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Octavian Sarbatoare zamolxiana, GLI INSEGNAMENTI ESOTERICI DEL NEOZAMOLXISMO SOMMARIO DI IDEE

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Octavian Sarbatoare

zamolxiana,

GLI INSEGNAMENTI

ESOTERICI DEL NEOZAMOLXISMO

SOMMARIO DI IDEE

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Zamolxiana, gli insegnamenti esoterici del neozamolxismo – Octavian Sarbatoare

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First published in Australia in Mar. 2012 by Sarbatoare Publications, Sydney, NSW [email protected]

Copyright © 2012 and subsequent years by Octavian Sarbatoare. Questo lavoro e le sue traduzioni costituiscono copyright (hanno come diritto d'autore Octavian Sarbatoare). Può essere liberamente usato come file elettronico o stampato nella presente forma. I sacerdoti neozamolxiani lo possono liberamente utilizzare per i corsi di iniziazione.

National Library of Australia Cataloguing-in-Publication entry:

Sarbatoare, Octavian. Zamolxiana, gli insegnamenti esoterici del neozamolxismo: Sommario di idee

Includes bibliographical references. Edition: 1st ed. ISBN 978 0 9872227 8 7. 1. Zalmoxis. 2. Dacians--Religion. 3. Romanians--Religion. I. Title.

201.42 Translation from Romanian to Italian by CodruŃa Ileana łerbea Sulla prima copertina: Vaso della tradizione culturale di Cucuteni, Romania.

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Octavian Sarbatoare

Zamolxiana,

gli insegnamenti esoterici del neozamolxismo

Sommario di idee

Traduzione romeno-italiano CodruŃa Ileana łerbea

Collana Deceneu

Sarbatoare Publications

Sydney

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Motto:

I simboli sono poteri dell'universo.

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Introduzione L’accettazione del neozamolxismo, l’immaginario spirituale e religioso

dei romeni viventi all'inizio del terzo millennio, rende necessaria l'esposizione di un esoterismo proprio del credo. Il presente lavoro, il primo che tratta l'essenza della gnosi del neozamolxismo, si propone come una breve esposizione dell'esoterismo neozamolxiano, le quali idee potranno essere ulteriormente sviluppate.

L'esoterismo, per definizione, significa conoscenza interiore, la quale nel contesto del neozamolxismo, come spiritualità e religione allo stesso tempo, porta all'illuminazione e alla salvezza dell'anima. Zamolxiana, come gnosi neozamolxiana, permette un alto livello di comprensione dei miti, dei simboli e della sacralità di pertinenza non solo della conoscenza, ma della stessa esistenza umana. L'esoterismo neozamolxiano affronta temi che rispondono in modo ideatico alla spiritualità universale, concettualizzando un ethos specifico della stirpe romena.

La gnosi neozamolxiana permette la comprensione profonda delle quattro colonne portanti del neozamolxismo moderno, rispettivamente: 1. Le montagne sacre dei Carpati, i Kogaion; 2. Le grotte iniziatiche sacre; 3) Lo spirito di Deceneu come suprema funzione sacerdotale e 4. Le Leggi Belagine.

Il lavoro tratta in modo sistematico un esoterismo ben definito nella simbologia sacra e nella tradizione spirituale universale, partendo dal simbolo del fiore della vita. Le idee generatrici dell'esoterismo neozamolxiano sono presentate in relazione ai sei antichi archetipi della stirpe romena, rispettivamente Zamolxe, Bendisa, Il Grande Lupo Bianco, Gesù Figlio della Dacia, Il Cavaliere traco, Deceneu, Dumnezeu/ Domnazana (Dio/ Dea).

Nel contesto della spiritualità neozamolxiana, esiste un sistema evolutivo e una psicofisiologia specifica che gli conferisce l'originalità delle idee. Un'esposizione più complessa è rappresentata dai 36 elementi essenziali della discesa della divinità nella materia (oppure dalla risalita dell'uomo verso la divinità), i quali realizzano la connessione con il fiore della vita, con l'uomo cosmico e coi poteri della vita terrena. L'ultimo capitolo presenta alcuni elementi di numerologia sacra neozamolxiana.

Il presente lavoro possiede un'ermeneutica piena di spessore che può essere ulteriormente sviluppata in altri scritti con tematica Zamolxiana, gnosi neozamolxiana.

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In questo contesto è da notare la riconsiderazione della tradizione cristiana attraverso una nuova prospettiva della vita di Gesù, il quale, nel neozamolxismo, esce dall'immaginario religioso giudeo ed entra in quello spirituale religioso zamolxiano moderno. Gesù Figlio della Dacia, come personaggio, rappresenta una delle pietre miliari del neozamolxismo, essendo uno dei 7 archetipi. Il lavoro Il Vangelo dei Daci ha creato un delineamento pertinente di Gesù come Figlio della Dacia.

Octavian Sarbatoare, anno 2012

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La simbologia sacra e la tradizione spirituale

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Cap. 1 – La simbologia sacra e la tradizione spirituale I simboli sono poteri dell'universo. Per iniziare è necessario ricostituire

sommariamente la simbologia sacra presente nelle tradizioni spirituali del mondo. Essa si ritrova anche presso gli antenati della stirpe romena. L’applicheremo agli elementi che ad oggi costituiscono il fondamento del neozamolxismo moderno. Il fiore della vita è un simbolo arcaico, rappresentando la creazione e la dinamica dell'esistenza della vita umana, la promessa e la perennità dell'immortalità spirituale.

Fig. 1 – I sette cerchi che

costruiscono nel centro del disegno il simbolo del fiore della vita. Il meccanismo geometrico generante la formazione dei petali del fiore

della vita è rappresentato dai 6 cerchi, i quali centri si trovano sulla circonferenza di un cerchio interiore. I 6 cerchi si uniscono in modo tangente a due a due in un cerchio comune. In mezzo si forma il fiore della vita avendo due petali in verticale, alto-basso, gli altri 4 petali trovandosi in uno spostamento adiacente di 60 gradi uno rispetto all’altro. Questi 7 cerchi generanti vengono chiamati il seme della vita.

Il fiore della vita genera il frutto della vita nel suo svilupparsi dinamico sull'asse del tempo. Esiste di conseguenza una causalità esatta nel quale il seme della vita fa nascere il fiore della vita, il quale a suo volta genera il frutto della vita. L'ermeneutica di queste trasformazioni è largamente interpretante. Il frutto della vita è un colmo di ciclicità che a loro volta fanno nascere altre ciclicità (seme-fiore-frutto), il cerchio essendo per eccellenza il simbolo delle successioni dei cicli.

Fig. 2

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Di conseguenza il seme della vita rappresenta la potenzialità della vita, il

fiore della vita è la vita stessa e il frutto della vita è il compimento della vita.

Una struttura dinamica sull’orizzontale e spaziale del fiore della vita è quella avente 19 elementi che si intrecciano, totalizzando 90 petali, tessuto matriciale del substrato universale generante. Dallo stesso si sviluppa un cubo della spazialità, quindi un'espansione dal piano bidimensionale a quello tridimensionale.

Fig. 3 – Il fiore della vita esteso avente 19 elementi intrecciati.

Fig. 4 – Il fiore della vita esteso, generante del cubo della spazialità.

Questa forma del fiore inquadra il cubo della spazialità che implica una

genesi sferica dell'elemento bidimensionale del fiore della vita, i quali petali acquisiscono spazialità tridimensionale essendo ora in numero di 18 (3x6).

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La simbologia sacra e la tradizione spirituale

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Da qui si può espandere interpretativamente concettualizzando grafici multidimensionali.

Un'immagine rilevante dell'applicazione del

fiore della vita nella simbologia sacra universale è la rappresentazione della Dea egizia Iside che si innalza al cielo (Fig. 5). L'immagine della divinità è di fatto quella dell'uomo cosmico. Il fatto che la Dea possiede ali rappresenta il ricordo mitico terreno (vedi pagina 23) dell'esistenza degli angeli protettori, i fondatori arrivati dalle stelle. Iside si innalza al cielo inquadrata nel fiore della vita come simbolo del

passaggio dell'uomo verso l'immortalità. Un'altra immagine rilevante,

applicata al fiore della vita nella simbologia sacra, è quella del Dio Ahura Mazdah venerato dai persi zoroastrici (Fig. 6). Rappresenta l'uomo cosmico, quell’angelo custode considerato come un uomo alato o messo in movimento dalle

ali. Il simbolo dell'uomo alato è prevalente in tutte le tradizioni religioso-spirituali che hanno ripreso in un modo o nell’altro il mito antico dell'esistenza di alcuni uomini arrivati dallo spazio, esseri extraterrestri che si potevano facilmente spostare nello spazio. Gli abitanti di quei tempi hanno considerato che quelli uomini possedevano ali per potersi spostare nell'aria.

L'abitante terreno e la sua

rappresentazione cosmica può essere inquadrata nello spazio tra due piramidi sotto forma di tetraedro (Fig. 7), il centro del corpo umano, zona dell'ombelico, corrispondendo al centro della sfera. Vedremo ulteriormente che il triangolo è il simbolo del portale del centro dell'essere umano. Il mondo interiore dell'uomo si correla con quello esteriore, l'uomo terreno diventando in

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tal modo uomo cosmico. Ci sono tre mondi - micro, umano (terreno) e macro, le quali manifestazioni esistenziali si intrecciano nel loro esoterismo. Dalla prospettiva dell'applicazione pratica di queste idee possiamo dire che l'apex (lo zenit), quando è la cima di una montagna (come la cima Vârful Omu), è il luogo naturale dell'iniziazione e il traguardo dell'evoluzione umana. Il nadir, o la punta bassa, è il luogo dell'iniziazione che avviene in una grotta sacra (come ci sono la Grotta di Zamolxe a Polovragi o la Grotta dell'Ialomita nelle Montagne di Bucegi) e punto di partenza del viaggio spirituale.

Un'usanza particolare del fiore della vita, lungo la storia dell'umanità, è rappresentata dalle rune arcaiche, la base grafica di tutte le scritture (Fig. 8).

Nel neozamolxismo, così come nelle grandi tradizioni spirituali

dell'antichità, il Fuoco di Zamolxe ha una valenza sacra in quanto rappresenta Zamolxe, essendo in essenza il mezzo attraverso il quale si accede allo Spirito di Zamolxe che si ravviva nell'uomo che guarda il fuoco sacro. Nel fuoco di Zamolxe si trovano gli spiriti di tutte le Dee e i Dei, il fuoco avendo un potere trasformatore.

Il Fuoco di Zamolxe è in tal modo il mezzo

principale di guarigione dell'anima, la sua forma elementare essendo rappresentata dalla semplice candela (Fig. 9). Le testimonianze storiche riguardo ai terapeuti geto-daci mostrano che essi praticavano una medicina integrata nei tre piani: spirituale, mentale e fisico. Un tale insegnamento può essere applicato alla guarigione di molteplici malattie. Attraverso l'uso del

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La simbologia sacra e la tradizione spirituale

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Fuoco di Zamolxe il praticante neozamolxiano si trova in un processo di guarigione personale, a partire da quella dell'anima. L'elemento di sacralità ha un'esposizione razionale e spiega le guarigioni che le religioni ritengono miracolose. Il fuoco sacro dacico è, secondo la tradizione della stirpe romena, associato all'accesso allo spirito. In questo caso preciso è Lo Spirito di Zamolxe e attraverso di lui, come Intermediario, quello di Dio.

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Cap. 2 – Le idee generatrici dell'esoterismo neozamolxiano La spiritualità neozamolxiana attribuisce al fiore della vita sette archetipi,

nel seguente modo: Zamolxe, Bendisa, Il Grande Lupo Bianco, Gesù Figlio della Dacia, Il Cavaliere traco, Deceneu, e Dumnezeu/ Domnazana. L'ermeneutica della simbologia del fiore della vita identifica sette tratti di carattere, che sono intrinsecamente collegati con gli archetipi antichi della stirpe, e sette simboli naturali a loro caratteristici. Essi costituiscono una base comportamentale cosi indicata:

- Generosità (magnanimità) – Zamolxe – il sole - Gioia (piacere) – Bendisa – l'abete (l'albero della vita) - Coraggio (pace) – il Grande Lupo Bianco – il lupo - Amore (compassione) – Gesù Figlio della Dacia – l'agnello - Virtù (dignità) – Il Cavagliere traco – l’uro - Saggezza (equità di giudizio) – Deceneu – il serpente - Il risveglio dell'anima – Dumnezeu e Domnazana – l'aquila bicefale Il sole è l'espressione cosmica del fiore della vita. L'abete rappresenta la

modestia, la gioia della vita e la fede, caratteristiche umane tipicamente femminili. Il lupo è il paradigma del coraggio e della sfida alla morte (i daci assimilavano lo spirito del lupo prima di entrare in guerra), caratteristiche umane tipicamente maschili. L'agnello è l'animale simbolo della mitezza e della purezza. L’uro è un modello di tenacia e di fiducia (in Moldavia il simbolo dell’uro si è mantenuto come modello di potere). Il serpente è un simbolo di saggezza. L'aquila bicefale è il modello dell'innalzamento a Dio, del risorgimento dello spirito, della deificazione.

I sette archetipi hanno generato molteplici miti custoditi nella tradizione

popolare romena: - Făt-Frumos e le persone di buon animo hanno i visi rilucenti di sole. - L'abete è l'immutabilità nella fede. Come albero della vita rappresenta la

donna. - Le leggende raccontano del Grande Lupo Bianco come protettore della

stirpe romena e come modello di audacia. - L'agnello mite è Gesù, amante degli uomini. - Le leggende sull’uro sono il fondamento dell'ethos dei daco-romeni in

Moldavia e in Maramureş e simbolo del potere necessario ai nuovi inizi. - Il serpente mostra esempi e insegnamenti saggi. - L'aquila porta nel becco una gemma preziosa.

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Le idee generatrici dell'esoterismo neozamolxiano

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Fig. 11 – Il fiore della vita presentato su una croce

funeraria.

Altre leggende popolari mettono in rilievo i sette archetipi ancestrali, combinando le loro caratteristiche nel seguente modo:

- Făt-Frumos è l'eroe portatore di luce che elimina le tenebre con la sciabola luminosa, aiutato dal prode cavallo che mangia la brace, essendo nato dal fuoco sacro.

- Ileana Cosânzeana o Sânziana o Drăgaica, è la fata delle Sânziene. Essa si distingue per i suoi segni caratteristici: il mazzetto di galium verum (caglio), il serto di spighe, la cintura di tiglio e il bastone di nocciolo, avendo le vesti a motivi floreali.

- Il mite agnello e la saggia pecora (vedi la ballata MioriŃa). - La lupa che allatta i bambini.

La croce di Zamolxe (Fig. 10) rappresenta il sacro legame simbolico del neozamolxismo con la divinità. Ha 4 braccia uguali, nel centro trovandosi il fiore della vita che rappresenta il sole emittente i raggi di luce, come forma visibile del Dio invisibile, manifestazione del trascendente. La croce di Zamolxe apparirà sui templi zamolxiani, nei santuari, sugli altari o sui focolari, e sarà portata dai praticanti neozamolxiani come totem personale.

Nella tradizione funeraria romena il fiore della vita compare scolpito su una croce cristiana dimostrando in tal modo il sincretismo tra il zamolxismo e il cristianesimo. Nella sua parte alta si possono leggere le iniziali scritte con lettere cirilliche IC XC - Isus Hristos - Gesù Cristo) La croce ha mantenuto il suo significato arcaico come simbolo di immortalità dell'anima del defunto, anche se nel passato, al posto della bara contenente il corpo del defunto si trovava un'urna cineraria. Si può notare come il fiore della vita è costruito impeccabilmente, come risultato dell'intreccio dei cerchi formatori.

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La tradizione popolare ha mantenuto e mantiene ancora la simbologia precristiana nell'arte popolare. La Croce di Zamolxe è presente in una specifica forma nella zona di Maramureş, in Romania.

Fig. 12 – Croce zamolxiana in Maramureş. La croce ha quattro braccia uguali, un motivo floreale centrale, e sui bordi

una arboricola, le foglie essendo disposte come in un serto di alloro.

La simbologia è molto antica, trovandosi in una forma simile anche sulla

porta del santuario di Sarmisegetuza. (Fig. 13).

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Una rappresentazione del sistema evolutivo nella spiritualità neozamolxiana

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Cap. 3 – Una rappresentazione del sistema evolutivo nella spiritualità neozamolxiana

Fig. 14

Direzione evolutiva © 2012 Octavian Sărbătoare

Il risveglio dell’anima –

Dumnezeu e Domnazana

Saggezza – Deceneu

Virtù – Cavaliere Traco

Amore – Gesù Figlio della Dacia

Coraggio – Grande Lupo Bianco

Gioia – Bendisa

Generosità – Zamolxe

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La direzione evolutiva spirituale parte dalla radice, da Zamolxe verso l’alto, così come avviene anche nel caso dell'esoterismo che riguarda l'albero della vita. Il primo passo sulla Via di Zamolxe è realizzato attraverso la generosità/ magnanimità (l'archetipo Zamolxe), questa costituendo la psicologia comportamentale che apre le porte alla luce spirituale. Ottenendo la generosità/ magnanimità, si desidera ottenere di seguito il conseguimento della gioia (l'archetipo Bendisa) e tramite essa l'accesso al rapporto maschile-femminile. Di seguito il viaggiatore spirituale aspira alla pace interiore (l'archetipo Il Grande Lupo Bianco), che lo conduce all'eliminazione della paura e delle preoccupazioni di qualsiasi tipo. Andando avanti si arriva nel dominio dell'amore degli esseri (l'archetipo Gesù Figlio della Dacia), sviluppandosi la compassione e l'empatia. Di seguito il viaggiatore spirituale assorbe la qualità di essere rispettato, conseguendo la virtù e lo statuto sociale onorabile (l'archetipo Cavaliere traco).

Queste cinque qualità, una volta ottenute, predispongono la persona al discernimento (l'archetipo Deceneu), così da poter ragionare con limpidezza. L'ultimo scalino ascensionale è quello del risveglio dell'anima (l'archetipo Dumnezeu e Domnazana), aprendo in tal modo il largo panorama del compimento della vita umana e della deificazione.

In quanto albero della vita, il sistema evolutivo, nella spiritualità zamolxiana moderna, esprime una crescita qualitativa della psicologia umana e un'integrazione graduale con l'universo cosciente che si trova in una continua rigenerazione. La vita dell'uomo si trova in ascensione verso il cielo, essendo segnata dalla ciclicità esistenziale umana, aspirando alla fusione con lo spirito universale.

Sono da notare nell'albero della vita i tre livelli in cui vive un albero, quello della radice, del tronco e della corona, livelli che hanno corrispondenze sia nel mondo umano quanto in quello universale. Situato nel piano intermedio tra terra e cielo, l'uomo sublima i suoi legami con la terra attraverso la loro rigenerazione al livello cosmico. Attraverso questo, la coscienza umana si estende da quella terrena a quella sacra del cielo. In questo modo l'uomo si crea un’axis mundi propria e diviene la personificazione umana dell'albero della vita. La donna è l'espressione più alta dal punto di vista umano dell'albero della vita, rappresentata dall'abete.

L'Albero di Natale custodisce in essenza il significato della trasfigurazione della coscienza umana dal vegetale all'umano e poi all'universale, come crescita continua del risveglio dello spirito interiore, la quale base è la scintilla divina primordiale, dalla quale progressivamente si è evoluto l'essere umano. Questa associazione tra l'albero della vita e l'esistenza trascendente del divino è pertinente con le grandi tradizioni esoteriche dell'umanità,

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Una rappresentazione del sistema evolutivo nella spiritualità neozamolxiana

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essendo di fatto un argomento la cui comprensione segna la via del risveglio spirituale. Il divino discende sull'albero della vita, sul quale l’essere umano risale gradualmente verso il compimento.

Gli archetipi ancestrali della stirpe romena (Zamolxe, Bendisa, Il Grande Lupo Bianco, Gesù Figlio della Dacia, Il Cavaliere traco, Deceneu, Dumnezeu e Domnazana), dimostrano nella loro specificità una via iniziatica dell’ascesi/ evoluzione.

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Cap. 4 – Tabella generale di psicofisiologia neozamolxiana e di simbologia

I portali/le

porte del risveglio����

Primo (di

Zamolxe)

Secondo (di

Bendisa)

Il terzo (del

Grande Lupo

Bianco)

Il quarto (di

Gesù Figlio della Dacia)

Il quinto (del

Cavaliere traco)

Archetipo tradizionale

Zamolxe Bendisa Il Grande Lupo Bianco

Gesù Figlio della Dacia

Cavaliere traco

Simbolo ancestrale

Il sole L'abete Il lupo L'agnello L’uro

Archetipo femminile

La donna compassione

vole

La donna che gioisce

La donna che si prende

cura

La donna amorevole

La donna parsimoniosa/padrona della

casa

Archetipo maschile

L'uomo compassione

vole

L'uomo che gioisce

Il protettore L'uomo amorevole

L'uomo rispettato

La Psicologia equilibrata

Generosità/

magnanimità

La gioia Il coraggio/ la pace

L'amore reciproco

Virtù/ Dignità

L'eccesso energetico porta a:

Irragionevolezza

Lussuria Furia/ nervosismo

Odio/ Gelosia Arroganza

Il deficit energetico porta a:

Avidità/ furto Tristezza Paura Furbizia/ Fuga dalla relazione

Timidezza

L'ostacolo psichico dominante

Avidità/ furto Lussuria Furia Furbizia Arroganza

L'iniziazione Il battesimo della terra

Il battesimo dell'acqua

Il battesimo del fuoco

Il battesimo dell'aria

Il battesimo dello spazio

La Percezione Della solidità Della fluidità Del calore Della volatilità

Della spazialità

I sensi L'Olfatto Il Gusto La Vista Il Tatto L'Udito

L'organo di percezione

Naso Lingua Occhi Pelle Le orecchie

L'elemento grezzo

La terra L'Acqua Il Fuoco L'Aria L'Etere (Lo spazio)

Simbolo sacro Il quadrato Il quarto di luna

Triangolo Esagono Cerchio

Colore Rosso Arancione Giallo Verde Blu

Tabella 1

© 2012 Octavian Sarbatoare

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Tabella generale di psicofisiologia neozamolxiana e simbolistica

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La tabella contenente i 5 portali identifica gli archetipi tradizionali che corrispondono ad ognuno di essi, rispettivamente Zamolxe, Bendisa, Il Grande Lupo Bianco, Gesù Figlio della Dacia e Il Cavaliere traco, così come i simboli ancestrali a cui si rapportano, rispettivamente il sole, l'abete, il lupo, l'agnello e l’uro.

Sono enumerati i cinque archetipi femminili, rispettivamente la donna compassionevole, la donna che dà gioia, la custode, la donna amorevole e la donna parsimoniosa/ padrona della casa, così come i cinque maschili, rispettivamente l'uomo compassionevole, l'uomo che dà gioia, il protettore, l'uomo amorevole, l'uomo rispettato, tutti essendo modelli da seguire. Questi archetipi femminili e maschili portano ad una psicologia comportamentale equilibrata, rispettivamente generosità/ magnanimità, gioia, coraggio/ pace, amore reciproco e virtù/ dignità. Al contrario, lo squilibrio di questi archetipi e che si possa manifestare nell'uomo è di due categorie: o per eccesso di energia, o per deficit di energia. L'eccesso di energia nel comportamento squilibrato significa irragionevolezza, lussuria, furia/ nervosismo, odio/ gelosia e arroganza. Il deficit energetico nel comportamento si manifesta come avidità/ furto, tristezza, paura, furbizia/ fuga dal relazionarsi e timidezza. Di seguito gli ostacoli dei due sessi sono i dieci squilibri energetici, dei quali 5 sembrano dominanti, rispettivamente l'avidità, la lussuria, la furia, la furbizia e l'arroganza (questi 5 o più squilibri possono essere diversi tra comunità e popoli, a seconda del loro sviluppo sociale e storico).

Le tare comportamentali vengono indebolite o eliminate attraverso il discernimento. Possono essere utilizzati anche cinque tipi di battesimi, quello della terra, dell'acqua, del fuoco, dell'aria e dello spazio. Essi implicano l'amplificazione delle cinque percezioni, rispettivamente della solidità, della fluidità, del calore, della volatilità e della spazialità. Queste sollecitano i sensi umani corrispondenti, rispettivamente l'olfatto, il gusto, la vista, il tatto e l'udito. Sono allenati di seguito gli organi di percezione, rispettivamente il naso, la lingua, gli occhi, la pelle, e le orecchie, corrispondenti agli elementi grezzi terra, acqua, aria fuoco ed etere (spazio).

I cinque portali hanno ognuno di essi una simbologia a parte che può essere utilizzata nella geometria sacra rispettivamente il quadrato, il quarto di luna, il triangolo, l'esagono e il cerchio, così come anche dei colori specifici, rosso, arancione, giallo, verde a blu.

A parte i cinque portali/ porte sopra presentati, esiste il sesto portale (di Deceneu) che trascende gli elementi dei primi cinque portali. Sopra di lui si trova l'ultimo portale, il settimo, quello di Dumnezeu/ Domnazana, la porta del risveglio o del cielo.

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Come squilibrio caratteristico del portale di Deceneu, l'uomo manifesta l'ignoranza, e come equilibrio, la saggezza. Il settimo portale, quello di Dumnezeu/ Domnazana ha come squilibrio l'elucubrazione mistica, e come stato di equilibrio il cammino sulla Via del Cielo e di conseguenza l'illuminazione spirituale.

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I 36 elementi essenziali

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Cap. 5 – I 36 elementi essenziali della discesa della divinità nella materia o dell’ascesi dell'uomo verso la divinità

Le tre manifestazioni della mente divina

La creazione dell’Universo o la manifestazione del seme della vita

I cinque veli che coprono la natura dello spirito e le entità tradizionali caratteristiche, oppure la manifestazione del fiore della vita

l

L’angelo custode venuto da altri mondi o la manifestazione del frutto della vita

Domnazana Dumnezeu

Desiderio di creare

Il possesso dell’energia della creazione

La conoscenza delle leggi della creazione

Il velo dell’esistenza

Il velo dell’attrazione

Il velo del cambiamento

Il velo del movimento

Il velo dello spazio e del tempo

L’Uomo cosmico fondatore oppure l’angelo custode

L’illusione dell’esistenza dell’universo quantico

Il mondo della divinità manifesta

Il regno degli angeli discesi sulla

terra

Il mondo trascendente

La discesa nella materia

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I tre tipi della mente dell’uomo

I cinque organi di percezione

I cinque organi di manifestazione

I cinque sensi essenziali

I cinque elementi grezzi essenziali

Fig. 15

L’intelletto o la ragione

Il sentimento dell’Io

Il cervello e le facoltà mentali

Natura circostante

Naso Lingua Occhi Pelle Orecchie

L’olfatto Il gusto La vista Il tatto L’udito

Sfintere Organi genitali

Piedi Mani Bocca

Terra Acqua Fuoco Aria Etere

Il mondo terreno

© 2012 Octavian Sarbatoare

L’ascesi verso la divinità/ la deificazione

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I 36 elementi essenziali

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Il paradigma delle entità alate, gli angeli custodi, i fondatori, (i loro eredi

essendo i giganti nominati anche titani o atlanti) è molto più vecchio di quanto non lo siano gli scritti biblici, che senza dubbio hanno tratto ispirazione da una mitologia avente come substrato l'esistenza di alcuni visitatori dello spazio cosmico. Seguendo il filo della storia potremmo identificare le fonti primarie di questi miti che ulteriormente hanno generato le leggende comprese negli immaginari religiosi. Si accetta in generale l'idea che il simbolo dell'uomo alato è stato diffuso nella zona dell'Europa dell'Est e anche nel Medio Oriente antico, da parte di un popolo ariano venuto dal nord del Mar Nero - gli ittiti - discesi a loro volta dai pelasgi, i primi abitanti del continente europeo dell'attuale comunità. A quel tempo ancora non si erano sviluppate le culture egizia, minoica e sumera, queste tradizioni essendo considerate ulteriormente i fondamenti della storia delle civiltà che si sono susseguite. Gli ittiti, che a loro volta hanno fondato imperi in Asia Minore e nel Medio Oriente, hanno diffuso il simbolo dell'Uomo alato attraverso i popoli con cui sono stati in contatto sociale. I vecchi persi hanno ripreso il simbolo dagli assiri, eredi a loro volta della cultura sumera, attraverso la mediazione di quella accadica.

Nella nostra tradizione popolare si parla del gigante Novac, diventato famoso per la sua forza fisica fuori dal comune. Si mantiene il detto “il solco di Novac” per indicare qualcosa di proporzione. Si dice ancora che Novac aveva un figlio, chiamato Gruia di Novac, gigante e famoso per grandi fatti di coraggio.

Il Nord della Oltenia ha mantenuto la tradizione dei giganti, nominati in questa zona novaci. La località Novaci indica l'area geografica dove si crede che siano vissuti quegli esseri. Un altro personaggio leggendario della tradizione è stato Gogeamitu. A causa della sua statura impressionante Gogeamitu è entrato nel vocabolario, dicendosi in merito ad un uomo alto e ben fatto che è “gogeamite uomo”. Traccie della convivenza dei giganti, attraverso gli eredi della stirpe romena, si trovano nelle tradizioni folcloriche di tutte le regioni abitate dai romeni (vedi anche il Trogolo dei giganti in Moldavia).

La discesa della divinità nella materia significa il rivestimento progressivo della scintilla divina di materia. Nella tabella in alto si può notare il primo mondo, quello trascendente in cui si trovano le entità trascendenti Dumnezeu e Domnazana. Anche se rappresentate separatamente, le due entità sono difatti una sola (possiedono consustanzialità, se permesso usare questo termine e nell’ipotesi dell'esistenza trascendentale). La prospettiva umana

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soggettiva le classifica come di genere maschile (Dumnezeu) e femminile (Domnazana).

Prima di iniziare il processo di creazione dell'universo, la mente divina ha tre manifestazioni: il desiderio della creazione (comune ai creatori trascendenti), il possesso dell'energia della creazione (appartenente alla Domnazana come albero trascendente della vita) e la conoscenza delle leggi della creazione (appartenente a Dumnezeu). Dumnezeu/ Domnazana manifestano il seme della vita creando l'illusione dell'esistenza dell'universo quantico che, attraverso i cinque valori, mascherano la natura reale dello spirito. Esiste di conseguenza: il velo della consistenza, il velo dell'attrazione, il velo del cambiamento, il velo del movimento, il velo dello spazio e del tempo. Anche se l'universo è illusorio, nelle cinque caratteristiche apparenti, esso è un fiore della vita che, attraverso l'assorbimento nella fonte che lo ha generato, guida consapevolmente l'entità umana verso la causa primordiale. Segue il regno degli angeli custodi, fondatori discesi sulla terra. Il loro mondo è praticamente formato da quelli angeli discesi sul pianeta Terra ai tempi dell’esistenza di Enoc. Essi portano la coscienza divina conforme al loro livello, essendo su un piano inferiore a quello di Dumnezeu/ Domnazana manifesti ma superiore a quella dei giganti e a quella degli abitanti terreni, tra i quali vivevano in quei tempi.

L'uomo ideale è l'angelo custode, l'uomo cosmico. Il suo ibrido genetico con gli abitanti della terra è rappresentato dai giganti, parzialmente angeli custodi e parzialmente terrestri, entità nate in seguito al mescolamento genetico (attraverso contatto sessuale) tra angeli custodi e donne umane terrestre. In questo modo gli angeli custodi hanno manifestato il frutto della vita agli umani terrestri.

Si delinea di conseguenza il mondo umano terrestre che nella natura circostante sulla Terra sviluppa gli elementi essenziali al pensiero umano (i tre tipi della mente – l'intelletto o la ragione, il sentimento dell'Io, il cervello e le facoltà mentali) e all'esistenza del corpo umano, comprendente cinque organi di percezione (naso, lingua, occhi, pelle e orecchie), cinque organi essenziali per la manifestazione (lo sfintere, gli organi genitali, i piedi, le mani e la bocca), cinque sensi essenziali (l'olfatto, il gusto, la vista, il tatto, l'udito) e cinque elementi grezzi essenziali (terra, acqua, aria, fuoco, etere).

Possiamo concludere che la salvezza dell'essere umano è rappresentata dall'uomo che deifica se stesso. In cambio il divino che si umanizza non è la via della salvezza dell'anima ma solo aiuta, attraverso l'esempio, l'uomo che deifica se stesso. Gli angeli custodi, uomini cosmici fondatori, esseri discesi tra i terrestri, sono solamente modelli ai quali l'uomo aspira ad emularli.

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I 36 elementi essenziali

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Di conseguenza il metodo della risalita dell'uomo dal mondo della materia segue una via inversa alla discesa degli angeli custodi al mondo terreno. Assistiamo in seguito ad una via d’integrazione dell'uomo nel mondo trascendente, al quale avrà gradualmente accesso attraverso l'amplificazione delle capacità cognitive, fisiche e mentali.

L'aspetto maschile della discesa della divinità nella materia è la coscienza che si deteriora evolutivamente, mentre quello femminile è rappresentato dalla stessa creazione, dal fatto di aver seguito un modello di materializzazione nell'universo fisico.

La deificazione segue la via inversa della discesa nella materia della coppia divina Dumnezeu/ Domnazana. Attraverso l'uso della strumentalizzazione naturale del corpo si raggiungono stati di coscienza sempre più alti. Vari metodi di sublimazione del corpo attraverso esercizi fisici e attraverso l'igiene della mente diventano necessari per l'evoluzione spirituale.

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Cap. 6 – Il fiore della vita accompagnato dagli archetipi tradizionali zamolxiani

(l’interpretazione circolare e spiralata)

Fig. 16

Questa rappresentazione è un’interposizione, sul fiore della vita, dell'evoluzione spiralata, caratterizzando il sistema evolutivo nella spiritualità neozamolxiana.

Si nota come si parte, in senso antiorario, dalla parte del sol levante, dove l'archetipo è quello di Zamolxe. Si arriva di conseguenza al dominio dell'archetipo di Bendisa. Poi, attraversando la linea del mezzogiorno, si entra nel dominio dell'archetipo del Grande Lupo Bianco. Ancora avanti si passa nel dominio dell'archetipo Gesù Figlio della Dacia, zona dove si trova anche il punto cardinale del tramonto. Si entra più avanti nel dominio del Cavaliere traco, avendo alla fine la linea della mezzanotte, dopo di che si arriva nel dominio dell'archetipo Deceneu da dove si entra nel mezzo del fiore della vita, nella sua parte centrale, dove si trova l'archetipo divino Dumnezeu/ Domnazana. Questa forma circolare e spiralata del fiore della vita è un buon esempio del tipo di tempio neozamolxiano. Gli scalini saranno costruiti a spirale partendo dal sol levante e risalendo fino alla cima dove si trova l'altare del fuoco sacro dacico.

Deceneu

Zamolxe

Bendisa Il Grande Lupo Bianco

Gesù Figlio della Dacia

Il Cavaliere traco

Est Ovest

Nord

Sud © 2012 Octavian

Sarbatoare

Dumnezeu/

Domnazana

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Il fiore della vita, l’uomo cosmico e i poteri della vita terrena

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Cap. 7 – Il fiore della vita, l’uomo cosmico e i poteri della vita terrena

(l’interpretazione verticale dal basso verso l’ alto; l’uomo cosmico è guardato dalle spalle)

Fig. 17

L'uomo cosmico, l'angelo custode, è la proiezione al livello macro

dell'uomo terreno. Il fiore cosmico della vita corrisponde universalmente al fiore della vita terrena. Alla base (nella parte bassa del fiore della vita nel disegno sopraindicato) si trova il potere della terra. Questo dà una spinta alla

Il potere della terra (della materia)

Il potere del cielo

(dell’anima)

Parte sinistra Parte destra

© 2012 Octavian Sarbatoare

Il potere del cuore (dell’amore)

Il potere della sessualità maschile

Il potere della sessualità femminile

Il potere della virtù femminile (compassione)

Il potere della virtù maschile (temerità)

Il potere del coraggio (del fuoco)

Il potere della saggezza

Dominio solare (uraniano)

Dominio lunare (ctonio)

La direzione dell’evoluzione dei

poteri

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Zamolxiana, gli insegnamenti esoterici del neozamolxismo – Octavian Sarbatoare

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vita dell'uomo trasformandosi in potere sessuale che a sua volta coinvolge il potere del coraggio (del fuoco), la cui manifestazione viene sublimata nel potere del cuore (dell'amore). Ad un livello più alto si trova il potere della virtù, assumendo due forme, quello maschile, della temerità, e quello femminile, della compassione. Questi due poteri permettono all'uomo di osare nel mondo in cui vive. Alla fine queste cinque energie o poteri sono guidati verso il potere della saggezza tramite il quale si può accedere al potere del cielo (dell'anima), permettendo in tal modo all'uomo di manifestare le sue qualità divine.

I portali e l'evoluzione dell'uomo terreno verso l'uomo cosmico

I portali/ le porte del risveglio

L'archetipo tradizionale

Il potere La zona del corpo

Il settimo (di

Dumnezeu/Domnazana)

Dumnezeu/

Domnazana

Del cielo (dell'anima)

Della testa

Il sesto (di Deceneu) Deceneu Della saggezza Della fronte

Il quinto (del Cavaliere traco)

Cavaliere traco Della virtù Del collo e delle braccia

Il quarto (di Gesù Figlio

della Dacia)

Gesù Figlio della Dacia

Del cuore (dell'amore)

Del cuore

Il terzo (del Grande Lupo Bianco)

Il Grande Lupo Bianco

Del coraggio (del fuoco)

Dell'ombelico/ dello stomaco

Il secondo (di Bendisa) Bendisa Sessualità maschile e femminile

Sessuale

Il primo (di Zamolxe) Zamolxe Della terra Sacrale

Tabella 2 Il potere del cuore (dell'amore), avendo una posizione centrale nella tabella

in alto, è la mira delle pratiche di meditazione romene che insistono sul portare la mente nel cuore, come centralità dell'essere.

Osserviamo che tutte le energie, evolvendo dal basso verso l'alto, diventano sempre più sottili, avendo come base l'energia della terra, il fondamento che permette l'evoluzione dal dominio ctonio verso quello solare. Nel libro VIAłA LUI ZAMOLXE (LA VITA DI ZAMOLXE) si racconta come alla nascita di Zamolxe, Crăciun (Natale), il padre, ha coperto il neonato con una pelle di orso e ha detto: “sei nato sulla terra, che tu abbia il potere della Grande Terra. Che il tuo potere accresca sempre di più col suo potere!” (p. 14).

L'evoluzione dell'uomo terreno verso l'uomo cosmico incuba pratiche di una grande varietà. Si parte dall'ottimizzazione delle zone del corpo a partire

© 2012 Octavian Sarbatoare

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Il fiore della vita, l’uomo cosmico e i poteri della vita terrena

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da quella in basso. Sono utilizzate varie tecniche autoctone oppure tratte dalle tradizioni esoteriche del mondo. Lo scopo è il decondizionamento graduale dall'ambiente materiale, una realtà che guida verso stati di consapevolezza più profonda e più durevole nel tempo.

La zona sacrale si ottimizza attraverso l'imposizione della semplicità riguardo alla quantità di cibo ingerito. La diminuzione del cibo giornaliero necessario porta alla diminuzione della temperatura media del corpo e del metabolismo, che ha come risultato la riduzione della quantità di feci. E' stato dimostrato scientificamente che questo metodo è il migliore per il prolungamento della vita. E' il portale di Zamolxe, il dio ctonio che,

attraverso l'evoluzione diventa dio solare nel settimo portale, quello del Dumnezeu/ Domnazana. Quindi Zamolxe è preso come modello da seguire, come ascesi dalla condizione umana a quella divina, la deificazione. La mitologia romena dimostra che il passaggio dal mondo delle tenebre a quello della luce si compie seguendo unicamente la via del sole, cioè l'ascesi dal mondo ctonio della terra a quello solare del cielo.

La zona sessuale può essere ottimizzata attraverso l'insegnamento della continenza sessuale. Possono essere consultati manuali che trattano con serietà questo tema. E' il portale della Dea Bendisa, moglie di Zamolxe.

La zona dell'ombelico (dello stomaco) ha come metodi l'ottimizzazione della condizione fisica e la restrizione alimentare, cioè l'evitamento dell'ingordigia. Lo stomaco non appesantito permette un migliore funzionamento dell'intero organismo che può in tal modo utilizzare l'energia ad altri scopi diversi da quello della digestione appesantita. E' il portale del Grande Lupo Bianco, paradigma del coraggio e della pace.

La zona del cuore è ottimizzata attraverso la meditazione e atti compassionevoli e di amore incondizionato. E' il portale di Gesù Figlio della Dacia, la cui caratteristica principale è l'amore per gli esseri umani. Gesù Figlio della Dacia è un'incarnazione di Zamolxe.

La zona del collo e delle braccia si ottimizza attraverso esercizi fisici, attraverso la lettura dei libri modello di diritto sociale e di atteggiamento di correttezza nelle relazioni sociali. E' il portale del Cavaliere traco, personalità spirituale giustiziare, guida e modello invisibile del Ordine dei Cavalieri Zamolxiani (OCZ).

La zona della fronte si ottimizza come risultato della padronanza dei cinque portali più bassi, ma anche attraverso la meditazione attraverso il fuoco sacro dacico, il fuoco vivo, il fuoco di Zamolxe. E' il portale di Deceneu, paradigma della saggezza e del discernimento. Lo spirito di Deceneu è ereditato storicamente dal Grande Lupo Bianco, personaggio che è vissuto di fatto ai tempi di Zamolxe. Lo spirito di Deceneu, come suprema

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Zamolxiana, gli insegnamenti esoterici del neozamolxismo – Octavian Sarbatoare

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funzione sacerdotale, è uno delle 4 colonne portanti del neozamolxismo. La zona della testa è associata al risveglio spirituale. Il metodo principale di ottimizzazione dell'anima, chiamato anche la meditazione zamolxiana, è rappresentato dall'uso del fuoco sacro dacico che risveglia.

Una pratica strutturata evolutivamente sui portali parte dall'anima, attraverso l'uso del fuoco sacro. Quando di conseguenza la mente si armonizza, ci possiamo occupare del corpo. Come conseguenza di queste pratiche, il livello di percezione di qualsiasi natura cambia in tal modo che il mondo viene visto con uno sguardo diverso. Esistono quindi tre scalini che portano ad una nuova interazione con il mondo e ad una nuova comprensione di esso, partendo dall'ottimizzazione dell'anima, della mente e del corpo.

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Elementi di numerologia sacra neozamolxiana

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Cap. 8 – Elementi di numerologia sacra neozamolxiana I numeri non possono mai sostituire la realtà, ma possono rappresentare

una realtà approssimativa. Il lavoro monografico VITA DI ZAMOLXE presenta brevemente la base pitagorica della numerologia zamolxiana.

· il numero 1 è il punto, · il numero 2 è la linea, ciò che si trova tra due punti, · il numero 3 è il triagolo, la più semplice figura geometrica in piano

formata dall'unione di 3 punti, · il numero 4 è il più semplice spazio, il tetraedro, · il numero 5 è la piramide, la figura geometrica avente 5 punte, · il numero 6 è lo spazio pluridirezionale, quindi i 4 punti cardinali più

l'alto e il basso (cielo e terra). Il numero 6 si costituisce dal numero 1 (il punto) moltiplicato per il numero 2 (la linea) e per il numero 3 (il piano).

Il fiore spaziale della vita ha 8 angoli (Fig. 18) che possono essere circoscritti sulla circonferenza di una sfera. Una correlazione dei numeri porta alla scoperta dell'ordine nella natura, del logos. Ancor di più, i numeri possono entrare in combinazioni o nelle formule, in quanto espressioni delle dinamiche dei numeri, essendo di conseguenza leggi di movimento. Per Pitagora, il maestro spirituale di Zamolxe, il numero 216 era essenziale essendo formato da 1 x 1 x 1 x 2 x 2 x 2

x 3 x 3 x 3, quindi una combinazione di tre volte per tre, del punto, della linea e del piano, quindi dei primi tre elementi fondamentali della realtà. Osserviamo che il numero 216 significa 6 x 6 x 6.

Prendendo in considerazione i cinque simboli archetipali, rispettivamente il quadrato, il quarto di luna, il triangolo, l'esagono e il cerchio (Fig. 19) si può sviluppare una numerologia sacra neozamloxiana, rilevante nella costruzione e nella produzione delle opere d'arte. La base di un tempio può essere qualsiasi tra questi simboli archetipali, con ingressi, finestre e tetti di forme adeguate.

I calcoli prenderanno in considerazione la geometria sacra e il rapportarsi della costruzione ai punti cardinali. Altrettanto, i colori di ogni portale possono essere armonizzati coi simboli archetipali. Si può iniziare principalmente dall'elaborazione numerica della geometria sacra, realizzando di conseguenza la creazione dell'intero piano di costruzione.

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Lista dei grafici

Pag.

Fig. 1 – I sette cerchi che costruiscono nel centro il disegno del simbolo del fiore della vita

7

Fig. 2 – Il fiore della vita si compie nel frutto della vita 7 Fig. 3 – Il fiore della vita esteso avente 19 elementi intrecciati 8 Fig. 4 – Il fiore della vita esteso, generatore del cubo della spazialità 8 Fig. 5 – La Dea Iside (Isis) risalente al cielo 9 Fig. 6 – Il Dio Ahura Mazdah venerato dai persi zoroastriani 9 Fig. 7 – L'uomo terrestre e l'uomo cosmico inquadrato tra due piramidi

sotto forma di tetraedro 9

Fig. 8 – Le rune arcaiche 10 Fig. 9 – Il fuoco sacro della candela 10 Fig. 10 – La croce di Zamolxe 13 Fig. 11 – Il fiore della vita presentato su una croce funeraria 13 Fig. 12 – Croce zamolxiana in Maramureş 14 Fig. 13 – Simbolo geto-dacico sul cancello del santuario di Sarmisegetusa 14 Fig. 14 – Una rappresentazione del sistema evolutivo nella spiritualità

neozamolxiana 15

Fig. 15 – I 36 elementi essenziali della discesa della divinità nella materia o dell’ascesi dell'uomo verso la divinità

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Fig. 16 – Il fiore della vita accompagnato dagli archetipi tradizionali zamolxiani

26

Fig. 17 – Il fiore della vita, l'uomo cosmico e i poteri della vita terrena 27 Fig. 18 – Il fiore della vita con 8 punte rappresentato spazialmente 31 Fig. 19 – I cinque simboli archetipali 31

Lista delle tabelle

Pag.

Tabella 1 – Tabella generale di psicofisiologia neozamolxiana e di simbologia

18

Tabella 2 – I portali e l'evoluzione dell'uomo terrenno verso l'uomo cosmico

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Il sommario del libro Zamolxiana, gli insegnamenti esoterici del neozamolxismo

Il lavoro Zamolxiana, gli insegnamenti esoterici del neozamolxismo, è una

breve presentazione della conoscenza iniziatica del neozamolxismo, un credo in alcuni valori spirituali e religiosi in uso tra i romeni del presente periodo storico, fondato sulla tradizione degli antenati. Il libro permette una profonda comprensione spirituale e religiosa dei miti, dei simboli e degli aspetti sacri alla stirpe romena, strutturati in una gnosi propria chiamata Zamolxiana.

L'esoterismo del simbolo del fiore della vita accompagna l'argomento lungo l'intero lavoro. Praticamente la teoria del tema si sviluppa basandosi sul ben conosciuto simbolo archetipale del fiore della vita, usato esclusivamente nelle maggiori religioni dell'antichità. Un breve studio di paragone è realizzato attraverso questa prospettiva, introducendo elementi mitologici legati ad esseri venuti dalle stelle, chiamati anche angeli custodi (Rif. Il libro etiope di Enoch - Knibb, 1974).

L'approccio all'argomento è moderno, entrando nella categoria dei nuovi movimenti spirituali e religiosi. Il lavoro introduce un simbolismo sacro della tradizione del mondo, rilevante all'argomento proposto. Sviluppa in seguito un esoterismo neozamolxiano di natura evolutiva, e una certa psicofisiologia correlante. Sono presentati anche i 36 elementi essenziali della discesa divina nel mondo della materia e della vita umana, essendo un tema complesso che correla i tre piani della manifestazione universale, rispettivamente quello divino, quello degli angeli custodi e quello terrestre (umano).

Il principale scopo del libro è quello di permettere, in base ad una ricca ermeneutica di idee, uno sviluppo ulteriore della gnosi neozamolxiana, che in presente si trova solo allo stadio di fondamento teorico.

Le nozioni qui presentate diventano di conseguenza fonti di ispirazione per l'accrescimento ideatico della Zamolxiana.

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Zamolxiana, gli insegnamenti esoterici del neozamolxismo – Octavian Sarbatoare

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Sumarul cărŃii Zamolxiana, învăŃăturile ezoterice ale neozamolxianismului

Lucrarea Zamolxiana, învăŃăturile ezoterice ale neozamolxianismului este o

succintă prezentare a cunoaşterii iniŃiatice a neozamolxianismului, o credinŃă în anumite valori spirituale şi religioase, folosite printre românii prezentului istoric, bazată pe tradiŃia lor strămoşească. Cartea permite o înŃelegere spirituală şi religioasă profundă a miturilor, simbolurilor şi aspectelor sacre neamului românesc structurate într-o gnoză proprie numită Zamolxiana.

Ezoterismul simbolului floarea vieŃii însoŃeşte argumentul de-a lungul întregii lucrări. Practic, teoria temei se dezvoltă bazată pe binecunoscutul simbol arhetipal floarea vieŃii, folosit extensiv în religiile majore din perioada antichităŃii. Un scurt studiu comparativ este făcut din această perspectivă introducând elemente mitologice legate de oamenii veniŃi din stele numiŃi şi îngeri veghetori (ref. Cartea etiopiană a lui Eno – Knibb, 1974).

Abordarea subiectului este modernă, intrând în categoria noilor mişcări spiritual-religioase.

Lucrarea introduce un simbolism sacru, din tradiŃia lumii, relevant subiectului propus. Apoi dezvoltă un ezoterism neozamolxian de natură evolutivă şi o anumită psihofiziologie corelantă. Se prezintă şi cele 36 de elemente esenŃiale de descindere divină în lumea materiei şi a vieŃii umane, fiind o temă complexă care corelează trei planuri de manifestare universală, respectiv cel divin, cel al îngerilor veghetori şi cel terestru (uman).

Scopul principal al cărŃii este de a permite, pe baza unei bogate hermeneutici de idei, o dezvoltare viitoare a gnozei neozamolxiene, care în prezent se află doar în stadiul de fundamentare teoretică. NoŃiunile prezentate aici devin astfel surse de inspiraŃie pentru creşterea ideatică a Zamolxianei.

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Book Summary of Zamolxiana,

the Esoteric Teachings of Neo-Zamolxianism This work (in its original Romanian language form known as, Zamolxiana,

învăŃăturile ezoterice ale neozamolxianismului – English translation: Zamolxiana, the esoteric teachings of Neo-Zamolxianism) is a succinct presentation of the inner knowledge of Neo-Zamolxianism, a credo in certain spiritual and religious values, used among the present day Romanian people, based on their forefathers beliefs. The book allows a deep spiritual and religious understanding of myths, symbols and the sacred sides of Romanian people that are structured in a particular gnosis known as Zamolxiana.

The esotericism of the Flower of Life accompanies the entire argument all along. In practical terms the theory is developed based on the well-known archetypal symbol The Flower of Life, that is largely used in the major antic religions. A short comparative study is made from such a perspective introducing mythological elements connected to the so-called „people who came from stars”, the watchers (ref. The Ethiopic Book of Enoch – Knibb, 1974).

The approach is modern and falls into the category of new spiritual-religious movements.

The work introduces a sacred symbolism from the world tradition that is relevant to the subject in point. Then, develops a Neo-Zamolxian esotericism of evolving nature, and a specific correlated Psychophysiology. Also are presented the 36 essential elements of divine descent into the world of matter and the human life, which is a complex subject that correlates three planes of universal manifestation, of the divine, of the watchers and of the human terrestrial, respectively.

The main purpose of this work is to allow, based on the rich hermeneutics, a future development of Neo-Zamolxian gnosis that at present time is at a theoretical foundational stage. In so doing the ideas presented herein become resources of inspiration for the growth of Zamolxiana.

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Zamolxiana, gli insegnamenti esoterici del neozamolxismo – Octavian Sarbatoare

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Indice

Introduzione 5 Cap. 1 – La simbologia sacra e le tradizioni spirituali 7 Cap. 2 – Le idee generatrici dell'esoterismo neozamolxiano 12 Cap. 3 – Una rappresentazione del sistema evolutivo nella

spiritualità neozamolxiana 15

Cap. 4 – Tabella generale di psicofisiologia neozamolxiana e di simbologia

18

Cap. 5 – I 36 elementi essenziali della discesa della divinità nella materia o dell’ascesi dell'uomo verso la divinità

21

Cap. 6 – Il fiore della vita accompagnato dagli archetipi tradizionali zamolxiani

26

Cap. 7 – Il fiore della vita, l'uomo cosmico e il potere della vita terrena

27

Cap. 8 – Elementi di numerologia sacra neozamolxiana 31 Lista dei grafici 32 Lista delle tabelle 32 Il sommario del libro Zamolxiana, gli insegnamenti esoterici del

neozamolxismo 33

Sumarul cărŃii Zamolxiana, învăŃăturile ezoterice ale neozamolxianismului

34

Book Summary of Zamolxiana, the Esoteric Teachings of Neo-Zamolxianism

35

Bibliografia raccomandata 36

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Sull'autore

Octavian Sarbatoare è nato in Romania nel 1952 e dal 1987 vive in Australia. Ha conseguito la Laurea in Lettere con specializzazione in studi sulle religioni e filosofia, e un anno di specializzazione post laurea in studio delle religioni, Master in Lettere (studi sulla pace e sui conflitti), con distinzione e diploma post universitario (economia politica) all'università di Sydney, Australia. E' autore di alcuni libri di ricerca nell'ambito sociale ma anche di ballettistica, nelle lingue inglese e romeno.

Despre autor Octavian Sărbătoare s-a născut în România în 1952 şi din 1987 trăieşte

în Australia. A absolvit Facultatea de Litere cu specializările de licenŃă în studii ale religiilor şi filosofie, apoi un an de specialitate postlicenŃă în studii ale religiilor, Master la Litere (studii de pace şi conflict) cu distincŃie şi diplomă postuniversitară (economie politică) la Universitatea din Sydney, Australia. Este autorul unor cărŃi de cercetare în domeniul social cât şi de beletristică, în limbile engleză şi română.

About the author Octavian Sarbatoare was born in Romania in 1952. Since 1987 he has

been living in Australia. He completed his BA in Philosophy and Studies in Religion, BA (Honours) in Studies in Religion, Master of Arts with Merit (PACS) and Graduate Diploma (Political Economy) at the University of Sydney, Australia. He is the author of various books of scholarly research and fiction, both in English and Romanian.

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Collana Deceneu

Il simbolo del fiore della vita scolpito sul legno

L'ideale nazionale dei romeni, in questo periodo storico, è la risoluzione della crisi spirituale della stirpe,

attraverso il trasferimento del centro spirituale dal Medio Oriente nelle montagne dei Carpati, e

l’affermazione dell'identità nazionale in quanto eredi dei geto-daci.

L'autore Octavian Sarbatoare

Sarbatoare Publications, Sydney, Australia