Il pediatra visto dallallergologo di un centro di 3
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Maria Caruso
U.O. Neonatologia
Ospedale Villa Scassi- ASL 3 Genovese
World Allergy Organization Journal: June 2008 - Volume 1 - Issue 6 – pp S4-S17doi: 10.1097/WOX.0b013e31817ff995Supplement
State of World Allergy Report 2008: Allergy and Chronic Respiratory DiseasesPawankar, Ruby; Baena-Cagnani, Carlos E.; Bousquet, Jean; Canonica, G. Walter; Cruz, Alvaro A.; Kaliner, Michael A.; Lanier, Bobby Q.
Allergy is a major problem for the 21st century, and this problem is predicted to worsen as this century moves forward. As the incidence of allergy and associated diseases has increased, the number of health care professionals trained in the diagnosis and treatment of allergy has decreased.
Prevalenza malattie allergiche
Andamento cronico evolutivo:Terapie farmacologiche ,immunologiche e
riabilitative di lunga durata e di elevato costo.
Accertamenti diagnostici sempre più sofisticati e costosi.
assistenza da parte dei genitori con costi sociali aggiuntivi ( perdita di giornate lavorative ) e assenze scolastiche per il minore
Costo sociale delle malattie allergiche
Componenti del costo annuale medio stimato dell’asma per paziente, in base al livello di controllo (studio ISAYA 2002)
Costo annuale medio per paziente: EUR 741(599-884)
CMD: 42.8% del costo totale
Costi dei farmaci: 47% dei CMD
Costi per il ricovero: 23%
CMD: costi medici diretti
Accordini et al, Int Arch Allergy Immunol 2006
Epidemiologia e impatto socio-economico dell’asma
Costi principalmente imputabili: Improprio uso delle risorse diagnostiche Mancato controllo della malattia
Necessari ulteriori sforzi soprattutto per migliorare la compliance dei pazienti al trattamento
Necessari investimenti nei farmaci preventivi per ridurre
i costi sia diretti che indiretti, tuttora molto alti
Dati attività ambulatoriale
Emergenze in allergologia
Asma grave Shock da punture d’insetto Reazioni gravi a farmaci Allergia al lattice Anafilassi ad alimenti
Il governo dell’assistenza territoriale
L’ospedale viene riconosciuto come il luogo di erogazione di prestazioni e servizi per acuti, di elevata complessità e contenuto tecnologico
Il territorio dovrebbe diventare il luogo elettivo per la prevenzione, la gestione delle patologie croniche e la personalizzazione dell’assistenza.
modello della rete assistenziale: Le reti in sanità
le reti integrate orizzontalmente
antenne
antenne
antenne
antenne
polo
attività poste sul medesimo livello di cura
promozione di una specializzazione crescente
Polo d’eccellenza per prestazioni sanitarie e di elevata complessità
specializzazione dei centri di eccellenza per il trattamento dei casi più complessi
Antenne: gestiscono con una certa autonomia il trattamento delle casistiche di minore complessità.
Le reti integrate verticalmente professionisti interdipendenti posti su diversi livelli di cura (medici difamiglia, specialisti ambulatoriali, specialisti ospedalieri)
percorso di fruizione dei servizi
progetto assistenziale
presa in carico
logica di trattamento di una patologia al livello di intervento che, a parità diefficacia, costi meno
La rete assistenziale virtuale: L’EHR come tecnologia di coordinamento
network virtuale di professionisti e strutture dinamicamente definito intorno al singolo paziente Altri specialisti ospedalieri
Medico ospedalieroSpecialista ambulatoiraleMedico di famigliapaziente
EHR : ELECTRONIC HEALTH RECORD
L’intensità dell’integrazione Il modello organizzativo è definito con il
termine linkage I diversi professionisti continuano a svolgere
le proprie funzioni in una situazione di sostanziale isolamento ma mantengono dei collegamenti, seppur deboli, con le altre organizzazioni del sistema.
Il principale meccanismo di coordinamento è rappresentato dalle linee guida universalmente riconosciute da cui gli operatori possono estrarre le indicazioni in merito alle procedure cliniche da seguire. (Ahgren e Axelsson, 2005).
Field , Guidelines for clinical practice.DEFINIZIONE DELLE LINEE GUIDA DI PRATICA DEFINIZIONE DELLE LINEE GUIDA DI PRATICA MEDICAMEDICA
Le linee guida sono dei percorsi definiti, sviluppati in Le linee guida sono dei percorsi definiti, sviluppati in modo sistematico, basati su conoscenze mediche attuali. modo sistematico, basati su conoscenze mediche attuali.
Non intese come standards assistenziali, ma piuttosto Non intese come standards assistenziali, ma piuttosto intese ad assistere il medico ed il paziente nel processo intese ad assistere il medico ed il paziente nel processo decisionale circa la scelta dell’ appropriato procedimento decisionale circa la scelta dell’ appropriato procedimento da adottare in specifiche circostanze cliniche.da adottare in specifiche circostanze cliniche.
LINEE GUIDA DI PRATICA LINEE GUIDA DI PRATICA MEDICAMEDICA Nonostante che in sede nazionale ed
internazionale siano state prodotte linee guida per la diagnosi e cura delle varie malattie allergiche, vi è una scarsa applicazione delle raccomandazioni, che si traduce in percorsi diagnostici e terapeutici inappropriati e generatori di costi aggiuntivi.
RUOLO DEL PEDIATRA E RAPPORTI CON LO
SPECIALISTA ALLERGOLOGO
Assistenza Integrata del bambino allergico fattiva collaborazione tra i PLS e i
referenti Allergologi, per dare via ad una nascita di una Rete Allergologica Pediatrica, con la partecipazione attiva dei Pediatri di Libera Scelta (PLS), degli specialisti Allergologi, dei Pediatri Ospedalieri
Ipotesi di Assistenza Integrata Il bambino con sospetta patologia allergica, viene
identificato dal suo PLS che può effettuare le prove allergiche cutanee (prick test) direttamente o inviarlo, a seconda dei casi e senza alcun vincolo, ad un suo collega che provvederà ad effettuare i test cutanei o ad uno dei centri allergologici di II livello presenti sul territorio o ad un ambulatorio ospedaliero.
Il ricorso alla diagnostica di laboratorio, dosaggio delle IgE specifiche, può avvenire solo dopo aver eseguito i prick test o una consulenza allergologica,
Percorsi integrati
Le ragioni per creare linee guida per la
gestione della rinite allergica
La rinite allergica è un problema sanitario globale che colpisce dal 5 al 35 % della popolazione
La sua prevalenza è in aumento.
Pur non essendo una malattia grave, la rinite influisce sulla vita sociale ed altera le prestazioni scolastiche e lavorative .
I costi socio sanitari sono rilevanti.
E’ stato dimostrato che la divulgazione e l’applicazione delle linee guida sono in grado di migliorare la gestione dei pazienti.
Ryan D. Allergy 2008
STARNUTI/PRURITO
RINORREA.ACQUOSA
PRURITOOCULARE
20
OSTRUZIONE
IRRITAZ.FARINGEA
TOSSE
40
60
80
%
Frequenza di presentazione dei sintomi di rinite allergicaal medico di medicina generale
La presenza di uno o più sintomi della domanda 1 suggerisce una natura non allergica dei sintomi e richiede valutazione specialisticaDolore facciale, rinorrea purulenta e iposmia sono spesso associati a rinosinusite, ma non escludono la concomitanza di RALA rinorrea acquosa con uno o più dei sintomi della domanda 2 suggerisce fortemente la rinite allergica
1. E’presente qualcuno dei seguenti sintomi?
Sintomi solo in una narice SI NO
Secrezioni dense, di colore giallo o verdastro SI NO
Secrezioni che scendono in gola, specialmente con muco denso SI NO
Dolore al volto SI NO
Sanguinamenti dal naso SI NO
Perdita dell’olfatto SI NO
2 E’ presente qualcuno di seguenti sintomi almeno un ora al giorno, in molti giorni consecutivi (o durante una particolare stagione dell’anno)?
Rinorrea acquosa SI NO
Starnuti, anche a salve SI NO
Naso chiuso SI NO
Prurito nasale SI NO
Congiuntivite (occhi rossi o che prudono) SI NO
AR Reference Guide. Bousquet, Allergy 2008
INDAGINI ESSENZIALI- Anamnesi- Rinoscopia anteriore- Skin prick test (prima scelta)- Eventuale dosaggio IgE specifiche
INDAGINI AGGIUNTIVE- Citologia nasale da scraping o brushing o lavaggio- Endoscopia (flessibile o rigida)- Test di provocazione nasale/congiuntivale- Spirometria- Microbiologia- Picco di flusso nasale
INDAGINI SPECIALISTICHE- Rinometria acustica- Rinomanometria- Olfattometria
Lieveintermittente
Lievepersistente
Moderata-grave
intermittente
Moderata-grave
persistente
Allontanamento di allergeni e irritanti
Decongestionante nasale (<10 giorni e sopra i 12 anni) (o decongestionante orale)
Steroide nasale
Antistaminico di II generazione orale o locale
Immunoterapia
Trattamento della rinite allergica
Cromoni
Antileucotrienico (se coesiste asma)
Numero di dosi giornaliere Difficoltà di assunzioneEffetti collateraliRegimi terapeutici complessiCosti
Un report dell’OMS segnala che nei paesi sviluppati, in media il 50%dei pazienti non assume le medicine come prescritto.
Diversi fattori possono influenzare negativamente l’aderenza al trattamento nei pazienti con rinite
World Health Organization.. Adherence to long-term therapies: evidence for action. 2003 World Health Organization. Geneva, Switzerland
Brixner DI, et al. Am J Manag Care.2007
Marple BF, et al. Otolaryngol Head Neck Surg. 2007
Il trattamento dovrebbe essere il più semplice possibile, il paziente dovrebbe essere informato ed educato a proposito della patologia e dei farmaci e l’aderenza dovrebbe essere periodicamente verificata
PROGETTO MONDIALE ASMA:
Linee-Guida Italiane Aggiornamento 2009Modena, 1-4 marzo 2009
GINA
lobal
itiative for
sthma
Adattare le Linee Guida Internazionalialle esigenze socio-sanitarie italiane
Garantire che tutte le persone che si occupano di pazienti asmatici conoscano le raccomandazioni contenute nelle Linee Guida
Promuovere iniziative per aumentare le conoscenze nel campo della diagnosi e terapia dell’asma, e per favorire l’applicazione delle Linee Guida nella pratica quotidiana
Obiettivi del Progetto Mondiale Asma Italia
Trend temporale della prevalenza degli attacchi asmatici
e del trattamento antiasmatico in Italia (Torino, Pavia, Verona) ECRHS 1992/93 1998/2000
Verlato et al, JACI 2003
Attacchi asmatici
Trattamento antiasmatico
1992-19931998-2000
0
1
2
3
4
5
Pre
val
en
za (
95%
CI)
Principali sintomi asmatici Dispnea accessionale e/o variabile Respiro sibilante Tosse con scarso espettorato chiaro Sensazione di costrizione toracica In relazione a fattori scatenanti noti
Fattori di rischio Atopia
Familiarità
Diagnosi di asma: i sintomi
La spirometria è cruciale per identificare l’ostruzione al flusso aereo e monitorare la risposta alla terapia e l’andamento della malattia.
La sola auscultazione del torace è poco sensibile e molto poco specifica nell’identificare la ostruzione al flusso aereo,
e non consente di valutare la gravità dell’ostruzione
La spirometria, insieme ad altre valutazione (come eNO) consente di predire la comparsa di esacerbazioni sia nell’adulto che nel bambino
La spirometria è un buon predittore della prognosi e in particolare della remissione di asma a distanza di anni
Diagnosi di asma: spirometria
TEST DI REVERSIBILITA’
OSTRUZIONEPRESENTE
SPIROMETRIA
OSTRUZIONEASSENTE
TEST DI PROVOCAZIONE BRONCHIALE ASPECIFICO
Diagnosi di asma: prove di funzionalità respiratoria
LA VALUTAZIONE DI GRAVITÀ
E IL CONTROLLO DELL’ASMA
Classificazione di Gravità prima dell’inizio del trattamento
Sintomi Sintomi notturni FEV1 o PEF
STEP 4Grave
Persistente
STEP 3Moderato
Persistente
STEP 2Lieve
Persistente
STEP 1Intermittente
ContinuiAttività fisica limitata
QuotidianiAttacchi che limitanoL’attività
> 1 volta/settimana ma < 1 volta / giorno
< 1 volta/settimana
Frequenti
> 1 volta
Alla settimana
> 2 volte al mese
2 volte al mese
FEV1 60% predetto
Variabilità PEF> 30%FEV1 60 - 80% predetto
Variabilità PEF > 30%
FEV1 80% predetto
Variabilità PEF 20-30%
FEV1 80% predetto
Variabilita PEF < 20%
CLASSIFICAZIONE DI GRAVITÀCaratteristiche cliniche in assenza di terapia
La presenza di almeno uno dei criteri di gravità è sufficiente per classificare un paziente in un determinato livello di gravità
L’obiettivo principale del trattamento è ottenereil “controllo” dell’asma
Tale indice composito include tutte le principali misure cliniche e funzionali, ed è realisticamente raggiungibile in una alta percentuale di pazienti
La prevenzione delle riacutizzazioni è un obiettivo prioritario, specie nei pazienti più gravi, poiché queste possono condizionare la qualità di vita e il decorso dell’asma
La rivalutazione periodica dell’ottenuto controllo permette di adeguare la terapia sia in step-up che in step-down
Il controllo dell’asma
§ La funzione polmonare è valutabile solo in individui con età superiore a 5 anni
$ Per definizione, 1 riacutizzazione in una qualsiasi delle settimane di monitoraggio rende l’intera settimana non controllata
* Qualsiasi riacutizzazione dovrebbe essere prontamente seguita da una revisione del trattamento di mantenimento per assicurarsi che esso sia adeguato
1 in qualsiasi settimana $1 o più per anno *NessunaRiacutizzazioni
<80% del predetto o del personal best (se noto)
NormaleFunzione polmonare (PEF o FEV1) §
>2/settimanaNessuna (<2/settimana)Necessità di farmaco al bisogno
QualcheNessunoSintomi notturni / risvegli
QualcheNessunaLimitazione delle attività
3 o più aspetti presenti nell’asma parzialmente controllato
>2/settimanaNessuno (<2/settimana)Sintomi giornalieri
NON CONTROLLATOPARZIALMENTE CONTROLLATO
CONTROLLATOCARATTERISTICHE
LIVELLI DI CONTROLLO DELL’ASMA
GINA 09
Il controllo dell’asma
VALUTAZIONE DEL CONTROLLO DI MALATTIA
Alcuni esempi di questionari validati per valutare il controllo clinico
sono disponibili in vari siti Web: Test di controllo dell'asma (ACT):http//www.asthmacontrol.com Questionario di controllo dell'asma (ACQ):
http//www.qoltech.co.uk/Asthma 1.htmQuestionario di valutazione della terapia dell'asma (ATAQ):
httpwww.ataqinstrument. Le prove di funzione respiratoria sono utili per completarela valutazione del controllo, specialmente nei pazienti più
gravi, o con scarsa percezione dei sintomi
Il controllo dell’asma: i questionari
Ruolo della medicina generale e pediatria (I)
Identificazione dei soggetti sospetti per asma
Invio a centro specialistico per l’effettuazione di valutazioni
allergologiche e prove funzionali per la diagnosi di asma
Scelta ed impostazione della terapia
Verifica dell’efficacia e dell’aderenza alla terapia
Valutazione periodica del controllo dell’asma
Richiesta periodica dei controlli funzionali
Rapido adattamento della terapia alle situazioni critiche
Ruolo della medicina generale e pediatria (II)
Inviare allo specialista i pazienti che richiedono approfondimenti diagnostici per identificazione di fattori aggravanti l’asma
Identificazione dei soggetti con forme di asma di difficile controllo ed invio di questi soggetti al centro specialistico di riferimento
Sorveglianza dei fattori di rischio e delle comorbidità
Educazione sanitaria
Centro di Allergologia Pediatrica di 2° livello: problematiche
Carenza di personale specialista in Allergologia ( con competenza pediatrica) o specialista in Pediatria ( con competenza in Allergologia) : problematiche da collegare alla formazione Universitaria delle Scuole di Specializzazione ( o in Allergologia o in Pediatra)
Scuole di specializzazione in Allergologia con numero insufficiente di studenti rispetto alle esigenze derivate da un incremento esponenziale delle malattie allergiche
Utilizzo part-time delle risorse esistenti
Crescente incremento di richieste di prestazioni
Problematiche in Allergolgia Percorsi diagnostici terapeutici di sempre
maggiore complessità: impegno in termini di tempo, conoscenza e capacità.
La necessità di effettuare test di provocazione per alimenti o per farmaci, i tests diagnostici in vivo per farmaci, eventuale desensibilizzazione per veleno di imenotteri, orale per alimenti, richiedono notevole dispendio di tempo e struttura organizzativa efficiente.
Problematiche in Allergolgia Tali carenze possono comportare :
una fuga di pazienti in altre Regioni per patologie allergiche di rilievo ( allergia alimentare grave, allergia a farmaci ed al veleno di imenotteri)
Tempi di attesa lunghi per prestazioni sia ambulatoriali che in DH ( per diagnostica o trattamenti complessi , quali allergie a farmaci, veleni di imenotteri, tests di provocazione-tolleranza, desensibilizzazione ad alimenti )
Problematiche in Allergologia:possibili soluzioni Rete allergologica fra vari centri e fra
questi ed il PLS .
Formazione del PLS presso i Centri Allergologici
Il PLS potrà collaborare attraverso percorsi diagnostici- terapeutici in tutti i vari settori; di particolare necessità la co-gestione del bambino con asma
Centri Allergologici:maggiore spazio per i percorsi diagnostici complessi