Social_Video&Media_Strategy - Lecture 01

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Social Video & Visual Strategy Nicola Lercari Marco Valesi

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Please find here the slides of the first lecture of Social_Video&Media_Strategy of the Master's in Web Communication and Social Media at the University of Parma, Italy. Professors: Nicola Lercari and Marco Valesi

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Social Video&

Visual Strategy

Nicola Lercari Marco Valesi

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Video 1 http://www.youtube.com/watch?v=cGoBa41BV2c&feature=share

Video 2 http://www.youtube.com/watch?v=-ab5NXim7fw

Video 3 https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=coYhRN6UKcY

PSICOSOCIO MEDIA 2013 – PROGETTI FINALI

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USA Today Discussion Panels onLivestream.com (via Hangouts)

Missouri News – Sarah Hill usa Hangouts per dare voce al pubblico

Huffington Post Live – Hangouts è il medium per eccellenza

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GOOGLE HANGOUT COME STRUMENTO PEDAGOGICO

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• La realizzazione di video virali, sopratutto nelle strategie Social, serve ad aumentare la brand popularity o a far conoscere un prodott

• Limitare le spese al solo costo del video (progettazione, esecuzione, diffusione)

• Cercare di ottenere un ritorno spontaneo e guadagnato (earned media) in termini di link e menzioni sulle varie piattaforme di social network.

GO VIRAL!

YouTubers React – Viral Videos

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• Aziende e professionisti devono considerare un investimento per creare un canale video, non esistendo controindicazioni ad eccezione dei costi.

• Dove non arriva il budget può essere però d’aiuto la creatività.

• Ricorrere a infografiche animate o ad autoproduzioni nelle quali l’idea del messaggio è così vincente da mettere in secondo piano l’esecuzione tecnica.

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Affinché un buon video sia considerato virale ed efficace deve conseguire determinati obiettivi quali:

• Raggiungere un alto numero di visualizzazioni (es. 4,781,639).

• Stimolare le interazioni (commenti, condivisioni) (es. 106,083 Like - 0 1,470 Dislike).

• Creare un circolo virtuoso fra iscrizione al canale e visualizzazioni di altri video correlati.

• Portare traffico verso il sito/blog/shop online.

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Il messaggio pubblicitario monodirezionale di una volta, tipicamente radiofonico/televisivo, può (deve) essere sostituito da un messaggio che conquisti il fruitore e lo induca a diventare un (in)volontario distributore.

“Carosello”, storico contenitore televisivo di spot pubblicitari, è stato un vero precursore del social marketing di oggi: in quelle brevi storie era nascosta la vera forza persuasiva. I protagonisti (in carne ed ossa o disegnati) e le loro vicende, rimanevano impressi e solo dopo permettevano l’associazione al brand che promuovevano.

Video Carosello Carmensita

IL MESSAGGIO VIRALE

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•Pochi particolari devono essere in primo piano ed il contorno non deve distrarre dal filo logico degli eventi.

•Testare su smartphone la bozza del video per capire se i dettagli primari siano effettivamente comprensibili anche su schermi piccoli.

•La curiosità va stimolata entro i primi 5 secondi pena lo stop del video o il click sul famigerato link “salta annuncio” (se siamo su Youtube).

•È indispensabile quindi piacere allo spettatore sin da subito, facendogli venire voglia di scoprire cosa accadrà nel minuto successivo, attraverso una situazione o un particolare che lo catturi senza appello.

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• Stop ai video istituzionali. Le presentazioni vecchia maniera sono noiose ed autocelebrative.

• Va bene insistere con creatività ed originalità, ma bisogna non perdere troppo di vista la storia del brand, la sua mission e la coerenza con i valori che si portano avanti tramite quel brand.

• Sfruttare qualche moda del momento (storie, personaggi, eventi) può andar bene a patto di non stravolgere il messaggio.

• Attenzione anche al labile confine fra sorpresa e shock: lasciare a bocca aperta non significa per forza far inorridire gli spettatori!

COSA EVITARE IN UN VIRAL VIDEO

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• Una volta realizzato un video si dovrebbe pensare a tutti i dettagli per una corretta diffusione. Elementi quali titoli, tag e abstract/descrizioni andrebbero redatti con la stessa cura dedicata alle pagine web durante l’ottimizzazione on-page.

• Creare un canale video rappresenta la mossa successiva: un’area in cui mettere a disposizione altri eventuali video permetterà di fidelizzare i visitatori tramite sottoscrizione e trasformarli da occasionali a costanti follower.

PRESENTAZIONE, DIFFUSIONE E INTERAZIONI

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La scelta della piattaforma richiede altrettanta attenzione: i due principali competitor, YouTube e Vimeo, offrono vantaggi (e svantaggi) da valutare:

•YouTube: a livello di popolarità è sicuramente il numero 1. Permette il caricamento di qualunque tipo di video, è gratuito ed ha un’ampia community.

•La risonanza è inoltre elevata grazie anche al rapporto di parentela con Google, motivo che facilita enormemente il posizionamento dei video. La pubblicità inserita nei video diventa però sempre più invadente e sono numerosi gli optional “rubautenti” come i video correlati (di altri autori).

PRESENTAZIONE, DIFFUSIONE E INTERAZIONI

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• Vimeo ha un’utenza numericamente inferiore rispetto a YouTube. A differenza del concorrente è maggiormente adatto per una proposta di video originali girati da esperti del settore (accetta infatti solo quelli, escludendo video non di proprietà).

• Richiede un piano a pagamento per arricchire i servizi base ed ottenere diversi bonus interessanti (HD, banda illimitata, creazione portfolio, statistiche avanzate, ecc.) oltre alla possibilità di eliminare i fastidiosi annunci pubblicitari.

DIFFUSIONE

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• Se creare un proprio canale video richiede un importante sforzo economico, dall’altra può rappresentare un’ottima fonte di link in entrata: ogni video ridistribuito da altri utenti sarà quasi certamente accompagnato da un link di cortesia della fonte.

• Di contro, promuovere un video su un canale YouTube permetterà di raggiungere un’utenza diversa ma dei link al video ne beneficerà principalmente la piattaforma e non il nostro sito.

CREARE UN PROPRIO CANALE

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OCCHIO AL COPYRIGHT&LICENSING

CREATIVE COMMONShttp://creativecommons.org/about

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CREATIVE COMMONS – LA SOLUZIONE A TUTTI I MALI

CREATIVE COMMONS ABOUT LICENSEShttp://creativecommons.org/licenses/

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CREATIVE COMMONS LICENSES

CREATIVE COMMONS – CHOOSE A LICENSEhttp://creativecommons.org/choose

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BIBLIOGRAFIA

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Different Visual Strategies:

https://www.youtube.com/watch?v=rR_kG51MelM (JR)

http://www.youtube.com/watch?v=10OVn8UT2bQ (La luna-Pixar)

http://www.youtube.com/watch?v=ieN2vhslTTU (Stop Motion)

http://www.youtube.com/watch?v=9vjGBlGqx-A (Sand)

http://www.youtube.com/watch?v=a6W2ZMpsxhg (Olanda)

http://video.bobdylan.com/desktop.html (Dylan)

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• Il video di animazione permette al pubblico di comprendere e ricordare al meglio le informazioni che vogliamo comunicare.

• Tradizionalmente i costi di produzione di un video di animazione sono molto alti e l’expertise da mettere in campo è enorme (barriere in entrata sono molto alte in questo mercato).

• Nuove web app disponibili oggi gratuitamente permettono di azzerare o quasi questi costi.

• La loro facilità di utilizzo permette di democratizzare l’animazione video facendo diventare questo strumento di comunicazione alla portata di tutto.

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ESERCIZIO 1 – “Carosello goes viral”Il medium animazione come strumento di comunicazione virale

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• In questo esercizio di gruppo imparerete a utilizzare un’applicazione web per creare contenuti di animazione da video e immagini di repertorio per realizzare mini-video virali.

• L’esercizio deve essere iniziato in classe e poi terminato entro la prossima lezione del 14 febbraio (consegna il 12 febbraio via YouTube + email).

• Utilizzando la web app Animoto (animoto.com) ogni gruppo dovra’ creare un video virale per promuovere una delle eccellenze gastronomiche di Parma (es. Cibo mobile, cibo 3.0, cibo e sostenibilità...è il momento di essere creativi)

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ESERCIZIO 1 – “Carosello goes viral”

Il medium animazione come strumento di comunicazione virale

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• Create un nuovo gruppo da 4 o 5 (invitiamo caldamente a ridisegnare i gruppi di lavoro rispetto al semestre precedente).

• Create un utente o più utenti per gruppo nel sito animoto.com e create un canale YouTube e un canale Vimeo per la pubblicazione del video

• Comprendete le specifiche del mezzo (es. Come iniziare un nuovo progetto, come salvarlo , come fare un’anteprima, come si crea uno sfondo, come aggiungere colonna sonora, testo, ecc.)

• Pianificate e iniziate a scrivere il testo per Carosello viral di 30 secondi usando il seguente schema:

• Brainstorming – scrivete le unicità del vostro prodotto gastronomico o marchio

• Storytelling – create una mini-narrazione che catturi l’attenzione del pubblico e la focalizzi sul vostro prodotto

• Scrivere i testi da utilizzare come titoli/messaggi (Animoto)

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LINK UTILI per CONTENUTI CREATIVE COMMONS o in PUBBLICO DOMINIO

Immagini e grafiche: •Wikimedia Commons - http://commons.wikimedia.org/wiki/Main_Page•Public Domain pictures - http://www.publicdomainpictures.net/•Image After - http://www.imageafter.com/

Fotografie condivise dagli utenti:•Flickr - http://www.flickr.com/•Stock.xchng - http://www.sxc.hu/

Fotografie in pubblico dominio•Public Domain Photos - http://www.public-domain-photos.com/

Musica&Suoni in pubblico dominio:•Musopen - https://musopen.org/•SoundBible - http://soundbible.com/•Pdsounds - http://www.pdsounds.org/

Musica sperimentale e elettronica in pubblico dominio•OPSound - http://www.opsound.org/

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www.youtube.com/watch?v=Ud5C7KVhgFM

ANIMOTO TUTORIAL

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ANIMOTO TUTORIAL

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ANIMOTO TUTORIAL

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ANIMOTO TUTORIAL

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ANIMOTO TUTORIAL

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ANIMOTO TUTORIAL

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ANIMOTO TUTORIAL

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ANIMOTO TUTORIAL

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ANIMOTO TUTORIAL

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GO VIRAL YO!