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PROPOSTE PER I GENITORI: Robert Jhonson Robert Jhonson è un personaggio straordinario che ha basato e basa l’intera sua esistenza su standard elevatissimi. Tutto il suo percorso è improntato all’eccellenza: laurea presso l’Università del Quebec a Montreal (Canada) e in marketing e comunicazione presso l’Harvard Business School(USA); due master in psicologia del cambiamento: PNL e Analisi Transazionale; Consulente dell'ex Presidente USA Bill Clinton, Michael Jordan, Bill Gates; collaboratore e consulente di numerose società e industrie di primo piano anche come formatore di top manager, politici, atleti olimpici, medici, psicologi, formatori e professionisti attraverso corsi specifici tenuti in giro per il mondo. Un costante impegno di studio dei sistemi economici dei vari Paesi ha portato Robert Jhonson a formulare nuove strategie per salvare e rilanciare le industrie. La sua filosofia, elaborata durante una lunga esperienza, si riassume in una formula estremamente semplice e sintetica: "Distinguersi o estinguersi", che lo ha reso famoso nel mondo dell'economia, al punto da essere richiesto da università, da grandi aziende, da associazioni industriali, da capi di industria per tenere conferenze e organizzare corsi di formazione. Un impegno pesante, ma ricco di successi perché favorito dalla conoscenza di ben sette lingue che gli hanno permesso di

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PROPOSTE PER I GENITORI:

Robert Jhonson 

Robert Jhonson è un personaggio straordinario che ha basato e basa l’intera sua esistenza su standard elevatissimi. Tutto il suo percorso è improntato all’eccellenza:laurea presso l’Università del Quebec a Montreal (Canada) e in marketing e comunicazione presso l’Harvard Business School(USA); due master in psicologia del cambiamento: PNL e Analisi Transazionale; Consulente dell'ex Presidente USA Bill Clinton, Michael Jordan, Bill Gates; collaboratore e consulente di numerose società e industrie di primo piano anche come formatore di top manager, politici, atleti olimpici, medici, psicologi, formatori e professionisti attraverso corsi specifici tenuti in giro per il mondo.

Un costante impegno di studio dei sistemi economici dei vari Paesi ha portato Robert Jhonson a formulare nuove strategie per salvare e rilanciare le industrie. La sua filosofia, elaborata durante una lunga esperienza, si riassume in una formula estremamente semplice e sintetica: "Distinguersi o estinguersi", che lo ha reso famoso nel mondo dell'economia, al punto da essere richiesto da università, da grandi aziende, da associazioni industriali, da capi di industria per tenere conferenze e organizzare corsi di formazione. Un impegno pesante, ma ricco di successi perché favorito dalla conoscenza di ben sette lingue che gli hanno permesso di stabilire facili rapporti di comunicazione e spiegare con buoni risultati le sue teorie.

Le terapie che questo straordinario medico dell'economia mette in pratica sono, per certi aspetti, rivoluzionarie e miracolose. Le sue conferenze tenute in giro per il mondo, registrano sempre il tutto esaurito per la sua capacità di percepire il mondo secondo canoni diversi da quelli usuali e di arrivare a soluzioni pratiche per i difficili problemi che la forte competitività comporta.

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Il suo pensiero e i suoi incontri servono:

a noi genitori: il suo modo giudicato “sbruffone” da molti o “irreale” riesce a far riflettere. Mette in discussione il nostro modo di essere , lui da dei consigli che bisogna interpretare e non praticare alla lettera, e ci fa capire che l’unica strada da prendere per aiutare a crescere i nostri figli è quella dell’amore.

"Il futuro dell’umanità riposa sui nuovi genitori.Se essi distruggeranno la forza vitale che è nei loro figli attraverso l’uso dispotico della loro

autorità, i delitti, le guerre e la miseria fioriranno come in passato. Se seguiranno le orme dei loro genitori autoritari, perderanno l’amore dei loro figli, perché nessuno può amare una persona di cui

ha paura. Le nevrosi nascono dalla disciplina familiare, che è all’estremo opposto dell’affetto familiare. Non è possibile ottenere un’umanità buona ricorrendo all’odio, alle punizioni, alla

repressione.L’unica strada è quella dell’amore."

Ai ragazzi: sa porsi ai giovani con un linguaggio semplice e diretto e anche un po sognatore. Crede fermamente che l’insegnamento serve ad aprire gli occhi delle persone; che bisogna aiutare i ragazzi a capire che è meglio scegliere di fare dei cambiamenti,anziché avere delle scuse; che è meglio scegliere di essere motivati,non manipolati;che è meglio scegliere di essere utile, non usati; che è meglio scegliere l’autostima,non l’autocommiserazione; che è meglio scegliere di eccelere,non di competere!

"Il cambiamento è impossibile senza l'apprendimento,come l'apprendimento è impossibile senza cambiamento."

Robert Jhonson

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Il dott. Edoardo POLIDORI

Il dott. Edoardo Polidori è uno strano tipo di medico ed anche uno strano tipo di direttore.Si occupa da oltre un quarto di secolo di dipendenze patologiche e da due anni dirige il Ser.T. 

dell’Ausl di Forlì.Parlare con lui di tossicodipendenze è come affrontare un viaggio periglioso, avendo la

sensazione di non correre rischi.Il potere di condizionamento di chi conosce a fondo cose che i più non vogliono vedere o per lo

meno vorrebbero affrontare solo se obbligati, è notevole.Figuriamoci quali suggestioni è in grado di creare un medico che ha dedicato la sua vita

professionale all’assistenza di persone con tossicodipendenze.Invece l’uomo è piano e il suo obbiettivo principale, quotidiano, è quello di essere un interlocutore

affidabile per chi si trova di fronte.Per cercare di capire meglio quel mondo in ombra nel quale lavora, ce lo siamo fatti raccontare.L’esperienza dei Ser.T. oramai ventennale, nasce dall’esigenza di fornire servizi strutturati, alle

persone finite ai margini della società per l’uso di eroina.Le sedi dei Ser.T., la logistica e gli arredi erano e sono restati quelli tipici di chi opera nella

marginalità, ma gli anni sono passati e sono cambiate droghe e consumatori.Dall’eroina e dall’alcol, le storiche sostanze psico-attive, oggi si è passati a dover reggere il confronto con una varietà di droghe, in continua evoluzione e il cui consumo è tutt’altro che

confinato agli emarginati..Coloro che usano droghe, siano adolescenti o stimati professionisti, sono nella grande

maggioranza, uomini o donne che nulla di particolare hanno, tanto dal farli distinguere nel loro contesto sociale.

Sia che si parli di dipendenza da alcol o da cocaina, dal tabacco come dal gioco d’azzardo, la dipendenza porta con sé il significato di malattia cronica (cioè di lunga durata), ad altissima

incidenza di ricaduta.Per altro determinata da mutamenti biologici che condizionano il funzionamento del cervello.Fortunatamente solo una piccola parte di coloro che “usano” droghe, sviluppano dipendenza,

mentre molte di più sono le persone che convivono con l’uso di sostanze psico-attive, avvertendo soprattutto l’esigenza di non esagerare.

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Poiché si tratta di sostanze piacevoli, di cui la maggior parte degli individui riesce ad avere il controllo, senza precipitare nella dipendenza, la difficile lotta per impedirne l’uso verte sulla

capacità di convincerli ad interrompere una cosa che li soddisfa.

La sfida vede in ruoli decisivi coloro che hanno compiti educativi.Per i giovani, il primo fronte, quello comunque più importante, è la famiglia, i genitori in particolare.

Il dott. Polidori ritiene che i genitori, sbagliando, troppo spesso pensano che il compito lo debba svolgere soprattutto la scuola.

In realtà, genitori che consentono ad adolescenti di rientrare a notte inoltrata, non li vedono quando e come rientrano, non sapendo con chi erano e dove sono stati, rinunciano ad un dovere

di sorveglianza, dal valore fortemente diseducativo.Ragazzi e ragazze, è utile che parlino delle problematiche legate all’uso di sostanze psico-attive,

con qualcuno che ne sa e non li giudichi, tanto meglio se è uno della famiglia.Se non trovano interlocutori o trovano quello sbagliato, rischiano molto di più.

Dialogo per il quale, questo strano tipo di dottore, sembra davvero perfetto, a maggior ragione quando arriva in prossimità delle discoteche, in sella alla sua Vespa 200, vero e proprio articolo

d’antiquariato, dal colore improponibile anche in India.Confronto innanzi tutto, ma nessun cedimento, tanto che il dott. Polidori, ritiene di dover

aumentare in maniera significativa i controlli.Sul versante dei controlli, ci suggerisce per l’Italia obbiettivi più importanti, poiché è uno dei paesi che sull’alcol fa meno controlli al mondo ( in Francia vengono effettuati un numero di controlli dieci

volte superiori ai nostri).Lo Stato, ai suoi vari livelli, ma anche coloro che commerciano legalmente sostanze che possono determinare azioni psico-attive, a suo parere debbono, quindi, assieme fare un ulteriore percorso

culturale.Certo, e questa opinione è la nostra, è paradossale che in questo contesto, si impongano obblighi di controllo a commercianti e gestori di pubblici esercizi, quando le sigarette sono un prodotto di

monopolio e le TV nazionali sono inondate di pubblicità di prodotti alcolici mirati ai giovani consumatori.

Poiché siano anche noi, assolutamente convinti che la chiave di volta è nei ruoli educativi, se a predicare bene e razzolare male è lo Stato, obbiettivamente non aiuta.

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Giovanni Greco

E’ vice Presidente della Società Italiana di Alcologia.

Relazione su “Giovani,alcol, sostanze …

Nel nostro Paese il 41.7% dei ragazzi ed 20.8% delle ragazze al di sotto dei 18 anni beve alcolici

anche fino ad ubriacarsi. In questa fascia di età le bevande predilette sono birra ed aperitivi seguiti

dal vino. Ma non è solo l’alcol ad attrarre giovani ed adolescenti anche se di fatto è il prodotto che

suscita il maggior allarme sociale. Cannabis, cocaina e smart drugs trovano spazio in riti

sperimentali e ripetuti per mantenere una relazione, allontanare la solitudine, trovare forza,

automedicarsi per gestire le frustrazioni, controllare l’ansia, mediare con le spinte emotive.

Utilizzare sostanze psicoattive precocemente si traduce nell’alterare il percorso costitutivo di una

struttura organica in crescita in tutti i suoi passaggi, condizionare l’apprendimento, modificare il

significato dell’esperienza, della messa alla prova, della gestione dell’intimità, delle relazioni, del

consolidamento o dello sgretolamento dei convincimenti di base, del confronto e della

contrapposizione con i principi genitoriali. Le Smart Drug o droghe furbe sono farmaci, integratori,

energizzanti, combinazioni tra questi ma anche prodotti di etno-botanica o sostanze illegali come

gli inalanti. Sono definite furbe perché si collocano in una posizione di limite, numerose occulte o

“travestite”. Hanno le caratteristiche più svariate. Tra queste possiamo annoverare gli integratori e

gli energizzanti, utilizzati per incrementare la concentrazione, la vigilanza, la resistenza fisica

(funzione performante).

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Possono contenere caffeina, guaranà, taurina, ginkgo biloba, mate, sinefrina. Questi energy

drinks di fatto stimolano quella parte del sistema nervoso chiamata simpatico inducendo

eccitazione, batticuore, aumento della pressione arteriosa. L’uso protratto di questi prodotti oltre a

rischiare di provocare dipendenza, specie per l’alto tenore di caffeina, può provocare eventi cardio

o cerebrovascolari sfavorevoli o favorire più facilmente l’insorgenza di ipertensione giovanile. In

generale causano agitazione, irrequietezza, tremori, insonnia. Il consumo è sempre più elevato e

purtroppo spesso realizzato in prossimità di attività fisica o sportiva (con incrementato rischio) o in

associazione con bevande alcoliche. Vi sono pure prodotti con aggiunta di damiana o yohimbe, a

scopo afrodisiaco. Altri sono a base di efedrina (una volta noti come herbal ecstasy) e possono

indurre sintomi analoghi a quelli sopra descritti con l’aggiunta di nausea, perdita dell’appetito,

possibili crisi psicotiche. Naturalmente molte di queste sostanze sono illegali. Tra queste sarà

opportuno ricordare i derivati d’assenzio (possono causare allucinazioni e crisi epilettiche), il GHB

o ecstasy liquida o droga dello stupro (si tratta di un anabolizzante che può indurre inizialmente

loquacità successivamente sedazione, abbassamento delle difese), taluni inalanti ed allucinogeni,

i prodotti a base di kawa-kawa (sedativo, pericoloso specie se associato all’alcol) o salvia

divinorum (psichedelico che conduce a dispercezione corporea). Esistono siti internet nei quali è

possibile acquistare non solo prodotti (cannabis smart shop) ma anche pubblicazioni di

psiconautica, sulle modificazioni degli stati di coscienza o monografie sulle sostanze psicotrope,

trovare eco-shop, grow-shop, bar, shop-beauty. Non vi è alcuna informazione sulla reale utilità di

alcuni di questi prodotti o sui rischi correlati al loro consumo. Alcune delle sostanze citate possono

determinare allucinazioni persecutorie, paure ed angosce immotivate, vere e proprie crisi

psicotiche, distorsione della realtà. In genere dal loro utilizzo ci si attendono sensazioni piacevoli

di scomposizione dalla realtà, percezione di una maggiore adeguatezza al rito ed alla felicità

condivisa, migliore attivazione e performance, esacerbazione delle abilità sensoriali.

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Talune forme di sperimentazione nascono pure da una sorta di predisposizione “familiare” a

sottoporre i propri figli a “cure” per migliorarne il rendimento scolastico, a rimuovere rapidamente

ostacoli che si possano frapporre ad una quotidianità “efficace”, a consentire “supporti”, seppur

diffusi e legali, all’attività sportiva, a testimoniare essi stessi il ricorso al farmaco quale soluzione a

malesseri

anche temporanei. Allo stesso modo, vi sono famiglie in cui la bevanda alcolica è intesa come

elemento indispensabile o obbligato al gusto o alla nutrizione (non lo è né per l’uno, né per l’altro).

Di contro, deve essere restituita un’immagine dell’alcol legata alla tradizione ed all’occasionalità.

Gli stili familiari sono condizionanti talora decisivi. Può accadere di incontrare genitori fragili che

sentono di non poter sostenere un ruolo a causa della frustrazione legata all’essere essi stessi

consumatori, talora dipendenti. Viceversa può succedere che genitori e figli consumino insieme,

legittimandosi a vicenda. Altre volte la sostanza è accettata perché rivelata o manifestata e quindi

accolta perché vissuta come elemento di confidenza, di dialogo, di parità. Altre volte ancora, il

senso di colpa legato all’incapacità di esprimere appieno la potestà (conflitti, diatribe, separazioni

turbolente, abbandoni) predestina il genitore al ruolo di inabile e sofferente ed il figlio a quello di

“malato”. Spesso così si dimentica che la sostanza interviene “per”, “al posto di”, “in funzione di”. I

genitori devono essere presenti, garantire ai propri figli un mondo emotivo rassicurante fin dalla

nascita, impedire che le esperienze e le sperimentazioni siano vissute considerazione e tutela di

sé.

con angoscia o frustrazione, sostenere le relazioni, l’investimento negli altri, l’accettazione di sé. E’

indubbio che al di là della cura della crescita vi devono essere azioni di “contesto”: sostenere la

corretta gestione del danaro, aggiornarsi ed informarsi sui trend e le correnti di pensiero,

certamente controllare la navigazione web, i luoghi frequentati (un controllo correttamente

configurato, non pervasivo, può essere percepito come attenzione e relazione d’aiuto), percepire i

mutamenti a maggior ragione quelli repentini, aiutare a dividere e condividere il più possibile con

gli altri tramutando questa esperienza in piacere, individuare il limite come considerazione e tutela

di sé.

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bimbi in rete:PRESIDENTE ROBERTO MORELLO

COS’E’

Quanti bambini si connettono da soli ogni giorno dal computer di casa, lasciato inconsapevolmente incustodito dai genitori?

Quanti minori si inseriscono in blog, chat, social network, per parlare con un estraneo che si finge essere della stessa età?

I genitori conoscono veramente la pericolosità di un PC collegato adInternet?

Queste sono solo alcune delle domande che ci siamo posti e che hanno dato il via a Bimbi in Rete, caso più unico che raro di associazione nata grazie a Facebook.

Bimbi in Rete è nata alla fine del 2009 con l’obiettivo di essere un’associazione,prima nella Regione Veneto, che opera concretamente contro gli abusi commessi ai danni dei minori sfruttando le nuove tecnologie.

I temi affrontati dall’associazione sono molto diversi tra loro: pedofilia,cyberpedofilia, cyberbullismo, subculture giovanili, truffe online, abuso nei social network, culti abusanti e satanismo.

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COSA FANNO

Osservatorio sull’uso di internet e altri strumenti tecnologici da parte dei minori

L’associazione si pone come obiettivo il costante monitoraggio della quantità e della qualità delle navigazioni effettuati dai minori. Questa attività verrà svolta in collaborazione con le scuole, con la successiva rielaborazione dei dati ottenuti.

Attività di formazione presso le scuole

Incontriamo gli insegnanti e gli studenti per spiegare i pericoli della rete e per far loro comprendere quanto sia importante fare cultura anche a scuola, insegnando soprattutto ai ragazzi le spiacevoli conseguenze di un uso poco corretto della tecnologia.

 Attività di formazione per i genitori

Incontriamo i genitori nei vari ambienti sia istituzionali che parrocchiali per spiegare i pericoli della rete per i loro figli e anche le relative conseguenze dirette come tutori dei minori.

 Centro di ascolto per i minori  e le famiglie in difficoltà

L’associazione ha aperto un centro di ascolto per consigli e soluzioni di problemi derivati dall’uso sbagliato delle nuove tecnologie. Lavoriamo anche come tramite tra la famiglia e la Polizia Postale e delle Comunicazioni nei casi più 

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dott.MarcoDeFortunati

dott.MarcoDeFortunati-FormatoreeMasterTrainerMindTeamCiao, sono Marco De Fortunati e dal 2003 mi occupo di formazione, crescita personale e tutto ciò che riguarda lo sviluppo del potenziale umano.Ho maturato in questi anni molta esperienza “sul campo” infatti dal 2003 ho svolto migliaia di ore d’aula ed avuto centinaia di Persone ai miei corsi e seminari.

Nel2009hofondatolaMindTeamLa Mind Team opera prevalentemente in Veneto, Trentino e Friuli e propone seminari formativi all’insegna del  miglioramento personale, dell’apprendimento rapido e  dell’aumento dell’autostima.

Durante questi anni molti imprenditori, manager, professionisti, docenti, studenti ma anche impiegati, operai, venditori e chiunque volesse esprimere il suo massimo potenziale hanno voluto affidarsi a me per la propria crescita personale.

Ho letto centinaia di libri, frequentato decine di corsi con i migliori formatori al mondo tutti riguardanti lo sviluppo personale e il miglioramento delle performance. Volevo capire i loro segreti e le strategie di questi grandi uomini per poterli trasmettere ed insegnare ai miei allievi.

In questi anni  di attività, di studio e lavoro su me stesso ho maturato una conoscenza molto approfondita nelle seguenti aree dello sviluppo personale:

Apprendimento Rapido: Tecniche di Memoria, metodo di studio, mappe mentali e lettura veloce

Linguaggio del corpo: Comunicazione non verbale e Linguaggio del Corpo Comunicazione Efficace: Carisma, Leadership, Public Speaking Brain Training: stimolazione cognitiva, allenamento mentale, prevenzione invecchiamento

mentale PNL: Programmazione Neuro Linguistica

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Benessere: Tecniche di Rilassamento e Concentrazione, Autostima, Gestione del Tempo

Nei miei corsi uso tecniche molto efficaci per far sedimentare le nozioni e farle ricordare a lungo, inoltre l’apprendimento è facilitato perchè cerco sempre di concretizzare ciò che spiego, come diceva Confucio:

Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco.

Alcune delle mie attività: Collaboro in qualità di autore con un Blog di crescita personale (Ecletticamente). Collaboro con Associazioni culturali in qualità di formatore

(Associazione   MenteLogos  e Associazione Settimo Cielo). Collaboro con il Liceo Scientifico J .   Da Ponte  di Bassano del Grappa e il Liceo Ginnasio Statale G.B.

Brocchi di Bassano del Grappa erogando percorsi per studenti e genitori che riguardano la metodologia di studio, la preparazione all’esame di maturatà e la comunicazione efficace.

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ROMMEL JADAAN

La lezione di RommelIl dr. Rommel Jadaan, medico del 118 e promotore del progetto Traffic Deadline, interviene all'assemblea del Brocchi a Bassano. Per parlare ai giovani, in modo innovativo, di prevenzione degli incidenti e di rispetto per la vita alla guida di un'auto

Il dr. Rommel Jadaan con un gruppo di studenti del Brocchi, a margine dell'assemblea di istituto dedicata al tema "Prevenzione e formazione sugli incidenti stradali" (foto inviata dai rappresentanti degli studenti)La ragazza sta inseguendo il suo cane, sfuggitogli lungo la strada. Mentre si ferma per riprenderlo, arriva un’auto che frena appena in tempo ed evita di travolgere la giovane per un paio di centimetri. Ma a questa immagine se ne sovrappone subito un’altra: quella di una seconda automobile che investe in pieno la ragazza e la scaraventa a diversi metri di distanza. La differenza, fra i due casi, è che la seconda auto andava di soli 5 chilometri all’ora più veloce della prima.

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E’ uno dei video-shock con il quale il dr. Rommel Jadaan inizia di solito i suoi seguitissimi incontri nelle

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scuole superiori del territorio per parlare ai giovani sul valore della vita e su come anche una minima manovra azzardata può spezzare quella vita per sempre. “Bastano 5 chilometri all’ora in più”, ci conferma. Il dr. Jadaan, di origine giordana, è un medico in prima linea: e non di quelli che vediamo alla Tv. Perché il suo lavoro, purtroppo, non è una fiction: ma l’espressione di una triste realtà con cui bisogna fare i conti. Il

dottor Rommel, residente a Marostica, è infatti un medico del Suem-118 di Crespano del Grappa, specializzato in Medicina d’Urgenza e d’Emergenza e in Elisoccorso. 

E’ lui che sale in ambulanza per prestare i primi soccorsi alle persone coinvolte negli incidenti stradali ed è lui che troppo spesso deve anche constatarne il decesso. Eppure, a fronte di un compito così duro e

drammatico, non perde la speranza: quella di dimostrare, con la sua innata simpatia e comunicativa, che una prevenzione degli incidenti stradali “a misura di giovane” è una sfida possibile.

E’ il succo del progetto “Traffic Deadline Italy”, da lui ideato assieme a Fabio Vivian, titolare e istruttore di un’autoscuola di Marostica. Due persone dalla professione completamente differente, ma unite da

una mission comune: prevenire l’incidentalità stradale portando l’esperienza diretta di chi forma e abilita i conducenti di veicoli e di chi porta soccorso dopo un incidente.

Ma non pensiate che gli incontri di “Traffic Deadline” siano le solite conferenze ufficiali sulla prevenzione delle stragi del sabato sera. Niente di tutto ciò: il messaggio e la testimonianza dei relatori vengono

convogliati col supporto di video, musica e immagini anche molto forti: 90 minuti di esposizione “front-line” che alternando momenti di allegria e tristezza portano a una profonda riflessione sui comportamenti

generalizzati al volante e sui principi della buona educazione stradale, “per prevenire la disperazione che una tragedia come il perdere una persona cara, in un incidente stradale, provoca”. 

Giovedì scorso, 24 gennaio, il tour del dr. Rommel ha fatto tappa al Liceo Brocchi di Bassano del Grappa, con un'assemblea di istituto dedicata al tema “Prevenzione e formazione sugli incidenti stradali, con focus

sullo stato psicofisico dei conducenti a motore”. Anche in questa occasione, l'esposizione del medico di emergenza, coaudiuvato da Fabio Vivian, ha colto

nel segno. E a confermarcelo è un comunicato che ci è stato trasmesso in redazione dai rappresentanti degli studenti del Brocchi, e che pubblichiamo di seguito: 

COMUNICATO 

Per il mondo sei qualcuno, ma per qualcuno sei il mondo. Questa è la frase che resterà bene impressa nella testa di circa 1400 studenti del liceo Brocchi Bassano

(tutte le classi prime, seconde e terze dell'istituto) a seguito dell'assemblea d'istituto tenuta dal dottor Rommel, coadiuvata dal dottor Fabio Vivian, fondatori di Traffic Deadline Italia, con tema la prevenzione

degli incidenti stradali, tenutasi giovedì 24 gennaio presso la palestra del liceo Brocchi. I due relatori, con l'aiuto di alcune slides, video e musica sono riusciti a sensibilizzare ed emozionare

moltissimi studenti in merito ad un tema tanto delicato quanto vicino ad ognuno di noi. Bicicletta, motorino, automobile: non vi è differenza: “Sei tu a decidere come guidare, non gli altri”, ha spesso ripetuto il dr.

Rommel nel corso dell'assemblea. Nel farlo, ha anche espresso l'importanza di non assumere alcolici e droghe prima di guidare, di allacciare

bene il casco in motorino e la cintura in automobile, e di circolare sempre ad una velocità controllata, perché “5 km/h fanno la differenza”, ha affermato. 

I relatori hanno inoltre ribadito quanto il loro progetto Traffic Deadline sia importante in campo di prevenzione di incidenti stradali: in poco più di un anno sono infatti riusciti ad incontrare oltre 16mila

ragazzi, fatto a sostegno di quanto sia importante sensibilizzare i giovani sin dalle scuole elementari. Grande partecipazione ed entusiasmo tra gli studenti del Brocchi a seguito di quest'assemblea, non è infatti

mancata qualche lacrima nel finale, dopo la proiezione di un video nel quale comparivano le parole di una ragazza in punto di morte, proprio in seguito ad un incidente stradale.

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