Conferenza Finale Progetto ACUME | Intervento Junta de Andalusia
-
Upload
dida-network-srl -
Category
Education
-
view
144 -
download
2
Transcript of Conferenza Finale Progetto ACUME | Intervento Junta de Andalusia
La formazione del mediatore: la proposta di
ACUME – Advancing cross CUltural MEdiation
Il contributo della Junta de Andalucía alla
realizzazione del Progetto ACUME
Siena (Italia) 20 Settembre 2013
Elisabeth Gómez Oehler ([email protected])
Proyecto ACUME (Advancing cross Cultural Mediation)LIFELONG LEARNING PROGRAMME (2007-2013)
La Dirección General de Coordinación de
Políticas Migratorias. Junta de Andalucía
• É collegata al Ministero di Justicia e Interior della Junta de Andalucía.
• Funzioni:• Coordinamento delle politiche pubbliche dei vari Ministeri in risposta
alle conseguenze sociali della realtà migratoria. • Coordinamento delle azioni che in questa materia si affrontano nel
campo di salute, sociale, culturale, educativo. campo di salute, sociale, culturale, educativo. • Pianificazione della politica migratoria della Junta de Andalucía e
valutazione continua dei risultati. • Promozione della convivenza sociale, culturale e religiosa, rispettando
la diversità e promuovendo le relazioni interculturali. • Lo studio dell’evoluzione della migrazione come realtà sociale. • Coordinamento delle azioni e dei rapporti con le altre Amministrazione
Pubbliche e la società civile.
Il profilo professionale del Mediatore
Interculturale in Spagna
� Il mediatore interculturale è principalmente un professionista che facilita i
rapporti tra i cittadini della società ospitante e cittadini immigrati per promuovere la conoscenza e la comprensione mutua, e incoraggiare relazioni positive tra persone con diversi background.
� La mediazione è una professione sociale, che va da un’azione strettamente linguistica (interprete sociale) ad una definizione del mediatore prossima all’ integrazione socioculturale e il riconoscimento delle culture d’origine (mediatore sociale). Nell’ esercizio delle sue funzioni sono necessarie alcune competenze in materia di conoscenza, esperienza e attitudine (conoscere, saper fare e saper essere)
Il profilo professionale del Mediatore Interculturale in
Spagna II
� Conoscenze: Realtà migratoria, normativa, politiche, principali teorie sociali sulla cultura, principali teorie relative alla comunicazione e relazioni, tecniche come la intervista, l’osservazione, ecc.
� Esperienza (saper fare): raccogliere e utilizzare informazioni, facilitare il � Esperienza (saper fare): raccogliere e utilizzare informazioni, facilitare il dialogo tra le istituzioni, lavorare in gruppo, networking, favorire la crescita, migliorare l’autonomia e la responsabilità dell’utente (empowerment), risoluzione dei problemi, negoziazione, mediare tra le culture, ecc
� Saper “essere”: ascolto attivo, empatia, comunicazione e relazioni interculturali, assertività, ecc
Il profilo professionale del Mediatore Interculturale in
Spagna III
� Le principali differenze tra il profilo delle competenze in Spagna e in Italia:La differenza principale identificata nel confronto dei profili di MI è l'importanza data in Italia alla conoscenza della lingua di origine e il paese ospitante (Italiano in questo caso). In Spagna, l'idea che il MI deve conoscere la lingua del paese di origine delle persone che fanno la mediazione è un aspetto secondario: lo stesso mediatore media con mediazione è un aspetto secondario: lo stesso mediatore media con diverse culture e anche i mediatori interculturali hanno di solito diverse origini.
In Italia si parla della conoscenza dell’italiano e della lingua materna, parlata e scritta, nonché le tecniche di interpretazione e di traduzione simultanea e consecutiva. Ciò implica l'idea che in Italia il MI è di origine straniera e fa il mediatore linguistico/culturale.
Lo strumento per la valutazione delle
competenze iniziali, prima della formazione
• Le differenze tra i profili del mediatore interculturale tra Spagna e italia hanno comportato che i partner spagnoli mettessero a punto uno strumento per la valutazione delle competenze iniziali diverso da quello italiano.
• Le questioni linguistiche e quelle relative all’origine straniera del mediatore • Le questioni linguistiche e quelle relative all’origine straniera del mediatore interculturale hanno assunto un posto secondario nello strumento.
• Obiettivo: percorsi di apprendimento personalizzati per ogni studente, in modo da permettere di frequentare le sessioni relative alle competenze “validate” nell’assessment iniziale.
La Junta de Andalucía come coordinatore del
WP6
• Nello sviluppo delle attività di sperimentazione, trasferimento e valutazione del corso ACUME, svoltesi in Spagna a Siviglia e Huelva, la Dirección General de Coordinación de Políticas Migratorias ha coordinato la valutazione, il monitoraggio e la misurazione dell’impatto formativo del corso, volto a migliorare le competenze professionali dei mediatori interculturali in base al profilo professionale definito nelle precedenti fasi del progetto.interculturali in base al profilo professionale definito nelle precedenti fasi del progetto.
• Nell’insieme delle attività previste in questa fase di progetto, la Junta de Andalucía ha avuto il coordinamento del consorzio internazionale nel disegno degli strumenti di valutazione, osservazione e misurazione dell’ impatto formativo del corso sperimentale e ha assunto, inoltre, l’elaborazione degli strumenti utilizzati nei diversi livelli di valutazione del corso e del progetto.
Gli strumenti di valutazione utilizzati. Principali
conclusioni.
• Il 13 e 14 maggio si è tenuto il terzo incontro dei partner del progetto ACUME, nel quale sono stati definiti gli strumenti di valutazione, successivamente applicati nei corsi sperimentale di Huelva e Siviglia, e in Italia.
� Gli orientamenti finali sul processo di progettazione e il tipo di strumenti sono stati i seguenti:sono stati i seguenti:
1. Livello di valutazione: Migliorare delle competenze professionali dei beneficiari della formazione:
Strumenti:
� Questionario di autovalutazione delle competenze d’ingresso.
� Questionario di valutazione delle competenze professionali di uscita.
Gli strumenti di valutazione utilizzati. Principali
conclusioni.
2. Livello di valutazione: Impatto nelle entità in cui lavorano i beneficiari della formazione. Strumenti:
� Strumento di valutazione peer-to-peer tra professionisti
3. Livello di valutazione: Valutazione e soddisfazione sui risultati e obiettivi del 3. Livello di valutazione: Valutazione e soddisfazione sui risultati e obiettivi del progetto.Strumenti:
� Questionario strutturato � Focus Group
Gli strumenti di valutazione utilizzati. Principali
conclusioni.
• Dall’applicazione degli strumenti emerge un livello piuttosto elevato di soddisfazione derivata dal raggiungimento di gran parte degli obiettivi previsti. Per quanto riguarda l’obiettivo generale di migliorare la formazione teorica e pratica dei mediatori interculturali, c’è un parere unanime sul raggiungimento dello scopo.
• Un aspetto molto apprezzato dai partecipanti è stata la metodologia di • Un aspetto molto apprezzato dai partecipanti è stata la metodologia di
apprendimento di gruppo basata su dinamiche di lavoro tra diverse persone
• Per quanto riguarda la promozione della professione e dell’accesso dei mediatori interculturali al mercato di lavoro, i partecipanti considerano quest’obiettivo di fondamentale importanza.
• Gli studenti interpretano l’uso di una lingua straniera utile ma non fondamentale per migliorare la pratica professionale della mediazione.
Proposte per il futuro
• Proseguire verso la professionalizzazione della Mediazione Interculturale
• Introdurre la Mediazione Interculturale nel Catálogo Nacional • Introdurre la Mediazione Interculturale nel Catálogo Nacional de Cualificaciones Profesionales:
• Unificare il profilo professionale
• Unificare contenuti della formazione
Grazie mille per la Vostra attenzione!attenzione!