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#0 Index

#1 Executive summary– one line description 2– description 2– the solution 3– the team 4

#2 Opportunity– the problem 6– the opportunity 7– our competitive advantage 7

#3 Market analysis– target market 8– market analysis 11– competitors 15

#4 Go to market strategies– business model and pricing 16– key clients 18– value propositions 19– channels 19– key activities 20– key resources 21– key partnership 22– costs and revenues 23– sales and marketing 23– products and business milestones 25

#5 Financials– profit and loss 26– pacchetti membership 27– formato e finanziamento moduli didattici 28– costi e coperture per un modulo didattico 28– ALLEGATI (Conto Economico e Cash Flow a 13 e 36 mesi) 29

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3#1 Executive summary– one line description

La Scuola Open Source

Centro di didattica, ricerca e consulenza – tecnologica e sociale – per l’industria, il commercio e l’artigianato (digitale e non).– description

Siamo una comunità di artigiani digitali, maker, imprenditori,

designer, programmatori, pirati, umanisti, ricercatori,

sognatori e innovatori. Agiamo assieme, sperimentando nuovi modelli didattici e pratiche innovative per cambiare il mondo che viviamo. Ci occupiamo di ricerca e consulenza

per il pubblico e il privato, didattica “open source” per

ragazzi, adulti, inoccupati, professionisti, pensionati

e manager. Sviluppiamo idee per prodottie servizi, tecnologia e capitale umano, attraverso progetti d’innovazione sociale e tecnologica, aumentando il valore

dei singoli attori che prendono parte al processo. Siamo un

hackerspace, un fablab e un centro di promozione del riuso.

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4– the solution

L’innovazione è sempre sociale, altrimenti è speculazione sull’ignoranza degli altri.

Uno spazio di ricerca, formazione e co-progettazione,

finalizzato alla produzione, distribuzione e fruizione della

cultura dell’innovazione (tecnologica e sociale) in modalità

Open Source, dove docenti, tutor e studenti agiscono

in modalità cooperativa.

La didattica sarà connessa alla ricerca, permettendoci di utilizzare argomenti e docenti esperti, coinvolti nei progetti di ricerca per lo sviluppo di moduli didattici, aumentando così l’efficacia degli stessi progettie riducendone l’impatto economico complessivo.

Questo processo di connessione fra didattica e ricerca, messo

in relazione alle altre attività (co-living e spinoff ) genera

un ecosistema che abilita la gemmazione di specializzazioni, costruisce una comunità solidale, competente, facilita la condivisione della conoscenza e della cultura

dell’innovazione.

La conoscenza è stra-ordinaria, se la con-dividi aumenta.

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5Intendiamo riprogettare il rapporto tra ricerca e didattica

rendendole interdipendenti: i progetti di ricerca, trasformati in moduli didattici, sono svolti in sessioni di co-progettazione tra docenti, tutor e studenti; allo stesso

tempo. Chi commissiona i progetti di ricerca accede, a prezzi

vantaggiosi, a servizi inediti sul mercato.

Questo match vede tutti vincitori (e genera un ritorno

economico superiore a quello ottenibile con un’impostazione

classica del rapporto didattica/ricerca).

A sua volta, la didattica potrà immettere sul mercato

formazione inerente temi, argomenti e tecnologie legati

alla ricerca. Il progetto, secondo le stime allegate, sarà

autosufficiente economicamente entro i primi 12 mesi

di attività.

– the team

Il nucleo di partenza è rappresentato da FF3300 (Alessandro

Tartaglia, Carlotta Latessa e Nicolò Loprieno) società fondata

a Bari nel 2009, da cui – nel 2013 – ha preso forma “X – Una variabile in cerca d’identità”, laboratorio

di ricerca e co-progettazione nel quale si è affrontato

il tema del design generativo e parametrico. Nel 2014 ad X

si affianca Y, laboratorio organizzato da Alessandro Balena

e Lucilla Fiorentino che, con Alessandro Tartaglia, danno vita

al format ‘XYLAB’. (Entrambe le esperienze sono state rese

possibili dalla linea di finanziamento “Laboratori dal Basso”

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6dell’Agenzia Regionale Tecnologia e Innovazione pugliese).

Nel 2015 FF3300 cura il “Festival dell’innovazione” che

si tiene a Bari. Nello stesso anno la squadra e il progetto

iniziale si evolvono, arricchendosi della partecipazione

di Alberto de Leo (Social K), Barimakers, 3dNest.

Ma più che del team, vorremmo parlarvi della nostra

“comunità”: un gruppo di amici – si tratta di oltre 200 persone – che agiscono su tutto il territorio italiano (e in

alcuni casi anche su scala internazionale). Parliamo di maker,

hacker, informatici, designer, professionisti di vari ambiti, uniti

dalla volontà di supportare questo progetto, prendendone

parte direttamente attraverso il processo di “co-progettazione”

e continuo confronto con il gruppo promotore: Nefula (la

prima società di “near future design” nata in seno all’ISIA

di Firenze da un gruppo di studenti e docenti), Salvatore Zingale (docente di Semiotica del Politecnico di Milano),

Luciano Perondi (direttore dell’ISIA di Urbino), Mark Coté

(direttore del dipartimento di ricerca su culture

e società del King’s College di Londra), Carlo Ratti (direttore del SENSEable City Lab del MIT di Boston),

Salvatore Iaconesi (hacker e docente ISIA Firenze),

Giacomo Leonzi (tra i fondatori del Fablab di Torino),

Bruce Sterling (saggista e scrittore di fantascienza),

solo per citarne alcuni. Questa comunità costituisce un

patrimonio (di autoritas e relazioni) da accrescere attraverso

il lavoro quotidiano e rappresenta un vantaggio competitivo

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7importante. A partire da questa comunità (in continuo

divenire), individueremo coloro i quali prenderanno parte

al nostro comitato scientifico, che affiancherà il CDA per la

costruzione di strategie, relazioni e contenuti.

#2 the opportunity– the problem

L’educazione costruisce il futuro. Per questo – se vogliamo cambiare il mondo – dobbiamo iniziare da qui.

Il mondo cambia molto rapidamente, ma i nostri sistemi educativi sono obsoleti ormai da tempo. Questa obsolescenza

risulta sempre più “insopportabile” alla luce dei mutamenti

tecnologici e sociali in atto. La domanda di conoscenza (non

lineare, non pianificata, non codificata) è sempre maggiore. Cambia il modo in cui ci informiamo, cambia il modo in cui

studiamo, ma non cambia il modo in cui gli istituti educativi

“espletano” il proprio servizio. Il settore pubblico non

riesce ad adeguarsi al contesto con agilità e il settore privato

persegue logiche post-capitaliste non utili alla risoluzione del

problema. Urge un intervento.

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8– the opportunity

Oggi, nel Mezzogiorno, 1 individuo su 5 è disoccupato

e tra il 2008 e il 2014 sono andati persi circa 600.000 posti di lavoro. I giovani (tra 15 e i 34 anni) neo-disoccupati sono

1 su 3, mentre risulta occupato solo 1 su 5. Tra chi sceglie

di andar via, 1 su 3 è laureato. Negli ultimi decenni ciò che

è venuto a mancare è una prospettiva di futuro (e di speranza),

infatti le nascite, al Sud, sono in calo costante dal 1965.

Ma “le cose cambiano”: nel secondo trimestre 2015, al Sud

è stato registrato un aumento di 120mila posti di lavoro

(+2.1%) rispetto al Nord del Paese (+0.4%). *(dati SVIMEZ)

– our competitive advantage

Il numero di spazi sociali di aggregazione attorno al

movimento maker / hacker è in aumento, ma – ad oggi

– non ci sono progetti analoghi alla SOS sul territorio

italiano. Pertanto abbiamo la possibilità di tessere assieme una grande quantità di soggetti eterogenei, fungendo da

connettore di relazioni, competenze e luoghi (come dimostrato

dal tour di promozione durante la fase 2 del bando CheFare).

L’open source, nella sua logica incrementale (fork,

versioning, etc.) rappresenta il “blueprint” di un nuovo

sistema valoriale e culturale: collaborativo, adattativo e

ricorsivo. Occorra utilizzare tale approccio in tutti i campi

della conoscenza, al fine di abilitare nuove possibilità per tutti.La metodologia e le finalità di questo progetto sono esse

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9stesse oggetto di una riflessione sull’innovazione sociale, che ha lo scopo di “hackerare il sistema educativo”.

La “Comunità SOS” di cui abbiamo già parlato è un

vantaggio competitivo rispetto alle possibili, nasciture, realtà

concorrenti, perché rappresenta un prezioso patrimonio –

accumulato negli anni anche grazie ai laboratori X e XY– che

fornisce competenze pregiate, autoritas, relazioni e visibilità,

permettendo al progetto di viaggiare su standard qualitativi

internazionali e rendendo possibili relazioni con player di

livello internazionale, come MIT Boston, King’s College

London, Zimbawe Institute for Digital Arts di Harare, etc.

#3 market analysis– target market

Di seguito analizziamo i diversi beneficiari di SOS,

raggruppandoli per età e attività.

Bambini

Ai più piccoli rivolgeremo attività di introduzione al mondo

del making (come laboratori finalizzati alla costruzione di

giocattoli open source: auto telecomandate, piccoli robot, etc.),

ma anche attività umanistiche afferenti diverse discipline,

come cineforum, doposcuola e mini-contest a squadre (per

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10introdurli al lavoro in team).

Ragazzi

Ai ragazzi rivolgeremo attività di introduzione ed esplorazione

del mondo del making, introduzione al mondo dell’hacking,

corsi di programmazione, laboratori di riuso, ma anche attività

umanistiche afferenti diverse discipline, come cineforum,

lectio magistralis e contest a squadre (per potenziare il lavoro

in team).

Studenti e Ricercatori

A studenti e ricercatori rivolgeremo attività sperimentali,

format specifici come XYLAB, invitandoli a prendere

parte a progetti di ricerca, coltivandone le inclinazioni e

assecondando le richieste in termini didattici, per favorirne

uno sviluppo umano e professionale. Oltre a questo

prevediamo laboratori e lectio di vario livello in molteplici

ambiti.

Professionisti e Manager

A professionisti e manager offriamo la possibilità di

partecipare (investendo o lavorando in modalità cooperativa)

a progetti di ricerca, di accedere a una formazione a tematica

verticale (approfondita ed intensiva, sul format singularity),

di coltivare relazioni utili al proprio business, di accedere

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11a tecnologia, servizi e prodotti sviluppati nella scuola, di

accedere a laboratori e lectio.

Pensionati

Ai pensionati offriamo un luogo dove apprendere ed insegnare,

stabilire relazioni umane di mutuo sostegno, lavorare

sull’aggiornamento delle capacità e delle competenze, ricucire

il rapporto tra passato, presente e futuro. Infatti i pensionati

potranno partecipare a lectio e laboratori, ma anche tenerne

di propri, così come potranno portare la propria esperienza

all’interno dei progetti di ricerca. Favoriremo la pratica

dell’”invecchiamento attivo e cooperativo” mettendo fianco a

fianco i più anziani e i più giovani, facendoli lavorare assieme

su progetti reali.

Disoccupati

Ai disoccupati offriamo la possibilità di partecipare a progetti

di ricerca, orientamento al mondo del lavoro, introduzione ed

esplorazione del mondo del making, introduzione al mondo

dell’hacking, corsi di programmazione, laboratori di riuso,

ma anche attività umanistiche afferenti diverse discipline,

come cineforum e lectio magistralis, relazioni utili al proprio

business, accesso a tecnologia, servizi e prodotti sviluppati

nella scuola, laboratori e lectio di vario livello in molteplici

ambiti.

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12– market analysis

L’industria culturale (praticamente ogni industria di questi tempi) ha un unico prodotto: la coscienza. La coscienza è un prodotto sociale. L’industria può solo indurla e riprodurla, ma non “fabbricarla”.

Il mercato determina (ed è determinato da) domanda

e offerta, all’interno di un contesto (teoricamente

condizionabile nel lungo periodo). Ciò significa che per

analizzare il mercato occorre focalizzarsi su queste tre

variabili: contesto, domanda e offerta.

Per dirla con le parole di Kevin Lynch (Urbanista e

Professore del MIT di Boston) “non vi è alcun risultato finale, solo una successione continua di fasi”. Per questo

occorre avere una strategia adattativa – o “antifragile”, come

la definirebbe Nassim Nicholas Taleb – che riesca a trarre

vantaggio dai mutamenti di contesto.

In tal senso, la struttura della scuola ci permette di costruire

– co-progettandola – l’offerta didattica in modo aperto e

partecipato, dandoci la possibilità di modularne nel tempo

ogni aspetto (intensità, costi, numero di partecipanti, etc. ).

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13Lo stesso vale per le membership e il sistema di “coin”.

La domanda, anzi, le domande:

� Accesso al futuro

Un futuro migliore. Per questo occorre formarsi, imparare

facendo, sbagliare, confrontarsi con gli altri, imparare a

cooperare, lavorare su progetti che abbiano un impatto sul

mondo reale. In altre parole: uno spazio dove scoprire la

curiosità, coltivarla, facendone il motore del proprio percorso

di studi, un percorso auto-costruito, all’interno di un sistema

virtuoso, che fornisce stimoli e input su più canali e livelli.

� Percorsi d’apprendimento personalizzati e non lineari

Una volta uno studente chiese a una professoressa (alle scuole

superiori) cosa stesse succedendo in Cina, mentre Traiano

tornava trionfante passando da Benevento. Lei rispose «non

saprei, non è nel programma». Noi crediamo che le persone

debbano essere spronate a fare domande, perché la curiosità

è il motore del progresso, per questo vogliamo applicare

l’open source anche alle materie umanistiche, promuovendo

un approccio – trasversale e peer-to-peer – al tema

dell’apprendimento.

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� Spazi d’aggregazione sociale dove apprendere in un contesto di cooperazione

La società di oggi tende a essere individualista,

l’interconnessione digitale spesso corrisponde a un isolamento

reale. Il fenomeno si traduce nell’incapacità di relazionarsi e

fare squadra per lo sviluppo di obiettivi comuni. La necessità

è ripristinare spazi e pratiche di condivisione, utilizzando

l’educazione e l’apprendimento come motore economico per

un processo di rinnovamento sociale.

� Nuove figure professionali

Non ci sono più i panettieri di una volta. E nemmeno i calzolai.

Domani ci saranno nuove professioni, mentre altre invece

potrebbero sparire. Le cose cambiano, per questo occorre

cambiare le cose: il sistema educativo non può continuare a

sfornare figure professionali che nascono obsolete, destinate

all’inoccupazione. Occorre riformare questo settore in una

modalità generativa, che tenga conto dell’evolvere del contesto

e che muti, adattandosi, continuamente. Sembra assurdo

lavorare su programmi sempre uguali da 50 anni, o forse più.

Desideriamo un futuro diverso dal passato, per questo occorre

cambiare, subito, il presente. L’urgenza è impellente perché

il sistema educativo forma, senza sosta, “i nuovi”, che si

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15accumulano, come detriti, nell’incapacità di interpretare la realtà. Come fossero programmati per fallire.

L’offerta?

Attualmente non esistono scuole open source, fablab o

hackerspace a Bari.

La città conta un Politecnico (facoltà tecnico-scientifiche)

e un Ateneo (facoltà umanistiche) frequentati da migliaia

di studenti. Né il Politecnico, né l’Ateneo possiedono un

programma di promozione della ricerca attraverso l’open

source e la condivisione della conoscenza, né tantomeno una

struttura simile a SOS.

Tra le scuole inferiori e superiori, esistono diversi istituti –

alcuni dei quali si sono già messi in contatto con noi – che

necessitano di assistenza, know-how, metodologie, strumenti,

attività o spazi. La città, inoltre, dispone pochi luoghi di

aggregazione giovanile.

Esiste The Hub, uno spazio di co-working che accoglie anche

eventi congressuali in Fiera del Levante, un luogo distante

dal centro e dagli istituti universitari, superiori e inferiori, in

un contesto desolato (la fiera è quasi totalmente vuota per

tutta la durata dell’anno, fatta eccezione per il padiglione

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16di The Hub e gli uffici di Puglia Promozione e Apulia Film

Commission).

– competitors

Educàre, dal latino ‘ex’ ( fuori) – ‘ducere’ (condurre): accompagnare/portare fuori ciò che scaturisce dall’interno.

Non ci piace parlare di competitors, preferiamo parlare di

ecosistema: “gli ecosistemi sono fatti di coesistenza, non di

consenso” ci ha detto una volta Salvatore Iaconesi. Per questo lavoriamo da anni alla costruzione di reti basate

sulla fiducia negli esseri umani, orientate al bene comune, che

mettono assieme persone e entità da ogni parte del mondo*.

*MIT di Boston, Stanford University, King’s College di Londra, Politecnico di

Milano, ISIA di Urbino, ISIA di Firenze, Politecnico di Bari, ZIVA di Harare,

Florida Polythechnic University, WAAG Society di Amsterdam, Fablab di Aalto,

Collége de France di Parigi, per citarne alcune.

Ad oggi (19 novembre 2015) non esiste nessuna “scuola open

source*” al mondo, nonostante i principi e i valori dell’open

source siano ampiamente applicati e condivisi da molti istituti.

* Basata sui principi di condivisione della conoscenza, orizzontalità del rapporto

docente-discente, con spazi attrezzati per l’innovazione tecnologica e sociale, in

un clima/contesto cooperativo e incrementale, che riversi tutti i propri output

in modo open source sulla rete, condividendoli con altri istituti e realtà collegate

tramite il network, e che abiliti percorsi formativi non lineari e auto-costruiti per

i discenti).

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17La nostra condizione è simile a quella dei pionieri (analogalmente agli hacker degli anni ‘80), in prima

linea lungo un fronte nuovo, impegnati per affermare l’inalienabile diritto alla conoscenza e all’eguaglianza,

dinanzi a chi crede (o si illude) che le cose non debbano

cambiare e, di conseguenza, difende i privilegi accumulati speculando sull’ignoranza degli altri.

#4 go to market strategy– business model and pricing

Il business model di SOS sarà rifinito durante XYZ, un

format di ricerca e co-progettazione in programma per inizio

2016, che ha come oggetto la creazione della Scuola da parte

della comunità stessa. L’idea di partenza è metter su una

piattaforma sostenibile che coordini e supporti l’incontro di

idee e competenze diverse, diventando il centro nevralgico di

una comunità sempre crescente. La sostenibilità è garantita

dalle economie che si generano all’interno della scuola

e provvedono al suo finanziamento nei cicli successivi,

generando un output virtuoso per tutti gli attori che prendono

parte al processo.

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––––––––––––––––––––––– key partners

– CHEFARE

– COMUNE DI BARI

- REGIONE PUGLIA

– UNIVERSITà

- AZIENDE

- SCUOLE

- COMUNITà

– FABLAB

– MAKERS

– DESIGN

– SHARING ECONOMY

– HACKERS

– SVILUPPATORI

––––––––––––––––––––––– key activities

- LEZIONI TEORICHE

- LABORATORI

- FORMAT XYZ

- FORMAT SINGULARITY

- CORSI MACCHINE

- CO-LIVING

- GESTIONE COMUNITà

- CONSULENZA

- COMUNICAZIONE

–––––––––––––––––––––––key resources

- SPAZIO

- PERSONE

- RELAZIONI

- STRUMENTI

––––––––––––––––––––––– value proposition

- CONOSCENZA TEORICA

- CONOSCENZA PRATICA

- COMPETENZE SPENDIBILI

- RELAZIONI

- OSMOSI DI CONOSCENZA

- COMUNITà

- VISIBILITà

- TECNOLOGIA

- SVILUPPO UMANO

- PRODOTTI

- SERVIZI

- OPEN KNOWLEDGE

––––––––––––––––––––––– customer relationship

- MEMBERSHIP

- PROGETTI DI RICERCA

- CONSULENZE

–––––––––––––––––––––––channels

- SPAZIO FISICO

- SPAZIO VIRTUALE

––––––––––––––––––––––– customer segments

- NEET

- CHI VUOLE IMPARARE

- CHI VUOLE INSEGNARE

- CHI HA UN PROBLEMA

- CHI VUOLE INVESTIRE

- LA SOCIETà (NEL COMPLESSO)

–––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––cost structure

UNA TANTUM – COSTITUZIONE SOCIETà

5.000 €

- ACQUISTO MACCHINARI

20.000 €

– LABORATORIO DI CO-PROGETTAZIONE XYZ 18.000 €

FISSI

- AFFITTO LOCALI

13.000 €

- CAMPAGNA WEB DI APERTURA

1.000 €

- UTENZE

7.200 €

- MATERIALI DI CONSUMO

5.000 €

- PROMOZIONE WEB E STAMPA

3.000 €

- DIDATTICA

33.300 €

–––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––TOTALE

89.500 €

–––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––revenue streams

UNA TANTUM – BANDO CHEFARE

50.000 €

VARIABILI – MEMBERSHIPS

13.900 €

- DIDATTICA / Teoria

27.000 €

- DIDATTICA / Laboratori

27.000 €–––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––TOTALE

115.420 €

UTILE

+25.920 €

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19– key client

La scuola si rivolge principalmente a tre macro-categorie

di utenza:

� CHI HA QUALCOSA DA IMPARARE/INSEGNARE

(persone fisiche), si collega SOS

con un rapporto di membership.

� CHI HA BISOGNO DI RICERCA/INNOVAZIONE

(organizzazioni e istituzioni), si interfaccia

a SOS tramite rapporti di consulenza e/o progetti

di ricerca, potendo così anche usufruire dei

correlati sgravi fiscali.

� LA SOCIETà – ATTRAVERSO LA CODA LUNGA

dei nostri output sarà destinataria ultima di tutte

le nostre attività tramite la condivisione di tutti

gli output generati in SOS, e che potrà prendere

parte alla vita della scuola attraverso un rapporto

di membership.

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20– value proposition

La scuola offre alla comunità un ambiente open source

fatto di relazioni, calore umano, osmosi e avanguardia

tecnologica. I suoi membri hanno a disposizione una

formazione teorica/pratica basata sulle loro esigenze

e richieste, apportatrice di esperienze e competenze spendibili nel mondo del lavoro. Le organizzazioni

e istituzioni che collaborano con SOS hanno accesso

a tecnologia e competenze, prodotti e servizi, a costi

competitivi.

– channels

“Teatro” della scuola è uno spazio fisico condiviso nel centro

di Bari attrezzato per finalità didattiche, di sperimentazione

e di incontro, supportato da una piattaforma digitale

multilingua per allargarne la portata e il potenziale inclusivo.

In questo spazio, chiunque è libero di proporre le proprie

iniziative didattiche e di ricerca: SOS svolge un ruolo di

supporto nel raggiungere un pubblico interessato e rendere

l’idea attuabile sul piano logistico ed economico.

Anche aziende, organizzazioni ed enti pubblici possono

sia proporre progetti didattici che aderire a idee

esistenti con competenze, personale o risorse di ogni tipo,

beneficiando degli output prodotti e delle inevitabili

economie di costo derivanti dall’ecosistema di SOS e dalle

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21competenze già presenti. Tutto quanto è generato da SOS

viene condiviso con la comunità e aperto a modifichee integrazioni, in pieno spirito (e con licenza) open source.

– key activities

Le modalità di svolgimento per didattica e ricerca:

� Lezioni Teoriche / Laboratori (durata variabile, difficoltà: easy, medium, hard), aperti a tutti, con finalità divulgative costo minimo di 100 a seconda della durata del corso e del tipo di difficoltà.

� Format ‘xyz’ (durata 15 giorni) 24 tra docenti e tutor, 60 studenti (selezionati attraverso l’invio di CV e Portfolio) che accedono gratuitamente all’esperienza e lavorano in modalità cooperativa allo sviluppo di un progetto di ricerca (sviluppando, quindi, anche delle “Lezioni teoriche”).

� Format ‘singularity’ (durata variabile) minimo 4 tra docenti e tutor, massimo 10 studenti - manager, politici, decisori, professionisti con poco tempo a disposizione e una grande necessità di andare verticalmente in profondità su un tema specifico (costo minimo 1.500 euro a seconda della durata e della complessità).

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22� Corsi macchine (durata 2 ore) aperti a tutti, con cadenza settimanale, focalizzati sull’utilizzo di un macchinario, per 10 - 15 persone (costo di 20 euro).

– key resources

La creazione di valore da parte di SOS è condizionata

da alcune risorse chiave e identitarie:

� Le persone. Le competenze e le storie che fanno

SOS sono la sua risorsa principale. Sono sia i membri

della comunità che ha fatto partire il progetto, che

tutti coloro che col tempo hanno scelto di contribuire

come studenti, insegnanti, tutor o staff.

� L’ambiente. Lo spazio fisico e virtuale, il “teatro”

della condivisione di conoscenze e del co-living,

il ponte tra SOS e la società.

� L’infrastruttura. L’accesso alla scuola è coordinato

da un sistema di badge che monitora accessi

e partecipazione della comunità; la partecipazione

stessa è promossa e veicolata da un sistema

di currency interna che dà valore alle ore di lavoro

e condivisione.

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23– key partnerships

Elemento fondamentale per SOS sono le relazioni e partnership che la rendono possibile. Solo per citarne alcune:

� Regione / Comune Ci forniscono relazioni con gli attori economici

e sociali del territorio (associazioni di categoria,

scuole, imprese, etc.), abilitando interlocuzioni.

Rappresentano inoltre due importanti destinatari

degli output della scuola (prodotti, servizi,

tecnologia e capitale umano).

� CheFare Ci fornisce relazioni e visibilità a livello

nazionale. Potrebbe finanziare il progetto con 50.000.

� Aziende

Investono in progetti di ricerca e consulenze,

beneficiano di prodotti, servizi, tecnologia

e capitale umano prodotti dalla scuola.

� Scuole Inferiori/Superiori Forniscono vasti bacini di relazioni, investono

in progetti di ricerca e consulenze, beneficiano

di prodotti, servizi, tecnologia e capitale umano

prodotti dalla scuola.

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24� Comunità fablab/making/design/socialInn

Condividono relazioni e competenze, cooperano

per lo sviluppo di progetti di ricerca e didattica.

Sviluppano prodotti, servizi, tecnologia e capitale

umano. Beneficiano di ciò che produce la scuola.

– costs and revenues

I progetti didattici e di ricerca prendono il via solo dopo aver

coperto il costo dell’operazione, preventivamente, attraverso

una serie di attività, fra le quali: prevendita, crowdfunding,

fundraising, finanziamento tramite bandi. Il tesseramento

annuale, modulato su vari livelli di prezzo con relativi benefit

crescenti, permette di coprire i costi di gestione e di finanziare

in parte le nuove iniziative.

– sales and marketing

settembre 2015 – gennaio 2016Nascita del brand “SOS”, inizio creazione strumenti digitali,

inizio lavoro sulla comunità digitale, tour incontri in

luoghi fisici (sia pugliesi che nazionali), inizio cantiere co-

progettazione (attraverso lo strumento dell’intervista).

gennaio 2016 – febbraio 2016Rafforzamento del brand “SOS”, fundraising, crowdfunding,

ulteriore sviluppo strumenti digitali, lavoro sulla comunità

digitale, laboratorio XYZ (incipit della scuola), costruzione

di relazioni internazionali (incremento di autoritas).

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25marzo 2016 – agosto 2016Start-up della didattica, della ricerca, del co-living e del settore

consulenza, costruzione di relazioni internazionali finalizzate

all’aumento di autoritas.

settembre 2016 – gennaio 2016Promozione della didattica, della ricerca, del co-living e del

settore consulenza, costruzione di relazioni internazionali

finalizzate all’aumento di autoritas.

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26– products and business milestones

gen

feb mar

apr mag

giu lug

ago sett

ott nov

dic

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| Costituzione soCietà

----- X

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installazione maCChinari

--------------------------- X

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laboratorio XYz

---------------------X

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affitto loCale

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Campagna Web

--------------------------- X

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riCariCa materiali

X

X

X

X

X

X

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promozione Web e stampa

X

X

X

X

X

X

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lezioni teoriChe *

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laboratori **

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–* minimo: 8 lezioni teoriChe di livello base,

4 lezioni teoriChe di livello medio, 2 lezioni teoriChe di livello diffiCile ** minimo: 8 laboratori di livello base,

4 laboratori di livello medio,

2 laboratori di livello diffiCile

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27#5 financials– profit and loss

Abbiamo distinto Costi e Ricavi in “Una Tantum”, “Fissi” e

“Variabili” per meglio pianificare la copertura delle spese.

Contiamo di capitalizzare sulle entrate una tantum per coprire

i costi una tantum, affidandoci alla membership base per

mantenere i costi annuali di gestione e facendo crescere SOS

sulla base della qualità del valore fornito dalle attività della

scuola, interamente sostenute dalla domanda.

COSTIAVVIAMENTO:Costituzione SocietàMacchinariXYZSistema Accessi Marketing

FISSI:UtenzeCanone LocazioneGestione piattaforme onlineMateriali di consumoMarketingManutenzione macchinari

VARIABILI:Costi pari a zero se non ci sono corsi. Ogni corso dovrà generare entrate sufficienti a coprire tali costi per essere avviato.

UtenzePersonale di supportoMateriali di lavoro specificiMarketing ad hocCosti di viaggio/rappresentanza docenti/studenti

RICAVIAVVIAMENTO:Le risorse iniziali ci permetteranno di coprire per intero i costi una tantum.

Bando CheFareCapitale Sociale

FISSI:Senza comunità, non c’è SOS. Contiamo dunque su un tesseramento minimo annuale che renda viva la Scuola.

Memberships annuali.

VARIABILI:Entrate derivanti dal valore generato dalle specifiche attività di volta in volta organizzate nella Scuola.

Membership annuale (vari livelli premium)Fee corsi (persone)Fee consulenza (organizzazioni)Fee ricerca (organizzazioni)Risorse da finanziamenti MIUR / Progettazione EuropeaFee utilizzo macchinari(Locazione spazi per eventi)

Page 28: SOS - BP draft

28– pacchetti membership

La membership è divisa in diverse categorie a seconda del

valore ricercato in SOS.

� Base (durata 1 anno)

accesso allo spazio dalle 17 alle 22

X “coin” (moneta interna per l’utilizzo di prodotti

servizi e consulenza).

� Pro (durata 1 anno)

accesso allo spazio dalle 17 alle 22

X*2 “coin”, sconti del 10% su tutte le attività

didattiche.

� Supporter (durata 1 anno)

accesso allo spazio h-24

X*3 “coin”, sconti del 25% su tutte le attività

didattiche.

� Sponsor (durata 2 anni)

su donazione minima di 5.000 euro

si ha diritto ad entrare nella lista dei padrini,

che viene tenuta in un apposito libro,

e mostrata in loco (su una parete) e sul sito.

Page 29: SOS - BP draft

29 – formato e finanziamento moduli didattici

Ciascuna tipologia di modulo didattico ha un suo pricing base,

commisurato al valore generato e alle risorse necessarie a

permetterne la realizzazione.

-----------------------------------------------------------------------------------------MOduLO QuOTA duRATA dOCENTI COMpENSO SpESE d’ACCESSO + TuTOR ExTRA-----------------------------------------------------------------------------------------teoria easy 100 € / persona 1 giorno 1 250 € 150 € teoriamedium 200 € / persona 2 giorni 1 500 € 300 €

teoriahard 200 € / persona 3 giorni 1 1000 € 500 €

lab easy 100 € / persona 3 giorni 1 + 1 500 € 500 €

lab medium 250 € / persona 5 giorni 2 + 1 750 € 600 € lab hard 450 € / persona 7 giorni 2 + 2 1000 € 750 €

– costi e coperture per un modulo didattico

COSTI COPERTUREutenze extra

personale di supporto

materialidi consumo

costo docenti(GETTONE + VITTO + ALLOGGIO + TRANSFER)

comunicazione

manutenzione

variabile

variabile

variabile

vedi tabella precedente

variabile

variabile

eventuali sponsorcorporate

quota iscrizione

20% degli introiti della ricerca

fundraising

fondi pubblici

crowdfunding

variabile

vedi tabella precedente

a seconda delnumero di progetti

variabile

eventuale

eventuale (e variabile)

Page 30: SOS - BP draft

30– ALLEGATI (disponibili anche a seguire)

� Flussi di Cassa a 13 mesi:

https://goo.gl/4AZkpj

� Flussi di Cassa a 36 mesi:

https://goo.gl/hqgVNQ

� Conto economico a 13 mesi:

https://goo.gl/8GDhPy

� Conto economico a 36 mesi:

https://goo.gl/LOFKiv

*visto lo scenario fiscale e normativo in continua evoluzione, i

calcoli sono stati eseguiti senza considerare IVA e imposte sul

reddito d’impresa, stimando un numero di lezioni e laboratori

(e rispettivi partecipanti) inferiore alle nostre reali intenzioni.