riucPortfolio

53
PORTFOLIO

description

il portfolio di riduc

Transcript of riucPortfolio

PORTFOLIO

elena corazza

[email protected] 3835029

Creative Suite Adobe IllustratorPhotoshopInDesignFlash

Maya

version 5

KeyNotePagesNumbers

WordExcelPowerPoint

Autodesk

iWork

capacità e competenzeinformatiche:

Inglese livello B1

lingue straniere:

Office

FontLab Studio

brand image

realizzato per il laboratorio di comunicazione visiva coordinato dai professori Giancarlo Iliprandi e Jacopo Pavesi.

progettazione di un monogramma personale

progetto realizzato per laboratorio di progetto della comunicazione coordinato dai professori Laura Buddensieg e Andrea Rovatti.

studio per la realizzazione dell’immagine coordinata di una città

progetto realizzato per il workshop coordinato dal professor Mario Piazza.sono state progettate anche le possibili declinazioni del logo per le diverse aziende associate e unità commerciali, oltre che le diverse applicazioni sulla cancelleria, i prodotti, i packaging ed il sito web.

studio per il rinnovo dell’immagine coordinata del Luve gruop

groupLU VE

groupLU VE

campagne marketing

progetto realizzato per il laboratorio di metaprogetto, coordinato dal professor Paolo Ciuccarelli.

elaborazione di una campagna di marketing ideata appositamente per avvicinare un target “lontano” dal brand IKEA.le strategie utilizzate dalla campagna sono state una serie di pubblicità su riviste specializzate in arredamento e l’organizzazione di un evento in un temporary restaurant apparentemente arredato con mobili esclusivi ma che durante l’evento si scopriran-no essere a marchio IKEA.

ideazione di una campagna di marketing per il brand IKEA

LA STRATEGIA VA APPLICATA IN 3 FASI:

1. INIZIO DELLE CAMPAGNE PUBBLICITARIE SU GIORNALI, CARTELLONISTICA E WEB

2. EVENTO

3. COMING OUT: VIENE SVELATO IL MARCHIO IN TUTTE LE INTERFACCE COMUNICATIVE

progetto realizzato per il corso di marketing tenuto dal professor Marcello Cividini.

creazione di una catena di ristorazione promossa da slow food i cui punti di ristoro avrebbero dovuto trovarsi all’interno della GDO e conseguente campagna di marketing per la sua promozione.la particolarità dei ristoranti sta nei menù: diversificati in base alla stagione e ricchi di presidi slow food, oltre all’ecosostenibilità dell’intero sistema, dal packaging degli alimenti, all’arredamento del punto vendita.

ideazione di una catena di ristorazione slow food all’interno della GDO e di una campagna marketing per la sua promozione

Packaging

Menù

Men

ù

Volantino

Punto vendita

Modo d’uso

Volantino

packaging

progetto di tesi realizzato per il laboratorio di sintesi finale, coordinato dalle professoresse Valeria Bucchetti e Chiara Diana.

dopo aver analizzato gli odierni stili alimentari si è deciso di soffermare l’attenzione sui punti di ristoro nei “non luoghi” di passaggio, in particolare sui minimarket. questi punti vendita si possono trovare all’interno di stazioni, aeroporti, centri commerciali ecc. il progetto tenta di ovviare alla criticità principale di questo segmento distributivo: l’alto costo dei prodotti, ideando un packagning i cui caratteri comunicativi si rifacciano a quelli della grafica da discount.i generi di prodotti che si sono scelti sui quali si è deciso di intervenire sono quelli della frutta di quarta gamma e delle mousse di frutta, già pronte al consumo.il prezzo di questa tipologia alimentare sembra troppo alto, ma considerato il servizio che il prodotto offre al consumatore essendo pronto per essere man-giato il prezzo sembra coerente. con questo progetto si è voluti andare a rafforzare e mostrare al consumatore che la qualità del prodotto e il servizio offerto ne giustificano l’alto prezzo.

progettazione di un packaging alimentare

Colta, lavata e tagliata solo per

te!

progettazione di un packaging alimentare

Tavola 7- STILL LIFE DELLA GAMMA ATTRAVERSO I MOCKUP

editoria

progetto realizzato per il laborato-rio di concept desing, coordinato dai professori Mauro Panzeri e Pier Antonio Zanini.

progettazione e realizzazione di una rivista letteraria

La voce narrante 14 La voce narrante152La voce narrante La voce narrante3

EDITORIALEIl perchè della voce narrante

RECENSIONIDuemila anni di amore e potere

Letteralmente, �loso�a di vitaGemelle e paura

Eros, thanatos e pallottoleFaletti uccide a Monaco

Il Codice della scomunicaI pensieri prendono vita: l’ultima fatica

AbrahamStorie di una Londra vista dal “basso“

Legami “di sangue“(Estratto da Grazie dei ricordi di Cecilia Harn)

Sophie Kinsella ama spendere Una Superclasse scelta

TRASPOSIZIONE CINEMATOGRAFICA

In un mare di paura

INSERTO MONOGRAFICO

Millenium trilogy, viaggio nella crime �ction svedese

UNO IN PIÙUn’Italia senza futuro

RICORDIL’attualità di Verga

SEZIONE GIOVANILa favola nera di Leander DeenyL’omaggio di Gaiman al re del fumetto americanoL’apocalisse al femminile vista da VaughanSuperman come non lo avete mai vistoTutto il male Marvel fa visita ad un bambinoRenard: una vendetta a Parigi L’alice senza meraviglie di DimitriVampiri e soldatini di stagno Orfane sulle tracce di Cagliostro

RUBRICHEpostacalendariogiochi

1

68

1012141618

2022

2628

30

37

56

62

7274

75

76

47880

SommarioLa voce narrante1

Direttore responsabileMarcello Laporta

Art Direction e progetto gra�coGiuliana CatapanoElena CorazzaValeria NecchiPaola Tesseri

Comitato di redazioneRecensioniGabriele Agostinelli, narrativaRachele Brunori, rosaMarika Caranfa, narrativaGiorgia Corazza, horrorFrancesco Grasso, novità Lidia Morabito, fantasyElena Tesseri, narrativaVincenzo Visconti, thrillerSezione giovaniGiorgio D’AvenaCristina Vanni

Hanno collaborato a questo numeroAlessandra Buccheri , Valeria Catalano, Antonio D’Orrico, Giuliana Mecca, Stefano Monte�ori

Direzione, Redazione, Segreteriavia Durando 10, 20158 Milanotel. 02 365.999.81tel./fax. 02 [email protected]@minimumfax.it

Abbonamentitel. 02 [email protected]

Sede legale e amministrazionevia Greppi 3, 23880 Casatenovo (LC)tel./fax. 039 [email protected]

Uf�cio traf�covia Durando 10, 20158 Milanotel. 02 365.999.82pubblicità@minimumfax.it

PromozioneFederica Baleotti Zanellicell. 347 [email protected]

StampaEmme K Srl - Fino Mornasco (Co)

DistribuzioneItalian Press Srl.Via G. Falcone snc, loc. Bariana 20024 Garbagnate Milanese (Mi)tel. 02 9944991www.italianpress.it

Rivista mensile. Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB Milano. Pubblicità inferiore al 45%. Registrazione presso il Tribunale di Milano n. 370 del 21 maggio 1999.La riproduzione totale o parziale di articoli, foto, illustrazioni è vietata se non autorizzata dalla Direzione.

LaVoceNarranteRivista mensile di letteratura

10La voce narrante La voce narrante11

«Di notte Marlieke insegue la presenza della sorella nelle porte che sente chiudersi e nei rami scossi da improvvise folate di vento»Vincenzo Visconti

© copyright photothèque Accor - Matieu Nietzsche

Ne All’ombra di mia sorella, siamo a Rotterdam. Marjolein ha un marito a�ascinante, una �glia, una bella casa e il lavoro che ama. Insegna in una scuola di trincea, dove le di�erenze culturali diventano spesso terreno di scontro. Marjolein ha anche una sorella gemella, Marlieke. Marlieke è single, ha una ristretta cerchia di amici e vive tra il suo studio fotogra�co e un giardinetto di erbe selvatiche che non riesce a domare. Sin da bambine è stata Marjolein quella più forte della coppia, ribelle, estroversa, paladina degli ultimi, mentre Marlieke, così docile, restava sempre in ombra, tranne quando andavano a raccogliere le castagne. Nei vialetti del cimitero vicino a casa, era Marlieke a dire dove si potevano prendere e dove andavano lasciate. Vent’anni dopo, Marjolein è minacciata da uno studente straniero armato di un coltello. Presto le minacce diventano fatti e la donna viene assassinata con un colpo di pistola. Marlieke si ritrova sola a cercare l’assassino, che sembra non essere l’alunno, subito scagionato da un alibi incontrovertibile. Di notte Marlieke insegue la presenza della sorella nelle porte che sente chiudersi e nei rami scossi da improvvise folate di vento. Di giorno, nella luce be�arda della primavera, a�ronta �nalmente i suoi desideri, a lungo sottacciuti, e i tanti sospetti.

L’AUTRICESimone van der Vlugt, olandese, è nata nel 1966 a Hoorn. Dopo un’affermata carriera da scrittrice di romanzi per ragazzi d’ambientazione storica, ha pubblicato il suo primo thriller, La ragazza che viene dal passato (Kowalski 2008, Universale Economica Feltrinelli 2010), bestseller tradotto in Francia, Gran Bretagna e Germania e selezionato nella lista del premio internazionale IMPAC Dublin.I suoi thriller hanno venduto in tutta Europa oltre un milione di copie.

SCHEGGEDi questa scrittrice abbiamo potuto già apprezzare il primo thriller, presentato sempre dalla Kowalski nel 2008 con il titolo La ragazza che viene dal passato.Questo secondo romanzo conferma le sue grandi doti di scrittrice horror. Una dimostrazione di come, senza parlare di feroci serial killer, senza violenza �sica,la vita ordinaria di tutti i giorni si può, all’improvviso, trasformare in un inferno. Sa avvincere il lettore tenendo alta la sua attenzione �no al termine del romanzo. Un thriller tesissimo costruito su gesti minimi, con�itti femminili ed emozioni profonde, che in patria ha venduto oltre centomila copie.Le aspettative per il futuro sono molte, e sicuramente la van der Vlugt ha �nora dimostrato di meritare le luci della ribalta.

Gemelle e paura

Quando ami tua sorella più di te stessa: paura e solitudine del romanzo della van der Vlugt

Simone van der Vlugt,All’ombra di mia sorellaKowalski, 2010ISBN: 9788874966646

Recensioni

La voce narrante 30 La voce narrante31Trasposizione cinematogra�ca

I primi giorni di marzo è uscito nei cinema italiani il �lm “Shutter Island” diretto da Martin Scorsese, non molti sanno che questo lungometraggio è una trasposizione di un romanzo del 2003 “L’isola della paura” di Dennis Lehane, (379 pagine, 5,90€ edito da Piemme nella collana “maestri del thriller”)Protagonisti del �lm Leonardo DiCaprio, pupillo ormai storico di Scorsese, nel ruolo di Teddy e Mark Ru�alo in quello di Chuck, due agenti federali mandati su un’isola dove è posto un manicomio criminale per indagare sulla miste-riosa scomparsa di una reclusa, Rachel Solando, internata per l’uccisione dei suoi tre �gli. La donna si è volatilizzata dalla sua camera, sebbene questa fosse chiusa dall’esterno e nessuno dei numerosi sorveglianti l’abbia vista fuggire, ed ha las-ciato solo un enigmatico messaggio, che pare contenere un codice da decifrare.La missione di Daniels e Aule ha anche un secondo scopo, u�cioso e segreto: quello di veri�care e riferire quali siano i metodi terapeutici adottati nell’ospedale, dove si sospetta che, su mandato dei servizi segreti, vengano attuate terapie sperimentali estreme a danno dei pazienti più gravi, usati come cavie umane. Non è

Trasposizione cinematogra�ca

In un mare di paura

Riuscitissmo �lm di Martin Scorsere tratto dal best seller di Dennis Lehane

La voce narrante 60 La voce narrante61Uno in più Uno in più

Margherita Hack, Libera scienza

in libero Stato, Rizzoli Editore

2010ISBN: 8817038369

Tra le sue pubblicazioni ricor-diamo: L’universo alle soglie del Duemila, Editore Rizzoli, 1992, ISBN: 8817116645; Una vita tra le stelle, Di Renzo Editore, 1995, ISBN: 8883231074; L’amica delle stelle [1], Rizzoli, 1998, ISBN: 8817258709; Il mio piccolo zoo sotto le stelle [2] Di Renzo Edi-tore, 2007, ISBN: 8883231910; Le mie favole. Da Pinocchio a Harry Potter (passando per Berlusconi) [3] Edizioni dell’Al-tana, 2008, ISBN: 8886772424; L’Universo di Margherita. Storia e storie di Margherita Hack [4] Editoriale Scienza, 2008, ISBN: 8873073131. Il trattato Stellar Spettroscopy, scritto a Berkeley, nel 1959, con Otto Struve (1897-1963) è con-siderato ancora un testo fonda-mentale.

1

2

3

4

Chi è Margherita Hack?

Margherita Hack iniziò a occuparsi di spettroscopia stellare, che sarebbe diventato poi il suo principale campo di ricerca, presso l’Osservatorio astronomico di Arcetri, dove svolse la ricerca per la sua tesi di laurea. A cavallo degli anni ‘50 iniziò ad insegnare astronomia in diversi istituti e al contempo cominciò la sua attività di divulgatrice scienti�ca e le sue numerose collabora-zioni con università straniere in qualità di “ricercatore in visita”. Nel 1964 divenne professore ordinario, ottenendo la cattedra di astronomia presso l’Istituto di Fisica teorica dell’Università di Trieste e come tale ebbe l’incarico della direzione dell’Osservatorio astronomico. La sua gestione, durata �no al 1987, rivitalizzò un’istituzione che era l’ultima

La scienziata con Piero Bianucci alla presentazione del libro

in Italia sia per numero di dipendenti e di ricercatori che per strumentazione scienti�-ca, portandola a rinomanza internazionale. L’enorme sviluppo delle attività didattiche e di ricerca, che Margherita Hack aveva promosso in università, pose il problema di creare un Istituto di Astronomia. Fu istituito quindi un nuovo Istituto di Astronomia nel 1980 e sostituito nel 1985 da un Dipartimento di Astronomia, che la scienziata diresse �no al 1990.La scienziata è anche una straordinaria divulgatrice: ha collaborato a numerosi

giornali, a periodici specializzati e ha fon-dato nel 1978 la rivista “L’Astronomia”, un mensile di scienza e cultura divisa in sezioni mirate e completa di articoli �rmati da professori e astro�sici di tutto il mondo.Nel 1992 l’ astro�sica è andata fuori ruolo per anzianità e ha continuato l’attività di ricerca senza l’impegno dell’insegnamento. Nel 1993 è stata eletta consigliera comu-nale a Trieste. Dal 1997 è in pensione, ma dirige ancora il Centro Interuniversitario Regionale per l’Astro�sica e la Cosmologia (CIRAC) di Trieste e si dedica a incontri e conferen-ze al �ne di “diffondere la conoscenza dell’Astronomia e una mentalità scienti�ca e razionale”.Ha pubblicato numerosi lavori originali su riviste internazionali e numerosi libri sia divulgativi sia a livello universitario.

La Hack durante la sessione fotogra�ca per

la copertina del nuovo libro, scherza con il

fotografo Paolo Neri

progettazione e realizzazione di una rivista letteraria

La voce narrante 66 La voce narrante67

quegli anni capitale d’Italia, dove ebbe i primi contatti letterari e dove pubblicò con successo due romanzi: Una pec-catrice (1866) e Storia d’una capinera (1871). Nel primo si narra l’amore di una nobildonna con un giovane scrittore, il quale, dopo aver suscitato nell’amante una passione intensa e tormentosa, la trascura spingendola al suicidio. Nel secondo si narra la storia di una ragazza,

costretta dalla matrigna a farsi novi-zia. Tornata per breve tempo a casa in seguito a un’epidemia di colera, la ragazza s’innamora del �danzato della sorellastra. Ma la famiglia la obbliga a ritornare in convento e a prendere i voti de�nitiva-mente. La ragazza muore pazza.

i matrimoni combinatiNe “I Malavoglia” i matrimoni sono tutti combinati, generalmente dai padri dei promessi, sulla base della classe sociale di appartenenza e di calcoli puramente economici.La donna è vista unicamente come un oggetto di scambio, i suoi sentimenti non vengono tenuti in nessun conto, gli uomini cercano di ricavare un buon guadagno dal proprio matrimonio. Per esempio il matrimonio tra Brasi Cipolla e Mena è immediatamente annullato quando lei perde la sua dote; per Mena questo è un fatto positivo perché è innamorata di Al�o Mosca, che però non può sposare poiché, essendo povero, è di una classe inferiore alla sua.Per le donne di Aci Trezza la maggiore occupazione, oltre a quella di tenere in ordine la casa, è quella di trovare marito per sé o per le loro �glie.Nel periodo storico del romanzo in certi entroterra italiani vigeva il delitto d’onore, cioè la commissione di un delitto perpetrato al �ne di salvaguardare l’onore

(ad esempio l’uccisione della coniuge adultera o dell’amante di questa o di entrambi). Proprio per venire incontro agli abitanti di questi entroterra, la legge italiana concedeva attenuanti al delitto d’onore e tale norma venne abolita solo nel 1981.Nonostante questo ci sembri un argomento lontano dall’attuale realtà europea viene comunque ancora riconosciuto da associazioni importanti come l’Islamic Sharia Council. Le regole della Sharia islamica sono rigidissime ed, in questi casi, ammettono il delitto d’onore. Molte giovani donne di religione musulmana sono costrette ad assecondare il volere dei genitori sposandosi da bambine con uomini che hanno l’età dei loro genitori. Solo in Gran Bretagna, le autorità competenti hanno rilevato che ogni anno circa 10-12 donne sono vittime del delitto d’onore. Anche se i numeri sono sicuramente sottostimati. L’omicidio, poi, non è l’unica soluzione

“La donna è vista unicamente come un oggetto di scambio, i suoi sentimenti non vengono tenuti in nessun conto”

nella pagina a lato: fotogra�e d’epoca di matrimoni, sotto: Giovanni Verga1840 - 1922

per riconquistare il “perduto” onore: molte ragazze vengono ricondotte forzatamente nei loro Paesi d’origine senza lasciare traccia, altre vengono spinte al suicidio da mariti e parenti, altre ancora vengono picchiate e violentate per il solo fatto di essersi ‘occidentalizzate’. Gli islamici si sentono giusti�cati a comportarsi in questo modo perché lo stesso Maometto ha avuto una moglie di 6 anni, Aisha, la sua prediletta, con la quale ha consumato il matrimonio tre anni dopo, ma anche se il corano dice che il loro è stato un matrimonio d’amore, la storia non lo conferma e parla di matrimonio di convenienza. Aisha era la �glia di Abu Bakr, che poi fu il primo cali�o alla morte del Profeta suo genero. Era un modo per stabilire un’alleanza, presente anche nel mondo romano (basti pensare che l’alleanza tra Cesare e Pompeo si sfaldò completamente alla morte di Giulia, �glia del primo e sposa del secondo) e anche tra i monarchi

Ricordi Ricordi

La voce narrante 68 La voce narrante69

d’Europa, che stabilivano alleanze matrimoniali (la giovanissima Maria Luisa d’Austria, sposa, non certo per amore, del più anziano Napoleone), ma è ovviamente un costume caduto in disuso. Soprattutto non è una costumanza che trovi ragion d’essere nei Vangeli (diverso il discorso per l’Antico Testamento. Ma ricordiamo che il “perfezionamento” della Legge praticato da Gesù consiste anche nel ribaltamento completo di alcune regole mosaiche, come la lapidazione). Per i musulmani è diverso, purtroppo non possono avere voce quei teologi che parlano di una contestualizzazione storica del Corano. L’esempio più grande è nel pensiero di Mohammed

Mahmud Taha e nella sua teorie sui due messaggi dell’islam, uno “eterno” e uno contestualizzato storicamente. Ma questo è molto di�cile, soprattutto tra i non acculturati. Basti pensare che Taha fu impiccato per apostasia.Tornando al romanzo, una delle poche eccezioni ai matrimoni di convenienza è in parte quello di Alessi con Nunziata poiché loro si vogliono davvero bene, ma è anche vero che erano quasi destinati a sposarsi poiché come livello sociale erano più o meno sullo stesso piano e sin da piccoli erano sempre stati insieme. In ogni caso è bello vedere che l’unica coppia che alla �ne del romanzo ha resistito è proprio quella di due innamorati.

La famiglia dei malavoglia rispecchia la struttura fami-liare patriarcale tipica della �ne del XVII secolo, dove il ”vecchio” della famiglia combinava i matrimoni delle proprie eredi in base alle facoltà economiche della famiglia del futuro marito e delle possibilità di stringere accordi lavorativi con essa. Come si vede nell’infogra�ca sottostante nel romanzo nes-sun matrimonio combinato è andato a buon �ne, l’unica coppia che ha “uf�cializzato“ la propria unione si è sposata per amore.

Le fotogra�e di queste pagine sono foto

d’epoca che mostrano usi e costumi dell’epoca

del romanzo

malavoglia da ridereLa realtà è che il �nale del libro è PREVEDIBILISSIMO. Insomma la storia si apre in un paesello dimenticato da Dio: Aci Trezza, qui c’è la classica famigliola di s�gati paesani che voglio sfondare per sollevare le loro condizioni economiche e come farlo?! Beh investendo in qualcosa... Ora, lo scandalo è che decidono di investire in un carico di lupini... Hai letto bene, lupini! Cioè dai chi è che mangia i lupini?!?! Era già scontato che l’a�are nn sarebbe andato a buon �ne: devi investire su qualcosa e scegli i lupini?!?! ...Vabbè, la famiglia accetta e così scelgono i maschi della famiglia a�nchè attraversino il mare e vadano a prendere il carico... Ora, considerando il mezzo di locomozione del quale la

povera famigliola era proprietaria (una vecchia barca dal fondo amarrato), dico, perché ci fai partire più di due persone?!?! Non ti viene in mente che una vagonata di gente sopra una barchetta con il fondo amarrato e con l’aggiunta di un carico di lupini potrebbe avere qualche problema durante il viaggio?! MA OVVIAMENTE NO! I nostri sono uomini dal cuore impavido! Arriva il giorno della partenza: una tempesta immonda colpisce il piccolo mare di Aci Titrezza, anche qui qualsiasi persona sana di mente avrebbe deciso di in�schiarsi altamente del carico di lupini e di rimandare il viaggio ma ciò ovviamente non accade. Il carico di uomini all’interno di una barchetta dal fondo amarrato e piena di lupini partono sul mare in tempesta, come bene puoi immaginare la barca si schianta

Vignette ed illustrazioni ad opera di Hellen Armour

Ricordi Ricordi

infografica

progetti realizzati per il corso di comunicazione e processi cognitivi, tenuto dai professori Paolo Ciuccarelli e Stefano Mandato.

tavole di infografica

un pasto equivalea 6 ore di lavoro

Elena Corazza 749477

Elena Corazza - 749477

3D

progetto realizzato per il laboratorio di computer grafica, coordinato dai professori Michele Zannoni e Gabriele Guidi.

modellazione e animazione di un oggetto

illustrazione

matita

acquerello

digitale

vignetta ironica realizzata su idea di Leonardo Frattini - otomatik.it

vignette

vignette satiriche realizzate e pubblicate su ottavopiano.it