La Guida a Sudafrica 2010

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Capitale: Londra Popolazione: 50,1 milioni (384 ab/kmq) Lingua: inglese Nazione costituente del Regno Unito dal 22 luglio 1707. Ordinamento: nazione costi tuente della monarchia par lamentare del Regno Unito Capo di stato: regina Eli sabetta II di Windsor PIL procapite: 33.100$ (dato riferito al Regno Unito) God Save the Queen God save our gracious Queen / Long live our noble Queen / God save the Queen! / Send her victorious / Happy and glorious / Long to reign over us / God save the Queen! Dio Salvi la Regina Dio salvi la nostra benevola Regina, lunga vita alla nostra nobile Regina, Dio salvi la Regina! Mandala a regnare vittoriosa, felice e gloriosa su di noi, Dio salvi la Regina! Capitale: Washington, DC Popolazione: 303,8 milioni (31,1 ab/kmq) Lingua: inglese Indipendente dal Regno Unito dal 4 luglio 1776. Ordinamento: repubblica presidenziale federale Capo di stato: Barack Obama PIL procapite: 44.000$ The StarSpangled Banner O! say can you see by the dawn's early light / What so proudly we hailed at the twilight's last gleaming / Whose broad stripes and bright stars through the perilous fight / O'er the ramparts we watched, were so gallantly streaming? // And the rockets' red glare, the bombs bursting in air / Gave proof through the night that our flag was still there / O! say does that starspangled banner yet wave / O'er the land of the free and the home of the brave? La Bandiera Adorna di Stelle O! Riesci a vedere alla prima luce dell'alba ciò che abbiamo salutato con orgoglio all'ultimo scintillio del crepuscolo? Sventolavano valorosamente le sue larghe strisce e le sue larghe stelle, che sorvegliammo sui bastioni, durante la perigliosa lotta? E il bagliore rosso dei razzi, le bombe che esplodevano nell'aria, provavano che attraverso la notte, la nostra bandiera era ancora lì. O! Sventola ancora quella bandiera adorna di stelle sulla terra dei liberi e sulla patria dei coraggiosi?

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Pianeta Sport - Numero 0

Transcript of La Guida a Sudafrica 2010

GIRONEC

Capitale: LondraPopolazione: 50,1 milioni(384 ab/kmq)Lingua: inglese

Nazione costituente del RegnoUnito dal 22 luglio 1707.

Ordinamento: nazione costi­tuente della monarchia par­lamentare del Regno UnitoCapo di stato: regina Eli­sabetta II di WindsorPIL procapite: 33.100$ (datoriferito al Regno Unito)

God Save the QueenGod save our gracious Queen / Long live our noble Queen / God save the Queen! / Sendher victorious / Happy and glorious / Long to reign over us / God save the Queen!

Dio Salvi la ReginaDio salvi la nostra benevola Regina, lunga vita alla nostra nobile Regina, Dio salvi laRegina! Mandala a regnare vittoriosa, felice e gloriosa su di noi, Dio salvi la Regina!

Capitale: Washington, DCPopolazione: 303,8 milioni(31,1 ab/kmq)Lingua: inglese

Indipendente dal Regno Unitodal 4 luglio 1776.

Ordinamento: repubblicapresidenziale federaleCapo di stato: Barack ObamaPIL procapite: 44.000$

The Star­Spangled BannerO! say can you see by the dawn's early light / What so proudly we hailed at the twilight'slast gleaming / Whose broad stripes and bright stars through the perilous fight / O'er theramparts we watched, were so gallantly streaming? // And the rockets' red glare, thebombs bursting in air / Gave proof through the night that our flag was still there / O! saydoes that star­spangled banner yet wave / O'er the land of the free and the home of thebrave?

La Bandiera Adorna di StelleO! Riesci a vedere alla prima luce dell'alba ciò che abbiamo salutato con orgoglio all'ultimoscintillio del crepuscolo? Sventolavano valorosamente le sue larghe strisce e le sue larghestelle, che sorvegliammo sui bastioni, durante la perigliosa lotta? E il bagliore rosso deirazzi, le bombe che esplodevano nell'aria, provavano che attraverso la notte, la nostrabandiera era ancora lì. O! Sventola ancora quella bandiera adorna di stelle sulla terra deiliberi e sulla patria dei coraggiosi?

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QassamanQassaman Binnazilat Ilmahiqat / Waddimaa Izzakiyat Ittahirat / Walbonood IllamiaatIlkhafiqat / Fi l'djibal Ishamikhat Ishahiqat / Nahno Turna Fahayaton Aw mamat / WaAqadna Alazma An Tahya Al djazair / Fashhadou! Fashhadou! Fashhadou!

GiuriamoGiuriamo sul fulmine che distrugge, sulle correnti di sangue versato generosamente, sullechiare bandiere che sventolano orgogliose in cima alle alte montagne, che ci siamosollevati e, che noi viviamo o moriamo, abbiam deciso che l'Algeria deve vivere. Sii nostrotestimone! Sii nostro testimone! Sii nostro testimone!

GIRONEC

Capitale: AlgeriPopolazione: 35,2 milioni (14ab/kmq)Lingua: arabo

Indipendente dalla Francia dal5 luglio 1962.

Ordinamento: repubblicapresidenzialeCapo di stato: AbdelazizBouteflikaPIL procapite: 6.400$

ZdravljicaŽivé naj vsi naródi / ki hrepené dočakat dan / da, koder sonce hodi / prepir iz svéta bopregnan / da rojak / prost bo vsak / ne vrag, le sosed bo mejak!

Un BrindisiDiscenda la benedizione di Dio su tutte le nazioni che desiderano e lavorano per quelgiorno splendende in cui sulla terra non regnino più la guerra e la lotta, e su tutti coloroche anelano a vedere tutti gli uomini liberi essere vicini e non più nemici!

Capitale: LubianaPopolazione: 2,1 milioni(101,4 ab/kmq)Lingue: sloveno

Indipendente dalla Jugoslaviadal 25 giugno 1991.

Ordinamento: repubblicaparlamentareCapo di stato: Danilo TürkPIL procapite: 24.400$

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Capello ha a disposizione materialetecnico ed umano per costruire unasquadra come piace a lui: compatta,quadrata e che possa vincere controqualsiasi avversario puntando più sullapragmaticità che sullo spettacolo “allabrasiliana”.La qualificazione è arrivata senzapatemi. Gli inglesi si sono infattifacilmente imposti nel Gruppo 6terminando sei punti davanti all’Ucrai­na con nove vittorie ed una sconfitta indieci incontri e quello che è statonettamente il miglior attacco del rag­gruppamento (34 reti segnate controle 21 di Ševčenko e compagni). Com­piuta, quindi, la “missione vendetta”:dopo che i croati avevano estromesso iFigli di Albione dall’ultimo Europeo,difatti, la situazione si è ora rovesciatacon la nazionale ex­jugoslava che saràcostretta a guardare i Mondiali dacasa. In Sudafrica l’Inghilterra saràinserita in un gruppo sulla cartamorbidissimo e che dovrebbe esserevinto a mani basse, giocando anzi alrisparmio per poter dare poi tutto nellafase ad eliminazione diretta. Gli inglesisono infatti inseriti nel Gruppo Cassieme a Stati Uniti, Algeria eSlovenia: davvero poca roba per im­pensierire una delle favorite allavittoria finale. L’eventualità di vedereCapello portare in fondo questasquadra, quindi, è tutt’altro cheremota.

2006

1 986

1 990

1 994

1 998

2002

1 982

1 962

1 966

1 970

1 974

1 978

1 958

1 930

1 934

1 938

1 950

1 954

Quarti di finale

Quarti di finale

4° posto

Non qualificata

Ottavi di finale

Quarti di finale

Secondo turno

Quarti di finale

Campione del Mondo

Quarti di finale

Non qualificata

Non qualificata

Primo turno

Non partecipante

Non partecipante

Non partecipante

Primo turno

Quarti di finale

Esordio internazionale:

30 novembre 1 872, PartickScozia - Inghilterra 0-0

Palmares:

Mondiali: tredicesima parteci-pazione, una volta campione(1 966).Europei: due terzi posti(1 968, 1 996).Olimpiadi: tre ori (1 900,1 908, 1 91 2) come RegnoUnito.

Più presenze in nazionale:

Peter Shilton (1 25)

Migliormarcatore:

Bobby Charlton (49)

1 2 giugno 201 0 - Royal Bafokeng, RustenburgInghilterra - Stati Uniti (h. 20:30)

1 8 giugno 201 0 - Green Point, Città del CapoInghilterra - Algeria (h. 20:30)

23 giugno 201 0 - Nelson Mandela Day, Port El izabethSlovenia - Inghilterra (h. 16:00)

A quasi centotrentotto anni dal proprioesordio assoluto in campo inter­nazionale, un pareggio a reti inviolateottenuto in quel di Glasgow contro laScozia, i Three Lions si apprestano agiocare il loro quattordicesimo Mon­diale. L’obiettivo è chiaro: tornare avincere un trofeo raggiunto per unasola volta nella storia nell’ormailontano 1966.Per farlo Fabio Capello potrà contaresu di una delle rose più interessanti ecomplete dell’intero Mondiale la cuiunica falla significativa sembra esseretra i pali: James e Green sono infattiportieri tutto sommato modesti el’interessantissimo Hart è ancora moltogiovane e potrebbe essere azzardatolanciarlo titolare in Sudafrica. Per ilresto però la squadra è di primissimopiano, tanto che in molti la vedonoquantomeno qualificata alle semifinali.La difesa potrà difatti contare sugiocatori del calibro di Ferdinand,Terry, Carragher e Cole, in assoluto trai migliori difensori del Vecchio Con­tinente. A centrocampo giocheranno idue mostri sacri Lampard e Gerrardcon i vari Joe Cole e Aaron Lennon adare rapidità sulle fasce. In attacco,infine, la sola presenza di WayneRooney garantisce goal e terràsicuramente in apprensione qualsiasidifesa si troverà opposta a questasquadra. Portiere a parte, insomma,

GIRONEC-Inghilterra

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Green

A.ColeFerdinandTerryJohnson

Lennon J.ColeLampardGerrard

Rooney Crouch

GIRONEC-Inghilterra

CHI È DENTRO E CHI È FUORIHa lasciato interdetti anche noi, che già l 'avevamo designato comela promessa dell 'Inghi lterra: al l 'u ltimo tagl io, Capello ha lasciato acasa il ventunenne Theo Walcott, i l più giovane di sempre aesordire con i Tre Leoni sul petto. La stagione di Walcott era statacondizionata da alcuni infortuni, che gl i hanno permesso didisputare solo 1 5 partite, incidendo sulla sua forma fisica. Altroescluso eccellente della squadra inglese è stato Leighton Bainesdell 'Everton, mentre è stato confermato i l redivivo Joe Cole.

IL COMMISSARIO TECNICO

IL CAPITANO

Fabio Capello: nipote d’arte, buon giocatore, grandissimotecnico. Ecco come potremmo descrivere in estrema sintesi iltecnico di San Canzian d’Isonzo. In carriera ha vintopraticamente tutto: alle tante vittorie in campo nazionale siaggiungono i trionfi a livello europeo (la Champions League del1994 con la successiva Supercoppa). A mancargli ancora èun’imposizione a livello mondiale, viste le due finali diIntercontinentale perse nel biennio 1993­94. Allenatore spessodefinito “poco simpatico”, Capello si porta appresso la nomea di“sergente di ferro”, grazie alla quale si è comunque semprefatto valere anche all’interno di spogliatoi stracolmi di fortipersonalità. Oggi, alla soglia dei 64 anni, proverà a guidare gliinglesi verso un traguardo che manca loro dal lontano 1966.

Rio Ferdinand è il successore di John Terry come capitanodella nazionale inglese: questa la scelta fatta da Capello inseguito allo scandalo che coinvolse il difensore del Chelsea el’ex­terzino della nazionale Bridge. Ferdinand è una dellecolonne del Manchester pigliatutto (è arrivato fin sul tetto delmondo nel 2008), ed è uno dei difensori centrali più forti edaffidabili al mondo: proprio con il suo ex­capitano Terry formauna delle coppie più interessanti dell’intera competizioneiridata. Cresciuto nelle giovanili del West Ham fece anche partedel Leeds delle meraviglie prima di sbarcare, appunto, ai RedDevils.

1 David JAMES P 01.08.1970 Portsmouth12 Robert GREEN P 18.01.1980 West Ham23 Joe HART P 19.04.1987 Manchester City2 Glen JOHNSON D 23.08.1984 Liverpool3 Ashley COLE D 20.12.1980 Chelsea5 Rio FERDINAND D 07.11.1978 Manchester United6 John TERRY D 07.12.1980 Chelsea

13 Stephen WARNOCK D 12.12.1981 Aston Villa15 D 18.04.1979 West Ham18 Jamie CARRAGHER D 28.01.1978 Liverpool20 Ledley KING D 12.10.1980 Tottenham Hotspur4 Steven GERRARD C 30.05.1980 Liverpool7 Aaron LENNON C 16.04.1987 Tottenham Hotspur8 Frank LAMPARD C 20.06.1978 Chelsea

11 Joe COLE C 08.11.1981 Chelsea14 Gareth BARRY C 23.02.1981 Manchester City16 James MILNER C 04.01.1986 Aston Villa17 Shaun WRIGHT­PHILLIPS C 25.10.1981 Manchester City22 Michael CARRICK C 28.07.1981 Manchester United9 Peter CROUCH A 30.01.1981 Tottenham Hotspur

10 Wayne ROONEY A 24.10.1985 Manchester United19 Jermain DEFOE A 07.10.1982 Tottenham Hotspur21 Emile HESKEY A 11.01.1978 Aston Villa

NOME SQUADRA

CT Fabio CAPELLO 18.06.1946

Matthew UPSON

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Negli ultimi tre anni la Premier è statasempre molto combattuta, con le prime duesquadre sempre staccate di pochissimipunti . Quest’anno, però, i l tutto è statosublimato: i l Chelsea di Carletto Ancelotti siè infatti riuscito ad imporre per un solopunto sul lo United di sir Alex Ferguson, acui la grandissima stagione disputata daWayne Rooney non è bastata a centrare lavittoria finale. Solo l 'ivoriano Didier Drogba,del Chelsea, ha fatto meglio di Rooney inclassifica marcatori , chiudendo a 29 reti ,contro le 26 dell 'inglese.Centra finalmente la qualificazione allaChampions League, anche se passandoper i prel iminari , i l Tottenham Hotspur: i lprossimo anno, quindi, Londra sarà

rappresentata da ben tre squadre nel massimo torneo continentale. Solo dodicesimo ilFulham, final ista di Europa League, mentre sono condannate alla retrocessione Burnley,Hull City e Portsmouth (quest'ultima penalizzata di nove punti , comunque non decisivi ,per essere entrata in amministrazione control lata), squadre che verranno rimpiazzate daNewcastle, West Bromwich Albion e Blackpool.

IL CAMPIONATO NAZIONALE LA PROMESSA E IL CAMPIONEProbabilmente non sarà titolare in Sudafrica, ma l’unica stellinanascente convocata da Fabio Capello per completare un gruppodi giocatori esperti e rodati è Charles Joseph John Hart,ventitreenne portiere nativo di Shrewsbury cresciuto nel clubdella sua città, nella cui prima squadra esordì non ancorasedicenne. Nel 2006 si è trasferito al City per una cifra totalevicina ai due milioni di euro. Dopo due prestiti poco fortunati aTranmere e Blackpool è arrivata, nel corso dell’ultima stagione,la sua consacrazione: Joe finisce, sempre con la formula delprestito, a difendere la porta del Birmingham City e nel farlo sirivelerà come uno dei migliori estremi difensori dell’interaPremier League, confermando quanto di buono fatto vedere aitempi dell’under 21, rappresentativa con cui disputò due Europeidi categoria.A sottolineare la grandissima annata passata da Joe sono quindiarrivati due riconoscimenti importanti: da una parte l’inserimentonella top undici del campionato inglese, dall’altra la nomination amiglior giovane del campionato assieme a Milner (giocatore chesi è poi aggiudicato il riconoscimento), Fabregas e quel nonancora venticinquenne Wayne Rooney che della nazionaleinglese è il campione assoluto. Nato a Liverpool nell’ottobredell’85, Rooney crebbe nelle giovanili dell’Everton, club con cuisegnò 6 reti in 33 match alla sua prima stagione in Premier,allorquando aveva solo diciassette anni. Passato nel 2004 alloUnited è andato via via accrescendo capacità, fama e palmares:il tutto fino a quest’ultima stagione quando ha saputo non farrimpiangere il partente Cristiano Ronaldo realizzando ben 34 retiin 42 match tra campionato e coppe. Rooney, nonostante lagiovane età è alla terza competizione importante con la suanazionale, nonché al secondo Mondiale. E dopo la stagioneappena passata ci si aspetta tantissimo da lui. Anche, perché no,che diventi il capocannoniere della manifestazione.

GIRONEC-Inghilterra

Premier LeagueSquadra

ChelseaManchester United

ArsenalTottenham

Manchester CityAston Villa

LiverpoolEverton

Birmingham CityBlackburnStoke City

FulhamSunderland

BoltonWolverhamptonWigan Athletic

West HamBurnley

19 Hull City20 Portsmouth (­9)

Pt8685757067646361505047464439383635303019

123456789

101112131415161718

Albo d'oroSquadra Ultimo

Manchester United 2008­2009Liverpool 18 1989­1990Arsenal 13 2003­2004Everton 9 1986­1987Aston Villa 7 1980­1981

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ria e proprio contro gli uomini diCapello debutteranno a Rustenburg il12 giugno. Sicuro spartiacque saràl’incontro del 18 giugno contro laSlovenia, vera avversaria per ilpassaggio del turno, dal momento chel’Algeria non sembra poter avereaspirazioni di qualificazione. Nel casodi accesso agli ottavi – obiettivoprimario della spedizione statunitense­ gli Americani incrocerebbero unasquadra del gruppo D composto daGermania, Serbia, Ghana e Australia.La formazione titolare sembra pres­soché fatta, con l’esperto portieredell’Everton Tim Howard a guidare laretroguardia che con ogni probabilitàsarà composta da capitan Bocanegra,il milanista pienamente recuperatoOniewu, Spector e DeMerit. I dubbimaggiori riguardano il centrocampo:Bradley ha da sempre optato per uncamaleontico 4­4­2, ma con il recu­pero di Beasley sembra difficile che ilCT voglia rinunciare all’ala, dato l’altotasso di esperienza interna­zionale diquest’ultimo. Imprescindibile è Clark,chiamato a coprire le numerose sortiteoffensive del regista avanzatoDonovan e degli incursionisti col viziodel gol Dempsey e Bradley. Di fonda­mentale importanza sarà poi il compitodell’unica punta Altidore, chiamatononostante la giovane età a prendersiin carico il peso dell’attacco, confer­mando le doti mostrate durante la fasedi qualificazione.

2006

1 986

1 990

1 994

1 998

2002

1 982

1 962

1 966

1 970

1 974

1 978

1 958

1 930

1 934

1 938

1 950

1 954

Primo turno

Non qualificata

Primo turno

Ottavi di finale

Primo turno

Quarti di finale

Non qualificata

Non qualificata

Non qualificata

Non qualificata

Non qualificata

Non qualificata

Non qualificata

3° posto

Primo turno

Ritirata

Primo turno

Non qualificata

Esordio internazionale:

28 novembre 1 885, NewarkStati Uniti - Canada 0-1

Palmares:

Mondiali: nona partecipazio-ne, un terzo posto (1 930).Campionato CONCACAF - Coppad'Oro: quattro volte campione(1 991 , 2002, 2005, 2007), quattrosecondi posti (1 989, 1 993, 1 998,2009), due terzi posti (1 996, 2003).Olimpiadi: un argento (1 904).

Più presenze in nazionale:

Cobi Jones (1 64)

Migliormarcatore:

Landon Donovan (42)

Gli Stati Uniti si presentano all’appun­tamento iridato forti dell’inaspettatosecondo posto ottenuto in occasionedella Confederations Cup di dodici me­si fa. Bob Bradley può contare su ungruppo nel pieno della maturazionecalcistica e, a differenza di quanto ac­cadeva fino a qualche anno fa, semprepiù giocatori “a stelle e strisce” mili­tano nei maggiori campionati europei,segno della fine dell’isolamento calci­stico che aveva caratterizzato il cam­pionato americano in passato. Per ca­ratteristiche, la squadra ricorda moltoquella dei Mondiali del 2002, quandoReyna e compagni disputarono un’otti­ma competizione arrivando fino aiquarti di finale prima di essere battutidalla Germania per 1­0 esprimendocomunque uno dei migliori calci dell’in­tera manifestazione. Nonostante spic­chino ottime individualità – Donovan eDempsey su tutte – Bradley è statocapace di assemblare un ottimo collet­tivo e i risultati sembrano dargli ragio­ne. Gli Stati Uniti infatti, oltre al giàcitato secondo posto in ConfederationsCup, hanno raggiunto la qualificazionepiazzandosi al primo posto del gironefinale di CONCACAF e togliendosi cosìla soddisfazione di piazzarsi davanti airivali del Messico.Dove possono arrivare gli Stati Uniti?L’urna li ha sorteggiati nel gruppo Cinsieme a Inghilterra, Slovenia e Alge­

GIRONEC-StatiU

niti

1 2 giugno 201 0 - Royal Bafokeng, RustenburgInghilterra - Stati Uniti (h. 20:30)

1 8 giugno 201 0 - Ell is Park, JohannesburgSlovenia - Stati Uniti (h. 16:00)

23 giugno 201 0 - Loftus Versfeld, PretoriaStati Uniti - Algeria (h. 16:00)

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Nato il 25 maggio 1979 in California, da genitori messicani,Carlos Manuel Bocanegra è cresciuto nelle giovanili dellaUCLA per poi esordire in Major League Soccer presso i ChicagoFire nel 2000. Passato quattro anni più tardi in Europa alFulham, ne è diventato capitano nel 2007. Durante l'estate2008 è passato al Rennes. In nazionale dal 2001, ha giocatooltre sessanta partite guidando la nazionale alla vittoria in GoldCup del 2007 e al secondo posto in Confederations Cup del2009. Gioca principalmente come difensore centrale, ma la suaversatilità gli permette di essere schierato a terzino sinistro o amediano difensivo.

Howard

BocanegraOnyewuDeMeritSpector

Beasley

Donovan

BradleyClark

Altidore

Dempsey

IL COMMISSARIO TECNICOPadre e figlio in nazionale: Bob Bradley nei suoi 23 haconvocato anche il figlio Michael, centrocampista del BorussiaMönchengladbach. Nato e cresciuto in New Jersey, Bradley hainiziato ad allenare nel 1981, presso l'Ohio University. Quindicianni più tardi, dopo aver passato nove anni a Princeton, haricoperto per la prima volta un incarico nazionale, comeassistente per la rappresentativa under 23, possibilità che gliha aperto le porte della Major League Soccer. In MLS, dopo unastagione come assistente al DC United, ha allenato ChicagoFire, MetroStars e Chivas USA. Nel 2006 ha accettato l'incariconazionale ad interim, succedendo a Jürgen Klinsmann, ma si èben presto confermato, vincendo una Gold Cup e centrando laqualificazione al Mondiale.

CHI È DENTRO E CHI È FUORINonostante alcune preoccupazioni sul lo stato di forma dei tregiocatori , tormentati nel corso della stagione da alcuni infortuni, lacalata della scure di Bob Bradley ha risparmiato i l difensore delMilan Oguchi Onyewu, oltre a DaMarcus Beasley e Maurice Edu,entrambi in forza ai Rangers di Glasgow. Tagliati gl i attaccantiBrian Ching e Eddie Johnson, oltre al la mezzapunta di origineserba Sacha Kljestan, autore a inizio del lo scorso anno dellaseconda tripletta nella storia della nazionale statunitense.

IL CAPITANO

GIRONEC-StatiUniti

1 Tim HOWARD P 06.03.1979 Everton (ENG)18 Brad GUZAN P 09.09.1984 Aston Villa (ENG)23 Marcus HAHNEMANN P 15.06.1972 Wolverhampton Wanderers (ENG)2 Jonathan SPECTOR D 01.03.1986 West Ham (ENG)3 Carlos BOCANEGRA D 25.05.1979 Rennes (FRA)5 Oguchi ONYEWU D 13.05.1982 Milan (ITA)6 Steve CHERUNDOLO D 19.02.1979 Hannover 96 (GER)

12 Jonathan BORNSTEIN D 07.11.1984 Chivas USA15 D 04.12.1979 Watford (ENG)21 Clarence GOODSON D 17.05.1982 Start (NOR)4 Michael BRADLEY C 31.07.1987 Borussia Mönchengladbach (GER)7 DaMarcus BEASLEY C 24.05.1982 Glasgow Rangers (SCO)8 Clint DEMPSEY C 09.03.1983 Fulham (ENG)

10 Landon DONOVAN C 04.03.1982 Los Angeles Galaxy11 Stuart HOLDEN C 01.08.1985 Bolton Wanderers (ENG)13 Ricardo CLARK C 10.03.1983 Eintracht Frankfurt (GER)16 José Francisco TORRES C 29.10.1987 Pachuca (MEX)19 Maurice EDU C 18.04.1986 Glasgow Rangers (SCO)22 Benny FEILHABER C 19.01.1985 AGF (DEN)9 Herculez GOMEZ A 06.04.1982 Pachuca (MEX)

14 Edson BUDDLE A 21.05.1985 Los Angeles Galaxy17 Jozy ALTIDORE A 06.11.1989 Villarreal (ESP)20 Robbie FINDLEY A 04.08.1985 Real Salt Lake

NOME SQUADRA

CT Bob BRADLEY 03.03.1958

Jay DEMERIT

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Dopo l'aggiunta dei Seattle Sounders, unanuova squadra si è aggiunta alla MajorLeague Soccer, i l massimo campionato sta-tunitense e canadese: si tratta dei Phi la-delphia Union, che vanno a pareggiare iconti tra Eastern e Western Conference,ora composte da otto squadre ciascuna.Nelle prime undici giornate i l tabelloneoccidentale è stato dominato dai LosAngeles Galaxy, con un distacco di dieci

punti sui Real Salt Lake. Nella conferenza orientale i Columbus Crew guidano laclassifica con soli tre punti sui New York Red Bulls, ma con una partita disputata inmeno. In testa alla classifica marcatori l 'attaccante della squadra losangelina e dellanazionale di Bradley Edson Buddle, con nove reti segnate in undici partite.Tutte le squadre si incontrano in un girone all 'i tal iana di andata e ritorno: le conferenzeservono solo ai fini di decretare le prime quattro squadre a qualificarsi ai playoff, lemigl iori due di ciascuna Conference, mentre le altre quattro saranno le successivemigl iori nel tabellone generale.

MLS ­ Major League SoccerSquadra Pt

Los Angeles Galaxy 26Columbus Crew 20

Real Salt Lake 16San José Earthquakes 16

Houston Dynamo 16New York Red Bulls 15

Colorado Rapids 13Toronto 13

Dallas 12Seattle Sounders 12

Chicago Fire 10Chivas USA 10

Kansas City Wizards 8New England Revs 8Philadelphia Union 4

DC United 3Campionato in corso (11 di 30 gg.)

123456789

10111213141516

IL CAMPIONATO NAZIONALE LA PROMESSA E IL CAMPIONEUn giocatore su cui puntare sarà sicuramente Clint Dempsey,centrocampista classe ’83 militante presso il Fulham. Dempsey èstato il cannoniere della squadra durante la scorsaConfederations Cup e lo splendido pallonetto che ha decretatol’eliminazione della Juventus dall’Europa League l’ha reso notoanche al pubblico italiano. Miglior esordiente della Major LeagueSoccer nel 2004 nonostante un infortunio alla mandibola, vantaquasi sessanta presenze in nazionale. Centrocampista che amamolto gli inserimenti offensivi, come dimostrano i nove golrealizzati in stagione, è il giocatore più pericoloso della squadra,data la sua imprevedibilità abbinata a un mix di velocità e buonatecnica. In uno schema che prevede la presenza di uncentravanti possente come Altidore, lui rende al meglio potendodisporre degli spazi aperti dalla punta per sfruttare le suecaratteristiche principali che sono il tiro e la capacità diinserimento.Indiscussa stella della squadra è Landon Donovan, registaavanzato tuttofare dai cui piedi passano tutte le trame offensivedella squadra. Il ventottenne centrocampista dei Los AngelesGalaxy è il giocatore con il maggior numero di reti segnate nellastoria della nazionale, nonché il calciatore più utilizzato daBradley durante la fase di qualificazione, elementi questi chefanno intendere quanto Donovan sia indispensabile per lasquadra. Nel suo palmares tre titoli di Major League Soccer euna Open Cup con San José Earthquakes e Los Angeles Galaxy,oltre a tre Gold Cup e un argento in Confederations Cup per lanazionale. Capocannoniere della Major League Soccer nel 2008,nel 2009 è stato eletto Most Valuable Player della competizione.Dai suoi calci piazzati e dalle sue rapide verticalizzazionidipenderà sicuramente il destino della propria nazionale; il suodinamismo su tutto il fronte d’attacco lo rende poi uno deglielementi più pericolosi. Indispensabile.

GIRONEC-StatiU

niti

Albo d'oroSquadra Ultimo

DC United 4 2004Los Angeles Galaxy 2005San José Earthquakes 2 2003Houston Dynamo 2007Chicago Fire 1998Kansas City Wizards 1 2000Columbus Crew 2008Real Salt Lake 2009

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sostituiti all’entusiasmo dopo le sonoresconfitte contro lo stesso Egitto (0­4)nelle semifinali della Coppa d’Africa econtro la Serbia (0­3) in unaamichevole di preparazione.Basata quasi interamente su giocatoriche militano con alterne fortune neicampionati europei, la squadraalgerina dipende principalmente dallospirito di squadra che Rabah Saadaneriesce ad infondere e dalle fortunedella difesa impostata intorno a Yahia,centrale del Bochum, e Bougherra,centrale dei Glasgow Rangers consi­derato uno dei migliori difensori delcontinente africano. Con un solidocentrocampo costruito intorno al re­gista del Wolfsburg Karim Ziani, leVolpi del Deserto soffrono in faserealizzativa dove devono affidarsi aglisporadici estri del veterano Rafik Saifie del senese Ghezzal.L’Algeria si ritrova a giocare conSlovenia, Inghilterra e Stati Uniti: peril destino della squadra che dovràsfruttare al massimo il talento di KarimZiani sarà già decisiva la prima partitacon la Slovenia. Un risultato utilepotrebbe lanciare le Volpi del Desertoad una intrigante sfida con gli StatiUniti per il secondo posto nel girone,una sconfitta con ogni probabilità letaglierebbe fuori dai giochi sindall’inizio.

Le Volpi del Deserto ritornano nellafase finale della Coppa del Mondo dopoventiquattro anni, dopo i magici anniOttanta nei quali moralmente eranostati la prima squadra africana aqualificarsi per la seconda fase quandonell’edizione del 1982, in cabina diregia un grande ma fragile talentocome Rabah Madjer, solo unoscandaloso “biscotto” tra GermaniaOvest e Austria li portò all’eliminazionenella fase a gironi. Dopo unapartecipazione interlocutoria nell’edizionesuccessiva, il ciclo della più forteAlgeria della storia si chiuse con lavittoria nella Coppa d’Africa giocata incasa e vinta in una finale contro laNigeria di fronte a 200.000 spettatori.Finito un ciclo, per la nazionalenordafricana è iniziato un lungoperiodo di delusioni che sembra ormaialle spalle dopo la rocambolescaqualificazione a Sudafrica 2010 allespese dell’Egitto, tradizionale rivale, inuna sfida che va al di là del puro calciodisputata tra minacce e denunce,violenze e tensioni, per concludersicon uno spareggio in campo neutro inSudan, presidiato da 15.000 poliziotti,dove l’Algeria si è imposta per 1­0segnando il ritorno dopo cinque lustrinella fase finale della Coppa delMondo.Nella marcia d’avvicinamento aSudafrica 2010, i dubbi si sono presto

2006

1 986

1 990

1 994

1 998

2002

1 982

1 962

1 966

1 970

1 974

1 978

1 958

1 930

1 934

1 938

1 950

1 954

Non qualificata

Primo turno

Non qualificata

Non qualificata

Non qualificata

Non qualificata

Primo turno

Non partecipante

Non partecipante

Non qualificata

Non qualificata

Non qualificata

Non partecipante

Non partecipante

Non partecipante

Non partecipante

Non partecipante

Non partecipante

Esordio internazionale:

1 giugno 1 957, TunisiTunisia - Algeria 1 -2

Palmares:

Mondiali: terza partecipazio-ne, mai oltre i l primo turno.Coppa Africa: una voltacampione (1 990), due terziposti (1 984, 1 988).Olimpiadi: una partecipazione.

Più presenze in nazionale:

Mahieddine Meftah (1 07)

Migliormarcatore:

Abdelhafid Tasfaout (36)

GIRONEC-Algeria

1 3 giugno 201 0 - Peter Mokaba, PolokwaneAlgeria - Slovenia (h. 13:30)

1 8 giugno 201 0 - Green Point, Città del CapoInghilterra - Algeria (h. 20:30)

23 giugno 201 0 - Loftus Versfeld, PretoriaStati Uniti - Algeria (h. 16:00)

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Gaouaoui

BelhadjBougherraYahiaHalliche

Matmour

Boudebouz

Saïfi

Lacen

Ziani

Yebda

IL COMMISSARIO TECNICOIl sessantaquattrenne Rabah Saadane è il grande vecchio delcalcio algerino, per la quinta volta alla guida della nazionale,con cui iniziò la sua storia di selezionatore per il Campionatodel Mondo del 1986, ultima apparizione dell’Algeria sulla scenamondiale. Nelle sue esperienze di club Saadane, che non hamai varcato i confini del Nord Africa, ha portato la squadramarocchina del Raja Casablanca alla vittoria della Coppa deiCampioni Africana nel 1989 e il club algerino del ES Setif allaconquista della Champions League araba nel 2007. È ritornatoalla guida della nazionale algerina nel 2007 e, oltre aconquistare la qualificazione a Sudafrica 2010, ha guidato lasquadra al quarto posto nella Coppa d’Africa dopo aversuperato nei quarti di finale la Costa d’Avorio.

CHI È DENTRO E CHI È FUORITagli piuttosto faci l i e indolori per Rabah Saadane, che dovevaaccorciare di sol i due uomini la l ista di 25 giocatori in preparazionein Svizzera e in Germania a fine maggio. Un tagl io è statoobbligato: Mourad Meghni, centrocampista della Lazio, non harecuperato i l suo infortunio al ginocchio in tempo per garantire lasua forma massima alla Coppa del Mondo. L'unico altro giocatoretagl iato da Saadane era i l quarto portiere della nazionale,Mohamed Lamine Zemmamouche dell 'Algeri .

IL CAPITANOFrancese di prima generazione, il trentaduenne YazidMansouri è cresciuto calcisticamente proprio in Francia al LeHavre, vero e proprio laboratorio di grandi talenti in cerca diintegrazione come Ba, Diarra e Dhorasoo. Come interditore havestito la casacca della squadra francese dal 1996 al 2003, pertentare una sfortunata esperienza inglese, durata una solastagione, al Coventry e ritornare, via Châteauroux, sulla costaatlantica dove milita da tre stagioni nel Lorient. Mansouri haesordito nella nazionale algerina nel novembre del 2001 in unaamichevole contro la Francia e dal 2005 è il capitano dellaselezione.

GIRONEC-Algeria

1 Lounès GAOUAOUI P 28.09.1977 Chlef16 Faouzi CHAOUCHI P 05.12.1984 ES Sétif23 Raïs M'BOHLI P 25.04.1986 Slavia Sofia (BUL)2 Madjid BOUGHERRA D 07.10.1982 Glasgow Rangers (SCO)3 Nadir BELHADJ D 18.06.1982 Portsmouth (ENG)4 Antar YAHIA D 21.03.1982 Bochum (GER)5 Rafik HALLICHE D 02.09.1986 Nacional da Madeira (POR)

12 Habib BELLAID D 28.03.1986 Eintracht Frankfurt (GER)14 D 15.05.1985 Ajaccio (FRA)18 Abdelkader LAÏFAOUI D 15.05.1985 ES Sétif20 Djamel MESBAH D 09.10.1984 Lecce (ITA)6 Yazid MANSOURI C 25.02.1978 Lorient (FRA)7 Ryad BOUDEBOUZ C 19.02.1990 Sochaux (FRA)8 Mehdi LACEN C 05.03.1984 Racing Santander (ESP)

15 Karim ZIANI C 17.08.1982 Wolfsburg (GER)17 Adlène GUEDIOURA C 12.11.1985 Wolverhampton Wanderers (ENG)19 Hassan YEBDA C 14.04.1984 Portsmouth (ENG)21 Foued KADIR C 05.12.1983 Valenciennes (FRA)22 Djamel ABDOUN C 14.02.1986 Nantes (FRA)9 Abdelkader GHEZZAL A 05.12.1984 Siena (ITA)

10 Rafik SAÏFI A 07.12.1975 Istres (FRA)11 Rafik DJEBBOUR A 08.03.1984 AEK Atene (GRE)13 Karim MATMOUR A 25.06.1984 Borussia Mönchengladbach (GER)

NOME SQUADRA

CT Rabah SAADANE 03.05.1946

Carl MEDJANI

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Settimo titolo nel la storia del MouloudiaClub d'Alger, la seconda formazione piùtitolata nella storia del calcio algerino.L'Alger ha interrotto un digiuno che duravada undici anni, visto che l 'ultimo scudettoche la squadra aveva portato allo stadio 5lugl io 1 962 risal iva alla stagione 1 998/99.Tra i quattro giocatori in testa alla classificamarcatori a pari merito, con otto reticiascuno, figura Hadj Bouguèche, puntadei campioni. Al secondo posto dellaDivision Un si è piazzata la squadracampione uscente, l 'Entente SportifSétifienne, che ha anche occupato breve-

mente la vetta a poche giornate dalla fine. Solo terzo e distanziato di oltre dieci punti i lKabylie che, con quattordici scudetti - l 'u ltimo nel 2008 - è la squadra che ha vinto piùvolte i l ti tolo di campione di Algeria. Retrocedono l'Hussein Dey e le due squadre dellacittà di Batna, i l Mouloudia Sportif Populaire e i l Chabab Aurès. Proprio i l Chabab Aurèsha eliminato l 'MC Alger ai quarti di Coppa d'Algeria e i l Kabylie al la semifinal i , arrivandoa disputare la finale del torneo nella stagione della propria retrocessione. I l trofeo èandato poi al Sétif, vincitore 3-0 nella finale.

IL CAMPIONATO NAZIONALE ALTRI PROTAGONISTICon l’assenza dell’ultimo minuto di Mourad Meghni, il tasso difantasia dell’Algeria sarà garantito da Karim Ziani, ven­tisettenne centrocampista offensivo del Wolfsburg. Nato neidintorni di Parigi da padre francese, Ziani ha costruito la suacarriera da calciatore in Francia, approdando nel 2007all’Olympique Marsiglia. Nell’estate del 2009 avviene il grandepasso verso la Bundesliga dove viene ingaggiato dai detentori deltitolo del Wolfsburg: nonostante le sue indubbie potenzialità,fatica a trovare spazio chiudendo la stagione con una manciatadi presenze. Baricentro basso e grande tecnica di base, è ingrado di saltare l’uomo e creare situazioni di superioritànumerica partendo dalla sua posizione preferita sulla destra: lefortune delle Volpi del Deserto in Sudafrica dipenderanno in largamisura da lui.Tutti i conoscitori del calcio francese sono pronti a riconoscereche il ventenne Ryad Boudebouz sarà in grado di ritagliarsi unruolo da protagonista. Nato in Francia da padre algerino, ècresciuto nelle fila del Sochaux dove ha debuttato in primasquadra all’inizio della stagione 2008­2009. Boudebouz ha fattotutta la trafila delle nazionali giovanili francesi dall’Under 17all’Under 19, con cui la scorsa estate ha partecipato aiCampionati Europei: nell’occasione i galletti conquistano lesemifinali e lui si fa conoscere dai tecnici di tutta Europa, tantoda essere inserito nella top 11 del torneo. Chiuso nella nazionalemaggiore francese, nel mese di febbraio di quest’anno dichiarapubblicamente la sua disponibilità a vestire la casacca delle Volpidel Deserto ed è convocato da Rabah Saadane per il ritiropremondiale: il 28 maggio 2010 esordisce con la magliadell’Algeria nell’amichevole contro l’Irlanda. Mancino naturale,ma ottimo ambidestro, Boudebouz è in grado di occupare consuccesso tutte le posizioni della fascia sinistra candidandosi asostituto designato di Meghni.

GIRONEC-Algeria

Division UnSquadra Pt

MC Alger 66ES Sétif 63Kabylie 54

USM Alger 53El Harrach 52JSM Béjaïa 52

Annaba 49Tlemcen 46

Bélouizdad 46Bordj Bou Arréridj 46

Khroub 45Chlef 43

El Eulma 43Blida 43

MC Oran 41CA Batna 37

17 MSP Batna 2418 Hussein Dey 19

123456789

10111213141516

Albo d'oroSquadra Ultimo

Kabylie 14 2007­2008MC Alger 7 2009­2010Bélouizdad 6 2000­2001USM Alger 5 2004­2005ES Sétif 4 2008­2009MC Oran 1992­1993

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otto anni fa al Mondiale asiatico,quando lo scontro di personalità tra lastella Zlatko Zahovič e l’allenatoreSrečko Katanec, sfociato nella cacciatadi Zahovič dopo una sola partita enelle successive dimissioni di Katanec,fece da contorno a tre sconfitte in treincontri. Anche per questo, forse, laseconda Slovenia mondiale della storiasi presenta tra le mani di unmotivatore di polso come il CT MatjažKek e di un “triumvirato” formato dalcapitano Robert Koren, dal suo viceSamir Handanovič, portiere dell’Udi­nese, e dall’esperto attaccante MilivojeNovakovič, capitano del Colonia.Quella slovena è una squadra che,nonostante abbia poco da offrire intermini di fantasia e di spunti risolutivi,fa un gioco semplice e ha la sicurezzadi sé necessaria a gestire situazioni dipressione. Nel 4­4­2 di Kek, davantialla difesa si presenta un centrocampofatto di passaggi corti e precisi: sulleali la scelta è tra Birsa, Pečnik e Kirmmentre nella cerniera centrale, nor­malmente formata da capitan Koren eRadosavljevič, potrebbe trovare spazioil giovanissimo Krhin dell’Inter. Infine,la coppia di attacco dovrebbe essereformata dal senatore Novakovič e daDedič, con le opzioni alternative rap­presentate dall’utilizzo di Birsa eLjubijankič.

La nazionale slovena, alla secondaapparizione in Coppa del Mondo,rappresenta la grossa sorpresa dellequalificazioni europee. L’undici allenatoda Matjaž Kek, infatti, prima haingaggiato una battaglia a due con laSlovacchia per il primato di un gironeche sulla carta doveva essere domina­to da Polonia e Repubblica Ceca, poiha causato l’upset più clamoroso dellastoria delle qualificazioni agli spareggi.Tutti l’avrebbero data per spacciatacontro la Russia, attesa come una trale grandi protagoniste del Mondiale. Ilverdetto, che sembrava essere scrittodopo le due reti segnate in casa dairussi, è stato ribaltato nel giro di 120minuti, prima dalla rete del 2­1 di NejcPečnik all’andata e poi da quella diZlatko Dedič, unica segnata nella garadi ritorno, decisiva per qualificare laSlovenia con la regola dei gol segnatifuori casa. Chiave del successo nellequalificazioni è stata la solida difesa aquattro degli ex­jugoslavi, imperniatasu Boštjan Cesar e Bojan Jokić, neo­acquisti del Chievo Verona, oltre chesu Mišo Brečko del Colonia (su cui orapunta gli occhi il Napoli) e su MarkoŠuler.La Slovenia si presenta alla Coppa delMondo con una squadra priva di stellee ricca di operai infaticabili e precisinello svolgere il proprio lavoro conimpegno e determinazione. Non fu così

2006

1 986

1 990

1 994

1 998

2002

1 982

1 962

1 966

1 970

1 974

1 978

1 958

1 930

1 934

1 938

1 950

1 954

Non qualificata

Non qualificata (Jugoslavia)

Quarti di finale (Jugoslavia)

Non partecipante

Non qualificata

Primo turno

Primo turno (Jugoslavia)

4° posto (Jugoslavia)

Non qualificata (Jugoslavia)

Non qualificata (Jugoslavia)

Secondo turno (Jugoslavia)

Non qualificata (Jugoslavia)

Quarti di finale (Jugoslavia)

4° posto (Jugoslavia)

Non qualificata (Jugoslavia)

Non qualificata (Jugoslavia)

Primo turno (Jugoslavia)

Quarti di finale (Jugoslavia)

Esordio internazionale:

1 9 giugno 1 991 , Murska SobotaSlovenia - Croazia 0-1

Palmares:Mondiali: seconda partecipazionecome Slovenia, mai oltre i l primoturno, otto partecipazioni sotto laJugoslavia, con due quarti posti .Europei: mai oltre i l primo turnocome Slovenia, due volte secondasotto la Jugoslavia (1 960, 1 968).Olimpiadi: la Slovenia non ha maipreso parte al torneo olimpico dicalcio. Un oro (1 960), tre argenti(1 948, 1 952, 1 956) e un bronzo(1 984) come Jugoslavia.

Più presenze in nazionale:

Zlatko Zahovič (80)

Migliormarcatore:

Zlatko Zahovič (35)

1 3 giugno 201 0 - Peter Mokaba, PolokwaneAlgeria - Slovenia (h. 13:30)

1 8 giugno 201 0 - Ell is Park, JohannesburgSlovenia - Stati Uniti (h. 16:00)

23 giugno 201 0 - Nelson Mandela Bay, Port El izabethSlovenia - Inghilterra (h. 16:00)

GIRONEC-Sloven

iaPianeta Sport • www.pianeta-sport.net Numero 0 • Giugno 201 0

Handanovič

JokićŠulerCesarBrečko

Birsa KirmRadosavljevičKoren

Dedič Novakovič

IL CAPITANOQuattro gol in 45 presenze in nazionale, Robert Koren è statonominato capitano della Slovenia prima che cominciasse lacampagna di qualificazione a Sudafrica 2010. Nato nel 1980 sulconfine austriaco, fece il suo debutto nella rappresentativaunder 21 nel 2001 e poi in nazionale maggiore nel 2003,mentre giocava con il Celje. Centrocampista offensivo conspiccate doti tecniche, nel 2004 Koren lasciò il proprio paese,giocando per tre anni in Norvegia al Lillestrøm prima ditrasferirsi al West Bromwich Albion, con cui ottenne lapromozione in Premiership nel 2008. Espirato il 17 maggio ilcontratto che lo legava alla squadra allenata da Di Matteo,Koren è entrato nelle mire di Newcastle, Celtic e Panathinaikos,ma potrebbe anche diventare il terzo sloveno del Chievo.

CHI È DENTRO E CHI È FUORITra gli ultimi tagl i operati da Kek per definire la l ista ufficiale di 23uomini, i l nome più importante è quello di Mirnes Šišić, ala destrain forza ai greci del PAS Giannina. Dodici presenze in nazionale,Šišić in passato ha indossato le maglie di Stel la Rossa eOlimpiakos. Tagliati insieme a lui i l difensore Dejan Kelhar delCercle Brugge (che aveva esordito in marzo contro i l Qatar) e i lcentrocampista Dari jan Matič del Rapid Bucarest, sette presenzecon la maglia della Slovenia.

IL COMMISSARIO TECNICONato a Maribor nel 1961, Matjaž Kek ha iniziato la sua carrieradi difensore nella squadra locale, prima di imbarcarsi inun’avventura di dieci anni in Austria. Nel 1992 vestì inun’occasione la maglia della neonata nazionale slovena e nel1995 tornò a Maribor, vincendo due scudetti e poi prendendo inmano la squadra come allenatore. Sulla panchina della squadrafino al 2006, vinse altri due titoli nazionali prima di accettarel'incarico di responsabile delle rappresentative nazionali under15 e under 16. Il 3 gennaio 2007 ha sostituito la leggendaBranko Oblak alla guida della nazionale maggiore, che poi haportato alla qualificazione mondiale.

GIRONEC-Slovenia

1 Samir HANDANOVIČ P 14.07.1984 Udinese (ITA)12 Jasmin HANDANOVIČ P 28.01.1978 Mantova (ITA)16 Aleksander ŠELIGA P 01.02.1980 Sparta Rotterdam (NED)2 Mišo BREČKO D 01.05.1984 Colonia (GER)3 Elvedin DŽINIČ D 25.08.1985 Maribor4 Marko ŠULER D 09.03.1983 Gent (BEL)5 Boštjan CESAR D 09.07.1982 Grenoble (FRA)6 Branko ILIČ D 06.02.1983 Lokomotiv Mosca (RUS)

13 D 17.05.1986 Chievo Verona (ITA)19 Suad FILEKOVIČ D 16.09.1978 Maribor22 Matej MAVRIČ D 29.01.1979 TuS Koblenz (GER)8 Robert KOREN C 20.09.1980 West Bromwich Albion (ENG)

10 Valter BIRSA C 07.08.1986 Auxerre (FRA)15 Rene KRHIN C 21.05.1990 Inter (ITA)17 Andraž KIRM C 06.09.1984 Wisła Kraków (POL)18 Aleksander RADOSAVLJEVIČ C 25.04.1979 Larissa (GRE)20 Andrej KOMAC C 04.12.1979 Maccabi Tel Aviv (ISR)21 Dalibor STEVANOVIČ C 27.09.1984 Vitesse (NED)7 Nejc PEČNIK A 14.02.1986 Nacional (POR)9 Zlatan LJUBIJANKIČ A 15.12.1983 Gent (BEL)

11 Milivoje NOVAKOVIČ A 18.05.1979 Colonia (GER)14 Zlatko DEDIČ A 10.05.1984 Bochum (GER)23 Tim MATAVŽ A 13.01.1989 Groningen (NED)

NOME SQUADRA

CT Matjaž KEK 09.09.1961

Bojan JOKIĆ

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Primo trionfo in campionato nella storia delKoper, la squadra della città di Capodistria,che si è aggiudicato i l ti tolo con ben undicilunghezze di vantaggio sul più titolatoMaribor e quasi venti sul Gorica e l 'OlimpiaLubiana. Per quest'ultima società, che ha

raccolto i l testimone del club vincitore dei primi quattro scudetti nel la storia delcampionato sloveno e fal l i to nel 2005, si tratta del primo campionato nella massimadivisione dalla rifondazione a oggi. Per arrivare alla Prva Liga l 'Olimpia, a partire dallasua fondazione, ha scalato in sol i cinque anni tutte le divisioni che compongono i lcampionato sloveno.In forza al Gorica gioca i l capocannoniere del campionato Milan Osterc, trentacinquenneed ex-leggenda della nazionale: suo fu i l gol che consegnò alla Slovenia la sua primaqualificazione a una Coppa del Mondo. Osterc giocò nella nazionale in 44 occasioni apartire dal 1 997 e si ritirò nel 2002, dopo aver disputato con la Slovenia gl i Europei del2000 e i Mondial i di Corea.Retrocesse in Druga Liga, la Serie B slovena, l 'Interblock Lubiana e i l Drava Ptuj. I primihanno perso i l playout contro la seconda classificata della Druga Liga, i l Triglav Kranj,crol lando 3-0 nel secondo tempo della gara di ritorno. I l Drava Ptuj, che era riuscito ascampare la retrocessione ai play-out in due occasioni nel le scorse stagioni, ha chiuso i lcampionato all 'u ltimo posto ed è retrocessa direttamente. A sostituirla nel la prossimastagione sarà i l Primorje, che torna in Prva Liga a un solo anno dalla retrocessione.

IL CAMPIONATO NAZIONALE LA PROMESSA E IL CAMPIONENon è il più giovane della squadra, visto che l’interista ReneKrhin ha appena compiuto vent’anni e che Tim Matavž ne haventuno, ma il ventitreenne di San Pietro di Gorizia Valter Birsaè, tra i giovani della Slovenia, quello che avrà sicuramente piùminuti a disposizione per farsi vedere al Mondiale sudafricano.Considerato fino alla scorsa stagione una promessa nonmantenuta e che faticava a esprimere le proprie potenzialità siaa livello di club, sia a livello internazionale, Birsa è sbocciato nelcorso della stagione 2009/2010, diventando una pedinaimportante nel terzo posto ottenuto dal suo Auxerre in Ligue 1,torneo di cui il centrocampista è stato la rivelazione. Unaconsacrazione che è arrivata anche a livello internazionale: Birsasi è sbloccato a settembre, mettendo a segno contro la Polonia lasua prima rete per la Slovenia, lui che a diciott’anni era stato ilpiù giovane convocato nella storia della squadra. Durante lastagione si è reso protagonista di un episodio di fair­play: evitòl’espulsione per gomitata a Bakary Kone del Marsiglia dicendoall’arbitro che l’avversario non l’aveva affatto colpito.Accoppiato in attacco al senatore Milivoje Novakovič, ilventiseienne Zlatko Dedič è stato il giocatore che ha aperto laporta del Mondiale alla Slovenia, segnando l’unica rete nellostorico e decisivo incontro di Maribor con la Russia il 18novembre 2009. Nativo di Bihać in Bosnia­Erzegovina e cresciutosul litorale sloveno, Dedič è una vecchia conoscenza del calcioitaliano, avendo giocato nel nostro campionato per sette stagioniconsecutive: approdato dal Koper al Parma nel 2001, giocò inprestito a Empoli e Cremonese per poi approdare al Frosinone einfine al Piacenza. Nel 2004, già membro della Slovenia under21, fece il suo esordio in nazionale maggiore all’età di 20 anni.Attualmente gioca al Bochum, appena retrocesso dallaBundesliga alla seconda serie del campionato tedesco.

GIRONEC-Sloven

ia

Prva Liga Telekom SlovenjieSquadra Pt

Koper 73Maribor 62Gorica 55

Olimpia Lubiana 53Celje 51Nafta 49

Rudar Velenje 49Domžale 45

Interblock Lubiana 33Drava Ptuj 30

123456789

10

Albo d'oroSquadra Ultimo

Maribor 8 2008­2009Olimpia Lubiana 1994­1995Gorica 4 2005­2006Domzale 2 2007­2008Koper 1 2009­2010

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GIRONEC-Oltre

ilca

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Dal 1954 gli indipendentisti algerini delFront de Libération Nationale stavanotenendo sotto scacco i francesi in unasanguinosa guerra coloniale. Nell’estatedel 1957, l’anno della Battaglia di Algeri,di ritorno dal Festival Mondiale della Gio­ventù di Mosca dove tutte le rappre­sentanze nazionali avevano portato unapropria squadra di calcio, i leaderdell’FLN, guidati dall’ex­calciatore deglianni ’30 e ‘40 Mohamed Boumezrag, sierano resi conto con amarezza di esser­ne sprovvisti. Boumerzag aveva quindiconcepito il disegno di mettere insiemeuna squadra. Forte di questo incorag­giante precedente Boumezrag, coadiu­vato dall’allenatore dell’Avignone, nonchévecchia gloria del football nordafricano,Mokhtar Arribi, aveva convinto i verticidell’FLN clandestino dell’importanza delcalcio come veicolo di propaganda per lacausa dell’indipendenza algerina, e ingran segreto aveva cominciato a darsi dafare per costituire la prima squadranazionale in esilio del proprio paese.Nelle sue intenzioni questa si sarebbedovuta comporre di calciatori professio­nisti algerini che giocavano nei club diprima divisione della Francia Metro­politana: i giocatori all’altezza del suoprogetto non mancavano di certo: nelSaint­Étienne militava il centrocampistaRachid Mekloufi, nello Stade de Reimsl’attaccante Mohamed Maouche e nelMonaco il difensore Mustapha Zitouni el’ala Ben Tifour. Nonostante i club fran­cesi li trattassero bene dal punto di vistaeconomico, nessuno di loro aveva esitatoall’idea di rinunciare ai propri agi per

aiutare la lotta del proprio paese di origi­ne, e tutti avevano risposto alla chiama­ta del FLN.Si avvicinava il Campionato del Mondodel 1958 in Svezia, e in aprile ilselezionatore della nazionale francesePaul Nicolas aveva chiamato, neiquaranta pre­convocati, quattro gioca­tori algerini per disputare l’amichevolecon la Svizzera del 16 aprile. Tre giorniprima era però previsto il raduno deigiocatori selezionati dal FLN a Tunisi,dove il Front aveva una sua sede sotto laprotezione del presidente Habib Bourgui­ba, vagamente socialista e decisamentepan­arabo. I giocatori raggiunsero Tunisidopo aver varcato il confine franceseverso l’Italia o la Svizzera. Solo uno diloro, il ventiduenne Mohamed Maouchedello Stade de Reims, era stato indentifi­cato e arrestato dalla gendarmeria alconfine franco­svizzero presso SaintLouis­Bâle, sulla strada per Basilea. Sfor­tunatamente per lui, in quel periodo sta­va anche prestando il servizio militarepresso il battaglione di Joinville, nell’Al­geria Francese, e sulla sua testa era sta­ta montata l’accusa di diserzione.Maouche avrebbe così trascorso quaran­ta giorni in prigione e quattordici mesi inlibertà vigilata, prima di riuscire final­mente ad aggregarsi al resto dellasquadra a Tunisi nel 1960. Mentre losfortunato Maouche languiva nelle galered’Oltralpe, trenta giocatori provenientidalla Francia Metropolitana, dall’AlgeriaFrancese e da altre parti del Maghreb sierano radunati a Tunisi; il 14 aprile 1958

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era stata costituita ufficialmente lasquadra del FLN, ovvero la nazionale al­gerina in esilio. L’auspicato effetto me­diatico era stato provocato soprattuttodall’improvvisa diserzione dei quattrogiocatori algerini pre­convocati nella na­zionale francese, e il 15 aprile il quoti­diano sportivo L’Équipe, dopo aver tito­lato in prima pagina "Nove giocatorialgerini sono scomparsi", aveva sotto­lineato che "con la perdita degli algerini,la parola Francia acquisisce un senso piùstretto". L’agenzia di stampa FrancePresse, dal canto suo, aveva ufficia­lizzato rapidamente la notizia con unlaconico lancio dal tono simile a unbollettino: "Cinque giocatori musulmanialgerini hanno lasciato clandestinamenteil suolo francese, e sono giunti ieri aTunisi, via Roma, dove sono stati ricevutida un alto responsabile del FLN".La prima pietra della nazionale del FLNera stata dunque posata. I giocatori,ormai ufficialmente in esilio, erano statialloggiati in un hotel del centro di Tunisi,e il 3 maggio 1958 avevano disputato ilprimo incontro internazionale, affrontan­do la Tunisia. La partita si era giocataallo Stadio Municipale di Tunisi, davanti a8.000 spettatori incuriositi, e aveva vistola vittoria della nuova nazionale del FLNper 5­1. Il governo francese, ancoragelosissimo della colonia algerina, abita­ta all’epoca da più di un milione di pied­noirs di origine europea, non avevaaccettato di buon grado la mossa delFLN. Esercitando pressioni politiche sullaFIFA, aveva ottenuto per il 7 maggiol’emanazione di un bando nei confrontidella nazionale algerina in esilio. Tutte leformazioni che avessero incontrato lasquadra del FLN venivano minacciate disanzioni. A farne le spese fu proprio lafederazione calcistica tunisina, esclusadalle competizioni internazionali ufficiali

a titolo di punizione esemplare. Non ba­stò a fermare la nazionale del FLN chenel maggio del 1958 vinse il primo tor­neo calcistico tra le nazioni del Maghreb:il Marocco, come la Tunisia, fu banditodalla FIFA, mentre Libia e RepubblicaAraba Unita (l’effimera unione tra Egittoe Siria), diedero forfait dalla competi­zione. Decisamente più forti politica­mente dei giovanissimi stati arabi, ipaesi del blocco sovietico dell’EuropaOrientale non avevano dimostrato alcuntimore nei confronti della federazioneinternazionale e avevano accolto la na­zionale dell’Algeria Combattente, comel’avevano definita i puristi del lessicolocale, nel corso di più di una tournée trail 1958 e il 1962. I rappresentanti delFLN erano andati così ad affrontarenazionali blasonate come la Bulgaria,l’Unione Sovietica, l’Ungheria, la Ceco­slovacchia, la Romania e una selezionejugoslava, contro la quale erano riuscitia vincere per 6­1 davanti a 80.000persone anche se, a dirla fino in fondo,

questa partita era stata organizzata acorredo finale di un incontro di esibizionedel grande Brasile di Pelé e Garrincha,ossia quando gli 80.000 dello Stadiodella Stella Rossa di Belgrado, ormai sazidi spettacolo, stavano cominciando adefluire ordinatamente verso l’uscita.I protagonisti di quell’eroico quadrienniodel calcio algerino avrebbero spianato lastrada alla conquista dell’indipendenza,formalizzata il 5 luglio 1962 in seguitoagli accordi di Évian. La maggior parte diloro sarebbero tornati a giocare nei clubdella nuova federazione calcistica alge­rina, mentre altri, come MohamedSoukhane, Said Amara, Amar Rouaï eAhmed Oudjani, avevano beneficiato delperdono delle autorità transalpine ederano rientrati nelle squadre di club diuna Francia ormai quasi del tuttodecolonizzata. Altri vi erano invece ritor­nati dopo avere militato in altre squadreeuropee, come nei casi di MohamedMaouche e Rachid Mekloufi, che insieme

a Mustapha Zitouni, era stato senzadubbio il giocatore più rappresentativodella nazionale in esilio. Mekloufi, dopoessersi riaccasato nel Saint­Étienne allafine del 1962, avrebbe conquistato trevolte il titolo di campione di Francia e nel1968 la Coppa di Francia. E proprio inquell’occasione, il presidente Charles deGaulle, stringendogli la mano per com­plimentarsi con lui, gli aveva dichiaratocon tono di solenne ringraziamento: “LaFrancia siete voi”. De Gaulle amava par­ticolarmente declamare questa frase, edaveva l’abitudine di ripeterla pressochémeccanicamente a tutti coloro che in­contrava nelle apparizioni ufficiali. Evi­dentemente non aveva riconosciutoRachid Mekloufi, un uomo che non desi­derava affatto sentirsi un simbolo dellaFrancia, e tantomeno un cittadino fran­cese, dal momento che aveva sacrificatouna parte importante della carrieraproprio per non essere più consideratotale.

Numero 0 • Giugno 201 0