Project Steering Committee
L'intermodalitàL'intermodalità concon mezzimezzi lentilenti::
l'esperienzal'esperienza nelnel DeltaDelta deldel PoPo
emilianoemiliano--romagnoloromagnolo ee nelnel PolesinePolesine
Javni razpis št. 2/2009Javni razpis št. 2/2009/ / MOTORMOTOR/ / Mobilni turistični inkubatorMobilni turistični inkubator
Ref. Bando pubblico n. 2Ref. Bando pubblico n. 2//2009/2009/ MOTORMOTOR/ / Incubatore turistico mobileIncubatore turistico mobile
Chiara OcchiChiara Occhito di Resia
(Ud) - 23 January 2013
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Project Steering Committee Incubatori locali Ref. 2/2009, MOTOR, Incubatore turistico mobile
M. Chiara Bagatin – Stefano Dall'Aglio / Prato di Resia (Ud) 23/01/2013
Il prodotto turistico intermodale
Intermodalità: è integratore di attività e di realtà territoriali – l’utilizzo di mezzi
diversi di visita del territorio consente di raggiungere luoghi e beni ambientali che si
connotano in modo diverso fornendo al turista visitatore una esperienza diversa
Fruizione intermodale: un prodotto turistico ‘nuovo’
• Mezzi, o strumenti, di viaggio
Molteplici e differenziati, lenti, nuovi, ecocompatibili
• Greenways, Waterways
Fortemente integrate con l'ambiente circostante
Importante funzione ecologica:
educare divertendo e promuovere il turismo
lento, verde, sostenibile
Valorizzare contenuti paesaggistici, attrattori storici e
culturali minori esistenti lungo il percorso
Strutturate, Sicure, Multiuser, Dotate di servizi, Affiancano TP
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Buone prassi
• Percorsi in bici combinati con crociere fluviali
• Home-base tour
• 60 tour bike and boat in 16 Paesi per rispondere
alla crescente domanda: Loira, Paesi Bassi, Parco
Nazionale della Dalmazia, Danubio, Vietnam ..
Passando Da Venezia a Mantova
• Cycling and cruising
• Tour nei Paesi Bassi (Northern, Southern,
Amsterdam), Bruges
• ‘Centro Intermodale’
• Mountain bike, Walking hub, Culture & Heritage,
Adventure Activities, Natural Sites, Horse Riding
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Il progetto pilota ITINERADELTA
Progetto GAL DELTA 2000 PAL LEADER Delta emiliano-romagnolo Asse 4 – PSR 2007 -
2013: progettazione partecipata e integrata per sviluppare il turismo rurale.
Il processo partecipativo come requisito essenziale che vuole diventare metodo: operare con
una metodologia partecipativa.
Itineradelta progettazione itinerari
per la fruizione intermodale del
Delta emiliano-romagnolo, realizzato
nell’area Leader attinente l’asta
fluviale del Reno coinvolge 4 stazioni
del Parco per mettere in rete e
collegare diversi siti di interesse
ambientale e naturalistico.
Valore aggiunto
Strutturazione di un sistema di fruizione intermodale potenziando l’offerta turistica,
attraverso una gestione che mette in relazione i punti strategici e le emergenze del
territorio attraverso l’uso di mezzi ecosostenibili: bici, barca, canoa, cavallo, ecc.
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ITINERADELTA
A partire dall’assetto territoriale, è stata frutto di successive
modifiche e ridefinizione a seguito del confronto mediante
incontri con la Cabina di Regia e Workshop con gli operatori,
ovvero di una elaborazione dei dati, acquisiti in fase di
analisi, in stadi di affinamento successivi mediante confronto,
feedback e rielaborazione.
La Progettazione partecipata degli itinerari:
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ITINERADELTA
1. mettere a sistema ed integrare le eccellenze esistenti sul territorio;
2. organizzare i collegamenti in sicurezza tra i punti di eccellenza;
3. utilizzare i mezzi intermodali disponibili sul territorio e in prima istanza quelli
già in uso ai gestori dei centri visita e/o cercare soluzioni alternative
(acquisizione grazie a finanziamenti, spostamento tra i vari punti di snodo, .. )
4. rappresentare un futuro e innovativo prodotto turistico da immettere sul
mercato per la valorizzazione dell’area territoriale d’ambito, incentivando ed
incrementando l’attività degli operatori;
5. puntare alla formulazione di pacchetti per gruppi, fornendo al contempo
indicazioni perché gli itinerari possano essere percorsi anche individualmente;
6. ampliare potenzialmente l’offerta in termini di orari e giorni di apertura di
centri visita e musei;
7. non esclusività dei percorsi, ovvero la progettazione di percorsi che siano
largamente fruibili, in adempimento ai target di fruitori previsti dal progetto
(giornalisti, scuole/dirigenti scolastici e pubblico generico).
La logica di progettazione degli itinerari :
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ITINERADELTA, l’approccio partecipativo
Incontri con i Gruppi tecnici formati da Comuni, e Provincie di Ferrara e
Ravenna:
- definizione delle fasi di lavoro in dettaglio
- dati territoriali
- comprensione delle criticità strutturali (pontili, percorsi ciclabili, presenza di piste
ciclabili, tratti disconnessi, sicurezza, ecc.
- quali le emergenze ambientali e gli attrattori locali da valorizzare
- quali le desiderata dei turisti presso gli Uffici IAT
- Condivisione del programma operativo delle attività,
- Verifica degli stadi di avanzamento del progetto e delle proposte dei percorsi
progettuali
- Condivisione dei percorsi progettati e dei punti tappa
- Partecipazione alla fase dimostrativa e divulgativa
Incontri con la Cabina di Regia – i decisori politici dei Comuni, delle Province e
dell’Ente Parco condividono insieme ai Gruppi Tecnici e al GAL il lavoro di
progettazione:
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ITINERADELTA, l’approccio partecipativo
- Workshop aperti a tutti gli operatori dei servizi turistici e del comparto turistico
dell’area interessata
- Incontri diretti con gli operatori localizzati lungo gli itinerari per la raccolta delle
manifestazioni di interesse e disponibilità alla partecipazione attiva al progetto anche
post fase dimostrativa
- Specifici audit finalizzati alla individuazione delle criticità e potenzialità per
strutturare la proposta di fruizione intermodale
- Incontri con un gruppo ristretto di lavoro che ha visto coinvolti i gestori dei Centri
Visita del Parco presenti sull’area territoriale interessata
‐ La definizione ultima degli itinerari è stata frutto di un lavoro di affinamento successivo
che ha visto coinvolti tutti gli stakeholders
‐ Per ciascun itinerario è stata realizzata una scheda composta da mappa su base
satellitare dell’itinerario, schema a blocchi e programma di dettaglio con tappe ed
orari, precisazioni dettagliate per i differenti target di fruitori
I risultati
Incontri con gli operatori del territorio (circa 130 operatori):
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ITINERADELTA, i risultati
Infine le proposte di fruizione con barca, bici, a piedi, canoa e cavallo sono state strutturate
sia per escursioni giornaliere che per soggiorni strutturati che permettono una permanenza
nel Delta di più giorni:
La fase dimostrativa ha dato risultati eccellenti di gradimento e suggerimenti
da parte del pubblico, docenti scolastici e giornalisti
Sul mercato a partire dalla Primavera 2014
per giungere ad una offerta potenziale rappresentata da 3 itinerari:
Seguendo l’asta del fiume Reno, sviluppato sui territori comunali di Argenta, Alfonsine,
e Ravenna e rappresentato dalle due varianti naturalistica e storica;
Comacchio e le sue valli, uno sguardo al territorio comacchiese e alla sua cultura, dal
centro storico alla costa passando per le Valli da pesca e le nuove terre di bonifica;
La Pineta, le Punte e la Pialassa, interamente sul territorio ravennate ripercorre luoghi
di grande importanza dal punto di vista naturalistico-ambientale che storico-culturale
6 itinerari di mezza giornata;
3 itinerari giornalieri;
2 itinerari bi-giornalieri (weekend);
1 di tre giorni (long weekend)
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ITINERADELTA, i risultati
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Il prodotto turistico intermodale
Caratteristiche generali del segmento rispetto alle esperienza pregressa Progetto LEADER ITINERADELTA:
Gli itinerari intermodali sembrano avere un grande potere "evocativo" e un'ottima
capacità attrattiva soprattutto rispetto a chi non è mai venuto o chi ha
un'esperienza occasionale nel Delta (agiscono però anche da richiamo per i
repeater intensivi)
Il mondo scolastico sembra mostrare interesse rilevante
E’ un prodotto che piace più ai giovani che non agli anziani, più alle donne che
non agli uomini, normalmente di alti livelli di istruzione (comunque non si
evidenziano fasce di criticità in nessun segmento socio-demografico)
Segmenti ritenuti più idonei:
• Le Famiglie sono il segmento considerato "di riferimento“ (più dei 3/4
degli intervistati lo segnala come segmento più adatto questo tipo di
esperienza)
• Ragazzi/Studenti (Dirigenti/Docenti scolastici assegnano invece priorità a
Ragazzi/Studenti)
• Coppie mature e giovani su uno stesso piano, e Anziani
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Il prodotto turistico intermodale
Caratteristiche generali del segmento Valori rilevati sul subcampione di pubblico generico (143 intervistati)
46,0% 54,0%
Genere
Uomo
Donna
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
Fino a 29 anni 30-59 anni 60+ anni
Classi di età
11,8%
42,0%
46,2%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
Media Inf. Media Sup. Laurea
Titolo di studio
56,6% 43,4%
Gravitazione
fino a 60'
oltre 60'
56,7%
30,6%
12,7% 0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
Prima volta Freq. Occasionale
Freq. Intensivo
Frequentatore Delta
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Il prodotto turistico intermodale
Valutazioni sul prezzo:
• Il prezzo "giusto" rispetto all'esperienza vissuta si colloca sui 44 euro
Il prezzo "di penetrazione“ in media risulta di 36,5 euro
• In definitiva emerge un prezzo max di mercato attorno ai 38-40 euro per
il pubblico generico (28 euro per gli operatori scolastici , 50 euro per i
giornalisti)
La Valutazione dell'esperienza fatta e la Raccomandazione risultano molto
elevati da parte di tutti i collettivi
Alta risonanza sulla stampa ( di settore, locale, .. )
Dall’indagine di Customer Satisfaction effettuata sui tre target di progetto
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3.La complessità di gestione aumenta esponenzialmente con la
varietà e la flessibilità • Organizzazione rigida (es: tempificazione e contenuti fissi)
• Informazione e Certezze (di orario, di numero di partecipanti) ai gestori di
servizi
Lo sviluppo del prodotto: Principi di base
2.Vi sono mezzi non graditi o la cui fruizione è preclusa Proposta di varianti o "salto gestito" per i mezzi potenzialmente più
problematici
5. Necessità di una centrale organizzativa Per coordinare il tutto e dare le informazioni giuste e al momento giusto ai
vari gestori impegnati
1.La "promessa" è l'intermodalità La varietà di mezzi deve essere garantita
4.È un prodotto nuovo • Il successo e la richiesta di mercato è tutto da verificare
• Gli operatori devono vedere i ritorni degli sforzi di coordinamento
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Lo sviluppo del prodotto: la filosofia
3. Modulare: per ogni Circuito -> Diverse Offerte
4. Progressivo ampliamento dell'offerta (anche per favorire l'interesse e il ritorno)
1.Semplificazione massima del numero di attività/mezzi e di circuiti nella fase di sperimentazione. La
varietà di mezzi deve essere garantita
2.Durata diversa per assecondare diverse necessità/propensioni del turista
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1. Contatto diretto e operativo con gli operatori del territorio
2. Collaborazione tra società ed operatori che già esistono e lavorano sul
territorio
3. La promessa di eventi dimostrativi: una esperienza concreta e tangibile,
rappresenta un feedback per gli amministratori e per gli operatori,
consente di evidenziare valori e criticità del sistema
4. Identificazione di una centrale organizzativa e di promo-
commercializzazione del prodotto
5. Preparazione delle guide, gli Aspetti naturalistico-paesaggistici e
l'Organizzazione generale
6. Integrazione con il sistema di Trasporto Pubblico: fattore chiave di
accessibilità alla destinazione turistica e che permette la dispersione
all’interno della destinazione stessa
Fattori “chiave” di successo
Per lo sviluppo del prodotto turistico ‘Intermodale’:
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• Diffusione del prodotto
L’esperienza ci dice che..
• L’utilizzo del Cavallo ha mostrato una richiesta numericamente
non altissima: gruppi totalmente orientati?
• Criticità con alcune categorie (Ristorazione)
• Canoa: richiesta alquanto numerosa ma ‘difficoltà’ nella gestione
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Organizzazione di una rete intermodale nel territorio polesano
•L’esperienza nel territorio polesano:
Alto Polesine: bici + barca
Direttrice Bergantino – Gaiba
Valorizzazione Sx. Po
Basso Polesine: barca +
cavallo/bici
Area deltizia
Valorizzazione Delta del Po
Medio Polesine: bici + treno
Direttrice Rovigo - Ferrara
Collegamento tra centri
storici
1. Identificazione ambiti
2. Progettazione itinerari
3. Coinvolgimento ed
animazione operatori
4. Output
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Fasi progettuali 2
• Analisi del potenziale turistico e delle caratteristiche del territorio:
individuazione dei tracciati esistenti;
individuazione delle risorse attrattive;
• Analisi degli operatori dei servizi turistici di fruizione e supporto: chi fa cosa
all'interno della rete?
• Disegno dei tracciati potenziali: individuazione dei punti di forza e carenze
nello stato di fatto
• Workshop collettivo di presentazione del concetto di intermodalità, della
progettualità in atto, descrizione degli obiettivi, verifica degli stakeholder
e analisi delle necessità (individuali e condivise), individuali per indagine di
dettaglio rispetto alle disponibilità e operatività in ambito di progetto,
collettivi di condivisione della progettazione effettuata e confronto
2. Progettazione di itinerari:
3. Coinvolgimento e animazione degli operatori:
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• Somministrazione di un questionario agli operatori presenti e non:
informazione, sensibilizzazione e verifica delle disponibilità
Fasi progettuali 3
Il concetto di intermodalità e le finalità del progetto
Identificazione dell’operatore, ambito di attività, area di
operatività, …
Quali zone si ritiene più idonee per lo sviluppo
dell’intermodalità, gli interventi infrastrutturali, i servizi
necessari, altro …
Interesse allo sviluppo del progetto
Disponibilità a partecipare al gruppo di lavoro
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• Definizione degli itinerari intermodali definitivi
Fasi progettuali 4
ITINERARI
INTERMODALI + ECOCOMPATIBILI + FATTIBILI
• Creazione di una rete più coesa, consapevole e sinergica di operatori sul
territorio
• Creazione di una rete organizzata: auspicabile identificazione di una
centrale organizzativa
4. Output di progetto:
• Realizzazione di eventi dimostrativi di verifica del prodotto realizzato: per
gli operatori una promessa che diviene realtà
Hvala za vašo pozornostHvala za vašo pozornost!!
Grazie per l’attenzione!Grazie per l’attenzione!
Project Steering Committee
Projekt MOTOR je sofinanciran v okviru Programa čezmejnega sodelovanja Slovenija-Italija 2007-
2013 iz sredstev Evropskega sklada za regionalni razvoj in nacionalnih sredstev .
Progetto MOTOR finanziato nell'ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera
Italia-Slovenia 2007-2013, dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazional.
Ministero dell'Economia
e delle Finanze
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