Stars N Stripes N°13

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il periodico online per gli amanti della palla a spicchi d’oltre oceano FOCUS - Washington Wizards, Why not us? IL PERSONAGGIO - ‘The Answers’ Allen Iverson U CAN’T C ME - La rubrica irriverente di SNS MADE IN ITALY - Ecco la nuova LegaA CHICAGO BULLS - Work in progress W W e e l l c c o o m m e e b b a a c c k k z z e e r r o o

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Il periodico on line per gli amanti della palla a spicchi d'oltre oceano

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il periodico online per gli amanti della palla a spicchi d’oltre oceano

FOCUS - Washington Wizards, Why not us?

IL PERSONAGGIO - ‘The Answers’ Allen Iverson

U CAN’T C ME - La rubrica irriverente di SNS

MADE IN ITALY - Ecco la nuova LegaA

CHICAGO BULLS - Work in progress

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All’internoAll’internoOOOONNNN TTTTHHHHEEEE RRRROOOOAAAADDDD

Portland: The rose’s cityPortland: The rose’s cityUUUUPPPP AAAANNNNDDDD DDDDOOOOWWWWNNNN

Ancora tutti i su e giùAncora tutti i su e giùdel mercato e non solodel mercato e non solo

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L’andamento di tutti iL’andamento di tutti igiocatori Nba in Poloniagiocatori Nba in Polonia

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Marreese Speights, Marreese Speights, ecco l’oro dei Sixersecco l’oro dei SixersIIIILLLL SSSSOOOONNNNDDDDAAAAGGGGGGGGIIIIOOOO

Vota la città di On TheVota la città di On TheRoad del prossimo numeroRoad del prossimo numero

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aprile scorso, 39 punti di CaronButler, unico veterano in una squa-dra al momento fatta da rookie esophomore, e sconfitta contro ipadroni di casa dei Boston Celticsche chiude, forse, la peggior stagio-ne dei Wizards con un record di 19vittorie e 63 sconfitte.Ventiquattro giugno 2009, salastampa della Verizon Arena.«Siamo felicissimo ed eccitati neldare il benvenuto a Mike e Randynella famiglia dei Wizards. Mike èuno dei migliori tiratori da tre dellaLega, un giocatore che può con ilsuo gioco stracciare le difese e apri-re il campo per i compagni. Randyha dimostrato di essere un giocato-re in grado di poter creare situazioni offensive per se e per icompagni, oltre ad essere un ottimo difensore sul perimetro. Iloro innesti serviranno a completare il nostro roster, a comple-tare il nostro gruppo e a ristabilire finalmente il nostro ruolo di‘contender’ all’interno della Eastern Conference».Inizia con queste parole del presidente Ernie Grunfeld, anche sesi era in pieno giugno ed in ancora piena celebrazione dei LosAngeles Lakers neo campioni Nba, la nuova stagione cestisticadella città della capitale. Inizia con l’arrivo a Washington conprovenienza Minneapolis di Mike Miller e Randy Foye. Unoscambio, una trade che ha spedito dall’altra parte del paese ealla corte dei T’Wolves Darius Songaila, Etan Thomas, OleksiyPecherov e la quinta chiamata assoluta allo scorso Draftche Minnesota ha poi speso per lo spagnolo Ricky Rubio.

Un lavoro di ristrutturazione cheaveva già visto l’entourage capitoli-no portare a casa, dopo le stagionidedicate ai giovani e se vogliamo(con un pizzico anche di cattiveria)di esperimenti di Eddie Jordan ecompagni, un coach esperto e conun curriculum davvero niente malecome Flip Saunders. Una mossa chea suo tempo aveva già dato unsegnale forte e chiaro di quelle chepotevano essere le intenzioni diWashington per la nuova stagione.Una volontà di non veder più ilnome dei Wizards e quello diWashington praticamente deriso datutti i tifosi della palla a spicchid’oltreoceano, perché una squadraincapace di vincere e paragonata unpo’ a quella che generalmente inItalia vengono chiamate squadre

materasso. Una volontà dimostrata non solo nel portare a pochipassi dalla Casa Bianca il coach di Detroit e Minnesota, oltreche Boston Celtics, ma dimostrata anche nelle mosse di evitareche alcuni pezzi pregiati del roster, Antawn Jamison e CaronButler, non facessero le valigie e mettessero il loro talento adisposizione di altri. Missione compiuta. Jamison e Butler nonsono andati da nessuna parte, Saunders avrà la sua nuova occa-sione di allenare un gruppo di talento e di grandi potenzialità,la società ha piazzato i due colpi che mancavano alla squadra intermini di veterani e di esperienza, e dulcis in fundo, ma nonper importanza, c’è forse quella che potrebbe essere la chiave divolta della stagione dei Wizards: il ritorno a pieno regime, a

L’arrivo di Saunders, il ritorno diArenas e le acquisizioni di Foye e Miller,hanno rivitalizzato tutto l’ambiente

Sale l’entusiasmo Sale l’entusiasmo nella capitalenella capitale

DIDI

DDOMENICOOMENICO PPEZZELLAEZZELLA

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pieno ritmo, dopo i tanti infortuni ed i tanti mesi trascorsi adapplaudire e guardare i compagni in giacca e cravatta in secon-da fila dietro le panchine, di Gilbert ‘Agent 0’ Arenas e BrendanHaywood. Poteva sembrare già abbastanza, poteva sembraretutto per cercare di rinascere nel migliore dei modi, ma non èstato cosi. Grunfeld ed i Wizards hanno voluto regalarsi ancorauna pedina per essere sicuri di non peccare di superficialità incerte zone del campo e per non esporsi a rischi, come lo scorsoanno, di doversi affidare solo ed esclusivamente a giocatori alprimo o secondo anno, o giocatori ancora alla ricerca di unasua vera identità. Alla fine il ‘random’ capitolino ha portato adun solo nome, ad una sola scelta: Fabricio Oberto. L’argentinoscartato da San Antonio e mandato a Milwaukee per potersipermettere di mettere le mani su Richard Jefferson, ha dovutocambiare di nuovo il proprio domicilio passando dal Wisconsinallo stato della capitale, da una squadra che si promette comevincitrice di ‘derelitta’ dell’anno, ad una che ha voglia di essereal rivelazione dell’anno.«E’ stata un’estate positiva – l’esordio di Grunfeld al momentodi presentare l’argentino campione Nba con gli Spurs eOlimpico con l’Argentina -. Abbiamo portato a casa un coachesperto come Flip, abbiamo portato a casa due giocatori dispessore ed esperienza come Mike e Randy, i nostri giovanihanno ben figurato durante la Summer League, ma sapevamoche mancava un pezzo del puzzle. Mancava qualcosa e quelqualcosa era un ‘big man’ di esperienza. Qualcuno che potessecontare nel proprio curriculum una significativa esperienza neiplayoff. Qualcuno che sapesse sacrificare se stesso ed il propriogioco per il bene della squadra, qualcuno che ci potesse dare

minuti e qualità sia nello spot di centro che nello spot di powerforward. In base a tutto questo non abbiamo avuto nessun tipodi dubbio nel pensare e nello scegliere come primissimo candi-dato Fabrizio Oberto».«Un giocatore con un elevate intelligenza cestistica e con tantefrecce sia in attacco che in difesa che di sicuro ci tornerannoutili durante la prossima stagione – il commento di coachSaunders – specialmente la sua abitudine, se cosi vogliamochiamarla, a giocare partite di alto livello e non mi riferisco soloagli anni di San Antonio, ma anche alle stagioni passate a livellointernazionale con la maglia dell’Argentina. Insomma un tipo digiocatore che va a completare un roster dove è difficile trovaredei doppioni, ognuno dei giocatori chiamati a vestire la magliadei Wizards ha una sua caratteristica e dei propri punti diforza. Cosa mi ha colpito? La sua abilità di difensore. Quandoci siamo incontrati lui mi ha ripetuto cose che già sapevo“coach vuole che marchi il ‘3’, ‘4’ o il ‘5’? No problem non ha cheda chiedere e io lo faccio”. Parole che non hanno fatto altro checonfermare che prendere Fab è stata la scelta giusta».Et voilà puzzle completato, scacchiera sistemata in ogni suapostazione ed euforia già alle stelle per una tifoseria ed unasquadra che negli occhi e nella mente ha una sola parola:‘revenge’. Rivincita o se vogliamo vendetta. Rivincita e vendettaper una stagione che nessuno voleva andasse a finire in questomodo, rivincita e vendetta, per tutte le volte che sono dovutouscire a testa china dai campi al suono dell’ultima sirena dellagiornata. Una sete di rivincita che si è trasformata in tempi bre-vissimi in un qualcosa di contagioso, in una euforia da parteanche dei giocatori che hanno visto tutto d’un tratto aumentare

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in maniera esponenziale il talento della squadra. Euforia che siè tramutata in una sola parola: ‘Championship’. Si proprio quel-la. Euforia da ‘bar’, chiacchiere da ‘bar’? Puntare in alto senzanemmeno aver visto la squadra all’opera al training camp oquanto meno in pre-season? Puntare alto sulla base di un ventonuovo che soffia dalle parti di Washington, per poi cadere e tor-nare di nuovo con i piedi per terra e tornare con la mente indie-tro nel tempo e pensare che forse era maglio avere un profilobasso? Forse, ma sicuramente non sono domande o considera-zioni da fare a tu per tu con uno scatenatissimo, e forse i piùconvinto di questa parola e di questo pensiero nello spogliatoiodei Wizards: Antawn Jamison. «Vivo questa squadra e questo spogliatoio da ormai sei anni emai, nemmeno una singola volta, è spuntata fuori o si è parlatodi ‘Championship’. Se stiamo in salute e non abbiamo problemi

a livello fisico, non credo perché i Wizards non possano essereconsiderati come una squadra da inserire all’interno di quellecandidate per il titolo. Lo scorso anno abbiamo vinto 19 partitee giocato praticamente la gran parte della stagione senza inostri ‘cavalli’ migliori. Ora non solo abbiamo recuperato gliassenti, ma abbiamo un coach vincente, abbiamo dei nuovicompagni di talento ed esperienza, quindi io ci credo. Se stiamoin salute credo che possiamo competere con Boston, Cleveland,Orlando, insomma con i ‘top team’ della Eastern. Quest’estatenon ho rifirmato per Washington e non mi sono certo allenatoduramente e senza sosta solo per il gusto di farlo, ma perchévoglio vincere. Migliorare le 19 vittorie dello scorso anno saràcosa facile, raggiungerne 40 è un qualcosa che abbiamo giàfatto, pensare e settare la propria mentalità sulla vittoria deltitolo ci manca. Se c’è la mentalità possiamo farcela. Abbiamo imezzi per farlo e credo che ci meritiamo l’occasione di provar-

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ci». Un’energia e una visione ottimistica della nuova avventuracontagiosa, quella dell’ex Golden State, contagiosa non per ilpubblico della Verizon Arena, per loro è bastato sapere cheGilbert Arenas ha recuperato dall’infortunio e che grazie allavoro e alle giornate in palestra con Tim Grover presto torneràanche quello di prima, ma per i compagni di squadra. Se adaprir bocca, anche se in maniera molto più aperta e loquace, èstato uno dei due veterani dello scorso campionato, uno dei duepilastri sui quali a turno Washington si è appoggiata, non pote-va certo mancare l’altro: Caron Butler. «Ho passato una partedell’estate a lavorare con Brendan [Haywood] e quello che spes-so mi ripeteva è che è focalizzato su di un solo punto e su di unsolo traguardo. Ho avuto modo di parlare e di passare tantotempo con Gil [Arenas] e quello che è emerso è che lui, invece, èfocalizzato sul tornare ad essere l’Arenas di una volta l’Agent 0pre infortunio. Senza contare che dalla ‘fossa’ degli infortuni èuscito anche DeShawn Stevenson che ormai è guarito ed èpronto a tornare il guerriero e lo ‘stopper’ di una volta, mentreora in più abbiamo anche Randy e Mike che ci daranno unamano. Insomma se facciamo un paio di conti e se mettiamoassieme tutti i pezzi, quello che ne esce è una squadra che potràfare ed aspirare ad un qualcosa di importante nella Nba».Più diplomatico, quindi, ma pur sempre con un tiro alto l’exLos Angeles Lakers, ma d’altronde come può essere diversamen-te. Come può essere diversamente per due giocatori a cui nellascorsa stagione è stato chiesto sostanzialmente di fare la loroparte ed in più prendersi e dividersi quella dei compagni man-canti o di quelli troppo giovani per poter ancora fare la differen-za. Come poteva essere diversamente per due giocatori che pertante altre volte, invece, si sono anche dovuti prendere l’uno laparte dell’altro in casi estremi; come poteva essere diversamenteper due giocatori che ora invece si vedono non più come gliunici due buoi che devono portare avanti la carro, ma come duepedine, due pezzi di un stesso puzzle che finalmente può esserevisto al completo e nella sua pienezza. E al completo il puzzle capitolino può davvero essere quello piùsensazionale e più piacevole dietro le big della Eastern.Insomma dopo Cleveland, Boston e Orlando, se il quadro gene-rale dei nuovi Wizards dovesse funzionare senza nessunblackout o corto circuito, il nome di Washington sarà sicura-

mente tra quelli più nominati anche oltre la metà del mese diaprile. Non a caso Antawn Jamison ha parlato dell’apporto diSaunders, non a caso si è rimesso al fatto che nonostante gliultimi anni di alti e bassi, si tratta pur sempre di un coach che èandato oltre una certa soglia di vittoria e al quale si affiderannoper tornare ad occupare posti migliori di quelli dei bassissimifondi del raggruppamento ad Est. La risposta del coach dopoaver messo le mani nella marmellata biancoblù? Mettere il pro-prio zampino ed il proprio marchio di fabbrica sulla costruzio-ne e la scelta del roster e dei giocatori. Un mosaico che anchedall’altra parte dell’oceano non è sfuggito dall’essere paragonatoad un altro già voluto e disegnato da Saunders. Un mosaico chese non speculare, molto simile e ravvicinabile a quello che lostesso ‘Flip’ mise su nella sua vera ed unica stagione di altissimolivello del 2005/2006 a Detroit conclusasi, poi, con la sconfittain finale contro gli Spurs. Similare in conformazione, similare per tipi di giocatori, e nonappena si avrà la possibilità di vedere i Wizards in campo ci siaccorgerà che sarà similare anche nel gioco. Basti pensare alplay eccentrico e più realizzatore (Billups-Arenas), basti pensa-re ad una power forward che sappia mettere sullo stesso pianodi pericolosità sia il gioco fuori che dentro l’area colorata conanche inclusa la partenza in palleggio (Jamison-Wallace), bastipensare alla scelta di un centro non propriamente una macchi-na da punti ma verticale e che sappia intimidire (Wallace-Haywood), basti pensare ad uno swingman che sappia siaperforare dalla distanza che uscire dai blocchi nei giochi classi-ci a doppie uscite che coinvolgono la guardia e l’ala piccola(Prince-Butler). Certo poi ai Pistons c’era Hamilton, McDyess, Jason Maxiell etanti gregari per un supportino cast di valore se consideratocome insieme, ma in cambio Saunders si è protetto con Miller eFoye, due specialisti uno dalla distanza l’uno in difesa, si è pro-tetto con il recupero di Stevenson da piazzare ed usare comesegugio, si è protetto con Young che potrebbe addirittura diven-tare il nuovo Rip Hamilton, con Oberto e tutta una serie di gio-catori che cumulativamente non allontanano dall’idea di squa-dra e di gruppo che il natio di Cleveland ha sempre voluto met-tere assieme e che è sempre stata poi espressione del suo tipo digioco e del suo tipo di mentalità cestistica.

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«C’erano un sacco di cose dal punto di vista fisico, che quandoGilbert è arrivato qui non andavano o comunque non erano alloro posto. Abbiamo trascorso tutta l’estate insieme a lavorareduro su quella che doveva essere la sua riabilitazione, il suo

ritorno e direi che i risultati non sono niente male. La condi-zione di oggi? Beh non è ne quella peggiore, ne quella miglioredi sempre e se dovessi specificarla indicando il tutto su di unascala di 1 a 10, beh direi che al momento è tra il sette e l’otto».

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Se qualcuno attendeva qualche piccola garanzia in più sullaforma e sul ritorno ai livelli pre infortunio e pre firma del con-tratto che complessivamente gli frutterà 111 milioni di dollarinel suo conto in banca, ora può stare più tranquillo. Il perché èmolto chiaro dal momento che a pochi giorni dall’inizio deltraining campo è stato lo stesso Tim Grover [che per chi non neavesse mai sentito nominare il nome è una sorta di ‘santone’quando si tratta di forma fisica e ritorni da infortuni importan-ti, lo stesso a cui si è affidato durante l’estate anche TracyMcGrady ndr], a dichiarare quanto appena letto precedente-mente in una intervista radiofonica. Dichiarazioni che rendonoinequivocabile un ritorno quanto meno sulla stessa linea di gal-leggiamento di qualche anno fa prima che l’ex Golden State

fosse costretto a stare fermo, in borghese a guardare la suasquadra ed il suo ginocchio cedere ancora anche quando si pen-sava che tutto fosse finito. Senza contare che anche nel suomini rientro, prima dei nuovi problemi, l’inattività e qualchechilo di troppo si erano addirittura fatti sentire mostrando ungiocatore molto lontano da quello che aveva da poco messonero su bianco per uno dei più grandi, se non il più grande,contratto concluso dalla franchigia capitolina.«Nessuno mi poteva marcare e tenere a bada prima e nessunoci potrà riuscire ora» il primissimo commento che lo stessoArenas ha fatto sul suo conto e sulla sua tenuta fisica dopo mesitrascorsi solo a lavorare e senza nessun tipo di dichiarazione(praticamente il digiuno durava da luglio ndr). «Se non fossi

LE STATISTICHE DI GILBERT ARENAS

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CAREER AND SEASON HIGHS

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venuto qui a Chicago a lavorare per tutta l’estate, avrei avuto il95% delle possibilità di iniziare si la prossima stagione, ma ditrascorrere tanto tempo senza giocare perché non in forma,insomma mi salvato la carriera».Parole importanti e riconoscenti verso chi gli ha permesso dipotersi definire ancora immarcabile, un po’ meno riconoscenti,invece, quelle che lo stesso giocatore ha rivolto nei confrontidella società, o meglio nei confronti della gestione del tuttodella società: «Premetto che non voglio giudicare e che hannofatto quello che dovevano, ma la cosa negli anni passati potevaessere gestita meglio e mi spiego. Gestita meglio nel senso chedovevano fermarmi e non lasciare a me l’ultima parola. Se haiun ragazzo che vive solo per la pallacanestro e questo stessoragazzo è anche il tuo uomo franchigia, non puoi lasciargli l’ul-tima parola su una situazione cosi delicata. Dovevano fermar-mi. Dalla mia parte la voglia di giocare mi ha portato a dire‘sono pronto’ in anticipo sui tempi originali, loro potevano ven-dere qualche biglietto in più con la presenza del mio nome, mava bene cosi. Ora ho capito quella che era la strada giusta daseguire, ora ho capito che dopo quasi due anni di assenza possotornare in forma e forte come prima».Tim Grover, dunque, ha salvato non solo la carriera di Arenas,ma anche una società da un investimento che avrebbe potutoripercuotersi a lungo sulla gestione della squadra. Certo non èancora detto o magari non abbiamo ancora avuto la riprova cheil peggio sia passato, ma il fatto di vedere sia un professionistacome Grover che lo stesso giocatore, che dopo le ultime disav-venture aveva perso un pizzico di fiducia e anche qualche sorri-so, essere cosi positivi, fa ben sperare. D’altronde in caso con-trario sarebbe inspiegata l’euforia di Jamison, l’euforia di Butlero di chiunque altro faccia parte della squadra di Washington,tifosi ed addetti ai lavori compresi. Perché forse in cuor lorotutti sanno che se il recupero di Agent 0 fosse davvero totale,quella in campo potrebbe davvero diventare una mina vaganteper tutti. Provate solo a pensare se in maglia numero ‘0’ si pre-sentasse un giocatore molto vicino o uguale a quello che quasi

da solo condusse Washington ai playoff persi poi contro i Cavsdi Lebron James, cosa si vedrebbe? Nient’altro che una stella.Nient’altro che una super star, un giocatore da All Star Game adogni stagione. Il punto di riferimento, il tocco in più che i variGarnett, Pierce ed Allen danno ai Celtics, lo stesso che LebronJames da alla sua squadra che altrimenti sarebbe una di mediobassa classifica senza nessuna speranza di titolo, quello cheHoward, Nelson e forse a partire dalla prossima annata Carterdanno ai Magic. Questo è Gilbert Arenas per Washington. Dallesua mani dovranno e sicuramente partiranno tutte le azione diSaunders che altrettanto sicuramente lo vede una sorta diBillups, ma con qualche centimetro in più e forse forse ancheatletismo in più. Dalle sue mani dovranno arrivare palloni eassist per i compagni, gli stessi che negli ultimi tempi non vede-vano l’ora di rivederlo in campo. Dalle sua mani tutti si aspetta-no giocate come quella che ancora oggi e senza sosta anchequando era fuori, ha continuato ad abbagliare gli amanti diquesto gioco e cioè canestro allo scadere da tre con Arenas conbraccia alzate e che si incamminava verso il canestro, ma quellodella sua metà campo. Punti, assist, leadership e quel pizzico digenialità che renderà tutto più facile ai compagni. Tutto piùfacile per un giocatore come Jamison che in questo modo dovràpreoccuparsi di qualche raddoppio in meno proveniente sulperimetro quando gioca in post, o magari qualche metro di spa-zio in più nei suoi giochi di uno contro uno con il numero 0 sullato debole. Sarà molto più facile per l’ultimo arrivato MikeMiller che nella più malvagia delle occasioni dovrà solo aspetta-re la palla arancione sugli scarichi in penetrazione con tutta ladifesa chiusa e sarà tutto più facile soprattutto per Caron Butlerdal momento che o le avversarie si attrezzano con più di unottimo difensore sugli esterni oppure quello più forte dovrà perforza di cosa fare una scelta, lasciando uno dei due ‘squali’ libe-ri di poter azzannare la propria preda come meglio crede. Masarà molto meglio anche per Arenas stesso. Tolto di mezzo il‘Princeton Offense’ di coach Eddie Jordan, con il nuovo arrivatoil pallone gli verrà affidato tra le mani per buona parte della

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partita e li lo stesso giocatore dovrà dimostrare di essere miglio-rato e di non pensare solo a se stesso. Certo Saunders in questomodo si potrebbe buttare la zappa sui piedi da solo lasciandoquel pizzico di libertà in più ad un giocatore con un ego giàabbastanza spropositato, ma è il prezzo da pagare per avere ache fare con una super star.«Arenas esprime delle opinioni – ha commentato negli ultimitempi Flip Saunders -. Io sono pronto ad ascoltarle. Dalla pros-sima stagione avrà molte più responsabilità oltre che palloni trale mani e deve dimostrare di essere migliorato. Quando si scen-de in campo lo si fa pensando ad una sola cosa ovvero le indica-zioni che io do per giocare. Poi il talento e l’ego di un giocatorepossono cambiare alcune cose, ma va bene, ma vi assicuro che

lui sa e sta imparando a seguire una linea guida».Se la stampa locale, dunque, cercava di intimorirlo, hanno top-pato alla grande anche perché una delle sue ultime rispostechiude definitivamente la questione: «Se posso allenarlo? Certoho allenato Rasheed Wallace».Dichiarazioni altrettanto d’amore dall’altra parte con l’agentespeciale capitolino non si è nascosto dietro un dito affermando:«Sono molto contento. Il suo primo giorno come allenatore diWashington mi ha chiamato e mi ha parlato per tanto e tantotempo, un qualcosa che sinceramente un coach non succedevadai tempi del liceo. Certo è sempre facile affermare che l’erbadel vicino è sempre la più verde, ma questa volta quella in casanostra è davvero di un verde acceso. Il mio ruolo in squadra?Flip mi ha chiesto di essere la guida ed il leader del gruppo esono pronto a farlo, in passato questo non mi è stato chiesto enon l’ho fatto. Inoltre credo che il nuovo corso potrebbe giovaretantissimo ai giovani, visto che diversamente da quanto avveni-va in passato, non ci saranno milioni di tagli o di altre cose dafare in un sistema offensivo complicato e quindi anche gente egiovani come Young o Blatche ne possono trarre giovamento».Dunque è vero amore? Arenas sarà ancora ‘Agnet 0’ di unavolta? Ai posteri l’ardua sentenza…

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Gilbert Arenas, Caron Butler,Antawn Jamison, Randy Foye, MikeMiller, Brendan Haywood, FabricioOberto e DeShawn Stevenson.Saranno questi i nomi e gli uominiche coach Saunders di sicuro utiliz-zerà più di tutti all’interno del suosistema; un sistema che notoriamen-te vede il coach dell’Ohio avere dellerotazioni abbastanza corte e nonvertiginose in modo tale da avere ungruppo compatto e sempre nel vivodella partita. Ed è per questo chegeneralmente si circonda di giocatoriche possano avere nella propriacarta di identità cestistica più ruoli,in modo tale seppur cambiando posizioni, seppur cambiando gio-catori, quelli che stanno in campo sono praticamente sempre glistessi, anche se in spot differenti. Vedi Arenas che potrebbe tran-quillamente giocare da quella di playmaker fino a quella di smallforward, vedi Butler tra quella di shooting guard e quella di alapiccola tattica, vedi lo stesso Antawn Jamison che può giocaredentro e fuori dall’area dei tre secondi e marcare e giocare controsia il numero ‘3’ che il numero ‘4’, oppure l’ultimo arrivato

Fabricio Oberto che addiritturaper la mobilità di gambe in difesapotrebbe anche partire dal ‘3’ peral arrivare a tenere uno controuno il centro avversario. Tuttoquesto senza passare per le doti diRandy Foye o quelli di MikeMiller ovvero altri due allroundche possono ricoprire più posizio-ni. E gli altri? Bella domanda.Dopo la stagione scorsa dove face-vano più notizia le sfuriate, oltreche i tanti minuti in campo, deivari Crittenton, dei vari Young, deivari McGee, dei vari Blatche cheper esempio le escursioni al di

sopra dei venti punti di Butler o Jamison, si passerà ad una sortadi lotta selvaggia, furibonda per cercare di entrare a far partedelle rotazioni del nuovo coach. A dire il vero il numero dei posti vacanti che potrebbero ancoraessere considerati come possibili avvistamenti in campo oltre laschiera ‘preferita’ da Saunders, conta ancora uno o al massimodue posti, dopo di che il garbage time o situazioni estreme diinfortuni o addirittura serate storte dei protagonisti e quindi la

Giovani e meno giovani, per tutti una corsaselvaggia alla conquista degli ultimi postinelle rotazioni di coach Flip Saunders

Pronti a scalpitare:Pronti a scalpitare:‘The Others’‘The Others’

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voglia di cercare qualcosa di diverso, potrebbero essere quelle incui gli altri i ‘The Others’ troverebbero minuti e spazio utile permettersi in mostra. Sei giocatori, dunque, per un massimo di unodue posti, una corsa l’uno contro l’altro, nel senso buono del ter-mine per evitare di finire in fondo a tutto o magari seduti perterra che nel linguaggio Nba significherebbe essere gli ultimi dellaclasse. Ma essenzialmente chi sono questi ‘The Others’, ed alloraecco uno per uno tutti i candidati all’ultima fila dello schieramen-to Saunders.

AANNDDRRAAYY BBLLAATTCCHHEE.. Lo scorso anno fu una delle sorprese princi-pali nella stagione da incubo e dei tanti infortuni. Dalla sua cisono la possibilità di giocare in tre posizioni differenti, la possibi-lità di essere pericolassimo quando è ‘on fire’ e che potrebbeanche essere considerato, per il ruolo e la versatilità, il cambionaturale di Jamison. Dall’altra parte però, i cinque anni già tra-scorsi all’interno della Nba e i miglioramenti effettuati con il con-tagocce ed il fatto che l’etica lavorativa ed il fatto che non haancora dimostrato tutto quello che potrebbe dimostrare, stridonoenormemente con quello che dio buono, anche se a tratti, ha fattovedere nello scorso torneo.

NNIICCKK YYOOUUNNGG.. Come anticipato potrebbe anche diventare ilnuovo Rip Hamilton, con addirittura la possibilità di aggiungere,rispetto all’esterno di Detroit, un’esplosività spaventosa nell’arri-vare al ferro e concludere anche con canestri ad altissimo quo-ziente di difficoltà. Veloce in campo aperto e mano dalla lungadistanza che presenta anche buoni margini di miglioramento.Ma…Ma la sua ancora piccola immaturità, nonostante i tre annigià trascorsi all’interno della Lega ed il fatto di avere davanti a seun back court formato da giocatori intercambiabili l’uno con l’al-tro e tutti in gradi di apportare punti e pericolosità offensiva, ilgiovane talento di Southern California potrebbe ritrovarsi facil-mente a roteare l’asciugamano piuttosto che la testa dell’avversa-rio.

JJAAVVAALLEE MMCCGGEEEE.. Il fatto di essere l’unico giocatore abbondante-mente al di sopra dei 2 metri (2,13 cm) è già un grosso vantaggiorispetto agli altri contendenti. Se poi a questo ci si aggiunge chepraticamente si porta dietro come dote cestistica atletismo e gran-

de senso della stoppata il tutto potrebbe essere già deciso conalmeno uno dei due posti già nella tasca del bambinone al secon-do anno. Ecco potrebbe. Potrebbe perché se il rientro di BrandanHaywood sarà totale e senza nessun tipo di complicazioni e ilfatto di avere lunghi atipici che possono anche sostare sotto itabelloni, i minuti a disposizione di uno dei migliori dei Wizardsin Summer League e anche all’interno del lotto di Team Usa dicoach K per i nuovi volti, scenderebbero a dismisura. Se poi nellepoche occasioni in cui Saunders gli concederà il campo, il suo‘pasticciare’ mostrato anche qualche volta nello scorso campiona-to, prenderà il sopravvento, la tuta e la sopramaglia saranno leuniche cose che vedrà.

JJAAVVAARRIISS CCRRIITTTTEENNTTOONN.. Cosi come per Nick Young, il discorsoper l’ex Memphis è sempre lo stesso e cioè la diga innalzata da unbackcourt praticamente insormontabile se è in forma e trova lealchimie giuste. Forse l’essere l’unico assistman e play di ruolodella squadra potrebbe tenere ancora accesa la speranza di vederespesso il campo, ma a condizione che migliori rapidamente in let-ture e decisioni di gioco e nel tiro in sospensione.

DDOOMMIINNIICC MMCCGGUUIIRREE.. Potremmo definirlo una sorta di copia diDeshawn Stevenson. Un’ala piccola con capacità difensive al disopra della media ed ottima pedina da mettere in campo sullestelle avversarie nella stessa posizione per evitare falli ai titolari omagari metterlo in campo proprio quando i falli diventano unproblema. L’avere la possibilità di risparmiare fiato a Stevenson,ma soprattutto a Miller e Butler in certe occasioni è un grossovantaggio a suo favore, ma l’abbondanza resta comunque un pro-blema che lo terrà seduto per tanti e tanti minuti.

MMIIKKEE JJAAMMEESS.. Esperienza e punti nelle mani potrebbero fare diMike James, arrivato lo scorso anno, come il probabile candidatonumero uno a vestire il ruolo di uno degli ultimi uomini di rota-zione di coach Saunders. Indifferente la sua posizione in campotra play e guardia, potrebbe essere la soluzione alternativa a tuttoil backcourt dei Wizards. Forse la sua presenza non si noteràtanto i regular season, ma di sicuro della sua esperienza si serviràtanto il timoniere di Washington nel caso il team della capitaledovesse continuare ad essere in corsa dalla metà di aprile in poi.

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Washington Wizards depth chart

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Alzi la mano chiaveva veramente cre-

duto che la carriera di Allen Iversonsi sarebbe chiusa così, in silenzio.Lui che sempre nella sua carrieraha alzato pareri contrastanti trasostenitori e detrattori. Un giocato-re che è stato MVP della Lega edell’All Star Game, che ha fatto unaFinale Nba, che prima dell’ultimastagione non aveva mai chiuso uncampionato sotto i 22 punti di

media, registrando una media supe-riore ai 30 per quattro volte.Insomma, un giocatore dall’imma-gine importante (e talvolta ingom-brante). Ma, soprattutto, un gioca-tore che fa vendere i biglietti. Edeve essere stata una delle cose cheper prima è passata per la mente alfront office dei Memphis Grizzlies,da anni ormai una delle franchigiecon meno spettatori di tutta laLega. Memphis ha una squadra gio-

DIDI

NNICOLÒICOLÒ FFIUMIIUMI

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vane, con alcuni buoni giocatori, Rudy Gay sututti, ma nell’immediato non ha grandi ambi-zioni, è ancora in fase di transizione percostruire qualcosa di positivo nel futuro. Eallora perchè non cercare, se non altro, di ven-dere qualche biglietto in più portando in cittàun giocatore che ai tifosi piace tantissimo? Perdi più con un contratto annuale, da 3.5 milionidi dollari, che non crea problemi di salary cap.D’altronde “It’s all business”, come spesso sisente ripetere dagli stessi protagonisti dellaLega a Stelle e Striscie. Iverson innalza indub-biamente il livello di talento della squadra,sicuramente a fine anno porterà anche qualcheW in più, ma di certo non fa il bene dei vari OjMayo e Mike Conley, che hanno bisogno ditanti minuti in campo (specie il secondo) e

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responsabilità (da imparare a gestire meglio, il primo).Ma per un anno si può sopportare se questo serve acreare qualche entrata extra, aumentando magarianche la base di tifosi. Lo stesso Iverson deve averlo pensato. “It’s all busi-ness”. Dura sentirlo dire da uno che per anni, dieci perla precisione, è stato idolo incontrastato dellaPhiladelphia cestistica. Quello che faceva infiammareil palazzo dello sport, che era il più piccolo di tutti, masfidava i giganti e ne usciva vincitore. Quello che, sem-brava scritto, avrebbe passato tutta la sua carriera conuna sola maglia. E invece no. L’addio a Philly, l’appro-do a Denver per tentare la rincorsa al titolo. Perchèalla fine è quello che conta quando uno si ritira e guar-da indietro alla sua carriera. Inoltra i Sixers avevanobisogno di ripartire da capo. Insomma, la solita que-stione di business, da parte il cuore e in primo pianogli interessi. Iverson però, purtroppo per lui e per isuoi coach, è sempre stato un giocatore di fianco al

quale non è semplice giocare, specie per atleti di talen-to, che chiamano a se un numero importanete di tiri.La convivenza con Carmelo Anthony fra le montagnerocciose è stata meglio di quanto si potesse pensare,ma in generale la squadra non ha compiuto il passodecisivo per elevarsi a un più alto livello. E probabil-mente vedere che questo è accaduto grazie al giocatoreche lo ha poi rimpiazzato, tale Chuancey Billups, deveessere stato un colpo non facile da assorbire per unapersona orgogliosa come il ragazzo da Hampton,Virginia. La sua ultima stagione, con i Detroit Pistons,si guadagna senza alcun dubbio il titolo di peggiore disempre. Ovvia la separazione a fine campionato. Menoscontata la ripartenza da Memphis, Tennessee. Il pen-siero di Iverson, probabilmente, viste le scarse atten-zioni, specie da parte di squadre di alto livello, attiratenel mercato dei free agents, è quello di giocare un sta-gione di rilancio in una squadra dove dovrebbe avere adisposizione tanti tiri, con buona pace dei suoi giovani

LA CARRIERA IN NUMERI DI ‘THE ANSWER’

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compagni in rampa di lancio. Poi la prossima estate,scaduto il contratto, tornare sul mercato e attendereche qualcuno si faccia avanti per provare a mettersi aldito l’anello. Tutto molto bello, pure troppo. A.I dovrà calarsi in una realtà perdente, lui che ha lospirito del vincente. Una realtà dove il disegno tecnicotattico non è molto ben chiaro e dove tante volte nel-l’ultima stagione le cose sono state lasciate andare asud senza provare più di tanto a porvi un rimedio.Certo a sostenerlo ci sarà il desiderio di rilanciarsi e di

vendicarsi di tutti quelli che lo considerano finito.«Sarà come tornare rookie – le sue parole alla presen-tazione – ma ho voglia di ripartire perchè negli ultimitempi mi ha fatto molto male sentire un sacco di gente,in tv, radio e giornali, parlare di me come un giocatorefinito». E su questo non abbiamo dubbi. A portarloavanti nella stagione 2009/2010 ci sarà la voglia didimostrare al mondo che il mito di A.I ancora non ètramontato, ma nuovamente ci sentiamo di ripetereche dovrà imparare a convivere con le esigenze sopra

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tutti di Gay e Mayo, perchè non possiamo pensare chein Tennessee preferiscano togliere opportunità di cre-scita a due giocatori che saranno la spina dorsale dellasquadra in futuro, per permettere a Iverson di rilan-ciarsi. «Dio ha scelto per me Memphis come posto dove conti-nuare a giocare. Ho già incontrato tutto lo staff deiGrizzlies e sento che insieme possiamo fare grandicose. Loro vogliono vincere e io posso aiutarli. Mi fidopienamente di loro». Questa, poi, è la parte dell’intervi-sta a cui crediamo un pò meno. Dichiarazioni che suo-nano molto come parole di facciata.

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Con Zach Randolph e Allen Iverson i Memphis Grizzlies alzano a due

il numero delle ‘Star’Sarà divertente, dunque, vedere come si svilupperàla stagione dei Grizzlies che, al momento, mettonoassieme quattro giocatori come Iverson, Gay, Mayoe pure Zach Randolph. Gente che può prendere 20-25 tiri a partita senza problemi. Creare un amalga-ma appare assai complesso. Anche per questo motivo la scelta di Allen ,di recen-te in Italia a Lissone (ne parliamo a contorno dell’ar-ticolo), lascia qualche dubbio. Sulle sue tracce cisono stati a lungo anche i Charlotte Bobcats, doveavrebbe ritrovato l ’amato Larry Brown. Quellasarebbe stata senza dubbio una situazione tecnicapiù costruttiva e che probabilmente avrebbe agevo-lato il suo compito. Ma qui sorge un’altro problema,che si cela dietro al fatto che Iverson non ne vogliasapere di partire dalla panchina. O quintetto omuerte. Altro ragionamento abbastanza tipico delgiocatore americano per cui cominciare nei primicinque è una questione vitale. Ai Bobcats questo nonpoteva essere garantito, mentre a Memphis non cisaranno problemi a riguardo. La dirigenza, intanto,pensa che un problema lo stia già risolvendo il soloarrivo del piccoletto. Alla sua presentazione hannopresenziato centinaia di tifosi festanti e inneggianti.Tifosi che molto probabilmente diventeranno titolaridi abbonamenti o biglietti per questa stagione.Quindi, come detto, soldi in più in cassa. Come dite?Le vittorie? Al momento non ci pensiamo, perchèalla fine è comunque all about business.

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La venuta in Italia di ‘The Answer’Un giorno di ordinaria follia. Questo è accaduto il 17 disettembre nel capoluogo lombardo quando nel primopomeriggio di qualche giovedi fa, è arrivata, parcheg-giando proprio di fronte all’entrata principale del PalaLido, la ‘limo’ bianca con ovvi e scontati vetri neri condentro lui Allen Iverson, The Answer. Un arrivo decisocosi quasi in fretta ed in furia, dal momento che l’eventoin programma da tempo era quasi saltato per la situa-zione delicata del giocatore ancora senza una squadra euna destinazione. Poi l’illuminazione divina. «Dio hascelto per me» le parole di Iverson al momento dellaconferenza stampa di presentazione dei Grizzlies. Edallora i più di 3000 fan che sono accorsi nel palazzettomilanese avranno di sicuro ringraziato Dio per averloportato anche nel Belpaese. Una settimana di preparati-vi e poi lo show. Presentazione condotta dal ‘guru’ ita-liano della pallacanestro americana, Federico Buffa,striscioni, cori e applausi per l’entrata in campo di TheAnswer. Ad accoglierlo anche uno che nella sua vita haavuto anche il lusso di ‘crossoverizzare’ davanti ai suoiocchi oltre che segnargli in faccia: GiammarcoPozzecco. Un bello scherzo del destino, dal momentoche il ‘Poz’ in quella sfida amichevole in Germaniaprima del Mondiale Giapponese, non aveva certodimenticato il: «Pozzecco Who?» di AI. Ma nessunrisentimento, ci mancherebbe altro, Pozzecco oraresponsabile del settore giovanile dell’Armani, ha fattoda ‘Cicerone’ tra la folla milanese e non solo, ha fatto‘Cicerone’ per i ‘suoi ragazzi’ per poi farsi da parte nellepartitelle di esibizione e show personale che un diverti-to Iverson ha eseguito con un uomo del suo staff eragazzini appunto del settore giovanile milanese.Ancora cori ed applausi, saluti e via una sagoma in lon-tananza che si avviava verso gli spogliatoi e verso leinterviste rilasciate personalmente solo ad organi nazio-nali. Di seguito qualche stralcio ufficiale di quelle chesono state le dichiarazioni italiane di The Answer.«Questi due giorni a Milano sono stati fantastici.L’Italia è un paese bellissimo dove mi sono sentitoamato dai miei fan. Incontrare i ragazzi dell’OlimpiaArmani Jeans Milano è stato poi stupendo! La loro pas-sione e il loro entusiasmo mi hanno contagiato per tuttoil giorno e mi hanno ricordato come ero io alla loro età.Sono le nuove promesse del basket italiano e magariqualcuno di loro arriverà a giocare nell’NBA comeGallinari». E poi ovviamente gli ultimi ringraziamenti, quelli dirito, quelli dovuti alla marca sportiva che lo ha portatoin Italia, ma che in generale lo ha proclamato simboloassoluto della pallacanestro non solo americana, mamondiale. «Un grazie sincero a Reebok che mi ha datomodo di fare questa bellissima esperienza in Italia.Reebok è con me da sempre e per sempre, supportandola mia carriera nel mondo NBA e realizzando per me laANSWER, la mia scarpa da gioco personalizzata giuntaalla tredicesima edizione!».

DDOOMMEENNIICCOO PPEEZZZZEELLLLAA

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DDDDoooowwwwnnnn&&&&

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Nuovo appuntamento con la rubrica che mettesul piatto della bilancia e valuta diversi aspetti

del mondo NBA. Continuail nostro viaggio e continuiamo a

parlare di mercato, ma stavolta ampliamo il raggio d'azioneanche ad altri eventi che negli ultimi tempi hanno a modoloro arricchito il panorama del basket d'oltreoceano.

DIDI

DDAVIDEAVIDE SSARDIARDI

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Nuovo appuntamento con la rubrica che mettesul piatto della bilancia e valuta diversi aspetti

del mondo NBA. Continuail nostro viaggio e continuiamo a

parlare di mercato, ma stavolta ampliamo il raggio d'azioneanche ad altri eventi che negli ultimi tempi hanno a modoloro arricchito il panorama del basket d'oltreoceano.

DIDI

DDAVIDEAVIDE SSARDIARDI

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AATTLLAANNTTAA HHAAWWKKSSAttenzione a questiHawks, diventati più chemai squadra da seguire.Dopo una stagione da 47vittorie, il 4° posto ad este un turno superato neiplayoffs, il g.m. Rick Sunde i suoi collaboratori sisono mossi bene sul mer-cato. Partendo da ungruppo giovane e in evi-dente ascesa, che avràancora nel rifirmato MikeBibby e in Joe Johnson i

leader e i punti di riferimento principali sul campo, gliHawks hanno trattenuto i loro free agent e senza per-dere elementi significativi per la rotazione hannoallungato la panchina con l'esperienza e il mestiere diJason Collins, la classe del silenzioso veterano JoeSmith e l'esplosività offensiva di Jamal Crawford, chedi fatto prende il posto di Flip Murray, garantendoancora più qualità e affidabilità quando si tratterà dicambiare ritmo e mettere punti rapidi a referto. Nelroster ci sarà anche l'interessante prima scelta Jeff

Teague, che partirà come primo cambio in regia. Perpuntare ai vertici della conference, manca ancoraqualcosa, soprattutto in termini di qualità del settorelunghi, ma le premesse per un'altra stagione interes-sante sembrano esserci tutte.

PPOORRTTLLAANNDD TTRRAAIILLBBLLAAZZEERRSSReduci da un'eccellente regular season finita a 54 vit-torie ma delusi per l'uscita al primo turno nei playoffscon Houston, i Blazers sono ripartiti in estate decisi arinforzare un gruppo che ha già dato dimostrazioni disolidità, ma nella post-season ha probabilmente paga-to la gioventù e la scarsa conoscenza di quelle atmo-sfere dei suoi elementi chiave. E allora cosa potevaesserci meglio di inserire in campo una nuova guida,una nuova estensione sul parquet dell'ottimo coachNate McMillan, in grado di dare tranquillità e stabilitàad un roster già di ottimo livello? Probabilmente nien-te. In tal senso la scelta è caduta su Andre Miller,ovvero probabilmente uno dei primi cinque play dellalega senza essere riconosciuto da tutti come tale,rimasto senza contratto dopo l'ottimo campionato aPhiladelphia e firmato pure a cifre nel complessoragionevoli (21 milioni in 3 anni). Grande intelligenzacestistica, ottimo ball-handling, Miller può favorire un

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ulteriore salto di qualità della squadra, fornendo - pursenza essere un tiratore da tre - anche una pericolo-sità offensiva maggiore (utile soprattutto in prospetti-va playoffs) rispetto a Blake, che sarà relegato ad unruolo di cambio per lui più adatto. A questo puntopotrebbe andare via Bayless, che sarebbe sprecatocome terzo regista, magari per recuperare una guar-dia-ala da aggiungere alla rotazione.

MMIICCHHAAEELL BBEEAASSLLEEYYDopo essere stato ricoverato in una clinica di Houstone aver seguito per un mese un programma di riabilita-zione dai problemi di depressione (davvero preoccu-pante la frase apparsa su Twitter: "Mi sento come senon valesse più la pena vivere, sono finito") e didipendenza da sostanze stupefacenti, la seconda scel-ta assoluta del 2008 di Miami sembra aver ritrovato lavia giusta, si è già fatto vedere ad alcuni workoutfacoltativi della squadra, è in ripresa e la sua presenzaall'inizio del training camp degli Heat è già stataannunciata. La società gli ha dimostrato grande vici-nanza e affetto (i membri dello staff, a turno, sonorimasti insieme a lui ogni giorno) e c'è da essere con-tenti che, in un mondo dominato dagli interessi eco-nomici e da tutto quanto fa "business", i problemi diun ragazzo di soli 20 anni non siano rimasti inascolta-ti. L'augurio è di rivederlo presto in ottime condizio-

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ni, come giocatore ma soprattutto come persona.

CCAAMMBBIIOO DDII PPRROOPPRRIIEETTAA'' AAII NNEETTSSMikhail Prokhorov è il nuovo proprietario dei Nets,avendo rilevato l'80% delle quote societarie, e sembraun personaggio in grado di lasciare il segno anche dal-l'altra parte dell'Atlantico. Il cambio non è stato gradi-to da molti tifosi, che avrebbero preferito una soluzio-ne americana, ma visto dall'esterno e in modo total-mente distaccato potrebbe essere un buon punto diripartenza per una franchigia che non attirava piùgrandi attenzioni né suscitava più particolare entusia-smo e che verrà trasferita a Brooklyn. Ma anche uningrediente in più per insaporire la già tanto attesaestate 2010, quando Prokhorov si inserirà - e non lofarà come semplice outsider - nella corsa a LeBronJames per primo, o in alternativa ad altri free agent di

prestigio. Questo non farà piacere ai Cavaliers o ancheai Knicks, che troveranno un concorrente in più, maper gli appassionati lo spettacolo sembra garantito."Ha la personalità, il carisma e i mezzi per avvicinaretutte le giovani star della lega su un piano impossibileper gli altri proprietari" è stato il commento di DavidVanterpool, che lo ha conosciuto al Cska Mosca, "per-ché gli piace uscire, gli piace volare verso l'Europa eandare nei resort più esclusivi. Potrà agganciare così igiocatori". E non è da escludere che a livello dirigenziale portiuna ventata europea: già si parla dell'inserimento nel-l'organizzazione di Sabonis e Marciulionis, e qualcunocrede che - dopo il tentativo fallito col Cska - riproveràad ingaggiare Maurizio Gherardini. Una cosa sembrasicura: nel bene o nel male, le notizie non mancheran-no e sarà davvero difficile annoiarsi.

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MMIINNNNEESSOOTTAA TT’’WWOOLLVVEESS

Strada ancora in salita peri Timberwolves che, dopoun campionato disastroso,hanno provato a dare unasvolta sul campo, rivoluzio-nando la squadra e conse-gnandola ad un coachquasi esordiente come KurtRambis, e fuori, separan-dosi definitivamente daKevin McHale e affidandola gestione delle operazionia David Kahn. Nella forma-

zione da dimenticare dell'anno passato, è difficile indivi-duare partenze dolorose, mentre tra le facce nuove nonsembra esserci nessuno in grado di dare una svolta inpositivo alla storia della franchigia. Quell'uomo in realtàera stato individuato in Ricky Rubio, che però, pur dopola chiamata al draft, ha preferito gli euro e il caldo diBarcellona ai dollari e al freddo del Minnesota, rinvian-do di almeno due anni - ma probabilmente tre - l'appro-do nella NBA e cancellando forse per sempre la neces-sità di cercare casa a Minneapolis (previsione: tra un

anno lo cedono ai Knicks). Allora l'uomo nuovo daseguire, in una squadra che poggerà sempre sulle spalledi Al Jefferson, sarà l'altra prima scelta Jonny Flynn,MVP dell'ultimo torneo della Big East con la maglia diSyracuse, che si spartirà la regia con il grande investi-mento estivo, Ramon Sessions. Ma non basta, mancatalento sul perimetro, dove non è sufficiente l'arrivo diun Pavlovic caduto in disgrazia o di Pecherov e Wilkins,e non c'è un'alternativa credibile a Jefferson, ruolo chedi certo non può essere disegnato addosso a BrianCardinal.

IINNDDIIAANNAA PPAACCEERRSS

Sono arrivati un playmaker credibile come Earl Watson,uno specialista delle missioni difensive come DahntayJones, un onesto gregario come Luther Head e il rookieTyler Hansbrough che può entrare nella rotazione deilunghi. Possono bastare per cambiare volto ad unasquadra che ha stazionato per un'intera stagione neibassifondi della Eastern Conference e che si è liberata diJack, Daniels e Nesterovic, oltre che del peso del con-tratto di Tinsley? No, non possono bastare perché lasquadra continua a non abbondare di talento in genera-le e sembra ancora troppo dipendente dal rendimento di

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Danny Granger, che l'anno passato ha raggiunto livellidi assoluta eccellenza e ora è chiamato a confermarsinel ruolo di uomo-franchigia. Murphy continuerà a bat-tagliare garantendo il solito rendimento da doppia-dop-pia, ma finché non scadrà il suo contratto e soprattuttoquello del sempre infortunato Dunleavy non ci sarannogrosse possibilità di compiere movimenti significativi eattirare free agent di spessore, dunque non si potràprendere ad esempio quella guardia con tanti puntinelle mani che sembra proprio mancare e che invecefarebbe molto comodo per togliere una parte delleattenzioni difensive dal povero Granger, che sarà anco-ra chiamato a fare gli straordinari. Ma difficilmente peri playoffs potranno bastare.

LLOOCCKKOOUUTT AARRBBIITTRRII

Alla fine si è arrivati allo scontro frontale. La NBA nonha toccato i salari ma ha chiesto una significativa ridu-zione degli altri benefici, quindi diaria, note spese, viag-gi e cose del genere. L'associazione arbitrale in parteavrebbe acconsentito ma oltre una certa soglia ha deci-so di non scendere. E per una distanza quantificabile inuna somma non superiore al milione di dollari, DavidStern ha fatto accomodare in panchina i 57 arbitri chehanno diretto l'ultimo campionato, avviando allo stessotempo il programma di preparazione dei sostituti. E'

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un'altra conseguenza della crisi economica che ha colpi-to tutto il mondo e lasciato certamente segni profondinegli Stati Uniti. La NBA non ha potuto rimanerneimmune, ma dispiace che per una cifra non esorbitante- se rapportata ai numeri che girano normalmente -Stern e i suoi collaboratori si siano esposti al rischio diprodurre una stagione diretta da arbitri non adeguati,onestamente uno spettacolo a cui ci auguriamo di nonassistere.

DDEELLOONNTTEE WWEESSTT

Ma cosa gli è passato per la testa? E' naturale chiederse-lo dopo aver saputo che il play-guardia dei Cavs è statofermato in moto per eccesso di velocità, ma è statodenunciato anche per possesso e trasporto illegale di

arma da fuoco (due pistole, di cui una carica, e un fuci-le), in base alle leggi del Maryland, dove l'episodio si èverificato. Dove andava con tutte quelle armi?Impossibile saperlo, almeno finora. Quello che è certo è che ora rischia grosso, fino a treanni di carcere. Ed è un brutto colpo per lui e per iCavaliers, che comunque - al momento di scrivere - nonsi sono ancora sbilanciati, anche perché consapevoli deidisturbi psicologici che affliggono il giocatore sin dal-l'infanzia, e che potrebbero anche essere all'origine del-l'accaduto. Infatti già l'anno scorso West fu costretto alasciare il training camp dei Cavaliers per sottoporsi adappositi trattamenti contro la depressione e i disordinicomportamentali che lo tormentano da tutta una vita eche appaiono più facilmente proprio quando le cosesembrano essere maggiormente in ordine.

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Tante sono le squadre rinforzatesi inquesta sessione estiva di mercato.

Philadelphia non è una di queste. In breve il suo mercatosi può sintetizzare con le cessioni di Andre Miller eReggie Evans in cambio di Jason Kapono e PrimozBrezec. Quest’ultimo andrà ad occupare il ruolo di quar-to lungo dietro ad Elton Brand, Sam Dalembert eMarreese Speights. Proprio Speights, però, potrebbe

rivelarsi il grande acquisto della dirigenza dei 76ers. Scelto al numero 16 del draft 2008, l’ex Florida ha dispu-tato una convincente stagione da rookie, disputando 79partite e chiudendo con 7,7 punti e 3,7 rimbalzi nei 16minuti di media in cui è stato impiegato. Colpisce il 50%abbondante dal campo che, nonostante sia stato creatograzie ad un’abbondanza di tiri ad alta percentuale, perun rookie è sempre una cifra da tenere in considerazio-

DIDI

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Ha impressionato nella sua stagione da rookie provenendo da Florida University,ora il sophomore dei Sixers deve dimostrare di poter fare sil salto di qualità

Speights, l’oro di Phila

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ne, tenendo presente che Speights è stato capace di rea-lizzare anche un 11/11 da brividi il 9 febbraio scorso con-tro Phoenix. In quella partita realizzò 24 punti, ovvia-mente il suo massimo in carriera. Parlavamo dei suoi tiri ad alta percentuale. È proprioquesta, forse, la sua caratteristica principale. Dotato diun verticalità spaventosa (208 cm per 111 kg), Speights èil classico centrone che può incutere timore a qualsiasipenetratore grazie alla sua devastante apertura di brac-cia, in grado di contestare qualsiasi tiro ravvicinato (0,7stoppate a gara in stagione regolare, 22esimo nella lega

per stoppate nei 48 minuti con 2,13 a partita). Da una parte, dunque, l’agilità, la verticalità, l’atletismo,dall’altra una struttura fisica ancora troppo esile – madirlo di un uomo di 111 kg fa sempre un certo effetto –per poter competere contro gli altri centri. Nei playoff infatti, dove Philadelphia è stata eliminata daOrlando per 4 a 2, Speights era sì reduce da problemifisici, ma nelle 3 gare in cui è stato impiegato ha tastatoil terreno per meno di 30 minuti complessivi, mettendo asegno 9 punti totali. Il confronto con Howard, infatti, eraancora troppo sbilanciato.

L’avventura in post-season,seppur minima, ha provve-duto comunque ad aumenta-re il bagaglio di esperienzadel ragazzo. Ha respirato

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quel clima ad alta tensione che solo partite da dentro-fuori possono regalare, e per un giocatore destinato aduna buona carriera in NBA è tutto di guadagnato. A Philadelphia quest’anno è approdato coach EddieJordan dopo la breve quanto deludente stagione 08/09alla guida di Washington, seguita però a tante stagioni disuccesso. Con lui alla guida dei 76ers quest’anno è preventivabileun maggior utilizzo di Elton Brand, bistrattato nella sua

prima stagione in Pennsylvania, accanto a SamDalembert, giocatore dall’incredibile indisciplina tattica,per questo poco amato dagli allenatori. È prevedibile, quindi, un sempre maggior utilizzo diMarreese, che anche in virtù dei suoi 22 anni appenacompiuti può vantare dei margini di miglioramento chelo rendono probabilmente il miglior prospetto di questi76ers, dato che ormai Iguodala non può più essere rite-nuto tale, ma una certezza.

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Salire di livello. L’imperativo incasa dei Chicago Bulls è chiaro:

migliorare il record dello scorso anno (41-41) e crea-re fastidi nella post season al potente di turno.Obiettivo non semplice, specie se ti presenti al viasenza la tua prima bocca da fuoco e con un roster

sostanzialmente uguale a quello dello scorso anno.Che dal post All-Star Game ha infilato diciassettesuccessi su ventotto incontri. Anche grazie alleaggiunte di John Salmons e Brad Miller, il cui peso siè poi fatto sentire nel corso della post season. Finitaal primo giro dinanzi ai falcidiati Celtics, che hanno

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dovuto però sudare sette camicie e sette overtime persbarazzarsi di Rose e compagni. Ecco, l’intento dichiarato è quello di ripartire daquanto mostrato al TD Banknorth Garden, intensità,difesa, gioco in transizione e suddivisione di respon-sabilità. Quadro che va necessariamente rivisto inseguito alla partenza di Ben Gordon, l’uomo dell’ulti-mo quarto che dà del tu ai playoff (prima punta deiBulls a quota 24.3), con l’aumento di responsabilità

per Derrick Rose, presente e futuro di Chicago. Il pro-dotto di Memphis si è guadagnato sul campo la pro-mozione con una stagione super, mostrando numeripazzeschi e una sfrontatezza indice di una fiduciasenza limiti nei propri mezzi che fanno il paio con ledichiarazioni rilasciate nel corso dell’estate: “Sonopronto a diventare il playmaker più forte della NBA”.C’è CP3 ok, ma non siamo tanto lontani. Dopo laprima, per certi versi sorprendente, stagione, adesso

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9999 LLLLuuuuoooollll DDDDeeeennnngggg SSSSFFFF 22224444 6666----9999 222222220000 DDDDuuuukkkkeeee $$$$11110000,,,,333366665555,,,,00000000000022222222 TTTTaaaajjjj GGGGiiiibbbbssssoooonnnn FFFF 22224444 6666----9999 222222225555 UUUUSSSSCCCC $$$$1111,,,,000033339999,,,,88880000000011112222 KKKKiiiirrrrkkkk HHHHiiiinnnnrrrriiiicccchhhh GGGG 22228888 6666----3333 111199990000 KKKKaaaannnnssssaaaassss $$$$9999,,,,555500000000,,,,00000000000011111111 LLLLiiiinnnnddddsssseeeeyyyy HHHHuuuunnnntttteeeerrrr SSSSGGGG 33338888 6666----2222 111199995555 JJJJaaaacccckkkkssssoooonnnn SSSSttttaaaatttteeee $$$$888822225555,,,,44449999777733331111 JJJJeeeerrrroooommmmeeee JJJJaaaammmmeeeessss CCCC 33333333 7777----1111 222288885555 FFFFlllloooorrrriiiiddddaaaa AAAA&&&&MMMM $$$$6666,,,,666600000000,,,,00000000000011116666 JJJJaaaammmmeeeessss JJJJoooohhhhnnnnssssoooonnnn FFFF 22222222 6666----9999 222244445555 WWWWaaaakkkkeeee FFFFoooorrrreeeesssstttt $$$$1111,,,,555599994444,,,,00008888000055552222 BBBBrrrraaaadddd MMMMiiiillll lllleeeerrrr CCCC 33333333 7777----0000 222266661111 PPPPuuuurrrrdddduuuueeee $$$$11112222,,,,222255550000,,,,00000000000011113333 JJJJooooaaaakkkkiiiimmmm NNNNooooaaaahhhh CCCC 22224444 6666----11111111 222233332222 FFFFlllloooorrrriiiiddddaaaa $$$$2222,,,,444455555555,,,,6666888800002222 JJJJaaaannnnnnnneeeerrrroooo PPPPaaaarrrrggggoooo PPPPGGGG 22229999 6666----1111 111188885555 AAAArrrrkkkkaaaannnnssssaaaassss $$$$1111,,,,999999990000,,,,0000000000005555 AAAA.... RRRRoooobbbbeeeerrrrssssoooonnnn SSSSGGGG 22226666 6666----2222 111188880000 FFFFlllloooorrrriiiiddddaaaa $$$$888855555555,,,,1111888899991111 DDDDeeeerrrrrrrriiiicccckkkk RRRRoooosssseeee PPPPGGGG 22220000 6666----3333 111199990000 MMMMeeeemmmmpppphhhhiiiissss $$$$5555,,,,111188884444,,,,44448888000011115555 JJJJoooohhhhnnnn SSSSaaaallllmmmmoooonnnnssss SSSSFFFF 22229999 6666----6666 222200007777 MMMMiiiiaaaammmmiiii ((((FFFFLLLL)))) $$$$6666,,,,444422229999,,,,11115555000022224444 TTTTyyyyrrrruuuussss TTTThhhhoooommmmaaaassss PPPPFFFF 22222222 6666----9999 222211115555 LLLLSSSSUUUU $$$$4444,,,,777744443333,,,,555599998888

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Rose è atteso al varco: le difese lo conoscono e lobraccheranno ma lui deve forzatamente dare di piùperché il destino della squadra passa dalle sue mani.Senza dimenticare però che quest’anno a Est saràlotta serrata e ben più dura degli ultimi anni: al di làdelle tre favorite d’obbligo, con Cavs e Celtics legger-mente sopra i Magic, bisognerà fare i conti con levarie Detroit, Toronto, Atlanta, Phila e Miami. Tantaroba. I nuovi Bulls però potranno fregiarsi di unadelle frecce più incisive degli anni scorsi, quel LoulDeng che ha annunciato ai quattro venti di aver supe-rato i molteplici infortuni che lo hanno parcheggiatonel corso della scorsa stagione e di esser pronto a tra-scinare i compagni. Lo stipendio elargito d’altrondenon lascia alibi, al suo quinto anno il giocatore ingle-se non può fallire e l’attuale roster sembra congenialealle sue caratteristiche, che se lo vogliono leader nellapropria metàcampo, lo designano pure come terzo

violino con la palla in mano. Come puntualmentecapita infatti da diversi anni, a determinare le sortidei Tori - nel bene come nel male – saranno una voltadi più gli esterni, con Rose e Salmons primi indiziati.Ecco allora che diventa cruciale l’operato di Deng,che deve vincere anche i crescenti mugugni sortiaccanto al suo nome, anche in virtù di cifre al ribasso(da 18 a 17 punti, da 7 rimbalzi abbondanti a pocopiù di sei), una involuzione non accettabile, né giusti-ficabile, da parte di chi detiene il contratto più onero-so del gruppo (dopo Miller). Penetrando verso l’inter-no si sbatte subito contro uno dei massimi enigmidella NBA moderna, che fa Tyrus di nome e Thomasdi cognome (all’altro Thomas, Tim, è stato servito ilcongedo). Il suo problema è sempre lo stesso e pure leaccortezze tentate dai Bulls negli ultimi tempi hannodato per ora poco in fatto di miglioramenti: il ragazzoha dei mezzi fisici e atletici semplicemente incredibi-

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li, uniti ad un ego facilmente infiammabile. Mancaperò di conoscenza del gioco, oltre a cadere in black-out paurosi ma anche comprensibili per chi si appre-sta a giocare la terza stagione nei pro (con le dovuteproporzioni, pensate agli alti e bassi di Bargnani).Anche da lui deve quindi arrivare quel salto di qualitàche permetterebbe a Chicago di spostare in avanti l’a-sticella per poter inserirsi nei piani alti della contesa.Al suo fianco si attende la riconferma di JoakimNoah, la nota più positiva della scorsa stagione (Rosea parte) che i Bulls hanno voluto seguire da vicinoper tutta l’estate togliendolo anche alla nazionalefrancese impegnata agli Europei di Polonia. Il figlio d’arte ha zittito i detrattori facendo spellarele mani agli aficionados dell’United Center mettendoin mostra le qualità di chi non fa del talento la primaopzione: determinazione, sacrificio, lotta serrata suogni pallone, doti che gli sono valse una rapida asce-sa non solo verso i cuori dei tifosi ma pure nello star-ting five di Vinnie Del Negro. Superato, e bene, lo scotto per il noviziato, il coach -che non avrà più Del Harris al suo fianco – è chiama-to alla riconferma in attesa delle grandi manovre del-l’estate prossima, sui quali ci sono già tante divisioninella Wind City (si va sull’operazione nostalgia pro-vando a riportare a casa D-Wade oppure si firmafinalmente un uomo d’area dotato di tiro, talento emuscoli come David Lee?). Discorsi prematuri, anchese nell’estate appena trascorsa il gm Gar Forman hafatto più di un sondaggio su Carlos Boozer - stessostipendio di Miller ma scambio decisamente impariche infatti Utah ha rispedito al mittente - un big manperfetto da incastrare nel puzzle di Chicago. Al di làdella pericolosità interna ancora molto soft, DelNegro e la dirigenza hanno badato a puntellare unroster impoverito dall’addio di Gordon senza compro-mettere ulteriormente un salary cap che tornerà asorridere con la scadenza di contrattoni come quellida dodici milioni di dollari a nome Brad Miller. Primo cambio tra i piccoli resta Kirk Hinrich, gioca-tore di sistema per Del Negro, che oltre a sacrificarsiin difesa sul nemico numero uno è atteso da un mag-gior minutaggio, quindi più palloni in mano, rispettoal passato. Dalla panca usciranno pure il veteranoLindsay Hunter, il cui ruolo rimane quello di mentoredel baby fenomeno col numero uno, e quel JanneroPargo cavallo di ritorno da un Europa che gli regalatosoldoni e delusioni in pari misura. Sotto, invece, oltreal rifirmato Gray, portatore d’acqua nulla più, le lucisono tutte per i due rookie. Speranze di un buonimpatto nel l ’ immediato si r ipongono in JamesJohnson, ala che unisce buone dosi di talento e atleti-smo uscita da Wake Forest, e l’ex compagno di DanielHackett a USC Taj Gibson, uno che potrebbe sorpren-dere parecchia gente se riuscirà a calarsi nella nuovarealtà, che carte alla mano ha tutto ciò che serve perrispettare l’obiettivo di partenza: salire di livello. Per il titolo ripassare tra qualche anno.

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Il commento e tutte le cifre dei giocatori militanti all’interno di una squadra americana e che da luglio hanno preso parte alla kermesse europea in Polonia

La Nba nel ‘Vecchio Continente’La Spagna è regina d' Europa, questo èil verdetto decretato dall' Europeo di

basket 2009. La squadra guidata da Sergio Scariolodopo il passo falso nel match d' esordio contro la gio-vanissima Serbia (poi riaffrontata e battuta in finale)e la sconfitta con la Turchia ha cambiato marcia vin-cendo le restanti partite con uno scarto medio di oltre20 punti,mostrando un dominio netto su entrambi ilati del campo. Alla manifestazione svoltasi in Poloniahanno partecipato 18 giocatori militanti nell' NBA.Vediamo cosa hanno combinato.

GGOOOODDIILL MMIIGGLLIIOORREE

PPAAUU GGAASSOOLL LLOOSS AANNGGEELLEESS LLAAKKEERRSS ((SSPPAAGGNNAA))Uomo copertina della Spagna campione è stato elettoMVP del torneo .E non poteva andare diversamente.Miglior realizzatore ,secondo miglior rimbalzista,miglior stoppatore,secondo nella percentuale dalcampo. Ma non bastono le cifre a descrivere l' impat-to che il maggiore dei fratelli Gasol ha avuto sul per-corso della Spagna. Pau è stato anche un trascinatorecarismatico, leader vero.

TTOONNYY PPAARRKKEERR SSAANN AANNTTOONNIIOO SSPPUURRSS ((FFRRAANNCCIIAA))Secondo miglior realizzatore del torneo. Il fraco-belga è l' artefice principale del buon europeo della

Francia(5° posto finale). Non a caso l' unica sconfit-ta dei transalpini è maturata contro Spagna che èstata bravissima nel limitare Mr. Longoria.

NNEENNAADD KKRRSSTTIICC OOKKLLAAOOMMAA CCIITTYY ((SSEERRBBIIAA))Un Europeo di sostanza per il centro dei Thunder.Seconda opzione offensiva della Serbia vice-campio-ne,Krstic ha avuto un rendimento costante per tuttol' arco del torneo a parte il passaggio a vuoto nellaprima sfida contro la Slovenia. Curiosità,Nenad nono-stante i soli 26 anni d' età era il giocatore più “anzia-no” della Serbia(squadra con l' età media più giovanead aver ottenuto una medaglia in un Europeo,22.5anni di media).Situazione simile gli ricapiterà con gliOklaoma dove solo un paio di giocatori hanno un etàsuperiore alla sua.

MMAARRCCIICC GGOORRTTAATT OORRLLAANNDDOO MMAAGGIICC ((PPOOLLOONNIIAA))Ottimo europeo per Gortat, miglior rimbalzista deltorneo ed unico giocatore a raggiungere la doppiacifra di media sia in punti che in rimbalzi. E' ormaichiaro che il ruolo di vice Howard gli sta stretto, male possibilità che cambi squadra durante la stagionesono elevate considerando anche la trade exceptionche i Magic hanno acquisito con la partenza diTurkoglu.

RRUUDDYY FFEERRNNAANNDDEEZZ PPOORRTTLLAANNDD ((SSPPAAGGNNAA))

DIDI

MMARCOARCO GGERBINOERBINO

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Rudy è stato un giocatore fondamentale nella conqui-sta dell' Europeo. Devastante in contropiede e precisodal perimetro il giocatore dei Blazers è stato il secon-do miglior realizzatore della Spagna. Portland harisposto picche alle avans dei Knicks di D' Antoni, e lafiducia nella giovane guardia spagnola sembra benriposta.

EERRSSAANN IILLYYAASSOOVVAA MMIILLWWAAUUKKEEEE ((TTUURRCCHHIIAA))Il giocatore ex Barcellona ha disputato un ottimo tor-neo, quarto miglior realizzatore ,quarto miglior rim-balzista e quinto miglior stoppatore. Trascinatoredella Turchia,che nonostante il pessimo Europeo diTurkoglu è arrivata ad un passo dalla semifinale.Ilyasova si candida come uno dei pretendenti princi-pali al posto in quintetto rimasto vacante dopo lapartenza di Jefferson.

RROOKKOO UUKKIICC MMIILLWWAAUUKKEEEE BBUUCCKKSS((CCRROOAAZZIIAA))La Croazia è stata una delle delusioni del torneo,maUkic ha disputato un ottimo europeo. Nei Bucks partedietro a Jennings e Ridnour quindi probabilmente dispazio né avrà poco.

SSOO,,SSOO

MMAARRCC GGAASSOOLL MMEEMMPPHHIISS GGRRIIZZZZLLIIEESS ((SSPPAAGGNNAA))Forse c' era da aspettarsi di più dal minore de fratelliGasol, ma quello che gli si chiedeva era difesa e lavo-ro sporco e lui ha quasi sempre risposto presente.

GGOORRAANN DDRRAAGGIICC PPHHOOEENNIIXX SSUUNNSS ((SSLLOOVVEENNIIAA))Purtroppo un infortunio ha posto la parole fine sull'europeo del Back-up di Nash proprio sul più bello.La Slovenia ha risentito parecchio della sua assenza.

NNIICCOOLLAASS BBAATTUUMM PPOORRTTLLAANNDD ((FFRRAANNCCIIAA))Il ragazzo ha talento, ma il suo rendimento è statoincostante anche nell' arco delle singole partite. Deveanche migliorare la meccanica del tiro.

RROONNNNYY TTUURRIIAAFF GGOOLLDDEENN SSTTAATTEE ((FFRRAANNCCIIAA))Discreto il torneo disputato da Turiaf. Ha alternatoprestazioni ottime ad altre piuttosto sottotono com-plici anche i problemi di falli in cui è incappato in piùdi un occasione.

AANNDDRRIISS BBIIEEDDRRIINNSS GGOOLLDDEENN SSTTAATTEE ((LLEETTTTOONNIIAA))Questo Europeo ha confermato che il centro Lettoneha trovato il suo contesto ideale nei Golden State.Estrapolato dallo “strambo” sistema tattico predispo-sto da Nelson Biedrins mostra evidenti limiti ,soprat-tutto offensivi.

KKOOSSTTAASS KKOOUUFFUUSS UUTTAAHH JJAAZZZZ ((GGRREECCIIAA))Koufos in questo europeo non è riuscito a ritagliarsigrande spazio. Stessa situazione che gli è capitata loscorso anno con i Jazz. Nei pochi minuti che gli sonostati concessi ha dimostrato di avere un ottimo poten-ziale ,sia dal punto di vista fisico sia dal punto divista tecnico.

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BBAADDIILL PPEEGGGGIIOORREE

HHIIDDAAYYEETT TTUURRKKOOGGLLUU TTOORROONNTTOO ((TTUURRCCHHIIAA))Europeo deludente per l' ala dei Raptors ,e gli acciac-chi fisici possono essere solo un attenuante parziale.Turkoglu ha chiuso sotto i 10 punti di media tirandocol 33% dal campo. Staff e Fans di Toronto si aspet-tano un rendimento ben diverso dal ex-Magic.

BBOORRIISS DDIIAAWW CCHHAARRLLOOTTTTEE BBOOBBCCAATTSS ((FFRRAANNCCIIAA))Europeo negativo per il giocatore dei Bobcats. Dovevaessere una delle prime alternative a Parker nell' attac-

co Francese,ma il suo contributo offensivo è statospesso deficitario. Sicuramente la non ottimale condizione atletica concui si è presentato al torneo ha influito sul suo rendi-mento.

PPRRIIMMOOZZ BBRREEZZEECC SSIIXXEERRSS ((SSLLOOVVEENNIIAA))Inutili falli antisportivi e “sciocchi” falli tecnici presiper proteste non dovrebbe far parte del bagaglio diun giocatore ormai alla soglia dei trentanni con centi-naia di partite alle spalle. Brezec oltre ai succitaticomportamenti ha regalato anche una prestazionemediocre dietro l' altra.

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SSHHAAQQ VVSS..

Come si fa a non parlare diShaq all’interno di questarubrica? Non lo so e, fran-camente, i suggerimentiNON sono richiesti. ‘TheDiesel’ è il re, irraggiungi-bile a qualsiasi latitudine.La nuova puntata delloshaquillante reality showprevedeva la sfida tra il‘nostro’ e Michael Phelps.Gara uno la vince Shaq chebatte lo squalo di Baltimore(partenza con gap per Phelpsche non è riuscito a colmare).L’orgoglio del sette volte campioneolimpico di Pechino esce alla lungadistanza. In gara due, sulle 200 yards,straccia O’Neal e poi chiude vittorioso lasfida con la decisiva gara 3 in cui, sulla distanzadi 75 metri (50 per il centrone dei Cavs), rimonta e

sconfigge l’avversario. Ecome in tutte le sfide chesi rispettino, il perdenteè costretto a pagarepegno. Una cuffiettacolor rosa può andarbene per 4 voltecampione NBA? Behdecidetelo voi!Prossimi impegni diShaq? La sua agenda dice:ballare in un videoclipper tributare MichaelJackson, fatto; presenta-re un incontro di wre-

stling, lottare contro BrockLesner (campione

dell’Ultimate Fight), sfidareRoger Federer, le sorelle Williams

e David Beckam. “Pronto? Ah ciao LeBron, come dici?

Quell’impegno con i Cavs per l‘anello?”.

La nuova rubrica di Stars N Stripes su tutto quello che ruota attorno al mondo e alla pallacanestro a stelle e strisce

‘You can’t c me’

SSTTAANNDDIINNGG OOVVAATTIIOONN PPEERR ‘‘MMIISSTTEERRCCRROOSSSSOOVVEERR’’

Il marchio di fabbrica. Ognigrande giocatore ne ha uno.La schiacciata a una mano,prima, e il fade away jump,poi, per Jordan. La stop-pata e il ditone agitato diDikembre Mutombo. Lemani sul collo del coachper Latrell Sprewell,ops… Marchio di fabbri-ca, si diceva. Quello diTimothy DuaneHardaway è stato, senzaombra di dubbio, il cros-sover, il palleggio incrocia-to che metteva a terra gliavversari e consentiva aTimmy di partire in entrata o dialzarsi al tiro. Il piccolo play XXXha sempre infiammato la AmericaAilines Arena, casa dei Miami Heat.Memorabili le sfide contro i Knicks sul finiredegli anni novanta.

La franchigia della Florida ha decisodi rendergli omaggio ritirando lasua canotta numero 10 che,infatti, verrà issata sotto levolte del palazzetto il 28ottobre, proprio prima del-l’inizio di un Miami vs.New York, prima garastagionale. La 10 diTimmy che, in tredicistagioni di onorata car-riera in NBA ha prodot-to 17.7 punti e oltre 8assist di media, faràcompagnia alla 33 diAlonzo Mourning che diTim era compagno disquadra, oltre ad esserestato un monumento degliHeat.

Pat Riley, rende così onore algrande Hardaway: «Penso che

Tim sia stato uno dei pilastri dellafranchigia ed un giocatore che ci ha reso

orgogliosi, quindi è giusto onorarlo in unaserata così particolare».

didi

AALESSANDROLESSANDRO DELLIDELLI PPAOLIAOLI

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GGAAMMEE OOVVEERR

Saranno statequeste le paroledi KhloeKardashian?La bellaKhole, ha‘incastrato’ illacustreLamar Odom.Il complice?Ron Artest. Il Bad Boy exRockets organizzòqualche tempo fauna festa, favorendocosì l’incontro dei futu-ri sposini. «Insieme sono davvero molto,molto felici – ha detto Kim, la piùfamosa sorella di Khloe - Sono pratica-mente inseparabili, e Khloe pensa che Lamar siaincredibile e dice che la fa ridere di continuo».

Khole è la figlia diRobert Kardashian,l'ex avvocato diO.J. Simpsonmorto nel 2003. Ha partecipato anumerosi realityshow, uno diquesti,“Keeping Upwith theKardashians”,eraincentrato sullavita delle sorelleKardashian checontano, oltre a Kim

e Khole, anche unaterza sorella, Kourtney.

Alcuni sospettano che ilmatrimonio lampo, solo un

mese di fidanzamento, sia una tro-vata pubblicitaria per favorire la carriera

mediatica dei due. Vedremo. L’amore è bello? No no, è Lamarvelous.

AANNDD TTHHEE OOSSCCAARR GGOOEESS TTOO……

Rubrica quasi monopolizza-ta dai giocatori deiCleveland Cavaliers, pro-tagonisti di queste ultimesettimane. Mancavaall’appello, però, quellopiù rappresentativo:LeBron James. ‘IlPrescelto’, in attesadell’anello, punta drit-to alla celebre sta-tuetta e, ovviamente,lo fa mirando al ber-saglio grosso.L’arrivo in squadra diShaq ha già prodotto iprimi effetti. Jamesseguirà le orme del suonuovo compagno (attorein ben tre pellicole cine-matorgrafiche: “BlueChips”, il genio della lampa-da “Kazaam” e “Steel”).Sarà, infatti, il protagonista delprossimo film della Universal, lacelebre casa di produzione hool-lywoodiana. ‘Fantasy Basketball Camp’ è il titolo dellacommedia che intreccia la storia di LBJ e quel-

la di alcuni ragazzi che vanno agiocare al camp del 23 diAkron. Il cast tecnico è ditutto rispetto (per i piùmaligni, stiamo parlandodel cast del film e non deiCavs): Lowell Ganz eBabaloo Mandel, sce-neggiatori di ForgetParis, film sulla vita diun arbitro NBA inter-pretato da BillyCrystal; Brian Grazer,produttore di 8 Mile,film che segnò ildebutto cinematogra-fico di Eminem.Non è proprio undebutto, invece, quellodi LeBron che tra spotpubblicitari, documenta-ri e una conduzioneimprovvisata (mica poitanto) di Saturday NightLive, già riscuote i primi suc-

cessi della sua carriera dietrouna telecamera.

Sfide ai limiti dell’impossibile, Santabarbare ambulanti e carriere lanciate

sul grande schermo. Ragazzi, ma aCleveland, quest’anno, si gioca o no a basket?

44445555SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

Page 46: Stars N Stripes N°13

44446666 SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

DDEESSPPEERRAATTEE HHOOUU--SSKKEEEEPPEERR

Bisogna scegliere bene lapropria governante. Mr.Black Bamba e signora pro-babilmente hanno scelto lapersona sbagliata. La signoraMaria Jimenez, ex governate dellafamglia Bryant ha intentato causa con-tro i suoi ex padroni. Ragione? Gli sarebbestata negata l’assicurazione sanitaria e i suoi dato-ri di lavoro l’avrebbero umiliata.Nient’affatto, rispondono i Bryant ,che contraccusano la domesti-

ca di aver viola-to un accordodi riservatezza,spifferando aigiornali le abitu-dini familiari del

‘24’ e della moglieVanessa. Sarà un giudi-

ce dell’ Orange CountySuperior Court della

California a decidere. Intanto, unaprima decisione riguarda l’impossibilità

per la Jimenez di agire per lo stress emotivo.Ma dove sono finite le Mrs. Doubtifire di una volta?

WWIILLDD WWIILLDD WWEESSTT

Che differenza c’è traAntonio Banderas eDelonte West? Il primo èun grande attore hol-lywoodiano, il secondoun buon giocatoreNBA. Però potevaanche dirlo che il suosogno era quello didiventare un attore edi voler emulare legesta del ‘mariachi’.Per chi si fosse persola trilogia di RobertRodriguez, ‘Elmariachi’ è un suo-natore di chitarra conla passione per la ven-detta che attraversa ilMessico con la suafedele chitarra e lacustodia piena zeppa diarmi da fuoco.A questo punto sarannochiare le similitudini tra ilpersonaggio cinematografico eDelonte West.Il buon Delonte, a bordo della suamoto, una Cam-Am Spyder del 2009,attraversava il Maryland, che non è pro-prio il Messico ma ha comunque uno scenarioaffascinante. La sua guida ad alta velocità attira l’at-tenzione dei poliziotti che lo fermato. West, a questo punto,comincia a mostrare il suo arsenale. Una pistola Beretta estrat-ta dal cinturone, pardon, dalla cinta dei pantaloni e una Ruger

357 che custodiva in una fondi-na legata alla gamba. Benecosì? Eh no. La guardia deiCavs, ‘desperado’, estrae,proprio dalla custodiadella chitarra, un fucile.Se West fosse caricoper l’inizio della sta-gione come lo eranole armi da lui dete-nute, i tifosidell’Ohio possonodormire sogni tran-quilli. Lui,decisa-mente un po’ meno.Dopo un breveassaggio di prigione,ora rischia tanto,dalla detenzione pertre anni ad una multadi 2500 ‘dead presi-dents’. West ha fattoparlare di se qualchetempo fa quando, acausa di problemi psicolo-gici legati a una fortedepressione, chiese un per-

messo ai Cavs, ristabilendosi,tuttavia, in poco tempo.

Non sappiamo se l’episodio sialegato nuovamente a problemi di que-

sto tipo o se West era in cerca di vendettacome il celebre ‘mariachi’ cinematografico,

quel che è certo è si è cacciato in brutto guaio. DannyFerry, General Manager della franchigia ha dichiarato di esserevicino al giocatore e alla sua famiglia ma senza fare ulterioricommenti. Once upon a time in…Cleveland!

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TTHHEE RRUUSSSSIIAANN SSEENNSSAATTIIOONN

Da un matrimonio all’altro. Per russian sensation ci rife-riamo all’ingresso dei soldoni russi nel mondo della NBA.Mikhail Prokhorov, l’uomo più ricco di Russia, standoalle notizie del giornale specialistico ‘Forbes’, è prontorilevare i New Jersey Nets da Bruce Ratner, attuale pro-prietario..David Stern, padre-padrone della baracca, è favorevole alprogetto: "L'interesse nei confronti della Nba e della pal-lacanestro in generale sta crescendo a livello mondiale -

sostiene il commissioner della Lega - l'interessamento diMr. Prokhorov nei confronti dei Nets e' sicuramentemolto incoraggiante".Con l’autorevole appoggio di Stern sarà più sempliceottenere il lasciapassare del direttivo Nba, presuppostoessenziale per la realizzazione del progetto.I Nets, lo ricordiamo, sono prossimi al trasferimento aBrooklyn e, con l’appoggio passionale ed economico delmagnate russo, potrebbero davvero spiccare il volo econtendere ai Knicks il cuore dei tifosi di New York.Alla prossima, dasvidania.

44447777SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

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44448888 SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

ATLANTIC DIVISIONATLANTIC DIVISION

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

FRANKTerrence WilliamsRafer Alston, TonyBattie, Courtney Lee

Vince CarterJosh Boone, Keyon Dooling, Chris Douglas-Roberts,Devin Harris, Jarvis Hayes, Brook Lopez, EduardoNajera, Bobby Simmons, Sean Williams, Yi Jianlian

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

D’ANTONIJordan Hill

Darko Milicic, Sun YueT.Douglas, Gabe Pruitt

Q.Richardson,C.Wilcox

Wilson Chandler, Chris Duhon, DaniloGalinari, Larry Hughes, Jared Jeffries,

David Lee (re-signed), N.Robinson (re-signed)

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

JORDANJ.Holiday, J.Kapono, P.Brezec,B.Bowman, D.Christmas,

S. Singletary, S.Swift, RJones-Jennings

Reggie Evans,A.Miller, T.Rathliff

Elton Brand, Samuel Dalembert, Willie Green,Andre Iguodala, Jason Smith, Marreese

Speights, Louis Williams, Thaddeus Young, Ivey

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

TRIANOD.DeRozan

Hedo Turkoglu,M.Belinelli, A. Wright, R.Evans, J.Jack, Nesterovic

J.Kapono, S.Marion, KrisHumphries, N.Jawai,A.Parker, D.Geaorge

Marcus Banks, Andrea Bargnani (re-signed),Chris Bosh, Jose Calderon, Patrick O'Bryant,

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

RIVERS Lester Hudson (D), RasheedWallace, S.Williams, M.Daniels

Gabe Pruitt, MikkiMoore, Leon Powe

Ray Allen, Tony Allen, Kevin Garnett, J.R. Giddens,Kendrick Perkins, Paul Pierce, Rajon Rondo, Brian

Scalabrine, Bill Walker, Glen Davis

Gli allenatori, i nuovi arrivi, le partenze e l’organico dellatrenta franchigie del campionato più affascinante del mondo

I roster della nuova Nba

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CENTRAL DIVISIONCENTRAL DIVISION

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

BROWNC. Eyenga, D.Green,J.Moon, S.O'Neal,A.Parker, L.Powe

Ben Wallace, Sasha Pavlovic,T.Kinsey

Daniel Gibson, J.J. Hickson, Darnell Jackson, LeBronJames, Delonte West, Jawad Williams, Anderson

Varejao (re-signed), Mo Williams

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

KUESTER A.Daye, D. Summers,J.Jerebko, C.Villanueva, Ben Gordon, C.Wilcox

R.Wallace, A. McDyess,A. Johnson, A.Afflalo,Oberto, Sharpe, Iverson

Richard Hamilton, Jason Maxiell, TayshaunPrince, Rodney Stuckey

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

O’BRIENTyler Hansbrough,A.J. Price, D.Jones,E.Watson, S.Jones

J.Jack, J.Tinsley,M.Daniels,R.Nesterovic

Mike Dunleavy, T.J. Ford, Jeff Foster, DannyGranger, Roy Hibbert, Josh McRoberts (re-signed), Troy Murphy, Brandon Rush

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

SKILESB. Jennings, J. Meeks

H.Warrick, E.Ilyasova, C.Delfino,K.Thomas, W.Sharpe, R. Ukic

F.Oberto, C.Villanueva, R.Sessions,R,Jefferson, M.Allen, A.Johnson,

S.Weems, B.Bowen

Joe Alexander, Charlie Bell, Andrew Bogut,Dan Gadzuric, Luc Mbah a Moute, MichaelRedd, Luke Ridnour, Salim Stoudemire

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

DEL NEGRO James Johnson, Taj Gibson

Ben Gordon,A.Roberson, T.Thomas

Luol Deng, Kirk Hinrich, Brad Miller,Joakim Noah, Derrick Rose, John Salmons,

Tyrus Thomas, A.Gray

44449999SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

Page 50: Stars N Stripes N°13

55550000 SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

SOUTHEAST DIVISIONSOUTHEAST DIVISION

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTT0000 CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

BROWNG.Henderson, D.Brown,T.Chandler, A.Anderson

S.Graham.Sean May, E.Okafor

Alexis Ajinca, D.J. Augustin, R.Bell, B. Diaw, D.Diop,D.Jefferson, Nazr Mohammed, , R.Felton (re-signed), V. Radmanovic, G.Wallace, F.Murray (re-signed)

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

SPOELSTRAR.Dozier, P.Beverley,

M.Thornton,Q.Richardson

Jamario Moon, Mark Blount

Joel Anthony (re-signed), Michael Beasley, Mario Chalmers,Daequan Cook, Udonis Haslem, James Jones, JamaalMagloire (re-signed), Dwyane Wade, Dorrell Wright

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

VAN GUNDYB.Bass, V.Carter, R.Anderson,

M.Barnes, J.Williams

Courtney Lee, RaferAlston, Tony Battie,Hedo Turkoglu

Marcin Gortat (re-signed), Dwight Howard,Rashard Lewis, Jameer Nelson, Mikael

Pietrus, J.J. Redick

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

SAUNDERSMike Miller, Randy Foye,F.Oberto

Etan Thomas, Darius Songaila, Oleksiy Pecherov

Gilbert Arenas, Andray Blatche, Caron Butler, Javaris Crittenton,Brendan Haywood, Mike James, Antwan Jamison, JaVale McGee,

Dominic McGuire, DeShawn Stevenson, Nick Young

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

WOODSONJ.Teague, S.Gladyr,J.Crawford, J.Smith,

J.Collins

Acie Law, Speedy Claxton,Salomons Jones

Mike Bibby (re-signed), Al Horford, JoeJohnson, Josh Smith, Maurice Evans,

Randolph Morris, Zaza Pachulia (re-signed)

Page 51: Stars N Stripes N°13

SOUTHWEST DIVISIONSOUTHWEST DIVISION

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

ADELMAND.Andersen, T.Ariza, Pops

Mensah-BonsuC.Budinger, S.Llull, J. Taylor

Ron Artest, VonWafer

Tracy McGrady, Yao Ming, Aaron Brooks,Shane Battier, Luis Scola, Brent Barry, ChuckHayes, Kyle Lowry, Joey Dorsey, Carl Landry

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

HOLLINSH.Thabeet, , D.Carroll, S.YoungZ.Randolph, A.Iverson, S.Hunter,T.Gardner, L.Rodgers, M.Taylor

Q.Ross, H.Warrick, D. Milicic,G.Buckner, Q.Richardson

J.Stackhouse

Darrell Arthur, Greg Buckner, Mike Conley,Marc Gasol, Rudy Gay, Marko Jaric,

O.J. Mayo

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

SCOTTD.Collison, Ike Diogu,E.Okafor, M.Thornton,B.Brown, D.Songalia

Rasual Butler, TysonChandler, Antonio

Daniels

Peja Stojakovic, David West, Sean Marks (re-signed), MorrisPeterson, Devin Brown (re-signed), James Posey, Chris Paul,

Hilton Armstrong, Julian Wright

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

POPOVICDJ Blair, J.McClinton, N.De Colo,M.Haislip, A.McDyess, T.Ratliff,

R.Jefferson

D.Gooden,F.Oberto,K.Thomas, B.Bowen

Tim Duncan, Michael Finley (re-signed),Manu Ginobili, Tony Parker, Roger Mason,Matt Bonner, George Hill, Ian Mahinimi

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

CARLISLEB.J. Mullens, A.Nivins, Q. Ross,

T.Thomas, S.Marion, K.Humphries,N.Jawai, G.Buckner, N.Calathes,

R.Beaubois

Brandon Bass, Ryan HollinsJerry Stackhouse, AntoineWright, Devean George

J.J. Barea, Matt Carroll, Erick Dampier, JoshHoward, Jason Kidd (re-signed), DirkNowitzki, Jason Terry, Shawne Williams

55551111SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

Page 52: Stars N Stripes N°13

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS55552222

NORTHWEST DIVISIONNORTHWEST DIVISION

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

RAMBISJ.Flynn, W.Ellington, H.Norel, R.Hollins,R.Sessions, O.Pecherov, A.Daniels,D.Wilkins, M.Blount, S. Pavlovic

J.Collins, K.Ollie, S.Williams, B.Brown, M.Miller, R.Foye,M.Madsen, S.Telfair, C.Smith, D.Songalia, E.Thomas,

Q.Richardson, R.Rubio, C.Atkins,Al Jefferson, Brian Cardinal, Ryan Gomes, Kevin Love,

Corey Brewer

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

BROOKSR.Vaden, J.Harden,B.J. Mullens, K.Ollie

E.Thomas

Chucky Atkins,Damien Wilkins

Nick Collison, Earl Watson, Nenad Krstic, Kevin Durant,Russell Westbrook, Thabo Sefolosha, D.J. White, Kyle

Weaver, Jeff Green, Shaun Livingston

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

MCMILLANV.Claver, A.Miller

D,Cunningham, I. Udoka, J.Pendergraph, J.Howard

Sergio Rodriguez,C.Frye

Joel Przybilla, Greg Oden, LaMarcus Aldridge, Steve Blake,Travis Outlaw, Martell Webster, Brandon Roy (re-signed),

Jerryd Bayless, Rudy Fernandez, Nicholas Batum

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

SLOAN Eric Maynor, Goran Suton -

A.Kirilenko, M.Harpring, D.Williams, C.J. Miles, R.Brewer, K.Koufus,C.Boozer (re-signed), P.Millsap (re-signed), K.Fesenko (re-signed),K.Korver (re-signed), M.Okur (re-signed), R.Price (re-signed)

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTT0000

KARLTy Lawson, A.Afflalo,M.Allen, J.White,

J.Graham.

D.Jones, L.Kleiza,S.Weems, W.Sharpe,

S.Hunter

Chris Andersen (re-signed), Carmelo Anthony, KenyonMartin, Chauncey Billups, Anthony Carter (re-signed), Nene,

Johan Petro (re-signed), J.R. Smith, Renaldo Balkman

Page 53: Stars N Stripes N°13

PACIFIC DIVISIONPACIFIC DIVISION

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

DUNLEAVYBlake Griffin, RasualButler, S.Telfair,Craig Smith

Zach Randolph,Quentin RichardsonMark Madsen

Marcus Camby, Mardy Collins, Baron Davis,Ricky Davis (re-signed), Eric Gordon, DeAndreJordan, Chris Kaman, Mike Taylor, Al Thornton

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

JACKSONC, Elonu,

R,Artest, T. Gaffney, D.Monds, M. Gelebale, M.Fey

Trevor Ariza, SunYue,Thomas Kelati

Kobe Bryant (re-signed), Pau Gasol, S.Brown (re-signed),Derek Fisher, S.Vujacic, Luke Walton, A.Morrison,Andrew Bynum, J.Farmar, Lamar Odom (re-signed)

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

GENTRYEarl Clark,

T.Griffin, SashaPavlovic, C.Frye

Matt Barnes, BenWallace, Shaquille

O'Neal

Louis Amundson (re-signed), Leandro Barbosa, GoranDragic, Jared Dudley, Grant Hill (re-signed), Robin Lopez,Jason Richardson, Amar'e Stoudemire, Alando Tucker

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

WESTPHALTyreke Evans, Jon

Brockman, S.Rodriguez,Omri Casspi, S.May

Ike DioguFrancisco Garcia, Donte Greene, Spencer

Hawes, Kevin Martin, Andres Nocioni, KennyThomas, Jason Thompson, Beno Udrih

CCCCOOOOAAAACCCCHHHH AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIII PPPPAAAARRRRTTTTEEEENNNNZZZZEEEE SSSSOOOOTTTTTTTTOOOO CCCCOOOONNNNTTTTRRRRAAAATTTTTTTTOOOO

NELSONS.Curry, M.MooreA.Law, S.Claxton,Devean George

Jamal Crawford,Marco Belinelli

Kelenna Azubuike, Andris Biedrins, Monta Ellis,Stephen Jackson, Corey Maggette, Anthony Randolph,Ronny Turiaf, Brandan Wright, C.J. Watson (re-signed)

SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS 55553333

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55554444 SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

Il playmaker dei Cleveland Cavs trovato con due pistole ed un fucile devefare i conti con la giustizia del Maryland per possesso e trasporto d’armi

Guai per Delonte ‘Far’ WestSe qualcuno pensava che i regola-menti di conti, stile spaghettiwestern, fossero appannaggio esclu-sivo del mondo cinematografico, èarrivato il momento di ricredersi.Delonte West, guardia dei ClevelandCavs, è stato infatti fermato dalleautorità locali dell’Upper Marlboro-Maryland - e trovato in possesso didue pistole - una Beretta e unaRuger.357 -e di un fucile nascostonella custodia di una chitarra. Tuttol’arsenale in dotazione al prodottodella St.Joseph University era caricoe quindi potenzialmente pronto adessere utilizzato. Secondo la porta-voce delle forze dell’ordine, MichelleReedy, il giocatore non avrebbeopposto resistenza e avrebbe colla-borato con le unità volanti; ciò nonesclude un rischio di sanzioni penali(si parla di 3 anni di prigione) e sicu-

ramente di provvedi-menti disciplinari daparte di David Stern.Grane in vista dun-que, per l’ex Celtic

che, a quanto pare, sembra abbia soffertomanifestazioni depressive già la scorsastagione, quando lasciò di punto in biancoil training camp dei Cavs, per i già citatiproblemi umorali.

didi

GGUGLIELMOUGLIELMO BBIFULCOIFULCO

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GGooooddbbyyee......BBrruuccee BBoowweennLa notizia era ormai nell’ariada tempo e da qualche giornoè arrivato l’annuncio: il tantodiscusso,quanto amato e odia-to difensore trentottenne deiSan Antonio Spurs ha decisodi appendere le scarpette alchiodo. Si chiude cosi l’ ono-revole carriera di un giocatoreche, seppure a tratti eccessiva-mente scorretto (ne sannoqualcosa la mandibola di

Wally Sczcerbiack e i gioiellidi Steve Nash), può fregiarsidi 3 anelli vinti da protagoni-sta con Tim Duncan e soci, edi 5 inclusioni nel primo quin-tetto difensivo,nonché di 3 nelsecondo. Maestro nella difesasull’uomo e nella difesa senzapalla, rimarrà nell’immagina-rio collettivo come l’unicovero Kobe-stopper. Chapeau Bruce.

A trentotto anni di cui 13 trascorsi in canotta e pantaloncini all’internodella lega americana, il vero ‘kobe-stopper’ appende le scarpe al chiodo

55555555SSSSTTTTAAAARRRRSSSS ‘‘‘‘NNNN’’’’ SSSSTTTTRRRRIIIIPPPPEEEESSSS

Stars ‘N’ StripesStars ‘N’ Stripes

ideato da: ideato da: Domenico PezzellaDomenico Pezzella

scritto da:scritto da: Alessandro delli PaoliAlessandro delli PaoliLeandra RicciardiLeandra RicciardiTommaso StaroTommaso StaroNicolò FiumiNicolò Fiumi

Davide SardiDavide SardiStefano PanzaStefano PanzaMarco GerbinoMarco Gerbino

Guglielmo BifulcoGuglielmo BifulcoAlessio CaprodossiAlessio Caprodossi

info, contatti e collaborazioni: info, contatti e collaborazioni:

[email protected]@hotmail.it

OOOOnnnn TTTThhhheeee RRRRooooaaaaddddSSSScccceeeegggglllliiii llllaaaa pppprrrroooossssssssiiiimmmmaaaa cccciiiittttttttàààà cccchhhheeee vvvvuuuuooooiiii lllleeeeggggggggeeeerrrreeee ttttrrrraaaa DDDDeeeettttrrrrooooiiiitttt,,,,AAAAttttllllaaaannnnttttaaaa eeee SSSSaaaaccccrrrraaaammmmeeeennnnttttoooo.... BBBBaaaassssttttaaaa mmmmaaaannnnddddaaaarrrreeee uuuunnnnaaaa mmmmaaaaiiiillll aaaa:::: ddddoooommmmeeeennnniiiiccccooooppppeeeezzzzzzzzeeeellllllllaaaa@@@@hhhhoooottttmmmmaaaaiiii llll....iiiitttt oooo ppppuuuuooooiiii sssscccceeeegggglllliiiieeeerrrreeee nnnneeeellll

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A un mese dall’inizio della regu-lar season continua il rivernissa-ge delle franchigie,con le ultimefirme e gli ultimi tagli. I Bobcatsdi Larry Brown hanno rifirmatoRaymond Felton con un contrat-to annuale a 5,5 milioni di $; lelinci avrebbero preferito un con-tratto pluriennale, ma non sonostate trovate le basi dell’accor-do,per cui se ne tornerà a parlarela prossima,sempre più bollente,estate. Gli Houston Rocketsscambiano invece James White

ai Denver Nuggets in cambiodei diritti sull ’ala AxelHervelle, parcheggiato alReal Madrid. Firme annualianche per Desmond Mason(Sacramento), Sasha Pavlovic(TWolves), Juwan Howard(Blazers) e Sun Yue(Knicks..evviva il marke-ting..). Tagliato il playChucky Atkins da Minnesota,che sembrerebbe ora destina-to ad una delle 2 franchigiedella Florida, Heat o Magic.

John Lucas, che qualcuno sicuramente ricorderà allaguida dei Cleveland Cavaliers negli anni precedentiall’approdo di LeBron James nell Ohio, precisamentedal 2001 al 2003, è entrato a far parte del coaching staffdei Los Angeles Clippers. Ex giocatore NBA di buonlivello (928 partite condite da 10,7 punti di media e ben7 assists di media), Lucas ha allenato in passato ancheSixers e Spurs, oltre a ricoprire per tre anni la carica diassistant coach dei Denver Nuggets. A lui e a MikeDunleavy spetterà ora il non facile compito di ridarelinfa al Barone e di facilitare l’inserimento tra i prodella first pick overall Blake Griffin. In bocca al lupo.

JJoohhnn LLuuccaass nneelllloo ssttaaffff tteeccnniiccoo ddeeii LLooss AAnnggeelleess CClliippppeerrss

In tempi di crisi, si sa, si deve cercare di muovere ilmercato: e alcune franchigie Nba hanno pensatobene di gonfiare gli introiti andando a modificare ledivise da gioco per la stagione che si avvicina a que-sto trend hanno preso parte gli Atlanta Hawks (tor-nati al rosso), i Sixers (tornati alle divise di inizianni 80), i Bobcats (da quest’anno rigati), e Warriors(divisa gialla retro). Cambiano anche alcune terzedivise, vedi quelle delle texane Dallas MavericksHouston Rockets e San Antonio Spurs (rispettiva-mente azzurre, giallorosse e grigie) e i loghi diPhiladelphia e Utah.

AAttllaannttaa,, SSiixxeerrss ee BBoobbccaattss ccaammbbiiaannoo mmaagglliiaa ee tteennuuttaa

RRaayymmoonndd FFeellttoonn rreessttaa aa CChhaarrllootttteeTutti gli ultimi movimenti di mercato: I Knicks mettono sotto contratto

Sun Yue, Juwan Howard a Portland, Pavlovic ai T’Wolves e Mason ai Kings

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L’arrivo di Mikhail Prokhorov alla direzione della franchigia del New Jersey,potrebbe riaprire la corsa a ‘The Chosen One’ proprio con i ‘cugini’ di New York

Anche i Nets tentano Lebron?Se fino a poco tempo si riteneva che il futurodi LeBron James si sarebbe snodato o in queldel “mistake on the lake” di Cleveland o nell’atmosfera ben più suggestiva di New York, oracome ora si stanno iniziando ad aprire nuoviscenari per the Chosen One che, a quanto pare,sembra essere diventato l’obiettivo numero 1di Mikhail Prokhorov, probabile nuovo pro-

prietario dei New Jersey Nets. Come in questianni ci ha insegnato Roman Abrahmovic nelcalcio, nessun sogno nel cassetto di un magna-te russo è destinato a rimanere tale, per cui èragionevole pensare che possano esistere con-crete possibilità di vedere James in magliaNets già dalla prossima stagione. Per quantopossa affascinare maggiormente il clima e la

storia del MadisonSquame Gardenrispetto a quellodell’Izod Center diEast Rutherford,ci sono diversimotivi che palesa-no gli ulterioridubbi sorti sulfuturo del

Prescelto. In prima istanza lo stesso Stern non sarebbedispiaciuto affatto nel vedere Lebron militarenella squadra del primo proprietario non statu-nitense nella storia dell’NBA; in secondo luogoci sono da considerare il comunque scontatotrasferimento della franchigia a Brooklyn nel2011, con la relativa costruzione del nuovoimpianto (che si prospetta essere a dir pocofantasmagorico, 32.000 posti ) e il fatto cheuno dei migliori amici di LeBron, il rapper Jay-Z (con il quale ha girato il video di Death ofAutoTune questa estate), sia di fatto uno degliazionisti degli stessi Nets. Se è vero che 3 indi-zi fanno una prova, siamo pienamente nel belmezzo di un’ asta a 3 per aggiudicarsi i servizidel Messia del basket. In attesa di nuovi inseri-menti, il corteggiamento continua..

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Causa l’arresto controverso della guardia Delonte West, i ClevelandCavaliers sono alla ricerca di un adeguato sostituto del possibile neo-galeotto. I nomi più papabili al riguardo sono quelli di JerryStackhouse, Jacque Vaughn, Chucky Atkins, Juan Dixon, BobbyJackson. Molto quotato era anche Flip Murray, che tuttavia si è autoe-scluso dal lotto dopo aver firmato per i Bobcats. Sul versanteTimberwolves,secondo quanto riportato da David Kahn sul MinnesotaStar Tribune sembrerebbe avere le ore contate Antonio Daniels, chepur se in scadenza l’anno prossimo(contratto da 6,6 milioni di dollari) ,potrebbe essere ceduto allo scopo di consentirgli di trovare unospazio maggiore rispetto a quello che i “ lupi “ sono disposti a con-cedergli, un po’ come è stato fatto per Quentin Richardson, il gioca-tore escort di questa estate; evviva il filantropismo dunque, a pattoche la merce di scambio per Daniels sia comunque un contratto inscadenza.Questo almeno è quanto dichiarato dal boss David Kahn.

Ancora in fase di stallo la questione sulla rifirma di David Lee e NateRobinson per i Knicks; se il piccoletto sembra volersi accontentare diun annuale a 2,9 milioni di dollari , lo stesso non si può dire del lungoda Florida , che avrebbe richieste ben più esose. Il piano di Walsh,secondo il New York Post , sarebbe quello di rifirmare per un annoanche Lee, possibilmente a cifre modiche ,per poi “riassumerlo” anchel’anno prossimo, solo dopo aver firmato uno dei big sul mercato. Laquestione rinnovi inizia dunque ad assumere connotati sempre più tea-trali; d’altronde siamo pur sempre a Broadway…

Dopo il trasferimento della scorsa stagione dei Supersonics aOklahoma City, con tanto di cambio di nome, sembra imminen-te la smobilitazione di un'altra franchigia, ossia dei SacramentoKings, almeno a giudicare dalle parole di Kevin Johnson, excestista, ora sindaco della capitale californiana, che ha rilascia-to al Sacramento Bee le seguenti dichiarazioni: «Se non si rie-scono a porre le basi per un progetto finalizzato alla costruzionedi una nuova arena in un futuro non troppo lontano, è bene cheiniziamo a convivere con l’ idea che i Kings possano trasferirsialtrove». Dichiarazioni abbastanza forti quelle dell’ ex point guard deiCleveland Cavs e soprattutto dei Phoenix Suns , frutto anche deldue di picche che la NCAA ha mostrato dinanzi alla proposta diospitare alcune fasi del torneo universitario all’ Arco Arena, non

ritenuta idonea per potere ospitare l’ evento. Sembra ,dunque ,sempre più probabile l’ avvento di Las Vegas nel mondo NBA.Nuovo mercato, nuove prospettive, niente più campanellini dell’AA : per la serie, c’è sempre un prezzo da pagare.

II SSaaccrraammeennttoo KKiinnggss ppoottrreebbbbeerroollaasscciiaarree llaa AArrccoo AArreennaa......

RRuummoorrss,, ii CCaavvss ii ppiiùù aattttiivvii ddii ttuuttttiiL’arresto di Delonte West degli ultimi giorni, ha spinto il team dell’Ohio a sondare il terreno per un nuovo point man di riserva

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ingrandimentoingrandimentossssuuuullllllllaaaa LLLLeeeeggggaaaaAAAA

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Ancora qualche giorno di trepidante atte-sa; poi, come ogni anno, tornerà ufficial-mente a muoversi il carrozzone del basket

(l’11 Ottobre il via al campionato). E come ogni anno diquesti tempi, la domanda sull’identità della squadra desti-nata ad essere incoronata la regina d’Italia coinvolge un po’tutti: tifosi, media e addetti ai lavori. Una domanda che, daqualche stagione a questa parte, pare aver assunto oramaiun contenuto retorico; sì, perché anche questa volta larisposta è, tutto sommato, assai scontata se è vero che nonsi rischia affatto di sbagliare ad indicare la MontepaschiSiena come la predestinata a sbaragliare a mani basse unaconcorrenza ancora troppo inconsistente per nutrire fonda-ti sogni di gloria.E se il pronostico pende tutto dalla parte della truppa diPianigiani, il motivo è presto detto ed assume le sembianzedi una dirigenza capace di operare sul mercato col bilanci-no del farmacista, senza stravolgere la chimica di una squa-dra che si conosce a memoria. Partiti Kaukenas e Finley, ilpresidente Minucci ha, infatti, regalato ai “contradaioli”altri due pezzi da novanta come Nikolaos Zisis e DavidHawkins; due gemme che vanno ulteriormente ad impre-ziosire un pavè di brillanti in cui si scorgono fuoriclasse delcalibro di McIntyre, Stonerook, Lavrinovic, Sato, Eze eDomercant.

Se alla MensSana riuscirà addirittura l’impresa di migliora-re il percorso quasi netto del campionato passato (tra regu-lar-season e play-off, una sola sconfitta rimediata, peraltro,al cospetto della derelitta Fortitudo) è ancora presto perpoterlo dire. La certezza, al momento, è che comunque ibiancoverdi siano più di un gradino sopra gli altri. A guardare col mento rivolto all’insù i toscani, sarà inprima battuta la Lottomatica Roma. Reduce da una rivolu-zione tecnica che ha portato all’addio, tra gli altri, dei variBecirovic, Brezec, Jennings e Gabini, la compagine guidatadal confermato Gentile appare decisamente più quadrata,sia sul perimetro che nel pitturato, a seguito di innesti digiocatori di sicuro affidamento come Minard, Toure,Crosariol, Winston e dell’ultimo arrivato Luca Vitali, desi-deroso di un pronto riscatto dopo la pessima annata vissutaa Milano.Proprio l’Armani Jeans è destinata a ricoprire, nel contestodel campionato alle porte, un ruolo da squadra di primafascia. Ristrutturato in maniera massiccia il roster con ilbenservito rifilato -oltre ai già citati Vitali e Hawkins- a J.Thomas, Sow, Taylor, Katelynas e Marconato, coachBucchi potrà questa volta fare affidamento sull’ottimoFinley in cabina di regia, su Stefano Mancinelli (costretto asalutare la sua amata Fortitudo dopo il suo declassamentoin serie A dilettanti), sull’interessante guardia a stelle e stri-

Come oramai succede da qualche anno a questa parte, i pronostici riguardano solo leposizioni di rincalzo. La predestinata, infatti, rimane una sola: la Montepaschi Siena

Il campionato è alle porte; ed il suodestino pare essere già scritto

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TTOMMASOOMMASO SSTAROTARO

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sce Alex Acker (ex L.A. Clippers) e sugli ottimi lituaniMaciulis e Petravicius.Rispetto ai top-team di cui sopra, tutto il resto delle compa-gini di LegaA, come detto, partiranno con un gap tecnicoassai difficile da colmare. In questo range, compare sicura-mente la Virtus Forza Bologna che, dopo la telenovela lega-ta alla possibile vendita della società, ripartirà dal vulcanicoSabatini, da una guida tecnica affidata alle sapienti mani diLino Lardo e da una struttura di squadra senz’altro accatti-vante (confermati Koponen, Vukcevic e Blizzard) in ragionedegli arrivi di Moss, Hurd, Maggioli e Sanikidze. Il grossoneo, quasi pleonastico sottolinearlo, è rappresentato dalgrave infortunio al metacarpo della mano destra rimediatoda Andre Collins che ne avrà almeno per quattro mesi; alsuo posto, Scoonie Penn, vecchia conoscenza del basketmade in Italy per i suoi trascorsi a Trieste, Roma e Pesaro.Sullo stesso piano delle V nere potrebbe attestarsi laBenetton Treviso. Con Frank Vitucci al posto di comando, i“casual” -forti delle conferme di Nicevic, Wallace e Neal-potranno sfoggiare il gioiellino Daniel Hackett, l’ottimaguardia Cartier Martin (ex Charlotte Bobcats) e giocatoriinteressanti che rispondono ai nomi di Donatas Motiejunas,Davor Kus e Jasmin Huckic. In una fascia di classifica medio-alta sono destinate a com-parire anche la Scavolini Pesaro e la Bancatercas Teramo. Imarchigiani, privi della bandiera Carlton Myers, si presen-tano ai nastri di partenza della stagione con un organicocompatto in cui spicca la piccola sagoma di Marques Green(al ritorno in Italia dopo la parentesi in Turchia) e la versa-tilità di Dusan Sakota (figlio d’arte; il padre Dragan lo scor-so anno è stato uno dei protagonisti in negativo della retro-cessione della Fortitudo), lungo assai tipico e dalla manoparecchio educata. Le potenzialità della Vuelle, a ben vede-re, avrebbero potuto assumere tutt’altro connotato se l’altropezzo da novanta del mercato Eric Williams non avessedeciso -per motivi fisici- di imbarcarsi per gli USA senza lapreventiva autorizzazione della società. Da qui il diktat del

presidente Vellucci di ingaggiare con un contratto dell’ini-ziale durata di due mesi Lance Collin Allred, da poco taglia-to dalla NSB Napoli. La sensazione, in ogni caso, è che imargini per ricucire lo strappo con l’ex Avellino (i cui pro-blemi sono di origine renale) siano decisamente risicati. Lacompagine di Andrea Capobianco -miglior allenatore delcampionato scorso- dal canto suo pare possedere i numeriper assurgere a mina vagante del torneo. Le pesanti parten-ze di Moss e Brandon Brown (oltre a quelle di Carroll,Jaacks e Piazza), a ben vedere, sono state compensate dal-l’ingaggio di un ragazzo dall’indubbio talento come BobbyJones, dalla coppia di lunghi James Thomas e Jesse Young,e dall’affidabile Drake Diener. Senza tralasciare che alPalascapriano tornerà a recitare un ruolo da assoluto prota-gonista Peppino Poeta, di gran lunga il miglior play italianoin circolazione. Tra le contendenti ad un pass per la post-season anche la NGC Cantù (costretta a salutare Toure ePinkney), con Jerry Green in cabina di regia, gli espertiOrtner sotto canestro e Mian sul perimetro, oltre ad unapletora di ragazzi che potranno dire la loro comeMarkoishvili, Urbutis, Leunen e Jeffers. Da tenere d’occhio,poi, sempre in chiave play-off, l’Angelico Biella e la SigmaCoatings Montegranaro. I piemontesi hanno provato adovviare agli addii di Gist, Jerebko, Brunner e Spinelli, affi-dando gran parte delle loro fortune al solito Smith, all’exClippers Fred Jones, al granitico Pervis Pasco, al futuribileChessa e all’ex Fortitudo Achara. Peccato per l’infortuniooccorso all’ala forte Plisnic (lesione al collaterale), al cuiposto potrebbe essere chiamato il lettone Kalve. Al pari diBiella, anche Montegranaro si è rifatta decisamente il look:via tutti gli U.S.A. della stagione scorsa (Minard, Garris,Hunter e Taylor) oltre a Flamini, Vasiliadis e Helliwell, l’ec-cellente d.s. Vacirca -confermati Ivanov e Cavaliero- ha affi-dato le chiavi della squadra a Fabrizio Frates ed ha portatonel piccolo centro marchigiano Greg Brunner, il brasilianoMarquinho (per lui si tratta di un ritorno in canotta Sutor),l’ala Kristof Ongenaet, il play Maestranzi (ex Jesi) ed un

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manipolo di italiani di un certo spessore come Antonutti eLechthaler. Le restanti partecipanti al campionato paionogiocarsela per scongiurare il pericolo di retrocessione. Traqueste vi è la Pepsi Caserta che con Jumaine Jones e TimmyBowers nel motore è forse autorizzata a nutrire sogni anchepiù audaci della semplice salvezza. Stesso discorso per laCarife Ferrara che, però, dovrà dimostrare che i volti nuovi(Grundy, Sangarè, Salvi e Jackson) saranno in grado di farassorbire in maniera indolore le partenze di due fuoriclassecome Collins e Ray. Stuzzica la fantasia degli addetti ailavori anche la matricola Vanoli Cremona, bravissima atrattenere coach Cioppi e Marco Cusin ed a pescare dalmercato giocatori di grande impatto che rispondono ainomi di Earl Rowland, Brandon Brown, Vangelis Sklavos,Gary Forbes, Matteo Formenti e Alessandro Piazza. Infine,attardate rispetto alle altre, almeno sulla carta, appaiono laCimberio Varese, l’Air Avellino e la NSB Napoli. In quel diMasnago, sono arrivati Michel “Air France” Morandais eJobey Thomas; Ron Slay non è stato ancora tesserato per-ché sul suo capo pende la spada di Damocle rappresentata

da una possibile squalifica per la nota vicenda legata ad unapresunta mancata collaborazione al controllo anti-doping.Il resto, ruota intorno agli “attempati” Childress e Galanda.Per quanto concerne i lupi irpini, anche qui la situazione èabbastanza poco serena. Antonio Porta è l’unico superstitedell’epurazione messa in atto da Ercolino; sulla panca siedeCesare Pancotto mentre a rinfoltire il roster vi sono il talen-tuoso Dee Brown, Szymon Szewczyk, Filip Dylewicz,Chevon Troutman, Demarcus Nelson, Cenk Akyol ed ilbelga Dimitri Lauwers: il tutto per un roster, allo statoattuale, ancora difficile da decifrare. Come, allo stessomodo, è difficile da decifrare il gruppo che il prof.Marcelletti ha tra le mani in quel di Napoli. Bonora eGigena costituiscono le uniche certezze, unitamente a J.R.Reynonds, già visto in Italia con la maglia di Soresina; i variKruger, Muurinen, Oglesby e Drobniak compongono unrebus dalla soluzione non proprio immediata.

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RRoossee rroossssee ppeerr tteeeeeeeeeeee…… hhoo ccoommpprraattoossttaasseerraaaaaaaaaaaaaa……Bentornati miei cari lettori… vi accolgo

con un bel mazzo di rose PorTLandEsi!Probabilmente non tutti divoi sanno che la città di Portland(Oregon) si definisce Città delleRose, e quest’ultime fioriscono ovunque, ma che dire delle ortensieblu tendenti al viola? Mai viste di così belle. Meno di 2 milioni diabitanti, ovunque disponibili servizi wireless, parchi, giardini, campida golf, colline che discendono dolci fino alle sponde del fiumeWillamette e sulle rive percorsi ciclabili, spazi verdi, porticcioli,alcuni ristoranti e qualche albergo tranquillo. Il centro-città non èmolto grande le distanze brevi incoraggiano gli spostamenti a piedi,ed è abbastanza facile orientarsi fra incroci lineari e strade diritte inuna ordinata geometria urbana che sfocia ogni tanto in piazze ani-

mate , sui marciapiedi o in piccole corti-giardino, locali diversi perstile, per arredamento, per target, per specialità, ma ovunque lagente è amichevole, comunicativa, l'ambiente rilassato, l'atmosferavagamente europea, un po' Parigi-quartiere latino anche se in unalontana provincia. Portland offre ai visitatori la possibilità di scopri-re un´altra America, ecologica, rilassata e attenta alla qualità di vita.si trova in mezzo a foreste, fiumi, montagne e vigneti e non dimenti-chiamoci un’area vulcanica, conosciuta come la Boring Lava Field,formata da 32 crateri; i più conosciuti Mount Tabor (situato pratica-mente al centro della città), Mount Hood e Mount Saint Helene,ancora attivo... Insomma.. Portland offre al visitatore molte possibi-lità per immergersi nella lussureggiante natura dell´Oregon..Inoltrepiccoli ristoranti e birrerie artigianali offrono prodotti tipici dellazona e sono preferiti di gran lunga alle grandi catene di fast food. Le

DIDI

LLEANDRAEANDRA RRICCIARDIICCIARDI

PPPPoooorrrrttttllllaaaannnndddd,,,,TTTThhhheeee rrrroooosssseeee’’’’ssss CCCCiiiittttyyyy

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biciclette sostituiscono le macchine in moltearee della città. Inoltre, la rete di trasportopubblico è in grado di garantire i collega-menti con ogni angolo dell´area metropolita-na, ed è gratuita nel centro cittadino.

CCOOMMEE AARRRRIIVVAARREE EE CCOOMMEE MMUUOOVVEERRSSIIPer quanto riguarda i trasporti, a Portlandc’è solo l’imbarazzo della scelta su comemuoversi. Il Portland International Airport,pochi chilometri a nord-est del centro, è ilpiù trafficato aeroporto dell’Oregon, servitoda tutte le maggiori compagnie aeree nazio-nali ed internazionali, e perfettamente colle-gato alla città da diverse tipologie di mezzipubblici, gestiti da una delle aziende leadernel settore, la TriMet. Quest’ultima regola itram, gli autobus, ma soprattutto la MAXLight Rail, la metropolitana, che consente diraggiungere comodamente ed a prezzi eco-nomici ogni angolo della città.

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e Pioneer Courthouse Square Da 81€ a notteRRIIVVEERRPPLLAACCEE HHOOTTEELL11551100 SS..WW.. HHaarrbboorr WWaayy,, PPoorrttllaannddA due passi dal Waterfront park, una struttu-ra ricca di confort e con un’ottima vista!Da 163 € a notte.Per tutte le altre informazioni potete consul-tare i siti: www.tripadvisor.com;www.hotel.it; www.booking.com

CCOOSSAA VVEEDDEERREE

Parlando di Portland, l’assoluta facilità dimuoversi in città è sempre al centro dellaconversazione. Il sistema di trasporto pubbli-co, i suoi moderni tram, la sua funivia, imeravigliosi ponti sul fiume Willamette e i‘camminabili’ (piccola licenza poetica!) quar-tieri centrali del Downtown sono parte inte-grante dell’immagine della città quanto lerose, le piccole birrerie indipendenti e lebiciclette. Il centro cittadino non molto gran-de e con molti spazi verdi rende Portlanduna città ideale da esplorare a piedi.Qualcuno preferisce scoprire la bellezza distatue e fontane della città da solo, per tuttigli altri mappe con itinerari pedonali sonodisponibili presso la libreria Powell’s City of

Books e presso il punto informazioni turisti-che nella piazza Pioneer Courthouse Square.Inoltre un’associazione di residenti organiz-za ogni giorno visite guidate di DowntownPortland, tra cui il “Best of Portland” tour eil popolarissimo “Epicurean Excursion” tour,un percorso a piedi durante cui i partecipan-ti assaggiano quasi 30 cibi in tre ore emezza.PPoorrttllaanndd WWaallkkiinngg TToouurrss – www.por-tlandwalkingtours.com PPoowweellll’’ss CCiittyy ooff BBooookkss – www.powells.comPPiioonneeeerr CCoouurrtthhoouussee SSqquuaarree – www.pioneer-courthousesquare.org CCRRYYSSTTAALL SSPPRRIINNGGSS RRHHOODDOODDEENNDDRROONNGGAARRDDEENNGrazie a una spettacolare vista di quasi 2.500rododendri e azalee, questo parco di 2,8 etta-ri con il suo lago naturale e tre cascate è unluogo incantevole da visitare. Durante tuttol’anno i visitatori possono dare da mangiarealla fauna acquatica da un pontile che colle-ga la parte di parco sulla terraferma alla suaisola. www.portlandonline.com/parks FFOORREESSTT PPAARRKKA ovest dei quartieri centrali di DowntownPortland, questa “foresta in città” di 21 km2,oltre a fornire una rilassante pausa dalla vitacittadina, off re rifugio a oltre 62 specie di

mammiferi e a più di 112 specie di uccelli. I113 km di sentieri boschivi di Forest Parksono molto popolari tra gli appassionati dicorsa, equitazione, trekking e bicicletta ed èpermesso l’accesso ai cani al guinzaglio.www.friendsofforestpark.org www.40mileloop.org TTHHEE GGRROOTTTTOO –– SSAANNTTUUAARRIIOO NNAAZZIIOONNAALLEEDDEELLLLAA MMAADDOONNNNAAQuesto santuario cattolico di 25 ettari è unadelle attrazioni più visitate di Portland eaccoglie annualmente oltre 175.000 visitatoriappartenenti a ogni religione. È possibilepasseggiare lungo questa galleria naturalenella vegetazione, osservare la replica dimarmo della famosa Pietà di Michelangelo,scolpita alla base di una rupe di 34 metri dialtezza, oppure prendere l’elevatore fino allasua cima per una vista mozzafiato dellaColumbia River Valley, Cascade MountainRange e di Mount St.Helens.www.thegrotto.org MMOOUUNNTT TTOOBBUURR PPAARRKKQuesto il nome che hanno dato all’ormaiestinto vulcano che un tempo, invece, si eri-geva sulla stessa città di Portland. Un nomeche deriva direttamente dalla lontana Israeledove appunto c’è il Monte Tobur (il nomeinfatti gli è stato dato da un pioniere insedia-

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tosi poi nell’Oregon ndr). Ora quello cheresta o meglio quello per cui è famoso ilcono cilindrico del vulcano è un Parco oltreal fatto di essere la ‘location’ della localeWarner Pacific College. Un luogo suggestivoda visitare e dal quale è possibile dare un’oc-chiata a tutta la città. Un parco, inoltre, cir-condato dalla cittadina che gli è statacostruita intorno, anche se in origine MountTobur era una comunità agricola a se stante.http://www.oregonencyclopedia.org/entry/view/mt_tabor_park/IINNTTEERRNNAATTIIOONNAALL RROOSSEE TTEESSTT GGAARRDDEENNL’International Rose Test Garden, fondatonel 1917, è il maggiore dei tre giardini florea-li pubblici di Portland dedicati alle rose e ilpiù antico degli Stati Uniti. I suoi 2,1 ettaricontengono oltre 8.000 piante di rose appar-tenenti a 590 varietà diverse.www.portlandonline.com/parks JJAAPPAANNEESSEE GGAARRDDEENNRiconosciuto come il giardino giapponesepiù autentico fuori dal Giappone, questa bel-lissima oasi di serenità include nei suoi 2,2ettari di superficie una cascata e uno stagno,un padiglione e cinque differenti stili di giar-dino giapponese. Il giardino è immerso in unfitto bosco di giganteschi abeti di Douglas

che ricoprono Washington Park e off re vistepanoramiche di Downtown Portland, delWillamette River e delle vicine montagne.All’interno del giardino i visitatori scopriran-no sentieri serpeggianti, ponti, lanterne epiante ornamentali, che creano un ambientepervaso da bellezza e armonia e in grado diispirare meditazione, riflessione e tranquil-lità. www.japanesegarden.comPPOORRTTLLAANNDD AARRTT MMUUSSEEUUMMGrazie alla realizzazione del progetto diampliamento da 125 milioni di dollari, dura-to 10 anni, questo antico museo dell’arteè oggi considerato uno dei migliori degliUSA. Capolavori di Monet, Renoir e Picassodividono lo spazio con opere d’arteasiatica e dei nativi americani, oltre a impor-tanti mostre itineranti. Il museo comprendedue edifici collegati da un giardinodi scultura in superficie e da un passaggiosotterraneo che ha anche la funzione di gal-leria d’arte.www.portlandartmuseum.orgPPIITTTTOOCCKK MMAANNSSIIOONNcastello rinascimentale francese nel Hillsovest di Portland, Oregon originariamentecostruito come una casa privata per l'editorePittock Oregonian Henry e sua moglie,

Georgiana. Si tratta di una tenuta di 22camere situata su 46 acri, che è ora di pro-prietà della presidenza della città di parchi etempo libero per il turismo.www.pittockmansion.org Pur non essendo una metropoli..ci sonomilioni di cose da vedere a Portland.. ognicentimetro di questa città..è un piacere pergli occhi e per l’anima.. elencarli tutti sareb-be impossibile..ma non dimenticatevi:OOrreeggoonn MMuusseeuumm ooff SScciieennccee aanndd IInndduussttrryy,,WWiillllaammeettttee VVaalllleeyy,, IIrraa KKeelllleerr FFoouunnttaaiinn PPaarrkk,,WWoorrlldd FFoorreessttrryy CCeenntteerr MMuusseeuumm,, PPoorrttllaannddCChhiillddrreenn''ss MMuusseeuumm,, eedd ii qquuaarrttiieerrii aanniimmaaddeellllaa cciittttàà,, AAllbbeerrttaa AArrttss DDiissttrriicctt,, CCuullttuurraallDDiissttrriicctt,, HHaawwtt HHoorrnnee aanndd BBeellmmoonntt,,HHoollllyywwoooodd ,, MMiissssiissssiippppii aavveennuuee,, MMuullttnnoommaahhvviillllaaggee,, NNoobbhhiillll ((nnoorrtthhwweesstt PPoorrttllaanndd )),, OOllddTToowwnn,, CChhiinnaattoowwnn,, TThhee PPeeaarrll DDiissttrriicctt,,SSeellllwwoooodd,, MMoorreellaanndd..

IILL TTEEMMPPOOPortland gode di un clima temperato anchese decisamente influenzato dalla vicinanzacon l’Oceano, che se da un lato svolge unafunzione mitigatrice sulle temperature, spe-cialmente in inverno, dall’altro aumenta lacircolazione dei venti e la discesa delle per-

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turbazioni dal nord. Le estati sono soleggiatee piuttosto secche con temperature che oscil-lano dai 14° ai 27°, mentre gli inverni sonofreddi e molto umidi, con valori medi tra gli8 e i 3 gradi.

SSPPOORRTT• I Portland Trail Blazers (NBA - pallacane-stro) giocano alla Rose Garden Arena.• I Portland Timbers (MLS - calcio) giocanoal PGE Stadium. Una squadra con lo stessonome giocò nella prima lega professionisticaamericana, la North American SoccerLeague.

CCUURRIIOOSSIITTAA’’• Nel porto di Portland, scusate il gioco diparole, venne fatta attraccare la prima barcaalimentata a pannelli solari. L'unico proble-ma è che era stata salvata da una petroliera!•Il 16 gennaio 2007, si riversarono sulle stra-de di Portland ben 4 inch ( cioè ben 10 cm)di neve. Fatto abbastanza inusuale per unacittà posta sul mare come Portalnd.• La città dove si contano il maggior numerodi skaters al mondo.• è considerata la città più europea dellacosta occidentale• Portland è una città che possiede l’unicoponte al mondo a sollevamento verticale e adoppio piano (Steel Bridge), il ponte solleva-bile più antico del mondo (HawthorneBridge) e il ponte ad arco a via intermediapiù lungo degli Stati Uniti (Fremont Bridge).• Oltre ad essere la città più verde d’Americaè anche la città più ecologica, ricicla il 52%dei propri rifiuti, una delle percentuali piùalte tra le città degli USA.

• A Portland il 3,5% dei pendolari utilizzaregolarmente la bicicletta come mezzo ditrasporto, percentuale più alta degli USA ecirca otto volte la media nazionale• Portland, in collaborazione con l’organiz-zazione non profi t The Climate Trust, hariprogrammato i semafori presso 150 incrocistradali per ridurre il consumo di carburantedi 1,1 milioni galloni all’anno (oltre 4,1milioni di litri) e diminuire le emissioni diCO2 di 9.500 tonnellate all’anno (8.618 ton-nellate metriche).• I parchimetri della città sono alimentati aenergia solare.• SakéOne, nella cittadina di Forest Grove, èl’unica distilleria americana di saké almondo.• Portland è stata quasi chiamata Boston. Ifondatori della città Asa Lovejoy, provenien-te da Boston (Massachussets), e FrancisPettygrove, originario di Portland (nellostato del Maine) erano entrambi determinatia chiamare il nuovo insediamento urbanocome le rispettive città natali. Per risolvere laquestione decisero di fare testa o croce conuna moneta, oggi conosciuta come “PortlandPenny” e in mostra nel museo storicoOregon Historical Society.• I nomi di molti personaggi del cartone ani-mato “Simpsons” sono tratti da strade e luo-ghi di Portland, città natale del loro creatoreMatt Groening.• Nel 1908 il Dipartimento di Polizia diPortland ha assunto la prima poliziotta delPaese, Lola Baldwin.• Portland ospita Voodoo Doughnut, unnegozio di ciambelle aperto 24-ore che off re,oltre a una incredibile gamma di ciambelle,

la possibilità di contrarre matrimoni legal-mente validi.• Powell’s City of Books, che occupa un inte-ro isolato, è la libreria indipendente piùgrande del mondo.• Il porto di Portland è il più importantedegli USA per l’export di grano.• La Junior Parade del Portland RoseFestival è la più grande sfi lata per bambinid’America.• Portlandia è la seconda statua di rame pergrandezza degli USA (la prima è la Statuadella Libertà).• Portland è la capitale mondiale della birra,con ben 32 birrerie artigianali all’interno deiconfini cittadini, 38 se si include l’intera areametropolitana,nessuna città al mondo neospita così tante.• Portland ospita il parco cittadino più pic-colo del mondo: Mill Ends Park, 61 centime-tri di diametro.• A Oregon non esiste la sales-tax (che corri-sponde all’IVA).• L’Oregon è uno dei due stati americanidove gli automobilisti non troveranno maidistributori self-service, ma sempre addettial rifornimento di carburante, secondo ledisposizioni di legge.• E’ gemellata con la città di Bologna.

ALLORA…ricapitoliamo…: non dimenticate-vi abiti e scarpe comode per i vostri tourimmersi nel verde…come sempre..fate tantefoto e state attenti alle spine delle rose!:Drispettate l ’ambiente.. e non solo lì aPortland...MI RACCOMANDO..!!! Che altrodirvi????...BBUUOONN DDIIVVEERRTTIIMMEENNTTOO!!!!!!!!!!!!

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SSSSaaaaccccrrrraaaammmmeeeennnnttttooooDDDDeeeettttrrrrooooiiiittttAAAAttttllllaaaannnnttttaaaa

PPPPeeeerrrr sssscccceeeeggggllll iiiieeeerrrreeee bbbbaaaassssttttaaaa mmmmaaaannnnddddaaaarrrreeee uuuunnnnaaaammmmaaaaiiii llll aaaa:::: ddddoooommmmeeeennnniiiiccccooooppppeeeezzzzzzzzeeeellllllllaaaa@@@@hhhhoooottttmmmmaaaaiiiillll ....iiiittttooooppppppppuuuurrrreeee ccccllll iiiiccccccccaaaa ssssuuuullll ssssoooonnnnddddaaaaggggggggiiiioooo cccchhhheeee

ttttrrrroooovvvviiii ssssuuuullll nnnnoooossssttttrrrroooo bbbblllloooogggg

hhhhttttttttpppp::::////////uuuussssttttaaaarrrrssssnnnnssssttttrrrriiiippppeeeessss....bbbbllllooooggggssssppppooootttt....ccccoooommmm

SSSScccceeeeggggllll iiii qqqquuuueeeellllllllaaaa cccchhhheeeevvvvuuuuooooiiii lllleeeeggggggggeeeerrrreeee nnnneeeellll pppprrrroooossssssssiiiimmmmoooo nnnnuuuummmmeeeerrrroooo ddddiiii

SSSSttttaaaarrrrssss NNNN SSSSttttrrrriiiippppeeeessss