Udine Digital Humanities 19/11/2013

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Digital Humanities Prospettive, rischi, opportunità Giovanni Colavizza Leibniz-Institut für Europäische Geschichte (IEG), Mainz École Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL), DHLab [email protected] 1

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Digital Humanities !!

Prospettive, rischi, opportunità

Giovanni Colavizza Leibniz-Institut für Europäische Geschichte (IEG), Mainz

École Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL), DHLab [email protected]

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Giovanni Colavizza Udine, 19/11/2013

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1. Cosa sono le DH?

2. Rischi e opportunità: dati e modelli

3. Prospettive e opportunità: direzioni presenti

Scaletta

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Controlled vocabulary: a selected list of terms, which refer to concepts, used for categorization. Criteria of concept selection are usually domain specific. !Focus for this talk: vocabularies of concepts, not proper names. !!

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Trovare le differenze..Una conferenza DH

Una conferenza “solo” H

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• Note, appunti, link già digitali (knowledge management)

• Controllare i riferimenti, aggiungere più informazioni (enrichment)

• Comunicare idee, pensieri, commenti, critiche (sharing)

(alcune) Ragioni dell’essere connessi

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Digitale e analogicoL’informazione digitale assume valori discreti.

L’informazione analogica assume valori continui.

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Far chiarezza sui termini

Humanities computing

Studies about digital cultureDigital humanities

Digital studies @Bernard Stiegler

Blackwell’s Companion to Digital Humanities, 2004

@Frédéric Kaplan

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Confrontiamo due corsi

DH101 EPFL LausanneEn7073 Trinity Dublin

• Introduction • Forms of Digital Literature • Reconfigurations of Author and

Readership in Digital Literature • Virtual Worlds • Gamification • Preservation • From Texts to eTexts: Thematic

Research Collections & Text Encoding • Big Data • Digital Infrastructures • Text Analysis and Visualisation

• Introduction • Logistics of massive digitisation • Introduction to the Venice Time Machine • Digitisation techniques • Transcription/XML • Pattern recognition/OCR • Semantic modelling/RDF • Historical GIS • Procedural modelling • Crowdsourcing • Group work • New narrations and museographic experiences

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Prospettive a confronto

“Il cuore delle DH non è la produzione di conoscenza, ma la riproduzione della conoscenza. Si tratta di sfidare i modi in cui la conoscenza è rappresentata e condivisa.” @Mark Sample, 2011 in SampleReality

“Il fulcro delle DH, dopotutto, non è la tecnologia, ma la forma particolare di interazione che caratterizza l’atto di costruire strumenti, modelli, sistemi e rappresentazioni per gli oggetti tradizionali dello studio delle discipline umanistiche.” @Stephen Ramsay, 2012 in Digital Humanities Pedagogy

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Digital Humanities is a field of study, research, and invention at the intersection of humanities, computing, and information management. It is methodological by nature and multidisciplinary in scope involving the investigation, analysis, synthesis, and presentation of information in electronic form. !Digital humanists do not only create digital artefacts, but study how these media affect and are transforming the disciplines in which they are used. !

@http://www.tcd.ie/English/postgraduate/digital-humanities/

Prendiamo questa per buona

Per approfondire:

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Dati e modelli!!

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“All models are wrong, but some are useful.” George Box

Vegetazione

Strade

Dislivello

Costruzioni

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Un esempio: distant reading!!

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@Adam Crymble

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Cosa sono i dati?!!

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“Data are values of qualitative or quantitative variables, belonging to a set of items. Data in computing (or data processing) are represented in a structure, often tabular (represented by rows and columns), a tree (a set of nodes with parent-children relationship) or a graph structure (a set of interconnected nodes). Data are typically the results of measurements and can be visualised using graphs or images.”

!@Wikipedia en, “Data”, 16/11/2013.

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Cosa significa?!Calvino, Italo, Se una notte d’inverno un viaggiatore, Milano, Mondadori, 2002.

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!<span property=“dc:title">Se una notte d’inverno un viaggiatore</span> <span property=“dc:creator">Italo Calvino</span> <span property=“dc:date">2002</span> ..

Id Titolo Autore Anno

1 Se una notte d’inverno un viaggiatore 33 2002

Id Nome Cognome

33 Italo Calvino

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Problemi..!!

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• Oggetti di studio - dati che vi estraiamo: non è lo stesso. • Il processo non è neutro. • I dati stanno al posto di qualcos’altro, e lo rappresentano solo

parzialmente. Aggiungono un altro livello di astrazione. !I nostri oggetti di studio sono in origine sistemi semiotici analogici, il cui significato è dato dal contesto (loro e nostro!).

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Cosa “vede” il computer?!!

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Altri problemi..!!

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• “datum”: qualcosa che è dato :) acquisito, per certo, processo passivo. • Possiamo definire così i nostri oggetti di studio? Libri, documenti, .. • “captum”: qualcosa che è stato raccolto, preso. Con un obiettivo, dei

metodi, in modo attivo. @Joanna Druker

“data in the [digital] humanities could be considered a digital, selective, machine-actionable construction

[representation] of the object of humanistic inquiry.” @Christof Schöch http://dragonfly.hypotheses.org/443

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Distant reading - II!!

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Che impatto hanno il formato digitale e l’analisi quantitativa nella nostra ricerca? !“the meaning produced by these methods differs to that of close textual analysis, relying instead on networks, trends, patterns.”

@The Myth of the New, Gooding, Terras, Warwik, 2013.

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Distant reading de ‘I miserabili’ di Hugo - I

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Distant reading de ‘I miserabili’ di Hugo - II

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Distant reading de ‘I miserabili’ di Hugo - III

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Distant reading de ‘I miserabili’ di Hugo - IV

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I rischi del distant reading!

•Reti statiche: manca la temporalità •Reti uni-modali: solo nodi di un solo tipo? archi di un solo tipo? •Ci sono tutte le connessioni utili per rispondere alle nostre domande? Cosa manca? •Molte reti per diverse domande: bisogna scegliere quella giusta •Non sempre questo modello è adatto a darci le risposte che cerchiamo

@Scott Weigart http://www.scottbot.net/HIAL/?p=39600 !

!Uno strumento tra molti, da usare con criterio.

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“Credo che combinare l’uso di vari esempi di diversi tipi di modelli formali, con quelli che sono al presente chiamati metodi tradizionali (come la lettura ravvicinata), sia un’utile direzione d’indagine.”

@Øyvind Eide in Humanist discussion group, 26/10/2013

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Facile e difficile: due esempiConcordanza (Index Thomisticus: http://www.corpusthomisticum.org/it/index.age): parole in contesto. !!!!

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Annotazione (magari!) automatica (MarineLives: http://www.marinelives.org/)

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Dell’uso dei modelli..

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Qual è la strategia ottimale per sposare quello/a migliore?

@Arthur Charpentier http://freakonometrics.hypotheses.org/2231

1. Si hanno n opzioni possibili. 2. Ad ogni incontro, si scarta o ci si sposa. 3. Non si possono riconsiderare le scelte fatte. 4. Ogni opzione ha un punteggio: sappiamo solo il suo e quello dei precedenti

(scartati), non di quelli che mancano. 5. Ci si sposa solo una volta.

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Altro di cui essere consapevoli

!!

• Oversimplification • Numbers averaging out the human experience • Vulnerability of digital data: sustainability

@Jane Stevenson http://archiveshub.ac.uk/blog/2013/11/digital-humanities-patterns-pictures-and-paradigms/

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Morale (scusate..)

!!

Cercate di capire cosa succede ad ogni passaggio: dagli oggetti di studio, ai dati, ai modelli e ai risultati da interpretare Se non nel dettaglio, almeno nell’intuizione. !Questa consapevolezza è l’unico modo per trarre conclusioni accettabili! E, secondo me, l’unico parametro da cui dipendono gli eventuali rischi.

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Come sposare quello/a migliore: Il modello suggerisce di scartare il primo 37% del campione

(periodo di calibrazione), e poi scegliere il primo con punteggio strettamente maggiore di tutti i precedenti.

Provare per credere ;)

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Prospettive

!!Non è semplice predire il futuro delle Digital Humanities. !Già in passato i metodi quantitativi hanno avuto rapida fortuna e un altrettanto celere declino. !Non c’è un sostituto all’approccio critico-interpretativo come sostrato all’indagine umanistica. !Vediamo dei trends e ragioniamo partendo da lì..

!

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Sul declino delle humanities tradizionali

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NB dati sugli USA@http://benschmidt.org/Degrees/

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E sul successo dell’informatica..

���29 @http://benschmidt.org/Degrees/

NB dati sugli USA

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L’andamento di DH2013 e DH2014 - I

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• Analisi degli argomenti assegnati dagli autori stessi agli articoli • Gli argomenti provenivano da una lista predefinita • La serie temporale ridotta e altri fattori (e.g. la localizzazione

dell’evento) rendono l’analisi statisticamente debole! • In grigio 2014, in rosso tratteggiato 2013

@http://www.scottbot.net/HIAL/?p=39588

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L’andamento di DH2013 e DH2014 - II

���31 @http://www.scottbot.net/HIAL/?p=39588

Chi sale: • History • Text analysis • Cultural studies • Linking & annotation • Semantic analysis • Databases

Chi scende: • Pedagogy • Scholarly editing • Interface and user experience • Multimedia • Internet and WWW

Chi si conferma: • Literary studies • Data/text mining • Visualisation • Preservation • Interdisciplinarity • Software • XML

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L’andamento di DH2013 e DH2014 - III

���32 @http://www.scottbot.net/HIAL/?p=39588

Questo il grafo degli argomenti a scelta libera degli

autori.. (Chi sa dirmi

cosa rappresentano gli

archi? :)

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Giovanni Colavizza Udine, 19/11/2013

Prospettive: qualche considerazione

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Sembra esserci un consolidamento sui problemi fondamentali (visualizzazione, archivi, text mining/analysis, linked data, etc.),

quelli dove l’approccio quantitativo rende meglio. !

Passano in secondo piano settori tecnologicamente più “facili” (edizioni) o legati ad un interesse iniziale, non

fondativo (Internet, nuovi media). !

Il gioco si fa più serio, ed è un bene ;)

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Giovanni Colavizza Udine, 19/11/2013

Per concludere: rischi o opportunità?!!

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• Campo ancora giovane, molte opportunità • Si imparano capacità pratiche, sempre utili.. • Tanta gente divertente e idee stimolanti :) • Per molte ricerche, è necessario.. !!!Non bloccatevi a priori: chiedete, esplorate e siate curiosi. Non abbiate complessi di inferiorità: ce li hanno anche gli scienziati “duri e puri”. Costruite su quello che sapete. Non abbiate complessi di superiorità. Soprattutto, valutate con la vostra testa!

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E se i D. Humanists diventassero insistenti..!!

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Grazie!

!!!Digital Humanities

!Prospettive, rischi, opportunità

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