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Analisi dello stato di salute degli alberi - P1/P2 Comune di Mendrisio – Quartiere di Capolago

Alberature

Ottobre 2016

Municipio di Mendrisio

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OIKOS 2000 – CONSULENZA E INGEGNERIA AMBIENTALE SAGL CH-6513 MONTE CARASSO

Analisi dello stato di salute alberi – Comune di Mendrisio – Quartiere di Capolago i

INDICE

1. INTRODUZIONE ....................................................................................................................................... 1

2. GLOSSARIO ............................................................................................................................................. 1

Struttura dell’albero .................................................................................................................................................................. 1 Interventi di gestione ................................................................................................................................................................ 2

3. MATERIALE E METODI ........................................................................................................................... 3

Metodo VTA (visual tree assessment - analisi visiva dell’albero) ............................................................................................ 3 Zone di osservazione ............................................................................................................................................................... 4 Tomografia ............................................................................................................................................................................... 5 3.3.1 Sezione trasversale 2D................................................................................................................................................... 6 3.3.2 Grafico della stabilità meccanica .................................................................................................................................... 7 Definizione della terminologia .................................................................................................................................................. 8 3.4.1 Stato fisiologico............................................................................................................................................................... 8 3.4.2 Stato meccanico ............................................................................................................................................................. 8 3.4.3 Probabilità di frattura....................................................................................................................................................... 8 3.4.4 Potenziale di provocare danni ........................................................................................................................................ 9 3.4.5 Criticità d’intervento ........................................................................................................................................................ 9 3.4.6 Grado di urgenza .......................................................................................................................................................... 10

4. SITUAZIONE E DETTAGLIO DEGLI ALBERI ANALIZZATI.................................................................. 11

Situazione .............................................................................................................................................................................. 11 Passegiata lungo lago (viale di ippocastani), strada cantonale e porticciolo (platani isolati) ................................................. 12 Parco pubblico lungo lago (pioppi) ......................................................................................................................................... 32 Parcheggio Ferrovia Monte Generoso ................................................................................................................................... 44 Sud stazione ferroviaria in corrispondenza di Via San Giovanni ........................................................................................... 56

5. OSSERVAZIONI ..................................................................................................................................... 68


Analisi dello stato di salute alberi – Comune di Mendrisio – Quartiere di Capolago 1

1. INTRODUZIONE

A seguito dell’aggiornamento dell’inventario degli alberi pregiati nel quartiere di Capolago, la Città di Mendrisio, in data 2 agosto 2016, ha dato mandato allo scrivente studio per elaborare un’analisi dello stato di salute e una valutazione della messa in sicurezza della componente arborea nel quartiere di Capolago. Durante l’allestimento dell’inventario aggiornato le alberature sono state divise in priorità di analisi, dove P1 corrisponde ad una priorità alta e P2 ad una situazione meno urgente. La scelta delle priorità tiene conto di parametri quali la localizzazione, l’altezza e lo stato a prima vista dell’albero. Per le analisi specifiche sulle alberature, ci siamo avvalsi della consulenza dello studio Arbori-stes conseils Sagl di Morges. L’analisi degli alberi è stata effettuata nel mese di settembre 2016.

L’analisi con la strumentazione Rinntech è destinata esclusivamente all’uso da parte della Committenza e può essere inoltrato a terzi esclusivamente previo accordo con Oikos 2000 Sagl.

2. GLOSSARIO

Al fine di chiarire alcuni termini usati nel presente rapporto, di seguito è presentato un breve glossario.

Struttura dell’albero

Chioma (corona): insieme delle ramificazioni portate da un tronco che formano l’architettura di un albero.

Contrafforte: sporgenza rilevata alla parte basale del fusto degli alberi che costituisce il raccordo tra questo e le gros-se radici e garantisce l’ancoraggio e la stabilità dell’albero.

Forca a corteccia inclusa o inserita: fusto o ramificazione che presenta una debolezza meccanica. L’inserzione interna non è ottimale e presenta una forca caratterizzata da un angolo molto chiuso, in certe occasioni può presentar-si con una fessura longitudinale adiacente. Questo difetto di costruzione molto noto può provocare la rottura parziale o completa della struttura di un albero. Esso comporta un pericolo estremamente importante per la sicurezza.

Impalcatura: punto di partenza delle ramifiazioni principali. Micorrize: associazione simbiotica tra il micelio di un fungo e le radici di una pianta. Simbiosi vegetale, per esempio tra i porcini e le radici dell’abete. L’apporto di pacciamatura (mulch) favorisce e rende dinamica la vita nel suolo. Questi elementi sono essenziali alla sopravvivenza e alla protezione dell’albero (riserve necessarie contro le aggressioni di agenti patogeni).



Interventi di gestione

Alleggerimento della corona: potatura leggera con tagli di piccolo diametro (3-5 cm), che mantiene la forma originale dell’albero. Questa tecnica ha come obbiettivo di diminuire la massa fogliare senza ridurre l’altezza dell’albero. Duran-te la potatura si provvederà all’eliminazione dei rami presentanti dei problemi.

Riduzione della corona: potatura importante, taglio di rami di grosso diametro (10-15 cm). Questi tagli sono effettuati in generali al fine di rendere più sicuri siti molto frequentati. Questa potatura può essere effettuata come accompa-gnamento degli alberi in fase di deperimento.

Abbattimento differenziato: viene effettuata un’importante capitozzatura mantenendo il fusto principale e le cavità esistenti. Eventualmente si possono creare delle nuove cavità artificialmente. Il taglio viene effettuato ad un’altezza di 2-5 metri secondo i casi.

Pulizia della corona: taglio del legno morto e dei rami secchi per delle ragioni di sicurezza.

Tagli (potature) architettonici: potature in forma obbligata, molto diffuse in situazioni con spazio ristretto a disposi-zione.

Pacciamatura (mulch): apporto di materiale organico naturale (ramaglia, foglie, ecc.) alla base degli alberi al fine di migliorare la permeabilità del suolo. Questo apporto permettere l’attivazione dei micro-organismi presenti nella rizosfe-ra come le micorrize (vedi sotto). Questo apporto può essere eseguito con la posa di composto o terriccio (spessore 2-3 cm) inseguito ricoperto da truciolato di legname (spessore 7-8 cm). La decomposizione del legno apporta della mate-ria organica che dinamizza il sistema radicale. Per essere efficace la copertura dovrebbe avere un’area minima corri-spondente alla dimensione della corona dell’albero. La presenza di manto erboso ai piedi di un albero comporta un impatto negativo. Al fine di limitare l’effetto negativo, si possono piantumare alla base dell’albero delle essenze tap-pezzanti quali edera, felci, erica, pervinca, ecc. Queste piantumazioni possono inoltre portare un miglioramento esteti-co soprattutto nei luoghi molto curati. Per di più, tali interventi forniscono una protezione alle radici contro le ferite cau-sate dal tosaerba.

Posa di tiranti: consiste nel legare dei tronchi o dei rami tra di loro al fine di evitare la rottura di strutture di un albero che presenta dei difetti meccanici; sporgenze importanti di rigetti (a sbalzo), forche inadeguate (a corteccia inclusa o inserita). I tiranti utilizzati sono costituiti da corde in nylon vuote, con una portata che può andare dalle due alle otto tonnellate secondo i casi. Questa tecnica evita dei tagli eccessivi e rende sicuro in maniera efficace l’albero.



3. MATERIALE E METODI

Metodo VTA (visual tree assessment - analisi visiva dell’albero)

L’analisi visiva è divisa in tre fasi: la prima consiste nell’identificazione di sintomi esterni riconducibili a possibili difetti interni all’individuo. Nel caso in cui l’albero, un ramo o il tronco presentino una fessura o una cavità vi sarà una produ-zione di legno più importante nel punto sottoposto alla carica. Rigonfiamenti o parti schiacciate della corteccia, sono dei segnali ben visibili di un problema interno dell’individuo.

La seconda fase consiste, dopo aver indentificato i primi sintomi, nella conferma e stima dell’importanza di quest’ultimi tramite un’ispezione approfondita. Questa ispezione può essere fatta, se ritenuto necessario, con dei metodi diagno-stici (tomografia sonica, Resistograph, Dynatim - prove di carico con inclinometri e elastometri). Queste tecniche per-mettono di determinare l’importanza del difetto nel punto sospetto.

La terza fase, dopo aver misurato l’importanza dei difetti, consiste nel decidere secondo dei criteri precisi (qualità del legno, caratteristiche della specie, tipo di fungo, xilofagi, ecc.) se sussistono dei pericoli potenziali.

“Gli alberi intatti e in buona salute non sono comunque al riparo da uno sradicamento o da una rottura causata dal

vento…”. “Qualsiasi albero ubicato al bordo di una strada, anche in perfetto stato, presenta un rischio potenziale poi-

ché le forze della natura sono sempre in grado di sradicarlo o di romperne alcune parti. D’altra parte, i problemi di

salute di un albero non sono sempre apparenti. D’altronde questi stati di fatto non giustificano l’abbattimento di tutti gli

alberi presenti ai bordi delle strade poiché i rischi che questi presentano sono inerenti alle leggi della natura e fanno

parte delle cause naturali, inevitabili e indipendenti da qualsiasi attività umana.”

Sentenza della Corte Suprema della Germania Federale il 21 gennaio 1965.



Zone di osservazione

Le zone di studio sono divise nella maniera seguente:

Figura 1 – Diverse zone di studio prese in considerazione in un analisi visiva (Modificato da: Pr. C Matheck & H. Breloer, Guide pratique pour l’analyse visuelle de l’arbre (visual tree assesment), 1994.



Tomografia

Il deterioramento interno degli alberi (cavità e rotture) e le loro estensioni possono essere rilevate oggi con mezzi non distruttivi, ossia evitando sondaggi e microperforazioni, dall’esterno. Uno di questi metodi è la tomografia la quale permette di mettere in evidenzia lo stato interno del legno di un tronco attraverso misurazioni di impulsi sonici nelle quali ciascun sensore dello strumento (Arbotom®1) è in grado di connettersi con tutti gli altri (Figura 2). Questo sistema è basato sulla tecnica ormai collaudata del martello ad impulsi sonici Metriguard® utilizzato per la valutazione del le-gno già a partire dagli anni ’60. Ogni tipologia di legno ha la propria velocità specifica. Ne consegue che valo-ri anomali rispetto agli standard indicano in maniera quantitativa, proporzionalmente alla differenza, anomalie del legno registrabili come cavità, carie o semplici discontinuità.

La tecnica consiste nell’effettuare una sezione trasversale dell’organo che si vuole analizzare (colletto, tronco, rami) al fine di rilevare la densità del legno. Questa sezione permette di visualizzare lo stato interno dell’albero e di identificare le eventuali aree degradate.

Figura 2 – Posizionamento dei sensori del tomografo.

1 Arbotom®: RINNTECH, D-69124 Heidelberg, http://www.rinntech.de



Di seguito sono presentate le diverse restituzioni grafiche elaborate dal software Arbotom®.

3.3.1 Sezione trasversale 2D

In funzione della velocità misurata tra i diversi sensori viene estrapolata una sezione del tronco che esprime le diverse densità del legno. La lettura del grafico permette di localizzare le eventuali aree degradate in corrispondenza della zona analizzata. Nella paletta di colori scelta per la rappresentazione, il verde esprime una densità corretta del legno (legno sano), al contrario, il viola corrisponde ad un legno degradato. La linea blu all’interno della sezione rappresenta il 30% della sezione ed è una misura empirica di stabilità. Teoricamente essa esprime il minimo di legno sano neces-sario per garantire una sufficiente stabilità del tronco. Questo dato permette di trarre delle conclusioni riguardanti il momento di flessione (flessibilità, resistenza alla curvatura) e la resistenza alla rottura (o tenacità). È da considerare che il momento di flessione dell’albero è il prodotto dalla terza potenza del diametro e la tenacità specifica del legno (che dipende dalla specie arborea).

Resistenza alla flessione = terza potenza del diametro * la tenacità specifica RA = D3 * F

Figura 3 – Esempio di sezione trasvesale 2D.



3.3.2 Grafico della stabilità meccanica

Il grafico di stabilità meccanica illustra il momento di flessione dell’albero. La linea verde (Geometric) si basa sulla geometria del tronco senza prendere in considerazione eventuali difetti interni del legno (p.es. marciume). La linea rossa (Current), considera i difetti interni del legno e i cambiamenti di densità ed è calcolata sulla base dei valori regi-strati dalla tomografia. Una riduzione attorno o all’esterno della linea tratteggiata 50% (valori ≤ 50%) significa che il momento flettente2 è critico o ridotto di più della metà. La freccia rossa indica la direzione più probabile di curvatura dell’albero, considerando anche i difetti interni del tronco.

Figura 4 – esempio di grafico di stabilità meccanica.

2 Momento flettente: la flessione è uno degli sforzi o sollecitazioni elementari cui può essere soggetto un corpo, insieme alla compressione, la trazione, il taglio e la torsione. La sollecitazione che la provoca è detta momento flettente.



Definizione della terminologia

3.4.1 Stato fisiologico

Funzionamento interno dell’albero.

Esempi: albero che presenta una densità, una colorazione del fogliame tipica o meno della specie. Albero che mostra dei segni di stress idrico, appassimento della corona, ecc. Questi segnali fanno seguito a delle modifiche dell’ambiente circostante all’albero. Queste disfunzioni possono essere temporanee o definitive a dipendenza della natura dei fattori causanti lo stress.

3.4.2 Stato meccanico

Debolezza interna/esterna della struttura dell’albero.

Esempi: colletto, tronco, ramificazioni, ecc., con o senza difetti, ferite con cavità, funghi xilofagi, importanti quantità di legno morto, rami sospesi, forche a corteccia inclusa, sono elementi che riducono fortemente la sicurezza comportan-do rischi di rottura parziale o completa dell’albero. Questi fattori provocano dei pericoli per le persone e/o le cose.

3.4.3 Probabilità di frattura

L’associazione delle valutazioni dello stato fisiologico e di quello meccanico permette di definire la probabilità di frattu-ra di un determinato albero.

Lo schema proposto in Figura 5 rappresenta graficamente l’interpolazione tra lo stato fisiologico e lo stato meccanico di un albero, e la conseguente probabilità di frattura.

STATO FISIOLOGICO STATO MECCANICO

PROBABILITÀ DI FRATTURA



Figura 5 – Interpolazione tra lo stato fisiologico ed il rischio meccanico di un albero, e la conseguente probabilità di frattura.

3.4.4 Potenziale di provocare danni

Al fine di determinare il potenziale di provocare danni da parte di un albero è necessario prendere in considerazione diversi elementi quali:

- localizzazione dell’albero (ciglio di una strada, piazzale di una scuola, aperta campagna...) - taglia (un grande albero può provocare più danni di uno piccolo) - esposizione agli agenti esterni (esposizione al vento, copertura delle radici, sale, inondazioni…)

3.4.5 Criticità d’intervento

L’interpolazione tra la probabilità di frattura ed il potenziale di provocare danni di un albero permette di determinare la criticità d’intervento.

PROBABILITÀ DI FRATTURA POTENZIALIÀ DI PROVOCARE DANNI

CRITICITÀ D’INTERVENTO

Rischio meccanico



La matrice proposta in Figura 6 rappresenta graficamente la criticità dell’albero, nel quadrato rosso la criticità di un determinato individuo.

Figura 6 – Interpolazione tra la probabilità di frattura e la potenzialità di provocare danni, e la conseguente criticità d’intervento.

3.4.6 Grado di urgenza

Dopo aver definito la criticità d’intervento è necessario definire la tempistica con cui intervenire per non pregiudicare una situazione ancora soddisfacente o già in via di degrado. Interventi con grado di urgenza 1 sono da effettuarsi al più presto.

Grado d’urgenza 3 : nessuna urgenza

Grado d’urgenza 2 : da effettuare prossimamente

Grado d’urgenza 1 : intervenire urgentemente



4. SITUAZIONE E DETTAGLIO DEGLI ALBERI ANALIZZATI

Situazione

In seguito al rapporto di aggiornamento dell’inventario degli alberi pregiati, è stata definita un’urgenza di analisi ulteriore ed approfondita di alcuni individui. Di seguito sono definite 4 zone di studio nelle quali sono presenti gli alberi analizzati. Per ogni individuo o gruppi d’individui con le stesse caratteristiche sono state elaborate delle schede dettagliate. La numerazione degli alberi riprende quella del primo inventario degli alberi pregiati di Capolago del 1981.

Il territorio comunale è stato suddiviso come segue (da nord a sud):

- Passegiata lungo lago (viale di ippocastani), strada cantonale e porticciolo (platani isolati)

- Parco pubblico lungo lago (pioppi)

- Parcheggio Ferrovia Monte Generoso (viale di tigli)

- Sud della stazione ferroviaria in corrispondenza di Via San Giovanni (2 tigli e un platano isolato)



Passegiata lungo lago (viale di ippocastani), strada cantonale e porticciolo (platani isolati)

In questo settore sono stati analizzati tre elementi distinti; un viale alberato composto da ippocastani (Aesculus hippo-

castanum, N° 271 - 279) situato sul lungolago a nord della stazione ferroviaria e 2 platani isolati, il primo (N°251) co-steggia la strada cantonale, il secondo (N°601) è posizionato nei pressi di un posteggio e di un porticciolo. Secondo le analisi visive effettuate durante l’aggiornamento del catasto degli alberi monumentali, il viale di ippocastani rientrava nelle priorità di analisi 2 mentre i platani nella 1. Questo è dovuto soprattutto all’altezza ed al volume di questi ultimi. Di seguito la planimetria che rappresenta il settore di studio.

Figura 7 – Planimetria della zona di studio – passeggiata lungo lago, strada cantonale e porticciolo. Fonte: map.geo.admin.ch

Lista degli alberi analizzati:

N° Nome scientifico Nome comune Circonferenza (cm) tronco h=1 m

Intervento proposto

251 Platanus acerifolia Platano comune 310 Riduzione e pulizia della corona 272 Aesculus hippocastanum Ippocastano 180 Abbattimento e sostituzione 273 Aesculus hippocastanum Ippocastano 180 Abbattimento e sostituzione 274 Aesculus hippocastanum Ippocastano 180 Abbattimento e sostituzione 275 Aesculus hippocastanum Ippocastano 210 Abbattimento e sostituzione 276 Aesculus hippocastanum Ippocastano 205 Abbattimento e sostituzione 277 Aesculus hippocastanum Ippocastano 175 Abbattimento e sostituzione 278 Aesculus hippocastanum Ippocastano 200 Abbattimento e sostituzione 279 Aesculus hippocastanum Ippocastano 185 Abbattimento e sostituzione 601 Platanus acerifolia Platano comune 325 Riduzione e pulizia della corona

601

251 272 273

274 275

276 277

278 279

271



N°271–279 Aesculus hippocastanum (Ippocastano) Grado d’urgenza 1 Documentazione fotografica

Lunghe ramificazioni orizzontali a sbalzo Ricacci annuali deboli

Lunghe ramificazioni verso il lago Linea di contatto FMG



Cavità con cemento

“vasca” Cavità con cemento

Cavità



Analisi visiva - descrizione struttura

Sul viale pedonale sono presenti 9 ippocastani. Il filare è stato valutato nell’insieme poiché gli alberi che lo compongo-no sono della stessa specie, presentano le stesse caratteristiche e fondamentalmente gli stessi difetti. Inoltre, per meglio valutare gli interventi da proporre, risulta più interessante considerare il comparto nella sua globalità. L’apparato radicale degli alberi è ricoperto di ghiaia ad est e da rivestimento bituminoso ad ovest, parallelamente ai binari. Nella parte ovest è importante segnalare la presenza dei cavi della linea di contatto della ferrovia del Monte Generoso che rappresentano il limite di sviluppo delle chiome in questa direzione (potature). In effetti, la corona degli alberi risulta decentrata verso la parte lago dove le ramificazioni risultano molto più lunghe. Il portamento delle piante è strutturato da potature e tagli architettonici. I tronchi sono costituiti da un asse principale (monoassiale). Sono da se-gnalare numerose cavità a livello dei tronchi e delle “vasche” alla base di alcune ramificazioni che creano del marciu-me. In questi punti la possibilità di rottura è molto elevata poiché le ramificazioni orizzontali lunghe a sbalzo sono squi-librate e creano delle forti tensioni nei punti più deboli. La vitalità degli alberi è limitata, ciò si denota dai ricacci annuali molto deboli. Gli individui N°273 e N°279 presentano cavità colmate con del cemento. Sono inoltre da segnalare nu-merosi rami secchi.

Analisi strumentale – tomografia

A livello dell’impalcatura degli alberi la situazione risulta chiara e preoccupante, al fine di conoscere anche lo stato del tronco, sono state effettuate delle tomografie su due individui: N°275 ad un’altezza di 15 cm (colletto), la seconda sull’esemplare N°279 ad un’altezza di 180 cm, al di sotto dell’impalcatura.

Sezione del tronco: Aesculus hippocastanum N°275, h = 15 cm



Sezione a 15 cm al di sopra del suolo, circonferenza 130 cm. All’esterno della linea blu del 30%, così come all’interno del tronco sono state registrate per lo più velocità al di sopra dei 1’5000 m/s. A livello del colletto il legno è sano, non si costatano aree degradate.

Grafico della stabilità meccanica: Aesculus hippocastanum N°275, h = 15 cm

La resistenza alla curvatura della geometria dell’albero (linea verde) può variare tra 94-100%. La resistenza alla curva-tura effettiva (linea rossa) è del 100% ed è calcolata sulla base dei difetti interni del tronco. La resistenza alla curvatura e alla rottura dell’albero è quindi ottimale. Attualmente, la resistenza meccanica dell’albero in questo punto è corretta.



Sezione del tronco: Aesculus hippocastanum N°279, h = 180 cm

Sezione a 180 cm al di sopra del suolo, circonferenza 160 cm. All’esterno della linea blu del 30%, così come al centro del tronco, sono state registrate per lo più velocità comprese tra 1'300 e 1’580 m/s. In questo punto il legno è attualmente sano, non si costatano aree degradate.



Grafico della stabilità meccanica: Aesculus hippocastanum N°279, h = 180 cm

La resistenza alla curvatura della geometria dell’albero (linea verde) è del 100%. La resistenza alla curvatura effettiva (linea rossa) ammonta a 99-100%% ed è calcolata sulla base dei difetti interni del tronco. La resistenza alla curvatura e alla rottura dell’albero è quindi ottimale Attualmente, la resistenza meccanica dell’albero è corretta.

Valutazione

L’insieme degli alberi presenta uno stato fisiologico indebolito. La loro perennità va da limitata a nulla. Nonostante i grafici risultanti dall’analisi strumentale mostrino l’assenza di legno alterato a livello dei tronchi, in questo caso, i pro-blemi maggiori sono stati rilevati a livello dell’impalcatura. In effetti, la struttura della chioma fortemente disequilibrata e le cavità alla base delle ramificazioni rendono il rischio meccanico dell’insieme degli alberi del filare immediato. L’associazione di queste valutazioni permette di definire la probabilità di frattura dell’individuo come molto alta. Vista la localizzazione degli alberi in area pedonale molto frequentata dalla popolazione e la prossimità della linea di contatto della ferrovia Monte Generoso, il potenziale di provocare danni è alto. La criticità d’intervento che ne consegue è ele-vata.



Figura 8 – Interpolazione tra la probabilità di frattura e la potenzialità di provocare danni, e la conseguente criticità d’intervento per il filare di alberi comprendente gli ippocastani dal N°271 al N°279.

Interventi proposti

Come risulta chiaro dall’analisi strumentale, gli alberi non presentano evidenti problemi a livello del tronco, i principali difetti riscontrati sono il disequilibrio della chioma (lunghe ramificazioni a sbalzo verso il lago e chioma fortemente ridotta dalla parte della linea ferroviaria) e le cavità alla base delle impalcature. La struttura degli alberi è fortemente compromessa e pur riducendo le ramificazioni dalla parte del lago il problema sarebbe solamente riportato negli anni vista la vicinanza della linea di contatto. Al fine di valorizzare il comparto a lungo termine si consiglia un intervento rilevante ossia la sostituzione a medio termine dei 9 ippocastani ed il loro rimpiazzo con una specie più adatta alla situazione. Si consiglia di piantumare le nuove piante al centro della fascia ghiaiosa in modo tale da allontanarsi dalla linea di contatto ed evitare potature future troppo importanti sulla parte est. A corto termine si preconizza l’alleggerimento e la riduzione delle ramificazioni orizzontali a sbalzo, soprattutto quelle caratterizzate da cavità alla base e l’abbattimento degli individui N°271 e N°279. Questi interventi devono essere effettuati urgentemente (grado d’urgenza 1).

Bassa Alta Media Molto alta

Probabilità di frattura

Pote

nzial

ità d

i pro

voca

re d

anni

Bass

a M

olto

alta

Alta

M

edia



N°251 Platanus acerifolia (Platano comune) Grado d’urgenza 2

Documentazione fotografica

Ramificazione orizzontale (parte parcheggio)

Cavità – possibile marciume




L’albero è posizionato in un’aiuola nei pressi della strada cantonale e di un parcheggio nei pressi dei binari FFS. Il portamento dell’albero è strutturato da una potatura in forma obbligata e tagli architettonici. I contrafforti al colletto sono poco marcati. Il tronco è costituito da un asse principale (monoassiale) senza difetti apparenti a parte un rigon-fiamento alla base dello stesso. Dalla parte del parcheggio le ramificazioni sono molto lunghe e creano delle forti ten-sioni alla base delle stesse, mentre dalla parte della strada la chioma è stata ridotta in maniera importante.

Cancro

Ferite - cavità Cavità



Sono infatti visibili delle ferite recenti. Dalla parte della strada la chioma è fisiologicamente e meccanicamente indeboli-ta, sono presenti diverse cavità e si denota la presenza di cancro. Il fogliame dell’albero è colpito dall’oidio e dalla tingide del platano (Corythucha ciliata).

Analisi strumentale

Sezione del tronco: Platanus acerifolia N°251, h = 20 cm

Sezione a 20 cm al di sopra del suolo, circonferenza 365 cm. All’esterno della linea blu del 30% sono state registrate per lo più velocità comprese tra 1'100 e 2'010 m/s e nell’area del tronco esposta a ovest, in corrispondenza del sensore 10 è stata osservata una diminuzione di densità con velocità anche inferiori a 1’000 m/s. Il legno sano presente nella parte esterna è comunque sufficiente per garantire la stabilità dell’albero.



Grafico della stabilità meccanica: Platanus acerifolia N°251, h = 20 cm

La resistenza alla curvatura della geometria dell’albero (linea verde) può variare tra 92-100%. La resistenza alla curva-tura effettiva (linea rossa) ammonta a 85-94% ed è calcolata sulla base dei difetti interni del tronco. La resistenza alla curvatura e alla rottura dell’albero è quindi diminuita fino al 15%. Attualmente, la resistenza meccanica dell’albero risulta sufficiente per garantirne la stabilità. L’individuo è comunque da monitorare a scadenze regolari (biannuali).




Sezione a 90 cm al di sopra del suolo, circonferenza 335 cm. All’esterno della linea blu del 30% sono state registrate per lo più velocità comprese tra 1'400 e 1’790 m/s e nell’area. L’area di legno degradata (600 – 1'200 m/s) all’interno del tronco non rappresenta un pericolo per la stabilità dell’albero. Il legno sano presente nella parte esterna è sufficiente.




La resistenza alla curvatura della geometria dell’albero (linea verde) è del 100%. La resistenza alla curvatura effettiva (linea rossa) ammonta a 96-97% ed è calcolata sulla base dei difetti interni del tronco. La resistenza alla curvatura e alla frattura dell’albero è quindi buona. Attualmente, la resistenza meccanica dell’albero in questo punto è corretta.

Valutazione

L’albero in questione presenta uno stato fisiologico leggermente indebolito a causa degli agenti patogeni da cui è at-taccato. Per quanto riguarda lo stato meccanico, la tomografia indica che il rischio è limitato, infatti, il legno sano è attualmente sufficiente per garantire la stabilità alla base dell’albero. Il rischio meccanico rimanente è dovuto alle cavi-tà esistenti ed alle tensioni dovute alle lunghe ramificazioni a sbalzo. L’associazione di queste valutazioni permette di definire la probabilità di frattura dell’individuo come media. Vista la localizzazione dell’individuo, parcheggio e strada cantonale molto frequentata dalla popolazione, il potenziale di provocare danni è alto. La criticità d’intervento è medio-alta.



Figura 9 – Interpolazione tra la probabilità di frattura e la potenzialità di provocare danni, e la conseguente criticità d’intervento per il platano N°251.

Interventi proposti

Si propone una riduzione della chioma dalla parte del parcheggio. Inoltre, data la presenza di patogeni e di cavità che possono sviluppare marciume, sarà necessario monitorare accuratamente l’albero nei prossimi anni (scadenza bian-nuale). Vista la presenza di cancro è imperativo disinfettare adeguatamente gli strumenti di taglio dopo l’intervento. Gli interventi sono da effettuare prossimamente (grado d’urgenza 2).



Pote

nzial

ità d

i pro

voca

re d

anni

Bass

a M

olto

alta

Alta

M

edia



N°601 Platanus acerifolia (Platano comune) Grado d’urgenza 2


Ramificazioni orizzontali a sbalzo

Ferita aperta - cassonetto




L’albero è posizionato in un parcheggio nei pressi del lago, lo spazio riservato al suo sviluppo è delimitato da una bor-dura in ciottoli, l’ambiente circostante è ricoperto da uno strato bituminoso. Il portamento è strutturato da tagli architet-tonici. I contrafforti al colletto sono poco marcati. Il tronco è costituito da un asse principale (monoassiale) senza difetti apparenti a parte una grossa ferita aperta a sud in corrispondenza del punto di appoggio di un cassonetto dei rifiuti. Le ramificazioni nella parte sud sono molto lunghe e creano delle forti tensioni alla base delle stesse. La chioma è in uno stato di leggero deperimento, fisiologicamente e meccanicamente indebolita, sono inoltre presenti diverse cavità. Il fogliame dell’albero è colpito dall’oidio e dalla tingide del platano.

Ramificazione in deperimento Oidio e tingide del platano





Sezione a 70 cm al di sopra del suolo, circonferenza 360 cm. All’esterno della linea blu del 30% sono state registrate per lo più velocità comprese tra 1'400 e 2'100 m/s e nell’area del tronco esposta a nord-ovest, in corrispondenza dei sensori 11 e 12 è stata osservata una diminuzione di densità con velocità anche inferiori a 1285 m/s. Il legno sano presente nella parte esterna è comunque sufficiente per garantire la stabilità dell’albero.




La resistenza alla curvatura della geometria dell’albero (linea verde) può variare tra 91-100%. La resistenza alla curva-tura effettiva (linea rossa) ammonta a 93-98% ed è calcolata sulla base dei difetti interni del tronco. La resistenza alla curvatura e alla rottura dell’albero è quindi buona. Attualmente, la resistenza meccanica dell’albero è corretta. Valutazione

L’albero in questione presenta uno stato fisiologico leggermente indebolito a causa degli agenti patogeni da cui è at-taccato. Per quanto riguarda lo stato meccanico, il rischio limitato, è dovuto alle cavità esistenti ed alle tensioni dovute alle lunghe ramificazioni a sbalzo. L’associazione di queste valutazioni permette di definire la probabilità di rottura dell’individuo come media. La perennità dell’insieme dell’albero è corretta. Visto la localizzazione dell’individuo, par-cheggio e porticciolo frequentato dalla popolazione, il potenziale di provocare danni è alto. La criticità d’intervento è quindi medio-alta.




Interventi proposti

Si propone di ridurre le ramificazioni a sbalzo e di eliminare le ramificazioni in stato di deperimento. È necessario pre-vedere di spostare la posizione del cassonetto dei rifiuti al fine di lasciar rimarginare la ferita aperta. Inoltre, data la presenza di patogeni e di cavità che possono sviluppare marciume, sarà necessario monitorare accuratamente l’albero nel futuro. Anche se non è stata accertata la presenza di cancro, è imperativo disinfettare adeguatamente gli strumenti di taglio dopo l’intervento. Gli interventi devono essere effettuati prossimamente (grado d’urgenza 2).



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Parco pubblico lungo lago (pioppi)

In questa zona sono stati analizzati 4 pioppi neri (Populus nigra). Secondo le analisi visive effettuate durante l’aggiornamento del catasto degli alberi monumentali, il gruppo di alberi rientrava nelle priorità di analisi 2. Di seguito la planimetria del settore di studio.

Figura 11 – Planimetria della zona di studio – parco pubblico a bordo lago. Fonte: map.geo.admin.ch



Intervento proposto

661 Populus nigra Pioppo nero 265 Pulizia della corona 662 Populus nigra Pioppo nero 295 Pulizia della corona 663 Populus nigra Pioppo nero 310 Pulizia della corona 664 Populus nigra Pioppo nero 300 Pulizia della corona

661 662

663 664



N°661 Populus nigra (Pioppo nero) Grado d’urgenza 2 Documentazione fotografica


L’albero è posizionato sul bordo del lago ed è circondato da terreno naturale coperto da strato erboso. Il portamento è libero (naturale). Ciononostante sono visibili i segni di vecchie potature. L’apparato radicale è apparente, ciò comporta il ferimento delle radici durante la gestione del prato. Queste ferite possono essere dei punti d’accesso privilegiati per determinati agenti patogeni. Lo stato fisiologico è corretto così come quello meccanico. Sono da segnalare alcuni rami secchi.

Analisi strumentale

Lo stato di salute della pianta non desta particolare preoccupazione, non si è ritenuto quindi necessario effettuare degli approfondimenti strumentali.

Apparato radicale apparente



Valutazione

L’albero in questione presenta uno stato fisiologico corretto. La perennità dell’insieme dell’albero è corretta. Al momen-to l’albero non presenta rischi meccanici. L’associazione di queste valutazioni permette di definire la probabilità di rottura dell’individuo come bassa. Visto la localizzazione dell’individuo, parco pubblico frequentato dalla popolazione, il potenziale di provocare danni è alto. Ne consegue una criticità d’intervento media.

Figura 12 – Interpolazione tra la probabilità di frattura e la potenzialità di provocare danni, e la conseguente criticità d’intervento per il pioppo N°661.

Interventi proposti

Si propone di ridurre eliminare i rami secchi ed il legno morto. Al fine di proteggere le radici dai danni provocati dal tosaerba si consiglia la posa sulle radici apparenti di uno strato di truciolato. Tenendo conto della posizione dell’albero e del tipo di legno, si consiglia un monitoraggio regolare dell’individuo. Gli interventi devono essere effettuati prossi-mamente (grado d’urgenza 2).



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N°662 Populus nigra (Pioppo nero) Grado d’urgenza 2



L’albero è posizionato sul bordo del lago ed è circondato da terreno naturale coperto da strato erboso. Il portamento è libero (naturale). Ciononostante sono visibili i segni di vecchie potature. I contrafforti sono ben marcati e supportano in maniera ottimale l’albero pendente leggermente verso sud. L’apparato radicale è apparente, sono visibili segni di feri-mento delle radici durante la gestione del prato. Queste ferite possono essere dei punti d’accesso privilegiati per de-terminati agenti patogeni. Lo stato fisiologico è corretto così come quello meccanico. Da segnalare un ramo secco visibile sulla parte sud.

Analisi strumentale


Ramo secco parte sud




Valutazione

L’albero in questione presenta uno stato fisiologico. La perennità dell’insieme dell’albero è corretta. Al momento l’albero non presenta rischi meccanici. L’associazione di queste valutazioni permette di definire la probabilità di rottura dell’individuo come bassa. Vista la localizzazione dell’individuo, parco pubblico frequentato dalla popolazione, il poten-ziale di provocare danni è alto. La criticità di intervento che ne consegue è media.

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Interventi proposti

Si propone di eliminare i rami secchi ed il legno morto. Al fine di proteggere le radici dai danni provocati dal tosaerba si consigli di posare sulle radici apparenti uno strato di truciolato. Tenendo conto della posizione dell’albero e del tipo di legno, si consiglia un monitoraggio regolare dell’individuo. Gli interventi devono essere effettuati prossimamente (gra-do d’urgenza 2).



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L’albero è posizionato sul bordo del lago ed è circondato da terreno naturale coperto da strato erboso. Il portamento è libero (naturale). Ciononostante sono visibili i segni di vecchie potature ai margini della corona. I contrafforti sono ben marcati. L’apparato radicale è apparente, sono visibili segni di ferimento delle radici durante la gestione del prato. Queste ferite possono essere dei punti d’accesso privilegiati per determinati agenti patogeni. Lo stato fisiologico è corretto così come quello meccanico. Da segnalare una ramificazione in stato di deperimento. Numerosi piccoli rami secchi sono presenti sull’albero.

Analisi strumentale



Rami secchi



Valutazione

L’albero in questione presenta uno stato fisiologico corretto. La perennità dell’insieme dell’albero è corretta. Per quanto riguarda lo stato meccanico, non c’è nessun rischio imminente. L’associazione di queste valutazioni permette di defini-re la probabilità di frattura dell’individuo come bassa. Vista la localizzazione dell’individuo, parco pubblico frequentato dalla popolazione, il potenziale di provocare danni è alto. La criticità d’intervento che ne risulta è media.


Interventi proposti

Si propone eliminare i rami secchi ed il legno morto. Al fine di proteggere le radici dai danni provocati dai tosaerba si consigli di posare sulle radici apparenti uno strato di truciolato. Tenendo conto della posizione dell’albero e del tipo di legno, si consiglia un monitoraggio regolare dell’individuo. Gli interventi sono da effettuare prossimamente (grado d’urgenza 2).



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Ramificazioni secche

Colletto scoperto




L’albero è posizionato sul bordo del lago ed è circondato da terreno naturale coperto da strato erboso. Il portamento è libero (naturale). Ciononostante sono visibili i segni di vecchie potature ai margini della corona. I contrafforti sono ben marcati. Sulla parte a sud, su circa un terzo del colletto, l’alburno è messo a nudo. L’apparato radicale è apparente, sono visibili segni di ferimento delle radici durante la gestione del prato. Queste ferite possono essere dei punti d’accesso privilegiati per determinati agenti patogeni. Lo stato fisiologico è corretto così come quello meccanico. Da segnalare grosse ramificazioni morte.

Analisi strumentale

Al fine di stabilire l’effettivo stato del legno a livello del colletto è stata effettata una tomografia ed un’analisi resistogra-fica.

Sezione del tronco: Populus nigra N°664, h = 50 cm

Sezione a 50 cm al di sopra del suolo, circonferenza 390 cm. All’esterno della linea blu del 30% sono state registrate per lo più velocità comprese tra 1'200 e 1’910 m/s e nell’area del tronco esposta a est, in corrispondenza dei sensori 4 e 5 è stata osservata una diminuzione di densità con velocità anche inferiori a 1’000 m/s. Dalla tomografia risulta che il legno è alterato in maniera importante.



Grafico della stabilità meccanica: Populus nigra N°664, h = 50 cm

La resistenza alla curvatura della geometria dell’albero (linea verde) può variare tra 72-100%. La resistenza alla curva-tura effettiva (linea rossa) ammonta a 79-89% ed è calcolata sulla base dei difetti interni del tronco. La resistenza alla curvatura e alla rottura dell’albero è ridotta fino al 20%. L’analisi della resistenza è stata effettuata per analizzare più approfonditamente la zona nei pressi del sensore 4 ad est, dove la tomografia ha mostrato dei problemi relativi alla qualità del legno. Il test della resistenza è stato effettuato utilizzando un resistografo (IML Resistograph PD-Series). È stata effettuata una perforazione di 40 cm. In giallo nel grafico è rappresentata la resistenza di perforazione, in arancione sono rappresentate le alterazioni del legno. Quest’analisi ha permesso di stabilire che il legno interno non presenta debolezze meccaniche e che la densità del legno è corretta.



Grafico della resistenza: Populus nigra N°664

Il grafico negativo risultante dalla tomografia è dovuto in questo caso a numerose fessure interne che provocano delle interferenze durante il passaggio delle onde. Questo si traduce con un’immagine a prima vista allarmante. L’approfondimento di analisi con il test di resistenza, indica chiaramente che la densità del legno è corretta. Solamente la parte superficiale del legno risulta degradata il che limita l’alimentazione della linfa alle parti aeree. Questo fenome-no dovrebbe regolarsi naturalmente con un riequilibrio naturale e con la perdita di rami sommitali.

Valutazione

L’albero in questione presenta uno stato fisiologico corretto. La perennità dell’insieme dell’albero è corretta. Per quanto riguarda lo stato meccanico, il rischio è minore. L’associazione di queste valutazioni permette di definire la probabilità di frattura dell’individuo come bassa. Visto la localizzazione dell’individuo, parco pubblico frequentato dalla popolazio-ne, il potenziale di provocare danni è alto.




Interventi proposti

Si propone eliminare i rami secchi ed il legno morto. Al fine di proteggere le radici dai danni provocati dal tosaerba si consigli di posare sulle radici apparenti uno strato di truciolato. Tenendo conto della posizione dell’albero e del tipo di legno, si consiglia un monitoraggio regolare dell’individuo. Gli interventi sono da effettuare prossimamente (grado di urgenza 2).



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Parcheggio Ferrovia Monte Generoso

In questa zona gli elementi analizzati sono 9 tigli (Tilia x europaea) che formano un filare ai bordi del parcheggio della Ferrovia Monte Generoso e della strada. Secondo le analisi visive effettuate durante l’aggiornamento del catasto degli alberi monumentali, i tigli in questione rientrano nelle priorità di analisi 1. Questo è dovuto soprattutto all’altezza ed alla localizzazione di quest’ultimi. Di seguito la planimetria rappresentante il settore di studio.

Figura 16 – Planimetria della zona di studio - parcheggio Ferrovia Monte Generoso. Fonte: map.geo.admin.ch



Intervento proposto

760 Tilia x europea Tiglio ibrido 185 Riduzione, alleggerimento e pulizia della corona 761 Tilia x europea Tiglio ibrido 200 Riduzione, alleggerimento e pulizia della corona 762 Tilia x europea Tiglio ibrido 175 Riduzione, alleggerimento e pulizia della corona 763 Tilia x europea Tiglio ibrido 205 Riduzione, alleggerimento e pulizia della corona 764 Tilia x europea Tiglio ibrido 210 Riduzione, alleggerimento e pulizia della corona 765 Tilia x europea Tiglio ibrido 180 Riduzione, alleggerimento e pulizia della corona 766 Tilia x europea Tiglio ibrido 180 Riduzione, alleggerimento e pulizia della corona 767 Tilia x europea Tiglio ibrido 180 Riduzione, alleggerimento e pulizia della corona 768 Tilia x europea Tiglio ibrido 220 Riduzione, alleggerimento e pulizia della corona

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N°761-769 Tilia x europaea (Tiglio ibrido) Grado d’urgenza 2 Documentazione fotografica

Automobili sull’apparato radicale

Numerosi ricacci, colletto e tronco

Corona destrutturata




Il filare è stato valutato nell’insieme poiché gli alberi che lo compongono sono della stessa specie, presentano le stes-se caratteristiche e soprattutto le stesse problematiche. Inoltre, per meglio valutare gli interventi da proporre, risulta più interessante un’analisi globale del comparto. I difetti descritti di seguito caratterizzano più o meno tutti gli individui facenti parte del filare.

Gli alberi sono posizionati in una stretta fascia erbosa circondata dal marciapiede ad est e da un parcheggio sterrato a ovest. Le macchine stazionano direttamente sull’apparato radicale. Gli alberi hanno un portamento semi-libero, sono visibili vecchi tagli di contenimento, alcuni di grosso calibro. La corona è densa e stretta, la sua struttura è disorganiz-zata. Inoltre presenta numerosi punti deboli dal punto di vista meccanico a causa delle drastiche potature che sono

Cavità e ferite

N°762 N°765



state effettuate. Nei punti di potatura si riscontra una forte produzione di ricacci di tipo traumatico. Sono da segnalare numerose cavità in via di sviluppo a livello dei tagli effettuati.

Analisi strumentale

Lo stato di salute delle piante facenti parte del filare non desta particolare preoccupazione, sono comunque state effet-tuate delle tomografie sugli esemplari con difetti visibili a livello del tronco.

Sezione del tronco: Tilia x europea N°762, h = 30 cm

Sezione a 30 cm al di sopra del suolo. Circonferenza 210 cm All’esterno della linea blu del 30% sono state registrate per lo più velocità comprese tra 1'200 e 1’640 m/s e nell’area del tronco sono sempre superiori ai 1'500 m/s. Dalla tomografia risulta che il legno è sano e garantisce la stabilità dell’albero.



Grafico della stabilità meccanica: Tilia x europea N°762, h = 30 cm

La resistenza alla curvatura della geometria dell’albero (linea verde) è del 100%. La resistenza alla curvatura effettiva (linea rossa) ammonta a 100% ed è calcolata sulla base dei difetti interni del tronco. La resistenza alla curvatura e alla rottura dell’albero è ottimale.




Sezione a 140 cm al di sopra del suolo. Circonferenza 192 cm. All’esterno della linea blu del 30% così come all’interno, sono state registrate velocità di 1’450 m/s. Dalla tomografia risulta che il legno è sano e garantisce la stabilità dell’albero.




Sezione a 30 cm al di sopra del suolo. Circonferenza 210. All’esterno della linea blu del 30% così come all’interno, sono state registrate velocità di 1’550 m/s. Dalla tomografia risulta che il legno è sano e garantisce la stabilità dell’albero.




Sezione a 120 cm al di sopra del suolo. Circonferenza 192 cm. All’esterno della linea blu del 30% così come all’interno, sono state registrate velocità di 1’550 m/s. Dalla tomografia risulta che il legno è sano e garantisce la stabilità dell’albero.





Valutazione

Gli alberi presentano uno stato fisiologico corretto. La loro perennità è corretta. Le analisi strumentali mostrano che non ci sono rischi meccanici a livello del tronco, sono per contro evidenti numerosi difetti a livello delle impalcature e delle chiome. La probabilità di frattura a livello delle ramificazioni risulta quindi alta. Il potenziale di provocare danni, vista la localizzazione è valutato anch’esso come alto. La criticità d’intervento che ne consegue è alta.



Figura 17 – Interpolazione tra la probabilità di frattura e la potenzialità di provocare danni, e la conseguente criticità d’intervento per i tigli dal N°761 al N°769.

Interventi proposti

Si preconizza l’alleggerimento della corona mediante un taglio selettivo dei ricacci ed una riduzione delle ramificazioni più lunghe a sbalzo che creano tensioni alla base delle stesse. La potatura di contenimento e dev’essere effettuata almeno ogni 3 anni. Visti i numerosi difetti strutturali e le numerose cavità che possono portare marciume all’interno degli individui, è necessario pianificare dei monitoraggi dell’insieme del filare con un’analisi visiva regolare (frequenza annuale). Gli interventi sono da effettuare prossimamente (grado d’urgenza 2).



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Sud stazione ferroviaria in corrispondenza di Via San Giovanni

In questa zona gli elementi analizzati sono 2. Un nucleo composto da due tigli selvatici (Tilia cordata) nei pressi della linea ferroviaria e un platano isolato nel nucleo di abitato (Via San Giovanni). Secondo le analisi visive effettuate du-rante l’aggiornamento del catasto degli alberi monumentali, i tigli in questione, così come il platano, rientrano nelle priorità di analisi 2. Di seguito la planimetria rappresentante il settore di studio.

Figura 18 – Planimetria della zona di studio – sud stazione ferroviaria in corrispondenza di Via San Giovanni. Fonte: map.geo.admin.ch



Intervento proposto

541 Platanus acerifolia Platano comune 250 Alleggerimento e pulizia della corona 581 Tilia cordata Tiglio a piccole foglie 235 Riduzione, alleggerimento e pulizia della corona 582 Tilia cordata Tiglio a piccole foglie 175 Riduzione, alleggerimento e pulizia della corona

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582

541



N°581-582 Tilia cordata (Tiglio selvatico) Grado d’urgenza 3


Ricacci verticali Vecchio taglio

582 581





I due alberi sono valutati insieme poiché sono della stessa specie, hanno le stesse caratteristiche e fondamentalmente le stesse problematiche. I due individui si trovano nei pressi della linea ferroviaria sulla parcella 511. Ai piedi dei due alberi sorge una piccola costruzione. Il loro portamento è naturale, e per entrambi si denota una buona vitalità. I tronchi sono costituiti da un asse principale (monoassiale), diritti ed esenti da difetti apparenti. L’apparato radicale non presen-ta particolari problemi evidenti, è comunque importante segnalare un riporto di materiale di un’altezza di circo 60 cm sulla parte ovest, questo potrebbe comportare dei problemi a lungo termine. Entrambi sono caratterizzati da numerosi ricacci al colletto. Sono visibili importanti cicatrici a livello delle ramificazioni dovute a tagli effettuati durante gestioni precedenti. In corrispondenza di questi punti le piante hanno ricacciato verticalmente in maniera disordinata a causa dei traumi. Questo tipo di crescita ha comportato uno sviluppo disorganizzato delle corone dei due alberi. Un’importante cavità è presente alla base di una ramificazione sul tiglio a nord (582). Sono inoltre da segnalare alcuni rami secchi.

Cavità

Ramificazioni secche




Sezione del tronco: Tilia cordata N°582, h = 30 cm

Sezione a 30 cm al di sopra del suolo. Circonferenza 276 cm. All’esterno della linea blu del 30% sono state registrate per lo più velocità comprese tra 1'200 e 1’340 m/s. Nella parte interna del tronco la velocità diminuisce attorno ai 900 m/s. Dalla tomografia risulta che il legno è sano e sufficiente alla stabilità dell’albero.



Grafico della stabilità meccanica: Tilia cordata N°582, h = 30 cm

La resistenza alla curvatura della geometria dell’albero (linea verde) può variare tra 98-100%. La resistenza alla curva-tura effettiva (linea rossa) ammonta a 96-98% ed è calcolata sulla base dei difetti interni del tronco. La resistenza alla curvatura e alla rottura dell’albero risulta praticamente ottimale.

Valutazione

Gli alberi presentano uno stato fisiologico corretto. La perennità è corretta. Il rischio meccanico è minore. Questo è dovuto soprattutto alla crescita di ricacci verticali interni alla chioma che ne disequilibrano la struttura. L’associazione di queste valutazioni permette di definire la probabilità di rottura dell’individuo come bassa. Il potenziale di provocare danni, vista la localizzazione è media. La criticità d’intervento è medio-bassa.



Figura 19 – Interpolazione tra la probabilità di frattura e la potenzialità di provocare danni, e la conseguente criticità d’intervento per i tigli N°581 e N°582.

Interventi proposti

Si preconizza un taglio di alleggerimento con selezione dei ricacci, una riduzione delle ramifica-

zioni più lunghe a sbalzo e un taglio di pulizia con eliminazione dei rami secchi. Gli interventi sono da effettuare prossimamente (grado d’urgenza 2).

Bassa AltaMedia Molto alta


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N°541 - Platanus acerifolia (Platano comune) Grado d’urgenza 3




L’albero è contenuto in una vasca di cemento circondata da rivestimenti bituminosi, la superfice dove l’albero può svilupparsi è molto limitata. Il tronco è costituito da un asse principale (monoassiale) pendente verso sud-ovest. Impor-tanti contrafforti sono presenti a nord i quali evidenziano una reazione dell’albero che tende ad equilibrare la situazio-ne. Il portamento non è naturale, bensì strutturato da vecchie potature. La chioma è compatta. Numerosi ricacci sono presenti a livello del colletto. L’individuo presenta evidenti segni di attacchi di oidio e tingide del platano (Corythucha

ciliata) sulle foglie.

Oidio e tingide del platano





Sezione a 15 cm al di sopra del suolo. Circonferenza 360 cm. All’esterno della linea blu del 30% sono state registrate per lo più velocità superiori ai 2'000 m/s. All’interno del tronco c’è una diminuzione di densità con velocità leggermente inferiore. Dalla tomografia il legno risulta sano e garantisce la stabilità dell’albero.




La resistenza alla curvatura della geometria dell’albero (linea verde) varia tra 85-100%. La resistenza alla curvatura effettiva (linea rossa) ammonta a 99-100% ed è calcolata sulla base dei difetti interni del tronco. La resistenza alla curvatura risulta molto buona.




Sezione a 60 cm al di sopra del suolo. Circonferenza 285 cm. In tutta la sezione le velocità misurate sono superiori a 1'900 m/s. Il legno risulta sano.




La resistenza alla curvatura della geometria dell’albero (linea verde) può variare tra 86-100%. La resistenza alla curva-tura effettiva (linea rossa) ammonta a 100% ed è calcolata sulla base dei difetti interni del tronco. La resistenza alla curvatura e alla rottura dell’albero è praticamente ottimale. Valutazione

Lo stato di fisiologico dell’albero è leggermente indebolito dagli attacchi degli agenti patogeni (fogliame). Dal punto di vista meccanico l’albero non presenta rischi evidenti. Le valutazioni sullo stato fisiologico e meccanico permettono di definire la probabilità di frattura dell’individuo come bassa. Visto lo spazio a disposizione limitato, la perennità dell’albero è giudicata come media. Analizzando la sua localizzazione nei pressi di un’abitazione, di un parcheggio e della strada si può definire il potenziale di provocare danni come alto. La criticità d’intervento è media.



Figura 20 – Interpolazione tra la probabilità di frattura e la potenzialità di provocare danni, e la conseguente criticità d’intervento per il platano dal N°541.

Interventi proposti

Si preconizza di continuare con degli interventi di potatura a scadenze regolari (annuale) al fine di contenere lo svilup-po della chioma e di limitare carichi di peso e tensioni eccessive soprattutto sulla parte sud-est. Vista la presenza di patogeni è necessario prevedere un monitoraggio costante dell’albero al fine di anticipare danni gravi del suo stato di salute fisiologico. Per il momento non c’è urgenza d’intervento (grado d’urgenza 3).



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5. OSSERVAZIONI

Al fine evitare la propagazione di agenti patogeni è necessario disinfettare le cesoie e gli altri utensili di taglio prima e dopo la potatura di ciascun individuo.

Giuliano Greco Nicolò Hofmann Lorenzo Schmid

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