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SALONE DEL MOBILE Milano 14-19 April 2010 www.exquisedesign.com presenta: GALLERY Paris,France

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(IT) Gallery Slott @ Salone del Milan Mobile presenta la mostra ’’Préliminaires’’ La prima mostra della nuova galleria parigina SLOTT si sdoppiapresentando Confession di Arik Levy e The Power of Love diMathieu Lehanneur all’STRAF hotel. Matali Crasset e FlorenceJaffrain all’Acquario Civico. La sera dell’inaugurazione Acquoreadi Matali Crasset e Belly Love di Florence Jaffrain saranno oggettodi una performance di danza contemporanea ispirata alla mostraKETOS 2.1 che ospiterà le installazioni.Gallery Slott @ Salone del Milan Mobile presents Exhibition ''Préliminaires''SALONE DEL MOBILE Milano 14-19 April 2010Arik Levy & Mathieu Lehanneur @ Straf Design HotelVia San Raffaele, 3 - 20121 MILAN24h/dayExquise Maps : http://xm.my/UdKV | http://straf.itmetro access: M1 M3 Duomoopening PartyThursday April 15, 20106pm - 1ammatali crasset & Florence Jaffrain@ Acquario Civico di MilanoExquise Maps : http://xm.my/OIEp | http://acquariocivicomilano.euViale Gadio, 2 - 20121 MILAN11am to 10pmmetro access: M2 Lanzaopening partyWednesday April 14, 20106pm - midnightDJ SET & PERFORMANCEExquise Design | Design for pleasureFrom idea to finished product our job is to orchestrate eclectic art professionals to bring you pleasurable experiences out of the ordinary. At the crossing of craftsmanship, new technologies and fresh ideas, our goal is to collectively strive for positive changes in human attitudes.http://exquisedesign.com [email protected]://facebook.com/exquisedesign@ http://twitter.com/exquisedesign

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SALONE DEL MOBILE Milano14-19 April 2010

www.exquisedesign.com

presenta:

GALLERYParis,France

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Acquario Civico di Milano

STRAF hotel

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“Preliminaries”:

design at the threshold of love.

L’estensione di un progetto che ha come tema l’amore, Slott Gallery e Exquise Design® hanno invitato quattro designer a met-tere in mostra le loro fantasie, dando forma, significato e vita al loro

concetto di preliminari. I designer hanno affrontato questo tema sotto punti di vista diversi e complementari che insieme offrono un panorama di creatività mai visto p rima.

Arik Levy svela il suo lavoro sulle cose dette e non dette, in una relazione intima col suo pezzo “Confession”: analisi iconografica

della sensualità accanto a un confessionale moderno in chiave casalinga. Il tema dalla mostra richiede il lavoro di designer uomini e donne, invitando lo spettatore ad osservare in che maniera, attraverso la condivisione delle duplici visioni, si completino e si uniscano l’un l’altro. Matali Crasset e Florence Jaffrain ci portano nei paradisi subacquei con i loro rispettivi lavori, “Aequorea” e ‘Belly Love”, creano morbide e sinuose forme sensuali che corrono contro le fiamme torride ma già pietrificate di “The Power Of Love”

di Mathieu Lehanneur. Il pubblico verrà colpito dalle singole visioni di ogni designer, che offrono approcci diversi agli oggetti.

Con “Confession”, Arik Levy fa dell’oggetto un mezzo di comu-nicazione, grazie al quale superare paure e timori e dire ciò che a volte è difficile esprimere a voce. Matali Crasset tra architettura

e design affronta l’oggetto come fosse spazio. Mathieu Lehan-neur lavora da una prospettiva più scultorea e usa il suo oggetto per descrivere l’allegoria (della coppia) dandogli anche un ruolo di mediazione. Florence Jaffrain tende a rendere l’oggetto fine a

se stesso, crea un sofà che potrebbe essere percepito come un amante, diventando oggetto del desiderio.

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Gallery SLOTT

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La prima mostra della nuova galleria parigina SLOTT si sdoppia

presentando Confession di Arik Levy e The Power of Love di

Mathieu Lehanneur all’STRAF hotel. Matali Crasset e Florence Jaffrain all’Acquario Civico. La sera dell’inaugurazione Acquorea di Matali Crasset e Belly Love di Florence Jaffrain saranno oggetto di una performance di danza contemporanea ispirata alla mostra KETOS 2.1 che ospiterà le installazioni.

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Acquario e Civica Stazione Idrobiologia di Milano

Via Girolamo Gadio 2, 20121 Milano

14 aprile - 18 aprile, H. 9 – 24

Cocktail party e dj set con performance: 14 aprile, H. 18 - 00

COURTESY OF KETOS 2.1

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Nasce a Châlons-en-Champagne, in Francia il 28 Luglio 1965. Matali Crasset si forma come designer industriale. Come emerge da uno dei suoi progetti principali, le “colonne d’hospitalitè” intitolata “Quand Jim monte à Paris” (un letto per gli ospiti salva-spazio completo di luce e sveglia ripiegabile in una colonna), si inventa le proprie metodologie dove si domanda lo status quo, i codici che governano le nostre vite quotidiane così da liberarsene e sperimentare attraverso nuove idee. In questo modo sviluppa nuove tipologie di lavoro basate sui principi di modularità, appropriazione, flessibilità e networking. Il suo lavoro

che ha preso forma nel 1990, incapsulato nel rifiuto di forme pure,

è stato concepito come continua ricerca, costruito dalle ipotesi al posto dei principi. Matali si sente a suo agio tra una gamma di pensieri eclettici, dall’artigianato alla musica elettronica, all’industria tessile al commercio equo. Le sue creazione l’hanno indirizzata lungo sentieri che nemmeno lei avrebbe potuto immaginare di per-correre, dalla scenografia ai mobili, dalla grafica al design di interni.

Matali ha passato la sua infanzia in un piccolo villaggio al nord della Francia, in una fattoria dove lavoro e vita sono in stretta connessione.

Aequorea

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Consiste in una piattaforma sormontata da una corolla, una strut-tura a forma di ombrello, “Aequorea” si ispira alla maestosità della medusa, oltre che essere il nome di una specie. Le aequoree sono spesso menzionate come Meduse senza spina dorsale e di conseg-uenza sono creature con una struttura molto fluida. Se le togliessimo

l’acqua ci rimarrebbe solo una pelle gelatinosa. Emulando la grazia di questo animale marino, Matali Crasset usa i materiali con parsimonia e concentra il suo lavoro sullo spazio vuoto, il luogo d’incontro tra gli amanti. “Aequorea” è infatti più spazio che oggetto.

L’architettura contemporanea ha de-compresso la casa per dare linee più malleabili, per meglio adattarsi alla necessità di velocità, ma anche di tranquillità, nella vita moderna. Per la stessa ragione, abbiamo perso molti dei nostri spazi privati. Matali abbraccia la sfida

di ricreare un ambiente favorevole all’intimità, mentre concepisce una struttura modulare che è in grado di raccogliere i benefici degli

ambienti aperti negli spazi architettonici. “Aequorea” è tra design e architettura, su un piano intermedio. Il suo lavoro ricorda gli accam-pamenti improvvisati che da bambini costruivamo nelle nostre stanze usando lenzuola e sedie e molti altri oggetti trovati in casa.

Ci ricordiamo l’eccitazione che sentivamo quando entravamo in questi spazi, fuori dal mondo degli adulti e dalle loro regole. Potevamo scambiarci segreti, inventare i nostri piccoli giochi e – se dopo tutto il soggetto sono i preliminari - a volte giocare al dottore. Avvolgendo la coppia con un’elegante tenda fatta in corde, “Aequorea” ha lo stesso effetto sugli adulti E’ tutta una questione di intimità, la necessità di essere tagliati fuori dal resto del mondo e riscoprire l’altro, faccia a faccia.

Edizione limitata (8 pezzi)

+ 2 prove d’artista

+ 2 prototipi

Dimensione: H 250 x Diam 190 cmMateriali: Struttura in metallo, plastica, cuscino con schiumato con ricoperto di tessuto, lampada di legno ultravioletti.

Aequorea

photos © FLORIAN KLEINEFENN

Aequorea

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Per rinforzare questo taglio con la via quotidiana, Matali ha inserito una lampada di legno ad ultra-violetti all’interno della corolla. La percezione dei colori è trasformata e gli amanti sono trasportati in un sogno, in una nuova dimensione. Per rendere le cose più interessanti, Matali trae ispirazioni dal mondo parallelo di Barbarella, l’eroina dei fumetti ideata da Jean-Claude Forest, rendendo omaggio a questo mondo lirico e sensuale. È uno spazio che serve come riferimento: semi-acquatico, completamente fluido, lo spazio ammorbidisce i contorni, è un invito a

lasciarsi andare completamente e mettersi in contatto con se’.Il riferimento a Barbarella, primo personaggio femminile dei fumetti sottolinea anche un messaggio femminista, non una protesta ma un incitamento alla liberazione del corpo.

Se il design di Matali venisse visto in maniera diversa sarebbe certamente il desiderio di rompere con la routine e coi comportamenti standard. La superficie arrotondata di “Aequorea” è in netto contrasto con il ret-tangolo del letto, e permette ai corpi di muoversi più facilmente. Il bordo sagomato, che definisce i confini della piattaforma, crea una sorta di

cuscino circolare che apre una miriade di possibilità per gli amanti a 360 gradi. Anche se Matali sfida le nostre abitudini e non considera

i rituali come superflui in sé. Al contrario! I rituali sono essenziali per

fornire ritmo alla nostra vita.

Dobbiamo imparare a rinnovare i nostri rituali in modo che continuino ad arricchire la nostra vita: per nascondersi all’interno di “Aequorea”, le corde devono essere tirate verso l’esterno, e la stessa azione deve essere fatta per aprire di nuovo. In entrambi i casi, lo spazio si modi-fica, creando un rituale che indica l’inizio e la fine del nostro momento

intimo. In sintesi, “Aequorea” funziona come un blocco nell’aria che ci divide dalla nostra vita quotidiana, al fine di risvegliare la sensualità.

Lungi dall’addobbare i preliminari, il trionfate design di Matali crea un nuovo campo di gioco.

Aequorea

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photos © FLORIAN KLEINEFENN

Aequorea

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Possono i mobili offrire ogni giorno funzionalità e allo stesso tempo risveg-liare i nostri sensi? Per rispondere a questa domanda, Florance Jaffrain, attraverso un processo di condivisione, unisce design al gioco, e crea una piattaforma tra le diverse discipline che hanno come tema l’incontro con se stessi e con gli altri. In questa maniera, investe sulle sue creazioni con spensieratezza, modulare praticità che vive in un costante stato di cambiamento.

La generosità di Florance la spinge ad andare oltre i limiti e oltre il suo lavoro, dotata di reale umanità, concentra il focus del suo lavoro in una ricerca continua di significati.

Esplora la libertà del corpo e delle mente, così crea nuove forme per vivere gli spazi. I codici sono ridefiniti per aprirci a nuove posture, risvegliando i

nostri sensi e invogliandoci a riscoprire gli altri in nuove maniere. Le creazioni di Florance sono anche definite per la loro funzione primaria:

“Provo piacere in tutte le forme di vita intensa, sia intellettuale che fisica” ha

ammesso Florence, dicendo che il suo proposito è di “creare un oggetto che possa esser amato. Concepisco gli oggetti che si uniscono in differenti discipline e concetti, ma che sono prodotti attraverso vari criteri. Oggi i miei

oggetti sono più di mere creazioni – esse costituiscono una filosofia in sè

e per sè: giocosità, si, ma anche ecologia, sostenibilità, riciclo, produzioni locale, con una parte dei guadagni donati alle cause umanitarie.”

Florence si interessa alla profonda soddisfazione e realizzazione della volontà umana, attraverso un approccio che rispetta gli esseri viventi e le forme. Florence vive e lavora a Parigi.

Belly Love

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In questa forma, “Belly Love” è direttamente ispirata all’elegante Sar-cophyton, un soffice corallo che vive nell’oceano Indiano. Dalla bar-riera corallina tropicale ai salotti parigini, mantiene la sua eleganza ed aumenta il comfort, diventando sia paradiso dei sensi che nave per il corpo. Grazie al nuovo tessuto appositamente creato da ENSAIT, che ha sede a Roubaix, usando componenti foto luminescenti e microcapsule incorporate nelle fibre, “Belly Love” ricrea la magica luminosità del fondo

dell’oceano, mentre diffonde una piacevole fragranza di oli essenziali. I tentacoli del Sarcophyton diventano morbide setole che invogliano carezze e quando appoggiamo la testa sulla poltrona, il battito del suo cuore ci dona un’idilliaca cadenza per un sogno ad occhi aperti. “Belly Love” infatti respira, e facciamo bene a chiederci se è un meccanismo nascosto sotto la gomma piuma o un soffio di vita che anima questa

membrana. Corallo o sofà, sintetico o organico, queste domande non ci vengono alla mente mentre siamo a contatto con quest’oggetto: at-traverso la perfezione dei suoi aspetti tecnici, Florence è capace di non farci pensare a queste questioni.

La magia ci porta altrove, ci trasporta nel regno della poesia. Florence ci disse che quando creò lo stampo lo fece in collaborazione Géraldine Blin, la forma del cuore apparì da sola nella parte inferiore del pezzo... “Belly Love” era nata! Si tratta di un ventre perché ci riporta alle sensazioni

della nostra vita di quando eravamo nel grembo materno e perché il suo respiro ci fa pensare alla tranquillità e alla calma della figura protettiva

maschile.

Belly LovePrototipo

Materiali: Schiumato morbido, tessuto con sensori foto luminescenti.

Dimensioni : H 90 x 170 x Diam 170 cm

Belly Love

photos © florence jaffrain/tnut

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Belly Love

photos © FLORIAN KLEINEFENN

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“Belly Love” combina infatti principi maschili e femminili, conservando il meglio da entrambi.

Evoca in certa misura la mitica idea dell’Androgeno di Platone. “Belly Love” coltiva il paradosso dell’essere sia asessuato che sensuale. La sua forma ti avvolge, così da lasciarsi andare alla protezione del grembo. Non puoi sdraiarti sul questo sofà, devi avvolgerti su di lui. Devi sintonizzare il tuo respiro con il suo in modo di diventare tutt’uno. Tutto ciò che rimane è la suggestione di un respiro che rifluisce e scorre come un’onda, irresoluta

sulla barriera corallina. “Belly Love” ha l’aspetto di una membrana mucosa erogena, soffice e sensuale, che ci porta con se nell’ebbrezza dei sensi.

In definitiva, questo sofà non è un concetto accessibile alla ragione. Deve

essere concepita invece come una sensazione di benessere totale, ab-bandono, lasciarsi andare, un’armonia che stimola ogni fibra del nostro

essere, risvegliando il desiderio e l’immaginazione. “Belly Love” di Florence Jaffrain è per il design contemporaneo quello che il Pigmalione di Galatea è per la scultura mitologica: il sofà sensoriale ha il solo scopo di risvegliare i desideri, ma ha assunto una vita propria per diventare esso stesso un oggetto del desiderio.

Belly Love

photos © FLORIAN KLEINEFENN

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STRAF hotel

Via San Raffaele, 3 - 20121 MILANO

14 aprile - 19 aprile, H. 10 - 23

Cocktail party e dj set: 15 aprile, H. 19 - 23

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Designer, tecnico, artista, fotografo, regista, le pelli di Levy sono multi-disciplinari e i suoi lavori possono essere visti nelle più prestigiose gallerie e musei del mondo. Meglio noto al pubblico per le sue opere di design per le grandi aziende, per le installazioni e le edizioni limitate, Levy ritiene che “il mondo è fatto dalle persone, non dai tavoli e dalle sedie”.

Nato nel 1963, in Israele, Levy si sposta in Europa nel 1988 e lavora tutt’ora a Parigi con il suo team di 20 forti designer e grafici che for-mano il “Ldesign”. Sotto la visione di Levy e del suo socio Pippo Lionni, l’azienda produce anche brand identity, packaging, esposizioni, interior design e molto altro. La sua formazione non è stata convenzionale tra il surf e il suo studio di grafic design ha passato molto del suo tempo a

casa. I seguenti studi all’Art Center Europe in Svizzera, dove ha ottenuto il massimo dei voti in Industrial Design nel 1991, e il primo successo internazionale di Levy che è rappresentato dalla vittoria del concorso della Seike Epson Inc., che lo fece riconoscere al pubblico più esperto come “thinking” designer. Dopo un periodo trascorso in Giappone dove Levy consolidò la sua idea di produrre oggetti e pezzi per le mostre, il designer tornò in Europa dove diede alla sua arte un altro valore: la scenografia per la danza contemporanea e l’opera.

La fondazione della sua impresa rappresentava, allora, un excursus nel suo primo amore, l’arte e il disegno industriale, così come in altre aree del suo talento

Riconosciuto in tutto il mondo per i suoi mobili e il light design, Levy crea inoltre linee di abbigliamento hi-tech e accessori per le imprese dell’Estremo Oriente.

Ritenendosi ormai un “feeling” designer, Arik Levy continua a contribuire sostanzialmente ai nostri ambienti interni ed esterni, i suoi lavori includono sculture pubbliche – i suoi Rock piesces – così come ambienti completi che possono essere adattati per diversi usi.“La vita è un sistema di segni e simboli, dove nulla è come sembra”.

Confession

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Confession Edizione limitata (8 pezzi)

+ 2 prove d’artista

+ 2 prototipi

Due strutture/confessionali

Materiali: MDF verniciato in nero, finitura di color nocciola opaco, cuscini

imbottiti di piuma, feltro.

Dimensioni: H 210 x 86 x Diam. 87 cm

Questo oggetto è diviso in due parti, una sorta di moderna casa con-fessionale, è senza dubbio il pezzo centrale di questa installazione. Prendendo in prestito uno dei metodi di comunicazione migliore della Chiesa Cattolica, Arik Levy, non commette in alcun modo alcuna blas-femia. Tutte le religioni sono create per cementare i rapporti sociali. “Confession” non è ne a favore ne contro la religione. Vuole essere considerando semplicemente un oggetto sociale. Arik ci incoraggia a giocare con i codici sociali, offrendo un intero confessionale rivisitato e adattato alle moderne case. Rielabora le proporzioni per creare un oggetto con un’ampia area per sedersi più larga della versione tradizionale.

Derisione, la sensazione d’essere protetti, l’umiltà – gli effetti cambiano a secondo delle circostanze. Inoltre, questo confessionale è perfetta-mente modulare, offrendo infinite possibilità di interazione per giocare

con l’orientamento e la distanza tra le due parti.

Confessions Installations

photos © arik levy

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Confession

photos © FLORIAN KLEINEFENN

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photos © FLORIAN KLEINEFENN

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Confession

photos © arik levy

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Come nessun altro, Mathieu Lehanneur è riconosciuto per il suo design moderno, che armonizza la tecnologia avanzata e la natura come nelle sue innumerevoli creazioni. Utilizzando elementi ecologici come piante e alghe, Lehanneur ha ingegnosamente reso più alla moda un grande numero di progetti che esplorano il design tra le industrie farmaceutiche, biologiche e astrofisiche.

Tra la sua lista di successi è il “dB”, una palla che monitora i livelli di rumore e automaticamente rotola verso la fonte ed emette un rumore sordo per ridurre i disturbi audio. In riconoscimento per le sue innovazioni, Lehanneur è stato premiato con la “Carte Blanche” del VIA ( Valorizzazi-one all’Innovazione nell’Arredamento) e del “Grand Prix de la Crèation” della città di Parigi. Recentemente, ha ricevuto il “Talents du Luxe et de la Création award” e il “Best Invention Award” degli USA per “Andrea”,

un filtro dell’aria che migliora la qualità della stessa all’interno degli

edifici.

I suoi progetto fanno parte permanentemente delle collezioni dei musei tra i quali il MoMA di New York, il MoMA di San Francisco, il FRAC and

Musée des Arts Décoratif di Parigi.Nato nel 1974 a Rochefort, in Francia, Lehanneur si laurea presso l’ENSCI-Les Ateliers (Scuola Nazionale francese per l’Industrial Design), nel 2001, e fonda il suo studio esclusivamente per l’industrial design e l’architettura d’interni. Impressionato dall’abilità della scienza d’investigare la biolo-gia umana, Mathieu ha dedicato la sua vita ad esplorare le interazioni tra il corpo e l’ambiente, rivivendo i sistemi e il mondo scientifico. Nel

2009, Lehanneur fonda negli USA “Everything But the Molecules”, una compagnia specializzata nelle soluzioni di design per l’industria far-maceutica. Tra il 2004 e il 2008, Lehanneur è stato nominato manager post- laurea del programma Design and Research del ESADSE della città di Saint-Étienne.

The Power of Love

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In collaborazione con François Brument, flux designer

Edizione limitata (8 pezzi)

+ 2 prove d’artista

+ 2 prototipi

Materiali : Stereolitografia, metallizzato,

con circuito elettronico interno, cuffie.

Dimensioni : H 59 cm x 38 cm x Diam. 40 cm (fuoco)

“The Power of Love” è costituito da due paia di cuffie collegate ad una

fiamma, quindi tre elementi che simbolizzano due amanti uniti al proprio

amore.

L’oggetto trasmette un formidabile potere scultoreo... ma rimane un oggetto. Il suo valore rappresentativo serve al suo scopo. “The Power

of Love” è un tipo d’amore accessoriato, un giocattolo dei preliminari. Entrambi gli amanti mettono un paio di cuffie. Di per se questo è segno

di erotismo per la generazione di Mathieu Lehanneur, i quali ricordano la scena cult del film di La Boum, dove un ragazzo seduce Sophie Marceau

facendole ascoltare una canzone romantica nel suo walkman mentre

tutti gli altri ballano con una canzone rock. Lo stesso principio è usato in “The Power of Love”: gli amanti ascoltano i brani registrati come rap-presentazione del loro intimo universo. Quindi gli amanti non sono in sintonia e questo è importante, il desiderio nasce dalle differenze. E’ il fuoco scintillante che di continuo afferma la sua presenza, impone il suo calore e crea l’unione. Gli amanti vedono in lui la perfezione del loro amore originale che cercano di riscoprire e alimentare.

The Power of Love

Power of Love

photos © FLORIAN KLEINEFENN

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Quando due persone si innamorano, creano un nuovo universo insieme, senza perdere il contatto tra di loro, un gioco di prestigio in cui 1+1=3. Il potere dell’amore è radicato nel superamento dei confini, nella creazione

di una nuova entità. Mathieu lo rappresenta come una fiamma che si

incontra nel punto dove il suono delle due tracce continua ad esistere separatamente. Questa fiamma fa ritornare alla mente il roveto in fiamme

della Bibbia, come Dio si rivelò a Mosè. Se questo roveto in fiamme è una

teofania, un’apparizione di Dio come uomo, quello che ci offre Mathieu può essere definito un “erofania”: questo fuoco rappresenta l’unione

dell’amore tra i due amanti. Rimaniamo affascinati dal momento del big bang che crea l’universo degli amanti: è un momento di estrema intensità nel quale la potenza dell’amore si comprime prima d’esplodere.

In questo stadio embrionale, ancora molto rimane da fare per convertire quest’entità meramente astratta in una forma concreta.Ancora amorfo a questo punto, l’amore è solamente una forza impaziente. Conseguentemente, la sfida che deve affrontare l’artista è quella di fis-sare un elemento instabile come il fuoco per creare un oggetti che di catturare questo potere sfuggente. Tuttavia, dal punto di vista estetico, questo pezzo non reca la firma del progettista.

Mathieu non ha progettato nè le cuffie nè la fiamma; infatti, li ha solamente

scelti. La fiamma è creata attraverso un computer che usa degli algoritmi

per creare effetti speciali, poi un laser la modella. Le cuffie sono del tipo

standard disponibili nei negozi. L’importanza della scelta nel processo creativo – è più precisamente, l’attitudine ad eliminare ciò che non è necessario – è certamente apprezzata, ma la scelta dei prodotti nella nostra mente non è la stessa cosa della selezione degli elementi della realtà. In questo senso “The Power of Love” è un lavoro più vicino alla

fotografia che al design. Il designer si prefigge di fornire all’oggetto la

possibilità di auto-esprimersi.

Power of Love

photos © mathieu lehanneur & françois brument, flux designer

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“The Power of Love” è un fiamma catturata, immortalata, una sorta

di istantanea tridimensionale. Non è sicuramente la prima volta che l’amore viene rappresentato da una fiamma. Ma questo non lo rende

meno importante! Mathieu non ci impone la sua personale opinione.

Invece, sceglie un linguaggio accessibile e la sua arte è evidente nella cura con la quale utilizza questo linguaggio. L’immagine della fiamma

dell’amore è associata al colpo di fulmine per i francesi e per gli italiani. Possiamo comprendere la rivelazione dell’amore? Si tratta di un fuoco senza scintilla, la sua origine rimane un mistero. La scienza ha sviluppo molte teorie riguardo la nascita dell’amore dalla chimica. Neanche la fiamma del roveto infiammato ha un’origine visibile. Forse la scienza

conosce questo fenomeno ma nessuno vuole credere in qualcosa ma solo nella magia del momento.

I critici certamente continueranno a discutere se un oggetto di design possa essere considerato un’opera d’arte, ma ciò che Mathieu è stato in grado di fare qui è un’opera d’arte con le nostre vite. Inventa un intimo e profondo momento poetico come nessun altro.

Power of Love

photos © FLORIAN KLEINEFENN

In collaborazione con François Brument, flux designer

Nel 2004 François si laurea all’ENSCI – Les Ateliers con un progetto chiamato “In – Formation, digital paradigm”. Da allora continua la sua ricerca sul potenziale della creazione digitale nel campo del design: muovendosi tra le produzioni multimediali e industriali, François sostituisce la pro-grammazione del computer con disegni e sviluppa una sorta di design in continuo cambiamento. Le implicazioni tecnolog-iche del suo lavoro gli hanno permesso di collaborare con il dipartimento di ricerca e sviluppo dell’EDF. François trasmette inol-tre il suo originale approccio agli studenti del Ecole Supérieure d’Art et de Design di Saint-Étienne dove insegna pratica di pro-getto e digital making. Dal 2005 i suoi lavori sono esposti in Francia e a livello internazi-onale e ha vinto un’acquisizione da parte del Fonds National d’Art Contemporains nel 2008 e nel 2009. Per la mostra Préliminaires Mathieu Lehanneur ha chiamato François per modellare la fiamma pietrificata di “

The Power of Love “.

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Power of Love

photos © mathieu lehanneur & françois brument, flux designer

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Power of Love

photos © FLORIAN KLEINEFENN

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La Galleria SLOTT è un continuo work in progress. Situato in posizione strategica

tra le due stazioni ferroviarie trans-Europee nel cuore di Parigi, la Galleria SLOTT* è

il culmine di anni di sforzi da parte della fondatrice Franco-Svedese Paola Bjaringer,

che ha cercato talenti in tutti il mondo. Questa esperienza ha suscitato il desiderio di

creare uno spazio che attraversa diverse discipline, destrutturato, concepito sia come

spazio per le mostre degli artisti che come residenza. La Galleria SLOTT ha aperto al

pubblico nel Dicembre del 2009 con Prèliminaries, una mostra che raccoglie i lavori

di Matali Crasset, Arik Levy, Mathieu Lehanneur e Florance Jaffrain. Nell’Aprile 2010,

durante il Salone del Mobile, La Galleria SLOTT svela quattro pezzi unici: “Confession”,

“The Power of Love”, “Aequorea” e “Belly Love”. Le designer donna saranno presso

l’Acquario Civico di Milano, mentre gli uomini al STRAF hotel.

THE GALLERY WIDE OPEN TO THE WORLD OF CREATION

*Una creazione originale dell’architetto Joseph Caspari, in collaborazione con Marc Möhlmann e Donatien de Villanova,, architetti d’interni. Questo spazio, come nessun altro, posizionato al n. 12 di rue du Château Landon, a Parigi, comprende una galleria, un appartamento e un atelier sul lato del cortile, nonchè una finestra che si affaccia sulla strada

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