicurare il distanziamento interpersonale, oltre che

garantire l'applicazione delle seguenti prescrizioni: • Riorganizzare gli spazi, per garantire l'accesso in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di

persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti.• Ove possibile organizzare percorsi separati per l'entrata e per l'uscita.• Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i

partecipanti di altra nazionalità, sia mediante l'ausilio di apposita segnaletica e cartellonistica, sia

ricorrendo a eventuale personale addetto, incaricato di monitorare e promuovere il rispetto delle

misure di prevenzione.• Promuovere l'utilizzo di tecnologie digitali al fine di automatizzare i processi organizzativi e

partecipativi e evitare prevedibili assembramenti in fase di accesso.• Nel rispetto della privacy mantenere un registro delle presenze per una durata di 14 giorni.• Nel caso fosse necessario disporre di una postazione di accoglienza, essa dovrà essere dotata di

barriere fisiche.• Consentire l'accesso solo agli utenti correttamente registrati.• Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l'accesso in caso di temperatura> 37,5 °C. • Nel caso si dovesse ricorrere a guardaroba, gli indumenti e oggetti personali dovranno essere riposti

in appositi sacchetti porta abiti.• Collocare prodotti per l'igiene delle mani per gli utenti e per il personale in più punti (privilegiando

gli accessi e i punti di maggior transito), e promuoverne l'utilizzo frequente con apposita

cartellonistica.• Collocare i posti a sedere in modo da favorire il distanziamento minimo di almeno 1 metro, tale

distanza potrà essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche adeguate a prevenire il contagio

tramite droplet.• Il tavolo dei relatori e il podio per le presentazioni dovranno essere riorganizzati in modo da

consentire una distanza di sicurezza che consenta a relatori/moderatori di intervenire senza l'usodella mascherina. Laddove non si riuscissero a garantire distanze considerevoli, si raccomanda

l'utilizzo della mascherina anche per relatori/moderatori, che a turno, in occasione del loro

intervento, potranno rimuoverla.

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• I dispositivi e le attrezzature a disposizione di relatori, moderatori e uditori (es. microfoni, tastiere,mouse, puntatori laser, etc) dovranno essere sostituiti/disinfettati ad ogni uso oppure protetti, dopola sanificazione iniziale, da una pellicola per uso alimentare o clinico da sostituire ad ogni utilizzatore.

• Tutti gli uditori e il personale addetto all'assistenza, considerata la condivisione prolungata delmedesimo ambiente, dovranno indossare la mascherina a protezione delle vie respiratorie per tuttala durata delle attività e procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni igienizzanti.

• Eventuali materiali informativi e scientifici potranno essere resi disponibili preferibilmente inespositori con modalità self-service (cui il visitatore accede previa igienizzazione delle mani) oricorrendo a sistemi digitali.

• Nelle aree espositive, riorganizzare gli spazi tra le aree dei singoli espositori in modo da favorire ilrispetto del distanziamento interpersonale, valutando il contingentamento degli accessi ai singolistand.

• Dovrà essere garantita la regolare pulizia e disinfezione degli ambienti, in ogni caso al termine di ogni

attività di un gruppo di utenti, con particolare attenzione alle superfici più frequentemente toccate,ai servizi igienici e alle parti comuni (es. aree ristoro, tastiere dei distributori automatici di bevandee snack).

• Favorire il ricambio d'aria negli ambienti interni. In ragione dell'affollamento e del tempo dipermanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l'efficacia degli impianti al fine di garantirel'adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti. In ogni caso, l'affollamento

dovrà essere correlato alle portate effettive di aria esterna.• Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente

la funzione di ricircolo dell'aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambiod'aria naturale e/o attraverso l'impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell'ariadi ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati.

• Nei servizi igienici andrà mantenuto in funzione continuata l'estrattore d'aria.• In caso di rinfreschi è preferibile somministrare cibo confezionato in monoporzione.• È possibile organizzare un rinfresco con modalità a buffet mediante somministrazione da parte di

personale incaricato, escludendo la possibilità per i clienti di toccare quanto esposto e prevedendoin ogni caso, per clienti e personale, l'obbligo del mantenimento della distanza e l'obbligo dell'utilizzodella mascherina a protezione delle vie respiratorie.

• La modalità self-service può essere eventualmente consentita per buffet realizzati esclusivamentecon prodotti confezionati in monodose.

• La distribuzione degli alimenti dovrà awenire con modalità organizzative che evitino la formazione

di assembramenti, dovranno essere altresì valutate idonee misure (es. segnaletica a terra, barriere,

ecc.) per garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro durante la fila per l'accesso

al buffet.• Il personale di servizio a contatto con i partecipanti deve utilizzare la mascherina e deve procedere

ad una frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti.• Qualora si volessero istituire delle aree ristoro con tavoli e sedie, le postazioni andranno collocate in

modo da garantire almeno 1 metro di separazione tra gli utenti/partecipanti.• L'organizzatore dovrà informare gli invitati/uditori provenienti da altri paesi sulle restrizioni in vigore

per l'accesso in Italia.

5.4.6. Attività didattica

L'ateneo ha adottato specifiche misure di sistema, organizzative, di prevenzione e protezione, igieniche e

comunicative al fine di evitare: l. Il rischio di aggregazione e affollamento;

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Rev. 04 del u COVID-19: PROTOCOLLO DI SICUREZZA ...

A 02.09.2020 ... ANTI-CONTAGIO V

2. La prossimità delle persone (es. studenti, docenti, personale ecc.) rispetto a contesti statici, dinamici

o misti;

garantendo inoltre:

• La possibilità di accedere alla frequente ed efficace igiene delle mani;

• Adeguata aerazione negli ambienti;• Adeguata pulizia ed igienizzazione degli ambienti e delle superfici;• Disponibilità di una efficace informazione e comunicazione.

Più nello specifico sono state adottate le seguenti misure di contrasto al Coronavirus:

AULE

• Utilizzo obbligatorio delle mascherine per tutto il tempo di permanenza nella struttura.

• Le postazioni sono state collocate alla distanza minima di 1 metro al fine di garantire il

distanziamento sociale sia durante le lezioni, sia in fase di ingresso/uscita e in generale

avvicinamento degli studenti alle postazioni.• Vengono applicate procedure di sanificazione quotidiane, secondo le indicazioni dell'ISS previste

nella Circolare del Ministero della salute "Indicazioni per l'attuazione di misure contenitive del

contagio da SARS-CoV-2 attraverso procedure di sanificazione di strutture non sanitarie (superfici,

ambienti interni) e abbigliamento".• Ogni aula è provvista al suo ingresso di dispenser di soluzione igienizzante idroalcolica per

permettere l'igiene delle mani.

• E' previsto un frequente ricambio d'aria richiedendo a docenti, collaboratori alla didattica e studenti

l'apertura di porte e finestre ad ogni cambio lezione e ad ogni pausa intermedia (e comunque non

meno di 2 volte al giorno).

• Per ogni aula è stata definita una capienza tale da garantire, in base alle caratteristiche impiantistiche

e al volume, un adeguato ricambio d'aria e un'efficace diluizione della carica virale eventualmente

presente.• Sono state organizzate le lezioni al fine di far permanere il gruppo di studenti sempre all'interno

della stessa aula per l'intera giornata, nel caso fosse necessario un cambio d'aula gli spazi vengono

sanificati prima del nuovo uso.

• All'interno degli impianti di condizionamento/riscaldamento sono stati installati dei kit di

sanificazione attiva con lampada UVC e griglia catalizzatrice ed è stata eliminata ove possibile, o

ridotta, la funzione di ricircolo dell'aria.

SPAZI COMUNI

Per ogni sede luav sono stati valutati i flussi di entrata e di uscita e gli spostamenti interni delineando le

seguenti misure di prevenzione atte a prevenire assembramenti fuori dall'aula: • Sono stati predisposti orari di inizio e fine delle lezioni non simultanei per permettere

l'ingresso/uscita a flussi di studenti sfalsati temporalmente;• Sono stati predisposti orari di pausa differenziati;• Sono stati predisposti ingressi e uscite differenziate in base alla turnazione associata ad ogni aula;

• Ad ogni studente verrà comunicata preventivamente la collocazione dell'ingresso e l'orario della

lezione, presso la sede verrà predisposta esplicita cartellonistica;

• In ogni sede verrà predisposta adeguata segnaletica al fine di definire capienza e modalità di utilizzo

di aree e servizi comuni;

• In ogni sede saranno presenti degli addetti incaricati alla vigilanza per la verifica dell'applicazione

delle misure anti contagio;• Ove possibile sono stati predisposti servizi igienici dedicati ad ogni aula;

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V

COVID-19: PROTOCOLLO DI SICUREZZA Rev. 04 del

ANTI-CONTAGIO 02.09.2020

• I servizi igienici e le principali superfici di contatto quali corrimano, maniglie e tastiere dei distributori

automatici vengono pulite e sanificate più volte al giorno;• Per l'accesso alle aree ristoro deve essere sempre mantenuto il distanziamento sociale e deve essere

sempre indossata la mascherina;• All'accesso gli studenti potranno essere sottoposti a controllo della temperatura corporea (la

rilevazione avverrà ai sensi della disciplina vigente sulla privacy) con termometro a distanza. Se tale

temperatura dovesse risultare superiore ai 37,5°, non sarà consentito l'accesso alla sede. Le persone

in tale condizione saranno momentaneamente isolate, fornite di mascherine e verranno invitate a

contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire le sue indicazioni.

Le cinque regole per il rientro nelle aule universitarie in sicurezza

1. Se hai sintomi di infezioni respiratorie acute (febbre, tosse, raffreddore), NON venire all'università.

2. Quando sei negli spazi comuni universitari (aule, laboratori, spazi comuni ecc.) indossa sempre una

mascherina per la protezione del naso e della bocca.

3. Segui le indicazioni riportate sulla cartellonistica.

4. Nelle aule siediti solo nelle sedute permesse (saranno evidenziate da appositi segnali), evita gli

assembramenti (soprattutto in entrata e uscita) e il contatto fisico.

5. Lava frequentemente le mani o usa gli appositi dispenser di soluzioni igienizzanti per tenerle pulite;

evita di toccarti il viso e la mascherina.

6. Verifica delle misure adottate

Periodicamente, il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione effettua un controllo volto a

verificare l'applicazione sia delle indicazioni riportate all'interno del provvedimento del Governo, sia delle

prescrizioni previste all'interno di questo piano. Al termine del controllo, e previsa consultazione degli RLS,

verranno comunicate a Rettore, Direttore Generale e Dirigenti tutte le non conformità mediante

sottoscrizione di un verbale di sopralluogo (sotto forma di check list, si veda l'allegato VIII).

La check list compilata e firmata viene archiviata nel rispetto delle indicazioni di Ateneo sulla conservazione documentale.

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Rev. 04 del u COVID-19: PROTOCOLLO DI SICUREZZA . . .

A 02.09.2020 ...

ANTI-CONTAGIO V

7. Messa conoscenza della procedura alle parti interessate

La presente procedura è stata redatta dal Servizio di Prevenzione e Protezione in accordo con il comitato

appositamente costituito (vedasi 4.2.1). Al fine della sua corretta attuazione, copia della stessa procedura è

stata consegnata alle parti interessate le quali, con la firma posta nella casella che segue, formalizzano la

presa di conoscenza della procedura stessa e provvedono ad attuare quanto previsto al suo interno.

Venezia, il 21/09/2020

Datore di lavoro RSPP Medico Competente RLS

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ALLEGATO I

INFORMATIVA COVID_19

I coronavirus (CoV) sono un'ampia famiglia di virus respiratori che possono causare malattie da lievi a

moderate, dal comune raffreddore a sindromi respiratorie come la MERS (sindrome respiratoria

mediorientale, Middle East respiratory syndrome) e la SARS (sindrome respiratoria acuta grave, Severe acute

respiratory syndrome).

In data 11 febbraio l'OMS ha chiamato la malattia respiratoria causata dal nuovo coronavirus COVID-19. La

nuova sigla è la sintesi dei termini CO-rona Vl-rus D-isease e dell'anno d'identificazione, 2019.

Sintomi I sintomi più comuni di un'infezione da coronavirus nell'uomo includono febbre, tosse, difficoltà

respiratorie. Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave,

insufficienza renale e persino la morte.

I sintomi "sospetti" sono:

-naso che cola

- mal di testa

- tosse

- gola infiammata

- febbre

- Perdita del gusto

- Perdita dell'olfatto

- Dissenteria

- Mialgie

-Astenia

- Congiuntivite

-una sensazione generale di malessere.

Trasmissione

COVID-19 è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto con le goccioline del

respiro delle persone infette ad esempio tramite:

• la saliva, tossendo, starnutendo o semplicemente parlando;

• contatti diretti personali;

• le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi.

In rari casi il contagio può awenire attraverso contaminazione fecale.

Normalmente le malattie respiratorie non si tramettono con gli alimenti, che comunque devono essere

manipolati rispettando le buone pratiche igieniche.

Secondo i dati attualmente disponibili, le persone asintomatiche sono la causa più frequente di diffusione

del virus.

li limite massimo di incubazione del virus è di 14 giorni.

Le vie di trasmissione da temere sono quelle inalatorie e mediante contatto con superfici contaminate e

successivo contatto con le mucose nasali, oculari e del cavo orale.

Trattamento

Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata dal nuovo coronavirus e non sono disponibili, al

momento, vaccini per proteggersi dal virus. Il trattamento è basato sui sintomi del paziente e la terapia di

supporto può essere molto efficace. Terapie specifiche sono in fase di studio.

Prevenzione

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È possibile ridurre il rischio di infezione, proteggendo sé stessi e gli altri, seguendo alcuni semplici accorgimenti:

• Lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con soluzione alcolica;

• In caso di infezione respiratoria coprirsi naso e bocca quando si tossisce e/o starnutisce (gomito

interno/fazzoletto);• Lavarsi le mani dopo aver tossito/starnutito.• Evitare situazioni di aggregazione, sia sul lavoro (macchinetta del caffè o altre situazioni di pausa

collettiva) sia fuori dal lavoro almeno fino a quando l'emergenza in Italia non sarà rientrata.• Se presenti sintomi sospetti durante l'orario di lavoro in sede, informare immediatamente il proprio

responsabile.• Utilizzare la mascherina chirurgica in caso di contatto con l'utenza;• Utilizzare la mascherina chirurgica in tutti gli ambienti in cui possa sussistere una situazione di

potenziale contatto con colleghi, come ad esempio corridoi, aree ristoro, scale, accessi alle sedi ec­

ec;• su esplicita richiesta degli RLS si pone l'obbligo aggiuntivo di indossare la mascherina per l'intero

turno di lavoro per tutti coloro che lavorano all'interno di spazi/uffici condivisi. Tale misura potrà

essere rivista in caso di evoluzioni nelle modalità organizzative per lo svolgimento delle prestazioni

lavorative (ad esempio turnazioni e suddivisione degli spazi) e evoluzioni normative relative agli

obblighi di legge per l'utilizzo di DPI.• Mantenere la distanza di almeno 1 metro con colleghi e utenti;• Gettare mascherine, guanti e fazzoletti nei bidoni appositamente costituiti;• Igienizzare quotidianamente la propria postazione di lavoro e ad ogni utilizzo le

postazioni/attrezzature comuni;

• Evitare l'uso promiscuo di cancelleria e attrezzature.

• Garantire l'areazione degli ambienti mediante apertura di finestre.

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• Prima di utilizzare i prodotti per la pulizia leggi attentamente le istruzioni., e rispetta i dosaggi d'uso raccomandati sulle confezioni (vedi simboli di

pericolo sulle etichette). • Pulire i diversi ambienti, materiali e arredi utilizzando acqua e sapone e/o

alcol etilico 75% e/o ipoclorito di sodio 0,5%. In tutti i casi le pulizie devonoessere eseguite con guanti e/o disposttivi di protezione individuale.

• Non miscelare i prodotti di pulizia, in particolare quelli contenenti candegginao ammoniaca con altri prodotti.

,,) • Sia durante che dopo l'uso dei prodotti per la pulizia e la sanificazione, arieggiare gli ambienti.

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A casa

■ Pulire regolarmente le prese e le griglie di ventilazione dell'aria. ..,,/ dei condizionatori con un panno inumidito con acqua e sapone

oppure con alcol etilico 75%.Negli uffici e nei luoghi pubblici

• Gli impianti di ventilazione meccanica controllata (VMC) devono esseretenuti accesi e in buono stato di funzionamento. Tenere sotto controlloi parametri microclimatici (es. temperatura, umidità relativa, C02).

■ Negli impianti di ventilazione meccanica controllata (VMC)eliminare totalmente il ricircolo dell'aria.

• Pulire regolarmente i filtri e acquisire informazioni sul tipo di pacco filtranteinstallato sull'impianto di condizionamento ed eventualmente sostituirlocon un pacco filtrante più efficiente.

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ALLEGATO Il

GESTIONE DI CONDIZIONI DI PARTICOLARE FRAGILITA'

Riferimenti normativi

L'articolo 3, comma 1, lettera b) del DPCM 8 marzo 2020 recita:

"[ ... ] è fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con

mu/timorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita di evitare di uscire dalla propria

abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia

possibile mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro".

L'articolo 26, comma 2 del D. L. n. 18 del 17 marzo 2020 recita:

"[ ... ] ai lavoratori dipendenti pubblici e privati in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione

di gravità ai sensi dell'artico/o 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n.104, nonché ai lavoratori in possesso

di certificazione rilasciata dai competenti organi medico legali, attestante una condizione di rischio derivante

da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita,

ai sensi de/l'artico/o 3, comma 1, della medesima legge n.104 del 1992, il periodo di assenza dal servizio

prescritto dalle competenti autorità sanitarie, è equiparato al ricovero ospedaliero di cui all'articolo 19,

comma 1, del decreto legge 2 marza 2020, n.9".

Mentre per l'articolo 26 sembrerebbe acclarato che la certificazione spetti ai Medici di Medicina Generale,

permane grande confusione su quali siano i Sanitari che possano/debbano attestare il c.d. stato di fragilità

ed eventualmente certificare la malattia all'INPS, con ciò mettendo in grave difficoltà i lavoratori che, pur

avendone diritto in quanto ipersuscettibili e vulnerabili, non sanno poi come coprire l'eventuale periodo di

assenza.

Lavoratori interessati

La raccomandazione è rivolta direttamente alla persona "fragile" ed è quindi questi che si deve fare parte

attiva.

Le Associazioni scientifiche riportano elenchi con le principali patologie che possono costituire un rischio particolare in caso di infezione da COVID-19, del tipo:

• condizioni di immunodepressione e/o immunodeficienza primarie (malattie congenite ereditarie) o

secondarie a altre patologie (tumori maligni, in particolare leucemie e linfomi, Aplasie midollari,

infezione da HIV (AIDS) o a terapie (Cortisonici, Chemioterapici, altri Immunosoppressori nelle

malattie autoimmuni);• patologie oncologiche (tumori maligni);• patologie cardiache (ischemiche tipo infarto, angina e altre coronaropatie, ipertensione arteriosa

grave e scompensata, insufficienza cardiaca, gravi aritmie, portatori di dispositivi medici tipo

pacemaker e defibrillatore);• patologie broncopolmonari croniche (Broncopneumopatie comiche ostruttive, Asma Bronchiale

grave, Cuore Polmonare Cronico, Enfisema Polmonare, Bronchiettasie, Fibrosi Polmonari,

Sarcoidosi, Embolia polmonare);• diabete mellito Insuline dipendente, specie se scompensato;

• insufficienza renale cronica;

• insufficienza surrenale cronica;

• malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie (aplasie midollari, gravi anemie);• malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali;• reumopatie sistemiche (Artrite reumatoide, Lupus Eritematosus Sistemicus, collagenopatie e

connettiviti sistemiche croniche);

• epatopatie croniche gravi (cirrosi epatica e simili).

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L'elenco è solo indicativo, non certo esaustivo, ed ogni caso va valutato a sé. Altro importante fattore è la

presenza di più patologie (comorbilità).

Inoltre la "fragilità" è in genere dovuta a situazioni cliniche non correlabili all'attività professionale e di cui

non sempre il MC è a conoscenza oppure non è aggiornato.

Continua

lavoro

MC informa il DL su proc:eduri!!I

DL informa i lavoratori

Lavoratore contatta proprio MMG

MMG

lnt@rvi@ne

Si'

Li!!ivoratore

fra&ile

si·

Certificato di Ma/anfa INPS,

NO

DL Datore di Lavoro

Lavoratore

contatta MC

NO Lavoratore fragile

Si'

Mccomunici!!I misure

protezione necessarie

•SmartWork.ing

•Traeitto casa/lavoro •OPI specifici (FFP2)

•Impossibilità assoluta i!!I r�carsi in sec>e

MC Medico competente

MMG Medico di Medicina Generale

Si specifica che la visita a richiesta al Medico Competente (MC) dovrà essere svolta previa formale richiesta del

dipendente al Datore di lavoro.

ALLEGATO lii

ISTRUZIONI OPERATIVE PER I PROCESSI DI PULIZIA/SANIFICAZIONE

Modalità operative

Viene prevista la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica e straordinaria dei locali, degli ambienti, delle

postazioni di lavoro e delle aree comuni secondo le seguenti modalità:

• Le operazioni di pulizia e sanificazione delle postazioni di lavoro e delle attrezzature vanno condotte

dagli stessi lavoratori che le impiegano dopo l'uso o alla fine del turno di lavoro. I lavoratori sono

quindi invitati a collaborare, per quanto di loro competenza, alla sanificazione giornaliera delle parti

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di uso comune, delle attrezzature e delle postazioni di lavoro con i detergenti pronti all'uso messi a

disposizione dall'Ateneo. • Nelle aree break deve essere garantita la pulizia/sanificazione periodica da parte dell'impresa di

pulizie e una pulizia/sanificazione giornaliera delle tastiere dei distributori con appositi detergenti

compatibilmente con la tipologia di materiali.

• Le pulizie quotidiane degli ambienti, devono riguardare le superfici toccate più di frequente Di

seguito si riporta una lista non omnicomprensiva delle superfici da sottoporre a trattamento:

�Scrivanie

�Porte

�Sedie

�Muri

�Schermi

�Finestre

�Tavoli

�Maniglie

�Tastiere

�Telefoni

�Pulsantiere

�Altro

�Telecomandi

�Interruttori

• Particolare attenzione viene posta alla pulizia dei servizi igienici e delle aree comuni, dove saranno

effettuate tutti i giorni (3 volte al giorno) pulizie specifiche con prodotti adeguati. Si specifica che, al

fine di limitare il rischio contagio, i servizi igienici destinati agli utenti sono distinti da quelli dedicati

al personale (con apposita cartellonistica).

• Il personale preposto ad eseguire le operazioni di pulizia utilizzerà panni in microfibra inumiditi con

acqua e sapone e/o con alcool etilico al 75% e successivamente con una soluzione di ipoclorito di

sodio diluita allo 0,5% di cloro attivo per i servizi igienici e allo 0,1% di cloro attivo per tutti le altre

superfici, tenendo in considerazione il tipo di materiale, l'uso e l'ambiente (o altri detergenti

professionali equivalenti).

• Per la pulizia e la sanificazione nel caso di presenza di una persona con COVID-19 all'interno dei locali

sarà attuata una procedura specifica come da indicazioni del Ministero della Salute, rif. Circolare n.

5443 del 22 febbraio 2020.

• Nell'ambito impiantistico l'ateneo sta svolgendo degli interventi al fine di diluire la carica virale

eventualmente presente nell'aria, quali l'eliminazione o riduzione al minimo della funzione di

ricircolo dell'aria, l'inserimento negli ambienti raffrescati/riscaldati con unità di trattamento aria di

filtri UV per la sanificazione con analisi periodica, tramite ditta incaricata, della qualità dell'aria, la

sanificazione settimanalmente dei filtri di split e impianti di condizionamento localizzato.

Disinfettare le superfici

La disinfezione delle superfici risulta un elemento di prevenzione basilare della trasmissione di un agente

biologico (in questo caso sono le mani che entrano in contatto con le superfici il veicolo che potrebbe portare

il contagio alle mucose quali occhi, naso e bocca).

Si fa presente che un processo di disinfezione è efficace solo su una superficie pulita quindi è basilare l'attività

di disincrostazione, detersione e risciacquo prima dell'attività di disinfezione vera e propria.

Secondo le indicazioni del Ministero della Salute e dell'ISS può essere effettuata con prodotti a base di

soluzioni di ipoclorito di sodio con concentrazioni 0,1-1 % a seconda dei casi (candeggina diluita

opportunamente in acqua). Per le superfici che possono essere danneggiate dall'ipoclorito di sodio, utilizzare

etanolo al 70% dopo pulizia con un detergente neutro.

La disinfezione è efficace quando sono rispettati dosaggi, quantità e tempo di contatto (un disinfettante

affinché possa svolgere la sua azione necessita di un tempo minimo di alcuni minuti almeno in quanto non

esiste un effetto "immediato"). Per i disinfettanti questi elementi sono rilevabili dalla scheda tecnica del

prodotto impiegato.

Regole di sicurezza chimica

Il personale preposto alle operazioni di pulizia dovrà:

• indossare i DPI;

• garantire una adeguata ventilazione dei locali durante l'utilizzo dei detergenti e al termine dei

trattamenti;

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• operare nel rispetto delle indicazioni di sicurezza relative ai detergenti riportate all'interno delle

schede di sicurezza e schede tecniche;

• non miscelare mai prodotti diversi se non espressamente previsto da una procedura o da una

scheda tecnica, in quanto in molte occasioni questi sono incompatibili tra loro e possono dar

luogo a pericolose reazioni chimiche.

In caso di accertata presenza di un soggetto positivo COVID-19, la normale pulizia, sanificazione e misure

di sicurezza non sono applicabili e quindi si procederà all'immediata chiusura della sede o dell'area e

successiva pulizia specializzata che awerrà secondo le seguenti linee guida:

► a causa della possibile sopravvivenza del virus nell'ambiente per diverso tempo, i luoghi e le aree

potenzialmente contaminati da SARS-CoV-2 devono essere sottoposti a completa pulizia con acqua

e detergenti comuni prima di essere nuovamente utilizzati.

► Per la decontaminazione, si raccomanda l'uso di ipoclorito di sodio 0.1% dopo pulizia. Per le

superfici che possono essere danneggiate dall'ipoclorito di sodio, utilizzare etanolo al 70% dopo

pulizia con un detergente neutro. Durante le operazioni di pulizia con prodotti chimici, assicurarela ventilazione degli ambienti.

► Tutte le operazioni di pulizia devono essere condotte da personale provvisto di DPI (filtrante

respiratorio FFP2 o FFP3, protezione facciale, guanti monouso, camice monouso impermeabile a

maniche lunghe, e seguire le misure indicate per la rimozione in sicurezza dei DPI).

► Dopo l'uso, i DPI monouso vanno smaltiti come materiale potenzialmente infetto; quelli riutilizzabili

vanno invece sanificati.

► Vanno pulite con particolare attenzione tutte le superfici toccate di frequente, quali superfici di muri,

porte e finestre, superfici dei servizi igienici e sanitari.

► Eventuali materiali di tessuto devono essere sottoposti a un ciclo di lavaggio con acqua calda a 90°C

e detergente. Qualora non sia possibile il lavaggio a 90°C per le caratteristiche del tessuto,

addizionare il ciclo di lavaggio con candeggina o prodotti a base di ipoclorito di sodio.

► Gli impianti di climatizzazione e diffusione di aria devono esser sanificati periodicamente da parte di

personale specializzato dotato di appositi DPI.

ALLEGATO IV

PROCEDURA DI GESTIONE DEI CASI SOSPETTI

E DEI CASI DI POSITIVITA' Al TEST

La procedura prevista dalle istituzioni, richiede che il singolo cittadino che presenti sintomi o che sia stato

esposto a possibile contagio, debba comunicarlo al proprio medico di famiglia o al numero 1500, o al numero

verde regionale 800462340, o al numero verde 800-938811 dell'Azienda ULSS 3 Serenissima. Questi, in base

alle procedure applicate, decideranno se sottoporre la persona a tampone o meno o a provvedimento di

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quarantena cautelare. Nel caso in cui venga comunicata la positività di un proprio operatore, si procederà

applicando i seguenti punti.

Individuazione di casi sospetti in sedi IUAV

Nel caso in cui una persona presente in sede IUAV sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria quali la

tosse, lo deve dichiarare immediatamente al proprio responsabile. Il soggetto verrà isolato all'interno del

proprio ufficio (se non condiviso) o in un'area apposita definita, gli saranno consegnati guanti monouso e

mascherina chirurgica (in dotazione presso ogni portineria), e gli verrà richiesto di contattare il medico

curante che valuterà ed indicherà le azioni da farsi. Restano comunque disponibili i numeri utili nazionali e

regionali sotto indicati.

800938811

Attuazione delle misure indicate dalle autorità

L'Ateneo collabora con le Autorità sanitarie per la definizione degli eventuali "contatti stretti" di una persona

presente in ateneo che sia stata riscontrata positiva al tampone COVID-19. Ciò al fine di permettere alle

autorità di applicare le necessarie e opportune misure di quarantena. Nel periodo dell'indagine, IUAV potrà

chiedere agli eventuali possibili contatti stretti di lasciare cautelativamente la sede, secondo le indicazioni

dell'Autorità sanitaria.

Qualora l'Ateneo ricevesse notizia di un caso, anche solo potenzialmente, positivo, lo stesso contatterà

l'ufficio competente per mettersi a disposizione e per fornire le necessarie informazioni e la collaborazione

alla messa in atto di quanto richiesto. In questa fase viene fornito il nominativo e le modalità di contatto con

il Medico Competente. Le autorità, una volta rilevato il contagio di una persona, indagano per definire i

possibili rapporti intercorsi con altre persone, sia per motivi lavorativi che personali. A seguito di questo,

l'autorità contatterà IUAV, eventualmente anche tramite il medico competente, per definire le misure quali

l'indagine circa eventuali altri lavoratori contagiati, sospensione dell'attività, sanificazione straordinaria ecc.

IUAV prowederà a adottare tempestivamente le misure indicate dall'autorità.

Misure immediate di intervento

Fatto salvo quanto previsto ai punti precedenti l'ateneo adotta i seguenti interventi precauzionali:

• Immediata richiesta cautelativa, a tutti i lavoratori che hanno lavorato negli ultimi 15 giorni in

postazioni immediatamente adiacenti al lavoratore risultato positivo, di rimanere a casa;• Interdizione, fino all'avvenuta igienizzazione, dei locali, fatto salvo le aree di transito;• Immediata sanificazione di (in questo ordine cronologico):

a)Delle zone di passaggio comuni quali scale, con particolare attenzione al corrimano, corridoi,porte, servizi igienici, ascensori;

b) Postazione/i di lavoro del lavoratore e di tutti i lavoratori della medesima area di lavoro,

comprese le attrezzature di lavoro;

c)Area break utilizzata dal lavoratore, comprese le attrezzature presenti (distributori automatici

ecc.).

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Pf(;llNf- LFl IF�CTC

CORONAVIRUS 2019:

13 ULSS3

COSA FARE SE ...

Hai febbre, tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie? ...

1.Telefona al tuo medico di medicina generale o alla guardia medica. Se I sintomisono gravi (febbre alta, difficoltà a respirare, confusione mentale) chiama 11118.

2. Non recarti di tua Iniziativa dal medico o al Pronto Soccorso, per ridurre Ilrischio di contagiare altre persone!

3. Resta a casa e riduci al minimo I contatti con altre persone!

4. Quendo stai vicino ad altre persone (es. familiari, persone che prestanoassistenza ... ) Indossa una mascherina chirurgica e assicurati che anche loro la

Indossino!

5. Quando tosslacl o starnutisci, copriti Il naso e la bocca con un fazzolettomonouso eppure con Il gomito flesso!

6. Lavati le mani dopo esserti toccato gll occhi, soffiato Il naso o aver tossito o starnutito.

7. Lavati le mani prima di toccare oggetti e superficiche possono essere toccati da altre persone!

8. Usa fazzoletti di carta monousoe gettali in sacchetti di plastica Impermeabili dentro contenitori chiusi!

9. Lava frequentementa gli oggetti e le superfici con cui entri In contatto (ad es. quelle che sitoccano oppure che possono essere contaminate da goccioline prodotta mentre si starnutisce, si

tossisce o cl si soffia Il naso). Per pulire, usa guanti e materiale monouso (es. carta) che, al termine del loro utilizzo, dovranno essere immediatamente gettati In sacchi Impermeabili dentro

contenitori chiusi; rimuovi lo sporco visibile usando acqua e un comune detergente, risciacqua bene e poi disinfetta con alcool etilico al 70% oppure con prodotti a base di Ipoclorito di sodio

(varechina) candeggina); ad ogni passaggio, usa carta o salviette pulite per evitare di ricontaminare la superficie appena detersa.

11. Ventila spesso gli ambienti.

Procedura regionale (Regione del Veneto) Nuovocoronavirua(&ARS..COV-a) Rev. 01 del 28.02.2020

10. Lava I vestiti, gli asciugamani e la biancheria a 9o•c.

Per !rdorneziont Nwnero di IIUllllllca lllllltà: 1500 Nwnero verde Ratllone VtlMID: I004l2340 Numero venie AUL88 3: 1D01•11

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ALLEGATO V

PROCEDURA TEMPORANEA DI EMERGENZA PER LA RIANIMAZIONE

CARDIO POLMONARE (RCP)

Destinatari dell'informativa

Addetti al primo soccorso di ateneo

Premessa

Le procedure di primo soccorso sono da intendersi invariate, avendo alla base come primo punto la

protezione del soccorritore, protezione che deve essere garantita dall'utilizzo di DPI (guanti, mascherine

FFP2, visiera, camice) da parte del soccorritore stesso. I DPI sono reperibili presso ogni portineria dell'ateneo.

Viene di seguito riportata la procedura da seguire per la rianimazione cardio-polmonare pubblicata da OMS

e ISS.

Ogni volta che viene eseguita la rianimazione cardio-polmonare, in particolare su una persona sconosciuta,

esiste un certo rischio di infezione, associato soprattutto alla valutazione del respiro e alla esecuzione delle

ventilazioni di soccorso. Di fronte all'attuale emergenza sanitaria costituita dall'epidemia Covid-19 non viene

meno la necessità di continuare a soccorrere prontamente e adeguatamente le vittime di arresto cardiaco

per sottrarle ad una morte certa. Tuttavia, nel rispetto del criterio di sicurezza, è necessario considerare e

valutare come proteggere contestualmente i soccorritori da potenziali pericoli in caso di sospetto o accertato

contagio virale della vittima. Si ritiene fondamentale proteggere i soccorritori impegnati in manovre

rianimatorie, cercando di preservare per quanto possibile l'alta qualità ed efficacia delle stesse. Per questo

motivo, si forniscono alcune raccomandazioni adeguate alla straordinaria situazione che si sta affrontando e

che possono implicare alcune modifiche e integrazioni delle modalità con cui eseguire la rianimazione cardio­

polmonare e gestire una vittima di arresto cardiaco.

Fasi d'intervento

In caso di persona in arresto cardiaco, si raccomanda di seguire quanto segue:

1. Allontanare tutti i presenti ad eccetto del numero minimo di addetti P.S. necessari all'intervento.

2. Indossare i DPI: mascherina FFP2, occhiali/visiera protettivi, camice monouso, guanti;

3. Valutare la coscienza scuotendo il collega nella parte inferiore del corpo;

4. Valutare il respiro soltanto guardando il torace della vittima alla ricerca di attività respiratoria

normale, ma senza avvicinare il proprio volto a quello della vittima. Non eseguire la manovra "guarda

ascolta e senti" (GAS) con l'orecchio e la guancia vicino alla bocca della vittima;

5. Chiamare o far chiamare dal collega soccorritore il 118 per ricevere assistenza dall'operatore di

centrale segnalando il sospetto che si tratti di paziente con infezione da COVID-19;

6. Seguire le indicazioni dell'operatore di centrale;

7. Se la vittima non è cosciente e non respira o non respira normalmente, o in caso di dubbi sulla

diagnosi di arresto cardiaco, iniziare le compressioni toraciche senza ventilazioni, mettendo le mani

al centro del torace e applicando una pressione verso il basso con profondità di 5-6 cm e frequenza

di 100-120 min, senza interruzioni;

8. Continuare la rianimazione cardio-polmonare con sole compressioni, se indicata, fino all'arrivo

dell'ambulanza, seguendo le istruzioni pre-arrivo della centrale operativa;

9. Al termine della rianimazione, tutti i soccorritori devono rimuovere i DPI in sicurezza per evitare

l'auto-contaminazione, lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone o con gel per le mani a

base di alcool;

10. Si raccomanda inoltre di lavare gli indumenti appena possibile stando attenti a non contaminare gli

ambienti e le persone vicine (anche in seguito all'evento ad es. presso il proprio domicilio). Si

raccomanda di prendere contatto con le autorità sanitarie per ulteriori suggerimenti {Uffici di Igiene

di riferimento della propria AUSL, medico di base, numeri telefonici dedicati, ad es. 1500).

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ALLEGATO VI

ISTRUZIONI: COME LAVARSI LE MANI

Come lavarsi le mani con acqua e sapone? LAVA LE MANI CON ACQUA E SAPONE, SOLTANTO SE VISIBILMENTE

SPORCHE! ALTRIMENTI, SCEGLI LA SOLUZIONE ALCOLICA!

@ Durata dell'intera procedura: 40-60 secondi

Bagna le mani con l'acqua

il palmo destro sopra 11 dorso sinistro intrecciando le

dita tra loro e viceversa

frizione rotazionale del pollice si111stro stretto nel

palmo destro e viceversa

9 / ,_

� asciuga accuratamente con

una salvietta monouso

applica una quantità di sapone sufficiente per coprire tutta la

superficie delle mani

palmo contro palmo intrecciando le dita tra loro

1

frizione rotazionale. in avanti ed 111dietro con le dita della mano destra strette tra loro

nel palmo sinistro e viceversa

usa la salvietta per chiudere 11 rubinetto

friziona le mani palmo contro palmo

dorso delle dita contro 11 palmo opposto tenendo le

dita strette tra loro

11

Risciacqua le marn con l'acqua

.. una volta asciutte. le tue manr sono sicure

WORLD ALLIANCE /orPATIENT SAFETY

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Come frizionare le mani con la soluzione alcolica?

USA LA SOLUZIONE ALCOLICA PER L'IGIENE DELLE MANI' LAVALE CON ACQUA E SAPONE SOLTANTO SE VISIBILMENTE SPORCHE'

(D) Durata dell'intera procedura 20·30 second, <2·"

-----'-----'-t"'-----'-----'--J Versare nel palmo della mano una quantità d1 so!uzione

sufficiente per coprire tutta la superlicie delle mani frizionare le marn palmo

contro palmo

5

l 11 palmo destro sopra 11 dorso sinistro intrecciando le dita tra

loro e viceversa

6

frizione rotazionale del pollice sinistro stretto nel palmo

destro e viceversa

palmo centro palmo intrecciando le dita tra loro

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dorso delle dita contro 11 palmo opposto tenendo le dita strette

tra loro

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destra strette tra !oro nel palmo sinistro e viceversa

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ALLEGATO VII

ISTRUZIONI:

USO CORRETTO DELLA MASCHERINA CHIRURGICA

11 UJSS3

CORONAVIRUS 2019:

USO CORRETTO DELLA MASCHERINA

CHIRURGICA

A cosa serve la mascherina?

La mascherina chirurgica riduce la trasmissione del microbi che vengono trasportati dalle goccioline emesse quando si tossisce, si starnutisce o cl si soffia Il naso, svolgendo una

funzione di barriera meccanica.

Come usarla correttamente? Le 7 regole!

1. Prima di Indossarla, lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone oppure consoluzione ldroalcollca

2. Far aderire bene la mascherina al volto In modo che non cl sia spazio libero tra ilbordo della mascherina e la pelle

3. Mentre si Indossa la mascherina, evitare di toccarla con le mani per non rischiare dicontaminarla oppure di contaminarsi le mani

4. Se la mascherina si Inumidisce, è necessario cambiarla perché Il tessuto di cui è fatta svolge un'efficace funzione di barriera solo quando è asciutto

5. Per togliersi la mascherina, afferrarla per le stringhe o gli elastici evitando di toccarela parta a contatto con il viso, per evitare di contaminarsi le mani con eventuali goccioline depositatesi sulla mascherina

6. Dopo essersi tolti la mascherina, gettarla lmmedlatemente In un sacchettoImpermeabile; evitare di lasciarla In giro o di porla a contatto con oggeW e superfici per non contaminare l'ambiente

7. Dopo aver gettato la mascherina, lavarsi accuratamente le mani con acqua e saponeoppure con soluzione ldroalcollca; non toccare Il proprio corpo, gli oggeW o le superfici circostanti finché non cl al è lavati le mani.

RICORDA: La mascherina chirurgica è efficace solo se usata In modo appropriato, altrimenti rischia di essere controproducente diventando un ricettacolo di patogeni e favorendo la

trasmissione!

La mascherina chirurgica è raccomandata esclusivamente nei seguenti casi:

1. se si hanno sintomi respiratori, per proteggere le altre persone2. se si sta a stretto contatto con una persona che presenta sintomirespiratori, per proteggere se stessi.

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ALLEGATO VIII

ISTRUZIONI OPERATIVE PER RIMUOVERE I GUANTI

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ALLEGATO IX

CHECK LIST DI VERIFICA DELLE MISURE ADOTTATE

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Rif. Punti Protocollo

1 - INFORMAZIONE

L'ateneo, attraverso te modalità più idonee ed efficaci, informa tutti i lavoratori e chiunque entri in sedi IUAV circa

le disposizioni delle Autorità, consegnando e/o affiggendo all'ingresso e nei luoghi maggiormente visibili dei locali, appositi depliants informativi. In particolare, le informazioni riguardano:

2 - MODALITA' DI

INGRESSO

Misurazione Temperatura

EMERGENZA CORONAVIRUS 2020

CHECK LIST DI VERIFICA

SEDE/AREA ______________ _

REQUISITI DA VERIFICARE/DOMANDE POSSIBILI NON

APPLICABILE

SPECIFICHE DEL PROTOCOLLO ANTI-CONTAGIO

L'obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37 ,5 °C) o altri sintomi influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e l'autorità sanitaria.

La consapevolezza e l'accettazione del fatto di non poter fare ingresso o di poter permanere in sede IUAV e di doverlo dichiarare tempestivamente laddove, anche successivamente all'ingresso, sussistano le condizioni di pericolo (sintomi di influenza, temperatura, provenienza da zone a rischio o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, ecc.) in cui i prowedimenti dell'Autorità impongono di informare il medico di famiglia e l'Autorità sanitaria e di rimanere al proprio domicilio.

L'impegno a rispettare tutte le disposizioni delle Autorità e del datore di lavoro nel fare accesso in sede IUAV (in particolare, mantenere la distanza di sicurezza, osservare le regole di igiene delle mani e tenere comportamenti corretti sul piano dell'iqiene).

L'impegno a informare tempestivamente e responsabilmente il datore di lavoro della presenza di qualsiasi sintomo influenzale durante l'espletamento della prestazione lavorativa, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti.

SPECIFICHE DEL PROTOCOLLO ANTI-CONTAGIO

Misurazione Temperatura

Il personale, prima dell'accesso al luogo di lavoro potrà essere sottoposto

al controllo della temperatura corporea. Se tale temperatura risulterà superiore ai 37 ,5° , non sarà consentito l'accesso ai luoghi di lavoro. Le persone in tale condizione - nel rispetto delle indicazioni riportate in nota -

NOTE

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Rlf. Punti Protocollo REQUISITI DA VERIFICARE/DOMANDE POSSIBILI

saranno momentaneamente isolate e fornite di mascherine non dovranno recarsi al Pronto Soccorso e/o nelle infermerie di sede, ma dovranno contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire

le sue indicazioni.

L' ingresso in sede IUAV di lavoratori già risultati positivi all'infezione da

COVID 19 dovrà essere preceduto da una preventiva comunicazione avente ad oggetto la certificazione medica da cui risulti la "awenuta

negativizzazione" del tampone secondo le modalità previste e rilasciata dal dipartimento di prevenzione territoriale di competenza

NON

APPLICABILE NOTE

Nota: La rilevazione in tempo reale della temperatura corporea costituisce un trattamento di dati personali e, pertanto, deve avvenire ai sensi della disciplina privacy vigente. A tal fine si suggerisce di: 1) rilevare a temperatura e non registrare il dato acquisto. È possibile identificare l'interessato e registrare il superamento della soglia di temperatura solo qualora sia necessario adocumentare le ragioni che hanno impedito l'accesso ai locali di ateneo; 2) fornire l'informativa sul trattamento dei dati personali. Si ricorda che l'informativa può omettere leinformazioni di cui l'interessato è già in possesso e può essere fornita anche oralmente. Quanto ai contenuti dell'informativa, con riferimento alla finalità del trattamento potrà essereindicata la prevenzione dal contagio da COV/O-19 e con riferimento alla base giuridica può essere indicata l'implementazione dei protocolli di sicurezza anti-contagio ai sensi dell'art.art. 1, n. 7, /ett. d) del DPCM 11 marzo 2020 e con riferimento alla durata dell'eventuale conservazione dei dati si può fare riferimento al termine dello stato d'emergenza; 3) definirele misure di sicurezza e organizzative adeguate a proteggere i dati.Il datore di lavoro informa preventivamente il personale, e chi intende fare ingresso in ateno, della preclusione dell'accesso a chi, negli ultimi 14 giomi, abbia avuto contatti con soggettirisultati positivi al COVID-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell'OMS.Qualora si richieda il rilascio di una dichiarazione attestante la non provenienza dalle zone a rischio epidemiologico e l'assenza di contatti, negli ultimi 14 giorni, con soggetti risultatipositivi al COVID-19, si ricorda di prestare attenzione alla disciplina sul trattamento dei dati personali, poiché l'acquisizione della dichiarazione costituisce un trattamento dati. A tal fine, si applicano le indicazioni di cui alla precedente nota n. 1 e, nello specifico, si suggerisce di raccogliere solo i dati necessari, adeguati e pertinenti rispetto alla prevenzione del contagio da COVID-19.Ad esempio, se si richiede una dichiarazione sui contatti con persone risultate positive al COVID-19, occorre astenersi dal richiedere informazioni aggiuntive in merito alla personarisultata positiva. Oppure, se si richiede una dichiarazione sulla provenienza da zone a rischio epidemiologico, è necessario astenersi dal richiedere informazioni aggiuntive in merito alle specificità dei luoghi.

Rif. Punti Protocollo

3 - MODALITA' DI

ACCESSO DEI

FORNITORI ESTERNI

REQUISITI DA VERIFICARE/DOMANDE POSSIBILI

SPECIFICHE DEL PROTOCOLLO ANTI-CONTAGIO

NON

APPLICABILE NOTE

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Rlf. Punti Protocollo REQUISITI DA VERIFICARE/DOMANDE POSSIBILI NON

NOTE APPLICABILE

Per l'accesso di fornitori esterni individuare procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale in forza nei reparti/uffici coinvolti.

Se possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi: non è consentito l'accesso agli uffici per nessun motivo.

Per le necessarie attività di approntamento delle attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza di un metro.

Per fornitori/trasportatori e/o altro personale esterno individuare/installare servizi igienici dedicati, prevedere il divieto di utilizzo di quelli del personale dipendente e garantire una adeguata pulizia giornaliera.

Va ridotto, per quanto possibile, l'accesso ai visitatori; qualora fosse necessario l'ingresso di visitatori esterni (impresa di pulizie, manutenzione ... ), gli stessi dovranno sottostare a tutte le regole di ateneo, ivi comprese quelle per l'accesso ai locali.

Ove presente un servizio di trasporto organizzato dall'ateneo va garantita e rispettata la sicurezza dei lavoratori lungo ogni spostamento.

Le norme del presente Protocollo si estendono alle aziende in appalto che possono organizzare sedi e cantieri permanenti e prowisori all'interno dei siti e delle aree di ateneo.

4-PULIZIA ESPECIFICHE DEL PROTOCOLLO ANTI-CONTAGIO

SANIFICAZIONE

L'ateneo assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svaao.

Nel caso di presenza di una persona con COVID-19 all'interno dei locali, si procede alla pulizia e sanificazione dei suddetti secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute nonché alla loro ventilazione.

Occorre garantire la pulizia a fine turno e la sanificazione periodica di tastiere, schermi touch, mouse con adeguati detergenti.

5 -PRECAUZIONI

IGIENICHE SPECIFICHE DEL PROTOCOLLO ANTI-CONTAGIO

PERSONALI

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Rlf. Punti Protocollo REQUISITI DA VERIFICARE/DOMANDE POSSIBILI NON

NOTE APPLICABILE

È obbligatorio che le persone presenti in sede adottino tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani.

L'ateneo mette a disposizione idonei mezzi detergenti per le mani.

È raccomandata la frequente pulizia delle mani con acqua e sapone.

I detergenti per le mani di cui sopra devono essere accessibili a tutti i lavoratori anche grazie a specifici dispensar collocati in punti facilmente individuabili.

6 -DISPOSITIVI DI PROTEZIONE SPECIFICHE DEL PROTOCOLLO ANTI-CONTAGIO

INDIVIDUALE

Le mascherine dovranno essere utilizzate in conformità a quanto previsto dalle indicazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità.

Qualora il lavoro imponga di lavorare a distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è comunque necessario l'uso delle mascherine, e altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, etc ... ) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie.

nella declinazione delle misure del Protocollo all'interno dei luoghi di lavoro sulla base del complesso dei rischi valutati e, a partire dalla mappatura delle diverse attiv

i

tà dell'ateneo, si adotteranno i DPI idonei. E' previsto, per tutti i lavoratori che condividono spazi comuni, l'utilizzo di una mascherina chirurgica, come del resto normato dal DL n. 9 (art. 34) in combinato con il DLn.18(art16c.1l

7 - GESTIONE SPAZI SPECIFICHE DEL PROTOCOLLO ANTI-CONTAGIO

COMUNI

L'accesso agli spazi comuni è contingentato, con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta all'interno di tali spazi e con il mantenimento della distanza di sicurezza di 1 metro tra le persone che li occupano. Occorre garantire la sanificazione periodica e la pulizia giornaliera, con appositi detergenti dei locali ristoro, delle tastiere dei distributori di bevande e snack.

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Rif. Punti Protocollo REQUISITI DA VERIFICARE/DOMANDE POSSIBILI NON

NOTE APPLICABILE

8 - ORGANIZZAZIONE SPECIFICHE DEL PROTOCOLLO ANTI-CONTAGIO

Disporre la chiusura di tutti i servizi dei quali è possibile il funzionamento mediante il ricorso allo smart work, o comunque, a distanza.

Assicurare un piano di turnazione dei dipendenti con l'obiettivo di diminuire al massimo i contatti.

Sono sospese e annullate tutte le trasferte/viaggi di lavoro nazionali e internazionali, anche se già concordate o organizzate.

9-GESTIONE ENTRATA E USCITA SPECIFICHE DEL PROTOCOLLO ANTI-CONTAGIO

DEI DIPENDENTI

Si favoriscono orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni.

Dove è possibile, occorre dedicare una porta di entrata e una porta di uscita da questi locali e garantire la presenza di detergenti segnalati da apposite indicazioni.

10 -SPOSTAMENTI

INTERNI, RIUNIONI, SPECIFICHE DEL PROTOCOLLO ANTI-CONTAGIO

EVENTI INTERNI E

FORMAZIONE

Gli spostamenti all'interno delle sedi devono essere limitati al minimo indispensabile e nel rispetto delle indicazioni di ateneo.

Non sono consentite le riunioni in presenza. Laddove le stesse fossero connotate dal carattere della necessità e urgenza, nell'impossibilità di collegamento a distanza, dovrà essere ridotta al minimo la partecipazione necessaria e, comunque, dovranno essere garantiti il distanziamento interpersonale e un'adeguata pulizia/areazione dei locali.

Sono sospesi e annullati tutti gli eventi interni e ogni attività di formazione in modalità in aula, anche obbligatoria, anche se già organizzati; è comunque possibile, qualora l'organizzazione lo permetta, effettuare la formazione a distanza, anche per i lavoratori in smart work.

Il mancato completamento dell'aggiornamento della formazione professionale e/o abilitante entro i termini previsti per tutti i ruoli/funzioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dovuto all'emergenza in corso e auindi oer causa di forza maçiçiiore, non comoorta l'imoossibilità a

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Rlf. Punti Protocollo

11 - GESTIONE DI UNA PERSONA SINTOMATICA IN SEDE IUAV

12 - SORVEGLIANZA

REQUISITI DA VERIFICARE/DOMANDE POSSIBILI

continuare lo svolgimento dello specifico ruolo/funzione (a titolo esemplificativo: l'addetto all'emergenza, sia antincendio, sia primo soccorso, può continuare ad intervenire in caso di necessità; il carrellista può continuare ad operare come carrellista).

SPECIFICHE DEL PROTOCOLLO ANTI-CONTAGIO

Nel caso in cui una persona presente sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria quali la tosse, lo deve dichiarare immediatamente al proprio responsabile, si dovrà procedere al suo isolamento in base alle disposizioni dell'autorità sanitaria e a quello degli altri presenti dai locali, l'ateneo procede immediatamente ad avvertire le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il COVID-19 forniti dalla Regione o dal Ministero della Salute. L'ateneo collabora con le Autorità sanitarie per la definizione degli eventuali "contatti stretti" di una persona presente in sede che sia stata riscontrata positiva al tampone COVID-19. Ciò al fine di permettere alle autorità di applicare le necessarie e opportune misure di quarantena. Nel periodo dell'indagine, l'ateneo potrà chiedere agli eventuali possibili contatti stretti di lasciare cautelativamente la sede, secondo le indicazioni dell'Autorità sanitaria. li lavoratore al momento dell'isolamento, deve essere subito dotato ove già non lo fosse, di mascherina chirurgica

SANITARIA /MEDICO I SPECIFICHE DEL PROTOCOLLO ANTI-CONTAGIO COMPETENTE / RLS

La sorveglianza sanitaria deve proseguire rispettando le misure igieniche contenute nelle indicazioni del Ministero della Salute (cd. Decalogo).

Vanno privilegiate, in questo periodo, le visite preventive, le visite a richiesta e le visite da rientro da malattia. La sorveglianza sanitaria periodica non va interrotta, perché rappresenta una ulteriore misura di prevenzione di carattere generale: sia perché può intercettare possibili casi e sintomi sospetti del contagio, sia per l'informazione e la formazione che il medico competente può fornire ai lavoratori per evitare la diffusione del cont�o.

Nell'integrare e proporre tutte le misure di regolamentazione legate al COVID-19 il medico competente collabora con il datore di lavoro e le RLS/RLST.

NON APPLICABILE NOTE

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Rif. Punti Protocollo

13-

AGGIORNAMENTO

DEL PROTOCOLLO

Data

REQUISITI DA VERIFICARE/DOMANDE POSSIBILI

Alla ripresa delle attività, è opportuno che sia coinvolto il medico competente per le identificazioni dei soggetti con particolari situazioni di fragilità e per il reinserimento lavorativo di soggetti con pregressa infezione da COVID 19. 11 medico competente segnala all'ateneo situazioni di particolare fragilità e patologie attuali o pregresse dei dipendenti e l'ateneo provvede alla loro tutela nel Rispetto della privacy il medico competente applicherà le indicazioni delle Autorità Sanitarie.

SPECIFICHE DEL PROTOCOLLO ANTI-CONTAGIO

È costituito un Comitato per l'applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione con la partecipazione delle RLS.

Il Comitato

RSPP

RLS

Altro

NON

APPLICABILE

Firme

NOTE

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Page 46: PROTOCOLLO DI SICUREZZA ANTI-CONTAGIO Università luav di ...€¦ · Pag. 2 di 45 . ALLEGATI: N. I Il lii IV V VI VII VIII IX I u A V COVID-19: PROTOCOLLO DI SICUREZZA ANTI-CONTAGIO