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E1321E160 DATI DI COPERTINA E PREMESSA DEL PROGETTO Imballaggi di materia plastica Dimensioni, caratteristiche, requisiti e metodi di prova Plastics packaging Thermal containers of foam plastic for packaging, transport and distribution of perishable food products Dimension, characteristics,requirements and test methods Contenitori termici di materia plastica espansa per il confezionamento, il trasporto e la distribuzione di prodotti alimentari deperibili La norma definisce le caratteristiche e i requisiti dei contenitori termici rigidi realizzati in materiale polimerico espanso (polistirene espanso sinterizzato, polipropilene espanso, polietilene espanso, ecc…) destinati al trasporto e allo stoccaggio di prodotti alimentari deperibili, (prodotti caseari, prodotti surgelati e congelati, pasti per la ristorazione …), nonché i relativi metodi di prova. I contenitori termici considerati nella presente norma sono imballaggi utilizzati per garantire una temperatura idonea per il mantenimento delle caratteristiche dei prodotti imballati, dal momento dell’imballo all’utilizzo. SOMMARIO UNIPLAST - Ente Italiano di Unificazione nelle Materie Plastiche ORGANO COMPETENTE CO-AUTORE E1321E160 codice progetto: © UNI - Milano. Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il consenso scritto di UNI. Bozza ©UNI Riproduzione riservata

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E1321E160DATI DI COPERTINA E PREMESSA DEL PROGETTO

Imballaggi di materia plastica

Dimensioni, caratteristiche, requisiti e metodi di prova

Plastics packaging

Thermal containers of foam plastic for packaging, transport and distribution of perishable food products

Dimension, characteristics,requirements and test methods

Contenitori termici di materia plastica espansa per il confezionamento, il trasporto e la distribuzione di prodottialimentari deperibili

La norma definisce le caratteristiche e i requisiti dei contenitori termici rigidi realizzati in materialepolimerico espanso (polistirene espanso sinterizzato, polipropilene espanso, polietilene espanso,ecc…) destinati al trasporto e allo stoccaggio di prodotti alimentari deperibili, (prodotti caseari,prodotti surgelati e congelati, pasti per la ristorazione …), nonché i relativi metodi di prova.I contenitori termici considerati nella presente norma sono imballaggi utilizzati per garantire unatemperatura idonea per il mantenimento delle caratteristiche dei prodotti imballati, dal momentodell’imballo all’utilizzo.

SOMMARIO

UNIPLAST - Ente Italiano di Unificazione nelle Materie PlasticheORGANOCOMPETENTE

CO-AUTORE

E1321E160codice progetto:© UNI - Milano. Riproduzione vietata.Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzoqualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il consenso scritto di UNI.

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RELAZIONIINTERN.LI

RELAZIONINAZIONALI

La presente norma è stata elaborata sotto la competenza dell'ente federato all'UNI@UNIPLAST -Ente Italiano di Unificazione nelle Materie Plastiche@@La Commissione Centrale Tecnica dell'UNI ha dato la sua approvazione il giorno mese anno. @@

PREMESSA

Questo testo NON è una norma UNI, ma è un progetto di norma sottoposto alla fase di inchiesta pubblica, da utilizzare solo edesclusivamente per fini informativi e per la formulazione di commenti. Il processo di elaborazione delle norme UNI prevede che iprogetti vengano sottoposti all'inchiesta pubblica per raccogliere i commenti degli operatori: la norma UNI definitiva potrebbequindi presentare differenze -anche sostanziali- rispetto al documento messo in inchiesta.

Questo documento perde qualsiasi valore al termine dell'inchiesta pubblica, cioè il:

UNI non è responsabile delle conseguenze che possono derivare dall'uso improprio del testo dei progetti in inchiesta pubblica.

14-09-15

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Introduzione La presente norma nasce dall’esigenza del mercato di avere un documento di riferimento per dichiarare l’idoneità di un contenitore termico al mantenimento delle caratteristiche dei prodotti deperibili e per dichiarare la sostenibilità ambientale di tale imballaggio. Nella norma il contenitore termico è considerato al pari di un involucro adottando le caratteristiche che altri sistemi, progettati sulla base di medesimi principi, presentano quali, ad esempio, edifici, automobili, aerei… La norma è indirizzata principalmente alle parti interessate della filiera del manufatto: fabbricanti, utilizzatori e consumatori finali.

1 Scopo e campo di applicazione La presente norma definisce le caratteristiche e i requisiti dei contenitori termici rigidi realizzati in materiale polimerico espanso (polistirene espanso sinterizzato, polipropilene espanso, polietilene espanso, ecc…) destinati al trasporto e allo stoccaggio di prodotti alimentari deperibili, (prodotti caseari, prodotti surgelati e congelati, pasti per la ristorazione …), nonché i relativi metodi di prova. I contenitori termici considerati nella presente norma sono imballaggi utilizzati per garantire una temperatura idonea per il mantenimento delle caratteristiche dei prodotti imballati, dal momento dell’imballo all’utilizzo. NOTA Specificatamente per le cassette in EPS per il trasporto e lo stoccaggio di prodotti ittici freschi, un ulteriore riferimento normativo è la UNI 11579 [1].

2 Riferimenti normativi La presente norma rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente norma come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti). UNI 6426:1969, Cassette paletizzabili per trasporto di pesce fresco. Dimensioni e modalità di sistemazione delle cassette su palette. UNI EN ISO 291:2008, Materie plastiche - Atmosfere normali di condizionamento e di prova UNI EN ISO 1043-1:2012, Materie plastiche - Simboli ed abbreviazioni - Parte 1: Polimeri di base e loro caratteristiche particolari UNI EN ISO 14021:2012, Etichette e dichiarazioni ambientali - Asserzioni ambientali auto- dichiarate (etichettatura ambientale di Tipo II) UNI EN ISO 14025:2010, Etichette e dichiarazioni ambientali – Dichiarazioni ambientali di Tipo III - Principi e procedure

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Progetto E13.21.E04.0, Materie plastiche - Cassette in polistirene espanso sinterizzato (EPS) per il trasporto e lo stoccaggio di prodotti ittici freschi - Dimensioni, requisiti e metodi di prova ISO 8302:1991, Thermal insulation -- Determination of steady-state thermal resistance and related properties -- Guarded hot plate apparatus

3 Termini e definizioni Ai fini della presente norma, si applicano le definizioni, i simboli e le abbreviazioni seguenti.

3.1 Definizioni generali

3.1.1 fondo: base del contenitore.

3.1.2 testata: le due parti laterali più corte del contenitore.

3.1.3 fiancata: le due parti laterali più lunghe del contenitore.

3.1.4 carico di prova: carico simulato utilizzato per riempire il contenitore in modo da simulare l'imballaggio pieno.

3.1.5 contenitori termici per il confezionamento e la distribuzione di alimenti deperibili: imballaggio che consente la spedizione con qualsiasi mezzo di trasporto idoneo di prodotti alimentari deperibili, quali prodotti caseari, prodotti surgelati e congelati, pasti per la ristorazione preparati in un centro e trasportati in un luogo diverso, in modo che sia assicurato il mantenimento della qualità igienico-sanitaria e sensoriale, preservando le caratteristiche organolettiche degli alimenti. 3.1.6 materia plastica espansa o materiale polimerico espanso: è costituita da una struttura cellulare ottenuta con un processo di espansione mediante l'impiego di un agente espandente; la materia plastica espansa ottenuta è caratterizzata da una massa volumica inferiore a quella della materia che l'ha originata e perciò più leggera.

3.1.7 resistenza termica equivalente del contenitore termico: rappresenta la capacità isolante del contenitore termico.

3.2 Definizioni delle dimensioni

Ogni manufatto è caratterizzato da:

- dimensioni di base; - dimensioni di altezza. 3.2.1 dimensioni di base

Si distinguono in:

- lunghezza esterna della fiancata tra i bordi più sporgenti; - larghezza esterna della testata tra i bordi più sporgenti.

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3.2.2 dimensioni altezze

Si distinguono in:

- altezza esterna relativa all'ingombro esterno del contenitore, identificato come l'altezza del contenitore completo e chiuso nel caso in cui il contenitore sia munito di coperchio; - altezza interna relativa alla parte effettivamente utilizzabile al fine del contenimento del prodotto. 3.3 Simboli Unità di misura H Altezza di sollevamento mm Req,i Resistenza termica equivalente del contenitore m2· K/W s Spessore di parete dell' imballo m λ Coefficiente di conducibilità termica W/(m·K) 3.4 Abbreviazioni

PE-E Polietilene espanso. PP-E Polipropilene espanso; termine preferito per EPP. PS-E Polistirene espanso sinterizzato; termine preferito per EPS. PET-E Polietilene tereftalato espanso.

4 Caratteristiche geometriche 4.1 Forma

La forma dei contenitori termici, pur essendo libera da concordare fra le parti, in base ai prodotti alimentari che saranno contenuti e trasportati, è costituita da un fondo, da fiancate e testate. I contenitori termici, oggetto della presente norma, possono essere dotati di coperchio e dispositivi accessori. 4.2 Sovrapponibilità I contenitori termici devono essere realizzati in modo tale da soddisfare le seguenti condizioni. 4.2.1 contenitori termici vuoti

I contenitori termici vuoti devono ridurre al minimo il volume durante il trasporto e lo stoccaggio degli stessi. 4.2.2 contenitori pieni

I contenitori termici possono essere realizzati per consentire un agevole impilamento dei singoli contenitori e al contempo ridurre al minimo il volume di ingombro. La verifica è effettuata con contenitori termici pieni e completi.

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4.3 Dimensioni

Le dimensioni (lunghezza, larghezza ed altezza) dei contenitori termici sono libere, da concordare tra le parti, in base ai prodotti alimentari che saranno contenuti e trasportati.

Si dichiarano le dimensioni interne e quelle esterne.

Nel caso i contenitori termici presentino delle sporgenze e delle rientranze (per esigenze combinate di idoneità all'incastro e/o sovrapponibilità), sono vincolanti soltanto le dimensioni esterne massime.

Per i contenitori termici con esigenze particolari di trasporto, possono essere considerate le dimensioni del Prospetto 1 che coincidono con quelle indicate nella UNI 6426.

Prospetto 1 - Dimensioni di imballi con esigenze particolari di trasporto

Lunghezza x larghezza esterna

mm Altezza esterna

mm

500x300 110

600x400 130

4.4 Tolleranze dimensionali

Sono ammesse le seguenti tolleranze dimensionali:

- per le dimensioni di base: ± 2 mm rispetto alla dimensione dichiarata;

- per le dimensioni di altezza: ± 2 mm rispetto alla dimensione dichiarata, purché la differenza tra le dimensioni dell'altezza misurata ai 4 angoli sia minore o uguale a 2mm.

5 Materiali 5.1 Generalità La materia plastica costituente gli imballaggi è nella forma espansa, rispondente a quanto stabilito dalla legislazione vigente riguardante le materie plastiche destinate a venire a contatto con i prodotti alimentari se richiesto e necessario per il contatto diretto. I materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con prodotti alimentari devono inoltre essere fabbricati conformemente alle disposizioni legislative vigenti [2][5]. 5.2 Materiali di impiego

I materiali impiegati per la realizzazione dei contenitori termici sono caratterizzati da un coefficiente di conduttività termica (λ) inferiore a 0,040 W/(mK), allo scopo di ridurre il flusso di calore attraverso l’involucro dello stesso.

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A titolo esemplificativo e non esaustivo, i contenitori termici oggetto della presente norma possono essere realizzati in polistirene espanso sinterizzato, polipropilene espanso, polietilene espanso. In funzione della tecnologia di trasformazione utilizzata, è possibile realizzare una finitura superficiale al fine di ottenere una maggior resistenza meccanica, un minor assorbimento all’acqua e una maggior igiene e facilità di pulizia. NOTA Per quanto riguarda l’impiego di polistirene espanso sinterizzato EPS è possibile realizzare contenitori in EPS con la “tecnica della cristallizzazione superficiale”. È possibile realizzare contenitori termici contenenti materiale riciclato. In tal caso deve essere dichiarato il contenuto di riciclato secondo quanto riportato al paragrafo 9.1. 5.3 Designazione dei materiali

Per facilitare la raccolta, il riciclo e il recupero dell’imballaggio post-uso, il materiale viene identificato con i simboli e le abbreviazioni conformemente alla UNI EN ISO 1043-1 e con i numeri identificativi riportati negli allegati alla decisione 1997/129/CE [3] che istituisce un sistema di identificazione per i materiali di imballaggio costituito da un codice alfanumerico per singolo materiale. Gli imballaggi realizzati con materiale polimerico espanso posso essere designati a titolo esemplificativo nel seguente modo:

- polistirene espanso sinterizzato: EPS – 6 - polipropilene espanso: EPP –5 - polietilene espanso: PE-E – 4 - polietilentereftalato: PET-E- 1

6 Massa

6.1 Massa dell’imballo

La massa del contenitore termico, espressa in chilogrammi, deve essere dichiarata dal fornitore con tolleranza di ± 5%

6.2 Massa del prodotto trasportabile

La quantità massima di prodotto trasportabile, espressa in chilogrammi, deve essere dichiarata dal fornitore.

7 Conducibilità termica del materiale e resistenza termica equivalente del contenitore termico

Il materiale con cui si realizza il contenitore termico deve possedere un valore di conducibilità termica λ inferiore a 0,040 W/(mK).

La conducibilità termica del materiale é misurata utilizzando la ISO 8302 e deve essere dichiarata dal produttore. Il valore di conducibilità termica dichiarato é espresso con tre cifre significative e deve essere arrotondato per eccesso al più vicino 0,001 W/(mK).

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Nel caso in cui le pareti del contenitore termico abbiano un ugual spessore, la “resistenza termica equivalente Req,i è calcolata secondo la seguente formula semplificata :

(1)

Se il contenitore termico è fabbricato con differenti spessori, nelle diverse parti (fondo, coperchio, pareti laterali…) la resistenza termica equivalente Req,i deve essere ponderata sulle superfici specifiche e calcolata con la seguente formula:

(2)

dove:

s1…s6 spessori delle differenti parti del contenitore termico [m] A1…A6 superfici delle parti specifiche del contenitore (fondo, pareti laterali, coperchio…)

valutate considerando le dimensioni esterne [m2] λ conducibilità termica del materiale [W/mK]

Nell' Appendice A sono riportati degli esempi di calcolo. 8 Mantenimento della temperatura all’interno del contenitore termico

Il contenitore termico è progettato per la primaria finalità di mantenere il prodotto imballato in condizioni adeguate garantendo una idonea temperatura interna per un tempo definito in base alla dimensione dell’imballaggio stesso, al materiale con cui è realizzato, al prodotto imballato e alle condizioni esterne di trasporto. La verifica del tempo di mantenimento nel limite fissato per la temperatura interna di progetto del contenitore termico può essere eseguita secondo il calcolo esemplificativo riportato in Appendice B o mediante prova sperimentale. 9 Aspetti ambientali della progettazione del contenitore termico

9.1 Contenuto di materiale riciclato e dichiarazione

I materiali possono contenere una percentuale di materiale riciclato in misura differente in funzione della tecnologia adottata per la fabbricazione, senza però pregiudicare le caratteristiche termiche (punto 7) e il livello di isolamento dello stesso. Il materiale da riciclo post-consumo nel caso di contatto alimentare diretto deve essere autorizzato in conformità alla legislazione vigente [4].

L’etichetta di accompagnamento deve riportare la dichiarazione della percentuale di riciclato contenuto nel prodotto (% in peso) in conformità al punto 7 "Specific requirements for selected claims" della UNI EN ISO 14021. 9.2 Dichiarazione ambientale del prodotto

Le caratteristiche ambientali del prodotto sono dichiarate in conformità alla norma UNI EN ISO 14025:2010 che stabilisce i principi e specifica le procedure per la realizzazione di etichette ecologiche di tipo III basate su parametri stabiliti, contenenti una quantificazione degli impatti

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ambientali dovuti all'intero ciclo di vita del prodotto, calcolati mediante un metodo di Life Cycle Assessment (LCA). 10 Campionamento per le prove

I campioni sono costituiti da contenitori termici tal quali. Il campione è costituito da 7 contenitori termici completi dello stesso tipo, prelevati da un medesimo lotto di produzione, accompagnati dai documenti tecnici. I contenitori termici destinati alle prove sono numerati in ordine progressivo e contraddistinti da numeri secondo lo schema indicato nel paragrafo 13, prospetto 2. Durante le prove i contenitori termici devono essere completi anche delle eventuali parti complementari, se queste concorrono alla loro resistenza. 11 Condizionamento

Durante le 24h che precedono immediatamente le prove indicate al punto 11, condizionare i contenitori termici in un ambiente a (23±2)°C e (50±5)% di umidità relativa. L'intervallo di tempo tra l'uscita dalla camera di condizionamento e l'inizio di ogni prova, non deve essere maggiore di 10 min. 12 Metodi di prova 12.1 Generalità

Ai fini della presente norma si applicano i seguenti metodi di prova 12.1.2 Carico di prova

Il carico di prova deve essere uniformemente distribuito e deve rappresentare più dell' 80% della capacità del contenitore termico stesso.

Il carico di prova è un carico simulato costituito da sacchetti contenenti un prodotto di densità apparente tale da riempire tutto il volume utile fino all'altezza interna, come definita nel punto 3.2.2, e da raggiungere una quantità massima di prodotto contenibili in kilogrammi. 12.1.3 Condizioni ambientali

Se non altrimenti specificato dal corrispondente metodo di prova, le prove devono essere effettuate alla temperatura di 23 ± (2 °C) secondo UNI EN ISO 291. 12.2 Assorbimento d' acqua del contenitore termico 12.2.1 Assorbimento d' acqua del contenitore termico dall’esterno: prova di assorbimento acqua per immersione La prova deve essere eseguita sugli imballaggi numerati 1, 2 e 3 mediante l'immersione in acqua distillata o di purezza equivalente, del contenitore termico completo, collegato ad una bilancia idrostatica con precisione al decimo di grammo.

Pesare il contenitore termico, con precisione di 0,1 g, in aria (massa m1). Immergere il contenitore

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termico, opportunamente trattenuto da una gabbietta o altro idoneo dispositivo e opportunamente zavorrato, e collegarlo alla bilancia idrostatica, mantenendone la parte superiore ad almeno 50 mm al di sopra del pelo dell'acqua in modo che l’imballo non si riempia di acqua.

Equilibrare la bilancia idrostatica e determinare la massa apparente m2.

Dopo 4 h dall'immersione, determinare la massa apparente m3.

L'assorbimento d'acqua, in per cento (m/m), si esprime con la formula:

% ∆me = . 100 (3)

12.2.2 Assorbimento d'acqua del contenitore termico dall’interno: prova di assorbimento acqua per riempimento

La prova deve essere eseguita sui contenitori termici numerati 3, 4 e 5 mediante riempimento con acqua distillata o di purezza equivalente, dell'imballaggio completo.

Pesare il contenitore termico completo e vuoto, con una bilancia con precisione al decimo di grammo (0,1 g), massa m1. Riempire l'imballaggio con acqua distillata o di purezza equivalente in modo che mantenendone la parte superiore ad almeno 50 mm al di sopra del pelo dell'acqua Equilibrare la bilancia idrostatica e determinare la massa apparente m2.

Dopo 4 h di riempimento, svuotare l’imballaggio e determinare la massa del contenitore termico m3. L'assorbimento interno d'acqua, in per cento (m/m), si esprime con la formula:

% ∆mi = .100 (4)

12.3 Prova di sovrapponibilità

La prova si effettua con tre contenitori termici dello stesso tipo sovrapposti, riempiti con un carico di prova, in modo da simulare il contenitore termico pieno.

Inclinare i tre contenitori termici di 30° rispetto al piano orizzontale e verificarne la stabilità.

12.4 Prova di resistenza a compressione

12.4.1 Principio

La prova consiste nel sottoporre tre contenitori termici, sovrapposti l’uno sull’altro, ad un determinato carico statico verticale e nel determinare il valore dello schiacciamento.

12.4.2 Apparechiatura

12.4.2.1 Pressa costituita da due piani paralleli, uno fisso e l'altro mobile guidato, aventi dimensioni maggiori di quelle della pianta del contenitore termico. Il piano mobile deve essere azionato da una forza assiale applicata perpendicolarmente ai piani stessi; tale forza deve poter raggiungere un valore di almeno 300 daN ed essere misurabile con precisione di ±1 daN.

12.4.2.2 Dispositivo capace di misurare la deformazione (schiacciamento) dei contenitori termici sottoposti a prova con precisione di ± 1 mm.

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12.4.3 Procedimento di compressione

Disporre tra i piatti della pressa, uno sull’altro, tre contenitori termici dello stesso tipo, preventivamente riempiti con un carico di prova in modo da simulare il contenitore termico pieno e comprimere la pila dei tre imballaggi con un carico di (50±1) [daN].

Misurare, con precisione di 1 mm, l’altezza della pila, che si assume come altezza iniziale.

Successivamente aumentare la compressione fino a raggiungere il valore di 300 [daN] e dopo aver mantenuto i tre contenitori termici in queste condizioni alla temperatura ambiente (11.1.3), misurare con precisione di 1 mm, sempre sotto carico, lo schiacciamento subito dalla pila di contenitori termici rispetto alla suddetta altezza. 12.5 Prova d'urto a caduta libera 12.5.1 Principio

La prova consiste nel lasciar cadere il contenitore termico da una altezza (H) di 800 mm su un piano di calcestruzzo liscio e orizzontale.

12.5.2 Apparecchiatura

Dispositivo atto a sollevare in contenitore termico in modo che l’altezza rispetto al piano rigido sia di 800 mm e provvisto di un organo di sospensione e di sgancio che possa mantenere il contenitore termico nella posizione rappresentata in Figura 1 e Figura 2 e poi farla cadere.

Nella caduta gli elementi di attacco all’organo di sospensione e di sgancio possono cadere insieme al contenitore termico. 12.5.3 Procedimento

La prova viene effettuata sottoponendo il contenitore termico a due cadute successive secondo la sequenza e le modalità sotto specificate, ognuna con una precisa posizione del contenitore termico in modo che l’urto nelle due cadute interessi differenti parti del contenitore termico.

Il contenitore termico viene sottoposto alla prova riempito con un carico simulato.

Nel caso in cui il contenitore termico da sottoporre a prova sia privo di coperchio, è necessario dotarlo di un coperchio temporaneo al fine di contenere il carico nel contenitore termico ed evitarne la fuoriuscita durante l’esecuzione della prova (per esempio si può ricorrere a un film flessibile opportunamente fissato sulla parte superiore). 12.5.3.1 Urto del fondo

Il contenitore termico è sollevato a 800 mm (H) in modo che la base si trovi in basso e in posizione orizzontale (Figura 1).

La prova valuta la resistenza del fondo del contenitore termico , il quale, una volta sganciato, viene fatto cadere in modo che urti con il suo fondo sul piano rigido sottostante. Legenda

1 organo di sospensione e di sgancio 2 imballaggio H altezza di sollevamento

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Figura 1 – Posizionamento per l'urto del fondo del contenitore termico

12.5.3.2 Urto della testata

Il contenitore termico contenente il carico di prova è posta a un’altezza (H) di 800 mm rispetto al piano di calcestruzzo liscio e orizzontale sul quale deve cadere.

Il contenitore termico è fatto cadere in modo tale che ad urtare sul piano sottostante sia la testata (lato corto), o eventualmente lo spigolo inferiore della parete laterale (Figura 2).

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Legenda 1 organo di sospensione e di sgancio 2 imballaggio H altezza di sollevamento Figura 2 - Posizionamento per l'urto della testata del contenitore termico

13 Caratteristiche dei contenitori termici 13.1 Caratteristiche ambientali

I requisiti delle caratteristiche ambientali sono indicati nel prospetto 2.

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Prospetto 2 - Caratteristiche ambientali Caratteristiche Requisiti Descrizione Riferimento

al punto del presente

documento

Riciclabilità del contenitore termico

Dichiarazione del fabbricate

I simboli identificativi dei polimeri sono nella UNI EN ISO 1043-1, i numeri

identificativi del polimeri sono indicati

5.2

Contenuto di riciclato nel contenitore termico

Dichiarazione del fabbricante della

percentuale (%) in peso

Etichetta di accompagnamento in conformità alla UNI EN ISO 14021

9.1

Dichiarazione ambientale del prodotto (facoltativo)

Dichiarazione in conformità alla UNI

EN ISO 14025

Etichetta di tipo III

9.2

13.2 Caratteristiche geometriche Quando sottoposti a prova secondo i metodi specificati, impiegando i campioni indicati, i contenitori termici devono avere caratteristiche geometriche conformi ai requisiti indicati nel prospetto 3

Prospetto 3 - Caratteristiche geometriche

Caratteristiche Requisiti Parametri di prova Campioni di prova

Riferimento ai metodi di

prova Altezza ± 2 rispetto al valore

nominale Metro lineare

Lunghezza ± 2 rispetto al valore nominale

Metro lineare

Larghezza ± 2 rispetto al valore nominale

Metro lineare

Sovrapponibilità

Le 3 cassette non devono scivolare l’una

rispetto all’altra, anche se inclinate di 30° rispetto il piano

orizzontale.

Tre cassette impilate e riempite con un carico di

prova, inclinate sino a 30° rispetto al piano

orizzontale

1, 2, 3 12.3

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13

13.3 Caratteristiche fisiche e meccaniche

Quando sottoposti a prova secondo i metodi specificati, impiegando i campioni indicati, i contenitori termici devono avere caratteristiche fisico-chimiche e meccaniche conformi ai requisiti indicati nel prospetto 4. Prospetto 4 Caratteristiche fisico-chimiche e meccaniche

Caratteristiche Requisiti Parametri di prova Campioni di prova

Riferimento ai metodi di prova

Materiale per contatto con alimenti

Dichiarazione di rispondenza alla

legislazione vigente a

Massa (m) del contenitore termico

Dichiarata dal fabbricate in Kg con una tolleranza

di ± 5 %

6.1

Massa del prodotto trasportabile

Dichiarata dal fabbricate in Kg

6.2

Conducibilità termica (λ)

λ≤ 0,040 W/(mK) Determinare λ con 3 cifre significative dopo la virgola e arrotondare per eccesso al più vicino 0,001 W(mK)

ISO 8302

Resistenza termica equivalente del contenitore termico (Req,i )

Req,i dichiarata dal

fabbricante

7

Mantenimento della temperatura all’interno

Tempo dichiarato in funzione della

temperatura limite interna

Definito sperimentalmente

o per calcolo b

Assorbimento di acqua dell'imballo dall’esterno

Incremento di massa ∆m ≤ 5 %

(Dichiarazione %)

Pesare , con precisione di 0.1 g, in aria

1, 2, 3 12.2.1

Assorbimento di acqua dell'imballo dall’interno

Incremento di massa ∆m ≤ 5 %

(Dichiarazione %)

Pesare , con precisione di 0,1 g, in aria

3, 4, 5 12.2.2

Sovrapponibilità

Le 3 cassette non devono scivolare l’una rispetto all’altra, anche se inclinate di 45° rispetto il piano orizzontale.

Tre cassette impilate e riempite con un carico di prova, inclinate sino a 45° rispetto al piano orizzontale

1, 2, 3 12.3

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14

Resistenza a compressione

Lo schiacciamento subito dalla pila delle tre cassette, nelle compressioni, non deve essere ≥ del 3% dell’altezza iniziale. In nessuna delle cassette si devono verificano deformazioni permanenti, rotture o inizi di rotture.00

Tre cassette impilate complete, piene (contenente carico simulato) Carico applicato: 50 – 300 [daN]

1, 2, 3

12.4

Prova d' urto a caduta libera

In nessuna delle due cadute si devono verificano rotture o inizi di rotture. Sono tollerate semplici deformazioni permanenti e localizzate.

Imballaggio completo, pieno e chiuso contenente carico simulato. Due cadute successive, ciascuna da 800 mm: Urto sul fondo della cassetta Urto sulla testata della cassetta

6,7

12.5

a Regolamento CE n° 2023/2006 e in particolare alle GMP (Good Manufacturing Practices) b Un esempio di metodologia di calcolo è definita nell' Appendice B. Possono essere impiegate tecniche di calcolo con elementi finiti per esigenze particolari

14 Resoconto di prova

II resoconto di prova deve contenere le indicazioni seguenti: — il riferimento della presente norma; — tutte le indicazioni necessarie per la completa identificazione del campione, comprendenti la

descrizione dei contenitori termici (forma e dimensioni), dei materiali costituenti (e ogni altra caratteristica particolare da specificare);

— i prodotti da imballare e la massa massima contenuta; — i risultati delle prove di cui al punto15; per ogni prova devono essere riportati i risultati ottenuti su ogni singolo contenitore termico ed il giudizio sul superamento della prova stessa; — il giudizio globale di rispondenza del campione alla presente norma; — la data della prova. 15 Designazione

I contenitori termici oggetto della presente norma devono riportare sulla superficie esterna la designazione contenente la norma UNI in oggetto, il materiale con cui il contenitore è realizzato e le dimensioni esterne. Esempio di designazione di un contenitore termico in EPS con dimensioni esterne di base di 600 mm x 400 mm ed altezza esterna di 130 mm:

UNI xxx – EPS 600 x 400 x 130 Facoltativamente può essere anche indicata la dicitura “CC” o “SC” per specificare rispettivamente, che il contenitore termico in oggetto è dotata di coperchio o è senza coperchio.

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15

16 Etichetta

I contenitori termici devono essere accompagnati da un’etichetta contenente le seguenti informazioni:

- denominazione della ditta produttrice; - quantità massima in kilogrammi della merce trasportabile; - designazione secondo paragrafo 17; - conducibilità termica del materiale con cui è realizzato il contenitore termico; - resistenza termica equivalente dell’imballo; - tempo (t) di mantenimento della temperatura (T) con condizioni al contorno fissate (cibo

caldo, cibo freddo…); - marchio relativo all'idoneità al contatto con alimenti (secondo legislazione vigente), se

necessario; - peso in grammi del contenitore termico; - riciclabilità del materiale con cui è realizzato il contenitore termico con corrispondente

numero identificativo - % contenuto di riciclato (se pertinente).

Esempio di etichetta

Contenitore termico in EPS per ………… Ditta EPS IMBALLI – EPS imballo UNI xxxx ‐ EPS 600 x 400 x 130 

λ = 0,035 W/mk Req = …. 

Idoneità contatto alimentare (eventuale) …. 

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16

APPENDICE A Esempio di calcolo della resistenza termica equivalente di un contenitore termico (Informativa) Caso a: con spessore pareti uguale Si considera una scatola per l’imballo di prodotti caseari realizzata in polistirene espanso sinterizzato (EPS) avente le seguenti dimensioni: (270 x 174) mm e 200 mm di altezza, con spessore di parete 15 mm. Valore di conducibilità termica dell’EPS: λEPS= 0,036 W/mK Applicando la formula (2) , la resistenza termica equivalente risulta:

Req,i = 0,417 m2K/W Caso b: imballo con diversi spessori di parete Si considera una scatola per l’imballo di prodotti caseari realizzata in polistirene espanso sinterizzato (EPS) avente le seguenti dimensioni: (270 x 174) mm e 200 mm di altezza, con spessore di parete 15 mm tranne che per il fondo-base dell’imballo che possiede uno spessore di 30 mm. Valore di conducibilità termica dell’EPS: λEPS= 0,036 W/mK Applicando la formula secondo il paragrafo (2), la resistenza termica equivalente risulta: Req,i = 0,489 m2K/W

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17

APPENDICE B - Calcolo semplificato del tempo di mantenimento del contenitore termico nel limite della temperatura idonea

(informativa) Conoscendo le condizioni di temperatura di trasporto e di immagazzinamento e il valore di conducibilità termica, caratteristico del materiale impiegato, è possibile effettuare un dimensionamento del contenitore termico termoisolante. Un’analisi analitica semplificata del fenomeno dell’isolamento termico di un contenitore termico considerando le condizioni iniziali, le caratteristiche termiche del contenitore stesso e del prodotto contenuto, conduce alla seguente formula per la determinazione del tempo di variazione (decadimento o innalzamento) della temperatura all'interno del contenitore termico:

fma

imavv TT

TT

A

s

cmt

ln

6,3

1

dove: t è in ore (h)

1

= 0,5

W

Km2

Simbolo Definizione della grandezza Unità di misura

A Superficie interna di passaggio del calore m2

cv Calore specifico della merce spedita (KJ)/(Kg•K)

mv Massa prodotto imballato Kg

t Tempo di isolamento termico h

Ta Temperatura ambiente media

K

Tim Temperatura della merce imballata all’inizio del tempo di isolamento termico

°C

Tfm Temperatura della merce imballata alla fine del tempo di isolamento termico (temperatura massima ammissibile del prodotto contenuto)

K

s Spessore delle pareti del contenitore termico (calcolato come media pesata in funzione delle superfici)

m

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18

α Coefficiente liminare W / (m2 K)

1/α Resistività termica su entrambe le pareti del contenitore termico

(m2 K)/W

λ Conducibilità termica dell’espanso W/(mK)

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Bibliografia [1] UNI 11579:2015 "Materie plastiche - Cassette di polistirene espanso sinterizzato (EPS) per il trasporto e lo stoccaggio di prodotti ittici freschi - Dimensioni, requisiti e metodi di prova" [2] Regolamento CE) N. 2023/2006 della Commissione del 22 dicembre 2006 sulle buone pratiche di fabbricazione dei materiali e degli oggetti destinati a venire a contatto con prodotti alimentari (Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L 384 del 29.12.2006, pag. 75) [3] Decisione della Commissione del 28 gennaio 1997 che istituisce un sistema di identificazione per i materiali di imballaggio ai sensi della direttiva 94/62/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (97/ 129/CE) (GU N. L 50/28 - 20 . 2. 97) [4] Regolamento CE N. 282/2008 della Commissione del 27 marzo 2008 relativo ai materiali e agli oggetti di plastica riciclata destinati al contatto con gli alimenti e che modifica il regolamento CE n. 2023/2006” (Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L86 del 28 marzo 2008) [5] Reg. (UE) n. 10/2011 della Commissione del 14 gennaio 2011 riguardante i materiali e gli oggetti di materia plastica destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari (PIM - Plastic Implementation Measures)

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