WINNING PERSPECTIVES - Nielsen · 2021. 1. 23. · online. Inoltre, tra il 74% degli italiani che...
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IN THE INDUSTRYPanoramica sui principali indicatori economici e sui trend emergenti
DEEP DIVE INTO THE MARKET
Insight per coinvolgere i consumatori nell’epoca della media fragmentation
ENGAGING THE CONSUMER
Comportamento d’acquisto dei consumatori e trend delle vendite
STAY CONNECTEDPer commenti e approfondimenti contatta il team editoriale
Editoriale a cura dell’AD Nielsen Italia
WINNINGPERSPECTIVESFEBBRAIO 2017 – ITALIA
Informazioni e insight sui consumi e sui media in Italiaper vincere le sfide mercato
View From the top - Articolo di introduzione
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WINNING PERSPECTIVES - ITALY | Copyright © 2017 The Nielsen Company. Tutti i diritti riservati
Giovanni Fantasia
A chiusura del 2016 rileviamo che, nonostante ci siano ancora alcuni segnali contraddittori, la ripresa italiana è ormai avviata e costante, seppur lenta. La crescita del PIL nel 2016 (+1%) ha superato le previsioni e consumatori e aziende sembrano più ottimisti e propensi a investire parte dei propri risparmi.
L’indice di fiducia dei consumatori italiani, infatti, ha raggiunto quota 58% e un consumatore su quattro ritiene che questo sia il momento migliore per fare acquisti. Parallelamente, nell’ultimo trimestre del 2016, diversi settori hanno registrato un andamento positivo: il Grocery è in fase di ripresa, sostenuto in particolare dal Food & Beverage, che beneficia di un nuovo interesse per la salute, il benessere e per la sostenibilità produttiva, come si evince dai trend positivi del bio e del free-from. Anche gli investimenti pubblicitari registrano un trend
positivo: dopo tre trimestri consecutivi di crescita, chiudono l’anno con un +1,7% rispetto al 2015. Tanti segnali che fanno pensare possa essere l’inizio di un periodo di consolidamento e stabilità per il Paese.
Anche l’utilizzo di internet coinvolge sempre più italiani, soprattutto dai device mobili: a dicembre, il 60% della popolazione si è collegata alle rete tramite smartphone o tablet e ha postato 49 milioni di commenti su Facebook e Twitter relativi ai programmi televisivi.
Rintracciando i fenomeni alla base di questi dati, notiamo che sussiste una relazione biunivoca tra i consumi e il web: l’87% degli internauti dichiara di aver acquistato almeno una volta beni e/o servizi online. Inoltre, tra il 74% degli italiani che sono iscritti a un loyalty program, uno su cinque ha un account digitale al posto di una tessera fedeltà materiale. Engagement e soddisfazione degli “shopper” – i consumatori connessi – sono le nuove parole chiave per la grande distribuzione. Di fronte a un simile scenario è opportuno chiedersi quali saranno le sfide da affrontare nel breve e medio periodo. Secondo noi, quella principale sarà riuscire a sostenere la domanda proponendo al consumatore un percorso d’acquisto in linea con esigenze in continua evoluzione. Assecondare una popolazione stanca delle rinunce fatte durante la crisi e sempre
Il consumatore “connesso” traina la ripresa
Engagement e soddisfazione degli “shopper” – i consumatori
connessi – sono le nuove parole chiave per la grande distribuzione
La sfida principale sarà riuscire a sostenere la domanda
proponendo al consumatore un percorso d’acquisto in linea con esigenze in continua evoluzione
più desiderosa di riscatto sarà quindi un fattore di successo nei prossimi mesi: viviamo in un’epoca complessa ma ricca di opportunità che aspettano solo di essere colte.
IN THE INDUSTRYPanoramica sui principali indicatori economici
e sui trend emergenti
PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI
CONSUMERCONFIDENCE
CONNECTEDCOMMERCE
NIELSENINSIGHTS
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Nel mese di dicembre la fiducia delle imprese scende rispetto al mese precedente, calando fino al valore di 100,3. Si tratta del valore inferiore da settembre 2016, mese in cui l’indice si attestava a 101,0. Il calo è ancora più forte se confrontato con il valore di dicembre 2015, in cui l’indice toccava il 105,4. Il comportamento dei singoli settori è tuttavia diversificato.
Principali indicatori economici
Fonte: Istat, dicembre 2016 (2016 vs. 2015)
%
VARIAZIONE PERCENTUALE DEL PIL DEL PAESE
Fonte: FMI World Economic Outlook, dicembre 2016
Stati Uniti Brasile Europa Sud Africa Turchia Russia India Cina Giappone Australia
+1,6 +2,5
-0,4
+3,5+1,9 +1,5 +5 +7,7 +1,9 +2,5
Fonte: Istat, dicembre 2016
IMPRESE TOTALE SETTORI
100
105,4 100,3Dicembre 2015 Dicembre 2016
101,4 103,0 100,3 102,8 103,0 101,1 103,3 99,7 100,3 102,0 101,4
Nel quarto trimestre del 2016 il prodotto interno lordo (PIL), è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dell’1,1% nei confronti del quarto trimestre del 2015. Nel 2016 il PIL corretto per gli effetti di calendario è aumentato dell’1%. La variazione annua del PIL stimata sui dati trimestrali grezzi è invecepari a +0,9%.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente e dello 0,5% nei confronti di dicembre 2015. Si conferma quindi il trend positivo generato dalle categorie dei generi alimentari (+1%), di abbigliamento e calzature (+0,5%), mentre calano la categoria delle forniture energetiche (-1,4 %) e la categoria delle comunicazioni (-1,7%).
Il tasso di disoccupazione è pari al 12%, in crescita di 0,4 punti su base annua e di 0,3 rispetto al trimestre precedente. Tale dato è dovuto al peggioramento della disoccupazione femminile su base annua (+1,1%), mentre l’incidenza tra la popolazione maschile è pressoché stabile (-0,1%).La disoccupazione giovanile tra i 15 e i 24 anni è del 10,9%, in crescita di 0,8 punti su base annua.
+0,5%
INFLAZIONE
+0,4 %DISOCCUPAZIONE
1,1%PIL
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L’indice di fiducia globale si attesta a 101 punti, in forte crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+4 punti) e rispetto al trimestre precedente (+2 punti).
Stabile invece l’indice in Europa, che si attesta a quota 81 punti, così come nel trimestre precedente. Tra i più ottimisti troviamo Danimarca (107), Germania (101) e U.K. (102), nonostante il leggero calo derivante dal picco positivo generato dal referendum Brexit nei tre mesi precedenti. Stabilità anche in America Latina e nel Sud Est Asiatico, quest’ultima sempre fra le regioni più ottimistiche con una media pari a 115 punti. In Nord America invece la fiducia è in forte aumento, trainata dagli Stati Uniti che, con una crescita di 17 punti rispetto al trimestre precedente, mostrano di aver risposto in modo ottimistico alle elezioni presidenziali. In Medio Oriente/Africa la fiducia è in declino di 4 punti, trainata dal calo in Sud Africa (-10 punti) e in Egitto (-6 punti).
Sebbene sia in calo, in Europa la prima preoccupazione si conferma essere il terrorismo, citato come primo della lista dal 12% dei cittadini europei, raggiungendo l’apice in Turchia (38%) e Francia (21%). Nelle altre regioni invece la prima grande preoccupazione si conferma essere legata allo scenario economico, raggiungendo quota 19% in Nord America e 18% in Africa, Asia Pacifica e Sud Est Asiatico.
Consumer Confidence nel mondo
(+2 change from Q3-2016)
Fonte: Nielsen, Consumer Confidence and Spending Intentions Global Survey, Q4 2016
101GLOBAL AVERAGE
DecreaseCHANGE FROM Q3-2016
Increase
136 I
ndia
132 F
ilippin
e12
3 Stat
i unit
i
120 Indo
nesia
112 Viet
nam
110 Thaila
ndia
108 Emirati Arabi
108 Cina
107 Danimarca
106 Pakistan
103 Nuova Zelanda
103 Repubblica ceca
102 Svizzera
102 Gran Bretagna101 Germania100 Irlanda
100 Israele100 Paesi Bassi98 Canada96 Perù95 Svezia94 Arabia Saudita
93 Hong Kong
91 Australia
90 Colombia
90 Turchia
89 Belgio
88 Polonia
88 Austria
87 Norvegia
86 Spagna
Mes
sico
86
Sing
apor
e 86
Mor
occo
85
Bras
ile 8
5
Rom
ania
85
Male
sia 8
4
Slova
cchia
82Cile 78
Kazakis
tan 78
Sud Africa 7
7
Bulgaria 75
Argentina 75Portogallo 74Lituania 74Giappone 73Estonia 72
Taiwan 72Serbia 69
Croazia 69
Lettonia 69
Finlandia 68
Francia 66
Egitto 64
Ungheria 64
Russia 63
Slovenia 62
Italia 58
Venezuela 57
Bielorussia 55Grecia 53
Ucraina 52Corea del Sud 43
00
0
00
0
0
0
0
+3
+17-2
+5+2
+2
+2+5
+4+5
+1
+5+4
+1-8
+4-6-2
-4
-4
+8
-3+3+1+9
-1-8-4+1
-2-5
+1-3-3
-10
-9+2+4
-2+2
-12-3+2
-4-5
+4 -3-6
-4-7
+1 -3+2
-3
CONSUMERCONFIDENCE SURVEY
Trend Q4 2106 vs Q3 201663 Paesi - Media 101 | +2
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L’indice di fiducia dei consumatori italiani si attesta a quota 58. Il dato, in leggera crescita rispetto al trimestre precedente (Q3 2016: 57), mostra un rallentamento rispetto al Q4 2015 (61), che aveva registrato il picco più alto dal 2010 ad oggi.
Consumer Confidence in Italia
CONSUMER CONFIDENCE INDEX EU vs ITALIA
Q4-2016 Q3-2016 Q2-2016 Q1-2016
81 81 79 78
Q4-2016 Q3-2016 Q2-2016 Q1-2016
58 57 55 59
Fonte: Nielsen, Consumer Confidence and Spending Intentions Global Survey, Q4 2016
UTILIZZO DENARO RESTANTE
Fonte: Nielsen, Consumer Confidence and Spending Intentions Global Survey, Q4 2016
39% 32% 31% 25% 23% 16%
Risparmi Vacanze/Viaggi Abbigliamento Intrattenimentofuori casa
Non ha risparmi Nuovi prodottitecnologici
Si conferma, invece, sempre molto forte la propensione al risparmio degli italiani. Nonostante molti affermino di utilizzare le proprie risorse economiche , una volta coperte le spese essenziali, per vacanze (Q4 2016: 32% vs Q4 2015: 30%), vestiti (31% vs 30%) e intrattenimento fuori casa (25% vs 23%), sono ancora la maggior parte (39%) coloro che metteranno nel salvadanaio le risorse ancora disponibili alla fine del mese. Fra gli elementi che trainano questa prudenza tipica dei nostri connazionali sicuramente vanno sottolineate le incertezze legate alla posizione lavorativa. È proprio la sicurezza sul lavoro infatti la prima preoccupazione (18%), dato aggravato dalla convinzione dell’86% degli italiani, in aumento rispetto a un anno fa (79%), che tale condizione non migliorerà nei prossimi 12 mesi. La seconda preoccupazione riguarda invece l’economia (12%). Meno importanti come percentuale, ma comunque fra le principali preoccupazioni degli italiani, l’immigrazione (8%), la salute (8%) e il terrorismo (7%). Segnali positivi arrivano invece da parte di coloro che hanno modificato le proprie abitudini di spesa per poter risparmiare (52%); dato in forte dimuzione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Q4 2015: 72%), confermando il trend in calo iniziato nel 2014. Tra le attività più utilizzate per controllare le uscite familiari innanzitutto gli italiani riducono le spese per i pasti take-away (62%, 3 punti in più rispetto allo scorso anno), per l’acquisto di nuovi capi d’abbigliamento (57%) e per l’intrattenimento fuori casa (53%).
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Rimane alta la consapevolezza della crisi da parte dei nostri connazionali. Sebbene si mostri pressoché stabile rispetto al Q3 del 2016, è in rialzo rispetto alla chiusura del 2015 la percentuale di coloro che ritiene il paese in un periodo di recessione (Q4 2016: 85% vs Q4 2015: 80%). Cauti inoltre gli italiani relativamente alla capacità del paese di uscire dalla crisi, solo il 15% (vs Q4 2015: 14%) infatti è convinto che ne uscirà nei prossimi 12 mesi.
Segnali positivi, invece, per quanto riguarda i consumi. Si conferma infatti stabile la percentuale di coloro che ritengono sia il momento giusto per fare acquisti (19%), grazie alla percezione positiva degli italiani nei confronti delle proprie finanze personali. Sono il 25% degli intervistati infatti ad affermare che la propria situazione finanziaria migliorerà nei prossimi 12 mesi.
IL PENSIERO DEGLI ITALIANI
MAGGIORI PREOCCUPAZIONI DEGLI ITALIANI
Fonte: Nielsen, Consumer Confidence and Spending Intentions Global Survey, Q4 2016
Sì | 85%[+5 p.p] [-5 p.p]
No | 15%
Ritengono che l'Italia sia in una recessione economica
Sì | 15%[+1 p.p]14 [-11 p.p]42
No | 31%
Ritengono che l'Italia uscirà dalla recessione nel giro di un anno
Sì | 19%[+1 p.p] [-3 p.p]
No | 78%
Ritengono sia il momento giusto per fare acquisti
[+10p.p] 44Non sa | 54%
[+2p.p] Non sa | 3%
Posto di lavoro
Terrorismo
Criminalità
Debito
Economia
Salute
Immigrazione
1°
5°
6°
7°
2°
4°
3°
18%
12%
8%
7%
5%
5%
8%
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Connected commerce
Se dovessimo scegliere un termine per descrivere i consumatori di oggi, “connessi” sarebbe sicuramente in cima alla lista. Dall’indagine Global Connected Commerce di Nielsen è emerso che l’87% degli italiani fruitori del web dichiara di fare acquisti online: al primo posto i viaggi insieme a libri/musica (entrambi al 47%), seguono articoli di moda/abbigliamento/accessori (40%), biglietti per eventi come concerti/sport/mostre (35%), elettronica di consumo (34%) ed informatica (28%). Minore propensione all’acquisto online di beni di consumo, sia in Italia sia in Europa, soprattutto quando si tratta di acquistare cibi e bevande: alimenti freschi (frutta, verdure, carne) comprati online solo dal 6% dei fruitori del web, vino e bevande alcoliche dall’11% e prodotti alimentari confezionati dal 12%. Base: chi ha acquistato la categoria online almeno una volta
Fonte: Nielsen Global Survey Connected Commerce, Q4 2016
IL COMPORTAMENTO DI ACQUISTO DEI CONSUMATORI ITALIANI dati percentuali
Acquisto più spesso online Acquisto online e in negoziocon la stessa frequenza
Acquisto più spesso in negozio
Viaggi(hotel, voli, crociera, pacchetto di viaggio)
Biglietti per eventi(concerti, eventi sportivi, teatro, cinema, mostre)
Libri/Musica
Informatica e dispositivi mobili(cellulare, computer)
Elettronica di consumo(TV, fotocamera)
Servizio di consegna pasti a domicilio
Moda/abbigliamento/accessori
Prodotti di bellezza eper la cura della persona
Mobili/arredamento/strumenti
Prodotti per la pulizia della casa
Vino e bevande alcoliche
Alimenti freschi(frutta, verdura, carne, latticini)
Alimenti confezionati(cibo in scatola, bevande, snack confezionati)
9
10
16
20
22
35
41
38
41
45
54
51
57
71
60
48
45
37
37
24
23
21
21
18
14
13
21
30
36
34
41
28
35
39
38
34
28
36
30
Guadagnano invece popolarità nello shopping online i prodotti di bellezza e per la cura della persona, acquistati via internet dal 28% degli italiani. Parlando invece di frequenza di shopping online, emerge che l’acquisto in-store resiste soprattutto tra i prodotti di largo consumo: la tendenza di acquisto è più spesso in negozio, soprattutto per il food. La garanzia di rimborso nel caso di prodotti non corrispondenti a cosa è stato ordinato è una leva incoraggiante per gli acquisti online di largo consumo (per il 36% degli italiani), abbinata al rimpiazzo gratuito con la spesa successiva in caso di alimenti freschi (32%).
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Connected commerce
Il percorso di acquisto dei consumatori italiani si sta evolvendo rapidamente, con una maggiore interazione tra online e offline. A seconda della categoria merceologica, occorre considerare con attenzione il giusto mix di fonti di informazioni tradizionali e digitali usate per raggiungere i consumatori italiani e influenzare i loro acquisti. Il negozio fisico è tutt’oggi fondamentale per la scelta d’acquisto indipendentemente dalla tipologia di prodotto: le visite in-store risultano determinanti quando si tratta di acquistare alimenti freschi (per il 38% degli italiani), ma anche prodotti non-food tra cui personal care, moda ed elettronica di consumo (per il 31%). I touchpoint online sono più efficaci nelle categorie di prodotti durevoli: i siti web del negozio e dei brand vengono consultati prima di acquistare articoli di moda (rispettivamente 28% e 23%) e di elettronica di consumo (34% e 31%). In generale il settore dell’elettronica è quello più digital: recensioni online (28%), blog (20%) e social media (18%) sono importanti influencer in Italia.
Si evidenzia inoltre che l’utilizzo di nuove opzioni digitali mentre si fa la spesa nel punto vendita può aumentare l’engagement e la soddisfazione dello shopper. In termini prospettici e tendenzialmente in misura superiore alla media europea, la maggioranza degli italiani si dichiarano disposti a utilizzare i QR-code con il cellulare per accedere a maggiori dettagli sui prodotti durante l’acquisto in negozio (69% vs 62% EU), gli scaffali virtuali per ordinare i prodotti tramite cellulare (68% vs 59% EU), l’app dello store per ricevere offerte all’interno del negozio (66% vs 63% EU).
Base: totale fruitori web. Dati in percentualeFonte: Nielsen Global Survey Connected Commerce, Q4 2016
I TOUCHPOINT ONLINE E OFFLINECHE INFLUENZANO LE NOSTRE DECISIONI DI ACQUISTO
Alimenti freschi Prodotti di bellezza
Elettronica di consumo Moda, abbigliamento, accessori
Negozio fisico
Volantini
Passaparola di un conoscente
Siti web contenenti buoni o sconti
Consigli forniti dal personale del negozio
Sito webdel negozio
Negozio fisico
Sito web della marca
Recensioni diutenti online
Volantini
Sito webdel negozio
Negozio fisico
Sito web della marca
Riviste o giornali
Siti web contenenti buoni o sconti
Negozio fisico
Consigli forniti dal personale del negozio
Passaparola di un conoscente
Volantini
Sito negozio/marcasiti con buoni o sconti11
1118
21
38 3120
19
17
17
34
31
31
28
25
31
282318
16
Online Offline
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Nielsen Insights
I giovani viaggiatori italiani sono quelli con lo scontrino medio più elevato in aeroporto. Quasi il 25% spende oltre 2.500 euro, rispetto al 4% dei viaggiatori non italiani. Quali sono le principali ragioni d’acquisto negli store aeroportuali?
GIOVANI E PRONTI A VIAGGIARE (E FARE SHOPPING)
SC
OPRI DI PIÙ
Dopo i suggerimenti pubblicati nell’edizione di novembre, ecco cinque ulteriori top tips per ottimizzare le strategie aziendali e valutare il successo online del proprio brand, tratti dal whitepaper sviluppato da Nielsen in collaborazione con Profitero.
COME MISURARE IL SUCCESSO ONLINE DEL PROPRIO BRAND – PT. 2
SC
OPRI DI PIÙ
I consumatori sono sempre più alla ricerca di prodotti in grado di attrarli sia da un punto di vista razionale che emotivo. Nonostante la crisi, nel mercato si registra una forte crescita dei prodotti premium, ossia di quei prodotti con un prezzo superiore del 20% rispetto alla media del mercato.
CONSUMATORI ITALIANI A CACCIA DI PRODOTTI PREMIUM
SC
OPRI DI PIÙ
Anche quest’anno Nielsen ha analizzato 9.900 lanci di nuovi prodotti in Europa. Tra i molti prodotti di successo, 11 sono stati selezionati nel report “Breakthrough Innovation”: provengono da Italia, Russia, Turchia, Francia, Germania e Regno Unito. Quali sono i fattori alla base del loro successo?
I PRODOTTI PIÙ INNOVATIVI DEL LARGO CONSUMO IN EUROPA
SC
OPRI DI PIÙ
Il numero delle campagne di web advertising che includono una componente mobile in Europa nel 2016 è pari all’87% del totale. In Italia, la percentuale arriva addirittura a coprire il 96% del totale delle campagne, più di qualunque altro Paese europeo.
IL 96% DELLE CAMPAGNE WEB IN ITALIA INCLUDE UNA COMPONENTE MOBILE
SC
OPRI DI PIÙ
Grocery online: un canale che a settembre 2016 vale 544 milioni di euro, ancora poco rispetto al totale, ma con una costante crescita a doppia cifra (+30% vs settembre 2015). Negli ultimi 12 mesi, inoltre, l’eCommerce ha contribuito a ben il 25% della crescita a totale grocery, che quest’anno è stata dello 0,9%.
EGROCERY IN ITALIA, NON SOLO LA CILIEGINA SULLA TORTA
SCOPRI DI PIÙ
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DEEP DIVE INTO THE MARKETComportamento d’acquisto dei consumatori
e trend delle vendite
ANDAMENTODEI CONSUMI
ANDAMENTODEI PANIERI
EVOLUZIONEDEL CARRELLODELLA SPESA
TREND PER COMPARTOE PER CANALE
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Andamento dei consumi
KPI CONSUMER
Fonte: Nielsen, Panel Consumer
Con l’ultimo trimestre del 2016 si chiude un anno in salita per l’Europa, che fa registrare un rallentamento rispetto agli anni precedenti. La crescita dell’1,3% è la più bassa dal 2014. In termini di volumi le performance sono infatti molto contenute (+0,4%), nonostante un buon dinamismo per Europa Centrale e penisola Iberica. Migliore la performance dei prezzi che invece fanno registrare un +1% sull’anno, a fronte però di un tasso di crescita che rallenta nei principali paesi europei ed in particolare nell’ultimo trimestre: Italia (-0,5%), Spagna (-0,3%), Francia (+0,4) e UK (+0,7%, dopo 2 trimestri di deflazione).
TREND DELLE VENDITEin Italia e in EuropaQ4 2016 - Dati al 25/12/2016
GROWTH REPORTER
Fonte: Nielsen Growth Reporter, Q4 2016
Valori % - Q4 2016EuropaItalia
1,8%
0,9%
0,8%
1,6%
-0,5%
2,1%
VA
LO
RE
PR
EZ
ZI
VO
LU
MI
La frequenza d’acquisto fa registrare una
contrazione di 0,6 punti percentuali
ed è pari a circa 44 atti.
La variabile che ha trainato la crescita è stata la battuta di cassa, che ha
fatto registrare un aumento di +1,5% rispetto all’ultimo
trimestre del 2015.
Nell’ultimo trimestre del 2016
la spesa delle famiglie italiane sperimenta una crescita dello
0,9% rispetto al corrispondente
trimestre dell’anno precedente;
assestandosi quindi attorno a 1.193 €.
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Andamento dei panieri
Il mese di dicembre, conferma i trend osservati durante l’anno appena concluso: i consumatori richiedono sempre più contenuto di servizio e prodotti a valore aggiunto. Si confermano, infatti, in forte crescita i mondi “pronti da mangiare”, “easy food”, “consumi trendy” e “benessere e salute”. In calo, invece, il paniere dei “basici”, guidato del trend negativo della “colazione”. A chiusura 2016, si registrano sull’anno trend che confermano quanto la colazione a casa degli italiani stia cambiando: la moka viene sostituita dai sistemi porzionati (cresce a doppia cifra sull’anno il caffè in capsule/cialde, +13,5%, mentre perde il caffè macinato, -6,8%), mentre al latte “classico” si preferisce il “senza lattosio” (+7%) e i suoi sostituti vegetali (+10% sull’anno).
Nota: i sei Panieri del largo consumo, elaborati da Nielsen, sono uno strumento innovativo per monitorare mensilmente l’andamento dell’economia reale. Ogni paniere è in grado di raccontare una storia: dalla lettura dei trend delle vendite nella grande distribuzione*, dei prodotti individuati e inseriti nei diversi panieri, si può capire l’evoluzione dei comportamenti di acquisto e di consumo degli italiani.
COME CAMBIANO I MODELLI DI CONSUMODati dicembre 2016
Piatti Basici (Primi)
BASICI PRONTI DA MANGIARE
(PIATTO UNICO) EASY FOOD
CONSUMI TRENDY
BENESSEREE SALUTE
Fonte: Nielsen, Trade*Mis
PETCARE
+0,8 +1,9
PREPARATOIN CASA
Trend a valore
Trenda volume*
-1,8 -0,5
Trend a valore
Trenda volume*
+2,3 +2,1
Trend a valore
Trenda volume*
+3,8 +6,6
Trend a valore
Trenda volume*
+4,0 +4,6
Trend a valore
Trenda volume*
+8,6 +9,3
+0,2 +1,2
Colazione
-3,3 -1,7
Servizio Secondi
+7,3 +5,5
Gourmet
+9,1 +8,8
Gratificazione
+0,8 +0,9
+7,3 +7,5 +2,3 +3,3 +6,9 +7,3
Trend a valore
Trenda volume*
+2,4+1,8
Servizio Primi Happy Hour in Casa Benessere
Salutistico
+17,6 +19,5
Trend a valore
Trenda volume*
* Prezzi costanti
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PREPARATOIN CASA
EASY FOOD
HAPPY HOURIN CASA
SALUTISTICO PET CARE
FUORIPASTOSECONDI PRONTIPRIMI PIATTIPRONTI
PRIMI PIATTIBASICI
COLAZIONE BENESSEREGOURMET
Fonte:Nielsen,Trade*Mis dicembre 2016
INDICE A VALORE DIC 2016 vs GEN 2013ANNI MOBILI
Anno terminante a gennaio 2013 = 100, Distribuzione Moderna
99,3 101,8 109,4 141,1 99,4 115,5
90,8 112,0 134,4 126,7 215,6 112,3
dic. 2016 dic. 2016 dic. 2016 dic. 2016 dic. 2016 dic. 2016
dic. 2016 dic. 2016 dic. 2016 dic. 2016 dic. 2016 dic. 2016
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Evoluzione del carrello della spesa
L’ultimo trimestre 2016 segna un appiattimento complessivo di inflazione, variazione mix e variazione prezzi. Nonostante nel mese di dicembre le tre componenti siano tornate a crescere (+0,2% l’ inflazione, +0,3% il mix, +0,5% la variazione prezzi), l’aumento è compensato dai cali avvenuti nei mesi di ottobre e novembre 2016.
L'EVOLUZIONE DEL CARRELLO DELLA SPESA
Fonte: Nielsen, Top4Top
Inflation Price Var Mix Var
3,5
3,4
2,2 1,31,4
2,5 1,7
0,4
0,4 0,8
2011 2012 2013 2014 2015 Q4 2016
-1,0 -1,8 -0,9 -0,6-1,8 0
Fonte: Nielsen, Trade*Mis
Fonte: Nielsen, BD Adex, dati espressi in milioni di €
Q4 2015
PROMOTIONSIPER+SUPER+LIBERO SERVIZIO
% intensity index
ADVERTISINGFMCG
Dati in Mio €
30,8%
Q4 2016
30,7%
2015
1.5932016
1.597
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Trend per comparto e per canaleL’ultimo trimestre del 2016 registra a sviluppo un andamento positivo del Grocery a totale Italia, sostenuto dal settore Food&Beverage. Il Drug è ancora in sofferenza in particolare in Iper+Super+Libero Servizio, mentre sono molto positive le performance dei Discount.
Totale Italia Iper + Super + Libero Servizio
TREND % V. VALOREQ4 2016 vs Q4 2015
Fonte: Nielsen, Trade*Mis
D R U GF O O D & B E VG R O C E R Y
+1,6+0,7
+7,8
+2,5+1,6
+8,0
-1,0
-2,5
+7,5
+0,8
Discount Specialisti Drug
Iper + Super + Libero Servizio
MARCA DEL DISTRIBUTORE% Value Share Mdd
Iper + Super + Libero Servizio% Intensity Index Mdd
Q4 2015 Q4 2016 Q4 2015 Q4 2016
17,7 18,0 21,2 21,2
Nell’ultimo trimestre del 2016, la marca del distributore guadagna 0,3 punti quota sul totale LCC rispetto a un anno fa, attestandosi al 18%. La pressione promozionale è invariata.
+0,7%12,0%
Q4 2015
12,7%Q4 2016
44,3 Mio €Investimenti adv
Retailers(distrib. alimentare)
Q4 2016 vs Q4 2015
+15,6%
MarcheLeader
Marchedistributore
Fonte: Nielsen, Folder@Net,Quota su 100% volantini continuativi
Quota Discountcresce e si attesta
al 12,7%
Quota presenza Volantino
12,8% 12,5%
7,1% 7,6%Q4 2016Q4 2015
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ENGAGING THE CONSUMERInsight per coinvolgere i consumatori nell’epoca della media fragmentation
FRUIZIONEMEDIA
SOCIAL TV MERCATO PUBBLICITARIO
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Fruizione dei principali media
AUDIENCE E TEMPOVar. %
Fonti: Nielsen Auditel, Nielsen Audiweb, Nielsen Mobile Media, Dicembre 2016.Audience e tempo speso da PC, Mobile e TV si riferiscono al meseIndividui 2+ per TDA e PC e individui 18-74 per MOBILE
A U D I E N C E
T E M P O
TV Internet da PC Mobile
-0,5% -5,0%
+15,3%
-0,1% -8,1%
+11,3%
A dicembre 2016 si confermano i trend del trimestre precedente, con un piccolo schermo che rimane stabile in termini di audience e tempo speso, mentre l’utilizzo di internet continua a crescere, soprattutto da mobile.
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Il mobile continua a crescere,in calo la fruizione da PC
Sono 43 milioni gli italiani che a dicembre hanno guardato la televisione, il 73% degli individui. In un minuto medio, sono circa 10 milioni gli italiani di fronte al piccolo schermo. La TV viene ancora guardata in media 4h12 al giorno, stabile rispetto all’anno scorso. Viene guardata principalmente dagli uomini (57%), per maggior tempo (4h37 vs 3h46 delle donne).
La diffusione della rete in Italia ha raggiunto l’88,7% della popolazione tra gli 11 e i 74 anni, con 42,6 mio di italiani che dichiarano di poter accedere a internet. Nel mese di dicembre 2016, sono stati 29 milioni gli italiani che si sono effettivamente connessi a internet, in crescita dello 0,6%. Il 79% del tempo speso online avviene tramite mobile.
Continuano a calare gli utenti internet da PC, che a dicembre sono 25,3 milioni. In un giorno medio, il numero che utilizza il computer per connettersi scende drasticamente a 10,7 milioni (-11,2%) con un tempo speso giornaliero che rimane stabile rispetto all’anno precedente con 1h06.
Nel mese di dicembre, il 60% degli italiani 18-74 ha utilizzato internet tramite smartphone o tablet. In un giorno medio, sono invece 20 milioni, di cui 12,8 vi accedono ormai esclusivamente da PC. Il tempo speso su internet tramite mobile è maggiore rispetto a quello su PC, con 2h01 in media al giorno, in continua crescita.
TV PC
MobileInternet
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Social TV
TOTAL INTERACTIONS
Fonte: Nielsen Social Content Ratings, Q4 2016
0
0,5 mln
1 mln
1,5 mln
2mln Interactions: indica il numero di attività sopra elencate relative ai programmi televisivi
Nell’ultimo trimestre del 2016 sono stati 49 milioni i commenti su Facebook e Twitter relativi ai programmi ed eventi televisivi trasmessi dalle 34 emittenti rilevate da Nielsen. Mediamente ogni giorno 268.000 utenti italiani hanno commentato su Facebook e Twitter quello che hanno visto in televisione. Il numero di persone attive, ovvero che hanno pubblicato almeno un post o un tweet relativi a contenuti TV o hanno svolto una attività di engagement partendo da questi, si attesta mediamente sui 2 milioni su base settimanale e sui 4,5 milioni su base mensile. Nel corso del trimestre lo sport è stato il genere che ha prodotto la maggior parte dell’attività sui Social con i motori alle spalle del calcio. A seguire Talent e Reality show, rispetto alla scorsa stagione televisiva da sottolineare picchi di conversazione molto alti generati da serie TV in particolare italiane. In termini di profilo demografico la Social TV ha coinvolto più uomini (51%) principalmente concentrati sullo sport e su talk e news con una predominanza di donne per quanto riguarda tutti gli altri generi. In termini di fasce d’età oltre l’80% degli utenti attivi ha meno di 44 anni. La fascia d’età in assoluto più attiva è stata quella tra i 25 e i 34 anni (26,3% del totale).
MONTHLY TOTAL
Sports Events
Reality Series
Entertainment
Drama Series
Talk & News
Others
12%
10%
5%
5%
4%
63%
Nielsen Social raccoglie tutti le interazioni su Facebook (escluse le Facebook Pages) e Twitter relative a uno specifico programma/evento televisivo, pubblicati nelle tre ore precedenti, durante e nelle tre ore successive alla messa in onda dello stesso.
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Il mercato pubblicitario
Fonte: Nielsen, investimenti pubblicitari stimati netti - tutte le tp.Nella voce Altro sono inclusi DM, Cinema ed OOH
% - 2016ADV SHARE PER MEZZO
TV
Internet
Stampa
Radio
Altro
4728 14 5 6 (DM, Cinema ed OOH)
Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia nel mese di dicembre registra un incremento del 3,3%. La chiusura dell’anno 2016 si attesta così a +3,6% rispetto al 2015, considerando anche la
stima della raccolta sulla porzione di web attualmente non monitorata (principalmente search e social).
Fonte: Nielsen, share e variazione degli investimenti stimati del mercato pubblicitario 2016 vs 2015 – incluse tutte le tipologie pubblicitarie; stima Nielsen del mezzo Digital totale.
Var % ADV PER MEZZO
Tot. Mercato
TV
Internet
Stampa
Radio
Out of home
Cinema
Direct mail
3,6
5,4
8,0
-5,6
2,3
-2,9
6,9
-4,2
L’incremento di internet è dovuto principalmente a search e social, sulla base delle stime realizzate da Nielsen. Relativamente al perimetro attualmente monitorato in dettaglio, infatti, il web cala del 2,3%
nel periodo cumulato e dell’1,2% nel singolo mese di dicembre. Allargando il perimetro all’intero universo del web advertising, la raccolta del 2016 chiude a +8%.
Gli andamenti dell’ultimo quarter del 2016 non incidono sulle share dei mezzi che rimangono stabili rispetto al periodo gennaio-settembre 2016.
+3,6%
+8,0%
=
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SANDY SUARDIBusiness Consultant
STEFANO RUSSOSenior Business [email protected]
MARZIA ZOPPIRetailer Services Associate Manager
MICHELA MAIELLO Client Service Executive
BARBARA SALVAGNOClient Service Executive
OMBRETTA CAPODAGLIOMarketing & Communication Manager
FRANCESCA RIZZIBusiness Consultant
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GIOVANNI FANTASIAManaging Director Italy
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MARIA LISA MACCHI Business Analyst
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