openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
-
Upload
openp2pdesignorg -
Category
Documents
-
view
217 -
download
0
Transcript of openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
1/116
o p e n p 2 p d e s i g n . o r g _ 1 . 1
D e s i g n f o r C o m p l e x i t y
M a s s i m o M e n i c h i n e l l i
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
2/116
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
3/116
O p e n
D e s i g n
P e e r - t o - P e e r
S e r v i c e
C o m m u n i t y
C o - c r e a t i o n
L o c a l
C o m m u n i t y - b a s e d
S e l f - o r g a n i z a t i o n
C o m p l e x i t y
E n a b l e r
P l a t f o r m
M e t h o d o l o g y
B u s i n e s s
S u s t a i n a b i l i t y
L o c a l i t y
R e s e a r c h
S o c i a l N e t w o r k
W e b 2 . 0
C r o w d s o u r c i n g K n o w l e d g e E c o n o m y
I n s t i t u t i o n s
A c t i v i t y
S o c i a l I n n o v a t i o n
T e c h n o l o g y
P r o d u c t
H a r d w a r e
S o f t w a r e
P a r t i c i p a t i o n
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
4/116
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
5/116
o p e n p 2 p d e s i g n . o r g _ 1 . 1
M a s s i m o M e n i c h i n e l l i
en Castellano:
openp2pdesign.org
in English:
openp2pdesign.orgin Italiano
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
6/116
o p e n p 2 p d e s i g n . o r g _ 1 . 1
i n I t a l i a n o
M a s s i m o M e n i c h i n e l l i
S o m e R i g h t s R e s e r v e d , 2 0 0 8
h t t p : / / c r e a t i v e c o m m o n s . o r g / l i c e n s e s / b y - n c - s a / 3 . 0 /
S c r i t t o e p r o g e t t a t o d a M a s s i m o M e n i c h i n e l l i
c o n S c r i b u s , O p e n O f f i c e , G i m p , I n k s c a p e , U b u n t u
A n i v e r s , F o n t i n , F o n t i n S a n s T y p e f a c e s : J o s B u i v e n g a
h t t p : / / w w w . j o s b u i v e n g a . d e m o n . n l
U n a c o p i a d i q u e s t o l i b r o e d e l l e s u e v e r s i o n i i n I n g l e s e e S p a g n o l o p u e s s e r e
s c a r i c a t a q u i :
h t t p : / / w w w . o p e n p 2 p d e s i g n . o r g /
h t t p : / / w w w . s c r i b d . c o m / p e o p l e / v i e w / 9 8 4 9 3
h t t p : / / s t o r e s . l u l u . c o m / o p e n p 2 p d e s i g n
i n f o @ o p e n p 2 p d e s i g n . o r g
h t t p : / / w w w . o p e n p 2 p d e s i g n . o r g
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
7/116
I T
7
o p e n p 2 p d e s i g n . o r g _ 1 . 1
in Italiano
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
8/116
I T
8
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
9/116
I T
9
Indice
Introduzione 11
01 Design e Dimensione Locale 13
02 Design e Comunit 15
03 Design, Comunit e Free Software / Open Source / Peer-to-Peer 17
04 Design e Complessit per le Comunit 21
05 Design e Complessit verso la Sostenibilit 25
06 Comunit Open P2P 31
06.01 Una prima definizione di Comunit Open P2P 31
06.02 Una definizione lasca, tra tante classificazioni 34
06.03 Un primo elenco di Comunit Open P2P (1.1) 37
06.04 Comunit Open P2P e tipo di partecipazione 40
07 Attivit di una Comunit Open P2P e Design dei Servizi 45
07.01 Attivit di una comunit e Sistema di Attivit 45
07.02 Attivit e struttura delle Comunit Open P2P 47
07.03 Comunit Open Peer-to-Peer descritte da Sistemi di Attivit 49
07.04 Sistemi di Attivit e Design dei Servizi 51
08 Comunit Open P2P Communities e Piattaforma 55
09 Open P2P Design: il designer come facilitatore 61
10 Primi casi di un Design Open P2P 65
10.01 Design di Servizi Co-creati: il progetto Open Health di RED 66
10.02 Open Design, Open Source Software e Open Hardware: Openmoko 73
10.03 Open Design e Open Hardware: VIA OpenBook 81
11 Prime linee guida per un Open P2P Design 89
11.01 Analisi 91
11.02 Concept 91
11.03 Co-progettazione / sperimentazione / realizzazione parallele 92
11.04 Auto-organizzazione 93
12. Sviluppi futuri per Open P2P Design 98
12.01 Direzioni progettuali e di ricerca 98
12.02 Una ricerca per una disciplina sociale della conoscenza 102
Bibliografia 109
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
10/116
I T
10
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
11/116
I T
11
C o m m e n t i :
Introduzione
Questo breve libro rappresenta da un lato una versione
riassunta e multilingue della mia tesi, dall'altro una
introduzione al sito openp2pdesign.org (con il punto della
situazione per la sua versione 1.1).
Le mie linee di ricerca che stanno alla base di
openp2pdesign.org, infatti, derivano dalla tesi che ho
sviluppato dal marzo 2005 all'aprile 2006, "Reti Collaborative.
Il design per una auto-organizzazione Open Peer-to-Peer", con
il prof. Ezio Manzini come relatore, al Politecnico di Milano,
Facolt del Design. Linee di ricerca che partivano dalla
relazione tra design e dimensione locale, e quindi
progettazione per un territorio, passando per progettazione
per una comunit, e infine forme organizzative comunitarie
quali Free Software, Open Source, Peer-to-Peer e Web 2.0 (o,
riassumendo, Open Peer-to-Peer).
Questa tesi ha rappresentato una enorme opportunit di
osservare un fenomeno quale il passaggio delle forme
organizzative Open Source e Peer-to-Peer dal campo
dell'informatica e delle ICT ad un numero ben pi ampio di
campi, quando ancora il termine Web 2.0 era nei suoi primi
mesi di vita e il servizio YouTube non era ancora diventato
famoso.
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
12/116
I T
12
C o m m e n t i :
Non solo ho potuto venire a conoscenza di queste tendenze e
opportunit alla loro nascita, ma ho potuto anche iniziare a
riflettere e capire come inserirsi in queste e come imparare da
queste per interventi progettuali.
openp2pdesign.org nato per poter pubblicare, diffondere ed
approfondire la mia tesi, e per stimolare su di essa una
discussione collettiva. Si sta quindi cercando di rendere le idee
della tesi non frutto e propriet di una singola persona, ma di
elaborarle e condividerle collettivamente all'interno di una
comunit. La tesi come primo codice sorgente su cui
sviluppare la comunit. L'idea di riassumerla e di tradurla
anche in inglese e spagnolo si inserisce quindi in questa
direzione.
Questa pubblicazione rappresenta una sintesi della tesi ed una
fotografia di openp2pdesign.org ad un anno e mezzo dalla sua
nascita. Una trasposizione del formato blog nel formato libro,
nel tentativo di mantenere gli elementi pi interessanti di
entrambi i media. C' uno spazio per i commenti, e per ogni
capitolo potete trovare il link della pagina online, e quindi
lasciare un commento o leggere quelli presenti, per facilitare
una discussione collettiva su una teoria e pratica di un
Design Open Peer-to-Peer.
h t t p : / / w w w . o p e n p 2 p d e s i g n . o r g /
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
13/116
I T
13
C o m m e n t i :
h t t p : / / w w w . o p e n p 2 p d e s i g n . o r g / b l o g / a r c h i v e s / 2 4
Negli ultimi anni (dal 2000 circa in poi), il mondo del design ha
cominciato a rivolgere una crescente attenzione verso la
dimensione locale, intesa come insieme delle caratteristiche
del territorio a cui diretto il progetto (da cui parte il progetto
e a cui diretto il progetto). Il territorio degli utenti ma anche
dei progettisti: pi in generale, il territorio di tutti gli
stakeholder. Diverse iniziative sono sorte quindi a livello
europeo e nazionale, nel tentativo di ridefinire una relazione
che non mai esistita (o quasi): la relazione tra Design e
Dimensione Locale.
Prodotto della Rivoluzione Industriale e della sua Modernit, il
Design potrebbe essere preso ad esempio di come questa
abbia tentato di ridurre al minimo la complessit delle
caratteristiche locali per poterle sfruttare maggiormente. Non
a caso, nellimmaginario del designer (di prodotto) rimangono
la grande serie e le economia di scala.
Nato dallesigenza del pensiero e dellagire economico
moderno, il Design per ne segue anche i tragitti: e come
questo si sta interessando sempre maggiormente alla
dimensione locale (vuoi anche per un tentativo di gestire
meglio la globalizzazione), anche al Design richiesto un
tentativo di ideare soluzioni (e/o nuovi prodotti e servizi) a
problematiche locali.
01 Design e Dimensione Locale
D e s i g n
T e r r i t o r i o
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
14/116
I T
14
C o m m e n t i :
La dimensione locale diventa quindi il piano di azione sia per
individuare nuove opportunit commerciali che per proporre
soluzioni sostenibili (ai problemi generati dalle vecchie
opportunit). Non a caso la maggior parte dei pensieri
economici, da quelli pi comuni e accettati (ad es. sviluppo, e
quindi sviluppo locale) a quelli pi radicali e innovatori (ad es.
decrescita e quindi localismo), vedono la dimensione locale
come il luogo di ogni agire del futuro.
Conformismo o rottura radicale, non si pu prescindere dalla
dimensione locale.
Ho interesse a riflettere pi a fondo in seguito sul rapporto tra
Design ed Economia (e tra Economia e Dimensione Locale, ed
Economia e Sostenibilit): ci che mi preme far notare ora
come la relazione del Design con la Dimensione Locale stia
assumendo importanza. Ci che in particolare mi ha
interessato le maggiori possibilit di ottenere risultati per
una maggiore sostenibilit della societ.
Per capire questa relazione, potremmo costruirci una mappa
di come si sia arrivati allinteresse verso la dimensione locale
da parte di Economia, Marketing, Design, Architettura,
Urbanistica. E vedere quindi come la parola chiave di questa
mappa sia partecipazione, e quindi di come ora sia
importante la dimensione sociale e comunitaria della localit.
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
15/116
I T
15
C o m m e n t i :
h t t p : / / w w w . o p e n p 2 p d e s i g n . o r g / b l o g / a r c h i v e s / 1 0
02 Design e Comunit
Perch ci si interessa di comunit e quindi di partecipazione
al progetto per intervenire sulla dimensione locale verso la
sostenibilit? Il Design non si confrontato da anni con il
tema della sostenibilit?
Certo, il Design si confrontato a lungo con il tema della
sostenibilit, imparando da successi ed insuccessi1. La
conclusione che non basta intervenire con un semplice
redesign (o ecodesign) riducendo il numero di materiali e la
loro quantit, n proponendo servizi, che non sono poi cos
immateriali come si vorrebbe. Questi tentativi hanno infatti
avuto un effetto contrario (rebound effect), che ha portato
allaumento di prodotti e servizi offerti (e quindi allaumento
di risorse utilizzate).
La strada che ora si pensa sia pi promettente quella di
proporre (e favorire la diffusione) di stili di vita sostenibili,
basati su un utilizzo ragionato ed equo delle risorse. Stili di
vita che possono essere proposti da designer ed imprese, ma
che molto pi spesso sono gi esistenti, anche se minoritari:
poco diffusi e poco conosciuti nella societ.
1. Manzini E., Jegou F. (2003)
D e s i g n
C o m u n i t
S o s t e n i b l i t
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
16/116
I T
16
C o m m e n t i :
h t t p : / / w w w . s u s t a i n a b l e - e v e r y d a y . n e t / m a n z i n i /
Casi che Ezio Manzini chiama Comunit Creative2. Iniziative
bottom-up di auto-organizzazione (perlopi su base
comunitaria) per la messa in pratica di attivit sostenibili
nella propria dimensione locale.
Un ruolo che il Design potrebbe rivestire quindi anche quello
di favorire lemergenza e la diffusione di queste Comunit
Creative, attraverso la fornitura di prodotti, artefatti
comunicativi, servizi e strategie che permettano loro di
svolgere le proprie attivit con successo. Ma come pu il
Design relazionarsi ad una comunit, dato che non ha,tradizionalmente, una tale esperienza?
Si potrebbe imparare qualcosa da Architettura, Urbanistica e
Web Design, discipline che tradizionalmente hanno preso in
considerazione la partecipazione ai processi progettuali.
Ci si auspica quindi che il Design apprenda a relazionarsi con
la complessit delle comunit e della loro dimensione locale,
osservando quelle discipline e quei casi che sono riusciti a
farlo con successocome ad esempio anche le comunit Open
Source, P2P e simili
2. Manzini E. (2006)
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
17/116
I T
17
C o m m e n t i :
h t t p : / / w w w . o p e n p 2 p d e s i g n . o r g / b l o g / a r c h i v e s / 1 1
03 Design, Comunit e Free Software /Open Source / P2P
Perch il Design dovrebbe imparare da Free Software, Open
Source e P2P come relazionarsi ad una comunit?
Perch le comunit Free Software, Open Source e P2P hanno
sviluppato forme organizzative e principi che hanno
dimostrato di permettere una auto-organizzazione ottimale su
base comunitaria, riuscendo a raggiungere dimensionipotenzialmente elevate. Hanno sviluppato, cio, un approccio
alla dimensione comunitaria che ha dimostrato la propria
validit. Per questo motivo, i loro principi e le loro forme
organizzative sono stati adottati esplicitamente anche in
numerosi altri ambiti, e vi sono stati anche casi che, anche se
non ispirati direttamente, presentano forme organizzative e
principi da esse derivanti. Dato il loro successo, infatti, si diffuso un interesse generale verso forme collaborative su
base comunitaria; interesse che a portato alla scoperta anche
di alcuni casi antecedenti al fenomeno Free Software, Open
Source e P2P ma che presentano alcuni elementi in comune.
Tutti questi casi (ispirati, derivanti ed antecedenti) possono
essere raggruppati, almeno temporaneamente, in Comunit
D e s i g n
C o m u n i t
F r e e S o f t w a r e
O p e n S o u r c e
P e e r - t o - P e e r
O p e n P 2 P
C o m m u n i t i e s
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
18/116
I T
18
C o m m e n t i :
Open P2P, comunit caratterizzate da una partecipazione
aperta (Open) e paritaria (P2P). La classificazione di tutti
questi casi infatti un tema delicato, in continua ridefinizione
(arrivando anche sino al Crowdsourcing e al Web 2.0).Da questo successo, da un lato, una ulteriore prova che la
forma organizzativa comunitaria sia promettente, e dallaltro
lato la prova che vi siano elementi per portare queste forme
organizzative anche a comunit con dimensioni elevate,
riuscendo cos a costruire reti collaborative, sia brevi che
lunghe, con maggiori probabilit di diffusione e successo
allinterno della societ. Sono infatti modelli che hanno
dimostrato una certa scalabilit: anzi, sono forse gli unici
modelli di partecipazione che riescono a funzionare con
successo con un numero potenzialmente elevato di
partecipanti. E maggiore il numero di partecipanti, maggiore
le probabilit di successo e la rapidit nellottenerlo.
Si pu quindi ipotizzare che questi modelli organizzativi e i
loro principi potrebbero essere utilizzati per supportare e
diffondere le attivit delle Comunit Creative (o, in generale,
per comunit). Inoltre, user-generated content ed iniziative
commerciali basate su comunit rappresentano ora grandi
opportunit di business (come YouTube, per esempio), e
quindi una ridefinizione del ruolo del Design potrebbe portarlo
a nuove opportunit commerciali.
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
19/116
I T
19
C o m m e n t i :
Lidea quindi non solo di portare pratiche e principi Open
P2P allinterno del processo progettuale, ma di diffonderli
nella societ attraverso il processo progettuale. Forme
organizzative e principi Open P2P come strumento e comeoggetto di progettazione per il supporto alle Comunit
Creative (o, in generale, ad una comunit). Casi in cui si
tentato di portare la filosofia Open P2P allinterno del processo
progettuale non sono mancati (anche se questo un processo
in continua ridefinizione); ma ora ci si propone di utilizzare il
progetto per la diffusione della filosofia Open P2P allinterno
della societ, se non altro in quegli ambiti che ne potrebberogiovare maggiormente.
A questo punto sappiamo dove il Design possa attingere
informazioni ed expertise per rapportarsi ad una comunit.
Ma una comunit una entit complessa, un sistema
complesso vero e proprio. E se le sue dimensioni aumentano
notevolmente, questa dimensione complessa non pu non
essere considerata.
Come ci si rapporta, progettualmente, a comunit che
possono avere un alto numero di partecipanti? Come ci si
rapporta alla complessit di una comunit?
E quindi, in generale, come un progettista si dovrebbe
rapportare con la complessit?
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
20/116
I T
20
C o m m e n t i :
Ed in questa direzione proprio il fenomeno Free Software e
Open Source potrebbe esserci di aiuto
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
21/116
I T
21
C o m m e n t i :
h t t p : / / w w w . o p e n p 2 p d e s i g n . o r g / b l o g / a r c h i v e s / 1 2
04 Design e Complessit per leComunit
Perch il Design dovrebbe imparare a relazionarsi alla
complessit?
Perch il territorio e le comunit che in esso vivono sono
caratterizzate da una tale complessit che un processo
progettuale ad essi dedicato deve tenerne conto, se si vuole
che abbia dei risultati con maggiori probabilit di successo. Lacomprensione della Complessit, per un progettista, significa
progettare nella e per la Complessit3. Quindi, nella e per la
complessit di una comunit e del territorio in cui si inserisce.
La relazione tra Design e Complessit rappresenta un campo
di studio estremamente affascinante, che sta muovendo i suoi
primi passi: le Teorie della Complessit sono relativamenterecenti e sussiste nella societ (e quindi anche nella comunit
del progetto) una mentalit pi vicina alla riduzione della
complessit, che alla sua valorizzazione. Potremmo passare
molto tempo quindi prima di comprendere come affrontare la
complessit di una comunit, ma per fortuna dal fenomeno
3. Pizzocaro S. (2004)
D e s i g n
D e s i g n d e i S e r v i z i
F r e e S o f t w a r e
Open Source
C o m p l e s s i t
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
22/116
I T
22
C o m m e n t i :
del Free Software / Open Source ci viene in aiuto una
considerazione molto importante. Secondo Ko Kuwabara4
infatti la comunit di Linux ha avuto successo perch
riuscita ad affrontare la complessit senza ridurla, attraverso
la propria complessit intrinseca. Le forme organizzative
Open P2P sono quindi potenzialmente adatte a gestire la
complessit.
Possono esserci molti insegnamenti da trarre dal fenomeno
Free Software / Open Source, ma questo forse il pi
importante. Da un lato, una ulteriore prova della validit
della forma organizzativa e dei principi Open P2P, che
permettono una gestione promettente della complessit.
Dallaltro lato, mostrano come non sia poi cos distante il
Design dalla Complessit, se apprender a rapportarsi ad essa
dalle comunit Open P2P.
Ma come possibile legare il Design alle Comunit Open P2P,
tenendo conto della loro complessit? Sintetizzando, le
Comunit Open P2P si caratterizzano attorno ad una attivit
principale. Fortunatamente, una attivit pu essere
considerata con una visione sistemica attraverso la Teoria
dellAttivit, che a sua volta stata collegata al Design dei
Servizi da Daniela Sangiorgi5 (si veda il capitolo 07).
4. Kuwabara K. (2000)
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
23/116
I T
23
C o m m e n t i :
h t t p : / / w w w . m e d i a d i g i t a l i . p o l i m i . i t / d d d / d d d _ 0 7 / n u m e r o / w _ a r t i c o l i / 7 2 _ 0 5 _ s a n g i o r g i . p d f
Lapproccio alla Complessit, per un intervento progettuale,
non necessario solo per comunit o territorio, ma
auspicabile per ogni ambito di progetto. Ad esempio ogni
prodotto, in tutto il suo ciclo di vita, ha relazioni con la
dimensione sociale (chi lo progetta, produce, vende,
distribuisce, utilizza) e la dimensione locale (dove queste
persone agiscono e da dove provengono le risorse che
permettono loro di farlo). Comprendere queste relazioni
nascoste pu portare a sviluppare progetti (prodotti, artefatti
comunicativi, servizi, strategie) con maggiori probabilit di
sostenibilit e successo commerciale.
Per questo motivo strategica la relazione tra Design e
complessit. Inoltre, la realizzazione della esistenza della
dimensione della Complessit non solo utile nello sviluppo di
un progetto (e quindi del Design), ma anche nellottica della
Sostenibilit.
5. Sangiorgi D. (2004)
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
24/116
I T
24
C o m m e n t i :
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
25/116
I T
25
C o m m e n t i :
h t t p : / / w w w . o p e n p 2 p d e s i g n . o r g / b l o g / a r c h i v e s / 1 3
05 Design e Complessit verso laSostenibilit
Perch la comprensione della Complessit pu essere utile per
la comprensione della Sostenibilit? Perch la mancata
comprensione della insostenibilit della societ attuale
anche un problema di mancata comprensione della
complessit dei sistemi naturali, sociali ed economici in cui
viviamo.
Il tentativo di riduzione (o di sopravvalutazione) della
Complessit nato con la Modernit, che lo ha applicato ai
sistemi sociali, ambientali e territoriali (portandoci verso
linsostenibilit). Per Rullani6 infatti la Modernit (e in special
modo la programmazione della grande impresa fordista)
genera ambienti artificiali a complessit ridotta, che hanno il
pregio di rendere controllabili i comportamenti degli agenti.E una modernit che procede riducendo la complessit del
mondo umano e sociale ha pochissimi punti di contatto con la
nozione di territorio, inteso come sintesi sedimentata in un
luogo, di storia, cultura e di relazioni tra gli uomini e
lecosistema.
06. Rullani E. (2002)
M o d e r n i t
S o s t e n i b i l i t
C o m p l e s s i t
D e s i g n
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
26/116
I T
26
C o m m e n t i :
Nella teoria e nella pratica delleconomia moderna, il
territorio di fatto scomparso; al suo posto spazi artificiali,
privi di complessit e posti a disposizione del calcolo di
convenienza. Un territorio senza complessit un territorio
senza qualit, uno dei tanti luoghi (o nonluoghi7),
addensamenti o rarefazioni prodotte dallalgoritmo di
calcolo. Se il Design si interessa di territorio (per la sua
qualit), deve affrontare questa complessit.
Questa strategia riduzionista ha mostrato nel corso degli anni
di essere efficace solo nel breve termine, aumentando invece
problemi ed effetti secondari nel lungo termine, soprattutto in
termini di impatto sostenibile. Di fatto, persiste una tendenza
maggioritaria a considerare la sostenibilit in maniera
riduzionista, ricercando singole soluzioni pratiche e
tecnologiche a singoli problemi, e non soluzioni sistemiche
per la complessit del sistema sociale.
Emerge tuttavia una consapevolezza dellimportanza di
affrontare la complessit rivalutando la dimensione locale
come il luogo specifico di ogni azione per il raggiungimento
della sostenibilit. La complessit della societ attuale e degli
ecosistemi in cui risiede richiedono la comprensione delle
7. Aug M. (1992)
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
27/116
I T
27
C o m m e n t i :
h t t p : / / w w w . f i s h e r y c r i s i s . c o m / c o r a l 7 . h t m l
interrelazioni sottostanti alla scala locale e a quella globale.
Per capire a che risultati le pratiche economiche (e quindi
anche progettuali) attuali ci stiano portando, bisogna infatti
comprendere le connessioni nascoste tra le dimensionieconomiche, sociali ed ambientali, e i cicli di retroazione che
generano. La sostenibilit, a livello locale e globale, ha una
dimensione complessa ineludibile.
La nostra societ, la nostra economia, e gli ecosistemi in cui
viviamo (e da cui traiamo risorse) sono sistemi complessi, che
interagiscono a vicenda; la mancata comprensione delle loro
connessioni (e quindi della loro complessit) porta alla
mancata comprensione delle iniziative realmente necessarie
per il raggiungimento della sostenibilit.
In un sistema complesso, le connessioni tra tutti gli elementi
del sistema rappresentano larchitettura che lo sostiene e ne
permette la sopravvivenza. Leliminazione di anche un solo
elemento, pu provocare effetti a catena, sino a portare al
collasso dellintero sistema (in un ecosistema, ad esempio,
tutti gli esseri viventi presenti in esso). E quindi la stessa cosa
avviene anche nel sistema sociale e nel sistema economico:
ogni azione (anche progettuale) deve essere pensata senza
sopravvalutare la complessit e le connessioni tra gli elementi.
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
28/116
I T
28
C o m m e n t i :
h t t p : / / w w w . f i r s t m o n d a y . o r g / i s s u e s / i s s u e 4 _ 8 / m o g l e n / i n d e x . h t m l
h t t p : / / b l o g . p 2 p f o u n d a t i o n . n e t
h t t p : / / w w w . f r e e o s . c o m / a r t i c l e s / 4 1 3 3 /
h t t p : / / w w w . n y t i m e s . c o m / 2 0 0 5 / 1 0 / 1 5 / o p i n i o n / 1 5 r o b b . h t m l ? e x = 1 2 8 7 0 2 8 8 0
0 & e n = c 6 2 7 4 2 c 4 6 6 b 5 e d 1 e & e i = 5 0 8 8 & p a r t n e r = r s s n y t & e m c = r s s
h t t p : / / w w w . t i m b o u c h e r . c o m / j o u r n a l / 2 0 0 6 / 1 1 / 0 5 / t e x a s - b o r d e r - w a t c h - w e b s i t e /
In queste connessioni tra sistema sociale, economico e
naturale, vive il designer e quindi agisce il Design, che pu
forse imparare dalle Comunit Open P2P come gestire questa
molteplicit di elementi e direzioni. La diversit il carattere
distintivo della natura e il fondamento della stabilit
ecologica, e le comunit Open P2P presentano pratiche in
grado di valorizzare la diversit dei propri partecipanti
riuscendo a costruire una intelligenza collettiva, basata su un
apprendimento reciproco e quindi aperto e tollerante.
Forme organizzative e principi Open P2P sono s ben definiti,
ma ancora molto laschi e malleabili, tant che c chi crede
siano un esempio di Anarchia, di Comunismo, di Capitalismo
puro, che non siano Comunismo (o quasi), oppure un
fenomeno radicalmente differente, da studiare in profondit.
quindi possibile studiare come modificare e applicare
queste forme organizzative comunitarie, che possono
assumere differenti forme: proprio la loro flessibilit ne ha
causato la diffusione ad altri ambiti. Quindi potremmo
utilizzare forme organizzative Open P2P per diffondere attivit
discutibili come attivit militari, attivit di controllo, o attivit
che, aumentate di scala, aumentano il loro inquinamento e il
divario tra ricchi e poveri (rappresentando una prospettiva
futura inquietante).
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
29/116
I T
29
C o m m e n t i :
h t t p : / / w w w . b o i n g b o i n g . n e t / 2 0 0 5 / 0 1 / 0 5 / b i l l - g a t e s - f r e e - c u l t . h t m l
h t t p : / / w w w . w i r e d . c o m / c u l t u r e / l i f e s t y l e / n e w s / 2 0 0 5 / 0 1 / 6 6 2 0 9
h t t p : / / w w w . t h e o n i o n . c o m / c o n t e n t / n e w s / c h a n e l _ d e v e l o p s _ d u r a b l e _ l o w _ c o s t
h t t p : / / w w w . n e x t b i l l i o n . n e t / b l o g s / 2 0 0 7 / 0 1 / 2 3 / b o p - s p o o f e d - b y - t h e - o n i o n
Oppure potremmo utilizzare per diffondere attivit sostenibili
dal punto di vista sociale, economico ed ambientale.
Possiamo vedere queste forme organizzative come una
scatola: hanno una forma (valori e pratiche organizzative), ma
il contenuto che d loro un senso ed una direzione.
Contenuto che deve s essere adatto alla forma della scatola,
ma abbiamo visto che questa abbastanza flessibile: occorre
quindi decidere quali contenuti utilizzare. Vista la capacit
queste forme di gestire la complessit, possibile scegliere di
utilizzarle per entit complesse come il territorio e la
sostenibilit e quindi per un Design ad esse diretto.
Design, Dimensione Locale, Open Source, P2P, Web 2.0, ecc.
sono quindi al centro di questa ricerca, ma analizzati dal
punto di vista della complessit e della sostenibilit.
Verranno quindi analizzati anche tutti quei casi che non si
interessano esplicitamente alla sostenibilit, ma che
potrebbero esserci utili per capire come possa essere fatto.
Quindi non ci resta che sapere qualcosa in pi sulle Comunit
Open P2P e su come il Design possa progettare per loro.
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
30/116
I T
30
C o m m e n t i :
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
31/116
I T
31
C o m m e n t i :
h t t p : / / w w w . o p e n p 2 p d e s i g n . o r g / b l o g / a r c h i v e s / 3 7
h t t p : / / w w w . o p e n p 2 p d e s i g n . o r g / b l o g / a r c h i v e s / 1 4 4
06 Comunit Open P2P
06.01 Una prima definizione di Comunit Open P2PPrima di arrivare alla parte pi metodologica ed alle
conclusioni da trarre, penso sia utile una precisazione su quei
casi che sono stati definiti Comunit Open P2P. La
metodologia proposta, infatti, stata sviluppata prendendo in
considerazione prima alcuni casi esistenti, ed in seguito quali
strumenti e teorie del design fossero a loro adatti.
stata necessaria quindi una ricerca di casi con una forma
organizzativa comunitaria, basata sulla collaborazione, in
grado di costruire reti collaborative sia brevi che lunghe, dove
i partecipanti ricoprono un ruolo attivo importante, arrivando
fino ad un numero potenzialmente elevato. Certamente
questa era una definizione ancora vaga, quindi iniziaicercando quei casi che si stavano ispirando al fenomeno Free
Software / Open Source / P2P, in quanto gi allora (inizio 2005)
si pensava che avessero sviluppato forme organizzative e
principi in grado di essere adottati in altri campi con
successo8.
8. Mulgan G., Steinberg T., Salem O. (2005)
O p e n S o u r c e
C r o w d s o u r c i n g
P e e r - t o - P e e r
W e b 2 . 0
C o m u n i t O p e n P 2 P
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
32/116
I T
32
C o m m e n t i :
La collaborazione sempre esistita, ma solo oggi la sua
importanza stata amplificata a tali livelli da poter essere
considerata, in molti ambiti, pi promettente della sola
competizione. Grazie alle infrastrutture distribuite delle ICT, la
collaborazione si sta diffondendo come modalit organizzativa
anche al di fuori delle comunit Free Software / Open Source /
P2P.
A tutti questi casi direttamente ispirati dal fenomeno Open
P2P9, ne sono quindi affiancati altri che, pur non
richiamandosi ad esso esplicitamente, presentavano tratti in
comune (e quindi potevano essere stati influenzati
indirettamente)10. Infine, alcuni casi precedenti (e quindi
senza relazioni dirette), ma che avevano sviluppato forme
organizzative comunitarie in grado di costruire reti
collaborative lunghe, con un ruolo attivo dei partecipanti11.
Lesistenza di queste ultime due categorie di casi di
importanza fondamentale: le forme organizzative su base
comunitarie non sono un caso isolato al software Open
Source / Free Software / P2P, ma sono quindi promettenti e
tendono a sviluppare alcune caratteristiche comuni, che
9. Ad esempio: Thinkcycle, OSCar, Open Health.
10. Ad esempio: BBC Action Network, Neubauten.org, Pledgebank.
11. Ad esempio; Amul, Dabbawalla, Grameen Bank.
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
33/116
I T
33
C o m m e n t i :
quindi possono essere utilizzate per un ampio raggio di
situazioni e discipline, indipendentemente dal grado di
tecnologia utilizzato.
Il fenomeno Open Source / Free Software / P2P quindi
importante per aver agito da modello alla ricerca di casi in cui
lorganizzazione comunitaria ha costituito un vantaggio
notevole rispetto alle altre forme organizzative. Inoltre, ha
esplicitato proprie forme organizzative scalabili ed innovative,
adatte a raccogliere le sfide della societ della conoscenza.
Tutti questi casi rappresentano forme organizzative
comunitarie, basate sulla collaborazione attraverso la
condivisione di flussi di informazioni e a volte di risorse
materiali. Mentre le organizzazioni tradizionali si basano su
una gerarchia verticale che comanda e controlla, le comunit
Open P2P si basano su una rete orizzontale in cui ogni
partecipante comanda solo se stesso e contribuisce a
controllare la rete. Mentre nelle gerarchie verticali i rapporti
sono definiti dal potere (top-down), nelle comunit Open P2P
sono definite dalla reputazione (bottom-up).
La struttura quindi di tipo reticolare orizzontale, dove la
reputazione diventa una forza centripeta di influenza verso gli
altri partecipanti. Queste comunit possono assumere forme
sia localizzate che globali e virtuali; le accomuna la capacit
di costituirsi e auto-organizzarsi nello svolgimento di una
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
34/116
I T
34
C o m m e n t i :
attivit principale per la soluzione di uno specifico problema,
a cui n le istituzioni n il mercato pongono soluzioni
soddisfacenti. La loro caratteristica di comunit permette la
creazione di capitale sociale, in grado di generare ulteriori
processi di miglioramento della dimensione locale, attraverso
il collegamento che effettuano tra reti brevi (ossia linteresse
per la dimensione locale) con reti lunghe (coinvolgendo un
numero potenzialmente ampio di partecipanti).
06.02 Una definizione lasca, fra tante classificazioniQuesta quindi la definizione concisa di quei casi che sono
stati denominati Comunit Open P2P. Certamente, come ogni
classificazione, si corre il rischio di generalizzare
eccessivamente e quindi di accomunare casi tra loro
differenti. A questo rischio, sempre presente, si aggiunge il
fatto che queste comunit rappresentano un fenomenorecente ed in continua evoluzione.
Ora forse la definizione di Comunit Open P2P potrebbe essere
ripensata e ridefinita. Probabilmente in futuro potrebbe essere
conveniente o necessario fare una distinzione tra quei casi in
cui la comunit rischia di venire usata per produrre valore, e
quei casi in cui essa stessa che dirige lattivit. Ma per il
momento meglio continuare ad osservare questi fenomeni,mentre sono vivi e agiscono, lasciando pretese di definizioni
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
35/116
I T
35
C o m m e n t i :
esaustive a periodi futuri. Rimaniamo, almeno per il
momento, con una definizione che sappiamo lasca ma al
contempo adattabile.
Bisogna ora segnalare altri due fenomeni (o se si vuole quindi,
anche categorie di definizione) che sono esplosi verso la fine
della mia tesi o dopo, e che con le Comunit Open P2P
mantengono relazioni strette. Si tratta del Web 2.0 e del
Crowdsourcing.
La mia ricerca partita da casi esistenti, con una
classificazione iniziale ampia e flessibile, ed il suo punto di
partenza stato il fenomeno Free Software / Open Source /
P2P e la sua diffusione in altri ambiti. Allepoca (marzo 2005)
era gi stato definito il termine Web 2.0, ma non era ancora
esploso come successo nel 2006, a mio avviso, con il
successo di YouTube. Mi sembr pi utile basarmi invece sul
Free Software / Open Source / P2P. E il termine Crowdsourcing
nato nel Giugno 2006, quando la tesi era ormai terminata.
Quindi, il motivo principale per la mancanza del Web 2.0 e del
Crowdsourcing allinterno della tesi dovuta principalmente
per un fattore temporale.
Linteresse verso le forme organizzative e i principi sviluppati
dai fenomeni del Free Software (e Open Source e P2P) nasce
alla fine degli anni Novanta. Bisogna aspettare tuttavia il 2003
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
36/116
I T
36
C o m m e n t i :
h t t p : / / w e b . m i t . e d u / i s / i s n e w s / v 1 7 / n 0 3 / 1 7 0 3 0 1 . h t m l
h t t p : / / e n . w i k i p e d i a . o r g / w i k i / W e b _ 2 . 0
per assistere ad una prima consapevolezza generale di questa
possibilit, grazie allarticolo di Goetz apparso su Wired12. La
metodologia organizzativa dellOpen Source viene vista come
linfrastruttura pi adatta per lattuale economia basata sulla
conoscenza, cos come la catena di montaggio lo stata per
una economia di tipo fordista.
Linteresse per forme organizzative Open Source / Free
Software / P2P nasce quindi prima della definizione del Web
2.0 Ad esempio, Thinkcycle viene fondata nel marzo 2000, 4
anni prima della definizione di Web 2.0 .
Inoltre, rappresentano secondo me dei fenomeni strettamente
correlati, la cui classificazione e distinzione sta avvenendo
lentamente. Anche il Web 1.0 stato sviluppato da comunit,
con dinamiche bottom-up e P2P, attraverso la condivisione e
con software Open Source / Free Software. Quindi non stato
il Web 2.0 ad introdurre queste dinamiche, gi presenti da
anni nellambiente della programmazione informatica sotto
forma di etica hacker. Il Web 2.0 rappresenta quindi una fase
in cui queste dinamiche sono state sicuramente ampliate,
rinforzate e diffuse. Web (1.0, 2.0), Free Software / Open
12. Goetz T. (2003)
13. Ad esempio, Thinkcycle viene fondata nelmarzo 2000, 4 anni
prima della definizione di Web 2.0.
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
37/116
I T
37
C o m m e n t i :
Source e P2P rappresentano a mio avviso dei fenomeni
strettamente correlati, che non conviene considerare
separatamente. La classificazione di Comunit Open P2P, cos
com ora, va bene anche per servizi Web 2.0 come YouTube.
Sebbene il tema della classificazione sia in costante sviluppo e
riflessione, possibile assumere per il momento la
classificazione parziale delle comunit Open P2P che ha il
vantaggio di raccogliere casi direttamente ispiratisi dal Free /
Open Source / P2P Software, sia quelli che ad esso non si
richiamano direttamente (ma che ne condividono principi e
forme organizzative), siano essi casi recenti o antecedenti.
Se vogliamo imparare dalle comunit per progettare con e
delle comunit, mantenere una classificazione lasca pu
essere utile (mantenendo ovviamente la dimensione
comunitaria al centro).
06.03 Un primo elenco di Comunit Open P2P (1.1)Ecco di seguito lelenco delle Comunit Open P2P da me
raccolte durante lo svolgimento della tesi (inizio 2005 - inizio
2006). Il numero di casi aumentato notevolmente,
soprattutto se consideriamo quei casi che ora classificherei
come Web 2.0 e Crowdsourcing; per il momento consideriamo
questo elenco, in seguito parler di nuovi casi interessanti.
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
38/116
I T
38
C o m m e n t i :
h t t p : / / w w w . p l e d g e b a n k . c o m /
h t t p : / / w w w . m e e t u p . c o m /
h t t p : / / w w w . s m a r t m o b s . c o m
h t t p : / / w w w . i n d y m e d i a . o r g /
h t t p : / / w w w . g l o b a l i d e a s b a n k . o r g /
h t t p : / / e n g l i s h . o h m y n e w s . c o m /
h t t p : / / w w w . k u r o 5 h i n . o r g /
h t t p : / / s l a s h d o t . o r g /
h t t p : / / c y b e r . l a w . h a r v a r d . e d u / o p e n l a w /
h t t p : / / w i k i p e d i a . o r g /
h t t p : / / c n x . o r g /
h t t p : / / s t r i n g e r s . m e d i a . m i t . e d u /
h t t p : / / c l i c k w o r k e r s . a r c . n a s a . g o v /
h t t p : / / w w w . p g d p . n e t / c /
h t t p : / / s e t i a t h o m e . b e r k e l e y . e d u /
h t t p : / / w w w . g r i d . o r g /
h t t p : / / w w w . h a p m a p . o r g /
h t t p : / / w w w . t r o p i c a l d i s e a s e . o r g /
I casi sono stati classificati in base allattivit principale per
cui si riuniscono e formano reti collaborative.
Reti collaborative per raggiungere una massa critica di
partecipanti
PledgeBank
Meetup
Smart Mobs
Reti collaborative per produrre informazioni e conoscenza
Indymedia
The Global Ideas Bank
Ohmynews
Kuro5hin
Slashdot
OpenLaw
Wikipedia
Connexions
Silver Stringers
NASA Mars Clickworkers
Distributed Proofreaders
SETI@Home
Grid.org
Reti collaborative per svolgere ricerche
The International HapMap Project
The Tropical Disease Initiative (TDI)
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
39/116
I T
39
C o m m e n t i :
h t t p : / / w w w . d n d i . o r g /
h t t p : / / s n p . c s h l . o r g /
h t t p : / / w w w . c a m b i a . o r g /
h t t p : / / w w w . o s g v . o r g /
h t t p : / / w w w . t h e o s c a r p r o j e c t . o r g /
h t t p : / / o p e n s o u r c e . m i t . e d u / p a p e r s / m e y e r . p d f
h t t p : / / w w w . t h i n k c y c l e . o r g /
h t t p : / / w w w . i c o m p o s i t i o n s . c o m /
h t t p : / / w w w . s o l a r o o f . o r g / w i k i
h t t p : / / w w w . i n s t r u c t a b l e s . c o m /
h t t p : / / w w w . z e r o p r e s t i g e . o r g /
h t t p : / / n e u b a u t e n . o r g /
h t t p : / / w w w . a m u l . c o m /
h t t p : / / e n . w i k i p e d i a . o r g / w i k i / D a b b a w a l a
h t t p : / / e n . w i k i p e d i a . o r g / w i k i / N a p s t e r
h t t p : / / e n . w i k i p e d i a . o r g / w i k i / G n u t e l l a
h t t p : / / w w w . a m a z o n . c o m /
h t t p : / / w w w . e b a y . c o m /
h t t p : / / w w w . p - g r i d . o r g /
h t t p : / / t h e s i m s . e a . c o m /
h t t p : / / w w w . b i o s . n e t /
h t t p : / / w w w . g r a m e e n - i n f o . o r g /
h t t p : / / w w w . t e r r a m a d r e 2 0 0 6 . o r g /
h t t p : / / w w w . s l o w f o o d . c o m /
The Drugs for Neglected Diseases Initiative (DNDi)
The SNP Consortium Ltd
The CAMBIA BIOS
Reti collaborative per progettare
Open Source Green Vehicle (OSGV)
OSCar - The Open Source Car Project
Episodi di innovazioni tecnologiche collettive
Thinkcycle
iCompositions
Solar Roof
instructables
Zeroprestige.org
Reti collaborative per organizzare attivit economiche
Neubauten.org
Amul
Dabbawalla
Napster
GNUtella
Amazon
eBay
P-grid
The Sims
Grameen Bank
Reti collaborative per migliorare la condizione locale
Terra Madre / Slow Food
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
40/116
I T
40
C o m m e n t i :
h t t p : / / w w w . d e s i g n c o u n c i l . i n f o / m t / R E D / h e a l t h /
h t t p : / / w w w . b b c . c o . u k / g a r d e n i n g / n e i g h b o u r h o o d _ g a r d e n e r /
h t t p : / / w w w . m i c r o f i n a n c e g a t e w a y . o r g / c o n t e n t / a r t i c l e / d e t a i l / 3 2 4 9
h t t p : / / w w w . s r i s t i . o r g / h o n e y b e e . h t m l
h t t p : / / w w w . k i v a . o r g /
h t t p : / / w w w . n e w e a r t h . i n f o /
h t t p : / / w w w . m y s o c i e t y . o r g /
h t t p : / / l a u n c h p a d . y o u n g f o u n d a t i o n . o r g /
Open Heatlh
Development Gateway
BBCs Neighbourhood Gardener
The BBC iCan/Action Network
Self-Help Groups
Honey Bee network
Kiva
Reti collaborative per sostenere altre comunit
Sustainable Everyday Project / EMUDE
The New Earth Fund
mySociety
The Launchpad (Young foundation)
06.04 Comunit Open P2P e tipo di partecipazioneSi sempre detto che queste Comunit Open P2P si auto-
organizzano, e questa affermazione andrebbe precisata meglio
ora. Innanzitutto, si formano per risolvere un proprio
problema/necessit attraverso lo svolgimento di una attivit
collaborativa. Le relazioni sociali possono essere gi
preesistenti ma spesso, se si sviluppano, lo fanno attraverso losvolgimento dellattivit. Possiamo inoltre effettuare una
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
41/116
I T
41
C o m m e n t i :
h t t p : / / w w w . d e v e l o p m e n t g a t e w a y . o r g /
h t t p : / / w w w . b b c . c o . u k / a c t i o n n e t w o r k /
h t t p : / / w w w . s u s t a i n a b l e - e v e r y d a y . n e t / E M U D E /
distinzione sul tipo di partecipazione possibile: ci sono tre
modi in cui possono auto-organizzarsi. E sono con:
_una partecipazione bottom-up: una comunit si forma
autonomamente, per la risoluzione di un proprio problema
(es: Amul). La comunit si forma in maniera bottom-up;
_una partecipazione top-down: viene offerto un servizio
(pubblico o privato), che permette la formazione di una
comunit e su di essa basa il suo funzionamento. I
partecipanti agiscono con il fine di soddisfare gli obiettivi e il
lavoro della impresa privata/ente pubblico (cio: i partecipanti
dipendono dalla impresa/ente pubblico) (es: YouTube). Il
servizio viene offerto in una maniera top-down, e i
partecipanti si comportano di conseguenza.
_una partecipazione mercantile (marketplace participation):
viene offerto un servizio (pubblico o privato), che permette la
formazione di una comunit, dove i partecipanti si riuniscono.
I partecipanti si comportano indipendentemente, creando
nuove relazioni con il fine di sviluppare i propri obiettivi/lavori
(cio, operano indipendentemente, con una vera dinamica
peer-to-peer) (ad esempio: BBC Action Network). Il servizio
viene offerto in una maniera top-down, ma i partecipanti
agiscono in esso con dinamiche bottom-up.
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
42/116
I T
42
C o m m e n t i :
Il punto fondamentale : chi prende l'iniziativa e cerca
persone per formare una comunit? E con quali obiettivi? E
che tipo di relazioni, e quindi rete sociale, facilita?
Se si vuole definire meglio questa distinzione: Free Software
bottom-up, Open Source e P2P potrebbero essere bottom-up o
top-down, Web 2.0 e Crowdsourcing sono molto spesso top-
down. Inoltre, da questa distinzione bottom-up e top-down,
viene una ulteriore considerazione: quanto sono Open e P2P?
I dati, le informazioni, i processi, i risultati, sono accessibili e
gestibili in maniera aperta e paritaria? Certo questo un tema
delicato e va approfondito, ma rimane sempre di centrale
importanza. Queste distizioni hanno come conseguenza che,
come designer, possiamo intervenire per una comunit in due
modi: o offrendo le proprie capacit professionali a comunit
esistenti, o ideando e sviluppando servizi (sia pubblici che
privati, quindi sia in istituzioni locali, regionali e nazionali,
sia in imprese) che si basino su comunit.
Prima di arrivare alle conclusioni, rimane ancora una cosa da
riassumere: come si relaziona il designer ad una Comunit
Open P2P (e quindi verso un Open P2P Design). Come si pu
sviluppare un progetto per una comunit che si forma attorno
ad una attivit collaborativa?
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
43/116
I T
43
C o m m e n t i :
In breve: attraverso la co-progettazione della sua attivit (e
delle caratteristiche che la permettono) come un servizio
collettivo complesso.
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
44/116
I T
44
C o m m e n t i :
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
45/116
I T
45
C o m m e n t i :
h t t p : / / w w w . o p e n p 2 p d e s i g n . o r g / b l o g / a r c h i v e s / 4 5
h t t p : / / w w w . e d u . h e l s i n k i . f i / a c t i v i t y / p a g e s / c h a t a n d d w r / c h a t /
h t t p : / / w w w . e d u . h e l s i n k i . f i / a c t i v i t y / p a g e s / c h a t a n d d w r / a c t i v i t y s y s t e m /
07 Attivit di una Comunit Open P2Pe Design dei Servizi
07.01 Attivit di una comunit e Sistemi di AttivitPer poter comprendere appieno le caratteristiche generali
condivise delle comunit Open Peer-to-Peer, possibile
utilizzare una teoria sviluppata appositamente per lo studio
delle attivit umane: la Teoria dellAttivit (Activity Theory).
Comprendendo come avvengono le attivit svolte dalle
comunit Open Peer-to-Peer, possiamo comprendere il loro
funzionamento e le loro caratteristiche generali, dato che le
comunit Open Peer-to-Peer si formano principalmente per lo
svolgimento di una o pi attivit.
La Teoria dellAttivit sottolinea il carattere situato dellazione
umana, evidenziando come gli obiettivi e lo svolgimento
dellazione, dato lo scopo generale dellattivit a cui
appartiene, siano costruiti e negoziati continuamente in
funzione delle condizioni locali. La mediazione sociale che sta
alla base dellattivit si traduce in un continuo processo di
apprendimento e di creazione di nuova conoscenza.
Nella Teoria dellAttivit, il Sistema di Attivit rappresenta
lunit di analisi per lo studio del comportamento umano, unasorta di mappa concettuale che evidenzia i luoghi principali
D e s i g n d e i S e r v i z i
T e o r i a d e l l ' A t t i v i t
C o m u n i t O p e n P 2 P
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
46/116
I T
46
C o m m e n t i :
attorno ai quali la cognizione umana distribuita e attraverso
cui lazione umana mediata. Il modello del Sistema di
Attivit, unit di analisi dinamica dellattivit umana, descrive
gli elementi principali attraverso i quali lazione umana
mediata ovvero gli artefatti (mediazione strumentale) e la
comunit (mediazione sociale) con cui il soggetto individuale
o collettivo interagisce secondo regole, implicite o esplicite, e
una divisione del lavoro (ruoli), ovvero lorganizzazione di
ruoli e compiti.
Il Sistema di Attivit uno strumento di lettura delle azioni
umane, utilizzabile a differenti scale: lattivit di una singola
persona, quella di un gruppo, quella di una comunit, quella di
una societ. La singola azione umana non viene inoltre letta
come unit discreta ed isolata, ma riceve significato dal suo
essere parte di un Sistema di Attivit collettivo socialmente e
storicamente generato; a sua volta lazione individuale
contribuisce dal basso alla continua creazione e riproduzione
dei Sistemi di Attivit.
Il Sistema di Attivit rappresenta quindo uno strumento di
analisi sistemico della complessit delle attivit umane. Non
una realt statica, ma in continuo movimento e
trasformazione a seconda di come i singoli elementi si
modifichino ed evolvano e di come lattivit venga rinegoziata
nel tempo.
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
47/116
I T
47
C o m m e n t i :
Le trasformazioni a cui soggetto un Sistema di Attivit nel
tempo sono dovute infatti al fatto che le attivit non sono
unit isolate, ma sono pi come nodi allinterno di reti
formate da altri Sistemi di Attivit che si incrociano e si
influenzano a vicenda. Un Sistema di Attivit non si trova mai
isolato, ma interagisce con una rete di altri Sistemi di Attivit.
07.02 Attivit e struttura delle Comunit Open P2PDunque la Teoria dellAttivit, attraverso il modello del
Sistema di Attivit pu essere utilizzata per analizzare e
descrivere il funzionamento delle comunit Open Peer-to-Peer.
oggetto risultato
regole divisione del lavoro
soggetto
artefatti di mediazione
Figura 01. Sistema di Attivit (Fonte: Sangiorgi D. (2004))
comunit
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
48/116
I T
48
C o m m e n t i :
Data la natura particolare delle comunit Open P2P, utile
aggiungere a questo modello una descrizione della struttura
della comunit. Le comunit Open Peer-to-Peer non sono
infatti caratterizzate da gerarchie, ma ci non significa che
non vi siano posizioni preminenti al loro interno: le posizioni
di potere (gerarchia) impongono un comportamento alle
persone, mentre le posizioni di reputazione indicano quali
siano le direzioni e i comportamenti pi promettenti.
Molti ricercatori14 hanno cos notato come le comunit Open
Source (e quindi anche molte comunit Open Peer-to-Peer) si
organizzino con una struttura orizzontale caratterizzata da un
centro gravitazionale dove la forza gravitazionale che muove
i partecipanti verso il centro o verso lesterno la
reputazione15 e non il potere. Si ha quindi una forma
organizzativa non gerarchica, ma reticolare ed orizzontale;
questa struttura simile a quella identificata da Lave e
Wenger16 nelle Comunit di Pratica e denominata Legitimate
Peripheral Participation (LPP).
14. Crowston K., Howison J. (2005); Madanmohan T.R. (2002);
Nakakoji K., Yamamoto Y., Nishinaka Y., Kishida K., Ye Y. (2002)
15. Watson A. (2005)
16. Lave J., Wenger E. (1991)
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
49/116
I T
49
C o m m e n t i :
Le comunit Open Peer-to-Peer hanno quindi una struttura
radiale, dove si susseguono, dallesterno verso linterno, vari
livelli caratterizzati da una reputazione ed impegno maggiori
per chi vi si trova. Ad ogni livello pu corrispondere un
determinato ruolo (si pu accedere ad un ruolo solo se in
possesso di una determinata reputazione), oppure uno stesso
ruolo pu essere visto con una struttura centripeta basata
sulla reputazione (vi sono vari livelli di reputazione allinterno
di uno stesso ruolo, ognuno caratterizzato da un impegno e
mansioni differenti).
quindi utile ragionare in termini di livello di reputazione ed
impegno: andando verso il centro aumenta limpegno da parte
dei partecipanti e la loro reputazione. Si muovono verso il
centro grazie al fatto che il loro impegno aumenta la loro
reputazione, ed aumentano il proprio impegno per mantenere
o aumentare la propria reputazione. Di questo modo si viene a
formare un ciclo di retroazione positivo che spinge i
partecipanti ad impegnarsi con crescente intensit.
07.03 Comunit Open P2P descritte da Sistemi diAttivitUtilizzando il Sistema di Attivit (e integrandolo con una
descrizione dei livelli di reputazione presenti) possibile
quindi descrivere una Comunit Open P2P (tabella 01).
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
50/116
I T
50
C o m m e n t i :
fornire strumenti ed informazioni affinch possano
essere svolte campagne di pressione pubblica da parte
dei cittadini per migliorare le condizioni locali
attivit
Tabella 01: Esempio di una Comunit Open Peer-to-Peer descritta attraverso un
Sistema di Attivit (Fonte: Menichinelli 2006)
B B C A c t i o n N e t w o r k
BBC, cittadini che desiderano risolvere alcuni problemi
locali, istituzionisoggetto
informazioni necessarie per l'organizzazione di
campagne di pressioneoggetto
permettere ai cittadini che lo desiderano la
organizzazione di campagne di pressione pubblica per
sensibilizzare la societ su problemi locali
risultati
sito web (informazioni, spazio personale ad ogni utente,
motore di ricerca di altri utenti)artefatti
non svolgere campagne politiche o commerciali, non
insultareregole
cittadini britannici, istituzionicomunit
webmaster, coordinatore di campagne, organizzatore di
gruppo, responsabile delle pubbliche relazioni,
coordinazione dei nuovi membri, tesoriere, mentore
divisione dellavoro (ruoli)
nucleo centrale: BBC
membri attivi: cittadini che organizzano campagne
membri periferici: cittadini in cerca di campagne cui
aderire
livelli di
reputazione
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
51/116
I T
51
C o m m e n t i :
07.04 Sistemi di Attivit e Design dei ServiziQuesta centralit dellattivit, in una Comunit Open P2P, pu
facilitare interventi progettuali ad essa diretti, grazie ad alcune
riflessioni provenienti dal design dei servizi, incentrate sullo
studio dei servizi come interazioni prima e dei servizi come
interazioni tra Sistemi di Attivit poi.
Un servizio infatti pu essere visto in molti modi, come
prestazione, processo ed interazione, visioni che mettono in
luce la sua natura di azione umana e quindi di intangibilit. Se
visti come interazione, la loro progettazione quindi diviene
tradizionalmente la progettazione di interazioni fra un utente
ed ente erogatore, suddiviso in front office (la parte dellente
con cui lutente interagisce) e back office (la parte dellente
attiva nella erogazione del servizio ma con cui lutente non
interagisce).
Linterazione quindi come incontro tra erogatore e fruitore,
che diviene il punto fondamentale per capire la qualit del
servizio (service encounter), e dove quindi indirizzare la sua
progettazione17.
Per Pacenti, il fulcro dellattivit di progettazione strategica
del servizio sta infatti nella definizione della piattaforma di
interazione tra il servizio e lutente.
17. Pacenti E. (1992/1993), Pacenti E. (1998)
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
52/116
I T
52
C o m m e n t i :
La piattaforma dellinterazione il contesto (larchitettura del
sistema) in cui ha luogo linterazione tra servizio e utenti.
Nella costruzione della piattaforma confluiscono i valori
proposti dallazienda, che si materializzano nella sua offerta, e
la co-produzione di tali valori da parte dellutente, che
partecipa mettendo in campo il proprio impegno, le proprie
risorse e le proprie competenze. La piattaforma di interazione
il luogo di incontro tra lofferta del servizio e la
partecipazione dellutente allinterno di un contesto valoriale
condiviso.
in questo ambito di studio dei servizi come interazione che si
inserisce lopera di Daniela Sangiorgi18, che collega il design
dei servizi con la Teoria dellAttivit, in modo da risolvere la
mancanza di un modello interpretativo del servizio che tenga
in considerazione i principali elementi del servizio che
influenzano la percezione ed il comportamento dei
partecipanti allinterazione. Insomma, un modello
interpretativo in grado di contemplare la elevata complessit
sociale che caratterizza un servizio.
Un servizio pu quindi essere descritto come unattivit
formata da una sequenza di service encounter (o interazioni),
18. Sangiorgi D. (2004)
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
53/116
I T
53
C o m m e n t i :
descrivibili come sistemi di azioni situate co-prodotte
nellincontro/confronto tra il Sistema di Attivit dellutente e il
Sistema di Attivit dellimpresa di servizio (o, pi in generale,
tra i vari partecipanti del servizio).
Lattivit, quindi, se vista come una rete di interazioni tra
partecipanti, pu essere considerata come un servizio. E
quindi progettata come un servizio. Essa infatti viene svolta
attraverso una rete di interazioni tra i vari partecipanti, i quali
assumono i ruoli derivanti dalla divisione del lavoro.
o g g e t t o
r e g o l e
c o m u n i t d i v i s i o n e d e l l a v o r o
s o g g e t t o
a r t e f a t t i
s o g g e t t o
d i v i s i o n e d e l l a v o r o
c o m u n i t r e g o l e
o g g e t t o
a r t e f a t t i
Figura 02. Interazione tra Sistemi di Attivit (Fonte: Sangiorgi D. (2004))
o g g e t t o
p o t e n z i a l m e n t e
c o n d i v i s o
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
54/116
I T
54
C o m m e n t i :
Nel caso del design dei servizi, quindi, loggetto di design
coincide con il Sistema di Attivit stesso, che diventa loggetto
del progetto, ma anche lo strumento di analisi e progettuale.
Si potrebbe quindi pensare di poter progettare le ComunitOpen P2P progettando la loro attivit. In realt occorre
effettuare ancora due passaggi per poter giungere ad una
metodologia appropriata, tenendo in considerazione
correttamente la complessit di una comunit e del progetto
ad essa diretto.
possibile progettare una comunit? Che cosa di essa possibile progettare?
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
55/116
I T
55
C o m m e n t i :
h t t p : / / w w w . o p e n p 2 p d e s i g n . o r g / b l o g / a r c h i v e s / 1 0 6
19. Menichinelli M. (2006)
08 Comunit Open P2P e Piattaforma
Che cosa possibile progettare di una comunit?
Non pensabile infatti pensare di poter progettare
direttamente le relazioni e la complessit di una comunit
(cio le caratteristiche che la rendono tale). Le discipline che
tradizionalmente si sono interessate alle comunit
(architettura, urbanistica, web design) non si sono orientate a
progettare le relazioni ma le caratteristiche che, realizzate,
favoriscono e sostengono la nascita e lo sviluppo di relazioni.
Linfrastruttura necessaria alle relazioni, la loro piattaforma.
In questo senso, conveniente parlare di piattaforma19 come
oggetto dellintervento progettuale. possibile progettare e
fornire quelle condizioni fondamentali che, condivise
allinterno della rete sociale dei partecipanti, fungono da
infrastruttura allemergenza della comunit e della sua
attivit caratteristica. Si infatti in presenza (e in necessit)
di una piattaforma ogni volta che si forma una comunit
derivante dalle interazioni fra un alto numero di agenti.
Facente parte dellattivit, la piattaforma pu quindi essere
D e s i g n d e i S e r v i z i
T e o r i a d e l l ' A t t i v i t
C o m u n i t O p e n P 2 P
P i a t t a f o r m a
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
56/116
I T
56
C o m m e n t i :
descritta attraverso i Sistemi di Attivit. La piattaforma
consiste quindi nellinsieme di artefatti (sia materiali che
cognitivi e comunicativi), regole e divisione del lavoro che
rendono possibile lo sviluppo e la messa in pratica dellattivitcollettiva. Ha quindi una natura reticolare e dinamica.
Se la piattaforma necessaria per processi che richiedono una
interazione tra un numero elevato di agenti, allora anche
lapproccio progettuale richieder una piattaforma per poter
essere svolto. La piattaforma esiste precedentemente al
processo progettuale, che ha come scopo il suo miglioramento
verso una determinata direzione, proveniente da una scelta
progettuale. Risulta quindi necessario, allinizio dellintervento
progettuale, analizzare la piattaforma esistente per la
discussione collettiva, grazie alla quale possibile stabilire un
contatto con i partecipanti. I progettisti, infatti, entrano a far
parte della pi ampia comunit del progetto: una comunit la
cui attivit una progettazione aperta (open) e paritaria
(peer-to-peer).
Ma come cambia il ruolo del designer una volta che questi
entra a far parte di una pi ampia comunit del progetto?
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
57/116
I T
57
C o m m e n t i :
oggetto
regole comunit
soggetto
artefatti
divisione del lavoro
Figura 03. La Piattaforma, descritta attraverso un Sistema di Attivit
(Fonte: Menichinelli M. (2006))
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
58/116
I T
58
C o m m e n t i :
Figura 04. La Piattaforma distribuita all'interno della rete sociale
(Fonte: Menichinelli M. (2006))
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
59/116
I T
59
C o m m e n t i :
Figura 05. Natura distribuita della Piattaforma (Fonte: Menichinelli M. (2006))
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
60/116
I T
60
C o m m e n t i :
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
61/116
I T
61
C o m m e n t i :
h t t p : / / w w w . o p e n p 2 p d e s i g n . o r g / b l o g / a r c h i v e s / 1 0 7
09 Open P2P Design: il designer comefacilitatore
Definendo la piattaforma, possibile comprendere a cosa,
operativamente, un designer pu progettare per una comunit
Open P2P. Rimane ora da definire come questo progetto possa
essere svolto tenendo conto della complessit della comunit.
Occorre definire una metodologia progettuale (o almeno delle
linee guida) in grado di valorizzare la partecipazione aperta e
paritaria della comunit e la sua la complessit.
La comunit un sistema complesso, ed necessario un
processo progettuale che sappia affrontare la sua complessit
senza ridurla ed impoverirla. Come si visto, forme
organizzative Open Peer-to-Peer sembrano promettenti nel
fornire maggiori probabilit di affrontare problemi complessi e
di elaborare artefatti complessi. Ci avviene proprio grazie
alla propria complessit intrinseca: la complessit del
progetto un riflesso della complessit della comunit, ed
entrambe si rafforzano a vicenda. Nel caso della
progettazione di una attivit, la comunit stessa (un sistema
complesso) che progetta collettivamente un progetto
complesso (la propria organizzazione e le condizioni
necessarie).
C o m p l e s s i t
M e t o d o l o g i a
P r o g e t t u a l e
E n a b l e r / F a c i l i t a t o r e
L i n u x
C o m u n i t O p e n P 2 P
I s t i t u z i o n i
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
62/116
I T
62
C o m m e n t i :
Un intervento progettuale rivolto verso comunit deve tenere
in conto inoltre delle caratteristiche del contesto in cui questa
si trova, tra cui anche le caratteristiche territoriali, che si
configurano come vere e proprie risorse. E le risorse sono taliperch riconosciute dai membri della comunit; questa una
ulteriore ragione per dare loro una maggiore opportunit di
partecipazione diretta al processo progettuale, in quanto sono
in grado, meglio di altri, di riconoscere le risorse utilizzabili. Si
tratta quindi di un intervento progettuale che si avvale della
partecipazione di un numero potenzialmente elevato di
partecipanti, attraverso un processo complesso caratterizzato
dal suo specifico percorso ( path dependency), orientato ai vari
livelli di interazione: tra partecipanti, tra partecipanti e
comunit, tra comunit e comunit, tra comunit ed enti
esterni, tra comunit e societ. Bisogna quindi adottare un
approccio progettuale basato sulla partecipazione, in grado
quindi di basarsi sulle conoscenze che gli attori hanno del
contesto di intervento progettuale al fine di rendere il
progetto finale pi aderente alla realt.
Si pu quindi affermare che un intervento progettuale rivolto
a comunit Open Peer-to-Peer deve essere esso stesso Open
Peer-to-Peer, basato sulla partecipazione della comunit al
progetto (open: aperto alla partecipazione), ai cui membri
viene riconosciuto un ruolo paritario e attivo (peer-to-peer:
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
63/116
I T
63
C o m m e n t i :
riconoscimento delle competenze e conoscenze altrui). Una
progettazione Open Peer-to-Peer quindi, che essendo aperta e
paritaria diviene una co-progettazione, dove designer e
partecipanti collaborano collettivamente (una intelligenza
collettiva) venendo a costituire una pi ampia comunit del
progetto.
Il designer viene cos ad assumere un ruolo specifico negli
interventi progettuali rivolti a comunit Open Peer-to-Peer.
Grazie alle sue competenze, pu fornire le condizioni ottimali
affinch prenda forma unattivit, e fornire gli strumenti di
auto-organizzazione a queste comunit, ricoprendo pi un
ruolo di enabler (o facilitatore) che di provider (o fornitore di
soluzioni definite). Non pi un semplice fornitore della propria
creativit, ma un facilitatore della creativit distribuita. Non
pi la semplice progettazione di prodotti o soluzioni finite, ma
il supporto a comunit fino a che non siano in grado di
sviluppare soluzioni adatte alle proprie caratteristiche.
Lo stesso passaggio sta avvenendo negli enti pubblici, dove da
local government si passa a governance. Una ridefinizione del
ruolo dellente pubblico che diventa enabler, facilitatore della
partecipazione e del coordinamento fra enti pubblici, privati e
sociali, invece che provider, cio fornitore di regole e di
servizi20.
20. Vicari Haddock S. (2004)
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
64/116
I T
64
C o m m e n t i :
Un designer si trova naturalmente in grado di agire da
facilitatore, dato che le sue competenze lo hanno portato ad
essere in grado di stabilire connessioni tra utenti ed imprese,
mediando quindi tra differenti interessi. Grazie alle sue
capacit di visualizzazione e di anticipazione, pu gestire la
compresenza di interessi multipli e discordanti, ricordando
allo stesso tempo i vantaggi che derivano dalla collaborazione
collettiva. Il ruolo di facilitatore consiste inoltre nel fornire il
supporto allauto-organizzazione dei membri nel breve
termine evitando di renderli dipendenti nel lungo termine. Il
ruolo di enabler sociale dello sviluppo delle comunit ci a
cui il design risponde; il ruolo che Linus Torvalds scelse di
assumere nella progettazione di Linux, rifuggendo quello pi
tradizionale di progettista-provider21.
21. Kuwabara K. (2000)
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
65/116
I T
65
C o m m e n t i :
h t t p : / / w w w . o p e n p 2 p d e s i g n . o r g / b l o g / a r c h i v e s / 1 6 2
h t t p : / / w w w . o p e n p 2 p d e s i g n . o r g / b l o g / a r c h i v e s / 1 7 2
h t t p : / / w w w . o p e n p 2 p d e s i g n . o r g / b l o g / a r c h i v e s / 1 7 3
10 Primi casi di un Design Open P2P
Per vedere come le possibilit di applicazione di metodologia
di progetto Open P2P siano reali e soprattutto attuali,
possiamo segnalare alcuni primi casi di progetti di design
basati su strategie di apertura e di coinvolgimento degli utenti
nelle fasi di progetto e di utilizzo del prodotto/servizio offerto.
Si tratta del progetto Open Health sviluppato dal team
progettuale RED (primo in ordine cronologico, ed ancor oggi
uno dei pi innovativi), del cellulare Openmoko e del
subnotebook VIA OpenBook. Questi tre casi propongono delle
prime riflessioni e tentativi di iniziative di Co-created Service
Design (Design di Servizi Co-creati con gli utenti), Open Design
ed Open Hardware: casi che presentano quindi una apertura
del progetto attraverso dinamiche paritarie e la costruzione di
comunit.
L'obiettivo non qui di presentare un elenco completo dei casi
ed una loro analisi, ma fornire un breve spunto di riflessione,
una prova della validit dell'approccio Open P2P e della sua
integrazione nel mondo del design. Prima di passare alla
presentazione dei singoli casi, possiamo notare come essi
presentino dinamiche open oppure p2p, ma mai congiunte.
B u s i n e s s / S e r v i z i o
S e r v i z i b a s a t i s u C o m u n i t
T e l e f o n i a M o b i l e
O p e n S o u r c e
F r e e S o f t w a r e
C o - c r e a z i o n e
P r o d u c t D e s i g n
D e s i g n d e i S e r v i z i
O p e n H a r d w a r e
T e c n o l o g i a
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
66/116
I T
66
C o m m e n t i :
h t t p : / / w w w . d e s i g n c o u n c i l . i n f o / R E D /
Openmoko e VIA OpenBook sono dei progetti i cui codici
sorgenti sono stati aperti (cio sono Open Design), ma dove
non si investe esplicitamente nella costruzione di dinamiche
p2p: si lascia che si sviluppino da sole. Il progetto Open Health
invece ha come obiettivo la facilitazione dell'emergenza di
dinamiche p2p (P2P Design), ma il progetto non aperto (se
non in un breve periodo di confronto durante il suo sviluppo
iniziale).
Un progetto Open P2P invece, contempla sia l'apertura del
progetto, del proprio codice sorgente, che la facilitazione
dell'emergenza di dinamiche p2p: non solo la pubblicazione
di un codice, ma la facilitazione di un sistema sociale
attraverso l'utilizzo di un codice di progetto. Nel capitolo
successivo verr presentata pi in dettaglio la proposta di una
metodologia di design Open P2P.
10.01 Design di Servizi Co-creati: il progetto OpenHealth di REDOpen Health uno dei primi esempi di Design che si ispira alle
dinamiche P2P. Una attenta riflessione ha portato Hilary
Cottam e Charles Leadbeater a sviluppare questo progetto
sperimentale di riforma dei servizi pubblici, elaborato
all'interno della divisione RED del Design Council britannico,
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
67/116
I T
67
C o m m e n t i :
che si occupata di proporre nuovi approcci a problemi
economici e sociali attraverso un utilizzo innovativo degli
strumenti di design. Durante la sua esistenza, RED ha
sviluppato i propri progetti richiamandosi esplicitamente sui
principi sviluppati dal movimento di sviluppo del software
Open Source, ovvero sviluppando rapidamente le idee
progettuali e rendendole discutibili anche all'esterno della
divisione.
Gli approcci attualmente utilizzati nei confronti della riforma
dei servizi pubblici stanno dimostrando i loro limiti.
Mantenendo una struttura gerarchica e istituzionalizzata, top-
down, si pu fare poco nella risoluzione di problemi
complessi, come ad esempio la crescita delle malattie
croniche o altri problemi sanitari, che potrebbero essere risolti
semplicemente incoraggiando comportamenti e stili di vita
differenti da quelli attuali.
Il nuovo approccio proposto porta allo sviluppo di innovazioni
non incrementali, ma bens radicali: i nuovi servizi pubblici
devono essere co-creati con gli utenti finali. Per fare ci
devono rendere mobili risorse, know-how, azioni ed esperti,
affinch siano distribuiti nelle comunit locali, invece di
localizzarli solo all'interno delle istituzioni, anche se locali.
Queste risorse distribuite potranno essere pi efficaci se usate
collaborativamente condividendo idee, fornendo supporto
reciproco e dando voce alle esigenze dei cittadini.
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
68/116
I T
68
C o m m e n t i :
Sviluppare nuove risposte richiede infatti una creativit diffusa
nella societ, l'attivazione di reti di conoscenze e risorse anche
al di fuori delle istituzioni pubbliche.
Queste riflessioni si incrociano inoltre con la situazione del
settore della sanit, dove importante porre l'attenzione sulle
comunit perch ormai evidente come molte malattie
croniche siano fortemente legate alle pratiche ed al giudizio
che la societ esercita sugli individui. quindi necessario
sviluppare delle comunit di co-creazione, come vengono
definite da Cottam e Leadbeater, cio comunit di utenti e
professionisti, che collaborano utilizzando tutte le risorse gi
esistenti in maniera innovativa, basandosi su una piattaforma
comune che renda possibile l'azione di molti partecipanti
senza dover richiedere una gerarchia di controllo.
Comunit che sono quindi simili in alcune caratteristiche alle
comunit di software Open Source, anche se il loro
funzionamento dipende dalle caratteristiche di tutti gli attori
del sistema sanitario. La prevenzione e cura delle malattie
croniche pu avvenire quindi nelle proprie case, se vengono
fornite consulenze, tecnologie e servizi, e soprattutto grazie a
gruppi di supporto: le conoscenze, capacit ed esperienze
diffuse tra le persone permettono la costruzione di una rete di
relazioni e collaborazioni.
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
69/116
I T
69
C o m m e n t i :
Possono essere quindi elaborate delle soluzioni per affrontare
stili di vita insalubri solo se verr creato un sistema di tutti gli
attori, dove le risorse, conoscenze, consulenze e finanziamenti
saranno distribuiti al di fuori delle istituzioni pubbliche, tra le
comunit e i singoli cittadini: in questo modo saranno gli
stessi cittadini e le stesse comunit protagoniste nella
elaborazione collettiva di soluzioni attente alle condizioni
locali. Bisogna quindi distribuire le conoscenze che ora si
trovano solo all'interno delle istituzioni, utilizzare le risorse
che gi alcuni cittadini hanno facendoli diventare agenti per la
fornitura di supporto ad altri cittadini (peer-to-peer, da pari a
pari).
Con queste considerazioni in mente, la divisione RED ha
sviluppato due progetti in collaborazione con due localit,
Kent e Bolton, come prototipi per la sperimentazione di futuri
servizi, non ancora pronti per l'introduzione su tutto il Paese.
Nella citt di Kent stato affrontato il problema
dell'invecchiamento della popolazione, nella citt di Bolton il
problema della gestione di malattie croniche, nel caso
specifico il diabete. I progetti sono stati sviluppati in sei mesi
dal team progettuale RED costituito da designer, medici,
economisti, antropologi ed esperti di politiche, in
collaborazione con professionisti, impiegati e residenti delle
due localit.
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
70/116
I T
70
C o m m e n t i :
h t t p : / / w w w . a c t i v m o b . c o m
h t t p : / / w w w . d e s i g n c o u n c i l . i n f o / m t / R E D / f i l e s / R E D A c t i v m o b s . p d f
Il problema affrontato nella citt di Kent stato quello di
incoraggiare i cittadini (inizialmente di et fra i 50 e 70 anni) a
svolgere attivit fisiche per ridurre le probabilit di incorrenza
di problemi legati alla vecchiaia, come fratture, osteoporosi,
diabete, ecc.. Il team progettuale ha sviluppato Activmobs, un
servizio volto a fornire supporto alle persone che vogliono
mantenere buone le proprie condizioni di salute, motivandole
a svolgere attivit fisiche seguendo le proprie inclinazioni.
Un mob formato da un gruppo di conoscenti che, riuniti,
svolgono un'attivit fisica regolarmente (come ad esempio il
giardinaggio o andare a passaggio con il cane). Il servizio, i cui
artefatti comunicativi sono una rivista e un sito web, permette
l'auto-organizzazione delle attivit dei mob, e la loro messa in
rete con allenatori e risorse. La rivista, il sito web, i gruppi
mob, i ruoli di allenatori e motivatori fanno parte del sistema
del servizio co-progettato e co-gestito dai cittadini e
professionisti.
Un gruppo gi formato pu registrarsi attraverso il sito web,
scegliere la propria attivit e costruirsi un calendario per il suo
svolgimento. Attraverso il sito web, singole persone possono
cercare mob nella propria zona, mob ricercare partecipanti per
raggiungere un numero minimo oppure suggerire un'attivit
per formare un mob (prendendo anche spunto da un'area
apposita del sito che riporta consigli ed esempi).
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
71/116
I T
71
C o m m e n t i :
Quando si forma uno di questi mob, chi lo aveva proposto
viene denominato motivatore (motivator), e riceve un buono
apposito, che pu essere utilizzato per coprire i costi di
organizzazione del mob oppure per seguire corsi per divenire
un allenatore (trainer) per mob. Gli allenatori vengono scelti
dopo una intervista, e possono aiutare i mob a scegliere la
propria attivit, a migliorarne l'efficacia per la propria salute
fisica, a fissare degli obiettivi da raggiungere attraverso
l'attivit. Un mob pu scegliere un obiettivo da raggiungere
attraverso la propria attivit ed un premio relativo: gli obiettivi
possono essere basati sulla presenza di partecipanti, su una
distanza spaziale, su un periodo di tempo o un punteggio
raggiunto. Si possono anche scegliere degli obiettivi
individuali, e una volta che tutti i componenti del mob li
abbiano raggiunti si guadagna un premio di gruppo. In questo
modo i componenti del mob sono stimolati ad incoraggiarsi a
vicenda per il raggiungimento degli obiettivi, proprio come
accade nei servizi di microcredito della Grameen Bank.
La rivista mostra idee, interviste a mob, elenco dei mob
esistenti, consigli, ricompense, istruzioni su come gestire i
mob, interviste ad allenatori e motivatori, elenco degli
allenatori suddivisi per area, elenco di strutture che possono
essere utilizzate, elenco dei mob che cercano membri, ecc.
Il sito web mostra tutte le informazioni presenti sulla rivista, e
-
8/14/2019 openp2pdesign.org 1.1 [in Italiano]
72/116
I T
72
C o m m e n t i :
w w w . d e s i g n c o u n c i l . i n f o / m t / R E D / p u b l i c a t i o n s / p u b l i c a t i o n s c o n t a i n e r / m e 2 _ s t o r y . p d f
inoltre permette ai mob di auto-organizzarsi contattandosi e
vedendo i progressi personali e collettivi. I membri dei mob
compilano infatti ogni mese tre schede sul sito web per
monitorare i propri progressi, ricevendo in cambio un
punteggio e dei buoni per le attivit all'interno del mob o per
la propria famiglia.
Nel secondo progetto, riguardante la citt di Bolton, il team
progettuale di RED si interessato dei pazienti affetti da
diabete, circa uno ogni dieci famiglie. In questo caso stato
proposto un servizio co-creato basato sull'incontro tra
iniziative top-down e iniziative bottom-up per la distribuzione
di risorse e la motivazione dei pazienti a seguire stili di vita pi
salutari. Il servizio sviluppato cerca quindi di fornire una
interfaccia tra i cittadini affetti da diabete, in modo che si
sostengano a vicenda attraverso dinamiche peer-to-peer, e tra
loro ed i medici, favorendo la condivisione delle proprie
conoscenze.
Il team progettuale della divisione RED ha sviluppato un
servizio basato su due approcci per la risoluzione del
problema. Il primo riguarda lo sviluppo di un set di carte
( Agenda cards) che i pazienti e i medici utilizzano durante i
loro incontri per migliorare la lo