Ighina - Alberto Tavanti

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E’ un pò difficile assimilare questo concetto trinitario della Luce, ma chi ci riesce compie un balzo notevolissimo 

verso la comprensione totale della Realtà, che come afferma anche il Catechismo, corrisponde all’Unità e Trinità

di Dio.

Cerco di spiegarmi meglio. Un Raggio di Luce può essere considerato a seconda delle circostanze e al modo

con cui viene osservato, una Particella o un’Onda. 

Ora un’Onda non è altro che un tratto, una breve parte di un più vasto Moto Spiraliforme in atto, praticamente

una parte più o meno estesa di una Spira.

La Particella, invece, è la momentanea condensazione di un Moto Parabolico contemporaneo ed equivalente.

Infatti se nell’ambito di un Moto a Spirale, noi congiungiamo idealmente fra loro i Punti fra loro corrispondenti che

si trovano sulle varie Spire successive, ne risulta una Parabola.

Ora questa Parabola “riassume” in sè in una forma diversa, il Moto Spiraliforme da cui l’abbiamo derivata e col

quale ha quindi un rapporto di Corrispondenza.

Qui entra in gioco la parte più difficile. Quella che abbiamo chiamata Corrispondenza fra due Moti

apparentemente diversi, non è uma speculazione mentale puramente teorica, ma una reale Identificazione che si

concretizza nel momento stesso in cui viene presa in considerazione in tale modo.

Ne deriva che per potere considerare vera un qualsiasi manifestazione naturale sia a livello atomico che in una

forma organica più complessa, sono sempre necessari tre elementi, tre aspetti, tre fattori che si intersecano, che

si incrociano inevitabilmente fra loro: un Moto o meglio un duplice Moto Spiraliforme, un Moto Parabolico che è

sempre duplice in se stesso (ascesa e discesa), e la Linea Tensiva perpendicolare vibrante, perchè

ritmica, dell’attenzione dell’osservatore. 

Espressa in questo modo, se ne potrebbe pertanto dedurre che la Realtà è un fatto del tutto Soggettivo, dal

momento che il modo di osservar e e di considerare l’ambiente, lo spazio con quanto in esso si trova, non è mai

identico, ma differisce da persona a persona.

Ora questa conclusione sarebbe del tutto vera, se non sii tenesse conto della Eterna e quindi Oggettiva

Presenza del Divino Osser vatore, che con la Sua Parola (il Verbo) ha creato l’Universo, e col Suo Sguardo

attento, lo mantiene in Vita.

Ti rendi conto, Domenico? Hai scoperto la Presenza dello Sguardo di Dio nell’Universo, che è appunto il mezzo

col quale Egli non solo dona e mantiene la Vita, ma anche conosce e segue attentamente come un Radar 

Onnipresente, tutto ciò che avviene nel Suo Corpo Manifesto, che noi chiamiamo Creazione, Universo.

Se a questo punto tu ricordassi o leggessi alcuni branii delle Sacre Scritture, scopriresti la stupenda Verità e

Bellezza d frasi ricorrenti, quali: ” Non distogliere il Tuo Sguardo da me, Signore! “, ” L’Occhio del Signore è

sempre volto su quelli che Lo temono “, ” Se Tu guardi le nostre colpe, Signore, chi potrà resistere? Ma presso di

Te è il perdono…”, ” L’Occhio del Signore è Puro; rende saggio il semplice.” ecc. ecc. 

Con l’indispensabile aiuto delle rivelazioni scientifiche di Ighina, sopratutto quelle contenute nella Legge del

Ritmo, si potrebbe riscrivere tutta l’Esegesi delle Sacre Scritture, dimostrando che non vi sono contraddizioni fra

le Verità di una Scienza illuminata e quelle di una Religione veramente ispirata.

E’ tempo infatti, che il genio di Ighina venga riconosciuto ed apprezzato. 

Un fraterno saluto.

 Alberto