Sergey Gashchak: Ecology of the Chernobyl Zone

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Ecology of the Chernobyl Zone: Nuclear desert or wildlife paradise? Sergey Gashchak esamina l'area di Chernobyl studiando le specie animali e vegetali che vivono in quei luoghi.

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Tappe della ricerca a Chernobyl

* Da luglio 1990 - ad ora; da assistente di laboratorio a vice direttore* Radioecologia degli animali da agricoltura, contromisure, gli effetti da impatto di radiazioni* Radioecologia dei cinghiali e dei caprioli, muridi e toporagni, piccoli uccelli, pipistrelli, anfibi, rettili* Ecologia generica dei sistemi zoologici, biodiversità, censimento degli u uccelli, pipistrelli, piccoli mammiferi* Effetti dell'impatto di radiazioni nelle popolazioni di animali selvatici* Ecologia delle radiazioni nei paesaggi modificati dall'uomo* Migrazione e distribuzione dei redionuclidi negli ecosistemi terrestri

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Tappe della ricerca a Chernobyl

* Decine di progetti di ricerca internazionale con scienziati provenienti dagli USA, Regno Unito, Svezia, Francia* Esperienza pluriennale in qualità di esperto dell'AIEA (radioecologia del panorama urbano-naturale e dosimetria di flora e fauna in relazione all'ambiente in cui vivono [biocenosi])* Più di 70 articoli* * Decine di rapporti nelle conferenze scientifiche

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Chernobyl:Area diEsclusione

Area di Chernobyl: Posizione

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Area di Chernobyl: Estensione

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Area di Chernobyl: Contaminazione

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Area di Chernobyl: Contaminazione

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Area di Chernobyl: Status

* Zona territoriale sicura dotata di amministrazione autonoma* Accesso rigorosamente limitato* Limitato numero di attività che si possono svolgere* Spostamenti ristretti e controllati* Molte piccole, determinate regole di comportamento e di presenza sul luogo* Quasi nessuna popolazione residente (vicino ci sono solo 200 abitanti)* [I presenti sono] per lo più personale di diverse aziende, servizi e organismi di ricerca (ora vicini a 5000)

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* Proteggere la popolazione della zona dalle contaminazioni radioattive* Controllare e limitare gli spostamenti del particolato radioattivo* Mantenere l'ecosistema della regione stabile e al sicuro* Eliminazione * Eliminazione controllata delle conseguenze dell'incidente* Promuovere il processo naturale di auto riabilitazione del territorio

Area di Chernobyl: Missione

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I paesaggi odierni e le comunitàdelle specie che vi vivono

comparvero 10000 - 30000 annifa durante le ere glaciali

Area di Chernobyl: Paesaggi

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Ora - circa il 60-70% del territorio è ricopertoda foreste e stanno crescendo nuovi alberi

Area di Chernobyl: Territorio

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Area di Chernobyl: RilieviQuota

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Vegetazione - di tipo boreale suterreno organicamente povero epianure troppo umide (foreste dipini, foreste miste tra pini e piantea foglie decidue, paludi)

Circa 1500 licheni, muschi e piante dal fusto lungo

Area di Chernobyl: Vegetazione

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55 su 65 possibili specie

Area di Chernobyl: Animali mammiferi

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186 su 253 specie possibiliArea di Chernobyl: Uccelli

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In totale sono state documentate fino a 320 speciedi vertebrati su 410 possibili

Area di Chernobyl: Altri vertebrati

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La fauna degli invertebrati è poco studiata,tuttavia, ovviamente, è abbastanzadiversificata ed abbondante

Area di Chernobyl: Invertebrati

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* Tassi di dose esterna compresi tra 0,1 e 1000 mGy/ora (sono da 1000 a 1000000 volte più alte del livello naturale)

* Decine di isotopi radioattivi in differenti stati fisici e chimici

* Molti dei materiali radioattivi in stato di grande mobilità (aereosol, polveri, gas) in aria e sulla superficie

* Molte "particelle calde"

* Prodotti di carburante, attivazione e fissione - evaporati, finemente dispersi e distribuiti su un'area molto vasta (10̂17 - 10̂18 Bq)

o "Inferno radiattivo" dei primi anni 1986-1988Primo impatto

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* Gli alberi di conifere morirono attorno alla centrale nucleare (Foresta Rossa) - fino a 400-500 ettari (intorno a 1000 ettari e più - gravi conseguenze)* I vertebrati anche morirono in modo simile, quelli che rimasero per lungo tempo vicino alla centrale nucleare o sui luoghi radioattivi (ci sono poche testimonianze)* Anche gli invertebrati subirono gli effetti (scomparsa di un certo numero di specie che vivono a terra)* Molti problemi di salute, di riproduzione, di sviluppo e lesioni (sia flora che fauna). Testimonianze di effetti da radiazioni in cellule, tessuti, popolazioni, biocenosi (biota)

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* Molti di questi effetti ebbero luogo su un'area molto limitata attorno alla centrale nucleare, in luoghi di considerevole concentrazione radioattiva, e sui luoghi transitati dalle nubi radioattive.* In seguito al decadimento degli isotopi di corta e lunga vita, la situazione riguardo le radiazioni cambiò rapidamente e divenne presto più leggera.* Gli animali sel* Gli animali selvatici non si limitarono negli spostamenti e costantemente visitarono (occuparono) anche i luoghi più contaminati. Non fu un deserto nucleare!

Ma!

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* Degradazione dell'ecosistema delle foreste di conifere* Incremento della mortalità di un certo numero di organismi (flora e fauna)* Inibizione della capacità riproduttiva e della crescita (flora e fauna)* Anomalie (morfosi, teratogenesi, numerose testimonianze di e di effetti epigenetici)* Cambiamento della composizione delle specie e della struttura delle popolazioni

Effetti "Visibili" nelle aree più contaminate(10% del totale delle aree contaminate)

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Non ci furono "mostri" o "mutanti" !!!

Effetti "Visibili" nelle aree più contaminate(10% del totale delle aree contaminate)

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Gli organismi biologici subirono una potente ecomplessa conseguenza stressante

* In dipendenza dalla dose* In dipendenza dalle specie* In dipendenza dall'età* Stati fisiologici

* Citogenetici* Gentici* Istologici* Biochimici* Fisiologici* Immunologici* * Etc

Effetti “non visibili” nelle aree più contaminate

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** Degradazione dei sistemi dipendenti dall'uomo** Sviluppo rovesciato verso il tipo (serie) autoctono (nativo) selvatico** Graduale recupero della diversità e abbondanza della natura selvatica

* Nessun effetto "visibile" determinabile da radiazioni* Difficili da riscontrare gli effetti "Invisibili"* Assoluta e totale predominanza degli effetti ecologici secondari; in sostanza:

Effetti nelle zone meno contaminate

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La natura selvatica sembraessere prosperosa!!!

* Crescente abbondanza e diversità della natura selvatica* Riduzione degli effetti "invisibili" causati dall'impatto delle radiazioni* Graduale recupero: la "foresta rossa" ritorna "foresta verde"

Sviluppo della situazionenel periodo 1986 - 1996

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Perchè è così

* Eppure... "Paradiso" per la natura selvatica...

* Completo ricollocamento della popolazione umana

* La più grande catastrofe di origine tecnologica con effetti negativi globali* Condizioni radioattive estreme e molto pericolose

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* Gli isotopi radioattivi e tutti i tipi di radiazioni ci sono sempre stati in ogni luogo e da molto tempo prima della comparsa degli organismi biologici* Tutta la vita comparve sotto l'azione permanente delle radiazioni (internamente ed esternamente)* La materia biologica deve aver elaborato tecniche e mezzi per resistere alle radiazioni

Spiegazione 1:La radiazione

è una costante dell'universo

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* C’è un gran numero di meccanismi riguardo al DNA, alla riparazione di cellule e tessuti - "il DNA funziona"* Ci sono un certo numero di sistemi di duplicazione per compensare le capacità perse o snaturate* L'eliminazione e la sostituzione delle molecole, cellule strutturali, intere cellule e organismi (embrioni) distrutte e modificate; eliminazione degli o eliminazione degli organismi radiosensibili.* Cambiamento dei meccanismi di popolazione e della fisiologia individuale per sopravvivere e sostenere il potenziale riproduttivo, per mantenere la vitalità

Spiegazione: Resistenza alle radiazioni (Radioresistenza)

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* Il valore totale della dose assorbita da fonti interne ed esterne* Tasso di esposizione alle radiazioni* Storia e circostanze riguardo l'irradiazione* Radioresistenza determinata geneticamente* Caratteristiche ecologiche, biologiche e di comportamento del dato organismo individuale

Certamente il fattore radiattivo è negativo e distruttivo,ma gli effetti dipendono da:

Spiegazione 2:Dose - Effetto

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* Prevalgono aree meno contaminate* Animali che si muovono attivamente con un ampio raggio di movimento, dalla loro tana, visitano piuttosto di rado i "punti caldi" - "pura matematica"* Gli animali migranti regolarmente abbandonano le zone radioattive* Una parte considerevole delle popolazioni ha l'opportunità di ridurre gli e gli effetti e ristabilirsi

Spiegazione 3: Irregolarità dellacontaminazione territoriale

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* Il Cesio 137 è sia rapidamente accumulato che velocemente espulso dall'organismo animale* Gli isotopi pesanti (Pu, Am, U) hanno fattori di accumulo estremamente insignificanti nella biota (biocenesi)* Tra gli isotopi a vita lunga presenti, solo lo Stronzio 90 è espulso lentamente, ma si accumula per lo più nello scheletro

Spiegazione 4:Metabolismo dei radionuclidi

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* Quasi totale decadimento degli isotopi a breve vita, durante i primi 5 anni* Decadimento considerevolmente veloce degli isotopi a media vita* 102-103 - diminuzione del tasso di dose esterna* E adesso i più importanti dal punto di vista radiologico: 137Cs (Cesio), 90Sr (Stronzio), 241Am (Americio)

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A causa del decadimento dei radionuclidi, la zona caratterizzata daradioattività estremamente alta si sta permanentemente riducendo

Spiegazione 6: Riduzionedell'ampiezza dei punti caldi

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Anche gli animali presenti nel terreno non sono molto contaminatisulla superficie del proprio corpo

* Il gruppo principale delle deposizioni si trasferisce in strati di suolo più profondi (3-10 cm). Diminuzione della disponibilità di radiazioni e del loro rilevamento* 137Cs legato con i minerali del suolo e i complessi organici

Spiegazione 7: Relativa immobilitàdelle ricadute radioattive

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* Nè pesca nè caccia, nessuna ingerenza* Nessuna attività forestale, agricola e industriale; nessun impatto chimico* 90% del territorio completamente abbandonato (di fatto, regime di riserva naturale)* Il recupero o il quasi totale ripristino dello stato naturale delle ex terre agricole e la degradazione dei sistemi di controllo idrico, rigenerazione dei dei terreni sommersi* Incremento degli alberi vecchi e malati, in favore degli animali arboricoli (pipistrelli, gufi, aquile, etc)

Spiegazione 8: Nessun essere umano -più occasioni per la natura selvatica

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* Prima dell'incidente c'era per lo più un ecosistema naturale (foreste 40%, prati, paludi) e seminaturale (terreni agricoli)* C'erano numerose riserve naturali nel raggio di 50-150 km* I grandi fiumi europei Dnieper e Pripyat* * Crocevia delle grandi migrazioni stagionali degli uccelli

Spiegazione 9:Storia naturale del luogo

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* Grandi contaminazioni radioattive della biocenesi (fino a 104 - 105 Bq g-1) e grandi assorbimenti di dosi (fino a 1-50 mSv d-1) sono ancora possibili nei siti più contaminati* Numerosi effetti dell'influenza negativa delle radiazioni sono ancora osservati nei siti più contaminati* Sul 99% del territorio, non si riscontrano gli effetti delle radiazioni, o il ruolo de o il ruolo determinante delle radiazioni è impossibile da dimostrare* Sul 99% del territorio la relazione Dose-Effetto non funziona* Fattori ecologici generici, processi all'interno delle popolazioni, l'interazione tra le specie, il graduale sviluppo degli ecosistemi abbandonati - sono assolutamente predominanti e possono spiegare la maggior parte delle conseguenze

Complesso naturale di Chernobyl:25 anni dopo

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* 260.000 ettari in Ucraina più 215.000 ettari in Bielorussia nel bel mezzo dell'Europa, dove l'uomo non ha quasi disturbato la vita selvatica durante gli ultimi 25 anni e non lo farà almeno durante i prossimi 10-20 anni

Complesso naturale di Chernobyl:25 anni dopo

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Condizioni presenti per il recupero* Relazioni e interazioni della biocenosi che esistevano in quel luogo 1000 anni prima* Animali che hanno bisogno di vasti territori individuali* Animali sensibili a disturbi e persecuzioni* Specie che hanno biso* Specie che hanno bisogno di paludi e territori boschivi vecchi e non modificati dall'uomo

Complesso naturale di Chernobyl:25 anni dopo

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Chernobyl adesso - nucleo, riserva e fonte naturaledi un certo numero di specie

Complesso naturale di Chernobyl:25 anni dopo

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Rete dei territori naturaliprotetti (in rosso), e dei terreniproposti per l'attività diconservazione della natura

Complesso naturale di Chernobyl:25 anni dopo

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* Questo non è il deserto* Questo non è ancora completamente un paradiso* Questo è l'inizio di una vita reale senza l'essere umano* Questo è un esempio di quali avventure la n natura selvatica può intraprendere se non ci sono esseri umani* Questa è una prova per la maturità dell'essere umano, per mostrarci in che modo le nostre decisioni possono essere assennate

Deserto nucleare oparadiso per la vita selvatica?

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* Le persone, di norma, considerano le biocenosi non umane in modo antropomorfo: sottolineando i rischi individuali (minacce) e sottostimando le capacità della popolazione e della biocenosi di mantenere la totale "omeostasi" formatasi durante milioni di anni* Trasferimento diretto dei risultati di laboratorio sui sistemi naturali* Tralasciare l'importanza della storia naturale dell’oggetto studiato e dei f dei fattori non collegati alle radiazioni

Errori comuni di valutazionedelle conseguenze

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* Molte persone conoscono le parole "Chernobyl" e "radiazioni", ma pochi hanno una conoscenza di base delle radiazioni e dell'impatto delle radiazioni sui soggetti biologici. Si deve credere a coloro che sono qualificati come specialisti in questi campi* Il pubblico, come al solito, non prende in esame la qualità dei giudizi e delle conclusioni delle ricerche e degli specialisti* * Con l'abbassamento globale della fiducia nella scienza si provoca non solo l'incomprensione, le idee folli e la paure smisurate; si causano effetti più gravi: maggiori rischi di nuovi incidenti, spese senza senso, e l'incapacità di organizzare una vita sicura, confortevole e compatibile con l'ambiente

La scienza deve essere forte e giudiziosa!La scienza ha bisogno di reale sostegno e rispetto!

Epilogo

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Grazie per l'attenzione!

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Tradotto da zifnabTranslation by zifnabwww.unarticoloasettimana.blogspot.com

Questa è una traduzione amatoriale; ogni diritto sulle informazionicontenute in questa presentazione rimane dell’autore.

La presentazione originale si può trovare a questo link:You can find the original here:http://www.slideshare.net/forumnucleare/sergey-gashchak-ecology-of-the-chernobyl-zone?from=ss_embed

Il sito del Chernobyl Center lo raggiungete a questo link:YYou can find the Chernobyl Center’s website here:http://www.chornobyl.net/en/

Precisazioni(Clarifications)