Seminario Di Semiotica Visiva

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    Piero Polidoro, 2002

    Seminario di introduzione alla Semiotica visiva, con

    applicazioni alla pittura e all'analisi dei siti Internet.

    An introduction to Visual Semiotics, with applications and

    analisys of Artworks and Web sites.

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    :: ESAMI

    Il programma perchi deve sostenerel'esame diSemiotica.

    Yugop.com

    Sul sito del

    libro Trailer,

    spot, clip, siti,

    bannertorverete la sintesi

    dell'analisi di Daniele

    Barbieri sul sito

    Yugop.com, uno dei pifamosi nel campo della

    grafica.

    SEMINARIO DI SEMIOTICA VISIVA

    Benvenuti nel sito del seminario di Semiotica

    Visiva "da Kandinsky al Banner", tenuto da Piero

    Polidoro per la cattedra di Semiotica della prof.

    Isabella Pezzini (facolt di Scienze della

    Comunicazione, Universit "La Sapienza" di

    Roma).

    Il seminario (che stato frequentato "on-line" da

    molti studenti grazie a questo sito) un'introduzione alla Semiotica Visiva. Vengono

    affrontate alcune teorie e viene mostrata la loro

    applicazione nell'analisi di diversi tipi di testo

    visivo (dai dipinti di Kandinsky ai siti Internet, ai

    banner).

    Lezioni

    1. Il semi-simbolico

    2. Categorie plastiche

    3. L'enunciazione4. Analisi dei siti Internet

    5. I banner

    opyright

    Salvo diversa indicazione, tutti i testi di

    questo sito sono di Piero Polidoro.

    Possono essere utilizzati, ma citando lafonte ed inviando una e-mail

    all'autore.

    Trailer, spot, clip, siti, banner

    Le forme brevi della comunicazione audiovisiva

    a cura di Isabella Pezzini

    Meltemi, Roma 2002

    E' uscito il libro Trailer, spot, clip, siti, banner, da cui sono

    state tratte le analisi di siti Internet e banner della quarte e

    quinta lezione del seminario.

    Potete visitare il sito Internet del libro, dove troverete le

    sintesi dei diversi capitoli, schede di approfondimento,materiali e potrete leggere l'introduzione.

    L'8 e il 9 marzo "Pubblicit in

    Internet": due incontri su siti, banner

    e pittura per il convegno

    "Artecnologia", organizzato a Napoli

    dall'Istituto Universitario Suor Orsola

    Benincasa e da Kybernetes durante ilsalone del fumetto Comicon.

    Questo sito stato pubblicato anche

    sul cd-rom allegato al numero di

    marzo/aprile di "Computer Graphics &

    publishing" (n. 2, anno V, 2002).

    Commenti

    Mandami

    uncommento

    sul sito o sul seminario.

    Mailing list

    Iscriviti alla mailing list.

    Verrai informato in caso

    di aggiornamenti o novit

    (conferenze, nuovi libri,

    ecc.).

    :: ABSTRACT

    La tipologia sviluppata per

    l'analisi dei siti Web. I

    portali (l'informazione) e i

    siti "trasparenti"

    (l'interazione).

    L'analisi dei banner e le

    "tattiche" per renderli pi

    efficaci.

    Ultimo aggiornamento:

    10/04/2002

    Ottimizzato per Internet Explorer 4.0

    Risoluzione 800x600

    mailto:[email protected]://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/glossario.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/glossario.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/faq.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/glossario.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/faq.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/aggiornamenti.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/zip.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/prenotazioni.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/prenotazioni.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/prenotazioni.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/prenotazioni.htmhttp://web.tiscali.it/pieropolidoro/fb/siti2.htmhttp://www.comunicazione.uniroma1.it/http://www.comunicazione.uniroma1.it/mailto:[email protected]://web.tiscali.i/pieropolidoro/fb/siti2.htmhttp://web.tiscali.i/pieropolidoro/fb/siti2.htmmailto:[email protected]://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/mailing.htmhttp://s1.shinystat.com/cgi-bin/shinystatv.cgi?USER=digisemiotica&NH=1&NHF=1http://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/mailing.htmmailto:[email protected]://www.iht.it/http://www.comicon.it/http://web.tiscali.i/pieropolidoro/fb/siti2.htmhttp://web.tiscali.i/pieropolidoro/fb/siti2.htmmailto:[email protected]://www.comunicazione.uniroma1.it/http://www.comunicazione.uniroma1.it/http://web.tiscali.it/pieropolidoro/fb/siti2.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/prenotazioni.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/prenotazioni.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/prenotazioni.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/prenotazioni.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/zip.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/aggiornamenti.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/faq.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/glossario.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/faq.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/glossario.htmmailto:[email protected]
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    Orari delle lezioni

    e lezioni si terranno nell'aula A1, via Salaria 113.

    Venerd 11 gennaio 13 - 15 Lezione 1: Il semi-simbolico

    Venerd 18 gennaio 13 - 15 Lezione 2: Le categorie plasticheSabato 19 gennaio 11 - 13 Lezione 3: L'enunciazione

    Venerd 25 gennaio 13 - 15 Lezione 4: Analisi dei siti Internet

    Sabato 26 gennaio 11 - 13 Lezione 5: I banner

    ndirizzo del sito

    Su Digilander: digilander.iol.it/pieropolidoro

    l sito su Tiscali stato disattivato l'11 febbraio.

    Ricevimento

    Sabato 19 gennaio 9 - 11 Stanza 128 - via Salaria 113

    Sabato 26 gennaio 9 - 11 Stanza 128 - via Salaria 113

    Dal mese di febbraio il ricevimento si far su appuntamento. Per prendere unppuntamento inviate una mail.

    scritti

    e iscrizioni al seminario sono state chiuse il 9/1/2002. Come gi annunciato a lezione, laidotta disponibilit di posti in aula rende possibile la frequenza solamente ad un limitatoumero di studenti. Sono ammessi alla frequenza in aula i primi iscritti, di cui disponibilen elenco.

    Gli altri iscritti potranno seguire il seminario on-line, grazie a questo sito. Non ci sarlcuna differenza (di programma, di argomenti, ecc.) fra gli studenti del primo gruppo euelli del secondo.

    E' disponibile un elenco generale di tutti gli iscritti al seminario (sia con frequenza in aulahe con frequenza on-line).

    Programma

    Per gli appelli di febbraio la frequenza del seminario consente di sostituire per lo scritto ilbro Le passioni del lettore con (tutti) i seguenti testi:

    da Corrain, L. - Valenti, L., 1991, Leggere l'opera d'arte, Esculapio, Bologna:- Greimas, A.J., "Semiotica figurativa e semiotica plastica" (pp. 33-51);- Thrlemann, F., "Paul Klee: analisi semiotica di Blumen-Mythos - 1918" (pp. 107-131);- Floch, J.M., "Semiotica di un discorso plastico non figurativo: Composizione IVdiKandinsky" (pp. 133-160).

    dispense (disponibili presso il Centro copie Valenziani, via Valenziani 15):- Benveniste, E., "Le relazioni di tempo nel verbo francese";- Stoichita, V., "Margini";- Marin, L., "La cornice della rappresentazione e alcune sue figure".

    Sono ovviamente parte integrante del programma (e quindi potenziali oggetti di domandal test) gli argomenti trattati a lezione e disponibili sul sito, anche se non citati nei testi'esame.

    Si ricorda che, ai fini del programma d'esame, richiesta la conoscenza degli argomentiitati nei testi delle lezioni, non quelli inclusi in "schede" e "materiali" di approfondimento.

    Si ricorda infine che possono usufruire di questo programma solo gli iscritti al seminario.

    A partire dalla sessione estiva sar possibile scegliere per l'esame orale un modulo dedicatol seminario. Allo scritto gli studenti porteranno quindi il programma ordinario previsto per quiz (Semiotica in nuce e Le passioni del lettore), mentre all'orale l'interrogazione verterugli argomenti trattati durante il seminario. Il programma, per, verr ampliato:omprender infatti dei saggi aggiuntivi (che verranno specificati entro breve) e che loenderanno equivalente ai normali programmi previsti per il modulo orale.

    mailto:[email protected]://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/glossario.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/faq.htmhttp://digilander.iol.it/pieropolidoromailto:[email protected]://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/elenco2.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/elenco1.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/elenco1.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/elenco1.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/elenco1.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/elenco2.htmmailto:[email protected]://digilander.iol.it/pieropolidorohttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/faq.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/glossario.htmmailto:[email protected]
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    Siti di Semiotica

    Paolo Fabbri: sito ricco di interventi, saggi e interviste di uno dei pi importanti semiologiiventi, esperto di arti visive.

    exia: il sito della rivista dell'Associazione italiana di Studi semiotici.

    Sssub: il sito della Scuola superiore di Studi Umanistici dell'Universit di Bologna,presieduta da Umberto Eco.

    Sonesson: il sito personale di Goran Sonesson, con numerosi articoli di semiotica visiva.

    Visio: una delle pi importanti riviste di semiotica visiva.

    E' possibile trovare molti altri link (con informazioni aggiuntive) all'indirizzowww.webosservatorio.it.

    Articoli e ricerche su Internet:

    Caccavella, F.S., 2001, Disegnare un buon banner, Html.itwww.html.it/dossier/14_webpromotion/05.htm).

    Doyle, K. - Minor, A. - Weyrich, C., Banner Ad placement study, Michigan Universityhttp://webreference.com/dev/banners).

    Mbinteractive, 1997, Iab online advertising Effectiveness study, Internet Advertising Bureauwww.iab.net/news/content/new/www.iab.net).

    Rozanski, H.D., Bollman, G., 2001, The great portal payoff, Booz-Allen & Hamiltonwww.bah.com).

    Valente, M., 2001, Banner gratuiti italiani ed esteri, Html.it (www.html.it/articoli/06.htm).

    mailto:[email protected]://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/glossario.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/faq.htmhttp://www.guaraldi.it/fabbrihttp://www.cisi.unito.it/progetti/Lexia/index.htmlhttp://www.sssub.unibo.it/http://www.arthist.lu.se/kultsem/sonesson/CV_gs.htmlhttp://www.fl.ulaval.ca/hst/visio/http://www.webosservatorio.it/http://www.html.it/dossier/14_webpromotion/05.htmhttp://webreference.com/dev/bannershttp://www.iab.net/news/content/new/www.iab.nethttp://www.bah.com/http://www.html.it/articoli/06.htmhttp://www.html.it/articoli/06.htmhttp://www.bah.com/http://www.iab.net/news/content/new/www.iab.nethttp://webreference.com/dev/bannershttp://www.html.it/dossier/14_webpromotion/05.htmhttp://www.webosservatorio.it/http://www.fl.ulaval.ca/hst/visio/http://www.arthist.lu.se/kultsem/sonesson/CV_gs.htmlhttp://www.sssub.unibo.it/http://www.cisi.unito.it/progetti/Lexia/index.htmlhttp://www.guaraldi.it/fabbrihttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/faq.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/glossario.htmmailto:[email protected]
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    LEZIONI

    Gli orari delle lezioni sono nella sezione "bacheca". Qui potrete trovare la sintesi di ogni

    ezione.

    1. Il semi-simbolico: Lezione introduttiva sulla semiotica visiva ela differenza fra plastico e figurativo.Viene spiegata anche la teoria del semi-simbolico, molto utilizzata nelle analisisemiotiche dell'immagine.Si chiude con l'analisi fatta da Jean-MarieFloch del dipinto Composizione IVdi WassilyKandinsky.

    2. Le categorie plastiche: La descrizione di un'immagine avvienegrazie alle categorie plastiche.Le analisi di Felix Thrlemann su due dipintidi Paul Klee: Blumen Mythos e Pflanzen

    Analytisches.

    3. L'enunciazione: La teoria dell'enunciazione, centrale per lasemiotica, molto utilizzata anche nelcampo del visivo.L'analisi degli sguardi, delle cornici e deimeccanismi di embrayage e dbrayage.

    4. Analisi dei siti Internet: Analisi dell'aspetto visivo della tipologia pidiffusa di web site: il portale.Partendo da questa analisi cercheremo diindividuare un'altra tipologia di sito, semprepi diffusa.

    5. I banner: Una serie di brevi analisi dedicate allaricerca del "banner ben formato".

    Differenti teorie semiotiche verrannoutilizzate per spiegare come e perch"funziona" un buon banner.

    mailto:[email protected]://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/glossario.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/faq.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/faq.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/glossario.htmmailto:[email protected]
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    MATERIALI

    Nella sezione materiali troverete brani tratti da testi di autori citati nelle lezioni o utili perpprofondire qualche argomento.

    Benveniste: i testi scelti da Benveniste come esempi di narrazione storica (da Problemi diinguistica generale).

    De Micheli: l'arte di opposizione dell'espressionismo e le differenze con il Blaue ReiterdiKandinsky e Marc (da Le avanguardie artistiche del Novecento).

    Greimas, Marin, Stoichita: la definizione del concetto di cornice in tre diversi autori.

    Greimas - Courtes: la segmentazione di un teso (tratto da Semiotica.Dizionario ragionatodella filosofia del linguaggio).

    Greimas - Courtes: la voce "enunciazione" (tratto da Semiotica.Dizionario ragionato dellailosofia del linguaggio).

    Greimas - Courtes: la voce "dbrayage"(tratto da Semiotica.Dizionario ragionato dellailosofia del linguaggio).

    Marin: i due significati di "rappresentare", ovvero la funzione transitiva e la funzioneiflessiva delle immagini (da Della rappresentazione).

    akobson: lo schema della comunicazione e le funzioni del linguaggio (dai Saggi diinguistica generale).

    akobson: alcuni esempi sulla funzione poetica e l'analisi dello slogan "I like Ike" (dai Saggidi linguistica generale).

    Kandinsky: le tendenze costruttive in pittura e la differenza fra impressioni, improvvisazioni composizioni (da Lo spirituale nell'arte).

    mailto:[email protected]://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/glossario.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/faq.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/faq.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/glossario.htmmailto:[email protected]
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    BIBLIOGRAFIA

    Arnheim, R., 1954,Art and visual perception, The University of California Press, Berkeleytrad. it.Arte e percezione visiva , Milano, Feltrinelli, 1962).

    Arnheim, R., 1966, Toward a Psychology of art, Berkeley, The Regents of the University ofCalifornia (trad. it. Verso una psicologia dell'arte, Torino, Einaudi, 1959).

    Arnheim, R., Visual Thinking, Berkeley, The Regents of the University of California (trad. it.l pensiero visivo, Torino, Einaudi, 1974).

    Arnheim, R., The power of the center, Berkeley, The University of California Press (trad. it.l potere del centro, Torino, Einaudi, 1984).

    Barbieri, D., 1996, Questioni di ritmo, Vqpt 139, Roma, Eri-Rai.

    Barthes, R., 1964, Elments de smiologie, Paris, Seuil (trad. it. Elementi di semiologia,Torino, Einaudi, 1966).

    Barthes, R., 1982, L'obvie et l'obtus, Paris, Seuil (trad. it. L'ovvio e l'ottuso, Torino,Einaudi, 1985).

    Benveniste, E., 1966, Problmes de linguistique gnrale, Paris, Gallimard; trad. it.Problemi di linguistica generale, Milano, Il Saggiatore, 1971.

    Bettetini, G. - Gasparini, B. - Vittadini, N., 1999, Gli spazi dell'ipertesto, Milano, Bompiani.

    Bolter, J.D. - Grusin, R., 1999, Remediation. Understanding New media, Cambridge, TheMit Press (trad. it. Remediation, a cura di Alberto Marinelli, Milano, Guerini, 2002).

    Corrain, L., a cura di, 1991, Semiotica e iconografia. Problemi teorici, Versus, 58, gennaio-prile, Milano, Bompiani.

    Corrain, L., 1999, Leggere l'opera d'arte II, Bologna, Esculapio.

    Corrain, L. - Valenti, L., 1991, Leggere l'opera d'arte, Esculapio, Bologna.

    De Micheli, M., 1966, Le avanguardie artistiche del Novecento, Milano, Feltrinelli.

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    Eco, U., 1968, La struttura assente, Milano, Bompiani.

    Eco, U., 1975, Trattato di semiotica generale, Milano, Bompiani.

    Eco, U., 1984, Semiotica e filosofia del linguaggio, Milano, Bompiani.

    Eco, U., 1990, I limiti dell'interpretazione, Milano, Bompiani.

    Eco, U., 1997, Kant e l'ornitorinco, Milano, Bompiani.

    erraro, G., 1999, La pubblicit nell'era di Internet, Roma, Meltemi.

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    loch, J.M, 1985, Petites Mythologies de l'oeil et de l'esprit, Paris-Amsterdam, Hads-Benjamin.

    loch, J.M., 1990, Smiotique, marketing et communication. Sous le signes, les stratgies,Paris, Puf (trad. it. Semiotica, marketing e comunicazione, Milano, Angeli, 1997).

    loch, J.M., 1995, Identits visuelles, Paris, Puf (trad. it. Identit visive, Milano, Angeli,997).

    mailto:[email protected]://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/glossario.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/faq.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/faq.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/glossario.htmmailto:[email protected]
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    Geninasca, J., 1992, Testo e immagine, Urbino, Documenti del centro internazionale diSemiotica e di Linguistica.

    Gigante, E., "Il pittore e lo spettacolo. Forme dell'enunciazione enunciata negli affreschi diuca Signorelli a Orvieto", in Corrain, L., 1999, Leggere l'opera d'arte II, Bologna,

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    Gombrich, E.H., 1959,Art and Illusion. A study in the psychology of pictorial

    epresentation, Washington D.C., Trustees of the National Gallery of Art; trad. it. Arte ellusione, Torino, Einaudi, 1965).

    Greimas, A.J., 1966, Smantique structurale, Paris, Larousse (trad. it. Semanticatrutturale, Roma, Meltemi, 2000).

    Greimas, A.J., 1984, "Smiotique figurative e smiotique plastique",Actes smiotiques.Documents, 60 (trad. it. "Semiotica figurativa e semiotica plastica", in Corrain, L. - Valenti,., 1991, Leggere l'opera d'arte, Esculapio, Bologna).

    Greimas, A.J. - Courts, 1979, Smiotique. Dictionnaire raisonn de la thorie du langage,Paris, Hachette (trad. it. Semiotica. Dizionario ragionato della teoria del linguaggio, Firenze,a Casa Usher, 1986).

    Greimas, A.J. - Courts, 1986, Smiotique. Dictionnaire raisonn de la thorie du langage -Tome II, Paris, Hachette.

    Grice, H.P., 1975, "Logic and conversation" (the William James Lectures - Lecture II,Harvard University, 1967), in Syntax and Semantics, a cura di P. Cole e J.P. Morgan, NewYork e London, Academic Press (trad. it. "Logica e conversazione", in Gli atti linguistici, aura di M. Sbis, Milano, Feltrinelli, 1978).

    Groupe , 1970, Rhtorique gnrale, Paris, Larousse (trad. it. Retorica generale, Milano,Bompiani, 1976).

    Groupe , 1992, Trait du signe visuel, Seuil, Paris.

    Hjelmslev, L., 1943, Omkring sprogteoriens grundloeggelse, Kobenhavn, Munksgaard (trad.t., I fondamenti della teoria del linguaggio, Torino, Einaudi, 1968).

    akobson, R., Essais de linguistique gnrale, Paris, Minuit (trad. it. Saggi di linguisticagenerale, Milano, Feltrinelli, 1966).

    akoff, G. - Johnson, M., 1980, Metaphors we live by, Chiacago, The University of ChicagoPress (trad. it. Metafora e vita quotidiana, Milano, Bompiani, 1998).

    vi-Strauss, C., 1962, La pense sauvage, Paris, Librerie Plon (trad. it. Il pensieroelvaggio, Milano, Il Saggiatore, 1996).

    vi-Strauss, C., 1964, Le cru et le cuit, Paris, Librerie Plon (trad. it. Il crudo e il cotto,Milano, Il Saggiatore, 1998).

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    Manetti, G., 1998, La teoria dell'enunciazione, Siena, Protagon.

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    LEZIONE 1: IL SEMI-SIMBOLICO

    Questa prima lezione dedicata ad un'introduzione alla semiotica visiva e al linguaggio

    plastico. Molta attenzione sar dedicata ad uno strumento molto utilizzato nelle analisi diipinti e immagini: il concetto di sistema semi-simbolico. Per fare questo dovremo chiarirelcuni fondamenti della teoria semiotica (la differenza fra sistemi semiotici e sistemiimbolici).

    Nella parte finale vedremo un esempio molto celebre di analisi semiotica di un'immagine: lotudio di Jean-Marie Floch sul dipinto di Wassily Kandinsky Composizione IV. In questo

    modo "testeremo" la teoria del semi-simbolico e avremo un primo assaggio dellepotenzialit della semiotica nell'analisi delle immagini.

    Questa lezione articolata in quattro sezioni:

    Plastico vs figurativo: spiega che cosa fa la semiotica visiva e chedifferenza c' fra linguaggio figurativo elinguaggio plastico

    Semiotico vs simbolico: chiarisce alcuni punti fondamentali della teoriasemiotica (espressione, contenuto,scomposizione in figure) e spiega che cosa siintende quando si dice che un sistemasemiotico non ha "conformit". Introduceinfine il concetto di Hjelmslev di sistemasimbolico

    Sistemi semi-simbolici: spiega che cos' un sistema semi-simbolico.Introduce l'importante teoria di Jakobson sullefunzioni del linguaggio e spiega in cosaconsiste la funzione poetica

    Composizione IV: l'applicazione della teoria del semi-simbolicoad un dipinto di Kandinsky

    LEZIONE 1

    Introduzione

    Plastico vs figurativo:

    - la semiotica figurativa

    - la semiotica plastica

    Semiotico vs simbolico:

    - espressione e contenuto

    - fonemi e smi

    - figure (1)

    - figure (2)

    - sistemi non conformi

    - i sistemi simbolici

    Sistemi semi-simbolici:

    - le categorie

    - il semi-simbolico- tipi di semi-simbolico

    - le funzioni linguistiche

    - la funzione poetica

    - poetico e semi-simbolico

    Composizione IV:

    - il quadro storico

    - la segmentazione

    - il contenuto: i cavalieri

    - il contenuto: altri formanti- l'espressione plastica

    - il sistema semi-simbolico

    - la struttura narrativa

    Bibliografia

    SCHEDE

    L'iconologia di Panofsky

    Il processo di astrazione

    MATERIALI

    Il processo comunicativo

    (Jakobson)

    La funzione poetica (Jakobson)

    Espressionismo e Blaue Reiter(De Micheli)

    Perch "composizione"?

    (Kandinsky)

    La segmentazione (Greimas)

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    LEZIONE 2: CATEGORIE PLASTICHE

    a seconda lezione dedicata allo studio delle categorie plastiche. Queste categorie sono

    ondamentali, perch ci consentono di descrivere (e quindi analizzare) le immagini.Dopo l'introduzione teorica vedremo come il semiologo Felix Thrlemann utilizza leategorie plastiche per analizzare due opere di Paul Klee: Blumen Mythos e Pflanzen

    Analytisches.Studiando queste analisi incontreremo nuovamente i sistemi semi-simbolici, ma anche altrimportanti strumenti della semiotica visiva.

    Questa lezione articolata in tre sezioni:

    Categorie plastiche: introduzione teorica allo studio delle categorieplastiche.

    Blumen Mythos: un'analisi di Felix Thrlemann su un dipinto diPaul Klee. L'applicazione delle categorieplastiche, del semi-simbolico e del concetto di

    struttura mitica secondo Lvi-Strauss.Pflanzen Analytisches: un'altra analisi di Thrlemann, compiuta su un

    altro dipinto di Klee (meno figurativo delprecedente). Questa analisi, pubblicata infrancese, non stata tradotta in italiano.

    LEZIONE 2

    Introduzione

    Categorie plastiche:

    - che cosa sono

    - tratti, figure, formanti- categorie costituzionali- costituente/costituito

    - categorie eidetiche

    - categorie cromatiche

    - i radicali cromatici

    - categorie topologiche

    - il formato delle immagini

    Blumen Mythos:

    - livello plastico: elementi

    - livello figurativo: oggetti

    - dinamizzazione- analisi topologica

    - codici connettori

    - il titolo

    - la struttura mitica

    Pflanzen Analytisches:

    - livello plastico

    - le costellazioni

    - il contrasto ritardato

    - gli schemi di graduazione- il significato plastico (1)

    - il significato plastico (2)

    - il titolo

    - sistemi semi-simbolici

    - la codifica valutativa

    - qualche riflessione

    Bibliografia

    SCHEDA

    La descrizione e la

    classificazione degli elementi

    plastici in Blumen Mythos.

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    LEZIONE 3: L'ENUNCIAZIONE

    'argomento della terza lezione la teoria dell'enunciazione, che ha un ruolo centrale nella

    emiotica. Definiremo innanzitutto il concetto di enunciazione. Prenderemo quindi inonsiderazione i primi studi a riguardo, quelli del linguista francese Emile Benveniste.Nella seconda sezione studieremo l'enunciazione nella teoria greimasiana e i concetti dibrayage e embrayage. Infine vedremo come possibile applicare la teoriaell'enunciazione ai testi visivi.o scopo di questa sezione quello di fornire la base teorica per le riflessioni e le analisiella quarta lezione.

    Questa lezione articolata in tre sezioni:

    L'enunciazione: definizione del concetto di enunciazione; iprimi studi di Benveniste sui pronomipersonali e l'opposizione storia/discorso.

    Dbrayage e embrayage: l'enunciazione secondo Greimas e i concetti

    di dbrayage e embrayage.L'enunciazione visiva: l'applicazione della teoria dell'enunciazione

    ai testi visivi.

    LEZIONE 3

    Introduzione

    L'enunciazione:

    - definizione e importanza

    - i pronomi personali- marche dell'enunciazione- le relazioni di tempo

    - storia

    - discorso

    Dbrayage e embrayage:

    - i testi scritti

    - il dbrayage

    - l'embrayage

    L'enunciazione visiva:

    - transitivo vs riflessivo- la cornice

    - gli affreschi di Signorelli

    - le marche

    - gli sguardi

    - il "commentatore"

    Bibliografia

    MATERIALI

    La narrazione storica

    (Benveniste)

    "Enunciazione" (Greimas -Courts)

    "Dbrayage" (Greimas -

    Courts)Transitivo vs riflessivo (Marin)

    Il concetto di "cornice"

    (Greimas, Marin, Stoichita)

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    LEZIONE 4: ANALISI DEI SITI INTERNET

    Con la quarta lezione arriviamo finalmente ad Internet. Gli argomenti trattati nelle

    precedenti lezioni, infatti, servivano sia da introduzione teorica alla semiotica visiva che siaper fornire una serie di strumenti d'analisi che ora utilizzeremo.n questa lezione parleremo soprattutto di siti e di pagine Web.

    Partiremo dall'analisi della pagina di un portale, una tipologia di pagina Web abbastanzaiffusa. L'osservazione della sua struttura visiva ci permetter di fare alcune primeonsiderazioni sulla sua strategia comunicativa. La seconda sezione sar dedicata ad un

    piccolo excursus su siti 3D e presentazioni Flash!Nell'ultima sezione presenteremo l'analisi di un sito, quello della showgirl Alessia Merz, chei permetter di notare le differenze di struttura visiva e di funzione comunicativa rispettol caso del portale. Concluderemo ipotizzando l'esistenza di una nuova tipologia di sito

    Web.

    e analisi e le riflessioni contenute in questa lezione sono una sintesi del saggio "Essere inete: banner e portali", in Trailer, spot, clip, siti, banner. Le forme brevi dellaomunicazione audiovisiva, a cura di Isabella Pezzini, Roma, Meltemi, 2002 (disponibile da

    marzo 2002).

    Questa lezione articolata in tre sezioni:

    I portali: analisi della struttura visiva della pagina diun portale.

    Oltre i portali: una prima alternativa ai portali: i siti 3D e iloro limiti. L'analisi delle presentazioni inFlash!

    Una nuova tipologia?: un'analisi di un sito Internet, quello dellashowgirl Alessi Merz. L'analisi ci permetterdi compiere delle osservazioni sul rapportofra la struttura visiva di un sito e la sua

    strategia comunicativa. Tenteremo anche didefinire una nuova tipologia di sito Web.

    LEZIONE 4

    Introduzione

    I portali:

    - nascita e sviluppo

    - innovazione e metafora- la struttura visiva- il macro-testo

    - lo sguardo oggettivante

    Oltre i portali:

    - i siti 3D

    - limiti dei siti 3D

    - le presentazioni Flash!

    Una nuova tipologia?:

    - il sito di Alessia Merz

    - la "trasparenza" del sito- l'opacit del portale

    - informazione

    - interazione

    - il testo verbale

    - integrazione di oggetti

    - conclusioni

    Bibliografia

    SCHEDE

    La metafora in Eco e Lakoff-

    Johnson

    La struttura visiva di portali e

    quotidiani

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    LEZIONE 5: I BANNER

    a quinta e ultima lezione ha come argomento i banner, la prima e pi diffusa forma di

    pubblicit su Internet.Se nella lezione precedente abbiamo tentato di costruire una tipologia dei siti Web, ora ilostro approccio diventer pi "minimalista": lo scopo sar infatti quello di applicare unaerie di teorie semiotiche ai banner, cercando di ricavare delle indicazioni utili per costruiren buon banner.

    Ciononostante arriveremo alla fine ad ipotizzare l'esistenza di una particolare forma dibanner, particolarmente efficace e diffusa.

    e analisi e le riflessioni contenute in questa riflessione sono una sintesi del saggio in corsoi pubblicazione "Essere in rete: banner e portali", in Trailer, spot, clip, siti, banner. Leorme brevi della comunicazione audiovisiva, a cura di Isabella Pezzini, Roma, Meltemi,

    2002 (disponibile da marzo 2002).

    Questa lezione articolata in due sezioni:

    Cosa sono i banner: un'introduzione sulla storia dei banner e sulloro impiego in Internet. Verranno analizzatii risultati di alcune ricerche sull'efficaciapubblicitaria del banner.

    Analisi dei banner: l'applicazione ai banner di diverse teorie estrumenti d'analisi della semiotica. Iltentativo di definire le caratteristiche di un"buon" banner.

    LEZIONE 5

    Introduzione

    Cosa sono i banner:

    - aspetto del banner

    - dimensioni- il click-through- posizione

    - importanza del banner

    Analisi dei banner:

    - una prima classificazione

    - massime conversazionali

    - violazione delle massime

    - alcune eccezioni

    - banner fatici

    - alcuni casi pi semplici

    - l'ancoraggio- una tipologia?

    - sintagmi seriali

    - termini complessi

    - brand, topic, accento

    - un esempio

    - banner poco efficaci

    - ancora eccezioni

    - banner innovativi

    Bibliografia

    SCHEDE

    Le massime e le implicature

    conversazionali di Grice.

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    ANALISI DEI SITI

    Oggi una delle tipologie di sito Web pi diffuse quella del portale. Il portale (soprattuttouello destinato all'informazione) si presenta con un aspetto visivo sostanzialmente

    ostante: linee rette e perpendicolari, forme rettangolari, colori fondamentali e saturi. Sonomolto frequenti, inoltre, dispositivi (cornici, linee, piccoli sfondi colorati) che servono perefinire, incorniciare appunto, i testi che compongono la pagina.

    Questa struttura ha diverse funzioni:

    serve a "chiudere" i testi pi piccoli che compongono la pagina, definendoli comeautonomi;

    al tempo stesso crea una griglia che li integra nell'unit superiore di cui fanno parte(la pagina Web);

    come tutti i sistemi di cornici serve a creare un distacco fra il testo e chi l'haprodotto, suggerendo un'idea di oggettivit (molto importante per chi fainformazione).

    Esistono per altri tipi di sito. L'analisi del sito di Alessia Merz (www.alessiamerz.it) ci hapermesso di individuare delle caratteristiche visive opposte a quelle dei portali. Dietrouesta differenza si nascondono due diverse strategie comunicative.l portale, che uno strumento di informazione, tende a mettere in evidenza l'oggettivit diuello che dice, ma anche che lui che lo dice: si propone come mediatore fra noi e il

    mondo circostante. Questa mediazione corrisponde alla "artificialit" dell'aspetto visivo delito.

    Al contrario i siti come quello della Merz si presentano con valori visivi simili a quelli delmondo reale (forme irregolari, prospettive, colori sfumati e poco definiti, ecc.): lo scopo inuesto caso quello di nascondere la mediatezza del rapporto comunicativo, simulandono spazio "reale" in cui sia possibile un'interazione fra fan e divo. L'interazione quindilla base di questa seconda strategia comunicativa.

    PORTALI SITI "TRASPARENTI"

    dimensione dellarappresentazione

    riflessivit(opacit)

    transitivit(trasparenza)

    strategia comunicativaoggettivante

    (informazione)soggettivante(interazione)

    categorie topologiche rettilinee curvilinee

    categorie eidetiche dritto curvo

    categorie cromaticheradicali

    piena saturazione

    colori complessidiversa saturazione

    chiaro-scuro

    sfondo biancolivelli trasparenti e

    sovrappostiprospettiva

    testo verbalescritto

    dbrayageaudio

    embrayage

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    ANALISI DEI BANNER

    banner rappresentano ancora oggi la principale e pi originale forma di pubblicit sunternet. Vista la variet delle forme che assumono impossibile creare una vera e propria

    ipologia. E' utile, per, analizzare una serie di tattichee di scelte che rendono un bannerpi efficace.n particolare, possibile identificare una tipologia di banner molto diffusa. In questo tipoi banner si alternano fondamentalmente tre diversi momenti, che corrispondono di solito are slides (anche se esistono banner in cui uno di questi "momenti", o termini, pu essereomposto da pi slides). Ognuna di queste tre parti svolge una precisa funzioneomunicativa. Abbiamo deciso di chiamarle:

    brand: ha la funzione di visualizzare il marchio (cio l'insieme di nome e logo, ilbrandappunto) del prodotto o della societ che si vuole reclamizzare;

    topic: comunica l'argomento della pubblicit, rispondendo alla domanda "Cosa possofare con questo prodotto? A cosa mi serve?". Essendo la parte pi praticadell'annuncio deve attenersi strettamente alle massime conversazionali;

    accento: l'elemento destinato ad attirare l'attenzione. Solitamente costituito dauno slogan (headline, in gergo pubblicitario), ma pu essere anche una strutturadomanda-risposta, o ancora una semplice domanda a cui risponde il brand.

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    L'ICONOLOGIA DI ERWIN PANOFSKY

    Erwin Panofsky non era un semiologo e la sua terminologia dunque molto differente dauella utilizzata in campo semiotico. Quella che Hjelmslev chiama espressione infatti per

    Panofsky forma e lanalisiformale qualcosa che pu essere, almeno parzialmente,ovrapposta allo studio del linguaggio plastico. Cos liconologia viene definita come quelamo della storia dellarte che si occupa del soggetto o significato delle opere darteontrapposto a quelli che sono i loro valori formali (Panofsky 1955: tr. it. 31). Unanalisi diuesto tipo avviene su tre principali livelli.

    nnanzitutto necessario affrontare il livello preiconografico, quello in cui si riconosce iloggetto primario o naturale. Esso si apprende identificando pure forme cio: certeonfigurazioni di linee e colori o certi blocchi di bronzo o pietra modellati in un modo

    particolare, come rappresentazioni di oggetti naturali, esseri umani, animali, piante, case,tensili, ecc. (Panofsky 1955: tr. it. 33).l mondo delle pure forme che cos riconosciamo il mondo dei motivi artistici. Questattivit di riconoscimento si basa essenzialmente sulla nostra esperienza pratica, ma pulle volte richiedere il ricorso ad una conoscenza di tipo diverso. Pu accadere, infatti, chen certo tipo di rappresentazione (per esempio, un oggetto staccato dal suolo) sia statotilizzato in un certa epoca per indicare non quello che chiameremmo il suo significatoetterale (in questo caso un oggetto che si libra in aria), ma, piuttosto, un fenomenoifferente, come unapparizione (e allora, nel nostro caso, un bambino raffigurato nel

    mezzo di un cielo blu non un bambino che vola, ma lapparizione di un bambino). allora necessario, per non cadere nellinganno dellinterpretazione letterale che la nostrasperienza ci propone, ricorrere ad una storia degli stili, che funga da fattore di controlloella descrizione preiconografica.

    l passo successivo quello dellanalisi iconografica, che ci permette, per esempio, diiconoscere un uomo con un coltello come San Bartolomeo o una figura femminile con una

    pesca in mano come una personificazione della Verit. I motivi riconosciuti per questa viaome portatori di un significato secondario o convenzionale possono essere chiamatimmagini[miei corsivi] e le combinazioni di immagini sono ci che gli antichi chiamavanonvenzioni; noi siamo portati a chiamarle storie e allegorie (Panofsky 1955: tr. it. 34).

    Ma qual la base dellanalisi iconografica? Essa si fonda sulla conoscenza delle fonti sulleuali si basano le raffigurazioni pittoriche e, quindi, sui testi letterari (in primo luogo laBibbia) e la tradizione orale. Senza conoscere (direttamente o indirettamente) i Vangeli ifficile interpretare un quadro che rappresenta tredici persone intorno ad una tavola comeUltima Cena. Ma anche in questo caso la conoscenza delle fonti non sufficiente. Ci sonoei casi, infatti, in cui la rappresentazione non stata fedele al testo e, ad esempio,lementi di un tipo sono stati inseriti nella raffigurazione di un altro tipo. necessariaunque una storia dei tipi, una storia cio dei differenti modi in cui, col tempo, temipecifici o concetti sono stati espressi in oggetti ed eventi (Panofsky 1955: tr. it. 41).

    Si arriva cos allultimo livello, quello iconologico, in cui viene indagato il significatontrinseco o contenuto. Lo si apprende individuando quei principi di fondo che rivelanoatteggiamento fondamentale di una nazione, un periodo, una classe, una concezioneeligiosa o filosofica, qualificato da una personalit e condensato in unopera (Panofsky

    955: tr. it. 35).analisi iconologica si fonda sullintuizione sintetica, che Panofsky dice poter essereviluppata pi in un profano di talento che in un erudito specialista (Panofsky 1955: tr. it.

    42). Eppure, vista la sua natura irrazionale e soggettiva, questa intuizione sinteticaeve essere corretta da uno studio del modo in cui, mutando le condizioni storiche, mutanche la maniera in cui le tendenze generali ed essenziali dello spirito umano sonospresse attraverso temi e concetti specifici (Panofsky 1955: tr. it. 43). Studio che, con iermini di Cassirer, si potrebbe definire storia dei simboli.

    A questo punto chiara la differenza esistente fra iconografia ed iconologia. La prima unapura descrizione e catalogazione di immagini, mentre la seconda rappresenta, per lo pi,ninterpretazione dellarte che possa interagire con le altre scienze umane. Panofsky

    paragona questo rapporto a quello esistente fra etnografia ed etnologia.

    Quanto finora detto viene molto chiaramente sintetizzato dallo stesso Panofsky (1955: tr.t. 43) in unutile tavola sinottica:

    OGGETTO

    DELLINTER-

    PRETAZIONE

    ATTO INTER-

    PRETATIVO

    CORREDO

    NECESSARIO

    PER LINTER-

    PRINCIPIO

    CORRETTIVO

    DELLINTER-

    mailto:[email protected]://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/glossario.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/faq.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/faq.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/glossario.htmmailto:[email protected]
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    PRETAZIONE PRETAZIONE(storia della

    tradizione)

    1) Soggettoprimario onaturale: a)fattuale, b)espressivo,costituente ilmondo dei motiviartistici

    Descrizionepreiconografica(e analisipseudoformale)

    Esperienza pratica(familiarit conoggettie eventi)

    Storia dello stile(studio del modoin cui in diversecondizioni storichegli oggettie glieventisonoespressi medianteforme)

    2) Soggettosecondario oconvenzionale,costituente ilmondo diimmagini, storie eallegorie

    Analisi iconografica Conoscenza dellefonti letterarie(familiarit contemie concettispecifici)

    Storia dei tipi(studio del modoin cui in diversecondizioni storichei temie i concettispecifici sonoespressi medianteoggettie eventi)

    3) Significatointrinseco ocontenuto,costituente ilmodo dei valori

    simbolici

    Interpretazioneiconologica

    Intuizione sintetica(familiarit con letendenze essenzialidello spiritoumano),

    condizionata dallapsicologia e dallaWeltanschauungpersonali

    Storia dei sintomiculturalio simboliin generale (studiodel modo in cui indiverse condizioni

    storiche letendenzeessenziali dellospirito umano sonoespresse mediantetemie concettispecifici)

    Per indicazioni sulle opere di Erwin Panofsky e sui rapporti fra semiotica e iconologiaonsultate la bibliografia della prima lezione.

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    EZIONI SCHEDE MATERIALI BIBLIO GLOSSARIO FAQ

    LA METAFORA

    a metafora rappresenta sicuramente la pi affascinante e la pi diffusa delle figureetoriche. In generale, nell'uso tradizionale, essa viene considerata come la sostituzione dina parola con un'altra il cui senso letterale ha una qualche somiglianza con il senso

    etterale della parola sostituita. Alla base di questo procedimento c' un paragone:

    si identifica un'entit con quella con cui essa viene "confrontata"; donde la definizione dimetafora comesimilitudo brevior (paragone abbreviato): "Unevidenzacristallina"