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Ad Alberto e Paoloindimenticabili compagni di avventura

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22 - 25 / 10GIAMPIEROINGRASSIAGIULIAOTTONELLOCABARETSAVERIOMARCONI

01 / 11fuori abbonamento

IN MEMORIAMPASOLINIMAANTONIO LATELLA

5 - 8 / 11CLAUDIOBISIOFATHER AND SONGIORGIOGALLIONE

10 - 13 / 12 LUCADE FILIPPONON TI PAGOEDUARDODE FILIPPO

7 - 10 / 01 LUCAZINGARETTITHE PRIDE

4 - 7 / 02 NANCYBRILLILA BISBETICA DOMATAWILLIAMSHAKESPEARECRISTINAPEZZOLI

10 - 13 / 03 SABRINAFERILLIMAURIZIOMICHELIPINOQUARTULLOSIGNORI...LE PATÉ DE LA MAISON!

31 / 03& 1 - 3 / 04LUIGILO CASCIOQUESTA SERASI RECITA A SOGGETTOLUIGIPIRANDELLOFEDERICOTIEZZI

21&22 / 11 22 fuori abbonamento

STOMP

05 / 12COMPAGNIA JUNIOR BALLETTO DI TOSCANAROMEO E GIULIETTADAVIDE BOMBANA

03 / 01fuori abbonamento

BALLETTO DEL SUD IL LAGO DEI CIGNI

20 / 02ATERBALLETTO TEMPESTA/ THE SPIRITSE-INKUPPER-EAST-SIDE

16 /04MM CONTEMPORARYDANCE COMPANYLA SAGRA DELLA PRIMAVERA BOLERO

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Oltre la Scena

Come nasce un’opera? Quale lavoro affronta la compagnia per portare in scena uno spettacolo? Per il secondo anno consecutivo torna Oltre la Scena, ciclo di incontri con le compagnie protagoniste del Teatro Rossini di Pesaro e momenti di approfondimento su testi e personaggi che hanno ispirato i registi presenti nella stagione di Prosa. Gli appuntamenti in calendario arricchiscono la proposta culturale del teatro e della città, invitata a partecipare per conoscere meglio il fascino della grande macchina dello spettacolo. calendarioL’appuntamento con Oltre la Scena è a teatro in occasione della terza replica di spettacolo sabato alle ore 18, nella Sala della Repubblica.

24 OTTOBRE CABARET

7 NOVEMBRE FATHER AND SON

12 DICEMBRENON TI PAGO

9 GENNAIOTHE PRIDE

6 FEBBRAIOLA BISBETICA DOMATA

12 MARZO SIGNORI… LE PATÉ DE LA MAISON!

2 APRILE QUESTA SERA SI RECITA A SOGGETTO

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Stop! Visioni intorno alla danzaStop! Visioni intorno alla danza è un ciclo di brevi incontri che accompagna alcuni spettacoli di danza. Ogni incontro è un invito rivolto allo spettatore perché possa fermarsi, manifestare i propri dubbi o semplicemente lasciarsi guidare tra le sfumature dello spettacolo appena visto, imparando a riconoscere nelle infinite possibilità di un corpo in movimento, le storie, i personaggi e i sentimenti che la creatività del coreografo ha immaginato.

Stop! Visioni intorno alla danza propone alcune pillole di approfondimento con esperti del settore come Silvia Poletti, giornalista, critico e studiosa di danza che, al termine degli spettacoli, mette a disposizione del pubblico la propria competenza per rendere la serata ancora più affascinante.

calendario

05 DICEMBRE dopo lo spettacolo ROMEO E GIULIETTADI COMPAGNIA JUNIOR BALLETTO DI TOSCANA 20 FEBBRAIO dopo lo spettacolo TEMPESTA/THE SPIRITS E-INK UPPER-EAST-SIDECON ATERBALLETTO

16 APRILE dopo lo spettacolo LA SAGRA DELLA PRIMAVERA BOLERO DI MM CONTEMPORARY DANCE COMPANY

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22 - 25 / 10 CABARET

direzione musicale Riccardo Di Paola disegno luci Valerio Tiberi disegno fonico Enrico Porcelli produzione esecutiva Michele Renzullo produzione Compagnia della Rancia

foto Iwan Palombi

testoJoe Masteroffbasato sulla commedia di John Van Druten e sui racconti di Christopher IsherwoodmusicheJohn Kander liriche Fred Ebbtraduzione Michele Renzulloadattamento e regia Saverio Marconi

e con Ilaria SussNadia ScheraniMarta BelloniAndrea VerziccoGianluca Pillascene Gabriele MoreschiSaverio Marconicostumi Carla Accorambonicoreografie Gillian Bruce supervisione musicale Marco Iacomelli

interpreti e personaggiGiampiero IngrassiaMaestro di CerimonieGiulia Ottonello Sally Bowles Mauro Simone CliffAltea Russo Fräulein SchneiderMichele Renzullo Herr SchultzValentina GullaceFräulein KostAlessandro Di Giulio Ernst Ludwig

Cabaret, un titolo famosissimo grazie all’omonimo film del 1972 che consacrò Liza Minnelli come un’autentica star e icona del film musicale. Numerose sono state le edizioni del musical in tutto il mondo, tra cui, negli ultimi anni, è memorabile la versione di Sam Mendes, incredibile successo alle Folies Bergère di Parigi e allo Studio 54 di New York. Il testo di Joe Masteroff, basato sulla commedia di John Van Druten e sui racconti di Christopher Isherwood,con le musiche di John Kander e le liriche di Fred Ebb, è un classico del teatro musicale e vanta una colonna sonora straordinaria, a diritto entrata nel patrimonio dei musical grazie a brani intramontabili come Mein Herr, Money Money, Maybe This Time (Questa volta) e Life is a cabaret (La vita è un cabaret), interpretati in questa nuova edizione dalla strepitosa voce di Giulia Ottonello. Nella Berlino dei primi anni Trenta, prima dell’ascesa del III Reich, il giovane romanziere americano Cliff (Mauro Simone) è a Berlino in cerca di ispirazione e, nel trasgressivo Kit Kat Klub, incontra Sally Bowles (Giulia Ottonello) e tra i due inizia una relazione tempestosa. Sullo sfondo dell’avvento del nazismo, si intrecciano le storie di altri personaggi (Altea Russo/Fräulein Schneider, Michele Renzullo/Herr Schultz, Valentina Gullace/Fräulein Kost). Neanche l’ambiguoe stravagante Maestro di Cerimonie del Kit Kat Klub - nel ruolo Giampiero Ingrassia - riuscirà a far dimenticare al pubblico che sulla Germania, e sulle loro vite, sta per abbattersi la furia hitleriana.

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MA è un lavoro ispirato alla figura della madre nell’opera di Pier Paolo Pasolini. Il pluripremiato regista Antonio Latella, partendo dalla prima sillaba della parola mamma, ci guida in un percorso all’interno dell’opera di uno dei massimi poeti del ‘900, seguendo un filo conduttore che ha al suo centro quella forza generatrice, procreatrice di parole come di uomini, di pensiero come di gesti artistici. Attraverso la figura di Pasolini, in tutte le sue complessità, la Madre diventa anche una Madre-Scrittura, dove il pozzo inesauribile è il pensiero e l’arma nella battaglia della vita è la parola.

In tutte le sue vittorie e sconfitte accanto all’uomo Pier Paolo Pasolini, c’è sempre la madre. Nel suo cinema la madre diventa uno dei perni attorno a cui tutto ruota. Sguardi e sorrisi spezzati delle madri scelte come icone assolute di un’Italia che sa che tutto sarà irrecuperabile. Quegli sguardi potenti e violentati da un dolore ancestrale. Tutta la sua letteratura e il suo teatro sono pervasi dalla presenza di quella madre che lo ha accompagnato nella fuga dalla banalità coatta del vivere quotidiano. Sarà proprio la madre del Poeta la Maria straziata dal dolore sotto la croce di Gesù, nel film Il Vangelo secondo Matteo. Ma ogni volta la MA diventa altro. Per una madre che piange un figlio, un Gesù dei poveri, un operaio, un pittore, un poeta, un re Edipo, per una città che accoglie i reietti, per un paese che scaccia gli intellettuali, per una nazione troppo cattolica per non essere ipocritamente di destra fino in fondo, tutto è madre e si fa madre. Attraverso le parole, le immagini, il nostro tentativo è quello di tracciare una possibile unica madre, con quel MA necessario a mettere un dubbio: madre sì, ma.... Antonio Latelladrammaturgia

Linda Dalisicon Candida Nieriregia Antonio Latella

scene Giuseppe Stellatocostumi Graziella Pepemusiche Franco Visioliluci Simone De Angelisassistente alla regia Francesca Giolivo

produzione stabilemobile compagnia Antonio Latellacoproduzione Festival delle Colline Torinesiin collaborazione con Centrale Fies, NESTfoto Brunella Giolivo

CHIESA DELL’ANNUNZIATA

01 / 11 fuori abbonamento IN MEMORIAMPASOLINI MA omaggio a Pier Paolo Pasolini

a quarant'anni dalla scomparsaper l'occasione, per gentile concessione dell'autore saranno esposte alcune fotografie di Pasolini di MARIO DONDERO

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5 - 8 / 11 FATHER AND SONispirato a Gli Sdraiati e Breviario comico di Michele Serra

con Claudio Bisio e con i musicisti Laura Masotto violino Marco Bianchi chitarra

regia Giorgio Gallione scene e costumi Guido Fiorato musiche Paolo Silvestri

luci Aldo Mantovaniproduzione Teatro dell’Archivolto

foto Bepi Caroli

Father and son racconta il rapporto padre/figlio radiografato senza pudori e con un linguaggio in continua oscillazione tra l'ironico e il doloroso, tra il comico e il tragico. Il testo, una riflessione sul nostro tempo inceppato e sul futuro dei nostri figli, sui concetti – entrambi consumatissimi – di libertà e di autorità, rivela in filigrana una società spaesata e in metamorfosi, ridicola e zoppa, verbosa e inadeguata. Una società di “dopo-padri”, educatori inconcludenti e nevrotici, e di figli che preferiscono nascondersi nelle proprie felpe, sprofondare nei propri divani, circondati e protetti dalle loro protesi tecnologiche, rifiutando o disprezzando il confronto.

Da questa assenza di rapporto nasce un racconto beffardo e tenerissimo, un monologo interiore (ovviamente del padre, verboso e invadente quanto il figlio è muto e assente) a tratti spudoratamente sincero. La forza satirica di Serra si alterna a momenti lirici e struggenti, con la musica in continuo dialogo con le parole. La società dalla quale i ragazzi si defilano è disegnata con spietatezza e cinismo: ogni volta che la evoca, il padre si rende conto di offrire al figlio un ulteriore alibi per la fuga.

Una società ritorta su se stessa, ormai quasi deforme, dove si organizza il primo Raduno Nazionale degli Evasori Fiscali, si medita di sostituire al Porcellum il ben più efferato Sputum, dove non è chiaro se i vecchi lavorano come ossessi pur di non cedere il passo ai giovani o se i giovani si sdraiano perché è più confortevole che i vecchi provvedano a loro.In Father and son inventiva sfrenata, comicità, brutalità, moralità sono gli ingredienti di un irresistibile soliloquio che permettono a Claudio Bisio di confrontarsi con un testo di grande forza emotiva e teatrale, comica ed etica al tempo stesso.

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Pura magia da palcoscenico, ballerete sulle vostre poltrone! “The Sunday Telegraph”

Brillante e molto divertente: il teatro al massimo della sua seduzione. “New York Times”

21 & 22 / 11 22 fuori abbonamento STOMP

Nata nel 1991 a Brighton dalla creatività di Luke Cresswell e Steve McNicholas, l’irresistibile esperienza di Stomp sta per compiere 25 anni di successo nei più importanti festival e teatri del mondo, da Broadway a Parigi, da Los Angeles a Tokyo, in oltre 40 paesi e con cinque formazioni internazionali fisse.

Senza trama, personaggi né parole, Stomp mette in scena il suono del nostro tempo, traducendo in una sinfonia intensa e ritmica i rumori e le sonorità della civiltà urbana contemporanea. Con strofinii, battiti e percussioni di ogni tipo, i formidabili ballerini-percussionisti-attori-acrobati danno voce ai più “volgari”, banali e comuni oggetti della vita quotidiana: bidoni della spazzatura, pneumatici, lavandini, scope, spazzoloni, riciclandoli a uso della scelta, in un “delirio” artistico di ironia travolgente. Stomp trova la bellezza e la sua essenza nella realtà quotidiana in cui viviamo. Trasforma scope in strumenti, battiti di mani in una conversazione, bidoni della spazzatura in percussioni; il disordine della vita urbana diventa fonte di stupore e ritmo contagioso. Sfidando continuamente ogni convenzione sui confini di genere, Stomp è danza, teatro e musica insieme. È un elettrizzante evento rock, un anomalo concerto sinfonico in stile “videoclip”: senso rapido del tempo, visualizzazione della musica, vortice ritmico nella scansione delle immagini.

Stomp è circo, rito tribale, cultura “pop” del rumore che si fondono in un’opera metropolitana. È una maestosa coreografia urbana che possiede la furia ritmica e sensuale del flamenco e la precisione del gioco percussivo del tip-tap. È l’umorismo del cinema muto dato in prestito alla Pop Art. È comunicazione forte, diretta, capace di coinvolgere ed entusiasmare il pubblico di ogni lingua, cultura, generazione. È sfida ecologica allo spreco urbano. È trasgressione heavy metal e satira antinquinamento. È la violenza e l’intensità del ritmo che muove il mondo del Duemila. La loro missione? Liberare, attraverso il ritmo, i suoni più comuni e per questo più sconosciuti dell’epoca contemporanea.

produzione Stomp Productions & Glynis Henderson Productions

in collaborazione conTerry Chegia

esclusiva regionale

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Romeo e Giulietta è il balletto che ho danzato con più frequenza nella mia carriera di ballerino impersonando i ruoli di Romeo e Mercuzio innumerevoli volte in diverse versioni coreografiche. Il capolavoro di Prokofiev, lacerante nella sua tragicità, mi sta a cuore forse più di ogni altro balletto. Personalmente trovo che la vicenda di Romeo e Giulietta sia di grande attualità oggi più che mai. L’intolleranza, la violenza, gli odi atavici, gli scontri tra faide ed etnie diverse hanno raggiunto oggi un grado di tensione come forse mai in passato. La vera tragedia di Romeo e Giulietta rimane la sconfitta dell’amore, al suo stadio più puro, davanti alla cecità e alla barbarie dell’odio razziale, del conflitto di ideologie e religioni. Il dramma si snoda e si sviluppa sino alla sua catarsi tra giovani, anzi giovanissimi, la cui purezza di passioni e sentimenti mai arriverà a intorpidirsi a contatto con il lacerante corrosivo bisogno di supremazia e potere del mondo adulto. Per questo ho accettato la proposta di Cristina Bozzolini di creare il mio primo Romeo e Giulietta per i giovanissimi e talentuosi danzatori del Balletto di Toscana in una versione “da camera“ focalizzando e comprimendo il dramma sull’impulso vitale e veemente che solo l’amore e la passione giovanili possono avere. Davide Bombana

Partito nel 2002 come spin off dell'attività didattica dell'omonima Scuola, ben presto lo Junior Balletto di Toscana è diventato una realtà artistica analoga a celebrate esperienze internazionali come l' NDT2. Formato da giovani la cui età va dai 16 ai 21 anni l'ensemble diretto da Cristina Bozzolini si è immediatamente imposto per il riconoscibile piglio con cui affronta palcoscenici sempre più prestigiosi nazionali e internazionali, e soprattutto i diversi stili coreografici cui viene sollecitato. Ed è proprio l'apertura a diversi autori ed esperimenti coreografici - sulla stregua dell'antico BdT - con un occhio privilegiato alla scena italiana e una progettualità capace di osare che rende ancor più interessante il progetto artistico dello Junior Balletto di Toscana e di fatto ne fa una duplice fondamentale palestra per testare nuovi autori e interpreti della più giovane generazione.

direzione artistica Cristina Bozzolinimusica Sergej Prokofiev

drammaturgia e coreografia Davide Bombana

luci Carlo Cerri costumi Santi Rinciari

05 / 12 COMPAGNIA JUNIOR BALLETTO DI TOSCANA ROMEO E GIULIETTA + masterclass gratuita per gli allievi scuole di danza della città

prima assoluta

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10 - 13 / 12 NON TI PAGOdi Eduardo De Filippointerpretato e diretto da Luca De Filippo

Massimo De Matteo Mario BertoliniPaola Fulciniti Erminia, sua ziaAndrea Cioffi Vittorio FrungilloFederica Altamura Luigina FrungilloPaola Fulciniti Carmela, popolanaGianni Cannavacciuolo Don Raffaele ConsoleGiovanni Allocca Lorenzo Strummillo avvocato

interpreti e personaggiLuca De Filippo Ferdinando QuagliuoloCarolina Rosi Concetta, sua moglieCarmen Annibale Stella, loro figliaNicola Di Pinto Aglietiello, uomo di fatica di casa QuagliuoloViola Forestiero Margherita, cameriera

scene Gianmaurizio Fercionicostumi Silvia Polidorimusiche Nicola Piovaniluci Stefano Stacchiniproduzione ElledieffeLa Compagnia di Teatro di Luca De Filippo

Continuando il lavoro di approfondimento sulla drammaturgia di Eduardo, la Compagnia di Teatro di Luca De Filippo propone Non ti pago, commedia tra le più brillanti del repertorio eduardiano che lo stesso grande drammaturgo napoletano ha definito “una commedia molto comica che secondo me è la più tragica che io abbia mai scritto”. La commedia parla di sogni, vincite al lotto, superstizioni e credenze popolari di un’umanità dolente e sfaccendata che nella cruda realtà quotidiana fatta di paure, angosce e miseria non rinuncia alla speranza, all’illusione, all’ingenua attesa di un colpo di fortuna che determini un futuro migliore.

Il protagonista Ferdinando Quagliuolo è personaggio ambiguo e surreale che vive tra sogno e realtà. Gestore di un botteghino del lotto a Napoli è un accanito giocatore eccezionalmente sfortunato. Al contrario un suo impiegato Mario Bertolini, suo futuro genero, interpretando i sogni, colleziona vincite su vincite e addirittura un giorno gli capita di vincere una ricca quaterna di quattro milioni delle vecchie lire datagli in sogno proprio dal defunto padre del suo datore di lavoro. Accecato da una feroce invidia Don Ferdinando si rifiuta di pagargli la vincita e rivendica il diritto di incassare la somma per sé. Egli sostiene che lo spirito di suo padre avrebbe commesso un involontario scambio di persona recandosi per errore nella vecchia abitazione della famiglia Quagliuolo dove ora risiede il giovane Bertolini. La commedia si sviluppa intorno ai vari tentativi di Ferdinando di appropriarsi del biglietto vincente con esasperate contese, dispute surreali e grottesche maledizioni.

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03 / 01 fuori abbonamento BALLETTO DEL SUDIL LAGO DEI CIGNIballetto in due atticoreografia Fredy Franzutti

musica Pëtr Il'ic Cajkovskij

scene Francesco Palma

Tra i capolavori di Cajkovskij, Il lago dei cigni ha sempre riscosso enorme successo popolare e risulta essere il più affascinante non solo per i significati reconditi ma anche per la calda atmosfera romantica e per la poesia del tema d'amore. Esercita un fascino durevole perché incarna la romantica aspirazione verso un ideale irraggiungibile. La leggenda della donna-cigno, emblematica e seducente, ci riporta al complesso di miti e leggende riguardanti le metamorfosi di un essere umano in animale. Fredy Franzutti, uno dei coreografi più apprezzati nel panorama nazionale, ambienta il suo Lago dei cigni nella Baviera "fin de siècle" di Ludovico II che proprio negli anni della composizione fu dichiarato pazzo e deposto. Citazione diretta nella bella scenografia dipinta che rappresenta il favoloso castello di Neuschwanstein. Il clima romantico che si respira dall'inizio alla fine dell'accattivante balletto proviene da tutto un filone della letteratura mitteleuropea che Franzutti fa propria con citazioni qua e là disseminate nella drammaturgia del balletto.

I tre grandi balletti di Cajkovskij sono delle autentiche confessioni, delle sincere esposizioni dei risultati di una ricerca personale, e io sentivo che la magia di Rothbart è così potente perché agisce su un terreno comune a tutti noi. Non è infatti a irreali incantesimi, ma ad alcuni dei suoi plausibili incanti che, credo, noi tutti abbiamo ceduto almeno una volta nella nostra vita. Qui l'incantesimo è l'amore per una giovane fanciulla nelle sue due incarnazioni tipicamente romantiche (bellezza medusea e purissimo angelo vessato). Il finale è una vox media, scena ambigua tra lieto fine e catastrofe: chi può infatti dimostrare che il cedere alla bellezza dell'arte (la protagonista femminile) sia una fuga dalle responsabilità del mondo reale? O è forse il mondo della quotidianità a essere profondamente ipocrita? In altri termini, la questione diventa: l'arte, con le sue bellezze, è un filtro narcotico e stupefacente o è la verità? Fredy Franzutti

foto Francesco Sciolti

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The Pride è un testo enigmatico costruito magnificamente: due storie si svolgono in periodi di tempo lontani tra loro, il 1958 e il 2015. Londra 1958. È una serata speciale. Sylvia, una ex attrice reduce da un esaurimento nervoso, sta lavorando alle illustrazioni del libro di Oliver, uno scrittore per ragazzi. Non vede l’ora di presentarlo al marito Philip e quella sera, finalmente, usciranno a cena insieme. Londra 2015. È una serata da incubo. Oliver, un giornalista gay, ha appena rotto con Philip, un fotoreporter con il quale ha avuto una storia di due anni. Sylvia, amica di entrambi, cercherà di indagare i motivi per cui Oliver sta cercando di sabotare una relazione importante come quella che ha con Philip.

Le due storie, interpretate dagli stessi attori, procedono a scene alterne. A prima vista, sembrano non avere nulla in comune, a parte i nomi dei personaggi. Ma via via che ci si inoltra nelle due vicende, si scoprono echi, rimandi, problematiche che invece hanno molto in comune. The Pride esplora temi come il destino, l’amore, la fedeltà e il perdono. Pone la grande questione della nostra identità e delle scelte che determinano il nostro io più profondo. Perché nella vita, tutti prima o poi, etero e gay, ci troviamo ad affrontare lo stesso dilemma: scoprire chi siamo veramente, cosa veramente vogliamo dalla vita e rispondere all’interrogativo se saremo capaci di raggiungerlo. Se saremo capaci di guardarci allo specchio ed essere almeno contenti di quello che vediamo. Philip, Oliver e Sylvia stanno lottando tutti per quella che sperano sarà una vita più facile.

di Alexi Kaye Campbelltraduzione Monica Capuaniinterpretato e diretto da Luca Zingaretti

interpreti e personaggi [in ordine di apparizione]Maurizio LombardiOliverLuca Zingaretti Philip

Valeria Milillo SylviaAlex Cendron L'uomo Peteril dottore

scene Andrè Benaimcostumi Chiara Ferrantiniluci Pasquale Marimusiche Arturo Annecchinoproduzione Zocotoco

7 – 10 / 01 THE PRIDE

esclusiva regionale

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4 - 7 / 02 LA BISBETICA DOMATAdi William Shakespearetraduzione e drammaturgia Stefania Bertola

interpreti e personaggiNancy Brilli CaterinaMatteo Cremon PetruccioFederico Pacifici GremioGianluigi Igi Meggiorin GrumioGennaro Di Biase Ortensio

Anna Vinci VedovaDario Merlini TranioBrenda Lodigiani BiancaStefano Annoni Lucenzioe nel ruolo del Dr. Jolly Valerio Santoro

regia Cristina Pezzoliscenografia Giacomo Andricocostumi Nicoletta Ercolerealizzati da Sartoria Tirelliluci Massimo Consolimusiche Alessandro Nidiproduzione La Pirandelliana

foto Federico Riva

Un classico senza tempo, ineguagliato capolavoro di William Shakespeare, in una rappresentazione colorata da elementi popolari ed echi della commedia dell’arte. Attraverso il gioco metateatrale la chiave registica sostituisce allo Sly di Shakespeare tutta la compagnia facendola diventare il gruppo di attori che mette in scena La bisbetica domata. Tutta la vicenda è arricchita da una verve comica che guida in modo parallelo i destini degli attori della compagnia e dei personaggi della commedia, divertente, ricca di colpi di scena e che, col sorriso, porta a riflettere sui rapporti uomo-donna. Senza tradire il testo originale di Shakespeare si dà vita a una rivisitazione capace di restituire la contemporaneità di questo autore senza tempo.

La vicenda ha per protagonisti una serie di personaggi che si districano in un frizzante crogiuolo di equivoci e travestimenti. Ben nota per il suo carattere intrattabile, Caterina fatica a trovare pretendenti e quindi marito, a differenza della sorella minore Bianca, apparentemente dolce e mansueta, bramata da Gremio e Ortensio. Il padre delle ragazze, il nobile e avido Battista, decide dunque che nessun uomo avrà la più giovane finché la primogenita non si sarà accasata. Così gli zelanti corteggiatori fanno combutta e convincono il veronese Petruccio a chiedere in moglie Caterina incoraggiandolo con la prospettiva della dote. La storia narra una serie di trattative al rialzo che mostrano quanto il padre delle ragazze veda in loro poco più che un fattore di guadagno.

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20 / 02ATERBALLETTOTEMPESTA/THE SPIRITSE-INK UPPER-EAST-SIDE + masterclass gratuita per gli allievi scuole di danza della città

Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto direttore generale Giovanni Ottolinidirettore artistico Cristina Bozzolini

foto Alfredo Anceschi

Tempesta/The Spirits

coreografia/ideazione costumi Cristina Rizzomusiche di autori variinterpreti sei danzatoriconsulenza sonora e mixage Spartaco Cortesiluci Carlo Cerrirealizzazione costumi Sartoria Aterballetto

E-ink [1999-2015]

uno spettacolo di mk riallestito per RIC.CI da Aterballettodirezione Cristina Bozzolinicoreografia, luci e costumi Michele Di Stefano interpreti Damiano ArtalePhilippe Kratz

Aterballetto è la principale compagnia di produzione e distribuzione di spettacoli di danza in Italia e prima realtà stabile di balletto al di fuori delle Fondazioni liriche. Nata nel 1979 e formata da danzatori solisti in grado di affrontare tutti gli stili, la compagnia gode di ampi riconoscimenti anche in campo internazionale.

La tempesta si è conclusa, possiamo archiviare l’oscuro terreno dell’usurpazione e l’illusione del dominio, a noi rimane la possibilità di una riconciliazione, di un luogo potente della relazione. Tempesta/The Spirits è un balletto a tre coppie che formano un gruppo, una specie di tribù che nel suo gioco coreografico articola una danza fatta di ingaggi subitanei, di abitazioni epidermiche e di corpi volatili agganciati in una continua e reciproca torsione di uno nell’altro.

E-ink nasce dalla curiosità per le modalità di trasmissione dei messaggi oracolari e divinatori che, pur essendo formalmente precisi, sono il prodotto di una destabilizzazione. Michele Di Stefano 1999. Mentre ricostruivamo il lavoro per Aterballetto, a distanza di più di quindici anni, è stato soprattutto il corpo a ritrovare l’esattezza di quella scrittura, a rimettere in connessione tutti i particolari scollegati tra di loro per farli ridiventare organici nella loro misteriosa iconografia. Quel che abbiamo chiesto ai due nuovi interpreti è stato soprattutto una fiducia incondizionata nei confronti di questo sistema irriconoscibile, per produrre fisicamente un ritmo non necessariamente identico a quello originario ma capace di ricreare la stessa assoluta arbitraria autorevolezza di cui il lavoro è fatto. Michele Di Stefano 2015

La matematica della “frase” coreografica, la sua collocazione all’interno di un sistema, la sua riproducibilità nel tempo e le conseguenze che essa produce sono il punto di partenza di Upper-East-Side. Dalla grammatica alla geografia, l’informazione viaggia per creare un impatto linguistico nello spazio, in un continuo desiderio di scambio, per far vivere la danza come una condizione ambientale, esplorativa.

musica Paolo Sinigaglia realizzazione costumi Sartoria AterballettoFrancesca Messoriproduzione 2015 mk, Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto Fabbrica Europa

riallestimento 2015 a cura di Biagio Caravano e Michele Di Stefanonell'ambito del progetto RIC.CI / Reconstruction Italian Contemporary ChoreographyAnni Ottanta-Novanta ideazione e direzione artistica Marinella Guatteriniproduzione 1999 mk/Festival Teatri 90/Ref.

Upper-East-Side

coreografia Michele Di Stefanomusica Lorenzo Bianchi Hoeschinterpreti nove danzatoriluci Carlo Cerri

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10 - 13 / 03 SIGNORI... LE PATÉ DE LA MAISON!da Le Prenom di Matthieu DeLaporte e Alexandre De La Patellière

adattamento Carlo Buccirosso Sabrina Ferilli

interpreti e personaggiSabrina Ferilli GabriellaMaurizio MicheliVittorioPino QuartulloEmanueleMassimiliano GiovanettiMarcelloClaudiafederica PetrellaAriannaLiliana Oricchio VallascianiLiliana

regia Maurizio Micheliscenografia Gilda Cerullocostumi Andreas Mercanteproduzione Camelia White

Una cena in famiglia con il marito, l’amico del cuore e i cognati nel calore delle mura domestiche, il profumo del cibo che con amorosa pazienza la padrona di casa prepara fin dal primo mattino aiutata dalla madre esperta e pignola, l’annuncio di un imminente lieto evento e il nome da scegliere per il nascituro, la voglia e il piacere di stare insieme, di dirsi tante cose non dette e forse tenute dentro per anni, cosa c’è di più bello?

Il migliore dei ristoranti non potrebbe mai regalare la stessa atmosfera, ma si sa, nella famiglia si nasconde tutto il bene e tutto il male possibile come del resto nella società degli uomini. Le sorprese non mancano e uno scherzo innocente e goliardico può rivelare realtà inaspettate e imbarazzanti e allora anche la più gustosa delle pietanze come il patè che dà il nome al titolo può cambiare sapore e diventare un vero pasticcio, anzi un “pasticciaccio”, la padrona di casa pentirsi di aver passato tante ore ai fornelli e magari dare sfogo a rabbie e frustrazioni per troppi anni represse. Ormai però tutto è pronto, ci si può, anzi ci si deve mettere a tavola.

Una commedia brillante, a tratti grottesca dai risvolti amari che porta i protagonisti alla consapevolezza che, finita la cena, niente sarà più come prima. Insomma un “gruppo di famiglia in un interno”, anzi l’interno di un gruppo di famiglia. Signore e signori... lo spettacolo è servito! Maurizio Micheli

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Nel 1929, anno in cui vide la luce Questa sera si recita a soggetto l’Europa era devastata da una terribile crisi economica. […] Oltreoceano crollava Wall Street. Il testo di Pirandello non parla di questo ma si muove su quello sfondo, con quel rumore di fondo. Il testo si basa, come avviene anche per molti altri drammi di Pirandello, su una novella Leonora addio! del 1910 in cui si racconta di Mommina innamorata del Trovatore di Verdi e tenuta prigioniera dalla gelosia del marito Rico Verri. Ma il soggetto vero del testo è l’imprevedibilità di ciò che accade sulla scena quando si inizia a provare uno spettacolo e un regista/demiurgo entra in conflitto con attori/creature, tanto da costituirne in più scene il correlativo oggettivo. Gli attori sono gli insetti che un regista entomologo studia sotto la sua lente di ingrandimento. La natura di Questa sera si recita a soggetto consente di pensarlo teatralmente come un grande trattato di regia, un ‘sistema di sistemi’ teatrali, una relazione di diverse funzioni registiche. Molti teatri sono infatti contenuti in questo testo: il teatro brechtiano, quello naturalistico (e i due lottano l’uno con l’altro), la farsa, il dramma sentimentale, l’opera lirica (continui i riferimenti operistici anche nella trama), nella terza parte si presagisce addirittura il teatro di poesia di Eliot e Pasolini. Questa sera si recita a soggetto è la terza opera della trilogia del cosiddetto “teatro nel teatro”.

Ma, se nelle prime due opere della Trilogia, Sei personaggi e Ciascuno a suo modo, la teatralità è concepita come tentativo di salvezza rispetto alla vita, in Questa sera il teatro è un’illusione che viene spazzata via. La vita si riprende il suo spazio. Se il teatro cerca di stilizzarla, ne riceve una controspinta. Il teatro ammutolisce. Il testo mostra alla fine il suo grido bergmaniano, uno strazio; anche il ragionamento diventa doloroso. Lo spettacolo vorrei che somigliasse a un trattato scientifico. Hinkfuss, il regista mago al quale gli attori si ribellano, compone un trattato matematico sulla regia, intesa come ciò che apre ferite all’interno di un testo, all’interno del teatro. Una sorta di Galileo novecentesco che scrive sulla pagina bianca del palcoscenico il suo trattato scientifico su cosa sia il teatro, la regia… Una delle caratteristiche di Questa sera si recita a soggetto è la decostruzione del linguaggio, la frantumazione delle frasi, l’inciampo del periodo, l’esplosione della sintassi: in tutto questo vedo una speciale malattia dei personaggi, specchio di quella crisi economica e sociale che frantumò il mondo a partire dal finire degli anni venti del '900. Un universo sociale, economico e linguistico prossimo al disastro, all’afasia. Federico Tiezzi

di Luigi Pirandellodrammaturgia Sandro Lombardi Federico Tiezzi

con[in ordine alfabetico] Valentina Cardinali Nicola CiaffoniFrancesca Ciocchetti Francesco ColellaElisa FedrizziElena Ghiaurov Gilberto Giuliani Luigi Lo CascioDavid Meden Sandra Toffolatti Petra ValentiniMassimo VerdastroMarouane Zotti

regia Federico Tiezziscene Marco Rossicostumi Gianluca Sbicca Giovanna Buzziluci Gianni Pollinitrucco e acconciature Aldo Signoretti

produzione Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa

foto Norberth

31 / 03 & 1 - 3 / 04 QUESTA SERASI RECITA A SOGGETTO

esclusiva regionale

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Il 29 maggio 2013 Le Sacre du Printemps di Igor Stravinskij ha compiuto cento anni: dopo lo scandalo suscitato all’esordio, la partitura è diventata notissima, tanto da poter essere riconosciuta alla prima battuta. Possente capolavoro musicale, Le Sacre è ispirato a una antica leggenda slava. Secondo il mitico racconto, ad ogni primavera una vergine doveva essere ritualmente sacrificata, affinché la terra potesse rifiorire. Nella propria interpretazione del Sacre, il coreografo Enrico Morelli si accosta con profondo rispetto a questa partitura e nell'allestimento che ne risulta, si rispecchia un risvolto dell'affannoso dinamismo del nostro tempo.

Meccanismo ad orologeria dalla rigorosa precisione, Bolero è ancora oggi tra i brani più noti della storia della musica: una delle ragioni della fortuna del pezzo sembra essere fortemente legata all’evocazione di immagini di sensualità che questo suscita. Merola per questa nuova versione si è confrontato con questa musica ossessiva e ripetitiva, cercando di comprenderne l’identità, la ragione e la funzione. Nelle diverse sfumature assunte dalla danza, la coreografia declina la varietà di umori che “circolano” intorno e dentro al rapporto di coppia. Su questa stessa musica, con la “licenza” e l’inventiva che sono il segno vero di ogni artista, è intervenuto Stefano Corrias, compositore raffinato ed esperto, che ha creato una sua propria partitura musicale, liberamente ispirata alla versione originale.

Formata attualmente da dieci danzatori solisti, MM Contemporary Dance Company è nata stabilmente nel 1999 come centro di produzione di eventi e spettacoli. Il repertorio della compagnia, che ha sede a Reggio Emilia, è ricco e variegato, grazie ai lavori di Michele Merola e alle creazioni firmate da coreografi europei ed italiani come Mats Ek, Karl Alfred Schreiner, Emanuele Soavi, Enrico Morelli. Nel 2010 MM Contemporary Dance Company ha vinto il prestigioso Premio Danza&Danza come migliore compagnia emergente e oggi, è, a tutti gli effetti, una realtà di eccellenza della danza italiana.

16 / 04MM CONTEMPORARY DANCE COMPANYLA SAGRA DELLA PRIMAVERA BOLERO+ masterclass gratuita per gli allievi delle scuole di danza della città

La sagra della primavera

coreografia Enrico Morellimusica Igor Stravinskijinterpreti dieci danzatori

costumi Nuvia Valestrilight design Cristina Spelti

Bolero

coreografia Michele Merolamusica Maurice RavelStefano Corriasinterpreti sette danzatori

costumi Alessio Rosati con la collaborazione di Nuvia Valestri

foto Stefano Corrias

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andar per fiabe storie fantastiche nei teatri della provincia di pesaro e urbino

06 / 12 alice

Pesaro, Teatro Sperimentaleore 17

primo premio miglior spettacolo e miglior attoreFestival nazionale Teatro ragazzi, Ti fiabo e ti racconto, Molfetta 2010

Per tutti i bambini dai 5 anni in su.E dalle 16 vi aspettano a Teatro:Pop up: uno spettacolo di libro laboratorio creativo di libri pop up, a cura di Le foglie d’oro

Le foglie d’oro con tanti libri da sfogliare e da acquistarele Pigotte di Unicef da creare e da adottarePUK e le fantastiche creazioni in legno di Bartolucci

Quella di Alice è un’avventura fantastica in un mondo straordinario e pieno di personaggi divertenti. Tutto comincia con una caduta in un pozzo e prosegue con diversi incontri sorprendenti a metà tra il sogno e il gioco…

di Giovanni Ferma Daniele Dainellicon Giovanni Ferma Marina Signorini

regia Giovanni Ferma Daniele Dainelliscenografie ideate daFratelli di Tagliaprogettate e realizzate da Gilberto Cerri

costumi e oggetti di scena Marina e Patrizia Signorinimusiche Gianluca Brolli Paolo MontebelliLeonardo Militi

luci e fonica Andrea Bracconi Luca Baldacciproduzione Compagnia Fratelli di Taglia di Riccione

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21 / 02il circo delle nuvoledi e con Gek Tessaro

“Il signor Giuliano non è cattivo e nemmeno farabutto, ma per essere felice deve comperare tutto”. Quando tutto è già suo, altro non gli rimane che comperarsi… il cielo. E in cielo, sopra le nuvole, ci sta un circo, un circo molto speciale fatto di personaggi bizzarri e poetici, scherzi della natura e creature improbabili. Adesso Giuliano è diventato il padrone del circo ed è anche l’unico ad assistere dello spettacolo che sta per cominciare sulla pista. Ma governa qualcosa che è fatto… di nuvole, di niente, della materia dei sogni… E alla fine si dovrà rassegnare: non tutto si può comperare. Autore poliedrico, Gek Tessaro si muove tra letteratura per l’infanzia, illustrazione e teatro. Dal suo interesse per “il disegnare parlato, il disegno che racconta” nasce “il teatro disegnato”.

In collaborazione con Adotta l’Autore, progetto di promozione alla lettura della Provincia di Pesaro e Urbino

Giocateatro Torino 2014 — Menzione della Giuria

24 / 01hansel & greteldei fratelli merendoni

Hansel e Gretel, un bel giorno, vanno nel bosco ad aiutare i genitori a tagliare la legna. Ma è tutto un grande inganno perché i loro genitori li vogliono abbandonare nel bosco. Questo è solo il primo di una famosa trama di inganni. Nella fiaba di Hansel e Gretel, infatti, tutti i personaggi fingono, dicono bugie per ingannare qualcuno. Alla fine anche Hansel e Gretel impareranno a mentire e ingannare per salvarsi la pelle. Ma saper fingere è giusto o sbagliato? In questo spettacolo la fiaba di Hansel e Gretel è raccontata da due vecchi fratelli burattinai, i fratelli Merendoni, ultimi eredi di un'antica famiglia di burattinai italiani. Benvenuti dunque nel teatro dei fratelli Merendoni, dove tutto è finto, ma niente è falso!

Per tutti i bambini dai 5 anni in su.E dalle 16 vi aspettano a Teatro:le Storie… ad alta voce a cura dei lettori volontari di Nati per leggere

Le foglie d’oro con tanti libri da sfogliare e da acquistareSweety Cake le dolci creazioni di Elisa PanzieriPUK e le fantastiche creazioni in legno di Bartoluccie al termine dello spettacolo vi aspetta… La merenda della strega a cura di Catering Mariella Mosca

Per tutti i bambini dai 4 anni in su.E dalle 16 vi aspettano a Teatro:Pop up: uno spettacolo di libro laboratorio creativo di libri pop up, a cura di Le foglie d’oro

Le foglie d’oro con tanti libri da sfogliare e da acquistareLa sabbia magica laboratorio creativo con la sabbia cinetica a cura di I giochi di Kim PUK e le fantastiche creazioni in legno di Bartoluccie al termine dello spettacolo... una dolce sorpresa per tutti

Pesaro, Teatro Sperimentaleore 17

Pesaro, Teatro Sperimentaleore 17

drammaturgia e regia Pasquale Buonarota Alessandro Piscicon Pasquale Buonarota Alessandro Pisci Sara Brigatti

collaborazioni artistiche Compagnie Clandestine [Francia] Controluce Teatro d’Ombre [Italia]scenografia Lucio Diana

costumi Monica Di Pasquamusiche originali Diego Mingollaburattini Claudia Martorecreazione luci Bruno Pochettinomaschere Francesco Sanseverino

produzione Fondazione onlus Teatro Ragazzi e Giovani – Teatro Stabile d’Innovazione per l’infanzia e la gioventù di Torino spettacolo prodotto nell’ambito del progetto Terre Comuni / Terres Communes – Alcotra 2007 / 2013

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di Italo Calvinocon Valeria Barreca Tiziano Ferrarivoce registrata Mariangela Granellidrammaturgia Cristina GrazioliFabrizio Montecchi

regia e scene Fabrizio Montecchidisegni e sagome Nicoletta Garionimusiche Alessandro Nidicostumi Tania Fedeliluci Davide Rigodanza

assistente alla regia Lucia Menegazzorealizzazione sagome e oggetti scenici Nicoletta Garioni Agnese Meronirealizzazione scene Sergio Bernasani

17 / 04il cavaliere inesistente

Per tutti i ragazzi dai 10 anni in su.E dalle 16 vi aspettano a Teatro:

Il Club dei giovani lettori a cura di Le foglie d’oro di PesaroLe foglie d’oro con tanti libri da sfogliare e da acquistarePUK e le fantastiche creazioni in legno di Bartolucci

Pesaro, Teatro Sperimentaleore 17

La nuovissima, affascinante proposta del “teatro d’ombre” Gioco Vita. Il cavaliere inesistente di Italo Calvino è stato pubblicato nel 1959 e inserito, insieme a Il visconte dimezzato e Il barone rampante, in una raccolta dal significativo titolo: I nostri antenati (1960). I tre romanzi, pur ambientati in modo fiabesco in epoche differenti, hanno uno stretto legame col presente e con i suoi problemi. Ne Il cavaliere inesistente tutti i personaggi si cercano. Si cercano tra di loro ma, soprattutto, cercano se stessi. L’uomo si muove dentro un mondo labirintico e ambiguo, pieno di luci e ombre, e soggiace alla passione, all’amore, fino a dimenticarsi persino della guerra. Gli uomini sbagliano, si perdono, si cercano, si ritrovano e nemmeno gli eroi, nell’epica nostrana, sono senza macchia e tantomeno senza peccato. Fabrizio Montecchi

In collaborazione con Adotta l’Autore, progetto di promozione alla lettura della Provincia di Pesaro e Urbino

coproduzione Teatro Gioco Vita Festival “L’altra scena”EPCC - Théâtre de Bourg-en-Bressescène conventionnéein collaborazione con ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione

20 / 03 sherlock holmes[alias mock-hero’s hells]

Scrive Arthur Conan Doyle, il padre di «Sherlock Holmes», che «il mondo è pieno di cose ovvie che nessuno si prende mai la cura di osservare». L’idea che guida le parole e le azioni di questo spettacolo è la volontà assoluta, liberissima, giocosa, di rovesciare quella verità e osservare con divertita ostinazione il mondo. Sherlock Holmes, e il suo celebre metodo fondato sul binomio osservazione e deduzione, si reincarna sulla scena in un anomalo terzetto di investigatori contemporanei, animati da una inesauribile voglia di andare oltre il volto immediato e ingannevole della realtà, di analizzare i dettagli e ipotizzare possibili soluzioni.Lo spettacolo fonde il linguaggio della danza con una dimensione investigativa, intrecciando la figura di Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle con le analisi pittoriche di Daniel Arasse, il grande studioso francese del Rinascimento italiano celebre per il suo invito a valorizzare nell’arte ciò che è visibile da tutti.

In collaborazione con Adotta l’Autore, progetto di promozione alla lettura della Provincia di Pesaro e Urbino

Per tutti i ragazzi dagli 8 anni in su.E dalle 16 vi aspettano a Teatro:La mostra Elementare Watson a cura del Liceo Artistico Mengaroni di PesaroIl Club dei giovani lettori a cura di Le foglie d’oro di Pesaro

Le foglie d’oro con tanti libri da sfogliare e da acquistarePUK e le fantastiche creazioni in legno di Bartolucci

Pesaro, Teatro Sperimentaleore 17

concept Francesca Pennini [alias Annina Sperniccef]regia e drammaturgia Angelo PedroniFrancesca Pennini [alias Pina Redengolo Annina Sperniccef]

coreografie e partiture fisiche Francesca Pennini [alias Annina Sperniccef]

progetto affidato a CollettivO CineticO [alias compagnia Vitellone CicciottO]compagnia residente presso il Teatro Comunale di Ferrara ‘Claudio Abbado’ nell’ambito del Cantiere produttivo «Nuovi sguardi per un pubblico giovane» 2° Capitolo

in collaborazione con gli interpretiSimone ArganiniDaniele Bonaiuti Roberto De Sarno[alias Maria Gonnesini Edilio Beutanina Bernardo Roseto]

costumi Titta Caggiati [alias Zia Catia Pratiggi]produzione Teatro delle Briciole

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PASSEGGIATA NEL TEATRO SEGRETOLa cooperativa Teatro Skené, in collaborazione con il Comune di Pesaro (Assessorato alla Bellezza) e AMAT, organizza passeggiate al Teatro Rossini per scoprirne, in maniera insolita e nuova, i segreti ed i luoghi più nascosti.

Sette appuntamenti, da ottobre ad aprile, che ospiteranno di volta in volta “un cicerone” teatrale il quale accompagnerà il pubblico calandolo nella magica atmosfera di questo luogo affascinante.

L’idea che guida questa originale proposta culturale è quella di immaginare il Teatro Rossini non più solo nella sua veste tradizionale di palcoscenico e contenitore di spettacoli. Ora lo spettacolo è il Teatro stesso che si svela come luogo di emozioni vissute in maniera insolita e nuova anche da chi lo frequenta da spettatore, certi che lo svelare i segreti della macchina teatrale non faccia che aumentarne il fascino.

calendariodomenica 25 ottobredomenica 08 novembredomenica 13 dicembredomenica 10 gennaiodomenica 7 febbraiodomenica 13 marzo domenica 03 aprile

Le date potranno subire variazioni per motivi tecnici.

Le passeggiate si terranno alle h 11 (appuntamento h 10.45 nel foyer del teatro)

costo del biglietto: 8 €

È necessaria la prenotazione: Teatro Skené 339 65 65 106

Tutte le informazioni su teatridipesaro.it e pesarocultura.itPagina Facebook: Teatro Skené

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Rinnovo abbonamenti Prosae Danzada sabato 19 a venerdì 25 settembrerinnovi con conferma del turno e postoda sabato 26 settembre a venerdì 2 ottobre rinnovi con possibilità di cambi di turno e/o posto

Vendita nuovi abbonamenti Prosa e Danzada sabato 3 a sabato 10 ottobre

Biglietteria Teatro RossiniDurante la campagna abbonamenti la biglietteria [Piazzale Lazzarini tel. 0721 387621] è aperta tutti i giorni con orario 10 – 13 e 17 – 19.30

Biglietti Prosa

Settore A € 27Ridotto oltre 65 anni € 24 Ridotto fino a 29 anni € 21Ridotto fino a 19 anni € 17 Settore B € 24Ridotto fino a 29 anni € 19 Ridotto fino a 19 anni € 15

Settore C € 20Ridotto fino a 29 anni € 17 Ridotto fino a 19 anni € 14

Settore D € 16 Ridotto fino a 29 anni € 12

Settore E € 10

Loggione € 7,50

MA [Chiesa dell’Annunziata, 1 novembre]fuori abbonamento

Posto unicoIntero € 15 Ridotto € 10

Ridotto valido fino a 29 anni, oltre 65 anni e convenzionati vari.

Abbonamento Prosa[7 spettacoli]

Settore A € 175 Ridotto oltre 65 anni € 154 Ridotto fino a 29 anni€ 105 Ridotto fino a 19 anni € 91

Settore B € 147 Ridotto fino a 29 anni € 98 Ridotto fino a 19 anni € 84

Settore C € 119 Ridotto fino a 29 anni € 91 Ridotto fino a 19 anni € 77

Settore D € 98 Ridotto fino a 29 anni € 63

Settore E € 70

Abbonamento Danza [4 spettacoli: Stomp 21/11 recita in abbonamento]

Settore A € 100 Ridotto € 85

Settore B € 90 Ridotto€ 75

Settore C € 78 Ridotto€ 57

Settore D € 60 Ridotto€ 48

Settore E € 40

Ridotto valido fino a 29 anni, oltre 65 anni, iscritti scuole danza e convenzionati vari.

Biglietti Danza

Romeo e Giulietta/ Aterballetto/La sagra della primavera & Bolero

Settore A € 27 Ridotto€ 21

Settore B € 24 Ridotto € 18

Settore C € 20 Ridotto € 14

Settore D € 16Ridotto€ 12

Settore E € 10

Loggione € 7,50

Stomp [21/ 11 recita in abbonamento,22/ 11 recita fuori abbonamento]

Settore A € 40 Ridotto€ 36

Settore B € 36 Ridotto€ 31

Settore C € 31 Ridotto€ 25

Settore D € 23 Ridotto€ 20

Settore E € 15

Loggione € 10

Pacchetto abbonamenti Prosa + Danza [11 spettacoli][ulteriore riduzione del 5%]

Settore A € 260 Ridotto oltre 65 anni € 227 Ridotto fino a 29 anni€ 180 Ridotto fino a 19 anni € 167

Settore B € 225 Ridotto fino a 29 anni € 165 Ridotto fino a 19 anni € 150

Settore C € 185 Ridotto fino a 29 anni € 140 Ridotto fino a 19 anni € 127

Settore D € 150 Ridotto fino a 29 anni € 105

Settore E € 100

Il lago dei cigni[fuori abbonamento]

Settore A € 35 Ridotto € 32

Settore B € 31 Ridotto€ 27

Settore C € 27 Ridotto € 24

Settore D € 23 Ridotto€ 20

Settore E € 15

Loggione € 10

Ridotto valido fino a 29 anni, oltre 65 anni, iscritti scuole danza e convenzionati vari.

Biglietti Andar per fiabe[Teatro Sperimentale]

Posto unico numeratoAdulti€ 8Bambini€ 5Ridotto€ 4 Ridotto valido per bambini e ragazzi iscritti al Progetto Adotta l'autore 2015/2016 in possesso della Patente del lettore

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Inizio spettacoli

feriali ore 21domenica ore 17MA domenica 1 novembre ore 21STOMP domenica 22 novembre ore 15.30

A spettacolo iniziato non è possibile l’ingresso in platea fino al primo intervallo [se previsto]. I ritardatari saranno sistemati nei posti eventualmente disponibili nei diversi ordini dei palchi.

Info Teatro Rossini tel. 0721 387620 teatridipesaro.it pesarocultura.it AMAT tel. 071 2072439 amatmarche.net

Il programma può subire variazioni non dipendenti dalla volontà degli organizzatori. Sarà cura dell’organizzazione darne opportuna comunicazione.

Vendita biglietti

Da mercoledì 14 ottobre vendita biglietti per tutti gli spettacoli.

BiglietteriaTeatro Rossini

Per la vendita dei biglietti la biglietteria è aperta dal mercoledì al sabato dalle ore 17 alle ore 19.30. Nei giorni di spettacolo feriali è aperta con orario 10–13 e dalle 17 ad inizio rappresentazione; la domenica di spettacolo è aperta con orario 10–13 e dalle 16 ad inizio rappresentazione.Domenica 22 novembreaperta dalle ore 14.30.

Biglietteria presso Chiesa dell’Annunziata366 6305500domenica 1 novembreaperta dalle ore 20. Biglietteria Teatro Sperimentale0721 387548 366 6305500aperta le domeniche di spettacolo [Andar per fiabe]dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 16.

Pagamenti

Abbonamenti e biglietti possono essere pagati per contanti, con carta di credito e bancomat.

Vendita on-line

Una parte dei posti disponibili viene messa in vendita on-line, l’acquisto si può effettuare visitando i siti: vivaticket.it comune.pesaro.pu.it L’acquisto on-line comporta un aggravio del costo del biglietto in favore del gestore del servizio.

Specifica settori

Settore A: Platea e palchi di I e II ordine settore centrale

Settore B: Palchi di I e II ordine settore laterale e palchi di III ordine settore centrale

Settore C: Palchi di III ordine settore lateralee palchi di IV ordine settore centrale

Settore D: Palchi di IV ordine settore laterale

Settore E: Posti di III e IV ordine con visibilità ridotta

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Posto di platea e posto di palco I e II ordine settore centrale [palchi 8–18] Posto di palco I e II ordine settore laterale [palchi 1-7/19-25] e posto di palco di III ordine settore centrale [palchi 8–18] Posto di palco III ordine settore laterale [palchi 1-7/19-25] e posto di palco di IV ordine settore centrale [palchi 8-18] Posto di palco di IV ordine settore laterale [palchi 1-7/19-25]

Loggione

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AMATo abbonato CardSei abbonato alla stagione 2015/16? Per te una card, gratuita ed esclusiva, che offre la possibilità di partecipare a delle estrazioni-premio, dà accesso alle riduzioni sugli spettacoli, propone visite ai luoghi di culturae riserva continue sorprese. Richiedi la card al botteghino del teatro.

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da 40 annila Platea delle Marche

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LA STAGIONE 2015/2016DEL TEATRO ROSSINIÈ PROMOSSA DA

COMUNE DI PESARO

AMAT

PROGETTO ARTISTICO

Matteo RiccisindacoDaniele Viminivice sindaco assessore alla Bellezza

Gino TrolipresidenteGilberto Santinidirettore

Giorgio CastellaniComune di Pesaroin collaborazione conAMAT

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