Disastri fenomeni difficili

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Transcript of Disastri fenomeni difficili

Perché le emergenze

sono fenomeni così difficili da gestire

David Alexander University College London

Le interazioni tra causa ed effetto sono complicate.

Resilienza Resistenza

Rischio Suscettibilità

Fisico (naturale, costruito,

tecnologico)

Sociale (culturale, politico,

economico)

Ambiente Att

ribut

i

Fonte: McEntire 2001

Resp

onsa

bilità

Capa

cità

VULNERABILITÀ

Vulnerabilità

Totale: la vita è generalmente precaria Economica: le persone non hanno abbastanza lavoro Tecnologica/tecnocratica: dovuta ai rischi della tecnologia Delinquente: causata da corruzione, negligenza, ecc. Residua: causata dalla mancanza di modernizzazione Nuovamente creata: causata da cambiamenti delle circostanze

Sistemi organizzativi: management

Sistemi sociali: comportamento

Sistemi naturali: funzione

Sistemi tecnici:

malfunzionamento

Vulnerabilità Pericolosità

Resilienz

a

Sistemi politici: decisioni

Cause dei disastri: geofisico e naturale, tecnologica, sociale

Storia: impatto singolo e cumulativo dei disastri del passato

Culture umane:

limitazioni e

opportunità IMPATTI

Adattamento al rischio

RESILIENZA

Saggezza: abilità di prendere decisioni in base a principi, esperienza e cononscenza

Conoscenza: capire come le cose funzionano (o dovrebbero funzionare)

Informazione: descrizioni delle situazioni fisiche e sociali

Dati: fatti e dati statistici di base

COMMUNICAZIONE

Fonte: Yi Fu Tuan 1976

Conoscenza della

vulnerabilità della comunità

Conoscenza delle calamità

e dei loro impatti

Conoscenza dei modi e

della capacità di resistere

Disaster Risk

Reduction

DRR

Non è sempre possibile trasformare l'incertezza in probabilità o fatti.

Effetti a cascata

Vulnerabilità collaterale

Disastri secondari

Interazione tra rischi

Cambiamento del clima

Probabilità

Indeter- minatezza

Distribuzione di impatti "coda-grassa"

(con skew)

DETERMINISMO Causa Effetto

PROBABILITÀ ("incertezza costretta")

Causa Singola, multipla o con effetti a cascata

COSE CONOSCIUTE

COSE NON CONOSCIUTE

PURA INCERTEZZA Rapporto tra causa e effetto non conosciuto

Area grigia

Bisogna impiantare la Disaster Risk

Reduction in larghe aree della scienza e dell'amministrazione

pubblica.

Scienza applicata:

studiato come pericolo

studiato come fenomeno Scienza pura:

Evento estremo naturale

Pianificazione di emergenza

Gestione delle emergenze

Applicazioni:

Scienze naturali e della terra applicate

Preparazione per le emergenze

Scienziati Pianificatori e gestori

Riduzione dei rischi

Costruire scenari: pericolosità vulnerabilità impatto risposta

definizione del problema dati: acquisizione analisi risultati: interpretazione disseminazione utilizzazione

Scopo e esiti che si allargano

Protezione civile

Gestione dei disastri

Resilienza

Gestione delle contingenze civili

Disaster Risk Reduction

Obiettivi della gestione dell'emergenza che cambiano

Gestione dei grandi eventi

Gestione degli incidenti

Protezione della popolazione (comunità)

Previsione, monitoraggio, ecc., degli eventi

Piani, procedure, protocolli

Risorse umane e materiali

Organizzazione Risorse

Auto-organizzazione

Organizzazione imposta

Voluntarismo

Pianificazione comunitaria di emergenza

Leggi, protocolli, direttive

Standard, norme, linee guida

Risorse della comunità

Risorse del governo

Donazioni

Risorse internazionali

Scienziati

Pericolo

Valutazione

Amministratori

Comunicazione del rischio

Decisione di preavvisare

Pubblico generale

Preavviso

Azioni protettive

Il processo del preavviso

Organizzativo Sociale Tecnico

Preciso Diffuso

La tecnologia sta creando una rivoluzione nella risposta ai pericoli e nella resilienza, ma essa da luogo a nuove forme di vulnerabilità.

Tecnologia come mitigazione dei rischio

Tecnologia come fonte

di vulnerabilità

Ricerca, sviluppo e

investimento in tecnologia

individuo famiglia gruppo di pari organizzazione comunità società internazionale F

iltr

o cu

ltur

ale

Sociocentrismo Tecnocentrismo

Filtro culturale

Procedure di gestione dei rischi

Benigno

Maligno

Tecnologia come fonte di

riduzione dei rischi

Tecnologia come fonte accidentale source del rischio

Tecnologia come fonte premeditata

del rischio

Incessante sviluppo della tecnologia

Analisi dei rischi

Stima dei rischi

Comunicazione dei rischi

Conoscenza Percezione

Le istituzioni che imparano

Adattamento

Rischio di disastro

Gestione dei rischi

Ripristinare dopo un disastro è un processo politico quanto tecnico.

Terre- moto

Risposta politica

Nazionale

Regionale

Locale

Ricostruzione permanente

Cattivo (problemi funzionali)

Buono (funzionalità mantenuta)

Elezioni

Miglioramento

Impatto politico sulla ricostruzione

Soffe- renza

Ripri- stino Alloggio e

insediamento transizionale

Immagine pubblica dei politici

Modello della ricostruzione

Processi di apprendi-

mento

Sicurezza migliorata

Lezione imparata

Cambiamento e innovazione

Experienza e teoria

Riconoscimento e comprensione

Lezione da imparare

• Evento inaspettato

• Circostanza nuova

• Errore • Pratica

nuova

BENIGNA (salubre) al servizio del popolo

MALIGNO (corrotto) al servizio di interessi particolari

interazione dialettica

Giustificazione Sviluppo

[spirituale, culturale, politica, economica]

IDEOLOGIA CULTURA

MAGNITUDO E FREQUENZA

CONOSCENZA SCIENZA

LEGISLAZIONE

IMPLEMENTAZIONE

CONFORMITÀ

RITARDO

RITARDO CUMULATIVO

EVENTI

RITARDO

RITARDO

La sostenibilità è al cuore della resilienza.

RISCHI quotidiani: disoccupazione, povertà, malattie, ecc. grandi eventi: alluvioni, tempeste, terremoti, ecc. rischi emergenti: pandemie, cambiamento del clima

SOSTENIBILITÀ disaster risk reduction

consumo delle risorse gestione dell'ambiente attività economiche

stili di vita SOSTENIBILITÀ

Futuro incerto: tendenze a lungo

mutamento del clima

capacità di adattarsi

Lavoro: diversità

e securezza

Pericoli e rischi:

preparazione per i disastri

Governance: partecipazione democratica nei processi decisionali

RESILIENZA: gestire i rischi

adattarsi al cambiamento assicurare le risorse

Post scriptum...

La "culla" della resilienza:

Canonbury Tower Londra N1.

Costruita nel 1509 per sopravvivere

il Diluvio Universale:

affittato nel 1625 a Francis Bacon.

Resilience

Francis Bacon Sylva Sylvarum, 1625

www.natural-hazards-and-earth-system-sciences.net

Grazie per il vostro gentile ascolto!

m.slideshare.net/dealexander