Rivista Internazionale On-line - cirpit.org · - IL MANDALA DEL CUORE - CORANO 33/72 - PER MARTIN...
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CIRPIT REVIEWRivista Internazionale On-line
n 2 - Supplemento AttiMarzo 2011
n 2 - Supplement to the ProceedingsMarch 2011
Centro Interculturale dedicato a - Intercultural Center dedicated toRaimon Panikkar
wwwcirpitraimonpanikkarit
CIRPIT REVIEW PUBBLICATION
Editorial Board
Editorial StaffAlessandro Calabrese Intercultural PagePaolo Calabrograve Epistemological PageMarcello Ghilardi Aesthetics PageVictorino Perez Philosophical PageGianni Vacchelli Literary Page
Editorial Director
Anna Maria Natalini
Intercultural Center dedicated to Raimon Panikkar
President M Roberta Cappellini
Vice President Giuseppe Cognetti
wwwcirpitraimonpanikkarit
infocirpitorg
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Indice Index
3 IndiceIndex
4 Editoriale
5 Editorial
CONTRIBUTI POST COLLOQUIUM CONTRIBUTIONS
6 Rossella Bonito OlivaLrsquoALTRO IN MEUNA FILOSOFIA DELLrsquoINCLUSIONE E DEL DIALOGO
11 Wolfgang KaltenbacherCHE COSA Egrave LA FILOSOFIA INTERCULTURALE
17 Maria Esther Mastrogiovanni
RIFLESSIONE
22 L Anthony Savari Raj
ECOSOPHICAL JUSTICE
25 Lucas Cervintildeo
LA FRATERNIDAD EN CONFLICTO Y EL CONFLICTO FRATERNOAPORTES DESDE LA INTERCULTURALIDAD
42 Maria Roberta Cappellini
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
LA PAGINA DELLrsquoARTE ART PAGE
45 Giorgio Taffon
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
48 Giuseppe Fornasarig (presentazione di Giuseppe Cognetti)- IL SENTIERO DELLA RICERCA- CAMBOGIA lsquo99- IL MANDALA DEL CUORE- CORANO 3372- PER MARTIN BUBER IL VOLTO FEMMINILE DI DIO LA SHEKHINAH
56 RECENSIONI REVIEWS
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Editoriale
ATTI DEL 1degCOLLOQUIUM CIRPIT
LrsquoAssociazione Cirpit desidera ringraziare lrsquoIstituto Italiano per gli Studi Filosofici
(IISF)e il Prof Antonio Gargano per il sostegno offerto al nostro progetto il Dr Marco
Emanuele e le Associazioni Napolitalia e Link Campus University e i Proff Alberto
Manco e Francesco Parisi dellrsquoUniversitagrave lrsquoOrientale per le collaborazioni le Universitagrave
di Napoli Siena e Bergamo il Comune di Napoli la Commissione Nazionale Italiana per
lrsquoUnesco per i patrocinii lrsquoEditrice Jaca Book e il Dr Sante Bagnoli per la collaborazione
Ed ancora la Dssa Rammairone per il servizio traduzione e lrsquoAgenzia SantrsquoElia per il
supporto tecnico Infine tutti i relatori e gli amici che sono gentilmente intervenuti a
Napoli in occasione del 1degColloquium della nostra Associazione Un particolare
ringraziamento va agli ospiti ai Professori Vincenzo Scotti Massimo Cacciari e Gianni
Colzani Ed ancora al DrMario Cavani della Fondazione Culturale Responsabilitagrave Etica
ed alla Dssa Milena Carrara Pavan curatrice dellOpera Omnia (Edizioni Jaca Book)
per il bellissimo video ldquoLa mia Operardquo (temi sviluppati e presentati dallrsquoautore stesso)
la cui proiezione ha suggellato il termine dei Lavori Ed infine un ringraziamento anche
ai Soci e collaboratori del Cirpit ed al pubblico presente A tutti un grazie di cuore per
aver permesso la realizzazione di questo Colloquium
Editoriale
Questo supplemento a corredare gli Atti della Rivista n 2 Marzo 2011
raccoglie alcuni contributi postumi relativi alle riflessioni scaturite spontaneamente dai
Lavori insieme ad alcune recensioni
Ci auguriamo che le riflessioni e le tematiche proposte in questi Atti possano
continuare ad essere dibattute sul Forum delle nostre pagine web che fa seguito al
Colloquium invitando gli studiosi i lettori e gli amici ad entrare in un ldquodialogo
dialogalerdquoin merito al dibattito avviato a Napoli
Anna M Natalini M Roberta Cappellini
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Editorial
Proceedings of the 1st Cirpit Colloquium
Cirpit Association wishes to thank the Italian Institute for Philosophical Studies
(IISF) and ProfAntonio Gargano for the support given to our project Dr Marco
Emanuele of Napolitalia Association and Link Campus University Prof Alberto Manco
and Francesco Parisi of LrsquoOrientale for their contributions the Universities of Naples
Siena and Bergamo the City of Naples the Italian National Commission for UNESCO for
their moral patronage Furthermore Jaca Book Editors and Dr Sante Bagnoli for their
cooperation Dr Rammairone for the translation service and St Elias Service for the
technical support Finally all the speakers and friends who have kindly intervened in
Naples on the occasion of the 1st Colloquium of our Association Special thanks to the
guests Professors Vincenzo Scotti Massimo Cacciari and Gianni Colzani And still to
DrMario Cavani of Fondazione Culturale Responsabilitagrave Etica and to Dr Milena
Carrara Pavan curator of the Opera Omnia (Jaca Book Editions) for the projection of
her beautiful video ldquoLa mia operardquo (with themes presented and developed by the
author himself) And final thanks go to Cirpit staff and Members and to the public
Thanks to everybody for having allowed the realization of this Colloquium
Editorial
This Supplement which accompanies the Proceedings of Cirpit Review n 2
March 2011 contains some contributions following up the Conference together with
some book reviews The questions addressed to the speakers by the public and friends
have been added together with the speeches and reflections spontaneously arisen
during the debate
We also hope the discussions and topics raised by these papers will continue to
be debated on our Forum web pages following the Colloquium inviting scholars
readers and friends to join in a dialogic dialogue and in the debate started in Naples
Anna M Natalini M Roberta Cappellini
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Rossella Bonito Oliva
Rossella Bonito OlivaUniv degli Studi di Napoli ldquoLrsquoOrientalerdquo
Lrsquouomo non egrave solo non egrave unrsquoisola enemmeno un continente Abbiamo bisognodel cielo Lrsquouomo egrave un mesokosmos il puntoin cui convergono tutte le sfere della realtagrave
Panikkar
Tutta la vicenda personale di RaimonPanikkar egrave testimonianza esempio di una fe-conda combinazione tra culture religioni co-stumi Lrsquointerculturalitagrave non egrave perciograve nel suocaso se non indirettamente oggetto di unateoria ma condizione esistenziale di un intel-lettuale occidentale che riflette sulle proprieradici Da questo intreccio Panikkar fa germo-gliare il problema e la condizione per un pen-siero che si alimenta di analogie che si eserci-ta sui richiami per rintracciare in un nuovoumanesimo e in una politica di pace la possi-bilitagrave di una metafisica negrave dogmatica negrave dot-trinaria piuttosto terapia per una riconcilia-zione tra uomo Dio e mondo
Da un lato lrsquoassunzione radicale del bi-sogno di connessioni piugrave che di separazioni
dallrsquoaltro la profonda e raffinata conoscenzadi culture tra loro fortemente distanti e geo-graficamente lontane dagrave consistenza e vivaci-tagrave al discorso di Panikkar che nei suoi testi enei suoi discorsi usa esempi e citazioni attin-gendo liberamente dalla cultura cristiana e daquella induista focalizzandone le affinitagrave Que-sto stile di discorso lascia emergere il ripetersiin scenari diversi di un uguale bisogno metafi-sico che si sprigiona dallrsquoumano senso di fragi-litagrave Una condizione esistenziale che egrave alla ba-se di un sentimento religioso ma anche capa-ce di generare falsi idoli e irrigidimenti comesi egrave dato spesso nella nostra tradizione preoc-cupata solo della vittoria sullrsquooriginaria insicu-rezza e finitudine
Non si tratta di procedere per opposi-zioni o rovesciamenti perseguendo lo stile delconflitto piugrave che quello della comprensione edellrsquointerpretazione Panikkar propone inveceunrsquoermeneutica del lsquodialogo dialogalersquo in cui laresistenza delle differenze culturali e di quellelinguistiche si fa energia creativa di alternativepossibili contro lrsquoomologazione e la subordi-nazione Il punto di contatto perciograve non puograveessere trovato nelle espressioni ma nelle mo-tivazioni che muovono la relazione dellrsquouomoverso il mondo e verso Dio in direzione di una
LrsquoALTRO IN MEUNA FILOSOFIA DELLrsquoINCLUSIONE E DEL DIALOGO
Rossella Bonito Oliva
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Rossella Bonito Oliva
risposta Sarebbe forse piugrave giusto affermareche la continuitagrave si rende per Panikkar visibilenei punti di incertezza nei balbettii nei mo-menti di crisi e nei pensatori di rottura lagrave do-ve la sicurezza cede alla piugrave originaria fragilitagraveumana
Si tratta per Panikkar come giagrave per Kantche si muoveva ancora allrsquointerno del proget-to di secolarizzazione del Moderno di far e-mergere lrsquoineludibilitagrave del bisogno piugrave profon-do e piugrave lacerante della ragione di oltrepassa-re la frammentarietagrave per tracciare un orizzon-te unitario nel cammino in-finitodellrsquoesperienza umana nella triangolazione trame mondo Dio1 In questa prospettiva egrave ne-cessario recuperare questa profonditagravedellrsquoesperienza smarrita nella immanentizza-zione lsquoa-religiosarsquo2 che lascia unrsquoirrequietezzainteriore nel singolo Tra il potere della scien-za e lrsquoinquietudine individuale solo una nuovareligiositagrave senza assolutismi puograve creare unponte Non egrave perciograve questione di tolleranza odi conciliazione tra religioni diverse quanto diuna spinta profonda ma non singolare po-tente ma non assolutizzante cui la religiositagraverisponde con accenti diversi
Lrsquoinsistenza stessa sulla religiositagrave piut-tosto che sulla religione permette a Panikkarperciograve di uscir fuori del dilemma relativo alladimensione privata o pubblica della fede sol-levata dalla modernitagrave e portata avanti nel di-battito della postmodernitagrave La questione reli-giosa egrave la questione stessa dellrsquouomo
1 I Kant Critica della ragion pura tr it G Colli AdelphiMilano 19952 R Panikkar Forme e crisi della spiritualitagrave contempo-ranea In ldquoStudi cattolicirdquo VI 33 Roma 1962 pp 5-19ora in Id Concordia e armonia Mondadori Milano2010 p 11
La metafisica occidentale diventa vio-lenza nella misura in cui tende ad assolutizza-re lrsquoessere trascurando la complessa articola-zione della connessione tra uomo mondo eDio radicata nel bisogno nella dipendenzanella paura3 Non egrave possibile eludere nem-meno attraverso le certezze della scienzauna qualche risposta allrsquointerrogativo religio-so al bisogno di un orizzonte unitario sia purefuori di ogni rassicurazione sistematicaldquoLrsquouomo egrave un essere religioso percheacute scoprein se stesso una consapevolezza che lo apre almistero che poi scopre immanente in tutte lecoserdquo4 Si tratta di riportare alla luce il respiroe lrsquoeco della trascendenza smarrita nel sognodella modernitagrave assumendo il mistero elrsquoineffabile come linfa delle relazioni umaneldquoIn altre parole lrsquouomo moderno vuole vor-rebbe avere federdquo5 ma finisce per cedere allerassicurazioni della scienza e al potere dellacultura egemone Da questo punto di vista lariscoperta della religiositagrave allarga le coordina-te della vita umana a quanto rimane misteroin fieri in trasformazione fuori del potere de-gli individui minando alla base la sterile auto-referenzialitagrave a favore della capacitagrave di istitui-re relazioni
Distinguendo tra fede e credenza cometra religione e religiositagrave Panikkar insiste sulfattore emotivo piugrave che sulle asserzioni dellaragione sul lato soggettivo piuttosto che suquello oggettivo cercando nelle pieghe del
3 ELevinas sottolinea lrsquoistanza omologatrice e astraentedella metafisica occidentale come una vera violenzacfr Id Totalitagrave e infinito tr it a cura di SPetrosinoJaca Book Milano 19834 R Panikkar Un punto di incontro tra le prospettivereligiose Non egrave giustizia rispondere con il male al malein Humanitas 2 2004 pp 343-352 ora in Id Concordiae armonia Cit qui p 995 R Panikkar Forme e crisi cit p 20
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Rossella Bonito Oliva
cuore il fondo piugrave originario di artifici nei qualilrsquouomo stesso egrave rimasto intrappolato PerciogravePanikkar ritrova nella religiositagrave quel senti-mento comune a piugrave religioni che le connettedallrsquointerno nel riferimento comuneallrsquoineffabile in cui si raccolgono sentimentibisogni aspirazioni nella tensione al legameSolo su questa via si puograve rintracciare la possi-bilitagrave di una felice coincidenza tra esperienzapersonale e itinerario filosofico al cui internola fede (cristiana induista buddista) riportan-do lrsquoocchio umano al mondo accende il rap-porto con lrsquoaltro Panikkar ricorda infatti ilsignificato piugrave antico di re-ligio ciograve che unisceanche se solo lo spostamento sulla trascen-denza disattiva qualsiasi assolutismo autore-ferenziale Lrsquointeresse e la familiaritagrave con unavasta e variegata cultura induce Panikkar arintracciare nella varietagrave i punti di contatto enelle tradizioni la spinta alla libertagrave che animaogni fede come specifico dellrsquouomoNellrsquoallargamento della prospettiva che carat-terizza e insieme circoscrive ogni conoscenzaemergono le affinitagrave smarrite nelle successiveguerre di credenze di religioni e di civiltagrave di-svelando nellrsquoincontro tra differenze il destinostesso di ogni individualitagrave Neacute un misticismoamorfo ma nemmeno una pedante ricerca didifferenziazione producono lrsquoarricchimentocontinuo della condizione umana
Come nella rappresentazione di Magrit-te de ldquola condizione umanardquo lrsquoindividuo se-condo Panikkar guarda il mondo come attra-verso una finestra i margini delimitano equindi necessariamente riducono e deforma-no la realtagrave anche se la trasparenza del vetroproduce lrsquoillusione di una visione diretta O-gnuno egrave una finestra sul mondo dice Panikkarin unrsquointervista quel mondo che si allarga nelconfronto tra la vista prodotta nelle diverse
finestre Lrsquoaltro perciograve si fa avanti nel senti-mento della dipendenza piugrave avanti divienebraccio fondamentale della mia relazione almondo Ogni cosa egrave oltre ciograve che io vedo ol-tre la singola cornice ligrave dove le finestre simettono in comunicazione reciproca In que-sto rinvio continuo che si avvale del ldquodialogodialoganterdquo6 di un sentire transindividualeeppure sfaccettato in cornici necessariamentedistinte ma non tragicamente diverse si atti-va la plurisonanza del mondo negli uomini
Il sentimento della trascendenza allorasottolinea il limite e nel limite indica la viaverso lrsquoAltro il divino e lrsquoaltro uomo comeapertura Panikkar egrave ben consapevole del fat-to che lrsquoessere in cammino non assicura sullameta e sulla sua raggiungibilitagrave Si tratta di di-sporsi alla ricerca di aprirsi appunto al miste-ro nella convinzione che solo questa puograve esse-re la via di un arricchimento progressivodellrsquoindividuo In unrsquointervista Panikkar infat-ti sottolinea come la stessa identitagrave sia un fal-so concetto dal momento che puograve corrispon-dere al massimo al significato che assume neldocumento di cui ognuno dispone nella vitacivile Il documento perograve egrave ciograve che ci identifi-ca per un altro per un controllo impersonalein qualche modo dallrsquoesterno e attraverso co-dici piugrave che in quanto persona Ersquo uno stru-mento legale che niente dice della personacome entitagrave dinamica e aperta che forse solola morte piugrave fermare
Il pericolo si cela nellrsquoassunzione di que-sti atteggiamenti burocratici nello stesso rap-porto con noi stessi nella misura in cui ce-diamo alla tentazione di certezze a buon mer-cato di una spettacolarizzazione dei nostri
6 Dallrsquoultima videointervista di Panikkar Studio Oikos diMarco Manzoni
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Rossella Bonito Oliva
corpi e delle nostre anime Non un peccatoma uno scacco secondo Panikkar per il qualela pienezza per lrsquouomo egrave nellrsquoaperturanellrsquoesperienza piena della relazione conlrsquoaltro da seacute che sia mondo che sia Dio olrsquoaltro uomo In questo orizzonte ogni chiusu-ra come ogni irrigidimento si traduce in unoscacco per la conoscenza e per la libertagrave an-che allrsquointerno delle teorie filosofiche
In questa apertura circolare e in-finitarispetto a ogni singolo dallrsquoIo al mondo e dalmondo allrsquoaltro egrave nascosta la risorsa per unrinnovamento della vicenda umana che evitiogni gerarchia ordine livellamento per ritro-vare il divino in ogni cosa rendendo ogni cosasacra e necessaria la natura lrsquoaltro uomo ilvicino come lo straniero In questo senso nonsi egrave mai soli nella propria ricerca condividen-do un destino di fragilitagrave che spinge al con-fronto allrsquoesperienza della libertagrave da ogni vin-colo attivato in quel sentimento ineffabile dellegame con il mondo con lrsquoaltro7 Lrsquoaltro per-ciograve egrave implicato nel mio stesso limite egrave pre-sente in me e ogni autoreferenzialitagrave egrave solounrsquoartificiosa idealizzazione che inducelrsquoillusione di sollevare i piedi da terra da tuttoquanto ci ingombra e ci impaccia Aprirsiallrsquoaltro significa per Panikkar disporsi a quan-to mi accomuna allrsquoaltro nella fragilitagrave nel li-mite nella impossibilitagrave della trasparenza edella coerenza piuttosto che nellrsquoidentitagrave incui si cela solo una sorta di volontagrave di potenza
La sottolineatura dellrsquointra preferitaallrsquointer e al multi consente a Panikkar di lavo-rare su un terreno di confine tra universale eparticolare razionale e emotivo trascendentee immanente rinunciando ad un tempo ad o-
7 RPanikkar Ecosofia la nuova saggezza Per una spiri-tualitagrave della terra Cittadella editrice Assisi 1993
gni assunzione di certezze a favoredellrsquoattenzione a tutto quanto egrave sempre in fie-ri per lrsquouomo in cammino nella ricercanellrsquoaccettazione coraggiosa dellrsquoimpossibilitagravedi poter raggiungere una qualsiasi meta informa definitiva
Non egrave certo la volontagrave che puograve condurresu questa strada conciliatrice dal momentoche per Panikkar non si tratta di imparare o didivenire secondo la visione superegoica e con-torta dellrsquoOccidente morale quanto di proce-dere verso la purificazione e lrsquoascolto delsemplice che parla attraverso il cuore Il divinocome trascendente in tal modo si manifesta inquanto rimarrebbe intattingibile per lrsquouomochiuso nella sua difensiva autoreferenzialitagraveSolo il divino apre lrsquoumano allrsquoamore al per-dono conferendo unrsquoampiezza di respiro allaquale lrsquouomo spesso rinuncia in nome di unasterile vittoria
Rintracciare lrsquoaltro non richiede unospingersi allrsquoesterno unrsquooperazione artificio-sa ma piugrave semplicemente significa mettersiallrsquoascolto rintracciare lrsquoaltro dentro di medove egrave stato occultato Ne sentiamo il richia-mo se solo abbandoniamo le tracce del narci-sismo occidentale La cosmoteandria di Panik-kar sottolinea infatti lrsquoimplicanza tra legamecon il mondo e legame con lrsquoaltro romperequesta circolaritagrave tra uomo e mondo produceillusorie certezze e false risposte conflitti e la-cerazioni Solo nellrsquoassunzione della pluralitagravedei punti di vista attraverso i quali e non no-nostante i quali si attinge il senso piugrave profon-do della vita come della morte che intrecciaogni cosa In questa prospettiva non egrave possibi-le riprodurre polarizzazioni facendo inclinarequesta volta il positivo sullrsquoOriente a sfavoredellrsquoOccidente La polarizzazione stessa egrave unapatologia della modernitagrave cosigrave come la loca-
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Rossella Bonito Oliva
lizzazione geografica del bene o del male asso-luto che occulta quella fluiditagrave che egrave dello spi-rituale8
In questo senso Panikkar preferisce lametafora al ragionamento al rigore logico Lametafora conserva in seacute lrsquoineffabile assumelrsquoimpossibilitagrave della trasparenza lavora sugliintrecci piuttosto che sulle evidenze dichiarada subito la sua contiguitagrave con lrsquouniverso e-motivo con la dipendenza dal mondo mo-strando in controluce il bisogno metafisicoche anima la visione cosmoteandrica La mo-dalitagrave della riflessione giocata su aforismi emetafore mette alla prova per lrsquoautore questaenergia dellrsquordquointrardquo che egli ha sperimentatonella sua formazione dalla teologia cattolicaalla cultura indiana ereditata dal padre e ri-cercata nei suoi viaggi in etagrave matura Questocarico esistenziale permette a Panikkar digiungere a quello che non egrave un artificioso sin-cretismo proprio percheacute si gioca nel richiamodelle affinitagrave che si liberano lagrave dove si resti-tuisce alla teoria lrsquoinflessione interrogativacon cui si sprigiona dallrsquouomo Non si dagrave unatraducibilitagrave del mito che come spiega il ter-mine antico mythos ha al suo interno il silen-zio e la testimonianza ciograve che egrave piugrave proprioma che deve essere necessariamente condivi-so9 In quanto in ciograve che non si puograve dire si celaquanto sia pur contraddittorio rimane vero
Una sorta di rimozione destinata a ripe-tersi nel tempo e nello spazio proprio per la
8 La posizione di Panikkar anticipa le posizioni che a li-vello politico sono assunte da ASen che sottolinea lacecitagrave dellrsquoOccidente verso gli elevati valori presentianche nella storia della cultura orientale cfr Id La de-mocrazia degli altri Percheacute la libertagrave non egrave unrsquoinven-zione dellrsquoOccidentetr It Mondadori Milano 20049 R Panikkar Mito simbolo culto in Opera Omnia volIX tomo I Jaca Book Milano 2008
sua debolezza impotente dinanzi a ciograve chetrascende la capacitagrave drsquoazione dellrsquouomo Aquella che egrave una volontagrave di potenza e una ra-dicalizzazione delle differenze Panikkar sosti-tuisce lrsquoassunzione delle contraddizioni comeparte integrante della realtagrave in quanto ele-mento di una veritagrave non selettiva La contrad-dizione e quindi le distinzioni sono il sale stes-so della vita che si sviluppa dal confronto daldialogo tra prospettive diverse piuttosto chesul monolitismo voluto dallrsquoOccidente Ognidiscorso perciograve egrave dialogo confronto di ldquomitirdquolagrave dove il mito per Panikkar egrave lrsquointerodellrsquouomo senza la pretesa di essere ogni co-sa Il mito trattiene in seacute lrsquoineffabile la condi-visione emotiva qualcosa di magico in cui egraveracchiusa la possibilitagrave stessa di un camminoIn questo orizzonte il mito resta inattaccabilenella misura in cui non pretende e non rap-presenta se non lrsquoumano nella sua relazionecon il mondo con lrsquoaltro I miti non possonoessere propagandati neacute pubblicizzati percheacuterichiedono una convinzione interiore senza laquale diventano folclore superficiale
Ersquo in questa prospettiva che si imponelrsquooriginalitagrave e la feconditagrave di un pensiero qualequello di Panikkar che non intende segnarefini o punti di arrivo ma solo liberare lrsquoenergiache si sprigiona in tutte le relazioni se solo siimpara a lasciar essere lrsquoumano dellrsquouomo chenon conosce confini territori o localizzazionima solo lrsquoessere in cammino come apertura
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Wolfgang Kaltenbacher
Wolfgang KaltenbacherUniversitagrave degli Studi di Napoli ldquoLrsquoOrientalerdquo
Il ventesimo secolo ha visto la fine degliimperi coloniali insieme allrsquoascesa di unavariegata critica delle ideologie coloniali Ilclassico colonialismo egrave (quasi) scomparso maal suo posto troviamo oggi forme piugravesofisticate di dominio La critica della visioneeurocentrica del mondo egrave sorta non soltantonelle ex colonie ma anche nei paesioccidentali in forma di unrsquoautocritica delpensiero europeo La crisi della coscienzaeuropea rivela contemporaneamente le suedebolezze e i suoi punti di forza Aquestrsquoultimi appartiene la capacitagrave di metterese stessi in discussione Questo valesrsquointende solo per le tradizioni piugrave nobili delpensiero europeo
Con la critica dellrsquoeurocentrismo hainizio tra lrsquoaltro una riflessione piugrave sistematicasul contesto culturale della filosofia di cui sioccupa la filosofia interculturale Bencheacute lafilosofia si sia sempre occupataimplicitamente di problemi interculturali lafilosofia interculturale come tentativoesplicito di affrontare i problemidellrsquointerculturalitagrave egrave nata solo qualchedecennio fa Lrsquointerculturalitagrave egrave comparsacome oggetto di studio in varie altrediscipline molto tempo prima che i filosofiavvertissero il bisogno di rifletteresistematicamente sui problemi interculturali
(Hinnenkamp 1994 Monceri 2000 e 2006Kaltenbacher 2004)
Gran parte dei testi sulla filosofiainterculturale sono stati scritti e pubblicatidagli studiosi e dalle istituzioni intorno allarivista polylog ndash Forum for InterculturalPhilosophy Bencheacute i singoli autori di questogruppo abbiano definito la filosofiainterculturale in modo diverso (Wimmer2004 50) crsquoegrave ovviamente un consenso dibase sui requisiti minimi della filosofiainterculturale
Noi intendiamo la filosofia interculturalecome lrsquoimpegno di dare espressione alletante voci della filosofia ciascuna nel suocontesto culturale e di creare in questomodo una discussione fruttuosa e condivisain cui tutti abbiano eguali diritti Nellafilosofia interculturale vediamo soprattuttoun nuovo orientamento e una nuovapratica della filosofia una filosofia cherichiede un atteggiamento di rispettoreciproco di ascolto e di disponibilitagrave diapprendere
Egrave richiesto un nuovo orientamento percheacutendash riconoscendo la situazionalitagrave culturaledella filosofia ndash le posizioni filosofichedevono affermarsi sul livello interculturalee la cultura e le culture devono esseremantenute consapevolmente presenticome contesto del filosofare Una nuovapratica egrave necessaria percheacute la nuovaconsapevolezza richiede lrsquoabbandono di
CHE COSA Egrave LA FILOSOFIA INTERCULTURALE
Wolfgang Kaltenbacher
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Wolfgang Kaltenbacher
una produzione individuale e mono-culturale della filosofia e si cerca inveceuna polifonia dialogica dinamica efondamentalmente aperta delle culture edelle discipline (httpprofpolylogorgobj-enhtm [29 agosto 2010])
Allrsquointerno di questo quadro generaletroviamo approcci diversi alla filosofiainterculturale che in parte possono essereconsiderati complementari La filosofiainterculturale parte dalla consapevolezza delcontesto culturale della filosofia e dellarilevanza di questo contesto per lo sviluppodelle teorie filosofiche Da qui risulta ilcompito di riflettere sistematicamente sullarelazione tra la produzione filosofica e il suocontesto culturale di sviluppare nuovistrumenti e metodi per essere in grado dicomprendere culturalitagrave ed interculturalitagrave infilosofia La consapevolezza del ruolo delcontesto culturale cambia la nostra sensibilitagravee il nostro atteggiamento nei confronti di altricontesti culturali e ci invita a rifletteremetodicamente sui problemi culturali edinterculturali La filosofia allarga tra altro lasua competenza ad una filosofiadellrsquointerculturalitagrave (Cesana 2007 55)
La culturalitagrave di ogni tradizione filosoficanon implica perograve un determinismo erelativismo culturale Nonostante il condi-zionamento culturale della produzione filo-sofica egrave possibile mantenere la convinzione diuna ldquoveritagraverdquo universale bencheacute non possiamopiugrave pretendere di avere un accessoprivilegiato o esclusivo a questa ldquoveritagraverdquo Essarimane unrsquoidea regolativa
La filosofia interculturale puograve cambiarela percezione della propria tradizionefilosofica In particolare la filosofia occidentaleegrave stata criticata per la sua autopercezione edegrave stata invitata ad aprirsi ad altre tradizioni Egravevero che molti autori occidentali sono convinti
che la filosofia sia una conquista esclu-sivamente europea e questo egrave sicuramentesbagliato Dallrsquoaltro lato non va dimenticata lacuriositagrave che gli europei hanno sempre avutonei confronti delle altre culture e che questointeresse non era sempre motivato da unabrama imperialista La critica dellrsquoeuro-centrismo ha occupato molto spazio nelleprime pubblicazioni della filosofia inter-culturale Contemporaneamente sono statirespinti tutti gli altri centrismi come ilsinocentrismo oppure lrsquoafrocentrismo(Wimmer 2004 53-62 Nederveen Pieterse2009 70) Sembra essere cosa ovvia che sidebba andare oltre la propria tradizione e lafilosofia interculturale pretende di dare uncontributo per raggiungere questo obiettivoindividuando le differenze culturali e lesomiglianze transculturali (Cesana 2007 53)unrsquoimpresa che presuppone competenzeparticolari
La filosofia interculturale va distintadalla filosofia comparata Su questadistinzione hanno insistito soprattutto gliautori della filosofia interculturale La filosofiacomparata nella sua forma storica non hacome particolare obiettivo la riflessione sulcontesto culturale della produzione filosoficae i filosofi di questo campo in realtagrave non sisono preoccupati piugrave di tanto dei presupposticulturali del proprio pensiero Dallrsquoaltro lato lafilosofia interculturale dipende dallacomparazione di diverse tradizioni filosofichee quindi deve affrontare anche tutte ledifficoltagrave della filosofia comparata Occorronostudi molto approfonditi prima di poter farequalsiasi comparazione Sono proprio glistudiosi piugrave specializzati ad avere delle riservenei confronti della filosofia comparata Sipensi solo agli studi sulle varie tradizionifilosofiche del subcontinente indiano Gliindologi hanno buone ragioni ad essere
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Wolfgang Kaltenbacher
scettici sulle comparazioni fatte da filosofi chenon hanno mai studiato i testi nella linguaoriginale ma solo in qualche traduzioneinglese
Essendo incompleta o incerta la nostraconoscenza di altre tradizioni la filosofiainterculturale puograve comunque cominciare conla riflessione sul contesto culturale dellapropria tradizione vagliandola in base allesollecitazioni e agli spunti provenienti da altriambiti culturali Dal confronto possonosorgere domande che mettono in nuova lucela propria tradizione senza tuttavia esigereuna conoscenza perfetta delle altre tradizioniLrsquoincontro con la cultura giapponese adesempio ha fatto emergere il profondocarattere europeo del concetto di ldquoculturardquo(Ocirchashi 1984 Monceri 2000) Il terminecolere il coltivare della natura originalmentelimitato allrsquoambito dellrsquoagricoltura fugradualmente esteso a tutti i campi della vitaumana La trasformazione della natura lacreazione di una ldquoseconda naturardquo egrave in questolrsquoaspetto rilevante Nella moderna linguagiapponese fu coniato un nuovo termine(bunka) per esprimere il concetto europeo dildquoculturardquo Quanto fosse diversa la concezionedella relazione tra lrsquouomo e la natura nelGiappone tradizionale si evince dalla famigliadi parole che serviva per caratterizzare i variaspetti della cultura prima dellrsquointroduzionedel termine bunka Lrsquoideogramma fucirc il ventoin combinazione con le varie espressionispecificanti forniva gli elementi linguistici perdescrivere tutta la sfera della cultura Il fattoche fucirc un elemento naturale indicasselrsquoambito della cultura dimostra per Ocirchashiche il rapporto tra lrsquouomo e la natura eraconcepito in Giappone in modo completa-mente diverso Il compito della cultura non egravestato la trasformazione della natura bensigravelrsquoautoassimilazione scrive Monceri Questo
non devrsquoessere frainteso La cultura non egravestata il diventare uno con la natura ldquoCulturardquoegrave stata la ricerca del posto dellrsquouomo tra cieloe terra illustrata nella parabola della ruotaidraulica che non devrsquoessere messa neacute troppoprofondamente nellrsquoacqua neacute fuori lrsquoacquaLa parabola viene attribuita al filosofogiapponese Ninomiya Sontoku In un periodoin cui si annunciavano grandi cambiamenti acavallo tra il Settecento e lrsquoOttocento eglidifendeva lrsquoideale confuciano dellrsquouomo dicultura il quale ndash munito di un libro e di unattrezzo agricolo ndash cercava di mantenerelrsquoequilibrio culturale Con questa parabolaprendeva le distanze sia dal buddhismoparagonandolo alla ruota abbassata troppoprofondamente nellrsquoacqua sia dallo sviluppodellrsquoindustrializzazione che giagrave si potevaintravedere e che avrebbe portatoallrsquoabbandono dellrsquoagricultura ed allrsquoaliena-zione dalla natura simboleggiati dalla ruotaidraulica fuori lrsquoacqua (Ishiguro 1955)
Il concetto occidentale di ldquoculturardquo hainiziato a sgretolarsi durante il ventesimosecolo secolo che ha visto una vertiginosaaccelerazione della mondializzazione In tuttele discipline che si occupano di fenomeniculturali il concetto statico di cultura vienesostituito da un concetto dinamico Le culturenon sono immutabili non sono entitagrave fisseOgni cultura egrave il risultato di un complessoprocesso storico con innumerevoli contatti escambi con le altre culture Nessuna culturaesiste in modo isolato e i confini delle culturenon si lasciano definire con precisione Ladefinizione di cultura dipende dai criteri che siapplicano dalla Kulturnation alle culturelocali a unitagrave ancora piugrave piccole Alla fine ogniindividuo ha la sua ldquoculturardquo
Indipendentemente dalla definizione dildquoculturardquo egrave certo che non possiamo mai
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lasciare il circolo culturale al qualeapparteniamo ma il circolo puograve cambiare enoi con esso Possiamo allargare o cambiare ilnostro orizzonte Con ogni passo che facciamosi sposta in effetti il nostro orizzonte Erasbagliato quindi considerare lrsquoorizzonte unacosa statica Gadamer non lo ha mai fatto Lasua metafora della ldquofusione degli orizzontirdquomeritava una valutazione piugrave attenta Neglistudi interculturali questa metaforagadameriana egrave stata interpretata come unsintomo di una cultura dellrsquousurpazione equindi respinta categoricamente Lrsquoespressio-ne tedesca Horizontverschmelzung egrave ambiguacome ha ricordato Philippe Eberhard (2004)Essa contiene contemporaneamente uno emolti orizzonti Si parte da molti orizzonti e siinizia ad entrare in un comune contesto dicomunicazione si condivide in parte unorizzonte Ogni metafora ha i suoi limiti edeve essere interpretata cosigrave anche lametafora della ldquofusione degli orizzontirdquo chealla fine non egrave tanto lontana da quella dellesovrapposizioni (Uumlberlappungen) usata dallafilosofia interculturale Egrave noto che il tardoGadamer si egrave interessato del dialogointerculturale Ram Adhar Mall perograve silamenta che Gadamer non abbia praticatoquesto dialogo e che sia sempre rimastolegato a un concetto eurocentrico dellafilosofia Non egrave un segreto che la filosofia diGadamer egrave stata legata fin dallrsquoinizio alpensiero greco Dallrsquoaltro lato non possonoessere piugrave ignorati i tentativi di Gadamer diaprire il proprio pensiero ad altre tradizioni(Grondin 2007) La cosiddetta ldquoermeneuticaanalogicardquo o ldquoermeneutica interculturalerdquo nonha mostrato comunque quel passo rivoluzio-nario oltre lrsquoermeneutica classica almeno perquanto riguarda il suo aspetto epistemolo-gico Ci sono vari problemi irrisolti nellafilosofia di Gadamer ma non si puograve negare
che il suo pensiero offra elementi fondamen-tali per la filosofia interculturale La massimache la prima filosofia di un autore classicodebba essere distinta dal suo atteggiamentoculturale vale in particolare per Hegel il qualeegrave stato criticato fortemente dalla filosofiainterculturale ma spesso in modo moltosuperficiale Egrave ovvio che alcuni elementi dellafilosofia di Hegel sono inaccettabili Nonpossiamo seguire Hegel nella sua metafisicadella storia delle religioni per menzionaresolo un aspetto ma il quadro concettuale cheoffre egrave molto utile per lo sviluppo di unateoria pluralistica (Nagl-DocekalKaltenbacherNagl 2008 27)Nellrsquoincontro delle culture possiamoevidenziare il contesto comune di comunica-zione oppure esaltare le differenze In ognicaso Hegel ci offre un ampio spettro distrumenti concettuali sofisticati per lrsquoanalisidei processi interculturali e in questo Hegelrappresenta solo il culmine di una riccatradizione del pensiero dialettico che prima ditutto indica la natura dialettica di ogniconcetto Ciograve che ci divide da altre tradizioni ciunisce a loro Conoscere il confine significaessere giagrave al di lagrave di esso Il processo dellacomprensione interculturale egrave graduale Nonesiste unrsquoassoluta incomprensibilitagrave ma egravealtrettanto vero che rimarranno sempre diffe-renze culturali Rimarragrave quindi il compitodella traduzione interculturale
Unrsquoepistemologia della filosofia inter-culturale dovrebbe partire dal processocomplesso di un reale allargamento dellrsquooriz-zonte in cui nuove categorie vengono adot-tate e la propria posizione continuamentecambiata Ho descritto questo modello episte-mologico in un altro contesto come universa-lismo dialettico che respinge e supera sia ilrelativismo culturale sia lrsquouniversalismoastratto (Kaltenbacher 2008 280)
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Modelli simili sono stati sviluppati daalcuni autori della filosofia interculturaleClaudia Bickmann parte dallrsquoidea di unaphilosophia perennis la quale perograve non puograveessere reclamata come possesso esclusivo dinessuno Ci sono accessi differenti allrsquouni-versale Le varie culture hanno approccidiversi allrsquouniversale e questo egrave un fatto chenon puograve essere piugrave ignorato Le differenzedevono essere riconosciute Dallrsquoaltro latonon possiamo rinunciare allrsquouniversale Ilbisogno di controbilanciare la filosofia unila-terale dellrsquouniversalismo astratto ha portatoalla creazione di un altro pensiero unilateralela filosofia della differenza La filosofia inter-culturale in senso stretto egrave nata nella grandecorrente della filosofia della differenza Leparticolaritagrave delle diverse tradizioni filosofichedovevano essere difese e rivalutate Adessosarebbe giunto il momento sostieneBickmann di correggere anche gli eccessidella filosofia della differenza Gli elementicomuni delle diverse tradizioni devono esserecolti Le sovrapposizioni permettono la comu-nicazione interculturale senza cancellare ledifferenze Da respingere sono sia lrsquoidea diuna totale commensurabilitagrave delle culture sialrsquoidea di una totale incommensurabilitagraveBickmann ha formulato nuovi criteri per lafilosofia interculturale adottati dalla Societagravedi Filosofia Interculturale (Society of Inter-cultural Philosophy) che fanno comprenderela distanza della sua posizione da quellaespressa nelle prime pubblicazioni dellafilosofia interculturale (Bickmann 2007httpwwwint-gipdeenglischinformationen_ englischhtml[29 agosto 2010])
Non egrave casuale che la filosofiainterculturale sia nata negli ultimi decenni delventesimo secolo Essa fa parte della svoltaculturale Unrsquoanalogia interessante la tro-
viamo nella germanistica che sin dagli anniSettanta ha sviluppato un nuovo ramo deglistudi germanici la germanistica interculturalela quale puograve essere considerata come uno deivari tentativi di superare i tradizionali limitidisciplinari e di sfruttare gli spazi di nuoveprospettive interdisciplinari La svoltaculturale ha causato in Germania lospostamento dalle Geisteswissenschaften alleKulturwissenschaften e la creazione di unanuova disciplina la Kulturwissenschaft (alsingolare) la quale si basa in parte su vecchietradizioni tedesche e che si inserisce con-temporaneamente nello sviluppo degli studiculturali a livello internazionale CulturalStudies New Historicism Cultural PoeticsVisual Studies Postcolonial Studies CulturalAnalysis lrsquoetnografia postmoderna la semioti-ca la sociologia della cultura in Francia etc(Bachmann-Medick 2006 Boumlhme 1998 2000e 2008 WierlacherBogner 2003)
Come gli studi letterari anche la filosofiainterculturale ha ormai superato gli eccessiculturalistici La critica postmoderna dellegrandi narrazioni continua ad essere impor-tante per la de-costruzione dei discorsi ege-monici ma lrsquoinsufficienza di una mera de-co-struzione egrave diventata evidente ed una tenden-za verso una posizione piugrave equilibrata puograveessere constatata Essere consapevole dellaculturalitagrave della produzione filosofica senzarinunciare allrsquouniversalitagrave egrave stato formulatospesso da Wimmer come lrsquoobiettivo generaledella filosofia interculturale (2004 63 153)
Come lrsquoantropologia culturale lafilosofia interculturale deve essere attenta anon diventare vittima delle proprie idee Ilmondo odierno ha costretto lrsquoantropologiaculturale a ripensare categorie fondamentaliche hanno determinato il discorso antro-pologico per tanto tempo Concetti come
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Wolfgang Kaltenbacher
ldquoculturardquo ldquotribugraverdquo o ldquogruppo etnicordquo non pos-sono essere piugrave utilizzati nel mondo globaliz-zato Lrsquoimmagine del mondo come suddivisoin ldquoculturerdquo egrave stata sostituita da altre rappre-sentazioni come quella dellrsquoldquoecumene globa-lerdquo (Fabietti 2004 261-268) Questa nuovaconcettualizzazione potrebbe essere vistacome un altro eccesso messo in moto dallanecessitagrave di dissolvere costruzioni di identitagraveculturali che in realtagrave non esistono Ma in ognicaso la filosofia interculturale deve evitareconcetti che hanno giagrave dimostrato la loroinefficienza in altri campi disciplinari
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copy Wolfgang Kaltenbacher 2011
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Maria Esther Mastrogiovanni
Ripensare la nascita per un nuovo con-cetto di dipendenza
Mi piace cominciare richiamando la me-tafora della finestra che Panikkar usa nelbellissimo video offertoci da Milena CarraraPavanvisto durante il convegno a Napoli il 3 -4 dicembre 2010
Il mio intervento si pone proprio comeunulteriore finestra da cui sono solita guar-dare e dalla quale chiedo lascolto
Il proprio punto di vista immaginatocome una finestra
Limmagine della finestra egrave straordina-ria e prima di esprimermi sullargomento chemi preme la voglio raccontare nelle risonanzee nella ricchezza di significati che mi susci-taseguendo un percorso di immaginazionecosigrave come lo sto apprendendo da Gastone Ba-chelard e con laiuto degli approfondimentisul mundus imaginalis di Paolo Mottana
La finestra egrave luogo di soglia fra internoed esternoE unapertura fra realtagrave separate econtigueDunque realtagrave distinte ma legate dauna contatto in primo luogo materiale uncontatto fluido ora piugrave visibile ora meno evi-
dentePuograve essere piugrave o meno opaca se il ve-tro che la compone egrave piugrave o meno ombra-tosporco incrostato Puograve essere aperta ochiusa (da noi ma anche dimperio da altri)econsentire allaria di circolare liberamente a-gli odori di essere percepiti alle voci e ai suonidel mondo di essere piugrave o meno uditi Con-sente di rimanere dentro quasi invisibileallesterno nellillusione della propria assolu-tezza in quanto unica e sola finestra possibi-leOppure di sporgersi sul suo davanzale be-ne in vista in grado cosigrave di vedere quante al-tre finestre esistano accanto alla propria e nelsilenzio ascoltare meglio ciograve che da altre fine-stre proviene
Limmagine della finestra inoltre implicanon solo una distinzione ma anche una di-stanza fra me e ciograve che vedo e come lo vedoIo non mi esaurisco in ciograve che vedo e in comelo vedo sono altro un di piugrave di quello che divolta in volta penso e affermo Ciograve mi dagrave unsenso di leggerezza e la capacitagrave di stare nellecose senza troppi drammi tutto egrave in movi-mento anche il mio sguardo che fonda e so-stiene il mio dire
E nel movimento cegrave anche quello della-scolto del mio silenzio da abitare da vivere
RIFLESSIONE
Maria Esther Mastrogiovanni
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Maria Esther Mastrogiovanni
da scoprire E in quel silenzio il piugrave delle volteconquistato con fatica paziente e umile farepulizia mettere ordine lasciare solo lessen-ziale Allora quel silenzio puograve ospitare la pre-senza dellAltro capire accettare che lAltroesiste veramente egrave il fine che Simone Weil sipone nella sua vita
E in questo in-quieto movimento incon-trare lAltro in una in-quieta pace
E questa una ricerca lunga difficile maaffascinante di ciascuna vita
In questa attitudine mi muovo ben lun-gi dallaver raggiunto un qualsiasi approdoogni tanto un porto sembra la fine del viaggioma la corrente ritrascina con il suo canto odo-roso al largo e lavventura continua
Sono curiosa e non mi piacciono i sen-tieri noti Ho frequentato cosigrave luoghi diversi elontani fra loro e piugrave di una volta ho constata-to con un sorriso e con un po di stupore co-me molti amino rinchiudersi in un recinto no-to e coltivino per una vita intera lo stessogiardino piante perfette quasi nascono rigo-gliose Nuovi frutti nuovi incroci nuove pian-te che hanno del meraviglioso e impensabiliper il senso comune Ma tale bellezza a voltesi ripiega su se stessa non apre finestre su al-trettanti meravigliosi giardini cegrave una faticasolitaria eroica che ha in seacute nel suo intimo unnucleo di insignificanza proprio per la ristret-tezza dello spazio vitale in cui si rinchiude Cegraveun assoluto che ignora lassoluto del giardinoaccanto
Ho frequentato sui libri e nelle relazio-ni il sapere espresso dalle donne
Alla domanda che piugrave volte mi sono po-
sta perchegrave proprio la passione per la condi-zione femminile e non altro ugualmenteimportante al mio sguardo di giudice severosono riuscita a rispondere solo di recente Enella mia storia che ho trovato la rispostaNon certo per motivazioni oggettive noncredo si possa stabilire una graduatoria diprioritagrave fra i bambini affamati del Ruanda o gliafghani costretti a fuggire dalle loro case perla guerra o le donne che subiscono violenze ditutti i tipi nella indifferenza e nel silenzio delleistituzioni e delle societagravelelenco potrebbenaturalmente continuare a lungo
E un utile esercizio ricostruire la genesidelle proprie passioni intellettuali ma anchepolitiche e sociali Si diventa poi piugrave libere epiugrave capaci di perseguire quellinteresse nonpiugrave solo appassionato ma ancor piugrave vivouna volta che si siano sciolti i lacci della pro-pria storia che cosigrave manifesta tutta la sua e-nergia
Metagrave della mia vitagrave lho spesa nello stu-dio e nellazione per comprendere e valoriz-zare la soggettivitagrave femminile Ancora oggicon animo diverso continuo a farlo non piugravesolo nei luoghi di donne ma anche in quelliche si usano chiamare luoghi misti
E cosigrave qui fra voi mi egrave possibileoggisentirmi a casa Proprio in un momento incui ho sentito con piugrave acutezza un senso di di-sagio di estraneitagrave di solitudine nel luogo incui lavoro e nella realtagrave che mi circondaSonouninsegnante mi piace stare in classe con leallieve e gli allievi ma sempre piugrave vivo con in-sofferenza listituzione scolastica
Proprio quando riflettevo come - aven-doli ascoltati negli ultimi mesi a Firenze - i
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Maria Esther Mastrogiovanni
protagonisti della vita culturale italiana misembrano procedere per mondi separati au-toreferenziali a volte forse privi di una one-stagrave intellettuale oggi sempre piugrave rara
Cosigrave durante i due giorni del Convegnoin una sala del palazzo Serra di Cassano pre-stigiosa sede dellIstituto Italiano per gli StudiFilosofici a Napoli mi sono sentita a casa duevolte
In primo luogo perchegrave Napoli egrave la miacittagrave natale e poi perchegrave ho percepito unagrande sintonia con le persone che ligrave si sonoespresse
Non ero sola
E oggi per chi come me nel suo quoti-diano si sente isolata come se parlasse unal-tra lingua o vivesse in un altro mondo egrave une-sperienza preziosa percepire di trovarsi acasa
Ma nel momento in cui rifletto su que-sta dualitagrave penso alla a-dualitagrave di cui parlaPanikkar e mi interrogo
Il problema interculturale si intrecciafortemente con quello intra-culturale quelloproprio di ogni comunicazione dove pare chesia quasi impossibile soprattutto quando siusano le parole non fra-intendersi
Spesso le parole complicano le relazionia volte sembrano anche aiutarle ma sono leparole o qualche altra cosa che passa invisibi-le attraverso un linguaggio non verbale unlinguaggio che ho imparato a chiamare delcuore
So di essere molto di parte ma ho un in-
teresse poco sviluppato per le questioni pu-ramente teoriche preferisco seguire la lezio-ne di Simone Weil che era una grande pensa-trice filosofa politica mistica letterata e tan-te altre cose un pensiero deve trovare la suaveritagrave egrave bontagrave nellessere praticabile
Pensiero- azione Un pensiero incarnatocome lha definita Gabriella Fiori
Almeno in certi ambiti
La Natura ci egrave ancora madre anche se lacultura occidentale dalla Rivoluzione Scientifi-ca in poi ha cominciato a considerarla unmeccanismo piuttosto che un organismo E daligrave -nonostante i successivi sviluppi della co-siddetta visione scientifica del mondo ai piugraveignoti - si egrave sviluppata la pervasivitagrave dellideadella macchina che ha divorato tutto anche ilnostro corpo Viviamo come congegni di ungrande orologio il cui ritmo non egrave scanditodal nostro respiro ma da una impersonalelancetta di ferro che procede indifferente almondo
Ma se ci volgiamo alla Natura con intimadistanza(Rilke) e con amoroso sguardo pos-siamo ancora ricevere grandi insegnamenti
E vorrei riflettere con voi proprio par-tendo dal concetto cosigrave stimolante di a-dualitagrave su quel particolare momento della vi-ta di tante specie viventi e su quella precisarelazione che cegrave tra una madre e il suo bam-bino durante la gravidanza e nei primi anni divita Quellunitagrave fortissima e necessaria cheha perograve giagrave sin dal suo sorgere il movimentodel distacco e dellautonomia In quel momen-to la donna e il bambino sono nello stessotempo due e uno
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Tale relazione egrave talmente poco conside-rata nel nostro immaginario che non ci sonoparole e non solo in italiano per definirequella relazione di dipendenza-indipendenzafra due esseri viventi dove la dipendenza haun tempo e comprende la crescita della indi-pendenza delluno dallaltro di chi sta per na-scere e di chi alimenta quella nascita
Per inciso ho avuto una certa esitazionenel trovare il verbo piugrave appropriato per de-scrivere chi femmina donna corpo di donnaconsente decide fa in modo che una nascitapossa accadere
Cegrave tutta una retorica sul rapporto ma-dre -figlioa sulla maternitagrave ma sullaspettoche qui considero non trovo nulla che abbiaacquisito un valore esemplare e simbolico
Forse in altre culture Ma non ne sono aconoscenza e se qualcuno puograve portare un suocontributo gliene sarograve grata
Dunque durante la gravidanza abbiamoun inedito un corpo che ne fa crescere un al-tro che per un certo tempo egrave nascosto pro-tetto nelle viscere E qualcosa di straordina-rio Mi egrave capitato da giovane per la mia tesisulla maternitagrave di essere presente al parto diuna donna Quella scena mi si egrave impressa nellamente e quando egrave toccato a me partorire miegrave stata di grande aiuto
Allora compresi percheacute i nostri antenatimigliaia di anni fa ancora inconsapevoli dicome si concepisse un essere vivente rima-nessero turbati davanti a quellevento straor-dinario e meraviglioso che egrave la nascita di unessere vivente e attribuissero alle loro donnepoteri magici e la responsabilitagrave di un rappor-
to privilegiato e diretto con la Natura la don-na era allora una sciamana Le grandi statuedella Dea madre mediterranea che si possonoancora vedere al museo de La Valletta a Mal-ta testimoniano questo senso della potenzafemminile dispensatrice generosa dellab-bondanza nella quale soltanto puograve nascereuna nuova vita Sono donne immense comedimensioni grasse con un forte valore sim-bolico di ricchezza
Se penso oggi allimmagine quasi ano-ressica della donna moderna mi sembraquasi un fantasma di quella figura unombralieve muta e svuotata che sfiora questa terracercando di occuparvi il minore spazio possibi-le
Anche se pare affermarsi un nuovomodello femminile la cui prima funzionesembra essere di nuovoquella di piacerealluomo
Dunque la Natura che amo significarecome Madre ci offre lo spettacolo di un even-to la nascita di un essere vivente che fra letante sue caratteristiche ha quella di porre inuna relazione speciale tre individui un padreuna madre un figlioa
E piugrave in particolare nel corpo della don-na sboccia una vita che dipende totalmenteda quella della madre in perfetta simbiosi fi-no a quando compiutasi lopera quella vitaesce da quel corpo per continuare sulla stra-da di una sempre maggiore autonomia lapropria esistenza
E lallevare il crescere leducare sonotutte azioni che implicano una relazione cheper quanto dispari agisce su vari fronti e in
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ambiti diversi su entrambi i soggetti entram-bi i soggetti madre e figlioa si formano ma-turano crescono insieme E non mi risulti e-sista parola nella nostra lingua che descrivatutta la complessitagrave e lo spessore di questaparticolare modalitagrave di relazione Se riflettia-mo su questo inizio come un inizio proprio dimoltissime specie viventi ci renderemo contodi come nascendo facciamo esperienza di unamodalitagrave di relazione che in seguito non solodimentichiamo ma anche quando vi pensia-mo la consideriamo al piugrave in quantonaturale non appropriata allessere umanosviluppato il quale sembra ritenere di uma-nizzarsi proprio superando la propria condi-zione naturale ma in questo movimento deicorpi e del pensiero di fatto ci si allontanaanche dalle proprie radici dalla propria origi-ne Se poi pensiamo che per quanto riguardagli esseri umani allorigine cegrave un corpo didonna non egrave difficile comprendere comequesta rimozione culturale collettiva possaavere a che fare ieri come oggi con il disco-noscimento della potenza della madre
Lindividuo libero in quanto assolutopadrone di seacute attraverso la sua volontagrave risultaa questo punto una bella astrazione e una viaduscita per il maschio (solo occidentale) cheper rifondarsi deve rinascere da se stessodimenticando la sua nascita reale e le condi-zioni in cui essa egrave avvenuta Tutto ciograve ha avutonei secoli trascorsi una sua funzione forse -egrave una domanda alla quale non egrave facile rispon-dere - ma oggi in un mondo sempre piugrave pic-colo una strada per non soccombere tuttipuograve essere quella di ricordare che se siamovivi e vogliamo che si continui a vivere egrave per-cheacute qualcuno ci ha messo al mondo e allevaticioegrave riconoscere la nostra dipendenza nei
confronti delle e degli altri dipendenza neitermini in cui labbiamo vissuta alla nascita ndashpurtroppo non ci sono altre parole einterrelazione mi sembra troppo asettica epoco pregnante Agire veramente questa ac-quisizione in ogni ambito non egrave assolutamen-te facile ma cambierebbe lordine simboliconel quale siamo soliti pensarci ed esprimerciNon egrave facile Ma questa egrave la grande scommes-sa che da piugrave parti con altre motivazioni staemergendo come ineludibile per la nostra so-pravvivenza
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L Anthony Savari Raj
Tsunami in 2004
It indeed awakened us at least for ashort while to realize that nature is not sing-ing any longer its sweet song It has only be-gun to let out its cry
On this disastrous occasion we heardpeoplersquos cry too a cry out of helplessnessloss and pain
Though the groanings of nature and thepoor appeared to outsmart one another yetthey also fused into one ndash not of course in aharmonic symphony but in a horrifying ca-cophany
The cacophany had a theme too It por-trayed that the cosmic display and the humandisplacement are connected and that the hu-mans are not the only players on world stageIt perhaps signaled the need and a new op-portunity for a fresh and urgent vision of acosmotheandric (cosmos-divine-human) soli-darity
Ecosophical Justice is presented in thisvery cacophanic world context and situationIt reminds us among other things that eco-logical predicament is not merely ecologicalbut it is a human problem which indeed re-quires a radical mutation in human attitudeIn our attempt to control and manipulate na-ture we have forgotten that we are naturalbeings sustained by the same environmentwe seek to dominate
Very significantly our domination hasspilled over to the human beings too particu-larly the poor who cry out for justice and lib-eration The logic that exploits the earth andthe poor seems to be one and the same Eco-logical and justice concerns therefore are in-separable Justice is the way of ecology
Ecosophical Justice reminds us furtherthat precisely because of our present state ofhuman emergency and seriousness of theecological situation mere short-term solu-tions and technical stopgaps are insufficientIn other words it is not enough to find waysby which we can more effectively or moreldquohumanlyrdquo deal with the Earth unless at thesame time we find the Earth as another di-
ECOSOPHICAL JUSTICE
L Anthony Savari Raj
L Anthony Savari RajUniversity of Madras India
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L Anthony Savari Raj
mension of our very selves sharing the samedestiny This in short constitutes the ecoso-phical awareness
It appears therefore we need a radicalre-vision of reality which would make usaware that the world is the manifestation ofthe total cosmotheandric reality which callsfor a holistic participation It involves indeed acultural disarmament and innovation and aparticipatory common life in solidarity withfellow human beings and the earth This ofcourse is our human dignity and responsibil-ity
Understandably this requires from usdistance and involvement contemplation andaction theory and praxis and of course anopenness to the transcendent Spontaneousand authentic actions for the welfare of theeco-human can flow only from a serene in-sight and right evaluation born of an ecoso-phical vision
Our guide in our search for ecosophicaljustice is Raimon Panikkar who is at once aphilosopher a scientist and a theologian Buteven these terms do not adequately capturethe heart of Panikkarrsquos enterprise
As a scientist philosopher and theolo-gian he has spent a lifetime exploring thegreat religious and secular traditions seekingto discern their underlying visions of realityHow do we name that in which we all live andmove The modern scientist sees it as the ma-terial universe the philosopher as the humanmind the theologian as the mysterious divine
But Panikkar sees these options as par-tial and fragmenting indeed they are part ofthe problem rather than part of the solution
When we see that the earth is reduced toldquomere stuffrdquo wholly subject to a human willthat sees itself autonomous from the mysteryof being itself then we begin to see the prob-lem at the heart of our crucible
Panikkarrsquos ecosophical vision is to besituated in this context It indeed leads us tosee the co-penetration of which we namedand separatedmdashas universe humanity andthe divine It is our effort to discern and spellout how authentic and effective actions ofjustice can spontaneously flow from this holis-tic and ecosophical vision of Panikkar
Our focus on Panikkarrsquos ecosophical vi-sion has another important purpose At a timewhen the future of theology in general andIndian theology in particular is said to dependvery much on the meeting and interaction oftwo important streams in theologizingnamely the religio-cultural (ldquomystical con-tentrdquo) and the socio-political (ldquoprophetic con-cernrdquo) through an exploration of the contoursof justice in Panikkars ecosophical enterpriseour work indeed attempts to develop a widerframework in which both the streams areharmoniously integrated and one made tosupport the other After all a unified searchfor truth and realization of justice are onlytwo sides of the same coin
The study is presented in four chapters
The first chapter takes up the questionof the relationship between religious plural-ism and justice and further explores the pres-ence and nature of justice concerns in the e-cosophical vision of Panikkar
Though Panikkarrsquos contribution hasbeen studied and interpreted in various con-
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L Anthony Savari Raj
texts and aspects yet we believe the impli-cations of his vision for the central issue ofjustice has not been thus far sufficiently ex-plored Hence the present attempt
This attempt looks interesting and sig-nificant amidst a certain tendency to catego-rize and portray Panikkar only as a represen-tative of religio-cultural orientation and as amere dialogue theologian without an explicitliberation and justice motif and concern
As a pathway to explore Panikkarrsquos jus-tice concerns the second chapter ventures toexplore Panikkarrsquos vision of ldquoecosophyrdquo Hereattempts are made to show the implicationsof Panikkarrsquos vision for one of our major con-temporary problems namely the ecologicalpredicament Panikkarrsquos proposal of ldquoecoso-phicalrdquo vision as different from ecological iselaborated
The word ldquoecosophyrdquo as understood byPanikkar suggests that the question lies be-yond a more or less refined ecology It furtherreminds us that the present predicament isneither ecological nor technical but a humanone It is a problem rooted in our ways ofthinking It involves our new attitude and per-ception about the earth ourselves and alsothe divine and the collective identity and des-tiny of all the three dimensions of reality It inshort points to a cultural mutation
The third chapter studies ldquoEcojusticerdquowhich may well complement Panikkarrsquosecosophy Besides portraying justice as theway of ecology it indeed attempts to repre-sent ecology as the symbol of the struggles ofthe poor for regaining their lost dignity theirland resource rice and freedom
Stated differently behind the ecologicaldisaster we can sense the reduction of the an-thropos to the reduction of a particular racecountry and worldview which indeed preparesthe ground for the appropriation for one selfof the natural resources and consequently thevery means for livelihood of the other It isthis inhuman and exploitative practice againstthe other that has spilled over and has be-come an ecological disaster The programmeof ecojustice that is presented in the chaptertherefore indicates that it is only by deeplyentering into the human (unaffected by re-stricted and restricting anthropocentrism)that we can arrive at a sound ecological uni-verse
The final chapter ldquoEcosophical Justicerdquoattempts to discern the meeting point be-tween the ecojustice and ecosophical consid-erations Attempts are made to show howecojustice orientations can indeed serve as acomplement and also as an ldquoexternal stimu-lusrdquo to Panikkarrsquos ecosophical vision Effortsare made therefore to discern and spell outthe implications of justice in Panikkarrsquos visionof ecosophy in the light of ecojustice consid-erations
In the first part of this chapter we dis-cuss the nature of ecosophical justice mainlyto be in the nature of lsquoclarificationrsquo This clari-fication would consist in clarifying two impor-tant aspects of our ecosophical responsenamely lsquothe primacy of beingrsquo and lsquothe spon-taneity of doingrsquo In the second part of thechapter we attempt to open the heart ofecosophical justice by unearthing its founda-tions implications and implementations
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Lucas Cervintildeo
A manera de premisa e introduccioacuten
Esta reflexioacuten brota de un contextoparticular Bolivia Paiacutes sumergido en unabierto desconcertante impredecible yprofundo proceso de cambio socio-poliacutetico ycultural Proceso que para muchos es laesperanza de diacuteas mejores y para otros es maacutesde lo mismo Una sociedad en conflictoporque generalmente todo cambio ytransformacioacuten significa una redistribucioacuten yreequilibrio de las fuerzas sociales por tantoconflicto
La nueva Constitucioacuten Poliacutetica en suprimer artiacuteculo expresa que ldquoBolivia seconstituye en un Estado Unitario Social deDerecho Plurinacional Comunitario libreindependiente soberano democraacutetico inter-cultural descentralizado y con autonomiacuteasBolivia se funda en la pluralidad y elpluralismo poliacutetico econoacutemico juriacutedicocultural y linguumliacutestico dentro del procesointegrador del paiacutesrdquo
Estamos ante un proyecto de Estado ysociedad atrevido y de gran alcance original y
desafiante Una declaracioacuten que manifiesta lanecesidad de dar lugar reconocimiento yautodeterminacioacuten a la pluralidad de culturasy cosmovisiones conjugaacutendolas dentro de unmodelo de gobierno foraacuteneo a eacutestas mismasArtiacuteculo que aunque no manifiestaexpliacutecitamente nos remite a la categoriacutea defraternidad de esa ldquofraternidad universalentendida como conjugacioacuten de relaciones depertenencia reciacuteproca y de responsabilidadcomo principio de reconocimiento de laidentidad y del aspecto unitario del cuerposocial en el respeto de cada una de lasdiferentes multiplicidadesrdquo (Ropelato2006184)
El intento boliviano es la lucha pordesarrollar un Estado que de cabida ypromueva ldquorelaciones de pertenenciareciacuteprocardquo sin anular o menguar la pluralidentidad cultural de sus habitantes quemantenga el ldquoaspecto unitario del cuerposocialrdquo pero al mismo tiempo respete lasldquodiferentes multiplicidadesrdquo de maneras deser estar y vivir que se dan en su territorio Esla buacutesqueda de aquello que no estaacute pero seanhela que apenas se vislumbra pero ya se loquiere hecho realidad
LA FRATERNIDAD EN CONFLICTO Y EL CONFLICTO FRATERNOAPORTES DESDE LA INTERCULTURALIDAD
Lucas Cervintildeo
Lucas CervintildeoUniversidad Catoacutelica Boliviana
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Considero que desde estas tierras consus anhelos luchas y buacutesquedas y sin entraren los particulares del proceso poliacutetico socialy cultural que viene desarrollaacutendose enBolivia hay un aporte al camino que se vienerecorriendo desde hace antildeos para dar rostro yconcretizacioacuten a la categoriacutea de fraternidadM Antonio Baggio uno de los maacutesimportantes exponentes de este recorridoantildeos atraacutes se preguntaba ldquoiquestqueacute nuevoselementos nos llevan hoy en diacutea a analizareste precedente y a plantear el problema dela fraternidad Considero que se puedenindicar dos clases de motivos que estaacutenrelacionados entre siacute la fraternidad comoexigencia y pregunta y la fraternidad comoexperiencia y recursordquo (Baggio 20098)
La experiencia de este uacuteltimo decenioen Bolivia manifiesta la presencia de estaexigencia que por momentos ha sido un gritodesde diversos sectores sociales por generarfraternidad como tambieacuten estaacute presente elrecurso humano social y cultural paraarticular la fraternidad como categoriacutea poliacuteticay concretizarla
De mil modos y maneras se podriacuteadesarrollar esta intuicioacuten Concretamente seharaacute desde el aacutembito de filosoacuteficondashteoloacutegico yla perspectiva intercultural que considero uninstrumental muy vaacutelido para adentrarse yreflexionar los contextos plurales y susprocesos
En un segundo momento profundizareacuteel conflicto dentro de la interaccioacuten entre lasculturas principalmente desde unaperspectiva interpersonal Para esto recurrireacutea la inspiracioacuten ofrecida por un texto biacuteblico
I La fraternidad en conflicto
La finalidad de esta primera parte seraacuteprecisar lo que se comprende porinterculturalidad dada su ambiguumledad designificados y comprensiones Luego desdealgunas de sus claves se realizaraacute una velozcriacutetica del principio fraternidad buscandodesmantelar algunos de sus supuestosculturales occidentales que pretenden seruniversalizados a todas las culturas
En otras palabras desarrollaremos unaldquodeconstruccioacutenrdquo1 de la categoriacutea defraternidad colocando a eacutesta en conflicto porasiacute decir para poder manifestar ciertascontradicciones y ambiguumledades La finalidadde este ejercicio es contribuir a seguirahondando con nuevas luces el camino paratransformar la fraternidad en una categoriacuteapoliacutetica O sea un principio capaz de ldquoformarparte constitutiva del criterio de decisioacutenpoliacutetica contribuyendo en la determinacioacutenjunto a la libertad y la igualdad del meacutetodo yde los contenidos de la poliacutetica mismardquo Y quetambieacuten ldquologre influir en el modo con el cualse interpretan las otras categoriacuteas poliacuteticascomo la libertad y la igualdadrdquo (Baggio200639)
1 Breves aclaraciones alrededor de la in-terculturalidad
En esta reflexioacuten la interculturalidadviene asumida principalmente desde latradicioacuten desarrollada con acentos diversos
1 Deconstruccioacuten 1 f Accioacuten y efecto de deconstruir2 f Fil Desmontaje de un concepto o de una construc-cioacuten intelectual por medio de su anaacutelisis mostrando asiacutecontradicciones y ambiguumledades Real Academia Espa-ntildeola wwwraees
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por tres estudiosos R Panikkar R Fornet-Betancour y D de Vallescar Esta uacuteltima luegodel estudio a fondo de los otros dospensadores afirma que
ldquola interculturalidad antes que una teoriacutea es unaexperiencia de interrelacioacuten reciprocidaddiaacutelogo y solidaridad Presupone una actitud deapertura y escucha atenta Nos situacutea maacutes allaacute dela afirmacioacuten de la existencia faacutectica dediferentes culturas y del planteamientomulticultural liberal-democraacutetico pues concede acada miembro ndashcon independencia del marcopoliacutetico del que se trate- la facultad de contribuircon su aportacioacuten particular Esto significa queasume la tarea de renegociacioacuten continua deroles y espacios el discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesis decada sociedadrdquo (Vallescar 2005477)
Por tanto el punto de partida de lainterculturalidad es una opcioacuten eacutetica deapertura y escucha para descubrir las riquezasque el diversoa (culturalmente socialmentereligiosamente poliacuteticamente etc) meofrece Desde estas actitudes que se vuelvenexperiencia de vida en un segundo momentose va reflexionando y aportando a una teoriacuteaque deacute insumos para gestionar de maneracreativa y equitativa la interrelacioacuten entreculturas Entonces la propuesta interculturalpromueve un verdadero enriquecimientohorizontal entre las personas grupos socialesy pueblos pertenecientes a diversas culturasque conviven en un espacio comuacuten
Interculturalidad es la buacutesqueda degenerar espacios donde cada persona puedaldquocontribuir con aportacioacuten particularrdquo a lagestacioacuten de una sociedad y por tanto a unaglobalizacioacuten justa digna equitativa ysolidaria para todos todas y todo Todo en elsentido de incluir en nuestra categoriacutea de
bienestar al planeta el gran excluido de lamodernidad
A su vez la interculturalidad asume lacompleja tarea de la ldquorenegociacioacuten continuade roles y espaciosrdquo para dar lugar a todos ycada uno de los miembros de la sociedadprocurando ldquoel discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesisrdquoque lleva adelante cada pueblo y sociedad
Por tanto la interculturalidad permiteser pensada ldquocomo una categoriacuteaeminentemente eacutetico-poliacutetica que surgedesde el mundo de la vida y no desde fuera deeacutel que alude a cuestiones que rompen elmarco monocultural en el que somossocializados y que cuestiona el caraacutecterhomogenizante de la globalizacioacuten faacutecticardquo(Salas 200728) Propuesta que ldquoexige unanueva relacioacuten entre los seres humanos y lospueblos que aunque sea asimeacutetrica hoypuede dar forma a nuevas relaciones desimetriacuteasrdquo (Salas 200728)
2 Relacioacuten entre interculturalidad y fra-ternidad en el contexto plural
Cuando hablamos de culturas esimportante dejar claro que la interculturalidadse coloca como una alternativa clara ante launiformidad de una cultura sobre las demaacutesEsto porque asume que ldquolas culturas no sonlsquofolklorersquo sino que cada cultura es una formanueva de ver y de vivir el mundo La culturaofrece a cada tiempo y pueblo su estilo ysobre todo su lenguajerdquo (Panikkar 200611)
Importante subrayar que las culturasson ldquoformas de ver y vivir en el mundordquo portanto la interculturalidad no ha de serreducida a los espacios de interaccioacuten entre
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culturas originarias-indiacutegenas y modernas Lapropuesta intercultural parte desde lainteraccioacuten entre culturas milenariasmodernas y postmodernas (juvenilesperiferias de las ciudades etc) en su continuareconfiguracioacuten actual Por esto laldquointerculturalidad se propone pues como unaalternativa que permite reorganizar el ordenmundial porque insiste en la comunicacioacutenjusta entre las culturas como visiones delmundo y porque recalca que lo decisivo estaacuteen dejar libre los espacios y tiempo para quelas lsquovisionesrsquo del mundo puedan convertirseen mundo realesrdquo (Fornet-Betancourt2001375)
Precisamente esta ldquocomunicacioacuten justaentre las culturas como visiones de mundordquo eslo que tiende un puente entre lainterculturalidad y la fraternidad Porque si escierto que ldquola solidaridad la fraternidad y lasrelaciones de alteridad como valores positivosnos permitiraacuten ver que todo lo que le sucedede malo al otro nos afecta que debemosinvolucrarnosrdquo (Barros 2009156) significaque ambas propuesta giran alrededor de almenos un eje comuacuten la inter-in-dependencia2
de la familia humana que como ldquovivenciademocraacutetica requiere de una indignacioacutenconstante y una accioacuten que contribuya a
2 ldquoAunque todo estaacute relacionado con todo es asiacutemismo verdad que cada parte de este todo esdiferente asiacute como todos los hombres son distintosentre siacute Cada uno es una persona es decir un nudouacutenico en la red de relaciones que constituye la realidadCuando este nudo rompe los hilos que lo unen a losotros nudos cuando las tensiones se han vuelto tantensas que no permiten ya la libertad constitutiva de lainter-in-dependencia entre nudo y nudo y en uacuteltimainstancia con la realidad en ese momento nace elindividualismo que perturba la armoniacutea y lleva a lamuerte de la persona hacieacutendole perder su identidadque es soacutelo relacionalrdquo (Panikkar 200616)
cambiar la realidad de todosrdquo (Barros2009156)
La fraternidad coloca el acento en quetodos los seres humanos somos hermanos ylo que sucede a uno afecta al conjunto lainterculturalidad agrega que esta inter-in-dependencia constitutiva del geacutenero humanoha de ser matiza desde la diversidad (culturalreligiosa etc) que tambieacuten es constitutiva delser humano Entonces la fraternidad sinoadquiere un rostro un contexto y un tiempodesde el cual constituirse corre el riesgo dequedar como formulacioacuten universalista dedifiacutecil aplicacioacuten Por esto que
ldquoen el siglo XXI el rostro de la nueva fraternidady sororidad seraacute intercultural o no seraacute Paraaprender entender y cambiar es preciso que laspersonas se aventuren en el diaacutelogo consigomismas (diaacutelogo intracultural) con sussemejantes con personas de otras culturas oreligiones (diaacutelogo intercultural e interreligioso)y se abran a ambientes culturales distintos a laamplitud de lo real y lo cotidianordquo (Vallescar200616-17)
En los tiempos que corren unapropuesta que busca recuperar la categoriacuteapoliacutetica de fraternidad irremediablementetiene que asumir el factor cultural que esconstitutivo del ser humano No puedequedarse a un nivel simplemente socioloacutegicoo econoacutemico o incluso poliacutetico Hoy por hoyno podemos reflexionar sobre la fraternidadsin asumir que en el mundo sedesencuentran encuentran y convivenconstantemente diversos mundos culturalesque expresan diversas maneras de estarsentir y vivir la vida
Si es cierto que ldquodesde un punto devista poliacutetico la fraternidad se situacutea antes quenada como principio de construccioacuten social
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donde el otro si podemos definirnoshermanos no es otro diferente de miacute sinootro yo mismordquo (Ropelato 2006199) elindagar la visioacuten de mundo del ldquootrordquo que esldquoyo mismordquo se torna fundamental Clarosiempre y cuando la fraternidad quieracolaborar concretamente a la aperturaconstante hacia ldquoambientes culturalesdistintosrdquo permitiendo ampliar la experienciade ldquolo real y lo cotidianordquo
Para realizar lo que venimos enunciandoes necesario la praacutectica del diaacutelogointercultural que permite reconocer lainviolable igualdad de la dignidad humanapero al mismo tiempo la diferencia (culturalsocial religiosa poliacutetica etc) que tambieacuten esinviolable Como afirma Fornet-Betancourt
ldquola necesidad del diaacutelogo intercultural es lanecesidad de realizar la justicia de entrar en uncontacto justo con el otro libre lo que quiere decir asu vez que es necesario reconocerle como personahumana portadora justamente en su diferencias deuna dignidad inviolable que nos hace igualesrdquo(Fornet-Betancourt 2001264)
Por tanto si la fraternidad desearesponder de manera profunda creativa yreal al contexto actual del pluralismo nopuede reducir su anaacutelisis de la realidad al nivelsocio-poliacutetico sino que ha de abrirse a lacomplejidad del pluralismo culturalSolamente desde este acercamientointercultural podraacute descubrir que lo poliacutetico ysocial es percibido y vivido de manerasmuacuteltiples y diversas en un mismo contexto
Lo expresado revela que tal vez unpaso adelante en la reflexioacuten alrededor elprincipio de la fraternidad tendraacute que asumirel pluralismo cultural de nuestros contextostambieacuten latinoamericanos si desea realmente
ser una categoriacutea que promueva justiciadignidad igualdad y libertad a todos y todassus habitantes Para esto un recurso de granvalor seraacute profundizar el meacutetodo de lafilosofiacutea intercultural el diaacutelogo dialogaldonde ldquolas reglas del diaacutelogo no sepresuponen unilateralmente ni se dan porsupuestas a priori sin haberlas establecido enel propio diaacutelogordquo (Panikkar 200649) Estoporque
ldquoel diaacutelogo dialogal es radicalmente diferente deldiaacutelogo dialeacutectico no pretende con-vencer alotro es decir vencer dialeacutecticamente alinterlocutor o por lo menos buscar con eacutel unaverdad sometida a la dialeacutectica El diaacutelogodialeacutectico presupone la aceptacioacuten de un campoloacutegico y personal al que se atribuye o reconoceuna validez o jurisdiccioacuten puramente lsquoobjetivarsquo Eldiaacutelogo dialogal en cambio presupone laconfianza reciacuteproca en un aventurarse comuacuten enlo desconocido ya que no puede establecerse apriori si nos entenderemos el uno al otro nisupone que el hombre sea un ser exclusivamenteloacutegicordquo (Panikkar 200652)
Entonces para la aplicacioacuten de lacategoriacutea de fraternidad en espacios socialesno podremos contentarnos con establecerdiaacutelogos entre tendencias poliacuteticas diversas yopuestas Si realmente deseamos fortalecer eltejido social de nuestros contextos pluraleses necesario promover espaciosinterculturales donde se practique el diaacutelogodialogal Espacios donde este contenida yrepresentada toda la diversidad cultural deuna regioacuten ciudad o barrio
3 Lo vital de un universalismo desde aba-jo (partir desde contextos reales)
El desafiacuteo de educarnos al diaacutelogodialogal remite a otro punto importante de la
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propuesta intercultural punto que estaacutereferido al desde donde de lainterculturalidad Es la universalidadentendida como una construccioacuten constantedesde abajo o desde espacios concreto yaque ldquosi el diaacutelogo dialogal quiere ser fecundoy no contentarse con simples elucubracionesracionales no puede limitarse a formalismosabstractos de validez general sino que debedescender al diaacutelogo entre culturas concretasque entran en contactordquo (Panikkar 200655)
El horizonte de la fraternidad esuniversal ya que eacutesta no puede ser reducida aun grupo regioacuten pueblo nacioacuten o continentePero un posible riesgo ante este inmensoobjetivo de la fraternidad es menospreciar ydesvalorizar lo contextual particular yconcreto Es el riesgo por otra parte tanlatino de creer que porque estaacute hecha lalegislacioacuten o la norma ya hemos alcanzado elobjetivo pero tambieacuten el riesgo tanoccidental de creer que la siacutentesis abstractauniversalista contiene lo particular Ante estola interculturalidad nos recuerda que ldquoelproceso de identificacioacuten parte siempre de loconcreto Lo cual significa que no debemosrenunciar a la particularidad sino ahondar enella hasta descubrir lo universalrdquo (Esquirol2005155)
Por tanto si la fraternidad universaldesea realmente convertirse en unaalternativa global tendraacute que saber brotardesde los contextos e irse construyendo noldquoa pesar de estosrdquo sino ldquogracias a estosrdquo Soacutelosi ahonda en estos contextos hasta descubrirlo universal es que podraacute aportar a laldquotransicioacuten del derecho internacional de losEstados soberanos hacia un derechocosmopolita que se preocupe con las
cuestiones ecoloacutegicas de la paz y de la guerradel desarrollo en resumen de todas lascuestiones que trascienden las fronteras delos Estados y exigen la superacioacuten de unaloacutegica meramente individualista del intereacutespersonal de grupo de clase o de etniardquo (Tosi200968)
Afirmar que el punto de partida estaacute enlas realidades concretas significa por ejemploacercarse para aprender del proceso bolivianoque busca un nuevo orden socio-poliacutetico ycultural Aporte que exige ser leiacutedoprofundizado y criticado desde sus visiones yestilos de vida y no desde un paradigmaforaacuteneo Porque para la propuestaintercultural la ldquouniversalidad supone laliberacioacuten realizante de todos los universosculturales y que por eso mismo ni se imponepor imperio de alguacuten centro ni se logra al altoprecio de la reduccioacuten y de la nivelacioacuten de lodiferente sino que crece desde abajo comoun tejido de comunicacioacuten libre y desolidaridadrdquo (Fornet-Betancourt 2001376)
Entonces el desarrollo de la propuestade fraternidad universal por una parte tieneque ser capaz de evitar el reduccionismo y lanivelacioacuten de la diferencias fruto de esaabstraccioacuten tan occidental en busca de unasiacutentesis superior y por otra parte tambieacuten hade evitar erigir un centro desde el cualpromover la aplicacioacuten de esta El caminopasa por promover un policentrismo quepermita una mayor cercaniacutea a los contextos yque al mismo tiempo evita el encierro deestos En otras palabras la fraternidaduniversal no se concretiza aplicaacutendolas a losdiversos contextos socioculturales y poliacuteticosdesde unos principios delineados desde quiensabe doacutende sino que la fraternidad universal
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se va construyendo o gestando desdeespacios concretos Contextos que cuandoesteacuten maduros en sus experiencias defraternidad podraacuten aportar a los cambios en lalegislacioacuten mundial
Cabe sentildealar que este partir desde loscontextos posibilita dos pasos fundamentalesen el proceso intercultural de generarsociedades justas y plenas de vida ldquoPor unlado es necesario profundizar en la propiacultura y no mantenerse en lo superficial ytoacutepico Por el otro ante la otra culturadebemos ir maacutes allaacute de todo lo que en unprimer momento nos aparece descubrir loque estaacute detraacutes descubrir el sentido profundode los siacutembolos de las conductas de laspalabras o de los pensamientosrdquo (Esquirol2005155-156) Son justamente los mismosespacios de interaccioacuten cultural los quepermiten desarrollar la intraculturalidad(conocimiento de lo propio) que esimprescindible para poder sumergirse en lainterioridad de otras culturas y promover unaauteacutentica interculturalidad
Es por estos dos pasos fundamentalesque la fraternidad universal ha de partir desdelos espacios concretos y vitales de laspersonas para ir desarrollando su proyectode categoriacutea socio-poliacutetica que permita evitartanto el encierro individualista de la libertaddesvirtuada como la homogenizacioacuten amorfade una igualdad mal comprendida
Pero el diaacutelogo intercultural no tienesoacutelo un caraacutecter interpersonal sino tambieacutengrupal social y entre pueblos Maacutes auacuten es undiaacutelogo a desarrollar entre tradiciones ymodos de ver y vivir en el mundo Por tantoincluso la misma categoriacutea de fraternidadtendraacute que ser puesta en discusioacuten si es que
realmente desea entablar este diaacutelogorespetuoso horizontal y de enriquecimientomutuo con las culturas
4 Un posible equivalente homeomoacuterfico(formas similares) a la categoriacutea de fra-ternidad
Poner en discusioacuten la categoriacutea defraternidad no significa anular su ricatradicioacuten y aporte conceptual desarrollado enlos marcos del pensamiento occidentalSignifica maacutes bien desde este desarrollo notratarla como una categoriacutea universal quepuede ser impuesta y colocada en todas lasculturas por igual Dicho en teacuterminos de laperspectiva intercultural significa buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas Concretamente esto significa que ldquosetrata pues de un equivalente no conceptual nifuncional a saber de una analogiacutea de tercergrado No se busca la misma funcioacuten (que lafilosofiacutea ejerce) sino aquella equivalente a laque la nocioacuten original ejerce en lacorrespondiente cosmovisioacutenrdquo (Panikkarcitado en Estermann 200647)
Entonces un desafiacuteo no menor que sepresenta a quienes estamos desarrollando elprincipio de fraternidad es buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas para poder entablar un auteacutentico yenriquecedor diaacutelogo con estas Aquiacute estamosen el meollo de la perspectiva interculturaldonde ldquocomo resultado de la lsquohermeneacuteuticadiatoacutepicarsquo uno aprende a pensar ycomprender desde el sistema simboacutelico demaacutes de una tradicioacutenrdquo (Vallescar 2005482) Y
ldquoesto puede comprenderse por las nociones dehomologiacutea ndashlas nociones juegan papelesequivalentes y ocupan espacios homoacutelogos en los
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respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
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la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
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qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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Recensioni Reviews
essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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Recensioni Reviews
quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Recensioni Reviews
Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
CIRPIT REVIEW PUBBLICATION
Editorial Board
Editorial StaffAlessandro Calabrese Intercultural PagePaolo Calabrograve Epistemological PageMarcello Ghilardi Aesthetics PageVictorino Perez Philosophical PageGianni Vacchelli Literary Page
Editorial Director
Anna Maria Natalini
Intercultural Center dedicated to Raimon Panikkar
President M Roberta Cappellini
Vice President Giuseppe Cognetti
wwwcirpitraimonpanikkarit
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3
Indice Index
3 IndiceIndex
4 Editoriale
5 Editorial
CONTRIBUTI POST COLLOQUIUM CONTRIBUTIONS
6 Rossella Bonito OlivaLrsquoALTRO IN MEUNA FILOSOFIA DELLrsquoINCLUSIONE E DEL DIALOGO
11 Wolfgang KaltenbacherCHE COSA Egrave LA FILOSOFIA INTERCULTURALE
17 Maria Esther Mastrogiovanni
RIFLESSIONE
22 L Anthony Savari Raj
ECOSOPHICAL JUSTICE
25 Lucas Cervintildeo
LA FRATERNIDAD EN CONFLICTO Y EL CONFLICTO FRATERNOAPORTES DESDE LA INTERCULTURALIDAD
42 Maria Roberta Cappellini
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
LA PAGINA DELLrsquoARTE ART PAGE
45 Giorgio Taffon
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
48 Giuseppe Fornasarig (presentazione di Giuseppe Cognetti)- IL SENTIERO DELLA RICERCA- CAMBOGIA lsquo99- IL MANDALA DEL CUORE- CORANO 3372- PER MARTIN BUBER IL VOLTO FEMMINILE DI DIO LA SHEKHINAH
56 RECENSIONI REVIEWS
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Editoriale
ATTI DEL 1degCOLLOQUIUM CIRPIT
LrsquoAssociazione Cirpit desidera ringraziare lrsquoIstituto Italiano per gli Studi Filosofici
(IISF)e il Prof Antonio Gargano per il sostegno offerto al nostro progetto il Dr Marco
Emanuele e le Associazioni Napolitalia e Link Campus University e i Proff Alberto
Manco e Francesco Parisi dellrsquoUniversitagrave lrsquoOrientale per le collaborazioni le Universitagrave
di Napoli Siena e Bergamo il Comune di Napoli la Commissione Nazionale Italiana per
lrsquoUnesco per i patrocinii lrsquoEditrice Jaca Book e il Dr Sante Bagnoli per la collaborazione
Ed ancora la Dssa Rammairone per il servizio traduzione e lrsquoAgenzia SantrsquoElia per il
supporto tecnico Infine tutti i relatori e gli amici che sono gentilmente intervenuti a
Napoli in occasione del 1degColloquium della nostra Associazione Un particolare
ringraziamento va agli ospiti ai Professori Vincenzo Scotti Massimo Cacciari e Gianni
Colzani Ed ancora al DrMario Cavani della Fondazione Culturale Responsabilitagrave Etica
ed alla Dssa Milena Carrara Pavan curatrice dellOpera Omnia (Edizioni Jaca Book)
per il bellissimo video ldquoLa mia Operardquo (temi sviluppati e presentati dallrsquoautore stesso)
la cui proiezione ha suggellato il termine dei Lavori Ed infine un ringraziamento anche
ai Soci e collaboratori del Cirpit ed al pubblico presente A tutti un grazie di cuore per
aver permesso la realizzazione di questo Colloquium
Editoriale
Questo supplemento a corredare gli Atti della Rivista n 2 Marzo 2011
raccoglie alcuni contributi postumi relativi alle riflessioni scaturite spontaneamente dai
Lavori insieme ad alcune recensioni
Ci auguriamo che le riflessioni e le tematiche proposte in questi Atti possano
continuare ad essere dibattute sul Forum delle nostre pagine web che fa seguito al
Colloquium invitando gli studiosi i lettori e gli amici ad entrare in un ldquodialogo
dialogalerdquoin merito al dibattito avviato a Napoli
Anna M Natalini M Roberta Cappellini
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Editorial
Proceedings of the 1st Cirpit Colloquium
Cirpit Association wishes to thank the Italian Institute for Philosophical Studies
(IISF) and ProfAntonio Gargano for the support given to our project Dr Marco
Emanuele of Napolitalia Association and Link Campus University Prof Alberto Manco
and Francesco Parisi of LrsquoOrientale for their contributions the Universities of Naples
Siena and Bergamo the City of Naples the Italian National Commission for UNESCO for
their moral patronage Furthermore Jaca Book Editors and Dr Sante Bagnoli for their
cooperation Dr Rammairone for the translation service and St Elias Service for the
technical support Finally all the speakers and friends who have kindly intervened in
Naples on the occasion of the 1st Colloquium of our Association Special thanks to the
guests Professors Vincenzo Scotti Massimo Cacciari and Gianni Colzani And still to
DrMario Cavani of Fondazione Culturale Responsabilitagrave Etica and to Dr Milena
Carrara Pavan curator of the Opera Omnia (Jaca Book Editions) for the projection of
her beautiful video ldquoLa mia operardquo (with themes presented and developed by the
author himself) And final thanks go to Cirpit staff and Members and to the public
Thanks to everybody for having allowed the realization of this Colloquium
Editorial
This Supplement which accompanies the Proceedings of Cirpit Review n 2
March 2011 contains some contributions following up the Conference together with
some book reviews The questions addressed to the speakers by the public and friends
have been added together with the speeches and reflections spontaneously arisen
during the debate
We also hope the discussions and topics raised by these papers will continue to
be debated on our Forum web pages following the Colloquium inviting scholars
readers and friends to join in a dialogic dialogue and in the debate started in Naples
Anna M Natalini M Roberta Cappellini
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Rossella Bonito Oliva
Rossella Bonito OlivaUniv degli Studi di Napoli ldquoLrsquoOrientalerdquo
Lrsquouomo non egrave solo non egrave unrsquoisola enemmeno un continente Abbiamo bisognodel cielo Lrsquouomo egrave un mesokosmos il puntoin cui convergono tutte le sfere della realtagrave
Panikkar
Tutta la vicenda personale di RaimonPanikkar egrave testimonianza esempio di una fe-conda combinazione tra culture religioni co-stumi Lrsquointerculturalitagrave non egrave perciograve nel suocaso se non indirettamente oggetto di unateoria ma condizione esistenziale di un intel-lettuale occidentale che riflette sulle proprieradici Da questo intreccio Panikkar fa germo-gliare il problema e la condizione per un pen-siero che si alimenta di analogie che si eserci-ta sui richiami per rintracciare in un nuovoumanesimo e in una politica di pace la possi-bilitagrave di una metafisica negrave dogmatica negrave dot-trinaria piuttosto terapia per una riconcilia-zione tra uomo Dio e mondo
Da un lato lrsquoassunzione radicale del bi-sogno di connessioni piugrave che di separazioni
dallrsquoaltro la profonda e raffinata conoscenzadi culture tra loro fortemente distanti e geo-graficamente lontane dagrave consistenza e vivaci-tagrave al discorso di Panikkar che nei suoi testi enei suoi discorsi usa esempi e citazioni attin-gendo liberamente dalla cultura cristiana e daquella induista focalizzandone le affinitagrave Que-sto stile di discorso lascia emergere il ripetersiin scenari diversi di un uguale bisogno metafi-sico che si sprigiona dallrsquoumano senso di fragi-litagrave Una condizione esistenziale che egrave alla ba-se di un sentimento religioso ma anche capa-ce di generare falsi idoli e irrigidimenti comesi egrave dato spesso nella nostra tradizione preoc-cupata solo della vittoria sullrsquooriginaria insicu-rezza e finitudine
Non si tratta di procedere per opposi-zioni o rovesciamenti perseguendo lo stile delconflitto piugrave che quello della comprensione edellrsquointerpretazione Panikkar propone inveceunrsquoermeneutica del lsquodialogo dialogalersquo in cui laresistenza delle differenze culturali e di quellelinguistiche si fa energia creativa di alternativepossibili contro lrsquoomologazione e la subordi-nazione Il punto di contatto perciograve non puograveessere trovato nelle espressioni ma nelle mo-tivazioni che muovono la relazione dellrsquouomoverso il mondo e verso Dio in direzione di una
LrsquoALTRO IN MEUNA FILOSOFIA DELLrsquoINCLUSIONE E DEL DIALOGO
Rossella Bonito Oliva
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Rossella Bonito Oliva
risposta Sarebbe forse piugrave giusto affermareche la continuitagrave si rende per Panikkar visibilenei punti di incertezza nei balbettii nei mo-menti di crisi e nei pensatori di rottura lagrave do-ve la sicurezza cede alla piugrave originaria fragilitagraveumana
Si tratta per Panikkar come giagrave per Kantche si muoveva ancora allrsquointerno del proget-to di secolarizzazione del Moderno di far e-mergere lrsquoineludibilitagrave del bisogno piugrave profon-do e piugrave lacerante della ragione di oltrepassa-re la frammentarietagrave per tracciare un orizzon-te unitario nel cammino in-finitodellrsquoesperienza umana nella triangolazione trame mondo Dio1 In questa prospettiva egrave ne-cessario recuperare questa profonditagravedellrsquoesperienza smarrita nella immanentizza-zione lsquoa-religiosarsquo2 che lascia unrsquoirrequietezzainteriore nel singolo Tra il potere della scien-za e lrsquoinquietudine individuale solo una nuovareligiositagrave senza assolutismi puograve creare unponte Non egrave perciograve questione di tolleranza odi conciliazione tra religioni diverse quanto diuna spinta profonda ma non singolare po-tente ma non assolutizzante cui la religiositagraverisponde con accenti diversi
Lrsquoinsistenza stessa sulla religiositagrave piut-tosto che sulla religione permette a Panikkarperciograve di uscir fuori del dilemma relativo alladimensione privata o pubblica della fede sol-levata dalla modernitagrave e portata avanti nel di-battito della postmodernitagrave La questione reli-giosa egrave la questione stessa dellrsquouomo
1 I Kant Critica della ragion pura tr it G Colli AdelphiMilano 19952 R Panikkar Forme e crisi della spiritualitagrave contempo-ranea In ldquoStudi cattolicirdquo VI 33 Roma 1962 pp 5-19ora in Id Concordia e armonia Mondadori Milano2010 p 11
La metafisica occidentale diventa vio-lenza nella misura in cui tende ad assolutizza-re lrsquoessere trascurando la complessa articola-zione della connessione tra uomo mondo eDio radicata nel bisogno nella dipendenzanella paura3 Non egrave possibile eludere nem-meno attraverso le certezze della scienzauna qualche risposta allrsquointerrogativo religio-so al bisogno di un orizzonte unitario sia purefuori di ogni rassicurazione sistematicaldquoLrsquouomo egrave un essere religioso percheacute scoprein se stesso una consapevolezza che lo apre almistero che poi scopre immanente in tutte lecoserdquo4 Si tratta di riportare alla luce il respiroe lrsquoeco della trascendenza smarrita nel sognodella modernitagrave assumendo il mistero elrsquoineffabile come linfa delle relazioni umaneldquoIn altre parole lrsquouomo moderno vuole vor-rebbe avere federdquo5 ma finisce per cedere allerassicurazioni della scienza e al potere dellacultura egemone Da questo punto di vista lariscoperta della religiositagrave allarga le coordina-te della vita umana a quanto rimane misteroin fieri in trasformazione fuori del potere de-gli individui minando alla base la sterile auto-referenzialitagrave a favore della capacitagrave di istitui-re relazioni
Distinguendo tra fede e credenza cometra religione e religiositagrave Panikkar insiste sulfattore emotivo piugrave che sulle asserzioni dellaragione sul lato soggettivo piuttosto che suquello oggettivo cercando nelle pieghe del
3 ELevinas sottolinea lrsquoistanza omologatrice e astraentedella metafisica occidentale come una vera violenzacfr Id Totalitagrave e infinito tr it a cura di SPetrosinoJaca Book Milano 19834 R Panikkar Un punto di incontro tra le prospettivereligiose Non egrave giustizia rispondere con il male al malein Humanitas 2 2004 pp 343-352 ora in Id Concordiae armonia Cit qui p 995 R Panikkar Forme e crisi cit p 20
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cuore il fondo piugrave originario di artifici nei qualilrsquouomo stesso egrave rimasto intrappolato PerciogravePanikkar ritrova nella religiositagrave quel senti-mento comune a piugrave religioni che le connettedallrsquointerno nel riferimento comuneallrsquoineffabile in cui si raccolgono sentimentibisogni aspirazioni nella tensione al legameSolo su questa via si puograve rintracciare la possi-bilitagrave di una felice coincidenza tra esperienzapersonale e itinerario filosofico al cui internola fede (cristiana induista buddista) riportan-do lrsquoocchio umano al mondo accende il rap-porto con lrsquoaltro Panikkar ricorda infatti ilsignificato piugrave antico di re-ligio ciograve che unisceanche se solo lo spostamento sulla trascen-denza disattiva qualsiasi assolutismo autore-ferenziale Lrsquointeresse e la familiaritagrave con unavasta e variegata cultura induce Panikkar arintracciare nella varietagrave i punti di contatto enelle tradizioni la spinta alla libertagrave che animaogni fede come specifico dellrsquouomoNellrsquoallargamento della prospettiva che carat-terizza e insieme circoscrive ogni conoscenzaemergono le affinitagrave smarrite nelle successiveguerre di credenze di religioni e di civiltagrave di-svelando nellrsquoincontro tra differenze il destinostesso di ogni individualitagrave Neacute un misticismoamorfo ma nemmeno una pedante ricerca didifferenziazione producono lrsquoarricchimentocontinuo della condizione umana
Come nella rappresentazione di Magrit-te de ldquola condizione umanardquo lrsquoindividuo se-condo Panikkar guarda il mondo come attra-verso una finestra i margini delimitano equindi necessariamente riducono e deforma-no la realtagrave anche se la trasparenza del vetroproduce lrsquoillusione di una visione diretta O-gnuno egrave una finestra sul mondo dice Panikkarin unrsquointervista quel mondo che si allarga nelconfronto tra la vista prodotta nelle diverse
finestre Lrsquoaltro perciograve si fa avanti nel senti-mento della dipendenza piugrave avanti divienebraccio fondamentale della mia relazione almondo Ogni cosa egrave oltre ciograve che io vedo ol-tre la singola cornice ligrave dove le finestre simettono in comunicazione reciproca In que-sto rinvio continuo che si avvale del ldquodialogodialoganterdquo6 di un sentire transindividualeeppure sfaccettato in cornici necessariamentedistinte ma non tragicamente diverse si atti-va la plurisonanza del mondo negli uomini
Il sentimento della trascendenza allorasottolinea il limite e nel limite indica la viaverso lrsquoAltro il divino e lrsquoaltro uomo comeapertura Panikkar egrave ben consapevole del fat-to che lrsquoessere in cammino non assicura sullameta e sulla sua raggiungibilitagrave Si tratta di di-sporsi alla ricerca di aprirsi appunto al miste-ro nella convinzione che solo questa puograve esse-re la via di un arricchimento progressivodellrsquoindividuo In unrsquointervista Panikkar infat-ti sottolinea come la stessa identitagrave sia un fal-so concetto dal momento che puograve corrispon-dere al massimo al significato che assume neldocumento di cui ognuno dispone nella vitacivile Il documento perograve egrave ciograve che ci identifi-ca per un altro per un controllo impersonalein qualche modo dallrsquoesterno e attraverso co-dici piugrave che in quanto persona Ersquo uno stru-mento legale che niente dice della personacome entitagrave dinamica e aperta che forse solola morte piugrave fermare
Il pericolo si cela nellrsquoassunzione di que-sti atteggiamenti burocratici nello stesso rap-porto con noi stessi nella misura in cui ce-diamo alla tentazione di certezze a buon mer-cato di una spettacolarizzazione dei nostri
6 Dallrsquoultima videointervista di Panikkar Studio Oikos diMarco Manzoni
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Rossella Bonito Oliva
corpi e delle nostre anime Non un peccatoma uno scacco secondo Panikkar per il qualela pienezza per lrsquouomo egrave nellrsquoaperturanellrsquoesperienza piena della relazione conlrsquoaltro da seacute che sia mondo che sia Dio olrsquoaltro uomo In questo orizzonte ogni chiusu-ra come ogni irrigidimento si traduce in unoscacco per la conoscenza e per la libertagrave an-che allrsquointerno delle teorie filosofiche
In questa apertura circolare e in-finitarispetto a ogni singolo dallrsquoIo al mondo e dalmondo allrsquoaltro egrave nascosta la risorsa per unrinnovamento della vicenda umana che evitiogni gerarchia ordine livellamento per ritro-vare il divino in ogni cosa rendendo ogni cosasacra e necessaria la natura lrsquoaltro uomo ilvicino come lo straniero In questo senso nonsi egrave mai soli nella propria ricerca condividen-do un destino di fragilitagrave che spinge al con-fronto allrsquoesperienza della libertagrave da ogni vin-colo attivato in quel sentimento ineffabile dellegame con il mondo con lrsquoaltro7 Lrsquoaltro per-ciograve egrave implicato nel mio stesso limite egrave pre-sente in me e ogni autoreferenzialitagrave egrave solounrsquoartificiosa idealizzazione che inducelrsquoillusione di sollevare i piedi da terra da tuttoquanto ci ingombra e ci impaccia Aprirsiallrsquoaltro significa per Panikkar disporsi a quan-to mi accomuna allrsquoaltro nella fragilitagrave nel li-mite nella impossibilitagrave della trasparenza edella coerenza piuttosto che nellrsquoidentitagrave incui si cela solo una sorta di volontagrave di potenza
La sottolineatura dellrsquointra preferitaallrsquointer e al multi consente a Panikkar di lavo-rare su un terreno di confine tra universale eparticolare razionale e emotivo trascendentee immanente rinunciando ad un tempo ad o-
7 RPanikkar Ecosofia la nuova saggezza Per una spiri-tualitagrave della terra Cittadella editrice Assisi 1993
gni assunzione di certezze a favoredellrsquoattenzione a tutto quanto egrave sempre in fie-ri per lrsquouomo in cammino nella ricercanellrsquoaccettazione coraggiosa dellrsquoimpossibilitagravedi poter raggiungere una qualsiasi meta informa definitiva
Non egrave certo la volontagrave che puograve condurresu questa strada conciliatrice dal momentoche per Panikkar non si tratta di imparare o didivenire secondo la visione superegoica e con-torta dellrsquoOccidente morale quanto di proce-dere verso la purificazione e lrsquoascolto delsemplice che parla attraverso il cuore Il divinocome trascendente in tal modo si manifesta inquanto rimarrebbe intattingibile per lrsquouomochiuso nella sua difensiva autoreferenzialitagraveSolo il divino apre lrsquoumano allrsquoamore al per-dono conferendo unrsquoampiezza di respiro allaquale lrsquouomo spesso rinuncia in nome di unasterile vittoria
Rintracciare lrsquoaltro non richiede unospingersi allrsquoesterno unrsquooperazione artificio-sa ma piugrave semplicemente significa mettersiallrsquoascolto rintracciare lrsquoaltro dentro di medove egrave stato occultato Ne sentiamo il richia-mo se solo abbandoniamo le tracce del narci-sismo occidentale La cosmoteandria di Panik-kar sottolinea infatti lrsquoimplicanza tra legamecon il mondo e legame con lrsquoaltro romperequesta circolaritagrave tra uomo e mondo produceillusorie certezze e false risposte conflitti e la-cerazioni Solo nellrsquoassunzione della pluralitagravedei punti di vista attraverso i quali e non no-nostante i quali si attinge il senso piugrave profon-do della vita come della morte che intrecciaogni cosa In questa prospettiva non egrave possibi-le riprodurre polarizzazioni facendo inclinarequesta volta il positivo sullrsquoOriente a sfavoredellrsquoOccidente La polarizzazione stessa egrave unapatologia della modernitagrave cosigrave come la loca-
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Rossella Bonito Oliva
lizzazione geografica del bene o del male asso-luto che occulta quella fluiditagrave che egrave dello spi-rituale8
In questo senso Panikkar preferisce lametafora al ragionamento al rigore logico Lametafora conserva in seacute lrsquoineffabile assumelrsquoimpossibilitagrave della trasparenza lavora sugliintrecci piuttosto che sulle evidenze dichiarada subito la sua contiguitagrave con lrsquouniverso e-motivo con la dipendenza dal mondo mo-strando in controluce il bisogno metafisicoche anima la visione cosmoteandrica La mo-dalitagrave della riflessione giocata su aforismi emetafore mette alla prova per lrsquoautore questaenergia dellrsquordquointrardquo che egli ha sperimentatonella sua formazione dalla teologia cattolicaalla cultura indiana ereditata dal padre e ri-cercata nei suoi viaggi in etagrave matura Questocarico esistenziale permette a Panikkar digiungere a quello che non egrave un artificioso sin-cretismo proprio percheacute si gioca nel richiamodelle affinitagrave che si liberano lagrave dove si resti-tuisce alla teoria lrsquoinflessione interrogativacon cui si sprigiona dallrsquouomo Non si dagrave unatraducibilitagrave del mito che come spiega il ter-mine antico mythos ha al suo interno il silen-zio e la testimonianza ciograve che egrave piugrave proprioma che deve essere necessariamente condivi-so9 In quanto in ciograve che non si puograve dire si celaquanto sia pur contraddittorio rimane vero
Una sorta di rimozione destinata a ripe-tersi nel tempo e nello spazio proprio per la
8 La posizione di Panikkar anticipa le posizioni che a li-vello politico sono assunte da ASen che sottolinea lacecitagrave dellrsquoOccidente verso gli elevati valori presentianche nella storia della cultura orientale cfr Id La de-mocrazia degli altri Percheacute la libertagrave non egrave unrsquoinven-zione dellrsquoOccidentetr It Mondadori Milano 20049 R Panikkar Mito simbolo culto in Opera Omnia volIX tomo I Jaca Book Milano 2008
sua debolezza impotente dinanzi a ciograve chetrascende la capacitagrave drsquoazione dellrsquouomo Aquella che egrave una volontagrave di potenza e una ra-dicalizzazione delle differenze Panikkar sosti-tuisce lrsquoassunzione delle contraddizioni comeparte integrante della realtagrave in quanto ele-mento di una veritagrave non selettiva La contrad-dizione e quindi le distinzioni sono il sale stes-so della vita che si sviluppa dal confronto daldialogo tra prospettive diverse piuttosto chesul monolitismo voluto dallrsquoOccidente Ognidiscorso perciograve egrave dialogo confronto di ldquomitirdquolagrave dove il mito per Panikkar egrave lrsquointerodellrsquouomo senza la pretesa di essere ogni co-sa Il mito trattiene in seacute lrsquoineffabile la condi-visione emotiva qualcosa di magico in cui egraveracchiusa la possibilitagrave stessa di un camminoIn questo orizzonte il mito resta inattaccabilenella misura in cui non pretende e non rap-presenta se non lrsquoumano nella sua relazionecon il mondo con lrsquoaltro I miti non possonoessere propagandati neacute pubblicizzati percheacuterichiedono una convinzione interiore senza laquale diventano folclore superficiale
Ersquo in questa prospettiva che si imponelrsquooriginalitagrave e la feconditagrave di un pensiero qualequello di Panikkar che non intende segnarefini o punti di arrivo ma solo liberare lrsquoenergiache si sprigiona in tutte le relazioni se solo siimpara a lasciar essere lrsquoumano dellrsquouomo chenon conosce confini territori o localizzazionima solo lrsquoessere in cammino come apertura
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Wolfgang Kaltenbacher
Wolfgang KaltenbacherUniversitagrave degli Studi di Napoli ldquoLrsquoOrientalerdquo
Il ventesimo secolo ha visto la fine degliimperi coloniali insieme allrsquoascesa di unavariegata critica delle ideologie coloniali Ilclassico colonialismo egrave (quasi) scomparso maal suo posto troviamo oggi forme piugravesofisticate di dominio La critica della visioneeurocentrica del mondo egrave sorta non soltantonelle ex colonie ma anche nei paesioccidentali in forma di unrsquoautocritica delpensiero europeo La crisi della coscienzaeuropea rivela contemporaneamente le suedebolezze e i suoi punti di forza Aquestrsquoultimi appartiene la capacitagrave di metterese stessi in discussione Questo valesrsquointende solo per le tradizioni piugrave nobili delpensiero europeo
Con la critica dellrsquoeurocentrismo hainizio tra lrsquoaltro una riflessione piugrave sistematicasul contesto culturale della filosofia di cui sioccupa la filosofia interculturale Bencheacute lafilosofia si sia sempre occupataimplicitamente di problemi interculturali lafilosofia interculturale come tentativoesplicito di affrontare i problemidellrsquointerculturalitagrave egrave nata solo qualchedecennio fa Lrsquointerculturalitagrave egrave comparsacome oggetto di studio in varie altrediscipline molto tempo prima che i filosofiavvertissero il bisogno di rifletteresistematicamente sui problemi interculturali
(Hinnenkamp 1994 Monceri 2000 e 2006Kaltenbacher 2004)
Gran parte dei testi sulla filosofiainterculturale sono stati scritti e pubblicatidagli studiosi e dalle istituzioni intorno allarivista polylog ndash Forum for InterculturalPhilosophy Bencheacute i singoli autori di questogruppo abbiano definito la filosofiainterculturale in modo diverso (Wimmer2004 50) crsquoegrave ovviamente un consenso dibase sui requisiti minimi della filosofiainterculturale
Noi intendiamo la filosofia interculturalecome lrsquoimpegno di dare espressione alletante voci della filosofia ciascuna nel suocontesto culturale e di creare in questomodo una discussione fruttuosa e condivisain cui tutti abbiano eguali diritti Nellafilosofia interculturale vediamo soprattuttoun nuovo orientamento e una nuovapratica della filosofia una filosofia cherichiede un atteggiamento di rispettoreciproco di ascolto e di disponibilitagrave diapprendere
Egrave richiesto un nuovo orientamento percheacutendash riconoscendo la situazionalitagrave culturaledella filosofia ndash le posizioni filosofichedevono affermarsi sul livello interculturalee la cultura e le culture devono esseremantenute consapevolmente presenticome contesto del filosofare Una nuovapratica egrave necessaria percheacute la nuovaconsapevolezza richiede lrsquoabbandono di
CHE COSA Egrave LA FILOSOFIA INTERCULTURALE
Wolfgang Kaltenbacher
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Wolfgang Kaltenbacher
una produzione individuale e mono-culturale della filosofia e si cerca inveceuna polifonia dialogica dinamica efondamentalmente aperta delle culture edelle discipline (httpprofpolylogorgobj-enhtm [29 agosto 2010])
Allrsquointerno di questo quadro generaletroviamo approcci diversi alla filosofiainterculturale che in parte possono essereconsiderati complementari La filosofiainterculturale parte dalla consapevolezza delcontesto culturale della filosofia e dellarilevanza di questo contesto per lo sviluppodelle teorie filosofiche Da qui risulta ilcompito di riflettere sistematicamente sullarelazione tra la produzione filosofica e il suocontesto culturale di sviluppare nuovistrumenti e metodi per essere in grado dicomprendere culturalitagrave ed interculturalitagrave infilosofia La consapevolezza del ruolo delcontesto culturale cambia la nostra sensibilitagravee il nostro atteggiamento nei confronti di altricontesti culturali e ci invita a rifletteremetodicamente sui problemi culturali edinterculturali La filosofia allarga tra altro lasua competenza ad una filosofiadellrsquointerculturalitagrave (Cesana 2007 55)
La culturalitagrave di ogni tradizione filosoficanon implica perograve un determinismo erelativismo culturale Nonostante il condi-zionamento culturale della produzione filo-sofica egrave possibile mantenere la convinzione diuna ldquoveritagraverdquo universale bencheacute non possiamopiugrave pretendere di avere un accessoprivilegiato o esclusivo a questa ldquoveritagraverdquo Essarimane unrsquoidea regolativa
La filosofia interculturale puograve cambiarela percezione della propria tradizionefilosofica In particolare la filosofia occidentaleegrave stata criticata per la sua autopercezione edegrave stata invitata ad aprirsi ad altre tradizioni Egravevero che molti autori occidentali sono convinti
che la filosofia sia una conquista esclu-sivamente europea e questo egrave sicuramentesbagliato Dallrsquoaltro lato non va dimenticata lacuriositagrave che gli europei hanno sempre avutonei confronti delle altre culture e che questointeresse non era sempre motivato da unabrama imperialista La critica dellrsquoeuro-centrismo ha occupato molto spazio nelleprime pubblicazioni della filosofia inter-culturale Contemporaneamente sono statirespinti tutti gli altri centrismi come ilsinocentrismo oppure lrsquoafrocentrismo(Wimmer 2004 53-62 Nederveen Pieterse2009 70) Sembra essere cosa ovvia che sidebba andare oltre la propria tradizione e lafilosofia interculturale pretende di dare uncontributo per raggiungere questo obiettivoindividuando le differenze culturali e lesomiglianze transculturali (Cesana 2007 53)unrsquoimpresa che presuppone competenzeparticolari
La filosofia interculturale va distintadalla filosofia comparata Su questadistinzione hanno insistito soprattutto gliautori della filosofia interculturale La filosofiacomparata nella sua forma storica non hacome particolare obiettivo la riflessione sulcontesto culturale della produzione filosoficae i filosofi di questo campo in realtagrave non sisono preoccupati piugrave di tanto dei presupposticulturali del proprio pensiero Dallrsquoaltro lato lafilosofia interculturale dipende dallacomparazione di diverse tradizioni filosofichee quindi deve affrontare anche tutte ledifficoltagrave della filosofia comparata Occorronostudi molto approfonditi prima di poter farequalsiasi comparazione Sono proprio glistudiosi piugrave specializzati ad avere delle riservenei confronti della filosofia comparata Sipensi solo agli studi sulle varie tradizionifilosofiche del subcontinente indiano Gliindologi hanno buone ragioni ad essere
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scettici sulle comparazioni fatte da filosofi chenon hanno mai studiato i testi nella linguaoriginale ma solo in qualche traduzioneinglese
Essendo incompleta o incerta la nostraconoscenza di altre tradizioni la filosofiainterculturale puograve comunque cominciare conla riflessione sul contesto culturale dellapropria tradizione vagliandola in base allesollecitazioni e agli spunti provenienti da altriambiti culturali Dal confronto possonosorgere domande che mettono in nuova lucela propria tradizione senza tuttavia esigereuna conoscenza perfetta delle altre tradizioniLrsquoincontro con la cultura giapponese adesempio ha fatto emergere il profondocarattere europeo del concetto di ldquoculturardquo(Ocirchashi 1984 Monceri 2000) Il terminecolere il coltivare della natura originalmentelimitato allrsquoambito dellrsquoagricoltura fugradualmente esteso a tutti i campi della vitaumana La trasformazione della natura lacreazione di una ldquoseconda naturardquo egrave in questolrsquoaspetto rilevante Nella moderna linguagiapponese fu coniato un nuovo termine(bunka) per esprimere il concetto europeo dildquoculturardquo Quanto fosse diversa la concezionedella relazione tra lrsquouomo e la natura nelGiappone tradizionale si evince dalla famigliadi parole che serviva per caratterizzare i variaspetti della cultura prima dellrsquointroduzionedel termine bunka Lrsquoideogramma fucirc il ventoin combinazione con le varie espressionispecificanti forniva gli elementi linguistici perdescrivere tutta la sfera della cultura Il fattoche fucirc un elemento naturale indicasselrsquoambito della cultura dimostra per Ocirchashiche il rapporto tra lrsquouomo e la natura eraconcepito in Giappone in modo completa-mente diverso Il compito della cultura non egravestato la trasformazione della natura bensigravelrsquoautoassimilazione scrive Monceri Questo
non devrsquoessere frainteso La cultura non egravestata il diventare uno con la natura ldquoCulturardquoegrave stata la ricerca del posto dellrsquouomo tra cieloe terra illustrata nella parabola della ruotaidraulica che non devrsquoessere messa neacute troppoprofondamente nellrsquoacqua neacute fuori lrsquoacquaLa parabola viene attribuita al filosofogiapponese Ninomiya Sontoku In un periodoin cui si annunciavano grandi cambiamenti acavallo tra il Settecento e lrsquoOttocento eglidifendeva lrsquoideale confuciano dellrsquouomo dicultura il quale ndash munito di un libro e di unattrezzo agricolo ndash cercava di mantenerelrsquoequilibrio culturale Con questa parabolaprendeva le distanze sia dal buddhismoparagonandolo alla ruota abbassata troppoprofondamente nellrsquoacqua sia dallo sviluppodellrsquoindustrializzazione che giagrave si potevaintravedere e che avrebbe portatoallrsquoabbandono dellrsquoagricultura ed allrsquoaliena-zione dalla natura simboleggiati dalla ruotaidraulica fuori lrsquoacqua (Ishiguro 1955)
Il concetto occidentale di ldquoculturardquo hainiziato a sgretolarsi durante il ventesimosecolo secolo che ha visto una vertiginosaaccelerazione della mondializzazione In tuttele discipline che si occupano di fenomeniculturali il concetto statico di cultura vienesostituito da un concetto dinamico Le culturenon sono immutabili non sono entitagrave fisseOgni cultura egrave il risultato di un complessoprocesso storico con innumerevoli contatti escambi con le altre culture Nessuna culturaesiste in modo isolato e i confini delle culturenon si lasciano definire con precisione Ladefinizione di cultura dipende dai criteri che siapplicano dalla Kulturnation alle culturelocali a unitagrave ancora piugrave piccole Alla fine ogniindividuo ha la sua ldquoculturardquo
Indipendentemente dalla definizione dildquoculturardquo egrave certo che non possiamo mai
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Wolfgang Kaltenbacher
lasciare il circolo culturale al qualeapparteniamo ma il circolo puograve cambiare enoi con esso Possiamo allargare o cambiare ilnostro orizzonte Con ogni passo che facciamosi sposta in effetti il nostro orizzonte Erasbagliato quindi considerare lrsquoorizzonte unacosa statica Gadamer non lo ha mai fatto Lasua metafora della ldquofusione degli orizzontirdquomeritava una valutazione piugrave attenta Neglistudi interculturali questa metaforagadameriana egrave stata interpretata come unsintomo di una cultura dellrsquousurpazione equindi respinta categoricamente Lrsquoespressio-ne tedesca Horizontverschmelzung egrave ambiguacome ha ricordato Philippe Eberhard (2004)Essa contiene contemporaneamente uno emolti orizzonti Si parte da molti orizzonti e siinizia ad entrare in un comune contesto dicomunicazione si condivide in parte unorizzonte Ogni metafora ha i suoi limiti edeve essere interpretata cosigrave anche lametafora della ldquofusione degli orizzontirdquo chealla fine non egrave tanto lontana da quella dellesovrapposizioni (Uumlberlappungen) usata dallafilosofia interculturale Egrave noto che il tardoGadamer si egrave interessato del dialogointerculturale Ram Adhar Mall perograve silamenta che Gadamer non abbia praticatoquesto dialogo e che sia sempre rimastolegato a un concetto eurocentrico dellafilosofia Non egrave un segreto che la filosofia diGadamer egrave stata legata fin dallrsquoinizio alpensiero greco Dallrsquoaltro lato non possonoessere piugrave ignorati i tentativi di Gadamer diaprire il proprio pensiero ad altre tradizioni(Grondin 2007) La cosiddetta ldquoermeneuticaanalogicardquo o ldquoermeneutica interculturalerdquo nonha mostrato comunque quel passo rivoluzio-nario oltre lrsquoermeneutica classica almeno perquanto riguarda il suo aspetto epistemolo-gico Ci sono vari problemi irrisolti nellafilosofia di Gadamer ma non si puograve negare
che il suo pensiero offra elementi fondamen-tali per la filosofia interculturale La massimache la prima filosofia di un autore classicodebba essere distinta dal suo atteggiamentoculturale vale in particolare per Hegel il qualeegrave stato criticato fortemente dalla filosofiainterculturale ma spesso in modo moltosuperficiale Egrave ovvio che alcuni elementi dellafilosofia di Hegel sono inaccettabili Nonpossiamo seguire Hegel nella sua metafisicadella storia delle religioni per menzionaresolo un aspetto ma il quadro concettuale cheoffre egrave molto utile per lo sviluppo di unateoria pluralistica (Nagl-DocekalKaltenbacherNagl 2008 27)Nellrsquoincontro delle culture possiamoevidenziare il contesto comune di comunica-zione oppure esaltare le differenze In ognicaso Hegel ci offre un ampio spettro distrumenti concettuali sofisticati per lrsquoanalisidei processi interculturali e in questo Hegelrappresenta solo il culmine di una riccatradizione del pensiero dialettico che prima ditutto indica la natura dialettica di ogniconcetto Ciograve che ci divide da altre tradizioni ciunisce a loro Conoscere il confine significaessere giagrave al di lagrave di esso Il processo dellacomprensione interculturale egrave graduale Nonesiste unrsquoassoluta incomprensibilitagrave ma egravealtrettanto vero che rimarranno sempre diffe-renze culturali Rimarragrave quindi il compitodella traduzione interculturale
Unrsquoepistemologia della filosofia inter-culturale dovrebbe partire dal processocomplesso di un reale allargamento dellrsquooriz-zonte in cui nuove categorie vengono adot-tate e la propria posizione continuamentecambiata Ho descritto questo modello episte-mologico in un altro contesto come universa-lismo dialettico che respinge e supera sia ilrelativismo culturale sia lrsquouniversalismoastratto (Kaltenbacher 2008 280)
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Modelli simili sono stati sviluppati daalcuni autori della filosofia interculturaleClaudia Bickmann parte dallrsquoidea di unaphilosophia perennis la quale perograve non puograveessere reclamata come possesso esclusivo dinessuno Ci sono accessi differenti allrsquouni-versale Le varie culture hanno approccidiversi allrsquouniversale e questo egrave un fatto chenon puograve essere piugrave ignorato Le differenzedevono essere riconosciute Dallrsquoaltro latonon possiamo rinunciare allrsquouniversale Ilbisogno di controbilanciare la filosofia unila-terale dellrsquouniversalismo astratto ha portatoalla creazione di un altro pensiero unilateralela filosofia della differenza La filosofia inter-culturale in senso stretto egrave nata nella grandecorrente della filosofia della differenza Leparticolaritagrave delle diverse tradizioni filosofichedovevano essere difese e rivalutate Adessosarebbe giunto il momento sostieneBickmann di correggere anche gli eccessidella filosofia della differenza Gli elementicomuni delle diverse tradizioni devono esserecolti Le sovrapposizioni permettono la comu-nicazione interculturale senza cancellare ledifferenze Da respingere sono sia lrsquoidea diuna totale commensurabilitagrave delle culture sialrsquoidea di una totale incommensurabilitagraveBickmann ha formulato nuovi criteri per lafilosofia interculturale adottati dalla Societagravedi Filosofia Interculturale (Society of Inter-cultural Philosophy) che fanno comprenderela distanza della sua posizione da quellaespressa nelle prime pubblicazioni dellafilosofia interculturale (Bickmann 2007httpwwwint-gipdeenglischinformationen_ englischhtml[29 agosto 2010])
Non egrave casuale che la filosofiainterculturale sia nata negli ultimi decenni delventesimo secolo Essa fa parte della svoltaculturale Unrsquoanalogia interessante la tro-
viamo nella germanistica che sin dagli anniSettanta ha sviluppato un nuovo ramo deglistudi germanici la germanistica interculturalela quale puograve essere considerata come uno deivari tentativi di superare i tradizionali limitidisciplinari e di sfruttare gli spazi di nuoveprospettive interdisciplinari La svoltaculturale ha causato in Germania lospostamento dalle Geisteswissenschaften alleKulturwissenschaften e la creazione di unanuova disciplina la Kulturwissenschaft (alsingolare) la quale si basa in parte su vecchietradizioni tedesche e che si inserisce con-temporaneamente nello sviluppo degli studiculturali a livello internazionale CulturalStudies New Historicism Cultural PoeticsVisual Studies Postcolonial Studies CulturalAnalysis lrsquoetnografia postmoderna la semioti-ca la sociologia della cultura in Francia etc(Bachmann-Medick 2006 Boumlhme 1998 2000e 2008 WierlacherBogner 2003)
Come gli studi letterari anche la filosofiainterculturale ha ormai superato gli eccessiculturalistici La critica postmoderna dellegrandi narrazioni continua ad essere impor-tante per la de-costruzione dei discorsi ege-monici ma lrsquoinsufficienza di una mera de-co-struzione egrave diventata evidente ed una tenden-za verso una posizione piugrave equilibrata puograveessere constatata Essere consapevole dellaculturalitagrave della produzione filosofica senzarinunciare allrsquouniversalitagrave egrave stato formulatospesso da Wimmer come lrsquoobiettivo generaledella filosofia interculturale (2004 63 153)
Come lrsquoantropologia culturale lafilosofia interculturale deve essere attenta anon diventare vittima delle proprie idee Ilmondo odierno ha costretto lrsquoantropologiaculturale a ripensare categorie fondamentaliche hanno determinato il discorso antro-pologico per tanto tempo Concetti come
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Wolfgang Kaltenbacher
ldquoculturardquo ldquotribugraverdquo o ldquogruppo etnicordquo non pos-sono essere piugrave utilizzati nel mondo globaliz-zato Lrsquoimmagine del mondo come suddivisoin ldquoculturerdquo egrave stata sostituita da altre rappre-sentazioni come quella dellrsquoldquoecumene globa-lerdquo (Fabietti 2004 261-268) Questa nuovaconcettualizzazione potrebbe essere vistacome un altro eccesso messo in moto dallanecessitagrave di dissolvere costruzioni di identitagraveculturali che in realtagrave non esistono Ma in ognicaso la filosofia interculturale deve evitareconcetti che hanno giagrave dimostrato la loroinefficienza in altri campi disciplinari
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copy Wolfgang Kaltenbacher 2011
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Maria Esther Mastrogiovanni
Ripensare la nascita per un nuovo con-cetto di dipendenza
Mi piace cominciare richiamando la me-tafora della finestra che Panikkar usa nelbellissimo video offertoci da Milena CarraraPavanvisto durante il convegno a Napoli il 3 -4 dicembre 2010
Il mio intervento si pone proprio comeunulteriore finestra da cui sono solita guar-dare e dalla quale chiedo lascolto
Il proprio punto di vista immaginatocome una finestra
Limmagine della finestra egrave straordina-ria e prima di esprimermi sullargomento chemi preme la voglio raccontare nelle risonanzee nella ricchezza di significati che mi susci-taseguendo un percorso di immaginazionecosigrave come lo sto apprendendo da Gastone Ba-chelard e con laiuto degli approfondimentisul mundus imaginalis di Paolo Mottana
La finestra egrave luogo di soglia fra internoed esternoE unapertura fra realtagrave separate econtigueDunque realtagrave distinte ma legate dauna contatto in primo luogo materiale uncontatto fluido ora piugrave visibile ora meno evi-
dentePuograve essere piugrave o meno opaca se il ve-tro che la compone egrave piugrave o meno ombra-tosporco incrostato Puograve essere aperta ochiusa (da noi ma anche dimperio da altri)econsentire allaria di circolare liberamente a-gli odori di essere percepiti alle voci e ai suonidel mondo di essere piugrave o meno uditi Con-sente di rimanere dentro quasi invisibileallesterno nellillusione della propria assolu-tezza in quanto unica e sola finestra possibi-leOppure di sporgersi sul suo davanzale be-ne in vista in grado cosigrave di vedere quante al-tre finestre esistano accanto alla propria e nelsilenzio ascoltare meglio ciograve che da altre fine-stre proviene
Limmagine della finestra inoltre implicanon solo una distinzione ma anche una di-stanza fra me e ciograve che vedo e come lo vedoIo non mi esaurisco in ciograve che vedo e in comelo vedo sono altro un di piugrave di quello che divolta in volta penso e affermo Ciograve mi dagrave unsenso di leggerezza e la capacitagrave di stare nellecose senza troppi drammi tutto egrave in movi-mento anche il mio sguardo che fonda e so-stiene il mio dire
E nel movimento cegrave anche quello della-scolto del mio silenzio da abitare da vivere
RIFLESSIONE
Maria Esther Mastrogiovanni
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Maria Esther Mastrogiovanni
da scoprire E in quel silenzio il piugrave delle volteconquistato con fatica paziente e umile farepulizia mettere ordine lasciare solo lessen-ziale Allora quel silenzio puograve ospitare la pre-senza dellAltro capire accettare che lAltroesiste veramente egrave il fine che Simone Weil sipone nella sua vita
E in questo in-quieto movimento incon-trare lAltro in una in-quieta pace
E questa una ricerca lunga difficile maaffascinante di ciascuna vita
In questa attitudine mi muovo ben lun-gi dallaver raggiunto un qualsiasi approdoogni tanto un porto sembra la fine del viaggioma la corrente ritrascina con il suo canto odo-roso al largo e lavventura continua
Sono curiosa e non mi piacciono i sen-tieri noti Ho frequentato cosigrave luoghi diversi elontani fra loro e piugrave di una volta ho constata-to con un sorriso e con un po di stupore co-me molti amino rinchiudersi in un recinto no-to e coltivino per una vita intera lo stessogiardino piante perfette quasi nascono rigo-gliose Nuovi frutti nuovi incroci nuove pian-te che hanno del meraviglioso e impensabiliper il senso comune Ma tale bellezza a voltesi ripiega su se stessa non apre finestre su al-trettanti meravigliosi giardini cegrave una faticasolitaria eroica che ha in seacute nel suo intimo unnucleo di insignificanza proprio per la ristret-tezza dello spazio vitale in cui si rinchiude Cegraveun assoluto che ignora lassoluto del giardinoaccanto
Ho frequentato sui libri e nelle relazio-ni il sapere espresso dalle donne
Alla domanda che piugrave volte mi sono po-
sta perchegrave proprio la passione per la condi-zione femminile e non altro ugualmenteimportante al mio sguardo di giudice severosono riuscita a rispondere solo di recente Enella mia storia che ho trovato la rispostaNon certo per motivazioni oggettive noncredo si possa stabilire una graduatoria diprioritagrave fra i bambini affamati del Ruanda o gliafghani costretti a fuggire dalle loro case perla guerra o le donne che subiscono violenze ditutti i tipi nella indifferenza e nel silenzio delleistituzioni e delle societagravelelenco potrebbenaturalmente continuare a lungo
E un utile esercizio ricostruire la genesidelle proprie passioni intellettuali ma anchepolitiche e sociali Si diventa poi piugrave libere epiugrave capaci di perseguire quellinteresse nonpiugrave solo appassionato ma ancor piugrave vivouna volta che si siano sciolti i lacci della pro-pria storia che cosigrave manifesta tutta la sua e-nergia
Metagrave della mia vitagrave lho spesa nello stu-dio e nellazione per comprendere e valoriz-zare la soggettivitagrave femminile Ancora oggicon animo diverso continuo a farlo non piugravesolo nei luoghi di donne ma anche in quelliche si usano chiamare luoghi misti
E cosigrave qui fra voi mi egrave possibileoggisentirmi a casa Proprio in un momento incui ho sentito con piugrave acutezza un senso di di-sagio di estraneitagrave di solitudine nel luogo incui lavoro e nella realtagrave che mi circondaSonouninsegnante mi piace stare in classe con leallieve e gli allievi ma sempre piugrave vivo con in-sofferenza listituzione scolastica
Proprio quando riflettevo come - aven-doli ascoltati negli ultimi mesi a Firenze - i
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Maria Esther Mastrogiovanni
protagonisti della vita culturale italiana misembrano procedere per mondi separati au-toreferenziali a volte forse privi di una one-stagrave intellettuale oggi sempre piugrave rara
Cosigrave durante i due giorni del Convegnoin una sala del palazzo Serra di Cassano pre-stigiosa sede dellIstituto Italiano per gli StudiFilosofici a Napoli mi sono sentita a casa duevolte
In primo luogo perchegrave Napoli egrave la miacittagrave natale e poi perchegrave ho percepito unagrande sintonia con le persone che ligrave si sonoespresse
Non ero sola
E oggi per chi come me nel suo quoti-diano si sente isolata come se parlasse unal-tra lingua o vivesse in un altro mondo egrave une-sperienza preziosa percepire di trovarsi acasa
Ma nel momento in cui rifletto su que-sta dualitagrave penso alla a-dualitagrave di cui parlaPanikkar e mi interrogo
Il problema interculturale si intrecciafortemente con quello intra-culturale quelloproprio di ogni comunicazione dove pare chesia quasi impossibile soprattutto quando siusano le parole non fra-intendersi
Spesso le parole complicano le relazionia volte sembrano anche aiutarle ma sono leparole o qualche altra cosa che passa invisibi-le attraverso un linguaggio non verbale unlinguaggio che ho imparato a chiamare delcuore
So di essere molto di parte ma ho un in-
teresse poco sviluppato per le questioni pu-ramente teoriche preferisco seguire la lezio-ne di Simone Weil che era una grande pensa-trice filosofa politica mistica letterata e tan-te altre cose un pensiero deve trovare la suaveritagrave egrave bontagrave nellessere praticabile
Pensiero- azione Un pensiero incarnatocome lha definita Gabriella Fiori
Almeno in certi ambiti
La Natura ci egrave ancora madre anche se lacultura occidentale dalla Rivoluzione Scientifi-ca in poi ha cominciato a considerarla unmeccanismo piuttosto che un organismo E daligrave -nonostante i successivi sviluppi della co-siddetta visione scientifica del mondo ai piugraveignoti - si egrave sviluppata la pervasivitagrave dellideadella macchina che ha divorato tutto anche ilnostro corpo Viviamo come congegni di ungrande orologio il cui ritmo non egrave scanditodal nostro respiro ma da una impersonalelancetta di ferro che procede indifferente almondo
Ma se ci volgiamo alla Natura con intimadistanza(Rilke) e con amoroso sguardo pos-siamo ancora ricevere grandi insegnamenti
E vorrei riflettere con voi proprio par-tendo dal concetto cosigrave stimolante di a-dualitagrave su quel particolare momento della vi-ta di tante specie viventi e su quella precisarelazione che cegrave tra una madre e il suo bam-bino durante la gravidanza e nei primi anni divita Quellunitagrave fortissima e necessaria cheha perograve giagrave sin dal suo sorgere il movimentodel distacco e dellautonomia In quel momen-to la donna e il bambino sono nello stessotempo due e uno
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Tale relazione egrave talmente poco conside-rata nel nostro immaginario che non ci sonoparole e non solo in italiano per definirequella relazione di dipendenza-indipendenzafra due esseri viventi dove la dipendenza haun tempo e comprende la crescita della indi-pendenza delluno dallaltro di chi sta per na-scere e di chi alimenta quella nascita
Per inciso ho avuto una certa esitazionenel trovare il verbo piugrave appropriato per de-scrivere chi femmina donna corpo di donnaconsente decide fa in modo che una nascitapossa accadere
Cegrave tutta una retorica sul rapporto ma-dre -figlioa sulla maternitagrave ma sullaspettoche qui considero non trovo nulla che abbiaacquisito un valore esemplare e simbolico
Forse in altre culture Ma non ne sono aconoscenza e se qualcuno puograve portare un suocontributo gliene sarograve grata
Dunque durante la gravidanza abbiamoun inedito un corpo che ne fa crescere un al-tro che per un certo tempo egrave nascosto pro-tetto nelle viscere E qualcosa di straordina-rio Mi egrave capitato da giovane per la mia tesisulla maternitagrave di essere presente al parto diuna donna Quella scena mi si egrave impressa nellamente e quando egrave toccato a me partorire miegrave stata di grande aiuto
Allora compresi percheacute i nostri antenatimigliaia di anni fa ancora inconsapevoli dicome si concepisse un essere vivente rima-nessero turbati davanti a quellevento straor-dinario e meraviglioso che egrave la nascita di unessere vivente e attribuissero alle loro donnepoteri magici e la responsabilitagrave di un rappor-
to privilegiato e diretto con la Natura la don-na era allora una sciamana Le grandi statuedella Dea madre mediterranea che si possonoancora vedere al museo de La Valletta a Mal-ta testimoniano questo senso della potenzafemminile dispensatrice generosa dellab-bondanza nella quale soltanto puograve nascereuna nuova vita Sono donne immense comedimensioni grasse con un forte valore sim-bolico di ricchezza
Se penso oggi allimmagine quasi ano-ressica della donna moderna mi sembraquasi un fantasma di quella figura unombralieve muta e svuotata che sfiora questa terracercando di occuparvi il minore spazio possibi-le
Anche se pare affermarsi un nuovomodello femminile la cui prima funzionesembra essere di nuovoquella di piacerealluomo
Dunque la Natura che amo significarecome Madre ci offre lo spettacolo di un even-to la nascita di un essere vivente che fra letante sue caratteristiche ha quella di porre inuna relazione speciale tre individui un padreuna madre un figlioa
E piugrave in particolare nel corpo della don-na sboccia una vita che dipende totalmenteda quella della madre in perfetta simbiosi fi-no a quando compiutasi lopera quella vitaesce da quel corpo per continuare sulla stra-da di una sempre maggiore autonomia lapropria esistenza
E lallevare il crescere leducare sonotutte azioni che implicano una relazione cheper quanto dispari agisce su vari fronti e in
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ambiti diversi su entrambi i soggetti entram-bi i soggetti madre e figlioa si formano ma-turano crescono insieme E non mi risulti e-sista parola nella nostra lingua che descrivatutta la complessitagrave e lo spessore di questaparticolare modalitagrave di relazione Se riflettia-mo su questo inizio come un inizio proprio dimoltissime specie viventi ci renderemo contodi come nascendo facciamo esperienza di unamodalitagrave di relazione che in seguito non solodimentichiamo ma anche quando vi pensia-mo la consideriamo al piugrave in quantonaturale non appropriata allessere umanosviluppato il quale sembra ritenere di uma-nizzarsi proprio superando la propria condi-zione naturale ma in questo movimento deicorpi e del pensiero di fatto ci si allontanaanche dalle proprie radici dalla propria origi-ne Se poi pensiamo che per quanto riguardagli esseri umani allorigine cegrave un corpo didonna non egrave difficile comprendere comequesta rimozione culturale collettiva possaavere a che fare ieri come oggi con il disco-noscimento della potenza della madre
Lindividuo libero in quanto assolutopadrone di seacute attraverso la sua volontagrave risultaa questo punto una bella astrazione e una viaduscita per il maschio (solo occidentale) cheper rifondarsi deve rinascere da se stessodimenticando la sua nascita reale e le condi-zioni in cui essa egrave avvenuta Tutto ciograve ha avutonei secoli trascorsi una sua funzione forse -egrave una domanda alla quale non egrave facile rispon-dere - ma oggi in un mondo sempre piugrave pic-colo una strada per non soccombere tuttipuograve essere quella di ricordare che se siamovivi e vogliamo che si continui a vivere egrave per-cheacute qualcuno ci ha messo al mondo e allevaticioegrave riconoscere la nostra dipendenza nei
confronti delle e degli altri dipendenza neitermini in cui labbiamo vissuta alla nascita ndashpurtroppo non ci sono altre parole einterrelazione mi sembra troppo asettica epoco pregnante Agire veramente questa ac-quisizione in ogni ambito non egrave assolutamen-te facile ma cambierebbe lordine simboliconel quale siamo soliti pensarci ed esprimerciNon egrave facile Ma questa egrave la grande scommes-sa che da piugrave parti con altre motivazioni staemergendo come ineludibile per la nostra so-pravvivenza
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L Anthony Savari Raj
Tsunami in 2004
It indeed awakened us at least for ashort while to realize that nature is not sing-ing any longer its sweet song It has only be-gun to let out its cry
On this disastrous occasion we heardpeoplersquos cry too a cry out of helplessnessloss and pain
Though the groanings of nature and thepoor appeared to outsmart one another yetthey also fused into one ndash not of course in aharmonic symphony but in a horrifying ca-cophany
The cacophany had a theme too It por-trayed that the cosmic display and the humandisplacement are connected and that the hu-mans are not the only players on world stageIt perhaps signaled the need and a new op-portunity for a fresh and urgent vision of acosmotheandric (cosmos-divine-human) soli-darity
Ecosophical Justice is presented in thisvery cacophanic world context and situationIt reminds us among other things that eco-logical predicament is not merely ecologicalbut it is a human problem which indeed re-quires a radical mutation in human attitudeIn our attempt to control and manipulate na-ture we have forgotten that we are naturalbeings sustained by the same environmentwe seek to dominate
Very significantly our domination hasspilled over to the human beings too particu-larly the poor who cry out for justice and lib-eration The logic that exploits the earth andthe poor seems to be one and the same Eco-logical and justice concerns therefore are in-separable Justice is the way of ecology
Ecosophical Justice reminds us furtherthat precisely because of our present state ofhuman emergency and seriousness of theecological situation mere short-term solu-tions and technical stopgaps are insufficientIn other words it is not enough to find waysby which we can more effectively or moreldquohumanlyrdquo deal with the Earth unless at thesame time we find the Earth as another di-
ECOSOPHICAL JUSTICE
L Anthony Savari Raj
L Anthony Savari RajUniversity of Madras India
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L Anthony Savari Raj
mension of our very selves sharing the samedestiny This in short constitutes the ecoso-phical awareness
It appears therefore we need a radicalre-vision of reality which would make usaware that the world is the manifestation ofthe total cosmotheandric reality which callsfor a holistic participation It involves indeed acultural disarmament and innovation and aparticipatory common life in solidarity withfellow human beings and the earth This ofcourse is our human dignity and responsibil-ity
Understandably this requires from usdistance and involvement contemplation andaction theory and praxis and of course anopenness to the transcendent Spontaneousand authentic actions for the welfare of theeco-human can flow only from a serene in-sight and right evaluation born of an ecoso-phical vision
Our guide in our search for ecosophicaljustice is Raimon Panikkar who is at once aphilosopher a scientist and a theologian Buteven these terms do not adequately capturethe heart of Panikkarrsquos enterprise
As a scientist philosopher and theolo-gian he has spent a lifetime exploring thegreat religious and secular traditions seekingto discern their underlying visions of realityHow do we name that in which we all live andmove The modern scientist sees it as the ma-terial universe the philosopher as the humanmind the theologian as the mysterious divine
But Panikkar sees these options as par-tial and fragmenting indeed they are part ofthe problem rather than part of the solution
When we see that the earth is reduced toldquomere stuffrdquo wholly subject to a human willthat sees itself autonomous from the mysteryof being itself then we begin to see the prob-lem at the heart of our crucible
Panikkarrsquos ecosophical vision is to besituated in this context It indeed leads us tosee the co-penetration of which we namedand separatedmdashas universe humanity andthe divine It is our effort to discern and spellout how authentic and effective actions ofjustice can spontaneously flow from this holis-tic and ecosophical vision of Panikkar
Our focus on Panikkarrsquos ecosophical vi-sion has another important purpose At a timewhen the future of theology in general andIndian theology in particular is said to dependvery much on the meeting and interaction oftwo important streams in theologizingnamely the religio-cultural (ldquomystical con-tentrdquo) and the socio-political (ldquoprophetic con-cernrdquo) through an exploration of the contoursof justice in Panikkars ecosophical enterpriseour work indeed attempts to develop a widerframework in which both the streams areharmoniously integrated and one made tosupport the other After all a unified searchfor truth and realization of justice are onlytwo sides of the same coin
The study is presented in four chapters
The first chapter takes up the questionof the relationship between religious plural-ism and justice and further explores the pres-ence and nature of justice concerns in the e-cosophical vision of Panikkar
Though Panikkarrsquos contribution hasbeen studied and interpreted in various con-
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L Anthony Savari Raj
texts and aspects yet we believe the impli-cations of his vision for the central issue ofjustice has not been thus far sufficiently ex-plored Hence the present attempt
This attempt looks interesting and sig-nificant amidst a certain tendency to catego-rize and portray Panikkar only as a represen-tative of religio-cultural orientation and as amere dialogue theologian without an explicitliberation and justice motif and concern
As a pathway to explore Panikkarrsquos jus-tice concerns the second chapter ventures toexplore Panikkarrsquos vision of ldquoecosophyrdquo Hereattempts are made to show the implicationsof Panikkarrsquos vision for one of our major con-temporary problems namely the ecologicalpredicament Panikkarrsquos proposal of ldquoecoso-phicalrdquo vision as different from ecological iselaborated
The word ldquoecosophyrdquo as understood byPanikkar suggests that the question lies be-yond a more or less refined ecology It furtherreminds us that the present predicament isneither ecological nor technical but a humanone It is a problem rooted in our ways ofthinking It involves our new attitude and per-ception about the earth ourselves and alsothe divine and the collective identity and des-tiny of all the three dimensions of reality It inshort points to a cultural mutation
The third chapter studies ldquoEcojusticerdquowhich may well complement Panikkarrsquosecosophy Besides portraying justice as theway of ecology it indeed attempts to repre-sent ecology as the symbol of the struggles ofthe poor for regaining their lost dignity theirland resource rice and freedom
Stated differently behind the ecologicaldisaster we can sense the reduction of the an-thropos to the reduction of a particular racecountry and worldview which indeed preparesthe ground for the appropriation for one selfof the natural resources and consequently thevery means for livelihood of the other It isthis inhuman and exploitative practice againstthe other that has spilled over and has be-come an ecological disaster The programmeof ecojustice that is presented in the chaptertherefore indicates that it is only by deeplyentering into the human (unaffected by re-stricted and restricting anthropocentrism)that we can arrive at a sound ecological uni-verse
The final chapter ldquoEcosophical Justicerdquoattempts to discern the meeting point be-tween the ecojustice and ecosophical consid-erations Attempts are made to show howecojustice orientations can indeed serve as acomplement and also as an ldquoexternal stimu-lusrdquo to Panikkarrsquos ecosophical vision Effortsare made therefore to discern and spell outthe implications of justice in Panikkarrsquos visionof ecosophy in the light of ecojustice consid-erations
In the first part of this chapter we dis-cuss the nature of ecosophical justice mainlyto be in the nature of lsquoclarificationrsquo This clari-fication would consist in clarifying two impor-tant aspects of our ecosophical responsenamely lsquothe primacy of beingrsquo and lsquothe spon-taneity of doingrsquo In the second part of thechapter we attempt to open the heart ofecosophical justice by unearthing its founda-tions implications and implementations
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Lucas Cervintildeo
A manera de premisa e introduccioacuten
Esta reflexioacuten brota de un contextoparticular Bolivia Paiacutes sumergido en unabierto desconcertante impredecible yprofundo proceso de cambio socio-poliacutetico ycultural Proceso que para muchos es laesperanza de diacuteas mejores y para otros es maacutesde lo mismo Una sociedad en conflictoporque generalmente todo cambio ytransformacioacuten significa una redistribucioacuten yreequilibrio de las fuerzas sociales por tantoconflicto
La nueva Constitucioacuten Poliacutetica en suprimer artiacuteculo expresa que ldquoBolivia seconstituye en un Estado Unitario Social deDerecho Plurinacional Comunitario libreindependiente soberano democraacutetico inter-cultural descentralizado y con autonomiacuteasBolivia se funda en la pluralidad y elpluralismo poliacutetico econoacutemico juriacutedicocultural y linguumliacutestico dentro del procesointegrador del paiacutesrdquo
Estamos ante un proyecto de Estado ysociedad atrevido y de gran alcance original y
desafiante Una declaracioacuten que manifiesta lanecesidad de dar lugar reconocimiento yautodeterminacioacuten a la pluralidad de culturasy cosmovisiones conjugaacutendolas dentro de unmodelo de gobierno foraacuteneo a eacutestas mismasArtiacuteculo que aunque no manifiestaexpliacutecitamente nos remite a la categoriacutea defraternidad de esa ldquofraternidad universalentendida como conjugacioacuten de relaciones depertenencia reciacuteproca y de responsabilidadcomo principio de reconocimiento de laidentidad y del aspecto unitario del cuerposocial en el respeto de cada una de lasdiferentes multiplicidadesrdquo (Ropelato2006184)
El intento boliviano es la lucha pordesarrollar un Estado que de cabida ypromueva ldquorelaciones de pertenenciareciacuteprocardquo sin anular o menguar la pluralidentidad cultural de sus habitantes quemantenga el ldquoaspecto unitario del cuerposocialrdquo pero al mismo tiempo respete lasldquodiferentes multiplicidadesrdquo de maneras deser estar y vivir que se dan en su territorio Esla buacutesqueda de aquello que no estaacute pero seanhela que apenas se vislumbra pero ya se loquiere hecho realidad
LA FRATERNIDAD EN CONFLICTO Y EL CONFLICTO FRATERNOAPORTES DESDE LA INTERCULTURALIDAD
Lucas Cervintildeo
Lucas CervintildeoUniversidad Catoacutelica Boliviana
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Considero que desde estas tierras consus anhelos luchas y buacutesquedas y sin entraren los particulares del proceso poliacutetico socialy cultural que viene desarrollaacutendose enBolivia hay un aporte al camino que se vienerecorriendo desde hace antildeos para dar rostro yconcretizacioacuten a la categoriacutea de fraternidadM Antonio Baggio uno de los maacutesimportantes exponentes de este recorridoantildeos atraacutes se preguntaba ldquoiquestqueacute nuevoselementos nos llevan hoy en diacutea a analizareste precedente y a plantear el problema dela fraternidad Considero que se puedenindicar dos clases de motivos que estaacutenrelacionados entre siacute la fraternidad comoexigencia y pregunta y la fraternidad comoexperiencia y recursordquo (Baggio 20098)
La experiencia de este uacuteltimo decenioen Bolivia manifiesta la presencia de estaexigencia que por momentos ha sido un gritodesde diversos sectores sociales por generarfraternidad como tambieacuten estaacute presente elrecurso humano social y cultural paraarticular la fraternidad como categoriacutea poliacuteticay concretizarla
De mil modos y maneras se podriacuteadesarrollar esta intuicioacuten Concretamente seharaacute desde el aacutembito de filosoacuteficondashteoloacutegico yla perspectiva intercultural que considero uninstrumental muy vaacutelido para adentrarse yreflexionar los contextos plurales y susprocesos
En un segundo momento profundizareacuteel conflicto dentro de la interaccioacuten entre lasculturas principalmente desde unaperspectiva interpersonal Para esto recurrireacutea la inspiracioacuten ofrecida por un texto biacuteblico
I La fraternidad en conflicto
La finalidad de esta primera parte seraacuteprecisar lo que se comprende porinterculturalidad dada su ambiguumledad designificados y comprensiones Luego desdealgunas de sus claves se realizaraacute una velozcriacutetica del principio fraternidad buscandodesmantelar algunos de sus supuestosculturales occidentales que pretenden seruniversalizados a todas las culturas
En otras palabras desarrollaremos unaldquodeconstruccioacutenrdquo1 de la categoriacutea defraternidad colocando a eacutesta en conflicto porasiacute decir para poder manifestar ciertascontradicciones y ambiguumledades La finalidadde este ejercicio es contribuir a seguirahondando con nuevas luces el camino paratransformar la fraternidad en una categoriacuteapoliacutetica O sea un principio capaz de ldquoformarparte constitutiva del criterio de decisioacutenpoliacutetica contribuyendo en la determinacioacutenjunto a la libertad y la igualdad del meacutetodo yde los contenidos de la poliacutetica mismardquo Y quetambieacuten ldquologre influir en el modo con el cualse interpretan las otras categoriacuteas poliacuteticascomo la libertad y la igualdadrdquo (Baggio200639)
1 Breves aclaraciones alrededor de la in-terculturalidad
En esta reflexioacuten la interculturalidadviene asumida principalmente desde latradicioacuten desarrollada con acentos diversos
1 Deconstruccioacuten 1 f Accioacuten y efecto de deconstruir2 f Fil Desmontaje de un concepto o de una construc-cioacuten intelectual por medio de su anaacutelisis mostrando asiacutecontradicciones y ambiguumledades Real Academia Espa-ntildeola wwwraees
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por tres estudiosos R Panikkar R Fornet-Betancour y D de Vallescar Esta uacuteltima luegodel estudio a fondo de los otros dospensadores afirma que
ldquola interculturalidad antes que una teoriacutea es unaexperiencia de interrelacioacuten reciprocidaddiaacutelogo y solidaridad Presupone una actitud deapertura y escucha atenta Nos situacutea maacutes allaacute dela afirmacioacuten de la existencia faacutectica dediferentes culturas y del planteamientomulticultural liberal-democraacutetico pues concede acada miembro ndashcon independencia del marcopoliacutetico del que se trate- la facultad de contribuircon su aportacioacuten particular Esto significa queasume la tarea de renegociacioacuten continua deroles y espacios el discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesis decada sociedadrdquo (Vallescar 2005477)
Por tanto el punto de partida de lainterculturalidad es una opcioacuten eacutetica deapertura y escucha para descubrir las riquezasque el diversoa (culturalmente socialmentereligiosamente poliacuteticamente etc) meofrece Desde estas actitudes que se vuelvenexperiencia de vida en un segundo momentose va reflexionando y aportando a una teoriacuteaque deacute insumos para gestionar de maneracreativa y equitativa la interrelacioacuten entreculturas Entonces la propuesta interculturalpromueve un verdadero enriquecimientohorizontal entre las personas grupos socialesy pueblos pertenecientes a diversas culturasque conviven en un espacio comuacuten
Interculturalidad es la buacutesqueda degenerar espacios donde cada persona puedaldquocontribuir con aportacioacuten particularrdquo a lagestacioacuten de una sociedad y por tanto a unaglobalizacioacuten justa digna equitativa ysolidaria para todos todas y todo Todo en elsentido de incluir en nuestra categoriacutea de
bienestar al planeta el gran excluido de lamodernidad
A su vez la interculturalidad asume lacompleja tarea de la ldquorenegociacioacuten continuade roles y espaciosrdquo para dar lugar a todos ycada uno de los miembros de la sociedadprocurando ldquoel discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesisrdquoque lleva adelante cada pueblo y sociedad
Por tanto la interculturalidad permiteser pensada ldquocomo una categoriacuteaeminentemente eacutetico-poliacutetica que surgedesde el mundo de la vida y no desde fuera deeacutel que alude a cuestiones que rompen elmarco monocultural en el que somossocializados y que cuestiona el caraacutecterhomogenizante de la globalizacioacuten faacutecticardquo(Salas 200728) Propuesta que ldquoexige unanueva relacioacuten entre los seres humanos y lospueblos que aunque sea asimeacutetrica hoypuede dar forma a nuevas relaciones desimetriacuteasrdquo (Salas 200728)
2 Relacioacuten entre interculturalidad y fra-ternidad en el contexto plural
Cuando hablamos de culturas esimportante dejar claro que la interculturalidadse coloca como una alternativa clara ante launiformidad de una cultura sobre las demaacutesEsto porque asume que ldquolas culturas no sonlsquofolklorersquo sino que cada cultura es una formanueva de ver y de vivir el mundo La culturaofrece a cada tiempo y pueblo su estilo ysobre todo su lenguajerdquo (Panikkar 200611)
Importante subrayar que las culturasson ldquoformas de ver y vivir en el mundordquo portanto la interculturalidad no ha de serreducida a los espacios de interaccioacuten entre
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culturas originarias-indiacutegenas y modernas Lapropuesta intercultural parte desde lainteraccioacuten entre culturas milenariasmodernas y postmodernas (juvenilesperiferias de las ciudades etc) en su continuareconfiguracioacuten actual Por esto laldquointerculturalidad se propone pues como unaalternativa que permite reorganizar el ordenmundial porque insiste en la comunicacioacutenjusta entre las culturas como visiones delmundo y porque recalca que lo decisivo estaacuteen dejar libre los espacios y tiempo para quelas lsquovisionesrsquo del mundo puedan convertirseen mundo realesrdquo (Fornet-Betancourt2001375)
Precisamente esta ldquocomunicacioacuten justaentre las culturas como visiones de mundordquo eslo que tiende un puente entre lainterculturalidad y la fraternidad Porque si escierto que ldquola solidaridad la fraternidad y lasrelaciones de alteridad como valores positivosnos permitiraacuten ver que todo lo que le sucedede malo al otro nos afecta que debemosinvolucrarnosrdquo (Barros 2009156) significaque ambas propuesta giran alrededor de almenos un eje comuacuten la inter-in-dependencia2
de la familia humana que como ldquovivenciademocraacutetica requiere de una indignacioacutenconstante y una accioacuten que contribuya a
2 ldquoAunque todo estaacute relacionado con todo es asiacutemismo verdad que cada parte de este todo esdiferente asiacute como todos los hombres son distintosentre siacute Cada uno es una persona es decir un nudouacutenico en la red de relaciones que constituye la realidadCuando este nudo rompe los hilos que lo unen a losotros nudos cuando las tensiones se han vuelto tantensas que no permiten ya la libertad constitutiva de lainter-in-dependencia entre nudo y nudo y en uacuteltimainstancia con la realidad en ese momento nace elindividualismo que perturba la armoniacutea y lleva a lamuerte de la persona hacieacutendole perder su identidadque es soacutelo relacionalrdquo (Panikkar 200616)
cambiar la realidad de todosrdquo (Barros2009156)
La fraternidad coloca el acento en quetodos los seres humanos somos hermanos ylo que sucede a uno afecta al conjunto lainterculturalidad agrega que esta inter-in-dependencia constitutiva del geacutenero humanoha de ser matiza desde la diversidad (culturalreligiosa etc) que tambieacuten es constitutiva delser humano Entonces la fraternidad sinoadquiere un rostro un contexto y un tiempodesde el cual constituirse corre el riesgo dequedar como formulacioacuten universalista dedifiacutecil aplicacioacuten Por esto que
ldquoen el siglo XXI el rostro de la nueva fraternidady sororidad seraacute intercultural o no seraacute Paraaprender entender y cambiar es preciso que laspersonas se aventuren en el diaacutelogo consigomismas (diaacutelogo intracultural) con sussemejantes con personas de otras culturas oreligiones (diaacutelogo intercultural e interreligioso)y se abran a ambientes culturales distintos a laamplitud de lo real y lo cotidianordquo (Vallescar200616-17)
En los tiempos que corren unapropuesta que busca recuperar la categoriacuteapoliacutetica de fraternidad irremediablementetiene que asumir el factor cultural que esconstitutivo del ser humano No puedequedarse a un nivel simplemente socioloacutegicoo econoacutemico o incluso poliacutetico Hoy por hoyno podemos reflexionar sobre la fraternidadsin asumir que en el mundo sedesencuentran encuentran y convivenconstantemente diversos mundos culturalesque expresan diversas maneras de estarsentir y vivir la vida
Si es cierto que ldquodesde un punto devista poliacutetico la fraternidad se situacutea antes quenada como principio de construccioacuten social
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donde el otro si podemos definirnoshermanos no es otro diferente de miacute sinootro yo mismordquo (Ropelato 2006199) elindagar la visioacuten de mundo del ldquootrordquo que esldquoyo mismordquo se torna fundamental Clarosiempre y cuando la fraternidad quieracolaborar concretamente a la aperturaconstante hacia ldquoambientes culturalesdistintosrdquo permitiendo ampliar la experienciade ldquolo real y lo cotidianordquo
Para realizar lo que venimos enunciandoes necesario la praacutectica del diaacutelogointercultural que permite reconocer lainviolable igualdad de la dignidad humanapero al mismo tiempo la diferencia (culturalsocial religiosa poliacutetica etc) que tambieacuten esinviolable Como afirma Fornet-Betancourt
ldquola necesidad del diaacutelogo intercultural es lanecesidad de realizar la justicia de entrar en uncontacto justo con el otro libre lo que quiere decir asu vez que es necesario reconocerle como personahumana portadora justamente en su diferencias deuna dignidad inviolable que nos hace igualesrdquo(Fornet-Betancourt 2001264)
Por tanto si la fraternidad desearesponder de manera profunda creativa yreal al contexto actual del pluralismo nopuede reducir su anaacutelisis de la realidad al nivelsocio-poliacutetico sino que ha de abrirse a lacomplejidad del pluralismo culturalSolamente desde este acercamientointercultural podraacute descubrir que lo poliacutetico ysocial es percibido y vivido de manerasmuacuteltiples y diversas en un mismo contexto
Lo expresado revela que tal vez unpaso adelante en la reflexioacuten alrededor elprincipio de la fraternidad tendraacute que asumirel pluralismo cultural de nuestros contextostambieacuten latinoamericanos si desea realmente
ser una categoriacutea que promueva justiciadignidad igualdad y libertad a todos y todassus habitantes Para esto un recurso de granvalor seraacute profundizar el meacutetodo de lafilosofiacutea intercultural el diaacutelogo dialogaldonde ldquolas reglas del diaacutelogo no sepresuponen unilateralmente ni se dan porsupuestas a priori sin haberlas establecido enel propio diaacutelogordquo (Panikkar 200649) Estoporque
ldquoel diaacutelogo dialogal es radicalmente diferente deldiaacutelogo dialeacutectico no pretende con-vencer alotro es decir vencer dialeacutecticamente alinterlocutor o por lo menos buscar con eacutel unaverdad sometida a la dialeacutectica El diaacutelogodialeacutectico presupone la aceptacioacuten de un campoloacutegico y personal al que se atribuye o reconoceuna validez o jurisdiccioacuten puramente lsquoobjetivarsquo Eldiaacutelogo dialogal en cambio presupone laconfianza reciacuteproca en un aventurarse comuacuten enlo desconocido ya que no puede establecerse apriori si nos entenderemos el uno al otro nisupone que el hombre sea un ser exclusivamenteloacutegicordquo (Panikkar 200652)
Entonces para la aplicacioacuten de lacategoriacutea de fraternidad en espacios socialesno podremos contentarnos con establecerdiaacutelogos entre tendencias poliacuteticas diversas yopuestas Si realmente deseamos fortalecer eltejido social de nuestros contextos pluraleses necesario promover espaciosinterculturales donde se practique el diaacutelogodialogal Espacios donde este contenida yrepresentada toda la diversidad cultural deuna regioacuten ciudad o barrio
3 Lo vital de un universalismo desde aba-jo (partir desde contextos reales)
El desafiacuteo de educarnos al diaacutelogodialogal remite a otro punto importante de la
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propuesta intercultural punto que estaacutereferido al desde donde de lainterculturalidad Es la universalidadentendida como una construccioacuten constantedesde abajo o desde espacios concreto yaque ldquosi el diaacutelogo dialogal quiere ser fecundoy no contentarse con simples elucubracionesracionales no puede limitarse a formalismosabstractos de validez general sino que debedescender al diaacutelogo entre culturas concretasque entran en contactordquo (Panikkar 200655)
El horizonte de la fraternidad esuniversal ya que eacutesta no puede ser reducida aun grupo regioacuten pueblo nacioacuten o continentePero un posible riesgo ante este inmensoobjetivo de la fraternidad es menospreciar ydesvalorizar lo contextual particular yconcreto Es el riesgo por otra parte tanlatino de creer que porque estaacute hecha lalegislacioacuten o la norma ya hemos alcanzado elobjetivo pero tambieacuten el riesgo tanoccidental de creer que la siacutentesis abstractauniversalista contiene lo particular Ante estola interculturalidad nos recuerda que ldquoelproceso de identificacioacuten parte siempre de loconcreto Lo cual significa que no debemosrenunciar a la particularidad sino ahondar enella hasta descubrir lo universalrdquo (Esquirol2005155)
Por tanto si la fraternidad universaldesea realmente convertirse en unaalternativa global tendraacute que saber brotardesde los contextos e irse construyendo noldquoa pesar de estosrdquo sino ldquogracias a estosrdquo Soacutelosi ahonda en estos contextos hasta descubrirlo universal es que podraacute aportar a laldquotransicioacuten del derecho internacional de losEstados soberanos hacia un derechocosmopolita que se preocupe con las
cuestiones ecoloacutegicas de la paz y de la guerradel desarrollo en resumen de todas lascuestiones que trascienden las fronteras delos Estados y exigen la superacioacuten de unaloacutegica meramente individualista del intereacutespersonal de grupo de clase o de etniardquo (Tosi200968)
Afirmar que el punto de partida estaacute enlas realidades concretas significa por ejemploacercarse para aprender del proceso bolivianoque busca un nuevo orden socio-poliacutetico ycultural Aporte que exige ser leiacutedoprofundizado y criticado desde sus visiones yestilos de vida y no desde un paradigmaforaacuteneo Porque para la propuestaintercultural la ldquouniversalidad supone laliberacioacuten realizante de todos los universosculturales y que por eso mismo ni se imponepor imperio de alguacuten centro ni se logra al altoprecio de la reduccioacuten y de la nivelacioacuten de lodiferente sino que crece desde abajo comoun tejido de comunicacioacuten libre y desolidaridadrdquo (Fornet-Betancourt 2001376)
Entonces el desarrollo de la propuestade fraternidad universal por una parte tieneque ser capaz de evitar el reduccionismo y lanivelacioacuten de la diferencias fruto de esaabstraccioacuten tan occidental en busca de unasiacutentesis superior y por otra parte tambieacuten hade evitar erigir un centro desde el cualpromover la aplicacioacuten de esta El caminopasa por promover un policentrismo quepermita una mayor cercaniacutea a los contextos yque al mismo tiempo evita el encierro deestos En otras palabras la fraternidaduniversal no se concretiza aplicaacutendolas a losdiversos contextos socioculturales y poliacuteticosdesde unos principios delineados desde quiensabe doacutende sino que la fraternidad universal
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se va construyendo o gestando desdeespacios concretos Contextos que cuandoesteacuten maduros en sus experiencias defraternidad podraacuten aportar a los cambios en lalegislacioacuten mundial
Cabe sentildealar que este partir desde loscontextos posibilita dos pasos fundamentalesen el proceso intercultural de generarsociedades justas y plenas de vida ldquoPor unlado es necesario profundizar en la propiacultura y no mantenerse en lo superficial ytoacutepico Por el otro ante la otra culturadebemos ir maacutes allaacute de todo lo que en unprimer momento nos aparece descubrir loque estaacute detraacutes descubrir el sentido profundode los siacutembolos de las conductas de laspalabras o de los pensamientosrdquo (Esquirol2005155-156) Son justamente los mismosespacios de interaccioacuten cultural los quepermiten desarrollar la intraculturalidad(conocimiento de lo propio) que esimprescindible para poder sumergirse en lainterioridad de otras culturas y promover unaauteacutentica interculturalidad
Es por estos dos pasos fundamentalesque la fraternidad universal ha de partir desdelos espacios concretos y vitales de laspersonas para ir desarrollando su proyectode categoriacutea socio-poliacutetica que permita evitartanto el encierro individualista de la libertaddesvirtuada como la homogenizacioacuten amorfade una igualdad mal comprendida
Pero el diaacutelogo intercultural no tienesoacutelo un caraacutecter interpersonal sino tambieacutengrupal social y entre pueblos Maacutes auacuten es undiaacutelogo a desarrollar entre tradiciones ymodos de ver y vivir en el mundo Por tantoincluso la misma categoriacutea de fraternidadtendraacute que ser puesta en discusioacuten si es que
realmente desea entablar este diaacutelogorespetuoso horizontal y de enriquecimientomutuo con las culturas
4 Un posible equivalente homeomoacuterfico(formas similares) a la categoriacutea de fra-ternidad
Poner en discusioacuten la categoriacutea defraternidad no significa anular su ricatradicioacuten y aporte conceptual desarrollado enlos marcos del pensamiento occidentalSignifica maacutes bien desde este desarrollo notratarla como una categoriacutea universal quepuede ser impuesta y colocada en todas lasculturas por igual Dicho en teacuterminos de laperspectiva intercultural significa buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas Concretamente esto significa que ldquosetrata pues de un equivalente no conceptual nifuncional a saber de una analogiacutea de tercergrado No se busca la misma funcioacuten (que lafilosofiacutea ejerce) sino aquella equivalente a laque la nocioacuten original ejerce en lacorrespondiente cosmovisioacutenrdquo (Panikkarcitado en Estermann 200647)
Entonces un desafiacuteo no menor que sepresenta a quienes estamos desarrollando elprincipio de fraternidad es buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas para poder entablar un auteacutentico yenriquecedor diaacutelogo con estas Aquiacute estamosen el meollo de la perspectiva interculturaldonde ldquocomo resultado de la lsquohermeneacuteuticadiatoacutepicarsquo uno aprende a pensar ycomprender desde el sistema simboacutelico demaacutes de una tradicioacutenrdquo (Vallescar 2005482) Y
ldquoesto puede comprenderse por las nociones dehomologiacutea ndashlas nociones juegan papelesequivalentes y ocupan espacios homoacutelogos en los
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respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
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la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
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qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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Recensioni Reviews
essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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Recensioni Reviews
quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Recensioni Reviews
Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Indice Index
3 IndiceIndex
4 Editoriale
5 Editorial
CONTRIBUTI POST COLLOQUIUM CONTRIBUTIONS
6 Rossella Bonito OlivaLrsquoALTRO IN MEUNA FILOSOFIA DELLrsquoINCLUSIONE E DEL DIALOGO
11 Wolfgang KaltenbacherCHE COSA Egrave LA FILOSOFIA INTERCULTURALE
17 Maria Esther Mastrogiovanni
RIFLESSIONE
22 L Anthony Savari Raj
ECOSOPHICAL JUSTICE
25 Lucas Cervintildeo
LA FRATERNIDAD EN CONFLICTO Y EL CONFLICTO FRATERNOAPORTES DESDE LA INTERCULTURALIDAD
42 Maria Roberta Cappellini
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
LA PAGINA DELLrsquoARTE ART PAGE
45 Giorgio Taffon
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
48 Giuseppe Fornasarig (presentazione di Giuseppe Cognetti)- IL SENTIERO DELLA RICERCA- CAMBOGIA lsquo99- IL MANDALA DEL CUORE- CORANO 3372- PER MARTIN BUBER IL VOLTO FEMMINILE DI DIO LA SHEKHINAH
56 RECENSIONI REVIEWS
4
Editoriale
ATTI DEL 1degCOLLOQUIUM CIRPIT
LrsquoAssociazione Cirpit desidera ringraziare lrsquoIstituto Italiano per gli Studi Filosofici
(IISF)e il Prof Antonio Gargano per il sostegno offerto al nostro progetto il Dr Marco
Emanuele e le Associazioni Napolitalia e Link Campus University e i Proff Alberto
Manco e Francesco Parisi dellrsquoUniversitagrave lrsquoOrientale per le collaborazioni le Universitagrave
di Napoli Siena e Bergamo il Comune di Napoli la Commissione Nazionale Italiana per
lrsquoUnesco per i patrocinii lrsquoEditrice Jaca Book e il Dr Sante Bagnoli per la collaborazione
Ed ancora la Dssa Rammairone per il servizio traduzione e lrsquoAgenzia SantrsquoElia per il
supporto tecnico Infine tutti i relatori e gli amici che sono gentilmente intervenuti a
Napoli in occasione del 1degColloquium della nostra Associazione Un particolare
ringraziamento va agli ospiti ai Professori Vincenzo Scotti Massimo Cacciari e Gianni
Colzani Ed ancora al DrMario Cavani della Fondazione Culturale Responsabilitagrave Etica
ed alla Dssa Milena Carrara Pavan curatrice dellOpera Omnia (Edizioni Jaca Book)
per il bellissimo video ldquoLa mia Operardquo (temi sviluppati e presentati dallrsquoautore stesso)
la cui proiezione ha suggellato il termine dei Lavori Ed infine un ringraziamento anche
ai Soci e collaboratori del Cirpit ed al pubblico presente A tutti un grazie di cuore per
aver permesso la realizzazione di questo Colloquium
Editoriale
Questo supplemento a corredare gli Atti della Rivista n 2 Marzo 2011
raccoglie alcuni contributi postumi relativi alle riflessioni scaturite spontaneamente dai
Lavori insieme ad alcune recensioni
Ci auguriamo che le riflessioni e le tematiche proposte in questi Atti possano
continuare ad essere dibattute sul Forum delle nostre pagine web che fa seguito al
Colloquium invitando gli studiosi i lettori e gli amici ad entrare in un ldquodialogo
dialogalerdquoin merito al dibattito avviato a Napoli
Anna M Natalini M Roberta Cappellini
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Editorial
Proceedings of the 1st Cirpit Colloquium
Cirpit Association wishes to thank the Italian Institute for Philosophical Studies
(IISF) and ProfAntonio Gargano for the support given to our project Dr Marco
Emanuele of Napolitalia Association and Link Campus University Prof Alberto Manco
and Francesco Parisi of LrsquoOrientale for their contributions the Universities of Naples
Siena and Bergamo the City of Naples the Italian National Commission for UNESCO for
their moral patronage Furthermore Jaca Book Editors and Dr Sante Bagnoli for their
cooperation Dr Rammairone for the translation service and St Elias Service for the
technical support Finally all the speakers and friends who have kindly intervened in
Naples on the occasion of the 1st Colloquium of our Association Special thanks to the
guests Professors Vincenzo Scotti Massimo Cacciari and Gianni Colzani And still to
DrMario Cavani of Fondazione Culturale Responsabilitagrave Etica and to Dr Milena
Carrara Pavan curator of the Opera Omnia (Jaca Book Editions) for the projection of
her beautiful video ldquoLa mia operardquo (with themes presented and developed by the
author himself) And final thanks go to Cirpit staff and Members and to the public
Thanks to everybody for having allowed the realization of this Colloquium
Editorial
This Supplement which accompanies the Proceedings of Cirpit Review n 2
March 2011 contains some contributions following up the Conference together with
some book reviews The questions addressed to the speakers by the public and friends
have been added together with the speeches and reflections spontaneously arisen
during the debate
We also hope the discussions and topics raised by these papers will continue to
be debated on our Forum web pages following the Colloquium inviting scholars
readers and friends to join in a dialogic dialogue and in the debate started in Naples
Anna M Natalini M Roberta Cappellini
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Rossella Bonito Oliva
Rossella Bonito OlivaUniv degli Studi di Napoli ldquoLrsquoOrientalerdquo
Lrsquouomo non egrave solo non egrave unrsquoisola enemmeno un continente Abbiamo bisognodel cielo Lrsquouomo egrave un mesokosmos il puntoin cui convergono tutte le sfere della realtagrave
Panikkar
Tutta la vicenda personale di RaimonPanikkar egrave testimonianza esempio di una fe-conda combinazione tra culture religioni co-stumi Lrsquointerculturalitagrave non egrave perciograve nel suocaso se non indirettamente oggetto di unateoria ma condizione esistenziale di un intel-lettuale occidentale che riflette sulle proprieradici Da questo intreccio Panikkar fa germo-gliare il problema e la condizione per un pen-siero che si alimenta di analogie che si eserci-ta sui richiami per rintracciare in un nuovoumanesimo e in una politica di pace la possi-bilitagrave di una metafisica negrave dogmatica negrave dot-trinaria piuttosto terapia per una riconcilia-zione tra uomo Dio e mondo
Da un lato lrsquoassunzione radicale del bi-sogno di connessioni piugrave che di separazioni
dallrsquoaltro la profonda e raffinata conoscenzadi culture tra loro fortemente distanti e geo-graficamente lontane dagrave consistenza e vivaci-tagrave al discorso di Panikkar che nei suoi testi enei suoi discorsi usa esempi e citazioni attin-gendo liberamente dalla cultura cristiana e daquella induista focalizzandone le affinitagrave Que-sto stile di discorso lascia emergere il ripetersiin scenari diversi di un uguale bisogno metafi-sico che si sprigiona dallrsquoumano senso di fragi-litagrave Una condizione esistenziale che egrave alla ba-se di un sentimento religioso ma anche capa-ce di generare falsi idoli e irrigidimenti comesi egrave dato spesso nella nostra tradizione preoc-cupata solo della vittoria sullrsquooriginaria insicu-rezza e finitudine
Non si tratta di procedere per opposi-zioni o rovesciamenti perseguendo lo stile delconflitto piugrave che quello della comprensione edellrsquointerpretazione Panikkar propone inveceunrsquoermeneutica del lsquodialogo dialogalersquo in cui laresistenza delle differenze culturali e di quellelinguistiche si fa energia creativa di alternativepossibili contro lrsquoomologazione e la subordi-nazione Il punto di contatto perciograve non puograveessere trovato nelle espressioni ma nelle mo-tivazioni che muovono la relazione dellrsquouomoverso il mondo e verso Dio in direzione di una
LrsquoALTRO IN MEUNA FILOSOFIA DELLrsquoINCLUSIONE E DEL DIALOGO
Rossella Bonito Oliva
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Rossella Bonito Oliva
risposta Sarebbe forse piugrave giusto affermareche la continuitagrave si rende per Panikkar visibilenei punti di incertezza nei balbettii nei mo-menti di crisi e nei pensatori di rottura lagrave do-ve la sicurezza cede alla piugrave originaria fragilitagraveumana
Si tratta per Panikkar come giagrave per Kantche si muoveva ancora allrsquointerno del proget-to di secolarizzazione del Moderno di far e-mergere lrsquoineludibilitagrave del bisogno piugrave profon-do e piugrave lacerante della ragione di oltrepassa-re la frammentarietagrave per tracciare un orizzon-te unitario nel cammino in-finitodellrsquoesperienza umana nella triangolazione trame mondo Dio1 In questa prospettiva egrave ne-cessario recuperare questa profonditagravedellrsquoesperienza smarrita nella immanentizza-zione lsquoa-religiosarsquo2 che lascia unrsquoirrequietezzainteriore nel singolo Tra il potere della scien-za e lrsquoinquietudine individuale solo una nuovareligiositagrave senza assolutismi puograve creare unponte Non egrave perciograve questione di tolleranza odi conciliazione tra religioni diverse quanto diuna spinta profonda ma non singolare po-tente ma non assolutizzante cui la religiositagraverisponde con accenti diversi
Lrsquoinsistenza stessa sulla religiositagrave piut-tosto che sulla religione permette a Panikkarperciograve di uscir fuori del dilemma relativo alladimensione privata o pubblica della fede sol-levata dalla modernitagrave e portata avanti nel di-battito della postmodernitagrave La questione reli-giosa egrave la questione stessa dellrsquouomo
1 I Kant Critica della ragion pura tr it G Colli AdelphiMilano 19952 R Panikkar Forme e crisi della spiritualitagrave contempo-ranea In ldquoStudi cattolicirdquo VI 33 Roma 1962 pp 5-19ora in Id Concordia e armonia Mondadori Milano2010 p 11
La metafisica occidentale diventa vio-lenza nella misura in cui tende ad assolutizza-re lrsquoessere trascurando la complessa articola-zione della connessione tra uomo mondo eDio radicata nel bisogno nella dipendenzanella paura3 Non egrave possibile eludere nem-meno attraverso le certezze della scienzauna qualche risposta allrsquointerrogativo religio-so al bisogno di un orizzonte unitario sia purefuori di ogni rassicurazione sistematicaldquoLrsquouomo egrave un essere religioso percheacute scoprein se stesso una consapevolezza che lo apre almistero che poi scopre immanente in tutte lecoserdquo4 Si tratta di riportare alla luce il respiroe lrsquoeco della trascendenza smarrita nel sognodella modernitagrave assumendo il mistero elrsquoineffabile come linfa delle relazioni umaneldquoIn altre parole lrsquouomo moderno vuole vor-rebbe avere federdquo5 ma finisce per cedere allerassicurazioni della scienza e al potere dellacultura egemone Da questo punto di vista lariscoperta della religiositagrave allarga le coordina-te della vita umana a quanto rimane misteroin fieri in trasformazione fuori del potere de-gli individui minando alla base la sterile auto-referenzialitagrave a favore della capacitagrave di istitui-re relazioni
Distinguendo tra fede e credenza cometra religione e religiositagrave Panikkar insiste sulfattore emotivo piugrave che sulle asserzioni dellaragione sul lato soggettivo piuttosto che suquello oggettivo cercando nelle pieghe del
3 ELevinas sottolinea lrsquoistanza omologatrice e astraentedella metafisica occidentale come una vera violenzacfr Id Totalitagrave e infinito tr it a cura di SPetrosinoJaca Book Milano 19834 R Panikkar Un punto di incontro tra le prospettivereligiose Non egrave giustizia rispondere con il male al malein Humanitas 2 2004 pp 343-352 ora in Id Concordiae armonia Cit qui p 995 R Panikkar Forme e crisi cit p 20
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cuore il fondo piugrave originario di artifici nei qualilrsquouomo stesso egrave rimasto intrappolato PerciogravePanikkar ritrova nella religiositagrave quel senti-mento comune a piugrave religioni che le connettedallrsquointerno nel riferimento comuneallrsquoineffabile in cui si raccolgono sentimentibisogni aspirazioni nella tensione al legameSolo su questa via si puograve rintracciare la possi-bilitagrave di una felice coincidenza tra esperienzapersonale e itinerario filosofico al cui internola fede (cristiana induista buddista) riportan-do lrsquoocchio umano al mondo accende il rap-porto con lrsquoaltro Panikkar ricorda infatti ilsignificato piugrave antico di re-ligio ciograve che unisceanche se solo lo spostamento sulla trascen-denza disattiva qualsiasi assolutismo autore-ferenziale Lrsquointeresse e la familiaritagrave con unavasta e variegata cultura induce Panikkar arintracciare nella varietagrave i punti di contatto enelle tradizioni la spinta alla libertagrave che animaogni fede come specifico dellrsquouomoNellrsquoallargamento della prospettiva che carat-terizza e insieme circoscrive ogni conoscenzaemergono le affinitagrave smarrite nelle successiveguerre di credenze di religioni e di civiltagrave di-svelando nellrsquoincontro tra differenze il destinostesso di ogni individualitagrave Neacute un misticismoamorfo ma nemmeno una pedante ricerca didifferenziazione producono lrsquoarricchimentocontinuo della condizione umana
Come nella rappresentazione di Magrit-te de ldquola condizione umanardquo lrsquoindividuo se-condo Panikkar guarda il mondo come attra-verso una finestra i margini delimitano equindi necessariamente riducono e deforma-no la realtagrave anche se la trasparenza del vetroproduce lrsquoillusione di una visione diretta O-gnuno egrave una finestra sul mondo dice Panikkarin unrsquointervista quel mondo che si allarga nelconfronto tra la vista prodotta nelle diverse
finestre Lrsquoaltro perciograve si fa avanti nel senti-mento della dipendenza piugrave avanti divienebraccio fondamentale della mia relazione almondo Ogni cosa egrave oltre ciograve che io vedo ol-tre la singola cornice ligrave dove le finestre simettono in comunicazione reciproca In que-sto rinvio continuo che si avvale del ldquodialogodialoganterdquo6 di un sentire transindividualeeppure sfaccettato in cornici necessariamentedistinte ma non tragicamente diverse si atti-va la plurisonanza del mondo negli uomini
Il sentimento della trascendenza allorasottolinea il limite e nel limite indica la viaverso lrsquoAltro il divino e lrsquoaltro uomo comeapertura Panikkar egrave ben consapevole del fat-to che lrsquoessere in cammino non assicura sullameta e sulla sua raggiungibilitagrave Si tratta di di-sporsi alla ricerca di aprirsi appunto al miste-ro nella convinzione che solo questa puograve esse-re la via di un arricchimento progressivodellrsquoindividuo In unrsquointervista Panikkar infat-ti sottolinea come la stessa identitagrave sia un fal-so concetto dal momento che puograve corrispon-dere al massimo al significato che assume neldocumento di cui ognuno dispone nella vitacivile Il documento perograve egrave ciograve che ci identifi-ca per un altro per un controllo impersonalein qualche modo dallrsquoesterno e attraverso co-dici piugrave che in quanto persona Ersquo uno stru-mento legale che niente dice della personacome entitagrave dinamica e aperta che forse solola morte piugrave fermare
Il pericolo si cela nellrsquoassunzione di que-sti atteggiamenti burocratici nello stesso rap-porto con noi stessi nella misura in cui ce-diamo alla tentazione di certezze a buon mer-cato di una spettacolarizzazione dei nostri
6 Dallrsquoultima videointervista di Panikkar Studio Oikos diMarco Manzoni
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corpi e delle nostre anime Non un peccatoma uno scacco secondo Panikkar per il qualela pienezza per lrsquouomo egrave nellrsquoaperturanellrsquoesperienza piena della relazione conlrsquoaltro da seacute che sia mondo che sia Dio olrsquoaltro uomo In questo orizzonte ogni chiusu-ra come ogni irrigidimento si traduce in unoscacco per la conoscenza e per la libertagrave an-che allrsquointerno delle teorie filosofiche
In questa apertura circolare e in-finitarispetto a ogni singolo dallrsquoIo al mondo e dalmondo allrsquoaltro egrave nascosta la risorsa per unrinnovamento della vicenda umana che evitiogni gerarchia ordine livellamento per ritro-vare il divino in ogni cosa rendendo ogni cosasacra e necessaria la natura lrsquoaltro uomo ilvicino come lo straniero In questo senso nonsi egrave mai soli nella propria ricerca condividen-do un destino di fragilitagrave che spinge al con-fronto allrsquoesperienza della libertagrave da ogni vin-colo attivato in quel sentimento ineffabile dellegame con il mondo con lrsquoaltro7 Lrsquoaltro per-ciograve egrave implicato nel mio stesso limite egrave pre-sente in me e ogni autoreferenzialitagrave egrave solounrsquoartificiosa idealizzazione che inducelrsquoillusione di sollevare i piedi da terra da tuttoquanto ci ingombra e ci impaccia Aprirsiallrsquoaltro significa per Panikkar disporsi a quan-to mi accomuna allrsquoaltro nella fragilitagrave nel li-mite nella impossibilitagrave della trasparenza edella coerenza piuttosto che nellrsquoidentitagrave incui si cela solo una sorta di volontagrave di potenza
La sottolineatura dellrsquointra preferitaallrsquointer e al multi consente a Panikkar di lavo-rare su un terreno di confine tra universale eparticolare razionale e emotivo trascendentee immanente rinunciando ad un tempo ad o-
7 RPanikkar Ecosofia la nuova saggezza Per una spiri-tualitagrave della terra Cittadella editrice Assisi 1993
gni assunzione di certezze a favoredellrsquoattenzione a tutto quanto egrave sempre in fie-ri per lrsquouomo in cammino nella ricercanellrsquoaccettazione coraggiosa dellrsquoimpossibilitagravedi poter raggiungere una qualsiasi meta informa definitiva
Non egrave certo la volontagrave che puograve condurresu questa strada conciliatrice dal momentoche per Panikkar non si tratta di imparare o didivenire secondo la visione superegoica e con-torta dellrsquoOccidente morale quanto di proce-dere verso la purificazione e lrsquoascolto delsemplice che parla attraverso il cuore Il divinocome trascendente in tal modo si manifesta inquanto rimarrebbe intattingibile per lrsquouomochiuso nella sua difensiva autoreferenzialitagraveSolo il divino apre lrsquoumano allrsquoamore al per-dono conferendo unrsquoampiezza di respiro allaquale lrsquouomo spesso rinuncia in nome di unasterile vittoria
Rintracciare lrsquoaltro non richiede unospingersi allrsquoesterno unrsquooperazione artificio-sa ma piugrave semplicemente significa mettersiallrsquoascolto rintracciare lrsquoaltro dentro di medove egrave stato occultato Ne sentiamo il richia-mo se solo abbandoniamo le tracce del narci-sismo occidentale La cosmoteandria di Panik-kar sottolinea infatti lrsquoimplicanza tra legamecon il mondo e legame con lrsquoaltro romperequesta circolaritagrave tra uomo e mondo produceillusorie certezze e false risposte conflitti e la-cerazioni Solo nellrsquoassunzione della pluralitagravedei punti di vista attraverso i quali e non no-nostante i quali si attinge il senso piugrave profon-do della vita come della morte che intrecciaogni cosa In questa prospettiva non egrave possibi-le riprodurre polarizzazioni facendo inclinarequesta volta il positivo sullrsquoOriente a sfavoredellrsquoOccidente La polarizzazione stessa egrave unapatologia della modernitagrave cosigrave come la loca-
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Rossella Bonito Oliva
lizzazione geografica del bene o del male asso-luto che occulta quella fluiditagrave che egrave dello spi-rituale8
In questo senso Panikkar preferisce lametafora al ragionamento al rigore logico Lametafora conserva in seacute lrsquoineffabile assumelrsquoimpossibilitagrave della trasparenza lavora sugliintrecci piuttosto che sulle evidenze dichiarada subito la sua contiguitagrave con lrsquouniverso e-motivo con la dipendenza dal mondo mo-strando in controluce il bisogno metafisicoche anima la visione cosmoteandrica La mo-dalitagrave della riflessione giocata su aforismi emetafore mette alla prova per lrsquoautore questaenergia dellrsquordquointrardquo che egli ha sperimentatonella sua formazione dalla teologia cattolicaalla cultura indiana ereditata dal padre e ri-cercata nei suoi viaggi in etagrave matura Questocarico esistenziale permette a Panikkar digiungere a quello che non egrave un artificioso sin-cretismo proprio percheacute si gioca nel richiamodelle affinitagrave che si liberano lagrave dove si resti-tuisce alla teoria lrsquoinflessione interrogativacon cui si sprigiona dallrsquouomo Non si dagrave unatraducibilitagrave del mito che come spiega il ter-mine antico mythos ha al suo interno il silen-zio e la testimonianza ciograve che egrave piugrave proprioma che deve essere necessariamente condivi-so9 In quanto in ciograve che non si puograve dire si celaquanto sia pur contraddittorio rimane vero
Una sorta di rimozione destinata a ripe-tersi nel tempo e nello spazio proprio per la
8 La posizione di Panikkar anticipa le posizioni che a li-vello politico sono assunte da ASen che sottolinea lacecitagrave dellrsquoOccidente verso gli elevati valori presentianche nella storia della cultura orientale cfr Id La de-mocrazia degli altri Percheacute la libertagrave non egrave unrsquoinven-zione dellrsquoOccidentetr It Mondadori Milano 20049 R Panikkar Mito simbolo culto in Opera Omnia volIX tomo I Jaca Book Milano 2008
sua debolezza impotente dinanzi a ciograve chetrascende la capacitagrave drsquoazione dellrsquouomo Aquella che egrave una volontagrave di potenza e una ra-dicalizzazione delle differenze Panikkar sosti-tuisce lrsquoassunzione delle contraddizioni comeparte integrante della realtagrave in quanto ele-mento di una veritagrave non selettiva La contrad-dizione e quindi le distinzioni sono il sale stes-so della vita che si sviluppa dal confronto daldialogo tra prospettive diverse piuttosto chesul monolitismo voluto dallrsquoOccidente Ognidiscorso perciograve egrave dialogo confronto di ldquomitirdquolagrave dove il mito per Panikkar egrave lrsquointerodellrsquouomo senza la pretesa di essere ogni co-sa Il mito trattiene in seacute lrsquoineffabile la condi-visione emotiva qualcosa di magico in cui egraveracchiusa la possibilitagrave stessa di un camminoIn questo orizzonte il mito resta inattaccabilenella misura in cui non pretende e non rap-presenta se non lrsquoumano nella sua relazionecon il mondo con lrsquoaltro I miti non possonoessere propagandati neacute pubblicizzati percheacuterichiedono una convinzione interiore senza laquale diventano folclore superficiale
Ersquo in questa prospettiva che si imponelrsquooriginalitagrave e la feconditagrave di un pensiero qualequello di Panikkar che non intende segnarefini o punti di arrivo ma solo liberare lrsquoenergiache si sprigiona in tutte le relazioni se solo siimpara a lasciar essere lrsquoumano dellrsquouomo chenon conosce confini territori o localizzazionima solo lrsquoessere in cammino come apertura
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Wolfgang Kaltenbacher
Wolfgang KaltenbacherUniversitagrave degli Studi di Napoli ldquoLrsquoOrientalerdquo
Il ventesimo secolo ha visto la fine degliimperi coloniali insieme allrsquoascesa di unavariegata critica delle ideologie coloniali Ilclassico colonialismo egrave (quasi) scomparso maal suo posto troviamo oggi forme piugravesofisticate di dominio La critica della visioneeurocentrica del mondo egrave sorta non soltantonelle ex colonie ma anche nei paesioccidentali in forma di unrsquoautocritica delpensiero europeo La crisi della coscienzaeuropea rivela contemporaneamente le suedebolezze e i suoi punti di forza Aquestrsquoultimi appartiene la capacitagrave di metterese stessi in discussione Questo valesrsquointende solo per le tradizioni piugrave nobili delpensiero europeo
Con la critica dellrsquoeurocentrismo hainizio tra lrsquoaltro una riflessione piugrave sistematicasul contesto culturale della filosofia di cui sioccupa la filosofia interculturale Bencheacute lafilosofia si sia sempre occupataimplicitamente di problemi interculturali lafilosofia interculturale come tentativoesplicito di affrontare i problemidellrsquointerculturalitagrave egrave nata solo qualchedecennio fa Lrsquointerculturalitagrave egrave comparsacome oggetto di studio in varie altrediscipline molto tempo prima che i filosofiavvertissero il bisogno di rifletteresistematicamente sui problemi interculturali
(Hinnenkamp 1994 Monceri 2000 e 2006Kaltenbacher 2004)
Gran parte dei testi sulla filosofiainterculturale sono stati scritti e pubblicatidagli studiosi e dalle istituzioni intorno allarivista polylog ndash Forum for InterculturalPhilosophy Bencheacute i singoli autori di questogruppo abbiano definito la filosofiainterculturale in modo diverso (Wimmer2004 50) crsquoegrave ovviamente un consenso dibase sui requisiti minimi della filosofiainterculturale
Noi intendiamo la filosofia interculturalecome lrsquoimpegno di dare espressione alletante voci della filosofia ciascuna nel suocontesto culturale e di creare in questomodo una discussione fruttuosa e condivisain cui tutti abbiano eguali diritti Nellafilosofia interculturale vediamo soprattuttoun nuovo orientamento e una nuovapratica della filosofia una filosofia cherichiede un atteggiamento di rispettoreciproco di ascolto e di disponibilitagrave diapprendere
Egrave richiesto un nuovo orientamento percheacutendash riconoscendo la situazionalitagrave culturaledella filosofia ndash le posizioni filosofichedevono affermarsi sul livello interculturalee la cultura e le culture devono esseremantenute consapevolmente presenticome contesto del filosofare Una nuovapratica egrave necessaria percheacute la nuovaconsapevolezza richiede lrsquoabbandono di
CHE COSA Egrave LA FILOSOFIA INTERCULTURALE
Wolfgang Kaltenbacher
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Wolfgang Kaltenbacher
una produzione individuale e mono-culturale della filosofia e si cerca inveceuna polifonia dialogica dinamica efondamentalmente aperta delle culture edelle discipline (httpprofpolylogorgobj-enhtm [29 agosto 2010])
Allrsquointerno di questo quadro generaletroviamo approcci diversi alla filosofiainterculturale che in parte possono essereconsiderati complementari La filosofiainterculturale parte dalla consapevolezza delcontesto culturale della filosofia e dellarilevanza di questo contesto per lo sviluppodelle teorie filosofiche Da qui risulta ilcompito di riflettere sistematicamente sullarelazione tra la produzione filosofica e il suocontesto culturale di sviluppare nuovistrumenti e metodi per essere in grado dicomprendere culturalitagrave ed interculturalitagrave infilosofia La consapevolezza del ruolo delcontesto culturale cambia la nostra sensibilitagravee il nostro atteggiamento nei confronti di altricontesti culturali e ci invita a rifletteremetodicamente sui problemi culturali edinterculturali La filosofia allarga tra altro lasua competenza ad una filosofiadellrsquointerculturalitagrave (Cesana 2007 55)
La culturalitagrave di ogni tradizione filosoficanon implica perograve un determinismo erelativismo culturale Nonostante il condi-zionamento culturale della produzione filo-sofica egrave possibile mantenere la convinzione diuna ldquoveritagraverdquo universale bencheacute non possiamopiugrave pretendere di avere un accessoprivilegiato o esclusivo a questa ldquoveritagraverdquo Essarimane unrsquoidea regolativa
La filosofia interculturale puograve cambiarela percezione della propria tradizionefilosofica In particolare la filosofia occidentaleegrave stata criticata per la sua autopercezione edegrave stata invitata ad aprirsi ad altre tradizioni Egravevero che molti autori occidentali sono convinti
che la filosofia sia una conquista esclu-sivamente europea e questo egrave sicuramentesbagliato Dallrsquoaltro lato non va dimenticata lacuriositagrave che gli europei hanno sempre avutonei confronti delle altre culture e che questointeresse non era sempre motivato da unabrama imperialista La critica dellrsquoeuro-centrismo ha occupato molto spazio nelleprime pubblicazioni della filosofia inter-culturale Contemporaneamente sono statirespinti tutti gli altri centrismi come ilsinocentrismo oppure lrsquoafrocentrismo(Wimmer 2004 53-62 Nederveen Pieterse2009 70) Sembra essere cosa ovvia che sidebba andare oltre la propria tradizione e lafilosofia interculturale pretende di dare uncontributo per raggiungere questo obiettivoindividuando le differenze culturali e lesomiglianze transculturali (Cesana 2007 53)unrsquoimpresa che presuppone competenzeparticolari
La filosofia interculturale va distintadalla filosofia comparata Su questadistinzione hanno insistito soprattutto gliautori della filosofia interculturale La filosofiacomparata nella sua forma storica non hacome particolare obiettivo la riflessione sulcontesto culturale della produzione filosoficae i filosofi di questo campo in realtagrave non sisono preoccupati piugrave di tanto dei presupposticulturali del proprio pensiero Dallrsquoaltro lato lafilosofia interculturale dipende dallacomparazione di diverse tradizioni filosofichee quindi deve affrontare anche tutte ledifficoltagrave della filosofia comparata Occorronostudi molto approfonditi prima di poter farequalsiasi comparazione Sono proprio glistudiosi piugrave specializzati ad avere delle riservenei confronti della filosofia comparata Sipensi solo agli studi sulle varie tradizionifilosofiche del subcontinente indiano Gliindologi hanno buone ragioni ad essere
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Wolfgang Kaltenbacher
scettici sulle comparazioni fatte da filosofi chenon hanno mai studiato i testi nella linguaoriginale ma solo in qualche traduzioneinglese
Essendo incompleta o incerta la nostraconoscenza di altre tradizioni la filosofiainterculturale puograve comunque cominciare conla riflessione sul contesto culturale dellapropria tradizione vagliandola in base allesollecitazioni e agli spunti provenienti da altriambiti culturali Dal confronto possonosorgere domande che mettono in nuova lucela propria tradizione senza tuttavia esigereuna conoscenza perfetta delle altre tradizioniLrsquoincontro con la cultura giapponese adesempio ha fatto emergere il profondocarattere europeo del concetto di ldquoculturardquo(Ocirchashi 1984 Monceri 2000) Il terminecolere il coltivare della natura originalmentelimitato allrsquoambito dellrsquoagricoltura fugradualmente esteso a tutti i campi della vitaumana La trasformazione della natura lacreazione di una ldquoseconda naturardquo egrave in questolrsquoaspetto rilevante Nella moderna linguagiapponese fu coniato un nuovo termine(bunka) per esprimere il concetto europeo dildquoculturardquo Quanto fosse diversa la concezionedella relazione tra lrsquouomo e la natura nelGiappone tradizionale si evince dalla famigliadi parole che serviva per caratterizzare i variaspetti della cultura prima dellrsquointroduzionedel termine bunka Lrsquoideogramma fucirc il ventoin combinazione con le varie espressionispecificanti forniva gli elementi linguistici perdescrivere tutta la sfera della cultura Il fattoche fucirc un elemento naturale indicasselrsquoambito della cultura dimostra per Ocirchashiche il rapporto tra lrsquouomo e la natura eraconcepito in Giappone in modo completa-mente diverso Il compito della cultura non egravestato la trasformazione della natura bensigravelrsquoautoassimilazione scrive Monceri Questo
non devrsquoessere frainteso La cultura non egravestata il diventare uno con la natura ldquoCulturardquoegrave stata la ricerca del posto dellrsquouomo tra cieloe terra illustrata nella parabola della ruotaidraulica che non devrsquoessere messa neacute troppoprofondamente nellrsquoacqua neacute fuori lrsquoacquaLa parabola viene attribuita al filosofogiapponese Ninomiya Sontoku In un periodoin cui si annunciavano grandi cambiamenti acavallo tra il Settecento e lrsquoOttocento eglidifendeva lrsquoideale confuciano dellrsquouomo dicultura il quale ndash munito di un libro e di unattrezzo agricolo ndash cercava di mantenerelrsquoequilibrio culturale Con questa parabolaprendeva le distanze sia dal buddhismoparagonandolo alla ruota abbassata troppoprofondamente nellrsquoacqua sia dallo sviluppodellrsquoindustrializzazione che giagrave si potevaintravedere e che avrebbe portatoallrsquoabbandono dellrsquoagricultura ed allrsquoaliena-zione dalla natura simboleggiati dalla ruotaidraulica fuori lrsquoacqua (Ishiguro 1955)
Il concetto occidentale di ldquoculturardquo hainiziato a sgretolarsi durante il ventesimosecolo secolo che ha visto una vertiginosaaccelerazione della mondializzazione In tuttele discipline che si occupano di fenomeniculturali il concetto statico di cultura vienesostituito da un concetto dinamico Le culturenon sono immutabili non sono entitagrave fisseOgni cultura egrave il risultato di un complessoprocesso storico con innumerevoli contatti escambi con le altre culture Nessuna culturaesiste in modo isolato e i confini delle culturenon si lasciano definire con precisione Ladefinizione di cultura dipende dai criteri che siapplicano dalla Kulturnation alle culturelocali a unitagrave ancora piugrave piccole Alla fine ogniindividuo ha la sua ldquoculturardquo
Indipendentemente dalla definizione dildquoculturardquo egrave certo che non possiamo mai
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Wolfgang Kaltenbacher
lasciare il circolo culturale al qualeapparteniamo ma il circolo puograve cambiare enoi con esso Possiamo allargare o cambiare ilnostro orizzonte Con ogni passo che facciamosi sposta in effetti il nostro orizzonte Erasbagliato quindi considerare lrsquoorizzonte unacosa statica Gadamer non lo ha mai fatto Lasua metafora della ldquofusione degli orizzontirdquomeritava una valutazione piugrave attenta Neglistudi interculturali questa metaforagadameriana egrave stata interpretata come unsintomo di una cultura dellrsquousurpazione equindi respinta categoricamente Lrsquoespressio-ne tedesca Horizontverschmelzung egrave ambiguacome ha ricordato Philippe Eberhard (2004)Essa contiene contemporaneamente uno emolti orizzonti Si parte da molti orizzonti e siinizia ad entrare in un comune contesto dicomunicazione si condivide in parte unorizzonte Ogni metafora ha i suoi limiti edeve essere interpretata cosigrave anche lametafora della ldquofusione degli orizzontirdquo chealla fine non egrave tanto lontana da quella dellesovrapposizioni (Uumlberlappungen) usata dallafilosofia interculturale Egrave noto che il tardoGadamer si egrave interessato del dialogointerculturale Ram Adhar Mall perograve silamenta che Gadamer non abbia praticatoquesto dialogo e che sia sempre rimastolegato a un concetto eurocentrico dellafilosofia Non egrave un segreto che la filosofia diGadamer egrave stata legata fin dallrsquoinizio alpensiero greco Dallrsquoaltro lato non possonoessere piugrave ignorati i tentativi di Gadamer diaprire il proprio pensiero ad altre tradizioni(Grondin 2007) La cosiddetta ldquoermeneuticaanalogicardquo o ldquoermeneutica interculturalerdquo nonha mostrato comunque quel passo rivoluzio-nario oltre lrsquoermeneutica classica almeno perquanto riguarda il suo aspetto epistemolo-gico Ci sono vari problemi irrisolti nellafilosofia di Gadamer ma non si puograve negare
che il suo pensiero offra elementi fondamen-tali per la filosofia interculturale La massimache la prima filosofia di un autore classicodebba essere distinta dal suo atteggiamentoculturale vale in particolare per Hegel il qualeegrave stato criticato fortemente dalla filosofiainterculturale ma spesso in modo moltosuperficiale Egrave ovvio che alcuni elementi dellafilosofia di Hegel sono inaccettabili Nonpossiamo seguire Hegel nella sua metafisicadella storia delle religioni per menzionaresolo un aspetto ma il quadro concettuale cheoffre egrave molto utile per lo sviluppo di unateoria pluralistica (Nagl-DocekalKaltenbacherNagl 2008 27)Nellrsquoincontro delle culture possiamoevidenziare il contesto comune di comunica-zione oppure esaltare le differenze In ognicaso Hegel ci offre un ampio spettro distrumenti concettuali sofisticati per lrsquoanalisidei processi interculturali e in questo Hegelrappresenta solo il culmine di una riccatradizione del pensiero dialettico che prima ditutto indica la natura dialettica di ogniconcetto Ciograve che ci divide da altre tradizioni ciunisce a loro Conoscere il confine significaessere giagrave al di lagrave di esso Il processo dellacomprensione interculturale egrave graduale Nonesiste unrsquoassoluta incomprensibilitagrave ma egravealtrettanto vero che rimarranno sempre diffe-renze culturali Rimarragrave quindi il compitodella traduzione interculturale
Unrsquoepistemologia della filosofia inter-culturale dovrebbe partire dal processocomplesso di un reale allargamento dellrsquooriz-zonte in cui nuove categorie vengono adot-tate e la propria posizione continuamentecambiata Ho descritto questo modello episte-mologico in un altro contesto come universa-lismo dialettico che respinge e supera sia ilrelativismo culturale sia lrsquouniversalismoastratto (Kaltenbacher 2008 280)
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Modelli simili sono stati sviluppati daalcuni autori della filosofia interculturaleClaudia Bickmann parte dallrsquoidea di unaphilosophia perennis la quale perograve non puograveessere reclamata come possesso esclusivo dinessuno Ci sono accessi differenti allrsquouni-versale Le varie culture hanno approccidiversi allrsquouniversale e questo egrave un fatto chenon puograve essere piugrave ignorato Le differenzedevono essere riconosciute Dallrsquoaltro latonon possiamo rinunciare allrsquouniversale Ilbisogno di controbilanciare la filosofia unila-terale dellrsquouniversalismo astratto ha portatoalla creazione di un altro pensiero unilateralela filosofia della differenza La filosofia inter-culturale in senso stretto egrave nata nella grandecorrente della filosofia della differenza Leparticolaritagrave delle diverse tradizioni filosofichedovevano essere difese e rivalutate Adessosarebbe giunto il momento sostieneBickmann di correggere anche gli eccessidella filosofia della differenza Gli elementicomuni delle diverse tradizioni devono esserecolti Le sovrapposizioni permettono la comu-nicazione interculturale senza cancellare ledifferenze Da respingere sono sia lrsquoidea diuna totale commensurabilitagrave delle culture sialrsquoidea di una totale incommensurabilitagraveBickmann ha formulato nuovi criteri per lafilosofia interculturale adottati dalla Societagravedi Filosofia Interculturale (Society of Inter-cultural Philosophy) che fanno comprenderela distanza della sua posizione da quellaespressa nelle prime pubblicazioni dellafilosofia interculturale (Bickmann 2007httpwwwint-gipdeenglischinformationen_ englischhtml[29 agosto 2010])
Non egrave casuale che la filosofiainterculturale sia nata negli ultimi decenni delventesimo secolo Essa fa parte della svoltaculturale Unrsquoanalogia interessante la tro-
viamo nella germanistica che sin dagli anniSettanta ha sviluppato un nuovo ramo deglistudi germanici la germanistica interculturalela quale puograve essere considerata come uno deivari tentativi di superare i tradizionali limitidisciplinari e di sfruttare gli spazi di nuoveprospettive interdisciplinari La svoltaculturale ha causato in Germania lospostamento dalle Geisteswissenschaften alleKulturwissenschaften e la creazione di unanuova disciplina la Kulturwissenschaft (alsingolare) la quale si basa in parte su vecchietradizioni tedesche e che si inserisce con-temporaneamente nello sviluppo degli studiculturali a livello internazionale CulturalStudies New Historicism Cultural PoeticsVisual Studies Postcolonial Studies CulturalAnalysis lrsquoetnografia postmoderna la semioti-ca la sociologia della cultura in Francia etc(Bachmann-Medick 2006 Boumlhme 1998 2000e 2008 WierlacherBogner 2003)
Come gli studi letterari anche la filosofiainterculturale ha ormai superato gli eccessiculturalistici La critica postmoderna dellegrandi narrazioni continua ad essere impor-tante per la de-costruzione dei discorsi ege-monici ma lrsquoinsufficienza di una mera de-co-struzione egrave diventata evidente ed una tenden-za verso una posizione piugrave equilibrata puograveessere constatata Essere consapevole dellaculturalitagrave della produzione filosofica senzarinunciare allrsquouniversalitagrave egrave stato formulatospesso da Wimmer come lrsquoobiettivo generaledella filosofia interculturale (2004 63 153)
Come lrsquoantropologia culturale lafilosofia interculturale deve essere attenta anon diventare vittima delle proprie idee Ilmondo odierno ha costretto lrsquoantropologiaculturale a ripensare categorie fondamentaliche hanno determinato il discorso antro-pologico per tanto tempo Concetti come
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Wolfgang Kaltenbacher
ldquoculturardquo ldquotribugraverdquo o ldquogruppo etnicordquo non pos-sono essere piugrave utilizzati nel mondo globaliz-zato Lrsquoimmagine del mondo come suddivisoin ldquoculturerdquo egrave stata sostituita da altre rappre-sentazioni come quella dellrsquoldquoecumene globa-lerdquo (Fabietti 2004 261-268) Questa nuovaconcettualizzazione potrebbe essere vistacome un altro eccesso messo in moto dallanecessitagrave di dissolvere costruzioni di identitagraveculturali che in realtagrave non esistono Ma in ognicaso la filosofia interculturale deve evitareconcetti che hanno giagrave dimostrato la loroinefficienza in altri campi disciplinari
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copy Wolfgang Kaltenbacher 2011
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Maria Esther Mastrogiovanni
Ripensare la nascita per un nuovo con-cetto di dipendenza
Mi piace cominciare richiamando la me-tafora della finestra che Panikkar usa nelbellissimo video offertoci da Milena CarraraPavanvisto durante il convegno a Napoli il 3 -4 dicembre 2010
Il mio intervento si pone proprio comeunulteriore finestra da cui sono solita guar-dare e dalla quale chiedo lascolto
Il proprio punto di vista immaginatocome una finestra
Limmagine della finestra egrave straordina-ria e prima di esprimermi sullargomento chemi preme la voglio raccontare nelle risonanzee nella ricchezza di significati che mi susci-taseguendo un percorso di immaginazionecosigrave come lo sto apprendendo da Gastone Ba-chelard e con laiuto degli approfondimentisul mundus imaginalis di Paolo Mottana
La finestra egrave luogo di soglia fra internoed esternoE unapertura fra realtagrave separate econtigueDunque realtagrave distinte ma legate dauna contatto in primo luogo materiale uncontatto fluido ora piugrave visibile ora meno evi-
dentePuograve essere piugrave o meno opaca se il ve-tro che la compone egrave piugrave o meno ombra-tosporco incrostato Puograve essere aperta ochiusa (da noi ma anche dimperio da altri)econsentire allaria di circolare liberamente a-gli odori di essere percepiti alle voci e ai suonidel mondo di essere piugrave o meno uditi Con-sente di rimanere dentro quasi invisibileallesterno nellillusione della propria assolu-tezza in quanto unica e sola finestra possibi-leOppure di sporgersi sul suo davanzale be-ne in vista in grado cosigrave di vedere quante al-tre finestre esistano accanto alla propria e nelsilenzio ascoltare meglio ciograve che da altre fine-stre proviene
Limmagine della finestra inoltre implicanon solo una distinzione ma anche una di-stanza fra me e ciograve che vedo e come lo vedoIo non mi esaurisco in ciograve che vedo e in comelo vedo sono altro un di piugrave di quello che divolta in volta penso e affermo Ciograve mi dagrave unsenso di leggerezza e la capacitagrave di stare nellecose senza troppi drammi tutto egrave in movi-mento anche il mio sguardo che fonda e so-stiene il mio dire
E nel movimento cegrave anche quello della-scolto del mio silenzio da abitare da vivere
RIFLESSIONE
Maria Esther Mastrogiovanni
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Maria Esther Mastrogiovanni
da scoprire E in quel silenzio il piugrave delle volteconquistato con fatica paziente e umile farepulizia mettere ordine lasciare solo lessen-ziale Allora quel silenzio puograve ospitare la pre-senza dellAltro capire accettare che lAltroesiste veramente egrave il fine che Simone Weil sipone nella sua vita
E in questo in-quieto movimento incon-trare lAltro in una in-quieta pace
E questa una ricerca lunga difficile maaffascinante di ciascuna vita
In questa attitudine mi muovo ben lun-gi dallaver raggiunto un qualsiasi approdoogni tanto un porto sembra la fine del viaggioma la corrente ritrascina con il suo canto odo-roso al largo e lavventura continua
Sono curiosa e non mi piacciono i sen-tieri noti Ho frequentato cosigrave luoghi diversi elontani fra loro e piugrave di una volta ho constata-to con un sorriso e con un po di stupore co-me molti amino rinchiudersi in un recinto no-to e coltivino per una vita intera lo stessogiardino piante perfette quasi nascono rigo-gliose Nuovi frutti nuovi incroci nuove pian-te che hanno del meraviglioso e impensabiliper il senso comune Ma tale bellezza a voltesi ripiega su se stessa non apre finestre su al-trettanti meravigliosi giardini cegrave una faticasolitaria eroica che ha in seacute nel suo intimo unnucleo di insignificanza proprio per la ristret-tezza dello spazio vitale in cui si rinchiude Cegraveun assoluto che ignora lassoluto del giardinoaccanto
Ho frequentato sui libri e nelle relazio-ni il sapere espresso dalle donne
Alla domanda che piugrave volte mi sono po-
sta perchegrave proprio la passione per la condi-zione femminile e non altro ugualmenteimportante al mio sguardo di giudice severosono riuscita a rispondere solo di recente Enella mia storia che ho trovato la rispostaNon certo per motivazioni oggettive noncredo si possa stabilire una graduatoria diprioritagrave fra i bambini affamati del Ruanda o gliafghani costretti a fuggire dalle loro case perla guerra o le donne che subiscono violenze ditutti i tipi nella indifferenza e nel silenzio delleistituzioni e delle societagravelelenco potrebbenaturalmente continuare a lungo
E un utile esercizio ricostruire la genesidelle proprie passioni intellettuali ma anchepolitiche e sociali Si diventa poi piugrave libere epiugrave capaci di perseguire quellinteresse nonpiugrave solo appassionato ma ancor piugrave vivouna volta che si siano sciolti i lacci della pro-pria storia che cosigrave manifesta tutta la sua e-nergia
Metagrave della mia vitagrave lho spesa nello stu-dio e nellazione per comprendere e valoriz-zare la soggettivitagrave femminile Ancora oggicon animo diverso continuo a farlo non piugravesolo nei luoghi di donne ma anche in quelliche si usano chiamare luoghi misti
E cosigrave qui fra voi mi egrave possibileoggisentirmi a casa Proprio in un momento incui ho sentito con piugrave acutezza un senso di di-sagio di estraneitagrave di solitudine nel luogo incui lavoro e nella realtagrave che mi circondaSonouninsegnante mi piace stare in classe con leallieve e gli allievi ma sempre piugrave vivo con in-sofferenza listituzione scolastica
Proprio quando riflettevo come - aven-doli ascoltati negli ultimi mesi a Firenze - i
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Maria Esther Mastrogiovanni
protagonisti della vita culturale italiana misembrano procedere per mondi separati au-toreferenziali a volte forse privi di una one-stagrave intellettuale oggi sempre piugrave rara
Cosigrave durante i due giorni del Convegnoin una sala del palazzo Serra di Cassano pre-stigiosa sede dellIstituto Italiano per gli StudiFilosofici a Napoli mi sono sentita a casa duevolte
In primo luogo perchegrave Napoli egrave la miacittagrave natale e poi perchegrave ho percepito unagrande sintonia con le persone che ligrave si sonoespresse
Non ero sola
E oggi per chi come me nel suo quoti-diano si sente isolata come se parlasse unal-tra lingua o vivesse in un altro mondo egrave une-sperienza preziosa percepire di trovarsi acasa
Ma nel momento in cui rifletto su que-sta dualitagrave penso alla a-dualitagrave di cui parlaPanikkar e mi interrogo
Il problema interculturale si intrecciafortemente con quello intra-culturale quelloproprio di ogni comunicazione dove pare chesia quasi impossibile soprattutto quando siusano le parole non fra-intendersi
Spesso le parole complicano le relazionia volte sembrano anche aiutarle ma sono leparole o qualche altra cosa che passa invisibi-le attraverso un linguaggio non verbale unlinguaggio che ho imparato a chiamare delcuore
So di essere molto di parte ma ho un in-
teresse poco sviluppato per le questioni pu-ramente teoriche preferisco seguire la lezio-ne di Simone Weil che era una grande pensa-trice filosofa politica mistica letterata e tan-te altre cose un pensiero deve trovare la suaveritagrave egrave bontagrave nellessere praticabile
Pensiero- azione Un pensiero incarnatocome lha definita Gabriella Fiori
Almeno in certi ambiti
La Natura ci egrave ancora madre anche se lacultura occidentale dalla Rivoluzione Scientifi-ca in poi ha cominciato a considerarla unmeccanismo piuttosto che un organismo E daligrave -nonostante i successivi sviluppi della co-siddetta visione scientifica del mondo ai piugraveignoti - si egrave sviluppata la pervasivitagrave dellideadella macchina che ha divorato tutto anche ilnostro corpo Viviamo come congegni di ungrande orologio il cui ritmo non egrave scanditodal nostro respiro ma da una impersonalelancetta di ferro che procede indifferente almondo
Ma se ci volgiamo alla Natura con intimadistanza(Rilke) e con amoroso sguardo pos-siamo ancora ricevere grandi insegnamenti
E vorrei riflettere con voi proprio par-tendo dal concetto cosigrave stimolante di a-dualitagrave su quel particolare momento della vi-ta di tante specie viventi e su quella precisarelazione che cegrave tra una madre e il suo bam-bino durante la gravidanza e nei primi anni divita Quellunitagrave fortissima e necessaria cheha perograve giagrave sin dal suo sorgere il movimentodel distacco e dellautonomia In quel momen-to la donna e il bambino sono nello stessotempo due e uno
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Tale relazione egrave talmente poco conside-rata nel nostro immaginario che non ci sonoparole e non solo in italiano per definirequella relazione di dipendenza-indipendenzafra due esseri viventi dove la dipendenza haun tempo e comprende la crescita della indi-pendenza delluno dallaltro di chi sta per na-scere e di chi alimenta quella nascita
Per inciso ho avuto una certa esitazionenel trovare il verbo piugrave appropriato per de-scrivere chi femmina donna corpo di donnaconsente decide fa in modo che una nascitapossa accadere
Cegrave tutta una retorica sul rapporto ma-dre -figlioa sulla maternitagrave ma sullaspettoche qui considero non trovo nulla che abbiaacquisito un valore esemplare e simbolico
Forse in altre culture Ma non ne sono aconoscenza e se qualcuno puograve portare un suocontributo gliene sarograve grata
Dunque durante la gravidanza abbiamoun inedito un corpo che ne fa crescere un al-tro che per un certo tempo egrave nascosto pro-tetto nelle viscere E qualcosa di straordina-rio Mi egrave capitato da giovane per la mia tesisulla maternitagrave di essere presente al parto diuna donna Quella scena mi si egrave impressa nellamente e quando egrave toccato a me partorire miegrave stata di grande aiuto
Allora compresi percheacute i nostri antenatimigliaia di anni fa ancora inconsapevoli dicome si concepisse un essere vivente rima-nessero turbati davanti a quellevento straor-dinario e meraviglioso che egrave la nascita di unessere vivente e attribuissero alle loro donnepoteri magici e la responsabilitagrave di un rappor-
to privilegiato e diretto con la Natura la don-na era allora una sciamana Le grandi statuedella Dea madre mediterranea che si possonoancora vedere al museo de La Valletta a Mal-ta testimoniano questo senso della potenzafemminile dispensatrice generosa dellab-bondanza nella quale soltanto puograve nascereuna nuova vita Sono donne immense comedimensioni grasse con un forte valore sim-bolico di ricchezza
Se penso oggi allimmagine quasi ano-ressica della donna moderna mi sembraquasi un fantasma di quella figura unombralieve muta e svuotata che sfiora questa terracercando di occuparvi il minore spazio possibi-le
Anche se pare affermarsi un nuovomodello femminile la cui prima funzionesembra essere di nuovoquella di piacerealluomo
Dunque la Natura che amo significarecome Madre ci offre lo spettacolo di un even-to la nascita di un essere vivente che fra letante sue caratteristiche ha quella di porre inuna relazione speciale tre individui un padreuna madre un figlioa
E piugrave in particolare nel corpo della don-na sboccia una vita che dipende totalmenteda quella della madre in perfetta simbiosi fi-no a quando compiutasi lopera quella vitaesce da quel corpo per continuare sulla stra-da di una sempre maggiore autonomia lapropria esistenza
E lallevare il crescere leducare sonotutte azioni che implicano una relazione cheper quanto dispari agisce su vari fronti e in
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ambiti diversi su entrambi i soggetti entram-bi i soggetti madre e figlioa si formano ma-turano crescono insieme E non mi risulti e-sista parola nella nostra lingua che descrivatutta la complessitagrave e lo spessore di questaparticolare modalitagrave di relazione Se riflettia-mo su questo inizio come un inizio proprio dimoltissime specie viventi ci renderemo contodi come nascendo facciamo esperienza di unamodalitagrave di relazione che in seguito non solodimentichiamo ma anche quando vi pensia-mo la consideriamo al piugrave in quantonaturale non appropriata allessere umanosviluppato il quale sembra ritenere di uma-nizzarsi proprio superando la propria condi-zione naturale ma in questo movimento deicorpi e del pensiero di fatto ci si allontanaanche dalle proprie radici dalla propria origi-ne Se poi pensiamo che per quanto riguardagli esseri umani allorigine cegrave un corpo didonna non egrave difficile comprendere comequesta rimozione culturale collettiva possaavere a che fare ieri come oggi con il disco-noscimento della potenza della madre
Lindividuo libero in quanto assolutopadrone di seacute attraverso la sua volontagrave risultaa questo punto una bella astrazione e una viaduscita per il maschio (solo occidentale) cheper rifondarsi deve rinascere da se stessodimenticando la sua nascita reale e le condi-zioni in cui essa egrave avvenuta Tutto ciograve ha avutonei secoli trascorsi una sua funzione forse -egrave una domanda alla quale non egrave facile rispon-dere - ma oggi in un mondo sempre piugrave pic-colo una strada per non soccombere tuttipuograve essere quella di ricordare che se siamovivi e vogliamo che si continui a vivere egrave per-cheacute qualcuno ci ha messo al mondo e allevaticioegrave riconoscere la nostra dipendenza nei
confronti delle e degli altri dipendenza neitermini in cui labbiamo vissuta alla nascita ndashpurtroppo non ci sono altre parole einterrelazione mi sembra troppo asettica epoco pregnante Agire veramente questa ac-quisizione in ogni ambito non egrave assolutamen-te facile ma cambierebbe lordine simboliconel quale siamo soliti pensarci ed esprimerciNon egrave facile Ma questa egrave la grande scommes-sa che da piugrave parti con altre motivazioni staemergendo come ineludibile per la nostra so-pravvivenza
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L Anthony Savari Raj
Tsunami in 2004
It indeed awakened us at least for ashort while to realize that nature is not sing-ing any longer its sweet song It has only be-gun to let out its cry
On this disastrous occasion we heardpeoplersquos cry too a cry out of helplessnessloss and pain
Though the groanings of nature and thepoor appeared to outsmart one another yetthey also fused into one ndash not of course in aharmonic symphony but in a horrifying ca-cophany
The cacophany had a theme too It por-trayed that the cosmic display and the humandisplacement are connected and that the hu-mans are not the only players on world stageIt perhaps signaled the need and a new op-portunity for a fresh and urgent vision of acosmotheandric (cosmos-divine-human) soli-darity
Ecosophical Justice is presented in thisvery cacophanic world context and situationIt reminds us among other things that eco-logical predicament is not merely ecologicalbut it is a human problem which indeed re-quires a radical mutation in human attitudeIn our attempt to control and manipulate na-ture we have forgotten that we are naturalbeings sustained by the same environmentwe seek to dominate
Very significantly our domination hasspilled over to the human beings too particu-larly the poor who cry out for justice and lib-eration The logic that exploits the earth andthe poor seems to be one and the same Eco-logical and justice concerns therefore are in-separable Justice is the way of ecology
Ecosophical Justice reminds us furtherthat precisely because of our present state ofhuman emergency and seriousness of theecological situation mere short-term solu-tions and technical stopgaps are insufficientIn other words it is not enough to find waysby which we can more effectively or moreldquohumanlyrdquo deal with the Earth unless at thesame time we find the Earth as another di-
ECOSOPHICAL JUSTICE
L Anthony Savari Raj
L Anthony Savari RajUniversity of Madras India
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L Anthony Savari Raj
mension of our very selves sharing the samedestiny This in short constitutes the ecoso-phical awareness
It appears therefore we need a radicalre-vision of reality which would make usaware that the world is the manifestation ofthe total cosmotheandric reality which callsfor a holistic participation It involves indeed acultural disarmament and innovation and aparticipatory common life in solidarity withfellow human beings and the earth This ofcourse is our human dignity and responsibil-ity
Understandably this requires from usdistance and involvement contemplation andaction theory and praxis and of course anopenness to the transcendent Spontaneousand authentic actions for the welfare of theeco-human can flow only from a serene in-sight and right evaluation born of an ecoso-phical vision
Our guide in our search for ecosophicaljustice is Raimon Panikkar who is at once aphilosopher a scientist and a theologian Buteven these terms do not adequately capturethe heart of Panikkarrsquos enterprise
As a scientist philosopher and theolo-gian he has spent a lifetime exploring thegreat religious and secular traditions seekingto discern their underlying visions of realityHow do we name that in which we all live andmove The modern scientist sees it as the ma-terial universe the philosopher as the humanmind the theologian as the mysterious divine
But Panikkar sees these options as par-tial and fragmenting indeed they are part ofthe problem rather than part of the solution
When we see that the earth is reduced toldquomere stuffrdquo wholly subject to a human willthat sees itself autonomous from the mysteryof being itself then we begin to see the prob-lem at the heart of our crucible
Panikkarrsquos ecosophical vision is to besituated in this context It indeed leads us tosee the co-penetration of which we namedand separatedmdashas universe humanity andthe divine It is our effort to discern and spellout how authentic and effective actions ofjustice can spontaneously flow from this holis-tic and ecosophical vision of Panikkar
Our focus on Panikkarrsquos ecosophical vi-sion has another important purpose At a timewhen the future of theology in general andIndian theology in particular is said to dependvery much on the meeting and interaction oftwo important streams in theologizingnamely the religio-cultural (ldquomystical con-tentrdquo) and the socio-political (ldquoprophetic con-cernrdquo) through an exploration of the contoursof justice in Panikkars ecosophical enterpriseour work indeed attempts to develop a widerframework in which both the streams areharmoniously integrated and one made tosupport the other After all a unified searchfor truth and realization of justice are onlytwo sides of the same coin
The study is presented in four chapters
The first chapter takes up the questionof the relationship between religious plural-ism and justice and further explores the pres-ence and nature of justice concerns in the e-cosophical vision of Panikkar
Though Panikkarrsquos contribution hasbeen studied and interpreted in various con-
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L Anthony Savari Raj
texts and aspects yet we believe the impli-cations of his vision for the central issue ofjustice has not been thus far sufficiently ex-plored Hence the present attempt
This attempt looks interesting and sig-nificant amidst a certain tendency to catego-rize and portray Panikkar only as a represen-tative of religio-cultural orientation and as amere dialogue theologian without an explicitliberation and justice motif and concern
As a pathway to explore Panikkarrsquos jus-tice concerns the second chapter ventures toexplore Panikkarrsquos vision of ldquoecosophyrdquo Hereattempts are made to show the implicationsof Panikkarrsquos vision for one of our major con-temporary problems namely the ecologicalpredicament Panikkarrsquos proposal of ldquoecoso-phicalrdquo vision as different from ecological iselaborated
The word ldquoecosophyrdquo as understood byPanikkar suggests that the question lies be-yond a more or less refined ecology It furtherreminds us that the present predicament isneither ecological nor technical but a humanone It is a problem rooted in our ways ofthinking It involves our new attitude and per-ception about the earth ourselves and alsothe divine and the collective identity and des-tiny of all the three dimensions of reality It inshort points to a cultural mutation
The third chapter studies ldquoEcojusticerdquowhich may well complement Panikkarrsquosecosophy Besides portraying justice as theway of ecology it indeed attempts to repre-sent ecology as the symbol of the struggles ofthe poor for regaining their lost dignity theirland resource rice and freedom
Stated differently behind the ecologicaldisaster we can sense the reduction of the an-thropos to the reduction of a particular racecountry and worldview which indeed preparesthe ground for the appropriation for one selfof the natural resources and consequently thevery means for livelihood of the other It isthis inhuman and exploitative practice againstthe other that has spilled over and has be-come an ecological disaster The programmeof ecojustice that is presented in the chaptertherefore indicates that it is only by deeplyentering into the human (unaffected by re-stricted and restricting anthropocentrism)that we can arrive at a sound ecological uni-verse
The final chapter ldquoEcosophical Justicerdquoattempts to discern the meeting point be-tween the ecojustice and ecosophical consid-erations Attempts are made to show howecojustice orientations can indeed serve as acomplement and also as an ldquoexternal stimu-lusrdquo to Panikkarrsquos ecosophical vision Effortsare made therefore to discern and spell outthe implications of justice in Panikkarrsquos visionof ecosophy in the light of ecojustice consid-erations
In the first part of this chapter we dis-cuss the nature of ecosophical justice mainlyto be in the nature of lsquoclarificationrsquo This clari-fication would consist in clarifying two impor-tant aspects of our ecosophical responsenamely lsquothe primacy of beingrsquo and lsquothe spon-taneity of doingrsquo In the second part of thechapter we attempt to open the heart ofecosophical justice by unearthing its founda-tions implications and implementations
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Lucas Cervintildeo
A manera de premisa e introduccioacuten
Esta reflexioacuten brota de un contextoparticular Bolivia Paiacutes sumergido en unabierto desconcertante impredecible yprofundo proceso de cambio socio-poliacutetico ycultural Proceso que para muchos es laesperanza de diacuteas mejores y para otros es maacutesde lo mismo Una sociedad en conflictoporque generalmente todo cambio ytransformacioacuten significa una redistribucioacuten yreequilibrio de las fuerzas sociales por tantoconflicto
La nueva Constitucioacuten Poliacutetica en suprimer artiacuteculo expresa que ldquoBolivia seconstituye en un Estado Unitario Social deDerecho Plurinacional Comunitario libreindependiente soberano democraacutetico inter-cultural descentralizado y con autonomiacuteasBolivia se funda en la pluralidad y elpluralismo poliacutetico econoacutemico juriacutedicocultural y linguumliacutestico dentro del procesointegrador del paiacutesrdquo
Estamos ante un proyecto de Estado ysociedad atrevido y de gran alcance original y
desafiante Una declaracioacuten que manifiesta lanecesidad de dar lugar reconocimiento yautodeterminacioacuten a la pluralidad de culturasy cosmovisiones conjugaacutendolas dentro de unmodelo de gobierno foraacuteneo a eacutestas mismasArtiacuteculo que aunque no manifiestaexpliacutecitamente nos remite a la categoriacutea defraternidad de esa ldquofraternidad universalentendida como conjugacioacuten de relaciones depertenencia reciacuteproca y de responsabilidadcomo principio de reconocimiento de laidentidad y del aspecto unitario del cuerposocial en el respeto de cada una de lasdiferentes multiplicidadesrdquo (Ropelato2006184)
El intento boliviano es la lucha pordesarrollar un Estado que de cabida ypromueva ldquorelaciones de pertenenciareciacuteprocardquo sin anular o menguar la pluralidentidad cultural de sus habitantes quemantenga el ldquoaspecto unitario del cuerposocialrdquo pero al mismo tiempo respete lasldquodiferentes multiplicidadesrdquo de maneras deser estar y vivir que se dan en su territorio Esla buacutesqueda de aquello que no estaacute pero seanhela que apenas se vislumbra pero ya se loquiere hecho realidad
LA FRATERNIDAD EN CONFLICTO Y EL CONFLICTO FRATERNOAPORTES DESDE LA INTERCULTURALIDAD
Lucas Cervintildeo
Lucas CervintildeoUniversidad Catoacutelica Boliviana
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Considero que desde estas tierras consus anhelos luchas y buacutesquedas y sin entraren los particulares del proceso poliacutetico socialy cultural que viene desarrollaacutendose enBolivia hay un aporte al camino que se vienerecorriendo desde hace antildeos para dar rostro yconcretizacioacuten a la categoriacutea de fraternidadM Antonio Baggio uno de los maacutesimportantes exponentes de este recorridoantildeos atraacutes se preguntaba ldquoiquestqueacute nuevoselementos nos llevan hoy en diacutea a analizareste precedente y a plantear el problema dela fraternidad Considero que se puedenindicar dos clases de motivos que estaacutenrelacionados entre siacute la fraternidad comoexigencia y pregunta y la fraternidad comoexperiencia y recursordquo (Baggio 20098)
La experiencia de este uacuteltimo decenioen Bolivia manifiesta la presencia de estaexigencia que por momentos ha sido un gritodesde diversos sectores sociales por generarfraternidad como tambieacuten estaacute presente elrecurso humano social y cultural paraarticular la fraternidad como categoriacutea poliacuteticay concretizarla
De mil modos y maneras se podriacuteadesarrollar esta intuicioacuten Concretamente seharaacute desde el aacutembito de filosoacuteficondashteoloacutegico yla perspectiva intercultural que considero uninstrumental muy vaacutelido para adentrarse yreflexionar los contextos plurales y susprocesos
En un segundo momento profundizareacuteel conflicto dentro de la interaccioacuten entre lasculturas principalmente desde unaperspectiva interpersonal Para esto recurrireacutea la inspiracioacuten ofrecida por un texto biacuteblico
I La fraternidad en conflicto
La finalidad de esta primera parte seraacuteprecisar lo que se comprende porinterculturalidad dada su ambiguumledad designificados y comprensiones Luego desdealgunas de sus claves se realizaraacute una velozcriacutetica del principio fraternidad buscandodesmantelar algunos de sus supuestosculturales occidentales que pretenden seruniversalizados a todas las culturas
En otras palabras desarrollaremos unaldquodeconstruccioacutenrdquo1 de la categoriacutea defraternidad colocando a eacutesta en conflicto porasiacute decir para poder manifestar ciertascontradicciones y ambiguumledades La finalidadde este ejercicio es contribuir a seguirahondando con nuevas luces el camino paratransformar la fraternidad en una categoriacuteapoliacutetica O sea un principio capaz de ldquoformarparte constitutiva del criterio de decisioacutenpoliacutetica contribuyendo en la determinacioacutenjunto a la libertad y la igualdad del meacutetodo yde los contenidos de la poliacutetica mismardquo Y quetambieacuten ldquologre influir en el modo con el cualse interpretan las otras categoriacuteas poliacuteticascomo la libertad y la igualdadrdquo (Baggio200639)
1 Breves aclaraciones alrededor de la in-terculturalidad
En esta reflexioacuten la interculturalidadviene asumida principalmente desde latradicioacuten desarrollada con acentos diversos
1 Deconstruccioacuten 1 f Accioacuten y efecto de deconstruir2 f Fil Desmontaje de un concepto o de una construc-cioacuten intelectual por medio de su anaacutelisis mostrando asiacutecontradicciones y ambiguumledades Real Academia Espa-ntildeola wwwraees
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por tres estudiosos R Panikkar R Fornet-Betancour y D de Vallescar Esta uacuteltima luegodel estudio a fondo de los otros dospensadores afirma que
ldquola interculturalidad antes que una teoriacutea es unaexperiencia de interrelacioacuten reciprocidaddiaacutelogo y solidaridad Presupone una actitud deapertura y escucha atenta Nos situacutea maacutes allaacute dela afirmacioacuten de la existencia faacutectica dediferentes culturas y del planteamientomulticultural liberal-democraacutetico pues concede acada miembro ndashcon independencia del marcopoliacutetico del que se trate- la facultad de contribuircon su aportacioacuten particular Esto significa queasume la tarea de renegociacioacuten continua deroles y espacios el discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesis decada sociedadrdquo (Vallescar 2005477)
Por tanto el punto de partida de lainterculturalidad es una opcioacuten eacutetica deapertura y escucha para descubrir las riquezasque el diversoa (culturalmente socialmentereligiosamente poliacuteticamente etc) meofrece Desde estas actitudes que se vuelvenexperiencia de vida en un segundo momentose va reflexionando y aportando a una teoriacuteaque deacute insumos para gestionar de maneracreativa y equitativa la interrelacioacuten entreculturas Entonces la propuesta interculturalpromueve un verdadero enriquecimientohorizontal entre las personas grupos socialesy pueblos pertenecientes a diversas culturasque conviven en un espacio comuacuten
Interculturalidad es la buacutesqueda degenerar espacios donde cada persona puedaldquocontribuir con aportacioacuten particularrdquo a lagestacioacuten de una sociedad y por tanto a unaglobalizacioacuten justa digna equitativa ysolidaria para todos todas y todo Todo en elsentido de incluir en nuestra categoriacutea de
bienestar al planeta el gran excluido de lamodernidad
A su vez la interculturalidad asume lacompleja tarea de la ldquorenegociacioacuten continuade roles y espaciosrdquo para dar lugar a todos ycada uno de los miembros de la sociedadprocurando ldquoel discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesisrdquoque lleva adelante cada pueblo y sociedad
Por tanto la interculturalidad permiteser pensada ldquocomo una categoriacuteaeminentemente eacutetico-poliacutetica que surgedesde el mundo de la vida y no desde fuera deeacutel que alude a cuestiones que rompen elmarco monocultural en el que somossocializados y que cuestiona el caraacutecterhomogenizante de la globalizacioacuten faacutecticardquo(Salas 200728) Propuesta que ldquoexige unanueva relacioacuten entre los seres humanos y lospueblos que aunque sea asimeacutetrica hoypuede dar forma a nuevas relaciones desimetriacuteasrdquo (Salas 200728)
2 Relacioacuten entre interculturalidad y fra-ternidad en el contexto plural
Cuando hablamos de culturas esimportante dejar claro que la interculturalidadse coloca como una alternativa clara ante launiformidad de una cultura sobre las demaacutesEsto porque asume que ldquolas culturas no sonlsquofolklorersquo sino que cada cultura es una formanueva de ver y de vivir el mundo La culturaofrece a cada tiempo y pueblo su estilo ysobre todo su lenguajerdquo (Panikkar 200611)
Importante subrayar que las culturasson ldquoformas de ver y vivir en el mundordquo portanto la interculturalidad no ha de serreducida a los espacios de interaccioacuten entre
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culturas originarias-indiacutegenas y modernas Lapropuesta intercultural parte desde lainteraccioacuten entre culturas milenariasmodernas y postmodernas (juvenilesperiferias de las ciudades etc) en su continuareconfiguracioacuten actual Por esto laldquointerculturalidad se propone pues como unaalternativa que permite reorganizar el ordenmundial porque insiste en la comunicacioacutenjusta entre las culturas como visiones delmundo y porque recalca que lo decisivo estaacuteen dejar libre los espacios y tiempo para quelas lsquovisionesrsquo del mundo puedan convertirseen mundo realesrdquo (Fornet-Betancourt2001375)
Precisamente esta ldquocomunicacioacuten justaentre las culturas como visiones de mundordquo eslo que tiende un puente entre lainterculturalidad y la fraternidad Porque si escierto que ldquola solidaridad la fraternidad y lasrelaciones de alteridad como valores positivosnos permitiraacuten ver que todo lo que le sucedede malo al otro nos afecta que debemosinvolucrarnosrdquo (Barros 2009156) significaque ambas propuesta giran alrededor de almenos un eje comuacuten la inter-in-dependencia2
de la familia humana que como ldquovivenciademocraacutetica requiere de una indignacioacutenconstante y una accioacuten que contribuya a
2 ldquoAunque todo estaacute relacionado con todo es asiacutemismo verdad que cada parte de este todo esdiferente asiacute como todos los hombres son distintosentre siacute Cada uno es una persona es decir un nudouacutenico en la red de relaciones que constituye la realidadCuando este nudo rompe los hilos que lo unen a losotros nudos cuando las tensiones se han vuelto tantensas que no permiten ya la libertad constitutiva de lainter-in-dependencia entre nudo y nudo y en uacuteltimainstancia con la realidad en ese momento nace elindividualismo que perturba la armoniacutea y lleva a lamuerte de la persona hacieacutendole perder su identidadque es soacutelo relacionalrdquo (Panikkar 200616)
cambiar la realidad de todosrdquo (Barros2009156)
La fraternidad coloca el acento en quetodos los seres humanos somos hermanos ylo que sucede a uno afecta al conjunto lainterculturalidad agrega que esta inter-in-dependencia constitutiva del geacutenero humanoha de ser matiza desde la diversidad (culturalreligiosa etc) que tambieacuten es constitutiva delser humano Entonces la fraternidad sinoadquiere un rostro un contexto y un tiempodesde el cual constituirse corre el riesgo dequedar como formulacioacuten universalista dedifiacutecil aplicacioacuten Por esto que
ldquoen el siglo XXI el rostro de la nueva fraternidady sororidad seraacute intercultural o no seraacute Paraaprender entender y cambiar es preciso que laspersonas se aventuren en el diaacutelogo consigomismas (diaacutelogo intracultural) con sussemejantes con personas de otras culturas oreligiones (diaacutelogo intercultural e interreligioso)y se abran a ambientes culturales distintos a laamplitud de lo real y lo cotidianordquo (Vallescar200616-17)
En los tiempos que corren unapropuesta que busca recuperar la categoriacuteapoliacutetica de fraternidad irremediablementetiene que asumir el factor cultural que esconstitutivo del ser humano No puedequedarse a un nivel simplemente socioloacutegicoo econoacutemico o incluso poliacutetico Hoy por hoyno podemos reflexionar sobre la fraternidadsin asumir que en el mundo sedesencuentran encuentran y convivenconstantemente diversos mundos culturalesque expresan diversas maneras de estarsentir y vivir la vida
Si es cierto que ldquodesde un punto devista poliacutetico la fraternidad se situacutea antes quenada como principio de construccioacuten social
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donde el otro si podemos definirnoshermanos no es otro diferente de miacute sinootro yo mismordquo (Ropelato 2006199) elindagar la visioacuten de mundo del ldquootrordquo que esldquoyo mismordquo se torna fundamental Clarosiempre y cuando la fraternidad quieracolaborar concretamente a la aperturaconstante hacia ldquoambientes culturalesdistintosrdquo permitiendo ampliar la experienciade ldquolo real y lo cotidianordquo
Para realizar lo que venimos enunciandoes necesario la praacutectica del diaacutelogointercultural que permite reconocer lainviolable igualdad de la dignidad humanapero al mismo tiempo la diferencia (culturalsocial religiosa poliacutetica etc) que tambieacuten esinviolable Como afirma Fornet-Betancourt
ldquola necesidad del diaacutelogo intercultural es lanecesidad de realizar la justicia de entrar en uncontacto justo con el otro libre lo que quiere decir asu vez que es necesario reconocerle como personahumana portadora justamente en su diferencias deuna dignidad inviolable que nos hace igualesrdquo(Fornet-Betancourt 2001264)
Por tanto si la fraternidad desearesponder de manera profunda creativa yreal al contexto actual del pluralismo nopuede reducir su anaacutelisis de la realidad al nivelsocio-poliacutetico sino que ha de abrirse a lacomplejidad del pluralismo culturalSolamente desde este acercamientointercultural podraacute descubrir que lo poliacutetico ysocial es percibido y vivido de manerasmuacuteltiples y diversas en un mismo contexto
Lo expresado revela que tal vez unpaso adelante en la reflexioacuten alrededor elprincipio de la fraternidad tendraacute que asumirel pluralismo cultural de nuestros contextostambieacuten latinoamericanos si desea realmente
ser una categoriacutea que promueva justiciadignidad igualdad y libertad a todos y todassus habitantes Para esto un recurso de granvalor seraacute profundizar el meacutetodo de lafilosofiacutea intercultural el diaacutelogo dialogaldonde ldquolas reglas del diaacutelogo no sepresuponen unilateralmente ni se dan porsupuestas a priori sin haberlas establecido enel propio diaacutelogordquo (Panikkar 200649) Estoporque
ldquoel diaacutelogo dialogal es radicalmente diferente deldiaacutelogo dialeacutectico no pretende con-vencer alotro es decir vencer dialeacutecticamente alinterlocutor o por lo menos buscar con eacutel unaverdad sometida a la dialeacutectica El diaacutelogodialeacutectico presupone la aceptacioacuten de un campoloacutegico y personal al que se atribuye o reconoceuna validez o jurisdiccioacuten puramente lsquoobjetivarsquo Eldiaacutelogo dialogal en cambio presupone laconfianza reciacuteproca en un aventurarse comuacuten enlo desconocido ya que no puede establecerse apriori si nos entenderemos el uno al otro nisupone que el hombre sea un ser exclusivamenteloacutegicordquo (Panikkar 200652)
Entonces para la aplicacioacuten de lacategoriacutea de fraternidad en espacios socialesno podremos contentarnos con establecerdiaacutelogos entre tendencias poliacuteticas diversas yopuestas Si realmente deseamos fortalecer eltejido social de nuestros contextos pluraleses necesario promover espaciosinterculturales donde se practique el diaacutelogodialogal Espacios donde este contenida yrepresentada toda la diversidad cultural deuna regioacuten ciudad o barrio
3 Lo vital de un universalismo desde aba-jo (partir desde contextos reales)
El desafiacuteo de educarnos al diaacutelogodialogal remite a otro punto importante de la
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propuesta intercultural punto que estaacutereferido al desde donde de lainterculturalidad Es la universalidadentendida como una construccioacuten constantedesde abajo o desde espacios concreto yaque ldquosi el diaacutelogo dialogal quiere ser fecundoy no contentarse con simples elucubracionesracionales no puede limitarse a formalismosabstractos de validez general sino que debedescender al diaacutelogo entre culturas concretasque entran en contactordquo (Panikkar 200655)
El horizonte de la fraternidad esuniversal ya que eacutesta no puede ser reducida aun grupo regioacuten pueblo nacioacuten o continentePero un posible riesgo ante este inmensoobjetivo de la fraternidad es menospreciar ydesvalorizar lo contextual particular yconcreto Es el riesgo por otra parte tanlatino de creer que porque estaacute hecha lalegislacioacuten o la norma ya hemos alcanzado elobjetivo pero tambieacuten el riesgo tanoccidental de creer que la siacutentesis abstractauniversalista contiene lo particular Ante estola interculturalidad nos recuerda que ldquoelproceso de identificacioacuten parte siempre de loconcreto Lo cual significa que no debemosrenunciar a la particularidad sino ahondar enella hasta descubrir lo universalrdquo (Esquirol2005155)
Por tanto si la fraternidad universaldesea realmente convertirse en unaalternativa global tendraacute que saber brotardesde los contextos e irse construyendo noldquoa pesar de estosrdquo sino ldquogracias a estosrdquo Soacutelosi ahonda en estos contextos hasta descubrirlo universal es que podraacute aportar a laldquotransicioacuten del derecho internacional de losEstados soberanos hacia un derechocosmopolita que se preocupe con las
cuestiones ecoloacutegicas de la paz y de la guerradel desarrollo en resumen de todas lascuestiones que trascienden las fronteras delos Estados y exigen la superacioacuten de unaloacutegica meramente individualista del intereacutespersonal de grupo de clase o de etniardquo (Tosi200968)
Afirmar que el punto de partida estaacute enlas realidades concretas significa por ejemploacercarse para aprender del proceso bolivianoque busca un nuevo orden socio-poliacutetico ycultural Aporte que exige ser leiacutedoprofundizado y criticado desde sus visiones yestilos de vida y no desde un paradigmaforaacuteneo Porque para la propuestaintercultural la ldquouniversalidad supone laliberacioacuten realizante de todos los universosculturales y que por eso mismo ni se imponepor imperio de alguacuten centro ni se logra al altoprecio de la reduccioacuten y de la nivelacioacuten de lodiferente sino que crece desde abajo comoun tejido de comunicacioacuten libre y desolidaridadrdquo (Fornet-Betancourt 2001376)
Entonces el desarrollo de la propuestade fraternidad universal por una parte tieneque ser capaz de evitar el reduccionismo y lanivelacioacuten de la diferencias fruto de esaabstraccioacuten tan occidental en busca de unasiacutentesis superior y por otra parte tambieacuten hade evitar erigir un centro desde el cualpromover la aplicacioacuten de esta El caminopasa por promover un policentrismo quepermita una mayor cercaniacutea a los contextos yque al mismo tiempo evita el encierro deestos En otras palabras la fraternidaduniversal no se concretiza aplicaacutendolas a losdiversos contextos socioculturales y poliacuteticosdesde unos principios delineados desde quiensabe doacutende sino que la fraternidad universal
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se va construyendo o gestando desdeespacios concretos Contextos que cuandoesteacuten maduros en sus experiencias defraternidad podraacuten aportar a los cambios en lalegislacioacuten mundial
Cabe sentildealar que este partir desde loscontextos posibilita dos pasos fundamentalesen el proceso intercultural de generarsociedades justas y plenas de vida ldquoPor unlado es necesario profundizar en la propiacultura y no mantenerse en lo superficial ytoacutepico Por el otro ante la otra culturadebemos ir maacutes allaacute de todo lo que en unprimer momento nos aparece descubrir loque estaacute detraacutes descubrir el sentido profundode los siacutembolos de las conductas de laspalabras o de los pensamientosrdquo (Esquirol2005155-156) Son justamente los mismosespacios de interaccioacuten cultural los quepermiten desarrollar la intraculturalidad(conocimiento de lo propio) que esimprescindible para poder sumergirse en lainterioridad de otras culturas y promover unaauteacutentica interculturalidad
Es por estos dos pasos fundamentalesque la fraternidad universal ha de partir desdelos espacios concretos y vitales de laspersonas para ir desarrollando su proyectode categoriacutea socio-poliacutetica que permita evitartanto el encierro individualista de la libertaddesvirtuada como la homogenizacioacuten amorfade una igualdad mal comprendida
Pero el diaacutelogo intercultural no tienesoacutelo un caraacutecter interpersonal sino tambieacutengrupal social y entre pueblos Maacutes auacuten es undiaacutelogo a desarrollar entre tradiciones ymodos de ver y vivir en el mundo Por tantoincluso la misma categoriacutea de fraternidadtendraacute que ser puesta en discusioacuten si es que
realmente desea entablar este diaacutelogorespetuoso horizontal y de enriquecimientomutuo con las culturas
4 Un posible equivalente homeomoacuterfico(formas similares) a la categoriacutea de fra-ternidad
Poner en discusioacuten la categoriacutea defraternidad no significa anular su ricatradicioacuten y aporte conceptual desarrollado enlos marcos del pensamiento occidentalSignifica maacutes bien desde este desarrollo notratarla como una categoriacutea universal quepuede ser impuesta y colocada en todas lasculturas por igual Dicho en teacuterminos de laperspectiva intercultural significa buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas Concretamente esto significa que ldquosetrata pues de un equivalente no conceptual nifuncional a saber de una analogiacutea de tercergrado No se busca la misma funcioacuten (que lafilosofiacutea ejerce) sino aquella equivalente a laque la nocioacuten original ejerce en lacorrespondiente cosmovisioacutenrdquo (Panikkarcitado en Estermann 200647)
Entonces un desafiacuteo no menor que sepresenta a quienes estamos desarrollando elprincipio de fraternidad es buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas para poder entablar un auteacutentico yenriquecedor diaacutelogo con estas Aquiacute estamosen el meollo de la perspectiva interculturaldonde ldquocomo resultado de la lsquohermeneacuteuticadiatoacutepicarsquo uno aprende a pensar ycomprender desde el sistema simboacutelico demaacutes de una tradicioacutenrdquo (Vallescar 2005482) Y
ldquoesto puede comprenderse por las nociones dehomologiacutea ndashlas nociones juegan papelesequivalentes y ocupan espacios homoacutelogos en los
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respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
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la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
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qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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Recensioni Reviews
essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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Recensioni Reviews
quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Recensioni Reviews
Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Editoriale
ATTI DEL 1degCOLLOQUIUM CIRPIT
LrsquoAssociazione Cirpit desidera ringraziare lrsquoIstituto Italiano per gli Studi Filosofici
(IISF)e il Prof Antonio Gargano per il sostegno offerto al nostro progetto il Dr Marco
Emanuele e le Associazioni Napolitalia e Link Campus University e i Proff Alberto
Manco e Francesco Parisi dellrsquoUniversitagrave lrsquoOrientale per le collaborazioni le Universitagrave
di Napoli Siena e Bergamo il Comune di Napoli la Commissione Nazionale Italiana per
lrsquoUnesco per i patrocinii lrsquoEditrice Jaca Book e il Dr Sante Bagnoli per la collaborazione
Ed ancora la Dssa Rammairone per il servizio traduzione e lrsquoAgenzia SantrsquoElia per il
supporto tecnico Infine tutti i relatori e gli amici che sono gentilmente intervenuti a
Napoli in occasione del 1degColloquium della nostra Associazione Un particolare
ringraziamento va agli ospiti ai Professori Vincenzo Scotti Massimo Cacciari e Gianni
Colzani Ed ancora al DrMario Cavani della Fondazione Culturale Responsabilitagrave Etica
ed alla Dssa Milena Carrara Pavan curatrice dellOpera Omnia (Edizioni Jaca Book)
per il bellissimo video ldquoLa mia Operardquo (temi sviluppati e presentati dallrsquoautore stesso)
la cui proiezione ha suggellato il termine dei Lavori Ed infine un ringraziamento anche
ai Soci e collaboratori del Cirpit ed al pubblico presente A tutti un grazie di cuore per
aver permesso la realizzazione di questo Colloquium
Editoriale
Questo supplemento a corredare gli Atti della Rivista n 2 Marzo 2011
raccoglie alcuni contributi postumi relativi alle riflessioni scaturite spontaneamente dai
Lavori insieme ad alcune recensioni
Ci auguriamo che le riflessioni e le tematiche proposte in questi Atti possano
continuare ad essere dibattute sul Forum delle nostre pagine web che fa seguito al
Colloquium invitando gli studiosi i lettori e gli amici ad entrare in un ldquodialogo
dialogalerdquoin merito al dibattito avviato a Napoli
Anna M Natalini M Roberta Cappellini
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Editorial
Proceedings of the 1st Cirpit Colloquium
Cirpit Association wishes to thank the Italian Institute for Philosophical Studies
(IISF) and ProfAntonio Gargano for the support given to our project Dr Marco
Emanuele of Napolitalia Association and Link Campus University Prof Alberto Manco
and Francesco Parisi of LrsquoOrientale for their contributions the Universities of Naples
Siena and Bergamo the City of Naples the Italian National Commission for UNESCO for
their moral patronage Furthermore Jaca Book Editors and Dr Sante Bagnoli for their
cooperation Dr Rammairone for the translation service and St Elias Service for the
technical support Finally all the speakers and friends who have kindly intervened in
Naples on the occasion of the 1st Colloquium of our Association Special thanks to the
guests Professors Vincenzo Scotti Massimo Cacciari and Gianni Colzani And still to
DrMario Cavani of Fondazione Culturale Responsabilitagrave Etica and to Dr Milena
Carrara Pavan curator of the Opera Omnia (Jaca Book Editions) for the projection of
her beautiful video ldquoLa mia operardquo (with themes presented and developed by the
author himself) And final thanks go to Cirpit staff and Members and to the public
Thanks to everybody for having allowed the realization of this Colloquium
Editorial
This Supplement which accompanies the Proceedings of Cirpit Review n 2
March 2011 contains some contributions following up the Conference together with
some book reviews The questions addressed to the speakers by the public and friends
have been added together with the speeches and reflections spontaneously arisen
during the debate
We also hope the discussions and topics raised by these papers will continue to
be debated on our Forum web pages following the Colloquium inviting scholars
readers and friends to join in a dialogic dialogue and in the debate started in Naples
Anna M Natalini M Roberta Cappellini
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Rossella Bonito Oliva
Rossella Bonito OlivaUniv degli Studi di Napoli ldquoLrsquoOrientalerdquo
Lrsquouomo non egrave solo non egrave unrsquoisola enemmeno un continente Abbiamo bisognodel cielo Lrsquouomo egrave un mesokosmos il puntoin cui convergono tutte le sfere della realtagrave
Panikkar
Tutta la vicenda personale di RaimonPanikkar egrave testimonianza esempio di una fe-conda combinazione tra culture religioni co-stumi Lrsquointerculturalitagrave non egrave perciograve nel suocaso se non indirettamente oggetto di unateoria ma condizione esistenziale di un intel-lettuale occidentale che riflette sulle proprieradici Da questo intreccio Panikkar fa germo-gliare il problema e la condizione per un pen-siero che si alimenta di analogie che si eserci-ta sui richiami per rintracciare in un nuovoumanesimo e in una politica di pace la possi-bilitagrave di una metafisica negrave dogmatica negrave dot-trinaria piuttosto terapia per una riconcilia-zione tra uomo Dio e mondo
Da un lato lrsquoassunzione radicale del bi-sogno di connessioni piugrave che di separazioni
dallrsquoaltro la profonda e raffinata conoscenzadi culture tra loro fortemente distanti e geo-graficamente lontane dagrave consistenza e vivaci-tagrave al discorso di Panikkar che nei suoi testi enei suoi discorsi usa esempi e citazioni attin-gendo liberamente dalla cultura cristiana e daquella induista focalizzandone le affinitagrave Que-sto stile di discorso lascia emergere il ripetersiin scenari diversi di un uguale bisogno metafi-sico che si sprigiona dallrsquoumano senso di fragi-litagrave Una condizione esistenziale che egrave alla ba-se di un sentimento religioso ma anche capa-ce di generare falsi idoli e irrigidimenti comesi egrave dato spesso nella nostra tradizione preoc-cupata solo della vittoria sullrsquooriginaria insicu-rezza e finitudine
Non si tratta di procedere per opposi-zioni o rovesciamenti perseguendo lo stile delconflitto piugrave che quello della comprensione edellrsquointerpretazione Panikkar propone inveceunrsquoermeneutica del lsquodialogo dialogalersquo in cui laresistenza delle differenze culturali e di quellelinguistiche si fa energia creativa di alternativepossibili contro lrsquoomologazione e la subordi-nazione Il punto di contatto perciograve non puograveessere trovato nelle espressioni ma nelle mo-tivazioni che muovono la relazione dellrsquouomoverso il mondo e verso Dio in direzione di una
LrsquoALTRO IN MEUNA FILOSOFIA DELLrsquoINCLUSIONE E DEL DIALOGO
Rossella Bonito Oliva
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Rossella Bonito Oliva
risposta Sarebbe forse piugrave giusto affermareche la continuitagrave si rende per Panikkar visibilenei punti di incertezza nei balbettii nei mo-menti di crisi e nei pensatori di rottura lagrave do-ve la sicurezza cede alla piugrave originaria fragilitagraveumana
Si tratta per Panikkar come giagrave per Kantche si muoveva ancora allrsquointerno del proget-to di secolarizzazione del Moderno di far e-mergere lrsquoineludibilitagrave del bisogno piugrave profon-do e piugrave lacerante della ragione di oltrepassa-re la frammentarietagrave per tracciare un orizzon-te unitario nel cammino in-finitodellrsquoesperienza umana nella triangolazione trame mondo Dio1 In questa prospettiva egrave ne-cessario recuperare questa profonditagravedellrsquoesperienza smarrita nella immanentizza-zione lsquoa-religiosarsquo2 che lascia unrsquoirrequietezzainteriore nel singolo Tra il potere della scien-za e lrsquoinquietudine individuale solo una nuovareligiositagrave senza assolutismi puograve creare unponte Non egrave perciograve questione di tolleranza odi conciliazione tra religioni diverse quanto diuna spinta profonda ma non singolare po-tente ma non assolutizzante cui la religiositagraverisponde con accenti diversi
Lrsquoinsistenza stessa sulla religiositagrave piut-tosto che sulla religione permette a Panikkarperciograve di uscir fuori del dilemma relativo alladimensione privata o pubblica della fede sol-levata dalla modernitagrave e portata avanti nel di-battito della postmodernitagrave La questione reli-giosa egrave la questione stessa dellrsquouomo
1 I Kant Critica della ragion pura tr it G Colli AdelphiMilano 19952 R Panikkar Forme e crisi della spiritualitagrave contempo-ranea In ldquoStudi cattolicirdquo VI 33 Roma 1962 pp 5-19ora in Id Concordia e armonia Mondadori Milano2010 p 11
La metafisica occidentale diventa vio-lenza nella misura in cui tende ad assolutizza-re lrsquoessere trascurando la complessa articola-zione della connessione tra uomo mondo eDio radicata nel bisogno nella dipendenzanella paura3 Non egrave possibile eludere nem-meno attraverso le certezze della scienzauna qualche risposta allrsquointerrogativo religio-so al bisogno di un orizzonte unitario sia purefuori di ogni rassicurazione sistematicaldquoLrsquouomo egrave un essere religioso percheacute scoprein se stesso una consapevolezza che lo apre almistero che poi scopre immanente in tutte lecoserdquo4 Si tratta di riportare alla luce il respiroe lrsquoeco della trascendenza smarrita nel sognodella modernitagrave assumendo il mistero elrsquoineffabile come linfa delle relazioni umaneldquoIn altre parole lrsquouomo moderno vuole vor-rebbe avere federdquo5 ma finisce per cedere allerassicurazioni della scienza e al potere dellacultura egemone Da questo punto di vista lariscoperta della religiositagrave allarga le coordina-te della vita umana a quanto rimane misteroin fieri in trasformazione fuori del potere de-gli individui minando alla base la sterile auto-referenzialitagrave a favore della capacitagrave di istitui-re relazioni
Distinguendo tra fede e credenza cometra religione e religiositagrave Panikkar insiste sulfattore emotivo piugrave che sulle asserzioni dellaragione sul lato soggettivo piuttosto che suquello oggettivo cercando nelle pieghe del
3 ELevinas sottolinea lrsquoistanza omologatrice e astraentedella metafisica occidentale come una vera violenzacfr Id Totalitagrave e infinito tr it a cura di SPetrosinoJaca Book Milano 19834 R Panikkar Un punto di incontro tra le prospettivereligiose Non egrave giustizia rispondere con il male al malein Humanitas 2 2004 pp 343-352 ora in Id Concordiae armonia Cit qui p 995 R Panikkar Forme e crisi cit p 20
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cuore il fondo piugrave originario di artifici nei qualilrsquouomo stesso egrave rimasto intrappolato PerciogravePanikkar ritrova nella religiositagrave quel senti-mento comune a piugrave religioni che le connettedallrsquointerno nel riferimento comuneallrsquoineffabile in cui si raccolgono sentimentibisogni aspirazioni nella tensione al legameSolo su questa via si puograve rintracciare la possi-bilitagrave di una felice coincidenza tra esperienzapersonale e itinerario filosofico al cui internola fede (cristiana induista buddista) riportan-do lrsquoocchio umano al mondo accende il rap-porto con lrsquoaltro Panikkar ricorda infatti ilsignificato piugrave antico di re-ligio ciograve che unisceanche se solo lo spostamento sulla trascen-denza disattiva qualsiasi assolutismo autore-ferenziale Lrsquointeresse e la familiaritagrave con unavasta e variegata cultura induce Panikkar arintracciare nella varietagrave i punti di contatto enelle tradizioni la spinta alla libertagrave che animaogni fede come specifico dellrsquouomoNellrsquoallargamento della prospettiva che carat-terizza e insieme circoscrive ogni conoscenzaemergono le affinitagrave smarrite nelle successiveguerre di credenze di religioni e di civiltagrave di-svelando nellrsquoincontro tra differenze il destinostesso di ogni individualitagrave Neacute un misticismoamorfo ma nemmeno una pedante ricerca didifferenziazione producono lrsquoarricchimentocontinuo della condizione umana
Come nella rappresentazione di Magrit-te de ldquola condizione umanardquo lrsquoindividuo se-condo Panikkar guarda il mondo come attra-verso una finestra i margini delimitano equindi necessariamente riducono e deforma-no la realtagrave anche se la trasparenza del vetroproduce lrsquoillusione di una visione diretta O-gnuno egrave una finestra sul mondo dice Panikkarin unrsquointervista quel mondo che si allarga nelconfronto tra la vista prodotta nelle diverse
finestre Lrsquoaltro perciograve si fa avanti nel senti-mento della dipendenza piugrave avanti divienebraccio fondamentale della mia relazione almondo Ogni cosa egrave oltre ciograve che io vedo ol-tre la singola cornice ligrave dove le finestre simettono in comunicazione reciproca In que-sto rinvio continuo che si avvale del ldquodialogodialoganterdquo6 di un sentire transindividualeeppure sfaccettato in cornici necessariamentedistinte ma non tragicamente diverse si atti-va la plurisonanza del mondo negli uomini
Il sentimento della trascendenza allorasottolinea il limite e nel limite indica la viaverso lrsquoAltro il divino e lrsquoaltro uomo comeapertura Panikkar egrave ben consapevole del fat-to che lrsquoessere in cammino non assicura sullameta e sulla sua raggiungibilitagrave Si tratta di di-sporsi alla ricerca di aprirsi appunto al miste-ro nella convinzione che solo questa puograve esse-re la via di un arricchimento progressivodellrsquoindividuo In unrsquointervista Panikkar infat-ti sottolinea come la stessa identitagrave sia un fal-so concetto dal momento che puograve corrispon-dere al massimo al significato che assume neldocumento di cui ognuno dispone nella vitacivile Il documento perograve egrave ciograve che ci identifi-ca per un altro per un controllo impersonalein qualche modo dallrsquoesterno e attraverso co-dici piugrave che in quanto persona Ersquo uno stru-mento legale che niente dice della personacome entitagrave dinamica e aperta che forse solola morte piugrave fermare
Il pericolo si cela nellrsquoassunzione di que-sti atteggiamenti burocratici nello stesso rap-porto con noi stessi nella misura in cui ce-diamo alla tentazione di certezze a buon mer-cato di una spettacolarizzazione dei nostri
6 Dallrsquoultima videointervista di Panikkar Studio Oikos diMarco Manzoni
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Rossella Bonito Oliva
corpi e delle nostre anime Non un peccatoma uno scacco secondo Panikkar per il qualela pienezza per lrsquouomo egrave nellrsquoaperturanellrsquoesperienza piena della relazione conlrsquoaltro da seacute che sia mondo che sia Dio olrsquoaltro uomo In questo orizzonte ogni chiusu-ra come ogni irrigidimento si traduce in unoscacco per la conoscenza e per la libertagrave an-che allrsquointerno delle teorie filosofiche
In questa apertura circolare e in-finitarispetto a ogni singolo dallrsquoIo al mondo e dalmondo allrsquoaltro egrave nascosta la risorsa per unrinnovamento della vicenda umana che evitiogni gerarchia ordine livellamento per ritro-vare il divino in ogni cosa rendendo ogni cosasacra e necessaria la natura lrsquoaltro uomo ilvicino come lo straniero In questo senso nonsi egrave mai soli nella propria ricerca condividen-do un destino di fragilitagrave che spinge al con-fronto allrsquoesperienza della libertagrave da ogni vin-colo attivato in quel sentimento ineffabile dellegame con il mondo con lrsquoaltro7 Lrsquoaltro per-ciograve egrave implicato nel mio stesso limite egrave pre-sente in me e ogni autoreferenzialitagrave egrave solounrsquoartificiosa idealizzazione che inducelrsquoillusione di sollevare i piedi da terra da tuttoquanto ci ingombra e ci impaccia Aprirsiallrsquoaltro significa per Panikkar disporsi a quan-to mi accomuna allrsquoaltro nella fragilitagrave nel li-mite nella impossibilitagrave della trasparenza edella coerenza piuttosto che nellrsquoidentitagrave incui si cela solo una sorta di volontagrave di potenza
La sottolineatura dellrsquointra preferitaallrsquointer e al multi consente a Panikkar di lavo-rare su un terreno di confine tra universale eparticolare razionale e emotivo trascendentee immanente rinunciando ad un tempo ad o-
7 RPanikkar Ecosofia la nuova saggezza Per una spiri-tualitagrave della terra Cittadella editrice Assisi 1993
gni assunzione di certezze a favoredellrsquoattenzione a tutto quanto egrave sempre in fie-ri per lrsquouomo in cammino nella ricercanellrsquoaccettazione coraggiosa dellrsquoimpossibilitagravedi poter raggiungere una qualsiasi meta informa definitiva
Non egrave certo la volontagrave che puograve condurresu questa strada conciliatrice dal momentoche per Panikkar non si tratta di imparare o didivenire secondo la visione superegoica e con-torta dellrsquoOccidente morale quanto di proce-dere verso la purificazione e lrsquoascolto delsemplice che parla attraverso il cuore Il divinocome trascendente in tal modo si manifesta inquanto rimarrebbe intattingibile per lrsquouomochiuso nella sua difensiva autoreferenzialitagraveSolo il divino apre lrsquoumano allrsquoamore al per-dono conferendo unrsquoampiezza di respiro allaquale lrsquouomo spesso rinuncia in nome di unasterile vittoria
Rintracciare lrsquoaltro non richiede unospingersi allrsquoesterno unrsquooperazione artificio-sa ma piugrave semplicemente significa mettersiallrsquoascolto rintracciare lrsquoaltro dentro di medove egrave stato occultato Ne sentiamo il richia-mo se solo abbandoniamo le tracce del narci-sismo occidentale La cosmoteandria di Panik-kar sottolinea infatti lrsquoimplicanza tra legamecon il mondo e legame con lrsquoaltro romperequesta circolaritagrave tra uomo e mondo produceillusorie certezze e false risposte conflitti e la-cerazioni Solo nellrsquoassunzione della pluralitagravedei punti di vista attraverso i quali e non no-nostante i quali si attinge il senso piugrave profon-do della vita come della morte che intrecciaogni cosa In questa prospettiva non egrave possibi-le riprodurre polarizzazioni facendo inclinarequesta volta il positivo sullrsquoOriente a sfavoredellrsquoOccidente La polarizzazione stessa egrave unapatologia della modernitagrave cosigrave come la loca-
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Rossella Bonito Oliva
lizzazione geografica del bene o del male asso-luto che occulta quella fluiditagrave che egrave dello spi-rituale8
In questo senso Panikkar preferisce lametafora al ragionamento al rigore logico Lametafora conserva in seacute lrsquoineffabile assumelrsquoimpossibilitagrave della trasparenza lavora sugliintrecci piuttosto che sulle evidenze dichiarada subito la sua contiguitagrave con lrsquouniverso e-motivo con la dipendenza dal mondo mo-strando in controluce il bisogno metafisicoche anima la visione cosmoteandrica La mo-dalitagrave della riflessione giocata su aforismi emetafore mette alla prova per lrsquoautore questaenergia dellrsquordquointrardquo che egli ha sperimentatonella sua formazione dalla teologia cattolicaalla cultura indiana ereditata dal padre e ri-cercata nei suoi viaggi in etagrave matura Questocarico esistenziale permette a Panikkar digiungere a quello che non egrave un artificioso sin-cretismo proprio percheacute si gioca nel richiamodelle affinitagrave che si liberano lagrave dove si resti-tuisce alla teoria lrsquoinflessione interrogativacon cui si sprigiona dallrsquouomo Non si dagrave unatraducibilitagrave del mito che come spiega il ter-mine antico mythos ha al suo interno il silen-zio e la testimonianza ciograve che egrave piugrave proprioma che deve essere necessariamente condivi-so9 In quanto in ciograve che non si puograve dire si celaquanto sia pur contraddittorio rimane vero
Una sorta di rimozione destinata a ripe-tersi nel tempo e nello spazio proprio per la
8 La posizione di Panikkar anticipa le posizioni che a li-vello politico sono assunte da ASen che sottolinea lacecitagrave dellrsquoOccidente verso gli elevati valori presentianche nella storia della cultura orientale cfr Id La de-mocrazia degli altri Percheacute la libertagrave non egrave unrsquoinven-zione dellrsquoOccidentetr It Mondadori Milano 20049 R Panikkar Mito simbolo culto in Opera Omnia volIX tomo I Jaca Book Milano 2008
sua debolezza impotente dinanzi a ciograve chetrascende la capacitagrave drsquoazione dellrsquouomo Aquella che egrave una volontagrave di potenza e una ra-dicalizzazione delle differenze Panikkar sosti-tuisce lrsquoassunzione delle contraddizioni comeparte integrante della realtagrave in quanto ele-mento di una veritagrave non selettiva La contrad-dizione e quindi le distinzioni sono il sale stes-so della vita che si sviluppa dal confronto daldialogo tra prospettive diverse piuttosto chesul monolitismo voluto dallrsquoOccidente Ognidiscorso perciograve egrave dialogo confronto di ldquomitirdquolagrave dove il mito per Panikkar egrave lrsquointerodellrsquouomo senza la pretesa di essere ogni co-sa Il mito trattiene in seacute lrsquoineffabile la condi-visione emotiva qualcosa di magico in cui egraveracchiusa la possibilitagrave stessa di un camminoIn questo orizzonte il mito resta inattaccabilenella misura in cui non pretende e non rap-presenta se non lrsquoumano nella sua relazionecon il mondo con lrsquoaltro I miti non possonoessere propagandati neacute pubblicizzati percheacuterichiedono una convinzione interiore senza laquale diventano folclore superficiale
Ersquo in questa prospettiva che si imponelrsquooriginalitagrave e la feconditagrave di un pensiero qualequello di Panikkar che non intende segnarefini o punti di arrivo ma solo liberare lrsquoenergiache si sprigiona in tutte le relazioni se solo siimpara a lasciar essere lrsquoumano dellrsquouomo chenon conosce confini territori o localizzazionima solo lrsquoessere in cammino come apertura
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Wolfgang Kaltenbacher
Wolfgang KaltenbacherUniversitagrave degli Studi di Napoli ldquoLrsquoOrientalerdquo
Il ventesimo secolo ha visto la fine degliimperi coloniali insieme allrsquoascesa di unavariegata critica delle ideologie coloniali Ilclassico colonialismo egrave (quasi) scomparso maal suo posto troviamo oggi forme piugravesofisticate di dominio La critica della visioneeurocentrica del mondo egrave sorta non soltantonelle ex colonie ma anche nei paesioccidentali in forma di unrsquoautocritica delpensiero europeo La crisi della coscienzaeuropea rivela contemporaneamente le suedebolezze e i suoi punti di forza Aquestrsquoultimi appartiene la capacitagrave di metterese stessi in discussione Questo valesrsquointende solo per le tradizioni piugrave nobili delpensiero europeo
Con la critica dellrsquoeurocentrismo hainizio tra lrsquoaltro una riflessione piugrave sistematicasul contesto culturale della filosofia di cui sioccupa la filosofia interculturale Bencheacute lafilosofia si sia sempre occupataimplicitamente di problemi interculturali lafilosofia interculturale come tentativoesplicito di affrontare i problemidellrsquointerculturalitagrave egrave nata solo qualchedecennio fa Lrsquointerculturalitagrave egrave comparsacome oggetto di studio in varie altrediscipline molto tempo prima che i filosofiavvertissero il bisogno di rifletteresistematicamente sui problemi interculturali
(Hinnenkamp 1994 Monceri 2000 e 2006Kaltenbacher 2004)
Gran parte dei testi sulla filosofiainterculturale sono stati scritti e pubblicatidagli studiosi e dalle istituzioni intorno allarivista polylog ndash Forum for InterculturalPhilosophy Bencheacute i singoli autori di questogruppo abbiano definito la filosofiainterculturale in modo diverso (Wimmer2004 50) crsquoegrave ovviamente un consenso dibase sui requisiti minimi della filosofiainterculturale
Noi intendiamo la filosofia interculturalecome lrsquoimpegno di dare espressione alletante voci della filosofia ciascuna nel suocontesto culturale e di creare in questomodo una discussione fruttuosa e condivisain cui tutti abbiano eguali diritti Nellafilosofia interculturale vediamo soprattuttoun nuovo orientamento e una nuovapratica della filosofia una filosofia cherichiede un atteggiamento di rispettoreciproco di ascolto e di disponibilitagrave diapprendere
Egrave richiesto un nuovo orientamento percheacutendash riconoscendo la situazionalitagrave culturaledella filosofia ndash le posizioni filosofichedevono affermarsi sul livello interculturalee la cultura e le culture devono esseremantenute consapevolmente presenticome contesto del filosofare Una nuovapratica egrave necessaria percheacute la nuovaconsapevolezza richiede lrsquoabbandono di
CHE COSA Egrave LA FILOSOFIA INTERCULTURALE
Wolfgang Kaltenbacher
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Wolfgang Kaltenbacher
una produzione individuale e mono-culturale della filosofia e si cerca inveceuna polifonia dialogica dinamica efondamentalmente aperta delle culture edelle discipline (httpprofpolylogorgobj-enhtm [29 agosto 2010])
Allrsquointerno di questo quadro generaletroviamo approcci diversi alla filosofiainterculturale che in parte possono essereconsiderati complementari La filosofiainterculturale parte dalla consapevolezza delcontesto culturale della filosofia e dellarilevanza di questo contesto per lo sviluppodelle teorie filosofiche Da qui risulta ilcompito di riflettere sistematicamente sullarelazione tra la produzione filosofica e il suocontesto culturale di sviluppare nuovistrumenti e metodi per essere in grado dicomprendere culturalitagrave ed interculturalitagrave infilosofia La consapevolezza del ruolo delcontesto culturale cambia la nostra sensibilitagravee il nostro atteggiamento nei confronti di altricontesti culturali e ci invita a rifletteremetodicamente sui problemi culturali edinterculturali La filosofia allarga tra altro lasua competenza ad una filosofiadellrsquointerculturalitagrave (Cesana 2007 55)
La culturalitagrave di ogni tradizione filosoficanon implica perograve un determinismo erelativismo culturale Nonostante il condi-zionamento culturale della produzione filo-sofica egrave possibile mantenere la convinzione diuna ldquoveritagraverdquo universale bencheacute non possiamopiugrave pretendere di avere un accessoprivilegiato o esclusivo a questa ldquoveritagraverdquo Essarimane unrsquoidea regolativa
La filosofia interculturale puograve cambiarela percezione della propria tradizionefilosofica In particolare la filosofia occidentaleegrave stata criticata per la sua autopercezione edegrave stata invitata ad aprirsi ad altre tradizioni Egravevero che molti autori occidentali sono convinti
che la filosofia sia una conquista esclu-sivamente europea e questo egrave sicuramentesbagliato Dallrsquoaltro lato non va dimenticata lacuriositagrave che gli europei hanno sempre avutonei confronti delle altre culture e che questointeresse non era sempre motivato da unabrama imperialista La critica dellrsquoeuro-centrismo ha occupato molto spazio nelleprime pubblicazioni della filosofia inter-culturale Contemporaneamente sono statirespinti tutti gli altri centrismi come ilsinocentrismo oppure lrsquoafrocentrismo(Wimmer 2004 53-62 Nederveen Pieterse2009 70) Sembra essere cosa ovvia che sidebba andare oltre la propria tradizione e lafilosofia interculturale pretende di dare uncontributo per raggiungere questo obiettivoindividuando le differenze culturali e lesomiglianze transculturali (Cesana 2007 53)unrsquoimpresa che presuppone competenzeparticolari
La filosofia interculturale va distintadalla filosofia comparata Su questadistinzione hanno insistito soprattutto gliautori della filosofia interculturale La filosofiacomparata nella sua forma storica non hacome particolare obiettivo la riflessione sulcontesto culturale della produzione filosoficae i filosofi di questo campo in realtagrave non sisono preoccupati piugrave di tanto dei presupposticulturali del proprio pensiero Dallrsquoaltro lato lafilosofia interculturale dipende dallacomparazione di diverse tradizioni filosofichee quindi deve affrontare anche tutte ledifficoltagrave della filosofia comparata Occorronostudi molto approfonditi prima di poter farequalsiasi comparazione Sono proprio glistudiosi piugrave specializzati ad avere delle riservenei confronti della filosofia comparata Sipensi solo agli studi sulle varie tradizionifilosofiche del subcontinente indiano Gliindologi hanno buone ragioni ad essere
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Wolfgang Kaltenbacher
scettici sulle comparazioni fatte da filosofi chenon hanno mai studiato i testi nella linguaoriginale ma solo in qualche traduzioneinglese
Essendo incompleta o incerta la nostraconoscenza di altre tradizioni la filosofiainterculturale puograve comunque cominciare conla riflessione sul contesto culturale dellapropria tradizione vagliandola in base allesollecitazioni e agli spunti provenienti da altriambiti culturali Dal confronto possonosorgere domande che mettono in nuova lucela propria tradizione senza tuttavia esigereuna conoscenza perfetta delle altre tradizioniLrsquoincontro con la cultura giapponese adesempio ha fatto emergere il profondocarattere europeo del concetto di ldquoculturardquo(Ocirchashi 1984 Monceri 2000) Il terminecolere il coltivare della natura originalmentelimitato allrsquoambito dellrsquoagricoltura fugradualmente esteso a tutti i campi della vitaumana La trasformazione della natura lacreazione di una ldquoseconda naturardquo egrave in questolrsquoaspetto rilevante Nella moderna linguagiapponese fu coniato un nuovo termine(bunka) per esprimere il concetto europeo dildquoculturardquo Quanto fosse diversa la concezionedella relazione tra lrsquouomo e la natura nelGiappone tradizionale si evince dalla famigliadi parole che serviva per caratterizzare i variaspetti della cultura prima dellrsquointroduzionedel termine bunka Lrsquoideogramma fucirc il ventoin combinazione con le varie espressionispecificanti forniva gli elementi linguistici perdescrivere tutta la sfera della cultura Il fattoche fucirc un elemento naturale indicasselrsquoambito della cultura dimostra per Ocirchashiche il rapporto tra lrsquouomo e la natura eraconcepito in Giappone in modo completa-mente diverso Il compito della cultura non egravestato la trasformazione della natura bensigravelrsquoautoassimilazione scrive Monceri Questo
non devrsquoessere frainteso La cultura non egravestata il diventare uno con la natura ldquoCulturardquoegrave stata la ricerca del posto dellrsquouomo tra cieloe terra illustrata nella parabola della ruotaidraulica che non devrsquoessere messa neacute troppoprofondamente nellrsquoacqua neacute fuori lrsquoacquaLa parabola viene attribuita al filosofogiapponese Ninomiya Sontoku In un periodoin cui si annunciavano grandi cambiamenti acavallo tra il Settecento e lrsquoOttocento eglidifendeva lrsquoideale confuciano dellrsquouomo dicultura il quale ndash munito di un libro e di unattrezzo agricolo ndash cercava di mantenerelrsquoequilibrio culturale Con questa parabolaprendeva le distanze sia dal buddhismoparagonandolo alla ruota abbassata troppoprofondamente nellrsquoacqua sia dallo sviluppodellrsquoindustrializzazione che giagrave si potevaintravedere e che avrebbe portatoallrsquoabbandono dellrsquoagricultura ed allrsquoaliena-zione dalla natura simboleggiati dalla ruotaidraulica fuori lrsquoacqua (Ishiguro 1955)
Il concetto occidentale di ldquoculturardquo hainiziato a sgretolarsi durante il ventesimosecolo secolo che ha visto una vertiginosaaccelerazione della mondializzazione In tuttele discipline che si occupano di fenomeniculturali il concetto statico di cultura vienesostituito da un concetto dinamico Le culturenon sono immutabili non sono entitagrave fisseOgni cultura egrave il risultato di un complessoprocesso storico con innumerevoli contatti escambi con le altre culture Nessuna culturaesiste in modo isolato e i confini delle culturenon si lasciano definire con precisione Ladefinizione di cultura dipende dai criteri che siapplicano dalla Kulturnation alle culturelocali a unitagrave ancora piugrave piccole Alla fine ogniindividuo ha la sua ldquoculturardquo
Indipendentemente dalla definizione dildquoculturardquo egrave certo che non possiamo mai
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Wolfgang Kaltenbacher
lasciare il circolo culturale al qualeapparteniamo ma il circolo puograve cambiare enoi con esso Possiamo allargare o cambiare ilnostro orizzonte Con ogni passo che facciamosi sposta in effetti il nostro orizzonte Erasbagliato quindi considerare lrsquoorizzonte unacosa statica Gadamer non lo ha mai fatto Lasua metafora della ldquofusione degli orizzontirdquomeritava una valutazione piugrave attenta Neglistudi interculturali questa metaforagadameriana egrave stata interpretata come unsintomo di una cultura dellrsquousurpazione equindi respinta categoricamente Lrsquoespressio-ne tedesca Horizontverschmelzung egrave ambiguacome ha ricordato Philippe Eberhard (2004)Essa contiene contemporaneamente uno emolti orizzonti Si parte da molti orizzonti e siinizia ad entrare in un comune contesto dicomunicazione si condivide in parte unorizzonte Ogni metafora ha i suoi limiti edeve essere interpretata cosigrave anche lametafora della ldquofusione degli orizzontirdquo chealla fine non egrave tanto lontana da quella dellesovrapposizioni (Uumlberlappungen) usata dallafilosofia interculturale Egrave noto che il tardoGadamer si egrave interessato del dialogointerculturale Ram Adhar Mall perograve silamenta che Gadamer non abbia praticatoquesto dialogo e che sia sempre rimastolegato a un concetto eurocentrico dellafilosofia Non egrave un segreto che la filosofia diGadamer egrave stata legata fin dallrsquoinizio alpensiero greco Dallrsquoaltro lato non possonoessere piugrave ignorati i tentativi di Gadamer diaprire il proprio pensiero ad altre tradizioni(Grondin 2007) La cosiddetta ldquoermeneuticaanalogicardquo o ldquoermeneutica interculturalerdquo nonha mostrato comunque quel passo rivoluzio-nario oltre lrsquoermeneutica classica almeno perquanto riguarda il suo aspetto epistemolo-gico Ci sono vari problemi irrisolti nellafilosofia di Gadamer ma non si puograve negare
che il suo pensiero offra elementi fondamen-tali per la filosofia interculturale La massimache la prima filosofia di un autore classicodebba essere distinta dal suo atteggiamentoculturale vale in particolare per Hegel il qualeegrave stato criticato fortemente dalla filosofiainterculturale ma spesso in modo moltosuperficiale Egrave ovvio che alcuni elementi dellafilosofia di Hegel sono inaccettabili Nonpossiamo seguire Hegel nella sua metafisicadella storia delle religioni per menzionaresolo un aspetto ma il quadro concettuale cheoffre egrave molto utile per lo sviluppo di unateoria pluralistica (Nagl-DocekalKaltenbacherNagl 2008 27)Nellrsquoincontro delle culture possiamoevidenziare il contesto comune di comunica-zione oppure esaltare le differenze In ognicaso Hegel ci offre un ampio spettro distrumenti concettuali sofisticati per lrsquoanalisidei processi interculturali e in questo Hegelrappresenta solo il culmine di una riccatradizione del pensiero dialettico che prima ditutto indica la natura dialettica di ogniconcetto Ciograve che ci divide da altre tradizioni ciunisce a loro Conoscere il confine significaessere giagrave al di lagrave di esso Il processo dellacomprensione interculturale egrave graduale Nonesiste unrsquoassoluta incomprensibilitagrave ma egravealtrettanto vero che rimarranno sempre diffe-renze culturali Rimarragrave quindi il compitodella traduzione interculturale
Unrsquoepistemologia della filosofia inter-culturale dovrebbe partire dal processocomplesso di un reale allargamento dellrsquooriz-zonte in cui nuove categorie vengono adot-tate e la propria posizione continuamentecambiata Ho descritto questo modello episte-mologico in un altro contesto come universa-lismo dialettico che respinge e supera sia ilrelativismo culturale sia lrsquouniversalismoastratto (Kaltenbacher 2008 280)
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Wolfgang Kaltenbacher
Modelli simili sono stati sviluppati daalcuni autori della filosofia interculturaleClaudia Bickmann parte dallrsquoidea di unaphilosophia perennis la quale perograve non puograveessere reclamata come possesso esclusivo dinessuno Ci sono accessi differenti allrsquouni-versale Le varie culture hanno approccidiversi allrsquouniversale e questo egrave un fatto chenon puograve essere piugrave ignorato Le differenzedevono essere riconosciute Dallrsquoaltro latonon possiamo rinunciare allrsquouniversale Ilbisogno di controbilanciare la filosofia unila-terale dellrsquouniversalismo astratto ha portatoalla creazione di un altro pensiero unilateralela filosofia della differenza La filosofia inter-culturale in senso stretto egrave nata nella grandecorrente della filosofia della differenza Leparticolaritagrave delle diverse tradizioni filosofichedovevano essere difese e rivalutate Adessosarebbe giunto il momento sostieneBickmann di correggere anche gli eccessidella filosofia della differenza Gli elementicomuni delle diverse tradizioni devono esserecolti Le sovrapposizioni permettono la comu-nicazione interculturale senza cancellare ledifferenze Da respingere sono sia lrsquoidea diuna totale commensurabilitagrave delle culture sialrsquoidea di una totale incommensurabilitagraveBickmann ha formulato nuovi criteri per lafilosofia interculturale adottati dalla Societagravedi Filosofia Interculturale (Society of Inter-cultural Philosophy) che fanno comprenderela distanza della sua posizione da quellaespressa nelle prime pubblicazioni dellafilosofia interculturale (Bickmann 2007httpwwwint-gipdeenglischinformationen_ englischhtml[29 agosto 2010])
Non egrave casuale che la filosofiainterculturale sia nata negli ultimi decenni delventesimo secolo Essa fa parte della svoltaculturale Unrsquoanalogia interessante la tro-
viamo nella germanistica che sin dagli anniSettanta ha sviluppato un nuovo ramo deglistudi germanici la germanistica interculturalela quale puograve essere considerata come uno deivari tentativi di superare i tradizionali limitidisciplinari e di sfruttare gli spazi di nuoveprospettive interdisciplinari La svoltaculturale ha causato in Germania lospostamento dalle Geisteswissenschaften alleKulturwissenschaften e la creazione di unanuova disciplina la Kulturwissenschaft (alsingolare) la quale si basa in parte su vecchietradizioni tedesche e che si inserisce con-temporaneamente nello sviluppo degli studiculturali a livello internazionale CulturalStudies New Historicism Cultural PoeticsVisual Studies Postcolonial Studies CulturalAnalysis lrsquoetnografia postmoderna la semioti-ca la sociologia della cultura in Francia etc(Bachmann-Medick 2006 Boumlhme 1998 2000e 2008 WierlacherBogner 2003)
Come gli studi letterari anche la filosofiainterculturale ha ormai superato gli eccessiculturalistici La critica postmoderna dellegrandi narrazioni continua ad essere impor-tante per la de-costruzione dei discorsi ege-monici ma lrsquoinsufficienza di una mera de-co-struzione egrave diventata evidente ed una tenden-za verso una posizione piugrave equilibrata puograveessere constatata Essere consapevole dellaculturalitagrave della produzione filosofica senzarinunciare allrsquouniversalitagrave egrave stato formulatospesso da Wimmer come lrsquoobiettivo generaledella filosofia interculturale (2004 63 153)
Come lrsquoantropologia culturale lafilosofia interculturale deve essere attenta anon diventare vittima delle proprie idee Ilmondo odierno ha costretto lrsquoantropologiaculturale a ripensare categorie fondamentaliche hanno determinato il discorso antro-pologico per tanto tempo Concetti come
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Wolfgang Kaltenbacher
ldquoculturardquo ldquotribugraverdquo o ldquogruppo etnicordquo non pos-sono essere piugrave utilizzati nel mondo globaliz-zato Lrsquoimmagine del mondo come suddivisoin ldquoculturerdquo egrave stata sostituita da altre rappre-sentazioni come quella dellrsquoldquoecumene globa-lerdquo (Fabietti 2004 261-268) Questa nuovaconcettualizzazione potrebbe essere vistacome un altro eccesso messo in moto dallanecessitagrave di dissolvere costruzioni di identitagraveculturali che in realtagrave non esistono Ma in ognicaso la filosofia interculturale deve evitareconcetti che hanno giagrave dimostrato la loroinefficienza in altri campi disciplinari
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copy Wolfgang Kaltenbacher 2011
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Maria Esther Mastrogiovanni
Ripensare la nascita per un nuovo con-cetto di dipendenza
Mi piace cominciare richiamando la me-tafora della finestra che Panikkar usa nelbellissimo video offertoci da Milena CarraraPavanvisto durante il convegno a Napoli il 3 -4 dicembre 2010
Il mio intervento si pone proprio comeunulteriore finestra da cui sono solita guar-dare e dalla quale chiedo lascolto
Il proprio punto di vista immaginatocome una finestra
Limmagine della finestra egrave straordina-ria e prima di esprimermi sullargomento chemi preme la voglio raccontare nelle risonanzee nella ricchezza di significati che mi susci-taseguendo un percorso di immaginazionecosigrave come lo sto apprendendo da Gastone Ba-chelard e con laiuto degli approfondimentisul mundus imaginalis di Paolo Mottana
La finestra egrave luogo di soglia fra internoed esternoE unapertura fra realtagrave separate econtigueDunque realtagrave distinte ma legate dauna contatto in primo luogo materiale uncontatto fluido ora piugrave visibile ora meno evi-
dentePuograve essere piugrave o meno opaca se il ve-tro che la compone egrave piugrave o meno ombra-tosporco incrostato Puograve essere aperta ochiusa (da noi ma anche dimperio da altri)econsentire allaria di circolare liberamente a-gli odori di essere percepiti alle voci e ai suonidel mondo di essere piugrave o meno uditi Con-sente di rimanere dentro quasi invisibileallesterno nellillusione della propria assolu-tezza in quanto unica e sola finestra possibi-leOppure di sporgersi sul suo davanzale be-ne in vista in grado cosigrave di vedere quante al-tre finestre esistano accanto alla propria e nelsilenzio ascoltare meglio ciograve che da altre fine-stre proviene
Limmagine della finestra inoltre implicanon solo una distinzione ma anche una di-stanza fra me e ciograve che vedo e come lo vedoIo non mi esaurisco in ciograve che vedo e in comelo vedo sono altro un di piugrave di quello che divolta in volta penso e affermo Ciograve mi dagrave unsenso di leggerezza e la capacitagrave di stare nellecose senza troppi drammi tutto egrave in movi-mento anche il mio sguardo che fonda e so-stiene il mio dire
E nel movimento cegrave anche quello della-scolto del mio silenzio da abitare da vivere
RIFLESSIONE
Maria Esther Mastrogiovanni
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Maria Esther Mastrogiovanni
da scoprire E in quel silenzio il piugrave delle volteconquistato con fatica paziente e umile farepulizia mettere ordine lasciare solo lessen-ziale Allora quel silenzio puograve ospitare la pre-senza dellAltro capire accettare che lAltroesiste veramente egrave il fine che Simone Weil sipone nella sua vita
E in questo in-quieto movimento incon-trare lAltro in una in-quieta pace
E questa una ricerca lunga difficile maaffascinante di ciascuna vita
In questa attitudine mi muovo ben lun-gi dallaver raggiunto un qualsiasi approdoogni tanto un porto sembra la fine del viaggioma la corrente ritrascina con il suo canto odo-roso al largo e lavventura continua
Sono curiosa e non mi piacciono i sen-tieri noti Ho frequentato cosigrave luoghi diversi elontani fra loro e piugrave di una volta ho constata-to con un sorriso e con un po di stupore co-me molti amino rinchiudersi in un recinto no-to e coltivino per una vita intera lo stessogiardino piante perfette quasi nascono rigo-gliose Nuovi frutti nuovi incroci nuove pian-te che hanno del meraviglioso e impensabiliper il senso comune Ma tale bellezza a voltesi ripiega su se stessa non apre finestre su al-trettanti meravigliosi giardini cegrave una faticasolitaria eroica che ha in seacute nel suo intimo unnucleo di insignificanza proprio per la ristret-tezza dello spazio vitale in cui si rinchiude Cegraveun assoluto che ignora lassoluto del giardinoaccanto
Ho frequentato sui libri e nelle relazio-ni il sapere espresso dalle donne
Alla domanda che piugrave volte mi sono po-
sta perchegrave proprio la passione per la condi-zione femminile e non altro ugualmenteimportante al mio sguardo di giudice severosono riuscita a rispondere solo di recente Enella mia storia che ho trovato la rispostaNon certo per motivazioni oggettive noncredo si possa stabilire una graduatoria diprioritagrave fra i bambini affamati del Ruanda o gliafghani costretti a fuggire dalle loro case perla guerra o le donne che subiscono violenze ditutti i tipi nella indifferenza e nel silenzio delleistituzioni e delle societagravelelenco potrebbenaturalmente continuare a lungo
E un utile esercizio ricostruire la genesidelle proprie passioni intellettuali ma anchepolitiche e sociali Si diventa poi piugrave libere epiugrave capaci di perseguire quellinteresse nonpiugrave solo appassionato ma ancor piugrave vivouna volta che si siano sciolti i lacci della pro-pria storia che cosigrave manifesta tutta la sua e-nergia
Metagrave della mia vitagrave lho spesa nello stu-dio e nellazione per comprendere e valoriz-zare la soggettivitagrave femminile Ancora oggicon animo diverso continuo a farlo non piugravesolo nei luoghi di donne ma anche in quelliche si usano chiamare luoghi misti
E cosigrave qui fra voi mi egrave possibileoggisentirmi a casa Proprio in un momento incui ho sentito con piugrave acutezza un senso di di-sagio di estraneitagrave di solitudine nel luogo incui lavoro e nella realtagrave che mi circondaSonouninsegnante mi piace stare in classe con leallieve e gli allievi ma sempre piugrave vivo con in-sofferenza listituzione scolastica
Proprio quando riflettevo come - aven-doli ascoltati negli ultimi mesi a Firenze - i
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Maria Esther Mastrogiovanni
protagonisti della vita culturale italiana misembrano procedere per mondi separati au-toreferenziali a volte forse privi di una one-stagrave intellettuale oggi sempre piugrave rara
Cosigrave durante i due giorni del Convegnoin una sala del palazzo Serra di Cassano pre-stigiosa sede dellIstituto Italiano per gli StudiFilosofici a Napoli mi sono sentita a casa duevolte
In primo luogo perchegrave Napoli egrave la miacittagrave natale e poi perchegrave ho percepito unagrande sintonia con le persone che ligrave si sonoespresse
Non ero sola
E oggi per chi come me nel suo quoti-diano si sente isolata come se parlasse unal-tra lingua o vivesse in un altro mondo egrave une-sperienza preziosa percepire di trovarsi acasa
Ma nel momento in cui rifletto su que-sta dualitagrave penso alla a-dualitagrave di cui parlaPanikkar e mi interrogo
Il problema interculturale si intrecciafortemente con quello intra-culturale quelloproprio di ogni comunicazione dove pare chesia quasi impossibile soprattutto quando siusano le parole non fra-intendersi
Spesso le parole complicano le relazionia volte sembrano anche aiutarle ma sono leparole o qualche altra cosa che passa invisibi-le attraverso un linguaggio non verbale unlinguaggio che ho imparato a chiamare delcuore
So di essere molto di parte ma ho un in-
teresse poco sviluppato per le questioni pu-ramente teoriche preferisco seguire la lezio-ne di Simone Weil che era una grande pensa-trice filosofa politica mistica letterata e tan-te altre cose un pensiero deve trovare la suaveritagrave egrave bontagrave nellessere praticabile
Pensiero- azione Un pensiero incarnatocome lha definita Gabriella Fiori
Almeno in certi ambiti
La Natura ci egrave ancora madre anche se lacultura occidentale dalla Rivoluzione Scientifi-ca in poi ha cominciato a considerarla unmeccanismo piuttosto che un organismo E daligrave -nonostante i successivi sviluppi della co-siddetta visione scientifica del mondo ai piugraveignoti - si egrave sviluppata la pervasivitagrave dellideadella macchina che ha divorato tutto anche ilnostro corpo Viviamo come congegni di ungrande orologio il cui ritmo non egrave scanditodal nostro respiro ma da una impersonalelancetta di ferro che procede indifferente almondo
Ma se ci volgiamo alla Natura con intimadistanza(Rilke) e con amoroso sguardo pos-siamo ancora ricevere grandi insegnamenti
E vorrei riflettere con voi proprio par-tendo dal concetto cosigrave stimolante di a-dualitagrave su quel particolare momento della vi-ta di tante specie viventi e su quella precisarelazione che cegrave tra una madre e il suo bam-bino durante la gravidanza e nei primi anni divita Quellunitagrave fortissima e necessaria cheha perograve giagrave sin dal suo sorgere il movimentodel distacco e dellautonomia In quel momen-to la donna e il bambino sono nello stessotempo due e uno
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Maria Esther Mastrogiovanni
Tale relazione egrave talmente poco conside-rata nel nostro immaginario che non ci sonoparole e non solo in italiano per definirequella relazione di dipendenza-indipendenzafra due esseri viventi dove la dipendenza haun tempo e comprende la crescita della indi-pendenza delluno dallaltro di chi sta per na-scere e di chi alimenta quella nascita
Per inciso ho avuto una certa esitazionenel trovare il verbo piugrave appropriato per de-scrivere chi femmina donna corpo di donnaconsente decide fa in modo che una nascitapossa accadere
Cegrave tutta una retorica sul rapporto ma-dre -figlioa sulla maternitagrave ma sullaspettoche qui considero non trovo nulla che abbiaacquisito un valore esemplare e simbolico
Forse in altre culture Ma non ne sono aconoscenza e se qualcuno puograve portare un suocontributo gliene sarograve grata
Dunque durante la gravidanza abbiamoun inedito un corpo che ne fa crescere un al-tro che per un certo tempo egrave nascosto pro-tetto nelle viscere E qualcosa di straordina-rio Mi egrave capitato da giovane per la mia tesisulla maternitagrave di essere presente al parto diuna donna Quella scena mi si egrave impressa nellamente e quando egrave toccato a me partorire miegrave stata di grande aiuto
Allora compresi percheacute i nostri antenatimigliaia di anni fa ancora inconsapevoli dicome si concepisse un essere vivente rima-nessero turbati davanti a quellevento straor-dinario e meraviglioso che egrave la nascita di unessere vivente e attribuissero alle loro donnepoteri magici e la responsabilitagrave di un rappor-
to privilegiato e diretto con la Natura la don-na era allora una sciamana Le grandi statuedella Dea madre mediterranea che si possonoancora vedere al museo de La Valletta a Mal-ta testimoniano questo senso della potenzafemminile dispensatrice generosa dellab-bondanza nella quale soltanto puograve nascereuna nuova vita Sono donne immense comedimensioni grasse con un forte valore sim-bolico di ricchezza
Se penso oggi allimmagine quasi ano-ressica della donna moderna mi sembraquasi un fantasma di quella figura unombralieve muta e svuotata che sfiora questa terracercando di occuparvi il minore spazio possibi-le
Anche se pare affermarsi un nuovomodello femminile la cui prima funzionesembra essere di nuovoquella di piacerealluomo
Dunque la Natura che amo significarecome Madre ci offre lo spettacolo di un even-to la nascita di un essere vivente che fra letante sue caratteristiche ha quella di porre inuna relazione speciale tre individui un padreuna madre un figlioa
E piugrave in particolare nel corpo della don-na sboccia una vita che dipende totalmenteda quella della madre in perfetta simbiosi fi-no a quando compiutasi lopera quella vitaesce da quel corpo per continuare sulla stra-da di una sempre maggiore autonomia lapropria esistenza
E lallevare il crescere leducare sonotutte azioni che implicano una relazione cheper quanto dispari agisce su vari fronti e in
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ambiti diversi su entrambi i soggetti entram-bi i soggetti madre e figlioa si formano ma-turano crescono insieme E non mi risulti e-sista parola nella nostra lingua che descrivatutta la complessitagrave e lo spessore di questaparticolare modalitagrave di relazione Se riflettia-mo su questo inizio come un inizio proprio dimoltissime specie viventi ci renderemo contodi come nascendo facciamo esperienza di unamodalitagrave di relazione che in seguito non solodimentichiamo ma anche quando vi pensia-mo la consideriamo al piugrave in quantonaturale non appropriata allessere umanosviluppato il quale sembra ritenere di uma-nizzarsi proprio superando la propria condi-zione naturale ma in questo movimento deicorpi e del pensiero di fatto ci si allontanaanche dalle proprie radici dalla propria origi-ne Se poi pensiamo che per quanto riguardagli esseri umani allorigine cegrave un corpo didonna non egrave difficile comprendere comequesta rimozione culturale collettiva possaavere a che fare ieri come oggi con il disco-noscimento della potenza della madre
Lindividuo libero in quanto assolutopadrone di seacute attraverso la sua volontagrave risultaa questo punto una bella astrazione e una viaduscita per il maschio (solo occidentale) cheper rifondarsi deve rinascere da se stessodimenticando la sua nascita reale e le condi-zioni in cui essa egrave avvenuta Tutto ciograve ha avutonei secoli trascorsi una sua funzione forse -egrave una domanda alla quale non egrave facile rispon-dere - ma oggi in un mondo sempre piugrave pic-colo una strada per non soccombere tuttipuograve essere quella di ricordare che se siamovivi e vogliamo che si continui a vivere egrave per-cheacute qualcuno ci ha messo al mondo e allevaticioegrave riconoscere la nostra dipendenza nei
confronti delle e degli altri dipendenza neitermini in cui labbiamo vissuta alla nascita ndashpurtroppo non ci sono altre parole einterrelazione mi sembra troppo asettica epoco pregnante Agire veramente questa ac-quisizione in ogni ambito non egrave assolutamen-te facile ma cambierebbe lordine simboliconel quale siamo soliti pensarci ed esprimerciNon egrave facile Ma questa egrave la grande scommes-sa che da piugrave parti con altre motivazioni staemergendo come ineludibile per la nostra so-pravvivenza
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L Anthony Savari Raj
Tsunami in 2004
It indeed awakened us at least for ashort while to realize that nature is not sing-ing any longer its sweet song It has only be-gun to let out its cry
On this disastrous occasion we heardpeoplersquos cry too a cry out of helplessnessloss and pain
Though the groanings of nature and thepoor appeared to outsmart one another yetthey also fused into one ndash not of course in aharmonic symphony but in a horrifying ca-cophany
The cacophany had a theme too It por-trayed that the cosmic display and the humandisplacement are connected and that the hu-mans are not the only players on world stageIt perhaps signaled the need and a new op-portunity for a fresh and urgent vision of acosmotheandric (cosmos-divine-human) soli-darity
Ecosophical Justice is presented in thisvery cacophanic world context and situationIt reminds us among other things that eco-logical predicament is not merely ecologicalbut it is a human problem which indeed re-quires a radical mutation in human attitudeIn our attempt to control and manipulate na-ture we have forgotten that we are naturalbeings sustained by the same environmentwe seek to dominate
Very significantly our domination hasspilled over to the human beings too particu-larly the poor who cry out for justice and lib-eration The logic that exploits the earth andthe poor seems to be one and the same Eco-logical and justice concerns therefore are in-separable Justice is the way of ecology
Ecosophical Justice reminds us furtherthat precisely because of our present state ofhuman emergency and seriousness of theecological situation mere short-term solu-tions and technical stopgaps are insufficientIn other words it is not enough to find waysby which we can more effectively or moreldquohumanlyrdquo deal with the Earth unless at thesame time we find the Earth as another di-
ECOSOPHICAL JUSTICE
L Anthony Savari Raj
L Anthony Savari RajUniversity of Madras India
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L Anthony Savari Raj
mension of our very selves sharing the samedestiny This in short constitutes the ecoso-phical awareness
It appears therefore we need a radicalre-vision of reality which would make usaware that the world is the manifestation ofthe total cosmotheandric reality which callsfor a holistic participation It involves indeed acultural disarmament and innovation and aparticipatory common life in solidarity withfellow human beings and the earth This ofcourse is our human dignity and responsibil-ity
Understandably this requires from usdistance and involvement contemplation andaction theory and praxis and of course anopenness to the transcendent Spontaneousand authentic actions for the welfare of theeco-human can flow only from a serene in-sight and right evaluation born of an ecoso-phical vision
Our guide in our search for ecosophicaljustice is Raimon Panikkar who is at once aphilosopher a scientist and a theologian Buteven these terms do not adequately capturethe heart of Panikkarrsquos enterprise
As a scientist philosopher and theolo-gian he has spent a lifetime exploring thegreat religious and secular traditions seekingto discern their underlying visions of realityHow do we name that in which we all live andmove The modern scientist sees it as the ma-terial universe the philosopher as the humanmind the theologian as the mysterious divine
But Panikkar sees these options as par-tial and fragmenting indeed they are part ofthe problem rather than part of the solution
When we see that the earth is reduced toldquomere stuffrdquo wholly subject to a human willthat sees itself autonomous from the mysteryof being itself then we begin to see the prob-lem at the heart of our crucible
Panikkarrsquos ecosophical vision is to besituated in this context It indeed leads us tosee the co-penetration of which we namedand separatedmdashas universe humanity andthe divine It is our effort to discern and spellout how authentic and effective actions ofjustice can spontaneously flow from this holis-tic and ecosophical vision of Panikkar
Our focus on Panikkarrsquos ecosophical vi-sion has another important purpose At a timewhen the future of theology in general andIndian theology in particular is said to dependvery much on the meeting and interaction oftwo important streams in theologizingnamely the religio-cultural (ldquomystical con-tentrdquo) and the socio-political (ldquoprophetic con-cernrdquo) through an exploration of the contoursof justice in Panikkars ecosophical enterpriseour work indeed attempts to develop a widerframework in which both the streams areharmoniously integrated and one made tosupport the other After all a unified searchfor truth and realization of justice are onlytwo sides of the same coin
The study is presented in four chapters
The first chapter takes up the questionof the relationship between religious plural-ism and justice and further explores the pres-ence and nature of justice concerns in the e-cosophical vision of Panikkar
Though Panikkarrsquos contribution hasbeen studied and interpreted in various con-
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L Anthony Savari Raj
texts and aspects yet we believe the impli-cations of his vision for the central issue ofjustice has not been thus far sufficiently ex-plored Hence the present attempt
This attempt looks interesting and sig-nificant amidst a certain tendency to catego-rize and portray Panikkar only as a represen-tative of religio-cultural orientation and as amere dialogue theologian without an explicitliberation and justice motif and concern
As a pathway to explore Panikkarrsquos jus-tice concerns the second chapter ventures toexplore Panikkarrsquos vision of ldquoecosophyrdquo Hereattempts are made to show the implicationsof Panikkarrsquos vision for one of our major con-temporary problems namely the ecologicalpredicament Panikkarrsquos proposal of ldquoecoso-phicalrdquo vision as different from ecological iselaborated
The word ldquoecosophyrdquo as understood byPanikkar suggests that the question lies be-yond a more or less refined ecology It furtherreminds us that the present predicament isneither ecological nor technical but a humanone It is a problem rooted in our ways ofthinking It involves our new attitude and per-ception about the earth ourselves and alsothe divine and the collective identity and des-tiny of all the three dimensions of reality It inshort points to a cultural mutation
The third chapter studies ldquoEcojusticerdquowhich may well complement Panikkarrsquosecosophy Besides portraying justice as theway of ecology it indeed attempts to repre-sent ecology as the symbol of the struggles ofthe poor for regaining their lost dignity theirland resource rice and freedom
Stated differently behind the ecologicaldisaster we can sense the reduction of the an-thropos to the reduction of a particular racecountry and worldview which indeed preparesthe ground for the appropriation for one selfof the natural resources and consequently thevery means for livelihood of the other It isthis inhuman and exploitative practice againstthe other that has spilled over and has be-come an ecological disaster The programmeof ecojustice that is presented in the chaptertherefore indicates that it is only by deeplyentering into the human (unaffected by re-stricted and restricting anthropocentrism)that we can arrive at a sound ecological uni-verse
The final chapter ldquoEcosophical Justicerdquoattempts to discern the meeting point be-tween the ecojustice and ecosophical consid-erations Attempts are made to show howecojustice orientations can indeed serve as acomplement and also as an ldquoexternal stimu-lusrdquo to Panikkarrsquos ecosophical vision Effortsare made therefore to discern and spell outthe implications of justice in Panikkarrsquos visionof ecosophy in the light of ecojustice consid-erations
In the first part of this chapter we dis-cuss the nature of ecosophical justice mainlyto be in the nature of lsquoclarificationrsquo This clari-fication would consist in clarifying two impor-tant aspects of our ecosophical responsenamely lsquothe primacy of beingrsquo and lsquothe spon-taneity of doingrsquo In the second part of thechapter we attempt to open the heart ofecosophical justice by unearthing its founda-tions implications and implementations
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Lucas Cervintildeo
A manera de premisa e introduccioacuten
Esta reflexioacuten brota de un contextoparticular Bolivia Paiacutes sumergido en unabierto desconcertante impredecible yprofundo proceso de cambio socio-poliacutetico ycultural Proceso que para muchos es laesperanza de diacuteas mejores y para otros es maacutesde lo mismo Una sociedad en conflictoporque generalmente todo cambio ytransformacioacuten significa una redistribucioacuten yreequilibrio de las fuerzas sociales por tantoconflicto
La nueva Constitucioacuten Poliacutetica en suprimer artiacuteculo expresa que ldquoBolivia seconstituye en un Estado Unitario Social deDerecho Plurinacional Comunitario libreindependiente soberano democraacutetico inter-cultural descentralizado y con autonomiacuteasBolivia se funda en la pluralidad y elpluralismo poliacutetico econoacutemico juriacutedicocultural y linguumliacutestico dentro del procesointegrador del paiacutesrdquo
Estamos ante un proyecto de Estado ysociedad atrevido y de gran alcance original y
desafiante Una declaracioacuten que manifiesta lanecesidad de dar lugar reconocimiento yautodeterminacioacuten a la pluralidad de culturasy cosmovisiones conjugaacutendolas dentro de unmodelo de gobierno foraacuteneo a eacutestas mismasArtiacuteculo que aunque no manifiestaexpliacutecitamente nos remite a la categoriacutea defraternidad de esa ldquofraternidad universalentendida como conjugacioacuten de relaciones depertenencia reciacuteproca y de responsabilidadcomo principio de reconocimiento de laidentidad y del aspecto unitario del cuerposocial en el respeto de cada una de lasdiferentes multiplicidadesrdquo (Ropelato2006184)
El intento boliviano es la lucha pordesarrollar un Estado que de cabida ypromueva ldquorelaciones de pertenenciareciacuteprocardquo sin anular o menguar la pluralidentidad cultural de sus habitantes quemantenga el ldquoaspecto unitario del cuerposocialrdquo pero al mismo tiempo respete lasldquodiferentes multiplicidadesrdquo de maneras deser estar y vivir que se dan en su territorio Esla buacutesqueda de aquello que no estaacute pero seanhela que apenas se vislumbra pero ya se loquiere hecho realidad
LA FRATERNIDAD EN CONFLICTO Y EL CONFLICTO FRATERNOAPORTES DESDE LA INTERCULTURALIDAD
Lucas Cervintildeo
Lucas CervintildeoUniversidad Catoacutelica Boliviana
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Lucas Cervintildeo
Considero que desde estas tierras consus anhelos luchas y buacutesquedas y sin entraren los particulares del proceso poliacutetico socialy cultural que viene desarrollaacutendose enBolivia hay un aporte al camino que se vienerecorriendo desde hace antildeos para dar rostro yconcretizacioacuten a la categoriacutea de fraternidadM Antonio Baggio uno de los maacutesimportantes exponentes de este recorridoantildeos atraacutes se preguntaba ldquoiquestqueacute nuevoselementos nos llevan hoy en diacutea a analizareste precedente y a plantear el problema dela fraternidad Considero que se puedenindicar dos clases de motivos que estaacutenrelacionados entre siacute la fraternidad comoexigencia y pregunta y la fraternidad comoexperiencia y recursordquo (Baggio 20098)
La experiencia de este uacuteltimo decenioen Bolivia manifiesta la presencia de estaexigencia que por momentos ha sido un gritodesde diversos sectores sociales por generarfraternidad como tambieacuten estaacute presente elrecurso humano social y cultural paraarticular la fraternidad como categoriacutea poliacuteticay concretizarla
De mil modos y maneras se podriacuteadesarrollar esta intuicioacuten Concretamente seharaacute desde el aacutembito de filosoacuteficondashteoloacutegico yla perspectiva intercultural que considero uninstrumental muy vaacutelido para adentrarse yreflexionar los contextos plurales y susprocesos
En un segundo momento profundizareacuteel conflicto dentro de la interaccioacuten entre lasculturas principalmente desde unaperspectiva interpersonal Para esto recurrireacutea la inspiracioacuten ofrecida por un texto biacuteblico
I La fraternidad en conflicto
La finalidad de esta primera parte seraacuteprecisar lo que se comprende porinterculturalidad dada su ambiguumledad designificados y comprensiones Luego desdealgunas de sus claves se realizaraacute una velozcriacutetica del principio fraternidad buscandodesmantelar algunos de sus supuestosculturales occidentales que pretenden seruniversalizados a todas las culturas
En otras palabras desarrollaremos unaldquodeconstruccioacutenrdquo1 de la categoriacutea defraternidad colocando a eacutesta en conflicto porasiacute decir para poder manifestar ciertascontradicciones y ambiguumledades La finalidadde este ejercicio es contribuir a seguirahondando con nuevas luces el camino paratransformar la fraternidad en una categoriacuteapoliacutetica O sea un principio capaz de ldquoformarparte constitutiva del criterio de decisioacutenpoliacutetica contribuyendo en la determinacioacutenjunto a la libertad y la igualdad del meacutetodo yde los contenidos de la poliacutetica mismardquo Y quetambieacuten ldquologre influir en el modo con el cualse interpretan las otras categoriacuteas poliacuteticascomo la libertad y la igualdadrdquo (Baggio200639)
1 Breves aclaraciones alrededor de la in-terculturalidad
En esta reflexioacuten la interculturalidadviene asumida principalmente desde latradicioacuten desarrollada con acentos diversos
1 Deconstruccioacuten 1 f Accioacuten y efecto de deconstruir2 f Fil Desmontaje de un concepto o de una construc-cioacuten intelectual por medio de su anaacutelisis mostrando asiacutecontradicciones y ambiguumledades Real Academia Espa-ntildeola wwwraees
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por tres estudiosos R Panikkar R Fornet-Betancour y D de Vallescar Esta uacuteltima luegodel estudio a fondo de los otros dospensadores afirma que
ldquola interculturalidad antes que una teoriacutea es unaexperiencia de interrelacioacuten reciprocidaddiaacutelogo y solidaridad Presupone una actitud deapertura y escucha atenta Nos situacutea maacutes allaacute dela afirmacioacuten de la existencia faacutectica dediferentes culturas y del planteamientomulticultural liberal-democraacutetico pues concede acada miembro ndashcon independencia del marcopoliacutetico del que se trate- la facultad de contribuircon su aportacioacuten particular Esto significa queasume la tarea de renegociacioacuten continua deroles y espacios el discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesis decada sociedadrdquo (Vallescar 2005477)
Por tanto el punto de partida de lainterculturalidad es una opcioacuten eacutetica deapertura y escucha para descubrir las riquezasque el diversoa (culturalmente socialmentereligiosamente poliacuteticamente etc) meofrece Desde estas actitudes que se vuelvenexperiencia de vida en un segundo momentose va reflexionando y aportando a una teoriacuteaque deacute insumos para gestionar de maneracreativa y equitativa la interrelacioacuten entreculturas Entonces la propuesta interculturalpromueve un verdadero enriquecimientohorizontal entre las personas grupos socialesy pueblos pertenecientes a diversas culturasque conviven en un espacio comuacuten
Interculturalidad es la buacutesqueda degenerar espacios donde cada persona puedaldquocontribuir con aportacioacuten particularrdquo a lagestacioacuten de una sociedad y por tanto a unaglobalizacioacuten justa digna equitativa ysolidaria para todos todas y todo Todo en elsentido de incluir en nuestra categoriacutea de
bienestar al planeta el gran excluido de lamodernidad
A su vez la interculturalidad asume lacompleja tarea de la ldquorenegociacioacuten continuade roles y espaciosrdquo para dar lugar a todos ycada uno de los miembros de la sociedadprocurando ldquoel discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesisrdquoque lleva adelante cada pueblo y sociedad
Por tanto la interculturalidad permiteser pensada ldquocomo una categoriacuteaeminentemente eacutetico-poliacutetica que surgedesde el mundo de la vida y no desde fuera deeacutel que alude a cuestiones que rompen elmarco monocultural en el que somossocializados y que cuestiona el caraacutecterhomogenizante de la globalizacioacuten faacutecticardquo(Salas 200728) Propuesta que ldquoexige unanueva relacioacuten entre los seres humanos y lospueblos que aunque sea asimeacutetrica hoypuede dar forma a nuevas relaciones desimetriacuteasrdquo (Salas 200728)
2 Relacioacuten entre interculturalidad y fra-ternidad en el contexto plural
Cuando hablamos de culturas esimportante dejar claro que la interculturalidadse coloca como una alternativa clara ante launiformidad de una cultura sobre las demaacutesEsto porque asume que ldquolas culturas no sonlsquofolklorersquo sino que cada cultura es una formanueva de ver y de vivir el mundo La culturaofrece a cada tiempo y pueblo su estilo ysobre todo su lenguajerdquo (Panikkar 200611)
Importante subrayar que las culturasson ldquoformas de ver y vivir en el mundordquo portanto la interculturalidad no ha de serreducida a los espacios de interaccioacuten entre
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culturas originarias-indiacutegenas y modernas Lapropuesta intercultural parte desde lainteraccioacuten entre culturas milenariasmodernas y postmodernas (juvenilesperiferias de las ciudades etc) en su continuareconfiguracioacuten actual Por esto laldquointerculturalidad se propone pues como unaalternativa que permite reorganizar el ordenmundial porque insiste en la comunicacioacutenjusta entre las culturas como visiones delmundo y porque recalca que lo decisivo estaacuteen dejar libre los espacios y tiempo para quelas lsquovisionesrsquo del mundo puedan convertirseen mundo realesrdquo (Fornet-Betancourt2001375)
Precisamente esta ldquocomunicacioacuten justaentre las culturas como visiones de mundordquo eslo que tiende un puente entre lainterculturalidad y la fraternidad Porque si escierto que ldquola solidaridad la fraternidad y lasrelaciones de alteridad como valores positivosnos permitiraacuten ver que todo lo que le sucedede malo al otro nos afecta que debemosinvolucrarnosrdquo (Barros 2009156) significaque ambas propuesta giran alrededor de almenos un eje comuacuten la inter-in-dependencia2
de la familia humana que como ldquovivenciademocraacutetica requiere de una indignacioacutenconstante y una accioacuten que contribuya a
2 ldquoAunque todo estaacute relacionado con todo es asiacutemismo verdad que cada parte de este todo esdiferente asiacute como todos los hombres son distintosentre siacute Cada uno es una persona es decir un nudouacutenico en la red de relaciones que constituye la realidadCuando este nudo rompe los hilos que lo unen a losotros nudos cuando las tensiones se han vuelto tantensas que no permiten ya la libertad constitutiva de lainter-in-dependencia entre nudo y nudo y en uacuteltimainstancia con la realidad en ese momento nace elindividualismo que perturba la armoniacutea y lleva a lamuerte de la persona hacieacutendole perder su identidadque es soacutelo relacionalrdquo (Panikkar 200616)
cambiar la realidad de todosrdquo (Barros2009156)
La fraternidad coloca el acento en quetodos los seres humanos somos hermanos ylo que sucede a uno afecta al conjunto lainterculturalidad agrega que esta inter-in-dependencia constitutiva del geacutenero humanoha de ser matiza desde la diversidad (culturalreligiosa etc) que tambieacuten es constitutiva delser humano Entonces la fraternidad sinoadquiere un rostro un contexto y un tiempodesde el cual constituirse corre el riesgo dequedar como formulacioacuten universalista dedifiacutecil aplicacioacuten Por esto que
ldquoen el siglo XXI el rostro de la nueva fraternidady sororidad seraacute intercultural o no seraacute Paraaprender entender y cambiar es preciso que laspersonas se aventuren en el diaacutelogo consigomismas (diaacutelogo intracultural) con sussemejantes con personas de otras culturas oreligiones (diaacutelogo intercultural e interreligioso)y se abran a ambientes culturales distintos a laamplitud de lo real y lo cotidianordquo (Vallescar200616-17)
En los tiempos que corren unapropuesta que busca recuperar la categoriacuteapoliacutetica de fraternidad irremediablementetiene que asumir el factor cultural que esconstitutivo del ser humano No puedequedarse a un nivel simplemente socioloacutegicoo econoacutemico o incluso poliacutetico Hoy por hoyno podemos reflexionar sobre la fraternidadsin asumir que en el mundo sedesencuentran encuentran y convivenconstantemente diversos mundos culturalesque expresan diversas maneras de estarsentir y vivir la vida
Si es cierto que ldquodesde un punto devista poliacutetico la fraternidad se situacutea antes quenada como principio de construccioacuten social
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donde el otro si podemos definirnoshermanos no es otro diferente de miacute sinootro yo mismordquo (Ropelato 2006199) elindagar la visioacuten de mundo del ldquootrordquo que esldquoyo mismordquo se torna fundamental Clarosiempre y cuando la fraternidad quieracolaborar concretamente a la aperturaconstante hacia ldquoambientes culturalesdistintosrdquo permitiendo ampliar la experienciade ldquolo real y lo cotidianordquo
Para realizar lo que venimos enunciandoes necesario la praacutectica del diaacutelogointercultural que permite reconocer lainviolable igualdad de la dignidad humanapero al mismo tiempo la diferencia (culturalsocial religiosa poliacutetica etc) que tambieacuten esinviolable Como afirma Fornet-Betancourt
ldquola necesidad del diaacutelogo intercultural es lanecesidad de realizar la justicia de entrar en uncontacto justo con el otro libre lo que quiere decir asu vez que es necesario reconocerle como personahumana portadora justamente en su diferencias deuna dignidad inviolable que nos hace igualesrdquo(Fornet-Betancourt 2001264)
Por tanto si la fraternidad desearesponder de manera profunda creativa yreal al contexto actual del pluralismo nopuede reducir su anaacutelisis de la realidad al nivelsocio-poliacutetico sino que ha de abrirse a lacomplejidad del pluralismo culturalSolamente desde este acercamientointercultural podraacute descubrir que lo poliacutetico ysocial es percibido y vivido de manerasmuacuteltiples y diversas en un mismo contexto
Lo expresado revela que tal vez unpaso adelante en la reflexioacuten alrededor elprincipio de la fraternidad tendraacute que asumirel pluralismo cultural de nuestros contextostambieacuten latinoamericanos si desea realmente
ser una categoriacutea que promueva justiciadignidad igualdad y libertad a todos y todassus habitantes Para esto un recurso de granvalor seraacute profundizar el meacutetodo de lafilosofiacutea intercultural el diaacutelogo dialogaldonde ldquolas reglas del diaacutelogo no sepresuponen unilateralmente ni se dan porsupuestas a priori sin haberlas establecido enel propio diaacutelogordquo (Panikkar 200649) Estoporque
ldquoel diaacutelogo dialogal es radicalmente diferente deldiaacutelogo dialeacutectico no pretende con-vencer alotro es decir vencer dialeacutecticamente alinterlocutor o por lo menos buscar con eacutel unaverdad sometida a la dialeacutectica El diaacutelogodialeacutectico presupone la aceptacioacuten de un campoloacutegico y personal al que se atribuye o reconoceuna validez o jurisdiccioacuten puramente lsquoobjetivarsquo Eldiaacutelogo dialogal en cambio presupone laconfianza reciacuteproca en un aventurarse comuacuten enlo desconocido ya que no puede establecerse apriori si nos entenderemos el uno al otro nisupone que el hombre sea un ser exclusivamenteloacutegicordquo (Panikkar 200652)
Entonces para la aplicacioacuten de lacategoriacutea de fraternidad en espacios socialesno podremos contentarnos con establecerdiaacutelogos entre tendencias poliacuteticas diversas yopuestas Si realmente deseamos fortalecer eltejido social de nuestros contextos pluraleses necesario promover espaciosinterculturales donde se practique el diaacutelogodialogal Espacios donde este contenida yrepresentada toda la diversidad cultural deuna regioacuten ciudad o barrio
3 Lo vital de un universalismo desde aba-jo (partir desde contextos reales)
El desafiacuteo de educarnos al diaacutelogodialogal remite a otro punto importante de la
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propuesta intercultural punto que estaacutereferido al desde donde de lainterculturalidad Es la universalidadentendida como una construccioacuten constantedesde abajo o desde espacios concreto yaque ldquosi el diaacutelogo dialogal quiere ser fecundoy no contentarse con simples elucubracionesracionales no puede limitarse a formalismosabstractos de validez general sino que debedescender al diaacutelogo entre culturas concretasque entran en contactordquo (Panikkar 200655)
El horizonte de la fraternidad esuniversal ya que eacutesta no puede ser reducida aun grupo regioacuten pueblo nacioacuten o continentePero un posible riesgo ante este inmensoobjetivo de la fraternidad es menospreciar ydesvalorizar lo contextual particular yconcreto Es el riesgo por otra parte tanlatino de creer que porque estaacute hecha lalegislacioacuten o la norma ya hemos alcanzado elobjetivo pero tambieacuten el riesgo tanoccidental de creer que la siacutentesis abstractauniversalista contiene lo particular Ante estola interculturalidad nos recuerda que ldquoelproceso de identificacioacuten parte siempre de loconcreto Lo cual significa que no debemosrenunciar a la particularidad sino ahondar enella hasta descubrir lo universalrdquo (Esquirol2005155)
Por tanto si la fraternidad universaldesea realmente convertirse en unaalternativa global tendraacute que saber brotardesde los contextos e irse construyendo noldquoa pesar de estosrdquo sino ldquogracias a estosrdquo Soacutelosi ahonda en estos contextos hasta descubrirlo universal es que podraacute aportar a laldquotransicioacuten del derecho internacional de losEstados soberanos hacia un derechocosmopolita que se preocupe con las
cuestiones ecoloacutegicas de la paz y de la guerradel desarrollo en resumen de todas lascuestiones que trascienden las fronteras delos Estados y exigen la superacioacuten de unaloacutegica meramente individualista del intereacutespersonal de grupo de clase o de etniardquo (Tosi200968)
Afirmar que el punto de partida estaacute enlas realidades concretas significa por ejemploacercarse para aprender del proceso bolivianoque busca un nuevo orden socio-poliacutetico ycultural Aporte que exige ser leiacutedoprofundizado y criticado desde sus visiones yestilos de vida y no desde un paradigmaforaacuteneo Porque para la propuestaintercultural la ldquouniversalidad supone laliberacioacuten realizante de todos los universosculturales y que por eso mismo ni se imponepor imperio de alguacuten centro ni se logra al altoprecio de la reduccioacuten y de la nivelacioacuten de lodiferente sino que crece desde abajo comoun tejido de comunicacioacuten libre y desolidaridadrdquo (Fornet-Betancourt 2001376)
Entonces el desarrollo de la propuestade fraternidad universal por una parte tieneque ser capaz de evitar el reduccionismo y lanivelacioacuten de la diferencias fruto de esaabstraccioacuten tan occidental en busca de unasiacutentesis superior y por otra parte tambieacuten hade evitar erigir un centro desde el cualpromover la aplicacioacuten de esta El caminopasa por promover un policentrismo quepermita una mayor cercaniacutea a los contextos yque al mismo tiempo evita el encierro deestos En otras palabras la fraternidaduniversal no se concretiza aplicaacutendolas a losdiversos contextos socioculturales y poliacuteticosdesde unos principios delineados desde quiensabe doacutende sino que la fraternidad universal
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se va construyendo o gestando desdeespacios concretos Contextos que cuandoesteacuten maduros en sus experiencias defraternidad podraacuten aportar a los cambios en lalegislacioacuten mundial
Cabe sentildealar que este partir desde loscontextos posibilita dos pasos fundamentalesen el proceso intercultural de generarsociedades justas y plenas de vida ldquoPor unlado es necesario profundizar en la propiacultura y no mantenerse en lo superficial ytoacutepico Por el otro ante la otra culturadebemos ir maacutes allaacute de todo lo que en unprimer momento nos aparece descubrir loque estaacute detraacutes descubrir el sentido profundode los siacutembolos de las conductas de laspalabras o de los pensamientosrdquo (Esquirol2005155-156) Son justamente los mismosespacios de interaccioacuten cultural los quepermiten desarrollar la intraculturalidad(conocimiento de lo propio) que esimprescindible para poder sumergirse en lainterioridad de otras culturas y promover unaauteacutentica interculturalidad
Es por estos dos pasos fundamentalesque la fraternidad universal ha de partir desdelos espacios concretos y vitales de laspersonas para ir desarrollando su proyectode categoriacutea socio-poliacutetica que permita evitartanto el encierro individualista de la libertaddesvirtuada como la homogenizacioacuten amorfade una igualdad mal comprendida
Pero el diaacutelogo intercultural no tienesoacutelo un caraacutecter interpersonal sino tambieacutengrupal social y entre pueblos Maacutes auacuten es undiaacutelogo a desarrollar entre tradiciones ymodos de ver y vivir en el mundo Por tantoincluso la misma categoriacutea de fraternidadtendraacute que ser puesta en discusioacuten si es que
realmente desea entablar este diaacutelogorespetuoso horizontal y de enriquecimientomutuo con las culturas
4 Un posible equivalente homeomoacuterfico(formas similares) a la categoriacutea de fra-ternidad
Poner en discusioacuten la categoriacutea defraternidad no significa anular su ricatradicioacuten y aporte conceptual desarrollado enlos marcos del pensamiento occidentalSignifica maacutes bien desde este desarrollo notratarla como una categoriacutea universal quepuede ser impuesta y colocada en todas lasculturas por igual Dicho en teacuterminos de laperspectiva intercultural significa buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas Concretamente esto significa que ldquosetrata pues de un equivalente no conceptual nifuncional a saber de una analogiacutea de tercergrado No se busca la misma funcioacuten (que lafilosofiacutea ejerce) sino aquella equivalente a laque la nocioacuten original ejerce en lacorrespondiente cosmovisioacutenrdquo (Panikkarcitado en Estermann 200647)
Entonces un desafiacuteo no menor que sepresenta a quienes estamos desarrollando elprincipio de fraternidad es buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas para poder entablar un auteacutentico yenriquecedor diaacutelogo con estas Aquiacute estamosen el meollo de la perspectiva interculturaldonde ldquocomo resultado de la lsquohermeneacuteuticadiatoacutepicarsquo uno aprende a pensar ycomprender desde el sistema simboacutelico demaacutes de una tradicioacutenrdquo (Vallescar 2005482) Y
ldquoesto puede comprenderse por las nociones dehomologiacutea ndashlas nociones juegan papelesequivalentes y ocupan espacios homoacutelogos en los
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respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
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la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
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qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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Recensioni Reviews
essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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Recensioni Reviews
quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Recensioni Reviews
Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Editorial
Proceedings of the 1st Cirpit Colloquium
Cirpit Association wishes to thank the Italian Institute for Philosophical Studies
(IISF) and ProfAntonio Gargano for the support given to our project Dr Marco
Emanuele of Napolitalia Association and Link Campus University Prof Alberto Manco
and Francesco Parisi of LrsquoOrientale for their contributions the Universities of Naples
Siena and Bergamo the City of Naples the Italian National Commission for UNESCO for
their moral patronage Furthermore Jaca Book Editors and Dr Sante Bagnoli for their
cooperation Dr Rammairone for the translation service and St Elias Service for the
technical support Finally all the speakers and friends who have kindly intervened in
Naples on the occasion of the 1st Colloquium of our Association Special thanks to the
guests Professors Vincenzo Scotti Massimo Cacciari and Gianni Colzani And still to
DrMario Cavani of Fondazione Culturale Responsabilitagrave Etica and to Dr Milena
Carrara Pavan curator of the Opera Omnia (Jaca Book Editions) for the projection of
her beautiful video ldquoLa mia operardquo (with themes presented and developed by the
author himself) And final thanks go to Cirpit staff and Members and to the public
Thanks to everybody for having allowed the realization of this Colloquium
Editorial
This Supplement which accompanies the Proceedings of Cirpit Review n 2
March 2011 contains some contributions following up the Conference together with
some book reviews The questions addressed to the speakers by the public and friends
have been added together with the speeches and reflections spontaneously arisen
during the debate
We also hope the discussions and topics raised by these papers will continue to
be debated on our Forum web pages following the Colloquium inviting scholars
readers and friends to join in a dialogic dialogue and in the debate started in Naples
Anna M Natalini M Roberta Cappellini
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Rossella Bonito Oliva
Rossella Bonito OlivaUniv degli Studi di Napoli ldquoLrsquoOrientalerdquo
Lrsquouomo non egrave solo non egrave unrsquoisola enemmeno un continente Abbiamo bisognodel cielo Lrsquouomo egrave un mesokosmos il puntoin cui convergono tutte le sfere della realtagrave
Panikkar
Tutta la vicenda personale di RaimonPanikkar egrave testimonianza esempio di una fe-conda combinazione tra culture religioni co-stumi Lrsquointerculturalitagrave non egrave perciograve nel suocaso se non indirettamente oggetto di unateoria ma condizione esistenziale di un intel-lettuale occidentale che riflette sulle proprieradici Da questo intreccio Panikkar fa germo-gliare il problema e la condizione per un pen-siero che si alimenta di analogie che si eserci-ta sui richiami per rintracciare in un nuovoumanesimo e in una politica di pace la possi-bilitagrave di una metafisica negrave dogmatica negrave dot-trinaria piuttosto terapia per una riconcilia-zione tra uomo Dio e mondo
Da un lato lrsquoassunzione radicale del bi-sogno di connessioni piugrave che di separazioni
dallrsquoaltro la profonda e raffinata conoscenzadi culture tra loro fortemente distanti e geo-graficamente lontane dagrave consistenza e vivaci-tagrave al discorso di Panikkar che nei suoi testi enei suoi discorsi usa esempi e citazioni attin-gendo liberamente dalla cultura cristiana e daquella induista focalizzandone le affinitagrave Que-sto stile di discorso lascia emergere il ripetersiin scenari diversi di un uguale bisogno metafi-sico che si sprigiona dallrsquoumano senso di fragi-litagrave Una condizione esistenziale che egrave alla ba-se di un sentimento religioso ma anche capa-ce di generare falsi idoli e irrigidimenti comesi egrave dato spesso nella nostra tradizione preoc-cupata solo della vittoria sullrsquooriginaria insicu-rezza e finitudine
Non si tratta di procedere per opposi-zioni o rovesciamenti perseguendo lo stile delconflitto piugrave che quello della comprensione edellrsquointerpretazione Panikkar propone inveceunrsquoermeneutica del lsquodialogo dialogalersquo in cui laresistenza delle differenze culturali e di quellelinguistiche si fa energia creativa di alternativepossibili contro lrsquoomologazione e la subordi-nazione Il punto di contatto perciograve non puograveessere trovato nelle espressioni ma nelle mo-tivazioni che muovono la relazione dellrsquouomoverso il mondo e verso Dio in direzione di una
LrsquoALTRO IN MEUNA FILOSOFIA DELLrsquoINCLUSIONE E DEL DIALOGO
Rossella Bonito Oliva
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Rossella Bonito Oliva
risposta Sarebbe forse piugrave giusto affermareche la continuitagrave si rende per Panikkar visibilenei punti di incertezza nei balbettii nei mo-menti di crisi e nei pensatori di rottura lagrave do-ve la sicurezza cede alla piugrave originaria fragilitagraveumana
Si tratta per Panikkar come giagrave per Kantche si muoveva ancora allrsquointerno del proget-to di secolarizzazione del Moderno di far e-mergere lrsquoineludibilitagrave del bisogno piugrave profon-do e piugrave lacerante della ragione di oltrepassa-re la frammentarietagrave per tracciare un orizzon-te unitario nel cammino in-finitodellrsquoesperienza umana nella triangolazione trame mondo Dio1 In questa prospettiva egrave ne-cessario recuperare questa profonditagravedellrsquoesperienza smarrita nella immanentizza-zione lsquoa-religiosarsquo2 che lascia unrsquoirrequietezzainteriore nel singolo Tra il potere della scien-za e lrsquoinquietudine individuale solo una nuovareligiositagrave senza assolutismi puograve creare unponte Non egrave perciograve questione di tolleranza odi conciliazione tra religioni diverse quanto diuna spinta profonda ma non singolare po-tente ma non assolutizzante cui la religiositagraverisponde con accenti diversi
Lrsquoinsistenza stessa sulla religiositagrave piut-tosto che sulla religione permette a Panikkarperciograve di uscir fuori del dilemma relativo alladimensione privata o pubblica della fede sol-levata dalla modernitagrave e portata avanti nel di-battito della postmodernitagrave La questione reli-giosa egrave la questione stessa dellrsquouomo
1 I Kant Critica della ragion pura tr it G Colli AdelphiMilano 19952 R Panikkar Forme e crisi della spiritualitagrave contempo-ranea In ldquoStudi cattolicirdquo VI 33 Roma 1962 pp 5-19ora in Id Concordia e armonia Mondadori Milano2010 p 11
La metafisica occidentale diventa vio-lenza nella misura in cui tende ad assolutizza-re lrsquoessere trascurando la complessa articola-zione della connessione tra uomo mondo eDio radicata nel bisogno nella dipendenzanella paura3 Non egrave possibile eludere nem-meno attraverso le certezze della scienzauna qualche risposta allrsquointerrogativo religio-so al bisogno di un orizzonte unitario sia purefuori di ogni rassicurazione sistematicaldquoLrsquouomo egrave un essere religioso percheacute scoprein se stesso una consapevolezza che lo apre almistero che poi scopre immanente in tutte lecoserdquo4 Si tratta di riportare alla luce il respiroe lrsquoeco della trascendenza smarrita nel sognodella modernitagrave assumendo il mistero elrsquoineffabile come linfa delle relazioni umaneldquoIn altre parole lrsquouomo moderno vuole vor-rebbe avere federdquo5 ma finisce per cedere allerassicurazioni della scienza e al potere dellacultura egemone Da questo punto di vista lariscoperta della religiositagrave allarga le coordina-te della vita umana a quanto rimane misteroin fieri in trasformazione fuori del potere de-gli individui minando alla base la sterile auto-referenzialitagrave a favore della capacitagrave di istitui-re relazioni
Distinguendo tra fede e credenza cometra religione e religiositagrave Panikkar insiste sulfattore emotivo piugrave che sulle asserzioni dellaragione sul lato soggettivo piuttosto che suquello oggettivo cercando nelle pieghe del
3 ELevinas sottolinea lrsquoistanza omologatrice e astraentedella metafisica occidentale come una vera violenzacfr Id Totalitagrave e infinito tr it a cura di SPetrosinoJaca Book Milano 19834 R Panikkar Un punto di incontro tra le prospettivereligiose Non egrave giustizia rispondere con il male al malein Humanitas 2 2004 pp 343-352 ora in Id Concordiae armonia Cit qui p 995 R Panikkar Forme e crisi cit p 20
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cuore il fondo piugrave originario di artifici nei qualilrsquouomo stesso egrave rimasto intrappolato PerciogravePanikkar ritrova nella religiositagrave quel senti-mento comune a piugrave religioni che le connettedallrsquointerno nel riferimento comuneallrsquoineffabile in cui si raccolgono sentimentibisogni aspirazioni nella tensione al legameSolo su questa via si puograve rintracciare la possi-bilitagrave di una felice coincidenza tra esperienzapersonale e itinerario filosofico al cui internola fede (cristiana induista buddista) riportan-do lrsquoocchio umano al mondo accende il rap-porto con lrsquoaltro Panikkar ricorda infatti ilsignificato piugrave antico di re-ligio ciograve che unisceanche se solo lo spostamento sulla trascen-denza disattiva qualsiasi assolutismo autore-ferenziale Lrsquointeresse e la familiaritagrave con unavasta e variegata cultura induce Panikkar arintracciare nella varietagrave i punti di contatto enelle tradizioni la spinta alla libertagrave che animaogni fede come specifico dellrsquouomoNellrsquoallargamento della prospettiva che carat-terizza e insieme circoscrive ogni conoscenzaemergono le affinitagrave smarrite nelle successiveguerre di credenze di religioni e di civiltagrave di-svelando nellrsquoincontro tra differenze il destinostesso di ogni individualitagrave Neacute un misticismoamorfo ma nemmeno una pedante ricerca didifferenziazione producono lrsquoarricchimentocontinuo della condizione umana
Come nella rappresentazione di Magrit-te de ldquola condizione umanardquo lrsquoindividuo se-condo Panikkar guarda il mondo come attra-verso una finestra i margini delimitano equindi necessariamente riducono e deforma-no la realtagrave anche se la trasparenza del vetroproduce lrsquoillusione di una visione diretta O-gnuno egrave una finestra sul mondo dice Panikkarin unrsquointervista quel mondo che si allarga nelconfronto tra la vista prodotta nelle diverse
finestre Lrsquoaltro perciograve si fa avanti nel senti-mento della dipendenza piugrave avanti divienebraccio fondamentale della mia relazione almondo Ogni cosa egrave oltre ciograve che io vedo ol-tre la singola cornice ligrave dove le finestre simettono in comunicazione reciproca In que-sto rinvio continuo che si avvale del ldquodialogodialoganterdquo6 di un sentire transindividualeeppure sfaccettato in cornici necessariamentedistinte ma non tragicamente diverse si atti-va la plurisonanza del mondo negli uomini
Il sentimento della trascendenza allorasottolinea il limite e nel limite indica la viaverso lrsquoAltro il divino e lrsquoaltro uomo comeapertura Panikkar egrave ben consapevole del fat-to che lrsquoessere in cammino non assicura sullameta e sulla sua raggiungibilitagrave Si tratta di di-sporsi alla ricerca di aprirsi appunto al miste-ro nella convinzione che solo questa puograve esse-re la via di un arricchimento progressivodellrsquoindividuo In unrsquointervista Panikkar infat-ti sottolinea come la stessa identitagrave sia un fal-so concetto dal momento che puograve corrispon-dere al massimo al significato che assume neldocumento di cui ognuno dispone nella vitacivile Il documento perograve egrave ciograve che ci identifi-ca per un altro per un controllo impersonalein qualche modo dallrsquoesterno e attraverso co-dici piugrave che in quanto persona Ersquo uno stru-mento legale che niente dice della personacome entitagrave dinamica e aperta che forse solola morte piugrave fermare
Il pericolo si cela nellrsquoassunzione di que-sti atteggiamenti burocratici nello stesso rap-porto con noi stessi nella misura in cui ce-diamo alla tentazione di certezze a buon mer-cato di una spettacolarizzazione dei nostri
6 Dallrsquoultima videointervista di Panikkar Studio Oikos diMarco Manzoni
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corpi e delle nostre anime Non un peccatoma uno scacco secondo Panikkar per il qualela pienezza per lrsquouomo egrave nellrsquoaperturanellrsquoesperienza piena della relazione conlrsquoaltro da seacute che sia mondo che sia Dio olrsquoaltro uomo In questo orizzonte ogni chiusu-ra come ogni irrigidimento si traduce in unoscacco per la conoscenza e per la libertagrave an-che allrsquointerno delle teorie filosofiche
In questa apertura circolare e in-finitarispetto a ogni singolo dallrsquoIo al mondo e dalmondo allrsquoaltro egrave nascosta la risorsa per unrinnovamento della vicenda umana che evitiogni gerarchia ordine livellamento per ritro-vare il divino in ogni cosa rendendo ogni cosasacra e necessaria la natura lrsquoaltro uomo ilvicino come lo straniero In questo senso nonsi egrave mai soli nella propria ricerca condividen-do un destino di fragilitagrave che spinge al con-fronto allrsquoesperienza della libertagrave da ogni vin-colo attivato in quel sentimento ineffabile dellegame con il mondo con lrsquoaltro7 Lrsquoaltro per-ciograve egrave implicato nel mio stesso limite egrave pre-sente in me e ogni autoreferenzialitagrave egrave solounrsquoartificiosa idealizzazione che inducelrsquoillusione di sollevare i piedi da terra da tuttoquanto ci ingombra e ci impaccia Aprirsiallrsquoaltro significa per Panikkar disporsi a quan-to mi accomuna allrsquoaltro nella fragilitagrave nel li-mite nella impossibilitagrave della trasparenza edella coerenza piuttosto che nellrsquoidentitagrave incui si cela solo una sorta di volontagrave di potenza
La sottolineatura dellrsquointra preferitaallrsquointer e al multi consente a Panikkar di lavo-rare su un terreno di confine tra universale eparticolare razionale e emotivo trascendentee immanente rinunciando ad un tempo ad o-
7 RPanikkar Ecosofia la nuova saggezza Per una spiri-tualitagrave della terra Cittadella editrice Assisi 1993
gni assunzione di certezze a favoredellrsquoattenzione a tutto quanto egrave sempre in fie-ri per lrsquouomo in cammino nella ricercanellrsquoaccettazione coraggiosa dellrsquoimpossibilitagravedi poter raggiungere una qualsiasi meta informa definitiva
Non egrave certo la volontagrave che puograve condurresu questa strada conciliatrice dal momentoche per Panikkar non si tratta di imparare o didivenire secondo la visione superegoica e con-torta dellrsquoOccidente morale quanto di proce-dere verso la purificazione e lrsquoascolto delsemplice che parla attraverso il cuore Il divinocome trascendente in tal modo si manifesta inquanto rimarrebbe intattingibile per lrsquouomochiuso nella sua difensiva autoreferenzialitagraveSolo il divino apre lrsquoumano allrsquoamore al per-dono conferendo unrsquoampiezza di respiro allaquale lrsquouomo spesso rinuncia in nome di unasterile vittoria
Rintracciare lrsquoaltro non richiede unospingersi allrsquoesterno unrsquooperazione artificio-sa ma piugrave semplicemente significa mettersiallrsquoascolto rintracciare lrsquoaltro dentro di medove egrave stato occultato Ne sentiamo il richia-mo se solo abbandoniamo le tracce del narci-sismo occidentale La cosmoteandria di Panik-kar sottolinea infatti lrsquoimplicanza tra legamecon il mondo e legame con lrsquoaltro romperequesta circolaritagrave tra uomo e mondo produceillusorie certezze e false risposte conflitti e la-cerazioni Solo nellrsquoassunzione della pluralitagravedei punti di vista attraverso i quali e non no-nostante i quali si attinge il senso piugrave profon-do della vita come della morte che intrecciaogni cosa In questa prospettiva non egrave possibi-le riprodurre polarizzazioni facendo inclinarequesta volta il positivo sullrsquoOriente a sfavoredellrsquoOccidente La polarizzazione stessa egrave unapatologia della modernitagrave cosigrave come la loca-
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lizzazione geografica del bene o del male asso-luto che occulta quella fluiditagrave che egrave dello spi-rituale8
In questo senso Panikkar preferisce lametafora al ragionamento al rigore logico Lametafora conserva in seacute lrsquoineffabile assumelrsquoimpossibilitagrave della trasparenza lavora sugliintrecci piuttosto che sulle evidenze dichiarada subito la sua contiguitagrave con lrsquouniverso e-motivo con la dipendenza dal mondo mo-strando in controluce il bisogno metafisicoche anima la visione cosmoteandrica La mo-dalitagrave della riflessione giocata su aforismi emetafore mette alla prova per lrsquoautore questaenergia dellrsquordquointrardquo che egli ha sperimentatonella sua formazione dalla teologia cattolicaalla cultura indiana ereditata dal padre e ri-cercata nei suoi viaggi in etagrave matura Questocarico esistenziale permette a Panikkar digiungere a quello che non egrave un artificioso sin-cretismo proprio percheacute si gioca nel richiamodelle affinitagrave che si liberano lagrave dove si resti-tuisce alla teoria lrsquoinflessione interrogativacon cui si sprigiona dallrsquouomo Non si dagrave unatraducibilitagrave del mito che come spiega il ter-mine antico mythos ha al suo interno il silen-zio e la testimonianza ciograve che egrave piugrave proprioma che deve essere necessariamente condivi-so9 In quanto in ciograve che non si puograve dire si celaquanto sia pur contraddittorio rimane vero
Una sorta di rimozione destinata a ripe-tersi nel tempo e nello spazio proprio per la
8 La posizione di Panikkar anticipa le posizioni che a li-vello politico sono assunte da ASen che sottolinea lacecitagrave dellrsquoOccidente verso gli elevati valori presentianche nella storia della cultura orientale cfr Id La de-mocrazia degli altri Percheacute la libertagrave non egrave unrsquoinven-zione dellrsquoOccidentetr It Mondadori Milano 20049 R Panikkar Mito simbolo culto in Opera Omnia volIX tomo I Jaca Book Milano 2008
sua debolezza impotente dinanzi a ciograve chetrascende la capacitagrave drsquoazione dellrsquouomo Aquella che egrave una volontagrave di potenza e una ra-dicalizzazione delle differenze Panikkar sosti-tuisce lrsquoassunzione delle contraddizioni comeparte integrante della realtagrave in quanto ele-mento di una veritagrave non selettiva La contrad-dizione e quindi le distinzioni sono il sale stes-so della vita che si sviluppa dal confronto daldialogo tra prospettive diverse piuttosto chesul monolitismo voluto dallrsquoOccidente Ognidiscorso perciograve egrave dialogo confronto di ldquomitirdquolagrave dove il mito per Panikkar egrave lrsquointerodellrsquouomo senza la pretesa di essere ogni co-sa Il mito trattiene in seacute lrsquoineffabile la condi-visione emotiva qualcosa di magico in cui egraveracchiusa la possibilitagrave stessa di un camminoIn questo orizzonte il mito resta inattaccabilenella misura in cui non pretende e non rap-presenta se non lrsquoumano nella sua relazionecon il mondo con lrsquoaltro I miti non possonoessere propagandati neacute pubblicizzati percheacuterichiedono una convinzione interiore senza laquale diventano folclore superficiale
Ersquo in questa prospettiva che si imponelrsquooriginalitagrave e la feconditagrave di un pensiero qualequello di Panikkar che non intende segnarefini o punti di arrivo ma solo liberare lrsquoenergiache si sprigiona in tutte le relazioni se solo siimpara a lasciar essere lrsquoumano dellrsquouomo chenon conosce confini territori o localizzazionima solo lrsquoessere in cammino come apertura
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Wolfgang Kaltenbacher
Wolfgang KaltenbacherUniversitagrave degli Studi di Napoli ldquoLrsquoOrientalerdquo
Il ventesimo secolo ha visto la fine degliimperi coloniali insieme allrsquoascesa di unavariegata critica delle ideologie coloniali Ilclassico colonialismo egrave (quasi) scomparso maal suo posto troviamo oggi forme piugravesofisticate di dominio La critica della visioneeurocentrica del mondo egrave sorta non soltantonelle ex colonie ma anche nei paesioccidentali in forma di unrsquoautocritica delpensiero europeo La crisi della coscienzaeuropea rivela contemporaneamente le suedebolezze e i suoi punti di forza Aquestrsquoultimi appartiene la capacitagrave di metterese stessi in discussione Questo valesrsquointende solo per le tradizioni piugrave nobili delpensiero europeo
Con la critica dellrsquoeurocentrismo hainizio tra lrsquoaltro una riflessione piugrave sistematicasul contesto culturale della filosofia di cui sioccupa la filosofia interculturale Bencheacute lafilosofia si sia sempre occupataimplicitamente di problemi interculturali lafilosofia interculturale come tentativoesplicito di affrontare i problemidellrsquointerculturalitagrave egrave nata solo qualchedecennio fa Lrsquointerculturalitagrave egrave comparsacome oggetto di studio in varie altrediscipline molto tempo prima che i filosofiavvertissero il bisogno di rifletteresistematicamente sui problemi interculturali
(Hinnenkamp 1994 Monceri 2000 e 2006Kaltenbacher 2004)
Gran parte dei testi sulla filosofiainterculturale sono stati scritti e pubblicatidagli studiosi e dalle istituzioni intorno allarivista polylog ndash Forum for InterculturalPhilosophy Bencheacute i singoli autori di questogruppo abbiano definito la filosofiainterculturale in modo diverso (Wimmer2004 50) crsquoegrave ovviamente un consenso dibase sui requisiti minimi della filosofiainterculturale
Noi intendiamo la filosofia interculturalecome lrsquoimpegno di dare espressione alletante voci della filosofia ciascuna nel suocontesto culturale e di creare in questomodo una discussione fruttuosa e condivisain cui tutti abbiano eguali diritti Nellafilosofia interculturale vediamo soprattuttoun nuovo orientamento e una nuovapratica della filosofia una filosofia cherichiede un atteggiamento di rispettoreciproco di ascolto e di disponibilitagrave diapprendere
Egrave richiesto un nuovo orientamento percheacutendash riconoscendo la situazionalitagrave culturaledella filosofia ndash le posizioni filosofichedevono affermarsi sul livello interculturalee la cultura e le culture devono esseremantenute consapevolmente presenticome contesto del filosofare Una nuovapratica egrave necessaria percheacute la nuovaconsapevolezza richiede lrsquoabbandono di
CHE COSA Egrave LA FILOSOFIA INTERCULTURALE
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una produzione individuale e mono-culturale della filosofia e si cerca inveceuna polifonia dialogica dinamica efondamentalmente aperta delle culture edelle discipline (httpprofpolylogorgobj-enhtm [29 agosto 2010])
Allrsquointerno di questo quadro generaletroviamo approcci diversi alla filosofiainterculturale che in parte possono essereconsiderati complementari La filosofiainterculturale parte dalla consapevolezza delcontesto culturale della filosofia e dellarilevanza di questo contesto per lo sviluppodelle teorie filosofiche Da qui risulta ilcompito di riflettere sistematicamente sullarelazione tra la produzione filosofica e il suocontesto culturale di sviluppare nuovistrumenti e metodi per essere in grado dicomprendere culturalitagrave ed interculturalitagrave infilosofia La consapevolezza del ruolo delcontesto culturale cambia la nostra sensibilitagravee il nostro atteggiamento nei confronti di altricontesti culturali e ci invita a rifletteremetodicamente sui problemi culturali edinterculturali La filosofia allarga tra altro lasua competenza ad una filosofiadellrsquointerculturalitagrave (Cesana 2007 55)
La culturalitagrave di ogni tradizione filosoficanon implica perograve un determinismo erelativismo culturale Nonostante il condi-zionamento culturale della produzione filo-sofica egrave possibile mantenere la convinzione diuna ldquoveritagraverdquo universale bencheacute non possiamopiugrave pretendere di avere un accessoprivilegiato o esclusivo a questa ldquoveritagraverdquo Essarimane unrsquoidea regolativa
La filosofia interculturale puograve cambiarela percezione della propria tradizionefilosofica In particolare la filosofia occidentaleegrave stata criticata per la sua autopercezione edegrave stata invitata ad aprirsi ad altre tradizioni Egravevero che molti autori occidentali sono convinti
che la filosofia sia una conquista esclu-sivamente europea e questo egrave sicuramentesbagliato Dallrsquoaltro lato non va dimenticata lacuriositagrave che gli europei hanno sempre avutonei confronti delle altre culture e che questointeresse non era sempre motivato da unabrama imperialista La critica dellrsquoeuro-centrismo ha occupato molto spazio nelleprime pubblicazioni della filosofia inter-culturale Contemporaneamente sono statirespinti tutti gli altri centrismi come ilsinocentrismo oppure lrsquoafrocentrismo(Wimmer 2004 53-62 Nederveen Pieterse2009 70) Sembra essere cosa ovvia che sidebba andare oltre la propria tradizione e lafilosofia interculturale pretende di dare uncontributo per raggiungere questo obiettivoindividuando le differenze culturali e lesomiglianze transculturali (Cesana 2007 53)unrsquoimpresa che presuppone competenzeparticolari
La filosofia interculturale va distintadalla filosofia comparata Su questadistinzione hanno insistito soprattutto gliautori della filosofia interculturale La filosofiacomparata nella sua forma storica non hacome particolare obiettivo la riflessione sulcontesto culturale della produzione filosoficae i filosofi di questo campo in realtagrave non sisono preoccupati piugrave di tanto dei presupposticulturali del proprio pensiero Dallrsquoaltro lato lafilosofia interculturale dipende dallacomparazione di diverse tradizioni filosofichee quindi deve affrontare anche tutte ledifficoltagrave della filosofia comparata Occorronostudi molto approfonditi prima di poter farequalsiasi comparazione Sono proprio glistudiosi piugrave specializzati ad avere delle riservenei confronti della filosofia comparata Sipensi solo agli studi sulle varie tradizionifilosofiche del subcontinente indiano Gliindologi hanno buone ragioni ad essere
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scettici sulle comparazioni fatte da filosofi chenon hanno mai studiato i testi nella linguaoriginale ma solo in qualche traduzioneinglese
Essendo incompleta o incerta la nostraconoscenza di altre tradizioni la filosofiainterculturale puograve comunque cominciare conla riflessione sul contesto culturale dellapropria tradizione vagliandola in base allesollecitazioni e agli spunti provenienti da altriambiti culturali Dal confronto possonosorgere domande che mettono in nuova lucela propria tradizione senza tuttavia esigereuna conoscenza perfetta delle altre tradizioniLrsquoincontro con la cultura giapponese adesempio ha fatto emergere il profondocarattere europeo del concetto di ldquoculturardquo(Ocirchashi 1984 Monceri 2000) Il terminecolere il coltivare della natura originalmentelimitato allrsquoambito dellrsquoagricoltura fugradualmente esteso a tutti i campi della vitaumana La trasformazione della natura lacreazione di una ldquoseconda naturardquo egrave in questolrsquoaspetto rilevante Nella moderna linguagiapponese fu coniato un nuovo termine(bunka) per esprimere il concetto europeo dildquoculturardquo Quanto fosse diversa la concezionedella relazione tra lrsquouomo e la natura nelGiappone tradizionale si evince dalla famigliadi parole che serviva per caratterizzare i variaspetti della cultura prima dellrsquointroduzionedel termine bunka Lrsquoideogramma fucirc il ventoin combinazione con le varie espressionispecificanti forniva gli elementi linguistici perdescrivere tutta la sfera della cultura Il fattoche fucirc un elemento naturale indicasselrsquoambito della cultura dimostra per Ocirchashiche il rapporto tra lrsquouomo e la natura eraconcepito in Giappone in modo completa-mente diverso Il compito della cultura non egravestato la trasformazione della natura bensigravelrsquoautoassimilazione scrive Monceri Questo
non devrsquoessere frainteso La cultura non egravestata il diventare uno con la natura ldquoCulturardquoegrave stata la ricerca del posto dellrsquouomo tra cieloe terra illustrata nella parabola della ruotaidraulica che non devrsquoessere messa neacute troppoprofondamente nellrsquoacqua neacute fuori lrsquoacquaLa parabola viene attribuita al filosofogiapponese Ninomiya Sontoku In un periodoin cui si annunciavano grandi cambiamenti acavallo tra il Settecento e lrsquoOttocento eglidifendeva lrsquoideale confuciano dellrsquouomo dicultura il quale ndash munito di un libro e di unattrezzo agricolo ndash cercava di mantenerelrsquoequilibrio culturale Con questa parabolaprendeva le distanze sia dal buddhismoparagonandolo alla ruota abbassata troppoprofondamente nellrsquoacqua sia dallo sviluppodellrsquoindustrializzazione che giagrave si potevaintravedere e che avrebbe portatoallrsquoabbandono dellrsquoagricultura ed allrsquoaliena-zione dalla natura simboleggiati dalla ruotaidraulica fuori lrsquoacqua (Ishiguro 1955)
Il concetto occidentale di ldquoculturardquo hainiziato a sgretolarsi durante il ventesimosecolo secolo che ha visto una vertiginosaaccelerazione della mondializzazione In tuttele discipline che si occupano di fenomeniculturali il concetto statico di cultura vienesostituito da un concetto dinamico Le culturenon sono immutabili non sono entitagrave fisseOgni cultura egrave il risultato di un complessoprocesso storico con innumerevoli contatti escambi con le altre culture Nessuna culturaesiste in modo isolato e i confini delle culturenon si lasciano definire con precisione Ladefinizione di cultura dipende dai criteri che siapplicano dalla Kulturnation alle culturelocali a unitagrave ancora piugrave piccole Alla fine ogniindividuo ha la sua ldquoculturardquo
Indipendentemente dalla definizione dildquoculturardquo egrave certo che non possiamo mai
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lasciare il circolo culturale al qualeapparteniamo ma il circolo puograve cambiare enoi con esso Possiamo allargare o cambiare ilnostro orizzonte Con ogni passo che facciamosi sposta in effetti il nostro orizzonte Erasbagliato quindi considerare lrsquoorizzonte unacosa statica Gadamer non lo ha mai fatto Lasua metafora della ldquofusione degli orizzontirdquomeritava una valutazione piugrave attenta Neglistudi interculturali questa metaforagadameriana egrave stata interpretata come unsintomo di una cultura dellrsquousurpazione equindi respinta categoricamente Lrsquoespressio-ne tedesca Horizontverschmelzung egrave ambiguacome ha ricordato Philippe Eberhard (2004)Essa contiene contemporaneamente uno emolti orizzonti Si parte da molti orizzonti e siinizia ad entrare in un comune contesto dicomunicazione si condivide in parte unorizzonte Ogni metafora ha i suoi limiti edeve essere interpretata cosigrave anche lametafora della ldquofusione degli orizzontirdquo chealla fine non egrave tanto lontana da quella dellesovrapposizioni (Uumlberlappungen) usata dallafilosofia interculturale Egrave noto che il tardoGadamer si egrave interessato del dialogointerculturale Ram Adhar Mall perograve silamenta che Gadamer non abbia praticatoquesto dialogo e che sia sempre rimastolegato a un concetto eurocentrico dellafilosofia Non egrave un segreto che la filosofia diGadamer egrave stata legata fin dallrsquoinizio alpensiero greco Dallrsquoaltro lato non possonoessere piugrave ignorati i tentativi di Gadamer diaprire il proprio pensiero ad altre tradizioni(Grondin 2007) La cosiddetta ldquoermeneuticaanalogicardquo o ldquoermeneutica interculturalerdquo nonha mostrato comunque quel passo rivoluzio-nario oltre lrsquoermeneutica classica almeno perquanto riguarda il suo aspetto epistemolo-gico Ci sono vari problemi irrisolti nellafilosofia di Gadamer ma non si puograve negare
che il suo pensiero offra elementi fondamen-tali per la filosofia interculturale La massimache la prima filosofia di un autore classicodebba essere distinta dal suo atteggiamentoculturale vale in particolare per Hegel il qualeegrave stato criticato fortemente dalla filosofiainterculturale ma spesso in modo moltosuperficiale Egrave ovvio che alcuni elementi dellafilosofia di Hegel sono inaccettabili Nonpossiamo seguire Hegel nella sua metafisicadella storia delle religioni per menzionaresolo un aspetto ma il quadro concettuale cheoffre egrave molto utile per lo sviluppo di unateoria pluralistica (Nagl-DocekalKaltenbacherNagl 2008 27)Nellrsquoincontro delle culture possiamoevidenziare il contesto comune di comunica-zione oppure esaltare le differenze In ognicaso Hegel ci offre un ampio spettro distrumenti concettuali sofisticati per lrsquoanalisidei processi interculturali e in questo Hegelrappresenta solo il culmine di una riccatradizione del pensiero dialettico che prima ditutto indica la natura dialettica di ogniconcetto Ciograve che ci divide da altre tradizioni ciunisce a loro Conoscere il confine significaessere giagrave al di lagrave di esso Il processo dellacomprensione interculturale egrave graduale Nonesiste unrsquoassoluta incomprensibilitagrave ma egravealtrettanto vero che rimarranno sempre diffe-renze culturali Rimarragrave quindi il compitodella traduzione interculturale
Unrsquoepistemologia della filosofia inter-culturale dovrebbe partire dal processocomplesso di un reale allargamento dellrsquooriz-zonte in cui nuove categorie vengono adot-tate e la propria posizione continuamentecambiata Ho descritto questo modello episte-mologico in un altro contesto come universa-lismo dialettico che respinge e supera sia ilrelativismo culturale sia lrsquouniversalismoastratto (Kaltenbacher 2008 280)
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Modelli simili sono stati sviluppati daalcuni autori della filosofia interculturaleClaudia Bickmann parte dallrsquoidea di unaphilosophia perennis la quale perograve non puograveessere reclamata come possesso esclusivo dinessuno Ci sono accessi differenti allrsquouni-versale Le varie culture hanno approccidiversi allrsquouniversale e questo egrave un fatto chenon puograve essere piugrave ignorato Le differenzedevono essere riconosciute Dallrsquoaltro latonon possiamo rinunciare allrsquouniversale Ilbisogno di controbilanciare la filosofia unila-terale dellrsquouniversalismo astratto ha portatoalla creazione di un altro pensiero unilateralela filosofia della differenza La filosofia inter-culturale in senso stretto egrave nata nella grandecorrente della filosofia della differenza Leparticolaritagrave delle diverse tradizioni filosofichedovevano essere difese e rivalutate Adessosarebbe giunto il momento sostieneBickmann di correggere anche gli eccessidella filosofia della differenza Gli elementicomuni delle diverse tradizioni devono esserecolti Le sovrapposizioni permettono la comu-nicazione interculturale senza cancellare ledifferenze Da respingere sono sia lrsquoidea diuna totale commensurabilitagrave delle culture sialrsquoidea di una totale incommensurabilitagraveBickmann ha formulato nuovi criteri per lafilosofia interculturale adottati dalla Societagravedi Filosofia Interculturale (Society of Inter-cultural Philosophy) che fanno comprenderela distanza della sua posizione da quellaespressa nelle prime pubblicazioni dellafilosofia interculturale (Bickmann 2007httpwwwint-gipdeenglischinformationen_ englischhtml[29 agosto 2010])
Non egrave casuale che la filosofiainterculturale sia nata negli ultimi decenni delventesimo secolo Essa fa parte della svoltaculturale Unrsquoanalogia interessante la tro-
viamo nella germanistica che sin dagli anniSettanta ha sviluppato un nuovo ramo deglistudi germanici la germanistica interculturalela quale puograve essere considerata come uno deivari tentativi di superare i tradizionali limitidisciplinari e di sfruttare gli spazi di nuoveprospettive interdisciplinari La svoltaculturale ha causato in Germania lospostamento dalle Geisteswissenschaften alleKulturwissenschaften e la creazione di unanuova disciplina la Kulturwissenschaft (alsingolare) la quale si basa in parte su vecchietradizioni tedesche e che si inserisce con-temporaneamente nello sviluppo degli studiculturali a livello internazionale CulturalStudies New Historicism Cultural PoeticsVisual Studies Postcolonial Studies CulturalAnalysis lrsquoetnografia postmoderna la semioti-ca la sociologia della cultura in Francia etc(Bachmann-Medick 2006 Boumlhme 1998 2000e 2008 WierlacherBogner 2003)
Come gli studi letterari anche la filosofiainterculturale ha ormai superato gli eccessiculturalistici La critica postmoderna dellegrandi narrazioni continua ad essere impor-tante per la de-costruzione dei discorsi ege-monici ma lrsquoinsufficienza di una mera de-co-struzione egrave diventata evidente ed una tenden-za verso una posizione piugrave equilibrata puograveessere constatata Essere consapevole dellaculturalitagrave della produzione filosofica senzarinunciare allrsquouniversalitagrave egrave stato formulatospesso da Wimmer come lrsquoobiettivo generaledella filosofia interculturale (2004 63 153)
Come lrsquoantropologia culturale lafilosofia interculturale deve essere attenta anon diventare vittima delle proprie idee Ilmondo odierno ha costretto lrsquoantropologiaculturale a ripensare categorie fondamentaliche hanno determinato il discorso antro-pologico per tanto tempo Concetti come
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ldquoculturardquo ldquotribugraverdquo o ldquogruppo etnicordquo non pos-sono essere piugrave utilizzati nel mondo globaliz-zato Lrsquoimmagine del mondo come suddivisoin ldquoculturerdquo egrave stata sostituita da altre rappre-sentazioni come quella dellrsquoldquoecumene globa-lerdquo (Fabietti 2004 261-268) Questa nuovaconcettualizzazione potrebbe essere vistacome un altro eccesso messo in moto dallanecessitagrave di dissolvere costruzioni di identitagraveculturali che in realtagrave non esistono Ma in ognicaso la filosofia interculturale deve evitareconcetti che hanno giagrave dimostrato la loroinefficienza in altri campi disciplinari
BibliografiaBachmann-Medick Doris (2006) Cultural TurnsNeuorientierungen in den KulturwissenschaftenReinbek RowohltBickmann Claudia (2007) Philosophieren zwischender Universalitaumlt des begrifflich Allgemeinen und derunverrechenbaren Besonderheit des Individuellen inOrthafte Ortlosigkeit eine interkulturelleOrientierung Festschrift fuumlr Ram Adhar Mall zum 70Geburtstag a cura di Hamid Reza Yousefi Ina Braune Hermann-Josef Scheidgen Nordhausen TraugottBautz 103-119Boumlhme Hartmut (1998) Zur Gegenstandsfrage derGermanistik und Kulturwissenschaft in Jahrbuch derDeutschen Schillergesellschaft XLII (1998) 476-485Boumlhme Hartmut (2000) Kulturwissenschaft inReallexikon der deutschen Literaturwissenschaft volII Berlin-New York de Gruyter 356-359Boumlhme Hartmut (2008) Vom ldquoturnrdquo zum ldquovertigordquoWohin drehen sich die Kulturwissenschaften(Recensione di Doris Bachmann-Medick (2006)Cultural Turns Neuorientierungen in denKulturwissenschaften Reinbek Rowohlt) inJLTonline (19052008)httpwwwjltonlinedeindexphpreviewsarticleview26177 [29 agosto 2010]Cesana Andreas (2007) Kulturalitaumlt undinterkulturelle Philosophie in Orthafte Ortlosigkeiteine interkulturelle Orientierung Festschrift fuumlr RamAdhar Mall zum 70 Geburtstag a cura di HamidReza Yousefi Ina Braun e Hermann-Josef ScheidgenNordhausen Traugott Bautz 51-64Eberhard Philippe (2004) The middle voice inGadamerrsquos hermeneutics a basic interpretation withsome theological implications Tuumlbingen MohrSiebeck
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copy Wolfgang Kaltenbacher 2011
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Maria Esther Mastrogiovanni
Ripensare la nascita per un nuovo con-cetto di dipendenza
Mi piace cominciare richiamando la me-tafora della finestra che Panikkar usa nelbellissimo video offertoci da Milena CarraraPavanvisto durante il convegno a Napoli il 3 -4 dicembre 2010
Il mio intervento si pone proprio comeunulteriore finestra da cui sono solita guar-dare e dalla quale chiedo lascolto
Il proprio punto di vista immaginatocome una finestra
Limmagine della finestra egrave straordina-ria e prima di esprimermi sullargomento chemi preme la voglio raccontare nelle risonanzee nella ricchezza di significati che mi susci-taseguendo un percorso di immaginazionecosigrave come lo sto apprendendo da Gastone Ba-chelard e con laiuto degli approfondimentisul mundus imaginalis di Paolo Mottana
La finestra egrave luogo di soglia fra internoed esternoE unapertura fra realtagrave separate econtigueDunque realtagrave distinte ma legate dauna contatto in primo luogo materiale uncontatto fluido ora piugrave visibile ora meno evi-
dentePuograve essere piugrave o meno opaca se il ve-tro che la compone egrave piugrave o meno ombra-tosporco incrostato Puograve essere aperta ochiusa (da noi ma anche dimperio da altri)econsentire allaria di circolare liberamente a-gli odori di essere percepiti alle voci e ai suonidel mondo di essere piugrave o meno uditi Con-sente di rimanere dentro quasi invisibileallesterno nellillusione della propria assolu-tezza in quanto unica e sola finestra possibi-leOppure di sporgersi sul suo davanzale be-ne in vista in grado cosigrave di vedere quante al-tre finestre esistano accanto alla propria e nelsilenzio ascoltare meglio ciograve che da altre fine-stre proviene
Limmagine della finestra inoltre implicanon solo una distinzione ma anche una di-stanza fra me e ciograve che vedo e come lo vedoIo non mi esaurisco in ciograve che vedo e in comelo vedo sono altro un di piugrave di quello che divolta in volta penso e affermo Ciograve mi dagrave unsenso di leggerezza e la capacitagrave di stare nellecose senza troppi drammi tutto egrave in movi-mento anche il mio sguardo che fonda e so-stiene il mio dire
E nel movimento cegrave anche quello della-scolto del mio silenzio da abitare da vivere
RIFLESSIONE
Maria Esther Mastrogiovanni
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Maria Esther Mastrogiovanni
da scoprire E in quel silenzio il piugrave delle volteconquistato con fatica paziente e umile farepulizia mettere ordine lasciare solo lessen-ziale Allora quel silenzio puograve ospitare la pre-senza dellAltro capire accettare che lAltroesiste veramente egrave il fine che Simone Weil sipone nella sua vita
E in questo in-quieto movimento incon-trare lAltro in una in-quieta pace
E questa una ricerca lunga difficile maaffascinante di ciascuna vita
In questa attitudine mi muovo ben lun-gi dallaver raggiunto un qualsiasi approdoogni tanto un porto sembra la fine del viaggioma la corrente ritrascina con il suo canto odo-roso al largo e lavventura continua
Sono curiosa e non mi piacciono i sen-tieri noti Ho frequentato cosigrave luoghi diversi elontani fra loro e piugrave di una volta ho constata-to con un sorriso e con un po di stupore co-me molti amino rinchiudersi in un recinto no-to e coltivino per una vita intera lo stessogiardino piante perfette quasi nascono rigo-gliose Nuovi frutti nuovi incroci nuove pian-te che hanno del meraviglioso e impensabiliper il senso comune Ma tale bellezza a voltesi ripiega su se stessa non apre finestre su al-trettanti meravigliosi giardini cegrave una faticasolitaria eroica che ha in seacute nel suo intimo unnucleo di insignificanza proprio per la ristret-tezza dello spazio vitale in cui si rinchiude Cegraveun assoluto che ignora lassoluto del giardinoaccanto
Ho frequentato sui libri e nelle relazio-ni il sapere espresso dalle donne
Alla domanda che piugrave volte mi sono po-
sta perchegrave proprio la passione per la condi-zione femminile e non altro ugualmenteimportante al mio sguardo di giudice severosono riuscita a rispondere solo di recente Enella mia storia che ho trovato la rispostaNon certo per motivazioni oggettive noncredo si possa stabilire una graduatoria diprioritagrave fra i bambini affamati del Ruanda o gliafghani costretti a fuggire dalle loro case perla guerra o le donne che subiscono violenze ditutti i tipi nella indifferenza e nel silenzio delleistituzioni e delle societagravelelenco potrebbenaturalmente continuare a lungo
E un utile esercizio ricostruire la genesidelle proprie passioni intellettuali ma anchepolitiche e sociali Si diventa poi piugrave libere epiugrave capaci di perseguire quellinteresse nonpiugrave solo appassionato ma ancor piugrave vivouna volta che si siano sciolti i lacci della pro-pria storia che cosigrave manifesta tutta la sua e-nergia
Metagrave della mia vitagrave lho spesa nello stu-dio e nellazione per comprendere e valoriz-zare la soggettivitagrave femminile Ancora oggicon animo diverso continuo a farlo non piugravesolo nei luoghi di donne ma anche in quelliche si usano chiamare luoghi misti
E cosigrave qui fra voi mi egrave possibileoggisentirmi a casa Proprio in un momento incui ho sentito con piugrave acutezza un senso di di-sagio di estraneitagrave di solitudine nel luogo incui lavoro e nella realtagrave che mi circondaSonouninsegnante mi piace stare in classe con leallieve e gli allievi ma sempre piugrave vivo con in-sofferenza listituzione scolastica
Proprio quando riflettevo come - aven-doli ascoltati negli ultimi mesi a Firenze - i
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Maria Esther Mastrogiovanni
protagonisti della vita culturale italiana misembrano procedere per mondi separati au-toreferenziali a volte forse privi di una one-stagrave intellettuale oggi sempre piugrave rara
Cosigrave durante i due giorni del Convegnoin una sala del palazzo Serra di Cassano pre-stigiosa sede dellIstituto Italiano per gli StudiFilosofici a Napoli mi sono sentita a casa duevolte
In primo luogo perchegrave Napoli egrave la miacittagrave natale e poi perchegrave ho percepito unagrande sintonia con le persone che ligrave si sonoespresse
Non ero sola
E oggi per chi come me nel suo quoti-diano si sente isolata come se parlasse unal-tra lingua o vivesse in un altro mondo egrave une-sperienza preziosa percepire di trovarsi acasa
Ma nel momento in cui rifletto su que-sta dualitagrave penso alla a-dualitagrave di cui parlaPanikkar e mi interrogo
Il problema interculturale si intrecciafortemente con quello intra-culturale quelloproprio di ogni comunicazione dove pare chesia quasi impossibile soprattutto quando siusano le parole non fra-intendersi
Spesso le parole complicano le relazionia volte sembrano anche aiutarle ma sono leparole o qualche altra cosa che passa invisibi-le attraverso un linguaggio non verbale unlinguaggio che ho imparato a chiamare delcuore
So di essere molto di parte ma ho un in-
teresse poco sviluppato per le questioni pu-ramente teoriche preferisco seguire la lezio-ne di Simone Weil che era una grande pensa-trice filosofa politica mistica letterata e tan-te altre cose un pensiero deve trovare la suaveritagrave egrave bontagrave nellessere praticabile
Pensiero- azione Un pensiero incarnatocome lha definita Gabriella Fiori
Almeno in certi ambiti
La Natura ci egrave ancora madre anche se lacultura occidentale dalla Rivoluzione Scientifi-ca in poi ha cominciato a considerarla unmeccanismo piuttosto che un organismo E daligrave -nonostante i successivi sviluppi della co-siddetta visione scientifica del mondo ai piugraveignoti - si egrave sviluppata la pervasivitagrave dellideadella macchina che ha divorato tutto anche ilnostro corpo Viviamo come congegni di ungrande orologio il cui ritmo non egrave scanditodal nostro respiro ma da una impersonalelancetta di ferro che procede indifferente almondo
Ma se ci volgiamo alla Natura con intimadistanza(Rilke) e con amoroso sguardo pos-siamo ancora ricevere grandi insegnamenti
E vorrei riflettere con voi proprio par-tendo dal concetto cosigrave stimolante di a-dualitagrave su quel particolare momento della vi-ta di tante specie viventi e su quella precisarelazione che cegrave tra una madre e il suo bam-bino durante la gravidanza e nei primi anni divita Quellunitagrave fortissima e necessaria cheha perograve giagrave sin dal suo sorgere il movimentodel distacco e dellautonomia In quel momen-to la donna e il bambino sono nello stessotempo due e uno
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Maria Esther Mastrogiovanni
Tale relazione egrave talmente poco conside-rata nel nostro immaginario che non ci sonoparole e non solo in italiano per definirequella relazione di dipendenza-indipendenzafra due esseri viventi dove la dipendenza haun tempo e comprende la crescita della indi-pendenza delluno dallaltro di chi sta per na-scere e di chi alimenta quella nascita
Per inciso ho avuto una certa esitazionenel trovare il verbo piugrave appropriato per de-scrivere chi femmina donna corpo di donnaconsente decide fa in modo che una nascitapossa accadere
Cegrave tutta una retorica sul rapporto ma-dre -figlioa sulla maternitagrave ma sullaspettoche qui considero non trovo nulla che abbiaacquisito un valore esemplare e simbolico
Forse in altre culture Ma non ne sono aconoscenza e se qualcuno puograve portare un suocontributo gliene sarograve grata
Dunque durante la gravidanza abbiamoun inedito un corpo che ne fa crescere un al-tro che per un certo tempo egrave nascosto pro-tetto nelle viscere E qualcosa di straordina-rio Mi egrave capitato da giovane per la mia tesisulla maternitagrave di essere presente al parto diuna donna Quella scena mi si egrave impressa nellamente e quando egrave toccato a me partorire miegrave stata di grande aiuto
Allora compresi percheacute i nostri antenatimigliaia di anni fa ancora inconsapevoli dicome si concepisse un essere vivente rima-nessero turbati davanti a quellevento straor-dinario e meraviglioso che egrave la nascita di unessere vivente e attribuissero alle loro donnepoteri magici e la responsabilitagrave di un rappor-
to privilegiato e diretto con la Natura la don-na era allora una sciamana Le grandi statuedella Dea madre mediterranea che si possonoancora vedere al museo de La Valletta a Mal-ta testimoniano questo senso della potenzafemminile dispensatrice generosa dellab-bondanza nella quale soltanto puograve nascereuna nuova vita Sono donne immense comedimensioni grasse con un forte valore sim-bolico di ricchezza
Se penso oggi allimmagine quasi ano-ressica della donna moderna mi sembraquasi un fantasma di quella figura unombralieve muta e svuotata che sfiora questa terracercando di occuparvi il minore spazio possibi-le
Anche se pare affermarsi un nuovomodello femminile la cui prima funzionesembra essere di nuovoquella di piacerealluomo
Dunque la Natura che amo significarecome Madre ci offre lo spettacolo di un even-to la nascita di un essere vivente che fra letante sue caratteristiche ha quella di porre inuna relazione speciale tre individui un padreuna madre un figlioa
E piugrave in particolare nel corpo della don-na sboccia una vita che dipende totalmenteda quella della madre in perfetta simbiosi fi-no a quando compiutasi lopera quella vitaesce da quel corpo per continuare sulla stra-da di una sempre maggiore autonomia lapropria esistenza
E lallevare il crescere leducare sonotutte azioni che implicano una relazione cheper quanto dispari agisce su vari fronti e in
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Maria Esther Mastrogiovanni
ambiti diversi su entrambi i soggetti entram-bi i soggetti madre e figlioa si formano ma-turano crescono insieme E non mi risulti e-sista parola nella nostra lingua che descrivatutta la complessitagrave e lo spessore di questaparticolare modalitagrave di relazione Se riflettia-mo su questo inizio come un inizio proprio dimoltissime specie viventi ci renderemo contodi come nascendo facciamo esperienza di unamodalitagrave di relazione che in seguito non solodimentichiamo ma anche quando vi pensia-mo la consideriamo al piugrave in quantonaturale non appropriata allessere umanosviluppato il quale sembra ritenere di uma-nizzarsi proprio superando la propria condi-zione naturale ma in questo movimento deicorpi e del pensiero di fatto ci si allontanaanche dalle proprie radici dalla propria origi-ne Se poi pensiamo che per quanto riguardagli esseri umani allorigine cegrave un corpo didonna non egrave difficile comprendere comequesta rimozione culturale collettiva possaavere a che fare ieri come oggi con il disco-noscimento della potenza della madre
Lindividuo libero in quanto assolutopadrone di seacute attraverso la sua volontagrave risultaa questo punto una bella astrazione e una viaduscita per il maschio (solo occidentale) cheper rifondarsi deve rinascere da se stessodimenticando la sua nascita reale e le condi-zioni in cui essa egrave avvenuta Tutto ciograve ha avutonei secoli trascorsi una sua funzione forse -egrave una domanda alla quale non egrave facile rispon-dere - ma oggi in un mondo sempre piugrave pic-colo una strada per non soccombere tuttipuograve essere quella di ricordare che se siamovivi e vogliamo che si continui a vivere egrave per-cheacute qualcuno ci ha messo al mondo e allevaticioegrave riconoscere la nostra dipendenza nei
confronti delle e degli altri dipendenza neitermini in cui labbiamo vissuta alla nascita ndashpurtroppo non ci sono altre parole einterrelazione mi sembra troppo asettica epoco pregnante Agire veramente questa ac-quisizione in ogni ambito non egrave assolutamen-te facile ma cambierebbe lordine simboliconel quale siamo soliti pensarci ed esprimerciNon egrave facile Ma questa egrave la grande scommes-sa che da piugrave parti con altre motivazioni staemergendo come ineludibile per la nostra so-pravvivenza
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L Anthony Savari Raj
Tsunami in 2004
It indeed awakened us at least for ashort while to realize that nature is not sing-ing any longer its sweet song It has only be-gun to let out its cry
On this disastrous occasion we heardpeoplersquos cry too a cry out of helplessnessloss and pain
Though the groanings of nature and thepoor appeared to outsmart one another yetthey also fused into one ndash not of course in aharmonic symphony but in a horrifying ca-cophany
The cacophany had a theme too It por-trayed that the cosmic display and the humandisplacement are connected and that the hu-mans are not the only players on world stageIt perhaps signaled the need and a new op-portunity for a fresh and urgent vision of acosmotheandric (cosmos-divine-human) soli-darity
Ecosophical Justice is presented in thisvery cacophanic world context and situationIt reminds us among other things that eco-logical predicament is not merely ecologicalbut it is a human problem which indeed re-quires a radical mutation in human attitudeIn our attempt to control and manipulate na-ture we have forgotten that we are naturalbeings sustained by the same environmentwe seek to dominate
Very significantly our domination hasspilled over to the human beings too particu-larly the poor who cry out for justice and lib-eration The logic that exploits the earth andthe poor seems to be one and the same Eco-logical and justice concerns therefore are in-separable Justice is the way of ecology
Ecosophical Justice reminds us furtherthat precisely because of our present state ofhuman emergency and seriousness of theecological situation mere short-term solu-tions and technical stopgaps are insufficientIn other words it is not enough to find waysby which we can more effectively or moreldquohumanlyrdquo deal with the Earth unless at thesame time we find the Earth as another di-
ECOSOPHICAL JUSTICE
L Anthony Savari Raj
L Anthony Savari RajUniversity of Madras India
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L Anthony Savari Raj
mension of our very selves sharing the samedestiny This in short constitutes the ecoso-phical awareness
It appears therefore we need a radicalre-vision of reality which would make usaware that the world is the manifestation ofthe total cosmotheandric reality which callsfor a holistic participation It involves indeed acultural disarmament and innovation and aparticipatory common life in solidarity withfellow human beings and the earth This ofcourse is our human dignity and responsibil-ity
Understandably this requires from usdistance and involvement contemplation andaction theory and praxis and of course anopenness to the transcendent Spontaneousand authentic actions for the welfare of theeco-human can flow only from a serene in-sight and right evaluation born of an ecoso-phical vision
Our guide in our search for ecosophicaljustice is Raimon Panikkar who is at once aphilosopher a scientist and a theologian Buteven these terms do not adequately capturethe heart of Panikkarrsquos enterprise
As a scientist philosopher and theolo-gian he has spent a lifetime exploring thegreat religious and secular traditions seekingto discern their underlying visions of realityHow do we name that in which we all live andmove The modern scientist sees it as the ma-terial universe the philosopher as the humanmind the theologian as the mysterious divine
But Panikkar sees these options as par-tial and fragmenting indeed they are part ofthe problem rather than part of the solution
When we see that the earth is reduced toldquomere stuffrdquo wholly subject to a human willthat sees itself autonomous from the mysteryof being itself then we begin to see the prob-lem at the heart of our crucible
Panikkarrsquos ecosophical vision is to besituated in this context It indeed leads us tosee the co-penetration of which we namedand separatedmdashas universe humanity andthe divine It is our effort to discern and spellout how authentic and effective actions ofjustice can spontaneously flow from this holis-tic and ecosophical vision of Panikkar
Our focus on Panikkarrsquos ecosophical vi-sion has another important purpose At a timewhen the future of theology in general andIndian theology in particular is said to dependvery much on the meeting and interaction oftwo important streams in theologizingnamely the religio-cultural (ldquomystical con-tentrdquo) and the socio-political (ldquoprophetic con-cernrdquo) through an exploration of the contoursof justice in Panikkars ecosophical enterpriseour work indeed attempts to develop a widerframework in which both the streams areharmoniously integrated and one made tosupport the other After all a unified searchfor truth and realization of justice are onlytwo sides of the same coin
The study is presented in four chapters
The first chapter takes up the questionof the relationship between religious plural-ism and justice and further explores the pres-ence and nature of justice concerns in the e-cosophical vision of Panikkar
Though Panikkarrsquos contribution hasbeen studied and interpreted in various con-
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L Anthony Savari Raj
texts and aspects yet we believe the impli-cations of his vision for the central issue ofjustice has not been thus far sufficiently ex-plored Hence the present attempt
This attempt looks interesting and sig-nificant amidst a certain tendency to catego-rize and portray Panikkar only as a represen-tative of religio-cultural orientation and as amere dialogue theologian without an explicitliberation and justice motif and concern
As a pathway to explore Panikkarrsquos jus-tice concerns the second chapter ventures toexplore Panikkarrsquos vision of ldquoecosophyrdquo Hereattempts are made to show the implicationsof Panikkarrsquos vision for one of our major con-temporary problems namely the ecologicalpredicament Panikkarrsquos proposal of ldquoecoso-phicalrdquo vision as different from ecological iselaborated
The word ldquoecosophyrdquo as understood byPanikkar suggests that the question lies be-yond a more or less refined ecology It furtherreminds us that the present predicament isneither ecological nor technical but a humanone It is a problem rooted in our ways ofthinking It involves our new attitude and per-ception about the earth ourselves and alsothe divine and the collective identity and des-tiny of all the three dimensions of reality It inshort points to a cultural mutation
The third chapter studies ldquoEcojusticerdquowhich may well complement Panikkarrsquosecosophy Besides portraying justice as theway of ecology it indeed attempts to repre-sent ecology as the symbol of the struggles ofthe poor for regaining their lost dignity theirland resource rice and freedom
Stated differently behind the ecologicaldisaster we can sense the reduction of the an-thropos to the reduction of a particular racecountry and worldview which indeed preparesthe ground for the appropriation for one selfof the natural resources and consequently thevery means for livelihood of the other It isthis inhuman and exploitative practice againstthe other that has spilled over and has be-come an ecological disaster The programmeof ecojustice that is presented in the chaptertherefore indicates that it is only by deeplyentering into the human (unaffected by re-stricted and restricting anthropocentrism)that we can arrive at a sound ecological uni-verse
The final chapter ldquoEcosophical Justicerdquoattempts to discern the meeting point be-tween the ecojustice and ecosophical consid-erations Attempts are made to show howecojustice orientations can indeed serve as acomplement and also as an ldquoexternal stimu-lusrdquo to Panikkarrsquos ecosophical vision Effortsare made therefore to discern and spell outthe implications of justice in Panikkarrsquos visionof ecosophy in the light of ecojustice consid-erations
In the first part of this chapter we dis-cuss the nature of ecosophical justice mainlyto be in the nature of lsquoclarificationrsquo This clari-fication would consist in clarifying two impor-tant aspects of our ecosophical responsenamely lsquothe primacy of beingrsquo and lsquothe spon-taneity of doingrsquo In the second part of thechapter we attempt to open the heart ofecosophical justice by unearthing its founda-tions implications and implementations
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Lucas Cervintildeo
A manera de premisa e introduccioacuten
Esta reflexioacuten brota de un contextoparticular Bolivia Paiacutes sumergido en unabierto desconcertante impredecible yprofundo proceso de cambio socio-poliacutetico ycultural Proceso que para muchos es laesperanza de diacuteas mejores y para otros es maacutesde lo mismo Una sociedad en conflictoporque generalmente todo cambio ytransformacioacuten significa una redistribucioacuten yreequilibrio de las fuerzas sociales por tantoconflicto
La nueva Constitucioacuten Poliacutetica en suprimer artiacuteculo expresa que ldquoBolivia seconstituye en un Estado Unitario Social deDerecho Plurinacional Comunitario libreindependiente soberano democraacutetico inter-cultural descentralizado y con autonomiacuteasBolivia se funda en la pluralidad y elpluralismo poliacutetico econoacutemico juriacutedicocultural y linguumliacutestico dentro del procesointegrador del paiacutesrdquo
Estamos ante un proyecto de Estado ysociedad atrevido y de gran alcance original y
desafiante Una declaracioacuten que manifiesta lanecesidad de dar lugar reconocimiento yautodeterminacioacuten a la pluralidad de culturasy cosmovisiones conjugaacutendolas dentro de unmodelo de gobierno foraacuteneo a eacutestas mismasArtiacuteculo que aunque no manifiestaexpliacutecitamente nos remite a la categoriacutea defraternidad de esa ldquofraternidad universalentendida como conjugacioacuten de relaciones depertenencia reciacuteproca y de responsabilidadcomo principio de reconocimiento de laidentidad y del aspecto unitario del cuerposocial en el respeto de cada una de lasdiferentes multiplicidadesrdquo (Ropelato2006184)
El intento boliviano es la lucha pordesarrollar un Estado que de cabida ypromueva ldquorelaciones de pertenenciareciacuteprocardquo sin anular o menguar la pluralidentidad cultural de sus habitantes quemantenga el ldquoaspecto unitario del cuerposocialrdquo pero al mismo tiempo respete lasldquodiferentes multiplicidadesrdquo de maneras deser estar y vivir que se dan en su territorio Esla buacutesqueda de aquello que no estaacute pero seanhela que apenas se vislumbra pero ya se loquiere hecho realidad
LA FRATERNIDAD EN CONFLICTO Y EL CONFLICTO FRATERNOAPORTES DESDE LA INTERCULTURALIDAD
Lucas Cervintildeo
Lucas CervintildeoUniversidad Catoacutelica Boliviana
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Lucas Cervintildeo
Considero que desde estas tierras consus anhelos luchas y buacutesquedas y sin entraren los particulares del proceso poliacutetico socialy cultural que viene desarrollaacutendose enBolivia hay un aporte al camino que se vienerecorriendo desde hace antildeos para dar rostro yconcretizacioacuten a la categoriacutea de fraternidadM Antonio Baggio uno de los maacutesimportantes exponentes de este recorridoantildeos atraacutes se preguntaba ldquoiquestqueacute nuevoselementos nos llevan hoy en diacutea a analizareste precedente y a plantear el problema dela fraternidad Considero que se puedenindicar dos clases de motivos que estaacutenrelacionados entre siacute la fraternidad comoexigencia y pregunta y la fraternidad comoexperiencia y recursordquo (Baggio 20098)
La experiencia de este uacuteltimo decenioen Bolivia manifiesta la presencia de estaexigencia que por momentos ha sido un gritodesde diversos sectores sociales por generarfraternidad como tambieacuten estaacute presente elrecurso humano social y cultural paraarticular la fraternidad como categoriacutea poliacuteticay concretizarla
De mil modos y maneras se podriacuteadesarrollar esta intuicioacuten Concretamente seharaacute desde el aacutembito de filosoacuteficondashteoloacutegico yla perspectiva intercultural que considero uninstrumental muy vaacutelido para adentrarse yreflexionar los contextos plurales y susprocesos
En un segundo momento profundizareacuteel conflicto dentro de la interaccioacuten entre lasculturas principalmente desde unaperspectiva interpersonal Para esto recurrireacutea la inspiracioacuten ofrecida por un texto biacuteblico
I La fraternidad en conflicto
La finalidad de esta primera parte seraacuteprecisar lo que se comprende porinterculturalidad dada su ambiguumledad designificados y comprensiones Luego desdealgunas de sus claves se realizaraacute una velozcriacutetica del principio fraternidad buscandodesmantelar algunos de sus supuestosculturales occidentales que pretenden seruniversalizados a todas las culturas
En otras palabras desarrollaremos unaldquodeconstruccioacutenrdquo1 de la categoriacutea defraternidad colocando a eacutesta en conflicto porasiacute decir para poder manifestar ciertascontradicciones y ambiguumledades La finalidadde este ejercicio es contribuir a seguirahondando con nuevas luces el camino paratransformar la fraternidad en una categoriacuteapoliacutetica O sea un principio capaz de ldquoformarparte constitutiva del criterio de decisioacutenpoliacutetica contribuyendo en la determinacioacutenjunto a la libertad y la igualdad del meacutetodo yde los contenidos de la poliacutetica mismardquo Y quetambieacuten ldquologre influir en el modo con el cualse interpretan las otras categoriacuteas poliacuteticascomo la libertad y la igualdadrdquo (Baggio200639)
1 Breves aclaraciones alrededor de la in-terculturalidad
En esta reflexioacuten la interculturalidadviene asumida principalmente desde latradicioacuten desarrollada con acentos diversos
1 Deconstruccioacuten 1 f Accioacuten y efecto de deconstruir2 f Fil Desmontaje de un concepto o de una construc-cioacuten intelectual por medio de su anaacutelisis mostrando asiacutecontradicciones y ambiguumledades Real Academia Espa-ntildeola wwwraees
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Lucas Cervintildeo
por tres estudiosos R Panikkar R Fornet-Betancour y D de Vallescar Esta uacuteltima luegodel estudio a fondo de los otros dospensadores afirma que
ldquola interculturalidad antes que una teoriacutea es unaexperiencia de interrelacioacuten reciprocidaddiaacutelogo y solidaridad Presupone una actitud deapertura y escucha atenta Nos situacutea maacutes allaacute dela afirmacioacuten de la existencia faacutectica dediferentes culturas y del planteamientomulticultural liberal-democraacutetico pues concede acada miembro ndashcon independencia del marcopoliacutetico del que se trate- la facultad de contribuircon su aportacioacuten particular Esto significa queasume la tarea de renegociacioacuten continua deroles y espacios el discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesis decada sociedadrdquo (Vallescar 2005477)
Por tanto el punto de partida de lainterculturalidad es una opcioacuten eacutetica deapertura y escucha para descubrir las riquezasque el diversoa (culturalmente socialmentereligiosamente poliacuteticamente etc) meofrece Desde estas actitudes que se vuelvenexperiencia de vida en un segundo momentose va reflexionando y aportando a una teoriacuteaque deacute insumos para gestionar de maneracreativa y equitativa la interrelacioacuten entreculturas Entonces la propuesta interculturalpromueve un verdadero enriquecimientohorizontal entre las personas grupos socialesy pueblos pertenecientes a diversas culturasque conviven en un espacio comuacuten
Interculturalidad es la buacutesqueda degenerar espacios donde cada persona puedaldquocontribuir con aportacioacuten particularrdquo a lagestacioacuten de una sociedad y por tanto a unaglobalizacioacuten justa digna equitativa ysolidaria para todos todas y todo Todo en elsentido de incluir en nuestra categoriacutea de
bienestar al planeta el gran excluido de lamodernidad
A su vez la interculturalidad asume lacompleja tarea de la ldquorenegociacioacuten continuade roles y espaciosrdquo para dar lugar a todos ycada uno de los miembros de la sociedadprocurando ldquoel discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesisrdquoque lleva adelante cada pueblo y sociedad
Por tanto la interculturalidad permiteser pensada ldquocomo una categoriacuteaeminentemente eacutetico-poliacutetica que surgedesde el mundo de la vida y no desde fuera deeacutel que alude a cuestiones que rompen elmarco monocultural en el que somossocializados y que cuestiona el caraacutecterhomogenizante de la globalizacioacuten faacutecticardquo(Salas 200728) Propuesta que ldquoexige unanueva relacioacuten entre los seres humanos y lospueblos que aunque sea asimeacutetrica hoypuede dar forma a nuevas relaciones desimetriacuteasrdquo (Salas 200728)
2 Relacioacuten entre interculturalidad y fra-ternidad en el contexto plural
Cuando hablamos de culturas esimportante dejar claro que la interculturalidadse coloca como una alternativa clara ante launiformidad de una cultura sobre las demaacutesEsto porque asume que ldquolas culturas no sonlsquofolklorersquo sino que cada cultura es una formanueva de ver y de vivir el mundo La culturaofrece a cada tiempo y pueblo su estilo ysobre todo su lenguajerdquo (Panikkar 200611)
Importante subrayar que las culturasson ldquoformas de ver y vivir en el mundordquo portanto la interculturalidad no ha de serreducida a los espacios de interaccioacuten entre
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culturas originarias-indiacutegenas y modernas Lapropuesta intercultural parte desde lainteraccioacuten entre culturas milenariasmodernas y postmodernas (juvenilesperiferias de las ciudades etc) en su continuareconfiguracioacuten actual Por esto laldquointerculturalidad se propone pues como unaalternativa que permite reorganizar el ordenmundial porque insiste en la comunicacioacutenjusta entre las culturas como visiones delmundo y porque recalca que lo decisivo estaacuteen dejar libre los espacios y tiempo para quelas lsquovisionesrsquo del mundo puedan convertirseen mundo realesrdquo (Fornet-Betancourt2001375)
Precisamente esta ldquocomunicacioacuten justaentre las culturas como visiones de mundordquo eslo que tiende un puente entre lainterculturalidad y la fraternidad Porque si escierto que ldquola solidaridad la fraternidad y lasrelaciones de alteridad como valores positivosnos permitiraacuten ver que todo lo que le sucedede malo al otro nos afecta que debemosinvolucrarnosrdquo (Barros 2009156) significaque ambas propuesta giran alrededor de almenos un eje comuacuten la inter-in-dependencia2
de la familia humana que como ldquovivenciademocraacutetica requiere de una indignacioacutenconstante y una accioacuten que contribuya a
2 ldquoAunque todo estaacute relacionado con todo es asiacutemismo verdad que cada parte de este todo esdiferente asiacute como todos los hombres son distintosentre siacute Cada uno es una persona es decir un nudouacutenico en la red de relaciones que constituye la realidadCuando este nudo rompe los hilos que lo unen a losotros nudos cuando las tensiones se han vuelto tantensas que no permiten ya la libertad constitutiva de lainter-in-dependencia entre nudo y nudo y en uacuteltimainstancia con la realidad en ese momento nace elindividualismo que perturba la armoniacutea y lleva a lamuerte de la persona hacieacutendole perder su identidadque es soacutelo relacionalrdquo (Panikkar 200616)
cambiar la realidad de todosrdquo (Barros2009156)
La fraternidad coloca el acento en quetodos los seres humanos somos hermanos ylo que sucede a uno afecta al conjunto lainterculturalidad agrega que esta inter-in-dependencia constitutiva del geacutenero humanoha de ser matiza desde la diversidad (culturalreligiosa etc) que tambieacuten es constitutiva delser humano Entonces la fraternidad sinoadquiere un rostro un contexto y un tiempodesde el cual constituirse corre el riesgo dequedar como formulacioacuten universalista dedifiacutecil aplicacioacuten Por esto que
ldquoen el siglo XXI el rostro de la nueva fraternidady sororidad seraacute intercultural o no seraacute Paraaprender entender y cambiar es preciso que laspersonas se aventuren en el diaacutelogo consigomismas (diaacutelogo intracultural) con sussemejantes con personas de otras culturas oreligiones (diaacutelogo intercultural e interreligioso)y se abran a ambientes culturales distintos a laamplitud de lo real y lo cotidianordquo (Vallescar200616-17)
En los tiempos que corren unapropuesta que busca recuperar la categoriacuteapoliacutetica de fraternidad irremediablementetiene que asumir el factor cultural que esconstitutivo del ser humano No puedequedarse a un nivel simplemente socioloacutegicoo econoacutemico o incluso poliacutetico Hoy por hoyno podemos reflexionar sobre la fraternidadsin asumir que en el mundo sedesencuentran encuentran y convivenconstantemente diversos mundos culturalesque expresan diversas maneras de estarsentir y vivir la vida
Si es cierto que ldquodesde un punto devista poliacutetico la fraternidad se situacutea antes quenada como principio de construccioacuten social
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donde el otro si podemos definirnoshermanos no es otro diferente de miacute sinootro yo mismordquo (Ropelato 2006199) elindagar la visioacuten de mundo del ldquootrordquo que esldquoyo mismordquo se torna fundamental Clarosiempre y cuando la fraternidad quieracolaborar concretamente a la aperturaconstante hacia ldquoambientes culturalesdistintosrdquo permitiendo ampliar la experienciade ldquolo real y lo cotidianordquo
Para realizar lo que venimos enunciandoes necesario la praacutectica del diaacutelogointercultural que permite reconocer lainviolable igualdad de la dignidad humanapero al mismo tiempo la diferencia (culturalsocial religiosa poliacutetica etc) que tambieacuten esinviolable Como afirma Fornet-Betancourt
ldquola necesidad del diaacutelogo intercultural es lanecesidad de realizar la justicia de entrar en uncontacto justo con el otro libre lo que quiere decir asu vez que es necesario reconocerle como personahumana portadora justamente en su diferencias deuna dignidad inviolable que nos hace igualesrdquo(Fornet-Betancourt 2001264)
Por tanto si la fraternidad desearesponder de manera profunda creativa yreal al contexto actual del pluralismo nopuede reducir su anaacutelisis de la realidad al nivelsocio-poliacutetico sino que ha de abrirse a lacomplejidad del pluralismo culturalSolamente desde este acercamientointercultural podraacute descubrir que lo poliacutetico ysocial es percibido y vivido de manerasmuacuteltiples y diversas en un mismo contexto
Lo expresado revela que tal vez unpaso adelante en la reflexioacuten alrededor elprincipio de la fraternidad tendraacute que asumirel pluralismo cultural de nuestros contextostambieacuten latinoamericanos si desea realmente
ser una categoriacutea que promueva justiciadignidad igualdad y libertad a todos y todassus habitantes Para esto un recurso de granvalor seraacute profundizar el meacutetodo de lafilosofiacutea intercultural el diaacutelogo dialogaldonde ldquolas reglas del diaacutelogo no sepresuponen unilateralmente ni se dan porsupuestas a priori sin haberlas establecido enel propio diaacutelogordquo (Panikkar 200649) Estoporque
ldquoel diaacutelogo dialogal es radicalmente diferente deldiaacutelogo dialeacutectico no pretende con-vencer alotro es decir vencer dialeacutecticamente alinterlocutor o por lo menos buscar con eacutel unaverdad sometida a la dialeacutectica El diaacutelogodialeacutectico presupone la aceptacioacuten de un campoloacutegico y personal al que se atribuye o reconoceuna validez o jurisdiccioacuten puramente lsquoobjetivarsquo Eldiaacutelogo dialogal en cambio presupone laconfianza reciacuteproca en un aventurarse comuacuten enlo desconocido ya que no puede establecerse apriori si nos entenderemos el uno al otro nisupone que el hombre sea un ser exclusivamenteloacutegicordquo (Panikkar 200652)
Entonces para la aplicacioacuten de lacategoriacutea de fraternidad en espacios socialesno podremos contentarnos con establecerdiaacutelogos entre tendencias poliacuteticas diversas yopuestas Si realmente deseamos fortalecer eltejido social de nuestros contextos pluraleses necesario promover espaciosinterculturales donde se practique el diaacutelogodialogal Espacios donde este contenida yrepresentada toda la diversidad cultural deuna regioacuten ciudad o barrio
3 Lo vital de un universalismo desde aba-jo (partir desde contextos reales)
El desafiacuteo de educarnos al diaacutelogodialogal remite a otro punto importante de la
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propuesta intercultural punto que estaacutereferido al desde donde de lainterculturalidad Es la universalidadentendida como una construccioacuten constantedesde abajo o desde espacios concreto yaque ldquosi el diaacutelogo dialogal quiere ser fecundoy no contentarse con simples elucubracionesracionales no puede limitarse a formalismosabstractos de validez general sino que debedescender al diaacutelogo entre culturas concretasque entran en contactordquo (Panikkar 200655)
El horizonte de la fraternidad esuniversal ya que eacutesta no puede ser reducida aun grupo regioacuten pueblo nacioacuten o continentePero un posible riesgo ante este inmensoobjetivo de la fraternidad es menospreciar ydesvalorizar lo contextual particular yconcreto Es el riesgo por otra parte tanlatino de creer que porque estaacute hecha lalegislacioacuten o la norma ya hemos alcanzado elobjetivo pero tambieacuten el riesgo tanoccidental de creer que la siacutentesis abstractauniversalista contiene lo particular Ante estola interculturalidad nos recuerda que ldquoelproceso de identificacioacuten parte siempre de loconcreto Lo cual significa que no debemosrenunciar a la particularidad sino ahondar enella hasta descubrir lo universalrdquo (Esquirol2005155)
Por tanto si la fraternidad universaldesea realmente convertirse en unaalternativa global tendraacute que saber brotardesde los contextos e irse construyendo noldquoa pesar de estosrdquo sino ldquogracias a estosrdquo Soacutelosi ahonda en estos contextos hasta descubrirlo universal es que podraacute aportar a laldquotransicioacuten del derecho internacional de losEstados soberanos hacia un derechocosmopolita que se preocupe con las
cuestiones ecoloacutegicas de la paz y de la guerradel desarrollo en resumen de todas lascuestiones que trascienden las fronteras delos Estados y exigen la superacioacuten de unaloacutegica meramente individualista del intereacutespersonal de grupo de clase o de etniardquo (Tosi200968)
Afirmar que el punto de partida estaacute enlas realidades concretas significa por ejemploacercarse para aprender del proceso bolivianoque busca un nuevo orden socio-poliacutetico ycultural Aporte que exige ser leiacutedoprofundizado y criticado desde sus visiones yestilos de vida y no desde un paradigmaforaacuteneo Porque para la propuestaintercultural la ldquouniversalidad supone laliberacioacuten realizante de todos los universosculturales y que por eso mismo ni se imponepor imperio de alguacuten centro ni se logra al altoprecio de la reduccioacuten y de la nivelacioacuten de lodiferente sino que crece desde abajo comoun tejido de comunicacioacuten libre y desolidaridadrdquo (Fornet-Betancourt 2001376)
Entonces el desarrollo de la propuestade fraternidad universal por una parte tieneque ser capaz de evitar el reduccionismo y lanivelacioacuten de la diferencias fruto de esaabstraccioacuten tan occidental en busca de unasiacutentesis superior y por otra parte tambieacuten hade evitar erigir un centro desde el cualpromover la aplicacioacuten de esta El caminopasa por promover un policentrismo quepermita una mayor cercaniacutea a los contextos yque al mismo tiempo evita el encierro deestos En otras palabras la fraternidaduniversal no se concretiza aplicaacutendolas a losdiversos contextos socioculturales y poliacuteticosdesde unos principios delineados desde quiensabe doacutende sino que la fraternidad universal
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se va construyendo o gestando desdeespacios concretos Contextos que cuandoesteacuten maduros en sus experiencias defraternidad podraacuten aportar a los cambios en lalegislacioacuten mundial
Cabe sentildealar que este partir desde loscontextos posibilita dos pasos fundamentalesen el proceso intercultural de generarsociedades justas y plenas de vida ldquoPor unlado es necesario profundizar en la propiacultura y no mantenerse en lo superficial ytoacutepico Por el otro ante la otra culturadebemos ir maacutes allaacute de todo lo que en unprimer momento nos aparece descubrir loque estaacute detraacutes descubrir el sentido profundode los siacutembolos de las conductas de laspalabras o de los pensamientosrdquo (Esquirol2005155-156) Son justamente los mismosespacios de interaccioacuten cultural los quepermiten desarrollar la intraculturalidad(conocimiento de lo propio) que esimprescindible para poder sumergirse en lainterioridad de otras culturas y promover unaauteacutentica interculturalidad
Es por estos dos pasos fundamentalesque la fraternidad universal ha de partir desdelos espacios concretos y vitales de laspersonas para ir desarrollando su proyectode categoriacutea socio-poliacutetica que permita evitartanto el encierro individualista de la libertaddesvirtuada como la homogenizacioacuten amorfade una igualdad mal comprendida
Pero el diaacutelogo intercultural no tienesoacutelo un caraacutecter interpersonal sino tambieacutengrupal social y entre pueblos Maacutes auacuten es undiaacutelogo a desarrollar entre tradiciones ymodos de ver y vivir en el mundo Por tantoincluso la misma categoriacutea de fraternidadtendraacute que ser puesta en discusioacuten si es que
realmente desea entablar este diaacutelogorespetuoso horizontal y de enriquecimientomutuo con las culturas
4 Un posible equivalente homeomoacuterfico(formas similares) a la categoriacutea de fra-ternidad
Poner en discusioacuten la categoriacutea defraternidad no significa anular su ricatradicioacuten y aporte conceptual desarrollado enlos marcos del pensamiento occidentalSignifica maacutes bien desde este desarrollo notratarla como una categoriacutea universal quepuede ser impuesta y colocada en todas lasculturas por igual Dicho en teacuterminos de laperspectiva intercultural significa buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas Concretamente esto significa que ldquosetrata pues de un equivalente no conceptual nifuncional a saber de una analogiacutea de tercergrado No se busca la misma funcioacuten (que lafilosofiacutea ejerce) sino aquella equivalente a laque la nocioacuten original ejerce en lacorrespondiente cosmovisioacutenrdquo (Panikkarcitado en Estermann 200647)
Entonces un desafiacuteo no menor que sepresenta a quienes estamos desarrollando elprincipio de fraternidad es buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas para poder entablar un auteacutentico yenriquecedor diaacutelogo con estas Aquiacute estamosen el meollo de la perspectiva interculturaldonde ldquocomo resultado de la lsquohermeneacuteuticadiatoacutepicarsquo uno aprende a pensar ycomprender desde el sistema simboacutelico demaacutes de una tradicioacutenrdquo (Vallescar 2005482) Y
ldquoesto puede comprenderse por las nociones dehomologiacutea ndashlas nociones juegan papelesequivalentes y ocupan espacios homoacutelogos en los
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respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
201028-103
la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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Lucas Cervintildeo
2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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Lucas Cervintildeo
una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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Lucas Cervintildeo
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
M Roberta Cappellini
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M Roberta Cappellini
qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Rossella Bonito Oliva
Rossella Bonito OlivaUniv degli Studi di Napoli ldquoLrsquoOrientalerdquo
Lrsquouomo non egrave solo non egrave unrsquoisola enemmeno un continente Abbiamo bisognodel cielo Lrsquouomo egrave un mesokosmos il puntoin cui convergono tutte le sfere della realtagrave
Panikkar
Tutta la vicenda personale di RaimonPanikkar egrave testimonianza esempio di una fe-conda combinazione tra culture religioni co-stumi Lrsquointerculturalitagrave non egrave perciograve nel suocaso se non indirettamente oggetto di unateoria ma condizione esistenziale di un intel-lettuale occidentale che riflette sulle proprieradici Da questo intreccio Panikkar fa germo-gliare il problema e la condizione per un pen-siero che si alimenta di analogie che si eserci-ta sui richiami per rintracciare in un nuovoumanesimo e in una politica di pace la possi-bilitagrave di una metafisica negrave dogmatica negrave dot-trinaria piuttosto terapia per una riconcilia-zione tra uomo Dio e mondo
Da un lato lrsquoassunzione radicale del bi-sogno di connessioni piugrave che di separazioni
dallrsquoaltro la profonda e raffinata conoscenzadi culture tra loro fortemente distanti e geo-graficamente lontane dagrave consistenza e vivaci-tagrave al discorso di Panikkar che nei suoi testi enei suoi discorsi usa esempi e citazioni attin-gendo liberamente dalla cultura cristiana e daquella induista focalizzandone le affinitagrave Que-sto stile di discorso lascia emergere il ripetersiin scenari diversi di un uguale bisogno metafi-sico che si sprigiona dallrsquoumano senso di fragi-litagrave Una condizione esistenziale che egrave alla ba-se di un sentimento religioso ma anche capa-ce di generare falsi idoli e irrigidimenti comesi egrave dato spesso nella nostra tradizione preoc-cupata solo della vittoria sullrsquooriginaria insicu-rezza e finitudine
Non si tratta di procedere per opposi-zioni o rovesciamenti perseguendo lo stile delconflitto piugrave che quello della comprensione edellrsquointerpretazione Panikkar propone inveceunrsquoermeneutica del lsquodialogo dialogalersquo in cui laresistenza delle differenze culturali e di quellelinguistiche si fa energia creativa di alternativepossibili contro lrsquoomologazione e la subordi-nazione Il punto di contatto perciograve non puograveessere trovato nelle espressioni ma nelle mo-tivazioni che muovono la relazione dellrsquouomoverso il mondo e verso Dio in direzione di una
LrsquoALTRO IN MEUNA FILOSOFIA DELLrsquoINCLUSIONE E DEL DIALOGO
Rossella Bonito Oliva
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Rossella Bonito Oliva
risposta Sarebbe forse piugrave giusto affermareche la continuitagrave si rende per Panikkar visibilenei punti di incertezza nei balbettii nei mo-menti di crisi e nei pensatori di rottura lagrave do-ve la sicurezza cede alla piugrave originaria fragilitagraveumana
Si tratta per Panikkar come giagrave per Kantche si muoveva ancora allrsquointerno del proget-to di secolarizzazione del Moderno di far e-mergere lrsquoineludibilitagrave del bisogno piugrave profon-do e piugrave lacerante della ragione di oltrepassa-re la frammentarietagrave per tracciare un orizzon-te unitario nel cammino in-finitodellrsquoesperienza umana nella triangolazione trame mondo Dio1 In questa prospettiva egrave ne-cessario recuperare questa profonditagravedellrsquoesperienza smarrita nella immanentizza-zione lsquoa-religiosarsquo2 che lascia unrsquoirrequietezzainteriore nel singolo Tra il potere della scien-za e lrsquoinquietudine individuale solo una nuovareligiositagrave senza assolutismi puograve creare unponte Non egrave perciograve questione di tolleranza odi conciliazione tra religioni diverse quanto diuna spinta profonda ma non singolare po-tente ma non assolutizzante cui la religiositagraverisponde con accenti diversi
Lrsquoinsistenza stessa sulla religiositagrave piut-tosto che sulla religione permette a Panikkarperciograve di uscir fuori del dilemma relativo alladimensione privata o pubblica della fede sol-levata dalla modernitagrave e portata avanti nel di-battito della postmodernitagrave La questione reli-giosa egrave la questione stessa dellrsquouomo
1 I Kant Critica della ragion pura tr it G Colli AdelphiMilano 19952 R Panikkar Forme e crisi della spiritualitagrave contempo-ranea In ldquoStudi cattolicirdquo VI 33 Roma 1962 pp 5-19ora in Id Concordia e armonia Mondadori Milano2010 p 11
La metafisica occidentale diventa vio-lenza nella misura in cui tende ad assolutizza-re lrsquoessere trascurando la complessa articola-zione della connessione tra uomo mondo eDio radicata nel bisogno nella dipendenzanella paura3 Non egrave possibile eludere nem-meno attraverso le certezze della scienzauna qualche risposta allrsquointerrogativo religio-so al bisogno di un orizzonte unitario sia purefuori di ogni rassicurazione sistematicaldquoLrsquouomo egrave un essere religioso percheacute scoprein se stesso una consapevolezza che lo apre almistero che poi scopre immanente in tutte lecoserdquo4 Si tratta di riportare alla luce il respiroe lrsquoeco della trascendenza smarrita nel sognodella modernitagrave assumendo il mistero elrsquoineffabile come linfa delle relazioni umaneldquoIn altre parole lrsquouomo moderno vuole vor-rebbe avere federdquo5 ma finisce per cedere allerassicurazioni della scienza e al potere dellacultura egemone Da questo punto di vista lariscoperta della religiositagrave allarga le coordina-te della vita umana a quanto rimane misteroin fieri in trasformazione fuori del potere de-gli individui minando alla base la sterile auto-referenzialitagrave a favore della capacitagrave di istitui-re relazioni
Distinguendo tra fede e credenza cometra religione e religiositagrave Panikkar insiste sulfattore emotivo piugrave che sulle asserzioni dellaragione sul lato soggettivo piuttosto che suquello oggettivo cercando nelle pieghe del
3 ELevinas sottolinea lrsquoistanza omologatrice e astraentedella metafisica occidentale come una vera violenzacfr Id Totalitagrave e infinito tr it a cura di SPetrosinoJaca Book Milano 19834 R Panikkar Un punto di incontro tra le prospettivereligiose Non egrave giustizia rispondere con il male al malein Humanitas 2 2004 pp 343-352 ora in Id Concordiae armonia Cit qui p 995 R Panikkar Forme e crisi cit p 20
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Rossella Bonito Oliva
cuore il fondo piugrave originario di artifici nei qualilrsquouomo stesso egrave rimasto intrappolato PerciogravePanikkar ritrova nella religiositagrave quel senti-mento comune a piugrave religioni che le connettedallrsquointerno nel riferimento comuneallrsquoineffabile in cui si raccolgono sentimentibisogni aspirazioni nella tensione al legameSolo su questa via si puograve rintracciare la possi-bilitagrave di una felice coincidenza tra esperienzapersonale e itinerario filosofico al cui internola fede (cristiana induista buddista) riportan-do lrsquoocchio umano al mondo accende il rap-porto con lrsquoaltro Panikkar ricorda infatti ilsignificato piugrave antico di re-ligio ciograve che unisceanche se solo lo spostamento sulla trascen-denza disattiva qualsiasi assolutismo autore-ferenziale Lrsquointeresse e la familiaritagrave con unavasta e variegata cultura induce Panikkar arintracciare nella varietagrave i punti di contatto enelle tradizioni la spinta alla libertagrave che animaogni fede come specifico dellrsquouomoNellrsquoallargamento della prospettiva che carat-terizza e insieme circoscrive ogni conoscenzaemergono le affinitagrave smarrite nelle successiveguerre di credenze di religioni e di civiltagrave di-svelando nellrsquoincontro tra differenze il destinostesso di ogni individualitagrave Neacute un misticismoamorfo ma nemmeno una pedante ricerca didifferenziazione producono lrsquoarricchimentocontinuo della condizione umana
Come nella rappresentazione di Magrit-te de ldquola condizione umanardquo lrsquoindividuo se-condo Panikkar guarda il mondo come attra-verso una finestra i margini delimitano equindi necessariamente riducono e deforma-no la realtagrave anche se la trasparenza del vetroproduce lrsquoillusione di una visione diretta O-gnuno egrave una finestra sul mondo dice Panikkarin unrsquointervista quel mondo che si allarga nelconfronto tra la vista prodotta nelle diverse
finestre Lrsquoaltro perciograve si fa avanti nel senti-mento della dipendenza piugrave avanti divienebraccio fondamentale della mia relazione almondo Ogni cosa egrave oltre ciograve che io vedo ol-tre la singola cornice ligrave dove le finestre simettono in comunicazione reciproca In que-sto rinvio continuo che si avvale del ldquodialogodialoganterdquo6 di un sentire transindividualeeppure sfaccettato in cornici necessariamentedistinte ma non tragicamente diverse si atti-va la plurisonanza del mondo negli uomini
Il sentimento della trascendenza allorasottolinea il limite e nel limite indica la viaverso lrsquoAltro il divino e lrsquoaltro uomo comeapertura Panikkar egrave ben consapevole del fat-to che lrsquoessere in cammino non assicura sullameta e sulla sua raggiungibilitagrave Si tratta di di-sporsi alla ricerca di aprirsi appunto al miste-ro nella convinzione che solo questa puograve esse-re la via di un arricchimento progressivodellrsquoindividuo In unrsquointervista Panikkar infat-ti sottolinea come la stessa identitagrave sia un fal-so concetto dal momento che puograve corrispon-dere al massimo al significato che assume neldocumento di cui ognuno dispone nella vitacivile Il documento perograve egrave ciograve che ci identifi-ca per un altro per un controllo impersonalein qualche modo dallrsquoesterno e attraverso co-dici piugrave che in quanto persona Ersquo uno stru-mento legale che niente dice della personacome entitagrave dinamica e aperta che forse solola morte piugrave fermare
Il pericolo si cela nellrsquoassunzione di que-sti atteggiamenti burocratici nello stesso rap-porto con noi stessi nella misura in cui ce-diamo alla tentazione di certezze a buon mer-cato di una spettacolarizzazione dei nostri
6 Dallrsquoultima videointervista di Panikkar Studio Oikos diMarco Manzoni
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Rossella Bonito Oliva
corpi e delle nostre anime Non un peccatoma uno scacco secondo Panikkar per il qualela pienezza per lrsquouomo egrave nellrsquoaperturanellrsquoesperienza piena della relazione conlrsquoaltro da seacute che sia mondo che sia Dio olrsquoaltro uomo In questo orizzonte ogni chiusu-ra come ogni irrigidimento si traduce in unoscacco per la conoscenza e per la libertagrave an-che allrsquointerno delle teorie filosofiche
In questa apertura circolare e in-finitarispetto a ogni singolo dallrsquoIo al mondo e dalmondo allrsquoaltro egrave nascosta la risorsa per unrinnovamento della vicenda umana che evitiogni gerarchia ordine livellamento per ritro-vare il divino in ogni cosa rendendo ogni cosasacra e necessaria la natura lrsquoaltro uomo ilvicino come lo straniero In questo senso nonsi egrave mai soli nella propria ricerca condividen-do un destino di fragilitagrave che spinge al con-fronto allrsquoesperienza della libertagrave da ogni vin-colo attivato in quel sentimento ineffabile dellegame con il mondo con lrsquoaltro7 Lrsquoaltro per-ciograve egrave implicato nel mio stesso limite egrave pre-sente in me e ogni autoreferenzialitagrave egrave solounrsquoartificiosa idealizzazione che inducelrsquoillusione di sollevare i piedi da terra da tuttoquanto ci ingombra e ci impaccia Aprirsiallrsquoaltro significa per Panikkar disporsi a quan-to mi accomuna allrsquoaltro nella fragilitagrave nel li-mite nella impossibilitagrave della trasparenza edella coerenza piuttosto che nellrsquoidentitagrave incui si cela solo una sorta di volontagrave di potenza
La sottolineatura dellrsquointra preferitaallrsquointer e al multi consente a Panikkar di lavo-rare su un terreno di confine tra universale eparticolare razionale e emotivo trascendentee immanente rinunciando ad un tempo ad o-
7 RPanikkar Ecosofia la nuova saggezza Per una spiri-tualitagrave della terra Cittadella editrice Assisi 1993
gni assunzione di certezze a favoredellrsquoattenzione a tutto quanto egrave sempre in fie-ri per lrsquouomo in cammino nella ricercanellrsquoaccettazione coraggiosa dellrsquoimpossibilitagravedi poter raggiungere una qualsiasi meta informa definitiva
Non egrave certo la volontagrave che puograve condurresu questa strada conciliatrice dal momentoche per Panikkar non si tratta di imparare o didivenire secondo la visione superegoica e con-torta dellrsquoOccidente morale quanto di proce-dere verso la purificazione e lrsquoascolto delsemplice che parla attraverso il cuore Il divinocome trascendente in tal modo si manifesta inquanto rimarrebbe intattingibile per lrsquouomochiuso nella sua difensiva autoreferenzialitagraveSolo il divino apre lrsquoumano allrsquoamore al per-dono conferendo unrsquoampiezza di respiro allaquale lrsquouomo spesso rinuncia in nome di unasterile vittoria
Rintracciare lrsquoaltro non richiede unospingersi allrsquoesterno unrsquooperazione artificio-sa ma piugrave semplicemente significa mettersiallrsquoascolto rintracciare lrsquoaltro dentro di medove egrave stato occultato Ne sentiamo il richia-mo se solo abbandoniamo le tracce del narci-sismo occidentale La cosmoteandria di Panik-kar sottolinea infatti lrsquoimplicanza tra legamecon il mondo e legame con lrsquoaltro romperequesta circolaritagrave tra uomo e mondo produceillusorie certezze e false risposte conflitti e la-cerazioni Solo nellrsquoassunzione della pluralitagravedei punti di vista attraverso i quali e non no-nostante i quali si attinge il senso piugrave profon-do della vita come della morte che intrecciaogni cosa In questa prospettiva non egrave possibi-le riprodurre polarizzazioni facendo inclinarequesta volta il positivo sullrsquoOriente a sfavoredellrsquoOccidente La polarizzazione stessa egrave unapatologia della modernitagrave cosigrave come la loca-
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Rossella Bonito Oliva
lizzazione geografica del bene o del male asso-luto che occulta quella fluiditagrave che egrave dello spi-rituale8
In questo senso Panikkar preferisce lametafora al ragionamento al rigore logico Lametafora conserva in seacute lrsquoineffabile assumelrsquoimpossibilitagrave della trasparenza lavora sugliintrecci piuttosto che sulle evidenze dichiarada subito la sua contiguitagrave con lrsquouniverso e-motivo con la dipendenza dal mondo mo-strando in controluce il bisogno metafisicoche anima la visione cosmoteandrica La mo-dalitagrave della riflessione giocata su aforismi emetafore mette alla prova per lrsquoautore questaenergia dellrsquordquointrardquo che egli ha sperimentatonella sua formazione dalla teologia cattolicaalla cultura indiana ereditata dal padre e ri-cercata nei suoi viaggi in etagrave matura Questocarico esistenziale permette a Panikkar digiungere a quello che non egrave un artificioso sin-cretismo proprio percheacute si gioca nel richiamodelle affinitagrave che si liberano lagrave dove si resti-tuisce alla teoria lrsquoinflessione interrogativacon cui si sprigiona dallrsquouomo Non si dagrave unatraducibilitagrave del mito che come spiega il ter-mine antico mythos ha al suo interno il silen-zio e la testimonianza ciograve che egrave piugrave proprioma che deve essere necessariamente condivi-so9 In quanto in ciograve che non si puograve dire si celaquanto sia pur contraddittorio rimane vero
Una sorta di rimozione destinata a ripe-tersi nel tempo e nello spazio proprio per la
8 La posizione di Panikkar anticipa le posizioni che a li-vello politico sono assunte da ASen che sottolinea lacecitagrave dellrsquoOccidente verso gli elevati valori presentianche nella storia della cultura orientale cfr Id La de-mocrazia degli altri Percheacute la libertagrave non egrave unrsquoinven-zione dellrsquoOccidentetr It Mondadori Milano 20049 R Panikkar Mito simbolo culto in Opera Omnia volIX tomo I Jaca Book Milano 2008
sua debolezza impotente dinanzi a ciograve chetrascende la capacitagrave drsquoazione dellrsquouomo Aquella che egrave una volontagrave di potenza e una ra-dicalizzazione delle differenze Panikkar sosti-tuisce lrsquoassunzione delle contraddizioni comeparte integrante della realtagrave in quanto ele-mento di una veritagrave non selettiva La contrad-dizione e quindi le distinzioni sono il sale stes-so della vita che si sviluppa dal confronto daldialogo tra prospettive diverse piuttosto chesul monolitismo voluto dallrsquoOccidente Ognidiscorso perciograve egrave dialogo confronto di ldquomitirdquolagrave dove il mito per Panikkar egrave lrsquointerodellrsquouomo senza la pretesa di essere ogni co-sa Il mito trattiene in seacute lrsquoineffabile la condi-visione emotiva qualcosa di magico in cui egraveracchiusa la possibilitagrave stessa di un camminoIn questo orizzonte il mito resta inattaccabilenella misura in cui non pretende e non rap-presenta se non lrsquoumano nella sua relazionecon il mondo con lrsquoaltro I miti non possonoessere propagandati neacute pubblicizzati percheacuterichiedono una convinzione interiore senza laquale diventano folclore superficiale
Ersquo in questa prospettiva che si imponelrsquooriginalitagrave e la feconditagrave di un pensiero qualequello di Panikkar che non intende segnarefini o punti di arrivo ma solo liberare lrsquoenergiache si sprigiona in tutte le relazioni se solo siimpara a lasciar essere lrsquoumano dellrsquouomo chenon conosce confini territori o localizzazionima solo lrsquoessere in cammino come apertura
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Wolfgang Kaltenbacher
Wolfgang KaltenbacherUniversitagrave degli Studi di Napoli ldquoLrsquoOrientalerdquo
Il ventesimo secolo ha visto la fine degliimperi coloniali insieme allrsquoascesa di unavariegata critica delle ideologie coloniali Ilclassico colonialismo egrave (quasi) scomparso maal suo posto troviamo oggi forme piugravesofisticate di dominio La critica della visioneeurocentrica del mondo egrave sorta non soltantonelle ex colonie ma anche nei paesioccidentali in forma di unrsquoautocritica delpensiero europeo La crisi della coscienzaeuropea rivela contemporaneamente le suedebolezze e i suoi punti di forza Aquestrsquoultimi appartiene la capacitagrave di metterese stessi in discussione Questo valesrsquointende solo per le tradizioni piugrave nobili delpensiero europeo
Con la critica dellrsquoeurocentrismo hainizio tra lrsquoaltro una riflessione piugrave sistematicasul contesto culturale della filosofia di cui sioccupa la filosofia interculturale Bencheacute lafilosofia si sia sempre occupataimplicitamente di problemi interculturali lafilosofia interculturale come tentativoesplicito di affrontare i problemidellrsquointerculturalitagrave egrave nata solo qualchedecennio fa Lrsquointerculturalitagrave egrave comparsacome oggetto di studio in varie altrediscipline molto tempo prima che i filosofiavvertissero il bisogno di rifletteresistematicamente sui problemi interculturali
(Hinnenkamp 1994 Monceri 2000 e 2006Kaltenbacher 2004)
Gran parte dei testi sulla filosofiainterculturale sono stati scritti e pubblicatidagli studiosi e dalle istituzioni intorno allarivista polylog ndash Forum for InterculturalPhilosophy Bencheacute i singoli autori di questogruppo abbiano definito la filosofiainterculturale in modo diverso (Wimmer2004 50) crsquoegrave ovviamente un consenso dibase sui requisiti minimi della filosofiainterculturale
Noi intendiamo la filosofia interculturalecome lrsquoimpegno di dare espressione alletante voci della filosofia ciascuna nel suocontesto culturale e di creare in questomodo una discussione fruttuosa e condivisain cui tutti abbiano eguali diritti Nellafilosofia interculturale vediamo soprattuttoun nuovo orientamento e una nuovapratica della filosofia una filosofia cherichiede un atteggiamento di rispettoreciproco di ascolto e di disponibilitagrave diapprendere
Egrave richiesto un nuovo orientamento percheacutendash riconoscendo la situazionalitagrave culturaledella filosofia ndash le posizioni filosofichedevono affermarsi sul livello interculturalee la cultura e le culture devono esseremantenute consapevolmente presenticome contesto del filosofare Una nuovapratica egrave necessaria percheacute la nuovaconsapevolezza richiede lrsquoabbandono di
CHE COSA Egrave LA FILOSOFIA INTERCULTURALE
Wolfgang Kaltenbacher
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Wolfgang Kaltenbacher
una produzione individuale e mono-culturale della filosofia e si cerca inveceuna polifonia dialogica dinamica efondamentalmente aperta delle culture edelle discipline (httpprofpolylogorgobj-enhtm [29 agosto 2010])
Allrsquointerno di questo quadro generaletroviamo approcci diversi alla filosofiainterculturale che in parte possono essereconsiderati complementari La filosofiainterculturale parte dalla consapevolezza delcontesto culturale della filosofia e dellarilevanza di questo contesto per lo sviluppodelle teorie filosofiche Da qui risulta ilcompito di riflettere sistematicamente sullarelazione tra la produzione filosofica e il suocontesto culturale di sviluppare nuovistrumenti e metodi per essere in grado dicomprendere culturalitagrave ed interculturalitagrave infilosofia La consapevolezza del ruolo delcontesto culturale cambia la nostra sensibilitagravee il nostro atteggiamento nei confronti di altricontesti culturali e ci invita a rifletteremetodicamente sui problemi culturali edinterculturali La filosofia allarga tra altro lasua competenza ad una filosofiadellrsquointerculturalitagrave (Cesana 2007 55)
La culturalitagrave di ogni tradizione filosoficanon implica perograve un determinismo erelativismo culturale Nonostante il condi-zionamento culturale della produzione filo-sofica egrave possibile mantenere la convinzione diuna ldquoveritagraverdquo universale bencheacute non possiamopiugrave pretendere di avere un accessoprivilegiato o esclusivo a questa ldquoveritagraverdquo Essarimane unrsquoidea regolativa
La filosofia interculturale puograve cambiarela percezione della propria tradizionefilosofica In particolare la filosofia occidentaleegrave stata criticata per la sua autopercezione edegrave stata invitata ad aprirsi ad altre tradizioni Egravevero che molti autori occidentali sono convinti
che la filosofia sia una conquista esclu-sivamente europea e questo egrave sicuramentesbagliato Dallrsquoaltro lato non va dimenticata lacuriositagrave che gli europei hanno sempre avutonei confronti delle altre culture e che questointeresse non era sempre motivato da unabrama imperialista La critica dellrsquoeuro-centrismo ha occupato molto spazio nelleprime pubblicazioni della filosofia inter-culturale Contemporaneamente sono statirespinti tutti gli altri centrismi come ilsinocentrismo oppure lrsquoafrocentrismo(Wimmer 2004 53-62 Nederveen Pieterse2009 70) Sembra essere cosa ovvia che sidebba andare oltre la propria tradizione e lafilosofia interculturale pretende di dare uncontributo per raggiungere questo obiettivoindividuando le differenze culturali e lesomiglianze transculturali (Cesana 2007 53)unrsquoimpresa che presuppone competenzeparticolari
La filosofia interculturale va distintadalla filosofia comparata Su questadistinzione hanno insistito soprattutto gliautori della filosofia interculturale La filosofiacomparata nella sua forma storica non hacome particolare obiettivo la riflessione sulcontesto culturale della produzione filosoficae i filosofi di questo campo in realtagrave non sisono preoccupati piugrave di tanto dei presupposticulturali del proprio pensiero Dallrsquoaltro lato lafilosofia interculturale dipende dallacomparazione di diverse tradizioni filosofichee quindi deve affrontare anche tutte ledifficoltagrave della filosofia comparata Occorronostudi molto approfonditi prima di poter farequalsiasi comparazione Sono proprio glistudiosi piugrave specializzati ad avere delle riservenei confronti della filosofia comparata Sipensi solo agli studi sulle varie tradizionifilosofiche del subcontinente indiano Gliindologi hanno buone ragioni ad essere
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scettici sulle comparazioni fatte da filosofi chenon hanno mai studiato i testi nella linguaoriginale ma solo in qualche traduzioneinglese
Essendo incompleta o incerta la nostraconoscenza di altre tradizioni la filosofiainterculturale puograve comunque cominciare conla riflessione sul contesto culturale dellapropria tradizione vagliandola in base allesollecitazioni e agli spunti provenienti da altriambiti culturali Dal confronto possonosorgere domande che mettono in nuova lucela propria tradizione senza tuttavia esigereuna conoscenza perfetta delle altre tradizioniLrsquoincontro con la cultura giapponese adesempio ha fatto emergere il profondocarattere europeo del concetto di ldquoculturardquo(Ocirchashi 1984 Monceri 2000) Il terminecolere il coltivare della natura originalmentelimitato allrsquoambito dellrsquoagricoltura fugradualmente esteso a tutti i campi della vitaumana La trasformazione della natura lacreazione di una ldquoseconda naturardquo egrave in questolrsquoaspetto rilevante Nella moderna linguagiapponese fu coniato un nuovo termine(bunka) per esprimere il concetto europeo dildquoculturardquo Quanto fosse diversa la concezionedella relazione tra lrsquouomo e la natura nelGiappone tradizionale si evince dalla famigliadi parole che serviva per caratterizzare i variaspetti della cultura prima dellrsquointroduzionedel termine bunka Lrsquoideogramma fucirc il ventoin combinazione con le varie espressionispecificanti forniva gli elementi linguistici perdescrivere tutta la sfera della cultura Il fattoche fucirc un elemento naturale indicasselrsquoambito della cultura dimostra per Ocirchashiche il rapporto tra lrsquouomo e la natura eraconcepito in Giappone in modo completa-mente diverso Il compito della cultura non egravestato la trasformazione della natura bensigravelrsquoautoassimilazione scrive Monceri Questo
non devrsquoessere frainteso La cultura non egravestata il diventare uno con la natura ldquoCulturardquoegrave stata la ricerca del posto dellrsquouomo tra cieloe terra illustrata nella parabola della ruotaidraulica che non devrsquoessere messa neacute troppoprofondamente nellrsquoacqua neacute fuori lrsquoacquaLa parabola viene attribuita al filosofogiapponese Ninomiya Sontoku In un periodoin cui si annunciavano grandi cambiamenti acavallo tra il Settecento e lrsquoOttocento eglidifendeva lrsquoideale confuciano dellrsquouomo dicultura il quale ndash munito di un libro e di unattrezzo agricolo ndash cercava di mantenerelrsquoequilibrio culturale Con questa parabolaprendeva le distanze sia dal buddhismoparagonandolo alla ruota abbassata troppoprofondamente nellrsquoacqua sia dallo sviluppodellrsquoindustrializzazione che giagrave si potevaintravedere e che avrebbe portatoallrsquoabbandono dellrsquoagricultura ed allrsquoaliena-zione dalla natura simboleggiati dalla ruotaidraulica fuori lrsquoacqua (Ishiguro 1955)
Il concetto occidentale di ldquoculturardquo hainiziato a sgretolarsi durante il ventesimosecolo secolo che ha visto una vertiginosaaccelerazione della mondializzazione In tuttele discipline che si occupano di fenomeniculturali il concetto statico di cultura vienesostituito da un concetto dinamico Le culturenon sono immutabili non sono entitagrave fisseOgni cultura egrave il risultato di un complessoprocesso storico con innumerevoli contatti escambi con le altre culture Nessuna culturaesiste in modo isolato e i confini delle culturenon si lasciano definire con precisione Ladefinizione di cultura dipende dai criteri che siapplicano dalla Kulturnation alle culturelocali a unitagrave ancora piugrave piccole Alla fine ogniindividuo ha la sua ldquoculturardquo
Indipendentemente dalla definizione dildquoculturardquo egrave certo che non possiamo mai
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lasciare il circolo culturale al qualeapparteniamo ma il circolo puograve cambiare enoi con esso Possiamo allargare o cambiare ilnostro orizzonte Con ogni passo che facciamosi sposta in effetti il nostro orizzonte Erasbagliato quindi considerare lrsquoorizzonte unacosa statica Gadamer non lo ha mai fatto Lasua metafora della ldquofusione degli orizzontirdquomeritava una valutazione piugrave attenta Neglistudi interculturali questa metaforagadameriana egrave stata interpretata come unsintomo di una cultura dellrsquousurpazione equindi respinta categoricamente Lrsquoespressio-ne tedesca Horizontverschmelzung egrave ambiguacome ha ricordato Philippe Eberhard (2004)Essa contiene contemporaneamente uno emolti orizzonti Si parte da molti orizzonti e siinizia ad entrare in un comune contesto dicomunicazione si condivide in parte unorizzonte Ogni metafora ha i suoi limiti edeve essere interpretata cosigrave anche lametafora della ldquofusione degli orizzontirdquo chealla fine non egrave tanto lontana da quella dellesovrapposizioni (Uumlberlappungen) usata dallafilosofia interculturale Egrave noto che il tardoGadamer si egrave interessato del dialogointerculturale Ram Adhar Mall perograve silamenta che Gadamer non abbia praticatoquesto dialogo e che sia sempre rimastolegato a un concetto eurocentrico dellafilosofia Non egrave un segreto che la filosofia diGadamer egrave stata legata fin dallrsquoinizio alpensiero greco Dallrsquoaltro lato non possonoessere piugrave ignorati i tentativi di Gadamer diaprire il proprio pensiero ad altre tradizioni(Grondin 2007) La cosiddetta ldquoermeneuticaanalogicardquo o ldquoermeneutica interculturalerdquo nonha mostrato comunque quel passo rivoluzio-nario oltre lrsquoermeneutica classica almeno perquanto riguarda il suo aspetto epistemolo-gico Ci sono vari problemi irrisolti nellafilosofia di Gadamer ma non si puograve negare
che il suo pensiero offra elementi fondamen-tali per la filosofia interculturale La massimache la prima filosofia di un autore classicodebba essere distinta dal suo atteggiamentoculturale vale in particolare per Hegel il qualeegrave stato criticato fortemente dalla filosofiainterculturale ma spesso in modo moltosuperficiale Egrave ovvio che alcuni elementi dellafilosofia di Hegel sono inaccettabili Nonpossiamo seguire Hegel nella sua metafisicadella storia delle religioni per menzionaresolo un aspetto ma il quadro concettuale cheoffre egrave molto utile per lo sviluppo di unateoria pluralistica (Nagl-DocekalKaltenbacherNagl 2008 27)Nellrsquoincontro delle culture possiamoevidenziare il contesto comune di comunica-zione oppure esaltare le differenze In ognicaso Hegel ci offre un ampio spettro distrumenti concettuali sofisticati per lrsquoanalisidei processi interculturali e in questo Hegelrappresenta solo il culmine di una riccatradizione del pensiero dialettico che prima ditutto indica la natura dialettica di ogniconcetto Ciograve che ci divide da altre tradizioni ciunisce a loro Conoscere il confine significaessere giagrave al di lagrave di esso Il processo dellacomprensione interculturale egrave graduale Nonesiste unrsquoassoluta incomprensibilitagrave ma egravealtrettanto vero che rimarranno sempre diffe-renze culturali Rimarragrave quindi il compitodella traduzione interculturale
Unrsquoepistemologia della filosofia inter-culturale dovrebbe partire dal processocomplesso di un reale allargamento dellrsquooriz-zonte in cui nuove categorie vengono adot-tate e la propria posizione continuamentecambiata Ho descritto questo modello episte-mologico in un altro contesto come universa-lismo dialettico che respinge e supera sia ilrelativismo culturale sia lrsquouniversalismoastratto (Kaltenbacher 2008 280)
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Modelli simili sono stati sviluppati daalcuni autori della filosofia interculturaleClaudia Bickmann parte dallrsquoidea di unaphilosophia perennis la quale perograve non puograveessere reclamata come possesso esclusivo dinessuno Ci sono accessi differenti allrsquouni-versale Le varie culture hanno approccidiversi allrsquouniversale e questo egrave un fatto chenon puograve essere piugrave ignorato Le differenzedevono essere riconosciute Dallrsquoaltro latonon possiamo rinunciare allrsquouniversale Ilbisogno di controbilanciare la filosofia unila-terale dellrsquouniversalismo astratto ha portatoalla creazione di un altro pensiero unilateralela filosofia della differenza La filosofia inter-culturale in senso stretto egrave nata nella grandecorrente della filosofia della differenza Leparticolaritagrave delle diverse tradizioni filosofichedovevano essere difese e rivalutate Adessosarebbe giunto il momento sostieneBickmann di correggere anche gli eccessidella filosofia della differenza Gli elementicomuni delle diverse tradizioni devono esserecolti Le sovrapposizioni permettono la comu-nicazione interculturale senza cancellare ledifferenze Da respingere sono sia lrsquoidea diuna totale commensurabilitagrave delle culture sialrsquoidea di una totale incommensurabilitagraveBickmann ha formulato nuovi criteri per lafilosofia interculturale adottati dalla Societagravedi Filosofia Interculturale (Society of Inter-cultural Philosophy) che fanno comprenderela distanza della sua posizione da quellaespressa nelle prime pubblicazioni dellafilosofia interculturale (Bickmann 2007httpwwwint-gipdeenglischinformationen_ englischhtml[29 agosto 2010])
Non egrave casuale che la filosofiainterculturale sia nata negli ultimi decenni delventesimo secolo Essa fa parte della svoltaculturale Unrsquoanalogia interessante la tro-
viamo nella germanistica che sin dagli anniSettanta ha sviluppato un nuovo ramo deglistudi germanici la germanistica interculturalela quale puograve essere considerata come uno deivari tentativi di superare i tradizionali limitidisciplinari e di sfruttare gli spazi di nuoveprospettive interdisciplinari La svoltaculturale ha causato in Germania lospostamento dalle Geisteswissenschaften alleKulturwissenschaften e la creazione di unanuova disciplina la Kulturwissenschaft (alsingolare) la quale si basa in parte su vecchietradizioni tedesche e che si inserisce con-temporaneamente nello sviluppo degli studiculturali a livello internazionale CulturalStudies New Historicism Cultural PoeticsVisual Studies Postcolonial Studies CulturalAnalysis lrsquoetnografia postmoderna la semioti-ca la sociologia della cultura in Francia etc(Bachmann-Medick 2006 Boumlhme 1998 2000e 2008 WierlacherBogner 2003)
Come gli studi letterari anche la filosofiainterculturale ha ormai superato gli eccessiculturalistici La critica postmoderna dellegrandi narrazioni continua ad essere impor-tante per la de-costruzione dei discorsi ege-monici ma lrsquoinsufficienza di una mera de-co-struzione egrave diventata evidente ed una tenden-za verso una posizione piugrave equilibrata puograveessere constatata Essere consapevole dellaculturalitagrave della produzione filosofica senzarinunciare allrsquouniversalitagrave egrave stato formulatospesso da Wimmer come lrsquoobiettivo generaledella filosofia interculturale (2004 63 153)
Come lrsquoantropologia culturale lafilosofia interculturale deve essere attenta anon diventare vittima delle proprie idee Ilmondo odierno ha costretto lrsquoantropologiaculturale a ripensare categorie fondamentaliche hanno determinato il discorso antro-pologico per tanto tempo Concetti come
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Wolfgang Kaltenbacher
ldquoculturardquo ldquotribugraverdquo o ldquogruppo etnicordquo non pos-sono essere piugrave utilizzati nel mondo globaliz-zato Lrsquoimmagine del mondo come suddivisoin ldquoculturerdquo egrave stata sostituita da altre rappre-sentazioni come quella dellrsquoldquoecumene globa-lerdquo (Fabietti 2004 261-268) Questa nuovaconcettualizzazione potrebbe essere vistacome un altro eccesso messo in moto dallanecessitagrave di dissolvere costruzioni di identitagraveculturali che in realtagrave non esistono Ma in ognicaso la filosofia interculturale deve evitareconcetti che hanno giagrave dimostrato la loroinefficienza in altri campi disciplinari
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copy Wolfgang Kaltenbacher 2011
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Maria Esther Mastrogiovanni
Ripensare la nascita per un nuovo con-cetto di dipendenza
Mi piace cominciare richiamando la me-tafora della finestra che Panikkar usa nelbellissimo video offertoci da Milena CarraraPavanvisto durante il convegno a Napoli il 3 -4 dicembre 2010
Il mio intervento si pone proprio comeunulteriore finestra da cui sono solita guar-dare e dalla quale chiedo lascolto
Il proprio punto di vista immaginatocome una finestra
Limmagine della finestra egrave straordina-ria e prima di esprimermi sullargomento chemi preme la voglio raccontare nelle risonanzee nella ricchezza di significati che mi susci-taseguendo un percorso di immaginazionecosigrave come lo sto apprendendo da Gastone Ba-chelard e con laiuto degli approfondimentisul mundus imaginalis di Paolo Mottana
La finestra egrave luogo di soglia fra internoed esternoE unapertura fra realtagrave separate econtigueDunque realtagrave distinte ma legate dauna contatto in primo luogo materiale uncontatto fluido ora piugrave visibile ora meno evi-
dentePuograve essere piugrave o meno opaca se il ve-tro che la compone egrave piugrave o meno ombra-tosporco incrostato Puograve essere aperta ochiusa (da noi ma anche dimperio da altri)econsentire allaria di circolare liberamente a-gli odori di essere percepiti alle voci e ai suonidel mondo di essere piugrave o meno uditi Con-sente di rimanere dentro quasi invisibileallesterno nellillusione della propria assolu-tezza in quanto unica e sola finestra possibi-leOppure di sporgersi sul suo davanzale be-ne in vista in grado cosigrave di vedere quante al-tre finestre esistano accanto alla propria e nelsilenzio ascoltare meglio ciograve che da altre fine-stre proviene
Limmagine della finestra inoltre implicanon solo una distinzione ma anche una di-stanza fra me e ciograve che vedo e come lo vedoIo non mi esaurisco in ciograve che vedo e in comelo vedo sono altro un di piugrave di quello che divolta in volta penso e affermo Ciograve mi dagrave unsenso di leggerezza e la capacitagrave di stare nellecose senza troppi drammi tutto egrave in movi-mento anche il mio sguardo che fonda e so-stiene il mio dire
E nel movimento cegrave anche quello della-scolto del mio silenzio da abitare da vivere
RIFLESSIONE
Maria Esther Mastrogiovanni
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Maria Esther Mastrogiovanni
da scoprire E in quel silenzio il piugrave delle volteconquistato con fatica paziente e umile farepulizia mettere ordine lasciare solo lessen-ziale Allora quel silenzio puograve ospitare la pre-senza dellAltro capire accettare che lAltroesiste veramente egrave il fine che Simone Weil sipone nella sua vita
E in questo in-quieto movimento incon-trare lAltro in una in-quieta pace
E questa una ricerca lunga difficile maaffascinante di ciascuna vita
In questa attitudine mi muovo ben lun-gi dallaver raggiunto un qualsiasi approdoogni tanto un porto sembra la fine del viaggioma la corrente ritrascina con il suo canto odo-roso al largo e lavventura continua
Sono curiosa e non mi piacciono i sen-tieri noti Ho frequentato cosigrave luoghi diversi elontani fra loro e piugrave di una volta ho constata-to con un sorriso e con un po di stupore co-me molti amino rinchiudersi in un recinto no-to e coltivino per una vita intera lo stessogiardino piante perfette quasi nascono rigo-gliose Nuovi frutti nuovi incroci nuove pian-te che hanno del meraviglioso e impensabiliper il senso comune Ma tale bellezza a voltesi ripiega su se stessa non apre finestre su al-trettanti meravigliosi giardini cegrave una faticasolitaria eroica che ha in seacute nel suo intimo unnucleo di insignificanza proprio per la ristret-tezza dello spazio vitale in cui si rinchiude Cegraveun assoluto che ignora lassoluto del giardinoaccanto
Ho frequentato sui libri e nelle relazio-ni il sapere espresso dalle donne
Alla domanda che piugrave volte mi sono po-
sta perchegrave proprio la passione per la condi-zione femminile e non altro ugualmenteimportante al mio sguardo di giudice severosono riuscita a rispondere solo di recente Enella mia storia che ho trovato la rispostaNon certo per motivazioni oggettive noncredo si possa stabilire una graduatoria diprioritagrave fra i bambini affamati del Ruanda o gliafghani costretti a fuggire dalle loro case perla guerra o le donne che subiscono violenze ditutti i tipi nella indifferenza e nel silenzio delleistituzioni e delle societagravelelenco potrebbenaturalmente continuare a lungo
E un utile esercizio ricostruire la genesidelle proprie passioni intellettuali ma anchepolitiche e sociali Si diventa poi piugrave libere epiugrave capaci di perseguire quellinteresse nonpiugrave solo appassionato ma ancor piugrave vivouna volta che si siano sciolti i lacci della pro-pria storia che cosigrave manifesta tutta la sua e-nergia
Metagrave della mia vitagrave lho spesa nello stu-dio e nellazione per comprendere e valoriz-zare la soggettivitagrave femminile Ancora oggicon animo diverso continuo a farlo non piugravesolo nei luoghi di donne ma anche in quelliche si usano chiamare luoghi misti
E cosigrave qui fra voi mi egrave possibileoggisentirmi a casa Proprio in un momento incui ho sentito con piugrave acutezza un senso di di-sagio di estraneitagrave di solitudine nel luogo incui lavoro e nella realtagrave che mi circondaSonouninsegnante mi piace stare in classe con leallieve e gli allievi ma sempre piugrave vivo con in-sofferenza listituzione scolastica
Proprio quando riflettevo come - aven-doli ascoltati negli ultimi mesi a Firenze - i
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Maria Esther Mastrogiovanni
protagonisti della vita culturale italiana misembrano procedere per mondi separati au-toreferenziali a volte forse privi di una one-stagrave intellettuale oggi sempre piugrave rara
Cosigrave durante i due giorni del Convegnoin una sala del palazzo Serra di Cassano pre-stigiosa sede dellIstituto Italiano per gli StudiFilosofici a Napoli mi sono sentita a casa duevolte
In primo luogo perchegrave Napoli egrave la miacittagrave natale e poi perchegrave ho percepito unagrande sintonia con le persone che ligrave si sonoespresse
Non ero sola
E oggi per chi come me nel suo quoti-diano si sente isolata come se parlasse unal-tra lingua o vivesse in un altro mondo egrave une-sperienza preziosa percepire di trovarsi acasa
Ma nel momento in cui rifletto su que-sta dualitagrave penso alla a-dualitagrave di cui parlaPanikkar e mi interrogo
Il problema interculturale si intrecciafortemente con quello intra-culturale quelloproprio di ogni comunicazione dove pare chesia quasi impossibile soprattutto quando siusano le parole non fra-intendersi
Spesso le parole complicano le relazionia volte sembrano anche aiutarle ma sono leparole o qualche altra cosa che passa invisibi-le attraverso un linguaggio non verbale unlinguaggio che ho imparato a chiamare delcuore
So di essere molto di parte ma ho un in-
teresse poco sviluppato per le questioni pu-ramente teoriche preferisco seguire la lezio-ne di Simone Weil che era una grande pensa-trice filosofa politica mistica letterata e tan-te altre cose un pensiero deve trovare la suaveritagrave egrave bontagrave nellessere praticabile
Pensiero- azione Un pensiero incarnatocome lha definita Gabriella Fiori
Almeno in certi ambiti
La Natura ci egrave ancora madre anche se lacultura occidentale dalla Rivoluzione Scientifi-ca in poi ha cominciato a considerarla unmeccanismo piuttosto che un organismo E daligrave -nonostante i successivi sviluppi della co-siddetta visione scientifica del mondo ai piugraveignoti - si egrave sviluppata la pervasivitagrave dellideadella macchina che ha divorato tutto anche ilnostro corpo Viviamo come congegni di ungrande orologio il cui ritmo non egrave scanditodal nostro respiro ma da una impersonalelancetta di ferro che procede indifferente almondo
Ma se ci volgiamo alla Natura con intimadistanza(Rilke) e con amoroso sguardo pos-siamo ancora ricevere grandi insegnamenti
E vorrei riflettere con voi proprio par-tendo dal concetto cosigrave stimolante di a-dualitagrave su quel particolare momento della vi-ta di tante specie viventi e su quella precisarelazione che cegrave tra una madre e il suo bam-bino durante la gravidanza e nei primi anni divita Quellunitagrave fortissima e necessaria cheha perograve giagrave sin dal suo sorgere il movimentodel distacco e dellautonomia In quel momen-to la donna e il bambino sono nello stessotempo due e uno
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Tale relazione egrave talmente poco conside-rata nel nostro immaginario che non ci sonoparole e non solo in italiano per definirequella relazione di dipendenza-indipendenzafra due esseri viventi dove la dipendenza haun tempo e comprende la crescita della indi-pendenza delluno dallaltro di chi sta per na-scere e di chi alimenta quella nascita
Per inciso ho avuto una certa esitazionenel trovare il verbo piugrave appropriato per de-scrivere chi femmina donna corpo di donnaconsente decide fa in modo che una nascitapossa accadere
Cegrave tutta una retorica sul rapporto ma-dre -figlioa sulla maternitagrave ma sullaspettoche qui considero non trovo nulla che abbiaacquisito un valore esemplare e simbolico
Forse in altre culture Ma non ne sono aconoscenza e se qualcuno puograve portare un suocontributo gliene sarograve grata
Dunque durante la gravidanza abbiamoun inedito un corpo che ne fa crescere un al-tro che per un certo tempo egrave nascosto pro-tetto nelle viscere E qualcosa di straordina-rio Mi egrave capitato da giovane per la mia tesisulla maternitagrave di essere presente al parto diuna donna Quella scena mi si egrave impressa nellamente e quando egrave toccato a me partorire miegrave stata di grande aiuto
Allora compresi percheacute i nostri antenatimigliaia di anni fa ancora inconsapevoli dicome si concepisse un essere vivente rima-nessero turbati davanti a quellevento straor-dinario e meraviglioso che egrave la nascita di unessere vivente e attribuissero alle loro donnepoteri magici e la responsabilitagrave di un rappor-
to privilegiato e diretto con la Natura la don-na era allora una sciamana Le grandi statuedella Dea madre mediterranea che si possonoancora vedere al museo de La Valletta a Mal-ta testimoniano questo senso della potenzafemminile dispensatrice generosa dellab-bondanza nella quale soltanto puograve nascereuna nuova vita Sono donne immense comedimensioni grasse con un forte valore sim-bolico di ricchezza
Se penso oggi allimmagine quasi ano-ressica della donna moderna mi sembraquasi un fantasma di quella figura unombralieve muta e svuotata che sfiora questa terracercando di occuparvi il minore spazio possibi-le
Anche se pare affermarsi un nuovomodello femminile la cui prima funzionesembra essere di nuovoquella di piacerealluomo
Dunque la Natura che amo significarecome Madre ci offre lo spettacolo di un even-to la nascita di un essere vivente che fra letante sue caratteristiche ha quella di porre inuna relazione speciale tre individui un padreuna madre un figlioa
E piugrave in particolare nel corpo della don-na sboccia una vita che dipende totalmenteda quella della madre in perfetta simbiosi fi-no a quando compiutasi lopera quella vitaesce da quel corpo per continuare sulla stra-da di una sempre maggiore autonomia lapropria esistenza
E lallevare il crescere leducare sonotutte azioni che implicano una relazione cheper quanto dispari agisce su vari fronti e in
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ambiti diversi su entrambi i soggetti entram-bi i soggetti madre e figlioa si formano ma-turano crescono insieme E non mi risulti e-sista parola nella nostra lingua che descrivatutta la complessitagrave e lo spessore di questaparticolare modalitagrave di relazione Se riflettia-mo su questo inizio come un inizio proprio dimoltissime specie viventi ci renderemo contodi come nascendo facciamo esperienza di unamodalitagrave di relazione che in seguito non solodimentichiamo ma anche quando vi pensia-mo la consideriamo al piugrave in quantonaturale non appropriata allessere umanosviluppato il quale sembra ritenere di uma-nizzarsi proprio superando la propria condi-zione naturale ma in questo movimento deicorpi e del pensiero di fatto ci si allontanaanche dalle proprie radici dalla propria origi-ne Se poi pensiamo che per quanto riguardagli esseri umani allorigine cegrave un corpo didonna non egrave difficile comprendere comequesta rimozione culturale collettiva possaavere a che fare ieri come oggi con il disco-noscimento della potenza della madre
Lindividuo libero in quanto assolutopadrone di seacute attraverso la sua volontagrave risultaa questo punto una bella astrazione e una viaduscita per il maschio (solo occidentale) cheper rifondarsi deve rinascere da se stessodimenticando la sua nascita reale e le condi-zioni in cui essa egrave avvenuta Tutto ciograve ha avutonei secoli trascorsi una sua funzione forse -egrave una domanda alla quale non egrave facile rispon-dere - ma oggi in un mondo sempre piugrave pic-colo una strada per non soccombere tuttipuograve essere quella di ricordare che se siamovivi e vogliamo che si continui a vivere egrave per-cheacute qualcuno ci ha messo al mondo e allevaticioegrave riconoscere la nostra dipendenza nei
confronti delle e degli altri dipendenza neitermini in cui labbiamo vissuta alla nascita ndashpurtroppo non ci sono altre parole einterrelazione mi sembra troppo asettica epoco pregnante Agire veramente questa ac-quisizione in ogni ambito non egrave assolutamen-te facile ma cambierebbe lordine simboliconel quale siamo soliti pensarci ed esprimerciNon egrave facile Ma questa egrave la grande scommes-sa che da piugrave parti con altre motivazioni staemergendo come ineludibile per la nostra so-pravvivenza
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L Anthony Savari Raj
Tsunami in 2004
It indeed awakened us at least for ashort while to realize that nature is not sing-ing any longer its sweet song It has only be-gun to let out its cry
On this disastrous occasion we heardpeoplersquos cry too a cry out of helplessnessloss and pain
Though the groanings of nature and thepoor appeared to outsmart one another yetthey also fused into one ndash not of course in aharmonic symphony but in a horrifying ca-cophany
The cacophany had a theme too It por-trayed that the cosmic display and the humandisplacement are connected and that the hu-mans are not the only players on world stageIt perhaps signaled the need and a new op-portunity for a fresh and urgent vision of acosmotheandric (cosmos-divine-human) soli-darity
Ecosophical Justice is presented in thisvery cacophanic world context and situationIt reminds us among other things that eco-logical predicament is not merely ecologicalbut it is a human problem which indeed re-quires a radical mutation in human attitudeIn our attempt to control and manipulate na-ture we have forgotten that we are naturalbeings sustained by the same environmentwe seek to dominate
Very significantly our domination hasspilled over to the human beings too particu-larly the poor who cry out for justice and lib-eration The logic that exploits the earth andthe poor seems to be one and the same Eco-logical and justice concerns therefore are in-separable Justice is the way of ecology
Ecosophical Justice reminds us furtherthat precisely because of our present state ofhuman emergency and seriousness of theecological situation mere short-term solu-tions and technical stopgaps are insufficientIn other words it is not enough to find waysby which we can more effectively or moreldquohumanlyrdquo deal with the Earth unless at thesame time we find the Earth as another di-
ECOSOPHICAL JUSTICE
L Anthony Savari Raj
L Anthony Savari RajUniversity of Madras India
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L Anthony Savari Raj
mension of our very selves sharing the samedestiny This in short constitutes the ecoso-phical awareness
It appears therefore we need a radicalre-vision of reality which would make usaware that the world is the manifestation ofthe total cosmotheandric reality which callsfor a holistic participation It involves indeed acultural disarmament and innovation and aparticipatory common life in solidarity withfellow human beings and the earth This ofcourse is our human dignity and responsibil-ity
Understandably this requires from usdistance and involvement contemplation andaction theory and praxis and of course anopenness to the transcendent Spontaneousand authentic actions for the welfare of theeco-human can flow only from a serene in-sight and right evaluation born of an ecoso-phical vision
Our guide in our search for ecosophicaljustice is Raimon Panikkar who is at once aphilosopher a scientist and a theologian Buteven these terms do not adequately capturethe heart of Panikkarrsquos enterprise
As a scientist philosopher and theolo-gian he has spent a lifetime exploring thegreat religious and secular traditions seekingto discern their underlying visions of realityHow do we name that in which we all live andmove The modern scientist sees it as the ma-terial universe the philosopher as the humanmind the theologian as the mysterious divine
But Panikkar sees these options as par-tial and fragmenting indeed they are part ofthe problem rather than part of the solution
When we see that the earth is reduced toldquomere stuffrdquo wholly subject to a human willthat sees itself autonomous from the mysteryof being itself then we begin to see the prob-lem at the heart of our crucible
Panikkarrsquos ecosophical vision is to besituated in this context It indeed leads us tosee the co-penetration of which we namedand separatedmdashas universe humanity andthe divine It is our effort to discern and spellout how authentic and effective actions ofjustice can spontaneously flow from this holis-tic and ecosophical vision of Panikkar
Our focus on Panikkarrsquos ecosophical vi-sion has another important purpose At a timewhen the future of theology in general andIndian theology in particular is said to dependvery much on the meeting and interaction oftwo important streams in theologizingnamely the religio-cultural (ldquomystical con-tentrdquo) and the socio-political (ldquoprophetic con-cernrdquo) through an exploration of the contoursof justice in Panikkars ecosophical enterpriseour work indeed attempts to develop a widerframework in which both the streams areharmoniously integrated and one made tosupport the other After all a unified searchfor truth and realization of justice are onlytwo sides of the same coin
The study is presented in four chapters
The first chapter takes up the questionof the relationship between religious plural-ism and justice and further explores the pres-ence and nature of justice concerns in the e-cosophical vision of Panikkar
Though Panikkarrsquos contribution hasbeen studied and interpreted in various con-
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L Anthony Savari Raj
texts and aspects yet we believe the impli-cations of his vision for the central issue ofjustice has not been thus far sufficiently ex-plored Hence the present attempt
This attempt looks interesting and sig-nificant amidst a certain tendency to catego-rize and portray Panikkar only as a represen-tative of religio-cultural orientation and as amere dialogue theologian without an explicitliberation and justice motif and concern
As a pathway to explore Panikkarrsquos jus-tice concerns the second chapter ventures toexplore Panikkarrsquos vision of ldquoecosophyrdquo Hereattempts are made to show the implicationsof Panikkarrsquos vision for one of our major con-temporary problems namely the ecologicalpredicament Panikkarrsquos proposal of ldquoecoso-phicalrdquo vision as different from ecological iselaborated
The word ldquoecosophyrdquo as understood byPanikkar suggests that the question lies be-yond a more or less refined ecology It furtherreminds us that the present predicament isneither ecological nor technical but a humanone It is a problem rooted in our ways ofthinking It involves our new attitude and per-ception about the earth ourselves and alsothe divine and the collective identity and des-tiny of all the three dimensions of reality It inshort points to a cultural mutation
The third chapter studies ldquoEcojusticerdquowhich may well complement Panikkarrsquosecosophy Besides portraying justice as theway of ecology it indeed attempts to repre-sent ecology as the symbol of the struggles ofthe poor for regaining their lost dignity theirland resource rice and freedom
Stated differently behind the ecologicaldisaster we can sense the reduction of the an-thropos to the reduction of a particular racecountry and worldview which indeed preparesthe ground for the appropriation for one selfof the natural resources and consequently thevery means for livelihood of the other It isthis inhuman and exploitative practice againstthe other that has spilled over and has be-come an ecological disaster The programmeof ecojustice that is presented in the chaptertherefore indicates that it is only by deeplyentering into the human (unaffected by re-stricted and restricting anthropocentrism)that we can arrive at a sound ecological uni-verse
The final chapter ldquoEcosophical Justicerdquoattempts to discern the meeting point be-tween the ecojustice and ecosophical consid-erations Attempts are made to show howecojustice orientations can indeed serve as acomplement and also as an ldquoexternal stimu-lusrdquo to Panikkarrsquos ecosophical vision Effortsare made therefore to discern and spell outthe implications of justice in Panikkarrsquos visionof ecosophy in the light of ecojustice consid-erations
In the first part of this chapter we dis-cuss the nature of ecosophical justice mainlyto be in the nature of lsquoclarificationrsquo This clari-fication would consist in clarifying two impor-tant aspects of our ecosophical responsenamely lsquothe primacy of beingrsquo and lsquothe spon-taneity of doingrsquo In the second part of thechapter we attempt to open the heart ofecosophical justice by unearthing its founda-tions implications and implementations
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Lucas Cervintildeo
A manera de premisa e introduccioacuten
Esta reflexioacuten brota de un contextoparticular Bolivia Paiacutes sumergido en unabierto desconcertante impredecible yprofundo proceso de cambio socio-poliacutetico ycultural Proceso que para muchos es laesperanza de diacuteas mejores y para otros es maacutesde lo mismo Una sociedad en conflictoporque generalmente todo cambio ytransformacioacuten significa una redistribucioacuten yreequilibrio de las fuerzas sociales por tantoconflicto
La nueva Constitucioacuten Poliacutetica en suprimer artiacuteculo expresa que ldquoBolivia seconstituye en un Estado Unitario Social deDerecho Plurinacional Comunitario libreindependiente soberano democraacutetico inter-cultural descentralizado y con autonomiacuteasBolivia se funda en la pluralidad y elpluralismo poliacutetico econoacutemico juriacutedicocultural y linguumliacutestico dentro del procesointegrador del paiacutesrdquo
Estamos ante un proyecto de Estado ysociedad atrevido y de gran alcance original y
desafiante Una declaracioacuten que manifiesta lanecesidad de dar lugar reconocimiento yautodeterminacioacuten a la pluralidad de culturasy cosmovisiones conjugaacutendolas dentro de unmodelo de gobierno foraacuteneo a eacutestas mismasArtiacuteculo que aunque no manifiestaexpliacutecitamente nos remite a la categoriacutea defraternidad de esa ldquofraternidad universalentendida como conjugacioacuten de relaciones depertenencia reciacuteproca y de responsabilidadcomo principio de reconocimiento de laidentidad y del aspecto unitario del cuerposocial en el respeto de cada una de lasdiferentes multiplicidadesrdquo (Ropelato2006184)
El intento boliviano es la lucha pordesarrollar un Estado que de cabida ypromueva ldquorelaciones de pertenenciareciacuteprocardquo sin anular o menguar la pluralidentidad cultural de sus habitantes quemantenga el ldquoaspecto unitario del cuerposocialrdquo pero al mismo tiempo respete lasldquodiferentes multiplicidadesrdquo de maneras deser estar y vivir que se dan en su territorio Esla buacutesqueda de aquello que no estaacute pero seanhela que apenas se vislumbra pero ya se loquiere hecho realidad
LA FRATERNIDAD EN CONFLICTO Y EL CONFLICTO FRATERNOAPORTES DESDE LA INTERCULTURALIDAD
Lucas Cervintildeo
Lucas CervintildeoUniversidad Catoacutelica Boliviana
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Lucas Cervintildeo
Considero que desde estas tierras consus anhelos luchas y buacutesquedas y sin entraren los particulares del proceso poliacutetico socialy cultural que viene desarrollaacutendose enBolivia hay un aporte al camino que se vienerecorriendo desde hace antildeos para dar rostro yconcretizacioacuten a la categoriacutea de fraternidadM Antonio Baggio uno de los maacutesimportantes exponentes de este recorridoantildeos atraacutes se preguntaba ldquoiquestqueacute nuevoselementos nos llevan hoy en diacutea a analizareste precedente y a plantear el problema dela fraternidad Considero que se puedenindicar dos clases de motivos que estaacutenrelacionados entre siacute la fraternidad comoexigencia y pregunta y la fraternidad comoexperiencia y recursordquo (Baggio 20098)
La experiencia de este uacuteltimo decenioen Bolivia manifiesta la presencia de estaexigencia que por momentos ha sido un gritodesde diversos sectores sociales por generarfraternidad como tambieacuten estaacute presente elrecurso humano social y cultural paraarticular la fraternidad como categoriacutea poliacuteticay concretizarla
De mil modos y maneras se podriacuteadesarrollar esta intuicioacuten Concretamente seharaacute desde el aacutembito de filosoacuteficondashteoloacutegico yla perspectiva intercultural que considero uninstrumental muy vaacutelido para adentrarse yreflexionar los contextos plurales y susprocesos
En un segundo momento profundizareacuteel conflicto dentro de la interaccioacuten entre lasculturas principalmente desde unaperspectiva interpersonal Para esto recurrireacutea la inspiracioacuten ofrecida por un texto biacuteblico
I La fraternidad en conflicto
La finalidad de esta primera parte seraacuteprecisar lo que se comprende porinterculturalidad dada su ambiguumledad designificados y comprensiones Luego desdealgunas de sus claves se realizaraacute una velozcriacutetica del principio fraternidad buscandodesmantelar algunos de sus supuestosculturales occidentales que pretenden seruniversalizados a todas las culturas
En otras palabras desarrollaremos unaldquodeconstruccioacutenrdquo1 de la categoriacutea defraternidad colocando a eacutesta en conflicto porasiacute decir para poder manifestar ciertascontradicciones y ambiguumledades La finalidadde este ejercicio es contribuir a seguirahondando con nuevas luces el camino paratransformar la fraternidad en una categoriacuteapoliacutetica O sea un principio capaz de ldquoformarparte constitutiva del criterio de decisioacutenpoliacutetica contribuyendo en la determinacioacutenjunto a la libertad y la igualdad del meacutetodo yde los contenidos de la poliacutetica mismardquo Y quetambieacuten ldquologre influir en el modo con el cualse interpretan las otras categoriacuteas poliacuteticascomo la libertad y la igualdadrdquo (Baggio200639)
1 Breves aclaraciones alrededor de la in-terculturalidad
En esta reflexioacuten la interculturalidadviene asumida principalmente desde latradicioacuten desarrollada con acentos diversos
1 Deconstruccioacuten 1 f Accioacuten y efecto de deconstruir2 f Fil Desmontaje de un concepto o de una construc-cioacuten intelectual por medio de su anaacutelisis mostrando asiacutecontradicciones y ambiguumledades Real Academia Espa-ntildeola wwwraees
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Lucas Cervintildeo
por tres estudiosos R Panikkar R Fornet-Betancour y D de Vallescar Esta uacuteltima luegodel estudio a fondo de los otros dospensadores afirma que
ldquola interculturalidad antes que una teoriacutea es unaexperiencia de interrelacioacuten reciprocidaddiaacutelogo y solidaridad Presupone una actitud deapertura y escucha atenta Nos situacutea maacutes allaacute dela afirmacioacuten de la existencia faacutectica dediferentes culturas y del planteamientomulticultural liberal-democraacutetico pues concede acada miembro ndashcon independencia del marcopoliacutetico del que se trate- la facultad de contribuircon su aportacioacuten particular Esto significa queasume la tarea de renegociacioacuten continua deroles y espacios el discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesis decada sociedadrdquo (Vallescar 2005477)
Por tanto el punto de partida de lainterculturalidad es una opcioacuten eacutetica deapertura y escucha para descubrir las riquezasque el diversoa (culturalmente socialmentereligiosamente poliacuteticamente etc) meofrece Desde estas actitudes que se vuelvenexperiencia de vida en un segundo momentose va reflexionando y aportando a una teoriacuteaque deacute insumos para gestionar de maneracreativa y equitativa la interrelacioacuten entreculturas Entonces la propuesta interculturalpromueve un verdadero enriquecimientohorizontal entre las personas grupos socialesy pueblos pertenecientes a diversas culturasque conviven en un espacio comuacuten
Interculturalidad es la buacutesqueda degenerar espacios donde cada persona puedaldquocontribuir con aportacioacuten particularrdquo a lagestacioacuten de una sociedad y por tanto a unaglobalizacioacuten justa digna equitativa ysolidaria para todos todas y todo Todo en elsentido de incluir en nuestra categoriacutea de
bienestar al planeta el gran excluido de lamodernidad
A su vez la interculturalidad asume lacompleja tarea de la ldquorenegociacioacuten continuade roles y espaciosrdquo para dar lugar a todos ycada uno de los miembros de la sociedadprocurando ldquoel discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesisrdquoque lleva adelante cada pueblo y sociedad
Por tanto la interculturalidad permiteser pensada ldquocomo una categoriacuteaeminentemente eacutetico-poliacutetica que surgedesde el mundo de la vida y no desde fuera deeacutel que alude a cuestiones que rompen elmarco monocultural en el que somossocializados y que cuestiona el caraacutecterhomogenizante de la globalizacioacuten faacutecticardquo(Salas 200728) Propuesta que ldquoexige unanueva relacioacuten entre los seres humanos y lospueblos que aunque sea asimeacutetrica hoypuede dar forma a nuevas relaciones desimetriacuteasrdquo (Salas 200728)
2 Relacioacuten entre interculturalidad y fra-ternidad en el contexto plural
Cuando hablamos de culturas esimportante dejar claro que la interculturalidadse coloca como una alternativa clara ante launiformidad de una cultura sobre las demaacutesEsto porque asume que ldquolas culturas no sonlsquofolklorersquo sino que cada cultura es una formanueva de ver y de vivir el mundo La culturaofrece a cada tiempo y pueblo su estilo ysobre todo su lenguajerdquo (Panikkar 200611)
Importante subrayar que las culturasson ldquoformas de ver y vivir en el mundordquo portanto la interculturalidad no ha de serreducida a los espacios de interaccioacuten entre
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Lucas Cervintildeo
culturas originarias-indiacutegenas y modernas Lapropuesta intercultural parte desde lainteraccioacuten entre culturas milenariasmodernas y postmodernas (juvenilesperiferias de las ciudades etc) en su continuareconfiguracioacuten actual Por esto laldquointerculturalidad se propone pues como unaalternativa que permite reorganizar el ordenmundial porque insiste en la comunicacioacutenjusta entre las culturas como visiones delmundo y porque recalca que lo decisivo estaacuteen dejar libre los espacios y tiempo para quelas lsquovisionesrsquo del mundo puedan convertirseen mundo realesrdquo (Fornet-Betancourt2001375)
Precisamente esta ldquocomunicacioacuten justaentre las culturas como visiones de mundordquo eslo que tiende un puente entre lainterculturalidad y la fraternidad Porque si escierto que ldquola solidaridad la fraternidad y lasrelaciones de alteridad como valores positivosnos permitiraacuten ver que todo lo que le sucedede malo al otro nos afecta que debemosinvolucrarnosrdquo (Barros 2009156) significaque ambas propuesta giran alrededor de almenos un eje comuacuten la inter-in-dependencia2
de la familia humana que como ldquovivenciademocraacutetica requiere de una indignacioacutenconstante y una accioacuten que contribuya a
2 ldquoAunque todo estaacute relacionado con todo es asiacutemismo verdad que cada parte de este todo esdiferente asiacute como todos los hombres son distintosentre siacute Cada uno es una persona es decir un nudouacutenico en la red de relaciones que constituye la realidadCuando este nudo rompe los hilos que lo unen a losotros nudos cuando las tensiones se han vuelto tantensas que no permiten ya la libertad constitutiva de lainter-in-dependencia entre nudo y nudo y en uacuteltimainstancia con la realidad en ese momento nace elindividualismo que perturba la armoniacutea y lleva a lamuerte de la persona hacieacutendole perder su identidadque es soacutelo relacionalrdquo (Panikkar 200616)
cambiar la realidad de todosrdquo (Barros2009156)
La fraternidad coloca el acento en quetodos los seres humanos somos hermanos ylo que sucede a uno afecta al conjunto lainterculturalidad agrega que esta inter-in-dependencia constitutiva del geacutenero humanoha de ser matiza desde la diversidad (culturalreligiosa etc) que tambieacuten es constitutiva delser humano Entonces la fraternidad sinoadquiere un rostro un contexto y un tiempodesde el cual constituirse corre el riesgo dequedar como formulacioacuten universalista dedifiacutecil aplicacioacuten Por esto que
ldquoen el siglo XXI el rostro de la nueva fraternidady sororidad seraacute intercultural o no seraacute Paraaprender entender y cambiar es preciso que laspersonas se aventuren en el diaacutelogo consigomismas (diaacutelogo intracultural) con sussemejantes con personas de otras culturas oreligiones (diaacutelogo intercultural e interreligioso)y se abran a ambientes culturales distintos a laamplitud de lo real y lo cotidianordquo (Vallescar200616-17)
En los tiempos que corren unapropuesta que busca recuperar la categoriacuteapoliacutetica de fraternidad irremediablementetiene que asumir el factor cultural que esconstitutivo del ser humano No puedequedarse a un nivel simplemente socioloacutegicoo econoacutemico o incluso poliacutetico Hoy por hoyno podemos reflexionar sobre la fraternidadsin asumir que en el mundo sedesencuentran encuentran y convivenconstantemente diversos mundos culturalesque expresan diversas maneras de estarsentir y vivir la vida
Si es cierto que ldquodesde un punto devista poliacutetico la fraternidad se situacutea antes quenada como principio de construccioacuten social
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donde el otro si podemos definirnoshermanos no es otro diferente de miacute sinootro yo mismordquo (Ropelato 2006199) elindagar la visioacuten de mundo del ldquootrordquo que esldquoyo mismordquo se torna fundamental Clarosiempre y cuando la fraternidad quieracolaborar concretamente a la aperturaconstante hacia ldquoambientes culturalesdistintosrdquo permitiendo ampliar la experienciade ldquolo real y lo cotidianordquo
Para realizar lo que venimos enunciandoes necesario la praacutectica del diaacutelogointercultural que permite reconocer lainviolable igualdad de la dignidad humanapero al mismo tiempo la diferencia (culturalsocial religiosa poliacutetica etc) que tambieacuten esinviolable Como afirma Fornet-Betancourt
ldquola necesidad del diaacutelogo intercultural es lanecesidad de realizar la justicia de entrar en uncontacto justo con el otro libre lo que quiere decir asu vez que es necesario reconocerle como personahumana portadora justamente en su diferencias deuna dignidad inviolable que nos hace igualesrdquo(Fornet-Betancourt 2001264)
Por tanto si la fraternidad desearesponder de manera profunda creativa yreal al contexto actual del pluralismo nopuede reducir su anaacutelisis de la realidad al nivelsocio-poliacutetico sino que ha de abrirse a lacomplejidad del pluralismo culturalSolamente desde este acercamientointercultural podraacute descubrir que lo poliacutetico ysocial es percibido y vivido de manerasmuacuteltiples y diversas en un mismo contexto
Lo expresado revela que tal vez unpaso adelante en la reflexioacuten alrededor elprincipio de la fraternidad tendraacute que asumirel pluralismo cultural de nuestros contextostambieacuten latinoamericanos si desea realmente
ser una categoriacutea que promueva justiciadignidad igualdad y libertad a todos y todassus habitantes Para esto un recurso de granvalor seraacute profundizar el meacutetodo de lafilosofiacutea intercultural el diaacutelogo dialogaldonde ldquolas reglas del diaacutelogo no sepresuponen unilateralmente ni se dan porsupuestas a priori sin haberlas establecido enel propio diaacutelogordquo (Panikkar 200649) Estoporque
ldquoel diaacutelogo dialogal es radicalmente diferente deldiaacutelogo dialeacutectico no pretende con-vencer alotro es decir vencer dialeacutecticamente alinterlocutor o por lo menos buscar con eacutel unaverdad sometida a la dialeacutectica El diaacutelogodialeacutectico presupone la aceptacioacuten de un campoloacutegico y personal al que se atribuye o reconoceuna validez o jurisdiccioacuten puramente lsquoobjetivarsquo Eldiaacutelogo dialogal en cambio presupone laconfianza reciacuteproca en un aventurarse comuacuten enlo desconocido ya que no puede establecerse apriori si nos entenderemos el uno al otro nisupone que el hombre sea un ser exclusivamenteloacutegicordquo (Panikkar 200652)
Entonces para la aplicacioacuten de lacategoriacutea de fraternidad en espacios socialesno podremos contentarnos con establecerdiaacutelogos entre tendencias poliacuteticas diversas yopuestas Si realmente deseamos fortalecer eltejido social de nuestros contextos pluraleses necesario promover espaciosinterculturales donde se practique el diaacutelogodialogal Espacios donde este contenida yrepresentada toda la diversidad cultural deuna regioacuten ciudad o barrio
3 Lo vital de un universalismo desde aba-jo (partir desde contextos reales)
El desafiacuteo de educarnos al diaacutelogodialogal remite a otro punto importante de la
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propuesta intercultural punto que estaacutereferido al desde donde de lainterculturalidad Es la universalidadentendida como una construccioacuten constantedesde abajo o desde espacios concreto yaque ldquosi el diaacutelogo dialogal quiere ser fecundoy no contentarse con simples elucubracionesracionales no puede limitarse a formalismosabstractos de validez general sino que debedescender al diaacutelogo entre culturas concretasque entran en contactordquo (Panikkar 200655)
El horizonte de la fraternidad esuniversal ya que eacutesta no puede ser reducida aun grupo regioacuten pueblo nacioacuten o continentePero un posible riesgo ante este inmensoobjetivo de la fraternidad es menospreciar ydesvalorizar lo contextual particular yconcreto Es el riesgo por otra parte tanlatino de creer que porque estaacute hecha lalegislacioacuten o la norma ya hemos alcanzado elobjetivo pero tambieacuten el riesgo tanoccidental de creer que la siacutentesis abstractauniversalista contiene lo particular Ante estola interculturalidad nos recuerda que ldquoelproceso de identificacioacuten parte siempre de loconcreto Lo cual significa que no debemosrenunciar a la particularidad sino ahondar enella hasta descubrir lo universalrdquo (Esquirol2005155)
Por tanto si la fraternidad universaldesea realmente convertirse en unaalternativa global tendraacute que saber brotardesde los contextos e irse construyendo noldquoa pesar de estosrdquo sino ldquogracias a estosrdquo Soacutelosi ahonda en estos contextos hasta descubrirlo universal es que podraacute aportar a laldquotransicioacuten del derecho internacional de losEstados soberanos hacia un derechocosmopolita que se preocupe con las
cuestiones ecoloacutegicas de la paz y de la guerradel desarrollo en resumen de todas lascuestiones que trascienden las fronteras delos Estados y exigen la superacioacuten de unaloacutegica meramente individualista del intereacutespersonal de grupo de clase o de etniardquo (Tosi200968)
Afirmar que el punto de partida estaacute enlas realidades concretas significa por ejemploacercarse para aprender del proceso bolivianoque busca un nuevo orden socio-poliacutetico ycultural Aporte que exige ser leiacutedoprofundizado y criticado desde sus visiones yestilos de vida y no desde un paradigmaforaacuteneo Porque para la propuestaintercultural la ldquouniversalidad supone laliberacioacuten realizante de todos los universosculturales y que por eso mismo ni se imponepor imperio de alguacuten centro ni se logra al altoprecio de la reduccioacuten y de la nivelacioacuten de lodiferente sino que crece desde abajo comoun tejido de comunicacioacuten libre y desolidaridadrdquo (Fornet-Betancourt 2001376)
Entonces el desarrollo de la propuestade fraternidad universal por una parte tieneque ser capaz de evitar el reduccionismo y lanivelacioacuten de la diferencias fruto de esaabstraccioacuten tan occidental en busca de unasiacutentesis superior y por otra parte tambieacuten hade evitar erigir un centro desde el cualpromover la aplicacioacuten de esta El caminopasa por promover un policentrismo quepermita una mayor cercaniacutea a los contextos yque al mismo tiempo evita el encierro deestos En otras palabras la fraternidaduniversal no se concretiza aplicaacutendolas a losdiversos contextos socioculturales y poliacuteticosdesde unos principios delineados desde quiensabe doacutende sino que la fraternidad universal
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se va construyendo o gestando desdeespacios concretos Contextos que cuandoesteacuten maduros en sus experiencias defraternidad podraacuten aportar a los cambios en lalegislacioacuten mundial
Cabe sentildealar que este partir desde loscontextos posibilita dos pasos fundamentalesen el proceso intercultural de generarsociedades justas y plenas de vida ldquoPor unlado es necesario profundizar en la propiacultura y no mantenerse en lo superficial ytoacutepico Por el otro ante la otra culturadebemos ir maacutes allaacute de todo lo que en unprimer momento nos aparece descubrir loque estaacute detraacutes descubrir el sentido profundode los siacutembolos de las conductas de laspalabras o de los pensamientosrdquo (Esquirol2005155-156) Son justamente los mismosespacios de interaccioacuten cultural los quepermiten desarrollar la intraculturalidad(conocimiento de lo propio) que esimprescindible para poder sumergirse en lainterioridad de otras culturas y promover unaauteacutentica interculturalidad
Es por estos dos pasos fundamentalesque la fraternidad universal ha de partir desdelos espacios concretos y vitales de laspersonas para ir desarrollando su proyectode categoriacutea socio-poliacutetica que permita evitartanto el encierro individualista de la libertaddesvirtuada como la homogenizacioacuten amorfade una igualdad mal comprendida
Pero el diaacutelogo intercultural no tienesoacutelo un caraacutecter interpersonal sino tambieacutengrupal social y entre pueblos Maacutes auacuten es undiaacutelogo a desarrollar entre tradiciones ymodos de ver y vivir en el mundo Por tantoincluso la misma categoriacutea de fraternidadtendraacute que ser puesta en discusioacuten si es que
realmente desea entablar este diaacutelogorespetuoso horizontal y de enriquecimientomutuo con las culturas
4 Un posible equivalente homeomoacuterfico(formas similares) a la categoriacutea de fra-ternidad
Poner en discusioacuten la categoriacutea defraternidad no significa anular su ricatradicioacuten y aporte conceptual desarrollado enlos marcos del pensamiento occidentalSignifica maacutes bien desde este desarrollo notratarla como una categoriacutea universal quepuede ser impuesta y colocada en todas lasculturas por igual Dicho en teacuterminos de laperspectiva intercultural significa buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas Concretamente esto significa que ldquosetrata pues de un equivalente no conceptual nifuncional a saber de una analogiacutea de tercergrado No se busca la misma funcioacuten (que lafilosofiacutea ejerce) sino aquella equivalente a laque la nocioacuten original ejerce en lacorrespondiente cosmovisioacutenrdquo (Panikkarcitado en Estermann 200647)
Entonces un desafiacuteo no menor que sepresenta a quienes estamos desarrollando elprincipio de fraternidad es buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas para poder entablar un auteacutentico yenriquecedor diaacutelogo con estas Aquiacute estamosen el meollo de la perspectiva interculturaldonde ldquocomo resultado de la lsquohermeneacuteuticadiatoacutepicarsquo uno aprende a pensar ycomprender desde el sistema simboacutelico demaacutes de una tradicioacutenrdquo (Vallescar 2005482) Y
ldquoesto puede comprenderse por las nociones dehomologiacutea ndashlas nociones juegan papelesequivalentes y ocupan espacios homoacutelogos en los
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respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
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la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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Lucas Cervintildeo
una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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Lucas Cervintildeo
en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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Lucas Cervintildeo
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
M Roberta Cappellini
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M Roberta Cappellini
qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Recensioni Reviews
Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Rossella Bonito Oliva
risposta Sarebbe forse piugrave giusto affermareche la continuitagrave si rende per Panikkar visibilenei punti di incertezza nei balbettii nei mo-menti di crisi e nei pensatori di rottura lagrave do-ve la sicurezza cede alla piugrave originaria fragilitagraveumana
Si tratta per Panikkar come giagrave per Kantche si muoveva ancora allrsquointerno del proget-to di secolarizzazione del Moderno di far e-mergere lrsquoineludibilitagrave del bisogno piugrave profon-do e piugrave lacerante della ragione di oltrepassa-re la frammentarietagrave per tracciare un orizzon-te unitario nel cammino in-finitodellrsquoesperienza umana nella triangolazione trame mondo Dio1 In questa prospettiva egrave ne-cessario recuperare questa profonditagravedellrsquoesperienza smarrita nella immanentizza-zione lsquoa-religiosarsquo2 che lascia unrsquoirrequietezzainteriore nel singolo Tra il potere della scien-za e lrsquoinquietudine individuale solo una nuovareligiositagrave senza assolutismi puograve creare unponte Non egrave perciograve questione di tolleranza odi conciliazione tra religioni diverse quanto diuna spinta profonda ma non singolare po-tente ma non assolutizzante cui la religiositagraverisponde con accenti diversi
Lrsquoinsistenza stessa sulla religiositagrave piut-tosto che sulla religione permette a Panikkarperciograve di uscir fuori del dilemma relativo alladimensione privata o pubblica della fede sol-levata dalla modernitagrave e portata avanti nel di-battito della postmodernitagrave La questione reli-giosa egrave la questione stessa dellrsquouomo
1 I Kant Critica della ragion pura tr it G Colli AdelphiMilano 19952 R Panikkar Forme e crisi della spiritualitagrave contempo-ranea In ldquoStudi cattolicirdquo VI 33 Roma 1962 pp 5-19ora in Id Concordia e armonia Mondadori Milano2010 p 11
La metafisica occidentale diventa vio-lenza nella misura in cui tende ad assolutizza-re lrsquoessere trascurando la complessa articola-zione della connessione tra uomo mondo eDio radicata nel bisogno nella dipendenzanella paura3 Non egrave possibile eludere nem-meno attraverso le certezze della scienzauna qualche risposta allrsquointerrogativo religio-so al bisogno di un orizzonte unitario sia purefuori di ogni rassicurazione sistematicaldquoLrsquouomo egrave un essere religioso percheacute scoprein se stesso una consapevolezza che lo apre almistero che poi scopre immanente in tutte lecoserdquo4 Si tratta di riportare alla luce il respiroe lrsquoeco della trascendenza smarrita nel sognodella modernitagrave assumendo il mistero elrsquoineffabile come linfa delle relazioni umaneldquoIn altre parole lrsquouomo moderno vuole vor-rebbe avere federdquo5 ma finisce per cedere allerassicurazioni della scienza e al potere dellacultura egemone Da questo punto di vista lariscoperta della religiositagrave allarga le coordina-te della vita umana a quanto rimane misteroin fieri in trasformazione fuori del potere de-gli individui minando alla base la sterile auto-referenzialitagrave a favore della capacitagrave di istitui-re relazioni
Distinguendo tra fede e credenza cometra religione e religiositagrave Panikkar insiste sulfattore emotivo piugrave che sulle asserzioni dellaragione sul lato soggettivo piuttosto che suquello oggettivo cercando nelle pieghe del
3 ELevinas sottolinea lrsquoistanza omologatrice e astraentedella metafisica occidentale come una vera violenzacfr Id Totalitagrave e infinito tr it a cura di SPetrosinoJaca Book Milano 19834 R Panikkar Un punto di incontro tra le prospettivereligiose Non egrave giustizia rispondere con il male al malein Humanitas 2 2004 pp 343-352 ora in Id Concordiae armonia Cit qui p 995 R Panikkar Forme e crisi cit p 20
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Rossella Bonito Oliva
cuore il fondo piugrave originario di artifici nei qualilrsquouomo stesso egrave rimasto intrappolato PerciogravePanikkar ritrova nella religiositagrave quel senti-mento comune a piugrave religioni che le connettedallrsquointerno nel riferimento comuneallrsquoineffabile in cui si raccolgono sentimentibisogni aspirazioni nella tensione al legameSolo su questa via si puograve rintracciare la possi-bilitagrave di una felice coincidenza tra esperienzapersonale e itinerario filosofico al cui internola fede (cristiana induista buddista) riportan-do lrsquoocchio umano al mondo accende il rap-porto con lrsquoaltro Panikkar ricorda infatti ilsignificato piugrave antico di re-ligio ciograve che unisceanche se solo lo spostamento sulla trascen-denza disattiva qualsiasi assolutismo autore-ferenziale Lrsquointeresse e la familiaritagrave con unavasta e variegata cultura induce Panikkar arintracciare nella varietagrave i punti di contatto enelle tradizioni la spinta alla libertagrave che animaogni fede come specifico dellrsquouomoNellrsquoallargamento della prospettiva che carat-terizza e insieme circoscrive ogni conoscenzaemergono le affinitagrave smarrite nelle successiveguerre di credenze di religioni e di civiltagrave di-svelando nellrsquoincontro tra differenze il destinostesso di ogni individualitagrave Neacute un misticismoamorfo ma nemmeno una pedante ricerca didifferenziazione producono lrsquoarricchimentocontinuo della condizione umana
Come nella rappresentazione di Magrit-te de ldquola condizione umanardquo lrsquoindividuo se-condo Panikkar guarda il mondo come attra-verso una finestra i margini delimitano equindi necessariamente riducono e deforma-no la realtagrave anche se la trasparenza del vetroproduce lrsquoillusione di una visione diretta O-gnuno egrave una finestra sul mondo dice Panikkarin unrsquointervista quel mondo che si allarga nelconfronto tra la vista prodotta nelle diverse
finestre Lrsquoaltro perciograve si fa avanti nel senti-mento della dipendenza piugrave avanti divienebraccio fondamentale della mia relazione almondo Ogni cosa egrave oltre ciograve che io vedo ol-tre la singola cornice ligrave dove le finestre simettono in comunicazione reciproca In que-sto rinvio continuo che si avvale del ldquodialogodialoganterdquo6 di un sentire transindividualeeppure sfaccettato in cornici necessariamentedistinte ma non tragicamente diverse si atti-va la plurisonanza del mondo negli uomini
Il sentimento della trascendenza allorasottolinea il limite e nel limite indica la viaverso lrsquoAltro il divino e lrsquoaltro uomo comeapertura Panikkar egrave ben consapevole del fat-to che lrsquoessere in cammino non assicura sullameta e sulla sua raggiungibilitagrave Si tratta di di-sporsi alla ricerca di aprirsi appunto al miste-ro nella convinzione che solo questa puograve esse-re la via di un arricchimento progressivodellrsquoindividuo In unrsquointervista Panikkar infat-ti sottolinea come la stessa identitagrave sia un fal-so concetto dal momento che puograve corrispon-dere al massimo al significato che assume neldocumento di cui ognuno dispone nella vitacivile Il documento perograve egrave ciograve che ci identifi-ca per un altro per un controllo impersonalein qualche modo dallrsquoesterno e attraverso co-dici piugrave che in quanto persona Ersquo uno stru-mento legale che niente dice della personacome entitagrave dinamica e aperta che forse solola morte piugrave fermare
Il pericolo si cela nellrsquoassunzione di que-sti atteggiamenti burocratici nello stesso rap-porto con noi stessi nella misura in cui ce-diamo alla tentazione di certezze a buon mer-cato di una spettacolarizzazione dei nostri
6 Dallrsquoultima videointervista di Panikkar Studio Oikos diMarco Manzoni
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Rossella Bonito Oliva
corpi e delle nostre anime Non un peccatoma uno scacco secondo Panikkar per il qualela pienezza per lrsquouomo egrave nellrsquoaperturanellrsquoesperienza piena della relazione conlrsquoaltro da seacute che sia mondo che sia Dio olrsquoaltro uomo In questo orizzonte ogni chiusu-ra come ogni irrigidimento si traduce in unoscacco per la conoscenza e per la libertagrave an-che allrsquointerno delle teorie filosofiche
In questa apertura circolare e in-finitarispetto a ogni singolo dallrsquoIo al mondo e dalmondo allrsquoaltro egrave nascosta la risorsa per unrinnovamento della vicenda umana che evitiogni gerarchia ordine livellamento per ritro-vare il divino in ogni cosa rendendo ogni cosasacra e necessaria la natura lrsquoaltro uomo ilvicino come lo straniero In questo senso nonsi egrave mai soli nella propria ricerca condividen-do un destino di fragilitagrave che spinge al con-fronto allrsquoesperienza della libertagrave da ogni vin-colo attivato in quel sentimento ineffabile dellegame con il mondo con lrsquoaltro7 Lrsquoaltro per-ciograve egrave implicato nel mio stesso limite egrave pre-sente in me e ogni autoreferenzialitagrave egrave solounrsquoartificiosa idealizzazione che inducelrsquoillusione di sollevare i piedi da terra da tuttoquanto ci ingombra e ci impaccia Aprirsiallrsquoaltro significa per Panikkar disporsi a quan-to mi accomuna allrsquoaltro nella fragilitagrave nel li-mite nella impossibilitagrave della trasparenza edella coerenza piuttosto che nellrsquoidentitagrave incui si cela solo una sorta di volontagrave di potenza
La sottolineatura dellrsquointra preferitaallrsquointer e al multi consente a Panikkar di lavo-rare su un terreno di confine tra universale eparticolare razionale e emotivo trascendentee immanente rinunciando ad un tempo ad o-
7 RPanikkar Ecosofia la nuova saggezza Per una spiri-tualitagrave della terra Cittadella editrice Assisi 1993
gni assunzione di certezze a favoredellrsquoattenzione a tutto quanto egrave sempre in fie-ri per lrsquouomo in cammino nella ricercanellrsquoaccettazione coraggiosa dellrsquoimpossibilitagravedi poter raggiungere una qualsiasi meta informa definitiva
Non egrave certo la volontagrave che puograve condurresu questa strada conciliatrice dal momentoche per Panikkar non si tratta di imparare o didivenire secondo la visione superegoica e con-torta dellrsquoOccidente morale quanto di proce-dere verso la purificazione e lrsquoascolto delsemplice che parla attraverso il cuore Il divinocome trascendente in tal modo si manifesta inquanto rimarrebbe intattingibile per lrsquouomochiuso nella sua difensiva autoreferenzialitagraveSolo il divino apre lrsquoumano allrsquoamore al per-dono conferendo unrsquoampiezza di respiro allaquale lrsquouomo spesso rinuncia in nome di unasterile vittoria
Rintracciare lrsquoaltro non richiede unospingersi allrsquoesterno unrsquooperazione artificio-sa ma piugrave semplicemente significa mettersiallrsquoascolto rintracciare lrsquoaltro dentro di medove egrave stato occultato Ne sentiamo il richia-mo se solo abbandoniamo le tracce del narci-sismo occidentale La cosmoteandria di Panik-kar sottolinea infatti lrsquoimplicanza tra legamecon il mondo e legame con lrsquoaltro romperequesta circolaritagrave tra uomo e mondo produceillusorie certezze e false risposte conflitti e la-cerazioni Solo nellrsquoassunzione della pluralitagravedei punti di vista attraverso i quali e non no-nostante i quali si attinge il senso piugrave profon-do della vita come della morte che intrecciaogni cosa In questa prospettiva non egrave possibi-le riprodurre polarizzazioni facendo inclinarequesta volta il positivo sullrsquoOriente a sfavoredellrsquoOccidente La polarizzazione stessa egrave unapatologia della modernitagrave cosigrave come la loca-
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Rossella Bonito Oliva
lizzazione geografica del bene o del male asso-luto che occulta quella fluiditagrave che egrave dello spi-rituale8
In questo senso Panikkar preferisce lametafora al ragionamento al rigore logico Lametafora conserva in seacute lrsquoineffabile assumelrsquoimpossibilitagrave della trasparenza lavora sugliintrecci piuttosto che sulle evidenze dichiarada subito la sua contiguitagrave con lrsquouniverso e-motivo con la dipendenza dal mondo mo-strando in controluce il bisogno metafisicoche anima la visione cosmoteandrica La mo-dalitagrave della riflessione giocata su aforismi emetafore mette alla prova per lrsquoautore questaenergia dellrsquordquointrardquo che egli ha sperimentatonella sua formazione dalla teologia cattolicaalla cultura indiana ereditata dal padre e ri-cercata nei suoi viaggi in etagrave matura Questocarico esistenziale permette a Panikkar digiungere a quello che non egrave un artificioso sin-cretismo proprio percheacute si gioca nel richiamodelle affinitagrave che si liberano lagrave dove si resti-tuisce alla teoria lrsquoinflessione interrogativacon cui si sprigiona dallrsquouomo Non si dagrave unatraducibilitagrave del mito che come spiega il ter-mine antico mythos ha al suo interno il silen-zio e la testimonianza ciograve che egrave piugrave proprioma che deve essere necessariamente condivi-so9 In quanto in ciograve che non si puograve dire si celaquanto sia pur contraddittorio rimane vero
Una sorta di rimozione destinata a ripe-tersi nel tempo e nello spazio proprio per la
8 La posizione di Panikkar anticipa le posizioni che a li-vello politico sono assunte da ASen che sottolinea lacecitagrave dellrsquoOccidente verso gli elevati valori presentianche nella storia della cultura orientale cfr Id La de-mocrazia degli altri Percheacute la libertagrave non egrave unrsquoinven-zione dellrsquoOccidentetr It Mondadori Milano 20049 R Panikkar Mito simbolo culto in Opera Omnia volIX tomo I Jaca Book Milano 2008
sua debolezza impotente dinanzi a ciograve chetrascende la capacitagrave drsquoazione dellrsquouomo Aquella che egrave una volontagrave di potenza e una ra-dicalizzazione delle differenze Panikkar sosti-tuisce lrsquoassunzione delle contraddizioni comeparte integrante della realtagrave in quanto ele-mento di una veritagrave non selettiva La contrad-dizione e quindi le distinzioni sono il sale stes-so della vita che si sviluppa dal confronto daldialogo tra prospettive diverse piuttosto chesul monolitismo voluto dallrsquoOccidente Ognidiscorso perciograve egrave dialogo confronto di ldquomitirdquolagrave dove il mito per Panikkar egrave lrsquointerodellrsquouomo senza la pretesa di essere ogni co-sa Il mito trattiene in seacute lrsquoineffabile la condi-visione emotiva qualcosa di magico in cui egraveracchiusa la possibilitagrave stessa di un camminoIn questo orizzonte il mito resta inattaccabilenella misura in cui non pretende e non rap-presenta se non lrsquoumano nella sua relazionecon il mondo con lrsquoaltro I miti non possonoessere propagandati neacute pubblicizzati percheacuterichiedono una convinzione interiore senza laquale diventano folclore superficiale
Ersquo in questa prospettiva che si imponelrsquooriginalitagrave e la feconditagrave di un pensiero qualequello di Panikkar che non intende segnarefini o punti di arrivo ma solo liberare lrsquoenergiache si sprigiona in tutte le relazioni se solo siimpara a lasciar essere lrsquoumano dellrsquouomo chenon conosce confini territori o localizzazionima solo lrsquoessere in cammino come apertura
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Wolfgang Kaltenbacher
Wolfgang KaltenbacherUniversitagrave degli Studi di Napoli ldquoLrsquoOrientalerdquo
Il ventesimo secolo ha visto la fine degliimperi coloniali insieme allrsquoascesa di unavariegata critica delle ideologie coloniali Ilclassico colonialismo egrave (quasi) scomparso maal suo posto troviamo oggi forme piugravesofisticate di dominio La critica della visioneeurocentrica del mondo egrave sorta non soltantonelle ex colonie ma anche nei paesioccidentali in forma di unrsquoautocritica delpensiero europeo La crisi della coscienzaeuropea rivela contemporaneamente le suedebolezze e i suoi punti di forza Aquestrsquoultimi appartiene la capacitagrave di metterese stessi in discussione Questo valesrsquointende solo per le tradizioni piugrave nobili delpensiero europeo
Con la critica dellrsquoeurocentrismo hainizio tra lrsquoaltro una riflessione piugrave sistematicasul contesto culturale della filosofia di cui sioccupa la filosofia interculturale Bencheacute lafilosofia si sia sempre occupataimplicitamente di problemi interculturali lafilosofia interculturale come tentativoesplicito di affrontare i problemidellrsquointerculturalitagrave egrave nata solo qualchedecennio fa Lrsquointerculturalitagrave egrave comparsacome oggetto di studio in varie altrediscipline molto tempo prima che i filosofiavvertissero il bisogno di rifletteresistematicamente sui problemi interculturali
(Hinnenkamp 1994 Monceri 2000 e 2006Kaltenbacher 2004)
Gran parte dei testi sulla filosofiainterculturale sono stati scritti e pubblicatidagli studiosi e dalle istituzioni intorno allarivista polylog ndash Forum for InterculturalPhilosophy Bencheacute i singoli autori di questogruppo abbiano definito la filosofiainterculturale in modo diverso (Wimmer2004 50) crsquoegrave ovviamente un consenso dibase sui requisiti minimi della filosofiainterculturale
Noi intendiamo la filosofia interculturalecome lrsquoimpegno di dare espressione alletante voci della filosofia ciascuna nel suocontesto culturale e di creare in questomodo una discussione fruttuosa e condivisain cui tutti abbiano eguali diritti Nellafilosofia interculturale vediamo soprattuttoun nuovo orientamento e una nuovapratica della filosofia una filosofia cherichiede un atteggiamento di rispettoreciproco di ascolto e di disponibilitagrave diapprendere
Egrave richiesto un nuovo orientamento percheacutendash riconoscendo la situazionalitagrave culturaledella filosofia ndash le posizioni filosofichedevono affermarsi sul livello interculturalee la cultura e le culture devono esseremantenute consapevolmente presenticome contesto del filosofare Una nuovapratica egrave necessaria percheacute la nuovaconsapevolezza richiede lrsquoabbandono di
CHE COSA Egrave LA FILOSOFIA INTERCULTURALE
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una produzione individuale e mono-culturale della filosofia e si cerca inveceuna polifonia dialogica dinamica efondamentalmente aperta delle culture edelle discipline (httpprofpolylogorgobj-enhtm [29 agosto 2010])
Allrsquointerno di questo quadro generaletroviamo approcci diversi alla filosofiainterculturale che in parte possono essereconsiderati complementari La filosofiainterculturale parte dalla consapevolezza delcontesto culturale della filosofia e dellarilevanza di questo contesto per lo sviluppodelle teorie filosofiche Da qui risulta ilcompito di riflettere sistematicamente sullarelazione tra la produzione filosofica e il suocontesto culturale di sviluppare nuovistrumenti e metodi per essere in grado dicomprendere culturalitagrave ed interculturalitagrave infilosofia La consapevolezza del ruolo delcontesto culturale cambia la nostra sensibilitagravee il nostro atteggiamento nei confronti di altricontesti culturali e ci invita a rifletteremetodicamente sui problemi culturali edinterculturali La filosofia allarga tra altro lasua competenza ad una filosofiadellrsquointerculturalitagrave (Cesana 2007 55)
La culturalitagrave di ogni tradizione filosoficanon implica perograve un determinismo erelativismo culturale Nonostante il condi-zionamento culturale della produzione filo-sofica egrave possibile mantenere la convinzione diuna ldquoveritagraverdquo universale bencheacute non possiamopiugrave pretendere di avere un accessoprivilegiato o esclusivo a questa ldquoveritagraverdquo Essarimane unrsquoidea regolativa
La filosofia interculturale puograve cambiarela percezione della propria tradizionefilosofica In particolare la filosofia occidentaleegrave stata criticata per la sua autopercezione edegrave stata invitata ad aprirsi ad altre tradizioni Egravevero che molti autori occidentali sono convinti
che la filosofia sia una conquista esclu-sivamente europea e questo egrave sicuramentesbagliato Dallrsquoaltro lato non va dimenticata lacuriositagrave che gli europei hanno sempre avutonei confronti delle altre culture e che questointeresse non era sempre motivato da unabrama imperialista La critica dellrsquoeuro-centrismo ha occupato molto spazio nelleprime pubblicazioni della filosofia inter-culturale Contemporaneamente sono statirespinti tutti gli altri centrismi come ilsinocentrismo oppure lrsquoafrocentrismo(Wimmer 2004 53-62 Nederveen Pieterse2009 70) Sembra essere cosa ovvia che sidebba andare oltre la propria tradizione e lafilosofia interculturale pretende di dare uncontributo per raggiungere questo obiettivoindividuando le differenze culturali e lesomiglianze transculturali (Cesana 2007 53)unrsquoimpresa che presuppone competenzeparticolari
La filosofia interculturale va distintadalla filosofia comparata Su questadistinzione hanno insistito soprattutto gliautori della filosofia interculturale La filosofiacomparata nella sua forma storica non hacome particolare obiettivo la riflessione sulcontesto culturale della produzione filosoficae i filosofi di questo campo in realtagrave non sisono preoccupati piugrave di tanto dei presupposticulturali del proprio pensiero Dallrsquoaltro lato lafilosofia interculturale dipende dallacomparazione di diverse tradizioni filosofichee quindi deve affrontare anche tutte ledifficoltagrave della filosofia comparata Occorronostudi molto approfonditi prima di poter farequalsiasi comparazione Sono proprio glistudiosi piugrave specializzati ad avere delle riservenei confronti della filosofia comparata Sipensi solo agli studi sulle varie tradizionifilosofiche del subcontinente indiano Gliindologi hanno buone ragioni ad essere
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scettici sulle comparazioni fatte da filosofi chenon hanno mai studiato i testi nella linguaoriginale ma solo in qualche traduzioneinglese
Essendo incompleta o incerta la nostraconoscenza di altre tradizioni la filosofiainterculturale puograve comunque cominciare conla riflessione sul contesto culturale dellapropria tradizione vagliandola in base allesollecitazioni e agli spunti provenienti da altriambiti culturali Dal confronto possonosorgere domande che mettono in nuova lucela propria tradizione senza tuttavia esigereuna conoscenza perfetta delle altre tradizioniLrsquoincontro con la cultura giapponese adesempio ha fatto emergere il profondocarattere europeo del concetto di ldquoculturardquo(Ocirchashi 1984 Monceri 2000) Il terminecolere il coltivare della natura originalmentelimitato allrsquoambito dellrsquoagricoltura fugradualmente esteso a tutti i campi della vitaumana La trasformazione della natura lacreazione di una ldquoseconda naturardquo egrave in questolrsquoaspetto rilevante Nella moderna linguagiapponese fu coniato un nuovo termine(bunka) per esprimere il concetto europeo dildquoculturardquo Quanto fosse diversa la concezionedella relazione tra lrsquouomo e la natura nelGiappone tradizionale si evince dalla famigliadi parole che serviva per caratterizzare i variaspetti della cultura prima dellrsquointroduzionedel termine bunka Lrsquoideogramma fucirc il ventoin combinazione con le varie espressionispecificanti forniva gli elementi linguistici perdescrivere tutta la sfera della cultura Il fattoche fucirc un elemento naturale indicasselrsquoambito della cultura dimostra per Ocirchashiche il rapporto tra lrsquouomo e la natura eraconcepito in Giappone in modo completa-mente diverso Il compito della cultura non egravestato la trasformazione della natura bensigravelrsquoautoassimilazione scrive Monceri Questo
non devrsquoessere frainteso La cultura non egravestata il diventare uno con la natura ldquoCulturardquoegrave stata la ricerca del posto dellrsquouomo tra cieloe terra illustrata nella parabola della ruotaidraulica che non devrsquoessere messa neacute troppoprofondamente nellrsquoacqua neacute fuori lrsquoacquaLa parabola viene attribuita al filosofogiapponese Ninomiya Sontoku In un periodoin cui si annunciavano grandi cambiamenti acavallo tra il Settecento e lrsquoOttocento eglidifendeva lrsquoideale confuciano dellrsquouomo dicultura il quale ndash munito di un libro e di unattrezzo agricolo ndash cercava di mantenerelrsquoequilibrio culturale Con questa parabolaprendeva le distanze sia dal buddhismoparagonandolo alla ruota abbassata troppoprofondamente nellrsquoacqua sia dallo sviluppodellrsquoindustrializzazione che giagrave si potevaintravedere e che avrebbe portatoallrsquoabbandono dellrsquoagricultura ed allrsquoaliena-zione dalla natura simboleggiati dalla ruotaidraulica fuori lrsquoacqua (Ishiguro 1955)
Il concetto occidentale di ldquoculturardquo hainiziato a sgretolarsi durante il ventesimosecolo secolo che ha visto una vertiginosaaccelerazione della mondializzazione In tuttele discipline che si occupano di fenomeniculturali il concetto statico di cultura vienesostituito da un concetto dinamico Le culturenon sono immutabili non sono entitagrave fisseOgni cultura egrave il risultato di un complessoprocesso storico con innumerevoli contatti escambi con le altre culture Nessuna culturaesiste in modo isolato e i confini delle culturenon si lasciano definire con precisione Ladefinizione di cultura dipende dai criteri che siapplicano dalla Kulturnation alle culturelocali a unitagrave ancora piugrave piccole Alla fine ogniindividuo ha la sua ldquoculturardquo
Indipendentemente dalla definizione dildquoculturardquo egrave certo che non possiamo mai
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lasciare il circolo culturale al qualeapparteniamo ma il circolo puograve cambiare enoi con esso Possiamo allargare o cambiare ilnostro orizzonte Con ogni passo che facciamosi sposta in effetti il nostro orizzonte Erasbagliato quindi considerare lrsquoorizzonte unacosa statica Gadamer non lo ha mai fatto Lasua metafora della ldquofusione degli orizzontirdquomeritava una valutazione piugrave attenta Neglistudi interculturali questa metaforagadameriana egrave stata interpretata come unsintomo di una cultura dellrsquousurpazione equindi respinta categoricamente Lrsquoespressio-ne tedesca Horizontverschmelzung egrave ambiguacome ha ricordato Philippe Eberhard (2004)Essa contiene contemporaneamente uno emolti orizzonti Si parte da molti orizzonti e siinizia ad entrare in un comune contesto dicomunicazione si condivide in parte unorizzonte Ogni metafora ha i suoi limiti edeve essere interpretata cosigrave anche lametafora della ldquofusione degli orizzontirdquo chealla fine non egrave tanto lontana da quella dellesovrapposizioni (Uumlberlappungen) usata dallafilosofia interculturale Egrave noto che il tardoGadamer si egrave interessato del dialogointerculturale Ram Adhar Mall perograve silamenta che Gadamer non abbia praticatoquesto dialogo e che sia sempre rimastolegato a un concetto eurocentrico dellafilosofia Non egrave un segreto che la filosofia diGadamer egrave stata legata fin dallrsquoinizio alpensiero greco Dallrsquoaltro lato non possonoessere piugrave ignorati i tentativi di Gadamer diaprire il proprio pensiero ad altre tradizioni(Grondin 2007) La cosiddetta ldquoermeneuticaanalogicardquo o ldquoermeneutica interculturalerdquo nonha mostrato comunque quel passo rivoluzio-nario oltre lrsquoermeneutica classica almeno perquanto riguarda il suo aspetto epistemolo-gico Ci sono vari problemi irrisolti nellafilosofia di Gadamer ma non si puograve negare
che il suo pensiero offra elementi fondamen-tali per la filosofia interculturale La massimache la prima filosofia di un autore classicodebba essere distinta dal suo atteggiamentoculturale vale in particolare per Hegel il qualeegrave stato criticato fortemente dalla filosofiainterculturale ma spesso in modo moltosuperficiale Egrave ovvio che alcuni elementi dellafilosofia di Hegel sono inaccettabili Nonpossiamo seguire Hegel nella sua metafisicadella storia delle religioni per menzionaresolo un aspetto ma il quadro concettuale cheoffre egrave molto utile per lo sviluppo di unateoria pluralistica (Nagl-DocekalKaltenbacherNagl 2008 27)Nellrsquoincontro delle culture possiamoevidenziare il contesto comune di comunica-zione oppure esaltare le differenze In ognicaso Hegel ci offre un ampio spettro distrumenti concettuali sofisticati per lrsquoanalisidei processi interculturali e in questo Hegelrappresenta solo il culmine di una riccatradizione del pensiero dialettico che prima ditutto indica la natura dialettica di ogniconcetto Ciograve che ci divide da altre tradizioni ciunisce a loro Conoscere il confine significaessere giagrave al di lagrave di esso Il processo dellacomprensione interculturale egrave graduale Nonesiste unrsquoassoluta incomprensibilitagrave ma egravealtrettanto vero che rimarranno sempre diffe-renze culturali Rimarragrave quindi il compitodella traduzione interculturale
Unrsquoepistemologia della filosofia inter-culturale dovrebbe partire dal processocomplesso di un reale allargamento dellrsquooriz-zonte in cui nuove categorie vengono adot-tate e la propria posizione continuamentecambiata Ho descritto questo modello episte-mologico in un altro contesto come universa-lismo dialettico che respinge e supera sia ilrelativismo culturale sia lrsquouniversalismoastratto (Kaltenbacher 2008 280)
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Modelli simili sono stati sviluppati daalcuni autori della filosofia interculturaleClaudia Bickmann parte dallrsquoidea di unaphilosophia perennis la quale perograve non puograveessere reclamata come possesso esclusivo dinessuno Ci sono accessi differenti allrsquouni-versale Le varie culture hanno approccidiversi allrsquouniversale e questo egrave un fatto chenon puograve essere piugrave ignorato Le differenzedevono essere riconosciute Dallrsquoaltro latonon possiamo rinunciare allrsquouniversale Ilbisogno di controbilanciare la filosofia unila-terale dellrsquouniversalismo astratto ha portatoalla creazione di un altro pensiero unilateralela filosofia della differenza La filosofia inter-culturale in senso stretto egrave nata nella grandecorrente della filosofia della differenza Leparticolaritagrave delle diverse tradizioni filosofichedovevano essere difese e rivalutate Adessosarebbe giunto il momento sostieneBickmann di correggere anche gli eccessidella filosofia della differenza Gli elementicomuni delle diverse tradizioni devono esserecolti Le sovrapposizioni permettono la comu-nicazione interculturale senza cancellare ledifferenze Da respingere sono sia lrsquoidea diuna totale commensurabilitagrave delle culture sialrsquoidea di una totale incommensurabilitagraveBickmann ha formulato nuovi criteri per lafilosofia interculturale adottati dalla Societagravedi Filosofia Interculturale (Society of Inter-cultural Philosophy) che fanno comprenderela distanza della sua posizione da quellaespressa nelle prime pubblicazioni dellafilosofia interculturale (Bickmann 2007httpwwwint-gipdeenglischinformationen_ englischhtml[29 agosto 2010])
Non egrave casuale che la filosofiainterculturale sia nata negli ultimi decenni delventesimo secolo Essa fa parte della svoltaculturale Unrsquoanalogia interessante la tro-
viamo nella germanistica che sin dagli anniSettanta ha sviluppato un nuovo ramo deglistudi germanici la germanistica interculturalela quale puograve essere considerata come uno deivari tentativi di superare i tradizionali limitidisciplinari e di sfruttare gli spazi di nuoveprospettive interdisciplinari La svoltaculturale ha causato in Germania lospostamento dalle Geisteswissenschaften alleKulturwissenschaften e la creazione di unanuova disciplina la Kulturwissenschaft (alsingolare) la quale si basa in parte su vecchietradizioni tedesche e che si inserisce con-temporaneamente nello sviluppo degli studiculturali a livello internazionale CulturalStudies New Historicism Cultural PoeticsVisual Studies Postcolonial Studies CulturalAnalysis lrsquoetnografia postmoderna la semioti-ca la sociologia della cultura in Francia etc(Bachmann-Medick 2006 Boumlhme 1998 2000e 2008 WierlacherBogner 2003)
Come gli studi letterari anche la filosofiainterculturale ha ormai superato gli eccessiculturalistici La critica postmoderna dellegrandi narrazioni continua ad essere impor-tante per la de-costruzione dei discorsi ege-monici ma lrsquoinsufficienza di una mera de-co-struzione egrave diventata evidente ed una tenden-za verso una posizione piugrave equilibrata puograveessere constatata Essere consapevole dellaculturalitagrave della produzione filosofica senzarinunciare allrsquouniversalitagrave egrave stato formulatospesso da Wimmer come lrsquoobiettivo generaledella filosofia interculturale (2004 63 153)
Come lrsquoantropologia culturale lafilosofia interculturale deve essere attenta anon diventare vittima delle proprie idee Ilmondo odierno ha costretto lrsquoantropologiaculturale a ripensare categorie fondamentaliche hanno determinato il discorso antro-pologico per tanto tempo Concetti come
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ldquoculturardquo ldquotribugraverdquo o ldquogruppo etnicordquo non pos-sono essere piugrave utilizzati nel mondo globaliz-zato Lrsquoimmagine del mondo come suddivisoin ldquoculturerdquo egrave stata sostituita da altre rappre-sentazioni come quella dellrsquoldquoecumene globa-lerdquo (Fabietti 2004 261-268) Questa nuovaconcettualizzazione potrebbe essere vistacome un altro eccesso messo in moto dallanecessitagrave di dissolvere costruzioni di identitagraveculturali che in realtagrave non esistono Ma in ognicaso la filosofia interculturale deve evitareconcetti che hanno giagrave dimostrato la loroinefficienza in altri campi disciplinari
BibliografiaBachmann-Medick Doris (2006) Cultural TurnsNeuorientierungen in den KulturwissenschaftenReinbek RowohltBickmann Claudia (2007) Philosophieren zwischender Universalitaumlt des begrifflich Allgemeinen und derunverrechenbaren Besonderheit des Individuellen inOrthafte Ortlosigkeit eine interkulturelleOrientierung Festschrift fuumlr Ram Adhar Mall zum 70Geburtstag a cura di Hamid Reza Yousefi Ina Braune Hermann-Josef Scheidgen Nordhausen TraugottBautz 103-119Boumlhme Hartmut (1998) Zur Gegenstandsfrage derGermanistik und Kulturwissenschaft in Jahrbuch derDeutschen Schillergesellschaft XLII (1998) 476-485Boumlhme Hartmut (2000) Kulturwissenschaft inReallexikon der deutschen Literaturwissenschaft volII Berlin-New York de Gruyter 356-359Boumlhme Hartmut (2008) Vom ldquoturnrdquo zum ldquovertigordquoWohin drehen sich die Kulturwissenschaften(Recensione di Doris Bachmann-Medick (2006)Cultural Turns Neuorientierungen in denKulturwissenschaften Reinbek Rowohlt) inJLTonline (19052008)httpwwwjltonlinedeindexphpreviewsarticleview26177 [29 agosto 2010]Cesana Andreas (2007) Kulturalitaumlt undinterkulturelle Philosophie in Orthafte Ortlosigkeiteine interkulturelle Orientierung Festschrift fuumlr RamAdhar Mall zum 70 Geburtstag a cura di HamidReza Yousefi Ina Braun e Hermann-Josef ScheidgenNordhausen Traugott Bautz 51-64Eberhard Philippe (2004) The middle voice inGadamerrsquos hermeneutics a basic interpretation withsome theological implications Tuumlbingen MohrSiebeck
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copy Wolfgang Kaltenbacher 2011
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Maria Esther Mastrogiovanni
Ripensare la nascita per un nuovo con-cetto di dipendenza
Mi piace cominciare richiamando la me-tafora della finestra che Panikkar usa nelbellissimo video offertoci da Milena CarraraPavanvisto durante il convegno a Napoli il 3 -4 dicembre 2010
Il mio intervento si pone proprio comeunulteriore finestra da cui sono solita guar-dare e dalla quale chiedo lascolto
Il proprio punto di vista immaginatocome una finestra
Limmagine della finestra egrave straordina-ria e prima di esprimermi sullargomento chemi preme la voglio raccontare nelle risonanzee nella ricchezza di significati che mi susci-taseguendo un percorso di immaginazionecosigrave come lo sto apprendendo da Gastone Ba-chelard e con laiuto degli approfondimentisul mundus imaginalis di Paolo Mottana
La finestra egrave luogo di soglia fra internoed esternoE unapertura fra realtagrave separate econtigueDunque realtagrave distinte ma legate dauna contatto in primo luogo materiale uncontatto fluido ora piugrave visibile ora meno evi-
dentePuograve essere piugrave o meno opaca se il ve-tro che la compone egrave piugrave o meno ombra-tosporco incrostato Puograve essere aperta ochiusa (da noi ma anche dimperio da altri)econsentire allaria di circolare liberamente a-gli odori di essere percepiti alle voci e ai suonidel mondo di essere piugrave o meno uditi Con-sente di rimanere dentro quasi invisibileallesterno nellillusione della propria assolu-tezza in quanto unica e sola finestra possibi-leOppure di sporgersi sul suo davanzale be-ne in vista in grado cosigrave di vedere quante al-tre finestre esistano accanto alla propria e nelsilenzio ascoltare meglio ciograve che da altre fine-stre proviene
Limmagine della finestra inoltre implicanon solo una distinzione ma anche una di-stanza fra me e ciograve che vedo e come lo vedoIo non mi esaurisco in ciograve che vedo e in comelo vedo sono altro un di piugrave di quello che divolta in volta penso e affermo Ciograve mi dagrave unsenso di leggerezza e la capacitagrave di stare nellecose senza troppi drammi tutto egrave in movi-mento anche il mio sguardo che fonda e so-stiene il mio dire
E nel movimento cegrave anche quello della-scolto del mio silenzio da abitare da vivere
RIFLESSIONE
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da scoprire E in quel silenzio il piugrave delle volteconquistato con fatica paziente e umile farepulizia mettere ordine lasciare solo lessen-ziale Allora quel silenzio puograve ospitare la pre-senza dellAltro capire accettare che lAltroesiste veramente egrave il fine che Simone Weil sipone nella sua vita
E in questo in-quieto movimento incon-trare lAltro in una in-quieta pace
E questa una ricerca lunga difficile maaffascinante di ciascuna vita
In questa attitudine mi muovo ben lun-gi dallaver raggiunto un qualsiasi approdoogni tanto un porto sembra la fine del viaggioma la corrente ritrascina con il suo canto odo-roso al largo e lavventura continua
Sono curiosa e non mi piacciono i sen-tieri noti Ho frequentato cosigrave luoghi diversi elontani fra loro e piugrave di una volta ho constata-to con un sorriso e con un po di stupore co-me molti amino rinchiudersi in un recinto no-to e coltivino per una vita intera lo stessogiardino piante perfette quasi nascono rigo-gliose Nuovi frutti nuovi incroci nuove pian-te che hanno del meraviglioso e impensabiliper il senso comune Ma tale bellezza a voltesi ripiega su se stessa non apre finestre su al-trettanti meravigliosi giardini cegrave una faticasolitaria eroica che ha in seacute nel suo intimo unnucleo di insignificanza proprio per la ristret-tezza dello spazio vitale in cui si rinchiude Cegraveun assoluto che ignora lassoluto del giardinoaccanto
Ho frequentato sui libri e nelle relazio-ni il sapere espresso dalle donne
Alla domanda che piugrave volte mi sono po-
sta perchegrave proprio la passione per la condi-zione femminile e non altro ugualmenteimportante al mio sguardo di giudice severosono riuscita a rispondere solo di recente Enella mia storia che ho trovato la rispostaNon certo per motivazioni oggettive noncredo si possa stabilire una graduatoria diprioritagrave fra i bambini affamati del Ruanda o gliafghani costretti a fuggire dalle loro case perla guerra o le donne che subiscono violenze ditutti i tipi nella indifferenza e nel silenzio delleistituzioni e delle societagravelelenco potrebbenaturalmente continuare a lungo
E un utile esercizio ricostruire la genesidelle proprie passioni intellettuali ma anchepolitiche e sociali Si diventa poi piugrave libere epiugrave capaci di perseguire quellinteresse nonpiugrave solo appassionato ma ancor piugrave vivouna volta che si siano sciolti i lacci della pro-pria storia che cosigrave manifesta tutta la sua e-nergia
Metagrave della mia vitagrave lho spesa nello stu-dio e nellazione per comprendere e valoriz-zare la soggettivitagrave femminile Ancora oggicon animo diverso continuo a farlo non piugravesolo nei luoghi di donne ma anche in quelliche si usano chiamare luoghi misti
E cosigrave qui fra voi mi egrave possibileoggisentirmi a casa Proprio in un momento incui ho sentito con piugrave acutezza un senso di di-sagio di estraneitagrave di solitudine nel luogo incui lavoro e nella realtagrave che mi circondaSonouninsegnante mi piace stare in classe con leallieve e gli allievi ma sempre piugrave vivo con in-sofferenza listituzione scolastica
Proprio quando riflettevo come - aven-doli ascoltati negli ultimi mesi a Firenze - i
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protagonisti della vita culturale italiana misembrano procedere per mondi separati au-toreferenziali a volte forse privi di una one-stagrave intellettuale oggi sempre piugrave rara
Cosigrave durante i due giorni del Convegnoin una sala del palazzo Serra di Cassano pre-stigiosa sede dellIstituto Italiano per gli StudiFilosofici a Napoli mi sono sentita a casa duevolte
In primo luogo perchegrave Napoli egrave la miacittagrave natale e poi perchegrave ho percepito unagrande sintonia con le persone che ligrave si sonoespresse
Non ero sola
E oggi per chi come me nel suo quoti-diano si sente isolata come se parlasse unal-tra lingua o vivesse in un altro mondo egrave une-sperienza preziosa percepire di trovarsi acasa
Ma nel momento in cui rifletto su que-sta dualitagrave penso alla a-dualitagrave di cui parlaPanikkar e mi interrogo
Il problema interculturale si intrecciafortemente con quello intra-culturale quelloproprio di ogni comunicazione dove pare chesia quasi impossibile soprattutto quando siusano le parole non fra-intendersi
Spesso le parole complicano le relazionia volte sembrano anche aiutarle ma sono leparole o qualche altra cosa che passa invisibi-le attraverso un linguaggio non verbale unlinguaggio che ho imparato a chiamare delcuore
So di essere molto di parte ma ho un in-
teresse poco sviluppato per le questioni pu-ramente teoriche preferisco seguire la lezio-ne di Simone Weil che era una grande pensa-trice filosofa politica mistica letterata e tan-te altre cose un pensiero deve trovare la suaveritagrave egrave bontagrave nellessere praticabile
Pensiero- azione Un pensiero incarnatocome lha definita Gabriella Fiori
Almeno in certi ambiti
La Natura ci egrave ancora madre anche se lacultura occidentale dalla Rivoluzione Scientifi-ca in poi ha cominciato a considerarla unmeccanismo piuttosto che un organismo E daligrave -nonostante i successivi sviluppi della co-siddetta visione scientifica del mondo ai piugraveignoti - si egrave sviluppata la pervasivitagrave dellideadella macchina che ha divorato tutto anche ilnostro corpo Viviamo come congegni di ungrande orologio il cui ritmo non egrave scanditodal nostro respiro ma da una impersonalelancetta di ferro che procede indifferente almondo
Ma se ci volgiamo alla Natura con intimadistanza(Rilke) e con amoroso sguardo pos-siamo ancora ricevere grandi insegnamenti
E vorrei riflettere con voi proprio par-tendo dal concetto cosigrave stimolante di a-dualitagrave su quel particolare momento della vi-ta di tante specie viventi e su quella precisarelazione che cegrave tra una madre e il suo bam-bino durante la gravidanza e nei primi anni divita Quellunitagrave fortissima e necessaria cheha perograve giagrave sin dal suo sorgere il movimentodel distacco e dellautonomia In quel momen-to la donna e il bambino sono nello stessotempo due e uno
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Tale relazione egrave talmente poco conside-rata nel nostro immaginario che non ci sonoparole e non solo in italiano per definirequella relazione di dipendenza-indipendenzafra due esseri viventi dove la dipendenza haun tempo e comprende la crescita della indi-pendenza delluno dallaltro di chi sta per na-scere e di chi alimenta quella nascita
Per inciso ho avuto una certa esitazionenel trovare il verbo piugrave appropriato per de-scrivere chi femmina donna corpo di donnaconsente decide fa in modo che una nascitapossa accadere
Cegrave tutta una retorica sul rapporto ma-dre -figlioa sulla maternitagrave ma sullaspettoche qui considero non trovo nulla che abbiaacquisito un valore esemplare e simbolico
Forse in altre culture Ma non ne sono aconoscenza e se qualcuno puograve portare un suocontributo gliene sarograve grata
Dunque durante la gravidanza abbiamoun inedito un corpo che ne fa crescere un al-tro che per un certo tempo egrave nascosto pro-tetto nelle viscere E qualcosa di straordina-rio Mi egrave capitato da giovane per la mia tesisulla maternitagrave di essere presente al parto diuna donna Quella scena mi si egrave impressa nellamente e quando egrave toccato a me partorire miegrave stata di grande aiuto
Allora compresi percheacute i nostri antenatimigliaia di anni fa ancora inconsapevoli dicome si concepisse un essere vivente rima-nessero turbati davanti a quellevento straor-dinario e meraviglioso che egrave la nascita di unessere vivente e attribuissero alle loro donnepoteri magici e la responsabilitagrave di un rappor-
to privilegiato e diretto con la Natura la don-na era allora una sciamana Le grandi statuedella Dea madre mediterranea che si possonoancora vedere al museo de La Valletta a Mal-ta testimoniano questo senso della potenzafemminile dispensatrice generosa dellab-bondanza nella quale soltanto puograve nascereuna nuova vita Sono donne immense comedimensioni grasse con un forte valore sim-bolico di ricchezza
Se penso oggi allimmagine quasi ano-ressica della donna moderna mi sembraquasi un fantasma di quella figura unombralieve muta e svuotata che sfiora questa terracercando di occuparvi il minore spazio possibi-le
Anche se pare affermarsi un nuovomodello femminile la cui prima funzionesembra essere di nuovoquella di piacerealluomo
Dunque la Natura che amo significarecome Madre ci offre lo spettacolo di un even-to la nascita di un essere vivente che fra letante sue caratteristiche ha quella di porre inuna relazione speciale tre individui un padreuna madre un figlioa
E piugrave in particolare nel corpo della don-na sboccia una vita che dipende totalmenteda quella della madre in perfetta simbiosi fi-no a quando compiutasi lopera quella vitaesce da quel corpo per continuare sulla stra-da di una sempre maggiore autonomia lapropria esistenza
E lallevare il crescere leducare sonotutte azioni che implicano una relazione cheper quanto dispari agisce su vari fronti e in
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Maria Esther Mastrogiovanni
ambiti diversi su entrambi i soggetti entram-bi i soggetti madre e figlioa si formano ma-turano crescono insieme E non mi risulti e-sista parola nella nostra lingua che descrivatutta la complessitagrave e lo spessore di questaparticolare modalitagrave di relazione Se riflettia-mo su questo inizio come un inizio proprio dimoltissime specie viventi ci renderemo contodi come nascendo facciamo esperienza di unamodalitagrave di relazione che in seguito non solodimentichiamo ma anche quando vi pensia-mo la consideriamo al piugrave in quantonaturale non appropriata allessere umanosviluppato il quale sembra ritenere di uma-nizzarsi proprio superando la propria condi-zione naturale ma in questo movimento deicorpi e del pensiero di fatto ci si allontanaanche dalle proprie radici dalla propria origi-ne Se poi pensiamo che per quanto riguardagli esseri umani allorigine cegrave un corpo didonna non egrave difficile comprendere comequesta rimozione culturale collettiva possaavere a che fare ieri come oggi con il disco-noscimento della potenza della madre
Lindividuo libero in quanto assolutopadrone di seacute attraverso la sua volontagrave risultaa questo punto una bella astrazione e una viaduscita per il maschio (solo occidentale) cheper rifondarsi deve rinascere da se stessodimenticando la sua nascita reale e le condi-zioni in cui essa egrave avvenuta Tutto ciograve ha avutonei secoli trascorsi una sua funzione forse -egrave una domanda alla quale non egrave facile rispon-dere - ma oggi in un mondo sempre piugrave pic-colo una strada per non soccombere tuttipuograve essere quella di ricordare che se siamovivi e vogliamo che si continui a vivere egrave per-cheacute qualcuno ci ha messo al mondo e allevaticioegrave riconoscere la nostra dipendenza nei
confronti delle e degli altri dipendenza neitermini in cui labbiamo vissuta alla nascita ndashpurtroppo non ci sono altre parole einterrelazione mi sembra troppo asettica epoco pregnante Agire veramente questa ac-quisizione in ogni ambito non egrave assolutamen-te facile ma cambierebbe lordine simboliconel quale siamo soliti pensarci ed esprimerciNon egrave facile Ma questa egrave la grande scommes-sa che da piugrave parti con altre motivazioni staemergendo come ineludibile per la nostra so-pravvivenza
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L Anthony Savari Raj
Tsunami in 2004
It indeed awakened us at least for ashort while to realize that nature is not sing-ing any longer its sweet song It has only be-gun to let out its cry
On this disastrous occasion we heardpeoplersquos cry too a cry out of helplessnessloss and pain
Though the groanings of nature and thepoor appeared to outsmart one another yetthey also fused into one ndash not of course in aharmonic symphony but in a horrifying ca-cophany
The cacophany had a theme too It por-trayed that the cosmic display and the humandisplacement are connected and that the hu-mans are not the only players on world stageIt perhaps signaled the need and a new op-portunity for a fresh and urgent vision of acosmotheandric (cosmos-divine-human) soli-darity
Ecosophical Justice is presented in thisvery cacophanic world context and situationIt reminds us among other things that eco-logical predicament is not merely ecologicalbut it is a human problem which indeed re-quires a radical mutation in human attitudeIn our attempt to control and manipulate na-ture we have forgotten that we are naturalbeings sustained by the same environmentwe seek to dominate
Very significantly our domination hasspilled over to the human beings too particu-larly the poor who cry out for justice and lib-eration The logic that exploits the earth andthe poor seems to be one and the same Eco-logical and justice concerns therefore are in-separable Justice is the way of ecology
Ecosophical Justice reminds us furtherthat precisely because of our present state ofhuman emergency and seriousness of theecological situation mere short-term solu-tions and technical stopgaps are insufficientIn other words it is not enough to find waysby which we can more effectively or moreldquohumanlyrdquo deal with the Earth unless at thesame time we find the Earth as another di-
ECOSOPHICAL JUSTICE
L Anthony Savari Raj
L Anthony Savari RajUniversity of Madras India
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L Anthony Savari Raj
mension of our very selves sharing the samedestiny This in short constitutes the ecoso-phical awareness
It appears therefore we need a radicalre-vision of reality which would make usaware that the world is the manifestation ofthe total cosmotheandric reality which callsfor a holistic participation It involves indeed acultural disarmament and innovation and aparticipatory common life in solidarity withfellow human beings and the earth This ofcourse is our human dignity and responsibil-ity
Understandably this requires from usdistance and involvement contemplation andaction theory and praxis and of course anopenness to the transcendent Spontaneousand authentic actions for the welfare of theeco-human can flow only from a serene in-sight and right evaluation born of an ecoso-phical vision
Our guide in our search for ecosophicaljustice is Raimon Panikkar who is at once aphilosopher a scientist and a theologian Buteven these terms do not adequately capturethe heart of Panikkarrsquos enterprise
As a scientist philosopher and theolo-gian he has spent a lifetime exploring thegreat religious and secular traditions seekingto discern their underlying visions of realityHow do we name that in which we all live andmove The modern scientist sees it as the ma-terial universe the philosopher as the humanmind the theologian as the mysterious divine
But Panikkar sees these options as par-tial and fragmenting indeed they are part ofthe problem rather than part of the solution
When we see that the earth is reduced toldquomere stuffrdquo wholly subject to a human willthat sees itself autonomous from the mysteryof being itself then we begin to see the prob-lem at the heart of our crucible
Panikkarrsquos ecosophical vision is to besituated in this context It indeed leads us tosee the co-penetration of which we namedand separatedmdashas universe humanity andthe divine It is our effort to discern and spellout how authentic and effective actions ofjustice can spontaneously flow from this holis-tic and ecosophical vision of Panikkar
Our focus on Panikkarrsquos ecosophical vi-sion has another important purpose At a timewhen the future of theology in general andIndian theology in particular is said to dependvery much on the meeting and interaction oftwo important streams in theologizingnamely the religio-cultural (ldquomystical con-tentrdquo) and the socio-political (ldquoprophetic con-cernrdquo) through an exploration of the contoursof justice in Panikkars ecosophical enterpriseour work indeed attempts to develop a widerframework in which both the streams areharmoniously integrated and one made tosupport the other After all a unified searchfor truth and realization of justice are onlytwo sides of the same coin
The study is presented in four chapters
The first chapter takes up the questionof the relationship between religious plural-ism and justice and further explores the pres-ence and nature of justice concerns in the e-cosophical vision of Panikkar
Though Panikkarrsquos contribution hasbeen studied and interpreted in various con-
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L Anthony Savari Raj
texts and aspects yet we believe the impli-cations of his vision for the central issue ofjustice has not been thus far sufficiently ex-plored Hence the present attempt
This attempt looks interesting and sig-nificant amidst a certain tendency to catego-rize and portray Panikkar only as a represen-tative of religio-cultural orientation and as amere dialogue theologian without an explicitliberation and justice motif and concern
As a pathway to explore Panikkarrsquos jus-tice concerns the second chapter ventures toexplore Panikkarrsquos vision of ldquoecosophyrdquo Hereattempts are made to show the implicationsof Panikkarrsquos vision for one of our major con-temporary problems namely the ecologicalpredicament Panikkarrsquos proposal of ldquoecoso-phicalrdquo vision as different from ecological iselaborated
The word ldquoecosophyrdquo as understood byPanikkar suggests that the question lies be-yond a more or less refined ecology It furtherreminds us that the present predicament isneither ecological nor technical but a humanone It is a problem rooted in our ways ofthinking It involves our new attitude and per-ception about the earth ourselves and alsothe divine and the collective identity and des-tiny of all the three dimensions of reality It inshort points to a cultural mutation
The third chapter studies ldquoEcojusticerdquowhich may well complement Panikkarrsquosecosophy Besides portraying justice as theway of ecology it indeed attempts to repre-sent ecology as the symbol of the struggles ofthe poor for regaining their lost dignity theirland resource rice and freedom
Stated differently behind the ecologicaldisaster we can sense the reduction of the an-thropos to the reduction of a particular racecountry and worldview which indeed preparesthe ground for the appropriation for one selfof the natural resources and consequently thevery means for livelihood of the other It isthis inhuman and exploitative practice againstthe other that has spilled over and has be-come an ecological disaster The programmeof ecojustice that is presented in the chaptertherefore indicates that it is only by deeplyentering into the human (unaffected by re-stricted and restricting anthropocentrism)that we can arrive at a sound ecological uni-verse
The final chapter ldquoEcosophical Justicerdquoattempts to discern the meeting point be-tween the ecojustice and ecosophical consid-erations Attempts are made to show howecojustice orientations can indeed serve as acomplement and also as an ldquoexternal stimu-lusrdquo to Panikkarrsquos ecosophical vision Effortsare made therefore to discern and spell outthe implications of justice in Panikkarrsquos visionof ecosophy in the light of ecojustice consid-erations
In the first part of this chapter we dis-cuss the nature of ecosophical justice mainlyto be in the nature of lsquoclarificationrsquo This clari-fication would consist in clarifying two impor-tant aspects of our ecosophical responsenamely lsquothe primacy of beingrsquo and lsquothe spon-taneity of doingrsquo In the second part of thechapter we attempt to open the heart ofecosophical justice by unearthing its founda-tions implications and implementations
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Lucas Cervintildeo
A manera de premisa e introduccioacuten
Esta reflexioacuten brota de un contextoparticular Bolivia Paiacutes sumergido en unabierto desconcertante impredecible yprofundo proceso de cambio socio-poliacutetico ycultural Proceso que para muchos es laesperanza de diacuteas mejores y para otros es maacutesde lo mismo Una sociedad en conflictoporque generalmente todo cambio ytransformacioacuten significa una redistribucioacuten yreequilibrio de las fuerzas sociales por tantoconflicto
La nueva Constitucioacuten Poliacutetica en suprimer artiacuteculo expresa que ldquoBolivia seconstituye en un Estado Unitario Social deDerecho Plurinacional Comunitario libreindependiente soberano democraacutetico inter-cultural descentralizado y con autonomiacuteasBolivia se funda en la pluralidad y elpluralismo poliacutetico econoacutemico juriacutedicocultural y linguumliacutestico dentro del procesointegrador del paiacutesrdquo
Estamos ante un proyecto de Estado ysociedad atrevido y de gran alcance original y
desafiante Una declaracioacuten que manifiesta lanecesidad de dar lugar reconocimiento yautodeterminacioacuten a la pluralidad de culturasy cosmovisiones conjugaacutendolas dentro de unmodelo de gobierno foraacuteneo a eacutestas mismasArtiacuteculo que aunque no manifiestaexpliacutecitamente nos remite a la categoriacutea defraternidad de esa ldquofraternidad universalentendida como conjugacioacuten de relaciones depertenencia reciacuteproca y de responsabilidadcomo principio de reconocimiento de laidentidad y del aspecto unitario del cuerposocial en el respeto de cada una de lasdiferentes multiplicidadesrdquo (Ropelato2006184)
El intento boliviano es la lucha pordesarrollar un Estado que de cabida ypromueva ldquorelaciones de pertenenciareciacuteprocardquo sin anular o menguar la pluralidentidad cultural de sus habitantes quemantenga el ldquoaspecto unitario del cuerposocialrdquo pero al mismo tiempo respete lasldquodiferentes multiplicidadesrdquo de maneras deser estar y vivir que se dan en su territorio Esla buacutesqueda de aquello que no estaacute pero seanhela que apenas se vislumbra pero ya se loquiere hecho realidad
LA FRATERNIDAD EN CONFLICTO Y EL CONFLICTO FRATERNOAPORTES DESDE LA INTERCULTURALIDAD
Lucas Cervintildeo
Lucas CervintildeoUniversidad Catoacutelica Boliviana
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Lucas Cervintildeo
Considero que desde estas tierras consus anhelos luchas y buacutesquedas y sin entraren los particulares del proceso poliacutetico socialy cultural que viene desarrollaacutendose enBolivia hay un aporte al camino que se vienerecorriendo desde hace antildeos para dar rostro yconcretizacioacuten a la categoriacutea de fraternidadM Antonio Baggio uno de los maacutesimportantes exponentes de este recorridoantildeos atraacutes se preguntaba ldquoiquestqueacute nuevoselementos nos llevan hoy en diacutea a analizareste precedente y a plantear el problema dela fraternidad Considero que se puedenindicar dos clases de motivos que estaacutenrelacionados entre siacute la fraternidad comoexigencia y pregunta y la fraternidad comoexperiencia y recursordquo (Baggio 20098)
La experiencia de este uacuteltimo decenioen Bolivia manifiesta la presencia de estaexigencia que por momentos ha sido un gritodesde diversos sectores sociales por generarfraternidad como tambieacuten estaacute presente elrecurso humano social y cultural paraarticular la fraternidad como categoriacutea poliacuteticay concretizarla
De mil modos y maneras se podriacuteadesarrollar esta intuicioacuten Concretamente seharaacute desde el aacutembito de filosoacuteficondashteoloacutegico yla perspectiva intercultural que considero uninstrumental muy vaacutelido para adentrarse yreflexionar los contextos plurales y susprocesos
En un segundo momento profundizareacuteel conflicto dentro de la interaccioacuten entre lasculturas principalmente desde unaperspectiva interpersonal Para esto recurrireacutea la inspiracioacuten ofrecida por un texto biacuteblico
I La fraternidad en conflicto
La finalidad de esta primera parte seraacuteprecisar lo que se comprende porinterculturalidad dada su ambiguumledad designificados y comprensiones Luego desdealgunas de sus claves se realizaraacute una velozcriacutetica del principio fraternidad buscandodesmantelar algunos de sus supuestosculturales occidentales que pretenden seruniversalizados a todas las culturas
En otras palabras desarrollaremos unaldquodeconstruccioacutenrdquo1 de la categoriacutea defraternidad colocando a eacutesta en conflicto porasiacute decir para poder manifestar ciertascontradicciones y ambiguumledades La finalidadde este ejercicio es contribuir a seguirahondando con nuevas luces el camino paratransformar la fraternidad en una categoriacuteapoliacutetica O sea un principio capaz de ldquoformarparte constitutiva del criterio de decisioacutenpoliacutetica contribuyendo en la determinacioacutenjunto a la libertad y la igualdad del meacutetodo yde los contenidos de la poliacutetica mismardquo Y quetambieacuten ldquologre influir en el modo con el cualse interpretan las otras categoriacuteas poliacuteticascomo la libertad y la igualdadrdquo (Baggio200639)
1 Breves aclaraciones alrededor de la in-terculturalidad
En esta reflexioacuten la interculturalidadviene asumida principalmente desde latradicioacuten desarrollada con acentos diversos
1 Deconstruccioacuten 1 f Accioacuten y efecto de deconstruir2 f Fil Desmontaje de un concepto o de una construc-cioacuten intelectual por medio de su anaacutelisis mostrando asiacutecontradicciones y ambiguumledades Real Academia Espa-ntildeola wwwraees
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Lucas Cervintildeo
por tres estudiosos R Panikkar R Fornet-Betancour y D de Vallescar Esta uacuteltima luegodel estudio a fondo de los otros dospensadores afirma que
ldquola interculturalidad antes que una teoriacutea es unaexperiencia de interrelacioacuten reciprocidaddiaacutelogo y solidaridad Presupone una actitud deapertura y escucha atenta Nos situacutea maacutes allaacute dela afirmacioacuten de la existencia faacutectica dediferentes culturas y del planteamientomulticultural liberal-democraacutetico pues concede acada miembro ndashcon independencia del marcopoliacutetico del que se trate- la facultad de contribuircon su aportacioacuten particular Esto significa queasume la tarea de renegociacioacuten continua deroles y espacios el discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesis decada sociedadrdquo (Vallescar 2005477)
Por tanto el punto de partida de lainterculturalidad es una opcioacuten eacutetica deapertura y escucha para descubrir las riquezasque el diversoa (culturalmente socialmentereligiosamente poliacuteticamente etc) meofrece Desde estas actitudes que se vuelvenexperiencia de vida en un segundo momentose va reflexionando y aportando a una teoriacuteaque deacute insumos para gestionar de maneracreativa y equitativa la interrelacioacuten entreculturas Entonces la propuesta interculturalpromueve un verdadero enriquecimientohorizontal entre las personas grupos socialesy pueblos pertenecientes a diversas culturasque conviven en un espacio comuacuten
Interculturalidad es la buacutesqueda degenerar espacios donde cada persona puedaldquocontribuir con aportacioacuten particularrdquo a lagestacioacuten de una sociedad y por tanto a unaglobalizacioacuten justa digna equitativa ysolidaria para todos todas y todo Todo en elsentido de incluir en nuestra categoriacutea de
bienestar al planeta el gran excluido de lamodernidad
A su vez la interculturalidad asume lacompleja tarea de la ldquorenegociacioacuten continuade roles y espaciosrdquo para dar lugar a todos ycada uno de los miembros de la sociedadprocurando ldquoel discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesisrdquoque lleva adelante cada pueblo y sociedad
Por tanto la interculturalidad permiteser pensada ldquocomo una categoriacuteaeminentemente eacutetico-poliacutetica que surgedesde el mundo de la vida y no desde fuera deeacutel que alude a cuestiones que rompen elmarco monocultural en el que somossocializados y que cuestiona el caraacutecterhomogenizante de la globalizacioacuten faacutecticardquo(Salas 200728) Propuesta que ldquoexige unanueva relacioacuten entre los seres humanos y lospueblos que aunque sea asimeacutetrica hoypuede dar forma a nuevas relaciones desimetriacuteasrdquo (Salas 200728)
2 Relacioacuten entre interculturalidad y fra-ternidad en el contexto plural
Cuando hablamos de culturas esimportante dejar claro que la interculturalidadse coloca como una alternativa clara ante launiformidad de una cultura sobre las demaacutesEsto porque asume que ldquolas culturas no sonlsquofolklorersquo sino que cada cultura es una formanueva de ver y de vivir el mundo La culturaofrece a cada tiempo y pueblo su estilo ysobre todo su lenguajerdquo (Panikkar 200611)
Importante subrayar que las culturasson ldquoformas de ver y vivir en el mundordquo portanto la interculturalidad no ha de serreducida a los espacios de interaccioacuten entre
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Lucas Cervintildeo
culturas originarias-indiacutegenas y modernas Lapropuesta intercultural parte desde lainteraccioacuten entre culturas milenariasmodernas y postmodernas (juvenilesperiferias de las ciudades etc) en su continuareconfiguracioacuten actual Por esto laldquointerculturalidad se propone pues como unaalternativa que permite reorganizar el ordenmundial porque insiste en la comunicacioacutenjusta entre las culturas como visiones delmundo y porque recalca que lo decisivo estaacuteen dejar libre los espacios y tiempo para quelas lsquovisionesrsquo del mundo puedan convertirseen mundo realesrdquo (Fornet-Betancourt2001375)
Precisamente esta ldquocomunicacioacuten justaentre las culturas como visiones de mundordquo eslo que tiende un puente entre lainterculturalidad y la fraternidad Porque si escierto que ldquola solidaridad la fraternidad y lasrelaciones de alteridad como valores positivosnos permitiraacuten ver que todo lo que le sucedede malo al otro nos afecta que debemosinvolucrarnosrdquo (Barros 2009156) significaque ambas propuesta giran alrededor de almenos un eje comuacuten la inter-in-dependencia2
de la familia humana que como ldquovivenciademocraacutetica requiere de una indignacioacutenconstante y una accioacuten que contribuya a
2 ldquoAunque todo estaacute relacionado con todo es asiacutemismo verdad que cada parte de este todo esdiferente asiacute como todos los hombres son distintosentre siacute Cada uno es una persona es decir un nudouacutenico en la red de relaciones que constituye la realidadCuando este nudo rompe los hilos que lo unen a losotros nudos cuando las tensiones se han vuelto tantensas que no permiten ya la libertad constitutiva de lainter-in-dependencia entre nudo y nudo y en uacuteltimainstancia con la realidad en ese momento nace elindividualismo que perturba la armoniacutea y lleva a lamuerte de la persona hacieacutendole perder su identidadque es soacutelo relacionalrdquo (Panikkar 200616)
cambiar la realidad de todosrdquo (Barros2009156)
La fraternidad coloca el acento en quetodos los seres humanos somos hermanos ylo que sucede a uno afecta al conjunto lainterculturalidad agrega que esta inter-in-dependencia constitutiva del geacutenero humanoha de ser matiza desde la diversidad (culturalreligiosa etc) que tambieacuten es constitutiva delser humano Entonces la fraternidad sinoadquiere un rostro un contexto y un tiempodesde el cual constituirse corre el riesgo dequedar como formulacioacuten universalista dedifiacutecil aplicacioacuten Por esto que
ldquoen el siglo XXI el rostro de la nueva fraternidady sororidad seraacute intercultural o no seraacute Paraaprender entender y cambiar es preciso que laspersonas se aventuren en el diaacutelogo consigomismas (diaacutelogo intracultural) con sussemejantes con personas de otras culturas oreligiones (diaacutelogo intercultural e interreligioso)y se abran a ambientes culturales distintos a laamplitud de lo real y lo cotidianordquo (Vallescar200616-17)
En los tiempos que corren unapropuesta que busca recuperar la categoriacuteapoliacutetica de fraternidad irremediablementetiene que asumir el factor cultural que esconstitutivo del ser humano No puedequedarse a un nivel simplemente socioloacutegicoo econoacutemico o incluso poliacutetico Hoy por hoyno podemos reflexionar sobre la fraternidadsin asumir que en el mundo sedesencuentran encuentran y convivenconstantemente diversos mundos culturalesque expresan diversas maneras de estarsentir y vivir la vida
Si es cierto que ldquodesde un punto devista poliacutetico la fraternidad se situacutea antes quenada como principio de construccioacuten social
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donde el otro si podemos definirnoshermanos no es otro diferente de miacute sinootro yo mismordquo (Ropelato 2006199) elindagar la visioacuten de mundo del ldquootrordquo que esldquoyo mismordquo se torna fundamental Clarosiempre y cuando la fraternidad quieracolaborar concretamente a la aperturaconstante hacia ldquoambientes culturalesdistintosrdquo permitiendo ampliar la experienciade ldquolo real y lo cotidianordquo
Para realizar lo que venimos enunciandoes necesario la praacutectica del diaacutelogointercultural que permite reconocer lainviolable igualdad de la dignidad humanapero al mismo tiempo la diferencia (culturalsocial religiosa poliacutetica etc) que tambieacuten esinviolable Como afirma Fornet-Betancourt
ldquola necesidad del diaacutelogo intercultural es lanecesidad de realizar la justicia de entrar en uncontacto justo con el otro libre lo que quiere decir asu vez que es necesario reconocerle como personahumana portadora justamente en su diferencias deuna dignidad inviolable que nos hace igualesrdquo(Fornet-Betancourt 2001264)
Por tanto si la fraternidad desearesponder de manera profunda creativa yreal al contexto actual del pluralismo nopuede reducir su anaacutelisis de la realidad al nivelsocio-poliacutetico sino que ha de abrirse a lacomplejidad del pluralismo culturalSolamente desde este acercamientointercultural podraacute descubrir que lo poliacutetico ysocial es percibido y vivido de manerasmuacuteltiples y diversas en un mismo contexto
Lo expresado revela que tal vez unpaso adelante en la reflexioacuten alrededor elprincipio de la fraternidad tendraacute que asumirel pluralismo cultural de nuestros contextostambieacuten latinoamericanos si desea realmente
ser una categoriacutea que promueva justiciadignidad igualdad y libertad a todos y todassus habitantes Para esto un recurso de granvalor seraacute profundizar el meacutetodo de lafilosofiacutea intercultural el diaacutelogo dialogaldonde ldquolas reglas del diaacutelogo no sepresuponen unilateralmente ni se dan porsupuestas a priori sin haberlas establecido enel propio diaacutelogordquo (Panikkar 200649) Estoporque
ldquoel diaacutelogo dialogal es radicalmente diferente deldiaacutelogo dialeacutectico no pretende con-vencer alotro es decir vencer dialeacutecticamente alinterlocutor o por lo menos buscar con eacutel unaverdad sometida a la dialeacutectica El diaacutelogodialeacutectico presupone la aceptacioacuten de un campoloacutegico y personal al que se atribuye o reconoceuna validez o jurisdiccioacuten puramente lsquoobjetivarsquo Eldiaacutelogo dialogal en cambio presupone laconfianza reciacuteproca en un aventurarse comuacuten enlo desconocido ya que no puede establecerse apriori si nos entenderemos el uno al otro nisupone que el hombre sea un ser exclusivamenteloacutegicordquo (Panikkar 200652)
Entonces para la aplicacioacuten de lacategoriacutea de fraternidad en espacios socialesno podremos contentarnos con establecerdiaacutelogos entre tendencias poliacuteticas diversas yopuestas Si realmente deseamos fortalecer eltejido social de nuestros contextos pluraleses necesario promover espaciosinterculturales donde se practique el diaacutelogodialogal Espacios donde este contenida yrepresentada toda la diversidad cultural deuna regioacuten ciudad o barrio
3 Lo vital de un universalismo desde aba-jo (partir desde contextos reales)
El desafiacuteo de educarnos al diaacutelogodialogal remite a otro punto importante de la
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propuesta intercultural punto que estaacutereferido al desde donde de lainterculturalidad Es la universalidadentendida como una construccioacuten constantedesde abajo o desde espacios concreto yaque ldquosi el diaacutelogo dialogal quiere ser fecundoy no contentarse con simples elucubracionesracionales no puede limitarse a formalismosabstractos de validez general sino que debedescender al diaacutelogo entre culturas concretasque entran en contactordquo (Panikkar 200655)
El horizonte de la fraternidad esuniversal ya que eacutesta no puede ser reducida aun grupo regioacuten pueblo nacioacuten o continentePero un posible riesgo ante este inmensoobjetivo de la fraternidad es menospreciar ydesvalorizar lo contextual particular yconcreto Es el riesgo por otra parte tanlatino de creer que porque estaacute hecha lalegislacioacuten o la norma ya hemos alcanzado elobjetivo pero tambieacuten el riesgo tanoccidental de creer que la siacutentesis abstractauniversalista contiene lo particular Ante estola interculturalidad nos recuerda que ldquoelproceso de identificacioacuten parte siempre de loconcreto Lo cual significa que no debemosrenunciar a la particularidad sino ahondar enella hasta descubrir lo universalrdquo (Esquirol2005155)
Por tanto si la fraternidad universaldesea realmente convertirse en unaalternativa global tendraacute que saber brotardesde los contextos e irse construyendo noldquoa pesar de estosrdquo sino ldquogracias a estosrdquo Soacutelosi ahonda en estos contextos hasta descubrirlo universal es que podraacute aportar a laldquotransicioacuten del derecho internacional de losEstados soberanos hacia un derechocosmopolita que se preocupe con las
cuestiones ecoloacutegicas de la paz y de la guerradel desarrollo en resumen de todas lascuestiones que trascienden las fronteras delos Estados y exigen la superacioacuten de unaloacutegica meramente individualista del intereacutespersonal de grupo de clase o de etniardquo (Tosi200968)
Afirmar que el punto de partida estaacute enlas realidades concretas significa por ejemploacercarse para aprender del proceso bolivianoque busca un nuevo orden socio-poliacutetico ycultural Aporte que exige ser leiacutedoprofundizado y criticado desde sus visiones yestilos de vida y no desde un paradigmaforaacuteneo Porque para la propuestaintercultural la ldquouniversalidad supone laliberacioacuten realizante de todos los universosculturales y que por eso mismo ni se imponepor imperio de alguacuten centro ni se logra al altoprecio de la reduccioacuten y de la nivelacioacuten de lodiferente sino que crece desde abajo comoun tejido de comunicacioacuten libre y desolidaridadrdquo (Fornet-Betancourt 2001376)
Entonces el desarrollo de la propuestade fraternidad universal por una parte tieneque ser capaz de evitar el reduccionismo y lanivelacioacuten de la diferencias fruto de esaabstraccioacuten tan occidental en busca de unasiacutentesis superior y por otra parte tambieacuten hade evitar erigir un centro desde el cualpromover la aplicacioacuten de esta El caminopasa por promover un policentrismo quepermita una mayor cercaniacutea a los contextos yque al mismo tiempo evita el encierro deestos En otras palabras la fraternidaduniversal no se concretiza aplicaacutendolas a losdiversos contextos socioculturales y poliacuteticosdesde unos principios delineados desde quiensabe doacutende sino que la fraternidad universal
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se va construyendo o gestando desdeespacios concretos Contextos que cuandoesteacuten maduros en sus experiencias defraternidad podraacuten aportar a los cambios en lalegislacioacuten mundial
Cabe sentildealar que este partir desde loscontextos posibilita dos pasos fundamentalesen el proceso intercultural de generarsociedades justas y plenas de vida ldquoPor unlado es necesario profundizar en la propiacultura y no mantenerse en lo superficial ytoacutepico Por el otro ante la otra culturadebemos ir maacutes allaacute de todo lo que en unprimer momento nos aparece descubrir loque estaacute detraacutes descubrir el sentido profundode los siacutembolos de las conductas de laspalabras o de los pensamientosrdquo (Esquirol2005155-156) Son justamente los mismosespacios de interaccioacuten cultural los quepermiten desarrollar la intraculturalidad(conocimiento de lo propio) que esimprescindible para poder sumergirse en lainterioridad de otras culturas y promover unaauteacutentica interculturalidad
Es por estos dos pasos fundamentalesque la fraternidad universal ha de partir desdelos espacios concretos y vitales de laspersonas para ir desarrollando su proyectode categoriacutea socio-poliacutetica que permita evitartanto el encierro individualista de la libertaddesvirtuada como la homogenizacioacuten amorfade una igualdad mal comprendida
Pero el diaacutelogo intercultural no tienesoacutelo un caraacutecter interpersonal sino tambieacutengrupal social y entre pueblos Maacutes auacuten es undiaacutelogo a desarrollar entre tradiciones ymodos de ver y vivir en el mundo Por tantoincluso la misma categoriacutea de fraternidadtendraacute que ser puesta en discusioacuten si es que
realmente desea entablar este diaacutelogorespetuoso horizontal y de enriquecimientomutuo con las culturas
4 Un posible equivalente homeomoacuterfico(formas similares) a la categoriacutea de fra-ternidad
Poner en discusioacuten la categoriacutea defraternidad no significa anular su ricatradicioacuten y aporte conceptual desarrollado enlos marcos del pensamiento occidentalSignifica maacutes bien desde este desarrollo notratarla como una categoriacutea universal quepuede ser impuesta y colocada en todas lasculturas por igual Dicho en teacuterminos de laperspectiva intercultural significa buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas Concretamente esto significa que ldquosetrata pues de un equivalente no conceptual nifuncional a saber de una analogiacutea de tercergrado No se busca la misma funcioacuten (que lafilosofiacutea ejerce) sino aquella equivalente a laque la nocioacuten original ejerce en lacorrespondiente cosmovisioacutenrdquo (Panikkarcitado en Estermann 200647)
Entonces un desafiacuteo no menor que sepresenta a quienes estamos desarrollando elprincipio de fraternidad es buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas para poder entablar un auteacutentico yenriquecedor diaacutelogo con estas Aquiacute estamosen el meollo de la perspectiva interculturaldonde ldquocomo resultado de la lsquohermeneacuteuticadiatoacutepicarsquo uno aprende a pensar ycomprender desde el sistema simboacutelico demaacutes de una tradicioacutenrdquo (Vallescar 2005482) Y
ldquoesto puede comprenderse por las nociones dehomologiacutea ndashlas nociones juegan papelesequivalentes y ocupan espacios homoacutelogos en los
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respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
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la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
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qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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Recensioni Reviews
essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Rossella Bonito Oliva
cuore il fondo piugrave originario di artifici nei qualilrsquouomo stesso egrave rimasto intrappolato PerciogravePanikkar ritrova nella religiositagrave quel senti-mento comune a piugrave religioni che le connettedallrsquointerno nel riferimento comuneallrsquoineffabile in cui si raccolgono sentimentibisogni aspirazioni nella tensione al legameSolo su questa via si puograve rintracciare la possi-bilitagrave di una felice coincidenza tra esperienzapersonale e itinerario filosofico al cui internola fede (cristiana induista buddista) riportan-do lrsquoocchio umano al mondo accende il rap-porto con lrsquoaltro Panikkar ricorda infatti ilsignificato piugrave antico di re-ligio ciograve che unisceanche se solo lo spostamento sulla trascen-denza disattiva qualsiasi assolutismo autore-ferenziale Lrsquointeresse e la familiaritagrave con unavasta e variegata cultura induce Panikkar arintracciare nella varietagrave i punti di contatto enelle tradizioni la spinta alla libertagrave che animaogni fede come specifico dellrsquouomoNellrsquoallargamento della prospettiva che carat-terizza e insieme circoscrive ogni conoscenzaemergono le affinitagrave smarrite nelle successiveguerre di credenze di religioni e di civiltagrave di-svelando nellrsquoincontro tra differenze il destinostesso di ogni individualitagrave Neacute un misticismoamorfo ma nemmeno una pedante ricerca didifferenziazione producono lrsquoarricchimentocontinuo della condizione umana
Come nella rappresentazione di Magrit-te de ldquola condizione umanardquo lrsquoindividuo se-condo Panikkar guarda il mondo come attra-verso una finestra i margini delimitano equindi necessariamente riducono e deforma-no la realtagrave anche se la trasparenza del vetroproduce lrsquoillusione di una visione diretta O-gnuno egrave una finestra sul mondo dice Panikkarin unrsquointervista quel mondo che si allarga nelconfronto tra la vista prodotta nelle diverse
finestre Lrsquoaltro perciograve si fa avanti nel senti-mento della dipendenza piugrave avanti divienebraccio fondamentale della mia relazione almondo Ogni cosa egrave oltre ciograve che io vedo ol-tre la singola cornice ligrave dove le finestre simettono in comunicazione reciproca In que-sto rinvio continuo che si avvale del ldquodialogodialoganterdquo6 di un sentire transindividualeeppure sfaccettato in cornici necessariamentedistinte ma non tragicamente diverse si atti-va la plurisonanza del mondo negli uomini
Il sentimento della trascendenza allorasottolinea il limite e nel limite indica la viaverso lrsquoAltro il divino e lrsquoaltro uomo comeapertura Panikkar egrave ben consapevole del fat-to che lrsquoessere in cammino non assicura sullameta e sulla sua raggiungibilitagrave Si tratta di di-sporsi alla ricerca di aprirsi appunto al miste-ro nella convinzione che solo questa puograve esse-re la via di un arricchimento progressivodellrsquoindividuo In unrsquointervista Panikkar infat-ti sottolinea come la stessa identitagrave sia un fal-so concetto dal momento che puograve corrispon-dere al massimo al significato che assume neldocumento di cui ognuno dispone nella vitacivile Il documento perograve egrave ciograve che ci identifi-ca per un altro per un controllo impersonalein qualche modo dallrsquoesterno e attraverso co-dici piugrave che in quanto persona Ersquo uno stru-mento legale che niente dice della personacome entitagrave dinamica e aperta che forse solola morte piugrave fermare
Il pericolo si cela nellrsquoassunzione di que-sti atteggiamenti burocratici nello stesso rap-porto con noi stessi nella misura in cui ce-diamo alla tentazione di certezze a buon mer-cato di una spettacolarizzazione dei nostri
6 Dallrsquoultima videointervista di Panikkar Studio Oikos diMarco Manzoni
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Rossella Bonito Oliva
corpi e delle nostre anime Non un peccatoma uno scacco secondo Panikkar per il qualela pienezza per lrsquouomo egrave nellrsquoaperturanellrsquoesperienza piena della relazione conlrsquoaltro da seacute che sia mondo che sia Dio olrsquoaltro uomo In questo orizzonte ogni chiusu-ra come ogni irrigidimento si traduce in unoscacco per la conoscenza e per la libertagrave an-che allrsquointerno delle teorie filosofiche
In questa apertura circolare e in-finitarispetto a ogni singolo dallrsquoIo al mondo e dalmondo allrsquoaltro egrave nascosta la risorsa per unrinnovamento della vicenda umana che evitiogni gerarchia ordine livellamento per ritro-vare il divino in ogni cosa rendendo ogni cosasacra e necessaria la natura lrsquoaltro uomo ilvicino come lo straniero In questo senso nonsi egrave mai soli nella propria ricerca condividen-do un destino di fragilitagrave che spinge al con-fronto allrsquoesperienza della libertagrave da ogni vin-colo attivato in quel sentimento ineffabile dellegame con il mondo con lrsquoaltro7 Lrsquoaltro per-ciograve egrave implicato nel mio stesso limite egrave pre-sente in me e ogni autoreferenzialitagrave egrave solounrsquoartificiosa idealizzazione che inducelrsquoillusione di sollevare i piedi da terra da tuttoquanto ci ingombra e ci impaccia Aprirsiallrsquoaltro significa per Panikkar disporsi a quan-to mi accomuna allrsquoaltro nella fragilitagrave nel li-mite nella impossibilitagrave della trasparenza edella coerenza piuttosto che nellrsquoidentitagrave incui si cela solo una sorta di volontagrave di potenza
La sottolineatura dellrsquointra preferitaallrsquointer e al multi consente a Panikkar di lavo-rare su un terreno di confine tra universale eparticolare razionale e emotivo trascendentee immanente rinunciando ad un tempo ad o-
7 RPanikkar Ecosofia la nuova saggezza Per una spiri-tualitagrave della terra Cittadella editrice Assisi 1993
gni assunzione di certezze a favoredellrsquoattenzione a tutto quanto egrave sempre in fie-ri per lrsquouomo in cammino nella ricercanellrsquoaccettazione coraggiosa dellrsquoimpossibilitagravedi poter raggiungere una qualsiasi meta informa definitiva
Non egrave certo la volontagrave che puograve condurresu questa strada conciliatrice dal momentoche per Panikkar non si tratta di imparare o didivenire secondo la visione superegoica e con-torta dellrsquoOccidente morale quanto di proce-dere verso la purificazione e lrsquoascolto delsemplice che parla attraverso il cuore Il divinocome trascendente in tal modo si manifesta inquanto rimarrebbe intattingibile per lrsquouomochiuso nella sua difensiva autoreferenzialitagraveSolo il divino apre lrsquoumano allrsquoamore al per-dono conferendo unrsquoampiezza di respiro allaquale lrsquouomo spesso rinuncia in nome di unasterile vittoria
Rintracciare lrsquoaltro non richiede unospingersi allrsquoesterno unrsquooperazione artificio-sa ma piugrave semplicemente significa mettersiallrsquoascolto rintracciare lrsquoaltro dentro di medove egrave stato occultato Ne sentiamo il richia-mo se solo abbandoniamo le tracce del narci-sismo occidentale La cosmoteandria di Panik-kar sottolinea infatti lrsquoimplicanza tra legamecon il mondo e legame con lrsquoaltro romperequesta circolaritagrave tra uomo e mondo produceillusorie certezze e false risposte conflitti e la-cerazioni Solo nellrsquoassunzione della pluralitagravedei punti di vista attraverso i quali e non no-nostante i quali si attinge il senso piugrave profon-do della vita come della morte che intrecciaogni cosa In questa prospettiva non egrave possibi-le riprodurre polarizzazioni facendo inclinarequesta volta il positivo sullrsquoOriente a sfavoredellrsquoOccidente La polarizzazione stessa egrave unapatologia della modernitagrave cosigrave come la loca-
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Rossella Bonito Oliva
lizzazione geografica del bene o del male asso-luto che occulta quella fluiditagrave che egrave dello spi-rituale8
In questo senso Panikkar preferisce lametafora al ragionamento al rigore logico Lametafora conserva in seacute lrsquoineffabile assumelrsquoimpossibilitagrave della trasparenza lavora sugliintrecci piuttosto che sulle evidenze dichiarada subito la sua contiguitagrave con lrsquouniverso e-motivo con la dipendenza dal mondo mo-strando in controluce il bisogno metafisicoche anima la visione cosmoteandrica La mo-dalitagrave della riflessione giocata su aforismi emetafore mette alla prova per lrsquoautore questaenergia dellrsquordquointrardquo che egli ha sperimentatonella sua formazione dalla teologia cattolicaalla cultura indiana ereditata dal padre e ri-cercata nei suoi viaggi in etagrave matura Questocarico esistenziale permette a Panikkar digiungere a quello che non egrave un artificioso sin-cretismo proprio percheacute si gioca nel richiamodelle affinitagrave che si liberano lagrave dove si resti-tuisce alla teoria lrsquoinflessione interrogativacon cui si sprigiona dallrsquouomo Non si dagrave unatraducibilitagrave del mito che come spiega il ter-mine antico mythos ha al suo interno il silen-zio e la testimonianza ciograve che egrave piugrave proprioma che deve essere necessariamente condivi-so9 In quanto in ciograve che non si puograve dire si celaquanto sia pur contraddittorio rimane vero
Una sorta di rimozione destinata a ripe-tersi nel tempo e nello spazio proprio per la
8 La posizione di Panikkar anticipa le posizioni che a li-vello politico sono assunte da ASen che sottolinea lacecitagrave dellrsquoOccidente verso gli elevati valori presentianche nella storia della cultura orientale cfr Id La de-mocrazia degli altri Percheacute la libertagrave non egrave unrsquoinven-zione dellrsquoOccidentetr It Mondadori Milano 20049 R Panikkar Mito simbolo culto in Opera Omnia volIX tomo I Jaca Book Milano 2008
sua debolezza impotente dinanzi a ciograve chetrascende la capacitagrave drsquoazione dellrsquouomo Aquella che egrave una volontagrave di potenza e una ra-dicalizzazione delle differenze Panikkar sosti-tuisce lrsquoassunzione delle contraddizioni comeparte integrante della realtagrave in quanto ele-mento di una veritagrave non selettiva La contrad-dizione e quindi le distinzioni sono il sale stes-so della vita che si sviluppa dal confronto daldialogo tra prospettive diverse piuttosto chesul monolitismo voluto dallrsquoOccidente Ognidiscorso perciograve egrave dialogo confronto di ldquomitirdquolagrave dove il mito per Panikkar egrave lrsquointerodellrsquouomo senza la pretesa di essere ogni co-sa Il mito trattiene in seacute lrsquoineffabile la condi-visione emotiva qualcosa di magico in cui egraveracchiusa la possibilitagrave stessa di un camminoIn questo orizzonte il mito resta inattaccabilenella misura in cui non pretende e non rap-presenta se non lrsquoumano nella sua relazionecon il mondo con lrsquoaltro I miti non possonoessere propagandati neacute pubblicizzati percheacuterichiedono una convinzione interiore senza laquale diventano folclore superficiale
Ersquo in questa prospettiva che si imponelrsquooriginalitagrave e la feconditagrave di un pensiero qualequello di Panikkar che non intende segnarefini o punti di arrivo ma solo liberare lrsquoenergiache si sprigiona in tutte le relazioni se solo siimpara a lasciar essere lrsquoumano dellrsquouomo chenon conosce confini territori o localizzazionima solo lrsquoessere in cammino come apertura
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Wolfgang Kaltenbacher
Wolfgang KaltenbacherUniversitagrave degli Studi di Napoli ldquoLrsquoOrientalerdquo
Il ventesimo secolo ha visto la fine degliimperi coloniali insieme allrsquoascesa di unavariegata critica delle ideologie coloniali Ilclassico colonialismo egrave (quasi) scomparso maal suo posto troviamo oggi forme piugravesofisticate di dominio La critica della visioneeurocentrica del mondo egrave sorta non soltantonelle ex colonie ma anche nei paesioccidentali in forma di unrsquoautocritica delpensiero europeo La crisi della coscienzaeuropea rivela contemporaneamente le suedebolezze e i suoi punti di forza Aquestrsquoultimi appartiene la capacitagrave di metterese stessi in discussione Questo valesrsquointende solo per le tradizioni piugrave nobili delpensiero europeo
Con la critica dellrsquoeurocentrismo hainizio tra lrsquoaltro una riflessione piugrave sistematicasul contesto culturale della filosofia di cui sioccupa la filosofia interculturale Bencheacute lafilosofia si sia sempre occupataimplicitamente di problemi interculturali lafilosofia interculturale come tentativoesplicito di affrontare i problemidellrsquointerculturalitagrave egrave nata solo qualchedecennio fa Lrsquointerculturalitagrave egrave comparsacome oggetto di studio in varie altrediscipline molto tempo prima che i filosofiavvertissero il bisogno di rifletteresistematicamente sui problemi interculturali
(Hinnenkamp 1994 Monceri 2000 e 2006Kaltenbacher 2004)
Gran parte dei testi sulla filosofiainterculturale sono stati scritti e pubblicatidagli studiosi e dalle istituzioni intorno allarivista polylog ndash Forum for InterculturalPhilosophy Bencheacute i singoli autori di questogruppo abbiano definito la filosofiainterculturale in modo diverso (Wimmer2004 50) crsquoegrave ovviamente un consenso dibase sui requisiti minimi della filosofiainterculturale
Noi intendiamo la filosofia interculturalecome lrsquoimpegno di dare espressione alletante voci della filosofia ciascuna nel suocontesto culturale e di creare in questomodo una discussione fruttuosa e condivisain cui tutti abbiano eguali diritti Nellafilosofia interculturale vediamo soprattuttoun nuovo orientamento e una nuovapratica della filosofia una filosofia cherichiede un atteggiamento di rispettoreciproco di ascolto e di disponibilitagrave diapprendere
Egrave richiesto un nuovo orientamento percheacutendash riconoscendo la situazionalitagrave culturaledella filosofia ndash le posizioni filosofichedevono affermarsi sul livello interculturalee la cultura e le culture devono esseremantenute consapevolmente presenticome contesto del filosofare Una nuovapratica egrave necessaria percheacute la nuovaconsapevolezza richiede lrsquoabbandono di
CHE COSA Egrave LA FILOSOFIA INTERCULTURALE
Wolfgang Kaltenbacher
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Wolfgang Kaltenbacher
una produzione individuale e mono-culturale della filosofia e si cerca inveceuna polifonia dialogica dinamica efondamentalmente aperta delle culture edelle discipline (httpprofpolylogorgobj-enhtm [29 agosto 2010])
Allrsquointerno di questo quadro generaletroviamo approcci diversi alla filosofiainterculturale che in parte possono essereconsiderati complementari La filosofiainterculturale parte dalla consapevolezza delcontesto culturale della filosofia e dellarilevanza di questo contesto per lo sviluppodelle teorie filosofiche Da qui risulta ilcompito di riflettere sistematicamente sullarelazione tra la produzione filosofica e il suocontesto culturale di sviluppare nuovistrumenti e metodi per essere in grado dicomprendere culturalitagrave ed interculturalitagrave infilosofia La consapevolezza del ruolo delcontesto culturale cambia la nostra sensibilitagravee il nostro atteggiamento nei confronti di altricontesti culturali e ci invita a rifletteremetodicamente sui problemi culturali edinterculturali La filosofia allarga tra altro lasua competenza ad una filosofiadellrsquointerculturalitagrave (Cesana 2007 55)
La culturalitagrave di ogni tradizione filosoficanon implica perograve un determinismo erelativismo culturale Nonostante il condi-zionamento culturale della produzione filo-sofica egrave possibile mantenere la convinzione diuna ldquoveritagraverdquo universale bencheacute non possiamopiugrave pretendere di avere un accessoprivilegiato o esclusivo a questa ldquoveritagraverdquo Essarimane unrsquoidea regolativa
La filosofia interculturale puograve cambiarela percezione della propria tradizionefilosofica In particolare la filosofia occidentaleegrave stata criticata per la sua autopercezione edegrave stata invitata ad aprirsi ad altre tradizioni Egravevero che molti autori occidentali sono convinti
che la filosofia sia una conquista esclu-sivamente europea e questo egrave sicuramentesbagliato Dallrsquoaltro lato non va dimenticata lacuriositagrave che gli europei hanno sempre avutonei confronti delle altre culture e che questointeresse non era sempre motivato da unabrama imperialista La critica dellrsquoeuro-centrismo ha occupato molto spazio nelleprime pubblicazioni della filosofia inter-culturale Contemporaneamente sono statirespinti tutti gli altri centrismi come ilsinocentrismo oppure lrsquoafrocentrismo(Wimmer 2004 53-62 Nederveen Pieterse2009 70) Sembra essere cosa ovvia che sidebba andare oltre la propria tradizione e lafilosofia interculturale pretende di dare uncontributo per raggiungere questo obiettivoindividuando le differenze culturali e lesomiglianze transculturali (Cesana 2007 53)unrsquoimpresa che presuppone competenzeparticolari
La filosofia interculturale va distintadalla filosofia comparata Su questadistinzione hanno insistito soprattutto gliautori della filosofia interculturale La filosofiacomparata nella sua forma storica non hacome particolare obiettivo la riflessione sulcontesto culturale della produzione filosoficae i filosofi di questo campo in realtagrave non sisono preoccupati piugrave di tanto dei presupposticulturali del proprio pensiero Dallrsquoaltro lato lafilosofia interculturale dipende dallacomparazione di diverse tradizioni filosofichee quindi deve affrontare anche tutte ledifficoltagrave della filosofia comparata Occorronostudi molto approfonditi prima di poter farequalsiasi comparazione Sono proprio glistudiosi piugrave specializzati ad avere delle riservenei confronti della filosofia comparata Sipensi solo agli studi sulle varie tradizionifilosofiche del subcontinente indiano Gliindologi hanno buone ragioni ad essere
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Wolfgang Kaltenbacher
scettici sulle comparazioni fatte da filosofi chenon hanno mai studiato i testi nella linguaoriginale ma solo in qualche traduzioneinglese
Essendo incompleta o incerta la nostraconoscenza di altre tradizioni la filosofiainterculturale puograve comunque cominciare conla riflessione sul contesto culturale dellapropria tradizione vagliandola in base allesollecitazioni e agli spunti provenienti da altriambiti culturali Dal confronto possonosorgere domande che mettono in nuova lucela propria tradizione senza tuttavia esigereuna conoscenza perfetta delle altre tradizioniLrsquoincontro con la cultura giapponese adesempio ha fatto emergere il profondocarattere europeo del concetto di ldquoculturardquo(Ocirchashi 1984 Monceri 2000) Il terminecolere il coltivare della natura originalmentelimitato allrsquoambito dellrsquoagricoltura fugradualmente esteso a tutti i campi della vitaumana La trasformazione della natura lacreazione di una ldquoseconda naturardquo egrave in questolrsquoaspetto rilevante Nella moderna linguagiapponese fu coniato un nuovo termine(bunka) per esprimere il concetto europeo dildquoculturardquo Quanto fosse diversa la concezionedella relazione tra lrsquouomo e la natura nelGiappone tradizionale si evince dalla famigliadi parole che serviva per caratterizzare i variaspetti della cultura prima dellrsquointroduzionedel termine bunka Lrsquoideogramma fucirc il ventoin combinazione con le varie espressionispecificanti forniva gli elementi linguistici perdescrivere tutta la sfera della cultura Il fattoche fucirc un elemento naturale indicasselrsquoambito della cultura dimostra per Ocirchashiche il rapporto tra lrsquouomo e la natura eraconcepito in Giappone in modo completa-mente diverso Il compito della cultura non egravestato la trasformazione della natura bensigravelrsquoautoassimilazione scrive Monceri Questo
non devrsquoessere frainteso La cultura non egravestata il diventare uno con la natura ldquoCulturardquoegrave stata la ricerca del posto dellrsquouomo tra cieloe terra illustrata nella parabola della ruotaidraulica che non devrsquoessere messa neacute troppoprofondamente nellrsquoacqua neacute fuori lrsquoacquaLa parabola viene attribuita al filosofogiapponese Ninomiya Sontoku In un periodoin cui si annunciavano grandi cambiamenti acavallo tra il Settecento e lrsquoOttocento eglidifendeva lrsquoideale confuciano dellrsquouomo dicultura il quale ndash munito di un libro e di unattrezzo agricolo ndash cercava di mantenerelrsquoequilibrio culturale Con questa parabolaprendeva le distanze sia dal buddhismoparagonandolo alla ruota abbassata troppoprofondamente nellrsquoacqua sia dallo sviluppodellrsquoindustrializzazione che giagrave si potevaintravedere e che avrebbe portatoallrsquoabbandono dellrsquoagricultura ed allrsquoaliena-zione dalla natura simboleggiati dalla ruotaidraulica fuori lrsquoacqua (Ishiguro 1955)
Il concetto occidentale di ldquoculturardquo hainiziato a sgretolarsi durante il ventesimosecolo secolo che ha visto una vertiginosaaccelerazione della mondializzazione In tuttele discipline che si occupano di fenomeniculturali il concetto statico di cultura vienesostituito da un concetto dinamico Le culturenon sono immutabili non sono entitagrave fisseOgni cultura egrave il risultato di un complessoprocesso storico con innumerevoli contatti escambi con le altre culture Nessuna culturaesiste in modo isolato e i confini delle culturenon si lasciano definire con precisione Ladefinizione di cultura dipende dai criteri che siapplicano dalla Kulturnation alle culturelocali a unitagrave ancora piugrave piccole Alla fine ogniindividuo ha la sua ldquoculturardquo
Indipendentemente dalla definizione dildquoculturardquo egrave certo che non possiamo mai
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Wolfgang Kaltenbacher
lasciare il circolo culturale al qualeapparteniamo ma il circolo puograve cambiare enoi con esso Possiamo allargare o cambiare ilnostro orizzonte Con ogni passo che facciamosi sposta in effetti il nostro orizzonte Erasbagliato quindi considerare lrsquoorizzonte unacosa statica Gadamer non lo ha mai fatto Lasua metafora della ldquofusione degli orizzontirdquomeritava una valutazione piugrave attenta Neglistudi interculturali questa metaforagadameriana egrave stata interpretata come unsintomo di una cultura dellrsquousurpazione equindi respinta categoricamente Lrsquoespressio-ne tedesca Horizontverschmelzung egrave ambiguacome ha ricordato Philippe Eberhard (2004)Essa contiene contemporaneamente uno emolti orizzonti Si parte da molti orizzonti e siinizia ad entrare in un comune contesto dicomunicazione si condivide in parte unorizzonte Ogni metafora ha i suoi limiti edeve essere interpretata cosigrave anche lametafora della ldquofusione degli orizzontirdquo chealla fine non egrave tanto lontana da quella dellesovrapposizioni (Uumlberlappungen) usata dallafilosofia interculturale Egrave noto che il tardoGadamer si egrave interessato del dialogointerculturale Ram Adhar Mall perograve silamenta che Gadamer non abbia praticatoquesto dialogo e che sia sempre rimastolegato a un concetto eurocentrico dellafilosofia Non egrave un segreto che la filosofia diGadamer egrave stata legata fin dallrsquoinizio alpensiero greco Dallrsquoaltro lato non possonoessere piugrave ignorati i tentativi di Gadamer diaprire il proprio pensiero ad altre tradizioni(Grondin 2007) La cosiddetta ldquoermeneuticaanalogicardquo o ldquoermeneutica interculturalerdquo nonha mostrato comunque quel passo rivoluzio-nario oltre lrsquoermeneutica classica almeno perquanto riguarda il suo aspetto epistemolo-gico Ci sono vari problemi irrisolti nellafilosofia di Gadamer ma non si puograve negare
che il suo pensiero offra elementi fondamen-tali per la filosofia interculturale La massimache la prima filosofia di un autore classicodebba essere distinta dal suo atteggiamentoculturale vale in particolare per Hegel il qualeegrave stato criticato fortemente dalla filosofiainterculturale ma spesso in modo moltosuperficiale Egrave ovvio che alcuni elementi dellafilosofia di Hegel sono inaccettabili Nonpossiamo seguire Hegel nella sua metafisicadella storia delle religioni per menzionaresolo un aspetto ma il quadro concettuale cheoffre egrave molto utile per lo sviluppo di unateoria pluralistica (Nagl-DocekalKaltenbacherNagl 2008 27)Nellrsquoincontro delle culture possiamoevidenziare il contesto comune di comunica-zione oppure esaltare le differenze In ognicaso Hegel ci offre un ampio spettro distrumenti concettuali sofisticati per lrsquoanalisidei processi interculturali e in questo Hegelrappresenta solo il culmine di una riccatradizione del pensiero dialettico che prima ditutto indica la natura dialettica di ogniconcetto Ciograve che ci divide da altre tradizioni ciunisce a loro Conoscere il confine significaessere giagrave al di lagrave di esso Il processo dellacomprensione interculturale egrave graduale Nonesiste unrsquoassoluta incomprensibilitagrave ma egravealtrettanto vero che rimarranno sempre diffe-renze culturali Rimarragrave quindi il compitodella traduzione interculturale
Unrsquoepistemologia della filosofia inter-culturale dovrebbe partire dal processocomplesso di un reale allargamento dellrsquooriz-zonte in cui nuove categorie vengono adot-tate e la propria posizione continuamentecambiata Ho descritto questo modello episte-mologico in un altro contesto come universa-lismo dialettico che respinge e supera sia ilrelativismo culturale sia lrsquouniversalismoastratto (Kaltenbacher 2008 280)
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Wolfgang Kaltenbacher
Modelli simili sono stati sviluppati daalcuni autori della filosofia interculturaleClaudia Bickmann parte dallrsquoidea di unaphilosophia perennis la quale perograve non puograveessere reclamata come possesso esclusivo dinessuno Ci sono accessi differenti allrsquouni-versale Le varie culture hanno approccidiversi allrsquouniversale e questo egrave un fatto chenon puograve essere piugrave ignorato Le differenzedevono essere riconosciute Dallrsquoaltro latonon possiamo rinunciare allrsquouniversale Ilbisogno di controbilanciare la filosofia unila-terale dellrsquouniversalismo astratto ha portatoalla creazione di un altro pensiero unilateralela filosofia della differenza La filosofia inter-culturale in senso stretto egrave nata nella grandecorrente della filosofia della differenza Leparticolaritagrave delle diverse tradizioni filosofichedovevano essere difese e rivalutate Adessosarebbe giunto il momento sostieneBickmann di correggere anche gli eccessidella filosofia della differenza Gli elementicomuni delle diverse tradizioni devono esserecolti Le sovrapposizioni permettono la comu-nicazione interculturale senza cancellare ledifferenze Da respingere sono sia lrsquoidea diuna totale commensurabilitagrave delle culture sialrsquoidea di una totale incommensurabilitagraveBickmann ha formulato nuovi criteri per lafilosofia interculturale adottati dalla Societagravedi Filosofia Interculturale (Society of Inter-cultural Philosophy) che fanno comprenderela distanza della sua posizione da quellaespressa nelle prime pubblicazioni dellafilosofia interculturale (Bickmann 2007httpwwwint-gipdeenglischinformationen_ englischhtml[29 agosto 2010])
Non egrave casuale che la filosofiainterculturale sia nata negli ultimi decenni delventesimo secolo Essa fa parte della svoltaculturale Unrsquoanalogia interessante la tro-
viamo nella germanistica che sin dagli anniSettanta ha sviluppato un nuovo ramo deglistudi germanici la germanistica interculturalela quale puograve essere considerata come uno deivari tentativi di superare i tradizionali limitidisciplinari e di sfruttare gli spazi di nuoveprospettive interdisciplinari La svoltaculturale ha causato in Germania lospostamento dalle Geisteswissenschaften alleKulturwissenschaften e la creazione di unanuova disciplina la Kulturwissenschaft (alsingolare) la quale si basa in parte su vecchietradizioni tedesche e che si inserisce con-temporaneamente nello sviluppo degli studiculturali a livello internazionale CulturalStudies New Historicism Cultural PoeticsVisual Studies Postcolonial Studies CulturalAnalysis lrsquoetnografia postmoderna la semioti-ca la sociologia della cultura in Francia etc(Bachmann-Medick 2006 Boumlhme 1998 2000e 2008 WierlacherBogner 2003)
Come gli studi letterari anche la filosofiainterculturale ha ormai superato gli eccessiculturalistici La critica postmoderna dellegrandi narrazioni continua ad essere impor-tante per la de-costruzione dei discorsi ege-monici ma lrsquoinsufficienza di una mera de-co-struzione egrave diventata evidente ed una tenden-za verso una posizione piugrave equilibrata puograveessere constatata Essere consapevole dellaculturalitagrave della produzione filosofica senzarinunciare allrsquouniversalitagrave egrave stato formulatospesso da Wimmer come lrsquoobiettivo generaledella filosofia interculturale (2004 63 153)
Come lrsquoantropologia culturale lafilosofia interculturale deve essere attenta anon diventare vittima delle proprie idee Ilmondo odierno ha costretto lrsquoantropologiaculturale a ripensare categorie fondamentaliche hanno determinato il discorso antro-pologico per tanto tempo Concetti come
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Wolfgang Kaltenbacher
ldquoculturardquo ldquotribugraverdquo o ldquogruppo etnicordquo non pos-sono essere piugrave utilizzati nel mondo globaliz-zato Lrsquoimmagine del mondo come suddivisoin ldquoculturerdquo egrave stata sostituita da altre rappre-sentazioni come quella dellrsquoldquoecumene globa-lerdquo (Fabietti 2004 261-268) Questa nuovaconcettualizzazione potrebbe essere vistacome un altro eccesso messo in moto dallanecessitagrave di dissolvere costruzioni di identitagraveculturali che in realtagrave non esistono Ma in ognicaso la filosofia interculturale deve evitareconcetti che hanno giagrave dimostrato la loroinefficienza in altri campi disciplinari
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copy Wolfgang Kaltenbacher 2011
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Maria Esther Mastrogiovanni
Ripensare la nascita per un nuovo con-cetto di dipendenza
Mi piace cominciare richiamando la me-tafora della finestra che Panikkar usa nelbellissimo video offertoci da Milena CarraraPavanvisto durante il convegno a Napoli il 3 -4 dicembre 2010
Il mio intervento si pone proprio comeunulteriore finestra da cui sono solita guar-dare e dalla quale chiedo lascolto
Il proprio punto di vista immaginatocome una finestra
Limmagine della finestra egrave straordina-ria e prima di esprimermi sullargomento chemi preme la voglio raccontare nelle risonanzee nella ricchezza di significati che mi susci-taseguendo un percorso di immaginazionecosigrave come lo sto apprendendo da Gastone Ba-chelard e con laiuto degli approfondimentisul mundus imaginalis di Paolo Mottana
La finestra egrave luogo di soglia fra internoed esternoE unapertura fra realtagrave separate econtigueDunque realtagrave distinte ma legate dauna contatto in primo luogo materiale uncontatto fluido ora piugrave visibile ora meno evi-
dentePuograve essere piugrave o meno opaca se il ve-tro che la compone egrave piugrave o meno ombra-tosporco incrostato Puograve essere aperta ochiusa (da noi ma anche dimperio da altri)econsentire allaria di circolare liberamente a-gli odori di essere percepiti alle voci e ai suonidel mondo di essere piugrave o meno uditi Con-sente di rimanere dentro quasi invisibileallesterno nellillusione della propria assolu-tezza in quanto unica e sola finestra possibi-leOppure di sporgersi sul suo davanzale be-ne in vista in grado cosigrave di vedere quante al-tre finestre esistano accanto alla propria e nelsilenzio ascoltare meglio ciograve che da altre fine-stre proviene
Limmagine della finestra inoltre implicanon solo una distinzione ma anche una di-stanza fra me e ciograve che vedo e come lo vedoIo non mi esaurisco in ciograve che vedo e in comelo vedo sono altro un di piugrave di quello che divolta in volta penso e affermo Ciograve mi dagrave unsenso di leggerezza e la capacitagrave di stare nellecose senza troppi drammi tutto egrave in movi-mento anche il mio sguardo che fonda e so-stiene il mio dire
E nel movimento cegrave anche quello della-scolto del mio silenzio da abitare da vivere
RIFLESSIONE
Maria Esther Mastrogiovanni
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Maria Esther Mastrogiovanni
da scoprire E in quel silenzio il piugrave delle volteconquistato con fatica paziente e umile farepulizia mettere ordine lasciare solo lessen-ziale Allora quel silenzio puograve ospitare la pre-senza dellAltro capire accettare che lAltroesiste veramente egrave il fine che Simone Weil sipone nella sua vita
E in questo in-quieto movimento incon-trare lAltro in una in-quieta pace
E questa una ricerca lunga difficile maaffascinante di ciascuna vita
In questa attitudine mi muovo ben lun-gi dallaver raggiunto un qualsiasi approdoogni tanto un porto sembra la fine del viaggioma la corrente ritrascina con il suo canto odo-roso al largo e lavventura continua
Sono curiosa e non mi piacciono i sen-tieri noti Ho frequentato cosigrave luoghi diversi elontani fra loro e piugrave di una volta ho constata-to con un sorriso e con un po di stupore co-me molti amino rinchiudersi in un recinto no-to e coltivino per una vita intera lo stessogiardino piante perfette quasi nascono rigo-gliose Nuovi frutti nuovi incroci nuove pian-te che hanno del meraviglioso e impensabiliper il senso comune Ma tale bellezza a voltesi ripiega su se stessa non apre finestre su al-trettanti meravigliosi giardini cegrave una faticasolitaria eroica che ha in seacute nel suo intimo unnucleo di insignificanza proprio per la ristret-tezza dello spazio vitale in cui si rinchiude Cegraveun assoluto che ignora lassoluto del giardinoaccanto
Ho frequentato sui libri e nelle relazio-ni il sapere espresso dalle donne
Alla domanda che piugrave volte mi sono po-
sta perchegrave proprio la passione per la condi-zione femminile e non altro ugualmenteimportante al mio sguardo di giudice severosono riuscita a rispondere solo di recente Enella mia storia che ho trovato la rispostaNon certo per motivazioni oggettive noncredo si possa stabilire una graduatoria diprioritagrave fra i bambini affamati del Ruanda o gliafghani costretti a fuggire dalle loro case perla guerra o le donne che subiscono violenze ditutti i tipi nella indifferenza e nel silenzio delleistituzioni e delle societagravelelenco potrebbenaturalmente continuare a lungo
E un utile esercizio ricostruire la genesidelle proprie passioni intellettuali ma anchepolitiche e sociali Si diventa poi piugrave libere epiugrave capaci di perseguire quellinteresse nonpiugrave solo appassionato ma ancor piugrave vivouna volta che si siano sciolti i lacci della pro-pria storia che cosigrave manifesta tutta la sua e-nergia
Metagrave della mia vitagrave lho spesa nello stu-dio e nellazione per comprendere e valoriz-zare la soggettivitagrave femminile Ancora oggicon animo diverso continuo a farlo non piugravesolo nei luoghi di donne ma anche in quelliche si usano chiamare luoghi misti
E cosigrave qui fra voi mi egrave possibileoggisentirmi a casa Proprio in un momento incui ho sentito con piugrave acutezza un senso di di-sagio di estraneitagrave di solitudine nel luogo incui lavoro e nella realtagrave che mi circondaSonouninsegnante mi piace stare in classe con leallieve e gli allievi ma sempre piugrave vivo con in-sofferenza listituzione scolastica
Proprio quando riflettevo come - aven-doli ascoltati negli ultimi mesi a Firenze - i
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Maria Esther Mastrogiovanni
protagonisti della vita culturale italiana misembrano procedere per mondi separati au-toreferenziali a volte forse privi di una one-stagrave intellettuale oggi sempre piugrave rara
Cosigrave durante i due giorni del Convegnoin una sala del palazzo Serra di Cassano pre-stigiosa sede dellIstituto Italiano per gli StudiFilosofici a Napoli mi sono sentita a casa duevolte
In primo luogo perchegrave Napoli egrave la miacittagrave natale e poi perchegrave ho percepito unagrande sintonia con le persone che ligrave si sonoespresse
Non ero sola
E oggi per chi come me nel suo quoti-diano si sente isolata come se parlasse unal-tra lingua o vivesse in un altro mondo egrave une-sperienza preziosa percepire di trovarsi acasa
Ma nel momento in cui rifletto su que-sta dualitagrave penso alla a-dualitagrave di cui parlaPanikkar e mi interrogo
Il problema interculturale si intrecciafortemente con quello intra-culturale quelloproprio di ogni comunicazione dove pare chesia quasi impossibile soprattutto quando siusano le parole non fra-intendersi
Spesso le parole complicano le relazionia volte sembrano anche aiutarle ma sono leparole o qualche altra cosa che passa invisibi-le attraverso un linguaggio non verbale unlinguaggio che ho imparato a chiamare delcuore
So di essere molto di parte ma ho un in-
teresse poco sviluppato per le questioni pu-ramente teoriche preferisco seguire la lezio-ne di Simone Weil che era una grande pensa-trice filosofa politica mistica letterata e tan-te altre cose un pensiero deve trovare la suaveritagrave egrave bontagrave nellessere praticabile
Pensiero- azione Un pensiero incarnatocome lha definita Gabriella Fiori
Almeno in certi ambiti
La Natura ci egrave ancora madre anche se lacultura occidentale dalla Rivoluzione Scientifi-ca in poi ha cominciato a considerarla unmeccanismo piuttosto che un organismo E daligrave -nonostante i successivi sviluppi della co-siddetta visione scientifica del mondo ai piugraveignoti - si egrave sviluppata la pervasivitagrave dellideadella macchina che ha divorato tutto anche ilnostro corpo Viviamo come congegni di ungrande orologio il cui ritmo non egrave scanditodal nostro respiro ma da una impersonalelancetta di ferro che procede indifferente almondo
Ma se ci volgiamo alla Natura con intimadistanza(Rilke) e con amoroso sguardo pos-siamo ancora ricevere grandi insegnamenti
E vorrei riflettere con voi proprio par-tendo dal concetto cosigrave stimolante di a-dualitagrave su quel particolare momento della vi-ta di tante specie viventi e su quella precisarelazione che cegrave tra una madre e il suo bam-bino durante la gravidanza e nei primi anni divita Quellunitagrave fortissima e necessaria cheha perograve giagrave sin dal suo sorgere il movimentodel distacco e dellautonomia In quel momen-to la donna e il bambino sono nello stessotempo due e uno
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Maria Esther Mastrogiovanni
Tale relazione egrave talmente poco conside-rata nel nostro immaginario che non ci sonoparole e non solo in italiano per definirequella relazione di dipendenza-indipendenzafra due esseri viventi dove la dipendenza haun tempo e comprende la crescita della indi-pendenza delluno dallaltro di chi sta per na-scere e di chi alimenta quella nascita
Per inciso ho avuto una certa esitazionenel trovare il verbo piugrave appropriato per de-scrivere chi femmina donna corpo di donnaconsente decide fa in modo che una nascitapossa accadere
Cegrave tutta una retorica sul rapporto ma-dre -figlioa sulla maternitagrave ma sullaspettoche qui considero non trovo nulla che abbiaacquisito un valore esemplare e simbolico
Forse in altre culture Ma non ne sono aconoscenza e se qualcuno puograve portare un suocontributo gliene sarograve grata
Dunque durante la gravidanza abbiamoun inedito un corpo che ne fa crescere un al-tro che per un certo tempo egrave nascosto pro-tetto nelle viscere E qualcosa di straordina-rio Mi egrave capitato da giovane per la mia tesisulla maternitagrave di essere presente al parto diuna donna Quella scena mi si egrave impressa nellamente e quando egrave toccato a me partorire miegrave stata di grande aiuto
Allora compresi percheacute i nostri antenatimigliaia di anni fa ancora inconsapevoli dicome si concepisse un essere vivente rima-nessero turbati davanti a quellevento straor-dinario e meraviglioso che egrave la nascita di unessere vivente e attribuissero alle loro donnepoteri magici e la responsabilitagrave di un rappor-
to privilegiato e diretto con la Natura la don-na era allora una sciamana Le grandi statuedella Dea madre mediterranea che si possonoancora vedere al museo de La Valletta a Mal-ta testimoniano questo senso della potenzafemminile dispensatrice generosa dellab-bondanza nella quale soltanto puograve nascereuna nuova vita Sono donne immense comedimensioni grasse con un forte valore sim-bolico di ricchezza
Se penso oggi allimmagine quasi ano-ressica della donna moderna mi sembraquasi un fantasma di quella figura unombralieve muta e svuotata che sfiora questa terracercando di occuparvi il minore spazio possibi-le
Anche se pare affermarsi un nuovomodello femminile la cui prima funzionesembra essere di nuovoquella di piacerealluomo
Dunque la Natura che amo significarecome Madre ci offre lo spettacolo di un even-to la nascita di un essere vivente che fra letante sue caratteristiche ha quella di porre inuna relazione speciale tre individui un padreuna madre un figlioa
E piugrave in particolare nel corpo della don-na sboccia una vita che dipende totalmenteda quella della madre in perfetta simbiosi fi-no a quando compiutasi lopera quella vitaesce da quel corpo per continuare sulla stra-da di una sempre maggiore autonomia lapropria esistenza
E lallevare il crescere leducare sonotutte azioni che implicano una relazione cheper quanto dispari agisce su vari fronti e in
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ambiti diversi su entrambi i soggetti entram-bi i soggetti madre e figlioa si formano ma-turano crescono insieme E non mi risulti e-sista parola nella nostra lingua che descrivatutta la complessitagrave e lo spessore di questaparticolare modalitagrave di relazione Se riflettia-mo su questo inizio come un inizio proprio dimoltissime specie viventi ci renderemo contodi come nascendo facciamo esperienza di unamodalitagrave di relazione che in seguito non solodimentichiamo ma anche quando vi pensia-mo la consideriamo al piugrave in quantonaturale non appropriata allessere umanosviluppato il quale sembra ritenere di uma-nizzarsi proprio superando la propria condi-zione naturale ma in questo movimento deicorpi e del pensiero di fatto ci si allontanaanche dalle proprie radici dalla propria origi-ne Se poi pensiamo che per quanto riguardagli esseri umani allorigine cegrave un corpo didonna non egrave difficile comprendere comequesta rimozione culturale collettiva possaavere a che fare ieri come oggi con il disco-noscimento della potenza della madre
Lindividuo libero in quanto assolutopadrone di seacute attraverso la sua volontagrave risultaa questo punto una bella astrazione e una viaduscita per il maschio (solo occidentale) cheper rifondarsi deve rinascere da se stessodimenticando la sua nascita reale e le condi-zioni in cui essa egrave avvenuta Tutto ciograve ha avutonei secoli trascorsi una sua funzione forse -egrave una domanda alla quale non egrave facile rispon-dere - ma oggi in un mondo sempre piugrave pic-colo una strada per non soccombere tuttipuograve essere quella di ricordare che se siamovivi e vogliamo che si continui a vivere egrave per-cheacute qualcuno ci ha messo al mondo e allevaticioegrave riconoscere la nostra dipendenza nei
confronti delle e degli altri dipendenza neitermini in cui labbiamo vissuta alla nascita ndashpurtroppo non ci sono altre parole einterrelazione mi sembra troppo asettica epoco pregnante Agire veramente questa ac-quisizione in ogni ambito non egrave assolutamen-te facile ma cambierebbe lordine simboliconel quale siamo soliti pensarci ed esprimerciNon egrave facile Ma questa egrave la grande scommes-sa che da piugrave parti con altre motivazioni staemergendo come ineludibile per la nostra so-pravvivenza
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L Anthony Savari Raj
Tsunami in 2004
It indeed awakened us at least for ashort while to realize that nature is not sing-ing any longer its sweet song It has only be-gun to let out its cry
On this disastrous occasion we heardpeoplersquos cry too a cry out of helplessnessloss and pain
Though the groanings of nature and thepoor appeared to outsmart one another yetthey also fused into one ndash not of course in aharmonic symphony but in a horrifying ca-cophany
The cacophany had a theme too It por-trayed that the cosmic display and the humandisplacement are connected and that the hu-mans are not the only players on world stageIt perhaps signaled the need and a new op-portunity for a fresh and urgent vision of acosmotheandric (cosmos-divine-human) soli-darity
Ecosophical Justice is presented in thisvery cacophanic world context and situationIt reminds us among other things that eco-logical predicament is not merely ecologicalbut it is a human problem which indeed re-quires a radical mutation in human attitudeIn our attempt to control and manipulate na-ture we have forgotten that we are naturalbeings sustained by the same environmentwe seek to dominate
Very significantly our domination hasspilled over to the human beings too particu-larly the poor who cry out for justice and lib-eration The logic that exploits the earth andthe poor seems to be one and the same Eco-logical and justice concerns therefore are in-separable Justice is the way of ecology
Ecosophical Justice reminds us furtherthat precisely because of our present state ofhuman emergency and seriousness of theecological situation mere short-term solu-tions and technical stopgaps are insufficientIn other words it is not enough to find waysby which we can more effectively or moreldquohumanlyrdquo deal with the Earth unless at thesame time we find the Earth as another di-
ECOSOPHICAL JUSTICE
L Anthony Savari Raj
L Anthony Savari RajUniversity of Madras India
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L Anthony Savari Raj
mension of our very selves sharing the samedestiny This in short constitutes the ecoso-phical awareness
It appears therefore we need a radicalre-vision of reality which would make usaware that the world is the manifestation ofthe total cosmotheandric reality which callsfor a holistic participation It involves indeed acultural disarmament and innovation and aparticipatory common life in solidarity withfellow human beings and the earth This ofcourse is our human dignity and responsibil-ity
Understandably this requires from usdistance and involvement contemplation andaction theory and praxis and of course anopenness to the transcendent Spontaneousand authentic actions for the welfare of theeco-human can flow only from a serene in-sight and right evaluation born of an ecoso-phical vision
Our guide in our search for ecosophicaljustice is Raimon Panikkar who is at once aphilosopher a scientist and a theologian Buteven these terms do not adequately capturethe heart of Panikkarrsquos enterprise
As a scientist philosopher and theolo-gian he has spent a lifetime exploring thegreat religious and secular traditions seekingto discern their underlying visions of realityHow do we name that in which we all live andmove The modern scientist sees it as the ma-terial universe the philosopher as the humanmind the theologian as the mysterious divine
But Panikkar sees these options as par-tial and fragmenting indeed they are part ofthe problem rather than part of the solution
When we see that the earth is reduced toldquomere stuffrdquo wholly subject to a human willthat sees itself autonomous from the mysteryof being itself then we begin to see the prob-lem at the heart of our crucible
Panikkarrsquos ecosophical vision is to besituated in this context It indeed leads us tosee the co-penetration of which we namedand separatedmdashas universe humanity andthe divine It is our effort to discern and spellout how authentic and effective actions ofjustice can spontaneously flow from this holis-tic and ecosophical vision of Panikkar
Our focus on Panikkarrsquos ecosophical vi-sion has another important purpose At a timewhen the future of theology in general andIndian theology in particular is said to dependvery much on the meeting and interaction oftwo important streams in theologizingnamely the religio-cultural (ldquomystical con-tentrdquo) and the socio-political (ldquoprophetic con-cernrdquo) through an exploration of the contoursof justice in Panikkars ecosophical enterpriseour work indeed attempts to develop a widerframework in which both the streams areharmoniously integrated and one made tosupport the other After all a unified searchfor truth and realization of justice are onlytwo sides of the same coin
The study is presented in four chapters
The first chapter takes up the questionof the relationship between religious plural-ism and justice and further explores the pres-ence and nature of justice concerns in the e-cosophical vision of Panikkar
Though Panikkarrsquos contribution hasbeen studied and interpreted in various con-
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L Anthony Savari Raj
texts and aspects yet we believe the impli-cations of his vision for the central issue ofjustice has not been thus far sufficiently ex-plored Hence the present attempt
This attempt looks interesting and sig-nificant amidst a certain tendency to catego-rize and portray Panikkar only as a represen-tative of religio-cultural orientation and as amere dialogue theologian without an explicitliberation and justice motif and concern
As a pathway to explore Panikkarrsquos jus-tice concerns the second chapter ventures toexplore Panikkarrsquos vision of ldquoecosophyrdquo Hereattempts are made to show the implicationsof Panikkarrsquos vision for one of our major con-temporary problems namely the ecologicalpredicament Panikkarrsquos proposal of ldquoecoso-phicalrdquo vision as different from ecological iselaborated
The word ldquoecosophyrdquo as understood byPanikkar suggests that the question lies be-yond a more or less refined ecology It furtherreminds us that the present predicament isneither ecological nor technical but a humanone It is a problem rooted in our ways ofthinking It involves our new attitude and per-ception about the earth ourselves and alsothe divine and the collective identity and des-tiny of all the three dimensions of reality It inshort points to a cultural mutation
The third chapter studies ldquoEcojusticerdquowhich may well complement Panikkarrsquosecosophy Besides portraying justice as theway of ecology it indeed attempts to repre-sent ecology as the symbol of the struggles ofthe poor for regaining their lost dignity theirland resource rice and freedom
Stated differently behind the ecologicaldisaster we can sense the reduction of the an-thropos to the reduction of a particular racecountry and worldview which indeed preparesthe ground for the appropriation for one selfof the natural resources and consequently thevery means for livelihood of the other It isthis inhuman and exploitative practice againstthe other that has spilled over and has be-come an ecological disaster The programmeof ecojustice that is presented in the chaptertherefore indicates that it is only by deeplyentering into the human (unaffected by re-stricted and restricting anthropocentrism)that we can arrive at a sound ecological uni-verse
The final chapter ldquoEcosophical Justicerdquoattempts to discern the meeting point be-tween the ecojustice and ecosophical consid-erations Attempts are made to show howecojustice orientations can indeed serve as acomplement and also as an ldquoexternal stimu-lusrdquo to Panikkarrsquos ecosophical vision Effortsare made therefore to discern and spell outthe implications of justice in Panikkarrsquos visionof ecosophy in the light of ecojustice consid-erations
In the first part of this chapter we dis-cuss the nature of ecosophical justice mainlyto be in the nature of lsquoclarificationrsquo This clari-fication would consist in clarifying two impor-tant aspects of our ecosophical responsenamely lsquothe primacy of beingrsquo and lsquothe spon-taneity of doingrsquo In the second part of thechapter we attempt to open the heart ofecosophical justice by unearthing its founda-tions implications and implementations
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Lucas Cervintildeo
A manera de premisa e introduccioacuten
Esta reflexioacuten brota de un contextoparticular Bolivia Paiacutes sumergido en unabierto desconcertante impredecible yprofundo proceso de cambio socio-poliacutetico ycultural Proceso que para muchos es laesperanza de diacuteas mejores y para otros es maacutesde lo mismo Una sociedad en conflictoporque generalmente todo cambio ytransformacioacuten significa una redistribucioacuten yreequilibrio de las fuerzas sociales por tantoconflicto
La nueva Constitucioacuten Poliacutetica en suprimer artiacuteculo expresa que ldquoBolivia seconstituye en un Estado Unitario Social deDerecho Plurinacional Comunitario libreindependiente soberano democraacutetico inter-cultural descentralizado y con autonomiacuteasBolivia se funda en la pluralidad y elpluralismo poliacutetico econoacutemico juriacutedicocultural y linguumliacutestico dentro del procesointegrador del paiacutesrdquo
Estamos ante un proyecto de Estado ysociedad atrevido y de gran alcance original y
desafiante Una declaracioacuten que manifiesta lanecesidad de dar lugar reconocimiento yautodeterminacioacuten a la pluralidad de culturasy cosmovisiones conjugaacutendolas dentro de unmodelo de gobierno foraacuteneo a eacutestas mismasArtiacuteculo que aunque no manifiestaexpliacutecitamente nos remite a la categoriacutea defraternidad de esa ldquofraternidad universalentendida como conjugacioacuten de relaciones depertenencia reciacuteproca y de responsabilidadcomo principio de reconocimiento de laidentidad y del aspecto unitario del cuerposocial en el respeto de cada una de lasdiferentes multiplicidadesrdquo (Ropelato2006184)
El intento boliviano es la lucha pordesarrollar un Estado que de cabida ypromueva ldquorelaciones de pertenenciareciacuteprocardquo sin anular o menguar la pluralidentidad cultural de sus habitantes quemantenga el ldquoaspecto unitario del cuerposocialrdquo pero al mismo tiempo respete lasldquodiferentes multiplicidadesrdquo de maneras deser estar y vivir que se dan en su territorio Esla buacutesqueda de aquello que no estaacute pero seanhela que apenas se vislumbra pero ya se loquiere hecho realidad
LA FRATERNIDAD EN CONFLICTO Y EL CONFLICTO FRATERNOAPORTES DESDE LA INTERCULTURALIDAD
Lucas Cervintildeo
Lucas CervintildeoUniversidad Catoacutelica Boliviana
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Lucas Cervintildeo
Considero que desde estas tierras consus anhelos luchas y buacutesquedas y sin entraren los particulares del proceso poliacutetico socialy cultural que viene desarrollaacutendose enBolivia hay un aporte al camino que se vienerecorriendo desde hace antildeos para dar rostro yconcretizacioacuten a la categoriacutea de fraternidadM Antonio Baggio uno de los maacutesimportantes exponentes de este recorridoantildeos atraacutes se preguntaba ldquoiquestqueacute nuevoselementos nos llevan hoy en diacutea a analizareste precedente y a plantear el problema dela fraternidad Considero que se puedenindicar dos clases de motivos que estaacutenrelacionados entre siacute la fraternidad comoexigencia y pregunta y la fraternidad comoexperiencia y recursordquo (Baggio 20098)
La experiencia de este uacuteltimo decenioen Bolivia manifiesta la presencia de estaexigencia que por momentos ha sido un gritodesde diversos sectores sociales por generarfraternidad como tambieacuten estaacute presente elrecurso humano social y cultural paraarticular la fraternidad como categoriacutea poliacuteticay concretizarla
De mil modos y maneras se podriacuteadesarrollar esta intuicioacuten Concretamente seharaacute desde el aacutembito de filosoacuteficondashteoloacutegico yla perspectiva intercultural que considero uninstrumental muy vaacutelido para adentrarse yreflexionar los contextos plurales y susprocesos
En un segundo momento profundizareacuteel conflicto dentro de la interaccioacuten entre lasculturas principalmente desde unaperspectiva interpersonal Para esto recurrireacutea la inspiracioacuten ofrecida por un texto biacuteblico
I La fraternidad en conflicto
La finalidad de esta primera parte seraacuteprecisar lo que se comprende porinterculturalidad dada su ambiguumledad designificados y comprensiones Luego desdealgunas de sus claves se realizaraacute una velozcriacutetica del principio fraternidad buscandodesmantelar algunos de sus supuestosculturales occidentales que pretenden seruniversalizados a todas las culturas
En otras palabras desarrollaremos unaldquodeconstruccioacutenrdquo1 de la categoriacutea defraternidad colocando a eacutesta en conflicto porasiacute decir para poder manifestar ciertascontradicciones y ambiguumledades La finalidadde este ejercicio es contribuir a seguirahondando con nuevas luces el camino paratransformar la fraternidad en una categoriacuteapoliacutetica O sea un principio capaz de ldquoformarparte constitutiva del criterio de decisioacutenpoliacutetica contribuyendo en la determinacioacutenjunto a la libertad y la igualdad del meacutetodo yde los contenidos de la poliacutetica mismardquo Y quetambieacuten ldquologre influir en el modo con el cualse interpretan las otras categoriacuteas poliacuteticascomo la libertad y la igualdadrdquo (Baggio200639)
1 Breves aclaraciones alrededor de la in-terculturalidad
En esta reflexioacuten la interculturalidadviene asumida principalmente desde latradicioacuten desarrollada con acentos diversos
1 Deconstruccioacuten 1 f Accioacuten y efecto de deconstruir2 f Fil Desmontaje de un concepto o de una construc-cioacuten intelectual por medio de su anaacutelisis mostrando asiacutecontradicciones y ambiguumledades Real Academia Espa-ntildeola wwwraees
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por tres estudiosos R Panikkar R Fornet-Betancour y D de Vallescar Esta uacuteltima luegodel estudio a fondo de los otros dospensadores afirma que
ldquola interculturalidad antes que una teoriacutea es unaexperiencia de interrelacioacuten reciprocidaddiaacutelogo y solidaridad Presupone una actitud deapertura y escucha atenta Nos situacutea maacutes allaacute dela afirmacioacuten de la existencia faacutectica dediferentes culturas y del planteamientomulticultural liberal-democraacutetico pues concede acada miembro ndashcon independencia del marcopoliacutetico del que se trate- la facultad de contribuircon su aportacioacuten particular Esto significa queasume la tarea de renegociacioacuten continua deroles y espacios el discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesis decada sociedadrdquo (Vallescar 2005477)
Por tanto el punto de partida de lainterculturalidad es una opcioacuten eacutetica deapertura y escucha para descubrir las riquezasque el diversoa (culturalmente socialmentereligiosamente poliacuteticamente etc) meofrece Desde estas actitudes que se vuelvenexperiencia de vida en un segundo momentose va reflexionando y aportando a una teoriacuteaque deacute insumos para gestionar de maneracreativa y equitativa la interrelacioacuten entreculturas Entonces la propuesta interculturalpromueve un verdadero enriquecimientohorizontal entre las personas grupos socialesy pueblos pertenecientes a diversas culturasque conviven en un espacio comuacuten
Interculturalidad es la buacutesqueda degenerar espacios donde cada persona puedaldquocontribuir con aportacioacuten particularrdquo a lagestacioacuten de una sociedad y por tanto a unaglobalizacioacuten justa digna equitativa ysolidaria para todos todas y todo Todo en elsentido de incluir en nuestra categoriacutea de
bienestar al planeta el gran excluido de lamodernidad
A su vez la interculturalidad asume lacompleja tarea de la ldquorenegociacioacuten continuade roles y espaciosrdquo para dar lugar a todos ycada uno de los miembros de la sociedadprocurando ldquoel discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesisrdquoque lleva adelante cada pueblo y sociedad
Por tanto la interculturalidad permiteser pensada ldquocomo una categoriacuteaeminentemente eacutetico-poliacutetica que surgedesde el mundo de la vida y no desde fuera deeacutel que alude a cuestiones que rompen elmarco monocultural en el que somossocializados y que cuestiona el caraacutecterhomogenizante de la globalizacioacuten faacutecticardquo(Salas 200728) Propuesta que ldquoexige unanueva relacioacuten entre los seres humanos y lospueblos que aunque sea asimeacutetrica hoypuede dar forma a nuevas relaciones desimetriacuteasrdquo (Salas 200728)
2 Relacioacuten entre interculturalidad y fra-ternidad en el contexto plural
Cuando hablamos de culturas esimportante dejar claro que la interculturalidadse coloca como una alternativa clara ante launiformidad de una cultura sobre las demaacutesEsto porque asume que ldquolas culturas no sonlsquofolklorersquo sino que cada cultura es una formanueva de ver y de vivir el mundo La culturaofrece a cada tiempo y pueblo su estilo ysobre todo su lenguajerdquo (Panikkar 200611)
Importante subrayar que las culturasson ldquoformas de ver y vivir en el mundordquo portanto la interculturalidad no ha de serreducida a los espacios de interaccioacuten entre
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culturas originarias-indiacutegenas y modernas Lapropuesta intercultural parte desde lainteraccioacuten entre culturas milenariasmodernas y postmodernas (juvenilesperiferias de las ciudades etc) en su continuareconfiguracioacuten actual Por esto laldquointerculturalidad se propone pues como unaalternativa que permite reorganizar el ordenmundial porque insiste en la comunicacioacutenjusta entre las culturas como visiones delmundo y porque recalca que lo decisivo estaacuteen dejar libre los espacios y tiempo para quelas lsquovisionesrsquo del mundo puedan convertirseen mundo realesrdquo (Fornet-Betancourt2001375)
Precisamente esta ldquocomunicacioacuten justaentre las culturas como visiones de mundordquo eslo que tiende un puente entre lainterculturalidad y la fraternidad Porque si escierto que ldquola solidaridad la fraternidad y lasrelaciones de alteridad como valores positivosnos permitiraacuten ver que todo lo que le sucedede malo al otro nos afecta que debemosinvolucrarnosrdquo (Barros 2009156) significaque ambas propuesta giran alrededor de almenos un eje comuacuten la inter-in-dependencia2
de la familia humana que como ldquovivenciademocraacutetica requiere de una indignacioacutenconstante y una accioacuten que contribuya a
2 ldquoAunque todo estaacute relacionado con todo es asiacutemismo verdad que cada parte de este todo esdiferente asiacute como todos los hombres son distintosentre siacute Cada uno es una persona es decir un nudouacutenico en la red de relaciones que constituye la realidadCuando este nudo rompe los hilos que lo unen a losotros nudos cuando las tensiones se han vuelto tantensas que no permiten ya la libertad constitutiva de lainter-in-dependencia entre nudo y nudo y en uacuteltimainstancia con la realidad en ese momento nace elindividualismo que perturba la armoniacutea y lleva a lamuerte de la persona hacieacutendole perder su identidadque es soacutelo relacionalrdquo (Panikkar 200616)
cambiar la realidad de todosrdquo (Barros2009156)
La fraternidad coloca el acento en quetodos los seres humanos somos hermanos ylo que sucede a uno afecta al conjunto lainterculturalidad agrega que esta inter-in-dependencia constitutiva del geacutenero humanoha de ser matiza desde la diversidad (culturalreligiosa etc) que tambieacuten es constitutiva delser humano Entonces la fraternidad sinoadquiere un rostro un contexto y un tiempodesde el cual constituirse corre el riesgo dequedar como formulacioacuten universalista dedifiacutecil aplicacioacuten Por esto que
ldquoen el siglo XXI el rostro de la nueva fraternidady sororidad seraacute intercultural o no seraacute Paraaprender entender y cambiar es preciso que laspersonas se aventuren en el diaacutelogo consigomismas (diaacutelogo intracultural) con sussemejantes con personas de otras culturas oreligiones (diaacutelogo intercultural e interreligioso)y se abran a ambientes culturales distintos a laamplitud de lo real y lo cotidianordquo (Vallescar200616-17)
En los tiempos que corren unapropuesta que busca recuperar la categoriacuteapoliacutetica de fraternidad irremediablementetiene que asumir el factor cultural que esconstitutivo del ser humano No puedequedarse a un nivel simplemente socioloacutegicoo econoacutemico o incluso poliacutetico Hoy por hoyno podemos reflexionar sobre la fraternidadsin asumir que en el mundo sedesencuentran encuentran y convivenconstantemente diversos mundos culturalesque expresan diversas maneras de estarsentir y vivir la vida
Si es cierto que ldquodesde un punto devista poliacutetico la fraternidad se situacutea antes quenada como principio de construccioacuten social
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donde el otro si podemos definirnoshermanos no es otro diferente de miacute sinootro yo mismordquo (Ropelato 2006199) elindagar la visioacuten de mundo del ldquootrordquo que esldquoyo mismordquo se torna fundamental Clarosiempre y cuando la fraternidad quieracolaborar concretamente a la aperturaconstante hacia ldquoambientes culturalesdistintosrdquo permitiendo ampliar la experienciade ldquolo real y lo cotidianordquo
Para realizar lo que venimos enunciandoes necesario la praacutectica del diaacutelogointercultural que permite reconocer lainviolable igualdad de la dignidad humanapero al mismo tiempo la diferencia (culturalsocial religiosa poliacutetica etc) que tambieacuten esinviolable Como afirma Fornet-Betancourt
ldquola necesidad del diaacutelogo intercultural es lanecesidad de realizar la justicia de entrar en uncontacto justo con el otro libre lo que quiere decir asu vez que es necesario reconocerle como personahumana portadora justamente en su diferencias deuna dignidad inviolable que nos hace igualesrdquo(Fornet-Betancourt 2001264)
Por tanto si la fraternidad desearesponder de manera profunda creativa yreal al contexto actual del pluralismo nopuede reducir su anaacutelisis de la realidad al nivelsocio-poliacutetico sino que ha de abrirse a lacomplejidad del pluralismo culturalSolamente desde este acercamientointercultural podraacute descubrir que lo poliacutetico ysocial es percibido y vivido de manerasmuacuteltiples y diversas en un mismo contexto
Lo expresado revela que tal vez unpaso adelante en la reflexioacuten alrededor elprincipio de la fraternidad tendraacute que asumirel pluralismo cultural de nuestros contextostambieacuten latinoamericanos si desea realmente
ser una categoriacutea que promueva justiciadignidad igualdad y libertad a todos y todassus habitantes Para esto un recurso de granvalor seraacute profundizar el meacutetodo de lafilosofiacutea intercultural el diaacutelogo dialogaldonde ldquolas reglas del diaacutelogo no sepresuponen unilateralmente ni se dan porsupuestas a priori sin haberlas establecido enel propio diaacutelogordquo (Panikkar 200649) Estoporque
ldquoel diaacutelogo dialogal es radicalmente diferente deldiaacutelogo dialeacutectico no pretende con-vencer alotro es decir vencer dialeacutecticamente alinterlocutor o por lo menos buscar con eacutel unaverdad sometida a la dialeacutectica El diaacutelogodialeacutectico presupone la aceptacioacuten de un campoloacutegico y personal al que se atribuye o reconoceuna validez o jurisdiccioacuten puramente lsquoobjetivarsquo Eldiaacutelogo dialogal en cambio presupone laconfianza reciacuteproca en un aventurarse comuacuten enlo desconocido ya que no puede establecerse apriori si nos entenderemos el uno al otro nisupone que el hombre sea un ser exclusivamenteloacutegicordquo (Panikkar 200652)
Entonces para la aplicacioacuten de lacategoriacutea de fraternidad en espacios socialesno podremos contentarnos con establecerdiaacutelogos entre tendencias poliacuteticas diversas yopuestas Si realmente deseamos fortalecer eltejido social de nuestros contextos pluraleses necesario promover espaciosinterculturales donde se practique el diaacutelogodialogal Espacios donde este contenida yrepresentada toda la diversidad cultural deuna regioacuten ciudad o barrio
3 Lo vital de un universalismo desde aba-jo (partir desde contextos reales)
El desafiacuteo de educarnos al diaacutelogodialogal remite a otro punto importante de la
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propuesta intercultural punto que estaacutereferido al desde donde de lainterculturalidad Es la universalidadentendida como una construccioacuten constantedesde abajo o desde espacios concreto yaque ldquosi el diaacutelogo dialogal quiere ser fecundoy no contentarse con simples elucubracionesracionales no puede limitarse a formalismosabstractos de validez general sino que debedescender al diaacutelogo entre culturas concretasque entran en contactordquo (Panikkar 200655)
El horizonte de la fraternidad esuniversal ya que eacutesta no puede ser reducida aun grupo regioacuten pueblo nacioacuten o continentePero un posible riesgo ante este inmensoobjetivo de la fraternidad es menospreciar ydesvalorizar lo contextual particular yconcreto Es el riesgo por otra parte tanlatino de creer que porque estaacute hecha lalegislacioacuten o la norma ya hemos alcanzado elobjetivo pero tambieacuten el riesgo tanoccidental de creer que la siacutentesis abstractauniversalista contiene lo particular Ante estola interculturalidad nos recuerda que ldquoelproceso de identificacioacuten parte siempre de loconcreto Lo cual significa que no debemosrenunciar a la particularidad sino ahondar enella hasta descubrir lo universalrdquo (Esquirol2005155)
Por tanto si la fraternidad universaldesea realmente convertirse en unaalternativa global tendraacute que saber brotardesde los contextos e irse construyendo noldquoa pesar de estosrdquo sino ldquogracias a estosrdquo Soacutelosi ahonda en estos contextos hasta descubrirlo universal es que podraacute aportar a laldquotransicioacuten del derecho internacional de losEstados soberanos hacia un derechocosmopolita que se preocupe con las
cuestiones ecoloacutegicas de la paz y de la guerradel desarrollo en resumen de todas lascuestiones que trascienden las fronteras delos Estados y exigen la superacioacuten de unaloacutegica meramente individualista del intereacutespersonal de grupo de clase o de etniardquo (Tosi200968)
Afirmar que el punto de partida estaacute enlas realidades concretas significa por ejemploacercarse para aprender del proceso bolivianoque busca un nuevo orden socio-poliacutetico ycultural Aporte que exige ser leiacutedoprofundizado y criticado desde sus visiones yestilos de vida y no desde un paradigmaforaacuteneo Porque para la propuestaintercultural la ldquouniversalidad supone laliberacioacuten realizante de todos los universosculturales y que por eso mismo ni se imponepor imperio de alguacuten centro ni se logra al altoprecio de la reduccioacuten y de la nivelacioacuten de lodiferente sino que crece desde abajo comoun tejido de comunicacioacuten libre y desolidaridadrdquo (Fornet-Betancourt 2001376)
Entonces el desarrollo de la propuestade fraternidad universal por una parte tieneque ser capaz de evitar el reduccionismo y lanivelacioacuten de la diferencias fruto de esaabstraccioacuten tan occidental en busca de unasiacutentesis superior y por otra parte tambieacuten hade evitar erigir un centro desde el cualpromover la aplicacioacuten de esta El caminopasa por promover un policentrismo quepermita una mayor cercaniacutea a los contextos yque al mismo tiempo evita el encierro deestos En otras palabras la fraternidaduniversal no se concretiza aplicaacutendolas a losdiversos contextos socioculturales y poliacuteticosdesde unos principios delineados desde quiensabe doacutende sino que la fraternidad universal
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se va construyendo o gestando desdeespacios concretos Contextos que cuandoesteacuten maduros en sus experiencias defraternidad podraacuten aportar a los cambios en lalegislacioacuten mundial
Cabe sentildealar que este partir desde loscontextos posibilita dos pasos fundamentalesen el proceso intercultural de generarsociedades justas y plenas de vida ldquoPor unlado es necesario profundizar en la propiacultura y no mantenerse en lo superficial ytoacutepico Por el otro ante la otra culturadebemos ir maacutes allaacute de todo lo que en unprimer momento nos aparece descubrir loque estaacute detraacutes descubrir el sentido profundode los siacutembolos de las conductas de laspalabras o de los pensamientosrdquo (Esquirol2005155-156) Son justamente los mismosespacios de interaccioacuten cultural los quepermiten desarrollar la intraculturalidad(conocimiento de lo propio) que esimprescindible para poder sumergirse en lainterioridad de otras culturas y promover unaauteacutentica interculturalidad
Es por estos dos pasos fundamentalesque la fraternidad universal ha de partir desdelos espacios concretos y vitales de laspersonas para ir desarrollando su proyectode categoriacutea socio-poliacutetica que permita evitartanto el encierro individualista de la libertaddesvirtuada como la homogenizacioacuten amorfade una igualdad mal comprendida
Pero el diaacutelogo intercultural no tienesoacutelo un caraacutecter interpersonal sino tambieacutengrupal social y entre pueblos Maacutes auacuten es undiaacutelogo a desarrollar entre tradiciones ymodos de ver y vivir en el mundo Por tantoincluso la misma categoriacutea de fraternidadtendraacute que ser puesta en discusioacuten si es que
realmente desea entablar este diaacutelogorespetuoso horizontal y de enriquecimientomutuo con las culturas
4 Un posible equivalente homeomoacuterfico(formas similares) a la categoriacutea de fra-ternidad
Poner en discusioacuten la categoriacutea defraternidad no significa anular su ricatradicioacuten y aporte conceptual desarrollado enlos marcos del pensamiento occidentalSignifica maacutes bien desde este desarrollo notratarla como una categoriacutea universal quepuede ser impuesta y colocada en todas lasculturas por igual Dicho en teacuterminos de laperspectiva intercultural significa buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas Concretamente esto significa que ldquosetrata pues de un equivalente no conceptual nifuncional a saber de una analogiacutea de tercergrado No se busca la misma funcioacuten (que lafilosofiacutea ejerce) sino aquella equivalente a laque la nocioacuten original ejerce en lacorrespondiente cosmovisioacutenrdquo (Panikkarcitado en Estermann 200647)
Entonces un desafiacuteo no menor que sepresenta a quienes estamos desarrollando elprincipio de fraternidad es buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas para poder entablar un auteacutentico yenriquecedor diaacutelogo con estas Aquiacute estamosen el meollo de la perspectiva interculturaldonde ldquocomo resultado de la lsquohermeneacuteuticadiatoacutepicarsquo uno aprende a pensar ycomprender desde el sistema simboacutelico demaacutes de una tradicioacutenrdquo (Vallescar 2005482) Y
ldquoesto puede comprenderse por las nociones dehomologiacutea ndashlas nociones juegan papelesequivalentes y ocupan espacios homoacutelogos en los
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respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
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la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
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qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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Recensioni Reviews
essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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Recensioni Reviews
quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Recensioni Reviews
Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Rossella Bonito Oliva
corpi e delle nostre anime Non un peccatoma uno scacco secondo Panikkar per il qualela pienezza per lrsquouomo egrave nellrsquoaperturanellrsquoesperienza piena della relazione conlrsquoaltro da seacute che sia mondo che sia Dio olrsquoaltro uomo In questo orizzonte ogni chiusu-ra come ogni irrigidimento si traduce in unoscacco per la conoscenza e per la libertagrave an-che allrsquointerno delle teorie filosofiche
In questa apertura circolare e in-finitarispetto a ogni singolo dallrsquoIo al mondo e dalmondo allrsquoaltro egrave nascosta la risorsa per unrinnovamento della vicenda umana che evitiogni gerarchia ordine livellamento per ritro-vare il divino in ogni cosa rendendo ogni cosasacra e necessaria la natura lrsquoaltro uomo ilvicino come lo straniero In questo senso nonsi egrave mai soli nella propria ricerca condividen-do un destino di fragilitagrave che spinge al con-fronto allrsquoesperienza della libertagrave da ogni vin-colo attivato in quel sentimento ineffabile dellegame con il mondo con lrsquoaltro7 Lrsquoaltro per-ciograve egrave implicato nel mio stesso limite egrave pre-sente in me e ogni autoreferenzialitagrave egrave solounrsquoartificiosa idealizzazione che inducelrsquoillusione di sollevare i piedi da terra da tuttoquanto ci ingombra e ci impaccia Aprirsiallrsquoaltro significa per Panikkar disporsi a quan-to mi accomuna allrsquoaltro nella fragilitagrave nel li-mite nella impossibilitagrave della trasparenza edella coerenza piuttosto che nellrsquoidentitagrave incui si cela solo una sorta di volontagrave di potenza
La sottolineatura dellrsquointra preferitaallrsquointer e al multi consente a Panikkar di lavo-rare su un terreno di confine tra universale eparticolare razionale e emotivo trascendentee immanente rinunciando ad un tempo ad o-
7 RPanikkar Ecosofia la nuova saggezza Per una spiri-tualitagrave della terra Cittadella editrice Assisi 1993
gni assunzione di certezze a favoredellrsquoattenzione a tutto quanto egrave sempre in fie-ri per lrsquouomo in cammino nella ricercanellrsquoaccettazione coraggiosa dellrsquoimpossibilitagravedi poter raggiungere una qualsiasi meta informa definitiva
Non egrave certo la volontagrave che puograve condurresu questa strada conciliatrice dal momentoche per Panikkar non si tratta di imparare o didivenire secondo la visione superegoica e con-torta dellrsquoOccidente morale quanto di proce-dere verso la purificazione e lrsquoascolto delsemplice che parla attraverso il cuore Il divinocome trascendente in tal modo si manifesta inquanto rimarrebbe intattingibile per lrsquouomochiuso nella sua difensiva autoreferenzialitagraveSolo il divino apre lrsquoumano allrsquoamore al per-dono conferendo unrsquoampiezza di respiro allaquale lrsquouomo spesso rinuncia in nome di unasterile vittoria
Rintracciare lrsquoaltro non richiede unospingersi allrsquoesterno unrsquooperazione artificio-sa ma piugrave semplicemente significa mettersiallrsquoascolto rintracciare lrsquoaltro dentro di medove egrave stato occultato Ne sentiamo il richia-mo se solo abbandoniamo le tracce del narci-sismo occidentale La cosmoteandria di Panik-kar sottolinea infatti lrsquoimplicanza tra legamecon il mondo e legame con lrsquoaltro romperequesta circolaritagrave tra uomo e mondo produceillusorie certezze e false risposte conflitti e la-cerazioni Solo nellrsquoassunzione della pluralitagravedei punti di vista attraverso i quali e non no-nostante i quali si attinge il senso piugrave profon-do della vita come della morte che intrecciaogni cosa In questa prospettiva non egrave possibi-le riprodurre polarizzazioni facendo inclinarequesta volta il positivo sullrsquoOriente a sfavoredellrsquoOccidente La polarizzazione stessa egrave unapatologia della modernitagrave cosigrave come la loca-
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Rossella Bonito Oliva
lizzazione geografica del bene o del male asso-luto che occulta quella fluiditagrave che egrave dello spi-rituale8
In questo senso Panikkar preferisce lametafora al ragionamento al rigore logico Lametafora conserva in seacute lrsquoineffabile assumelrsquoimpossibilitagrave della trasparenza lavora sugliintrecci piuttosto che sulle evidenze dichiarada subito la sua contiguitagrave con lrsquouniverso e-motivo con la dipendenza dal mondo mo-strando in controluce il bisogno metafisicoche anima la visione cosmoteandrica La mo-dalitagrave della riflessione giocata su aforismi emetafore mette alla prova per lrsquoautore questaenergia dellrsquordquointrardquo che egli ha sperimentatonella sua formazione dalla teologia cattolicaalla cultura indiana ereditata dal padre e ri-cercata nei suoi viaggi in etagrave matura Questocarico esistenziale permette a Panikkar digiungere a quello che non egrave un artificioso sin-cretismo proprio percheacute si gioca nel richiamodelle affinitagrave che si liberano lagrave dove si resti-tuisce alla teoria lrsquoinflessione interrogativacon cui si sprigiona dallrsquouomo Non si dagrave unatraducibilitagrave del mito che come spiega il ter-mine antico mythos ha al suo interno il silen-zio e la testimonianza ciograve che egrave piugrave proprioma che deve essere necessariamente condivi-so9 In quanto in ciograve che non si puograve dire si celaquanto sia pur contraddittorio rimane vero
Una sorta di rimozione destinata a ripe-tersi nel tempo e nello spazio proprio per la
8 La posizione di Panikkar anticipa le posizioni che a li-vello politico sono assunte da ASen che sottolinea lacecitagrave dellrsquoOccidente verso gli elevati valori presentianche nella storia della cultura orientale cfr Id La de-mocrazia degli altri Percheacute la libertagrave non egrave unrsquoinven-zione dellrsquoOccidentetr It Mondadori Milano 20049 R Panikkar Mito simbolo culto in Opera Omnia volIX tomo I Jaca Book Milano 2008
sua debolezza impotente dinanzi a ciograve chetrascende la capacitagrave drsquoazione dellrsquouomo Aquella che egrave una volontagrave di potenza e una ra-dicalizzazione delle differenze Panikkar sosti-tuisce lrsquoassunzione delle contraddizioni comeparte integrante della realtagrave in quanto ele-mento di una veritagrave non selettiva La contrad-dizione e quindi le distinzioni sono il sale stes-so della vita che si sviluppa dal confronto daldialogo tra prospettive diverse piuttosto chesul monolitismo voluto dallrsquoOccidente Ognidiscorso perciograve egrave dialogo confronto di ldquomitirdquolagrave dove il mito per Panikkar egrave lrsquointerodellrsquouomo senza la pretesa di essere ogni co-sa Il mito trattiene in seacute lrsquoineffabile la condi-visione emotiva qualcosa di magico in cui egraveracchiusa la possibilitagrave stessa di un camminoIn questo orizzonte il mito resta inattaccabilenella misura in cui non pretende e non rap-presenta se non lrsquoumano nella sua relazionecon il mondo con lrsquoaltro I miti non possonoessere propagandati neacute pubblicizzati percheacuterichiedono una convinzione interiore senza laquale diventano folclore superficiale
Ersquo in questa prospettiva che si imponelrsquooriginalitagrave e la feconditagrave di un pensiero qualequello di Panikkar che non intende segnarefini o punti di arrivo ma solo liberare lrsquoenergiache si sprigiona in tutte le relazioni se solo siimpara a lasciar essere lrsquoumano dellrsquouomo chenon conosce confini territori o localizzazionima solo lrsquoessere in cammino come apertura
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Wolfgang Kaltenbacher
Wolfgang KaltenbacherUniversitagrave degli Studi di Napoli ldquoLrsquoOrientalerdquo
Il ventesimo secolo ha visto la fine degliimperi coloniali insieme allrsquoascesa di unavariegata critica delle ideologie coloniali Ilclassico colonialismo egrave (quasi) scomparso maal suo posto troviamo oggi forme piugravesofisticate di dominio La critica della visioneeurocentrica del mondo egrave sorta non soltantonelle ex colonie ma anche nei paesioccidentali in forma di unrsquoautocritica delpensiero europeo La crisi della coscienzaeuropea rivela contemporaneamente le suedebolezze e i suoi punti di forza Aquestrsquoultimi appartiene la capacitagrave di metterese stessi in discussione Questo valesrsquointende solo per le tradizioni piugrave nobili delpensiero europeo
Con la critica dellrsquoeurocentrismo hainizio tra lrsquoaltro una riflessione piugrave sistematicasul contesto culturale della filosofia di cui sioccupa la filosofia interculturale Bencheacute lafilosofia si sia sempre occupataimplicitamente di problemi interculturali lafilosofia interculturale come tentativoesplicito di affrontare i problemidellrsquointerculturalitagrave egrave nata solo qualchedecennio fa Lrsquointerculturalitagrave egrave comparsacome oggetto di studio in varie altrediscipline molto tempo prima che i filosofiavvertissero il bisogno di rifletteresistematicamente sui problemi interculturali
(Hinnenkamp 1994 Monceri 2000 e 2006Kaltenbacher 2004)
Gran parte dei testi sulla filosofiainterculturale sono stati scritti e pubblicatidagli studiosi e dalle istituzioni intorno allarivista polylog ndash Forum for InterculturalPhilosophy Bencheacute i singoli autori di questogruppo abbiano definito la filosofiainterculturale in modo diverso (Wimmer2004 50) crsquoegrave ovviamente un consenso dibase sui requisiti minimi della filosofiainterculturale
Noi intendiamo la filosofia interculturalecome lrsquoimpegno di dare espressione alletante voci della filosofia ciascuna nel suocontesto culturale e di creare in questomodo una discussione fruttuosa e condivisain cui tutti abbiano eguali diritti Nellafilosofia interculturale vediamo soprattuttoun nuovo orientamento e una nuovapratica della filosofia una filosofia cherichiede un atteggiamento di rispettoreciproco di ascolto e di disponibilitagrave diapprendere
Egrave richiesto un nuovo orientamento percheacutendash riconoscendo la situazionalitagrave culturaledella filosofia ndash le posizioni filosofichedevono affermarsi sul livello interculturalee la cultura e le culture devono esseremantenute consapevolmente presenticome contesto del filosofare Una nuovapratica egrave necessaria percheacute la nuovaconsapevolezza richiede lrsquoabbandono di
CHE COSA Egrave LA FILOSOFIA INTERCULTURALE
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una produzione individuale e mono-culturale della filosofia e si cerca inveceuna polifonia dialogica dinamica efondamentalmente aperta delle culture edelle discipline (httpprofpolylogorgobj-enhtm [29 agosto 2010])
Allrsquointerno di questo quadro generaletroviamo approcci diversi alla filosofiainterculturale che in parte possono essereconsiderati complementari La filosofiainterculturale parte dalla consapevolezza delcontesto culturale della filosofia e dellarilevanza di questo contesto per lo sviluppodelle teorie filosofiche Da qui risulta ilcompito di riflettere sistematicamente sullarelazione tra la produzione filosofica e il suocontesto culturale di sviluppare nuovistrumenti e metodi per essere in grado dicomprendere culturalitagrave ed interculturalitagrave infilosofia La consapevolezza del ruolo delcontesto culturale cambia la nostra sensibilitagravee il nostro atteggiamento nei confronti di altricontesti culturali e ci invita a rifletteremetodicamente sui problemi culturali edinterculturali La filosofia allarga tra altro lasua competenza ad una filosofiadellrsquointerculturalitagrave (Cesana 2007 55)
La culturalitagrave di ogni tradizione filosoficanon implica perograve un determinismo erelativismo culturale Nonostante il condi-zionamento culturale della produzione filo-sofica egrave possibile mantenere la convinzione diuna ldquoveritagraverdquo universale bencheacute non possiamopiugrave pretendere di avere un accessoprivilegiato o esclusivo a questa ldquoveritagraverdquo Essarimane unrsquoidea regolativa
La filosofia interculturale puograve cambiarela percezione della propria tradizionefilosofica In particolare la filosofia occidentaleegrave stata criticata per la sua autopercezione edegrave stata invitata ad aprirsi ad altre tradizioni Egravevero che molti autori occidentali sono convinti
che la filosofia sia una conquista esclu-sivamente europea e questo egrave sicuramentesbagliato Dallrsquoaltro lato non va dimenticata lacuriositagrave che gli europei hanno sempre avutonei confronti delle altre culture e che questointeresse non era sempre motivato da unabrama imperialista La critica dellrsquoeuro-centrismo ha occupato molto spazio nelleprime pubblicazioni della filosofia inter-culturale Contemporaneamente sono statirespinti tutti gli altri centrismi come ilsinocentrismo oppure lrsquoafrocentrismo(Wimmer 2004 53-62 Nederveen Pieterse2009 70) Sembra essere cosa ovvia che sidebba andare oltre la propria tradizione e lafilosofia interculturale pretende di dare uncontributo per raggiungere questo obiettivoindividuando le differenze culturali e lesomiglianze transculturali (Cesana 2007 53)unrsquoimpresa che presuppone competenzeparticolari
La filosofia interculturale va distintadalla filosofia comparata Su questadistinzione hanno insistito soprattutto gliautori della filosofia interculturale La filosofiacomparata nella sua forma storica non hacome particolare obiettivo la riflessione sulcontesto culturale della produzione filosoficae i filosofi di questo campo in realtagrave non sisono preoccupati piugrave di tanto dei presupposticulturali del proprio pensiero Dallrsquoaltro lato lafilosofia interculturale dipende dallacomparazione di diverse tradizioni filosofichee quindi deve affrontare anche tutte ledifficoltagrave della filosofia comparata Occorronostudi molto approfonditi prima di poter farequalsiasi comparazione Sono proprio glistudiosi piugrave specializzati ad avere delle riservenei confronti della filosofia comparata Sipensi solo agli studi sulle varie tradizionifilosofiche del subcontinente indiano Gliindologi hanno buone ragioni ad essere
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scettici sulle comparazioni fatte da filosofi chenon hanno mai studiato i testi nella linguaoriginale ma solo in qualche traduzioneinglese
Essendo incompleta o incerta la nostraconoscenza di altre tradizioni la filosofiainterculturale puograve comunque cominciare conla riflessione sul contesto culturale dellapropria tradizione vagliandola in base allesollecitazioni e agli spunti provenienti da altriambiti culturali Dal confronto possonosorgere domande che mettono in nuova lucela propria tradizione senza tuttavia esigereuna conoscenza perfetta delle altre tradizioniLrsquoincontro con la cultura giapponese adesempio ha fatto emergere il profondocarattere europeo del concetto di ldquoculturardquo(Ocirchashi 1984 Monceri 2000) Il terminecolere il coltivare della natura originalmentelimitato allrsquoambito dellrsquoagricoltura fugradualmente esteso a tutti i campi della vitaumana La trasformazione della natura lacreazione di una ldquoseconda naturardquo egrave in questolrsquoaspetto rilevante Nella moderna linguagiapponese fu coniato un nuovo termine(bunka) per esprimere il concetto europeo dildquoculturardquo Quanto fosse diversa la concezionedella relazione tra lrsquouomo e la natura nelGiappone tradizionale si evince dalla famigliadi parole che serviva per caratterizzare i variaspetti della cultura prima dellrsquointroduzionedel termine bunka Lrsquoideogramma fucirc il ventoin combinazione con le varie espressionispecificanti forniva gli elementi linguistici perdescrivere tutta la sfera della cultura Il fattoche fucirc un elemento naturale indicasselrsquoambito della cultura dimostra per Ocirchashiche il rapporto tra lrsquouomo e la natura eraconcepito in Giappone in modo completa-mente diverso Il compito della cultura non egravestato la trasformazione della natura bensigravelrsquoautoassimilazione scrive Monceri Questo
non devrsquoessere frainteso La cultura non egravestata il diventare uno con la natura ldquoCulturardquoegrave stata la ricerca del posto dellrsquouomo tra cieloe terra illustrata nella parabola della ruotaidraulica che non devrsquoessere messa neacute troppoprofondamente nellrsquoacqua neacute fuori lrsquoacquaLa parabola viene attribuita al filosofogiapponese Ninomiya Sontoku In un periodoin cui si annunciavano grandi cambiamenti acavallo tra il Settecento e lrsquoOttocento eglidifendeva lrsquoideale confuciano dellrsquouomo dicultura il quale ndash munito di un libro e di unattrezzo agricolo ndash cercava di mantenerelrsquoequilibrio culturale Con questa parabolaprendeva le distanze sia dal buddhismoparagonandolo alla ruota abbassata troppoprofondamente nellrsquoacqua sia dallo sviluppodellrsquoindustrializzazione che giagrave si potevaintravedere e che avrebbe portatoallrsquoabbandono dellrsquoagricultura ed allrsquoaliena-zione dalla natura simboleggiati dalla ruotaidraulica fuori lrsquoacqua (Ishiguro 1955)
Il concetto occidentale di ldquoculturardquo hainiziato a sgretolarsi durante il ventesimosecolo secolo che ha visto una vertiginosaaccelerazione della mondializzazione In tuttele discipline che si occupano di fenomeniculturali il concetto statico di cultura vienesostituito da un concetto dinamico Le culturenon sono immutabili non sono entitagrave fisseOgni cultura egrave il risultato di un complessoprocesso storico con innumerevoli contatti escambi con le altre culture Nessuna culturaesiste in modo isolato e i confini delle culturenon si lasciano definire con precisione Ladefinizione di cultura dipende dai criteri che siapplicano dalla Kulturnation alle culturelocali a unitagrave ancora piugrave piccole Alla fine ogniindividuo ha la sua ldquoculturardquo
Indipendentemente dalla definizione dildquoculturardquo egrave certo che non possiamo mai
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lasciare il circolo culturale al qualeapparteniamo ma il circolo puograve cambiare enoi con esso Possiamo allargare o cambiare ilnostro orizzonte Con ogni passo che facciamosi sposta in effetti il nostro orizzonte Erasbagliato quindi considerare lrsquoorizzonte unacosa statica Gadamer non lo ha mai fatto Lasua metafora della ldquofusione degli orizzontirdquomeritava una valutazione piugrave attenta Neglistudi interculturali questa metaforagadameriana egrave stata interpretata come unsintomo di una cultura dellrsquousurpazione equindi respinta categoricamente Lrsquoespressio-ne tedesca Horizontverschmelzung egrave ambiguacome ha ricordato Philippe Eberhard (2004)Essa contiene contemporaneamente uno emolti orizzonti Si parte da molti orizzonti e siinizia ad entrare in un comune contesto dicomunicazione si condivide in parte unorizzonte Ogni metafora ha i suoi limiti edeve essere interpretata cosigrave anche lametafora della ldquofusione degli orizzontirdquo chealla fine non egrave tanto lontana da quella dellesovrapposizioni (Uumlberlappungen) usata dallafilosofia interculturale Egrave noto che il tardoGadamer si egrave interessato del dialogointerculturale Ram Adhar Mall perograve silamenta che Gadamer non abbia praticatoquesto dialogo e che sia sempre rimastolegato a un concetto eurocentrico dellafilosofia Non egrave un segreto che la filosofia diGadamer egrave stata legata fin dallrsquoinizio alpensiero greco Dallrsquoaltro lato non possonoessere piugrave ignorati i tentativi di Gadamer diaprire il proprio pensiero ad altre tradizioni(Grondin 2007) La cosiddetta ldquoermeneuticaanalogicardquo o ldquoermeneutica interculturalerdquo nonha mostrato comunque quel passo rivoluzio-nario oltre lrsquoermeneutica classica almeno perquanto riguarda il suo aspetto epistemolo-gico Ci sono vari problemi irrisolti nellafilosofia di Gadamer ma non si puograve negare
che il suo pensiero offra elementi fondamen-tali per la filosofia interculturale La massimache la prima filosofia di un autore classicodebba essere distinta dal suo atteggiamentoculturale vale in particolare per Hegel il qualeegrave stato criticato fortemente dalla filosofiainterculturale ma spesso in modo moltosuperficiale Egrave ovvio che alcuni elementi dellafilosofia di Hegel sono inaccettabili Nonpossiamo seguire Hegel nella sua metafisicadella storia delle religioni per menzionaresolo un aspetto ma il quadro concettuale cheoffre egrave molto utile per lo sviluppo di unateoria pluralistica (Nagl-DocekalKaltenbacherNagl 2008 27)Nellrsquoincontro delle culture possiamoevidenziare il contesto comune di comunica-zione oppure esaltare le differenze In ognicaso Hegel ci offre un ampio spettro distrumenti concettuali sofisticati per lrsquoanalisidei processi interculturali e in questo Hegelrappresenta solo il culmine di una riccatradizione del pensiero dialettico che prima ditutto indica la natura dialettica di ogniconcetto Ciograve che ci divide da altre tradizioni ciunisce a loro Conoscere il confine significaessere giagrave al di lagrave di esso Il processo dellacomprensione interculturale egrave graduale Nonesiste unrsquoassoluta incomprensibilitagrave ma egravealtrettanto vero che rimarranno sempre diffe-renze culturali Rimarragrave quindi il compitodella traduzione interculturale
Unrsquoepistemologia della filosofia inter-culturale dovrebbe partire dal processocomplesso di un reale allargamento dellrsquooriz-zonte in cui nuove categorie vengono adot-tate e la propria posizione continuamentecambiata Ho descritto questo modello episte-mologico in un altro contesto come universa-lismo dialettico che respinge e supera sia ilrelativismo culturale sia lrsquouniversalismoastratto (Kaltenbacher 2008 280)
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Modelli simili sono stati sviluppati daalcuni autori della filosofia interculturaleClaudia Bickmann parte dallrsquoidea di unaphilosophia perennis la quale perograve non puograveessere reclamata come possesso esclusivo dinessuno Ci sono accessi differenti allrsquouni-versale Le varie culture hanno approccidiversi allrsquouniversale e questo egrave un fatto chenon puograve essere piugrave ignorato Le differenzedevono essere riconosciute Dallrsquoaltro latonon possiamo rinunciare allrsquouniversale Ilbisogno di controbilanciare la filosofia unila-terale dellrsquouniversalismo astratto ha portatoalla creazione di un altro pensiero unilateralela filosofia della differenza La filosofia inter-culturale in senso stretto egrave nata nella grandecorrente della filosofia della differenza Leparticolaritagrave delle diverse tradizioni filosofichedovevano essere difese e rivalutate Adessosarebbe giunto il momento sostieneBickmann di correggere anche gli eccessidella filosofia della differenza Gli elementicomuni delle diverse tradizioni devono esserecolti Le sovrapposizioni permettono la comu-nicazione interculturale senza cancellare ledifferenze Da respingere sono sia lrsquoidea diuna totale commensurabilitagrave delle culture sialrsquoidea di una totale incommensurabilitagraveBickmann ha formulato nuovi criteri per lafilosofia interculturale adottati dalla Societagravedi Filosofia Interculturale (Society of Inter-cultural Philosophy) che fanno comprenderela distanza della sua posizione da quellaespressa nelle prime pubblicazioni dellafilosofia interculturale (Bickmann 2007httpwwwint-gipdeenglischinformationen_ englischhtml[29 agosto 2010])
Non egrave casuale che la filosofiainterculturale sia nata negli ultimi decenni delventesimo secolo Essa fa parte della svoltaculturale Unrsquoanalogia interessante la tro-
viamo nella germanistica che sin dagli anniSettanta ha sviluppato un nuovo ramo deglistudi germanici la germanistica interculturalela quale puograve essere considerata come uno deivari tentativi di superare i tradizionali limitidisciplinari e di sfruttare gli spazi di nuoveprospettive interdisciplinari La svoltaculturale ha causato in Germania lospostamento dalle Geisteswissenschaften alleKulturwissenschaften e la creazione di unanuova disciplina la Kulturwissenschaft (alsingolare) la quale si basa in parte su vecchietradizioni tedesche e che si inserisce con-temporaneamente nello sviluppo degli studiculturali a livello internazionale CulturalStudies New Historicism Cultural PoeticsVisual Studies Postcolonial Studies CulturalAnalysis lrsquoetnografia postmoderna la semioti-ca la sociologia della cultura in Francia etc(Bachmann-Medick 2006 Boumlhme 1998 2000e 2008 WierlacherBogner 2003)
Come gli studi letterari anche la filosofiainterculturale ha ormai superato gli eccessiculturalistici La critica postmoderna dellegrandi narrazioni continua ad essere impor-tante per la de-costruzione dei discorsi ege-monici ma lrsquoinsufficienza di una mera de-co-struzione egrave diventata evidente ed una tenden-za verso una posizione piugrave equilibrata puograveessere constatata Essere consapevole dellaculturalitagrave della produzione filosofica senzarinunciare allrsquouniversalitagrave egrave stato formulatospesso da Wimmer come lrsquoobiettivo generaledella filosofia interculturale (2004 63 153)
Come lrsquoantropologia culturale lafilosofia interculturale deve essere attenta anon diventare vittima delle proprie idee Ilmondo odierno ha costretto lrsquoantropologiaculturale a ripensare categorie fondamentaliche hanno determinato il discorso antro-pologico per tanto tempo Concetti come
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ldquoculturardquo ldquotribugraverdquo o ldquogruppo etnicordquo non pos-sono essere piugrave utilizzati nel mondo globaliz-zato Lrsquoimmagine del mondo come suddivisoin ldquoculturerdquo egrave stata sostituita da altre rappre-sentazioni come quella dellrsquoldquoecumene globa-lerdquo (Fabietti 2004 261-268) Questa nuovaconcettualizzazione potrebbe essere vistacome un altro eccesso messo in moto dallanecessitagrave di dissolvere costruzioni di identitagraveculturali che in realtagrave non esistono Ma in ognicaso la filosofia interculturale deve evitareconcetti che hanno giagrave dimostrato la loroinefficienza in altri campi disciplinari
BibliografiaBachmann-Medick Doris (2006) Cultural TurnsNeuorientierungen in den KulturwissenschaftenReinbek RowohltBickmann Claudia (2007) Philosophieren zwischender Universalitaumlt des begrifflich Allgemeinen und derunverrechenbaren Besonderheit des Individuellen inOrthafte Ortlosigkeit eine interkulturelleOrientierung Festschrift fuumlr Ram Adhar Mall zum 70Geburtstag a cura di Hamid Reza Yousefi Ina Braune Hermann-Josef Scheidgen Nordhausen TraugottBautz 103-119Boumlhme Hartmut (1998) Zur Gegenstandsfrage derGermanistik und Kulturwissenschaft in Jahrbuch derDeutschen Schillergesellschaft XLII (1998) 476-485Boumlhme Hartmut (2000) Kulturwissenschaft inReallexikon der deutschen Literaturwissenschaft volII Berlin-New York de Gruyter 356-359Boumlhme Hartmut (2008) Vom ldquoturnrdquo zum ldquovertigordquoWohin drehen sich die Kulturwissenschaften(Recensione di Doris Bachmann-Medick (2006)Cultural Turns Neuorientierungen in denKulturwissenschaften Reinbek Rowohlt) inJLTonline (19052008)httpwwwjltonlinedeindexphpreviewsarticleview26177 [29 agosto 2010]Cesana Andreas (2007) Kulturalitaumlt undinterkulturelle Philosophie in Orthafte Ortlosigkeiteine interkulturelle Orientierung Festschrift fuumlr RamAdhar Mall zum 70 Geburtstag a cura di HamidReza Yousefi Ina Braun e Hermann-Josef ScheidgenNordhausen Traugott Bautz 51-64Eberhard Philippe (2004) The middle voice inGadamerrsquos hermeneutics a basic interpretation withsome theological implications Tuumlbingen MohrSiebeck
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copy Wolfgang Kaltenbacher 2011
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Maria Esther Mastrogiovanni
Ripensare la nascita per un nuovo con-cetto di dipendenza
Mi piace cominciare richiamando la me-tafora della finestra che Panikkar usa nelbellissimo video offertoci da Milena CarraraPavanvisto durante il convegno a Napoli il 3 -4 dicembre 2010
Il mio intervento si pone proprio comeunulteriore finestra da cui sono solita guar-dare e dalla quale chiedo lascolto
Il proprio punto di vista immaginatocome una finestra
Limmagine della finestra egrave straordina-ria e prima di esprimermi sullargomento chemi preme la voglio raccontare nelle risonanzee nella ricchezza di significati che mi susci-taseguendo un percorso di immaginazionecosigrave come lo sto apprendendo da Gastone Ba-chelard e con laiuto degli approfondimentisul mundus imaginalis di Paolo Mottana
La finestra egrave luogo di soglia fra internoed esternoE unapertura fra realtagrave separate econtigueDunque realtagrave distinte ma legate dauna contatto in primo luogo materiale uncontatto fluido ora piugrave visibile ora meno evi-
dentePuograve essere piugrave o meno opaca se il ve-tro che la compone egrave piugrave o meno ombra-tosporco incrostato Puograve essere aperta ochiusa (da noi ma anche dimperio da altri)econsentire allaria di circolare liberamente a-gli odori di essere percepiti alle voci e ai suonidel mondo di essere piugrave o meno uditi Con-sente di rimanere dentro quasi invisibileallesterno nellillusione della propria assolu-tezza in quanto unica e sola finestra possibi-leOppure di sporgersi sul suo davanzale be-ne in vista in grado cosigrave di vedere quante al-tre finestre esistano accanto alla propria e nelsilenzio ascoltare meglio ciograve che da altre fine-stre proviene
Limmagine della finestra inoltre implicanon solo una distinzione ma anche una di-stanza fra me e ciograve che vedo e come lo vedoIo non mi esaurisco in ciograve che vedo e in comelo vedo sono altro un di piugrave di quello che divolta in volta penso e affermo Ciograve mi dagrave unsenso di leggerezza e la capacitagrave di stare nellecose senza troppi drammi tutto egrave in movi-mento anche il mio sguardo che fonda e so-stiene il mio dire
E nel movimento cegrave anche quello della-scolto del mio silenzio da abitare da vivere
RIFLESSIONE
Maria Esther Mastrogiovanni
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Maria Esther Mastrogiovanni
da scoprire E in quel silenzio il piugrave delle volteconquistato con fatica paziente e umile farepulizia mettere ordine lasciare solo lessen-ziale Allora quel silenzio puograve ospitare la pre-senza dellAltro capire accettare che lAltroesiste veramente egrave il fine che Simone Weil sipone nella sua vita
E in questo in-quieto movimento incon-trare lAltro in una in-quieta pace
E questa una ricerca lunga difficile maaffascinante di ciascuna vita
In questa attitudine mi muovo ben lun-gi dallaver raggiunto un qualsiasi approdoogni tanto un porto sembra la fine del viaggioma la corrente ritrascina con il suo canto odo-roso al largo e lavventura continua
Sono curiosa e non mi piacciono i sen-tieri noti Ho frequentato cosigrave luoghi diversi elontani fra loro e piugrave di una volta ho constata-to con un sorriso e con un po di stupore co-me molti amino rinchiudersi in un recinto no-to e coltivino per una vita intera lo stessogiardino piante perfette quasi nascono rigo-gliose Nuovi frutti nuovi incroci nuove pian-te che hanno del meraviglioso e impensabiliper il senso comune Ma tale bellezza a voltesi ripiega su se stessa non apre finestre su al-trettanti meravigliosi giardini cegrave una faticasolitaria eroica che ha in seacute nel suo intimo unnucleo di insignificanza proprio per la ristret-tezza dello spazio vitale in cui si rinchiude Cegraveun assoluto che ignora lassoluto del giardinoaccanto
Ho frequentato sui libri e nelle relazio-ni il sapere espresso dalle donne
Alla domanda che piugrave volte mi sono po-
sta perchegrave proprio la passione per la condi-zione femminile e non altro ugualmenteimportante al mio sguardo di giudice severosono riuscita a rispondere solo di recente Enella mia storia che ho trovato la rispostaNon certo per motivazioni oggettive noncredo si possa stabilire una graduatoria diprioritagrave fra i bambini affamati del Ruanda o gliafghani costretti a fuggire dalle loro case perla guerra o le donne che subiscono violenze ditutti i tipi nella indifferenza e nel silenzio delleistituzioni e delle societagravelelenco potrebbenaturalmente continuare a lungo
E un utile esercizio ricostruire la genesidelle proprie passioni intellettuali ma anchepolitiche e sociali Si diventa poi piugrave libere epiugrave capaci di perseguire quellinteresse nonpiugrave solo appassionato ma ancor piugrave vivouna volta che si siano sciolti i lacci della pro-pria storia che cosigrave manifesta tutta la sua e-nergia
Metagrave della mia vitagrave lho spesa nello stu-dio e nellazione per comprendere e valoriz-zare la soggettivitagrave femminile Ancora oggicon animo diverso continuo a farlo non piugravesolo nei luoghi di donne ma anche in quelliche si usano chiamare luoghi misti
E cosigrave qui fra voi mi egrave possibileoggisentirmi a casa Proprio in un momento incui ho sentito con piugrave acutezza un senso di di-sagio di estraneitagrave di solitudine nel luogo incui lavoro e nella realtagrave che mi circondaSonouninsegnante mi piace stare in classe con leallieve e gli allievi ma sempre piugrave vivo con in-sofferenza listituzione scolastica
Proprio quando riflettevo come - aven-doli ascoltati negli ultimi mesi a Firenze - i
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Maria Esther Mastrogiovanni
protagonisti della vita culturale italiana misembrano procedere per mondi separati au-toreferenziali a volte forse privi di una one-stagrave intellettuale oggi sempre piugrave rara
Cosigrave durante i due giorni del Convegnoin una sala del palazzo Serra di Cassano pre-stigiosa sede dellIstituto Italiano per gli StudiFilosofici a Napoli mi sono sentita a casa duevolte
In primo luogo perchegrave Napoli egrave la miacittagrave natale e poi perchegrave ho percepito unagrande sintonia con le persone che ligrave si sonoespresse
Non ero sola
E oggi per chi come me nel suo quoti-diano si sente isolata come se parlasse unal-tra lingua o vivesse in un altro mondo egrave une-sperienza preziosa percepire di trovarsi acasa
Ma nel momento in cui rifletto su que-sta dualitagrave penso alla a-dualitagrave di cui parlaPanikkar e mi interrogo
Il problema interculturale si intrecciafortemente con quello intra-culturale quelloproprio di ogni comunicazione dove pare chesia quasi impossibile soprattutto quando siusano le parole non fra-intendersi
Spesso le parole complicano le relazionia volte sembrano anche aiutarle ma sono leparole o qualche altra cosa che passa invisibi-le attraverso un linguaggio non verbale unlinguaggio che ho imparato a chiamare delcuore
So di essere molto di parte ma ho un in-
teresse poco sviluppato per le questioni pu-ramente teoriche preferisco seguire la lezio-ne di Simone Weil che era una grande pensa-trice filosofa politica mistica letterata e tan-te altre cose un pensiero deve trovare la suaveritagrave egrave bontagrave nellessere praticabile
Pensiero- azione Un pensiero incarnatocome lha definita Gabriella Fiori
Almeno in certi ambiti
La Natura ci egrave ancora madre anche se lacultura occidentale dalla Rivoluzione Scientifi-ca in poi ha cominciato a considerarla unmeccanismo piuttosto che un organismo E daligrave -nonostante i successivi sviluppi della co-siddetta visione scientifica del mondo ai piugraveignoti - si egrave sviluppata la pervasivitagrave dellideadella macchina che ha divorato tutto anche ilnostro corpo Viviamo come congegni di ungrande orologio il cui ritmo non egrave scanditodal nostro respiro ma da una impersonalelancetta di ferro che procede indifferente almondo
Ma se ci volgiamo alla Natura con intimadistanza(Rilke) e con amoroso sguardo pos-siamo ancora ricevere grandi insegnamenti
E vorrei riflettere con voi proprio par-tendo dal concetto cosigrave stimolante di a-dualitagrave su quel particolare momento della vi-ta di tante specie viventi e su quella precisarelazione che cegrave tra una madre e il suo bam-bino durante la gravidanza e nei primi anni divita Quellunitagrave fortissima e necessaria cheha perograve giagrave sin dal suo sorgere il movimentodel distacco e dellautonomia In quel momen-to la donna e il bambino sono nello stessotempo due e uno
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Tale relazione egrave talmente poco conside-rata nel nostro immaginario che non ci sonoparole e non solo in italiano per definirequella relazione di dipendenza-indipendenzafra due esseri viventi dove la dipendenza haun tempo e comprende la crescita della indi-pendenza delluno dallaltro di chi sta per na-scere e di chi alimenta quella nascita
Per inciso ho avuto una certa esitazionenel trovare il verbo piugrave appropriato per de-scrivere chi femmina donna corpo di donnaconsente decide fa in modo che una nascitapossa accadere
Cegrave tutta una retorica sul rapporto ma-dre -figlioa sulla maternitagrave ma sullaspettoche qui considero non trovo nulla che abbiaacquisito un valore esemplare e simbolico
Forse in altre culture Ma non ne sono aconoscenza e se qualcuno puograve portare un suocontributo gliene sarograve grata
Dunque durante la gravidanza abbiamoun inedito un corpo che ne fa crescere un al-tro che per un certo tempo egrave nascosto pro-tetto nelle viscere E qualcosa di straordina-rio Mi egrave capitato da giovane per la mia tesisulla maternitagrave di essere presente al parto diuna donna Quella scena mi si egrave impressa nellamente e quando egrave toccato a me partorire miegrave stata di grande aiuto
Allora compresi percheacute i nostri antenatimigliaia di anni fa ancora inconsapevoli dicome si concepisse un essere vivente rima-nessero turbati davanti a quellevento straor-dinario e meraviglioso che egrave la nascita di unessere vivente e attribuissero alle loro donnepoteri magici e la responsabilitagrave di un rappor-
to privilegiato e diretto con la Natura la don-na era allora una sciamana Le grandi statuedella Dea madre mediterranea che si possonoancora vedere al museo de La Valletta a Mal-ta testimoniano questo senso della potenzafemminile dispensatrice generosa dellab-bondanza nella quale soltanto puograve nascereuna nuova vita Sono donne immense comedimensioni grasse con un forte valore sim-bolico di ricchezza
Se penso oggi allimmagine quasi ano-ressica della donna moderna mi sembraquasi un fantasma di quella figura unombralieve muta e svuotata che sfiora questa terracercando di occuparvi il minore spazio possibi-le
Anche se pare affermarsi un nuovomodello femminile la cui prima funzionesembra essere di nuovoquella di piacerealluomo
Dunque la Natura che amo significarecome Madre ci offre lo spettacolo di un even-to la nascita di un essere vivente che fra letante sue caratteristiche ha quella di porre inuna relazione speciale tre individui un padreuna madre un figlioa
E piugrave in particolare nel corpo della don-na sboccia una vita che dipende totalmenteda quella della madre in perfetta simbiosi fi-no a quando compiutasi lopera quella vitaesce da quel corpo per continuare sulla stra-da di una sempre maggiore autonomia lapropria esistenza
E lallevare il crescere leducare sonotutte azioni che implicano una relazione cheper quanto dispari agisce su vari fronti e in
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Maria Esther Mastrogiovanni
ambiti diversi su entrambi i soggetti entram-bi i soggetti madre e figlioa si formano ma-turano crescono insieme E non mi risulti e-sista parola nella nostra lingua che descrivatutta la complessitagrave e lo spessore di questaparticolare modalitagrave di relazione Se riflettia-mo su questo inizio come un inizio proprio dimoltissime specie viventi ci renderemo contodi come nascendo facciamo esperienza di unamodalitagrave di relazione che in seguito non solodimentichiamo ma anche quando vi pensia-mo la consideriamo al piugrave in quantonaturale non appropriata allessere umanosviluppato il quale sembra ritenere di uma-nizzarsi proprio superando la propria condi-zione naturale ma in questo movimento deicorpi e del pensiero di fatto ci si allontanaanche dalle proprie radici dalla propria origi-ne Se poi pensiamo che per quanto riguardagli esseri umani allorigine cegrave un corpo didonna non egrave difficile comprendere comequesta rimozione culturale collettiva possaavere a che fare ieri come oggi con il disco-noscimento della potenza della madre
Lindividuo libero in quanto assolutopadrone di seacute attraverso la sua volontagrave risultaa questo punto una bella astrazione e una viaduscita per il maschio (solo occidentale) cheper rifondarsi deve rinascere da se stessodimenticando la sua nascita reale e le condi-zioni in cui essa egrave avvenuta Tutto ciograve ha avutonei secoli trascorsi una sua funzione forse -egrave una domanda alla quale non egrave facile rispon-dere - ma oggi in un mondo sempre piugrave pic-colo una strada per non soccombere tuttipuograve essere quella di ricordare che se siamovivi e vogliamo che si continui a vivere egrave per-cheacute qualcuno ci ha messo al mondo e allevaticioegrave riconoscere la nostra dipendenza nei
confronti delle e degli altri dipendenza neitermini in cui labbiamo vissuta alla nascita ndashpurtroppo non ci sono altre parole einterrelazione mi sembra troppo asettica epoco pregnante Agire veramente questa ac-quisizione in ogni ambito non egrave assolutamen-te facile ma cambierebbe lordine simboliconel quale siamo soliti pensarci ed esprimerciNon egrave facile Ma questa egrave la grande scommes-sa che da piugrave parti con altre motivazioni staemergendo come ineludibile per la nostra so-pravvivenza
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L Anthony Savari Raj
Tsunami in 2004
It indeed awakened us at least for ashort while to realize that nature is not sing-ing any longer its sweet song It has only be-gun to let out its cry
On this disastrous occasion we heardpeoplersquos cry too a cry out of helplessnessloss and pain
Though the groanings of nature and thepoor appeared to outsmart one another yetthey also fused into one ndash not of course in aharmonic symphony but in a horrifying ca-cophany
The cacophany had a theme too It por-trayed that the cosmic display and the humandisplacement are connected and that the hu-mans are not the only players on world stageIt perhaps signaled the need and a new op-portunity for a fresh and urgent vision of acosmotheandric (cosmos-divine-human) soli-darity
Ecosophical Justice is presented in thisvery cacophanic world context and situationIt reminds us among other things that eco-logical predicament is not merely ecologicalbut it is a human problem which indeed re-quires a radical mutation in human attitudeIn our attempt to control and manipulate na-ture we have forgotten that we are naturalbeings sustained by the same environmentwe seek to dominate
Very significantly our domination hasspilled over to the human beings too particu-larly the poor who cry out for justice and lib-eration The logic that exploits the earth andthe poor seems to be one and the same Eco-logical and justice concerns therefore are in-separable Justice is the way of ecology
Ecosophical Justice reminds us furtherthat precisely because of our present state ofhuman emergency and seriousness of theecological situation mere short-term solu-tions and technical stopgaps are insufficientIn other words it is not enough to find waysby which we can more effectively or moreldquohumanlyrdquo deal with the Earth unless at thesame time we find the Earth as another di-
ECOSOPHICAL JUSTICE
L Anthony Savari Raj
L Anthony Savari RajUniversity of Madras India
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L Anthony Savari Raj
mension of our very selves sharing the samedestiny This in short constitutes the ecoso-phical awareness
It appears therefore we need a radicalre-vision of reality which would make usaware that the world is the manifestation ofthe total cosmotheandric reality which callsfor a holistic participation It involves indeed acultural disarmament and innovation and aparticipatory common life in solidarity withfellow human beings and the earth This ofcourse is our human dignity and responsibil-ity
Understandably this requires from usdistance and involvement contemplation andaction theory and praxis and of course anopenness to the transcendent Spontaneousand authentic actions for the welfare of theeco-human can flow only from a serene in-sight and right evaluation born of an ecoso-phical vision
Our guide in our search for ecosophicaljustice is Raimon Panikkar who is at once aphilosopher a scientist and a theologian Buteven these terms do not adequately capturethe heart of Panikkarrsquos enterprise
As a scientist philosopher and theolo-gian he has spent a lifetime exploring thegreat religious and secular traditions seekingto discern their underlying visions of realityHow do we name that in which we all live andmove The modern scientist sees it as the ma-terial universe the philosopher as the humanmind the theologian as the mysterious divine
But Panikkar sees these options as par-tial and fragmenting indeed they are part ofthe problem rather than part of the solution
When we see that the earth is reduced toldquomere stuffrdquo wholly subject to a human willthat sees itself autonomous from the mysteryof being itself then we begin to see the prob-lem at the heart of our crucible
Panikkarrsquos ecosophical vision is to besituated in this context It indeed leads us tosee the co-penetration of which we namedand separatedmdashas universe humanity andthe divine It is our effort to discern and spellout how authentic and effective actions ofjustice can spontaneously flow from this holis-tic and ecosophical vision of Panikkar
Our focus on Panikkarrsquos ecosophical vi-sion has another important purpose At a timewhen the future of theology in general andIndian theology in particular is said to dependvery much on the meeting and interaction oftwo important streams in theologizingnamely the religio-cultural (ldquomystical con-tentrdquo) and the socio-political (ldquoprophetic con-cernrdquo) through an exploration of the contoursof justice in Panikkars ecosophical enterpriseour work indeed attempts to develop a widerframework in which both the streams areharmoniously integrated and one made tosupport the other After all a unified searchfor truth and realization of justice are onlytwo sides of the same coin
The study is presented in four chapters
The first chapter takes up the questionof the relationship between religious plural-ism and justice and further explores the pres-ence and nature of justice concerns in the e-cosophical vision of Panikkar
Though Panikkarrsquos contribution hasbeen studied and interpreted in various con-
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L Anthony Savari Raj
texts and aspects yet we believe the impli-cations of his vision for the central issue ofjustice has not been thus far sufficiently ex-plored Hence the present attempt
This attempt looks interesting and sig-nificant amidst a certain tendency to catego-rize and portray Panikkar only as a represen-tative of religio-cultural orientation and as amere dialogue theologian without an explicitliberation and justice motif and concern
As a pathway to explore Panikkarrsquos jus-tice concerns the second chapter ventures toexplore Panikkarrsquos vision of ldquoecosophyrdquo Hereattempts are made to show the implicationsof Panikkarrsquos vision for one of our major con-temporary problems namely the ecologicalpredicament Panikkarrsquos proposal of ldquoecoso-phicalrdquo vision as different from ecological iselaborated
The word ldquoecosophyrdquo as understood byPanikkar suggests that the question lies be-yond a more or less refined ecology It furtherreminds us that the present predicament isneither ecological nor technical but a humanone It is a problem rooted in our ways ofthinking It involves our new attitude and per-ception about the earth ourselves and alsothe divine and the collective identity and des-tiny of all the three dimensions of reality It inshort points to a cultural mutation
The third chapter studies ldquoEcojusticerdquowhich may well complement Panikkarrsquosecosophy Besides portraying justice as theway of ecology it indeed attempts to repre-sent ecology as the symbol of the struggles ofthe poor for regaining their lost dignity theirland resource rice and freedom
Stated differently behind the ecologicaldisaster we can sense the reduction of the an-thropos to the reduction of a particular racecountry and worldview which indeed preparesthe ground for the appropriation for one selfof the natural resources and consequently thevery means for livelihood of the other It isthis inhuman and exploitative practice againstthe other that has spilled over and has be-come an ecological disaster The programmeof ecojustice that is presented in the chaptertherefore indicates that it is only by deeplyentering into the human (unaffected by re-stricted and restricting anthropocentrism)that we can arrive at a sound ecological uni-verse
The final chapter ldquoEcosophical Justicerdquoattempts to discern the meeting point be-tween the ecojustice and ecosophical consid-erations Attempts are made to show howecojustice orientations can indeed serve as acomplement and also as an ldquoexternal stimu-lusrdquo to Panikkarrsquos ecosophical vision Effortsare made therefore to discern and spell outthe implications of justice in Panikkarrsquos visionof ecosophy in the light of ecojustice consid-erations
In the first part of this chapter we dis-cuss the nature of ecosophical justice mainlyto be in the nature of lsquoclarificationrsquo This clari-fication would consist in clarifying two impor-tant aspects of our ecosophical responsenamely lsquothe primacy of beingrsquo and lsquothe spon-taneity of doingrsquo In the second part of thechapter we attempt to open the heart ofecosophical justice by unearthing its founda-tions implications and implementations
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Lucas Cervintildeo
A manera de premisa e introduccioacuten
Esta reflexioacuten brota de un contextoparticular Bolivia Paiacutes sumergido en unabierto desconcertante impredecible yprofundo proceso de cambio socio-poliacutetico ycultural Proceso que para muchos es laesperanza de diacuteas mejores y para otros es maacutesde lo mismo Una sociedad en conflictoporque generalmente todo cambio ytransformacioacuten significa una redistribucioacuten yreequilibrio de las fuerzas sociales por tantoconflicto
La nueva Constitucioacuten Poliacutetica en suprimer artiacuteculo expresa que ldquoBolivia seconstituye en un Estado Unitario Social deDerecho Plurinacional Comunitario libreindependiente soberano democraacutetico inter-cultural descentralizado y con autonomiacuteasBolivia se funda en la pluralidad y elpluralismo poliacutetico econoacutemico juriacutedicocultural y linguumliacutestico dentro del procesointegrador del paiacutesrdquo
Estamos ante un proyecto de Estado ysociedad atrevido y de gran alcance original y
desafiante Una declaracioacuten que manifiesta lanecesidad de dar lugar reconocimiento yautodeterminacioacuten a la pluralidad de culturasy cosmovisiones conjugaacutendolas dentro de unmodelo de gobierno foraacuteneo a eacutestas mismasArtiacuteculo que aunque no manifiestaexpliacutecitamente nos remite a la categoriacutea defraternidad de esa ldquofraternidad universalentendida como conjugacioacuten de relaciones depertenencia reciacuteproca y de responsabilidadcomo principio de reconocimiento de laidentidad y del aspecto unitario del cuerposocial en el respeto de cada una de lasdiferentes multiplicidadesrdquo (Ropelato2006184)
El intento boliviano es la lucha pordesarrollar un Estado que de cabida ypromueva ldquorelaciones de pertenenciareciacuteprocardquo sin anular o menguar la pluralidentidad cultural de sus habitantes quemantenga el ldquoaspecto unitario del cuerposocialrdquo pero al mismo tiempo respete lasldquodiferentes multiplicidadesrdquo de maneras deser estar y vivir que se dan en su territorio Esla buacutesqueda de aquello que no estaacute pero seanhela que apenas se vislumbra pero ya se loquiere hecho realidad
LA FRATERNIDAD EN CONFLICTO Y EL CONFLICTO FRATERNOAPORTES DESDE LA INTERCULTURALIDAD
Lucas Cervintildeo
Lucas CervintildeoUniversidad Catoacutelica Boliviana
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Lucas Cervintildeo
Considero que desde estas tierras consus anhelos luchas y buacutesquedas y sin entraren los particulares del proceso poliacutetico socialy cultural que viene desarrollaacutendose enBolivia hay un aporte al camino que se vienerecorriendo desde hace antildeos para dar rostro yconcretizacioacuten a la categoriacutea de fraternidadM Antonio Baggio uno de los maacutesimportantes exponentes de este recorridoantildeos atraacutes se preguntaba ldquoiquestqueacute nuevoselementos nos llevan hoy en diacutea a analizareste precedente y a plantear el problema dela fraternidad Considero que se puedenindicar dos clases de motivos que estaacutenrelacionados entre siacute la fraternidad comoexigencia y pregunta y la fraternidad comoexperiencia y recursordquo (Baggio 20098)
La experiencia de este uacuteltimo decenioen Bolivia manifiesta la presencia de estaexigencia que por momentos ha sido un gritodesde diversos sectores sociales por generarfraternidad como tambieacuten estaacute presente elrecurso humano social y cultural paraarticular la fraternidad como categoriacutea poliacuteticay concretizarla
De mil modos y maneras se podriacuteadesarrollar esta intuicioacuten Concretamente seharaacute desde el aacutembito de filosoacuteficondashteoloacutegico yla perspectiva intercultural que considero uninstrumental muy vaacutelido para adentrarse yreflexionar los contextos plurales y susprocesos
En un segundo momento profundizareacuteel conflicto dentro de la interaccioacuten entre lasculturas principalmente desde unaperspectiva interpersonal Para esto recurrireacutea la inspiracioacuten ofrecida por un texto biacuteblico
I La fraternidad en conflicto
La finalidad de esta primera parte seraacuteprecisar lo que se comprende porinterculturalidad dada su ambiguumledad designificados y comprensiones Luego desdealgunas de sus claves se realizaraacute una velozcriacutetica del principio fraternidad buscandodesmantelar algunos de sus supuestosculturales occidentales que pretenden seruniversalizados a todas las culturas
En otras palabras desarrollaremos unaldquodeconstruccioacutenrdquo1 de la categoriacutea defraternidad colocando a eacutesta en conflicto porasiacute decir para poder manifestar ciertascontradicciones y ambiguumledades La finalidadde este ejercicio es contribuir a seguirahondando con nuevas luces el camino paratransformar la fraternidad en una categoriacuteapoliacutetica O sea un principio capaz de ldquoformarparte constitutiva del criterio de decisioacutenpoliacutetica contribuyendo en la determinacioacutenjunto a la libertad y la igualdad del meacutetodo yde los contenidos de la poliacutetica mismardquo Y quetambieacuten ldquologre influir en el modo con el cualse interpretan las otras categoriacuteas poliacuteticascomo la libertad y la igualdadrdquo (Baggio200639)
1 Breves aclaraciones alrededor de la in-terculturalidad
En esta reflexioacuten la interculturalidadviene asumida principalmente desde latradicioacuten desarrollada con acentos diversos
1 Deconstruccioacuten 1 f Accioacuten y efecto de deconstruir2 f Fil Desmontaje de un concepto o de una construc-cioacuten intelectual por medio de su anaacutelisis mostrando asiacutecontradicciones y ambiguumledades Real Academia Espa-ntildeola wwwraees
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Lucas Cervintildeo
por tres estudiosos R Panikkar R Fornet-Betancour y D de Vallescar Esta uacuteltima luegodel estudio a fondo de los otros dospensadores afirma que
ldquola interculturalidad antes que una teoriacutea es unaexperiencia de interrelacioacuten reciprocidaddiaacutelogo y solidaridad Presupone una actitud deapertura y escucha atenta Nos situacutea maacutes allaacute dela afirmacioacuten de la existencia faacutectica dediferentes culturas y del planteamientomulticultural liberal-democraacutetico pues concede acada miembro ndashcon independencia del marcopoliacutetico del que se trate- la facultad de contribuircon su aportacioacuten particular Esto significa queasume la tarea de renegociacioacuten continua deroles y espacios el discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesis decada sociedadrdquo (Vallescar 2005477)
Por tanto el punto de partida de lainterculturalidad es una opcioacuten eacutetica deapertura y escucha para descubrir las riquezasque el diversoa (culturalmente socialmentereligiosamente poliacuteticamente etc) meofrece Desde estas actitudes que se vuelvenexperiencia de vida en un segundo momentose va reflexionando y aportando a una teoriacuteaque deacute insumos para gestionar de maneracreativa y equitativa la interrelacioacuten entreculturas Entonces la propuesta interculturalpromueve un verdadero enriquecimientohorizontal entre las personas grupos socialesy pueblos pertenecientes a diversas culturasque conviven en un espacio comuacuten
Interculturalidad es la buacutesqueda degenerar espacios donde cada persona puedaldquocontribuir con aportacioacuten particularrdquo a lagestacioacuten de una sociedad y por tanto a unaglobalizacioacuten justa digna equitativa ysolidaria para todos todas y todo Todo en elsentido de incluir en nuestra categoriacutea de
bienestar al planeta el gran excluido de lamodernidad
A su vez la interculturalidad asume lacompleja tarea de la ldquorenegociacioacuten continuade roles y espaciosrdquo para dar lugar a todos ycada uno de los miembros de la sociedadprocurando ldquoel discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesisrdquoque lleva adelante cada pueblo y sociedad
Por tanto la interculturalidad permiteser pensada ldquocomo una categoriacuteaeminentemente eacutetico-poliacutetica que surgedesde el mundo de la vida y no desde fuera deeacutel que alude a cuestiones que rompen elmarco monocultural en el que somossocializados y que cuestiona el caraacutecterhomogenizante de la globalizacioacuten faacutecticardquo(Salas 200728) Propuesta que ldquoexige unanueva relacioacuten entre los seres humanos y lospueblos que aunque sea asimeacutetrica hoypuede dar forma a nuevas relaciones desimetriacuteasrdquo (Salas 200728)
2 Relacioacuten entre interculturalidad y fra-ternidad en el contexto plural
Cuando hablamos de culturas esimportante dejar claro que la interculturalidadse coloca como una alternativa clara ante launiformidad de una cultura sobre las demaacutesEsto porque asume que ldquolas culturas no sonlsquofolklorersquo sino que cada cultura es una formanueva de ver y de vivir el mundo La culturaofrece a cada tiempo y pueblo su estilo ysobre todo su lenguajerdquo (Panikkar 200611)
Importante subrayar que las culturasson ldquoformas de ver y vivir en el mundordquo portanto la interculturalidad no ha de serreducida a los espacios de interaccioacuten entre
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Lucas Cervintildeo
culturas originarias-indiacutegenas y modernas Lapropuesta intercultural parte desde lainteraccioacuten entre culturas milenariasmodernas y postmodernas (juvenilesperiferias de las ciudades etc) en su continuareconfiguracioacuten actual Por esto laldquointerculturalidad se propone pues como unaalternativa que permite reorganizar el ordenmundial porque insiste en la comunicacioacutenjusta entre las culturas como visiones delmundo y porque recalca que lo decisivo estaacuteen dejar libre los espacios y tiempo para quelas lsquovisionesrsquo del mundo puedan convertirseen mundo realesrdquo (Fornet-Betancourt2001375)
Precisamente esta ldquocomunicacioacuten justaentre las culturas como visiones de mundordquo eslo que tiende un puente entre lainterculturalidad y la fraternidad Porque si escierto que ldquola solidaridad la fraternidad y lasrelaciones de alteridad como valores positivosnos permitiraacuten ver que todo lo que le sucedede malo al otro nos afecta que debemosinvolucrarnosrdquo (Barros 2009156) significaque ambas propuesta giran alrededor de almenos un eje comuacuten la inter-in-dependencia2
de la familia humana que como ldquovivenciademocraacutetica requiere de una indignacioacutenconstante y una accioacuten que contribuya a
2 ldquoAunque todo estaacute relacionado con todo es asiacutemismo verdad que cada parte de este todo esdiferente asiacute como todos los hombres son distintosentre siacute Cada uno es una persona es decir un nudouacutenico en la red de relaciones que constituye la realidadCuando este nudo rompe los hilos que lo unen a losotros nudos cuando las tensiones se han vuelto tantensas que no permiten ya la libertad constitutiva de lainter-in-dependencia entre nudo y nudo y en uacuteltimainstancia con la realidad en ese momento nace elindividualismo que perturba la armoniacutea y lleva a lamuerte de la persona hacieacutendole perder su identidadque es soacutelo relacionalrdquo (Panikkar 200616)
cambiar la realidad de todosrdquo (Barros2009156)
La fraternidad coloca el acento en quetodos los seres humanos somos hermanos ylo que sucede a uno afecta al conjunto lainterculturalidad agrega que esta inter-in-dependencia constitutiva del geacutenero humanoha de ser matiza desde la diversidad (culturalreligiosa etc) que tambieacuten es constitutiva delser humano Entonces la fraternidad sinoadquiere un rostro un contexto y un tiempodesde el cual constituirse corre el riesgo dequedar como formulacioacuten universalista dedifiacutecil aplicacioacuten Por esto que
ldquoen el siglo XXI el rostro de la nueva fraternidady sororidad seraacute intercultural o no seraacute Paraaprender entender y cambiar es preciso que laspersonas se aventuren en el diaacutelogo consigomismas (diaacutelogo intracultural) con sussemejantes con personas de otras culturas oreligiones (diaacutelogo intercultural e interreligioso)y se abran a ambientes culturales distintos a laamplitud de lo real y lo cotidianordquo (Vallescar200616-17)
En los tiempos que corren unapropuesta que busca recuperar la categoriacuteapoliacutetica de fraternidad irremediablementetiene que asumir el factor cultural que esconstitutivo del ser humano No puedequedarse a un nivel simplemente socioloacutegicoo econoacutemico o incluso poliacutetico Hoy por hoyno podemos reflexionar sobre la fraternidadsin asumir que en el mundo sedesencuentran encuentran y convivenconstantemente diversos mundos culturalesque expresan diversas maneras de estarsentir y vivir la vida
Si es cierto que ldquodesde un punto devista poliacutetico la fraternidad se situacutea antes quenada como principio de construccioacuten social
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donde el otro si podemos definirnoshermanos no es otro diferente de miacute sinootro yo mismordquo (Ropelato 2006199) elindagar la visioacuten de mundo del ldquootrordquo que esldquoyo mismordquo se torna fundamental Clarosiempre y cuando la fraternidad quieracolaborar concretamente a la aperturaconstante hacia ldquoambientes culturalesdistintosrdquo permitiendo ampliar la experienciade ldquolo real y lo cotidianordquo
Para realizar lo que venimos enunciandoes necesario la praacutectica del diaacutelogointercultural que permite reconocer lainviolable igualdad de la dignidad humanapero al mismo tiempo la diferencia (culturalsocial religiosa poliacutetica etc) que tambieacuten esinviolable Como afirma Fornet-Betancourt
ldquola necesidad del diaacutelogo intercultural es lanecesidad de realizar la justicia de entrar en uncontacto justo con el otro libre lo que quiere decir asu vez que es necesario reconocerle como personahumana portadora justamente en su diferencias deuna dignidad inviolable que nos hace igualesrdquo(Fornet-Betancourt 2001264)
Por tanto si la fraternidad desearesponder de manera profunda creativa yreal al contexto actual del pluralismo nopuede reducir su anaacutelisis de la realidad al nivelsocio-poliacutetico sino que ha de abrirse a lacomplejidad del pluralismo culturalSolamente desde este acercamientointercultural podraacute descubrir que lo poliacutetico ysocial es percibido y vivido de manerasmuacuteltiples y diversas en un mismo contexto
Lo expresado revela que tal vez unpaso adelante en la reflexioacuten alrededor elprincipio de la fraternidad tendraacute que asumirel pluralismo cultural de nuestros contextostambieacuten latinoamericanos si desea realmente
ser una categoriacutea que promueva justiciadignidad igualdad y libertad a todos y todassus habitantes Para esto un recurso de granvalor seraacute profundizar el meacutetodo de lafilosofiacutea intercultural el diaacutelogo dialogaldonde ldquolas reglas del diaacutelogo no sepresuponen unilateralmente ni se dan porsupuestas a priori sin haberlas establecido enel propio diaacutelogordquo (Panikkar 200649) Estoporque
ldquoel diaacutelogo dialogal es radicalmente diferente deldiaacutelogo dialeacutectico no pretende con-vencer alotro es decir vencer dialeacutecticamente alinterlocutor o por lo menos buscar con eacutel unaverdad sometida a la dialeacutectica El diaacutelogodialeacutectico presupone la aceptacioacuten de un campoloacutegico y personal al que se atribuye o reconoceuna validez o jurisdiccioacuten puramente lsquoobjetivarsquo Eldiaacutelogo dialogal en cambio presupone laconfianza reciacuteproca en un aventurarse comuacuten enlo desconocido ya que no puede establecerse apriori si nos entenderemos el uno al otro nisupone que el hombre sea un ser exclusivamenteloacutegicordquo (Panikkar 200652)
Entonces para la aplicacioacuten de lacategoriacutea de fraternidad en espacios socialesno podremos contentarnos con establecerdiaacutelogos entre tendencias poliacuteticas diversas yopuestas Si realmente deseamos fortalecer eltejido social de nuestros contextos pluraleses necesario promover espaciosinterculturales donde se practique el diaacutelogodialogal Espacios donde este contenida yrepresentada toda la diversidad cultural deuna regioacuten ciudad o barrio
3 Lo vital de un universalismo desde aba-jo (partir desde contextos reales)
El desafiacuteo de educarnos al diaacutelogodialogal remite a otro punto importante de la
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propuesta intercultural punto que estaacutereferido al desde donde de lainterculturalidad Es la universalidadentendida como una construccioacuten constantedesde abajo o desde espacios concreto yaque ldquosi el diaacutelogo dialogal quiere ser fecundoy no contentarse con simples elucubracionesracionales no puede limitarse a formalismosabstractos de validez general sino que debedescender al diaacutelogo entre culturas concretasque entran en contactordquo (Panikkar 200655)
El horizonte de la fraternidad esuniversal ya que eacutesta no puede ser reducida aun grupo regioacuten pueblo nacioacuten o continentePero un posible riesgo ante este inmensoobjetivo de la fraternidad es menospreciar ydesvalorizar lo contextual particular yconcreto Es el riesgo por otra parte tanlatino de creer que porque estaacute hecha lalegislacioacuten o la norma ya hemos alcanzado elobjetivo pero tambieacuten el riesgo tanoccidental de creer que la siacutentesis abstractauniversalista contiene lo particular Ante estola interculturalidad nos recuerda que ldquoelproceso de identificacioacuten parte siempre de loconcreto Lo cual significa que no debemosrenunciar a la particularidad sino ahondar enella hasta descubrir lo universalrdquo (Esquirol2005155)
Por tanto si la fraternidad universaldesea realmente convertirse en unaalternativa global tendraacute que saber brotardesde los contextos e irse construyendo noldquoa pesar de estosrdquo sino ldquogracias a estosrdquo Soacutelosi ahonda en estos contextos hasta descubrirlo universal es que podraacute aportar a laldquotransicioacuten del derecho internacional de losEstados soberanos hacia un derechocosmopolita que se preocupe con las
cuestiones ecoloacutegicas de la paz y de la guerradel desarrollo en resumen de todas lascuestiones que trascienden las fronteras delos Estados y exigen la superacioacuten de unaloacutegica meramente individualista del intereacutespersonal de grupo de clase o de etniardquo (Tosi200968)
Afirmar que el punto de partida estaacute enlas realidades concretas significa por ejemploacercarse para aprender del proceso bolivianoque busca un nuevo orden socio-poliacutetico ycultural Aporte que exige ser leiacutedoprofundizado y criticado desde sus visiones yestilos de vida y no desde un paradigmaforaacuteneo Porque para la propuestaintercultural la ldquouniversalidad supone laliberacioacuten realizante de todos los universosculturales y que por eso mismo ni se imponepor imperio de alguacuten centro ni se logra al altoprecio de la reduccioacuten y de la nivelacioacuten de lodiferente sino que crece desde abajo comoun tejido de comunicacioacuten libre y desolidaridadrdquo (Fornet-Betancourt 2001376)
Entonces el desarrollo de la propuestade fraternidad universal por una parte tieneque ser capaz de evitar el reduccionismo y lanivelacioacuten de la diferencias fruto de esaabstraccioacuten tan occidental en busca de unasiacutentesis superior y por otra parte tambieacuten hade evitar erigir un centro desde el cualpromover la aplicacioacuten de esta El caminopasa por promover un policentrismo quepermita una mayor cercaniacutea a los contextos yque al mismo tiempo evita el encierro deestos En otras palabras la fraternidaduniversal no se concretiza aplicaacutendolas a losdiversos contextos socioculturales y poliacuteticosdesde unos principios delineados desde quiensabe doacutende sino que la fraternidad universal
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se va construyendo o gestando desdeespacios concretos Contextos que cuandoesteacuten maduros en sus experiencias defraternidad podraacuten aportar a los cambios en lalegislacioacuten mundial
Cabe sentildealar que este partir desde loscontextos posibilita dos pasos fundamentalesen el proceso intercultural de generarsociedades justas y plenas de vida ldquoPor unlado es necesario profundizar en la propiacultura y no mantenerse en lo superficial ytoacutepico Por el otro ante la otra culturadebemos ir maacutes allaacute de todo lo que en unprimer momento nos aparece descubrir loque estaacute detraacutes descubrir el sentido profundode los siacutembolos de las conductas de laspalabras o de los pensamientosrdquo (Esquirol2005155-156) Son justamente los mismosespacios de interaccioacuten cultural los quepermiten desarrollar la intraculturalidad(conocimiento de lo propio) que esimprescindible para poder sumergirse en lainterioridad de otras culturas y promover unaauteacutentica interculturalidad
Es por estos dos pasos fundamentalesque la fraternidad universal ha de partir desdelos espacios concretos y vitales de laspersonas para ir desarrollando su proyectode categoriacutea socio-poliacutetica que permita evitartanto el encierro individualista de la libertaddesvirtuada como la homogenizacioacuten amorfade una igualdad mal comprendida
Pero el diaacutelogo intercultural no tienesoacutelo un caraacutecter interpersonal sino tambieacutengrupal social y entre pueblos Maacutes auacuten es undiaacutelogo a desarrollar entre tradiciones ymodos de ver y vivir en el mundo Por tantoincluso la misma categoriacutea de fraternidadtendraacute que ser puesta en discusioacuten si es que
realmente desea entablar este diaacutelogorespetuoso horizontal y de enriquecimientomutuo con las culturas
4 Un posible equivalente homeomoacuterfico(formas similares) a la categoriacutea de fra-ternidad
Poner en discusioacuten la categoriacutea defraternidad no significa anular su ricatradicioacuten y aporte conceptual desarrollado enlos marcos del pensamiento occidentalSignifica maacutes bien desde este desarrollo notratarla como una categoriacutea universal quepuede ser impuesta y colocada en todas lasculturas por igual Dicho en teacuterminos de laperspectiva intercultural significa buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas Concretamente esto significa que ldquosetrata pues de un equivalente no conceptual nifuncional a saber de una analogiacutea de tercergrado No se busca la misma funcioacuten (que lafilosofiacutea ejerce) sino aquella equivalente a laque la nocioacuten original ejerce en lacorrespondiente cosmovisioacutenrdquo (Panikkarcitado en Estermann 200647)
Entonces un desafiacuteo no menor que sepresenta a quienes estamos desarrollando elprincipio de fraternidad es buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas para poder entablar un auteacutentico yenriquecedor diaacutelogo con estas Aquiacute estamosen el meollo de la perspectiva interculturaldonde ldquocomo resultado de la lsquohermeneacuteuticadiatoacutepicarsquo uno aprende a pensar ycomprender desde el sistema simboacutelico demaacutes de una tradicioacutenrdquo (Vallescar 2005482) Y
ldquoesto puede comprenderse por las nociones dehomologiacutea ndashlas nociones juegan papelesequivalentes y ocupan espacios homoacutelogos en los
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respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
201028-103
la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
M Roberta Cappellini
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M Roberta Cappellini
qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Rossella Bonito Oliva
lizzazione geografica del bene o del male asso-luto che occulta quella fluiditagrave che egrave dello spi-rituale8
In questo senso Panikkar preferisce lametafora al ragionamento al rigore logico Lametafora conserva in seacute lrsquoineffabile assumelrsquoimpossibilitagrave della trasparenza lavora sugliintrecci piuttosto che sulle evidenze dichiarada subito la sua contiguitagrave con lrsquouniverso e-motivo con la dipendenza dal mondo mo-strando in controluce il bisogno metafisicoche anima la visione cosmoteandrica La mo-dalitagrave della riflessione giocata su aforismi emetafore mette alla prova per lrsquoautore questaenergia dellrsquordquointrardquo che egli ha sperimentatonella sua formazione dalla teologia cattolicaalla cultura indiana ereditata dal padre e ri-cercata nei suoi viaggi in etagrave matura Questocarico esistenziale permette a Panikkar digiungere a quello che non egrave un artificioso sin-cretismo proprio percheacute si gioca nel richiamodelle affinitagrave che si liberano lagrave dove si resti-tuisce alla teoria lrsquoinflessione interrogativacon cui si sprigiona dallrsquouomo Non si dagrave unatraducibilitagrave del mito che come spiega il ter-mine antico mythos ha al suo interno il silen-zio e la testimonianza ciograve che egrave piugrave proprioma che deve essere necessariamente condivi-so9 In quanto in ciograve che non si puograve dire si celaquanto sia pur contraddittorio rimane vero
Una sorta di rimozione destinata a ripe-tersi nel tempo e nello spazio proprio per la
8 La posizione di Panikkar anticipa le posizioni che a li-vello politico sono assunte da ASen che sottolinea lacecitagrave dellrsquoOccidente verso gli elevati valori presentianche nella storia della cultura orientale cfr Id La de-mocrazia degli altri Percheacute la libertagrave non egrave unrsquoinven-zione dellrsquoOccidentetr It Mondadori Milano 20049 R Panikkar Mito simbolo culto in Opera Omnia volIX tomo I Jaca Book Milano 2008
sua debolezza impotente dinanzi a ciograve chetrascende la capacitagrave drsquoazione dellrsquouomo Aquella che egrave una volontagrave di potenza e una ra-dicalizzazione delle differenze Panikkar sosti-tuisce lrsquoassunzione delle contraddizioni comeparte integrante della realtagrave in quanto ele-mento di una veritagrave non selettiva La contrad-dizione e quindi le distinzioni sono il sale stes-so della vita che si sviluppa dal confronto daldialogo tra prospettive diverse piuttosto chesul monolitismo voluto dallrsquoOccidente Ognidiscorso perciograve egrave dialogo confronto di ldquomitirdquolagrave dove il mito per Panikkar egrave lrsquointerodellrsquouomo senza la pretesa di essere ogni co-sa Il mito trattiene in seacute lrsquoineffabile la condi-visione emotiva qualcosa di magico in cui egraveracchiusa la possibilitagrave stessa di un camminoIn questo orizzonte il mito resta inattaccabilenella misura in cui non pretende e non rap-presenta se non lrsquoumano nella sua relazionecon il mondo con lrsquoaltro I miti non possonoessere propagandati neacute pubblicizzati percheacuterichiedono una convinzione interiore senza laquale diventano folclore superficiale
Ersquo in questa prospettiva che si imponelrsquooriginalitagrave e la feconditagrave di un pensiero qualequello di Panikkar che non intende segnarefini o punti di arrivo ma solo liberare lrsquoenergiache si sprigiona in tutte le relazioni se solo siimpara a lasciar essere lrsquoumano dellrsquouomo chenon conosce confini territori o localizzazionima solo lrsquoessere in cammino come apertura
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Wolfgang Kaltenbacher
Wolfgang KaltenbacherUniversitagrave degli Studi di Napoli ldquoLrsquoOrientalerdquo
Il ventesimo secolo ha visto la fine degliimperi coloniali insieme allrsquoascesa di unavariegata critica delle ideologie coloniali Ilclassico colonialismo egrave (quasi) scomparso maal suo posto troviamo oggi forme piugravesofisticate di dominio La critica della visioneeurocentrica del mondo egrave sorta non soltantonelle ex colonie ma anche nei paesioccidentali in forma di unrsquoautocritica delpensiero europeo La crisi della coscienzaeuropea rivela contemporaneamente le suedebolezze e i suoi punti di forza Aquestrsquoultimi appartiene la capacitagrave di metterese stessi in discussione Questo valesrsquointende solo per le tradizioni piugrave nobili delpensiero europeo
Con la critica dellrsquoeurocentrismo hainizio tra lrsquoaltro una riflessione piugrave sistematicasul contesto culturale della filosofia di cui sioccupa la filosofia interculturale Bencheacute lafilosofia si sia sempre occupataimplicitamente di problemi interculturali lafilosofia interculturale come tentativoesplicito di affrontare i problemidellrsquointerculturalitagrave egrave nata solo qualchedecennio fa Lrsquointerculturalitagrave egrave comparsacome oggetto di studio in varie altrediscipline molto tempo prima che i filosofiavvertissero il bisogno di rifletteresistematicamente sui problemi interculturali
(Hinnenkamp 1994 Monceri 2000 e 2006Kaltenbacher 2004)
Gran parte dei testi sulla filosofiainterculturale sono stati scritti e pubblicatidagli studiosi e dalle istituzioni intorno allarivista polylog ndash Forum for InterculturalPhilosophy Bencheacute i singoli autori di questogruppo abbiano definito la filosofiainterculturale in modo diverso (Wimmer2004 50) crsquoegrave ovviamente un consenso dibase sui requisiti minimi della filosofiainterculturale
Noi intendiamo la filosofia interculturalecome lrsquoimpegno di dare espressione alletante voci della filosofia ciascuna nel suocontesto culturale e di creare in questomodo una discussione fruttuosa e condivisain cui tutti abbiano eguali diritti Nellafilosofia interculturale vediamo soprattuttoun nuovo orientamento e una nuovapratica della filosofia una filosofia cherichiede un atteggiamento di rispettoreciproco di ascolto e di disponibilitagrave diapprendere
Egrave richiesto un nuovo orientamento percheacutendash riconoscendo la situazionalitagrave culturaledella filosofia ndash le posizioni filosofichedevono affermarsi sul livello interculturalee la cultura e le culture devono esseremantenute consapevolmente presenticome contesto del filosofare Una nuovapratica egrave necessaria percheacute la nuovaconsapevolezza richiede lrsquoabbandono di
CHE COSA Egrave LA FILOSOFIA INTERCULTURALE
Wolfgang Kaltenbacher
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Wolfgang Kaltenbacher
una produzione individuale e mono-culturale della filosofia e si cerca inveceuna polifonia dialogica dinamica efondamentalmente aperta delle culture edelle discipline (httpprofpolylogorgobj-enhtm [29 agosto 2010])
Allrsquointerno di questo quadro generaletroviamo approcci diversi alla filosofiainterculturale che in parte possono essereconsiderati complementari La filosofiainterculturale parte dalla consapevolezza delcontesto culturale della filosofia e dellarilevanza di questo contesto per lo sviluppodelle teorie filosofiche Da qui risulta ilcompito di riflettere sistematicamente sullarelazione tra la produzione filosofica e il suocontesto culturale di sviluppare nuovistrumenti e metodi per essere in grado dicomprendere culturalitagrave ed interculturalitagrave infilosofia La consapevolezza del ruolo delcontesto culturale cambia la nostra sensibilitagravee il nostro atteggiamento nei confronti di altricontesti culturali e ci invita a rifletteremetodicamente sui problemi culturali edinterculturali La filosofia allarga tra altro lasua competenza ad una filosofiadellrsquointerculturalitagrave (Cesana 2007 55)
La culturalitagrave di ogni tradizione filosoficanon implica perograve un determinismo erelativismo culturale Nonostante il condi-zionamento culturale della produzione filo-sofica egrave possibile mantenere la convinzione diuna ldquoveritagraverdquo universale bencheacute non possiamopiugrave pretendere di avere un accessoprivilegiato o esclusivo a questa ldquoveritagraverdquo Essarimane unrsquoidea regolativa
La filosofia interculturale puograve cambiarela percezione della propria tradizionefilosofica In particolare la filosofia occidentaleegrave stata criticata per la sua autopercezione edegrave stata invitata ad aprirsi ad altre tradizioni Egravevero che molti autori occidentali sono convinti
che la filosofia sia una conquista esclu-sivamente europea e questo egrave sicuramentesbagliato Dallrsquoaltro lato non va dimenticata lacuriositagrave che gli europei hanno sempre avutonei confronti delle altre culture e che questointeresse non era sempre motivato da unabrama imperialista La critica dellrsquoeuro-centrismo ha occupato molto spazio nelleprime pubblicazioni della filosofia inter-culturale Contemporaneamente sono statirespinti tutti gli altri centrismi come ilsinocentrismo oppure lrsquoafrocentrismo(Wimmer 2004 53-62 Nederveen Pieterse2009 70) Sembra essere cosa ovvia che sidebba andare oltre la propria tradizione e lafilosofia interculturale pretende di dare uncontributo per raggiungere questo obiettivoindividuando le differenze culturali e lesomiglianze transculturali (Cesana 2007 53)unrsquoimpresa che presuppone competenzeparticolari
La filosofia interculturale va distintadalla filosofia comparata Su questadistinzione hanno insistito soprattutto gliautori della filosofia interculturale La filosofiacomparata nella sua forma storica non hacome particolare obiettivo la riflessione sulcontesto culturale della produzione filosoficae i filosofi di questo campo in realtagrave non sisono preoccupati piugrave di tanto dei presupposticulturali del proprio pensiero Dallrsquoaltro lato lafilosofia interculturale dipende dallacomparazione di diverse tradizioni filosofichee quindi deve affrontare anche tutte ledifficoltagrave della filosofia comparata Occorronostudi molto approfonditi prima di poter farequalsiasi comparazione Sono proprio glistudiosi piugrave specializzati ad avere delle riservenei confronti della filosofia comparata Sipensi solo agli studi sulle varie tradizionifilosofiche del subcontinente indiano Gliindologi hanno buone ragioni ad essere
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Wolfgang Kaltenbacher
scettici sulle comparazioni fatte da filosofi chenon hanno mai studiato i testi nella linguaoriginale ma solo in qualche traduzioneinglese
Essendo incompleta o incerta la nostraconoscenza di altre tradizioni la filosofiainterculturale puograve comunque cominciare conla riflessione sul contesto culturale dellapropria tradizione vagliandola in base allesollecitazioni e agli spunti provenienti da altriambiti culturali Dal confronto possonosorgere domande che mettono in nuova lucela propria tradizione senza tuttavia esigereuna conoscenza perfetta delle altre tradizioniLrsquoincontro con la cultura giapponese adesempio ha fatto emergere il profondocarattere europeo del concetto di ldquoculturardquo(Ocirchashi 1984 Monceri 2000) Il terminecolere il coltivare della natura originalmentelimitato allrsquoambito dellrsquoagricoltura fugradualmente esteso a tutti i campi della vitaumana La trasformazione della natura lacreazione di una ldquoseconda naturardquo egrave in questolrsquoaspetto rilevante Nella moderna linguagiapponese fu coniato un nuovo termine(bunka) per esprimere il concetto europeo dildquoculturardquo Quanto fosse diversa la concezionedella relazione tra lrsquouomo e la natura nelGiappone tradizionale si evince dalla famigliadi parole che serviva per caratterizzare i variaspetti della cultura prima dellrsquointroduzionedel termine bunka Lrsquoideogramma fucirc il ventoin combinazione con le varie espressionispecificanti forniva gli elementi linguistici perdescrivere tutta la sfera della cultura Il fattoche fucirc un elemento naturale indicasselrsquoambito della cultura dimostra per Ocirchashiche il rapporto tra lrsquouomo e la natura eraconcepito in Giappone in modo completa-mente diverso Il compito della cultura non egravestato la trasformazione della natura bensigravelrsquoautoassimilazione scrive Monceri Questo
non devrsquoessere frainteso La cultura non egravestata il diventare uno con la natura ldquoCulturardquoegrave stata la ricerca del posto dellrsquouomo tra cieloe terra illustrata nella parabola della ruotaidraulica che non devrsquoessere messa neacute troppoprofondamente nellrsquoacqua neacute fuori lrsquoacquaLa parabola viene attribuita al filosofogiapponese Ninomiya Sontoku In un periodoin cui si annunciavano grandi cambiamenti acavallo tra il Settecento e lrsquoOttocento eglidifendeva lrsquoideale confuciano dellrsquouomo dicultura il quale ndash munito di un libro e di unattrezzo agricolo ndash cercava di mantenerelrsquoequilibrio culturale Con questa parabolaprendeva le distanze sia dal buddhismoparagonandolo alla ruota abbassata troppoprofondamente nellrsquoacqua sia dallo sviluppodellrsquoindustrializzazione che giagrave si potevaintravedere e che avrebbe portatoallrsquoabbandono dellrsquoagricultura ed allrsquoaliena-zione dalla natura simboleggiati dalla ruotaidraulica fuori lrsquoacqua (Ishiguro 1955)
Il concetto occidentale di ldquoculturardquo hainiziato a sgretolarsi durante il ventesimosecolo secolo che ha visto una vertiginosaaccelerazione della mondializzazione In tuttele discipline che si occupano di fenomeniculturali il concetto statico di cultura vienesostituito da un concetto dinamico Le culturenon sono immutabili non sono entitagrave fisseOgni cultura egrave il risultato di un complessoprocesso storico con innumerevoli contatti escambi con le altre culture Nessuna culturaesiste in modo isolato e i confini delle culturenon si lasciano definire con precisione Ladefinizione di cultura dipende dai criteri che siapplicano dalla Kulturnation alle culturelocali a unitagrave ancora piugrave piccole Alla fine ogniindividuo ha la sua ldquoculturardquo
Indipendentemente dalla definizione dildquoculturardquo egrave certo che non possiamo mai
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Wolfgang Kaltenbacher
lasciare il circolo culturale al qualeapparteniamo ma il circolo puograve cambiare enoi con esso Possiamo allargare o cambiare ilnostro orizzonte Con ogni passo che facciamosi sposta in effetti il nostro orizzonte Erasbagliato quindi considerare lrsquoorizzonte unacosa statica Gadamer non lo ha mai fatto Lasua metafora della ldquofusione degli orizzontirdquomeritava una valutazione piugrave attenta Neglistudi interculturali questa metaforagadameriana egrave stata interpretata come unsintomo di una cultura dellrsquousurpazione equindi respinta categoricamente Lrsquoespressio-ne tedesca Horizontverschmelzung egrave ambiguacome ha ricordato Philippe Eberhard (2004)Essa contiene contemporaneamente uno emolti orizzonti Si parte da molti orizzonti e siinizia ad entrare in un comune contesto dicomunicazione si condivide in parte unorizzonte Ogni metafora ha i suoi limiti edeve essere interpretata cosigrave anche lametafora della ldquofusione degli orizzontirdquo chealla fine non egrave tanto lontana da quella dellesovrapposizioni (Uumlberlappungen) usata dallafilosofia interculturale Egrave noto che il tardoGadamer si egrave interessato del dialogointerculturale Ram Adhar Mall perograve silamenta che Gadamer non abbia praticatoquesto dialogo e che sia sempre rimastolegato a un concetto eurocentrico dellafilosofia Non egrave un segreto che la filosofia diGadamer egrave stata legata fin dallrsquoinizio alpensiero greco Dallrsquoaltro lato non possonoessere piugrave ignorati i tentativi di Gadamer diaprire il proprio pensiero ad altre tradizioni(Grondin 2007) La cosiddetta ldquoermeneuticaanalogicardquo o ldquoermeneutica interculturalerdquo nonha mostrato comunque quel passo rivoluzio-nario oltre lrsquoermeneutica classica almeno perquanto riguarda il suo aspetto epistemolo-gico Ci sono vari problemi irrisolti nellafilosofia di Gadamer ma non si puograve negare
che il suo pensiero offra elementi fondamen-tali per la filosofia interculturale La massimache la prima filosofia di un autore classicodebba essere distinta dal suo atteggiamentoculturale vale in particolare per Hegel il qualeegrave stato criticato fortemente dalla filosofiainterculturale ma spesso in modo moltosuperficiale Egrave ovvio che alcuni elementi dellafilosofia di Hegel sono inaccettabili Nonpossiamo seguire Hegel nella sua metafisicadella storia delle religioni per menzionaresolo un aspetto ma il quadro concettuale cheoffre egrave molto utile per lo sviluppo di unateoria pluralistica (Nagl-DocekalKaltenbacherNagl 2008 27)Nellrsquoincontro delle culture possiamoevidenziare il contesto comune di comunica-zione oppure esaltare le differenze In ognicaso Hegel ci offre un ampio spettro distrumenti concettuali sofisticati per lrsquoanalisidei processi interculturali e in questo Hegelrappresenta solo il culmine di una riccatradizione del pensiero dialettico che prima ditutto indica la natura dialettica di ogniconcetto Ciograve che ci divide da altre tradizioni ciunisce a loro Conoscere il confine significaessere giagrave al di lagrave di esso Il processo dellacomprensione interculturale egrave graduale Nonesiste unrsquoassoluta incomprensibilitagrave ma egravealtrettanto vero che rimarranno sempre diffe-renze culturali Rimarragrave quindi il compitodella traduzione interculturale
Unrsquoepistemologia della filosofia inter-culturale dovrebbe partire dal processocomplesso di un reale allargamento dellrsquooriz-zonte in cui nuove categorie vengono adot-tate e la propria posizione continuamentecambiata Ho descritto questo modello episte-mologico in un altro contesto come universa-lismo dialettico che respinge e supera sia ilrelativismo culturale sia lrsquouniversalismoastratto (Kaltenbacher 2008 280)
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Wolfgang Kaltenbacher
Modelli simili sono stati sviluppati daalcuni autori della filosofia interculturaleClaudia Bickmann parte dallrsquoidea di unaphilosophia perennis la quale perograve non puograveessere reclamata come possesso esclusivo dinessuno Ci sono accessi differenti allrsquouni-versale Le varie culture hanno approccidiversi allrsquouniversale e questo egrave un fatto chenon puograve essere piugrave ignorato Le differenzedevono essere riconosciute Dallrsquoaltro latonon possiamo rinunciare allrsquouniversale Ilbisogno di controbilanciare la filosofia unila-terale dellrsquouniversalismo astratto ha portatoalla creazione di un altro pensiero unilateralela filosofia della differenza La filosofia inter-culturale in senso stretto egrave nata nella grandecorrente della filosofia della differenza Leparticolaritagrave delle diverse tradizioni filosofichedovevano essere difese e rivalutate Adessosarebbe giunto il momento sostieneBickmann di correggere anche gli eccessidella filosofia della differenza Gli elementicomuni delle diverse tradizioni devono esserecolti Le sovrapposizioni permettono la comu-nicazione interculturale senza cancellare ledifferenze Da respingere sono sia lrsquoidea diuna totale commensurabilitagrave delle culture sialrsquoidea di una totale incommensurabilitagraveBickmann ha formulato nuovi criteri per lafilosofia interculturale adottati dalla Societagravedi Filosofia Interculturale (Society of Inter-cultural Philosophy) che fanno comprenderela distanza della sua posizione da quellaespressa nelle prime pubblicazioni dellafilosofia interculturale (Bickmann 2007httpwwwint-gipdeenglischinformationen_ englischhtml[29 agosto 2010])
Non egrave casuale che la filosofiainterculturale sia nata negli ultimi decenni delventesimo secolo Essa fa parte della svoltaculturale Unrsquoanalogia interessante la tro-
viamo nella germanistica che sin dagli anniSettanta ha sviluppato un nuovo ramo deglistudi germanici la germanistica interculturalela quale puograve essere considerata come uno deivari tentativi di superare i tradizionali limitidisciplinari e di sfruttare gli spazi di nuoveprospettive interdisciplinari La svoltaculturale ha causato in Germania lospostamento dalle Geisteswissenschaften alleKulturwissenschaften e la creazione di unanuova disciplina la Kulturwissenschaft (alsingolare) la quale si basa in parte su vecchietradizioni tedesche e che si inserisce con-temporaneamente nello sviluppo degli studiculturali a livello internazionale CulturalStudies New Historicism Cultural PoeticsVisual Studies Postcolonial Studies CulturalAnalysis lrsquoetnografia postmoderna la semioti-ca la sociologia della cultura in Francia etc(Bachmann-Medick 2006 Boumlhme 1998 2000e 2008 WierlacherBogner 2003)
Come gli studi letterari anche la filosofiainterculturale ha ormai superato gli eccessiculturalistici La critica postmoderna dellegrandi narrazioni continua ad essere impor-tante per la de-costruzione dei discorsi ege-monici ma lrsquoinsufficienza di una mera de-co-struzione egrave diventata evidente ed una tenden-za verso una posizione piugrave equilibrata puograveessere constatata Essere consapevole dellaculturalitagrave della produzione filosofica senzarinunciare allrsquouniversalitagrave egrave stato formulatospesso da Wimmer come lrsquoobiettivo generaledella filosofia interculturale (2004 63 153)
Come lrsquoantropologia culturale lafilosofia interculturale deve essere attenta anon diventare vittima delle proprie idee Ilmondo odierno ha costretto lrsquoantropologiaculturale a ripensare categorie fondamentaliche hanno determinato il discorso antro-pologico per tanto tempo Concetti come
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Wolfgang Kaltenbacher
ldquoculturardquo ldquotribugraverdquo o ldquogruppo etnicordquo non pos-sono essere piugrave utilizzati nel mondo globaliz-zato Lrsquoimmagine del mondo come suddivisoin ldquoculturerdquo egrave stata sostituita da altre rappre-sentazioni come quella dellrsquoldquoecumene globa-lerdquo (Fabietti 2004 261-268) Questa nuovaconcettualizzazione potrebbe essere vistacome un altro eccesso messo in moto dallanecessitagrave di dissolvere costruzioni di identitagraveculturali che in realtagrave non esistono Ma in ognicaso la filosofia interculturale deve evitareconcetti che hanno giagrave dimostrato la loroinefficienza in altri campi disciplinari
BibliografiaBachmann-Medick Doris (2006) Cultural TurnsNeuorientierungen in den KulturwissenschaftenReinbek RowohltBickmann Claudia (2007) Philosophieren zwischender Universalitaumlt des begrifflich Allgemeinen und derunverrechenbaren Besonderheit des Individuellen inOrthafte Ortlosigkeit eine interkulturelleOrientierung Festschrift fuumlr Ram Adhar Mall zum 70Geburtstag a cura di Hamid Reza Yousefi Ina Braune Hermann-Josef Scheidgen Nordhausen TraugottBautz 103-119Boumlhme Hartmut (1998) Zur Gegenstandsfrage derGermanistik und Kulturwissenschaft in Jahrbuch derDeutschen Schillergesellschaft XLII (1998) 476-485Boumlhme Hartmut (2000) Kulturwissenschaft inReallexikon der deutschen Literaturwissenschaft volII Berlin-New York de Gruyter 356-359Boumlhme Hartmut (2008) Vom ldquoturnrdquo zum ldquovertigordquoWohin drehen sich die Kulturwissenschaften(Recensione di Doris Bachmann-Medick (2006)Cultural Turns Neuorientierungen in denKulturwissenschaften Reinbek Rowohlt) inJLTonline (19052008)httpwwwjltonlinedeindexphpreviewsarticleview26177 [29 agosto 2010]Cesana Andreas (2007) Kulturalitaumlt undinterkulturelle Philosophie in Orthafte Ortlosigkeiteine interkulturelle Orientierung Festschrift fuumlr RamAdhar Mall zum 70 Geburtstag a cura di HamidReza Yousefi Ina Braun e Hermann-Josef ScheidgenNordhausen Traugott Bautz 51-64Eberhard Philippe (2004) The middle voice inGadamerrsquos hermeneutics a basic interpretation withsome theological implications Tuumlbingen MohrSiebeck
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copy Wolfgang Kaltenbacher 2011
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Maria Esther Mastrogiovanni
Ripensare la nascita per un nuovo con-cetto di dipendenza
Mi piace cominciare richiamando la me-tafora della finestra che Panikkar usa nelbellissimo video offertoci da Milena CarraraPavanvisto durante il convegno a Napoli il 3 -4 dicembre 2010
Il mio intervento si pone proprio comeunulteriore finestra da cui sono solita guar-dare e dalla quale chiedo lascolto
Il proprio punto di vista immaginatocome una finestra
Limmagine della finestra egrave straordina-ria e prima di esprimermi sullargomento chemi preme la voglio raccontare nelle risonanzee nella ricchezza di significati che mi susci-taseguendo un percorso di immaginazionecosigrave come lo sto apprendendo da Gastone Ba-chelard e con laiuto degli approfondimentisul mundus imaginalis di Paolo Mottana
La finestra egrave luogo di soglia fra internoed esternoE unapertura fra realtagrave separate econtigueDunque realtagrave distinte ma legate dauna contatto in primo luogo materiale uncontatto fluido ora piugrave visibile ora meno evi-
dentePuograve essere piugrave o meno opaca se il ve-tro che la compone egrave piugrave o meno ombra-tosporco incrostato Puograve essere aperta ochiusa (da noi ma anche dimperio da altri)econsentire allaria di circolare liberamente a-gli odori di essere percepiti alle voci e ai suonidel mondo di essere piugrave o meno uditi Con-sente di rimanere dentro quasi invisibileallesterno nellillusione della propria assolu-tezza in quanto unica e sola finestra possibi-leOppure di sporgersi sul suo davanzale be-ne in vista in grado cosigrave di vedere quante al-tre finestre esistano accanto alla propria e nelsilenzio ascoltare meglio ciograve che da altre fine-stre proviene
Limmagine della finestra inoltre implicanon solo una distinzione ma anche una di-stanza fra me e ciograve che vedo e come lo vedoIo non mi esaurisco in ciograve che vedo e in comelo vedo sono altro un di piugrave di quello che divolta in volta penso e affermo Ciograve mi dagrave unsenso di leggerezza e la capacitagrave di stare nellecose senza troppi drammi tutto egrave in movi-mento anche il mio sguardo che fonda e so-stiene il mio dire
E nel movimento cegrave anche quello della-scolto del mio silenzio da abitare da vivere
RIFLESSIONE
Maria Esther Mastrogiovanni
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Maria Esther Mastrogiovanni
da scoprire E in quel silenzio il piugrave delle volteconquistato con fatica paziente e umile farepulizia mettere ordine lasciare solo lessen-ziale Allora quel silenzio puograve ospitare la pre-senza dellAltro capire accettare che lAltroesiste veramente egrave il fine che Simone Weil sipone nella sua vita
E in questo in-quieto movimento incon-trare lAltro in una in-quieta pace
E questa una ricerca lunga difficile maaffascinante di ciascuna vita
In questa attitudine mi muovo ben lun-gi dallaver raggiunto un qualsiasi approdoogni tanto un porto sembra la fine del viaggioma la corrente ritrascina con il suo canto odo-roso al largo e lavventura continua
Sono curiosa e non mi piacciono i sen-tieri noti Ho frequentato cosigrave luoghi diversi elontani fra loro e piugrave di una volta ho constata-to con un sorriso e con un po di stupore co-me molti amino rinchiudersi in un recinto no-to e coltivino per una vita intera lo stessogiardino piante perfette quasi nascono rigo-gliose Nuovi frutti nuovi incroci nuove pian-te che hanno del meraviglioso e impensabiliper il senso comune Ma tale bellezza a voltesi ripiega su se stessa non apre finestre su al-trettanti meravigliosi giardini cegrave una faticasolitaria eroica che ha in seacute nel suo intimo unnucleo di insignificanza proprio per la ristret-tezza dello spazio vitale in cui si rinchiude Cegraveun assoluto che ignora lassoluto del giardinoaccanto
Ho frequentato sui libri e nelle relazio-ni il sapere espresso dalle donne
Alla domanda che piugrave volte mi sono po-
sta perchegrave proprio la passione per la condi-zione femminile e non altro ugualmenteimportante al mio sguardo di giudice severosono riuscita a rispondere solo di recente Enella mia storia che ho trovato la rispostaNon certo per motivazioni oggettive noncredo si possa stabilire una graduatoria diprioritagrave fra i bambini affamati del Ruanda o gliafghani costretti a fuggire dalle loro case perla guerra o le donne che subiscono violenze ditutti i tipi nella indifferenza e nel silenzio delleistituzioni e delle societagravelelenco potrebbenaturalmente continuare a lungo
E un utile esercizio ricostruire la genesidelle proprie passioni intellettuali ma anchepolitiche e sociali Si diventa poi piugrave libere epiugrave capaci di perseguire quellinteresse nonpiugrave solo appassionato ma ancor piugrave vivouna volta che si siano sciolti i lacci della pro-pria storia che cosigrave manifesta tutta la sua e-nergia
Metagrave della mia vitagrave lho spesa nello stu-dio e nellazione per comprendere e valoriz-zare la soggettivitagrave femminile Ancora oggicon animo diverso continuo a farlo non piugravesolo nei luoghi di donne ma anche in quelliche si usano chiamare luoghi misti
E cosigrave qui fra voi mi egrave possibileoggisentirmi a casa Proprio in un momento incui ho sentito con piugrave acutezza un senso di di-sagio di estraneitagrave di solitudine nel luogo incui lavoro e nella realtagrave che mi circondaSonouninsegnante mi piace stare in classe con leallieve e gli allievi ma sempre piugrave vivo con in-sofferenza listituzione scolastica
Proprio quando riflettevo come - aven-doli ascoltati negli ultimi mesi a Firenze - i
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Maria Esther Mastrogiovanni
protagonisti della vita culturale italiana misembrano procedere per mondi separati au-toreferenziali a volte forse privi di una one-stagrave intellettuale oggi sempre piugrave rara
Cosigrave durante i due giorni del Convegnoin una sala del palazzo Serra di Cassano pre-stigiosa sede dellIstituto Italiano per gli StudiFilosofici a Napoli mi sono sentita a casa duevolte
In primo luogo perchegrave Napoli egrave la miacittagrave natale e poi perchegrave ho percepito unagrande sintonia con le persone che ligrave si sonoespresse
Non ero sola
E oggi per chi come me nel suo quoti-diano si sente isolata come se parlasse unal-tra lingua o vivesse in un altro mondo egrave une-sperienza preziosa percepire di trovarsi acasa
Ma nel momento in cui rifletto su que-sta dualitagrave penso alla a-dualitagrave di cui parlaPanikkar e mi interrogo
Il problema interculturale si intrecciafortemente con quello intra-culturale quelloproprio di ogni comunicazione dove pare chesia quasi impossibile soprattutto quando siusano le parole non fra-intendersi
Spesso le parole complicano le relazionia volte sembrano anche aiutarle ma sono leparole o qualche altra cosa che passa invisibi-le attraverso un linguaggio non verbale unlinguaggio che ho imparato a chiamare delcuore
So di essere molto di parte ma ho un in-
teresse poco sviluppato per le questioni pu-ramente teoriche preferisco seguire la lezio-ne di Simone Weil che era una grande pensa-trice filosofa politica mistica letterata e tan-te altre cose un pensiero deve trovare la suaveritagrave egrave bontagrave nellessere praticabile
Pensiero- azione Un pensiero incarnatocome lha definita Gabriella Fiori
Almeno in certi ambiti
La Natura ci egrave ancora madre anche se lacultura occidentale dalla Rivoluzione Scientifi-ca in poi ha cominciato a considerarla unmeccanismo piuttosto che un organismo E daligrave -nonostante i successivi sviluppi della co-siddetta visione scientifica del mondo ai piugraveignoti - si egrave sviluppata la pervasivitagrave dellideadella macchina che ha divorato tutto anche ilnostro corpo Viviamo come congegni di ungrande orologio il cui ritmo non egrave scanditodal nostro respiro ma da una impersonalelancetta di ferro che procede indifferente almondo
Ma se ci volgiamo alla Natura con intimadistanza(Rilke) e con amoroso sguardo pos-siamo ancora ricevere grandi insegnamenti
E vorrei riflettere con voi proprio par-tendo dal concetto cosigrave stimolante di a-dualitagrave su quel particolare momento della vi-ta di tante specie viventi e su quella precisarelazione che cegrave tra una madre e il suo bam-bino durante la gravidanza e nei primi anni divita Quellunitagrave fortissima e necessaria cheha perograve giagrave sin dal suo sorgere il movimentodel distacco e dellautonomia In quel momen-to la donna e il bambino sono nello stessotempo due e uno
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Maria Esther Mastrogiovanni
Tale relazione egrave talmente poco conside-rata nel nostro immaginario che non ci sonoparole e non solo in italiano per definirequella relazione di dipendenza-indipendenzafra due esseri viventi dove la dipendenza haun tempo e comprende la crescita della indi-pendenza delluno dallaltro di chi sta per na-scere e di chi alimenta quella nascita
Per inciso ho avuto una certa esitazionenel trovare il verbo piugrave appropriato per de-scrivere chi femmina donna corpo di donnaconsente decide fa in modo che una nascitapossa accadere
Cegrave tutta una retorica sul rapporto ma-dre -figlioa sulla maternitagrave ma sullaspettoche qui considero non trovo nulla che abbiaacquisito un valore esemplare e simbolico
Forse in altre culture Ma non ne sono aconoscenza e se qualcuno puograve portare un suocontributo gliene sarograve grata
Dunque durante la gravidanza abbiamoun inedito un corpo che ne fa crescere un al-tro che per un certo tempo egrave nascosto pro-tetto nelle viscere E qualcosa di straordina-rio Mi egrave capitato da giovane per la mia tesisulla maternitagrave di essere presente al parto diuna donna Quella scena mi si egrave impressa nellamente e quando egrave toccato a me partorire miegrave stata di grande aiuto
Allora compresi percheacute i nostri antenatimigliaia di anni fa ancora inconsapevoli dicome si concepisse un essere vivente rima-nessero turbati davanti a quellevento straor-dinario e meraviglioso che egrave la nascita di unessere vivente e attribuissero alle loro donnepoteri magici e la responsabilitagrave di un rappor-
to privilegiato e diretto con la Natura la don-na era allora una sciamana Le grandi statuedella Dea madre mediterranea che si possonoancora vedere al museo de La Valletta a Mal-ta testimoniano questo senso della potenzafemminile dispensatrice generosa dellab-bondanza nella quale soltanto puograve nascereuna nuova vita Sono donne immense comedimensioni grasse con un forte valore sim-bolico di ricchezza
Se penso oggi allimmagine quasi ano-ressica della donna moderna mi sembraquasi un fantasma di quella figura unombralieve muta e svuotata che sfiora questa terracercando di occuparvi il minore spazio possibi-le
Anche se pare affermarsi un nuovomodello femminile la cui prima funzionesembra essere di nuovoquella di piacerealluomo
Dunque la Natura che amo significarecome Madre ci offre lo spettacolo di un even-to la nascita di un essere vivente che fra letante sue caratteristiche ha quella di porre inuna relazione speciale tre individui un padreuna madre un figlioa
E piugrave in particolare nel corpo della don-na sboccia una vita che dipende totalmenteda quella della madre in perfetta simbiosi fi-no a quando compiutasi lopera quella vitaesce da quel corpo per continuare sulla stra-da di una sempre maggiore autonomia lapropria esistenza
E lallevare il crescere leducare sonotutte azioni che implicano una relazione cheper quanto dispari agisce su vari fronti e in
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Maria Esther Mastrogiovanni
ambiti diversi su entrambi i soggetti entram-bi i soggetti madre e figlioa si formano ma-turano crescono insieme E non mi risulti e-sista parola nella nostra lingua che descrivatutta la complessitagrave e lo spessore di questaparticolare modalitagrave di relazione Se riflettia-mo su questo inizio come un inizio proprio dimoltissime specie viventi ci renderemo contodi come nascendo facciamo esperienza di unamodalitagrave di relazione che in seguito non solodimentichiamo ma anche quando vi pensia-mo la consideriamo al piugrave in quantonaturale non appropriata allessere umanosviluppato il quale sembra ritenere di uma-nizzarsi proprio superando la propria condi-zione naturale ma in questo movimento deicorpi e del pensiero di fatto ci si allontanaanche dalle proprie radici dalla propria origi-ne Se poi pensiamo che per quanto riguardagli esseri umani allorigine cegrave un corpo didonna non egrave difficile comprendere comequesta rimozione culturale collettiva possaavere a che fare ieri come oggi con il disco-noscimento della potenza della madre
Lindividuo libero in quanto assolutopadrone di seacute attraverso la sua volontagrave risultaa questo punto una bella astrazione e una viaduscita per il maschio (solo occidentale) cheper rifondarsi deve rinascere da se stessodimenticando la sua nascita reale e le condi-zioni in cui essa egrave avvenuta Tutto ciograve ha avutonei secoli trascorsi una sua funzione forse -egrave una domanda alla quale non egrave facile rispon-dere - ma oggi in un mondo sempre piugrave pic-colo una strada per non soccombere tuttipuograve essere quella di ricordare che se siamovivi e vogliamo che si continui a vivere egrave per-cheacute qualcuno ci ha messo al mondo e allevaticioegrave riconoscere la nostra dipendenza nei
confronti delle e degli altri dipendenza neitermini in cui labbiamo vissuta alla nascita ndashpurtroppo non ci sono altre parole einterrelazione mi sembra troppo asettica epoco pregnante Agire veramente questa ac-quisizione in ogni ambito non egrave assolutamen-te facile ma cambierebbe lordine simboliconel quale siamo soliti pensarci ed esprimerciNon egrave facile Ma questa egrave la grande scommes-sa che da piugrave parti con altre motivazioni staemergendo come ineludibile per la nostra so-pravvivenza
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L Anthony Savari Raj
Tsunami in 2004
It indeed awakened us at least for ashort while to realize that nature is not sing-ing any longer its sweet song It has only be-gun to let out its cry
On this disastrous occasion we heardpeoplersquos cry too a cry out of helplessnessloss and pain
Though the groanings of nature and thepoor appeared to outsmart one another yetthey also fused into one ndash not of course in aharmonic symphony but in a horrifying ca-cophany
The cacophany had a theme too It por-trayed that the cosmic display and the humandisplacement are connected and that the hu-mans are not the only players on world stageIt perhaps signaled the need and a new op-portunity for a fresh and urgent vision of acosmotheandric (cosmos-divine-human) soli-darity
Ecosophical Justice is presented in thisvery cacophanic world context and situationIt reminds us among other things that eco-logical predicament is not merely ecologicalbut it is a human problem which indeed re-quires a radical mutation in human attitudeIn our attempt to control and manipulate na-ture we have forgotten that we are naturalbeings sustained by the same environmentwe seek to dominate
Very significantly our domination hasspilled over to the human beings too particu-larly the poor who cry out for justice and lib-eration The logic that exploits the earth andthe poor seems to be one and the same Eco-logical and justice concerns therefore are in-separable Justice is the way of ecology
Ecosophical Justice reminds us furtherthat precisely because of our present state ofhuman emergency and seriousness of theecological situation mere short-term solu-tions and technical stopgaps are insufficientIn other words it is not enough to find waysby which we can more effectively or moreldquohumanlyrdquo deal with the Earth unless at thesame time we find the Earth as another di-
ECOSOPHICAL JUSTICE
L Anthony Savari Raj
L Anthony Savari RajUniversity of Madras India
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L Anthony Savari Raj
mension of our very selves sharing the samedestiny This in short constitutes the ecoso-phical awareness
It appears therefore we need a radicalre-vision of reality which would make usaware that the world is the manifestation ofthe total cosmotheandric reality which callsfor a holistic participation It involves indeed acultural disarmament and innovation and aparticipatory common life in solidarity withfellow human beings and the earth This ofcourse is our human dignity and responsibil-ity
Understandably this requires from usdistance and involvement contemplation andaction theory and praxis and of course anopenness to the transcendent Spontaneousand authentic actions for the welfare of theeco-human can flow only from a serene in-sight and right evaluation born of an ecoso-phical vision
Our guide in our search for ecosophicaljustice is Raimon Panikkar who is at once aphilosopher a scientist and a theologian Buteven these terms do not adequately capturethe heart of Panikkarrsquos enterprise
As a scientist philosopher and theolo-gian he has spent a lifetime exploring thegreat religious and secular traditions seekingto discern their underlying visions of realityHow do we name that in which we all live andmove The modern scientist sees it as the ma-terial universe the philosopher as the humanmind the theologian as the mysterious divine
But Panikkar sees these options as par-tial and fragmenting indeed they are part ofthe problem rather than part of the solution
When we see that the earth is reduced toldquomere stuffrdquo wholly subject to a human willthat sees itself autonomous from the mysteryof being itself then we begin to see the prob-lem at the heart of our crucible
Panikkarrsquos ecosophical vision is to besituated in this context It indeed leads us tosee the co-penetration of which we namedand separatedmdashas universe humanity andthe divine It is our effort to discern and spellout how authentic and effective actions ofjustice can spontaneously flow from this holis-tic and ecosophical vision of Panikkar
Our focus on Panikkarrsquos ecosophical vi-sion has another important purpose At a timewhen the future of theology in general andIndian theology in particular is said to dependvery much on the meeting and interaction oftwo important streams in theologizingnamely the religio-cultural (ldquomystical con-tentrdquo) and the socio-political (ldquoprophetic con-cernrdquo) through an exploration of the contoursof justice in Panikkars ecosophical enterpriseour work indeed attempts to develop a widerframework in which both the streams areharmoniously integrated and one made tosupport the other After all a unified searchfor truth and realization of justice are onlytwo sides of the same coin
The study is presented in four chapters
The first chapter takes up the questionof the relationship between religious plural-ism and justice and further explores the pres-ence and nature of justice concerns in the e-cosophical vision of Panikkar
Though Panikkarrsquos contribution hasbeen studied and interpreted in various con-
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L Anthony Savari Raj
texts and aspects yet we believe the impli-cations of his vision for the central issue ofjustice has not been thus far sufficiently ex-plored Hence the present attempt
This attempt looks interesting and sig-nificant amidst a certain tendency to catego-rize and portray Panikkar only as a represen-tative of religio-cultural orientation and as amere dialogue theologian without an explicitliberation and justice motif and concern
As a pathway to explore Panikkarrsquos jus-tice concerns the second chapter ventures toexplore Panikkarrsquos vision of ldquoecosophyrdquo Hereattempts are made to show the implicationsof Panikkarrsquos vision for one of our major con-temporary problems namely the ecologicalpredicament Panikkarrsquos proposal of ldquoecoso-phicalrdquo vision as different from ecological iselaborated
The word ldquoecosophyrdquo as understood byPanikkar suggests that the question lies be-yond a more or less refined ecology It furtherreminds us that the present predicament isneither ecological nor technical but a humanone It is a problem rooted in our ways ofthinking It involves our new attitude and per-ception about the earth ourselves and alsothe divine and the collective identity and des-tiny of all the three dimensions of reality It inshort points to a cultural mutation
The third chapter studies ldquoEcojusticerdquowhich may well complement Panikkarrsquosecosophy Besides portraying justice as theway of ecology it indeed attempts to repre-sent ecology as the symbol of the struggles ofthe poor for regaining their lost dignity theirland resource rice and freedom
Stated differently behind the ecologicaldisaster we can sense the reduction of the an-thropos to the reduction of a particular racecountry and worldview which indeed preparesthe ground for the appropriation for one selfof the natural resources and consequently thevery means for livelihood of the other It isthis inhuman and exploitative practice againstthe other that has spilled over and has be-come an ecological disaster The programmeof ecojustice that is presented in the chaptertherefore indicates that it is only by deeplyentering into the human (unaffected by re-stricted and restricting anthropocentrism)that we can arrive at a sound ecological uni-verse
The final chapter ldquoEcosophical Justicerdquoattempts to discern the meeting point be-tween the ecojustice and ecosophical consid-erations Attempts are made to show howecojustice orientations can indeed serve as acomplement and also as an ldquoexternal stimu-lusrdquo to Panikkarrsquos ecosophical vision Effortsare made therefore to discern and spell outthe implications of justice in Panikkarrsquos visionof ecosophy in the light of ecojustice consid-erations
In the first part of this chapter we dis-cuss the nature of ecosophical justice mainlyto be in the nature of lsquoclarificationrsquo This clari-fication would consist in clarifying two impor-tant aspects of our ecosophical responsenamely lsquothe primacy of beingrsquo and lsquothe spon-taneity of doingrsquo In the second part of thechapter we attempt to open the heart ofecosophical justice by unearthing its founda-tions implications and implementations
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Lucas Cervintildeo
A manera de premisa e introduccioacuten
Esta reflexioacuten brota de un contextoparticular Bolivia Paiacutes sumergido en unabierto desconcertante impredecible yprofundo proceso de cambio socio-poliacutetico ycultural Proceso que para muchos es laesperanza de diacuteas mejores y para otros es maacutesde lo mismo Una sociedad en conflictoporque generalmente todo cambio ytransformacioacuten significa una redistribucioacuten yreequilibrio de las fuerzas sociales por tantoconflicto
La nueva Constitucioacuten Poliacutetica en suprimer artiacuteculo expresa que ldquoBolivia seconstituye en un Estado Unitario Social deDerecho Plurinacional Comunitario libreindependiente soberano democraacutetico inter-cultural descentralizado y con autonomiacuteasBolivia se funda en la pluralidad y elpluralismo poliacutetico econoacutemico juriacutedicocultural y linguumliacutestico dentro del procesointegrador del paiacutesrdquo
Estamos ante un proyecto de Estado ysociedad atrevido y de gran alcance original y
desafiante Una declaracioacuten que manifiesta lanecesidad de dar lugar reconocimiento yautodeterminacioacuten a la pluralidad de culturasy cosmovisiones conjugaacutendolas dentro de unmodelo de gobierno foraacuteneo a eacutestas mismasArtiacuteculo que aunque no manifiestaexpliacutecitamente nos remite a la categoriacutea defraternidad de esa ldquofraternidad universalentendida como conjugacioacuten de relaciones depertenencia reciacuteproca y de responsabilidadcomo principio de reconocimiento de laidentidad y del aspecto unitario del cuerposocial en el respeto de cada una de lasdiferentes multiplicidadesrdquo (Ropelato2006184)
El intento boliviano es la lucha pordesarrollar un Estado que de cabida ypromueva ldquorelaciones de pertenenciareciacuteprocardquo sin anular o menguar la pluralidentidad cultural de sus habitantes quemantenga el ldquoaspecto unitario del cuerposocialrdquo pero al mismo tiempo respete lasldquodiferentes multiplicidadesrdquo de maneras deser estar y vivir que se dan en su territorio Esla buacutesqueda de aquello que no estaacute pero seanhela que apenas se vislumbra pero ya se loquiere hecho realidad
LA FRATERNIDAD EN CONFLICTO Y EL CONFLICTO FRATERNOAPORTES DESDE LA INTERCULTURALIDAD
Lucas Cervintildeo
Lucas CervintildeoUniversidad Catoacutelica Boliviana
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Lucas Cervintildeo
Considero que desde estas tierras consus anhelos luchas y buacutesquedas y sin entraren los particulares del proceso poliacutetico socialy cultural que viene desarrollaacutendose enBolivia hay un aporte al camino que se vienerecorriendo desde hace antildeos para dar rostro yconcretizacioacuten a la categoriacutea de fraternidadM Antonio Baggio uno de los maacutesimportantes exponentes de este recorridoantildeos atraacutes se preguntaba ldquoiquestqueacute nuevoselementos nos llevan hoy en diacutea a analizareste precedente y a plantear el problema dela fraternidad Considero que se puedenindicar dos clases de motivos que estaacutenrelacionados entre siacute la fraternidad comoexigencia y pregunta y la fraternidad comoexperiencia y recursordquo (Baggio 20098)
La experiencia de este uacuteltimo decenioen Bolivia manifiesta la presencia de estaexigencia que por momentos ha sido un gritodesde diversos sectores sociales por generarfraternidad como tambieacuten estaacute presente elrecurso humano social y cultural paraarticular la fraternidad como categoriacutea poliacuteticay concretizarla
De mil modos y maneras se podriacuteadesarrollar esta intuicioacuten Concretamente seharaacute desde el aacutembito de filosoacuteficondashteoloacutegico yla perspectiva intercultural que considero uninstrumental muy vaacutelido para adentrarse yreflexionar los contextos plurales y susprocesos
En un segundo momento profundizareacuteel conflicto dentro de la interaccioacuten entre lasculturas principalmente desde unaperspectiva interpersonal Para esto recurrireacutea la inspiracioacuten ofrecida por un texto biacuteblico
I La fraternidad en conflicto
La finalidad de esta primera parte seraacuteprecisar lo que se comprende porinterculturalidad dada su ambiguumledad designificados y comprensiones Luego desdealgunas de sus claves se realizaraacute una velozcriacutetica del principio fraternidad buscandodesmantelar algunos de sus supuestosculturales occidentales que pretenden seruniversalizados a todas las culturas
En otras palabras desarrollaremos unaldquodeconstruccioacutenrdquo1 de la categoriacutea defraternidad colocando a eacutesta en conflicto porasiacute decir para poder manifestar ciertascontradicciones y ambiguumledades La finalidadde este ejercicio es contribuir a seguirahondando con nuevas luces el camino paratransformar la fraternidad en una categoriacuteapoliacutetica O sea un principio capaz de ldquoformarparte constitutiva del criterio de decisioacutenpoliacutetica contribuyendo en la determinacioacutenjunto a la libertad y la igualdad del meacutetodo yde los contenidos de la poliacutetica mismardquo Y quetambieacuten ldquologre influir en el modo con el cualse interpretan las otras categoriacuteas poliacuteticascomo la libertad y la igualdadrdquo (Baggio200639)
1 Breves aclaraciones alrededor de la in-terculturalidad
En esta reflexioacuten la interculturalidadviene asumida principalmente desde latradicioacuten desarrollada con acentos diversos
1 Deconstruccioacuten 1 f Accioacuten y efecto de deconstruir2 f Fil Desmontaje de un concepto o de una construc-cioacuten intelectual por medio de su anaacutelisis mostrando asiacutecontradicciones y ambiguumledades Real Academia Espa-ntildeola wwwraees
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Lucas Cervintildeo
por tres estudiosos R Panikkar R Fornet-Betancour y D de Vallescar Esta uacuteltima luegodel estudio a fondo de los otros dospensadores afirma que
ldquola interculturalidad antes que una teoriacutea es unaexperiencia de interrelacioacuten reciprocidaddiaacutelogo y solidaridad Presupone una actitud deapertura y escucha atenta Nos situacutea maacutes allaacute dela afirmacioacuten de la existencia faacutectica dediferentes culturas y del planteamientomulticultural liberal-democraacutetico pues concede acada miembro ndashcon independencia del marcopoliacutetico del que se trate- la facultad de contribuircon su aportacioacuten particular Esto significa queasume la tarea de renegociacioacuten continua deroles y espacios el discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesis decada sociedadrdquo (Vallescar 2005477)
Por tanto el punto de partida de lainterculturalidad es una opcioacuten eacutetica deapertura y escucha para descubrir las riquezasque el diversoa (culturalmente socialmentereligiosamente poliacuteticamente etc) meofrece Desde estas actitudes que se vuelvenexperiencia de vida en un segundo momentose va reflexionando y aportando a una teoriacuteaque deacute insumos para gestionar de maneracreativa y equitativa la interrelacioacuten entreculturas Entonces la propuesta interculturalpromueve un verdadero enriquecimientohorizontal entre las personas grupos socialesy pueblos pertenecientes a diversas culturasque conviven en un espacio comuacuten
Interculturalidad es la buacutesqueda degenerar espacios donde cada persona puedaldquocontribuir con aportacioacuten particularrdquo a lagestacioacuten de una sociedad y por tanto a unaglobalizacioacuten justa digna equitativa ysolidaria para todos todas y todo Todo en elsentido de incluir en nuestra categoriacutea de
bienestar al planeta el gran excluido de lamodernidad
A su vez la interculturalidad asume lacompleja tarea de la ldquorenegociacioacuten continuade roles y espaciosrdquo para dar lugar a todos ycada uno de los miembros de la sociedadprocurando ldquoel discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesisrdquoque lleva adelante cada pueblo y sociedad
Por tanto la interculturalidad permiteser pensada ldquocomo una categoriacuteaeminentemente eacutetico-poliacutetica que surgedesde el mundo de la vida y no desde fuera deeacutel que alude a cuestiones que rompen elmarco monocultural en el que somossocializados y que cuestiona el caraacutecterhomogenizante de la globalizacioacuten faacutecticardquo(Salas 200728) Propuesta que ldquoexige unanueva relacioacuten entre los seres humanos y lospueblos que aunque sea asimeacutetrica hoypuede dar forma a nuevas relaciones desimetriacuteasrdquo (Salas 200728)
2 Relacioacuten entre interculturalidad y fra-ternidad en el contexto plural
Cuando hablamos de culturas esimportante dejar claro que la interculturalidadse coloca como una alternativa clara ante launiformidad de una cultura sobre las demaacutesEsto porque asume que ldquolas culturas no sonlsquofolklorersquo sino que cada cultura es una formanueva de ver y de vivir el mundo La culturaofrece a cada tiempo y pueblo su estilo ysobre todo su lenguajerdquo (Panikkar 200611)
Importante subrayar que las culturasson ldquoformas de ver y vivir en el mundordquo portanto la interculturalidad no ha de serreducida a los espacios de interaccioacuten entre
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culturas originarias-indiacutegenas y modernas Lapropuesta intercultural parte desde lainteraccioacuten entre culturas milenariasmodernas y postmodernas (juvenilesperiferias de las ciudades etc) en su continuareconfiguracioacuten actual Por esto laldquointerculturalidad se propone pues como unaalternativa que permite reorganizar el ordenmundial porque insiste en la comunicacioacutenjusta entre las culturas como visiones delmundo y porque recalca que lo decisivo estaacuteen dejar libre los espacios y tiempo para quelas lsquovisionesrsquo del mundo puedan convertirseen mundo realesrdquo (Fornet-Betancourt2001375)
Precisamente esta ldquocomunicacioacuten justaentre las culturas como visiones de mundordquo eslo que tiende un puente entre lainterculturalidad y la fraternidad Porque si escierto que ldquola solidaridad la fraternidad y lasrelaciones de alteridad como valores positivosnos permitiraacuten ver que todo lo que le sucedede malo al otro nos afecta que debemosinvolucrarnosrdquo (Barros 2009156) significaque ambas propuesta giran alrededor de almenos un eje comuacuten la inter-in-dependencia2
de la familia humana que como ldquovivenciademocraacutetica requiere de una indignacioacutenconstante y una accioacuten que contribuya a
2 ldquoAunque todo estaacute relacionado con todo es asiacutemismo verdad que cada parte de este todo esdiferente asiacute como todos los hombres son distintosentre siacute Cada uno es una persona es decir un nudouacutenico en la red de relaciones que constituye la realidadCuando este nudo rompe los hilos que lo unen a losotros nudos cuando las tensiones se han vuelto tantensas que no permiten ya la libertad constitutiva de lainter-in-dependencia entre nudo y nudo y en uacuteltimainstancia con la realidad en ese momento nace elindividualismo que perturba la armoniacutea y lleva a lamuerte de la persona hacieacutendole perder su identidadque es soacutelo relacionalrdquo (Panikkar 200616)
cambiar la realidad de todosrdquo (Barros2009156)
La fraternidad coloca el acento en quetodos los seres humanos somos hermanos ylo que sucede a uno afecta al conjunto lainterculturalidad agrega que esta inter-in-dependencia constitutiva del geacutenero humanoha de ser matiza desde la diversidad (culturalreligiosa etc) que tambieacuten es constitutiva delser humano Entonces la fraternidad sinoadquiere un rostro un contexto y un tiempodesde el cual constituirse corre el riesgo dequedar como formulacioacuten universalista dedifiacutecil aplicacioacuten Por esto que
ldquoen el siglo XXI el rostro de la nueva fraternidady sororidad seraacute intercultural o no seraacute Paraaprender entender y cambiar es preciso que laspersonas se aventuren en el diaacutelogo consigomismas (diaacutelogo intracultural) con sussemejantes con personas de otras culturas oreligiones (diaacutelogo intercultural e interreligioso)y se abran a ambientes culturales distintos a laamplitud de lo real y lo cotidianordquo (Vallescar200616-17)
En los tiempos que corren unapropuesta que busca recuperar la categoriacuteapoliacutetica de fraternidad irremediablementetiene que asumir el factor cultural que esconstitutivo del ser humano No puedequedarse a un nivel simplemente socioloacutegicoo econoacutemico o incluso poliacutetico Hoy por hoyno podemos reflexionar sobre la fraternidadsin asumir que en el mundo sedesencuentran encuentran y convivenconstantemente diversos mundos culturalesque expresan diversas maneras de estarsentir y vivir la vida
Si es cierto que ldquodesde un punto devista poliacutetico la fraternidad se situacutea antes quenada como principio de construccioacuten social
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donde el otro si podemos definirnoshermanos no es otro diferente de miacute sinootro yo mismordquo (Ropelato 2006199) elindagar la visioacuten de mundo del ldquootrordquo que esldquoyo mismordquo se torna fundamental Clarosiempre y cuando la fraternidad quieracolaborar concretamente a la aperturaconstante hacia ldquoambientes culturalesdistintosrdquo permitiendo ampliar la experienciade ldquolo real y lo cotidianordquo
Para realizar lo que venimos enunciandoes necesario la praacutectica del diaacutelogointercultural que permite reconocer lainviolable igualdad de la dignidad humanapero al mismo tiempo la diferencia (culturalsocial religiosa poliacutetica etc) que tambieacuten esinviolable Como afirma Fornet-Betancourt
ldquola necesidad del diaacutelogo intercultural es lanecesidad de realizar la justicia de entrar en uncontacto justo con el otro libre lo que quiere decir asu vez que es necesario reconocerle como personahumana portadora justamente en su diferencias deuna dignidad inviolable que nos hace igualesrdquo(Fornet-Betancourt 2001264)
Por tanto si la fraternidad desearesponder de manera profunda creativa yreal al contexto actual del pluralismo nopuede reducir su anaacutelisis de la realidad al nivelsocio-poliacutetico sino que ha de abrirse a lacomplejidad del pluralismo culturalSolamente desde este acercamientointercultural podraacute descubrir que lo poliacutetico ysocial es percibido y vivido de manerasmuacuteltiples y diversas en un mismo contexto
Lo expresado revela que tal vez unpaso adelante en la reflexioacuten alrededor elprincipio de la fraternidad tendraacute que asumirel pluralismo cultural de nuestros contextostambieacuten latinoamericanos si desea realmente
ser una categoriacutea que promueva justiciadignidad igualdad y libertad a todos y todassus habitantes Para esto un recurso de granvalor seraacute profundizar el meacutetodo de lafilosofiacutea intercultural el diaacutelogo dialogaldonde ldquolas reglas del diaacutelogo no sepresuponen unilateralmente ni se dan porsupuestas a priori sin haberlas establecido enel propio diaacutelogordquo (Panikkar 200649) Estoporque
ldquoel diaacutelogo dialogal es radicalmente diferente deldiaacutelogo dialeacutectico no pretende con-vencer alotro es decir vencer dialeacutecticamente alinterlocutor o por lo menos buscar con eacutel unaverdad sometida a la dialeacutectica El diaacutelogodialeacutectico presupone la aceptacioacuten de un campoloacutegico y personal al que se atribuye o reconoceuna validez o jurisdiccioacuten puramente lsquoobjetivarsquo Eldiaacutelogo dialogal en cambio presupone laconfianza reciacuteproca en un aventurarse comuacuten enlo desconocido ya que no puede establecerse apriori si nos entenderemos el uno al otro nisupone que el hombre sea un ser exclusivamenteloacutegicordquo (Panikkar 200652)
Entonces para la aplicacioacuten de lacategoriacutea de fraternidad en espacios socialesno podremos contentarnos con establecerdiaacutelogos entre tendencias poliacuteticas diversas yopuestas Si realmente deseamos fortalecer eltejido social de nuestros contextos pluraleses necesario promover espaciosinterculturales donde se practique el diaacutelogodialogal Espacios donde este contenida yrepresentada toda la diversidad cultural deuna regioacuten ciudad o barrio
3 Lo vital de un universalismo desde aba-jo (partir desde contextos reales)
El desafiacuteo de educarnos al diaacutelogodialogal remite a otro punto importante de la
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propuesta intercultural punto que estaacutereferido al desde donde de lainterculturalidad Es la universalidadentendida como una construccioacuten constantedesde abajo o desde espacios concreto yaque ldquosi el diaacutelogo dialogal quiere ser fecundoy no contentarse con simples elucubracionesracionales no puede limitarse a formalismosabstractos de validez general sino que debedescender al diaacutelogo entre culturas concretasque entran en contactordquo (Panikkar 200655)
El horizonte de la fraternidad esuniversal ya que eacutesta no puede ser reducida aun grupo regioacuten pueblo nacioacuten o continentePero un posible riesgo ante este inmensoobjetivo de la fraternidad es menospreciar ydesvalorizar lo contextual particular yconcreto Es el riesgo por otra parte tanlatino de creer que porque estaacute hecha lalegislacioacuten o la norma ya hemos alcanzado elobjetivo pero tambieacuten el riesgo tanoccidental de creer que la siacutentesis abstractauniversalista contiene lo particular Ante estola interculturalidad nos recuerda que ldquoelproceso de identificacioacuten parte siempre de loconcreto Lo cual significa que no debemosrenunciar a la particularidad sino ahondar enella hasta descubrir lo universalrdquo (Esquirol2005155)
Por tanto si la fraternidad universaldesea realmente convertirse en unaalternativa global tendraacute que saber brotardesde los contextos e irse construyendo noldquoa pesar de estosrdquo sino ldquogracias a estosrdquo Soacutelosi ahonda en estos contextos hasta descubrirlo universal es que podraacute aportar a laldquotransicioacuten del derecho internacional de losEstados soberanos hacia un derechocosmopolita que se preocupe con las
cuestiones ecoloacutegicas de la paz y de la guerradel desarrollo en resumen de todas lascuestiones que trascienden las fronteras delos Estados y exigen la superacioacuten de unaloacutegica meramente individualista del intereacutespersonal de grupo de clase o de etniardquo (Tosi200968)
Afirmar que el punto de partida estaacute enlas realidades concretas significa por ejemploacercarse para aprender del proceso bolivianoque busca un nuevo orden socio-poliacutetico ycultural Aporte que exige ser leiacutedoprofundizado y criticado desde sus visiones yestilos de vida y no desde un paradigmaforaacuteneo Porque para la propuestaintercultural la ldquouniversalidad supone laliberacioacuten realizante de todos los universosculturales y que por eso mismo ni se imponepor imperio de alguacuten centro ni se logra al altoprecio de la reduccioacuten y de la nivelacioacuten de lodiferente sino que crece desde abajo comoun tejido de comunicacioacuten libre y desolidaridadrdquo (Fornet-Betancourt 2001376)
Entonces el desarrollo de la propuestade fraternidad universal por una parte tieneque ser capaz de evitar el reduccionismo y lanivelacioacuten de la diferencias fruto de esaabstraccioacuten tan occidental en busca de unasiacutentesis superior y por otra parte tambieacuten hade evitar erigir un centro desde el cualpromover la aplicacioacuten de esta El caminopasa por promover un policentrismo quepermita una mayor cercaniacutea a los contextos yque al mismo tiempo evita el encierro deestos En otras palabras la fraternidaduniversal no se concretiza aplicaacutendolas a losdiversos contextos socioculturales y poliacuteticosdesde unos principios delineados desde quiensabe doacutende sino que la fraternidad universal
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se va construyendo o gestando desdeespacios concretos Contextos que cuandoesteacuten maduros en sus experiencias defraternidad podraacuten aportar a los cambios en lalegislacioacuten mundial
Cabe sentildealar que este partir desde loscontextos posibilita dos pasos fundamentalesen el proceso intercultural de generarsociedades justas y plenas de vida ldquoPor unlado es necesario profundizar en la propiacultura y no mantenerse en lo superficial ytoacutepico Por el otro ante la otra culturadebemos ir maacutes allaacute de todo lo que en unprimer momento nos aparece descubrir loque estaacute detraacutes descubrir el sentido profundode los siacutembolos de las conductas de laspalabras o de los pensamientosrdquo (Esquirol2005155-156) Son justamente los mismosespacios de interaccioacuten cultural los quepermiten desarrollar la intraculturalidad(conocimiento de lo propio) que esimprescindible para poder sumergirse en lainterioridad de otras culturas y promover unaauteacutentica interculturalidad
Es por estos dos pasos fundamentalesque la fraternidad universal ha de partir desdelos espacios concretos y vitales de laspersonas para ir desarrollando su proyectode categoriacutea socio-poliacutetica que permita evitartanto el encierro individualista de la libertaddesvirtuada como la homogenizacioacuten amorfade una igualdad mal comprendida
Pero el diaacutelogo intercultural no tienesoacutelo un caraacutecter interpersonal sino tambieacutengrupal social y entre pueblos Maacutes auacuten es undiaacutelogo a desarrollar entre tradiciones ymodos de ver y vivir en el mundo Por tantoincluso la misma categoriacutea de fraternidadtendraacute que ser puesta en discusioacuten si es que
realmente desea entablar este diaacutelogorespetuoso horizontal y de enriquecimientomutuo con las culturas
4 Un posible equivalente homeomoacuterfico(formas similares) a la categoriacutea de fra-ternidad
Poner en discusioacuten la categoriacutea defraternidad no significa anular su ricatradicioacuten y aporte conceptual desarrollado enlos marcos del pensamiento occidentalSignifica maacutes bien desde este desarrollo notratarla como una categoriacutea universal quepuede ser impuesta y colocada en todas lasculturas por igual Dicho en teacuterminos de laperspectiva intercultural significa buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas Concretamente esto significa que ldquosetrata pues de un equivalente no conceptual nifuncional a saber de una analogiacutea de tercergrado No se busca la misma funcioacuten (que lafilosofiacutea ejerce) sino aquella equivalente a laque la nocioacuten original ejerce en lacorrespondiente cosmovisioacutenrdquo (Panikkarcitado en Estermann 200647)
Entonces un desafiacuteo no menor que sepresenta a quienes estamos desarrollando elprincipio de fraternidad es buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas para poder entablar un auteacutentico yenriquecedor diaacutelogo con estas Aquiacute estamosen el meollo de la perspectiva interculturaldonde ldquocomo resultado de la lsquohermeneacuteuticadiatoacutepicarsquo uno aprende a pensar ycomprender desde el sistema simboacutelico demaacutes de una tradicioacutenrdquo (Vallescar 2005482) Y
ldquoesto puede comprenderse por las nociones dehomologiacutea ndashlas nociones juegan papelesequivalentes y ocupan espacios homoacutelogos en los
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respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
201028-103
la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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Lucas Cervintildeo
2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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Lucas Cervintildeo
una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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Lucas Cervintildeo
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
M Roberta Cappellini
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M Roberta Cappellini
qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Wolfgang Kaltenbacher
Wolfgang KaltenbacherUniversitagrave degli Studi di Napoli ldquoLrsquoOrientalerdquo
Il ventesimo secolo ha visto la fine degliimperi coloniali insieme allrsquoascesa di unavariegata critica delle ideologie coloniali Ilclassico colonialismo egrave (quasi) scomparso maal suo posto troviamo oggi forme piugravesofisticate di dominio La critica della visioneeurocentrica del mondo egrave sorta non soltantonelle ex colonie ma anche nei paesioccidentali in forma di unrsquoautocritica delpensiero europeo La crisi della coscienzaeuropea rivela contemporaneamente le suedebolezze e i suoi punti di forza Aquestrsquoultimi appartiene la capacitagrave di metterese stessi in discussione Questo valesrsquointende solo per le tradizioni piugrave nobili delpensiero europeo
Con la critica dellrsquoeurocentrismo hainizio tra lrsquoaltro una riflessione piugrave sistematicasul contesto culturale della filosofia di cui sioccupa la filosofia interculturale Bencheacute lafilosofia si sia sempre occupataimplicitamente di problemi interculturali lafilosofia interculturale come tentativoesplicito di affrontare i problemidellrsquointerculturalitagrave egrave nata solo qualchedecennio fa Lrsquointerculturalitagrave egrave comparsacome oggetto di studio in varie altrediscipline molto tempo prima che i filosofiavvertissero il bisogno di rifletteresistematicamente sui problemi interculturali
(Hinnenkamp 1994 Monceri 2000 e 2006Kaltenbacher 2004)
Gran parte dei testi sulla filosofiainterculturale sono stati scritti e pubblicatidagli studiosi e dalle istituzioni intorno allarivista polylog ndash Forum for InterculturalPhilosophy Bencheacute i singoli autori di questogruppo abbiano definito la filosofiainterculturale in modo diverso (Wimmer2004 50) crsquoegrave ovviamente un consenso dibase sui requisiti minimi della filosofiainterculturale
Noi intendiamo la filosofia interculturalecome lrsquoimpegno di dare espressione alletante voci della filosofia ciascuna nel suocontesto culturale e di creare in questomodo una discussione fruttuosa e condivisain cui tutti abbiano eguali diritti Nellafilosofia interculturale vediamo soprattuttoun nuovo orientamento e una nuovapratica della filosofia una filosofia cherichiede un atteggiamento di rispettoreciproco di ascolto e di disponibilitagrave diapprendere
Egrave richiesto un nuovo orientamento percheacutendash riconoscendo la situazionalitagrave culturaledella filosofia ndash le posizioni filosofichedevono affermarsi sul livello interculturalee la cultura e le culture devono esseremantenute consapevolmente presenticome contesto del filosofare Una nuovapratica egrave necessaria percheacute la nuovaconsapevolezza richiede lrsquoabbandono di
CHE COSA Egrave LA FILOSOFIA INTERCULTURALE
Wolfgang Kaltenbacher
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Wolfgang Kaltenbacher
una produzione individuale e mono-culturale della filosofia e si cerca inveceuna polifonia dialogica dinamica efondamentalmente aperta delle culture edelle discipline (httpprofpolylogorgobj-enhtm [29 agosto 2010])
Allrsquointerno di questo quadro generaletroviamo approcci diversi alla filosofiainterculturale che in parte possono essereconsiderati complementari La filosofiainterculturale parte dalla consapevolezza delcontesto culturale della filosofia e dellarilevanza di questo contesto per lo sviluppodelle teorie filosofiche Da qui risulta ilcompito di riflettere sistematicamente sullarelazione tra la produzione filosofica e il suocontesto culturale di sviluppare nuovistrumenti e metodi per essere in grado dicomprendere culturalitagrave ed interculturalitagrave infilosofia La consapevolezza del ruolo delcontesto culturale cambia la nostra sensibilitagravee il nostro atteggiamento nei confronti di altricontesti culturali e ci invita a rifletteremetodicamente sui problemi culturali edinterculturali La filosofia allarga tra altro lasua competenza ad una filosofiadellrsquointerculturalitagrave (Cesana 2007 55)
La culturalitagrave di ogni tradizione filosoficanon implica perograve un determinismo erelativismo culturale Nonostante il condi-zionamento culturale della produzione filo-sofica egrave possibile mantenere la convinzione diuna ldquoveritagraverdquo universale bencheacute non possiamopiugrave pretendere di avere un accessoprivilegiato o esclusivo a questa ldquoveritagraverdquo Essarimane unrsquoidea regolativa
La filosofia interculturale puograve cambiarela percezione della propria tradizionefilosofica In particolare la filosofia occidentaleegrave stata criticata per la sua autopercezione edegrave stata invitata ad aprirsi ad altre tradizioni Egravevero che molti autori occidentali sono convinti
che la filosofia sia una conquista esclu-sivamente europea e questo egrave sicuramentesbagliato Dallrsquoaltro lato non va dimenticata lacuriositagrave che gli europei hanno sempre avutonei confronti delle altre culture e che questointeresse non era sempre motivato da unabrama imperialista La critica dellrsquoeuro-centrismo ha occupato molto spazio nelleprime pubblicazioni della filosofia inter-culturale Contemporaneamente sono statirespinti tutti gli altri centrismi come ilsinocentrismo oppure lrsquoafrocentrismo(Wimmer 2004 53-62 Nederveen Pieterse2009 70) Sembra essere cosa ovvia che sidebba andare oltre la propria tradizione e lafilosofia interculturale pretende di dare uncontributo per raggiungere questo obiettivoindividuando le differenze culturali e lesomiglianze transculturali (Cesana 2007 53)unrsquoimpresa che presuppone competenzeparticolari
La filosofia interculturale va distintadalla filosofia comparata Su questadistinzione hanno insistito soprattutto gliautori della filosofia interculturale La filosofiacomparata nella sua forma storica non hacome particolare obiettivo la riflessione sulcontesto culturale della produzione filosoficae i filosofi di questo campo in realtagrave non sisono preoccupati piugrave di tanto dei presupposticulturali del proprio pensiero Dallrsquoaltro lato lafilosofia interculturale dipende dallacomparazione di diverse tradizioni filosofichee quindi deve affrontare anche tutte ledifficoltagrave della filosofia comparata Occorronostudi molto approfonditi prima di poter farequalsiasi comparazione Sono proprio glistudiosi piugrave specializzati ad avere delle riservenei confronti della filosofia comparata Sipensi solo agli studi sulle varie tradizionifilosofiche del subcontinente indiano Gliindologi hanno buone ragioni ad essere
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Wolfgang Kaltenbacher
scettici sulle comparazioni fatte da filosofi chenon hanno mai studiato i testi nella linguaoriginale ma solo in qualche traduzioneinglese
Essendo incompleta o incerta la nostraconoscenza di altre tradizioni la filosofiainterculturale puograve comunque cominciare conla riflessione sul contesto culturale dellapropria tradizione vagliandola in base allesollecitazioni e agli spunti provenienti da altriambiti culturali Dal confronto possonosorgere domande che mettono in nuova lucela propria tradizione senza tuttavia esigereuna conoscenza perfetta delle altre tradizioniLrsquoincontro con la cultura giapponese adesempio ha fatto emergere il profondocarattere europeo del concetto di ldquoculturardquo(Ocirchashi 1984 Monceri 2000) Il terminecolere il coltivare della natura originalmentelimitato allrsquoambito dellrsquoagricoltura fugradualmente esteso a tutti i campi della vitaumana La trasformazione della natura lacreazione di una ldquoseconda naturardquo egrave in questolrsquoaspetto rilevante Nella moderna linguagiapponese fu coniato un nuovo termine(bunka) per esprimere il concetto europeo dildquoculturardquo Quanto fosse diversa la concezionedella relazione tra lrsquouomo e la natura nelGiappone tradizionale si evince dalla famigliadi parole che serviva per caratterizzare i variaspetti della cultura prima dellrsquointroduzionedel termine bunka Lrsquoideogramma fucirc il ventoin combinazione con le varie espressionispecificanti forniva gli elementi linguistici perdescrivere tutta la sfera della cultura Il fattoche fucirc un elemento naturale indicasselrsquoambito della cultura dimostra per Ocirchashiche il rapporto tra lrsquouomo e la natura eraconcepito in Giappone in modo completa-mente diverso Il compito della cultura non egravestato la trasformazione della natura bensigravelrsquoautoassimilazione scrive Monceri Questo
non devrsquoessere frainteso La cultura non egravestata il diventare uno con la natura ldquoCulturardquoegrave stata la ricerca del posto dellrsquouomo tra cieloe terra illustrata nella parabola della ruotaidraulica che non devrsquoessere messa neacute troppoprofondamente nellrsquoacqua neacute fuori lrsquoacquaLa parabola viene attribuita al filosofogiapponese Ninomiya Sontoku In un periodoin cui si annunciavano grandi cambiamenti acavallo tra il Settecento e lrsquoOttocento eglidifendeva lrsquoideale confuciano dellrsquouomo dicultura il quale ndash munito di un libro e di unattrezzo agricolo ndash cercava di mantenerelrsquoequilibrio culturale Con questa parabolaprendeva le distanze sia dal buddhismoparagonandolo alla ruota abbassata troppoprofondamente nellrsquoacqua sia dallo sviluppodellrsquoindustrializzazione che giagrave si potevaintravedere e che avrebbe portatoallrsquoabbandono dellrsquoagricultura ed allrsquoaliena-zione dalla natura simboleggiati dalla ruotaidraulica fuori lrsquoacqua (Ishiguro 1955)
Il concetto occidentale di ldquoculturardquo hainiziato a sgretolarsi durante il ventesimosecolo secolo che ha visto una vertiginosaaccelerazione della mondializzazione In tuttele discipline che si occupano di fenomeniculturali il concetto statico di cultura vienesostituito da un concetto dinamico Le culturenon sono immutabili non sono entitagrave fisseOgni cultura egrave il risultato di un complessoprocesso storico con innumerevoli contatti escambi con le altre culture Nessuna culturaesiste in modo isolato e i confini delle culturenon si lasciano definire con precisione Ladefinizione di cultura dipende dai criteri che siapplicano dalla Kulturnation alle culturelocali a unitagrave ancora piugrave piccole Alla fine ogniindividuo ha la sua ldquoculturardquo
Indipendentemente dalla definizione dildquoculturardquo egrave certo che non possiamo mai
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lasciare il circolo culturale al qualeapparteniamo ma il circolo puograve cambiare enoi con esso Possiamo allargare o cambiare ilnostro orizzonte Con ogni passo che facciamosi sposta in effetti il nostro orizzonte Erasbagliato quindi considerare lrsquoorizzonte unacosa statica Gadamer non lo ha mai fatto Lasua metafora della ldquofusione degli orizzontirdquomeritava una valutazione piugrave attenta Neglistudi interculturali questa metaforagadameriana egrave stata interpretata come unsintomo di una cultura dellrsquousurpazione equindi respinta categoricamente Lrsquoespressio-ne tedesca Horizontverschmelzung egrave ambiguacome ha ricordato Philippe Eberhard (2004)Essa contiene contemporaneamente uno emolti orizzonti Si parte da molti orizzonti e siinizia ad entrare in un comune contesto dicomunicazione si condivide in parte unorizzonte Ogni metafora ha i suoi limiti edeve essere interpretata cosigrave anche lametafora della ldquofusione degli orizzontirdquo chealla fine non egrave tanto lontana da quella dellesovrapposizioni (Uumlberlappungen) usata dallafilosofia interculturale Egrave noto che il tardoGadamer si egrave interessato del dialogointerculturale Ram Adhar Mall perograve silamenta che Gadamer non abbia praticatoquesto dialogo e che sia sempre rimastolegato a un concetto eurocentrico dellafilosofia Non egrave un segreto che la filosofia diGadamer egrave stata legata fin dallrsquoinizio alpensiero greco Dallrsquoaltro lato non possonoessere piugrave ignorati i tentativi di Gadamer diaprire il proprio pensiero ad altre tradizioni(Grondin 2007) La cosiddetta ldquoermeneuticaanalogicardquo o ldquoermeneutica interculturalerdquo nonha mostrato comunque quel passo rivoluzio-nario oltre lrsquoermeneutica classica almeno perquanto riguarda il suo aspetto epistemolo-gico Ci sono vari problemi irrisolti nellafilosofia di Gadamer ma non si puograve negare
che il suo pensiero offra elementi fondamen-tali per la filosofia interculturale La massimache la prima filosofia di un autore classicodebba essere distinta dal suo atteggiamentoculturale vale in particolare per Hegel il qualeegrave stato criticato fortemente dalla filosofiainterculturale ma spesso in modo moltosuperficiale Egrave ovvio che alcuni elementi dellafilosofia di Hegel sono inaccettabili Nonpossiamo seguire Hegel nella sua metafisicadella storia delle religioni per menzionaresolo un aspetto ma il quadro concettuale cheoffre egrave molto utile per lo sviluppo di unateoria pluralistica (Nagl-DocekalKaltenbacherNagl 2008 27)Nellrsquoincontro delle culture possiamoevidenziare il contesto comune di comunica-zione oppure esaltare le differenze In ognicaso Hegel ci offre un ampio spettro distrumenti concettuali sofisticati per lrsquoanalisidei processi interculturali e in questo Hegelrappresenta solo il culmine di una riccatradizione del pensiero dialettico che prima ditutto indica la natura dialettica di ogniconcetto Ciograve che ci divide da altre tradizioni ciunisce a loro Conoscere il confine significaessere giagrave al di lagrave di esso Il processo dellacomprensione interculturale egrave graduale Nonesiste unrsquoassoluta incomprensibilitagrave ma egravealtrettanto vero che rimarranno sempre diffe-renze culturali Rimarragrave quindi il compitodella traduzione interculturale
Unrsquoepistemologia della filosofia inter-culturale dovrebbe partire dal processocomplesso di un reale allargamento dellrsquooriz-zonte in cui nuove categorie vengono adot-tate e la propria posizione continuamentecambiata Ho descritto questo modello episte-mologico in un altro contesto come universa-lismo dialettico che respinge e supera sia ilrelativismo culturale sia lrsquouniversalismoastratto (Kaltenbacher 2008 280)
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Modelli simili sono stati sviluppati daalcuni autori della filosofia interculturaleClaudia Bickmann parte dallrsquoidea di unaphilosophia perennis la quale perograve non puograveessere reclamata come possesso esclusivo dinessuno Ci sono accessi differenti allrsquouni-versale Le varie culture hanno approccidiversi allrsquouniversale e questo egrave un fatto chenon puograve essere piugrave ignorato Le differenzedevono essere riconosciute Dallrsquoaltro latonon possiamo rinunciare allrsquouniversale Ilbisogno di controbilanciare la filosofia unila-terale dellrsquouniversalismo astratto ha portatoalla creazione di un altro pensiero unilateralela filosofia della differenza La filosofia inter-culturale in senso stretto egrave nata nella grandecorrente della filosofia della differenza Leparticolaritagrave delle diverse tradizioni filosofichedovevano essere difese e rivalutate Adessosarebbe giunto il momento sostieneBickmann di correggere anche gli eccessidella filosofia della differenza Gli elementicomuni delle diverse tradizioni devono esserecolti Le sovrapposizioni permettono la comu-nicazione interculturale senza cancellare ledifferenze Da respingere sono sia lrsquoidea diuna totale commensurabilitagrave delle culture sialrsquoidea di una totale incommensurabilitagraveBickmann ha formulato nuovi criteri per lafilosofia interculturale adottati dalla Societagravedi Filosofia Interculturale (Society of Inter-cultural Philosophy) che fanno comprenderela distanza della sua posizione da quellaespressa nelle prime pubblicazioni dellafilosofia interculturale (Bickmann 2007httpwwwint-gipdeenglischinformationen_ englischhtml[29 agosto 2010])
Non egrave casuale che la filosofiainterculturale sia nata negli ultimi decenni delventesimo secolo Essa fa parte della svoltaculturale Unrsquoanalogia interessante la tro-
viamo nella germanistica che sin dagli anniSettanta ha sviluppato un nuovo ramo deglistudi germanici la germanistica interculturalela quale puograve essere considerata come uno deivari tentativi di superare i tradizionali limitidisciplinari e di sfruttare gli spazi di nuoveprospettive interdisciplinari La svoltaculturale ha causato in Germania lospostamento dalle Geisteswissenschaften alleKulturwissenschaften e la creazione di unanuova disciplina la Kulturwissenschaft (alsingolare) la quale si basa in parte su vecchietradizioni tedesche e che si inserisce con-temporaneamente nello sviluppo degli studiculturali a livello internazionale CulturalStudies New Historicism Cultural PoeticsVisual Studies Postcolonial Studies CulturalAnalysis lrsquoetnografia postmoderna la semioti-ca la sociologia della cultura in Francia etc(Bachmann-Medick 2006 Boumlhme 1998 2000e 2008 WierlacherBogner 2003)
Come gli studi letterari anche la filosofiainterculturale ha ormai superato gli eccessiculturalistici La critica postmoderna dellegrandi narrazioni continua ad essere impor-tante per la de-costruzione dei discorsi ege-monici ma lrsquoinsufficienza di una mera de-co-struzione egrave diventata evidente ed una tenden-za verso una posizione piugrave equilibrata puograveessere constatata Essere consapevole dellaculturalitagrave della produzione filosofica senzarinunciare allrsquouniversalitagrave egrave stato formulatospesso da Wimmer come lrsquoobiettivo generaledella filosofia interculturale (2004 63 153)
Come lrsquoantropologia culturale lafilosofia interculturale deve essere attenta anon diventare vittima delle proprie idee Ilmondo odierno ha costretto lrsquoantropologiaculturale a ripensare categorie fondamentaliche hanno determinato il discorso antro-pologico per tanto tempo Concetti come
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Wolfgang Kaltenbacher
ldquoculturardquo ldquotribugraverdquo o ldquogruppo etnicordquo non pos-sono essere piugrave utilizzati nel mondo globaliz-zato Lrsquoimmagine del mondo come suddivisoin ldquoculturerdquo egrave stata sostituita da altre rappre-sentazioni come quella dellrsquoldquoecumene globa-lerdquo (Fabietti 2004 261-268) Questa nuovaconcettualizzazione potrebbe essere vistacome un altro eccesso messo in moto dallanecessitagrave di dissolvere costruzioni di identitagraveculturali che in realtagrave non esistono Ma in ognicaso la filosofia interculturale deve evitareconcetti che hanno giagrave dimostrato la loroinefficienza in altri campi disciplinari
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copy Wolfgang Kaltenbacher 2011
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Maria Esther Mastrogiovanni
Ripensare la nascita per un nuovo con-cetto di dipendenza
Mi piace cominciare richiamando la me-tafora della finestra che Panikkar usa nelbellissimo video offertoci da Milena CarraraPavanvisto durante il convegno a Napoli il 3 -4 dicembre 2010
Il mio intervento si pone proprio comeunulteriore finestra da cui sono solita guar-dare e dalla quale chiedo lascolto
Il proprio punto di vista immaginatocome una finestra
Limmagine della finestra egrave straordina-ria e prima di esprimermi sullargomento chemi preme la voglio raccontare nelle risonanzee nella ricchezza di significati che mi susci-taseguendo un percorso di immaginazionecosigrave come lo sto apprendendo da Gastone Ba-chelard e con laiuto degli approfondimentisul mundus imaginalis di Paolo Mottana
La finestra egrave luogo di soglia fra internoed esternoE unapertura fra realtagrave separate econtigueDunque realtagrave distinte ma legate dauna contatto in primo luogo materiale uncontatto fluido ora piugrave visibile ora meno evi-
dentePuograve essere piugrave o meno opaca se il ve-tro che la compone egrave piugrave o meno ombra-tosporco incrostato Puograve essere aperta ochiusa (da noi ma anche dimperio da altri)econsentire allaria di circolare liberamente a-gli odori di essere percepiti alle voci e ai suonidel mondo di essere piugrave o meno uditi Con-sente di rimanere dentro quasi invisibileallesterno nellillusione della propria assolu-tezza in quanto unica e sola finestra possibi-leOppure di sporgersi sul suo davanzale be-ne in vista in grado cosigrave di vedere quante al-tre finestre esistano accanto alla propria e nelsilenzio ascoltare meglio ciograve che da altre fine-stre proviene
Limmagine della finestra inoltre implicanon solo una distinzione ma anche una di-stanza fra me e ciograve che vedo e come lo vedoIo non mi esaurisco in ciograve che vedo e in comelo vedo sono altro un di piugrave di quello che divolta in volta penso e affermo Ciograve mi dagrave unsenso di leggerezza e la capacitagrave di stare nellecose senza troppi drammi tutto egrave in movi-mento anche il mio sguardo che fonda e so-stiene il mio dire
E nel movimento cegrave anche quello della-scolto del mio silenzio da abitare da vivere
RIFLESSIONE
Maria Esther Mastrogiovanni
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Maria Esther Mastrogiovanni
da scoprire E in quel silenzio il piugrave delle volteconquistato con fatica paziente e umile farepulizia mettere ordine lasciare solo lessen-ziale Allora quel silenzio puograve ospitare la pre-senza dellAltro capire accettare che lAltroesiste veramente egrave il fine che Simone Weil sipone nella sua vita
E in questo in-quieto movimento incon-trare lAltro in una in-quieta pace
E questa una ricerca lunga difficile maaffascinante di ciascuna vita
In questa attitudine mi muovo ben lun-gi dallaver raggiunto un qualsiasi approdoogni tanto un porto sembra la fine del viaggioma la corrente ritrascina con il suo canto odo-roso al largo e lavventura continua
Sono curiosa e non mi piacciono i sen-tieri noti Ho frequentato cosigrave luoghi diversi elontani fra loro e piugrave di una volta ho constata-to con un sorriso e con un po di stupore co-me molti amino rinchiudersi in un recinto no-to e coltivino per una vita intera lo stessogiardino piante perfette quasi nascono rigo-gliose Nuovi frutti nuovi incroci nuove pian-te che hanno del meraviglioso e impensabiliper il senso comune Ma tale bellezza a voltesi ripiega su se stessa non apre finestre su al-trettanti meravigliosi giardini cegrave una faticasolitaria eroica che ha in seacute nel suo intimo unnucleo di insignificanza proprio per la ristret-tezza dello spazio vitale in cui si rinchiude Cegraveun assoluto che ignora lassoluto del giardinoaccanto
Ho frequentato sui libri e nelle relazio-ni il sapere espresso dalle donne
Alla domanda che piugrave volte mi sono po-
sta perchegrave proprio la passione per la condi-zione femminile e non altro ugualmenteimportante al mio sguardo di giudice severosono riuscita a rispondere solo di recente Enella mia storia che ho trovato la rispostaNon certo per motivazioni oggettive noncredo si possa stabilire una graduatoria diprioritagrave fra i bambini affamati del Ruanda o gliafghani costretti a fuggire dalle loro case perla guerra o le donne che subiscono violenze ditutti i tipi nella indifferenza e nel silenzio delleistituzioni e delle societagravelelenco potrebbenaturalmente continuare a lungo
E un utile esercizio ricostruire la genesidelle proprie passioni intellettuali ma anchepolitiche e sociali Si diventa poi piugrave libere epiugrave capaci di perseguire quellinteresse nonpiugrave solo appassionato ma ancor piugrave vivouna volta che si siano sciolti i lacci della pro-pria storia che cosigrave manifesta tutta la sua e-nergia
Metagrave della mia vitagrave lho spesa nello stu-dio e nellazione per comprendere e valoriz-zare la soggettivitagrave femminile Ancora oggicon animo diverso continuo a farlo non piugravesolo nei luoghi di donne ma anche in quelliche si usano chiamare luoghi misti
E cosigrave qui fra voi mi egrave possibileoggisentirmi a casa Proprio in un momento incui ho sentito con piugrave acutezza un senso di di-sagio di estraneitagrave di solitudine nel luogo incui lavoro e nella realtagrave che mi circondaSonouninsegnante mi piace stare in classe con leallieve e gli allievi ma sempre piugrave vivo con in-sofferenza listituzione scolastica
Proprio quando riflettevo come - aven-doli ascoltati negli ultimi mesi a Firenze - i
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Maria Esther Mastrogiovanni
protagonisti della vita culturale italiana misembrano procedere per mondi separati au-toreferenziali a volte forse privi di una one-stagrave intellettuale oggi sempre piugrave rara
Cosigrave durante i due giorni del Convegnoin una sala del palazzo Serra di Cassano pre-stigiosa sede dellIstituto Italiano per gli StudiFilosofici a Napoli mi sono sentita a casa duevolte
In primo luogo perchegrave Napoli egrave la miacittagrave natale e poi perchegrave ho percepito unagrande sintonia con le persone che ligrave si sonoespresse
Non ero sola
E oggi per chi come me nel suo quoti-diano si sente isolata come se parlasse unal-tra lingua o vivesse in un altro mondo egrave une-sperienza preziosa percepire di trovarsi acasa
Ma nel momento in cui rifletto su que-sta dualitagrave penso alla a-dualitagrave di cui parlaPanikkar e mi interrogo
Il problema interculturale si intrecciafortemente con quello intra-culturale quelloproprio di ogni comunicazione dove pare chesia quasi impossibile soprattutto quando siusano le parole non fra-intendersi
Spesso le parole complicano le relazionia volte sembrano anche aiutarle ma sono leparole o qualche altra cosa che passa invisibi-le attraverso un linguaggio non verbale unlinguaggio che ho imparato a chiamare delcuore
So di essere molto di parte ma ho un in-
teresse poco sviluppato per le questioni pu-ramente teoriche preferisco seguire la lezio-ne di Simone Weil che era una grande pensa-trice filosofa politica mistica letterata e tan-te altre cose un pensiero deve trovare la suaveritagrave egrave bontagrave nellessere praticabile
Pensiero- azione Un pensiero incarnatocome lha definita Gabriella Fiori
Almeno in certi ambiti
La Natura ci egrave ancora madre anche se lacultura occidentale dalla Rivoluzione Scientifi-ca in poi ha cominciato a considerarla unmeccanismo piuttosto che un organismo E daligrave -nonostante i successivi sviluppi della co-siddetta visione scientifica del mondo ai piugraveignoti - si egrave sviluppata la pervasivitagrave dellideadella macchina che ha divorato tutto anche ilnostro corpo Viviamo come congegni di ungrande orologio il cui ritmo non egrave scanditodal nostro respiro ma da una impersonalelancetta di ferro che procede indifferente almondo
Ma se ci volgiamo alla Natura con intimadistanza(Rilke) e con amoroso sguardo pos-siamo ancora ricevere grandi insegnamenti
E vorrei riflettere con voi proprio par-tendo dal concetto cosigrave stimolante di a-dualitagrave su quel particolare momento della vi-ta di tante specie viventi e su quella precisarelazione che cegrave tra una madre e il suo bam-bino durante la gravidanza e nei primi anni divita Quellunitagrave fortissima e necessaria cheha perograve giagrave sin dal suo sorgere il movimentodel distacco e dellautonomia In quel momen-to la donna e il bambino sono nello stessotempo due e uno
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Tale relazione egrave talmente poco conside-rata nel nostro immaginario che non ci sonoparole e non solo in italiano per definirequella relazione di dipendenza-indipendenzafra due esseri viventi dove la dipendenza haun tempo e comprende la crescita della indi-pendenza delluno dallaltro di chi sta per na-scere e di chi alimenta quella nascita
Per inciso ho avuto una certa esitazionenel trovare il verbo piugrave appropriato per de-scrivere chi femmina donna corpo di donnaconsente decide fa in modo che una nascitapossa accadere
Cegrave tutta una retorica sul rapporto ma-dre -figlioa sulla maternitagrave ma sullaspettoche qui considero non trovo nulla che abbiaacquisito un valore esemplare e simbolico
Forse in altre culture Ma non ne sono aconoscenza e se qualcuno puograve portare un suocontributo gliene sarograve grata
Dunque durante la gravidanza abbiamoun inedito un corpo che ne fa crescere un al-tro che per un certo tempo egrave nascosto pro-tetto nelle viscere E qualcosa di straordina-rio Mi egrave capitato da giovane per la mia tesisulla maternitagrave di essere presente al parto diuna donna Quella scena mi si egrave impressa nellamente e quando egrave toccato a me partorire miegrave stata di grande aiuto
Allora compresi percheacute i nostri antenatimigliaia di anni fa ancora inconsapevoli dicome si concepisse un essere vivente rima-nessero turbati davanti a quellevento straor-dinario e meraviglioso che egrave la nascita di unessere vivente e attribuissero alle loro donnepoteri magici e la responsabilitagrave di un rappor-
to privilegiato e diretto con la Natura la don-na era allora una sciamana Le grandi statuedella Dea madre mediterranea che si possonoancora vedere al museo de La Valletta a Mal-ta testimoniano questo senso della potenzafemminile dispensatrice generosa dellab-bondanza nella quale soltanto puograve nascereuna nuova vita Sono donne immense comedimensioni grasse con un forte valore sim-bolico di ricchezza
Se penso oggi allimmagine quasi ano-ressica della donna moderna mi sembraquasi un fantasma di quella figura unombralieve muta e svuotata che sfiora questa terracercando di occuparvi il minore spazio possibi-le
Anche se pare affermarsi un nuovomodello femminile la cui prima funzionesembra essere di nuovoquella di piacerealluomo
Dunque la Natura che amo significarecome Madre ci offre lo spettacolo di un even-to la nascita di un essere vivente che fra letante sue caratteristiche ha quella di porre inuna relazione speciale tre individui un padreuna madre un figlioa
E piugrave in particolare nel corpo della don-na sboccia una vita che dipende totalmenteda quella della madre in perfetta simbiosi fi-no a quando compiutasi lopera quella vitaesce da quel corpo per continuare sulla stra-da di una sempre maggiore autonomia lapropria esistenza
E lallevare il crescere leducare sonotutte azioni che implicano una relazione cheper quanto dispari agisce su vari fronti e in
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ambiti diversi su entrambi i soggetti entram-bi i soggetti madre e figlioa si formano ma-turano crescono insieme E non mi risulti e-sista parola nella nostra lingua che descrivatutta la complessitagrave e lo spessore di questaparticolare modalitagrave di relazione Se riflettia-mo su questo inizio come un inizio proprio dimoltissime specie viventi ci renderemo contodi come nascendo facciamo esperienza di unamodalitagrave di relazione che in seguito non solodimentichiamo ma anche quando vi pensia-mo la consideriamo al piugrave in quantonaturale non appropriata allessere umanosviluppato il quale sembra ritenere di uma-nizzarsi proprio superando la propria condi-zione naturale ma in questo movimento deicorpi e del pensiero di fatto ci si allontanaanche dalle proprie radici dalla propria origi-ne Se poi pensiamo che per quanto riguardagli esseri umani allorigine cegrave un corpo didonna non egrave difficile comprendere comequesta rimozione culturale collettiva possaavere a che fare ieri come oggi con il disco-noscimento della potenza della madre
Lindividuo libero in quanto assolutopadrone di seacute attraverso la sua volontagrave risultaa questo punto una bella astrazione e una viaduscita per il maschio (solo occidentale) cheper rifondarsi deve rinascere da se stessodimenticando la sua nascita reale e le condi-zioni in cui essa egrave avvenuta Tutto ciograve ha avutonei secoli trascorsi una sua funzione forse -egrave una domanda alla quale non egrave facile rispon-dere - ma oggi in un mondo sempre piugrave pic-colo una strada per non soccombere tuttipuograve essere quella di ricordare che se siamovivi e vogliamo che si continui a vivere egrave per-cheacute qualcuno ci ha messo al mondo e allevaticioegrave riconoscere la nostra dipendenza nei
confronti delle e degli altri dipendenza neitermini in cui labbiamo vissuta alla nascita ndashpurtroppo non ci sono altre parole einterrelazione mi sembra troppo asettica epoco pregnante Agire veramente questa ac-quisizione in ogni ambito non egrave assolutamen-te facile ma cambierebbe lordine simboliconel quale siamo soliti pensarci ed esprimerciNon egrave facile Ma questa egrave la grande scommes-sa che da piugrave parti con altre motivazioni staemergendo come ineludibile per la nostra so-pravvivenza
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L Anthony Savari Raj
Tsunami in 2004
It indeed awakened us at least for ashort while to realize that nature is not sing-ing any longer its sweet song It has only be-gun to let out its cry
On this disastrous occasion we heardpeoplersquos cry too a cry out of helplessnessloss and pain
Though the groanings of nature and thepoor appeared to outsmart one another yetthey also fused into one ndash not of course in aharmonic symphony but in a horrifying ca-cophany
The cacophany had a theme too It por-trayed that the cosmic display and the humandisplacement are connected and that the hu-mans are not the only players on world stageIt perhaps signaled the need and a new op-portunity for a fresh and urgent vision of acosmotheandric (cosmos-divine-human) soli-darity
Ecosophical Justice is presented in thisvery cacophanic world context and situationIt reminds us among other things that eco-logical predicament is not merely ecologicalbut it is a human problem which indeed re-quires a radical mutation in human attitudeIn our attempt to control and manipulate na-ture we have forgotten that we are naturalbeings sustained by the same environmentwe seek to dominate
Very significantly our domination hasspilled over to the human beings too particu-larly the poor who cry out for justice and lib-eration The logic that exploits the earth andthe poor seems to be one and the same Eco-logical and justice concerns therefore are in-separable Justice is the way of ecology
Ecosophical Justice reminds us furtherthat precisely because of our present state ofhuman emergency and seriousness of theecological situation mere short-term solu-tions and technical stopgaps are insufficientIn other words it is not enough to find waysby which we can more effectively or moreldquohumanlyrdquo deal with the Earth unless at thesame time we find the Earth as another di-
ECOSOPHICAL JUSTICE
L Anthony Savari Raj
L Anthony Savari RajUniversity of Madras India
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L Anthony Savari Raj
mension of our very selves sharing the samedestiny This in short constitutes the ecoso-phical awareness
It appears therefore we need a radicalre-vision of reality which would make usaware that the world is the manifestation ofthe total cosmotheandric reality which callsfor a holistic participation It involves indeed acultural disarmament and innovation and aparticipatory common life in solidarity withfellow human beings and the earth This ofcourse is our human dignity and responsibil-ity
Understandably this requires from usdistance and involvement contemplation andaction theory and praxis and of course anopenness to the transcendent Spontaneousand authentic actions for the welfare of theeco-human can flow only from a serene in-sight and right evaluation born of an ecoso-phical vision
Our guide in our search for ecosophicaljustice is Raimon Panikkar who is at once aphilosopher a scientist and a theologian Buteven these terms do not adequately capturethe heart of Panikkarrsquos enterprise
As a scientist philosopher and theolo-gian he has spent a lifetime exploring thegreat religious and secular traditions seekingto discern their underlying visions of realityHow do we name that in which we all live andmove The modern scientist sees it as the ma-terial universe the philosopher as the humanmind the theologian as the mysterious divine
But Panikkar sees these options as par-tial and fragmenting indeed they are part ofthe problem rather than part of the solution
When we see that the earth is reduced toldquomere stuffrdquo wholly subject to a human willthat sees itself autonomous from the mysteryof being itself then we begin to see the prob-lem at the heart of our crucible
Panikkarrsquos ecosophical vision is to besituated in this context It indeed leads us tosee the co-penetration of which we namedand separatedmdashas universe humanity andthe divine It is our effort to discern and spellout how authentic and effective actions ofjustice can spontaneously flow from this holis-tic and ecosophical vision of Panikkar
Our focus on Panikkarrsquos ecosophical vi-sion has another important purpose At a timewhen the future of theology in general andIndian theology in particular is said to dependvery much on the meeting and interaction oftwo important streams in theologizingnamely the religio-cultural (ldquomystical con-tentrdquo) and the socio-political (ldquoprophetic con-cernrdquo) through an exploration of the contoursof justice in Panikkars ecosophical enterpriseour work indeed attempts to develop a widerframework in which both the streams areharmoniously integrated and one made tosupport the other After all a unified searchfor truth and realization of justice are onlytwo sides of the same coin
The study is presented in four chapters
The first chapter takes up the questionof the relationship between religious plural-ism and justice and further explores the pres-ence and nature of justice concerns in the e-cosophical vision of Panikkar
Though Panikkarrsquos contribution hasbeen studied and interpreted in various con-
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L Anthony Savari Raj
texts and aspects yet we believe the impli-cations of his vision for the central issue ofjustice has not been thus far sufficiently ex-plored Hence the present attempt
This attempt looks interesting and sig-nificant amidst a certain tendency to catego-rize and portray Panikkar only as a represen-tative of religio-cultural orientation and as amere dialogue theologian without an explicitliberation and justice motif and concern
As a pathway to explore Panikkarrsquos jus-tice concerns the second chapter ventures toexplore Panikkarrsquos vision of ldquoecosophyrdquo Hereattempts are made to show the implicationsof Panikkarrsquos vision for one of our major con-temporary problems namely the ecologicalpredicament Panikkarrsquos proposal of ldquoecoso-phicalrdquo vision as different from ecological iselaborated
The word ldquoecosophyrdquo as understood byPanikkar suggests that the question lies be-yond a more or less refined ecology It furtherreminds us that the present predicament isneither ecological nor technical but a humanone It is a problem rooted in our ways ofthinking It involves our new attitude and per-ception about the earth ourselves and alsothe divine and the collective identity and des-tiny of all the three dimensions of reality It inshort points to a cultural mutation
The third chapter studies ldquoEcojusticerdquowhich may well complement Panikkarrsquosecosophy Besides portraying justice as theway of ecology it indeed attempts to repre-sent ecology as the symbol of the struggles ofthe poor for regaining their lost dignity theirland resource rice and freedom
Stated differently behind the ecologicaldisaster we can sense the reduction of the an-thropos to the reduction of a particular racecountry and worldview which indeed preparesthe ground for the appropriation for one selfof the natural resources and consequently thevery means for livelihood of the other It isthis inhuman and exploitative practice againstthe other that has spilled over and has be-come an ecological disaster The programmeof ecojustice that is presented in the chaptertherefore indicates that it is only by deeplyentering into the human (unaffected by re-stricted and restricting anthropocentrism)that we can arrive at a sound ecological uni-verse
The final chapter ldquoEcosophical Justicerdquoattempts to discern the meeting point be-tween the ecojustice and ecosophical consid-erations Attempts are made to show howecojustice orientations can indeed serve as acomplement and also as an ldquoexternal stimu-lusrdquo to Panikkarrsquos ecosophical vision Effortsare made therefore to discern and spell outthe implications of justice in Panikkarrsquos visionof ecosophy in the light of ecojustice consid-erations
In the first part of this chapter we dis-cuss the nature of ecosophical justice mainlyto be in the nature of lsquoclarificationrsquo This clari-fication would consist in clarifying two impor-tant aspects of our ecosophical responsenamely lsquothe primacy of beingrsquo and lsquothe spon-taneity of doingrsquo In the second part of thechapter we attempt to open the heart ofecosophical justice by unearthing its founda-tions implications and implementations
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Lucas Cervintildeo
A manera de premisa e introduccioacuten
Esta reflexioacuten brota de un contextoparticular Bolivia Paiacutes sumergido en unabierto desconcertante impredecible yprofundo proceso de cambio socio-poliacutetico ycultural Proceso que para muchos es laesperanza de diacuteas mejores y para otros es maacutesde lo mismo Una sociedad en conflictoporque generalmente todo cambio ytransformacioacuten significa una redistribucioacuten yreequilibrio de las fuerzas sociales por tantoconflicto
La nueva Constitucioacuten Poliacutetica en suprimer artiacuteculo expresa que ldquoBolivia seconstituye en un Estado Unitario Social deDerecho Plurinacional Comunitario libreindependiente soberano democraacutetico inter-cultural descentralizado y con autonomiacuteasBolivia se funda en la pluralidad y elpluralismo poliacutetico econoacutemico juriacutedicocultural y linguumliacutestico dentro del procesointegrador del paiacutesrdquo
Estamos ante un proyecto de Estado ysociedad atrevido y de gran alcance original y
desafiante Una declaracioacuten que manifiesta lanecesidad de dar lugar reconocimiento yautodeterminacioacuten a la pluralidad de culturasy cosmovisiones conjugaacutendolas dentro de unmodelo de gobierno foraacuteneo a eacutestas mismasArtiacuteculo que aunque no manifiestaexpliacutecitamente nos remite a la categoriacutea defraternidad de esa ldquofraternidad universalentendida como conjugacioacuten de relaciones depertenencia reciacuteproca y de responsabilidadcomo principio de reconocimiento de laidentidad y del aspecto unitario del cuerposocial en el respeto de cada una de lasdiferentes multiplicidadesrdquo (Ropelato2006184)
El intento boliviano es la lucha pordesarrollar un Estado que de cabida ypromueva ldquorelaciones de pertenenciareciacuteprocardquo sin anular o menguar la pluralidentidad cultural de sus habitantes quemantenga el ldquoaspecto unitario del cuerposocialrdquo pero al mismo tiempo respete lasldquodiferentes multiplicidadesrdquo de maneras deser estar y vivir que se dan en su territorio Esla buacutesqueda de aquello que no estaacute pero seanhela que apenas se vislumbra pero ya se loquiere hecho realidad
LA FRATERNIDAD EN CONFLICTO Y EL CONFLICTO FRATERNOAPORTES DESDE LA INTERCULTURALIDAD
Lucas Cervintildeo
Lucas CervintildeoUniversidad Catoacutelica Boliviana
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Considero que desde estas tierras consus anhelos luchas y buacutesquedas y sin entraren los particulares del proceso poliacutetico socialy cultural que viene desarrollaacutendose enBolivia hay un aporte al camino que se vienerecorriendo desde hace antildeos para dar rostro yconcretizacioacuten a la categoriacutea de fraternidadM Antonio Baggio uno de los maacutesimportantes exponentes de este recorridoantildeos atraacutes se preguntaba ldquoiquestqueacute nuevoselementos nos llevan hoy en diacutea a analizareste precedente y a plantear el problema dela fraternidad Considero que se puedenindicar dos clases de motivos que estaacutenrelacionados entre siacute la fraternidad comoexigencia y pregunta y la fraternidad comoexperiencia y recursordquo (Baggio 20098)
La experiencia de este uacuteltimo decenioen Bolivia manifiesta la presencia de estaexigencia que por momentos ha sido un gritodesde diversos sectores sociales por generarfraternidad como tambieacuten estaacute presente elrecurso humano social y cultural paraarticular la fraternidad como categoriacutea poliacuteticay concretizarla
De mil modos y maneras se podriacuteadesarrollar esta intuicioacuten Concretamente seharaacute desde el aacutembito de filosoacuteficondashteoloacutegico yla perspectiva intercultural que considero uninstrumental muy vaacutelido para adentrarse yreflexionar los contextos plurales y susprocesos
En un segundo momento profundizareacuteel conflicto dentro de la interaccioacuten entre lasculturas principalmente desde unaperspectiva interpersonal Para esto recurrireacutea la inspiracioacuten ofrecida por un texto biacuteblico
I La fraternidad en conflicto
La finalidad de esta primera parte seraacuteprecisar lo que se comprende porinterculturalidad dada su ambiguumledad designificados y comprensiones Luego desdealgunas de sus claves se realizaraacute una velozcriacutetica del principio fraternidad buscandodesmantelar algunos de sus supuestosculturales occidentales que pretenden seruniversalizados a todas las culturas
En otras palabras desarrollaremos unaldquodeconstruccioacutenrdquo1 de la categoriacutea defraternidad colocando a eacutesta en conflicto porasiacute decir para poder manifestar ciertascontradicciones y ambiguumledades La finalidadde este ejercicio es contribuir a seguirahondando con nuevas luces el camino paratransformar la fraternidad en una categoriacuteapoliacutetica O sea un principio capaz de ldquoformarparte constitutiva del criterio de decisioacutenpoliacutetica contribuyendo en la determinacioacutenjunto a la libertad y la igualdad del meacutetodo yde los contenidos de la poliacutetica mismardquo Y quetambieacuten ldquologre influir en el modo con el cualse interpretan las otras categoriacuteas poliacuteticascomo la libertad y la igualdadrdquo (Baggio200639)
1 Breves aclaraciones alrededor de la in-terculturalidad
En esta reflexioacuten la interculturalidadviene asumida principalmente desde latradicioacuten desarrollada con acentos diversos
1 Deconstruccioacuten 1 f Accioacuten y efecto de deconstruir2 f Fil Desmontaje de un concepto o de una construc-cioacuten intelectual por medio de su anaacutelisis mostrando asiacutecontradicciones y ambiguumledades Real Academia Espa-ntildeola wwwraees
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por tres estudiosos R Panikkar R Fornet-Betancour y D de Vallescar Esta uacuteltima luegodel estudio a fondo de los otros dospensadores afirma que
ldquola interculturalidad antes que una teoriacutea es unaexperiencia de interrelacioacuten reciprocidaddiaacutelogo y solidaridad Presupone una actitud deapertura y escucha atenta Nos situacutea maacutes allaacute dela afirmacioacuten de la existencia faacutectica dediferentes culturas y del planteamientomulticultural liberal-democraacutetico pues concede acada miembro ndashcon independencia del marcopoliacutetico del que se trate- la facultad de contribuircon su aportacioacuten particular Esto significa queasume la tarea de renegociacioacuten continua deroles y espacios el discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesis decada sociedadrdquo (Vallescar 2005477)
Por tanto el punto de partida de lainterculturalidad es una opcioacuten eacutetica deapertura y escucha para descubrir las riquezasque el diversoa (culturalmente socialmentereligiosamente poliacuteticamente etc) meofrece Desde estas actitudes que se vuelvenexperiencia de vida en un segundo momentose va reflexionando y aportando a una teoriacuteaque deacute insumos para gestionar de maneracreativa y equitativa la interrelacioacuten entreculturas Entonces la propuesta interculturalpromueve un verdadero enriquecimientohorizontal entre las personas grupos socialesy pueblos pertenecientes a diversas culturasque conviven en un espacio comuacuten
Interculturalidad es la buacutesqueda degenerar espacios donde cada persona puedaldquocontribuir con aportacioacuten particularrdquo a lagestacioacuten de una sociedad y por tanto a unaglobalizacioacuten justa digna equitativa ysolidaria para todos todas y todo Todo en elsentido de incluir en nuestra categoriacutea de
bienestar al planeta el gran excluido de lamodernidad
A su vez la interculturalidad asume lacompleja tarea de la ldquorenegociacioacuten continuade roles y espaciosrdquo para dar lugar a todos ycada uno de los miembros de la sociedadprocurando ldquoel discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesisrdquoque lleva adelante cada pueblo y sociedad
Por tanto la interculturalidad permiteser pensada ldquocomo una categoriacuteaeminentemente eacutetico-poliacutetica que surgedesde el mundo de la vida y no desde fuera deeacutel que alude a cuestiones que rompen elmarco monocultural en el que somossocializados y que cuestiona el caraacutecterhomogenizante de la globalizacioacuten faacutecticardquo(Salas 200728) Propuesta que ldquoexige unanueva relacioacuten entre los seres humanos y lospueblos que aunque sea asimeacutetrica hoypuede dar forma a nuevas relaciones desimetriacuteasrdquo (Salas 200728)
2 Relacioacuten entre interculturalidad y fra-ternidad en el contexto plural
Cuando hablamos de culturas esimportante dejar claro que la interculturalidadse coloca como una alternativa clara ante launiformidad de una cultura sobre las demaacutesEsto porque asume que ldquolas culturas no sonlsquofolklorersquo sino que cada cultura es una formanueva de ver y de vivir el mundo La culturaofrece a cada tiempo y pueblo su estilo ysobre todo su lenguajerdquo (Panikkar 200611)
Importante subrayar que las culturasson ldquoformas de ver y vivir en el mundordquo portanto la interculturalidad no ha de serreducida a los espacios de interaccioacuten entre
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culturas originarias-indiacutegenas y modernas Lapropuesta intercultural parte desde lainteraccioacuten entre culturas milenariasmodernas y postmodernas (juvenilesperiferias de las ciudades etc) en su continuareconfiguracioacuten actual Por esto laldquointerculturalidad se propone pues como unaalternativa que permite reorganizar el ordenmundial porque insiste en la comunicacioacutenjusta entre las culturas como visiones delmundo y porque recalca que lo decisivo estaacuteen dejar libre los espacios y tiempo para quelas lsquovisionesrsquo del mundo puedan convertirseen mundo realesrdquo (Fornet-Betancourt2001375)
Precisamente esta ldquocomunicacioacuten justaentre las culturas como visiones de mundordquo eslo que tiende un puente entre lainterculturalidad y la fraternidad Porque si escierto que ldquola solidaridad la fraternidad y lasrelaciones de alteridad como valores positivosnos permitiraacuten ver que todo lo que le sucedede malo al otro nos afecta que debemosinvolucrarnosrdquo (Barros 2009156) significaque ambas propuesta giran alrededor de almenos un eje comuacuten la inter-in-dependencia2
de la familia humana que como ldquovivenciademocraacutetica requiere de una indignacioacutenconstante y una accioacuten que contribuya a
2 ldquoAunque todo estaacute relacionado con todo es asiacutemismo verdad que cada parte de este todo esdiferente asiacute como todos los hombres son distintosentre siacute Cada uno es una persona es decir un nudouacutenico en la red de relaciones que constituye la realidadCuando este nudo rompe los hilos que lo unen a losotros nudos cuando las tensiones se han vuelto tantensas que no permiten ya la libertad constitutiva de lainter-in-dependencia entre nudo y nudo y en uacuteltimainstancia con la realidad en ese momento nace elindividualismo que perturba la armoniacutea y lleva a lamuerte de la persona hacieacutendole perder su identidadque es soacutelo relacionalrdquo (Panikkar 200616)
cambiar la realidad de todosrdquo (Barros2009156)
La fraternidad coloca el acento en quetodos los seres humanos somos hermanos ylo que sucede a uno afecta al conjunto lainterculturalidad agrega que esta inter-in-dependencia constitutiva del geacutenero humanoha de ser matiza desde la diversidad (culturalreligiosa etc) que tambieacuten es constitutiva delser humano Entonces la fraternidad sinoadquiere un rostro un contexto y un tiempodesde el cual constituirse corre el riesgo dequedar como formulacioacuten universalista dedifiacutecil aplicacioacuten Por esto que
ldquoen el siglo XXI el rostro de la nueva fraternidady sororidad seraacute intercultural o no seraacute Paraaprender entender y cambiar es preciso que laspersonas se aventuren en el diaacutelogo consigomismas (diaacutelogo intracultural) con sussemejantes con personas de otras culturas oreligiones (diaacutelogo intercultural e interreligioso)y se abran a ambientes culturales distintos a laamplitud de lo real y lo cotidianordquo (Vallescar200616-17)
En los tiempos que corren unapropuesta que busca recuperar la categoriacuteapoliacutetica de fraternidad irremediablementetiene que asumir el factor cultural que esconstitutivo del ser humano No puedequedarse a un nivel simplemente socioloacutegicoo econoacutemico o incluso poliacutetico Hoy por hoyno podemos reflexionar sobre la fraternidadsin asumir que en el mundo sedesencuentran encuentran y convivenconstantemente diversos mundos culturalesque expresan diversas maneras de estarsentir y vivir la vida
Si es cierto que ldquodesde un punto devista poliacutetico la fraternidad se situacutea antes quenada como principio de construccioacuten social
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donde el otro si podemos definirnoshermanos no es otro diferente de miacute sinootro yo mismordquo (Ropelato 2006199) elindagar la visioacuten de mundo del ldquootrordquo que esldquoyo mismordquo se torna fundamental Clarosiempre y cuando la fraternidad quieracolaborar concretamente a la aperturaconstante hacia ldquoambientes culturalesdistintosrdquo permitiendo ampliar la experienciade ldquolo real y lo cotidianordquo
Para realizar lo que venimos enunciandoes necesario la praacutectica del diaacutelogointercultural que permite reconocer lainviolable igualdad de la dignidad humanapero al mismo tiempo la diferencia (culturalsocial religiosa poliacutetica etc) que tambieacuten esinviolable Como afirma Fornet-Betancourt
ldquola necesidad del diaacutelogo intercultural es lanecesidad de realizar la justicia de entrar en uncontacto justo con el otro libre lo que quiere decir asu vez que es necesario reconocerle como personahumana portadora justamente en su diferencias deuna dignidad inviolable que nos hace igualesrdquo(Fornet-Betancourt 2001264)
Por tanto si la fraternidad desearesponder de manera profunda creativa yreal al contexto actual del pluralismo nopuede reducir su anaacutelisis de la realidad al nivelsocio-poliacutetico sino que ha de abrirse a lacomplejidad del pluralismo culturalSolamente desde este acercamientointercultural podraacute descubrir que lo poliacutetico ysocial es percibido y vivido de manerasmuacuteltiples y diversas en un mismo contexto
Lo expresado revela que tal vez unpaso adelante en la reflexioacuten alrededor elprincipio de la fraternidad tendraacute que asumirel pluralismo cultural de nuestros contextostambieacuten latinoamericanos si desea realmente
ser una categoriacutea que promueva justiciadignidad igualdad y libertad a todos y todassus habitantes Para esto un recurso de granvalor seraacute profundizar el meacutetodo de lafilosofiacutea intercultural el diaacutelogo dialogaldonde ldquolas reglas del diaacutelogo no sepresuponen unilateralmente ni se dan porsupuestas a priori sin haberlas establecido enel propio diaacutelogordquo (Panikkar 200649) Estoporque
ldquoel diaacutelogo dialogal es radicalmente diferente deldiaacutelogo dialeacutectico no pretende con-vencer alotro es decir vencer dialeacutecticamente alinterlocutor o por lo menos buscar con eacutel unaverdad sometida a la dialeacutectica El diaacutelogodialeacutectico presupone la aceptacioacuten de un campoloacutegico y personal al que se atribuye o reconoceuna validez o jurisdiccioacuten puramente lsquoobjetivarsquo Eldiaacutelogo dialogal en cambio presupone laconfianza reciacuteproca en un aventurarse comuacuten enlo desconocido ya que no puede establecerse apriori si nos entenderemos el uno al otro nisupone que el hombre sea un ser exclusivamenteloacutegicordquo (Panikkar 200652)
Entonces para la aplicacioacuten de lacategoriacutea de fraternidad en espacios socialesno podremos contentarnos con establecerdiaacutelogos entre tendencias poliacuteticas diversas yopuestas Si realmente deseamos fortalecer eltejido social de nuestros contextos pluraleses necesario promover espaciosinterculturales donde se practique el diaacutelogodialogal Espacios donde este contenida yrepresentada toda la diversidad cultural deuna regioacuten ciudad o barrio
3 Lo vital de un universalismo desde aba-jo (partir desde contextos reales)
El desafiacuteo de educarnos al diaacutelogodialogal remite a otro punto importante de la
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propuesta intercultural punto que estaacutereferido al desde donde de lainterculturalidad Es la universalidadentendida como una construccioacuten constantedesde abajo o desde espacios concreto yaque ldquosi el diaacutelogo dialogal quiere ser fecundoy no contentarse con simples elucubracionesracionales no puede limitarse a formalismosabstractos de validez general sino que debedescender al diaacutelogo entre culturas concretasque entran en contactordquo (Panikkar 200655)
El horizonte de la fraternidad esuniversal ya que eacutesta no puede ser reducida aun grupo regioacuten pueblo nacioacuten o continentePero un posible riesgo ante este inmensoobjetivo de la fraternidad es menospreciar ydesvalorizar lo contextual particular yconcreto Es el riesgo por otra parte tanlatino de creer que porque estaacute hecha lalegislacioacuten o la norma ya hemos alcanzado elobjetivo pero tambieacuten el riesgo tanoccidental de creer que la siacutentesis abstractauniversalista contiene lo particular Ante estola interculturalidad nos recuerda que ldquoelproceso de identificacioacuten parte siempre de loconcreto Lo cual significa que no debemosrenunciar a la particularidad sino ahondar enella hasta descubrir lo universalrdquo (Esquirol2005155)
Por tanto si la fraternidad universaldesea realmente convertirse en unaalternativa global tendraacute que saber brotardesde los contextos e irse construyendo noldquoa pesar de estosrdquo sino ldquogracias a estosrdquo Soacutelosi ahonda en estos contextos hasta descubrirlo universal es que podraacute aportar a laldquotransicioacuten del derecho internacional de losEstados soberanos hacia un derechocosmopolita que se preocupe con las
cuestiones ecoloacutegicas de la paz y de la guerradel desarrollo en resumen de todas lascuestiones que trascienden las fronteras delos Estados y exigen la superacioacuten de unaloacutegica meramente individualista del intereacutespersonal de grupo de clase o de etniardquo (Tosi200968)
Afirmar que el punto de partida estaacute enlas realidades concretas significa por ejemploacercarse para aprender del proceso bolivianoque busca un nuevo orden socio-poliacutetico ycultural Aporte que exige ser leiacutedoprofundizado y criticado desde sus visiones yestilos de vida y no desde un paradigmaforaacuteneo Porque para la propuestaintercultural la ldquouniversalidad supone laliberacioacuten realizante de todos los universosculturales y que por eso mismo ni se imponepor imperio de alguacuten centro ni se logra al altoprecio de la reduccioacuten y de la nivelacioacuten de lodiferente sino que crece desde abajo comoun tejido de comunicacioacuten libre y desolidaridadrdquo (Fornet-Betancourt 2001376)
Entonces el desarrollo de la propuestade fraternidad universal por una parte tieneque ser capaz de evitar el reduccionismo y lanivelacioacuten de la diferencias fruto de esaabstraccioacuten tan occidental en busca de unasiacutentesis superior y por otra parte tambieacuten hade evitar erigir un centro desde el cualpromover la aplicacioacuten de esta El caminopasa por promover un policentrismo quepermita una mayor cercaniacutea a los contextos yque al mismo tiempo evita el encierro deestos En otras palabras la fraternidaduniversal no se concretiza aplicaacutendolas a losdiversos contextos socioculturales y poliacuteticosdesde unos principios delineados desde quiensabe doacutende sino que la fraternidad universal
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se va construyendo o gestando desdeespacios concretos Contextos que cuandoesteacuten maduros en sus experiencias defraternidad podraacuten aportar a los cambios en lalegislacioacuten mundial
Cabe sentildealar que este partir desde loscontextos posibilita dos pasos fundamentalesen el proceso intercultural de generarsociedades justas y plenas de vida ldquoPor unlado es necesario profundizar en la propiacultura y no mantenerse en lo superficial ytoacutepico Por el otro ante la otra culturadebemos ir maacutes allaacute de todo lo que en unprimer momento nos aparece descubrir loque estaacute detraacutes descubrir el sentido profundode los siacutembolos de las conductas de laspalabras o de los pensamientosrdquo (Esquirol2005155-156) Son justamente los mismosespacios de interaccioacuten cultural los quepermiten desarrollar la intraculturalidad(conocimiento de lo propio) que esimprescindible para poder sumergirse en lainterioridad de otras culturas y promover unaauteacutentica interculturalidad
Es por estos dos pasos fundamentalesque la fraternidad universal ha de partir desdelos espacios concretos y vitales de laspersonas para ir desarrollando su proyectode categoriacutea socio-poliacutetica que permita evitartanto el encierro individualista de la libertaddesvirtuada como la homogenizacioacuten amorfade una igualdad mal comprendida
Pero el diaacutelogo intercultural no tienesoacutelo un caraacutecter interpersonal sino tambieacutengrupal social y entre pueblos Maacutes auacuten es undiaacutelogo a desarrollar entre tradiciones ymodos de ver y vivir en el mundo Por tantoincluso la misma categoriacutea de fraternidadtendraacute que ser puesta en discusioacuten si es que
realmente desea entablar este diaacutelogorespetuoso horizontal y de enriquecimientomutuo con las culturas
4 Un posible equivalente homeomoacuterfico(formas similares) a la categoriacutea de fra-ternidad
Poner en discusioacuten la categoriacutea defraternidad no significa anular su ricatradicioacuten y aporte conceptual desarrollado enlos marcos del pensamiento occidentalSignifica maacutes bien desde este desarrollo notratarla como una categoriacutea universal quepuede ser impuesta y colocada en todas lasculturas por igual Dicho en teacuterminos de laperspectiva intercultural significa buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas Concretamente esto significa que ldquosetrata pues de un equivalente no conceptual nifuncional a saber de una analogiacutea de tercergrado No se busca la misma funcioacuten (que lafilosofiacutea ejerce) sino aquella equivalente a laque la nocioacuten original ejerce en lacorrespondiente cosmovisioacutenrdquo (Panikkarcitado en Estermann 200647)
Entonces un desafiacuteo no menor que sepresenta a quienes estamos desarrollando elprincipio de fraternidad es buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas para poder entablar un auteacutentico yenriquecedor diaacutelogo con estas Aquiacute estamosen el meollo de la perspectiva interculturaldonde ldquocomo resultado de la lsquohermeneacuteuticadiatoacutepicarsquo uno aprende a pensar ycomprender desde el sistema simboacutelico demaacutes de una tradicioacutenrdquo (Vallescar 2005482) Y
ldquoesto puede comprenderse por las nociones dehomologiacutea ndashlas nociones juegan papelesequivalentes y ocupan espacios homoacutelogos en los
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respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
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la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
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qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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Recensioni Reviews
essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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Recensioni Reviews
quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Recensioni Reviews
Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Wolfgang Kaltenbacher
una produzione individuale e mono-culturale della filosofia e si cerca inveceuna polifonia dialogica dinamica efondamentalmente aperta delle culture edelle discipline (httpprofpolylogorgobj-enhtm [29 agosto 2010])
Allrsquointerno di questo quadro generaletroviamo approcci diversi alla filosofiainterculturale che in parte possono essereconsiderati complementari La filosofiainterculturale parte dalla consapevolezza delcontesto culturale della filosofia e dellarilevanza di questo contesto per lo sviluppodelle teorie filosofiche Da qui risulta ilcompito di riflettere sistematicamente sullarelazione tra la produzione filosofica e il suocontesto culturale di sviluppare nuovistrumenti e metodi per essere in grado dicomprendere culturalitagrave ed interculturalitagrave infilosofia La consapevolezza del ruolo delcontesto culturale cambia la nostra sensibilitagravee il nostro atteggiamento nei confronti di altricontesti culturali e ci invita a rifletteremetodicamente sui problemi culturali edinterculturali La filosofia allarga tra altro lasua competenza ad una filosofiadellrsquointerculturalitagrave (Cesana 2007 55)
La culturalitagrave di ogni tradizione filosoficanon implica perograve un determinismo erelativismo culturale Nonostante il condi-zionamento culturale della produzione filo-sofica egrave possibile mantenere la convinzione diuna ldquoveritagraverdquo universale bencheacute non possiamopiugrave pretendere di avere un accessoprivilegiato o esclusivo a questa ldquoveritagraverdquo Essarimane unrsquoidea regolativa
La filosofia interculturale puograve cambiarela percezione della propria tradizionefilosofica In particolare la filosofia occidentaleegrave stata criticata per la sua autopercezione edegrave stata invitata ad aprirsi ad altre tradizioni Egravevero che molti autori occidentali sono convinti
che la filosofia sia una conquista esclu-sivamente europea e questo egrave sicuramentesbagliato Dallrsquoaltro lato non va dimenticata lacuriositagrave che gli europei hanno sempre avutonei confronti delle altre culture e che questointeresse non era sempre motivato da unabrama imperialista La critica dellrsquoeuro-centrismo ha occupato molto spazio nelleprime pubblicazioni della filosofia inter-culturale Contemporaneamente sono statirespinti tutti gli altri centrismi come ilsinocentrismo oppure lrsquoafrocentrismo(Wimmer 2004 53-62 Nederveen Pieterse2009 70) Sembra essere cosa ovvia che sidebba andare oltre la propria tradizione e lafilosofia interculturale pretende di dare uncontributo per raggiungere questo obiettivoindividuando le differenze culturali e lesomiglianze transculturali (Cesana 2007 53)unrsquoimpresa che presuppone competenzeparticolari
La filosofia interculturale va distintadalla filosofia comparata Su questadistinzione hanno insistito soprattutto gliautori della filosofia interculturale La filosofiacomparata nella sua forma storica non hacome particolare obiettivo la riflessione sulcontesto culturale della produzione filosoficae i filosofi di questo campo in realtagrave non sisono preoccupati piugrave di tanto dei presupposticulturali del proprio pensiero Dallrsquoaltro lato lafilosofia interculturale dipende dallacomparazione di diverse tradizioni filosofichee quindi deve affrontare anche tutte ledifficoltagrave della filosofia comparata Occorronostudi molto approfonditi prima di poter farequalsiasi comparazione Sono proprio glistudiosi piugrave specializzati ad avere delle riservenei confronti della filosofia comparata Sipensi solo agli studi sulle varie tradizionifilosofiche del subcontinente indiano Gliindologi hanno buone ragioni ad essere
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scettici sulle comparazioni fatte da filosofi chenon hanno mai studiato i testi nella linguaoriginale ma solo in qualche traduzioneinglese
Essendo incompleta o incerta la nostraconoscenza di altre tradizioni la filosofiainterculturale puograve comunque cominciare conla riflessione sul contesto culturale dellapropria tradizione vagliandola in base allesollecitazioni e agli spunti provenienti da altriambiti culturali Dal confronto possonosorgere domande che mettono in nuova lucela propria tradizione senza tuttavia esigereuna conoscenza perfetta delle altre tradizioniLrsquoincontro con la cultura giapponese adesempio ha fatto emergere il profondocarattere europeo del concetto di ldquoculturardquo(Ocirchashi 1984 Monceri 2000) Il terminecolere il coltivare della natura originalmentelimitato allrsquoambito dellrsquoagricoltura fugradualmente esteso a tutti i campi della vitaumana La trasformazione della natura lacreazione di una ldquoseconda naturardquo egrave in questolrsquoaspetto rilevante Nella moderna linguagiapponese fu coniato un nuovo termine(bunka) per esprimere il concetto europeo dildquoculturardquo Quanto fosse diversa la concezionedella relazione tra lrsquouomo e la natura nelGiappone tradizionale si evince dalla famigliadi parole che serviva per caratterizzare i variaspetti della cultura prima dellrsquointroduzionedel termine bunka Lrsquoideogramma fucirc il ventoin combinazione con le varie espressionispecificanti forniva gli elementi linguistici perdescrivere tutta la sfera della cultura Il fattoche fucirc un elemento naturale indicasselrsquoambito della cultura dimostra per Ocirchashiche il rapporto tra lrsquouomo e la natura eraconcepito in Giappone in modo completa-mente diverso Il compito della cultura non egravestato la trasformazione della natura bensigravelrsquoautoassimilazione scrive Monceri Questo
non devrsquoessere frainteso La cultura non egravestata il diventare uno con la natura ldquoCulturardquoegrave stata la ricerca del posto dellrsquouomo tra cieloe terra illustrata nella parabola della ruotaidraulica che non devrsquoessere messa neacute troppoprofondamente nellrsquoacqua neacute fuori lrsquoacquaLa parabola viene attribuita al filosofogiapponese Ninomiya Sontoku In un periodoin cui si annunciavano grandi cambiamenti acavallo tra il Settecento e lrsquoOttocento eglidifendeva lrsquoideale confuciano dellrsquouomo dicultura il quale ndash munito di un libro e di unattrezzo agricolo ndash cercava di mantenerelrsquoequilibrio culturale Con questa parabolaprendeva le distanze sia dal buddhismoparagonandolo alla ruota abbassata troppoprofondamente nellrsquoacqua sia dallo sviluppodellrsquoindustrializzazione che giagrave si potevaintravedere e che avrebbe portatoallrsquoabbandono dellrsquoagricultura ed allrsquoaliena-zione dalla natura simboleggiati dalla ruotaidraulica fuori lrsquoacqua (Ishiguro 1955)
Il concetto occidentale di ldquoculturardquo hainiziato a sgretolarsi durante il ventesimosecolo secolo che ha visto una vertiginosaaccelerazione della mondializzazione In tuttele discipline che si occupano di fenomeniculturali il concetto statico di cultura vienesostituito da un concetto dinamico Le culturenon sono immutabili non sono entitagrave fisseOgni cultura egrave il risultato di un complessoprocesso storico con innumerevoli contatti escambi con le altre culture Nessuna culturaesiste in modo isolato e i confini delle culturenon si lasciano definire con precisione Ladefinizione di cultura dipende dai criteri che siapplicano dalla Kulturnation alle culturelocali a unitagrave ancora piugrave piccole Alla fine ogniindividuo ha la sua ldquoculturardquo
Indipendentemente dalla definizione dildquoculturardquo egrave certo che non possiamo mai
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lasciare il circolo culturale al qualeapparteniamo ma il circolo puograve cambiare enoi con esso Possiamo allargare o cambiare ilnostro orizzonte Con ogni passo che facciamosi sposta in effetti il nostro orizzonte Erasbagliato quindi considerare lrsquoorizzonte unacosa statica Gadamer non lo ha mai fatto Lasua metafora della ldquofusione degli orizzontirdquomeritava una valutazione piugrave attenta Neglistudi interculturali questa metaforagadameriana egrave stata interpretata come unsintomo di una cultura dellrsquousurpazione equindi respinta categoricamente Lrsquoespressio-ne tedesca Horizontverschmelzung egrave ambiguacome ha ricordato Philippe Eberhard (2004)Essa contiene contemporaneamente uno emolti orizzonti Si parte da molti orizzonti e siinizia ad entrare in un comune contesto dicomunicazione si condivide in parte unorizzonte Ogni metafora ha i suoi limiti edeve essere interpretata cosigrave anche lametafora della ldquofusione degli orizzontirdquo chealla fine non egrave tanto lontana da quella dellesovrapposizioni (Uumlberlappungen) usata dallafilosofia interculturale Egrave noto che il tardoGadamer si egrave interessato del dialogointerculturale Ram Adhar Mall perograve silamenta che Gadamer non abbia praticatoquesto dialogo e che sia sempre rimastolegato a un concetto eurocentrico dellafilosofia Non egrave un segreto che la filosofia diGadamer egrave stata legata fin dallrsquoinizio alpensiero greco Dallrsquoaltro lato non possonoessere piugrave ignorati i tentativi di Gadamer diaprire il proprio pensiero ad altre tradizioni(Grondin 2007) La cosiddetta ldquoermeneuticaanalogicardquo o ldquoermeneutica interculturalerdquo nonha mostrato comunque quel passo rivoluzio-nario oltre lrsquoermeneutica classica almeno perquanto riguarda il suo aspetto epistemolo-gico Ci sono vari problemi irrisolti nellafilosofia di Gadamer ma non si puograve negare
che il suo pensiero offra elementi fondamen-tali per la filosofia interculturale La massimache la prima filosofia di un autore classicodebba essere distinta dal suo atteggiamentoculturale vale in particolare per Hegel il qualeegrave stato criticato fortemente dalla filosofiainterculturale ma spesso in modo moltosuperficiale Egrave ovvio che alcuni elementi dellafilosofia di Hegel sono inaccettabili Nonpossiamo seguire Hegel nella sua metafisicadella storia delle religioni per menzionaresolo un aspetto ma il quadro concettuale cheoffre egrave molto utile per lo sviluppo di unateoria pluralistica (Nagl-DocekalKaltenbacherNagl 2008 27)Nellrsquoincontro delle culture possiamoevidenziare il contesto comune di comunica-zione oppure esaltare le differenze In ognicaso Hegel ci offre un ampio spettro distrumenti concettuali sofisticati per lrsquoanalisidei processi interculturali e in questo Hegelrappresenta solo il culmine di una riccatradizione del pensiero dialettico che prima ditutto indica la natura dialettica di ogniconcetto Ciograve che ci divide da altre tradizioni ciunisce a loro Conoscere il confine significaessere giagrave al di lagrave di esso Il processo dellacomprensione interculturale egrave graduale Nonesiste unrsquoassoluta incomprensibilitagrave ma egravealtrettanto vero che rimarranno sempre diffe-renze culturali Rimarragrave quindi il compitodella traduzione interculturale
Unrsquoepistemologia della filosofia inter-culturale dovrebbe partire dal processocomplesso di un reale allargamento dellrsquooriz-zonte in cui nuove categorie vengono adot-tate e la propria posizione continuamentecambiata Ho descritto questo modello episte-mologico in un altro contesto come universa-lismo dialettico che respinge e supera sia ilrelativismo culturale sia lrsquouniversalismoastratto (Kaltenbacher 2008 280)
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Modelli simili sono stati sviluppati daalcuni autori della filosofia interculturaleClaudia Bickmann parte dallrsquoidea di unaphilosophia perennis la quale perograve non puograveessere reclamata come possesso esclusivo dinessuno Ci sono accessi differenti allrsquouni-versale Le varie culture hanno approccidiversi allrsquouniversale e questo egrave un fatto chenon puograve essere piugrave ignorato Le differenzedevono essere riconosciute Dallrsquoaltro latonon possiamo rinunciare allrsquouniversale Ilbisogno di controbilanciare la filosofia unila-terale dellrsquouniversalismo astratto ha portatoalla creazione di un altro pensiero unilateralela filosofia della differenza La filosofia inter-culturale in senso stretto egrave nata nella grandecorrente della filosofia della differenza Leparticolaritagrave delle diverse tradizioni filosofichedovevano essere difese e rivalutate Adessosarebbe giunto il momento sostieneBickmann di correggere anche gli eccessidella filosofia della differenza Gli elementicomuni delle diverse tradizioni devono esserecolti Le sovrapposizioni permettono la comu-nicazione interculturale senza cancellare ledifferenze Da respingere sono sia lrsquoidea diuna totale commensurabilitagrave delle culture sialrsquoidea di una totale incommensurabilitagraveBickmann ha formulato nuovi criteri per lafilosofia interculturale adottati dalla Societagravedi Filosofia Interculturale (Society of Inter-cultural Philosophy) che fanno comprenderela distanza della sua posizione da quellaespressa nelle prime pubblicazioni dellafilosofia interculturale (Bickmann 2007httpwwwint-gipdeenglischinformationen_ englischhtml[29 agosto 2010])
Non egrave casuale che la filosofiainterculturale sia nata negli ultimi decenni delventesimo secolo Essa fa parte della svoltaculturale Unrsquoanalogia interessante la tro-
viamo nella germanistica che sin dagli anniSettanta ha sviluppato un nuovo ramo deglistudi germanici la germanistica interculturalela quale puograve essere considerata come uno deivari tentativi di superare i tradizionali limitidisciplinari e di sfruttare gli spazi di nuoveprospettive interdisciplinari La svoltaculturale ha causato in Germania lospostamento dalle Geisteswissenschaften alleKulturwissenschaften e la creazione di unanuova disciplina la Kulturwissenschaft (alsingolare) la quale si basa in parte su vecchietradizioni tedesche e che si inserisce con-temporaneamente nello sviluppo degli studiculturali a livello internazionale CulturalStudies New Historicism Cultural PoeticsVisual Studies Postcolonial Studies CulturalAnalysis lrsquoetnografia postmoderna la semioti-ca la sociologia della cultura in Francia etc(Bachmann-Medick 2006 Boumlhme 1998 2000e 2008 WierlacherBogner 2003)
Come gli studi letterari anche la filosofiainterculturale ha ormai superato gli eccessiculturalistici La critica postmoderna dellegrandi narrazioni continua ad essere impor-tante per la de-costruzione dei discorsi ege-monici ma lrsquoinsufficienza di una mera de-co-struzione egrave diventata evidente ed una tenden-za verso una posizione piugrave equilibrata puograveessere constatata Essere consapevole dellaculturalitagrave della produzione filosofica senzarinunciare allrsquouniversalitagrave egrave stato formulatospesso da Wimmer come lrsquoobiettivo generaledella filosofia interculturale (2004 63 153)
Come lrsquoantropologia culturale lafilosofia interculturale deve essere attenta anon diventare vittima delle proprie idee Ilmondo odierno ha costretto lrsquoantropologiaculturale a ripensare categorie fondamentaliche hanno determinato il discorso antro-pologico per tanto tempo Concetti come
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ldquoculturardquo ldquotribugraverdquo o ldquogruppo etnicordquo non pos-sono essere piugrave utilizzati nel mondo globaliz-zato Lrsquoimmagine del mondo come suddivisoin ldquoculturerdquo egrave stata sostituita da altre rappre-sentazioni come quella dellrsquoldquoecumene globa-lerdquo (Fabietti 2004 261-268) Questa nuovaconcettualizzazione potrebbe essere vistacome un altro eccesso messo in moto dallanecessitagrave di dissolvere costruzioni di identitagraveculturali che in realtagrave non esistono Ma in ognicaso la filosofia interculturale deve evitareconcetti che hanno giagrave dimostrato la loroinefficienza in altri campi disciplinari
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copy Wolfgang Kaltenbacher 2011
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Maria Esther Mastrogiovanni
Ripensare la nascita per un nuovo con-cetto di dipendenza
Mi piace cominciare richiamando la me-tafora della finestra che Panikkar usa nelbellissimo video offertoci da Milena CarraraPavanvisto durante il convegno a Napoli il 3 -4 dicembre 2010
Il mio intervento si pone proprio comeunulteriore finestra da cui sono solita guar-dare e dalla quale chiedo lascolto
Il proprio punto di vista immaginatocome una finestra
Limmagine della finestra egrave straordina-ria e prima di esprimermi sullargomento chemi preme la voglio raccontare nelle risonanzee nella ricchezza di significati che mi susci-taseguendo un percorso di immaginazionecosigrave come lo sto apprendendo da Gastone Ba-chelard e con laiuto degli approfondimentisul mundus imaginalis di Paolo Mottana
La finestra egrave luogo di soglia fra internoed esternoE unapertura fra realtagrave separate econtigueDunque realtagrave distinte ma legate dauna contatto in primo luogo materiale uncontatto fluido ora piugrave visibile ora meno evi-
dentePuograve essere piugrave o meno opaca se il ve-tro che la compone egrave piugrave o meno ombra-tosporco incrostato Puograve essere aperta ochiusa (da noi ma anche dimperio da altri)econsentire allaria di circolare liberamente a-gli odori di essere percepiti alle voci e ai suonidel mondo di essere piugrave o meno uditi Con-sente di rimanere dentro quasi invisibileallesterno nellillusione della propria assolu-tezza in quanto unica e sola finestra possibi-leOppure di sporgersi sul suo davanzale be-ne in vista in grado cosigrave di vedere quante al-tre finestre esistano accanto alla propria e nelsilenzio ascoltare meglio ciograve che da altre fine-stre proviene
Limmagine della finestra inoltre implicanon solo una distinzione ma anche una di-stanza fra me e ciograve che vedo e come lo vedoIo non mi esaurisco in ciograve che vedo e in comelo vedo sono altro un di piugrave di quello che divolta in volta penso e affermo Ciograve mi dagrave unsenso di leggerezza e la capacitagrave di stare nellecose senza troppi drammi tutto egrave in movi-mento anche il mio sguardo che fonda e so-stiene il mio dire
E nel movimento cegrave anche quello della-scolto del mio silenzio da abitare da vivere
RIFLESSIONE
Maria Esther Mastrogiovanni
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da scoprire E in quel silenzio il piugrave delle volteconquistato con fatica paziente e umile farepulizia mettere ordine lasciare solo lessen-ziale Allora quel silenzio puograve ospitare la pre-senza dellAltro capire accettare che lAltroesiste veramente egrave il fine che Simone Weil sipone nella sua vita
E in questo in-quieto movimento incon-trare lAltro in una in-quieta pace
E questa una ricerca lunga difficile maaffascinante di ciascuna vita
In questa attitudine mi muovo ben lun-gi dallaver raggiunto un qualsiasi approdoogni tanto un porto sembra la fine del viaggioma la corrente ritrascina con il suo canto odo-roso al largo e lavventura continua
Sono curiosa e non mi piacciono i sen-tieri noti Ho frequentato cosigrave luoghi diversi elontani fra loro e piugrave di una volta ho constata-to con un sorriso e con un po di stupore co-me molti amino rinchiudersi in un recinto no-to e coltivino per una vita intera lo stessogiardino piante perfette quasi nascono rigo-gliose Nuovi frutti nuovi incroci nuove pian-te che hanno del meraviglioso e impensabiliper il senso comune Ma tale bellezza a voltesi ripiega su se stessa non apre finestre su al-trettanti meravigliosi giardini cegrave una faticasolitaria eroica che ha in seacute nel suo intimo unnucleo di insignificanza proprio per la ristret-tezza dello spazio vitale in cui si rinchiude Cegraveun assoluto che ignora lassoluto del giardinoaccanto
Ho frequentato sui libri e nelle relazio-ni il sapere espresso dalle donne
Alla domanda che piugrave volte mi sono po-
sta perchegrave proprio la passione per la condi-zione femminile e non altro ugualmenteimportante al mio sguardo di giudice severosono riuscita a rispondere solo di recente Enella mia storia che ho trovato la rispostaNon certo per motivazioni oggettive noncredo si possa stabilire una graduatoria diprioritagrave fra i bambini affamati del Ruanda o gliafghani costretti a fuggire dalle loro case perla guerra o le donne che subiscono violenze ditutti i tipi nella indifferenza e nel silenzio delleistituzioni e delle societagravelelenco potrebbenaturalmente continuare a lungo
E un utile esercizio ricostruire la genesidelle proprie passioni intellettuali ma anchepolitiche e sociali Si diventa poi piugrave libere epiugrave capaci di perseguire quellinteresse nonpiugrave solo appassionato ma ancor piugrave vivouna volta che si siano sciolti i lacci della pro-pria storia che cosigrave manifesta tutta la sua e-nergia
Metagrave della mia vitagrave lho spesa nello stu-dio e nellazione per comprendere e valoriz-zare la soggettivitagrave femminile Ancora oggicon animo diverso continuo a farlo non piugravesolo nei luoghi di donne ma anche in quelliche si usano chiamare luoghi misti
E cosigrave qui fra voi mi egrave possibileoggisentirmi a casa Proprio in un momento incui ho sentito con piugrave acutezza un senso di di-sagio di estraneitagrave di solitudine nel luogo incui lavoro e nella realtagrave che mi circondaSonouninsegnante mi piace stare in classe con leallieve e gli allievi ma sempre piugrave vivo con in-sofferenza listituzione scolastica
Proprio quando riflettevo come - aven-doli ascoltati negli ultimi mesi a Firenze - i
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protagonisti della vita culturale italiana misembrano procedere per mondi separati au-toreferenziali a volte forse privi di una one-stagrave intellettuale oggi sempre piugrave rara
Cosigrave durante i due giorni del Convegnoin una sala del palazzo Serra di Cassano pre-stigiosa sede dellIstituto Italiano per gli StudiFilosofici a Napoli mi sono sentita a casa duevolte
In primo luogo perchegrave Napoli egrave la miacittagrave natale e poi perchegrave ho percepito unagrande sintonia con le persone che ligrave si sonoespresse
Non ero sola
E oggi per chi come me nel suo quoti-diano si sente isolata come se parlasse unal-tra lingua o vivesse in un altro mondo egrave une-sperienza preziosa percepire di trovarsi acasa
Ma nel momento in cui rifletto su que-sta dualitagrave penso alla a-dualitagrave di cui parlaPanikkar e mi interrogo
Il problema interculturale si intrecciafortemente con quello intra-culturale quelloproprio di ogni comunicazione dove pare chesia quasi impossibile soprattutto quando siusano le parole non fra-intendersi
Spesso le parole complicano le relazionia volte sembrano anche aiutarle ma sono leparole o qualche altra cosa che passa invisibi-le attraverso un linguaggio non verbale unlinguaggio che ho imparato a chiamare delcuore
So di essere molto di parte ma ho un in-
teresse poco sviluppato per le questioni pu-ramente teoriche preferisco seguire la lezio-ne di Simone Weil che era una grande pensa-trice filosofa politica mistica letterata e tan-te altre cose un pensiero deve trovare la suaveritagrave egrave bontagrave nellessere praticabile
Pensiero- azione Un pensiero incarnatocome lha definita Gabriella Fiori
Almeno in certi ambiti
La Natura ci egrave ancora madre anche se lacultura occidentale dalla Rivoluzione Scientifi-ca in poi ha cominciato a considerarla unmeccanismo piuttosto che un organismo E daligrave -nonostante i successivi sviluppi della co-siddetta visione scientifica del mondo ai piugraveignoti - si egrave sviluppata la pervasivitagrave dellideadella macchina che ha divorato tutto anche ilnostro corpo Viviamo come congegni di ungrande orologio il cui ritmo non egrave scanditodal nostro respiro ma da una impersonalelancetta di ferro che procede indifferente almondo
Ma se ci volgiamo alla Natura con intimadistanza(Rilke) e con amoroso sguardo pos-siamo ancora ricevere grandi insegnamenti
E vorrei riflettere con voi proprio par-tendo dal concetto cosigrave stimolante di a-dualitagrave su quel particolare momento della vi-ta di tante specie viventi e su quella precisarelazione che cegrave tra una madre e il suo bam-bino durante la gravidanza e nei primi anni divita Quellunitagrave fortissima e necessaria cheha perograve giagrave sin dal suo sorgere il movimentodel distacco e dellautonomia In quel momen-to la donna e il bambino sono nello stessotempo due e uno
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Tale relazione egrave talmente poco conside-rata nel nostro immaginario che non ci sonoparole e non solo in italiano per definirequella relazione di dipendenza-indipendenzafra due esseri viventi dove la dipendenza haun tempo e comprende la crescita della indi-pendenza delluno dallaltro di chi sta per na-scere e di chi alimenta quella nascita
Per inciso ho avuto una certa esitazionenel trovare il verbo piugrave appropriato per de-scrivere chi femmina donna corpo di donnaconsente decide fa in modo che una nascitapossa accadere
Cegrave tutta una retorica sul rapporto ma-dre -figlioa sulla maternitagrave ma sullaspettoche qui considero non trovo nulla che abbiaacquisito un valore esemplare e simbolico
Forse in altre culture Ma non ne sono aconoscenza e se qualcuno puograve portare un suocontributo gliene sarograve grata
Dunque durante la gravidanza abbiamoun inedito un corpo che ne fa crescere un al-tro che per un certo tempo egrave nascosto pro-tetto nelle viscere E qualcosa di straordina-rio Mi egrave capitato da giovane per la mia tesisulla maternitagrave di essere presente al parto diuna donna Quella scena mi si egrave impressa nellamente e quando egrave toccato a me partorire miegrave stata di grande aiuto
Allora compresi percheacute i nostri antenatimigliaia di anni fa ancora inconsapevoli dicome si concepisse un essere vivente rima-nessero turbati davanti a quellevento straor-dinario e meraviglioso che egrave la nascita di unessere vivente e attribuissero alle loro donnepoteri magici e la responsabilitagrave di un rappor-
to privilegiato e diretto con la Natura la don-na era allora una sciamana Le grandi statuedella Dea madre mediterranea che si possonoancora vedere al museo de La Valletta a Mal-ta testimoniano questo senso della potenzafemminile dispensatrice generosa dellab-bondanza nella quale soltanto puograve nascereuna nuova vita Sono donne immense comedimensioni grasse con un forte valore sim-bolico di ricchezza
Se penso oggi allimmagine quasi ano-ressica della donna moderna mi sembraquasi un fantasma di quella figura unombralieve muta e svuotata che sfiora questa terracercando di occuparvi il minore spazio possibi-le
Anche se pare affermarsi un nuovomodello femminile la cui prima funzionesembra essere di nuovoquella di piacerealluomo
Dunque la Natura che amo significarecome Madre ci offre lo spettacolo di un even-to la nascita di un essere vivente che fra letante sue caratteristiche ha quella di porre inuna relazione speciale tre individui un padreuna madre un figlioa
E piugrave in particolare nel corpo della don-na sboccia una vita che dipende totalmenteda quella della madre in perfetta simbiosi fi-no a quando compiutasi lopera quella vitaesce da quel corpo per continuare sulla stra-da di una sempre maggiore autonomia lapropria esistenza
E lallevare il crescere leducare sonotutte azioni che implicano una relazione cheper quanto dispari agisce su vari fronti e in
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ambiti diversi su entrambi i soggetti entram-bi i soggetti madre e figlioa si formano ma-turano crescono insieme E non mi risulti e-sista parola nella nostra lingua che descrivatutta la complessitagrave e lo spessore di questaparticolare modalitagrave di relazione Se riflettia-mo su questo inizio come un inizio proprio dimoltissime specie viventi ci renderemo contodi come nascendo facciamo esperienza di unamodalitagrave di relazione che in seguito non solodimentichiamo ma anche quando vi pensia-mo la consideriamo al piugrave in quantonaturale non appropriata allessere umanosviluppato il quale sembra ritenere di uma-nizzarsi proprio superando la propria condi-zione naturale ma in questo movimento deicorpi e del pensiero di fatto ci si allontanaanche dalle proprie radici dalla propria origi-ne Se poi pensiamo che per quanto riguardagli esseri umani allorigine cegrave un corpo didonna non egrave difficile comprendere comequesta rimozione culturale collettiva possaavere a che fare ieri come oggi con il disco-noscimento della potenza della madre
Lindividuo libero in quanto assolutopadrone di seacute attraverso la sua volontagrave risultaa questo punto una bella astrazione e una viaduscita per il maschio (solo occidentale) cheper rifondarsi deve rinascere da se stessodimenticando la sua nascita reale e le condi-zioni in cui essa egrave avvenuta Tutto ciograve ha avutonei secoli trascorsi una sua funzione forse -egrave una domanda alla quale non egrave facile rispon-dere - ma oggi in un mondo sempre piugrave pic-colo una strada per non soccombere tuttipuograve essere quella di ricordare che se siamovivi e vogliamo che si continui a vivere egrave per-cheacute qualcuno ci ha messo al mondo e allevaticioegrave riconoscere la nostra dipendenza nei
confronti delle e degli altri dipendenza neitermini in cui labbiamo vissuta alla nascita ndashpurtroppo non ci sono altre parole einterrelazione mi sembra troppo asettica epoco pregnante Agire veramente questa ac-quisizione in ogni ambito non egrave assolutamen-te facile ma cambierebbe lordine simboliconel quale siamo soliti pensarci ed esprimerciNon egrave facile Ma questa egrave la grande scommes-sa che da piugrave parti con altre motivazioni staemergendo come ineludibile per la nostra so-pravvivenza
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L Anthony Savari Raj
Tsunami in 2004
It indeed awakened us at least for ashort while to realize that nature is not sing-ing any longer its sweet song It has only be-gun to let out its cry
On this disastrous occasion we heardpeoplersquos cry too a cry out of helplessnessloss and pain
Though the groanings of nature and thepoor appeared to outsmart one another yetthey also fused into one ndash not of course in aharmonic symphony but in a horrifying ca-cophany
The cacophany had a theme too It por-trayed that the cosmic display and the humandisplacement are connected and that the hu-mans are not the only players on world stageIt perhaps signaled the need and a new op-portunity for a fresh and urgent vision of acosmotheandric (cosmos-divine-human) soli-darity
Ecosophical Justice is presented in thisvery cacophanic world context and situationIt reminds us among other things that eco-logical predicament is not merely ecologicalbut it is a human problem which indeed re-quires a radical mutation in human attitudeIn our attempt to control and manipulate na-ture we have forgotten that we are naturalbeings sustained by the same environmentwe seek to dominate
Very significantly our domination hasspilled over to the human beings too particu-larly the poor who cry out for justice and lib-eration The logic that exploits the earth andthe poor seems to be one and the same Eco-logical and justice concerns therefore are in-separable Justice is the way of ecology
Ecosophical Justice reminds us furtherthat precisely because of our present state ofhuman emergency and seriousness of theecological situation mere short-term solu-tions and technical stopgaps are insufficientIn other words it is not enough to find waysby which we can more effectively or moreldquohumanlyrdquo deal with the Earth unless at thesame time we find the Earth as another di-
ECOSOPHICAL JUSTICE
L Anthony Savari Raj
L Anthony Savari RajUniversity of Madras India
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L Anthony Savari Raj
mension of our very selves sharing the samedestiny This in short constitutes the ecoso-phical awareness
It appears therefore we need a radicalre-vision of reality which would make usaware that the world is the manifestation ofthe total cosmotheandric reality which callsfor a holistic participation It involves indeed acultural disarmament and innovation and aparticipatory common life in solidarity withfellow human beings and the earth This ofcourse is our human dignity and responsibil-ity
Understandably this requires from usdistance and involvement contemplation andaction theory and praxis and of course anopenness to the transcendent Spontaneousand authentic actions for the welfare of theeco-human can flow only from a serene in-sight and right evaluation born of an ecoso-phical vision
Our guide in our search for ecosophicaljustice is Raimon Panikkar who is at once aphilosopher a scientist and a theologian Buteven these terms do not adequately capturethe heart of Panikkarrsquos enterprise
As a scientist philosopher and theolo-gian he has spent a lifetime exploring thegreat religious and secular traditions seekingto discern their underlying visions of realityHow do we name that in which we all live andmove The modern scientist sees it as the ma-terial universe the philosopher as the humanmind the theologian as the mysterious divine
But Panikkar sees these options as par-tial and fragmenting indeed they are part ofthe problem rather than part of the solution
When we see that the earth is reduced toldquomere stuffrdquo wholly subject to a human willthat sees itself autonomous from the mysteryof being itself then we begin to see the prob-lem at the heart of our crucible
Panikkarrsquos ecosophical vision is to besituated in this context It indeed leads us tosee the co-penetration of which we namedand separatedmdashas universe humanity andthe divine It is our effort to discern and spellout how authentic and effective actions ofjustice can spontaneously flow from this holis-tic and ecosophical vision of Panikkar
Our focus on Panikkarrsquos ecosophical vi-sion has another important purpose At a timewhen the future of theology in general andIndian theology in particular is said to dependvery much on the meeting and interaction oftwo important streams in theologizingnamely the religio-cultural (ldquomystical con-tentrdquo) and the socio-political (ldquoprophetic con-cernrdquo) through an exploration of the contoursof justice in Panikkars ecosophical enterpriseour work indeed attempts to develop a widerframework in which both the streams areharmoniously integrated and one made tosupport the other After all a unified searchfor truth and realization of justice are onlytwo sides of the same coin
The study is presented in four chapters
The first chapter takes up the questionof the relationship between religious plural-ism and justice and further explores the pres-ence and nature of justice concerns in the e-cosophical vision of Panikkar
Though Panikkarrsquos contribution hasbeen studied and interpreted in various con-
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texts and aspects yet we believe the impli-cations of his vision for the central issue ofjustice has not been thus far sufficiently ex-plored Hence the present attempt
This attempt looks interesting and sig-nificant amidst a certain tendency to catego-rize and portray Panikkar only as a represen-tative of religio-cultural orientation and as amere dialogue theologian without an explicitliberation and justice motif and concern
As a pathway to explore Panikkarrsquos jus-tice concerns the second chapter ventures toexplore Panikkarrsquos vision of ldquoecosophyrdquo Hereattempts are made to show the implicationsof Panikkarrsquos vision for one of our major con-temporary problems namely the ecologicalpredicament Panikkarrsquos proposal of ldquoecoso-phicalrdquo vision as different from ecological iselaborated
The word ldquoecosophyrdquo as understood byPanikkar suggests that the question lies be-yond a more or less refined ecology It furtherreminds us that the present predicament isneither ecological nor technical but a humanone It is a problem rooted in our ways ofthinking It involves our new attitude and per-ception about the earth ourselves and alsothe divine and the collective identity and des-tiny of all the three dimensions of reality It inshort points to a cultural mutation
The third chapter studies ldquoEcojusticerdquowhich may well complement Panikkarrsquosecosophy Besides portraying justice as theway of ecology it indeed attempts to repre-sent ecology as the symbol of the struggles ofthe poor for regaining their lost dignity theirland resource rice and freedom
Stated differently behind the ecologicaldisaster we can sense the reduction of the an-thropos to the reduction of a particular racecountry and worldview which indeed preparesthe ground for the appropriation for one selfof the natural resources and consequently thevery means for livelihood of the other It isthis inhuman and exploitative practice againstthe other that has spilled over and has be-come an ecological disaster The programmeof ecojustice that is presented in the chaptertherefore indicates that it is only by deeplyentering into the human (unaffected by re-stricted and restricting anthropocentrism)that we can arrive at a sound ecological uni-verse
The final chapter ldquoEcosophical Justicerdquoattempts to discern the meeting point be-tween the ecojustice and ecosophical consid-erations Attempts are made to show howecojustice orientations can indeed serve as acomplement and also as an ldquoexternal stimu-lusrdquo to Panikkarrsquos ecosophical vision Effortsare made therefore to discern and spell outthe implications of justice in Panikkarrsquos visionof ecosophy in the light of ecojustice consid-erations
In the first part of this chapter we dis-cuss the nature of ecosophical justice mainlyto be in the nature of lsquoclarificationrsquo This clari-fication would consist in clarifying two impor-tant aspects of our ecosophical responsenamely lsquothe primacy of beingrsquo and lsquothe spon-taneity of doingrsquo In the second part of thechapter we attempt to open the heart ofecosophical justice by unearthing its founda-tions implications and implementations
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Lucas Cervintildeo
A manera de premisa e introduccioacuten
Esta reflexioacuten brota de un contextoparticular Bolivia Paiacutes sumergido en unabierto desconcertante impredecible yprofundo proceso de cambio socio-poliacutetico ycultural Proceso que para muchos es laesperanza de diacuteas mejores y para otros es maacutesde lo mismo Una sociedad en conflictoporque generalmente todo cambio ytransformacioacuten significa una redistribucioacuten yreequilibrio de las fuerzas sociales por tantoconflicto
La nueva Constitucioacuten Poliacutetica en suprimer artiacuteculo expresa que ldquoBolivia seconstituye en un Estado Unitario Social deDerecho Plurinacional Comunitario libreindependiente soberano democraacutetico inter-cultural descentralizado y con autonomiacuteasBolivia se funda en la pluralidad y elpluralismo poliacutetico econoacutemico juriacutedicocultural y linguumliacutestico dentro del procesointegrador del paiacutesrdquo
Estamos ante un proyecto de Estado ysociedad atrevido y de gran alcance original y
desafiante Una declaracioacuten que manifiesta lanecesidad de dar lugar reconocimiento yautodeterminacioacuten a la pluralidad de culturasy cosmovisiones conjugaacutendolas dentro de unmodelo de gobierno foraacuteneo a eacutestas mismasArtiacuteculo que aunque no manifiestaexpliacutecitamente nos remite a la categoriacutea defraternidad de esa ldquofraternidad universalentendida como conjugacioacuten de relaciones depertenencia reciacuteproca y de responsabilidadcomo principio de reconocimiento de laidentidad y del aspecto unitario del cuerposocial en el respeto de cada una de lasdiferentes multiplicidadesrdquo (Ropelato2006184)
El intento boliviano es la lucha pordesarrollar un Estado que de cabida ypromueva ldquorelaciones de pertenenciareciacuteprocardquo sin anular o menguar la pluralidentidad cultural de sus habitantes quemantenga el ldquoaspecto unitario del cuerposocialrdquo pero al mismo tiempo respete lasldquodiferentes multiplicidadesrdquo de maneras deser estar y vivir que se dan en su territorio Esla buacutesqueda de aquello que no estaacute pero seanhela que apenas se vislumbra pero ya se loquiere hecho realidad
LA FRATERNIDAD EN CONFLICTO Y EL CONFLICTO FRATERNOAPORTES DESDE LA INTERCULTURALIDAD
Lucas Cervintildeo
Lucas CervintildeoUniversidad Catoacutelica Boliviana
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Considero que desde estas tierras consus anhelos luchas y buacutesquedas y sin entraren los particulares del proceso poliacutetico socialy cultural que viene desarrollaacutendose enBolivia hay un aporte al camino que se vienerecorriendo desde hace antildeos para dar rostro yconcretizacioacuten a la categoriacutea de fraternidadM Antonio Baggio uno de los maacutesimportantes exponentes de este recorridoantildeos atraacutes se preguntaba ldquoiquestqueacute nuevoselementos nos llevan hoy en diacutea a analizareste precedente y a plantear el problema dela fraternidad Considero que se puedenindicar dos clases de motivos que estaacutenrelacionados entre siacute la fraternidad comoexigencia y pregunta y la fraternidad comoexperiencia y recursordquo (Baggio 20098)
La experiencia de este uacuteltimo decenioen Bolivia manifiesta la presencia de estaexigencia que por momentos ha sido un gritodesde diversos sectores sociales por generarfraternidad como tambieacuten estaacute presente elrecurso humano social y cultural paraarticular la fraternidad como categoriacutea poliacuteticay concretizarla
De mil modos y maneras se podriacuteadesarrollar esta intuicioacuten Concretamente seharaacute desde el aacutembito de filosoacuteficondashteoloacutegico yla perspectiva intercultural que considero uninstrumental muy vaacutelido para adentrarse yreflexionar los contextos plurales y susprocesos
En un segundo momento profundizareacuteel conflicto dentro de la interaccioacuten entre lasculturas principalmente desde unaperspectiva interpersonal Para esto recurrireacutea la inspiracioacuten ofrecida por un texto biacuteblico
I La fraternidad en conflicto
La finalidad de esta primera parte seraacuteprecisar lo que se comprende porinterculturalidad dada su ambiguumledad designificados y comprensiones Luego desdealgunas de sus claves se realizaraacute una velozcriacutetica del principio fraternidad buscandodesmantelar algunos de sus supuestosculturales occidentales que pretenden seruniversalizados a todas las culturas
En otras palabras desarrollaremos unaldquodeconstruccioacutenrdquo1 de la categoriacutea defraternidad colocando a eacutesta en conflicto porasiacute decir para poder manifestar ciertascontradicciones y ambiguumledades La finalidadde este ejercicio es contribuir a seguirahondando con nuevas luces el camino paratransformar la fraternidad en una categoriacuteapoliacutetica O sea un principio capaz de ldquoformarparte constitutiva del criterio de decisioacutenpoliacutetica contribuyendo en la determinacioacutenjunto a la libertad y la igualdad del meacutetodo yde los contenidos de la poliacutetica mismardquo Y quetambieacuten ldquologre influir en el modo con el cualse interpretan las otras categoriacuteas poliacuteticascomo la libertad y la igualdadrdquo (Baggio200639)
1 Breves aclaraciones alrededor de la in-terculturalidad
En esta reflexioacuten la interculturalidadviene asumida principalmente desde latradicioacuten desarrollada con acentos diversos
1 Deconstruccioacuten 1 f Accioacuten y efecto de deconstruir2 f Fil Desmontaje de un concepto o de una construc-cioacuten intelectual por medio de su anaacutelisis mostrando asiacutecontradicciones y ambiguumledades Real Academia Espa-ntildeola wwwraees
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por tres estudiosos R Panikkar R Fornet-Betancour y D de Vallescar Esta uacuteltima luegodel estudio a fondo de los otros dospensadores afirma que
ldquola interculturalidad antes que una teoriacutea es unaexperiencia de interrelacioacuten reciprocidaddiaacutelogo y solidaridad Presupone una actitud deapertura y escucha atenta Nos situacutea maacutes allaacute dela afirmacioacuten de la existencia faacutectica dediferentes culturas y del planteamientomulticultural liberal-democraacutetico pues concede acada miembro ndashcon independencia del marcopoliacutetico del que se trate- la facultad de contribuircon su aportacioacuten particular Esto significa queasume la tarea de renegociacioacuten continua deroles y espacios el discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesis decada sociedadrdquo (Vallescar 2005477)
Por tanto el punto de partida de lainterculturalidad es una opcioacuten eacutetica deapertura y escucha para descubrir las riquezasque el diversoa (culturalmente socialmentereligiosamente poliacuteticamente etc) meofrece Desde estas actitudes que se vuelvenexperiencia de vida en un segundo momentose va reflexionando y aportando a una teoriacuteaque deacute insumos para gestionar de maneracreativa y equitativa la interrelacioacuten entreculturas Entonces la propuesta interculturalpromueve un verdadero enriquecimientohorizontal entre las personas grupos socialesy pueblos pertenecientes a diversas culturasque conviven en un espacio comuacuten
Interculturalidad es la buacutesqueda degenerar espacios donde cada persona puedaldquocontribuir con aportacioacuten particularrdquo a lagestacioacuten de una sociedad y por tanto a unaglobalizacioacuten justa digna equitativa ysolidaria para todos todas y todo Todo en elsentido de incluir en nuestra categoriacutea de
bienestar al planeta el gran excluido de lamodernidad
A su vez la interculturalidad asume lacompleja tarea de la ldquorenegociacioacuten continuade roles y espaciosrdquo para dar lugar a todos ycada uno de los miembros de la sociedadprocurando ldquoel discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesisrdquoque lleva adelante cada pueblo y sociedad
Por tanto la interculturalidad permiteser pensada ldquocomo una categoriacuteaeminentemente eacutetico-poliacutetica que surgedesde el mundo de la vida y no desde fuera deeacutel que alude a cuestiones que rompen elmarco monocultural en el que somossocializados y que cuestiona el caraacutecterhomogenizante de la globalizacioacuten faacutecticardquo(Salas 200728) Propuesta que ldquoexige unanueva relacioacuten entre los seres humanos y lospueblos que aunque sea asimeacutetrica hoypuede dar forma a nuevas relaciones desimetriacuteasrdquo (Salas 200728)
2 Relacioacuten entre interculturalidad y fra-ternidad en el contexto plural
Cuando hablamos de culturas esimportante dejar claro que la interculturalidadse coloca como una alternativa clara ante launiformidad de una cultura sobre las demaacutesEsto porque asume que ldquolas culturas no sonlsquofolklorersquo sino que cada cultura es una formanueva de ver y de vivir el mundo La culturaofrece a cada tiempo y pueblo su estilo ysobre todo su lenguajerdquo (Panikkar 200611)
Importante subrayar que las culturasson ldquoformas de ver y vivir en el mundordquo portanto la interculturalidad no ha de serreducida a los espacios de interaccioacuten entre
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culturas originarias-indiacutegenas y modernas Lapropuesta intercultural parte desde lainteraccioacuten entre culturas milenariasmodernas y postmodernas (juvenilesperiferias de las ciudades etc) en su continuareconfiguracioacuten actual Por esto laldquointerculturalidad se propone pues como unaalternativa que permite reorganizar el ordenmundial porque insiste en la comunicacioacutenjusta entre las culturas como visiones delmundo y porque recalca que lo decisivo estaacuteen dejar libre los espacios y tiempo para quelas lsquovisionesrsquo del mundo puedan convertirseen mundo realesrdquo (Fornet-Betancourt2001375)
Precisamente esta ldquocomunicacioacuten justaentre las culturas como visiones de mundordquo eslo que tiende un puente entre lainterculturalidad y la fraternidad Porque si escierto que ldquola solidaridad la fraternidad y lasrelaciones de alteridad como valores positivosnos permitiraacuten ver que todo lo que le sucedede malo al otro nos afecta que debemosinvolucrarnosrdquo (Barros 2009156) significaque ambas propuesta giran alrededor de almenos un eje comuacuten la inter-in-dependencia2
de la familia humana que como ldquovivenciademocraacutetica requiere de una indignacioacutenconstante y una accioacuten que contribuya a
2 ldquoAunque todo estaacute relacionado con todo es asiacutemismo verdad que cada parte de este todo esdiferente asiacute como todos los hombres son distintosentre siacute Cada uno es una persona es decir un nudouacutenico en la red de relaciones que constituye la realidadCuando este nudo rompe los hilos que lo unen a losotros nudos cuando las tensiones se han vuelto tantensas que no permiten ya la libertad constitutiva de lainter-in-dependencia entre nudo y nudo y en uacuteltimainstancia con la realidad en ese momento nace elindividualismo que perturba la armoniacutea y lleva a lamuerte de la persona hacieacutendole perder su identidadque es soacutelo relacionalrdquo (Panikkar 200616)
cambiar la realidad de todosrdquo (Barros2009156)
La fraternidad coloca el acento en quetodos los seres humanos somos hermanos ylo que sucede a uno afecta al conjunto lainterculturalidad agrega que esta inter-in-dependencia constitutiva del geacutenero humanoha de ser matiza desde la diversidad (culturalreligiosa etc) que tambieacuten es constitutiva delser humano Entonces la fraternidad sinoadquiere un rostro un contexto y un tiempodesde el cual constituirse corre el riesgo dequedar como formulacioacuten universalista dedifiacutecil aplicacioacuten Por esto que
ldquoen el siglo XXI el rostro de la nueva fraternidady sororidad seraacute intercultural o no seraacute Paraaprender entender y cambiar es preciso que laspersonas se aventuren en el diaacutelogo consigomismas (diaacutelogo intracultural) con sussemejantes con personas de otras culturas oreligiones (diaacutelogo intercultural e interreligioso)y se abran a ambientes culturales distintos a laamplitud de lo real y lo cotidianordquo (Vallescar200616-17)
En los tiempos que corren unapropuesta que busca recuperar la categoriacuteapoliacutetica de fraternidad irremediablementetiene que asumir el factor cultural que esconstitutivo del ser humano No puedequedarse a un nivel simplemente socioloacutegicoo econoacutemico o incluso poliacutetico Hoy por hoyno podemos reflexionar sobre la fraternidadsin asumir que en el mundo sedesencuentran encuentran y convivenconstantemente diversos mundos culturalesque expresan diversas maneras de estarsentir y vivir la vida
Si es cierto que ldquodesde un punto devista poliacutetico la fraternidad se situacutea antes quenada como principio de construccioacuten social
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donde el otro si podemos definirnoshermanos no es otro diferente de miacute sinootro yo mismordquo (Ropelato 2006199) elindagar la visioacuten de mundo del ldquootrordquo que esldquoyo mismordquo se torna fundamental Clarosiempre y cuando la fraternidad quieracolaborar concretamente a la aperturaconstante hacia ldquoambientes culturalesdistintosrdquo permitiendo ampliar la experienciade ldquolo real y lo cotidianordquo
Para realizar lo que venimos enunciandoes necesario la praacutectica del diaacutelogointercultural que permite reconocer lainviolable igualdad de la dignidad humanapero al mismo tiempo la diferencia (culturalsocial religiosa poliacutetica etc) que tambieacuten esinviolable Como afirma Fornet-Betancourt
ldquola necesidad del diaacutelogo intercultural es lanecesidad de realizar la justicia de entrar en uncontacto justo con el otro libre lo que quiere decir asu vez que es necesario reconocerle como personahumana portadora justamente en su diferencias deuna dignidad inviolable que nos hace igualesrdquo(Fornet-Betancourt 2001264)
Por tanto si la fraternidad desearesponder de manera profunda creativa yreal al contexto actual del pluralismo nopuede reducir su anaacutelisis de la realidad al nivelsocio-poliacutetico sino que ha de abrirse a lacomplejidad del pluralismo culturalSolamente desde este acercamientointercultural podraacute descubrir que lo poliacutetico ysocial es percibido y vivido de manerasmuacuteltiples y diversas en un mismo contexto
Lo expresado revela que tal vez unpaso adelante en la reflexioacuten alrededor elprincipio de la fraternidad tendraacute que asumirel pluralismo cultural de nuestros contextostambieacuten latinoamericanos si desea realmente
ser una categoriacutea que promueva justiciadignidad igualdad y libertad a todos y todassus habitantes Para esto un recurso de granvalor seraacute profundizar el meacutetodo de lafilosofiacutea intercultural el diaacutelogo dialogaldonde ldquolas reglas del diaacutelogo no sepresuponen unilateralmente ni se dan porsupuestas a priori sin haberlas establecido enel propio diaacutelogordquo (Panikkar 200649) Estoporque
ldquoel diaacutelogo dialogal es radicalmente diferente deldiaacutelogo dialeacutectico no pretende con-vencer alotro es decir vencer dialeacutecticamente alinterlocutor o por lo menos buscar con eacutel unaverdad sometida a la dialeacutectica El diaacutelogodialeacutectico presupone la aceptacioacuten de un campoloacutegico y personal al que se atribuye o reconoceuna validez o jurisdiccioacuten puramente lsquoobjetivarsquo Eldiaacutelogo dialogal en cambio presupone laconfianza reciacuteproca en un aventurarse comuacuten enlo desconocido ya que no puede establecerse apriori si nos entenderemos el uno al otro nisupone que el hombre sea un ser exclusivamenteloacutegicordquo (Panikkar 200652)
Entonces para la aplicacioacuten de lacategoriacutea de fraternidad en espacios socialesno podremos contentarnos con establecerdiaacutelogos entre tendencias poliacuteticas diversas yopuestas Si realmente deseamos fortalecer eltejido social de nuestros contextos pluraleses necesario promover espaciosinterculturales donde se practique el diaacutelogodialogal Espacios donde este contenida yrepresentada toda la diversidad cultural deuna regioacuten ciudad o barrio
3 Lo vital de un universalismo desde aba-jo (partir desde contextos reales)
El desafiacuteo de educarnos al diaacutelogodialogal remite a otro punto importante de la
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propuesta intercultural punto que estaacutereferido al desde donde de lainterculturalidad Es la universalidadentendida como una construccioacuten constantedesde abajo o desde espacios concreto yaque ldquosi el diaacutelogo dialogal quiere ser fecundoy no contentarse con simples elucubracionesracionales no puede limitarse a formalismosabstractos de validez general sino que debedescender al diaacutelogo entre culturas concretasque entran en contactordquo (Panikkar 200655)
El horizonte de la fraternidad esuniversal ya que eacutesta no puede ser reducida aun grupo regioacuten pueblo nacioacuten o continentePero un posible riesgo ante este inmensoobjetivo de la fraternidad es menospreciar ydesvalorizar lo contextual particular yconcreto Es el riesgo por otra parte tanlatino de creer que porque estaacute hecha lalegislacioacuten o la norma ya hemos alcanzado elobjetivo pero tambieacuten el riesgo tanoccidental de creer que la siacutentesis abstractauniversalista contiene lo particular Ante estola interculturalidad nos recuerda que ldquoelproceso de identificacioacuten parte siempre de loconcreto Lo cual significa que no debemosrenunciar a la particularidad sino ahondar enella hasta descubrir lo universalrdquo (Esquirol2005155)
Por tanto si la fraternidad universaldesea realmente convertirse en unaalternativa global tendraacute que saber brotardesde los contextos e irse construyendo noldquoa pesar de estosrdquo sino ldquogracias a estosrdquo Soacutelosi ahonda en estos contextos hasta descubrirlo universal es que podraacute aportar a laldquotransicioacuten del derecho internacional de losEstados soberanos hacia un derechocosmopolita que se preocupe con las
cuestiones ecoloacutegicas de la paz y de la guerradel desarrollo en resumen de todas lascuestiones que trascienden las fronteras delos Estados y exigen la superacioacuten de unaloacutegica meramente individualista del intereacutespersonal de grupo de clase o de etniardquo (Tosi200968)
Afirmar que el punto de partida estaacute enlas realidades concretas significa por ejemploacercarse para aprender del proceso bolivianoque busca un nuevo orden socio-poliacutetico ycultural Aporte que exige ser leiacutedoprofundizado y criticado desde sus visiones yestilos de vida y no desde un paradigmaforaacuteneo Porque para la propuestaintercultural la ldquouniversalidad supone laliberacioacuten realizante de todos los universosculturales y que por eso mismo ni se imponepor imperio de alguacuten centro ni se logra al altoprecio de la reduccioacuten y de la nivelacioacuten de lodiferente sino que crece desde abajo comoun tejido de comunicacioacuten libre y desolidaridadrdquo (Fornet-Betancourt 2001376)
Entonces el desarrollo de la propuestade fraternidad universal por una parte tieneque ser capaz de evitar el reduccionismo y lanivelacioacuten de la diferencias fruto de esaabstraccioacuten tan occidental en busca de unasiacutentesis superior y por otra parte tambieacuten hade evitar erigir un centro desde el cualpromover la aplicacioacuten de esta El caminopasa por promover un policentrismo quepermita una mayor cercaniacutea a los contextos yque al mismo tiempo evita el encierro deestos En otras palabras la fraternidaduniversal no se concretiza aplicaacutendolas a losdiversos contextos socioculturales y poliacuteticosdesde unos principios delineados desde quiensabe doacutende sino que la fraternidad universal
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se va construyendo o gestando desdeespacios concretos Contextos que cuandoesteacuten maduros en sus experiencias defraternidad podraacuten aportar a los cambios en lalegislacioacuten mundial
Cabe sentildealar que este partir desde loscontextos posibilita dos pasos fundamentalesen el proceso intercultural de generarsociedades justas y plenas de vida ldquoPor unlado es necesario profundizar en la propiacultura y no mantenerse en lo superficial ytoacutepico Por el otro ante la otra culturadebemos ir maacutes allaacute de todo lo que en unprimer momento nos aparece descubrir loque estaacute detraacutes descubrir el sentido profundode los siacutembolos de las conductas de laspalabras o de los pensamientosrdquo (Esquirol2005155-156) Son justamente los mismosespacios de interaccioacuten cultural los quepermiten desarrollar la intraculturalidad(conocimiento de lo propio) que esimprescindible para poder sumergirse en lainterioridad de otras culturas y promover unaauteacutentica interculturalidad
Es por estos dos pasos fundamentalesque la fraternidad universal ha de partir desdelos espacios concretos y vitales de laspersonas para ir desarrollando su proyectode categoriacutea socio-poliacutetica que permita evitartanto el encierro individualista de la libertaddesvirtuada como la homogenizacioacuten amorfade una igualdad mal comprendida
Pero el diaacutelogo intercultural no tienesoacutelo un caraacutecter interpersonal sino tambieacutengrupal social y entre pueblos Maacutes auacuten es undiaacutelogo a desarrollar entre tradiciones ymodos de ver y vivir en el mundo Por tantoincluso la misma categoriacutea de fraternidadtendraacute que ser puesta en discusioacuten si es que
realmente desea entablar este diaacutelogorespetuoso horizontal y de enriquecimientomutuo con las culturas
4 Un posible equivalente homeomoacuterfico(formas similares) a la categoriacutea de fra-ternidad
Poner en discusioacuten la categoriacutea defraternidad no significa anular su ricatradicioacuten y aporte conceptual desarrollado enlos marcos del pensamiento occidentalSignifica maacutes bien desde este desarrollo notratarla como una categoriacutea universal quepuede ser impuesta y colocada en todas lasculturas por igual Dicho en teacuterminos de laperspectiva intercultural significa buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas Concretamente esto significa que ldquosetrata pues de un equivalente no conceptual nifuncional a saber de una analogiacutea de tercergrado No se busca la misma funcioacuten (que lafilosofiacutea ejerce) sino aquella equivalente a laque la nocioacuten original ejerce en lacorrespondiente cosmovisioacutenrdquo (Panikkarcitado en Estermann 200647)
Entonces un desafiacuteo no menor que sepresenta a quienes estamos desarrollando elprincipio de fraternidad es buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas para poder entablar un auteacutentico yenriquecedor diaacutelogo con estas Aquiacute estamosen el meollo de la perspectiva interculturaldonde ldquocomo resultado de la lsquohermeneacuteuticadiatoacutepicarsquo uno aprende a pensar ycomprender desde el sistema simboacutelico demaacutes de una tradicioacutenrdquo (Vallescar 2005482) Y
ldquoesto puede comprenderse por las nociones dehomologiacutea ndashlas nociones juegan papelesequivalentes y ocupan espacios homoacutelogos en los
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respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
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la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
M Roberta Cappellini
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M Roberta Cappellini
qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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Recensioni Reviews
essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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Recensioni Reviews
quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Recensioni Reviews
Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Wolfgang Kaltenbacher
scettici sulle comparazioni fatte da filosofi chenon hanno mai studiato i testi nella linguaoriginale ma solo in qualche traduzioneinglese
Essendo incompleta o incerta la nostraconoscenza di altre tradizioni la filosofiainterculturale puograve comunque cominciare conla riflessione sul contesto culturale dellapropria tradizione vagliandola in base allesollecitazioni e agli spunti provenienti da altriambiti culturali Dal confronto possonosorgere domande che mettono in nuova lucela propria tradizione senza tuttavia esigereuna conoscenza perfetta delle altre tradizioniLrsquoincontro con la cultura giapponese adesempio ha fatto emergere il profondocarattere europeo del concetto di ldquoculturardquo(Ocirchashi 1984 Monceri 2000) Il terminecolere il coltivare della natura originalmentelimitato allrsquoambito dellrsquoagricoltura fugradualmente esteso a tutti i campi della vitaumana La trasformazione della natura lacreazione di una ldquoseconda naturardquo egrave in questolrsquoaspetto rilevante Nella moderna linguagiapponese fu coniato un nuovo termine(bunka) per esprimere il concetto europeo dildquoculturardquo Quanto fosse diversa la concezionedella relazione tra lrsquouomo e la natura nelGiappone tradizionale si evince dalla famigliadi parole che serviva per caratterizzare i variaspetti della cultura prima dellrsquointroduzionedel termine bunka Lrsquoideogramma fucirc il ventoin combinazione con le varie espressionispecificanti forniva gli elementi linguistici perdescrivere tutta la sfera della cultura Il fattoche fucirc un elemento naturale indicasselrsquoambito della cultura dimostra per Ocirchashiche il rapporto tra lrsquouomo e la natura eraconcepito in Giappone in modo completa-mente diverso Il compito della cultura non egravestato la trasformazione della natura bensigravelrsquoautoassimilazione scrive Monceri Questo
non devrsquoessere frainteso La cultura non egravestata il diventare uno con la natura ldquoCulturardquoegrave stata la ricerca del posto dellrsquouomo tra cieloe terra illustrata nella parabola della ruotaidraulica che non devrsquoessere messa neacute troppoprofondamente nellrsquoacqua neacute fuori lrsquoacquaLa parabola viene attribuita al filosofogiapponese Ninomiya Sontoku In un periodoin cui si annunciavano grandi cambiamenti acavallo tra il Settecento e lrsquoOttocento eglidifendeva lrsquoideale confuciano dellrsquouomo dicultura il quale ndash munito di un libro e di unattrezzo agricolo ndash cercava di mantenerelrsquoequilibrio culturale Con questa parabolaprendeva le distanze sia dal buddhismoparagonandolo alla ruota abbassata troppoprofondamente nellrsquoacqua sia dallo sviluppodellrsquoindustrializzazione che giagrave si potevaintravedere e che avrebbe portatoallrsquoabbandono dellrsquoagricultura ed allrsquoaliena-zione dalla natura simboleggiati dalla ruotaidraulica fuori lrsquoacqua (Ishiguro 1955)
Il concetto occidentale di ldquoculturardquo hainiziato a sgretolarsi durante il ventesimosecolo secolo che ha visto una vertiginosaaccelerazione della mondializzazione In tuttele discipline che si occupano di fenomeniculturali il concetto statico di cultura vienesostituito da un concetto dinamico Le culturenon sono immutabili non sono entitagrave fisseOgni cultura egrave il risultato di un complessoprocesso storico con innumerevoli contatti escambi con le altre culture Nessuna culturaesiste in modo isolato e i confini delle culturenon si lasciano definire con precisione Ladefinizione di cultura dipende dai criteri che siapplicano dalla Kulturnation alle culturelocali a unitagrave ancora piugrave piccole Alla fine ogniindividuo ha la sua ldquoculturardquo
Indipendentemente dalla definizione dildquoculturardquo egrave certo che non possiamo mai
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lasciare il circolo culturale al qualeapparteniamo ma il circolo puograve cambiare enoi con esso Possiamo allargare o cambiare ilnostro orizzonte Con ogni passo che facciamosi sposta in effetti il nostro orizzonte Erasbagliato quindi considerare lrsquoorizzonte unacosa statica Gadamer non lo ha mai fatto Lasua metafora della ldquofusione degli orizzontirdquomeritava una valutazione piugrave attenta Neglistudi interculturali questa metaforagadameriana egrave stata interpretata come unsintomo di una cultura dellrsquousurpazione equindi respinta categoricamente Lrsquoespressio-ne tedesca Horizontverschmelzung egrave ambiguacome ha ricordato Philippe Eberhard (2004)Essa contiene contemporaneamente uno emolti orizzonti Si parte da molti orizzonti e siinizia ad entrare in un comune contesto dicomunicazione si condivide in parte unorizzonte Ogni metafora ha i suoi limiti edeve essere interpretata cosigrave anche lametafora della ldquofusione degli orizzontirdquo chealla fine non egrave tanto lontana da quella dellesovrapposizioni (Uumlberlappungen) usata dallafilosofia interculturale Egrave noto che il tardoGadamer si egrave interessato del dialogointerculturale Ram Adhar Mall perograve silamenta che Gadamer non abbia praticatoquesto dialogo e che sia sempre rimastolegato a un concetto eurocentrico dellafilosofia Non egrave un segreto che la filosofia diGadamer egrave stata legata fin dallrsquoinizio alpensiero greco Dallrsquoaltro lato non possonoessere piugrave ignorati i tentativi di Gadamer diaprire il proprio pensiero ad altre tradizioni(Grondin 2007) La cosiddetta ldquoermeneuticaanalogicardquo o ldquoermeneutica interculturalerdquo nonha mostrato comunque quel passo rivoluzio-nario oltre lrsquoermeneutica classica almeno perquanto riguarda il suo aspetto epistemolo-gico Ci sono vari problemi irrisolti nellafilosofia di Gadamer ma non si puograve negare
che il suo pensiero offra elementi fondamen-tali per la filosofia interculturale La massimache la prima filosofia di un autore classicodebba essere distinta dal suo atteggiamentoculturale vale in particolare per Hegel il qualeegrave stato criticato fortemente dalla filosofiainterculturale ma spesso in modo moltosuperficiale Egrave ovvio che alcuni elementi dellafilosofia di Hegel sono inaccettabili Nonpossiamo seguire Hegel nella sua metafisicadella storia delle religioni per menzionaresolo un aspetto ma il quadro concettuale cheoffre egrave molto utile per lo sviluppo di unateoria pluralistica (Nagl-DocekalKaltenbacherNagl 2008 27)Nellrsquoincontro delle culture possiamoevidenziare il contesto comune di comunica-zione oppure esaltare le differenze In ognicaso Hegel ci offre un ampio spettro distrumenti concettuali sofisticati per lrsquoanalisidei processi interculturali e in questo Hegelrappresenta solo il culmine di una riccatradizione del pensiero dialettico che prima ditutto indica la natura dialettica di ogniconcetto Ciograve che ci divide da altre tradizioni ciunisce a loro Conoscere il confine significaessere giagrave al di lagrave di esso Il processo dellacomprensione interculturale egrave graduale Nonesiste unrsquoassoluta incomprensibilitagrave ma egravealtrettanto vero che rimarranno sempre diffe-renze culturali Rimarragrave quindi il compitodella traduzione interculturale
Unrsquoepistemologia della filosofia inter-culturale dovrebbe partire dal processocomplesso di un reale allargamento dellrsquooriz-zonte in cui nuove categorie vengono adot-tate e la propria posizione continuamentecambiata Ho descritto questo modello episte-mologico in un altro contesto come universa-lismo dialettico che respinge e supera sia ilrelativismo culturale sia lrsquouniversalismoastratto (Kaltenbacher 2008 280)
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Modelli simili sono stati sviluppati daalcuni autori della filosofia interculturaleClaudia Bickmann parte dallrsquoidea di unaphilosophia perennis la quale perograve non puograveessere reclamata come possesso esclusivo dinessuno Ci sono accessi differenti allrsquouni-versale Le varie culture hanno approccidiversi allrsquouniversale e questo egrave un fatto chenon puograve essere piugrave ignorato Le differenzedevono essere riconosciute Dallrsquoaltro latonon possiamo rinunciare allrsquouniversale Ilbisogno di controbilanciare la filosofia unila-terale dellrsquouniversalismo astratto ha portatoalla creazione di un altro pensiero unilateralela filosofia della differenza La filosofia inter-culturale in senso stretto egrave nata nella grandecorrente della filosofia della differenza Leparticolaritagrave delle diverse tradizioni filosofichedovevano essere difese e rivalutate Adessosarebbe giunto il momento sostieneBickmann di correggere anche gli eccessidella filosofia della differenza Gli elementicomuni delle diverse tradizioni devono esserecolti Le sovrapposizioni permettono la comu-nicazione interculturale senza cancellare ledifferenze Da respingere sono sia lrsquoidea diuna totale commensurabilitagrave delle culture sialrsquoidea di una totale incommensurabilitagraveBickmann ha formulato nuovi criteri per lafilosofia interculturale adottati dalla Societagravedi Filosofia Interculturale (Society of Inter-cultural Philosophy) che fanno comprenderela distanza della sua posizione da quellaespressa nelle prime pubblicazioni dellafilosofia interculturale (Bickmann 2007httpwwwint-gipdeenglischinformationen_ englischhtml[29 agosto 2010])
Non egrave casuale che la filosofiainterculturale sia nata negli ultimi decenni delventesimo secolo Essa fa parte della svoltaculturale Unrsquoanalogia interessante la tro-
viamo nella germanistica che sin dagli anniSettanta ha sviluppato un nuovo ramo deglistudi germanici la germanistica interculturalela quale puograve essere considerata come uno deivari tentativi di superare i tradizionali limitidisciplinari e di sfruttare gli spazi di nuoveprospettive interdisciplinari La svoltaculturale ha causato in Germania lospostamento dalle Geisteswissenschaften alleKulturwissenschaften e la creazione di unanuova disciplina la Kulturwissenschaft (alsingolare) la quale si basa in parte su vecchietradizioni tedesche e che si inserisce con-temporaneamente nello sviluppo degli studiculturali a livello internazionale CulturalStudies New Historicism Cultural PoeticsVisual Studies Postcolonial Studies CulturalAnalysis lrsquoetnografia postmoderna la semioti-ca la sociologia della cultura in Francia etc(Bachmann-Medick 2006 Boumlhme 1998 2000e 2008 WierlacherBogner 2003)
Come gli studi letterari anche la filosofiainterculturale ha ormai superato gli eccessiculturalistici La critica postmoderna dellegrandi narrazioni continua ad essere impor-tante per la de-costruzione dei discorsi ege-monici ma lrsquoinsufficienza di una mera de-co-struzione egrave diventata evidente ed una tenden-za verso una posizione piugrave equilibrata puograveessere constatata Essere consapevole dellaculturalitagrave della produzione filosofica senzarinunciare allrsquouniversalitagrave egrave stato formulatospesso da Wimmer come lrsquoobiettivo generaledella filosofia interculturale (2004 63 153)
Come lrsquoantropologia culturale lafilosofia interculturale deve essere attenta anon diventare vittima delle proprie idee Ilmondo odierno ha costretto lrsquoantropologiaculturale a ripensare categorie fondamentaliche hanno determinato il discorso antro-pologico per tanto tempo Concetti come
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ldquoculturardquo ldquotribugraverdquo o ldquogruppo etnicordquo non pos-sono essere piugrave utilizzati nel mondo globaliz-zato Lrsquoimmagine del mondo come suddivisoin ldquoculturerdquo egrave stata sostituita da altre rappre-sentazioni come quella dellrsquoldquoecumene globa-lerdquo (Fabietti 2004 261-268) Questa nuovaconcettualizzazione potrebbe essere vistacome un altro eccesso messo in moto dallanecessitagrave di dissolvere costruzioni di identitagraveculturali che in realtagrave non esistono Ma in ognicaso la filosofia interculturale deve evitareconcetti che hanno giagrave dimostrato la loroinefficienza in altri campi disciplinari
BibliografiaBachmann-Medick Doris (2006) Cultural TurnsNeuorientierungen in den KulturwissenschaftenReinbek RowohltBickmann Claudia (2007) Philosophieren zwischender Universalitaumlt des begrifflich Allgemeinen und derunverrechenbaren Besonderheit des Individuellen inOrthafte Ortlosigkeit eine interkulturelleOrientierung Festschrift fuumlr Ram Adhar Mall zum 70Geburtstag a cura di Hamid Reza Yousefi Ina Braune Hermann-Josef Scheidgen Nordhausen TraugottBautz 103-119Boumlhme Hartmut (1998) Zur Gegenstandsfrage derGermanistik und Kulturwissenschaft in Jahrbuch derDeutschen Schillergesellschaft XLII (1998) 476-485Boumlhme Hartmut (2000) Kulturwissenschaft inReallexikon der deutschen Literaturwissenschaft volII Berlin-New York de Gruyter 356-359Boumlhme Hartmut (2008) Vom ldquoturnrdquo zum ldquovertigordquoWohin drehen sich die Kulturwissenschaften(Recensione di Doris Bachmann-Medick (2006)Cultural Turns Neuorientierungen in denKulturwissenschaften Reinbek Rowohlt) inJLTonline (19052008)httpwwwjltonlinedeindexphpreviewsarticleview26177 [29 agosto 2010]Cesana Andreas (2007) Kulturalitaumlt undinterkulturelle Philosophie in Orthafte Ortlosigkeiteine interkulturelle Orientierung Festschrift fuumlr RamAdhar Mall zum 70 Geburtstag a cura di HamidReza Yousefi Ina Braun e Hermann-Josef ScheidgenNordhausen Traugott Bautz 51-64Eberhard Philippe (2004) The middle voice inGadamerrsquos hermeneutics a basic interpretation withsome theological implications Tuumlbingen MohrSiebeck
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copy Wolfgang Kaltenbacher 2011
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Maria Esther Mastrogiovanni
Ripensare la nascita per un nuovo con-cetto di dipendenza
Mi piace cominciare richiamando la me-tafora della finestra che Panikkar usa nelbellissimo video offertoci da Milena CarraraPavanvisto durante il convegno a Napoli il 3 -4 dicembre 2010
Il mio intervento si pone proprio comeunulteriore finestra da cui sono solita guar-dare e dalla quale chiedo lascolto
Il proprio punto di vista immaginatocome una finestra
Limmagine della finestra egrave straordina-ria e prima di esprimermi sullargomento chemi preme la voglio raccontare nelle risonanzee nella ricchezza di significati che mi susci-taseguendo un percorso di immaginazionecosigrave come lo sto apprendendo da Gastone Ba-chelard e con laiuto degli approfondimentisul mundus imaginalis di Paolo Mottana
La finestra egrave luogo di soglia fra internoed esternoE unapertura fra realtagrave separate econtigueDunque realtagrave distinte ma legate dauna contatto in primo luogo materiale uncontatto fluido ora piugrave visibile ora meno evi-
dentePuograve essere piugrave o meno opaca se il ve-tro che la compone egrave piugrave o meno ombra-tosporco incrostato Puograve essere aperta ochiusa (da noi ma anche dimperio da altri)econsentire allaria di circolare liberamente a-gli odori di essere percepiti alle voci e ai suonidel mondo di essere piugrave o meno uditi Con-sente di rimanere dentro quasi invisibileallesterno nellillusione della propria assolu-tezza in quanto unica e sola finestra possibi-leOppure di sporgersi sul suo davanzale be-ne in vista in grado cosigrave di vedere quante al-tre finestre esistano accanto alla propria e nelsilenzio ascoltare meglio ciograve che da altre fine-stre proviene
Limmagine della finestra inoltre implicanon solo una distinzione ma anche una di-stanza fra me e ciograve che vedo e come lo vedoIo non mi esaurisco in ciograve che vedo e in comelo vedo sono altro un di piugrave di quello che divolta in volta penso e affermo Ciograve mi dagrave unsenso di leggerezza e la capacitagrave di stare nellecose senza troppi drammi tutto egrave in movi-mento anche il mio sguardo che fonda e so-stiene il mio dire
E nel movimento cegrave anche quello della-scolto del mio silenzio da abitare da vivere
RIFLESSIONE
Maria Esther Mastrogiovanni
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Maria Esther Mastrogiovanni
da scoprire E in quel silenzio il piugrave delle volteconquistato con fatica paziente e umile farepulizia mettere ordine lasciare solo lessen-ziale Allora quel silenzio puograve ospitare la pre-senza dellAltro capire accettare che lAltroesiste veramente egrave il fine che Simone Weil sipone nella sua vita
E in questo in-quieto movimento incon-trare lAltro in una in-quieta pace
E questa una ricerca lunga difficile maaffascinante di ciascuna vita
In questa attitudine mi muovo ben lun-gi dallaver raggiunto un qualsiasi approdoogni tanto un porto sembra la fine del viaggioma la corrente ritrascina con il suo canto odo-roso al largo e lavventura continua
Sono curiosa e non mi piacciono i sen-tieri noti Ho frequentato cosigrave luoghi diversi elontani fra loro e piugrave di una volta ho constata-to con un sorriso e con un po di stupore co-me molti amino rinchiudersi in un recinto no-to e coltivino per una vita intera lo stessogiardino piante perfette quasi nascono rigo-gliose Nuovi frutti nuovi incroci nuove pian-te che hanno del meraviglioso e impensabiliper il senso comune Ma tale bellezza a voltesi ripiega su se stessa non apre finestre su al-trettanti meravigliosi giardini cegrave una faticasolitaria eroica che ha in seacute nel suo intimo unnucleo di insignificanza proprio per la ristret-tezza dello spazio vitale in cui si rinchiude Cegraveun assoluto che ignora lassoluto del giardinoaccanto
Ho frequentato sui libri e nelle relazio-ni il sapere espresso dalle donne
Alla domanda che piugrave volte mi sono po-
sta perchegrave proprio la passione per la condi-zione femminile e non altro ugualmenteimportante al mio sguardo di giudice severosono riuscita a rispondere solo di recente Enella mia storia che ho trovato la rispostaNon certo per motivazioni oggettive noncredo si possa stabilire una graduatoria diprioritagrave fra i bambini affamati del Ruanda o gliafghani costretti a fuggire dalle loro case perla guerra o le donne che subiscono violenze ditutti i tipi nella indifferenza e nel silenzio delleistituzioni e delle societagravelelenco potrebbenaturalmente continuare a lungo
E un utile esercizio ricostruire la genesidelle proprie passioni intellettuali ma anchepolitiche e sociali Si diventa poi piugrave libere epiugrave capaci di perseguire quellinteresse nonpiugrave solo appassionato ma ancor piugrave vivouna volta che si siano sciolti i lacci della pro-pria storia che cosigrave manifesta tutta la sua e-nergia
Metagrave della mia vitagrave lho spesa nello stu-dio e nellazione per comprendere e valoriz-zare la soggettivitagrave femminile Ancora oggicon animo diverso continuo a farlo non piugravesolo nei luoghi di donne ma anche in quelliche si usano chiamare luoghi misti
E cosigrave qui fra voi mi egrave possibileoggisentirmi a casa Proprio in un momento incui ho sentito con piugrave acutezza un senso di di-sagio di estraneitagrave di solitudine nel luogo incui lavoro e nella realtagrave che mi circondaSonouninsegnante mi piace stare in classe con leallieve e gli allievi ma sempre piugrave vivo con in-sofferenza listituzione scolastica
Proprio quando riflettevo come - aven-doli ascoltati negli ultimi mesi a Firenze - i
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protagonisti della vita culturale italiana misembrano procedere per mondi separati au-toreferenziali a volte forse privi di una one-stagrave intellettuale oggi sempre piugrave rara
Cosigrave durante i due giorni del Convegnoin una sala del palazzo Serra di Cassano pre-stigiosa sede dellIstituto Italiano per gli StudiFilosofici a Napoli mi sono sentita a casa duevolte
In primo luogo perchegrave Napoli egrave la miacittagrave natale e poi perchegrave ho percepito unagrande sintonia con le persone che ligrave si sonoespresse
Non ero sola
E oggi per chi come me nel suo quoti-diano si sente isolata come se parlasse unal-tra lingua o vivesse in un altro mondo egrave une-sperienza preziosa percepire di trovarsi acasa
Ma nel momento in cui rifletto su que-sta dualitagrave penso alla a-dualitagrave di cui parlaPanikkar e mi interrogo
Il problema interculturale si intrecciafortemente con quello intra-culturale quelloproprio di ogni comunicazione dove pare chesia quasi impossibile soprattutto quando siusano le parole non fra-intendersi
Spesso le parole complicano le relazionia volte sembrano anche aiutarle ma sono leparole o qualche altra cosa che passa invisibi-le attraverso un linguaggio non verbale unlinguaggio che ho imparato a chiamare delcuore
So di essere molto di parte ma ho un in-
teresse poco sviluppato per le questioni pu-ramente teoriche preferisco seguire la lezio-ne di Simone Weil che era una grande pensa-trice filosofa politica mistica letterata e tan-te altre cose un pensiero deve trovare la suaveritagrave egrave bontagrave nellessere praticabile
Pensiero- azione Un pensiero incarnatocome lha definita Gabriella Fiori
Almeno in certi ambiti
La Natura ci egrave ancora madre anche se lacultura occidentale dalla Rivoluzione Scientifi-ca in poi ha cominciato a considerarla unmeccanismo piuttosto che un organismo E daligrave -nonostante i successivi sviluppi della co-siddetta visione scientifica del mondo ai piugraveignoti - si egrave sviluppata la pervasivitagrave dellideadella macchina che ha divorato tutto anche ilnostro corpo Viviamo come congegni di ungrande orologio il cui ritmo non egrave scanditodal nostro respiro ma da una impersonalelancetta di ferro che procede indifferente almondo
Ma se ci volgiamo alla Natura con intimadistanza(Rilke) e con amoroso sguardo pos-siamo ancora ricevere grandi insegnamenti
E vorrei riflettere con voi proprio par-tendo dal concetto cosigrave stimolante di a-dualitagrave su quel particolare momento della vi-ta di tante specie viventi e su quella precisarelazione che cegrave tra una madre e il suo bam-bino durante la gravidanza e nei primi anni divita Quellunitagrave fortissima e necessaria cheha perograve giagrave sin dal suo sorgere il movimentodel distacco e dellautonomia In quel momen-to la donna e il bambino sono nello stessotempo due e uno
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Tale relazione egrave talmente poco conside-rata nel nostro immaginario che non ci sonoparole e non solo in italiano per definirequella relazione di dipendenza-indipendenzafra due esseri viventi dove la dipendenza haun tempo e comprende la crescita della indi-pendenza delluno dallaltro di chi sta per na-scere e di chi alimenta quella nascita
Per inciso ho avuto una certa esitazionenel trovare il verbo piugrave appropriato per de-scrivere chi femmina donna corpo di donnaconsente decide fa in modo che una nascitapossa accadere
Cegrave tutta una retorica sul rapporto ma-dre -figlioa sulla maternitagrave ma sullaspettoche qui considero non trovo nulla che abbiaacquisito un valore esemplare e simbolico
Forse in altre culture Ma non ne sono aconoscenza e se qualcuno puograve portare un suocontributo gliene sarograve grata
Dunque durante la gravidanza abbiamoun inedito un corpo che ne fa crescere un al-tro che per un certo tempo egrave nascosto pro-tetto nelle viscere E qualcosa di straordina-rio Mi egrave capitato da giovane per la mia tesisulla maternitagrave di essere presente al parto diuna donna Quella scena mi si egrave impressa nellamente e quando egrave toccato a me partorire miegrave stata di grande aiuto
Allora compresi percheacute i nostri antenatimigliaia di anni fa ancora inconsapevoli dicome si concepisse un essere vivente rima-nessero turbati davanti a quellevento straor-dinario e meraviglioso che egrave la nascita di unessere vivente e attribuissero alle loro donnepoteri magici e la responsabilitagrave di un rappor-
to privilegiato e diretto con la Natura la don-na era allora una sciamana Le grandi statuedella Dea madre mediterranea che si possonoancora vedere al museo de La Valletta a Mal-ta testimoniano questo senso della potenzafemminile dispensatrice generosa dellab-bondanza nella quale soltanto puograve nascereuna nuova vita Sono donne immense comedimensioni grasse con un forte valore sim-bolico di ricchezza
Se penso oggi allimmagine quasi ano-ressica della donna moderna mi sembraquasi un fantasma di quella figura unombralieve muta e svuotata che sfiora questa terracercando di occuparvi il minore spazio possibi-le
Anche se pare affermarsi un nuovomodello femminile la cui prima funzionesembra essere di nuovoquella di piacerealluomo
Dunque la Natura che amo significarecome Madre ci offre lo spettacolo di un even-to la nascita di un essere vivente che fra letante sue caratteristiche ha quella di porre inuna relazione speciale tre individui un padreuna madre un figlioa
E piugrave in particolare nel corpo della don-na sboccia una vita che dipende totalmenteda quella della madre in perfetta simbiosi fi-no a quando compiutasi lopera quella vitaesce da quel corpo per continuare sulla stra-da di una sempre maggiore autonomia lapropria esistenza
E lallevare il crescere leducare sonotutte azioni che implicano una relazione cheper quanto dispari agisce su vari fronti e in
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ambiti diversi su entrambi i soggetti entram-bi i soggetti madre e figlioa si formano ma-turano crescono insieme E non mi risulti e-sista parola nella nostra lingua che descrivatutta la complessitagrave e lo spessore di questaparticolare modalitagrave di relazione Se riflettia-mo su questo inizio come un inizio proprio dimoltissime specie viventi ci renderemo contodi come nascendo facciamo esperienza di unamodalitagrave di relazione che in seguito non solodimentichiamo ma anche quando vi pensia-mo la consideriamo al piugrave in quantonaturale non appropriata allessere umanosviluppato il quale sembra ritenere di uma-nizzarsi proprio superando la propria condi-zione naturale ma in questo movimento deicorpi e del pensiero di fatto ci si allontanaanche dalle proprie radici dalla propria origi-ne Se poi pensiamo che per quanto riguardagli esseri umani allorigine cegrave un corpo didonna non egrave difficile comprendere comequesta rimozione culturale collettiva possaavere a che fare ieri come oggi con il disco-noscimento della potenza della madre
Lindividuo libero in quanto assolutopadrone di seacute attraverso la sua volontagrave risultaa questo punto una bella astrazione e una viaduscita per il maschio (solo occidentale) cheper rifondarsi deve rinascere da se stessodimenticando la sua nascita reale e le condi-zioni in cui essa egrave avvenuta Tutto ciograve ha avutonei secoli trascorsi una sua funzione forse -egrave una domanda alla quale non egrave facile rispon-dere - ma oggi in un mondo sempre piugrave pic-colo una strada per non soccombere tuttipuograve essere quella di ricordare che se siamovivi e vogliamo che si continui a vivere egrave per-cheacute qualcuno ci ha messo al mondo e allevaticioegrave riconoscere la nostra dipendenza nei
confronti delle e degli altri dipendenza neitermini in cui labbiamo vissuta alla nascita ndashpurtroppo non ci sono altre parole einterrelazione mi sembra troppo asettica epoco pregnante Agire veramente questa ac-quisizione in ogni ambito non egrave assolutamen-te facile ma cambierebbe lordine simboliconel quale siamo soliti pensarci ed esprimerciNon egrave facile Ma questa egrave la grande scommes-sa che da piugrave parti con altre motivazioni staemergendo come ineludibile per la nostra so-pravvivenza
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Tsunami in 2004
It indeed awakened us at least for ashort while to realize that nature is not sing-ing any longer its sweet song It has only be-gun to let out its cry
On this disastrous occasion we heardpeoplersquos cry too a cry out of helplessnessloss and pain
Though the groanings of nature and thepoor appeared to outsmart one another yetthey also fused into one ndash not of course in aharmonic symphony but in a horrifying ca-cophany
The cacophany had a theme too It por-trayed that the cosmic display and the humandisplacement are connected and that the hu-mans are not the only players on world stageIt perhaps signaled the need and a new op-portunity for a fresh and urgent vision of acosmotheandric (cosmos-divine-human) soli-darity
Ecosophical Justice is presented in thisvery cacophanic world context and situationIt reminds us among other things that eco-logical predicament is not merely ecologicalbut it is a human problem which indeed re-quires a radical mutation in human attitudeIn our attempt to control and manipulate na-ture we have forgotten that we are naturalbeings sustained by the same environmentwe seek to dominate
Very significantly our domination hasspilled over to the human beings too particu-larly the poor who cry out for justice and lib-eration The logic that exploits the earth andthe poor seems to be one and the same Eco-logical and justice concerns therefore are in-separable Justice is the way of ecology
Ecosophical Justice reminds us furtherthat precisely because of our present state ofhuman emergency and seriousness of theecological situation mere short-term solu-tions and technical stopgaps are insufficientIn other words it is not enough to find waysby which we can more effectively or moreldquohumanlyrdquo deal with the Earth unless at thesame time we find the Earth as another di-
ECOSOPHICAL JUSTICE
L Anthony Savari Raj
L Anthony Savari RajUniversity of Madras India
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L Anthony Savari Raj
mension of our very selves sharing the samedestiny This in short constitutes the ecoso-phical awareness
It appears therefore we need a radicalre-vision of reality which would make usaware that the world is the manifestation ofthe total cosmotheandric reality which callsfor a holistic participation It involves indeed acultural disarmament and innovation and aparticipatory common life in solidarity withfellow human beings and the earth This ofcourse is our human dignity and responsibil-ity
Understandably this requires from usdistance and involvement contemplation andaction theory and praxis and of course anopenness to the transcendent Spontaneousand authentic actions for the welfare of theeco-human can flow only from a serene in-sight and right evaluation born of an ecoso-phical vision
Our guide in our search for ecosophicaljustice is Raimon Panikkar who is at once aphilosopher a scientist and a theologian Buteven these terms do not adequately capturethe heart of Panikkarrsquos enterprise
As a scientist philosopher and theolo-gian he has spent a lifetime exploring thegreat religious and secular traditions seekingto discern their underlying visions of realityHow do we name that in which we all live andmove The modern scientist sees it as the ma-terial universe the philosopher as the humanmind the theologian as the mysterious divine
But Panikkar sees these options as par-tial and fragmenting indeed they are part ofthe problem rather than part of the solution
When we see that the earth is reduced toldquomere stuffrdquo wholly subject to a human willthat sees itself autonomous from the mysteryof being itself then we begin to see the prob-lem at the heart of our crucible
Panikkarrsquos ecosophical vision is to besituated in this context It indeed leads us tosee the co-penetration of which we namedand separatedmdashas universe humanity andthe divine It is our effort to discern and spellout how authentic and effective actions ofjustice can spontaneously flow from this holis-tic and ecosophical vision of Panikkar
Our focus on Panikkarrsquos ecosophical vi-sion has another important purpose At a timewhen the future of theology in general andIndian theology in particular is said to dependvery much on the meeting and interaction oftwo important streams in theologizingnamely the religio-cultural (ldquomystical con-tentrdquo) and the socio-political (ldquoprophetic con-cernrdquo) through an exploration of the contoursof justice in Panikkars ecosophical enterpriseour work indeed attempts to develop a widerframework in which both the streams areharmoniously integrated and one made tosupport the other After all a unified searchfor truth and realization of justice are onlytwo sides of the same coin
The study is presented in four chapters
The first chapter takes up the questionof the relationship between religious plural-ism and justice and further explores the pres-ence and nature of justice concerns in the e-cosophical vision of Panikkar
Though Panikkarrsquos contribution hasbeen studied and interpreted in various con-
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L Anthony Savari Raj
texts and aspects yet we believe the impli-cations of his vision for the central issue ofjustice has not been thus far sufficiently ex-plored Hence the present attempt
This attempt looks interesting and sig-nificant amidst a certain tendency to catego-rize and portray Panikkar only as a represen-tative of religio-cultural orientation and as amere dialogue theologian without an explicitliberation and justice motif and concern
As a pathway to explore Panikkarrsquos jus-tice concerns the second chapter ventures toexplore Panikkarrsquos vision of ldquoecosophyrdquo Hereattempts are made to show the implicationsof Panikkarrsquos vision for one of our major con-temporary problems namely the ecologicalpredicament Panikkarrsquos proposal of ldquoecoso-phicalrdquo vision as different from ecological iselaborated
The word ldquoecosophyrdquo as understood byPanikkar suggests that the question lies be-yond a more or less refined ecology It furtherreminds us that the present predicament isneither ecological nor technical but a humanone It is a problem rooted in our ways ofthinking It involves our new attitude and per-ception about the earth ourselves and alsothe divine and the collective identity and des-tiny of all the three dimensions of reality It inshort points to a cultural mutation
The third chapter studies ldquoEcojusticerdquowhich may well complement Panikkarrsquosecosophy Besides portraying justice as theway of ecology it indeed attempts to repre-sent ecology as the symbol of the struggles ofthe poor for regaining their lost dignity theirland resource rice and freedom
Stated differently behind the ecologicaldisaster we can sense the reduction of the an-thropos to the reduction of a particular racecountry and worldview which indeed preparesthe ground for the appropriation for one selfof the natural resources and consequently thevery means for livelihood of the other It isthis inhuman and exploitative practice againstthe other that has spilled over and has be-come an ecological disaster The programmeof ecojustice that is presented in the chaptertherefore indicates that it is only by deeplyentering into the human (unaffected by re-stricted and restricting anthropocentrism)that we can arrive at a sound ecological uni-verse
The final chapter ldquoEcosophical Justicerdquoattempts to discern the meeting point be-tween the ecojustice and ecosophical consid-erations Attempts are made to show howecojustice orientations can indeed serve as acomplement and also as an ldquoexternal stimu-lusrdquo to Panikkarrsquos ecosophical vision Effortsare made therefore to discern and spell outthe implications of justice in Panikkarrsquos visionof ecosophy in the light of ecojustice consid-erations
In the first part of this chapter we dis-cuss the nature of ecosophical justice mainlyto be in the nature of lsquoclarificationrsquo This clari-fication would consist in clarifying two impor-tant aspects of our ecosophical responsenamely lsquothe primacy of beingrsquo and lsquothe spon-taneity of doingrsquo In the second part of thechapter we attempt to open the heart ofecosophical justice by unearthing its founda-tions implications and implementations
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Lucas Cervintildeo
A manera de premisa e introduccioacuten
Esta reflexioacuten brota de un contextoparticular Bolivia Paiacutes sumergido en unabierto desconcertante impredecible yprofundo proceso de cambio socio-poliacutetico ycultural Proceso que para muchos es laesperanza de diacuteas mejores y para otros es maacutesde lo mismo Una sociedad en conflictoporque generalmente todo cambio ytransformacioacuten significa una redistribucioacuten yreequilibrio de las fuerzas sociales por tantoconflicto
La nueva Constitucioacuten Poliacutetica en suprimer artiacuteculo expresa que ldquoBolivia seconstituye en un Estado Unitario Social deDerecho Plurinacional Comunitario libreindependiente soberano democraacutetico inter-cultural descentralizado y con autonomiacuteasBolivia se funda en la pluralidad y elpluralismo poliacutetico econoacutemico juriacutedicocultural y linguumliacutestico dentro del procesointegrador del paiacutesrdquo
Estamos ante un proyecto de Estado ysociedad atrevido y de gran alcance original y
desafiante Una declaracioacuten que manifiesta lanecesidad de dar lugar reconocimiento yautodeterminacioacuten a la pluralidad de culturasy cosmovisiones conjugaacutendolas dentro de unmodelo de gobierno foraacuteneo a eacutestas mismasArtiacuteculo que aunque no manifiestaexpliacutecitamente nos remite a la categoriacutea defraternidad de esa ldquofraternidad universalentendida como conjugacioacuten de relaciones depertenencia reciacuteproca y de responsabilidadcomo principio de reconocimiento de laidentidad y del aspecto unitario del cuerposocial en el respeto de cada una de lasdiferentes multiplicidadesrdquo (Ropelato2006184)
El intento boliviano es la lucha pordesarrollar un Estado que de cabida ypromueva ldquorelaciones de pertenenciareciacuteprocardquo sin anular o menguar la pluralidentidad cultural de sus habitantes quemantenga el ldquoaspecto unitario del cuerposocialrdquo pero al mismo tiempo respete lasldquodiferentes multiplicidadesrdquo de maneras deser estar y vivir que se dan en su territorio Esla buacutesqueda de aquello que no estaacute pero seanhela que apenas se vislumbra pero ya se loquiere hecho realidad
LA FRATERNIDAD EN CONFLICTO Y EL CONFLICTO FRATERNOAPORTES DESDE LA INTERCULTURALIDAD
Lucas Cervintildeo
Lucas CervintildeoUniversidad Catoacutelica Boliviana
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Lucas Cervintildeo
Considero que desde estas tierras consus anhelos luchas y buacutesquedas y sin entraren los particulares del proceso poliacutetico socialy cultural que viene desarrollaacutendose enBolivia hay un aporte al camino que se vienerecorriendo desde hace antildeos para dar rostro yconcretizacioacuten a la categoriacutea de fraternidadM Antonio Baggio uno de los maacutesimportantes exponentes de este recorridoantildeos atraacutes se preguntaba ldquoiquestqueacute nuevoselementos nos llevan hoy en diacutea a analizareste precedente y a plantear el problema dela fraternidad Considero que se puedenindicar dos clases de motivos que estaacutenrelacionados entre siacute la fraternidad comoexigencia y pregunta y la fraternidad comoexperiencia y recursordquo (Baggio 20098)
La experiencia de este uacuteltimo decenioen Bolivia manifiesta la presencia de estaexigencia que por momentos ha sido un gritodesde diversos sectores sociales por generarfraternidad como tambieacuten estaacute presente elrecurso humano social y cultural paraarticular la fraternidad como categoriacutea poliacuteticay concretizarla
De mil modos y maneras se podriacuteadesarrollar esta intuicioacuten Concretamente seharaacute desde el aacutembito de filosoacuteficondashteoloacutegico yla perspectiva intercultural que considero uninstrumental muy vaacutelido para adentrarse yreflexionar los contextos plurales y susprocesos
En un segundo momento profundizareacuteel conflicto dentro de la interaccioacuten entre lasculturas principalmente desde unaperspectiva interpersonal Para esto recurrireacutea la inspiracioacuten ofrecida por un texto biacuteblico
I La fraternidad en conflicto
La finalidad de esta primera parte seraacuteprecisar lo que se comprende porinterculturalidad dada su ambiguumledad designificados y comprensiones Luego desdealgunas de sus claves se realizaraacute una velozcriacutetica del principio fraternidad buscandodesmantelar algunos de sus supuestosculturales occidentales que pretenden seruniversalizados a todas las culturas
En otras palabras desarrollaremos unaldquodeconstruccioacutenrdquo1 de la categoriacutea defraternidad colocando a eacutesta en conflicto porasiacute decir para poder manifestar ciertascontradicciones y ambiguumledades La finalidadde este ejercicio es contribuir a seguirahondando con nuevas luces el camino paratransformar la fraternidad en una categoriacuteapoliacutetica O sea un principio capaz de ldquoformarparte constitutiva del criterio de decisioacutenpoliacutetica contribuyendo en la determinacioacutenjunto a la libertad y la igualdad del meacutetodo yde los contenidos de la poliacutetica mismardquo Y quetambieacuten ldquologre influir en el modo con el cualse interpretan las otras categoriacuteas poliacuteticascomo la libertad y la igualdadrdquo (Baggio200639)
1 Breves aclaraciones alrededor de la in-terculturalidad
En esta reflexioacuten la interculturalidadviene asumida principalmente desde latradicioacuten desarrollada con acentos diversos
1 Deconstruccioacuten 1 f Accioacuten y efecto de deconstruir2 f Fil Desmontaje de un concepto o de una construc-cioacuten intelectual por medio de su anaacutelisis mostrando asiacutecontradicciones y ambiguumledades Real Academia Espa-ntildeola wwwraees
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por tres estudiosos R Panikkar R Fornet-Betancour y D de Vallescar Esta uacuteltima luegodel estudio a fondo de los otros dospensadores afirma que
ldquola interculturalidad antes que una teoriacutea es unaexperiencia de interrelacioacuten reciprocidaddiaacutelogo y solidaridad Presupone una actitud deapertura y escucha atenta Nos situacutea maacutes allaacute dela afirmacioacuten de la existencia faacutectica dediferentes culturas y del planteamientomulticultural liberal-democraacutetico pues concede acada miembro ndashcon independencia del marcopoliacutetico del que se trate- la facultad de contribuircon su aportacioacuten particular Esto significa queasume la tarea de renegociacioacuten continua deroles y espacios el discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesis decada sociedadrdquo (Vallescar 2005477)
Por tanto el punto de partida de lainterculturalidad es una opcioacuten eacutetica deapertura y escucha para descubrir las riquezasque el diversoa (culturalmente socialmentereligiosamente poliacuteticamente etc) meofrece Desde estas actitudes que se vuelvenexperiencia de vida en un segundo momentose va reflexionando y aportando a una teoriacuteaque deacute insumos para gestionar de maneracreativa y equitativa la interrelacioacuten entreculturas Entonces la propuesta interculturalpromueve un verdadero enriquecimientohorizontal entre las personas grupos socialesy pueblos pertenecientes a diversas culturasque conviven en un espacio comuacuten
Interculturalidad es la buacutesqueda degenerar espacios donde cada persona puedaldquocontribuir con aportacioacuten particularrdquo a lagestacioacuten de una sociedad y por tanto a unaglobalizacioacuten justa digna equitativa ysolidaria para todos todas y todo Todo en elsentido de incluir en nuestra categoriacutea de
bienestar al planeta el gran excluido de lamodernidad
A su vez la interculturalidad asume lacompleja tarea de la ldquorenegociacioacuten continuade roles y espaciosrdquo para dar lugar a todos ycada uno de los miembros de la sociedadprocurando ldquoel discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesisrdquoque lleva adelante cada pueblo y sociedad
Por tanto la interculturalidad permiteser pensada ldquocomo una categoriacuteaeminentemente eacutetico-poliacutetica que surgedesde el mundo de la vida y no desde fuera deeacutel que alude a cuestiones que rompen elmarco monocultural en el que somossocializados y que cuestiona el caraacutecterhomogenizante de la globalizacioacuten faacutecticardquo(Salas 200728) Propuesta que ldquoexige unanueva relacioacuten entre los seres humanos y lospueblos que aunque sea asimeacutetrica hoypuede dar forma a nuevas relaciones desimetriacuteasrdquo (Salas 200728)
2 Relacioacuten entre interculturalidad y fra-ternidad en el contexto plural
Cuando hablamos de culturas esimportante dejar claro que la interculturalidadse coloca como una alternativa clara ante launiformidad de una cultura sobre las demaacutesEsto porque asume que ldquolas culturas no sonlsquofolklorersquo sino que cada cultura es una formanueva de ver y de vivir el mundo La culturaofrece a cada tiempo y pueblo su estilo ysobre todo su lenguajerdquo (Panikkar 200611)
Importante subrayar que las culturasson ldquoformas de ver y vivir en el mundordquo portanto la interculturalidad no ha de serreducida a los espacios de interaccioacuten entre
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culturas originarias-indiacutegenas y modernas Lapropuesta intercultural parte desde lainteraccioacuten entre culturas milenariasmodernas y postmodernas (juvenilesperiferias de las ciudades etc) en su continuareconfiguracioacuten actual Por esto laldquointerculturalidad se propone pues como unaalternativa que permite reorganizar el ordenmundial porque insiste en la comunicacioacutenjusta entre las culturas como visiones delmundo y porque recalca que lo decisivo estaacuteen dejar libre los espacios y tiempo para quelas lsquovisionesrsquo del mundo puedan convertirseen mundo realesrdquo (Fornet-Betancourt2001375)
Precisamente esta ldquocomunicacioacuten justaentre las culturas como visiones de mundordquo eslo que tiende un puente entre lainterculturalidad y la fraternidad Porque si escierto que ldquola solidaridad la fraternidad y lasrelaciones de alteridad como valores positivosnos permitiraacuten ver que todo lo que le sucedede malo al otro nos afecta que debemosinvolucrarnosrdquo (Barros 2009156) significaque ambas propuesta giran alrededor de almenos un eje comuacuten la inter-in-dependencia2
de la familia humana que como ldquovivenciademocraacutetica requiere de una indignacioacutenconstante y una accioacuten que contribuya a
2 ldquoAunque todo estaacute relacionado con todo es asiacutemismo verdad que cada parte de este todo esdiferente asiacute como todos los hombres son distintosentre siacute Cada uno es una persona es decir un nudouacutenico en la red de relaciones que constituye la realidadCuando este nudo rompe los hilos que lo unen a losotros nudos cuando las tensiones se han vuelto tantensas que no permiten ya la libertad constitutiva de lainter-in-dependencia entre nudo y nudo y en uacuteltimainstancia con la realidad en ese momento nace elindividualismo que perturba la armoniacutea y lleva a lamuerte de la persona hacieacutendole perder su identidadque es soacutelo relacionalrdquo (Panikkar 200616)
cambiar la realidad de todosrdquo (Barros2009156)
La fraternidad coloca el acento en quetodos los seres humanos somos hermanos ylo que sucede a uno afecta al conjunto lainterculturalidad agrega que esta inter-in-dependencia constitutiva del geacutenero humanoha de ser matiza desde la diversidad (culturalreligiosa etc) que tambieacuten es constitutiva delser humano Entonces la fraternidad sinoadquiere un rostro un contexto y un tiempodesde el cual constituirse corre el riesgo dequedar como formulacioacuten universalista dedifiacutecil aplicacioacuten Por esto que
ldquoen el siglo XXI el rostro de la nueva fraternidady sororidad seraacute intercultural o no seraacute Paraaprender entender y cambiar es preciso que laspersonas se aventuren en el diaacutelogo consigomismas (diaacutelogo intracultural) con sussemejantes con personas de otras culturas oreligiones (diaacutelogo intercultural e interreligioso)y se abran a ambientes culturales distintos a laamplitud de lo real y lo cotidianordquo (Vallescar200616-17)
En los tiempos que corren unapropuesta que busca recuperar la categoriacuteapoliacutetica de fraternidad irremediablementetiene que asumir el factor cultural que esconstitutivo del ser humano No puedequedarse a un nivel simplemente socioloacutegicoo econoacutemico o incluso poliacutetico Hoy por hoyno podemos reflexionar sobre la fraternidadsin asumir que en el mundo sedesencuentran encuentran y convivenconstantemente diversos mundos culturalesque expresan diversas maneras de estarsentir y vivir la vida
Si es cierto que ldquodesde un punto devista poliacutetico la fraternidad se situacutea antes quenada como principio de construccioacuten social
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donde el otro si podemos definirnoshermanos no es otro diferente de miacute sinootro yo mismordquo (Ropelato 2006199) elindagar la visioacuten de mundo del ldquootrordquo que esldquoyo mismordquo se torna fundamental Clarosiempre y cuando la fraternidad quieracolaborar concretamente a la aperturaconstante hacia ldquoambientes culturalesdistintosrdquo permitiendo ampliar la experienciade ldquolo real y lo cotidianordquo
Para realizar lo que venimos enunciandoes necesario la praacutectica del diaacutelogointercultural que permite reconocer lainviolable igualdad de la dignidad humanapero al mismo tiempo la diferencia (culturalsocial religiosa poliacutetica etc) que tambieacuten esinviolable Como afirma Fornet-Betancourt
ldquola necesidad del diaacutelogo intercultural es lanecesidad de realizar la justicia de entrar en uncontacto justo con el otro libre lo que quiere decir asu vez que es necesario reconocerle como personahumana portadora justamente en su diferencias deuna dignidad inviolable que nos hace igualesrdquo(Fornet-Betancourt 2001264)
Por tanto si la fraternidad desearesponder de manera profunda creativa yreal al contexto actual del pluralismo nopuede reducir su anaacutelisis de la realidad al nivelsocio-poliacutetico sino que ha de abrirse a lacomplejidad del pluralismo culturalSolamente desde este acercamientointercultural podraacute descubrir que lo poliacutetico ysocial es percibido y vivido de manerasmuacuteltiples y diversas en un mismo contexto
Lo expresado revela que tal vez unpaso adelante en la reflexioacuten alrededor elprincipio de la fraternidad tendraacute que asumirel pluralismo cultural de nuestros contextostambieacuten latinoamericanos si desea realmente
ser una categoriacutea que promueva justiciadignidad igualdad y libertad a todos y todassus habitantes Para esto un recurso de granvalor seraacute profundizar el meacutetodo de lafilosofiacutea intercultural el diaacutelogo dialogaldonde ldquolas reglas del diaacutelogo no sepresuponen unilateralmente ni se dan porsupuestas a priori sin haberlas establecido enel propio diaacutelogordquo (Panikkar 200649) Estoporque
ldquoel diaacutelogo dialogal es radicalmente diferente deldiaacutelogo dialeacutectico no pretende con-vencer alotro es decir vencer dialeacutecticamente alinterlocutor o por lo menos buscar con eacutel unaverdad sometida a la dialeacutectica El diaacutelogodialeacutectico presupone la aceptacioacuten de un campoloacutegico y personal al que se atribuye o reconoceuna validez o jurisdiccioacuten puramente lsquoobjetivarsquo Eldiaacutelogo dialogal en cambio presupone laconfianza reciacuteproca en un aventurarse comuacuten enlo desconocido ya que no puede establecerse apriori si nos entenderemos el uno al otro nisupone que el hombre sea un ser exclusivamenteloacutegicordquo (Panikkar 200652)
Entonces para la aplicacioacuten de lacategoriacutea de fraternidad en espacios socialesno podremos contentarnos con establecerdiaacutelogos entre tendencias poliacuteticas diversas yopuestas Si realmente deseamos fortalecer eltejido social de nuestros contextos pluraleses necesario promover espaciosinterculturales donde se practique el diaacutelogodialogal Espacios donde este contenida yrepresentada toda la diversidad cultural deuna regioacuten ciudad o barrio
3 Lo vital de un universalismo desde aba-jo (partir desde contextos reales)
El desafiacuteo de educarnos al diaacutelogodialogal remite a otro punto importante de la
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propuesta intercultural punto que estaacutereferido al desde donde de lainterculturalidad Es la universalidadentendida como una construccioacuten constantedesde abajo o desde espacios concreto yaque ldquosi el diaacutelogo dialogal quiere ser fecundoy no contentarse con simples elucubracionesracionales no puede limitarse a formalismosabstractos de validez general sino que debedescender al diaacutelogo entre culturas concretasque entran en contactordquo (Panikkar 200655)
El horizonte de la fraternidad esuniversal ya que eacutesta no puede ser reducida aun grupo regioacuten pueblo nacioacuten o continentePero un posible riesgo ante este inmensoobjetivo de la fraternidad es menospreciar ydesvalorizar lo contextual particular yconcreto Es el riesgo por otra parte tanlatino de creer que porque estaacute hecha lalegislacioacuten o la norma ya hemos alcanzado elobjetivo pero tambieacuten el riesgo tanoccidental de creer que la siacutentesis abstractauniversalista contiene lo particular Ante estola interculturalidad nos recuerda que ldquoelproceso de identificacioacuten parte siempre de loconcreto Lo cual significa que no debemosrenunciar a la particularidad sino ahondar enella hasta descubrir lo universalrdquo (Esquirol2005155)
Por tanto si la fraternidad universaldesea realmente convertirse en unaalternativa global tendraacute que saber brotardesde los contextos e irse construyendo noldquoa pesar de estosrdquo sino ldquogracias a estosrdquo Soacutelosi ahonda en estos contextos hasta descubrirlo universal es que podraacute aportar a laldquotransicioacuten del derecho internacional de losEstados soberanos hacia un derechocosmopolita que se preocupe con las
cuestiones ecoloacutegicas de la paz y de la guerradel desarrollo en resumen de todas lascuestiones que trascienden las fronteras delos Estados y exigen la superacioacuten de unaloacutegica meramente individualista del intereacutespersonal de grupo de clase o de etniardquo (Tosi200968)
Afirmar que el punto de partida estaacute enlas realidades concretas significa por ejemploacercarse para aprender del proceso bolivianoque busca un nuevo orden socio-poliacutetico ycultural Aporte que exige ser leiacutedoprofundizado y criticado desde sus visiones yestilos de vida y no desde un paradigmaforaacuteneo Porque para la propuestaintercultural la ldquouniversalidad supone laliberacioacuten realizante de todos los universosculturales y que por eso mismo ni se imponepor imperio de alguacuten centro ni se logra al altoprecio de la reduccioacuten y de la nivelacioacuten de lodiferente sino que crece desde abajo comoun tejido de comunicacioacuten libre y desolidaridadrdquo (Fornet-Betancourt 2001376)
Entonces el desarrollo de la propuestade fraternidad universal por una parte tieneque ser capaz de evitar el reduccionismo y lanivelacioacuten de la diferencias fruto de esaabstraccioacuten tan occidental en busca de unasiacutentesis superior y por otra parte tambieacuten hade evitar erigir un centro desde el cualpromover la aplicacioacuten de esta El caminopasa por promover un policentrismo quepermita una mayor cercaniacutea a los contextos yque al mismo tiempo evita el encierro deestos En otras palabras la fraternidaduniversal no se concretiza aplicaacutendolas a losdiversos contextos socioculturales y poliacuteticosdesde unos principios delineados desde quiensabe doacutende sino que la fraternidad universal
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se va construyendo o gestando desdeespacios concretos Contextos que cuandoesteacuten maduros en sus experiencias defraternidad podraacuten aportar a los cambios en lalegislacioacuten mundial
Cabe sentildealar que este partir desde loscontextos posibilita dos pasos fundamentalesen el proceso intercultural de generarsociedades justas y plenas de vida ldquoPor unlado es necesario profundizar en la propiacultura y no mantenerse en lo superficial ytoacutepico Por el otro ante la otra culturadebemos ir maacutes allaacute de todo lo que en unprimer momento nos aparece descubrir loque estaacute detraacutes descubrir el sentido profundode los siacutembolos de las conductas de laspalabras o de los pensamientosrdquo (Esquirol2005155-156) Son justamente los mismosespacios de interaccioacuten cultural los quepermiten desarrollar la intraculturalidad(conocimiento de lo propio) que esimprescindible para poder sumergirse en lainterioridad de otras culturas y promover unaauteacutentica interculturalidad
Es por estos dos pasos fundamentalesque la fraternidad universal ha de partir desdelos espacios concretos y vitales de laspersonas para ir desarrollando su proyectode categoriacutea socio-poliacutetica que permita evitartanto el encierro individualista de la libertaddesvirtuada como la homogenizacioacuten amorfade una igualdad mal comprendida
Pero el diaacutelogo intercultural no tienesoacutelo un caraacutecter interpersonal sino tambieacutengrupal social y entre pueblos Maacutes auacuten es undiaacutelogo a desarrollar entre tradiciones ymodos de ver y vivir en el mundo Por tantoincluso la misma categoriacutea de fraternidadtendraacute que ser puesta en discusioacuten si es que
realmente desea entablar este diaacutelogorespetuoso horizontal y de enriquecimientomutuo con las culturas
4 Un posible equivalente homeomoacuterfico(formas similares) a la categoriacutea de fra-ternidad
Poner en discusioacuten la categoriacutea defraternidad no significa anular su ricatradicioacuten y aporte conceptual desarrollado enlos marcos del pensamiento occidentalSignifica maacutes bien desde este desarrollo notratarla como una categoriacutea universal quepuede ser impuesta y colocada en todas lasculturas por igual Dicho en teacuterminos de laperspectiva intercultural significa buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas Concretamente esto significa que ldquosetrata pues de un equivalente no conceptual nifuncional a saber de una analogiacutea de tercergrado No se busca la misma funcioacuten (que lafilosofiacutea ejerce) sino aquella equivalente a laque la nocioacuten original ejerce en lacorrespondiente cosmovisioacutenrdquo (Panikkarcitado en Estermann 200647)
Entonces un desafiacuteo no menor que sepresenta a quienes estamos desarrollando elprincipio de fraternidad es buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas para poder entablar un auteacutentico yenriquecedor diaacutelogo con estas Aquiacute estamosen el meollo de la perspectiva interculturaldonde ldquocomo resultado de la lsquohermeneacuteuticadiatoacutepicarsquo uno aprende a pensar ycomprender desde el sistema simboacutelico demaacutes de una tradicioacutenrdquo (Vallescar 2005482) Y
ldquoesto puede comprenderse por las nociones dehomologiacutea ndashlas nociones juegan papelesequivalentes y ocupan espacios homoacutelogos en los
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respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
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la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
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qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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Recensioni Reviews
essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Recensioni Reviews
Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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lasciare il circolo culturale al qualeapparteniamo ma il circolo puograve cambiare enoi con esso Possiamo allargare o cambiare ilnostro orizzonte Con ogni passo che facciamosi sposta in effetti il nostro orizzonte Erasbagliato quindi considerare lrsquoorizzonte unacosa statica Gadamer non lo ha mai fatto Lasua metafora della ldquofusione degli orizzontirdquomeritava una valutazione piugrave attenta Neglistudi interculturali questa metaforagadameriana egrave stata interpretata come unsintomo di una cultura dellrsquousurpazione equindi respinta categoricamente Lrsquoespressio-ne tedesca Horizontverschmelzung egrave ambiguacome ha ricordato Philippe Eberhard (2004)Essa contiene contemporaneamente uno emolti orizzonti Si parte da molti orizzonti e siinizia ad entrare in un comune contesto dicomunicazione si condivide in parte unorizzonte Ogni metafora ha i suoi limiti edeve essere interpretata cosigrave anche lametafora della ldquofusione degli orizzontirdquo chealla fine non egrave tanto lontana da quella dellesovrapposizioni (Uumlberlappungen) usata dallafilosofia interculturale Egrave noto che il tardoGadamer si egrave interessato del dialogointerculturale Ram Adhar Mall perograve silamenta che Gadamer non abbia praticatoquesto dialogo e che sia sempre rimastolegato a un concetto eurocentrico dellafilosofia Non egrave un segreto che la filosofia diGadamer egrave stata legata fin dallrsquoinizio alpensiero greco Dallrsquoaltro lato non possonoessere piugrave ignorati i tentativi di Gadamer diaprire il proprio pensiero ad altre tradizioni(Grondin 2007) La cosiddetta ldquoermeneuticaanalogicardquo o ldquoermeneutica interculturalerdquo nonha mostrato comunque quel passo rivoluzio-nario oltre lrsquoermeneutica classica almeno perquanto riguarda il suo aspetto epistemolo-gico Ci sono vari problemi irrisolti nellafilosofia di Gadamer ma non si puograve negare
che il suo pensiero offra elementi fondamen-tali per la filosofia interculturale La massimache la prima filosofia di un autore classicodebba essere distinta dal suo atteggiamentoculturale vale in particolare per Hegel il qualeegrave stato criticato fortemente dalla filosofiainterculturale ma spesso in modo moltosuperficiale Egrave ovvio che alcuni elementi dellafilosofia di Hegel sono inaccettabili Nonpossiamo seguire Hegel nella sua metafisicadella storia delle religioni per menzionaresolo un aspetto ma il quadro concettuale cheoffre egrave molto utile per lo sviluppo di unateoria pluralistica (Nagl-DocekalKaltenbacherNagl 2008 27)Nellrsquoincontro delle culture possiamoevidenziare il contesto comune di comunica-zione oppure esaltare le differenze In ognicaso Hegel ci offre un ampio spettro distrumenti concettuali sofisticati per lrsquoanalisidei processi interculturali e in questo Hegelrappresenta solo il culmine di una riccatradizione del pensiero dialettico che prima ditutto indica la natura dialettica di ogniconcetto Ciograve che ci divide da altre tradizioni ciunisce a loro Conoscere il confine significaessere giagrave al di lagrave di esso Il processo dellacomprensione interculturale egrave graduale Nonesiste unrsquoassoluta incomprensibilitagrave ma egravealtrettanto vero che rimarranno sempre diffe-renze culturali Rimarragrave quindi il compitodella traduzione interculturale
Unrsquoepistemologia della filosofia inter-culturale dovrebbe partire dal processocomplesso di un reale allargamento dellrsquooriz-zonte in cui nuove categorie vengono adot-tate e la propria posizione continuamentecambiata Ho descritto questo modello episte-mologico in un altro contesto come universa-lismo dialettico che respinge e supera sia ilrelativismo culturale sia lrsquouniversalismoastratto (Kaltenbacher 2008 280)
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Modelli simili sono stati sviluppati daalcuni autori della filosofia interculturaleClaudia Bickmann parte dallrsquoidea di unaphilosophia perennis la quale perograve non puograveessere reclamata come possesso esclusivo dinessuno Ci sono accessi differenti allrsquouni-versale Le varie culture hanno approccidiversi allrsquouniversale e questo egrave un fatto chenon puograve essere piugrave ignorato Le differenzedevono essere riconosciute Dallrsquoaltro latonon possiamo rinunciare allrsquouniversale Ilbisogno di controbilanciare la filosofia unila-terale dellrsquouniversalismo astratto ha portatoalla creazione di un altro pensiero unilateralela filosofia della differenza La filosofia inter-culturale in senso stretto egrave nata nella grandecorrente della filosofia della differenza Leparticolaritagrave delle diverse tradizioni filosofichedovevano essere difese e rivalutate Adessosarebbe giunto il momento sostieneBickmann di correggere anche gli eccessidella filosofia della differenza Gli elementicomuni delle diverse tradizioni devono esserecolti Le sovrapposizioni permettono la comu-nicazione interculturale senza cancellare ledifferenze Da respingere sono sia lrsquoidea diuna totale commensurabilitagrave delle culture sialrsquoidea di una totale incommensurabilitagraveBickmann ha formulato nuovi criteri per lafilosofia interculturale adottati dalla Societagravedi Filosofia Interculturale (Society of Inter-cultural Philosophy) che fanno comprenderela distanza della sua posizione da quellaespressa nelle prime pubblicazioni dellafilosofia interculturale (Bickmann 2007httpwwwint-gipdeenglischinformationen_ englischhtml[29 agosto 2010])
Non egrave casuale che la filosofiainterculturale sia nata negli ultimi decenni delventesimo secolo Essa fa parte della svoltaculturale Unrsquoanalogia interessante la tro-
viamo nella germanistica che sin dagli anniSettanta ha sviluppato un nuovo ramo deglistudi germanici la germanistica interculturalela quale puograve essere considerata come uno deivari tentativi di superare i tradizionali limitidisciplinari e di sfruttare gli spazi di nuoveprospettive interdisciplinari La svoltaculturale ha causato in Germania lospostamento dalle Geisteswissenschaften alleKulturwissenschaften e la creazione di unanuova disciplina la Kulturwissenschaft (alsingolare) la quale si basa in parte su vecchietradizioni tedesche e che si inserisce con-temporaneamente nello sviluppo degli studiculturali a livello internazionale CulturalStudies New Historicism Cultural PoeticsVisual Studies Postcolonial Studies CulturalAnalysis lrsquoetnografia postmoderna la semioti-ca la sociologia della cultura in Francia etc(Bachmann-Medick 2006 Boumlhme 1998 2000e 2008 WierlacherBogner 2003)
Come gli studi letterari anche la filosofiainterculturale ha ormai superato gli eccessiculturalistici La critica postmoderna dellegrandi narrazioni continua ad essere impor-tante per la de-costruzione dei discorsi ege-monici ma lrsquoinsufficienza di una mera de-co-struzione egrave diventata evidente ed una tenden-za verso una posizione piugrave equilibrata puograveessere constatata Essere consapevole dellaculturalitagrave della produzione filosofica senzarinunciare allrsquouniversalitagrave egrave stato formulatospesso da Wimmer come lrsquoobiettivo generaledella filosofia interculturale (2004 63 153)
Come lrsquoantropologia culturale lafilosofia interculturale deve essere attenta anon diventare vittima delle proprie idee Ilmondo odierno ha costretto lrsquoantropologiaculturale a ripensare categorie fondamentaliche hanno determinato il discorso antro-pologico per tanto tempo Concetti come
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ldquoculturardquo ldquotribugraverdquo o ldquogruppo etnicordquo non pos-sono essere piugrave utilizzati nel mondo globaliz-zato Lrsquoimmagine del mondo come suddivisoin ldquoculturerdquo egrave stata sostituita da altre rappre-sentazioni come quella dellrsquoldquoecumene globa-lerdquo (Fabietti 2004 261-268) Questa nuovaconcettualizzazione potrebbe essere vistacome un altro eccesso messo in moto dallanecessitagrave di dissolvere costruzioni di identitagraveculturali che in realtagrave non esistono Ma in ognicaso la filosofia interculturale deve evitareconcetti che hanno giagrave dimostrato la loroinefficienza in altri campi disciplinari
BibliografiaBachmann-Medick Doris (2006) Cultural TurnsNeuorientierungen in den KulturwissenschaftenReinbek RowohltBickmann Claudia (2007) Philosophieren zwischender Universalitaumlt des begrifflich Allgemeinen und derunverrechenbaren Besonderheit des Individuellen inOrthafte Ortlosigkeit eine interkulturelleOrientierung Festschrift fuumlr Ram Adhar Mall zum 70Geburtstag a cura di Hamid Reza Yousefi Ina Braune Hermann-Josef Scheidgen Nordhausen TraugottBautz 103-119Boumlhme Hartmut (1998) Zur Gegenstandsfrage derGermanistik und Kulturwissenschaft in Jahrbuch derDeutschen Schillergesellschaft XLII (1998) 476-485Boumlhme Hartmut (2000) Kulturwissenschaft inReallexikon der deutschen Literaturwissenschaft volII Berlin-New York de Gruyter 356-359Boumlhme Hartmut (2008) Vom ldquoturnrdquo zum ldquovertigordquoWohin drehen sich die Kulturwissenschaften(Recensione di Doris Bachmann-Medick (2006)Cultural Turns Neuorientierungen in denKulturwissenschaften Reinbek Rowohlt) inJLTonline (19052008)httpwwwjltonlinedeindexphpreviewsarticleview26177 [29 agosto 2010]Cesana Andreas (2007) Kulturalitaumlt undinterkulturelle Philosophie in Orthafte Ortlosigkeiteine interkulturelle Orientierung Festschrift fuumlr RamAdhar Mall zum 70 Geburtstag a cura di HamidReza Yousefi Ina Braun e Hermann-Josef ScheidgenNordhausen Traugott Bautz 51-64Eberhard Philippe (2004) The middle voice inGadamerrsquos hermeneutics a basic interpretation withsome theological implications Tuumlbingen MohrSiebeck
Fabietti Ugo (2004) Antropologia culturalelrsquoesperienza e lrsquointerpretazione Roma-Bari LaterzaGrondin Jean (2007) Zu welcher Kultur gehoumlrt maneigentlich Bemerkungen zur Kultur derInterkulturalitaumlt in Orthafte Ortlosigkeit eineinterkulturelle Orientierung Festschrift fuumlr RamAdhar Mall zum 70 Geburtstag a cura di HamidReza Yousefi Ina Braun e Hermann-Josef ScheidgenNordhausen Traugott Bautz 139-148Hinnenkamp Volker (1994) InterkulturelleKommunikation Heidelberg GroosIshiguro Tadaatsu (a cura di) (1955) NinomiyaSontoku His Life and ldquoEvening Talksrdquo TokyoKenkyushaKaltenbacher Wolfgang (2004) Il ldquoluogordquo scientificodella germanistica interculturale in Annali-SezGermanica (Universitagrave degli Studi di NapolildquoLrsquoOrientalerdquo) NS XIV (2004) 1-2 249-270Kaltenbacher Wolfgang (2008) Universalitaumlt derVernunft Pluralitaumlt der Religionen Indien undEuropa in Viele Religionen ndash eine Vernunft EinDisput zu Hegel a cura di Herta Nagl-DocekalWolfgang Kaltenbacher e Ludwig Nagl WienBoumlhlau Berlin Akademie Verlag 265-280Mall Ram Adhar (2010) India and InterculturalAesthetics in Handbook of PhenomenologicalAesthetics a cura di Hans Rainer Sepp e LesterEmbree Dordrecht-London Springer 161-166Monceri Flavia (2000) Il problema dellrsquounicitagravegiapponese Nitobe Inazocirc e Okakura Kakuzocirc PisaETSMonceri Flavia (2006) Interculturalitagrave e comunica-zione una prospettiva filosofica Roma EdizioniLavoroNagl-Docekal Herta Kaltenbacher Wolfgang NaglLudwig (2008) Einleitung Viele Religionen eineVernunft in Viele Religionen ndash eine Vernunft EinDisput zu Hegel a cura di Herta Nagl-DocekalWolfgang Kaltenbacher e Ludwig Nagl WienBoumlhlau Berlin Akademie Verlag 9-32Nederveen Pieterse Jan (2009) Globalization andculture global meacutelange second edition LanhamMD Rowman amp LittlefieldOcirchashi Ryocircsuke (1984) Der ldquoWindrdquo als Kulturbegriffin Japan in ldquoKulturrdquo Begriff und Wort in China undJapan a cura di Sigrid Paul Berlin ReimerWierlacher Alois Bogner Andrea (a cura di) (2003)Handbuch interkulturelle Germanistik StuttgartMetzlerWimmer Franz Martin (2004) InterkulturellePhilosophie eine Einfuumlhrung Wien WUV
copy Wolfgang Kaltenbacher 2011
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Maria Esther Mastrogiovanni
Ripensare la nascita per un nuovo con-cetto di dipendenza
Mi piace cominciare richiamando la me-tafora della finestra che Panikkar usa nelbellissimo video offertoci da Milena CarraraPavanvisto durante il convegno a Napoli il 3 -4 dicembre 2010
Il mio intervento si pone proprio comeunulteriore finestra da cui sono solita guar-dare e dalla quale chiedo lascolto
Il proprio punto di vista immaginatocome una finestra
Limmagine della finestra egrave straordina-ria e prima di esprimermi sullargomento chemi preme la voglio raccontare nelle risonanzee nella ricchezza di significati che mi susci-taseguendo un percorso di immaginazionecosigrave come lo sto apprendendo da Gastone Ba-chelard e con laiuto degli approfondimentisul mundus imaginalis di Paolo Mottana
La finestra egrave luogo di soglia fra internoed esternoE unapertura fra realtagrave separate econtigueDunque realtagrave distinte ma legate dauna contatto in primo luogo materiale uncontatto fluido ora piugrave visibile ora meno evi-
dentePuograve essere piugrave o meno opaca se il ve-tro che la compone egrave piugrave o meno ombra-tosporco incrostato Puograve essere aperta ochiusa (da noi ma anche dimperio da altri)econsentire allaria di circolare liberamente a-gli odori di essere percepiti alle voci e ai suonidel mondo di essere piugrave o meno uditi Con-sente di rimanere dentro quasi invisibileallesterno nellillusione della propria assolu-tezza in quanto unica e sola finestra possibi-leOppure di sporgersi sul suo davanzale be-ne in vista in grado cosigrave di vedere quante al-tre finestre esistano accanto alla propria e nelsilenzio ascoltare meglio ciograve che da altre fine-stre proviene
Limmagine della finestra inoltre implicanon solo una distinzione ma anche una di-stanza fra me e ciograve che vedo e come lo vedoIo non mi esaurisco in ciograve che vedo e in comelo vedo sono altro un di piugrave di quello che divolta in volta penso e affermo Ciograve mi dagrave unsenso di leggerezza e la capacitagrave di stare nellecose senza troppi drammi tutto egrave in movi-mento anche il mio sguardo che fonda e so-stiene il mio dire
E nel movimento cegrave anche quello della-scolto del mio silenzio da abitare da vivere
RIFLESSIONE
Maria Esther Mastrogiovanni
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Maria Esther Mastrogiovanni
da scoprire E in quel silenzio il piugrave delle volteconquistato con fatica paziente e umile farepulizia mettere ordine lasciare solo lessen-ziale Allora quel silenzio puograve ospitare la pre-senza dellAltro capire accettare che lAltroesiste veramente egrave il fine che Simone Weil sipone nella sua vita
E in questo in-quieto movimento incon-trare lAltro in una in-quieta pace
E questa una ricerca lunga difficile maaffascinante di ciascuna vita
In questa attitudine mi muovo ben lun-gi dallaver raggiunto un qualsiasi approdoogni tanto un porto sembra la fine del viaggioma la corrente ritrascina con il suo canto odo-roso al largo e lavventura continua
Sono curiosa e non mi piacciono i sen-tieri noti Ho frequentato cosigrave luoghi diversi elontani fra loro e piugrave di una volta ho constata-to con un sorriso e con un po di stupore co-me molti amino rinchiudersi in un recinto no-to e coltivino per una vita intera lo stessogiardino piante perfette quasi nascono rigo-gliose Nuovi frutti nuovi incroci nuove pian-te che hanno del meraviglioso e impensabiliper il senso comune Ma tale bellezza a voltesi ripiega su se stessa non apre finestre su al-trettanti meravigliosi giardini cegrave una faticasolitaria eroica che ha in seacute nel suo intimo unnucleo di insignificanza proprio per la ristret-tezza dello spazio vitale in cui si rinchiude Cegraveun assoluto che ignora lassoluto del giardinoaccanto
Ho frequentato sui libri e nelle relazio-ni il sapere espresso dalle donne
Alla domanda che piugrave volte mi sono po-
sta perchegrave proprio la passione per la condi-zione femminile e non altro ugualmenteimportante al mio sguardo di giudice severosono riuscita a rispondere solo di recente Enella mia storia che ho trovato la rispostaNon certo per motivazioni oggettive noncredo si possa stabilire una graduatoria diprioritagrave fra i bambini affamati del Ruanda o gliafghani costretti a fuggire dalle loro case perla guerra o le donne che subiscono violenze ditutti i tipi nella indifferenza e nel silenzio delleistituzioni e delle societagravelelenco potrebbenaturalmente continuare a lungo
E un utile esercizio ricostruire la genesidelle proprie passioni intellettuali ma anchepolitiche e sociali Si diventa poi piugrave libere epiugrave capaci di perseguire quellinteresse nonpiugrave solo appassionato ma ancor piugrave vivouna volta che si siano sciolti i lacci della pro-pria storia che cosigrave manifesta tutta la sua e-nergia
Metagrave della mia vitagrave lho spesa nello stu-dio e nellazione per comprendere e valoriz-zare la soggettivitagrave femminile Ancora oggicon animo diverso continuo a farlo non piugravesolo nei luoghi di donne ma anche in quelliche si usano chiamare luoghi misti
E cosigrave qui fra voi mi egrave possibileoggisentirmi a casa Proprio in un momento incui ho sentito con piugrave acutezza un senso di di-sagio di estraneitagrave di solitudine nel luogo incui lavoro e nella realtagrave che mi circondaSonouninsegnante mi piace stare in classe con leallieve e gli allievi ma sempre piugrave vivo con in-sofferenza listituzione scolastica
Proprio quando riflettevo come - aven-doli ascoltati negli ultimi mesi a Firenze - i
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protagonisti della vita culturale italiana misembrano procedere per mondi separati au-toreferenziali a volte forse privi di una one-stagrave intellettuale oggi sempre piugrave rara
Cosigrave durante i due giorni del Convegnoin una sala del palazzo Serra di Cassano pre-stigiosa sede dellIstituto Italiano per gli StudiFilosofici a Napoli mi sono sentita a casa duevolte
In primo luogo perchegrave Napoli egrave la miacittagrave natale e poi perchegrave ho percepito unagrande sintonia con le persone che ligrave si sonoespresse
Non ero sola
E oggi per chi come me nel suo quoti-diano si sente isolata come se parlasse unal-tra lingua o vivesse in un altro mondo egrave une-sperienza preziosa percepire di trovarsi acasa
Ma nel momento in cui rifletto su que-sta dualitagrave penso alla a-dualitagrave di cui parlaPanikkar e mi interrogo
Il problema interculturale si intrecciafortemente con quello intra-culturale quelloproprio di ogni comunicazione dove pare chesia quasi impossibile soprattutto quando siusano le parole non fra-intendersi
Spesso le parole complicano le relazionia volte sembrano anche aiutarle ma sono leparole o qualche altra cosa che passa invisibi-le attraverso un linguaggio non verbale unlinguaggio che ho imparato a chiamare delcuore
So di essere molto di parte ma ho un in-
teresse poco sviluppato per le questioni pu-ramente teoriche preferisco seguire la lezio-ne di Simone Weil che era una grande pensa-trice filosofa politica mistica letterata e tan-te altre cose un pensiero deve trovare la suaveritagrave egrave bontagrave nellessere praticabile
Pensiero- azione Un pensiero incarnatocome lha definita Gabriella Fiori
Almeno in certi ambiti
La Natura ci egrave ancora madre anche se lacultura occidentale dalla Rivoluzione Scientifi-ca in poi ha cominciato a considerarla unmeccanismo piuttosto che un organismo E daligrave -nonostante i successivi sviluppi della co-siddetta visione scientifica del mondo ai piugraveignoti - si egrave sviluppata la pervasivitagrave dellideadella macchina che ha divorato tutto anche ilnostro corpo Viviamo come congegni di ungrande orologio il cui ritmo non egrave scanditodal nostro respiro ma da una impersonalelancetta di ferro che procede indifferente almondo
Ma se ci volgiamo alla Natura con intimadistanza(Rilke) e con amoroso sguardo pos-siamo ancora ricevere grandi insegnamenti
E vorrei riflettere con voi proprio par-tendo dal concetto cosigrave stimolante di a-dualitagrave su quel particolare momento della vi-ta di tante specie viventi e su quella precisarelazione che cegrave tra una madre e il suo bam-bino durante la gravidanza e nei primi anni divita Quellunitagrave fortissima e necessaria cheha perograve giagrave sin dal suo sorgere il movimentodel distacco e dellautonomia In quel momen-to la donna e il bambino sono nello stessotempo due e uno
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Tale relazione egrave talmente poco conside-rata nel nostro immaginario che non ci sonoparole e non solo in italiano per definirequella relazione di dipendenza-indipendenzafra due esseri viventi dove la dipendenza haun tempo e comprende la crescita della indi-pendenza delluno dallaltro di chi sta per na-scere e di chi alimenta quella nascita
Per inciso ho avuto una certa esitazionenel trovare il verbo piugrave appropriato per de-scrivere chi femmina donna corpo di donnaconsente decide fa in modo che una nascitapossa accadere
Cegrave tutta una retorica sul rapporto ma-dre -figlioa sulla maternitagrave ma sullaspettoche qui considero non trovo nulla che abbiaacquisito un valore esemplare e simbolico
Forse in altre culture Ma non ne sono aconoscenza e se qualcuno puograve portare un suocontributo gliene sarograve grata
Dunque durante la gravidanza abbiamoun inedito un corpo che ne fa crescere un al-tro che per un certo tempo egrave nascosto pro-tetto nelle viscere E qualcosa di straordina-rio Mi egrave capitato da giovane per la mia tesisulla maternitagrave di essere presente al parto diuna donna Quella scena mi si egrave impressa nellamente e quando egrave toccato a me partorire miegrave stata di grande aiuto
Allora compresi percheacute i nostri antenatimigliaia di anni fa ancora inconsapevoli dicome si concepisse un essere vivente rima-nessero turbati davanti a quellevento straor-dinario e meraviglioso che egrave la nascita di unessere vivente e attribuissero alle loro donnepoteri magici e la responsabilitagrave di un rappor-
to privilegiato e diretto con la Natura la don-na era allora una sciamana Le grandi statuedella Dea madre mediterranea che si possonoancora vedere al museo de La Valletta a Mal-ta testimoniano questo senso della potenzafemminile dispensatrice generosa dellab-bondanza nella quale soltanto puograve nascereuna nuova vita Sono donne immense comedimensioni grasse con un forte valore sim-bolico di ricchezza
Se penso oggi allimmagine quasi ano-ressica della donna moderna mi sembraquasi un fantasma di quella figura unombralieve muta e svuotata che sfiora questa terracercando di occuparvi il minore spazio possibi-le
Anche se pare affermarsi un nuovomodello femminile la cui prima funzionesembra essere di nuovoquella di piacerealluomo
Dunque la Natura che amo significarecome Madre ci offre lo spettacolo di un even-to la nascita di un essere vivente che fra letante sue caratteristiche ha quella di porre inuna relazione speciale tre individui un padreuna madre un figlioa
E piugrave in particolare nel corpo della don-na sboccia una vita che dipende totalmenteda quella della madre in perfetta simbiosi fi-no a quando compiutasi lopera quella vitaesce da quel corpo per continuare sulla stra-da di una sempre maggiore autonomia lapropria esistenza
E lallevare il crescere leducare sonotutte azioni che implicano una relazione cheper quanto dispari agisce su vari fronti e in
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ambiti diversi su entrambi i soggetti entram-bi i soggetti madre e figlioa si formano ma-turano crescono insieme E non mi risulti e-sista parola nella nostra lingua che descrivatutta la complessitagrave e lo spessore di questaparticolare modalitagrave di relazione Se riflettia-mo su questo inizio come un inizio proprio dimoltissime specie viventi ci renderemo contodi come nascendo facciamo esperienza di unamodalitagrave di relazione che in seguito non solodimentichiamo ma anche quando vi pensia-mo la consideriamo al piugrave in quantonaturale non appropriata allessere umanosviluppato il quale sembra ritenere di uma-nizzarsi proprio superando la propria condi-zione naturale ma in questo movimento deicorpi e del pensiero di fatto ci si allontanaanche dalle proprie radici dalla propria origi-ne Se poi pensiamo che per quanto riguardagli esseri umani allorigine cegrave un corpo didonna non egrave difficile comprendere comequesta rimozione culturale collettiva possaavere a che fare ieri come oggi con il disco-noscimento della potenza della madre
Lindividuo libero in quanto assolutopadrone di seacute attraverso la sua volontagrave risultaa questo punto una bella astrazione e una viaduscita per il maschio (solo occidentale) cheper rifondarsi deve rinascere da se stessodimenticando la sua nascita reale e le condi-zioni in cui essa egrave avvenuta Tutto ciograve ha avutonei secoli trascorsi una sua funzione forse -egrave una domanda alla quale non egrave facile rispon-dere - ma oggi in un mondo sempre piugrave pic-colo una strada per non soccombere tuttipuograve essere quella di ricordare che se siamovivi e vogliamo che si continui a vivere egrave per-cheacute qualcuno ci ha messo al mondo e allevaticioegrave riconoscere la nostra dipendenza nei
confronti delle e degli altri dipendenza neitermini in cui labbiamo vissuta alla nascita ndashpurtroppo non ci sono altre parole einterrelazione mi sembra troppo asettica epoco pregnante Agire veramente questa ac-quisizione in ogni ambito non egrave assolutamen-te facile ma cambierebbe lordine simboliconel quale siamo soliti pensarci ed esprimerciNon egrave facile Ma questa egrave la grande scommes-sa che da piugrave parti con altre motivazioni staemergendo come ineludibile per la nostra so-pravvivenza
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Tsunami in 2004
It indeed awakened us at least for ashort while to realize that nature is not sing-ing any longer its sweet song It has only be-gun to let out its cry
On this disastrous occasion we heardpeoplersquos cry too a cry out of helplessnessloss and pain
Though the groanings of nature and thepoor appeared to outsmart one another yetthey also fused into one ndash not of course in aharmonic symphony but in a horrifying ca-cophany
The cacophany had a theme too It por-trayed that the cosmic display and the humandisplacement are connected and that the hu-mans are not the only players on world stageIt perhaps signaled the need and a new op-portunity for a fresh and urgent vision of acosmotheandric (cosmos-divine-human) soli-darity
Ecosophical Justice is presented in thisvery cacophanic world context and situationIt reminds us among other things that eco-logical predicament is not merely ecologicalbut it is a human problem which indeed re-quires a radical mutation in human attitudeIn our attempt to control and manipulate na-ture we have forgotten that we are naturalbeings sustained by the same environmentwe seek to dominate
Very significantly our domination hasspilled over to the human beings too particu-larly the poor who cry out for justice and lib-eration The logic that exploits the earth andthe poor seems to be one and the same Eco-logical and justice concerns therefore are in-separable Justice is the way of ecology
Ecosophical Justice reminds us furtherthat precisely because of our present state ofhuman emergency and seriousness of theecological situation mere short-term solu-tions and technical stopgaps are insufficientIn other words it is not enough to find waysby which we can more effectively or moreldquohumanlyrdquo deal with the Earth unless at thesame time we find the Earth as another di-
ECOSOPHICAL JUSTICE
L Anthony Savari Raj
L Anthony Savari RajUniversity of Madras India
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L Anthony Savari Raj
mension of our very selves sharing the samedestiny This in short constitutes the ecoso-phical awareness
It appears therefore we need a radicalre-vision of reality which would make usaware that the world is the manifestation ofthe total cosmotheandric reality which callsfor a holistic participation It involves indeed acultural disarmament and innovation and aparticipatory common life in solidarity withfellow human beings and the earth This ofcourse is our human dignity and responsibil-ity
Understandably this requires from usdistance and involvement contemplation andaction theory and praxis and of course anopenness to the transcendent Spontaneousand authentic actions for the welfare of theeco-human can flow only from a serene in-sight and right evaluation born of an ecoso-phical vision
Our guide in our search for ecosophicaljustice is Raimon Panikkar who is at once aphilosopher a scientist and a theologian Buteven these terms do not adequately capturethe heart of Panikkarrsquos enterprise
As a scientist philosopher and theolo-gian he has spent a lifetime exploring thegreat religious and secular traditions seekingto discern their underlying visions of realityHow do we name that in which we all live andmove The modern scientist sees it as the ma-terial universe the philosopher as the humanmind the theologian as the mysterious divine
But Panikkar sees these options as par-tial and fragmenting indeed they are part ofthe problem rather than part of the solution
When we see that the earth is reduced toldquomere stuffrdquo wholly subject to a human willthat sees itself autonomous from the mysteryof being itself then we begin to see the prob-lem at the heart of our crucible
Panikkarrsquos ecosophical vision is to besituated in this context It indeed leads us tosee the co-penetration of which we namedand separatedmdashas universe humanity andthe divine It is our effort to discern and spellout how authentic and effective actions ofjustice can spontaneously flow from this holis-tic and ecosophical vision of Panikkar
Our focus on Panikkarrsquos ecosophical vi-sion has another important purpose At a timewhen the future of theology in general andIndian theology in particular is said to dependvery much on the meeting and interaction oftwo important streams in theologizingnamely the religio-cultural (ldquomystical con-tentrdquo) and the socio-political (ldquoprophetic con-cernrdquo) through an exploration of the contoursof justice in Panikkars ecosophical enterpriseour work indeed attempts to develop a widerframework in which both the streams areharmoniously integrated and one made tosupport the other After all a unified searchfor truth and realization of justice are onlytwo sides of the same coin
The study is presented in four chapters
The first chapter takes up the questionof the relationship between religious plural-ism and justice and further explores the pres-ence and nature of justice concerns in the e-cosophical vision of Panikkar
Though Panikkarrsquos contribution hasbeen studied and interpreted in various con-
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L Anthony Savari Raj
texts and aspects yet we believe the impli-cations of his vision for the central issue ofjustice has not been thus far sufficiently ex-plored Hence the present attempt
This attempt looks interesting and sig-nificant amidst a certain tendency to catego-rize and portray Panikkar only as a represen-tative of religio-cultural orientation and as amere dialogue theologian without an explicitliberation and justice motif and concern
As a pathway to explore Panikkarrsquos jus-tice concerns the second chapter ventures toexplore Panikkarrsquos vision of ldquoecosophyrdquo Hereattempts are made to show the implicationsof Panikkarrsquos vision for one of our major con-temporary problems namely the ecologicalpredicament Panikkarrsquos proposal of ldquoecoso-phicalrdquo vision as different from ecological iselaborated
The word ldquoecosophyrdquo as understood byPanikkar suggests that the question lies be-yond a more or less refined ecology It furtherreminds us that the present predicament isneither ecological nor technical but a humanone It is a problem rooted in our ways ofthinking It involves our new attitude and per-ception about the earth ourselves and alsothe divine and the collective identity and des-tiny of all the three dimensions of reality It inshort points to a cultural mutation
The third chapter studies ldquoEcojusticerdquowhich may well complement Panikkarrsquosecosophy Besides portraying justice as theway of ecology it indeed attempts to repre-sent ecology as the symbol of the struggles ofthe poor for regaining their lost dignity theirland resource rice and freedom
Stated differently behind the ecologicaldisaster we can sense the reduction of the an-thropos to the reduction of a particular racecountry and worldview which indeed preparesthe ground for the appropriation for one selfof the natural resources and consequently thevery means for livelihood of the other It isthis inhuman and exploitative practice againstthe other that has spilled over and has be-come an ecological disaster The programmeof ecojustice that is presented in the chaptertherefore indicates that it is only by deeplyentering into the human (unaffected by re-stricted and restricting anthropocentrism)that we can arrive at a sound ecological uni-verse
The final chapter ldquoEcosophical Justicerdquoattempts to discern the meeting point be-tween the ecojustice and ecosophical consid-erations Attempts are made to show howecojustice orientations can indeed serve as acomplement and also as an ldquoexternal stimu-lusrdquo to Panikkarrsquos ecosophical vision Effortsare made therefore to discern and spell outthe implications of justice in Panikkarrsquos visionof ecosophy in the light of ecojustice consid-erations
In the first part of this chapter we dis-cuss the nature of ecosophical justice mainlyto be in the nature of lsquoclarificationrsquo This clari-fication would consist in clarifying two impor-tant aspects of our ecosophical responsenamely lsquothe primacy of beingrsquo and lsquothe spon-taneity of doingrsquo In the second part of thechapter we attempt to open the heart ofecosophical justice by unearthing its founda-tions implications and implementations
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Lucas Cervintildeo
A manera de premisa e introduccioacuten
Esta reflexioacuten brota de un contextoparticular Bolivia Paiacutes sumergido en unabierto desconcertante impredecible yprofundo proceso de cambio socio-poliacutetico ycultural Proceso que para muchos es laesperanza de diacuteas mejores y para otros es maacutesde lo mismo Una sociedad en conflictoporque generalmente todo cambio ytransformacioacuten significa una redistribucioacuten yreequilibrio de las fuerzas sociales por tantoconflicto
La nueva Constitucioacuten Poliacutetica en suprimer artiacuteculo expresa que ldquoBolivia seconstituye en un Estado Unitario Social deDerecho Plurinacional Comunitario libreindependiente soberano democraacutetico inter-cultural descentralizado y con autonomiacuteasBolivia se funda en la pluralidad y elpluralismo poliacutetico econoacutemico juriacutedicocultural y linguumliacutestico dentro del procesointegrador del paiacutesrdquo
Estamos ante un proyecto de Estado ysociedad atrevido y de gran alcance original y
desafiante Una declaracioacuten que manifiesta lanecesidad de dar lugar reconocimiento yautodeterminacioacuten a la pluralidad de culturasy cosmovisiones conjugaacutendolas dentro de unmodelo de gobierno foraacuteneo a eacutestas mismasArtiacuteculo que aunque no manifiestaexpliacutecitamente nos remite a la categoriacutea defraternidad de esa ldquofraternidad universalentendida como conjugacioacuten de relaciones depertenencia reciacuteproca y de responsabilidadcomo principio de reconocimiento de laidentidad y del aspecto unitario del cuerposocial en el respeto de cada una de lasdiferentes multiplicidadesrdquo (Ropelato2006184)
El intento boliviano es la lucha pordesarrollar un Estado que de cabida ypromueva ldquorelaciones de pertenenciareciacuteprocardquo sin anular o menguar la pluralidentidad cultural de sus habitantes quemantenga el ldquoaspecto unitario del cuerposocialrdquo pero al mismo tiempo respete lasldquodiferentes multiplicidadesrdquo de maneras deser estar y vivir que se dan en su territorio Esla buacutesqueda de aquello que no estaacute pero seanhela que apenas se vislumbra pero ya se loquiere hecho realidad
LA FRATERNIDAD EN CONFLICTO Y EL CONFLICTO FRATERNOAPORTES DESDE LA INTERCULTURALIDAD
Lucas Cervintildeo
Lucas CervintildeoUniversidad Catoacutelica Boliviana
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Lucas Cervintildeo
Considero que desde estas tierras consus anhelos luchas y buacutesquedas y sin entraren los particulares del proceso poliacutetico socialy cultural que viene desarrollaacutendose enBolivia hay un aporte al camino que se vienerecorriendo desde hace antildeos para dar rostro yconcretizacioacuten a la categoriacutea de fraternidadM Antonio Baggio uno de los maacutesimportantes exponentes de este recorridoantildeos atraacutes se preguntaba ldquoiquestqueacute nuevoselementos nos llevan hoy en diacutea a analizareste precedente y a plantear el problema dela fraternidad Considero que se puedenindicar dos clases de motivos que estaacutenrelacionados entre siacute la fraternidad comoexigencia y pregunta y la fraternidad comoexperiencia y recursordquo (Baggio 20098)
La experiencia de este uacuteltimo decenioen Bolivia manifiesta la presencia de estaexigencia que por momentos ha sido un gritodesde diversos sectores sociales por generarfraternidad como tambieacuten estaacute presente elrecurso humano social y cultural paraarticular la fraternidad como categoriacutea poliacuteticay concretizarla
De mil modos y maneras se podriacuteadesarrollar esta intuicioacuten Concretamente seharaacute desde el aacutembito de filosoacuteficondashteoloacutegico yla perspectiva intercultural que considero uninstrumental muy vaacutelido para adentrarse yreflexionar los contextos plurales y susprocesos
En un segundo momento profundizareacuteel conflicto dentro de la interaccioacuten entre lasculturas principalmente desde unaperspectiva interpersonal Para esto recurrireacutea la inspiracioacuten ofrecida por un texto biacuteblico
I La fraternidad en conflicto
La finalidad de esta primera parte seraacuteprecisar lo que se comprende porinterculturalidad dada su ambiguumledad designificados y comprensiones Luego desdealgunas de sus claves se realizaraacute una velozcriacutetica del principio fraternidad buscandodesmantelar algunos de sus supuestosculturales occidentales que pretenden seruniversalizados a todas las culturas
En otras palabras desarrollaremos unaldquodeconstruccioacutenrdquo1 de la categoriacutea defraternidad colocando a eacutesta en conflicto porasiacute decir para poder manifestar ciertascontradicciones y ambiguumledades La finalidadde este ejercicio es contribuir a seguirahondando con nuevas luces el camino paratransformar la fraternidad en una categoriacuteapoliacutetica O sea un principio capaz de ldquoformarparte constitutiva del criterio de decisioacutenpoliacutetica contribuyendo en la determinacioacutenjunto a la libertad y la igualdad del meacutetodo yde los contenidos de la poliacutetica mismardquo Y quetambieacuten ldquologre influir en el modo con el cualse interpretan las otras categoriacuteas poliacuteticascomo la libertad y la igualdadrdquo (Baggio200639)
1 Breves aclaraciones alrededor de la in-terculturalidad
En esta reflexioacuten la interculturalidadviene asumida principalmente desde latradicioacuten desarrollada con acentos diversos
1 Deconstruccioacuten 1 f Accioacuten y efecto de deconstruir2 f Fil Desmontaje de un concepto o de una construc-cioacuten intelectual por medio de su anaacutelisis mostrando asiacutecontradicciones y ambiguumledades Real Academia Espa-ntildeola wwwraees
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por tres estudiosos R Panikkar R Fornet-Betancour y D de Vallescar Esta uacuteltima luegodel estudio a fondo de los otros dospensadores afirma que
ldquola interculturalidad antes que una teoriacutea es unaexperiencia de interrelacioacuten reciprocidaddiaacutelogo y solidaridad Presupone una actitud deapertura y escucha atenta Nos situacutea maacutes allaacute dela afirmacioacuten de la existencia faacutectica dediferentes culturas y del planteamientomulticultural liberal-democraacutetico pues concede acada miembro ndashcon independencia del marcopoliacutetico del que se trate- la facultad de contribuircon su aportacioacuten particular Esto significa queasume la tarea de renegociacioacuten continua deroles y espacios el discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesis decada sociedadrdquo (Vallescar 2005477)
Por tanto el punto de partida de lainterculturalidad es una opcioacuten eacutetica deapertura y escucha para descubrir las riquezasque el diversoa (culturalmente socialmentereligiosamente poliacuteticamente etc) meofrece Desde estas actitudes que se vuelvenexperiencia de vida en un segundo momentose va reflexionando y aportando a una teoriacuteaque deacute insumos para gestionar de maneracreativa y equitativa la interrelacioacuten entreculturas Entonces la propuesta interculturalpromueve un verdadero enriquecimientohorizontal entre las personas grupos socialesy pueblos pertenecientes a diversas culturasque conviven en un espacio comuacuten
Interculturalidad es la buacutesqueda degenerar espacios donde cada persona puedaldquocontribuir con aportacioacuten particularrdquo a lagestacioacuten de una sociedad y por tanto a unaglobalizacioacuten justa digna equitativa ysolidaria para todos todas y todo Todo en elsentido de incluir en nuestra categoriacutea de
bienestar al planeta el gran excluido de lamodernidad
A su vez la interculturalidad asume lacompleja tarea de la ldquorenegociacioacuten continuade roles y espaciosrdquo para dar lugar a todos ycada uno de los miembros de la sociedadprocurando ldquoel discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesisrdquoque lleva adelante cada pueblo y sociedad
Por tanto la interculturalidad permiteser pensada ldquocomo una categoriacuteaeminentemente eacutetico-poliacutetica que surgedesde el mundo de la vida y no desde fuera deeacutel que alude a cuestiones que rompen elmarco monocultural en el que somossocializados y que cuestiona el caraacutecterhomogenizante de la globalizacioacuten faacutecticardquo(Salas 200728) Propuesta que ldquoexige unanueva relacioacuten entre los seres humanos y lospueblos que aunque sea asimeacutetrica hoypuede dar forma a nuevas relaciones desimetriacuteasrdquo (Salas 200728)
2 Relacioacuten entre interculturalidad y fra-ternidad en el contexto plural
Cuando hablamos de culturas esimportante dejar claro que la interculturalidadse coloca como una alternativa clara ante launiformidad de una cultura sobre las demaacutesEsto porque asume que ldquolas culturas no sonlsquofolklorersquo sino que cada cultura es una formanueva de ver y de vivir el mundo La culturaofrece a cada tiempo y pueblo su estilo ysobre todo su lenguajerdquo (Panikkar 200611)
Importante subrayar que las culturasson ldquoformas de ver y vivir en el mundordquo portanto la interculturalidad no ha de serreducida a los espacios de interaccioacuten entre
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culturas originarias-indiacutegenas y modernas Lapropuesta intercultural parte desde lainteraccioacuten entre culturas milenariasmodernas y postmodernas (juvenilesperiferias de las ciudades etc) en su continuareconfiguracioacuten actual Por esto laldquointerculturalidad se propone pues como unaalternativa que permite reorganizar el ordenmundial porque insiste en la comunicacioacutenjusta entre las culturas como visiones delmundo y porque recalca que lo decisivo estaacuteen dejar libre los espacios y tiempo para quelas lsquovisionesrsquo del mundo puedan convertirseen mundo realesrdquo (Fornet-Betancourt2001375)
Precisamente esta ldquocomunicacioacuten justaentre las culturas como visiones de mundordquo eslo que tiende un puente entre lainterculturalidad y la fraternidad Porque si escierto que ldquola solidaridad la fraternidad y lasrelaciones de alteridad como valores positivosnos permitiraacuten ver que todo lo que le sucedede malo al otro nos afecta que debemosinvolucrarnosrdquo (Barros 2009156) significaque ambas propuesta giran alrededor de almenos un eje comuacuten la inter-in-dependencia2
de la familia humana que como ldquovivenciademocraacutetica requiere de una indignacioacutenconstante y una accioacuten que contribuya a
2 ldquoAunque todo estaacute relacionado con todo es asiacutemismo verdad que cada parte de este todo esdiferente asiacute como todos los hombres son distintosentre siacute Cada uno es una persona es decir un nudouacutenico en la red de relaciones que constituye la realidadCuando este nudo rompe los hilos que lo unen a losotros nudos cuando las tensiones se han vuelto tantensas que no permiten ya la libertad constitutiva de lainter-in-dependencia entre nudo y nudo y en uacuteltimainstancia con la realidad en ese momento nace elindividualismo que perturba la armoniacutea y lleva a lamuerte de la persona hacieacutendole perder su identidadque es soacutelo relacionalrdquo (Panikkar 200616)
cambiar la realidad de todosrdquo (Barros2009156)
La fraternidad coloca el acento en quetodos los seres humanos somos hermanos ylo que sucede a uno afecta al conjunto lainterculturalidad agrega que esta inter-in-dependencia constitutiva del geacutenero humanoha de ser matiza desde la diversidad (culturalreligiosa etc) que tambieacuten es constitutiva delser humano Entonces la fraternidad sinoadquiere un rostro un contexto y un tiempodesde el cual constituirse corre el riesgo dequedar como formulacioacuten universalista dedifiacutecil aplicacioacuten Por esto que
ldquoen el siglo XXI el rostro de la nueva fraternidady sororidad seraacute intercultural o no seraacute Paraaprender entender y cambiar es preciso que laspersonas se aventuren en el diaacutelogo consigomismas (diaacutelogo intracultural) con sussemejantes con personas de otras culturas oreligiones (diaacutelogo intercultural e interreligioso)y se abran a ambientes culturales distintos a laamplitud de lo real y lo cotidianordquo (Vallescar200616-17)
En los tiempos que corren unapropuesta que busca recuperar la categoriacuteapoliacutetica de fraternidad irremediablementetiene que asumir el factor cultural que esconstitutivo del ser humano No puedequedarse a un nivel simplemente socioloacutegicoo econoacutemico o incluso poliacutetico Hoy por hoyno podemos reflexionar sobre la fraternidadsin asumir que en el mundo sedesencuentran encuentran y convivenconstantemente diversos mundos culturalesque expresan diversas maneras de estarsentir y vivir la vida
Si es cierto que ldquodesde un punto devista poliacutetico la fraternidad se situacutea antes quenada como principio de construccioacuten social
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donde el otro si podemos definirnoshermanos no es otro diferente de miacute sinootro yo mismordquo (Ropelato 2006199) elindagar la visioacuten de mundo del ldquootrordquo que esldquoyo mismordquo se torna fundamental Clarosiempre y cuando la fraternidad quieracolaborar concretamente a la aperturaconstante hacia ldquoambientes culturalesdistintosrdquo permitiendo ampliar la experienciade ldquolo real y lo cotidianordquo
Para realizar lo que venimos enunciandoes necesario la praacutectica del diaacutelogointercultural que permite reconocer lainviolable igualdad de la dignidad humanapero al mismo tiempo la diferencia (culturalsocial religiosa poliacutetica etc) que tambieacuten esinviolable Como afirma Fornet-Betancourt
ldquola necesidad del diaacutelogo intercultural es lanecesidad de realizar la justicia de entrar en uncontacto justo con el otro libre lo que quiere decir asu vez que es necesario reconocerle como personahumana portadora justamente en su diferencias deuna dignidad inviolable que nos hace igualesrdquo(Fornet-Betancourt 2001264)
Por tanto si la fraternidad desearesponder de manera profunda creativa yreal al contexto actual del pluralismo nopuede reducir su anaacutelisis de la realidad al nivelsocio-poliacutetico sino que ha de abrirse a lacomplejidad del pluralismo culturalSolamente desde este acercamientointercultural podraacute descubrir que lo poliacutetico ysocial es percibido y vivido de manerasmuacuteltiples y diversas en un mismo contexto
Lo expresado revela que tal vez unpaso adelante en la reflexioacuten alrededor elprincipio de la fraternidad tendraacute que asumirel pluralismo cultural de nuestros contextostambieacuten latinoamericanos si desea realmente
ser una categoriacutea que promueva justiciadignidad igualdad y libertad a todos y todassus habitantes Para esto un recurso de granvalor seraacute profundizar el meacutetodo de lafilosofiacutea intercultural el diaacutelogo dialogaldonde ldquolas reglas del diaacutelogo no sepresuponen unilateralmente ni se dan porsupuestas a priori sin haberlas establecido enel propio diaacutelogordquo (Panikkar 200649) Estoporque
ldquoel diaacutelogo dialogal es radicalmente diferente deldiaacutelogo dialeacutectico no pretende con-vencer alotro es decir vencer dialeacutecticamente alinterlocutor o por lo menos buscar con eacutel unaverdad sometida a la dialeacutectica El diaacutelogodialeacutectico presupone la aceptacioacuten de un campoloacutegico y personal al que se atribuye o reconoceuna validez o jurisdiccioacuten puramente lsquoobjetivarsquo Eldiaacutelogo dialogal en cambio presupone laconfianza reciacuteproca en un aventurarse comuacuten enlo desconocido ya que no puede establecerse apriori si nos entenderemos el uno al otro nisupone que el hombre sea un ser exclusivamenteloacutegicordquo (Panikkar 200652)
Entonces para la aplicacioacuten de lacategoriacutea de fraternidad en espacios socialesno podremos contentarnos con establecerdiaacutelogos entre tendencias poliacuteticas diversas yopuestas Si realmente deseamos fortalecer eltejido social de nuestros contextos pluraleses necesario promover espaciosinterculturales donde se practique el diaacutelogodialogal Espacios donde este contenida yrepresentada toda la diversidad cultural deuna regioacuten ciudad o barrio
3 Lo vital de un universalismo desde aba-jo (partir desde contextos reales)
El desafiacuteo de educarnos al diaacutelogodialogal remite a otro punto importante de la
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propuesta intercultural punto que estaacutereferido al desde donde de lainterculturalidad Es la universalidadentendida como una construccioacuten constantedesde abajo o desde espacios concreto yaque ldquosi el diaacutelogo dialogal quiere ser fecundoy no contentarse con simples elucubracionesracionales no puede limitarse a formalismosabstractos de validez general sino que debedescender al diaacutelogo entre culturas concretasque entran en contactordquo (Panikkar 200655)
El horizonte de la fraternidad esuniversal ya que eacutesta no puede ser reducida aun grupo regioacuten pueblo nacioacuten o continentePero un posible riesgo ante este inmensoobjetivo de la fraternidad es menospreciar ydesvalorizar lo contextual particular yconcreto Es el riesgo por otra parte tanlatino de creer que porque estaacute hecha lalegislacioacuten o la norma ya hemos alcanzado elobjetivo pero tambieacuten el riesgo tanoccidental de creer que la siacutentesis abstractauniversalista contiene lo particular Ante estola interculturalidad nos recuerda que ldquoelproceso de identificacioacuten parte siempre de loconcreto Lo cual significa que no debemosrenunciar a la particularidad sino ahondar enella hasta descubrir lo universalrdquo (Esquirol2005155)
Por tanto si la fraternidad universaldesea realmente convertirse en unaalternativa global tendraacute que saber brotardesde los contextos e irse construyendo noldquoa pesar de estosrdquo sino ldquogracias a estosrdquo Soacutelosi ahonda en estos contextos hasta descubrirlo universal es que podraacute aportar a laldquotransicioacuten del derecho internacional de losEstados soberanos hacia un derechocosmopolita que se preocupe con las
cuestiones ecoloacutegicas de la paz y de la guerradel desarrollo en resumen de todas lascuestiones que trascienden las fronteras delos Estados y exigen la superacioacuten de unaloacutegica meramente individualista del intereacutespersonal de grupo de clase o de etniardquo (Tosi200968)
Afirmar que el punto de partida estaacute enlas realidades concretas significa por ejemploacercarse para aprender del proceso bolivianoque busca un nuevo orden socio-poliacutetico ycultural Aporte que exige ser leiacutedoprofundizado y criticado desde sus visiones yestilos de vida y no desde un paradigmaforaacuteneo Porque para la propuestaintercultural la ldquouniversalidad supone laliberacioacuten realizante de todos los universosculturales y que por eso mismo ni se imponepor imperio de alguacuten centro ni se logra al altoprecio de la reduccioacuten y de la nivelacioacuten de lodiferente sino que crece desde abajo comoun tejido de comunicacioacuten libre y desolidaridadrdquo (Fornet-Betancourt 2001376)
Entonces el desarrollo de la propuestade fraternidad universal por una parte tieneque ser capaz de evitar el reduccionismo y lanivelacioacuten de la diferencias fruto de esaabstraccioacuten tan occidental en busca de unasiacutentesis superior y por otra parte tambieacuten hade evitar erigir un centro desde el cualpromover la aplicacioacuten de esta El caminopasa por promover un policentrismo quepermita una mayor cercaniacutea a los contextos yque al mismo tiempo evita el encierro deestos En otras palabras la fraternidaduniversal no se concretiza aplicaacutendolas a losdiversos contextos socioculturales y poliacuteticosdesde unos principios delineados desde quiensabe doacutende sino que la fraternidad universal
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se va construyendo o gestando desdeespacios concretos Contextos que cuandoesteacuten maduros en sus experiencias defraternidad podraacuten aportar a los cambios en lalegislacioacuten mundial
Cabe sentildealar que este partir desde loscontextos posibilita dos pasos fundamentalesen el proceso intercultural de generarsociedades justas y plenas de vida ldquoPor unlado es necesario profundizar en la propiacultura y no mantenerse en lo superficial ytoacutepico Por el otro ante la otra culturadebemos ir maacutes allaacute de todo lo que en unprimer momento nos aparece descubrir loque estaacute detraacutes descubrir el sentido profundode los siacutembolos de las conductas de laspalabras o de los pensamientosrdquo (Esquirol2005155-156) Son justamente los mismosespacios de interaccioacuten cultural los quepermiten desarrollar la intraculturalidad(conocimiento de lo propio) que esimprescindible para poder sumergirse en lainterioridad de otras culturas y promover unaauteacutentica interculturalidad
Es por estos dos pasos fundamentalesque la fraternidad universal ha de partir desdelos espacios concretos y vitales de laspersonas para ir desarrollando su proyectode categoriacutea socio-poliacutetica que permita evitartanto el encierro individualista de la libertaddesvirtuada como la homogenizacioacuten amorfade una igualdad mal comprendida
Pero el diaacutelogo intercultural no tienesoacutelo un caraacutecter interpersonal sino tambieacutengrupal social y entre pueblos Maacutes auacuten es undiaacutelogo a desarrollar entre tradiciones ymodos de ver y vivir en el mundo Por tantoincluso la misma categoriacutea de fraternidadtendraacute que ser puesta en discusioacuten si es que
realmente desea entablar este diaacutelogorespetuoso horizontal y de enriquecimientomutuo con las culturas
4 Un posible equivalente homeomoacuterfico(formas similares) a la categoriacutea de fra-ternidad
Poner en discusioacuten la categoriacutea defraternidad no significa anular su ricatradicioacuten y aporte conceptual desarrollado enlos marcos del pensamiento occidentalSignifica maacutes bien desde este desarrollo notratarla como una categoriacutea universal quepuede ser impuesta y colocada en todas lasculturas por igual Dicho en teacuterminos de laperspectiva intercultural significa buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas Concretamente esto significa que ldquosetrata pues de un equivalente no conceptual nifuncional a saber de una analogiacutea de tercergrado No se busca la misma funcioacuten (que lafilosofiacutea ejerce) sino aquella equivalente a laque la nocioacuten original ejerce en lacorrespondiente cosmovisioacutenrdquo (Panikkarcitado en Estermann 200647)
Entonces un desafiacuteo no menor que sepresenta a quienes estamos desarrollando elprincipio de fraternidad es buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas para poder entablar un auteacutentico yenriquecedor diaacutelogo con estas Aquiacute estamosen el meollo de la perspectiva interculturaldonde ldquocomo resultado de la lsquohermeneacuteuticadiatoacutepicarsquo uno aprende a pensar ycomprender desde el sistema simboacutelico demaacutes de una tradicioacutenrdquo (Vallescar 2005482) Y
ldquoesto puede comprenderse por las nociones dehomologiacutea ndashlas nociones juegan papelesequivalentes y ocupan espacios homoacutelogos en los
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respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
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la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
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qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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Recensioni Reviews
essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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Recensioni Reviews
quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Recensioni Reviews
Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Wolfgang Kaltenbacher
Modelli simili sono stati sviluppati daalcuni autori della filosofia interculturaleClaudia Bickmann parte dallrsquoidea di unaphilosophia perennis la quale perograve non puograveessere reclamata come possesso esclusivo dinessuno Ci sono accessi differenti allrsquouni-versale Le varie culture hanno approccidiversi allrsquouniversale e questo egrave un fatto chenon puograve essere piugrave ignorato Le differenzedevono essere riconosciute Dallrsquoaltro latonon possiamo rinunciare allrsquouniversale Ilbisogno di controbilanciare la filosofia unila-terale dellrsquouniversalismo astratto ha portatoalla creazione di un altro pensiero unilateralela filosofia della differenza La filosofia inter-culturale in senso stretto egrave nata nella grandecorrente della filosofia della differenza Leparticolaritagrave delle diverse tradizioni filosofichedovevano essere difese e rivalutate Adessosarebbe giunto il momento sostieneBickmann di correggere anche gli eccessidella filosofia della differenza Gli elementicomuni delle diverse tradizioni devono esserecolti Le sovrapposizioni permettono la comu-nicazione interculturale senza cancellare ledifferenze Da respingere sono sia lrsquoidea diuna totale commensurabilitagrave delle culture sialrsquoidea di una totale incommensurabilitagraveBickmann ha formulato nuovi criteri per lafilosofia interculturale adottati dalla Societagravedi Filosofia Interculturale (Society of Inter-cultural Philosophy) che fanno comprenderela distanza della sua posizione da quellaespressa nelle prime pubblicazioni dellafilosofia interculturale (Bickmann 2007httpwwwint-gipdeenglischinformationen_ englischhtml[29 agosto 2010])
Non egrave casuale che la filosofiainterculturale sia nata negli ultimi decenni delventesimo secolo Essa fa parte della svoltaculturale Unrsquoanalogia interessante la tro-
viamo nella germanistica che sin dagli anniSettanta ha sviluppato un nuovo ramo deglistudi germanici la germanistica interculturalela quale puograve essere considerata come uno deivari tentativi di superare i tradizionali limitidisciplinari e di sfruttare gli spazi di nuoveprospettive interdisciplinari La svoltaculturale ha causato in Germania lospostamento dalle Geisteswissenschaften alleKulturwissenschaften e la creazione di unanuova disciplina la Kulturwissenschaft (alsingolare) la quale si basa in parte su vecchietradizioni tedesche e che si inserisce con-temporaneamente nello sviluppo degli studiculturali a livello internazionale CulturalStudies New Historicism Cultural PoeticsVisual Studies Postcolonial Studies CulturalAnalysis lrsquoetnografia postmoderna la semioti-ca la sociologia della cultura in Francia etc(Bachmann-Medick 2006 Boumlhme 1998 2000e 2008 WierlacherBogner 2003)
Come gli studi letterari anche la filosofiainterculturale ha ormai superato gli eccessiculturalistici La critica postmoderna dellegrandi narrazioni continua ad essere impor-tante per la de-costruzione dei discorsi ege-monici ma lrsquoinsufficienza di una mera de-co-struzione egrave diventata evidente ed una tenden-za verso una posizione piugrave equilibrata puograveessere constatata Essere consapevole dellaculturalitagrave della produzione filosofica senzarinunciare allrsquouniversalitagrave egrave stato formulatospesso da Wimmer come lrsquoobiettivo generaledella filosofia interculturale (2004 63 153)
Come lrsquoantropologia culturale lafilosofia interculturale deve essere attenta anon diventare vittima delle proprie idee Ilmondo odierno ha costretto lrsquoantropologiaculturale a ripensare categorie fondamentaliche hanno determinato il discorso antro-pologico per tanto tempo Concetti come
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Wolfgang Kaltenbacher
ldquoculturardquo ldquotribugraverdquo o ldquogruppo etnicordquo non pos-sono essere piugrave utilizzati nel mondo globaliz-zato Lrsquoimmagine del mondo come suddivisoin ldquoculturerdquo egrave stata sostituita da altre rappre-sentazioni come quella dellrsquoldquoecumene globa-lerdquo (Fabietti 2004 261-268) Questa nuovaconcettualizzazione potrebbe essere vistacome un altro eccesso messo in moto dallanecessitagrave di dissolvere costruzioni di identitagraveculturali che in realtagrave non esistono Ma in ognicaso la filosofia interculturale deve evitareconcetti che hanno giagrave dimostrato la loroinefficienza in altri campi disciplinari
BibliografiaBachmann-Medick Doris (2006) Cultural TurnsNeuorientierungen in den KulturwissenschaftenReinbek RowohltBickmann Claudia (2007) Philosophieren zwischender Universalitaumlt des begrifflich Allgemeinen und derunverrechenbaren Besonderheit des Individuellen inOrthafte Ortlosigkeit eine interkulturelleOrientierung Festschrift fuumlr Ram Adhar Mall zum 70Geburtstag a cura di Hamid Reza Yousefi Ina Braune Hermann-Josef Scheidgen Nordhausen TraugottBautz 103-119Boumlhme Hartmut (1998) Zur Gegenstandsfrage derGermanistik und Kulturwissenschaft in Jahrbuch derDeutschen Schillergesellschaft XLII (1998) 476-485Boumlhme Hartmut (2000) Kulturwissenschaft inReallexikon der deutschen Literaturwissenschaft volII Berlin-New York de Gruyter 356-359Boumlhme Hartmut (2008) Vom ldquoturnrdquo zum ldquovertigordquoWohin drehen sich die Kulturwissenschaften(Recensione di Doris Bachmann-Medick (2006)Cultural Turns Neuorientierungen in denKulturwissenschaften Reinbek Rowohlt) inJLTonline (19052008)httpwwwjltonlinedeindexphpreviewsarticleview26177 [29 agosto 2010]Cesana Andreas (2007) Kulturalitaumlt undinterkulturelle Philosophie in Orthafte Ortlosigkeiteine interkulturelle Orientierung Festschrift fuumlr RamAdhar Mall zum 70 Geburtstag a cura di HamidReza Yousefi Ina Braun e Hermann-Josef ScheidgenNordhausen Traugott Bautz 51-64Eberhard Philippe (2004) The middle voice inGadamerrsquos hermeneutics a basic interpretation withsome theological implications Tuumlbingen MohrSiebeck
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copy Wolfgang Kaltenbacher 2011
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Maria Esther Mastrogiovanni
Ripensare la nascita per un nuovo con-cetto di dipendenza
Mi piace cominciare richiamando la me-tafora della finestra che Panikkar usa nelbellissimo video offertoci da Milena CarraraPavanvisto durante il convegno a Napoli il 3 -4 dicembre 2010
Il mio intervento si pone proprio comeunulteriore finestra da cui sono solita guar-dare e dalla quale chiedo lascolto
Il proprio punto di vista immaginatocome una finestra
Limmagine della finestra egrave straordina-ria e prima di esprimermi sullargomento chemi preme la voglio raccontare nelle risonanzee nella ricchezza di significati che mi susci-taseguendo un percorso di immaginazionecosigrave come lo sto apprendendo da Gastone Ba-chelard e con laiuto degli approfondimentisul mundus imaginalis di Paolo Mottana
La finestra egrave luogo di soglia fra internoed esternoE unapertura fra realtagrave separate econtigueDunque realtagrave distinte ma legate dauna contatto in primo luogo materiale uncontatto fluido ora piugrave visibile ora meno evi-
dentePuograve essere piugrave o meno opaca se il ve-tro che la compone egrave piugrave o meno ombra-tosporco incrostato Puograve essere aperta ochiusa (da noi ma anche dimperio da altri)econsentire allaria di circolare liberamente a-gli odori di essere percepiti alle voci e ai suonidel mondo di essere piugrave o meno uditi Con-sente di rimanere dentro quasi invisibileallesterno nellillusione della propria assolu-tezza in quanto unica e sola finestra possibi-leOppure di sporgersi sul suo davanzale be-ne in vista in grado cosigrave di vedere quante al-tre finestre esistano accanto alla propria e nelsilenzio ascoltare meglio ciograve che da altre fine-stre proviene
Limmagine della finestra inoltre implicanon solo una distinzione ma anche una di-stanza fra me e ciograve che vedo e come lo vedoIo non mi esaurisco in ciograve che vedo e in comelo vedo sono altro un di piugrave di quello che divolta in volta penso e affermo Ciograve mi dagrave unsenso di leggerezza e la capacitagrave di stare nellecose senza troppi drammi tutto egrave in movi-mento anche il mio sguardo che fonda e so-stiene il mio dire
E nel movimento cegrave anche quello della-scolto del mio silenzio da abitare da vivere
RIFLESSIONE
Maria Esther Mastrogiovanni
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Maria Esther Mastrogiovanni
da scoprire E in quel silenzio il piugrave delle volteconquistato con fatica paziente e umile farepulizia mettere ordine lasciare solo lessen-ziale Allora quel silenzio puograve ospitare la pre-senza dellAltro capire accettare che lAltroesiste veramente egrave il fine che Simone Weil sipone nella sua vita
E in questo in-quieto movimento incon-trare lAltro in una in-quieta pace
E questa una ricerca lunga difficile maaffascinante di ciascuna vita
In questa attitudine mi muovo ben lun-gi dallaver raggiunto un qualsiasi approdoogni tanto un porto sembra la fine del viaggioma la corrente ritrascina con il suo canto odo-roso al largo e lavventura continua
Sono curiosa e non mi piacciono i sen-tieri noti Ho frequentato cosigrave luoghi diversi elontani fra loro e piugrave di una volta ho constata-to con un sorriso e con un po di stupore co-me molti amino rinchiudersi in un recinto no-to e coltivino per una vita intera lo stessogiardino piante perfette quasi nascono rigo-gliose Nuovi frutti nuovi incroci nuove pian-te che hanno del meraviglioso e impensabiliper il senso comune Ma tale bellezza a voltesi ripiega su se stessa non apre finestre su al-trettanti meravigliosi giardini cegrave una faticasolitaria eroica che ha in seacute nel suo intimo unnucleo di insignificanza proprio per la ristret-tezza dello spazio vitale in cui si rinchiude Cegraveun assoluto che ignora lassoluto del giardinoaccanto
Ho frequentato sui libri e nelle relazio-ni il sapere espresso dalle donne
Alla domanda che piugrave volte mi sono po-
sta perchegrave proprio la passione per la condi-zione femminile e non altro ugualmenteimportante al mio sguardo di giudice severosono riuscita a rispondere solo di recente Enella mia storia che ho trovato la rispostaNon certo per motivazioni oggettive noncredo si possa stabilire una graduatoria diprioritagrave fra i bambini affamati del Ruanda o gliafghani costretti a fuggire dalle loro case perla guerra o le donne che subiscono violenze ditutti i tipi nella indifferenza e nel silenzio delleistituzioni e delle societagravelelenco potrebbenaturalmente continuare a lungo
E un utile esercizio ricostruire la genesidelle proprie passioni intellettuali ma anchepolitiche e sociali Si diventa poi piugrave libere epiugrave capaci di perseguire quellinteresse nonpiugrave solo appassionato ma ancor piugrave vivouna volta che si siano sciolti i lacci della pro-pria storia che cosigrave manifesta tutta la sua e-nergia
Metagrave della mia vitagrave lho spesa nello stu-dio e nellazione per comprendere e valoriz-zare la soggettivitagrave femminile Ancora oggicon animo diverso continuo a farlo non piugravesolo nei luoghi di donne ma anche in quelliche si usano chiamare luoghi misti
E cosigrave qui fra voi mi egrave possibileoggisentirmi a casa Proprio in un momento incui ho sentito con piugrave acutezza un senso di di-sagio di estraneitagrave di solitudine nel luogo incui lavoro e nella realtagrave che mi circondaSonouninsegnante mi piace stare in classe con leallieve e gli allievi ma sempre piugrave vivo con in-sofferenza listituzione scolastica
Proprio quando riflettevo come - aven-doli ascoltati negli ultimi mesi a Firenze - i
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Maria Esther Mastrogiovanni
protagonisti della vita culturale italiana misembrano procedere per mondi separati au-toreferenziali a volte forse privi di una one-stagrave intellettuale oggi sempre piugrave rara
Cosigrave durante i due giorni del Convegnoin una sala del palazzo Serra di Cassano pre-stigiosa sede dellIstituto Italiano per gli StudiFilosofici a Napoli mi sono sentita a casa duevolte
In primo luogo perchegrave Napoli egrave la miacittagrave natale e poi perchegrave ho percepito unagrande sintonia con le persone che ligrave si sonoespresse
Non ero sola
E oggi per chi come me nel suo quoti-diano si sente isolata come se parlasse unal-tra lingua o vivesse in un altro mondo egrave une-sperienza preziosa percepire di trovarsi acasa
Ma nel momento in cui rifletto su que-sta dualitagrave penso alla a-dualitagrave di cui parlaPanikkar e mi interrogo
Il problema interculturale si intrecciafortemente con quello intra-culturale quelloproprio di ogni comunicazione dove pare chesia quasi impossibile soprattutto quando siusano le parole non fra-intendersi
Spesso le parole complicano le relazionia volte sembrano anche aiutarle ma sono leparole o qualche altra cosa che passa invisibi-le attraverso un linguaggio non verbale unlinguaggio che ho imparato a chiamare delcuore
So di essere molto di parte ma ho un in-
teresse poco sviluppato per le questioni pu-ramente teoriche preferisco seguire la lezio-ne di Simone Weil che era una grande pensa-trice filosofa politica mistica letterata e tan-te altre cose un pensiero deve trovare la suaveritagrave egrave bontagrave nellessere praticabile
Pensiero- azione Un pensiero incarnatocome lha definita Gabriella Fiori
Almeno in certi ambiti
La Natura ci egrave ancora madre anche se lacultura occidentale dalla Rivoluzione Scientifi-ca in poi ha cominciato a considerarla unmeccanismo piuttosto che un organismo E daligrave -nonostante i successivi sviluppi della co-siddetta visione scientifica del mondo ai piugraveignoti - si egrave sviluppata la pervasivitagrave dellideadella macchina che ha divorato tutto anche ilnostro corpo Viviamo come congegni di ungrande orologio il cui ritmo non egrave scanditodal nostro respiro ma da una impersonalelancetta di ferro che procede indifferente almondo
Ma se ci volgiamo alla Natura con intimadistanza(Rilke) e con amoroso sguardo pos-siamo ancora ricevere grandi insegnamenti
E vorrei riflettere con voi proprio par-tendo dal concetto cosigrave stimolante di a-dualitagrave su quel particolare momento della vi-ta di tante specie viventi e su quella precisarelazione che cegrave tra una madre e il suo bam-bino durante la gravidanza e nei primi anni divita Quellunitagrave fortissima e necessaria cheha perograve giagrave sin dal suo sorgere il movimentodel distacco e dellautonomia In quel momen-to la donna e il bambino sono nello stessotempo due e uno
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Tale relazione egrave talmente poco conside-rata nel nostro immaginario che non ci sonoparole e non solo in italiano per definirequella relazione di dipendenza-indipendenzafra due esseri viventi dove la dipendenza haun tempo e comprende la crescita della indi-pendenza delluno dallaltro di chi sta per na-scere e di chi alimenta quella nascita
Per inciso ho avuto una certa esitazionenel trovare il verbo piugrave appropriato per de-scrivere chi femmina donna corpo di donnaconsente decide fa in modo che una nascitapossa accadere
Cegrave tutta una retorica sul rapporto ma-dre -figlioa sulla maternitagrave ma sullaspettoche qui considero non trovo nulla che abbiaacquisito un valore esemplare e simbolico
Forse in altre culture Ma non ne sono aconoscenza e se qualcuno puograve portare un suocontributo gliene sarograve grata
Dunque durante la gravidanza abbiamoun inedito un corpo che ne fa crescere un al-tro che per un certo tempo egrave nascosto pro-tetto nelle viscere E qualcosa di straordina-rio Mi egrave capitato da giovane per la mia tesisulla maternitagrave di essere presente al parto diuna donna Quella scena mi si egrave impressa nellamente e quando egrave toccato a me partorire miegrave stata di grande aiuto
Allora compresi percheacute i nostri antenatimigliaia di anni fa ancora inconsapevoli dicome si concepisse un essere vivente rima-nessero turbati davanti a quellevento straor-dinario e meraviglioso che egrave la nascita di unessere vivente e attribuissero alle loro donnepoteri magici e la responsabilitagrave di un rappor-
to privilegiato e diretto con la Natura la don-na era allora una sciamana Le grandi statuedella Dea madre mediterranea che si possonoancora vedere al museo de La Valletta a Mal-ta testimoniano questo senso della potenzafemminile dispensatrice generosa dellab-bondanza nella quale soltanto puograve nascereuna nuova vita Sono donne immense comedimensioni grasse con un forte valore sim-bolico di ricchezza
Se penso oggi allimmagine quasi ano-ressica della donna moderna mi sembraquasi un fantasma di quella figura unombralieve muta e svuotata che sfiora questa terracercando di occuparvi il minore spazio possibi-le
Anche se pare affermarsi un nuovomodello femminile la cui prima funzionesembra essere di nuovoquella di piacerealluomo
Dunque la Natura che amo significarecome Madre ci offre lo spettacolo di un even-to la nascita di un essere vivente che fra letante sue caratteristiche ha quella di porre inuna relazione speciale tre individui un padreuna madre un figlioa
E piugrave in particolare nel corpo della don-na sboccia una vita che dipende totalmenteda quella della madre in perfetta simbiosi fi-no a quando compiutasi lopera quella vitaesce da quel corpo per continuare sulla stra-da di una sempre maggiore autonomia lapropria esistenza
E lallevare il crescere leducare sonotutte azioni che implicano una relazione cheper quanto dispari agisce su vari fronti e in
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ambiti diversi su entrambi i soggetti entram-bi i soggetti madre e figlioa si formano ma-turano crescono insieme E non mi risulti e-sista parola nella nostra lingua che descrivatutta la complessitagrave e lo spessore di questaparticolare modalitagrave di relazione Se riflettia-mo su questo inizio come un inizio proprio dimoltissime specie viventi ci renderemo contodi come nascendo facciamo esperienza di unamodalitagrave di relazione che in seguito non solodimentichiamo ma anche quando vi pensia-mo la consideriamo al piugrave in quantonaturale non appropriata allessere umanosviluppato il quale sembra ritenere di uma-nizzarsi proprio superando la propria condi-zione naturale ma in questo movimento deicorpi e del pensiero di fatto ci si allontanaanche dalle proprie radici dalla propria origi-ne Se poi pensiamo che per quanto riguardagli esseri umani allorigine cegrave un corpo didonna non egrave difficile comprendere comequesta rimozione culturale collettiva possaavere a che fare ieri come oggi con il disco-noscimento della potenza della madre
Lindividuo libero in quanto assolutopadrone di seacute attraverso la sua volontagrave risultaa questo punto una bella astrazione e una viaduscita per il maschio (solo occidentale) cheper rifondarsi deve rinascere da se stessodimenticando la sua nascita reale e le condi-zioni in cui essa egrave avvenuta Tutto ciograve ha avutonei secoli trascorsi una sua funzione forse -egrave una domanda alla quale non egrave facile rispon-dere - ma oggi in un mondo sempre piugrave pic-colo una strada per non soccombere tuttipuograve essere quella di ricordare che se siamovivi e vogliamo che si continui a vivere egrave per-cheacute qualcuno ci ha messo al mondo e allevaticioegrave riconoscere la nostra dipendenza nei
confronti delle e degli altri dipendenza neitermini in cui labbiamo vissuta alla nascita ndashpurtroppo non ci sono altre parole einterrelazione mi sembra troppo asettica epoco pregnante Agire veramente questa ac-quisizione in ogni ambito non egrave assolutamen-te facile ma cambierebbe lordine simboliconel quale siamo soliti pensarci ed esprimerciNon egrave facile Ma questa egrave la grande scommes-sa che da piugrave parti con altre motivazioni staemergendo come ineludibile per la nostra so-pravvivenza
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L Anthony Savari Raj
Tsunami in 2004
It indeed awakened us at least for ashort while to realize that nature is not sing-ing any longer its sweet song It has only be-gun to let out its cry
On this disastrous occasion we heardpeoplersquos cry too a cry out of helplessnessloss and pain
Though the groanings of nature and thepoor appeared to outsmart one another yetthey also fused into one ndash not of course in aharmonic symphony but in a horrifying ca-cophany
The cacophany had a theme too It por-trayed that the cosmic display and the humandisplacement are connected and that the hu-mans are not the only players on world stageIt perhaps signaled the need and a new op-portunity for a fresh and urgent vision of acosmotheandric (cosmos-divine-human) soli-darity
Ecosophical Justice is presented in thisvery cacophanic world context and situationIt reminds us among other things that eco-logical predicament is not merely ecologicalbut it is a human problem which indeed re-quires a radical mutation in human attitudeIn our attempt to control and manipulate na-ture we have forgotten that we are naturalbeings sustained by the same environmentwe seek to dominate
Very significantly our domination hasspilled over to the human beings too particu-larly the poor who cry out for justice and lib-eration The logic that exploits the earth andthe poor seems to be one and the same Eco-logical and justice concerns therefore are in-separable Justice is the way of ecology
Ecosophical Justice reminds us furtherthat precisely because of our present state ofhuman emergency and seriousness of theecological situation mere short-term solu-tions and technical stopgaps are insufficientIn other words it is not enough to find waysby which we can more effectively or moreldquohumanlyrdquo deal with the Earth unless at thesame time we find the Earth as another di-
ECOSOPHICAL JUSTICE
L Anthony Savari Raj
L Anthony Savari RajUniversity of Madras India
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L Anthony Savari Raj
mension of our very selves sharing the samedestiny This in short constitutes the ecoso-phical awareness
It appears therefore we need a radicalre-vision of reality which would make usaware that the world is the manifestation ofthe total cosmotheandric reality which callsfor a holistic participation It involves indeed acultural disarmament and innovation and aparticipatory common life in solidarity withfellow human beings and the earth This ofcourse is our human dignity and responsibil-ity
Understandably this requires from usdistance and involvement contemplation andaction theory and praxis and of course anopenness to the transcendent Spontaneousand authentic actions for the welfare of theeco-human can flow only from a serene in-sight and right evaluation born of an ecoso-phical vision
Our guide in our search for ecosophicaljustice is Raimon Panikkar who is at once aphilosopher a scientist and a theologian Buteven these terms do not adequately capturethe heart of Panikkarrsquos enterprise
As a scientist philosopher and theolo-gian he has spent a lifetime exploring thegreat religious and secular traditions seekingto discern their underlying visions of realityHow do we name that in which we all live andmove The modern scientist sees it as the ma-terial universe the philosopher as the humanmind the theologian as the mysterious divine
But Panikkar sees these options as par-tial and fragmenting indeed they are part ofthe problem rather than part of the solution
When we see that the earth is reduced toldquomere stuffrdquo wholly subject to a human willthat sees itself autonomous from the mysteryof being itself then we begin to see the prob-lem at the heart of our crucible
Panikkarrsquos ecosophical vision is to besituated in this context It indeed leads us tosee the co-penetration of which we namedand separatedmdashas universe humanity andthe divine It is our effort to discern and spellout how authentic and effective actions ofjustice can spontaneously flow from this holis-tic and ecosophical vision of Panikkar
Our focus on Panikkarrsquos ecosophical vi-sion has another important purpose At a timewhen the future of theology in general andIndian theology in particular is said to dependvery much on the meeting and interaction oftwo important streams in theologizingnamely the religio-cultural (ldquomystical con-tentrdquo) and the socio-political (ldquoprophetic con-cernrdquo) through an exploration of the contoursof justice in Panikkars ecosophical enterpriseour work indeed attempts to develop a widerframework in which both the streams areharmoniously integrated and one made tosupport the other After all a unified searchfor truth and realization of justice are onlytwo sides of the same coin
The study is presented in four chapters
The first chapter takes up the questionof the relationship between religious plural-ism and justice and further explores the pres-ence and nature of justice concerns in the e-cosophical vision of Panikkar
Though Panikkarrsquos contribution hasbeen studied and interpreted in various con-
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L Anthony Savari Raj
texts and aspects yet we believe the impli-cations of his vision for the central issue ofjustice has not been thus far sufficiently ex-plored Hence the present attempt
This attempt looks interesting and sig-nificant amidst a certain tendency to catego-rize and portray Panikkar only as a represen-tative of religio-cultural orientation and as amere dialogue theologian without an explicitliberation and justice motif and concern
As a pathway to explore Panikkarrsquos jus-tice concerns the second chapter ventures toexplore Panikkarrsquos vision of ldquoecosophyrdquo Hereattempts are made to show the implicationsof Panikkarrsquos vision for one of our major con-temporary problems namely the ecologicalpredicament Panikkarrsquos proposal of ldquoecoso-phicalrdquo vision as different from ecological iselaborated
The word ldquoecosophyrdquo as understood byPanikkar suggests that the question lies be-yond a more or less refined ecology It furtherreminds us that the present predicament isneither ecological nor technical but a humanone It is a problem rooted in our ways ofthinking It involves our new attitude and per-ception about the earth ourselves and alsothe divine and the collective identity and des-tiny of all the three dimensions of reality It inshort points to a cultural mutation
The third chapter studies ldquoEcojusticerdquowhich may well complement Panikkarrsquosecosophy Besides portraying justice as theway of ecology it indeed attempts to repre-sent ecology as the symbol of the struggles ofthe poor for regaining their lost dignity theirland resource rice and freedom
Stated differently behind the ecologicaldisaster we can sense the reduction of the an-thropos to the reduction of a particular racecountry and worldview which indeed preparesthe ground for the appropriation for one selfof the natural resources and consequently thevery means for livelihood of the other It isthis inhuman and exploitative practice againstthe other that has spilled over and has be-come an ecological disaster The programmeof ecojustice that is presented in the chaptertherefore indicates that it is only by deeplyentering into the human (unaffected by re-stricted and restricting anthropocentrism)that we can arrive at a sound ecological uni-verse
The final chapter ldquoEcosophical Justicerdquoattempts to discern the meeting point be-tween the ecojustice and ecosophical consid-erations Attempts are made to show howecojustice orientations can indeed serve as acomplement and also as an ldquoexternal stimu-lusrdquo to Panikkarrsquos ecosophical vision Effortsare made therefore to discern and spell outthe implications of justice in Panikkarrsquos visionof ecosophy in the light of ecojustice consid-erations
In the first part of this chapter we dis-cuss the nature of ecosophical justice mainlyto be in the nature of lsquoclarificationrsquo This clari-fication would consist in clarifying two impor-tant aspects of our ecosophical responsenamely lsquothe primacy of beingrsquo and lsquothe spon-taneity of doingrsquo In the second part of thechapter we attempt to open the heart ofecosophical justice by unearthing its founda-tions implications and implementations
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Lucas Cervintildeo
A manera de premisa e introduccioacuten
Esta reflexioacuten brota de un contextoparticular Bolivia Paiacutes sumergido en unabierto desconcertante impredecible yprofundo proceso de cambio socio-poliacutetico ycultural Proceso que para muchos es laesperanza de diacuteas mejores y para otros es maacutesde lo mismo Una sociedad en conflictoporque generalmente todo cambio ytransformacioacuten significa una redistribucioacuten yreequilibrio de las fuerzas sociales por tantoconflicto
La nueva Constitucioacuten Poliacutetica en suprimer artiacuteculo expresa que ldquoBolivia seconstituye en un Estado Unitario Social deDerecho Plurinacional Comunitario libreindependiente soberano democraacutetico inter-cultural descentralizado y con autonomiacuteasBolivia se funda en la pluralidad y elpluralismo poliacutetico econoacutemico juriacutedicocultural y linguumliacutestico dentro del procesointegrador del paiacutesrdquo
Estamos ante un proyecto de Estado ysociedad atrevido y de gran alcance original y
desafiante Una declaracioacuten que manifiesta lanecesidad de dar lugar reconocimiento yautodeterminacioacuten a la pluralidad de culturasy cosmovisiones conjugaacutendolas dentro de unmodelo de gobierno foraacuteneo a eacutestas mismasArtiacuteculo que aunque no manifiestaexpliacutecitamente nos remite a la categoriacutea defraternidad de esa ldquofraternidad universalentendida como conjugacioacuten de relaciones depertenencia reciacuteproca y de responsabilidadcomo principio de reconocimiento de laidentidad y del aspecto unitario del cuerposocial en el respeto de cada una de lasdiferentes multiplicidadesrdquo (Ropelato2006184)
El intento boliviano es la lucha pordesarrollar un Estado que de cabida ypromueva ldquorelaciones de pertenenciareciacuteprocardquo sin anular o menguar la pluralidentidad cultural de sus habitantes quemantenga el ldquoaspecto unitario del cuerposocialrdquo pero al mismo tiempo respete lasldquodiferentes multiplicidadesrdquo de maneras deser estar y vivir que se dan en su territorio Esla buacutesqueda de aquello que no estaacute pero seanhela que apenas se vislumbra pero ya se loquiere hecho realidad
LA FRATERNIDAD EN CONFLICTO Y EL CONFLICTO FRATERNOAPORTES DESDE LA INTERCULTURALIDAD
Lucas Cervintildeo
Lucas CervintildeoUniversidad Catoacutelica Boliviana
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Considero que desde estas tierras consus anhelos luchas y buacutesquedas y sin entraren los particulares del proceso poliacutetico socialy cultural que viene desarrollaacutendose enBolivia hay un aporte al camino que se vienerecorriendo desde hace antildeos para dar rostro yconcretizacioacuten a la categoriacutea de fraternidadM Antonio Baggio uno de los maacutesimportantes exponentes de este recorridoantildeos atraacutes se preguntaba ldquoiquestqueacute nuevoselementos nos llevan hoy en diacutea a analizareste precedente y a plantear el problema dela fraternidad Considero que se puedenindicar dos clases de motivos que estaacutenrelacionados entre siacute la fraternidad comoexigencia y pregunta y la fraternidad comoexperiencia y recursordquo (Baggio 20098)
La experiencia de este uacuteltimo decenioen Bolivia manifiesta la presencia de estaexigencia que por momentos ha sido un gritodesde diversos sectores sociales por generarfraternidad como tambieacuten estaacute presente elrecurso humano social y cultural paraarticular la fraternidad como categoriacutea poliacuteticay concretizarla
De mil modos y maneras se podriacuteadesarrollar esta intuicioacuten Concretamente seharaacute desde el aacutembito de filosoacuteficondashteoloacutegico yla perspectiva intercultural que considero uninstrumental muy vaacutelido para adentrarse yreflexionar los contextos plurales y susprocesos
En un segundo momento profundizareacuteel conflicto dentro de la interaccioacuten entre lasculturas principalmente desde unaperspectiva interpersonal Para esto recurrireacutea la inspiracioacuten ofrecida por un texto biacuteblico
I La fraternidad en conflicto
La finalidad de esta primera parte seraacuteprecisar lo que se comprende porinterculturalidad dada su ambiguumledad designificados y comprensiones Luego desdealgunas de sus claves se realizaraacute una velozcriacutetica del principio fraternidad buscandodesmantelar algunos de sus supuestosculturales occidentales que pretenden seruniversalizados a todas las culturas
En otras palabras desarrollaremos unaldquodeconstruccioacutenrdquo1 de la categoriacutea defraternidad colocando a eacutesta en conflicto porasiacute decir para poder manifestar ciertascontradicciones y ambiguumledades La finalidadde este ejercicio es contribuir a seguirahondando con nuevas luces el camino paratransformar la fraternidad en una categoriacuteapoliacutetica O sea un principio capaz de ldquoformarparte constitutiva del criterio de decisioacutenpoliacutetica contribuyendo en la determinacioacutenjunto a la libertad y la igualdad del meacutetodo yde los contenidos de la poliacutetica mismardquo Y quetambieacuten ldquologre influir en el modo con el cualse interpretan las otras categoriacuteas poliacuteticascomo la libertad y la igualdadrdquo (Baggio200639)
1 Breves aclaraciones alrededor de la in-terculturalidad
En esta reflexioacuten la interculturalidadviene asumida principalmente desde latradicioacuten desarrollada con acentos diversos
1 Deconstruccioacuten 1 f Accioacuten y efecto de deconstruir2 f Fil Desmontaje de un concepto o de una construc-cioacuten intelectual por medio de su anaacutelisis mostrando asiacutecontradicciones y ambiguumledades Real Academia Espa-ntildeola wwwraees
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por tres estudiosos R Panikkar R Fornet-Betancour y D de Vallescar Esta uacuteltima luegodel estudio a fondo de los otros dospensadores afirma que
ldquola interculturalidad antes que una teoriacutea es unaexperiencia de interrelacioacuten reciprocidaddiaacutelogo y solidaridad Presupone una actitud deapertura y escucha atenta Nos situacutea maacutes allaacute dela afirmacioacuten de la existencia faacutectica dediferentes culturas y del planteamientomulticultural liberal-democraacutetico pues concede acada miembro ndashcon independencia del marcopoliacutetico del que se trate- la facultad de contribuircon su aportacioacuten particular Esto significa queasume la tarea de renegociacioacuten continua deroles y espacios el discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesis decada sociedadrdquo (Vallescar 2005477)
Por tanto el punto de partida de lainterculturalidad es una opcioacuten eacutetica deapertura y escucha para descubrir las riquezasque el diversoa (culturalmente socialmentereligiosamente poliacuteticamente etc) meofrece Desde estas actitudes que se vuelvenexperiencia de vida en un segundo momentose va reflexionando y aportando a una teoriacuteaque deacute insumos para gestionar de maneracreativa y equitativa la interrelacioacuten entreculturas Entonces la propuesta interculturalpromueve un verdadero enriquecimientohorizontal entre las personas grupos socialesy pueblos pertenecientes a diversas culturasque conviven en un espacio comuacuten
Interculturalidad es la buacutesqueda degenerar espacios donde cada persona puedaldquocontribuir con aportacioacuten particularrdquo a lagestacioacuten de una sociedad y por tanto a unaglobalizacioacuten justa digna equitativa ysolidaria para todos todas y todo Todo en elsentido de incluir en nuestra categoriacutea de
bienestar al planeta el gran excluido de lamodernidad
A su vez la interculturalidad asume lacompleja tarea de la ldquorenegociacioacuten continuade roles y espaciosrdquo para dar lugar a todos ycada uno de los miembros de la sociedadprocurando ldquoel discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesisrdquoque lleva adelante cada pueblo y sociedad
Por tanto la interculturalidad permiteser pensada ldquocomo una categoriacuteaeminentemente eacutetico-poliacutetica que surgedesde el mundo de la vida y no desde fuera deeacutel que alude a cuestiones que rompen elmarco monocultural en el que somossocializados y que cuestiona el caraacutecterhomogenizante de la globalizacioacuten faacutecticardquo(Salas 200728) Propuesta que ldquoexige unanueva relacioacuten entre los seres humanos y lospueblos que aunque sea asimeacutetrica hoypuede dar forma a nuevas relaciones desimetriacuteasrdquo (Salas 200728)
2 Relacioacuten entre interculturalidad y fra-ternidad en el contexto plural
Cuando hablamos de culturas esimportante dejar claro que la interculturalidadse coloca como una alternativa clara ante launiformidad de una cultura sobre las demaacutesEsto porque asume que ldquolas culturas no sonlsquofolklorersquo sino que cada cultura es una formanueva de ver y de vivir el mundo La culturaofrece a cada tiempo y pueblo su estilo ysobre todo su lenguajerdquo (Panikkar 200611)
Importante subrayar que las culturasson ldquoformas de ver y vivir en el mundordquo portanto la interculturalidad no ha de serreducida a los espacios de interaccioacuten entre
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culturas originarias-indiacutegenas y modernas Lapropuesta intercultural parte desde lainteraccioacuten entre culturas milenariasmodernas y postmodernas (juvenilesperiferias de las ciudades etc) en su continuareconfiguracioacuten actual Por esto laldquointerculturalidad se propone pues como unaalternativa que permite reorganizar el ordenmundial porque insiste en la comunicacioacutenjusta entre las culturas como visiones delmundo y porque recalca que lo decisivo estaacuteen dejar libre los espacios y tiempo para quelas lsquovisionesrsquo del mundo puedan convertirseen mundo realesrdquo (Fornet-Betancourt2001375)
Precisamente esta ldquocomunicacioacuten justaentre las culturas como visiones de mundordquo eslo que tiende un puente entre lainterculturalidad y la fraternidad Porque si escierto que ldquola solidaridad la fraternidad y lasrelaciones de alteridad como valores positivosnos permitiraacuten ver que todo lo que le sucedede malo al otro nos afecta que debemosinvolucrarnosrdquo (Barros 2009156) significaque ambas propuesta giran alrededor de almenos un eje comuacuten la inter-in-dependencia2
de la familia humana que como ldquovivenciademocraacutetica requiere de una indignacioacutenconstante y una accioacuten que contribuya a
2 ldquoAunque todo estaacute relacionado con todo es asiacutemismo verdad que cada parte de este todo esdiferente asiacute como todos los hombres son distintosentre siacute Cada uno es una persona es decir un nudouacutenico en la red de relaciones que constituye la realidadCuando este nudo rompe los hilos que lo unen a losotros nudos cuando las tensiones se han vuelto tantensas que no permiten ya la libertad constitutiva de lainter-in-dependencia entre nudo y nudo y en uacuteltimainstancia con la realidad en ese momento nace elindividualismo que perturba la armoniacutea y lleva a lamuerte de la persona hacieacutendole perder su identidadque es soacutelo relacionalrdquo (Panikkar 200616)
cambiar la realidad de todosrdquo (Barros2009156)
La fraternidad coloca el acento en quetodos los seres humanos somos hermanos ylo que sucede a uno afecta al conjunto lainterculturalidad agrega que esta inter-in-dependencia constitutiva del geacutenero humanoha de ser matiza desde la diversidad (culturalreligiosa etc) que tambieacuten es constitutiva delser humano Entonces la fraternidad sinoadquiere un rostro un contexto y un tiempodesde el cual constituirse corre el riesgo dequedar como formulacioacuten universalista dedifiacutecil aplicacioacuten Por esto que
ldquoen el siglo XXI el rostro de la nueva fraternidady sororidad seraacute intercultural o no seraacute Paraaprender entender y cambiar es preciso que laspersonas se aventuren en el diaacutelogo consigomismas (diaacutelogo intracultural) con sussemejantes con personas de otras culturas oreligiones (diaacutelogo intercultural e interreligioso)y se abran a ambientes culturales distintos a laamplitud de lo real y lo cotidianordquo (Vallescar200616-17)
En los tiempos que corren unapropuesta que busca recuperar la categoriacuteapoliacutetica de fraternidad irremediablementetiene que asumir el factor cultural que esconstitutivo del ser humano No puedequedarse a un nivel simplemente socioloacutegicoo econoacutemico o incluso poliacutetico Hoy por hoyno podemos reflexionar sobre la fraternidadsin asumir que en el mundo sedesencuentran encuentran y convivenconstantemente diversos mundos culturalesque expresan diversas maneras de estarsentir y vivir la vida
Si es cierto que ldquodesde un punto devista poliacutetico la fraternidad se situacutea antes quenada como principio de construccioacuten social
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donde el otro si podemos definirnoshermanos no es otro diferente de miacute sinootro yo mismordquo (Ropelato 2006199) elindagar la visioacuten de mundo del ldquootrordquo que esldquoyo mismordquo se torna fundamental Clarosiempre y cuando la fraternidad quieracolaborar concretamente a la aperturaconstante hacia ldquoambientes culturalesdistintosrdquo permitiendo ampliar la experienciade ldquolo real y lo cotidianordquo
Para realizar lo que venimos enunciandoes necesario la praacutectica del diaacutelogointercultural que permite reconocer lainviolable igualdad de la dignidad humanapero al mismo tiempo la diferencia (culturalsocial religiosa poliacutetica etc) que tambieacuten esinviolable Como afirma Fornet-Betancourt
ldquola necesidad del diaacutelogo intercultural es lanecesidad de realizar la justicia de entrar en uncontacto justo con el otro libre lo que quiere decir asu vez que es necesario reconocerle como personahumana portadora justamente en su diferencias deuna dignidad inviolable que nos hace igualesrdquo(Fornet-Betancourt 2001264)
Por tanto si la fraternidad desearesponder de manera profunda creativa yreal al contexto actual del pluralismo nopuede reducir su anaacutelisis de la realidad al nivelsocio-poliacutetico sino que ha de abrirse a lacomplejidad del pluralismo culturalSolamente desde este acercamientointercultural podraacute descubrir que lo poliacutetico ysocial es percibido y vivido de manerasmuacuteltiples y diversas en un mismo contexto
Lo expresado revela que tal vez unpaso adelante en la reflexioacuten alrededor elprincipio de la fraternidad tendraacute que asumirel pluralismo cultural de nuestros contextostambieacuten latinoamericanos si desea realmente
ser una categoriacutea que promueva justiciadignidad igualdad y libertad a todos y todassus habitantes Para esto un recurso de granvalor seraacute profundizar el meacutetodo de lafilosofiacutea intercultural el diaacutelogo dialogaldonde ldquolas reglas del diaacutelogo no sepresuponen unilateralmente ni se dan porsupuestas a priori sin haberlas establecido enel propio diaacutelogordquo (Panikkar 200649) Estoporque
ldquoel diaacutelogo dialogal es radicalmente diferente deldiaacutelogo dialeacutectico no pretende con-vencer alotro es decir vencer dialeacutecticamente alinterlocutor o por lo menos buscar con eacutel unaverdad sometida a la dialeacutectica El diaacutelogodialeacutectico presupone la aceptacioacuten de un campoloacutegico y personal al que se atribuye o reconoceuna validez o jurisdiccioacuten puramente lsquoobjetivarsquo Eldiaacutelogo dialogal en cambio presupone laconfianza reciacuteproca en un aventurarse comuacuten enlo desconocido ya que no puede establecerse apriori si nos entenderemos el uno al otro nisupone que el hombre sea un ser exclusivamenteloacutegicordquo (Panikkar 200652)
Entonces para la aplicacioacuten de lacategoriacutea de fraternidad en espacios socialesno podremos contentarnos con establecerdiaacutelogos entre tendencias poliacuteticas diversas yopuestas Si realmente deseamos fortalecer eltejido social de nuestros contextos pluraleses necesario promover espaciosinterculturales donde se practique el diaacutelogodialogal Espacios donde este contenida yrepresentada toda la diversidad cultural deuna regioacuten ciudad o barrio
3 Lo vital de un universalismo desde aba-jo (partir desde contextos reales)
El desafiacuteo de educarnos al diaacutelogodialogal remite a otro punto importante de la
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propuesta intercultural punto que estaacutereferido al desde donde de lainterculturalidad Es la universalidadentendida como una construccioacuten constantedesde abajo o desde espacios concreto yaque ldquosi el diaacutelogo dialogal quiere ser fecundoy no contentarse con simples elucubracionesracionales no puede limitarse a formalismosabstractos de validez general sino que debedescender al diaacutelogo entre culturas concretasque entran en contactordquo (Panikkar 200655)
El horizonte de la fraternidad esuniversal ya que eacutesta no puede ser reducida aun grupo regioacuten pueblo nacioacuten o continentePero un posible riesgo ante este inmensoobjetivo de la fraternidad es menospreciar ydesvalorizar lo contextual particular yconcreto Es el riesgo por otra parte tanlatino de creer que porque estaacute hecha lalegislacioacuten o la norma ya hemos alcanzado elobjetivo pero tambieacuten el riesgo tanoccidental de creer que la siacutentesis abstractauniversalista contiene lo particular Ante estola interculturalidad nos recuerda que ldquoelproceso de identificacioacuten parte siempre de loconcreto Lo cual significa que no debemosrenunciar a la particularidad sino ahondar enella hasta descubrir lo universalrdquo (Esquirol2005155)
Por tanto si la fraternidad universaldesea realmente convertirse en unaalternativa global tendraacute que saber brotardesde los contextos e irse construyendo noldquoa pesar de estosrdquo sino ldquogracias a estosrdquo Soacutelosi ahonda en estos contextos hasta descubrirlo universal es que podraacute aportar a laldquotransicioacuten del derecho internacional de losEstados soberanos hacia un derechocosmopolita que se preocupe con las
cuestiones ecoloacutegicas de la paz y de la guerradel desarrollo en resumen de todas lascuestiones que trascienden las fronteras delos Estados y exigen la superacioacuten de unaloacutegica meramente individualista del intereacutespersonal de grupo de clase o de etniardquo (Tosi200968)
Afirmar que el punto de partida estaacute enlas realidades concretas significa por ejemploacercarse para aprender del proceso bolivianoque busca un nuevo orden socio-poliacutetico ycultural Aporte que exige ser leiacutedoprofundizado y criticado desde sus visiones yestilos de vida y no desde un paradigmaforaacuteneo Porque para la propuestaintercultural la ldquouniversalidad supone laliberacioacuten realizante de todos los universosculturales y que por eso mismo ni se imponepor imperio de alguacuten centro ni se logra al altoprecio de la reduccioacuten y de la nivelacioacuten de lodiferente sino que crece desde abajo comoun tejido de comunicacioacuten libre y desolidaridadrdquo (Fornet-Betancourt 2001376)
Entonces el desarrollo de la propuestade fraternidad universal por una parte tieneque ser capaz de evitar el reduccionismo y lanivelacioacuten de la diferencias fruto de esaabstraccioacuten tan occidental en busca de unasiacutentesis superior y por otra parte tambieacuten hade evitar erigir un centro desde el cualpromover la aplicacioacuten de esta El caminopasa por promover un policentrismo quepermita una mayor cercaniacutea a los contextos yque al mismo tiempo evita el encierro deestos En otras palabras la fraternidaduniversal no se concretiza aplicaacutendolas a losdiversos contextos socioculturales y poliacuteticosdesde unos principios delineados desde quiensabe doacutende sino que la fraternidad universal
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se va construyendo o gestando desdeespacios concretos Contextos que cuandoesteacuten maduros en sus experiencias defraternidad podraacuten aportar a los cambios en lalegislacioacuten mundial
Cabe sentildealar que este partir desde loscontextos posibilita dos pasos fundamentalesen el proceso intercultural de generarsociedades justas y plenas de vida ldquoPor unlado es necesario profundizar en la propiacultura y no mantenerse en lo superficial ytoacutepico Por el otro ante la otra culturadebemos ir maacutes allaacute de todo lo que en unprimer momento nos aparece descubrir loque estaacute detraacutes descubrir el sentido profundode los siacutembolos de las conductas de laspalabras o de los pensamientosrdquo (Esquirol2005155-156) Son justamente los mismosespacios de interaccioacuten cultural los quepermiten desarrollar la intraculturalidad(conocimiento de lo propio) que esimprescindible para poder sumergirse en lainterioridad de otras culturas y promover unaauteacutentica interculturalidad
Es por estos dos pasos fundamentalesque la fraternidad universal ha de partir desdelos espacios concretos y vitales de laspersonas para ir desarrollando su proyectode categoriacutea socio-poliacutetica que permita evitartanto el encierro individualista de la libertaddesvirtuada como la homogenizacioacuten amorfade una igualdad mal comprendida
Pero el diaacutelogo intercultural no tienesoacutelo un caraacutecter interpersonal sino tambieacutengrupal social y entre pueblos Maacutes auacuten es undiaacutelogo a desarrollar entre tradiciones ymodos de ver y vivir en el mundo Por tantoincluso la misma categoriacutea de fraternidadtendraacute que ser puesta en discusioacuten si es que
realmente desea entablar este diaacutelogorespetuoso horizontal y de enriquecimientomutuo con las culturas
4 Un posible equivalente homeomoacuterfico(formas similares) a la categoriacutea de fra-ternidad
Poner en discusioacuten la categoriacutea defraternidad no significa anular su ricatradicioacuten y aporte conceptual desarrollado enlos marcos del pensamiento occidentalSignifica maacutes bien desde este desarrollo notratarla como una categoriacutea universal quepuede ser impuesta y colocada en todas lasculturas por igual Dicho en teacuterminos de laperspectiva intercultural significa buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas Concretamente esto significa que ldquosetrata pues de un equivalente no conceptual nifuncional a saber de una analogiacutea de tercergrado No se busca la misma funcioacuten (que lafilosofiacutea ejerce) sino aquella equivalente a laque la nocioacuten original ejerce en lacorrespondiente cosmovisioacutenrdquo (Panikkarcitado en Estermann 200647)
Entonces un desafiacuteo no menor que sepresenta a quienes estamos desarrollando elprincipio de fraternidad es buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas para poder entablar un auteacutentico yenriquecedor diaacutelogo con estas Aquiacute estamosen el meollo de la perspectiva interculturaldonde ldquocomo resultado de la lsquohermeneacuteuticadiatoacutepicarsquo uno aprende a pensar ycomprender desde el sistema simboacutelico demaacutes de una tradicioacutenrdquo (Vallescar 2005482) Y
ldquoesto puede comprenderse por las nociones dehomologiacutea ndashlas nociones juegan papelesequivalentes y ocupan espacios homoacutelogos en los
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respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
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la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
M Roberta Cappellini
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M Roberta Cappellini
qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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Recensioni Reviews
essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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Recensioni Reviews
quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Recensioni Reviews
Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Wolfgang Kaltenbacher
ldquoculturardquo ldquotribugraverdquo o ldquogruppo etnicordquo non pos-sono essere piugrave utilizzati nel mondo globaliz-zato Lrsquoimmagine del mondo come suddivisoin ldquoculturerdquo egrave stata sostituita da altre rappre-sentazioni come quella dellrsquoldquoecumene globa-lerdquo (Fabietti 2004 261-268) Questa nuovaconcettualizzazione potrebbe essere vistacome un altro eccesso messo in moto dallanecessitagrave di dissolvere costruzioni di identitagraveculturali che in realtagrave non esistono Ma in ognicaso la filosofia interculturale deve evitareconcetti che hanno giagrave dimostrato la loroinefficienza in altri campi disciplinari
BibliografiaBachmann-Medick Doris (2006) Cultural TurnsNeuorientierungen in den KulturwissenschaftenReinbek RowohltBickmann Claudia (2007) Philosophieren zwischender Universalitaumlt des begrifflich Allgemeinen und derunverrechenbaren Besonderheit des Individuellen inOrthafte Ortlosigkeit eine interkulturelleOrientierung Festschrift fuumlr Ram Adhar Mall zum 70Geburtstag a cura di Hamid Reza Yousefi Ina Braune Hermann-Josef Scheidgen Nordhausen TraugottBautz 103-119Boumlhme Hartmut (1998) Zur Gegenstandsfrage derGermanistik und Kulturwissenschaft in Jahrbuch derDeutschen Schillergesellschaft XLII (1998) 476-485Boumlhme Hartmut (2000) Kulturwissenschaft inReallexikon der deutschen Literaturwissenschaft volII Berlin-New York de Gruyter 356-359Boumlhme Hartmut (2008) Vom ldquoturnrdquo zum ldquovertigordquoWohin drehen sich die Kulturwissenschaften(Recensione di Doris Bachmann-Medick (2006)Cultural Turns Neuorientierungen in denKulturwissenschaften Reinbek Rowohlt) inJLTonline (19052008)httpwwwjltonlinedeindexphpreviewsarticleview26177 [29 agosto 2010]Cesana Andreas (2007) Kulturalitaumlt undinterkulturelle Philosophie in Orthafte Ortlosigkeiteine interkulturelle Orientierung Festschrift fuumlr RamAdhar Mall zum 70 Geburtstag a cura di HamidReza Yousefi Ina Braun e Hermann-Josef ScheidgenNordhausen Traugott Bautz 51-64Eberhard Philippe (2004) The middle voice inGadamerrsquos hermeneutics a basic interpretation withsome theological implications Tuumlbingen MohrSiebeck
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copy Wolfgang Kaltenbacher 2011
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Maria Esther Mastrogiovanni
Ripensare la nascita per un nuovo con-cetto di dipendenza
Mi piace cominciare richiamando la me-tafora della finestra che Panikkar usa nelbellissimo video offertoci da Milena CarraraPavanvisto durante il convegno a Napoli il 3 -4 dicembre 2010
Il mio intervento si pone proprio comeunulteriore finestra da cui sono solita guar-dare e dalla quale chiedo lascolto
Il proprio punto di vista immaginatocome una finestra
Limmagine della finestra egrave straordina-ria e prima di esprimermi sullargomento chemi preme la voglio raccontare nelle risonanzee nella ricchezza di significati che mi susci-taseguendo un percorso di immaginazionecosigrave come lo sto apprendendo da Gastone Ba-chelard e con laiuto degli approfondimentisul mundus imaginalis di Paolo Mottana
La finestra egrave luogo di soglia fra internoed esternoE unapertura fra realtagrave separate econtigueDunque realtagrave distinte ma legate dauna contatto in primo luogo materiale uncontatto fluido ora piugrave visibile ora meno evi-
dentePuograve essere piugrave o meno opaca se il ve-tro che la compone egrave piugrave o meno ombra-tosporco incrostato Puograve essere aperta ochiusa (da noi ma anche dimperio da altri)econsentire allaria di circolare liberamente a-gli odori di essere percepiti alle voci e ai suonidel mondo di essere piugrave o meno uditi Con-sente di rimanere dentro quasi invisibileallesterno nellillusione della propria assolu-tezza in quanto unica e sola finestra possibi-leOppure di sporgersi sul suo davanzale be-ne in vista in grado cosigrave di vedere quante al-tre finestre esistano accanto alla propria e nelsilenzio ascoltare meglio ciograve che da altre fine-stre proviene
Limmagine della finestra inoltre implicanon solo una distinzione ma anche una di-stanza fra me e ciograve che vedo e come lo vedoIo non mi esaurisco in ciograve che vedo e in comelo vedo sono altro un di piugrave di quello che divolta in volta penso e affermo Ciograve mi dagrave unsenso di leggerezza e la capacitagrave di stare nellecose senza troppi drammi tutto egrave in movi-mento anche il mio sguardo che fonda e so-stiene il mio dire
E nel movimento cegrave anche quello della-scolto del mio silenzio da abitare da vivere
RIFLESSIONE
Maria Esther Mastrogiovanni
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Maria Esther Mastrogiovanni
da scoprire E in quel silenzio il piugrave delle volteconquistato con fatica paziente e umile farepulizia mettere ordine lasciare solo lessen-ziale Allora quel silenzio puograve ospitare la pre-senza dellAltro capire accettare che lAltroesiste veramente egrave il fine che Simone Weil sipone nella sua vita
E in questo in-quieto movimento incon-trare lAltro in una in-quieta pace
E questa una ricerca lunga difficile maaffascinante di ciascuna vita
In questa attitudine mi muovo ben lun-gi dallaver raggiunto un qualsiasi approdoogni tanto un porto sembra la fine del viaggioma la corrente ritrascina con il suo canto odo-roso al largo e lavventura continua
Sono curiosa e non mi piacciono i sen-tieri noti Ho frequentato cosigrave luoghi diversi elontani fra loro e piugrave di una volta ho constata-to con un sorriso e con un po di stupore co-me molti amino rinchiudersi in un recinto no-to e coltivino per una vita intera lo stessogiardino piante perfette quasi nascono rigo-gliose Nuovi frutti nuovi incroci nuove pian-te che hanno del meraviglioso e impensabiliper il senso comune Ma tale bellezza a voltesi ripiega su se stessa non apre finestre su al-trettanti meravigliosi giardini cegrave una faticasolitaria eroica che ha in seacute nel suo intimo unnucleo di insignificanza proprio per la ristret-tezza dello spazio vitale in cui si rinchiude Cegraveun assoluto che ignora lassoluto del giardinoaccanto
Ho frequentato sui libri e nelle relazio-ni il sapere espresso dalle donne
Alla domanda che piugrave volte mi sono po-
sta perchegrave proprio la passione per la condi-zione femminile e non altro ugualmenteimportante al mio sguardo di giudice severosono riuscita a rispondere solo di recente Enella mia storia che ho trovato la rispostaNon certo per motivazioni oggettive noncredo si possa stabilire una graduatoria diprioritagrave fra i bambini affamati del Ruanda o gliafghani costretti a fuggire dalle loro case perla guerra o le donne che subiscono violenze ditutti i tipi nella indifferenza e nel silenzio delleistituzioni e delle societagravelelenco potrebbenaturalmente continuare a lungo
E un utile esercizio ricostruire la genesidelle proprie passioni intellettuali ma anchepolitiche e sociali Si diventa poi piugrave libere epiugrave capaci di perseguire quellinteresse nonpiugrave solo appassionato ma ancor piugrave vivouna volta che si siano sciolti i lacci della pro-pria storia che cosigrave manifesta tutta la sua e-nergia
Metagrave della mia vitagrave lho spesa nello stu-dio e nellazione per comprendere e valoriz-zare la soggettivitagrave femminile Ancora oggicon animo diverso continuo a farlo non piugravesolo nei luoghi di donne ma anche in quelliche si usano chiamare luoghi misti
E cosigrave qui fra voi mi egrave possibileoggisentirmi a casa Proprio in un momento incui ho sentito con piugrave acutezza un senso di di-sagio di estraneitagrave di solitudine nel luogo incui lavoro e nella realtagrave che mi circondaSonouninsegnante mi piace stare in classe con leallieve e gli allievi ma sempre piugrave vivo con in-sofferenza listituzione scolastica
Proprio quando riflettevo come - aven-doli ascoltati negli ultimi mesi a Firenze - i
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Maria Esther Mastrogiovanni
protagonisti della vita culturale italiana misembrano procedere per mondi separati au-toreferenziali a volte forse privi di una one-stagrave intellettuale oggi sempre piugrave rara
Cosigrave durante i due giorni del Convegnoin una sala del palazzo Serra di Cassano pre-stigiosa sede dellIstituto Italiano per gli StudiFilosofici a Napoli mi sono sentita a casa duevolte
In primo luogo perchegrave Napoli egrave la miacittagrave natale e poi perchegrave ho percepito unagrande sintonia con le persone che ligrave si sonoespresse
Non ero sola
E oggi per chi come me nel suo quoti-diano si sente isolata come se parlasse unal-tra lingua o vivesse in un altro mondo egrave une-sperienza preziosa percepire di trovarsi acasa
Ma nel momento in cui rifletto su que-sta dualitagrave penso alla a-dualitagrave di cui parlaPanikkar e mi interrogo
Il problema interculturale si intrecciafortemente con quello intra-culturale quelloproprio di ogni comunicazione dove pare chesia quasi impossibile soprattutto quando siusano le parole non fra-intendersi
Spesso le parole complicano le relazionia volte sembrano anche aiutarle ma sono leparole o qualche altra cosa che passa invisibi-le attraverso un linguaggio non verbale unlinguaggio che ho imparato a chiamare delcuore
So di essere molto di parte ma ho un in-
teresse poco sviluppato per le questioni pu-ramente teoriche preferisco seguire la lezio-ne di Simone Weil che era una grande pensa-trice filosofa politica mistica letterata e tan-te altre cose un pensiero deve trovare la suaveritagrave egrave bontagrave nellessere praticabile
Pensiero- azione Un pensiero incarnatocome lha definita Gabriella Fiori
Almeno in certi ambiti
La Natura ci egrave ancora madre anche se lacultura occidentale dalla Rivoluzione Scientifi-ca in poi ha cominciato a considerarla unmeccanismo piuttosto che un organismo E daligrave -nonostante i successivi sviluppi della co-siddetta visione scientifica del mondo ai piugraveignoti - si egrave sviluppata la pervasivitagrave dellideadella macchina che ha divorato tutto anche ilnostro corpo Viviamo come congegni di ungrande orologio il cui ritmo non egrave scanditodal nostro respiro ma da una impersonalelancetta di ferro che procede indifferente almondo
Ma se ci volgiamo alla Natura con intimadistanza(Rilke) e con amoroso sguardo pos-siamo ancora ricevere grandi insegnamenti
E vorrei riflettere con voi proprio par-tendo dal concetto cosigrave stimolante di a-dualitagrave su quel particolare momento della vi-ta di tante specie viventi e su quella precisarelazione che cegrave tra una madre e il suo bam-bino durante la gravidanza e nei primi anni divita Quellunitagrave fortissima e necessaria cheha perograve giagrave sin dal suo sorgere il movimentodel distacco e dellautonomia In quel momen-to la donna e il bambino sono nello stessotempo due e uno
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Maria Esther Mastrogiovanni
Tale relazione egrave talmente poco conside-rata nel nostro immaginario che non ci sonoparole e non solo in italiano per definirequella relazione di dipendenza-indipendenzafra due esseri viventi dove la dipendenza haun tempo e comprende la crescita della indi-pendenza delluno dallaltro di chi sta per na-scere e di chi alimenta quella nascita
Per inciso ho avuto una certa esitazionenel trovare il verbo piugrave appropriato per de-scrivere chi femmina donna corpo di donnaconsente decide fa in modo che una nascitapossa accadere
Cegrave tutta una retorica sul rapporto ma-dre -figlioa sulla maternitagrave ma sullaspettoche qui considero non trovo nulla che abbiaacquisito un valore esemplare e simbolico
Forse in altre culture Ma non ne sono aconoscenza e se qualcuno puograve portare un suocontributo gliene sarograve grata
Dunque durante la gravidanza abbiamoun inedito un corpo che ne fa crescere un al-tro che per un certo tempo egrave nascosto pro-tetto nelle viscere E qualcosa di straordina-rio Mi egrave capitato da giovane per la mia tesisulla maternitagrave di essere presente al parto diuna donna Quella scena mi si egrave impressa nellamente e quando egrave toccato a me partorire miegrave stata di grande aiuto
Allora compresi percheacute i nostri antenatimigliaia di anni fa ancora inconsapevoli dicome si concepisse un essere vivente rima-nessero turbati davanti a quellevento straor-dinario e meraviglioso che egrave la nascita di unessere vivente e attribuissero alle loro donnepoteri magici e la responsabilitagrave di un rappor-
to privilegiato e diretto con la Natura la don-na era allora una sciamana Le grandi statuedella Dea madre mediterranea che si possonoancora vedere al museo de La Valletta a Mal-ta testimoniano questo senso della potenzafemminile dispensatrice generosa dellab-bondanza nella quale soltanto puograve nascereuna nuova vita Sono donne immense comedimensioni grasse con un forte valore sim-bolico di ricchezza
Se penso oggi allimmagine quasi ano-ressica della donna moderna mi sembraquasi un fantasma di quella figura unombralieve muta e svuotata che sfiora questa terracercando di occuparvi il minore spazio possibi-le
Anche se pare affermarsi un nuovomodello femminile la cui prima funzionesembra essere di nuovoquella di piacerealluomo
Dunque la Natura che amo significarecome Madre ci offre lo spettacolo di un even-to la nascita di un essere vivente che fra letante sue caratteristiche ha quella di porre inuna relazione speciale tre individui un padreuna madre un figlioa
E piugrave in particolare nel corpo della don-na sboccia una vita che dipende totalmenteda quella della madre in perfetta simbiosi fi-no a quando compiutasi lopera quella vitaesce da quel corpo per continuare sulla stra-da di una sempre maggiore autonomia lapropria esistenza
E lallevare il crescere leducare sonotutte azioni che implicano una relazione cheper quanto dispari agisce su vari fronti e in
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Maria Esther Mastrogiovanni
ambiti diversi su entrambi i soggetti entram-bi i soggetti madre e figlioa si formano ma-turano crescono insieme E non mi risulti e-sista parola nella nostra lingua che descrivatutta la complessitagrave e lo spessore di questaparticolare modalitagrave di relazione Se riflettia-mo su questo inizio come un inizio proprio dimoltissime specie viventi ci renderemo contodi come nascendo facciamo esperienza di unamodalitagrave di relazione che in seguito non solodimentichiamo ma anche quando vi pensia-mo la consideriamo al piugrave in quantonaturale non appropriata allessere umanosviluppato il quale sembra ritenere di uma-nizzarsi proprio superando la propria condi-zione naturale ma in questo movimento deicorpi e del pensiero di fatto ci si allontanaanche dalle proprie radici dalla propria origi-ne Se poi pensiamo che per quanto riguardagli esseri umani allorigine cegrave un corpo didonna non egrave difficile comprendere comequesta rimozione culturale collettiva possaavere a che fare ieri come oggi con il disco-noscimento della potenza della madre
Lindividuo libero in quanto assolutopadrone di seacute attraverso la sua volontagrave risultaa questo punto una bella astrazione e una viaduscita per il maschio (solo occidentale) cheper rifondarsi deve rinascere da se stessodimenticando la sua nascita reale e le condi-zioni in cui essa egrave avvenuta Tutto ciograve ha avutonei secoli trascorsi una sua funzione forse -egrave una domanda alla quale non egrave facile rispon-dere - ma oggi in un mondo sempre piugrave pic-colo una strada per non soccombere tuttipuograve essere quella di ricordare che se siamovivi e vogliamo che si continui a vivere egrave per-cheacute qualcuno ci ha messo al mondo e allevaticioegrave riconoscere la nostra dipendenza nei
confronti delle e degli altri dipendenza neitermini in cui labbiamo vissuta alla nascita ndashpurtroppo non ci sono altre parole einterrelazione mi sembra troppo asettica epoco pregnante Agire veramente questa ac-quisizione in ogni ambito non egrave assolutamen-te facile ma cambierebbe lordine simboliconel quale siamo soliti pensarci ed esprimerciNon egrave facile Ma questa egrave la grande scommes-sa che da piugrave parti con altre motivazioni staemergendo come ineludibile per la nostra so-pravvivenza
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L Anthony Savari Raj
Tsunami in 2004
It indeed awakened us at least for ashort while to realize that nature is not sing-ing any longer its sweet song It has only be-gun to let out its cry
On this disastrous occasion we heardpeoplersquos cry too a cry out of helplessnessloss and pain
Though the groanings of nature and thepoor appeared to outsmart one another yetthey also fused into one ndash not of course in aharmonic symphony but in a horrifying ca-cophany
The cacophany had a theme too It por-trayed that the cosmic display and the humandisplacement are connected and that the hu-mans are not the only players on world stageIt perhaps signaled the need and a new op-portunity for a fresh and urgent vision of acosmotheandric (cosmos-divine-human) soli-darity
Ecosophical Justice is presented in thisvery cacophanic world context and situationIt reminds us among other things that eco-logical predicament is not merely ecologicalbut it is a human problem which indeed re-quires a radical mutation in human attitudeIn our attempt to control and manipulate na-ture we have forgotten that we are naturalbeings sustained by the same environmentwe seek to dominate
Very significantly our domination hasspilled over to the human beings too particu-larly the poor who cry out for justice and lib-eration The logic that exploits the earth andthe poor seems to be one and the same Eco-logical and justice concerns therefore are in-separable Justice is the way of ecology
Ecosophical Justice reminds us furtherthat precisely because of our present state ofhuman emergency and seriousness of theecological situation mere short-term solu-tions and technical stopgaps are insufficientIn other words it is not enough to find waysby which we can more effectively or moreldquohumanlyrdquo deal with the Earth unless at thesame time we find the Earth as another di-
ECOSOPHICAL JUSTICE
L Anthony Savari Raj
L Anthony Savari RajUniversity of Madras India
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L Anthony Savari Raj
mension of our very selves sharing the samedestiny This in short constitutes the ecoso-phical awareness
It appears therefore we need a radicalre-vision of reality which would make usaware that the world is the manifestation ofthe total cosmotheandric reality which callsfor a holistic participation It involves indeed acultural disarmament and innovation and aparticipatory common life in solidarity withfellow human beings and the earth This ofcourse is our human dignity and responsibil-ity
Understandably this requires from usdistance and involvement contemplation andaction theory and praxis and of course anopenness to the transcendent Spontaneousand authentic actions for the welfare of theeco-human can flow only from a serene in-sight and right evaluation born of an ecoso-phical vision
Our guide in our search for ecosophicaljustice is Raimon Panikkar who is at once aphilosopher a scientist and a theologian Buteven these terms do not adequately capturethe heart of Panikkarrsquos enterprise
As a scientist philosopher and theolo-gian he has spent a lifetime exploring thegreat religious and secular traditions seekingto discern their underlying visions of realityHow do we name that in which we all live andmove The modern scientist sees it as the ma-terial universe the philosopher as the humanmind the theologian as the mysterious divine
But Panikkar sees these options as par-tial and fragmenting indeed they are part ofthe problem rather than part of the solution
When we see that the earth is reduced toldquomere stuffrdquo wholly subject to a human willthat sees itself autonomous from the mysteryof being itself then we begin to see the prob-lem at the heart of our crucible
Panikkarrsquos ecosophical vision is to besituated in this context It indeed leads us tosee the co-penetration of which we namedand separatedmdashas universe humanity andthe divine It is our effort to discern and spellout how authentic and effective actions ofjustice can spontaneously flow from this holis-tic and ecosophical vision of Panikkar
Our focus on Panikkarrsquos ecosophical vi-sion has another important purpose At a timewhen the future of theology in general andIndian theology in particular is said to dependvery much on the meeting and interaction oftwo important streams in theologizingnamely the religio-cultural (ldquomystical con-tentrdquo) and the socio-political (ldquoprophetic con-cernrdquo) through an exploration of the contoursof justice in Panikkars ecosophical enterpriseour work indeed attempts to develop a widerframework in which both the streams areharmoniously integrated and one made tosupport the other After all a unified searchfor truth and realization of justice are onlytwo sides of the same coin
The study is presented in four chapters
The first chapter takes up the questionof the relationship between religious plural-ism and justice and further explores the pres-ence and nature of justice concerns in the e-cosophical vision of Panikkar
Though Panikkarrsquos contribution hasbeen studied and interpreted in various con-
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L Anthony Savari Raj
texts and aspects yet we believe the impli-cations of his vision for the central issue ofjustice has not been thus far sufficiently ex-plored Hence the present attempt
This attempt looks interesting and sig-nificant amidst a certain tendency to catego-rize and portray Panikkar only as a represen-tative of religio-cultural orientation and as amere dialogue theologian without an explicitliberation and justice motif and concern
As a pathway to explore Panikkarrsquos jus-tice concerns the second chapter ventures toexplore Panikkarrsquos vision of ldquoecosophyrdquo Hereattempts are made to show the implicationsof Panikkarrsquos vision for one of our major con-temporary problems namely the ecologicalpredicament Panikkarrsquos proposal of ldquoecoso-phicalrdquo vision as different from ecological iselaborated
The word ldquoecosophyrdquo as understood byPanikkar suggests that the question lies be-yond a more or less refined ecology It furtherreminds us that the present predicament isneither ecological nor technical but a humanone It is a problem rooted in our ways ofthinking It involves our new attitude and per-ception about the earth ourselves and alsothe divine and the collective identity and des-tiny of all the three dimensions of reality It inshort points to a cultural mutation
The third chapter studies ldquoEcojusticerdquowhich may well complement Panikkarrsquosecosophy Besides portraying justice as theway of ecology it indeed attempts to repre-sent ecology as the symbol of the struggles ofthe poor for regaining their lost dignity theirland resource rice and freedom
Stated differently behind the ecologicaldisaster we can sense the reduction of the an-thropos to the reduction of a particular racecountry and worldview which indeed preparesthe ground for the appropriation for one selfof the natural resources and consequently thevery means for livelihood of the other It isthis inhuman and exploitative practice againstthe other that has spilled over and has be-come an ecological disaster The programmeof ecojustice that is presented in the chaptertherefore indicates that it is only by deeplyentering into the human (unaffected by re-stricted and restricting anthropocentrism)that we can arrive at a sound ecological uni-verse
The final chapter ldquoEcosophical Justicerdquoattempts to discern the meeting point be-tween the ecojustice and ecosophical consid-erations Attempts are made to show howecojustice orientations can indeed serve as acomplement and also as an ldquoexternal stimu-lusrdquo to Panikkarrsquos ecosophical vision Effortsare made therefore to discern and spell outthe implications of justice in Panikkarrsquos visionof ecosophy in the light of ecojustice consid-erations
In the first part of this chapter we dis-cuss the nature of ecosophical justice mainlyto be in the nature of lsquoclarificationrsquo This clari-fication would consist in clarifying two impor-tant aspects of our ecosophical responsenamely lsquothe primacy of beingrsquo and lsquothe spon-taneity of doingrsquo In the second part of thechapter we attempt to open the heart ofecosophical justice by unearthing its founda-tions implications and implementations
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Lucas Cervintildeo
A manera de premisa e introduccioacuten
Esta reflexioacuten brota de un contextoparticular Bolivia Paiacutes sumergido en unabierto desconcertante impredecible yprofundo proceso de cambio socio-poliacutetico ycultural Proceso que para muchos es laesperanza de diacuteas mejores y para otros es maacutesde lo mismo Una sociedad en conflictoporque generalmente todo cambio ytransformacioacuten significa una redistribucioacuten yreequilibrio de las fuerzas sociales por tantoconflicto
La nueva Constitucioacuten Poliacutetica en suprimer artiacuteculo expresa que ldquoBolivia seconstituye en un Estado Unitario Social deDerecho Plurinacional Comunitario libreindependiente soberano democraacutetico inter-cultural descentralizado y con autonomiacuteasBolivia se funda en la pluralidad y elpluralismo poliacutetico econoacutemico juriacutedicocultural y linguumliacutestico dentro del procesointegrador del paiacutesrdquo
Estamos ante un proyecto de Estado ysociedad atrevido y de gran alcance original y
desafiante Una declaracioacuten que manifiesta lanecesidad de dar lugar reconocimiento yautodeterminacioacuten a la pluralidad de culturasy cosmovisiones conjugaacutendolas dentro de unmodelo de gobierno foraacuteneo a eacutestas mismasArtiacuteculo que aunque no manifiestaexpliacutecitamente nos remite a la categoriacutea defraternidad de esa ldquofraternidad universalentendida como conjugacioacuten de relaciones depertenencia reciacuteproca y de responsabilidadcomo principio de reconocimiento de laidentidad y del aspecto unitario del cuerposocial en el respeto de cada una de lasdiferentes multiplicidadesrdquo (Ropelato2006184)
El intento boliviano es la lucha pordesarrollar un Estado que de cabida ypromueva ldquorelaciones de pertenenciareciacuteprocardquo sin anular o menguar la pluralidentidad cultural de sus habitantes quemantenga el ldquoaspecto unitario del cuerposocialrdquo pero al mismo tiempo respete lasldquodiferentes multiplicidadesrdquo de maneras deser estar y vivir que se dan en su territorio Esla buacutesqueda de aquello que no estaacute pero seanhela que apenas se vislumbra pero ya se loquiere hecho realidad
LA FRATERNIDAD EN CONFLICTO Y EL CONFLICTO FRATERNOAPORTES DESDE LA INTERCULTURALIDAD
Lucas Cervintildeo
Lucas CervintildeoUniversidad Catoacutelica Boliviana
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Lucas Cervintildeo
Considero que desde estas tierras consus anhelos luchas y buacutesquedas y sin entraren los particulares del proceso poliacutetico socialy cultural que viene desarrollaacutendose enBolivia hay un aporte al camino que se vienerecorriendo desde hace antildeos para dar rostro yconcretizacioacuten a la categoriacutea de fraternidadM Antonio Baggio uno de los maacutesimportantes exponentes de este recorridoantildeos atraacutes se preguntaba ldquoiquestqueacute nuevoselementos nos llevan hoy en diacutea a analizareste precedente y a plantear el problema dela fraternidad Considero que se puedenindicar dos clases de motivos que estaacutenrelacionados entre siacute la fraternidad comoexigencia y pregunta y la fraternidad comoexperiencia y recursordquo (Baggio 20098)
La experiencia de este uacuteltimo decenioen Bolivia manifiesta la presencia de estaexigencia que por momentos ha sido un gritodesde diversos sectores sociales por generarfraternidad como tambieacuten estaacute presente elrecurso humano social y cultural paraarticular la fraternidad como categoriacutea poliacuteticay concretizarla
De mil modos y maneras se podriacuteadesarrollar esta intuicioacuten Concretamente seharaacute desde el aacutembito de filosoacuteficondashteoloacutegico yla perspectiva intercultural que considero uninstrumental muy vaacutelido para adentrarse yreflexionar los contextos plurales y susprocesos
En un segundo momento profundizareacuteel conflicto dentro de la interaccioacuten entre lasculturas principalmente desde unaperspectiva interpersonal Para esto recurrireacutea la inspiracioacuten ofrecida por un texto biacuteblico
I La fraternidad en conflicto
La finalidad de esta primera parte seraacuteprecisar lo que se comprende porinterculturalidad dada su ambiguumledad designificados y comprensiones Luego desdealgunas de sus claves se realizaraacute una velozcriacutetica del principio fraternidad buscandodesmantelar algunos de sus supuestosculturales occidentales que pretenden seruniversalizados a todas las culturas
En otras palabras desarrollaremos unaldquodeconstruccioacutenrdquo1 de la categoriacutea defraternidad colocando a eacutesta en conflicto porasiacute decir para poder manifestar ciertascontradicciones y ambiguumledades La finalidadde este ejercicio es contribuir a seguirahondando con nuevas luces el camino paratransformar la fraternidad en una categoriacuteapoliacutetica O sea un principio capaz de ldquoformarparte constitutiva del criterio de decisioacutenpoliacutetica contribuyendo en la determinacioacutenjunto a la libertad y la igualdad del meacutetodo yde los contenidos de la poliacutetica mismardquo Y quetambieacuten ldquologre influir en el modo con el cualse interpretan las otras categoriacuteas poliacuteticascomo la libertad y la igualdadrdquo (Baggio200639)
1 Breves aclaraciones alrededor de la in-terculturalidad
En esta reflexioacuten la interculturalidadviene asumida principalmente desde latradicioacuten desarrollada con acentos diversos
1 Deconstruccioacuten 1 f Accioacuten y efecto de deconstruir2 f Fil Desmontaje de un concepto o de una construc-cioacuten intelectual por medio de su anaacutelisis mostrando asiacutecontradicciones y ambiguumledades Real Academia Espa-ntildeola wwwraees
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por tres estudiosos R Panikkar R Fornet-Betancour y D de Vallescar Esta uacuteltima luegodel estudio a fondo de los otros dospensadores afirma que
ldquola interculturalidad antes que una teoriacutea es unaexperiencia de interrelacioacuten reciprocidaddiaacutelogo y solidaridad Presupone una actitud deapertura y escucha atenta Nos situacutea maacutes allaacute dela afirmacioacuten de la existencia faacutectica dediferentes culturas y del planteamientomulticultural liberal-democraacutetico pues concede acada miembro ndashcon independencia del marcopoliacutetico del que se trate- la facultad de contribuircon su aportacioacuten particular Esto significa queasume la tarea de renegociacioacuten continua deroles y espacios el discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesis decada sociedadrdquo (Vallescar 2005477)
Por tanto el punto de partida de lainterculturalidad es una opcioacuten eacutetica deapertura y escucha para descubrir las riquezasque el diversoa (culturalmente socialmentereligiosamente poliacuteticamente etc) meofrece Desde estas actitudes que se vuelvenexperiencia de vida en un segundo momentose va reflexionando y aportando a una teoriacuteaque deacute insumos para gestionar de maneracreativa y equitativa la interrelacioacuten entreculturas Entonces la propuesta interculturalpromueve un verdadero enriquecimientohorizontal entre las personas grupos socialesy pueblos pertenecientes a diversas culturasque conviven en un espacio comuacuten
Interculturalidad es la buacutesqueda degenerar espacios donde cada persona puedaldquocontribuir con aportacioacuten particularrdquo a lagestacioacuten de una sociedad y por tanto a unaglobalizacioacuten justa digna equitativa ysolidaria para todos todas y todo Todo en elsentido de incluir en nuestra categoriacutea de
bienestar al planeta el gran excluido de lamodernidad
A su vez la interculturalidad asume lacompleja tarea de la ldquorenegociacioacuten continuade roles y espaciosrdquo para dar lugar a todos ycada uno de los miembros de la sociedadprocurando ldquoel discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesisrdquoque lleva adelante cada pueblo y sociedad
Por tanto la interculturalidad permiteser pensada ldquocomo una categoriacuteaeminentemente eacutetico-poliacutetica que surgedesde el mundo de la vida y no desde fuera deeacutel que alude a cuestiones que rompen elmarco monocultural en el que somossocializados y que cuestiona el caraacutecterhomogenizante de la globalizacioacuten faacutecticardquo(Salas 200728) Propuesta que ldquoexige unanueva relacioacuten entre los seres humanos y lospueblos que aunque sea asimeacutetrica hoypuede dar forma a nuevas relaciones desimetriacuteasrdquo (Salas 200728)
2 Relacioacuten entre interculturalidad y fra-ternidad en el contexto plural
Cuando hablamos de culturas esimportante dejar claro que la interculturalidadse coloca como una alternativa clara ante launiformidad de una cultura sobre las demaacutesEsto porque asume que ldquolas culturas no sonlsquofolklorersquo sino que cada cultura es una formanueva de ver y de vivir el mundo La culturaofrece a cada tiempo y pueblo su estilo ysobre todo su lenguajerdquo (Panikkar 200611)
Importante subrayar que las culturasson ldquoformas de ver y vivir en el mundordquo portanto la interculturalidad no ha de serreducida a los espacios de interaccioacuten entre
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culturas originarias-indiacutegenas y modernas Lapropuesta intercultural parte desde lainteraccioacuten entre culturas milenariasmodernas y postmodernas (juvenilesperiferias de las ciudades etc) en su continuareconfiguracioacuten actual Por esto laldquointerculturalidad se propone pues como unaalternativa que permite reorganizar el ordenmundial porque insiste en la comunicacioacutenjusta entre las culturas como visiones delmundo y porque recalca que lo decisivo estaacuteen dejar libre los espacios y tiempo para quelas lsquovisionesrsquo del mundo puedan convertirseen mundo realesrdquo (Fornet-Betancourt2001375)
Precisamente esta ldquocomunicacioacuten justaentre las culturas como visiones de mundordquo eslo que tiende un puente entre lainterculturalidad y la fraternidad Porque si escierto que ldquola solidaridad la fraternidad y lasrelaciones de alteridad como valores positivosnos permitiraacuten ver que todo lo que le sucedede malo al otro nos afecta que debemosinvolucrarnosrdquo (Barros 2009156) significaque ambas propuesta giran alrededor de almenos un eje comuacuten la inter-in-dependencia2
de la familia humana que como ldquovivenciademocraacutetica requiere de una indignacioacutenconstante y una accioacuten que contribuya a
2 ldquoAunque todo estaacute relacionado con todo es asiacutemismo verdad que cada parte de este todo esdiferente asiacute como todos los hombres son distintosentre siacute Cada uno es una persona es decir un nudouacutenico en la red de relaciones que constituye la realidadCuando este nudo rompe los hilos que lo unen a losotros nudos cuando las tensiones se han vuelto tantensas que no permiten ya la libertad constitutiva de lainter-in-dependencia entre nudo y nudo y en uacuteltimainstancia con la realidad en ese momento nace elindividualismo que perturba la armoniacutea y lleva a lamuerte de la persona hacieacutendole perder su identidadque es soacutelo relacionalrdquo (Panikkar 200616)
cambiar la realidad de todosrdquo (Barros2009156)
La fraternidad coloca el acento en quetodos los seres humanos somos hermanos ylo que sucede a uno afecta al conjunto lainterculturalidad agrega que esta inter-in-dependencia constitutiva del geacutenero humanoha de ser matiza desde la diversidad (culturalreligiosa etc) que tambieacuten es constitutiva delser humano Entonces la fraternidad sinoadquiere un rostro un contexto y un tiempodesde el cual constituirse corre el riesgo dequedar como formulacioacuten universalista dedifiacutecil aplicacioacuten Por esto que
ldquoen el siglo XXI el rostro de la nueva fraternidady sororidad seraacute intercultural o no seraacute Paraaprender entender y cambiar es preciso que laspersonas se aventuren en el diaacutelogo consigomismas (diaacutelogo intracultural) con sussemejantes con personas de otras culturas oreligiones (diaacutelogo intercultural e interreligioso)y se abran a ambientes culturales distintos a laamplitud de lo real y lo cotidianordquo (Vallescar200616-17)
En los tiempos que corren unapropuesta que busca recuperar la categoriacuteapoliacutetica de fraternidad irremediablementetiene que asumir el factor cultural que esconstitutivo del ser humano No puedequedarse a un nivel simplemente socioloacutegicoo econoacutemico o incluso poliacutetico Hoy por hoyno podemos reflexionar sobre la fraternidadsin asumir que en el mundo sedesencuentran encuentran y convivenconstantemente diversos mundos culturalesque expresan diversas maneras de estarsentir y vivir la vida
Si es cierto que ldquodesde un punto devista poliacutetico la fraternidad se situacutea antes quenada como principio de construccioacuten social
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donde el otro si podemos definirnoshermanos no es otro diferente de miacute sinootro yo mismordquo (Ropelato 2006199) elindagar la visioacuten de mundo del ldquootrordquo que esldquoyo mismordquo se torna fundamental Clarosiempre y cuando la fraternidad quieracolaborar concretamente a la aperturaconstante hacia ldquoambientes culturalesdistintosrdquo permitiendo ampliar la experienciade ldquolo real y lo cotidianordquo
Para realizar lo que venimos enunciandoes necesario la praacutectica del diaacutelogointercultural que permite reconocer lainviolable igualdad de la dignidad humanapero al mismo tiempo la diferencia (culturalsocial religiosa poliacutetica etc) que tambieacuten esinviolable Como afirma Fornet-Betancourt
ldquola necesidad del diaacutelogo intercultural es lanecesidad de realizar la justicia de entrar en uncontacto justo con el otro libre lo que quiere decir asu vez que es necesario reconocerle como personahumana portadora justamente en su diferencias deuna dignidad inviolable que nos hace igualesrdquo(Fornet-Betancourt 2001264)
Por tanto si la fraternidad desearesponder de manera profunda creativa yreal al contexto actual del pluralismo nopuede reducir su anaacutelisis de la realidad al nivelsocio-poliacutetico sino que ha de abrirse a lacomplejidad del pluralismo culturalSolamente desde este acercamientointercultural podraacute descubrir que lo poliacutetico ysocial es percibido y vivido de manerasmuacuteltiples y diversas en un mismo contexto
Lo expresado revela que tal vez unpaso adelante en la reflexioacuten alrededor elprincipio de la fraternidad tendraacute que asumirel pluralismo cultural de nuestros contextostambieacuten latinoamericanos si desea realmente
ser una categoriacutea que promueva justiciadignidad igualdad y libertad a todos y todassus habitantes Para esto un recurso de granvalor seraacute profundizar el meacutetodo de lafilosofiacutea intercultural el diaacutelogo dialogaldonde ldquolas reglas del diaacutelogo no sepresuponen unilateralmente ni se dan porsupuestas a priori sin haberlas establecido enel propio diaacutelogordquo (Panikkar 200649) Estoporque
ldquoel diaacutelogo dialogal es radicalmente diferente deldiaacutelogo dialeacutectico no pretende con-vencer alotro es decir vencer dialeacutecticamente alinterlocutor o por lo menos buscar con eacutel unaverdad sometida a la dialeacutectica El diaacutelogodialeacutectico presupone la aceptacioacuten de un campoloacutegico y personal al que se atribuye o reconoceuna validez o jurisdiccioacuten puramente lsquoobjetivarsquo Eldiaacutelogo dialogal en cambio presupone laconfianza reciacuteproca en un aventurarse comuacuten enlo desconocido ya que no puede establecerse apriori si nos entenderemos el uno al otro nisupone que el hombre sea un ser exclusivamenteloacutegicordquo (Panikkar 200652)
Entonces para la aplicacioacuten de lacategoriacutea de fraternidad en espacios socialesno podremos contentarnos con establecerdiaacutelogos entre tendencias poliacuteticas diversas yopuestas Si realmente deseamos fortalecer eltejido social de nuestros contextos pluraleses necesario promover espaciosinterculturales donde se practique el diaacutelogodialogal Espacios donde este contenida yrepresentada toda la diversidad cultural deuna regioacuten ciudad o barrio
3 Lo vital de un universalismo desde aba-jo (partir desde contextos reales)
El desafiacuteo de educarnos al diaacutelogodialogal remite a otro punto importante de la
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propuesta intercultural punto que estaacutereferido al desde donde de lainterculturalidad Es la universalidadentendida como una construccioacuten constantedesde abajo o desde espacios concreto yaque ldquosi el diaacutelogo dialogal quiere ser fecundoy no contentarse con simples elucubracionesracionales no puede limitarse a formalismosabstractos de validez general sino que debedescender al diaacutelogo entre culturas concretasque entran en contactordquo (Panikkar 200655)
El horizonte de la fraternidad esuniversal ya que eacutesta no puede ser reducida aun grupo regioacuten pueblo nacioacuten o continentePero un posible riesgo ante este inmensoobjetivo de la fraternidad es menospreciar ydesvalorizar lo contextual particular yconcreto Es el riesgo por otra parte tanlatino de creer que porque estaacute hecha lalegislacioacuten o la norma ya hemos alcanzado elobjetivo pero tambieacuten el riesgo tanoccidental de creer que la siacutentesis abstractauniversalista contiene lo particular Ante estola interculturalidad nos recuerda que ldquoelproceso de identificacioacuten parte siempre de loconcreto Lo cual significa que no debemosrenunciar a la particularidad sino ahondar enella hasta descubrir lo universalrdquo (Esquirol2005155)
Por tanto si la fraternidad universaldesea realmente convertirse en unaalternativa global tendraacute que saber brotardesde los contextos e irse construyendo noldquoa pesar de estosrdquo sino ldquogracias a estosrdquo Soacutelosi ahonda en estos contextos hasta descubrirlo universal es que podraacute aportar a laldquotransicioacuten del derecho internacional de losEstados soberanos hacia un derechocosmopolita que se preocupe con las
cuestiones ecoloacutegicas de la paz y de la guerradel desarrollo en resumen de todas lascuestiones que trascienden las fronteras delos Estados y exigen la superacioacuten de unaloacutegica meramente individualista del intereacutespersonal de grupo de clase o de etniardquo (Tosi200968)
Afirmar que el punto de partida estaacute enlas realidades concretas significa por ejemploacercarse para aprender del proceso bolivianoque busca un nuevo orden socio-poliacutetico ycultural Aporte que exige ser leiacutedoprofundizado y criticado desde sus visiones yestilos de vida y no desde un paradigmaforaacuteneo Porque para la propuestaintercultural la ldquouniversalidad supone laliberacioacuten realizante de todos los universosculturales y que por eso mismo ni se imponepor imperio de alguacuten centro ni se logra al altoprecio de la reduccioacuten y de la nivelacioacuten de lodiferente sino que crece desde abajo comoun tejido de comunicacioacuten libre y desolidaridadrdquo (Fornet-Betancourt 2001376)
Entonces el desarrollo de la propuestade fraternidad universal por una parte tieneque ser capaz de evitar el reduccionismo y lanivelacioacuten de la diferencias fruto de esaabstraccioacuten tan occidental en busca de unasiacutentesis superior y por otra parte tambieacuten hade evitar erigir un centro desde el cualpromover la aplicacioacuten de esta El caminopasa por promover un policentrismo quepermita una mayor cercaniacutea a los contextos yque al mismo tiempo evita el encierro deestos En otras palabras la fraternidaduniversal no se concretiza aplicaacutendolas a losdiversos contextos socioculturales y poliacuteticosdesde unos principios delineados desde quiensabe doacutende sino que la fraternidad universal
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se va construyendo o gestando desdeespacios concretos Contextos que cuandoesteacuten maduros en sus experiencias defraternidad podraacuten aportar a los cambios en lalegislacioacuten mundial
Cabe sentildealar que este partir desde loscontextos posibilita dos pasos fundamentalesen el proceso intercultural de generarsociedades justas y plenas de vida ldquoPor unlado es necesario profundizar en la propiacultura y no mantenerse en lo superficial ytoacutepico Por el otro ante la otra culturadebemos ir maacutes allaacute de todo lo que en unprimer momento nos aparece descubrir loque estaacute detraacutes descubrir el sentido profundode los siacutembolos de las conductas de laspalabras o de los pensamientosrdquo (Esquirol2005155-156) Son justamente los mismosespacios de interaccioacuten cultural los quepermiten desarrollar la intraculturalidad(conocimiento de lo propio) que esimprescindible para poder sumergirse en lainterioridad de otras culturas y promover unaauteacutentica interculturalidad
Es por estos dos pasos fundamentalesque la fraternidad universal ha de partir desdelos espacios concretos y vitales de laspersonas para ir desarrollando su proyectode categoriacutea socio-poliacutetica que permita evitartanto el encierro individualista de la libertaddesvirtuada como la homogenizacioacuten amorfade una igualdad mal comprendida
Pero el diaacutelogo intercultural no tienesoacutelo un caraacutecter interpersonal sino tambieacutengrupal social y entre pueblos Maacutes auacuten es undiaacutelogo a desarrollar entre tradiciones ymodos de ver y vivir en el mundo Por tantoincluso la misma categoriacutea de fraternidadtendraacute que ser puesta en discusioacuten si es que
realmente desea entablar este diaacutelogorespetuoso horizontal y de enriquecimientomutuo con las culturas
4 Un posible equivalente homeomoacuterfico(formas similares) a la categoriacutea de fra-ternidad
Poner en discusioacuten la categoriacutea defraternidad no significa anular su ricatradicioacuten y aporte conceptual desarrollado enlos marcos del pensamiento occidentalSignifica maacutes bien desde este desarrollo notratarla como una categoriacutea universal quepuede ser impuesta y colocada en todas lasculturas por igual Dicho en teacuterminos de laperspectiva intercultural significa buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas Concretamente esto significa que ldquosetrata pues de un equivalente no conceptual nifuncional a saber de una analogiacutea de tercergrado No se busca la misma funcioacuten (que lafilosofiacutea ejerce) sino aquella equivalente a laque la nocioacuten original ejerce en lacorrespondiente cosmovisioacutenrdquo (Panikkarcitado en Estermann 200647)
Entonces un desafiacuteo no menor que sepresenta a quienes estamos desarrollando elprincipio de fraternidad es buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas para poder entablar un auteacutentico yenriquecedor diaacutelogo con estas Aquiacute estamosen el meollo de la perspectiva interculturaldonde ldquocomo resultado de la lsquohermeneacuteuticadiatoacutepicarsquo uno aprende a pensar ycomprender desde el sistema simboacutelico demaacutes de una tradicioacutenrdquo (Vallescar 2005482) Y
ldquoesto puede comprenderse por las nociones dehomologiacutea ndashlas nociones juegan papelesequivalentes y ocupan espacios homoacutelogos en los
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respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
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la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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Lucas Cervintildeo
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
M Roberta Cappellini
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qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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Recensioni Reviews
essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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Recensioni Reviews
quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Recensioni Reviews
Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Maria Esther Mastrogiovanni
Ripensare la nascita per un nuovo con-cetto di dipendenza
Mi piace cominciare richiamando la me-tafora della finestra che Panikkar usa nelbellissimo video offertoci da Milena CarraraPavanvisto durante il convegno a Napoli il 3 -4 dicembre 2010
Il mio intervento si pone proprio comeunulteriore finestra da cui sono solita guar-dare e dalla quale chiedo lascolto
Il proprio punto di vista immaginatocome una finestra
Limmagine della finestra egrave straordina-ria e prima di esprimermi sullargomento chemi preme la voglio raccontare nelle risonanzee nella ricchezza di significati che mi susci-taseguendo un percorso di immaginazionecosigrave come lo sto apprendendo da Gastone Ba-chelard e con laiuto degli approfondimentisul mundus imaginalis di Paolo Mottana
La finestra egrave luogo di soglia fra internoed esternoE unapertura fra realtagrave separate econtigueDunque realtagrave distinte ma legate dauna contatto in primo luogo materiale uncontatto fluido ora piugrave visibile ora meno evi-
dentePuograve essere piugrave o meno opaca se il ve-tro che la compone egrave piugrave o meno ombra-tosporco incrostato Puograve essere aperta ochiusa (da noi ma anche dimperio da altri)econsentire allaria di circolare liberamente a-gli odori di essere percepiti alle voci e ai suonidel mondo di essere piugrave o meno uditi Con-sente di rimanere dentro quasi invisibileallesterno nellillusione della propria assolu-tezza in quanto unica e sola finestra possibi-leOppure di sporgersi sul suo davanzale be-ne in vista in grado cosigrave di vedere quante al-tre finestre esistano accanto alla propria e nelsilenzio ascoltare meglio ciograve che da altre fine-stre proviene
Limmagine della finestra inoltre implicanon solo una distinzione ma anche una di-stanza fra me e ciograve che vedo e come lo vedoIo non mi esaurisco in ciograve che vedo e in comelo vedo sono altro un di piugrave di quello che divolta in volta penso e affermo Ciograve mi dagrave unsenso di leggerezza e la capacitagrave di stare nellecose senza troppi drammi tutto egrave in movi-mento anche il mio sguardo che fonda e so-stiene il mio dire
E nel movimento cegrave anche quello della-scolto del mio silenzio da abitare da vivere
RIFLESSIONE
Maria Esther Mastrogiovanni
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Maria Esther Mastrogiovanni
da scoprire E in quel silenzio il piugrave delle volteconquistato con fatica paziente e umile farepulizia mettere ordine lasciare solo lessen-ziale Allora quel silenzio puograve ospitare la pre-senza dellAltro capire accettare che lAltroesiste veramente egrave il fine che Simone Weil sipone nella sua vita
E in questo in-quieto movimento incon-trare lAltro in una in-quieta pace
E questa una ricerca lunga difficile maaffascinante di ciascuna vita
In questa attitudine mi muovo ben lun-gi dallaver raggiunto un qualsiasi approdoogni tanto un porto sembra la fine del viaggioma la corrente ritrascina con il suo canto odo-roso al largo e lavventura continua
Sono curiosa e non mi piacciono i sen-tieri noti Ho frequentato cosigrave luoghi diversi elontani fra loro e piugrave di una volta ho constata-to con un sorriso e con un po di stupore co-me molti amino rinchiudersi in un recinto no-to e coltivino per una vita intera lo stessogiardino piante perfette quasi nascono rigo-gliose Nuovi frutti nuovi incroci nuove pian-te che hanno del meraviglioso e impensabiliper il senso comune Ma tale bellezza a voltesi ripiega su se stessa non apre finestre su al-trettanti meravigliosi giardini cegrave una faticasolitaria eroica che ha in seacute nel suo intimo unnucleo di insignificanza proprio per la ristret-tezza dello spazio vitale in cui si rinchiude Cegraveun assoluto che ignora lassoluto del giardinoaccanto
Ho frequentato sui libri e nelle relazio-ni il sapere espresso dalle donne
Alla domanda che piugrave volte mi sono po-
sta perchegrave proprio la passione per la condi-zione femminile e non altro ugualmenteimportante al mio sguardo di giudice severosono riuscita a rispondere solo di recente Enella mia storia che ho trovato la rispostaNon certo per motivazioni oggettive noncredo si possa stabilire una graduatoria diprioritagrave fra i bambini affamati del Ruanda o gliafghani costretti a fuggire dalle loro case perla guerra o le donne che subiscono violenze ditutti i tipi nella indifferenza e nel silenzio delleistituzioni e delle societagravelelenco potrebbenaturalmente continuare a lungo
E un utile esercizio ricostruire la genesidelle proprie passioni intellettuali ma anchepolitiche e sociali Si diventa poi piugrave libere epiugrave capaci di perseguire quellinteresse nonpiugrave solo appassionato ma ancor piugrave vivouna volta che si siano sciolti i lacci della pro-pria storia che cosigrave manifesta tutta la sua e-nergia
Metagrave della mia vitagrave lho spesa nello stu-dio e nellazione per comprendere e valoriz-zare la soggettivitagrave femminile Ancora oggicon animo diverso continuo a farlo non piugravesolo nei luoghi di donne ma anche in quelliche si usano chiamare luoghi misti
E cosigrave qui fra voi mi egrave possibileoggisentirmi a casa Proprio in un momento incui ho sentito con piugrave acutezza un senso di di-sagio di estraneitagrave di solitudine nel luogo incui lavoro e nella realtagrave che mi circondaSonouninsegnante mi piace stare in classe con leallieve e gli allievi ma sempre piugrave vivo con in-sofferenza listituzione scolastica
Proprio quando riflettevo come - aven-doli ascoltati negli ultimi mesi a Firenze - i
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Maria Esther Mastrogiovanni
protagonisti della vita culturale italiana misembrano procedere per mondi separati au-toreferenziali a volte forse privi di una one-stagrave intellettuale oggi sempre piugrave rara
Cosigrave durante i due giorni del Convegnoin una sala del palazzo Serra di Cassano pre-stigiosa sede dellIstituto Italiano per gli StudiFilosofici a Napoli mi sono sentita a casa duevolte
In primo luogo perchegrave Napoli egrave la miacittagrave natale e poi perchegrave ho percepito unagrande sintonia con le persone che ligrave si sonoespresse
Non ero sola
E oggi per chi come me nel suo quoti-diano si sente isolata come se parlasse unal-tra lingua o vivesse in un altro mondo egrave une-sperienza preziosa percepire di trovarsi acasa
Ma nel momento in cui rifletto su que-sta dualitagrave penso alla a-dualitagrave di cui parlaPanikkar e mi interrogo
Il problema interculturale si intrecciafortemente con quello intra-culturale quelloproprio di ogni comunicazione dove pare chesia quasi impossibile soprattutto quando siusano le parole non fra-intendersi
Spesso le parole complicano le relazionia volte sembrano anche aiutarle ma sono leparole o qualche altra cosa che passa invisibi-le attraverso un linguaggio non verbale unlinguaggio che ho imparato a chiamare delcuore
So di essere molto di parte ma ho un in-
teresse poco sviluppato per le questioni pu-ramente teoriche preferisco seguire la lezio-ne di Simone Weil che era una grande pensa-trice filosofa politica mistica letterata e tan-te altre cose un pensiero deve trovare la suaveritagrave egrave bontagrave nellessere praticabile
Pensiero- azione Un pensiero incarnatocome lha definita Gabriella Fiori
Almeno in certi ambiti
La Natura ci egrave ancora madre anche se lacultura occidentale dalla Rivoluzione Scientifi-ca in poi ha cominciato a considerarla unmeccanismo piuttosto che un organismo E daligrave -nonostante i successivi sviluppi della co-siddetta visione scientifica del mondo ai piugraveignoti - si egrave sviluppata la pervasivitagrave dellideadella macchina che ha divorato tutto anche ilnostro corpo Viviamo come congegni di ungrande orologio il cui ritmo non egrave scanditodal nostro respiro ma da una impersonalelancetta di ferro che procede indifferente almondo
Ma se ci volgiamo alla Natura con intimadistanza(Rilke) e con amoroso sguardo pos-siamo ancora ricevere grandi insegnamenti
E vorrei riflettere con voi proprio par-tendo dal concetto cosigrave stimolante di a-dualitagrave su quel particolare momento della vi-ta di tante specie viventi e su quella precisarelazione che cegrave tra una madre e il suo bam-bino durante la gravidanza e nei primi anni divita Quellunitagrave fortissima e necessaria cheha perograve giagrave sin dal suo sorgere il movimentodel distacco e dellautonomia In quel momen-to la donna e il bambino sono nello stessotempo due e uno
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Maria Esther Mastrogiovanni
Tale relazione egrave talmente poco conside-rata nel nostro immaginario che non ci sonoparole e non solo in italiano per definirequella relazione di dipendenza-indipendenzafra due esseri viventi dove la dipendenza haun tempo e comprende la crescita della indi-pendenza delluno dallaltro di chi sta per na-scere e di chi alimenta quella nascita
Per inciso ho avuto una certa esitazionenel trovare il verbo piugrave appropriato per de-scrivere chi femmina donna corpo di donnaconsente decide fa in modo che una nascitapossa accadere
Cegrave tutta una retorica sul rapporto ma-dre -figlioa sulla maternitagrave ma sullaspettoche qui considero non trovo nulla che abbiaacquisito un valore esemplare e simbolico
Forse in altre culture Ma non ne sono aconoscenza e se qualcuno puograve portare un suocontributo gliene sarograve grata
Dunque durante la gravidanza abbiamoun inedito un corpo che ne fa crescere un al-tro che per un certo tempo egrave nascosto pro-tetto nelle viscere E qualcosa di straordina-rio Mi egrave capitato da giovane per la mia tesisulla maternitagrave di essere presente al parto diuna donna Quella scena mi si egrave impressa nellamente e quando egrave toccato a me partorire miegrave stata di grande aiuto
Allora compresi percheacute i nostri antenatimigliaia di anni fa ancora inconsapevoli dicome si concepisse un essere vivente rima-nessero turbati davanti a quellevento straor-dinario e meraviglioso che egrave la nascita di unessere vivente e attribuissero alle loro donnepoteri magici e la responsabilitagrave di un rappor-
to privilegiato e diretto con la Natura la don-na era allora una sciamana Le grandi statuedella Dea madre mediterranea che si possonoancora vedere al museo de La Valletta a Mal-ta testimoniano questo senso della potenzafemminile dispensatrice generosa dellab-bondanza nella quale soltanto puograve nascereuna nuova vita Sono donne immense comedimensioni grasse con un forte valore sim-bolico di ricchezza
Se penso oggi allimmagine quasi ano-ressica della donna moderna mi sembraquasi un fantasma di quella figura unombralieve muta e svuotata che sfiora questa terracercando di occuparvi il minore spazio possibi-le
Anche se pare affermarsi un nuovomodello femminile la cui prima funzionesembra essere di nuovoquella di piacerealluomo
Dunque la Natura che amo significarecome Madre ci offre lo spettacolo di un even-to la nascita di un essere vivente che fra letante sue caratteristiche ha quella di porre inuna relazione speciale tre individui un padreuna madre un figlioa
E piugrave in particolare nel corpo della don-na sboccia una vita che dipende totalmenteda quella della madre in perfetta simbiosi fi-no a quando compiutasi lopera quella vitaesce da quel corpo per continuare sulla stra-da di una sempre maggiore autonomia lapropria esistenza
E lallevare il crescere leducare sonotutte azioni che implicano una relazione cheper quanto dispari agisce su vari fronti e in
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Maria Esther Mastrogiovanni
ambiti diversi su entrambi i soggetti entram-bi i soggetti madre e figlioa si formano ma-turano crescono insieme E non mi risulti e-sista parola nella nostra lingua che descrivatutta la complessitagrave e lo spessore di questaparticolare modalitagrave di relazione Se riflettia-mo su questo inizio come un inizio proprio dimoltissime specie viventi ci renderemo contodi come nascendo facciamo esperienza di unamodalitagrave di relazione che in seguito non solodimentichiamo ma anche quando vi pensia-mo la consideriamo al piugrave in quantonaturale non appropriata allessere umanosviluppato il quale sembra ritenere di uma-nizzarsi proprio superando la propria condi-zione naturale ma in questo movimento deicorpi e del pensiero di fatto ci si allontanaanche dalle proprie radici dalla propria origi-ne Se poi pensiamo che per quanto riguardagli esseri umani allorigine cegrave un corpo didonna non egrave difficile comprendere comequesta rimozione culturale collettiva possaavere a che fare ieri come oggi con il disco-noscimento della potenza della madre
Lindividuo libero in quanto assolutopadrone di seacute attraverso la sua volontagrave risultaa questo punto una bella astrazione e una viaduscita per il maschio (solo occidentale) cheper rifondarsi deve rinascere da se stessodimenticando la sua nascita reale e le condi-zioni in cui essa egrave avvenuta Tutto ciograve ha avutonei secoli trascorsi una sua funzione forse -egrave una domanda alla quale non egrave facile rispon-dere - ma oggi in un mondo sempre piugrave pic-colo una strada per non soccombere tuttipuograve essere quella di ricordare che se siamovivi e vogliamo che si continui a vivere egrave per-cheacute qualcuno ci ha messo al mondo e allevaticioegrave riconoscere la nostra dipendenza nei
confronti delle e degli altri dipendenza neitermini in cui labbiamo vissuta alla nascita ndashpurtroppo non ci sono altre parole einterrelazione mi sembra troppo asettica epoco pregnante Agire veramente questa ac-quisizione in ogni ambito non egrave assolutamen-te facile ma cambierebbe lordine simboliconel quale siamo soliti pensarci ed esprimerciNon egrave facile Ma questa egrave la grande scommes-sa che da piugrave parti con altre motivazioni staemergendo come ineludibile per la nostra so-pravvivenza
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L Anthony Savari Raj
Tsunami in 2004
It indeed awakened us at least for ashort while to realize that nature is not sing-ing any longer its sweet song It has only be-gun to let out its cry
On this disastrous occasion we heardpeoplersquos cry too a cry out of helplessnessloss and pain
Though the groanings of nature and thepoor appeared to outsmart one another yetthey also fused into one ndash not of course in aharmonic symphony but in a horrifying ca-cophany
The cacophany had a theme too It por-trayed that the cosmic display and the humandisplacement are connected and that the hu-mans are not the only players on world stageIt perhaps signaled the need and a new op-portunity for a fresh and urgent vision of acosmotheandric (cosmos-divine-human) soli-darity
Ecosophical Justice is presented in thisvery cacophanic world context and situationIt reminds us among other things that eco-logical predicament is not merely ecologicalbut it is a human problem which indeed re-quires a radical mutation in human attitudeIn our attempt to control and manipulate na-ture we have forgotten that we are naturalbeings sustained by the same environmentwe seek to dominate
Very significantly our domination hasspilled over to the human beings too particu-larly the poor who cry out for justice and lib-eration The logic that exploits the earth andthe poor seems to be one and the same Eco-logical and justice concerns therefore are in-separable Justice is the way of ecology
Ecosophical Justice reminds us furtherthat precisely because of our present state ofhuman emergency and seriousness of theecological situation mere short-term solu-tions and technical stopgaps are insufficientIn other words it is not enough to find waysby which we can more effectively or moreldquohumanlyrdquo deal with the Earth unless at thesame time we find the Earth as another di-
ECOSOPHICAL JUSTICE
L Anthony Savari Raj
L Anthony Savari RajUniversity of Madras India
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L Anthony Savari Raj
mension of our very selves sharing the samedestiny This in short constitutes the ecoso-phical awareness
It appears therefore we need a radicalre-vision of reality which would make usaware that the world is the manifestation ofthe total cosmotheandric reality which callsfor a holistic participation It involves indeed acultural disarmament and innovation and aparticipatory common life in solidarity withfellow human beings and the earth This ofcourse is our human dignity and responsibil-ity
Understandably this requires from usdistance and involvement contemplation andaction theory and praxis and of course anopenness to the transcendent Spontaneousand authentic actions for the welfare of theeco-human can flow only from a serene in-sight and right evaluation born of an ecoso-phical vision
Our guide in our search for ecosophicaljustice is Raimon Panikkar who is at once aphilosopher a scientist and a theologian Buteven these terms do not adequately capturethe heart of Panikkarrsquos enterprise
As a scientist philosopher and theolo-gian he has spent a lifetime exploring thegreat religious and secular traditions seekingto discern their underlying visions of realityHow do we name that in which we all live andmove The modern scientist sees it as the ma-terial universe the philosopher as the humanmind the theologian as the mysterious divine
But Panikkar sees these options as par-tial and fragmenting indeed they are part ofthe problem rather than part of the solution
When we see that the earth is reduced toldquomere stuffrdquo wholly subject to a human willthat sees itself autonomous from the mysteryof being itself then we begin to see the prob-lem at the heart of our crucible
Panikkarrsquos ecosophical vision is to besituated in this context It indeed leads us tosee the co-penetration of which we namedand separatedmdashas universe humanity andthe divine It is our effort to discern and spellout how authentic and effective actions ofjustice can spontaneously flow from this holis-tic and ecosophical vision of Panikkar
Our focus on Panikkarrsquos ecosophical vi-sion has another important purpose At a timewhen the future of theology in general andIndian theology in particular is said to dependvery much on the meeting and interaction oftwo important streams in theologizingnamely the religio-cultural (ldquomystical con-tentrdquo) and the socio-political (ldquoprophetic con-cernrdquo) through an exploration of the contoursof justice in Panikkars ecosophical enterpriseour work indeed attempts to develop a widerframework in which both the streams areharmoniously integrated and one made tosupport the other After all a unified searchfor truth and realization of justice are onlytwo sides of the same coin
The study is presented in four chapters
The first chapter takes up the questionof the relationship between religious plural-ism and justice and further explores the pres-ence and nature of justice concerns in the e-cosophical vision of Panikkar
Though Panikkarrsquos contribution hasbeen studied and interpreted in various con-
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L Anthony Savari Raj
texts and aspects yet we believe the impli-cations of his vision for the central issue ofjustice has not been thus far sufficiently ex-plored Hence the present attempt
This attempt looks interesting and sig-nificant amidst a certain tendency to catego-rize and portray Panikkar only as a represen-tative of religio-cultural orientation and as amere dialogue theologian without an explicitliberation and justice motif and concern
As a pathway to explore Panikkarrsquos jus-tice concerns the second chapter ventures toexplore Panikkarrsquos vision of ldquoecosophyrdquo Hereattempts are made to show the implicationsof Panikkarrsquos vision for one of our major con-temporary problems namely the ecologicalpredicament Panikkarrsquos proposal of ldquoecoso-phicalrdquo vision as different from ecological iselaborated
The word ldquoecosophyrdquo as understood byPanikkar suggests that the question lies be-yond a more or less refined ecology It furtherreminds us that the present predicament isneither ecological nor technical but a humanone It is a problem rooted in our ways ofthinking It involves our new attitude and per-ception about the earth ourselves and alsothe divine and the collective identity and des-tiny of all the three dimensions of reality It inshort points to a cultural mutation
The third chapter studies ldquoEcojusticerdquowhich may well complement Panikkarrsquosecosophy Besides portraying justice as theway of ecology it indeed attempts to repre-sent ecology as the symbol of the struggles ofthe poor for regaining their lost dignity theirland resource rice and freedom
Stated differently behind the ecologicaldisaster we can sense the reduction of the an-thropos to the reduction of a particular racecountry and worldview which indeed preparesthe ground for the appropriation for one selfof the natural resources and consequently thevery means for livelihood of the other It isthis inhuman and exploitative practice againstthe other that has spilled over and has be-come an ecological disaster The programmeof ecojustice that is presented in the chaptertherefore indicates that it is only by deeplyentering into the human (unaffected by re-stricted and restricting anthropocentrism)that we can arrive at a sound ecological uni-verse
The final chapter ldquoEcosophical Justicerdquoattempts to discern the meeting point be-tween the ecojustice and ecosophical consid-erations Attempts are made to show howecojustice orientations can indeed serve as acomplement and also as an ldquoexternal stimu-lusrdquo to Panikkarrsquos ecosophical vision Effortsare made therefore to discern and spell outthe implications of justice in Panikkarrsquos visionof ecosophy in the light of ecojustice consid-erations
In the first part of this chapter we dis-cuss the nature of ecosophical justice mainlyto be in the nature of lsquoclarificationrsquo This clari-fication would consist in clarifying two impor-tant aspects of our ecosophical responsenamely lsquothe primacy of beingrsquo and lsquothe spon-taneity of doingrsquo In the second part of thechapter we attempt to open the heart ofecosophical justice by unearthing its founda-tions implications and implementations
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Lucas Cervintildeo
A manera de premisa e introduccioacuten
Esta reflexioacuten brota de un contextoparticular Bolivia Paiacutes sumergido en unabierto desconcertante impredecible yprofundo proceso de cambio socio-poliacutetico ycultural Proceso que para muchos es laesperanza de diacuteas mejores y para otros es maacutesde lo mismo Una sociedad en conflictoporque generalmente todo cambio ytransformacioacuten significa una redistribucioacuten yreequilibrio de las fuerzas sociales por tantoconflicto
La nueva Constitucioacuten Poliacutetica en suprimer artiacuteculo expresa que ldquoBolivia seconstituye en un Estado Unitario Social deDerecho Plurinacional Comunitario libreindependiente soberano democraacutetico inter-cultural descentralizado y con autonomiacuteasBolivia se funda en la pluralidad y elpluralismo poliacutetico econoacutemico juriacutedicocultural y linguumliacutestico dentro del procesointegrador del paiacutesrdquo
Estamos ante un proyecto de Estado ysociedad atrevido y de gran alcance original y
desafiante Una declaracioacuten que manifiesta lanecesidad de dar lugar reconocimiento yautodeterminacioacuten a la pluralidad de culturasy cosmovisiones conjugaacutendolas dentro de unmodelo de gobierno foraacuteneo a eacutestas mismasArtiacuteculo que aunque no manifiestaexpliacutecitamente nos remite a la categoriacutea defraternidad de esa ldquofraternidad universalentendida como conjugacioacuten de relaciones depertenencia reciacuteproca y de responsabilidadcomo principio de reconocimiento de laidentidad y del aspecto unitario del cuerposocial en el respeto de cada una de lasdiferentes multiplicidadesrdquo (Ropelato2006184)
El intento boliviano es la lucha pordesarrollar un Estado que de cabida ypromueva ldquorelaciones de pertenenciareciacuteprocardquo sin anular o menguar la pluralidentidad cultural de sus habitantes quemantenga el ldquoaspecto unitario del cuerposocialrdquo pero al mismo tiempo respete lasldquodiferentes multiplicidadesrdquo de maneras deser estar y vivir que se dan en su territorio Esla buacutesqueda de aquello que no estaacute pero seanhela que apenas se vislumbra pero ya se loquiere hecho realidad
LA FRATERNIDAD EN CONFLICTO Y EL CONFLICTO FRATERNOAPORTES DESDE LA INTERCULTURALIDAD
Lucas Cervintildeo
Lucas CervintildeoUniversidad Catoacutelica Boliviana
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Lucas Cervintildeo
Considero que desde estas tierras consus anhelos luchas y buacutesquedas y sin entraren los particulares del proceso poliacutetico socialy cultural que viene desarrollaacutendose enBolivia hay un aporte al camino que se vienerecorriendo desde hace antildeos para dar rostro yconcretizacioacuten a la categoriacutea de fraternidadM Antonio Baggio uno de los maacutesimportantes exponentes de este recorridoantildeos atraacutes se preguntaba ldquoiquestqueacute nuevoselementos nos llevan hoy en diacutea a analizareste precedente y a plantear el problema dela fraternidad Considero que se puedenindicar dos clases de motivos que estaacutenrelacionados entre siacute la fraternidad comoexigencia y pregunta y la fraternidad comoexperiencia y recursordquo (Baggio 20098)
La experiencia de este uacuteltimo decenioen Bolivia manifiesta la presencia de estaexigencia que por momentos ha sido un gritodesde diversos sectores sociales por generarfraternidad como tambieacuten estaacute presente elrecurso humano social y cultural paraarticular la fraternidad como categoriacutea poliacuteticay concretizarla
De mil modos y maneras se podriacuteadesarrollar esta intuicioacuten Concretamente seharaacute desde el aacutembito de filosoacuteficondashteoloacutegico yla perspectiva intercultural que considero uninstrumental muy vaacutelido para adentrarse yreflexionar los contextos plurales y susprocesos
En un segundo momento profundizareacuteel conflicto dentro de la interaccioacuten entre lasculturas principalmente desde unaperspectiva interpersonal Para esto recurrireacutea la inspiracioacuten ofrecida por un texto biacuteblico
I La fraternidad en conflicto
La finalidad de esta primera parte seraacuteprecisar lo que se comprende porinterculturalidad dada su ambiguumledad designificados y comprensiones Luego desdealgunas de sus claves se realizaraacute una velozcriacutetica del principio fraternidad buscandodesmantelar algunos de sus supuestosculturales occidentales que pretenden seruniversalizados a todas las culturas
En otras palabras desarrollaremos unaldquodeconstruccioacutenrdquo1 de la categoriacutea defraternidad colocando a eacutesta en conflicto porasiacute decir para poder manifestar ciertascontradicciones y ambiguumledades La finalidadde este ejercicio es contribuir a seguirahondando con nuevas luces el camino paratransformar la fraternidad en una categoriacuteapoliacutetica O sea un principio capaz de ldquoformarparte constitutiva del criterio de decisioacutenpoliacutetica contribuyendo en la determinacioacutenjunto a la libertad y la igualdad del meacutetodo yde los contenidos de la poliacutetica mismardquo Y quetambieacuten ldquologre influir en el modo con el cualse interpretan las otras categoriacuteas poliacuteticascomo la libertad y la igualdadrdquo (Baggio200639)
1 Breves aclaraciones alrededor de la in-terculturalidad
En esta reflexioacuten la interculturalidadviene asumida principalmente desde latradicioacuten desarrollada con acentos diversos
1 Deconstruccioacuten 1 f Accioacuten y efecto de deconstruir2 f Fil Desmontaje de un concepto o de una construc-cioacuten intelectual por medio de su anaacutelisis mostrando asiacutecontradicciones y ambiguumledades Real Academia Espa-ntildeola wwwraees
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Lucas Cervintildeo
por tres estudiosos R Panikkar R Fornet-Betancour y D de Vallescar Esta uacuteltima luegodel estudio a fondo de los otros dospensadores afirma que
ldquola interculturalidad antes que una teoriacutea es unaexperiencia de interrelacioacuten reciprocidaddiaacutelogo y solidaridad Presupone una actitud deapertura y escucha atenta Nos situacutea maacutes allaacute dela afirmacioacuten de la existencia faacutectica dediferentes culturas y del planteamientomulticultural liberal-democraacutetico pues concede acada miembro ndashcon independencia del marcopoliacutetico del que se trate- la facultad de contribuircon su aportacioacuten particular Esto significa queasume la tarea de renegociacioacuten continua deroles y espacios el discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesis decada sociedadrdquo (Vallescar 2005477)
Por tanto el punto de partida de lainterculturalidad es una opcioacuten eacutetica deapertura y escucha para descubrir las riquezasque el diversoa (culturalmente socialmentereligiosamente poliacuteticamente etc) meofrece Desde estas actitudes que se vuelvenexperiencia de vida en un segundo momentose va reflexionando y aportando a una teoriacuteaque deacute insumos para gestionar de maneracreativa y equitativa la interrelacioacuten entreculturas Entonces la propuesta interculturalpromueve un verdadero enriquecimientohorizontal entre las personas grupos socialesy pueblos pertenecientes a diversas culturasque conviven en un espacio comuacuten
Interculturalidad es la buacutesqueda degenerar espacios donde cada persona puedaldquocontribuir con aportacioacuten particularrdquo a lagestacioacuten de una sociedad y por tanto a unaglobalizacioacuten justa digna equitativa ysolidaria para todos todas y todo Todo en elsentido de incluir en nuestra categoriacutea de
bienestar al planeta el gran excluido de lamodernidad
A su vez la interculturalidad asume lacompleja tarea de la ldquorenegociacioacuten continuade roles y espaciosrdquo para dar lugar a todos ycada uno de los miembros de la sociedadprocurando ldquoel discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesisrdquoque lleva adelante cada pueblo y sociedad
Por tanto la interculturalidad permiteser pensada ldquocomo una categoriacuteaeminentemente eacutetico-poliacutetica que surgedesde el mundo de la vida y no desde fuera deeacutel que alude a cuestiones que rompen elmarco monocultural en el que somossocializados y que cuestiona el caraacutecterhomogenizante de la globalizacioacuten faacutecticardquo(Salas 200728) Propuesta que ldquoexige unanueva relacioacuten entre los seres humanos y lospueblos que aunque sea asimeacutetrica hoypuede dar forma a nuevas relaciones desimetriacuteasrdquo (Salas 200728)
2 Relacioacuten entre interculturalidad y fra-ternidad en el contexto plural
Cuando hablamos de culturas esimportante dejar claro que la interculturalidadse coloca como una alternativa clara ante launiformidad de una cultura sobre las demaacutesEsto porque asume que ldquolas culturas no sonlsquofolklorersquo sino que cada cultura es una formanueva de ver y de vivir el mundo La culturaofrece a cada tiempo y pueblo su estilo ysobre todo su lenguajerdquo (Panikkar 200611)
Importante subrayar que las culturasson ldquoformas de ver y vivir en el mundordquo portanto la interculturalidad no ha de serreducida a los espacios de interaccioacuten entre
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Lucas Cervintildeo
culturas originarias-indiacutegenas y modernas Lapropuesta intercultural parte desde lainteraccioacuten entre culturas milenariasmodernas y postmodernas (juvenilesperiferias de las ciudades etc) en su continuareconfiguracioacuten actual Por esto laldquointerculturalidad se propone pues como unaalternativa que permite reorganizar el ordenmundial porque insiste en la comunicacioacutenjusta entre las culturas como visiones delmundo y porque recalca que lo decisivo estaacuteen dejar libre los espacios y tiempo para quelas lsquovisionesrsquo del mundo puedan convertirseen mundo realesrdquo (Fornet-Betancourt2001375)
Precisamente esta ldquocomunicacioacuten justaentre las culturas como visiones de mundordquo eslo que tiende un puente entre lainterculturalidad y la fraternidad Porque si escierto que ldquola solidaridad la fraternidad y lasrelaciones de alteridad como valores positivosnos permitiraacuten ver que todo lo que le sucedede malo al otro nos afecta que debemosinvolucrarnosrdquo (Barros 2009156) significaque ambas propuesta giran alrededor de almenos un eje comuacuten la inter-in-dependencia2
de la familia humana que como ldquovivenciademocraacutetica requiere de una indignacioacutenconstante y una accioacuten que contribuya a
2 ldquoAunque todo estaacute relacionado con todo es asiacutemismo verdad que cada parte de este todo esdiferente asiacute como todos los hombres son distintosentre siacute Cada uno es una persona es decir un nudouacutenico en la red de relaciones que constituye la realidadCuando este nudo rompe los hilos que lo unen a losotros nudos cuando las tensiones se han vuelto tantensas que no permiten ya la libertad constitutiva de lainter-in-dependencia entre nudo y nudo y en uacuteltimainstancia con la realidad en ese momento nace elindividualismo que perturba la armoniacutea y lleva a lamuerte de la persona hacieacutendole perder su identidadque es soacutelo relacionalrdquo (Panikkar 200616)
cambiar la realidad de todosrdquo (Barros2009156)
La fraternidad coloca el acento en quetodos los seres humanos somos hermanos ylo que sucede a uno afecta al conjunto lainterculturalidad agrega que esta inter-in-dependencia constitutiva del geacutenero humanoha de ser matiza desde la diversidad (culturalreligiosa etc) que tambieacuten es constitutiva delser humano Entonces la fraternidad sinoadquiere un rostro un contexto y un tiempodesde el cual constituirse corre el riesgo dequedar como formulacioacuten universalista dedifiacutecil aplicacioacuten Por esto que
ldquoen el siglo XXI el rostro de la nueva fraternidady sororidad seraacute intercultural o no seraacute Paraaprender entender y cambiar es preciso que laspersonas se aventuren en el diaacutelogo consigomismas (diaacutelogo intracultural) con sussemejantes con personas de otras culturas oreligiones (diaacutelogo intercultural e interreligioso)y se abran a ambientes culturales distintos a laamplitud de lo real y lo cotidianordquo (Vallescar200616-17)
En los tiempos que corren unapropuesta que busca recuperar la categoriacuteapoliacutetica de fraternidad irremediablementetiene que asumir el factor cultural que esconstitutivo del ser humano No puedequedarse a un nivel simplemente socioloacutegicoo econoacutemico o incluso poliacutetico Hoy por hoyno podemos reflexionar sobre la fraternidadsin asumir que en el mundo sedesencuentran encuentran y convivenconstantemente diversos mundos culturalesque expresan diversas maneras de estarsentir y vivir la vida
Si es cierto que ldquodesde un punto devista poliacutetico la fraternidad se situacutea antes quenada como principio de construccioacuten social
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donde el otro si podemos definirnoshermanos no es otro diferente de miacute sinootro yo mismordquo (Ropelato 2006199) elindagar la visioacuten de mundo del ldquootrordquo que esldquoyo mismordquo se torna fundamental Clarosiempre y cuando la fraternidad quieracolaborar concretamente a la aperturaconstante hacia ldquoambientes culturalesdistintosrdquo permitiendo ampliar la experienciade ldquolo real y lo cotidianordquo
Para realizar lo que venimos enunciandoes necesario la praacutectica del diaacutelogointercultural que permite reconocer lainviolable igualdad de la dignidad humanapero al mismo tiempo la diferencia (culturalsocial religiosa poliacutetica etc) que tambieacuten esinviolable Como afirma Fornet-Betancourt
ldquola necesidad del diaacutelogo intercultural es lanecesidad de realizar la justicia de entrar en uncontacto justo con el otro libre lo que quiere decir asu vez que es necesario reconocerle como personahumana portadora justamente en su diferencias deuna dignidad inviolable que nos hace igualesrdquo(Fornet-Betancourt 2001264)
Por tanto si la fraternidad desearesponder de manera profunda creativa yreal al contexto actual del pluralismo nopuede reducir su anaacutelisis de la realidad al nivelsocio-poliacutetico sino que ha de abrirse a lacomplejidad del pluralismo culturalSolamente desde este acercamientointercultural podraacute descubrir que lo poliacutetico ysocial es percibido y vivido de manerasmuacuteltiples y diversas en un mismo contexto
Lo expresado revela que tal vez unpaso adelante en la reflexioacuten alrededor elprincipio de la fraternidad tendraacute que asumirel pluralismo cultural de nuestros contextostambieacuten latinoamericanos si desea realmente
ser una categoriacutea que promueva justiciadignidad igualdad y libertad a todos y todassus habitantes Para esto un recurso de granvalor seraacute profundizar el meacutetodo de lafilosofiacutea intercultural el diaacutelogo dialogaldonde ldquolas reglas del diaacutelogo no sepresuponen unilateralmente ni se dan porsupuestas a priori sin haberlas establecido enel propio diaacutelogordquo (Panikkar 200649) Estoporque
ldquoel diaacutelogo dialogal es radicalmente diferente deldiaacutelogo dialeacutectico no pretende con-vencer alotro es decir vencer dialeacutecticamente alinterlocutor o por lo menos buscar con eacutel unaverdad sometida a la dialeacutectica El diaacutelogodialeacutectico presupone la aceptacioacuten de un campoloacutegico y personal al que se atribuye o reconoceuna validez o jurisdiccioacuten puramente lsquoobjetivarsquo Eldiaacutelogo dialogal en cambio presupone laconfianza reciacuteproca en un aventurarse comuacuten enlo desconocido ya que no puede establecerse apriori si nos entenderemos el uno al otro nisupone que el hombre sea un ser exclusivamenteloacutegicordquo (Panikkar 200652)
Entonces para la aplicacioacuten de lacategoriacutea de fraternidad en espacios socialesno podremos contentarnos con establecerdiaacutelogos entre tendencias poliacuteticas diversas yopuestas Si realmente deseamos fortalecer eltejido social de nuestros contextos pluraleses necesario promover espaciosinterculturales donde se practique el diaacutelogodialogal Espacios donde este contenida yrepresentada toda la diversidad cultural deuna regioacuten ciudad o barrio
3 Lo vital de un universalismo desde aba-jo (partir desde contextos reales)
El desafiacuteo de educarnos al diaacutelogodialogal remite a otro punto importante de la
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propuesta intercultural punto que estaacutereferido al desde donde de lainterculturalidad Es la universalidadentendida como una construccioacuten constantedesde abajo o desde espacios concreto yaque ldquosi el diaacutelogo dialogal quiere ser fecundoy no contentarse con simples elucubracionesracionales no puede limitarse a formalismosabstractos de validez general sino que debedescender al diaacutelogo entre culturas concretasque entran en contactordquo (Panikkar 200655)
El horizonte de la fraternidad esuniversal ya que eacutesta no puede ser reducida aun grupo regioacuten pueblo nacioacuten o continentePero un posible riesgo ante este inmensoobjetivo de la fraternidad es menospreciar ydesvalorizar lo contextual particular yconcreto Es el riesgo por otra parte tanlatino de creer que porque estaacute hecha lalegislacioacuten o la norma ya hemos alcanzado elobjetivo pero tambieacuten el riesgo tanoccidental de creer que la siacutentesis abstractauniversalista contiene lo particular Ante estola interculturalidad nos recuerda que ldquoelproceso de identificacioacuten parte siempre de loconcreto Lo cual significa que no debemosrenunciar a la particularidad sino ahondar enella hasta descubrir lo universalrdquo (Esquirol2005155)
Por tanto si la fraternidad universaldesea realmente convertirse en unaalternativa global tendraacute que saber brotardesde los contextos e irse construyendo noldquoa pesar de estosrdquo sino ldquogracias a estosrdquo Soacutelosi ahonda en estos contextos hasta descubrirlo universal es que podraacute aportar a laldquotransicioacuten del derecho internacional de losEstados soberanos hacia un derechocosmopolita que se preocupe con las
cuestiones ecoloacutegicas de la paz y de la guerradel desarrollo en resumen de todas lascuestiones que trascienden las fronteras delos Estados y exigen la superacioacuten de unaloacutegica meramente individualista del intereacutespersonal de grupo de clase o de etniardquo (Tosi200968)
Afirmar que el punto de partida estaacute enlas realidades concretas significa por ejemploacercarse para aprender del proceso bolivianoque busca un nuevo orden socio-poliacutetico ycultural Aporte que exige ser leiacutedoprofundizado y criticado desde sus visiones yestilos de vida y no desde un paradigmaforaacuteneo Porque para la propuestaintercultural la ldquouniversalidad supone laliberacioacuten realizante de todos los universosculturales y que por eso mismo ni se imponepor imperio de alguacuten centro ni se logra al altoprecio de la reduccioacuten y de la nivelacioacuten de lodiferente sino que crece desde abajo comoun tejido de comunicacioacuten libre y desolidaridadrdquo (Fornet-Betancourt 2001376)
Entonces el desarrollo de la propuestade fraternidad universal por una parte tieneque ser capaz de evitar el reduccionismo y lanivelacioacuten de la diferencias fruto de esaabstraccioacuten tan occidental en busca de unasiacutentesis superior y por otra parte tambieacuten hade evitar erigir un centro desde el cualpromover la aplicacioacuten de esta El caminopasa por promover un policentrismo quepermita una mayor cercaniacutea a los contextos yque al mismo tiempo evita el encierro deestos En otras palabras la fraternidaduniversal no se concretiza aplicaacutendolas a losdiversos contextos socioculturales y poliacuteticosdesde unos principios delineados desde quiensabe doacutende sino que la fraternidad universal
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se va construyendo o gestando desdeespacios concretos Contextos que cuandoesteacuten maduros en sus experiencias defraternidad podraacuten aportar a los cambios en lalegislacioacuten mundial
Cabe sentildealar que este partir desde loscontextos posibilita dos pasos fundamentalesen el proceso intercultural de generarsociedades justas y plenas de vida ldquoPor unlado es necesario profundizar en la propiacultura y no mantenerse en lo superficial ytoacutepico Por el otro ante la otra culturadebemos ir maacutes allaacute de todo lo que en unprimer momento nos aparece descubrir loque estaacute detraacutes descubrir el sentido profundode los siacutembolos de las conductas de laspalabras o de los pensamientosrdquo (Esquirol2005155-156) Son justamente los mismosespacios de interaccioacuten cultural los quepermiten desarrollar la intraculturalidad(conocimiento de lo propio) que esimprescindible para poder sumergirse en lainterioridad de otras culturas y promover unaauteacutentica interculturalidad
Es por estos dos pasos fundamentalesque la fraternidad universal ha de partir desdelos espacios concretos y vitales de laspersonas para ir desarrollando su proyectode categoriacutea socio-poliacutetica que permita evitartanto el encierro individualista de la libertaddesvirtuada como la homogenizacioacuten amorfade una igualdad mal comprendida
Pero el diaacutelogo intercultural no tienesoacutelo un caraacutecter interpersonal sino tambieacutengrupal social y entre pueblos Maacutes auacuten es undiaacutelogo a desarrollar entre tradiciones ymodos de ver y vivir en el mundo Por tantoincluso la misma categoriacutea de fraternidadtendraacute que ser puesta en discusioacuten si es que
realmente desea entablar este diaacutelogorespetuoso horizontal y de enriquecimientomutuo con las culturas
4 Un posible equivalente homeomoacuterfico(formas similares) a la categoriacutea de fra-ternidad
Poner en discusioacuten la categoriacutea defraternidad no significa anular su ricatradicioacuten y aporte conceptual desarrollado enlos marcos del pensamiento occidentalSignifica maacutes bien desde este desarrollo notratarla como una categoriacutea universal quepuede ser impuesta y colocada en todas lasculturas por igual Dicho en teacuterminos de laperspectiva intercultural significa buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas Concretamente esto significa que ldquosetrata pues de un equivalente no conceptual nifuncional a saber de una analogiacutea de tercergrado No se busca la misma funcioacuten (que lafilosofiacutea ejerce) sino aquella equivalente a laque la nocioacuten original ejerce en lacorrespondiente cosmovisioacutenrdquo (Panikkarcitado en Estermann 200647)
Entonces un desafiacuteo no menor que sepresenta a quienes estamos desarrollando elprincipio de fraternidad es buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas para poder entablar un auteacutentico yenriquecedor diaacutelogo con estas Aquiacute estamosen el meollo de la perspectiva interculturaldonde ldquocomo resultado de la lsquohermeneacuteuticadiatoacutepicarsquo uno aprende a pensar ycomprender desde el sistema simboacutelico demaacutes de una tradicioacutenrdquo (Vallescar 2005482) Y
ldquoesto puede comprenderse por las nociones dehomologiacutea ndashlas nociones juegan papelesequivalentes y ocupan espacios homoacutelogos en los
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respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
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la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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Lucas Cervintildeo
en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
M Roberta Cappellini
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M Roberta Cappellini
qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Maria Esther Mastrogiovanni
da scoprire E in quel silenzio il piugrave delle volteconquistato con fatica paziente e umile farepulizia mettere ordine lasciare solo lessen-ziale Allora quel silenzio puograve ospitare la pre-senza dellAltro capire accettare che lAltroesiste veramente egrave il fine che Simone Weil sipone nella sua vita
E in questo in-quieto movimento incon-trare lAltro in una in-quieta pace
E questa una ricerca lunga difficile maaffascinante di ciascuna vita
In questa attitudine mi muovo ben lun-gi dallaver raggiunto un qualsiasi approdoogni tanto un porto sembra la fine del viaggioma la corrente ritrascina con il suo canto odo-roso al largo e lavventura continua
Sono curiosa e non mi piacciono i sen-tieri noti Ho frequentato cosigrave luoghi diversi elontani fra loro e piugrave di una volta ho constata-to con un sorriso e con un po di stupore co-me molti amino rinchiudersi in un recinto no-to e coltivino per una vita intera lo stessogiardino piante perfette quasi nascono rigo-gliose Nuovi frutti nuovi incroci nuove pian-te che hanno del meraviglioso e impensabiliper il senso comune Ma tale bellezza a voltesi ripiega su se stessa non apre finestre su al-trettanti meravigliosi giardini cegrave una faticasolitaria eroica che ha in seacute nel suo intimo unnucleo di insignificanza proprio per la ristret-tezza dello spazio vitale in cui si rinchiude Cegraveun assoluto che ignora lassoluto del giardinoaccanto
Ho frequentato sui libri e nelle relazio-ni il sapere espresso dalle donne
Alla domanda che piugrave volte mi sono po-
sta perchegrave proprio la passione per la condi-zione femminile e non altro ugualmenteimportante al mio sguardo di giudice severosono riuscita a rispondere solo di recente Enella mia storia che ho trovato la rispostaNon certo per motivazioni oggettive noncredo si possa stabilire una graduatoria diprioritagrave fra i bambini affamati del Ruanda o gliafghani costretti a fuggire dalle loro case perla guerra o le donne che subiscono violenze ditutti i tipi nella indifferenza e nel silenzio delleistituzioni e delle societagravelelenco potrebbenaturalmente continuare a lungo
E un utile esercizio ricostruire la genesidelle proprie passioni intellettuali ma anchepolitiche e sociali Si diventa poi piugrave libere epiugrave capaci di perseguire quellinteresse nonpiugrave solo appassionato ma ancor piugrave vivouna volta che si siano sciolti i lacci della pro-pria storia che cosigrave manifesta tutta la sua e-nergia
Metagrave della mia vitagrave lho spesa nello stu-dio e nellazione per comprendere e valoriz-zare la soggettivitagrave femminile Ancora oggicon animo diverso continuo a farlo non piugravesolo nei luoghi di donne ma anche in quelliche si usano chiamare luoghi misti
E cosigrave qui fra voi mi egrave possibileoggisentirmi a casa Proprio in un momento incui ho sentito con piugrave acutezza un senso di di-sagio di estraneitagrave di solitudine nel luogo incui lavoro e nella realtagrave che mi circondaSonouninsegnante mi piace stare in classe con leallieve e gli allievi ma sempre piugrave vivo con in-sofferenza listituzione scolastica
Proprio quando riflettevo come - aven-doli ascoltati negli ultimi mesi a Firenze - i
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Maria Esther Mastrogiovanni
protagonisti della vita culturale italiana misembrano procedere per mondi separati au-toreferenziali a volte forse privi di una one-stagrave intellettuale oggi sempre piugrave rara
Cosigrave durante i due giorni del Convegnoin una sala del palazzo Serra di Cassano pre-stigiosa sede dellIstituto Italiano per gli StudiFilosofici a Napoli mi sono sentita a casa duevolte
In primo luogo perchegrave Napoli egrave la miacittagrave natale e poi perchegrave ho percepito unagrande sintonia con le persone che ligrave si sonoespresse
Non ero sola
E oggi per chi come me nel suo quoti-diano si sente isolata come se parlasse unal-tra lingua o vivesse in un altro mondo egrave une-sperienza preziosa percepire di trovarsi acasa
Ma nel momento in cui rifletto su que-sta dualitagrave penso alla a-dualitagrave di cui parlaPanikkar e mi interrogo
Il problema interculturale si intrecciafortemente con quello intra-culturale quelloproprio di ogni comunicazione dove pare chesia quasi impossibile soprattutto quando siusano le parole non fra-intendersi
Spesso le parole complicano le relazionia volte sembrano anche aiutarle ma sono leparole o qualche altra cosa che passa invisibi-le attraverso un linguaggio non verbale unlinguaggio che ho imparato a chiamare delcuore
So di essere molto di parte ma ho un in-
teresse poco sviluppato per le questioni pu-ramente teoriche preferisco seguire la lezio-ne di Simone Weil che era una grande pensa-trice filosofa politica mistica letterata e tan-te altre cose un pensiero deve trovare la suaveritagrave egrave bontagrave nellessere praticabile
Pensiero- azione Un pensiero incarnatocome lha definita Gabriella Fiori
Almeno in certi ambiti
La Natura ci egrave ancora madre anche se lacultura occidentale dalla Rivoluzione Scientifi-ca in poi ha cominciato a considerarla unmeccanismo piuttosto che un organismo E daligrave -nonostante i successivi sviluppi della co-siddetta visione scientifica del mondo ai piugraveignoti - si egrave sviluppata la pervasivitagrave dellideadella macchina che ha divorato tutto anche ilnostro corpo Viviamo come congegni di ungrande orologio il cui ritmo non egrave scanditodal nostro respiro ma da una impersonalelancetta di ferro che procede indifferente almondo
Ma se ci volgiamo alla Natura con intimadistanza(Rilke) e con amoroso sguardo pos-siamo ancora ricevere grandi insegnamenti
E vorrei riflettere con voi proprio par-tendo dal concetto cosigrave stimolante di a-dualitagrave su quel particolare momento della vi-ta di tante specie viventi e su quella precisarelazione che cegrave tra una madre e il suo bam-bino durante la gravidanza e nei primi anni divita Quellunitagrave fortissima e necessaria cheha perograve giagrave sin dal suo sorgere il movimentodel distacco e dellautonomia In quel momen-to la donna e il bambino sono nello stessotempo due e uno
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Maria Esther Mastrogiovanni
Tale relazione egrave talmente poco conside-rata nel nostro immaginario che non ci sonoparole e non solo in italiano per definirequella relazione di dipendenza-indipendenzafra due esseri viventi dove la dipendenza haun tempo e comprende la crescita della indi-pendenza delluno dallaltro di chi sta per na-scere e di chi alimenta quella nascita
Per inciso ho avuto una certa esitazionenel trovare il verbo piugrave appropriato per de-scrivere chi femmina donna corpo di donnaconsente decide fa in modo che una nascitapossa accadere
Cegrave tutta una retorica sul rapporto ma-dre -figlioa sulla maternitagrave ma sullaspettoche qui considero non trovo nulla che abbiaacquisito un valore esemplare e simbolico
Forse in altre culture Ma non ne sono aconoscenza e se qualcuno puograve portare un suocontributo gliene sarograve grata
Dunque durante la gravidanza abbiamoun inedito un corpo che ne fa crescere un al-tro che per un certo tempo egrave nascosto pro-tetto nelle viscere E qualcosa di straordina-rio Mi egrave capitato da giovane per la mia tesisulla maternitagrave di essere presente al parto diuna donna Quella scena mi si egrave impressa nellamente e quando egrave toccato a me partorire miegrave stata di grande aiuto
Allora compresi percheacute i nostri antenatimigliaia di anni fa ancora inconsapevoli dicome si concepisse un essere vivente rima-nessero turbati davanti a quellevento straor-dinario e meraviglioso che egrave la nascita di unessere vivente e attribuissero alle loro donnepoteri magici e la responsabilitagrave di un rappor-
to privilegiato e diretto con la Natura la don-na era allora una sciamana Le grandi statuedella Dea madre mediterranea che si possonoancora vedere al museo de La Valletta a Mal-ta testimoniano questo senso della potenzafemminile dispensatrice generosa dellab-bondanza nella quale soltanto puograve nascereuna nuova vita Sono donne immense comedimensioni grasse con un forte valore sim-bolico di ricchezza
Se penso oggi allimmagine quasi ano-ressica della donna moderna mi sembraquasi un fantasma di quella figura unombralieve muta e svuotata che sfiora questa terracercando di occuparvi il minore spazio possibi-le
Anche se pare affermarsi un nuovomodello femminile la cui prima funzionesembra essere di nuovoquella di piacerealluomo
Dunque la Natura che amo significarecome Madre ci offre lo spettacolo di un even-to la nascita di un essere vivente che fra letante sue caratteristiche ha quella di porre inuna relazione speciale tre individui un padreuna madre un figlioa
E piugrave in particolare nel corpo della don-na sboccia una vita che dipende totalmenteda quella della madre in perfetta simbiosi fi-no a quando compiutasi lopera quella vitaesce da quel corpo per continuare sulla stra-da di una sempre maggiore autonomia lapropria esistenza
E lallevare il crescere leducare sonotutte azioni che implicano una relazione cheper quanto dispari agisce su vari fronti e in
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Maria Esther Mastrogiovanni
ambiti diversi su entrambi i soggetti entram-bi i soggetti madre e figlioa si formano ma-turano crescono insieme E non mi risulti e-sista parola nella nostra lingua che descrivatutta la complessitagrave e lo spessore di questaparticolare modalitagrave di relazione Se riflettia-mo su questo inizio come un inizio proprio dimoltissime specie viventi ci renderemo contodi come nascendo facciamo esperienza di unamodalitagrave di relazione che in seguito non solodimentichiamo ma anche quando vi pensia-mo la consideriamo al piugrave in quantonaturale non appropriata allessere umanosviluppato il quale sembra ritenere di uma-nizzarsi proprio superando la propria condi-zione naturale ma in questo movimento deicorpi e del pensiero di fatto ci si allontanaanche dalle proprie radici dalla propria origi-ne Se poi pensiamo che per quanto riguardagli esseri umani allorigine cegrave un corpo didonna non egrave difficile comprendere comequesta rimozione culturale collettiva possaavere a che fare ieri come oggi con il disco-noscimento della potenza della madre
Lindividuo libero in quanto assolutopadrone di seacute attraverso la sua volontagrave risultaa questo punto una bella astrazione e una viaduscita per il maschio (solo occidentale) cheper rifondarsi deve rinascere da se stessodimenticando la sua nascita reale e le condi-zioni in cui essa egrave avvenuta Tutto ciograve ha avutonei secoli trascorsi una sua funzione forse -egrave una domanda alla quale non egrave facile rispon-dere - ma oggi in un mondo sempre piugrave pic-colo una strada per non soccombere tuttipuograve essere quella di ricordare che se siamovivi e vogliamo che si continui a vivere egrave per-cheacute qualcuno ci ha messo al mondo e allevaticioegrave riconoscere la nostra dipendenza nei
confronti delle e degli altri dipendenza neitermini in cui labbiamo vissuta alla nascita ndashpurtroppo non ci sono altre parole einterrelazione mi sembra troppo asettica epoco pregnante Agire veramente questa ac-quisizione in ogni ambito non egrave assolutamen-te facile ma cambierebbe lordine simboliconel quale siamo soliti pensarci ed esprimerciNon egrave facile Ma questa egrave la grande scommes-sa che da piugrave parti con altre motivazioni staemergendo come ineludibile per la nostra so-pravvivenza
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L Anthony Savari Raj
Tsunami in 2004
It indeed awakened us at least for ashort while to realize that nature is not sing-ing any longer its sweet song It has only be-gun to let out its cry
On this disastrous occasion we heardpeoplersquos cry too a cry out of helplessnessloss and pain
Though the groanings of nature and thepoor appeared to outsmart one another yetthey also fused into one ndash not of course in aharmonic symphony but in a horrifying ca-cophany
The cacophany had a theme too It por-trayed that the cosmic display and the humandisplacement are connected and that the hu-mans are not the only players on world stageIt perhaps signaled the need and a new op-portunity for a fresh and urgent vision of acosmotheandric (cosmos-divine-human) soli-darity
Ecosophical Justice is presented in thisvery cacophanic world context and situationIt reminds us among other things that eco-logical predicament is not merely ecologicalbut it is a human problem which indeed re-quires a radical mutation in human attitudeIn our attempt to control and manipulate na-ture we have forgotten that we are naturalbeings sustained by the same environmentwe seek to dominate
Very significantly our domination hasspilled over to the human beings too particu-larly the poor who cry out for justice and lib-eration The logic that exploits the earth andthe poor seems to be one and the same Eco-logical and justice concerns therefore are in-separable Justice is the way of ecology
Ecosophical Justice reminds us furtherthat precisely because of our present state ofhuman emergency and seriousness of theecological situation mere short-term solu-tions and technical stopgaps are insufficientIn other words it is not enough to find waysby which we can more effectively or moreldquohumanlyrdquo deal with the Earth unless at thesame time we find the Earth as another di-
ECOSOPHICAL JUSTICE
L Anthony Savari Raj
L Anthony Savari RajUniversity of Madras India
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L Anthony Savari Raj
mension of our very selves sharing the samedestiny This in short constitutes the ecoso-phical awareness
It appears therefore we need a radicalre-vision of reality which would make usaware that the world is the manifestation ofthe total cosmotheandric reality which callsfor a holistic participation It involves indeed acultural disarmament and innovation and aparticipatory common life in solidarity withfellow human beings and the earth This ofcourse is our human dignity and responsibil-ity
Understandably this requires from usdistance and involvement contemplation andaction theory and praxis and of course anopenness to the transcendent Spontaneousand authentic actions for the welfare of theeco-human can flow only from a serene in-sight and right evaluation born of an ecoso-phical vision
Our guide in our search for ecosophicaljustice is Raimon Panikkar who is at once aphilosopher a scientist and a theologian Buteven these terms do not adequately capturethe heart of Panikkarrsquos enterprise
As a scientist philosopher and theolo-gian he has spent a lifetime exploring thegreat religious and secular traditions seekingto discern their underlying visions of realityHow do we name that in which we all live andmove The modern scientist sees it as the ma-terial universe the philosopher as the humanmind the theologian as the mysterious divine
But Panikkar sees these options as par-tial and fragmenting indeed they are part ofthe problem rather than part of the solution
When we see that the earth is reduced toldquomere stuffrdquo wholly subject to a human willthat sees itself autonomous from the mysteryof being itself then we begin to see the prob-lem at the heart of our crucible
Panikkarrsquos ecosophical vision is to besituated in this context It indeed leads us tosee the co-penetration of which we namedand separatedmdashas universe humanity andthe divine It is our effort to discern and spellout how authentic and effective actions ofjustice can spontaneously flow from this holis-tic and ecosophical vision of Panikkar
Our focus on Panikkarrsquos ecosophical vi-sion has another important purpose At a timewhen the future of theology in general andIndian theology in particular is said to dependvery much on the meeting and interaction oftwo important streams in theologizingnamely the religio-cultural (ldquomystical con-tentrdquo) and the socio-political (ldquoprophetic con-cernrdquo) through an exploration of the contoursof justice in Panikkars ecosophical enterpriseour work indeed attempts to develop a widerframework in which both the streams areharmoniously integrated and one made tosupport the other After all a unified searchfor truth and realization of justice are onlytwo sides of the same coin
The study is presented in four chapters
The first chapter takes up the questionof the relationship between religious plural-ism and justice and further explores the pres-ence and nature of justice concerns in the e-cosophical vision of Panikkar
Though Panikkarrsquos contribution hasbeen studied and interpreted in various con-
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L Anthony Savari Raj
texts and aspects yet we believe the impli-cations of his vision for the central issue ofjustice has not been thus far sufficiently ex-plored Hence the present attempt
This attempt looks interesting and sig-nificant amidst a certain tendency to catego-rize and portray Panikkar only as a represen-tative of religio-cultural orientation and as amere dialogue theologian without an explicitliberation and justice motif and concern
As a pathway to explore Panikkarrsquos jus-tice concerns the second chapter ventures toexplore Panikkarrsquos vision of ldquoecosophyrdquo Hereattempts are made to show the implicationsof Panikkarrsquos vision for one of our major con-temporary problems namely the ecologicalpredicament Panikkarrsquos proposal of ldquoecoso-phicalrdquo vision as different from ecological iselaborated
The word ldquoecosophyrdquo as understood byPanikkar suggests that the question lies be-yond a more or less refined ecology It furtherreminds us that the present predicament isneither ecological nor technical but a humanone It is a problem rooted in our ways ofthinking It involves our new attitude and per-ception about the earth ourselves and alsothe divine and the collective identity and des-tiny of all the three dimensions of reality It inshort points to a cultural mutation
The third chapter studies ldquoEcojusticerdquowhich may well complement Panikkarrsquosecosophy Besides portraying justice as theway of ecology it indeed attempts to repre-sent ecology as the symbol of the struggles ofthe poor for regaining their lost dignity theirland resource rice and freedom
Stated differently behind the ecologicaldisaster we can sense the reduction of the an-thropos to the reduction of a particular racecountry and worldview which indeed preparesthe ground for the appropriation for one selfof the natural resources and consequently thevery means for livelihood of the other It isthis inhuman and exploitative practice againstthe other that has spilled over and has be-come an ecological disaster The programmeof ecojustice that is presented in the chaptertherefore indicates that it is only by deeplyentering into the human (unaffected by re-stricted and restricting anthropocentrism)that we can arrive at a sound ecological uni-verse
The final chapter ldquoEcosophical Justicerdquoattempts to discern the meeting point be-tween the ecojustice and ecosophical consid-erations Attempts are made to show howecojustice orientations can indeed serve as acomplement and also as an ldquoexternal stimu-lusrdquo to Panikkarrsquos ecosophical vision Effortsare made therefore to discern and spell outthe implications of justice in Panikkarrsquos visionof ecosophy in the light of ecojustice consid-erations
In the first part of this chapter we dis-cuss the nature of ecosophical justice mainlyto be in the nature of lsquoclarificationrsquo This clari-fication would consist in clarifying two impor-tant aspects of our ecosophical responsenamely lsquothe primacy of beingrsquo and lsquothe spon-taneity of doingrsquo In the second part of thechapter we attempt to open the heart ofecosophical justice by unearthing its founda-tions implications and implementations
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A manera de premisa e introduccioacuten
Esta reflexioacuten brota de un contextoparticular Bolivia Paiacutes sumergido en unabierto desconcertante impredecible yprofundo proceso de cambio socio-poliacutetico ycultural Proceso que para muchos es laesperanza de diacuteas mejores y para otros es maacutesde lo mismo Una sociedad en conflictoporque generalmente todo cambio ytransformacioacuten significa una redistribucioacuten yreequilibrio de las fuerzas sociales por tantoconflicto
La nueva Constitucioacuten Poliacutetica en suprimer artiacuteculo expresa que ldquoBolivia seconstituye en un Estado Unitario Social deDerecho Plurinacional Comunitario libreindependiente soberano democraacutetico inter-cultural descentralizado y con autonomiacuteasBolivia se funda en la pluralidad y elpluralismo poliacutetico econoacutemico juriacutedicocultural y linguumliacutestico dentro del procesointegrador del paiacutesrdquo
Estamos ante un proyecto de Estado ysociedad atrevido y de gran alcance original y
desafiante Una declaracioacuten que manifiesta lanecesidad de dar lugar reconocimiento yautodeterminacioacuten a la pluralidad de culturasy cosmovisiones conjugaacutendolas dentro de unmodelo de gobierno foraacuteneo a eacutestas mismasArtiacuteculo que aunque no manifiestaexpliacutecitamente nos remite a la categoriacutea defraternidad de esa ldquofraternidad universalentendida como conjugacioacuten de relaciones depertenencia reciacuteproca y de responsabilidadcomo principio de reconocimiento de laidentidad y del aspecto unitario del cuerposocial en el respeto de cada una de lasdiferentes multiplicidadesrdquo (Ropelato2006184)
El intento boliviano es la lucha pordesarrollar un Estado que de cabida ypromueva ldquorelaciones de pertenenciareciacuteprocardquo sin anular o menguar la pluralidentidad cultural de sus habitantes quemantenga el ldquoaspecto unitario del cuerposocialrdquo pero al mismo tiempo respete lasldquodiferentes multiplicidadesrdquo de maneras deser estar y vivir que se dan en su territorio Esla buacutesqueda de aquello que no estaacute pero seanhela que apenas se vislumbra pero ya se loquiere hecho realidad
LA FRATERNIDAD EN CONFLICTO Y EL CONFLICTO FRATERNOAPORTES DESDE LA INTERCULTURALIDAD
Lucas Cervintildeo
Lucas CervintildeoUniversidad Catoacutelica Boliviana
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Considero que desde estas tierras consus anhelos luchas y buacutesquedas y sin entraren los particulares del proceso poliacutetico socialy cultural que viene desarrollaacutendose enBolivia hay un aporte al camino que se vienerecorriendo desde hace antildeos para dar rostro yconcretizacioacuten a la categoriacutea de fraternidadM Antonio Baggio uno de los maacutesimportantes exponentes de este recorridoantildeos atraacutes se preguntaba ldquoiquestqueacute nuevoselementos nos llevan hoy en diacutea a analizareste precedente y a plantear el problema dela fraternidad Considero que se puedenindicar dos clases de motivos que estaacutenrelacionados entre siacute la fraternidad comoexigencia y pregunta y la fraternidad comoexperiencia y recursordquo (Baggio 20098)
La experiencia de este uacuteltimo decenioen Bolivia manifiesta la presencia de estaexigencia que por momentos ha sido un gritodesde diversos sectores sociales por generarfraternidad como tambieacuten estaacute presente elrecurso humano social y cultural paraarticular la fraternidad como categoriacutea poliacuteticay concretizarla
De mil modos y maneras se podriacuteadesarrollar esta intuicioacuten Concretamente seharaacute desde el aacutembito de filosoacuteficondashteoloacutegico yla perspectiva intercultural que considero uninstrumental muy vaacutelido para adentrarse yreflexionar los contextos plurales y susprocesos
En un segundo momento profundizareacuteel conflicto dentro de la interaccioacuten entre lasculturas principalmente desde unaperspectiva interpersonal Para esto recurrireacutea la inspiracioacuten ofrecida por un texto biacuteblico
I La fraternidad en conflicto
La finalidad de esta primera parte seraacuteprecisar lo que se comprende porinterculturalidad dada su ambiguumledad designificados y comprensiones Luego desdealgunas de sus claves se realizaraacute una velozcriacutetica del principio fraternidad buscandodesmantelar algunos de sus supuestosculturales occidentales que pretenden seruniversalizados a todas las culturas
En otras palabras desarrollaremos unaldquodeconstruccioacutenrdquo1 de la categoriacutea defraternidad colocando a eacutesta en conflicto porasiacute decir para poder manifestar ciertascontradicciones y ambiguumledades La finalidadde este ejercicio es contribuir a seguirahondando con nuevas luces el camino paratransformar la fraternidad en una categoriacuteapoliacutetica O sea un principio capaz de ldquoformarparte constitutiva del criterio de decisioacutenpoliacutetica contribuyendo en la determinacioacutenjunto a la libertad y la igualdad del meacutetodo yde los contenidos de la poliacutetica mismardquo Y quetambieacuten ldquologre influir en el modo con el cualse interpretan las otras categoriacuteas poliacuteticascomo la libertad y la igualdadrdquo (Baggio200639)
1 Breves aclaraciones alrededor de la in-terculturalidad
En esta reflexioacuten la interculturalidadviene asumida principalmente desde latradicioacuten desarrollada con acentos diversos
1 Deconstruccioacuten 1 f Accioacuten y efecto de deconstruir2 f Fil Desmontaje de un concepto o de una construc-cioacuten intelectual por medio de su anaacutelisis mostrando asiacutecontradicciones y ambiguumledades Real Academia Espa-ntildeola wwwraees
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por tres estudiosos R Panikkar R Fornet-Betancour y D de Vallescar Esta uacuteltima luegodel estudio a fondo de los otros dospensadores afirma que
ldquola interculturalidad antes que una teoriacutea es unaexperiencia de interrelacioacuten reciprocidaddiaacutelogo y solidaridad Presupone una actitud deapertura y escucha atenta Nos situacutea maacutes allaacute dela afirmacioacuten de la existencia faacutectica dediferentes culturas y del planteamientomulticultural liberal-democraacutetico pues concede acada miembro ndashcon independencia del marcopoliacutetico del que se trate- la facultad de contribuircon su aportacioacuten particular Esto significa queasume la tarea de renegociacioacuten continua deroles y espacios el discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesis decada sociedadrdquo (Vallescar 2005477)
Por tanto el punto de partida de lainterculturalidad es una opcioacuten eacutetica deapertura y escucha para descubrir las riquezasque el diversoa (culturalmente socialmentereligiosamente poliacuteticamente etc) meofrece Desde estas actitudes que se vuelvenexperiencia de vida en un segundo momentose va reflexionando y aportando a una teoriacuteaque deacute insumos para gestionar de maneracreativa y equitativa la interrelacioacuten entreculturas Entonces la propuesta interculturalpromueve un verdadero enriquecimientohorizontal entre las personas grupos socialesy pueblos pertenecientes a diversas culturasque conviven en un espacio comuacuten
Interculturalidad es la buacutesqueda degenerar espacios donde cada persona puedaldquocontribuir con aportacioacuten particularrdquo a lagestacioacuten de una sociedad y por tanto a unaglobalizacioacuten justa digna equitativa ysolidaria para todos todas y todo Todo en elsentido de incluir en nuestra categoriacutea de
bienestar al planeta el gran excluido de lamodernidad
A su vez la interculturalidad asume lacompleja tarea de la ldquorenegociacioacuten continuade roles y espaciosrdquo para dar lugar a todos ycada uno de los miembros de la sociedadprocurando ldquoel discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesisrdquoque lleva adelante cada pueblo y sociedad
Por tanto la interculturalidad permiteser pensada ldquocomo una categoriacuteaeminentemente eacutetico-poliacutetica que surgedesde el mundo de la vida y no desde fuera deeacutel que alude a cuestiones que rompen elmarco monocultural en el que somossocializados y que cuestiona el caraacutecterhomogenizante de la globalizacioacuten faacutecticardquo(Salas 200728) Propuesta que ldquoexige unanueva relacioacuten entre los seres humanos y lospueblos que aunque sea asimeacutetrica hoypuede dar forma a nuevas relaciones desimetriacuteasrdquo (Salas 200728)
2 Relacioacuten entre interculturalidad y fra-ternidad en el contexto plural
Cuando hablamos de culturas esimportante dejar claro que la interculturalidadse coloca como una alternativa clara ante launiformidad de una cultura sobre las demaacutesEsto porque asume que ldquolas culturas no sonlsquofolklorersquo sino que cada cultura es una formanueva de ver y de vivir el mundo La culturaofrece a cada tiempo y pueblo su estilo ysobre todo su lenguajerdquo (Panikkar 200611)
Importante subrayar que las culturasson ldquoformas de ver y vivir en el mundordquo portanto la interculturalidad no ha de serreducida a los espacios de interaccioacuten entre
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culturas originarias-indiacutegenas y modernas Lapropuesta intercultural parte desde lainteraccioacuten entre culturas milenariasmodernas y postmodernas (juvenilesperiferias de las ciudades etc) en su continuareconfiguracioacuten actual Por esto laldquointerculturalidad se propone pues como unaalternativa que permite reorganizar el ordenmundial porque insiste en la comunicacioacutenjusta entre las culturas como visiones delmundo y porque recalca que lo decisivo estaacuteen dejar libre los espacios y tiempo para quelas lsquovisionesrsquo del mundo puedan convertirseen mundo realesrdquo (Fornet-Betancourt2001375)
Precisamente esta ldquocomunicacioacuten justaentre las culturas como visiones de mundordquo eslo que tiende un puente entre lainterculturalidad y la fraternidad Porque si escierto que ldquola solidaridad la fraternidad y lasrelaciones de alteridad como valores positivosnos permitiraacuten ver que todo lo que le sucedede malo al otro nos afecta que debemosinvolucrarnosrdquo (Barros 2009156) significaque ambas propuesta giran alrededor de almenos un eje comuacuten la inter-in-dependencia2
de la familia humana que como ldquovivenciademocraacutetica requiere de una indignacioacutenconstante y una accioacuten que contribuya a
2 ldquoAunque todo estaacute relacionado con todo es asiacutemismo verdad que cada parte de este todo esdiferente asiacute como todos los hombres son distintosentre siacute Cada uno es una persona es decir un nudouacutenico en la red de relaciones que constituye la realidadCuando este nudo rompe los hilos que lo unen a losotros nudos cuando las tensiones se han vuelto tantensas que no permiten ya la libertad constitutiva de lainter-in-dependencia entre nudo y nudo y en uacuteltimainstancia con la realidad en ese momento nace elindividualismo que perturba la armoniacutea y lleva a lamuerte de la persona hacieacutendole perder su identidadque es soacutelo relacionalrdquo (Panikkar 200616)
cambiar la realidad de todosrdquo (Barros2009156)
La fraternidad coloca el acento en quetodos los seres humanos somos hermanos ylo que sucede a uno afecta al conjunto lainterculturalidad agrega que esta inter-in-dependencia constitutiva del geacutenero humanoha de ser matiza desde la diversidad (culturalreligiosa etc) que tambieacuten es constitutiva delser humano Entonces la fraternidad sinoadquiere un rostro un contexto y un tiempodesde el cual constituirse corre el riesgo dequedar como formulacioacuten universalista dedifiacutecil aplicacioacuten Por esto que
ldquoen el siglo XXI el rostro de la nueva fraternidady sororidad seraacute intercultural o no seraacute Paraaprender entender y cambiar es preciso que laspersonas se aventuren en el diaacutelogo consigomismas (diaacutelogo intracultural) con sussemejantes con personas de otras culturas oreligiones (diaacutelogo intercultural e interreligioso)y se abran a ambientes culturales distintos a laamplitud de lo real y lo cotidianordquo (Vallescar200616-17)
En los tiempos que corren unapropuesta que busca recuperar la categoriacuteapoliacutetica de fraternidad irremediablementetiene que asumir el factor cultural que esconstitutivo del ser humano No puedequedarse a un nivel simplemente socioloacutegicoo econoacutemico o incluso poliacutetico Hoy por hoyno podemos reflexionar sobre la fraternidadsin asumir que en el mundo sedesencuentran encuentran y convivenconstantemente diversos mundos culturalesque expresan diversas maneras de estarsentir y vivir la vida
Si es cierto que ldquodesde un punto devista poliacutetico la fraternidad se situacutea antes quenada como principio de construccioacuten social
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donde el otro si podemos definirnoshermanos no es otro diferente de miacute sinootro yo mismordquo (Ropelato 2006199) elindagar la visioacuten de mundo del ldquootrordquo que esldquoyo mismordquo se torna fundamental Clarosiempre y cuando la fraternidad quieracolaborar concretamente a la aperturaconstante hacia ldquoambientes culturalesdistintosrdquo permitiendo ampliar la experienciade ldquolo real y lo cotidianordquo
Para realizar lo que venimos enunciandoes necesario la praacutectica del diaacutelogointercultural que permite reconocer lainviolable igualdad de la dignidad humanapero al mismo tiempo la diferencia (culturalsocial religiosa poliacutetica etc) que tambieacuten esinviolable Como afirma Fornet-Betancourt
ldquola necesidad del diaacutelogo intercultural es lanecesidad de realizar la justicia de entrar en uncontacto justo con el otro libre lo que quiere decir asu vez que es necesario reconocerle como personahumana portadora justamente en su diferencias deuna dignidad inviolable que nos hace igualesrdquo(Fornet-Betancourt 2001264)
Por tanto si la fraternidad desearesponder de manera profunda creativa yreal al contexto actual del pluralismo nopuede reducir su anaacutelisis de la realidad al nivelsocio-poliacutetico sino que ha de abrirse a lacomplejidad del pluralismo culturalSolamente desde este acercamientointercultural podraacute descubrir que lo poliacutetico ysocial es percibido y vivido de manerasmuacuteltiples y diversas en un mismo contexto
Lo expresado revela que tal vez unpaso adelante en la reflexioacuten alrededor elprincipio de la fraternidad tendraacute que asumirel pluralismo cultural de nuestros contextostambieacuten latinoamericanos si desea realmente
ser una categoriacutea que promueva justiciadignidad igualdad y libertad a todos y todassus habitantes Para esto un recurso de granvalor seraacute profundizar el meacutetodo de lafilosofiacutea intercultural el diaacutelogo dialogaldonde ldquolas reglas del diaacutelogo no sepresuponen unilateralmente ni se dan porsupuestas a priori sin haberlas establecido enel propio diaacutelogordquo (Panikkar 200649) Estoporque
ldquoel diaacutelogo dialogal es radicalmente diferente deldiaacutelogo dialeacutectico no pretende con-vencer alotro es decir vencer dialeacutecticamente alinterlocutor o por lo menos buscar con eacutel unaverdad sometida a la dialeacutectica El diaacutelogodialeacutectico presupone la aceptacioacuten de un campoloacutegico y personal al que se atribuye o reconoceuna validez o jurisdiccioacuten puramente lsquoobjetivarsquo Eldiaacutelogo dialogal en cambio presupone laconfianza reciacuteproca en un aventurarse comuacuten enlo desconocido ya que no puede establecerse apriori si nos entenderemos el uno al otro nisupone que el hombre sea un ser exclusivamenteloacutegicordquo (Panikkar 200652)
Entonces para la aplicacioacuten de lacategoriacutea de fraternidad en espacios socialesno podremos contentarnos con establecerdiaacutelogos entre tendencias poliacuteticas diversas yopuestas Si realmente deseamos fortalecer eltejido social de nuestros contextos pluraleses necesario promover espaciosinterculturales donde se practique el diaacutelogodialogal Espacios donde este contenida yrepresentada toda la diversidad cultural deuna regioacuten ciudad o barrio
3 Lo vital de un universalismo desde aba-jo (partir desde contextos reales)
El desafiacuteo de educarnos al diaacutelogodialogal remite a otro punto importante de la
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propuesta intercultural punto que estaacutereferido al desde donde de lainterculturalidad Es la universalidadentendida como una construccioacuten constantedesde abajo o desde espacios concreto yaque ldquosi el diaacutelogo dialogal quiere ser fecundoy no contentarse con simples elucubracionesracionales no puede limitarse a formalismosabstractos de validez general sino que debedescender al diaacutelogo entre culturas concretasque entran en contactordquo (Panikkar 200655)
El horizonte de la fraternidad esuniversal ya que eacutesta no puede ser reducida aun grupo regioacuten pueblo nacioacuten o continentePero un posible riesgo ante este inmensoobjetivo de la fraternidad es menospreciar ydesvalorizar lo contextual particular yconcreto Es el riesgo por otra parte tanlatino de creer que porque estaacute hecha lalegislacioacuten o la norma ya hemos alcanzado elobjetivo pero tambieacuten el riesgo tanoccidental de creer que la siacutentesis abstractauniversalista contiene lo particular Ante estola interculturalidad nos recuerda que ldquoelproceso de identificacioacuten parte siempre de loconcreto Lo cual significa que no debemosrenunciar a la particularidad sino ahondar enella hasta descubrir lo universalrdquo (Esquirol2005155)
Por tanto si la fraternidad universaldesea realmente convertirse en unaalternativa global tendraacute que saber brotardesde los contextos e irse construyendo noldquoa pesar de estosrdquo sino ldquogracias a estosrdquo Soacutelosi ahonda en estos contextos hasta descubrirlo universal es que podraacute aportar a laldquotransicioacuten del derecho internacional de losEstados soberanos hacia un derechocosmopolita que se preocupe con las
cuestiones ecoloacutegicas de la paz y de la guerradel desarrollo en resumen de todas lascuestiones que trascienden las fronteras delos Estados y exigen la superacioacuten de unaloacutegica meramente individualista del intereacutespersonal de grupo de clase o de etniardquo (Tosi200968)
Afirmar que el punto de partida estaacute enlas realidades concretas significa por ejemploacercarse para aprender del proceso bolivianoque busca un nuevo orden socio-poliacutetico ycultural Aporte que exige ser leiacutedoprofundizado y criticado desde sus visiones yestilos de vida y no desde un paradigmaforaacuteneo Porque para la propuestaintercultural la ldquouniversalidad supone laliberacioacuten realizante de todos los universosculturales y que por eso mismo ni se imponepor imperio de alguacuten centro ni se logra al altoprecio de la reduccioacuten y de la nivelacioacuten de lodiferente sino que crece desde abajo comoun tejido de comunicacioacuten libre y desolidaridadrdquo (Fornet-Betancourt 2001376)
Entonces el desarrollo de la propuestade fraternidad universal por una parte tieneque ser capaz de evitar el reduccionismo y lanivelacioacuten de la diferencias fruto de esaabstraccioacuten tan occidental en busca de unasiacutentesis superior y por otra parte tambieacuten hade evitar erigir un centro desde el cualpromover la aplicacioacuten de esta El caminopasa por promover un policentrismo quepermita una mayor cercaniacutea a los contextos yque al mismo tiempo evita el encierro deestos En otras palabras la fraternidaduniversal no se concretiza aplicaacutendolas a losdiversos contextos socioculturales y poliacuteticosdesde unos principios delineados desde quiensabe doacutende sino que la fraternidad universal
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se va construyendo o gestando desdeespacios concretos Contextos que cuandoesteacuten maduros en sus experiencias defraternidad podraacuten aportar a los cambios en lalegislacioacuten mundial
Cabe sentildealar que este partir desde loscontextos posibilita dos pasos fundamentalesen el proceso intercultural de generarsociedades justas y plenas de vida ldquoPor unlado es necesario profundizar en la propiacultura y no mantenerse en lo superficial ytoacutepico Por el otro ante la otra culturadebemos ir maacutes allaacute de todo lo que en unprimer momento nos aparece descubrir loque estaacute detraacutes descubrir el sentido profundode los siacutembolos de las conductas de laspalabras o de los pensamientosrdquo (Esquirol2005155-156) Son justamente los mismosespacios de interaccioacuten cultural los quepermiten desarrollar la intraculturalidad(conocimiento de lo propio) que esimprescindible para poder sumergirse en lainterioridad de otras culturas y promover unaauteacutentica interculturalidad
Es por estos dos pasos fundamentalesque la fraternidad universal ha de partir desdelos espacios concretos y vitales de laspersonas para ir desarrollando su proyectode categoriacutea socio-poliacutetica que permita evitartanto el encierro individualista de la libertaddesvirtuada como la homogenizacioacuten amorfade una igualdad mal comprendida
Pero el diaacutelogo intercultural no tienesoacutelo un caraacutecter interpersonal sino tambieacutengrupal social y entre pueblos Maacutes auacuten es undiaacutelogo a desarrollar entre tradiciones ymodos de ver y vivir en el mundo Por tantoincluso la misma categoriacutea de fraternidadtendraacute que ser puesta en discusioacuten si es que
realmente desea entablar este diaacutelogorespetuoso horizontal y de enriquecimientomutuo con las culturas
4 Un posible equivalente homeomoacuterfico(formas similares) a la categoriacutea de fra-ternidad
Poner en discusioacuten la categoriacutea defraternidad no significa anular su ricatradicioacuten y aporte conceptual desarrollado enlos marcos del pensamiento occidentalSignifica maacutes bien desde este desarrollo notratarla como una categoriacutea universal quepuede ser impuesta y colocada en todas lasculturas por igual Dicho en teacuterminos de laperspectiva intercultural significa buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas Concretamente esto significa que ldquosetrata pues de un equivalente no conceptual nifuncional a saber de una analogiacutea de tercergrado No se busca la misma funcioacuten (que lafilosofiacutea ejerce) sino aquella equivalente a laque la nocioacuten original ejerce en lacorrespondiente cosmovisioacutenrdquo (Panikkarcitado en Estermann 200647)
Entonces un desafiacuteo no menor que sepresenta a quienes estamos desarrollando elprincipio de fraternidad es buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas para poder entablar un auteacutentico yenriquecedor diaacutelogo con estas Aquiacute estamosen el meollo de la perspectiva interculturaldonde ldquocomo resultado de la lsquohermeneacuteuticadiatoacutepicarsquo uno aprende a pensar ycomprender desde el sistema simboacutelico demaacutes de una tradicioacutenrdquo (Vallescar 2005482) Y
ldquoesto puede comprenderse por las nociones dehomologiacutea ndashlas nociones juegan papelesequivalentes y ocupan espacios homoacutelogos en los
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respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
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la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
M Roberta Cappellini
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M Roberta Cappellini
qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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Recensioni Reviews
essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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Recensioni Reviews
quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Recensioni Reviews
Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Maria Esther Mastrogiovanni
protagonisti della vita culturale italiana misembrano procedere per mondi separati au-toreferenziali a volte forse privi di una one-stagrave intellettuale oggi sempre piugrave rara
Cosigrave durante i due giorni del Convegnoin una sala del palazzo Serra di Cassano pre-stigiosa sede dellIstituto Italiano per gli StudiFilosofici a Napoli mi sono sentita a casa duevolte
In primo luogo perchegrave Napoli egrave la miacittagrave natale e poi perchegrave ho percepito unagrande sintonia con le persone che ligrave si sonoespresse
Non ero sola
E oggi per chi come me nel suo quoti-diano si sente isolata come se parlasse unal-tra lingua o vivesse in un altro mondo egrave une-sperienza preziosa percepire di trovarsi acasa
Ma nel momento in cui rifletto su que-sta dualitagrave penso alla a-dualitagrave di cui parlaPanikkar e mi interrogo
Il problema interculturale si intrecciafortemente con quello intra-culturale quelloproprio di ogni comunicazione dove pare chesia quasi impossibile soprattutto quando siusano le parole non fra-intendersi
Spesso le parole complicano le relazionia volte sembrano anche aiutarle ma sono leparole o qualche altra cosa che passa invisibi-le attraverso un linguaggio non verbale unlinguaggio che ho imparato a chiamare delcuore
So di essere molto di parte ma ho un in-
teresse poco sviluppato per le questioni pu-ramente teoriche preferisco seguire la lezio-ne di Simone Weil che era una grande pensa-trice filosofa politica mistica letterata e tan-te altre cose un pensiero deve trovare la suaveritagrave egrave bontagrave nellessere praticabile
Pensiero- azione Un pensiero incarnatocome lha definita Gabriella Fiori
Almeno in certi ambiti
La Natura ci egrave ancora madre anche se lacultura occidentale dalla Rivoluzione Scientifi-ca in poi ha cominciato a considerarla unmeccanismo piuttosto che un organismo E daligrave -nonostante i successivi sviluppi della co-siddetta visione scientifica del mondo ai piugraveignoti - si egrave sviluppata la pervasivitagrave dellideadella macchina che ha divorato tutto anche ilnostro corpo Viviamo come congegni di ungrande orologio il cui ritmo non egrave scanditodal nostro respiro ma da una impersonalelancetta di ferro che procede indifferente almondo
Ma se ci volgiamo alla Natura con intimadistanza(Rilke) e con amoroso sguardo pos-siamo ancora ricevere grandi insegnamenti
E vorrei riflettere con voi proprio par-tendo dal concetto cosigrave stimolante di a-dualitagrave su quel particolare momento della vi-ta di tante specie viventi e su quella precisarelazione che cegrave tra una madre e il suo bam-bino durante la gravidanza e nei primi anni divita Quellunitagrave fortissima e necessaria cheha perograve giagrave sin dal suo sorgere il movimentodel distacco e dellautonomia In quel momen-to la donna e il bambino sono nello stessotempo due e uno
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Maria Esther Mastrogiovanni
Tale relazione egrave talmente poco conside-rata nel nostro immaginario che non ci sonoparole e non solo in italiano per definirequella relazione di dipendenza-indipendenzafra due esseri viventi dove la dipendenza haun tempo e comprende la crescita della indi-pendenza delluno dallaltro di chi sta per na-scere e di chi alimenta quella nascita
Per inciso ho avuto una certa esitazionenel trovare il verbo piugrave appropriato per de-scrivere chi femmina donna corpo di donnaconsente decide fa in modo che una nascitapossa accadere
Cegrave tutta una retorica sul rapporto ma-dre -figlioa sulla maternitagrave ma sullaspettoche qui considero non trovo nulla che abbiaacquisito un valore esemplare e simbolico
Forse in altre culture Ma non ne sono aconoscenza e se qualcuno puograve portare un suocontributo gliene sarograve grata
Dunque durante la gravidanza abbiamoun inedito un corpo che ne fa crescere un al-tro che per un certo tempo egrave nascosto pro-tetto nelle viscere E qualcosa di straordina-rio Mi egrave capitato da giovane per la mia tesisulla maternitagrave di essere presente al parto diuna donna Quella scena mi si egrave impressa nellamente e quando egrave toccato a me partorire miegrave stata di grande aiuto
Allora compresi percheacute i nostri antenatimigliaia di anni fa ancora inconsapevoli dicome si concepisse un essere vivente rima-nessero turbati davanti a quellevento straor-dinario e meraviglioso che egrave la nascita di unessere vivente e attribuissero alle loro donnepoteri magici e la responsabilitagrave di un rappor-
to privilegiato e diretto con la Natura la don-na era allora una sciamana Le grandi statuedella Dea madre mediterranea che si possonoancora vedere al museo de La Valletta a Mal-ta testimoniano questo senso della potenzafemminile dispensatrice generosa dellab-bondanza nella quale soltanto puograve nascereuna nuova vita Sono donne immense comedimensioni grasse con un forte valore sim-bolico di ricchezza
Se penso oggi allimmagine quasi ano-ressica della donna moderna mi sembraquasi un fantasma di quella figura unombralieve muta e svuotata che sfiora questa terracercando di occuparvi il minore spazio possibi-le
Anche se pare affermarsi un nuovomodello femminile la cui prima funzionesembra essere di nuovoquella di piacerealluomo
Dunque la Natura che amo significarecome Madre ci offre lo spettacolo di un even-to la nascita di un essere vivente che fra letante sue caratteristiche ha quella di porre inuna relazione speciale tre individui un padreuna madre un figlioa
E piugrave in particolare nel corpo della don-na sboccia una vita che dipende totalmenteda quella della madre in perfetta simbiosi fi-no a quando compiutasi lopera quella vitaesce da quel corpo per continuare sulla stra-da di una sempre maggiore autonomia lapropria esistenza
E lallevare il crescere leducare sonotutte azioni che implicano una relazione cheper quanto dispari agisce su vari fronti e in
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Maria Esther Mastrogiovanni
ambiti diversi su entrambi i soggetti entram-bi i soggetti madre e figlioa si formano ma-turano crescono insieme E non mi risulti e-sista parola nella nostra lingua che descrivatutta la complessitagrave e lo spessore di questaparticolare modalitagrave di relazione Se riflettia-mo su questo inizio come un inizio proprio dimoltissime specie viventi ci renderemo contodi come nascendo facciamo esperienza di unamodalitagrave di relazione che in seguito non solodimentichiamo ma anche quando vi pensia-mo la consideriamo al piugrave in quantonaturale non appropriata allessere umanosviluppato il quale sembra ritenere di uma-nizzarsi proprio superando la propria condi-zione naturale ma in questo movimento deicorpi e del pensiero di fatto ci si allontanaanche dalle proprie radici dalla propria origi-ne Se poi pensiamo che per quanto riguardagli esseri umani allorigine cegrave un corpo didonna non egrave difficile comprendere comequesta rimozione culturale collettiva possaavere a che fare ieri come oggi con il disco-noscimento della potenza della madre
Lindividuo libero in quanto assolutopadrone di seacute attraverso la sua volontagrave risultaa questo punto una bella astrazione e una viaduscita per il maschio (solo occidentale) cheper rifondarsi deve rinascere da se stessodimenticando la sua nascita reale e le condi-zioni in cui essa egrave avvenuta Tutto ciograve ha avutonei secoli trascorsi una sua funzione forse -egrave una domanda alla quale non egrave facile rispon-dere - ma oggi in un mondo sempre piugrave pic-colo una strada per non soccombere tuttipuograve essere quella di ricordare che se siamovivi e vogliamo che si continui a vivere egrave per-cheacute qualcuno ci ha messo al mondo e allevaticioegrave riconoscere la nostra dipendenza nei
confronti delle e degli altri dipendenza neitermini in cui labbiamo vissuta alla nascita ndashpurtroppo non ci sono altre parole einterrelazione mi sembra troppo asettica epoco pregnante Agire veramente questa ac-quisizione in ogni ambito non egrave assolutamen-te facile ma cambierebbe lordine simboliconel quale siamo soliti pensarci ed esprimerciNon egrave facile Ma questa egrave la grande scommes-sa che da piugrave parti con altre motivazioni staemergendo come ineludibile per la nostra so-pravvivenza
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L Anthony Savari Raj
Tsunami in 2004
It indeed awakened us at least for ashort while to realize that nature is not sing-ing any longer its sweet song It has only be-gun to let out its cry
On this disastrous occasion we heardpeoplersquos cry too a cry out of helplessnessloss and pain
Though the groanings of nature and thepoor appeared to outsmart one another yetthey also fused into one ndash not of course in aharmonic symphony but in a horrifying ca-cophany
The cacophany had a theme too It por-trayed that the cosmic display and the humandisplacement are connected and that the hu-mans are not the only players on world stageIt perhaps signaled the need and a new op-portunity for a fresh and urgent vision of acosmotheandric (cosmos-divine-human) soli-darity
Ecosophical Justice is presented in thisvery cacophanic world context and situationIt reminds us among other things that eco-logical predicament is not merely ecologicalbut it is a human problem which indeed re-quires a radical mutation in human attitudeIn our attempt to control and manipulate na-ture we have forgotten that we are naturalbeings sustained by the same environmentwe seek to dominate
Very significantly our domination hasspilled over to the human beings too particu-larly the poor who cry out for justice and lib-eration The logic that exploits the earth andthe poor seems to be one and the same Eco-logical and justice concerns therefore are in-separable Justice is the way of ecology
Ecosophical Justice reminds us furtherthat precisely because of our present state ofhuman emergency and seriousness of theecological situation mere short-term solu-tions and technical stopgaps are insufficientIn other words it is not enough to find waysby which we can more effectively or moreldquohumanlyrdquo deal with the Earth unless at thesame time we find the Earth as another di-
ECOSOPHICAL JUSTICE
L Anthony Savari Raj
L Anthony Savari RajUniversity of Madras India
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L Anthony Savari Raj
mension of our very selves sharing the samedestiny This in short constitutes the ecoso-phical awareness
It appears therefore we need a radicalre-vision of reality which would make usaware that the world is the manifestation ofthe total cosmotheandric reality which callsfor a holistic participation It involves indeed acultural disarmament and innovation and aparticipatory common life in solidarity withfellow human beings and the earth This ofcourse is our human dignity and responsibil-ity
Understandably this requires from usdistance and involvement contemplation andaction theory and praxis and of course anopenness to the transcendent Spontaneousand authentic actions for the welfare of theeco-human can flow only from a serene in-sight and right evaluation born of an ecoso-phical vision
Our guide in our search for ecosophicaljustice is Raimon Panikkar who is at once aphilosopher a scientist and a theologian Buteven these terms do not adequately capturethe heart of Panikkarrsquos enterprise
As a scientist philosopher and theolo-gian he has spent a lifetime exploring thegreat religious and secular traditions seekingto discern their underlying visions of realityHow do we name that in which we all live andmove The modern scientist sees it as the ma-terial universe the philosopher as the humanmind the theologian as the mysterious divine
But Panikkar sees these options as par-tial and fragmenting indeed they are part ofthe problem rather than part of the solution
When we see that the earth is reduced toldquomere stuffrdquo wholly subject to a human willthat sees itself autonomous from the mysteryof being itself then we begin to see the prob-lem at the heart of our crucible
Panikkarrsquos ecosophical vision is to besituated in this context It indeed leads us tosee the co-penetration of which we namedand separatedmdashas universe humanity andthe divine It is our effort to discern and spellout how authentic and effective actions ofjustice can spontaneously flow from this holis-tic and ecosophical vision of Panikkar
Our focus on Panikkarrsquos ecosophical vi-sion has another important purpose At a timewhen the future of theology in general andIndian theology in particular is said to dependvery much on the meeting and interaction oftwo important streams in theologizingnamely the religio-cultural (ldquomystical con-tentrdquo) and the socio-political (ldquoprophetic con-cernrdquo) through an exploration of the contoursof justice in Panikkars ecosophical enterpriseour work indeed attempts to develop a widerframework in which both the streams areharmoniously integrated and one made tosupport the other After all a unified searchfor truth and realization of justice are onlytwo sides of the same coin
The study is presented in four chapters
The first chapter takes up the questionof the relationship between religious plural-ism and justice and further explores the pres-ence and nature of justice concerns in the e-cosophical vision of Panikkar
Though Panikkarrsquos contribution hasbeen studied and interpreted in various con-
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L Anthony Savari Raj
texts and aspects yet we believe the impli-cations of his vision for the central issue ofjustice has not been thus far sufficiently ex-plored Hence the present attempt
This attempt looks interesting and sig-nificant amidst a certain tendency to catego-rize and portray Panikkar only as a represen-tative of religio-cultural orientation and as amere dialogue theologian without an explicitliberation and justice motif and concern
As a pathway to explore Panikkarrsquos jus-tice concerns the second chapter ventures toexplore Panikkarrsquos vision of ldquoecosophyrdquo Hereattempts are made to show the implicationsof Panikkarrsquos vision for one of our major con-temporary problems namely the ecologicalpredicament Panikkarrsquos proposal of ldquoecoso-phicalrdquo vision as different from ecological iselaborated
The word ldquoecosophyrdquo as understood byPanikkar suggests that the question lies be-yond a more or less refined ecology It furtherreminds us that the present predicament isneither ecological nor technical but a humanone It is a problem rooted in our ways ofthinking It involves our new attitude and per-ception about the earth ourselves and alsothe divine and the collective identity and des-tiny of all the three dimensions of reality It inshort points to a cultural mutation
The third chapter studies ldquoEcojusticerdquowhich may well complement Panikkarrsquosecosophy Besides portraying justice as theway of ecology it indeed attempts to repre-sent ecology as the symbol of the struggles ofthe poor for regaining their lost dignity theirland resource rice and freedom
Stated differently behind the ecologicaldisaster we can sense the reduction of the an-thropos to the reduction of a particular racecountry and worldview which indeed preparesthe ground for the appropriation for one selfof the natural resources and consequently thevery means for livelihood of the other It isthis inhuman and exploitative practice againstthe other that has spilled over and has be-come an ecological disaster The programmeof ecojustice that is presented in the chaptertherefore indicates that it is only by deeplyentering into the human (unaffected by re-stricted and restricting anthropocentrism)that we can arrive at a sound ecological uni-verse
The final chapter ldquoEcosophical Justicerdquoattempts to discern the meeting point be-tween the ecojustice and ecosophical consid-erations Attempts are made to show howecojustice orientations can indeed serve as acomplement and also as an ldquoexternal stimu-lusrdquo to Panikkarrsquos ecosophical vision Effortsare made therefore to discern and spell outthe implications of justice in Panikkarrsquos visionof ecosophy in the light of ecojustice consid-erations
In the first part of this chapter we dis-cuss the nature of ecosophical justice mainlyto be in the nature of lsquoclarificationrsquo This clari-fication would consist in clarifying two impor-tant aspects of our ecosophical responsenamely lsquothe primacy of beingrsquo and lsquothe spon-taneity of doingrsquo In the second part of thechapter we attempt to open the heart ofecosophical justice by unearthing its founda-tions implications and implementations
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Lucas Cervintildeo
A manera de premisa e introduccioacuten
Esta reflexioacuten brota de un contextoparticular Bolivia Paiacutes sumergido en unabierto desconcertante impredecible yprofundo proceso de cambio socio-poliacutetico ycultural Proceso que para muchos es laesperanza de diacuteas mejores y para otros es maacutesde lo mismo Una sociedad en conflictoporque generalmente todo cambio ytransformacioacuten significa una redistribucioacuten yreequilibrio de las fuerzas sociales por tantoconflicto
La nueva Constitucioacuten Poliacutetica en suprimer artiacuteculo expresa que ldquoBolivia seconstituye en un Estado Unitario Social deDerecho Plurinacional Comunitario libreindependiente soberano democraacutetico inter-cultural descentralizado y con autonomiacuteasBolivia se funda en la pluralidad y elpluralismo poliacutetico econoacutemico juriacutedicocultural y linguumliacutestico dentro del procesointegrador del paiacutesrdquo
Estamos ante un proyecto de Estado ysociedad atrevido y de gran alcance original y
desafiante Una declaracioacuten que manifiesta lanecesidad de dar lugar reconocimiento yautodeterminacioacuten a la pluralidad de culturasy cosmovisiones conjugaacutendolas dentro de unmodelo de gobierno foraacuteneo a eacutestas mismasArtiacuteculo que aunque no manifiestaexpliacutecitamente nos remite a la categoriacutea defraternidad de esa ldquofraternidad universalentendida como conjugacioacuten de relaciones depertenencia reciacuteproca y de responsabilidadcomo principio de reconocimiento de laidentidad y del aspecto unitario del cuerposocial en el respeto de cada una de lasdiferentes multiplicidadesrdquo (Ropelato2006184)
El intento boliviano es la lucha pordesarrollar un Estado que de cabida ypromueva ldquorelaciones de pertenenciareciacuteprocardquo sin anular o menguar la pluralidentidad cultural de sus habitantes quemantenga el ldquoaspecto unitario del cuerposocialrdquo pero al mismo tiempo respete lasldquodiferentes multiplicidadesrdquo de maneras deser estar y vivir que se dan en su territorio Esla buacutesqueda de aquello que no estaacute pero seanhela que apenas se vislumbra pero ya se loquiere hecho realidad
LA FRATERNIDAD EN CONFLICTO Y EL CONFLICTO FRATERNOAPORTES DESDE LA INTERCULTURALIDAD
Lucas Cervintildeo
Lucas CervintildeoUniversidad Catoacutelica Boliviana
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Lucas Cervintildeo
Considero que desde estas tierras consus anhelos luchas y buacutesquedas y sin entraren los particulares del proceso poliacutetico socialy cultural que viene desarrollaacutendose enBolivia hay un aporte al camino que se vienerecorriendo desde hace antildeos para dar rostro yconcretizacioacuten a la categoriacutea de fraternidadM Antonio Baggio uno de los maacutesimportantes exponentes de este recorridoantildeos atraacutes se preguntaba ldquoiquestqueacute nuevoselementos nos llevan hoy en diacutea a analizareste precedente y a plantear el problema dela fraternidad Considero que se puedenindicar dos clases de motivos que estaacutenrelacionados entre siacute la fraternidad comoexigencia y pregunta y la fraternidad comoexperiencia y recursordquo (Baggio 20098)
La experiencia de este uacuteltimo decenioen Bolivia manifiesta la presencia de estaexigencia que por momentos ha sido un gritodesde diversos sectores sociales por generarfraternidad como tambieacuten estaacute presente elrecurso humano social y cultural paraarticular la fraternidad como categoriacutea poliacuteticay concretizarla
De mil modos y maneras se podriacuteadesarrollar esta intuicioacuten Concretamente seharaacute desde el aacutembito de filosoacuteficondashteoloacutegico yla perspectiva intercultural que considero uninstrumental muy vaacutelido para adentrarse yreflexionar los contextos plurales y susprocesos
En un segundo momento profundizareacuteel conflicto dentro de la interaccioacuten entre lasculturas principalmente desde unaperspectiva interpersonal Para esto recurrireacutea la inspiracioacuten ofrecida por un texto biacuteblico
I La fraternidad en conflicto
La finalidad de esta primera parte seraacuteprecisar lo que se comprende porinterculturalidad dada su ambiguumledad designificados y comprensiones Luego desdealgunas de sus claves se realizaraacute una velozcriacutetica del principio fraternidad buscandodesmantelar algunos de sus supuestosculturales occidentales que pretenden seruniversalizados a todas las culturas
En otras palabras desarrollaremos unaldquodeconstruccioacutenrdquo1 de la categoriacutea defraternidad colocando a eacutesta en conflicto porasiacute decir para poder manifestar ciertascontradicciones y ambiguumledades La finalidadde este ejercicio es contribuir a seguirahondando con nuevas luces el camino paratransformar la fraternidad en una categoriacuteapoliacutetica O sea un principio capaz de ldquoformarparte constitutiva del criterio de decisioacutenpoliacutetica contribuyendo en la determinacioacutenjunto a la libertad y la igualdad del meacutetodo yde los contenidos de la poliacutetica mismardquo Y quetambieacuten ldquologre influir en el modo con el cualse interpretan las otras categoriacuteas poliacuteticascomo la libertad y la igualdadrdquo (Baggio200639)
1 Breves aclaraciones alrededor de la in-terculturalidad
En esta reflexioacuten la interculturalidadviene asumida principalmente desde latradicioacuten desarrollada con acentos diversos
1 Deconstruccioacuten 1 f Accioacuten y efecto de deconstruir2 f Fil Desmontaje de un concepto o de una construc-cioacuten intelectual por medio de su anaacutelisis mostrando asiacutecontradicciones y ambiguumledades Real Academia Espa-ntildeola wwwraees
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Lucas Cervintildeo
por tres estudiosos R Panikkar R Fornet-Betancour y D de Vallescar Esta uacuteltima luegodel estudio a fondo de los otros dospensadores afirma que
ldquola interculturalidad antes que una teoriacutea es unaexperiencia de interrelacioacuten reciprocidaddiaacutelogo y solidaridad Presupone una actitud deapertura y escucha atenta Nos situacutea maacutes allaacute dela afirmacioacuten de la existencia faacutectica dediferentes culturas y del planteamientomulticultural liberal-democraacutetico pues concede acada miembro ndashcon independencia del marcopoliacutetico del que se trate- la facultad de contribuircon su aportacioacuten particular Esto significa queasume la tarea de renegociacioacuten continua deroles y espacios el discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesis decada sociedadrdquo (Vallescar 2005477)
Por tanto el punto de partida de lainterculturalidad es una opcioacuten eacutetica deapertura y escucha para descubrir las riquezasque el diversoa (culturalmente socialmentereligiosamente poliacuteticamente etc) meofrece Desde estas actitudes que se vuelvenexperiencia de vida en un segundo momentose va reflexionando y aportando a una teoriacuteaque deacute insumos para gestionar de maneracreativa y equitativa la interrelacioacuten entreculturas Entonces la propuesta interculturalpromueve un verdadero enriquecimientohorizontal entre las personas grupos socialesy pueblos pertenecientes a diversas culturasque conviven en un espacio comuacuten
Interculturalidad es la buacutesqueda degenerar espacios donde cada persona puedaldquocontribuir con aportacioacuten particularrdquo a lagestacioacuten de una sociedad y por tanto a unaglobalizacioacuten justa digna equitativa ysolidaria para todos todas y todo Todo en elsentido de incluir en nuestra categoriacutea de
bienestar al planeta el gran excluido de lamodernidad
A su vez la interculturalidad asume lacompleja tarea de la ldquorenegociacioacuten continuade roles y espaciosrdquo para dar lugar a todos ycada uno de los miembros de la sociedadprocurando ldquoel discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesisrdquoque lleva adelante cada pueblo y sociedad
Por tanto la interculturalidad permiteser pensada ldquocomo una categoriacuteaeminentemente eacutetico-poliacutetica que surgedesde el mundo de la vida y no desde fuera deeacutel que alude a cuestiones que rompen elmarco monocultural en el que somossocializados y que cuestiona el caraacutecterhomogenizante de la globalizacioacuten faacutecticardquo(Salas 200728) Propuesta que ldquoexige unanueva relacioacuten entre los seres humanos y lospueblos que aunque sea asimeacutetrica hoypuede dar forma a nuevas relaciones desimetriacuteasrdquo (Salas 200728)
2 Relacioacuten entre interculturalidad y fra-ternidad en el contexto plural
Cuando hablamos de culturas esimportante dejar claro que la interculturalidadse coloca como una alternativa clara ante launiformidad de una cultura sobre las demaacutesEsto porque asume que ldquolas culturas no sonlsquofolklorersquo sino que cada cultura es una formanueva de ver y de vivir el mundo La culturaofrece a cada tiempo y pueblo su estilo ysobre todo su lenguajerdquo (Panikkar 200611)
Importante subrayar que las culturasson ldquoformas de ver y vivir en el mundordquo portanto la interculturalidad no ha de serreducida a los espacios de interaccioacuten entre
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Lucas Cervintildeo
culturas originarias-indiacutegenas y modernas Lapropuesta intercultural parte desde lainteraccioacuten entre culturas milenariasmodernas y postmodernas (juvenilesperiferias de las ciudades etc) en su continuareconfiguracioacuten actual Por esto laldquointerculturalidad se propone pues como unaalternativa que permite reorganizar el ordenmundial porque insiste en la comunicacioacutenjusta entre las culturas como visiones delmundo y porque recalca que lo decisivo estaacuteen dejar libre los espacios y tiempo para quelas lsquovisionesrsquo del mundo puedan convertirseen mundo realesrdquo (Fornet-Betancourt2001375)
Precisamente esta ldquocomunicacioacuten justaentre las culturas como visiones de mundordquo eslo que tiende un puente entre lainterculturalidad y la fraternidad Porque si escierto que ldquola solidaridad la fraternidad y lasrelaciones de alteridad como valores positivosnos permitiraacuten ver que todo lo que le sucedede malo al otro nos afecta que debemosinvolucrarnosrdquo (Barros 2009156) significaque ambas propuesta giran alrededor de almenos un eje comuacuten la inter-in-dependencia2
de la familia humana que como ldquovivenciademocraacutetica requiere de una indignacioacutenconstante y una accioacuten que contribuya a
2 ldquoAunque todo estaacute relacionado con todo es asiacutemismo verdad que cada parte de este todo esdiferente asiacute como todos los hombres son distintosentre siacute Cada uno es una persona es decir un nudouacutenico en la red de relaciones que constituye la realidadCuando este nudo rompe los hilos que lo unen a losotros nudos cuando las tensiones se han vuelto tantensas que no permiten ya la libertad constitutiva de lainter-in-dependencia entre nudo y nudo y en uacuteltimainstancia con la realidad en ese momento nace elindividualismo que perturba la armoniacutea y lleva a lamuerte de la persona hacieacutendole perder su identidadque es soacutelo relacionalrdquo (Panikkar 200616)
cambiar la realidad de todosrdquo (Barros2009156)
La fraternidad coloca el acento en quetodos los seres humanos somos hermanos ylo que sucede a uno afecta al conjunto lainterculturalidad agrega que esta inter-in-dependencia constitutiva del geacutenero humanoha de ser matiza desde la diversidad (culturalreligiosa etc) que tambieacuten es constitutiva delser humano Entonces la fraternidad sinoadquiere un rostro un contexto y un tiempodesde el cual constituirse corre el riesgo dequedar como formulacioacuten universalista dedifiacutecil aplicacioacuten Por esto que
ldquoen el siglo XXI el rostro de la nueva fraternidady sororidad seraacute intercultural o no seraacute Paraaprender entender y cambiar es preciso que laspersonas se aventuren en el diaacutelogo consigomismas (diaacutelogo intracultural) con sussemejantes con personas de otras culturas oreligiones (diaacutelogo intercultural e interreligioso)y se abran a ambientes culturales distintos a laamplitud de lo real y lo cotidianordquo (Vallescar200616-17)
En los tiempos que corren unapropuesta que busca recuperar la categoriacuteapoliacutetica de fraternidad irremediablementetiene que asumir el factor cultural que esconstitutivo del ser humano No puedequedarse a un nivel simplemente socioloacutegicoo econoacutemico o incluso poliacutetico Hoy por hoyno podemos reflexionar sobre la fraternidadsin asumir que en el mundo sedesencuentran encuentran y convivenconstantemente diversos mundos culturalesque expresan diversas maneras de estarsentir y vivir la vida
Si es cierto que ldquodesde un punto devista poliacutetico la fraternidad se situacutea antes quenada como principio de construccioacuten social
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donde el otro si podemos definirnoshermanos no es otro diferente de miacute sinootro yo mismordquo (Ropelato 2006199) elindagar la visioacuten de mundo del ldquootrordquo que esldquoyo mismordquo se torna fundamental Clarosiempre y cuando la fraternidad quieracolaborar concretamente a la aperturaconstante hacia ldquoambientes culturalesdistintosrdquo permitiendo ampliar la experienciade ldquolo real y lo cotidianordquo
Para realizar lo que venimos enunciandoes necesario la praacutectica del diaacutelogointercultural que permite reconocer lainviolable igualdad de la dignidad humanapero al mismo tiempo la diferencia (culturalsocial religiosa poliacutetica etc) que tambieacuten esinviolable Como afirma Fornet-Betancourt
ldquola necesidad del diaacutelogo intercultural es lanecesidad de realizar la justicia de entrar en uncontacto justo con el otro libre lo que quiere decir asu vez que es necesario reconocerle como personahumana portadora justamente en su diferencias deuna dignidad inviolable que nos hace igualesrdquo(Fornet-Betancourt 2001264)
Por tanto si la fraternidad desearesponder de manera profunda creativa yreal al contexto actual del pluralismo nopuede reducir su anaacutelisis de la realidad al nivelsocio-poliacutetico sino que ha de abrirse a lacomplejidad del pluralismo culturalSolamente desde este acercamientointercultural podraacute descubrir que lo poliacutetico ysocial es percibido y vivido de manerasmuacuteltiples y diversas en un mismo contexto
Lo expresado revela que tal vez unpaso adelante en la reflexioacuten alrededor elprincipio de la fraternidad tendraacute que asumirel pluralismo cultural de nuestros contextostambieacuten latinoamericanos si desea realmente
ser una categoriacutea que promueva justiciadignidad igualdad y libertad a todos y todassus habitantes Para esto un recurso de granvalor seraacute profundizar el meacutetodo de lafilosofiacutea intercultural el diaacutelogo dialogaldonde ldquolas reglas del diaacutelogo no sepresuponen unilateralmente ni se dan porsupuestas a priori sin haberlas establecido enel propio diaacutelogordquo (Panikkar 200649) Estoporque
ldquoel diaacutelogo dialogal es radicalmente diferente deldiaacutelogo dialeacutectico no pretende con-vencer alotro es decir vencer dialeacutecticamente alinterlocutor o por lo menos buscar con eacutel unaverdad sometida a la dialeacutectica El diaacutelogodialeacutectico presupone la aceptacioacuten de un campoloacutegico y personal al que se atribuye o reconoceuna validez o jurisdiccioacuten puramente lsquoobjetivarsquo Eldiaacutelogo dialogal en cambio presupone laconfianza reciacuteproca en un aventurarse comuacuten enlo desconocido ya que no puede establecerse apriori si nos entenderemos el uno al otro nisupone que el hombre sea un ser exclusivamenteloacutegicordquo (Panikkar 200652)
Entonces para la aplicacioacuten de lacategoriacutea de fraternidad en espacios socialesno podremos contentarnos con establecerdiaacutelogos entre tendencias poliacuteticas diversas yopuestas Si realmente deseamos fortalecer eltejido social de nuestros contextos pluraleses necesario promover espaciosinterculturales donde se practique el diaacutelogodialogal Espacios donde este contenida yrepresentada toda la diversidad cultural deuna regioacuten ciudad o barrio
3 Lo vital de un universalismo desde aba-jo (partir desde contextos reales)
El desafiacuteo de educarnos al diaacutelogodialogal remite a otro punto importante de la
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propuesta intercultural punto que estaacutereferido al desde donde de lainterculturalidad Es la universalidadentendida como una construccioacuten constantedesde abajo o desde espacios concreto yaque ldquosi el diaacutelogo dialogal quiere ser fecundoy no contentarse con simples elucubracionesracionales no puede limitarse a formalismosabstractos de validez general sino que debedescender al diaacutelogo entre culturas concretasque entran en contactordquo (Panikkar 200655)
El horizonte de la fraternidad esuniversal ya que eacutesta no puede ser reducida aun grupo regioacuten pueblo nacioacuten o continentePero un posible riesgo ante este inmensoobjetivo de la fraternidad es menospreciar ydesvalorizar lo contextual particular yconcreto Es el riesgo por otra parte tanlatino de creer que porque estaacute hecha lalegislacioacuten o la norma ya hemos alcanzado elobjetivo pero tambieacuten el riesgo tanoccidental de creer que la siacutentesis abstractauniversalista contiene lo particular Ante estola interculturalidad nos recuerda que ldquoelproceso de identificacioacuten parte siempre de loconcreto Lo cual significa que no debemosrenunciar a la particularidad sino ahondar enella hasta descubrir lo universalrdquo (Esquirol2005155)
Por tanto si la fraternidad universaldesea realmente convertirse en unaalternativa global tendraacute que saber brotardesde los contextos e irse construyendo noldquoa pesar de estosrdquo sino ldquogracias a estosrdquo Soacutelosi ahonda en estos contextos hasta descubrirlo universal es que podraacute aportar a laldquotransicioacuten del derecho internacional de losEstados soberanos hacia un derechocosmopolita que se preocupe con las
cuestiones ecoloacutegicas de la paz y de la guerradel desarrollo en resumen de todas lascuestiones que trascienden las fronteras delos Estados y exigen la superacioacuten de unaloacutegica meramente individualista del intereacutespersonal de grupo de clase o de etniardquo (Tosi200968)
Afirmar que el punto de partida estaacute enlas realidades concretas significa por ejemploacercarse para aprender del proceso bolivianoque busca un nuevo orden socio-poliacutetico ycultural Aporte que exige ser leiacutedoprofundizado y criticado desde sus visiones yestilos de vida y no desde un paradigmaforaacuteneo Porque para la propuestaintercultural la ldquouniversalidad supone laliberacioacuten realizante de todos los universosculturales y que por eso mismo ni se imponepor imperio de alguacuten centro ni se logra al altoprecio de la reduccioacuten y de la nivelacioacuten de lodiferente sino que crece desde abajo comoun tejido de comunicacioacuten libre y desolidaridadrdquo (Fornet-Betancourt 2001376)
Entonces el desarrollo de la propuestade fraternidad universal por una parte tieneque ser capaz de evitar el reduccionismo y lanivelacioacuten de la diferencias fruto de esaabstraccioacuten tan occidental en busca de unasiacutentesis superior y por otra parte tambieacuten hade evitar erigir un centro desde el cualpromover la aplicacioacuten de esta El caminopasa por promover un policentrismo quepermita una mayor cercaniacutea a los contextos yque al mismo tiempo evita el encierro deestos En otras palabras la fraternidaduniversal no se concretiza aplicaacutendolas a losdiversos contextos socioculturales y poliacuteticosdesde unos principios delineados desde quiensabe doacutende sino que la fraternidad universal
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se va construyendo o gestando desdeespacios concretos Contextos que cuandoesteacuten maduros en sus experiencias defraternidad podraacuten aportar a los cambios en lalegislacioacuten mundial
Cabe sentildealar que este partir desde loscontextos posibilita dos pasos fundamentalesen el proceso intercultural de generarsociedades justas y plenas de vida ldquoPor unlado es necesario profundizar en la propiacultura y no mantenerse en lo superficial ytoacutepico Por el otro ante la otra culturadebemos ir maacutes allaacute de todo lo que en unprimer momento nos aparece descubrir loque estaacute detraacutes descubrir el sentido profundode los siacutembolos de las conductas de laspalabras o de los pensamientosrdquo (Esquirol2005155-156) Son justamente los mismosespacios de interaccioacuten cultural los quepermiten desarrollar la intraculturalidad(conocimiento de lo propio) que esimprescindible para poder sumergirse en lainterioridad de otras culturas y promover unaauteacutentica interculturalidad
Es por estos dos pasos fundamentalesque la fraternidad universal ha de partir desdelos espacios concretos y vitales de laspersonas para ir desarrollando su proyectode categoriacutea socio-poliacutetica que permita evitartanto el encierro individualista de la libertaddesvirtuada como la homogenizacioacuten amorfade una igualdad mal comprendida
Pero el diaacutelogo intercultural no tienesoacutelo un caraacutecter interpersonal sino tambieacutengrupal social y entre pueblos Maacutes auacuten es undiaacutelogo a desarrollar entre tradiciones ymodos de ver y vivir en el mundo Por tantoincluso la misma categoriacutea de fraternidadtendraacute que ser puesta en discusioacuten si es que
realmente desea entablar este diaacutelogorespetuoso horizontal y de enriquecimientomutuo con las culturas
4 Un posible equivalente homeomoacuterfico(formas similares) a la categoriacutea de fra-ternidad
Poner en discusioacuten la categoriacutea defraternidad no significa anular su ricatradicioacuten y aporte conceptual desarrollado enlos marcos del pensamiento occidentalSignifica maacutes bien desde este desarrollo notratarla como una categoriacutea universal quepuede ser impuesta y colocada en todas lasculturas por igual Dicho en teacuterminos de laperspectiva intercultural significa buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas Concretamente esto significa que ldquosetrata pues de un equivalente no conceptual nifuncional a saber de una analogiacutea de tercergrado No se busca la misma funcioacuten (que lafilosofiacutea ejerce) sino aquella equivalente a laque la nocioacuten original ejerce en lacorrespondiente cosmovisioacutenrdquo (Panikkarcitado en Estermann 200647)
Entonces un desafiacuteo no menor que sepresenta a quienes estamos desarrollando elprincipio de fraternidad es buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas para poder entablar un auteacutentico yenriquecedor diaacutelogo con estas Aquiacute estamosen el meollo de la perspectiva interculturaldonde ldquocomo resultado de la lsquohermeneacuteuticadiatoacutepicarsquo uno aprende a pensar ycomprender desde el sistema simboacutelico demaacutes de una tradicioacutenrdquo (Vallescar 2005482) Y
ldquoesto puede comprenderse por las nociones dehomologiacutea ndashlas nociones juegan papelesequivalentes y ocupan espacios homoacutelogos en los
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respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
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la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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Lucas Cervintildeo
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
M Roberta Cappellini
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M Roberta Cappellini
qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Maria Esther Mastrogiovanni
Tale relazione egrave talmente poco conside-rata nel nostro immaginario che non ci sonoparole e non solo in italiano per definirequella relazione di dipendenza-indipendenzafra due esseri viventi dove la dipendenza haun tempo e comprende la crescita della indi-pendenza delluno dallaltro di chi sta per na-scere e di chi alimenta quella nascita
Per inciso ho avuto una certa esitazionenel trovare il verbo piugrave appropriato per de-scrivere chi femmina donna corpo di donnaconsente decide fa in modo che una nascitapossa accadere
Cegrave tutta una retorica sul rapporto ma-dre -figlioa sulla maternitagrave ma sullaspettoche qui considero non trovo nulla che abbiaacquisito un valore esemplare e simbolico
Forse in altre culture Ma non ne sono aconoscenza e se qualcuno puograve portare un suocontributo gliene sarograve grata
Dunque durante la gravidanza abbiamoun inedito un corpo che ne fa crescere un al-tro che per un certo tempo egrave nascosto pro-tetto nelle viscere E qualcosa di straordina-rio Mi egrave capitato da giovane per la mia tesisulla maternitagrave di essere presente al parto diuna donna Quella scena mi si egrave impressa nellamente e quando egrave toccato a me partorire miegrave stata di grande aiuto
Allora compresi percheacute i nostri antenatimigliaia di anni fa ancora inconsapevoli dicome si concepisse un essere vivente rima-nessero turbati davanti a quellevento straor-dinario e meraviglioso che egrave la nascita di unessere vivente e attribuissero alle loro donnepoteri magici e la responsabilitagrave di un rappor-
to privilegiato e diretto con la Natura la don-na era allora una sciamana Le grandi statuedella Dea madre mediterranea che si possonoancora vedere al museo de La Valletta a Mal-ta testimoniano questo senso della potenzafemminile dispensatrice generosa dellab-bondanza nella quale soltanto puograve nascereuna nuova vita Sono donne immense comedimensioni grasse con un forte valore sim-bolico di ricchezza
Se penso oggi allimmagine quasi ano-ressica della donna moderna mi sembraquasi un fantasma di quella figura unombralieve muta e svuotata che sfiora questa terracercando di occuparvi il minore spazio possibi-le
Anche se pare affermarsi un nuovomodello femminile la cui prima funzionesembra essere di nuovoquella di piacerealluomo
Dunque la Natura che amo significarecome Madre ci offre lo spettacolo di un even-to la nascita di un essere vivente che fra letante sue caratteristiche ha quella di porre inuna relazione speciale tre individui un padreuna madre un figlioa
E piugrave in particolare nel corpo della don-na sboccia una vita che dipende totalmenteda quella della madre in perfetta simbiosi fi-no a quando compiutasi lopera quella vitaesce da quel corpo per continuare sulla stra-da di una sempre maggiore autonomia lapropria esistenza
E lallevare il crescere leducare sonotutte azioni che implicano una relazione cheper quanto dispari agisce su vari fronti e in
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Maria Esther Mastrogiovanni
ambiti diversi su entrambi i soggetti entram-bi i soggetti madre e figlioa si formano ma-turano crescono insieme E non mi risulti e-sista parola nella nostra lingua che descrivatutta la complessitagrave e lo spessore di questaparticolare modalitagrave di relazione Se riflettia-mo su questo inizio come un inizio proprio dimoltissime specie viventi ci renderemo contodi come nascendo facciamo esperienza di unamodalitagrave di relazione che in seguito non solodimentichiamo ma anche quando vi pensia-mo la consideriamo al piugrave in quantonaturale non appropriata allessere umanosviluppato il quale sembra ritenere di uma-nizzarsi proprio superando la propria condi-zione naturale ma in questo movimento deicorpi e del pensiero di fatto ci si allontanaanche dalle proprie radici dalla propria origi-ne Se poi pensiamo che per quanto riguardagli esseri umani allorigine cegrave un corpo didonna non egrave difficile comprendere comequesta rimozione culturale collettiva possaavere a che fare ieri come oggi con il disco-noscimento della potenza della madre
Lindividuo libero in quanto assolutopadrone di seacute attraverso la sua volontagrave risultaa questo punto una bella astrazione e una viaduscita per il maschio (solo occidentale) cheper rifondarsi deve rinascere da se stessodimenticando la sua nascita reale e le condi-zioni in cui essa egrave avvenuta Tutto ciograve ha avutonei secoli trascorsi una sua funzione forse -egrave una domanda alla quale non egrave facile rispon-dere - ma oggi in un mondo sempre piugrave pic-colo una strada per non soccombere tuttipuograve essere quella di ricordare che se siamovivi e vogliamo che si continui a vivere egrave per-cheacute qualcuno ci ha messo al mondo e allevaticioegrave riconoscere la nostra dipendenza nei
confronti delle e degli altri dipendenza neitermini in cui labbiamo vissuta alla nascita ndashpurtroppo non ci sono altre parole einterrelazione mi sembra troppo asettica epoco pregnante Agire veramente questa ac-quisizione in ogni ambito non egrave assolutamen-te facile ma cambierebbe lordine simboliconel quale siamo soliti pensarci ed esprimerciNon egrave facile Ma questa egrave la grande scommes-sa che da piugrave parti con altre motivazioni staemergendo come ineludibile per la nostra so-pravvivenza
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L Anthony Savari Raj
Tsunami in 2004
It indeed awakened us at least for ashort while to realize that nature is not sing-ing any longer its sweet song It has only be-gun to let out its cry
On this disastrous occasion we heardpeoplersquos cry too a cry out of helplessnessloss and pain
Though the groanings of nature and thepoor appeared to outsmart one another yetthey also fused into one ndash not of course in aharmonic symphony but in a horrifying ca-cophany
The cacophany had a theme too It por-trayed that the cosmic display and the humandisplacement are connected and that the hu-mans are not the only players on world stageIt perhaps signaled the need and a new op-portunity for a fresh and urgent vision of acosmotheandric (cosmos-divine-human) soli-darity
Ecosophical Justice is presented in thisvery cacophanic world context and situationIt reminds us among other things that eco-logical predicament is not merely ecologicalbut it is a human problem which indeed re-quires a radical mutation in human attitudeIn our attempt to control and manipulate na-ture we have forgotten that we are naturalbeings sustained by the same environmentwe seek to dominate
Very significantly our domination hasspilled over to the human beings too particu-larly the poor who cry out for justice and lib-eration The logic that exploits the earth andthe poor seems to be one and the same Eco-logical and justice concerns therefore are in-separable Justice is the way of ecology
Ecosophical Justice reminds us furtherthat precisely because of our present state ofhuman emergency and seriousness of theecological situation mere short-term solu-tions and technical stopgaps are insufficientIn other words it is not enough to find waysby which we can more effectively or moreldquohumanlyrdquo deal with the Earth unless at thesame time we find the Earth as another di-
ECOSOPHICAL JUSTICE
L Anthony Savari Raj
L Anthony Savari RajUniversity of Madras India
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L Anthony Savari Raj
mension of our very selves sharing the samedestiny This in short constitutes the ecoso-phical awareness
It appears therefore we need a radicalre-vision of reality which would make usaware that the world is the manifestation ofthe total cosmotheandric reality which callsfor a holistic participation It involves indeed acultural disarmament and innovation and aparticipatory common life in solidarity withfellow human beings and the earth This ofcourse is our human dignity and responsibil-ity
Understandably this requires from usdistance and involvement contemplation andaction theory and praxis and of course anopenness to the transcendent Spontaneousand authentic actions for the welfare of theeco-human can flow only from a serene in-sight and right evaluation born of an ecoso-phical vision
Our guide in our search for ecosophicaljustice is Raimon Panikkar who is at once aphilosopher a scientist and a theologian Buteven these terms do not adequately capturethe heart of Panikkarrsquos enterprise
As a scientist philosopher and theolo-gian he has spent a lifetime exploring thegreat religious and secular traditions seekingto discern their underlying visions of realityHow do we name that in which we all live andmove The modern scientist sees it as the ma-terial universe the philosopher as the humanmind the theologian as the mysterious divine
But Panikkar sees these options as par-tial and fragmenting indeed they are part ofthe problem rather than part of the solution
When we see that the earth is reduced toldquomere stuffrdquo wholly subject to a human willthat sees itself autonomous from the mysteryof being itself then we begin to see the prob-lem at the heart of our crucible
Panikkarrsquos ecosophical vision is to besituated in this context It indeed leads us tosee the co-penetration of which we namedand separatedmdashas universe humanity andthe divine It is our effort to discern and spellout how authentic and effective actions ofjustice can spontaneously flow from this holis-tic and ecosophical vision of Panikkar
Our focus on Panikkarrsquos ecosophical vi-sion has another important purpose At a timewhen the future of theology in general andIndian theology in particular is said to dependvery much on the meeting and interaction oftwo important streams in theologizingnamely the religio-cultural (ldquomystical con-tentrdquo) and the socio-political (ldquoprophetic con-cernrdquo) through an exploration of the contoursof justice in Panikkars ecosophical enterpriseour work indeed attempts to develop a widerframework in which both the streams areharmoniously integrated and one made tosupport the other After all a unified searchfor truth and realization of justice are onlytwo sides of the same coin
The study is presented in four chapters
The first chapter takes up the questionof the relationship between religious plural-ism and justice and further explores the pres-ence and nature of justice concerns in the e-cosophical vision of Panikkar
Though Panikkarrsquos contribution hasbeen studied and interpreted in various con-
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L Anthony Savari Raj
texts and aspects yet we believe the impli-cations of his vision for the central issue ofjustice has not been thus far sufficiently ex-plored Hence the present attempt
This attempt looks interesting and sig-nificant amidst a certain tendency to catego-rize and portray Panikkar only as a represen-tative of religio-cultural orientation and as amere dialogue theologian without an explicitliberation and justice motif and concern
As a pathway to explore Panikkarrsquos jus-tice concerns the second chapter ventures toexplore Panikkarrsquos vision of ldquoecosophyrdquo Hereattempts are made to show the implicationsof Panikkarrsquos vision for one of our major con-temporary problems namely the ecologicalpredicament Panikkarrsquos proposal of ldquoecoso-phicalrdquo vision as different from ecological iselaborated
The word ldquoecosophyrdquo as understood byPanikkar suggests that the question lies be-yond a more or less refined ecology It furtherreminds us that the present predicament isneither ecological nor technical but a humanone It is a problem rooted in our ways ofthinking It involves our new attitude and per-ception about the earth ourselves and alsothe divine and the collective identity and des-tiny of all the three dimensions of reality It inshort points to a cultural mutation
The third chapter studies ldquoEcojusticerdquowhich may well complement Panikkarrsquosecosophy Besides portraying justice as theway of ecology it indeed attempts to repre-sent ecology as the symbol of the struggles ofthe poor for regaining their lost dignity theirland resource rice and freedom
Stated differently behind the ecologicaldisaster we can sense the reduction of the an-thropos to the reduction of a particular racecountry and worldview which indeed preparesthe ground for the appropriation for one selfof the natural resources and consequently thevery means for livelihood of the other It isthis inhuman and exploitative practice againstthe other that has spilled over and has be-come an ecological disaster The programmeof ecojustice that is presented in the chaptertherefore indicates that it is only by deeplyentering into the human (unaffected by re-stricted and restricting anthropocentrism)that we can arrive at a sound ecological uni-verse
The final chapter ldquoEcosophical Justicerdquoattempts to discern the meeting point be-tween the ecojustice and ecosophical consid-erations Attempts are made to show howecojustice orientations can indeed serve as acomplement and also as an ldquoexternal stimu-lusrdquo to Panikkarrsquos ecosophical vision Effortsare made therefore to discern and spell outthe implications of justice in Panikkarrsquos visionof ecosophy in the light of ecojustice consid-erations
In the first part of this chapter we dis-cuss the nature of ecosophical justice mainlyto be in the nature of lsquoclarificationrsquo This clari-fication would consist in clarifying two impor-tant aspects of our ecosophical responsenamely lsquothe primacy of beingrsquo and lsquothe spon-taneity of doingrsquo In the second part of thechapter we attempt to open the heart ofecosophical justice by unearthing its founda-tions implications and implementations
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Lucas Cervintildeo
A manera de premisa e introduccioacuten
Esta reflexioacuten brota de un contextoparticular Bolivia Paiacutes sumergido en unabierto desconcertante impredecible yprofundo proceso de cambio socio-poliacutetico ycultural Proceso que para muchos es laesperanza de diacuteas mejores y para otros es maacutesde lo mismo Una sociedad en conflictoporque generalmente todo cambio ytransformacioacuten significa una redistribucioacuten yreequilibrio de las fuerzas sociales por tantoconflicto
La nueva Constitucioacuten Poliacutetica en suprimer artiacuteculo expresa que ldquoBolivia seconstituye en un Estado Unitario Social deDerecho Plurinacional Comunitario libreindependiente soberano democraacutetico inter-cultural descentralizado y con autonomiacuteasBolivia se funda en la pluralidad y elpluralismo poliacutetico econoacutemico juriacutedicocultural y linguumliacutestico dentro del procesointegrador del paiacutesrdquo
Estamos ante un proyecto de Estado ysociedad atrevido y de gran alcance original y
desafiante Una declaracioacuten que manifiesta lanecesidad de dar lugar reconocimiento yautodeterminacioacuten a la pluralidad de culturasy cosmovisiones conjugaacutendolas dentro de unmodelo de gobierno foraacuteneo a eacutestas mismasArtiacuteculo que aunque no manifiestaexpliacutecitamente nos remite a la categoriacutea defraternidad de esa ldquofraternidad universalentendida como conjugacioacuten de relaciones depertenencia reciacuteproca y de responsabilidadcomo principio de reconocimiento de laidentidad y del aspecto unitario del cuerposocial en el respeto de cada una de lasdiferentes multiplicidadesrdquo (Ropelato2006184)
El intento boliviano es la lucha pordesarrollar un Estado que de cabida ypromueva ldquorelaciones de pertenenciareciacuteprocardquo sin anular o menguar la pluralidentidad cultural de sus habitantes quemantenga el ldquoaspecto unitario del cuerposocialrdquo pero al mismo tiempo respete lasldquodiferentes multiplicidadesrdquo de maneras deser estar y vivir que se dan en su territorio Esla buacutesqueda de aquello que no estaacute pero seanhela que apenas se vislumbra pero ya se loquiere hecho realidad
LA FRATERNIDAD EN CONFLICTO Y EL CONFLICTO FRATERNOAPORTES DESDE LA INTERCULTURALIDAD
Lucas Cervintildeo
Lucas CervintildeoUniversidad Catoacutelica Boliviana
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Lucas Cervintildeo
Considero que desde estas tierras consus anhelos luchas y buacutesquedas y sin entraren los particulares del proceso poliacutetico socialy cultural que viene desarrollaacutendose enBolivia hay un aporte al camino que se vienerecorriendo desde hace antildeos para dar rostro yconcretizacioacuten a la categoriacutea de fraternidadM Antonio Baggio uno de los maacutesimportantes exponentes de este recorridoantildeos atraacutes se preguntaba ldquoiquestqueacute nuevoselementos nos llevan hoy en diacutea a analizareste precedente y a plantear el problema dela fraternidad Considero que se puedenindicar dos clases de motivos que estaacutenrelacionados entre siacute la fraternidad comoexigencia y pregunta y la fraternidad comoexperiencia y recursordquo (Baggio 20098)
La experiencia de este uacuteltimo decenioen Bolivia manifiesta la presencia de estaexigencia que por momentos ha sido un gritodesde diversos sectores sociales por generarfraternidad como tambieacuten estaacute presente elrecurso humano social y cultural paraarticular la fraternidad como categoriacutea poliacuteticay concretizarla
De mil modos y maneras se podriacuteadesarrollar esta intuicioacuten Concretamente seharaacute desde el aacutembito de filosoacuteficondashteoloacutegico yla perspectiva intercultural que considero uninstrumental muy vaacutelido para adentrarse yreflexionar los contextos plurales y susprocesos
En un segundo momento profundizareacuteel conflicto dentro de la interaccioacuten entre lasculturas principalmente desde unaperspectiva interpersonal Para esto recurrireacutea la inspiracioacuten ofrecida por un texto biacuteblico
I La fraternidad en conflicto
La finalidad de esta primera parte seraacuteprecisar lo que se comprende porinterculturalidad dada su ambiguumledad designificados y comprensiones Luego desdealgunas de sus claves se realizaraacute una velozcriacutetica del principio fraternidad buscandodesmantelar algunos de sus supuestosculturales occidentales que pretenden seruniversalizados a todas las culturas
En otras palabras desarrollaremos unaldquodeconstruccioacutenrdquo1 de la categoriacutea defraternidad colocando a eacutesta en conflicto porasiacute decir para poder manifestar ciertascontradicciones y ambiguumledades La finalidadde este ejercicio es contribuir a seguirahondando con nuevas luces el camino paratransformar la fraternidad en una categoriacuteapoliacutetica O sea un principio capaz de ldquoformarparte constitutiva del criterio de decisioacutenpoliacutetica contribuyendo en la determinacioacutenjunto a la libertad y la igualdad del meacutetodo yde los contenidos de la poliacutetica mismardquo Y quetambieacuten ldquologre influir en el modo con el cualse interpretan las otras categoriacuteas poliacuteticascomo la libertad y la igualdadrdquo (Baggio200639)
1 Breves aclaraciones alrededor de la in-terculturalidad
En esta reflexioacuten la interculturalidadviene asumida principalmente desde latradicioacuten desarrollada con acentos diversos
1 Deconstruccioacuten 1 f Accioacuten y efecto de deconstruir2 f Fil Desmontaje de un concepto o de una construc-cioacuten intelectual por medio de su anaacutelisis mostrando asiacutecontradicciones y ambiguumledades Real Academia Espa-ntildeola wwwraees
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Lucas Cervintildeo
por tres estudiosos R Panikkar R Fornet-Betancour y D de Vallescar Esta uacuteltima luegodel estudio a fondo de los otros dospensadores afirma que
ldquola interculturalidad antes que una teoriacutea es unaexperiencia de interrelacioacuten reciprocidaddiaacutelogo y solidaridad Presupone una actitud deapertura y escucha atenta Nos situacutea maacutes allaacute dela afirmacioacuten de la existencia faacutectica dediferentes culturas y del planteamientomulticultural liberal-democraacutetico pues concede acada miembro ndashcon independencia del marcopoliacutetico del que se trate- la facultad de contribuircon su aportacioacuten particular Esto significa queasume la tarea de renegociacioacuten continua deroles y espacios el discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesis decada sociedadrdquo (Vallescar 2005477)
Por tanto el punto de partida de lainterculturalidad es una opcioacuten eacutetica deapertura y escucha para descubrir las riquezasque el diversoa (culturalmente socialmentereligiosamente poliacuteticamente etc) meofrece Desde estas actitudes que se vuelvenexperiencia de vida en un segundo momentose va reflexionando y aportando a una teoriacuteaque deacute insumos para gestionar de maneracreativa y equitativa la interrelacioacuten entreculturas Entonces la propuesta interculturalpromueve un verdadero enriquecimientohorizontal entre las personas grupos socialesy pueblos pertenecientes a diversas culturasque conviven en un espacio comuacuten
Interculturalidad es la buacutesqueda degenerar espacios donde cada persona puedaldquocontribuir con aportacioacuten particularrdquo a lagestacioacuten de una sociedad y por tanto a unaglobalizacioacuten justa digna equitativa ysolidaria para todos todas y todo Todo en elsentido de incluir en nuestra categoriacutea de
bienestar al planeta el gran excluido de lamodernidad
A su vez la interculturalidad asume lacompleja tarea de la ldquorenegociacioacuten continuade roles y espaciosrdquo para dar lugar a todos ycada uno de los miembros de la sociedadprocurando ldquoel discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesisrdquoque lleva adelante cada pueblo y sociedad
Por tanto la interculturalidad permiteser pensada ldquocomo una categoriacuteaeminentemente eacutetico-poliacutetica que surgedesde el mundo de la vida y no desde fuera deeacutel que alude a cuestiones que rompen elmarco monocultural en el que somossocializados y que cuestiona el caraacutecterhomogenizante de la globalizacioacuten faacutecticardquo(Salas 200728) Propuesta que ldquoexige unanueva relacioacuten entre los seres humanos y lospueblos que aunque sea asimeacutetrica hoypuede dar forma a nuevas relaciones desimetriacuteasrdquo (Salas 200728)
2 Relacioacuten entre interculturalidad y fra-ternidad en el contexto plural
Cuando hablamos de culturas esimportante dejar claro que la interculturalidadse coloca como una alternativa clara ante launiformidad de una cultura sobre las demaacutesEsto porque asume que ldquolas culturas no sonlsquofolklorersquo sino que cada cultura es una formanueva de ver y de vivir el mundo La culturaofrece a cada tiempo y pueblo su estilo ysobre todo su lenguajerdquo (Panikkar 200611)
Importante subrayar que las culturasson ldquoformas de ver y vivir en el mundordquo portanto la interculturalidad no ha de serreducida a los espacios de interaccioacuten entre
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culturas originarias-indiacutegenas y modernas Lapropuesta intercultural parte desde lainteraccioacuten entre culturas milenariasmodernas y postmodernas (juvenilesperiferias de las ciudades etc) en su continuareconfiguracioacuten actual Por esto laldquointerculturalidad se propone pues como unaalternativa que permite reorganizar el ordenmundial porque insiste en la comunicacioacutenjusta entre las culturas como visiones delmundo y porque recalca que lo decisivo estaacuteen dejar libre los espacios y tiempo para quelas lsquovisionesrsquo del mundo puedan convertirseen mundo realesrdquo (Fornet-Betancourt2001375)
Precisamente esta ldquocomunicacioacuten justaentre las culturas como visiones de mundordquo eslo que tiende un puente entre lainterculturalidad y la fraternidad Porque si escierto que ldquola solidaridad la fraternidad y lasrelaciones de alteridad como valores positivosnos permitiraacuten ver que todo lo que le sucedede malo al otro nos afecta que debemosinvolucrarnosrdquo (Barros 2009156) significaque ambas propuesta giran alrededor de almenos un eje comuacuten la inter-in-dependencia2
de la familia humana que como ldquovivenciademocraacutetica requiere de una indignacioacutenconstante y una accioacuten que contribuya a
2 ldquoAunque todo estaacute relacionado con todo es asiacutemismo verdad que cada parte de este todo esdiferente asiacute como todos los hombres son distintosentre siacute Cada uno es una persona es decir un nudouacutenico en la red de relaciones que constituye la realidadCuando este nudo rompe los hilos que lo unen a losotros nudos cuando las tensiones se han vuelto tantensas que no permiten ya la libertad constitutiva de lainter-in-dependencia entre nudo y nudo y en uacuteltimainstancia con la realidad en ese momento nace elindividualismo que perturba la armoniacutea y lleva a lamuerte de la persona hacieacutendole perder su identidadque es soacutelo relacionalrdquo (Panikkar 200616)
cambiar la realidad de todosrdquo (Barros2009156)
La fraternidad coloca el acento en quetodos los seres humanos somos hermanos ylo que sucede a uno afecta al conjunto lainterculturalidad agrega que esta inter-in-dependencia constitutiva del geacutenero humanoha de ser matiza desde la diversidad (culturalreligiosa etc) que tambieacuten es constitutiva delser humano Entonces la fraternidad sinoadquiere un rostro un contexto y un tiempodesde el cual constituirse corre el riesgo dequedar como formulacioacuten universalista dedifiacutecil aplicacioacuten Por esto que
ldquoen el siglo XXI el rostro de la nueva fraternidady sororidad seraacute intercultural o no seraacute Paraaprender entender y cambiar es preciso que laspersonas se aventuren en el diaacutelogo consigomismas (diaacutelogo intracultural) con sussemejantes con personas de otras culturas oreligiones (diaacutelogo intercultural e interreligioso)y se abran a ambientes culturales distintos a laamplitud de lo real y lo cotidianordquo (Vallescar200616-17)
En los tiempos que corren unapropuesta que busca recuperar la categoriacuteapoliacutetica de fraternidad irremediablementetiene que asumir el factor cultural que esconstitutivo del ser humano No puedequedarse a un nivel simplemente socioloacutegicoo econoacutemico o incluso poliacutetico Hoy por hoyno podemos reflexionar sobre la fraternidadsin asumir que en el mundo sedesencuentran encuentran y convivenconstantemente diversos mundos culturalesque expresan diversas maneras de estarsentir y vivir la vida
Si es cierto que ldquodesde un punto devista poliacutetico la fraternidad se situacutea antes quenada como principio de construccioacuten social
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donde el otro si podemos definirnoshermanos no es otro diferente de miacute sinootro yo mismordquo (Ropelato 2006199) elindagar la visioacuten de mundo del ldquootrordquo que esldquoyo mismordquo se torna fundamental Clarosiempre y cuando la fraternidad quieracolaborar concretamente a la aperturaconstante hacia ldquoambientes culturalesdistintosrdquo permitiendo ampliar la experienciade ldquolo real y lo cotidianordquo
Para realizar lo que venimos enunciandoes necesario la praacutectica del diaacutelogointercultural que permite reconocer lainviolable igualdad de la dignidad humanapero al mismo tiempo la diferencia (culturalsocial religiosa poliacutetica etc) que tambieacuten esinviolable Como afirma Fornet-Betancourt
ldquola necesidad del diaacutelogo intercultural es lanecesidad de realizar la justicia de entrar en uncontacto justo con el otro libre lo que quiere decir asu vez que es necesario reconocerle como personahumana portadora justamente en su diferencias deuna dignidad inviolable que nos hace igualesrdquo(Fornet-Betancourt 2001264)
Por tanto si la fraternidad desearesponder de manera profunda creativa yreal al contexto actual del pluralismo nopuede reducir su anaacutelisis de la realidad al nivelsocio-poliacutetico sino que ha de abrirse a lacomplejidad del pluralismo culturalSolamente desde este acercamientointercultural podraacute descubrir que lo poliacutetico ysocial es percibido y vivido de manerasmuacuteltiples y diversas en un mismo contexto
Lo expresado revela que tal vez unpaso adelante en la reflexioacuten alrededor elprincipio de la fraternidad tendraacute que asumirel pluralismo cultural de nuestros contextostambieacuten latinoamericanos si desea realmente
ser una categoriacutea que promueva justiciadignidad igualdad y libertad a todos y todassus habitantes Para esto un recurso de granvalor seraacute profundizar el meacutetodo de lafilosofiacutea intercultural el diaacutelogo dialogaldonde ldquolas reglas del diaacutelogo no sepresuponen unilateralmente ni se dan porsupuestas a priori sin haberlas establecido enel propio diaacutelogordquo (Panikkar 200649) Estoporque
ldquoel diaacutelogo dialogal es radicalmente diferente deldiaacutelogo dialeacutectico no pretende con-vencer alotro es decir vencer dialeacutecticamente alinterlocutor o por lo menos buscar con eacutel unaverdad sometida a la dialeacutectica El diaacutelogodialeacutectico presupone la aceptacioacuten de un campoloacutegico y personal al que se atribuye o reconoceuna validez o jurisdiccioacuten puramente lsquoobjetivarsquo Eldiaacutelogo dialogal en cambio presupone laconfianza reciacuteproca en un aventurarse comuacuten enlo desconocido ya que no puede establecerse apriori si nos entenderemos el uno al otro nisupone que el hombre sea un ser exclusivamenteloacutegicordquo (Panikkar 200652)
Entonces para la aplicacioacuten de lacategoriacutea de fraternidad en espacios socialesno podremos contentarnos con establecerdiaacutelogos entre tendencias poliacuteticas diversas yopuestas Si realmente deseamos fortalecer eltejido social de nuestros contextos pluraleses necesario promover espaciosinterculturales donde se practique el diaacutelogodialogal Espacios donde este contenida yrepresentada toda la diversidad cultural deuna regioacuten ciudad o barrio
3 Lo vital de un universalismo desde aba-jo (partir desde contextos reales)
El desafiacuteo de educarnos al diaacutelogodialogal remite a otro punto importante de la
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propuesta intercultural punto que estaacutereferido al desde donde de lainterculturalidad Es la universalidadentendida como una construccioacuten constantedesde abajo o desde espacios concreto yaque ldquosi el diaacutelogo dialogal quiere ser fecundoy no contentarse con simples elucubracionesracionales no puede limitarse a formalismosabstractos de validez general sino que debedescender al diaacutelogo entre culturas concretasque entran en contactordquo (Panikkar 200655)
El horizonte de la fraternidad esuniversal ya que eacutesta no puede ser reducida aun grupo regioacuten pueblo nacioacuten o continentePero un posible riesgo ante este inmensoobjetivo de la fraternidad es menospreciar ydesvalorizar lo contextual particular yconcreto Es el riesgo por otra parte tanlatino de creer que porque estaacute hecha lalegislacioacuten o la norma ya hemos alcanzado elobjetivo pero tambieacuten el riesgo tanoccidental de creer que la siacutentesis abstractauniversalista contiene lo particular Ante estola interculturalidad nos recuerda que ldquoelproceso de identificacioacuten parte siempre de loconcreto Lo cual significa que no debemosrenunciar a la particularidad sino ahondar enella hasta descubrir lo universalrdquo (Esquirol2005155)
Por tanto si la fraternidad universaldesea realmente convertirse en unaalternativa global tendraacute que saber brotardesde los contextos e irse construyendo noldquoa pesar de estosrdquo sino ldquogracias a estosrdquo Soacutelosi ahonda en estos contextos hasta descubrirlo universal es que podraacute aportar a laldquotransicioacuten del derecho internacional de losEstados soberanos hacia un derechocosmopolita que se preocupe con las
cuestiones ecoloacutegicas de la paz y de la guerradel desarrollo en resumen de todas lascuestiones que trascienden las fronteras delos Estados y exigen la superacioacuten de unaloacutegica meramente individualista del intereacutespersonal de grupo de clase o de etniardquo (Tosi200968)
Afirmar que el punto de partida estaacute enlas realidades concretas significa por ejemploacercarse para aprender del proceso bolivianoque busca un nuevo orden socio-poliacutetico ycultural Aporte que exige ser leiacutedoprofundizado y criticado desde sus visiones yestilos de vida y no desde un paradigmaforaacuteneo Porque para la propuestaintercultural la ldquouniversalidad supone laliberacioacuten realizante de todos los universosculturales y que por eso mismo ni se imponepor imperio de alguacuten centro ni se logra al altoprecio de la reduccioacuten y de la nivelacioacuten de lodiferente sino que crece desde abajo comoun tejido de comunicacioacuten libre y desolidaridadrdquo (Fornet-Betancourt 2001376)
Entonces el desarrollo de la propuestade fraternidad universal por una parte tieneque ser capaz de evitar el reduccionismo y lanivelacioacuten de la diferencias fruto de esaabstraccioacuten tan occidental en busca de unasiacutentesis superior y por otra parte tambieacuten hade evitar erigir un centro desde el cualpromover la aplicacioacuten de esta El caminopasa por promover un policentrismo quepermita una mayor cercaniacutea a los contextos yque al mismo tiempo evita el encierro deestos En otras palabras la fraternidaduniversal no se concretiza aplicaacutendolas a losdiversos contextos socioculturales y poliacuteticosdesde unos principios delineados desde quiensabe doacutende sino que la fraternidad universal
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se va construyendo o gestando desdeespacios concretos Contextos que cuandoesteacuten maduros en sus experiencias defraternidad podraacuten aportar a los cambios en lalegislacioacuten mundial
Cabe sentildealar que este partir desde loscontextos posibilita dos pasos fundamentalesen el proceso intercultural de generarsociedades justas y plenas de vida ldquoPor unlado es necesario profundizar en la propiacultura y no mantenerse en lo superficial ytoacutepico Por el otro ante la otra culturadebemos ir maacutes allaacute de todo lo que en unprimer momento nos aparece descubrir loque estaacute detraacutes descubrir el sentido profundode los siacutembolos de las conductas de laspalabras o de los pensamientosrdquo (Esquirol2005155-156) Son justamente los mismosespacios de interaccioacuten cultural los quepermiten desarrollar la intraculturalidad(conocimiento de lo propio) que esimprescindible para poder sumergirse en lainterioridad de otras culturas y promover unaauteacutentica interculturalidad
Es por estos dos pasos fundamentalesque la fraternidad universal ha de partir desdelos espacios concretos y vitales de laspersonas para ir desarrollando su proyectode categoriacutea socio-poliacutetica que permita evitartanto el encierro individualista de la libertaddesvirtuada como la homogenizacioacuten amorfade una igualdad mal comprendida
Pero el diaacutelogo intercultural no tienesoacutelo un caraacutecter interpersonal sino tambieacutengrupal social y entre pueblos Maacutes auacuten es undiaacutelogo a desarrollar entre tradiciones ymodos de ver y vivir en el mundo Por tantoincluso la misma categoriacutea de fraternidadtendraacute que ser puesta en discusioacuten si es que
realmente desea entablar este diaacutelogorespetuoso horizontal y de enriquecimientomutuo con las culturas
4 Un posible equivalente homeomoacuterfico(formas similares) a la categoriacutea de fra-ternidad
Poner en discusioacuten la categoriacutea defraternidad no significa anular su ricatradicioacuten y aporte conceptual desarrollado enlos marcos del pensamiento occidentalSignifica maacutes bien desde este desarrollo notratarla como una categoriacutea universal quepuede ser impuesta y colocada en todas lasculturas por igual Dicho en teacuterminos de laperspectiva intercultural significa buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas Concretamente esto significa que ldquosetrata pues de un equivalente no conceptual nifuncional a saber de una analogiacutea de tercergrado No se busca la misma funcioacuten (que lafilosofiacutea ejerce) sino aquella equivalente a laque la nocioacuten original ejerce en lacorrespondiente cosmovisioacutenrdquo (Panikkarcitado en Estermann 200647)
Entonces un desafiacuteo no menor que sepresenta a quienes estamos desarrollando elprincipio de fraternidad es buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas para poder entablar un auteacutentico yenriquecedor diaacutelogo con estas Aquiacute estamosen el meollo de la perspectiva interculturaldonde ldquocomo resultado de la lsquohermeneacuteuticadiatoacutepicarsquo uno aprende a pensar ycomprender desde el sistema simboacutelico demaacutes de una tradicioacutenrdquo (Vallescar 2005482) Y
ldquoesto puede comprenderse por las nociones dehomologiacutea ndashlas nociones juegan papelesequivalentes y ocupan espacios homoacutelogos en los
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respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
201028-103
la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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Lucas Cervintildeo
2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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Lucas Cervintildeo
una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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Lucas Cervintildeo
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
M Roberta Cappellini
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M Roberta Cappellini
qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Maria Esther Mastrogiovanni
ambiti diversi su entrambi i soggetti entram-bi i soggetti madre e figlioa si formano ma-turano crescono insieme E non mi risulti e-sista parola nella nostra lingua che descrivatutta la complessitagrave e lo spessore di questaparticolare modalitagrave di relazione Se riflettia-mo su questo inizio come un inizio proprio dimoltissime specie viventi ci renderemo contodi come nascendo facciamo esperienza di unamodalitagrave di relazione che in seguito non solodimentichiamo ma anche quando vi pensia-mo la consideriamo al piugrave in quantonaturale non appropriata allessere umanosviluppato il quale sembra ritenere di uma-nizzarsi proprio superando la propria condi-zione naturale ma in questo movimento deicorpi e del pensiero di fatto ci si allontanaanche dalle proprie radici dalla propria origi-ne Se poi pensiamo che per quanto riguardagli esseri umani allorigine cegrave un corpo didonna non egrave difficile comprendere comequesta rimozione culturale collettiva possaavere a che fare ieri come oggi con il disco-noscimento della potenza della madre
Lindividuo libero in quanto assolutopadrone di seacute attraverso la sua volontagrave risultaa questo punto una bella astrazione e una viaduscita per il maschio (solo occidentale) cheper rifondarsi deve rinascere da se stessodimenticando la sua nascita reale e le condi-zioni in cui essa egrave avvenuta Tutto ciograve ha avutonei secoli trascorsi una sua funzione forse -egrave una domanda alla quale non egrave facile rispon-dere - ma oggi in un mondo sempre piugrave pic-colo una strada per non soccombere tuttipuograve essere quella di ricordare che se siamovivi e vogliamo che si continui a vivere egrave per-cheacute qualcuno ci ha messo al mondo e allevaticioegrave riconoscere la nostra dipendenza nei
confronti delle e degli altri dipendenza neitermini in cui labbiamo vissuta alla nascita ndashpurtroppo non ci sono altre parole einterrelazione mi sembra troppo asettica epoco pregnante Agire veramente questa ac-quisizione in ogni ambito non egrave assolutamen-te facile ma cambierebbe lordine simboliconel quale siamo soliti pensarci ed esprimerciNon egrave facile Ma questa egrave la grande scommes-sa che da piugrave parti con altre motivazioni staemergendo come ineludibile per la nostra so-pravvivenza
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L Anthony Savari Raj
Tsunami in 2004
It indeed awakened us at least for ashort while to realize that nature is not sing-ing any longer its sweet song It has only be-gun to let out its cry
On this disastrous occasion we heardpeoplersquos cry too a cry out of helplessnessloss and pain
Though the groanings of nature and thepoor appeared to outsmart one another yetthey also fused into one ndash not of course in aharmonic symphony but in a horrifying ca-cophany
The cacophany had a theme too It por-trayed that the cosmic display and the humandisplacement are connected and that the hu-mans are not the only players on world stageIt perhaps signaled the need and a new op-portunity for a fresh and urgent vision of acosmotheandric (cosmos-divine-human) soli-darity
Ecosophical Justice is presented in thisvery cacophanic world context and situationIt reminds us among other things that eco-logical predicament is not merely ecologicalbut it is a human problem which indeed re-quires a radical mutation in human attitudeIn our attempt to control and manipulate na-ture we have forgotten that we are naturalbeings sustained by the same environmentwe seek to dominate
Very significantly our domination hasspilled over to the human beings too particu-larly the poor who cry out for justice and lib-eration The logic that exploits the earth andthe poor seems to be one and the same Eco-logical and justice concerns therefore are in-separable Justice is the way of ecology
Ecosophical Justice reminds us furtherthat precisely because of our present state ofhuman emergency and seriousness of theecological situation mere short-term solu-tions and technical stopgaps are insufficientIn other words it is not enough to find waysby which we can more effectively or moreldquohumanlyrdquo deal with the Earth unless at thesame time we find the Earth as another di-
ECOSOPHICAL JUSTICE
L Anthony Savari Raj
L Anthony Savari RajUniversity of Madras India
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L Anthony Savari Raj
mension of our very selves sharing the samedestiny This in short constitutes the ecoso-phical awareness
It appears therefore we need a radicalre-vision of reality which would make usaware that the world is the manifestation ofthe total cosmotheandric reality which callsfor a holistic participation It involves indeed acultural disarmament and innovation and aparticipatory common life in solidarity withfellow human beings and the earth This ofcourse is our human dignity and responsibil-ity
Understandably this requires from usdistance and involvement contemplation andaction theory and praxis and of course anopenness to the transcendent Spontaneousand authentic actions for the welfare of theeco-human can flow only from a serene in-sight and right evaluation born of an ecoso-phical vision
Our guide in our search for ecosophicaljustice is Raimon Panikkar who is at once aphilosopher a scientist and a theologian Buteven these terms do not adequately capturethe heart of Panikkarrsquos enterprise
As a scientist philosopher and theolo-gian he has spent a lifetime exploring thegreat religious and secular traditions seekingto discern their underlying visions of realityHow do we name that in which we all live andmove The modern scientist sees it as the ma-terial universe the philosopher as the humanmind the theologian as the mysterious divine
But Panikkar sees these options as par-tial and fragmenting indeed they are part ofthe problem rather than part of the solution
When we see that the earth is reduced toldquomere stuffrdquo wholly subject to a human willthat sees itself autonomous from the mysteryof being itself then we begin to see the prob-lem at the heart of our crucible
Panikkarrsquos ecosophical vision is to besituated in this context It indeed leads us tosee the co-penetration of which we namedand separatedmdashas universe humanity andthe divine It is our effort to discern and spellout how authentic and effective actions ofjustice can spontaneously flow from this holis-tic and ecosophical vision of Panikkar
Our focus on Panikkarrsquos ecosophical vi-sion has another important purpose At a timewhen the future of theology in general andIndian theology in particular is said to dependvery much on the meeting and interaction oftwo important streams in theologizingnamely the religio-cultural (ldquomystical con-tentrdquo) and the socio-political (ldquoprophetic con-cernrdquo) through an exploration of the contoursof justice in Panikkars ecosophical enterpriseour work indeed attempts to develop a widerframework in which both the streams areharmoniously integrated and one made tosupport the other After all a unified searchfor truth and realization of justice are onlytwo sides of the same coin
The study is presented in four chapters
The first chapter takes up the questionof the relationship between religious plural-ism and justice and further explores the pres-ence and nature of justice concerns in the e-cosophical vision of Panikkar
Though Panikkarrsquos contribution hasbeen studied and interpreted in various con-
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L Anthony Savari Raj
texts and aspects yet we believe the impli-cations of his vision for the central issue ofjustice has not been thus far sufficiently ex-plored Hence the present attempt
This attempt looks interesting and sig-nificant amidst a certain tendency to catego-rize and portray Panikkar only as a represen-tative of religio-cultural orientation and as amere dialogue theologian without an explicitliberation and justice motif and concern
As a pathway to explore Panikkarrsquos jus-tice concerns the second chapter ventures toexplore Panikkarrsquos vision of ldquoecosophyrdquo Hereattempts are made to show the implicationsof Panikkarrsquos vision for one of our major con-temporary problems namely the ecologicalpredicament Panikkarrsquos proposal of ldquoecoso-phicalrdquo vision as different from ecological iselaborated
The word ldquoecosophyrdquo as understood byPanikkar suggests that the question lies be-yond a more or less refined ecology It furtherreminds us that the present predicament isneither ecological nor technical but a humanone It is a problem rooted in our ways ofthinking It involves our new attitude and per-ception about the earth ourselves and alsothe divine and the collective identity and des-tiny of all the three dimensions of reality It inshort points to a cultural mutation
The third chapter studies ldquoEcojusticerdquowhich may well complement Panikkarrsquosecosophy Besides portraying justice as theway of ecology it indeed attempts to repre-sent ecology as the symbol of the struggles ofthe poor for regaining their lost dignity theirland resource rice and freedom
Stated differently behind the ecologicaldisaster we can sense the reduction of the an-thropos to the reduction of a particular racecountry and worldview which indeed preparesthe ground for the appropriation for one selfof the natural resources and consequently thevery means for livelihood of the other It isthis inhuman and exploitative practice againstthe other that has spilled over and has be-come an ecological disaster The programmeof ecojustice that is presented in the chaptertherefore indicates that it is only by deeplyentering into the human (unaffected by re-stricted and restricting anthropocentrism)that we can arrive at a sound ecological uni-verse
The final chapter ldquoEcosophical Justicerdquoattempts to discern the meeting point be-tween the ecojustice and ecosophical consid-erations Attempts are made to show howecojustice orientations can indeed serve as acomplement and also as an ldquoexternal stimu-lusrdquo to Panikkarrsquos ecosophical vision Effortsare made therefore to discern and spell outthe implications of justice in Panikkarrsquos visionof ecosophy in the light of ecojustice consid-erations
In the first part of this chapter we dis-cuss the nature of ecosophical justice mainlyto be in the nature of lsquoclarificationrsquo This clari-fication would consist in clarifying two impor-tant aspects of our ecosophical responsenamely lsquothe primacy of beingrsquo and lsquothe spon-taneity of doingrsquo In the second part of thechapter we attempt to open the heart ofecosophical justice by unearthing its founda-tions implications and implementations
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Lucas Cervintildeo
A manera de premisa e introduccioacuten
Esta reflexioacuten brota de un contextoparticular Bolivia Paiacutes sumergido en unabierto desconcertante impredecible yprofundo proceso de cambio socio-poliacutetico ycultural Proceso que para muchos es laesperanza de diacuteas mejores y para otros es maacutesde lo mismo Una sociedad en conflictoporque generalmente todo cambio ytransformacioacuten significa una redistribucioacuten yreequilibrio de las fuerzas sociales por tantoconflicto
La nueva Constitucioacuten Poliacutetica en suprimer artiacuteculo expresa que ldquoBolivia seconstituye en un Estado Unitario Social deDerecho Plurinacional Comunitario libreindependiente soberano democraacutetico inter-cultural descentralizado y con autonomiacuteasBolivia se funda en la pluralidad y elpluralismo poliacutetico econoacutemico juriacutedicocultural y linguumliacutestico dentro del procesointegrador del paiacutesrdquo
Estamos ante un proyecto de Estado ysociedad atrevido y de gran alcance original y
desafiante Una declaracioacuten que manifiesta lanecesidad de dar lugar reconocimiento yautodeterminacioacuten a la pluralidad de culturasy cosmovisiones conjugaacutendolas dentro de unmodelo de gobierno foraacuteneo a eacutestas mismasArtiacuteculo que aunque no manifiestaexpliacutecitamente nos remite a la categoriacutea defraternidad de esa ldquofraternidad universalentendida como conjugacioacuten de relaciones depertenencia reciacuteproca y de responsabilidadcomo principio de reconocimiento de laidentidad y del aspecto unitario del cuerposocial en el respeto de cada una de lasdiferentes multiplicidadesrdquo (Ropelato2006184)
El intento boliviano es la lucha pordesarrollar un Estado que de cabida ypromueva ldquorelaciones de pertenenciareciacuteprocardquo sin anular o menguar la pluralidentidad cultural de sus habitantes quemantenga el ldquoaspecto unitario del cuerposocialrdquo pero al mismo tiempo respete lasldquodiferentes multiplicidadesrdquo de maneras deser estar y vivir que se dan en su territorio Esla buacutesqueda de aquello que no estaacute pero seanhela que apenas se vislumbra pero ya se loquiere hecho realidad
LA FRATERNIDAD EN CONFLICTO Y EL CONFLICTO FRATERNOAPORTES DESDE LA INTERCULTURALIDAD
Lucas Cervintildeo
Lucas CervintildeoUniversidad Catoacutelica Boliviana
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Considero que desde estas tierras consus anhelos luchas y buacutesquedas y sin entraren los particulares del proceso poliacutetico socialy cultural que viene desarrollaacutendose enBolivia hay un aporte al camino que se vienerecorriendo desde hace antildeos para dar rostro yconcretizacioacuten a la categoriacutea de fraternidadM Antonio Baggio uno de los maacutesimportantes exponentes de este recorridoantildeos atraacutes se preguntaba ldquoiquestqueacute nuevoselementos nos llevan hoy en diacutea a analizareste precedente y a plantear el problema dela fraternidad Considero que se puedenindicar dos clases de motivos que estaacutenrelacionados entre siacute la fraternidad comoexigencia y pregunta y la fraternidad comoexperiencia y recursordquo (Baggio 20098)
La experiencia de este uacuteltimo decenioen Bolivia manifiesta la presencia de estaexigencia que por momentos ha sido un gritodesde diversos sectores sociales por generarfraternidad como tambieacuten estaacute presente elrecurso humano social y cultural paraarticular la fraternidad como categoriacutea poliacuteticay concretizarla
De mil modos y maneras se podriacuteadesarrollar esta intuicioacuten Concretamente seharaacute desde el aacutembito de filosoacuteficondashteoloacutegico yla perspectiva intercultural que considero uninstrumental muy vaacutelido para adentrarse yreflexionar los contextos plurales y susprocesos
En un segundo momento profundizareacuteel conflicto dentro de la interaccioacuten entre lasculturas principalmente desde unaperspectiva interpersonal Para esto recurrireacutea la inspiracioacuten ofrecida por un texto biacuteblico
I La fraternidad en conflicto
La finalidad de esta primera parte seraacuteprecisar lo que se comprende porinterculturalidad dada su ambiguumledad designificados y comprensiones Luego desdealgunas de sus claves se realizaraacute una velozcriacutetica del principio fraternidad buscandodesmantelar algunos de sus supuestosculturales occidentales que pretenden seruniversalizados a todas las culturas
En otras palabras desarrollaremos unaldquodeconstruccioacutenrdquo1 de la categoriacutea defraternidad colocando a eacutesta en conflicto porasiacute decir para poder manifestar ciertascontradicciones y ambiguumledades La finalidadde este ejercicio es contribuir a seguirahondando con nuevas luces el camino paratransformar la fraternidad en una categoriacuteapoliacutetica O sea un principio capaz de ldquoformarparte constitutiva del criterio de decisioacutenpoliacutetica contribuyendo en la determinacioacutenjunto a la libertad y la igualdad del meacutetodo yde los contenidos de la poliacutetica mismardquo Y quetambieacuten ldquologre influir en el modo con el cualse interpretan las otras categoriacuteas poliacuteticascomo la libertad y la igualdadrdquo (Baggio200639)
1 Breves aclaraciones alrededor de la in-terculturalidad
En esta reflexioacuten la interculturalidadviene asumida principalmente desde latradicioacuten desarrollada con acentos diversos
1 Deconstruccioacuten 1 f Accioacuten y efecto de deconstruir2 f Fil Desmontaje de un concepto o de una construc-cioacuten intelectual por medio de su anaacutelisis mostrando asiacutecontradicciones y ambiguumledades Real Academia Espa-ntildeola wwwraees
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por tres estudiosos R Panikkar R Fornet-Betancour y D de Vallescar Esta uacuteltima luegodel estudio a fondo de los otros dospensadores afirma que
ldquola interculturalidad antes que una teoriacutea es unaexperiencia de interrelacioacuten reciprocidaddiaacutelogo y solidaridad Presupone una actitud deapertura y escucha atenta Nos situacutea maacutes allaacute dela afirmacioacuten de la existencia faacutectica dediferentes culturas y del planteamientomulticultural liberal-democraacutetico pues concede acada miembro ndashcon independencia del marcopoliacutetico del que se trate- la facultad de contribuircon su aportacioacuten particular Esto significa queasume la tarea de renegociacioacuten continua deroles y espacios el discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesis decada sociedadrdquo (Vallescar 2005477)
Por tanto el punto de partida de lainterculturalidad es una opcioacuten eacutetica deapertura y escucha para descubrir las riquezasque el diversoa (culturalmente socialmentereligiosamente poliacuteticamente etc) meofrece Desde estas actitudes que se vuelvenexperiencia de vida en un segundo momentose va reflexionando y aportando a una teoriacuteaque deacute insumos para gestionar de maneracreativa y equitativa la interrelacioacuten entreculturas Entonces la propuesta interculturalpromueve un verdadero enriquecimientohorizontal entre las personas grupos socialesy pueblos pertenecientes a diversas culturasque conviven en un espacio comuacuten
Interculturalidad es la buacutesqueda degenerar espacios donde cada persona puedaldquocontribuir con aportacioacuten particularrdquo a lagestacioacuten de una sociedad y por tanto a unaglobalizacioacuten justa digna equitativa ysolidaria para todos todas y todo Todo en elsentido de incluir en nuestra categoriacutea de
bienestar al planeta el gran excluido de lamodernidad
A su vez la interculturalidad asume lacompleja tarea de la ldquorenegociacioacuten continuade roles y espaciosrdquo para dar lugar a todos ycada uno de los miembros de la sociedadprocurando ldquoel discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesisrdquoque lleva adelante cada pueblo y sociedad
Por tanto la interculturalidad permiteser pensada ldquocomo una categoriacuteaeminentemente eacutetico-poliacutetica que surgedesde el mundo de la vida y no desde fuera deeacutel que alude a cuestiones que rompen elmarco monocultural en el que somossocializados y que cuestiona el caraacutecterhomogenizante de la globalizacioacuten faacutecticardquo(Salas 200728) Propuesta que ldquoexige unanueva relacioacuten entre los seres humanos y lospueblos que aunque sea asimeacutetrica hoypuede dar forma a nuevas relaciones desimetriacuteasrdquo (Salas 200728)
2 Relacioacuten entre interculturalidad y fra-ternidad en el contexto plural
Cuando hablamos de culturas esimportante dejar claro que la interculturalidadse coloca como una alternativa clara ante launiformidad de una cultura sobre las demaacutesEsto porque asume que ldquolas culturas no sonlsquofolklorersquo sino que cada cultura es una formanueva de ver y de vivir el mundo La culturaofrece a cada tiempo y pueblo su estilo ysobre todo su lenguajerdquo (Panikkar 200611)
Importante subrayar que las culturasson ldquoformas de ver y vivir en el mundordquo portanto la interculturalidad no ha de serreducida a los espacios de interaccioacuten entre
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culturas originarias-indiacutegenas y modernas Lapropuesta intercultural parte desde lainteraccioacuten entre culturas milenariasmodernas y postmodernas (juvenilesperiferias de las ciudades etc) en su continuareconfiguracioacuten actual Por esto laldquointerculturalidad se propone pues como unaalternativa que permite reorganizar el ordenmundial porque insiste en la comunicacioacutenjusta entre las culturas como visiones delmundo y porque recalca que lo decisivo estaacuteen dejar libre los espacios y tiempo para quelas lsquovisionesrsquo del mundo puedan convertirseen mundo realesrdquo (Fornet-Betancourt2001375)
Precisamente esta ldquocomunicacioacuten justaentre las culturas como visiones de mundordquo eslo que tiende un puente entre lainterculturalidad y la fraternidad Porque si escierto que ldquola solidaridad la fraternidad y lasrelaciones de alteridad como valores positivosnos permitiraacuten ver que todo lo que le sucedede malo al otro nos afecta que debemosinvolucrarnosrdquo (Barros 2009156) significaque ambas propuesta giran alrededor de almenos un eje comuacuten la inter-in-dependencia2
de la familia humana que como ldquovivenciademocraacutetica requiere de una indignacioacutenconstante y una accioacuten que contribuya a
2 ldquoAunque todo estaacute relacionado con todo es asiacutemismo verdad que cada parte de este todo esdiferente asiacute como todos los hombres son distintosentre siacute Cada uno es una persona es decir un nudouacutenico en la red de relaciones que constituye la realidadCuando este nudo rompe los hilos que lo unen a losotros nudos cuando las tensiones se han vuelto tantensas que no permiten ya la libertad constitutiva de lainter-in-dependencia entre nudo y nudo y en uacuteltimainstancia con la realidad en ese momento nace elindividualismo que perturba la armoniacutea y lleva a lamuerte de la persona hacieacutendole perder su identidadque es soacutelo relacionalrdquo (Panikkar 200616)
cambiar la realidad de todosrdquo (Barros2009156)
La fraternidad coloca el acento en quetodos los seres humanos somos hermanos ylo que sucede a uno afecta al conjunto lainterculturalidad agrega que esta inter-in-dependencia constitutiva del geacutenero humanoha de ser matiza desde la diversidad (culturalreligiosa etc) que tambieacuten es constitutiva delser humano Entonces la fraternidad sinoadquiere un rostro un contexto y un tiempodesde el cual constituirse corre el riesgo dequedar como formulacioacuten universalista dedifiacutecil aplicacioacuten Por esto que
ldquoen el siglo XXI el rostro de la nueva fraternidady sororidad seraacute intercultural o no seraacute Paraaprender entender y cambiar es preciso que laspersonas se aventuren en el diaacutelogo consigomismas (diaacutelogo intracultural) con sussemejantes con personas de otras culturas oreligiones (diaacutelogo intercultural e interreligioso)y se abran a ambientes culturales distintos a laamplitud de lo real y lo cotidianordquo (Vallescar200616-17)
En los tiempos que corren unapropuesta que busca recuperar la categoriacuteapoliacutetica de fraternidad irremediablementetiene que asumir el factor cultural que esconstitutivo del ser humano No puedequedarse a un nivel simplemente socioloacutegicoo econoacutemico o incluso poliacutetico Hoy por hoyno podemos reflexionar sobre la fraternidadsin asumir que en el mundo sedesencuentran encuentran y convivenconstantemente diversos mundos culturalesque expresan diversas maneras de estarsentir y vivir la vida
Si es cierto que ldquodesde un punto devista poliacutetico la fraternidad se situacutea antes quenada como principio de construccioacuten social
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donde el otro si podemos definirnoshermanos no es otro diferente de miacute sinootro yo mismordquo (Ropelato 2006199) elindagar la visioacuten de mundo del ldquootrordquo que esldquoyo mismordquo se torna fundamental Clarosiempre y cuando la fraternidad quieracolaborar concretamente a la aperturaconstante hacia ldquoambientes culturalesdistintosrdquo permitiendo ampliar la experienciade ldquolo real y lo cotidianordquo
Para realizar lo que venimos enunciandoes necesario la praacutectica del diaacutelogointercultural que permite reconocer lainviolable igualdad de la dignidad humanapero al mismo tiempo la diferencia (culturalsocial religiosa poliacutetica etc) que tambieacuten esinviolable Como afirma Fornet-Betancourt
ldquola necesidad del diaacutelogo intercultural es lanecesidad de realizar la justicia de entrar en uncontacto justo con el otro libre lo que quiere decir asu vez que es necesario reconocerle como personahumana portadora justamente en su diferencias deuna dignidad inviolable que nos hace igualesrdquo(Fornet-Betancourt 2001264)
Por tanto si la fraternidad desearesponder de manera profunda creativa yreal al contexto actual del pluralismo nopuede reducir su anaacutelisis de la realidad al nivelsocio-poliacutetico sino que ha de abrirse a lacomplejidad del pluralismo culturalSolamente desde este acercamientointercultural podraacute descubrir que lo poliacutetico ysocial es percibido y vivido de manerasmuacuteltiples y diversas en un mismo contexto
Lo expresado revela que tal vez unpaso adelante en la reflexioacuten alrededor elprincipio de la fraternidad tendraacute que asumirel pluralismo cultural de nuestros contextostambieacuten latinoamericanos si desea realmente
ser una categoriacutea que promueva justiciadignidad igualdad y libertad a todos y todassus habitantes Para esto un recurso de granvalor seraacute profundizar el meacutetodo de lafilosofiacutea intercultural el diaacutelogo dialogaldonde ldquolas reglas del diaacutelogo no sepresuponen unilateralmente ni se dan porsupuestas a priori sin haberlas establecido enel propio diaacutelogordquo (Panikkar 200649) Estoporque
ldquoel diaacutelogo dialogal es radicalmente diferente deldiaacutelogo dialeacutectico no pretende con-vencer alotro es decir vencer dialeacutecticamente alinterlocutor o por lo menos buscar con eacutel unaverdad sometida a la dialeacutectica El diaacutelogodialeacutectico presupone la aceptacioacuten de un campoloacutegico y personal al que se atribuye o reconoceuna validez o jurisdiccioacuten puramente lsquoobjetivarsquo Eldiaacutelogo dialogal en cambio presupone laconfianza reciacuteproca en un aventurarse comuacuten enlo desconocido ya que no puede establecerse apriori si nos entenderemos el uno al otro nisupone que el hombre sea un ser exclusivamenteloacutegicordquo (Panikkar 200652)
Entonces para la aplicacioacuten de lacategoriacutea de fraternidad en espacios socialesno podremos contentarnos con establecerdiaacutelogos entre tendencias poliacuteticas diversas yopuestas Si realmente deseamos fortalecer eltejido social de nuestros contextos pluraleses necesario promover espaciosinterculturales donde se practique el diaacutelogodialogal Espacios donde este contenida yrepresentada toda la diversidad cultural deuna regioacuten ciudad o barrio
3 Lo vital de un universalismo desde aba-jo (partir desde contextos reales)
El desafiacuteo de educarnos al diaacutelogodialogal remite a otro punto importante de la
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propuesta intercultural punto que estaacutereferido al desde donde de lainterculturalidad Es la universalidadentendida como una construccioacuten constantedesde abajo o desde espacios concreto yaque ldquosi el diaacutelogo dialogal quiere ser fecundoy no contentarse con simples elucubracionesracionales no puede limitarse a formalismosabstractos de validez general sino que debedescender al diaacutelogo entre culturas concretasque entran en contactordquo (Panikkar 200655)
El horizonte de la fraternidad esuniversal ya que eacutesta no puede ser reducida aun grupo regioacuten pueblo nacioacuten o continentePero un posible riesgo ante este inmensoobjetivo de la fraternidad es menospreciar ydesvalorizar lo contextual particular yconcreto Es el riesgo por otra parte tanlatino de creer que porque estaacute hecha lalegislacioacuten o la norma ya hemos alcanzado elobjetivo pero tambieacuten el riesgo tanoccidental de creer que la siacutentesis abstractauniversalista contiene lo particular Ante estola interculturalidad nos recuerda que ldquoelproceso de identificacioacuten parte siempre de loconcreto Lo cual significa que no debemosrenunciar a la particularidad sino ahondar enella hasta descubrir lo universalrdquo (Esquirol2005155)
Por tanto si la fraternidad universaldesea realmente convertirse en unaalternativa global tendraacute que saber brotardesde los contextos e irse construyendo noldquoa pesar de estosrdquo sino ldquogracias a estosrdquo Soacutelosi ahonda en estos contextos hasta descubrirlo universal es que podraacute aportar a laldquotransicioacuten del derecho internacional de losEstados soberanos hacia un derechocosmopolita que se preocupe con las
cuestiones ecoloacutegicas de la paz y de la guerradel desarrollo en resumen de todas lascuestiones que trascienden las fronteras delos Estados y exigen la superacioacuten de unaloacutegica meramente individualista del intereacutespersonal de grupo de clase o de etniardquo (Tosi200968)
Afirmar que el punto de partida estaacute enlas realidades concretas significa por ejemploacercarse para aprender del proceso bolivianoque busca un nuevo orden socio-poliacutetico ycultural Aporte que exige ser leiacutedoprofundizado y criticado desde sus visiones yestilos de vida y no desde un paradigmaforaacuteneo Porque para la propuestaintercultural la ldquouniversalidad supone laliberacioacuten realizante de todos los universosculturales y que por eso mismo ni se imponepor imperio de alguacuten centro ni se logra al altoprecio de la reduccioacuten y de la nivelacioacuten de lodiferente sino que crece desde abajo comoun tejido de comunicacioacuten libre y desolidaridadrdquo (Fornet-Betancourt 2001376)
Entonces el desarrollo de la propuestade fraternidad universal por una parte tieneque ser capaz de evitar el reduccionismo y lanivelacioacuten de la diferencias fruto de esaabstraccioacuten tan occidental en busca de unasiacutentesis superior y por otra parte tambieacuten hade evitar erigir un centro desde el cualpromover la aplicacioacuten de esta El caminopasa por promover un policentrismo quepermita una mayor cercaniacutea a los contextos yque al mismo tiempo evita el encierro deestos En otras palabras la fraternidaduniversal no se concretiza aplicaacutendolas a losdiversos contextos socioculturales y poliacuteticosdesde unos principios delineados desde quiensabe doacutende sino que la fraternidad universal
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se va construyendo o gestando desdeespacios concretos Contextos que cuandoesteacuten maduros en sus experiencias defraternidad podraacuten aportar a los cambios en lalegislacioacuten mundial
Cabe sentildealar que este partir desde loscontextos posibilita dos pasos fundamentalesen el proceso intercultural de generarsociedades justas y plenas de vida ldquoPor unlado es necesario profundizar en la propiacultura y no mantenerse en lo superficial ytoacutepico Por el otro ante la otra culturadebemos ir maacutes allaacute de todo lo que en unprimer momento nos aparece descubrir loque estaacute detraacutes descubrir el sentido profundode los siacutembolos de las conductas de laspalabras o de los pensamientosrdquo (Esquirol2005155-156) Son justamente los mismosespacios de interaccioacuten cultural los quepermiten desarrollar la intraculturalidad(conocimiento de lo propio) que esimprescindible para poder sumergirse en lainterioridad de otras culturas y promover unaauteacutentica interculturalidad
Es por estos dos pasos fundamentalesque la fraternidad universal ha de partir desdelos espacios concretos y vitales de laspersonas para ir desarrollando su proyectode categoriacutea socio-poliacutetica que permita evitartanto el encierro individualista de la libertaddesvirtuada como la homogenizacioacuten amorfade una igualdad mal comprendida
Pero el diaacutelogo intercultural no tienesoacutelo un caraacutecter interpersonal sino tambieacutengrupal social y entre pueblos Maacutes auacuten es undiaacutelogo a desarrollar entre tradiciones ymodos de ver y vivir en el mundo Por tantoincluso la misma categoriacutea de fraternidadtendraacute que ser puesta en discusioacuten si es que
realmente desea entablar este diaacutelogorespetuoso horizontal y de enriquecimientomutuo con las culturas
4 Un posible equivalente homeomoacuterfico(formas similares) a la categoriacutea de fra-ternidad
Poner en discusioacuten la categoriacutea defraternidad no significa anular su ricatradicioacuten y aporte conceptual desarrollado enlos marcos del pensamiento occidentalSignifica maacutes bien desde este desarrollo notratarla como una categoriacutea universal quepuede ser impuesta y colocada en todas lasculturas por igual Dicho en teacuterminos de laperspectiva intercultural significa buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas Concretamente esto significa que ldquosetrata pues de un equivalente no conceptual nifuncional a saber de una analogiacutea de tercergrado No se busca la misma funcioacuten (que lafilosofiacutea ejerce) sino aquella equivalente a laque la nocioacuten original ejerce en lacorrespondiente cosmovisioacutenrdquo (Panikkarcitado en Estermann 200647)
Entonces un desafiacuteo no menor que sepresenta a quienes estamos desarrollando elprincipio de fraternidad es buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas para poder entablar un auteacutentico yenriquecedor diaacutelogo con estas Aquiacute estamosen el meollo de la perspectiva interculturaldonde ldquocomo resultado de la lsquohermeneacuteuticadiatoacutepicarsquo uno aprende a pensar ycomprender desde el sistema simboacutelico demaacutes de una tradicioacutenrdquo (Vallescar 2005482) Y
ldquoesto puede comprenderse por las nociones dehomologiacutea ndashlas nociones juegan papelesequivalentes y ocupan espacios homoacutelogos en los
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respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
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la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
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qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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Recensioni Reviews
essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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Recensioni Reviews
quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Recensioni Reviews
Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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L Anthony Savari Raj
Tsunami in 2004
It indeed awakened us at least for ashort while to realize that nature is not sing-ing any longer its sweet song It has only be-gun to let out its cry
On this disastrous occasion we heardpeoplersquos cry too a cry out of helplessnessloss and pain
Though the groanings of nature and thepoor appeared to outsmart one another yetthey also fused into one ndash not of course in aharmonic symphony but in a horrifying ca-cophany
The cacophany had a theme too It por-trayed that the cosmic display and the humandisplacement are connected and that the hu-mans are not the only players on world stageIt perhaps signaled the need and a new op-portunity for a fresh and urgent vision of acosmotheandric (cosmos-divine-human) soli-darity
Ecosophical Justice is presented in thisvery cacophanic world context and situationIt reminds us among other things that eco-logical predicament is not merely ecologicalbut it is a human problem which indeed re-quires a radical mutation in human attitudeIn our attempt to control and manipulate na-ture we have forgotten that we are naturalbeings sustained by the same environmentwe seek to dominate
Very significantly our domination hasspilled over to the human beings too particu-larly the poor who cry out for justice and lib-eration The logic that exploits the earth andthe poor seems to be one and the same Eco-logical and justice concerns therefore are in-separable Justice is the way of ecology
Ecosophical Justice reminds us furtherthat precisely because of our present state ofhuman emergency and seriousness of theecological situation mere short-term solu-tions and technical stopgaps are insufficientIn other words it is not enough to find waysby which we can more effectively or moreldquohumanlyrdquo deal with the Earth unless at thesame time we find the Earth as another di-
ECOSOPHICAL JUSTICE
L Anthony Savari Raj
L Anthony Savari RajUniversity of Madras India
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L Anthony Savari Raj
mension of our very selves sharing the samedestiny This in short constitutes the ecoso-phical awareness
It appears therefore we need a radicalre-vision of reality which would make usaware that the world is the manifestation ofthe total cosmotheandric reality which callsfor a holistic participation It involves indeed acultural disarmament and innovation and aparticipatory common life in solidarity withfellow human beings and the earth This ofcourse is our human dignity and responsibil-ity
Understandably this requires from usdistance and involvement contemplation andaction theory and praxis and of course anopenness to the transcendent Spontaneousand authentic actions for the welfare of theeco-human can flow only from a serene in-sight and right evaluation born of an ecoso-phical vision
Our guide in our search for ecosophicaljustice is Raimon Panikkar who is at once aphilosopher a scientist and a theologian Buteven these terms do not adequately capturethe heart of Panikkarrsquos enterprise
As a scientist philosopher and theolo-gian he has spent a lifetime exploring thegreat religious and secular traditions seekingto discern their underlying visions of realityHow do we name that in which we all live andmove The modern scientist sees it as the ma-terial universe the philosopher as the humanmind the theologian as the mysterious divine
But Panikkar sees these options as par-tial and fragmenting indeed they are part ofthe problem rather than part of the solution
When we see that the earth is reduced toldquomere stuffrdquo wholly subject to a human willthat sees itself autonomous from the mysteryof being itself then we begin to see the prob-lem at the heart of our crucible
Panikkarrsquos ecosophical vision is to besituated in this context It indeed leads us tosee the co-penetration of which we namedand separatedmdashas universe humanity andthe divine It is our effort to discern and spellout how authentic and effective actions ofjustice can spontaneously flow from this holis-tic and ecosophical vision of Panikkar
Our focus on Panikkarrsquos ecosophical vi-sion has another important purpose At a timewhen the future of theology in general andIndian theology in particular is said to dependvery much on the meeting and interaction oftwo important streams in theologizingnamely the religio-cultural (ldquomystical con-tentrdquo) and the socio-political (ldquoprophetic con-cernrdquo) through an exploration of the contoursof justice in Panikkars ecosophical enterpriseour work indeed attempts to develop a widerframework in which both the streams areharmoniously integrated and one made tosupport the other After all a unified searchfor truth and realization of justice are onlytwo sides of the same coin
The study is presented in four chapters
The first chapter takes up the questionof the relationship between religious plural-ism and justice and further explores the pres-ence and nature of justice concerns in the e-cosophical vision of Panikkar
Though Panikkarrsquos contribution hasbeen studied and interpreted in various con-
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texts and aspects yet we believe the impli-cations of his vision for the central issue ofjustice has not been thus far sufficiently ex-plored Hence the present attempt
This attempt looks interesting and sig-nificant amidst a certain tendency to catego-rize and portray Panikkar only as a represen-tative of religio-cultural orientation and as amere dialogue theologian without an explicitliberation and justice motif and concern
As a pathway to explore Panikkarrsquos jus-tice concerns the second chapter ventures toexplore Panikkarrsquos vision of ldquoecosophyrdquo Hereattempts are made to show the implicationsof Panikkarrsquos vision for one of our major con-temporary problems namely the ecologicalpredicament Panikkarrsquos proposal of ldquoecoso-phicalrdquo vision as different from ecological iselaborated
The word ldquoecosophyrdquo as understood byPanikkar suggests that the question lies be-yond a more or less refined ecology It furtherreminds us that the present predicament isneither ecological nor technical but a humanone It is a problem rooted in our ways ofthinking It involves our new attitude and per-ception about the earth ourselves and alsothe divine and the collective identity and des-tiny of all the three dimensions of reality It inshort points to a cultural mutation
The third chapter studies ldquoEcojusticerdquowhich may well complement Panikkarrsquosecosophy Besides portraying justice as theway of ecology it indeed attempts to repre-sent ecology as the symbol of the struggles ofthe poor for regaining their lost dignity theirland resource rice and freedom
Stated differently behind the ecologicaldisaster we can sense the reduction of the an-thropos to the reduction of a particular racecountry and worldview which indeed preparesthe ground for the appropriation for one selfof the natural resources and consequently thevery means for livelihood of the other It isthis inhuman and exploitative practice againstthe other that has spilled over and has be-come an ecological disaster The programmeof ecojustice that is presented in the chaptertherefore indicates that it is only by deeplyentering into the human (unaffected by re-stricted and restricting anthropocentrism)that we can arrive at a sound ecological uni-verse
The final chapter ldquoEcosophical Justicerdquoattempts to discern the meeting point be-tween the ecojustice and ecosophical consid-erations Attempts are made to show howecojustice orientations can indeed serve as acomplement and also as an ldquoexternal stimu-lusrdquo to Panikkarrsquos ecosophical vision Effortsare made therefore to discern and spell outthe implications of justice in Panikkarrsquos visionof ecosophy in the light of ecojustice consid-erations
In the first part of this chapter we dis-cuss the nature of ecosophical justice mainlyto be in the nature of lsquoclarificationrsquo This clari-fication would consist in clarifying two impor-tant aspects of our ecosophical responsenamely lsquothe primacy of beingrsquo and lsquothe spon-taneity of doingrsquo In the second part of thechapter we attempt to open the heart ofecosophical justice by unearthing its founda-tions implications and implementations
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A manera de premisa e introduccioacuten
Esta reflexioacuten brota de un contextoparticular Bolivia Paiacutes sumergido en unabierto desconcertante impredecible yprofundo proceso de cambio socio-poliacutetico ycultural Proceso que para muchos es laesperanza de diacuteas mejores y para otros es maacutesde lo mismo Una sociedad en conflictoporque generalmente todo cambio ytransformacioacuten significa una redistribucioacuten yreequilibrio de las fuerzas sociales por tantoconflicto
La nueva Constitucioacuten Poliacutetica en suprimer artiacuteculo expresa que ldquoBolivia seconstituye en un Estado Unitario Social deDerecho Plurinacional Comunitario libreindependiente soberano democraacutetico inter-cultural descentralizado y con autonomiacuteasBolivia se funda en la pluralidad y elpluralismo poliacutetico econoacutemico juriacutedicocultural y linguumliacutestico dentro del procesointegrador del paiacutesrdquo
Estamos ante un proyecto de Estado ysociedad atrevido y de gran alcance original y
desafiante Una declaracioacuten que manifiesta lanecesidad de dar lugar reconocimiento yautodeterminacioacuten a la pluralidad de culturasy cosmovisiones conjugaacutendolas dentro de unmodelo de gobierno foraacuteneo a eacutestas mismasArtiacuteculo que aunque no manifiestaexpliacutecitamente nos remite a la categoriacutea defraternidad de esa ldquofraternidad universalentendida como conjugacioacuten de relaciones depertenencia reciacuteproca y de responsabilidadcomo principio de reconocimiento de laidentidad y del aspecto unitario del cuerposocial en el respeto de cada una de lasdiferentes multiplicidadesrdquo (Ropelato2006184)
El intento boliviano es la lucha pordesarrollar un Estado que de cabida ypromueva ldquorelaciones de pertenenciareciacuteprocardquo sin anular o menguar la pluralidentidad cultural de sus habitantes quemantenga el ldquoaspecto unitario del cuerposocialrdquo pero al mismo tiempo respete lasldquodiferentes multiplicidadesrdquo de maneras deser estar y vivir que se dan en su territorio Esla buacutesqueda de aquello que no estaacute pero seanhela que apenas se vislumbra pero ya se loquiere hecho realidad
LA FRATERNIDAD EN CONFLICTO Y EL CONFLICTO FRATERNOAPORTES DESDE LA INTERCULTURALIDAD
Lucas Cervintildeo
Lucas CervintildeoUniversidad Catoacutelica Boliviana
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Considero que desde estas tierras consus anhelos luchas y buacutesquedas y sin entraren los particulares del proceso poliacutetico socialy cultural que viene desarrollaacutendose enBolivia hay un aporte al camino que se vienerecorriendo desde hace antildeos para dar rostro yconcretizacioacuten a la categoriacutea de fraternidadM Antonio Baggio uno de los maacutesimportantes exponentes de este recorridoantildeos atraacutes se preguntaba ldquoiquestqueacute nuevoselementos nos llevan hoy en diacutea a analizareste precedente y a plantear el problema dela fraternidad Considero que se puedenindicar dos clases de motivos que estaacutenrelacionados entre siacute la fraternidad comoexigencia y pregunta y la fraternidad comoexperiencia y recursordquo (Baggio 20098)
La experiencia de este uacuteltimo decenioen Bolivia manifiesta la presencia de estaexigencia que por momentos ha sido un gritodesde diversos sectores sociales por generarfraternidad como tambieacuten estaacute presente elrecurso humano social y cultural paraarticular la fraternidad como categoriacutea poliacuteticay concretizarla
De mil modos y maneras se podriacuteadesarrollar esta intuicioacuten Concretamente seharaacute desde el aacutembito de filosoacuteficondashteoloacutegico yla perspectiva intercultural que considero uninstrumental muy vaacutelido para adentrarse yreflexionar los contextos plurales y susprocesos
En un segundo momento profundizareacuteel conflicto dentro de la interaccioacuten entre lasculturas principalmente desde unaperspectiva interpersonal Para esto recurrireacutea la inspiracioacuten ofrecida por un texto biacuteblico
I La fraternidad en conflicto
La finalidad de esta primera parte seraacuteprecisar lo que se comprende porinterculturalidad dada su ambiguumledad designificados y comprensiones Luego desdealgunas de sus claves se realizaraacute una velozcriacutetica del principio fraternidad buscandodesmantelar algunos de sus supuestosculturales occidentales que pretenden seruniversalizados a todas las culturas
En otras palabras desarrollaremos unaldquodeconstruccioacutenrdquo1 de la categoriacutea defraternidad colocando a eacutesta en conflicto porasiacute decir para poder manifestar ciertascontradicciones y ambiguumledades La finalidadde este ejercicio es contribuir a seguirahondando con nuevas luces el camino paratransformar la fraternidad en una categoriacuteapoliacutetica O sea un principio capaz de ldquoformarparte constitutiva del criterio de decisioacutenpoliacutetica contribuyendo en la determinacioacutenjunto a la libertad y la igualdad del meacutetodo yde los contenidos de la poliacutetica mismardquo Y quetambieacuten ldquologre influir en el modo con el cualse interpretan las otras categoriacuteas poliacuteticascomo la libertad y la igualdadrdquo (Baggio200639)
1 Breves aclaraciones alrededor de la in-terculturalidad
En esta reflexioacuten la interculturalidadviene asumida principalmente desde latradicioacuten desarrollada con acentos diversos
1 Deconstruccioacuten 1 f Accioacuten y efecto de deconstruir2 f Fil Desmontaje de un concepto o de una construc-cioacuten intelectual por medio de su anaacutelisis mostrando asiacutecontradicciones y ambiguumledades Real Academia Espa-ntildeola wwwraees
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por tres estudiosos R Panikkar R Fornet-Betancour y D de Vallescar Esta uacuteltima luegodel estudio a fondo de los otros dospensadores afirma que
ldquola interculturalidad antes que una teoriacutea es unaexperiencia de interrelacioacuten reciprocidaddiaacutelogo y solidaridad Presupone una actitud deapertura y escucha atenta Nos situacutea maacutes allaacute dela afirmacioacuten de la existencia faacutectica dediferentes culturas y del planteamientomulticultural liberal-democraacutetico pues concede acada miembro ndashcon independencia del marcopoliacutetico del que se trate- la facultad de contribuircon su aportacioacuten particular Esto significa queasume la tarea de renegociacioacuten continua deroles y espacios el discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesis decada sociedadrdquo (Vallescar 2005477)
Por tanto el punto de partida de lainterculturalidad es una opcioacuten eacutetica deapertura y escucha para descubrir las riquezasque el diversoa (culturalmente socialmentereligiosamente poliacuteticamente etc) meofrece Desde estas actitudes que se vuelvenexperiencia de vida en un segundo momentose va reflexionando y aportando a una teoriacuteaque deacute insumos para gestionar de maneracreativa y equitativa la interrelacioacuten entreculturas Entonces la propuesta interculturalpromueve un verdadero enriquecimientohorizontal entre las personas grupos socialesy pueblos pertenecientes a diversas culturasque conviven en un espacio comuacuten
Interculturalidad es la buacutesqueda degenerar espacios donde cada persona puedaldquocontribuir con aportacioacuten particularrdquo a lagestacioacuten de una sociedad y por tanto a unaglobalizacioacuten justa digna equitativa ysolidaria para todos todas y todo Todo en elsentido de incluir en nuestra categoriacutea de
bienestar al planeta el gran excluido de lamodernidad
A su vez la interculturalidad asume lacompleja tarea de la ldquorenegociacioacuten continuade roles y espaciosrdquo para dar lugar a todos ycada uno de los miembros de la sociedadprocurando ldquoel discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesisrdquoque lleva adelante cada pueblo y sociedad
Por tanto la interculturalidad permiteser pensada ldquocomo una categoriacuteaeminentemente eacutetico-poliacutetica que surgedesde el mundo de la vida y no desde fuera deeacutel que alude a cuestiones que rompen elmarco monocultural en el que somossocializados y que cuestiona el caraacutecterhomogenizante de la globalizacioacuten faacutecticardquo(Salas 200728) Propuesta que ldquoexige unanueva relacioacuten entre los seres humanos y lospueblos que aunque sea asimeacutetrica hoypuede dar forma a nuevas relaciones desimetriacuteasrdquo (Salas 200728)
2 Relacioacuten entre interculturalidad y fra-ternidad en el contexto plural
Cuando hablamos de culturas esimportante dejar claro que la interculturalidadse coloca como una alternativa clara ante launiformidad de una cultura sobre las demaacutesEsto porque asume que ldquolas culturas no sonlsquofolklorersquo sino que cada cultura es una formanueva de ver y de vivir el mundo La culturaofrece a cada tiempo y pueblo su estilo ysobre todo su lenguajerdquo (Panikkar 200611)
Importante subrayar que las culturasson ldquoformas de ver y vivir en el mundordquo portanto la interculturalidad no ha de serreducida a los espacios de interaccioacuten entre
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culturas originarias-indiacutegenas y modernas Lapropuesta intercultural parte desde lainteraccioacuten entre culturas milenariasmodernas y postmodernas (juvenilesperiferias de las ciudades etc) en su continuareconfiguracioacuten actual Por esto laldquointerculturalidad se propone pues como unaalternativa que permite reorganizar el ordenmundial porque insiste en la comunicacioacutenjusta entre las culturas como visiones delmundo y porque recalca que lo decisivo estaacuteen dejar libre los espacios y tiempo para quelas lsquovisionesrsquo del mundo puedan convertirseen mundo realesrdquo (Fornet-Betancourt2001375)
Precisamente esta ldquocomunicacioacuten justaentre las culturas como visiones de mundordquo eslo que tiende un puente entre lainterculturalidad y la fraternidad Porque si escierto que ldquola solidaridad la fraternidad y lasrelaciones de alteridad como valores positivosnos permitiraacuten ver que todo lo que le sucedede malo al otro nos afecta que debemosinvolucrarnosrdquo (Barros 2009156) significaque ambas propuesta giran alrededor de almenos un eje comuacuten la inter-in-dependencia2
de la familia humana que como ldquovivenciademocraacutetica requiere de una indignacioacutenconstante y una accioacuten que contribuya a
2 ldquoAunque todo estaacute relacionado con todo es asiacutemismo verdad que cada parte de este todo esdiferente asiacute como todos los hombres son distintosentre siacute Cada uno es una persona es decir un nudouacutenico en la red de relaciones que constituye la realidadCuando este nudo rompe los hilos que lo unen a losotros nudos cuando las tensiones se han vuelto tantensas que no permiten ya la libertad constitutiva de lainter-in-dependencia entre nudo y nudo y en uacuteltimainstancia con la realidad en ese momento nace elindividualismo que perturba la armoniacutea y lleva a lamuerte de la persona hacieacutendole perder su identidadque es soacutelo relacionalrdquo (Panikkar 200616)
cambiar la realidad de todosrdquo (Barros2009156)
La fraternidad coloca el acento en quetodos los seres humanos somos hermanos ylo que sucede a uno afecta al conjunto lainterculturalidad agrega que esta inter-in-dependencia constitutiva del geacutenero humanoha de ser matiza desde la diversidad (culturalreligiosa etc) que tambieacuten es constitutiva delser humano Entonces la fraternidad sinoadquiere un rostro un contexto y un tiempodesde el cual constituirse corre el riesgo dequedar como formulacioacuten universalista dedifiacutecil aplicacioacuten Por esto que
ldquoen el siglo XXI el rostro de la nueva fraternidady sororidad seraacute intercultural o no seraacute Paraaprender entender y cambiar es preciso que laspersonas se aventuren en el diaacutelogo consigomismas (diaacutelogo intracultural) con sussemejantes con personas de otras culturas oreligiones (diaacutelogo intercultural e interreligioso)y se abran a ambientes culturales distintos a laamplitud de lo real y lo cotidianordquo (Vallescar200616-17)
En los tiempos que corren unapropuesta que busca recuperar la categoriacuteapoliacutetica de fraternidad irremediablementetiene que asumir el factor cultural que esconstitutivo del ser humano No puedequedarse a un nivel simplemente socioloacutegicoo econoacutemico o incluso poliacutetico Hoy por hoyno podemos reflexionar sobre la fraternidadsin asumir que en el mundo sedesencuentran encuentran y convivenconstantemente diversos mundos culturalesque expresan diversas maneras de estarsentir y vivir la vida
Si es cierto que ldquodesde un punto devista poliacutetico la fraternidad se situacutea antes quenada como principio de construccioacuten social
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donde el otro si podemos definirnoshermanos no es otro diferente de miacute sinootro yo mismordquo (Ropelato 2006199) elindagar la visioacuten de mundo del ldquootrordquo que esldquoyo mismordquo se torna fundamental Clarosiempre y cuando la fraternidad quieracolaborar concretamente a la aperturaconstante hacia ldquoambientes culturalesdistintosrdquo permitiendo ampliar la experienciade ldquolo real y lo cotidianordquo
Para realizar lo que venimos enunciandoes necesario la praacutectica del diaacutelogointercultural que permite reconocer lainviolable igualdad de la dignidad humanapero al mismo tiempo la diferencia (culturalsocial religiosa poliacutetica etc) que tambieacuten esinviolable Como afirma Fornet-Betancourt
ldquola necesidad del diaacutelogo intercultural es lanecesidad de realizar la justicia de entrar en uncontacto justo con el otro libre lo que quiere decir asu vez que es necesario reconocerle como personahumana portadora justamente en su diferencias deuna dignidad inviolable que nos hace igualesrdquo(Fornet-Betancourt 2001264)
Por tanto si la fraternidad desearesponder de manera profunda creativa yreal al contexto actual del pluralismo nopuede reducir su anaacutelisis de la realidad al nivelsocio-poliacutetico sino que ha de abrirse a lacomplejidad del pluralismo culturalSolamente desde este acercamientointercultural podraacute descubrir que lo poliacutetico ysocial es percibido y vivido de manerasmuacuteltiples y diversas en un mismo contexto
Lo expresado revela que tal vez unpaso adelante en la reflexioacuten alrededor elprincipio de la fraternidad tendraacute que asumirel pluralismo cultural de nuestros contextostambieacuten latinoamericanos si desea realmente
ser una categoriacutea que promueva justiciadignidad igualdad y libertad a todos y todassus habitantes Para esto un recurso de granvalor seraacute profundizar el meacutetodo de lafilosofiacutea intercultural el diaacutelogo dialogaldonde ldquolas reglas del diaacutelogo no sepresuponen unilateralmente ni se dan porsupuestas a priori sin haberlas establecido enel propio diaacutelogordquo (Panikkar 200649) Estoporque
ldquoel diaacutelogo dialogal es radicalmente diferente deldiaacutelogo dialeacutectico no pretende con-vencer alotro es decir vencer dialeacutecticamente alinterlocutor o por lo menos buscar con eacutel unaverdad sometida a la dialeacutectica El diaacutelogodialeacutectico presupone la aceptacioacuten de un campoloacutegico y personal al que se atribuye o reconoceuna validez o jurisdiccioacuten puramente lsquoobjetivarsquo Eldiaacutelogo dialogal en cambio presupone laconfianza reciacuteproca en un aventurarse comuacuten enlo desconocido ya que no puede establecerse apriori si nos entenderemos el uno al otro nisupone que el hombre sea un ser exclusivamenteloacutegicordquo (Panikkar 200652)
Entonces para la aplicacioacuten de lacategoriacutea de fraternidad en espacios socialesno podremos contentarnos con establecerdiaacutelogos entre tendencias poliacuteticas diversas yopuestas Si realmente deseamos fortalecer eltejido social de nuestros contextos pluraleses necesario promover espaciosinterculturales donde se practique el diaacutelogodialogal Espacios donde este contenida yrepresentada toda la diversidad cultural deuna regioacuten ciudad o barrio
3 Lo vital de un universalismo desde aba-jo (partir desde contextos reales)
El desafiacuteo de educarnos al diaacutelogodialogal remite a otro punto importante de la
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propuesta intercultural punto que estaacutereferido al desde donde de lainterculturalidad Es la universalidadentendida como una construccioacuten constantedesde abajo o desde espacios concreto yaque ldquosi el diaacutelogo dialogal quiere ser fecundoy no contentarse con simples elucubracionesracionales no puede limitarse a formalismosabstractos de validez general sino que debedescender al diaacutelogo entre culturas concretasque entran en contactordquo (Panikkar 200655)
El horizonte de la fraternidad esuniversal ya que eacutesta no puede ser reducida aun grupo regioacuten pueblo nacioacuten o continentePero un posible riesgo ante este inmensoobjetivo de la fraternidad es menospreciar ydesvalorizar lo contextual particular yconcreto Es el riesgo por otra parte tanlatino de creer que porque estaacute hecha lalegislacioacuten o la norma ya hemos alcanzado elobjetivo pero tambieacuten el riesgo tanoccidental de creer que la siacutentesis abstractauniversalista contiene lo particular Ante estola interculturalidad nos recuerda que ldquoelproceso de identificacioacuten parte siempre de loconcreto Lo cual significa que no debemosrenunciar a la particularidad sino ahondar enella hasta descubrir lo universalrdquo (Esquirol2005155)
Por tanto si la fraternidad universaldesea realmente convertirse en unaalternativa global tendraacute que saber brotardesde los contextos e irse construyendo noldquoa pesar de estosrdquo sino ldquogracias a estosrdquo Soacutelosi ahonda en estos contextos hasta descubrirlo universal es que podraacute aportar a laldquotransicioacuten del derecho internacional de losEstados soberanos hacia un derechocosmopolita que se preocupe con las
cuestiones ecoloacutegicas de la paz y de la guerradel desarrollo en resumen de todas lascuestiones que trascienden las fronteras delos Estados y exigen la superacioacuten de unaloacutegica meramente individualista del intereacutespersonal de grupo de clase o de etniardquo (Tosi200968)
Afirmar que el punto de partida estaacute enlas realidades concretas significa por ejemploacercarse para aprender del proceso bolivianoque busca un nuevo orden socio-poliacutetico ycultural Aporte que exige ser leiacutedoprofundizado y criticado desde sus visiones yestilos de vida y no desde un paradigmaforaacuteneo Porque para la propuestaintercultural la ldquouniversalidad supone laliberacioacuten realizante de todos los universosculturales y que por eso mismo ni se imponepor imperio de alguacuten centro ni se logra al altoprecio de la reduccioacuten y de la nivelacioacuten de lodiferente sino que crece desde abajo comoun tejido de comunicacioacuten libre y desolidaridadrdquo (Fornet-Betancourt 2001376)
Entonces el desarrollo de la propuestade fraternidad universal por una parte tieneque ser capaz de evitar el reduccionismo y lanivelacioacuten de la diferencias fruto de esaabstraccioacuten tan occidental en busca de unasiacutentesis superior y por otra parte tambieacuten hade evitar erigir un centro desde el cualpromover la aplicacioacuten de esta El caminopasa por promover un policentrismo quepermita una mayor cercaniacutea a los contextos yque al mismo tiempo evita el encierro deestos En otras palabras la fraternidaduniversal no se concretiza aplicaacutendolas a losdiversos contextos socioculturales y poliacuteticosdesde unos principios delineados desde quiensabe doacutende sino que la fraternidad universal
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se va construyendo o gestando desdeespacios concretos Contextos que cuandoesteacuten maduros en sus experiencias defraternidad podraacuten aportar a los cambios en lalegislacioacuten mundial
Cabe sentildealar que este partir desde loscontextos posibilita dos pasos fundamentalesen el proceso intercultural de generarsociedades justas y plenas de vida ldquoPor unlado es necesario profundizar en la propiacultura y no mantenerse en lo superficial ytoacutepico Por el otro ante la otra culturadebemos ir maacutes allaacute de todo lo que en unprimer momento nos aparece descubrir loque estaacute detraacutes descubrir el sentido profundode los siacutembolos de las conductas de laspalabras o de los pensamientosrdquo (Esquirol2005155-156) Son justamente los mismosespacios de interaccioacuten cultural los quepermiten desarrollar la intraculturalidad(conocimiento de lo propio) que esimprescindible para poder sumergirse en lainterioridad de otras culturas y promover unaauteacutentica interculturalidad
Es por estos dos pasos fundamentalesque la fraternidad universal ha de partir desdelos espacios concretos y vitales de laspersonas para ir desarrollando su proyectode categoriacutea socio-poliacutetica que permita evitartanto el encierro individualista de la libertaddesvirtuada como la homogenizacioacuten amorfade una igualdad mal comprendida
Pero el diaacutelogo intercultural no tienesoacutelo un caraacutecter interpersonal sino tambieacutengrupal social y entre pueblos Maacutes auacuten es undiaacutelogo a desarrollar entre tradiciones ymodos de ver y vivir en el mundo Por tantoincluso la misma categoriacutea de fraternidadtendraacute que ser puesta en discusioacuten si es que
realmente desea entablar este diaacutelogorespetuoso horizontal y de enriquecimientomutuo con las culturas
4 Un posible equivalente homeomoacuterfico(formas similares) a la categoriacutea de fra-ternidad
Poner en discusioacuten la categoriacutea defraternidad no significa anular su ricatradicioacuten y aporte conceptual desarrollado enlos marcos del pensamiento occidentalSignifica maacutes bien desde este desarrollo notratarla como una categoriacutea universal quepuede ser impuesta y colocada en todas lasculturas por igual Dicho en teacuterminos de laperspectiva intercultural significa buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas Concretamente esto significa que ldquosetrata pues de un equivalente no conceptual nifuncional a saber de una analogiacutea de tercergrado No se busca la misma funcioacuten (que lafilosofiacutea ejerce) sino aquella equivalente a laque la nocioacuten original ejerce en lacorrespondiente cosmovisioacutenrdquo (Panikkarcitado en Estermann 200647)
Entonces un desafiacuteo no menor que sepresenta a quienes estamos desarrollando elprincipio de fraternidad es buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas para poder entablar un auteacutentico yenriquecedor diaacutelogo con estas Aquiacute estamosen el meollo de la perspectiva interculturaldonde ldquocomo resultado de la lsquohermeneacuteuticadiatoacutepicarsquo uno aprende a pensar ycomprender desde el sistema simboacutelico demaacutes de una tradicioacutenrdquo (Vallescar 2005482) Y
ldquoesto puede comprenderse por las nociones dehomologiacutea ndashlas nociones juegan papelesequivalentes y ocupan espacios homoacutelogos en los
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respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
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la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
M Roberta Cappellini
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M Roberta Cappellini
qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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Recensioni Reviews
essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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Recensioni Reviews
quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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L Anthony Savari Raj
mension of our very selves sharing the samedestiny This in short constitutes the ecoso-phical awareness
It appears therefore we need a radicalre-vision of reality which would make usaware that the world is the manifestation ofthe total cosmotheandric reality which callsfor a holistic participation It involves indeed acultural disarmament and innovation and aparticipatory common life in solidarity withfellow human beings and the earth This ofcourse is our human dignity and responsibil-ity
Understandably this requires from usdistance and involvement contemplation andaction theory and praxis and of course anopenness to the transcendent Spontaneousand authentic actions for the welfare of theeco-human can flow only from a serene in-sight and right evaluation born of an ecoso-phical vision
Our guide in our search for ecosophicaljustice is Raimon Panikkar who is at once aphilosopher a scientist and a theologian Buteven these terms do not adequately capturethe heart of Panikkarrsquos enterprise
As a scientist philosopher and theolo-gian he has spent a lifetime exploring thegreat religious and secular traditions seekingto discern their underlying visions of realityHow do we name that in which we all live andmove The modern scientist sees it as the ma-terial universe the philosopher as the humanmind the theologian as the mysterious divine
But Panikkar sees these options as par-tial and fragmenting indeed they are part ofthe problem rather than part of the solution
When we see that the earth is reduced toldquomere stuffrdquo wholly subject to a human willthat sees itself autonomous from the mysteryof being itself then we begin to see the prob-lem at the heart of our crucible
Panikkarrsquos ecosophical vision is to besituated in this context It indeed leads us tosee the co-penetration of which we namedand separatedmdashas universe humanity andthe divine It is our effort to discern and spellout how authentic and effective actions ofjustice can spontaneously flow from this holis-tic and ecosophical vision of Panikkar
Our focus on Panikkarrsquos ecosophical vi-sion has another important purpose At a timewhen the future of theology in general andIndian theology in particular is said to dependvery much on the meeting and interaction oftwo important streams in theologizingnamely the religio-cultural (ldquomystical con-tentrdquo) and the socio-political (ldquoprophetic con-cernrdquo) through an exploration of the contoursof justice in Panikkars ecosophical enterpriseour work indeed attempts to develop a widerframework in which both the streams areharmoniously integrated and one made tosupport the other After all a unified searchfor truth and realization of justice are onlytwo sides of the same coin
The study is presented in four chapters
The first chapter takes up the questionof the relationship between religious plural-ism and justice and further explores the pres-ence and nature of justice concerns in the e-cosophical vision of Panikkar
Though Panikkarrsquos contribution hasbeen studied and interpreted in various con-
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L Anthony Savari Raj
texts and aspects yet we believe the impli-cations of his vision for the central issue ofjustice has not been thus far sufficiently ex-plored Hence the present attempt
This attempt looks interesting and sig-nificant amidst a certain tendency to catego-rize and portray Panikkar only as a represen-tative of religio-cultural orientation and as amere dialogue theologian without an explicitliberation and justice motif and concern
As a pathway to explore Panikkarrsquos jus-tice concerns the second chapter ventures toexplore Panikkarrsquos vision of ldquoecosophyrdquo Hereattempts are made to show the implicationsof Panikkarrsquos vision for one of our major con-temporary problems namely the ecologicalpredicament Panikkarrsquos proposal of ldquoecoso-phicalrdquo vision as different from ecological iselaborated
The word ldquoecosophyrdquo as understood byPanikkar suggests that the question lies be-yond a more or less refined ecology It furtherreminds us that the present predicament isneither ecological nor technical but a humanone It is a problem rooted in our ways ofthinking It involves our new attitude and per-ception about the earth ourselves and alsothe divine and the collective identity and des-tiny of all the three dimensions of reality It inshort points to a cultural mutation
The third chapter studies ldquoEcojusticerdquowhich may well complement Panikkarrsquosecosophy Besides portraying justice as theway of ecology it indeed attempts to repre-sent ecology as the symbol of the struggles ofthe poor for regaining their lost dignity theirland resource rice and freedom
Stated differently behind the ecologicaldisaster we can sense the reduction of the an-thropos to the reduction of a particular racecountry and worldview which indeed preparesthe ground for the appropriation for one selfof the natural resources and consequently thevery means for livelihood of the other It isthis inhuman and exploitative practice againstthe other that has spilled over and has be-come an ecological disaster The programmeof ecojustice that is presented in the chaptertherefore indicates that it is only by deeplyentering into the human (unaffected by re-stricted and restricting anthropocentrism)that we can arrive at a sound ecological uni-verse
The final chapter ldquoEcosophical Justicerdquoattempts to discern the meeting point be-tween the ecojustice and ecosophical consid-erations Attempts are made to show howecojustice orientations can indeed serve as acomplement and also as an ldquoexternal stimu-lusrdquo to Panikkarrsquos ecosophical vision Effortsare made therefore to discern and spell outthe implications of justice in Panikkarrsquos visionof ecosophy in the light of ecojustice consid-erations
In the first part of this chapter we dis-cuss the nature of ecosophical justice mainlyto be in the nature of lsquoclarificationrsquo This clari-fication would consist in clarifying two impor-tant aspects of our ecosophical responsenamely lsquothe primacy of beingrsquo and lsquothe spon-taneity of doingrsquo In the second part of thechapter we attempt to open the heart ofecosophical justice by unearthing its founda-tions implications and implementations
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Lucas Cervintildeo
A manera de premisa e introduccioacuten
Esta reflexioacuten brota de un contextoparticular Bolivia Paiacutes sumergido en unabierto desconcertante impredecible yprofundo proceso de cambio socio-poliacutetico ycultural Proceso que para muchos es laesperanza de diacuteas mejores y para otros es maacutesde lo mismo Una sociedad en conflictoporque generalmente todo cambio ytransformacioacuten significa una redistribucioacuten yreequilibrio de las fuerzas sociales por tantoconflicto
La nueva Constitucioacuten Poliacutetica en suprimer artiacuteculo expresa que ldquoBolivia seconstituye en un Estado Unitario Social deDerecho Plurinacional Comunitario libreindependiente soberano democraacutetico inter-cultural descentralizado y con autonomiacuteasBolivia se funda en la pluralidad y elpluralismo poliacutetico econoacutemico juriacutedicocultural y linguumliacutestico dentro del procesointegrador del paiacutesrdquo
Estamos ante un proyecto de Estado ysociedad atrevido y de gran alcance original y
desafiante Una declaracioacuten que manifiesta lanecesidad de dar lugar reconocimiento yautodeterminacioacuten a la pluralidad de culturasy cosmovisiones conjugaacutendolas dentro de unmodelo de gobierno foraacuteneo a eacutestas mismasArtiacuteculo que aunque no manifiestaexpliacutecitamente nos remite a la categoriacutea defraternidad de esa ldquofraternidad universalentendida como conjugacioacuten de relaciones depertenencia reciacuteproca y de responsabilidadcomo principio de reconocimiento de laidentidad y del aspecto unitario del cuerposocial en el respeto de cada una de lasdiferentes multiplicidadesrdquo (Ropelato2006184)
El intento boliviano es la lucha pordesarrollar un Estado que de cabida ypromueva ldquorelaciones de pertenenciareciacuteprocardquo sin anular o menguar la pluralidentidad cultural de sus habitantes quemantenga el ldquoaspecto unitario del cuerposocialrdquo pero al mismo tiempo respete lasldquodiferentes multiplicidadesrdquo de maneras deser estar y vivir que se dan en su territorio Esla buacutesqueda de aquello que no estaacute pero seanhela que apenas se vislumbra pero ya se loquiere hecho realidad
LA FRATERNIDAD EN CONFLICTO Y EL CONFLICTO FRATERNOAPORTES DESDE LA INTERCULTURALIDAD
Lucas Cervintildeo
Lucas CervintildeoUniversidad Catoacutelica Boliviana
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Lucas Cervintildeo
Considero que desde estas tierras consus anhelos luchas y buacutesquedas y sin entraren los particulares del proceso poliacutetico socialy cultural que viene desarrollaacutendose enBolivia hay un aporte al camino que se vienerecorriendo desde hace antildeos para dar rostro yconcretizacioacuten a la categoriacutea de fraternidadM Antonio Baggio uno de los maacutesimportantes exponentes de este recorridoantildeos atraacutes se preguntaba ldquoiquestqueacute nuevoselementos nos llevan hoy en diacutea a analizareste precedente y a plantear el problema dela fraternidad Considero que se puedenindicar dos clases de motivos que estaacutenrelacionados entre siacute la fraternidad comoexigencia y pregunta y la fraternidad comoexperiencia y recursordquo (Baggio 20098)
La experiencia de este uacuteltimo decenioen Bolivia manifiesta la presencia de estaexigencia que por momentos ha sido un gritodesde diversos sectores sociales por generarfraternidad como tambieacuten estaacute presente elrecurso humano social y cultural paraarticular la fraternidad como categoriacutea poliacuteticay concretizarla
De mil modos y maneras se podriacuteadesarrollar esta intuicioacuten Concretamente seharaacute desde el aacutembito de filosoacuteficondashteoloacutegico yla perspectiva intercultural que considero uninstrumental muy vaacutelido para adentrarse yreflexionar los contextos plurales y susprocesos
En un segundo momento profundizareacuteel conflicto dentro de la interaccioacuten entre lasculturas principalmente desde unaperspectiva interpersonal Para esto recurrireacutea la inspiracioacuten ofrecida por un texto biacuteblico
I La fraternidad en conflicto
La finalidad de esta primera parte seraacuteprecisar lo que se comprende porinterculturalidad dada su ambiguumledad designificados y comprensiones Luego desdealgunas de sus claves se realizaraacute una velozcriacutetica del principio fraternidad buscandodesmantelar algunos de sus supuestosculturales occidentales que pretenden seruniversalizados a todas las culturas
En otras palabras desarrollaremos unaldquodeconstruccioacutenrdquo1 de la categoriacutea defraternidad colocando a eacutesta en conflicto porasiacute decir para poder manifestar ciertascontradicciones y ambiguumledades La finalidadde este ejercicio es contribuir a seguirahondando con nuevas luces el camino paratransformar la fraternidad en una categoriacuteapoliacutetica O sea un principio capaz de ldquoformarparte constitutiva del criterio de decisioacutenpoliacutetica contribuyendo en la determinacioacutenjunto a la libertad y la igualdad del meacutetodo yde los contenidos de la poliacutetica mismardquo Y quetambieacuten ldquologre influir en el modo con el cualse interpretan las otras categoriacuteas poliacuteticascomo la libertad y la igualdadrdquo (Baggio200639)
1 Breves aclaraciones alrededor de la in-terculturalidad
En esta reflexioacuten la interculturalidadviene asumida principalmente desde latradicioacuten desarrollada con acentos diversos
1 Deconstruccioacuten 1 f Accioacuten y efecto de deconstruir2 f Fil Desmontaje de un concepto o de una construc-cioacuten intelectual por medio de su anaacutelisis mostrando asiacutecontradicciones y ambiguumledades Real Academia Espa-ntildeola wwwraees
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por tres estudiosos R Panikkar R Fornet-Betancour y D de Vallescar Esta uacuteltima luegodel estudio a fondo de los otros dospensadores afirma que
ldquola interculturalidad antes que una teoriacutea es unaexperiencia de interrelacioacuten reciprocidaddiaacutelogo y solidaridad Presupone una actitud deapertura y escucha atenta Nos situacutea maacutes allaacute dela afirmacioacuten de la existencia faacutectica dediferentes culturas y del planteamientomulticultural liberal-democraacutetico pues concede acada miembro ndashcon independencia del marcopoliacutetico del que se trate- la facultad de contribuircon su aportacioacuten particular Esto significa queasume la tarea de renegociacioacuten continua deroles y espacios el discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesis decada sociedadrdquo (Vallescar 2005477)
Por tanto el punto de partida de lainterculturalidad es una opcioacuten eacutetica deapertura y escucha para descubrir las riquezasque el diversoa (culturalmente socialmentereligiosamente poliacuteticamente etc) meofrece Desde estas actitudes que se vuelvenexperiencia de vida en un segundo momentose va reflexionando y aportando a una teoriacuteaque deacute insumos para gestionar de maneracreativa y equitativa la interrelacioacuten entreculturas Entonces la propuesta interculturalpromueve un verdadero enriquecimientohorizontal entre las personas grupos socialesy pueblos pertenecientes a diversas culturasque conviven en un espacio comuacuten
Interculturalidad es la buacutesqueda degenerar espacios donde cada persona puedaldquocontribuir con aportacioacuten particularrdquo a lagestacioacuten de una sociedad y por tanto a unaglobalizacioacuten justa digna equitativa ysolidaria para todos todas y todo Todo en elsentido de incluir en nuestra categoriacutea de
bienestar al planeta el gran excluido de lamodernidad
A su vez la interculturalidad asume lacompleja tarea de la ldquorenegociacioacuten continuade roles y espaciosrdquo para dar lugar a todos ycada uno de los miembros de la sociedadprocurando ldquoel discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesisrdquoque lleva adelante cada pueblo y sociedad
Por tanto la interculturalidad permiteser pensada ldquocomo una categoriacuteaeminentemente eacutetico-poliacutetica que surgedesde el mundo de la vida y no desde fuera deeacutel que alude a cuestiones que rompen elmarco monocultural en el que somossocializados y que cuestiona el caraacutecterhomogenizante de la globalizacioacuten faacutecticardquo(Salas 200728) Propuesta que ldquoexige unanueva relacioacuten entre los seres humanos y lospueblos que aunque sea asimeacutetrica hoypuede dar forma a nuevas relaciones desimetriacuteasrdquo (Salas 200728)
2 Relacioacuten entre interculturalidad y fra-ternidad en el contexto plural
Cuando hablamos de culturas esimportante dejar claro que la interculturalidadse coloca como una alternativa clara ante launiformidad de una cultura sobre las demaacutesEsto porque asume que ldquolas culturas no sonlsquofolklorersquo sino que cada cultura es una formanueva de ver y de vivir el mundo La culturaofrece a cada tiempo y pueblo su estilo ysobre todo su lenguajerdquo (Panikkar 200611)
Importante subrayar que las culturasson ldquoformas de ver y vivir en el mundordquo portanto la interculturalidad no ha de serreducida a los espacios de interaccioacuten entre
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culturas originarias-indiacutegenas y modernas Lapropuesta intercultural parte desde lainteraccioacuten entre culturas milenariasmodernas y postmodernas (juvenilesperiferias de las ciudades etc) en su continuareconfiguracioacuten actual Por esto laldquointerculturalidad se propone pues como unaalternativa que permite reorganizar el ordenmundial porque insiste en la comunicacioacutenjusta entre las culturas como visiones delmundo y porque recalca que lo decisivo estaacuteen dejar libre los espacios y tiempo para quelas lsquovisionesrsquo del mundo puedan convertirseen mundo realesrdquo (Fornet-Betancourt2001375)
Precisamente esta ldquocomunicacioacuten justaentre las culturas como visiones de mundordquo eslo que tiende un puente entre lainterculturalidad y la fraternidad Porque si escierto que ldquola solidaridad la fraternidad y lasrelaciones de alteridad como valores positivosnos permitiraacuten ver que todo lo que le sucedede malo al otro nos afecta que debemosinvolucrarnosrdquo (Barros 2009156) significaque ambas propuesta giran alrededor de almenos un eje comuacuten la inter-in-dependencia2
de la familia humana que como ldquovivenciademocraacutetica requiere de una indignacioacutenconstante y una accioacuten que contribuya a
2 ldquoAunque todo estaacute relacionado con todo es asiacutemismo verdad que cada parte de este todo esdiferente asiacute como todos los hombres son distintosentre siacute Cada uno es una persona es decir un nudouacutenico en la red de relaciones que constituye la realidadCuando este nudo rompe los hilos que lo unen a losotros nudos cuando las tensiones se han vuelto tantensas que no permiten ya la libertad constitutiva de lainter-in-dependencia entre nudo y nudo y en uacuteltimainstancia con la realidad en ese momento nace elindividualismo que perturba la armoniacutea y lleva a lamuerte de la persona hacieacutendole perder su identidadque es soacutelo relacionalrdquo (Panikkar 200616)
cambiar la realidad de todosrdquo (Barros2009156)
La fraternidad coloca el acento en quetodos los seres humanos somos hermanos ylo que sucede a uno afecta al conjunto lainterculturalidad agrega que esta inter-in-dependencia constitutiva del geacutenero humanoha de ser matiza desde la diversidad (culturalreligiosa etc) que tambieacuten es constitutiva delser humano Entonces la fraternidad sinoadquiere un rostro un contexto y un tiempodesde el cual constituirse corre el riesgo dequedar como formulacioacuten universalista dedifiacutecil aplicacioacuten Por esto que
ldquoen el siglo XXI el rostro de la nueva fraternidady sororidad seraacute intercultural o no seraacute Paraaprender entender y cambiar es preciso que laspersonas se aventuren en el diaacutelogo consigomismas (diaacutelogo intracultural) con sussemejantes con personas de otras culturas oreligiones (diaacutelogo intercultural e interreligioso)y se abran a ambientes culturales distintos a laamplitud de lo real y lo cotidianordquo (Vallescar200616-17)
En los tiempos que corren unapropuesta que busca recuperar la categoriacuteapoliacutetica de fraternidad irremediablementetiene que asumir el factor cultural que esconstitutivo del ser humano No puedequedarse a un nivel simplemente socioloacutegicoo econoacutemico o incluso poliacutetico Hoy por hoyno podemos reflexionar sobre la fraternidadsin asumir que en el mundo sedesencuentran encuentran y convivenconstantemente diversos mundos culturalesque expresan diversas maneras de estarsentir y vivir la vida
Si es cierto que ldquodesde un punto devista poliacutetico la fraternidad se situacutea antes quenada como principio de construccioacuten social
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donde el otro si podemos definirnoshermanos no es otro diferente de miacute sinootro yo mismordquo (Ropelato 2006199) elindagar la visioacuten de mundo del ldquootrordquo que esldquoyo mismordquo se torna fundamental Clarosiempre y cuando la fraternidad quieracolaborar concretamente a la aperturaconstante hacia ldquoambientes culturalesdistintosrdquo permitiendo ampliar la experienciade ldquolo real y lo cotidianordquo
Para realizar lo que venimos enunciandoes necesario la praacutectica del diaacutelogointercultural que permite reconocer lainviolable igualdad de la dignidad humanapero al mismo tiempo la diferencia (culturalsocial religiosa poliacutetica etc) que tambieacuten esinviolable Como afirma Fornet-Betancourt
ldquola necesidad del diaacutelogo intercultural es lanecesidad de realizar la justicia de entrar en uncontacto justo con el otro libre lo que quiere decir asu vez que es necesario reconocerle como personahumana portadora justamente en su diferencias deuna dignidad inviolable que nos hace igualesrdquo(Fornet-Betancourt 2001264)
Por tanto si la fraternidad desearesponder de manera profunda creativa yreal al contexto actual del pluralismo nopuede reducir su anaacutelisis de la realidad al nivelsocio-poliacutetico sino que ha de abrirse a lacomplejidad del pluralismo culturalSolamente desde este acercamientointercultural podraacute descubrir que lo poliacutetico ysocial es percibido y vivido de manerasmuacuteltiples y diversas en un mismo contexto
Lo expresado revela que tal vez unpaso adelante en la reflexioacuten alrededor elprincipio de la fraternidad tendraacute que asumirel pluralismo cultural de nuestros contextostambieacuten latinoamericanos si desea realmente
ser una categoriacutea que promueva justiciadignidad igualdad y libertad a todos y todassus habitantes Para esto un recurso de granvalor seraacute profundizar el meacutetodo de lafilosofiacutea intercultural el diaacutelogo dialogaldonde ldquolas reglas del diaacutelogo no sepresuponen unilateralmente ni se dan porsupuestas a priori sin haberlas establecido enel propio diaacutelogordquo (Panikkar 200649) Estoporque
ldquoel diaacutelogo dialogal es radicalmente diferente deldiaacutelogo dialeacutectico no pretende con-vencer alotro es decir vencer dialeacutecticamente alinterlocutor o por lo menos buscar con eacutel unaverdad sometida a la dialeacutectica El diaacutelogodialeacutectico presupone la aceptacioacuten de un campoloacutegico y personal al que se atribuye o reconoceuna validez o jurisdiccioacuten puramente lsquoobjetivarsquo Eldiaacutelogo dialogal en cambio presupone laconfianza reciacuteproca en un aventurarse comuacuten enlo desconocido ya que no puede establecerse apriori si nos entenderemos el uno al otro nisupone que el hombre sea un ser exclusivamenteloacutegicordquo (Panikkar 200652)
Entonces para la aplicacioacuten de lacategoriacutea de fraternidad en espacios socialesno podremos contentarnos con establecerdiaacutelogos entre tendencias poliacuteticas diversas yopuestas Si realmente deseamos fortalecer eltejido social de nuestros contextos pluraleses necesario promover espaciosinterculturales donde se practique el diaacutelogodialogal Espacios donde este contenida yrepresentada toda la diversidad cultural deuna regioacuten ciudad o barrio
3 Lo vital de un universalismo desde aba-jo (partir desde contextos reales)
El desafiacuteo de educarnos al diaacutelogodialogal remite a otro punto importante de la
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propuesta intercultural punto que estaacutereferido al desde donde de lainterculturalidad Es la universalidadentendida como una construccioacuten constantedesde abajo o desde espacios concreto yaque ldquosi el diaacutelogo dialogal quiere ser fecundoy no contentarse con simples elucubracionesracionales no puede limitarse a formalismosabstractos de validez general sino que debedescender al diaacutelogo entre culturas concretasque entran en contactordquo (Panikkar 200655)
El horizonte de la fraternidad esuniversal ya que eacutesta no puede ser reducida aun grupo regioacuten pueblo nacioacuten o continentePero un posible riesgo ante este inmensoobjetivo de la fraternidad es menospreciar ydesvalorizar lo contextual particular yconcreto Es el riesgo por otra parte tanlatino de creer que porque estaacute hecha lalegislacioacuten o la norma ya hemos alcanzado elobjetivo pero tambieacuten el riesgo tanoccidental de creer que la siacutentesis abstractauniversalista contiene lo particular Ante estola interculturalidad nos recuerda que ldquoelproceso de identificacioacuten parte siempre de loconcreto Lo cual significa que no debemosrenunciar a la particularidad sino ahondar enella hasta descubrir lo universalrdquo (Esquirol2005155)
Por tanto si la fraternidad universaldesea realmente convertirse en unaalternativa global tendraacute que saber brotardesde los contextos e irse construyendo noldquoa pesar de estosrdquo sino ldquogracias a estosrdquo Soacutelosi ahonda en estos contextos hasta descubrirlo universal es que podraacute aportar a laldquotransicioacuten del derecho internacional de losEstados soberanos hacia un derechocosmopolita que se preocupe con las
cuestiones ecoloacutegicas de la paz y de la guerradel desarrollo en resumen de todas lascuestiones que trascienden las fronteras delos Estados y exigen la superacioacuten de unaloacutegica meramente individualista del intereacutespersonal de grupo de clase o de etniardquo (Tosi200968)
Afirmar que el punto de partida estaacute enlas realidades concretas significa por ejemploacercarse para aprender del proceso bolivianoque busca un nuevo orden socio-poliacutetico ycultural Aporte que exige ser leiacutedoprofundizado y criticado desde sus visiones yestilos de vida y no desde un paradigmaforaacuteneo Porque para la propuestaintercultural la ldquouniversalidad supone laliberacioacuten realizante de todos los universosculturales y que por eso mismo ni se imponepor imperio de alguacuten centro ni se logra al altoprecio de la reduccioacuten y de la nivelacioacuten de lodiferente sino que crece desde abajo comoun tejido de comunicacioacuten libre y desolidaridadrdquo (Fornet-Betancourt 2001376)
Entonces el desarrollo de la propuestade fraternidad universal por una parte tieneque ser capaz de evitar el reduccionismo y lanivelacioacuten de la diferencias fruto de esaabstraccioacuten tan occidental en busca de unasiacutentesis superior y por otra parte tambieacuten hade evitar erigir un centro desde el cualpromover la aplicacioacuten de esta El caminopasa por promover un policentrismo quepermita una mayor cercaniacutea a los contextos yque al mismo tiempo evita el encierro deestos En otras palabras la fraternidaduniversal no se concretiza aplicaacutendolas a losdiversos contextos socioculturales y poliacuteticosdesde unos principios delineados desde quiensabe doacutende sino que la fraternidad universal
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se va construyendo o gestando desdeespacios concretos Contextos que cuandoesteacuten maduros en sus experiencias defraternidad podraacuten aportar a los cambios en lalegislacioacuten mundial
Cabe sentildealar que este partir desde loscontextos posibilita dos pasos fundamentalesen el proceso intercultural de generarsociedades justas y plenas de vida ldquoPor unlado es necesario profundizar en la propiacultura y no mantenerse en lo superficial ytoacutepico Por el otro ante la otra culturadebemos ir maacutes allaacute de todo lo que en unprimer momento nos aparece descubrir loque estaacute detraacutes descubrir el sentido profundode los siacutembolos de las conductas de laspalabras o de los pensamientosrdquo (Esquirol2005155-156) Son justamente los mismosespacios de interaccioacuten cultural los quepermiten desarrollar la intraculturalidad(conocimiento de lo propio) que esimprescindible para poder sumergirse en lainterioridad de otras culturas y promover unaauteacutentica interculturalidad
Es por estos dos pasos fundamentalesque la fraternidad universal ha de partir desdelos espacios concretos y vitales de laspersonas para ir desarrollando su proyectode categoriacutea socio-poliacutetica que permita evitartanto el encierro individualista de la libertaddesvirtuada como la homogenizacioacuten amorfade una igualdad mal comprendida
Pero el diaacutelogo intercultural no tienesoacutelo un caraacutecter interpersonal sino tambieacutengrupal social y entre pueblos Maacutes auacuten es undiaacutelogo a desarrollar entre tradiciones ymodos de ver y vivir en el mundo Por tantoincluso la misma categoriacutea de fraternidadtendraacute que ser puesta en discusioacuten si es que
realmente desea entablar este diaacutelogorespetuoso horizontal y de enriquecimientomutuo con las culturas
4 Un posible equivalente homeomoacuterfico(formas similares) a la categoriacutea de fra-ternidad
Poner en discusioacuten la categoriacutea defraternidad no significa anular su ricatradicioacuten y aporte conceptual desarrollado enlos marcos del pensamiento occidentalSignifica maacutes bien desde este desarrollo notratarla como una categoriacutea universal quepuede ser impuesta y colocada en todas lasculturas por igual Dicho en teacuterminos de laperspectiva intercultural significa buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas Concretamente esto significa que ldquosetrata pues de un equivalente no conceptual nifuncional a saber de una analogiacutea de tercergrado No se busca la misma funcioacuten (que lafilosofiacutea ejerce) sino aquella equivalente a laque la nocioacuten original ejerce en lacorrespondiente cosmovisioacutenrdquo (Panikkarcitado en Estermann 200647)
Entonces un desafiacuteo no menor que sepresenta a quienes estamos desarrollando elprincipio de fraternidad es buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas para poder entablar un auteacutentico yenriquecedor diaacutelogo con estas Aquiacute estamosen el meollo de la perspectiva interculturaldonde ldquocomo resultado de la lsquohermeneacuteuticadiatoacutepicarsquo uno aprende a pensar ycomprender desde el sistema simboacutelico demaacutes de una tradicioacutenrdquo (Vallescar 2005482) Y
ldquoesto puede comprenderse por las nociones dehomologiacutea ndashlas nociones juegan papelesequivalentes y ocupan espacios homoacutelogos en los
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respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
201028-103
la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
M Roberta Cappellini
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M Roberta Cappellini
qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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L Anthony Savari Raj
texts and aspects yet we believe the impli-cations of his vision for the central issue ofjustice has not been thus far sufficiently ex-plored Hence the present attempt
This attempt looks interesting and sig-nificant amidst a certain tendency to catego-rize and portray Panikkar only as a represen-tative of religio-cultural orientation and as amere dialogue theologian without an explicitliberation and justice motif and concern
As a pathway to explore Panikkarrsquos jus-tice concerns the second chapter ventures toexplore Panikkarrsquos vision of ldquoecosophyrdquo Hereattempts are made to show the implicationsof Panikkarrsquos vision for one of our major con-temporary problems namely the ecologicalpredicament Panikkarrsquos proposal of ldquoecoso-phicalrdquo vision as different from ecological iselaborated
The word ldquoecosophyrdquo as understood byPanikkar suggests that the question lies be-yond a more or less refined ecology It furtherreminds us that the present predicament isneither ecological nor technical but a humanone It is a problem rooted in our ways ofthinking It involves our new attitude and per-ception about the earth ourselves and alsothe divine and the collective identity and des-tiny of all the three dimensions of reality It inshort points to a cultural mutation
The third chapter studies ldquoEcojusticerdquowhich may well complement Panikkarrsquosecosophy Besides portraying justice as theway of ecology it indeed attempts to repre-sent ecology as the symbol of the struggles ofthe poor for regaining their lost dignity theirland resource rice and freedom
Stated differently behind the ecologicaldisaster we can sense the reduction of the an-thropos to the reduction of a particular racecountry and worldview which indeed preparesthe ground for the appropriation for one selfof the natural resources and consequently thevery means for livelihood of the other It isthis inhuman and exploitative practice againstthe other that has spilled over and has be-come an ecological disaster The programmeof ecojustice that is presented in the chaptertherefore indicates that it is only by deeplyentering into the human (unaffected by re-stricted and restricting anthropocentrism)that we can arrive at a sound ecological uni-verse
The final chapter ldquoEcosophical Justicerdquoattempts to discern the meeting point be-tween the ecojustice and ecosophical consid-erations Attempts are made to show howecojustice orientations can indeed serve as acomplement and also as an ldquoexternal stimu-lusrdquo to Panikkarrsquos ecosophical vision Effortsare made therefore to discern and spell outthe implications of justice in Panikkarrsquos visionof ecosophy in the light of ecojustice consid-erations
In the first part of this chapter we dis-cuss the nature of ecosophical justice mainlyto be in the nature of lsquoclarificationrsquo This clari-fication would consist in clarifying two impor-tant aspects of our ecosophical responsenamely lsquothe primacy of beingrsquo and lsquothe spon-taneity of doingrsquo In the second part of thechapter we attempt to open the heart ofecosophical justice by unearthing its founda-tions implications and implementations
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Lucas Cervintildeo
A manera de premisa e introduccioacuten
Esta reflexioacuten brota de un contextoparticular Bolivia Paiacutes sumergido en unabierto desconcertante impredecible yprofundo proceso de cambio socio-poliacutetico ycultural Proceso que para muchos es laesperanza de diacuteas mejores y para otros es maacutesde lo mismo Una sociedad en conflictoporque generalmente todo cambio ytransformacioacuten significa una redistribucioacuten yreequilibrio de las fuerzas sociales por tantoconflicto
La nueva Constitucioacuten Poliacutetica en suprimer artiacuteculo expresa que ldquoBolivia seconstituye en un Estado Unitario Social deDerecho Plurinacional Comunitario libreindependiente soberano democraacutetico inter-cultural descentralizado y con autonomiacuteasBolivia se funda en la pluralidad y elpluralismo poliacutetico econoacutemico juriacutedicocultural y linguumliacutestico dentro del procesointegrador del paiacutesrdquo
Estamos ante un proyecto de Estado ysociedad atrevido y de gran alcance original y
desafiante Una declaracioacuten que manifiesta lanecesidad de dar lugar reconocimiento yautodeterminacioacuten a la pluralidad de culturasy cosmovisiones conjugaacutendolas dentro de unmodelo de gobierno foraacuteneo a eacutestas mismasArtiacuteculo que aunque no manifiestaexpliacutecitamente nos remite a la categoriacutea defraternidad de esa ldquofraternidad universalentendida como conjugacioacuten de relaciones depertenencia reciacuteproca y de responsabilidadcomo principio de reconocimiento de laidentidad y del aspecto unitario del cuerposocial en el respeto de cada una de lasdiferentes multiplicidadesrdquo (Ropelato2006184)
El intento boliviano es la lucha pordesarrollar un Estado que de cabida ypromueva ldquorelaciones de pertenenciareciacuteprocardquo sin anular o menguar la pluralidentidad cultural de sus habitantes quemantenga el ldquoaspecto unitario del cuerposocialrdquo pero al mismo tiempo respete lasldquodiferentes multiplicidadesrdquo de maneras deser estar y vivir que se dan en su territorio Esla buacutesqueda de aquello que no estaacute pero seanhela que apenas se vislumbra pero ya se loquiere hecho realidad
LA FRATERNIDAD EN CONFLICTO Y EL CONFLICTO FRATERNOAPORTES DESDE LA INTERCULTURALIDAD
Lucas Cervintildeo
Lucas CervintildeoUniversidad Catoacutelica Boliviana
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Lucas Cervintildeo
Considero que desde estas tierras consus anhelos luchas y buacutesquedas y sin entraren los particulares del proceso poliacutetico socialy cultural que viene desarrollaacutendose enBolivia hay un aporte al camino que se vienerecorriendo desde hace antildeos para dar rostro yconcretizacioacuten a la categoriacutea de fraternidadM Antonio Baggio uno de los maacutesimportantes exponentes de este recorridoantildeos atraacutes se preguntaba ldquoiquestqueacute nuevoselementos nos llevan hoy en diacutea a analizareste precedente y a plantear el problema dela fraternidad Considero que se puedenindicar dos clases de motivos que estaacutenrelacionados entre siacute la fraternidad comoexigencia y pregunta y la fraternidad comoexperiencia y recursordquo (Baggio 20098)
La experiencia de este uacuteltimo decenioen Bolivia manifiesta la presencia de estaexigencia que por momentos ha sido un gritodesde diversos sectores sociales por generarfraternidad como tambieacuten estaacute presente elrecurso humano social y cultural paraarticular la fraternidad como categoriacutea poliacuteticay concretizarla
De mil modos y maneras se podriacuteadesarrollar esta intuicioacuten Concretamente seharaacute desde el aacutembito de filosoacuteficondashteoloacutegico yla perspectiva intercultural que considero uninstrumental muy vaacutelido para adentrarse yreflexionar los contextos plurales y susprocesos
En un segundo momento profundizareacuteel conflicto dentro de la interaccioacuten entre lasculturas principalmente desde unaperspectiva interpersonal Para esto recurrireacutea la inspiracioacuten ofrecida por un texto biacuteblico
I La fraternidad en conflicto
La finalidad de esta primera parte seraacuteprecisar lo que se comprende porinterculturalidad dada su ambiguumledad designificados y comprensiones Luego desdealgunas de sus claves se realizaraacute una velozcriacutetica del principio fraternidad buscandodesmantelar algunos de sus supuestosculturales occidentales que pretenden seruniversalizados a todas las culturas
En otras palabras desarrollaremos unaldquodeconstruccioacutenrdquo1 de la categoriacutea defraternidad colocando a eacutesta en conflicto porasiacute decir para poder manifestar ciertascontradicciones y ambiguumledades La finalidadde este ejercicio es contribuir a seguirahondando con nuevas luces el camino paratransformar la fraternidad en una categoriacuteapoliacutetica O sea un principio capaz de ldquoformarparte constitutiva del criterio de decisioacutenpoliacutetica contribuyendo en la determinacioacutenjunto a la libertad y la igualdad del meacutetodo yde los contenidos de la poliacutetica mismardquo Y quetambieacuten ldquologre influir en el modo con el cualse interpretan las otras categoriacuteas poliacuteticascomo la libertad y la igualdadrdquo (Baggio200639)
1 Breves aclaraciones alrededor de la in-terculturalidad
En esta reflexioacuten la interculturalidadviene asumida principalmente desde latradicioacuten desarrollada con acentos diversos
1 Deconstruccioacuten 1 f Accioacuten y efecto de deconstruir2 f Fil Desmontaje de un concepto o de una construc-cioacuten intelectual por medio de su anaacutelisis mostrando asiacutecontradicciones y ambiguumledades Real Academia Espa-ntildeola wwwraees
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Lucas Cervintildeo
por tres estudiosos R Panikkar R Fornet-Betancour y D de Vallescar Esta uacuteltima luegodel estudio a fondo de los otros dospensadores afirma que
ldquola interculturalidad antes que una teoriacutea es unaexperiencia de interrelacioacuten reciprocidaddiaacutelogo y solidaridad Presupone una actitud deapertura y escucha atenta Nos situacutea maacutes allaacute dela afirmacioacuten de la existencia faacutectica dediferentes culturas y del planteamientomulticultural liberal-democraacutetico pues concede acada miembro ndashcon independencia del marcopoliacutetico del que se trate- la facultad de contribuircon su aportacioacuten particular Esto significa queasume la tarea de renegociacioacuten continua deroles y espacios el discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesis decada sociedadrdquo (Vallescar 2005477)
Por tanto el punto de partida de lainterculturalidad es una opcioacuten eacutetica deapertura y escucha para descubrir las riquezasque el diversoa (culturalmente socialmentereligiosamente poliacuteticamente etc) meofrece Desde estas actitudes que se vuelvenexperiencia de vida en un segundo momentose va reflexionando y aportando a una teoriacuteaque deacute insumos para gestionar de maneracreativa y equitativa la interrelacioacuten entreculturas Entonces la propuesta interculturalpromueve un verdadero enriquecimientohorizontal entre las personas grupos socialesy pueblos pertenecientes a diversas culturasque conviven en un espacio comuacuten
Interculturalidad es la buacutesqueda degenerar espacios donde cada persona puedaldquocontribuir con aportacioacuten particularrdquo a lagestacioacuten de una sociedad y por tanto a unaglobalizacioacuten justa digna equitativa ysolidaria para todos todas y todo Todo en elsentido de incluir en nuestra categoriacutea de
bienestar al planeta el gran excluido de lamodernidad
A su vez la interculturalidad asume lacompleja tarea de la ldquorenegociacioacuten continuade roles y espaciosrdquo para dar lugar a todos ycada uno de los miembros de la sociedadprocurando ldquoel discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesisrdquoque lleva adelante cada pueblo y sociedad
Por tanto la interculturalidad permiteser pensada ldquocomo una categoriacuteaeminentemente eacutetico-poliacutetica que surgedesde el mundo de la vida y no desde fuera deeacutel que alude a cuestiones que rompen elmarco monocultural en el que somossocializados y que cuestiona el caraacutecterhomogenizante de la globalizacioacuten faacutecticardquo(Salas 200728) Propuesta que ldquoexige unanueva relacioacuten entre los seres humanos y lospueblos que aunque sea asimeacutetrica hoypuede dar forma a nuevas relaciones desimetriacuteasrdquo (Salas 200728)
2 Relacioacuten entre interculturalidad y fra-ternidad en el contexto plural
Cuando hablamos de culturas esimportante dejar claro que la interculturalidadse coloca como una alternativa clara ante launiformidad de una cultura sobre las demaacutesEsto porque asume que ldquolas culturas no sonlsquofolklorersquo sino que cada cultura es una formanueva de ver y de vivir el mundo La culturaofrece a cada tiempo y pueblo su estilo ysobre todo su lenguajerdquo (Panikkar 200611)
Importante subrayar que las culturasson ldquoformas de ver y vivir en el mundordquo portanto la interculturalidad no ha de serreducida a los espacios de interaccioacuten entre
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culturas originarias-indiacutegenas y modernas Lapropuesta intercultural parte desde lainteraccioacuten entre culturas milenariasmodernas y postmodernas (juvenilesperiferias de las ciudades etc) en su continuareconfiguracioacuten actual Por esto laldquointerculturalidad se propone pues como unaalternativa que permite reorganizar el ordenmundial porque insiste en la comunicacioacutenjusta entre las culturas como visiones delmundo y porque recalca que lo decisivo estaacuteen dejar libre los espacios y tiempo para quelas lsquovisionesrsquo del mundo puedan convertirseen mundo realesrdquo (Fornet-Betancourt2001375)
Precisamente esta ldquocomunicacioacuten justaentre las culturas como visiones de mundordquo eslo que tiende un puente entre lainterculturalidad y la fraternidad Porque si escierto que ldquola solidaridad la fraternidad y lasrelaciones de alteridad como valores positivosnos permitiraacuten ver que todo lo que le sucedede malo al otro nos afecta que debemosinvolucrarnosrdquo (Barros 2009156) significaque ambas propuesta giran alrededor de almenos un eje comuacuten la inter-in-dependencia2
de la familia humana que como ldquovivenciademocraacutetica requiere de una indignacioacutenconstante y una accioacuten que contribuya a
2 ldquoAunque todo estaacute relacionado con todo es asiacutemismo verdad que cada parte de este todo esdiferente asiacute como todos los hombres son distintosentre siacute Cada uno es una persona es decir un nudouacutenico en la red de relaciones que constituye la realidadCuando este nudo rompe los hilos que lo unen a losotros nudos cuando las tensiones se han vuelto tantensas que no permiten ya la libertad constitutiva de lainter-in-dependencia entre nudo y nudo y en uacuteltimainstancia con la realidad en ese momento nace elindividualismo que perturba la armoniacutea y lleva a lamuerte de la persona hacieacutendole perder su identidadque es soacutelo relacionalrdquo (Panikkar 200616)
cambiar la realidad de todosrdquo (Barros2009156)
La fraternidad coloca el acento en quetodos los seres humanos somos hermanos ylo que sucede a uno afecta al conjunto lainterculturalidad agrega que esta inter-in-dependencia constitutiva del geacutenero humanoha de ser matiza desde la diversidad (culturalreligiosa etc) que tambieacuten es constitutiva delser humano Entonces la fraternidad sinoadquiere un rostro un contexto y un tiempodesde el cual constituirse corre el riesgo dequedar como formulacioacuten universalista dedifiacutecil aplicacioacuten Por esto que
ldquoen el siglo XXI el rostro de la nueva fraternidady sororidad seraacute intercultural o no seraacute Paraaprender entender y cambiar es preciso que laspersonas se aventuren en el diaacutelogo consigomismas (diaacutelogo intracultural) con sussemejantes con personas de otras culturas oreligiones (diaacutelogo intercultural e interreligioso)y se abran a ambientes culturales distintos a laamplitud de lo real y lo cotidianordquo (Vallescar200616-17)
En los tiempos que corren unapropuesta que busca recuperar la categoriacuteapoliacutetica de fraternidad irremediablementetiene que asumir el factor cultural que esconstitutivo del ser humano No puedequedarse a un nivel simplemente socioloacutegicoo econoacutemico o incluso poliacutetico Hoy por hoyno podemos reflexionar sobre la fraternidadsin asumir que en el mundo sedesencuentran encuentran y convivenconstantemente diversos mundos culturalesque expresan diversas maneras de estarsentir y vivir la vida
Si es cierto que ldquodesde un punto devista poliacutetico la fraternidad se situacutea antes quenada como principio de construccioacuten social
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donde el otro si podemos definirnoshermanos no es otro diferente de miacute sinootro yo mismordquo (Ropelato 2006199) elindagar la visioacuten de mundo del ldquootrordquo que esldquoyo mismordquo se torna fundamental Clarosiempre y cuando la fraternidad quieracolaborar concretamente a la aperturaconstante hacia ldquoambientes culturalesdistintosrdquo permitiendo ampliar la experienciade ldquolo real y lo cotidianordquo
Para realizar lo que venimos enunciandoes necesario la praacutectica del diaacutelogointercultural que permite reconocer lainviolable igualdad de la dignidad humanapero al mismo tiempo la diferencia (culturalsocial religiosa poliacutetica etc) que tambieacuten esinviolable Como afirma Fornet-Betancourt
ldquola necesidad del diaacutelogo intercultural es lanecesidad de realizar la justicia de entrar en uncontacto justo con el otro libre lo que quiere decir asu vez que es necesario reconocerle como personahumana portadora justamente en su diferencias deuna dignidad inviolable que nos hace igualesrdquo(Fornet-Betancourt 2001264)
Por tanto si la fraternidad desearesponder de manera profunda creativa yreal al contexto actual del pluralismo nopuede reducir su anaacutelisis de la realidad al nivelsocio-poliacutetico sino que ha de abrirse a lacomplejidad del pluralismo culturalSolamente desde este acercamientointercultural podraacute descubrir que lo poliacutetico ysocial es percibido y vivido de manerasmuacuteltiples y diversas en un mismo contexto
Lo expresado revela que tal vez unpaso adelante en la reflexioacuten alrededor elprincipio de la fraternidad tendraacute que asumirel pluralismo cultural de nuestros contextostambieacuten latinoamericanos si desea realmente
ser una categoriacutea que promueva justiciadignidad igualdad y libertad a todos y todassus habitantes Para esto un recurso de granvalor seraacute profundizar el meacutetodo de lafilosofiacutea intercultural el diaacutelogo dialogaldonde ldquolas reglas del diaacutelogo no sepresuponen unilateralmente ni se dan porsupuestas a priori sin haberlas establecido enel propio diaacutelogordquo (Panikkar 200649) Estoporque
ldquoel diaacutelogo dialogal es radicalmente diferente deldiaacutelogo dialeacutectico no pretende con-vencer alotro es decir vencer dialeacutecticamente alinterlocutor o por lo menos buscar con eacutel unaverdad sometida a la dialeacutectica El diaacutelogodialeacutectico presupone la aceptacioacuten de un campoloacutegico y personal al que se atribuye o reconoceuna validez o jurisdiccioacuten puramente lsquoobjetivarsquo Eldiaacutelogo dialogal en cambio presupone laconfianza reciacuteproca en un aventurarse comuacuten enlo desconocido ya que no puede establecerse apriori si nos entenderemos el uno al otro nisupone que el hombre sea un ser exclusivamenteloacutegicordquo (Panikkar 200652)
Entonces para la aplicacioacuten de lacategoriacutea de fraternidad en espacios socialesno podremos contentarnos con establecerdiaacutelogos entre tendencias poliacuteticas diversas yopuestas Si realmente deseamos fortalecer eltejido social de nuestros contextos pluraleses necesario promover espaciosinterculturales donde se practique el diaacutelogodialogal Espacios donde este contenida yrepresentada toda la diversidad cultural deuna regioacuten ciudad o barrio
3 Lo vital de un universalismo desde aba-jo (partir desde contextos reales)
El desafiacuteo de educarnos al diaacutelogodialogal remite a otro punto importante de la
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propuesta intercultural punto que estaacutereferido al desde donde de lainterculturalidad Es la universalidadentendida como una construccioacuten constantedesde abajo o desde espacios concreto yaque ldquosi el diaacutelogo dialogal quiere ser fecundoy no contentarse con simples elucubracionesracionales no puede limitarse a formalismosabstractos de validez general sino que debedescender al diaacutelogo entre culturas concretasque entran en contactordquo (Panikkar 200655)
El horizonte de la fraternidad esuniversal ya que eacutesta no puede ser reducida aun grupo regioacuten pueblo nacioacuten o continentePero un posible riesgo ante este inmensoobjetivo de la fraternidad es menospreciar ydesvalorizar lo contextual particular yconcreto Es el riesgo por otra parte tanlatino de creer que porque estaacute hecha lalegislacioacuten o la norma ya hemos alcanzado elobjetivo pero tambieacuten el riesgo tanoccidental de creer que la siacutentesis abstractauniversalista contiene lo particular Ante estola interculturalidad nos recuerda que ldquoelproceso de identificacioacuten parte siempre de loconcreto Lo cual significa que no debemosrenunciar a la particularidad sino ahondar enella hasta descubrir lo universalrdquo (Esquirol2005155)
Por tanto si la fraternidad universaldesea realmente convertirse en unaalternativa global tendraacute que saber brotardesde los contextos e irse construyendo noldquoa pesar de estosrdquo sino ldquogracias a estosrdquo Soacutelosi ahonda en estos contextos hasta descubrirlo universal es que podraacute aportar a laldquotransicioacuten del derecho internacional de losEstados soberanos hacia un derechocosmopolita que se preocupe con las
cuestiones ecoloacutegicas de la paz y de la guerradel desarrollo en resumen de todas lascuestiones que trascienden las fronteras delos Estados y exigen la superacioacuten de unaloacutegica meramente individualista del intereacutespersonal de grupo de clase o de etniardquo (Tosi200968)
Afirmar que el punto de partida estaacute enlas realidades concretas significa por ejemploacercarse para aprender del proceso bolivianoque busca un nuevo orden socio-poliacutetico ycultural Aporte que exige ser leiacutedoprofundizado y criticado desde sus visiones yestilos de vida y no desde un paradigmaforaacuteneo Porque para la propuestaintercultural la ldquouniversalidad supone laliberacioacuten realizante de todos los universosculturales y que por eso mismo ni se imponepor imperio de alguacuten centro ni se logra al altoprecio de la reduccioacuten y de la nivelacioacuten de lodiferente sino que crece desde abajo comoun tejido de comunicacioacuten libre y desolidaridadrdquo (Fornet-Betancourt 2001376)
Entonces el desarrollo de la propuestade fraternidad universal por una parte tieneque ser capaz de evitar el reduccionismo y lanivelacioacuten de la diferencias fruto de esaabstraccioacuten tan occidental en busca de unasiacutentesis superior y por otra parte tambieacuten hade evitar erigir un centro desde el cualpromover la aplicacioacuten de esta El caminopasa por promover un policentrismo quepermita una mayor cercaniacutea a los contextos yque al mismo tiempo evita el encierro deestos En otras palabras la fraternidaduniversal no se concretiza aplicaacutendolas a losdiversos contextos socioculturales y poliacuteticosdesde unos principios delineados desde quiensabe doacutende sino que la fraternidad universal
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se va construyendo o gestando desdeespacios concretos Contextos que cuandoesteacuten maduros en sus experiencias defraternidad podraacuten aportar a los cambios en lalegislacioacuten mundial
Cabe sentildealar que este partir desde loscontextos posibilita dos pasos fundamentalesen el proceso intercultural de generarsociedades justas y plenas de vida ldquoPor unlado es necesario profundizar en la propiacultura y no mantenerse en lo superficial ytoacutepico Por el otro ante la otra culturadebemos ir maacutes allaacute de todo lo que en unprimer momento nos aparece descubrir loque estaacute detraacutes descubrir el sentido profundode los siacutembolos de las conductas de laspalabras o de los pensamientosrdquo (Esquirol2005155-156) Son justamente los mismosespacios de interaccioacuten cultural los quepermiten desarrollar la intraculturalidad(conocimiento de lo propio) que esimprescindible para poder sumergirse en lainterioridad de otras culturas y promover unaauteacutentica interculturalidad
Es por estos dos pasos fundamentalesque la fraternidad universal ha de partir desdelos espacios concretos y vitales de laspersonas para ir desarrollando su proyectode categoriacutea socio-poliacutetica que permita evitartanto el encierro individualista de la libertaddesvirtuada como la homogenizacioacuten amorfade una igualdad mal comprendida
Pero el diaacutelogo intercultural no tienesoacutelo un caraacutecter interpersonal sino tambieacutengrupal social y entre pueblos Maacutes auacuten es undiaacutelogo a desarrollar entre tradiciones ymodos de ver y vivir en el mundo Por tantoincluso la misma categoriacutea de fraternidadtendraacute que ser puesta en discusioacuten si es que
realmente desea entablar este diaacutelogorespetuoso horizontal y de enriquecimientomutuo con las culturas
4 Un posible equivalente homeomoacuterfico(formas similares) a la categoriacutea de fra-ternidad
Poner en discusioacuten la categoriacutea defraternidad no significa anular su ricatradicioacuten y aporte conceptual desarrollado enlos marcos del pensamiento occidentalSignifica maacutes bien desde este desarrollo notratarla como una categoriacutea universal quepuede ser impuesta y colocada en todas lasculturas por igual Dicho en teacuterminos de laperspectiva intercultural significa buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas Concretamente esto significa que ldquosetrata pues de un equivalente no conceptual nifuncional a saber de una analogiacutea de tercergrado No se busca la misma funcioacuten (que lafilosofiacutea ejerce) sino aquella equivalente a laque la nocioacuten original ejerce en lacorrespondiente cosmovisioacutenrdquo (Panikkarcitado en Estermann 200647)
Entonces un desafiacuteo no menor que sepresenta a quienes estamos desarrollando elprincipio de fraternidad es buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas para poder entablar un auteacutentico yenriquecedor diaacutelogo con estas Aquiacute estamosen el meollo de la perspectiva interculturaldonde ldquocomo resultado de la lsquohermeneacuteuticadiatoacutepicarsquo uno aprende a pensar ycomprender desde el sistema simboacutelico demaacutes de una tradicioacutenrdquo (Vallescar 2005482) Y
ldquoesto puede comprenderse por las nociones dehomologiacutea ndashlas nociones juegan papelesequivalentes y ocupan espacios homoacutelogos en los
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respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
201028-103
la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
M Roberta Cappellini
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M Roberta Cappellini
qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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A manera de premisa e introduccioacuten
Esta reflexioacuten brota de un contextoparticular Bolivia Paiacutes sumergido en unabierto desconcertante impredecible yprofundo proceso de cambio socio-poliacutetico ycultural Proceso que para muchos es laesperanza de diacuteas mejores y para otros es maacutesde lo mismo Una sociedad en conflictoporque generalmente todo cambio ytransformacioacuten significa una redistribucioacuten yreequilibrio de las fuerzas sociales por tantoconflicto
La nueva Constitucioacuten Poliacutetica en suprimer artiacuteculo expresa que ldquoBolivia seconstituye en un Estado Unitario Social deDerecho Plurinacional Comunitario libreindependiente soberano democraacutetico inter-cultural descentralizado y con autonomiacuteasBolivia se funda en la pluralidad y elpluralismo poliacutetico econoacutemico juriacutedicocultural y linguumliacutestico dentro del procesointegrador del paiacutesrdquo
Estamos ante un proyecto de Estado ysociedad atrevido y de gran alcance original y
desafiante Una declaracioacuten que manifiesta lanecesidad de dar lugar reconocimiento yautodeterminacioacuten a la pluralidad de culturasy cosmovisiones conjugaacutendolas dentro de unmodelo de gobierno foraacuteneo a eacutestas mismasArtiacuteculo que aunque no manifiestaexpliacutecitamente nos remite a la categoriacutea defraternidad de esa ldquofraternidad universalentendida como conjugacioacuten de relaciones depertenencia reciacuteproca y de responsabilidadcomo principio de reconocimiento de laidentidad y del aspecto unitario del cuerposocial en el respeto de cada una de lasdiferentes multiplicidadesrdquo (Ropelato2006184)
El intento boliviano es la lucha pordesarrollar un Estado que de cabida ypromueva ldquorelaciones de pertenenciareciacuteprocardquo sin anular o menguar la pluralidentidad cultural de sus habitantes quemantenga el ldquoaspecto unitario del cuerposocialrdquo pero al mismo tiempo respete lasldquodiferentes multiplicidadesrdquo de maneras deser estar y vivir que se dan en su territorio Esla buacutesqueda de aquello que no estaacute pero seanhela que apenas se vislumbra pero ya se loquiere hecho realidad
LA FRATERNIDAD EN CONFLICTO Y EL CONFLICTO FRATERNOAPORTES DESDE LA INTERCULTURALIDAD
Lucas Cervintildeo
Lucas CervintildeoUniversidad Catoacutelica Boliviana
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Considero que desde estas tierras consus anhelos luchas y buacutesquedas y sin entraren los particulares del proceso poliacutetico socialy cultural que viene desarrollaacutendose enBolivia hay un aporte al camino que se vienerecorriendo desde hace antildeos para dar rostro yconcretizacioacuten a la categoriacutea de fraternidadM Antonio Baggio uno de los maacutesimportantes exponentes de este recorridoantildeos atraacutes se preguntaba ldquoiquestqueacute nuevoselementos nos llevan hoy en diacutea a analizareste precedente y a plantear el problema dela fraternidad Considero que se puedenindicar dos clases de motivos que estaacutenrelacionados entre siacute la fraternidad comoexigencia y pregunta y la fraternidad comoexperiencia y recursordquo (Baggio 20098)
La experiencia de este uacuteltimo decenioen Bolivia manifiesta la presencia de estaexigencia que por momentos ha sido un gritodesde diversos sectores sociales por generarfraternidad como tambieacuten estaacute presente elrecurso humano social y cultural paraarticular la fraternidad como categoriacutea poliacuteticay concretizarla
De mil modos y maneras se podriacuteadesarrollar esta intuicioacuten Concretamente seharaacute desde el aacutembito de filosoacuteficondashteoloacutegico yla perspectiva intercultural que considero uninstrumental muy vaacutelido para adentrarse yreflexionar los contextos plurales y susprocesos
En un segundo momento profundizareacuteel conflicto dentro de la interaccioacuten entre lasculturas principalmente desde unaperspectiva interpersonal Para esto recurrireacutea la inspiracioacuten ofrecida por un texto biacuteblico
I La fraternidad en conflicto
La finalidad de esta primera parte seraacuteprecisar lo que se comprende porinterculturalidad dada su ambiguumledad designificados y comprensiones Luego desdealgunas de sus claves se realizaraacute una velozcriacutetica del principio fraternidad buscandodesmantelar algunos de sus supuestosculturales occidentales que pretenden seruniversalizados a todas las culturas
En otras palabras desarrollaremos unaldquodeconstruccioacutenrdquo1 de la categoriacutea defraternidad colocando a eacutesta en conflicto porasiacute decir para poder manifestar ciertascontradicciones y ambiguumledades La finalidadde este ejercicio es contribuir a seguirahondando con nuevas luces el camino paratransformar la fraternidad en una categoriacuteapoliacutetica O sea un principio capaz de ldquoformarparte constitutiva del criterio de decisioacutenpoliacutetica contribuyendo en la determinacioacutenjunto a la libertad y la igualdad del meacutetodo yde los contenidos de la poliacutetica mismardquo Y quetambieacuten ldquologre influir en el modo con el cualse interpretan las otras categoriacuteas poliacuteticascomo la libertad y la igualdadrdquo (Baggio200639)
1 Breves aclaraciones alrededor de la in-terculturalidad
En esta reflexioacuten la interculturalidadviene asumida principalmente desde latradicioacuten desarrollada con acentos diversos
1 Deconstruccioacuten 1 f Accioacuten y efecto de deconstruir2 f Fil Desmontaje de un concepto o de una construc-cioacuten intelectual por medio de su anaacutelisis mostrando asiacutecontradicciones y ambiguumledades Real Academia Espa-ntildeola wwwraees
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por tres estudiosos R Panikkar R Fornet-Betancour y D de Vallescar Esta uacuteltima luegodel estudio a fondo de los otros dospensadores afirma que
ldquola interculturalidad antes que una teoriacutea es unaexperiencia de interrelacioacuten reciprocidaddiaacutelogo y solidaridad Presupone una actitud deapertura y escucha atenta Nos situacutea maacutes allaacute dela afirmacioacuten de la existencia faacutectica dediferentes culturas y del planteamientomulticultural liberal-democraacutetico pues concede acada miembro ndashcon independencia del marcopoliacutetico del que se trate- la facultad de contribuircon su aportacioacuten particular Esto significa queasume la tarea de renegociacioacuten continua deroles y espacios el discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesis decada sociedadrdquo (Vallescar 2005477)
Por tanto el punto de partida de lainterculturalidad es una opcioacuten eacutetica deapertura y escucha para descubrir las riquezasque el diversoa (culturalmente socialmentereligiosamente poliacuteticamente etc) meofrece Desde estas actitudes que se vuelvenexperiencia de vida en un segundo momentose va reflexionando y aportando a una teoriacuteaque deacute insumos para gestionar de maneracreativa y equitativa la interrelacioacuten entreculturas Entonces la propuesta interculturalpromueve un verdadero enriquecimientohorizontal entre las personas grupos socialesy pueblos pertenecientes a diversas culturasque conviven en un espacio comuacuten
Interculturalidad es la buacutesqueda degenerar espacios donde cada persona puedaldquocontribuir con aportacioacuten particularrdquo a lagestacioacuten de una sociedad y por tanto a unaglobalizacioacuten justa digna equitativa ysolidaria para todos todas y todo Todo en elsentido de incluir en nuestra categoriacutea de
bienestar al planeta el gran excluido de lamodernidad
A su vez la interculturalidad asume lacompleja tarea de la ldquorenegociacioacuten continuade roles y espaciosrdquo para dar lugar a todos ycada uno de los miembros de la sociedadprocurando ldquoel discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesisrdquoque lleva adelante cada pueblo y sociedad
Por tanto la interculturalidad permiteser pensada ldquocomo una categoriacuteaeminentemente eacutetico-poliacutetica que surgedesde el mundo de la vida y no desde fuera deeacutel que alude a cuestiones que rompen elmarco monocultural en el que somossocializados y que cuestiona el caraacutecterhomogenizante de la globalizacioacuten faacutecticardquo(Salas 200728) Propuesta que ldquoexige unanueva relacioacuten entre los seres humanos y lospueblos que aunque sea asimeacutetrica hoypuede dar forma a nuevas relaciones desimetriacuteasrdquo (Salas 200728)
2 Relacioacuten entre interculturalidad y fra-ternidad en el contexto plural
Cuando hablamos de culturas esimportante dejar claro que la interculturalidadse coloca como una alternativa clara ante launiformidad de una cultura sobre las demaacutesEsto porque asume que ldquolas culturas no sonlsquofolklorersquo sino que cada cultura es una formanueva de ver y de vivir el mundo La culturaofrece a cada tiempo y pueblo su estilo ysobre todo su lenguajerdquo (Panikkar 200611)
Importante subrayar que las culturasson ldquoformas de ver y vivir en el mundordquo portanto la interculturalidad no ha de serreducida a los espacios de interaccioacuten entre
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culturas originarias-indiacutegenas y modernas Lapropuesta intercultural parte desde lainteraccioacuten entre culturas milenariasmodernas y postmodernas (juvenilesperiferias de las ciudades etc) en su continuareconfiguracioacuten actual Por esto laldquointerculturalidad se propone pues como unaalternativa que permite reorganizar el ordenmundial porque insiste en la comunicacioacutenjusta entre las culturas como visiones delmundo y porque recalca que lo decisivo estaacuteen dejar libre los espacios y tiempo para quelas lsquovisionesrsquo del mundo puedan convertirseen mundo realesrdquo (Fornet-Betancourt2001375)
Precisamente esta ldquocomunicacioacuten justaentre las culturas como visiones de mundordquo eslo que tiende un puente entre lainterculturalidad y la fraternidad Porque si escierto que ldquola solidaridad la fraternidad y lasrelaciones de alteridad como valores positivosnos permitiraacuten ver que todo lo que le sucedede malo al otro nos afecta que debemosinvolucrarnosrdquo (Barros 2009156) significaque ambas propuesta giran alrededor de almenos un eje comuacuten la inter-in-dependencia2
de la familia humana que como ldquovivenciademocraacutetica requiere de una indignacioacutenconstante y una accioacuten que contribuya a
2 ldquoAunque todo estaacute relacionado con todo es asiacutemismo verdad que cada parte de este todo esdiferente asiacute como todos los hombres son distintosentre siacute Cada uno es una persona es decir un nudouacutenico en la red de relaciones que constituye la realidadCuando este nudo rompe los hilos que lo unen a losotros nudos cuando las tensiones se han vuelto tantensas que no permiten ya la libertad constitutiva de lainter-in-dependencia entre nudo y nudo y en uacuteltimainstancia con la realidad en ese momento nace elindividualismo que perturba la armoniacutea y lleva a lamuerte de la persona hacieacutendole perder su identidadque es soacutelo relacionalrdquo (Panikkar 200616)
cambiar la realidad de todosrdquo (Barros2009156)
La fraternidad coloca el acento en quetodos los seres humanos somos hermanos ylo que sucede a uno afecta al conjunto lainterculturalidad agrega que esta inter-in-dependencia constitutiva del geacutenero humanoha de ser matiza desde la diversidad (culturalreligiosa etc) que tambieacuten es constitutiva delser humano Entonces la fraternidad sinoadquiere un rostro un contexto y un tiempodesde el cual constituirse corre el riesgo dequedar como formulacioacuten universalista dedifiacutecil aplicacioacuten Por esto que
ldquoen el siglo XXI el rostro de la nueva fraternidady sororidad seraacute intercultural o no seraacute Paraaprender entender y cambiar es preciso que laspersonas se aventuren en el diaacutelogo consigomismas (diaacutelogo intracultural) con sussemejantes con personas de otras culturas oreligiones (diaacutelogo intercultural e interreligioso)y se abran a ambientes culturales distintos a laamplitud de lo real y lo cotidianordquo (Vallescar200616-17)
En los tiempos que corren unapropuesta que busca recuperar la categoriacuteapoliacutetica de fraternidad irremediablementetiene que asumir el factor cultural que esconstitutivo del ser humano No puedequedarse a un nivel simplemente socioloacutegicoo econoacutemico o incluso poliacutetico Hoy por hoyno podemos reflexionar sobre la fraternidadsin asumir que en el mundo sedesencuentran encuentran y convivenconstantemente diversos mundos culturalesque expresan diversas maneras de estarsentir y vivir la vida
Si es cierto que ldquodesde un punto devista poliacutetico la fraternidad se situacutea antes quenada como principio de construccioacuten social
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donde el otro si podemos definirnoshermanos no es otro diferente de miacute sinootro yo mismordquo (Ropelato 2006199) elindagar la visioacuten de mundo del ldquootrordquo que esldquoyo mismordquo se torna fundamental Clarosiempre y cuando la fraternidad quieracolaborar concretamente a la aperturaconstante hacia ldquoambientes culturalesdistintosrdquo permitiendo ampliar la experienciade ldquolo real y lo cotidianordquo
Para realizar lo que venimos enunciandoes necesario la praacutectica del diaacutelogointercultural que permite reconocer lainviolable igualdad de la dignidad humanapero al mismo tiempo la diferencia (culturalsocial religiosa poliacutetica etc) que tambieacuten esinviolable Como afirma Fornet-Betancourt
ldquola necesidad del diaacutelogo intercultural es lanecesidad de realizar la justicia de entrar en uncontacto justo con el otro libre lo que quiere decir asu vez que es necesario reconocerle como personahumana portadora justamente en su diferencias deuna dignidad inviolable que nos hace igualesrdquo(Fornet-Betancourt 2001264)
Por tanto si la fraternidad desearesponder de manera profunda creativa yreal al contexto actual del pluralismo nopuede reducir su anaacutelisis de la realidad al nivelsocio-poliacutetico sino que ha de abrirse a lacomplejidad del pluralismo culturalSolamente desde este acercamientointercultural podraacute descubrir que lo poliacutetico ysocial es percibido y vivido de manerasmuacuteltiples y diversas en un mismo contexto
Lo expresado revela que tal vez unpaso adelante en la reflexioacuten alrededor elprincipio de la fraternidad tendraacute que asumirel pluralismo cultural de nuestros contextostambieacuten latinoamericanos si desea realmente
ser una categoriacutea que promueva justiciadignidad igualdad y libertad a todos y todassus habitantes Para esto un recurso de granvalor seraacute profundizar el meacutetodo de lafilosofiacutea intercultural el diaacutelogo dialogaldonde ldquolas reglas del diaacutelogo no sepresuponen unilateralmente ni se dan porsupuestas a priori sin haberlas establecido enel propio diaacutelogordquo (Panikkar 200649) Estoporque
ldquoel diaacutelogo dialogal es radicalmente diferente deldiaacutelogo dialeacutectico no pretende con-vencer alotro es decir vencer dialeacutecticamente alinterlocutor o por lo menos buscar con eacutel unaverdad sometida a la dialeacutectica El diaacutelogodialeacutectico presupone la aceptacioacuten de un campoloacutegico y personal al que se atribuye o reconoceuna validez o jurisdiccioacuten puramente lsquoobjetivarsquo Eldiaacutelogo dialogal en cambio presupone laconfianza reciacuteproca en un aventurarse comuacuten enlo desconocido ya que no puede establecerse apriori si nos entenderemos el uno al otro nisupone que el hombre sea un ser exclusivamenteloacutegicordquo (Panikkar 200652)
Entonces para la aplicacioacuten de lacategoriacutea de fraternidad en espacios socialesno podremos contentarnos con establecerdiaacutelogos entre tendencias poliacuteticas diversas yopuestas Si realmente deseamos fortalecer eltejido social de nuestros contextos pluraleses necesario promover espaciosinterculturales donde se practique el diaacutelogodialogal Espacios donde este contenida yrepresentada toda la diversidad cultural deuna regioacuten ciudad o barrio
3 Lo vital de un universalismo desde aba-jo (partir desde contextos reales)
El desafiacuteo de educarnos al diaacutelogodialogal remite a otro punto importante de la
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propuesta intercultural punto que estaacutereferido al desde donde de lainterculturalidad Es la universalidadentendida como una construccioacuten constantedesde abajo o desde espacios concreto yaque ldquosi el diaacutelogo dialogal quiere ser fecundoy no contentarse con simples elucubracionesracionales no puede limitarse a formalismosabstractos de validez general sino que debedescender al diaacutelogo entre culturas concretasque entran en contactordquo (Panikkar 200655)
El horizonte de la fraternidad esuniversal ya que eacutesta no puede ser reducida aun grupo regioacuten pueblo nacioacuten o continentePero un posible riesgo ante este inmensoobjetivo de la fraternidad es menospreciar ydesvalorizar lo contextual particular yconcreto Es el riesgo por otra parte tanlatino de creer que porque estaacute hecha lalegislacioacuten o la norma ya hemos alcanzado elobjetivo pero tambieacuten el riesgo tanoccidental de creer que la siacutentesis abstractauniversalista contiene lo particular Ante estola interculturalidad nos recuerda que ldquoelproceso de identificacioacuten parte siempre de loconcreto Lo cual significa que no debemosrenunciar a la particularidad sino ahondar enella hasta descubrir lo universalrdquo (Esquirol2005155)
Por tanto si la fraternidad universaldesea realmente convertirse en unaalternativa global tendraacute que saber brotardesde los contextos e irse construyendo noldquoa pesar de estosrdquo sino ldquogracias a estosrdquo Soacutelosi ahonda en estos contextos hasta descubrirlo universal es que podraacute aportar a laldquotransicioacuten del derecho internacional de losEstados soberanos hacia un derechocosmopolita que se preocupe con las
cuestiones ecoloacutegicas de la paz y de la guerradel desarrollo en resumen de todas lascuestiones que trascienden las fronteras delos Estados y exigen la superacioacuten de unaloacutegica meramente individualista del intereacutespersonal de grupo de clase o de etniardquo (Tosi200968)
Afirmar que el punto de partida estaacute enlas realidades concretas significa por ejemploacercarse para aprender del proceso bolivianoque busca un nuevo orden socio-poliacutetico ycultural Aporte que exige ser leiacutedoprofundizado y criticado desde sus visiones yestilos de vida y no desde un paradigmaforaacuteneo Porque para la propuestaintercultural la ldquouniversalidad supone laliberacioacuten realizante de todos los universosculturales y que por eso mismo ni se imponepor imperio de alguacuten centro ni se logra al altoprecio de la reduccioacuten y de la nivelacioacuten de lodiferente sino que crece desde abajo comoun tejido de comunicacioacuten libre y desolidaridadrdquo (Fornet-Betancourt 2001376)
Entonces el desarrollo de la propuestade fraternidad universal por una parte tieneque ser capaz de evitar el reduccionismo y lanivelacioacuten de la diferencias fruto de esaabstraccioacuten tan occidental en busca de unasiacutentesis superior y por otra parte tambieacuten hade evitar erigir un centro desde el cualpromover la aplicacioacuten de esta El caminopasa por promover un policentrismo quepermita una mayor cercaniacutea a los contextos yque al mismo tiempo evita el encierro deestos En otras palabras la fraternidaduniversal no se concretiza aplicaacutendolas a losdiversos contextos socioculturales y poliacuteticosdesde unos principios delineados desde quiensabe doacutende sino que la fraternidad universal
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se va construyendo o gestando desdeespacios concretos Contextos que cuandoesteacuten maduros en sus experiencias defraternidad podraacuten aportar a los cambios en lalegislacioacuten mundial
Cabe sentildealar que este partir desde loscontextos posibilita dos pasos fundamentalesen el proceso intercultural de generarsociedades justas y plenas de vida ldquoPor unlado es necesario profundizar en la propiacultura y no mantenerse en lo superficial ytoacutepico Por el otro ante la otra culturadebemos ir maacutes allaacute de todo lo que en unprimer momento nos aparece descubrir loque estaacute detraacutes descubrir el sentido profundode los siacutembolos de las conductas de laspalabras o de los pensamientosrdquo (Esquirol2005155-156) Son justamente los mismosespacios de interaccioacuten cultural los quepermiten desarrollar la intraculturalidad(conocimiento de lo propio) que esimprescindible para poder sumergirse en lainterioridad de otras culturas y promover unaauteacutentica interculturalidad
Es por estos dos pasos fundamentalesque la fraternidad universal ha de partir desdelos espacios concretos y vitales de laspersonas para ir desarrollando su proyectode categoriacutea socio-poliacutetica que permita evitartanto el encierro individualista de la libertaddesvirtuada como la homogenizacioacuten amorfade una igualdad mal comprendida
Pero el diaacutelogo intercultural no tienesoacutelo un caraacutecter interpersonal sino tambieacutengrupal social y entre pueblos Maacutes auacuten es undiaacutelogo a desarrollar entre tradiciones ymodos de ver y vivir en el mundo Por tantoincluso la misma categoriacutea de fraternidadtendraacute que ser puesta en discusioacuten si es que
realmente desea entablar este diaacutelogorespetuoso horizontal y de enriquecimientomutuo con las culturas
4 Un posible equivalente homeomoacuterfico(formas similares) a la categoriacutea de fra-ternidad
Poner en discusioacuten la categoriacutea defraternidad no significa anular su ricatradicioacuten y aporte conceptual desarrollado enlos marcos del pensamiento occidentalSignifica maacutes bien desde este desarrollo notratarla como una categoriacutea universal quepuede ser impuesta y colocada en todas lasculturas por igual Dicho en teacuterminos de laperspectiva intercultural significa buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas Concretamente esto significa que ldquosetrata pues de un equivalente no conceptual nifuncional a saber de una analogiacutea de tercergrado No se busca la misma funcioacuten (que lafilosofiacutea ejerce) sino aquella equivalente a laque la nocioacuten original ejerce en lacorrespondiente cosmovisioacutenrdquo (Panikkarcitado en Estermann 200647)
Entonces un desafiacuteo no menor que sepresenta a quienes estamos desarrollando elprincipio de fraternidad es buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas para poder entablar un auteacutentico yenriquecedor diaacutelogo con estas Aquiacute estamosen el meollo de la perspectiva interculturaldonde ldquocomo resultado de la lsquohermeneacuteuticadiatoacutepicarsquo uno aprende a pensar ycomprender desde el sistema simboacutelico demaacutes de una tradicioacutenrdquo (Vallescar 2005482) Y
ldquoesto puede comprenderse por las nociones dehomologiacutea ndashlas nociones juegan papelesequivalentes y ocupan espacios homoacutelogos en los
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respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
201028-103
la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
M Roberta Cappellini
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M Roberta Cappellini
qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Lucas Cervintildeo
Considero que desde estas tierras consus anhelos luchas y buacutesquedas y sin entraren los particulares del proceso poliacutetico socialy cultural que viene desarrollaacutendose enBolivia hay un aporte al camino que se vienerecorriendo desde hace antildeos para dar rostro yconcretizacioacuten a la categoriacutea de fraternidadM Antonio Baggio uno de los maacutesimportantes exponentes de este recorridoantildeos atraacutes se preguntaba ldquoiquestqueacute nuevoselementos nos llevan hoy en diacutea a analizareste precedente y a plantear el problema dela fraternidad Considero que se puedenindicar dos clases de motivos que estaacutenrelacionados entre siacute la fraternidad comoexigencia y pregunta y la fraternidad comoexperiencia y recursordquo (Baggio 20098)
La experiencia de este uacuteltimo decenioen Bolivia manifiesta la presencia de estaexigencia que por momentos ha sido un gritodesde diversos sectores sociales por generarfraternidad como tambieacuten estaacute presente elrecurso humano social y cultural paraarticular la fraternidad como categoriacutea poliacuteticay concretizarla
De mil modos y maneras se podriacuteadesarrollar esta intuicioacuten Concretamente seharaacute desde el aacutembito de filosoacuteficondashteoloacutegico yla perspectiva intercultural que considero uninstrumental muy vaacutelido para adentrarse yreflexionar los contextos plurales y susprocesos
En un segundo momento profundizareacuteel conflicto dentro de la interaccioacuten entre lasculturas principalmente desde unaperspectiva interpersonal Para esto recurrireacutea la inspiracioacuten ofrecida por un texto biacuteblico
I La fraternidad en conflicto
La finalidad de esta primera parte seraacuteprecisar lo que se comprende porinterculturalidad dada su ambiguumledad designificados y comprensiones Luego desdealgunas de sus claves se realizaraacute una velozcriacutetica del principio fraternidad buscandodesmantelar algunos de sus supuestosculturales occidentales que pretenden seruniversalizados a todas las culturas
En otras palabras desarrollaremos unaldquodeconstruccioacutenrdquo1 de la categoriacutea defraternidad colocando a eacutesta en conflicto porasiacute decir para poder manifestar ciertascontradicciones y ambiguumledades La finalidadde este ejercicio es contribuir a seguirahondando con nuevas luces el camino paratransformar la fraternidad en una categoriacuteapoliacutetica O sea un principio capaz de ldquoformarparte constitutiva del criterio de decisioacutenpoliacutetica contribuyendo en la determinacioacutenjunto a la libertad y la igualdad del meacutetodo yde los contenidos de la poliacutetica mismardquo Y quetambieacuten ldquologre influir en el modo con el cualse interpretan las otras categoriacuteas poliacuteticascomo la libertad y la igualdadrdquo (Baggio200639)
1 Breves aclaraciones alrededor de la in-terculturalidad
En esta reflexioacuten la interculturalidadviene asumida principalmente desde latradicioacuten desarrollada con acentos diversos
1 Deconstruccioacuten 1 f Accioacuten y efecto de deconstruir2 f Fil Desmontaje de un concepto o de una construc-cioacuten intelectual por medio de su anaacutelisis mostrando asiacutecontradicciones y ambiguumledades Real Academia Espa-ntildeola wwwraees
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Lucas Cervintildeo
por tres estudiosos R Panikkar R Fornet-Betancour y D de Vallescar Esta uacuteltima luegodel estudio a fondo de los otros dospensadores afirma que
ldquola interculturalidad antes que una teoriacutea es unaexperiencia de interrelacioacuten reciprocidaddiaacutelogo y solidaridad Presupone una actitud deapertura y escucha atenta Nos situacutea maacutes allaacute dela afirmacioacuten de la existencia faacutectica dediferentes culturas y del planteamientomulticultural liberal-democraacutetico pues concede acada miembro ndashcon independencia del marcopoliacutetico del que se trate- la facultad de contribuircon su aportacioacuten particular Esto significa queasume la tarea de renegociacioacuten continua deroles y espacios el discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesis decada sociedadrdquo (Vallescar 2005477)
Por tanto el punto de partida de lainterculturalidad es una opcioacuten eacutetica deapertura y escucha para descubrir las riquezasque el diversoa (culturalmente socialmentereligiosamente poliacuteticamente etc) meofrece Desde estas actitudes que se vuelvenexperiencia de vida en un segundo momentose va reflexionando y aportando a una teoriacuteaque deacute insumos para gestionar de maneracreativa y equitativa la interrelacioacuten entreculturas Entonces la propuesta interculturalpromueve un verdadero enriquecimientohorizontal entre las personas grupos socialesy pueblos pertenecientes a diversas culturasque conviven en un espacio comuacuten
Interculturalidad es la buacutesqueda degenerar espacios donde cada persona puedaldquocontribuir con aportacioacuten particularrdquo a lagestacioacuten de una sociedad y por tanto a unaglobalizacioacuten justa digna equitativa ysolidaria para todos todas y todo Todo en elsentido de incluir en nuestra categoriacutea de
bienestar al planeta el gran excluido de lamodernidad
A su vez la interculturalidad asume lacompleja tarea de la ldquorenegociacioacuten continuade roles y espaciosrdquo para dar lugar a todos ycada uno de los miembros de la sociedadprocurando ldquoel discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesisrdquoque lleva adelante cada pueblo y sociedad
Por tanto la interculturalidad permiteser pensada ldquocomo una categoriacuteaeminentemente eacutetico-poliacutetica que surgedesde el mundo de la vida y no desde fuera deeacutel que alude a cuestiones que rompen elmarco monocultural en el que somossocializados y que cuestiona el caraacutecterhomogenizante de la globalizacioacuten faacutecticardquo(Salas 200728) Propuesta que ldquoexige unanueva relacioacuten entre los seres humanos y lospueblos que aunque sea asimeacutetrica hoypuede dar forma a nuevas relaciones desimetriacuteasrdquo (Salas 200728)
2 Relacioacuten entre interculturalidad y fra-ternidad en el contexto plural
Cuando hablamos de culturas esimportante dejar claro que la interculturalidadse coloca como una alternativa clara ante launiformidad de una cultura sobre las demaacutesEsto porque asume que ldquolas culturas no sonlsquofolklorersquo sino que cada cultura es una formanueva de ver y de vivir el mundo La culturaofrece a cada tiempo y pueblo su estilo ysobre todo su lenguajerdquo (Panikkar 200611)
Importante subrayar que las culturasson ldquoformas de ver y vivir en el mundordquo portanto la interculturalidad no ha de serreducida a los espacios de interaccioacuten entre
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Lucas Cervintildeo
culturas originarias-indiacutegenas y modernas Lapropuesta intercultural parte desde lainteraccioacuten entre culturas milenariasmodernas y postmodernas (juvenilesperiferias de las ciudades etc) en su continuareconfiguracioacuten actual Por esto laldquointerculturalidad se propone pues como unaalternativa que permite reorganizar el ordenmundial porque insiste en la comunicacioacutenjusta entre las culturas como visiones delmundo y porque recalca que lo decisivo estaacuteen dejar libre los espacios y tiempo para quelas lsquovisionesrsquo del mundo puedan convertirseen mundo realesrdquo (Fornet-Betancourt2001375)
Precisamente esta ldquocomunicacioacuten justaentre las culturas como visiones de mundordquo eslo que tiende un puente entre lainterculturalidad y la fraternidad Porque si escierto que ldquola solidaridad la fraternidad y lasrelaciones de alteridad como valores positivosnos permitiraacuten ver que todo lo que le sucedede malo al otro nos afecta que debemosinvolucrarnosrdquo (Barros 2009156) significaque ambas propuesta giran alrededor de almenos un eje comuacuten la inter-in-dependencia2
de la familia humana que como ldquovivenciademocraacutetica requiere de una indignacioacutenconstante y una accioacuten que contribuya a
2 ldquoAunque todo estaacute relacionado con todo es asiacutemismo verdad que cada parte de este todo esdiferente asiacute como todos los hombres son distintosentre siacute Cada uno es una persona es decir un nudouacutenico en la red de relaciones que constituye la realidadCuando este nudo rompe los hilos que lo unen a losotros nudos cuando las tensiones se han vuelto tantensas que no permiten ya la libertad constitutiva de lainter-in-dependencia entre nudo y nudo y en uacuteltimainstancia con la realidad en ese momento nace elindividualismo que perturba la armoniacutea y lleva a lamuerte de la persona hacieacutendole perder su identidadque es soacutelo relacionalrdquo (Panikkar 200616)
cambiar la realidad de todosrdquo (Barros2009156)
La fraternidad coloca el acento en quetodos los seres humanos somos hermanos ylo que sucede a uno afecta al conjunto lainterculturalidad agrega que esta inter-in-dependencia constitutiva del geacutenero humanoha de ser matiza desde la diversidad (culturalreligiosa etc) que tambieacuten es constitutiva delser humano Entonces la fraternidad sinoadquiere un rostro un contexto y un tiempodesde el cual constituirse corre el riesgo dequedar como formulacioacuten universalista dedifiacutecil aplicacioacuten Por esto que
ldquoen el siglo XXI el rostro de la nueva fraternidady sororidad seraacute intercultural o no seraacute Paraaprender entender y cambiar es preciso que laspersonas se aventuren en el diaacutelogo consigomismas (diaacutelogo intracultural) con sussemejantes con personas de otras culturas oreligiones (diaacutelogo intercultural e interreligioso)y se abran a ambientes culturales distintos a laamplitud de lo real y lo cotidianordquo (Vallescar200616-17)
En los tiempos que corren unapropuesta que busca recuperar la categoriacuteapoliacutetica de fraternidad irremediablementetiene que asumir el factor cultural que esconstitutivo del ser humano No puedequedarse a un nivel simplemente socioloacutegicoo econoacutemico o incluso poliacutetico Hoy por hoyno podemos reflexionar sobre la fraternidadsin asumir que en el mundo sedesencuentran encuentran y convivenconstantemente diversos mundos culturalesque expresan diversas maneras de estarsentir y vivir la vida
Si es cierto que ldquodesde un punto devista poliacutetico la fraternidad se situacutea antes quenada como principio de construccioacuten social
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Lucas Cervintildeo
donde el otro si podemos definirnoshermanos no es otro diferente de miacute sinootro yo mismordquo (Ropelato 2006199) elindagar la visioacuten de mundo del ldquootrordquo que esldquoyo mismordquo se torna fundamental Clarosiempre y cuando la fraternidad quieracolaborar concretamente a la aperturaconstante hacia ldquoambientes culturalesdistintosrdquo permitiendo ampliar la experienciade ldquolo real y lo cotidianordquo
Para realizar lo que venimos enunciandoes necesario la praacutectica del diaacutelogointercultural que permite reconocer lainviolable igualdad de la dignidad humanapero al mismo tiempo la diferencia (culturalsocial religiosa poliacutetica etc) que tambieacuten esinviolable Como afirma Fornet-Betancourt
ldquola necesidad del diaacutelogo intercultural es lanecesidad de realizar la justicia de entrar en uncontacto justo con el otro libre lo que quiere decir asu vez que es necesario reconocerle como personahumana portadora justamente en su diferencias deuna dignidad inviolable que nos hace igualesrdquo(Fornet-Betancourt 2001264)
Por tanto si la fraternidad desearesponder de manera profunda creativa yreal al contexto actual del pluralismo nopuede reducir su anaacutelisis de la realidad al nivelsocio-poliacutetico sino que ha de abrirse a lacomplejidad del pluralismo culturalSolamente desde este acercamientointercultural podraacute descubrir que lo poliacutetico ysocial es percibido y vivido de manerasmuacuteltiples y diversas en un mismo contexto
Lo expresado revela que tal vez unpaso adelante en la reflexioacuten alrededor elprincipio de la fraternidad tendraacute que asumirel pluralismo cultural de nuestros contextostambieacuten latinoamericanos si desea realmente
ser una categoriacutea que promueva justiciadignidad igualdad y libertad a todos y todassus habitantes Para esto un recurso de granvalor seraacute profundizar el meacutetodo de lafilosofiacutea intercultural el diaacutelogo dialogaldonde ldquolas reglas del diaacutelogo no sepresuponen unilateralmente ni se dan porsupuestas a priori sin haberlas establecido enel propio diaacutelogordquo (Panikkar 200649) Estoporque
ldquoel diaacutelogo dialogal es radicalmente diferente deldiaacutelogo dialeacutectico no pretende con-vencer alotro es decir vencer dialeacutecticamente alinterlocutor o por lo menos buscar con eacutel unaverdad sometida a la dialeacutectica El diaacutelogodialeacutectico presupone la aceptacioacuten de un campoloacutegico y personal al que se atribuye o reconoceuna validez o jurisdiccioacuten puramente lsquoobjetivarsquo Eldiaacutelogo dialogal en cambio presupone laconfianza reciacuteproca en un aventurarse comuacuten enlo desconocido ya que no puede establecerse apriori si nos entenderemos el uno al otro nisupone que el hombre sea un ser exclusivamenteloacutegicordquo (Panikkar 200652)
Entonces para la aplicacioacuten de lacategoriacutea de fraternidad en espacios socialesno podremos contentarnos con establecerdiaacutelogos entre tendencias poliacuteticas diversas yopuestas Si realmente deseamos fortalecer eltejido social de nuestros contextos pluraleses necesario promover espaciosinterculturales donde se practique el diaacutelogodialogal Espacios donde este contenida yrepresentada toda la diversidad cultural deuna regioacuten ciudad o barrio
3 Lo vital de un universalismo desde aba-jo (partir desde contextos reales)
El desafiacuteo de educarnos al diaacutelogodialogal remite a otro punto importante de la
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propuesta intercultural punto que estaacutereferido al desde donde de lainterculturalidad Es la universalidadentendida como una construccioacuten constantedesde abajo o desde espacios concreto yaque ldquosi el diaacutelogo dialogal quiere ser fecundoy no contentarse con simples elucubracionesracionales no puede limitarse a formalismosabstractos de validez general sino que debedescender al diaacutelogo entre culturas concretasque entran en contactordquo (Panikkar 200655)
El horizonte de la fraternidad esuniversal ya que eacutesta no puede ser reducida aun grupo regioacuten pueblo nacioacuten o continentePero un posible riesgo ante este inmensoobjetivo de la fraternidad es menospreciar ydesvalorizar lo contextual particular yconcreto Es el riesgo por otra parte tanlatino de creer que porque estaacute hecha lalegislacioacuten o la norma ya hemos alcanzado elobjetivo pero tambieacuten el riesgo tanoccidental de creer que la siacutentesis abstractauniversalista contiene lo particular Ante estola interculturalidad nos recuerda que ldquoelproceso de identificacioacuten parte siempre de loconcreto Lo cual significa que no debemosrenunciar a la particularidad sino ahondar enella hasta descubrir lo universalrdquo (Esquirol2005155)
Por tanto si la fraternidad universaldesea realmente convertirse en unaalternativa global tendraacute que saber brotardesde los contextos e irse construyendo noldquoa pesar de estosrdquo sino ldquogracias a estosrdquo Soacutelosi ahonda en estos contextos hasta descubrirlo universal es que podraacute aportar a laldquotransicioacuten del derecho internacional de losEstados soberanos hacia un derechocosmopolita que se preocupe con las
cuestiones ecoloacutegicas de la paz y de la guerradel desarrollo en resumen de todas lascuestiones que trascienden las fronteras delos Estados y exigen la superacioacuten de unaloacutegica meramente individualista del intereacutespersonal de grupo de clase o de etniardquo (Tosi200968)
Afirmar que el punto de partida estaacute enlas realidades concretas significa por ejemploacercarse para aprender del proceso bolivianoque busca un nuevo orden socio-poliacutetico ycultural Aporte que exige ser leiacutedoprofundizado y criticado desde sus visiones yestilos de vida y no desde un paradigmaforaacuteneo Porque para la propuestaintercultural la ldquouniversalidad supone laliberacioacuten realizante de todos los universosculturales y que por eso mismo ni se imponepor imperio de alguacuten centro ni se logra al altoprecio de la reduccioacuten y de la nivelacioacuten de lodiferente sino que crece desde abajo comoun tejido de comunicacioacuten libre y desolidaridadrdquo (Fornet-Betancourt 2001376)
Entonces el desarrollo de la propuestade fraternidad universal por una parte tieneque ser capaz de evitar el reduccionismo y lanivelacioacuten de la diferencias fruto de esaabstraccioacuten tan occidental en busca de unasiacutentesis superior y por otra parte tambieacuten hade evitar erigir un centro desde el cualpromover la aplicacioacuten de esta El caminopasa por promover un policentrismo quepermita una mayor cercaniacutea a los contextos yque al mismo tiempo evita el encierro deestos En otras palabras la fraternidaduniversal no se concretiza aplicaacutendolas a losdiversos contextos socioculturales y poliacuteticosdesde unos principios delineados desde quiensabe doacutende sino que la fraternidad universal
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se va construyendo o gestando desdeespacios concretos Contextos que cuandoesteacuten maduros en sus experiencias defraternidad podraacuten aportar a los cambios en lalegislacioacuten mundial
Cabe sentildealar que este partir desde loscontextos posibilita dos pasos fundamentalesen el proceso intercultural de generarsociedades justas y plenas de vida ldquoPor unlado es necesario profundizar en la propiacultura y no mantenerse en lo superficial ytoacutepico Por el otro ante la otra culturadebemos ir maacutes allaacute de todo lo que en unprimer momento nos aparece descubrir loque estaacute detraacutes descubrir el sentido profundode los siacutembolos de las conductas de laspalabras o de los pensamientosrdquo (Esquirol2005155-156) Son justamente los mismosespacios de interaccioacuten cultural los quepermiten desarrollar la intraculturalidad(conocimiento de lo propio) que esimprescindible para poder sumergirse en lainterioridad de otras culturas y promover unaauteacutentica interculturalidad
Es por estos dos pasos fundamentalesque la fraternidad universal ha de partir desdelos espacios concretos y vitales de laspersonas para ir desarrollando su proyectode categoriacutea socio-poliacutetica que permita evitartanto el encierro individualista de la libertaddesvirtuada como la homogenizacioacuten amorfade una igualdad mal comprendida
Pero el diaacutelogo intercultural no tienesoacutelo un caraacutecter interpersonal sino tambieacutengrupal social y entre pueblos Maacutes auacuten es undiaacutelogo a desarrollar entre tradiciones ymodos de ver y vivir en el mundo Por tantoincluso la misma categoriacutea de fraternidadtendraacute que ser puesta en discusioacuten si es que
realmente desea entablar este diaacutelogorespetuoso horizontal y de enriquecimientomutuo con las culturas
4 Un posible equivalente homeomoacuterfico(formas similares) a la categoriacutea de fra-ternidad
Poner en discusioacuten la categoriacutea defraternidad no significa anular su ricatradicioacuten y aporte conceptual desarrollado enlos marcos del pensamiento occidentalSignifica maacutes bien desde este desarrollo notratarla como una categoriacutea universal quepuede ser impuesta y colocada en todas lasculturas por igual Dicho en teacuterminos de laperspectiva intercultural significa buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas Concretamente esto significa que ldquosetrata pues de un equivalente no conceptual nifuncional a saber de una analogiacutea de tercergrado No se busca la misma funcioacuten (que lafilosofiacutea ejerce) sino aquella equivalente a laque la nocioacuten original ejerce en lacorrespondiente cosmovisioacutenrdquo (Panikkarcitado en Estermann 200647)
Entonces un desafiacuteo no menor que sepresenta a quienes estamos desarrollando elprincipio de fraternidad es buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas para poder entablar un auteacutentico yenriquecedor diaacutelogo con estas Aquiacute estamosen el meollo de la perspectiva interculturaldonde ldquocomo resultado de la lsquohermeneacuteuticadiatoacutepicarsquo uno aprende a pensar ycomprender desde el sistema simboacutelico demaacutes de una tradicioacutenrdquo (Vallescar 2005482) Y
ldquoesto puede comprenderse por las nociones dehomologiacutea ndashlas nociones juegan papelesequivalentes y ocupan espacios homoacutelogos en los
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Lucas Cervintildeo
respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
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la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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Lucas Cervintildeo
2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
M Roberta Cappellini
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M Roberta Cappellini
qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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Recensioni Reviews
essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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por tres estudiosos R Panikkar R Fornet-Betancour y D de Vallescar Esta uacuteltima luegodel estudio a fondo de los otros dospensadores afirma que
ldquola interculturalidad antes que una teoriacutea es unaexperiencia de interrelacioacuten reciprocidaddiaacutelogo y solidaridad Presupone una actitud deapertura y escucha atenta Nos situacutea maacutes allaacute dela afirmacioacuten de la existencia faacutectica dediferentes culturas y del planteamientomulticultural liberal-democraacutetico pues concede acada miembro ndashcon independencia del marcopoliacutetico del que se trate- la facultad de contribuircon su aportacioacuten particular Esto significa queasume la tarea de renegociacioacuten continua deroles y espacios el discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesis decada sociedadrdquo (Vallescar 2005477)
Por tanto el punto de partida de lainterculturalidad es una opcioacuten eacutetica deapertura y escucha para descubrir las riquezasque el diversoa (culturalmente socialmentereligiosamente poliacuteticamente etc) meofrece Desde estas actitudes que se vuelvenexperiencia de vida en un segundo momentose va reflexionando y aportando a una teoriacuteaque deacute insumos para gestionar de maneracreativa y equitativa la interrelacioacuten entreculturas Entonces la propuesta interculturalpromueve un verdadero enriquecimientohorizontal entre las personas grupos socialesy pueblos pertenecientes a diversas culturasque conviven en un espacio comuacuten
Interculturalidad es la buacutesqueda degenerar espacios donde cada persona puedaldquocontribuir con aportacioacuten particularrdquo a lagestacioacuten de una sociedad y por tanto a unaglobalizacioacuten justa digna equitativa ysolidaria para todos todas y todo Todo en elsentido de incluir en nuestra categoriacutea de
bienestar al planeta el gran excluido de lamodernidad
A su vez la interculturalidad asume lacompleja tarea de la ldquorenegociacioacuten continuade roles y espaciosrdquo para dar lugar a todos ycada uno de los miembros de la sociedadprocurando ldquoel discernimiento de valores queentretejen y orientan los procesos de siacutentesisrdquoque lleva adelante cada pueblo y sociedad
Por tanto la interculturalidad permiteser pensada ldquocomo una categoriacuteaeminentemente eacutetico-poliacutetica que surgedesde el mundo de la vida y no desde fuera deeacutel que alude a cuestiones que rompen elmarco monocultural en el que somossocializados y que cuestiona el caraacutecterhomogenizante de la globalizacioacuten faacutecticardquo(Salas 200728) Propuesta que ldquoexige unanueva relacioacuten entre los seres humanos y lospueblos que aunque sea asimeacutetrica hoypuede dar forma a nuevas relaciones desimetriacuteasrdquo (Salas 200728)
2 Relacioacuten entre interculturalidad y fra-ternidad en el contexto plural
Cuando hablamos de culturas esimportante dejar claro que la interculturalidadse coloca como una alternativa clara ante launiformidad de una cultura sobre las demaacutesEsto porque asume que ldquolas culturas no sonlsquofolklorersquo sino que cada cultura es una formanueva de ver y de vivir el mundo La culturaofrece a cada tiempo y pueblo su estilo ysobre todo su lenguajerdquo (Panikkar 200611)
Importante subrayar que las culturasson ldquoformas de ver y vivir en el mundordquo portanto la interculturalidad no ha de serreducida a los espacios de interaccioacuten entre
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culturas originarias-indiacutegenas y modernas Lapropuesta intercultural parte desde lainteraccioacuten entre culturas milenariasmodernas y postmodernas (juvenilesperiferias de las ciudades etc) en su continuareconfiguracioacuten actual Por esto laldquointerculturalidad se propone pues como unaalternativa que permite reorganizar el ordenmundial porque insiste en la comunicacioacutenjusta entre las culturas como visiones delmundo y porque recalca que lo decisivo estaacuteen dejar libre los espacios y tiempo para quelas lsquovisionesrsquo del mundo puedan convertirseen mundo realesrdquo (Fornet-Betancourt2001375)
Precisamente esta ldquocomunicacioacuten justaentre las culturas como visiones de mundordquo eslo que tiende un puente entre lainterculturalidad y la fraternidad Porque si escierto que ldquola solidaridad la fraternidad y lasrelaciones de alteridad como valores positivosnos permitiraacuten ver que todo lo que le sucedede malo al otro nos afecta que debemosinvolucrarnosrdquo (Barros 2009156) significaque ambas propuesta giran alrededor de almenos un eje comuacuten la inter-in-dependencia2
de la familia humana que como ldquovivenciademocraacutetica requiere de una indignacioacutenconstante y una accioacuten que contribuya a
2 ldquoAunque todo estaacute relacionado con todo es asiacutemismo verdad que cada parte de este todo esdiferente asiacute como todos los hombres son distintosentre siacute Cada uno es una persona es decir un nudouacutenico en la red de relaciones que constituye la realidadCuando este nudo rompe los hilos que lo unen a losotros nudos cuando las tensiones se han vuelto tantensas que no permiten ya la libertad constitutiva de lainter-in-dependencia entre nudo y nudo y en uacuteltimainstancia con la realidad en ese momento nace elindividualismo que perturba la armoniacutea y lleva a lamuerte de la persona hacieacutendole perder su identidadque es soacutelo relacionalrdquo (Panikkar 200616)
cambiar la realidad de todosrdquo (Barros2009156)
La fraternidad coloca el acento en quetodos los seres humanos somos hermanos ylo que sucede a uno afecta al conjunto lainterculturalidad agrega que esta inter-in-dependencia constitutiva del geacutenero humanoha de ser matiza desde la diversidad (culturalreligiosa etc) que tambieacuten es constitutiva delser humano Entonces la fraternidad sinoadquiere un rostro un contexto y un tiempodesde el cual constituirse corre el riesgo dequedar como formulacioacuten universalista dedifiacutecil aplicacioacuten Por esto que
ldquoen el siglo XXI el rostro de la nueva fraternidady sororidad seraacute intercultural o no seraacute Paraaprender entender y cambiar es preciso que laspersonas se aventuren en el diaacutelogo consigomismas (diaacutelogo intracultural) con sussemejantes con personas de otras culturas oreligiones (diaacutelogo intercultural e interreligioso)y se abran a ambientes culturales distintos a laamplitud de lo real y lo cotidianordquo (Vallescar200616-17)
En los tiempos que corren unapropuesta que busca recuperar la categoriacuteapoliacutetica de fraternidad irremediablementetiene que asumir el factor cultural que esconstitutivo del ser humano No puedequedarse a un nivel simplemente socioloacutegicoo econoacutemico o incluso poliacutetico Hoy por hoyno podemos reflexionar sobre la fraternidadsin asumir que en el mundo sedesencuentran encuentran y convivenconstantemente diversos mundos culturalesque expresan diversas maneras de estarsentir y vivir la vida
Si es cierto que ldquodesde un punto devista poliacutetico la fraternidad se situacutea antes quenada como principio de construccioacuten social
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donde el otro si podemos definirnoshermanos no es otro diferente de miacute sinootro yo mismordquo (Ropelato 2006199) elindagar la visioacuten de mundo del ldquootrordquo que esldquoyo mismordquo se torna fundamental Clarosiempre y cuando la fraternidad quieracolaborar concretamente a la aperturaconstante hacia ldquoambientes culturalesdistintosrdquo permitiendo ampliar la experienciade ldquolo real y lo cotidianordquo
Para realizar lo que venimos enunciandoes necesario la praacutectica del diaacutelogointercultural que permite reconocer lainviolable igualdad de la dignidad humanapero al mismo tiempo la diferencia (culturalsocial religiosa poliacutetica etc) que tambieacuten esinviolable Como afirma Fornet-Betancourt
ldquola necesidad del diaacutelogo intercultural es lanecesidad de realizar la justicia de entrar en uncontacto justo con el otro libre lo que quiere decir asu vez que es necesario reconocerle como personahumana portadora justamente en su diferencias deuna dignidad inviolable que nos hace igualesrdquo(Fornet-Betancourt 2001264)
Por tanto si la fraternidad desearesponder de manera profunda creativa yreal al contexto actual del pluralismo nopuede reducir su anaacutelisis de la realidad al nivelsocio-poliacutetico sino que ha de abrirse a lacomplejidad del pluralismo culturalSolamente desde este acercamientointercultural podraacute descubrir que lo poliacutetico ysocial es percibido y vivido de manerasmuacuteltiples y diversas en un mismo contexto
Lo expresado revela que tal vez unpaso adelante en la reflexioacuten alrededor elprincipio de la fraternidad tendraacute que asumirel pluralismo cultural de nuestros contextostambieacuten latinoamericanos si desea realmente
ser una categoriacutea que promueva justiciadignidad igualdad y libertad a todos y todassus habitantes Para esto un recurso de granvalor seraacute profundizar el meacutetodo de lafilosofiacutea intercultural el diaacutelogo dialogaldonde ldquolas reglas del diaacutelogo no sepresuponen unilateralmente ni se dan porsupuestas a priori sin haberlas establecido enel propio diaacutelogordquo (Panikkar 200649) Estoporque
ldquoel diaacutelogo dialogal es radicalmente diferente deldiaacutelogo dialeacutectico no pretende con-vencer alotro es decir vencer dialeacutecticamente alinterlocutor o por lo menos buscar con eacutel unaverdad sometida a la dialeacutectica El diaacutelogodialeacutectico presupone la aceptacioacuten de un campoloacutegico y personal al que se atribuye o reconoceuna validez o jurisdiccioacuten puramente lsquoobjetivarsquo Eldiaacutelogo dialogal en cambio presupone laconfianza reciacuteproca en un aventurarse comuacuten enlo desconocido ya que no puede establecerse apriori si nos entenderemos el uno al otro nisupone que el hombre sea un ser exclusivamenteloacutegicordquo (Panikkar 200652)
Entonces para la aplicacioacuten de lacategoriacutea de fraternidad en espacios socialesno podremos contentarnos con establecerdiaacutelogos entre tendencias poliacuteticas diversas yopuestas Si realmente deseamos fortalecer eltejido social de nuestros contextos pluraleses necesario promover espaciosinterculturales donde se practique el diaacutelogodialogal Espacios donde este contenida yrepresentada toda la diversidad cultural deuna regioacuten ciudad o barrio
3 Lo vital de un universalismo desde aba-jo (partir desde contextos reales)
El desafiacuteo de educarnos al diaacutelogodialogal remite a otro punto importante de la
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propuesta intercultural punto que estaacutereferido al desde donde de lainterculturalidad Es la universalidadentendida como una construccioacuten constantedesde abajo o desde espacios concreto yaque ldquosi el diaacutelogo dialogal quiere ser fecundoy no contentarse con simples elucubracionesracionales no puede limitarse a formalismosabstractos de validez general sino que debedescender al diaacutelogo entre culturas concretasque entran en contactordquo (Panikkar 200655)
El horizonte de la fraternidad esuniversal ya que eacutesta no puede ser reducida aun grupo regioacuten pueblo nacioacuten o continentePero un posible riesgo ante este inmensoobjetivo de la fraternidad es menospreciar ydesvalorizar lo contextual particular yconcreto Es el riesgo por otra parte tanlatino de creer que porque estaacute hecha lalegislacioacuten o la norma ya hemos alcanzado elobjetivo pero tambieacuten el riesgo tanoccidental de creer que la siacutentesis abstractauniversalista contiene lo particular Ante estola interculturalidad nos recuerda que ldquoelproceso de identificacioacuten parte siempre de loconcreto Lo cual significa que no debemosrenunciar a la particularidad sino ahondar enella hasta descubrir lo universalrdquo (Esquirol2005155)
Por tanto si la fraternidad universaldesea realmente convertirse en unaalternativa global tendraacute que saber brotardesde los contextos e irse construyendo noldquoa pesar de estosrdquo sino ldquogracias a estosrdquo Soacutelosi ahonda en estos contextos hasta descubrirlo universal es que podraacute aportar a laldquotransicioacuten del derecho internacional de losEstados soberanos hacia un derechocosmopolita que se preocupe con las
cuestiones ecoloacutegicas de la paz y de la guerradel desarrollo en resumen de todas lascuestiones que trascienden las fronteras delos Estados y exigen la superacioacuten de unaloacutegica meramente individualista del intereacutespersonal de grupo de clase o de etniardquo (Tosi200968)
Afirmar que el punto de partida estaacute enlas realidades concretas significa por ejemploacercarse para aprender del proceso bolivianoque busca un nuevo orden socio-poliacutetico ycultural Aporte que exige ser leiacutedoprofundizado y criticado desde sus visiones yestilos de vida y no desde un paradigmaforaacuteneo Porque para la propuestaintercultural la ldquouniversalidad supone laliberacioacuten realizante de todos los universosculturales y que por eso mismo ni se imponepor imperio de alguacuten centro ni se logra al altoprecio de la reduccioacuten y de la nivelacioacuten de lodiferente sino que crece desde abajo comoun tejido de comunicacioacuten libre y desolidaridadrdquo (Fornet-Betancourt 2001376)
Entonces el desarrollo de la propuestade fraternidad universal por una parte tieneque ser capaz de evitar el reduccionismo y lanivelacioacuten de la diferencias fruto de esaabstraccioacuten tan occidental en busca de unasiacutentesis superior y por otra parte tambieacuten hade evitar erigir un centro desde el cualpromover la aplicacioacuten de esta El caminopasa por promover un policentrismo quepermita una mayor cercaniacutea a los contextos yque al mismo tiempo evita el encierro deestos En otras palabras la fraternidaduniversal no se concretiza aplicaacutendolas a losdiversos contextos socioculturales y poliacuteticosdesde unos principios delineados desde quiensabe doacutende sino que la fraternidad universal
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se va construyendo o gestando desdeespacios concretos Contextos que cuandoesteacuten maduros en sus experiencias defraternidad podraacuten aportar a los cambios en lalegislacioacuten mundial
Cabe sentildealar que este partir desde loscontextos posibilita dos pasos fundamentalesen el proceso intercultural de generarsociedades justas y plenas de vida ldquoPor unlado es necesario profundizar en la propiacultura y no mantenerse en lo superficial ytoacutepico Por el otro ante la otra culturadebemos ir maacutes allaacute de todo lo que en unprimer momento nos aparece descubrir loque estaacute detraacutes descubrir el sentido profundode los siacutembolos de las conductas de laspalabras o de los pensamientosrdquo (Esquirol2005155-156) Son justamente los mismosespacios de interaccioacuten cultural los quepermiten desarrollar la intraculturalidad(conocimiento de lo propio) que esimprescindible para poder sumergirse en lainterioridad de otras culturas y promover unaauteacutentica interculturalidad
Es por estos dos pasos fundamentalesque la fraternidad universal ha de partir desdelos espacios concretos y vitales de laspersonas para ir desarrollando su proyectode categoriacutea socio-poliacutetica que permita evitartanto el encierro individualista de la libertaddesvirtuada como la homogenizacioacuten amorfade una igualdad mal comprendida
Pero el diaacutelogo intercultural no tienesoacutelo un caraacutecter interpersonal sino tambieacutengrupal social y entre pueblos Maacutes auacuten es undiaacutelogo a desarrollar entre tradiciones ymodos de ver y vivir en el mundo Por tantoincluso la misma categoriacutea de fraternidadtendraacute que ser puesta en discusioacuten si es que
realmente desea entablar este diaacutelogorespetuoso horizontal y de enriquecimientomutuo con las culturas
4 Un posible equivalente homeomoacuterfico(formas similares) a la categoriacutea de fra-ternidad
Poner en discusioacuten la categoriacutea defraternidad no significa anular su ricatradicioacuten y aporte conceptual desarrollado enlos marcos del pensamiento occidentalSignifica maacutes bien desde este desarrollo notratarla como una categoriacutea universal quepuede ser impuesta y colocada en todas lasculturas por igual Dicho en teacuterminos de laperspectiva intercultural significa buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas Concretamente esto significa que ldquosetrata pues de un equivalente no conceptual nifuncional a saber de una analogiacutea de tercergrado No se busca la misma funcioacuten (que lafilosofiacutea ejerce) sino aquella equivalente a laque la nocioacuten original ejerce en lacorrespondiente cosmovisioacutenrdquo (Panikkarcitado en Estermann 200647)
Entonces un desafiacuteo no menor que sepresenta a quienes estamos desarrollando elprincipio de fraternidad es buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas para poder entablar un auteacutentico yenriquecedor diaacutelogo con estas Aquiacute estamosen el meollo de la perspectiva interculturaldonde ldquocomo resultado de la lsquohermeneacuteuticadiatoacutepicarsquo uno aprende a pensar ycomprender desde el sistema simboacutelico demaacutes de una tradicioacutenrdquo (Vallescar 2005482) Y
ldquoesto puede comprenderse por las nociones dehomologiacutea ndashlas nociones juegan papelesequivalentes y ocupan espacios homoacutelogos en los
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respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
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la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
M Roberta Cappellini
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M Roberta Cappellini
qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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Recensioni Reviews
essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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Recensioni Reviews
quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Recensioni Reviews
Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Lucas Cervintildeo
culturas originarias-indiacutegenas y modernas Lapropuesta intercultural parte desde lainteraccioacuten entre culturas milenariasmodernas y postmodernas (juvenilesperiferias de las ciudades etc) en su continuareconfiguracioacuten actual Por esto laldquointerculturalidad se propone pues como unaalternativa que permite reorganizar el ordenmundial porque insiste en la comunicacioacutenjusta entre las culturas como visiones delmundo y porque recalca que lo decisivo estaacuteen dejar libre los espacios y tiempo para quelas lsquovisionesrsquo del mundo puedan convertirseen mundo realesrdquo (Fornet-Betancourt2001375)
Precisamente esta ldquocomunicacioacuten justaentre las culturas como visiones de mundordquo eslo que tiende un puente entre lainterculturalidad y la fraternidad Porque si escierto que ldquola solidaridad la fraternidad y lasrelaciones de alteridad como valores positivosnos permitiraacuten ver que todo lo que le sucedede malo al otro nos afecta que debemosinvolucrarnosrdquo (Barros 2009156) significaque ambas propuesta giran alrededor de almenos un eje comuacuten la inter-in-dependencia2
de la familia humana que como ldquovivenciademocraacutetica requiere de una indignacioacutenconstante y una accioacuten que contribuya a
2 ldquoAunque todo estaacute relacionado con todo es asiacutemismo verdad que cada parte de este todo esdiferente asiacute como todos los hombres son distintosentre siacute Cada uno es una persona es decir un nudouacutenico en la red de relaciones que constituye la realidadCuando este nudo rompe los hilos que lo unen a losotros nudos cuando las tensiones se han vuelto tantensas que no permiten ya la libertad constitutiva de lainter-in-dependencia entre nudo y nudo y en uacuteltimainstancia con la realidad en ese momento nace elindividualismo que perturba la armoniacutea y lleva a lamuerte de la persona hacieacutendole perder su identidadque es soacutelo relacionalrdquo (Panikkar 200616)
cambiar la realidad de todosrdquo (Barros2009156)
La fraternidad coloca el acento en quetodos los seres humanos somos hermanos ylo que sucede a uno afecta al conjunto lainterculturalidad agrega que esta inter-in-dependencia constitutiva del geacutenero humanoha de ser matiza desde la diversidad (culturalreligiosa etc) que tambieacuten es constitutiva delser humano Entonces la fraternidad sinoadquiere un rostro un contexto y un tiempodesde el cual constituirse corre el riesgo dequedar como formulacioacuten universalista dedifiacutecil aplicacioacuten Por esto que
ldquoen el siglo XXI el rostro de la nueva fraternidady sororidad seraacute intercultural o no seraacute Paraaprender entender y cambiar es preciso que laspersonas se aventuren en el diaacutelogo consigomismas (diaacutelogo intracultural) con sussemejantes con personas de otras culturas oreligiones (diaacutelogo intercultural e interreligioso)y se abran a ambientes culturales distintos a laamplitud de lo real y lo cotidianordquo (Vallescar200616-17)
En los tiempos que corren unapropuesta que busca recuperar la categoriacuteapoliacutetica de fraternidad irremediablementetiene que asumir el factor cultural que esconstitutivo del ser humano No puedequedarse a un nivel simplemente socioloacutegicoo econoacutemico o incluso poliacutetico Hoy por hoyno podemos reflexionar sobre la fraternidadsin asumir que en el mundo sedesencuentran encuentran y convivenconstantemente diversos mundos culturalesque expresan diversas maneras de estarsentir y vivir la vida
Si es cierto que ldquodesde un punto devista poliacutetico la fraternidad se situacutea antes quenada como principio de construccioacuten social
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donde el otro si podemos definirnoshermanos no es otro diferente de miacute sinootro yo mismordquo (Ropelato 2006199) elindagar la visioacuten de mundo del ldquootrordquo que esldquoyo mismordquo se torna fundamental Clarosiempre y cuando la fraternidad quieracolaborar concretamente a la aperturaconstante hacia ldquoambientes culturalesdistintosrdquo permitiendo ampliar la experienciade ldquolo real y lo cotidianordquo
Para realizar lo que venimos enunciandoes necesario la praacutectica del diaacutelogointercultural que permite reconocer lainviolable igualdad de la dignidad humanapero al mismo tiempo la diferencia (culturalsocial religiosa poliacutetica etc) que tambieacuten esinviolable Como afirma Fornet-Betancourt
ldquola necesidad del diaacutelogo intercultural es lanecesidad de realizar la justicia de entrar en uncontacto justo con el otro libre lo que quiere decir asu vez que es necesario reconocerle como personahumana portadora justamente en su diferencias deuna dignidad inviolable que nos hace igualesrdquo(Fornet-Betancourt 2001264)
Por tanto si la fraternidad desearesponder de manera profunda creativa yreal al contexto actual del pluralismo nopuede reducir su anaacutelisis de la realidad al nivelsocio-poliacutetico sino que ha de abrirse a lacomplejidad del pluralismo culturalSolamente desde este acercamientointercultural podraacute descubrir que lo poliacutetico ysocial es percibido y vivido de manerasmuacuteltiples y diversas en un mismo contexto
Lo expresado revela que tal vez unpaso adelante en la reflexioacuten alrededor elprincipio de la fraternidad tendraacute que asumirel pluralismo cultural de nuestros contextostambieacuten latinoamericanos si desea realmente
ser una categoriacutea que promueva justiciadignidad igualdad y libertad a todos y todassus habitantes Para esto un recurso de granvalor seraacute profundizar el meacutetodo de lafilosofiacutea intercultural el diaacutelogo dialogaldonde ldquolas reglas del diaacutelogo no sepresuponen unilateralmente ni se dan porsupuestas a priori sin haberlas establecido enel propio diaacutelogordquo (Panikkar 200649) Estoporque
ldquoel diaacutelogo dialogal es radicalmente diferente deldiaacutelogo dialeacutectico no pretende con-vencer alotro es decir vencer dialeacutecticamente alinterlocutor o por lo menos buscar con eacutel unaverdad sometida a la dialeacutectica El diaacutelogodialeacutectico presupone la aceptacioacuten de un campoloacutegico y personal al que se atribuye o reconoceuna validez o jurisdiccioacuten puramente lsquoobjetivarsquo Eldiaacutelogo dialogal en cambio presupone laconfianza reciacuteproca en un aventurarse comuacuten enlo desconocido ya que no puede establecerse apriori si nos entenderemos el uno al otro nisupone que el hombre sea un ser exclusivamenteloacutegicordquo (Panikkar 200652)
Entonces para la aplicacioacuten de lacategoriacutea de fraternidad en espacios socialesno podremos contentarnos con establecerdiaacutelogos entre tendencias poliacuteticas diversas yopuestas Si realmente deseamos fortalecer eltejido social de nuestros contextos pluraleses necesario promover espaciosinterculturales donde se practique el diaacutelogodialogal Espacios donde este contenida yrepresentada toda la diversidad cultural deuna regioacuten ciudad o barrio
3 Lo vital de un universalismo desde aba-jo (partir desde contextos reales)
El desafiacuteo de educarnos al diaacutelogodialogal remite a otro punto importante de la
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propuesta intercultural punto que estaacutereferido al desde donde de lainterculturalidad Es la universalidadentendida como una construccioacuten constantedesde abajo o desde espacios concreto yaque ldquosi el diaacutelogo dialogal quiere ser fecundoy no contentarse con simples elucubracionesracionales no puede limitarse a formalismosabstractos de validez general sino que debedescender al diaacutelogo entre culturas concretasque entran en contactordquo (Panikkar 200655)
El horizonte de la fraternidad esuniversal ya que eacutesta no puede ser reducida aun grupo regioacuten pueblo nacioacuten o continentePero un posible riesgo ante este inmensoobjetivo de la fraternidad es menospreciar ydesvalorizar lo contextual particular yconcreto Es el riesgo por otra parte tanlatino de creer que porque estaacute hecha lalegislacioacuten o la norma ya hemos alcanzado elobjetivo pero tambieacuten el riesgo tanoccidental de creer que la siacutentesis abstractauniversalista contiene lo particular Ante estola interculturalidad nos recuerda que ldquoelproceso de identificacioacuten parte siempre de loconcreto Lo cual significa que no debemosrenunciar a la particularidad sino ahondar enella hasta descubrir lo universalrdquo (Esquirol2005155)
Por tanto si la fraternidad universaldesea realmente convertirse en unaalternativa global tendraacute que saber brotardesde los contextos e irse construyendo noldquoa pesar de estosrdquo sino ldquogracias a estosrdquo Soacutelosi ahonda en estos contextos hasta descubrirlo universal es que podraacute aportar a laldquotransicioacuten del derecho internacional de losEstados soberanos hacia un derechocosmopolita que se preocupe con las
cuestiones ecoloacutegicas de la paz y de la guerradel desarrollo en resumen de todas lascuestiones que trascienden las fronteras delos Estados y exigen la superacioacuten de unaloacutegica meramente individualista del intereacutespersonal de grupo de clase o de etniardquo (Tosi200968)
Afirmar que el punto de partida estaacute enlas realidades concretas significa por ejemploacercarse para aprender del proceso bolivianoque busca un nuevo orden socio-poliacutetico ycultural Aporte que exige ser leiacutedoprofundizado y criticado desde sus visiones yestilos de vida y no desde un paradigmaforaacuteneo Porque para la propuestaintercultural la ldquouniversalidad supone laliberacioacuten realizante de todos los universosculturales y que por eso mismo ni se imponepor imperio de alguacuten centro ni se logra al altoprecio de la reduccioacuten y de la nivelacioacuten de lodiferente sino que crece desde abajo comoun tejido de comunicacioacuten libre y desolidaridadrdquo (Fornet-Betancourt 2001376)
Entonces el desarrollo de la propuestade fraternidad universal por una parte tieneque ser capaz de evitar el reduccionismo y lanivelacioacuten de la diferencias fruto de esaabstraccioacuten tan occidental en busca de unasiacutentesis superior y por otra parte tambieacuten hade evitar erigir un centro desde el cualpromover la aplicacioacuten de esta El caminopasa por promover un policentrismo quepermita una mayor cercaniacutea a los contextos yque al mismo tiempo evita el encierro deestos En otras palabras la fraternidaduniversal no se concretiza aplicaacutendolas a losdiversos contextos socioculturales y poliacuteticosdesde unos principios delineados desde quiensabe doacutende sino que la fraternidad universal
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se va construyendo o gestando desdeespacios concretos Contextos que cuandoesteacuten maduros en sus experiencias defraternidad podraacuten aportar a los cambios en lalegislacioacuten mundial
Cabe sentildealar que este partir desde loscontextos posibilita dos pasos fundamentalesen el proceso intercultural de generarsociedades justas y plenas de vida ldquoPor unlado es necesario profundizar en la propiacultura y no mantenerse en lo superficial ytoacutepico Por el otro ante la otra culturadebemos ir maacutes allaacute de todo lo que en unprimer momento nos aparece descubrir loque estaacute detraacutes descubrir el sentido profundode los siacutembolos de las conductas de laspalabras o de los pensamientosrdquo (Esquirol2005155-156) Son justamente los mismosespacios de interaccioacuten cultural los quepermiten desarrollar la intraculturalidad(conocimiento de lo propio) que esimprescindible para poder sumergirse en lainterioridad de otras culturas y promover unaauteacutentica interculturalidad
Es por estos dos pasos fundamentalesque la fraternidad universal ha de partir desdelos espacios concretos y vitales de laspersonas para ir desarrollando su proyectode categoriacutea socio-poliacutetica que permita evitartanto el encierro individualista de la libertaddesvirtuada como la homogenizacioacuten amorfade una igualdad mal comprendida
Pero el diaacutelogo intercultural no tienesoacutelo un caraacutecter interpersonal sino tambieacutengrupal social y entre pueblos Maacutes auacuten es undiaacutelogo a desarrollar entre tradiciones ymodos de ver y vivir en el mundo Por tantoincluso la misma categoriacutea de fraternidadtendraacute que ser puesta en discusioacuten si es que
realmente desea entablar este diaacutelogorespetuoso horizontal y de enriquecimientomutuo con las culturas
4 Un posible equivalente homeomoacuterfico(formas similares) a la categoriacutea de fra-ternidad
Poner en discusioacuten la categoriacutea defraternidad no significa anular su ricatradicioacuten y aporte conceptual desarrollado enlos marcos del pensamiento occidentalSignifica maacutes bien desde este desarrollo notratarla como una categoriacutea universal quepuede ser impuesta y colocada en todas lasculturas por igual Dicho en teacuterminos de laperspectiva intercultural significa buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas Concretamente esto significa que ldquosetrata pues de un equivalente no conceptual nifuncional a saber de una analogiacutea de tercergrado No se busca la misma funcioacuten (que lafilosofiacutea ejerce) sino aquella equivalente a laque la nocioacuten original ejerce en lacorrespondiente cosmovisioacutenrdquo (Panikkarcitado en Estermann 200647)
Entonces un desafiacuteo no menor que sepresenta a quienes estamos desarrollando elprincipio de fraternidad es buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas para poder entablar un auteacutentico yenriquecedor diaacutelogo con estas Aquiacute estamosen el meollo de la perspectiva interculturaldonde ldquocomo resultado de la lsquohermeneacuteuticadiatoacutepicarsquo uno aprende a pensar ycomprender desde el sistema simboacutelico demaacutes de una tradicioacutenrdquo (Vallescar 2005482) Y
ldquoesto puede comprenderse por las nociones dehomologiacutea ndashlas nociones juegan papelesequivalentes y ocupan espacios homoacutelogos en los
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respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
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la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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Lucas Cervintildeo
2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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Lucas Cervintildeo
una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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Lucas Cervintildeo
en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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Lucas Cervintildeo
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
M Roberta Cappellini
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M Roberta Cappellini
qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Lucas Cervintildeo
donde el otro si podemos definirnoshermanos no es otro diferente de miacute sinootro yo mismordquo (Ropelato 2006199) elindagar la visioacuten de mundo del ldquootrordquo que esldquoyo mismordquo se torna fundamental Clarosiempre y cuando la fraternidad quieracolaborar concretamente a la aperturaconstante hacia ldquoambientes culturalesdistintosrdquo permitiendo ampliar la experienciade ldquolo real y lo cotidianordquo
Para realizar lo que venimos enunciandoes necesario la praacutectica del diaacutelogointercultural que permite reconocer lainviolable igualdad de la dignidad humanapero al mismo tiempo la diferencia (culturalsocial religiosa poliacutetica etc) que tambieacuten esinviolable Como afirma Fornet-Betancourt
ldquola necesidad del diaacutelogo intercultural es lanecesidad de realizar la justicia de entrar en uncontacto justo con el otro libre lo que quiere decir asu vez que es necesario reconocerle como personahumana portadora justamente en su diferencias deuna dignidad inviolable que nos hace igualesrdquo(Fornet-Betancourt 2001264)
Por tanto si la fraternidad desearesponder de manera profunda creativa yreal al contexto actual del pluralismo nopuede reducir su anaacutelisis de la realidad al nivelsocio-poliacutetico sino que ha de abrirse a lacomplejidad del pluralismo culturalSolamente desde este acercamientointercultural podraacute descubrir que lo poliacutetico ysocial es percibido y vivido de manerasmuacuteltiples y diversas en un mismo contexto
Lo expresado revela que tal vez unpaso adelante en la reflexioacuten alrededor elprincipio de la fraternidad tendraacute que asumirel pluralismo cultural de nuestros contextostambieacuten latinoamericanos si desea realmente
ser una categoriacutea que promueva justiciadignidad igualdad y libertad a todos y todassus habitantes Para esto un recurso de granvalor seraacute profundizar el meacutetodo de lafilosofiacutea intercultural el diaacutelogo dialogaldonde ldquolas reglas del diaacutelogo no sepresuponen unilateralmente ni se dan porsupuestas a priori sin haberlas establecido enel propio diaacutelogordquo (Panikkar 200649) Estoporque
ldquoel diaacutelogo dialogal es radicalmente diferente deldiaacutelogo dialeacutectico no pretende con-vencer alotro es decir vencer dialeacutecticamente alinterlocutor o por lo menos buscar con eacutel unaverdad sometida a la dialeacutectica El diaacutelogodialeacutectico presupone la aceptacioacuten de un campoloacutegico y personal al que se atribuye o reconoceuna validez o jurisdiccioacuten puramente lsquoobjetivarsquo Eldiaacutelogo dialogal en cambio presupone laconfianza reciacuteproca en un aventurarse comuacuten enlo desconocido ya que no puede establecerse apriori si nos entenderemos el uno al otro nisupone que el hombre sea un ser exclusivamenteloacutegicordquo (Panikkar 200652)
Entonces para la aplicacioacuten de lacategoriacutea de fraternidad en espacios socialesno podremos contentarnos con establecerdiaacutelogos entre tendencias poliacuteticas diversas yopuestas Si realmente deseamos fortalecer eltejido social de nuestros contextos pluraleses necesario promover espaciosinterculturales donde se practique el diaacutelogodialogal Espacios donde este contenida yrepresentada toda la diversidad cultural deuna regioacuten ciudad o barrio
3 Lo vital de un universalismo desde aba-jo (partir desde contextos reales)
El desafiacuteo de educarnos al diaacutelogodialogal remite a otro punto importante de la
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Lucas Cervintildeo
propuesta intercultural punto que estaacutereferido al desde donde de lainterculturalidad Es la universalidadentendida como una construccioacuten constantedesde abajo o desde espacios concreto yaque ldquosi el diaacutelogo dialogal quiere ser fecundoy no contentarse con simples elucubracionesracionales no puede limitarse a formalismosabstractos de validez general sino que debedescender al diaacutelogo entre culturas concretasque entran en contactordquo (Panikkar 200655)
El horizonte de la fraternidad esuniversal ya que eacutesta no puede ser reducida aun grupo regioacuten pueblo nacioacuten o continentePero un posible riesgo ante este inmensoobjetivo de la fraternidad es menospreciar ydesvalorizar lo contextual particular yconcreto Es el riesgo por otra parte tanlatino de creer que porque estaacute hecha lalegislacioacuten o la norma ya hemos alcanzado elobjetivo pero tambieacuten el riesgo tanoccidental de creer que la siacutentesis abstractauniversalista contiene lo particular Ante estola interculturalidad nos recuerda que ldquoelproceso de identificacioacuten parte siempre de loconcreto Lo cual significa que no debemosrenunciar a la particularidad sino ahondar enella hasta descubrir lo universalrdquo (Esquirol2005155)
Por tanto si la fraternidad universaldesea realmente convertirse en unaalternativa global tendraacute que saber brotardesde los contextos e irse construyendo noldquoa pesar de estosrdquo sino ldquogracias a estosrdquo Soacutelosi ahonda en estos contextos hasta descubrirlo universal es que podraacute aportar a laldquotransicioacuten del derecho internacional de losEstados soberanos hacia un derechocosmopolita que se preocupe con las
cuestiones ecoloacutegicas de la paz y de la guerradel desarrollo en resumen de todas lascuestiones que trascienden las fronteras delos Estados y exigen la superacioacuten de unaloacutegica meramente individualista del intereacutespersonal de grupo de clase o de etniardquo (Tosi200968)
Afirmar que el punto de partida estaacute enlas realidades concretas significa por ejemploacercarse para aprender del proceso bolivianoque busca un nuevo orden socio-poliacutetico ycultural Aporte que exige ser leiacutedoprofundizado y criticado desde sus visiones yestilos de vida y no desde un paradigmaforaacuteneo Porque para la propuestaintercultural la ldquouniversalidad supone laliberacioacuten realizante de todos los universosculturales y que por eso mismo ni se imponepor imperio de alguacuten centro ni se logra al altoprecio de la reduccioacuten y de la nivelacioacuten de lodiferente sino que crece desde abajo comoun tejido de comunicacioacuten libre y desolidaridadrdquo (Fornet-Betancourt 2001376)
Entonces el desarrollo de la propuestade fraternidad universal por una parte tieneque ser capaz de evitar el reduccionismo y lanivelacioacuten de la diferencias fruto de esaabstraccioacuten tan occidental en busca de unasiacutentesis superior y por otra parte tambieacuten hade evitar erigir un centro desde el cualpromover la aplicacioacuten de esta El caminopasa por promover un policentrismo quepermita una mayor cercaniacutea a los contextos yque al mismo tiempo evita el encierro deestos En otras palabras la fraternidaduniversal no se concretiza aplicaacutendolas a losdiversos contextos socioculturales y poliacuteticosdesde unos principios delineados desde quiensabe doacutende sino que la fraternidad universal
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Lucas Cervintildeo
se va construyendo o gestando desdeespacios concretos Contextos que cuandoesteacuten maduros en sus experiencias defraternidad podraacuten aportar a los cambios en lalegislacioacuten mundial
Cabe sentildealar que este partir desde loscontextos posibilita dos pasos fundamentalesen el proceso intercultural de generarsociedades justas y plenas de vida ldquoPor unlado es necesario profundizar en la propiacultura y no mantenerse en lo superficial ytoacutepico Por el otro ante la otra culturadebemos ir maacutes allaacute de todo lo que en unprimer momento nos aparece descubrir loque estaacute detraacutes descubrir el sentido profundode los siacutembolos de las conductas de laspalabras o de los pensamientosrdquo (Esquirol2005155-156) Son justamente los mismosespacios de interaccioacuten cultural los quepermiten desarrollar la intraculturalidad(conocimiento de lo propio) que esimprescindible para poder sumergirse en lainterioridad de otras culturas y promover unaauteacutentica interculturalidad
Es por estos dos pasos fundamentalesque la fraternidad universal ha de partir desdelos espacios concretos y vitales de laspersonas para ir desarrollando su proyectode categoriacutea socio-poliacutetica que permita evitartanto el encierro individualista de la libertaddesvirtuada como la homogenizacioacuten amorfade una igualdad mal comprendida
Pero el diaacutelogo intercultural no tienesoacutelo un caraacutecter interpersonal sino tambieacutengrupal social y entre pueblos Maacutes auacuten es undiaacutelogo a desarrollar entre tradiciones ymodos de ver y vivir en el mundo Por tantoincluso la misma categoriacutea de fraternidadtendraacute que ser puesta en discusioacuten si es que
realmente desea entablar este diaacutelogorespetuoso horizontal y de enriquecimientomutuo con las culturas
4 Un posible equivalente homeomoacuterfico(formas similares) a la categoriacutea de fra-ternidad
Poner en discusioacuten la categoriacutea defraternidad no significa anular su ricatradicioacuten y aporte conceptual desarrollado enlos marcos del pensamiento occidentalSignifica maacutes bien desde este desarrollo notratarla como una categoriacutea universal quepuede ser impuesta y colocada en todas lasculturas por igual Dicho en teacuterminos de laperspectiva intercultural significa buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas Concretamente esto significa que ldquosetrata pues de un equivalente no conceptual nifuncional a saber de una analogiacutea de tercergrado No se busca la misma funcioacuten (que lafilosofiacutea ejerce) sino aquella equivalente a laque la nocioacuten original ejerce en lacorrespondiente cosmovisioacutenrdquo (Panikkarcitado en Estermann 200647)
Entonces un desafiacuteo no menor que sepresenta a quienes estamos desarrollando elprincipio de fraternidad es buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas para poder entablar un auteacutentico yenriquecedor diaacutelogo con estas Aquiacute estamosen el meollo de la perspectiva interculturaldonde ldquocomo resultado de la lsquohermeneacuteuticadiatoacutepicarsquo uno aprende a pensar ycomprender desde el sistema simboacutelico demaacutes de una tradicioacutenrdquo (Vallescar 2005482) Y
ldquoesto puede comprenderse por las nociones dehomologiacutea ndashlas nociones juegan papelesequivalentes y ocupan espacios homoacutelogos en los
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Lucas Cervintildeo
respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
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la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
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qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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Recensioni Reviews
essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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propuesta intercultural punto que estaacutereferido al desde donde de lainterculturalidad Es la universalidadentendida como una construccioacuten constantedesde abajo o desde espacios concreto yaque ldquosi el diaacutelogo dialogal quiere ser fecundoy no contentarse con simples elucubracionesracionales no puede limitarse a formalismosabstractos de validez general sino que debedescender al diaacutelogo entre culturas concretasque entran en contactordquo (Panikkar 200655)
El horizonte de la fraternidad esuniversal ya que eacutesta no puede ser reducida aun grupo regioacuten pueblo nacioacuten o continentePero un posible riesgo ante este inmensoobjetivo de la fraternidad es menospreciar ydesvalorizar lo contextual particular yconcreto Es el riesgo por otra parte tanlatino de creer que porque estaacute hecha lalegislacioacuten o la norma ya hemos alcanzado elobjetivo pero tambieacuten el riesgo tanoccidental de creer que la siacutentesis abstractauniversalista contiene lo particular Ante estola interculturalidad nos recuerda que ldquoelproceso de identificacioacuten parte siempre de loconcreto Lo cual significa que no debemosrenunciar a la particularidad sino ahondar enella hasta descubrir lo universalrdquo (Esquirol2005155)
Por tanto si la fraternidad universaldesea realmente convertirse en unaalternativa global tendraacute que saber brotardesde los contextos e irse construyendo noldquoa pesar de estosrdquo sino ldquogracias a estosrdquo Soacutelosi ahonda en estos contextos hasta descubrirlo universal es que podraacute aportar a laldquotransicioacuten del derecho internacional de losEstados soberanos hacia un derechocosmopolita que se preocupe con las
cuestiones ecoloacutegicas de la paz y de la guerradel desarrollo en resumen de todas lascuestiones que trascienden las fronteras delos Estados y exigen la superacioacuten de unaloacutegica meramente individualista del intereacutespersonal de grupo de clase o de etniardquo (Tosi200968)
Afirmar que el punto de partida estaacute enlas realidades concretas significa por ejemploacercarse para aprender del proceso bolivianoque busca un nuevo orden socio-poliacutetico ycultural Aporte que exige ser leiacutedoprofundizado y criticado desde sus visiones yestilos de vida y no desde un paradigmaforaacuteneo Porque para la propuestaintercultural la ldquouniversalidad supone laliberacioacuten realizante de todos los universosculturales y que por eso mismo ni se imponepor imperio de alguacuten centro ni se logra al altoprecio de la reduccioacuten y de la nivelacioacuten de lodiferente sino que crece desde abajo comoun tejido de comunicacioacuten libre y desolidaridadrdquo (Fornet-Betancourt 2001376)
Entonces el desarrollo de la propuestade fraternidad universal por una parte tieneque ser capaz de evitar el reduccionismo y lanivelacioacuten de la diferencias fruto de esaabstraccioacuten tan occidental en busca de unasiacutentesis superior y por otra parte tambieacuten hade evitar erigir un centro desde el cualpromover la aplicacioacuten de esta El caminopasa por promover un policentrismo quepermita una mayor cercaniacutea a los contextos yque al mismo tiempo evita el encierro deestos En otras palabras la fraternidaduniversal no se concretiza aplicaacutendolas a losdiversos contextos socioculturales y poliacuteticosdesde unos principios delineados desde quiensabe doacutende sino que la fraternidad universal
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se va construyendo o gestando desdeespacios concretos Contextos que cuandoesteacuten maduros en sus experiencias defraternidad podraacuten aportar a los cambios en lalegislacioacuten mundial
Cabe sentildealar que este partir desde loscontextos posibilita dos pasos fundamentalesen el proceso intercultural de generarsociedades justas y plenas de vida ldquoPor unlado es necesario profundizar en la propiacultura y no mantenerse en lo superficial ytoacutepico Por el otro ante la otra culturadebemos ir maacutes allaacute de todo lo que en unprimer momento nos aparece descubrir loque estaacute detraacutes descubrir el sentido profundode los siacutembolos de las conductas de laspalabras o de los pensamientosrdquo (Esquirol2005155-156) Son justamente los mismosespacios de interaccioacuten cultural los quepermiten desarrollar la intraculturalidad(conocimiento de lo propio) que esimprescindible para poder sumergirse en lainterioridad de otras culturas y promover unaauteacutentica interculturalidad
Es por estos dos pasos fundamentalesque la fraternidad universal ha de partir desdelos espacios concretos y vitales de laspersonas para ir desarrollando su proyectode categoriacutea socio-poliacutetica que permita evitartanto el encierro individualista de la libertaddesvirtuada como la homogenizacioacuten amorfade una igualdad mal comprendida
Pero el diaacutelogo intercultural no tienesoacutelo un caraacutecter interpersonal sino tambieacutengrupal social y entre pueblos Maacutes auacuten es undiaacutelogo a desarrollar entre tradiciones ymodos de ver y vivir en el mundo Por tantoincluso la misma categoriacutea de fraternidadtendraacute que ser puesta en discusioacuten si es que
realmente desea entablar este diaacutelogorespetuoso horizontal y de enriquecimientomutuo con las culturas
4 Un posible equivalente homeomoacuterfico(formas similares) a la categoriacutea de fra-ternidad
Poner en discusioacuten la categoriacutea defraternidad no significa anular su ricatradicioacuten y aporte conceptual desarrollado enlos marcos del pensamiento occidentalSignifica maacutes bien desde este desarrollo notratarla como una categoriacutea universal quepuede ser impuesta y colocada en todas lasculturas por igual Dicho en teacuterminos de laperspectiva intercultural significa buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas Concretamente esto significa que ldquosetrata pues de un equivalente no conceptual nifuncional a saber de una analogiacutea de tercergrado No se busca la misma funcioacuten (que lafilosofiacutea ejerce) sino aquella equivalente a laque la nocioacuten original ejerce en lacorrespondiente cosmovisioacutenrdquo (Panikkarcitado en Estermann 200647)
Entonces un desafiacuteo no menor que sepresenta a quienes estamos desarrollando elprincipio de fraternidad es buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas para poder entablar un auteacutentico yenriquecedor diaacutelogo con estas Aquiacute estamosen el meollo de la perspectiva interculturaldonde ldquocomo resultado de la lsquohermeneacuteuticadiatoacutepicarsquo uno aprende a pensar ycomprender desde el sistema simboacutelico demaacutes de una tradicioacutenrdquo (Vallescar 2005482) Y
ldquoesto puede comprenderse por las nociones dehomologiacutea ndashlas nociones juegan papelesequivalentes y ocupan espacios homoacutelogos en los
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respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
201028-103
la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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Lucas Cervintildeo
2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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Lucas Cervintildeo
una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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Lucas Cervintildeo
en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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Lucas Cervintildeo
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
M Roberta Cappellini
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M Roberta Cappellini
qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Lucas Cervintildeo
se va construyendo o gestando desdeespacios concretos Contextos que cuandoesteacuten maduros en sus experiencias defraternidad podraacuten aportar a los cambios en lalegislacioacuten mundial
Cabe sentildealar que este partir desde loscontextos posibilita dos pasos fundamentalesen el proceso intercultural de generarsociedades justas y plenas de vida ldquoPor unlado es necesario profundizar en la propiacultura y no mantenerse en lo superficial ytoacutepico Por el otro ante la otra culturadebemos ir maacutes allaacute de todo lo que en unprimer momento nos aparece descubrir loque estaacute detraacutes descubrir el sentido profundode los siacutembolos de las conductas de laspalabras o de los pensamientosrdquo (Esquirol2005155-156) Son justamente los mismosespacios de interaccioacuten cultural los quepermiten desarrollar la intraculturalidad(conocimiento de lo propio) que esimprescindible para poder sumergirse en lainterioridad de otras culturas y promover unaauteacutentica interculturalidad
Es por estos dos pasos fundamentalesque la fraternidad universal ha de partir desdelos espacios concretos y vitales de laspersonas para ir desarrollando su proyectode categoriacutea socio-poliacutetica que permita evitartanto el encierro individualista de la libertaddesvirtuada como la homogenizacioacuten amorfade una igualdad mal comprendida
Pero el diaacutelogo intercultural no tienesoacutelo un caraacutecter interpersonal sino tambieacutengrupal social y entre pueblos Maacutes auacuten es undiaacutelogo a desarrollar entre tradiciones ymodos de ver y vivir en el mundo Por tantoincluso la misma categoriacutea de fraternidadtendraacute que ser puesta en discusioacuten si es que
realmente desea entablar este diaacutelogorespetuoso horizontal y de enriquecimientomutuo con las culturas
4 Un posible equivalente homeomoacuterfico(formas similares) a la categoriacutea de fra-ternidad
Poner en discusioacuten la categoriacutea defraternidad no significa anular su ricatradicioacuten y aporte conceptual desarrollado enlos marcos del pensamiento occidentalSignifica maacutes bien desde este desarrollo notratarla como una categoriacutea universal quepuede ser impuesta y colocada en todas lasculturas por igual Dicho en teacuterminos de laperspectiva intercultural significa buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas Concretamente esto significa que ldquosetrata pues de un equivalente no conceptual nifuncional a saber de una analogiacutea de tercergrado No se busca la misma funcioacuten (que lafilosofiacutea ejerce) sino aquella equivalente a laque la nocioacuten original ejerce en lacorrespondiente cosmovisioacutenrdquo (Panikkarcitado en Estermann 200647)
Entonces un desafiacuteo no menor que sepresenta a quienes estamos desarrollando elprincipio de fraternidad es buscar suslsquoequivalentes homeomoacuterficosrsquo en otrasculturas para poder entablar un auteacutentico yenriquecedor diaacutelogo con estas Aquiacute estamosen el meollo de la perspectiva interculturaldonde ldquocomo resultado de la lsquohermeneacuteuticadiatoacutepicarsquo uno aprende a pensar ycomprender desde el sistema simboacutelico demaacutes de una tradicioacutenrdquo (Vallescar 2005482) Y
ldquoesto puede comprenderse por las nociones dehomologiacutea ndashlas nociones juegan papelesequivalentes y ocupan espacios homoacutelogos en los
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Lucas Cervintildeo
respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Lucas Cervintildeo
Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
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la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
M Roberta Cappellini
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M Roberta Cappellini
qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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Recensioni Reviews
essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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Recensioni Reviews
quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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respectivos sistemas- y de equivalenciahomeomoacuterfica (=formas similares) nociones quedesignan una lsquocorrelacioacuten de funcionesrsquo que hade ser descubierta ndashno impuesta externamente-entre las creencias especiacuteficas de distintasculturas o religiones a traveacutes de su funcioacutentopoloacutegica Permiten asiacute reconocer los puntos deencuentro y apuntar a la mutua fecundacioacutenrdquo(Vallescar 2005482)
Para ejemplificar de manera muy velozy hasta superficial podemos preguntarnos sies posible seguir utilizando la categoriacutea defraternidad en un contexto boliviano o esnecesario buscar su lsquoequivalentehomeomoacuterficorsquo
Seguacuten un estudioso del mundo andinoJ Estermann es posible hablar de unafilosofiacutea y pensamiento que configura laszonas de los andes Esta filosofiacutea andinacomo la nombra Estermann ldquoes una filosofiacuteacomo reflejo de las culturas andinas de lospueblos originarios que habitan el continentedesde Colombia hasta el norte de Argentinaun pensamiento vivo y transformadorrdquo(Estermann 200744) El punto principal que ladiferencia del pensamiento y la filosofiacutealsquooccidentalrdquo es que
ldquola filosofiacutea andina parte del principiofundamental de la relacionalidad (y no de lasustancialidad) y afirma que todo estaacuterelacionado con todo que todo tiene que ver contodo que nada es lsquoab-solutorsquo que existe una redde relaciones coacutesmicas de la que cada ente esparte La relacioacuten es ndashpara hablar en formaparadoacutejica- la verdadera lsquosustanciarsquo andina Encontraste seguacuten Aristoacuteteles (y la tradicioacutenulterior) la relacioacuten es un lsquoaccidentersquo unacaracteriacutestica de sustancias exterior a eacutestas y no-esencialrdquo (Estermann 200745)
A su vez continua el autor ldquoesteprincipio fundante se desglosa en varios
principios derivados los principios decomplementariedad correspondenciareciprocidad ciclicidad e inclusividadrdquo(Estermann 200745) Cabe sentildealar que estosprincipios derivados no se reducen a un aacuterea odimensioacuten de la realidad sino que ldquocada unode ellos rige para todos los elementos actos yrelaciones existentes en el universo ordenado(pacha) sean eacutesos divinos o humanos vivos oinertes sagrados o profanosrdquo (Estermann200745)
iquestSeraacute que el principio de fraternidadtiene algo en comuacuten con algunos de estosprincipios derivados como son lacomplementariedad corresponsabilidadreciprocidad ciclicidad e inclusividadResponder a este interrogante en busca dellsquoequivalente homeomoacuterficorsquo comporta unainvestigacioacuten en siacute Pero tal vez a manera dehipoacutetesis es posible sentildealar que en uncontexto andino el equivalente de fraternidadseriacutea la complementariedad iquestPor queacute Unabreve justificacioacuten es la siguiente Tosi afirmaque
ldquoal enfatizar la libertad y la igualdad endetrimento de la fraternidad la Modernidadacentuoacute los aspectos individualistas y egoiacutestas delos derechos humanos olvidaacutendose del caraacutectersocial fraterno y solidario de esos derechos queno son simplemente del individuo y de los gruposo clases sino tambieacuten del ldquootrordquo del maacutes pobredel maacutes desfavorecido Si la libertad remite alindividuo en su singularidad y la igualdad lo abrea una dimensioacuten social que permanece en elaacutembito de la identidad de un determinado grupoo clase social contra otros la fraternidad remite ala idea del ldquootrordquo que no soy yo y ni tampoco migrupo social sino el lsquodistintorsquo ante el cual tengodeberes y responsabilidades y no soacutelo derechosque imponerrdquo (Tosi 200963)
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Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
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la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
M Roberta Cappellini
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M Roberta Cappellini
qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Lucas Cervintildeo
Desde este acercamiento a lafraternidad tenemos que la misma es elpuente que equilibra a otros dos principioscomo son la libertad y la igualdad la libertadque pone el acento en la unicidad ysingularidad de cada persona y la igualdadque manifiesta la dimensioacuten socio-grupal decada ser humano Ante la tentacioacuten queambos principios se desvirtuacuteen en sendosegoiacutesmo (el individualismo liberal y elcolectivismo marxista) la fraternidad vendriacuteaa ser aquel principio que equilibra la libertad yla igualdad descentraacutendolas y volvieacutendolascomplementarias el tercer elemento de unatriada poliacutetica O sea la fraternidad es elprincipio que permite ver maacutes allaacute de unomismo y del grupo reconociendo que unomismo y el grupo es tambieacuten parte de algomayor Subraya que hay otras personas yotros grupos antes los cuales tengoresponsabilidades y deberes
Entonces el aspecto fundante de lafraternidad es la alteridad estoy vinculado aotroa y otrosas que nunca podreigualarlosas a miacute mismoa o mi grupo perocon losas cuales estoy hermanadoa ounidoa soy interde-in-dependiente desdeun lazo mucho maacutes profundo de lo que puedopercibir iquestDentro del sistema andino dondeencontramos su lsquoequivalente homomoacuterficorsquo
Su equivalente seriacutea la complementa-riedad dentro de la fundante relacionalidaddel sistema andino Complementariedad quese sustenta en que ldquoninguacuten lsquoentersquo y ningunaaccioacuten existe lsquomonaacutedicamentersquo sino siempreen co-existencia con su complementoespeciacutefico Este lsquocomplementorsquo (con+plenus)es el elemento que recieacuten lsquohace plenorsquo olsquocompletorsquo al elemento correspondienterdquo
(Estermann 2006139) La complementariedades la que exige en el andino y la andina labuacutesqueda del otroa y de lo otro nosimplemente como un reconocimiento sinocomo necesidad para reconocerse comocompletoa y plenoa Por eso ldquopara elrunajaqi andino el lsquoindividuorsquo autoacutenomo yseparado en el fondo es lsquovanorsquo elsquoincompletorsquordquo (Estermann 2006139)
El principio de complementariedad es elque permite la alteridad personal y grupal delandinoa que se mueve en una constantetensioacuten por armonizar los opuestos queconfiguran su vida Justamente por el hechoque ldquoel ideal andino no es el lsquoextremorsquo deuno de los lsquoopuestosrsquo sino la integracioacutenarmoniosa de los dosrdquo (Estermann 2006142)Para el caso de la fraternidad lacomplementariedad jugariacutea ese rolfundamental de mantener la tensioacuten paraque esta sea enriquecedora fecunda ygeneradora de vida entre libertad e igualdad
Es interesante observar que en elartiacuteculo 8 inciso II de la Constitucioacuten Poliacuteticade Bolivia se enumeran los valores-principiossobre los cuales se constituye el Estadoboliviano No aparece la fraternidad aunquesi la libertad y equidad y sobre todo aparecenombrada la complementariedad
ldquoEl Estado se sustenta en los valores de unidadigualdad inclusioacuten dignidad libertadsolidaridad reciprocidad respetocomplementariedad armoniacutea transparenciaequilibrio igualdad de oportunidades equidadsocial y de geacutenero en la participacioacuten bienestarcomuacuten responsabilidad justicia socialdistribucioacuten y redistribucioacuten de los productos ybienes sociales para vivir bienrdquo
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Lucas Cervintildeo
Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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Lucas Cervintildeo
indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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Lucas Cervintildeo
- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
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la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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Lucas Cervintildeo
2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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Lucas Cervintildeo
una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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Lucas Cervintildeo
en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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Lucas Cervintildeo
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
M Roberta Cappellini
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M Roberta Cappellini
qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Lucas Cervintildeo
Tal vez para un ulterior desarrollo delprincipio fraternidad tambieacuten en aacutembitos depensamiento occidental seraacute positivoadentrarse en los principios de relacionalidady recriprocidad presente en la filosofiacutea andinaya que estos principios pueden enriquecer yampliar el pensamiento alrededor de lacategoriacutea de fraternidad
Finalmente el principio de comple-mentariedad tambieacuten refiere a la interrelacioacutenentre cielo y tierra o divino y humano algoque tal vez la modernidad negoacute y olvidoacute y poreso relegoacute la categoriacutea de fraternidad durantelos antildeos posteriores a la Revolucioacuten Francesa
5 La fraternidad exige recuperar la di-mensioacuten religiosa humana
Como muy bien lo expresa Pezzimentildquode los tres principios que inspiraron laRevolucioacuten el que salioacute peor parado fueprecisamente el de la fraternidad porque esel que estaacute maacutes claramente vinculado eimpregnado de razones religiosasrdquo(Pezzimenti 200677) Hoy podemos afirmarque la fraternidad se perdioacute en el tiempoporque brotoacute en un contexto sumamenteracionalista que anuloacute la dimensioacuten religiosadel ser humano o por lo menos la redujo alaacutembito privado
Con esto se olvidoacute que ldquoel hombre es unser religioso esto es consciente de que suhumanidad es maacutes (no menos) queracionalidadrdquo (Panikkar 200613) O sea noque la fraternidad ha de quedar reducida alaacutembito religioso sino que es la dimensioacutenreligiosa del ser humano la que nos recuerdaque eacuteste es maacutes que racionalidad Por tantono es posible alcanzar la igualdad la libertad yla fraternidad sino se desarrolla esta
dimensioacuten humana fundamental Peroatentos ldquono confundamos religioacuten conreligionismo ni menos con lsquoconfesionalismorsquordquo(Panikkar 200613) Al afirmar la importanciade lo religioso no estamos diciendo que lasreligiones cualquiera que esta sea (cristianajudiacutea musulmana budista hinduacute originariaetc) sean lo maacutes importante en el ordensociopoliacutetico
Lo que se hace necesario para fortalecerla fraternidad es hacer hincapieacute en esaexperiencia humana capaz de ir maacutes allaacute de loracional no para volverse plenamenteirracional sino para descubrir y vivenciar queel Espiacuteritu nos abre a otra compresioacuten de larealidad tan vaacutelida y necesaria como laracional Entonces lo primordial paramanifestar ese ldquoser religiosordquo de todo serhumano no es pertenecer o adscribirse a unareligioacuten (aunque tal vez es un paso necesario)sino desarrollar la capacidad siemprerenovada de encontrar y conferir sentido devida en cada presente Y esto es lo que cadareligioacuten y confesionalismo tendriacutea quedesarrollar en el creyente O sea humanizar ydivinizar nuestras relaciones y en ellas lasociedad el mundo y la creacioacuten
6 Ensanchar la fraternidad somos hi-josas de la Madre Tierra y el cosmos
Concluyamos este recorrido criacutetico alprincipio de fraternidad desde lainterculturalidad con una interpelacioacuten quesurge desde la propuesta paradigmaacutetica delVivir Bien o Vida en plenitud que vienedesarrollaacutendose desde la regioacuten AndinaSeguacuten esta propuesta
ldquoel proceso de cambio que emerge hoy en laregioacuten desde la visioacuten de los pueblos ancestrales
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Lucas Cervintildeo
indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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Lucas Cervintildeo
indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
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Lucas Cervintildeo
- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
201028-103
la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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Lucas Cervintildeo
2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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Lucas Cervintildeo
una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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Lucas Cervintildeo
en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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Lucas Cervintildeo
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
M Roberta Cappellini
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M Roberta Cappellini
qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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Recensioni Reviews
essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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Recensioni Reviews
quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Recensioni Reviews
Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Lucas Cervintildeo
indiacutegenas originarios irradia y repercute en elentorno mundial promoviendo un paradigmauno de los maacutes antiguos el ldquoparadigmacomunitario de la cultura de la vida para vivirbienrdquo sustentado en una forma de vivir reflejadaen una praacutectica cotidiana de respeto armoniacutea yequilibrio con todo lo que existe comprendiendoque en la vida todo estaacute interconectado esinterdependiente y estaacute interrelacionadordquo(Huanacuni 20106)
Concretamente este paradigma del VivirBien pone en discusioacuten la concepcioacutenantropoceacutentrica de la fraternidad ya que noes posible seguir afirmando soacutelo lahermandad o interrelacioacuten entre los sereshumanos excluyendo la tierra o la creacioacutenEste paradigma comunitario percibe ldquolacomunidad como estructura y unidad de vidaes decir constituida por toda forma deexistencia y no solo como una estructurasocial (conformada uacutenicamente porhumanos)rdquo Esto no conlleva la ldquodesaparicioacutende la individualidad sino que eacutesta se expresaampliamente en su capacidad natural en unproceso de complementacioacuten con otros seresdentro de la comunidadrdquo (Huanacuni 20106)
Desde esta propuesta paradigmaacutetica elprincipio de fraternidad tendraacute que ensancharsu comprensioacuten de hermandad si quiereevitar quedar atrapada dentro del paradigmade desarrollo actual paradigma que haconducido a la crisis climaacutetica de alcanceplanetario Como bien lo expresa Hunacunipara el andinoa en este caso ella aymaranosotrosa no somos duentildeosas de la tierrasino que pertenecemos a ella
ldquoEn aymara se dice pachamamatanwa (somospachamama) Significa que pertenecemos a latierra Este concepto se acompantildea de muchasensentildeanzas una de las cuales es que nuestrarelacioacuten con la tierra es precisamente eso una
relacioacuten No se trata de negociar derechos acambio de responsabilidades En una relacioacuten conla Madre Tierra las responsabilidades ya estaacutenimpliacutecitasrdquo (Huanacuni 201049)
Por tanto si la fraternidad se planteacomo una propuesta alternativa a la actualglobalizacioacuten tiene que asumir el desafiacuteo quepara las culturas indiacutegenas originarias ldquolaensentildeanza maacutes importante es que lo primeroen nuestras decisiones es la Madre Tierra lacomunidad despueacutes la familia y luegonosotros mismos como individuosrdquo(Huanacuni 201049)
II El conflicto fraterno
Luego de desarrollar todaviacutea de manerainsipiente y veloz coacutemo la interculturalidadpone en conflicto algunos supuestos delprincipio de fraternidad es el momento deprofundizar el lugar que tiene el conflictodentro la propuesta intercultural Elinterrogante que impulsa esta segundaseccioacuten es el siguiente iquestSeraacute posible ycorrecto hablar de un conflicto fraterno osea que un ldquoapuro situacioacuten desgraciada y dedifiacutecil salidardquo3 tenga un caraacutecter positivo
Para esto de manera muy sucinta serealiza un acercamiento al conflicto originadopor diversos niveles de diversidad (geacutenero-religiosa-cultural-social) desde la teologiacuteaintercultural Concretamente se interpreta untexto biacuteblico a partir de tres claves-pasosindagando coacutemo el conflicto es un momento
3 Conflicto 1 m Combate lucha pelea 2 m Enfren-tamiento armado 3 m Apuro situacioacuten desgraciada yde difiacutecil salida 4 m Problema cuestioacuten materia dediscusioacuten5 m Psicol Coexistencia de tendencias con-tradictorias en el individuo capaces de generar angu-stia y trastornos neuroacuteticos Real Academia Espantildeolawwwraees
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Lucas Cervintildeo
indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
2010159-214
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Lucas Cervintildeo
- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
201028-103
la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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Lucas Cervintildeo
2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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Lucas Cervintildeo
una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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Lucas Cervintildeo
en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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Lucas Cervintildeo
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
M Roberta Cappellini
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M Roberta Cappellini
qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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Recensioni Reviews
essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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Recensioni Reviews
quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Recensioni Reviews
Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Lucas Cervintildeo
indispensable e importante dentro delproceso de un auteacutentico diaacutelogo intercultural
1 La sabiduriacutea de un texto inspirado
Para desarrollar este apartadorecurrimos a un texto presente en la tradicioacutende las sagradas escrituras cristianas iquestPor queacuterecurrir a un texto religioso Simplemente porel hecho que la Biblia maacutes allaacute de la confesioacutencristiana y religiosa o no de quien la lea es untexto que contiene una sabiduriacutea milenariaPor eso auacuten hoy sigue ofreciendo intuicionesy reflexiones que permiten una compresioacutenmaacutes profunda de nosotrosas mismosas y larealidad Por tanto es un texto inspirado enel sentido que nos inspira en la buacutesqueda denuevos caminos para un mundo maacutes justosolidario y fraterno
El texto a profundizar es del evangelioseguacuten san Marcos Este evangelio fue elprimero de los cuatro en escribirse y dio vidaal geacutenero literario de evangelio o sea un textoescrito para comunicar y revivir la experienciade Buena Noticia (evangelio) inaugurada porJesuacutes El texto (Mc 724-30) relata elencuentro de Jesuacutes con una mujer sirofeniciaen territorio no judiacuteo Dice asiacute
ldquo24Y partiendo de alliacute se fue a la regioacuten de Tiro yentrando en una casa queriacutea pasar inadvertido25sino que en seguida habiendo oiacutedo hablar deeacutel una mujer cuya hija estaba poseiacuteda de unespiacuteritu inmundo vino y se postroacute a sus pies26Esta mujer era griega sirofenicia denacimiento y le rogaba que expulsara de su hijael demonio 27Eacutel le deciacutea lsquoEspera que primero sesacien los hijos pues no estaacute bien tomar el pande los hijos y echaacuterselo a los perritosrsquo 28Pero ellale respondioacute lsquoSiacute Sentildeor que tambieacuten los perritoscomen bajo la mesa migajas de los nintildeosrsquo 29Eacutelentonces le dijo lsquoPor lo que has dicho vete el
demonio ha salido de tu hijarsquo 30Volvioacute a su casay encontroacute que la nintildea estaba echada en la camay que el demonio se habiacutea idordquo
11 Algunas consideraciones generalessobre el relato
Estamos ante un relato muyinterpelante y desafiante sobre todo paralosas cristianosas4 Jesuacutes el hombre deldiaacutelogo respeto y fraternidad en un primermomento asume una actitud irreconocible eneacutel rechaza hacer un milagro y trata a unamujer de perra iquestPor queacute Aquiacute se entretejendiversos niveles de diversidad y diferenciaentre Jesuacutes y esta mujer conducieacutendolo a unaactitud etnoceacutentrica y discriminadoraAdemaacutes estamos en la ldquoregioacuten de Tirordquo unazona campesina y fronteriza habitada porjudiacuteos fenicios griegos Un lugar plural yconflictivo diverso a la Palestina judiacutea Lo queestaacute en juego en este desencuentro-encuentro entre Jesuacutes y la sirofenicia es lavida la vida de la nintildea que esta poseiacuteda porun ldquoespiacuteritu inmundordquo
Dentro de los muacuteltiples acercamientoshermeneacuteuticos hacia el texto esta vezoptamos por utilizar tres claves-pasos quepropone Panikkar (Cf Panikkar 200646-47)para el diaacutelogo intercultural
- El primer paso consiste en ldquoborrar losmalentendidosrdquo entre cosmovisiones yculturas Tener una mirada atenta uncorazoacuten puro y una mente abierta y librede prejuicios
4 Lo propuesto en esta apartado estaacute fundamentado enun estudio maacutes detallado actual y minucioso del textobiacuteblico desarrollado en el capiacutetulo 3deg de CERVINtildeO
2010159-214
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Lucas Cervintildeo
- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
201028-103
la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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Lucas Cervintildeo
2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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Lucas Cervintildeo
una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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Lucas Cervintildeo
en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
Bibliografiacutea
- Baggio M A El principio olvidado lafraternidad en poliacutetica y el derecho CiudadNueva Buenos Aires 2006
- Baggio MA ldquoFraternidad y reflexioacutenpolitoacuteloga contemporaacuteneardquo en Baggio MALa fraternidad en perspectiva poliacuteticaExigencias recursos definiciones del principioolvidado Ciudad Nueva Buenos Aires 2009
Barros AM ldquoFraternidad poliacutetica y derechoshumanosrdquo en Baggio M A El principioolvidado la fraternidad en poliacutetica y elderecho Ciudad Nueva Buenos Aires 2006
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Lucas Cervintildeo
- Cervintildeo L Otra misioacuten es posible Dialogarpara generar espacios sapienciales-interculturales Instituto de Misionologia-EdItinerarios Cochabamba 2010
- Duch L Un extrantildeo en nuestra casa HerderBarcelona 2007
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
M Roberta Cappellini
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M Roberta Cappellini
qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Lucas Cervintildeo
- El segundo paso consiste en ldquoexplicar losrespectivos puntos de vistas de formainteligible para el interlocutorrdquo Poderdescubrir por queacute el otro ve la realidad yuna situacioacuten concreta desde esaperspectiva Aquiacute el desafiacuteo es ser capazde participar y sintonizar con el ldquouniversosimboacutelicordquo del otro
- El tercer paso es realmente el ldquopropio dia-logos es decir el pasar a traveacutes del logospara llegar a lsquolorsquo que se quiere decirrdquo Aquiacutese da el enriquecimiento mutuo
Si realmente se hace este camino ldquosepodraacute alcanzar entonces un ciertoentendimiento o seguir pensando que elinterlocutor estaacute equivocado pero seidentificaraacuten los motivos por los que difierenlas opiniones y se llegaraacute a aquellas opcionesfundamentales que constituyen la riqueza y eltormento de la condicioacuten humanardquo (Panikkar200647) Veamos coacutemo se dan estas tresclaves-pasos en el texto biacuteblico
2 El conflicto interpretado desde unahermeneacuteutica teoloacutegica intercultural5
El conflicto el momento de los malentendidos
Jesuacutes ldquoqueriacutea pasar inadvertidordquo a lomejor por la necesidad de descanso o porestar en un territorio ajeno y algo hostil peroes interrumpido por una mujer Sutranquilidad y calma es rota por la presenciade una griega sirofenicia El conflicto ya estaacuteinstalado Esta griega de religioacuten no judiacutea y deun estrato social alto porque habiacutea asimilado
5 Para profundizar los fundamentos de la ldquohermeneacuteuti-ca teoloacutegica interculturalrdquo ver el capiacutetulo 1deg de CERVINtildeO
201028-103
la cultural helenista esta sirofenicia de unpueblo y cultura con la cual los judiacuteos teniacuteanrencores y tensiones le pide un milagro
La primera respuesta de Jesuacutes es fuerteel pan en este caso el poder de sanar es paralos hijos de Israel para los nuestros Portanto vete ya que a los perros no se lespuede dar el pan que es para el pueblo deYahve La loacutegica de la respuesta de Jesuacutes esclara la fraternidad es vaacutelida soacutelo entre judiacuteosy la vida de los demaacutes pueblos no interesamucho es una loacutegica excluyente patriarcal ydesde la superioridad de su poder religiosoJesuacutes no busca solucionar el conflicto maacutesbien lo agrava
Explicar los respectivos puntos de vista
Ante semejante respuesta es una mujerde otra religioacuten cultura y clase social la queprocura originar realmente un diaacutelogo Sinduda la urgencia de su hija enferma la empujaa no darse por vencida Con gran inteligenciay desde una profunda empatiacutea con Jesuacutes escapaz de responder desde el ldquouniversosimboacutelicordquo de Jesuacutes ldquoTambieacuten los perritoscomen bajo la mesa las migajas de los nintildeosrdquoCon esta genial y femenina respuesta logra almismo tiempo borrar los malentendidos(teniendo una mirada maacutes atenta y uncorazoacuten maacutes puro) y explicar su punto devista
Jesuacutes queda desarmado ante larespuesta de la mujer Tiene que ir a loprofundo de su tradicioacuten para poder revisar suprimera respuesta Esto porque ldquodesde lasuperficie de lo propio no es posible descubrirninguacuten mundo ni cultura extrantildea soacutelo desdelas profundidades de uno mismo se abrentambieacuten las de los demaacutesrdquo (Esquirol
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Lucas Cervintildeo
2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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Lucas Cervintildeo
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Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
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qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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Recensioni Reviews
essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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Recensioni Reviews
quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Recensioni Reviews
Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Lucas Cervintildeo
2005157) A partir del momento deintraculturalidad que brota una apropiacioacutencreativa por parte de Jesuacutes de su tradicioacutenreligiosa y cultura y puede ofrecer unasegunda respuesta
Pasar a traveacutes del logos y llegar a lsquolorsquoque se quiere decir
Jesuacutes es enriquecido por la visioacuten de lasirofenicia es maacutes comprende algo sobre sumisioacuten y ldquosurdquo Dios que no habiacutea comprendidohasta ese momento La fraternidad no es paraalgunos es universal porque su Abba esPadre de todos y todas y de todo Una mujertotalmente lejana del ldquouniverso simboacutelicordquo deJesuacutes le ensentildea algo sobre Dios Aquiacute hay unarevolucioacuten teoloacutegica Dios nos habla conmayor claridad revelando algo de su Misteriocuando somos capaces de relacionarnos conpersonas totalmente diversas a nosotrosasmismoas
Las palabras de la mujer griega-sirofenicia y de clase pudiente han generadoalgo nuevo en Jesuacutes pero tambieacuten en ellaldquoPor lo que has dichordquo tu hija ya estaacute sanadaEl conflicto inicial ha dado lugar a unauteacutentico dia-logos donde cada uno ya no esel mismo ldquoLos que participan del diaacutelogosufren una interaccioacuten transformadora a lavez que inician en el mismo diaacutelogo unproceso de conjunto El diaacutelogo interculturales tambieacuten y sobre todo una experiencia yes experiencia en mayuacutescula dado queraramente se adecua a las intenciones de losque entran en eacutelrdquo (Esquirol 2005157)
El relato concluye con una nuevaarmoniacutea ya no la de Jesuacutes que quiere pasarinadvertido y que no lo molesten sino unaarmoniacutea maacutes amplia que ha sido capaz de
integrar la diversidad y necesidad de lasirofenicia la nintildea echada en la cama pero yasana
3 El conflicto un ldquomomentordquo durante eldiaacutelogo intercultural
Este relato manifiesta que el conflictohace parte del camino intercultural El desafiacuteoes vivirlo de manera fraterna o sea desde laconciencia que maacutes allaacute de la diversidadsexual cultural religiosa social y otras el serhumano es un ser para el otro ldquoLa idea dellsquoser pararsquo nos lleva a pensar que la identidadviene dada precisamente lsquopor el otrorsquo Laidentidad ndashel siacute mismo- reside en el orientarseal otro Solamente siendo para el otro se llegaa ser a siacute mismordquo (Esquirol 200592)
Desde esta conciencia el conflicto es unmomento fundamental pero no final queexige no encerrarse en falsas armoniacuteasnarcisistas tanto a nivel personal comogrupal sino vivir un constante y complejodinamismo entre conflicto-tensioacuten-armoniacuteaDinamismo que se manifiesta en el relato deMc 7 24-30 y permite a Jesuacutes vislumbrar algonuevo de su imagen de Dios y por ende de sucomprensioacuten y actuacioacuten en la realidad de laeacutepoca
La clave para desanudar el conflicto esla vida La buacutesqueda de vida plena para todostodas y todo Ese es el horizonte vital de todapropuesta intercultural y de fraternidad Yvida plena muchas veces es el milagro de lacuracioacuten pero sobre todo el milagro delrestablecimiento de relaciones enfermas(porque asimeacutetricas) tanto a nivel religiososocial como cultural Entonces el conflicto noha de ser evitado sino maacutes bien asumido concaraacutecter fraterno porque es la oportunidad de
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Lucas Cervintildeo
una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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Lucas Cervintildeo
en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
M Roberta Cappellini
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M Roberta Cappellini
qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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Recensioni Reviews
quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Lucas Cervintildeo
una armoniacutea maacutes plena incluyente amplia yrespetuosa de la diversidad
El conflicto es sentildeal que hay indicios quese estaacute iniciando un diaacutelogo intercultural yfraterno Es el primer paso para una auteacutenticametanoia de nuestras propias barrerasmentales y ser capaces de aprender de otrosmodos de estar y vivir la vida Conflicto es lainvitacioacuten a revisitar de manera autocriacutetica ycreativa nuestras propias tradicionesculturales y religiosas No para anularlas operderlas sino para ensancharlas yprofundizarlas para hacerlas presentes ycapaces de responder a los desafiacuteos del hoy
En fin el momento de conflicto es laposibilidad de abrirse y desarrollar un nuevorazonamiento como el de la sirofencia unrazonamiento sapiencial e intercultural que escapaz de tender puentes abrir caminos yderrumbar montantildeas con la uacutenica meta desuperar el dilema del privilegio-postergacioacutensea este del tipo que sea Un razonamientoque no es excluyente (esto o esto) sinoincluyente (esto y esto)
4 Fraterna interculturalidad en pos deespacios alternativos de vida
El diaacutelogo intercultural es capaz de vivirel conflicto de manera fraterna promoviendoespacios incluyentes justos y solidarios devida plena para todos todas y todo Lostiempos actuales reclaman maacutes allaacute de laperspectiva o principio la capacidad de
ldquoutilizar creativamente los medios para hacer alotro partiacutecipe activo en la prevencioacuten la gestioacutende conflictos y la reconciliacioacuten Esto significaforjar lugares-espacios de identificacioacuten para quenazca otro tipo de cultura capaz de generarrelaciones significativas ndashmaacutes directas y
comprometidas- basadas en el reconocimientomutuo la igualdad y que sean capaces deconvertir en proacuteximos (proacutejimos) a los distantesrdquo(Vallescar 200616)
Desde una clave teoloacutegica podemosafirmar que el Dios de la Vida se manifiestacon una cierta densidad y novedad en laszonas fronterizas en esos espacios y lugaresaltamente plurales donde perdemos nuestrasseguridades En esos lugares donde lasalvacioacuten-salud es para hoy y no para mantildeanadonde se nos exige relaciones auteacutenticamentefraternas sin primeros y segundos antes ydespueacutes sino a lo sumo arriba y abajo (de lamesa pero todos comen el pan) Lo expresabellamente y con una fuerte carga eacutetica LDuch
ldquono basta con el convencimiento de que Dios setransparenta a traveacutes de todo hombre o de todamujer Ademaacutes es imprescindible que haya habi-do un movimiento de aproximacioacuten a estehombre o a esta mujer para que este hombre oesta mujer se conviertan en proacutejimos en proacutexi-mos En mi voluntad por hacerme cargo de sucircunstancia concreta el rostro del proacutejimo (amenudo desfigurado deshumanizado einsoportable) me muestra aquiacute y ahora la faz deDios El Dios desconocido se me revela comoconsecuencia del conocimiento y rechazo de misdioses y sobre todo a causa de mi aproximacioacutenal que tal vez se encontraba alejado de miacute meera extrantildeo e incluso un enemigordquo (Duch2007492)
Aportar a espacios alternativos de vidadesde el cristianismo es concretamente sercapaces de aproximarnos a los rostros ycuerpos de esas personas que son marginadasdel sistema Es detener nuestro ritmo demarcha diario como el samaritano parahacer que el otro y la otra se vuelva unproacutejimo que me afecta Por tanto la religioacuten
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Lucas Cervintildeo
en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
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qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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Recensioni Reviews
essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Recensioni Reviews
Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Lucas Cervintildeo
en este caso la cristiana o asume toda sudimensioacuten eacutetica o quedaraacute auto-marginada aun espacio ritualista y doctrinal pero noofreceraacute herramientas y claves para vivir encontexto plurales Donde la pluralidad culturalmuchas veces es reflejada desde lasausencias desigualdad racismo exclusioacutendesconexioacuten
Incluso dentro del cristianismo es deacutebilla conciencia de que ldquoson los otros los que medan plena existenciardquo como profundamente loexpresa el poeta en este caso Octavio Paz Yconcluyo con un poeta porque son ellos yellas quienes en todas las eacutepocas han sidocapaces de adelantarse a la conciencia decada tiempo manifestando el camino arecorrer
ldquohellipnunca la vida es nuestra es de los otrosla vida no es de nadie todos somosla vida ndashpan de sol para los otros
los otros todos que nosotros somos-soy otro cuando soy los actos miacuteos
son maacutes miacuteos si son tambieacuten de todospara que pueda ser he de ser otro
salir de miacute buscarme entre los otroslos otros que no son si yo no existo
los otros que me dan plena existenciano soy no hay yo siempre somos nosotros
la vida es otra siempre allaacute maacutes lejosfuera de ti de miacute siempre horizonte
vida que nos desvive y enajenaque nos inventa un rostro y lo desgasta
hambre de ser oh muerte pan de todos (hellip)rdquo6
Fraterna interculturalidad que invita atomar conciencia que ldquopara ser he de serotrordquo continuo ensanchamiento hacia las
6 O PAZ Piedra de Sol versioacuten digitalhttpwwwletrasdeaguanetpoemaspazpazsol_00html
fronteras para poder ldquosalir de miacute buscarmeentre los otrosrdquo porque son ellos quienesldquome dan plena existenciardquo asiacute como ellos ldquonoson si yo no existordquo en fin conciencia vital deque ldquosomos nosotrosrdquo siempre en caminohacia un horizonte de vida que nos ldquodesvive yenajenardquo daacutendonos un ldquorostrordquo que loldquodesgastardquo
(texto presentado en el Tercer SeminarioInternacional
Fraternidad y Conflicto Enfoques debates yperspectivas 25 al 27 de Agosto de 2010
San Miguel de Tucumaacuten-Argentina RedUniversitaria de Estudios por la Fraternidad)
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Lucas Cervintildeo
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
M Roberta Cappellini
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M Roberta Cappellini
qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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Recensioni Reviews
essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Recensioni Reviews
Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Lucas Cervintildeo
- Cervintildeo L Otra misioacuten es posible Dialogarpara generar espacios sapienciales-interculturales Instituto de Misionologia-EdItinerarios Cochabamba 2010
- Duch L Un extrantildeo en nuestra casa HerderBarcelona 2007
- Estermann J ldquoDios no es europeo y lateologiacutea no es occidentalrdquo en Sidekum A-Hahn P Pontes interculturais Nova ArmoniaSao Leopoldo 2007
- Estermann J Filosofiacutea andina Sabiduriacuteaindiacutegena para un nuevo mundo ISEAT La Paz2006
- Esquirol JM Uno mismo y los otros De lasexperiencias existenciales a lainterculturalidad Herder Barcelona 2005
- Fornet-Betancourt R Transformacioacutenintercultural de la filosofiacutea Descleacutee Bilbao2001
- Huanacuni Mamani F Buen Vivir VivirBien Filosofiacutea poliacuteticas estrategias yexperiencias regionales andinas CAOI Lima2010
- Panikkar R ldquoPrologordquo en D VallescarTender puentes abrir caminos Vidaconsagrada y multiculturalidad PublicacionesClaretianas Madrid 2006
- Panikkar R Paz e interculturalidad Unareflexioacuten filosoacutefica Herder Barcelona 2006
- Pezzimenti R ldquoFraternidad el porqueacute de uneclipserdquo en Baggio M A El principioolvidado la fraternidad en poliacutetica y elderecho Ciudad Nueva Buenos Aires 2006
Ropelato N ldquoNotas sobre participacioacuten yfraternidadrdquo en Baggio M A El principioolvidado la fraternidad en poliacutetica y elderecho Ciudad Nueva Buenos Aires 2006
- Salas Astrain R ldquoPara una criacuteticalatinoamericana de la globalizacioacuten Aportesdesde la filosofiacutea interculturalrdquo en Sidekum
A-Hahn P Pontes interculturais NovaArmonia Sao Leopoldo 2007
- Tosi G ldquoiquestLa fraternidad es una categoriacuteapoliacuteticardquo en Baggio M A El principioolvidado la fraternidad en poliacutetica y elderecho Ciudad Nueva Buenos Aires 2006
- Vallescar D Cultura multiculturalismo einterculturalidad Hacia una racionalidadintercultural Ed Covarrubias Madrid 2000
- Vallescar D ldquoInterculturalidad ycristianismordquo en Nuevo Diccionario deTeologiacutea Ed Trotta Madrid 2005
- Vallescar D Tender puentes abrir caminosVida consagrada y multiculturalidadPublicaciones Claretianas Madrid 2006
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
M Roberta Cappellini
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M Roberta Cappellini
qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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Recensioni Reviews
essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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Recensioni Reviews
quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Recensioni Reviews
Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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M Roberta Cappellini
Panikkar affermava lrsquoimportanza dellalingua parlata della vitalitagrave e diversitagrave dellaparola orale rispetto a quella scritta la suasacralitagrave essendo irripetibile in quantoportatrice della dimensione olistica dellapersona Una parola pertanto ldquointegrardquonelsuo senso pieno e nella sua valenza simbolicaa rappresentare lrsquoincarnazione dellrsquoesperienza di vita e di pensierodellrsquoautenticitagrave dellrsquoessere umano ldquoqui edorardquo Una parola di vita che emerge e ritornanelle profonditagrave del silenzio di cui si nutre1 Ersquoin questa ldquoempeiriacutea dellrsquoanimardquo che siinserisce ldquola riscrittura continuardquo di Panikkarche se da un lato rivela lrsquoopera costante dilevigazione del suo pensiero mantenutofedele al processo vitale ed al dinamismoriflessivo dallrsquoaltro sfocia nelle ldquooscillazionirdquoterminologiche e concettuali insieme a queiparadossi od ossimori da lui spesso proposti ocomunque rintracciabili nei suoi testi e cherappresentano la difficoltagrave e la complessitagrave dilettura e di traduzione dei suoi scritti
La fedeltagrave alla propria esperienza di vita
1 Raimon Panikkar Lo spirito della parola BoringhieriTorino 2007 Cap1 e La sfida di scoprirsi monaco Cit-tadella Assisi 1991 Introduzione 7-9
e di pensiero si esprime attraverso una ricercacostante e ripetuta nel tempo spessocapillare relativa ad idee concetti ma anche aquei termini in grado di esprimere piugravepienamente nel passaggio da una lingua adunrsquoaltra quello che egrave difficilmente traducibilein modo preciso e corrispondente Leoscillazioni che spesso si possono riscontrareallrsquointerno di uno stesso scritto o nelpassaggio da unrsquoedizione ad unrsquoaltra sonopertanto dovute alle fluttuazioni insite neitermini stessi che ldquotradisconordquo sempre ciograve cheegrave allrsquoorigine dellrsquoaltra lingua in quanto ognilingua svela e ri-vela un mondo a seacute con unapropria cultura e struttura Ogni parolarappresenta un mondo ed egrave soloconsiderandone il contesto che si puograve cercaredi avvicinarvisi pur mantenendo quellaineludibile distanza (quel silenzio rivelatodalla sua inadeguatezza) attraverso la quale egravepossibile apprezzarne la differenza che lacolloca sempre oltre ogni traduzionepossibile2 Sotto tale ottica tradurre egraveconsiderato secondo lrsquoetimologia latina ditrans-ducere (far passare condurre al di lagrave)
2 Raimon Panikkar La Dimora della Saggezza Monda-dori Milano 2005 98
LA RI-SCRITTURA CONTINUA DI RAIMON PANIKKARUNA BREVE RIFLESSIONE
M Roberta Cappellini
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M Roberta Cappellini
qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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Recensioni Reviews
essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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M Roberta Cappellini
qui riferito al senso della translatio ldquoaricreare lrsquooriginale in un nuovo ambienterdquoQuesto sfioramento non diviene maiidentificazione concettuale connotandosi piugravepropriamente come ldquoequivalenza omeo-morficardquo
Ma quegli stessi termini posti tra dueculture concretizzandosi nelle revisioni eripubblicazioni successive degli stessi scritticostituiscono indubbiamente lrsquooccasione perscoprire ulteriori percorsi appartenenti adaltri linguaggi e ad altri mondi Ed altrettantimodi oltre a quelli razionali pur nonnegandoli in grado di toccare altre frontierepoetiche mistiche spirituali Tali termini amotivo del passaggio traduttivo subisconouna trasformazione insieme alla realtagrave di cuisono simbolo e insieme allo stessointerprete-ermeneuta il quale in virtugrave di tale contattoentra in una nuova cultura contempo-raneamente modificando la percezione dellapropria Tale egrave il senso profondo attribuito daPanikkar allrsquoermeneutica ldquodiatopicardquo unprocesso di ldquorivoluzione internardquo in cui tutti glielementi coinvolti nel processo cognitivomutano nel senso di una reciprocafecondazione La traduzione nel momento incui interpreta lrsquoaltra lingua (traduzioneinterlinguistica) attivando una serie diintuizioni trasforma al tempo stesso laconcezione che tale lingua ha di se stessa(traduzione intralinguistica)
Sotto tale ottica possiamo pertantoconsiderare le oscillazioni terminologichecome un effetto desiderato e voluto in pienaadesione al dinamismo cosciente e cognitivosegnandone il passo in relazione al ritmo dellavita e della parola attraverso un profondosforzo di autenticitagrave del pensiero
Ma dietro tale dimensione carat-
terizzante la scrittura e lrsquoopera fino al puntoda presentare aspetti contraddittori o quantomeno apparentemente tali trapela uninsegnamento profondo anche se nonintenzionale un elemento implicito chespinge ad ldquoincarnarerdquo lrsquoopera di Panikkarinvitando a ritornare piugrave volte in sensocircolare sui suoi testi richiedendo diadattarci al suo modo di riscriverli e quindi diriprenderli in considerazione di rimetterli indiscussione alla luce dellrsquoesperienza e dellariflessione piugrave attuale abbandonandocertezze acquisite ed uscendo dagli usualipercorsi cognitivi segnati dagli argini dellachiarezza e distinzione logica e della noncontraddizione
Ecco quindi che lo studio di talepensiero torna in tal senso ad assumere lavalenza tensiva propria della specificaetimologia latina di ldquostudiumrdquo esigendo unadattamento ldquopazienterdquo che come indicatodallrsquoetimologia latina svela il pathos ilpatimento della tensione cognitiva allo statonascente Lo scritto ldquosotto tali spoglierdquo puograveridonare pertanto fluiditagrave alla parola che intal senso puograve riemergere sempre nuova nellapropria costitutiva forza vitale trasformativaconferendo reversibilitagrave allo scritto stesso Ilpathos di tale ldquopatire di passaggiordquo egrave motorepropulsivo allrsquoulterioritagrave cognitiva per chiscrive ma anche per chi legge descrivendo inun certo senso il movimento di perichoresis dirotazione (o dinamismo cosmoteandrico) chesecondo Panikkar egrave alla base della vita nel suosenso piugrave pieno
In particolare lrsquoesito di tale oscillazioneossimorica (che si concretizza nel paradossaleo a-dualistico ldquoneacute questoneacute quellordquo diadvaitica memoria) rappresenta in tal modo lostrumento mortifero decostruttivo ma
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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M Roberta Cappellini
contemporaneamente attivo e rigenerativo dipossibilitagrave di penetrazione simultanea dei trelivelli di realtagrave nel momento in cui sollecitilrsquoesperienza intuitiva Lrsquo intuizione a-dualisticaimplica la conoscenza simbolica e ilsuperamento (non negazione) della raziona-litagrave corrispondente allrsquoaperturaaspirazionenaturale dellrsquouomo al mistero della realtagraveposto al confine apicale tra noto e ignoto taleper cui non cercheremmo se giagrave non avessimouna se pur vaga idea di ciograve che stiamocercando
In tal senso e su questo sfondopotremmo azzardare pertanto che tale tipo dilettura intensivo-contemplativa cui implicita-mente invitano i testi di Panikkar diviene essastessa ldquoritmo dellrsquoessererdquo poicheacute essa stessamanifesta la struttura a-dualistica dellaRealtagrave esigendo lrsquounione della mente e delcuore di ragione ed intuizione di conoscenzae amore in un processo in continuo diveniresecondo una sintesi aperta che puograve esseretale solo quando lrsquoEssere svetti il Pensarerimanendo foriero di ulterioritagrave Se sisoggiorna su tale linea di confine si entra nelrespiro dellrsquouniverso poicheacute come ci ricordaPanikkar il Pensare corrisponde allrsquoEssere manon lo esaurisce essendo questrsquoultimo oltreogni possibilitagrave riflessiva ma al contemponutrendola costantemente
In tal senso oscillazione paradossoossimoro e metafora divengono gli strumentiprivilegiati drsquoaccesso contemplativo al ritmodellrsquoEssere nel momento in cui la rivelazionedel limite mentale sbalzi la coscienza oltreogni confine concettuale ad esso riferibile
Quel Ritmo dellrsquoEssere che comeafferma Panikkar esprime ciograve che lrsquoEsserestesso egrave costituendo per lrsquouomo la possibilitagravedella sua stessa rivelazione se considerato in
relazione alla sua totalitagrave comprensiva ditemporalitagrave storicitagrave e spiritualitagrave Triadecosmoteandrica 3
ldquoThe very process of under-standing is arythmic process between the three dimensionsof realityrdquo4
3 Raimon Panikkar The Rhythm of Being MaryknollOrbis NY 2010 Introduction4 Raimon Panikkar The Rhythm cit Preface xxix
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
Sono a Napoli percheacute pur avendoappena sfiorato in vita la persona di RaimonPanikkar le di lui opere mi hanno profonda-mente cambiato come si suol dire ldquodentrordquoSono alla ricerca del Segrave secondo le vie da luisuggerite e la sua intuizione cosmoteandricaegrave una luce scintillante che guida il mio sguardointeriore e lo spinge verso lintera Realtagrave Maso che questa egrave una dimensione difficile ilcammino egrave inesauribile disseminato diostacoli il cammino stesso egrave la ricerca
Napoli egrave cosparsa di cumuli di rifiuti iltassista che mi accompagna esprime una sortadi pudore vergognoso per lo stato della suacittagrave Penso allironia degli eventi accostandoquella vista assai spiacevole al tema delColloquium che egrave la panikkariana Ecosofia
Arrivo a Via Monte di Dio dove si trovail benemerito napoletan baroccheggianteIstituto Italiano per gli Studi Filosofici e pensoche la toponomastica sia davvero benaugurante Ma sento anche che non saragrave unmonolitico Dio a garantire della autenticitagrave
degli incontri che mi e ci attendono piuttostolo saranno la libera decisione e il reciprocoascolto come ldquosegnirdquo spirituali di una vera eprofonda relazionalitagrave La mia persona nellasua ldquomascherardquo di letterato e uomo di teatrosi sente come Daniele nella fossa dei leoni inun consesso di filosofi teologi storici Ma ilsorriso aperto delle organizzatrici mi fannosentire in una ldquocasardquo ospitale egrave il sorriso delfilosofo sempre lieto appena toccato dallamestizia di un assenza che egrave ancor piugravepresenza quella di Raimon
Iniziano le relazioni della prima giornatacon una pausa pranzo che consumo persistemare in albergo le mie cose lalbergo egravein una via sottostante via Monte di Dio sonoincroci e sospensioni di strade che mi fannopensare al Calvino delle Cittagrave invisibili unCalvino che presentifica la speranzasullinvisibilitagrave delle cose un Calvinopanikkariano se vogliamo Da via Chiaiasintravvede si traguarda la striscia del marepartenopeo egrave uno scorcio naturale inprospettiva ristretta la natura si deve farlargo tra i palazzi antichi la devi cercare con losguardo dentro lo stratificarsi storico dellospazio che sto abitando Ma Raimon ci dice
A NAPOLI PER LOMAGGIO A RAIMON PANIKKARUNA TESTIMONIANZA
Giorgio Taffon
Giorgio TaffonDAMS Facoltagrave di Lettere e FilosofiaUniversitagrave di Roma Tre
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
che la storia non egrave tutto cegrave il cosmo cegrave lamadre Natura e madre Terra penso anche aLeopardi che visse fra queste casedenominando ldquomatrignardquo la natura stessa miviene da pensare che siamo noi ad essere figlicattivi ad aver spezzato il legame con nostramadre terra
Nel convegno si respira unariacosmopolita grazie a studiosi come FrancisDSa Fred Dallmayr Michico Yusa VictorinoPerez Prieto i quali sono ciascuno secondo leproprie aspirazioni allievi e amici di RaimonVedo un po di affannoso impegno negli amicie organizzatori del Cirpit mi rendo conto dellafatica ma anche dellrsquoimportanza dellrsquo iniziativache andava fatta lontana da modeintellettualistiche da snobismi culturali Soche occorre rinsaldare un nucleo forte dipersone relate al pensiero e alla persona diPanikkar sento che questo sentimento dagravesenso anche al mio stare ligrave
La giornata volge al termine egrave stataimpegnativa il livello di riflessione egrave moltoalto e mi sono accorto che limpegno egrave statopari anche negli astanti non direttamentecoinvolti nelle relazioni
Mi auguro che quanto egrave stato detto dairelatori aiuti tutti a percepire la necessitagravedella metamorfosi radicale che Panikkarinvoca per affrontare e mutare le direzionicatastrofiche del nostro mondo catastrofeambientale economica psicologica
Alla cena mi colpisce la serenitagrave deicommensali laffettuositagrave un po di tuttipercepisco un senso di convivialitagrave a cui forsetutti sono abituati da quando hannoconosciuto il maestro indocatalano Si ride
anche specie per il litigio linguistico in cuisavventura Michiko nel misurarsi col dialettonapoletano e con la nomenclatura culinariadei piatti che ci servono un litigio che siscioglieragrave il giorno successivo il 3 dicembre apranzo nei pressi di piazza del Plebiscito
Nella seconda giornata si susseguono lerelazioni e quelle mattutine sincentrano perlo piugrave sulla intuizione advaitica delcosmoteandrismo panikkariano Nelle pauseosservo meglio il palazzo in cui ha sedelIstituto che ci ospita cegrave come un lievefermento ordinato che si coglie tra lo scalonee luscita su via Monte di Dio Penso che inquei luoghi si egrave consumata la stagionedellIlluminismo napoletano fine Settecentocon le piccole rivoluzioni subito rientrate nelsangue Penso a come la storia si srotola indirezioni inaspettate agli Spagnoli alloradominanti ci si ribellograve ora ad un saggiospagnolo (anche se a metagrave e ricordando perogravela sua assenza di divisioni) stiamo attribuendoun Omaggio irrinunciabile Al piccolo bar difronte al palazzo stipato piugrave di persone che dicose incontro la traduttrice-allieva-curatricedellopera panikkariana Milena CarraraPavan si dialoga come vecchi amici mi sentoaccolto un po coccolato percepisco in leicome daltra parte in Roberta e Anna lacapacitagrave di accoglienza che dovrebbe esseretipica di una femminilitagrave profonda Sonomolte le parole ldquonecessarierdquo che pronun-ciamo non superficiali non inutili Sento cheegrave un primo passo per una vera conoscenzama sento anche che siamo nati ldquoassiemerdquo nelgrembo fecondante del pensiero edellesperienza panikkariani
Si giunge al pomeriggio e dal numeroassai folto di partecipanti si capisce che
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
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modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Le diverse voci dellrsquoarte Art Page - Giorgio Taffon
larrivo di Massimo Cacciari costituisce il cloudella sessione Cacciari mi sorprende sentoche non egrave venuto ldquotanto perrdquo la sua relazioneegrave coinvolgente e severa impegnativa poneinterrogativi non dagrave soluzioni egrave un filosofo inricerca
Per me egrave giunta lora del ritorno Il cielodicembrino napoletano mostra le primeoscuritagrave laria egrave frizzante mi pungepiacevolmente intravvedo sopra i tetti degliantichi palazzi nei cui cortili si percepisce ilfiato della vita le prime stelle vespertineRaramente ho intuito come in questa serapanikkariana lassolutezza del rapportomateria-spirito-psiche linscindibiltagrave diunarmonia trinitaria che sento dover essereripristinata Sento che dovremmo identificarciin ogni creatura farla nostra e farsi suoi vedoqualche spersa rondine volare dandoanimazione al cielo ormai notturnopercepisco il mistero dellincommensurabilitagravedi quel cielo che sovrasta ma non annulla lanuziale terra su cui segno i passi del mioritorno
Giungendo alla stazione nel trafficopartenopeo prenatalizio vedo i segnali dellacatastrofe antropologica che rischiamo di nonpoter piugrave evitare Ho il desiderio disintetizzare con la fulmineitagrave espressiva tipicadi un poeta la mia esperienza nel tempo-spazio napoletano del colloquiuum giunto acasa prendo in mano un libro di MariangelaGualtieri poetessa e drammaturga di grandevalore vicina lei stessa al pensieropanikkariano e leggo
Per tutte le costole bastonate e rottePer ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo damorePer tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla cadutae allabbaglio Per i miei fratelli
nelle tane E le mie sorellenelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capannee rinchiuse e martoriate Per le bambine
mie strappate E le perle nel fondalemarino Per linverno che mi piace
e lurlo della ragazzaquel suo tentare la fuga invano
Per tutto questo conoscere e amareeccomi Per tutto penetrare e accogliere
eccomi Per ondeggiare col tuttoe forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottitisi faragrave in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro
Che qualunque dolore verragravepuntualmente cantato e poi anche
quella leggerezza di certeore di certe mani delicate tutto saragrave
guardato mirabilmenteascoltata ogni onda di suono penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni piantolo giuro adesso che tutto egrave
impregnato di spazio sideraleAnche in questa brutta cittagrave appare chiaro
sopra i rumorosissimi barlo spettro luminoso della gioia
Questo lo giuro
(da Bestia di gioia di Mariangela GualtieriTorino Einaudi 2010 pp7-8)
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
La poesia di Giuseppe Fornasarig di cui sipubblicano qui alcuni testi di grande sugge-stione tratti da Il sentiero della ricerca (Trevi-so 2008) nasce dallrsquoincontro fra la coscienzalucida il logos che governa il ldquoregime delgiornordquo per usare unrsquoespressione di G Du-rand e il sogno il mythos Natura che presie-de al ldquoregime notturnordquo lussureggiante disimboli e di immagini in questo senso nascedal dialogo fra Occidente patria di CartesioelrsquoOriente dove il ldquocogitordquo il ldquoconcettordquo olrsquordquouniversalerdquo non godono di grandi privilegi
La strada battuta da Fornasarig nasce dallaconvinzione (maturata in un lungo e dramma-tico percorso analitico) che il linguaggio delsogno come i grandi maestri della psicoanalisihanno sostenuto sia accostabile (non banal-mente traducibile) per entro il piano del logosnon solo per costruire un ldquodiscorsordquo ennesimosullrsquoinconscio ma per attingere direttamentealle fonti sorgive di unrsquoenergia pericolosissimada incontrare lrsquoenergia del corpo edellrsquordquoombrardquo il fiume nero che ci attraversache diventa poesia pensiero poetante spadatagliente distruttiva delle illusioni diurne e a-perta destinalmente ad un Nuovo-Luce chepuograve essere solo presagito Non a caso lrsquoultimovolume dellrsquoautore porta il titolo significativoLa luce viene dalla notte (Venezia 2010)
I testi che presentiamo e che non riteniamo di
commentare vanno assaporati e ruminati alungo e soprattutto ascoltati nel ritmo deiversi e nella tessitura delle parole senza volersubito comprendere concettualmente masenza neppure fuggire dinanzi al logos percheacuteegrave esso la cifra dellrsquoessere umano autentica pe-rograve solo se riesce a collegare la notte e il gior-no la ldquomateriardquo e lo ldquospiritordquo
Che egrave poi la meta ldquofilosoficardquo dellrsquoopera poeti-ca di Fornasarig
Poesie di Giuseppe FornasarigPresentazione di Giuseppe Cognetti
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Il sentiero della ricerca
Tu che sei in noi per quel segreto cantoper le vene che pulsano nel cielolabili inafferrabiliin un fluire fluire continuodi fedi antiche perduterimpianto dolente
Tu che sei in noi per quel bisogno eternotormentatodi lenire il doloreconflagrato nellrsquoanima del tempoper tutto quel morire la violenzaanche nella naturaanima inconsciail suo fremere gioire patire ignaro
Ti abbiamo cercato nel mito sconvoltonegli Dei della terranei volti dispersi della scienzanella convulsa coscienza
E ora Ti preghiamoper tutto quel soffrirelrsquoanelito e lrsquoascoltola pena del tempo dissoltorivelaci se vuoialmeno lrsquoombra del Tuo volto
Signore dellrsquounica sorgenteogni volta che hai aperto le bracciahai lasciato un frammento di graziae noi lo abbiamo veneratoma con voci troppo diversee le tracce si sono disperse
come se a nostro grande tormentoavessimo udito la Tua musicasenza mai vedere lo strumentoIn quale margine estremodi galassia lucente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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Recensioni Reviews
essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Recensioni Reviews
Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
dilaga ora la tua menteimprimendo allrsquoenergia lrsquoamoreDove sono i doni che hai lasciatofraintesi dalle nostre maniil segno che a Te conduce
Forse eacute il bambino di lucead ogni nascita in noiil nostro Orientelo strumento musicaleda cui effondi ogni volta la Tua musicache non sappiamo interpretare
Cambogia lsquo99
Gli dicevanoldquoSpecchiati nellrsquoacqua della risaialo spessore il dolore il tempotieni la testa china sul tormentoegrave il karma che si declinadi vita in vitardquo
Vennero lrsquoodio il dubbioe un diverso tormentoFu lrsquoodio a dilagarePoi fu sterminioSono tornati nella risaia
E noi a disperareche la grande cultura drsquoOccidenteil Logos onnipotenteche doveva salvare il mondoproduca sogni effimeri
Ma lrsquoantico Signore dellrsquoOrientenon intese mai il karmacome inanitagrave del destinoLui Signore della mentedichiarograve che ogni uomo egrave un Buddhapadrone di un presente
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
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In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
che egrave continua morte e rinascitaqui in questa vitaper signoria della mentenonostante la traccia smarrita
Il mandala del cuore
sicome ruota chigualmente egrave mossalamor che muove il sole e laltre stelle
Dante Paradiso
Se tu formi una scala segretacon corde doro della percezionee fili naturali sottili di setaritessendo per riverberazionedi emozioni profonde
( Ma deve essere intrecciato finementepresente la mente del ricordo )
puoi scendere per gradi lentamentenel mio spazio notturnoPotrai vedere una coltre luminosatrapuntata di Solidove gli spazi infinitimutano e quieti si alternanoper transizione di momenti drsquoamore
E il corpo-luce che lieve si protendeverso di te sua gravitazioneSuperfici dilaganti statiche per fervoreti cercano da sempre
Molecole che comunicano col Soleaggregazioni innumeri ne compongonoarcipelaghi di luce anelantidove le emozioni si addensanonel flusso delle maree piugrave gravitantiquando nasce la percezione di teUn vento cosmico le inonda e conduceai limiti del tempo
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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Recensioni Reviews
modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
quando furono createper la luce di unrsquoemozione
Chi siamo noi coesione di molecole
Forse il tramitela piugrave alta espressionedi un progetto originaleantecedente il tempoed il corpo a noi notoprevisto nel vuoto degli atomidalla volontagrave del Dio ignoto
Corano 3372
Noi proponemmo il deposito dei nostri segreti aicieli alla terra ai montitutti rifiutaronotremarono Ma luomo accettograve di incaricarseneegrave un violento un incosciente
Corano 3372
Certo ne fummo quasi schiacciatitroppo grande il segretovasto il compito immensa la tensioneriunire in un solo centrovortice del misteromolecole spazi immensi vuoto pienoluci dilaganti cieli in aggregazionecampi di energie gravitantiper creare una percezionee poi tradurla in quel realedi presunta materia colore formada Te volutie in tua divina previsionerealizzati per tuo mistero creatidalla forza dei nostri occhi
Fu troppo grande il compitolequilibrio da conservarequasi miracolodi atto emozione visione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
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In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
58
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essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
59
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
60
Recensioni Reviews
Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
coscienza dellatto previsionefreccia del tempo a cui guardaremai capita mai da te garantitase soggetta alla nostra direzioneoppure equazione del misteroancora nelle tue mani
E i miti antichi espressionedella nostra immane difficoltagraveluomo la donna la loro fusioneprima dentro segretapoi nellamore per effusionequasi mistica del corpoe in seguito perdutaper volere di Degravei che non eranoespressione di teda te lontani sicuramentenon luce delle tue maniE quindi la violenzanostra ossessione assilloDi cui per tuo rispetto per venerazioneper ricambiarti del donoci siamo chiamati colpevoli
Ora ci fermiamo - per infinita stanchezza -e contempliamo con fierezza ed orrorela storia e il tempofrutto del dono accettatoil risultato del coraggio la dedizione a teil prezzo pagato per lorgoglio
e drammaticamente ci chiediamose nel portare la materia alla luceil dono segreto della tua creazionealla sua visione esotericaabbiamo errato
per questo ti preghiamoe cerchiamo te in noiper un compimentodella rivelazione
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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Recensioni Reviews
G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
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modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Per Martin Buberil volto femminile di Dio la Shekhinah
E quindi Dio si contrasseper meglio riconoscersiper purificazionepoi di nuovo si espansee in quellrsquoespansioneemise lucecosigrave preponderante ed eccessiva per lrsquouomoda dover essere chiusanelle dieci Sefirot forme divise del Suo sembiante
Tre di luce giagrave purasette di luce contaminanteancora in parte oscuracontenente bene e malegrazia esitantePoi tutte si spezzaronoinondando ogni forma di spazio e realtagravedella luce-materia del corpo di Diodilagante nella creazione
Forse la piugrave preziosacontenente sovraeminente luceera la Shekhinahluce-materia femminile di Dio
Ora immaginatelascesa ad animare ogni partefiore animaleil cuore la nephres dellrsquouomoper farsi riconoscere accettaree dare dolce sollievoLei anima ed essenza del corpo di Diocanto musica fertilitagravecalice del fiore e sua fecondazionemessaggio drsquoamore e visionescesa ad implorarericonoscimento
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
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G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
In this page we welcome reviews about texts on Interculture
In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
57
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modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
58
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essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
59
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
60
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Le diverse voci dellrsquoArteArt Page Giuseppe Fornasarig
Ma non trovograve consenso
Il movimento di sistole e diastolenel corpo della creazionedivenne disarmonicoe lrsquoOriente antecedente la storiasubigrave una amputazione
E lrsquouomo visse la scissionecome forma del divinoe persa lrsquooriginaria visionelasciograve emergere come parte trionfanteun Dio degli esercitie il tempo grondograve sangue
La Shekhinah continua a mendicareil riconoscimento in noiad ogni istantenel dolce corponella materia che vuole rispecchiareil piugrave vero sembiante di Dioquando la terra diventa fiore e la molecola del corpo amore
Noi siamo ad ogni istantelrsquoatto fondantela riunificazionequando la Shekhinah nei simboli del corpooffre lrsquoantica visione
Per compiere la missionedel Kassidismo anticoe portare alla luce e allrsquounionein noila parte decaduta di Dio
56
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G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
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In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
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modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
60
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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G Cacciatore - G DrsquoAnnaInterculturalitagrave Tra etica e politica(Carocci Roma 2010)
Recensione di Alessandro Calabrese
In un momento storico in cui emerge inmaniera vivace e allo stesso tempodrammatica lrsquourgenza di affrontare conmetodo e rigore la questione dellrsquointercul-turalitagrave il testo curato dal Prof GiuseppeCacciatore e dal Prof Giuseppe DrsquoAnna egraveapparso opportunamente nel dibattitoitaliano Il primo merito che gli si puogravericonoscere egrave quello di aver fatto il puntodella situazione e di aver contribuito efficace-mente a chiarire i termini del discorso Unsimile chiarimento infatti egrave parte integrantedellrsquoimprescindibile questione teoretica cheriguarda il tema dellrsquointerculturalitagrave lo studio
della sua fondatezza filosofica
La raccolta di saggi Interculturalitagravecontribuisce allo studio di tale questioneprincipalmente attraverso il modo utile eopportuno in cui mette in relazione ledomande poste dal tema dellrsquointerculturalitagravecon i termini del dibattito etico lsquoclassicorsquo delNovecento Lrsquoesito di questo lavoro egrave che ilproblema venga lsquopreso sul seriorsquo e colto nellasua profonditagrave filosofica Il testo dimostracome lrsquointerculturalitagrave pone delle domande
inedite alla capacitagrave esplicativa del reale dellafilosofia occidentale Da parte di questrsquoultimadiviene indispensabile allora ridefinire ilproprio apparato teorico e concettuale perintraprendere la strada che conduce allrsquointer-pretazione e allrsquoanalisi dei problemi posti
dallrsquointerculturalitagrave
I saggi raccolti nel testo curato daCacciatore e DrsquoAnna offrono un quadrogenerale dotato di un sapiente equilibrio taleda affrontare un discorso filosoficosullrsquointerculturalitagrave senza cadere in alcuna
forma di riduzionismo e di semplificazione
Lrsquointerculturalitagrave egrave nel tessuto dellasocietagrave contemporanea egrave uno degli elementicostitutivi di quella che viene detta post-
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In questa pagina desideriamo segnalare alcuni testi editi su Raimon Panikkar e sullrsquointercultura
di cui riportiamo le recensioni
57
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modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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modernitagrave Pensare ed agire come se essa nonfosse equivale a negare una parteineliminabile della realtagrave Ora le potenzialitagraveinsite in una societagrave intimamenteinterculturale dipendono dal modo in cuilrsquointerculturalitagrave stessa egrave intesa edinterpretata La sua percezione alla stregua diuna minaccia di una possibile fonte diconflitto condurragrave alla radicalizzazione delledifferenze e al fraintendimento degli altruipunti di vista Al contrario il suoriconoscimento quale carattere costitutivodella realtagrave puograve condurre ad introdurla neiprocessi di definizione dellrsquoidentitagrave e di
interazione con la realtagrave stessa
Il principale problema filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello di chiarirnelrsquoistanza portante il contesto da cui emerge ei termini che la definiscono Da un lato infattiessa pone il discorso filosofico di fronte aproblemi non tradizionali e alla ricerca disoluzioni non ancora intraprese dallrsquoaltrotuttavia la sua problematizzazione avvienepur sempre allrsquointerno del discorso filosoficooccidentale al quale attinge per ladeterminazione delle proprie domande e delleproprie categorie esplicative Allora il testocurato da Cacciatore e DrsquoAnna ci indica comela definizione del suo rapporto con la filosofiadel Novecento costituisca uno dei principalibanchi di prova per la validitagrave teoretica
dellrsquointerculturalitagrave
Lrsquoistanza da cui muove la problema-tizzazione filosofica posta dallrsquointerculturalitagraveemerge dallrsquoesperienza della differenza e dellamolteplicitagrave sul piano fenomenologico Su talepiano infatti egrave possibile fare esperienzaquotidiana dellrsquoalteritagrave delle forme di rivendi-
cazione al riconoscimento e di resistenzaallrsquoassimilazione delle reali differenze esisten-ti fra gli individui e fra i contesti A partiredalla dimensione esperienziale lrsquoistanzadellrsquointerculturalitagrave si definisce come il porsidella necessitagrave di laquoadempiere al compitoepistemologico prima che etico di assumeredentro di seacute lrsquoaporia della resistenza alla
differenzaraquo
In altri termini il contesto che cipermette di apprendere il contenuto filosoficodellrsquointerculturalitagrave egrave quello della dialettica frauniversalismo e contestualismo Fra lrsquoaspi-razione alla spiegazione della realtagrave secondocategorie univoche e universalmente valide eil riconoscimento dellrsquolaquoorizzonte storico-culturale pluraleraquo entro il quale le possibilidescrizioni del reale divergono in virtugrave dellamolteplicitagrave irriducibile delle forme diesperienza del reale stesso Il problemaaperto da questa dialettica egrave lo stesso che sipone nel momento in cui si ricerchi unadefinizione del concetto di cultura da un latoessa egrave la dimensione dellrsquoesperienza aperta eirriducibile a categorie univoche diinterpretazione dallrsquoaltra essa stessacostituisce una categoria fra quelle chedeterminano lrsquoidentitagrave specifica delle diverseesperienze dellrsquoumanitagrave Allora un modo perparlare della cultura in senso filosofico puograveessere quello di formulare una sintesi fralrsquoistanza definitoria della critica e lrsquoaperturaesperienziale della molteplicitagrave degli universisimbolici e culturali La critica puograve essereintegrata come parte di una possibile
metodologia dellrsquointerculturalitagrave
La via indicata dallrsquoinsieme dei saggicontenuti nel volume Interculturalitagrave puograve
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essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
ofrece ahora
La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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essere sintetizzata nei termini di una laquoteoriacritica dellrsquointerculturaraquo la quale sia in gradodi integrare il rigore della razionalitagrave nel sensopuramente moderno del termine con lrsquoaper-tura propria di un approccio interculturale Seda un lato essa puograve offrire le giuste garanzieallrsquoesigenza analitica dellrsquoindagine critica lasua apertura interculturale le permette diaccogliere al suo interno lrsquoattenzione inter-
pretativa della descrizione ermeneutica
Lrsquointegrazione fra le due modalitagrave diapproccio al problema del rapporto fra lrsquouno eil molteplice puograve offrire la risposta al proble-ma della scelta degli strumenti teorico concet-tuali utili a fondare il discorso filosofico dellrsquo-interculturalitagrave una laquoanalitica interculturaledei concettiraquo per usare unrsquoefficace espres-
sione usata dai curatori nellrsquointroduzione
Quali sono allora i termini adatti ariempire di valore filosofico il discorsosullrsquointerculturalitagrave Sono quelli dellrsquoetica itermini che ci permettono di affrontarefilosoficamente questioni come lrsquoidentitagrave ilriconoscimento i diritti umani la giustizia la
democrazia i problemi di generehellip
In definitiva laquole categorie della teoria edella pratica dellrsquointerculturalitagrave sono quelledella riflessione eticaraquo Lrsquointerculturalitagrave egraveprincipalmente una questione etica porre ilsuo problema filosofico significa elaborarneuna laquoprecomprensione eticaraquo In altre parolelrsquoidea di fondo che lega fra loro i saggi checompongono il testo egrave quella per cuilrsquointerculturalitagrave come problema filosoficopuograve trarre in modo proficuo il suo linguaggio isuoi riferimenti tematici e la sua strutturateoretica dallrsquoorizzonte della riflessione etica
del Novecento
Maria Roberta CappelliniSulle tracce del sogno dellrsquouomo A collo-quio con Raimon Panikkar tra tradizioni epensiero contemporaneo(Mimesis 2010)
Recensione di Victorino Peacuterez Prieto
Roberta Cappellini ademaacutes de unaexperta en hermeneacuteutica tradicional sobretodo hebrea como manifiestan sus anterioreslibros Andreacute Neher Tra esegesi edermeneacuteutica (2000) e Il sogno di Mose Undiaacutelogo sui volti segreti della creazione (2006)es una ilusionada estudiosa de la filosofiacutea enun diaacutelogo intercultural entre Occidente y
Oriente cosa que manifiesta claramente consu entregado compromiso como presidentadel Centro Interculturale Dedicato a RaimonPanikkar (CIRPIT) Esto es lo que queda demanifiesto en este magnifico libro que nos
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La intencioacuten de este queda clara desdelas primeras palabras de la Introduccioacuten
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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quiere ser una aportacioacuten al diaacutelogoenriquecedor entre Occidente y Orienteconsciente de que un discurso sobre ambossupone ldquoun premessa con i debiti distingordquoporque es faacutecil generalizar reducieacutendolo acategoriacuteas abstractas cuando lo cierto es queno hay ldquounrdquo Oriente como no hay ldquounrdquoOccidente la realidad es diversa dinaacutemica ypluralmente rica es compleja en ambos Poreso Raimon Panikkar -que atraviesa todo ellibro de modo expreso o subyacente- nosinvitaba constantemente no a un diaacutelogocomparativo ni dialeacutectico sino a lo que llamaun ldquodiaacutelogo dialoacutegicordquo o ldquodialogalrdquo siempreen camino un diaacutelogo ldquoimparativordquo dispuestosiempre a aprender mutuamente unos deotros por eso maacutes que intercultural debe serun diaacutelogo intra-cultural mutuamenteinterfecundante Y lo que es tambieacutenimportante en lo que respecta a este libro setrata de un diaacutelogo que debe ir maacutes allaacute de loracional y llegar a lo simboacutelico pues loshumanos somos algo maacutes que razoacuten somoslogos pero tambieacuten mythos por eso ambosson instrumentos indispensables de unauteacutentico diaacutelogo no dos realidadesesteacuterilmente enfrentadas En fin un diaacutelogoque debe ser muy consciente de que todasnuestras percepciones de la realidad sonsiempre relativas -no relativistas comoprecisaba siempre tambieacuten Panikkar- y poreso la palabra es simboacutelica poliseacutemicaporque la realidad es polieacutedrica y todo en ellaes relacional ldquoIl siacutembolo egrave veicolo del mito ilquale rappresenta il radicamento culturale piugraveprofondo dellrsquouomo -nos recuerda muyacertadamente aquiacute Roberta Capellini- helliprappresentativo dello sfondo della nostravisione della vitardquo Y la palabra maacutes queldquocomunicacioacuten de lo comunicablerdquo es
ldquosiacutembolo de lo no comunicablerdquo como
manifiesta Walter Benjamin aquiacute recogido
Entre los geniales conceptos que nosregaloacute ese gran pensador que fue RaimonPanikkar uno de los maacutes importantes a esterespecto es el de ldquoequivalenteshomeomoacuterficosrdquo que utiliza ampliamente laautora del libro El diaacutelogo intracultural deberealizarse no con una simple traduccioacuten de losconceptos sino una comunicacioacuten profundadesde un lenguaje simboacutelico que tengapresente los invariantes humanos de lasdistintas culturas y religiones expresadosdesde sus concepciones particulares se tratade ldquoequivalencias funcionalesrdquo ocorrespondencias profundas que se puedenestablecer entre palabras-conceptospertenecientes a religiones o culturasdistintas yendo maacutes allaacute de la simpleanalogiacutea Este diaacutelogo intra-cultural al que nosinvitaba Panikkar y yo he manifestado muchasveces en puacuteblico y por escrito es unverdadero imperativo histoacuterico para lasupervivencia de una humanidad yaindispensablemente multicultural unimprescindible desafiacuteo para esta aldea globalen la que o dialogamos o la culturadominante de turno lamaacutes ldquoculturalmentearmadardquo destruiraacute inevitablemente a la otraPero maacutes allaacute del peligro se trata de un
desafiacuteo mutuamente enriquecedor
Este libro es un coloquio con RaimonPanikkar a quien va dedicado pero tambieacutencon las tradiciones antiguas los grandesautores de psicoanaacutelisis que revolucionaron lainterpretacioacuten del suentildeo (Freud JungLacanhellip) y otros pensadores contemporaacuteneostan significativos como Paul Ricoeur Merleau
60
Recensioni Reviews
Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio
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Ponty Walter Benjamin Henry Corbinhellipsinolvidar artistas como Paul Klee y concluir otroartista como Giuseppe Billoni Porque ldquolrsquoartenon imita lrsquoinvisible ma rende lrsquoinvisiblerdquocomo podemos leer aquiacute citando a MerleauPonty Un coloquio-diaacutelogo hecho desde laimportancia de la interpretacioacuten profunda delsignificado de los suentildeos para comprendernos
y comprender el mundo
El coloquio se expresa en cuatro partescon sus varios capiacutetulos La primera aborda laperspectiva del psicoanaacutelisis y su ldquorevolucioacutendel sujetordquo y luego el pensamiento deMerleau Ponty y sobre todo de WalterBenjamin que ocupa un amplio espacio Lasegunda aborda la perspectiva de ladimensioacuten nocturna del suentildeo (ldquoil mondoinferordquo) de James Hillman y los arquetipos deElemire Zolla que Roberta relaciona conPanikkar y los Vedas La tercera se acerca alsuentildeo biacuteblico de Jacob y otras escenasbiacuteblicas asiacute como a las perspectivas de HenryCorbin y Pavel Florenskij figurasrepresentativas del encuentro entre lametafiacutesica occidental con la iraniana A traveacutesde este ultimo menos conocido aquiacute queCorbin pero no menos interesante se acercaaunque sea brevemente a esa perspectiva tanrica de la teologiacutea y la liturgia cristianaoriental como es el icono una realidad muchomaacutes rica que la mera representacioacuten queRoberta relaciona de modo sugerente con laespiritualidad hinduacute de la bhakti y laexperiencia de Istadevata o cara particular dela divinidad en mi devocioacuten personal tanapreciada por Raimon Panikkar como unequivalente homeomoacuterfico del icono En fintrata aquiacute tambieacuten ya de modo expreso delpensamiento del propio Panikkar Para acabar
en la uacuteltima parte la cuarta con el suentildeo enel arte contemporaacuteneo especiacuteficamente en elarte criacuteptico de Giuseppe Billoni Para laconclusioacuten Roberta Capellini acude de nuevoa Panikkar el aforismo de la rosa comoreflexioacuten hermeneacuteutica sobre su pensamiento
a traveacutes de una experiencia simboacutelica
Estamos ante un libro rico y sugerenteque ojalaacute sirva para aquello que RaimonPanikkar buscaba con los miacutesticos de todaslas religiones la apertura del tercer ojo Es elojo contemplativo de la Realidad que va maacutesallaacute de la visioacuten empiacuterica y de la racional paracomprender el Ser y la Divinidad maacutes allaacute de laescisioacuten dualista entre el Ser y el No Ser Diosy el Mundo los Humanos y los seres nohumanos Un estado de conciencia maacutes allaacutedel pensamiento racional dialeacutectico yconceptual que lleve a una espiritualidadtotal cosmoteaacutendrica en definitiva a unamiacutestica como ldquoexperiencia plena de la vidardquoque deciacutea Panikkar Una espiritualidad y unamiacutestica que superan los aacutembitos de lasmismas religiones pues estas no tienen su
monopolio