Maria Bernadette Di Sciascio - AdeleRulli Servizio Qualità ... · Audit reattivo: strumento di...
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Audit reattivo: strumento di analisi del rischio
Maria Bernadette Di Sciascio - Adele RulliServizio Qualità, Accreditamento e Rischio ClinicoASL2 Lanciano – Vasto - Chieti
Schema di Reason
Reason J. Human error. New York: Cambridge UniversityPress 1990.
Reason J. Human error: models and management. BMJ, 2000;320:768-70.
BUCHI = ERRORI
Errori Attivi:
Commessi da
Errori Latenti:
Commessi da
Operatori che
sono in
contatto
Con il
paziente.
Slips- Lapses
Remoti e riferibili
a difetti di
proget-
tazione del
sistema
Mistakes
THE SWISS CHEESE MODEL
Sistema
ingegnerizzato
Affidabilità
Umana
L’incidente sia il
risultato di una
concatenazione
di eventi che
DIFESE
Umana
Sistemi di
controllo
Ogni fetta rappresenta un meccanismo di difesa che non dovrebbe avere punti
critici, buchi che si aprono o chiudono o si spostano col variare del setting
di eventi che
hanno superato
tutte le difese
messe in atto
• Applicazione Buone Pratiche
• Compilazione esaustiva e chiara della cartella clinica +infermieristica. Integrazione di cartella clinica e documentazioneinfermieristica in un unico documento, sempre accessibile in Repartoda parte di medici e infermieri
• Precise modalità per l’assolvimento della procedura relativa al
Strumenti di un programma di risk management
• Precise modalità per l’assolvimento della procedura relativa al“consenso informato”
• Definizione, implementazione ed utilizzo di protocolli sanitari / L.G./raccomandazioni + E.B.M./E.B.N.
• Monitoraggio degli eventi avversi
• Audit clinici periodici
Fase del processoFase del processo Strumenti proposti Output attesi
Individuazione dei rischiIndividuazione dei rischiSegnalazione spontanea degli eventi (incident reporting)
Profilo qualitativo di rischio
Criticità specifiche
Analisi dei rischiAnalisi dei rischiRoot cause analysis Criticità latenti
F.M.E.A. Priorità dei rischi
Piani di trattamento dei rischiPriorità di intervento
Analisi di fattibilità
TrattamentoTrattamento
Analisi di fattibilità
Azioni di trattamento
Riduzione
Accettazione
Eliminazione
MonitoraggioMonitoraggio
Revisione cartelle
Profilo quantitativo (epidemiologia)
Valutazione dell'andamento specifico
Revisione Database
Profilo quantitativo (epidemiologia)
Valutazione dell'andamentocomplessivo
1. Procedura in paziente sbagliato;
2. Procedura in parte del corpo sbagliata (lato, organo o parte);
3. Errata procedura in paziente;
4. Strumento o altro materiale lasciato all'interno del sito chirurgico che
richieda un successivo intervento o ulteriori procedure;
Lista eventi sentinella (Ministero della Salute, 2006)
richieda un successivo intervento o ulteriori procedure;
5. Reazione trasfusionale conseguente ad incompatibilità ABO;
6. Morte, coma o gravi alterazioni funzionali derivati da errori in terapia
farmacologica;
7. Morte materna o malattia grave correlata al travaglio e/o parto;
8. Morte o disabilità permanente in neonato sano di peso >2500 grammi
non correlata a una malattia congenita in neonato sano.
Tot. eventi Tot. Cadute Nessun
Esito
Esito
Minore
Esito
Moderato
Esito
moderato
Significativo
Esito
Severo Eventi sentinella
226 188 115 58 32 9 20 20
LEGENDALEGENDA
REPORT EVENTI SEGNALATI 2013REPORT EVENTI SEGNALATI 2013
LEGENDALEGENDA
Nessun danno Nessun danno : evento che non ha provocato al paziente nessun danno Esito Minore Esito Minore : evento che provoca al paziente solo disturbi temporanei e limitati / nessun danno.Esito Moderato SignificativoEsito Moderato Significativo: evento che richiede monitoraggio extra / visita medica specialistica / indagini diagnostiche minori o complesse / trattamento con altri farmaci / trasferimento ad altra UO senza aumento dei giorni di degenza Esito Significativo:Esito Significativo: evento che comporta una invalidità temporanea con un prolungamento dei giorni di degenza > 4 gg.Esito severo:Esito severo: evento che causa morte o danni ed invalidità permanente all’interessato
SQA/Rischio Clinico
SegnalazioneEventoSegnalazioneEvento
SfavorevoleSfavorevole
Istituzione gruppo di lavoro ergonomia e miglioramento della qualità
Raccolta dei fatti in sequenza temporale
Analisi dei
fatti
Errori latenti
Design tecnologico
MODELLO DI MODELLO DI
INDAGINEINDAGINE
fatti
MISURE DI PREVENZIONEMISURE DI PREVENZIONE
Errori attivi
Violazioni
Mistakes
Slips
Design tecnologico
e manutenzione
Comunicazione interna
Gestione del personale/
responsabilità
Procedure e organizzazione del
lavoro
Adattata da Eagle C.J., Davies J.M., Reason J.: Analisi incidentale di disastri tecnologici su larga scala applicata allo studio delle
complicazioni conseguenti l’anestesia (Anaesth C.J.).
Analisi pro-attiva:individua ed elimina le criticità del sistema prima che
l’incidente si verifichi, ed è basata sull’analisi dei
processi che costituiscono l’attività, ne individua i
punti critici con l’obiettivo di progettare sistemi sicuri
ANALISI
Analisi reattiva:studia a posteriori gli incidenti ed è mirata ad
individuare le cause che hanno permesso il loro
verificarsi. Va condotta a ritroso nel tempo. Consente di
decidere le azioni da intraprendere
Dal latino“AUDIO”che significa ascoltare, ascolto attivo.
In ingleseIntegrato il significato verso il concetto di verificare, controllare,
raccogliere evidenze.
COSA SIGNIFICA AUDIT?
raccogliere evidenze.
L’Audit è una delle principali metodologiedi approccio alla verifica e revisione dellaqualità, obiettivo proprio del governoclinico.
TIPOLOGIE DI AUDIT IN SANITA’
INTERNIrevisione, sulla base di criteri espliciti, delle attività svolte da operatori interni all’organizzazione, allo scopo di esaminare e valutare l’appropriatezza, l’efficacia, l’efficienza nonché la sicurezza delle prestazioni erogate. I report prodotti a seguito di un audit interno si configurano come indicazioni finalizzate al miglioramento.indicazioni finalizzate al miglioramento.
ESTERNIsono verifiche esterne che coinvolgono solitamente l’intera organizzazione,effettuate da organismi o enti terzi indipendenti, sulla base di criteri espliciti(es. Joint Commission International, Accreditation Canada, Ente diCertificazione ISO, sistemi di accreditamento istituzionale).
AUDIT DI SISTEMA/QUALITA’
Esame sistematico e indipendente mirato a stabilire se le
attività svolte per la qualità e i risultati ottenuti sono in accordo
con quanto stabilito e se, quanto stabilito, viene effettuato
efficacemente e risulta idoneo al conseguimento degli obiettivi.
- Oggetto: il modello di riferimento non professionalizzante
(Accreditamento-Norme ISO 9001 ecc.)
- Campo di applicazione: intera organizzazione o sue parti- Campo di applicazione: intera organizzazione o sue parti
- Scopo: il posizionamento dell’organizzazione rispetto al
modello di riferimento
�AUDIT DI PARTE PRIMA
audit interno svolto dall’organizzazione stessa
�AUDIT DI PARTE SECONDA
audit svolto da chi ha un interesse nell’organizzazione
�AUDIT DI PARTE TERZA
auditor esterni da organismi indipendenti
APPROCCIO “PROATTIVO”
APPROCCIO “REATTIVO”
Approccio “proattivo”L’analisi parte dalla revisione dei processi e delle procedure esistenti, identificando, nelle diverse fasi, i punti di criticità.
Approccio “reattivo” Opera su base “retrospettiva”, si parte dall’analisi di un evento indesiderato alla ricerca delle cause organizzative e di sistema.
diverse fasi, i punti di criticità.
“L’audit clinico è un incontro tra pari, strutturato, multi ed interdisciplinare in cui i protagonisti di un evento evento avversoavverso discutono le criticità
Definizione GRC
L’AUDIT CLINICO
avversoavverso discutono le criticità incontrate e ricercano le soluzioni correttive di miglioramento.”
Comitato Tecnico Scientifico GRC – Regione Toscana (2005)
Caratteristiche dell’audit clinico GRC
• E’ un’iniziativa che fa parte del sistema di gestione del
rischio clinico
• E’ un audit di processo
L’AUDIT CLINICO
• E’ un audit di processo
• E’ condotto da un facilitatore
• Si impiegano tecniche specifiche
• Possono parteciparvi tutti i professionisti della sanità
In questa logica organizzativa va precisato chel’audit clinico è orientato alle azioni diprevenzione e miglioramento e sono dicompetenza del Rischio Clinico e delle UU.OO.,e non vanno considerate come attività diaccertamento delle responsabilità individuali, diaccertamento delle responsabilità individuali, dicompetenza esclusiva della direzione aziendale.
II FASEPreparazione dell’Audit
I FASEValutazione della Segnalazione
Usare la Creare
LE FASI DELL’AUDIT CLINICOLE FASI DELL’AUDIT CLINICO
III FASE
V FASEMonitoraggio
Usare la metodologia
Creare l’ambiente
IV FASEAlert Report e
Piano di miglioramento
III FASEAttuare l’Audit
1. Una valutazione di fondatezza della proposta
• Criticità dell’oggetto in questione
LE FASI DELL’AUDIT CLINICOLE FASI DELL’AUDIT CLINICO
I FASEValutazione della Segnalazione
2. Una valutazione di opportunità della proposta
• Disponibilità di risorse e vincoli organizzativi della struttura
e dei professionisti coinvolti
• Possibili risultati dell’audit
Segnalazione da parte della Geriatria: risultati errati degli esami di laboratorio, in una pz proveniente dal PS, che hanno comportato un grave errore di terapia.
Il facilitatore:
• Stabilisce con cura la data della riunione
LE FASI DELL’AUDIT CLINICOLE FASI DELL’AUDIT CLINICO
II FASEPreparazione dell’Audit
• Stabilisce con cura la data della riunione
• Prepara la documentazione e l’ambiente dove si
tiene l’incontro
• Convoca i partecipanti
Il facilitatore in collaborazione con i
professionisti coinvolti:
LE FASI DELL’AUDIT CLINICOLE FASI DELL’AUDIT CLINICO
II FASEPreparazione dell’Audit
• Ricerca in letteratura standard di riferimento
• Recupera linee guida, protocolli e procedure
inerenti al caso
• Contatta eventualmente specialisti esterni da
coinvolgere nella discussione del caso come
analisti super partes
• All’inizio dell’audit stabilisce le regole comuni
di comportamento
LE FASI DELL’AUDIT CLINICOLE FASI DELL’AUDIT CLINICO
Il facilitatore :Il facilitatore :
III FASEAttuare l’Audit
• Espone le motivazioni e le finalità dell’audit
• Cultura no blame
• Presenta i componenti
• Riservatezza dei contenuti
• Presenta gli strumenti utilizzati (FMEA)
• Presenta il caso descrivendo la sequenza di eventi con l’ausilio di FMEA
La FMEA è uno strumento di analisi del lavoro e valutazionedell’affidabilità umana, consiste sostanzialmente in uno schemache guida gli addetti alla sicurezza nell’analisi delle criticitàpresenti in un processo di lavoro e nell’individuazione di possibiliazioni di miglioramento per ridurre il rischio d’incidenti.
FMEA FMEA ““FailureFailure ModesModes and and EffectsEffects AnalysisAnalysis””(Analisi delle modalità e degli effetti della vulnerabilità del sistema)
Area Operativa: P.O. Raccomandazioni /
(Kirwan e Ainswoth, 1997)
Sequenza di eventi Dalla C. Clinica Criticità
Raccomandazioni / Azioni di Miglioramento
Procedure, Protocolli, LG,Disposizioni servizio, N.A.
Formazione, Informazione,Comunicazion
e
Tecnologia,Spazi,
Struttura
CONSIDERAZIONI FINALI ERACCOMANDAZIONI
Si descrive la sequenza degli eventi in maniera molto sintetica e
precisa, limitandosi all’asciutta descrizione dei fatti senza
aggiungere commenti
Aiuta ad individuare perciascuna fase le criticitàpresenti
Aiuta a scomporre l’oggetto dianalisi in fasi ordinate insequenza temporale
Il facilitatore conduce la discussione secondo la tecnica del brainstorming per:
�Identificare le criticità
�Proporre le azioni di miglioramento
• Descrivere la sequenza degli eventi in maniera
molto sintetica e precisa, limitandosi all’asciutta
descrizione dei fatti senza aggiungere commenti
CONSIGLI PRATICI PER
L’APPLICAZIONE DI FMEA
descrizione dei fatti senza aggiungere commenti
• Individuare per ciascuna fase le criticità presenti
• Prima di applicare FMEA, può essere utile
costruire un diagramma di flusso per la
descrizione del processo di lavoro oggetto di
analisi
Esame clinico-anamnestico corretto del paziente al momento dell’ingresso
Processo diagnostico-terapeutico
Richiesta accertamenti di laboratorio e strumentali adeguata
Esame clinico-anamnestico insufficiente
Richiesta accertamenti di laboratorio e strumentali non
Processo ideale Processo reale
PROCESSO DI CURA
Terapia tardiva
laboratorio e strumentali adeguata alle ipotesi diagnostiche
Diagnosi corretta della patologia
Trattamento adeguato
Risoluzione del quadro clinico
di laboratorio e strumentali nonadeguata alle ipotesi diagnostiche
Diagnosi scorretta della patologia
Complicanze in corso di ricovero
• Alert Report conclusivo costruito sulla
base del modello di pianificazione
�� Stesura Stesura alertalert reportreport
LE FASI DELL’AUDIT CLINICOLE FASI DELL’AUDIT CLINICO
IV FASEAlert Report e
Piano di miglioramento
base del modello di pianificazione
e coerente con l’impianto teorico di riferimento
• Diffusione dell’Alert Report ai partecipanti e ad altri soggetti
eventualmente interessati alla verifica del caso in questione
• Raccolta dei commenti dei partecipanti o di altri stakeholders al
report finale
• Riflessione sulla validità dell’impostazione dell’audit
LE FASI DELL’AUDIT CLINICOLE FASI DELL’AUDIT CLINICO
DATA AUDIT N°OGGETTO : Piano di Miglioramento alert report n.
Azioni di miglioramento Responsabili Scad.data
Verificadata
�� PIANO PIANO DIDI MIGLIORAMENTOMIGLIORAMENTO
Corsi di formazione sulla
Azioni di miglioramentoAzioni di miglioramento
PS / Lab /Ufficio
ResponsabiliResponsabili
Corsi di formazione sulla corretta modalità di prelievo
Implementazione procedura sulla gestione dei valori di panico
Gestione dei POCT
PS / Lab /Ufficio formazione
Lab. Analisi
DG/Lab. Analisi/Provv.to/SIC
L’Audit in sintesi …
•Educa ad un atteggiamento autovalutativo
•Facilita l’individuazione di fattori chiave che
condizionano la buona pratica professionale
… ha va��re f�r�ativ� per i� pr�fessi��ista perch��
condizionano la buona pratica professionale
•Incoraggia l’aggiornamento delle conoscenze e il
miglioramento della pratica
•Obbliga all’uso della misurazione
•Allena all’interpretazione dei dati e al confronto
(Cartabe���tta A.� Ci��tti R.� ASR 2000)
Il caso Nicole
• Il 12 febbraio, a Catania nasce Nicole in clinica privata con parto regolare; in seguito ad una crisi respiratoria si ritiene necessario il ricovero in UTIN. Contattati i tre ospedali della città non ci sono posti liberi. Il primo posto libero sono posti liberi. Il primo posto libero rinvenuto è a Ragusa. Nel corso del trasferimento presso il predetto nosocomio la neonata ha avuto una crisi respiratoria che ha determinato la morte.
Cause contribuenti all’evento
• Inadeguata formazione del personale sanitario per la stabilizzazione del neonato.
• Gravi disfunzioni nei processi di comunicazione per i punti nascita del comunicazione per i punti nascita del 118...( nell'UTIN di Siracusa era presente una culla aggiuntiva con un neonato che era stato spostato lì dall'unità operativa di patologia neonatale, saturo a causa di un'epidemia di bronchiolite).
Estratto da risultati commissione parlamentare
Cause contribuenti all’evento
• Inappropriatezza dei ricoveri nelle strutture di secondo livello: i punti nascita di primo livello nella regione nascita di primo livello nella regione Sicilia non risultano in grado di fronteggiare quelle situazioni di emergenza che sono tali da imporre il trasferimento del neonato in una struttura di secondo livello (UTIN).
Estratto da risultati commissione parlamentare
Cause contribuenti all’evento
• Mancata attuazione nella provincia di Catania del protocollo relativo al trasporto neonatale in emergenza; trasporto neonatale in emergenza;
• L'elicottero non funziona di notte;• Assenza di un'efficace sistema
di governance per la sicurezza dei punti nascita
Estratto da risultati commissione parlamentare