Una finestra sull’Europa: modelli, linee di tendenza, … Paletta Alma Mater Studiorum –...
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Angelo PalettaAlma Mater Studiorum – Università di Bologna
Una finestra sull’Europa: modelli,
linee di tendenza, problemi
parte 1^
Scuola di Economia, Management e Statistica
Dipartimento di Scienze Aziendali
Via Capo di Lucca 34, Bologna
Governance distribuita
Nel modello di governance distribuita la scuola è obbligata a influenzare ambiti decisionali determinanti fuori dal suo controllo diretto:•politiche di pianificazione dell’offerta e della rete formativa territoriale (indirizzi di studio, localizzazione geografica e dimensionamento)•politiche locali per il diritto allo studio (libri di testo, sussidi e agevolazioni di accesso al servizio scolastico)•accordi territoriali per le azioni d’integrazione e di promozione del successo formativo (integrazione e mediazione culturale, orientamento, prevenzione della dispersione scolastica, alternanza scuola lavoro, sostegno alla disabilità)•adeguamento delle infrastrutture (spazi, attrezzature, ecc.)•coordinamento e funzionalità dei servizi di supporto alla scuola (trasporti, mensa, pre e post scuola, ecc.)•assegnazione di risorse umane e finanziarie
Gestire in una governance distribuita
• Dirigenti e scuole che si nascondono dietro la frammentazione della governance
• Dirigenti e scuole che aprono culturalmente i processi di autovalutazione alla valutazione esterna
• Dirigenti e scuole che si pongono come centro gestionale dell’offerta formativa, motore dello sviluppo locale
Il DS al centro dei processi di
miglioramento continuo
DSDS
Com
unità
professionale
Com
unità
professionale
Stato
e
agen
zie
Stato
e
agen
zie
Quale leadership?
Leadership for
learning�
Valori�
Credenze�
Conoscenza�
Esperienza�
Instructional
Leadership�
Transformational
Leadership�
Integrated
Leadership�
Esiti formativi e Apprendimenti degli studenti�
Am
bien
te fisico
, norm
ativo, so
ciale, econom
ico,
tecnolo
gico
e cultu
rale�
Qualità
dell’insegnamento�
Partecipazione e coinvolgimento
degli studenti�
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fisi
co, norm
ativ
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conom
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olo
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Sistema di management�
Nucleo tecnico-operativo�
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Nucleo tecnico-operativo�
Qualità dell’insegnamento
• Selezione dei saperi: contenuti oggetto dei processi di insegnamento effettivamente erogati nel lavoro d’aula, comprese le attività opzionali ed elettive che arricchiscono l’offerta curricolare standard prevista per la totalità degli allievi. Criteri: essenzialità, congruenza, significatività.
• Metodologie e strategie didattiche: modalità di gestione della mediazione didattica tra allievi e contenuti di sapere nel lavoro d’aula. Criteri: pluralità, valenza innovativa, protagonismo degli allievi.
• Organizzazione del setting formativo: predisposizione delle condizioni organizzative d’aula per l’esercizio del lavoro (spazi, tempi, regole, attori, etc.). Criteri: intenzionalità, varietà, funzionalità per l’apprendimento.
• Sviluppo della relazione educativa: dinamica relazionale tra allievi e insegnanti nel lavoro d’aula e nelle altre situazioni educative. Criteri: flessibilità, significatività, funzionalità per l’apprendimento.
• Progettazione e valutazione dell’insegnamento: modalità di progettazione didattica e di revisione delle proprie scelte progettuali impiegate dagli insegnanti. Criteri: strutturazione, aderenza alla realtà, analisi critica.
• Valutazione degli apprendimenti: modalità di rilevazione e di giudizio impiegate dagli insegnanti per apprezzare i livelli di apprendimento dei propri allievi. Criteri: pluralità, trasparenza, utilità.
• Personalizzazione dell’apprendimento: strategie di adeguamento dei processi di insegnamento/apprendimento ai bisogni formativi di ciascun allievo. Criteri: valenza innovativa, attenzione al singolo, dinamicità.
• Inclusione/integrazione: strategie di gestione delle diverse forme di diversità (culturale, sessuale, etnica, cognitiva, fisica, etc.) nel lavoro d’aula e nelle altre situazioni educative. Criteri: progettualità, diffusività, sistematicità.
• Accoglienza/orientamento: attività finalizzate all’accoglienza e all’orientamento personale, scolastico e professionale degli allievi dell’Istituto. Criteri: personalizzazione, progettualità, raccordo con il curricolo.
Qualità dell’organizzazione
• Sviluppo delle Capacità Professionali: sviluppo professionale, supporto, partecipazione, lavoro di gruppo dei docenti
• Sviluppo delle Capacità Relazionali: supporto, condivisione, partecipazione di studenti e famiglie; costruzione di relazioni fiduciarie con gli stakeholder del territorio e le reti di scuole
• Sviluppo delle Capacità Organizzative: struttura e meccanismi organizzativi; regole e procedure operative di svolgimento dei processi interni, compresi l’organizzazione del tempo scuola, l’uso degli spazi e delle altre risorse materiali e strumentali
• Sviluppo delle Capacità infrastutturali: risorse disponibili, compresi spazi, laboratori, biblioteche, attrezzature, tecnologie informatiche a supporto dei processi amministrativi e della didattica
Che cos’è il «valore aggiunto» (OECD, 2008)
Un recente rapporto dell’OCSE definisce il valore aggiunto di una scuola come il contributo della scuola al progresso degli studenti verso gli obiettivi stabiliti di apprendimento, al netto di altri fattori che influiscono sull’apprendimento degli alunni.
Esso classifica i modelli di calcolo del valore aggiunto in due grandi categorie:
1) modelli di apprendimento contestualizzato (contextualizedattainment models), che misurano i risultati degli alunni in un dato momento del tempo al netto delle loro caratteristiche di background, a livello individuale e/o aggregato;
2) modelli di valore aggiunto vero e proprio (value-added models), che misurano i livelli di apprendimento raggiunti dagli stessi studenti in almeno due momenti successivi del tempo, all’inizio e alla fine di un ciclo d’istruzione di durata più o meno lunga, tenendo o meno conto, a seconda dei casi, anche di altre caratteristiche rilevanti degli studenti.
APPRENDIMENTI (DATI LORDI)
10%
1,3% 0,4%
4,2%
15,1%
27,4%
27,6%
18%
7,3%
1,3%
7,7%
20,3%
27,4%
24%
14,1%
5,2%
+3,6 (L2)+3,9 (L1) +2,1 (L0) = + 9,6%
-0,9 (L6) -3,5 (L5) - 5,2 (L4)
= - 9,6%
GAP
VALORE AGGIUNTO
APPRENDIMENTI(VALORE PREDITTIVO)
Fonte: A. Paletta, Scuole responsabili dei risultati. Accountability e bilancio sociale, Il Mulino, Bologna 2011
Identità istituzionale della scuola
Missione - Valori - Visione
Critical issues e scelta delle strategie
PIANO DI MIGLIORAMENTO DELLA SCUOLA
Analisi strategicaAnalisi strategica del
CONTESTO
AMBIENTE Politico Economico
Sociale Tecnologico Legale a livello
generale e locale
STAKEHOLDER(docenti – studenti - famiglie-
comunità)
Selezione di Fattori esterni
Analisi strategica della
PERFORMANCE
APPRENDIMENTI
QUALITA’ INSEGNAMENTO
CAPACITA’ OPERATIVE
Selezione dei Fattori interniAnalisi SWOT
Positivi per la realizzazione
della visione
Negativi per la
realizzazione della visione
Fattori esterni
selezionati
Opportunità Minacce
Fattori interni
selezionati
Punti di forza Punti di debolezza