La Cartografia

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Anno VIII numero 25, giugno 2010 - Registrazione Tribunale di Firenze n. 3606 del 28.07.87 Spedizione in A.P. - 45% art. 2 comma 20/b L. 662/96 - Firenze 1 € 3,50 PERIODICO DI INFORMAZIONE CARTOGRAFICA la CARTOGRAFIA MARSALA CARTOGRAFIA IN RILIEVO CARTA DEL MONDO GIUGNO 2010 2 5

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Carta del Mondo

Transcript of La Cartografia

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PERIODICO DI INFORMAZIONE CARTOGRAFICAla cartografia

marsala

cartografia in rilievo

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EdIToRIAlE

IRRInuncIAbIlI plAsTIcI Nell’era della cartografia digitale e delle mappe satellitari on-line che, in alcune aree, raggiungono incredibili livelli di dettaglio, sembra improbabile che possano sopravvivere forme di cartografia tradizionale come i plastici. Ma la realtà del mercato smentisce questa conclusione, indicando il settore della cartografia in rilievo addirittura come trainante, in Italia e all’estero. Marco Barbieri, Gianni Meucci, Monica Naef

pRonTI Al dEcolloCinquant’anni e più di storia dell’aerofotogrammetria in Italia: la ditta Rossi s.r.l. dagli albori alla sfida del digitale. Paolo Dosso, Elena Mazzucchelli

unA cARTA pER lA cITTÀ dEI mIllECurata nei dettagli, agevole nella consultazione, tascabile. Insomma: completa. È la nuova carta della città di Marsala, fresca di stampa, realizzata da LAC in vendita nelle cartolibrerie. Alessandro Tarantino

Il mondo soTT’occhIoIl mondo delle terre emerse e quello dei fondali sono uniti nella nuova carta del mondo LAC, per avere una visione completa e di insieme della Terra e saper collocare gli eventi naturali ed umani che vi hanno luogo. Monica Naef

TipografiaCopertinahandel Gothichelveticahelvetica neuesabon

Pagine interneAmerican Typewriterdowncome regularhandel Gothichelveticahelvetica neuesabonunivers

CartaTutte le pagine da 1 a 48sono stampate su patinata opaca da 115 grammi

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42

la cartograf ia_25/09

La cartografia 25/2010periodico di informazione cartograficaRivista di lAc srlwww.lac-cartografia.it/magazinewww.cartografia-store.com

Direttore responsabile monica [email protected]

EditoreAndrea bonomo Editore

Redazione lAcVia del Romito 11/13r, 50134 Firenzetel. 055 483 557, fax 055 483 [email protected]

Comitato scientificoAntonio Arrighi, Istituto Geografico militare

Giorgio bezoari, politecnico di milano, Facoltà di Architettura e società

lucilia Gregori, università di perugia, dipartimento di scienze della Terra

Giovanmaria lechi, politecnico di milano, Facoltà di Ingegneria

Attilio selvini, politecnico di milano, Facoltà di Architettura e società

Comitato di referaggioEvangelos livieratos, Aristotle university of Thessaloniki (Grecia), school of Engineering, Faculty of Rural and surveying Engineering

carlo monti, politecnico di milano, Facoltà di Ingegneria

Progetto grafico e impaginazioneleonardo mura designleonardomura.com

Fotolito lAc, Firenze

Stampala Tipografica, Firenze

Rivista trimestrale.Registrazione Tribunale di Firenze n. 3606 del 28.07.87.stampata nel mese di giugno 2010.

copyright 2010 by lAc.Tutti i diritti sono riservati. nessuna parte della rivista può essere riprodotta, rielaborata o diffusa senza autorizzazione scritta dell’editore.

hanno collaborato:

Marco Barbierilitografia Artistica cartografica

Paolo DossoRossi s.r.l.

Elena MazzucchelliRossi s.r.l.

gianni Meuccilitografia Artistica cartografica

Alessandro Tarantinocomune di marsala

Referenze fotografiche:

copertina: carta del mondo, lAc, foto l. maggini.

le foto degli articoli Irrinunciabili plastici e Il mondo sott’occhio sono di l. maggini.le immagini in bianco e nero dell’articolo Pronti al decollo sono state cortesemente fornite dalla signora Franca Ardesi che ringraziamo. le immagini avioriprese e le foto degli aerei sono di proprietà dell’azienda Rossi s.r.l. nell’articolo Una carta per la città dei Mille, le foto senza indicazione dell’autore sono dell’Archivio ufficio stampa del comune di marsala.

Abbonamento annuale (4 numeri l’anno) 14,00 euro da versare alAc srl, via del Romito 11-13r, 50134 Firenze con causale: abbonamento la cartografia

sul c/c postale n. 20879508

oppure

sul c/c bancario IbAn iT 39 Y 01030 02837 000000820048

la rivista si può acquistare anche on-line sul sito www.lac-cartografia.it

ABBonAMEnTi

foto G. Farina

Page 3: La Cartografia

4 la cartograf ia_25/09

Una carta vale di più

EditorialE

Tdi Andrea Bonomo

utti i settori dell’economia

stanno attraversando un

momento difficile, ma oltre

alla scarsità di risorse e di investimenti,

il comparto della cartografia è colpito

anche dalla crescente diffusione degli

applicativi di navigazione e dalla

disponibilità di mappe o sedicenti

tali in rete, che oltretutto spesso non

rispettano le norme sul copyright.

Ben venga la tecnologia a supporto

del viaggiatore (come del produttore

di cartografia), ma rendiamoci conto

che si tratta di due strumenti diversi.

la carta, stradale, turistica, è uno

strumento di base e di sintesi, di chiara

e immediata leggibilità (se è fatta

bene), che oltre alla strada che stiamo

percorrendo ci mostra in un sol colpo

tutte le alternative, risultando molto

più flessibile di qualsiasi navigatore

che facilmente si perde a causa degli

infiniti cantieri e deviazioni che si

incontrano sulle nostre strade. ma

questo non è che il meno.

cartografia non vuol dire

cercare un indirizzo. cartografia è

rappresentare un territorio con tutte

le sue caratteristiche, fisiche, politiche,

economiche, con le sue eccellenze, le

sue ricchezze. la carta è una chiave di

lettura, è uno strumento che colloca

nell’insieme terrestre e semplifica

l’immagine di un’area in modo da

renderla di immediata percezione

mettendo in luce le caratteristiche che

interessano. la cartografia fa parlare

i luoghi che rappresenta con un

linguaggio simbolico e ci fa scoprire i

loro segreti. avere una carta in mano è

già di per sé una bella emozione.

in questo momento così difficile

economicamente la nostra azienda si

sta impegnando a fondo per salvare

la ricchezza che la cartografia rappre-

senta nella nostra cultura. ne sono

prova alcuni lavori che presentiamo

in questo numero, ma un’immagine

completa della nostra attività il letto-

re la potrà avere navigando il nuovo

sito dedicato alla presentazione e alla

vendita dei prodotti lac. È un passo

ulteriore lungo la strada della cono-

scenza e comprensione della cartogra-

fia che l’azienda porta avanti da anni

anche con la pubblicazione di questo

periodico.

in questo senso, nelle pagine del

sito troverete uno spazio dedicato

agli enti e istituzioni che desiderano

far conoscere al pubblico le loro

produzioni e i lavori più interessanti

che valorizzano il loro territorio.

sfruttando il potenziale di internet, la

comunicazione di questi valori sarà

ci auspichiamo molto più capillare,

anche fuori dal territorio stesso dove

spesso le cartografie specifiche non

sono reperibili e non se ne ha notizia.

augurandovi buona lettura vi

affidiamo quindi anche un compito

per le vacanze: studiate bene le

pagine che troverete all’indirizzo

www.lac-cartografia.it

ci rivediamo a settembre!

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7 6 la cartograf ia_25/09

nEll’ERA dEllA cARToGRAFIA dIGITAlE E dEllE mAppE sATEllITARI on-lInE

chE, In AlcunE AREE, RAGGIunGono IncREdIbIlI lIVEllI dI dETTAGlIo, sEmbRA

ImpRobAbIlE chE possAno sopRAVVIVERE FoRmE dI cARToGRAFIA TRAdIzIonAlE

comE I plAsTIcI. mA lA REAlTÀ dEl mERcATo smEnTIscE quEsTA conclusIonE,

IndIcAndo Il sETToRE dEllA cARToGRAFIA In RIlIEVo AddIRITTuRA comE

TRAInAnTE, In ITAlIA E All’EsTERo.

irrinUnciaBili plastici

di Marco Barbieri, gianni Meucci, Monica naef

a alcuni anni la litografia

artistica cartografica di fi-

renze ha sviluppato una ricca

produzione di cartografia in rilievo,

basata su una propria tecnologia che

‘pesca’, tecnicamente parlando, an-

che in altri settori dell’industria che

impiegano la fresatura a controllo

numerico.

la carta in rilievo, infatti, nasce da

una carta geografica stampata su un

foglio di plastica termodeformabile

che viene impressa a caldo su un calco

tridimensionale. grazie all’informatiz-

zazione della seconda fase, cioè quella

della creazione del calco in gesso o in

resina tramite una fresa a controllo

numerico introdotta di recente, lac

ha consolidato la sua posizione di

azienda specializzata in questo parti-

colare settore del mercato con prodotti

di ottima qualità e, altrettanto impor-

tante, molto competitivi in termini di

costi e tempi di realizzazione.

Esempi di cartografia in rilievo LAC. D

Page 5: La Cartografia

8 la cartograf ia_25/09

Caucaso altipiani del lago Sevan o della Siria.

9

Carta della zona del Caucaso.

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10 la cartograf ia_25/09

La precisione dei dati altimetrici

risolto il problema tecnico del fare

materialmente il plastico, la questione

principale è quella dell’acquisizione

dei dati e della selezione delle

informazioni da inserire in carta.

si parte normalmente da dati

georeferenziati reperibili on-line;

per le scale più basse si consultano

anche foto satellitari. i dati inseriti

sono quelli idrografici, stradali,

la toponomastica che riguarda

l’orografia e quella di paesi e città.

sul plastico non si riportano tutte

le informazioni che si trovano sulle

carte topografiche, perché la finalità

è diversa, ad esempio generalmente

non vengono inserite le curve di

livello, poiché i rilievi emergeranno

fisicamente dal piano.

trattandosi di oggetti caratterizzati

dalla tridimensionalità, è naturale

La precisione dei dati altimetrici rende ben leggibili anche gli

altopiani. Il colore verde chiaro indica le quote più basse, non ha a

che vedere con l’uso del suolo o la presenza di vegetazione.

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Page 7: La Cartografia

12 la cartograf ia_25/09

Particolare dell’area alpina: i dati altimetrici

sono fedeli alla realtà fisica.

che la massima accuratezza sia

posta proprio nella resa del rilievo

orografico. la peculiarità dei plastici

realizzati da lac è infatti che i dati

altimetrici sono altamente fedeli

alla realtà morfologica del territorio

rappresentato, a parte l’amplificazione

del rilievo che si usa per ‘farlo

emergere’, ma questa esasperazione

rispetto al territorio è applicata in

modo uniforme e scientifico – grazie al

controllo numerico della macchina – ,

non fatta ‘a occhio’ come si usava un

tempo creando evidenti incongruenze.

anche l’uso dei colori è importante:

le gradazioni che vanno dal verde al

marrone indicano la quota, aiutando

a leggere il plastico, ma non vanno

confuse con l’uso del suolo o la

presenza di vegetazione. in altre

parole, su un plastico un’area di colore

verde è semplicemente a bassa quota,

ma può essere anche un deserto, e un

monte marrone può essere al contrario

alberato.

negli ultimi anni l’azienda

fiorentina ha prodotto cartografia

in rilievo anche di alcune zone del

medio oriente e dell’africa che

costituiscono ottimi esempi di ciò di

cui sopra. in queste carte, infatti, sono

perfettamente leggibili gli altopiani,

laddove nei vecchi plastici essi finivano

più o meno al livello del mare e si

confondevano con le pianure. oltre

alla precisione di dati delle quote, la

leggibilità è data in questi casi dalla

colorazione per fasce altimetriche e

dallo sfumo orografico. È notevole

inoltre la quantità di particolari

riportati, sempre per quanto riguarda

i rilievi.

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14 la cartograf ia_25/09

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LE CARTE IN RILIEVO PRODOTTE DA LAC SONO STAMPATE NELLE DIMENSIONI MASSIME DI 100X70 CM,

O IN FORMATI PIÙ PICCOLI SECONDO LE AREE DA RAPPRESENTARE E LE ESIGENZE DEL COMMITTENTE.

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16 la cartograf ia_25/09

La scelta dei toponimi

Quando si tratta di carte di aree

geografiche molto vaste, come ad

esempio quelle illustrate sopra

dell’africa in scala 1:14.000.000,

del caucaso in scala 1:5.000.000 e

dell’afghanistan in scala 1:350.000,

la selezione dei toponimi da inserire

richiede particolari accorgimenti. si

tratta di zone che presentano una

densità abitativa assolutamente non

omogenea, pertanto un unico criterio

di selezione non può essere applicato

perché alcune zone risulterebbero

eccessivamente dense e altre

completamente vuote.

si procede pertanto all’individua-

zione di macroregioni, ad esempio

nelle valli più antropizzate si

effettua uno sfoltimento maggiore

(si segnano solo i centri con migliaia

di abitanti) mentre nelle aree di

montagna si considerano anche gli

abitati più piccoli, cercando sempre

di mantenere il contatto con la

realtà del territorio. Questo è tanto

più difficile, quanto minori sono

le informazioni che si hanno sul

territorio stesso. È utile in questi casi

far ricorso alle foto aeree per averne

un visione d’insieme.

Un altro problema che pone la

toponomastica è quello linguistico,

particolarmente quando i nomi

vanno ricavati da altri alfabeti.

poiché in alcune regioni coesistono

lingue diverse, si riscontrano più

versioni dello stesso toponimo.

il caso si è posto in concreto

per le aree dell’afghanistan in cui

convivono il persiano, l’arabo, il

pastum e c’è una forte influenza

del russo. le lingue con alfabeti

non europei con particolari fonemi

hanno diversi tipi di traslitterazione,

secondo la lingua ‘di destinazione’,

così la traslitterazione di uno stesso

suono sarà diversa se la mappa è in

italiano o in inglese, basti pensare al

suono ‘sc’ che nei paesi anglosassoni

diventa ‘sh’ e che nelle varie lingue

di origine è scritto naturalmente

in altri modi. occorre pertanto un

attento lavoro di ricerca e di verifica,

che tenga conto della lingua del

committente.

altra questione è quella di carattere

storico-politico: in alcune aree, ad

esempio nei paesi dell’ex Unione

sovietica, non sono più in uso alcuni

nomi di montagne che portavano

un suffisso in russo, sostituiti dallo

stesso nome con un suffisso in lingua

locale. i monti non hanno cambiato

nome, ma in seguito a vicende

storiche hanno ‘cambiato lingua’.

la complessità degli aspetti

relativi alla toponomastica impone

al cartografo di procedere per

approssimazioni, in quanto un lavoro

veramente scientifico necessiterebbe

di sopralluoghi e verifiche in loco che

sono impensabili, ancor più in aree

di difficile accesso e teatro di guerre

come il medio oriente.

17

Il Medio Oriente pone complesse questioni

relative alla toponomastica.

Page 10: La Cartografia

18 la cartograf ia_25/09

Plastici delle aree di guerra

È proprio dalle organizzazioni

internazionali che presidiano le

aree di guerra che vengono richiesti

plastici a grande e media scala che

consentano di avere una visione di

insieme del territorio, spesso difficile

e tormentato anche dal punto di vista

morfologico. esiste naturalmente già

tutta una cartografia di queste zone,

ad esempio per l’afghanistan ci sono

le carte russe, carte dell’afghanistan

generale, provinciale e per distretto,

oltre a quelle relative alla navigazione

aerea realizzate dall’aeronautica

militare degli stati Uniti. tuttavia, il

plastico consente un’immediatezza

ineguagliabile nella lettura di un

territorio e nella percezione della

morfologia, utile per dare una prima

impressione, poi naturalmente le

varie operazioni verranno pianificate

su apposita cartografia di maggior

dettaglio.

si può affermare, infatti, che paral-

lelamente a quanto sta succedendo in

tutti i settori della nostra società, anche

in cartografia la quantità e accessibilità

delle informazioni è in crescita espo-

nenziale, grazie anche alla disponibilità

di strumenti sempre più potenti per

gestirle. Questa ricchezza di dati è

di grande importanza per le attività

umane, ma in alcune fasi rischia di

essere dispersiva. di qui l’esigenza di

uno strumento che fornisca il dato di

sintesi, altrimenti difficile da estrarre e

da cogliere, di un supporto che mostri

il territorio in maniera complessiva e

semplificata, e in questo i plastici sono

e resteranno insostituibili!

“REALIZZA IL TUO PLASTICO”La relativa facilità nel reperire dati sia cartografici che altimetrici e la riduzione

dei costi di produzione hanno reso la cartografia a rilievo estremamente

appetibile per il cliente sia pubblico che privato.

Per realizzare un plastico è possibile partire da una cartografia già

esistente, quindi viene eseguito semplicemente il rilievo della carta, oppure

viene disegnata una mappa ex-novo creando un prodotto interamente

personalizzato.

Le possibilità sono le più varie, spaziando da cartografia topografica,

escursionistica, turistica, tematica (ad esempio, la Carta geologica

schematica del Monte Etna, realizzata per l’Università di Catania, sotto),

tecnica o particolare come possono essere le carte a rilievo per ipovedenti e

non vedenti di recente prodotte da LAC (Carta d’Europa per la Federazione

Italiana ProCiechi, a destra).

Le dimensioni massime che è possibile sfruttare i per il campo cartografico

sono di 62 x 92 cm. Per esigenze particolari, a breve, sarà possibile realizzare

carte di dimensioni maggiori, arrivando fino a 90 x 130 cm. L’altezza del rilievo,

invece, potrà avere la stessa scala orizzontale della carta oppure essere

opportunamente amplificata, in funzione delle esigenze di rappresentazione.

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Questo significa, ad esempio, che se il rilievo ha la stessa scala 1:50.000 di una mappa, 1000 metri

di altezza saranno 2 cm, se l’altezza viene amplificata la scala verticale sarà diversa: 1000 metri in

scala 1:25.000 saranno 4 cm. Si può arrivare ad un massimo di 6-7 cm di sviluppo verticale.

La mappa viene stampata in quadricromia su un foglio in PVC di 0,3-0,5 mm di spessore che viene

impresso a caldo su un calco di gesso.

I tempi di realizzazione, a partire dalla approvazione della parte cartografica e tridimensionale

del progetto, variano in funzione del numero di copie e delle particolarità tecniche del lavoro.

Indicativamente sono di 20 giorni lavorativi. Per qualsiasi richiesta di ulteriori informazioni, non

esitate a rivolgervi al personale tecnico e commerciale di LAC, Litografia Artistica Cartografica,

Via del Romito 11-13r, 50134 Firenze, tel. 055 483 557, [email protected].

Page 11: La Cartografia

20 la cartograf ia_25/09

90% analogico e 10% digitale a 10%

analogico e 90% digitale), sancendo

nel contempo la rapida obsolescenza

di laboratori di sviluppo e stampa,

dotazioni di chimici per lo sviluppo,

locali per la conservazione dei rulli

negativi, ecc...

il rovescio della medaglia è stato

quello di dover imparare in tempi

rapidissimi come gestire dati in formati

nuovi e secondo modalità inedite,

organizzare in modo efficiente ed

efficace la loro archiviazione nonché il

loro trattamento ottimale, disegnando

nuovi workflow finalizzati al

raggiungimento dei consueti obiettivi

in termini di qualità dei prodotti anche

con i nuovi sensori digitali.

Sirmione (BS), RGB, 10 cm.

21

pronti al

cInquAnT’AnnI E pIù dI sToRIA dEll’AERoFoToGRAmmETRIA In ITAlIA:

lA dITTA RossI s.R.l. dAGlI AlboRI AllA sFIdA dEl dIGITAlE.

La rivoluzione digitale in aerofotogrammetria

a cosiddetta ‘rivoluzione

digitale’ che ha contrad-

distinto l’ultimo decennio

non ha certo risparmiato il mondo

dell’aerofotogrammetria. così come

la nostra personale gestione

dei ricordi familiari in forma di

fotografie è stata rivoluzionata

dall’avvento delle camere fotografiche

digitali, dai ‘megapixel’ e dalla

necessità di provvedere a puntuali

e scrupolosi backup per evitare di

perdere irreparabilmente con un

solo maldestro click anni e anni di

testimonianze fotografiche, così il

mondo della fotogrammetria ha

dovuto fare i conti con un vero e

proprio terremoto sia tecnologico che

concettuale. la transizione è avvenuta

in modo inaspettatamente rapido:

a rossi s.r.l. sono infatti bastate

un paio di stagioni tra il 2006 ed

il 2008 per invertire le proporzioni

tra riprese analogiche e digitali (da

de ollo✈cdi Paolo Dosso, Elena Mazzucchelli

L

Page 12: La Cartografia

23

Manutenzione dell’aeromobile nei primi anni

Sessanta.

La prima camera aerofotogrammetrica montata

a bordo dell’aeromobile.

Sotto, Gian Battista Rossi durante l’esecuzione

di un rilievo a terra.

22 la cartograf ia_25/09

oltre cinquant’anni di storia della fotogrammetria

dal tacheografo alla fotografia

aerea, dal rilevamento dei terreni

camminando per monti e valli alle

immagini scattate da settemila metri

di quota, dal piccolo studio alla

guida di un consorzio di aziende: la

storia della ditta rossi s.r.l. coincide

per la sua prima parte con quella

del suo fondatore, il geometra gian

Battista rossi. classe 1929, rossi ha

fotografato dal cielo mezzo mondo,

dal nepal all’egitto, dall’italia

all’arabia, ‘privatizzando’ quel

servizio di aerofotogrammetria che

nell’immediato dopoguerra era un

patrimonio dell’aeronautica militare.

collaboratore della caffaro,

gian Battista rossi negli anni

cinquanta si è trovato dinanzi a

un bivio professionale quando la

società, proprietaria della centrale

del caffaro, disse che aveva affidato

il progetto ad uno studio svizzero

e che questo richiedeva rilievi

aerofotogrammetrici e non più solo

topografici. rossi sapeva che in italia

lavorava l’eira (ente italiano rilievi

aerofotogrammetrici) e si offrì come

alternativa. fu il primo contratto in

un lavoro ancora soggetto ai vincoli

militari ed alla legge che allora e

sino agli anni novanta impediva la

pubblicazione non autorizzata di

immagini aeree. ma per quel contratto

lungo il caffaro rossi si accorse

di quanto lo stato spendeva: sette

uomini d’equipaggio rimasero a orio

21 giorni con un c45 per un lavoro

di poche ore. rossi pensò che avrebbe

Page 13: La Cartografia

24 la cartograf ia_25/09

la camera digitale dmc, prodotta

dalla Zeiss imaging intergraph, è una

camera aerofotogrammetrica digitale

multispettrale di tipo frame camera

‘large format’.

essa è costituita dall’assemblaggio

di 8 sensori ccd in un corpo unico.

i 4 sensori pancromatici hanno

dimensione di 7.168 x 4.096 pixel,

e le immagini provenienti da essi

vengono fuse nel produrre una

immagine virtuale di 13.824 x 7.680

pixel. i sensori multispettrali sono

sensibili rispettivamente alle lunghezze

d’onda del blu, verde, rosso e vicino

infrarosso ed hanno dimensione di

2.048 x 3.072 pixel. ogni sensore ha

un range dinamico di 12 bit (4.096

livelli per banda per pixel).

il software di postprocessing

dei dati ripresi permette inoltre di

ottenere immagini a colori di 13.824

x 7.680 pixel grazie all’utilizzo

dei più avanzati algoritmi di

pansharpening. la dimensione del

pixel al suolo è pari ad 1/10.000

della quota di volo relativa (es.:

0,5 m a 5.000 m di quota di volo

relativa, 0,1 m a 1.000 m).

la lunghezza focale dell’ottica è

di 120 mm, gli angoli di vista sono

69.3° x 42°.

potuto entrare in quel business. la

strada dell’aerofotogrammetria per

gian Battista rossi così si schiuse:

ceduta la casa del padre, acquistò

per sei milioni il primo aereo saab

nel ‘59 iniziando a lavorare: un

lavoro che in un anno presenta

pochissimi giorni di condizioni

meteorologiche ideali e cinquanta

giorni utili in cui pilota ed operatori

non devono fare i conti con il

cattivo tempo o le nubi che rendono

impossibile l’acquisizione delle

immagini.

immagini, dettaglio interessante e

poco conosciuto, che possono venire

utilizzate oltre che per usi tecnici,

anche come prova processuale, ad

esempio sulla sussistenza o meno

di un confine in una determinata

area: nell’archivio di rossi s.r.l.

è custodita l’aerofotogrammetria

dell’intera italia dal 1966 ad oggi.

l’azienda fu in seguito rilevata

dal rag. marco mazzucchelli

che ne divenne il socio di

maggioranza nel 1995. contabile

e fiscalista della società per quasi

trent’anni, mazzucchelli decise

di ridare impulso e ‘smalto’ alla

società grazie ad un programma

impegnativo di investimenti in

innovazione, strumentazione

all’avanguardia e selezionando un

team di collaboratori di elevato

profilo professionale, in grado di

affrontare con successo le sfide che il

mercato e l’innovazione tecnologica

imponevano.

rossi s.r.l. si è dotata sin dal

2006 di una camera digitale dmc,

acquisendo la seconda nel 2008.

Interno del Cessna 402-B con la camera DMC

a bordo.

Il primo aereo della ditta Rossi.

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Page 14: La Cartografia

26 la cartograf ia_25/09

Città del Vaticano, Basilica di S.Pietro, RGB,

10 cm.

la camera digitale dmc

presenta i seguenti vantaggi rispetto

all’analogico:

elevata leggibilità dell’immagine

anche nelle ombre;

elevata sensibilità dei sensori,

che permette di effettuare voli

anche in periodi non

convenzionali (riprese autunnali/

invernali);

ripresa simultanea e co-registrata

in 4 bande spettrali (R-G-B-IR);

possibilità di produrre

contemporaneamente immagini

RGB e immagini in falso colore

(CIR);

per le successive operazioni di

aerotriangolazione è necessario

solo l’orientamento esterno

dei fotogrammi (fornito

pressoché automaticamente dai

sensori inerziali GPS/INS

abbinati alle camere da presa) e

non quello interno;

disponendo anche dei dati di

navigazione e inerziali GPS/INS,

è possibile effettuare la

triangolazione aerea automatica

mediante bounding block

adjustment.

l’immagine risulta più nitida e

pulita in quanto non ha dovuto subire

il processo di sviluppo del negativo e

successiva scansione fotogrammetrica,

operazioni che introducono grana,

disturbo ed impurità.

27

Page 15: La Cartografia

28 la cartograf ia_25/09

per quanto riguarda la flotta della

rossi s.r.l., composta da due cessna

402B e da un turbocommander 690a,

tutti gli aeromobili in dotazione sono

regolarmente omologati per la realizza-

zione di riprese aerofotogrammetriche e

dispongono di doppia botola – altret-

tanto omologata – per la realizzazione

in contemporanea di riprese con almeno

due diversi sensori. i velivoli sono og-

getto di regolare e periodica revisione

nel rispetto delle rigide normative a tal

proposito vigenti in italia mirate a ga-

rantire le condizioni di massima sicurez-

za e di protezione attiva e preventiva.

i velivoli sono ovviamente dotati di

ricevitori satellitari gps e le camere di

sistemi di navigazione inerziali (ins).

la strumentazione integrata gps/ins

disponibile è in grado di fornire di-

rettamente l’orientamento esterno dei

fotogrammi (ω, φ, κ, X, Y, Z, cioè an-

goli di assetto e posizione del centro di

presa) con una precisione dei parametri

di orientamento esterno di ± 0.004° per

gli angoli di assetto ω e φ mentre per κ

è ± 0.01.

rossi s.r.l. è azienda certificata iso

9001:2008 e tutte le attività svolte si

conformano a quanto prescritto dal

‘manuale operativo iso 9001:2008’

e relative procedure. particolare atten-

zione è stata infatti rivolta in questi

anni allo sviluppo di procedure di con-

trollo della qualità in ogni singola fase

del processo di produzione.

Aerofotogrammetria e mercatoglobalizzato

grazie a importanti collaborazioni

con i principali gruppi industriali del

settore dell’informazione geografica,

rossi s.r.l. si è consolidata nel suo

ruolo di fornitore di dati avioripresi

e di prodotti cartografici derivati

(ortofoto digitali, modelli digitali

del terreno, cartografia tecnica e

tematica).

in oltre cinquant’anni di attività,

l’azienda è infatti divenuta leader

in italia del settore: i servizi sono

richiesti dai cavatori di marmo

o dall’industria petrolifera, dalle

pubbliche amministrazioni che

vogliono ‘mappare’ grandi territori ai

piccoli comuni, dai grandi enti gestori

di servizi, reti ed infrastrutture, da

chi vuol costruire una strada, dal

web provider che gestisce i servizi

di mapping su scala mondiale, su

un mercato in cui oggi ci si trova a

competere con le multinazionali e a

dover fare i conti con la necessità di

acquisire strumentazioni sempre più

sofisticate ed estremamente costose

che si presentano sul mercato con

ratei di sostituzione (e quindi anche

di obsolescenza) rapidissimi.

ma gli spazi per l’azienda bresciana

che ha idee, uomini e know-how

sono infiniti: aerofotogrammetria,

cartografia e telerilevamento

nei paesi ad economia avanzata

sono a buon punto, mentre nuovi

paesi, bisognosi di servizi di

rilevo e mappatura del territorio,

si affacciano sul palcoscenico

dell’economia mondiale.

29

Sirmione (BS), CIR, 10 cm.

Il Cessna 402-B I-EJRA.

Page 16: La Cartografia

la cartograf ia_10 3030 la cartograf ia_25/09

Un mezzo della Protezione Civile.a cartografia non serve solo a cercare un

indirizzo, ma è un modo di rappresentare

un territorio con tutte le sue eccellenze:

naturalistiche, turistico-culturali, storiche.

l’amministrazione comunale di marsala – tramite

l’Ufficio stampa – ha accettato di collaborare alla

realizzazione della mappa della città siciliana, fornendo

informazioni e immagini utili per arricchire questa nuovo

progetto editoriale.

Quello che spicca – perché difficilmente si riscontra in

altre carte – è la presentazione del territorio marsalese

nella sua interezza. da un lato il centro storico, quello

urbano e l’immediata periferia; dall’altro, l’entroterra dalle

‘cento contrade’. il tutto accompagnato da una legenda

completa, apprezzabile anche per i chiari caratteri, e con

un corredo fotografico abbastanza ampio.

la carta, che giustamente è definita ‘turistico-stradale’,

costituisce certamente un nuovo successo per lac e, di

riflesso, un buon servizio a quanti – turisti e visitatori –

desiderano essere agevolati nella conoscenza di questa

bellissima città. in definitiva, è questo quello che più conta

per la stessa casa editrice fiorentina, encomiabile per

l’ottimo lavoro.

Una carta per la cittÀ dei milledi Alessandro Tarantino

L

cuRATA nEI dETTAGlI, AGEVolE nEllA consulTAzIonE, TAscAbIlE. InsommA:

complETA. È lA nuoVA cARTA dEllA cITTÀ dI mARsAlA, FREscA dI sTAmpA,

REAlIzzATA dA lAc In VEndITA nEllE cARTolIbRERIE.

31

Page 17: La Cartografia

32 la cartograf ia_25/09

La visita del Presidente giorgio napolitano nel 150° anniversario dello sbarco dei Mille

Una terra leggendaria quella in

cui si è celebrata la ricorrenza del

150° anniversario dello sbarco

di garibaldi. Quella in cui, l’11

maggio scorso, è approdata la

Regata dei Mille che – sulla storica

rotta che da Quarto portò le camicie

rosse a marsala – ha rievocato

in chiave moderna quell’eroica

impresa da cui si avviò il cammino

verso l’italia unita. nella città

siciliana, garibaldina per eccellenza,

è intervenuto il presidente della

repubblica giorgio napolitano.

due i momenti pubblici della visita:

al porto, per salutare gli equipaggi

delle due imbarcazioni (il Piemonte

e il Lombardo) capitanate da

mauro pelaschier e francesco de

angelis; successivamente in piazza

della repubblica, per portare il

saluto alla città nella qualità di

rappresentante dell’Unità nazionale.

nella cornice tricolore dell’antica

‘piazza loggia’, affollatissima, il

sindaco renzo carini ha tenuto il

suo discorso d’apertura ringraziando

il capo dello stato “per aver voluto

sfogliare insieme a noi questa bella

pagina di storia risorgimentale

che, poco meno di un anno dopo, è

diventata Storia dell’Unità d’Italia”.

a seguire, il saluto del presidente

Il lombardo e il piemonte.

napolitano che, da marsala, ha

lanciato un forte monito a difesa

della indivisibilità dell’italia: “Chi si

prova ad immaginare o prospettare

una nuova frammentazione dello

Stato nazionale, attraverso secessioni

o separazioni comunque concepite,

coltiva un autentico salto nel buio”.

nella sua giornata marsalese, il capo

dello stato – assieme al presidente del

senato renato schifani e al ministro

della difesa ignazio la russa – ha

avuto anche l’opportunità di assistere

allo speciale annullo filatelico sui

francobolli realizzati dalle poste

italiane per ricordare lo sbarco a

marsala. infine, la visita al museo

risorgimentale (ad accompagnarlo

l’ing. luigi giustolisi) del complesso

san pietro, dove si è pure incontrato

con i componenti del centro

internazionale di studi garibaldini.

una città unica, infiniti punti di vista

marinara, garibaldina, archeologica.

città del vino, di fiori, sale, fragole e

ceramica. a marsala, colori e sapori

di sicilia si incontrano in un territorio

che, tra stradine del centro storico e

borgate dell’entroterra, coltiva la ti-

pica ospitalità mediterranea. il valore

dell’accoglienza è nel dna dei marsale-

si, tramandato attraverso secoli di do-

minazioni che registrano il passaggio

di tante civiltà, con testimonianze an-

In primo piano il Presidente Napolitano

con il sindaco Carini (foto G. Giattino).

33

L’isola di Mozia (foto A. Tassone).

Page 18: La Cartografia

34 la cartograf ia_25/09

cora visibili. Un ‘rincorrersi tra mare

e terra’ la storia di marsala: appro-

dano fenici e arabi; calano romani,

normanni e spagnoli. salpa l’inglese

Woodhouse con il suo primo carico

di vino marsala; sbarca garibaldi con

i mille. ogni stagione è buona per

conoscere questa città che vuole can-

didarsi nella WHl dell’Unesco per il

patrimonio archeologico e naturalisti-

co rappresentato da mozia, la laguna

dello stagnone e le testimonianze

dell’antica lilybeo.

marsala, punta estrema dell’italia,

sorge su capo Boeo, nel cuore del

mediterraneo. da un lato è protetta

dalle isole egadi ed dal monte erice;

dall’altro l’abbracciano segesta

e selinunte che condividono con

marsala una storia archeologica

millenaria. Quinta città della sicilia

per popolazione (quasi 85 mila

abitanti), la sua storia affonda le radici

nel 397 a. c. È l’anno della distruzione

di mozia, con i superstiti fenici che

si trasferiscono sulla terraferma e

fondano Lilybeo, poi passata sotto la

dominazione romana. i pirati arabi

(viii secolo) la ribattezzano Marsa

Allah da cui ha origine l’attuale

nome. poi, giungono normanni,

svevi, angioini che fanno di marsala

un fiorente centro agricolo: nascono

feudi, si diffondono le colture di

cereali. l’arrivo degli spagnoli (1575)

segna il declino delle attività legate al

mare a causa della scellerata chiusura

del porto. ma il mare ridiventa

protagonista della storia della città

quando il commerciante inglese John

Woodhouse spedisce un carico di

vino a liverpool: è il 1773, l’anno di

nascita del vino marsala. nel nome

di questa nobile doc, mare e terra si

ritrovano in un felice connubio a tutto

vantaggio dell’economia della città che

comincia ad attirare uomini d’affari.

per primi sono gli inglesi ingham e

Whitaker; poi arriva la famiglia florio.

siamo nel 1833: il marsala diventa

una storia italiana, suggellata – una

trentina d’anni più tardi – dall’impresa

dei mille garibaldini cui si uniscono i

picciotti siciliani (11 maggio 1860).

Le Cantine Florio (foto W. Leonardi).

A spasso per la città

il centro storico infine, racchiuso tra

Porte e Bastioni, svela musei e chiese,

monumenti e piazze, teatri e santuari,

torri e ipogei. siti culturali unici e in

gran parte attraversati dal suggestivo

cassaro (via Xi maggio), luogo di

dove si affacciano suggestivi palazzi

nobiliari. sulla via garibaldi, poi, il

pittoresco mercato del pesce ricavato

nel quartiere spagnolo cui si accede

attraverso la storica Porta di Mare

da cui passò il generale e, poi, a lui

dedicata. e proprio da qui, superando

il museo degli Arazzi fiamminghi, si

raggiunge piazza della repubblica

(la Loggia per i marsalesi). È il cuore

antico della città, con il palazzo vii

aprile che ricorda i moti antiborbonici

del 1860 e la Chiesa Madre. siamo a

due passi dalla Giudecca, il quartiere

ebraico dove si erge la specola

Piazza Loggia.

Sotto, il Teatro Comunale E. Sollima

e via XI Maggio.

cuspidata a torre quadrata del Complesso

monumentale di San Pietro. a pochi passi,

l’altro complesso, il Carmine (con la

pinacoteca permanente); poco più avanti il

‘regio’ teatro comunale (1807).

35

Page 19: La Cartografia

36 la cartograf ia_25/09

un itinerario: isole e saline

l’itinerario è delimitato da due

capisaldi dell’archeologia marsalese,

l’area di capo Boeo e l’isola di mozia,

ed immette nel paesaggio incantevole

della laguna dello stagnone.

dalla litoranea, superati la chiesetta

di san giovanni e il Baglio anselmi, si

scorgono già le isole egadi: favignana

e levanzo, le più vicine; ma anche

marettimo, se il tempo è bello. il

‘balcone’ su questa punta estrema

dell’italia, indicata dalla stele di capo

Boeo, offre un panorama senza eguali.

la strada costeggia il circolo

‘canottieri’ e il ‘velico’, scuole di sport

acquatici attivi tutto l’anno; supera

l’imponente bastionedi villa cavallotti

e si snoda verso punta d’alga, piccolo

porto naturale nella zona di sappusi.

da questa nuova strada panoramica

sul litorale nord si giunge alla

‘lega navale’: da qui, il Canalone ci

accompagna in questo viaggio lungo la

‘via del sale’.

da un lato, all’orizzonte, le colline,

la parte alta della città; dall’altro le

saline, i muretti in tufo, i canneti, i

colori ora tenui ora forti del cielo e

del mare che ci fanno da guida. villa

genna, racchiusa da recinti di pietra,

con le sue palme secolari, immersa nel

verde, è luogo di relax. la spiaggetta

limitrofa – acque basse e calde – è

un invito alla tintarella, anche fuori

stagione.

superando Piazza della Vittoria

(l’area archeologica) altri itinerari

vi portano alla scoperta di bagli,

saline, mulini a vento e isole. sono

quelle dello stagnone, con Santa

Maria, Schola, Isola Lunga e Mozia.

la ‘perla fenicia’ è uno scavo a cielo

aperto, con l’imponente statua del

Giovane in tunica che domina sulla

riserva lagunare: un habitat naturale

per aironi, fenicotteri rosa e cavalieri

d’italia.

i riti della Settimana Santa, con la

processione dei personaggi viventi e

un musical al teatro Impero, segnano

l’inizio degli appuntamenti a marsala.

dopo il ‘maggio garibaldino’, la

bella stagione qui è sinonimo di

sole, mare e spiagge; ma anche di

serate all’aperto tra cinema, musica,

teatro e animazioni dell’Estate

Marsalese. si parte a giugno (24)

con i festeggiamenti in onore di san

giovanni e l’apertura della nuova

enoteca locale; quindi Calici di Stelle

(spettacoli e degustazioni nella notte

di san lorenzo, 10 agosto). da non

perdere gli splendidi appuntamenti

con l’Aperitivo al Tramonto, tra i

deliziosi abbinamenti vino-tipicità

offerti dalle aziende marsalesi. la

stagione teatrale, infine, chiude l’anno

con un cartellone di qualità che da

novembre vi accompagna fino ad

aprile. per il tempo libero, molte le

possibilità di svago e di praticare vela,

kite, canottaggio; mentre discoteche,

pub e winebar allietano serate e

dopo-spettacolo. la pro loco e la

strada del vino di marsala sono le

associazioni cui fare riferimento per i

tour nel territorio.

Kitesurf nello Stagnone.

A sinistra, la raccolta del sale (foto W. Leonardi)

37

Il gruppo folk marsala antica.

SITI CuLTuRALI

Museo Archeologico (Baglio Anselmi)Via Lungomare BoeoTel. 0923 952 535Tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00Ingresso € 3,00 Riduzioni per studenti e pensionati

Museo Garibaldino San PietroVia L. Anselmi CorrealeTel. 0923 718 741Orari: 9.00 – 13.00 e 16.00 – 20.00Ingresso € 2,00 – chiuso Lunedì e DomenicaRiduzioni per studenti e pensionati

Museo Arazzi FiamminghiVia Garaffa, 57 Tel. 0923 711 327, 320 18 60 115 Orari: 9.30 – 13.00 e 16.30 – 18.00Domenica solo mattinaIngresso € 2,50 – chiuso il LunedìRiduzioni per studenti

Museo delle SalineC.da Ettore InfersaTel. 0923 733 003Orari: dalle 09.30 alle 20.00Ingresso € 5,00Audioguida € 7,00Riduzioni per studenti e gruppi

Museo e Isola di MoziaC.da Ettore InfersaTel. 0923 712 598

Orari: 9.30 – 13.00 e 15.00 – 18.00Ingresso e visita dell’isola € 9,00 Riduzioni per scolaresche e residentiTraversata a/r: € 5,00 (riduzioni per studenti e gruppi)

Pinacoteca del CarminePiazza CarmineTel. 0923 711 631Orari: 10.00 – 13.00 e 17.00 – 19.00Contributo € 1,00chiuso il Lunedì

Chiesa MadrePiazza della RepubblicaTel. 0923 716 295 Tutti i giorni: 8.00 – 12.00 e 15.00 – 19.00

Santuario “Madonna dell’Addolorata”Piazza AddolorataTel. 0923 713 195 (visite su prenotazione)

Santuario “Madonna della Cava”Via F. e V. Pellegrino Tel. 0923 719 750 – 717 270 (visite su prenotazione)

Santuario “Santo Padre delle Perriere”C.da Santo Padre delle Perriere Tel. 0923 962 282 (visite su prenotazione)

Page 20: La Cartografia

38 la cartograf ia_25/09

le case si inseguono, alcune nascoste

dagli alberi; le barchette ormeggiate

nei pontili si specchiano nelle acque

piatte della laguna. marsala, con i

suoi palazzi, è di fronte, visibile dalla

rotonda di punta palermo.

Qui è un miscuglio di emozioni. vi

può capitare, nel tardo pomeriggio,

di vedere il rientro delle barche e dei

marinai, le ceste e i panieri stracolmi

di pesce. flash di vita quotidiana,

immagini da non perdere. e poi i

surf, le canoe, kite, le aree di sosta per

godersi i paesaggi: luoghi ideali per gli

appassionati della poesia e della pittura!

al primo imbarcadero per mozia

riaffiora il Canalone che prosegue

fino all’altro imbarcadero, nelle saline

ettore e infersa dove si susseguono

le ‘montagne bianche’, coperte dalle

tegole in inverno fino a quando il sale

non viene avviato alle raffinerie. a

confondervi ancora di più i mulini a

vento: restaurati, giganteggiano tra

le vasche che cambiano colore con i

riflessi del sole. il mulino più maestoso

è sede del museo del sale: una finestra

da cui si spazia a 360 gradi sullo

stagnone.

La laguna dello Stagnone e Mozia

la più grande laguna della sicilia (ol-

tre 2000 ettari) si estende tra lo sperone

roccioso di punta san teodoro e capo

lilibeo ed è in comunicazione con il

mare aperto attraverso le bocche di tra-

montana e di ponente. si compone di

tre isole, la più nota è san pantaleo che

si raggiunge dagli imbarcaderi da cui

fanno spola i natanti a motore.

È l’unico suono non naturale che ci

accompagna fino all’approdo a mozia,

la perla fenicia dello stagnone, un tem-

po collegata alla terraferma da una stra-

da sommersa che oggi compare soltanto

con la bassa marea. la visita in questo

scavo a cielo aperto (le prime scoperte

si devono all’inglese Joseph Whitaker,

appartenente alla famiglia ingham) è un

tuffo nel silenzio: mura, necropoli, to-

phet, cothon documentano secoli di sto-

ria. nel museo, insieme ad altri reperti,

si può ammirare il giovane in tunica,

statua in marmo ionico a dimensione

umana. assieme all’archeologia, il vino

di mozia è l’altro legame con gli inglesi.

il vigneto, pochi ettari ad alberello, ri-

sale alla nascita dell’industria enologica

avviata da Woodhouse.

completamente spoglia di

vegetazione è l’isola la schola.

Boschetti di pino d’aleppo e molti

esemplari di palma nana si incontrano

sull’isola grande. Qui una serie

di piante, specie in primavera,

esplodono in tutta la loro bellezza:

giglio marittimo, romulea, fumaria,

mandragora, ferula, talune splendide

orchideacee e, tra le rarità, il gladiolo

comune o bizantino e la calendula

marittima. Questo grandissimo

‘giardino mediterraneo’ ospita una

ornitofauna migratoria di notevole

interesse essendo le isole dello stagnone

situate su una delle rotte principali del

bacino del mediterraneo. le acque

della laguna, poco profonde e calde,

favoriscono la crescita della posidonia

oceanica, habitat ideale per numerose

specie, anche pregiate, della fauna ittica.

santa maria, proprietà della famiglia

manzo, è l’altra isoletta dell’arcipelago:

piccola, silenziosa, suggestiva. Un custo-

de, pochi animali domestici, ortaggi e

uva da tavola, una veranda sul mare in

cui si specchiano i colori della laguna.

LA CARTA DI MARSALA

39

La Litografia Artistica Cartografica ha prodotto la pianta della città di Marsala e del suo territorio comunale. Si tratta di una carta

originale nel complesso della produzione aziendale in quanto presenta sul fronte la pianta del centro abitato e, sul retro, quella

del territorio; due planimetrie disegnate con stili diversi per rappresentare due estensioni territoriali alquanto differenti.

La pianta della città, in scala 1:6.000 è nello stile delle piante dei centri urbani LAC-GLOBALMAP: un’accattivante rappresentazione

basata su gradevoli colori pastello dai quali risulta chiara ed evidente la rete stradale principale, in giallo, le aree edificate, il

verde pubblico e i principali monumenti e luoghi di interesse pubblico. Questi ultimi sono numerati ed il relativo elenco si trova

sotto il titolo e la scala di rappresentazione. In un piccolo riquadro è stata disegnata anche l’Isola di Mozia, area archeologica

d’eccellenza situata a nord della città.

Contornata con immagini di questa bellissima terra, sul retro, in scala 1:40.000,

abbiamo la carta turistico-stradale dell’intero territorio comunale, che con i suoi

241 kmq è il 77° comune d’Italia per estensione. Qui sono ben evidenti sia la

maglia stradale, la cui colorazione aiuta a capirne la gerarchia, sia la simbologia

turistica (piccoli tasselli arancio), che facilita la scoperta delle tante emergenze

turistiche diffuse nel paese. Lo sfumo orografico evidenzia la morfologia collinare

del Comune il cui perimetro è fatto risaltare dall’opacizzazione delle aree che ne

stanno al di fuori. Campite di verde sono le isole e l’area costiera della Riserva

Naturale delle Isole dello Stagnone: le

storiche saline di Marsala con l’Isola di

Mozia.

Sul retro, sempre vi sono gli stradari sia

della pianta di Marsala che della carta

turistico stradale.La Laguna dello Stagnone.

di Gianni meucci

Page 21: La Cartografia

41

NA MANO CHE DISEGNA IL MONDO È IL NOSTRO EMBLEMA,

OLTRE SESSANT’ANNI DI ATTIVITÀ SONO LA NOSTRA ESPERIENZA,

LE TECNOLOGIE PIÙ AVANZATE SONO I NOSTRI STRuMENTI, LA FLESSIBILITÀ

E LA CAPACITÀ DI REALIZZARE IN TEMPI BREVI PRODOTTI ORIGINALI

E PERSONALIZZATI A COSTI CONTENuTI LA NOSTRA SCELTA VINCENTE.

VOGLIAMO CONDIVIDERE CON VOI LA NOSTRA PASSIONE, GuIDARVI

NEL MONDO AFFASCINANTE DELLA CuLTuRA DELLA CARTOGRAFIA.

PER QuESTO STIAMO COSTRuENDO uN NuOVO SITO IN CuI POTRETE

VEDERE, LEGGERE, ACQuISTARE, SCEGLIERE TRA MAPPE ANTICHE,

CARTE IN RILIEVO DI GRANDE IMPATTO PLASTICO, CARTE TEMATICHE,

TuRISTICHE, STRADALI, ATLANTI.

LASCIATEVI ISPIRARE.

PERIODICO DI INFORMAZIONE CARTOGRAFICAlaCARTOGRAFIA

LAC è inoltre

proprietaria dei seguenti

marchi

u

www.lac-cartografia.it

Page 22: La Cartografia

42 la cartograf ia_25/09

er introdurre il tema di

questo articolo proponiamo

un esperimento. È molto

semplice e basta un televisore, o una

radio, o eventualmente un quotidiano:

quel che ci interessa sono le notizie.

dunque, sintonizzatevi sul

notiziario e ascoltate con attenzione,

cercando di capire, e non di sentire

e lasciar scorrere via nell’anticamera

del cervello, le informazioni.

probabilmente noterete due cose:

le notizie sono tante; il ritmo è

serrato (ovviamente nella lettura del

giornale il ritmo lo decidete voi).

forse qualcosa vi sfugge, o non

vi arriva nella sua interezza, avete

la sensazione che vi manchi una

tessera del puzzle... astenendoci dal

commentare la completezza delle

informazioni che vengono solitamente

trasmesse, è probabile che uno dei

pezzetti mancanti sia l’informazione

geografica.

Collocare le informazioni

adesso immaginate una situazione

diversa: stesso notiziario, lo speaker

parla con una carta del mondo alle

spalle nella quale vengono inquadrate

le aree di interesse (se ascoltate la ra-

dio o leggete, la carta ce l’avete appesa

alla parete). ogni tanto capita davve-

ro, ma di rado. abituati come siamo

alla comunicazione per immagini, alla

maggior parte delle persone le notizie

resteranno più impresse e risulteranno

più chiare a tutti quelli che, come me,

non saprebbero individuare proprio

quello staterello africano. vederlo lì,

quel luogo di collocazione incerta,

con le sue dimensioni e i suoi confini

(e magari la sua struttura orografica)

è tutta un’altra cosa. non solo, ma

la volta che ci ricapiterà di sentirne

parlare ripescheremo quell’immagine e

saremo probabilmente più preparati in

geografia.

Questo semplice esperimento fa

sorgere il dubbio che con la pioggia

di notizie che ci cade addosso e

l’ubriacatura di tecnologia che ci

inebria, siamo travolti giorno dopo

giorno da un vortice di informazioni

che viaggiano sempre più velocemente,

ma noi non sappiamo collocarle,

quindi ne perdiamo parte del

significato. Questo fenomeno avviene

a tutti i livelli di dettaglio, ma a scala

mondiale riguarda una larga fetta

della popolazione, ogni sera verso

l’ora di cena.

se vogliamo e auspichiamo che le

informazioni possano essere fruibili

come tali e non come rumore di

fondo, un modo semplice per ovviare

all’inconveniente sperimentato è tenere

il mondo sott’occhio con una bella

carta. Una bella, ‘vecchia’ carta che

ci ricordi dove siamo, chi abbiamo

intorno, quanto siamo vicini o lontani

dai luoghi di cui si parla, cosa ci sia

il mondo sott’occHiodi Monica naef

Il mondo dEllE TERRE EmERsE E quEllo dEI FondAlI sono unITI

nEllA nuoVA cARTA dEl mondo lAc, pER AVERE unA VIsIonE complETA

E dI InsIEmE dEllA TERRA E sApER collocARE GlI EVEnTI nATuRAlI Ed

umAnI chE VI hAnno luoGo.

P

43

Page 23: La Cartografia

44 la cartograf ia_25/09

verne che sembrava conoscere ai suoi

tempi apparecchi come sommergibili

e respiratori subacquei, c’è alla base

del romanzo una grande ricerca

che riguarda il mondo sottomarino,

considerato un altro ambiente in

cui l’uomo, con strumenti allora

fantascientifici, può vivere e da cui può

ricavare tutto il necessario. il fondo

dei mari è visto semplicemente come

parte del mondo. potremmo dire come

un altro continente che potrebbe essere

il settimo, enumerati i cinque ‘classici’

con l’aggiunta dell’antartide. ed è

proprio la visione complessiva di questi

‘sette continenti’, accostando le acque

alle terre emerse, che la nuova carta del

mondo vuole rappresentare.

nel mezzo. e già questo amplierebbe

non poco la nostra capacità di

comprensione delle informazioni, e

quindi l’utilità di riceverle e il grado di

consapevolezza media collettiva.

È chiaro che esistono modi più

tecnologici per controllare dove

si trovi questo e quel paese, ma

l’immediatezza della carta sempre lì,

a portata di sbirciatina, riteniamo sia

insostituibile. poi, naturalmente, si

può approfondire la ricerca con tutti i

sistemi disponibili al giorno d’oggi.

Le ‘radici’ delle terre

di carte del mondo ce ne sono tante:

fisiche, politiche, scolastiche, fronte/

retro; ogni editore ha la sua. differisce

la scala, variano i colori, ma lo scopo

rimane lo stesso: rappresentare i

continenti del nostro pianeta per

rendere una visione d’insieme.

per sua natura la cartografia è

uno strumento di sintesi, un modo

semplificato di rappresentare la realtà

complessa, ovvero, come definita da

Wikipedia, una “rappresentazione

simbolica ma veritiera di informazioni

geografiche – o statistiche,

demografiche, economiche, politiche,

comunque in relazione al luogo

geografico nel quale si realizzano”.

la carta del mondo realizzata da

lac ha una particolarità rispetto a

tutte le altre: oltre alle terre emerse

riporta i fondali. e non è una

differenza da poco.

siamo abituati a vedere il mondo

dal livello del mare in su: coste,

pianure, montagne, isole. ma

ricordiamoci che tutte queste terre

hanno le loro ‘radici’ sotto l’acqua

che ricopre gran parte del pianeta.

osservando i fondali si capisce meglio

come si sono formate le terre emerse

e come si stanno muovendo, laddove

ad esempio nella crosta si produce

una frattura e le rocce che si trovano

ai due lati della frattura si spostano

verticalmente formando delle isole.

senza andare a indagare sott’acqua,

le stesse isole sembrano piovute dal

cielo e finite lì per caso, magari pure

allineate. la carta del mondo lac ci

mostra invece che in quel punto corre

una faglia, con tutte le conseguenze

relative. allora, tonando all’esempio

del notiziario, un evento sismico

potrebbe risultarci immediatamente

più comprensibile.

come si diceva sopra, vedere il

mondo nella sua interezza e globalità,

compresi i fondali, ci aiuta a collocare

le informazioni, a capirle oltre il

clamore della notizia, a collegarle

l’una all’altra, a prevedere alcuni

eventi, e comunque ad evitare di

focalizzarci sul dettaglio perdendo

di vista il contesto, sia esso fisico,

politico, economico o altro. forse

aiuta perfino a farci sentire meno

‘bombardati’ e più consapevoli.

Questa utilità travalica i confini

dell’età scolare, quando qualche

carta appesa alle pareti delle aule

ancora la si vede, e ci accompagna

sempre, a casa, in ufficio, in famiglia.

non sarebbe utile che in ogni casa

e in ogni luogo di lavoro vi fosse

una bella carta del mondo sempre a

disposizione?

il settimo continente

torniamo al livello del mare e

reimmergiamoci come il Nautilus

del famoso romanzo di Jules verne

Ventimila leghe sotto i mari. Questo

capolavoro letterario dell’ottocento,

che è considerato il primo romanzo

di fantascienza, ci guida in una

lunga e avvincente esplorazione

dell’ambiente sottomarino, ricchissima

di riferimenti geografici e guidata,

anche nella fantasia, dalle mappe:

quelle del capitano nemo. al dilà

dell’incredibile capacità predittiva di

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LA carta del mondo

Formati: 68x42; 98x61; 136x84; 200x124

Scale equatoriali: 1:60.000.000; 1:40.000.000; 1:30.000.000; 1:20.000.000

Proiezione: Van der Grinten

Tipologia: carta politico-fisica

Contenuti grafici: campitura a colori delle nazioni

Rete stradale:simboli puntuali delle aree urbane per quantità di abitantisfumo orografico per aree emerse e fondali marini

Toponomastica: nomi delle aree urbane diversificati per quantità di abitanti (oltre 2000 nomi)Toponomastica relativa alle principali emergenze fisiche del territorioToponomastica relativa ai mari e agli oceani

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