Numero 32 anno 2012
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08 . 08 . 2012
Versione "light" di Primo M@ggio
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Indice
Editoriale di Alessio Gramolati
02 E' ancora il lavoro a pagare il prezzo piu' alto a una crisi
che non migliora
Primo Piano "LIGHT"
03 I giovani raccontano GiovaniSÌ
04 La CGIL di Grosseto in Festa
05 ANPI Firenze Festa popolare 12 agosto 2012
06 PROMOTURISMO - Barcellona Praga Slovenia
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Editoriale
Questa estate è diventata troppo calda e troppo
difficile per migliaia di famiglie. E’ ancora il lavoro
a pagare il prezzo più alto a una crisi che non
migliora. Servirebbero politiche per la crescita,
mentre le scelte operate dal Professor Monti
rimangono legate al rigore come unico credo.
Anche la spending rewiew è stata pensata così
Il provvedimento è stato adottato per evitare
l’aumento dell’IVA, eredità della delega fiscale del
governo Berlusconi. Per scongiurare un nuovo
colpo depressivo all’economia si è pensato di
razionalizzare la spesa. La spending review è un
titolo condivisibile: “revisione della spesa a servizi
invariati”. Il punto è che non c’è nessuna
revisione della spesa che dovrebbe appunto
prevedere analisi dei costi e dei servizi resi ai
cittadini, misurazione della quantità di risorse
impegnate, della qualità e quantità di servizi resi.
Ci sono invece tagli lineari che non tengono
conto di vizi e virtù. Non si prevedono infatti
premialità per chi si è comportato in modo
virtuoso. Quello che conta sono i saldi. Questi
devono corrispondere ai 22,5 miliardi in meno di
euro che dovevano arrivare dall’aumento dell’IVA
che viene per adesso rimandato.
Di fatto si tratta di una manovra finanziaria non
certo di una revisione della spesa.
Ma dove si taglia? Si tagliano in gran parte
trasferimenti ai comuni e regioni, nei trasporti,
nella scuola, e soprattutto nella sanità. In una
parola si taglia nello stato sociale. Per quanto
riguarda la sanità, il valore della manovra
finanziaria su questo capitolo vale 4,7 miliardi da
ora al 2014, ai quali vanno aggiunti quelli già
previsti dalle manovre precedenti per un valore
complessivo di 22 miliardi. L’Italia ha una spesa
sanitaria in rapporto al PIL inferiore alla media
europea. In un rapporto quantità di risorse
investite e servizi resi ai cittadini il nostro Paese
si colloca ai primi posti nel mondo. La sanità è
organizzata regionalmente, la media comprende
regioni come la Sicilia, la Calabria, la Campania,
il Lazio che stanno dentro i piani di rientro. In
questo contesto è facile dedurre come la Toscana
si collochi in una posizione di eccellenza. I tagli
lineari fanno più male proprio nelle regioni più
virtuose, perché ci sono meno inefficienze da
recuperare e più prestazioni da difendere. Questo
modo di agire del governo sottintende un’idea di
stato sociale minimale. Quando si taglia senza
nessun criterio selettivo, il risultato, facile da
prevedere, è quello di distruggere quei modelli
che dovrebbero invece essere difesi come gioielli.
I tagli per la Toscana sono quantificati, nel
triennio, in oltre 600 milioni. A questi vanno
sommati circa 120 milioni come conseguenza del
fatto che gli investimenti, che fino a ieri non
venivano contabilizzati come ammortamenti nel
bilancio corrente, domani lo saranno. Una norma
del governo, infatti, ha stabilito che gli
investimenti, precedentemente fatti, debbano
essere inseriti come ammortamenti nei bilanci
correnti e futuri, recuperando le quantità di
investimenti realizzati. Perciò questa norma,
apparentemente di buon senso, sottrarrà risorse
destinate alla spesa per garantire la salute. Chi
ha investito viene nuovamente penalizzato. In
questa situazione, forti del preliminare che
abbiamo firmato con la Regione, apriremo il
confronto con l’obiettivo di difendere il nostro
modello di sanità pubblica universale. Certo la
sfida è difficile: dovremmo parlare di
riorganizzazione del sistema e del recupero di
risorse. Dovremo garantire buoni servizi con costi
equi e sostenibili. Condividiamo il metodo del
confronto. Da solo, certo, non ci garantisce
certezza di risultato, ma ci mette almeno nella
giusta posizione per cominciare un cammino. La
posta in gioco è troppo grande: la salute e la
sicurezza di tutti i cittadini toscani.
di Alessio Gramolati
segretario generale CGIL Toscana
E’ ancora il lavoro a pagare il prezzo più alto
a una crisi che non migliora
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Primo Piano
I Giovani raccontano GIOVANISÌ
10 eventi a livello provinciale che l’ufficio Giovanisì sta organizzando in collaborazione con UPI e con le
singole realtà territoriali.
“I giovani raccontano Giovanisì” vuole essere un momento in cui i beneficiari diretti o indiretti delle
misure del progetto Giovanisì narrano brevemente le loro esperienze, sottolineando quelli che sono i
punti di forza e le criticità, istanze e suggerimenti per migliorare le misure stesse.
Quest’attività si pone quindi un duplice obiettivo:
> Far raccontare il progetto Giovanisì da coloro che hanno beneficiato direttamente o indirettamente
delle misure ad oggi attuate
> Raccogliere testimonianze e istanze dal territorio per poter portare miglioramenti al progetto Giovanisì
stesso
Le Province in collaborazione con UPI, nell’ambito di eventi che diano risalto ai progetti finanziati
dall’ultimo anno di accordo tra il Ministero della Gioventù e l’Assessorato al Welfare e alla Casa, hanno
previsto uno spazio specifico per accogliere tali attività.
Il calendario di queste iniziative vede le seguenti date
Come da calendario il primo incontro si svolgerà presso il Parco della Fonderia – Località Cappetta a
Calci (PI) l’8 settembre 2012 dalle 16 alle 18. Dalle 18 in poi ci saranno momenti di espressione
musicale ed artistica e tanto altro a cura dei giovani del territorio.
Per conoscere e seguire le opportunità, le iniziative, i progetti, le proposte del progetto Giovanisì,
iscriviti alla newsletter ( http://www.giovanisi.it/accedi-al-portale/) e seguici su Facebook
(http://www.facebook.com/GiovanisiRegioneToscana) e Twitter (https://www.twitter.com/giovanisi)
Programma degli incontri previsti dal progetto Giovanisì al
cui Tavolo regionale partecipa anche la CGIL Toscana
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Primo Piano
La CGIL di Grosseto in FESTA
Cava di Roselle - 28 29 30 agosto
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Primo Piano
ANPI Firenze
festa popolare 11 agosto 2012
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