The Water Suitcase of Migrants: Assessing Virtual Water Fluxes Associated to Human Migration

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Quando un prodotto viene scambiato all’estero, avviene un trasferimento di acqua verso il paese importatore. Tale quantità è stimata essere 2320 milioni di m 3 /y (Hoekstra AY, Mekonnen MM. The water footprint of humanity. PNAS. 2012;109(9):3232 3237), cioè circa il 25% dell’acqua consumata in un anno nel mondo. Tale scambio d’acqua virtuale (VWT) può contribuire alla sostenibilità e sicurezza alimentare consentendo a paesi aridi di beneficiare delle risorse idriche presenti altrove. Inoltre determina un risparmio nell’uso di acqua quando garantisce la produzione alimentare in paesi dove l’impronta idrica è bassa. I migranti intensificano i legami commerciali tra paesi, soprattutto per via degli stili alimentari dei migranti che vengono mantenuti nel paese di destinazione. Di conseguenza intensificano gli scambi idrici. Qual’è l’impatto dei migranti nel flusso di acqua virtuale in termini di allocazione della risorsa e di scarsità idrica? . Rodolfo Metulini (Univ. Brescia) – [email protected] Stefania Tamea (Polit. Torino) – [email protected] Francesco Laio (Polit. Torino) – [email protected] Massimo Riccaboni (IMT Lucca) – [email protected] L’acqua virtuale consumata in media da ogni migrante nel paese di destinazione (che abbiamo chiamato “valigia”) aumenta da 233 m 3 per capita /anno nel 1990 a 1367 m 3 nel 2010, con una tendenza a raddoppiare ogni decade. L’aumento nel tempo della valigia di acqua virtuale e di numero di migranti suggerisce un espansione mondiale di flussi di acqua derivanti dal fenomeno migratorio. La figura 1 mostra il quantitativo della valigia degli emigranti, per ogni paese, che è proporzionale alle ricchezza e lo stile di vita del paese stesso. La figura 2 evidenzia che per molti paesi “sviluppati” la valigia dei migranti è piu grande dell’impronta idrica locale, che porta ad una riduzione della disponibilità idrica locale . I paesi per cui I migranti provocano questa riduzione di disponibilità idrica sono in aumento e coinvolgono anche paesi in via di sviluppo. Domanda di Ricerca Risultati Conclusioni Metulini R, Tamea S, Laio F, Riccaboni M (2016) The Water Suitcase of Migrants: Assessing Virtual Water Fluxes Associated to Human Migration. PLoS ONE 11(4) Analisi Empirica - Abbiamo usato un modello gravitazionale per studiare l’effetto del flusso di migranti (United Nations. Trends in International Migrant Stock) sul commercio di acqua virtuale (Food and Agricultural Organization - United Nations). - L’analisi è stata svolta per il quinquennio 1986-1990 e per i decenni 1991-2000 e 2001-2010. - E’ stato calcolato l’effetto di emigrati /immigrati per singolo paese Abbiamo trovato che l’impatto dei migranti sulla pressione idrica è eterogenea tra paese e paese. In certi paesi, infatti, per lo più paesi sviluppati, l’impatto è negativo e le emigrazioni riducono la disponibilità di risorse idriche locali. Un ruolo chiave deve essere svolto dalle politiche governative per prevenire che la migrazione continui a ridurre la

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Quando un prodotto viene scambiato all’estero, avviene un trasferimento di acqua verso il paese importatore. Tale quantità è stimata essere 2320 milioni di m3/y (Hoekstra AY, Mekonnen MM. The water footprint of humanity. PNAS.

2012;109(9):3232 3237), cioè circa il 25% dell’acqua consumata in un anno nel mondo.

Tale scambio d’acqua virtuale (VWT) può contribuire alla sostenibilità e sicurezza alimentare consentendo a paesi aridi di beneficiare delle risorse idriche presenti altrove.

Inoltre determina un risparmio nell’uso di acqua quando garantisce la produzione alimentare in paesi dove l’impronta idrica è bassa.

I migranti intensificano i legami commerciali tra paesi, soprattutto per viadegli stili alimentari dei migranti che vengono mantenuti nel paese di destinazione.

Di conseguenza intensificano gli scambi idrici.

Qual’è l’impatto dei migranti nel flusso di acqua virtuale in termini di allocazione della risorsa e di scarsità idrica?

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Rodolfo Metulini (Univ. Brescia) – [email protected] Tamea (Polit. Torino) – [email protected] Laio (Polit. Torino) – [email protected] Riccaboni (IMT Lucca) – [email protected]

L’acqua virtuale consumata in media da ogni migrante nel paese di destinazione (che abbiamo chiamato “valigia”) aumenta da 233 m3 per capita /anno nel 1990 a 1367 m3 nel 2010, con una tendenza a raddoppiare ogni decade. L’aumento nel tempo della valigia di acqua virtuale e di numero di migranti suggerisce un espansione mondiale di flussi di acqua derivanti dal fenomeno migratorio.La figura 1 mostra il quantitativo della valigia degli emigranti, per ogni paese, che è proporzionale alle ricchezza e lo stile di vita del paese stesso.La figura 2 evidenzia che per molti paesi “sviluppati” la valigia dei migranti è piu grande dell’impronta idrica locale, che porta ad una riduzione della disponibilità idrica locale . I paesi per cui I migranti provocano questa riduzione di disponibilità idrica sono in aumento e coinvolgono anche paesi in via di sviluppo.

Domanda di Ricerca

Risultati

Conclusioni

Metulini R, Tamea S, Laio F, Riccaboni M (2016) The Water Suitcase of Migrants: Assessing Virtual Water Fluxes Associated to Human Migration. PLoS ONE 11(4)

Analisi Empirica- Abbiamo usato un modello gravitazionale per studiare l’effetto del flusso di migranti (United Nations. Trends in International Migrant Stock) sul commercio di acqua virtuale (Food and Agricultural Organization - United Nations). - L’analisi è stata svolta per il quinquennio 1986-1990 e per i decenni 1991-2000 e 2001-2010.- E’ stato calcolato l’effetto di emigrati /immigrati per singolo paese

Abbiamo trovato che l’impatto dei migranti sulla pressione idrica è eterogenea tra paese e paese. In certi paesi, infatti, per lo più paesi sviluppati, l’impatto è negativo e le emigrazioni riducono la disponibilità di risorse idriche locali.

Un ruolo chiave deve essere svolto dalle politiche governative per prevenire che la migrazione continui a ridurre la disponibilità idrica, soprattutto nei paesi aridi.