Mondoreale Numero 61

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LATINA - Nexans, arriva la cassa integrazione per i dipendenti - Bevilacqua lascia la segreteria provinciale aprendo la crisi del Partito Democratico ATTUALITÀ SERMONETA - Bruciano cento ettari nella zona di Costa Pretara LEPINI - Premio per la Comunità Montana, ma chiusura in vista ATTUALITÀ PRIVERNO - Tutti in piazza per difendere il centro diurno di San Martino PONTINIA - Eucalyptus sotto l’attacco di un gruppo di vandali CULTURA - Antonio Pennacchi trionfa al Premio Strega 2010 - A Sezze la prima edizione della Partita dei Sogni SEZZE - Ufficio postale fatiscente. L’attacco del Nuovo Polo - Assi benedice la posizione del ministro Galan sulla questione degli Organismi Geneticamente Modificati EDITORIALE di Simone Di Giulio E adesso? Facciamo come al solito? Lo sapevano tutti ma nessuno ha parlato perché sembrava brutto? Parliamoci chiaro... almeno per una volta. La sentenza non lascia spazio ad alcun dubbio. L’autovelox, che in questi quattordici mesi ha fatto le fortune di noi gior- nalisti faziosi che ogni tanto provavamo ad insistere su temi prontamente smentiti dagli interessati, è un falso. Non c’è un motivo per cui quelle mac- chinette che hanno fatto imbe- stialire i setini e non solo doves- sero tirare fuori decine di migliaia di multe. Non c’è un motivo che sia uno. La relazio- ne di Tesei parla chiarissimo. E’ stato sbagliato tutto, dal modello, alla segnaletica, alla velocità di percorrenza del trat- to, all’altezza, al colore del palo, all’allaccio di corrente (vergo- gnoso). Niente è stato fatto come si sarebbe dovuto fare. Niente. E non si può far passare il sezzese medio come un povero coglione. Non si può dire in un’aula del Giudice di Pace che la consulenza non risponde ai questiti. Non si può e non si deve. Nessuno adesso venga a dire che quelle macchi- nette hanno evitato morti. Vi scongiuro non fatelo. E nessu- no cavalchi l’onda per farsi pubblicità. E’ inopportuno. Abbiamo fatto una figura di merda colossale ed è grazie all’impegno di poche persone che queste magagne da furbet- ti del quartiere sono state sco- perte. Ognuno si assuma le responsabilità che ha deciso di prendere al momento della decisione di piazzare quei cosi solo per fare cassa.

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Mondoreale numero 61

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LATINA

- Nexans, arriva la cassa

integrazione per i dipendenti

- Bevilacqua lascia la segreteria

provinciale aprendo la crisi

del Partito Democratico

ATTUALITÀSERMONETA- Bruciano cento ettari nella zonadi Costa PretaraLEPINI- Premio per la ComunitàMontana, ma chiusura in vista

ATTUALITÀPRIVERNO- Tutti in piazza per difendere il centro diurno di San MartinoPONTINIA- Eucalyptus sotto l’attacco di un gruppo di vandali

CULTURA- Antonio Pennacchi trionfa

al Premio Strega 2010

- A Sezze la prima edizione della

Partita dei Sogni

SEZZE

- Ufficio postale fatiscente.

L’attacco del Nuovo Polo

- Assi benedice la posizione

del ministro Galan

sulla questione degli Organismi

Geneticamente Modificati

IL GIUDICE DI PACE ADELAIDE FERRANTEACCOGLIE IL RICORSO DI SANTORO

E ACCENDE LA SPERANZADELLE MIGLIAIA DI MULTATI

DAI RILEVATORI SULLA 156 MONTI LEPINI

AUTOFINTOX

EDITORIALEdi Simone Di Giulio

E adesso? Facciamo come alsolito? Lo sapevano tutti manessuno ha parlato perchésembrava brutto? Parliamocichiaro... almeno per una volta.La sentenza non lascia spazioad alcun dubbio. L’autovelox,che in questi quattordici mesiha fatto le fortune di noi gior-nalisti faziosi che ogni tantoprovavamo ad insistere su temiprontamente smentiti dagliinteressati, è un falso. Non c’èun motivo per cui quelle mac-chinette che hanno fatto imbe-stialire i setini e non solo doves-sero tirare fuori decine dimigliaia di multe. Non c’è unmotivo che sia uno. La relazio-ne di Tesei parla chiarissimo. E’stato sbagliato tutto, dalmodello, alla segnaletica, allavelocità di percorrenza del trat-to, all’altezza, al colore del palo,all’allaccio di corrente (vergo-gnoso). Niente è stato fattocome si sarebbe dovuto fare.Niente. E non si può far passareil sezzese medio come unpovero coglione. Non si puòdire in un’aula del Giudice diPace che la consulenza nonrisponde ai questiti. Non si puòe non si deve. Nessuno adessovenga a dire che quelle macchi-nette hanno evitato morti. Viscongiuro non fatelo. E nessu-no cavalchi l’onda per farsipubblicità. E’ inopportuno.Abbiamo fatto una figura dimerda colossale ed è grazieall’impegno di poche personeche queste magagne da furbet-ti del quartiere sono state sco-perte. Ognuno si assuma leresponsabilità che ha deciso diprendere al momento delladecisione di piazzare quei cosisolo per fare cassa.

N.61Anno III - numero 20

9 luglio 2010

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SEZZEAUTOVELOX 156,

IL GIUDICE LI BOCCIALa tanto attesa sentenza del 7 luglio premia

la relazione di Tesei. Irregolari il limite di velocità

di 70 Km/h e la cartellonistica di segnalazione.

Adesso il Comune trema

MONDORE@LE | NUMERO 61 | 9 LUGLIO 2010

Alla fine le cose sono andate come molti siaspettavano. Il Giudice di Pace di Sezze, ladott.ssa Adelaide Ferrante, ha messo tuttonero su bianco in risposta alla causanumero 150/09 che vedeva oppostoGiuseppe Santoro, difeso dallo studiolegale Di Palma/Centra, al Comune diSezze. Una multa del 31 maggio 2009, rile-vata alle 14:47 dal dispositivo posto indirezione Latina. La dovizia dei dettaglipresentati nel ricorso, unitamente aglioltre 2.100 altri ricorsi arrivati sul tavolo diPalazzo Rappini, aveva costretto il giudicea richiedere una Consulenza Tecnicad'Ufficio, utile strumento per aver più det-tagliatamente un quadro di tutti gli aspet-ti tecnici dell'installazione dei due rilevato-ri di velocità posti sulla strada regionale156 dei Monti Lepini. Le note tecnicheredatte dal consulente Mario Carlo Teseihanno portato alla lucetutte le incongruenzedei due segnalatori divelocità, costringendo ilGiudice di Pace a dichia-rare illegittima la multanei confronti di Santoroe, di conseguenza, acreare le condizioniaffinché tutte le altresanzioni possano essereconsiderate accolte. Neldettaglio la sentenzadella Ferrante si limitaalle questioni legate allasegnaletica, inappro-priate per stessa ammis-sione dei consulentiincaricati dal Comune diSezze, e al limite di 70Km/h imposto su queltratto di strada senzache all'Astral (che ha ingestione la strada dal2001) risulti una varian-

te del limite massimo posto originaria-mente a 90 chilometri orari in quanto stra-da statale. Limite e cartellonistica sottodi-mensionata hanno fatto scaturire questasentenza, che adesso rischia di diventareun caso addirittura nazionale. Ma nonsolo. Le note che emergono dalla consu-lenza di Tesei pongono l'accento anche sualtre incongruenze, peraltro segnalateanche durante il dibattito, sui due rilevato-ri, a cominciare dal modello dei macchina-ri, passando per l'altezza degli stessi, finoad arrivare alla questione legata all'allacciodell'energia elettrica. Tutte indicazioni chefanno pensare all'accoglimento totale deiricorsi presentati secondo le correttemodalità stabilite dal Giudice di Paceprima di ordinare la consulenza tecnica. Lasentenza 89/2010 sancisce, di fatto, la nongiuridicità dei segnalatori.

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di Simone Di Giulio

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SEZZECRONACA DI UNA SENTENZA ANNUNCIATAA difesa dell’amministrazione il solo Caldarozzi, incalzato dagli avvocati Di Palma e Centra.

Vano il tentativo di chiedere una nuova perizia. Troppe le incongruenze sui rilevatori

MONDORE@LE | NUMERO 61 | 9 LUGLIO 2010

A difendere l'operato dell'amministrazionecomunale il 7 luglio di fronte al Giudice diPace di Sezze c'è il solo Lidano Caldarozzi,comandante della Polizia Locale. Nessunatraccia dei consulenti di parte indicati dalComune per smontare pezzo per pezzo leteorie di Tesei sulla validità o meno degliautovelox sulla 156. Brutto segnale, maCaldarozzi prova ugualmente a dare spiega-zioni. La dott.ssa Ferrante introduce l'argo-mento più dibattuto dell'ultimo anno aSezze. Parole chiavi quelle utilizzate dal giu-dice, che parla di validità sociale della que-stione, di migliaia di ricorsi presentati e diimportanza nello stabilire che gli atti sianostati espletati nella maniera corretta. Il giu-dice spiega anche perché tanti ricorsi sonostati bocciati e pone alla base il principiodel contraddittorio, condizione essenzialeper un giudizio univoco, sottolineando,però, che i consulenti di parte (quelli pagatidal Comune) non si siano mai presentatidurante i sopralluoghi di Tesei degli avvo-cati difensori. La faccenda si infiammaquando il giudice introduce il discorso sulsegnale dei 70 Km/h :"Giuridicamente inesi-stente, considerato che manca l'ordinanza".Da qui il sussulto di Caldarozzi, che mette indubbio la validità della CTU chiedendosi ilmotivo per il quale Tesei non sia riuscito adottenere l'ordinanza 20 dell'8 maggio 1978dell'Anas, in cui si abbassa il limite di veloci-tà a 70 Km/h. Stizzita la reazione dei dueavvocati, Di Palma e Centra, che non gradi-scono il tentativo del dirigente comunale di

gettare fango su una perizia ricca di detta-gli. Da qui la lunga analisi della CTU daparte di Di Palma, che rende praticamenteindifendibile l'operato dell'amministrazionesulla gestione dei rilevatori di velocità esulla loro installazione. I dettagli che emer-gono dalla perizia di Tesei sono troppopalesi e la stessa dott.ssa Ferrante ritiene laconsulenza tecnica d'ufficio "Fatta nelmigliore dei modi". Vano il tentativo diCaldarozzi di chiedere una nuova perizia"non tenendo conto della presente, che

non risponde ai vari quesiti del giudice e sirileva contraddittoria e insufficiente per for-mare un giudizio". Da qui le decisioni, cheper il momento si limitano a bocciare gliautovelox in materia di ordinanza sul limitedi velocità e sulla segnaletica insufficiente esottodimensionata, ma ancora non tengo-no conto delle altre incongruenze, che ver-ranno analizzate nelle prossime sentenze,ma che potrebbero rendere nulle tutte lemulte arrivate sugli automobilisti fotografa-ti dai rilevatori di velocità.

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di Simone Di Giulio

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SEZZEUFFICIO POSTALE FATISCENTE

La critica di Paolo Casadei, esponente del Nuovo Polo: “I locali non sono

idonei né sotto il profilo della sicurezza né per l'igiene pubblica”

MONDORE@LE | NUMERO 61 | 9 LUGLIO 2010

Paolo Casadei, portavoce delNuovo Polo setino, porta aconoscenza delle autorità pre-poste al controllo il problemadell'inadeguatezza dell'ufficiopostale di Piazza De Magistris diSezze. I locali dove sono ubicatigli uffici vengono definiti "fati-scenti" e le norme di sicurezzadette "discutibili". Quali i pro-blemi principali? Gli spazi ridot-ti e i conseguenti disagi per gliutenti. "A fine mese, quando siconcentrano le scadenze - affer-ma Casadei- le code arrivanosino in mezzo alla strada. I loca-li non sono idonei sia sotto il profilo dellasicurezza che sotto l'aspetto dell'igienepubblica". Il nuovo soggetto politico chesi candidata come alternativa al centrosi-nistra e al centrodestra della città, punta

il dito anche sui servizi igienici. "Per qual-siasi attività destinata alla fruizione pub-blica è richiesta la presenza dei serviziigienici quale requisito indispensabile. Cirisulta - aggiunte Casadei - che l'EntePosta paga al Comune di Sezze un fitto

irrisorio, per cui si può immagi-nare il poco interesse a trovareun locale adeguato alle normedi legge. E' inaccettabile l'indif-ferenza delle Poste Spa rispettoai bisogni e alle esigenze del-l'utenza". Casadei ricorda ilrispetto della Legge 626 che, trale altre cose, prevede anche checi siano uscite di emergenza,estintori ed altro. Il Nuovo Poloinvita l'assessore ai servizi socia-li, Umberto Marchionne, a farsicarico del problema e che sianogli organi comunali ad effettua-re dei controlli e verificare se

l'ufficio postale sia a norma. Si chiede allaGiunta comunale quali siano i provvedi-menti urgenti che si intendono adottareper alleviare le utenze da una serie didisagi a dir poco vergognosi.

di Alessandro Mattei

Immancabilmente con l'arrivo del primo caldo a Sezze Scalo e nelle zone di Suso inizia ascarseggiare l'acqua. Ogni anno gli stessi disagi, le stesse polemiche ma agli amministrato-ri di questa città non interessa, trattandosi - secondo il loro modo di vedere le cose - solo diun breve periodo dell'anno. Insomma, mentre l'approvvigionamento idrico fa distinzione dizona e cittadini, la Dondi, gestore del servizio idrico e fognario della città, pensa a inviarebollette con tanto di conguagli da capogiro. Per il consigliere comunale Roberto Reginaldisi tratta di un salasso, di una vera e propria stangata. A tal proposito l'esponente di opposi-zione ha protocollato l'ennesima interrogazione per chiedere spiegazioni. "Sono centinaia -leggiamo nel documento - le bollette che la Dondi sta facendo recapitare ad altrettantefamiglie di Sezze, suscitando gravi disagi e paure. Danneggiando ulteriormente equilibri giàprovati dalla crisi che sta penalizzando ogni settore. Il caso di un cittadino che si vede reca-pitare una bolletta e preavviso di distacco per l'importo di € 5.962,05 somma di un congua-glio contabilizzato dal primo trimestre del 1998 fino al secondo trimestre del 2009". Le ulti-me mosse dell'Ente comunale facevano ben sperare, sembrava che la Dondi stesse lì lì perfare le valige come ricorda Reginaldi. "Dalle ultime dichiarazioni sembrava che il sindacovolesse scatenare una guerra contro la Dondi. Si può sperare in una Camera di Conciliazionein difesa del cittadino? Ma è possibile che questa società possa esigere ogni cosa, senza

rispettare nessun obbligo?". L'esponente locale di Nuova Area vuole mandare a casa la Concessionaria Dondi e si schiera con gli uten-ti. Si chiede: "Perché mai il cittadino sia tenuto a subire ogni sorta di disservizio senza essere difeso dalla Giunta Campoli, malgradole sue promesse pre-elettorali. Le famose penalità accertate e contestate alla Dondi l'amministrazione comunale le sta applicando?".Sarà difficile ottenere delle risposte. Agli utenti, invece, resta di armarsi di santa pazienza e sperare che l'estate passi il più veloce pos-sibile. In attesa delle prime piogge e di una dignitosa pressione dell'acqua nei rubinetti delle abitazioni. (A.M.)

PENURIA E SALASSO IDRICO. ECCO L’ESTATE ALLO SCALO

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SEZZE MONDORE@LE | NUMERO 61 | 9 LUGLIO 2010

ASSI: “IL MINISTRO GALAN HA RAGIONE”Lidano Lucidi concorda con la posizione del responsabile dell’agricoltura

sulla vicenda degli Organismi Geneticamente Mondificati

"Apprendiamo con favore l'approccio meno ideologico del neoMinistro dell'agricoltura Galan sugli OGM rispetto al suo prede-cessore. Ci fa piacere di aver visto giusto sul tema, ovvero di averaperto un dibattito sulla questione degli organismi genetica-mente modificati". Valuta positivamente la posizione del neoMinistro Galan l'associazione di imprenditori setini Ass.I, che inuna nota firmata da uno dei responsabili, Lidano Lucidi, sottoli-nea la valenza delle dichiarazioni di Galan anche alla luce diquanto emerso sugli organismi geneticamente modificati nelconvengo di recente realizzato a Sezze dall'associazione in colla-borazione con Araba Fenice: "Nel convegno sono state affronta-te alcune problematiche economiche e scientifiche, e siamosoddisfatti dell'invito rivoltoci dal Presidente del CRA Calvani diandare avanti in questo senso". Questo il Lucidi-pensiero riguar-do gli sviluppi del dibattito sugli OGM. Il rappresentante di Ass.I.specifica: "Non è possibile che l'Italia, patria di scienziati chehanno rivoluzionato il mondo con le loro intuizioni, possa rima-nere indietro nel campo della ricerca scientifica. Ora a livellolocale noi ci domandiamo come un territorio che si dice agrico-lo, e in cui è presente un distretto chimico farmaceutico, possanon interrogarsi seriamente sul tema della ricerca scientificaapplicata in agricoltura. La stessa legge regionale15/2006 preve-de la possibilità di effettuare sperimentazioni sugli OGM. Nonsarebbe il caso di promuoverle a livello locale con tutte le atten-zioni del caso? Se l'agricoltura è in crisi sia per fattori esogeniche endogeni, allora bisogna trovare soluzioni innovative allacrisi del sistema". Un progetto che ha messo tutti d'accordodurante convegno è l'utilizzo degli OGM nel campo della bio-pharming, cioè la produzione in piante di sostanze da usare percurare le malattie. Semplificando curare o prevenire alcune

malattie, anche mortali, mangiando. Se sul territorio c'è ildistretto chimico farmaceutico, perché non trovare le sinergiegiuste tra agricoltori e ricerca pubblico/privata?: "Ci sono molteterre incolte - conclude Lucidi - che potrebbero essere utilizzatea questo scopo, senza contrastare gli agricoltori che volesserointraprendere strade diverse. Sezze potrebbe giocare un ruoloda protagonista. Il nostro paese potrebbe diventare il fulcro diquesta politica in quanto si potrebbero trovare sinergie conl'ospedale coinvolgendo direttamente nella riconversioneanche i privati. Una struttura enorme e sotto utilizzata come ilSan Carlo potrebbe essere utilizzata come punto di sperimenta-zione della biopharming, interessando l'università, gli enti pub-blici, gli agricoltori e le aziende farmaceutiche".

E' stata inoltrata nei giorni scorsi dai consiglieri provincialidel Partito Democratico Enzo Eramo e Loreto Bevilacqua larichiesta di messa in sicurezza del ponte in pietra sito sullaStrada Provinciale Roccheggiana, nella zona che delimita iComuni di Sezze e Roccagorga. L'interrogazione del capo-gruppo provinciale del Pd e dell'ex sindaco di Roccagorga siè resa necessaria poiché il ponte, che delimita i due paesiconfinanti, si trova ubicato lungo una strada soggetta gior-nalmente ad un elevato tasso di traffico. Inoltre il tratto è fre-quentemente percorso da autobus di linea, che rendonoancora più difficoltoso il passaggio. In passato tanti inciden-

ti, alcuni dei quali gravi, ma nessun intervento straordinario per la messa in sicurezza del ponte in località La Foresta. Il tratto sot-toposto alla richiesta di interventi, con la sua inevitabile conformazione, costituisce una strettoia 'innaturale' che rallenta il traffi-co veicolare. "Il ponte - si legge nell'interrogazione presentata dai consiglieri provinciali del Partito Democratico Eramo eBevilacqua - è reso pericoloso dalla sua collocazione, trovandosi subito dopo una curva, e dalla sua struttura, che ne rende stret-te le carreggiate di percorrenza". La richiesta dei due consiglieri provinciali è che il ponte in pietra venga allargato, e di conseguen-za anche la carreggiata, in modo da renderlo sicuro e adatto a sostenere l'elevato tasso di traffico. Una richiesta che probabilmen-te sarà condivisa dai molti automobilisti che nel corso dei decenni hanno lamentato la pericolosità della strada e del relativo pontesoprattutto nella stagione invernale, quando pioggia e gelo rendono già di per sé scivoloso il tratto in questione.

INTERROGAZIONE SUL PONTE DI VIA ROCCHEGGIANA

di Simone Di Giulio

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LATINA MONDORE@LE | NUMERO 61 | 9 LUGLIO 2010

NEXANS ARRIVA LA CASSA INTEGRAZIONEUGL: “I precari possono usufruire degli ammortizzatori sociali di fronte ad una cessione di attività”

"Finalmente stiamo arrivan-do seppur lentamente ad unsistema lavorativo che rendegiustizia a chi da anni richie-de uguale dignità e diritti".Questo è quanto affermanodall'UGL durante l'incontroavvenuto i giorni scorsi nellasede dell'Assessorato alLavoro e Formazione dellaRegione Lazio in meritoall'esame congiunto dellacassa integrazione in deroga."Oggi con quest'accordo -continuano dall'UGL - pos-siamo dire che anche i preca-ri possono usufruire degliammortizzatori sociali di fronte ad una cessione di attività".Commenta poi nello specifico in una nota anche Armando Valiani,Segretario Provinciale UGL-CHIMICI: "Questo è un chiaro segnale aivari politici di Centro Sinistra e di Centro Destra che in questi gior-ni hanno fatto passerella all'interno della Nexans. La sinergia politi-ca come quella sindacale è l'unico strumento che i lavoratori delnostro territorio possono vantare per arginare questa crisi ma lo

stesso strumento potreb-be aiutare oltre ai dipen-denti Nexans anche quellidella Wyeth Pharma exPfizer". Presenti quindiall'incontro oltre ai rappre-sentanti dei lavoratori,Tasciotti di Confindustria,Fontana per la RegioneLazio e Visco in rappresen-tanza dello stabilimento.Mariella Zezza, assessore alLavoro e Formazione dellaRegione Lazio, sottolineacome i giorni scorsi si siaraggiunto un traguardoimportante e rivolto alla

tutela di tutti i dipendenti: "Nel confermare il nostro impegno perun clima disteso e costruttivo la Regione ha ribadito la volontà disostenere anche quei lavoratori che hanno meno tutele e rischianodi trovarsi a reddito zero, portando sullo stesso piano i diritti e legaranzie di ogni tipologia di contratto. Anche per i 28 dipendenticon contratto di somministrazione sarà quindi possibile accedereagli ammortizzatori sociali in deroga".

di Luisa Belardinelli

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Se qualcuno pensava che dopo il passaggio di proprietà dallemani di Avion Interiors all’attuale marchio, potesse grantire unasituazione di stabilità permanente, purtroppo gli ultimi venti dicrisi fugano tali convinzioni. E i campanelli che si sono accesinegli ultimi giorni, considerata la situazione di crisi generale ediffusa che attanaglia la provincia pontina più dell’intera nazione,fanno si che i primi provvedimentidi dimensionamento assuntidallo stabilimento del capoluogo pontino, facciano siobbalzaresullo stato di allarme. Nove operai in mobilità alla Sicamb diLatina, industria impegnata nel settore aeronautico e aerospazia-le, questo il verdetto deciso dalla direzione dello stabilimento.Nove operai su 311 dipendenti potrebbe non essere un numeropreoccupante si potrebbeanche pensare. Sicuramente tale consi-derazione non è però valida per i diretti interessati dal provvedi-mento. Chiediamolo alle famiglie dei dipendenti in "bilico", chie-diamogli cosa vedono per il loro futuro e perché no, cerchiamo dicapire se per la Sicamb è l'inizio della fine o è solo un periodo diassestamento… "La procedura condivisa con le altre organizza-zioni sindacali - sottolinea la segreteria provinciale UglMetalmeccanici, Maria Maria Antonietta Vicaro - avendo caratte-re di volontarietà e integrazione economica salariale al 100% eriassunzioni sulle uscite al 50% rappresenta, seppure strumentolegato al licenziamento dei volontari con requisiti, uno strumen-

to che per-m e t t e r àall'azienda dir i n n o v a r emetà delleuscite assu-mendo i lavo-ratori sommi-nistrati chep o t r a n n oessere stabi-lizzati perm i g l i o r a r el 'o rg a n i z z a -zione azien-dale. Ci augu-riamo checon carichi dilavoro ade-guati nel futuro si possa ricominciare a parlare di stabilizzazioniulteriori e di sicurezze occupazionali per tutti. Avremo prestoulteriori incontri con l'azienda per affrontare i problemi interniche da tempo rimangono irrisolti".

ARIA DI CRISI ANCHE ALLA SICAMBLa mobilità per nove dipendenti fa scattare l’allarme per gli altri trecento

di Luisa Belardinelli

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LATINA MONDORE@LE | NUMERO 61 | 9 LUGLIO 2010

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IL PD TRABALLA: SI DIMETTE BEVILACQUAL’ex segretario provinciale: “Serve dare una scossa per aprire una nuova stagione”

"Le mie dimissioni spero servano a dare la scossa necessaria adaprire una nuova stagione". Questo è quanto Loreto Bevilacquasegretario provinciale del Partito Democratico di Latina ha afferma-to prima di dimettersi. Tale reazione è generata a seguito dell'autoconvocazione di alcuni eletti tra cui il presidente dell'Astral TittaGiorgi e il capogruppo del consiglio provinciale Enzo Eramo."L'iniziativa è strumentale - ha spiegato Bevilacqua - il partito non èpiù orientato ad una discussione seria e costruttiva. Le mie dimis-sioni sono irrevocabili e spero siano funzionali ad una rinascita sanadel partito". Come si muoverà ora il presidente del PartitoDemocratico, Sesa Amici? In città echeggiano voci di una imminen-te assemblea provinciale. A volerlo in primis è Claudio Moscardelli,vice capo gruppo del Pd in Consiglio regionale, il quale sottolineala necessità di procedere all'elezione di un coordinatore territorialeche accompagni il partito al prossimo congresso previsto a settem-bre. "Auspico - afferma Moscardelli- che l'assemblea si svolga entrodieci giorni. Ritengo poi che Bevilacqua abbia voluto agevolare ilconfronto politico nel partito, visto che si era già deliberato di pro-cedere al congresso, slittato per questioni attinenti al coordina-mento regionale; non ritengo pertanto - conclude Moscardelli- chele sue dimissioni siano legate all'iniziativa organizzata a Sezze daTitta Giorgi, ed a cui prenderanno parte sindaci, consiglieri provin-ciali ed altri esponenti del Pd per stilare le prime proposte program-matiche . "L'incontro di Sezze - spiega per rassicurare Bevilacqua, ilcapogruppo del Pd in Consiglio provinciale, Enzo Eramo - nasce

sulla base di unavolontà di incontrotra mozioni diverse,in una fase precon-gressuale. Si trattapertanto - prosegue- di riunioni alla lucedel sole, aperte atutti, che si stannosvolgendo anche inaltre province, e dicui Bevilacqua erai n f o r m a t o .Intendiamo quindidare un contributo aldibattito, anche allaluce di alcunemozioni cristallizza-te. Non si tratta didelegittimare nessu-no- conclude Eramo-e in particolare unsegretario che nonintende ricandidarsi a due mesi dal congresso, bensì lo scopo prin-cipale è quello di superare le divisioni interne".

di Luisa Belardinelli

I tagli alla sanità firmati dal presidente della regione LazioRenata Polverini si fanno sentire e hanno toccato soprattutto lestrutture sanitarie private senza tralasciare "giustamente" ilnostro martoriato territorio. L'Icot uno dei più rinomati ospeda-li traumatologici della provincia è stato costretto a chiudere ilsecondo piano dedicato alla riabilitazione alla riabilitazioneneuropsicomotoria per complessivi 80 posti letto. La confermaè arrivata da Emmanuel Miraglia, amministratore delegato dellaGiomi spa, la società che gestisce diverse cliniche ed ospedaliprivati a Roma e Latina. Egli in una nota comunica che: "gliavvocati Pellegrino e Bellini, sono stati incaricati ad affrontare ilcaso e a preparare i ricorsi al Tar". Se il Governo infatti dovesseaccettare (ma non è così ovvio) il decreto con annessi i contrat-ti allegati e firmati e consegnato dal commissario della Sanitànel Lazio, Renata Polverini, l'unica soluzione sarà il ricorso al Tar.Ricordiamo infatti il caso della Clinica San Marco che nel 2006 enel 2007 aveva impugnato i decreti dell'allora governatoreMarrazzo, relativi al ridimensionamento del budget e dei postiletto. I giudici diedero ragione alla Casa di Cura latinense.Ma tornando ad oggi e quindi alle nuove angosce che ci assal-gono, quali sono le principali Case di Cura pontine che hannosubìto forti riduzioni di budget pari al 5,5 milioni di euro? L'Icotcon 2,2 milioni di euro in meno e costretto a chiudere un intero

piano pari ad 80 postiletto, a seguire la clinicaCittà di Aprilia con 1,7milioni dove i ricoveriordinari sono stati sospesie la formiana Casa delSole con 1,6 milioni enella quale verrannointerrotti i contratti in sca-denza con 10 operatorisanitari. E in cosa si tra-durrà tutto ciò? Menoposti letto a disposizione,liste d'attesa più lunghe elicenziamenti degli operatori e assistenti sanitari. Un quadro adir poco inquietante! "Le promesse della Polverini hanno lebugie corte! - ha sottolineato i giorni scorsi in commissioneSanità della Provincia Maurizio Costa, presidente provincialedell'Aiop (L'Associazione italiana ospedalità privata) Marrazzo -prosegue Costa - aveva già aggredito il privato accreditato, mala neo-governatrice ha fatto altrettanto. Aveva dichiarato ditagliare solo il 4% dei posti per acuti ed il 10% per la riabilitazio-ne, invece le riduzioni hanno toccato il 10-11%".

SANITÀ, RIDIMENSIONAMENTO ANCHE PER IL PRIVATOI tagli della Polverini, ancora una volta squassano il sistema sanitario pontino

di Luisa Belardinelli

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SERMONETA MONDORE@LE | NUMERO 61 | 9 LUGLIO 2010

DEVASTANTE INCENDIO SU COSTA PETRARA100 ettari di vegetazione bruciati dalle fiamme che hanno flagellato colline e campi

Le colline lepino hanno ripreso a bruciare. Il primo, e ci si augural'ultimo, incendio della stagione ha mangiato oltre 100 ettari dicolline, tra uliveti e campi. La zona interessata è stata quella diCosta Pretara, sulla strada provinciale Consolare Romana vecchia,sulla Pedemontana nella piana subito sotto il Centro storico. Lalocalità in cui l'incendio è stato appiccato è tra i due noti ristoran-ti La Catena e la Sorgentee sull'origine dolosa nonsembrano esserci dubbi,visto il momento in cuil'incendio ha preso vita,quando c'era un consi-stente venticello che haaiutato le fiamme a pren-dere forza velocemente.La conta dei danni è statadisarmante, circa 100 gliettari mangiati dal fuoco,tra sterpaglie ed uliveti.Ad intervenire sul posto laForestale dello Stato, iVigili del fuoco di Latina,la Protezione civile diSermoneta, coordinatadal presidente Antoniomercuri l'Associazionenazionale carabinieri ed iCarabinieri ai comandi delmaresciallo AntonioVicidomini. Il supporto èpoi arrivato da numeroseassociazioni di volontaria-to dei paesi vicini, per uninteressamento di tantis-sime persone. Un incen-

dio violento, che rapidamente è salito per le coste, fino a lambireil centro storico, arrivando nella zona del cimitero e nella partecollinare del paese. Nelle operazioni di soccorso sono stati porta-ti in salvo alcuni animali ed una donna in gravidanza, colta dalpanico dopo che la propria abitazione è stata raggiunta prepo-tentemente dal fumo. Le operazioni di spegnimento hanno visto

coinvolti per la maggiorparte mezzi d'aria, conl'impiego di due cana-dair e tre elicotteri messia disposizione dal Corpoforestale dello Stato edalla sala regionale dellaProtezione civile. Gliuomini della protezionecivile di Sermonetahanno provveduto asupportare le operazionidi bonifica del territoriodove pian piano le fiam-me venivano spente. Sitratta del primo incendiodella stagione di origineancora una volta dolosa.Confermata l'efficienza,oltre che di Forestale eVigili del fuoco, delleassociazioni di volonta-riato, sempre in grado diintervenire sul territoriosempre indispensabilialle operazioni di soccor-so per la conoscenzadettagliata del territoriostesso.

Protezione civile regionale, comuna-le e dei paesi limitrofi, l'Associazionenazionale carabinieri di Sermoneta, ilCorpo forestale dello Stato ed i Vigilidel fuoco. A tutti, impegnati nellopsegimento delle violente fiamme, èandato il plauso dell'assessore comu-nale alla Protezione civile. "L'innescoè sicuramente doloso. Per questo - haspiegato Battisti- l'invito è a denun-ciare qualsiasi persona sorpresa adappiccare incendi, solo così potremoscongiurare altri simili episodi, che ogni volta mettono a rischiola vita di decine di persone. La dedizione dei volontari della

Protezione Civile è un valore aggiun-to per il nostro territorio, la lorodisponibilità e prontezza ha permes-so l'opera di bonifica di supporto aiCanadair". Di sole poche settimane faè la notizia che vuole il Piano diProtezione civile di Sermoneta fra i trescelti in un progetto comunitario,dalla cui sintesi nascerà un Pianoeuropeo. "La fortuna di Sermoneta èdi avere un Piano di Protezione civile,efficiente e funzionale, oltre al servi-

zio di avvistamento antincendio operato dai volontari, che hapermesso l'intervento dei soccorsi in pochi minuti". (D.T.)

IL PLAUSO DELL’ASSESSORE BATTISTI“Un intervento congiunto per sedare le conseguenze di un atto sicuramente doloso”

di Domiziana Tosatti

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UN PREMIO PER LA XIII COMUNITÀ MONTANAMentre si discute sul suo futuro, arriva il riconoscimento dal Consiglio dei Ministri

LEPINI MONDORE@LE | NUMERO 61 | 9 LUGLIO 2010

C'è chi vuole sopprimerla, ritenendola non in grado di svolgere lefunzioni per le quali è nata e, nel merito, presenta una proposta dilegge al Consiglio regionale del Lazio, e c'è, invece, chi la premia,proprio per aver svolto nel migliore dei modi quelle funzioni. LaXIII Comunità Montana dei Monti Lepini sarà premiata dalDipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del turismo dellaPresidenza del Consiglio dei Ministri, nell'ambito del progettocomunitario Eden, all'interno del quale si individuano delle locali-tà di eccellenza turistica. La Comunità viene premiata per 'l'attivitàsvolta nella promozione e nell'attuazione del turismo e del patri-monio immateriale locale'. L'evento è anche finalizzato alla creazio-ne di reti tra le destinazioni scelte, avviando così una piattaformadi scambi delle migliori esperienze. La premiazione si terrà a Romaoggi, venerdì 9 luglio, presso la Sala monumentale dellaPresidenza del Consiglio e a ritirare il premio saranno il commissa-rio dell'Ente, Franco Solli e Domenico Guidi, nel ruolo di dipenden-te dello stesso. "Il premio- ha spiegato il commissario, Franco Solli-è un riconoscimento per chi opera nella montagna, risorsa fonda-mentale per l'intera nazione, riconosciuta come tale anche dal pre-sidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Un Premio che sot-tolinea come l'unico organismo sovra comunale obbligatori per le

zone montane sianoproprio le Comunitàmontane, per lecaratteristiche speci-fiche del territorio edelle competenze cuiassolvono". La pre-miazione si cala in unmomento storicoalmeno 'particolare'per gli Enti montani,additati da più particome canali preferen-ziali di sperpero dirisorse economiche.Di qualche giorno fala proposta di leggeregionale sottoscritta tra gli altri anche dal consigliere regionaledel Pdl pontino, Giovanni Di Giorgi, che prevede la soppressionedegli Enti. Insomma, la Regione vuole abolirle e la Comunità euro-pea e lo Stato le premiano.

di Domiziana Tosatti

E' stato approvato nell'ultimo consiglio comunale il primo bilancioconsuntivo dell'era Cacciotti. Un conto riferito al 2009 e che ha fattole spese di ingenti tagli ai trasferimenti statali. La seduta è statanecessaria anche per approvare all'unanimità l'istituzione ed ilregolamento del question time, che servirà presumibilmente anchead appianare in contrasti con la minoranza rispetto alle presuntemancate riposte alle interrogazioni presentate. Con il question timeperiodicamente verrà convocato un consiglio in cui la maggioranzasi impegna a rispondere a tutte le richieste dell'opposizione.Approvate due mozioni presentata dall'intera coalizione guidata daCostantino Cacciotti, una riferita ai tagli alla scuola, i cui si chiede dicambiare direzione e di sostenere, invece, gli istituti esistenti e diaffiancare gli enti locali nella gestione. Una seconda mozione hariguardato invece il federalismo fiscale, ed in questa si è chiesto dimodificare parte dei provvedimenti adottati dal governo. "La mano-vra finanziaria 2010- si legge nella mozione- mette a rischio la pos-sibilità dei Comuni di rispondere ai bisogni delle comunità locali".Tra le richieste della mozione c'è l'attuazio-ne del federalismo fiscale così come origina-riamente previsto nella legge 42 del 2009,finalizzato all'accrescimento dell'autonomiafinanziaria dei Comuni e la responsabilitàdegli amministratori, la modifica degliobiettivi e delle regole del patto si stabilità,la restituzione completa ai Comuni dell'Icidella prima casa e l'adeguamento dei soste-gni ai piccoli Comuni. (D.T.)

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IL PRIMO CONSUNTIVO DI CACCIOTTI

L’assise approva all’unanimità l’atto

BASSIANO

Prima iniziativa estiva per il nuovo Consiglio dei giovani eletto loscorso dicembre. E la caratteristica, che sin dall'inizio ha animato ilavori per l'elaborazione del programma da patre soprattutto delpresidente lUigi Mazzoli e del vicepresidente Alessandra Coriddi, èla valorizzazione delle risorse che il paese offre, nelle più numero-se sfaccettature possibili. Si parte il 14 luglio, fino al 17, per una tregiorni tra musica, astronomia, artisti di strada, writers, corsi di foto-grafia e libri. Mercoledì 14, dalle ore 21, si terrà in piazza CaioCestio il concerto delle due band locali The Mentos eCromosoma4. Durante i concerti lungo il Corso si esibiranno degliartisti di strada e davanti ad ogni bar i parrucchieri di Norma realiz-zeranno delle eccentriche acconciature. Giovedì 15, invece, si iniziaancora alle 21 con il concerto degli Ex novo e dei Two for you.Nell'intervallo dei due concerto si terrà un saggio di danza hip hopdella scuola dell'allenatrice della squadra nazionale di aerobica,Gigliola Carosi. Nella stessa sera dei writers realizzeranno dei mura-les, mentre nel locale Vida loca l'associazione Astronomia pontinafarà una sorta di lezione sulle stelle. La manifestazione si chiederàsabato 17. Alle 17 ci sarà la 'NorMaratona', una maratona non ago-nistica di 2 chilometri, il cui ricavato sarà devoluto all'associazioneEco di Kinshasa. Intanto dalle 23.30, ancora presso la terrazzapanoramica del Vida loca daranno prova della propria maestria djnormesi, tra cui Luca e Simone Tessitori, Luca De Mei e MarcoRoma. Dal 14 al 16 ci sarà poi un corso di fotografia tenuto daEmiliano Toti, originario e residente a Norma e appassionato di set-tore, mentre il 14 ed il 15 si terrà una mostra di libri. (D.T.)

IL CONSIGLIO DEI GIOVANI VARA

IL PRIMO EVENTO DELL’ESTATE 2010

NORMA

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TROPPO IN GAMBA PER LA PENSIONELa preside Liliana Abbate si congeda dal lavoro dopo una militanza brillante

di Roberto Tartaglia

La preside delle scuole medie di Pontinia, Liliana Abbate, nonchécittadina onoraria di Pontinia, siede dietro la sua scrivania. Losguardo sereno, il sorriso di sempre e la consueta classe che lacontraddistingue. A sentirla parlare e ragionare dispiace proprioche per una donna così in gamba sia già arrivata l'età pensionabi-le. Quello che ha da dare è ancora moltissimo. Preside, un bilanciodi questi anni di lavoro a Pontinia? Sono preside dall’87 e venivodalle esperienze di Padova e Velletri. Nulla a che vedere con larealtà di Pontinia, così particolare, specie all'inizio quando ero aQuartaccio. Il problema non è mai stato il rapporto umano, che èsempre stato proficuo, ma l'idea della scuola come dispensatoredi certificati cartacei. I ragazzi non venivano per imparare ma perportare a casa un certificato di studio. Il classico "pezzo di carta".Ma la soddisfazione è stata proprio quella di modificare, neglianni, questa visione errata della scuola. Ora ci sono diversi laurea-ti che hanno fatto il loro percorso dell'obbligo a Quartaccio. Dalpunto di vista didattico è stata un'ottima fucina di idee e speri-mentazioni. Ad esempio, è stato lì che abbiamo messo in atto unasorta di tempo prolungato ante litteram. Abbiamo ottenuto risul-tati importanti grazie soprattutto alla preziosa collaborazionedelle varie giunte Tombolillo ed ad un team di insegnanti profes-sionali e motivate. Quella di Quartaccio, credo abbia dimostrato dinon essere una "scuola di campagna", come veniva definita in pas-sato. Poi, nel 1999, sono arrivata a Pontinia, mantenendo ancheQuartaccio fino all'entrata in vigore dell'autonomia con il DPR275/99, ad ho trovato una realtà ancora diversa dalla precedente. Come vede lei la scuola di oggi? Oggi l'insegnamento si giocatutto su una flessibilità organizzativa. La vecchia istruzione nonesiste più e non è più applicabile. Io poi non ci ho mai creduto. Hosempre pensato che la scuola sia di tutti e di ciascuno. Ognuno hail diritto ed il dovere di terminare la scuola dell'obbligo. Ma ognu-no deve fare il proprio percorso di studi, approfondimenti indivi-duali. Negli anni abbiamo studiato i migliori abbinamenti di inse-gnanti ed organizzato progetti che prevedevano aperture oriz-zontali e verticali delle classi. Ad un curriculum obbligatorioabbiamo affiancato sempre un curriculum proprio della scuola.Questo ha previsto, negli anni, collaborazioni con altre scuole evarie istituzioni su progetti importanti come quello sulla multicul-turalità, ad esempio. Abbiamo lavorato sulla realtà delle fiabenelle diverse zone del mondo, sui suoni tipici delle varie culture

ed abbiamo avutomodo di ascoltarele storie reali distranieri dalle lorostesse bocche.Quest'anno, in par-ticolare, abbiamolavorato sui suonied è stato bellissi-mo, a fine anno,vedere i nostriragazzi suonare lepercussioni mentreadulti di diverserazze e colori balla-vano insieme.Davvero emozio-nante. Come vedeil connubio trascuola e lavoro algiorno d'oggi?Purtroppo oggi le occasioni sono scarse per i giovani, il nepoti-smo è tornato ai livelli dei Borgia. Questo è disarmante, special-mente per ragazzi davvero preparati che vedono le loro opportu-nità spazzate via da amici di amici, parenti, amanti e così via.Viviamo in un Paese in cui il Medioevo non è mai finito, ci trovia-mo ancora davanti a Vassalli, Valvassini e Valvassori. Finché saràcosì l'Italia non decollerà mai, le crisi non finiranno, le varie casteche governano prenderanno sempre il meglio, lasciando ai"Valvassini" solo le "briciole". La cosa più amara è che ci si trova amentire ai ragazzi. E dire loro bugie, specie per chi insegna, è unabestemmia. Non si può negare loro la speranza e la motivazione,ma come si fa a dire "preparatevi perché dovrete affrontare unmondo lavorativo competitivo"? Non è vero! Ciò che li aspetta èun mondo in cui la meritocrazia sembra non esistere più. Ha qual-che consiglio per il futuro della scuola a Pontinia? Spero davveroche continuino a guardare avanti e che non abbiamo mai paura diseguitare a sperimentare: la nuova didattica, la formazione degliinsegnati, così che i ragazzi, oltre ad avere un "sapere nozionisti-co", possano sviluppare anche un sapere mobile, critico.

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PONTINIA MONDORE@LE | NUMERO 61 | 9 LUGLIO 2010

Ancora opere di vandali nel Comune diPontinia. Stavolta è toccato a dellepiante di Eucalyptus giocare il ruolo divittima. La Guardia Forestale diTerracina, infatti, ha scoperto dei forisul colletto delle piante attraverso iquali sono state iniettate sostanze tos-siche di varia natura. Un danneggia-mento non da poco per il patrimoniodella Regione Lazio. Le piante si trova-no in Via Portosello. Gli autori sonoancora ignoti. Il lavoro ha portato viamolto tempo al corpo Forestale ed ha

richiesto, oltreché impegno, anchepazienza e colpo d'occhio. Loscopo dei balordi pare fosse quel-lo di uccidere le piante: circa unadecina per la precisione. Oltre agliagenti guidati dall'ispettoreGiuseppe Pannone, le indagini perla cattura dei responsabili sta inte-ressando anche il Consorzio diBonifica di Latina che ha nominatoun consulente tecnico con loscopo di individuare le cause certedel dolo. (R.T.)

I VANDALI DANNEGGIANO GLI EUCALYPTUS

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CENTRO DIURNO: “NON ELEMOSINA, MA DIRITTI”Nella manifestazione sotto al Comune il coro di ragazzi del centro diurno, genitori e operatori

di Luca Morazzano

Non si placano le polemiche sui tagli al centro diurno. La quota dipartecipazione alle colonie marine infatti, è stata solo la classicagoccia che ha fatto traboccare il vaso. E quando il liquido ha inizia-to a venire fuori ha portato con sé una moltitudine di problemati-che che pongono la situazione della struttura di assistenza ai disa-bili al centro delle attenzioni. Riunioni, comunicati e sit in hannocosì richiamato l'attenzione pubblica su una questione che appa-re ben più profonda e problematiche rispetto ad una mera motiva-zione economica che possa essere rappresentata dalla quota inquestione. Così, l'altro giorno la piazza del comune di Priverno si ètrasformata in luogo di assemblea dove i disabili del centro diurno,i loro parenti e pure gli operatori impegnati nell'assistenza, si sonoincontrati per dare voce alle proprie proteste. E' proprio una rap-presentante dei genitori a tracciare i contorni della questione: "I 65euro sono stati la classi goccia di troppo, ma rappresentano solol'ultimo segnale di tanti che si sono susseguiti e che hanno porta-to il centro ad una situazione ormai critica. Nella sede di SanMartino i ragazzi sono stipati in spazi angusti e non hanno unastanza in cui potersi radunare assieme tutti e venticinque. Anchegli operatori non riescono a lavorare bene e ciò che più preoccupaè l'assenza degli amministratori e il loro essere sordi alla nostravoce". A proposito di operatori impegnati, una rappresentante fanotare: "Continuiamo a percepire i nostri miseri compensi a sin-ghiozzo, se va bene ogni tre mesi, Siamo costretti a svolgere il ser-vizio domiciliare con le nostre autovetture anticipando le spese dicarburante che poi ci vengono rimborsate solo in parte. Di certonon è questa la condizione ideale per operare nel migliore deimodi". Ci sono rappresentanti della politica di opposizione priver-nate che però non vogliono per l'occasione sventolare bandiere. Ilpresidente del centro, il signor Di Stefano, fa notare che una situa-zione prima positiva è andata peggiorando da un anno e mezzocon la nuova amministrazione: "Finché eravamo nella sede diFossanova, con la prima giunta Macci, ci siamo trovati bene e nelcentro abbiamo svolto tante attività che hanno permesso ai ragaz-zi di vivere con dignità la propria condizione. Poi sono cominciati i

problemi che sommandosihanno portato la situazione aprecipitare. Con il nuovoassessore non riusciamo adaver un dialogo o una colla-borazione fruttuosa". I ragazzinon vogliono l'elemosina dinessuno e nemmeno unadonazione per coprire i 1300euro delle colonie sarebbeben vista perché quello cherecriminano sono i propridiritti. A tal proposito, un atti-vista, Andrea, critica la gestio-ne delle risorse del comune:"Magari nel programmare glieventi dell'estate, si potevarosicchiare questa cifra aigrandi eventi e far bella figuraandando incontro ad unasituazione meno di facciatama più di sostanza".

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PRIVERNO MONDORE@LE | NUMERO 61 | 9 LUGLIO 2010

PENSIONE

YPTUS Il segretario del circolo democratico di Roccagorga, GiampieroNardacci interviene sulla stampa per criticare l'autoconvocazionedegli eletti del PD. Questa iniziativa promossa in primis da EnzoEramo capogruppo in amministrazione provinciale per il PD e daTitta Giorgi presidente Astral è in programma per il 9 luglio aSezze e tra coloro che hanno aderito spunta anche il nome delsindaco di Roccagorga Carla Amici. Proprio rispetto all'adesionedi Carla Amici a questa manifestatone Nardacci coglie lo spuntoper evidenziare come il Partito ormai viene continuamente dele-gittimato del suo ruolo. E' impensabile - spiega lo stesso - checome segretario, come capogruppo consiliare, non sono messo alcorrente dal mio sindaco di una iniziativa del genere e che solodai giornali debba apprendere la notizia. Il mio intervento - prose-gue Nardacci - vuole essere teso ad evidenziare come ormai nelPD ci sia l'urgente bisogno di affrontare la questione di quello che

siamo o che vogliamo essere: Partito? oPartito degli eletti? Credo che dobbiamoritrovare il senso dello stare insieme e delrispetto dei ruoli e dei luoghi deputati alladiscussione. In antropologia si dice che unpartito può esistere senza un amministrazio-ne ma che quest'ultima non ha ragione diessere senza un partito. Dobbiamo - conclu-de Nardacci - fare questo sforzo altrimenti ilPartito Democratico è destinato ad una stagione di divisioni e diinteressi personalistici. Interessi, che non aiutano il grande pro-getto politico, culturale e sociale per cui è nato il PD ed in fondoquesta iniziativa se pur nasce con buone intenzioni finisce perconsolidare il percorso di delegittimazione del Partito facendosempre più avanzare l'idea di un Partito degli eletti.

ROCCAGORGANARDACCI CRITICA L’AUTOCONVOCAZIONE DEL PD

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CULTURA MONDORE@LE | NUMERO 61 | 9 LUGLIO 2010

UN BRINDISI A SORSI DI “STREGA”Canale Mussolini di Antonio Pennacchi, primo classificato nell’ambito riconoscimento letterario

di Paola Bernasconi

Canale Mussolini, il libro del quasisessantenne scrittore di LatinaAntonio Pennacchi, è stato elettovincitore del premio Strega 2010dalla giuria incaricata di esprimerele proprie preferenze tra le cinqueopere concorrenti nella finale del-l'ambito riconoscimento letterario,Canale Mussolini è un romanzo sto-rico: così l'ha definito il suo stessoautore Antonio Pennacchi. CanaleMussolini è la storia di una famigliadi veneti, i Peruzzi, che spinti dallozio Pericle scendono dal Nord pervivere nella Pianura Pontina. A bonificare questa grande palude,insieme a loro, trentamila persone che si ritrovano a vivere in cittàappena fondate per volere del Duce: Sabaudia, Pontinia, Latina etante altre che nasceranno dal lavoro di tutti coloro che l'AgroPontino l'hanno visto trasformarsi da una distesa di fango a centroabitabile. Una storia che è anche la storia di Pennacchi e della suafamiglia perché lui, come ha dichiarato, "sa raccontare solo storievere". Un romanzo che porta alla ribalta la vicenda di migliaia dipersone, non solo del Nord, che per lungo tempo sono state tenu-te in disparte. Una storia che fa parte del nostro passato recente eche in qualche modo narra la saga delle tante famiglie arrivatenella Palude Pontina. In questa, di famiglia, c'è il fascistissimoPericle che porta tutti con sé, nonni, fratelli, sorelle, nuore, li portain un universo contadino lontano dalla società cispadana del-l'epoca: c'è Adelchi con le sue vanità e i fratelli Treves, Iseo e Turatilegati da un legame fatto di poche parole ma solido; c'è Armida,moglie del capofamiglia, bella, generosa e un po' strega chenonostante i sussurri delle api che le ronzano in testa, non si sal-verà dal destino che la attende; c'è infine il nipote prediletto

Paride che come il Paride troiano porterà sventure alla famigliaPeruzzi. Una saga familiare è Canale Mussolini, e a fare da sfondoquesto Agro Pontino nato dal lavoro e dalla fatica di tutte quelle

persone che Pennacchi havoluto raccontare.

Nato nel 1950 da una famiglia di coloni veneti giunti a Latina perla bonifica dell'Agro Pontino, Antonio Pennacchi continua a vive-re nella sua città come nulla fosse; come se aver vinto il PremioStrega non fosse un evento che cambia la vita. In un intervistasulla Stampa ha dichiarato "continuerò ad andare a Latina dalbarbiere e al bar a litigare come sempre di calcio e di politica":perché Pennacchi è così, un ex operaio laureatosi durante unperiodo di cassa integrazione. Sin da giovanissimo si dedica all'at-tività politica ma, a differenza dei suoi numerosi fratelli, decide diiscriversi all'MSI. Espulso cambierà direzione per iscriversiall'Unione Comunisti Italiani marxisti-leninisti partecipando cosìalle contestazioni del Sessantotto. Divenuto operaio all'AlcatelCavi, alla fine degli anni Settanta si iscrive al PSI ed entra a fraparte della CGIL. Espulso dal sindacato con l'accusa di essere filo-brigatista, inizia un passaggio tra UIL, PCI e di nuovo CGIL dal

quale viene escluso unaseconda volta. Questa la vitaintensa e movimentata chefa da sfondo al suo essereuomo di lettere, scrittoreche raggiungerà per laprima volta un vasto pubbli-co con la pubblicazione de IlFasciocomunista, romanzoautobiografico dal quale èstato tratto il film Mio fratel-lo è figlio unico. Con CanaleMussolini, uscito nel 2010,

Pennacchi si aggiudica il Premio Strega dedicandolo al fratelloscomparso da poco e alla nipotina che dovrà nascere.

IL PREMIO AD UNO SCRITTORE SUI GENERIS

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LA CLASSIFICA

Libro Voti

1) Canale Mussolini (Mondadori) di Antonio Pennacchi 133

2) Acciaio (Rizzoli) di Silvia Avallone 129

3) Hanno tutti ragione (Feltrinelli) di Paolo Sorrentino 39

4) Sono comuni le cose... (Ponte alle Grazie) di M. Nucci 38

5) Accanto alla tigre (Fandango) di Lorenzo Pavolini 32

di Paola Bernasconi

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CULTURA MONDORE@LE | NUMERO 61 | 9 LUGLIO 2010

SERRATA BATTAGLIA CON AVVERSARI DI RANGOPiegato sul filo di lana “Acciaio”, testo d’esordio di Silvia Avallone

di Paola Bernasconi

A solo quattro voti di distanza da Canale Mussolini, il romanzodell'esordiente Silvia Avallone, Acciaio (Rizzoli) si classifica secon-do in questa edizione del Premio Strega 2010. La storia di Anna eFrancesca in una zona della provincia industriale italiana dove leacciaierie danno lavoro: un racconto sulla periferia e il suomondo, sull'adolescenza e tutto ciò che comporta, soprattuttovivendola a Piombino. Data per favorita, da questo Premio Stregala Avallone ne esce comunque a testa alta e le vendite lo dimo-strano. Terzo, con cinquantanove voti, il regista Paolo Sorrentinoe il suo Hanno tutti ragione (Feltrinelli): la storia di Tony Pagoda,cantante partenopeo cocainomane che dalla strada arriva a cal-care le scene dei più grandi teatri mondiali. Ispirato alla storia diTony Pisapia, protagonista del suo film del 2001 L'uomo in più,Sorrentino, al suo esordio letterario, si ritrova immediatamentetra i finalisti di un premio così importante. Con trentotto voti siaggiudica il quarto posto Matteo Nucci con Sono comuni le cosedegli amici: classe 1970, Nucci debutta con questo suo romanzoedito Ponte alle Grazie, arrivando primo tra le case editrici mino-ri. Quinto, con trentadue voti, arriva Lorenzo Pavolini conAccanto alla tigre (Fandango): un romanzo che torna all'epocadel fascismo, alla scoperta di un uomo che è stato l'anima dellaRepubblica di Salò nonché nonno del protagonista. È proprio diPavolini la dichiarazione che rappresenta un po' il clima delloStrega 2010: "Chi pubblica con una casa editrice più piccola si

sente un outsider". E ha ragione. Salta subi-to agli occhi come la Mondadori, nelle ulti-me quattro edizioni del Premio, abbiariscosso tre grandi successi: Come Diocomanda di Ammaniti nel 2007, La solitudi-ne dei numeri primi di Giordano nel 2008 e,ultimo, Canale Mussolini. Lo stesso Acciaio,pur non vincendo, dimostra la sua forza divendita assoluta: lanciato dalla Rizzoli attra-verso una grande strategia di marketing, sepubblicato da una casa editrice più piccolasarebbe forse passato molto più inosservato come il sempliceromanzo di una esordiente. Invece Acciaio è divenuto un casoletterario, un must, un libro da avere a prescindere: non un brut-to romanzo, certo, ma pur sempre il prodotto di una ragazza ven-tiseienne che, in una piccola casa editrice, ora non si ritrovereb-be a scrivere anche per il Corriere della Sera. E intanto le grandiimprese editoriali continuano a muovere i gusti degli italiani,imponendo best seller e indirizzando la scelta dei lettori: e laMondadori continua a vincere e a supportare testi che vincono leStrega, che incassano parecchio e che si lasciano dietro pubblica-zioni edite da piccole case editrici. Tanto di cappello allora aMatteo Nucci anche se in fondo in fondo Ponte alle Grazie unacasa editrice così piccola non è. Ma accontentiamoci.

TREGA”Antonio Pennacchi, primo classificato nell’ambito riconoscimento letterario

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CULTURA MONDORE@LE | NUMERO 61 | 9 LUGLIO 2010

IL SALUTO ALLA SCUOLA DELLAMAESTRA ANNA MARIA ORSINI

L’insegnante di Bassiano è stata un punto di riferimento per l'intera comunità

Una bambina che voleva diven-tare maestra e che è stata unamaestra che ha speso la vita per ipropri alunni. Anna Maria Orsiniha trasmesso per 40 anni ai pro-pri alunni la passione per la cul-tura, insegnando in diverse scuo-le elementari della Provincia,prima di approdare a Bassiano,dove ha trascorso professional-mente gli ultimi 30 anni. La mae-stra Anna, così come tutti laconoscono, ha dato il proprio commiato alla scuola e a quantil'hanno stimata nel suo lungo percorso di insegnante. A rivolger-le il più caro saluto, ringraziandola per quanto ha saputo tra-smettere agli alunni ed ai colleghi sono stati, i genitori, le inse-gnanti, il personale Ata e gli stessi allievi. L'insegnante prendeuna mano, apre una mente, tocca un cuore. Forte sarebbe statoil desiderio di non mandare mai in pensione una persona tantovalida, che lascia la scuola dopo tanti anni di servizi, trascorsi atrasmettere il proprio sapere ai bambini del Circolo didattico diBassiano, che l'ha accolta già trent'anni fa con fiducia ed entusia-smo. Anna Maria Orsini è stata un punto di riferimento per l'inte-ra comunità, che la ricorderà per l'attaccamento e l'amore dimo-

strarti in tutti gli anni del suolavoro. La scuola è stata per leiimpegno primario e possibilità diriscatto sociale, nell'attenzione enello sforzo congiunto di genitoried insegnanti che i una sola aulariunivano e formavano bambinidalla prima alla quinta classe,contribuendo alla formazione diquelli che oggi sono accreditatiprofessionisti, figli di fieri pastori,contadini ed artigiani. Va quindi

in pensione una donna divenutauna vera istituzione all'internodella scuola per la velocità con cuii suoi alunni imparano a leggere escrivere e per la qualità dei loroelaborati, che più volte negli annisono stati premiati in vari concorsi.L'auspicio, da parte di chi l'ha sti-

mata, è che la maestra Anna abbia finalmente l'opportunità didedicare più tempo alle tante attività di cui è appassionata e chepossa, mediante nuove formule, spendere altrettanto bene glianni della meritata pensione ancora al servizio dei bambini.

Anche a Sezze il binomio calcio e beneficenza prende il via:sabato 10 luglio alle ore 21, presso lo Stadio Comunale"Augusto Tasciotti", si terrà la prima edizione della "Partita deiSogni". Patrocinato dal Comune di Sezze e organizzato dall'InterClub locale, l'evento si concluderà con la consegna del Primotrofeo "Partita del Biscione" mentre l'incasso verrà totalmente

devoluto all'Associazione "Il Giardino deiSogni". Obiettivo della manifestazione èquello di raccogliere fondi da donare atutto colore che hanno quotidianamen-te bisogno d'aiuto. Così si legge nellanota divulgata dall'Inter Club: "la nostraattenzione si concentra quest'anno sul-l'aiuto ai ragazzi diversamente abili chesono al centro delle attività promossedall'Associazione Il Giardino dei SogniOnlus", associazione nata nel 2004 gra-zie all'iniziativa promossa da venti geni-tori di disabili che si propone di pro-muovere le pari opportunità e l'integra-zione sociale. Un'iniziativa benefica chefa bene al cuore e offre la possibilità diintrattenere un pubblico anche attraver-

so musica e commento a bordo campo. A sfidarsi la selezionedell'"IC Sezze" e quella della "All Star Associazioni Setine". Ilcosto del biglietto d'ingresso, abbinato all'estrazione di premi,sarà di 5€ mentre i ragazzi sotto i quindici anni potranno entra-re gratuitamente.

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di Domiziana Tosatti

di Paola Bernasconi

SEZZELA PRIMA EDIZIONE DELLA PARTITA DEI SOGNI

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MUSICA MONDORE@LE | NUMERO 61 | 9 LUGLIO 2010

LA QUOTIDIANITÀ È UNA BRUTTA BESTIA...

La quotidianità è qualcosa che passa inosservata molte volte, forseperché abbiamo le teste occupate a pensare ad altro, forse perchénon abbiamo tempo per elucubrazioni mentali, forse semplicemen-te perché siamo pigri. Invece ci sono dei loschi figuri che il quotidia-no lo analizzano con la semplicità di una frase e la pesante consape-volezza del presente. Tali personaggi rispondono, ognuno a modoproprio, al nome di artisti, nonostante la tv e tante altre nefandezzecontemporanee hanno fatto credere a tutti che tutti possono faretutto, tipo che tutti, se vogliono, possono essere cardiochirurghidotati di poteri magici, oppure, per farla breve, che tutti possono farei cantanti e "infrattarsi" in virtù di questa qualifica, in tutti i cespuglivicini a tutti i laghi, a tutte le colline, e perché no a tutti i rifugi dellaforestale con conseguente multa salata per il vile fazzoletto rupestre,specie tutt'altro che in estinzione. Ma va bene, questa è un'altra sto-ria, a noi preme parlare del presente, di quel quotidiano che ci passavicino, ci tocca, ci colpisce, ci lascia indifferenti. Ci sono alcuni artistiche hanno una grande capacità di fagocitare, metabolizzare e canta-re la realtà con semplicità e potenza, non tutti sono fenomeni, nonsta a noi dirlo, ma alcuni di loro lasciano il segno. Ecco, quando sen-tiamo queste persone cantare, ascoltiamoli con attenzione, sentiamoquel che dicono, non importa se dietro ci sia la mega produzione, ilbatterista di grido, la chitarra super distorta, lo special guest all'ulti-ma moda, oppure "fotosciop", spesso basta una chitarra acustica e unfoglio di carta coi testi scritti sopra. Forse spesso bastano la rabbia, ladisillusione, la poesia, sta di fatto che questa musica, questo "cantau-torato" come siamo abituati a chiamarlo noi, ascoltatori col vizio dellecategorie e delle etichette, in fondo fa bene. Fa bene perché descri-ve un'epoca, una situazione, anche solo un momento, fa bene perchépuò far riflettere, fa bene perché "dice", non "suona" e basta. Il quoti-diano sfugge se non c'è qualcuno che lo accalappia, lo canta, lo

distrugge, lo mitizza. Onore a coloro che si prendono la briga di farequesto sporco lavoro, mentre la maggior parte di noi forse non sipone proprio questo problema, magari preferisce cercare la "forzasua" nelle copertine patinate dei cd di illustri mostri sacri della can-zone contemporanea…italiana. Ogni tanto spegniamo il consumi-smo, possiamo benissimo riaccenderlo quando vogliamo, tanto èsempre lì. Nel frattempo però, quando il supermarket è chiuso,diamo un'occhiata alla bottega lì all'angolo della strada, propriodove il lampione è fulminato e nessuno si prende la briga di riparar-lo, si proprio lì dove lo spazzino sembra non essere mai passato.Andiamo a dare un'occhiata da vicino, magari qualcuno lì dentrostarà suonando una canzone per noi e noi nemmeno lo sappiamo.Magari troveremo Vasco Brondi, in arte "Le luci della centrale elettri-ca", che starà cantando una delle canzoni di "Canzoni da spiaggiadeturpata".

Sicuramente molti di voi stanno lavorando, ma io mi rivolgo aquelli che stanno in panciolle sulla spiaggia: ebbene si, viodio! Vorrei fare un bagnetto anch'io ma mi ritrovo a fare unadoccia di sudore nello scrivere questo articolo. E allora sapeteche faccio? Mi rinfresco con un'ottima birra e delle freschenovità musicali per voi amanti della caciara e dello zompettiopiù scatenato. Venerdì 9 Luglio scatenate le ginocchia, scio-gliete i muscoli e preparatevi a ballare come pochi, c'è"Giuliano Palma" a Sora, mi raccomando assumetene in picco-le dosi, è micidiale! All'El Paso Beach invece si esibiscono i"Vintage" assieme ai "Call From The Bathroom" ed il rapper"Chiasso" per una serata adrenalinica a suon di rock e rap.Tango argentino caliente invece al Bacco e Venere col "DuoMetrò", temperature alte, freddare con delle ottime bevandeghiacciate. Nel frattempo all'Alive vanno in scena i"Bluesbeers", paladini del rock-blues senza fronzoli e devoticultori della dea birra. Occhio ai fegati più che alle orecchie!Sabato 10 al Purple vanno a suonarsela e cantarsela gli"Alkimia", freschi di nuovo cd, accompagnati dai "Rusty Code":divertimento assicurato, ottime canzoni e tanta energia. Ilrock nelle sue forme primordiali, intendo anni 50-60 perintenderci, va in onda all'Alive ad opera degli "Alkolica", sicu-ramente vedrete il fantasma di Elvis al bancone a bere unabirra, non vi preoccupate, lo hanno evocato loro. A San Feliceinvece per le strade si esibiranno molti artisti, tanto per ralle-grare le vostre menti, quindi, se vi va, allungate fino al Circeoe fatevi una passeggiata…artistica. Domenica 11 al Purplesuonano i "Soul Fighters", guardate bene le vostre anime, que-sti ve le scannerizzano. Jazz di livello invece a Sabaudia, pres-so il Malugà con "The Valerio Sepe Quartet", mentre all'Alivegli "Oceans" ci suonano e cantano le migliori canzoni di unaband di Seattle abbastanza famosa, che chiameremo con unnome di fantasia Pearl Jam. Beh, io la sudata me la sono fatta,adesso andate voi a sudare nei locali, possibilmente con undeodorante in tasca, onde evitare spiacevoli svenimenti!

di Marco Fanella

E-20 LIVE!di Marco Fanella

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EVENTI MONDORE@LE | NUMERO 61 | 9 LUGLIO 2010

ENTRA NEL VIVO IL NORMA MUSICA FESTIVALAll’Hotel Villa del Cardinale è la volta dei concerti finali di pianoforte e clarinetto

Figlia di una famiglia umile e tradizionalista dove di artisti non cen'erano, Maria Paola Manzi ha sentito forte il desiderio di far vola-re le mani sui tasti bianchi e neri di un pianoforte già da prima cheimparasse a leggere e scrivere. E' nata a Pomezia, all'epoca distan-te sia da Roma che da Latina ed imparare a suonare il piano eraper lei un po' un viaggio sulla luna, tanto affascinante quantoimpossibile. Un giorno, aveva 8 anni, un'amichetta di scuola ledisse con il viso triste che nel pomeriggio non potevano vedersiper giocare, perché 'doveva andare a lezione di piano'."Un'emozione grandissima- ha ricordato- finalmente sapevo cheun modo c'era". E' iniziata da lì la sua appassionata storia d'amorecon l'elegante strumento. Una storia turbolenta, fino a quando a16 fu ammessa al sesto anno del Conservatorio Santa Cecilia e lìha incontrato la sua mentore, cui oggi riconosce di dovere tutto ilpatrimonio tecnico, Lya De Barberiis. Musica da camera, invece, la

studiò con PierluigiUrbini. Diplomatasicol massimo dei votiha conseguito ancheil diploma del Corsotriennale di perfezio-namento tenuto daLya De Barberiispresso l'AccademiaNazionale di "S.Cecilia". Svolge daanni attività concer-tistica, sia come soli-sta che in gruppicameristici, e ha regi-strato programmiper la Rai. E' questo ilprimo anno cheprende parte al pro-getto del 'NormaMusica Festival'. "Avevo sempre pensato che per i ragazzi l'estatefosse fatta per riposare. Mi sono dovuta ricredere. Ho una classeche dai 10 ai 45 anni e sono tutti allievi altamente motivati. Unafull immersione di pochi giorni, che produce risultati fuori rag-giungibili in mesi. Qui si parla di musica e si studia l'intero giorno.Di impara e si insegna anche mangiando un boccone di pasta". Ilconcerto conclusivo del corso in piano forte della Maestra Manzisi terrà questa sera, a partire dalle 21 presso l'Hotel Villa delCardinale. Un omaggio a Schumann e Chopin a duecento annidalla nascita dei due pianisti e compositori romantici, che, desti-no volle, condivisero l'anno di nascita, il 1810.

di Domiziana Tosatti

Sabato 10 luglio arriva unaltro appuntamento danon perdere all'internodell'edizione 2010 delNorma Musica Festival. Adesibirsi saranno gli allieviche hanno partecipato alcorso di clarinetto tenutodal Maestro FrancescoBelli. I dieci allievi, tra cuidue studenti giapponesi eun coreano, che hannoseguito il corso delMaestro di origini maenti-ne, si esibiranno nel con-certo finale della loro clas-se eseguendo alcune trale più importanti musichedi Rossini, Weber, Pierné e Schumann. Nell'occasione ad accompa-gnarli al pianoforte ci sarà il Maestro Remigio Coco. Un appunta-mento da non perdere, si comincia alle 21, per gli amanti del clari-

netto, strumento ricco disfumature. Il MaestroFrancesco Belli è un altroimportantissimo tassellodello scacchiere che si stacreando all'interno dellaVilla del Cardinale edell'Accademia "IlSeminario". Clarinettista edirettore d'orchestra, Belliha iniziato giovanissimogli studi musicali con ilnonno materno, comple-tandoli in conservatoriosotto la guida di DanieleParis e Luigi Neroni. Dopoil diploma, ottenuto con ilmassimo dei voti e la lode,

si è perfezionato con il clarinettista Karl Leister e con FrancoFerrara e Nicola Samale. Fondamentale per la sua carriera è statol'incontro con il Maestro Sergiu Celibidache.

IL 10 LUGLIO DI SCENA GLI ALLIEVI DI BELLI