Seminario Di Semiotica Visiva
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7/29/2019 Seminario Di Semiotica Visiva
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Piero Polidoro, 2002
Seminario di introduzione alla Semiotica visiva, con
applicazioni alla pittura e all'analisi dei siti Internet.
An introduction to Visual Semiotics, with applications and
analisys of Artworks and Web sites.
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:: ESAMI
Il programma perchi deve sostenerel'esame diSemiotica.
Yugop.com
Sul sito del
libro Trailer,
spot, clip, siti,
bannertorverete la sintesi
dell'analisi di Daniele
Barbieri sul sito
Yugop.com, uno dei pifamosi nel campo della
grafica.
SEMINARIO DI SEMIOTICA VISIVA
Benvenuti nel sito del seminario di Semiotica
Visiva "da Kandinsky al Banner", tenuto da Piero
Polidoro per la cattedra di Semiotica della prof.
Isabella Pezzini (facolt di Scienze della
Comunicazione, Universit "La Sapienza" di
Roma).
Il seminario (che stato frequentato "on-line" da
molti studenti grazie a questo sito) un'introduzione alla Semiotica Visiva. Vengono
affrontate alcune teorie e viene mostrata la loro
applicazione nell'analisi di diversi tipi di testo
visivo (dai dipinti di Kandinsky ai siti Internet, ai
banner).
Lezioni
1. Il semi-simbolico
2. Categorie plastiche
3. L'enunciazione4. Analisi dei siti Internet
5. I banner
opyright
Salvo diversa indicazione, tutti i testi di
questo sito sono di Piero Polidoro.
Possono essere utilizzati, ma citando lafonte ed inviando una e-mail
all'autore.
Trailer, spot, clip, siti, banner
Le forme brevi della comunicazione audiovisiva
a cura di Isabella Pezzini
Meltemi, Roma 2002
E' uscito il libro Trailer, spot, clip, siti, banner, da cui sono
state tratte le analisi di siti Internet e banner della quarte e
quinta lezione del seminario.
Potete visitare il sito Internet del libro, dove troverete le
sintesi dei diversi capitoli, schede di approfondimento,materiali e potrete leggere l'introduzione.
L'8 e il 9 marzo "Pubblicit in
Internet": due incontri su siti, banner
e pittura per il convegno
"Artecnologia", organizzato a Napoli
dall'Istituto Universitario Suor Orsola
Benincasa e da Kybernetes durante ilsalone del fumetto Comicon.
Questo sito stato pubblicato anche
sul cd-rom allegato al numero di
marzo/aprile di "Computer Graphics &
publishing" (n. 2, anno V, 2002).
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sul sito o sul seminario.
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di aggiornamenti o novit
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ecc.).
:: ABSTRACT
La tipologia sviluppata per
l'analisi dei siti Web. I
portali (l'informazione) e i
siti "trasparenti"
(l'interazione).
L'analisi dei banner e le
"tattiche" per renderli pi
efficaci.
Ultimo aggiornamento:
10/04/2002
Ottimizzato per Internet Explorer 4.0
Risoluzione 800x600
mailto:[email protected]://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/glossario.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/glossario.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/faq.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/glossario.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/faq.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/aggiornamenti.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/zip.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/prenotazioni.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/prenotazioni.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/prenotazioni.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/prenotazioni.htmhttp://web.tiscali.it/pieropolidoro/fb/siti2.htmhttp://www.comunicazione.uniroma1.it/http://www.comunicazione.uniroma1.it/mailto:[email protected]://web.tiscali.i/pieropolidoro/fb/siti2.htmhttp://web.tiscali.i/pieropolidoro/fb/siti2.htmmailto:[email protected]://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/mailing.htmhttp://s1.shinystat.com/cgi-bin/shinystatv.cgi?USER=digisemiotica&NH=1&NHF=1http://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/mailing.htmmailto:[email protected]://www.iht.it/http://www.comicon.it/http://web.tiscali.i/pieropolidoro/fb/siti2.htmhttp://web.tiscali.i/pieropolidoro/fb/siti2.htmmailto:[email protected]://www.comunicazione.uniroma1.it/http://www.comunicazione.uniroma1.it/http://web.tiscali.it/pieropolidoro/fb/siti2.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/prenotazioni.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/prenotazioni.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/prenotazioni.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/prenotazioni.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/zip.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/aggiornamenti.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/faq.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/glossario.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/faq.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/glossario.htmmailto:[email protected] -
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Orari delle lezioni
e lezioni si terranno nell'aula A1, via Salaria 113.
Venerd 11 gennaio 13 - 15 Lezione 1: Il semi-simbolico
Venerd 18 gennaio 13 - 15 Lezione 2: Le categorie plasticheSabato 19 gennaio 11 - 13 Lezione 3: L'enunciazione
Venerd 25 gennaio 13 - 15 Lezione 4: Analisi dei siti Internet
Sabato 26 gennaio 11 - 13 Lezione 5: I banner
ndirizzo del sito
Su Digilander: digilander.iol.it/pieropolidoro
l sito su Tiscali stato disattivato l'11 febbraio.
Ricevimento
Sabato 19 gennaio 9 - 11 Stanza 128 - via Salaria 113
Sabato 26 gennaio 9 - 11 Stanza 128 - via Salaria 113
Dal mese di febbraio il ricevimento si far su appuntamento. Per prendere unppuntamento inviate una mail.
scritti
e iscrizioni al seminario sono state chiuse il 9/1/2002. Come gi annunciato a lezione, laidotta disponibilit di posti in aula rende possibile la frequenza solamente ad un limitatoumero di studenti. Sono ammessi alla frequenza in aula i primi iscritti, di cui disponibilen elenco.
Gli altri iscritti potranno seguire il seminario on-line, grazie a questo sito. Non ci sarlcuna differenza (di programma, di argomenti, ecc.) fra gli studenti del primo gruppo euelli del secondo.
E' disponibile un elenco generale di tutti gli iscritti al seminario (sia con frequenza in aulahe con frequenza on-line).
Programma
Per gli appelli di febbraio la frequenza del seminario consente di sostituire per lo scritto ilbro Le passioni del lettore con (tutti) i seguenti testi:
da Corrain, L. - Valenti, L., 1991, Leggere l'opera d'arte, Esculapio, Bologna:- Greimas, A.J., "Semiotica figurativa e semiotica plastica" (pp. 33-51);- Thrlemann, F., "Paul Klee: analisi semiotica di Blumen-Mythos - 1918" (pp. 107-131);- Floch, J.M., "Semiotica di un discorso plastico non figurativo: Composizione IVdiKandinsky" (pp. 133-160).
dispense (disponibili presso il Centro copie Valenziani, via Valenziani 15):- Benveniste, E., "Le relazioni di tempo nel verbo francese";- Stoichita, V., "Margini";- Marin, L., "La cornice della rappresentazione e alcune sue figure".
Sono ovviamente parte integrante del programma (e quindi potenziali oggetti di domandal test) gli argomenti trattati a lezione e disponibili sul sito, anche se non citati nei testi'esame.
Si ricorda che, ai fini del programma d'esame, richiesta la conoscenza degli argomentiitati nei testi delle lezioni, non quelli inclusi in "schede" e "materiali" di approfondimento.
Si ricorda infine che possono usufruire di questo programma solo gli iscritti al seminario.
A partire dalla sessione estiva sar possibile scegliere per l'esame orale un modulo dedicatol seminario. Allo scritto gli studenti porteranno quindi il programma ordinario previsto per quiz (Semiotica in nuce e Le passioni del lettore), mentre all'orale l'interrogazione verterugli argomenti trattati durante il seminario. Il programma, per, verr ampliato:omprender infatti dei saggi aggiuntivi (che verranno specificati entro breve) e che loenderanno equivalente ai normali programmi previsti per il modulo orale.
mailto:[email protected]://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/glossario.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/faq.htmhttp://digilander.iol.it/pieropolidoromailto:[email protected]://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/elenco2.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/elenco1.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/elenco1.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/elenco1.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/elenco1.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/elenco2.htmmailto:[email protected]://digilander.iol.it/pieropolidorohttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/faq.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/glossario.htmmailto:[email protected] -
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Siti di Semiotica
Paolo Fabbri: sito ricco di interventi, saggi e interviste di uno dei pi importanti semiologiiventi, esperto di arti visive.
exia: il sito della rivista dell'Associazione italiana di Studi semiotici.
Sssub: il sito della Scuola superiore di Studi Umanistici dell'Universit di Bologna,presieduta da Umberto Eco.
Sonesson: il sito personale di Goran Sonesson, con numerosi articoli di semiotica visiva.
Visio: una delle pi importanti riviste di semiotica visiva.
E' possibile trovare molti altri link (con informazioni aggiuntive) all'indirizzowww.webosservatorio.it.
Articoli e ricerche su Internet:
Caccavella, F.S., 2001, Disegnare un buon banner, Html.itwww.html.it/dossier/14_webpromotion/05.htm).
Doyle, K. - Minor, A. - Weyrich, C., Banner Ad placement study, Michigan Universityhttp://webreference.com/dev/banners).
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Rozanski, H.D., Bollman, G., 2001, The great portal payoff, Booz-Allen & Hamiltonwww.bah.com).
Valente, M., 2001, Banner gratuiti italiani ed esteri, Html.it (www.html.it/articoli/06.htm).
mailto:[email protected]://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/glossario.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/faq.htmhttp://www.guaraldi.it/fabbrihttp://www.cisi.unito.it/progetti/Lexia/index.htmlhttp://www.sssub.unibo.it/http://www.arthist.lu.se/kultsem/sonesson/CV_gs.htmlhttp://www.fl.ulaval.ca/hst/visio/http://www.webosservatorio.it/http://www.html.it/dossier/14_webpromotion/05.htmhttp://webreference.com/dev/bannershttp://www.iab.net/news/content/new/www.iab.nethttp://www.bah.com/http://www.html.it/articoli/06.htmhttp://www.html.it/articoli/06.htmhttp://www.bah.com/http://www.iab.net/news/content/new/www.iab.nethttp://webreference.com/dev/bannershttp://www.html.it/dossier/14_webpromotion/05.htmhttp://www.webosservatorio.it/http://www.fl.ulaval.ca/hst/visio/http://www.arthist.lu.se/kultsem/sonesson/CV_gs.htmlhttp://www.sssub.unibo.it/http://www.cisi.unito.it/progetti/Lexia/index.htmlhttp://www.guaraldi.it/fabbrihttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/faq.htmhttp://c%7C/Users/jaguare/Documents/arte_ultimi/seminario/glossario.htmmailto:[email protected] -
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LEZIONI
Gli orari delle lezioni sono nella sezione "bacheca". Qui potrete trovare la sintesi di ogni
ezione.
1. Il semi-simbolico: Lezione introduttiva sulla semiotica visiva ela differenza fra plastico e figurativo.Viene spiegata anche la teoria del semi-simbolico, molto utilizzata nelle analisisemiotiche dell'immagine.Si chiude con l'analisi fatta da Jean-MarieFloch del dipinto Composizione IVdi WassilyKandinsky.
2. Le categorie plastiche: La descrizione di un'immagine avvienegrazie alle categorie plastiche.Le analisi di Felix Thrlemann su due dipintidi Paul Klee: Blumen Mythos e Pflanzen
Analytisches.
3. L'enunciazione: La teoria dell'enunciazione, centrale per lasemiotica, molto utilizzata anche nelcampo del visivo.L'analisi degli sguardi, delle cornici e deimeccanismi di embrayage e dbrayage.
4. Analisi dei siti Internet: Analisi dell'aspetto visivo della tipologia pidiffusa di web site: il portale.Partendo da questa analisi cercheremo diindividuare un'altra tipologia di sito, semprepi diffusa.
5. I banner: Una serie di brevi analisi dedicate allaricerca del "banner ben formato".
Differenti teorie semiotiche verrannoutilizzate per spiegare come e perch"funziona" un buon banner.
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MATERIALI
Nella sezione materiali troverete brani tratti da testi di autori citati nelle lezioni o utili perpprofondire qualche argomento.
Benveniste: i testi scelti da Benveniste come esempi di narrazione storica (da Problemi diinguistica generale).
De Micheli: l'arte di opposizione dell'espressionismo e le differenze con il Blaue ReiterdiKandinsky e Marc (da Le avanguardie artistiche del Novecento).
Greimas, Marin, Stoichita: la definizione del concetto di cornice in tre diversi autori.
Greimas - Courtes: la segmentazione di un teso (tratto da Semiotica.Dizionario ragionatodella filosofia del linguaggio).
Greimas - Courtes: la voce "enunciazione" (tratto da Semiotica.Dizionario ragionato dellailosofia del linguaggio).
Greimas - Courtes: la voce "dbrayage"(tratto da Semiotica.Dizionario ragionato dellailosofia del linguaggio).
Marin: i due significati di "rappresentare", ovvero la funzione transitiva e la funzioneiflessiva delle immagini (da Della rappresentazione).
akobson: lo schema della comunicazione e le funzioni del linguaggio (dai Saggi diinguistica generale).
akobson: alcuni esempi sulla funzione poetica e l'analisi dello slogan "I like Ike" (dai Saggidi linguistica generale).
Kandinsky: le tendenze costruttive in pittura e la differenza fra impressioni, improvvisazioni composizioni (da Lo spirituale nell'arte).
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BIBLIOGRAFIA
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http://www.html.it/dossier/14_webpromotion/05.htmhttp://webreference.com/dev/bannershttp://www.iab.net/news/content/new/www.iab.nethttp://www.bah.com/http://www.html.it/articoli/06.htmhttp://www.html.it/articoli/06.htmhttp://www.bah.com/http://www.iab.net/news/content/new/www.iab.nethttp://webreference.com/dev/bannershttp://www.html.it/dossier/14_webpromotion/05.htm -
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LEZIONE 1: IL SEMI-SIMBOLICO
Questa prima lezione dedicata ad un'introduzione alla semiotica visiva e al linguaggio
plastico. Molta attenzione sar dedicata ad uno strumento molto utilizzato nelle analisi diipinti e immagini: il concetto di sistema semi-simbolico. Per fare questo dovremo chiarirelcuni fondamenti della teoria semiotica (la differenza fra sistemi semiotici e sistemiimbolici).
Nella parte finale vedremo un esempio molto celebre di analisi semiotica di un'immagine: lotudio di Jean-Marie Floch sul dipinto di Wassily Kandinsky Composizione IV. In questo
modo "testeremo" la teoria del semi-simbolico e avremo un primo assaggio dellepotenzialit della semiotica nell'analisi delle immagini.
Questa lezione articolata in quattro sezioni:
Plastico vs figurativo: spiega che cosa fa la semiotica visiva e chedifferenza c' fra linguaggio figurativo elinguaggio plastico
Semiotico vs simbolico: chiarisce alcuni punti fondamentali della teoriasemiotica (espressione, contenuto,scomposizione in figure) e spiega che cosa siintende quando si dice che un sistemasemiotico non ha "conformit". Introduceinfine il concetto di Hjelmslev di sistemasimbolico
Sistemi semi-simbolici: spiega che cos' un sistema semi-simbolico.Introduce l'importante teoria di Jakobson sullefunzioni del linguaggio e spiega in cosaconsiste la funzione poetica
Composizione IV: l'applicazione della teoria del semi-simbolicoad un dipinto di Kandinsky
LEZIONE 1
Introduzione
Plastico vs figurativo:
- la semiotica figurativa
- la semiotica plastica
Semiotico vs simbolico:
- espressione e contenuto
- fonemi e smi
- figure (1)
- figure (2)
- sistemi non conformi
- i sistemi simbolici
Sistemi semi-simbolici:
- le categorie
- il semi-simbolico- tipi di semi-simbolico
- le funzioni linguistiche
- la funzione poetica
- poetico e semi-simbolico
Composizione IV:
- il quadro storico
- la segmentazione
- il contenuto: i cavalieri
- il contenuto: altri formanti- l'espressione plastica
- il sistema semi-simbolico
- la struttura narrativa
Bibliografia
SCHEDE
L'iconologia di Panofsky
Il processo di astrazione
MATERIALI
Il processo comunicativo
(Jakobson)
La funzione poetica (Jakobson)
Espressionismo e Blaue Reiter(De Micheli)
Perch "composizione"?
(Kandinsky)
La segmentazione (Greimas)
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LEZIONE 2: CATEGORIE PLASTICHE
a seconda lezione dedicata allo studio delle categorie plastiche. Queste categorie sono
ondamentali, perch ci consentono di descrivere (e quindi analizzare) le immagini.Dopo l'introduzione teorica vedremo come il semiologo Felix Thrlemann utilizza leategorie plastiche per analizzare due opere di Paul Klee: Blumen Mythos e Pflanzen
Analytisches.Studiando queste analisi incontreremo nuovamente i sistemi semi-simbolici, ma anche altrimportanti strumenti della semiotica visiva.
Questa lezione articolata in tre sezioni:
Categorie plastiche: introduzione teorica allo studio delle categorieplastiche.
Blumen Mythos: un'analisi di Felix Thrlemann su un dipinto diPaul Klee. L'applicazione delle categorieplastiche, del semi-simbolico e del concetto di
struttura mitica secondo Lvi-Strauss.Pflanzen Analytisches: un'altra analisi di Thrlemann, compiuta su un
altro dipinto di Klee (meno figurativo delprecedente). Questa analisi, pubblicata infrancese, non stata tradotta in italiano.
LEZIONE 2
Introduzione
Categorie plastiche:
- che cosa sono
- tratti, figure, formanti- categorie costituzionali- costituente/costituito
- categorie eidetiche
- categorie cromatiche
- i radicali cromatici
- categorie topologiche
- il formato delle immagini
Blumen Mythos:
- livello plastico: elementi
- livello figurativo: oggetti
- dinamizzazione- analisi topologica
- codici connettori
- il titolo
- la struttura mitica
Pflanzen Analytisches:
- livello plastico
- le costellazioni
- il contrasto ritardato
- gli schemi di graduazione- il significato plastico (1)
- il significato plastico (2)
- il titolo
- sistemi semi-simbolici
- la codifica valutativa
- qualche riflessione
Bibliografia
SCHEDA
La descrizione e la
classificazione degli elementi
plastici in Blumen Mythos.
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LEZIONE 3: L'ENUNCIAZIONE
'argomento della terza lezione la teoria dell'enunciazione, che ha un ruolo centrale nella
emiotica. Definiremo innanzitutto il concetto di enunciazione. Prenderemo quindi inonsiderazione i primi studi a riguardo, quelli del linguista francese Emile Benveniste.Nella seconda sezione studieremo l'enunciazione nella teoria greimasiana e i concetti dibrayage e embrayage. Infine vedremo come possibile applicare la teoriaell'enunciazione ai testi visivi.o scopo di questa sezione quello di fornire la base teorica per le riflessioni e le analisiella quarta lezione.
Questa lezione articolata in tre sezioni:
L'enunciazione: definizione del concetto di enunciazione; iprimi studi di Benveniste sui pronomipersonali e l'opposizione storia/discorso.
Dbrayage e embrayage: l'enunciazione secondo Greimas e i concetti
di dbrayage e embrayage.L'enunciazione visiva: l'applicazione della teoria dell'enunciazione
ai testi visivi.
LEZIONE 3
Introduzione
L'enunciazione:
- definizione e importanza
- i pronomi personali- marche dell'enunciazione- le relazioni di tempo
- storia
- discorso
Dbrayage e embrayage:
- i testi scritti
- il dbrayage
- l'embrayage
L'enunciazione visiva:
- transitivo vs riflessivo- la cornice
- gli affreschi di Signorelli
- le marche
- gli sguardi
- il "commentatore"
Bibliografia
MATERIALI
La narrazione storica
(Benveniste)
"Enunciazione" (Greimas -Courts)
"Dbrayage" (Greimas -
Courts)Transitivo vs riflessivo (Marin)
Il concetto di "cornice"
(Greimas, Marin, Stoichita)
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LEZIONE 4: ANALISI DEI SITI INTERNET
Con la quarta lezione arriviamo finalmente ad Internet. Gli argomenti trattati nelle
precedenti lezioni, infatti, servivano sia da introduzione teorica alla semiotica visiva che siaper fornire una serie di strumenti d'analisi che ora utilizzeremo.n questa lezione parleremo soprattutto di siti e di pagine Web.
Partiremo dall'analisi della pagina di un portale, una tipologia di pagina Web abbastanzaiffusa. L'osservazione della sua struttura visiva ci permetter di fare alcune primeonsiderazioni sulla sua strategia comunicativa. La seconda sezione sar dedicata ad un
piccolo excursus su siti 3D e presentazioni Flash!Nell'ultima sezione presenteremo l'analisi di un sito, quello della showgirl Alessia Merz, chei permetter di notare le differenze di struttura visiva e di funzione comunicativa rispettol caso del portale. Concluderemo ipotizzando l'esistenza di una nuova tipologia di sito
Web.
e analisi e le riflessioni contenute in questa lezione sono una sintesi del saggio "Essere inete: banner e portali", in Trailer, spot, clip, siti, banner. Le forme brevi dellaomunicazione audiovisiva, a cura di Isabella Pezzini, Roma, Meltemi, 2002 (disponibile da
marzo 2002).
Questa lezione articolata in tre sezioni:
I portali: analisi della struttura visiva della pagina diun portale.
Oltre i portali: una prima alternativa ai portali: i siti 3D e iloro limiti. L'analisi delle presentazioni inFlash!
Una nuova tipologia?: un'analisi di un sito Internet, quello dellashowgirl Alessi Merz. L'analisi ci permetterdi compiere delle osservazioni sul rapportofra la struttura visiva di un sito e la sua
strategia comunicativa. Tenteremo anche didefinire una nuova tipologia di sito Web.
LEZIONE 4
Introduzione
I portali:
- nascita e sviluppo
- innovazione e metafora- la struttura visiva- il macro-testo
- lo sguardo oggettivante
Oltre i portali:
- i siti 3D
- limiti dei siti 3D
- le presentazioni Flash!
Una nuova tipologia?:
- il sito di Alessia Merz
- la "trasparenza" del sito- l'opacit del portale
- informazione
- interazione
- il testo verbale
- integrazione di oggetti
- conclusioni
Bibliografia
SCHEDE
La metafora in Eco e Lakoff-
Johnson
La struttura visiva di portali e
quotidiani
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LEZIONE 5: I BANNER
a quinta e ultima lezione ha come argomento i banner, la prima e pi diffusa forma di
pubblicit su Internet.Se nella lezione precedente abbiamo tentato di costruire una tipologia dei siti Web, ora ilostro approccio diventer pi "minimalista": lo scopo sar infatti quello di applicare unaerie di teorie semiotiche ai banner, cercando di ricavare delle indicazioni utili per costruiren buon banner.
Ciononostante arriveremo alla fine ad ipotizzare l'esistenza di una particolare forma dibanner, particolarmente efficace e diffusa.
e analisi e le riflessioni contenute in questa riflessione sono una sintesi del saggio in corsoi pubblicazione "Essere in rete: banner e portali", in Trailer, spot, clip, siti, banner. Leorme brevi della comunicazione audiovisiva, a cura di Isabella Pezzini, Roma, Meltemi,
2002 (disponibile da marzo 2002).
Questa lezione articolata in due sezioni:
Cosa sono i banner: un'introduzione sulla storia dei banner e sulloro impiego in Internet. Verranno analizzatii risultati di alcune ricerche sull'efficaciapubblicitaria del banner.
Analisi dei banner: l'applicazione ai banner di diverse teorie estrumenti d'analisi della semiotica. Iltentativo di definire le caratteristiche di un"buon" banner.
LEZIONE 5
Introduzione
Cosa sono i banner:
- aspetto del banner
- dimensioni- il click-through- posizione
- importanza del banner
Analisi dei banner:
- una prima classificazione
- massime conversazionali
- violazione delle massime
- alcune eccezioni
- banner fatici
- alcuni casi pi semplici
- l'ancoraggio- una tipologia?
- sintagmi seriali
- termini complessi
- brand, topic, accento
- un esempio
- banner poco efficaci
- ancora eccezioni
- banner innovativi
Bibliografia
SCHEDE
Le massime e le implicature
conversazionali di Grice.
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ANALISI DEI SITI
Oggi una delle tipologie di sito Web pi diffuse quella del portale. Il portale (soprattuttouello destinato all'informazione) si presenta con un aspetto visivo sostanzialmente
ostante: linee rette e perpendicolari, forme rettangolari, colori fondamentali e saturi. Sonomolto frequenti, inoltre, dispositivi (cornici, linee, piccoli sfondi colorati) che servono perefinire, incorniciare appunto, i testi che compongono la pagina.
Questa struttura ha diverse funzioni:
serve a "chiudere" i testi pi piccoli che compongono la pagina, definendoli comeautonomi;
al tempo stesso crea una griglia che li integra nell'unit superiore di cui fanno parte(la pagina Web);
come tutti i sistemi di cornici serve a creare un distacco fra il testo e chi l'haprodotto, suggerendo un'idea di oggettivit (molto importante per chi fainformazione).
Esistono per altri tipi di sito. L'analisi del sito di Alessia Merz (www.alessiamerz.it) ci hapermesso di individuare delle caratteristiche visive opposte a quelle dei portali. Dietrouesta differenza si nascondono due diverse strategie comunicative.l portale, che uno strumento di informazione, tende a mettere in evidenza l'oggettivit diuello che dice, ma anche che lui che lo dice: si propone come mediatore fra noi e il
mondo circostante. Questa mediazione corrisponde alla "artificialit" dell'aspetto visivo delito.
Al contrario i siti come quello della Merz si presentano con valori visivi simili a quelli delmondo reale (forme irregolari, prospettive, colori sfumati e poco definiti, ecc.): lo scopo inuesto caso quello di nascondere la mediatezza del rapporto comunicativo, simulandono spazio "reale" in cui sia possibile un'interazione fra fan e divo. L'interazione quindilla base di questa seconda strategia comunicativa.
PORTALI SITI "TRASPARENTI"
dimensione dellarappresentazione
riflessivit(opacit)
transitivit(trasparenza)
strategia comunicativaoggettivante
(informazione)soggettivante(interazione)
categorie topologiche rettilinee curvilinee
categorie eidetiche dritto curvo
categorie cromaticheradicali
piena saturazione
colori complessidiversa saturazione
chiaro-scuro
sfondo biancolivelli trasparenti e
sovrappostiprospettiva
testo verbalescritto
dbrayageaudio
embrayage
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ANALISI DEI BANNER
banner rappresentano ancora oggi la principale e pi originale forma di pubblicit sunternet. Vista la variet delle forme che assumono impossibile creare una vera e propria
ipologia. E' utile, per, analizzare una serie di tattichee di scelte che rendono un bannerpi efficace.n particolare, possibile identificare una tipologia di banner molto diffusa. In questo tipoi banner si alternano fondamentalmente tre diversi momenti, che corrispondono di solito are slides (anche se esistono banner in cui uno di questi "momenti", o termini, pu essereomposto da pi slides). Ognuna di queste tre parti svolge una precisa funzioneomunicativa. Abbiamo deciso di chiamarle:
brand: ha la funzione di visualizzare il marchio (cio l'insieme di nome e logo, ilbrandappunto) del prodotto o della societ che si vuole reclamizzare;
topic: comunica l'argomento della pubblicit, rispondendo alla domanda "Cosa possofare con questo prodotto? A cosa mi serve?". Essendo la parte pi praticadell'annuncio deve attenersi strettamente alle massime conversazionali;
accento: l'elemento destinato ad attirare l'attenzione. Solitamente costituito dauno slogan (headline, in gergo pubblicitario), ma pu essere anche una strutturadomanda-risposta, o ancora una semplice domanda a cui risponde il brand.
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L'ICONOLOGIA DI ERWIN PANOFSKY
Erwin Panofsky non era un semiologo e la sua terminologia dunque molto differente dauella utilizzata in campo semiotico. Quella che Hjelmslev chiama espressione infatti per
Panofsky forma e lanalisiformale qualcosa che pu essere, almeno parzialmente,ovrapposta allo studio del linguaggio plastico. Cos liconologia viene definita come quelamo della storia dellarte che si occupa del soggetto o significato delle opere darteontrapposto a quelli che sono i loro valori formali (Panofsky 1955: tr. it. 31). Unanalisi diuesto tipo avviene su tre principali livelli.
nnanzitutto necessario affrontare il livello preiconografico, quello in cui si riconosce iloggetto primario o naturale. Esso si apprende identificando pure forme cio: certeonfigurazioni di linee e colori o certi blocchi di bronzo o pietra modellati in un modo
particolare, come rappresentazioni di oggetti naturali, esseri umani, animali, piante, case,tensili, ecc. (Panofsky 1955: tr. it. 33).l mondo delle pure forme che cos riconosciamo il mondo dei motivi artistici. Questattivit di riconoscimento si basa essenzialmente sulla nostra esperienza pratica, ma pulle volte richiedere il ricorso ad una conoscenza di tipo diverso. Pu accadere, infatti, chen certo tipo di rappresentazione (per esempio, un oggetto staccato dal suolo) sia statotilizzato in un certa epoca per indicare non quello che chiameremmo il suo significatoetterale (in questo caso un oggetto che si libra in aria), ma, piuttosto, un fenomenoifferente, come unapparizione (e allora, nel nostro caso, un bambino raffigurato nel
mezzo di un cielo blu non un bambino che vola, ma lapparizione di un bambino). allora necessario, per non cadere nellinganno dellinterpretazione letterale che la nostrasperienza ci propone, ricorrere ad una storia degli stili, che funga da fattore di controlloella descrizione preiconografica.
l passo successivo quello dellanalisi iconografica, che ci permette, per esempio, diiconoscere un uomo con un coltello come San Bartolomeo o una figura femminile con una
pesca in mano come una personificazione della Verit. I motivi riconosciuti per questa viaome portatori di un significato secondario o convenzionale possono essere chiamatimmagini[miei corsivi] e le combinazioni di immagini sono ci che gli antichi chiamavanonvenzioni; noi siamo portati a chiamarle storie e allegorie (Panofsky 1955: tr. it. 34).
Ma qual la base dellanalisi iconografica? Essa si fonda sulla conoscenza delle fonti sulleuali si basano le raffigurazioni pittoriche e, quindi, sui testi letterari (in primo luogo laBibbia) e la tradizione orale. Senza conoscere (direttamente o indirettamente) i Vangeli ifficile interpretare un quadro che rappresenta tredici persone intorno ad una tavola comeUltima Cena. Ma anche in questo caso la conoscenza delle fonti non sufficiente. Ci sonoei casi, infatti, in cui la rappresentazione non stata fedele al testo e, ad esempio,lementi di un tipo sono stati inseriti nella raffigurazione di un altro tipo. necessariaunque una storia dei tipi, una storia cio dei differenti modi in cui, col tempo, temipecifici o concetti sono stati espressi in oggetti ed eventi (Panofsky 1955: tr. it. 41).
Si arriva cos allultimo livello, quello iconologico, in cui viene indagato il significatontrinseco o contenuto. Lo si apprende individuando quei principi di fondo che rivelanoatteggiamento fondamentale di una nazione, un periodo, una classe, una concezioneeligiosa o filosofica, qualificato da una personalit e condensato in unopera (Panofsky
955: tr. it. 35).analisi iconologica si fonda sullintuizione sintetica, che Panofsky dice poter essereviluppata pi in un profano di talento che in un erudito specialista (Panofsky 1955: tr. it.
42). Eppure, vista la sua natura irrazionale e soggettiva, questa intuizione sinteticaeve essere corretta da uno studio del modo in cui, mutando le condizioni storiche, mutanche la maniera in cui le tendenze generali ed essenziali dello spirito umano sonospresse attraverso temi e concetti specifici (Panofsky 1955: tr. it. 43). Studio che, con iermini di Cassirer, si potrebbe definire storia dei simboli.
A questo punto chiara la differenza esistente fra iconografia ed iconologia. La prima unapura descrizione e catalogazione di immagini, mentre la seconda rappresenta, per lo pi,ninterpretazione dellarte che possa interagire con le altre scienze umane. Panofsky
paragona questo rapporto a quello esistente fra etnografia ed etnologia.
Quanto finora detto viene molto chiaramente sintetizzato dallo stesso Panofsky (1955: tr.t. 43) in unutile tavola sinottica:
OGGETTO
DELLINTER-
PRETAZIONE
ATTO INTER-
PRETATIVO
CORREDO
NECESSARIO
PER LINTER-
PRINCIPIO
CORRETTIVO
DELLINTER-
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PRETAZIONE PRETAZIONE(storia della
tradizione)
1) Soggettoprimario onaturale: a)fattuale, b)espressivo,costituente ilmondo dei motiviartistici
Descrizionepreiconografica(e analisipseudoformale)
Esperienza pratica(familiarit conoggettie eventi)
Storia dello stile(studio del modoin cui in diversecondizioni storichegli oggettie glieventisonoespressi medianteforme)
2) Soggettosecondario oconvenzionale,costituente ilmondo diimmagini, storie eallegorie
Analisi iconografica Conoscenza dellefonti letterarie(familiarit contemie concettispecifici)
Storia dei tipi(studio del modoin cui in diversecondizioni storichei temie i concettispecifici sonoespressi medianteoggettie eventi)
3) Significatointrinseco ocontenuto,costituente ilmodo dei valori
simbolici
Interpretazioneiconologica
Intuizione sintetica(familiarit con letendenze essenzialidello spiritoumano),
condizionata dallapsicologia e dallaWeltanschauungpersonali
Storia dei sintomiculturalio simboliin generale (studiodel modo in cui indiverse condizioni
storiche letendenzeessenziali dellospirito umano sonoespresse mediantetemie concettispecifici)
Per indicazioni sulle opere di Erwin Panofsky e sui rapporti fra semiotica e iconologiaonsultate la bibliografia della prima lezione.
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LA METAFORA
a metafora rappresenta sicuramente la pi affascinante e la pi diffusa delle figureetoriche. In generale, nell'uso tradizionale, essa viene considerata come la sostituzione dina parola con un'altra il cui senso letterale ha una qualche somiglianza con il senso
etterale della parola sostituita. Alla base di questo procedimento c' un paragone:
si identifica un'entit con quella con cui essa viene "confrontata"; donde la definizione dimetafora comesimilitudo brevior (paragone abbreviato): "Unevidenzacristallina"