Renfert Report 2/2015 digital (IT)

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renfert report Novità!Il calibro di precisione che non lascia tracce metalliche Marketing di laboratorio – Obbligo e libera scelta

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Il Report è pubblicato per la prima volta interamente in digitale. Per assicurarvi una lettura ancora più interattiva ed informativa, abbiamo ampliato la rivista dedicata a voi clienti inserendo interessanti contenuti supplementari, come video e molte foto. Date un’occhiata e lasciatevi sorprendere.

Transcript of Renfert Report 2/2015 digital (IT)

renfert report

Novità!Il calibro di precisione che non lascia tracce metalliche

Marketing di laboratorio – Obbligo e libera scelta

2

www.renfert.com

Renfert goes digital

Care lettrici e cari lettori,

è questo che mi piace di Renfert – sempre

pronta a sorprendere. E adesso? Chi avreb-

be pensato che Renfert potesse occupar-

si di un tema così poco spettacolare come

uno spessimetro. I tempi sono cambiati e il

mondo parla di ceramica integrale e di ce-

ramica ibrida. Ma ogni odontotecnico ed

ogni odontoiatra conosce il problema che si

crea nel misurare lo spessore di un restauro

ceramico con un calibro o uno spessimetro

tradizionale. Il restauro viene sporcato dai

segni lasciati dalle punte metalliche del ca-

libro, cosa che – nel peggiore dei casi – alla

fine può anche rendere inservibile il restau-

ro ceramico. Problema individuato, perico-

lo evitato. In prima pagina vi presentiamo

la soluzione Renfert. Niente più segni scuri

con il nuovo Calipretto CR.

E per il resto? Esattamente 38 anni fa veni-

va pubblicato il primo Renfert Report. Dopo

oltre 100 numeri, il Renfert Report passa al

»digitale«. La crescente diffusione dell’uso

dei media digitali nel nostro settore ci ha ra-

pidamente convinto a cogliere lo »spirito del

tempo«, andando verso la »digitalizzazio-

ne« del Renfert Report. Ora potrete sfoglia-

re tranquillamente il Renfert Report dove e

quando volete o avete tempo. Anche questo

numero vi offre una variopinta miscellanea

di consigli e accorgimenti, interessanti con-

tributi direttamente dagli utilizzatori ed al-

cune informazioni di utilità pratica.

Lasciatevi sorprendere e buona lettura.

Il vostro

Greg LuengenResponsabile di settore

Gestione Prodotto

e Marketing presso la

Renfert GmbH

EDITORIALE

Dall’indiceUN MONDO DI PRODOTTI TRUCCHI E SUGGERIMENTI RENFERT PRESENTA …

Calipretto CR – Niente più tracce di me-

tallo!, pagina 3–4

die:master – Preparazione sistematica dei

monconi, pagina 8–11

Chi primo arriva, prima aspira!,

pagina 14

Il supporto del Lean Management –

alla salute del cliente, pagina 12–13

Giri di chitarra e bassi per aumentare la

carica sul posto di lavoro, pagina 16–17

Concorso a premi – Il mio prodotto

Renfert preferito, pagina 18

Marketing di laboratorio – Che cosa si

può e cosa si deve fare?, pagina 5–7

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UN MONDO DI PRODOTTI

Niente più tracce di metallo!Il nuovo Calipretto CR con sfera in ceramica fine misura i restauri ceramici in modo sicuro ed efficiente

L’odontotecnico – una pro-fessione che richiede abilità manuale e talento artistico, ma anche un’ampia cono-scenza dei processi fisici e chimici, delle procedure cli-

nicamente applicate, dei materiali vecchi e nuovi. In laboratorio, infatti, vengono utilizza-ti svariati materiali che sono a volte molto di-versi per modalità di lavorazione. Che si tratti di materiali sintetici, gessi, leghe o ceramiche altamente estetiche: ogni materiale dentale deve essere lavorato secondo le sue proprie-tà specifiche e deve essere all’occorrenza mi-surato.

Nuo

vo

Nell’elaborazione e nella lavorazione di re-

stauri dentali in ceramica integrale, gli spes-

sori non solo sono responsabili del risultato

estetico, bensì anche della stabilità nel tem-

po. Per garantire questi fattori, gli odonto-

tecnici utilizzano già da molti decenni i co-

siddetti calibri. Questi calibri assicurano il

controllo sugli spessori ceramici durante il

processo di realizzazione.

Antiestetiche e antieconomiche: le tracce scure sulla ceramicaPer raggiungere anche le zone più piccole

dei restauri, i calibri sono di regola dotati di

sottili punte metalliche. E questo non è van-

taggioso per tutti i materiali. Le ceramiche

dentali presentano in prevalenza una du-

rezza superiore rispetto ai metalli. Se però la

punta metallica più morbida del calibro en-

tra in contatto con la ceramica, può lascia-

re tracce metalliche sulle superfici – e que-

sto sottoforma di segni di colore scuro sulla

ceramica.

Una contaminazione con il metallo signifi-

ca da un lato una forte compromissione del

risultato estetico, dall’altro le tracce di me-

tallo in fase di degassamento nei successi-

vi processi di combustione possono rendere

inutilizzabile la protesi dentale. Inoltre, i se-

gni scuri sono rimovibili solo tramite azione

meccanica e con notevole dispendio (levi-

gatura o sabbiatura). Questo significa inol-

tre dover compiere ulteriori operazioni che

non raramente portano alla necessità di so-

stituire il restauro a causa dei danni subìti. In

qualsiasi caso, la redditività del restauro in

ceramica integrale risulta notevolmente ri-

dotta.

Calipretto CR evita tracce metal-liche e contaminazioniRenfert ha risolto questo problema svilup-

pando un nuovo calibro di precisione con il

quale la superficie ceramica non entra più in

contatto con il metallo. Calipretto CR invece

di una punta metallica è dotato alle estremi-

tà di una piccola sfera (diametro: 0,8 mm!)

in ossido di ceramica altamente resistente

ATZ (Alumina Toughened Zirconia). Questo

materiale presenta una resistenza alla fles-

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Attilio Sommella

inspired by

www.renfert.comUN MONDO DI PRODOTTI

sione superiore del 40% rispetto all’ossido di zirconio già ampia-

mente utilizzato, garantendo così una lunga durata della sfera di mi-

sura.

I vantaggi sono subito evidenti: le dimensioni della sfera sono se-

lezionate in modo da poter raggiungere anche gli ambiti più esigui

nei restauri. Dato che la superficie in ceramica viene a contatto solo

con la sfera in ceramica, si evitano successive operazioni di ripristino,

permettendo all’odontotecnico di risparmiare tempo e quindi dena-

ro. Allo stesso tempo si evita che il »dispositivo medico protesi den-

tale« venga contaminato con il metallo – e questa è una garanzia di

qualità ai massimi livelli.

f nessuna traccia di metallo sulla

ceramica f nessuna contaminazione del restau-

ro dentale f minute punte sferiche in ceramica

ATZ per i più fini dettagli f misurazione esatta anche su cerami-

ca non cotta f valutazione precisa dello spessore di

materiali dentali

Vantaggi in breve

Il nuovo calibro offre però anche altri vantaggi: grazie alla speciale

struttura, Calipretto CR permette inoltre una misurazione sicura an-

che di ceramica non cotta, in quanto la pressione di contatto eserci-

tata dalla punta è controllabile con il dito.

In conclusionePer l’odontotecnico, il moderno calibro Calipretto CR significa quindi

una riduzione dei tempi di lavoro e migliori risultati estetici, efficien-

za e qualità, oltre che un processo di lavoro sicuro nell’ambito della

misurazione di restauri in ceramica integrale e in ceramica non cotta.

Attilio SommellaOdontotecnico in Italia

Docente, Autore di libri

www.dentalcreationsnc.com

In modo che i restauri privi di metallo restino appunto privi di metallo

»Calipretto CR è un utensile fan-

tastico, versatile, maneggevole

ed ergonomico. Io lo uso per tut-

ti i lavori in ceramica perchè non

lascia residui scuri sulle superfici.

Uno strumento utilissimo per ave-

re tutto sotto controllo.«

Calipretto CR Art. No. 1123 1000

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TRUCCHI E SUGGERIMENTI

Marketing di laboratorioCosa si può e cosa si deve fare?

In molti titolari, amministratori e responsa-

bili di laboratorio queste domande suscita-

no di norma due reazioni, che più o meno

si possono riassumere così: »Abbiamo ur-

gentemente bisogno di un nuovo sito inter-

net.« oppure »Abbiamo bisogno di materia-

le pubblicitario attrattivo da poter recapitare

al cliente.« Il marketing di laboratorio vie-

ne quindi considerato al livello di un’attivi-

tà esterna ben riuscita per prendere contat-

to con clienti o potenziali clienti e mettere

loro a disposizione delle informazioni. Que-

sti sono spunti corretti che devono trovare

applicazione entro un progetto più generale.

In primo luogo ci si dovrebbe porre la do-

manda su quale sia il posizionamento del la-

boratorio sul mercato ed individuare il giu-

sto mix di marketing. Come dovrebbe essere

percepito il laboratorio sul mercato? Qua-

li sono i servizi chiave del laboratorio? Qua-

li sono le sue caratteristiche di unicità? L’i-

dentificazione dei punti di forza è di regola

il primo passo per un marketing di labora-

torio di successo. Argomentazioni classiche

sono ad esempio forza innovativa, servizio

assistenza efficiente o leadership nei prezzi,

ma anche profili di nicchia come tradizione/

azienda a conduzione familiare o materia-

li certificati/bio possono convogliare il giu-

sto messaggio.

Indipendentemente dalla posizione assun-

ta dal laboratorio sul mercato, esso influisce

sul mix di marketing tramite fattori come

la politica dei prodotti e dei prezzi nonché

la politica di vendita e comunicazione sulle

quali di seguito si punta l’attenzione.

Le reazioni tipiche sopra citate rientrano

nell’ambito della politica di comunicazio-

ne. Come posso prendere contatto con po-

tenziali clienti? Come posso infondere fidu-

cia? Come posso fidelizzare i miei clienti a

lungo termine? I prodotti di stampa classici,

come ad esempio le brochure illustrate, gli

inviti a manifestazioni e le informazioni sui

prodotti, vengono oggi integrati online. L’o-

dontoiatra ritrova l’invito inviatogli per posta

anche sul sito internet del laboratorio, inte-

grato da un modulo di registrazione online.

»Chi smette di fare pubblicità, muore!« Lo sapeva già Henry Ford. Ma cosa devo fare in pratica io laboratorio per promuovere me stesso, i miei prodotti e i miei servizi? Che cosa è d’obbligo in un marketing di laboratorio profes-sionale e che cosa è lasciato alla libera scelta?

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www.renfert.comTRUCCHI E SUGGERIMENTI

Le informazioni sui prodotti diventano so-

prattutto interattive attraverso la creazione

di un blog da parte del laboratorio, che dà

così la possibilità al lettore di inserire com-

menti. L’intero sito internet deve essere con-

sultabile come una brochure illustrata appli-

cando le idee del web 2.0, quindi non più

strutturato in modo statico, e deve essere vi-

sualizzabile integralmente anche sui termi-

nali mobili. La comunicazione individuale,

quindi il colloquio personale con l’odonto-

tecnico direttamente in loco, in occasione

del quale viene anche scambiato il materiale

informativo stampato riguardante i prodot-

ti, è integrata dalla comunicazione via web.

Tutto questo è d’obbligo per il marketing di

laboratorio.

Sul confine tra obbligo e libera scelta in ter-

mini di politica di comunicazione, si collo-

ca l’identità aziendale del laboratorio. Come

mi rappresento verso l’esterno? La mia po-

sizione si rispecchia con l’identità azienda-

le? Se ad esempio un laboratorio sceglie di

posizionarsi e rappresentarsi come azienda

a conduzione familiare, al centro del mes-

saggio convogliato ci sarà la famiglia con i

suoi diversi caratteri. L’odontoiatra ritrova

nel web, sul suo invito personale, ma an-

che su veicoli promozionali, almeno un ri-

tratto di un membro della famiglia. La rap-

presentazione esterna convoglia messaggi

chiave tipici di una famiglia, come calore,

senso di protezione, sicurezza e fiducia. Di

pari passo si scelgono tonalità calde e ven-

gono formulati messaggi in grado di rappre-

sentare e convogliare questi valori chiave.

E’ importante garantire una

percezione fluida dell’identi-

tà aziendale evitando di creare

elementi di discontinuità nel-

la rappresentazione esterna,

come ad esempio una fattura

in »vecchio« stile.

Un ulteriore elemento lascia-

to alla libera scelta in materia

di comunicazione è la creazio-

ne di un marchio. Ciò che è ri-

uscito a diventare il marchio

Kleenex nel settore dei fazzoletti di carta è

eccezionale e certamente non facile da rag-

giungere. Tuttavia la corona del »Laborato-

rio dentale Müller«, che porta lo stile tipico

del laboratorio, non per forza deve restare

semplicemente una corona, ma può esse-

re nobilitata diventando la »corona Müller«.

La politica di comunicazione influisce in

modo diretto sulla politica di vendita. Per

quali vie un laboratorio dentale commercia-

lizza i suoi prodotti e i suoi servizi? Qui il di-

vario nel gruppo dei laboratori dentali si al-

larga notevolmente. Nel migliore dei casi,

un laboratorio possiede un proprio servi-

zio di rappresentanza esterno che si occu-

pa dei clienti già esistenti e dell’acquisizio-

ne di nuovi clienti. In entrambi i casi, è già

orientato verso una buona politica di comu-

nicazione. Questa rappresentanza esterna

può far riferimento ad un sito internet per

fornire ai suoi interlocutori informazioni più

approfondite? Ha a disposizione materiale

informativo sui prodotti da utilizzare a com-

pletamento dei colloqui personali? Se il rap-

presentante non dispone di questi mezzi di

comunicazione, è possibile che non sarà in

grado di concludere il colloquio con succes-

so in modo esaustivo.

Thorsten Huhn C&T Huhn – coaching & training GbR

Wilnsdorf, Deutschland

www.ct-huhn.de

[email protected]

Note sull’autoreL’Ing. Thorsten Huhn è socio dell’azienda di servizi C&T Huhn – coaching &

training GbR fondata nel 2003 (ulteriori informazioni sull’autore: http://ct-

huhn.de/werte/cundt/thorsten-huhn/)

C&T Huhn si occupa da oltre 12 anni di consulenza, coaching e training alle

aziende del settore dentale, focalizzandosi sui settori di vendita, marketing

e amministrazione (ulteriori informazioni sull’azienda: http://ct-huhn.de/)

In temaIl 13 novembre C&T Huhn propone un seminario sul tema »Labor Marketing

– quanto deve e può costare?« presso il Golfclub Siegerland di Kreuztal, Ger-

mania. (ulteriori informazioni sul seminario: http://ct-huhn.de/seminarka-

lender/labor-marketing-was-kann-was-muss-und-was-darf-es-kosten-2/)

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TRUCCHI E SUGGERIMENTI / EVENTI

La vendita diretta e di persona può avvenire all’oc-

correnza anche senza mezzi di comunicazione, ma

il contatto indiretto con i clienti, ad esempio trami-

te telefono, richiede sicuramente maggiori misure

di marketing integrative. Un sito internet strutturato

in modo chiaro, una pagina facebook o un profilo

aziendale XING sarà sicuramente consultato dall’o-

dontoiatra contattato (o dal suo personale) succes-

sivamente alla telefonata, allo scopo di acquisire in-

formazioni sul chiamante e sulla sua azienda. Nel

migliore dei casi, il laboratorio provvede addirittu-

ra ad annunciare prima la telefonata tramite invio di

materiale illustrativo.

Esistono laboratori dentali che riescono a farcela

senza commercializzazione diretta. Il web si presta

come un ulteriore canale di commercializzazione,

ma le »soluzioni da portale« sono piuttosto diffici-

li da mettere in pratica, in quanto una protesi den-

tale presenta una grande varietà di componenti in-

dividuali, e sostenere la diffusione in rete dei portali

su base web è molto dispendioso in termini di im-

pegno e denaro. In caso di posizionamento sul mer-

cato come leader in termini di prezzi con attività in-

terregionale, questa può comunque rappresentare

una valida alternativa.

Per la stragrande maggioranza dei laboratori, la

commercializzazione diretta rappresenta la solu-

zione più opportuna, e rientra quindi tra gli obbli-

ghi del marketing di laboratorio. La vendita indiretta

(ad es. tramite telefono) si colloca nella zona grigia

tra obbligo e libera scelta, l’utilizzo di altri canali di

vendita (ad es. tramite internet) rappresenta sicu-

ramente, fatta eccezione per singoli casi, una libera

scelta nel marketing di laboratorio.

Le reazioni tipiche dei laboratori dentali citate ini-

zialmente considerano quindi solitamente solo una

parte delle misure realmente necessarie nel mar-

keting di laboratorio. Solo poche aziende adottano

l’intero mix di marketing nella propria strategia di

sviluppo, in quanto l’impegno che esso prevedibil-

mente richiede non rientra normalmente nell’am-

bito di convenienza di un laboratorio dentale. In

questo caso è opportuno elaborare un piano suf-

ficientemente dimensionato contenente le tap-

pe fondamentali a livello temporale ed applicare in

modo progressivo elementi specifici del mix di mar-

keting, inclusa la politica di prodotto e dei prezzi.

Settembre11 – 12 Fachdental Lipsia, Germania

25 – 26 Antlo Montesilvano, Italia

26. id-Info-Tag Dental Hannover, Germania

Ottobre10 id-Tag Dentalhandel Monaco di Baviera, Germania

21 – 24 Dentech Shanghai, Cina

22 – 24 Italian Dental Show Colloquium Dental Montechiari, Italia

22 – 24 NEC Birmingham, Gran Bretagna

23 – 24 Fachdental Südwest Stoccarda, Germania

22 – 25 FDI Bangkok, Thailandia

Novembre6 – 7 id-Info-Tage Dental Francoforte, Germania

14 – 15 Acaden Granada, Spagna

24 – 28 ADF Parigi, Francia

Dicembre25 – 27 Expodent Dehli, India

Eventi 2015Incontrate Renfert personalmente

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www.renfert.comUN MONDO DI PRODOTTI

Preparazione sistematica dei monconi

die:master vernici per monconi

www.renfert.com/diemaster

Restauri perfetti necessitano allo stesso modo di una perfetta preparazione del moncone come base di lavoro. Con il set di vernice per monconi in gesso die:master, Renfert offre un sistema specifico. Nel seguente articolo sono illu- strati i singoli passaggi e i vantaggi di questo sistema, corredati da importanti informazioni e suggerimenti.

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gray

silver

duo

red

blue

gold

UN MONDO DI PRODOTTI

Informazione: Utilizzando il getto di vapore in modo accorto, la sigil-

latura non si distaccherà. In caso di utilizzo massiccio del getto di va-

pore, è possibile un intaccamento della sigillatura.

Fase 2: Verniciatura dei monconiLe vernici per monconi in gesso servono da spaziatore per il cemen-

to utilizzato per le corone e i ponti in protesi fissa. Renfert dispone di

un’ampia scelta di vernici spaziatrici, così da garantire la soluzione

più adatta alle più svariate indicazioni.

Scelta della vernice spaziatrice1. Stabilire se la vernice deve essere o meno rimovibile

f die:master red, blue, gray, silver, gold sono resistenti e non de-

vono essere rimosse dal moncone f die:master ivory e die:master aqua possono essere facilmente

rimosse dal moncone in gesso

2. Qual è lo spessore necessario?

10 µm, 13 µm, 15 µm o 20 µm f secondo consuetudine e secondo le indicazioni dell’odonto-

iatra f secondo le indicazioni del produttore riportate nelle istruzioni

per l’uso, per es. delle ceramiche pressofuse

Fase 1: Indurimento e sigillatura di monconi e se-zioni del modello in gessodie:master duo (0 µm) è ideale per l’indurimento e la sigillatura di

monconi e sezioni del modello in gesso. Il liquido penetra in profon-

dità entro la superficie del gesso, indurisce e sigilla il gesso senza ag-

giungere spessore. In questo modo si ottiene un’interazione ottima-

le tra gesso e vernice.

Procedura consigliataAgitare brevemente die:master duo e applicarlo sul moncone in ges-

so asciutto e privo di polvere fino al di sotto del limite di preparazio-

ne. Le speciali proprietà chimiche permettono fin dalla prima ap-

plicazione una penetrazione in profondità nella struttura del gesso.

Questa viene saldamente reticolata e indurita.

Alla seconda applicazione avviene la chiusura dei pori e la formazio-

ne della base con funzione primer, ovvero la massima adesione chi-

mica. Dopo ogni strato, lasciare asciugare per circa 40 secondi prima

di applicare lo strato successivo. Dopo la seconda applicazione e pri-

ma dell’ulteriore lavorazione con le vernici die:master, lasciar asciu-

gare il moncone in gesso per almeno 2 minuti. Concedendo questo

tempo, si permette al liquido di penetrare in profondità nella struttu-

ra del gesso e di formare la base ideale per l’ulteriore lavorazione. La

superficie in gesso risulta indurita e sigillata, mantenendo così inal-

terata la fedeltà dimensionale. Inoltre in questo modo si ottiene la

massima forza di adesione.

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aquaivory

www.renfert.comUN MONDO DI PRODOTTI

3. Quale colore preferire? f die:master red, blue, gray, silver, gold

per i restauri convenzionali f die:master ivory e die:master aqua sono colore dente e speci-

fiche per i restauri in ceramica integrale

Variante 1: Procedura consigliata per die:master red, blue, gray, silver, goldAgitare energicamente la vernice per monconi die:master fino a

quando nel flacone è visibile una miscela uniforme. Con il pennello

incorporato nel cappuccio a vite, applicare uno strato sottile e unifor-

me terminante con andamento circolare circa 1 mm prima del limi-

te di preparazione. Applicare la quantità di strati vernice desiderata

rispettando i relativi tempi di essiccazione. I monconi in gesso ver-

niciati presentano una resistenza al vapore e ai graffi estremamen-

te elevata, costituendo una base di lavoro perfetta per i restauri con-

venzionali.

Variante 2: Procedura consigliata per die:master ivory, die:master aqua speciali per restauri in ceramica integrale Agitare energicamente die:master ivory e die:master aqua fino a

quando nel flacone è visibile una miscela di vernice uniforme. Con

il pennello incorporato nel cappuccio, applicare uno strato sottile e

uniforme terminante con andamento circolare circa 1 mm prima del

limite di preparazione.

Grazie alla fluidità e alla viscosità perfettamente formulate, que-

ste vernici sono eccezionali per la verniciatura di strutture minute. A

questo scopo è possibile applicare la vernice per monconi in modo

molto preciso e in strati sottili secondo le indicazioni del produttore

dei materiali in ceramica integrale.

Informazione: die:master ivory, red, blue, gray, silver, gold sono ver-

nici resistenti al vapore e ai graffi. die:master aqua essendo una ver-

nice rimovibile non è resistente al vapore e ai graffi.

E’ importate un’applicazione molto parsimoniosa. A questo scopo,

dopo aver estratto il pennello dal liquido, scaricarlo molto bene sul

collo del flacone, in modo da evitare l’accumulo di grosse gocce di

vernice sul pennello stesso e consentendo un’applicazione control-

lata e precisa. Applicando una quantità eccessiva di vernice sul mon-

cone, si rischia che non indurisca in modo corretto e che non si crei

un’adesione ottimale con il moncone. Questo può influire in modo

negativo sulla resistenza della vernice nei passaggi successivi.

Monconi in gesso lavorati in modo perfetto con le vernici spaziatrici color dente die:master ivory e die:master aqua

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UN MONDO DI PRODOTTI

die:master blue, 20 µm, 15 ml, Art. No. 1956 0300die:master red, 15 µm, 15 ml, Art. No. 1956 0200die:master gray, 20 µm, 15 ml, Art. No. 1956 0100die:master silver, 13 µm, 15 ml, Art. No. 1956 0400die:master gold, 13 µm, 15 ml, Art. No. 1956 0500die:master duo, 0 µm, 30 ml, Art. No. 1956 0600die:master thinner, 30 ml, Art. No. 1956 0700Picosep, 30 ml, Art. No. 1552 0030die:master ivory, 10 µm, 15 ml, Art. No. 1957 0200die:master aqua, 10 µm, 15 ml, Art. No. 1957 0500die:master aqua thinner, 30 ml, Art. No. 1957 0550

Le vernici die:master sono disponibili anche nel pratico set: www.renfert.com/diemaster

SuggerimentoPer mantenere la consistenza desiderata inal-terata nel tempo, di tanto in tanto aggiun-gere 1 o 2 gocce di die:master thinner o di die:master aqua thinner. Verificare la consi-stenza dopo aver agitato il flacone e, se ne-cessario, ripetere l’operazione. Per evitare l’e-vaporazione delle sostanze solventi volatili, è necessario richiudere la vernice spaziatrice die:master subito dopo l’uso.

Rimozione della vernice spaziatrice f La vernice spaziatrice die:master aqua è rimovibile dal moncone

in gesso in modo estremamente facile sotto acqua corrente con

l’ausilio di un pennello. f Per rimuovere la vernice die:master ivory si utilizza il die:master

thinner. A questo scopo, lavare via la vernice spaziatrice con l’au-

silio di un pennello e die:master thinner.

Informazione: Ogni strato di vernice deve essere lasciato essiccare

per circa 40–50 secondi. Il tempo di essiccazione può variare in base

alla quantità applicata e alla temperatura ambiente. In caso di appli-

cazione di strati multipli, aumentare di conseguenza il tempo di es-

siccazione. Verificare che i singoli strati siano induriti, perchè solo

così è possibile garantire un’interconnessione ottimale tra vernice e

moncone in gesso.

Suggerimento: Se la vernice per monconi è troppo densa o impie-

ga troppo tempo ad asciugare, può essere diluita e modificata con

die:master thinner o con die:master aqua thinner. Grazie ad un do-

saggio esatto goccia a goccia è possibile garantire una regolazione

controllata della viscosità mediante die:master thinner.

Fase 3: Isolamento dei monconi e delle sezioni in gesso.

Procedura consigliataPer un’applicazione ottimale, intingere il pennello nel prodotto e sca-

ricarlo bene sul collo del flacone. Prima di applicare il prodotto sul

moncone in gesso, scaricare ancora il pennello su un panno. La con-

sistenza di Picosep ne permette l’applicazione in uno strato sottile.

In questo modo, la cera applicata non galleggerà sull’isolante. Con

ciò si evita la formazione di striature e il distacco della cera sui bordi.

Questo garantisce un lavoro sicuro e preciso.

Informazione: L’isolante Picosep esente da solventi e su base sili-

conica offre, oltre a un’azione isolante ottimale, anche una sicurez-

za nel processo di lavoro, in quanto non si verifica alcuna reazione

sulle superfici della cera né un distacco delle vernici per monconi o

dell’agente sigillante.

Con acqua e pennello è possibile rimuovere in modo

semplice die:master aqua

die:master ivory può essere rimossa con il

diluente die:master thinner

Strato isolante di lunga durata con Picosep fluido

12

www.renfert.comRENFERT PRESENTA …

»Il Lean Management è per noi un vali-do supporto – per il bene del cliente!«

Klaus Baschnagel e l’introduzione del Lean Management alla Renfert

Lean Management non è solo sinonimo di ottimizzazione dei pro-cessi, bensì anche di stretto allineamento al cliente. E’ come una grande borsa degli attrezzi nella quale si trovano molti metodi di-versi per abbattere il superfluo ovvero »Creare valore senza spre-chi«. Anche Renfert punta a minimizzare gli sprechi nei suoi pro-cessi di lavoro e a creare valore aggiunto per i suoi clienti. Per questo motivo, l’azienda ha recentemente introdotto il Lean Mana-gement. Con quali strumenti Renfert tradurrà in pratica il pensiero snello, che cosa significa questo per gli odontotecnici e come que-sto modello è applicabile anche in laboratorio, ce lo spiega Klaus Baschnagel, membro della Direzione.

Ing. Baschnagel, la filosofia del Lean Management è questa: »Creare valo-re senza sprechi.« Che cosa si aspetta dalla messa in pratica di questo concet-to?»Con il Lean Management vogliamo costan-

temente migliorare i nostri processi lavora-

tivi e orientarci ulteriormente verso il futu-

ro e verso le esigenze dei clienti. Negli anni

scorsi siamo cresciuti in modo costante: più

prodotti, servizi, collaboratori … Vogliamo

crescere ulteriormente, ma anche diventare

più snelli nei nostri processi. Per questo mo-

tivo dobbiamo individuare le attività super-

flue e gli sprechi ed eliminarli. Il Lean ci aiu-

ta ad ottenere maggiore resa senza ulteriore

dispendio.«

Quali sono i principali tipi di spreco?»Richieste di chiarimento interne ed ester-

ne, sovraproduzione, scorte a magazzino,

trasporti, movimenti e informazioni inuti-

li, così come tempi di attesa, complessità e

spreco di risorse, ecc. – tutti fattori che ri-

guardano anche l’odontotecnico nel proprio

laboratorio.«

Questo significa che la filosofia Lean è applicabile anche ai processi in labora-torio?»Sì. Basta pensare alle scorte di magazzi-

no! Un odontotecnico deve garantire che il

proprio flusso di lavoro non venga interrot-

to inutilmente. Il valore aggiunto che possie-

de è il proprio lavoro di odontotecnico. Però

deve anche continuamente verificare, ag-

giornare e ordinare i propri materiali grez-

zi e di consumo. Alla Renfert non è diverso.

Attraverso il sistema Kanban, un Lean-Tool,

è possibile ottimizzare il flusso di merci e le

scorte di magazzino.«

Può farci un esempio di ottimizzazione delle scorte di magazzino in un labora-torio?»L’odontotecnico valuta dapprima il con-

sumo medio di un determinato materiale,

ad esempio tre flaconi a settimana. Quin-

di annota i tempi di approvvigionamento,

ad esempio una settimana. Questo signifi-

ca che come scorta base per due settima-

ne deve tenere a magazzino sei flaconi. Per

compensare eventuali variazioni, aumen-

ta la quantità di un determinato margine di

sicurezza. La quantità totale viene dimez-

zata e trasferita nel ›sistema a due cartelli-

ni‹: Quando il primo contenitore è vuoto, dal

magazzino si preleva il secondo. Questo car-

tellino è di fatto di kanban, ovvero il segna-

le che è necessario fare un nuovo ordine. Sul

cartellino sono indicate tutte le informazioni

rilevanti al fine di facilitare il processo di or-

dinazione.«

Klaus BaschnagelMembro della Direzione e re-

sponsabile del Lean Manage-

ment alla Renfert GmbH

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RENFERT PRESENTA …

Si dice che oltre il 70% di tutti i progetti falliscono a causa di una cattiva comuni-cazione. Come è cambiata la vostra co-municazione interna dall’introduzione del Lean?»Non necessariamente parliamo di più tra di

noi, in compenso però lo facciamo in modo

più strutturato, e questo ogni giorno in un

determinato momento. Per questo abbia-

mo introdotto il sistema ›Shopfloor-Mana-

gement‹. I collaboratori di un determinato

settore di processo, al mattino si scambia-

no informazioni sul proprio lavoro. I risulta-

ti vengono poi discussi ad un piano più ele-

vato in un secondo Shopfloor e così via. Così

tutti sanno in un tempo brevissimo se il se-

maforo è verde o se occorre intervenire ulte-

riormente. Anche questo è facilmente appli-

cabile al laboratorio.«

Quale valore aggiunto offre il Lean Ma-nagement rispetto ad un sistema QM?»Noi non ci occupiamo di Lean per scopi fini

a sé stessi, bensì per incrementare il valore

aggiunto per i nostri clienti. Se abbiamo de-

gli sprechi nella produzione o nell’ammini-

strazione, naturalmente non vorrebbe esse-

re il cliente a sostenerne i costi. E gli sprechi

hanno sempre come conseguenza costi più

elevati! Per questo motivo noi desideriamo

lavorare in modo efficiente e conveniente.

La nostra qualità la otteniamo attraverso un

sistema QM. Con i metodi Lean noi ottimiz-

ziamo questa qualità concentrandoci sull’ef-

ficienza e sulla convenienza – per il bene del

cliente.«

Ci può fornire un esempio di snellimen-to? »Abbiamo modificato il processo di mailing

per i nostri clienti che era suddiviso in modo

specifico per 30 diversi Paesi. Sono stati di-

1. Orientarsi in ambito interno ed esterno ver-

so il cliente

2. Concentrarsi sulle attività che creano valore

aggiunto

3. Organizzare processi continui

4. Introdurre un sistema basato sulla domanda

5. Standardizzare e documentare i processi

6. Puntare alla perfezione

6 punti per ridurre gli

sprechi

minuiti i passaggi operativi, le interfacce

sono state ridotte al minimo ed è stata mi-

gliorata la comunicazione. Questo proces-

so è ora più snello. Se prima avevamo tempi

di elaborazione di circa dieci settimane, ora

sono solo cinque! Che vantaggi porta que-

sto al cliente? Noi siamo più flessibili, i con-

tenuti sono più attuali e il tempo di lavoro

così guadagnato lo possiamo utilizzare in al-

tro modo a favore del cliente.«

Che cosa consiglia come primo passo agli odontotecnici che vogliono snellire i propri processi?»Sensibilizzare i collaboratori in tema di Lean

e responsabilizzarli. Devono imparare a rico-

noscere gli sprechi per poterli eliminare. Un

primo tema potrebbe essere ›pulizia e ordi-

ne sul posto di lavoro‹. Spesso in laborato-

rio si perde tempo alla ricerca di strumenti o

materiali di consumo. Non si deve mai arri-

vare al punto di avere troppo poco o troppe

cose inutili nel cassetto.«

Qual è la domanda che lei si pone ogni giorno?»Dove sto sprecando il mio tempo e quindi

anche quello del cliente?«

E che aspetto ha la sua postazione di la-voro? Ora ha una »scrivania snella«?»Si, ultimamente è molto ordinata (sorride).

Per esempio non ho più alcun vassoio por-

tadocumenti. Tutto funziona in digitale. Ri-

cevo meno richieste di chiarimento e posso

dedicarmi in modo più continuativo ai miei

compiti principali. La mia scrivania è quindi

davvero più snella.«

Lean Management significa individuare le attività super-flue e gli sprechi ed eliminarli

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www.renfert.comUN MONDO DI PRODOTTI

Chi primo arriva, prima aspira! La storia di successo del SILENTRenfert travolta dalle richieste di aspiratori SILENT

Dalla loro introduzione sul mercato nel 2005, voi gentili clienti ci avete dimo-strato che con gli aspiratori SILENT, venduti nell’ordine delle decine di migliaia, siamo riusciti a soddisfare le vostre aspettative. Già subito dopo l’iniziale intro-duzione, la vostra risposta positiva ci ha convinto delle chance di successo di questo prodotto. Per soddisfare ancora meglio le vostre esigenze, alla IDS 2013 è stato presentato il SILENT TS2. Con l’introduzione dell’aspiratore multi-posta-zione SILENT V4, idoneo per 4 utenti, la famiglia SILENT nella primavera del 2014 è stata ulteriormente allargata per una cerchia di utilizzatori ancora più ampia.

Ma questo è stato solo l’inizio della storia di

successo del SILENT. Voi ci conoscete e sape-

te bene che le vostre esigenze e i vostri de-

sideri sono il nostro parametro. Per questo

motivo abbiamo analizzato attentamente il

mercato e la situazione della concorrenza.

Abbiamo verificato le richieste di sviluppo e

abbiamo continuato la storia di successo del

SILENT con l’introduzione di un piccolo ma

potente, nuovo aspiratore compatto.

Alla IDS 2015 di Colonia abbiamo presen-

tato con orgoglio il piccolo ma potente aspi-

ratore SILENT compact. Un ulteriore am-

pliamento della famiglia di prodotti SILENT,

naturalmente sempre all’insegna del famo-

so motto che contraddistingue i nostri pro-

dotti: più potente, più pulito, più silenzio-

so. Una soluzione altamente efficiente,

compatta e conveniente – utilizzabile come

aspiratore a postazione singola o per appa-

recchi. Con il »SILENT compactCAM« siamo

riusciti ad esaudire anche un altro vostro de-

siderio. Questo aspiratore è stato specifica-

mente concepito per sistemi CAD/CAM di

piccole dimensioni, come ad es. Wieland

Zenotec mini o Roland DWX-4.

Ci eravamo preparati ed eravamo certi che

l’ultimissimo prodotto della famiglia SILENT

avrebbe accresciuto il vostro interesse per gli

aspiratori Renfert. E infatti la richiesta di aspi-

ratori SILENT è cresciuta in modo fulmineo

dalla loro presentazione alla IDS 2015.

Per stare al passo con l’esponenziale cor-

sa all’acquisto dei nostri aspiratori, sono sta-

ti modificati i piani di disposizione, sono sta-

te adottate misure per l’approvvigionamento

delle merci, sono state ampliate le linee di pro-

duzione, ed è stato disposto in produzione il

lavoro straordinario anche nei fine settimana.

Il nostro obiettivo dichiarato consiste nel for-

nirvi l’aspiratore SILENT quando ne avete biso-

gno. E questo non è tutto: possiamo già sve-

larvi che stiamo lavorando allo sviluppo di altri

aspiratori SILENT. Vi terremo al corrente.

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INFORMAZIONE PROMOZIONALE

Flessibili, veloci e sicuri

Flessibilità nella lavorazione dei materiali dentali come leghe di titanio, leghe di

metalli nobili o prive di metalli nobili, leghe per scheletrati e ceramica.

Luigi de Stefano (Luigi de Stefano & C. S.N.C, Scafati, Italia):

»Questi dischi hanno semplificato e ottimizzato il nostro lavoro quotidiano.

Rispettano i materiali trattati, si controllano bene, sono stabili e duraturi.«

Sperimentate la performance dei dischi separatori Dynex in vari test comparativi

Estremamente flessibili. Sorprendentemente veloci.

Dischi separatori Dynex

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www.renfert.comRENFERT PRESENTA …

Renfert suona il rockGiri di chitarre e bassi per dare la carica sul posto di lavoro

Che potenza e precisione non siano concetti estranei alla Renfert, lo dimostra-no non soltanto le sue sabbiatrici e i suoi aspiratori. Ma se, in particolare per gli aspiratori, dal punto di vista dell’acustica si punta specificamente alla riduzione della rumorosità, la Renfert ha ora una band che suona a tutto volume!

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Renfert suona il rock

RENFERT PRESENTA …

Naturalmente a ogni collaboratrice o collaboratore Renfert sono as-

segnati compiti all’interno del mondo del business. Tuttavia o pro-

prio per questo è divertente percorrere strade completamente di-

verse durante il tempo libero, ad esempio incontrarsi per fare della

buona musica.

All’inizio dell’anno è così nata la Renfert Band formata da sei ele-

menti che insieme si esercitano suonando noti brani classici ma an-

che le nuove hit.

Eva HeimVocals

Funzione alla Renfert:

Collaboratrice al Centralino

Wolfgang WeberKeyboard

Funzione alla Renfert:

Odontotecnico master

Annemarie ErtlBass

Funzione alla Renfert:

Junior odontotecnico

Rainer ZoppkeE-Guitar

Funzione alla Renfert:

Direttore delle Vendite

Marion VolkFlute

Funzione alla Renfert:

Assistenza alla Direzione

Florian GaidaVocals

Funzione alla Renfert:

Responsabile Controlling &

Organisation

Come sala prove al momento utilizza la mensa Renfert. Una piccola

cassa di legno, un cosiddetto cajón, sostituisce un’intera batteria. E il

suono che si diffonde nei corridoi è decisamente potente e armonico.

I musicisti della Renfert Band si sono esibiti per la prima volta alla

Giornata della Famiglia Renfert nel luglio 2015, cosa che ha regala-

to loro molti colleghi e fan entusiasti. Sicuramente sentiremo ancora

parlare della Renfert Band. Siamo proprio curiosi.

#RenfertFanwww.renfert.com

www.renfert.comWEEE-Reg.-Nr.: 54602389815A IT

RENFERT PRESENTA …

Il mio prodotto Renfert preferito Vincere un viaggio a Hilzingen e un Calipretto CR

A volte sono proprio le piccole cose a rendere più semplice e a migliorare il lavoro quotidiano. La forma ergonomica dei pennelli lay:art, il comando intel-ligente della foragessi o la potenza affidabile della squadramodelli.

A pagina 3–4 abbiamo presentato il nuovo calibro Calipretto CR.

Anche in questo caso, la sfera ceramica è solo un piccolo ma utilissi-

mo dettaglio per rendervi il lavoro ancora più semplice. Avete anche

voi un prodotto Renfert preferito?

Inviateci una foto e raccontateci perché non potete più farne a

meno! Naturalmente ci sono anche dei premi in palio. Potete cari-

care le vostre foto su Facebook o Twitter con l’hashtag #RenfertFan.

Per permetterci di registrare le vostre foto, dovreste inviarle tramite

messaggio diretto o postarle direttamente sulla nostra bacheca. In

alternativa, inviateci semplicemente una foto per e-mail all’indirizzo:

[email protected]

1° premioUn viaggio a Hilzingen incluso pernotta-

mento e guida allo stabilimento ed un nuo-

vissimo calibro Calipretto CR che sarà conse-

gnato personalmente in loco.

2° e 3° premioUn nuovissimo calibro Calipretto CR

Termine ultimo di invio: 30 settembre 2015. Infor-mazioni dettagliate e condizioni di partecipazione su: www.renfert.com/renfertfan

Dati editorialiEditore:Renfert GmbH, Industriegebiet,78247 Hilzingen/GermanyTel. +49 7731 8208-0, Fax [email protected], www.renfert.com

Redazione e layout: Renfert GmbH, Marketing

USA / Canada:Renfert USA, 3718 Illinois Avenue, St. Charles IL 60174,Toll Free (001) 800 336-7422, Fax (001) 630 762 9787,[email protected], www.renfertusa.com

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Numero verde nella rete di Telekom Italia00800 2255 7363378 o 00800 CALL RENFERT

Poiché i nostri prodotti vengono costantemente aggiornati, le relative illustrazioni devono essere considerate puramente rappresen-tative. Renfert fornisce una garanzia di 3 anni su tutti gli apparecchi a condizione che vengano utilizzati in modo conforme alle prescrizioni. Presupposto necessario per il ricorso alla garanzia è l’esibizione della fattura di acquisto originale emessa dal rivendi-tore specializzato. Sono escluse dalla garanzia le parti soggette a naturale usura. La garanzia decade in caso di utilizzo improprio, inosservanza delle norme di azionamento, pulizia, manutenzione e connessione, riparazioni eseguite in proprio o non eseguite dal personale autorizzato, impiego di ricambi di altre marche e in caso di circostanze inusuali o non ammesse dalle norme d’uso. Le prestazioni di garanzia non prevedono proroghe della garanzia stessa.