Come si determina il percorso fisico ? Due possibili approcci –Off-line: tramite appositi...

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Come si determina il percorso fisico ? Due possibili approcci Off-line: tramite appositi strumenti sviluppati in casa o forniti da aziende specializzate On-line: Constrained Shortest Path First (CSPF); Shortest Widest Path (SWP) i ai protocolli convenzionali, ma: percorso viene determinato nel LSR di ingresso al T selezione del percorso ottimo si basa sulle metrich sulle proprietà e sulla banda residua

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Come si determina il percorso fisico ?

• Due possibili approcci– Off-line: tramite appositi strumenti sviluppati in

casa o forniti da aziende specializzate– On-line: Constrained Shortest Path First (CSPF);

Shortest Widest Path (SWP)

Simili ai protocolli convenzionali, ma:- Il percorso viene determinato nel LSR di ingresso al Tunnel IT- La selezione del percorso ottimo si basa sulle metriche IT, sulle proprietà e sulla banda residua

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Constrained Shortest Path First

Permette la determinazione ON-LINE di un LSP

Un operatore configura i vincoli nell’LSR di ingresso banda inclusione/esclusione di collegamenti (affinità) . . .

Vincoli

LSR di ingresso del Tunnel IT

LSR di uscita del Tunnel IT

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Constrained Shortest Path First (CSPF)

LSR2LSR1

Algoritmo euristico

1. Elimina dalla topologia della rete tutti i link che non soddisfano i vincoli

2. Applica l’algoritmo SPF alla topologia rimanente

LSR di ingresso del Tunnel IT

LSR di uscita del Tunnel IT

Database IT

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CSPF: esempio 1

LSR2LSR1

Vincolo: utilizzare link STM-4

STM-1

STM-4

Percorso IGP

Percorso CSPF

Database IT

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Percorso CSPF

A

B C

F

D E

<1,70>

<1,60>

<1,90>

<1,80>

<1,70>

<1,40>

<1,90>

<1,100> <1,30>50 Mbit/s

<x,y> = <metrica IT; banda residua disponibile >

CSPF: esempio 2

Database IT

3 percorsi con metrica “3”: ABEF; ABCF

Si sceglie quello a banda residua maggiore e, eventualmente, minor numero di hop: ABEF (banda residua 20)

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CSPF: regole

1) Elimina dalla topologie i collegamenti che non soddisfano i vincoli

2) Determina i percorsi a metrica minimaEventualmente i percorsi risultanti siano 2 o piu:

2.1 percorso con massima banda residua2.2 minor numero collegamenti2.3 percorso a caso…

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SWP

• Come CSPF ma:– Elimina dalla topologia i percorsi che non

soddisfano i vincoli– Sceglie il percorso con la massima banda

residua disponibile

In caso esistano piu’ percorsi con uguale banda residua disponibile sceglie il percorso a metrica minima,e se necessario, minor numero collegamenti

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Ingegneria del Traffico

L’IT nelle reti: generalitàL’IT prima di MPLSL’IT con MPLS

Costruzione del database ITDeterminazione dei percorsi

  Segnalazione e gestione dei percorsi

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Segnalazione

LSR-2

LSR-i

Ehi voi, adesso vi segnalo un CR-LSP che deve passare per LSR-1, LSR-2 e LSR-3.

LSR-u

LSR-1

LSR-3

Due protocolli standard: RSVP-TE (RFC 3209) CR-LDP (RFC 3212)

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RSVP-TE: Caratteristiche principali

• RSVP-TE è una estensione del protocollo RSVP• Standardizzato nella RFC 3209 “RSVP-TE:

Extensions to RSVP for LSP Tunnels” • Utilizza i messaggi e gli oggetti già definiti per RSVP,

oltre che nuovi oggetti e messaggi appositamente definiti

• Principali estensioni– Distribuzione di etichette– “Source routing”– Identificazione degli LSP– Rimozione esplicita degli LSP

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Costruzione di un “ER-LSP” (1/2)

• L’LSR di ingresso trasmette un messaggio PATH al successivo LSR… fino al LSR di uscita. IL messaggio PARTH contenente tra l’altro gli oggetti:– Label Request: informa i LSR del path di associare una etichetta MPLS– ERO : contiene la lista dei LSR del LSP– Sender T_SPEC

LSRdi ingresso

LSRdi uscitaER-LSP = {A, B, C, D}

PATH

ERO = {B, C, D} PATH

ERO = {C, D} PATH

ERO = {D}

A B C D

Ogni LSR verifica la disponibilità di banda, determina il Path State, genera un nuovo Path verso il successivo LSR

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Costruzione di un “ER-LSP” (2/2)

• L’LSR di uscita trasmette un messaggio RESV all’LSR di ingresso contenente (tra l’altro) l’oggetto “Label”

• Gli LSR intermedi – Memorizzano l’etichetta ricevuta – Allocano una etichetta – Comunicano l’etichetta allocata all’upstream LSR tramite il “Label Object”

ER-LSP = {A, B, C, D}LSR

di ingresso

LSRdi uscita

A B C D

RESV

Etichetta = 89 RESV

Etichetta = 57 RESV

Etichetta = 3

In Out

Traffico (IF 1; 89)

In Out In Out

IF1

FTN ILM ILM

IF 0 IF1 IF 0 IF1 IF 0

(IF 0; 89) (IF 1; 57) (IF 0; 57) (IF 1; Pop)

Configurato per immettere nel Tunnel il flusso di traffico

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Ingresso ER-LSP

Uscita ER-LSP

PATH(… , ERO, …)

RESV(… , Label, …)

Soft State

PATH(… , ERO, …)

PATH(… , ERO, …)

RESV(… , Label, …)RESV(… , Label, …)

PATH(… , ERO, …)

RESV(… , Label, …)

PATH(… , ERO, …)

PATH(… , ERO, …)

RESV(… , Label, …)RESV(… , Label, …)

Ref

resh

Pe

rio

d

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CR-LDP: Caratteristiche principali

• CR-LDP è una estensione del protocollo LDP per il supporto di “ER-LSP” – Standardizzato nella RFC 3212 “Constraint-Based LSP Setup

using LDP”

• Utilizza gli stessi tipi di messaggi definiti nel protocollo LDP con nuovi oggetti (CR-TLV) e codici di errore necessari alla costruzione e gestione di CR-LSP

• Principali estensioni– “Source routing”– Identificazione degli LSP– Rimozione esplicita degli LSP– Specifica dei parametri di traffico

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Costruzione di un “CR-LSP” (1/2)

• L’LSR di ingresso trasmette, sulla sessione LDP, un messaggio LABEL REQUEST all’LSR di uscita contenente tra l’altro gli oggetti– ER-TLV serve a specificare il percorso selezionato– Traffic TLV (facoltativo, equivalente al Flow Spec, definisce i

parametri di traffico)– . . .

LSRdi ingresso

LSRdi uscita

CR-LSP = {A, B, C, D}

Label Request

ER-TLV = {B, C, D} Label Request

ER-TLV = {C, D} Label Request

ER-TLV = {D}

A B C D

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Costruzione di un “CR-LSP” (2/2)

• L’LSR di uscita trasmette, sulla sessione LDP, un messaggio LABEL MAPPING all’LSR di ingresso contenente (tra l’altro) l’etichetta assegnata

• Gli LSR intermedi – Memorizzano l’etichetta ricevuta – Allocano una etichetta – Comunicano l’etichetta allocata all’upstream LSR

LSRdi ingresso

LSRdi uscitaCR-LSP = {A, B, C, D}

Label Map.

Label = 89 Label Map.

Label = 57 Label Map.

Label = 3

2 3 6 2 5 4

In Out

IP route (2, 89)

In Out

(3, 89) (6, 57)

In Out

(2, 57) (5, Pop)

A B C D

FTN ILM ILM

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Ingresso ER-LSP

Uscita ER-LSP

LR(… , ER-TLV, …)

LM(… , Label, …)

Hard State

LR(… , ER-TLV, …)

LR(… , ER-TLV, …)

LM(… , Label, …)LM(… , Label, …)

LR = LABEL REQUESTLM = LABEL MAPPING

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RSVP-TE/ CR-LDP : confronto

TIME

NODOA

NODOB

NODOA

NODOB

RSVP-TE CR-LDP

REQUEST PATH

PATH

PATH

PATH

PATH

MAPPINGRESV

RESV

RESV

RESV

RESV

Hard State

Soft State

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Ingegneria del Traffico

L’IT nelle reti: generalitàL’IT prima di MPLSL’IT con MPLS

Costruzione del database ITDeterminazione dei percorsi

  Modalità di inoltro del traffico nei tunnel IT

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Modalità di inoltro• L’LSR di ingresso vede un Tunnel IT come una interfaccia “virtuale” e

quindi l’inoltro del traffico segue le stesse regole di inoltro del traffico su una qualsiasi interfaccia “fisica”.

• Tre modalità – routing statico ordinario– routing statico basato su politiche amministrative (“policy-based

routing”)– routing dinamico

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Routing statico ordinario

A

B C

F

D E

10.10.1.0/24

10.10.2.0/24

ip route 10.10.1.0 255.255.255.0 Tunnel1 ip route 10.10.2.0 255.255.255.0 Tunnel2

Flusso di Traffico verso 10.10.2.0/24

Flusso di Traffico verso 10.10.1.0/24