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Presidente Adriano Lucio Paolini
Piano direttivo Club Rotary Chieti OVEST 2013 -2014 Pagina 1
ROTARY INTERNATIONAL DISTRETTO 2090 – ITALIA GOVERNATORE: LUIGI FALASCA
ROTARY CLUB CHIETI OVEST ANNO ROTARIANO 2013 - 2014 PRESIDENTE: ADRIANO LUCIO PAOLINI
PIANO DIRETTIVO DI CLUB
Presidente Adriano Lucio Paolini
Piano direttivo Club Rotary Chieti OVEST 2013 -2014 Pagina 2
INDICE
1. PREMESSA…………………………………..…………………….……………….4
La struttura del Rotary International
Motto e Logo dell’anno 2012-2013 del Presidente Internazionale
Lo scopo del Rotary
Le Vie d’azione
La missione
La famiglia del Rotary
Il Piano strategico del Rotary International
Il Rotary e la comunità internazionale
La Fondazione Rotary
Centri della pace del Rotary
2. IL PIANO D’AZIONE DEL CLUB ………………………..…………………….16
Dove siamo
Dove vogliamo andare
Come possiamo arrivarci
3. OBIETTIVI A LUNGO TERMINE………….……………….……………………..21
Conservazione e incremento dell’effettivo
Progetti di servizio
Sostegno alla Fondazione Rotary
Formazione per Leadership
Pubbliche Relazioni
Amministrazione del Club
Presidente Adriano Lucio Paolini
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4. PIANO ANNUALE A. R. 2013-2014 ……………………..………….…………..27
Conservazione e incremento dell’effettivo
Progetti di servizio
Formazione per Leadership
Pubbliche Relazioni
Amministrazione del Club
5. PROGRAMMA RIUNIONI A. R. 2013-2014 ………………...........................36
6. ALTRI INDIRIZZI PROGRAMMATI .............…………….………...…………..42
Organizzazione delle assemblee
Comunicazione interna
Continuità di leadership
Azione di affiatamento
Partecipazione attiva alla vita associativa
Programma di formazione
Prova delle 4 domande
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1. PREMESSA
1.1 La struttura del Rotary International (R.I.)
I dirigenti del Rotary
Gli alti dirigenti del RI sono i membri del Consiglio Centrale (Board), il
Segretario Generale e i Governatori.
Il Consiglio Centrale è composto da 19 membri: il Presidente del Rotary
International, che funge da Presidente del Consiglio stesso, il Presidente
entrante, e 17 Consiglieri designati ed eletti in conformità alle norme del
regolamento del RI.
Il Presidente è il massimo dirigente del RI e, in quanto tale, fa da
portavoce dell’intera organizzazione, presiede i congressi internazionali e le
riunione del Consiglio Centrale.
Il Presidente entrante svolge solo compiti derivanti dalla sua
appartenenza al Consiglio Centrale, ma possono essergli affidati altri incarichi
dal Presidente o dal Consiglio stesso.
Il Vice Presidente e il Tesoriere vengono scelti dal Presidente Eletto
durante la prima riunione annuale del Consiglio Centrale tra i consiglieri che
sono al secondo anno del loro mandato e restano in carica un anno.
Il Segretario Generale è il massimo dirigente operativo del RI ed è
responsabile di tutti gli aspetti amministrativi dell’organizzazione.
I Governatori rappresentano il RI nei rispettivi distretti.
I Dirigenti del Club, nominati dai soci dei Club, sono il Presidente, il
Presidente Eletto, uno o più Vice Presidenti, il Segretario, il Tesoriere e il
Prefetto.
Il Consiglio Direttivo è l’organo amministrativo del Club.
Attualmente i Club sono oltre 34.000 in circa 200 Paesi ed aree
geografiche.
I soci vengono cooptati secondo il principio di classifiche basate sulle loro
professioni.
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La normativa e le regole rotariane
La normativa che regola l’attività rotariana è contenuta in due testi: il
Manuale di Procedura (MOP), l’ultima edizione è del 2010, che contiene Statuti
e Regolamenti del Rotary Internazionale (RI) e del Club con informazioni ed
interpretazioni delle regole che sono vincolanti e possono venire modificate solo
dal Consiglio di Legislazione (COL) che riunisce ogni tre anni i Rappresentanti
di tutti i distretti del mondo; il Code of Policies (COP) che è invece la raccolta di
tutte le norme del Rotary tuttora in vigore che vengono aggiornate, dal COL,
dalle votazioni dei Delegati ai Congressi Internazionali e dal Consiglio Centrale
R. I. (Il Board) che è l’unico organo deliberante permanente del R. I.
Sede e uffici internazionali
La sede della Segreteria Generale del Rotary International è a
Evaston, cittadina a nord di Chicago, nell’Illinois (USA).
Uffici internazionali del Rotary sono a:
Delhi per l’Asia meridionale (Bangladesh, India, Nepal, Pakistan e Sri
Lanka);
San Paolo per il Brasile;
Buenos Aires per il Sudamerica (Argentina, Bolivia, Cile, Paraguay e
Uruguay);
Zurigo per l’Europa e l’Africa;
Tokyo per il Giappone;
Seul per la Corea del Sud;
Parramatta per il Pacifico meridionale e le Filippine (Australia, Nuova
Zelanda, Filippine e Isole del Pacifico).
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1.2 Motto e logo dell’anno 2013 - 2014 del Presidente Internazionale
Il motto dell’anno 2013-2014 del Presidente Internazionale Ron D. BURTON è:
VIVERE IL ROTARY, CAMBIARE VITE
“Le riunioni settimanali di Rotary Club di oggi potrebbero sembrare, a
prima vista, molto diverse da quelle di 50 anni fa. E se aveste la possibilità di
visitare ognuno dei 34000 Rotary Club, vedreste giovani uomini e donne con
diversi background, che parlano una delle diverse lingue del mondo, coinvolti in
progetti di azione a livello locale e globale. Potreste vedere i Club che
collaborano tra di loro per ristrutturare un parco giochi del quartiere durante il
fine settimana, mentre lavorano in partnership con altri Club per l’installazione
dei servizi igienici in una scuola a migliaia di chilometri di distanza. Vedreste un
gruppo di persone completamente impegnate a rendere il mondo un posto
migliore, attraverso piccole e grandi azioni.
Ci sono tante cose che sono diverse nel Rotary di oggi, ma le fondamenta
su cui è fondato il Rotary non sono cambiate. Il Rotary si basa, come sempre sui
nostri valori fondamentali: servizio, amicizia, diversità, integrità e
leadership.
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Questi sono i valori che ci definiscono come Rotariani: sono i valori in
base ai quali viviamo la nostra vita, i valori che ci sforziamo di portare alla
comunità che aiutiamo.
Ognuno di noi è entrato a far parte del Rotary perché siamo stati invitati e
perché abbiamo scelto di accettare l’invito. Da quel momento in poi, ogni giorno,
ci troviamo di fronte ad un’altra scelta: se essere semplicemente soci di un
Club o essere veramente Rotariani.
Essere Rotariani è un impegno che va ben oltre la semplice presenza alle
riunioni una volta la settimana. Significa guardare al mondo, e il nostro ruolo
in esso, in un modo unico. Significa accettare di essere responsabili delle
nostre comunità e agire di conseguenza: prendendo l’iniziativa,
impegnandoci e fare ciò che è giusto, e non ciò che è facile.
Ognuno di noi è venuto nel Rotary per mettersi in gioco, e fare la
differenza. Agendo nel Rotary, come in tutto il resto, più diamo e più
otteniamo. Se facciamo solo uno sforzo simbolico, non realizzeremo molto, e
non otterremo molta soddisfazione in quello che riusciremo a realizzare.
Ma quando diciamo di coinvolgerci davvero nel Rotary – per vivere
all’insegna del servizio e dei valori del Rotary ogni giorno della nostra vita – in
quel momento cominceremo a vedere l’incredibile impatto che potremmo avere.
A quel punto troveremo ispirazione, entusiasmo e forza per cambiare
davvero la vita degli altri. E nessun’altra vita sarà trasformata più della nostra.
Nell’anno rotariano 2013-2014, il nostro tema, e la sfida che lancio a tutti
Voi, sarà Vivere il Rotary, cambiare vite.
Voi avete scelto di indossare la spilla del Rotary.
Il resto sta a Voi.”
Ron D. Burton
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1.3 Lo scopo del Rotary
Lo scopo del Rotary è incoraggiare e promuovere l’ideale di servizio
come base di iniziative umanitarie e, in particolare, incoraggiare e promuovere:
1. lo sviluppo di rapporti interpersonali intesi come opportunità di servizio;
2. elevati principi morali nello svolgimento delle attività professionali e nei
rapporti di lavoro;
3. il riconoscimento dell’importanza e del valore di tutte le attività utili;
4. il significato dell’occupazione di ogni rotariano come opportunità di
servire la società;
5. l’applicazione dell’ideale rotariano in ambito personale, professionale e
sociale;
6. la comprensione, la buona volontà, la tolleranza e la pace tra i popoli
mediante una rete internazionale di professionisti e imprenditori di
entrambi i sessi, accomunati dall’ideale del servire.
1.4 Le Vie d’Azione
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Per anni, l’impegno del Rotary nel Servire al di sopra di ogni interesse
personale ha trovato espressione nelle Quattro vie d’azione, diventate
successivamente Cinque Vie d’Azione che, insieme, costituiscono la pietra
miliare sulla quale si basa l’attività dei Club.
Le Vie d’Azione sono: Interna, Professionale, di Interesse pubblico,
Internazionale, Nuove generazioni.
• L’azione Interna si concentra sul rafforzamento dell’affiatamento e mira
ad assicurare l’efficiente funzionamento del Club.
• L’azione Professionale incoraggia i rotariani a servire gli altri attraverso
la loro professione e a praticare elevati standard etici.
• L’azione di Interesse pubblico si occupa delle iniziative e dei progetti
avviati dal Club per migliorare le condizioni di vita della comunità che lo circonda.
• L’azione Internazionale ingloba le azioni intraprese per allargare la
portata delle attività umanitarie del Rotary nel mondo e per promuovere la
comprensione e la pace tra i popoli.
• L’azione giovani riconosce il cambiamento positivo attuato dai ragazzi e
dai giovani attraverso le attività di sviluppo delle doti di leadership, progetti
d’azione e programmi di scambio.
1.5 La missione
La missione del Rotary International è servire gli altri, promuovere
l’integrità e propagare nel mondo la comprensione reciproca, la cooperazione e
la pace attraverso il diffondersi di relazioni amichevoli tra persone esercitanti
diverse attività economiche, professionali e di leadership nelle loro comunità.
“SERVIRE AL DI SOPRA DI OGNI INTERESSE PERSONALE”
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1.6 La famiglia del Rotary
La famiglia del Rotary va oltre i singoli rotariani e i Club, includendo altre
persone orientate al servizio che collaborano con l’organizzazione:
• Il Rotaract è un’organizzazione di servizio sponsorizzata dai Rotary Club,
dedita allo sviluppo delle capacità professionali e di leadership di giovani tra i 18
e i 30 anni.
• L’Interact è un’organizzazione di servizio sponsorizzata dai Rotary Club per
giovanidi età compresa tra i 12 e i 18 anni.
• I Gruppi Rotariani Comunitari (Rotary Community Corps) sono gruppi di non
rotariani, sponsorizzati dai Club, che si adoperano per il miglioramento delle
condizioni di vita nelle comunità locali.
Le associazioni quali il Rotaract, l’Interact e i Gruppi Rotariani Comunitari
(GROC) prestano il loro servizio insieme ai Club sponsor, utilizzando le loro
conoscenze nei vari settori, per migliorare la qualità di vita nella loro comunità.
Di seguito alcune dati statistici disponibili al 30 settembre e al 31 ottobre (*)
2011, relative alle tre organizzazioni facenti parte della famiglia del Rotary.
Soci Club Distretti
Rotary 1.214.714* 34.216* 531
Rotaract 204.102 8.874
Interact 315.836 13.732
Gruppi rotariani Comunitari 165.807 7.209
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1.7 Il Piano strategico del Rotary International
Il Piano strategico del RI è uno strumento introdotto nel 2001- 2002 quale
passaggio fondamentale in occasione dell’inizio del secondo secolo di vita del
RI, allo scopo di guidare l’organizzazione verso il futuro.
Il Piano è triennale mentre, come si ricorderà, prima del 2001-2002
esistevano solo piani annuali.
Da allora in poi, il Piano è stato periodicamente riveduto e aggiornato.
Il Piano riveduto (Decisione 42) è entrato in vigore il 1º luglio 2010 e
scadrà nel 2013; unifica la direzione strategica del RI e della Fondazione Rotary
(Future Vision Plan); inoltre ridefinisce la visione, la missione e riduce le priorità
strategiche del Rotary International da sette (Piano strategico 2007/10) a tre e gli
obiettivi di supporto a 16, dai 21 precedenti.
Le tre priorità strategiche:
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• Sostenere e rafforzare i Club;
• Focus e incremento dell’azione umanitaria;
• Migliorare l’immagine pubblica e la consapevolezza.
Obiettivi per Sostenere e rafforzare i Club:
• Promuovere innovazione e flessibilità nei Club
• Incoraggiare i Club a partecipare a varie attività di servizio
• Promuovere la diversità dell’effettivo
• Migliorare il reclutamento e la conservazione dell’effettivo
• Sviluppare leader
• Avviare nuovi Club
• Incoraggiare la pianificazione strategica a livello di Club e di Distretto
Obiettivi per Focus e incremento dell’azione umanitaria:
• Eradicazione della poliomielite
• Aumento di servizi sostenibili
Programmi per le Nuove generazioni
• Scambio giovani
• Rotaract - Interact - RYLA
Obiettivi per migliorare l’immagine pubblica e la consapevolezza
• Unificare l’immagine e la consapevolezza del marchio
• Pubblicizzare l’azione di servizio
• Promuovere i valori fondamentali
• Enfatizzare l’azione professionale
• Incoraggiare i Club a promuovere le opportunità di networking e le attività
più riconosciute.
Le aree d’intervento del Rotary:
• Pace e prevenzione/risoluzione dei conflitti
• Prevenzione e cura delle malattie
• Acqua e strutture igienico-sanitarie
• Salute materna e infantile
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• Alfabetizzazione e educazione di base
• Sviluppo economico e comunitario
• Incremento di collaborazioni e contatti con altre organizzazioni
• Creazione di progetti significativi a livello locale e internazionale
1.7.1 La visione
L’organizzazione vuole essere riconosciuta universalmente per l’impegno
dei Club orientati nel servire, che contribuiscono a migliorare le comunità di tutto
il mondo.
1.7.2 I valori fondamentali
La premessa al Piano strategico è rappresentata dai valori fondamentali
rotariani, che sono i principi guida dell’organizzazione e che indicano le priorità
e le azioni dei Club: il servizio, l’amicizia, la diversità, l’integrità e la
leadership. Solo la loro completa condivisione consente a una persona di
entrare a fare parte del sodalizio e di rimanervi.
Questi valori si applicano e testimoniano in ambito rotariano attraverso:
Il Servizio si traduce nei progetti (visione, programmazione, gestione).
Tutti i soci di un Club dovrebbero avere un compito all’interno dei progetti
del Club.
L’Amicizia implica colleganza, sentire comune e si stabilisce anzitutto
attraverso la riunione settimanale, che deve essere bene organizzata,
coinvolgente, motivante. L’amicizia è un collante fondamentale e la principale
vetrina del Club: sia verso l’interno sia verso l’esterno.
La Diversità è un valore insito nella stessa formazione della compagine
rotariana.
Il Rotary si arricchisce della diversità dei suoi membri: per genere,
professione, età e competenze. La compagine dei soci deve essere
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professionalmente rappresentativa, testimone dei tempi, proiettata al futuro e per
questo aperta ai giovani e alle novità.
L’Integrità implica la necessità di rimanere fedeli in ogni tempo, con
competenza, lungimiranza e consenso ai princìpi o e alle norme di condotta,
rispetto delle regole, che noi stessi ci siamo dati.
Il Presidente è il custode del regolamento del Club che è una promessa
fatta, cui bisogna tener fede. Integrità che coincide con i concetti di onestà e
rettitudine, sempre e dovunque.
La Leadership è un valore tipicamente rotariano.
Ogni socio, data l’eccellenza nella propria attività, dovrebbe naturalmente
possedere qualità di leader, cioè di persona in grado di esercitare un ruolo
aggregante e trainante. Lo stesso vale per il Club, che dovrebbe riuscire a
diventare punto di riferimento verso l’esterno per specifici temi. Per esempio, il
RI è il riferimento mondiale per la lotta contro la poliomielite.
Sostanzialmente, il Piano strategico del Rotary International è un
documento in cui sono descritti i risultati derivanti dalle analisi condotte in sede
di pianificazione e che definisce principi, regole, indicazioni strategiche;
rappresenta un riferimento preciso, una guida per tutti i singoli Club del mondo
nel definire il proprio Piano strategico triennale di Club.
1.8 Il Rotary e la comunità internazionale
I rapporti tra il Rotary International e le Nazioni Unite risalgono al 1945,
quando 49 rotariani parteciparono alla conferenza di San Francisco che approvò
la carta costitutiva dell’organizzazione. Nei 10 anni successivi il Rotary ha
partecipato attivamente alla crescita dell’Istituzione, inviando regolarmente
osservatori alle riunioni più importanti e promuovendone la causa nelle proprie
pubblicazioni.
Dalla nascita del Consiglio economico e sociale (ECOSOC) e
dell’Organizzazione culturale, scientifica ed educativa dell’ONU (UNESCO),
avvenute rispettivamente nel 1945 e 1946, il Rotary ha mantenuto rapporti con
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entrambe le agenzie, espandendoli in anni più recenti grazie ad una rete
specifica di rappresentanti.
Il Rotary International è l’organizzazione non governativa (ONG) con
maggior potere consultivo in seno al Consiglio economico e sociale delle Nazioni
Unite, che sovrintende ai lavori di varie agenzie specializzate. Il Rotary
partecipa, inoltre, alle riunioni di vertice del CONGO, il congresso delle NGO con
potere consultivo alle Nazioni Unite.
1.9 La Fondazione Rotary (R.F.)
La Fondazione Rotary del Rotary International venne istituita nel 1917
come fondo di dotazione e ricevette la sua denominazione attuale al congresso
internazionale del 1928. Nel 1931 fu organizzata in ente fiduciario e nel 1983
divenne società senza fini di lucro in conformità alle leggi dello Stato dell’Illinois
(USA): la sua sfera d’intervento è limitata ad attività di beneficenza ed educative
condotte sotto la supervisione di un Consiglio di amministrazione e in conformità
con il suo atto costitutivo e il regolamento.
La missione della Fondazione Rotary è consentire ai rotariani di
promuovere la comprensione, la buona volontà e la pace nel mondo
migliorando le condizioni sanitarie, appoggiando l’istituzione e alleviando
la povertà.
In particolare il Consiglio centrale del RI e il Consiglio di amministrazione
della Fondazione puntano al conseguimento dei seguenti obiettivi: l’eradicazione
della poliomelite tramite l’iniziativa PolioPlus, il rafforzamento e l’espansione di
programmi culturali, intesi a rafforzare i legami tra i popoli, e il sovvenzionamento
di progetti umanitari volti a migliorare le condizioni di vita nel mondo.
1.10 Centri della pace del Rotary
La Fondazione Rotary realizza partenariati con molte università offrendo
borse di studio per il conseguimento di lauree o certificati di sviluppo
professionale nel campo della prevenzione e risoluzione dei conflitti.
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3. IL PIANO D’AZIONE DEL CLUB
2.1. Dove siamo
E’ la prima domanda che ci dobbiamo rivolgere, per focalizzare i punti di
forza e di debolezza del nostro Club, le opportunità ed i rischi.
Valutiamoli in relazione ai quattro gruppi di elementi su cui vogliamo
misurare l’efficienza del Club:
2.1.1. Effettivo
Il nostro è un Club “giovane” sia in termini di “anzianità di servizio” (siamo
nati nell’anno rotariano 2002-2003), sia come età media dei componenti (54
anni).
Nei primi nove anni abbiamo mantenuto costante il numero dei soci,
riuscendo a bilanciare il numero delle uscite con immissione di nuovi e giovani
soci.
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Il numero dei Soci del Club nell’ultimo anno è di 36.
Soci Attivi 29
Soci Onorari 7
Soci Attivi
Età< 50 anni 7
Età> 50 22
Età Media 54
Soci di sesso maschile 21
Soci di sesso femminile 8
L’anzianità di appartenenza dei Soci nel Club è la seguente:
1-3 anni 6 Attivi 4 Onorari
3-5 anni 6 0
5-11 anni 17 3
L’elenco delle Classifiche (Soci Attivi e Onorari) aggiornato al 30/04/2013
contiene le seguenti categorie:
AMMINISTRAZIONE PUBBLICA …………………………………… ….…….…….1
ASSICURAZIONE E PREVIDENZA ………………………………………………….1
ASSOCIAZIONI E ENTI ………………………… ………………………………. ….2
ATTIVITA’ LIBERE E PROFESSIONI .……………………………… ……….…….9
COMMERCIO …………………………..……………..…… …………………….…...3
CREDITO E FINANZA……………………………… …….…………………….……1
FORZE ARMATE E DELL’ORDINE…………………………………………….…….1
INDUSTRIA ……………………………………………………………… …….……..7
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INSEGNAMENTO UNIVERSITARIO ………………………………………………...3
ISTITUZIONI ESTERE.……………………………………… ………………………1
RELIGIONI…………….…………………………………………………………………2
SERVIZI SANITARI E SOCIALI..…………………………………….…………..……4
SERVIZI VARI ………………………………………………..………………… .……1
Le seguenti Classifiche non sono rappresentate:
Istruzione e Ricerca.
Giustizia
Agricoltura
Geologi
Avvocati
Consulenti Finanziari
L’assiduità di partecipazione dei soci attivi alle riunioni di Club negli ultimi anni si
è attestata al 40%.
2.1.2. Progetti di servizio
La mancanza di un archivio storico delle attività del Club non ci permette
di operare una ricognizione sistematica e completa dei progetti di servizio svolti
dal Club negli anni scorsi e quindi un’analisi di dettaglio.
2.1.3 Sostegno alla Rotary Foundation
Il contributo annuale che il Club ha versato alla Rotary Foundation
nell’ambito dell’azione di sostegno “Ogni Rotariano, Ogni Anno” è stato di 50 $
per socio per anno.
Tali contributi saranno però integrati con iniziative finalizzate al
raggiungimento dei 100 $ per socio per anno.
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2.1.4. Formazione
Anche in questo caso, la mancanza di un archivio storico delle attività del
Club non ci permette una ricognizione sistematica e completa delle attività di
formazione che sono state portate avanti dal Club negli anni passati.
Nell’ultimo anno, oltre alla regolare frequenza da parte di alcuni soci del
SIPE (per il Presidente incoming), dell’Assemblea e dei diversi forum e seminari
distrettuali con specifiche e logiche turnazioni, si è iniziato un programma di
orientamento per i nuovi soci.
2.2 Dove vogliamo andare
La seconda domanda ci aiuta a mettere a fuoco le aspettative dei soci e
con esse la visione e la missione del Club e la coerenza con i valori rotariani.
La missione del Rotary International è ovviamente condivisibile ed
applicabile alla nostra realtà di Club: l’ideale del servizio, da promuovere anche
attraverso i soci, in quanto leader nei rispettivi campi di attività e con elevati
standard etici nelle imprese, nelle professioni e nelle amministrazioni pubbliche
ha ricaduta anche sulla conduzione delle attività professionali e della vita dei soci
medesimi in conformità con i principi del Rotary.
La visione del Rotary International va proiettata nella realtà in cui
operiamo: anche noi aspiriamo a che il nostro Club sia riconosciuto dalla
Comunità locale per l’impegno nel servire al di sopra di ogni interesse personale.
Ci prefiggiamo quindi di far sì che vengano finalmente superati gli
stereotipi che continuano a considerare il nostro Club un circolo “esclusivo” dove
essere ammessi è percepito come un punto di arrivo e di gratificazione
personale, dove ci si incontra essenzialmente per propiziare e coltivare relazioni
interpersonali utili per se stessi e dove il servizio è spesso identificato come
semplice beneficenza.
Presidente Adriano Lucio Paolini
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Il superamento di tali preconcetti farà meglio valutare gli sforzi che, come
Rotariani, operiamo a favore della comunità, ottenendo così maggior sostegno e
cooperazione da parte della collettività e delle altre organizzazioni del territorio:
da ciò i nostri progetti di servizio potranno essere più rispondenti alle reali
esigenze della comunità e più efficaci nei risultati. Questo riconoscimento inoltre
accrediterà con più forza l’azione globale che il Rotary International promuove
nel mondo.
La nostra attività di rotariani può dunque essere riassunta nel seguente
motto sempre attuale:
“saper fare, fare e far sapere”.
Quindi in coerenza con le linee direttrici del RI, anche il nostro Club può
proporsi una sua “meta” da raggiungere:
Missione
Servire gli altri e diffondere elevati standard etici nelle imprese, nelle
professioni e nelle Amministrazioni, attraverso le capacità di leadership dei soci
ed in conformità con i valori rotariani.
Visione
Essere riconosciuto nella Comunità locale per l’impegno nel servire al di
sopra di ogni interesse personale allo scopo di promuovere il miglioramento delle
condizioni di vita all’interno della Comunità locale e per contribuire alla
comprensione, alla buona volontà e alla pace nel mondo.
Valori
Servizio – Amicizia – Diversità – Integrità – Leadership
2.3 Come possiamo arrivarci
La terza domanda ci aiuta a capire come occorre procedere alla
definizione di un piano d’azione che potrebbe essere così impostato:
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. scelta di obiettivi a lungo termine (triennio) relativamente agli elementi
caratteristici di un Club efficiente: effettivo, progetti di servizio, sostegno alla
Fondazione Rotary, sviluppo e continuità della leadership;
. coinvolgimento dei Soci nei processi programmatici e decisionali attraverso le
assemblee di Club;
. individuazione di protocolli di comunicazione dei Dirigenti del Club tra loro, con i
Soci e con i Dirigenti distrettuali;
. programmazione ed organizzazione delle occasioni di affiatamento tra i soci;
. formulazione di un piano di formazione completo per i soci.
4. OBIETTIVI DI LUNGO TERMINE
Essi devono essere coerenti con quelli fissati dal Piano strategico 2013-
2014, adattati alla realtà locale del Club.
3.1 Conservazione ed incremento dell’effettivo
Con riferimento alle priorità del Piano strategico (Espansione dell’effettivo
a livello globale sia nei numeri che nella qualità), due possibili obiettivi sono:
1. Incrementare la presenza di soci giovani, donne e professionisti ed
imprenditori nelle categorie carenti e nelle occupazioni emergenti;
2. Accrescere il senso di appartenenza alla famiglia del Rotary.
Il primo obiettivo: i soci giovani offrono una fonte di energia ed
entusiasmo sulla base dei quali possono maturare le capacità di leadership e
portano vantaggi al Club attraverso idee innovative su come sviluppare amicizie
e progetti di servizio.
Altrettanto importante è una presenza significativa di donne nel mondo
Rotariano.
Il Rotary non fa distinzione di sesso (uno dei valori rotariani è proprio la
diversità): il tasso di partecipazione delle donne nella leadership del settore degli
affari e nel servizio comunitario è sicuramente più alto di quello presente
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nell’effettivo: le professioniste e le dirigenti rappresentano una parte importante
della popolazione e dovranno essere sempre più rappresentate anche nel nostro
Club.
Anche l’estensione della multidisciplinarietà (diversità) professionale
all’interno del Rotary è un fattore di crescita, in quanto amplia la base delle
risorse e delle competenze e può implementare i progetti di servizio, e gestire
più efficacemente le attività sociali.
Il secondo obiettivo è rivolto a massimizzare la conservazione dell’effettivo.
Conservare i soci qualificati sviluppandone il senso di appartenenza è
importante per il successo a lungo termine del Club quanto l’arrivo di nuovi soci
ed è un processo continuo, che richiede attenzione ed impegno costante.
Il piacere e l’orgoglio di essere rotariani vanno coltivati favorendo il
coinvolgimento dei soci, in particolare quelli nuovi, nei progetti di servizio
significativi, informandoli ed orientandoli sulle attività del Rotary International e
del Club, dando corso a programmi di formazione continua.
Occorrerà focalizzarsi su una strategia che tenga conto del rischio del
disinteresse per mancanza di affiatamento, per incontri male organizzati, per
mancanza di programmi e progetti rispondenti alle individuali disponibilità di
servizio.
3.2 Progetti di servizio
Nello specifico, obiettivi perseguibili a livello di Club sono:
1. La Realizzazione di progetti efficaci basati su obiettivi specifici e misurabili
2. La Realizzazione di progetti rispondenti alle esigenze concrete della
comunità locale ed internazionale;
Il primo obiettivo è rivolto a far sì che ci si occupi dei bisogni reali ed attuali
della comunità.
La valutazione dei punti di forza e delle debolezze della comunità
rappresenta il primo importante passo nella pianificazione di progetti di servizio
efficaci. Analizzando con attenzione le problematiche comunitarie, il Club
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potrebbe scoprire nuove opportunità per progetti di servizio e prevenire la
duplicazione di risorse già esistenti.
Indipendentemente dalla scelta del tipo di strumento di valutazione da
utilizzare, è importante ricordare che una valutazione comunitaria efficace deve
essere sistematica, coinvolgere un ampio gruppo di membri e impegnare i
partecipanti in modo significativo.
Una volta valutate le esigenze della comunità, occorre determinare quali
problematiche di sviluppo a livello sociale, comunitario o internazionale il Club
cercherà di affrontare.
Il secondo obiettivo è rivolto al miglioramento dell’efficacia dei progetti di
servizio; per essere efficace un progetto deve:
. Avere obiettivi specifici e risultati misurabili;
. Avere obiettivi ambiziosi, ma realistici e raggiungibili;
. Rispondere ai bisogni identificati;
. Utilizzare le capacità delle persone a cui il progetto è destinato;
. Dare importanza al contributo di tutti coloro che prendono parte all’iniziativa;
. Utilizzare efficacemente le risorse disponibili;
. Costruire una rete organizzativa efficace per progetti futuri.
Un altro aspetto caratterizzante dei progetti dovrebbe essere il giusto
equilibrio nel rapporto tra le risorse finanziarie destinate e la partecipazione
diretta volontaristica dei soci, anche attraverso le proprie competenze
professionali.
Infine, importante ai fini dell’efficacia dei progetti è la loro continuità
temporale oltre il singolo anno rotariano.
3.3 Sostegno alla Fondazione Rotary
Sostenere la Rotary Foundation “internazionalizza” il nostro ideale di
servizio, in quanto contribuisce a promuovere la pace, la buona volontà e la
comprensione nel mondo attraverso i programmi umanitari ed educativi della
R.F. che mirano a: miglioramento delle condizioni sanitarie, sostegno
all’istruzione e lotta alla povertà.
Gli obiettivi sono:
1. Maggiore sostegno finanziario al Fondo programmi
Presidente Adriano Lucio Paolini
Piano direttivo Club Rotary Chieti OVEST 2013 -2014 Pagina 24
2. Contributo alla sfida da 200 milioni di dollari per l’eradicazione della polio
3. Maggiore partecipazione ai programmi educativi ed umanitari della R.F.
• Il primo obiettivo è rivolto ad incrementare il contributo che ogni socio
versa al Fondo Programma della R.F. nell’ambito dell’iniziativa Ogni
Rotariano, Ogni Anno.
• Il secondo obiettivo è il sostegno alla campagna “END POLIO NOW”
per la eradicazione completa della polio nel mondo con il sostegno alla
campagna
• Il terzo obiettivo è la partecipazione al Piano di Visione Futura
attraverso le sovvenzioni globali e distrettuali del piano stesso.
Presidente Adriano Lucio Paolini
Piano direttivo Club Rotary Chieti OVEST 2013 -2014 Pagina 25
3.4 Formazione per leadership
Tra gli obiettivi per “sostenere e rafforzare il club” vi è quello sviluppare i
leader stimolando la capacità di leadership dei soci.
Tale obiettivo coincide con l’esigenza di formare dirigenti capaci di servire
il Rotary sia a livello di Club che di Distretto. La capacità di leadership è
fondamentale per ricoprire posizioni di responsabilità.
Un programma di sviluppo della leadership dei soci fa emergere le
capacità latenti e prepara a ricoprire ruoli di guida e riferimento non solo
all’interno del Club o del Distretto rotariani, ma anche in ambito professionale e
di impresa. Lo sforzo da produrre all’interno del Club è quello di far emergere
leader che vadano oltre il servizio del Club e siano riconosciuti per le loro
capacità anche a livello di Distretto.
3.5 Immagine Pubblica e Consapevolezza
Con riferimento alle priorità del Piano strategico (Promozione
dell’immagine pubblica del R.I., interna ed esterna) l’obiettivo è: migliorare
l’immagine del Club nella comunità locale, è finalizzato a far riconoscere il
Club nella Comunità locale per l’impegno nel servire al di sopra di ogni
interesse personale e si riallaccia specificatamente con la “Visione” dell’
Associazione e del R.I.
Attraverso le pubbliche relazioni è possibile informare la comunità sulle
iniziative attuate.
Un’ efficace campagna di pubbliche relazioni consentirà al Club di:
. Ottenere maggiore sostegno e risorse per i propri progetti;
. Allacciare rapporti con altre organizzazioni comunitarie;
. Attirare soci qualificati;
. Riconoscere gli sforzi dei rotariani a favore della comunità.
E’ necessario che il Club si promuova verso l’esterno perché, attraverso il
consenso che riuscirà a mobilitare all’esterno verso le sue iniziative e quindi la
sua immagine, potrà misurarsi l’efficacia della sua azione.
Promuovere l’ideale del servire significa anche questo: averne il riconoscimento
dalla comunità.
Presidente Adriano Lucio Paolini
Piano direttivo Club Rotary Chieti OVEST 2013 -2014 Pagina 26
3.6 Amministrazione del Club
La razionalizzazione delle funzioni amministrative attraverso strumenti
appropriati contribuisce a rendere più veloci e semplici le attività di gestione ed
organizzazione, contribuendo quindi a rendere più efficace l’azione complessiva
del Club.
L’ obiettivo è: implementare gli strumenti di gestione del Club.
In tal senso è fondamentale dotarsi di supporti informatici che aiutino a
rendere più snella la già efficiente attività amministrativa ed a garantirne la
continuità nel tempo, intesa anche come conservazione, consultazione ed
elaborazione del patrimonio di informazioni e dati del Club.
Deve perciò continuare l’aggiornamento costante dello schedario dei soci
inserendolo nel sito web e aggiungendo la foto di ogni socio secondo le norme
che regolano il rispetto della privacy).
Si cercherà di utilizzare al massimo lo strumento della posta elettronica
per gli ovvi risparmi economici, per una maggiore celerità nello scambio delle
informazioni e per ridurre lo spreco di carta nel rispetto dell’ambiente.
Presidente Adriano Lucio Paolini
Piano direttivo Club Rotary Chieti OVEST 2013 -2014 Pagina 27
4. PIANO ANNUALE A.R. 2013-2014
Il piano annuale AR 2013-2014 è stato sviluppato in coerenza con gli
obiettivi di lungo termine sopra definiti, fissando quindi i risultati misurabili che ci
si propone di cogliere nell’arco della sua durata.
Esso accoglie il tema del Presidente internazionale Ron D. Burton che
richiama ad una forte azione finalizzata alla realizzazione delle tre priorità del
piano strategico e all’applicazione dei valori fondamentali: servizio, amicizia,
diversità, integrità e leadership. Il vero coinvolgimento nel Rotary ci porterà
ispirazione, entusiasmo e forza per cambiare davvero la vita degli altri.
4.1 Conservazione ed incremento dell’effettivo
Con riferimento agli obiettivi di lungo termine delineati nel precedente
capitolo, ci si propone di ottenere i seguenti risultati:
1. Più soci tra i giovani e le donne e tra i professionisti ed imprenditori nelle
occupazioni emergenti ed in quelle non rappresentate
. Incremento dell’effettivo (netto) da 29 a 32
. Incremento del numero dei Soci giovani dal 19% al 21%
. Incremento del numero di Soci donne dal 25% al 27 %
. Inserimento di nuovi soci appartenenti a nuove professioni 2
2. Più senso di appartenenza alla famiglia del Rotary
. riduzione del numero delle cessazioni per disinteresse a non più di un socio
dimissionario
. incremento medio dell’ assiduità al 60%
Come già precisato, nel nostro Club sono completamente assenti
categorie professionali sicuramente rappresentative nella nostra comunità,
quindi anche verso di queste va rivolta l’attenzione:
- Geologi
- Psicologi
- Sociologi
- Veterinari
- Biologi
Presidente Adriano Lucio Paolini
Piano direttivo Club Rotary Chieti OVEST 2013 -2014 Pagina 28
- Chimici
- Tecnologi alimentari
- Agricoltori
- Artigiani
- Istruzione e Ricerca
- Giudici
La Commissione di Club per l’Effettivo sarà di riferimento per tutti i soci
nelle attività di reclutamento dei possibili candidati e coadiuverà il Consiglio
direttivo nell’analisi delle personalità, dell’attività economica o professionale,
della posizione e della adeguatezza generale di tutti i candidati.
I nuovi soci dovranno da subito essere chiamati a partecipare alla vita
attiva del Club coinvolgendoli da subito nelle Commissioni e nella partecipazione
diretta ai progetti di servizio.
4.2 Progetti di servizio
Con riferimento agli obiettivi di lungo termine, ci si propone di raggiungere
i seguenti risultati:
1. Realizzare progetti efficaci – dei quali almeno uno pluriennale - basati su
obiettivi specifici e misurabili rispondenti alle esigenze concrete della
comunità locale ed internazionale e istituendo un forum permanente
(annuale) sulle problematiche della comunità locale;
2. Dare attuazione a due progetti di servizio rispondenti alle esigenze
concrete della comunità locale.
Al fine delle individuazioni delle tematiche verso le quali orientare la scelta
e le azioni progettuali ci atteniamo ai temi internazionali dichiarati dal Presidente
Ron D. Burton.
I Progetti di servizio, per quanto possibile, saranno coerenti con le
indicazioni fornite dal Presidente Internazionale e dal Governatore.
NUOVE GENERAZIONI
Particolare attenzione sarà rivolta alle nuove generazioni,
interessandosi ai loro bisogni fondamentali (salute, diritti della persona,
istruzione ed autorealizzazione) e promuovendo adeguate iniziative finalizzate
Presidente Adriano Lucio Paolini
Piano direttivo Club Rotary Chieti OVEST 2013 -2014 Pagina 29
ad aiutare i giovani a sviluppare le capacità individuali e a costruirsi un futuro
soddisfacente. Il nostro Club ha già affrontato questo tema e continuerà con
nuovi progetti e nuove iniziative, favorire la partecipazione al RYLA e/o scambio
giovani.
Anche per quest’anno ci impegneremo a cercare i giovani, utilizzando
metodi di approccio non convenzionali, nell’ambiente che è loro più congeniale
per diffondere il messaggio rotariano dell’anno.
Nei mesi estivi organizzeremo infatti degli incontri presso locali ”alla moda” per
diffondere quello che il Rotary sta organizzando, suggerendo strategie per
preparare i ragazzi con più realismo alle esigenze aziendali, per avvicinarli al
mondo del lavoro e proponendo criteri su come questi contatti potranno attuarsi.
E’ stato inoltre già diffuso, negli ambienti che abbiamo indicato, il
messaggio sulla importante iniziativa della Rotary Foundation relativa alla sfida
dei 200 milioni di USD per il progetto mondiale “END POLIO NOW” e, grazie
alla disponibilità dei gestori e dei partecipanti, si è avuta la possibilità di
effettuare una raccolta fondi. L’obbiettivo di tale contributo alla R.F., previsto nel
Piano Direttivo di Club, si raggiungerà con la programmazione di altri incontri
da svolgersi durante l’anno rotariano.
ANFFAS
Il nostro Club si è fatto promotore di un progetto, già avviato, in favore
dell’ANFFAS, associazione che si occupa di persone diversamente abili,
coinvolgendo anche altri Club service di Chieti e Pescara.
Tale progetto, denominato “noiperloro”, servirà a realizzare laboratori per
attività socio-educative e terapie occupazionali destinati a disabili gravi con
ritardo intellettivo e relazionale.
I laboratori avranno la funzione di sviluppare e mantenere la abilità fisico-
cognitive dei ragazzi, per aiutarli a gestire con autonomia le situazioni, sviluppare
le relazioni interpersonali, migliorare l’autostima e rallentare il processo
involutivo.
Il finanziamento avverrà attraverso la raccolta, già avviata, di fondi da
reperire attraverso una serie di attività, la sensibilizzazione e il coinvolgimento di
Presidente Adriano Lucio Paolini
Piano direttivo Club Rotary Chieti OVEST 2013 -2014 Pagina 30
Club service, banche, istituzioni locali, curia arcivescovile, fornitori di materiale
edilizio e per l’arredamento, associazione industriali e altri.
Il Club continuerà su questa strada, ma sta già affrontando il problema
del “dopodinoi” che assilla le famiglie che hanno al loro interno persone meno
fortunate che, una volta rimaste sole ,avranno insormontabili difficoltà a vivere
la loro vita, privi, come resterebbero, dell’assistenza di un congiunto. Ci si chiede
dunque come favorire l’affidamento a famiglie disposte a seguirli e/o ad aiutarli e
come trovare vie d’incontro con le istituzioni.
EMOFILIA
Il progetto“EMOFILIA” organizzerà anche quest’anno, come l’anno scorso,
incontri nei quali si evidenzieranno le problematiche di coloro che sono affetti
dalla malattia, con incontri che, oltre alla illustrazione della patologia,
comprenderanno anche testimonianze dirette.
• Verrà perciò confermata l’ attribuzione di una borsa di studio destinata a
fisioterapisti che vogliano specializzarsi in questo campo. Si pensa però
di adottare nuovi criteri di assegnazione, seguendo le indicazioni di coloro
che usufruiscono di tali servizi e che hanno un contatto diretto con gli
operatori sanitari.
• Si prevede inoltre un Incontro di approfondimento che illustri i primi
risultati dell'iniziativa dello scorso anno in tema di emofilia, con particolare
riguardo alla riabilitazione. A questo incontro, in cui è prevista la
partecipazione del Presidente Nazionale degli Emofilici (FEDEMO)
saranno invitate personalità ben conosciute in Italia e all’estero, le quali ci
potranno dimostrare come una opportuna riabilitazione possa divenire
elemento determinante nel miglioramento della qualità di vita di coloro che
soffrono di questa invalidante patologia.
Interverrà anche la Dott.ssa Orfanelli che, grazie alla borsa
assegnatole dal nostro Club, ha conosciuto la realtà medico-scientifica
milanese con la quale ha creato un proficuo scambio di collaborazione e
competenze.
Presidente Adriano Lucio Paolini
Piano direttivo Club Rotary Chieti OVEST 2013 -2014 Pagina 31
Altro problema sociale che affronteremo sarà la VIOLENZA, in netto
incremento, soprattutto tra i componenti più deboli della trama sociale quali
bambini, donne e anziani.
Anche questa iniziativa sarà supportata da esperti professionalmente
impegnati nel settore.
Si pensa anche di attivare un interClub con service per finanziare
un’associazione che si dedichi prevalentemente al contrasto della violenza sulle
bimbe.
Il Club inoltre continuerà a coordinare iniziative utili a diffondere e far
conoscere la STORIA ECONOMICA ED INDUSTRIALE DI CHIETI SCALO nella
prospettiva attuale, aggravata anche dalla crisi economica, ed in quella futura.
Ricordo che Chieti Scalo è sorta e ha sviluppato la sua vocazione
industriale a seguito dell’insediamento di industrie che hanno caratterizzato la
zona: ancora oggi alcuni quartieri che hanno preso la denominazione da queste
aziende, vengono chiamati con il nome “storico” (“Villaggio Celdit”) ma forse
pochi, soprattutto tra i giovani, ne conoscono le origini.
L’ipotesi di progetto prevede il coinvolgimento delle scuole e delle
istituzioni pubbliche del territorio oltre che di Confindustria, Camera di
Commercio e progettisti affinchè vengano promosse idee che connotino in
maniera più organica la vocazione, territoriale e occupazionale. della città
“bassa”.
Con un intervento così strutturato, il Club non può non accrescere la
propria visibilità, confermandosi punto di riferimento determinante nel territorio in
cui opera.
Per questo motivo anche quest’anno è nostra intenzione assegnare una
borsa di studio ad un progetto realizzato da giovani della Facoltà di Architettura
riguardante la riqualificazione di un’area dello Scalo.
PROGETTI CULTURALI
Un Progetto culturale che rispetti le finalità fondanti del Club deve rispondere a
precisi parametri che ne garantiscano:
a. la coerenza con la mission rotariana
b. la rispondenza alle caratteristiche del Territorio
Presidente Adriano Lucio Paolini
Piano direttivo Club Rotary Chieti OVEST 2013 -2014 Pagina 32
c. la congruenza con le esigenze specifiche del Territorio medesimo
d. la fattibilità economica
e. la accertata disponibilità in termini operativi di organizzazione e
promozione.
Soprattutto, però, il progetto realizzato deve costituire un momento che
sia avvertito dalla Città, ne segni in qualche modo il percorso di crescita
culturale, e non sia estemporaneo o destinato a svanire nel breve spazio di una
manifestazione sia pure importante.
Un progetto che rispetti queste coordinate richiede uno sforzo sinergico
che coinvolga, con il Presidente, tutti i Membri del Direttivo e trovi condivisione
convinta anche nell’Assemblea dei Soci che dovrà garantire alle iniziative
intraprese il proprio sostegno in termini soprattutto di partecipazione.
In via generale si ipotizzano diversi percorsi tra i quali scegliere quello ritenuto
più opportuno.
1. Ristampa del volume di G. Mezzanotte “La tragedia di Senarica”.
Giuseppe Mezzanotte nato a Chieti nel 1855 e qui morto nel 1935, è uno
scrittore e giornalista la cui fama, per motivi diversi, è senz’altro inferiore
al valore letterario. L’Autore, giornalista nel “Mattino” di Napoli diretto da
Edoardo Scarfoglio marito di Matilde Serao e la cui storia personale si
intreccia con quella cittadina, era membro del cosiddetto Cenacolo
dannunziano con i più illustri personaggi dell’arte abruzzese che, sul finire
dell’800 diede alta prova di sé anche in campo europeo. Il romanzo,
ambientato a Chieti, trasfigurata nel nome in Senarica, è un ritratto
vivissimo e coinvolgente della vita della nostra città con caratteristiche,
pregi e difetti che, da allora, non sembrano molto cambiati.
La ristampa potrebbe essere accompagnata da una giornata di studi
sull’Autore con esponenti di prestigio della cultura nazionale.
2. Borsa di studio
La Borsa dovrebbe diventare un evento fisso nella vicenda del
nostro Club. Per questo motivo essa potrebbe essere intitolata ad un figlio
importantissimo della nostra Città, che, come spesso accade, non è
adeguatamente ricordato: il più importante latinista del Novecento, Ettore
Paratore.
Presidente Adriano Lucio Paolini
Piano direttivo Club Rotary Chieti OVEST 2013 -2014 Pagina 33
La Borsa dovrebbe premiare la tesi laurea – discussa nell’Ateneo
G. d’Annunzio di Chieti - su argomenti attinenti la storia politica,
economica, culturale, artistica della nostra Città
3. Pubblicazione di una nuova edizione, aggiornata ed ampliata - del testo
Gli Illustri Sconosciuti – La Toponomastica di Chieti e frammenti di storia
cittadina.
Il testo, nella sua prima edizione, ha ricevuto una grande attenzione
da parte del pubblico, dal momento che si pone come unico documento
che approfondisca le storie legate ai personaggi ed agli eventi ai quali la
città ha intitolato una strada, sia del centro Storico che dello Scalo
Ognuno di questi percorsi dovrà essere definito con la collaborazione di un
Comitato Scientifico, presieduto dal Presidente del Club, e formato da
personalità riconosciute competenti nella materia trattata e dovrà coinvolgere
altri Club, non escludendo la possibilità di un service.
Continuerà infine l’impegno e la partecipazione diretta del Club
all’organizzazione del ROTARY CAMPUS “FRANCA MARROLLO” per i
disabili, iniziativa storica dei Club abruzzesi e molisani, con un successo sempre
crescente e una partecipazione sempre più numerosa ed entusiasta .
La Commissione di Club per i progetti, unitamente alle altre
Commissioni, provvederà a selezionare, su indicazione del Consiglio
Direttivo, ulteriori progetti da attuare ed a programmarne e coordinarne la
realizzazione, dando l’opportunità ai soci di parteciparvi, contribuendo con
le proprie professionalità e disponibilità di servizio.
Va sottolineata, in relazione alla previsione di bilancio, l’importanza delle attività
di raccolta fondi necessari al finanziamento dei progetti.
4.3 Formazione per leadership
L’impegno di quest’anno mira soprattutto a favorire la partecipazione dei
soci a incontri e seminari sulla leadership, in stretta collaborazione con
l’Istruttore Distrettuale, anche se più membri del Club hanno già partecipato ai
Presidente Adriano Lucio Paolini
Piano direttivo Club Rotary Chieti OVEST 2013 -2014 Pagina 34
vari seminari organizzati dal Distretto per una più completa informazione e
preparazione sulle tematiche e metodiche rotariane che possono essere anche
applicate nel quotidiano.
Un nostro socio è un esponente dirigenziale nel Distretto.
4.4 Pubbliche relazioni
Con riferimento all’obiettivo di lungo termine, ci si propone di raggiungere i
seguenti risultati:
• Migliorare l’immagine del Club nella comunità locale
• Predisporre ed attuare un piano di comunicazione interna ed esterna per
ognuno dei progetti di servizio e delle varie attività del Club (riunioni,
sponsorizzazioni, raccolta fondi, ecc.);
• Promuovere iniziative mirate, idonee a suscitare interesse in soci
potenziali;
• Realizzare condizioni per ottenere la cooperazione di altre
associazioni/organizzazioni di servizio umanitario.
La Commissione Pubbliche Relazioni sarà impegnata a svolgere tali
attività in collegamento con le altre e precisamente:
- Commissione progetti;
- Commissione effettivo;
- Responsabili Bollettino ed informatica.
Fin dai primi eventi organizzati la Commissione pubbliche relazioni ha
provveduto ad inviare articoli con notizie e foto per la pubblicazione sia sulla
rivista del Distretto che su siti di Social Network. Nella Commissione dovrà
essere individuato anche un addetto stampa che provveda a pubblicizzare le
iniziative e progetti del Club sugli organi di informazione generalisti, sia cartacei
che massmediali. Una volta riattivato il sito del Club, entro breve partirà il piano
preventivato.
Per la corrispondenza ai soci lo strumento maggiormente utilizzato è la
posta elettronica (cfr 3.6), ma per le occasioni particolari pensiamo che l’invito
cartaceo sia ancora il miglior mezzo di comunicazione, per la sua più facile
evidenza nel quotidiano, e perché riteniamo che dia una sensazione di maggior
Presidente Adriano Lucio Paolini
Piano direttivo Club Rotary Chieti OVEST 2013 -2014 Pagina 35
coinvolgimento soprattutto da parte dei soci non giovanissimi per i quali la
comunicazione elettronica potrebbe rappresentare un piccolo ostacolo.
Inoltre, al fine di stimolare la partecipazione nei caminetti, vengono
ricordate le date degli eventi programmati per almeno i due mesi successivi oltre
ad una informazione di massima per il semestre.
4.5 Amministrazione del Club
In riferimento all’obiettivo di lungo termine come delineato nel precedente
capitolo (cfr. 3.6) , ci si propone di Implementare gli strumenti di gestione del
Club con la
. realizzazione di un sistema informatico dotato di collegamento on line
attraverso il sito internet, per la gestione amministrativa, dei contatti, delle
informazioni, della registrazione degli eventi, della posta elettronica del Club.
Si dovrà perciò migliorare ed aggiornare costantemente il sito web del
Club informando in tempo reale tutti i soci - così aumentandone lo spirito di
appartenenza - sulle attività, i progetti e le realizzazioni raggiunte, e creando
automaticamente e senza sforzo un archivio storico del Club in continuo
aggiornamento.
La Commissione per l’Amministrazione del Club preordinerà tali attività in
stretto contatto con i Responsabili delegati dal Presidente per l’informatica, il
bollettino del Club e le ricerche storiche.
Presidente Adriano Lucio Paolini
Piano direttivo Club Rotary Chieti OVEST 2013 -2014 Pagina 36
5. PROGRAMMA RIUNIONE A. R 2013-2014
Le riunioni possono classificarsi nelle seguenti categorie:
. Istituzionali
. Assemblee
. Conviviali a tema rotariano
. Conviviali a tema generale o di affiatamento
Le riunioni conviviali saranno riferite, per quanto possibile, ai temi dei mesi
del calendario rotariano; ogni Commissione avrà cura di organizzare una
riunione conviviale nell’anno.
CALENDARIO ROTARIANO
LUGLIO (inizio dell’anno rotariano)
Mese in cui il Governatore inizia le visite ai Club.
AGOSTO
Mese dell’espansione interna ed esterna (Membership and Extension
month) dedicato a esaminare le possibilità di espansione del Club e di
costituzione di nuovi Club.
SETTEMBRE
Mese delle nuove generazioni (New Generation month)
Il Club si dedica ai programmi sponsorizzati dal Rotary International per
aiutare i bambini e i giovani, definendo anche il programma di scambio di giovani
con altri Club.
OTTOBRE
Mese dell’azione professionale (Vocational Service month)
I Club sottolineano l’importanza della vita professionale di ciascun
rotariano e sviluppano programmi specifici per mettere in risalto l’aspetto
professionale del Rotary.
Presidente Adriano Lucio Paolini
Piano direttivo Club Rotary Chieti OVEST 2013 -2014 Pagina 37
NOVEMBRE
Mese della Rotary Foundation (Rotary Foundation month)
I Club promuovono l’attenzione sui programmi della Fondazione e spesso
incoraggiano la raccolta di fondi supplementari, specie se legati a specifici
progetti.
DICEMBRE
Mese della famiglia (Familymonth)
I Club sono incoraggiati a elaborare progetti di servizio in favore delle
famiglie, presenti nelle loro comunità, che hanno bisogno di assistenza e di
aiuto.
Il primo giorno di dicembre è anche il giorno mondiale dell’AIDS.
GENNAIO
Mese della sensibilizzazione al Rotary (Rotary Awarenessmonth)
E’ il mese durante il quale si dovrebbe approfondire la conoscenza del
Rotary.
FEBBRAIO
Mese dell’intesa mondiale (World Understandingmonth)
Il 23 febbraio è l’anniversario della fondazione del Rotary; i Club sono
sollecitati a presentare programmi che incoraggino l’intesa e la buona volontà
internazionale e a iniziare azioni di interesse pubblico mondiale in altre regioni
del mondo.
MARZO
Mese dell’alfabetizzazione (Literacymonth)
I Club si occupano dei progetti in questa direzione e anche di far
conoscere i programmi del Rotary in favore di questo impegno.
APRILE
Mese della rivista rotariana (Magazinemonth)
I Club favoriscono la lettura e l’uso della rivista ufficiale del Rotary (The
Rotarian) e di altre pubblicazioni regionali.
Presidente Adriano Lucio Paolini
Piano direttivo Club Rotary Chieti OVEST 2013 -2014 Pagina 38
MAGGIO
Tema libero
GIUGNO (termine dell’anno rotariano)
Mese dell’amicizia - Mese delle fellowship ricreative e professionali del
Rotary (Rotary Recreational and vocational fellowships month).
CALENDARIO ATTIVITA' DEL CLUB
(PROPOSTA)
sabato 4 maggio 2013 ASSEMBLEA DISTRETTUALE
L'AQUILA
domenica 5 maggio 2013
venerdì 5 luglio 2013 ISTITUZIONALE:
PASSAGGIO del MARTELLETTO
2013-2014
venerdì 19 luglio 2013 ASSEMBLEA:
Approvazione bilancio consuntivo e
preventivo
Presentazione PDC
venerdì 2 agosto 2013 Caminetto
venerdì 6 settembre 2013 Conviviale a tema generale
venerdì 20 settembre 2013 Conviviale a tema rotariano
venerdì 11 ottobre 2013 Conviviale a tema generale
venerdì 25 ottobre 2013 Conviviale a tema rotariano
Presidente Adriano Lucio Paolini
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venerdì 8 novembre 2013 Conviviale a tema generale
venerdì 22 novembre 2013 Conviviale a tema rotariano
venerdì 29 novembre 2013 ISTITUZIONALE:
? VISITA del GOVERNATORE
venerdì 6 dicembre 2013 ASSEMBLEA:
Elezioni di Club
designazione Presidente incoming
2015-2016
nomina Direttivo 2014-2015
venerdì 20 dicembre 2013 ISTITUZIONALE:
FESTA degli AUGURI con le FAMIGLIE
venerdì 10 gennaio 2014 Conviviale a tema generale
venerdì 24 gennaio 2014 Conviviale a tema rotariano
venerdì 7 febbraio 2014 Conviviale a tema generale
venerdì 21 febbraio 2014 ASSEMBLEA:
Discussione sullo stato del Club
venerdì 7 marzo 2014 Conviviale a tema generale
venerdì 21 marzo 2014 Conviviale a tema rotariano
venerdì 4 aprile 2014 Conviviale a tema generale
venerdì 18 aprile 2014 Conviviale a tema rotariano
venerdì 9 maggio 2014 Conviviale a tema generale
Presidente Adriano Lucio Paolini
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venerdì 23 maggio 2014 Conviviale a tema rotariano
venerdì 6 giugno 2014 Conviviale a tema generale
venerdì 20 giugno 2014 Conviviale a tema rotariano
venerdì 4 luglio 2014 ISTITUZIONALE:
PASSAGGIO del MARTELLETTO
2014-2015
INIZIATIVE, PROGETTI,
PROGRAMMI E RELAZIONI da
inserire
NUOVE GENERAZIONI
ANFFAS
EMOFILIA
VIOLENZA
END POLIO
STORIA ECONOMICA-INDUSTRIALE
CHIETI SCALO
PROGETTI CULTURALI
ROTARY CAMPUS "FRANCA
MARROLLO
Presidente Adriano Lucio Paolini
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CONSIGLIO DIRETTIVO
Adriano Lucio PAOLINI Presidente
Palmo Michele COTUGNO Vice Presidente
Paola PIERUCCI Presidente incoming
Luciano CATALDO Past President
Maurizio CANTATORE Segretario
Cesare RICCIUTI Tesoriere
Maria Paola LUPO Prefetto
Consiglieri
Giulio CALELLA
Ettore DEL GROSSO
Patrizia DI GREGORIO
Danilo MASSIMI
Comunicatore
Antonio PETRUCCI
PRESIDENTI DELLE COMMISSIONI
Amministrazione Vincenzo RABOTTINI
Effettivo Maurizio CANTATORE
Progetti Maria Paola LUPO
Pubbliche Relazioni Antonio PETRUCCI
Rotary Foundation Enzo SERAFINI
Presidente Adriano Lucio Paolini
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6. ALTRI INDIRIZZI PROGRAMMATICI
6.1 Organizzazione delle assemblee
L’assemblea di Club è una riunione di tutti i soci, compresi dirigenti,
responsabili e presidenti di Commissione, che rappresenta un’opportunità per
discutere i programmi e le attività del Club e istruire i soci.
Le assemblee di Club consentono di:
• Definire gli obiettivi e i piani d’azione;
• Coordinare le attività delle Commissioni;
• Capire i meccanismi di realizzazione dei piani d’azione del Club;
• Partecipare a discussioni informali da cui spesso scaturiscono soluzioni
creative;
• Imparare a conoscere meglio il Rotary e i suoi programmi;
• Analizzare i punti di forza e di debolezza del proprio Club.
• Conoscere i programmi Rotary
• Condividere le strategie di espansione e conservazione dell’effettivo
• Collegarsi con l’ assemblea e il congresso distrettuale e le altre riunioni a
livello del Distretto o del RI.
Le assemblee di Club inoltre permettono di sentirsi coinvolti nella vita
associativa, rappresentano un’opportunità per discutere collettivamente le
decisioni che influiscono sul Club e per dibattere le relazioni delle Commissioni
sulle attività svolte.
E’ nostra intenzione organizzarne almeno tre durante l’anno
a Luglio
Approvazione del conto consuntivo e del bilancio preventivo
a Dicembre
Designazione del Presidente incoming e elezione direttivo anno rotariano
successivo
a Febbraio
Discussione sullo stato del Club e verifica dei programmi annuali
Presidente Adriano Lucio Paolini
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6.2 Comunicazione interna
La comunicazione all’interno del Club è fondamentale per far conoscere ai
soci le attività in corso e trasferire informazioni utili tra le varie componenti
direttive del Club ed il resto dei soci.
Attraverso la comunicazione si creano maggiori opportunità di
coinvolgimento dei soci nella vita del Club e nello stesso tempo si rendono note
tutte le diverse iniziative, anche a livello mondiale, utili a sviluppare un maggior
senso di appartenenza al Rotary.
Pensiamo quindi di attuare un protocollo di comunicazione così articolato:
1) Il Presidente del Club riferisce mensilmente ai soci, nell’ambito di una
delle riunioni programmate, sulle attività e e sui progetti in corso, sulle iniziative
del Distretto ed sulle news internazionali del Rotary, con particolare riferimento ai
temi dei mesi rotariani;
2) Le Commissioni, almeno due volte l’anno, riferiscono ai soci,
nell’ambito di una delle riunioni programmate, sull’avanzamento e quindi sullo
stato di attuazione delle attività della Commissione stessa rispetto agli obbiettivi
del piano annuale;
3) Ogni trimestre si tiene un incontro tra tutti i Presidenti delle
Commissioni alla presenza del Presidente del Club, in cui ci si informa sullo stato
delle iniziative intraprese e si fa il punto sullo stato di avanzamento del piano
annuale;
4) Il Presidente del Club relaziona sullo stato delle attività del Club e si
informa sulle attività ed iniziative del Distretto che possano essere d’interesse,
comunicando periodicamente con l’Assistente del Governatore invitandolo a
partecipare alle riunioni programmate;
5) Trimestralmente viene pubblicato il bollettino del Club che riassume le
comunicazioni e le altre notizie e/o articoli di interesse per i soci, quindi esso è
pubblicato sul sito web del Club ed inviato ai soci per posta elettronica o
spedizione postale;
6) Mensilmente viene aggiornato il sito web con il resoconto delle attività
del Club.
Presidente Adriano Lucio Paolini
Piano direttivo Club Rotary Chieti OVEST 2013 -2014 Pagina 44
6.3 Continuità di leadership
La continuità nella gestione del Club e dei progetti di servizio garantisce una
maggiore efficienza ed efficacia all’azione del Club in quanto consente di
mantenere la rotta lungo gli indirizzi e gli obiettivi pluriennali che il Club si è
prefissato. La continuità, da non intendersi come “monopolio di cariche”, si
realizza con un processo di avvicendamento programmato delle diverse funzioni
dirigenziali.
1) Presidenza
Nel corso dell’anno rotariano la collaborazione e la condivisione d’intenti
tra il Presidente in carica il Past President ed il Presidente eletto sono una delle
condizioni basilari affinché le azioni pluriennali intraprese e programmate
possano procedere con continuità ed efficacia: i tre dirigenti andranno a
comporre così una sorta di “Consiglio di Presidenza” che rappresenta il
riferimento per la continuità e la implementazione delle strategie del Club.
In tal modo si attiva una partecipazione diretta almeno triennale alle
attività “presidenziali” da parte del Socio designato alla Presidenza del Club,
attraverso le tre progressive posizioni “presidenziali” che andrà a ricoprire (eletto,
in carica e past).
2) Commissioni
È preferibile che la nomina nelle Commissioni sia pluriennale: ogni
Commissione è composta da 2 o più soci che permangono nella Commissione
per almeno due anni di seguito e per non più di quattro, possibilmente con
sostituzione a scalare per anzianità di carica.
Il Presidente eletto nomina per l’anno rotariano entrante il nuovo
componente (in sostituzione di quello uscente) ed il Presidente della
Commissione.
3) Consiglio direttivo
Nell’ambito del Consiglio direttivo sarebbe auspicabile che alcune funzioni
dirigenziali avessero durata pluriennale:
. tesoriere: quattro anni
Presidente Adriano Lucio Paolini
Piano direttivo Club Rotary Chieti OVEST 2013 -2014 Pagina 45
. prefetto: due anni
. segretario: due anni
Nel corso dell’ultimo anno di mandato i suddetti dirigenti sono tenuti a
svolgere attività di istruzione ai soci designati per il futuro anno alla stessa
carica, facendosi affiancare nello svolgimento delle attività.
6.4 Azione di affiatamento
L’affiatamento all’interno del Club, da considerare tra le priorità del nostro
Club per l’anno 2013-2014, stimola il senso di appartenenza dei soci e favorisce
lo spirito di squadra per la realizzazione dei progetti di servizio.
Gli aspetti su cui è opportuno puntare riguardano in primo luogo
l’organizzazione di iniziative che creino opportunità per i soci di stare in
compagnia, per “divertirsi” condividendo un hobby, un interesse culturale,
ricreativo o professionale comune.
Le occasioni per tali attività sono:
1. riunioni nelle quali è chiamato ad intervenire un relatore su un
argomento di attualità, al di fuori delle specificità dei temi rotariani, che
possa catalizzare l’attenzione di molti soci e stimolare discussioni e
scambi di opinioni che permettano di approfondire maggiormente la
conoscenza reciproca dei vari modi di pensare;
2. riunioni nelle quali siano previste attività ricreative a cui i soci hanno
piacere di partecipare (serate danzanti, giochi di società, serate
enogastronomiche);
3. riunioni nelle quali siano previsti spettacoli di intrattenimento musicale,
teatrale o di genere leggero
4. gite e/o escursioni in posti di particolare interesse paesaggistico,
culturale ed artistico.
6.5 Partecipazione attiva alla vita associativa
Il coinvolgimento dei soci ai progetti ed alla gestione del Club consente di
approfondire la conoscenza del Rotary e facilita la conservazione dell’effettivo.
Presidente Adriano Lucio Paolini
Piano direttivo Club Rotary Chieti OVEST 2013 -2014 Pagina 46
Occorre promuovere innanzitutto l’impegno immediato dei nuovi soci nelle
attività del Club, affinché abbiano da subito un ruolo attivo identificando i loro
interessi ed invitandoli a far parte di Commissioni.
In generale una ragione chiave per cui le persone sono attratte dal Rotary
è la premessa di un impegno in progetti di servizio significativi.
Il mancato coinvolgimento dei soci alla vita del Club genera disinteresse e
quindi l’abbandono.
Il coinvolgimento della famiglia del socio è un fattore fondamentale per
garantire la partecipazione alla vita associativa.
Poiché la vita di Club entra spesso in conflitto con quella di famiglia, è
importante che i familiari sappiano cos’è il Rotary e comprendano i benefici e le
responsabilità dell’affiliazione. È importante che i nuovi soci siano informati su
come e quanto le loro famiglie possono partecipare alle attività del Club.
6.6 Programma di formazione
La formazione è di cruciale importanza per i soci, in quanto una maggiore
conoscenza del Rotary permette una migliore interpretazione dei suoi principi.
Il programma relativo è così articolato:
a) Assemblea distrettuale
Prepara i dirigenti di Club entranti per l'anno in cui ricopriranno le cariche.
Partecipanti: i dirigenti di Club entranti, il Presidente eletto, il segretario, il
tesoriere e i membri delle Commissioni entranti.
b) Congresso distrettuale
Esso promuove lo Scopo del Rotary attraverso l’affiatamento, discorsi
illuminanti e la discussione di questioni importanti per i Rotary Club e il Rotary
International.
Partecipanti: tutti i soci.
c) Seminario sulla leadership distrettuale
Al seminario sulla leadership distrettuale, i Rotariani imparano come poter
servire il Rotary oltre il livello di Club e come diventare la prossima generazione
dirigenziale dell’ Associazione.
Partecipanti: soci che hanno ricoperto l’incarico di Presidente o un
incarico dirigenziale per almeno tre anni.
Presidente Adriano Lucio Paolini
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d) Seminario distrettuale sull’effettivo
Il seminario distrettuale sull’effettivo prepara i dirigenti di Club e del
Distretto a sostenere le attività dei soci, oltre a reclutare nuovi soci e conservare
l’effettivo.
Partecipanti: il Presidente del Club, il Presidente eletto ed i membri della
Commissione di Club per l’effettivo.
e) Seminario distrettuale sulla Fondazione Rotary
Il seminario distrettuale sulla Fondazione Rotary enfatizza i benefici del
coinvolgimento nella Fondazione Rotary e presenta i programmi e le politiche
della Fondazione stessa.
Partecipanti: il Presidente del Club, i membri delle Commissioni di Club
per la Fondazione Rotary, progetti e pubbliche relazioni e qualsiasi nuovo socio
che desideri conoscere meglio la Fondazione.
f) Programma di sviluppo della leadership
Attraverso il programma di sviluppo della leadership di un Club i soci
possono sviluppare le proprie abilità al riguardo.
Partecipanti: i nuovi soci.
g) Seminario d'istruzione dei presidenti eletti (SIPE)
Il seminario d'istruzione dei presidenti eletti aiuta i presidenti eletti a
prepararsi per i loro incarichi.
I presidenti di Club entranti conoscono così i propri ruoli e le proprie
responsabilità, l’impostazione degli obiettivi, l’amministrazione del Club, oltre ai
criteri per il reclutamento dei soci, per la formazione e per la conservazione
dell’effettivo.
Tale incontro rappresenta un’opportunità per i destinatari che imparano a
costituire forti relazioni di lavoro con i rispettivi governatori eletti distrettuali e con
gli assistenti dei governatori entranti. E’ utile la partecipazione anche degli altri
dirigenti di Club: segretario, prefetto e tesoriere che potranno così affiancare
meglio il lavoro del Presidente.
Partecipanti: il Presidente eletto dei Club e gli altri dirigenti di Club.
Presidente Adriano Lucio Paolini
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h) Orientamento dei nuovi soci
Per garantire un’accoglienza calorosa ed un efficace inserimento dei soci,
il Club deve sviluppare programmi articolati di orientamento. Tali programmi
dovrebbero tre temi:
. Benefici dell’affiliazione
. Responsabilità dell’affiliazione
. Opportunità di servire
L’attività formativa va sviluppata secondo le linee indicate nella guida
procedurale “Orientamento dei nuovi soci”.
Partecipanti: i nuovi soci.
i) Formazione continua
Al fine di mantenere viva la conoscenza del Rotary, il Club potrebbe
prevedere nell’arco dell’anno almeno due incontri in collaborazione con
l’istruttore distrettuale.
Partecipanti: tutti i soci.
j) Rotary E-Learning Center
Rotary International fornisce opportunità di formazione per tutti i Rotariani
(www.rotary.org).
6.7 Prova delle 4 domande
Un buon rotariano dovrebbe sempre porsi quattro domande prima di porre in atto
delle azioni.
“Ciò che io PENSO, DICO o FACCIO”:
1. Risponde a VERITÀ?
2. E' GIUSTO per tutti gli interessati ?
3. Promuoverà BUONA VOLONTÀ e MIGLIORI RAPPORTI d’AMICIZIA ?
4. Sarà VANTAGGIOSO per tutti gli interessati ?
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