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Didattica inclusivaFermo 9-10 dicembre 2016Flavio Fogarolo [email protected]
Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali
Secondo incontro
Principi di didattica inclusiva
Tecnologie compensative e competenze
compensative
Compensare le difficoltà di lettura e scrittura
Metodo di studio, autonomia, successo
formativo
Un PDP efficace
Fermo 9-10 dic. 2016 Flavio Fogarolo [email protected]
Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali
Secondo incontro
Principi di didattica inclusiva
Tecnologie compensative e competenze
compensative
Compensare le difficoltà di lettura e scrittura
Metodo di studio, autonomia, successo
formativo
Un PDP efficace
Fermo 9-10 dic. 2016 Flavio Fogarolo [email protected]
Progettazione Universale
applicata all’Insegnamento:
Universal Design for
Learning (UDL)
UDL - Universal Design for LearningIndicazioni generali:
Didattica flessibile
Proposte ridondanti
La multimodalità è la capacità di un documento elettronico di essere consultato secondo modalità diverse, pur conservando lo stesso contenuto.
Multimodalità e Multimedialità
Testo letto
su
schermo
Testo
stampato
su carta
(inchiostro)
Testo
stampato
in braille
Testo letto
con sintesi
vocale
Testo letto
al
computer
con display
braille
Testo
adattato su
schermo:
ingrandito,
con colore,
font o sfondo
diverso…
Testo
trasformato
in audio
MP3 e
ascoltato
con telefono
o latro
riproduttore
Ecc…Documento digitale
Multimodalità
La multimedialità riguarda invece l'uso congiunto, non alternativo, di canali comunicativi diversi in uno stesso prodotto o documento.
Multimodalità e Multimedialità
Testo letto
su
schermo
Musica) Testo
registrato
Video con
immagini e
voci
Compo-
nenti
interattive
Animazioni Immagini
(foto,
disegni,
schemi,
mappe…)
Documento digitale
Multimedialità
Multimodalità e Multimedialità
La multimedialità è un potente sistema per
migliorare l'efficacia della comunicazione ma se mal
gestita può essere causa di problemi, se non di
vere barriere, per le persone con disabilità quando
ad esempio le informazioni che passano attraverso
un canale sensoriale, vista o udito, sono
indispensabili per la fruizione e non hanno
sistemi di comunicazione alternativi.
Multimodalità e Multimedialità
La multimodalità ha enormi potenzialità inclusive
che si concretizzano pienamente però solo se il
soggetto (l'alunno nel nostro caso) è veramente in
grado di fruirne con autonomia: dall'individuare tra
le diverse modalità di fruizione del documento quella
più adatta, al saper eseguire le trasformazioni se
necessario, fino ad accedere al nuovo formato
usando le tecnologie appropriate.
Multimodalità e Multimedialità
Il prodotto multimediale deve essere
pienamente fruibile per l’alunno destinatario
relativamente a
Comprensione (fruibilità per capire)
Produzione (fruibilità per fare)
Motivazione (fruibilità per coinvolgere)
NB: corrispondono ai principi dell’UDL,
Universal Design for Learning
Piena fruibilità
Il prodotto multimediale deve essere
pienamente fruibile per l’alunno destinatario
relativamente a
Comprensione (fruibilità per capire)
Produzione (fruibilità per fare)
Motivazione (fruibilità per coinvolgere)
NB: corrispondono ai principi dell’UDL,
Universal Design for Learning
Piena fruibilità
Comprensione
1Proporre le informazione nella modalità più adatta alle esigenze dell'utente, usando le sue specifiche periferiche di accesso (testo, voce, immagini, tatto…) e considerando tutti i suoi bisogni di fruizione
Piena fruibilità
Comprensione
2Il testo deve essere pienamente fruibile dal punto di vista visivo.
Leggibilità grafica
Piena fruibilità
Comprensione
3Progettare le schermate favorendo la corretta percezione
degli oggetti proposti e suggerendo anche visivamente la loro funzione.
Vanno evitate schermate confuse, troppo ricche di oggetti e suggerimenti.
È importante conservare per tutto il prodotto (ma possibilmente anche oltre, come regola generale) il rapporto tra l'aspetto grafico e la funzione: azioni simili si devono attivare sempre allo stesso modo, usando il medesimo pulsante, conservando la stessa posizione e lo stesso colore.
Piena fruibilità
Comprensione
4Scrivere in modo chiaro. Il linguaggio dei testi deve essere
pienamente comprensibile e rapportato alle capacità linguistiche e cognitive del destinatario.
Leggibilità linguistica.
Piena fruibilità
Vocabolario di base: circa 7000 parole che entrano nel
90% delle ricorrenze della lingua italiana e sono
conosciute quasi da tutti.
Linguaggio piano: scegliere sempre, tra più forme
equivalenti, quella più breve e semplice.
Leggibilità linguistica
Regole del linguaggio piano
Leggibilità linguistica
Usare parole di uso comune, in particolare quelle del
vocabolario di base («Questa norma vale per tutti» invece di
«Questa norma è vincolante per tutti»);
Usare sempre la stessa parola per indicare lo stesso
concetto (i sinonimi usati come puro espediente linguistico,
per evitare ripetizioni, possono generare espressioni di difficile
comprensione);
Evitare parole straniere inutili, soprattutto quando esiste una
parola italiana del tutto equivalente;
Se si deve usare obbligatoriamente una parola difficile o
inusuale, come quelle non inserite nel vocabolario di base, è
bene spiegarne il significato;
Regole del linguaggio piano (due)
Leggibilità linguistica
Evitare i verbi al passivo («Tutti i candidati hanno superato
gli esami» anziché «Gli esami sono stati superati da tutti i
candidati»);
Evitare ancora di più le doppie negazioni, come «Luca non
vuole smettere di giocare». Meglio «Luca vuole continuare a
giocare».
Evitare frasi negative («Domenica il supermercato sarà
aperto» anziché «Domenica il supermercato non sarà
chiuso»);
Regole del linguaggio piano (tre)
Leggibilità linguistica
Evitare l'uso del congiuntivo: non «È obbligatorio che tutti
indossino la divisa» ma «È obbligatorio indossare la divisa»
oppure «Tutti devono indossare la divisa»;
Fare attenzione ai modi di dire e alle metafore. Quando si
usano vanno spiegate. («Aveva un diavolo per capello». È un
modo di dire che significa essere molto nervoso e arrabbiato).
Evitare l'uso di periodi con subordinate
Nelle verifiche, e in generale nel contesto didattico, si
deciderà volta per volte, in base alle competenze e agli
obiettivi del destinatario, quali di queste regole andranno
applicate rigidamente, quali andranno considerate in modo
flessibile prevedendo eventualmente aiuti o suggerimenti,
quali andranno del tutto ignorate.
Leggibilità linguistica
Il prodotto multimediale deve essere
pienamente fruibile per l’alunno destinatario
relativamente a
Comprensione (fruibilità per capire)
Produzione (fruibilità per fare)
Motivazione (fruibilità per coinvolgere)
NB: corrispondono ai principi dell’UDL,
Universal Design for Learning
Piena fruibilità
Produzione
5Verificare che l'alunno destinatario possa interagire in
piena autonomia con il prodotto multimediale usando almeno una delle modalità previste (tastiera, mouse o altro).
Piena fruibilità
Produzione
6Verificare che il destinatario possa svolgere agevolmente le esercitazioni previste nel prodotto multimediale usando le modalità di accesso per lui più appropriate.
Piena fruibilità
Il prodotto multimediale deve essere
pienamente fruibile per l’alunno destinatario
relativamente a
Comprensione (fruibilità per capire)
Produzione (fruibilità per fare)
Motivazione (fruibilità per coinvolgere)
NB: corrispondono ai principi dell’UDL,
Universal Design for Learning
Piena fruibilità
Motivazione
7In un prodotto multimediale rivestono spesso notevole importanza i messaggi di feedback prodotti automaticamente dal sistema come risposta alle attività svolte dall'alunno.
Innanzitutto dovremo verificare che siano effettivamente compresi e percepiti correttamente, ossia che l'alunno destinatario sappia sempre distinguere tra un rinforzo positivo e uno negativo.
Piena fruibilità
Motivazione
8Verificare che i rinforzi siano efficaci e personalizzare di conseguenza le modalità di erogazione. Non basta quindi che il rinforzo sia semplicemente compreso come tale (punto 7), deve anche essere efficace, ossia condizionare in modo reale e positivo il processo di apprendimento.
Piena fruibilità
Motivazione
9Sostenere l'accettazione e la motivazione inserendo contenuti personalizzati e riferimenti al proprio vissuto. Uno dei vantaggi più apprezzati dei prodotti multimediali autocostruiti sta nella possibilità di inserire immagini, ma non solo, di persone e oggetti reali, ben noti al soggetto destinatario.
Piena fruibilità
Il prodotto multimediale deve essere
pienamente fruibile per l’alunno destinatario
relativamente a
Comprensione (fruibilità per capire)
Produzione (fruibilità per fare)
Motivazione (fruibilità per coinvolgere)
NB: corrispondono ai principi dell’UDL,
Universal Design for Learning
Piena fruibilità
Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali
Secondo incontro
Principi di didattica inclusiva
Tecnologie compensative e competenze
compensative
Compensare le difficoltà di lettura e scrittura
Metodo di studio, autonomia, successo
formativo
Un PDP efficace
Fermo 9-10 dic. 2016 Flavio Fogarolo [email protected]
Rimuovere o
aggirare gli ostacoli?
Abilitare Compensare
Abilitazione Compensazione
Strumenti compensativiIntervento didattico
(Ri)Abilitazione
Compensazione
La compensazione offre un
vantaggio funzionale indiretto:
l’abilità non è recuperata ma si
punta su strategie alternative per
raggiungere analoghi risultati.
L’abilitazione mira direttamente
al potenziamento di un’abilità o di
una funzione.
Riabilitazione Compensazione
sono interventi di tipo opposto
sono interventi di tipo opposto
Riabilitazione Compensazione
La riabilitazione
interviene sulla
funzione deficitaria
La compensazione
sfrutta le funzioni
integre, ignora
quelle deficitarie
Riabilitazione Compensazione
La riabilitazione è
sempre limitata
nel tempo
La compensazione
è potenzialmente
permanente
Riabilitazione Compensazione
La riabilitazione
mira a benefici
futuri
La compensazione
punta
possibilmente su
benefici immediati
Riabilitazione Compensazione
Misure dispensative:
la mela avvelenata?
Abilitare Compensare
Dispensare
Abilitazione Compensazione
Strumenti compensativi
Misure dispensative
Intervento didattico
Abilitare Compensare
Dispensare
Abilitazione Compensazione
Strumenti compensativi
Misure dispensative
Dalle Linee Guida MIUR
per gli studenti con DSA
Le misure dispensative sono interventi
che consentono all’alunno o allo
studente di non svolgere alcune
prestazioni che, a causa del disturbo,
risultano particolarmente difficoltose e
che non migliorano l’apprendimento.
Problema: difficoltà ad imparare ad
allacciarsi le scarpe
Intervento di tipo
dispensativoIntervento di tipo
compensativoIntervento di tipo
abilitativo
Compensare
Strumenti
compensativi
Dispensare
Misure
dispensative
Le misure dispensative
rappresentano una
presa d'atto della
situazione ma non
modificano le
competenze.
Dipendono dagli altri e
non danno autonomia.
Hanno lo scopo di
evita-re che il disturbo
possa comportare un
generale insuccesso
scolastico con ricadute
personali, anche gravi.
La compensazione,
mira a ridurre gli effet-
ti negativi del distur-
bo per raggiungere
prestazioni funzional-
mente adeguate.
La loro efficacia dipen-
de molto più dalle abili-
tà d’uso dell’utente che
dallo strumento usato
(competenze
compensative).
In modo diverso, pos-
sono dare autonomia
AbilitareInsegnare
Didattica
personalizzata – ind.
Difficoltà di apprendi-
mento non significa
ovviamente impossibilità
ad imparare.
Un intervento didattico
personalizzato, che
punta a sviluppare
competenze in piena
autonomia, va sempre
previsto e sostenuto
Gli strumenti compensativi
devono “compensare”
Art. 4 – Misure educative e
didattiche4. Le Istituzioni scolastiche assicurano l’impiego
degli opportuni strumenti compensativi, curando
particolarmente l’acquisizione, da parte
dell’alunno e dello studente, con DSA delle
competenze per un efficiente utilizzo degli stessi.
DM 5669 2011
Art. 4 – Misure educative e
didattiche4. Le Istituzioni scolastiche assicurano l’impiego
degli opportuni strumenti compensativi, curando
particolarmente l’acquisizione, da parte
dell’alunno e dello studente, con DSA delle
competenze per un efficiente utilizzo degli stessi.
DM 5669 2011
Art. 4 – Misure educative e
didattiche4. Le Istituzioni scolastiche assicurano l’impiego
degli opportuni strumenti compensativi, curando
particolarmente l’acquisizione, da parte
dell’alunno e dello studente, con DSA delle
competenze per un efficiente utilizzo degli stessi.
DM 5669 2011
Per ogni disturbo il suo
strumento compensativo?
Computer o tablet con programma di scrittura
Correttori ortografici
Controllo con sintesi vocale (eco in scrittura)
Sistemi di predizione
Software con riconoscimento vocale…
Scrivere
Leggere
Sintesi vocali
Libri digitali
OCR e scanner
Scanner-mouse portatili e a penna
Audiolibri…
CalcolareCalcolatrice
Foglio elettronico
Programmi per la creazione di mappe e per organizzare le conoscenze
Studiare
Non tutto si può compensare.Prima di proporre strumenti compensativi
dobbiamo chiederci:
Esistono? Si può veramente compensare
quello specifico disturbo?
Funzionano? Ci sono le condizioni per un
uso efficace?
Sono convenienti? I vantaggi superano
le, spesso inevitabili, controindicazioni?
Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali
Secondo incontro
Principi di didattica inclusiva
Tecnologie compensative e competenze
compensative
Compensare le difficoltà di lettura e scrittura
Metodo di studio, autonomia, successo
formativo
Un PDP efficace
Fermo 9-10 dic. 2016 Flavio Fogarolo [email protected]
Compensare la dislessia con
la sintesi vocale. Funziona?
La sintesi
legge maleperché è un macchina che
legge senza capire cosa
sta leggendo
Sono cose che capitano anche al capitano.
Questo è un ambito di ricerca molto
ambito.
Dopo aver subito il gol la squadra si è
ripresa e subito ha pareggiato.
Ma se perdono ancora, questa volta non li
perdono!
Presto, vestiti! I tuoi vestiti sono sulla
sedia.
Quella volta ho agito bene ma di solito in
questi casi mi agito e sbaglio.
Due programmi compensativi
per le difficoltà di lettura
ALFa READER Erickson
Commerciale
LeggiXme
LeggiXme SP
di Giuliano Serena
Gratuito
Compensare la dislessia con
computer e sintesi vocaleFunziona bene quando:
Ci sono adeguate capacità di comprensione da ascolto;
Si consente di sfruttare adeguatamente le informazioni di tipo visivo del testo (iconografia e formattazione);
Si consente il controllo del flusso della voce;
Il soggetto riesce a passare dall'ascolto(passivo) alla lettura (attiva)
Leggere con la sintesi non significa ascoltare una voce che parla ma saper gestire in modo attivo, integrato e intenzionale le informazioni che arrivano attraverso i due canali sensoriali:
- quello uditivo, con la sintesi vocale che informa sul contenuto del testo scritto evitando all'utente l'operazione di decodifica, per lui troppo difficoltosa;
- quello visivo, che mostra l'aspetto grafico del testo scritto, in particolare gli attributi e il contesto tipografico.
Compensare la dislessia con
computer e sintesi vocale
Disgrafia
In teoria, anche il disgrafico più
grave può redigere con un
computer un testo graficamente
perfetto e quindi compensare
pienamente la disgrafia.
Ma non basta l’efficacia, serve
anche efficienza.
Disgrafia
Perché la videoscrittura diventi un
sistema compensativo di uso
quotidiano è indispensabile
l'impostazione dattilografica
(dieci dita) altrimenti la velocità
non sarà mai adeguata ai bisogni.
Scrivere
correttamente
con la tastiera
La compensazione si valuta
anche in base all’efficacia, non
solo all’efficienza.
Da un manuale di dattilografia del 1949
Da un manuale di dattilografia del 1949
Come insegnare ad usare correttamente
la tastiera:
• seguire un “metodo”
• servirsi di appositi programmi tutor (es.
“10dita”, “Tutore Dattilo”, “Scrivere Veloci
con la tastiera”)
• organizzare brevi ma regolari momenti
di addestramento
Problemi più frequenti:
- forte rischio di calo di motivazione in
un'attività che è molto ripetitiva e può
risultare quindi noiosa;
- difficoltà a trovare il tempo necessario
per svolgere questo addestramento.
Disortografia
Il computer può aiutare soload individuare e correggere gli errori, usando gli strumenti di controllo:
correttore ortografico
sintesi vocale (sia come “eco” immediato che come controllo successivo)
Disortografia
Il correttore ortografico è
disponibile nei più comuni
programmi di scrittura.
È di uso facile e immediato
ma non fornisce indicazioni
univoche (va sempre
interpretato)
Disortografia
La sintesi vocale offre un
riscontro uditivo immediato
a quanto viene scritto.
Rivela anche errori di tipo
sintattico lessicale (non solo
ortografico) ed è molto
immediata ed efficace
Disortografia
La sintesi vocale è un ottimo metodo
per scoprire gli errori, ortografici e non,
in un testo, ma bisogna ricordare che:
si tratta di un sistema compensativo
non riabilitativo;
sapere che una parola non è scritta
come dovrebbe non significa aver
individuato l'errore (né, tanto meno,
saperlo correggere).
Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali
Secondo incontro
Principi di didattica inclusiva
Tecnologie compensative e competenze
compensative
Compensare le difficoltà di lettura e scrittura
Metodo di studio, autonomia, successo
formativo
Un PDP efficace
Fermo 9-10 dic. 2016 Flavio Fogarolo [email protected]
Studiare non vuol dire…
Il garillio è diffuso ovunque ma particolarmente
nelle regioni più asfergiche, dette perciò anche
filogarilliche.
Si registra nelle fasi predottiche, ma in alcuni
casi anche nelle postdottiche.
È importante individuare subito i casi di garillio,
facendo però attenzione a non chiamare garillio
quello che non lo è. I casi di garillio improprio
sono chiamati paragarillismo. Per riconoscere
un vero garillio da un falso garillio bisogna
osservare attentamente alcuni importanti
indicatori di garillite:
Ecc. ecc.
Il garillio
Il garillio è diffuso ovunque ma particolarmente
nelle regioni più asfergiche, dette perciò anche
filogarilliche.
Si registra nelle fasi predottiche, ma in alcuni
casi anche nelle postdottiche.
È importante individuare subito i casi di garillio,
facendo però attenzione a non chiamare garillio
quello che non lo è. I casi di garillio improprio
sono chiamati paragarillismo. Per riconoscere
un vero garillio da un falso garillio bisogna
osservare attentamente alcuni importanti
indicatori di garillite:
Ecc. ecc.
Il garillio
Studiare vuol dire…
«Studiare è un particolare tipo di
apprendimento intenzionale in cui è
richiesto di leggere attentamente un
testo al fine di comprendere e
memorizzare le informazioni utili per
eseguire una prova»
(Anderson)
Studiare vuol dire…
Studiare è un particolare tipo di
Quindi serve Possibili criticità in alunni con DSA o difficoltà di apprendimento
1 apprendimento intenzionale
consapevolezza e motivazione
La motivazione può essere compromessa, anche pesantemente.
2 in cui è richiesto di leggere
un'efficace lettura funzionale
Nei DSA è un punto critico: servono
quasi sempre efficaci sistemi compensativi.
3 attentamente capacità di attenzione e concentrazione
Attenzione e concentrazione sono spesso carenti negli alunni con difficoltàdi apprendimento.
4 il testo stesso al fine di comprendere
comprensione del testo, a vari livelli: linguistico/ lessicale ma anche come capacità di selezionare e
organizzare le informazioni principali
Nei DSA la comprensione a livello linguistico/lessicale in genere non è un
problema (ma va verificato); può esserlo però come capacità di selezionare e organizzare i contenuti.
5 e memorizzare le informazioni
capacità di memorizzare (in
parte connessa a quella di selezionare e organizzare, ossia al punto precedente)
In caso di DSA la difficoltà di
memorizzazione si può presentare sotto forme diverse. Servono efficaci strategie e, in alcuni casi, anche supporti di tipo compensativo.
6 utili per eseguire una prova
capacità di esporre i
contenuti appresi (oralmente, per iscritto, svolgendo esercizi, sostenendo test…)
Criticità frequente e molto pericolosa perché influisce negativamente su tutto
il processo a partire dal punto 1, motivazione, e innescare quindi un circolo vizioso (impotenza appresa)
1 - Motivazione
Studiare è un particolare tipo di apprendi-mento intenzionale…
Quindi servono:
consapevolezza e motivazione
Possibili criticità:
La motivazione può essere compromessa,
anche pesantemente
2 - Efficace lettura funzionale
Studiare è un particolare tipo di apprendi-mento intenzionale in cui è richiesto di leggere…
Quindi serve:
un'efficace lettura funzionale
Possibili criticità:
La lettura può essere deficitaria; servono
efficaci sistemi compensativi e strategie
adeguate.
3- Capacità di attenzione e
concentrazioneStudiare è un particolare tipo di apprendi-mento intenzionale in cui è richiesto di leggere attentamente…
Quindi serve:
capacità di attenzione e concentrazione
Possibili criticità:
Attenzione e concentrazione sono spesso
carenti. Analizzare le cause, personali o
ambientali
4- Comprensione del testo
Studiare è un particolare tipo di apprendi-mento intenzionale in cui è richiesto di leggere attentamente il testo al fine di comprendere…
Quindi serve: comprensione del testo, a vari livelli: linguistico/
lessicale ma anche come capacità di selezionare e
organizzare le informazioni principali
Possibili criticità: La comprensione a livello linguistico/lessicale può non
essere un problema (ma va verificato); può esserlo la
capacità di selezionare e organizzare i contenuti.
5- Memorizzazione
Studiare è un particolare tipo di apprendimento intenzionale in cui è richiesto di leggere at-tentamente il testo al fine di comprendere ememorizzare le informazioni…
Quindi serve: capacità di memorizzare (in parte connessa a quella di
selezionare e organizzare, ossia al punto precedente)
Possibili criticità: La difficoltà di memorizzazione si può presentare sotto
forme diverse. Servono efficaci strategie e, in alcuni
casi, anche supporti di tipo compensativo.
6- Capacità di rispondere alle domande e
saper esporre quanto appreso
Studiare è un particolare tipo di apprendimento intenzionale in cui è richiesto di leggere at-tentamente il testo al fine di comprendere e memorizzare le informazioni utili per eseguire una prova
Quindi serve: capacità di esporre i contenuti appresi (oralmente, per
iscritto, svolgendo esercizi, sostenendo test…)
Possibili criticità: È una criticità frequente e molto pericolosa perché
influisce negativamente su tutto il processo a partire
dal punto 1, motivazione, e può innescare un circolo
vizioso che si autoalimenta (impotenza appresa)
Valutazione educativa
Apprendimento Valutazione FINE
Apprendimento Valutazione
Ho passato il pomeriggio a studiare
e il giorno dopo a scuola ho preso un brutto voto
Ho passato il pomeriggio con le amiche
Sono stupida!
Non so fare
niente!
Se studiassi ce
la farei.
La scuola non
mi interessa.
Insuccesso che si autoalimenta
co
nfe
rma
fug
a
Ho passato il pomeriggio a studiare
e il giorno dopo a scuola ho preso un brutto voto
Ho passato il pomeriggio con le amiche
Sono stupida!
Non so fare
niente!
Se studiassi ce
la farei.
La scuola non
mi interessa.
Insuccesso che si autoalimenta
co
nfe
rma
fug
a
È inutile intervenire qui:
Qui sta il problema:
Studiare vuol dire leggere bene, non
leggere tante volte.
Leggere bene
=
Leggere in modo strategico
Studiare vuol dire…
Lettura strategica: lo schema PQ4RPreview: scorrere velocemente il testo per comprenderne la struttura,
argomenti e parti principali, titoli di paragrafi, eventuali indici o anticipazioni. Osservare le figure, i grafici, le cartine, gli schemi, prestare attenzione alle parole in grassetto…
Questions: provare a porsi delle domande sugli argomenti trattati nel testo.
Read: leggere il testo cercando di capire e, in particolare, di trovare le risposte alle domande del punto precedente. Non è prevista, in questa fase, l’individuazione delle parole chiave: si legge senza matita né evidenziatore.
Reflect: leggere di nuovo e, questa volta, evidenziare i punti importanti, trovare i collegamenti, mettere in relazione le nuove informazioni contenute nel testo con quello che già si sapeva.
Recite: ripetere a sé stessi quanto letto, senza guardare il testo. Poi controllare il tutto sul testo (rileggendolo quindi un’altra volta) e cercare le parti che eventualmente non si ricordavano bene.
Review: leggere ancora il testo per fissare i concetti principali e cercare di organizzare in una visione d'insieme i nuovi argomenti.
Lettura strategica: lo schema PQ4R
Preview:
Questions:
Read:
Reflect:
Recite:
Review:
Previewscorrere velocemente il testo per comprenderne la struttura, argomenti e parti principali, titoli di paragrafi, eventuali indici o anticipazioni. Osservare le figure, i grafici, le cartine, gli schemi, prestare attenzione alle parole in grassetto…
Lettura strategica: lo schema PQ4R
Preview:
Questions:
Read:
Reflect:
Recite:
Review:
Questionsprovare a porsi delle domande sugli argomenti trattati nel testo.
Cercare relazioni con quello che si sa, o si pensa di sapere, sull’argomento.
Lettura strategica: lo schema PQ4R
Preview:
Questions:
Read:
Reflect:
Recite:
Review:
Read: leggere il testo cercando di capire e, in particolare, di trovare le risposte alle domande del punto precedente. Non è prevista, in questa fase, l’individuazione delle parole chiave: si legge senza matita né evidenziatore.
Lettura strategica: lo schema PQ4R
Preview:
Questions:
Read:
Reflect:
Recite:
Review:
Reflect : leggere di nuovo e, questa volta, evidenziare i punti importanti, trovare i collegamenti, mettere in relazione le nuove informazioni contenute nel testo con quello che già si sapeva.
Lettura strategica: lo schema PQ4R
Preview:
Questions:
Read:
Reflect:
Recite:
Review:
Recite: ripetere a sé stessi quanto letto, senza guardare il testo. Poi controllare il tutto sul testo e cercare le parti che eventualmente non si ricordavano bene.
Lettura strategica: lo schema PQ4R
Preview:
Questions:
Read:
Reflect:
Recite:
Review:
Review : leggere ancora il testo per fissare i concetti principali e cercare di organizzare in una visione d'insieme i nuovi argomenti..
Mappe concettuali
(Novak)
Mappe mentali
(Buzan)
Mappe
Libere
schematizzazioni
Mappe
In generale, qualsiasi
sistema visivo
finalizzato alla
rappresentazione delle
conoscenze
Ma anche:
sistemi codificati,
strettamente
connessi a
specifiche teorie
sull’apprendimento
o la memoria.
Come possono essere classificate le mappe?
Mappe concettuali
(Novak)
Mappe mentali
(Buzan)
Mappe
Libere
schematizzazioni
Mappe
In generale, qualsiasi
sistema visivo
finalizzato alla
rappresentazione delle
conoscenze
Ma anche:
sistemi codificati,
strettamente
connessi a
specifiche teorie
sull’apprendimento
o la memoria.
LA RIFORMA PROTESTANTE
1500
LE CAUSE
CRISI DELLA
CHIESA
CATTOLICA
I TENTATIVI DI ALCUNI
RIFORMATORI
CATTOLICI VENIVANO
OSTACOLATI
CORRUZIONE
MORALE PER
INTERFERENZE DEL
POTERE POLITICO E
DELLA RICCHEZZA
SCANDALO
DELLE
INDULGENZE
NEPOTISMO
PER LA SALVEZZA
DELLE ANIME ERA
SUFFICIENTE
PAGARE
1517
LEONE X
COSTRUZIONE
DELLA CUPOLA
DI S. PIETRO
Mappe concettuali
(Novak)
Mappe mentali
(Buzan)
Mappe
Libere
schematizzazioni
Mappe
In generale, qualsiasi
sistema visivo
finalizzato alla
rappresentazione delle
conoscenze
Ma anche:
sistemi codificati,
strettamente
connessi a
specifiche teorie
sull’apprendimento
o la memoria.
Mappe concettuali
(Novak)
Mappe mentali
(Buzan)
Mappe
Libere
schematizzazioni
Mappe
In generale, qualsiasi
sistema visivo
finalizzato alla
rappresentazione delle
conoscenze
Ma anche:
sistemi codificati,
strettamente
connessi a
specifiche teorie
sull’apprendimento
o la memoria.
Mappe concettuali
(Novak)
Mappe mentali
(Buzan)
Mappe
Libere
schematizzazioni
Mappe
In generale, qualsiasi
sistema visivo
finalizzato alla
rappresentazione delle
conoscenze
Ma anche:
sistemi codificati,
strettamente
connessi a
specifiche teorie
sull’apprendimento
o la memoria.
Come possono essere usate le mappe?
Nell'inse-
gnamento
Come
supporto
allo studio
Strumento
compensativo
Come
facilitatore
Ruolo
dispensativo
Strumento
compensativo
Come possono essere usate le mappe?
Nell'inse-
gnamento
Come
supporto
allo studio
Strumento
compensativo
Come
facilitatore
Ruolo
dispensativo
INSEGNAMENTOProdotte dagli alunni, spesso con strategie cooperative, con la conduzione e/o la supervisione dell'insegnante.
Si realizzano prevalentemente in classe e sono finalizzate all'acquisizione di competenze generali nell'elaborazione delle conoscenze ma anche di specifici contenuti disciplinari.
Strumento
compensativo
Come possono essere usate le mappe?
Nell'inse-
gnamento
Come
supporto
allo studio
Strumento
compensativo
Come
facilitatore
Ruolo
dispensativo
SUPPORTO ALLO STUDIO Le mappe sono prodotte dagli alunni, di solito a casa in modo individuale, per organizzare visivamente le conoscenze e facilitarne la memorizzazione.
Strumento
compensativo
Come possono essere usate le mappe?
Nell'inse-
gnamento
Come
supporto
allo studio
Strumento
compensativo
Come
facilitatore
Ruolo
dispensativo
Strumento compensativo Se hanno lo scopo di ridurre gli effetti negativi di un disturbo di apprendimento le mappe possono svolgere un ruolo compensativo. Si usano nelle verifiche.
Strumento
compensativo
Come possono essere usate le mappe?
Nell'inse-
gnamento
Come
supporto
allo studio
Strumento
compensativo
Come
facilitatore
Ruolo
dispensativo
FACILITATORE La mappa non è prodotta dallo studente ma da un'altra persona (insegnante, familiare, tutor…) ed ha lo scopo di sostenere lo studio e la memorizzazione focalizzando l'attenzione sugli elementi principali da apprendere ed evidenziandone i collegamenti.
Strumento
compensativo
Come possono essere usate le mappe?
Nell'inse-
gnamento
Come
supporto
allo studio
Strumento
compensativo
Come
facilitatore
Ruolo
dispensativo
Strumento compensativo La facilitazione può avere una funzione compensativa se sostiene l'autonoma, pur parziale. Anche in questo caso le mappe si usano nelle verifiche.
Strumento
compensativo
Come possono essere usate le mappe?
Nell'inse-
gnamento
Come
supporto
allo studio
Strumento
compensativo
Come
facilitatore
Ruolo
dispensativo
Ruolo dispensativo Facilitatore deresponsabilizzante, con eccessiva e ingiustificata riduzione dei contenuti
Strumento
compensativo
Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali
Secondo incontro
Principi di didattica inclusiva
Tecnologie compensative e competenze
compensative
Compensare le difficoltà di lettura e scrittura
Metodo di studio, autonomia, successo
formativo
Un PDP efficace
Fermo 9-10 dic. 2016 Flavio Fogarolo [email protected]
Il Piano Didattico
Personalizzato non è un
elenco di strumenti
compensativi e misure
dispensative.
Il PDP non è…
Il PDP non è un elenco di strumenti
compensativi e misure dispensative…
Va considerato sempre come prioritario
l’intervento didattico
Cosa va insegnato in modo
diverso?
Cosa va insegnato in più?
(competenze compensative)
Il PDP non è un elenco di strumenti
compensativi e misure dispensative…
Va considerato sempre come prioritario
l’intervento didattico
La dispensa va ridotta al minimo, puntando
all’estinzione e prevedendo, per le attività
importanti, un’efficace alternativa
Nella vita adulta non esistono
misure dispensative!
Il PDP non è un elenco di strumenti
compensativi e misure dispensative…
Va considerato sempre come prioritario
l’intervento didattico
La dispensa va ridotta al minimo, puntando
all’estinzione e prevedendo, per le attività
importanti, un’efficace alternativa
Ossia: promuovere vere Non si può solo dispensare!
Il PDP non è un elenco di strumenti
compensativi e misure dispensative…
Va considerato sempre come prioritario
l’intervento didattico
La dispensa va ridotta al minimo, puntando
all’estinzione e prevedendo, per le attività
importanti, un’efficace alternativa
Ossia: promuovere vere Non si può solo dispensare!
Dalle Linee Guida MIUR
per gli studenti con DSA
Le misure dispensative sono interventi
che consentono all’alunno o allo
studente di non svolgere alcune
prestazioni che, a causa del disturbo,
risultano particolarmente difficoltose e
che non migliorano l’apprendimento.
Il PDP non è un elenco di strumenti
compensativi e misure dispensative…
Va considerato sempre come prioritario
l’intervento didattico
Gli strumenti compensativi vanno individuati
seguendo criteri di efficacia, in un quadro di
sviluppo di autonomia e competenze
La dispensa va ridotta al minimo, puntando
all’estinzione e prevedendo, per le attività
importanti, un’efficace alternativa
Gli strumenti compensativi
devono compensare!!!
Il PDP non è un elenco di strumenti
compensativi e misure dispensative…
Va considerato sempre come prioritario
l’intervento didattico
Gli strumenti compensativi vanno individuati
seguendo criteri di efficacia, in un quadro di
sviluppo di autonomia e competenze
La dispensa va ridotta al minimo, puntando
all’estinzione e prevedendo, per le attività
importanti, un’efficace alternativa
Prima di proporre strumenti compensativi è bene
chiedersi:
Esistono? Si può veramente compensare quello
specifico disturbo o quella difficoltà?
Funzionano? Ci sono le condizioni per un uso
efficace?
Sono convenienti? I vantaggi superano le,
spesso inevitabili, controindicazioni?
Il PDP non è un elenco di strumenti
compensativi e misure dispensative…
Va considerato sempre come prioritario
l’intervento didattico
Gli strumenti compensativi vanno individuati
seguendo criteri di efficacia, in un quadro di
sviluppo di autonomia e competenze
La dispensa va ridotta al minimo, puntando
all’estinzione e prevedendo, per le attività
importanti, un’efficace alternativa
Criteri e metodi di valutazione
Un documento come il PDP è
efficace se è in grado di
modificare i comportamenti e i
procedimenti attivati dagli
insegnanti e, per quanto di loro
competenza, dai genitori.
Un Piano efficace
Il piano deve quindi contenere
indicazioni:
– significative;
– realistiche;
– coerenti;
– concrete e verificabili.
Un Piano efficace
Le criticità
È difficile per le scuole redigere dei piani
didattici veramente efficaci
I modelli cartacei predisposti sono in
genere o troppo generici o troppo
dettagliati e complessi
Con il sistema a crocette è impossibile
graduare gli interventi, ma con campi
aperti è spesso troppo complesso
individuare quelli più adeguati
Privacy e operatività
Il PDP è un documento che contiene dati
sensibili (informazioni sulla salute) e come tale
va gestito e conservato: locale riservato,
accessibile solo a persone autorizzate,
fotocopie vietate.
Ma il PDP è anche uno strumento di lavoro
che per essere efficace deve essere spesso
consultato e quindi tenuto a portata di mano
(nel registro, nel cassetto…)
Il problema può essere superato prevedendo la
possibilità di estrarre dei documenti di lavoro
anonimi e senza riferimenti alla diagnosi.
Articolo 5
Interventi didattici individualizzati e
personalizzati
La scuola garantisce ed esplicita, nei confronti
di alunni e studenti con DSA, interventi didattici
individualizzati e personalizzati, anche
attraverso la redazione di un Piano didattico
personalizzato, con l’indicazione degli strumenti
compensativi e delle misure dispensative
adottate.
DM 12 luglio 2011ESPLICITARE
comunicare in
modo chiaro qualcosa
a qualcuno
Pag. 8
[…] la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che
non superino il primo trimestre scolastico, un documento che dovrà
contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline
coinvolte dal disturbo:
– dati anagrafici dell’alunno;
– tipologia di disturbo;
– attività didattiche individualizzate;
– attività didattiche personalizzate;
– strumenti compensativi utilizzati;
– misure dispensative adottate;
– forme di verifica e valutazione personalizzate.…
Nella predisposizione della documentazione in questione è
fondamentale il raccordo con la famiglia […].
Sulla base di tale documentazione, nei limiti della normativa vigente,
vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in
corso d’anno o a fine Ciclo.
Tale documentazione può acquisire la forma del Piano Didattico
Personalizzato.
Linee Guida allegate al DM 12 luglio 2011
Pag. 8
[…] la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non
superino il primo trimestre scolastico, un documento che dovrà
contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte
dal disturbo:
– dati anagrafici dell’alunno;
– tipologia di disturbo;
– attività didattiche individualizzate;
– attività didattiche personalizzate;
– strumenti compensativi utilizzati;
– misure dispensative adottate;
– forme di verifica e valutazione personalizzate.
Nella predisposizione della documentazione in questione è
fondamentale il raccordo con la famiglia […].
Sulla base di tale documentazione, nei limiti della normativa vigente,
vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in corso
d’anno o a fine Ciclo.
Tale documentazione può acquisire la forma del Piano Didattico
Personalizzato.
Linee Guida allegate al DM 12 luglio 2011
Pag. 8
[…] la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non
superino il primo trimestre scolastico, un documento che dovrà
contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte
dal disturbo:
– dati anagrafici dell’alunno;
– tipologia di disturbo;
– attività didattiche individualizzate;
– attività didattiche personalizzate;
– strumenti compensativi utilizzati;
– misure dispensative adottate;
– forme di verifica e valutazione personalizzate.…
Nella predisposizione della documentazione in questione è
fondamentale il raccordo con la famiglia […].
Sulla base di tale documentazione, nei limiti della normativa vigente,
vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in corso
d’anno o a fine Ciclo.
Tale documentazione può acquisire la forma del Piano Didattico
Personalizzato.
Linee Guida allegate al DM 12 luglio 2011
1Per esplicitare gli
interventi è necessario
redigere uno specifico
documento
Pag. 8
[…] la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non
superino il primo trimestre scolastico, un documento che dovrà
contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte
dal disturbo:
– dati anagrafici dell’alunno;
– tipologia di disturbo;
– attività didattiche individualizzate;
– attività didattiche personalizzate;
– strumenti compensativi utilizzati;
– misure dispensative adottate;
– forme di verifica e valutazione personalizzate.
Nella predisposizione della documentazione in questione è
fondamentale il raccordo con la famiglia […].
Sulla base di tale documentazione, nei limiti della normativa vigente,
vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in corso
d’anno o a fine Ciclo.
Tale documentazione può acquisire la forma del Piano Didattico
Personalizzato.
Linee Guida allegate al DM 12 luglio 2011
2Il documento va redatto
entro un tempo stabilito
Pag. 8
[…] la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non
superino il primo trimestre scolastico, un documento che dovrà
contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte
dal disturbo:
– dati anagrafici dell’alunno;
– tipologia di disturbo;
– attività didattiche individualizzate;
– attività didattiche personalizzate;
– strumenti compensativi utilizzati;
– misure dispensative adottate;
– forme di verifica e valutazione personalizzate.
Nella predisposizione della documentazione in questione è
fondamentale il raccordo con la famiglia […].
Sulla base di tale documentazione, nei limiti della normativa vigente,
vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in corso
d’anno o a fine Ciclo.
Tale documentazione può acquisire la forma del Piano Didattico
Personalizzato.
Linee Guida allegate al DM 12 luglio 2011
3Vengono definiti i
contenuti minimi di
questo documento
Pag. 8
[…] la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non
superino il primo trimestre scolastico, un documento che dovrà
contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte
dal disturbo:
– dati anagrafici dell’alunno;
– tipologia di disturbo;
– attività didattiche individualizzate;
– attività didattiche personalizzate;
– strumenti compensativi utilizzati;
– misure dispensative adottate;
– forme di verifica e valutazione personalizzate.
Nella predisposizione della documentazione in questione è
fondamentale il raccordo con la famiglia […].
Sulla base di tale documentazione, nei limiti della normativa vigente,
vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in corso
d’anno o a fine Ciclo.
Tale documentazione può acquisire la forma del Piano Didattico
Personalizzato.
Linee Guida allegate al DM 12 luglio 2011
4Le voci vanno articolate
per disciplina
Pag. 8
[…] la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non
superino il primo trimestre scolastico, un documento che dovrà
contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte
dal disturbo:
– dati anagrafici dell’alunno;
– tipologia di disturbo;
– attività didattiche individualizzate;
– attività didattiche personalizzate;
– strumenti compensativi utilizzati;
– misure dispensative adottate;
– forme di verifica e valutazione personalizzate.
Nella predisposizione della documentazione in questione è
fondamentale il raccordo con la famiglia […].
Sulla base di tale documentazione, nei limiti della normativa vigente,
vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in corso
d’anno o a fine Ciclo.
Tale documentazione può acquisire la forma del Piano Didattico
Personalizzato.
Linee Guida allegate al DM 12 luglio 2011
5Il documento va steso in
raccordo con la famiglia
NB: “raccordo” non significa
necessariamente “accordo”!
Dalle Linee guida:
Nella predisposizione della documentazione in questione è
fondamentale il raccordo con la famiglia, che può comunicare alla
scuola eventuali osservazioni su esperienze sviluppate dallo studente
anche autonomamente o attraverso percorsi extrascolastici.
La famiglia […] condivide le linee elaborate nella documentazione dei
percorsi didattici individualizzati e personalizzati ed è chiamata a
formalizzare con la scuola un patto educativo/formativo che preveda
l’autorizzazione a tutti i docenti del Consiglio di Classe - nel rispetto
della privacy e della riservatezza del caso - ad applicare ogni strumento
compensativo e le strategie dispensative ritenute idonee, previste dalla
normativa vigente, tenuto conto delle risorse disponibili;
Pag. 8
[…] la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non
superino il primo trimestre scolastico, un documento che dovrà
contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte
dal disturbo:
– dati anagrafici dell’alunno;
– tipologia di disturbo;
– attività didattiche individualizzate;
– attività didattiche personalizzate;
– strumenti compensativi utilizzati;
– misure dispensative adottate;
– forme di verifica e valutazione personalizzate.
Nella predisposizione della documentazione in questione è
fondamentale il raccordo con la famiglia […].
Sulla base di tale documentazione, nei limiti della normativa vigente,
vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in corso
d’anno o a fine Ciclo.
Tale documentazione può acquisire la forma del Piano Didattico
Personalizzato.
Linee Guida allegate al DM 12 luglio 2011
7Il documento costituirà in futuro la base
per la predisposizione delle prove di
verifica, anche all’esame.
Deve pertanto essere redatto nel
rispetto della normativa sulla
valutazione
Pag. 8
[…] la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non
superino il primo trimestre scolastico, un documento che dovrà
contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte
dal disturbo:
– dati anagrafici dell’alunno;
– tipologia di disturbo;
– attività didattiche individualizzate;
– attività didattiche personalizzate;
– strumenti compensativi utilizzati;
– misure dispensative adottate;
– forme di verifica e valutazione personalizzate.
Nella predisposizione della documentazione in questione è
fondamentale il raccordo con la famiglia […].
Sulla base di tale documentazione, nei limiti della normativa vigente,
vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in corso
d’anno o a fine Ciclo.
Tale documentazione può acquisire la forma del Piano Didattico
Personalizzato.
Linee Guida allegate al DM 12 luglio 2011
1La scuola può decidere
autonomamente come
redigere questo documento
e che forma dargli.
Pag. 8
[…] la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non
superino il primo trimestre scolastico, un documento che dovrà
contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte
dal disturbo:
– dati anagrafici dell’alunno;
– tipologia di disturbo;
– attività didattiche individualizzate;
– attività didattiche personalizzate;
– strumenti compensativi utilizzati;
– misure dispensative adottate;
– forme di verifica e valutazione personalizzate.
Nella predisposizione della documentazione in questione è
fondamentale il raccordo con la famiglia […].
Sulla base di tale documentazione, nei limiti della normativa vigente,
vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in corso
d’anno o a fine Ciclo.
Tale documentazione può acquisire la forma del Piano Didattico
Personalizzato.
Linee Guida allegate al DM 12 luglio 2011
2L’affermazione è piuttosto
ambigua considerando che
nessuno ha mai definito “la
forma” del PDP.
Pag. 8
[…] la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non
superino il primo trimestre scolastico, un documento che dovrà
contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte
dal disturbo:
– dati anagrafici dell’alunno;
– tipologia di disturbo;
– attività didattiche individualizzate;
– attività didattiche personalizzate;
– strumenti compensativi utilizzati;
– misure dispensative adottate;
– forme di verifica e valutazione personalizzate.
Nella predisposizione della documentazione in questione è
fondamentale il raccordo con la famiglia […].
Sulla base di tale documentazione, nei limiti della normativa vigente,
vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in corso
d’anno o a fine Ciclo.
Tale documentazione può acquisire la forma del Piano Didattico
Personalizzato.
Linee Guida allegate al DM 12 luglio 2011
Costruire il Piano Didattico Personalizzato
Le criticità
È difficile per le scuole redigere dei piani
didattici veramente efficaci
I modelli predisposti sono in genere o troppo
generici o troppo dettagliati e complessi
Costruire il Piano Didattico Personalizzato
Le criticità
Con il sistema a crocette è impossibile
graduare gli interventi, ma con campi aperti è
spesso troppo complesso individuare quelli più
adeguati
Spesso il PDP si riduce a una lista di strumenti
compensativi e misure dispensative, perdendo
ogni riferimento al necessario processo
evolutivo che porta all’autonomia
In questo modo il PDP può rimanere identico,
anno dopo anno.
Possiamo applicare gli stessi
strumenti usati per i DSA?
Quale PDP per i BES?
Ha senso focalizzare l'intervento,
anche per i BES, su strategie di tipo
compensativo - dispensativo?
È proponibile un modello unico
di PDP per tutti i BES?
Abilitare Compensare
Intervento didattico
DispensareFacilitare
= rendere possibile l'apprendimento,
e quindi un vero successo formativo.
L’aiuto, necessariamente
temporaneo, porta a raggiungere
obiettivi che da solo l'alunno non
avrebbe mai potuto raggiungere.
Facilitazione
L'aiuto veramente finalizzato
all'autonomia
non è mai eccessivo
non è mai deresponsabilizzante
è programmato verso l'estinzione
Facilitazione
Grazie dell’attenzione!Per contatti/approfondimenti:
La mia mail:
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